Guida regionale in materia di richiedenti e titolari di protezione
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Guida regionale in materia di richiedenti e titolari di protezione
Guida regionale in materia di richiedenti e titolari di protezione internazionale Lavoro a cura di Benedetta Bergamaschi, Arca di Noè Soc.Coop, nell’ambito delle iniziative del progetto Emilia-Romagna terra d’asilo. Si ringraziano tutti i partner del progetto Emilia-Romagna terra d’asilo per la collaborazione. 2 SOMMARIO: I servizi degli Enti aderenti al Progetto regionale Emilia-Romagna terra d’asilo.......................4 Comune di Piacenza.........................................................................................................................4 Amministrazione Provinciale di Parma ...........................................................................................5 Comune di Reggio Emilia – Assessorato Coesione e Sicurezza Sociale.......................................10 Comune di Modena - Centro stranieri – Progetto rifugiati (SPRAR)............................................12 Arca di Noè Società Cooperativa Sociale - Ente gestore dello SPRAR di Bologna .....................13 Associazione Ya Basta...................................................................................................................15 C.S.A.P.S.A. Bologna ...................................................................................................................16 Provincia di Bologna - Ufficio Politiche dell'Immigrazione .........................................................17 Sportello Immigrati ASP-Azienda Servizi alla Persona Circondario Imolese ..............................18 Comune di Ferrara – Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona ed Immigrazione...................20 Comune di Forlì - Servizio Politiche di Welfare - Unità Adulti e Politiche Abitative ..................22 Amministrazione Provinciale di Rimini ........................................................................................25 3 I servizi degli Enti aderenti al Progetto regionale Emilia-Romagna terra d’asilo Comune di Piacenza Ufficio Stranieri – Servizio Adulti, Anziani e Disabilità della Direzione Operativa Servizi alla persona e al cittadino del Comune di Piacenza. Sede: Via Taverna 39, Piacenza tel. 0523/492715-16 - FAX 0523/492704 – E-mail: [email protected] Referente: dott.ssa Giulia Maria Cagnolati. ATTIVITA’ E SERVIZI EROGATI – L’Ufficio Stranieri è aperto a tutti i cittadini stranieri, con particolare riferimento agli adulti senza minori a carico: le famiglie straniere in cui sono presenti minori accedono alle varie sedi del Servizio Famiglie del Comune di Piacenza. GIORNI ED ORARI DI APERTURA DELl’UFFICIO STRANIERI LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' Mattina 9.00 -13.00 chiuso 9.00 -13.00 chiuso 9.00 -13.00 Pomeriggio 15.00-17.30 chiuso chiuso chiuso chiuso – Il Comune di Piacenza non ha un Servizio rivolto in maniera specifica ai richiedenti e titolari di protezione internazionale. Nell’ambito delle attività di assistenza sociale rivolte ai cittadini stranieri sono state attivate alcune risorse per offrire una risposta anche ai bisogni dei richiedenti e titolari di protezione internazionale (nell’anno 2009 hanno usufruito dei servizi comunali 15 persone tra richiedenti e titolari di protezione internazionale). Gli interventi in atto sono i seguenti: – nell’ambito delle norme di accesso ad un Servizio di accoglienza temporanea per singoli e nuclei in difficoltà, è stato previsto l’accesso anche ai nuclei di richiedenti e titolari di protezione internazionale; – tutte le strutture di accoglienza rivolte a cittadini stranieri sono fruibili anche dai richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria e umanitaria, attualmente senza un canale preferenziale; – nell’ambito delle azioni previste per favorire l’integrazione lavorativa dei soggetti “svantaggiati” (attività responsabilizzanti, borse lavoro), progetto previsto nel locale Piano di Zona, possono essere inseriti anche richiedenti asilo, residenti nel Comune, in attesa della conclusione dell’iter amministrativo, come pure tutti coloro che hanno ottenuto un permesso di protezione internazionale); - L’attività di assistenza sociale ed economica è rivolta anche ai nuclei di richiedenti asilo, rifugiati, titolari di protezione sussidiaria e umanitaria residenti a Piacenza. RISORSE DEL TERRITORIO Nel territorio comunale sono attivi sportelli sindacali di orientamento e di supporto per la tutela dei diritti dei cittadini stranieri, aperti anche all’accesso dei richiedenti e titolari di protezione internazionale. 4 Amministrazione Provinciale di Parma P.le Barezzi 3 - 43121 Parma Tel. 0521 931314 Fax 0521 931318 E-mail: [email protected] Referente: Dott.ssa Elisa Floris ATTIVITA’ E SERVIZI EROGATI – La Provincia di Parma svolge dal 2000 azioni in materia di protezioni internazionali: dalla sensibilizzazione sul tema del diritto di asilo, alla promozione per l’attivazione di una rete di accoglienza abitativa diffusa sul territorio provinciale al fine di offrire maggiori possibilità di integrazione sociale e opportunità di inserimento lavorativo per la popolazione rifugiata. – Dal 2005 la Provincia è Ente attuatore del progetto regionale “Emilia-Romagna, terra d’asilo”, un’iniziativa che nasce dal Protocollo d’intesa in materia di richiedenti asilo e rifugiati – sottoscritto nel 2004 da Regione, Enti Locali, organizzazioni sindacali e realtà del terzo settore – ed è promossa dalla Regione Emilia-Romagna e coordinata dalla Provincia di Parma. Conta attualmente 39 partner, fra Enti Locali, realtà del terzo settore ed organizzazioni sindacali ed ha fra i suoi obiettivi principali quello di continuare nel lavoro di estensione e rafforzamento della Rete regionale in materia di diritto di asilo e di contribuire a diffondere su tutto il territorio regionale un livello di accoglienza e tutela programmato e rispettoso dei diritti della popolazione rifugiata. – Dal 2004 la Provincia di Parma è Ente partner del progetto inserito nell’ambito del Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) “Terra d’asilo”, di cui è capofila il Comune di Fidenza. Il progetto, finalizzato all’accoglienza di richiedenti asilo, rifugiati, titolari di protezione sussidiaria o umanitaria per un totale di 25 posti, si realizza nell’ambito dei comuni del distretto di Fidenza e del distretto di Langhirano, cui si aggiunge il Comune di Sorbolo: complessivamente sono 27 i Comuni che promuovono e sostengono il progetto, che si avvale anche della collaborazione dell’Azienda Usl e del sostegno di varie associazioni operanti nel settore dell’immigrazione (Associazione Mondinsieme di Montechiarugolo, Caritas diocesana di Fidenza, Amnesty International, sezione di Fidenza, Coordinamento Pace e Solidarietà di Parma). La gestione del progetto è affidata all’associazione CIAC onlus (Centro Immigrazione e Cooperazione internazionale della provincia di Parma), che ricopre un ruolo decisivo anche nella fase di programmazione delle attività. – Dal 2007 la Provincia di Parma è capofila del progetto “Sportello provinciale asilo”: attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra l’Amministrazione Provinciale e CIAC Onlus, è stato messo formalmente a disposizione della quasi totalità dei Comuni il servizio di orientamento, consulenza e supporto per la popolazione rifugiata realizzato dallo sportello gestito da CIAC presso la sede dell’associazione. La scelta, attuata in una logica di completamento della rete pubblica garantita dai Comuni in collaborazione con il privato sociale, ha l’obiettivo di estendere al territorio provinciale, agli enti locali, agli uffici e associazioni a cui si rivolgono le persone richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria o umanitaria, la capacità e l’opportunità di dare loro risposte appropriate. Lo sportello, che si rivolge anche a coloro che sono esclusi dai progetti di accoglienza istituzionale attivi sul territorio, svolge principalmente azioni di informazione e tutela legale, orientamento all’assistenza sociale, accompagnamento sanitario, supporto per l’inserimento formativo e la ricerca del lavoro. 5 – Dal 2000, nell’ambito dell’attività dell’Osservatorio Provinciale sull’Immigrazione, l’Amministrazione Provinciale ha avviato un’attività di osservazione e monitoraggio del fenomeno dei richiedenti asilo/rifugiati/beneficiari di protezione sussidiaria o umanitaria attraverso la rilevazione dei dati ufficiali della Questura relativi al rilascio del permesso di soggiorno e dei dati raccolti dalle associazioni che sono impegnate in materia. – La Provincia di Parma è inoltre partner, dal 2009, del progetto (finanziato con fondi FER) “Lontani dalla violenza”, progetto di costituzione di una rete a livello nazionale fra Enti Locali titolari di progetti SPRAR, Enti ed associazioni di tutela, per la realizzazione e condivisione di servizi territoriali per la presa in carico integrata delle persone vittime di tortura. Capofila del progetto è CIAC Onlus. – La Provincia di Parma, i 47 Comuni del parmense, la Fondazione Cassa di Risparmio, l’Unione Parmense Industriali, l’Acer, il CIAC Onlus e la Caritas sono firmatari di un Protocollo di intesa che ha istituito nel 2002 un “Fondo di Garanzia” a favore di proprietari di immobili che, in relazione a quest’iniziativa, si rendono disponibili ad affittare un appartamento a lavoratori immigrati residenti nel territorio provinciale. Sulla base di tale esperienza, nel giugno 2007 i partners del progetto “Fondo di Garanzia” hanno deciso di supportare la sperimentazione finalizzata a sostenere la locazione di alloggi collettivi di seconda accoglienza destinati in particolare a rifugiati e titolari di protezione sussidiaria o umanitaria regolarmente occupati presso ditte del territorio. Questa iniziativa, che ha preso il nome di Progetto Arca, riveste una notevole importanza per queste persone che difficilmente possono accedere individualmente al Fondo di Garanzia, non essendo in possesso dei requisiti previsti dal Regolamento (soprattutto il contratto di lavoro subordinato), né dei mezzi economici idonei a sostenere interamente il costo di un affitto. Il progetto Arca prevede la realizzazione di “alloggi di seconda accoglienza” (convivenze di almeno 6 persone) nei quattro distretti della provincia, affidandone la gestione alle associazioni locali con maturata esperienza nel settore e che già seguono il percorso di inserimento dei beneficiari dell’intervento. In tal modo diventa dunque possibile offrire un’opportunità aggiuntiva a coloro che, dopo un periodo di accoglienza abitativa presso le strutture dedicate e i dormitori, necessitano di un tempo ulteriore di accoglienza per riuscire ad accedere autonomamente al mercato degli affitti. – Nel 2010, la Provincia ha avviato un coordinamento provinciale politico-istituzionale in materia di richiedenti asilo, rifugiati, titolari di protezione sussidiaria, con il coinvolgimento di Questura, Prefettura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma, Comune di Fidenza, CIAC Onlus, Centro L’orizzonte Onlus, Servizio Centrale dello SPRAR. Il coordinamento, che si è avviato formalmente con la prima riunione il 15 gennaio 2010 che ha istituito il tavolo tecnico, è finalizzato a sostenere il confronto interistituzionale, migliorare il coordinamento tra i soggetti in campo e continuare a tracciare linee di lavoro condivise in materia di diritto di asilo. In particolare, i primi incontri del gruppo tecnico si sono incentrati su: 1) procedura iniziale e prima accoglienza; 2) le risorse e i finanziamenti in materia di protezioni internazionali di diversa fonte (Unione Europea, Stato, Regione, etc..). Sono previsti incontri periodici sia del livello politico (presumibilmente trimestrali) che del livello tecnico (presumibilmente mensili) al fine di mantenere un confronto e un aggiornamento costante, individuare le principali criticità e definire linee di lavoro e possibili soluzioni condivise. RISORSE DEL TERRITORIO – Nel territorio della Provincia di Parma esiste una rete di accoglienza ed integrazione articolata principalmente nei due progetti SPRAR attivi in provincia: "Una città per l'asilo", progetto attivato dal Comune di Parma (20 posti finanziati per il biennio 2009/2010) e "Terra d'asilo", 6 progetto a cui partecipano 26 Comuni e due distretti socio-sanitari e di cui è capofila il Comune di Fidenza (25 posti finanziati per il biennio 2009/2010) – Oltre ai sopra citati progetti inseriti nel sistema nazionale SPRAR, un’altra risorsa di accoglienza esistente sul territorio provinciale è il progetto “Intrecci”, promosso dall’Associazione Pace e Solidarietà e da altre realtà associative cittadine, fra cui CIAC, Mondinsieme, Forum Solidarietà. Si tratta di un appartamento sito a Basilicanova e destinato all’accoglienza di un piccolo numero (3) di donne rifugiate, finanziato grazie ad un vecchio bando promosso dal Ministero della solidarietà sociale e a diverse iniziative di autofinanziamento. – Anche le Caritas di Parma e di Fidenza svolgono un importante ruolo di ascolto, orientamento ed accoglienza dei richiedenti e titolari di protezione internazionale presenti sul territorio provinciale. 7 CIAC (Centro Immigrazione, Asilo e Cooperazione Internazionale) Viale Toscanini 2/a – 43100 Parma Tel. 0521 503440 Fax 0521 507529 E-mail: [email protected] Referente: Emilio Rossi ATTIVITA’ E SERVIZI EROGATI – Accoglienza di richiedenti asilo, rifugiati, titolari di protezione sussidiaria ed umanitaria nell’ambito delle seguenti progettualità: Terra d’Asilo, dal 2004 inserito nell’ambito dello Sprar (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati). Il progetto ha come partner i Comuni di due interi distretti intercomunali con Fidenza a capofila, l’Amministrazione Provinciale, Ciac, Associazione Mondinsieme, Caritas diocesana di Fidenza, Amnesty International, gruppo di Fidenza e Fiorenzuola (per le attività di educazione ai diritti umani nelle scuole). Il progetto si avvale della collaborazione dell’Azienda Usl, attraverso lo Spazio Salute Immigrati, gli ospedali di Parma, Fidenza e San Secondo e i servizi territoriali dei distretti sanitari dei medesimi territori. Il Progetto fornisce accoglienza, assistenza, integrazione e tutela a richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria nell’ambito di 25 posti autorizzati, attivati presso strutture abitative dislocate in vari comuni della Provincia. I beneficiari sono supportati in percorsi finalizzati a favorire il recupero di condizioni di benessere personale e di autonomia, attraverso interventi nei seguenti ambiti: giuridico-legale, assistenza sanitaria, scuola e formazione, orientamento e ricerca lavoro. Connesso al precedente è il progetto Accoglienza richiedenti asilo e rifugiati in stato di necessità che, dapprima (2002) avviato nel solo Comune di Sala Baganza, esprime attualmente l’impegno particolare dell’intero distretto intercomunale Sud-Est del Parmense nel dare attuazione al diritto d’asilo. Arca, realizzato dall’anno 2007 nell’ambito del Fondo di garanzia per gli affitti promosso dalla Provincia di Parma. Il Progetto offre a rifugiati usciti dalla fase della prima accoglienza, e in possesso di regolare lavoro ma nell’impossibilità di accedere immediatamente al mercato degli affitti degli appartamenti, ospitalità a basso costo nell’ambito di alloggi collettivi di seconda accoglienza, per un tempo utile a consolidare il percorso d’autosufficienza economica; Intrecci, percorsi in rete per l’accoglienza di donne richiedenti asilo e rifugiate, promosso