interventi in Europa e India

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interventi in Europa e India
Città, sviluppo sostenibile
e cooperazione
internazionale:
interventi in Europa
e India
Cieco, non sai
che l’andare e il venire
camminano nella stessa via?
Se sbarri la strada all’andata
perdi la speranza del ritorno.
R. TAGORE, Scintille, (tit. orig. Sfulingo, 1907)
Asia - Urbs City Networking
Lo sviluppo sostenibile1 “soddisfa le necessità delle generazioni presenti senza
compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le loro” 2. Detto esplicitamente nel 1987, convenuto
ancora nel 1980; fatto, poco. E ne vediamo le conseguenze a livello globale climatico e locale in termini di qualità della vita.
In ambito urbano le conseguenze si fanno vistose e con crescente incidenza sul
vivere quotidiano, considerata anche la
dimensione del fenomeno di concentrazione della popolazione in tale ambito su
scala mondiale.
Asia – Urbs è un programma di cooperazione urbana promosso dalla Commissione Europea che coinvolge diverse
città, enti locali di paesi della Comunità
Europea e di varie nazioni dell’Asia. In
particolare vengono affrontate le nuove
sfide nel campo della ecocompatibilità,
della governance, della gestione urbana,
dell’educazione per le nuove generazioni per uno sviluppo equilibrato del no-
stro pianeta. Con la cooperazione negli
interventi ed il confronto delle esperienze nei vari continenti si tenta di trovare
soluzioni per un reale progresso umano.
Fra le attività del programma comunitario, è stata organizzata una mostra dedicata al tema delle «Città in rete per lo
sviluppo sostenibile e la solidarietà». È
stata realizzata grazie ad un’azione congiunta tra l’Agenzia Urbanistica di Parigi, la Provincia di Treviso e il Comune di
Venezia, in Europa, e la città di Auroville in India, come per altre attività del
progetto «Auroville, Città del futuro».
Auroville
Auroville (www.auroville.org) è una
città sperimentale, un esempio di sviluppo sostenibile impostato sul controllo
nella gestione delle risorse, sull’attenzione alla qualità degli interventi e sulla
solidarietà. Essa è situata nell’India sudorientale, nel distretto Villipuram dello
Stato del Tamil Nadu, a 150 chilometri a
sud di Chennai (Madras), tre ore di strada. È un ambito rurale, con quota massima di 32 m slm, sulla Costa del Coromandel, vicino a Pondicherry, e consiste
in un centinaio di vicini insediamenti,
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Resoconto dalla mostra
che si è tenuta a Mestre
nel mese di luglio
MASSIMO PASQUALIN
sparsi su più di 25 Kmq, di cui 10 di proprietà della comunità.
La realizzazione è iniziata nel febbraio
1968, su progetto dell’architetto francese Roger Anger, in una inospitale pianura priva di vegetazione. Da allora abitanti provenienti dall’India e da altre parti
del mondo hanno formato insediamenti
grandi e piccoli, integratisi con i villaggi
locali e la popolazione presenti dai tempi antichi. Fanno parte di questi insediamenti: Forecomers (tecnologia e agricoltura alternativa), Aurelec (ricerca informatica), Fertile, Nime Palms e Meadow
(rimboschimento e agricoltura), Fraternity (una comunità di artigiani che lavora con gli abitanti tamil dei villaggi),
Aspriration (centro sanitario, scolastico
e attività produttive), etc.
Auroville, con gli attuali 1500 abitanti
(di cui due terzi sono stranieri) è stata voluta come “un esperimento di convivenza internazionale in cui uomini e donne
potessero vivere in pace e in progressiva
armonia reciproca al di sopra di ogni credo, delle politiche e delle nazionalità”.
Questa forma di ambiente multiculturale
è il crogiuolo in cui la “human unity” è
stata realizzata. L’UNESCO riconosce
Auroville, come il solo esperimento di
“human unity” valido internazionalmente. “Auroville belongs to nobody in particular, Auroville belongs to humanity as
a whole […]” recita la «Auroville Charter».
Posizione intellettuale e filosofica certamente non estranea alle figure del poeta
Rabindranath Tagore (1861 – 1941), premio Nobel per la letteratura nel 1913, e
Mohandas Karamchand Gandhi (1869 –
1948), padre dell’indipendenza indiana.
L’affinità culturale e umana, più che politica, dei due uomini si è fondata su un
concetto di umanità che supera e domina
ogni limite o confine, che la storia e la
politica hanno stabilito fra razze e popoli diversi, per divenire patrimonio universale.
