Scarica il PTOF - Istituto Comprensivo di San Pier Niceto
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… Costruiamo un futuro migliore proprio qui, proprio ora … ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAN PIER NICETO PROGRAMMA TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (2015-2018) Anno Scolastico 2016/2017 1 SOMMARIO CHE COS’È IL PTOF ? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Struttura del PTOF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . IDENTITÀ DELLA SCUOLA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il territorio: analisi, risorse e situazione socio-economica . . . . . . . . . Analisi dei bisogni formativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Finalità educative dell’Istituto . . . . . . . . . . . . . . . . . . Obiettivi dell'Istituto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Premessa Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15 I dati del contesto (da RAV) Risorse finanziarie I risultati del RAV- Rapporto di Autovalutazione e il piano di miglioramento PIANO DI MIGLIORAMENTO Attività “ A TUTTI DI PIÙ” “LIM ……. IN CLASSE” “A SCUOLA … E POI?” Potenziamento “LEGGO E …… SCRIVO” “ MATEMATICA IN GIOCO” “ LA MUSICA UNISCE” “EDUCARE ALLA PACE” Organico funzionale o dell’autonomia (docente e ATA) Organico potenziato o aggiuntivo – a.s. 2015-2018 (docenti e ATA) Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiale. Formazione Personale Scelte organizzative e gestionali: incarichi e funzioni L’OFFERTA FORMATIVA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L’accoglienza. L’alleanza educativa Scuola-Famiglia. La continuità L’accoglienza ed integrazioni degli alunni diversamente abili Il recupero degli allievi in difficoltà. La didattica inclusiva BES. Disturbi Specifici dell’Apprendimento L’insegnamento-apprendimento cooperativo L’orientamento L’accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri Le Tecnologie Informatiche Le visite guidate e i viaggi d’istruzione L’OFFERTA DIDATTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L’elaborazione della progettazione Il Setting Didattico La Scuola dell’Infanzia La Scuola Primaria La Scuola Secondaria di I ° grado pag. 4 pag. 5 pag. 11 pag. 14 pag. 39 pag. 47 Criteri generali per l’iscrizione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Dipartimenti disciplinari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Progettazione per competenze 2 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I °grado Attività progettuali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.66 Risorse esterne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Formazione e aggiornamento Visite didattiche e gite d’istruzione . . . . . . . . . . . . . . . . Verifica e Valutazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ALLEGATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 81 3 Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) è il documento che descrive l’identità culturale e progettuale dell’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto, attraverso la presentazione dell’Offerta formativa che viene erogata. Tale documento contiene al suo interno anche le motivazioni che sostengono le scelte metodologico - didattiche, gli obiettivi, i contenuti, l’organizzazione, la verifica e la valutazione di tutte le iniziative promosse dalla scuola. Il PTOF è un documento aperto, suscettibile di modifiche e integrazioni ed è sottoposto periodicamente a revisione sulla base dei risultati conseguiti e di eventuali variazioni del contesto in cui si opera, ma anche per opportunità formative sopraggiunte ed accolte nel corso dell’anno scolastico. Il processo di costruzione del PTOF è il risultato dei seguenti passaggi: • analisi dei bisogni dell’utenza; • confronto a livello collegiale sull’efficacia e l’efficienza dei progetti educativo -didattici; • predisposizione dell’Offerta Formativa attraverso l’attività della Staff e delle funzioni strumentali; • presentazione della bozza, approvata dal Collegio dei Docenti; • approvazione del documento finale nel Collegio dei Docenti e nel Consiglio d’Istituto. In sintesi il PTOF ha la funzione di: rendere espliciti agli alunni, alle famiglie, agli Enti Locali, all’intera Comunità e all’Amministrazione Scolastica l’Offerta formativa dell’Istituto e i modi per realizzarla; spiegare come la scuola, nel rispetto dei principi garantiti dalla Costituzione e nell’esercizio della propria autonomia, intende accogliere le disposizioni del sistema nazionale d’istruzione, coniugandole con le richieste, i bisogni, le aspettative delle famiglie degli studenti e del contesto territoriale e con le risorse professionali e strutturali di cui dispone; definire il patto con l’utenza, in quanto chiarisce gli impegni che la scuola assume e intende rispettare; guidare l’azione didattica ed educativa fissando criteri generali, definendo obiettivi e indicando strategie di intervento nelle singole Unità Didattiche che, a loro volta, riunite insieme andranno a costruire i Piani di Studio Personalizzati delle classi di ogni ordine di scuola. fornire il quadro di riferimento per la valutazione della qualità del servizio erogato in rapporto agli impegni assunti; fornire impulso al miglioramento della qualità del servizio, in quanto caratterizzato da uno sforzo di continua riprogettazione in base agli esiti della valutazione. attivare, all’interno della scuola, un processo di progettazione unitaria, favorendo la condivisione di intenti e l’unitarietà dell’azione di tutti i componenti della comunità scolastica; 4 IDENTITÀ DELLA SCUOLA L’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto è nato nell’anno scolastico 1999/2000. Negli anni si è caratterizzato, nel contesto territoriale in cui opera, come un importante presidio culturale: favorendo l’apertura della scuola verso l’esterno e sviluppando apporti costruttivi con le altre agenzie educative operanti nel territorio; contribuendo alla valorizzazione del proprio territorio; compiendo significativi sforzi di cambiamento e sperimentazione per migliorare la qualità della didattica e del rapporto insegnamento/apprendimento; proponendo un’offerta formativa differenziata ed articolata, in modo da rispondere alle diverse esigenze dei destinatari; accrescendo e rinnovando il proprio patrimonio librario, tecnologico e multimediale; avviando, autonomamente e in accordo con altre scuole, diversi progetti con la finalità di arricchire l’offerta della scuola e migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione formativa. promuovendo incontri e seminari fra docenti, genitori ed esperti su temi di rilievo riguardanti l’educazione dei giovani; partecipando ad iniziative che hanno permesso agli alunni di confrontarsi con altre realtà e fare esperienze educative importanti (PON); Il territorio: analisi, risorse e situazione socio-economico L’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto abbraccia i comuni di San Pier Niceto, Gualtieri Sicaminò, Monforte San Giorgio e Condrò, ubicati in una vasta area territoriale che si estende dalle coste del Mar Tirreno ai contrafforti collinari dei Monti Peloritani, attraversata longitudinalmente dai due torrenti: il Niceto e il Muto. I nostri centri conservano un patrimonio storico di grande valore artistico e culturale. L’Istituto è situato in un’area che offre limitate opportunità culturali, formative e sociali, ed è caratterizzata da un’alta percentuale di inquinamento .Alcuni alunni, per particolari situazioni di disagio affettivo –socio- economico, sono affiancati da figure di appoggio dei servizi sociali. Il tessuto sociale originario inoltre si sta ancor più diversificando e trasformando per il flusso migratorio che si verifica da alcuni anni. I cambiamenti in atto hanno richiesto conseguenti modificazioni nella realtà scolastica, motivo per cui l’Istituto, già da qualche anno, si sta opportunamente attivando per accogliere, condividere e valorizzare le diversità per la completa realizzazione di una scuola inclusiva. La nuova realtà scolastica, pur favorendo l’eterogeneità dell’utenza, favorisce approcci differenziati a secondo dei vari bisogni individuali. È in questo quadro che la scuola svolge il suo ruolo, cercando di dare risposte, le più esaurienti possibili, al bisogno di formazione e alfabetizzazione culturale della sua utenza. Tutti i Comuni offrono ai ragazzi servizi utili come trasporto pullman per alunni nelle sedi locali, mensa nella scuola e campo sportivo. Comune di San Pier Niceto Nella frazione di San Pier Marina dove sono ubicati i locali che ospitano la Presidenza e gli Uffici di Segreteria, sorge la Scuola Primaria ″L. Pirandello″. L’edificio offre ampi spazi interni ed esterni con aule 5 dotate di lavagna interattiva e WI FI. A San Pier Niceto si trovano due sezioni di Scuola dell’Infanzia. La Scuola Primaria ″Papa Albino Luciani″ dotata di aule luminose, ampi cortili e palestra è situata a poca distanza dalla Scuola Secondaria di I grado ″S. Quasimodo″; l’edificio dotato di palestra e sala multimediale dispone anche di ampi spazi esterni immersi nel verde della campagna sampietrese. Comune di Gualtieri Sicaminò A Gualtieri si trovano, nello stesso edificio, due sezioni della Scuola dell’Infanzia ″Papa Giovanni″ e l’omonima Scuola Primaria. L’ampia struttura dotata di cucina interna offre un servizio mensa altamente qualificato. Poco distante sorge accogliente la Scuola Secondaria di I grado ″Tomasi di Lampedusa”. Comune di Monforte San Giorgio In contrada San Giovanni sorge la Scuola dell’Infanzia di Monforte San Giorgio con spazi verdi per attività all’aperto e ampio salone per attività ludiche. Mentre all’ingresso del paese, ubicati nello stesso edificio, troviamo la Scuola Primaria “Stefano Tuccio” e la Scuola Secondaria di I grado "G. Lo Gullo". I due plessi sono dotati di palestra, ampi cortili e un’aula d’informatica. Nella frazione di Monforte Marina si trovano la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria. Il comune assicura un eccellente servizio di trasporto per i ragazzi della frazione Marina che frequentano la secondaria di Monforte Centro. Condrò A Condrò la Scuola Primaria ″Pier Santi Mattarella″ si trova al centro del paese, nell’antico palazzo principesco, completamente ristrutturato, che si affacciava sull’attuale piazza Umberto I. Poco distante, sulla stessa piazza, si affaccia la Scuola dell’Infanzia i cui locali, anch’essi ristrutturati da pochissimi anni, offrono un ambiente luminoso, accogliente e familiare. SAN PIER NICETO MONFORTE SAN GIORGIO GUALTIERI SICAMINO’ CONDRO’ 6 ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI Per bisogni formativi intendiamo le aspettative, le aspirazioni, le esigenze dei singoli alunni, delle loro famiglie e della comunità. La scuola, come servizio e come istituzione dello Stato, intende offrire una risposta, in termini di formazione degli alunni, in relazione: 1. alle necessità e agli obiettivi educativi riconosciuti come rappresentativi dell’identità nazionale; 2. alle necessità e agli obiettivi formativi che scaturiscono dall’analisi della realtà in cui la scuola stessa colloca e su cui è impegnata ad intervenire per promuovere formazione e contribuire alla crescita culturale della comunità. L’analisi del contesto territoriale e della situazione degli allievi che frequentano l’Istituto ha portato alla individuazione dei seguenti bisogni: acquisire progressivamente, in un percorso che parte dalla Scuola dell’Infanzia e si articola poi nell’ambito della Scuola Primaria e della Secondaria di I grado, un solido bagaglio culturale; acquisire un’adeguata competenza comunicativa; sviluppare l’identità, che comprende anche il bisogno di acquisire stima di sé, di emergere e di misurarsi con gli altri, accettando serenamente i propri punti di forza e i propri limiti; entrare in relazione con gli altri per avere la possibilità di comunicare, di esprimere le proprie emozioni ed opinioni, di confrontarle e difenderle, di acquisire regole di convivenza democratica, di collaborare; possedere adeguati strumenti operativi e progettuali che consentano di accrescere gradualmente l'autonomia per un proficuo inserimento sia nei corsi di studio successivi, sia nel mondo del lavoro; acquisire capacità autonome di analisi critica della realtà, al fine di operare scelte consapevoli e responsabili; acquisire competenze nell'uso delle nuove tecnologie di informazione e di comunicazione, stabilendo una corretta "relazione" con esse; acquisire consapevolezza del valore inestimabile del nostro patrimonio naturalistico – ambientale; riappropriarsi della propria identità, della storia e della cultura locale; documentarsi sui problemi del territorio per poter partecipare attivamente alla vita della realtà sociale nella quale ci si inserirà; ampliare le esperienze di vita in ambienti diversi dal proprio. La Scuola è cosciente che gli alunni necessitano di… SPAZIO E TEMPO PER LE RELAZIONI INTERPERSONALI: formare la classe come gruppo, promuovere legami cooperativi, insegnare le regole del vivere e del convivere. GIOCO come atto libero e come occasione per conquistare ed esercitare abilità corporee, intellettive e sociali, come filo conduttore di ogni attività. ENTRARE in contatto con una o più lingue e culture europee. DISPORRE di adeguati momenti e spazi per l’attività motoria e sportiva. GUIDA, SOSTEGNO AFFETTIVO E COGNITIVO PER IL PROCESSO DI CRESCITA e di realizzazione di sé, necessità di poter disporre di momenti individualizzati e di interventi personalizzati per evitare insuccessi e dispersioni. ORIENTAMENTO AI VALORI UMANI, SOCIALI, ECOLOGICO-AMBIENTALI per attribuire senso e significato all’esperienza, alle cose e agli eventi. IMPARARE AD APPRENDERE ED IMPARARE AD ESSERE valorizzando l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente. 7 FINALITÀ EDUCATIVE DELL’ISTITUTO L’attribuzione dell’autonomia alle istituzioni scolastiche ha aperto la strada a processi di innovazione, sperimentazione e ricerca, richiedendo una profonda trasformazione dell’organizzazione scolastica . Il modello educativo di oggi, quindi, va riprogettato e adeguato alla nostra società. L’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto promuove la qualità della formazione dei propri studenti. Solo chi sa insegnare riesce a trasmettere il proprio sapere e le conoscenze si trasformeranno in competenze. Ciò che conta nella nostra società non è solo “ il sapere”, ma anche e soprattutto le abilità che attraverso una didattica attiva diventeranno “saper fare”. Il team dei docenti del nostro istituto e il team amministrativo lavorano per una scuola inclusiva e mai punitiva, evitando così che le differenze individuali si trasformino in disuguaglianze causa primaria di abbandono scolastico. In una scuola inclusiva le differenze socio-culturali possono e devono essere superate con comprensione e spirito di accoglienza. I docenti dell’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto si impegnano ogni giorno a tenere sempre vivo l’entusiasmo dei propri alunni senza mai dimenticare il loro ruolo di educatori. L’universo di vita dei bambini e dei ragazzi “digital natives”, è ormai caratterizzato da una molteplicità di mezzi e di strumenti, sempre più complessi, di informazione e di comunicazione e da una pluralità di culture e di etnie. Di fronte al flusso di informazioni che invadono ogni giorno le nostre vite, le molteplici e diversificate opportunità di apprendimento e di socializzazione, la scuola non può certamente sperare di controllarle tutte, né può dare solo risposte di tipo quantitativo, ma deve fornire punti di riferimento e strumenti di comprensione. Come suggeriscono le Nuove Indicazioni Nazionali lo studente è posto al centro dell'azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi. La classe inizialmente è un aggregato amministrativo, sarà cura dei docenti trasformarla in un “gruppo classe” affiatato ed armonioso, gli alunni monitorati dai docenti svilupperanno , passo dopo passo, spirito di appartenenza superando eventuali conflitti attraverso la gestione della diversità . La sfida della complessità può essere vinta solo grazie ad una scuola che filtri le esperienze eterogenee, frammentarie, e a volte squilibrate, che i bambini vivono quotidianamente ; una scuola che riesca a dotare gli alunni dei necessari strumenti per leggere la realtà secondo criteri che consentano di catalogare, generalizzare, osservare, indagare ... instillando, quindi, negli alunni la curiosità intellettuale e il desiderio di apprendere. 8 FINALITÀ DELL’ISTITUTO L’ISTITUTO SI IMPEGNA A… 9 OBIETTIVI DELL’ISTITUTO Gli OBIETTIVI GENERALI del processo formativo nel nostro Istituto si possono sintetizzare nei seguenti punti: ☺ Sviluppare una cultura che ponga in maniera corretta il rapporto Uomo – Creato, per avviare a soluzione i gravi problemi ambientali che caratterizzano il pianeta alle soglie del terzo millennio. ☺ Contribuire alla costruzione di un’idea di scuola come luogo di incontro, di scambio, di inclusione sociale e promozione culturale. ☺ Partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. ☺ Differenziare la proposta formativa adeguandola agli stili cognitivi di ciascuno. ☺ Offrire a ciascuno la possibilità di maturare la propria identità personale sotto il profilo corporeo, intellettuale e psicodinamico. ☺ Favorire la crescita di ciascuno attraverso atteggiamenti di sicurezza, fiducia in sé e nelle proprie potenzialità. ☺ Valorizzare le conoscenze e le esperienze pregresse. ☺ Favorire un apprendimento meta-cognitivo, cooperativo e di modelling. ☺ Sostenere l’alunno nel non facile percorso di progressiva conquista dell’autonomia di giudizio, di scelta, di ☺ assunzione di impegni. Favorire una maturazione critica e consapevole delle norme più semplici, che vanno definite e discusse insieme, per allargare l’orizzonte verso le regole proprie della convivenza civile, democratica e rispettosa della legalità, per giungere alla consapevolezza delle responsabilità personali. ☺ Rispettare e valorizzare le varie culture. ☺ Collaborare con le famiglie. ☺ Collaborare con strutture educative e culturali del territorio. ☺ Valorizzare le potenzialità di ogni alunno e favorire la traduzione di esse in concrete competenze, rimuovendo gli ostacoli concreti o emotivi che impediscono l’impostazione di un progetto di vita. ☺ Creare le condizioni culturali e relazionali che favoriscano lo star bene a scuola. ☺ Riflettere sui rapporti culturali esistenti tra il “mondo” passato e quello presente in vista di un possibile futuro. ☺ Preparare alla vita adulta attraverso lo sviluppo ed il rispetto dei valori personali, sociali, ambientali, ☺ culturali. Promuovere iniziative di sperimentazione, relative all’area organizzativa, didattica e di ricerca, indirizzate al miglioramento dell’esperienza formativa degli allievi e dei docenti con proposte educativo - didattiche in relazione ai bisogni evidenziati dall’utenza. ☺ Valorizzare il patrimonio naturalistico, culturale e artistico locale. ☺ Aprire all’innovazione metodologica - didattica anche attraverso l’utilizzo di tecniche e strumenti tecnologici. 10 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA(PTOF) - Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; - il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo del 18/11/2015; - Il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 21/01/2016; - il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 21/01/2016; - il piano è stato aggiornato con parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 14/10/2016; - l'ggiornamento del piano è stato approvato dal consiglio d'istituto nella seduta del 14/10/2016 della all’indirizzo: scuola di il piano è pubblicato nel portale unico http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/ Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è redatto nel rispetto di quanto previsto dalla L.107/2015, commi 14, 1, 7,11, 12, 24, 28, 57-58, 70-72, 124. Comma 14 (sostituzione dell’Art.3 del 275) «Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa). 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire: a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente; b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa. 3. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo a: - i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 29 dicembre 2014, n. 190, - il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché - i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013. 11 PREMESSA Il PTOF rappresenta il documento di pianificazione strategica della scuola. I progetti previsti sono la colonna vertebrale di tutto il PTOF affinché si promuova un miglioramento globale del processo di insegnamento- apprendimento . Il PTOF è anche un documento in progress ed uno strumento di autoanalisi delle scelte effettuate dalla scuola, finalizzato ad una riprogettazione migliorativa. Il piano di Miglioramento si armonizza con le iniziative progettuali del PTOF e in esso esplicitate come strumento di ulteriore e graduale perfezionamento, in stretta connessione con le conclusioni del Rapporto di Autovalutazione. Nel razionalizzare i risultati dell’autovalutazione descritti nel RAV sono emerse carenze specifiche per cui è possibile mettere in campo alcune azioni che, per il loro carattere di immediatezza, non richiedono l’elaborazione di un progetto strutturato e possono pertanto essere realizzate già al termine dell’Autovalutazione (RAV). Si tratta di semplici iniziative la cui attuazione permette di dare visibilità subitanea ai risultati del processo di Autovalutazione (RAV), rafforzando in tal modo la percezione della sua utilità nei portatori di interesse. Tali azioni saranno strutturate e normalizzate nelle varie attività previste per il miglioramento. SCELTE CONSEGUENTI ALLE PREVISIONI DI CUI ALLA LEGGE 107/15 1.Potenziamento scientifico ”b” Potenziamento delle competenze matematico-logico e scientifiche Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’U.E. , anche mediante l’utilizzo della metodologia C.L.I.L.. Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al 3. Potenziamento umanistico “e” rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici , del patrimonio e delle attività culturali. Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti 4. Potenziamento motorio “g” ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica. 5. Potenziamento artistico e Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche musicale “c” e nei media di produzione e diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori. 6. Potenziamento laboratoriale “m” Potenziamento delle metodologie laboratori ali e delle attività di laboratorio (comma 7, lettera i); valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore. 2.Potenziamento linguistico “a” La normativa richiede che l'istituzione scolastica effettui “la programmazione triennale dell'offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali”. Il presente Piano Triennale dell'Offerta Formativa, rivedibile annualmente, rappresenta il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale dell’Istituto ed esplicita la progettazione 12 curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che la scuola intende adottare nell'ambito della propria autonomia. È un documento di impegno tra la scuola e il territorio incentrato sul rapporto scuola- studentifamiglia e tiene conto di tutti i portatori di interesse che ne contribuiscono all’ampliamento dell’offerta formativa. I DATI DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO La compilazione del RAV ha contribuito a definire un quadro di sintesi del contesto in cui opera la scuola. Il riferimento ai seguenti dati Status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti: Medio - Basso Studenti con famiglie economicamente svantaggiate 0,6% (in media con Sicilia e Italia) 1.2.a Disoccupazione : - Sicilia 22,1% (maggiore della media nazionale) 1.2.b Immigrazione: Sicilia 3,1 (minore alla media nazionale) Fa rilevare che l’utenza della scuola si articola su livelli diversificati di status economico e culturale, con un livello di svantaggio economico sostanzialmente in linea a quello della media regionale e nazionale. I dati relativi al tasso di immigrazione regionale si presenta minore a quello della media nazionale. Risorse finanziarie dell'Istituzione scolastica La scuola utilizza risorse finanziarie provenienti da: STATO REGIONE COMUNE FAMIGLIE ALTRE ENTRATE Gestisce il pagamento degli stipendi, delle supplenze, la retribuzione accessoria. Fornisce i finanziamenti per il Funzionamento dell’istituzione scolastica. Finanzia progetti specifici da essa promossi. Finanzia il servizio scuolabus, mensa, ecc. Pagano le attività quali: 1/3 quota mensa, viaggi di istruzione, visite guidate. La scuola partecipa a bandi o avvisi di concorso per progetti finanziati dal MIUR, dalla Comunità Europea (Fondi FSE, FSER, ecc.). Dall’analisi del RAV, riteniamo opportuno estrapolare i seguenti dati, in quanto forniscono elementi importanti di analisi delle caratteristiche del corpo docenti Dati da RAV 93,2% docenti a tempo indeterminato 6,8% docenti a tempo determinato Insegnanti a tempo indeterminato per anni di servizio nella scuola (stabilità)(2014-2015) 15,9% anno corrente 20,6% da 2 a 5 anni 9,5% da 6 a 10 anni 54,0% oltre 10 anni Docenti a tempo indeterminato per fasce di età (20142015): 0% sotto 35 anni 11,8% tra 35 e 44 anni 38,2% tra 45 e 54 anni 50,0% oltre 55 anni Titoli in possesso degli insegnanti a tempo indeterminato: L’I.C garantisce un significativo livello di stabilità nel proprio corpo docente, formato nella grande maggioranza da docenti “di ruolo” , forniti di lunga esperienza di insegnamento, inseriti nell’organico della scuola per oltre il 50% da almeno 10 anni e, quindi, portatori di un positivo senso di appartenenza alla scuola, motivati al successo della proposta formativa della scuola e al conseguimento di obiettivi realistici, ma che puntano alla qualità dell’offerta, per la scuola e per i suoi studenti. Nella Scuola Secondaria nonostante alcuni docenti sono di transito per un solo anno nella nostra scuola o sono impegnati in più scuole, ciò non influenza il perseguimento degli obiettivi programmati. . 13 Infanzia: 14,3% laurea; 85,7% diploma Primaria:26,7 laurea; 73,3% diploma Secondaria I° grado: 89,5%; 10,5 diploma Caratteristiche del Dirigente scolastico: Anni di esperienza: oltre 5 anni Stabilità: 0 Caratteristiche degli alunni (Dati RAV): Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame Anno scolastico 2013/14 6 (%) 7 (%) 8 (%) 9 (%) MEIC85300L 20,3 40,7 18,6 5,1 SICILIA 30,0 26,2 21,8 16,5 Italia 27,3 27,3 21,8 15,8, 10 (%) 15,3 7,4 5,3 Lode % 0,0 2,8 2,5 Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno - Primaria % classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 MEIC85300L 0,0 0,0 0,0 1,8 SICILIA 0,4 0,1 0,1 0,1 Italia 0,2 0,1 0,1 0,1 % classe 5 0,0 0,1 0,1 Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno Anno scolastico 2013/14 - Primaria % classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 MEIC85300L 1,6 0,0 3,7 3,8 SICILIA 5,5 3,7 3,4 3,0 Italia 3,2 2,5 2,2 2,1 % classe 5 1,7 2,3 1,6 Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno Anno scolastico 2013/14 - Media % classe 1 % classe 2 MEIC85300L 0,0 0,0 SICILIA 3,9 3,2 Italia 2,2 2,0 % classe 3 0,0 2,1 1,4 Nella scuola ci sono alcuni trasferimenti, dovuti a spostamenti del nucleo familiare per motivi di lavoro (emigrazione), ma anche per ragioni logistiche. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione in alcune fasce (tra il 6 ed il 7), determinata dalla presenza nella popolazione studentesca di un background medio- basso sia nella Primaria che nella Secondaria di I grado. PIANO DI MIGLIORAMENTO Relazione tra RAV E PDM Il DS ha presentato al Collegio le linee di indirizzo per l’attuazione del Piano di Miglioramento. Gli interventi stabiliti dal DS sono stati individuati dopo un’attenta riflessione condivisa con i docenti coinvolti nell’analisi del RAV. La decisione è stata dettata dall’opportunità di realizzare dei progetti che non proponessero nuove 14 iniziative per l’organizzazione, ma attività che mirassero a correggere, arricchire e approfondire processi già in atto per i quali sono stati individuati ampi margini di miglioramento. Di qui la decisione di focalizzare l’attenzione su aspetti ritenuti importanti: - la necessità di integrare i curricula, offrendo maggiori campi di indagine ed approfondimento delle competenze europee e della valutazione con indicatori per ogni singola disciplina e uniformati alle competenze chiave europee (progetto 1); -la necessità di migliorare le competenze informatiche dei docenti e creare ambienti di apprendimento che facilitino la didattica; (progetto 2) - l’indagine sul successo scolastico degli alunni in stretta collaborazione con le scuole superiori del territorio (progetto 3); - potenziamento delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri. Lo sviluppo delle competenze in materia di Cittadinanza attiva e democratica viene conseguito attraverso la conoscenza della Carta Costituzionale e la riflessione sui principi che la ispirano. Viene valorizzata l’Educazione interculturale e alla pace, con progetti specifici che consentano agli studenti di praticare il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture. Si perseguono obiettivi fondamentali e trasversali quali: - l’Educazione all’assunzione di responsabilità nonché alla solidarietà ed alla cura dei beni comuni, in costante collaborazione con le istituzioni del territorio; -la formazione dei futuri cittadini, nella consapevolezza dei diritti e dei doveri, nella pratica quotidiana del confronto e della partecipazione democratica alle scelte collettive. (progetto 4). Da questo deriva la scala di priorità dei potenziali miglioramenti individuati nella fase di autovalutazione utilizzando i metodi strutturati proposti nelle linee guida del Piano di Miglioramento. Nello specifico sono stati raggruppati i punti di debolezza ricorrenti, strategici e operativi, ottenendo le aree critiche che sono state sintetizzate in relazione a: 1. Curricolo, progettazione e valutazione 2. Ambiente di apprendimento: incrementare la dotazione tecnologica nei plessi della scuola dell’infanzia e primaria per facilitare la pratica didattica. Implementare la dotazione di LIM all’interno delle aule dell’I.C. 3.Monitoraggio degli esiti scolastici al termine del i anno di scuola secondaria di II ° grado. 4. Acquisizione del pieno senso della legalità. PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI Esiti Risultati scolastici Priorità Obiettivi - traguardo Migliorare i livelli degli apprendimenti Performance migliori in direzione del definendo gli obiettivi in termini di successo formativo realizzate conoscenze, capacità e competenze in attraverso didattiche motivanti che rapporto agli effettivi livelli di partenza consentono la scoperta delle potenzialità individuali; pianificazione di azioni preventive, correttive e di potenziamento. 15 Risultati nelle prove standardizzate nazionali Migliorare le competenze di base in italiano e matematica sia nella scuola primaria che secondaria a partire dalle classi prime, con prove in parallelo almeno in 3 momenti dell’anno (modalità propedeutica anche per Esiti più omogenei fra classi parallele attraverso una programmazione realizzata con Unità di Apprendimento bimestrali ed una valutazione formativa condivisa. altre discipline). Attuare percorsi formativi mirati. Competenze chiave e di cittadinanza Migliorare le competenze trasversali e Acquisizione del pieno senso della promuovere didattica di classe e attività nel legalità. rispetto delle regole di una buona convivenza civile. Risultati a distanza Monitorare i risultati degli alunni in uscita Monitorare i risultati nel tempo, dalla classe terza della scuola secondaria di I dapprima nell’ambito della scuola del primo ciclo e poi stabilire grado. collaborazioni con le scuole superiori di secondo grado. PROCESSI Curricolo, progettazione e valutazione 1)Progettazione di prove comuni per classi parallele in ingresso, in itinere e finali in tutte le discipline. 2) Progettare e condividere un curricolo per competenze. Ambiente di apprendimento 3) Definire e condividere strumenti di verifica e valutazione delle competenze - Incrementare la dotazione tecnologica nei plessi della scuola dell’infanzia e primaria per facilitare la pratica didattica. Continuità e orientamento 1) Monitorare gli esiti scolastici al termine del I anno di scuola secondaria di II ° grado. 2) Predisporre momenti comuni di confronto sul curricolo verticale disciplinare coordinati da più docenti animatori corrispondenti alle singole discipline. 3)Individuare le azioni da documentare in modo da poterle Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane confrontare nel tempo nella loro evoluzione. 1)Formazione dei docenti per una didattica incentrata sulle competenze 2)Formazione dei docenti sulle nuove tecnologie (LIM) Motivazioni della scelta effettuata: La scuola ha definito la maggior parte degli aspetti del proprio curricolo. La definizione dei profili di competenza per le varie discipline e anni di corso è da sviluppare in modo più approfondito. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono per lo più coerenti con il progetto formativo di scuola. Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e i dipartimenti disciplinari. La progettazione didattica periodica viene condivisa dai docenti. 16 Un certo numero di docenti fa riferimento a criteri di valutazione comuni definiti per livello di scuola. È necessario avviare un lavoro di analisi più preciso in modo da creare maggior consapevolezza per avviare una valutazione basandosi sulle competenze europee e per disciplina. La scuola, a livello di classi parallele e di dipartimenti, ha elaborato prove strutturate in uscita di Italiano, Matematica per le classi V della Scuola Primaria allo scopo di facilitare il passaggio alla scuola secondaria e allineare le 6 Scuole Primarie dell’IC. Nella Secondaria di I ^ sono previste prove strutturate solo in ingresso, di Italiano e Matematica, ma non intermedie e finali Il punteggio di italiano e matematica nelle prove INVALSI è di poco inferiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e in matematica è di poco superiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola, anche se ci sono casi di singole classi che in italiano e matematica si discostano in negativo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è di poco maggiore alla media nazionale. Le competenze trasversali di cittadinanza, individuate come obiettivi generali dell'offerta formativa, sono promosse nella didattica di classe e ancor più nelle attività collegate ai progetti di istituto. La scuola valuta le competenze di cittadinanza degli studenti es. il rispetto delle regole, lo sviluppo del senso di legalità e di un’etica della responsabilità, la collaborazione e lo spirito di gruppo, adotta criteri di valutazione comuni per l’assegnazione del voto di comportamento. La scuola valuta, inoltre, l’autonomia di iniziativa e la capacita di orientarsi. La scuola ha definito regole di comportamento condivise attraverso il Regolamento di Istituto e il Patto di corresponsabilità con le famiglie, entrambi i documenti rappresentano i punti di riferimento a cui tutta la comunità scolastica si rivolge per adeguare singoli comportamenti. Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti: Gli esiti delle prove INVALSI sono disomogenei per l’italiano nella Primaria e per la matematica nella Secondaria. Inoltre nella Secondaria risultano inferiori alle medie di confronto. Si rendono necessari interventi, mirati al miglioramento dei risultati, che si articolino sia in metodologie specifiche e condivise che nell'implementazione di strumenti multimediali. Filo conduttore è l'aumento delle competenze acquisite dagli alunni, anche attraverso una via comunicativa più corrispondente al linguaggio dei nativi digitali. Ciò dovrebbe portare ad un diverso e maggiore coinvolgimento degli studenti e delle loro famiglie nelle attività scolastiche, ad un incremento dell'interesse e della partecipazione, dei tempi di attenzione, ad una maggiore efficacia della memorizzazione e, di conseguenza, ad una più incisiva azione contro la dispersione. L’approccio che si intende adottare prevede un’attività di definizione dei contenuti irrinunciabili almeno in Italiano e Matematica strettamente collegati al curricolo verticale dell’Istituto da tradurre in un documento formale in cui elencare anche i singoli standard di base. Muovendo da tale strutturazione, si intende procedere alla pianificazione di prove di verifica comuni con griglie di valutazione condivise relative ai vari segmenti didattici evidenziandone anche i diversi livelli cognitivi. Dalla conseguente analisi e socializzazione dei risultati si procederà con la pianificazione di interventi di correzione (recupero) e/o consolidamento di abilità che sottendono alle strutture proposte. Alla fine la somministrazione di test sommativi, permetterà di verificare l’eventuale “valore aggiunto” che l’Istituto riesce a fornire al processo di apprendimento. 17 A partire dal mese di settembre vengono organizzati e realizzati incontri con i responsabili dei dipartimenti disciplinari dei due ordini di scuola per la strutturazione di prove di verifica comuni riguardo ai segmenti didattici affrontati, la formulazione e la condivisione di griglie di valutazione oggettive e la determinazione delle date (periodo) di somministrazione. Si tiene conto della pianificazione per diversi livelli cognitivi, rispettando il raggiungimento degli obiettivi minimi di ciascuno step didattico, a loro volta prerequisiti indispensabili per lo step successivo. Si adotteranno strategie di recupero e/o consolidamento – potenziamento con ulteriore proposta di verifiche dopo il segmento didattico di recupero. Dopo le fasi di pianificazione, strutturazione e socializzazione del sistema di testing si procede alla somministrazione di tali prove comuni (a febbraio e ad aprile/maggio). Dopo la fase di somministrazione i docenti delle diverse discipline tabulano i risultati ottenuti, divisi per classe, e li invieranno al responsabile del dipartimento disciplinare dell’ordine di scuola di appartenenza che comincerà una prima analisi, lettura e tabulazione dei dati. Da tale analisi il referente della valutazione organizza un incontro disciplinare con i docenti dell’ordine di scuola proprio per una socializzazione dei risultati ed una condivisione delle strategie di intervento per il recupero e/o potenziamento. Viene successivamente organizzato un incontro con i responsabili di dipartimento disciplinare dei diversi ordini di scuola per la socializzazione condivisione dei risultati ottenuti e delle criticità emerse e condivise a livello di incontro disciplinare dei diversi ordini di scuola. Una volta attuata e diffusa, l’attività rappresenterà il modello di approccio didattico che poggerà su: Un documento formale (programmazione di contenuti, metodi e attività) nel quale saranno individuati tutti i contenuti e i processi in ambito didattico, descritti analiticamente in tutte le attività; Una pianificazione annuale delle riunioni dei dipartimenti di disciplina dei diversi ordini di scuola volta alla strutturazione di prove comuni e all’analisi dei risultati ottenuti; Una sistematica e strutturata attività di socializzazione e condivisione con tutti i docenti coinvolti del processo di pianificazione delle attività e delle procedure di testing. Il nostro Istituto ha elaborato il curricolo in verticale già a partire dall’anno scolastico 2011/12, ma il problema da risolvere è un cambiamento radicale delle modalità di attuazione dell’intervento didattico da parte dei docenti. Finora, pur avendo lavorato per gruppi (dipartimenti) e, quindi, nell’ottica della condivisione di percorsi comuni, l’attenzione è stata focalizzata sul raggiungimento di obiettivi prettamente disciplinari da parte degli alunni. Non è quello che ci viene richiesto dalla società (vedi anche gli accordi Europei sugli obiettivi dell’Istruzione/formazione), né soprattutto è quello di cui hanno bisogno i nostri alunni. Occorre agire, invece, in termini di sviluppo delle competenze, soprattutto di quelle chiave. Le “Indicazioni” del 2012 ci spingono a pensare ad una scuola inclusiva, che diffonda le competenze irrinunciabili di cittadinanza, che si attivi verso tutte le diversità (che non devono diventare disuguaglianze), che fornisca ai ragazzi gli strumenti per imparare a vivere nella complessità. Le discipline, quindi, devono essere considerate “chiavi di lettura interpretative”, con una particolare attenzione alle loro interconnessioni, piuttosto che alle loro “divisioni”. Si tratta di un’azione di miglioramento che utilizzando il ciclo ricorsivo della Ricerca /Azione innesca il ciclo del miglioramento continuo attraverso lo sviluppo di un atteggiamento professionale che coltiva la riflessione e il monitoraggio durante tutto il processo di apprendimento, in modo particolare : 1) intende utilizzare la Ricerca/Azione nella pratica didattica per avviare il ciclo della ricerca e dell’innovazione metodologica nell’Istituto; 18 2) può ragionevolmente migliorare i risultati degli apprendimenti degli alunni (obiettivi dell’Istituto e di ciascuna scuola), con un passaggio dalle conoscenze alle competenze, necessarie per tutto l’arco della vita; 3) diffondere la pratica del lavoro cooperativo anche all’interno del gruppo docenti, stimolando l’iniziativa personale, la condivisione e l’appartenenza alla vision dell’istituto. In questo processo di riflessione si realizza una co-costruzione condivisa allineando la visione individuale di ciascun docente con gli obiettivi della scuola, condividendone la mission, e la vision attraverso valori vissuti insieme. Poiché il processo sotteso a questo importante cambiamento necessita di azioni che si sviluppano in un lungo periodo, si evidenzia, pertanto, la necessità che l’Istituto operi un riesame delle metodologie didattiche nell’insegnamento dell’italiano e dalla matematica mettendole in relazione con i risultati delle prove INVALSI. Si ritiene che il problema possa essere affrontato e risolto attraverso due azioni rivolte sia ai docenti che agli studenti: • Miglioramento del processo di insegnamento, da realizzarsi mediante azioni formative per i docenti di italiano e matematica, di entrambi i segmenti scolastici, di carattere metodologico e didattico (studio e sperimentazione di attività laboratoriali). Obiettivo strategico sarà quello di innovare i processi di insegnamento/apprendimento capaci di incidere efficacemente sulla capacità di apprendimento, favorendo lo sviluppo delle nuove metodologie didattiche, quali la Didattica laboratoriale, il Cooperative learning, il Tutoring, al fine di rendere coinvolgente e motivante il processo di apprendimento. • Innalzamento dei livelli di apprendimento in italiano e matematica degli alunni da realizzarsi mediante azioni formative per gli studenti. Partendo da un’analisi puntuale ed attenta dei dati trasmessi dall’INVALSI, ampiamente discussi nei vari Organi Collegiali e nei Dipartimenti disciplinari di italiano e matematica, si è ritenuto prioritario e strategico per tutto l’Istituto programmare dei Percorsi formativi (n. 1 nella Scuola Primaria e n. 1 nella Scuola Secondaria di I Grado) di Consolidamento e Potenziamento di italiano e matematica. 19 ATTIVITA’ Denominazione progetto “A TUTTI DI PIÙ” Priorità 1 Priorità cui si riferisce Migliorare e favorire il successo scolastico di tutti gli alunni in Italiano e Matematica Traguardo di risultato (event.) - La didattica per lo sviluppo di competenze in Italiano e Matematica - Acquisizione di un metodo di lavoro di tipo interattivo -partecipativo - Progettazione di Unità di Apprendimento bimestrali su compiti di realtà nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria. Obiettivo di processo (event.) - Alzare il livello qualitativo dell’apprendimento della Lingua Italiana e della Matematica integrando il significato per la vita con la pregnanza culturale. - Sperimentare ambienti di apprendimento guidati con il docente di ricerca - Valorizzare e stimolare autostima ed autoefficacia anche nei bambini più Situazione su cui interviene in difficoltà Tutti i tre ordini di scuole: sezioni della Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Secondaria In particolare classi seconde e quinte scuola primaria, classi prime e terze scuola secondaria di 1° grado; Aree: italiano e matematica in riferimento alle prove INVALSI. Queste formazioni sono indirizzate a capire “come “si sviluppano competenze in italiano e matematica per contrastare le difficoltà di apprendimento. In particolare: - costruzione di contesti di apprendimento ricchi e significativi; - superamento della frammentazione e dell’impostazione trasmissiva dei saperi disciplinari - valorizzazione dell’esperienza e delle conoscenze degli alunni, per favorire autostima ed efficacia - formazione delle competenze-chiave secondo il quadro di riferimento europeo; Attività previste - promozione dei processi meta cognitivi per “Imparare ad imparare” 1° Step Capire “Come” si costruiscono competenze negli alunni: dalla lezione frontale al laboratorio Redigere un curricolo per competenze di Italiano e Matematica; Riflettere sulle pratiche quotidiane attivando percorsi di R/A Elaborare attività di recupero e potenziamento su “compiti di realtà”; Realizzare una co-costruzione condivisa del curricolo, allineando la visione individuale di ciascun docente con gli obiettivi della scuola, condividendone la mission, e la vision attraverso valori vissuti 20 insieme; Somministrare prove di ingresso sul modello Invalsi comuni per le classi seconde della primaria, per le classi quinte della scuola primaria; e prime della scuola secondaria, concordate fra i docenti delle classi quinte della Scuola primaria e docenti classi prima della Scuola Secondaria di I ° grado; Effettuare un bilancio finale delle attività svolte e statistica dei risultati. 2° Step Costruire Unità di Apprendimento bimestrali su compiti di realtà nella Scuola dell’Infanzia, Primaria e secondaria Rilevare, valutare e certificare le competenze Redigere un bilancio finale delle attività svolte e statistica dei risultati. 