in collaborazione con l’Associazione Coordinamento Pace e Solidarietà, e sostenuto dal Ministero della Solidarietà Sociale nell’ambito dei Progetti sperimentali di volontariato. Attivato nel 2008, il progetto ha avviato un appartamento e consente la realizzazione di specifici interventi di accoglienza e supporto giuridico, sociale e sanitario per donne richiedenti e titolari di protezione internazionale. Lontani dalla violenza, Progetto di realizzazione e condivisione di servizi territoriali per la presa in carico integrata delle persone vittime di tortura, avviato nel 2009 intende sperimentare un modello di presa in carico integrato sociale e sanitario di persone vittime di tortura, da diffondere e replicare successivamente sul territorio nazionale. Le associazioni e gli enti che hanno promosso il progetto, 12 realtà di varie regioni italiane (Trieste e Udine/Codroipo; Modena, Ferrara, Ravenna, Fidenza/Parma; Borgo San Lorenzo e Prato; Cassino, Sezze/Roccagorga e Roma; Napoli; Ragusa/Comiso), di cui Ciac onlus è capofila, vi realizzano complessivamente interventi in favore di 200 persone vittime di tortura, rifugiati presenti in Italia, tramite percorsi individuali di tutela, cura e riabilitazione. Il Progetto è finanziato dal FER Fondo Europeo per i Rifugiati, in attuazione di normative di tutela internazionali che richiedono agli Stati dell’Unione Europea di individuare le vittime di tortura e di gravi violenze e di assicurare loro un'attenzione specifica rispetto alle condizioni di accoglienza. 8 Nel caso di Parma, il progetto Lontani dalla violenza si colloca in continuità con un percorso da tempo avviato da Ciac sul tema della tortura ed è realizzato mediante un’équipe multidisciplinare costituita da operatori socio-sanitari degli enti promotori a livello provinciale: Ciac onlus, Azienda Usl, Consorzio delle Cooperative di Solidarietà Sociale. – Informazione e orientamento giuridico sui percorsi di protezione internazionale: Sportello Asilo Provinciale, attivato con Protocollo d’intesa, siglato dal 2006 con la Provincia di Parma. Viene messo a disposizione di 46 comuni della Provincia di Parma un servizio di orientamento, consulenza e supporto rivolto alla popolazione rifugiata presente sul territorio e agli operatori dei servizi comunali che vengono in rapporto con queste persone, con particolare riferimento alla procedura per l’ottenimento dello status. Obiettivo generale del Progetto è restituire visibilità ed aiutare ad esercitare effettivamente il “Diritto d’asilo” a coloro che sono presenti sul territorio ma non sono inseriti in un programma di accoglienza e quindi vivono in condizioni di marginalità. Lo Sportello è stato individuato come servizio attivo nell’ambito del Progetto Regionale contro le Discriminazioni. – Un centro per i rifugiati. La promozione e la sensibilizzazione: Realizzazione di iniziative per promuovere migliore conoscenza sul tema del “diritto d’asilo” e favorire conoscenza, incontro e scambio culturale: Centro multimediale Nelson Mandela, realizzato grazie al progetto Rifugiati in libreria presentato da ICS-Consorzio italiano di Solidarietà a Librerie Feltrinelli. Il Centro è aperto tutti i giorni, ed offre la possibilità di fruire di materiali in lingua – libri, riviste – cd musicali, film in dvd e dell’accesso gratuito ad internet. Nel centro si tengono corsi per l’apprendimento della lingua italiana e di informatica. E’ luogo di incontro, luogo di riunione per le comunità. Nel periodo invernale, il Centro è anche semplicemente un luogo, frequentatissimo, in cui possono rimanere coloro (si tratta quasi sempre di titolari di protezione internazionale) che vivono in condizioni di emergenza e/o solo per la notte accedono ai dormitori possono rimanere al caldo durante il giorno. Rete Dormire Fuori, è il coordinamento di numerose associazioni impegnate a Parma sui temi della necessità d’accoglienza e del riconoscimento del diritto alla casa: Ciac Onlus è tra le realtà che hanno costituito e promosso la Rete. La Rete promuove dal 2004, in collaborazione con il Centro di Servizi per il Volontariato di Parma e Provincia Forum Solidarietà, la realizzazione dei Progetti Emergenza Casa e Per un’accoglienza possibile, finalizzati a promuovere condizioni di migliore accoglienza istituzionale ed una maggiore attenzione della città sui temi del disagio abitativo e dei diritti sociali, con varie iniziative culturali, partecipazione a tavoli istituzionali (presso Comune e Prefettura), attività di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza. Ciac Onlus collabora alla realizzazione del periodico informativo della Rete, dal titolo “Dormire Fuori” ed alla promozione della Mostra fotografica itinerante “Cartoline da un diritto di asilo senza casa”, che illustra la situazione di grave disagio che molti rifugiati vivono a Parma. 9 Comune di Reggio Emilia – Assessorato Coesione e Sicurezza Sociale Galleria S. Maria 1 – 42121 Reggio Emilia Tel. 0522 585235 Fax 0522 456643 E-mail: [email protected] Referente: Dott.ssa Chiara Reverberi – Il Comune di Reggio Emilia è entrato a far parte del progetto regionale “Emilia Romagna, terra d’asilo” a partire dal 2008. – Dal 2009 il Comune di Reggio Emilia è Ente capofila del progetto SPRAR (Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di cui la Cooperativa Dimora d’Abramo è Ente gestore. Il progetto è finalizzato all’accoglienza di richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria o umanitaria per un totale di 15 posti. ATTIVITA’ E SERVIZI EROGATI: L’attività di accoglienza include: - un percorso di inserimento sul territorio che prevede l’apprendimento della lingua italiana, la frequenza a corsi di formazione professionale, l’inserimento lavorativo e la partecipazione ad attività che favoriscano l’inclusione sociale; - la tutela legale: l’equipe impegnata nel progetto garantisce informazione e orientamento sulla normativa in materia d’asilo e supporta nelle procedure burocratiche relative alla situazione giuridica della persona; - la tutela psico socio-sanitaria: il beneficiario è accompagnato in uno screening medico iniziale e, se necessario, in percorsi per accertamenti sanitari attraverso il contatto con le strutture specifiche; si provvede inoltre all’iscrizione al SSN e ad attivare un percorso di supporto psicologico laddove se ne veda la necessità. - La Cooperativa Dimora d’Abramo, per il Comune di Reggio Emilia, ha in gestione anche il Centro Informazione Immigrati che, tra i vari servizi, offre orientamento e consulenza di tipo giuridico in materia d’immigrazione rivolta anche a richiedenti asilo, rifugiati, titolari di protezione sussidiaria e umanitaria, quindi supporto nelle procedure burocratiche e amministrative relative alla posizione giuridica ed al soggiorno in Italia, consulenza sulla legislazione ad operatori di altri enti e servizi o singoli cittadini che si rivolgono allo sportello per informazioni sul tema dell’asilo. E’ possibile contattare il Centro Informazione Immigrati per avere informazioni o prendere un appuntamento, telefonando al numero 0522/456706 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 9.30 e dalle 12.30 alle 13.30 oppure scrivendo a [email protected]. Il Centro è situato in via Galliera S. Maria 1. Qui di seguito riportiamo gli orari di apertura GIORNI ED ORARI DI APERTURA DEL CENTRO INFORMAZIONE IMMIGRATI LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' SABATO chiuso 9.00 – 13.00 Su appuntamento: 8.30 – 13.00 15.00 – 17.00 9.00 – 13.00 (con presenza della mediatrice araba) 8.30 – 12.00 con presenza della mediatrice cinese) Su appuntamento: 14.30 – 16.30 10 - Sono nati buoni rapporti di collaborazione con i soggetti istituzionali quali lo sportello Unico della Prefettura e l’Ufficio asilo della Questura e forme di collaborazione con tutti quei soggetti locali (istituzionali e non) che si occupano di alfabetizzazione, formazione ed inserimento lavorativo. In particolare con la Provincia di Reggio Emilia si sta attuando una forma di collaborazione per l’erogazione di borse-lavoro. - Sono tutt’ora in fase di consolidamento e costruzione i rapporti di collaborazione con gli altri soggetti che sul territorio si occupano di richiedenti e titolari di protezione internazionale. LE RISORSE DEL TERRITORIO Sul territorio altri enti ed associazioni si occupano di richiedenti asilo, rifugiati, titolari di protezione sussidiaria e umanitaria; tra questi in particolare la Caritas diocesana di Reggio Emilia e Guastalla svolge un importante ruolo di ascolto, orientamento ed accoglienza dei richiedenti e titolari di protezione internazionale presenti sul territorio provinciale. In particolare offre servizi gratuiti di prima necessità come la mensa, che garantisce la distribuzione di due pasti al giorno tutti i giorni, l’ambulatorio medico presso cui è possibile rivolgersi per effettuare visite mediche e per potere avere alcuni tipi di farmaci e il servizio di distribuzione del vestiario per adulti e bambini. Inoltre dispone di alcune strutture di accoglienza con diversi posti letto che, nel periodo invernale, aumentano allo scopo di potere dare una risposta a chi non dispone di risorse abitative. Caritas in particolare si occupa anche di segnalare al progetto Sprar persone in difficoltà che si trovano sul territorio, allo scopo di valutare insieme l’opportunità di richiederne l’inserimento come beneficiari del progetto e mette a disposizione del progetto stesso servizio di mensa e ambulatorio. Oltre a Caritas altre realtà si occupano di richiedenti e titolari di protezione internazionale. Tra questi l’Associazione Città Migrante, l’associazione ANOLF, l’Ufficio Coordinamento Immigrati della CGIL offrono consulenza e assistenza sia di tipo giuridico-legale (incluso il supporto per la preparazione dell’intervista presso la commissione territoriale) che di orientamento alle possibilità presenti sul territorio. L’associazione Città Migrante svolge anche un’attività di sensibilizzazione sul tema in collaborazione con i gruppi locali di Amnesty International ed Emergency. A Reggio è attivo uno sportello di “Avvocato di strada” che svolge un servizio di assistenza legale per richiedenti asilo e ricorrenti. Anche l’associazione Anpi di Reggio Emilia, che promuove la difesa dei diritti della Costituzione, è attiva nella sensibilizzazione sul tema del diritto d’asilo. 11 Comune di Modena - Centro stranieri – Progetto rifugiati (SPRAR) Via Monte Kosica, 26 - Modena - MO - 41121 Telefono: 059/2033411 Fax: 059/2033400 E-mail: [email protected] Orario: Giovedì 9.00-13.00 e 14.00-18.00. Accessibilità: raggiungibile con gli autobus n. 1, 4, 7/7A, 9/9A,10/10A/10B,13/13A. ATTIVITA’ E SERVIZI EROGATI: - Lo sportello SPRAR offre un servizio di orientamento al pubblico (alle persone presenti sul territorio con le seguenti tipologie di permesso di soggiorno: asilo politico, protezione sussidiaria, permesso umanitario, richiesta asilo o che devono formalizzare la domanda di protezione internazionale). In particolare lo sportello fornisce: − Informazioni circa il rilascio e rinnovo documenti: permesso di soggiorno, titolo di viaggio, documento di viaggio, tessera sanitaria, prenotazioni per il rilascio del permesso di soggiorno. − Informazioni circa i servizi presenti sul territorio per l'aiuto alla persona. − Informazioni circa i servizi presenti sul territorio per il disbrigo di pratiche (Agenzia delle entrate, patronati, Tribunale di Modena, SAUB, Centro Territoriale Permanente) − Orientamento in merito alle opportunità formative presenti sul territorio. − Informazioni relative ai servizi per l’impiego. − Orientamento alla procedura per la richiesta di protezione internazionale. − Informazioni circa le varie tipologie di permesso di soggiorno in merito alla durata, ed ai diritti garantiti ai titolari: possibilità di svolgere attività lavorativa, assistenza sanitaria, previdenza sociale, studio, possibilità di uscire dal territorio dello stato, ricongiungimento familiare, matrimonio, cittadinanza, pubblico impiego. Dispone di un'attività di mediazione linguistico-culturale (su appuntamento). – Il progetto di accoglienza (SPRAR) : Il progetto rifugiati del Comune di Modena ha 45 posti per l'accoglienza di singoli uomini adulti. – E' attivo dal luglio 2009 un protocollo di intesa tra Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Modena, Questura di Modena, Comune di Modena – Progetto rifugiati per richiedenti protezione internazionale. 12 Arca di Noè Società Cooperativa Sociale - Ente gestore del progetto SPRAR di Bologna via Grandi, 4 – 40057 Cadriano – Granarolo (Bo) Tel. e Fax: 051/ 765438 E-mail: [email protected] Referente: Saverio Gubellini La Coop. Soc. Arca di Noè opera in partenariato con l'Ente Gestore Associazione Mosaico di Solidarietà onlus nell’ambito del progetto “Percorsi di Asilo e Integrazione a Bologna” a titolarità Comune di Bologna, facente parte dello SPRAR, Sistema Nazionale di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati. La cooperativa fornisce il coordinamento e l'equipe degli operatori dell'accoglienza, come definiti dal Manuale Operativo. ATTIVITA' E SERVIZI EROGATI: La Coop. Soc. Arca di Noè si occupa di: − Realizzare spazi di ascolto dedicati ai vissuti di fuga e migrazione forzata, sia in collaborazione con il Servizio di Salute Mentale del Territorio, sia all'interno di uno spazio narrativo ad hoc (Progetto “Per una memoria utile”). − Fornire tutela e orientamento legale, in collaborazione con lo Sportello Protezioni Internazionali ASP P.V. − Monitorare la situazione delle persone e dei nuclei familiari dal punto di vista psico-sociosanitario e fornire interventi personalizzati volti a prendere in carico specifiche fragilità (attualmente attivi corsi di Italiano interni ai nuclei familiari, Baby-sitting per favorire l'inserimento lavorativo dei genitori, recupero scolastico e miglioramento dell'integrazione di bambini in età scolare) − Definire e sostenere gli aspetti significativi della vita di relazione: rapporti interpersonali, regole di uso della struttura e di convivenza, controllo sulle presenze e sull'utilizzo degli arredi ed attrezzature; − Accompagnare i beneficiari nella realizzazione del progetto personale individualizzato elaborato al momento dell'accoglienza, finalizzato all'integrazione sociale, promuovendo la formazione e svolgendo funzione di sostegno alle persone ospiti ai fini della ricerca del lavoro e dell'alloggio. −Accompagnare i beneficiari nell'utilizzo dei Servizi Sanitari promuovendo una cultura della salute che parta dalla coscienza del proprio stato psico-fisico. Tutelare e sostenere le esigenze di miglioramento della salute stessa e del benessere. − Programmare e proporre attività di tempo libero e ricreative, sia individuali che collettive, accordate con le finalità del progetto. È attiva da diversi anni una collaborazione con “ITC Teatro dell'Argine” di S. Lazzaro di Savena che realizza un laboratorio integrato di attori italiani e stranieri 13 richiedenti asilo e titolari di protezione, finalizzato al miglioramento dell'espressività, delle occasioni di narrazione, nonché alla produzione di uno spettacolo al termine dell'anno lavorativo. Le produzioni degli anni precedenti hanno visto diverse repliche in festival ed eventi cittadini e regionali. − Il progetto di accoglienza (SPRAR): Il progetto prevede l’accoglienza sul territorio del comune di Bologna di 40 richiedenti e titolari di protezione internazionale. I posti sono distribuiti su due strutture: il centro “San Donato” di via Quarto di Sopra 6/3 (noto anche come “Via Ceri”) e il centro “Santa Francesca Cabrini” di Via del Lazzaretto 13. Il numero di