Alla città è stata dedicata una mostra intitolata «Organizzazione e gestione innovative della città», che si è tenuta a Venezia nel luglio 2002, presso la prestigiosa Fondazione Querini Stampalia
(www.querinistampalia.it).
Sviluppo sostenibile
La mostra dedicata alle città in rete, in
parallelo all’altra di Venezia su «Auroville», è stata organizzata a Mestre nello
stesso periodo, presso il nuovo polifunzionale Centro Culturale Candiani
(www.comune.venezia.it/candiani). Ha
trattato in particolare le tematiche relative alla promozione dei contatti, anche
attraverso la “rete”, tra le città. In questo
senso è di estrema attualità oltre che di
comune interesse per gli operatori internazionali della pianificazione territoriale
ed urbanistica. Lo dimostra il carattere
itinerante della mostra e le tappe già fatte in Europa (Parigi, Treviso, Mestre nei
mesi di giugno e luglio 2002) e quelle
programmate in India (New Delhi,
Mumbay, Calcutta, etc.).
Vi sono documentati esempi di pratiche
di successo relative all’organizzazione e
gestione urbana in India e in Europa, affrontando un ampio spettro di tematiche,
quali il ruolo degli enti locali e dell’imprenditoria locale nella rigenerazione
economica del tessuto urbano, la sanità,
le tecnologie dell’informazione, la partecipazione dei cittadini, la gestione ambientale, lo sviluppo delle infrastrutture,
gli interventi contro il degrado urbano e
la povertà, con il tentativo riuscito di
chiarire cosa significhino questi interventi in contesti urbani diversi.
La mostra e le attività del programma
Asia – Urbs sono documentate nel sito
www.asiaurbscitynetworking.org.
I temi della mostra e i titoli degli interventi sono illustrati nelle schede che seguono. Si è dato maggiore rilievo alle
partecipazioni indiane, dato il loro interesse quale rappresentazioni di un continente diverso e certamente non conosciuto nei suoi aspetti insediativi e di po-
litica urbana e infrastrutturale. A noi arrivano messaggi inquietanti come la nube tossica costituita dai gas di scarico,
che sovrasta l’Asia dal Mare Arabico all’Oceano Pacifico, e provoca piogge acide durante il periodo dei monsoni e, sul
più vicino orizzonte, le recenti inusuali
alluvioni sull’Europa orientale.
Ci tornano allora alla mente le attenzioni progettuali di Le Corbusier per la città
di Chandigardh (750.000 abitanti,
Punjab e Haryana), dove agli inizi degli
anni ’50 del secolo scorso, il maestro
preferiva qualificare le forme dell’architettura a partire dal clima, e quindi “Sole e pioggia sono i due componenti di
una architettura che deve essere, contemporaneamente, parasole e parapioggia.”
Pensare in termini di sviluppo sostenibile in città come quelle oggetto dell’esposizione del programma Asia – Urbs, richiede uno sforzo che è comparabile solo con i valori che le stesse rappresentano per l’umanità in termini di sedimentazione della storia e della cultura insediativa. Per restare ancora in India, città
come Delhi, fondata nell’XI secolo,
Agra, con il Taj – Mahal (1632 – 50) e
Jaipur, la “città rosa”, un esempio di pianificazione urbanistica (1728), sono là e
lo chiedono.
Dare un quadro di una nazione in cui, anche a voler togliere le lingue parlate da
gruppi tribali himalaiani, ci sono sessantuno lingue ufficialmente riconosciute,
con una serie limitata di interventi è impossibile; ma se solo creerà un maggior
mutuo interesse a sperimentare, su scale
diverse e a partire da contesti così diversi, soluzioni efficienti, l’iniziativa va
continuata.
Gli interventi descritti nella mostra do-
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cumentano esperienze concluse, in corso
o che si sono ampliate trasformandosi.
Esse consentono la reciproca conoscenza, suggeriscono nuovi canali di documentazione e aprono nuovi scenari di
collaborazione e cooperazione in più di
un settore, con sicura reciproca utilità.
Le sezioni della mostra in cui si sono collocate le esperienze sono le seguenti:
- la rivitalizzazione economica;
- sostenere le imprese locali;
- l’amministrazione urbana;
- la sanità e igiene;
- l’ecoturismo;
- la partecipazione cittadina;
- la gestione ambientale.
