MINISTERO DELLA SOLIDARIETA` SOCIALE – PRESIDENZA DEL
Transcript
MINISTERO DELLA SOLIDARIETA` SOCIALE – PRESIDENZA DEL
Si ricorda che: LA DOMANDA DI SERVIZIO CIVILE VA INVIATA A : Comitato Italiano per l’UNICEF ONLUS c.a. Ufficio Risorse Umane Via Palestro, 68 00185 Roma Oggetto della busta: Candidatura per Progetto Servizio Civile LE DOMANDE DEVONO PERVENIRE PRESSO LA SEDE ENTRO IL 30/06/2016 ENTRO LE ORE 14.00 (SI VEDANO LE MODALITÀ DI INVIO DELLE CANDIDATURE PUBBLICATE SUL SITO INTERNET). L’INVIO DELLA DOMANDA A PIÚ DI UN ENTE O PER PIÙ DI UN PROGETTO PROVOCA L’ESCLUSIONE DEL CANDIDATO/A ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: Insieme per i bambini e i giovani migranti SETTORE e Area di Intervento: Settore: Educazione e Promozione culturale Area d’intervento: Interventi di animazione nel territorio OBIETTIVI DEL PROGETTO Area di intervento Il progetto interverrà sul problema dei bambini e ragazzi migranti e in particolare sul fenomeno dei minori stranieri non accompagnati –MSNA. Obiettivi generali: Favorire il pieno rispetto dei Minori stranieri non accompagnati; Promuovere l’inserimento dei Minori stranieri non accompagnati nel contesto sociale, educativo ed economico italiano; Promuovere l’applicazione della Convenzione sui diritti dell’Infanzia per il rispetto dei diritti dei Minori stranieri non accompagnati; Obiettivi specifici: L’educazione e l’integrazione dei Minori stranieri non accompagnati viene potenziata; La tutela dei diritti dei Minori stranieri non accompagnati è aumentata; Il sistema di accoglienza italiano dei Minori stranieri non accompagnati è migliorato; ATTIVITÁ D'IMPIEGO DEI VOLONTARI N.B. Di seguito sono illustrate le attività complessive del progetto. Le diverse sedi potranno accentuare alcune attività rispetto ad altre, a seconda del contesto e delle possibilità organizzative locali. Inoltre i volontari potranno anche essere coinvolti solo in una parte delle attività, in base alle esigenze del progetto e alla propria attitudine o preparazione. I volontari saranno impiegati nelle attività per l’educazione ai diritti dei bambini e dei ragazzi migranti. Le loro attività non saranno di assistenza, ma ti tipo educativo e per la valorizzazione della cultura dei paesi di origine dei minori e di quella italiana, in un’ottica di integrazione. I Volontari in Servizio Civile sono inseriti quindi nel più ampio progetto dell’UNICEF a favore dei minori migranti. Il loro contributo è dedicato a supportare le altre risorse umane, messe in campo dall’UNICEF per il miglioramento dell’accoglienza dei minori stranieri in Italia. Dalla descrizione delle attività che segue, si noterà che vi sono molte attività informali; la partecipazione di Volontari in Servizio Civile, a volte quasi coetanei dei minori stranieri, aumenterà questa caratteristica di informalità e favorirà l’integrazione dei minori nel contesto italiano, creando anche quel clima di amicalità di cui i minori stranieri, trovandosi in un ambiente estraneo, hanno molto bisogno. Azioni Educazione ai diritti dei bambini e dei ragazzi migranti Questa azione si basa su un bisogno molto importante dei Minori Stranieri Non Accompagnati – MSNA e dei minori migranti in generale. Tutti si ritrovano in Italia, paese di cui non conoscono la lingua, non sanno letteralmente dove si trovino e restano in attesa mesi ed anche anni della sistemazione della documentazione necessaria ad ottenere la protezione internazionale e il permesso di soggiorno. Sono spesso “parcheggiati” nei centri di accoglienza, senza molte attività in cui impegnarsi e facili prede, ad esempio, dei caporali che li reclutano per il lavoro nero. In questa situazione di trauma che si aggiunge a quelli subiti nel loro paese di origine e durante il viaggio, i bambini e ragazzi migranti non riescono ad integrarsi Attività Attività presso le strutture di prima accoglienza Le strutture, già individuate sul territorio che si occupano della prima accoglienza, saranno contattate grazie anche all’intermediazione delle strutture pubbliche nazionali di riferimento per l’accoglienza dei minori. Verranno coinvolte anche le cooperative che gestiscono le comunità d’accoglienza, anch’esse già individuate sul territorio. Queste saranno contattate per individuare spazi di collaborazione nelle attività a favore dei minori migranti. Si organizzeranno varie attività che vedranno l’incontro tra i giovani volontari del Servizio civile e i minori migranti. Queste attività consisteranno in incontri, laboratori visite, in particolare: organizzazione di una Prima uscita di Benvenuto! Ti presento la mia città che nel nostro paese, con conseguenze gravi per loro e per l’Italia che vede nel suo territorio persone escluse dal tessuto sociale ed economico, con le conseguenze sociali, economiche e per la sicurezza che tutti possiamo immaginare. I volontari del servizio civile costituiranno un sopporto, un contributo per realizzare questa integrazione, volontari che hanno gli strumenti per potersi avvicinare e interagire con i bambini e minori migranti: conoscono il territorio e posso essere così agenti di integrazione, conoscono le lingue spesso e questo è uno strumento fondamentale di interazione e, soprattutto, sono motivati a dare il loro contributo per questi bambini e ragazzi meno fortunati! Questo tipo d’azione è ideata per promuovere l’integrazione, combattere la discriminazione sul territorio nazionale. I volontari in Servizio civile contribuiranno in un modo importante, a cambiare l’attitudine pubblica verso i migranti; le loro attività promuoveranno i diritti dei bambini, l’ascolto, la partecipazione e l’integrazione. I volontari avranno quindi il ruolo di tutor verso i minori stranieri! costituisce un momento ludico ricreativo innovativo per integrare i minori migranti nel contesto locale, facendoli familiarizzare con l’ambiente. I volontari potranno dare una connotazione ancora più informale all’attività, facendo sentire i minori stranieri maggiormente integrati nel contesto sociale. Attività di scambio, Laboratori e Giochi di conoscenza che abbiano come obiettivo lo scambio e la fiducia reciproca. Incontri dei minori migranti presso i Comitati sedi del progetto per favorire un’ulteriore integrazione dei minori Attività presso le strutture di seconda accoglienza, realizzate sempre allo scopo di potenziare l’integrazione dei minori: Attività di conoscenza, scambio e coesione: saranno organizzate attività di conoscenza, necessarie a creare il clima di vicinanza e fiducia affinché si crei una relazione feconda (vanno sempre considerati i traumi subiti dai minori sia nel loro paese di provenienza, sia nel viaggio per arrivare nel nostro paese ed in cui spesso subiscono tutti i tipi di abusi): si organizzeranno quindi 1 o più incontri settimanali (in base ad una valutazione da fare considerando i destinatari che si incontreranno in concreto); Aperitivi interculturali in città; Attività ludico ricreative e culturali (visite in città, scoperta delle tradizioni, cinema, hobby, ecc.) per permettere loro una maggiore integrazione; Attività interculturali e laboratoriali. Attività interculturali come serate di incontro con i volontari in servizio civile ed altri volontari e giovani del territorio. Un’attività consisterà in Cene interculturali con prodotti e piatti locali e dei paesi di provenienza e con un mix di musica, sempre sia locale che dei paesi dei minori. • Questo tipo di attività costituiscono un fortissimo fattore di integrazione, perché permettono ai minori stranieri di stringere relazioni con i loro coetanei che vivono nel nostro paese (italiani e non) e, ai ragazzi italiani, di conoscere i minori migranti, abbattendo in molti casi le barriere dei pregiudizi dati dalla non conoscenza. Attività di volontariato che vedano il coinvolgimento dei minori stranieri: verranno presentate ai minori stranieri una serie di attività in cui potrebbero essere coinvolti. La loro partecipazione in attività di volontariato li metterebbero a contatto con persone, enti, situazioni che costituiranno un fattore di integrazione personale e sociale di grande valore. I minori potranno essere coinvolti nelle attività del Programma UNICEF Italia Amica dei Bambini che rappresenta l’insieme delle azioni realizzate in Italia: Città amiche dei bambini: attività per promuovere città a dimensione dei bambini e dei ragazzi; Sport amico dei bambini: attività sportive come elemento fondamentale per il sano sviluppo dei bambini e dei ragazzi (riconosciuto dalla Nazioni Unite come diritto fondamentale); Ospedali & Comunità amici dei bambini: per sostenere i genitori a compiere scelte migliori per l’alimentazione e le cure dei ragazzi; Scuola amica dei bambini: attività per far sì che la scuola valorizzi le differenze e promuova la partecipazione del bambino in quanto soggetto di diritti; Attività nelle scuole: i minori stranieri, dopo una formazione e preparazione, potrebbero condurre, insieme ai volontari di Servizio civile dei laboratori nelle classi che raccontino le origini dei • • • • ragazzi, la presentazione dei loro paesi. La narrazione sarà effettuata non solo raccontando i lati tragici della loro storia, ma anche la cultura, i colori. Promuovere la partecipazione dei migranti a questo tipo di attività sarà anche un modo per fargli un legame con le loro radici. Attività sportive: si organizzeranno attività sportive come tornei e partite di vari sport a cui parteciperanno i minori migranti per promuovere un sano sviluppo dei bambini e per creare dei momenti ludico-ricreativi nella routine dei minori. Ricordiamo, come già scritto prima, che lo sport è riconosciuto dalle Nazioni Unite come diritto fondamentale; Produzione delle Pigotte: la Pigotta è una bambola speciale: in dialetto lombardo le pigotte erano le bambole di pezza. Ora è anche la bambola dell’UNICEF, usata come strumento di raccolta fondi per i programmi dell’organizzazione. Molte ragazze migranti hanno frequentato dei corsi professionali, spesso di cucito. Il coinvolgerle nel confezionamento delle bambole, magari trovano dei tessuti dei loro paesi di provenienza e organizzando poi una mostra-mercato, può costituire per le ragazze una possibilità di impegno ed integrazione. Partecipazione ai corsi universitari: si promuoverà la partecipazione ai corsi universitari in cui i minori stranieri possano essere protagonisti di alcune giornate all’interno dei corsi; oppure si organizzeranno incontri tra studenti universitari per la presentazione di paesi di origine dei minori e delle situazioni che vivono attualmente. Alcuni minori, tra i più aperti e comunicativi, si invieranno anche in altre città per riportare la loro testimonianza. Produzione di Video, Storytelling (narrative), interviste On the road, racconti, attività teatrali: si sperimenterà questo approccio di lavoro con i minori per promuovere l’integrazione ed abbattere i muri del razzismo ed intolleranza . CRITERI DI SELEZIONE Si vedano i criteri di selezioni pubblicati sul sito internet. CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI: Monte ore annuo (numero di ore da completare nei 12 mesi del progetto): 1400 ore; Giorni di servizio a settimana dei volontari: 5 gg obbligatori a settimana e 2 gg di riposo; Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Flessibilità oraria in caso di esigenze particolari; Nel limite dei cinque giorni settimanali, disponibilità a operare anche il sabato e in giorni festivi; Disponibilità a utilizzare giorni di permesso in concomitanza con la chiusura della sede di Assegnazione; Disponibilità a trasferimenti in Italia per incontri di formazione generale che si terrà a Roma, presso il Comitato Italiano per l’UNICEF, in Via Palestro, 68 – 00185 Roma; Disponibilità a svolgere il servizio civile al di fuori della sede indicata per un massimo di 30 giorni nell’anno di servizio; Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: non sono previsti requisiti aggiuntivi per questo progetto; SEDI DI SVOLGIMENTO E POSTI DISPONIBILI: Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 36; Numero posti con vitto e alloggio: 0; SEDI DI SVOLGIMENTO e POSTI DISPONIBILI: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo N. vol. per sede 6 1 COMITATO ITALIANO UNICEF ROMA VIA PALESTRO 68 2 COMITATO PROVINCIALE UNICEF ANCONA ANCONA VIA LODOVICO MENICUCCI 2 3 3 4 COMITATO PROVINCIALE UNICEF CAGLIARI COMITATO PROVINCIALE UNICEF CATANIA CAGLIARI CATANIA VIA SULCIS 14 VIA MONTESANO 15 2 2 5 6 7 8 9 10 11 12 13 COMITATO PROVINCIALE UNICEF CATANZARO COMITATO PROVINCIALE UNICEF COSENZA COMITATO PROVINCIALE UNICEF GENOVA COMITATO PROVINCIALE UNICEF IMPERIA COMITATO PROVINCIALE UNICEF NAPOLI COMITATO PROVINCIALE UNICEF COMITATO PROVINCIALE UNICEF RAGUSA COMITATO PROVINCIALE UNICEF REGGIO CALABRIA COMITATO PROVINCIALE UNICEF TARANTO CATANZARO VIALE TOMMASO 2 CAMPANELLA 125 COSENZA VIA PANEBIANCO SNC 2 GENOVA VIA VENTI SETTEMBRE 75/R 2 IMPERIA CORSO ITALIA 65 2 NAPOLI PALERMO LARGO DOMENICO 4 MARTUSCELLI 26 VIA ILDEBRANDO PIZZETTI 4 38 RAGUSA VIA ROMA 61 2 REGGIO CALABRIA VIA GIUSEPPE MAZZINI 11 4 TARANTO VIA DANTE 75 2 CARATTERISTICHE CONOSCENZE ACQUISIBILI: Eventuali crediti formativi riconosciuti: non presenti; Eventuali tirocini riconosciuti: non presenti; Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Sono previste due tipi di riconoscimento delle competenze, una da parte di un ente esterno e una da parte dell’UNICEF: la società Baglietto & Partners Srl attesterà le competenze e le professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae; L’UNICEF , principale organizzazione globale per la tutela dell’infanzia , Ente iscritto alla II classe dell’Albo Nazionale del Servizio Civile, codice identificativo NZ06669 riconosce, ai Volontari che hanno effettuato l’anno di servizio civile presso le proprie strutture territoriali, il percorso Formativo e/o esperienza vissuta all’interno dell’Ente ai fini del C.V. e comunque le competenze acquisite in itinere. .Il Volontario, oltre alla crescita umana individuale certa, acquisirà conoscenze su particolari aspetti della nostra società, soprattutto legati al vasto mondo del « non profit » e del Terzo Settore che sta assumendo un ruolo strategico notevole sia per la vastità e che per la qualità dei servizi che offre. In particolare , il Volontario acquisirà esperienze utili sia in ambito professionale che personale, quali, ad esempio : capacità di raccolta documentale e relativa elaborazione per una ottimale gestione delle risorse umani, culturali ed ambientali del territorio; capacità di work-team , imparando a riconoscere e valorizzare specifiche competenze delle diverse professionalità e le più opportune modalità di collaborazione con gruppi e singoli volontari; competenze in materia di assistenza socio – pedagogica; esperienza pratica significativa, attraverso il contatto con i bambini e ragazzi in condizione di disagio; sensibilità mediatica e conoscenze necessarie per l'elaborazione di rassegne stampa tematiche, comunicazione interna ed esterna anche attraverso i social network, realizzazione e gestione sito WEB; conoscenze teoriche e pratiche sui sistemi informatici e sulle modalità operative Windows e office; utilizzo delle strumentazioni d’ufficio anche per classificazione e archiviazione documenti; Nel contempo, attraverso un percorso guidato (tutoraggio, formazione etc), trarrà le motivazioni per un più determinato ed efficace inserimento produttivo nel mondo del lavoro; Sta di fatto che a fine progetto, il volontario, avrà acquisito strumenti necessari per comprendere meglio la vita e orientarsi con più praticità in una società moderna e complessa come quella odierna; avrà appreso a: migliorare i rapporti relazionali con se stessi e con gli altri, utilizzando un atteggiamento professionale che superi la separazione tra universit/scuola, istituzioni culturali e territorio; interagire con le agenzie formative (scuole, università), con Enti pubblici (Comuni, Comunità Montane, Regioni etc) e con gli Enti Privati sia essi economici (Aziende, Imprese) che del no-profit (Associazioni , Cooperative,…); prendere coscienza che realizzare le proprie aspirazioni è sempre possibile se si diventa padroni dei propri comportamenti e delle proprie reazioni emotive, dei propri contesti sociali, del proprio passato e presente o dei propri progetti per il futuro; FORMAZIONE GENERALE E SPECIFICA DEI VOLONTARI: I volontari riceveranno una Formazione Generale sui temi del Servizio Civile e dell’UNICEF per un totale di 42 ore. La Formazione Specifica ha invece l’obiettivo di fornire al volontario quelle conoscenze e competenze necessarie a svolgere in maniera positiva ed efficace le attività previste. In particolare, la formazione specifica si ripromette di: incrementare la conoscenza del contesto in cui il Volontario viene inserito; offrire sostegno nella fase di inserimento del Volontario; ampliare la formazione del giovane e renderla applicabile al contesto in cui il Progetto viene realizzato. Grazie al formatore esperto in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, al volontario verranno fornite tutte le informazioni salienti, ai sensi del D.lgs 81/08. In particolare saranno illustrati i rischi per la salute e la sicurezza connessi all’attività lavorativa in generale, quelli collegati alla sede di lavoro ed alle attività che in esse si svolgono, nonché quelli collegati ai luoghi ove il volontario potrebbe andare ad operare (biblioteche, municipio , plessi scolastici, parrocchie, sedi di enti, associazioni, etc.) . L’impostazione formativa non trascurerà il fondamentale dettame della legislazione in merito ai progetti di Servizio Civile: il valore dell’affermazione del senso di appartenenza, che in questo caso sarà il luogo in cui i volontari lavoreranno, dove avranno occasione di toccare con mano le problematiche intrinseche alle dinamiche sociali e le relative risposte da parte di enti pubblici e privati. La metodologia di gestione delle diverse ore di formazione, sarà a discrezione dei formatori e di esperti incaricati. Durata della formazione: 75 ore; AREA Conoscenza dell’Ente Rischi e sicurezza Conoscenza dell’Ente e del territorio Antropologica - Pedagogica Antropologica - Pedagogica Pedagogica CONTENUTI Informazioni sull’Unicef Internazionale, Unicef Italia e del Comitato sede di progetto Attività del Comitato; Normativa di riferimento; I rischi per la sicurezza e la prevenzione; Illustrazione e chiarimenti sulla copertura assicurativa del volontario; I rischi specifici dell’ambiente di “lavoro”. Il concetto di rischio, danno, prevenzione, protezione, controllo e assistenza – Art.36 e 37 del D.lgs 81/08; Rischi per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro: sede Anspi e luoghi “esterni” (comune, scuola, parrocchia, uffici di assistenza sanitaria, Enti Partner,…) ; Descrizione e valutazione dei rischi specifici. L’impegno civile del Comitato Italiano per l’Unicef; Il rapporto tra l’Ente, l’O.L.P. , con il Volontario ; I partner, le scuole e le Istituzioni che verranno coinvolte nelle attività progettuali; Il territorio cittadino ed il suo patrimonio; I presupposti antropologici dell’animazione, il concetto di persona, l’educabilità; Il gruppo come luogo educativo; Il gioco come strumento educativo (didattica e pedagogia del gioco); Il ruolo dei volontari; L’animatore come mediatore; L’animazione del tempo libero (sala giochi, cortile, strada, quartiere); I diritti e i doveri dei genitori e della Scuola; La carta dei diritti e dei doveri degli studenti; Pedagogia della partecipazione Psicologica Psicologia Sociale Sociale Comunicazione Comunicazione Comunicazione Legale Sanitaria Psicologica Monitoraggio Le fasi dell’età evolutiva; Lo sviluppo cognitivo, affettivo ed etico; Il rapporto con i giovani e le loro problematiche; I rapporti interpersonali; Le dinamiche familiari; La gestione dei conflitti; Convenzione sui diritti dell’Infanzia e lotta all’esclusione sociale; Tecniche di osservazione dei fenomeni partecipativi; L’integrazione dei gruppi organizzati; L’integrazione dei gruppi informali; Perché e come Comunicare; Le forme della Comunicazione; Gli errori nella comunicazione e le conseguenze nelle relazioni; La facilitazione Comunicativa nel gruppo e nel territorio; Linguaggi informatici e comunicazione intergenerazionale; La comunicazione attraverso la nuova tecnologia; Uso del computer per comunicare a distanza; Formazione legale sui comportamenti da mettere in atto nella relazione con i minori stranieri non accompagnati; precauzioni sanitarie nell’interazione con i minori stranieri non accompagnata; approcci psicologici-comunicativi da adottare con i minori stranieri non accompagnati, in considerazione delle situazioni traumatiche che li interessano; Verifica sul grado di formazione raggiunto mediante incontri a carattere territoriale con volontari, OLP e Formatori;