posti è così suddiviso: - Centro San Donato: 32 4 appartamenti + 1 (custode, ex-ospite Rifugiato con famiglia): 2 per uomini singoli 1 per donne singole 1 condiviso da 2 famiglie - Centro Santa Francesca Cabrini: 8 1 appartamento per uomini singoli. - Accoglienza oltre lo SPRAR: Oltre ai posti in accoglienza prevista per i beneficiari del progetto SPRAR, all’interno del Centro Santa Francesca Cabrini sono previsti ulteriori 24 posti posti destinati a titolari di forme di protezione internazionale . A favore di questo secondo filone di progetto, Arca di Noè fornisce due operatori dell'equipe collaborando in partenariato con Associazione Arc-en-ciel Onlus, gestore in convenzione con ASP Poveri Vergognosi del centro di seconda accoglienza del Comune di Bologna finalizzato al sostegno e inserimento lavorativo e abitativo, con specificità sulla mediazione e accompagnamento all'acquisizione di alloggio su mercato privato. Gli ospiti si dividono in: - 2 appartamenti destinati a 16 neomaggiorenni in uscita dalle Comunità di Accoglienza (exMSNA e MSNARA); attualmente tra i presenti vi sono 7 ragazzi titolari di Protezione Sussidiaria. - 1 appartamento destinato a 8 adulti titolari di protezione sussidiaria. - La cooperativa, nella sua parte “B” di cura degli inserimenti lavorativi per persone svantaggiate, ha offerto percorsi di valutazione e avviamento al lavoro (nella forma di Tirocini e Borse Lavoro) a persone interne al Progetto. Per quanto riguarda gli inserimenti lavorativi reali (ovvero con contratto di assunzione) la cooperativa ha recentemente sperimentato la possibilità di creare uno spazio di inserimento (nei piccoli numeri imposti dalla dimensione aziendale) dedicato a titolari di forme di protezione internazionale, a fianco delle “fasce deboli” definite dalla legge 381/91. 14 Associazione Ya Basta Accesso libero, gratuito, non si richiedono documenti Via Casarini 17/4 40131 Bologna Tel. 051/6493234 - [email protected] - Sportello Migranti Via Casarini 17/4 Bologna Ogni mercoledì, ore 17-19 Orientamento ai servizi del territorio, informazione legale, sostegno nel disbrigo delle pratiche amministrative, ascolto e segnalazione di bisogni. - Scuola di italiano per migranti Via Casarini 17/4 Bologna Corsi di lingua italiana di vari livelli, corsi per tutti e anche per sole donne I corsi si svolgono da ottobre a giugno Informazioni: 051/6493234 - Organizzazione di corsi di formazione, incontri, dibattiti, presentazione di film, libri e spettacoli sul tema del diritto di asilo e immigrazione. - Realizzazione dell'inchiesta Vite da Rifugiati: condizione sociale, integrazione e prospettive dei rifugiati a Bologna e in Emilia Romagna. Percorso di inchiesta e informazione promosso dall'associazione in collaborazione con Progetto Emilia Romagna Terra d'Asilo. 15 C.S.A.P.S.A. Bologna (Centro Studio Analisi di Psicologia e Sociologia Applicate) Cooperativa Sociale O.N.L.U.S. – Centro di Formazione Professionale Via Marsala, 30 40126 Bologna BO Tel. 051230449 Fax. 051231440 - [email protected] Coordinatrice del progetto Diritto d'asilo: Dott.ssa Manuela Macario Referente settore immigrazione per Csapsa: Dott.ssa Sabrina Dolente Csapsa Onlus, cooperativa sociale ed ente di formazione accreditato dalla Regione EmiliaRomagna, da più di dieci anni pone la propria attenzione sui temi inerenti la formazione di cittadini stranieri in difficoltà, con l’obiettivo di favorirne l’occupazione per agevolarne il percorso di inclusione sociale. Dal 2009 è partner del progetto regionale Emilia-Romagna Terra d’Asilo. ATTIVITA’ E SERVIZI EROGATI - Nel 2008 Csapsa decide di realizzare un progetto rivolto ai molti richiedenti e titolari di protezione internazionale presenti sul territorio di Bologna che, indirizzandosi a Caritas o ad altre associazioni di volontariato per il soddisfacimento dei propri bisogni primari (un letto e un pasto caldo), trovano in seguito difficoltà a inserirsi nel tessuto sociale ed economico della città. Nasce così l’idea del progetto Diritto d’Asilo, il quale ha la funzione di formare, direttamente in azienda attraverso percorsi di stage, e di agevolare la transizione al lavoro di coloro che hanno fatto domanda o sono già titolari di una protezione internazionale ma sono esclusi dalla rete di sostegno territoriale. La forte volontà di realizzare il progetto ha spinto Csapsa a promuovere una campagna di raccolta fondi dal nome Diritti e Rovesci, attraverso la quale è stato possibile raccogliere parte delle risorse necessarie all’avvio del progetto. Un’altra parte è stata invece finanziata dalla Provincia di Bologna, attraverso la partecipazione ai bandi di formazione del F.S.E. Grazie ai risultati ottenuti è stato possibile portare a termine la prima edizione del corso e di avviare la seconda edizione (30 novembre 2009) con il coinvolgimento complessivo di 14 persone (13 uomini e una donna), in fuga da paesi in situazioni di conflitto e forti tensioni sociali. Csapsa ha instaurato positivi rapporti di collaborazione con i servizi invianti (Servizio adulti del Comune, progetto Sprar, Caritas) e con gli operatori che, se necessario, hanno cercato di individuare possibili risposte alle eventuali esigenze dei beneficiari relativamente all'alloggio o agli spostamenti per raggiungere le sedi di lavoro. Csapsa ha inoltre avviato altri rapporti di collaborazioni con realtà presenti sul territorio al fine di consentire ai propri beneficiari di partecipare a corsi di italiano gratuiti (presso le associazioni Ya Basta e Xenia) nonché di usufruire di un servizio di orientamento legale (Cgil e associazione Avvocato di strada). 16 Provincia di Bologna - Ufficio Politiche dell'Immigrazione via Angelo Finelli 9/a, 40126 Bologna Tel. 051-659.89.92 - Fax. 051-659.86.20 E-mail: [email protected] Referente: Dott. Raffaele Lelleri, Responsabile dell'Osservatorio provinciale delle Immigrazioni di Bologna Siti web: http://www.provincia.bologna.it/immigrazione/ http://www.osservatorioimmigrazione.provincia.bologna.it ATTIVITA’ E SERVIZI EROGATI La Provincia di Bologna partecipa al progetto regionale Emilia-Romagna Terra d'Asilo. All'interno di questo scenario, l'Ufficio Politiche dell’Immigrazione promuove attività di: - indagine; - informazione e sostegno. - L’Ufficio Politiche dell’Immigrazione, attraverso l’Osservatorio delle Immigrazioni, svolge attività di monitoraggio sul fenomeno delle richieste d’asilo e sulla condizione dei richiedenti e titolari di protezione internazionale attraverso indagini periodiche e rilevazioni statistiche annuali. Tale monitoraggio fornisce dati sulla presenza della popolazione rifugiata sul territorio provinciale. - La Provincia di Bologna promuove e coordina azioni in materia di diritto di asilo e di protezione internazionale allo scopo di favorire la sensibilizzazione delle comunità territoriali su questi temi. In particolare la Provincia opera per: - promuovere una cultura del diritto di asilo, sia presso la cittadinanza in generale (sensibilizzazione), che, più nello specifico, tra i servizi che già si occupano di welfare e immigrazione (aggiornamento professionale); sostenere e dare visibilità alle risorse e disponibilità già esistenti sul territorio, non solo a Bologna città ma anche altrove, sia da parte dei Comuni che di associazionismo e volontariato (rete). A tal fine, l’Ufficio Politiche dell’Immigrazione, annualmente e dal 2007, coordina e realizza un calendario delle iniziative di sensibilizzazione organizzate in provincia di Bologna dagli Enti locali e dalle organizzazioni del Terzo settore, in occasione del 20 giugno (Giornata mondiale del rifugiato). L’Ufficio ha altresì realizzato un sistema di pagine web di approfondimento e aggiornamento sulle problematiche dell’asilo a livello internazionale, nazionale e locale (sezione Asilo e rifugio, in www.provincia.bologna.it/immigrazione). 