Rivitalizzazione economica
Monaco, Baviera - Germania
Distretto dei media
Con molti elementi a favore (forte economia, cultura di interrelazione, presenza di sedi universitarie, alleanze tra media tradizionali e tecnologia ICT, etc.),
Monaco e la Baviera hanno una marcia
in più rispetto ad altre realtà insediative.
Il ruolo degli enti pubblici è uno stimolo
importante per questo progetto che vede
telecomunicazioni, marketing, comunicazione e nuovi media presenti in un agglomerato d’imprese.
Berlino - Germania
Programma di riabilitazione ecologica
Il Programma può essere descritto come
una risposta al problema della disoccupazione di massa causato dallo shock
economico che ha seguito la riunificazione della Germania, e nello stesso tem-
po, agli obiettivi di protezione ambientale e di rinnovamento urbano.
Tiruppur, Coimbatore, Tamil Nadu India
TADP (Tiruppur Area Development
Program) Progetto per i servizi idrici e
fognari integrati
È un esempio unico e pionieristico di
collaborazione tra enti locali, settore privato e comunità. L’acqua è la chiave per
il funzionamento dell’industria del filato; una cattiva gestione ostacolava la crescita e gli investimenti nel distretto e nello Stato. Oltre ai servizi idrici e fognari
al servizio di circa 1.000 stabilimenti
tessili a Tiruppur e nelle zone rurali limitrofe, il Programma introduce altre innovazioni nel settore delle infrastrutture
urbane.
Tiruppur è città industriale nella valle
del fiume Cauvery, distretto di Coimbatore (il cui agglomerato urbano ha oltre
un milione e trecentomila abitanti) dello
Stato federato di Tamil Nadu, che ha 62
milioni di abitanti in una superficie di
poco inferiore a quella della Grecia.
frastrutture, sono lo sviluppo di un call
center distribuito, il controllo di qualità
dell’acqua nelle piscine, lo scambio di
immagini mediche, la protezione di edifici pubblici. Il settore culturale vede attività nel campo della costruzione, accesso e gestione di banche dati per musei, biblioteche e archivi. Infine chi visita la città può orientarsi e documentarsi
usando la tecnologia informatica.
Manchester, Regno Unito
Industria culturale
La creatività del settore culturale di
Manchester crea opportunità per un futuro sviluppo dell’impresa culturale: è
ben nota la presenza nel particolare target giovanile e popolare. In questo senso, la presenza di una forte componente
studentesca è vista come grande potenziale ricchezza. È ritenuta fondamentale
la creazione di un Servizio di sviluppo di
industrie culturali, come parte di un
complessivo piano di azione.
Amministrazione urbana
Hyderabad, Andhra Pradesh - India
Hi – Tech (Hyderabad Information Technology Engineering and Consultancy)
La città Hi – Tech è stata completata nel
1988. È più di un parco tecnologico, posto nella periferia, attrezzata con una
propria centrale elettrica, una connessione ad Internet con collegamenti satellitari. Dal 1994 al 1999 le esportazioni di
software dall’Andhra Pradesh sono aumentate di 26 volte.
Hyderabad, Capitale dello Stato (altopiano del Deccan e del Ghati orientale e
costa del Coromandel), sulle rive del fiume Musi, è sede universitaria, e ha quasi tre milioni abitanti.
Sostenere le imprese locali
Anversa, Belgio
Telepolis
Telepolis, completamente gestita dal Comune di Anversa, è il fornitore delle infrastrutture telematiche e dei software
della città. Essa ha tre clienti: la città
stessa, il Centro pubblico per il welfare e
l’Ente portuale. I settori di attività, oltre
la costruzione e manutenzione delle in-
Eindhoven, Paesi bassi
Città elettronica
Il progetto ebbe inizio nell’ambito di
un’iniziativa del governo, che vede la
possibilità per ogni città, di creare un
“quartiere della conoscenza” in zone
abitate da popolazione mista, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita, del lavoro e dell’istruzione attraverso
servizi innovativi alla popolazione e alle
imprese. In città ci sono 17 provider telefonici che forniscono servizi governativi, formazione della comunità, servizi
al consumatore come commercio elettronico, sanità, istruzione. Tra i progetti
previsti c’è “notebook nel campus” che
consiste nell’offrire tale strumento ad
ogni studente universitario a condizioni
molto favorevoli, oltre ad una serie di
servizi on-line. La regione di Eindhoven
è una delle prime 25 regioni ICT del
mondo.
Guntur, Andhra Pradesh – India
Amministrazione elettronica
I principali contenuti riguardano l’aggiornamento in tempo reale dei registri
del fisco, emissione immediata di certificati di nascita e di morte, etc., in termi54
ni di trasparenza nei servizi.
