Italia – Padiglione Cetacei – Genova (GE)

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Italia – Padiglione Cetacei – Genova (GE)
 Scheda n°SEC143
Progetto: Italia – Padiglione Cetacei – Genova (GE)
Opera:
Padiglione
catecei – Genova (GE)
Progetto:
Renzo
Piano Building Workshop
Officina:
Stahlbau
Pichler Srl – Bolzano (BZ)
Secco
Sistemi in questo intervento
E’
stato utilizzato il sistema OS2 in
acciaio inox 316 per la realizzazione
delle
porte d’ingresso mentre per le
facciate
è stato ricreato ad
hoc un continue
sistema con profili di una
maggiore
profondità.
Italia – Padiglione cetacei - Genova (GE)
L’Acquario di Genova che, ogni anno, dal 1992, attira oltre un milione 200 mila
visitatori, si colloca tra le maggiori strutture culturali italiane. Una delle chiavi
del suo successo sta nell’innovazione continua che mantiene alto l’interesse
del pubblico. L’ultima grande novità riguarda la costruzione di un nuovo
padiglione di 7000 mq dedicato ai delfini, posizionato tra il corpo principale
dell’Acquario e la Grande Nave Blu che ospita il padiglione Biodiversità.
Commissionato da Costa Edutainment SpA e progettato da Renzo Piano
Building Workshop, in totale sintonia dunque con il resto dell’opera firmata
dallo stesso architetto, il nuovo padiglione è composto da quattro vasche a
cielo aperto - vasca espositiva principale, nursery, vasca medica e infine
curatoriale- e può accogliere fino a nove delfini.
L’impatto visivo del nuovo corpo all’interno dell’Area Porto antico, è molto
leggero grazie alla grande vetrata di 30 metri del lato sud e all’altezza visibile di
soli tre metri sopra il livello del mare. Il percorso di visita è stato strutturato su
due livelli. Permette al pubblico di osservare gli animali sia dall’alto in modo
ravvicinato anche nei momenti dell’addestramento sia da una prospettiva
sottomarina seguendo un percorso in un tunnel acrilico di 15 metri dalla forma curva che si addentra parzialmente nel volume della vasca espositiva. Tante emozioni garantite, dunque, grazie ad un lavoro di altissima tecnicità.
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Italia – Padiglione cetacei - Genova (GE)
La scelta del progettista
Renzo Piano, nato a Genova, nel 1937, si
laurea nel 1964 al Politecnico di Milano. E’
oggi uno degli architetti più noti a livello
internazionale.
Nel 1971, fonda a Londra lo studio
Piano&Rogers. Con Richard Rogers vince il
concorso per il Centre Pompidou di Parigi,
città nella quale si traferisce e dove vive
tuttora. Nel 1981, costituisce il Renzo Piano
Building Workshop (RPBW)
dove oggi
lavorano 150 persone nelle sedi di Parigi,
Genova e New York.
Con RPBW, ha realizzato progetti in tutto il
mondo. Tra i più famosi, l’Aeroporto Kanzai
a Osaka, la ristrutturazione del Porto antico
di Genova, la ricostruzione dell’area di
Postdamer Platz a Berlino, il grattacielo di
Londra The Shard. In corso, è il progetto per
il nuovo Palazzo di Giustizia di Parigi e per il
Campus della Columbia University di New
York. Dal 2013, Renzo Piano è diventato
senatore a vita del Parlamento Italiano.
La linea direttrice del progetto come spiegato dal Renzo Piano Building
Workshop è stata quella di integrare la nuova costruzione nel Porto Antico
per evitare di turbare la skyline. Alla fine la nuova struttura vista dal porto,
sembra poco più di una lunga finestra di un’altezza di tre metri sopra il livello
del mare. In realtà il nuovo Padiglione ha le dimensioni di un palazzo di sette
piani (26 000 tonnellate di peso), un rettangolo di cemento armato di 94 metri
di lunghezza e 28 metri di larghezza costruito a La Spezia e Voltri prima di
essere trasportato in sito per essere ‘affondato’ e appoggiato ad una
profondità di quasi 10 metri.
La sezione vetrata visibile è la passerella di 30 metri dalla quale i visitatori
osservano, dall’alto, salti e evoluzioni dei mammiferi acquatici più amati. Il
corridoio vetrato è inquadrato alle due estremità da due torri di 10 e 13 metri
che permettono il collegamento con l’Acquario esistente e che ospitano
alcuni spazi tecnici. L’ingresso al percorso di visita è isolato dall’esterno da
serramenti a taglio termico costituiti da snelli montanti in acciaio inox 316
forniti dal sistema OS2 di Secco Sistemi. L’azienda veneta ha anche
sviluppato in collaborazione con Stahlbau Pichler i sistemi di facciata
continua vetrata per una superficie di 1700 m.
Il massimo della tecnologia al servizio della leggerezza.
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