17 Sportello Immigrati ASP-Azienda Servizi alla Persona Circondario Imolese viale D'Agostino n°2/A. 40026 Imola tel. 0542 606704 fax. 0542 606718 E-mail: [email protected] Servizio gestito in convenzione con SOLCO Imola Il Comune di Imola non predispone strutture di accoglienza destinate a richiedenti e titolari di protezione internazionale. ASP-Azienda Servizi alla Persona Circondario Imolese offre servizi di informazione legale e orientamento ai servizi dei comuni limitrofi. SPORTELLO ACCOGLIENZA IMMIGRATI- IMOLA Viale D'Agostino 2/A. Imola. Tel. 0542-606704 Martedì h. 9.30 – 12.30 Giovedì h. 14.30 – 18.30 SPORTELLO ACCOGLIENZA IMMIGRATI- CASTEL S PIENTRO TERME Via Oberdan, 11. Tel. 051 6954202 ( URP: 051 6954125 ) Fax. 051 6954184 Venerdì h. 9.00 – 12.00 SPORTELLO ACCOGLIENZA IMMIGRATI- MEDICINA Via Saffi, 73. Tel. 051 69739 Fax: 051 6970359 Martedì h. 15.00 – 18.00 SPORTELLO IMMIGRATI IN VALLATA – BORGO TOSSIGNANO In Municipio. Piazza Unità d’Italia. Tel. 0542 94206 Lunedì h. 9.00—12.00 ATTIVITA’ E SERVIZI EROGATI Gli Sportelli Immigrati dell’ASP Circondario Imolese sono servizi di accoglienza, gratuiti e a libero accesso, cui si rivolgono cittadini immigrati ed italiani, uomini e donne, per tutte le tematiche legate all’ingresso e al soggiorno in Italia. Scopo principale del servizio è favorire l’inserimento nel tessuto sociale delle persone immigrate e la conquista dell’autonomia, attraverso attività di informazione ed accompagnamento, in rete con i servizi del territorio. SERVIZIO DI INFORMAZIONE: - Orientamento ai servizi del territorio Documenti - Tipi di visto per entrare in Italia e per viaggiare all’estero - Tipi di permesso di soggiorno: - lavoro, studio, coesione e ricongiungimento familiare, motivi di salute, turismo - Decreto Flussi - Carta di Soggiorno e Cittadinanza - Informazioni e orientamento per Asilo Politico e protezione umanitaria - Tutela per Minori non accompagnati e Vittime di sfruttamento 18 - Raccordo con le autorità diplomatiche italiane all’estero e autorità diplomatiche straniere in Italia (Ambasciate e Consolati) Pratiche per il rientro di cittadini italiani dall’estero - Salute tutela della maternità, tutela dei cittadini senza permesso di soggiorno (S.T.P.) - Formazione Opportunità di formazione e corsi di italiano Scuola: orientamento all’inserimento scolastico Riconoscimento titoli di studio conseguiti all’estero in particolare: Diploma di infermiere - - Lavoro Orientamento al lavoro Informazione specifica per il lavoro autonomo e la creazione d’impresa Analisi della richiesta di famiglie del territorio in cerca di assistenti familiari e collaborazione alla segnalazione di persone con esperienza Servizio Sociale Accoglienza, valutazione del caso e raccordo con le Assistenti Sociali 19 Comune di Ferrara – Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona ed Immigrazione Via Boccananale di S.Stefano 14/e – 44121 Ferrara Tel. 0532.206177 Fax 0532.200800 e-mail: [email protected] - [email protected] web: www.comune.fe.it Responsabile: Lucia Bergamini (Dirigente Servizio Salute e Politiche Sociali) [email protected] C.S.I.I. – Centro Servizi integrati per l’immigrazione Via Copparo, 142 – 44123 Ferrara Tel. 0532.208092 Fax 0532.208566 e-mail: [email protected] web: http://www.csii.fe.it/ Coordinatore: Carlo De Los Rios ATTIVITA’ E SERVIZI EROGATI: - Presso il C.S.I.I. è attivo lo Sportello per il diritto di asilo, con i seguenti orari di apertura: Lunedì: 8,30 – 13,30; 14,30 – 17,30 Lo Sportello svolge le seguenti funzioni: − assistenza, consulenza e orientamento per cittadini stranieri che manifestino la volontà di chiedere protezione internazionale; − assistenza e consulenza per richiedenti e titolari di protezione internazionale nelle procedure di rilascio, rinnovo e conversione del permesso di soggiorno; − orientamento di richiedenti e titolari di protezione internazionale ai servizi socio-sanitari del territorio; − consulenza per enti e servizi pubblici e privati del territorio su diritti e doveri di richiedenti e titolari di protezione internazionale. Nel 2009 è stato redatto un protocollo di intesa provinciale in materia di integrazione dei servizi per l'orientamento e l'assistenza dei richiedenti protezione internazionale presenti sul territorio della provincia di Ferrara, sottoscritto da C.S.I.I., Comune, Provincia, Questura e Prefettura di Ferrara. Il Protocollo è stato predisposto con l'intenzione di fornire servizi adeguati di presa in carico di richiedenti e titolari di protezione internazionale presenti sul territorio provinciale, attraverso la collaborazione attiva di tutte le istituzioni coinvolte nella gestione della procedura di asilo. In particolare, si prevede che lo Sportello per il diritto di asilo riceva fino a 5 richieste di protezione internazionale a settimana e coadiuvi la Questura nelle modalità di inoltro delle richieste stesse, nelle comunicazioni con i richiedenti e nelle procedure di rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno, garantendo in questo modo tempi rapidi di gestione delle procedure burocratiche. 20 - Il progetto SPRAR del Comune di Ferrara A partire dal 2006, è attivo un progetto del Comune di Ferrara afferente allo SPRAR, con l'obiettivo di garantire accoglienza, protezione e integrazione a 20 richiedenti e titolari di protezione internazionale. Per quel che riguarda l'accoglienza, ai beneficiari vengono garantiti un buono spesa settimanale ed un pocket money; la fornitura di alimenti viene effettuata attraverso due importanti progetti di riutilizzo dei prodotti commestibili rimasti invenduti in vari supermercati della città, che vengono consegnati due volte alla settimana al centro di accoglienza. I rifugiati vengono inoltre assistiti e seguiti nello screening costante della loro situazione medica e nelle procedure burocratiche (richiesta di residenza, carta di identità, codice fiscale etc...). Per quanto concerne la protezione dei beneficiari è attivo un servizio di consulenza legale, di assistenza nelle procedure di rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno e di accompagnamento all'audizione presso la Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale. Vengono effettuati numerosi colloqui individuali per la raccolta della storia di vita dei rifugiati e delle motivazioni che li hanno indotti alla fuga. Le richieste di protezione vengono supportate attraverso lo studio e la raccolta di documenti che dimostrino la veridicità delle persecuzioni subite dai beneficiari. Inoltre, in seguito a convenzioni e accordi, sono stati messi a disposizione degli ospiti servizi fondamentali per la loro integrazione sul territorio (corsi di alfabetizzazione presso il Centro Territoriale Permanente di Ferrara, possibilità di usufruire gratuitamente dei mezzi pubblici ATC, libero accesso ai circoli e cinema ARCI e ai servizi sportivi UISP sul territorio). Per affrontare adeguatamente lo snodo cruciale della formazione e dell'inserimento lavorativo, la cooperativa Camelot si avvale di figure professionali con competenze specifiche. Viene data grande importanza al momento dell'approccio al mondo del lavoro, affrontato col supporto di una psicologa che “allena” il beneficiario all'inserimento lavorativo; vengono in seguito reperiti e monitorati corsi di formazione, tirocini formativi e borse-lavoro, effettuati grazie all'operato di una tutor che partecipa al progetto "Patto per Ferrara", promosso dal Comune di Ferrara stesso. RISORSE DEL TERRITORIO: A partire dal 2007, il Comune di Ferrara ha istituito l'Unità Operativa Governance dell'Accoglienza, che ha il compito di monitorare l'accoglienza sul territorio e costruire un coordinamento fra i diversi servizi e le strutture convenzionate con il Comune che a Ferrara si occupano di dare ospitalità a persone che versano in condizioni di