Guntur è la quarta città dello Stato dell’Andhra Pradesh, con più di 500.000
abitanti, a sud di Hyderabad, che ne è la
capitale.
Mirzapur, Uttar Pradesh – India
Progetto Gange e sviluppo comunitario
Per sviluppare un esempio pilota di
“città modello”, il progetto ha fornito un
laboratorio reale per sviluppare e testare
un sistema informativo geografico e di
gestione per migliorare l’amministrazione, a partire da zero. Lo sviluppo di quello che è il primo sistema geografico operativo su base comunale dell’India, in
una regione che non fosse una delle principali zone metropolitane, ha permesso
di testare la gamma completa delle applicazioni per identificare, analizzare e
risolvere i problemi amministrativi e gestionali rimasti irrisolti per decenni.
Mirzapur è sul fiume Gange. Lo stato
confederato dello Uttar Pradesh, con capitale Lucknow, confina con la Repubblica popolare cinese e con il Nepal; ha
oltre 166 milioni di abitanti e una superficie di poco inferiore a quella dell’Italia.
Sanità e igiene
Bihar - India
Programma Sulabh Shauchalaya
La Sulabh, organizzazione no-profit,
funge da catalizzatore tra lo Stato, le amministrazioni locali e gli utenti dei servizi comunitari. Essa fornisce strutture di
servizi igienici pubblici, guardaroba, telefoni pubblici, servizi di pronto soccorso, distribuzione di acqua potabile, e di
istruzione per i bambini dei quartieri poveri. I governi del Sud Africa e dello Sri
Lanka hanno chiesto l’assistenza di Sulabh International.
Bihar è uno stato federato dell’India, in
condizioni di estrema povertà, comprendente a nord la pianura del medio corso
del fiume Gange e a sud l’altopiano di
Chota Napur. Ha quasi 100 milioni di
abitanti, già nel 1981 aveva una densità
di popolazione intorno ai 400 ab./km2
(nel 1961, 302), ora in India la stessa
densità è intorno ai 300.
Surat, Gujarat - India
Ambiente urbano e sanità pubblica
Crescita non programmata, servizi ina-
deguati e alluvioni hanno portato nel settembre 1994 una grave epidemia che
causò decine di morti. L’intera amministrazione cittadina fu riorganizzata e iniziarono importanti operazioni come l’erogazione di servizi urbani essenziali nei
quartieri poveri, la realizzazione di sistemi di allarme per l’individuazione di epidemie, la realizzazione di opere di ingegneria di pubblica sanità. Nel maggio del
1995, Surat era una delle città più sporche dell’India; nell’ottobre 1996, dopo
solo diciotto mesi, venne giudicata la seconda città più pulita.
Surat è un porto sulla costa orientale del
golfo di Khambhat, a nord di Mumbay.
Ha più di un milione di abitanti. Gujarat
è uno stato federato posto sulla costa occidentale dell’India.
Ecoturismo
Venezia, Italia
Venice card
Venezia è una città turistica di livello
mondiale, che ha bisogno di livelli organizzativi di alto profilo. Parte di un progetto più vasto, la Venice card è una
scheda elettronica, componente del sistema di informazione centralizzata e di
interattività per razionalizzare i servizi
forniti ai turisti e ai cittadini. Essa consente di accedere ad una serie di servizi
altrimenti inaccessibili o costosi, quali
parcheggi, servizi pubblici, trasporti, ingressi nei musei.
Bruges, Belgio
Traffico e turismo pianificati
Bruges, una delle città più belle e ben
conservate d’Europa, è un’attrazione per
i turisti. Fino a dieci anni fa la città ne soffriva. Venne pianificato il traffico e limitata la presenza di attività turistiche nelle
zone centrali dove si trova la maggior
parte degli interessi storico - culturali.
l’ambito di un programma governativo
(IAA Integrated Area Approach), il programma di rigenerazione avviato nel
1998, a seguito di un periodo di crisi economica e occupazionale, ha avuto tre
ambiti di azione: nel fisico (demolizione
e ricostruzione per concedere nuove abitazioni in affitto e in vendita), nell’economico (rinnovo del centro per dare nuove sedi alle imprese) e nel sociale (coesione ed integrazione sociale). Nel programma ha assunto un ruolo strategico
l’istituzione di un “centro di informazione”, vero e proprio punto di incontro per
la comunità.
