MASSIMO TETTAMANTI L`obiezione di coscienza alla

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MASSIMO TETTAMANTI L`obiezione di coscienza alla
MASSIMO TETTAMANTI
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Il messaggio che ho cercato di trasmettere è molto semplice: se
la biologia viene insegnata in modo da sviluppare un senso di
meraviglia e di rispetto per la vita, e se lo studente si sente
internamente arricchito dai suoi studi, allora si porrà, come
obiettivo della propria, il preservare e il proteggere tutta la vita
e dedicherà, io credo, se stesso a un mondo migliore e più
umano - per gli animali e per la specie umana.
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HHGLWRUHGHOODULYLVWDOrionAV MagazineHVWDWH
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Nelle Università con indirizzo scientifico esistono due tipologie principali di
laboratorio:
a) i laboratori di tesi di laurea;
b) i laboratori didattici.
Nei laboratori di tesi di laurea viene svolta l'attività di ricerca; vengono spesso
condotte prove di sperimentazione su animali vivi. Lo studente incontra questi
laboratori alla fine del proprio piano di studio. I laboratori didattici sono invece quelli
che lo studente incontra subito: alcuni laboratori sono inseriti all'interno del primo anno
di corso; altri negli anni successivi; nella maggior parte dei casi comunque sono inseriti
all'interno dei bienni o trienni propedeutici, prima delle specializzazioni. In alcuni
nazioni, gli studenti possono incontrare questi laboratori anche all'interno delle scuole
superiori. In questi casi, lo studente generalmente non lavora su animali vivi; è il
docente o uno degli assistenti che, subito prima dell'inizio dell'esercitazione, uccide
l'animale. L'animale deve essere sano e l'uccisione non deve avvenire troppo tempo
prima per evitare l'insorgere di fenomeni di necrosi (in alcuni casi l'animale viene
conservato sotto alcool o formalina).
Nei laboratori didattici non viene svolta attività di ricerca: semplificando, si possono
classificare gli esperimenti su animali ivi condotti come didattico dimostrativi,
finalizzati all'apprendimento di fenomeni e dati conosciuti. Le prove didattiche sono in
genere molto semplici, normalmente si tratta di dissezioni e della successiva
osservazione dell'anatomia e della fisiologia della carcassa dell'animale. In alcuni
laboratori vengono anche effettuate prove di studio di fenomeni di trasporto e di
stimolazioni nervose.
La sperimentazione animale ha comunque da tempo superato i confini della medicina
e ormai viene impiegata in ogni campo della ricerca scientifica, ma anche industriale e
non solo. Si utilizzano animali per esperimenti di psicologia, per testare cosmetici, armi
chimiche o comunque qualsiasi sostanza con la quale gli esseri umani potrebbero
entrare in contatto.
Per proteggere l’uomo e l’ambiente dai rischi connessi all’immissione sul mercato di
tali nuove sostanze chimiche vengono adottate, anche a livello giuridico, misure di
tutela della salute pubblica.
È necessario seguire con molta attenzione gli sviluppi che riguardano le nuove
sostanze e il loro utilizzo e istituire un sistema che permetta la loro classificazione e
categorizzazione.
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SHULFRORVLWjGLRJQLQXRYDVRVWDQ]D
Esiste di conseguenza una normativa europea, la 92/32/CEE che prevede un sistema
di classificazione della pericolosità di una sostanza e impone studi chimici, fisici e
tossicologici.
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YLHQHYDOXWDWDXWLOL]]DQGRSURYHVXDQLPDOL
Negli ultimi 150 anni, composti chimici industriali, agricoli, di pulizia e igiene
della
casa, ecc. sono stati testati su animali per stabilire la loro potenziale pericolosità .
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In Italia, l'
utilizzo degli animali a fini sperimentali è regolamentato dal decreto legislativo
del 27 gennaio 1992, D.Lgs. n•116 che recepisce la direttiva CEE n•86/609/CEE:
Gli esperimenti di cui all’art. 3 possono essere eseguiti soltanto quando, per ottenere il
risultato ricercato, non sia possibile utilizzare altro metodo scientificamente valido,
ragionevolmente e praticamente applicabile, che non implichi l’impiego di animali.
In deroga all'
articolo 3, comma 1, il Ministro della Sanità autorizza gli esperimenti a
semplice scopo didattico soltanto in caso di inderogabile necessità e non sia possibile
ricorrere ad altri sistemi dimostrativi.
L'
altra legge che, soltanto in Italia, regolamenta l'
argomento in esame è la n•413 del 12
ottobre 1993: "Norme sull'
obiezione di coscienza alla sperimentazione animale":
Nelle università gli organi competenti devono rendere facoltativa la frequenza alle
esercitazioni di laboratorio in cui è prevista la sperimentazione animale. All'
interno dei
corsi sono attivate, entro l'
inizio dell'
anno accademico successivo alla data di entrata in
vigore della presente legge, modalità di insegnamento che non prevedano attività o
interventi di sperimentazione animale per il superamento dell'
esame. Le segreterie di facoltà
assicurano la massima pubblicità del diritto all'
obiezione di coscienza alla sperimentazione
animale.