disagio e di emergenza abitativa. Nel 2009 è stato redatto un protocollo d'intesa per le persone accolte nei centri che stabilisce procedure omogenee di presa in carico sanitaria degli ospiti; nello specifico, il protocollo prevede uno screening sanitario da effettuarsi all'inizio del percorso di accoglienza, con conseguenti esami medici atti a verificare lo stato immunitario dell'ospite e l'eventuale necessità di vaccinazioni. Il Protocollo è stato sottoscritto da Comune di Ferrara, Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara, Azienda USL di Ferrara e dagli enti del terzo settore convenzionati con il Comune di Ferrara. Ravenna da inserire 21 Comune di Forlì - Servizio Politiche di Welfare - Unità Adulti e Politiche Abitative Via L. Cobelli, 31 – 47121 Forlì Dirigente: Dott.ssa Rossella Ibba Tel. 0543 712783 Fax 0543 712782 E-mail: [email protected] Responsabile: Dott. Pierluigi Rosetti Tel. 0543 712777 Fax 0543 712782 E-mail: [email protected] Referente: Dott. Matteo Teodorani Tel. 0543 712131 Fax 0543 712137 E-mail: [email protected] PROGETTI – Il Comune di Forlì ha aderito, fin dal 2001, alla rete di accoglienza, tutela ed integrazione di richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria e umanitaria in precedenza denominata P.N.A. ora Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati; ed è capofila del progetto che vede anche la partecipazione del Comune di Cesena e mette a disposizione 20 posti in accoglienza per singoli e nuclei famigliari gestiti direttamente dai due Comuni capoluogo. – Negli anni 2002 – 2008 il Comune di Forlì ha partecipato ad alcuni progetti finalizzati a favorire l'inserimento sociale ed economico di cittadini richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione umanitaria e sussidiaria, finanziati dal Fondo Sociale Europeo e coordinati da ANCI, quali: Integ.R.A. ed IntegRARsi con i quali ha realizzato azioni di accompagnamento all'autonomia dei beneficiari e di sensibilizzazione sul diritto di asilo. – Dal 2005 partecipa al progetto regionale “Emilia-Romagna, terra d’asilo”. ATTIVITA’ E SERVIZI EROGATI - - - - - Corsi di alfabetizzazione e/o lingua italiana per adulti: organizzati dal Centro Territoriale Permanente (C.T.P.) e dalle associazioni di volontariato come Lamberto Valli”, “Koinè”, “Pensiero e Azione”, “Laboratorio Mondo” e dalla Cooperativa Spazi Mediani. Assistenza sanitaria: visita preliminare, accompagnamento all'iscrizione al S.S.N. e alla scelta del medico o pediatra di base; accompagnamento alle vaccinazioni obbligatorie per i minori, informazione sull'esenzione del ticket e sul rinnovo della tessera sanitaria, mediazione linguistico – culturale in ambito sanitario, fornitura gratuita di medicinali dietro prescrizione medica. Iscrizione dei minori a scuola e mediazione linguistico – culturale in ambito scolastico. Erogazione pocket money per i beneficiari SPRAR. Attività di accompagnamento sociale e mediazione interculturale. Orientamento al mercato del lavoro: in collaborazione con il Centro di Solidarietà e il Centro per l'Impiego. Attività di supporto all’inserimento lavorativo: in collaborazione con il Centro di Solidarietà e il Centro per l'Impiego, attivazione di tirocini formativi, borse lavoro o borse frequenza. Supporto all'autonomia abitativa: possibilità di erogazione di contributi alloggio, accompagnamento alla ricerca di soluzioni abitative in collaborazione con la Società per l'Affitto, assistenza per la presentazione di domanda per bando E.R.P., orientamento. Mediazione linguistico – culturale e traduzione dei documenti: attività realizzata in collaborazione con la cooperativa “Sesamo” che gestisce, in convenzione con il Comune di Forlì, i servizi di mediazione culturale nel comprensorio forlivese negli ambiti sociale, sanitario e scolastico. Orientamento e informazione legale: assistenza ed accompagnamento durante l'iter della 22 richiesta di protezione che prevedono colloqui di orientamento ed approfondimento del caso, raccolta di materiale, traduzione di documenti, accompagnamento in questura per le pratiche di rilascio e rinnovo del soggiorno e del documento o titolo di viaggio, simulazione del colloquio in Commissione Territoriale, eventuale assistenza in caso di presentazione del ricorso, informazione sulle possibilità di rimpatrio volontario assistito, in collaborazione con il Centro Servizi per l'Integrazione del Comune di Forlì. GIORNI E ORARI DI APERTURA DELL'UNITA' ADULTI E POLITICHE ABITATIVE LUNEDI' 8.30 – 13.30 MARTEDI' 9.00 – 18.00 MERCOLEDI' CHIUSO GIOVEDI' 15.30 – 17.30 VENERDI' 8.30 – 13.30 GIORNI ED ORARI DI APERTURA DEL CENTRO SERVIZI PER L'INTEGRAZIONE LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' SABATO Mattina 8.30-13.30 8.30-13.30 chiuso chiuso chiuso 9.00-13.00 Pomeriggio 14.30-17.30* chiuso 14.30-17.30* 14.30-18.30 chiuso chiuso *Lunedì e Mercoledì pomeriggio solo su appuntamento per la compilazione del kit postale. E', inoltre, in vigore un Protocollo d’Intesa per l’accoglienza temporanea di cittadini stranieri richiedenti lo status di rifugiato politico sottoscritto da Prefettura di Forlì – Cesena, Amministrazione Provinciale di Forlì – Cesena, Questura di Forlì, l'ASL di Forlì, la Croce Rossa Italiana – comitato provinciale Forlì – Cesena, il Coordinamento Provinciale Volontariato di protezione Civile e il Centro di Ascolto e prima accoglienza “Buon Pastore” Caritas di Forlì, che prevede modalità di accoglienza dei richiedenti protezione che presentano domanda presso la Questura di Forlì. RISORSE DEL TERRITORIO - L’associazione Centro di Ascolto e prima accoglienza “Buon Pastore” promosso dalla Caritas Diocesana fornisce la prima accoglienza notturna per uomini nel proprio dormitorio che conta circa 30 posti, la prima accoglienza per 7 donne, la seconda accoglienza, ed altri servizi come: mensa, guardaroba, lavanderia, ecc. anche ai richiedenti e titolari di protezione internazionale; - il Centro Servizi per l'Integrazione del Comune di Forlì fornisce orientamento legale e sociale per tutti i cittadini stranieri presenti a Forlì; la Cooperativa sociale Sesamo fornisce al servizio mediatori culturali; il Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere ha uno sportello di orientamento al lavoro; - gli sportelli immigrati dei sindacati confederali collaborano con il servizio per l’orientamento al lavoro e la tutela dei lavoratori; - il Centro d’Ascolto Ravaldino organizza corsi di alfabetizzazione insieme all'associazione di volontariato “Lamberto Valli”; - la sezione femminile della Croce Rossa Italiana collabora con il servizio per la fornitura di buoni spesa, generi di prima necessità e medicinali; - lo Sportello Intercultura del Comune di Forlì è un servizio che promuove una cultura del dialogo e dell’accoglienza, favorisce lo sviluppo della qualità dell’integrazione scolastica e sociale di 23 bambini e ragazzi di altre culture ed opera in rete con altri servizi (in particolare con il Centro di Documentazione e Apprendimenti del Comune) ed associazioni per un’educazione interculturale. Lo sportello offre: - consulenza e supporto alla progettazione di percorsi di accoglienza e d’insegnamento della lingua italiana nelle classi e nei gruppi; documentazione su materiali didattici e su percorsi formativi, consultazione di materiale di approfondimento, documentazione di esperienze significative; informazione sui servizi e sulle risorse del territorio a favore dell’integrazione scolastica ed extrascolastica, sulla normativa per la progettazione educativa e didattica; una biblioteca specializzata su temi interculturali. Esistono buoni rapporti di collaborazione e co - progettazione degli interventi con tutti i soggetti locali che a vario titolo si occupano di formazione, orientamento ed inserimento lavorativo ed abitativo. 