Stoccolma, Svezia
Programma di azione ambientale
È un programma che vede un approccio
ambientale integrato e coordinato con la
partecipazione popolare. La città di
Stoccolma ha una lunga tradizione di
azione ambientale preventiva. Con il
programma l’accesso all’informazione è
migliorato, l’uso della tecnologia aumentato.
creando una rete di informazioni, un forum che facilita la condivisione e lo
scambio di informazioni.
Gujarat è uno stato federato posto sulla
costa occidentale dell’India.
Indore, Madhya Pradesh – India
Reti infrastrutturali nei quartieri degradati
Indore oggi ha circa 90 chilometri di
condotte fognarie; i fiumi inquinati si
stanno trasformando in laghi puliti, i
margini fluviali sono in ristrutturazione
e si stanno creando aree verdi pedonali.
Analoghi progetti sono in corso nelle
città di Vadodara (nello Stato di Gujarat,
oltre 730.000 abitanti) e Ahmedabad
(nello Gujarat, fu sede politica di
Gandhi, 2.600.000 abitanti).
Indore, a ovest di Bophal, è una delle
principali città industriali del Madhya
Pradesh, Stato federato con oltre 72 milioni di abitanti e una superficie di poco
inferiore alla Svezia.
Gestione ambientale
Gujarat – India
BPTP (Best Practice Transfer Programme)
La CMAG (City Managers’Association)
è stata fondata con l’intenzione di aiutare le amministrazioni comunali ad affrontare il difficile problema della crescita, creando capacità e competenze, e
ha dato il via al BPTP. Le soluzioni di
successo hanno bisogno di essere analizzate e adattate ai problemi degli altri enti locali. Si è quindi sviluppata la ricerca
e la documentazione dei casi migliori,
Partecipazione cittadina
Rotterdam, Paesi bassi
Il distretto amministrativo di Hoogvliet
Hoogvliet è uno dei 13 distretti di Rotterdam e si trova al centro della zona portuale, a circa 10 chilometri dal centro,
con una popolazione di 37.000 abitanti
di cui il 30% ha origini straniere. Nel55
Friburgo – Germania
Abitazioni ecologiche nel quartiere
Vauban
Vauban, ex sede dell’esercito francese,
sta per essere trasformata in un nuovo distretto cittadino per 5.000 abitanti con un
indotto di 600 posti di lavoro. L’intervento punta ad un miglioramento sociale ed ecologico, in particolare a standard
di consumi a basso livello energetico. È
entrato così a regime il progetto di “casa
passiva”. All’interno di uno specifico
progetto (36 unità abitative) è stata adottata la “casa modello” di cui al progetto
LIFE, che unisce misure ecologiche e
sociali, come: il contenimento dei consumi energetici con finestre a triplo vetro e ottimi isolamenti, un efficiente impianto di energia solare per l’erogazione
di acqua calda, l’utilizzo di cisterne di
raccolta dell’acqua piovana, rinverdimento dei tetti, pavimenti in legno e pvc,
etc. Con gli enti pubblici di Friburgo ha
collaborato il Forum Vauban, un’associazione aperta formata da cittadini.
Malaga – Spagna
Politica ambientale
Malaga e la Costa del Sol sono una delle principali destinazioni turistiche europee. Il modello di sviluppo estensivo non
rispettava l’ambiente e divenne un problema per la città. Ciò comportò un impegno per integrare le soluzioni relative
alle infrastrutture tecnologiche delle fognature, l’urbanizzazione, le aree verdi e
i servizi comunitari. Sono stati realizzati
interventi relativi al trattamento e smaltimento delle acque di scarico e allo
smaltimento dei rifiuti solidi, al miglioramento dell’ambiente urbano (recupero
e costruzione di sei vasti parchi), all’inquinamento acustico (redazione della
mappa dei rumori della città) ed, infine,
una campagna di sensibilizzazione verso
le questioni ambientali.
Lisbona – Portogallo
EXPO 1998
Lisbona è stata sede dell’ultima edizione
dell’Expo del XX secolo, che ha avuto
due facce: una, di evento turistico internazionale, l’altra, di rigenerazione urbana fisica, economica e sociale, oltre che
di test per progetti di area vasta. L’Expo
è stato il pretesto per rinnovare una zona
che altrimenti sarebbe stata difficilmente considerata. L’esecuzione dell’Expo
ha comportato un atteggiamento di collaborazione per lo smaltimento dei rifiuti, la pulizia del quartiere e la costruzione di impianti di depurazione idrica.
