Scarica il PTOF - Istituto Comprensivo di San Pier Niceto

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Scarica il PTOF - Istituto Comprensivo di San Pier Niceto
… Costruiamo un futuro migliore proprio qui, proprio ora …
ISTITUTO COMPRENSIVO
DI SAN PIER NICETO
PROGRAMMA TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA (2015-2018)
Anno Scolastico 2016/2017
1
SOMMARIO
CHE COS’È IL PTOF ? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Struttura del PTOF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
IDENTITÀ DELLA SCUOLA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il territorio: analisi, risorse e situazione socio-economica . . . . . . . . .
Analisi dei bisogni formativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Finalità educative dell’Istituto . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Obiettivi dell'Istituto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF)
Premessa
Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15
I dati del contesto (da RAV)
Risorse finanziarie
I risultati del RAV- Rapporto di Autovalutazione e il piano di miglioramento
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Attività
“ A TUTTI DI PIÙ”
“LIM ……. IN CLASSE”
“A SCUOLA … E POI?”
Potenziamento
“LEGGO E …… SCRIVO”
“ MATEMATICA IN GIOCO”
“ LA MUSICA UNISCE”
“EDUCARE ALLA PACE”
Organico funzionale o dell’autonomia (docente e ATA)
Organico potenziato o aggiuntivo – a.s. 2015-2018 (docenti e ATA)
Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiale.
Formazione Personale
Scelte organizzative e gestionali: incarichi e funzioni
L’OFFERTA FORMATIVA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
L’accoglienza. L’alleanza educativa Scuola-Famiglia. La continuità
L’accoglienza ed integrazioni degli alunni diversamente abili
Il recupero degli allievi in difficoltà. La didattica inclusiva BES. Disturbi Specifici
dell’Apprendimento
L’insegnamento-apprendimento cooperativo
L’orientamento
L’accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri
Le Tecnologie Informatiche
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione
L’OFFERTA DIDATTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
L’elaborazione della progettazione
Il Setting Didattico
La Scuola dell’Infanzia
La Scuola Primaria
La Scuola Secondaria di I ° grado
pag. 4
pag. 5
pag. 11
pag. 14
pag. 39
pag. 47
Criteri generali per l’iscrizione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Dipartimenti disciplinari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Progettazione per competenze
2
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia,
Primaria e Secondaria di I °grado
Attività progettuali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
pag.66
Risorse esterne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Formazione e aggiornamento
Visite didattiche e gite d’istruzione . . . . . . . . . . . . . . . .
Verifica e Valutazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ALLEGATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
pag. 81
3
Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) è il documento che descrive l’identità culturale e
progettuale dell’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto, attraverso la presentazione dell’Offerta formativa
che viene erogata. Tale documento contiene al suo interno anche le motivazioni che sostengono le scelte
metodologico - didattiche, gli obiettivi, i contenuti, l’organizzazione, la verifica e la valutazione di tutte le
iniziative promosse dalla scuola.
Il PTOF è un documento aperto, suscettibile di modifiche e integrazioni ed è sottoposto periodicamente
a revisione sulla base dei risultati conseguiti e di eventuali variazioni del contesto in cui si opera, ma anche
per opportunità formative sopraggiunte ed accolte nel corso dell’anno scolastico. Il processo di
costruzione del PTOF è il risultato dei seguenti passaggi:
• analisi dei bisogni dell’utenza;
• confronto a livello collegiale sull’efficacia e l’efficienza dei progetti educativo -didattici;
• predisposizione dell’Offerta Formativa attraverso l’attività della Staff e delle funzioni strumentali;
• presentazione della bozza, approvata dal Collegio dei Docenti;
• approvazione del documento finale nel Collegio dei Docenti e nel Consiglio d’Istituto.
In sintesi il PTOF ha la funzione di:

rendere espliciti agli alunni, alle famiglie, agli Enti Locali, all’intera Comunità e all’Amministrazione
Scolastica l’Offerta formativa dell’Istituto e i modi per realizzarla;

spiegare come la scuola, nel rispetto dei principi garantiti dalla Costituzione e nell’esercizio della propria
autonomia, intende accogliere le disposizioni del sistema nazionale d’istruzione, coniugandole con le
richieste, i bisogni, le aspettative delle famiglie degli studenti e del contesto territoriale e con le risorse
professionali e strutturali di cui dispone;


definire il patto con l’utenza, in quanto chiarisce gli impegni che la scuola assume e intende rispettare;

guidare l’azione didattica ed educativa fissando criteri generali, definendo obiettivi e indicando strategie
di intervento nelle singole Unità Didattiche che, a loro volta, riunite insieme andranno a costruire i Piani
di Studio Personalizzati delle classi di ogni ordine di scuola.

fornire il quadro di riferimento per la valutazione della qualità del servizio erogato in rapporto agli
impegni assunti;

fornire impulso al miglioramento della qualità del servizio, in quanto caratterizzato da uno sforzo di
continua riprogettazione in base agli esiti della valutazione.
attivare, all’interno della scuola, un processo di progettazione unitaria, favorendo la condivisione di
intenti e l’unitarietà dell’azione di tutti i componenti della comunità scolastica;
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IDENTITÀ DELLA SCUOLA
L’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto è nato nell’anno scolastico 1999/2000.
Negli anni si è caratterizzato, nel contesto territoriale in cui opera, come un importante presidio culturale:

favorendo l’apertura della scuola verso l’esterno e sviluppando apporti costruttivi con le altre agenzie
educative operanti nel territorio;


contribuendo alla valorizzazione del proprio territorio;

compiendo significativi sforzi di cambiamento e sperimentazione per migliorare la qualità della
didattica e del rapporto insegnamento/apprendimento;

proponendo un’offerta formativa differenziata ed articolata, in modo da rispondere alle diverse
esigenze dei destinatari;


accrescendo e rinnovando il proprio patrimonio librario, tecnologico e multimediale;

avviando, autonomamente e in accordo con altre scuole, diversi progetti con la finalità di arricchire
l’offerta della scuola e migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione formativa.
promuovendo incontri e seminari fra docenti, genitori ed esperti su temi di rilievo riguardanti
l’educazione dei giovani;
partecipando ad iniziative che hanno permesso agli alunni di confrontarsi con altre realtà e fare
esperienze educative importanti (PON);
Il territorio: analisi, risorse e situazione socio-economico
L’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto abbraccia i comuni di San Pier Niceto, Gualtieri Sicaminò,
Monforte San Giorgio e Condrò, ubicati in una vasta area territoriale che si estende dalle coste del Mar
Tirreno ai contrafforti collinari dei Monti Peloritani, attraversata longitudinalmente dai due torrenti: il Niceto
e il Muto. I nostri centri conservano un patrimonio storico di grande valore artistico e culturale.
L’Istituto è situato in un’area che offre limitate opportunità culturali, formative e sociali, ed è
caratterizzata da un’alta percentuale di inquinamento .Alcuni alunni, per particolari situazioni di disagio
affettivo –socio- economico, sono affiancati da figure di appoggio dei servizi sociali.
Il tessuto sociale originario inoltre si sta ancor più diversificando e trasformando per il flusso migratorio che
si verifica da alcuni anni. I cambiamenti in atto hanno richiesto conseguenti modificazioni nella realtà
scolastica, motivo per cui l’Istituto, già da qualche anno, si sta opportunamente attivando per accogliere,
condividere e valorizzare le diversità per la completa realizzazione di una scuola inclusiva.
La nuova realtà scolastica, pur favorendo l’eterogeneità dell’utenza, favorisce approcci differenziati a
secondo dei vari bisogni individuali.
È in questo quadro che la scuola svolge il suo ruolo, cercando di dare risposte, le più esaurienti possibili, al
bisogno di formazione e alfabetizzazione culturale della sua utenza.
Tutti i Comuni offrono ai ragazzi servizi utili come trasporto pullman per alunni nelle sedi locali, mensa
nella scuola e campo sportivo.
Comune di San Pier Niceto
Nella frazione di San Pier Marina dove sono ubicati i locali che ospitano la Presidenza e gli Uffici di
Segreteria, sorge la Scuola Primaria ″L. Pirandello″. L’edificio offre ampi spazi interni ed esterni con aule
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dotate di lavagna interattiva e WI FI. A San Pier Niceto si trovano due sezioni di Scuola dell’Infanzia.
La Scuola Primaria ″Papa Albino Luciani″ dotata di aule luminose, ampi cortili e palestra è situata a poca
distanza dalla Scuola Secondaria di I grado ″S. Quasimodo″; l’edificio dotato di palestra e sala multimediale
dispone anche di ampi spazi esterni immersi nel verde della campagna sampietrese.
Comune di Gualtieri Sicaminò
A Gualtieri si trovano, nello stesso edificio, due sezioni della Scuola dell’Infanzia ″Papa Giovanni″ e
l’omonima Scuola Primaria. L’ampia struttura dotata di cucina interna offre un servizio mensa altamente
qualificato. Poco distante sorge accogliente la Scuola Secondaria di I grado ″Tomasi di Lampedusa”.
Comune di Monforte San Giorgio
In contrada San Giovanni sorge la Scuola dell’Infanzia di Monforte San Giorgio con spazi verdi per attività
all’aperto e ampio salone per attività ludiche. Mentre all’ingresso del paese, ubicati nello stesso edificio,
troviamo la Scuola Primaria “Stefano Tuccio” e la Scuola Secondaria di I grado "G. Lo Gullo". I due plessi sono
dotati di palestra, ampi cortili e un’aula d’informatica. Nella frazione di Monforte Marina si trovano la Scuola
dell’Infanzia e la Scuola Primaria. Il comune assicura un eccellente servizio di trasporto per i ragazzi della
frazione Marina che frequentano la secondaria di Monforte Centro.
Condrò
A Condrò la Scuola Primaria ″Pier Santi Mattarella″ si trova al centro del paese, nell’antico palazzo
principesco, completamente ristrutturato, che si affacciava sull’attuale piazza Umberto I. Poco distante, sulla
stessa piazza, si affaccia la Scuola dell’Infanzia i cui locali, anch’essi ristrutturati da pochissimi anni, offrono
un ambiente luminoso, accogliente e familiare.
SAN PIER NICETO
MONFORTE SAN GIORGIO
GUALTIERI SICAMINO’
CONDRO’
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ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI
Per bisogni formativi intendiamo le aspettative, le aspirazioni, le esigenze dei singoli alunni, delle loro
famiglie e della comunità.
La scuola, come servizio e come istituzione dello Stato, intende offrire una risposta, in termini di formazione
degli alunni, in relazione:
1. alle necessità e agli obiettivi educativi riconosciuti come rappresentativi dell’identità nazionale;
2. alle necessità e agli obiettivi formativi che scaturiscono dall’analisi della realtà in cui la scuola stessa
colloca e su cui è impegnata ad intervenire per promuovere formazione e contribuire alla crescita culturale
della comunità.
L’analisi del contesto territoriale e della situazione degli allievi che frequentano l’Istituto ha portato alla
individuazione dei seguenti bisogni:
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acquisire progressivamente, in un percorso che parte dalla Scuola dell’Infanzia e si articola poi
nell’ambito della Scuola Primaria e della Secondaria di I grado, un solido bagaglio culturale;
acquisire un’adeguata competenza comunicativa;
sviluppare l’identità, che comprende anche il bisogno di acquisire stima di sé, di emergere e di misurarsi
con gli altri, accettando serenamente i propri punti di forza e i propri limiti;
entrare in relazione con gli altri per avere la possibilità di comunicare, di esprimere le proprie emozioni
ed opinioni, di confrontarle e difenderle, di acquisire regole di convivenza democratica, di collaborare;
possedere adeguati strumenti operativi e progettuali che consentano di accrescere gradualmente
l'autonomia per un proficuo inserimento sia nei corsi di studio successivi, sia nel mondo del lavoro;
acquisire capacità autonome di analisi critica della realtà, al fine di operare scelte consapevoli e
responsabili;
acquisire competenze nell'uso delle nuove tecnologie di informazione e di comunicazione, stabilendo
una corretta "relazione" con esse;
acquisire consapevolezza del valore inestimabile del nostro patrimonio naturalistico – ambientale;
riappropriarsi della propria identità, della storia e della cultura locale;
documentarsi sui problemi del territorio per poter partecipare attivamente alla vita della realtà sociale
nella quale ci si inserirà;
ampliare le esperienze di vita in ambienti diversi dal proprio.
La Scuola è cosciente che gli alunni necessitano di…

SPAZIO E TEMPO PER LE RELAZIONI INTERPERSONALI: formare la classe come gruppo,
promuovere legami cooperativi, insegnare le regole del vivere e del convivere.

GIOCO come atto libero e come occasione per conquistare ed esercitare abilità corporee, intellettive e
sociali, come filo conduttore di ogni attività.

ENTRARE in contatto con una o più lingue e culture europee.

DISPORRE di adeguati momenti e spazi per l’attività motoria e sportiva.

GUIDA, SOSTEGNO AFFETTIVO E COGNITIVO PER IL PROCESSO DI CRESCITA
e di realizzazione di sé, necessità di poter disporre di momenti individualizzati e di interventi
personalizzati per evitare insuccessi e dispersioni.

ORIENTAMENTO AI VALORI UMANI, SOCIALI, ECOLOGICO-AMBIENTALI
per attribuire senso e significato all’esperienza, alle cose e agli eventi.