24 Amministrazione Provinciale di Rimini Via D. Campana n.64 – 47922 Rimini Tel. 0541 716 354/369 Fax 0541 716 295 E-mail: [email protected] Referente: Dott.ssa Daniela Manfroni - Dal 2005 la Provincia di Rimini aderisce al progetto regionale “Emilia-Romagna, terra d’asilo” attraverso la firma del Protocollo d’intesa regionale in materia di richiedenti asilo e rifugiati. - Dal 2009 la Provincia di Rimini è entrata nella rete nazionale di accoglienza per richiedenti e titolari di protezione internazionale con il progetto “Provincia di Rimini terra d’Asilo” allineandosi agli altri 138 enti locali che aderiscono al Sistema Nazionale di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati SPRAR. ATTIVITA’ E SERVIZI EROGATI Il progetto, di cui la Provincia di Rimini è ente capofila, è finalizzato all’accoglienza di richiedenti asilo, rifugiati, titolari di protezione sussidiaria o umanitaria e si realizza nell’ambito di una stretta collaborazione con diversi soggetti impegnati sul territorio in materia di immigrazione. In particolare, per realizzare il progetto la Provincia di Rimini ha organizzato una rete di servizi che garantiscono l’accoglienza, l’integrazione e la tutela legale: - - - - - Accoglienza: attraverso l’Accordo con l’Azienda Casa Emilia R. (ACER) sono stati individuati 3 appartamenti da affittare idonei ad accogliere 9 beneficiari e tramite convenzione con Caritas Diocesana sono garantiti 6 posti presso la struttura di accoglienza in via Madonna della Scala di Rimini, per un totale di 15 posti complessivi (beneficiari ordinari cioè non appartenenti a categorie denominate vulnerabili). inserimento lavorativo: attraverso una stretta collaborazione con il Centro per l’Impiego di Rimini è possibile avviare stage e tirocini formativi. formazione professionale: i beneficiari sono stati inseriti in uno specifico percorso dal titolo “Formarsi per integrarsi” realizzato dal Centro di Formazione professionale “Fondazione En.A.I.P. S.Zavatta”, approvato e finanziato sul Piano Provinciale annuale dell’Assessorato alla Formazione Professionale della Provincia di Rimini. Tutela legale: la Provincia di Rimini, tramite convenzione con il Comune di Rimini, ha sviluppato un servizio di tutela legale ad-hoc per i richiedenti e titolari di protezione internazionale beneficiari del progetto SPRAR, attivo presso il Centro Servizi Immigrati comunale; Tutela sanitaria: un Protocollo siglato con AUSL assicura il supporto dei servizi sanitari e di tutela psicologica. Il Protocollo d’intesa prevede l’impiego di un assistente sociale AUSL all’interno dell’equipe multidisciplinare e disponibile ad interventi a chiamata, che ha il compito di avviare e seguire i percorsi di inserimento socio-sanitario di ciascun beneficiario; Facilitazione nella gestione delle spese quotidiane: è stato stipulato un accordo con la Coop Adriatica per la fornitura di buoni spesa giornalieri in favore dei beneficiari per sostenere le spese connesse alle prime necessità (alimentari, ricariche telefoniche, igiene personale ecc.) durante il periodo di accoglienza. I buoni spesa forniti da Coop Adriatica e acquisiti con uno sconto del 5%, sono spendibili presso tutti i punti vendita Coop Adriatica del territorio per qualsiasi tipo di prodotto; 25 - - Facilitazione nei trasporti: la Tram Servizi ha aderito al progetto impegnandosi a fornire abbonamenti gratuiti in favore dei beneficiari che possono usufruire dei servizi di trasporto pubblico offerti su tutto il territorio provinciale; Il servizio di mediazione è garantito tramite convenzione con la Associazione Arcobaleno, soggetto che ha maturato nel corso degli anni una comprovata esperienza nel campo del coordinamento dei mediatori operanti sul territorio in ambito scolastico, sociale e sanitario. L’Associazione Arcobaleno realizza con il proprio personale le seguenti azioni: tempestivo contatto, reperimento e impiego di mediatori linguistici e culturali richiesti per affiancare gli operatori durante tutta la fase dell’accoglienza dei beneficiari; collaborazione continua con la Provincia di Rimini per quanto concerne tutte le questioni collegate alla mediazione e traduzione in favore dei beneficiari, nella fase dei colloqui iniziali, negli incontri successivi programmati e nei casi di esigenze improvvise. Il progetto prevede inoltre l’attivazione o il potenziamento dei seguenti servizi in favore di tutti i titolari di protezione internazionale e richiedenti presenti sul territorio provinciale: Servizio di apprendimento e approfondimento della lingua italiana: La Provincia di Rimini ha stipulato un accordo con la Direzione del CPA di Rimini “Bertola” per l’inserimento dei beneficiari del progetto SPRAR e di tutti i richiedenti e titolari di protezione internazionale presenti sul territorio ai corsi di lingua italiana gestiti da insegnanti professionisti e alla scuola per l’acquisizione del diploma di Scuola media inferiore. Inoltre un ruolo strategico è svolto dalla scuola della Casa della Pace di Rimini, gestito dall’Associazione Arcobaleno, che mette a disposizione volontari e strutture per tutti i cittadini stranieri immigrati presenti sul territorio: in particolare, nei mesi estivi la Casa della Pace rappresenta il punto di riferimento per tutti i cittadini stranieri che intendono seguire corsi di alfabetizzazione usufruire di postazioni internet gratuite. Servizi di orientamento legale: attraverso la sottoscrizione della convenzione tra l’Amministrazione Provinciale e il Comune di Rimini è stato messo a disposizione un servizio di orientamento, consulenza e supporto sulla tematica del rifugio politico attraverso l’apertura di uno sportello settimanale dedicato alle tematiche del diritto internazionale e dell’asilo, ogni mercoledì mattina presso la Casa dell’Intercultura. L’obiettivo è estendere i servizi di orientamento, supporto sociale e assistenza legale a coloro che sono esclusi dai progetti di accoglienza SPRAR e a tutti i soggetti (enti locali, cittadini o associazioni) che cercano risposte e sostegno in tema di protezione internazionale. - Il Servizio Immigrazione della Provincia di Rimini ha inteso informare e sensibilizzare adeguatamente i cittadini italiani e stranieri sulle tematiche relative al diritto di asilo attraverso i mezzi di stampa locali, la rete internet interna e il sito istituzionale della Provincia di Rimini, radio e TV locali e l’URP online provinciale. Nel mese di giugno 2009 il Servizio Immigrazione, in collaborazione con l’Ufficio Comunicazione della Provincia di Rimini, ha ideato una campagna di sensibilizzazione intitolata “Indovina chi viene a pranzo”. La campagna ha lo scopo di informare e coinvolgere attivamente i cittadini residenti sul territorio provinciale e i colleghi impiegati presso l’Amministrazione Provinciale sulle tematiche del rifugio politico e sull’attivazione del progetto di accoglienza e protezione SPRAR (Sistema di protezione e accoglienza rifugiati e richiedenti asilo). La campagna di sensibilizzazione, recentemente valutata buona prassi a livello nazionale dal Servizio Centrale del Ministero dell’Interno, propone di invitare a pranzo o a cena un rifugiato presente sul territorio di Rimini e coinvolto nel progetto “Provincia di Rimini: terra d’asilo”. L’iniziativa prevede due fasi di sviluppo: 26 - luglio-settembre 2009: Il lancio dell’iniziativa ha riguardato i soli dipendenti e collaboratori dell’Amministrazione provinciale: ha preso avvio il 20 giugno in occasione della giornata mondiale del rifugiato ed è terminata alla fine di settembre 2009; primavera 2010: La seconda parte dell’iniziativa riguarda tutta la comunità locale, promossa attraverso una campagna informativa e di invito a partecipare, con manifesti e cartoline distribuite sul territorio. La seconda fase è legata alla promozione delle iniziative del 20 giugno, giornata Mondiale del Rifugiato 27