Madras, Tamil Nadu - India
SUCUP (Sustainable Chennai Urban
Project) Exnora International
Exnora è una organizzazione non governativa che cura in coalizione con altre
ONG, il SUCUP. Essa è stata attiva, tra
l’altro, nella questione dello smaltimen-
to dei rifiuti solidi, dalla raccolta al riciclaggio, al compostaggio di quelli domestici degradabili. Madras è stata selezionata per un SCP (Sustainable Cities Program); le principali attività saranno l’individuazione delle questioni urgenti, la
creazione di unità operative sui fronti
dell’economia, della sanità, dell’istruzione, della cultura e dell’ambiente.
Madras, capitale del Tamil Nadu, con
quasi 6 milioni di abitanti, è porto commerciale e città industriale sul golfo del
Bengala. Fu fondata nel XVII secolo come base per la Compagnia inglese delle
Indie.
Gurgaon, Haryana – India
Progetto “Città verde”
Il Progetto prevede uno studio di fattibilità sul concetto di sostenibilità urbana
per una “città verde” a Gurgaon, con
l’indicazione delle priorità, degli aspetti
relativi alle risorse energetiche efficienti
e pulite, alla gestione dei problemi ambientali, etc. L’obiettivo è quello di fare
di Gurgaon, un esempio di sviluppo sostenibile per le altre ventidue città satellite della regione di Delhi.
Gurgaon si trova in prossimità di Delhi a
sud, nello stato di Haryana (capitale
Chandigarh, circa 18 milioni di abitanti,
una superficie simile a quella della Danimarca) nella National Capital Region.
Ha uno dei tassi di crescita di urbanizzazione più veloce dell’India.
Calcutta, Bengala occidentale - India
Sistema fognario e pescicoltura nella
Piana di Calcutta
Calcutta è chiusa da due barriere naturali: il fiume a ovest e una vasta umida pianura a est, conosciuta come la Piana
orientale di Calcutta. La particolarità di
una pendenza verso est ha costituito un
vantaggio notevole per il sistema fognario e il sistema di raccolta dei rifiuti della città. Con la deviazione del sistema fognario e il deflusso delle acque alluvionali nei laghi salati, ci fu un graduale
cambiamento dell’ambiente marino. Si
sono così create le condizioni ideali per
la coltura di pesce. Le acque non trattate
entrano in una fossa settica, per poi defluire in una eutrofica, dove il pesce cresce e si moltiplica. Sono utilizzati i processi naturali di irraggiamento di acque
poco profonde (i raggi solari distruggono i batteri) e la fotosintesi delle alghe.
56
In questo modo la regione periurbana
della Piana ha acquistato un ruolo importante nell’ambito del trattamento delle acque reflue e dei rifiuti della metropoli.
Calcutta è la capitale del Bengala occidentale, nella parte est dell’India. Essa si
compone di due parti distinte: quella di
origine europea, costruita dalla Compagnia inglese delle Indie orientali, e la
città indù. L’agglomerato urbano arriva a
oltre 14 milioni di abitanti.
Birmingham - Regno Unito
Nuovo sviluppo del centro città
Per risolvere la competizione tra città nel
settore turistico e terziario, Birmingham
ha puntato sulla localizzazione di sedi di
prestigio per fiere, mostre e congressi.
La differenza con azioni del passato è
stato il coinvolgimento esplicito di operatori privati e l’uso delle attrazioni come strumenti di una strategia integrata di
rigenerazione della città. L’ICC (International Convention Centre), che può
contenere fino a 2.200 persone, nel
Broadstreet Quarter e la vicina NIA (National Indoor Arena), fino a 12.000 spettatori, sono strutture urbane che connotano il programma, la cui importanza ha
comportato la competenza del settore
privato per valutare impatti di sviluppo e
mercati.
Barcellona – Spagna
Ristrutturazione del lungomare per le
Olimpiadi 1992
È un esempio di come sfruttare grandi
eventi per stimolare iniziative di trasformazione e sviluppo urbano, se si considerano gli investimenti a lungo termine:
in questo caso una città con porto industriale è ora anche una bella città mediterranea con ottimi servizi.
Gujarat – India
SEWA Bank - SEWA (Self-Employed
Women’s Association)
La SEWA è sorta nel 1971 e raccoglieva
tre movimenti di base: per il lavoro, per
la cooperazione e femminile. Venne
creata la Bank con l’obiettivo specifico
di concedere crediti alle lavoratrici indipendenti. La SEWA è attiva, oltre che nei
nove distretti di Gujarat, in Uttar Pradesh, Madhya Pradesh, Bihar, Kerala e
Delhi. Grazie ai crediti le donne indigenti hanno potuto creare le proprie ri-
sorse idriche (pozzi, stagni, pompe manuali, etc.).
Gujarat è uno stato federato, con capitale Ahmadabad, posto sulla costa occidentale dell’India, con oltre 47 milioni di
abitanti.
ha per capitale Calcutta. Già nel 1981 la
densità di abitanti era intorno ai 600
ab./km2 (nel 1961, 460) con una superficie territoriale appena inferiore al Portogallo.
Maharashtra – India
Recupero dei quartieri degradati e dei
marciapiedi dormitorio di Mumbay (ex
Bombay)
SPARC (Society for the Promotion of
Area Resource Centers)
La SPARC è una organizzazione non governativa, che, tra l’altro, ha permesso
alle donne che dormono sui marciapiedi
di Mumbay (16 milioni di abitanti), di
organizzarsi da sole per soddisfare le
proprie esigenze di riparo, contribuendo
ai programmi di miglioramento dei quartieri degradati. L’attività si sostanzia nell’aiuto ad accedere al credito tramite un
meccanismo organizzativo comunitario.
Maharashtra è lo stato con capitale
Mumbay, 97 milioni di abitanti e una superficie di poco superiore a quella dell’Italia.
Conclusioni
Bengala occidentale – India
Decentramento amministrativo nel
Bengala occidentale
L’amministrazione britannica pensò di
decentrare le amministrazioni in diverse
regioni urbane importanti. Quella dell’amministrazione urbana del Bengala
iniziò solo alla fine degli anni settanta
del secolo scorso, con l’istituzione di
due dipartimenti indipendenti per l’area
urbana: uno agli affari municipali e l’altro allo sviluppo urbano. Per l’area metropolitana di Calcutta è competente il
secondo, mentre per i territori esterni il
primo. La decentralizzazione dei piani
negli enti locali urbani, che sono di tre tipi, ha avuto avvio con la legge del 1993,
dopo il 74° Emendamento costituzionale del 1992, che ha sostituito la vecchia
Legge municipale del Bengala che risaliva al 1932. I contenuti di questo processo sono importanti; ad esempio: l’istituzione delle Commissioni per le finanze statali e dei Comitati per la Pianificazione distrettuale, l’autorizzazione a
raccogliere fondi con proprie imposte e
tariffe, etc.
Il Bengala occidentale, con oltre 76 milioni di abitanti, è lo stato orientale dell’India, al confine con il Bangladesh, e
- 1998:
Si rimane sorpresi dal quadro composito
che risulta dalle problematiche proposte
da questa mostra, che, senza dubbio,
smuove qualcosa nello stagno italiano
appena increspato da un venticello che
spira da quando è venuta in evidenza la
sostenibilità dello sviluppo. Ripercorriamo, per quanti vogliono approfondire il
tema, alcune tappe salienti, senza volontà di completezza, stanti le sfaccettature che la nozione può assumere:
- 1980: - il termine “sviluppo sostenibile” è apparso in World Conservation Strategy di IUCN, UNEP
e WWF; esso proviene dall’ambientalismo della fine degli anni ’60 del secolo scorso;
- 1987: - ha avuto notorietà in Our
Common Future della Commissione Ambiente e Sviluppo delle Nazioni Unite;
- 1992: - è divenuto principio della comunità internazionale nel Documento guida per lo sviluppo
sostenibile nel XXI secolo, approvato a Rio de Janeiro (Brasile) da più di 170 capi di stato e
di governo;
- 1999:
- 1993: - Italia, Piano nazionale per lo
sviluppo sostenibile (CIPE);
- 1994: - alla Conferenza di Aalborg
(Danimarca), viene lanciata la
Campagna europea delle città
sostenibili e stesa la Carta delle
città europee per un modello urbano sostenibile, la cosiddetta
Carta di Aalborg;
- 1996: - come documento attuativo
della Carta di Aalborg, segue il
Lisboa Action Plan; - Carta di
Valencia delle Regioni europee;
- Conferenza mondiale sugli insediamenti umani – Habitat II,
Istanbul (Turchia);
- 1997: - Risoluzione di Göteborg (Svezia), sottoscritta da più di ottan-
57
- 2000:
- 2002:
ta regioni europee unitamente al
Consiglio delle Regioni europee;
- Italia, Piano nazionale per lo
sviluppo sostenibile, a cura del
Ministero dell’ambiente, con il
supporto tecnico dell’ENEA;
- Conferenze regionali a Turku
(Finlandia) e Sofia (Bulgaria),
in preparazione della Conferenza delle città europee sostenibili di Hannover;
- il Ministero dell’ambiente istituisce il riconoscimento “Città
sostenibile delle bambine e dei
bambini” da assegnarsi a comuni italiani;
- il Ministero dei lavori pubblici istituisce i programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio;
da qui in avanti molte regioni si
richiameranno al concetto di
“sviluppo sostenibile” nella legislazione urbanistica (da ultima cfr. Regione Calabria, legge
16 aprile 2002, n. 19 «Norme
per la tutela, governo ed uso del
territorio. Legge urbanistica
della Calabria», art. 1, c. 2, lett.
a) o inseriranno, talvolta reinterpretandone i contenuti, tale
programma tra gli strumenti attuativi del piano regolatore generale;
- conferenze regionali a Siviglia
(Spagna) e l’Aia (Paesi Bassi),
ancora in preparazione della
Conferenza di Hannover;
- si costituisce il Coordinamento nazionale delle A21L, con la
Carta di Ferrara, (Agenda 21 è
il titolo del capitolo 28 del Documento guida citato, che tra
l’altro, riconosce in modo esplicito il ruolo decisivo degli enti
locali nella concreta realizzazione dell’obiettivo della sostenibilità e invita ogni comunità a
contribuire direttamente con
una propria “Agenda 21 Locale”) 3;
- Terza Conferenza Europea
delle Città sostenibili, Hannover (Germania);
- Italia, il Ministero per le Infra-
strutture e i trasporti istituisce i
programmi di riabilitazione urbana;
- World Summit on Sustainable
Development, dal 26 agosto al 4
settembre 2002 [periodo nel
quale stiamo scrivendo, n.d.a.] a
Johannesburg, in Sud Africa, a
dieci anni da quello di Rio de
Janeiro; vanno inoltre citate le
occasioni favorite dall’Onu:
conferenza di Stoccolma
(1972), Bucarest (1974), Città
del Messico (1984), Rio del Janeiro (1982), Il Cairo (1994) e
Istanbul (1996)4.
L’obiettivo di questo ultimo Summit è di
concordare un documento finale che
contenga una forte dichiarazione politica
e una serie di iniziative concrete, di sicura e rapida attuazione: in pratica si chiedono collaborazioni bilaterali o multilaterali fra i vari Stati, per la promozione
dello sviluppo sostenibile nei paesi più
deboli, con la partecipazione di imprese
pubbliche e private, oltre alle organizzazioni non governative.
Tra i principali temi:
- la gestione integrata dei grandi bacini
fluviali per evitare i rischi di inondazione;
- il controllo e difesa delle zone costiere;
- la diffusione delle fonti di energia rinnovabile;
- il miglioramento dell’efficienza degli
impianti energetici;
ma anche, la promozione della salute e di
modelli di consumo compatibili con
l’ambiente, e il trasferimento di tecnologie pulite.
Alla sorpresa per i contenuti e i modi degli interventi proposti dalla mostra, dopo
il sommario esame del percorso compiuto, subentra lo stimolo a perseverare concretamente negli impegni assunti nelle
diverse autorevoli occasioni internazionali. Perché non c’è altra strada: “pensare globalmente, agire localmente”.
Note
1) Sviluppo sostenibile: lo perseguono i modelli di sviluppo che tendono a soddisfare i bisogni del presente senza compromettere il futuro delle risorse primarie (aria, acqua, suolo), delle risorse culturali
(identità locali, eredità del passato, etc.) e rispettando i principi dell’equità sociale. La sostenibilità è
riferita ai valori limite di pressione e uso delle risorse da parte di una determinata popolazione, il cui
superamento compromette il funzionamento del sistema mettendo in pericolo la sopravvivenza delle
altre specie.
2) World Commission on Environment and Development, «Our Common Future», Oxford University
Press, Oxford, United Kingdom, 1988.
3) Stefano Pareglio (a cura di), Guida europea all’Agenda 21 Locale, Milano, Fondazione Lombardia per
l’ambiente, 1999.
4) Onu, Dipartimento degli affari economici e sociali, Popolazione, ambiente e sviluppo – Rapporto sintetico, Milano, Edizioni 21mo Secolo, 2002.
Autore
MASSIMO PASQUALIN
architetto in Venezia – Mestre
[email protected]
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