IMPARARE AD APPRENDERE ED IMPARARE AD ESSERE valorizzando l’unicità e la
singolarità dell’identità culturale di ogni studente.
7
FINALITÀ EDUCATIVE DELL’ISTITUTO
L’attribuzione dell’autonomia alle istituzioni scolastiche ha aperto la strada a processi di innovazione,
sperimentazione e ricerca, richiedendo una profonda trasformazione dell’organizzazione scolastica .
Il modello educativo di oggi, quindi, va riprogettato e adeguato alla nostra società.
L’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto promuove la qualità della formazione dei propri studenti.
Solo chi sa insegnare riesce a trasmettere il proprio sapere e le conoscenze si trasformeranno in competenze.
Ciò che conta nella nostra società non è solo “ il sapere”, ma anche e soprattutto le abilità che attraverso una
didattica attiva diventeranno “saper fare”.
Il team dei docenti del nostro istituto e il team amministrativo lavorano per una scuola inclusiva e mai
punitiva, evitando così che le differenze individuali si trasformino in disuguaglianze causa primaria di
abbandono scolastico.
In una scuola inclusiva le differenze socio-culturali possono e devono essere superate con comprensione e
spirito di accoglienza.
I docenti dell’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto si impegnano ogni giorno a tenere sempre vivo
l’entusiasmo dei propri alunni senza mai dimenticare il loro ruolo di educatori.
L’universo di vita dei bambini e dei ragazzi “digital natives”, è ormai caratterizzato da una molteplicità di
mezzi e di strumenti, sempre più complessi, di informazione e di comunicazione e da una pluralità di culture
e di etnie.
Di fronte al flusso di informazioni che invadono ogni giorno le nostre vite, le molteplici e diversificate
opportunità di apprendimento e di socializzazione, la scuola non può certamente sperare di controllarle tutte,
né può dare solo risposte di tipo quantitativo, ma deve fornire punti di riferimento e strumenti di
comprensione.
Come suggeriscono le Nuove Indicazioni Nazionali lo studente è posto al centro dell'azione educativa in
tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi.
La classe inizialmente è un aggregato amministrativo, sarà cura dei docenti trasformarla in un “gruppo
classe” affiatato ed armonioso, gli alunni monitorati dai docenti svilupperanno , passo dopo passo, spirito di
appartenenza superando eventuali conflitti attraverso la gestione della diversità .
La sfida della complessità può essere vinta solo grazie ad una scuola che filtri le esperienze eterogenee,
frammentarie, e a volte squilibrate, che i bambini vivono quotidianamente ; una scuola che riesca a dotare gli
alunni dei necessari strumenti per leggere la realtà secondo criteri che consentano di catalogare,
generalizzare, osservare, indagare ... instillando, quindi, negli alunni la curiosità intellettuale e il desiderio
di apprendere.
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FINALITÀ DELL’ISTITUTO
L’ISTITUTO SI
IMPEGNA A…
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OBIETTIVI DELL’ISTITUTO
Gli OBIETTIVI GENERALI del processo formativo nel nostro Istituto si possono sintetizzare nei seguenti
punti:
☺ Sviluppare una cultura che ponga in maniera corretta il rapporto Uomo – Creato, per avviare a soluzione i
gravi problemi ambientali che caratterizzano il pianeta alle soglie del terzo millennio.
☺ Contribuire alla costruzione di un’idea di scuola come luogo di incontro, di scambio, di inclusione sociale e
promozione culturale.
☺ Partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla
rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali.
☺ Differenziare la proposta formativa adeguandola agli stili cognitivi di ciascuno.
☺ Offrire a ciascuno la possibilità di maturare la propria identità personale sotto il profilo corporeo,
intellettuale e psicodinamico.
☺ Favorire la crescita di ciascuno attraverso atteggiamenti di sicurezza, fiducia in sé e nelle proprie
potenzialità.
☺ Valorizzare le conoscenze e le esperienze pregresse.
☺ Favorire un apprendimento meta-cognitivo, cooperativo e di modelling.
☺ Sostenere l’alunno nel non facile percorso di progressiva conquista dell’autonomia di giudizio, di scelta, di
☺
assunzione di impegni.
Favorire una maturazione critica e consapevole delle norme più semplici, che vanno definite e discusse
insieme, per allargare l’orizzonte verso le regole proprie della convivenza civile, democratica e rispettosa
della legalità, per giungere alla consapevolezza delle responsabilità personali.
☺ Rispettare e valorizzare le varie culture.
☺ Collaborare con le famiglie.
☺ Collaborare con strutture educative e culturali del territorio.
☺ Valorizzare le potenzialità di ogni alunno e favorire la traduzione di esse in concrete competenze,
rimuovendo gli ostacoli concreti o emotivi che impediscono l’impostazione di un progetto di vita.
☺ Creare le condizioni culturali e relazionali che favoriscano lo star bene a scuola.
☺ Riflettere sui rapporti culturali esistenti tra il “mondo” passato e quello presente in vista di un possibile
futuro.
☺ Preparare alla vita adulta attraverso lo sviluppo ed il rispetto dei valori personali, sociali, ambientali,
☺
culturali.
Promuovere iniziative di sperimentazione, relative all’area organizzativa, didattica e di ricerca, indirizzate al
miglioramento dell’esperienza formativa degli allievi e dei docenti con proposte educativo - didattiche in
relazione ai bisogni evidenziati dall’utenza.
☺ Valorizzare il patrimonio naturalistico, culturale e artistico locale.
☺ Aprire all’innovazione metodologica - didattica anche attraverso l’utilizzo di tecniche e strumenti
tecnologici.
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA(PTOF)
- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto, è
elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
- il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle
scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo del
18/11/2015;
- Il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 21/01/2016;
- il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 21/01/2016;
- il piano è stato aggiornato con parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 14/10/2016;
- l'ggiornamento del piano è stato approvato dal consiglio d'istituto nella seduta del 14/10/2016
della
all’indirizzo:
scuola
di
il piano
è
pubblicato
nel
portale unico
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è redatto nel rispetto di quanto previsto dalla L.107/2015,
commi 14, 1, 7,11, 12, 24, 28, 57-58, 70-72, 124.
Comma 14 (sostituzione dell’Art.3 del 275)
«Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa).
1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale
dell'offerta formativa, rivedibile annualmente.
Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche
ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole
adottano nell'ambito della loro autonomia.
2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a
livello nazionale a norma dell'articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della
realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa.
Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le
corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire:
a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli
insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del
numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti
delle risorse previste a legislazione vigente;
b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa.
3. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo a:
- i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal
regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto
previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 29 dicembre 2014, n. 190,
- il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché
- i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 28 marzo 2013.
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PREMESSA
Il PTOF rappresenta il documento di pianificazione strategica della scuola. I progetti previsti sono la
colonna vertebrale di tutto il PTOF affinché si promuova un miglioramento globale del processo di
insegnamento- apprendimento . Il PTOF è anche un documento in progress ed uno strumento di autoanalisi
delle scelte effettuate dalla scuola, finalizzato ad una riprogettazione migliorativa.
Il piano di Miglioramento si armonizza con le iniziative progettuali del PTOF e in esso esplicitate
come strumento di ulteriore e graduale perfezionamento, in stretta connessione con le conclusioni del
Rapporto di Autovalutazione. Nel razionalizzare i risultati dell’autovalutazione descritti nel RAV sono
emerse carenze specifiche per cui è possibile mettere in campo alcune azioni che, per il loro carattere di
immediatezza, non richiedono l’elaborazione di un progetto strutturato e possono pertanto essere
realizzate già al termine dell’Autovalutazione (RAV). Si tratta di semplici iniziative la cui attuazione
permette di dare visibilità subitanea ai risultati del processo di Autovalutazione (RAV), rafforzando in tal
modo la percezione della sua utilità nei portatori di interesse. Tali azioni saranno strutturate e normalizzate
nelle varie attività previste per il miglioramento.
SCELTE CONSEGUENTI ALLE PREVISIONI DI CUI ALLA LEGGE 107/15
1.Potenziamento scientifico ”b”
Potenziamento delle competenze matematico-logico e scientifiche
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche,
con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese
e ad altre lingue dell’U.E. , anche mediante l’utilizzo della
metodologia C.L.I.L..
Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al
3. Potenziamento umanistico “e”
rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni
paesaggistici , del patrimonio e delle attività culturali.
Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti
4. Potenziamento motorio “g”
ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento
all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla
tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva
agonistica.
5.
Potenziamento
artistico
e Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura
musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche
musicale “c”
e nei media di produzione e diffusione delle immagini e dei suoni,
anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti
pubblici e privati operanti in tali settori.
6. Potenziamento laboratoriale “m” Potenziamento delle metodologie laboratori ali e delle attività di
laboratorio (comma 7, lettera i); valorizzazione della scuola intesa
come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e
aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale,
comprese le organizzazioni del terzo settore.
2.Potenziamento linguistico “a”
La normativa richiede che l'istituzione scolastica effettui “la programmazione triennale dell'offerta formativa per
il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunità
scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali”.
Il presente Piano Triennale dell'Offerta Formativa, rivedibile annualmente, rappresenta il documento
fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale dell’Istituto ed esplicita la progettazione
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curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che la scuola intende adottare nell'ambito della propria
autonomia. È un documento di impegno tra la scuola e il territorio incentrato sul rapporto scuola- studentifamiglia e tiene conto di tutti i portatori di interesse che ne contribuiscono all’ampliamento dell’offerta
formativa.
I DATI DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO
La compilazione del RAV ha contribuito a definire un quadro di sintesi del contesto in cui opera la scuola. Il
riferimento ai seguenti dati
Status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti: Medio - Basso
Studenti con famiglie economicamente svantaggiate 0,6% (in media con Sicilia e Italia)
1.2.a Disoccupazione : - Sicilia 22,1% (maggiore della media nazionale)
1.2.b Immigrazione: Sicilia 3,1 (minore alla media nazionale)
Fa rilevare che l’utenza della scuola si articola su livelli diversificati di status economico e culturale, con un
livello di svantaggio economico sostanzialmente in linea a quello della media regionale e nazionale.
I dati relativi al tasso di immigrazione regionale si presenta minore a quello della media nazionale.
Risorse finanziarie dell'Istituzione scolastica
La scuola utilizza risorse finanziarie provenienti da:
STATO
REGIONE
COMUNE
FAMIGLIE
ALTRE ENTRATE
Gestisce il pagamento degli stipendi, delle supplenze, la retribuzione accessoria.
Fornisce i finanziamenti per il Funzionamento dell’istituzione scolastica.
Finanzia progetti specifici da essa promossi.
Finanzia il servizio scuolabus, mensa, ecc.
Pagano le attività quali: 1/3 quota mensa, viaggi di istruzione, visite guidate.
La scuola partecipa a bandi o avvisi di concorso per progetti finanziati dal MIUR, dalla
Comunità Europea (Fondi FSE, FSER, ecc.).
Dall’analisi del RAV, riteniamo opportuno estrapolare i seguenti dati, in quanto forniscono elementi importanti
di analisi delle caratteristiche del corpo docenti
Dati da RAV
93,2% docenti a tempo indeterminato
6,8% docenti a tempo determinato
Insegnanti a tempo indeterminato per anni di servizio
nella scuola (stabilità)(2014-2015)
15,9% anno corrente
20,6% da 2 a 5 anni
9,5% da 6 a 10 anni
54,0% oltre 10 anni
Docenti a tempo indeterminato per fasce di età (20142015):
0% sotto 35 anni
11,8% tra 35 e 44 anni
38,2% tra 45 e 54 anni
50,0% oltre 55 anni
Titoli in possesso degli insegnanti a tempo
indeterminato:
L’I.C garantisce un significativo livello di stabilità
nel proprio corpo docente, formato nella grande
maggioranza da docenti “di ruolo” , forniti di lunga
esperienza di insegnamento, inseriti nell’organico
della scuola per oltre il 50% da almeno 10 anni e,
quindi, portatori di un positivo senso
di
appartenenza alla scuola, motivati al successo della
proposta formativa della scuola e al conseguimento
di obiettivi realistici, ma che puntano alla qualità
dell’offerta, per la scuola e per i suoi studenti.
Nella Scuola Secondaria nonostante alcuni docenti
sono di transito per un solo anno nella nostra scuola
o sono impegnati in più scuole, ciò non influenza il
perseguimento degli obiettivi programmati. .
13
Infanzia: 14,3% laurea; 85,7% diploma
Primaria:26,7 laurea; 73,3% diploma
Secondaria I° grado: 89,5%; 10,5 diploma
Caratteristiche del Dirigente scolastico:
Anni di esperienza: oltre 5 anni
Stabilità: 0
Caratteristiche degli alunni (Dati RAV):
Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame Anno scolastico 2013/14
6 (%)
7 (%)
8 (%)
9 (%)
MEIC85300L 20,3
40,7
18,6
5,1
SICILIA
30,0
26,2
21,8
16,5
Italia
27,3
27,3
21,8
15,8,
10 (%)
15,3
7,4
5,3
Lode %
0,0
2,8
2,5
Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno - Primaria
% classe 1
% classe 2
% classe 3
% classe 4
MEIC85300L
0,0
0,0
0,0
1,8
SICILIA
0,4
0,1
0,1
0,1
Italia
0,2
0,1
0,1
0,1
% classe 5
0,0
0,1
0,1
Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno Anno scolastico 2013/14 - Primaria
% classe 1
% classe 2
% classe 3
% classe 4
MEIC85300L
1,6
0,0
3,7
3,8
SICILIA
5,5
3,7
3,4
3,0
Italia
3,2
2,5
2,2
2,1
% classe 5
1,7
2,3
1,6
Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno Anno scolastico 2013/14 - Media
% classe 1
% classe 2
MEIC85300L
0,0
0,0
SICILIA
3,9
3,2
Italia
2,2
2,0
% classe 3
0,0
2,1
1,4
Nella scuola ci sono alcuni trasferimenti, dovuti a spostamenti del nucleo familiare per motivi di lavoro
(emigrazione), ma anche per ragioni logistiche.
La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione in alcune fasce (tra il 6 ed il 7),
determinata dalla presenza nella popolazione studentesca di un background medio- basso sia nella Primaria
che nella Secondaria di I grado.
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Relazione tra RAV E PDM
Il DS ha presentato al Collegio le linee di indirizzo per l’attuazione del Piano di Miglioramento. Gli interventi
stabiliti dal DS sono stati individuati dopo un’attenta riflessione condivisa con i docenti coinvolti nell’analisi del
RAV. La decisione è stata dettata dall’opportunità di realizzare dei progetti che non proponessero nuove
14
iniziative per l’organizzazione, ma attività che mirassero a correggere, arricchire e approfondire processi già in
atto per i quali sono stati individuati ampi margini di miglioramento.
Di qui la decisione di focalizzare l’attenzione su aspetti ritenuti importanti:
- la necessità di integrare i curricula, offrendo maggiori campi di indagine ed approfondimento delle competenze
europee e della valutazione con indicatori per ogni singola disciplina e uniformati alle competenze chiave
europee (progetto 1);
-la necessità di migliorare le competenze informatiche dei docenti e creare ambienti di apprendimento che
facilitino la didattica; (progetto 2)
- l’indagine sul successo scolastico degli alunni in stretta collaborazione con le scuole superiori del territorio
(progetto 3);
- potenziamento delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno
dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza
dei diritti e dei doveri. Lo sviluppo delle competenze in materia di Cittadinanza attiva e democratica viene
conseguito attraverso la conoscenza della Carta Costituzionale e la riflessione sui principi che la ispirano. Viene
valorizzata l’Educazione interculturale e alla pace, con progetti specifici che consentano agli studenti di
praticare il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture. Si perseguono obiettivi fondamentali e trasversali
quali:
- l’Educazione all’assunzione di responsabilità nonché alla solidarietà ed alla cura dei beni comuni, in costante
collaborazione con le istituzioni del territorio;
-la formazione dei futuri cittadini, nella consapevolezza dei diritti e dei doveri, nella pratica quotidiana del
confronto e della partecipazione democratica alle scelte collettive. (progetto 4).
Da questo deriva la scala di priorità dei potenziali miglioramenti individuati nella fase di autovalutazione
utilizzando i metodi strutturati proposti nelle linee guida del Piano di Miglioramento.
Nello specifico sono stati raggruppati i punti di debolezza ricorrenti, strategici e operativi, ottenendo le aree
critiche che sono state sintetizzate in relazione a:
1. Curricolo, progettazione e valutazione
2. Ambiente di apprendimento: incrementare la dotazione tecnologica nei plessi della scuola dell’infanzia e
primaria per facilitare la pratica didattica. Implementare la dotazione di LIM all’interno delle aule dell’I.C.
3.Monitoraggio degli esiti scolastici al termine del i anno di scuola secondaria di II ° grado.
4. Acquisizione del pieno senso della legalità.
PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI
Esiti
Risultati scolastici
Priorità
Obiettivi - traguardo
Migliorare i livelli degli apprendimenti Performance migliori in direzione del
definendo gli obiettivi in termini di successo formativo realizzate
conoscenze, capacità e competenze in attraverso didattiche motivanti che
rapporto agli effettivi livelli di partenza
consentono la scoperta delle
potenzialità individuali;
pianificazione di azioni preventive,
correttive e di potenziamento.
15
Risultati nelle prove
standardizzate
nazionali
Migliorare le competenze di base in italiano e
matematica sia nella scuola primaria che
secondaria a partire dalle classi prime, con
prove in parallelo almeno in 3 momenti
dell’anno (modalità propedeutica anche per
Esiti più omogenei fra classi parallele
attraverso
una
programmazione
realizzata
con
Unità
di
Apprendimento bimestrali ed una
valutazione formativa condivisa.
altre discipline). Attuare percorsi formativi
mirati.
Competenze chiave e
di cittadinanza
Migliorare le competenze trasversali e Acquisizione del pieno senso della
promuovere didattica di classe e attività nel legalità.
rispetto delle regole di una buona convivenza
civile.
Risultati a distanza
Monitorare i risultati degli alunni in uscita Monitorare i risultati nel tempo,
dalla classe terza della scuola secondaria di I dapprima nell’ambito della scuola del
primo
ciclo
e
poi
stabilire
grado.
collaborazioni con le scuole superiori
di secondo grado.
PROCESSI
Curricolo, progettazione e valutazione
1)Progettazione di prove comuni per classi parallele in
ingresso, in itinere e finali in tutte le discipline.
2) Progettare e condividere un curricolo per competenze.
Ambiente di apprendimento
3) Definire e condividere strumenti di verifica e valutazione
delle competenze
- Incrementare la dotazione tecnologica nei plessi della scuola
dell’infanzia e primaria per facilitare la pratica didattica.
Continuità e orientamento
1) Monitorare gli esiti scolastici al termine del I anno di scuola
secondaria di II ° grado.
2) Predisporre momenti comuni di confronto sul curricolo
verticale disciplinare coordinati da più docenti animatori
corrispondenti alle singole discipline.
3)Individuare le azioni da documentare in modo da poterle
Sviluppo e valorizzazione delle risorse
umane
confrontare nel tempo nella loro evoluzione.
1)Formazione dei docenti per una didattica incentrata sulle
competenze
2)Formazione dei docenti sulle nuove tecnologie (LIM)
Motivazioni della scelta effettuata:
La scuola ha definito la maggior parte degli aspetti del proprio curricolo. La definizione dei profili di
competenza per le varie discipline e anni di corso è da sviluppare in modo più approfondito. Le attività di
ampliamento dell'offerta formativa sono per lo più coerenti con il progetto formativo di scuola.
Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e i dipartimenti disciplinari. La
progettazione didattica periodica viene condivisa dai docenti.
16
Un certo numero di docenti fa riferimento a criteri di valutazione comuni definiti per livello di scuola. È
necessario avviare un lavoro di analisi più preciso in modo da creare maggior consapevolezza per avviare una
valutazione basandosi sulle competenze europee e per disciplina.
La scuola, a livello di classi parallele e di dipartimenti, ha elaborato prove strutturate in uscita di Italiano,
Matematica per le classi V della Scuola Primaria allo scopo di facilitare il passaggio alla scuola secondaria e
allineare le 6 Scuole Primarie dell’IC. Nella Secondaria di I ^ sono previste prove strutturate solo in ingresso, di
Italiano e Matematica, ma non intermedie e finali
Il punteggio di italiano e matematica nelle prove INVALSI è di poco inferiore a quello di scuole con
background socio-economico e culturale simile.
La varianza tra classi in italiano e in matematica è di poco superiore a quella media, i punteggi delle classi non
si discostano molto dalla media della scuola, anche se ci sono casi di singole classi che in italiano e matematica
si discostano in negativo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è di poco
maggiore alla media nazionale.
Le competenze trasversali di cittadinanza, individuate come obiettivi generali dell'offerta formativa, sono
promosse nella didattica di classe e ancor più nelle attività collegate ai progetti di istituto.
La scuola valuta le competenze di cittadinanza degli studenti es. il rispetto delle regole, lo sviluppo del senso di
legalità e di un’etica della responsabilità, la collaborazione e lo spirito di gruppo, adotta criteri di valutazione
comuni per l’assegnazione del voto di comportamento. La scuola valuta, inoltre, l’autonomia di iniziativa e la
capacita di orientarsi.
La scuola ha definito regole di comportamento condivise attraverso il Regolamento di Istituto e il Patto di
corresponsabilità con le famiglie, entrambi i documenti rappresentano i punti di riferimento a cui tutta la
comunità scolastica si rivolge per adeguare singoli comportamenti.
Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali
di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti:
Gli esiti delle prove INVALSI sono disomogenei per l’italiano nella Primaria e per la matematica nella
Secondaria. Inoltre nella Secondaria risultano inferiori alle medie di confronto. Si rendono necessari interventi,
mirati al miglioramento dei risultati, che si articolino sia in metodologie specifiche e condivise che
nell'implementazione di strumenti multimediali.
Filo conduttore è l'aumento delle competenze acquisite dagli alunni, anche attraverso una via comunicativa più
corrispondente al linguaggio dei nativi digitali. Ciò dovrebbe portare ad un diverso e maggiore coinvolgimento
degli studenti e delle loro famiglie nelle attività scolastiche, ad un incremento dell'interesse e della
partecipazione, dei tempi di attenzione, ad una maggiore efficacia della memorizzazione e, di conseguenza, ad
una più incisiva azione contro la dispersione.
L’approccio che si intende adottare prevede un’attività di definizione dei contenuti irrinunciabili almeno in
Italiano e Matematica strettamente collegati al curricolo verticale dell’Istituto da tradurre in un documento
formale in cui elencare anche i singoli standard di base. Muovendo da tale strutturazione, si intende procedere
alla pianificazione di prove di verifica comuni con griglie di valutazione condivise relative ai vari segmenti
didattici evidenziandone anche i diversi livelli cognitivi.
Dalla conseguente analisi e socializzazione dei risultati si procederà con la pianificazione di interventi di
correzione (recupero) e/o consolidamento di abilità che sottendono alle strutture proposte.