3° Step Migliorare i risultati degli apprendimenti degli alunni (obiettivi dell’Istituto e di ciascuna scuola), con un passaggio dalle conoscenze alle competenze, necessarie per tutto l’arco della vita; Realizzare una co-costruzione condivisa del curricolo, allineando la visione individuale di ciascun docente con gli obiettivi della scuola, condividendone la mission, e la vision attraverso valori vissuti insieme. Risorse finanziarie necessarie Corso sulle innovazioni metodologiche della matematica a. s. 2015/16 Corso sulle innovazioni metodologiche dell’Italiano a. s. 2015/16 Personale Quantità (giornate, pezzi, ecc.) Docente esperto matematica n. 1 ore 20 Docente esperto italiano n. 1 ore 20 Spese € 3,50 (risma A4) 5 € 100,00 (toner stampante) 1 Risorse umane (ore) / area Altre risorse necessarie Indicatori utilizzati Totale € 1600 € 1600 € 17,50 € 100,00 TOTALE € 3317,50 a. s. 2015/16: Personale docente di matematica scuola primaria e secondaria di 1° grado x 20h a. s. 2015/16: Personale docente di italiano scuola primaria e secondaria di 1° grado x 20h Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola. All’inizio dell’anno scolastico i gruppi di lavoro dei docenti stabiliranno nel dettaglio gli indicatori delle conoscenze, abilità e competenze per i livelli avanzato, intermedio, base, iniziale. Questi indicatori serviranno ad effettuare: 1. analisi dei livelli d’ingresso; 2. monitoraggio dei livelli in itinere; 3. monitoraggio finale con i livelli in uscita. Nel corso dell’anno scolastico, con riunioni abbinate ai Consigli di 21 Interclasse e di Classe, i gruppi di lavoro, verticali e orizzontali, elaboreranno le prove intermedie e in uscita, in base a quanto stabilito riguardo agli standard stabiliti e ai criteri di valutazione; inoltre faranno un’analisi critica delle metodologie applicate apportando eventuali modifiche e/o miglioramenti, tenendo conto della risposta degli alunni all’intervento didattico nonché di eventuali ritardi o sfasature dovuti a imprevisti non controllabili. Le misure o gli indicatori saranno utilizzati per valutare se l’azione di miglioramento è stata attuata e diffusa entro i tempi stabiliti (risultati Stati di avanzamento relativi agli indicatori di progetto) e nel suo pieno potenziale (risultati degli obiettivi del progetto). Allievi nella fascia della non sufficienza grave diminuiti: -Italiano: 1° anno 2015/16: 10% nelle classi 2^ e 5^ primaria, 1^e 3^ secondaria di primo grado; 2° anno 2016/17: 15% nelle classi 2^ e 5^ primaria, 1^e 3^ secondaria di primo grado; 3° anno 2017/18: 20% nelle classi 2^ e 5^ primaria, 1^e 3^ secondaria di primo grado. -Matematica: 1° anno 2015/16: 10% nelle classi 2^ e 5^ primaria, 1^e 3^ secondaria di primo grado; 2° anno 2016/17: 15% nelle classi 2^ e 5^ primaria, 1^e 3^ secondaria di primo grado; 3° anno 2017/18: 20% nelle classi 2^ e 5^ primaria, 1^e 3^ secondaria di primo grado. Valori / situazione attesi 1° anno: Docenti di matematica formati almeno per il 50%; Docenti di italiano formati almeno per il 50%; -Incremento del numero di allievi attivi e propositivi almeno in italiano e matematica: +20%; -Aumento del numero di alunni con votazione pari o superiore ai 7/10: +20% al terzo anno. Per la formazione dei docenti, in base alle priorità rilevate nel RAV, si vuol fare acquisire ai docenti le basi fondamentali nell’utilizzo della LIM. La lavagna multimediale interattiva (LIM), è da considerarsi una delle tecnologie emergenti nel versante educativo, e rappresenta una risorsa di innovazione assoluta per la didattica e si attesta come efficace ausilio nella relazione educativa se, il docente che ne è dotato, è in grado di ibridare i contenuti digitali nella lezione frontale trasformando lo spazio della classe in un ambiente di mixed reality, in cui digitale e analogico, virtuale e reale, sono compresenti. La possibilità di manipolare testi, immagini, filmati, animazioni e navigare in rete durante l’attività didattica presuppone nuove competenze nella progettazione e nella realizzazione dell’evento formativo. L’ambiente di apprendimento con l’uso della LIM si modifica e essa si dimostra strumento potente per lo sviluppo della 22 motivazione, per la risoluzione di problemi inerenti le difficoltà di apprendimento, per l’innovazione della didattica delle discipline, per la strutturazione della cooperazione nella classe. Si presenta quindi un corso sulle competenze di base per l’uso della LIM nella didattica delle discipline che ha come obiettivo quello di fornire ai docenti le necessarie abilità per integrare creativamente lo strumento nella propria didattica. ll piano di miglioramento sarà disteso in un arco temporale di tre anni: a. s. 2016-2017; 2017-2018; 2018-2019. Denominazione progetto “LIM ……. IN CLASSE” Priorità 2 Priorità cui si riferisce Ambiente di apprendimento: incrementare la dotazione tecnologica nei plessi della scuola dell’infanzia e primaria per facilitare la pratica didattica. Implementare la dotazione di LIM all’interno delle aule dell’I.C. Traguardo di risultato (event.) Obiettivo di processo (event.) Collocando delle Lavagne Interattive Multimediali nelle classi il nostro Istituto potrebbe avviare delle attività finalizzate a: − favorire il processo di apprendimento; − ottimizzare la qualità dell’insegnamento − approfondire gli argomenti studiati sfruttando tutte le potenzialità del collegamento ad Internet; − rendere più interessanti gli argomenti proposti con l’impiego di immagini e video; − arricchire le potenzialità individuali avvalendosi delle nuove strumentazioni multimediali ed interattive; − facilitare l’apprendimento degli alunni con Disturbi specifici dell’Apprendimento mediante l’utilizzo di software specifici; − incoraggiare le diverse abilità utilizzando la L.I.M. anche durante le lezioni di musica e arte; − favorire e sostenere il raggiungimento degli obiettivi didattici per gli alunni stranieri; − migliorare l’offerta formativa sfruttando le aule dotate di L.I.M. per i corsi di recupero, i centri di aggregazione e i progetti pomeridiani extra-scolastici; − valorizzare le lezioni di Lingua straniera e Religione; − promuovere la didattica laboratoriale; − acquisire nuove competenze digitali e tecnologiche da parte di docenti e alunni. Ci si propone, attraverso una adeguata attività di Formazione, di facilitare l’utilizzo di strumenti digitali in classe (Lavagna Interattiva Multimediale, computer, etc..) e di accompagnare gli insegnanti passo passo nella costruzione di una didattica multimodale, che si innesti sulle conoscenze e le esperienze da loro già possedute. Si vuole fare tesoro della facilità con cui le nuove generazioni si muovono nei confronti della TIC, per trasformarla in risorsa per tutta la classe e di riflesso in uno strumento per una migliore integrazione degli alunni con difficoltà (DSA, BES, etc.). 23 Situazione su cui interviene La formazione, a. s. 2016/2017, avrà un taglio prettamente operativo e sarà rivolta ai diversi gruppi di lavoro costituiti possibilmente in verticale, dalla scuola dell'Infanzia alla Scuola Sec. di 1° grado, in modo da coinvolgere gradualmente l' intero Collegio Docenti. Attività previste 1° Step • La prima fase sarà dedicata in modo particolare alla formazione, perché la formazione sarà intesa come messa in pratica della teoria step by step in classe, per passare velocemente dalle abilità di base alle competenze e alla gestione autonoma delle attività in classe con la creazione di ambienti di apprendimento integrati. • Attività di formazione diffusa su: Potenzialità e uso della LIM e delle tecnologie in generale nella didattica. • Dalla teoria alla pratica, sviluppo di azioni coordinate; cooperative learning fra i docenti e fra il personale ATA, fra gli alunni, attività di tutoring; lezioni interattive, multisensoriali in classe; • Uso consapevole e programmato dei contenuti dei software e della ricerca nei siti web; utilizzo dei siti web e delle piattaforme. 2° Step • Successivamente si generalizzerà in tutte le classi l’ambiente di apprendimento integrato con l’acquisto delle attrezzature (LIM) attraverso la partecipazione a progetti europei PON-FESR, in modo che gli obiettivi del piano possano essere raggiunti ed estendersi a tutto l’istituto e soprattutto consolidarsi nel lungo periodo; • Attività di formazione diffusa. 3° Step Risorse finanziarie necessarie • Strutturazione di Laboratori disciplinari strutturati in verticale (in particolare per Italiano, Matematica); • Progettazione e realizzazione di unità disciplinari di competenza strutturati su obiettivi comuni nei tre ordini di scuola e realizzati con il supporto della tecnologia • Analisi e documentazione dei processi e valutazione dei risultati ottenuti. Personale Quantità (giornate, pezzi, ecc.) Esperto esterno per la formazione di docenti e ATA € 80* 20h 1 Acquisto di beni LIM € 2.800 10 Spese € 3,50 (risma A4) 5 € 100,00 (toner stampante) 2 TOTALE Risorse umane (ore) / area Docenti dall’Organico di Potenziamento Altre risorse necessarie Acquisto LIM – Progetti PON-FESR Totale € € 1.600 12.800 € € 17.50 200.00 € 15717.50 24 Indicatori utilizzati -Tasso di certificazione dei docenti che hanno partecipato in qualità di corsisti alla Formazione; -Diffusione e pratica della didattica laboratoriale; -Incremento del numero di attività laboratoriali condotte nelle classi; -Condivisione delle attività sperimentate nei consigli di interclasse e di classe; -Incremento del numero dei docenti che utilizzano le tecnologie presenti in Istituto; -Miglioramento curricolare in Italiano e Matematica dovuto all’uso di Stati di avanzamento laboratori o materiali multimediali. -Docenti frequentanti la formazione: almeno il 70% dei docenti dell’Istituto; -Docenti –corsisti: presenti ad almeno l’80% delle ore previste; -Diffusione e pratica della didattica laboratoriale tra i docenti dell’Istituto: +20%; -Incremento del numero di progettazioni in forma laboratoriale: +20%; -Incremento del numero di attività laboratoriali condotte nelle classi: 20% dei docenti corsisti; -Incremento dei materiali in formato digitale prodotti dai docenti e dagli studenti: +20%. -Incremento delle dotazioni tecnologiche +50% Valori/situazione attesi Risultati attesi: -Facilitare il passaggio da una didattica tradizionale ad una multimodale che consenta agli insegnanti di cogliere le opportunità che le TIC offrono per una attività più efficace e coinvolgente. -Migliorare la partecipazione e la motivazione dell’intera classe. -Creare un contesto che favorisca l’integrazione. Risultati a medio termine: -alfabetizzazione informatica per l’utilizzo delle LIM e l’attivazione di ambienti di apprendimento integrati in classe; - dematerializzazione della comunicazione delle informazioni attraverso l’utilizzo del sito web istituzionale da parte del personale della scuola; Risultati a lungo termine: -estensione a tutto l’ Istituto di ambienti di apprendimento integrati; -utilizzo del sito web per ogni forma di comunicazione. - dematerializzazione dei documenti scolastici . -Consolidamento della metodologia di rilevazione del servizio offerto dalla scuola. -Docenti dell’Istituto Comprensivo di “ San Pier Niceto ” che parteciperanno alla formazione. Indirettamente si attendono ricadute: all’interno dei dipartimenti come attività di diffusione della formazione docenti e all’interno delle classi ove gli allievi parteciperanno alle attività di recupero/consolidamento. 25 È da sottolineare che finora nel nostro Istituto non sono state realizzate attività di monitoraggio dei risultati ottenuti dagli ex-allievi, nel loro percorso all’interno degli Istituti di Istruzione Secondaria di II grado; la scuola si è accontentata dei feedback che riceveva da studenti, famiglie e docenti della scuola secondaria in maniera informale e sporadica. In riferimento alla priorità 3 evidenziata nel RAV, con il presente progetto triennale, si intende avviare una raccolta sistematica di informazioni e dati oggettivi relativi alle prestazioni dei nostri alunni nel prosieguo degli studi al termine della scuola secondaria di I grado, nonché un confronto dei dati in uscita alla fine dell’anno scolastico, potendo raffrontare i 3 plessi di scuola sec. di I grado e il primo anno della scuola sec. di II grado. Il problema da risolvere è capire in quale misura le attività di orientamento attuate dall’Istituto nell’arco del triennio della scuola secondaria, permettano ai docenti delle classi terze di esprimere un Consiglio di Orientamento efficace a garantire il successo formativo degli alunni e la piena partecipazione degli stessi al proprio progetto di vita. I docenti hanno come compito principale quello di sviluppare al meglio le potenzialità socio-cognitive dell’alunno, attraverso percorsi disciplinari ed educativi che approdano alla certificazione di livelli di competenza. Hanno altresì il compito di stimolare i ragazzi ad incrementare le competenze possedute e di orientarli ad investirle al meglio. È fondamentale indagare per capire, soprattutto nei casi di insuccesso formativo, e nelle situazioni in cui i ragazzi modificano la scelta iniziale in corso d’anno, se i docenti non abbiano dato giusta dimensione alle competenze realmente acquisite dall’alunno o se, invece, non sia stata indicata la corretta modalità con cui spenderle. Misurare gli esiti formativi di tutti gli ex-alunni e rielaborarli, mettendo in relazione il consiglio di orientamento espresso dai docenti, la scelta della scuola operata dal ragazzo e i risultati conseguiti a distanza di un anno, potrebbe permettere un’analisi delle cause con conseguente identificazione del miglioramento necessario. La soluzione è vantaggiosa sotto tutti i profili: 1) l’Istituto deve investire esclusivamente del tempo per raccogliere, organizzare e diffondere i risultati, ma non deve affrontare alcun altro tipo di impegno aggiuntivo. Infatti, i docenti svolgono il progetto “Orientamento” all’interno delle ore curricolari, distribuendo gli interventi formativi previsti in modo equo e affine ad ogni disciplina. Partecipano alle iniziative del territorio (open day) e dell’Istituto (incontro con i docenti e i Dirigenti degli Istituti secondari di 2° grado) La stesura del Consiglio orientativo fa parte del lavoro ordinario e così pure la consegna e la spiegazione alle famiglie. Considerate tutte le attività svolte per l’orientamento, connesse alla propria professione, è evidente quanto possa essere vantaggioso per i docenti la restituzione dei risultati dell’azione di orientamento svolta. 2) Il beneficio per gli studenti è immediato: le considerazioni che derivano dall’esame dei risultati degli esiti formativi, messi in relazione alla conformità della scelta con il consiglio d’orientamento saranno prontamente impiegate nel percorso di orientamento in atto, per correggere gli interventi dei docenti o costituire un elemento di informazione aggiuntivo per alunni e famiglie. 3) Gli esiti formativi positivi costituiscono, senza dubbio, un indicatore di performance importante per un Istituto scolastico, che potrebbe avvalersene anche in chiave di auto-valorizzazione. Al contrario, la rilevazione di risultati negativi rappresenta una possibilità di riflessione sui processi chiave dell’Istituto (Didattiche, Orientamento, Continuità), attivando ulteriori azioni di miglioramento. 26 Denominazione progetto “A SCUOLA … E POI?” Priorità 3 Priorità cui si riferisce Misurare gli esiti formativi di tutti gli ex-alunni e rielaborarli, mettendo in relazione il consiglio di orientamento espresso dai docenti, la scelta della scuola operata dal ragazzo e i risultati conseguiti a distanza di un anno. Traguardo di risultato (event.) -Monitoraggio di tutti i campi previsti nei tempi stabiliti; -Mappatura di tutti gli aspetti oggetto di indagine; - Raccolta di dati riferiti almeno all’85% della popolazione scolastica; -Coincidenza del Consiglio Orientativo con i positivi risultati degli alunni nell’anno successivo. Obiettivo di processo (event.) -Comparare le prestazioni degli alunni in uscita con i risultati conseguiti nel primo anno delle superiori; - Avviare un confronto sulle specifiche competenze richieste agli alunni in uscita dalla scuola secondaria di I grado; -Rivedere , nell’ambito di un’azione più generale di autovalutazione Situazione su cui interviene Attività previste della scuola, l’attività educativa del nostro istituto in funzione di una correzione e/o ampliamento della “mission. Si intende avviare, a partire dall’anno scolastico 2016/2017, una raccolta sistematica di informazioni e dati oggettivi relativi alle prestazioni dei nostri alunni nel prosieguo degli studi al termine della scuola secondaria di I grado, nonché un confronto dei dati in uscita alla fine dell’anno scolastico, potendo raffrontare i 3 plessi di scuola sec. di I grado e il primo anno della scuola sec. di II grado. -incontri con i genitori degli alunni delle classi terze; -incontri con docenti degli istituti superiori del territorio; -rilevamento- trascrizione - elaborazione-rappresentazione scuole superiori scelte e valutazione alunni licenziati e ex alunni iscritti al primo anno delle scuole superiori; -pubblicazione – condivisione - verifica dei risultati dei monitoraggi. -monitoraggio scelte prosieguo studi e risultati ottenuti allievi licenziati; -esiti ex allievi nel primo anno delle scuole superiori. Risorse finanziarie necessarie Personale Personale Spese Quantità (giornate, pezzi, ecc.) Totale €17,50 30 ore * 3 = 90 ore € 1.575,00 € 3,50 (risma A4) 5 € 17,50 € 100,00 (toner stampante) 1 € 100,00 TOTALE € 1.692,50 Risorse umane (ore) / area Personale 30 ore * 3 docenti Altre risorse necessarie Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola. Indicatori utilizzati -Numero dei campi monitorati; -Rispetto della tempistica; -Raccolta dati di ciascun campo e trasformazione in tabelle e grafici; -Diffusione risultati e socializzazione con il personale docente; -Rapporti di collaborazione con le scuole superiori frequentate dagli 27 allievi licenziati; -Grado di soddisfazione misurato tramite intervista durante l’incontro con i genitori (n. di genitori soddisfatti/n. genitori intervistati); -Risultati del monitoraggio (n. di studenti che confermano o migliorano al primo anno delle superiori i risultati conseguiti all’esame di Stato soddisfatti/n. di studenti licenziati). Stati di avanzamento Analisi dei nessi tra esiti formativi/conformità iscrizione al consiglio espresso/ consiglio orientativo: % di ex alunni promossi al primo anno della scuola superiore; % di scostamento rispetto al Consiglio Orientativo (nr. alunni che non hanno seguito il Consiglio/nr. totale licenziati); % di ex alunni che hanno seguito il Consiglio orientativo e sono stati Valori/situazione attesi promossi nel primo anno della scuola successiva (sul totale degli alunni che hanno seguito il Consiglio Orientativo). I risultati del progetto potranno influenzare positivamente la performance della scuola: -il confronto tra le competenze programmate in uscita dalla scuola secondaria di primo grado con le competenze richieste in ingresso dalle scuole superiori; - l’analisi dei risultati del primo anno di scuola superiore degli ex alunni della scuola; -il confronto tra metodologie adottate porteranno ad una revisione critica collegiale della mission” della nostra scuola, e conseguenti eventuali azioni di ridefinizione di obiettivi e strategie. PROGETTI DA ATTUARE CON GLI INSEGNANTI DEL POTENZIAMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA Premessa Questi progetti nascono a seguito di un’attenta osservazione delle classi della scuola primaria e dagli aspetti da migliorare evidenziati nel RAV. È emerso che un numero considerevole di alunni con svantaggio socioculturale presenta ritmi di apprendimento molto lenti, scarsa motivazione allo studio, situazioni familiari difficili, difficoltà di relazione, di memoria, di attenzione, carenze conoscitive, lacune concettuali e difficoltà di ragionamento logico. Inoltre alcuni di essi non hanno ancora interiorizzato le regole del vivere civile, devono essere spesso richiamati, perché non eseguono nei tempi stabiliti e correttamente le consegne scolastiche e hanno bisogno continuamente della funzione mediatrice dell’insegnante, perché non si assumono nessuna responsabilità di lavoro. Dalla situazione rilevata, le insegnanti curricolari, che sono in compresenza con l’insegnante assunto con il potenziamento (entrato nella scuola con la Fase C), intendono attuare azioni di recupero personalizzate, di compensazione e di riequilibrio culturale (specie linguistiche e logico-matematiche). Il progetto prevede che durante le ore curriculari gli insegnanti del potenziamento vadano a supportare le classi più deficitarie facendo ricorso ad una differenziata metodologia di insegnamento, utilizzando i giochi linguistici, la lettura e i giochi matematici per potenziare e garantire a tutti gli alunni il successo formativo. 28 I progetti intendono potenziare e stimolare negli alunni le conoscenze e competenze proprie della lingua italiana e della matematica per un maggior successo formativo ,e per accrescere le proprie conoscenze umane e psicologiche. Denominazione progetto Priorità cui si riferisce “ORTOGRAFICA...mente” Priorità 1 Migliorare i risultati delle prove INVALSI Migliorare i processi di comprensione di un testo Migliorare i processi di socializzazione e gestione delle relazioni con gli altri. Accrescere interesse e partecipazione alla vita scolastica. Migliorare l’autostima. Sviluppare il senso di responsabilità. Traguardo di risultato (event.) Obiettivo di processo (event.) Favorire lo spirito di collaborazione Saper lavorare in gruppo. Padroneggiare strategie di comprensione. Migliorare l’esecuzione delle prove INVALSI in classe 2° e 5° 1. Acquisire una maggiore padronanza strumentale in ambito linguistico e superare le difficoltà nell’apprendimento della lingua italiana. 2. Potenziare le strumentalità di base della letto scrittura, rafforzando la capacitò di ascoltare, comprendere e comunicare. Situazione su cui interviene Da un’attenta osservazione delle classi della scuola primaria e dagli aspetti di miglioramento evidenziati nel RAV, è emerso che un numero considerevole di alunni con svantaggio socio-culturale presenta ritmi di apprendimento molto lenti, scarsa motivazione allo studio, situazioni familiari difficili, difficoltà di relazione, di memoria, di attenzione, carenze conoscitive, lacune concettuali e difficoltà di ragionamento logico. Il progetto intende potenziare e stimolare negli alunni le competenze proprie della lingua italiana creando lettori abituali che utilizzino il libro come strumento per rilassarsi, soddisfare curiosità, accrescere le proprie conoscenze umane e psicologiche. 29 Attività previste Letture. Letture e sintesi orale. Dettati di semplici testi o parole. Esercizi di ortografia e anche con l’ausilio di sussidi informatici. Comporre semplici testi, anteponendo alla scrittura la sintesi orale delle sequenze (classe 5^). Somministrazione di schede del tipo Prove Invalsi(classi 2^ e 5^). Risorse umane (ore) / area Personale 1 docente del potenziamento Altre risorse necessarie Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola. Indicatori utilizzati Rispetto della tempistica; Diffusione risultati e riflessione sui risultati con il personale docente; Grado di piacere/soddisfazione misurato attraverso questionari che rileveranno in termini quantitativi la lettura spontanea di libri -le competenze di comprensione migliorate del 10%rispetto i risultati delle prove INVASI di Lingua Italiana Stati di avanzamento Acquisizione di competenze linguistiche attraverso metodologie innovative Restituzione delle competenze acquisite nelle prove di verifica interna ed esterna alla scuola. Valori/situazione attesi I risultati del progetto influenzeranno positivamente la performance degli alunni rispetto: -miglioramento del 10% della competenza di comprensione -.Miglioramento dei risultati nelle prove INVALSI di Lingua Italiana Denominazione progetto “MATEMATICA... mente ” Priorità 1 Priorità cui si riferisce Ampliare conoscenze e potenziare le abilità di calcolo orale e scritto. Potenziare l’autonomia operativa nel calcolo scritto Utilizzare sussidi multimediali e tecnologie per una didattica sempre più Traguardo di risultato (event.) inclusiva. -Promuovere atteggiamenti di curiosità e di riflessione, -valorizzare la consapevolezza aritmetica nell’utilizzo delle quattro operazioni -sviluppare attività di matematizzazione utilizzando anche sistemi multimediali; sviluppare dinamiche relazionali per lavorare in gruppo; prepararsi meglio alle prove oggettive logico - matematiche (INVALSI). Obiettivo di processo (event.) - Sviluppare il senso di responsabilità attraverso lo spirito di collaborazione creato dal gioco - Ampliare conoscenze e potenziare le abilità strumentali di base; 30 - Potenziare l’autonomia personale, sociale ed operativa -Valorizzare il contributo che il gioco matematico è in grado di recare alla maturazione delle risorse cognitive, affettive e relazionali degli alunni -Padroneggiare strategie di calcolo orale in rapporto alla classe di riferimento. Situazione su cui interviene Un’attenta osservazione delle classi della scuola primaria e dagli aspetti da migliorare evidenziati nel RAV. È emerso che un numero considerevole di alunni con svantaggio socio-culturale presenta ritmi di apprendimento molto lenti, scarsa motivazione allo studio, situazioni familiari difficili, difficoltà di relazione, di memoria, di attenzione, carenze conoscitive, lacune concettuali e difficoltà di ragionamento logico. Il progetto intende potenziare e stimolare negli alunni le conoscenze e competenze logico- matematiche al fine di creare condizioni che favoriscono il potenziamento dell’intelligenza numerica e di conseguenza consentono il successo formativo Attività previste -Sostenere la metodologia della didattica laboratoriale attraverso giochi matematici nelle classi 2° e 5°; - progettare e ricercare giochi matematici - realizzare attività giocose per ottenere la collaborazione attiva degli alunni; Utilizzare cd con la LIM Risorse umane Altre risorse necessarie Valori/situazione attesi Personale 1 docente del potenziamento Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola. I risultati del progetto potranno influenzare positivamente la performance della scuola attraverso: Miglioramento del 10% delle competenze matematiche Potenziamento del calcolo orale Scoperta di un atteggiamento positivo nei confronti della matematica Miglioramento dei risultati nelle prove INVALSI di Matematica. 31 PROGETTI DA ATTUARE CON L’ INSEGNANTE DEL POTENZIAMENTO SCUOLA SECONDARIA Premessa In riferimento al RAV nella priorità 3 troviamo: Migliorare le competenze trasversali e promuovere didattica di classe e attività nel rispetto delle regole di una buona convivenza civile. Il contributo dei progetti formulati per la scuola secondaria assumono, in quest'ottica un valore formativo che,favorisce i processi di apprendimento, maturazione della personalità e socializzazione, stimolando l’acquisizione di un'etica comportamentale incentrata al rispetto delle regole, al riconoscimento e al rispetto dell'altro e dei rapporti umani. L’attuale situazione sociale richiede, all’Istituzione Scolastica e alle agenzie educative che agiscono con essa, di far crescere e maturare nell’educando la formazione di alcuni valori e principi fondamentali, come ad esempio: il rispetto di sé e degli altri; lo spirito di collaborazione e del vivere insieme. Questi valori possono essere efficacemente stimolati e indotti dalle attività di musica e di convivenza civile per apportare un valido contributo nella formazione personale, culturale e sociale dell’educando. Alla luce di queste riflessioni diventa quindi importante scommettere sulle attività musicali ed artistiche con due progetti che possano contribuire a sostenere e sviluppare un “ambiente scuola formativo”, in grado di promuovere il benessere della persona e di contrastare efficacemente le prime forme di disagio, devianza giovanile, dispersione e bullismo scolastico. Questo progetto, in linea con le indicazioni di tutti i più recenti documenti ministeriali relativi al potenziamento dell’organico, prevede un piano d’interventi educativi e didattici che investe sia la scuola primaria sia la secondaria di primo grado ed ha un unico filo conduttore che pone al centro del progetto educativo l’alunno con le sue necessità di formazione culturale, sociale. Denominazione progetto “LA MUSICA UNISCE" Priorità 3 Priorità cui si riferisce L’obiettivo del progetto è di favorire negli alunni la formazione integrale di un comportamento etico, attraverso un intervento educativo che si appoggia sulla maturazione di quattro linee di sviluppo cognitivo e sociale: 1. Conoscere meglio se stessi e le proprie capacità 2. Comunicare e relazionarsi positivamente con gli altri 3. Acquisire il valore delle regole e l’importanza dell'educazione alla legalità 4. Prevenire e contrastare la dispersione scolastica, la discriminazione e il bullismo Traguardo di risultato (event.) - Sviluppare la capacità di eseguire un brano in collettività con altri compagni. - Educare all'ascolto musicale di se stessi e degli esecutori 32 rispettando le indicazioni del direttore d'esecuzione. - Condividere esperienze sonore e inventare, riprodurre e imitare suoni o ritmi sia a livello corale che individuale; Obiettivo di processo (event.) Il Progetto ha come obiettivo avvicinare i ragazzi alla musica, ma non in modo individuale, ma collettivo. La condivisione, il rispetto, la collettività sono valori importanti che possono essere vissuti in modo sano con il potente mezzo della musica. Esso si articola in quattro ambiti prioritari: 1. Ascolto e lettura musicale di brani famosi e riproduzione individuale sullo strumento musicale; 2. Potenziamento musicale per gli alunni più interessati e predisposti; 3. Musica d'insieme, ovvero educare i ragazzi a condividere il loro lavoro con gli altri e a lavorare tutti insieme. 4. Studio ed esercitazioni sul repertorio musicale. Situazione su cui interviene Partendo dalle differenti individualità, ci si impegna a formare un gruppo omogeneo. Si dovrà per esempio cercare una sonorità simile, una maniera condivisa per realizzare un ritmo o una dinamica o esprimere con la stessa efficacia il tema musicale. Secondo Daniel Baremboim, "ogni volta che si suona si devono fare al contempo due cose molto importanti: una è esprimersi, altrimenti non si sta contribuendo all'esperienza musicale, l'altra è ascoltare gli altri musicisti, il che è indispensabile per fare musica". Il fare musica insieme diventa un importante laboratorio di socializzazione e diconvivenza civile, poichè la bontà delle riuscita finale è legata alla positiva partecipazione di tutti e all'armonizzazione delle diverse competenze, grandi o piccole che siano. Nel gruppo che fa musica si è tutti sullo stesso piano, compresi i bambini in situazione di handicap, che hanno un'occasione per inserirsi serenamente nella loro comunità. Attività previste Altre risorse necessarie Il progetto è articolato in 5 punti, legati allo studio e riproduzione di diversi brani. Per ogni composizione musicale avviene la stessa procedura: Punto 1 - Ascolto, proposte di brani musicali da parte dei ragazzi e del docente con successiva scelta. Punto 2 - Ascolto analitico attraverso un riproduttore musicale, lettura ritmica e melodica del brano musicale sullo spartito. Punto 3 - Studio e esercitazioni individuali del brano musicale. Punto 4 - Esercitazioni individuali e in piccoli gruppi di ciascuna parte musicale con la guida e direzione del docente. Punto 5 - Esecuzione del brano da parte di tutta l'orchestra di ragazzi con la direzione del docente. Pre la realizzazione del progetto occorre un pc anche connesso a internet, LIM completa di casse di riproduzione acustica. 33 Indicatori utilizzati Stati di avanzamento -Coinvolgimento degli alunni in occasione di performance all’interno della scuola e sul territorio che costituiranno opportunità di verifica della propria identità individuale e collettiva; - Vivere esperienze musicali significative Il progetto prevede anche l’applicazione di alcuni criteri di verifica e indicatori di efficacia e qualità, quali: Questionari, interviste, tavole rotonde Valori/situazione attesi -Miglioramento del 20% delle performance degli studenti -Miglioramento del 20% delle relazioni educative e degli atteggiamenti all’interno del gruppo. -Rispetto della tempistica; -Diffusione risultati e socializzazione con il personale docente; -Risultati del monitoraggio (n. di studenti soddisfatti). 34 ORGANICO FUNZIONALE o DELL’AUTONOMIA La nuova normativa al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell’autonomia e di riorganizzazione dell’intero sistema di istruzione, istituisce per l’intera istituzione scolastica l’organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche come emergenti del ptof e prevede il supporto finanziario affinché sia realizzato. I docenti dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento. L’organico dell’autonomia comprende: a- Il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno (di docenti inseriti nell’organico di diritto), sulla base del monte orario degli insegnanti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità istituire posti di sostegno di deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente; b- Il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa; c- Sono attivati altresì per ciascun anno scolastico, i posti occorrenti per l’adeguamento della dotazione organica alla situazione di fatto. L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA SERVE ANCHE PER: -ridurre il numero di alunni e di studenti per classe allo scopo di migliorare la qualità didattica anche in rapporto alle esigenze formative degli alunni con disabilità. -effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura delle supplenze temporanee fino a dieci giorni -garantire al dirigente scolastico di individuare nell’ambito dell’organico dell’autonomia fino al 10% di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell’istituzione scolastica. La nostra scuola individua il fabbisogno di posti dell’organico dell’autonomia, in relazione all’offerta formativa che intende realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari. 2016-2017 2017-2018 2018-2019 14 14 14 2016-2017 2017-2018 2018-2019 26 26 26 SOSTEGNO 2 2 2 RELIGIONE 2 2 2 Organico di diritto e di fatto, sostegno INFANZIA POSTO COMUNE SOSTEGNO RELIGIONE Organico di diritto e di fatto, sostegno PRIMARIA POSTO COMUNE 35 Organico di diritto e di fatto, sostegno SECONDARIA I GRADO MEMM85301N-San Classe concorso 2016-2017 2017-2018 2018-2019 Pier Niceto Italiano – Storia ed. educazione civica, Geografia A043 4 e 3h 4 e 3h 4 e 3h Scienze matematiche , chimiche, fisiche e naturali A059 2 e 9h 2 e 9h 2 e 9h Educazione artistica A028 1 1 1 Educazione musicale A032 1 1 1 Educazionetecnica A033 1 1 1 EducazioneFisica A030 1 1 1 Lingua francese A245 1 1 1 Lingua inglese A345 1 1 1 Religione 1 1 1 Sostegno 9h 9h 9h Organico di diritto e di fatto, sostegno SECONDARIA I GRADO MEMM 85302P- Classe concorso 2016-2017 2017-2018 2018-2019 Gualtieri S. Italiano – Storia ed. educazione civica, Geografia A043 2 2 2 Scienze matematiche , chimiche, fisiche e naturali A059 1 1 1 Educazione artistica A028 6h 6h 6h Educazione musicale A032 6h 6h 6h Educazione tecnica A033 6h 6h 6h Educazione Fisica A030 6h 6h 6h Lingua f rancese A245 6h 6h 6h Lingua inglese A345 9h 1 1 Religione 3h 3h 3h Sostegno 1 1 1 Organico di diritto e di fatto, sostegno SECONDARIA I GRADO MEMM85303Q- Classe concorso 2016-2017 2017-2018 2018-2019 Monforte S. G. Italiano – Storia ed. educazione civica, Geografia A043 2 2 2 Scienze matematiche , chimiche, fisiche e naturali A059 1 1 1 Educazioneartistica A028 6h 6h 6h Educazione musicale A032 6h 6h 6h Educazionetecnica A033 6h 6h 6h EducazioneFisica A030 6h 6h 6h Lingua francese A245 6h 6h 6h Lingua inglese A345 9h 9h 9h 3h 3h 3h Religione Sostegno Organico personale ATA Direttore S.G.A.n°1; assistenti amministrativi n °4; collaboratori scolastici n °15. Organico potenziato o aggiuntivo Nota Miur 30549 del 21 settembre 2015 36 Ai docenti dell’organico cosiddetto potenziato spetta svolgere, nell’ambito dell’istituzione scolastica, interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa. Di conseguenza tali docenti saranno impiegati per la qualificazione del servizio scolastico. Alle scuole è lasciato il compito di elencare le priorità relative al potenziamento, cosiddetti campi, in cui detti docenti dovranno impegnarsi. L’organico potenziamento non può essere impiegato solo per la sostituzione dei colleghi assenti, e la natura triennale del piano esige una rendicontazione dei risultati, non solo, riguardo alle risorse economiche ma anche umane. L’organico sottoelencato è quello che la scuola richiede per sviluppare gli obiettivi di priorità scelti; il progetto dovrà essere modificato qualora la richiesta non venga soddisfatta dal Ministero. Organico di Potenziamento (in ordine di priorità) –richiesto (DOCENTI) 1° Collaboratore del Dirigente - Docente scuola primaria 2016-2017 2017-2018 2018-2019 esonero 24 h/24 esonero 24 h/24 esonero 24 h/24 Docente di Matematica Secondaria A059 1 1 1 Docente di Lettere A043 1 1 1 Docente di Ed. Fisica A030 1 1 1 Docente Primaria Italiano 2 2 2 Docente Primaria Matematica 2 2 2 Priorità per aree: ¬Matematico –scientifica ¬Linguistica ¬Umanistica ¬Potenziamento motorio Fabbisogno di organico di personale ATA Collaboratori scolastici: Considerato che l’Istituto di San Pier Niceto abbraccia quattro comuni con quattordici plessi e un ufficio di segreteria, considerato che ai fini del potenziamento dell’offerta formativa si richiede l’apertura pomeridiana di alcune sedi è opportuno potenziare l’organico di n ° 5 unità da 15 a 20. Assistenti amministrativi: 3 + 1 in quanto per portare avanti tutta la progettazione del piano di miglioramento necessita una unità maggiore. L'IC nell'ambito del potenziamento delle competenze nel settore informatico, per il prossimo triennio, manifesta la necessità della presenza di un tecnico di laboratorio. Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali Nei plessi dell’istituto sono presenti laboratori (basso numero), biblioteche (media presenza), palestra (meno di una per sede); le aule non sempre hanno adeguata ampiezza e le dotazioni strumentali (LIM) sono carenti. Per gli edifici si registra nessuna certificazione rilasciata, come pure risulta un "parziale adeguamento" per la sicurezza e le barriere architettoniche. Il contributo delle famiglie riguarda le gite e la mensa per gli alunni, mancano sponsor e aiuti di privati. 37 FORMAZIONE PERSONALE ATTIVITA’ FORMATIVE PERSONALE DOCENTE Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite in coerenza con: - il piano triennale dell'offerta formativa e - con i risultati emersi dal piano di miglioramento ( decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80), - le priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del MIUR, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria. Il piano prevede attività di formazione progettate dall'Istituto Comprensivo ma anche l’adesione ad attività di formazione proposte da soggetti esterni accreditati, pertanto per tali proposte è necessario prevedere l’aggiornamento annuale del piano della formazione. Alcune delle attività sono obbligatorie per la realizzazione di progetti curriculari, altre sono state individuate come prioritarie nel Rapporto di Autovalutazione. AMBITO Matematica Didattica Attività specifiche 2015 -2016 2016 - 2017 2017- 2018 Formazione sulla Matematica con didattica innovativa 2018-2019 Obbligatoria Obbligatoria per Obbligatoria per Obbligatoria docenti di docenti di per docenti di docenti di per matematica. matematica. matematica. matematica. Facoltativa per altri Facoltativa per altri. Facoltativa per altri. Facoltativa per altri. Formazione sulla didattica per competenze Avanguardie Obbligatoria tutti i docenti. per Obbligatoria per tutti Obbligatoria per tutti i Obbligatoria docenti. tutti i docenti. i docenti. per Scelte organizzative e gestionali: incarichi e funzioni Incarico/Area Collaboratori del D. S. Responsabili di plesso Referenti Sicurezza Funzione I° e II° Collaboratore Scuola infanzia Scuola primaria Scuola secondaria INVALSI e attività di autovalutazione Dipartimenti disciplinari Referente RSPP RLS ASPP Referenti commissioni e gruppi Oraria scuola primaria di lavoro Oraria secondaria di primo grado Coordinatori Consigli di intersezione Coordinatori Consigli di interclasse Coordinatori classi parallele scuole primaria Coordinatori Consigli di Classe scuola secondaria di primo grado N ° Docenti 2 5 6 4 1 1 1 1 Responsabili di plesso e personale ATA Responsabili di plesso 3 6 5 11 38 L’OFFERTA FORMATIVA L'offerta formativa progettata dall’Istituto è costituita dal: Curricolo nazionale in attuazione delle disposizioni ministeriali che indicano le norme generali dell'istruzione a cui ogni scuola, pur nella sua autonomia, deve richiamarsi. Curricolo locale caratterizzato da scelte educative e didattiche che tengano conto delle esigenze specifiche degli alunni e delle opportunità offerte dal territorio. Curricolo dell'Istituto: la scuola infatti progetta il proprio curricolo sulla base delle Indicazioni Nazionali, mettendo in relazione la complessità dei nuovi modi di apprendere con un'opera di guida attenta al metodo,curando e consolidando le competenze e i saperi di base irrinunciabili, formando saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale per saper affrontare scenari presenti e futuri, riconoscendo e valorizzando le diverse situazioni individuali presenti nella classe e saper accettare la sfida che la diversità pone. I docenti hanno adottato un’impostazione didattica: • elaborando percorsi educativi finalizzati a garantire a ciascun alunno il successo formativo; • utilizzando percorsi di apprendimento flessibili e personalizzati sulla base dei bisogni formativi di ciascun alunno, anche in situazioni di disagio e di carenze intellettive; • facilitando l'inserimento iniziale; • consolidando l'integrazione; • favorendo il passaggio tra ordini di scuola; • sviluppando il processo di continuità educativa; • garantendo coerenza nel progetto formativo. Le scelte educative favoriscono la crescita e la valorizzazione umana in ordine a: L’accoglienza degli alunni L’accoglienza è finalizzata ad un ingresso sereno e motivante nella nuova scuola e durante il corso dell’anno come condizione quotidiana per garantire lo “star bene” a scuola e far crescere negli alunni l’autostima e la disponibilità a socializzare ed apprendere la maturazione delle identità personali e socioculturali dei singoli alunni. Le strategie di accoglienza, messe in atto durante tutto l’anno scolastico, puntano soprattutto a favorire la capacità di ascolto reciproco per meglio conoscere ed apprezzare le regole della convivenza scolastica e la specificità dei ruoli. L’alleanza educativa Scuola-Famiglia Nell’attuale società caratterizzata da frammentarietà e situazioni di emergenza educativa è necessario che gli adulti che, all’interno di una comunità, rivestono un ruolo educativo, in particolare i genitori e gli operatori scolastici, ritrovino un’unità di intenti e una condivisione di valori e strategie, pur nella diversità dei ruoli. È importante quindi che scuola e famiglia si parlino, si confrontino, concordino una proposta educativa chiara e coerente che trasmetta ai ragazzi valori quali il rispetto della persona, della vita, dell’ambiente, l’impegno nello studio e nel lavoro, la solidarietà, il senso della legalità. 39 L’alleanza educativa tra scuola e famiglia deve dare luogo a un progetto condiviso che coinvolga l’intero territorio, accogliendo e valorizzando i contributi di altre agenzie educative e promuovendo con esse processi comuni di dialogo e di confronto. In questo contesto assume particolare importanza creare le condizioni per un dialogo rispettoso, costruttivo e non episodico basato sulla fiducia reciproca e per la realizzazione di progetti educativi comuni sempre più validi ed efficaci. Con la partecipazione dei genitori sono previsti: • incontri e colloqui bimestrali tra docenti e genitori; • incontri al termine di ciascun quadrimestre, in occasione della visione e della consegna della scheda di valutazione; • comunicazione scuola-famiglia chiara e tempestiva sull’andamento scolastico e sull’organizzazione; • controllo delle assenze e corretta gestione delle giustificazioni; • partecipazione a manifestazioni organizzate dalla scuola; • interventi di specialisti delle relazioni. Ai genitori è fornita l’agenda delle riunioni con tutti i docenti, quella dei Consigli d’Intersezione, d’Interclasse e di classe. I docenti della scuola secondaria mettono a disposizione un’ora alla settimana per i colloqui con le famiglie. La continuità La continuità didattica è la stessa ragion d'essere degli Istituti Comprensivi e ne costituisce l'obiettivo fondamentale sul piano metodologico. Essa si attua per garantire agli alunni un curricolo lineare e in espansione dinamica nella piena integrazione di un processo formativo che inizia nella scuola dell’infanzia in coerenza con gli assi culturali alla base del P. O. F. Il nostro Istituto promuove la continuità del processo di sviluppo formativo dell’alunno dall’infanzia alla preadolescenza, attraverso un’azione educativa e didattica, che pur nella differenziazione delle specifiche competenze, sia unitaria nel perseguimento degli obiettivi fondamentali. La Scuola attua iniziative per la continuità sia verticale (tra le classi e i vari ordini di scuola), sia orizzontale (tra scuola e famiglia, tra scuola ed extra-scuola): Prevedendo momenti di accoglienza, durante i quali alunni e genitori potranno venire a contatto con le nuove realtà scolastiche, confrontarsi con i futuri docenti e ricevere le necessarie informazioni sull’organizzazione e sulla progettazione delle varie scuole, in modo da facilitare il passaggio da un ordine di scuola all'altro; Impegnandosi a realizzare un processo formativo organico che, pur salvaguardando le specificità di ciascuna scuola, sia in grado di accompagnare in modo armonico il percorso educativo dell’allievo dalla Scuola dell’Infanzia alla conclusione dell’intero ciclo scolastico; Attuando incontri tra i docenti delle “classi ponte” sia per la comunicazione di dati e informazioni sugli alunni, sia al fine di individuare possibili elementi di continuità didattica sui quali avviare un progetto di accoglienza; Prevedendo incontri dei docenti per aree-ambiti disciplinari al fine di definire ipotesi di curricoli verticali e studiare strategie valutative comuni; Predisponendo, durante l’anno scolastico, attività didattiche che possano svolgere la funzione di connessione tra le diverse classi e i diversi ordini di scuola, in modo da favorire l’integrazione tra i gruppi; 40 Progettando per bambini e bambine, ragazzi e ragazze un percorso di apprendimento che si sviluppi anche attraverso la continuità e l’interazione fra la scuola, la famiglia e il contesto territoriale di appartenenza; Organizzando attività per far vivere alle future classi prime attività programmate in base all’organizzazione della scuola che segue; Condividendo dinamiche didattiche, valutative ed organizzative fra gli insegnanti dei tre ordini. Per il raggiungimento di questi obiettivi si attuano percorsi di lavoro con alunni dell'ultimo anno di ogni segmento e alunni del primo anno del segmento successivo (classi-ponte). L’esperienza coinvolge soprattutto gli alunni del 3° anno della Scuola dell’Infanzia e delle classi 1^ della Scuola Primaria, gli alunni delle classi 5^ della Scuola Primaria e delle classi 1^ della scuola Secondaria di 1° grado. Si attua attraverso i curricoli in verticale (infanzia, primaria, secondaria di I grado) e prevede attività che hanno lo scopo di facilitare il passaggio dei bambini da un ordine all’altro di scuola e di favorire fra i docenti lo scambio di informazioni relative al livello di maturazione raggiunto dagli alunni, far conoscere i metodi e i contenuti affrontati nel corso degli anni scolastici. Durante i momenti di incontro tra gli alunni saranno utilizzati spazi, strutture e strumenti comuni. L’accoglienza ed integrazioni degli alunni diversamente abili La presenza di alunni diversamente abili nelle classi costituisce un’opportunità per tutti, per imparare a conoscere e accettare la diversità e per orientare allievi e docenti verso i valori della vita e delle relazioni fondati sull'aiuto e sulla collaborazione reciproca e finalizzati alla formazione del cittadino. A tale proposito nel nostro Istituto Comprensivo è prevista la figura di un docente referente che si occupa della disabilità, con il compito di supportare il lavoro dei colleghi per meglio affrontare sia le necessità degli alunni disabili sia l’accoglienza e i rapporti di relazione con e tra alunni avendo come obiettivo lo “star bene” a scuola. La scuola dispone di docenti di sostegno specializzati che seguono gli alunni nelle attività di apprendimento e di socializzazione, affinché vengano assicurati loro oggettive e idonee condizioni per la partecipazione alla vita scolastica e per lo sviluppo formativo. Nel nostro Istituto, come previsto dall'art. 15 della legge n. 104/92, è costituito 41 l'apposito gruppo di lavoro e sono attivi i contatti tra gli operatori della scuola e quelli socio-sanitari per concordare tempi e modalità per la formazione dei Piani Educativi Individualizzati ai sensi della C.M. n. 258/92. Il recupero degli allievi in difficoltà. La didattica inclusiva BES Le recenti disposizioni ministeriali sui Bisogni Educativi Speciali (BES), Direttiva del 27 dicembre 2012, distinguono nella macrocategoria “tre grandi sotto-categorie” : la disabilità, i disturbi evolutivi specifici e lo svantaggio socio-economico, linguistico, culturale e gli stranieri. Per gli alunni con DSA e BES verrà redatto un Piano Didattico Personalizzato. Nel nostro Istituto Comprensivo è prevista la figura di un docente referente che si occupa del disagio, con il compito di supportare il lavoro dei colleghi per meglio affrontare sia le necessità degli alunni svantaggiati sia l’accoglienza e i rapporti interpersonali avendo come obiettivo (in tutti e tre i livelli scolastici) lo “star bene” a scuola. Le disposizioni menzionate, richiedono, infatti, di estendere gli interventi individualizzati e personalizzati e se necessario le misure compensative e dispensative anche all’area dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale, a quelli alunni che pur non certificati come disabili o con DSA, presentano difficoltà temporanee, oppure, persistenti di apprendimento. L’azione formativa individualizzata pone obiettivi comuni per tutti i componenti del gruppo-classe, quindi deve essere concepita come adattamento delle metodologie in funzione delle caratteristiche individuali dei discenti, con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle competenze fondamentali del curricolo. Il fine perseguito dall’azione formativa personalizzata, è quello di dare a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità, per questo è necessario porre obiettivi diversi per ciascun discente, perché ciò avvenga è fondamentale, guardare alla specificità e alla unicità della personalità dello studente a cui ci rivolgiamo. La didattica individualizzata deve basarsi su attività di recupero che può svolgere l’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze. Sarà cura dell’insegnante svolgere attività individualizzate in classe o in momenti ad esse dedicate, utilizzando tutte le forme di flessibilità del lavoro scolastico consentite dalla normativa vigente. La didattica personalizzata, invece, deve guardare alla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo, favorendo così l’integrazione, la partecipazione, la comunicazione e l’accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno, lo sviluppo consapevole delle sue “preferenze” e del suo talento. Al fine di rispettare gli obiettivi generali e specifici di apprendimento e poter attuare una didattica personalizzata saranno messe in atto una varietà di metodologie e strategie tali da poter promuovere le potenzialità e il successo formativo in ogni alunno mediante l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, etc.). L’attenzione agli stili di apprendimento, la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti, sono condizioni indispensabili per promuovere un apprendimento significativo. Si è integrati/inclusi in un contesto quando si effettuano esperienze e si attivano apprendimenti insieme agli altri, quando si condividono obiettivi e strategie di lavoro e non quando si vive, si lavora, si siede gli uni accanto agli altri. Per dare vita ad una scuola che sia inclusiva al suo interno è necessaria la corresponsabilità educativa diffusa tra gli insegnanti, perché la progettazione degli interventi da adottare riguarda tutti. L’intera comunità scolastica è chiamata ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive, a gestire in modo alternativo le attività d’aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti e ad adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni. Per questo gli insegnanti devono essere attenti ai bisogni 42 di ciascuno, accettare le diversità presentate dagli alunni disabili e valorizzarle come arricchimento per l’intera classe, favorire la strutturazione del senso di appartenenza, costruire relazioni socio-affettive positive. Al fine di realizzare una progettualità didattica orientata all’inclusione saranno adottate strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. Un sistema inclusivo considera l’alunno protagonista dell’apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità e i suoi limiti. Per questo verrà favorita la costruzione attiva della conoscenza, attivando le personali strategie di approccio al “sapere”, nel rispetto dei ritmi e degli stili di apprendimento, assecondando i meccanismi di autoregolazione. Queste strategie garantiscono il successo formativo come scopo dell’autonomia delle istituzioni scolastiche DPR 275/199 alle esigenze di una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, disabilità e svantaggio evidenziata dalle Indicazioni per il Curricolo. Al di là delle varie tecniche che gli specialisti hanno individuato per i vari tipi di disabilità, di disturbi specifici dell’apprendimento e per gli alunni neo immigrati, il denominatore comune nella didattica inclusiva è rappresentato dai seguenti presupposti: sul versante sociale il clima di accoglienza e accettazione sul versante emotivo e affettivo l’incoraggiamento di ogni alunno in modo da sviluppare sentimenti di autostima, sicurezza e fiducia di sé, in modo da sentire di potercela fare, di essere adeguato alle situazioni la connessione logica dei contenuti proposti per l’apprendimento, l’uso di una pluralità di mediatori didattici (attivi, iconici, analogici, simbolici) l’adozione di modalità collaborative di apprendimento facendo ricorso anche al tutoring l’assunzione di responsabilità da parte di tutta la comunità scolastica attraverso l’utilizzazione della flessibilità organizzativa, dei tempi e le modalità di raggruppamento degli alunni. In questa logica il Piano Annuale per l’Inclusività si configura non come una collezione di progetti, ma il complesso integrato dei principi, dei criteri che trovano concretezza nelle azioni che rendono la scuola inclusiva, cioè “adatta” perché fruibile da tutti. L’Istituto prevede, inoltre per gli alunni in difficoltà azioni di recupero e di potenziamento delle conoscenze e delle abilità, la realizzazione di progetti extracurriculari pomeridiani. Nell'ambito della Convenzione con il Distretto Sanitario di Milazzo nelle scuole è stato istituito il GLIS che annovera al suo interno un rappresentante del servizio socio-assistenziale e rappresentanti dell’U.O. Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza del Distretto Sanitario di Milazzo dell’ASP di Messina. Disturbi Specifici dell’Apprendimento Spesso dietro una difficoltà scolastica può celarsi un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), ovvero una difficoltà di apprendimento della lettura “dislessia”, della scrittura “disgrafia e disortografia” e del calcolo “discalculia”. Tali disturbi si manifestano con l’inizio della scolarizzazione, anche se sono visibili segnali nella Scuola dell’Infanzia. Essi coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. 43 Numerosi studi hanno dimostrato come la precocità della diagnosi e dell’intervento riabilitativo possono giocare un ruolo positivo nel determinare lo sviluppo cognitivo complessivo, sociale e affettivo del bambino, grazie alla riduzione dell’entità del disturbo e/o all’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative. La legge 8 ottobre 2010, n. 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati “DSA”. Il diritto allo studio degli alunni con DSA, nel nostro Istituto è garantito mediante l’identificazione precoce e interventi mirati a sostegno dei bambini a rischio. L’insegnamento-apprendimento cooperativo Per migliorare il clima emotivo e di rendimento, particolare attenzione è stata posta negli ultimi anni all’attuazione dell’insegnamento-apprendimento cooperativo, uno dei metodi grazie al quale gli alunni si aiutano reciprocamente e sono corresponsabili del loro apprendimento, si correggono e si valutano, sviluppando e migliorando le relazioni sociali. L’apprendimento cooperativo, sviluppando l’interdipendenza positiva tra i membri del gruppo, aiuta ad elevare il livello di tutti gli alunni, a costruire relazioni positive, aumenta l’autostima e la motivazione e fornisce esperienze per lo sviluppo delle abilità sociali di base, quali le capacità di ascolto, il saper chiedere e offrire aiuto, l’accogliere le opinioni altrui. L’orientamento Il nostro Istituto realizza, fin dai primi gradi scolastici, una formazione orientativa, sottolineando che tutto l’apprendimento, anche quello più precoce, concorre a formare individui in grado di elaborare un proprio progetto di vita. L’Istituto punta ad attuare percorsi formativi che valorizzino gli aspetti peculiari della personalità di ognuno. Una maggiore differenziazione delle strategie formative infatti moltiplica gli itinerari, perciò le possibilità di scelta, rende i bambini/ragazzi più responsabili e autonomi, aumentando le probabilità di successo. Fin dalle prime fasi della formazione degli alunni l’esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e musicali saranno occasioni privilegiate per apprendere per via pratica quello che successivamente dovrà essere oggetto di più elaborate conoscenze teoriche e sperimentali. Attraverso la realizzazione di laboratori saranno offerte differenti strategie formative, moltiplicando gli itinerari e quindi le possibilità di scelta. In tale ottica, la scuola considera la diversità un valore, valorizza gli alunni che manifestano forme cognitive orientate in senso espressivo, musicale, corporeo, sociale. La mediazione dei docenti, che organizzano piani di apprendimento per ciascuno, moltiplica i metodi e le procedure, i processi meta-cognitivi per imparare ad imparare, perché gli apprendimenti sono più significativi quando il soggetto è in grado di orientare e governare il proprio processo. In un mondo lavorativo e professionale in continua evoluzione, diventa sempre più complicato, per un alunno che termina il ciclo della Scuola secondaria di I grado, fare la scelta giusta nella Secondaria di II grado, che gli permetta di acquisire una cultura personale ed una capacità professionale confacente alle proprie inclinazioni e al personale progetto di vita. Il Progetto Orientamento si propone anche l’obiettivo di aiutare l’alunno in tale scelta rafforzando la sua personalità, facendogli scoprire le sue attitudini e capacità, ponendo in evidenza i suoi interessi, attraverso una serie di attività e progetti realizzati sia all’interno della scuola sia provenienti dall’esterno, che svolgono una funzione integrativa. 44 Tali attività permetteranno all’allievo di sperimentare sé stesso, diventare consapevole dei propri desideri e possibilità, inoltre permetterà di acquisire la capacità di relazionarsi in modo opportuno anche con il mondo extrascolastico. Saranno effettuati incontri con docenti e alunni delle scuole secondarie di II grado esistenti nel territorio circostante che finalizzati alla conoscenza delle diverse offerte formative proposte mireranno all’orientamento di studio più confacente ad ogni studente. Altresì alcune scuole inviteranno gli studenti direttamente nella loro sede, per mostrarsi nello svolgimento di attività didattiche, così da risultare più familiari ed accoglienti , dare un ‘immagine reale della propria metodologia formativa e delle successive aspettative di studio o professionali. Il recupero degli allievi in difficoltà L’Istituto prevede, per gli alunni in difficoltà, delle azioni di recupero e di potenziamento delle conoscenze e delle abilità, al fine di favorire i ritmi di apprendimento individuali e colmare le lacune pregresse, attraverso esperienze di laboratorio e momenti di recupero mirati all’alfabetizzazione. Sono previste inoltre attività di consolidamento per chi ha già buone abilità di base e un efficace metodo di lavoro. Nell'ambito della Convenzione con il Distretto Sanitario di Milazzo dell'ASL di Messina per l’anno scolastico in corso, in merito al progetto di prevenzione delle dipendenze e del disagio, è previsto nelle scuole il GLIS. L’accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri La presenza di alunni stranieri sempre più significativa, determina la necessità di costruire una comunità quanto più plurale e coesa. La scuola è pertanto chiamata a ridefinire i suoi compiti in funzione di una nuova dimensione di cittadinanza perseguendo i seguenti obiettivi: - offrire le stesse opportunità a tutti gli alunni senza forme di discriminazione; - preparare tutti gli alunni a vivere e lavorare in contesti multiculturali e plurilingue confrontando le diverse esperienze e punti di vista; - avvicinare e sensibilizzare gli alunni ad una lettura multietnica del mondo, della sua storia, dei suoi problemi e delle sue risorse. Le Tecnologie Informatiche L’ Istituto Comprensivo sta investendo molte risorse nel campo delle Tecnologie Informatiche e tutt’ora esse costituiscono, per la nostra scuola, una direzione di lavoro e di progettazione di importanza strategica. Le motivazioni che supportano questa scelta sono di due tipi: - Motivazioni di ordine socio-culturale - L’attuale società dell’informazione e della comunicazione, con i suoi scenari sociali e professionali si fonda in buona parte sulle tecnologie informatiche e multimediali; tra le competenze chiave di cittadinanza richiamate nel documento sull’elevazione dell’obbligo scolastico si cita la capacità di “comunicare utilizzando supporti informatici e multimediali” e le stesse competenze “Acquisire ed interpretare l’informazione” e “Imparare ad imparare” presuppongono una capacità di fruizione critica della Rete ed un suo utilizzo come ambiente di cooperazione e di apprendimento. - Motivazioni di ordine pedagogico – Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione possono caratterizzarsi come “amplificatori dell’apprendimento”, in quanto ambienti ideali per ricostruire e manipolare concetti, per progettare percorsi di apprendimento collaborativo, per socializzare e condividere il proprio lavoro. 45 La naturale propensione dei giovani verso l’approccio immersivo della multimedialità, un metodo talvolta meno privilegiato dagli adulti, garantisce un forte impatto motivazionale dell’uso didattico delle nuove tecnologie. L'alfabetizzazione informatica è sviluppata in un contesto di apprendimento dotato di un potenziale di trasversalità che la rende funzionale a tutti gli altri apprendimenti. Le nuove tecnologie infatti non rappresentano, nell'ambito delle attività, uno "specifico apprendimento" aggiuntivo e isolato dagli altri, ma si inseriscono come uno "spazio" organico, operativo e mentale in cui realizzare esperienze nel quadro delle unità di apprendimento previste. Inizialmente nella scuola primaria, l'introduzione delle tecnologie informatiche si realizza attraverso l'allestimento di opportune occasioni e ambienti di apprendimento, anche di tipo laboratoriale. La prima alfabetizzazione informatica è rivolta a curare l'avvio di un graduale processo di familiarizzazione con lo strumento informatico, nonché a realizzare la conoscenza dei dispositivi essenziali per l'interazione con il personal computer. La familiarizzazione con l'uso del computer è perseguita anche attraverso attività ludiche, quali giochi, momenti ricreativi e passatempi finalizzati ad uno scopo didattico. Le visite guidate e i viaggi d’istruzione Le visite guidate e i viaggi di istruzione, programmati dai diversi ordini scolastici, in coerenza con gli obiettivi educativi e nel rispetto della normativa vigente, sono finalizzati all’approfondimento dei campi di esperienza, dei contenuti disciplinari e all’arricchimento dell’offerta formativa. La scelta delle mete e degli itinerari sarà concordata tra gli insegnanti dell’Istituto e i genitori. Il Consiglio di Istituto, sulla base di criteri condivisi, autorizza l’ effettuazione di tutte le visite guidate e le gite scolastiche proposte. I compiti per casa Nel rispetto degli obiettivi formativi viene garantito agli alunni il diritto a un carico di compiti per casa proporzionato al carico orario della giornata, che assicuri, nelle ore extrascolastiche e nelle festività, il tempo da dedicare ad attività ludiche, sportive, culturali, artistiche e socio-religiose. I rapporti scuola-famiglia Fondamentale è, per la scuola, costruire un’alleanza educativa con i genitori nel rispetto dei ruoli specifici. Il nostro Istituto Comprensivo si impegna a: ☺ Aprire la scuola e i suoi spazi, nelle forme e nei limiti previsti dalla normativa, per favorire gli incontri tra i genitori e per iniziative promosse dagli stessi che abbiano contenuti e finalità omogenei a quelli della scuola. ☺ ☺ Dare la massima “trasparenza” ad ogni tipo di comunicazione/informazione. Incontrare i genitori settimanalmente durante l’ora di ricevimento dei singoli docenti della Scuola Secondaria di 1° grado e periodicamente durante il corso dell’anno scolastico, secondo calendario predisposto dal Dirigente Scolastico, per tutti gli altri ordini scolastici. ☺ ☺ Promuovere attività progettuali specifiche per favorire l’integrazione e la formazione degli adulti. Stipulare il patto di corresponsabilità nel rispetto dei ruoli. 46 L’OFFERTA DIDATTICA L’elaborazione della progettazione è un’azione collegiale: 1. Il punto di partenza è rappresentato dagli indirizzi generali forniti dal Consiglio d’Istituto per l’elaborazione del PTOF, questi a loro volta, diventano oggetto di discussione ed interpretazione progettuale da parte del Collegio dei Docenti suddiviso in gruppi di lavoro che hanno la funzione di approfondire tematiche riguardanti l’apprendimento, la didattica, l’organizzazione. 2. I docenti che svolgono attività di coordinamento didattico, i referenti dei progetti, i referenti per la valutazione e l’autovalutazione d’Istituto, operano in sinergia per inserire le azioni dentro il circuito virtuoso del miglioramento continuo attraverso riflessioni condivise riguardanti sia le innovazioni legislative che didattiche. Un lavoro di tessitura continuo sulle azioni in atto che prende avvio dai problemi posti sia dagli alunni che dalle famiglie, allo scopo di ricercare le condizioni che realizzino quotidianamente una scuola di qualità. Il gruppo ha anche funzioni di studio, di analisi del contesto, di stimolo ed approfondimento applicativo delle formazioni in corso integrandole con quelle del passato. 3. I Consigli di Classe, i Consigli di Interclasse ed Intersezione concludono il quadro programmando Unità di Apprendimento bimestrali a tema che possono essere modificate in itinere in funzione della lettura di nuovi bisogni degli alunni, eventi, oppure, sulla base di stimoli esterni quali collaborazioni in rete e progetti che possono ampliare l’offerta formativa dell’Istituto. Il Setting Didattico Per affermare la centralità dell’apprendimento è necessario tenere sempre presente la motivazione degli alunni rispondendo nel contempo alle esigenze del contesto, per tradurre nella dimensione operativa questo principio le aree disciplinari della Scuola Secondaria, i team di classi parallele della Scuola Primaria ed i consigli di intersezione della Scuola dell’Infanzia progettano percorsi formativi personalizzati attraverso Unità di Apprendimento bimestrali che riunite insieme costituiscono i Piani di Studio Personalizzati di ogni classe. I docenti per programmare utilizzano una matrice progettuale unica per i tre ordini di scuole, la sua struttura è il risultato di una formazione professionale realizzata in rete con il Prof Italo Fiorin (“Dalla scuola dell’insegnamento alla scuola dell’apprendimento”) e, dopo, dall’approfondimento di studio realizzato nel “Gruppo di Ricerca/Azione” al quale afferiscono tutti i docenti appartenenti ai tre ordini di scuole che svolgono funzioni strategiche dentro l’Istituto. Nella matrice progettuale sono presenti: i Traguardi di Sviluppo delle competenze, gli Obiettivi Formativi personalizzati, ma soprattutto l’incipit che garantisce che l’Unità di Apprendimento sia essa di tipo disciplinare che interdisciplinare, si sviluppi sulla base della motivazione degli studenti, adottando strategie metodologiche multiple e linguaggi per rispondere ai diversi stili di apprendimento degli alunni. La didattica laboratoriale è il contesto privilegiato per far maturare le conoscenze in abilità e competenze, essa si avvale della flessibilità organizzativa assumendo come riferimento le Indicazioni per il Curriculo. In ogni Unità di Apprendimento è indicato: • Il tema, inteso come argomento da sviluppare. • I traguardi di sviluppo delle competenze indicano le competenze da raggiungere in ciascuna disciplina. • Gli obiettivi specifici scanditi nel tempo in obiettivi operativi, tratti dalle Indicazioni per il Curriculo. • Soluzioni organizzative e descrittori di azioni prodotte dagli allievi essi garantiscono in termini di azioni il punto di vista degli studenti. • Attività e contenuti. 47 La Scuola dell’Infanzia La Scuola dell’Infanzia concorre all’educazione armonica ed integrale dei bambini e delle bambine, e mira a realizzare, attraverso una consapevole progettualità pedagogica, un itinerario di sviluppo cognitivo ed affettivo nel pieno rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e dell’identità di ciascuno. In coerenza con la normativa vigente la scuola si propone di: facilitare la realizzazione di un contesto di relazione, cura e apprendimento; organizzare l’ambiente scolastico in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato. valorizzare l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini e la natura, gli oggetti e il territorio attraverso l’attività ludica favorire la maturazione dell’identità personale, affinché i bambini acquisiscano atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, riconoscano ed apprezzino l’identità personale e altrui nelle connessioni con le differenze di sesso, di cultura e di valori esistenti nelle famiglie e nelle comunità; facilitare la conquista dell’autonomia, per far si che i bambini siano capaci di orientarsi in maniera personale e di compiere scelte innovative; sviluppare le competenze, perché si consolidino le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino e lo mettano nelle condizioni di produrre messaggi, testi e affrontare situazioni attraverso una molteplicità ordinata ed efficace di strumenti linguistici e di modalità rappresentative; favorire l’integrazione dei diversamente abili nelle sezioni normali, al fine di offrire adeguate opportunità educative rispondenti ai bisogni specifici, rafforzando così la loro capacità individuale; sviluppare il senso della cittadinanza, inteso come scoperta degli altri e dei loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti con regole condivise. Il piano dell’Offerta Formativa programmato dalla scuola va ad integrarsi con il progetto educativo delle famiglie in varie forme di collaborazione e di confronto: assemblee, intersezione, laboratori, feste, uscite, iniziative di solidarietà. Le modalità di progettazione tengono conto dei traguardi per lo sviluppo delle competenze delineati nei campi di esperienza secondo quanto esplicitato nelle indicazioni per il curricolo. Modello organizzativo orario della Scuola dell’Infanzia In tutte le sezioni della Scuola dell’Infanzia si effettua il tempo normale con un orario delle lezioni di 40 ore settimanali e il sabato libero. Per il plesso di Monforte Marina, su richiesta dei genitori, l’orario sarà anticipato 8.0 – 16.00, tutti gli altri plessi effettueranno l’orario 8.30 – 16.30. Percorso formativo, campi di esperienza e aspetti metodologici della Scuola dell’Infanzia Obiettivi, strategie, mezzi e strumenti di intervento sono elaborati dalla scuola avendo come sfondo i sotto elencati campi di esperienza, tra di loro strettamente interdipendenti: il sé e l’altro; il corpo e il movimento; immagini, suoni, colori; i discorsi e le parole; la conoscenza del mondo. 48 Nel corso degli anni vari progetti innovativi sono stati realizzati nella scuola, diventando spesso elementi stabili e fondanti dell’Offerta Formativa alle famiglie. Progetto “Accoglienza” affinchè le modalità di inserimento non siano lasciate all’improvvisazione, ma adeguatamente organizzate e garantire così un’accoglienza personalizzata che individui ritmi, tempi e spazi adeguati per ogni bambino. Il progetto “Educazione ambientale” che nasce dall’esigenza di radicare nelle nuove generazioni comportamenti rispettosi nei confronti dell’ambiente e la cultura della raccolta differenziata e del riciclo creativo. A questi vanno ad aggiungersi il “Progetto continuità” con la scuola primaria che nasce dalla necessità di assicurare gradualità e linearità al percorso didattico al fine di rendere il passaggio da un ciclo scolastico all’altro come l’armonico progredire di un unico percorso di vita. Il progetto prevede tre incontri annuali fra gli alunni delle classi ponte e laddove la vicinanza dei plessi lo consente, saranno organizzati, in continuità, attività laboratoriali e uscite didattiche. Non meno importante è il Progetto inglese con l’obiettivo principale di accostare i bambini, già dalla tenera età della scuola dell’infanzia, alla lingua inglese attraverso attività principalmente ludiche. Infine il progetto “Sulle ali della lettura” per sviluppare e sostenere l’abitudine e il piacere di leggere e offrire l’opportunità di stimolare l’immaginazione. Il progetto prevede visite, a scadenza mensile, alla biblioteca comunale. 49 L’accoglienza nella Scuola dell’Infanzia Per i bambini già frequentanti la Scuola dell’Infanzia i docenti effettueranno le attività di accoglienza con le modalità organizzative che riterranno più opportune; mentre per i bambini frequentanti per la prima volta la scuola i docenti eseguiranno l’accoglienza rispettando i seguenti criteri: inserimento graduale dei bambini con la presenza iniziale dei genitori; specifiche modulazioni dell’orario d’ingresso e d’uscita per i bambini più piccoli in modo da consentire loro un graduale adattamento alla nuova realtà scolastica; organizzazione per sezioni aperte e utilizzo flessibile degli spazi; valorizzazione del gioco; potenziamento delle attività motorie e della psicomotricità relazionale. Finalità e obiettivi formativi della Scuola dell’Infanzia Imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato; Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile; Sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità. Provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto; Sviluppare Esprimere sentimenti ed emozioni; l’autonomia Imparare a operare scelte e ad assumere comportamenti consapevoli. Esplorare, osservare,confrontare proprietà, quantità, caratteristiche; Acquisire Ascoltare e comprendere narrazioni, raccontare e rievocare azioni ed esperienze; competenze Descrivere, rappresentare e ripetere situazioni ed eventi con linguaggi diversi. Scoprire l’altro da sé; Vivere le prime Stabilire regole condivise; esperienze di Esercitare il dialogo, l’ascolto e riconoscere diritti e dovere uguali per tutti; cittadinanza Rispettare gli altri, l’ambiente e la natura. Consolidare l’identità La Scuola Primaria La Scuola Primaria nell’ambito del primo ciclo di istruzione prosegue il percorso della scuola dell’infanzia e pone le basi per una positiva immagine di sé e per la costruzione dell’identità personale attraverso la consapevolezza delle potenzialità e delle risorse individuali, valorizzando tutti i soggetti. Ogni bambino, nell’ambiente formativo di apprendimento, trova le occasioni educative per esplicitare e valorizzare le proprie esperienze, mettere in gioco aspettative ed emozioni, maturare gradualmente le proprie capacità di autonomia, di relazioni umane, di esplorazione, di riflessione logico-critica e di studio individuale. Una scuola che si orienta a concepirsi come luogo dell’apprendimento, propende per una didattica dei laboratori, dei progetti, della costruzione dei saperi, in questo senso si organizza per creare ambienti di studio e di apprendimento che consentano una didattica dialogata, partecipata, situata. Una didattica che utilizzi in modo flessibile e integrato mediatori linguistici, iconici, simbolici ed espressivi. In questo caso il fine della scuola è quello di “fornire una cultura che permetta di rispondere alle sfide che pone alla conoscenza umana, la crescente complessità dei problemi”. I cinque anni di scuola primaria costituiscono un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere nella scuola e nella vita. 50 Il compito della scuola primaria è guidare gli alunni ad acquisire una padronanza degli alfabeti di base della nostra cultura, ma anche a sviluppare la propria personalità in tutti i suoi aspetti, cognitivi, emotivi, affettivi, sociali. In tale prospettiva la scuola primaria deve proporsi come ambiente educativo di apprendimento che valorizza le esperienze pregresse degli alunni e fornisce loro le occasioni per maturare le proprie capacità di autonomia, di relazione, di esplorazione, di riflessione e di studio. A sostegno della varietà di attività progettate dall’Istituto, i docenti fissano incontri di programmazione per discipline o gruppi di lavoro. La scuola primaria, offre oltre ai percorsi curriculari di base anche attività di potenziamento che non solo prestano attenzione ai contenuti ma favoriscono: il potenziamento di strategie metacognitive; le peculiarità di ciascuno; gli stili cognitivi dei singoli alunni; l'arricchimento del linguaggio nelle sue varie forme; l'integrazione del curricolo tradizionale con attività che promuovono la pratica dei linguaggi diversificati; lo sviluppo affettivo relazionale inteso come adesione e collaborazione tra pari; lo sviluppo cognitivo inteso come padronanza delle abilità espressive e comunicative, organizzazione delle conoscenze e delle relazioni tra le stesse, potenziamento delle capacità logico-critiche Obiettivi della Scuola Primaria La Scuola Primaria dell’Istituto promuove nei suoi alunni: ☺ la capacità di ascoltare e comprendere, osservare, ordinare, classificare; ☺ lo sviluppo di adeguati strumenti comunicativi (saper leggere, scrivere, narrare, descrivere, esporre, discutere) attraverso modalità e linguaggi diversi; ☺ lo sviluppo di forme di pensiero astratto e logico (ipotizzare, risolvere situazioni problematiche, utilizzare algoritmi e strumenti); ☺ lo sviluppo della fantasia, dell’immaginazione, della creatività e del pensiero divergente; ☺ lo sviluppo della curiosità cognitiva, del pensiero critico e analitico; ☺ l’avvio ad un personale metodo di studio; ☺ l’avvio all’esplorazione, alla scoperta e all’elaborazione di mappe cognitive. ☺ l’avvio all’apprendimento collaborativo; Modello organizzativo orario della Scuola Primaria La scuola primaria effettua un modello orario di 27 ore settimanali articolato in cinque giorni e il sabato libero. 51 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria 52 LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La Scuola Secondaria di primo grado accoglie gli studenti e le studentesse nel periodo di passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza, favorisce un’articolata organizzazione delle conoscenze e prosegue con l’orientamento. Gli evidenti cambiamenti tecnologici ed i mutamenti della realtà sociale, culturale ed economica sollecitano la scuola a individuare strategie educative che avviino negli allievi la comprensione dei fenomeni sempre più problematici e complessi del contesto globale. Le discipline scolastiche con i loro linguaggi, la loro struttura ed i loro contenuti tendono perciò a sviluppare un bagaglio di informazioni, competenze e capacità critiche. È quello che si definisce il "sapere essenziale", declinato nelle formulazioni del "sapere", del "saper fare" e del "saper essere". Un sapere quanto mai indispensabile per acquisire cittadinanza in una società che provoca bisogni sociali, culturali e professionali sempre più complessi ed articolati, sui quali si deve essere in grado di formulare giudizi e prendere posizione. Particolare attenzione viene data: • all'identità e all'autonomia degli alunni attraverso la gestione dell'irrequietezza emotiva, intellettuale, l'ampliamento del punto di vista della conoscenza di sé e della propria collocazione nel mondo, il porsi in modo attivo e critico di fronte alla crescente quantità di informazioni; • alla convivenza civile per porsi problemi esistenziali, morali, politici, sociali per affermare proprie convinzioni, mantenendo sempre aperta la disponibilità alla critica e al dialogo; mettendosi in relazione con soggetti diversi da sé; interloquendo con pertinenza e costruttività nelle situazioni comunitarie, nel rispettare l'ambiente, nel riflettere sui propri diritti e doveri di cittadini; • all'orientamento per elaborare, esprimere e argomentare circa il proprio futuro esistenziale sociale, formativo e professionale per riconoscere ed interagire con i soggetti personali e sociali nonché con i servizi territoriali; • alla conoscenza e accettazione di sé come soggetto fisico, psichico e sociale, in pieno accordo programmatico e strutturale con tutto il territorio. All'inizio di ogni anno scolastico seleziona e propone all'utenza dei progetti, attività laboratoriali ed iniziative sociali che in parte rappresentano una tradizione scolastica interna ormai consolidata e in parte rispondono ai bisogni formativi e culturali dei ragazzi. OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI Gli obiettivi formativi che ci si propone di conseguire, integrando il curriculum obbligatorio con il curriculum aggiuntivo e con il ricondurre a sintesi i molteplici interventi educativi, sono: • • acquisire conoscenze a) abilità strumentali di base; b) padronanza delle abilità espressive e comunicative; c) nuclei concettuali fondanti e strutture delle discipline; d) uso dei linguaggi specifici. promuovere atteggiamenti a) sicurezza di sé; b) superamento di punti di vista egocentrici e soggettivi; c) autocontrollo; d) consapevolezza del proprio ruolo in un contesto significativo; e) accettazione dei ruoli propri e altrui; f) interiorizzazione dei valori etici( disponibilità, solidarietà, collaborazione); g) motivazione all’apprendimento; h) interesse; 53 i) j) partecipazione; applicazione. • sviluppare capacità ed abilità a) sviluppo graduale dei livelli di partenza; b) acquisizione e potenziamento delle capacità di osservazione, comprensione, intuizione, riflessione, astrazione, sintesi, e valutazione critica; c) capacità di effettuare operazioni mentali di vario tipo, simbolizzazione,classificazioni, seriazioni, istituzioni di relazioni temporali, spaziali, causali; d) acquisizione e potenziamento delle abilità di lettura, di espressione scritta ed orale,di comunicazione, calcolo, procedura, pratico operative, visive, relazionali, artistico musicali,estetiche, psicomotorie; e) acquisizione del metodo di studio; f) sviluppo delle capacità di organizzazione e rielaborazione personale delle conoscenze; g) decodificazione dei vari linguaggi. Modello organizzativo orario della Scuola Secondaria di I° grado Nella Scuola Secondaria di I grado "S. Quasimodo" di San Pier Niceto è vigente il tempo prolungato distribuito in sei giorni la settimana con i due rientri pomeridiani del lunedì e giovedì, dalle 13.10 alle 14.10 servizio mensa, dalle 14.10 alle 16.10 attività pomeridiane per tutte le classi. Le attività antimeridiane prevedono invece 36 spazi orari di 50 minuti. Nella Scuola Secondaria di I grado "G. Tomasi di Lampedusa" di Gualtieri Sicaminò il tempo prolungato, distribuito in sei giorni la settimana con due rientri pomeridiani, vige solo nella classe I. I due rientri si effettuano il lunedì e il giovedì, dalle 13.00 alle 14.00 servizio mensa, dalle 14.00 alle 17.00 attività pomeridiane. Per le classi II e III l’orario scolastico è solo antimeridiano dalle 8.00 alle 13.00. Nella Scuola Secondaria di I grado "G. Lo Gullo" di Monforte San Giorgio si effettuano 30 ore settimanali distribuite in sei giorni dalle ore 8.00 alle ore 13.00. 54 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Area Linguistica –Artistico - Espressiva L’alunno è capace di: * Interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, verbali e non verbali, usando la comunicazione orale, scritta, grafica, musicale, percettiva; * apprezzare i diversi linguaggi come strumenti attraverso i quali può esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali; * riconoscere e usare termini specialistici in base ai campi di discorso; * utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta; * conoscere e descrivere con termini appropriati il concetto di crescita che comprende lo sviluppo delle facoltà e il contributo della coscienza morale, in vista di un progetto di vita. Area Storico- Geografico - Sociale L’alunno è capace di: * conoscere le principali tappe evolutive del processo storico: * conoscere ed interpretare il territorio nella complessità che lo caratterizza nelle sue diverse componenti fisiche ed antropiche; * individuare connessioni con situazioni geografiche, storiche, economiche e politiche, riscontrandone le diversità e le analogie attraverso le quali i popoli hanno organizzato il territorio per sviluppare capacità di integrazione e di partecipazione ad un sistema di relazioni sociali sempre più vasto e complesso; * esercitare la cittadinanza attiva attraverso l’acquisizione del senso della legalità e sa far propri i valori della Costituzione Italiana Area Matematica Scientifico - tecnologica L’alunno sa: * riconoscere e risolvere problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici; * percepire l’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro; * Organizzare, secondo il metodo scientifico, l’osservazione di fenomeni fisici; * usare il disegno tecnico, le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali; * capire i problemi legati alla produzione di energia e sviluppare sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione; * descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento. 55 CRITERI GENERALI PER L’ISCRIZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA Prioritariamente saranno accettati gli alunni che compiono il terzo anno di età il 31 dicembre 2016, nel rispetto dei parametri stabiliti dalla normativa vigente sulla capienza delle aule. Per i richiedenti sarà data la precedenza ai bambini: aventi i fratelli frequentanti altre classi e/o sezioni dell'Istituto Comprensivo; siano residenti nel Comune a cui appartiene il plesso scolastico di cui si chiede l'iscrizione; siano residenti in uno dei Comuni di pertinenza dell’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto. All’esaurimento della graduatoria (lista d’attesa) degli aventi diritto,saranno accettati i bambini anticipatari, cioè quelli che compiono tre anni di età dopo il 31 dicembre 2016 e comunque non oltre il termine del 30 aprile 2017, nel rispetto dei parametri stabiliti dalla normativa vigente sulla capienza delle aule e tenendo conto dell’ordine sia delle delibere degli Organi Collegiali. I bambini non ammessi restano in lista d’attesa, per le scuole richieste in sede di domanda, e potranno accedere al servizio in caso si verifichi dopo la disponibilità di posti per rinuncia o comunque al verificarsi di un aumento della disponibilità di posti che sarà tempestivamente comunicato dalla scuola SCUOLA PRIMARIA Prioritariamente saranno accettati gli alunni che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre 2016, nel rispetto dei parametri stabiliti dalla normativa vigente sulla capienza delle aule, dando la precedenza agli alunni: aventi i fratelli frequentanti altre classi e/o sezioni dell'Istituto Comprensivo; siano residenti nel Comune a cui appartiene il plesso scolastico di cui si chiede l'iscrizione; siano residenti in uno dei Comuni di pertinenza dell’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto.In seguito saranno accettati gli alunni che compiono sei anni di età entro il 30 aprile 2017 sulla base dei criteri indicati in precedenza. SCUOLA SECONDARIA I° GRADO Saranno accettati gli alunni, nel rispetto dei parametri stabiliti dalla normativa vigente sulla capienza delle aule, dando la precedenza agli alunni: aventi i fratelli frequentanti altre classi e/o sezioni dell'Istituto Comprensivo; siano residenti nel Comune a cui appartiene il plesso scolastico di cui si chiede l'iscrizione; siano residenti in uno dei Comuni di pertinenza dell’Istituto Comprensivo di San Pier Niceto. DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Il Collegio dei Docenti ha deliberato l’istituzione dei Dipartimenti Disciplinari, cioè dei gruppi di lavoro finalizzati a favorire l’elaborazione, la sperimentazione e la diffusione di progetti di ricerca-azione realizzati dall’istituto in relazione al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della didattica, come previsto nel Piano dell’Offerta Formativa (delibera n. 10 del 3 settembre 2012). I Dipartimenti disciplinari, che sono composti da tutti i docenti delle discipline d’ambito per la scuola secondaria di primo grado e da gruppi selezionati di docenti della scuola dell’infanzia e primaria, sono sedi deputate alla ricerca, all’innovazione metodologica - disciplinare ed alla diffusione interna della documentazione educativa, allo scopo di favorire scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici. 56 1. INTRODUZIONE Il nostro Istituto in quanto comprensivo di tre ordini scolastici, scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, rappresenta un esempio di continuità sia sul piano teorico che su quello metodologico - operativo. Con la riforma Moratti si è affermata l’idea dell’opportunità di costruire un curricolo volto alla costruzione di competenze certificabili, pertanto si è posto, innanzitutto, il bisogno di adeguare il linguaggio alle nuove esigenze e la necessità di abbandonare il linguaggio consolidato. Con le Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, i docenti, suddivisi in Dipartimenti, hanno predisposto una progettazione che prevede, per ogni disciplina, i Nuclei Fondanti, gli Obiettivi di Apprendimento e gli Argomenti disciplinari che ogni docente svilupperà quotidianamente all’interno della classe. L’ipotesi di curricolo verticale realizzata, vuole esprimere l’impegno dell’Istituto di un nuovo modo di “fare scuola”, che miri a sviluppare nell’alunno la consapevolezza di ciò che sta facendo, del perché lo fa e di quanto è opportuno farlo, unitamente allo sviluppo di abilità mentali che lo rendano “competente” anche al di fuori dal contesto scolastico e contribuiscano allo sviluppo di condizioni positive che lo motivano verso la curiosità intellettuale e la soluzione dei problemi. Le competenze si costruiscono sulla base di conoscenze, la determinazione delle quali prevede un superamento del settorialismo disciplinare e attinge dai nuclei fondanti, cioè dalle conoscenze essenziali delle discipline, selezionate in base al loro valore formativo. In realtà è necessario partire dal concetto di competenze, esse infatti sono definibili come padronanza e utilizzazione delle conoscenze, in un rapporto dialettico tra teoria (sapere) e prassi (saper fare). L’esigenza è quella di accertare ciò che è stato veramente appreso dall’alunno per fornirgli gli strumenti per trarre vantaggio dalle esperienze formative pregresse e attuare il principio in base al quale non si comincia mai da zero e, anche se si cambia percorso, le competenze acquisite non sono perse, ma possono essere ricontestualizzate. La competenza non è acquisita una volta per tutte, essa è sempre aggiornabile e sviluppabile. In relazione a ciò le conoscenze sono da individuare in funzione dello sviluppo delle competenze e il criterio di scelta deve basarsi sul loro valore formativo. Alla luce di questi presupposti il curricolo, dal punto di vista dei contenuti, deve superare la struttura tradizionale e, quindi, abbandonare la ripetizione degli stessi nei diversi cicli di studio successivi e aprirsi ad una nuova impostazione progettuale orientata all’organizzazione di percorsi unitari e progressivi. Il curricolo è costituito da tutte le esperienze e l’ambiente nel suo complesso, in quanto esso influenza gli apprendimenti. 2. REGOLAMENTO I Dipartimenti sono GRUPPI DI LAVORO finalizzati a favorire l’elaborazione, la sperimentazione e la diffusione di progetti di ricerca-azione realizzati dall’istituto in relazione al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della didattica, come previsto nel Piano dell’Offerta Formativa. Essi vengono organizzati per ordine scolastico e verticalmente (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado). I Dipartimenti disciplinari sono sedi deputate alla ricerca, all’innovazione metodologica e disciplinare e alla diffusione interna della documentazione educativa, allo scopo di favorire scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici. I lavori saranno coordinati da un docente di ruolo nominato dal Dirigente Scolastico, preferibilmente tra le figure strumentali o tra gli insegnanti scelti tra quelli che hanno acquisito esperienze nel settore specifico o capacità di organizzare e promuovere attività di lavoro finalizzate al miglioramento della didattica. 57 Tra le competenze dei Dipartimenti rientrano: La definizione degli obiettivi, l’articolazione didattica della disciplina e i criteri di valutazione; La costruzione di un archivio di verifiche; La scelta delle modalità di verifica e la costruzione di verifiche comuni; Il confronto delle diverse proposte didattiche dei docenti in ordine alla disciplina; L’innovazione, attraverso un lavoro di ricerca e autoaggiornamento; La promozione di proposte per l’aggiornamento e la formazione del personale. Il Dipartimento disciplinare è composto da tutti i docenti delle discipline d’ambito per la scuola secondaria di primo grado e da gruppi selezionati di docenti della scuola dell’infanzia e primaria. 3. COMPITI DEL COORDINATORE Il coordinatore collabora con la dirigenza, il personale e i colleghi: Rappresenta il proprio dipartimento; Fissa l’ordine del giorno, analizza le necessità didattiche, sulle scorta delle indicazioni del comitato didattico e delle richieste presentate de singoli docenti; Su delega del Dirigente Scolastico, presiede il dipartimento le cui sedute vengono verbalizzate; il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore, viene riportato sul registro generale dei verbali del dipartimento; È punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del dipartimento; Verifica eventuali difficoltà presenti nel proprio dipartimento. 4. STRUTTURA DEI DIPARTIMENTI UMANISTICO SCIENTIFICO LINGUAGGI NON VERBALI 1. Ascoltare e comprendere vari tipi di messaggi. 2. Individuare gli elementi costitutivi di un testo letto o ascoltato. 3. Utilizzare le conoscenze per acquisire comportamenti e pratiche quotidiane coerenti con il vivere civile e morale. 4. Cogliere la diversità tra le culture come valore e ricchezza. 1. Acquisire gradualmente competenze tecnico-scientifiche partendo dal vissuto dell’alunno e dagli stimoli che l’ambiente circostante offre. 2. Sviluppare atteggiamenti positivi rispetto alla matematica riconosciuta come contesto per affrontare e risolvere problemi significativi. 3. Acquisire atteggiamenti corretti per la tutela dell'ambiente e della salute. 1. Comunicare utilizzando i vari tipi di linguaggio: musicale, corporeo, grafico, ecc. 2. Imparare a leggere le immagini e le opere d’arte per sensibilizzare e potenziare le capacità estetiche ed espressive, per rafforzare la preparazione culturale e sviluppare il senso civico. 58 PROGETTAZIONE PER COMPETENZE La qualità del progetto pedagogico non si misura con il numero dei contenuti proposti ma con la profondità dei concetti affrontati e con la significatività delle esperienze vissute. Lavorare per competenze significa adottare uno schema di progettazione curricolare verticale fondato su due assi basilari. 1. Il primo asse riporta il filone di competenze trasversali ai diversi campi (cognitivo, relazionale, affettivo …) sui quali è possibile innestare la progettazione in continuità degli apprendimenti tra i diversi ordini scolastici; 2. Il secondo asse concretizza ciascuno dei filoni di competenza identificati, “descrivendo gli apprendimenti previsti ai vari livelli” (Indicazioni Nazionali). Coscienza di sé; Emozioni, sentimenti e bisogni; Regole; L’interazione sociale. Rappresentazione di sé; Controllo motorio; Orientamento. NUCLEI FONDANTI Ascolto e comunicazione; Esplorazione; Produzione. Discriminazione; Simbolizzazione dello spazio; Ordine e classificazione; Problematizzazione; Osservazione. Ascolto e comprensione; Comunicazione; Rielaborazione. 59 Scuola dell’infanzia competenze in uscita a fine del triennio. IL CORPO E IL MOVIMENTO Discrimina i ruoli maschili e femminili Discrimina e rappresenta con sicurezza lo schema corporeo in tutte le sue parti Svolge autonomamente le corrette abitudini igieniche Possiede la motricità globale e fine-motoria Sperimenta la lateralità sul proprio corpo Interagisce attivamente, collabora e condivide esperienze Sperimenta, verbalizza e rappresenta percorsi motori su consegne verbali e simboliche IL SÉ E L’ALTRO Sa relazionarsi in modo adeguato con i compagni e l’adulto Svolge con sicurezza e autonomia le azioni di routine Osserva se stesso e gli altri rivelando somiglianze e differenze Riconosce l’adulto come fonte di protezione e di riferimento Sperimenta vissuti emotivi diversi, utilizzando anche l’esperienza corporea È in grado di percepire il dono come atteggiamento di amore Conosce le norme di comportamento e sa adattarli a vari contesti I DISCORSI E LE PAROLE Verbalizza e rielabora graficamente un testo Formula frasi inerenti all’argomento proposto Riflette sugli eventi e li descrive Rielabora nelle varie forme espressive racconti e filastrocche Ascolta, racconta e inventa Arricchisce e precisa il proprio lessico Organizza lo spazio grafico Riconosce strumenti di rappresentazione del territorio Realizza elaborati inerenti al tema trattato Associa fonemi e grafemi IMMAGINI SUONI E COLORI Impara a collegare i suoni corporei a stadi d’animo Mostra interesse e curiosità verso i media Si muove a ritmo da solo o in gruppo ricercando piccole coreografie Comprende il significato del silenzio Esplora i materiale che ha a disposizione e lo utilizza con creatività Ascolta riconosce ed elabora cognitivamente le proprie emozioni attraverso il linguaggio verbale e non 60 LA CONOSCENZA DEL MONDO Comprende che i quattro elementi sono indispensabili per tutte le forme di vita Osserva, comprende e rappresenta graficamente l’ambiente circostante Manipola con cautela materiale e oggetti senza mostrare atteggiamenti di paura Interiorizza, distinguendole per caratteristiche, alcune figure geometriche Registra il tempo utilizzando mezzi convenzionali Confronta e valuta quantità Utilizza semplici simboli per registrare Ordina nel senso crescente da zero a dieci Classifica oggetti in base a più attributi Comprende la necessità di sintetizzare una esperienza lunga ed elaborata, rappresentandone l’essenziale SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE IN USCITA A FINE DEL QUINQUENNIO COMPETENZE LINGUISTICHE Comprende i contenuti di semplici testi; Impiega registri linguistici in relazione al contesto; Produce testi in forme adeguate a scopo e a destinatario; Applica le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase, alle parti del discorso. COMPETENZE IN LINGUE COMUNITARIE: INGLESE: LIVELLO A1* Comprende e utilizza espressioni d’uso quotidiano; Interagisce con altri su argomenti personali; Scrive semplici frasi. COMPETENZE SCIENTIFICHE Osserva la realtà per riconoscere relazioni, modificazioni, rapporti causali; Esplora l’ambiente naturale e antropico; Sviluppa atteggiamenti di curiosità nei confronti della realtà naturale. COMPETENZE MATEMATICHE Legge la realtà e risolve semplici problemi; Raccoglie, organizza e interpreta dati; Padroneggia e utilizza i concetti elementari della matematica. COMPETENZE TECNICHE Utilizza semplice strumentazione tecnologica; Realizza semplici oggetti e rileva processi riproduttivi. 61 COMPETENZE STORICO-GEOGRAFICHE possiede orientamento spazio-temporale e identifica intuitivamente le peculiari caratteristiche fisico-antropologiche del territorio; usa la documentazione e l’ osservazione per conoscere realtà storiche e geografiche. COMPETENZE ARTISTICHE Descrive, rappresenta e ricostruisce la realtà e le esperienze attraverso semplici linguaggi espressivi; Conosce intuitivamente il patrimonio artistico-culturale del territorio. COMPETENZE MOTORIE Impiega schemi motori e posturali, in situazione combinata e simultanea; Rispetta le regole dei giochi sportivi praticati. CONOSCENZA DI SÉ Afferma la propria identità; Risolve problemi in autonomia; Ha responsabilità verso gli altri. RELAZIONE CON GLI ALTRI È disponibile alla collaborazione con coetanei e adulti; Pratica la tolleranza, la solidarietà e l’ascolto degli altri; È consapevole del valore delle regole di convivenza. ORIENTAMENTO Sa valutare le proprie esperienze scolastiche ed extrascolastiche per scelte consapevoli. *A1 Livello del Quadro Comune Europeo di Riferimento del Consiglio d’Europa . 62 SCUOLA SECONDARIA I° COMPETENZE IN USCITA A FINE DEL TRIENNIO ITALIANO -Utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti; -Interagisce in situazioni diverse, utilizzando in modo efficace la comunicazione, sostenendo le proprie idee ma rispettando quelle altrui; -Legge con interesse testi di vario tipo di cui riconosce le caratteristiche linguistiche e comunicative; - Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio avvalendosi di schemi, mappe, ecc.; -Produce testi scritti in forme adeguati allo scopo e al destinatario; -Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui, misti) nello studio; -Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia,all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali. STORIA -Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico e della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione; -Rappresenta in un quadro storico- sociale il sistema di relazioni tra i segni e le testimonianze del passato presenti sul territorio; -Organizza la conoscenza, tematizzando e usando varie categorie (cultura, organizzazione sociale, economica e politica ) e operando confronti; -Seleziona, scheda e organizza le informazioni con mappe, schemi, tabelle e grafici; -Espone le conoscenze storiche, operando collegamenti, individuando relazioni, e argomentando riflessioni e opinioni personali. CITTADINANZA E COSTITUZIONE -Riflette sulle dinamiche della vita associata e vi partecipa consapevolmente; -Si comporta in modo democratico, cosciente dei diritti/doveri della persona e del cittadino; -Conosce le caratteristiche di culture diverse e si rapporta ad esse in modo non etnocentrico; -Costruisce rapporti interpersonali basati sul riconoscimento della diversità e della cooperazione solidale; -Individua le principali forme di violazione della legalità; -È’ consapevole di alcuni grandi problemi del nostro tempo e prende posizione di fronte ad essi; -Analizza strutture politiche ed organizzazioni sociali caratteristiche di popoli e civiltà; -Conosce i principi fondamentali della Costituzione italiana ed europea; -Conosce le principali organizzazioni europee e mondiali nell’ambito della difesa internazionale dei diritti umani e dell’ambiente. GEOGRAFIA -Si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordi-nate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi; -Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie, immagini e grafici per comunicare efficacemente informazioni spaziali; -Riconosce nei paesaggi italiani, europei e mondiali gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare; - Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. 63 LINGUE COMUNITARIE (INGLESE, FRANCESE) Comprende messaggi di tipo orale inerenti alla sfera personale; -Ha acquisito un’adeguata padronanza lessicale per chiedere e dare informazioni sulla sfera personale e familiare; -Sa riferire su alcuni aspetti relativi alla cultura e alla civiltà del Paese di cui studia la lingua; -Legge e comprende testi descrittivi riguardanti la cultura del Paese di cui studia la lingua; -Sa scrivere messaggi come biglietti e brevi lettere personali; -Sa rispondere a questionari e sa riassumere semplici testi letti. MATEMATICA -Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici; -Ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare sulle proprietà e sulle definizioni; -Sa matematizzare aspetti della realtà e verificare mediante il ragionamento la validità di intuizioni e congetture; -Sa utilizzare le conoscenze acquisite, applicandole in situazioni significative con un linguaggio specifico; -Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o create dall’uomo. SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI -Ha padronanza di tecniche di sperimentazione in situazioni controllate; -È’ in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto e trasferire abilità in contesti diversi; -Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni applicandoli anche ad aspett della vita quotidiana; -Adotta atteggiamenti responsabili verso l’ambiente e l’uso delle risorse; -Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti. TECNOLOGIA -Descrive e classifica utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia; -Conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali; -Realizza un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo; -Esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti usando il disegno tecnico; -Capisce i problemi legati alla produzione di energia e ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute; -Ricerca informazioni, sa selezionarle e sintetizzarle. 64 ARTE E IMMAGINE -Padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale -Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; -Riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi da proprio; -Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del propri territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione; -Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecnich e materiali differenti; -Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali ed immagini statiche, utilizzando il linguaggio verbal specifico. MUSICA -Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazion di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti; -Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura,all’apprendimento e alla riproduzione di bran musicali; -Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce; -Riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee. EDUCAZIONE FISICA -È consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti; -Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione; -Utilizza gli aspetti comunicativo - relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole; -Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “ star bene” in ordine a sani stili di vita e prevenzione; -Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. 65 LE ATTIVITA’ PROGETTUALI L’elaborazione della progettazione è un’azione collegiale: Il punto di partenza è rappresentato dagli indirizzi generali forniti dal Dirigente Scolastico per l’elaborazione del POF, questi a loro volta, diventano oggetto di discussione ed interpretazione progettuale da parte del Collegio dei Docenti suddiviso in gruppi di lavoro che hanno la funzione di approfondire tematiche riguardanti l’apprendimento, la didattica, l’organizzazione. Le progettazioni elaborate vengono poi sottoposte al vaglio del Consiglio di Istituto. I docenti che svolgono attività di coordinamento didattico, i referenti dei progetti, della valutazione e dell’autovalutazione d’Istituto, operano in sinergia con lo staff dirigenziale per inserire le azioni dentro il circuito virtuoso del miglioramento continuo attraverso riflessioni condivise riguardanti sia le innovazioni legislative che didattiche. Un lavoro di tessitura continuo sulle azioni in atto che prende avvio dai problemi posti sia dagli alunni che dalle famiglie, allo scopo di ricercare le condizioni che realizzano quotidianamente una scuola di qualità. Il gruppo ha anche funzioni di studio, di analisi del contesto, di stimolo ed approfondimento applicativo delle formazioni in corso integrandole con quelle del passato. I Consigli di Classe, i Consigli di Interclasse ed Intersezione concludono il quadro programmando Unità di Apprendimento bimestrali a tema che possono essere modificate in itinere in funzione della lettura di nuovi bisogni degli alunni, eventi, oppure, sulla base di stimoli esterni quali collaborazioni in rete e progetti che possono ampliare l’offerta formativa dell’Istituto. Il Collegio dei Docenti, ponendo molta attenzione verso ogni soggetto che apprende, suggerisce che, nel corso dell’anno, il piano dell’offerta formativa scolastica si arricchisca di nuovi percorsi culturali; ritiene anche che le attività opzionali rientrino in una fase di consolidamento ed arricchimento. L’offerta formativa, esplicitata nei processi di insegnamento/apprendimento delle discipline, è integrata da progetti didattici che mirano ad: • aiutare i bambini e i ragazzi ad arricchire le competenze culturali in ambiti nuovi e a potenziare quelle già acquisite; • promuovere l’eccellenza; • favorire il lavoro cooperativo; • programmare attività extracurriculari pomeridiane (laboratori, lingue straniere, attività sportive, ecc..). Durante l’anno scolastico, nell’ambito dei progetti svolti dalla Scuola (Ambientale, Lettura, Legalità, ecc.) sono previste, per i tre ordini di scuola, visite didattiche, curriculari e non, della durata di mezza giornata e/o dell’intera giornata e/o di più giorni sia sul territorio dei quattro Comuni di pertinenza dell’Istituto Comprensivo sia in ambito provinciale, regionale ed extra regionale. 66 I progetti d’istituto si rifanno alle aree d’interesse approvate collegialmente. Ogni docente nella progettazione delle Unità di Apprendimento per i propri alunni si impegna a sviluppare i progetti sotto elencati. AMBIENTE AREA D’INTERESSE TITOLO PROGETTO RISPETTIAMO L’AMBIENTALE FINALITA’ Il progetto fa ferimento ai contenuti etici dell’Educazione Ambientale, non ridotta a s mplice studio dell’ambiente naturale, ma come azione che promuove cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo (Es. riciclo). Concetti e conoscenze non sono nozioni fine a s stessi e la scelta dei metodi e degli strumenti vuole promuovere processi intenzionali di cambiamento attraverso l’azione. I ragazzi attraverso incontri con esperti del settore ambientale e paesaggistico, e attraverso la produzione concreta di oggetti provenienti dal riciclaggio di materiali apparentemente inutili s ranno stimolati ad acquisire quella “coscienza ambientalista” che gli permetterà di avere cura in primis del territorio in cui vivono e s ccessivamente di tutto il sistema ambientale. OBIETTIVI • Acquisire la capacità di pensare per relazioni per comprendere la natura sistemica del mondo; • Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come un valore e una risorsa da proteggere (biodiversità, diversità culturale …); • Divenire consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro e assu ere comportamenti coerenti, cioè individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile; • Favorire lo sviluppo di qualità personali quali l’autonomia, il senso di responsabilità / spirito di iniziativa, la collaborazione/solidarietà; LEGALITÀ SOCIO- EMOTIVA • Saper conoscere e riconoscere le emozioni proprie ed altrui (empatia); EMOZIONIAMOCI LEGALMENTE LIBERI Il nostro istituto intende stimolare gli alunni ad acquisire conoscenza e consapevolezza delle emozioni proprie e degli altri, insieme alla valorizzazione delle proprie risorse di gestione della comunicazione interpersonale e di autentici rapporti con i pari e con gli adulti. Tale approccio consente un pieno sviluppo della capacità di apprendimento non solo cognitivo, di risoluzione di problemi, di capacità di compiere scelte adeguate e di essere protagonista del proprio percorso di vita, ma anche di apprendimento emotivo che consenta all'individuo di realizzarsi pienamente come adulto • Saper controllare le proprie emozioni; • Capacità si sapersi motivare; • Essere capaci di assumere la prospettiva e il ruolo di un altro compagno; L’intento del progetto è di trasmettere e far s erimentare ai ragazzi una serie di valori che hanno lo scopo di agevolare la nascita e lo s iluppo di “soggetti sociali” in grado di fare riferimento alle norme sociali, alle regole del vivere comune e ai principi etici condivisi. Educare alla legalità, al rispetto di sé e degli altri e alla cittadinanza attiva, permetterà agli • Fornire strumenti per la conoscenza della propria realtà: • Rispettare l’ambiente scolastico; • Sviluppare consapevolezza relativamente ai comportamenti utili alla tutela e allo sviluppo della salute mentale e fisica; • Sviluppare la capacità di scelte autonome e responsabili; • Giungere alla consapevolezza dei vari aspetti dell’affettività, come prevenzione dei problemi dell’adolescenza; • Analisi delle problematiche e delle risorse del territorio, analisi della storia, della cultura e delle tradizioni del territorio; • Fornire strumenti per una lettura critica del 67 alunni la creazione di opportunità concrete di cambiamento, attraverso la conoscenza del territorio in cui vivono e delle sue dinamiche sociali, culturali ed economiche, stimolandoli ad essere agenti di cambiamento e diffusione di legalità e coscienza civile. fenomeno mafioso: analisi della cultura, dei messaggi, della storia e delle modalità di azione e manifestazione del sistema mafioso; • Conoscenza delle strutture, delle istituzioni e delle leggi che garantiscono i diritti dei cittadini; • Sviluppare il senso di cittadinanza, il senso di giustizia e rispetto delle leggi/ regole; • Acquisire coscienza sociale e civile di se stessi, imparando a rapportarsi alle istituzioni e agli altri senza pregiudizi, con rispetto e civiltà; CONTINUITÀ LETTURA • Rendere i ragazzi partecipi e protagonisti della vita territoriale; SULLE ALI DELLA LETTURA CAMMINANDO … INSIEME Educare è un atto culturale di apertura al passato e al futuro, per questo la scuola deve riuscire ad accogliere i nuovi linguaggi della comunicazione (telematico - multimediale) senza perdere la memoria delle altre possibilità simbolico- rappresentative (parola – libro). Le storie appartengono alla realtà del bambino/ragazzo indipendentemente dal contesto-scuola. Sono un mezzo che gli consente di rappresentare se stesso e gli altri, di raccontarsi e raccontare. Educare alla lettura, quindi, aiuta i bambini a sviluppare quel senso di libertà e criticità che gli permetterà di ampliare le proprie conoscenze. Il progetto intende stimolare gli alunni (di tutte le fasce) ad interessarsi al libro in tutte le sue forme (cartacee, digitali, creative …) al fine di creare lettori abituali che utilizzino il libro come strumento culturale per accrescere le proprie conoscenze umane e psicologiche. La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. Una corretta azione educativa, infatti, richiede un progetto formativo continuo. Essa si propone anche di prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano, specie nei passaggi tra i diversi ordini di scuola, e che spesso sono causa di fenomeni come quello dell’abbandono scolastico, prevedendo opportune forme di coordinamento che rispettino, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascuna scuola. • Sviluppare e sostenere l’abitudine e il piacere di leggere (in biblioteca, in classe, a casa, in libreria); • Offrire opportunità per l’immaginazione, la curiosità; Valorizzare, incrementare proposti nel curricolo; stimolare gli obiettivi • Organizzare le attività che incoraggino l’espressività e la creatività (scrittura creativa); • Promuovere la continuità del processo educativo attraverso la progettazione intenzionale e organizzata di azioni positive di raccordo tra la scuola e l’extrascuola; • Prevenire le difficoltà, nei passaggi tra diversi ordini di scuola, spesso causa didisagio; • Assicurare che l’esperienza degli alunni con bisogni educativi speciali possa svilupparsi secondo un percorso unitario e continuo, quanto più possibile in armonia con i ritmi di maturazione e di apprendimento di ogni soggetto; 68 TITOLO FINALITA’ Accoglienza:“Star bene a scuola” Il progetto dedicato all’accoglienza ha come obiettivo principale quello di instaurare un clima rassicurante dove tutti i bambini, in particolare i nuovi iscritti, possano intraprendere un percorso di crescita in un contesto di relazioni significative. predisporre quando possibile un ambiente accogliente e rassicurante che favorisca il superamento del disagio e delle ansie legate al distacco dalla famiglia; consentire un inserimento graduale nel rispetto dei tempi del bambino attraverso l’adozione di un’organizzazione flessibile dei tempi di permanenza a scuola. COMPETENZE CHIAVE STRATEGIE ORGANIZZATIVE -Comunicazione nella madre-lingua - Imparare ad imparare - Competenze sociali e civiche Strategie organizzative • dall’inizio dell’anno e sino all’inizio del servizio mensa la scuola funzionerà per il solo turno antimeridiano ( scaglionando per le prime settimane l’orario d’uscita ) • l’inserimento dei bambini di 3 anni e dei bambini anticipatari avverrà in modo graduale e ridotto, in base alle esigenze emerse in itinere; • in questa prima fase sarà essenziale la presenza iniziale dei genitori, ove necessario anche all’interno della sezione; • specifiche modulazioni dell’orario d’ingresso e d’uscita per i bambini piu’ piccoli in modo da consentire loro un graduale adattamento alla nuova realtà scolastica che puo’ anche comprendere l’organizzazione per sezioni aperte, l’utilizzo flessibile degli spazi e la valorizzazione del gioco 69 TITOLO FINALITA’ OBIETTIVI STRATEGIE ORGANIZZATIVE DIVERTIAMOCI GIOCANDO: I MOVIMENTI DEL CORPO ( con la presenza di esperto esterno con contributo delle famiglie) Il gioco permette al bambino di maturare competenze cognitive, affettive e sociali. Attraverso il gioco, il bambino mette alla prova emozioni e sentimenti allenandosi ad affrontare con sicurezza e padronanza la realtà. Il progetto “Divertiamoci giocando : I Movimenti del corpo “ vuole essere uno “strumento ausiliario” al lavoro quotidiano degli educatori perché l’esperienza-gioco con il proprio corpo, con l’attrezzatura didattica, con la musica e il ritmo possano agevolare il bambino nella presa di coscienza delle proprie possibilità e capacità. Attraverso attività di equilibrio , lateralizzazione e coordinazione oculo - manuale si offre al bambino la possibilità sperimentare il suo corpo, abituandolo ad usarlo anche come mezzo di relazione con il mondo. Il corpo è parte di noi e solo noi abbiamo la possibilità di comandarlo e decidere in che modo usarlo. Attraverso le semplici regole di un gioco il bambino imparerà indirettamente a controllare il suo corpo facendogli fare dei movimenti piuttosto che altri per riuscire a svolgere quanto chiesto dall’ insegnante in modo corretto. Questo percorso tenderà al perseguimento dello sviluppo di una conoscenza e padronanza del sé corporeo che contribuirà a costruire nel bambino una personalità libera e capace di muoversi nello spazio perché controllata e coordinata. Pertanto le finalità saranno rivolte a: • Rafforzare l'autonomia, la stima di sè, l'identità. • Potenziare capacità espressive e la propria identità personale e corporea. • Controllare le emozioni e l'affettività in maniera adeguata all'età • Costruire abilità e schemi motori generali e specifici utili ad una crescita sana ed armonica del bambino. • MOVIMENTI DEL CORPO: Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva . • IL SÉ E L’ALTRO : Il bambino gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. • IMMAGINI, SUONI, COLORI : Inventa storie e sa esprimerle attraverso il movimento la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte. . L’ attività verrà proposta in forma ludica e ludiforme , preoccupandomi 70 che suscitino nei bambini partecipazione, entusiasmo ed atteggiamenti di ricerca personale, stimolando una sana e corretta competizione. Rispettando gli interessi e le motivazioni del bambino . Le proposte varieranno nella realizzazione di un'attività specifica, utilizzando creativamente i materiali e le attrezzature. · Verranno utilizzate tutte le forme di gioco fantastico e di regole, strutturato e non. Verranno utilizzate interventi didattici aventi una valenza "globale" rispetto a tutte le aree della personalità e validità "specifica" nei confronti delle molteplici funzioni • emerse in itinere; • in questa prima fase sarà essenziale la presenza iniziale dei genitori, ove necessario anche all’interno della sezione; • specifiche modulazioni dell’orario d’ingresso e d’uscita per i bambini piu’ piccoli in modo da consentire loro un graduale adattamento alla nuova realtà scolastica che puo’ anche comprendere l’organizzazione per sezioni aperte, l’utilizzo flessibile degli spazi e la valorizzazione del gioco MODALITÀ di monitoraggio e verifica La valutazione dell'efficacia del progetto terrà conto delle verifiche in itinere e finali e da una festa alla fine degli incontri dove i bambini potranno esporre il proprio percorso ad insegnanti e familiari. Le verifiche in itinere si baseranno su questi criteri: • L'interesse. • La curiosità. • Le competenze acquisite in ambito "spazio-tempo". • La capacità di eseguire consegne rispettando le regole stabilite ogni volta prima di iniziare l'attività. • La capacità di relazionarsi con gli altri. 71 TITOLO PROGETTO LE PAROLE CRESCONO CON ME FINALITA’ Sviluppare e consolidare competenze linguistiche e comunicative Potenziare la conoscenza della lingua nelle sue varie forme al fine di agevolare gli apprendimenti nei diversi campi d’esperienza PLESSI Gli alunni di 4 e 5 anni della scuola dell’infanzia di San Pier Niceto, Monforte San Giorgio, Monforte Marina e Gualtieri Sicaminò “EMOZIONI IN CORSO” Favorire la conoscenza e l'espressione delle proprie emozioni e la comprensione di quelle altrui Consolidare la conoscenza di sé e delle proprie capacità Riconoscere le differenze e valorizzarle come risorsa Favorire la comprensione di strategie per gestire e risolvere conflitti. Gli alunni dei 5 plessi della scuola dell’infanzia. 72 TITOLO FINALITA’ OBIETTIVI ATTIVITA’ RSULTATI ATTESI Classi coinvolte TITOLO FINALITA’ OBIETTIVI ATTIVITA’ RISULTATI ATTESI Classi coinvolte EDUCAZIONE ALLA MONDIALITA’ E ALLA MISSIONARIETA’(in collaborazione con il parroco) Sviluppare nei più giovani il senso universale della missione, dell’essere fratelli e sorelle di tutti nel mondo, del conoscere e approfondire tematiche diverse. - Scoprire che ogni bambino può essere missionario “d’amore” -Conoscere la missionarietà come modo di vivere - Sviluppare la solidarietà, l’accoglienza, l’altruismo come parti integranti della vita sociale Presentazione delle tematiche di Missioragazzi Lavori di gruppo Giochi animati Diventare capaci di scelte e gesti coraggiosi, in grado di costruire ogni giorno, anche nelle piccole cose, un mondo di pace. Tutte le classi della Scuola Primaria di San Pier Niceto I speak AMERICA”(con esperto madre-lingua) Promuovere un approccio sereno e positivo con la lingua straniera affinché ne derivi un’esperienza interessante stimolante, piacevole e gratificante. Suscitare negli alunni l'interesse verso un codice linguistico diverso Favorire un’esposizione corretta alla L2 Offrire ai bambini un'esperienza di apprendimento linguistico Canzoni e dialoghi: memorizzare vocaboli, strutture e forme grammaticali in modo divertente e naturale, brevi drammatizzazioni Miglioramento delle competenze linguistiche in inglese. Alunni classe quinta della Scuola Primaria di San Pier Niceto 73 TITOLO PROGETTO MODALITÀ DIDATTICA PLESSI ”ABC DELLE REGOLE PER STARE INSIEME” LABORATORIO :GIOCHI ATTIVITÀ SULL’AUTOCONTROLLO MONFORTE MARINA SAPERE E SAPORI LABORATORIO MONFORTE MARINA NUTRO LA MENTE LEGGENDO… LABORATORIO LETTURA MONFORTE MARINA ANDIAMO AL CINEMA INSIEME CINEFORUM SAN PIER NICETO GUALTIERI S MONFORTE SG A CACCIA DI EMOZIONI CON IL PICCOLO PRINCIPE LABORATORIO DI LETTURA MONFORTE SAN GIORGIO CLASSE IV A SCUOLA CON ARTE LABORATORIO CREATIVO TUTTE LE CLASSI MONFORTE SAN GIORGIO INSIEME PER RECUPERO CRESCERE(gratuito a cura dell’ente locale) SAN PIER MARINA PETER PAN GUALTIERI SICAMINO’ LABORATORIOTEATRALE Con contributo delle famiglie TITOLO PROGETTO ATTIVITA’ ORE PLESSI BIOLOGIA ED ECOLOGIA MARINA Lezioni interattive 20h MONFORTE MARINA 74 TITOLO PROGETTO MODALITA’ DIDATTICA PLESSI ORIENTAMENTO INCONTRI CON I DOCENTI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI 2°GRADO PRESENTI NEL TERRITORIO TUTTI TRADIZIONI,SUONI E SAPORI LABORATORIO CULINARIO GUALTIERI SICMINO' INFIORATA INSIEME ( esperta LABORATORIO CREATIVO esterna Grazia Certo) OGGETTI E SAPERE (esperta esterna prof.La Torre) LABORATORIO DEL RICICLO SAN PIER NICETO SAN PIER NICETO 75 TITOLO PROGETTO CARNEVALIAMO FINALITA’ MODALITA’ DIDATTICA • -Favorire il senso di appartenenza alla Laboratorio comunità creativo • -Favorire lo sviluppo di competenze chiave di cittadinanza, in particolare: “imparare ad imparare”, “collaborare e partecipare”, “progettare”. • -Educare all’utilizzo del tempo libero per svolgere attività basate sulla creatività. • -Educare alla convivenza civile e democratica e al senso di responsabilità individuale e collettiva. • -Favorire l’operatività attraverso percorsi in forma di laboratorio PLESSI Gualtieri Sicaminò classi I e II Classe V Scuola Primaria RECUPERO -Consolidare e sviluppare le abilità di (italiano e matematica) base -Prolungare i tempi di attenzione e di oncentrazione, Laboratorio di recupero Gualtieri Sicamino Classe III VERSO GLI ESAMI DI -Potenziare ulteriormente la fase di STATO preparazione agli esami finali - Laboratorio Didattico San Pier Niceto classe III 76 RISORSE ESTERNE I rapporti della scuola con gli EE. LL. (Comuni di: San Pier Niceto, Monforte San Giorgio, Gualtieri Sicaminò, Condrò) e gli altri soggetti istituzionali presenti sul territorio (ASL, Azienda Regionale delle Foreste, Università degli Studi di Messina, ecc..) da sempre sono improntati alla massima collaborazione, anche se, talvolta, gli ostacoli di tipo burocratico e le limitate risorse finanziarie a disposizioni delle Amministrazioni, impediscono il reale soddisfacimento delle richieste avanzate dall’Istituto. Inoltre continui sono i contatti e le attività di collaborazione con le associazioni di categoria, culturali, ambientaliste e di volontariato operanti sia nell’area di Milazzo - Barcellona Pozzo di Gotto che nel Comune di Messina. Sono presenti, altresì, anche rapporti di cooperazione con artigiani, professionisti, aziende e industrie ubicati nel territorio; queste collaborazioni si sono rilevate particolarmente utili giacché specialmente per favorire l’attività di orientamento degli studenti, consentire alle scolaresche di avere dei contatti in loco con realtà lavorative, fornire a costo gratuito all’Istituto delle risorse intellettive e operative utili per la risoluzione di problematiche di qualsiasi genere che quotidianamente nascono e avvengono in una scuola aventi ben quattordici plessi scolastici. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO La formazione professionale del personale è un importante elemento di qualità del servizio scolastico. Ogni docente ha l’obbligo di approfondire ed adeguare il proprio bagaglio di conoscenze e di competenze attraverso l’aggiornamento, che fornisce agli insegnanti gli strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione, le innovazioni didattiche e migliorare gli interventi educativi. La formazione in servizio, infatti, è un elemento di fondamentale importanza per la riqualificazione della professionalità docente poiché offre una occasione per riflettere sulle proprie pratiche educative, garantendo un’immediata ricaduta sul lavoro didattico quotidiano. I Docenti che operano nell’Istituto partecipano sistematicamente a corsi di formazione e di aggiornamento per potenziare e rinnovare le proprie competenze sul piano culturale, professionale e relazionale. L’Istituto predispone ogni anno, anche sulla base dei fondi stanziati dal Ministero della P.I., un organico piano di formazione, organizzata su vari livelli: • percorsi di autoformazione individuale; • • percorsi di formazione organizzati dall’Istituto su tematiche proposte dal Collegio percorsi di formazione in rete e/o on line a cui l’Istituto aderisce. Il Dirigente Scolastico, compatibilmente con le necessità di servizio, concede permessi per agevolare la formazione dei docenti che desiderano partecipare a corsi di formazione professionale sulle discipline o sulla didattica generale sia in presenza o on line. Inoltre, è previsto un Piano di autoaggiornamento che prevede; - interventi di esperti esterni con gli alunni e/o con gli insegnanti; - interventi di esperti esterni con i genitori e/o con gli insegnanti; - scambi di esperienze e di informazioni tra colleghi; - accordi con enti, istituzioni. La Scuola infine ha introdotto innovazioni didattico - metodologiche e aderisce a progetti promossi a livello regionale, nazionale ed europeo. 77 VERIFICA E VALUTAZIONE Il ricorso alle verifica non sarà limitato a isolati momenti del processo didattico, ma costituirà una modalità sistematica di osservazione del feedback e di adeguamento dell’intervento didattico con funzione prevalentemente formativa. La valutazione: o rappresenta un elemento pedagogico fondamentale: il suo fine principale è quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di auto valutarsi, di scoprire i propri punti di forza e di debolezza e di compiere scelte consapevoli, nel presente e nelfuturo; o è un’attività che prevede un adeguamento della azione didattica del singolo docente agli esiti delle verifiche e, in particolare, una ripresa degli argomenti trattati e, se necessario, un riadeguamento degli obiettivi della programmazione personalizzata, nel caso si manifestino difficoltà diapprendimento; o finale (o sommativa), che permette la formulazione di un vaglio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico, viene determinata sempre tenendo presente la situazione di partenza accertata in fase di valutazione diagnostica e la situazione in uscita dell’allievo al seguito dell’azione didattica (si valuta in pratica ″il progresso rispetto alla situazione di ingresso″); I docenti adotteranno, dunque, prove di ingresso, verifiche in itinere, verifiche finali per la valutazione delle competenze attese al termine di ciascuna UA e dell’intero percorso formativo annuale. Per l’accertamento di abilità e conoscenze si ricorrerà a: Conversazioni guidate e interrogazioni. Esercitazioni scritte e schede di rilevazione. Esercitazioni multimediali Composizioni scritte e grafico-espressive. Per l’accertamento delle competenze attese si ricorrerà a: Prestazioni individuali e di classe di tipo inter -, pluri - e/o transdisciplinare. La valutazione di abilità e conoscenze, misurate con l’ausilio di prove oggettive, sarà resa più "autentica" dalla valutazione globale delle prestazioni finali, con cui gli alunni mostreranno che cosa sanno fare con ciò che sanno. Nella valutazione finale dell’alunno si terrà conto dei seguenti criteri di valutazione: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Frequenza scolastica. Impegno. Metodo di studio. Interesse e partecipazione. Comportamento. Acquisizione dei linguaggi disciplinari. 78 Tutto ciò che è a monte del processo educativo: i bisogni formativi, il contesto socio-economico, i condizionamenti positivi e negativi che hanno già caratterizzato gli alunni, le conoscenze e le abilità pregresse, le risorse educative di cui dispongono. Il processo: l’itinerario di insegnamento (obiettivi, metodi e contenuti) che gli insegnanti hanno avviato a partire dalla rilevazione del livello cognitivo e socio-affettivo di partenza degli alunni. La performance: le prestazioni degli allievi in base alle conoscenze, abilità e competenze acquisite ed i comportamenti. Gli elementi del percorso che ha portato a quella prestazione: motivazione, gratificazione, ecc... Il prodotto: sia i compiti realizzati che la qualità dell’istruzione. LA VALUTAZIONE COME AZIONE PARTECIPATA All’interno del Collegio Docenti o del team, gli insegnanti si accordano sul "come" e sul "cosa" osservare. La raccolta dei dati, attraverso le osservazioni sistematiche, le prove oggettive, gli elaborati e i colloqui, viene effettuata da ciascun insegnante individualmente, ma l’interpretazione e la comunicazione è di nuovo collegiale. La valutazione è anche lo strumento con cui la scuola rende trasparente il suo operato e promuove un rapporto di corresponsabilità educativa tra i genitori e insegnanti nei confronti dei bambini. I MOMENTI DELLA VALUTAZIONE In entrata Attraverso le prime attività di accoglienza e conoscenza o ripresa del lavoro educativo -didattico, l’insegnante delinea la situazione di partenza della classe sulla base della quale predispone la programmazione per il nuovo anno scolastico. Il lavoro può essere così modulato sulle reali esigenze emotivo - affettive e di apprendimento di ciascuno, rispettandone il livello di sviluppo e garantendo il principio di continuità. In itinere Impegna l’équipe psicopedagogia alla programmazione didattica periodica che si effettua settimanalmente e che ha la durata di due ore. Le insegnanti concordano gli obiettivi e le attività didattiche da svolgere periodicamente sulla base del programma annuale e dell’andamento della classe. Tale lavoro dà un carattere dinamico all’insegnamento, consente il rispetto dei ritmi di apprendimento della classe e permette di intervenire in tempi brevi per recuperare situazioni di disagio o di difficoltà. Nel corso dell’anno si formalizzeranno per ogni quadrimestre prove disciplinari per classi parallele. In uscita Alla fine di ciascun quadrimestre vengono illustrati gli esiti formativi conseguiti dagli alunni relativi al grado di socializzazione, partecipazione, interesse, impegno e competenze acquisite: le famiglie accedono alla valutazione dei progressi nell’apprendimento e nello sviluppo personale e sociale dell’alunno, espressa in forma discorsiva e descrittiva nel documento di valutazione. I CRITERI DELLA VALUTAZIONE La valutazione: è parte integrante della programmazione; è un processo costante e continuo di raccolta e trattamento delle informazioni rivolto allo scopo di regolare e migliorare l’attività didattica e innalzare la qualità della scuola in relazione agli scopi e agli obiettivi prefissati; permette di superare una visione statica che imprigiona l’alunno dentro un’etichetta favorendo una prospettiva dinamica evolutiva attenta al cambiamento positivo. Si propone di utilizzare i parametri sotto riportati per la definizione dei voti nelle diverse discipline. Ogni docente si impegna ad utilizzare i parametri di valutazione definiti per la correzione e la valutazione delle diverse tipologie di verifica. Ciò permette: 79 una maggiore trasparenza del processo di valutazione; un lavoro comune, sia in sede di progettazione che di monitoraggio, che facilita l’intercambiabilità tra docenti nei momenti formali di recupero e nelle attività di recupero a classi aperte. La valutazione avviene attraverso lo strumento del voto (da 1 a 10). Al fine di favorire ulteriore trasparenza e nella certezza che conoscere e condividere i parametri di valutazione costituisca un elemento importante a livello di motivazione e consapevolezza degli studenti si propone la seguente corrispondenza tra voti e giudizi. IL VOTO DI CONDOTTA Il decreto legge 137, convertito il 29 ottobre 2008 in legge, introduce il voto in condotta come elemento che "concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo" (art. 2). Si propone la seguente griglia per definire il voto di condotta: VOTO DESCRITTORI - INDICATORI Lo studente dimostra: un comportamento partecipe e costruttivo all’interno della classe, non limitato ad una sola correttezza 10 formale; un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell’istituto; consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità nell’impegno. Lo studente dimostra: un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell’istituto; 9 consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno. Lo studente dimostra: un comportamento rispettoso delle regole dell’istituto e corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti o con le altre figure operanti nella scuola; un impegno costante ed una consapevolezza del proprio dovere . Lo studente dimostra: un comportamento non sempre rispettoso delle regole dell’istituto e nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola, incostanza nell’impegno e nella consapevolezza del proprio dovere. Lo studente dimostra: un comportamento irrispettoso nei confronti delle regole dell’istituto, dei compagni, degli insegnanti e delle altre figure che operano nella scuola. Tali comportamenti sono stati annotati sul registro e riferiti ai genitori ed al consiglio di classe; (ad esempio: ripetuti ritardi non sempre motivati, distrazioni che comportano frequenti richiami durante le lezioni, episodi segnalati con note sul registro); inadeguatezza nello svolgere il proprio dovere e mancanza di impegno. Lo studente dimostra: comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole dell’istituto, atteggiamenti ed azioni che manifestano grave o totale mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti e di altre figure operanti nella scuola; assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere. 8 7 6 5 CORRISPONDENZA DEI VOTI VOTO GIUDIZIO 10 ECCELLENTE 9 OTTIMO DESCRITTORI - INDICATORI Conoscenza approfondita dei contenuti con capacità di rielaborazione critica; completa padronanza della metodologia disciplinare; ottime capacità di trasferire le conoscenze maturate; brillanti capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici Conoscenza approfondita e personale dei contenuti disciplinari; rielaborazione personale delle conoscenze; buona padronanza della metodologia disciplinare; capacità di organizzazione dei contenuti e collegamento degli stessi tra i diversi saperi; ottima capacità espositiva; uso corretto dei linguaggi formali. 80 8 BUONO 7 DISCRETO 6 SUFFICIENTE 5 INSUFFICIENTE 1-4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE Sicura conoscenza dei contenuti; buona rielaborazione delle conoscenze; comprensione e padronanza della metodologia disciplinare; capacità di operare collegamenti tra i saperi se guidato; chiarezza espositiva e proprietà lessicali; utilizzo preciso e adeguato di linguaggi specifici. Conoscenza di gran parte dei contenuti; discreta rielaborazione delle conoscenze; buon possesso delle conoscenze non correlato alla capacità di operare collegamenti tra le stesse; capacità di risolvere semplici problemi; adeguata proprietà espressiva e utilizzo dei linguaggi specifici. Conoscenza degli elementi basilari; sufficiente padronanza delle conoscenze; sufficiente possesso delle conoscenze; capacità di riconoscere i problemi essenziali; sufficiente proprietà espositiva; uso di un linguaggio adeguatamente appropriato. Conoscenza lacunosa dei contenuti; scarsa padronanza delle conoscenze; non sufficiente possesso delle conoscenze; scarsa capacità di individuazione dei problemi; incerta capacità espositiva e uso di un linguaggio impreciso. Conoscenza al più frammentaria (o non conoscenza) dei contenuti; incapacità di riconoscere semplici questioni; scarsa o nulla capacità espositiva; assenza di un linguaggio adeguato. VISITE DIDATTICHE E GITED’ISTRUZIO D’ISTRUZIONE Ad integrazione dell’attività didattica, onde favorire l’apprendiment o attraverso il contatto diretto, la orire l’apprendiment scuola organizza visite guidate e viaggi d’istruzione in relazione allo svolgimento dei programmi curriculari e, pertanto, diversificati per classi ed ordini di scuola. Durante l’anno scolastico per gli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria sarà possibile partecipare a visite didattiche in ambito comunale, provinciale e regionale della durata di poche ore o dell’intera giornata nell’ambito di approfondimento delle attività disciplinari e/o di ampliamento dell’offerta formativa. A ALLLLEEG GA ATTII A ALL PPTTO OFF D D’’IISSTTIITTU UTTO O Allegati n. 1 – Regolamenti d’Istituto: 1.1. Regolamento d’Istituto; 1.2. Regolamento d’Istituto per le visite guidate e viaggi d’istruzione; 1.3. Carta dei Servizi dell’I.C. di San Pier Niceto, a. s. 2016/2017; 1.4. Patto Educativo di Corresponsabilità tra Scuola e Famiglia - Scuola Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado. Allegato n. 2 – Progetti anno scolastico 2016/2017. Allegato n. 3 – Piano delle visite guidate e viaggi di istruzione anno scolastico 2016/2017. 81