Sempre la legge 413 recita:
Nessuno può subire conseguenze sfavorevoli, per essersi rifiutato di praticare o di
cooperare all'
esecuzione della sperimentazione animale.
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Alla fine del 1989, 27 tecnici di Radiologia medica dell’Istituto Rizzoli di Bologna,
grazie alla continua e proficua azione svolta da Maria Teresa Ravaioli, in previsione
dell’apertura all’interno dell’ospedale di un laboratorio in cui sarebbero stati usati
conigli, suini, ovini, cavie e ratti, si dichiararono obiettori di coscienza a questo tipo di
sperimentazione. Nello stesso periodo, si verificava un caso analogo presso la USL n. 4
di Chieti.
Dopo alterne vicende, nell’aprile del 1992 il Consiglio di Amministrazione
dell’Ospedale Bolognese riconobbe come legittima la richiesta dei tecnici di radiologia.
In quei due anni e mezzo vi furono molte iniziative di solidarietà con i tecnici bolognesi
e da più parti venne sostenuta l'
opportunità di una legge a sostegno dell'
obiezione di
coscienza alla sperimentazione animale.
Questo fu lo stimolo per la presentazione in Parlamento, da parte dell'
on. Gianni
Tamino, membro del Comitato Scientifico Antivivisezionista (di cui è oggi presidente),
del disegno di legge per l'
obiezione alla vivisezione (ricordo qui che i termini
sperimentazione animale e vivisezione vengono comunemente usati come sinonimi).
La proposta di legge venne ufficialmente presentata il 20 dicembre 1991, ma ormai la
legislatura aveva i giorni contati e così, dopo le elezioni politiche del ’ 92, il testo venne
ripresentato dal gruppo verde del Senato (prima firmataria A. M. Procacci). Grazie
all'
azione di Carla Rocchi, relatrice in Commissione del progetto di legge, il testo è stato
approvato al Senato e quindi, dopo qualche difficoltà, anche, in via definitiva, alla
Camera. La legge fu approvata nel 1993 quasi all'
unanimità.
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Con l'
avvento della società multietnica e multiculturale non è più possibile ignorare la
crescente esigenza di un nuovo e diverso rapporto uomo/animale tipico delle numerose
dottrine religiose che in Europa si trovano ormai a essere ampiamente rappresentate.
Alcune di queste dottrine, nuove per l'
Europa ma antiche storicamente e culturalmente,
possono provocare in una persona osservante un contrasto insanabile fra la propria
coscienza e gli obblighi accademici di effettuare sperimentazioni su creature viventi
senzienti.
Si considerino gli osservanti delle religioni reincarnazioniste (buddisti, induisti,
lamaisti - buddisti di cultura tibetana, zen - buddisti di cultura giapponese, Hare Krishna
- induisti occidentali, jainisti...) che, vedendo in ogni creatura vivente un'
anima
reincarnata in viaggio verso la propria liberazione, dovrebbero astenersi completamente
da ogni forma di violenza o sfruttamento.
Va inoltre considerato che diversi esegeti, biblisti e teologi hanno dato
un'
interpretazione biocentrista della regola aurea cristiana "Non fare agli altri quello che
non vorresti fosse fatto a te stesso" creando, sia nel cattolicesimo (i monsignori Mario
Canciani e Ermenegildo Fusaro) sia nel protestantesimo (Albert Schweitzer, teologo
evangelico, e Lukas Vischer - teologo ecumenico) correnti spirituali presso le quali la
prescrizione del "Non uccidere" riguarda esplicitamente e indistintamente uomini e
animali. Una persona che cercasse di vivere, per quanto possibile, nell'
imitazione del
modello proposto da Gesù o da San Francesco potrebbe avere enormi problemi a essere
obbligato a vivisezionare un animale soprattutto quando, per ogni facoltà o per ogni
tipologia di lavoro, sono disponibili altre metodologie.
Anche all'
interno delle comunità islamiche, largamente presenti in Europa, coloro che
seguono rigidamente la corrente della mistica Sufi dovrebbero astenersi dalla violenza
verso ogni tipo di creatura. Non è neanche più possibile ignorare la crescente adesione
all'
etica del rispetto per la vita che vede in studiosi, ricercatori, filosofi e giuristi come
Henry S. Salt, Tom Regan, Luisella Battaglia, Silvana Castignone, Michel Damien,
alcuni dei principali pensatori. L'
insieme di queste teorie caratterizza anche il moderno
movimento per i “diritti degli animali” e arricchisce e influenza tutto quel sistema di
comitati e studi schematizzabili sotto il termine di “bioetica”.
La stessa storia culturale europea è un ricco giacimento di spiritualità panteista in
totale disaccordo con un obbligo di utilizzare esseri viventi come oggetto di
esperimento. Spiritualità panteista radicata nel pitagorismo e ampiamente documentata
negli scritti di giganti del pensiero, della scienza e della filosofia come Leonardo da
Vinci, Giordano Bruno, Leone Tolstoi, Richard Wagner e molti altri. Sia la totale
accettazione da parte europea della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale
(Unesco - 15/10/1978) che alcune linee guida comunitarie a protezione degli animali
sono infatti la logica conseguenza di diffuse correnti di pensiero.
Parallelamente alla protezione degli animali, un chiaro obiettivo, considerato anzi
ancora più importante, della Comunità Europea è il rispetto dei principi etici e religiosi
di ogni individuo. Per i praticanti di alcune dottrine religiose o per coloro che hanno
una determinata etica, gli obblighi della sperimentazione animale sono un problema non
risolto e una palese fonte di discriminazione. Ciò contrasta assolutamente con la
Convenzione Contro la Discriminazione nell'
Istruzione dell'
UNESCO (United Nations
Educational, Scientific and Cultural Organisation) che dal 1960 intende impedire ogni
forma di discriminazione istituendo una apposita Commissione competente. Per
discriminazione si intende “ ogni distinzione, esclusione, limitazione o preferenza che,
basata su motivi ... religiosi, politici o di altre motivazioni [...] ha lo scopo di
influenzare o annullare o rendere disuguale l'
uguaglianza del trattamento nell'
istruzione”
(art. 1).
/
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Gli animali
più usati per scopi sperimentali sono sicuramente i roditori: topi, ratti e
cavie .
Sono piccoli, facilmente gestibili, costano poco e la loro durata di vita di due-tre anni è
sufficientemente breve da permettere rapidi studi di cancerogenesi10.
Tuttavia esistono differenze microscopiche dei processi metabolici e anche differenze
macroscopiche fra uomini e animali.
Alcune delle differenze macroscopiche più famose sono:
œ
œ
œ
œ
œ
œ
a differenza dell’ uomo, i roditori non sono in grado di vomitare le tossine ;
l’ uomo può accumulare
agenti nocivi dal naso e dalla bocca mentre i roditori
respirano solo dal naso ;
ratti, topi e criceti sintetizzano la Vitamina C all’ interno del loro corpo
ottenendo così naturalmente
un potente agente anticancerogeno mentre l’ uomo
non è in grado di farlo ;
i ratti hanno una elevata capacità enzimatica di non accumulare massa grassa
(che in loro si accumula nel fegato) a differenza dell’ uomo nel quale si accumula
nelle arterie, diventando una potenziale causa di patologie ;
i ratti vivono solo 2-3 anni; un’ altra differenza è che i ratti
femmina hanno una
salute migliore se possono continuamente restare gravide ;
inoltre è molto diverso l’ assorbimento del ferro nelle diverse specie .
Citando alcune delle sostanze chimiche più famose, il benzolo e l'
arsenico,
cancerogeni per l'
uomo, non lo sono per i roditori che vengono normalmente utilizzati
per questo tipo di test7.
Allo stesso modo, la naftilamina, cancerogena
per la vescica urinaria umana, non
provoca nessun tipo di cancro nel topo .
Una ricerca, partita dall'
Università di Manitoba, a Winnipeg ha messo in evidenza che
molti antistaminici e alcuni antidepressivi (fluoxetina, amitriptilina, ecc...) provocano il
cancro ai topi.
/H D]LHQGH SURGXWWULFL KDQQR UHSOLFDWR FKH L ORUR ODERUDWRUL SRVVRQR GLPRVWUDUH
O
LQQRFXLWjGHOOHVRVWDQ]HLQFULPLQDWH
Quindi, in alcuni laboratori, gli studi su animali hanno dimostrato la SHULFRORVLWj di
molte sostanze; in altri laboratori, gli studi su animali hanno dimostrato l'
LQQRFXLWjdelle
stesse sostanze.
Insomma, ciascuno può scegliere il risultato che preferisce, che più gli fa comodo.
Ad esempio, nel 1992, dopo essere stata denunciata, l’ Agenzia di Protezione
dell’ Ambiente Statunitense (EPA) usò i test
su animali per difendersi e garantire la
sicurezza di pesticidi in prodotti alimentari .
L’ anno successivo, cambiata evidentemente la linea politica, L’ EPA produsse una
lista di pesticidi, tra i quali quelli per cui era stata denunciata, che avrebbero
dovuto
essere ritirati dal mercato in quanto cancerogeni per gli animali da laboratorio
.
L’ unica spiegazione a questa palese contraddizione è la possibilità dell’ EPA di
disporre di vari dati su animali, contraddittori fra di loro, e la decisione di scegliere, in
funzione della situazione, i dati più utili.
Questo esempio, come molti altri, testimonia il vero e reale motivo per cui si
continuano a utilizzare gli esperimenti su animali: ODSRVVLELOLWjGLGLPRVWUDUHTXDOVLDVL
LSRWHVL.
Se si vuol dimostrare che una sostanza è innocua, è possibile farlo usando gli animali.
Se si vuol dimostrare che la stessa sostanza è tossica, è possibile farlo usando altri
animali o altre condizioni di esperimento.
1RQqVRORODVFHOWDGHOODVSHFLHDQLPDOHLQIDWWLFKHSHUPHWWHGLRWWHQHUH LO ULVXOWDWR
YROXWR OD VSHULPHQWD]LRQH VX DQLPDOL q XQD SUDWLFD WDOPHQWH SRFR FRQWUROODELOH FKH
DQFKH XWLOL]]DQGR HVFOXVLYDPHQWH L UDWWL JOL DQLPDOL SL XVDWL LQ DVVROXWR q SRVVLELOH
PRGLILFDUH OHJJHUPHQWH OH FRQGL]LRQL VSHULPHQWDOL H RWWHQHUH ULVXOWDWL FRPSOHWDPHQWH
YDULDELOL
Nel 1981, sempre il prof. Zbinden pubblicò un articolo , diventato subito
famosissimo, in cui criticava pesantemente questa metodologia, dimostrando che i
risultati che si ottengono dagli animali dipendono, oltre che dalla specie animale
utilizzata, anche dalle condizioni in cui viene effettuato l'
esperimento: dal ceppo, dal
sesso, dall'
età, dalle condizioni di stabulazione, dall'
alimentazione, dal rumore, dallo
stress dell’ animale, ecc.
I roditori sono animali naturalmente notturni e tendono a cibarsi durante la notte.
Basterebbe questo fatto per invalidare la sperimentazione su animali.
Infatti gli animali nei laboratori, per ovvi motivi, vengono costretti a cibarsi di giorno
e a vivere in gabbie senza posti dove nascondersi dalla luce; tutto questo li costringe ad
adattarsi a situazioni innaturali capaci, già da sole, di alterare profondamente il loro
metabolismo.
0DODSURYDGHILQLWLYDGHOODWUXIIDYLYLVH]LRQLVWDqODVHJXHQWH
PHQWUHLWRVVLFRORJLFRQWLQXDQRDVRVWHQHUHFKHURGLWRULHXRPLQLVRQRFRVuVLPLOLGD
SHUPHWWHUHO¶XWLOL]]RGLTXHVWLDQLPDOLSHUWHVWDUHOHVRVWDQ]HFKLPLFKHFKHYHUUDQQRD
FRQWDWWR FRQ O¶XRPR L SURGXWWRUL GL URGHQWLFLGL DVVLFXUDQR FKH L URGLWRUL VRQR FRVu
GLYHUVL GDOO¶XRPR H GDL VXRL DQLPDOL
G¶DIIH]LRQH GD RIIULUH OD SRVVLELOLWj GL
SUHSDUDUHYHOHQLDOWDPHQWHVSHFLILFL .
Dalla pubblicità della ditta EMME-A:
La Emme-A esegue trattamenti specifici attraverso l’ utilizzo di prodotti selettivi a decisa
azione insetticida e topicida, a bassa tossicità per l’ uomo.
Dalla pubblicità del Ratticida-topicida DT3 Difhetialone:
Mortale per tutti i roditori infestanti – Tollerato dagli animali d’ affezione.
Tramite la sperimentazione sugli animali è possibile ottenere qualsiasi risultato si
desideri ottenere.
,PHWRGLVRVWLWXWLYL
Negli anni 1989-1996, circa 50 laboratori nel mondo hanno testato, sviluppato e
valutato più di 150
nuove metodologie specifiche per l’ analisi della tossicità delle
sostanze chimiche
.
Per semplicità, i metodi sostitutivi all’ uso di animali sono stati qui suddivisi in tre
gruppi: i metodiFKLPLFLi metodiELRORJLFLe i metodiPDWHPDWLFRLQIRUPDWLFL
0HWRGLFKLPLFL
&RUURVLWH[ In questo test la sostanza potenzialmente corrosiva da esaminare viene
messa in una fiala contenente un tessuto artificiale di consistenza gelatinosa dello
spessore di 3 centimetri. Più una sostanza è corrosiva più in fretta distruggerà questa
membrana e, alcuni rilevatori chimici posti sotto di essa, segnaleranno la fine della
prova. Il tessuto artificiale può essere modificato per simulare qualsiasi tipo di pelle.
6RODWH[3, La fotoirritazione è uno degli effetti tossici che si possono verificare
quando una sostanza chimica, assorbendo i raggi ultravioletti della luce, danneggia la
pelle. Il saggio SOLATEX-PI permette lo studio della capacità di creare fotoirritazione
di queste sostanze.
0HWRGLELRORJLFL
I seguenti saggi tossicologici, comunemente definiti metodi LQYLWUR, utilizzano colture di
procarioti (organismi unicellulari), cellule, tessuti e organi isolati. Tutto il materiale di
origine umana può essere recuperato con estrema facilità soprattutto da biopsie e da scarti
chirurgici.
I vantaggi, comuni a tutti i seguenti metodi, sono: la scientificità, la rapidità, il basso
costo, la possibilità di testare, non solo la singola sostanza ma anche l'
insieme e le
interferenze di più composti contemporaneamente, la riproducibilità dei risultati ottenuti
sia all'
interno dello stesso laboratorio che in laboratori diversi.
I più famosi metodi LQYLWUR sono:
7HVWGL$PHV
7HVWGL%HWWHUR
0LFURWR[
&ROWXUHGLHSDWRFLWL
/DFWDWH'HK\GURJHQDVH/'+UHOHDVH
1HXWUDO5HG8SWDNH158
1HXWUDO5HG5HOHDVH
7RWDO3URWHLQ&RQWHQW73&
0777HVW
,QLEL]LRQHGHOOHJDPHGHOOHFHOOXOHWXPRUDOL,7&
0HWRGLPDWHPDWLFRLQIRUPDWLFL
(SLGHPLRORJLD ± È la scienza che studia la frequenza e la distribuzione dei fenomeni
epidemici, e quindi delle malattie, nella popolazione. Sono studi che vengono effettuati
selezionando due gruppi di persone che sono il più simili possibili tra di loro ma
differiscono per una singola caratteristica: ciò che si vuole studiare è l’ effetto di questa
singola caratteristica sulla popolazione (es. il fumo di sigaretta, l’ alcool, una particolare
terapia, la vicinanza di una fonte inquinante, caratteristiche genetiche, ecc.). Lo sviluppo
delle analisi statistiche permette di mettere in relazione la caratteristica in esame con il
formarsi di particolari patologie (tumori, allergie, ecc.).
L’ epidemiologia non è solo un metodo alternativo ma è il principale metodo di ricerca
medico scientifica esistente.
0HWRGRORJLH46$5 Per molte categorie di molecole è possibile compiere uno studio per
cercare delle relazioni fra la struttura della molecola e la sua attività biologica. Negli studi
QSAR (Relazione Quantitativa fra Struttura e Attività) viene preso in considerazione il
momento di contatto tra la molecola in esame e il suo corrispondente recettore biologico:
si cerca di collegare la tossicità e la farmacodinamica, conseguenti al legame con il
recettore, con la struttura molecolare.
Per una classe di molecole (cioè per sostanze abbastanza simili tra loro) il computer sarà
in grado di dire quali saranno pericolose e quali innocue.
0HWRGRORJLHGLGDWWLFKHDOWHUQDWLYH
Le seguenti metodologie, qui riassunte in forma sintetica, sono già state messe a punto,
validate e utilizzate, in molte Università:
0RGHOOLQLPDQLFKLQLHVLPXODWRULPHFFDQLFLDQLPDOLHXPDQL: possono essere utilizzati
per studi di anatomia, fisiologia e chirurgia. Modellini di organi o di interi animali
possono essere usati ripetutamente e con costi minori. Simulatori di pazienti umani che
utilizzano manichini computerizzati e sofisticati operatori di controllo stanno anche
sostituendo gli animali nell'
addestramento medico, per esempio nei trattamenti di
routine e di crisi in anestesiologia. Simulatori meccanici, come il simulatore della
circolazione messo a punto alla Uppsala University per l'
addestramento veterinario,
possono dare una eccellente visione d'
insieme delle interrelazioni dei componenti di un
sistema biologico. Un altro modello molto utile è il Michelangelo, ideato al Politecnico
di Milano, che simula tutti i possibili quadri sintomatologici di differenti patologie
cardiache. L'
apprendimento delle tecniche nella chirurgia di base ortopedica ed
emostatica puo'anche utilizzare una serie di modelli di arti, fratture e ferite.
)LOP H YLGHR (per altro già in uso nella maggior parte della facoltà italiane): sono una
alternativa che, in combinazione con altre, possono eliminare gli esperimenti su animali.
Nell'
Università di Marburg le dissezioni di animali sono state sostituite con l'
utilizzo di
modellini di animali e di filmati, soddisfacendo sia gli studenti che i professori. Le
specie animali più trattate (per alcune sono disponibili più video di diverse zone
anatomiche, ad es. sono almeno 8 i video sul gatto) sono cane, gatto, topo, ratto e rana.
Sono disponibili anche altre specie come piccolo di squalo o piccione.
6LPXOD]LRQL FRPSXWHUL]]DWH: sono la vera novità nel campo dell'
insegnamento: molti
nuovi programmi sono multimediali, incorporano video e suoni di alta qualità insieme a
grafici e testi convenzionali. Possono essere basati sui dati sperimentali già disponibili o
generati dalle classiche equazioni scientifiche; spesso includono anche l'
influenza della
variabilità biologica. È possibile, da parte del docente, adattare alcuni di questi a
obiettivi specifici di personale e particolare interesse. Le simulazioni sono facili da
utilizzare e, nella maggior parte dei casi, altamente interattive. Gli studenti possono,
anche senza essere seguiti, imparare, autovalutarsi e ripetere parti degli esperimenti.
/LEULGLIRWRJUDILH: sono già disponibili con la descrizione di tutti i passaggi e i vari stadi
delle dissezioni. Uniti ad altri libri e materiale fotografico di anatomia, possono essere
utilizzati da soli o in maniera complementare ad altri metodi. Le specie animali trattate
sono cane, gatto, verme, pecora, maiale, rana, ratto, alcune categorie di pesce e pollo.
(VSHULPHQWL VX SLDQWH PLFURUJDQLVPL FROWXUH FHOOXODUL H WLVVXWDOL: possono facilmente
sostituire gli esperimenti didattico dimostrativi nei corsi di biochimica e tossicologia
fornendo inoltre una prima introduzione pratica alle metodologie scientifiche più nuove,
di maggior interesse e in rapido sviluppo.
3UDWLFD FOLQLFD: è la principale e insostituibile fonte di esercitazione pratica per gli
studenti di Medicina Veterinaria all'
interno delle cliniche veterinarie. Questa tipologia
di esercitazioni a scopo terapeutico si differenzia sostanzialmente dal punto di vista
etico rispetto a quella a scopo didattico-sperimentale: nel primo caso infatti lo studente
compie una esercitazione sia per imparare che per portare un vantaggio alla salute
dell'
animale utilizzato; nel secondo caso l'
animale, spesso sano, viene ucciso e lo
studente compie l'
esercitazione soltanto per il proprio apprendimento.
&RQIURQWRWUDOHWUDGL]LRQDOLSURYHVXDQLPDOLHOHPHWRGRORJLHVRVWLWXWLYH
Il principale e più recente confronto tra i classici test su animali (LD50) e le
metodologie sostitutive è stato eseguito
dal Centro di Ricerca MEIC (Multicenter
.
Evaluation of In Vitro Toxicology)
,Q TXHVWR VWXGLR L ULVXOWDWL RWWHQXWL FRQ RJQXQD GHOOH GLYHUVH PHWRGRORJLH SHU OD
YDOXWD]LRQH GHOOD WRVVLFLWj VRQR VWDWL FRQIURQWDWL FRQ OH UHDOL WRVVLFLWj ULVFRQWUDWH
QHOO¶XRPRSHUOHPHGHVLPHVRVWDQ]H
In questo modo è stato possibile valutare quali siano i metodi che meglio SUHGLFRQR la
reale pericolosità per l’ uomo delle varie sostanze chimiche.
Si conoscono ormai
abbastanza dati affidabili riscontrati nell’ uomo per poter
effettuare il confronto
.
Sono state scelte le più promettenti
metodologie alternative (circa 60) fra le colture
cellulari animali o umane
e il confronto tra i risultati ottenuti nell’ uomo, negli
animali e con le colture
è stato effettuato utilizzando le più avanzate
cellulari
metodologie informatiche
.
Sono stati ottenuti i seguenti risultati
:
œ
Le prove su animali, effettuate su topi e ratti che sono in assoluto le specie
animali più utilizzate, hanno mostrato una capacità predittiva molto modesta
della dose letale per l’ uomo (Indice di predittività Q2 = 0.64)
œ
œ
œ
I risultati migliori, più predittivi della dose letale per l'
uomo, sono stati ottenuti
tramite una serie di 3 colture cellulari di cellule umane (Indice di predittività Q2 =
0.76-0.82)
Le 3 colture cellulari sono:
+HS * che misura l'
influenza della sostanza da testare sul contenuto proteico
(durata del test = 24 ore)
+/ che misura l'
influenza della sostanza da testare sul contenuto di ATP (durata
del test = 24 ore)
&KDQJ/LYHU che misura le variazioni della morfologia (24 ore) e del pH (7 giorni).
Questa serie di tre metodologie risulta essere, oltre che più predittiva, anche più
rapida ed economica delle tradizionali prove su animali.
Questi risultati non implicano che le altre metodologie alternative non siano valide, ma
solo che, per questo obiettivo specifico, esiste la possibilità di sostituire le attuali
metodologie utilizzate per valutare la tossicità di una sostanza con nuovi metodi
decisamente più predittivi e, di conseguenza, tutelare in maniera migliore la salute dei
cittadini.
Bisogna inoltre notare che questa serie di tre colture cellulari si è rivelata più
predittiva rispetto ai PLJOLRUL risultati ottenuti sugli animali.
Non sono stati infatti considerati, in questo studio, i pareri di altri ricercatori che
hanno attribuito alle prove con animali una predittività anche molto minore.
6WXGLFRPSDUDWLYLWUDODGLVVH]LRQHHLPHWRGLDOWHUQDWLYL
Il Parlamento Europeo ha la possibilità di modificare in tempi brevi le attuali normative
in quanto può avvalersi della consulenza tecnico-scientifica di un centro creato e
finanziato appositamente: il Centro ECVAM (European Center for the Validation of
Alternative Methods) che ha sede a Ispra, Varese, Italia, e ha la responsabilità della
validazione dei metodi alternativi all'
uso di animali.
In un convegno ufficiale del Centro ECVAM dal titolo "Alternatives to the Use of
Animals in Higher Education” sono state raggiunte diverse conclusioni ma le due
principali sono sicuramente le seguenti:
œ
œ
Esiste un gran numero di valide alternative per sostituire l'
uso di animali a scopo
didattico-dimostrativo.
Sono i docenti che, di conseguenza, hanno la responsabilità di conoscere le varie
alternative e che devono, a questo punto, giustificare la prosecuzione dell'
uso di
animali.
Una prima forma di validazione di alcuni dei più recenti CD-ROM interattivi era stata
effettuata in maniera completamente indipendente da alcuni docenti universitari
americani dividendo le loro classi in due parti: una parte degli studenti aveva il compito
di ‘testare’ le nuove metodologie, l'
altra parte doveva svolgere i tradizionali esperimenti
didattico dimostrativi. I risultati, espressi come commento delle votazioni ottenute dagli
studenti ai conseguenti esami di valutazione, sono riportati in varie riviste: ,Q WXWWL L
FDVL JOL VWXGHQWL FKH DYHYDQR WHVWDWR OH QXRYH PHWRGRORJLH VRQR ULVXOWDWL HVVHUH LQ
DOFXQLFDVLDOWUHWWDQWRSUHSDUDWLHLQWXWWLJOLDOWULFDVLPDJJLRUPHQWHSUHSDUDWLGHJOL
VWXGHQWLFKHDYHYDQRVYROWROHWUDGL]LRQDOLVSHULPHQWD]LRQLVXDQLPDOL
6LWXD]LRQHDWWXDOH
La legge n°413 del 12 ottobre 1993 permette agli studenti, ai tecnici e ai ricercatori che
non lo desiderano di non compiere esperimenti su animali.
Le persone che, in teoria, maggiormente possono usufruire di questo diritto sono
sicuramente gli studenti universitari in quanto, spesso già dai primissimi anni di corso,
si trovano a dover affrontare l’ utilizzo di animali nei laboratori didattici.
L'
Italia è l'
unico paese al mondo che regolamenta in maniera specifica questo diritto
proteggendo, sempre in teoria, la persona che obietta da ogni forma di discriminazione.
Tuttavia, a 10 anni di distanza dall’ uscita della legge le Università e gli Istituti dove
vengono compiute prove su animali risultano totalmente inadempienti nei confronti dei
loro doveri:
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nessuna Università ha preparato, in questi anni, moduli ufficiali per dichiarare
l'
obiezione di coscienza;
quasi nessun Istituto pubblico o privato informa i propri studenti o lavoratori di
questo loro diritto;
quasi nessuna Università ha acquistato metodi alternativi;
sono già troppo numerosi i casi di palese discriminazione subiti da chi
(informato magari da un associazione animalista o antivivisezionista) ha deciso
di esercitare il proprio diritto all'
obiezione di coscienza;
gli studenti universitari vengono inoltre generalmente sottoposti a una forte
pressione psicologica da parte dei docenti tramite frasi del tipo: “ Fate quello che
volete tanto poi l'
esame dovete farlo con me” , “ Sono materia d'
esame (le prove
su animali) e dovete farle” , “ Non bisogna essere troppo sensibili verso gli
oggetti viventi”
Gli studenti più “ fortunati” , di solito, si limitano a non toccare l’ animale e a non
partecipare all’ esercitazione.
In questi anni il numero di studenti obiettori sta pian piano aumentando ma, fattore
ancora più importante, sono già state ottenute importanti vittorie che possono servire
come precedenti:
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un gruppo di studenti universitari che, benché palesemente minacciati, avevano
comunque deciso di non compiere le prove su animali, non riusciva a passare
l'
esame; hanno richiesto e ottenuto la presenza di una commissione osservatrice;
hanno tutti passato l'
esame.
una ricercatrice minacciata di licenziamento, con il consiglio di un paio di nostri
consulenti giuridici e la possibilità che le avevamo offerto di organizzare una
manifestazione o altre forme di sostegno nei suoi confronti e di pubblicità negativa
nei confronti dell'
Istituto, ha deciso di affrontare i propri superiori anche ed
eventualmente in sede giudiziaria. L'
appoggio legale e pubblicitario offerto ha
costretto l'
Istituto a una retromarcia; la persona non è stata licenziata e attualmente
lavora con colture cellulari.
La conferma di questa assurda situazione viene da una tesi di laurea di giurisprudenza
(/¶RELH]LRQHGLFRVFLHQ]D, della Dr. Monica Moroni, relatore Prof. Valerio Pocar, 1998)
nella quale sono riportati i risultati di un’ inchiesta compiuta tra gli studenti
dell’ Università di Milano riguardo alla legge 413 sull’ obiezione di coscienza alle prove
su animali (da notare che Milano è la sede universitaria nella quale vi è stata la massima
informazione possibile da parte delle associazioni animaliste locali): a 5 anni dall’ uscita
della legge uno studente su tre non ne conosceva nemmeno l’ esistenza ma – dato
ancora più importante – il 60% degli studenti è convinto che la scelta di non compiere le
prove su animali sia una fonte di discriminazione da parte dei docenti in sede di esame.
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$SSHQGLFH/$/(**(68//¶2%,(=,21(',&26&,(1=$
(*D]]HWWD8IILFLDOH n.244 del 16.10.1993)
La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
promulga la seguente legge:
$UW
'LULWWRGLRELH]LRQHGLFRVFLHQ]D
1. I cittadini che, per obbedienza alla coscienza, nell’esercizio del diritto alle
libertà di pensiero, coscienza e religione riconosciute dalla Dichiarazione
universale dei diritti dell'
uomo, dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti
dell'
uomo e delle libertà fondamentali e dal Patto internazionale relativo ai diritti
civili e politici, si oppongono alla violenza su tutti gli esseri viventi, possono
dichiarare la propria obiezione di coscienza ad ogni atto connesso con la
sperimentazione animale.
$UW
(IIHWWLGHOODGLFKLDUD]LRQHGLRELH]LRQHGLFRVFLHQ]D
1. I medici, i ricercatori e il personale sanitario dei ruoli dei professionisti laureati,
tecnici ed infermieristici, nonché gli studenti universitari interessati, che abbiano
dichiarato la propria obiezione di coscienza, non sono tenuti a prendere parte
direttamente alle attività e agli interventi specificamente e necessariamente diretti
alla sperimentazione animale.
$UW
0RGDOLWjSHUO
HVHUFL]LRGHOGLULWWR
1. L'
obiezione di coscienza è dichiarata all'
atto della presentazione della domanda
di assunzione o di partecipazione a concorso.
2. Gli studenti universitari dichiarano la propria obiezione di coscienza al docente
del corso, nel cui ambito si possono svolgere attività o interventi di
sperimentazione animale, al momento dell'
inizio dello stesso.
3. La dichiarazione di obiezione di coscienza può essere revocata in qualsiasi
momento.
4. In sede di prima applicazione della presente legge, l'
obiezione di coscienza è
dichiarata dall'
interessato al responsabile della struttura presso la quale si svolgono
attività o interventi di sperimentazione animale, entro sei mesi dalla data di entrata
in vigore della legge stessa.
5. Tutte le strutture pubbliche e private legittimate a svolgere sperimentazione
animale hanno l'
obbligo di rendere noto a tutti i lavoratori e gli studenti il loro
diritto ad esercitare l'
obiezione di coscienza alla sperimentazione animale. Le
strutture stesse hanno inoltre l'
obbligo di predisporre un modulo per la
dichiarazione di obiezione di coscienza alla sperimentazione animale a norma
della presente legge.
$UW
'LYLHWRGLGLVFULPLQD]LRQH
1. Nessuno può subire conseguenze sfavorevoli, per essersi rifiutato di praticare o
di cooperare all'
esecuzione della sperimentazione animale.
2. I soggetti che ai sensi dell'
articolo 1 dichiarino la propria obiezione di coscienza
alla sperimentazione animale hanno diritto, qualora siano lavoratori dipendenti,
pubblici e privati, ad essere destinati, nell'
ambito delle dotazioni organiche
esistenti, ad attività diverse da quelle che prevedono la sperimentazione animale,
conservando medesima qualifica e medesimo trattamento economico.
3. Nelle università gli organi competenti devono rendere facoltativa la frequenza
alle esercitazioni di laboratorio in cui è prevista la sperimentazione animale.
All'
interno dei corsi sono attivate, entro l'
inizio dell'
anno accademico successivo
alla data di entrata in vigore della presente legge, modalità di insegnamento che
non prevedano attività o interventi di sperimentazione animale per il superamento
dell'
esame. Le segreterie di facoltà assicurano la massima pubblicità del diritto
all'
obiezione di coscienza alla sperimentazione animale.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta
ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a
chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.
Data a Roma, addì 12 ottobre 1993
SCALFARO
CIAMPI, Presidente del Consiglio dei Ministri
Visto, il Guardasigilli: CONSO