2 - L-Ektrica

Transcript

2 - L-Ektrica
fanzine febbraio 2010
5
e
e
L-EKTRICA
DREAMING OF HOT L-EKTRICA
Martedì
®
2
myspace.com/twodoorcinemaclub
Febbraio
kitsune.fr
Ogni Martedì • Every Tuesday • ore 23.00
AKAB Via di Monte Testaccio 69, Roma
Febbraio 2010
l
l
m
m
m
m
g
g
v
v
s
s
d
d
1
8
15
22
2
9
16
23
3
10
17
24
4
11
18
25
5
12
19
26
6
13
20
27
7
14
21
28
L-Ektrica djs: Andrea
n
ESU & fabrice
TWO DOOR
CINEMA CLUB
Visual: Infidel
L-Ektrica Fanzine
Grafica: Lord Z
Interviste: Matteo Quinzi, Nicola Casalino
Progetto: L-Ektrica Family
l-ektrica.com
myspace.com/lektrica
facebook.com/lektrica
Live!
Media Partner
Web Partner
Two Door Cinema Club
INterview
di Nicola Casalino
Suonate brillanti pezzi Indie Pop con un’attitudine dance, potete spiegarci in che modo vi siete avvicinati alla
musica elettronica?
É stato qualcosa che abbiamo pensato prima di cominciare a scrivere i nostri brani. Conosci le bands da cui
veniamo, abbiamo deciso come avrebbero dovuto suonare i pezzi prima di scriverli e abbiamo quindi prodotto le
nostre schifose canzoni!
Non appena la vostra band si è formata, forse meno di un anno fa, avete condiviso i vostri brani per il download
su Myspace ed avete ricevuto molta attenzione da parte dei blogs e magazines. Come vi spiegate tutta questo
interesse nei vostri confronti?
Mmhhh... dunque, abbiamo semplicemente pensato che a volte la gente è troppo gelosa delle proprie canzoni.
Abbiamo deciso che sarebbe stato meglio per noi dare la possibilità di poterle ascoltare sull’Ipod o altrove. Non so
spiegare tutta questa attenzione, suppongo che siamo stati solamente fortunati. Abbiamo anche lavorato molto!
Avete licenziato il vostro primo EP su Kitsunè Records. Come considerate il link che oggi si è creato tra musica e moda?
Credo che attualmente ci sia un forte legame. Come sai, in giro ci sono molte bands di successo che hanno più
stile che sostanza ed io credo che questo link tra musica e moda possa andare un pò a svantaggio della qualità
musicale. Penso che il suono di una band debba essere giudicato per la sua musica e non per i vestisti che si
indossano. Ovviamente noi abbiamo firmato per una label che ha un carattere fashion ma per noi e per l’etichetta
i TDCC sono sempre stati solo la musica che produciamo.
É stato anche pubblicato un EP di rmx di “I Can Talk”. Siete anche interessati a cimentarvi nella produzione di rmx?
Sì, siamo molto interessati! Ci piace molto avere dei rmx di brani scritti da noi e vorremmo fare lo stesso per altre
bands. Non abbiamo avuto molte opportunità ma ne abbiamo fatti un po’.
Venite da Bangor, Irlanda del Nord. C’è una buona scena musicale nella zona di Belstaf, pensate che ci siano
bands che non abbiano la giusta attenzione da parte dei media?
La scena musicale a Belstaf è fenomenale! Ci sono molti ottimi gruppi concentrati in un’area così piccola. Ci sono
varie bands che devono assolutamente essere menzionate, come Kowalski, ...And So I Watch You From Afar e
Cashier No.9.
KITSUNÉ
Siete spesso paragonati a bands come Bloc Party o Death Cab For Cutie. Suppongo che vi piacciano questi
gruppi, ma in che modo vi differenziate dalle formazioni alle quali siete comparati?
Direi che siamo molto diversi da qualsiasi band alla quale siamo raffrontati. