Teatro Cavallino Bianco

Transcript

Teatro Cavallino Bianco
Teatro Cavallino Bianco
Esso fu inaugurato il 6 febbraio '47 con una meravigliosa e indimenticabile serata danzante,
ma la grande e vera inaugurazione fu fatta però il 3 febbraio '49, con la rappresentazione dell'opera
Rigoletto, alla presenza dell'impresario, Antonio De Gioia e del sindaco di Galatina, Carmine
D'Amico.
L'attuale costruzione fu progettata dall'ingegnere Armando Stasi, mentre il primo progettista
fu il barese Giuseppe Basile.
Anche il Cavallino Bianco, dopo gli anni '70, subì la crisi del cinema ma continuò a vivere
grazie alla sua storia che è più legata alle tantissime attività spettacolari: le serate danzanti, gli
indimenticabili veglioni, lo spettacolo del Living e tanti altri spettacoli e conferenze che non hanno
fatto calare il sipario sull'attuale cine-teatro. Anzi, tutte queste attività sono indice di una intensa
voglia di sopravvivere, avendo già programmato una ricchissima stagione teatrale e cinematografica
per il 1994.
Col Cavallino Bianco, si conclude la panoramica sull'universo dello spettacolo a Galatina.
I soci Carlo Guido e Attilio Distante dopo i grandi guadagni nella produzione di un ottimo
vino decisero di costruire un grande stabilimento vinicolo.
Occasionalmente il 6 febbraio 1947 organizzarono in questo locale un riuscitissimo
veglione e incoraggiati dal successo, insieme al altri soci decisero di costruire l'attuale Cavallino
Bianco con un preventivo di spesa di £110 milioni.
Il nome al cinema fu dato dalla moglie di Attilio dopo aver assistito a una commedia.
Il progetto architettonico non fu studiato nei minimi particolari tanto è vero che solo
dopo averlo inaugurato si accorsero della poca profondità del palcoscenico che lo ingrandirono a
spese della strada.
L'entrata del cinema era alle spalle di quella attuale. Durante l'estate, le proiezioni del
film avvenivano nell'Arena Cavallino Bianco adiacente al cinema C.B. dove attualmente vi è
costruito un gran palazzo.
Un'altra curiosità era quella del Ristorante adiacente al cinema (attualmente c'è il negozio di
ricambi Fiat) dove si fermavano artisti e cantanti».
Giorgio Lo Bue