Alla fine la somministrazione di test sommativi, permetterà di verificare l’eventuale “valore aggiunto” che
l’Istituto riesce a fornire al processo di apprendimento.
17
A partire dal mese di settembre vengono organizzati e realizzati incontri con i responsabili dei dipartimenti
disciplinari dei due ordini di scuola per la strutturazione di prove di verifica comuni riguardo ai segmenti
didattici affrontati, la formulazione e la condivisione di griglie di valutazione oggettive e la determinazione delle
date (periodo) di somministrazione. Si tiene conto della pianificazione per diversi livelli cognitivi, rispettando il
raggiungimento degli obiettivi minimi di ciascuno step didattico, a loro volta prerequisiti indispensabili per lo
step successivo. Si adotteranno strategie di recupero e/o consolidamento – potenziamento con ulteriore proposta
di verifiche dopo il segmento didattico di recupero.
Dopo le fasi di pianificazione, strutturazione e socializzazione del sistema di testing si procede alla
somministrazione di tali prove comuni (a febbraio e ad aprile/maggio). Dopo la fase di somministrazione i
docenti delle diverse discipline tabulano i risultati ottenuti, divisi per classe, e li invieranno al responsabile del
dipartimento disciplinare dell’ordine di scuola di appartenenza che comincerà una prima analisi, lettura e
tabulazione dei dati. Da tale analisi il referente della valutazione organizza un incontro disciplinare con i docenti
dell’ordine di scuola proprio per una socializzazione dei risultati ed una condivisione delle strategie di
intervento per il recupero e/o potenziamento.
Viene successivamente organizzato un incontro con i responsabili di dipartimento disciplinare dei diversi ordini
di scuola per la socializzazione condivisione dei risultati ottenuti e delle criticità emerse e condivise a livello di
incontro disciplinare dei diversi ordini di scuola.
Una volta attuata e diffusa, l’attività rappresenterà il modello di approccio didattico che poggerà su:
 Un documento formale (programmazione di contenuti, metodi e attività) nel quale saranno individuati
tutti i contenuti e i processi in ambito didattico, descritti analiticamente in tutte le attività;
 Una pianificazione annuale delle riunioni dei dipartimenti di disciplina dei diversi ordini di scuola volta
alla strutturazione di prove comuni e all’analisi dei risultati ottenuti;
 Una sistematica e strutturata attività di socializzazione e condivisione con tutti i docenti coinvolti del
processo di pianificazione delle attività e delle procedure di testing.
Il nostro Istituto ha elaborato il curricolo in verticale già a partire dall’anno scolastico 2011/12, ma il problema
da risolvere è un cambiamento radicale delle modalità di attuazione dell’intervento didattico da parte dei
docenti. Finora, pur avendo lavorato per gruppi (dipartimenti) e, quindi, nell’ottica della condivisione di percorsi
comuni, l’attenzione è stata focalizzata sul raggiungimento di obiettivi prettamente disciplinari da parte degli
alunni.
Non è quello che ci viene richiesto dalla società (vedi anche gli accordi Europei sugli obiettivi
dell’Istruzione/formazione), né soprattutto è quello di cui hanno bisogno i nostri alunni. Occorre agire, invece,
in termini di sviluppo delle competenze, soprattutto di quelle chiave. Le “Indicazioni” del 2012 ci spingono a
pensare ad una scuola inclusiva, che diffonda le competenze irrinunciabili di cittadinanza, che si attivi verso
tutte le diversità (che non devono diventare disuguaglianze), che fornisca ai ragazzi gli strumenti per imparare a
vivere nella complessità. Le discipline, quindi, devono essere considerate “chiavi di lettura interpretative”, con
una particolare attenzione alle loro interconnessioni, piuttosto che alle loro “divisioni”.
Si tratta di un’azione di miglioramento che utilizzando il ciclo ricorsivo della Ricerca /Azione innesca il ciclo
del miglioramento continuo attraverso lo sviluppo di un atteggiamento professionale che coltiva la riflessione e
il monitoraggio durante tutto il processo di apprendimento, in modo particolare :
1) intende utilizzare la Ricerca/Azione nella pratica didattica per avviare il ciclo della ricerca e
dell’innovazione metodologica nell’Istituto;
18
2) può ragionevolmente migliorare i risultati degli apprendimenti degli alunni (obiettivi dell’Istituto e di
ciascuna scuola), con un passaggio dalle conoscenze alle competenze, necessarie per tutto l’arco della
vita;
3) diffondere la pratica del lavoro cooperativo anche all’interno del gruppo docenti, stimolando
l’iniziativa personale, la condivisione e l’appartenenza alla vision dell’istituto. In questo processo di
riflessione si realizza una co-costruzione condivisa allineando la visione individuale di ciascun docente
con gli obiettivi della scuola, condividendone la mission, e la vision attraverso valori vissuti insieme.
Poiché il processo sotteso a questo importante cambiamento necessita di azioni che si sviluppano in un lungo
periodo, si evidenzia, pertanto, la necessità che l’Istituto operi un riesame delle metodologie didattiche
nell’insegnamento dell’italiano e dalla matematica mettendole in relazione con i risultati delle prove INVALSI.
Si ritiene che il problema possa essere affrontato e risolto attraverso due azioni rivolte sia ai docenti che agli
studenti:
• Miglioramento del processo di insegnamento, da realizzarsi mediante azioni formative per i
docenti di italiano e matematica, di entrambi i segmenti scolastici, di carattere metodologico e didattico
(studio e sperimentazione di attività laboratoriali).
Obiettivo strategico sarà quello di innovare i processi di insegnamento/apprendimento capaci di incidere
efficacemente sulla capacità di apprendimento, favorendo lo sviluppo delle nuove metodologie
didattiche, quali la Didattica laboratoriale, il Cooperative learning, il Tutoring, al fine di rendere
coinvolgente e motivante il processo di apprendimento.
• Innalzamento dei livelli di apprendimento in italiano e matematica degli alunni da
realizzarsi mediante azioni formative per gli studenti. Partendo da un’analisi puntuale ed attenta dei dati
trasmessi dall’INVALSI, ampiamente discussi nei vari Organi Collegiali e nei Dipartimenti disciplinari
di italiano e matematica, si è ritenuto prioritario e strategico per tutto l’Istituto programmare dei
Percorsi formativi (n. 1 nella Scuola Primaria e n. 1 nella Scuola Secondaria di I Grado) di
Consolidamento e Potenziamento di italiano e matematica.
19
ATTIVITA’
Denominazione progetto
“A TUTTI DI PIÙ”
Priorità 1
Priorità cui si riferisce
Migliorare e favorire il successo scolastico di tutti gli alunni in Italiano e
Matematica
Traguardo di risultato (event.)
- La didattica per lo sviluppo di competenze in Italiano e Matematica
- Acquisizione di un metodo di lavoro di tipo interattivo -partecipativo
- Progettazione di Unità di Apprendimento bimestrali su compiti di realtà
nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.
Obiettivo di processo (event.)
- Alzare il livello qualitativo dell’apprendimento della Lingua Italiana e
della Matematica integrando il significato per la vita con la pregnanza
culturale.
- Sperimentare ambienti di apprendimento guidati con il docente di ricerca
- Valorizzare e stimolare autostima ed autoefficacia anche nei bambini più
Situazione su cui interviene
in difficoltà
Tutti i tre ordini di scuole: sezioni della Scuola dell’Infanzia, Scuola
Primaria e Secondaria
In particolare classi seconde e quinte scuola primaria, classi prime e terze
scuola secondaria di 1° grado;
Aree: italiano e matematica in riferimento alle prove INVALSI.
Queste formazioni sono indirizzate a capire “come “si sviluppano
competenze in italiano e matematica per contrastare le difficoltà di
apprendimento.
In particolare:
- costruzione di contesti di apprendimento ricchi e significativi;
- superamento della frammentazione e dell’impostazione trasmissiva dei
saperi disciplinari
- valorizzazione dell’esperienza e delle conoscenze degli alunni, per
favorire autostima ed efficacia
- formazione delle competenze-chiave secondo il quadro di riferimento
europeo;
Attività previste
- promozione dei processi meta cognitivi per “Imparare ad imparare”
1° Step
 Capire “Come” si costruiscono competenze negli alunni: dalla
lezione frontale al laboratorio
 Redigere un curricolo per competenze di Italiano e Matematica;
 Riflettere sulle pratiche quotidiane attivando percorsi di R/A
 Elaborare attività di recupero e potenziamento su “compiti di
realtà”;
 Realizzare una co-costruzione condivisa del curricolo, allineando la
visione individuale di ciascun docente con gli obiettivi della scuola,
condividendone la mission, e la vision attraverso valori vissuti
20
insieme;
 Somministrare prove di ingresso sul modello Invalsi comuni per le
classi seconde della primaria, per le classi quinte della scuola
primaria;
 e prime della scuola secondaria, concordate fra i docenti delle classi
quinte della Scuola primaria e docenti classi prima della Scuola
Secondaria di I ° grado;
 Effettuare un bilancio finale delle attività svolte e statistica dei
risultati.
2° Step
 Costruire Unità di Apprendimento bimestrali su compiti di realtà
nella Scuola dell’Infanzia, Primaria e secondaria
 Rilevare, valutare e certificare le competenze
 Redigere un bilancio finale delle attività svolte e statistica dei
risultati.
3° Step
 Migliorare i risultati degli apprendimenti degli alunni (obiettivi
dell’Istituto e di ciascuna scuola), con un passaggio dalle
conoscenze alle competenze, necessarie per tutto l’arco della vita;
 Realizzare una co-costruzione condivisa del curricolo, allineando la
visione individuale di ciascun docente con gli obiettivi della scuola,
condividendone la mission, e la vision attraverso valori vissuti
insieme.
Risorse finanziarie necessarie
Corso sulle innovazioni metodologiche della matematica a. s. 2015/16
Corso sulle innovazioni metodologiche dell’Italiano
a. s. 2015/16
Personale
Quantità (giornate, pezzi, ecc.)
Docente esperto matematica
n. 1 ore 20
Docente esperto italiano
n. 1 ore 20
Spese
€ 3,50 (risma A4)
5
€ 100,00 (toner stampante) 1
Risorse umane (ore) / area
Altre risorse necessarie
Indicatori utilizzati
Totale
€
1600
€ 1600
€ 17,50
€ 100,00
TOTALE
€ 3317,50
a. s. 2015/16: Personale docente di matematica scuola primaria e secondaria
di 1° grado x 20h
a. s. 2015/16: Personale docente di italiano scuola primaria e secondaria di
1° grado x 20h
Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola.
All’inizio dell’anno scolastico i gruppi di lavoro dei docenti stabiliranno nel
dettaglio gli indicatori delle conoscenze, abilità e competenze per i livelli
avanzato, intermedio, base, iniziale.
Questi indicatori serviranno ad effettuare:
1.
analisi dei livelli d’ingresso;
2.
monitoraggio dei livelli in itinere;
3.
monitoraggio finale con i livelli in uscita.
Nel corso dell’anno scolastico, con riunioni abbinate ai Consigli
di
21
Interclasse e di Classe, i gruppi di lavoro, verticali e orizzontali,
elaboreranno le prove intermedie e in uscita, in base a quanto stabilito
riguardo agli standard stabiliti e ai criteri di valutazione; inoltre faranno
un’analisi critica delle metodologie applicate apportando eventuali
modifiche e/o miglioramenti, tenendo conto della risposta degli alunni
all’intervento didattico nonché di eventuali ritardi o sfasature dovuti a
imprevisti non controllabili.
Le misure o gli indicatori saranno utilizzati per valutare se l’azione di
miglioramento è stata attuata e diffusa entro i tempi stabiliti (risultati
Stati di avanzamento
relativi agli indicatori di progetto) e nel suo pieno potenziale (risultati degli
obiettivi del progetto).
Allievi nella fascia della non sufficienza grave diminuiti:
-Italiano:
1° anno 2015/16: 10% nelle classi 2^ e 5^ primaria, 1^e 3^ secondaria di
primo grado;
2° anno 2016/17: 15% nelle classi 2^ e 5^ primaria, 1^e 3^ secondaria di
primo grado;
3° anno 2017/18: 20% nelle classi 2^ e 5^ primaria, 1^e 3^ secondaria di
primo grado.
-Matematica:
1° anno 2015/16: 10% nelle classi 2^ e 5^ primaria, 1^e 3^ secondaria di
primo grado;
2° anno 2016/17: 15% nelle classi 2^ e 5^ primaria, 1^e 3^ secondaria di
primo grado;
3° anno 2017/18: 20% nelle classi 2^ e 5^ primaria, 1^e 3^ secondaria di
primo grado.
Valori / situazione attesi
1° anno: Docenti di matematica formati almeno per il 50%;
Docenti di italiano formati almeno per il 50%;
-Incremento del numero di allievi attivi e propositivi almeno in italiano e
matematica: +20%;
-Aumento del numero di alunni con votazione pari o superiore ai 7/10:
+20% al terzo anno.
Per la formazione dei docenti, in base alle priorità rilevate nel RAV, si vuol fare acquisire ai docenti le basi
fondamentali nell’utilizzo della LIM.
La lavagna multimediale interattiva (LIM), è da considerarsi una delle tecnologie emergenti nel versante
educativo, e rappresenta una risorsa di innovazione assoluta per la didattica e si attesta come efficace ausilio
nella relazione educativa se, il docente che ne è dotato, è in grado di ibridare i contenuti digitali nella lezione
frontale trasformando lo spazio della classe in un ambiente di mixed reality, in cui digitale e analogico, virtuale
e reale, sono compresenti.
La possibilità di manipolare testi, immagini, filmati, animazioni e navigare in rete durante l’attività didattica
presuppone nuove competenze nella progettazione e nella realizzazione dell’evento formativo. L’ambiente di
apprendimento con l’uso della LIM si modifica e essa si dimostra strumento potente per lo sviluppo della
22
motivazione, per la risoluzione di problemi inerenti le difficoltà di apprendimento, per l’innovazione della
didattica delle discipline, per la strutturazione della cooperazione nella classe.
Si presenta quindi un corso sulle competenze di base per l’uso della LIM nella didattica delle discipline che ha
come obiettivo quello di fornire ai docenti le necessarie abilità per integrare creativamente lo strumento nella
propria didattica.
ll piano di miglioramento sarà disteso in un arco temporale di tre anni: a. s. 2016-2017; 2017-2018; 2018-2019.
Denominazione progetto
“LIM ……. IN CLASSE”
Priorità 2
Priorità cui si riferisce
Ambiente di apprendimento: incrementare la dotazione tecnologica nei plessi
della scuola dell’infanzia e primaria per facilitare la pratica didattica.
Implementare la dotazione di LIM all’interno delle aule dell’I.C.
Traguardo
di
risultato
(event.)
Obiettivo di processo (event.)
Collocando delle Lavagne Interattive Multimediali nelle classi il nostro
Istituto potrebbe avviare delle attività finalizzate a:
−
favorire il processo di apprendimento;
−
ottimizzare la qualità dell’insegnamento
−
approfondire gli argomenti studiati sfruttando tutte le potenzialità del
collegamento ad Internet;
−
rendere più interessanti gli argomenti proposti con l’impiego di
immagini e video;
−
arricchire le potenzialità individuali avvalendosi delle nuove
strumentazioni multimediali ed interattive;
−
facilitare l’apprendimento degli alunni con Disturbi specifici
dell’Apprendimento mediante l’utilizzo di software specifici;
−
incoraggiare le diverse abilità utilizzando la L.I.M. anche durante le
lezioni di musica e arte;
−
favorire e sostenere il raggiungimento degli obiettivi didattici per gli
alunni stranieri;
−
migliorare l’offerta formativa sfruttando le aule dotate di L.I.M. per i
corsi di recupero, i centri di aggregazione e i progetti pomeridiani
extra-scolastici;
−
valorizzare le lezioni di Lingua straniera e Religione;
−
promuovere la didattica laboratoriale;
−
acquisire nuove competenze digitali e tecnologiche da parte di docenti
e alunni.
Ci si propone, attraverso una adeguata attività di Formazione, di facilitare
l’utilizzo di strumenti digitali in classe (Lavagna Interattiva Multimediale,
computer, etc..) e di accompagnare gli insegnanti passo passo nella costruzione
di una didattica multimodale, che si innesti sulle conoscenze e le esperienze da
loro già possedute. Si vuole fare tesoro della facilità con cui le nuove
generazioni si muovono nei confronti della TIC, per trasformarla in risorsa per
tutta la classe e di riflesso in uno strumento per una migliore integrazione degli
alunni con difficoltà (DSA, BES, etc.).
23
Situazione su cui interviene
La formazione, a. s. 2016/2017, avrà un taglio prettamente operativo e sarà
rivolta ai diversi gruppi di lavoro costituiti possibilmente in verticale, dalla
scuola dell'Infanzia alla Scuola Sec. di 1° grado, in modo da coinvolgere
gradualmente l' intero Collegio Docenti.
Attività previste
1° Step
•
La prima fase sarà dedicata in modo particolare alla formazione,
perché la formazione sarà intesa come messa in pratica della teoria step
by step in classe, per passare velocemente dalle abilità di base alle
competenze e alla gestione autonoma delle attività in classe con la
creazione di ambienti di apprendimento integrati.
•
Attività di formazione diffusa su: Potenzialità e uso della LIM e delle
tecnologie in generale nella didattica.
•
Dalla teoria alla pratica, sviluppo di azioni coordinate; cooperative
learning fra i docenti e fra il personale ATA, fra gli alunni, attività di
tutoring; lezioni interattive, multisensoriali in classe;
•
Uso consapevole e programmato dei contenuti dei software e della
ricerca nei siti web; utilizzo dei siti web e delle piattaforme.
2° Step
•
Successivamente si generalizzerà in tutte le classi l’ambiente di
apprendimento integrato con l’acquisto delle attrezzature (LIM)
attraverso la partecipazione a progetti europei PON-FESR, in modo
che gli obiettivi del piano possano essere raggiunti ed estendersi a
tutto l’istituto e soprattutto consolidarsi nel lungo periodo;
•
Attività di formazione diffusa.
3° Step
Risorse finanziarie necessarie
•
Strutturazione di Laboratori disciplinari strutturati in verticale (in
particolare per Italiano, Matematica);
•
Progettazione e realizzazione di unità disciplinari di competenza
strutturati su obiettivi comuni nei tre ordini di scuola e realizzati con
il supporto della tecnologia
•
Analisi e documentazione dei processi e valutazione dei risultati
ottenuti.
Personale
Quantità (giornate, pezzi, ecc.)
Esperto esterno per la
formazione di docenti e ATA € 80* 20h
1
Acquisto di beni LIM
€ 2.800
10
Spese
€ 3,50 (risma A4) 5
€ 100,00 (toner stampante) 2
TOTALE
Risorse umane (ore) / area
Docenti dall’Organico di Potenziamento
Altre risorse necessarie
Acquisto LIM – Progetti PON-FESR
Totale
€
€
1.600
12.800
€
€
17.50
200.00
€ 15717.50
24
Indicatori utilizzati
-Tasso di certificazione dei docenti che hanno partecipato in qualità di corsisti
alla Formazione;
-Diffusione e pratica della didattica laboratoriale;
-Incremento del numero di attività laboratoriali condotte nelle classi;
-Condivisione delle attività sperimentate nei consigli di interclasse e di classe;
-Incremento del numero dei docenti che utilizzano le tecnologie presenti in
Istituto;
-Miglioramento curricolare in Italiano e Matematica dovuto all’uso di
Stati di avanzamento
laboratori o materiali multimediali.
-Docenti frequentanti la formazione: almeno il 70% dei docenti dell’Istituto;
-Docenti –corsisti: presenti ad almeno l’80% delle ore previste;
-Diffusione e pratica della didattica laboratoriale tra i docenti dell’Istituto:
+20%;
-Incremento del numero di progettazioni in forma laboratoriale: +20%;
-Incremento del numero di attività laboratoriali condotte nelle classi: 20% dei
docenti corsisti;
-Incremento dei materiali in formato digitale prodotti dai docenti e dagli
studenti: +20%.
-Incremento delle dotazioni tecnologiche +50%
Valori/situazione attesi
Risultati attesi:
-Facilitare il passaggio da una didattica tradizionale ad una multimodale che
consenta agli insegnanti di cogliere le opportunità che le TIC offrono per una
attività più efficace e coinvolgente.
-Migliorare la partecipazione e la motivazione dell’intera classe.
-Creare un contesto che favorisca l’integrazione.
Risultati a medio termine:
-alfabetizzazione informatica per l’utilizzo delle LIM e l’attivazione di
ambienti di apprendimento integrati in classe;
- dematerializzazione della comunicazione delle informazioni attraverso
l’utilizzo del sito web istituzionale da parte del personale della scuola;
Risultati a lungo termine:
-estensione a tutto l’ Istituto di ambienti di apprendimento integrati;
-utilizzo del sito web per ogni forma di comunicazione.
- dematerializzazione dei documenti scolastici .
-Consolidamento della metodologia di rilevazione del servizio offerto dalla
scuola.
-Docenti dell’Istituto Comprensivo di “ San Pier Niceto ” che parteciperanno
alla formazione.
Indirettamente si attendono ricadute: all’interno dei dipartimenti come attività
di diffusione della formazione docenti e all’interno delle classi ove gli allievi
parteciperanno alle attività di recupero/consolidamento.
25
È da sottolineare che finora nel nostro Istituto non sono state realizzate attività di monitoraggio dei risultati
ottenuti dagli ex-allievi, nel loro percorso all’interno degli Istituti di Istruzione Secondaria di II grado; la scuola
si è accontentata dei feedback che riceveva da studenti, famiglie e docenti della scuola secondaria in maniera
informale e sporadica.
In riferimento alla priorità 3 evidenziata nel RAV, con il presente progetto triennale, si intende avviare una
raccolta sistematica di informazioni e dati oggettivi relativi alle prestazioni dei nostri alunni nel prosieguo degli
studi al termine della scuola secondaria di I grado, nonché un confronto dei dati in uscita alla fine dell’anno
scolastico, potendo raffrontare i 3 plessi di scuola sec. di I grado e il primo anno della scuola sec. di II grado.
Il problema da risolvere è capire in quale misura le attività di orientamento attuate dall’Istituto nell’arco del
triennio della scuola secondaria, permettano ai docenti delle classi terze di esprimere un Consiglio di
Orientamento efficace a garantire il successo formativo degli alunni e la piena partecipazione degli stessi al
proprio progetto di vita.
I docenti hanno come compito principale quello di sviluppare al meglio le potenzialità socio-cognitive
dell’alunno, attraverso percorsi disciplinari ed educativi che approdano alla certificazione di livelli di
competenza. Hanno altresì il compito di stimolare i ragazzi ad incrementare le competenze possedute e di
orientarli ad investirle al meglio. È fondamentale indagare per capire, soprattutto nei casi di insuccesso
formativo, e nelle situazioni in cui i ragazzi modificano la scelta iniziale in corso d’anno, se i docenti non
abbiano dato giusta dimensione alle competenze realmente acquisite dall’alunno o se, invece, non sia stata
indicata la corretta modalità con cui spenderle.
Misurare gli esiti formativi di tutti gli ex-alunni e rielaborarli, mettendo in relazione il consiglio di orientamento
espresso dai docenti, la scelta della scuola operata dal ragazzo e i risultati conseguiti a distanza di un anno,
potrebbe permettere un’analisi delle cause con conseguente identificazione del miglioramento necessario.
La soluzione è vantaggiosa sotto tutti i profili:
1) l’Istituto deve investire esclusivamente del tempo per raccogliere, organizzare e diffondere i risultati, ma non
deve affrontare alcun altro tipo di impegno aggiuntivo. Infatti, i docenti svolgono il progetto “Orientamento”
all’interno delle ore curricolari, distribuendo gli interventi formativi previsti in modo equo e affine ad ogni
disciplina. Partecipano alle iniziative del territorio (open day) e dell’Istituto (incontro con i docenti e i Dirigenti
degli Istituti secondari di 2° grado) La stesura del Consiglio orientativo fa parte del lavoro ordinario e così pure
la consegna e la spiegazione alle famiglie. Considerate tutte le attività svolte per l’orientamento, connesse alla
propria professione, è evidente quanto possa essere vantaggioso per i docenti la restituzione dei risultati
dell’azione di orientamento svolta.
2) Il beneficio per gli studenti è immediato: le considerazioni che derivano dall’esame dei risultati degli esiti
formativi, messi in relazione alla conformità della scelta con il consiglio d’orientamento saranno prontamente
impiegate nel percorso di orientamento in atto, per correggere gli interventi dei docenti o costituire un elemento
di informazione aggiuntivo per alunni e famiglie.
3) Gli esiti formativi positivi costituiscono, senza dubbio, un indicatore di performance importante per un
Istituto scolastico, che potrebbe avvalersene anche in chiave di auto-valorizzazione. Al contrario, la rilevazione
di risultati negativi rappresenta una possibilità di riflessione sui processi chiave dell’Istituto (Didattiche,
Orientamento, Continuità), attivando ulteriori azioni di miglioramento.
26
Denominazione progetto
“A SCUOLA … E POI?”
Priorità 3
Priorità cui si riferisce
Misurare gli esiti formativi di tutti gli ex-alunni e rielaborarli, mettendo
in relazione il consiglio di orientamento espresso dai docenti, la scelta
della scuola operata dal ragazzo e i risultati conseguiti a distanza di un
anno.
Traguardo di risultato (event.)
-Monitoraggio di tutti i campi previsti nei tempi stabiliti;
-Mappatura di tutti gli aspetti oggetto di indagine;
- Raccolta di dati riferiti almeno all’85% della popolazione scolastica;
-Coincidenza del Consiglio Orientativo con i positivi risultati degli
alunni nell’anno successivo.
Obiettivo di processo (event.)
-Comparare le prestazioni degli alunni in uscita con i risultati conseguiti
nel primo anno delle superiori;
- Avviare un confronto sulle specifiche competenze richieste agli alunni
in uscita dalla scuola secondaria di I grado;
-Rivedere , nell’ambito di un’azione più generale di autovalutazione
Situazione su cui interviene
Attività previste
della scuola, l’attività educativa del nostro istituto in funzione di una
correzione e/o ampliamento della “mission.
Si intende avviare, a partire dall’anno scolastico 2016/2017, una
raccolta sistematica di informazioni e dati oggettivi relativi alle
prestazioni dei nostri alunni nel prosieguo degli studi al termine della
scuola secondaria di I grado, nonché un confronto dei dati in uscita alla
fine dell’anno scolastico, potendo raffrontare i 3 plessi di scuola sec. di
I grado e il primo anno della scuola sec. di II grado.
-incontri con i genitori degli alunni delle classi terze;
-incontri con docenti degli istituti superiori del territorio;
-rilevamento- trascrizione - elaborazione-rappresentazione scuole
superiori scelte e valutazione alunni licenziati e ex alunni iscritti al
primo anno delle scuole superiori;
-pubblicazione – condivisione - verifica dei risultati dei monitoraggi.
-monitoraggio scelte prosieguo studi e risultati ottenuti allievi licenziati;
-esiti ex allievi nel primo anno delle scuole superiori.
Risorse finanziarie necessarie
Personale
Personale
Spese
Quantità (giornate, pezzi, ecc.)
Totale
€17,50
30 ore * 3 = 90 ore
€ 1.575,00
€ 3,50 (risma A4)
5
€
17,50
€ 100,00 (toner stampante) 1
€ 100,00
TOTALE
€ 1.692,50
Risorse umane (ore) / area
Personale
30 ore * 3 docenti
Altre risorse necessarie
Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola.
Indicatori utilizzati
-Numero dei campi monitorati;
-Rispetto della tempistica;
-Raccolta dati di ciascun campo e trasformazione in tabelle e grafici;
-Diffusione risultati e socializzazione con il personale docente;
-Rapporti di collaborazione con le scuole superiori frequentate dagli
27
allievi licenziati;
-Grado di soddisfazione misurato tramite intervista durante l’incontro
con i genitori (n. di genitori soddisfatti/n. genitori intervistati);
-Risultati del monitoraggio (n. di studenti che confermano o migliorano
al primo anno delle superiori i risultati conseguiti all’esame di Stato
soddisfatti/n. di studenti licenziati).
Stati di avanzamento
Analisi dei nessi tra esiti formativi/conformità iscrizione al consiglio
espresso/ consiglio orientativo:
% di ex alunni promossi al primo anno della scuola superiore;
% di scostamento rispetto al Consiglio Orientativo (nr. alunni che non
hanno seguito il Consiglio/nr. totale licenziati);
% di ex alunni che hanno seguito il Consiglio orientativo e sono stati
Valori/situazione attesi
promossi nel primo anno della scuola successiva (sul totale degli alunni
che hanno seguito il Consiglio Orientativo).
I risultati del progetto potranno influenzare positivamente la
performance della scuola:
-il confronto tra le competenze programmate in uscita dalla scuola
secondaria di primo grado con le competenze richieste in ingresso dalle
scuole superiori;
- l’analisi dei risultati del primo anno di scuola superiore degli ex alunni
della scuola;
-il confronto tra metodologie adottate porteranno ad una revisione
critica collegiale della mission” della nostra scuola, e conseguenti
eventuali azioni di ridefinizione di obiettivi e strategie.
PROGETTI DA ATTUARE CON GLI INSEGNANTI DEL POTENZIAMENTO
NELLA SCUOLA PRIMARIA
Premessa
Questi progetti nascono a seguito di un’attenta osservazione delle classi della scuola primaria e dagli aspetti
da migliorare evidenziati nel RAV. È emerso che un numero considerevole di alunni con svantaggio socioculturale presenta ritmi di apprendimento molto lenti, scarsa motivazione allo studio, situazioni familiari
difficili, difficoltà di relazione, di memoria, di attenzione, carenze conoscitive, lacune concettuali e difficoltà di
ragionamento logico. Inoltre alcuni di essi non hanno ancora interiorizzato le regole del vivere civile, devono
essere spesso richiamati, perché non eseguono nei tempi stabiliti e correttamente le consegne scolastiche
e hanno bisogno continuamente della funzione mediatrice dell’insegnante, perché non si assumono nessuna
responsabilità di lavoro. Dalla situazione rilevata, le insegnanti curricolari, che sono in compresenza con
l’insegnante assunto con il potenziamento (entrato nella scuola con la Fase C), intendono attuare azioni di
recupero personalizzate, di compensazione e di riequilibrio culturale (specie linguistiche e logico-matematiche).
Il progetto prevede che durante le ore curriculari gli insegnanti del potenziamento vadano a supportare le classi
più deficitarie facendo ricorso ad una differenziata metodologia di insegnamento, utilizzando i giochi
linguistici, la lettura e i giochi matematici per potenziare e garantire a tutti gli alunni il successo formativo.
28
I progetti intendono potenziare e stimolare negli alunni le conoscenze e competenze proprie della lingua
italiana e della matematica per un maggior successo formativo ,e per accrescere le proprie conoscenze umane
e psicologiche.
Denominazione progetto
Priorità cui si riferisce
“ORTOGRAFICA...mente”
Priorità 1
Migliorare i risultati delle prove INVALSI
Migliorare i processi di comprensione di un testo
Migliorare i processi di socializzazione e gestione delle relazioni con gli
altri. Accrescere interesse e partecipazione alla vita scolastica.
Migliorare l’autostima.
Sviluppare il senso di responsabilità.
Traguardo di risultato (event.)
Obiettivo di processo (event.)
Favorire lo spirito di collaborazione
Saper lavorare in gruppo.
Padroneggiare strategie di comprensione.
Migliorare l’esecuzione delle prove INVALSI in classe 2° e 5°
1. Acquisire una maggiore padronanza strumentale in ambito
linguistico e superare le difficoltà nell’apprendimento della
lingua italiana.
2. Potenziare le strumentalità di base della letto scrittura,
rafforzando la capacitò di ascoltare, comprendere e
comunicare.
Situazione su cui interviene
Da un’attenta osservazione delle classi della scuola primaria e dagli aspetti
di miglioramento evidenziati nel RAV, è emerso che un numero
considerevole di alunni con svantaggio socio-culturale presenta ritmi di
apprendimento molto lenti, scarsa motivazione allo studio, situazioni
familiari difficili, difficoltà di relazione, di memoria, di attenzione,
carenze conoscitive, lacune concettuali e difficoltà di ragionamento
logico. Il progetto intende potenziare e stimolare negli alunni le
competenze proprie della lingua italiana creando lettori abituali che
utilizzino il libro come strumento per rilassarsi, soddisfare
curiosità, accrescere le proprie conoscenze umane e psicologiche.
29
Attività previste
Letture. Letture e sintesi orale. Dettati di semplici testi o parole.
Esercizi di ortografia e anche con l’ausilio di sussidi informatici.
Comporre semplici testi, anteponendo alla scrittura la sintesi orale
delle sequenze (classe 5^). Somministrazione di schede del tipo Prove
Invalsi(classi 2^ e 5^).
Risorse umane (ore) / area
Personale 1 docente del potenziamento
Altre risorse necessarie
Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola.
Indicatori utilizzati
Rispetto della tempistica;
Diffusione risultati e riflessione sui risultati con il personale docente;
Grado di piacere/soddisfazione misurato attraverso questionari che
rileveranno in termini quantitativi la lettura spontanea di libri
-le competenze di comprensione migliorate del 10%rispetto i risultati delle
prove INVASI di Lingua Italiana
Stati di avanzamento
Acquisizione di competenze linguistiche attraverso
metodologie innovative
Restituzione delle competenze acquisite nelle prove di verifica interna
ed esterna alla scuola.
Valori/situazione attesi
I risultati del progetto influenzeranno positivamente la performance
degli alunni rispetto:
-miglioramento del 10% della competenza di comprensione
-.Miglioramento dei risultati nelle prove INVALSI di Lingua Italiana
Denominazione progetto
“MATEMATICA... mente ”
Priorità 1
Priorità cui si riferisce
Ampliare conoscenze e potenziare le abilità di calcolo orale e scritto.
Potenziare l’autonomia operativa nel calcolo scritto
Utilizzare sussidi multimediali e tecnologie per una didattica sempre più
Traguardo di risultato (event.)
inclusiva.
-Promuovere atteggiamenti di curiosità e di riflessione,
-valorizzare la consapevolezza aritmetica nell’utilizzo delle quattro
operazioni
-sviluppare attività di matematizzazione utilizzando anche sistemi
multimediali;
sviluppare dinamiche relazionali per lavorare in gruppo;
prepararsi meglio alle prove oggettive logico - matematiche (INVALSI).
Obiettivo di processo (event.)
- Sviluppare il senso di responsabilità attraverso lo spirito di
collaborazione creato dal gioco
- Ampliare conoscenze e potenziare le abilità strumentali di base;
30
- Potenziare l’autonomia personale, sociale ed operativa
-Valorizzare il contributo che il gioco matematico è in grado di recare alla
maturazione delle risorse cognitive, affettive e relazionali degli alunni
-Padroneggiare strategie di calcolo orale in rapporto alla classe di
riferimento.
Situazione su cui interviene
Un’attenta osservazione delle classi della scuola primaria e dagli aspetti da
migliorare evidenziati nel RAV. È emerso che un numero considerevole
di alunni con svantaggio socio-culturale presenta ritmi di apprendimento
molto lenti, scarsa motivazione allo studio, situazioni familiari difficili,
difficoltà di relazione, di memoria, di attenzione, carenze conoscitive,
lacune concettuali e difficoltà di ragionamento logico. Il progetto intende
potenziare e stimolare negli alunni le conoscenze e competenze logico-
matematiche al fine di creare condizioni che favoriscono il
potenziamento dell’intelligenza numerica e di conseguenza
consentono il successo formativo
Attività previste
-Sostenere la metodologia della didattica laboratoriale attraverso giochi
matematici nelle classi 2° e 5°;
- progettare e ricercare giochi matematici
- realizzare attività giocose per ottenere la collaborazione attiva degli
alunni;
Utilizzare cd con la LIM
Risorse umane
Altre risorse necessarie
Valori/situazione attesi
Personale 1 docente del potenziamento
Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola.
I risultati del progetto potranno influenzare positivamente la performance
della scuola attraverso:
Miglioramento del 10% delle competenze matematiche Potenziamento
del calcolo orale
Scoperta di un atteggiamento positivo nei confronti della matematica
Miglioramento dei risultati nelle prove INVALSI di Matematica.
31
PROGETTI DA ATTUARE CON L’ INSEGNANTE DEL POTENZIAMENTO
SCUOLA SECONDARIA
Premessa
In riferimento al RAV nella priorità 3 troviamo: Migliorare le competenze trasversali e promuovere didattica
di classe e attività nel rispetto delle regole di una buona convivenza civile. Il contributo dei progetti formulati
per la scuola secondaria assumono, in quest'ottica un valore formativo che,favorisce i processi di
apprendimento, maturazione della personalità e socializzazione, stimolando l’acquisizione di un'etica
comportamentale incentrata al rispetto delle regole, al riconoscimento e al rispetto dell'altro e dei
rapporti umani. L’attuale situazione sociale richiede, all’Istituzione Scolastica e alle agenzie educative che
agiscono con essa, di far crescere e maturare nell’educando la formazione di alcuni valori e principi
fondamentali, come ad esempio: il rispetto di sé e degli altri; lo spirito di collaborazione e del vivere
insieme. Questi valori possono essere efficacemente stimolati e indotti dalle attività di musica e di
convivenza civile per apportare un valido contributo nella formazione personale, culturale e sociale
dell’educando. Alla luce di queste riflessioni diventa quindi importante scommettere sulle attività musicali
ed artistiche con due progetti che possano contribuire a sostenere e sviluppare un “ambiente scuola
formativo”, in grado di promuovere il benessere della persona e di contrastare efficacemente le prime forme
di disagio, devianza giovanile, dispersione e bullismo scolastico. Questo progetto, in linea con le
indicazioni di tutti i più recenti documenti ministeriali relativi al potenziamento dell’organico, prevede un
piano d’interventi educativi e didattici che investe sia la scuola primaria sia la secondaria di primo grado
ed ha un unico filo conduttore che pone al centro del progetto educativo l’alunno con le sue necessità di
formazione culturale, sociale.
Denominazione progetto
“LA MUSICA UNISCE"
Priorità 3
Priorità cui si riferisce
L’obiettivo del progetto è di favorire negli alunni la formazione
integrale di un comportamento etico, attraverso un intervento educativo
che si appoggia sulla maturazione di quattro linee di sviluppo cognitivo
e sociale:
1. Conoscere meglio se stessi e le proprie capacità
2. Comunicare e relazionarsi positivamente con gli altri
3. Acquisire il valore delle regole e l’importanza dell'educazione alla
legalità
4. Prevenire e contrastare la dispersione scolastica, la discriminazione e
il bullismo
Traguardo di risultato (event.)
- Sviluppare la capacità di eseguire un brano in collettività con altri
compagni.
- Educare all'ascolto musicale di se stessi e degli esecutori
32
rispettando le indicazioni del direttore d'esecuzione.
- Condividere esperienze sonore e inventare, riprodurre e imitare
suoni o ritmi sia a livello corale che individuale;
Obiettivo di processo (event.)
Il Progetto ha come obiettivo avvicinare i ragazzi alla musica, ma non
in modo individuale, ma
collettivo. La condivisione, il rispetto, la collettività sono valori
importanti che possono essere vissuti
in modo sano con il potente mezzo della musica. Esso si articola in
quattro ambiti prioritari:
1. Ascolto e lettura musicale di brani famosi e riproduzione individuale
sullo strumento musicale;
2. Potenziamento musicale per gli alunni più interessati e predisposti;
3. Musica d'insieme, ovvero educare i ragazzi a condividere il loro
lavoro con gli altri e a lavorare
tutti insieme.
4. Studio ed esercitazioni sul repertorio musicale.
Situazione su cui interviene
Partendo dalle differenti individualità, ci si impegna a formare un gruppo
omogeneo. Si dovrà per esempio cercare una sonorità simile, una maniera
condivisa per realizzare un ritmo o una dinamica o esprimere con la stessa
efficacia il tema musicale. Secondo Daniel Baremboim, "ogni volta che si
suona si devono fare al contempo due cose molto importanti: una è
esprimersi, altrimenti non si sta contribuendo all'esperienza musicale,
l'altra è ascoltare gli altri musicisti, il che è indispensabile per fare
musica". Il fare musica insieme diventa un importante laboratorio di
socializzazione e diconvivenza civile, poichè la bontà delle riuscita finale
è legata alla positiva partecipazione di tutti e all'armonizzazione delle
diverse competenze, grandi o piccole che siano. Nel gruppo che fa musica
si è tutti sullo stesso piano, compresi i bambini in situazione di handicap,
che hanno un'occasione per inserirsi serenamente nella loro comunità.
Attività previste
Altre risorse necessarie
Il progetto è articolato in 5 punti, legati allo studio e riproduzione di
diversi brani. Per ogni
composizione musicale avviene la stessa procedura:
Punto 1 - Ascolto, proposte di brani musicali da parte dei ragazzi e
del docente con successiva scelta.
Punto 2 - Ascolto analitico attraverso un riproduttore musicale,
lettura ritmica e melodica del brano musicale sullo spartito.
Punto 3 - Studio e esercitazioni individuali del brano musicale. Punto
4 - Esercitazioni individuali e in piccoli gruppi di ciascuna parte
musicale con la guida e direzione del docente.
Punto 5 - Esecuzione del brano da parte di tutta l'orchestra di ragazzi
con la direzione del docente.
Pre la realizzazione del progetto occorre un pc anche connesso a
internet, LIM completa di casse di riproduzione acustica.
33
Indicatori utilizzati
Stati di avanzamento
-Coinvolgimento degli alunni in occasione di performance all’interno
della scuola e sul territorio che costituiranno opportunità di verifica della
propria identità individuale e collettiva;
- Vivere esperienze musicali significative
Il progetto prevede anche l’applicazione di alcuni criteri di verifica e
indicatori di efficacia e qualità, quali:
Questionari, interviste, tavole rotonde
Valori/situazione attesi
-Miglioramento del 20% delle performance degli studenti
-Miglioramento del 20% delle relazioni educative e degli atteggiamenti
all’interno del gruppo.
-Rispetto della tempistica;
-Diffusione risultati e socializzazione con il personale docente;
-Risultati del monitoraggio (n. di studenti soddisfatti).
34
ORGANICO FUNZIONALE o DELL’AUTONOMIA
La nuova normativa al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell’autonomia e di
riorganizzazione dell’intero sistema di istruzione, istituisce per l’intera istituzione scolastica l’organico
dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche come
emergenti del ptof e prevede il supporto finanziario affinché sia realizzato.
I docenti dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa
con attività di insegnamento, di potenziamento di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di
coordinamento.
L’organico dell’autonomia comprende:
a- Il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno (di docenti inseriti nell’organico di diritto), sulla base
del monte orario degli insegnanti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli
spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità istituire
posti di sostegno di deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente;
b- Il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa;
c- Sono attivati altresì per ciascun anno scolastico, i posti occorrenti per l’adeguamento della dotazione
organica alla situazione di fatto.
L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA SERVE ANCHE PER:
-ridurre il numero di alunni e di studenti per classe allo scopo di migliorare la qualità didattica anche in rapporto
alle esigenze formative degli alunni con disabilità.
-effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura delle supplenze temporanee fino a dieci giorni
-garantire al dirigente scolastico di individuare nell’ambito dell’organico dell’autonomia fino al 10% di docenti
che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell’istituzione scolastica.
La nostra scuola individua il fabbisogno di posti dell’organico dell’autonomia, in relazione all’offerta formativa
che intende realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia
dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell’offerta
formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari.
2016-2017
2017-2018
2018-2019
14
14
14
2016-2017
2017-2018
2018-2019
26
26
26
SOSTEGNO
2
2
2
RELIGIONE
2
2
2
Organico di diritto e di fatto, sostegno INFANZIA
POSTO COMUNE
SOSTEGNO
RELIGIONE
Organico di diritto e di fatto, sostegno PRIMARIA
POSTO COMUNE
35
Organico di diritto e di fatto, sostegno
SECONDARIA I GRADO MEMM85301N-San
Classe
concorso
2016-2017
2017-2018
2018-2019
Pier Niceto
Italiano – Storia ed. educazione civica, Geografia
A043
4 e 3h
4 e 3h
4 e 3h
Scienze matematiche , chimiche, fisiche e naturali
A059
2 e 9h
2 e 9h
2 e 9h
Educazione artistica
A028
1
1
1
Educazione musicale
A032
1
1
1
Educazionetecnica
A033
1
1
1
EducazioneFisica
A030
1
1
1
Lingua francese
A245
1
1
1
Lingua inglese
A345
1
1
1
Religione
1
1
1
Sostegno
9h
9h
9h
Organico di diritto e di fatto, sostegno
SECONDARIA I GRADO MEMM 85302P-
Classe
concorso
2016-2017
2017-2018
2018-2019
Gualtieri S.
Italiano – Storia ed. educazione civica, Geografia
A043
2
2
2
Scienze matematiche , chimiche, fisiche e naturali
A059
1
1
1
Educazione artistica
A028
6h
6h
6h
Educazione musicale
A032
6h
6h
6h
Educazione tecnica
A033
6h
6h
6h
Educazione Fisica
A030
6h
6h
6h
Lingua f rancese
A245
6h
6h
6h
Lingua inglese
A345
9h
1
1
Religione
3h
3h
3h
Sostegno
1
1
1
Organico di diritto e di fatto, sostegno
SECONDARIA
I GRADO MEMM85303Q-
Classe
concorso
2016-2017
2017-2018
2018-2019
Monforte S. G.
Italiano – Storia ed. educazione civica, Geografia
A043
2
2
2
Scienze matematiche , chimiche, fisiche e naturali
A059
1
1
1
Educazioneartistica
A028
6h
6h
6h
Educazione musicale
A032
6h
6h
6h
Educazionetecnica
A033
6h
6h
6h
EducazioneFisica
A030
6h
6h
6h
Lingua francese
A245
6h
6h
6h
Lingua inglese
A345
9h
9h
9h
3h
3h
3h
Religione
Sostegno
Organico personale ATA
Direttore S.G.A.n°1; assistenti amministrativi n °4; collaboratori scolastici n °15.
Organico potenziato o aggiuntivo
Nota Miur 30549 del 21 settembre 2015
36
Ai docenti dell’organico cosiddetto potenziato spetta svolgere, nell’ambito dell’istituzione scolastica, interventi
mirati al miglioramento dell’offerta formativa. Di conseguenza tali docenti saranno impiegati per la
qualificazione del servizio scolastico.
Alle scuole è lasciato il compito di elencare le priorità relative al potenziamento, cosiddetti campi, in cui detti
docenti dovranno impegnarsi.
L’organico potenziamento non può essere impiegato solo per la sostituzione dei colleghi assenti, e la natura
triennale del piano esige una rendicontazione dei risultati, non solo, riguardo alle risorse economiche ma anche
umane.
L’organico sottoelencato è quello che la scuola richiede per sviluppare gli obiettivi di priorità scelti; il progetto
dovrà essere modificato qualora la richiesta non venga soddisfatta dal Ministero.
Organico di Potenziamento (in ordine di priorità) –richiesto (DOCENTI)
1° Collaboratore del Dirigente - Docente scuola primaria
2016-2017
2017-2018 2018-2019
esonero
24 h/24
esonero
24 h/24
esonero
24 h/24
Docente di Matematica Secondaria A059
1
1
1
Docente di Lettere A043
1
1
1
Docente di Ed. Fisica A030
1
1
1
Docente Primaria Italiano
2
2
2
Docente Primaria Matematica
2
2
2
Priorità per aree:
¬Matematico –scientifica
¬Linguistica
¬Umanistica
¬Potenziamento motorio
Fabbisogno di organico di personale ATA
Collaboratori scolastici: Considerato che l’Istituto di San Pier Niceto abbraccia quattro comuni con
quattordici plessi e un ufficio di segreteria, considerato che ai fini del potenziamento dell’offerta formativa si
richiede l’apertura pomeridiana di alcune sedi è opportuno potenziare l’organico di n ° 5 unità da 15 a 20.
Assistenti amministrativi: 3 + 1 in quanto per portare avanti tutta la progettazione del piano di
miglioramento necessita una unità maggiore.
L'IC nell'ambito del potenziamento delle competenze nel settore informatico, per il prossimo triennio, manifesta
la necessità della presenza di un tecnico di laboratorio.
Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali
Nei plessi dell’istituto sono presenti laboratori (basso numero), biblioteche (media presenza), palestra (meno di
una per sede); le aule non sempre hanno adeguata ampiezza e le dotazioni strumentali (LIM) sono carenti. Per
gli edifici si registra nessuna certificazione rilasciata, come pure risulta un "parziale adeguamento" per la
sicurezza e le barriere architettoniche. Il contributo delle famiglie riguarda le gite e la mensa per gli alunni,
mancano sponsor e aiuti di privati.
37
FORMAZIONE PERSONALE
ATTIVITA’ FORMATIVE PERSONALE DOCENTE
Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei
docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale.
Le attività di formazione sono definite in coerenza con:
- il piano triennale dell'offerta formativa e
- con i risultati emersi dal piano di miglioramento ( decreto del Presidente della Repubblica 28
marzo 2013, n. 80),
- le priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con
decreto del MIUR, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria.
Il piano prevede attività di formazione progettate dall'Istituto Comprensivo ma anche l’adesione ad
attività di formazione proposte da soggetti esterni accreditati, pertanto per tali proposte è necessario
prevedere l’aggiornamento annuale del piano della formazione. Alcune delle attività sono
obbligatorie per la realizzazione di progetti curriculari, altre sono state individuate come prioritarie
nel Rapporto di Autovalutazione.
AMBITO
Matematica
Didattica
Attività
specifiche 2015 -2016
2016 - 2017
2017- 2018
Formazione sulla
Matematica con
didattica innovativa
2018-2019
Obbligatoria
Obbligatoria
per Obbligatoria
per Obbligatoria
docenti
di
docenti
di per
docenti
di docenti
di per
matematica.
matematica.
matematica.
matematica.
Facoltativa per altri
Facoltativa per altri.
Facoltativa per altri. Facoltativa per altri.
Formazione sulla
didattica per
competenze
Avanguardie
Obbligatoria
tutti i docenti.
per Obbligatoria per tutti Obbligatoria per tutti i Obbligatoria
docenti.
tutti i docenti.
i docenti.
per
Scelte organizzative e gestionali: incarichi e funzioni
Incarico/Area
Collaboratori del D. S.
Responsabili di plesso
Referenti
Sicurezza
Funzione
I° e II° Collaboratore
Scuola infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria
INVALSI e attività di autovalutazione
Dipartimenti disciplinari
Referente RSPP
RLS
ASPP
Referenti commissioni e gruppi
Oraria scuola primaria
di lavoro
Oraria secondaria di primo grado
Coordinatori
Consigli
di
intersezione
Coordinatori
Consigli
di
interclasse
Coordinatori classi parallele
scuole primaria
Coordinatori Consigli di Classe
scuola secondaria di primo grado
N ° Docenti
2
5
6
4
1
1
1
1
Responsabili di plesso e
personale ATA
Responsabili di plesso
3
6
5
11
38
L’OFFERTA FORMATIVA
L'offerta formativa progettata dall’Istituto è costituita dal:


Curricolo nazionale in attuazione delle disposizioni ministeriali che indicano le norme generali
dell'istruzione a cui ogni scuola, pur nella sua autonomia, deve richiamarsi.
Curricolo locale caratterizzato da scelte educative e didattiche che tengano conto delle esigenze specifiche
degli alunni e delle opportunità offerte dal territorio.

Curricolo dell'Istituto: la scuola infatti progetta il proprio curricolo sulla base delle Indicazioni Nazionali,
mettendo in relazione la complessità dei nuovi modi di apprendere con un'opera di guida attenta al
metodo,curando e consolidando le competenze e i saperi di base irrinunciabili, formando saldamente ogni
persona sul piano cognitivo e culturale per saper affrontare scenari presenti e futuri, riconoscendo e
valorizzando le diverse situazioni individuali presenti nella classe e saper accettare la sfida che la diversità
pone.
I docenti hanno adottato un’impostazione didattica:
• elaborando percorsi educativi finalizzati a garantire a ciascun alunno il successo formativo;
• utilizzando percorsi di apprendimento flessibili e personalizzati sulla base dei bisogni formativi di ciascun
alunno, anche in situazioni di disagio e di carenze intellettive;
• facilitando l'inserimento iniziale;
• consolidando l'integrazione;
• favorendo il passaggio tra ordini di scuola;
• sviluppando il processo di continuità educativa;
• garantendo coerenza nel progetto formativo.
Le scelte educative favoriscono la crescita e la valorizzazione umana in ordine a:
L’accoglienza degli alunni
L’accoglienza è finalizzata ad un ingresso sereno e motivante nella nuova scuola e durante il corso dell’anno
come condizione quotidiana per garantire lo “star bene” a scuola e far crescere negli alunni l’autostima e la
disponibilità a socializzare ed apprendere la maturazione delle identità personali e socioculturali dei singoli
alunni. Le strategie di accoglienza, messe in atto durante tutto l’anno scolastico, puntano soprattutto a favorire la
capacità di ascolto reciproco per meglio conoscere ed apprezzare le regole della convivenza scolastica e la
specificità dei ruoli.
L’alleanza educativa Scuola-Famiglia
Nell’attuale società caratterizzata da frammentarietà e situazioni di emergenza educativa è necessario che gli
adulti che, all’interno di una comunità, rivestono un ruolo educativo, in particolare i genitori e gli operatori
scolastici, ritrovino un’unità di intenti e una condivisione di valori e strategie, pur nella diversità dei ruoli.
È importante quindi che scuola e famiglia si parlino, si confrontino, concordino una proposta educativa chiara e
coerente che trasmetta ai ragazzi valori quali il rispetto della persona, della vita, dell’ambiente, l’impegno nello
studio e nel lavoro, la solidarietà, il senso della legalità.
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L’alleanza educativa tra scuola e famiglia deve dare luogo a un progetto condiviso che coinvolga l’intero
territorio, accogliendo e valorizzando i contributi di altre agenzie educative e promuovendo con esse processi
comuni di dialogo e di confronto.
In questo contesto assume particolare importanza creare le condizioni per un dialogo rispettoso, costruttivo e
non episodico basato sulla fiducia reciproca e per la realizzazione di progetti educativi comuni sempre più validi
ed efficaci.
Con la partecipazione dei genitori sono previsti:
• incontri e colloqui bimestrali tra docenti e genitori;
• incontri al termine di ciascun quadrimestre, in occasione della visione e della consegna della scheda di
valutazione;
• comunicazione scuola-famiglia chiara e tempestiva sull’andamento scolastico e sull’organizzazione;
• controllo delle assenze e corretta gestione delle giustificazioni;
• partecipazione a manifestazioni organizzate dalla scuola;
• interventi di specialisti delle relazioni.
Ai genitori è fornita l’agenda delle riunioni con tutti i docenti, quella dei Consigli d’Intersezione, d’Interclasse e
di classe.
I docenti della scuola secondaria mettono a disposizione un’ora alla settimana per i colloqui con le famiglie.
La continuità
La continuità didattica è la stessa ragion d'essere degli Istituti Comprensivi e ne costituisce l'obiettivo
fondamentale sul piano metodologico. Essa si attua per garantire agli alunni un curricolo lineare e in espansione
dinamica nella piena integrazione di un processo formativo che inizia nella scuola dell’infanzia in coerenza con
gli assi culturali alla base del P. O. F.
Il nostro Istituto promuove la continuità del processo di sviluppo formativo dell’alunno dall’infanzia alla preadolescenza, attraverso un’azione educativa e didattica, che pur nella differenziazione delle specifiche
competenze, sia unitaria nel perseguimento degli obiettivi fondamentali.
La Scuola attua iniziative per la continuità sia verticale (tra le classi e i vari ordini di scuola), sia orizzontale
(tra scuola e famiglia, tra scuola ed extra-scuola):
 Prevedendo momenti di accoglienza, durante i quali alunni e genitori potranno venire a contatto con
le nuove realtà scolastiche, confrontarsi con i futuri docenti e ricevere le necessarie informazioni
sull’organizzazione e sulla progettazione delle varie scuole, in modo da facilitare il passaggio da un
ordine di scuola all'altro;
 Impegnandosi a realizzare un processo formativo organico che, pur salvaguardando le specificità di
ciascuna scuola, sia in grado di accompagnare in modo armonico il percorso educativo dell’allievo
dalla Scuola dell’Infanzia alla conclusione dell’intero ciclo scolastico;
 Attuando incontri tra i docenti delle “classi ponte” sia per la comunicazione di dati e informazioni
sugli alunni, sia al fine di individuare possibili elementi di continuità didattica sui quali avviare un
progetto di accoglienza;
 Prevedendo incontri dei docenti per aree-ambiti disciplinari al fine di definire ipotesi di curricoli
verticali e studiare strategie valutative comuni;
 Predisponendo, durante l’anno scolastico, attività didattiche che possano svolgere la funzione di
connessione tra le diverse classi e i diversi ordini di scuola, in modo da favorire l’integrazione tra i
gruppi;
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 Progettando per bambini e bambine, ragazzi e ragazze un percorso di apprendimento che si sviluppi
anche attraverso la continuità e l’interazione fra la scuola, la famiglia e il contesto territoriale di
appartenenza;
 Organizzando attività per far vivere alle future classi prime attività programmate in base
all’organizzazione della scuola che segue;
 Condividendo dinamiche didattiche, valutative ed organizzative fra gli insegnanti dei tre ordini.
Per il raggiungimento di questi obiettivi si attuano percorsi di lavoro con alunni dell'ultimo anno di ogni
segmento e alunni del primo anno del segmento successivo (classi-ponte).
L’esperienza coinvolge soprattutto gli alunni del 3° anno della Scuola dell’Infanzia e delle classi 1^ della Scuola
Primaria, gli alunni delle classi 5^ della Scuola Primaria e delle classi 1^ della scuola Secondaria di 1° grado.
Si attua attraverso i curricoli in verticale (infanzia, primaria, secondaria di I grado) e prevede attività che hanno
lo scopo di facilitare il passaggio dei bambini da un ordine all’altro di scuola e di favorire fra i docenti lo
scambio di informazioni relative al livello di maturazione raggiunto dagli alunni, far conoscere i metodi e i
contenuti affrontati nel corso degli anni scolastici.
Durante i momenti di incontro tra gli alunni saranno utilizzati spazi, strutture e strumenti comuni.
L’accoglienza ed integrazioni degli alunni diversamente abili
La presenza di alunni diversamente abili nelle classi costituisce un’opportunità per tutti, per imparare a
conoscere e accettare la diversità e per orientare allievi e docenti verso i valori della vita e delle relazioni fondati
sull'aiuto e sulla collaborazione reciproca e finalizzati alla formazione del cittadino. A tale proposito nel nostro
Istituto Comprensivo è prevista la figura di un docente referente che si occupa della
disabilità, con il compito di supportare il lavoro dei colleghi per meglio affrontare sia le
necessità degli alunni disabili sia l’accoglienza e i rapporti di relazione con e tra alunni
avendo come obiettivo lo “star bene” a scuola.
La scuola dispone di docenti di sostegno specializzati che seguono gli alunni nelle
attività di apprendimento e di socializzazione, affinché vengano assicurati loro
oggettive e idonee condizioni per la partecipazione alla vita scolastica e per lo
sviluppo formativo.
Nel nostro Istituto, come previsto dall'art. 15 della legge n. 104/92, è costituito
41
l'apposito gruppo di lavoro e sono attivi i contatti tra gli operatori della scuola e quelli socio-sanitari per
concordare tempi e modalità per la formazione dei
Piani Educativi Individualizzati ai sensi della C.M. n. 258/92.
Il recupero degli allievi in difficoltà. La didattica inclusiva BES
Le recenti disposizioni ministeriali sui Bisogni Educativi Speciali (BES), Direttiva del 27 dicembre 2012,
distinguono nella macrocategoria “tre grandi sotto-categorie” : la disabilità, i disturbi evolutivi specifici e lo
svantaggio socio-economico, linguistico, culturale e gli stranieri. Per gli alunni con DSA e BES verrà redatto
un Piano Didattico Personalizzato.
Nel nostro Istituto Comprensivo è prevista la figura di un docente referente che
si occupa del disagio, con il compito di supportare il lavoro dei colleghi per
meglio affrontare sia le necessità degli alunni svantaggiati sia l’accoglienza e i
rapporti interpersonali avendo come obiettivo (in tutti e tre i livelli scolastici) lo
“star bene” a scuola. Le disposizioni menzionate, richiedono, infatti, di
estendere gli interventi individualizzati e personalizzati e se necessario le misure
compensative e dispensative anche all’area dello svantaggio socio-economico,
linguistico e culturale, a quelli alunni che pur non certificati come disabili o con
DSA, presentano difficoltà temporanee, oppure, persistenti di apprendimento.
L’azione formativa individualizzata pone obiettivi comuni per tutti i componenti
del gruppo-classe, quindi deve essere concepita come adattamento delle metodologie in funzione delle
caratteristiche individuali dei discenti, con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle competenze
fondamentali del curricolo.
Il fine perseguito dall’azione formativa personalizzata, è quello di dare a ciascun alunno l’opportunità di
sviluppare al meglio le proprie potenzialità, per questo è necessario porre obiettivi diversi per ciascun discente,
perché ciò avvenga è fondamentale, guardare alla specificità e alla unicità della personalità dello studente a cui
ci rivolgiamo.
La didattica individualizzata deve basarsi su attività di recupero che può svolgere l’alunno per potenziare
determinate abilità o per acquisire specifiche competenze. Sarà cura dell’insegnante svolgere attività
individualizzate in classe o in momenti ad esse dedicate, utilizzando tutte le forme di flessibilità del lavoro
scolastico consentite dalla normativa vigente.
La didattica personalizzata, invece, deve guardare alla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni
educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il
profilo qualitativo, favorendo così l’integrazione, la partecipazione, la comunicazione e l’accrescimento dei
punti di forza di ciascun alunno, lo sviluppo consapevole delle sue “preferenze” e del suo talento. Al fine di
rispettare gli obiettivi generali e specifici di apprendimento e poter attuare una didattica personalizzata saranno
messe in atto una varietà di metodologie e strategie tali da poter promuovere le potenzialità e il successo
formativo in ogni alunno mediante l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, etc.). L’attenzione
agli stili di apprendimento, la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti, sono condizioni
indispensabili per promuovere un apprendimento significativo.
Si è integrati/inclusi in un contesto quando si effettuano esperienze e si attivano apprendimenti insieme agli
altri, quando si condividono obiettivi e strategie di lavoro e non quando si vive, si lavora, si siede gli uni accanto
agli altri.
Per dare vita ad una scuola che sia inclusiva al suo interno è necessaria la corresponsabilità educativa diffusa tra
gli insegnanti, perché la progettazione degli interventi da adottare riguarda tutti. L’intera comunità scolastica è
chiamata ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive, a gestire in
modo alternativo le attività d’aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti e ad adottare i materiali e le
strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni. Per questo gli insegnanti devono essere attenti ai bisogni
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di ciascuno, accettare le diversità presentate dagli alunni disabili e valorizzarle come arricchimento per l’intera
classe, favorire la strutturazione del senso di appartenenza, costruire relazioni socio-affettive positive.
Al fine di realizzare una progettualità didattica orientata all’inclusione saranno adottate strategie e metodologie
favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per
scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici,
di software e sussidi specifici.
Un sistema inclusivo considera l’alunno protagonista dell’apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue
potenzialità e i suoi limiti. Per questo verrà favorita la costruzione attiva della conoscenza, attivando le personali
strategie di approccio al “sapere”, nel rispetto dei ritmi e degli stili di apprendimento, assecondando i
meccanismi di autoregolazione.
Queste strategie garantiscono il successo formativo come scopo dell’autonomia delle istituzioni scolastiche DPR
275/199 alle esigenze di una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, disabilità e
svantaggio evidenziata dalle Indicazioni per il Curricolo.
Al di là delle varie tecniche che gli specialisti hanno individuato per i vari tipi di disabilità, di disturbi specifici
dell’apprendimento e per gli alunni neo immigrati, il denominatore comune nella didattica inclusiva è
rappresentato dai seguenti presupposti:
sul versante sociale il clima di accoglienza e accettazione
sul versante emotivo e affettivo l’incoraggiamento di ogni alunno in modo da sviluppare sentimenti di
autostima, sicurezza e fiducia di sé, in modo da sentire di potercela fare, di essere adeguato alle
situazioni
la connessione logica dei contenuti proposti per l’apprendimento, l’uso di una pluralità di mediatori
didattici (attivi, iconici, analogici, simbolici)
l’adozione di modalità collaborative di apprendimento facendo ricorso anche al tutoring
l’assunzione di responsabilità da parte di tutta la comunità scolastica attraverso l’utilizzazione della
flessibilità organizzativa, dei tempi e le modalità di raggruppamento degli alunni.
In questa logica il Piano Annuale per l’Inclusività si configura non come una collezione di progetti, ma il
complesso integrato dei principi, dei criteri che trovano concretezza nelle azioni che rendono la scuola inclusiva,
cioè “adatta” perché fruibile da tutti. L’Istituto prevede, inoltre per gli alunni in difficoltà azioni di recupero e di
potenziamento delle conoscenze e delle abilità, la realizzazione di progetti extracurriculari pomeridiani.
Nell'ambito della Convenzione con il Distretto Sanitario di Milazzo nelle scuole è stato istituito il GLIS che
annovera al suo interno un rappresentante del servizio socio-assistenziale e rappresentanti dell’U.O.
Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza del Distretto Sanitario di Milazzo dell’ASP di Messina.
Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Spesso dietro una difficoltà scolastica può celarsi un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), ovvero
una difficoltà di apprendimento della lettura “dislessia”, della scrittura “disgrafia e disortografia” e del
calcolo “discalculia”. Tali disturbi si manifestano con l’inizio della scolarizzazione, anche se sono visibili
segnali nella Scuola dell’Infanzia. Essi coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il
funzionamento intellettivo generale.
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Numerosi studi hanno dimostrato come la precocità della diagnosi e dell’intervento riabilitativo possono giocare
un ruolo positivo nel determinare lo sviluppo cognitivo complessivo, sociale e affettivo del bambino, grazie alla
riduzione dell’entità del disturbo e/o all’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative.
La legge 8 ottobre 2010, n. 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi
specifici di apprendimento, denominati “DSA”.
Il diritto allo studio degli alunni con DSA, nel nostro Istituto è garantito mediante l’identificazione precoce e
interventi mirati a sostegno dei bambini a rischio.
L’insegnamento-apprendimento cooperativo
Per migliorare il clima emotivo e di rendimento, particolare attenzione è stata posta negli ultimi anni
all’attuazione dell’insegnamento-apprendimento cooperativo, uno dei metodi grazie al quale gli alunni si
aiutano reciprocamente e sono corresponsabili del loro apprendimento, si
correggono e si valutano, sviluppando e migliorando le relazioni sociali.
L’apprendimento cooperativo, sviluppando l’interdipendenza positiva tra i membri
del gruppo, aiuta ad elevare il livello di tutti gli alunni, a costruire relazioni
positive, aumenta l’autostima e la motivazione e fornisce esperienze per lo sviluppo
delle abilità sociali di base, quali le capacità di ascolto, il saper chiedere e offrire
aiuto, l’accogliere le opinioni altrui.
L’orientamento
Il nostro Istituto realizza, fin dai primi gradi scolastici, una formazione orientativa,
sottolineando che tutto l’apprendimento, anche quello più precoce, concorre a formare
individui in grado di elaborare un proprio progetto di vita.
L’Istituto punta ad attuare percorsi formativi che valorizzino gli aspetti peculiari della personalità di ognuno.
Una maggiore differenziazione delle strategie formative infatti moltiplica gli itinerari, perciò le possibilità di
scelta, rende i bambini/ragazzi più responsabili e autonomi, aumentando le probabilità di successo. Fin dalle
prime fasi della formazione degli alunni l’esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni
artistiche e musicali saranno occasioni privilegiate per apprendere per via pratica quello che successivamente
dovrà essere oggetto di più elaborate conoscenze teoriche e sperimentali. Attraverso la realizzazione di
laboratori saranno offerte differenti strategie formative, moltiplicando gli itinerari e quindi le
possibilità di scelta. In tale ottica, la scuola considera la diversità un valore, valorizza gli alunni
che manifestano forme cognitive orientate in senso espressivo, musicale, corporeo, sociale.
La mediazione dei docenti, che organizzano piani di apprendimento per ciascuno, moltiplica i
metodi e le procedure, i processi meta-cognitivi per imparare ad imparare, perché gli
apprendimenti sono più significativi quando il soggetto è in grado di orientare e governare il
proprio processo.
In un mondo lavorativo e professionale in continua evoluzione, diventa sempre più complicato, per un alunno
che termina il ciclo della Scuola secondaria di I grado, fare la scelta giusta nella Secondaria di II grado, che gli
permetta di acquisire una cultura personale ed una capacità professionale confacente alle proprie inclinazioni e
al personale progetto di vita.
Il Progetto Orientamento si propone anche l’obiettivo di aiutare l’alunno in tale scelta rafforzando la sua
personalità, facendogli scoprire le sue attitudini e capacità, ponendo in evidenza i suoi interessi, attraverso una
serie di attività e progetti realizzati sia all’interno della scuola sia provenienti dall’esterno, che svolgono una
funzione integrativa.
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Tali attività permetteranno all’allievo di sperimentare sé stesso, diventare consapevole dei propri desideri e
possibilità, inoltre permetterà di acquisire la capacità di relazionarsi in modo opportuno anche con il mondo
extrascolastico.
Saranno effettuati incontri con docenti e alunni delle scuole secondarie di II grado esistenti nel territorio
circostante che finalizzati alla conoscenza delle diverse offerte formative proposte mireranno all’orientamento di
studio più confacente ad ogni studente. Altresì alcune scuole inviteranno gli studenti direttamente nella loro
sede, per mostrarsi nello svolgimento di attività didattiche, così da risultare più familiari ed accoglienti , dare un
‘immagine reale della propria metodologia formativa e delle successive aspettative di studio o professionali.
Il recupero degli allievi in difficoltà
L’Istituto prevede, per gli alunni in difficoltà, delle azioni di recupero e di potenziamento delle conoscenze e
delle abilità, al fine di favorire i ritmi di apprendimento individuali e colmare le lacune pregresse, attraverso
esperienze di laboratorio e momenti di recupero mirati all’alfabetizzazione.
Sono previste inoltre attività di consolidamento per chi ha già buone abilità di base e un efficace metodo di
lavoro.
Nell'ambito della Convenzione con il Distretto Sanitario di Milazzo dell'ASL di Messina per l’anno scolastico in
corso, in merito al progetto di prevenzione delle dipendenze e del disagio, è previsto nelle scuole il GLIS.
L’accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri
La presenza di alunni stranieri sempre più significativa, determina la necessità di costruire una comunità quanto
più plurale e coesa.
La scuola è pertanto chiamata a ridefinire i suoi compiti in funzione di una nuova dimensione di cittadinanza
perseguendo i seguenti obiettivi:
- offrire le stesse opportunità a tutti gli alunni senza forme di discriminazione;
- preparare tutti gli alunni a vivere e lavorare in contesti multiculturali e plurilingue confrontando le diverse
esperienze e punti di vista;
- avvicinare e sensibilizzare gli alunni ad una lettura multietnica del mondo, della sua storia, dei suoi problemi e
delle sue risorse.
Le Tecnologie Informatiche
L’ Istituto Comprensivo sta investendo molte risorse nel campo delle Tecnologie Informatiche e tutt’ora esse
costituiscono, per la nostra scuola, una direzione di lavoro e di progettazione di importanza strategica.
Le motivazioni che supportano questa scelta sono di due tipi:
- Motivazioni di ordine socio-culturale - L’attuale società dell’informazione e della
comunicazione, con i suoi scenari sociali e professionali si fonda in buona parte sulle
tecnologie informatiche e multimediali; tra le competenze chiave di cittadinanza
richiamate nel documento sull’elevazione dell’obbligo scolastico si cita la capacità di
“comunicare utilizzando supporti informatici e multimediali” e le stesse competenze
“Acquisire ed interpretare l’informazione” e “Imparare ad imparare” presuppongono una capacità di
fruizione critica della Rete ed un suo utilizzo come ambiente di cooperazione e di apprendimento.
- Motivazioni di ordine pedagogico – Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione possono
caratterizzarsi come “amplificatori dell’apprendimento”, in quanto ambienti ideali per ricostruire e
manipolare concetti, per progettare percorsi di apprendimento collaborativo, per socializzare e condividere
il proprio lavoro.
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La naturale propensione dei giovani verso l’approccio immersivo della multimedialità, un metodo talvolta meno
privilegiato dagli adulti, garantisce un forte impatto motivazionale dell’uso didattico delle nuove tecnologie.
L'alfabetizzazione informatica è sviluppata in un contesto di apprendimento dotato di un potenziale di
trasversalità che la rende funzionale a tutti gli altri apprendimenti. Le nuove tecnologie infatti non
rappresentano, nell'ambito delle attività, uno "specifico apprendimento" aggiuntivo e isolato dagli altri, ma si
inseriscono come uno "spazio" organico, operativo e mentale in cui realizzare esperienze nel quadro delle unità
di apprendimento previste.
Inizialmente nella scuola primaria, l'introduzione delle tecnologie informatiche si realizza attraverso
l'allestimento di opportune occasioni e ambienti di apprendimento, anche di tipo laboratoriale.
La prima alfabetizzazione informatica è rivolta a curare l'avvio di un graduale processo di familiarizzazione con
lo strumento informatico, nonché a realizzare la conoscenza dei dispositivi essenziali per l'interazione con il
personal computer.
La familiarizzazione con l'uso del computer è perseguita anche attraverso attività ludiche, quali giochi, momenti
ricreativi e passatempi finalizzati ad uno scopo didattico.
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione
Le visite guidate e i viaggi di istruzione, programmati dai diversi ordini scolastici,
in coerenza con gli obiettivi educativi e nel rispetto della normativa vigente, sono
finalizzati all’approfondimento dei campi di esperienza, dei contenuti disciplinari e
all’arricchimento dell’offerta formativa. La scelta delle mete e degli itinerari sarà
concordata tra gli insegnanti dell’Istituto e i genitori.
Il Consiglio di Istituto, sulla base di criteri condivisi, autorizza l’ effettuazione di
tutte le visite guidate e le gite scolastiche proposte.
I compiti per casa
Nel rispetto degli obiettivi formativi viene garantito agli alunni il diritto a un carico
di compiti per casa proporzionato al carico orario della giornata, che assicuri, nelle
ore extrascolastiche e nelle festività, il tempo da dedicare ad attività ludiche,
sportive, culturali, artistiche e socio-religiose.
I rapporti scuola-famiglia
Fondamentale è, per la scuola, costruire un’alleanza educativa con i genitori nel rispetto dei ruoli specifici. Il
nostro Istituto Comprensivo si impegna a:
☺
Aprire la scuola e i suoi spazi, nelle forme e nei limiti previsti dalla normativa, per favorire gli incontri
tra i genitori e per iniziative promosse dagli stessi che abbiano contenuti e finalità omogenei a quelli della
scuola.
☺
☺
Dare la massima “trasparenza” ad ogni tipo di comunicazione/informazione.
Incontrare i genitori settimanalmente durante l’ora di ricevimento dei singoli docenti della Scuola
Secondaria di 1° grado e periodicamente durante il corso dell’anno scolastico, secondo calendario predisposto
dal Dirigente Scolastico, per tutti gli altri ordini scolastici.
☺
☺
Promuovere attività progettuali specifiche per favorire l’integrazione e la formazione degli adulti.
Stipulare il patto di corresponsabilità nel rispetto dei ruoli.
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L’OFFERTA DIDATTICA
L’elaborazione della progettazione è un’azione collegiale:
1. Il punto di partenza è rappresentato dagli indirizzi generali forniti dal Consiglio d’Istituto per l’elaborazione
del PTOF, questi a loro volta, diventano oggetto di discussione ed interpretazione progettuale da parte del
Collegio dei Docenti suddiviso in gruppi di lavoro che hanno la funzione di approfondire tematiche
riguardanti l’apprendimento, la didattica, l’organizzazione.
2. I docenti che svolgono attività di coordinamento didattico, i referenti dei progetti, i referenti per la
valutazione e l’autovalutazione d’Istituto, operano in sinergia per inserire le azioni dentro il circuito virtuoso
del miglioramento continuo attraverso riflessioni condivise riguardanti sia le innovazioni legislative che
didattiche. Un lavoro di tessitura continuo sulle azioni in atto che prende avvio dai problemi posti sia dagli
alunni che dalle famiglie, allo scopo di ricercare le condizioni che realizzino quotidianamente una scuola di
qualità. Il gruppo ha anche funzioni di studio, di analisi del contesto, di stimolo ed approfondimento
applicativo delle formazioni in corso integrandole con quelle del passato.
3. I Consigli di Classe, i Consigli di Interclasse ed Intersezione concludono il quadro programmando Unità di
Apprendimento bimestrali a tema che possono essere modificate in itinere in funzione della lettura di nuovi
bisogni degli alunni, eventi, oppure, sulla base di stimoli esterni quali collaborazioni in rete e progetti che
possono ampliare l’offerta formativa dell’Istituto.
Il Setting Didattico
Per affermare la centralità dell’apprendimento è necessario tenere sempre presente la motivazione degli alunni
rispondendo nel contempo alle esigenze del contesto, per tradurre nella dimensione operativa questo principio le
aree disciplinari della Scuola Secondaria, i team di classi parallele della Scuola Primaria ed i consigli di
intersezione della Scuola dell’Infanzia progettano percorsi formativi personalizzati attraverso Unità di
Apprendimento bimestrali che riunite insieme costituiscono i Piani di Studio Personalizzati di ogni classe.
I docenti per programmare utilizzano una matrice progettuale unica per i tre ordini di scuole, la sua struttura è il
risultato di una formazione professionale realizzata in rete con il Prof Italo Fiorin (“Dalla scuola
dell’insegnamento alla scuola dell’apprendimento”) e, dopo, dall’approfondimento di studio realizzato nel
“Gruppo di Ricerca/Azione” al quale afferiscono tutti i docenti appartenenti ai tre ordini di scuole che svolgono
funzioni strategiche dentro l’Istituto. Nella matrice progettuale sono presenti: i Traguardi di Sviluppo delle
competenze, gli Obiettivi Formativi personalizzati, ma soprattutto l’incipit che garantisce che l’Unità di
Apprendimento sia essa di tipo disciplinare che interdisciplinare, si sviluppi sulla base della motivazione degli
studenti, adottando strategie metodologiche multiple e linguaggi per rispondere ai diversi stili di apprendimento
degli alunni.
La didattica laboratoriale è il contesto privilegiato per far maturare le conoscenze in abilità e competenze, essa si
avvale della flessibilità organizzativa assumendo come riferimento le Indicazioni per il Curriculo.
In ogni Unità di Apprendimento è indicato:
• Il tema, inteso come argomento da sviluppare.
• I traguardi di sviluppo delle competenze indicano le competenze da raggiungere in ciascuna disciplina.
• Gli obiettivi specifici scanditi nel tempo in obiettivi operativi, tratti dalle Indicazioni per il Curriculo.
• Soluzioni organizzative e descrittori di azioni prodotte dagli allievi essi garantiscono in termini di azioni il
punto di vista degli studenti.
• Attività e contenuti.
47
La Scuola dell’Infanzia
La Scuola dell’Infanzia concorre all’educazione armonica ed integrale dei bambini e delle bambine, e mira a
realizzare, attraverso una consapevole progettualità pedagogica, un itinerario di sviluppo cognitivo ed affettivo
nel pieno rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e dell’identità di
ciascuno.
In coerenza con la normativa vigente la scuola si propone di:


facilitare la realizzazione di un contesto di relazione, cura e apprendimento;


organizzare l’ambiente scolastico in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato.
valorizzare l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini e la natura, gli oggetti e il territorio
attraverso l’attività ludica
favorire la maturazione dell’identità personale, affinché i bambini acquisiscano atteggiamenti di sicurezza,
di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, riconoscano ed apprezzino l’identità personale e altrui nelle
connessioni con le differenze di sesso, di cultura e di valori esistenti nelle famiglie e nelle comunità;

facilitare la conquista dell’autonomia, per far si che i bambini siano capaci di orientarsi in maniera
personale e di compiere scelte innovative;

sviluppare le competenze, perché si consolidino le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali,
linguistiche ed intellettive del bambino e lo mettano nelle condizioni di produrre messaggi, testi e affrontare
situazioni attraverso una molteplicità ordinata ed efficace di strumenti linguistici e di modalità
rappresentative;

favorire l’integrazione dei diversamente abili nelle sezioni normali, al fine di offrire adeguate opportunità
educative rispondenti ai bisogni specifici, rafforzando così la loro capacità individuale;

sviluppare il senso della cittadinanza, inteso come scoperta degli altri e dei loro bisogni e la necessità di
gestire i contrasti con regole condivise.
Il piano dell’Offerta Formativa programmato dalla scuola va ad integrarsi con il progetto educativo delle
famiglie in varie forme di collaborazione e di confronto: assemblee, intersezione, laboratori, feste, uscite,
iniziative di solidarietà.
Le modalità di progettazione tengono conto dei traguardi per lo sviluppo delle competenze delineati nei campi
di esperienza secondo quanto esplicitato nelle indicazioni per il curricolo.
Modello organizzativo orario della Scuola dell’Infanzia
In tutte le sezioni della Scuola dell’Infanzia si effettua il tempo normale con un orario delle lezioni di 40 ore
settimanali e il sabato libero. Per il plesso di Monforte Marina, su richiesta dei genitori, l’orario sarà anticipato
8.0 – 16.00, tutti gli altri plessi effettueranno l’orario 8.30 – 16.30.
Percorso formativo, campi di esperienza e aspetti metodologici della Scuola dell’Infanzia
Obiettivi, strategie, mezzi e strumenti di intervento sono elaborati dalla scuola avendo come sfondo i sotto
elencati campi di esperienza, tra di loro strettamente interdipendenti:
il sé e l’altro;
il corpo e il movimento;
immagini, suoni, colori;
i discorsi e le parole;
la conoscenza del mondo.
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Nel corso degli anni vari progetti innovativi sono stati realizzati nella scuola, diventando spesso elementi stabili
e fondanti dell’Offerta Formativa alle famiglie. Progetto “Accoglienza” affinchè le modalità di inserimento non
siano lasciate all’improvvisazione, ma adeguatamente organizzate e garantire così un’accoglienza personalizzata
che individui ritmi, tempi e spazi adeguati per ogni bambino.
Il progetto “Educazione ambientale” che nasce dall’esigenza di radicare nelle nuove generazioni
comportamenti rispettosi nei confronti dell’ambiente e la cultura della raccolta differenziata e del riciclo
creativo. A questi vanno ad aggiungersi il “Progetto continuità” con la scuola primaria che nasce dalla
necessità di assicurare gradualità e linearità al percorso didattico al fine di rendere il passaggio da un ciclo
scolastico all’altro come l’armonico progredire di un unico percorso di vita. Il progetto prevede tre incontri
annuali fra gli alunni delle classi ponte e laddove la vicinanza dei plessi lo consente, saranno organizzati, in
continuità, attività laboratoriali e uscite didattiche. Non meno importante è il Progetto inglese con l’obiettivo
principale di accostare i bambini, già dalla tenera età della scuola dell’infanzia, alla lingua inglese attraverso
attività principalmente ludiche. Infine il progetto “Sulle ali della lettura” per sviluppare e sostenere l’abitudine
e il piacere di leggere e offrire l’opportunità di stimolare l’immaginazione.
Il progetto prevede visite, a scadenza mensile, alla biblioteca comunale.
49
L’accoglienza nella Scuola dell’Infanzia
Per i bambini già frequentanti la Scuola dell’Infanzia i docenti effettueranno le attività di accoglienza con le
modalità organizzative che riterranno più opportune; mentre per i bambini frequentanti per la prima volta la
scuola i docenti eseguiranno l’accoglienza rispettando i seguenti criteri:
 inserimento graduale dei bambini con la presenza iniziale dei genitori;
 specifiche modulazioni dell’orario d’ingresso e d’uscita per i bambini più piccoli in modo da consentire
loro un graduale adattamento alla nuova realtà scolastica;
 organizzazione per sezioni aperte e utilizzo flessibile degli spazi;
 valorizzazione del gioco;
 potenziamento delle attività motorie e della psicomotricità relazionale.
Finalità e obiettivi formativi della Scuola dell’Infanzia
Imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente
sociale allargato;
Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile;
Sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità.
Provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto;
Sviluppare
Esprimere sentimenti ed emozioni;
l’autonomia
Imparare a operare scelte e ad assumere comportamenti consapevoli.
Esplorare, osservare,confrontare proprietà, quantità, caratteristiche;
Acquisire
Ascoltare e comprendere narrazioni, raccontare e rievocare azioni ed esperienze;
competenze
Descrivere, rappresentare e ripetere situazioni ed eventi con linguaggi diversi.
Scoprire l’altro da sé;
Vivere le prime
Stabilire regole condivise;
esperienze di
Esercitare il dialogo, l’ascolto e riconoscere diritti e dovere uguali per tutti;
cittadinanza
Rispettare gli altri, l’ambiente e la natura.
Consolidare
l’identità
La Scuola Primaria
La Scuola Primaria nell’ambito del primo ciclo di istruzione prosegue il percorso della scuola dell’infanzia e
pone le basi per una positiva immagine di sé e per la costruzione dell’identità personale attraverso la
consapevolezza delle potenzialità e delle risorse individuali, valorizzando tutti i soggetti. Ogni bambino,
nell’ambiente formativo di apprendimento, trova le occasioni educative per esplicitare e valorizzare le proprie
esperienze, mettere in gioco aspettative ed emozioni, maturare gradualmente le proprie capacità di autonomia, di
relazioni umane, di esplorazione, di riflessione logico-critica e di studio individuale. Una scuola che si orienta a
concepirsi come luogo dell’apprendimento, propende per una didattica dei laboratori, dei progetti, della
costruzione dei saperi, in questo senso si organizza per creare ambienti di studio e di
apprendimento che consentano una didattica dialogata, partecipata, situata. Una
didattica che utilizzi in modo flessibile e integrato mediatori linguistici, iconici,
simbolici ed espressivi. In questo caso il fine della scuola è quello di “fornire una
cultura che permetta di rispondere alle sfide che pone alla conoscenza umana, la
crescente complessità dei problemi”.
I cinque anni di scuola primaria costituiscono un arco di tempo fondamentale per
l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le
basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere nella scuola e nella vita.
50
Il compito della scuola primaria è guidare gli alunni ad acquisire una padronanza degli alfabeti di base della
nostra cultura, ma anche a sviluppare la propria personalità in tutti i suoi aspetti, cognitivi, emotivi, affettivi,
sociali.
In tale prospettiva la scuola primaria deve proporsi come ambiente educativo di apprendimento che valorizza le
esperienze pregresse degli alunni e fornisce loro le occasioni per maturare le proprie capacità di autonomia, di
relazione, di esplorazione, di riflessione e di studio. A sostegno della varietà di attività progettate dall’Istituto, i
docenti fissano incontri di programmazione per discipline o gruppi di lavoro.
La scuola primaria, offre oltre ai percorsi curriculari di base anche attività di potenziamento che non solo
prestano attenzione ai contenuti ma favoriscono:









il potenziamento di strategie metacognitive;
le peculiarità di ciascuno;
gli stili cognitivi dei singoli alunni;
l'arricchimento del linguaggio nelle sue varie forme;
l'integrazione del curricolo tradizionale con attività che promuovono la pratica dei linguaggi diversificati;
lo sviluppo affettivo relazionale inteso come adesione e collaborazione tra pari;
lo sviluppo cognitivo inteso come padronanza delle abilità espressive e comunicative,
organizzazione delle conoscenze e delle relazioni tra le stesse,
potenziamento delle capacità logico-critiche
Obiettivi della Scuola Primaria
La Scuola Primaria dell’Istituto promuove nei suoi alunni:
☺ la capacità di ascoltare e comprendere, osservare, ordinare, classificare;
☺ lo sviluppo di adeguati strumenti comunicativi (saper leggere, scrivere, narrare,
descrivere, esporre, discutere) attraverso modalità e linguaggi diversi;
☺ lo sviluppo di forme di pensiero astratto e logico (ipotizzare, risolvere situazioni
problematiche, utilizzare algoritmi e strumenti);
☺ lo sviluppo della fantasia, dell’immaginazione, della creatività e del pensiero
divergente;
☺ lo sviluppo della curiosità cognitiva, del pensiero critico e analitico;
☺ l’avvio ad un personale metodo di studio;
☺ l’avvio all’esplorazione, alla scoperta e all’elaborazione di mappe cognitive.
☺ l’avvio all’apprendimento collaborativo;
Modello organizzativo orario della Scuola Primaria
La scuola primaria effettua un modello orario di 27 ore settimanali articolato in cinque giorni e il sabato libero.
51
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria
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LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La Scuola Secondaria di primo grado accoglie gli studenti e le studentesse nel periodo di passaggio dalla
fanciullezza all’adolescenza, favorisce un’articolata organizzazione delle conoscenze e prosegue con
l’orientamento.
Gli evidenti cambiamenti tecnologici ed i mutamenti della realtà sociale, culturale ed economica sollecitano la
scuola a individuare strategie educative che avviino negli allievi la comprensione dei fenomeni sempre più
problematici e complessi del contesto globale.
Le discipline scolastiche con i loro linguaggi, la loro struttura ed i loro contenuti tendono perciò a sviluppare un
bagaglio di informazioni, competenze e capacità critiche.
È quello che si definisce il "sapere essenziale", declinato nelle formulazioni del "sapere", del "saper fare" e del
"saper essere".
Un sapere quanto mai indispensabile per acquisire cittadinanza in una società che provoca bisogni sociali,
culturali e professionali sempre più complessi ed articolati, sui quali si deve essere in grado di formulare giudizi
e prendere posizione.
Particolare attenzione viene data:
• all'identità e all'autonomia degli alunni attraverso la gestione dell'irrequietezza emotiva, intellettuale,
l'ampliamento del punto di vista della conoscenza di sé e della propria collocazione nel mondo, il porsi in
modo attivo e critico di fronte alla crescente quantità di informazioni;
• alla convivenza civile per porsi problemi esistenziali, morali, politici, sociali per affermare proprie
convinzioni, mantenendo sempre aperta la disponibilità alla critica e al dialogo; mettendosi in relazione con
soggetti diversi da sé; interloquendo con pertinenza e costruttività nelle situazioni comunitarie, nel rispettare
l'ambiente, nel riflettere sui propri diritti e doveri di cittadini;
• all'orientamento per elaborare, esprimere e argomentare circa il proprio futuro esistenziale sociale,
formativo e professionale per riconoscere ed interagire con i soggetti personali e sociali nonché con i servizi
territoriali;
• alla conoscenza e accettazione di sé come soggetto fisico, psichico e sociale, in pieno accordo
programmatico e strutturale con tutto il territorio. All'inizio di ogni anno scolastico seleziona e propone
all'utenza dei progetti, attività laboratoriali ed iniziative sociali che in parte rappresentano una tradizione
scolastica interna ormai consolidata e in parte rispondono ai bisogni formativi e culturali dei ragazzi.
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI
Gli obiettivi formativi che ci si propone di conseguire, integrando il curriculum obbligatorio con il curriculum
aggiuntivo e con il ricondurre a sintesi i molteplici interventi educativi, sono:
•
•
acquisire conoscenze
a) abilità strumentali di base;
b) padronanza delle abilità espressive e comunicative;
c) nuclei concettuali fondanti e strutture delle discipline;
d) uso dei linguaggi specifici.
promuovere atteggiamenti
a) sicurezza di sé;
b) superamento di punti di vista egocentrici e soggettivi;
c) autocontrollo;
d) consapevolezza del proprio ruolo in un contesto significativo;
e) accettazione dei ruoli propri e altrui;
f) interiorizzazione dei valori etici( disponibilità, solidarietà, collaborazione);
g) motivazione all’apprendimento;
h) interesse;
53
i)
j)
partecipazione;
applicazione.
• sviluppare capacità ed abilità
a) sviluppo graduale dei livelli di partenza;
b) acquisizione e potenziamento delle capacità di osservazione, comprensione, intuizione, riflessione,
astrazione, sintesi, e valutazione critica;
c) capacità di effettuare operazioni mentali di vario tipo, simbolizzazione,classificazioni,
seriazioni, istituzioni di relazioni temporali, spaziali, causali;
d) acquisizione e potenziamento delle abilità di lettura, di espressione scritta ed orale,di comunicazione,
calcolo, procedura, pratico operative, visive, relazionali, artistico musicali,estetiche, psicomotorie;
e) acquisizione del metodo di studio;
f) sviluppo delle capacità di organizzazione e rielaborazione personale delle conoscenze;
g) decodificazione dei vari linguaggi.
Modello organizzativo orario della Scuola Secondaria di I° grado
Nella Scuola Secondaria di I grado "S. Quasimodo" di San Pier Niceto è vigente il tempo prolungato distribuito
in sei giorni la settimana con i due rientri pomeridiani del lunedì e giovedì, dalle 13.10 alle 14.10 servizio
mensa, dalle 14.10 alle 16.10 attività pomeridiane per tutte le classi. Le attività antimeridiane prevedono invece
36 spazi orari di 50 minuti. Nella Scuola Secondaria di I grado "G. Tomasi di Lampedusa" di Gualtieri
Sicaminò il tempo prolungato, distribuito in sei giorni la settimana con due rientri pomeridiani, vige solo nella
classe I.
I due rientri si effettuano il lunedì e il giovedì, dalle 13.00 alle 14.00 servizio mensa, dalle 14.00 alle 17.00
attività pomeridiane. Per le classi II e III l’orario scolastico è solo antimeridiano dalle 8.00 alle 13.00. Nella
Scuola Secondaria di I grado "G. Lo Gullo" di Monforte San Giorgio si effettuano 30 ore settimanali
distribuite in sei giorni dalle ore 8.00 alle ore 13.00.
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Area Linguistica –Artistico - Espressiva
L’alunno è capace di:
* Interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, verbali e non verbali, usando la comunicazione orale,
scritta, grafica, musicale, percettiva;
* apprezzare i diversi linguaggi come strumenti attraverso i quali può esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze
ed esporre punti di vista personali;
* riconoscere e usare termini specialistici in base ai campi di discorso;
* utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta;
* conoscere e descrivere con termini appropriati il concetto di crescita che comprende lo sviluppo delle facoltà e il
contributo della coscienza morale, in vista di un progetto di vita.
Area Storico- Geografico - Sociale
L’alunno è capace di:
* conoscere le principali tappe evolutive del processo storico:
* conoscere ed interpretare il territorio nella complessità che lo caratterizza nelle sue diverse componenti fisiche ed
antropiche;
* individuare connessioni con situazioni geografiche, storiche, economiche e politiche, riscontrandone le diversità e le
analogie attraverso le quali i popoli hanno organizzato il territorio per sviluppare capacità di integrazione e di
partecipazione ad un sistema di relazioni sociali sempre più vasto e complesso;
* esercitare la cittadinanza attiva attraverso l’acquisizione del senso della legalità e sa far propri i valori della
Costituzione Italiana
Area Matematica Scientifico - tecnologica
L’alunno sa:
* riconoscere e risolvere problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici;
* percepire l’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro;
* Organizzare, secondo il metodo scientifico, l’osservazione di fenomeni fisici;
* usare il disegno tecnico, le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali;
* capire i problemi legati alla produzione di energia e sviluppare sensibilità per i problemi economici, ecologici e della
salute legati alle varie forme e modalità di produzione;
* descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di
energia e di controllo che richiedono per il funzionamento.
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CRITERI GENERALI PER L’ISCRIZIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA
Prioritariamente saranno accettati gli alunni che compiono il terzo anno di età il 31 dicembre 2016, nel
rispetto dei parametri stabiliti dalla normativa vigente sulla capienza delle aule. Per i richiedenti sarà data la
precedenza ai bambini: aventi i fratelli frequentanti altre classi e/o sezioni dell'Istituto
Comprensivo; siano residenti nel Comune a cui appartiene il plesso scolastico di cui si
chiede l'iscrizione; siano residenti in uno dei Comuni di pertinenza dell’Istituto
Comprensivo di San Pier Niceto.
All’esaurimento della graduatoria (lista d’attesa) degli aventi diritto,saranno
accettati i bambini anticipatari, cioè quelli che compiono tre anni di età dopo il 31
dicembre 2016 e comunque non oltre il termine del 30 aprile 2017, nel rispetto dei parametri stabiliti dalla
normativa vigente sulla capienza delle aule e tenendo conto dell’ordine sia delle delibere degli Organi
Collegiali.
I bambini non ammessi restano in lista d’attesa, per le scuole richieste in sede di domanda, e potranno accedere
al servizio in caso si verifichi dopo la disponibilità di posti per rinuncia o comunque al verificarsi di un aumento
della disponibilità di posti che sarà tempestivamente comunicato dalla scuola
SCUOLA PRIMARIA
Prioritariamente saranno accettati gli alunni che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre 2016, nel rispetto
dei parametri stabiliti dalla normativa vigente sulla capienza delle aule, dando la precedenza agli alunni: aventi i
fratelli frequentanti altre classi e/o sezioni dell'Istituto Comprensivo; siano residenti nel Comune a cui
appartiene il plesso scolastico di cui si chiede l'iscrizione; siano residenti in uno dei Comuni di pertinenza
dell’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto.In seguito saranno accettati gli alunni che compiono sei anni di età
entro il 30 aprile 2017 sulla base dei criteri indicati in precedenza.
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO
Saranno accettati gli alunni, nel rispetto dei parametri stabiliti dalla normativa vigente sulla capienza delle aule,
dando la precedenza agli alunni: aventi i fratelli frequentanti altre classi e/o sezioni dell'Istituto Comprensivo;
siano residenti nel Comune a cui appartiene il plesso scolastico di cui si chiede l'iscrizione; siano residenti in
uno dei Comuni di pertinenza dell’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto.
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
Il Collegio dei Docenti ha deliberato l’istituzione dei Dipartimenti Disciplinari, cioè dei gruppi di lavoro
finalizzati a favorire l’elaborazione, la sperimentazione e la diffusione di progetti di ricerca-azione realizzati
dall’istituto in relazione al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della didattica, come previsto nel Piano
dell’Offerta Formativa (delibera n. 10 del 3 settembre 2012).
I Dipartimenti disciplinari, che sono composti da tutti i docenti delle discipline d’ambito per la scuola
secondaria di primo grado e da gruppi selezionati di docenti della scuola dell’infanzia e primaria, sono sedi
deputate alla ricerca, all’innovazione metodologica - disciplinare ed alla diffusione interna della
documentazione educativa, allo scopo di favorire scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici.
56
1. INTRODUZIONE
Il nostro Istituto in quanto comprensivo di tre ordini scolastici, scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di
primo grado, rappresenta un esempio di continuità sia sul piano teorico che su quello metodologico - operativo.
Con la riforma Moratti si è affermata l’idea dell’opportunità di costruire un curricolo volto alla costruzione di
competenze certificabili, pertanto si è posto, innanzitutto, il bisogno di adeguare il linguaggio alle nuove
esigenze e la necessità di abbandonare il linguaggio consolidato. Con le Indicazioni per il Curricolo per la
scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine
della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, i docenti, suddivisi in Dipartimenti, hanno
predisposto una progettazione che prevede, per ogni disciplina, i Nuclei Fondanti, gli Obiettivi di
Apprendimento e gli Argomenti disciplinari che ogni docente svilupperà quotidianamente all’interno della
classe. L’ipotesi di curricolo verticale realizzata, vuole esprimere l’impegno dell’Istituto di un nuovo modo di
“fare scuola”, che miri a sviluppare nell’alunno la consapevolezza di ciò che sta facendo, del perché lo fa e di
quanto è opportuno farlo, unitamente allo sviluppo di abilità mentali che lo rendano “competente” anche al di
fuori dal contesto scolastico e contribuiscano allo sviluppo di condizioni positive che lo motivano verso la
curiosità intellettuale e la soluzione dei problemi.
Le competenze si costruiscono sulla base di conoscenze, la determinazione delle quali prevede un superamento
del settorialismo disciplinare e attinge dai nuclei fondanti, cioè dalle conoscenze essenziali delle discipline,
selezionate in base al loro valore formativo.
In realtà è necessario partire dal concetto di competenze, esse infatti sono definibili come padronanza e
utilizzazione delle conoscenze, in un rapporto dialettico tra teoria (sapere) e prassi (saper fare). L’esigenza è
quella di accertare ciò che è stato veramente appreso dall’alunno per fornirgli gli strumenti per trarre vantaggio
dalle esperienze formative pregresse e attuare il principio in base al quale non si comincia mai da zero e, anche
se si cambia percorso, le competenze acquisite non sono perse, ma possono essere ricontestualizzate. La
competenza non è acquisita una volta per tutte, essa è sempre aggiornabile e sviluppabile. In relazione a ciò le
conoscenze sono da individuare in funzione dello sviluppo delle competenze e il criterio di scelta deve basarsi
sul loro valore formativo.
Alla luce di questi presupposti il curricolo, dal punto di vista dei contenuti, deve superare la struttura
tradizionale e, quindi, abbandonare la ripetizione degli stessi nei diversi cicli di studio successivi e aprirsi ad una
nuova impostazione progettuale orientata all’organizzazione di percorsi unitari e progressivi.
Il curricolo è costituito da tutte le esperienze e l’ambiente nel suo complesso, in quanto esso influenza gli
apprendimenti.
2. REGOLAMENTO
I Dipartimenti sono GRUPPI DI LAVORO finalizzati a favorire l’elaborazione, la sperimentazione e la
diffusione di progetti di ricerca-azione realizzati dall’istituto in relazione al miglioramento dell’efficacia e
dell’efficienza della didattica, come previsto nel Piano dell’Offerta Formativa. Essi vengono organizzati per
ordine scolastico e verticalmente (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado).
I Dipartimenti disciplinari sono sedi deputate alla ricerca, all’innovazione metodologica
e disciplinare e alla diffusione interna della documentazione educativa, allo scopo di
favorire scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici.
I lavori saranno coordinati da un docente di ruolo nominato dal Dirigente Scolastico,
preferibilmente tra le figure strumentali o tra gli insegnanti scelti tra quelli che hanno
acquisito esperienze nel settore specifico o capacità di organizzare e promuovere
attività di lavoro finalizzate al miglioramento della didattica.
57
Tra le competenze dei Dipartimenti rientrano:
 La definizione degli obiettivi, l’articolazione didattica della disciplina e i criteri di valutazione;
 La costruzione di un archivio di verifiche;
 La scelta delle modalità di verifica e la costruzione di verifiche comuni;
 Il confronto delle diverse proposte didattiche dei docenti in ordine alla disciplina;
 L’innovazione, attraverso un lavoro di ricerca e autoaggiornamento;
 La promozione di proposte per l’aggiornamento e la formazione del personale.
Il Dipartimento disciplinare è composto da tutti i docenti delle discipline d’ambito per la scuola secondaria di
primo grado e da gruppi selezionati di docenti della scuola dell’infanzia e primaria.
3. COMPITI DEL COORDINATORE
Il coordinatore collabora con la dirigenza, il personale e i colleghi:





Rappresenta il proprio dipartimento;
Fissa l’ordine del giorno, analizza le necessità didattiche, sulle scorta delle indicazioni del comitato
didattico e delle richieste presentate de singoli docenti;
Su delega del Dirigente Scolastico, presiede il dipartimento le cui sedute vengono verbalizzate; il verbale,
una volta approvato e firmato dal coordinatore, viene riportato sul registro generale dei verbali del
dipartimento;
È punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di ciascun
docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del dipartimento;
Verifica eventuali difficoltà presenti nel proprio dipartimento.
4. STRUTTURA DEI DIPARTIMENTI
UMANISTICO
SCIENTIFICO
LINGUAGGI NON VERBALI
1. Ascoltare e comprendere vari tipi di messaggi.
2. Individuare gli elementi costitutivi di un testo letto o ascoltato.
3. Utilizzare le conoscenze per acquisire comportamenti e pratiche
quotidiane coerenti con il vivere civile e morale.
4. Cogliere la diversità tra le culture come valore e ricchezza.
1. Acquisire gradualmente competenze tecnico-scientifiche partendo dal
vissuto dell’alunno e dagli stimoli che l’ambiente circostante offre.
2. Sviluppare atteggiamenti positivi rispetto alla matematica riconosciuta
come contesto per affrontare e risolvere problemi significativi.
3. Acquisire atteggiamenti corretti per la tutela dell'ambiente e della salute.
1. Comunicare utilizzando i vari tipi di linguaggio: musicale, corporeo,
grafico, ecc.
2. Imparare a leggere le immagini e le opere d’arte per sensibilizzare e
potenziare le capacità estetiche ed espressive, per rafforzare la
preparazione culturale e sviluppare il senso civico.
58
PROGETTAZIONE PER COMPETENZE
La qualità del progetto pedagogico non si misura con il numero dei contenuti proposti ma con la profondità dei
concetti affrontati e con la significatività delle esperienze vissute. Lavorare per competenze significa adottare
uno schema di progettazione curricolare verticale fondato su due assi basilari.
1. Il primo asse riporta il filone di competenze trasversali ai diversi campi (cognitivo, relazionale, affettivo …)
sui quali è possibile innestare la progettazione in continuità degli apprendimenti tra i diversi ordini scolastici;
2. Il secondo asse concretizza ciascuno dei filoni di competenza identificati, “descrivendo gli apprendimenti
previsti ai vari livelli” (Indicazioni Nazionali).
Coscienza di sé;
Emozioni, sentimenti e bisogni;
Regole;
L’interazione sociale.
Rappresentazione di sé;
Controllo motorio;
Orientamento.
NUCLEI FONDANTI
Ascolto e comunicazione;
Esplorazione;
Produzione.
Discriminazione;
Simbolizzazione dello spazio;
Ordine e classificazione;
Problematizzazione;
Osservazione.
Ascolto e comprensione;
Comunicazione;
Rielaborazione.
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Scuola dell’infanzia competenze in uscita a fine del triennio.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Discrimina i ruoli maschili e femminili
Discrimina e rappresenta con sicurezza lo schema corporeo in tutte le sue parti
Svolge autonomamente le corrette abitudini igieniche
Possiede la motricità globale e fine-motoria
Sperimenta la lateralità sul proprio corpo
Interagisce attivamente, collabora e condivide esperienze
Sperimenta, verbalizza e rappresenta percorsi motori su consegne verbali e simboliche
IL SÉ E L’ALTRO
Sa relazionarsi in modo adeguato con i compagni e l’adulto
Svolge con sicurezza e autonomia le azioni di routine
Osserva se stesso e gli altri rivelando somiglianze e differenze
Riconosce l’adulto come fonte di protezione e di riferimento
Sperimenta vissuti emotivi diversi, utilizzando anche l’esperienza corporea
È in grado di percepire il dono come atteggiamento di amore
Conosce le norme di comportamento e sa adattarli a vari contesti
I DISCORSI E LE PAROLE
Verbalizza e rielabora graficamente un testo
Formula frasi inerenti all’argomento proposto
Riflette sugli eventi e li descrive
Rielabora nelle varie forme espressive racconti e filastrocche
Ascolta, racconta e inventa
Arricchisce e precisa il proprio lessico
Organizza lo spazio grafico
Riconosce strumenti di rappresentazione del territorio
Realizza elaborati inerenti al tema trattato
Associa fonemi e grafemi
IMMAGINI SUONI E COLORI
Impara a collegare i suoni corporei a stadi d’animo
Mostra interesse e curiosità verso i media
Si muove a ritmo da solo o in gruppo ricercando piccole coreografie
Comprende il significato del silenzio
Esplora i materiale che ha a disposizione e lo utilizza con creatività
Ascolta riconosce ed elabora cognitivamente le proprie emozioni attraverso il linguaggio verbale
e non
60
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Comprende che i quattro elementi sono indispensabili per tutte le forme di vita
Osserva, comprende e rappresenta graficamente l’ambiente circostante
Manipola con cautela materiale e oggetti senza mostrare atteggiamenti di paura
Interiorizza, distinguendole per caratteristiche, alcune figure geometriche
Registra il tempo utilizzando mezzi convenzionali
Confronta e valuta quantità
Utilizza semplici simboli per registrare
Ordina nel senso crescente da zero a dieci
Classifica oggetti in base a più attributi
Comprende la necessità di sintetizzare una esperienza lunga ed elaborata, rappresentandone
l’essenziale
SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE IN USCITA A FINE DEL QUINQUENNIO
COMPETENZE LINGUISTICHE
Comprende i contenuti di semplici testi;
Impiega registri linguistici in relazione al contesto;
Produce testi in forme adeguate a scopo e a destinatario;
Applica le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase, alle
parti del discorso.
COMPETENZE IN LINGUE COMUNITARIE: INGLESE: LIVELLO A1*
Comprende e utilizza espressioni d’uso quotidiano;
Interagisce con altri su argomenti personali;
Scrive semplici frasi.
COMPETENZE SCIENTIFICHE
Osserva la realtà per riconoscere relazioni, modificazioni, rapporti causali;
Esplora l’ambiente naturale e antropico;
Sviluppa atteggiamenti di curiosità nei confronti della realtà naturale.
COMPETENZE MATEMATICHE
Legge la realtà e risolve semplici problemi;
Raccoglie, organizza e interpreta dati;
Padroneggia e utilizza i concetti elementari della matematica.
COMPETENZE TECNICHE
Utilizza semplice strumentazione tecnologica;
Realizza semplici oggetti e rileva processi riproduttivi.
61
COMPETENZE STORICO-GEOGRAFICHE
possiede orientamento spazio-temporale e identifica intuitivamente le peculiari caratteristiche
fisico-antropologiche del territorio;
usa la documentazione e l’ osservazione per conoscere realtà storiche e geografiche.
COMPETENZE ARTISTICHE
Descrive, rappresenta e ricostruisce la realtà e le esperienze attraverso semplici linguaggi
espressivi;
Conosce intuitivamente il patrimonio artistico-culturale del territorio.
COMPETENZE MOTORIE
Impiega schemi motori e posturali, in situazione combinata e simultanea;
Rispetta le regole dei giochi sportivi praticati.
CONOSCENZA DI SÉ
Afferma la propria identità;
Risolve problemi in autonomia;
Ha responsabilità verso gli altri.
RELAZIONE CON GLI ALTRI
È disponibile alla collaborazione con coetanei e adulti;
Pratica la tolleranza, la solidarietà e l’ascolto degli altri;
È consapevole del valore delle regole di convivenza.
ORIENTAMENTO
Sa valutare le proprie esperienze scolastiche ed extrascolastiche per scelte consapevoli.
*A1 Livello del Quadro Comune Europeo di Riferimento del Consiglio d’Europa .
62
SCUOLA SECONDARIA I° COMPETENZE IN USCITA A FINE DEL TRIENNIO
ITALIANO
-Utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per
correggere i propri scritti;
-Interagisce in situazioni diverse, utilizzando in modo efficace la comunicazione, sostenendo le proprie idee
ma rispettando quelle altrui;
-Legge con interesse testi di vario tipo di cui riconosce le caratteristiche linguistiche e comunicative;
- Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio avvalendosi di schemi, mappe, ecc.;
-Produce testi scritti in forme adeguati allo scopo e al destinatario;
-Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui, misti) nello studio;
-Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla
morfologia,all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali.
STORIA
-Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche
con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico e della storia mondiale, dalla civilizzazione
neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione;
-Rappresenta in un quadro storico- sociale il sistema di relazioni tra i segni e le testimonianze del passato
presenti sul territorio;
-Organizza la conoscenza, tematizzando e usando varie categorie (cultura, organizzazione sociale,
economica e politica ) e operando confronti;
-Seleziona, scheda e organizza le informazioni con mappe, schemi, tabelle e grafici;
-Espone le conoscenze storiche, operando collegamenti, individuando relazioni,
e argomentando riflessioni e opinioni personali.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
-Riflette sulle dinamiche della vita associata e vi partecipa consapevolmente;
-Si comporta in modo democratico, cosciente dei diritti/doveri della persona e del cittadino;
-Conosce le caratteristiche di culture diverse e si rapporta ad esse in modo non etnocentrico;
-Costruisce rapporti interpersonali basati sul riconoscimento della diversità e della cooperazione solidale;
-Individua le principali forme di violazione della legalità;
-È’ consapevole di alcuni grandi problemi del nostro tempo e prende posizione di fronte ad essi;
-Analizza strutture politiche ed organizzazioni sociali caratteristiche di popoli e civiltà;
-Conosce i principi fondamentali della Costituzione italiana ed europea;
-Conosce le principali organizzazioni europee e mondiali nell’ambito della difesa internazionale dei diritti
umani e dell’ambiente.
GEOGRAFIA
-Si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordi-nate geografiche;
sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi;
-Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie, immagini e grafici per comunicare efficacemente
informazioni spaziali;
-Riconosce nei paesaggi italiani, europei e mondiali gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche,
artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare;
- Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di
azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
63
LINGUE COMUNITARIE (INGLESE, FRANCESE)
Comprende messaggi di tipo orale inerenti alla sfera personale;
-Ha acquisito un’adeguata padronanza lessicale per chiedere e dare informazioni sulla sfera personale e
familiare;
-Sa riferire su alcuni aspetti relativi alla cultura e alla civiltà del Paese di cui studia la lingua;
-Legge e comprende testi descrittivi riguardanti la cultura del Paese di cui studia la lingua;
-Sa scrivere messaggi come biglietti e brevi lettere personali;
-Sa rispondere a questionari e sa riassumere semplici testi letti.
MATEMATICA
-Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici;
-Ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare sulle proprietà e sulle definizioni;
-Sa matematizzare aspetti della realtà e verificare mediante il ragionamento la validità di intuizioni e
congetture;
-Sa utilizzare le conoscenze acquisite, applicandole in situazioni significative con un linguaggio specifico;
-Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in
natura o create dall’uomo.
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
-Ha padronanza di tecniche di sperimentazione in situazioni controllate;
-È’ in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto e trasferire abilità in
contesti diversi;
-Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni applicandoli anche ad aspett
della vita quotidiana;
-Adotta atteggiamenti responsabili verso l’ambiente e l’uso delle risorse;
-Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli
macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti.
TECNOLOGIA
-Descrive e classifica utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al
tipo di energia;
-Conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali;
-Realizza un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali e
organizzative per raggiungere uno scopo;
-Esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti usando il disegno tecnico;
-Capisce i problemi legati alla produzione di energia e ha sviluppato sensibilità per i problemi economici,
ecologici e della salute;
-Ricerca informazioni, sa selezionarle e sintetizzarle.
64
ARTE E IMMAGINE
-Padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale
-Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea
sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;
-Riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi da
proprio;
-Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del propri
territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione;
-Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecnich
e materiali differenti;
-Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali ed immagini statiche, utilizzando il linguaggio verbal
specifico.
MUSICA
-Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazion
di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti;
-Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura,all’apprendimento e alla riproduzione di bran
musicali;
-Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce;
-Riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee.
EDUCAZIONE FISICA
-È consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti;
-Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione;
-Utilizza gli aspetti comunicativo - relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri,
praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di
rispetto delle regole;
-Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello
“ star bene” in ordine a sani stili di vita e prevenzione;
-Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
65
LE ATTIVITA’ PROGETTUALI
L’elaborazione della progettazione è un’azione collegiale:

Il punto di partenza è rappresentato dagli indirizzi generali forniti dal Dirigente Scolastico per
l’elaborazione del POF, questi a loro volta, diventano oggetto di discussione ed interpretazione
progettuale da parte del Collegio dei Docenti suddiviso in gruppi di lavoro che hanno la funzione di
approfondire tematiche riguardanti l’apprendimento, la didattica, l’organizzazione. Le progettazioni
elaborate vengono poi sottoposte al vaglio del Consiglio di Istituto.

I docenti che svolgono attività di coordinamento didattico, i referenti dei progetti, della valutazione e
dell’autovalutazione d’Istituto, operano in sinergia con lo staff dirigenziale per inserire le azioni dentro il
circuito virtuoso del miglioramento continuo attraverso riflessioni condivise riguardanti sia le innovazioni
legislative che didattiche. Un lavoro di tessitura continuo sulle azioni in atto che prende avvio dai problemi
posti sia dagli alunni che dalle famiglie, allo scopo di ricercare le condizioni che realizzano
quotidianamente una scuola di qualità. Il gruppo ha anche funzioni di studio, di analisi del contesto, di
stimolo ed approfondimento applicativo delle formazioni in corso integrandole con quelle del passato.

I Consigli di Classe, i Consigli di Interclasse ed Intersezione concludono il quadro programmando Unità di
Apprendimento bimestrali a tema che possono essere modificate in itinere in funzione della lettura di
nuovi bisogni degli alunni, eventi, oppure, sulla base di stimoli esterni quali collaborazioni in rete e progetti
che possono ampliare l’offerta formativa dell’Istituto.
Il Collegio dei Docenti, ponendo molta attenzione verso ogni soggetto che apprende, suggerisce che, nel corso
dell’anno, il piano dell’offerta formativa scolastica si arricchisca di nuovi percorsi culturali; ritiene anche che le
attività opzionali rientrino in una fase di consolidamento ed arricchimento.
L’offerta formativa, esplicitata nei processi di insegnamento/apprendimento delle discipline, è integrata da
progetti didattici che mirano ad:
• aiutare i bambini e i ragazzi ad arricchire le competenze culturali in ambiti nuovi e a potenziare quelle già
acquisite;
• promuovere l’eccellenza;
• favorire il lavoro cooperativo;
•
programmare attività extracurriculari pomeridiane (laboratori, lingue straniere, attività sportive, ecc..).
Durante l’anno scolastico, nell’ambito dei progetti svolti dalla Scuola (Ambientale, Lettura, Legalità, ecc.)
sono previste, per i tre ordini di scuola, visite didattiche, curriculari e non, della durata di mezza giornata e/o
dell’intera giornata e/o di più giorni sia sul territorio dei quattro Comuni di pertinenza dell’Istituto
Comprensivo sia in ambito provinciale, regionale ed extra regionale.
66
I progetti d’istituto si rifanno alle aree d’interesse approvate collegialmente.
Ogni docente nella progettazione delle Unità di Apprendimento per i propri
alunni si impegna a sviluppare i progetti sotto elencati.
AMBIENTE
AREA
D’INTERESSE
TITOLO
PROGETTO
RISPETTIAMO
L’AMBIENTALE
FINALITA’
Il progetto fa ferimento ai contenuti etici
dell’Educazione Ambientale, non ridotta a s
mplice studio dell’ambiente naturale, ma come
azione che promuove cambiamenti negli
atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello
individuale che collettivo (Es. riciclo).
Concetti e conoscenze non sono nozioni fine a s
stessi e la scelta dei metodi e degli strumenti
vuole promuovere processi intenzionali di
cambiamento attraverso l’azione. I ragazzi
attraverso incontri con esperti del settore
ambientale e paesaggistico, e attraverso la
produzione concreta di oggetti provenienti dal
riciclaggio di materiali apparentemente inutili s
ranno stimolati ad acquisire quella “coscienza
ambientalista” che gli permetterà di avere cura in
primis del territorio in cui vivono e s
ccessivamente di tutto il sistema ambientale.
OBIETTIVI
• Acquisire la capacità di pensare per relazioni per
comprendere la natura sistemica del mondo;
• Riconoscere criticamente la diversità nelle forme
in cui si manifesta come un valore e una risorsa
da proteggere (biodiversità, diversità culturale
…);
• Divenire consapevoli che le scelte e le azioni
individuali e collettive comportano conseguenze
non solo sul presente ma anche sul futuro e assu
ere comportamenti coerenti, cioè individuare e
sperimentare strategie per un vivere sostenibile;
• Favorire lo sviluppo di qualità personali quali
l’autonomia, il senso di responsabilità / spirito di
iniziativa, la collaborazione/solidarietà;
LEGALITÀ
SOCIO- EMOTIVA
• Saper conoscere e riconoscere le emozioni
proprie ed altrui (empatia);
EMOZIONIAMOCI
LEGALMENTE
LIBERI
Il nostro istituto intende stimolare gli alunni ad
acquisire conoscenza e consapevolezza delle
emozioni proprie e degli altri, insieme alla
valorizzazione delle proprie risorse di gestione
della comunicazione interpersonale e di autentici
rapporti con i pari e con gli adulti. Tale
approccio consente un pieno sviluppo della
capacità di apprendimento non solo cognitivo, di
risoluzione di problemi, di capacità di compiere
scelte adeguate e di essere protagonista del
proprio percorso di vita, ma anche di
apprendimento
emotivo
che
consenta
all'individuo di realizzarsi pienamente come
adulto
• Saper controllare le proprie emozioni;
• Capacità si sapersi motivare;
• Essere capaci di assumere la prospettiva e il
ruolo di un altro compagno;
L’intento del progetto è di trasmettere e far s
erimentare ai ragazzi una serie di valori che
hanno lo scopo di agevolare la nascita e lo s
iluppo di “soggetti sociali” in grado di fare
riferimento alle norme sociali, alle regole del
vivere comune e ai principi etici condivisi.
Educare alla legalità, al rispetto di sé e degli altri
e alla cittadinanza attiva, permetterà agli
• Fornire strumenti per la conoscenza della
propria realtà:
• Rispettare l’ambiente scolastico;
• Sviluppare consapevolezza relativamente ai
comportamenti utili alla tutela e allo sviluppo
della salute mentale e fisica;
• Sviluppare la capacità di scelte autonome e
responsabili;
• Giungere alla consapevolezza dei vari aspetti
dell’affettività, come prevenzione dei problemi
dell’adolescenza;
• Analisi delle problematiche e delle risorse del
territorio, analisi della storia, della cultura e
delle tradizioni del territorio;
• Fornire strumenti per una lettura critica del
67
alunni la creazione di opportunità concrete di
cambiamento, attraverso la conoscenza del
territorio in cui vivono e delle sue dinamiche
sociali, culturali ed economiche, stimolandoli
ad essere agenti di cambiamento e diffusione di
legalità e coscienza civile.
fenomeno mafioso: analisi della cultura, dei
messaggi, della storia e delle modalità di
azione e manifestazione del sistema mafioso;
• Conoscenza delle strutture, delle istituzioni e
delle leggi che garantiscono i diritti dei
cittadini;
• Sviluppare il senso di cittadinanza, il senso di
giustizia e rispetto delle leggi/ regole;
• Acquisire coscienza sociale e civile di se
stessi, imparando a rapportarsi alle istituzioni
e agli altri senza pregiudizi, con rispetto e
civiltà;
CONTINUITÀ
LETTURA
• Rendere i ragazzi partecipi e protagonisti della
vita territoriale;
SULLE ALI
DELLA
LETTURA
CAMMINANDO
… INSIEME
Educare è un atto culturale di apertura al
passato e al futuro, per questo la scuola deve
riuscire ad accogliere i nuovi linguaggi della
comunicazione (telematico - multimediale)
senza perdere la memoria delle altre possibilità
simbolico- rappresentative (parola – libro). Le
storie
appartengono
alla
realtà
del
bambino/ragazzo
indipendentemente
dal
contesto-scuola. Sono un mezzo che gli
consente di rappresentare se stesso e gli altri, di
raccontarsi e raccontare. Educare alla lettura,
quindi, aiuta i bambini a sviluppare quel senso
di libertà e criticità che gli permetterà di
ampliare le proprie conoscenze. Il progetto
intende stimolare gli alunni (di tutte le fasce)
ad interessarsi al libro in tutte le sue forme
(cartacee, digitali, creative …) al fine di creare
lettori abituali che utilizzino il libro come
strumento culturale per accrescere le proprie
conoscenze umane e psicologiche.
La continuità nasce dall’esigenza primaria di
garantire il diritto dell’alunno ad un percorso
formativo organico e completo, che mira a
promuovere uno sviluppo articolato e
multidimensionale del soggetto il quale, pur nei
cambiamenti evolutivi e nelle
diverse
istituzioni scolastiche, costruisce così la sua
particolare identità. Una corretta azione
educativa, infatti, richiede un progetto
formativo continuo. Essa si propone anche di
prevenire le difficoltà che sovente si
riscontrano, specie nei passaggi tra i diversi
ordini di scuola, e che spesso sono causa di
fenomeni come quello dell’abbandono
scolastico, prevedendo opportune forme di
coordinamento che rispettino, tuttavia, le
differenziazioni proprie di ciascuna scuola.
• Sviluppare e sostenere l’abitudine e il piacere
di leggere (in biblioteca, in classe, a casa, in
libreria);
• Offrire
opportunità
per
l’immaginazione, la curiosità;
Valorizzare, incrementare
proposti nel curricolo;
stimolare
gli
obiettivi
• Organizzare le attività che incoraggino
l’espressività e la creatività (scrittura creativa);
• Promuovere la continuità del
processo
educativo
attraverso
la
progettazione
intenzionale e organizzata di azioni positive di
raccordo tra la scuola e l’extrascuola;
• Prevenire le difficoltà, nei passaggi tra diversi
ordini di scuola, spesso causa didisagio;
• Assicurare che l’esperienza degli alunni con
bisogni educativi speciali possa svilupparsi
secondo un percorso unitario e continuo, quanto
più possibile in armonia con i ritmi di
maturazione e di apprendimento di ogni
soggetto;
68
TITOLO
FINALITA’
Accoglienza:“Star
bene a scuola”
Il progetto dedicato all’accoglienza ha come obiettivo principale quello
di instaurare un clima rassicurante dove tutti i bambini, in particolare
i nuovi iscritti, possano intraprendere un percorso di crescita in un
contesto di relazioni significative.
 predisporre quando possibile un ambiente accogliente e
rassicurante che favorisca il superamento del disagio e delle
ansie legate al distacco dalla famiglia;
 consentire un inserimento graduale nel rispetto dei tempi del
bambino attraverso l’adozione di un’organizzazione flessibile
dei tempi di permanenza a scuola.
COMPETENZE
CHIAVE
STRATEGIE
ORGANIZZATIVE
-Comunicazione nella madre-lingua
- Imparare ad imparare
- Competenze sociali e civiche
Strategie organizzative
• dall’inizio dell’anno e sino all’inizio del servizio mensa la scuola
funzionerà per il solo turno antimeridiano ( scaglionando per le
prime settimane l’orario d’uscita )
• l’inserimento dei bambini di 3 anni e dei bambini anticipatari
avverrà in modo graduale e ridotto, in base alle esigenze
emerse in itinere;
• in questa prima fase sarà essenziale la presenza iniziale dei
genitori, ove necessario anche all’interno della sezione;
• specifiche modulazioni dell’orario d’ingresso e d’uscita per i
bambini piu’ piccoli in modo da consentire loro un graduale
adattamento alla nuova realtà scolastica che puo’ anche
comprendere l’organizzazione per sezioni aperte, l’utilizzo
flessibile degli spazi e la valorizzazione del gioco
69
TITOLO
FINALITA’
OBIETTIVI
STRATEGIE
ORGANIZZATIVE
DIVERTIAMOCI GIOCANDO:
I MOVIMENTI DEL CORPO
( con la presenza di esperto esterno con contributo delle famiglie)
Il gioco permette al bambino di maturare competenze cognitive,
affettive e sociali. Attraverso il gioco, il bambino mette alla prova
emozioni e sentimenti allenandosi ad affrontare con sicurezza e
padronanza la realtà. Il progetto “Divertiamoci giocando : I Movimenti
del corpo “ vuole essere uno “strumento ausiliario” al lavoro quotidiano
degli educatori perché l’esperienza-gioco con il proprio corpo, con
l’attrezzatura didattica, con la musica e il ritmo possano agevolare il
bambino nella presa di coscienza delle proprie possibilità e capacità.
Attraverso attività di equilibrio , lateralizzazione e coordinazione oculo
- manuale si offre al bambino la possibilità sperimentare il suo corpo,
abituandolo ad usarlo anche come mezzo di relazione con il mondo. Il
corpo è parte di noi e solo noi abbiamo la possibilità di comandarlo e
decidere in che modo usarlo. Attraverso le semplici regole di un gioco il
bambino imparerà indirettamente a controllare il suo corpo facendogli
fare dei movimenti piuttosto che altri per riuscire a svolgere quanto
chiesto dall’ insegnante in modo corretto. Questo percorso tenderà al
perseguimento dello sviluppo di una conoscenza e padronanza del sé
corporeo che contribuirà a costruire nel bambino una personalità libera
e capace di muoversi nello spazio perché controllata e coordinata.
Pertanto le finalità saranno rivolte a:
• Rafforzare l'autonomia, la stima di sè, l'identità.
• Potenziare capacità espressive e la propria identità personale e
corporea.
• Controllare le emozioni e l'affettività in maniera adeguata all'età
• Costruire abilità e schemi motori generali e specifici utili ad una
crescita sana ed armonica del bambino.
• MOVIMENTI DEL CORPO: Il bambino vive pienamente la propria
corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo,
matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione
della giornata a scuola. Prova piacere nel movimento e sperimenta
schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo,
anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle
situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla
l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei
giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva .
• IL SÉ E L’ALTRO : Il bambino gioca e lavora in modo costruttivo e
creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie
ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale,
percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in
modo sempre più adeguato.
• IMMAGINI, SUONI, COLORI : Inventa storie e sa esprimerle
attraverso il movimento la drammatizzazione, il disegno, la pittura e
altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche
espressive e creative; esplora le potenzialità offerte. .
L’ attività verrà proposta in forma ludica e ludiforme , preoccupandomi
70
che suscitino nei bambini partecipazione, entusiasmo ed atteggiamenti
di ricerca personale, stimolando una sana e corretta competizione.
Rispettando gli interessi e le motivazioni del bambino . Le proposte
varieranno nella realizzazione di un'attività specifica, utilizzando
creativamente i materiali e le attrezzature. · Verranno utilizzate tutte le
forme di gioco fantastico e di regole, strutturato e non. Verranno
utilizzate interventi didattici aventi una valenza "globale" rispetto a tutte
le aree della personalità e validità "specifica" nei confronti delle
molteplici funzioni
• emerse in itinere;
• in questa prima fase sarà essenziale la presenza iniziale dei
genitori, ove necessario anche all’interno della sezione;
• specifiche modulazioni dell’orario d’ingresso e d’uscita per i
bambini piu’ piccoli in modo da consentire loro un graduale
adattamento alla nuova realtà scolastica che puo’ anche
comprendere l’organizzazione per sezioni aperte, l’utilizzo
flessibile degli spazi e la valorizzazione del gioco
MODALITÀ di
monitoraggio e verifica
La valutazione dell'efficacia del progetto terrà conto delle verifiche in
itinere e finali e da una festa alla fine degli incontri dove i bambini
potranno esporre il proprio percorso ad insegnanti e familiari.
Le verifiche in itinere si baseranno su questi criteri:
• L'interesse.
• La curiosità.
• Le competenze acquisite in ambito "spazio-tempo".
• La capacità di eseguire consegne rispettando le regole stabilite ogni
volta prima di iniziare l'attività.
• La capacità di relazionarsi con gli altri.
71
TITOLO PROGETTO
LE PAROLE
CRESCONO CON ME
FINALITA’
 Sviluppare e consolidare
competenze linguistiche e
comunicative
 Potenziare la conoscenza della
lingua nelle sue varie forme al
fine di agevolare gli
apprendimenti nei diversi campi
d’esperienza
PLESSI
Gli alunni di 4 e 5 anni
della scuola dell’infanzia di
San Pier Niceto, Monforte
San Giorgio, Monforte
Marina e Gualtieri Sicaminò
“EMOZIONI IN
CORSO”
 Favorire la conoscenza e
l'espressione delle proprie
emozioni e la comprensione di
quelle altrui
 Consolidare la conoscenza di sé
e delle proprie capacità
 Riconoscere le differenze e
valorizzarle come risorsa
 Favorire la comprensione di
strategie per gestire e risolvere
conflitti.
Gli alunni dei 5 plessi della
scuola dell’infanzia.
72
TITOLO
FINALITA’
OBIETTIVI
ATTIVITA’
RSULTATI ATTESI
Classi coinvolte
TITOLO
FINALITA’
OBIETTIVI
ATTIVITA’
RISULTATI ATTESI
Classi coinvolte
EDUCAZIONE ALLA MONDIALITA’ E ALLA
MISSIONARIETA’(in collaborazione con il parroco)
Sviluppare nei più giovani il senso universale della missione,
dell’essere fratelli e sorelle di tutti nel mondo, del conoscere e
approfondire tematiche diverse.
- Scoprire che ogni bambino può essere missionario “d’amore”
-Conoscere la missionarietà come modo di vivere
- Sviluppare la solidarietà, l’accoglienza, l’altruismo come parti
integranti della vita sociale
Presentazione delle tematiche di Missioragazzi
Lavori di gruppo
Giochi animati
Diventare capaci di scelte e gesti coraggiosi, in grado di costruire ogni
giorno, anche nelle piccole cose, un mondo di pace.
Tutte le classi della Scuola Primaria di San Pier Niceto
I speak AMERICA”(con esperto madre-lingua)
Promuovere un approccio sereno e positivo con la lingua straniera
affinché ne derivi un’esperienza interessante stimolante, piacevole e
gratificante.
Suscitare negli alunni l'interesse verso un codice linguistico diverso
Favorire un’esposizione corretta alla L2
Offrire ai bambini un'esperienza di apprendimento linguistico
Canzoni e dialoghi: memorizzare vocaboli, strutture e forme
grammaticali in modo divertente e naturale, brevi drammatizzazioni
Miglioramento delle competenze linguistiche in inglese.
Alunni classe quinta della Scuola Primaria di San Pier Niceto
73
TITOLO PROGETTO MODALITÀ DIDATTICA
PLESSI
”ABC DELLE
REGOLE PER
STARE INSIEME”
LABORATORIO :GIOCHI
ATTIVITÀ
SULL’AUTOCONTROLLO
MONFORTE
MARINA
SAPERE E SAPORI
LABORATORIO
MONFORTE
MARINA
NUTRO LA MENTE
LEGGENDO…
LABORATORIO LETTURA
MONFORTE
MARINA
ANDIAMO AL
CINEMA INSIEME
CINEFORUM
SAN PIER NICETO
GUALTIERI S
MONFORTE SG
A CACCIA DI
EMOZIONI CON IL
PICCOLO PRINCIPE
LABORATORIO DI LETTURA
MONFORTE SAN GIORGIO
CLASSE IV
A SCUOLA CON
ARTE
LABORATORIO CREATIVO
TUTTE LE CLASSI
MONFORTE SAN GIORGIO
INSIEME PER
RECUPERO
CRESCERE(gratuito a
cura dell’ente locale)
SAN PIER MARINA
PETER PAN
GUALTIERI SICAMINO’
LABORATORIOTEATRALE
Con contributo delle famiglie
TITOLO
PROGETTO
ATTIVITA’
ORE
PLESSI
BIOLOGIA ED ECOLOGIA
MARINA
Lezioni interattive
20h
MONFORTE MARINA
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TITOLO PROGETTO
MODALITA’ DIDATTICA
PLESSI
ORIENTAMENTO
INCONTRI CON I DOCENTI DELLE
SCUOLE SECONDARIE DI
2°GRADO PRESENTI NEL
TERRITORIO
TUTTI
TRADIZIONI,SUONI
E SAPORI
LABORATORIO CULINARIO
GUALTIERI SICMINO'
INFIORATA INSIEME ( esperta
 LABORATORIO CREATIVO
esterna Grazia Certo)
OGGETTI E SAPERE
(esperta esterna
prof.La Torre)
 LABORATORIO DEL
RICICLO
SAN PIER NICETO
SAN PIER NICETO
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TITOLO PROGETTO
CARNEVALIAMO
FINALITA’
MODALITA’
DIDATTICA
• -Favorire
il senso di appartenenza alla
Laboratorio
comunità
creativo
• -Favorire lo sviluppo di competenze
chiave di cittadinanza, in particolare:
“imparare ad imparare”, “collaborare e
partecipare”, “progettare”.
• -Educare all’utilizzo del tempo libero
per svolgere attività basate sulla
creatività.
• -Educare alla convivenza civile e
democratica e al senso di responsabilità
individuale e collettiva.
• -Favorire l’operatività attraverso
percorsi in forma di laboratorio
PLESSI
Gualtieri Sicaminò
classi I e II
Classe V Scuola
Primaria
RECUPERO
-Consolidare e sviluppare le abilità di
(italiano e matematica) base
-Prolungare i tempi di
attenzione e di oncentrazione,
Laboratorio di
recupero
Gualtieri Sicamino
Classe III
VERSO GLI ESAMI DI -Potenziare ulteriormente la fase di
STATO
preparazione agli esami finali -
Laboratorio
Didattico
San Pier Niceto
classe III
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RISORSE ESTERNE
I rapporti della scuola con gli EE. LL. (Comuni di: San Pier Niceto, Monforte San Giorgio, Gualtieri
Sicaminò, Condrò) e gli altri soggetti istituzionali presenti sul territorio (ASL, Azienda Regionale delle
Foreste, Università degli Studi di Messina, ecc..) da sempre sono improntati alla massima collaborazione,
anche se, talvolta, gli ostacoli di tipo burocratico e le limitate risorse finanziarie a disposizioni delle
Amministrazioni, impediscono il reale soddisfacimento delle richieste avanzate dall’Istituto.
Inoltre continui sono i contatti e le attività di collaborazione con le associazioni di categoria, culturali,
ambientaliste e di volontariato operanti sia nell’area di Milazzo - Barcellona Pozzo di Gotto che nel
Comune di Messina.
Sono presenti, altresì, anche rapporti di cooperazione con artigiani, professionisti, aziende e industrie
ubicati nel territorio; queste collaborazioni si sono rilevate particolarmente utili giacché specialmente per
favorire l’attività di orientamento degli studenti, consentire alle scolaresche di avere dei contatti in loco con
realtà lavorative, fornire a costo gratuito all’Istituto delle risorse intellettive e operative utili per la
risoluzione di problematiche di qualsiasi genere che quotidianamente nascono e avvengono in una scuola
aventi ben quattordici plessi scolastici.
FORMAZIONE E
AGGIORNAMENTO
La formazione professionale del personale è un importante elemento di qualità del servizio scolastico. Ogni
docente ha l’obbligo di approfondire ed adeguare il proprio bagaglio di conoscenze e di competenze
attraverso l’aggiornamento, che fornisce agli insegnanti gli strumenti culturali e scientifici per sostenere la
sperimentazione, le innovazioni didattiche e migliorare gli interventi educativi.
La formazione in servizio, infatti, è un elemento di fondamentale importanza per la riqualificazione della
professionalità docente poiché offre una occasione per riflettere sulle proprie pratiche educative,
garantendo un’immediata ricaduta sul lavoro didattico quotidiano.
I Docenti che operano nell’Istituto partecipano sistematicamente a corsi di formazione e di
aggiornamento per potenziare e rinnovare le proprie competenze sul piano
culturale, professionale e relazionale.
L’Istituto predispone ogni anno, anche sulla base dei fondi stanziati dal Ministero della P.I., un organico
piano di formazione, organizzata su vari livelli:
• percorsi di autoformazione individuale;
•
•
percorsi di formazione organizzati dall’Istituto su tematiche proposte dal Collegio
percorsi di formazione in rete e/o on line a cui l’Istituto aderisce.
Il Dirigente Scolastico, compatibilmente con le necessità di servizio, concede permessi per agevolare la
formazione dei docenti che desiderano partecipare a corsi di formazione professionale sulle discipline o sulla
didattica generale sia in presenza o on line.
Inoltre, è previsto un Piano di autoaggiornamento che prevede;
- interventi di esperti esterni con gli alunni e/o con gli insegnanti;
- interventi di esperti esterni con i genitori e/o con gli insegnanti;
- scambi di esperienze e di informazioni tra colleghi;
- accordi con enti, istituzioni.
La Scuola infine ha introdotto innovazioni didattico - metodologiche e aderisce a progetti promossi a livello
regionale, nazionale ed europeo.
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VERIFICA E VALUTAZIONE
Il ricorso alle verifica non sarà limitato a isolati momenti del processo didattico, ma costituirà una modalità
sistematica di osservazione del feedback e di adeguamento dell’intervento didattico con funzione
prevalentemente formativa.
La valutazione:
o rappresenta un elemento pedagogico fondamentale: il suo fine principale è quello di favorire la
promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di auto valutarsi, di scoprire
i propri punti di forza e di debolezza e di compiere scelte consapevoli, nel presente e nelfuturo;
o è un’attività che prevede un adeguamento della azione didattica del singolo docente agli esiti delle
verifiche e, in particolare, una ripresa degli argomenti trattati e, se necessario, un riadeguamento degli
obiettivi della programmazione personalizzata, nel caso si manifestino difficoltà diapprendimento;
o finale (o sommativa), che permette la formulazione di un vaglio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo
studente in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico, viene determinata sempre
tenendo presente la situazione di partenza accertata in fase di valutazione diagnostica e la situazione in
uscita dell’allievo al seguito dell’azione didattica (si valuta in pratica ″il progresso rispetto alla situazione
di ingresso″);
I docenti adotteranno, dunque, prove di ingresso, verifiche in itinere, verifiche finali per la valutazione delle
competenze attese al termine di ciascuna UA e dell’intero percorso formativo annuale.
Per l’accertamento di abilità e conoscenze si ricorrerà a:




Conversazioni guidate e interrogazioni.
Esercitazioni scritte e schede di rilevazione.
Esercitazioni multimediali
Composizioni scritte e grafico-espressive.
Per l’accertamento delle competenze attese si ricorrerà a:

Prestazioni individuali e di classe di tipo inter -, pluri - e/o transdisciplinare.
La valutazione di abilità e conoscenze, misurate con l’ausilio di prove oggettive, sarà resa più "autentica" dalla
valutazione globale delle prestazioni finali, con cui gli alunni mostreranno che cosa sanno fare con ciò che
sanno.
Nella valutazione finale dell’alunno si terrà conto dei seguenti criteri di valutazione:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Frequenza scolastica.
Impegno.
Metodo di studio.
Interesse e partecipazione.
Comportamento.
Acquisizione dei linguaggi disciplinari.
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 Tutto ciò che è a monte del processo educativo: i bisogni formativi, il contesto socio-economico, i




condizionamenti positivi e negativi che hanno già caratterizzato gli alunni, le conoscenze e le abilità
pregresse, le risorse educative di cui dispongono.
Il processo: l’itinerario di insegnamento (obiettivi, metodi e contenuti) che gli insegnanti hanno avviato a
partire dalla rilevazione del livello cognitivo e socio-affettivo di partenza degli alunni.
La performance: le prestazioni degli allievi in base alle conoscenze, abilità e competenze acquisite ed i
comportamenti.
Gli elementi del percorso che ha portato a quella prestazione: motivazione, gratificazione, ecc...
Il prodotto: sia i compiti realizzati che la qualità dell’istruzione.
LA VALUTAZIONE COME AZIONE PARTECIPATA
 All’interno del Collegio Docenti o del team, gli insegnanti si accordano sul "come" e sul "cosa" osservare.
 La raccolta dei dati, attraverso le osservazioni sistematiche, le prove oggettive, gli elaborati e i colloqui,
viene effettuata da ciascun insegnante individualmente, ma l’interpretazione e la comunicazione è di nuovo
collegiale.
 La valutazione è anche lo strumento con cui la scuola rende trasparente il suo operato e promuove un
rapporto di corresponsabilità educativa tra i genitori e insegnanti nei confronti dei bambini.
I MOMENTI DELLA VALUTAZIONE
In entrata
 Attraverso le prime attività di accoglienza e conoscenza o ripresa del lavoro educativo -didattico, l’insegnante
delinea la situazione di partenza della classe sulla base della quale predispone la programmazione per il
nuovo anno scolastico. Il lavoro può essere così modulato sulle reali esigenze emotivo - affettive e di
apprendimento di ciascuno, rispettandone il livello di sviluppo e garantendo il principio di continuità.
In itinere
 Impegna l’équipe psicopedagogia alla programmazione didattica periodica che si effettua settimanalmente e
che ha la durata di due ore. Le insegnanti concordano gli obiettivi e le attività didattiche da svolgere
periodicamente sulla base del programma annuale e dell’andamento della classe. Tale lavoro dà un carattere
dinamico all’insegnamento, consente il rispetto dei ritmi di apprendimento della classe e permette di
intervenire in tempi brevi per recuperare situazioni di disagio o di difficoltà. Nel corso dell’anno si
formalizzeranno per ogni quadrimestre prove disciplinari per classi parallele.
In uscita
 Alla fine di ciascun quadrimestre vengono illustrati gli esiti formativi conseguiti dagli alunni relativi al
grado di socializzazione, partecipazione, interesse, impegno e competenze acquisite: le famiglie accedono
alla valutazione dei progressi nell’apprendimento e nello sviluppo personale e sociale dell’alunno,
espressa in forma discorsiva e descrittiva nel documento di valutazione.
I CRITERI DELLA VALUTAZIONE
La valutazione:
 è parte integrante della programmazione;
 è un processo costante e continuo di raccolta e trattamento delle informazioni rivolto allo scopo di
regolare e migliorare l’attività didattica e innalzare la qualità della scuola in relazione agli scopi e agli
obiettivi prefissati;
 permette di superare una visione statica che imprigiona l’alunno dentro un’etichetta favorendo una
prospettiva dinamica evolutiva attenta al cambiamento positivo.
Si propone di utilizzare i parametri sotto riportati per la definizione dei voti nelle diverse discipline. Ogni
docente si impegna ad utilizzare i parametri di valutazione definiti per la correzione e la valutazione delle
diverse tipologie di verifica.
Ciò permette:
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 una maggiore trasparenza del processo di valutazione;
un lavoro comune, sia in sede di progettazione che di monitoraggio, che facilita l’intercambiabilità tra
docenti nei momenti formali di recupero e nelle attività di recupero a classi aperte.
La valutazione avviene attraverso lo strumento del voto (da 1 a 10). Al fine di favorire
ulteriore trasparenza e nella certezza che conoscere e condividere i parametri di
valutazione costituisca un elemento importante a livello di motivazione e consapevolezza
degli studenti si propone la seguente corrispondenza tra voti e giudizi.
IL VOTO DI CONDOTTA
Il decreto legge 137, convertito il 29 ottobre 2008 in legge, introduce il voto in condotta come elemento che
"concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non
ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo" (art. 2).
Si propone la seguente griglia per definire il voto di condotta:
VOTO DESCRITTORI - INDICATORI
Lo studente dimostra:
un comportamento partecipe e costruttivo all’interno della classe, non limitato ad una sola correttezza
10
formale;
 un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell’istituto;
 consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità nell’impegno.
Lo studente dimostra:
un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell’istituto;
9
consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno.
Lo studente dimostra:
 un comportamento rispettoso delle regole dell’istituto e corretto nel rapporto con i compagni, con
gli insegnanti o con le altre figure operanti nella scuola;
 un impegno costante ed una consapevolezza del proprio dovere .
Lo studente dimostra:
 un comportamento non sempre rispettoso delle regole dell’istituto e nel rapporto con i compagni,
con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola, incostanza nell’impegno e nella
consapevolezza del proprio dovere.
Lo studente dimostra:
 un comportamento irrispettoso nei confronti delle regole dell’istituto, dei compagni, degli insegnanti
e delle altre figure che operano nella scuola. Tali comportamenti sono stati annotati sul registro e riferiti
ai genitori ed al consiglio di classe; (ad esempio: ripetuti ritardi non sempre motivati, distrazioni che
comportano frequenti richiami durante le lezioni, episodi segnalati con note sul registro);
 inadeguatezza nello svolgere il proprio dovere e mancanza di impegno.
Lo studente dimostra:
comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole dell’istituto, atteggiamenti ed azioni
che manifestano grave o totale mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti e di
altre figure operanti nella scuola;
assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere.
8
7
6
5
CORRISPONDENZA DEI VOTI
VOTO
GIUDIZIO
10
ECCELLENTE
9
OTTIMO
DESCRITTORI - INDICATORI
Conoscenza approfondita dei contenuti con capacità di rielaborazione critica;
completa padronanza della metodologia disciplinare; ottime capacità di trasferire
le conoscenze maturate; brillanti capacità espositive e sicura padronanza dei
linguaggi specifici
Conoscenza approfondita e personale dei contenuti disciplinari; rielaborazione
personale delle conoscenze; buona padronanza della metodologia disciplinare;
capacità di organizzazione dei contenuti e collegamento degli stessi tra i diversi
saperi; ottima capacità espositiva; uso corretto dei linguaggi formali.
80
8
BUONO
7
DISCRETO
6
SUFFICIENTE
5
INSUFFICIENTE
1-4
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
Sicura conoscenza dei contenuti; buona rielaborazione delle conoscenze;
comprensione e padronanza della metodologia disciplinare; capacità di operare
collegamenti tra i saperi se guidato; chiarezza espositiva e proprietà lessicali;
utilizzo preciso e adeguato di linguaggi specifici.
Conoscenza di gran parte dei contenuti; discreta rielaborazione delle conoscenze;
buon possesso delle conoscenze non correlato alla capacità di operare
collegamenti tra le stesse; capacità di risolvere semplici problemi; adeguata
proprietà espressiva e utilizzo dei linguaggi specifici.
Conoscenza degli elementi basilari; sufficiente padronanza delle conoscenze;
sufficiente possesso delle conoscenze; capacità di riconoscere i problemi
essenziali; sufficiente proprietà espositiva; uso di un linguaggio adeguatamente
appropriato.
Conoscenza lacunosa dei contenuti; scarsa padronanza delle conoscenze; non
sufficiente possesso delle conoscenze; scarsa capacità di individuazione dei
problemi; incerta capacità espositiva e uso di un linguaggio impreciso.
Conoscenza al più frammentaria (o non conoscenza) dei contenuti; incapacità di
riconoscere semplici questioni; scarsa o nulla capacità espositiva; assenza di un
linguaggio adeguato.
VISITE DIDATTICHE E GITED’ISTRUZIO
D’ISTRUZIONE
Ad integrazione dell’attività didattica, onde favorire
l’apprendiment o attraverso il contatto diretto,
la
orire l’apprendiment
scuola organizza visite guidate e viaggi d’istruzione in relazione allo svolgimento dei programmi curriculari
e, pertanto, diversificati per classi ed ordini di scuola.
Durante l’anno scolastico per gli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria sarà possibile
partecipare a visite didattiche in ambito comunale, provinciale e regionale della durata di poche ore o dell’intera
giornata nell’ambito di approfondimento delle attività disciplinari e/o di ampliamento dell’offerta formativa.
A
ALLLLEEG
GA
ATTII A
ALL PPTTO
OFF D
D’’IISSTTIITTU
UTTO
O
Allegati n. 1 – Regolamenti d’Istituto:
1.1. Regolamento d’Istituto;
1.2. Regolamento d’Istituto per le visite guidate e viaggi d’istruzione;
1.3. Carta dei Servizi dell’I.C. di San Pier Niceto, a. s. 2016/2017;
1.4. Patto Educativo di Corresponsabilità tra Scuola e Famiglia - Scuola Infanzia, Primaria e
Secondaria di I grado.
Allegato n. 2 – Progetti anno scolastico 2016/2017.
Allegato n. 3 – Piano delle visite guidate e viaggi di istruzione anno scolastico 2016/2017.
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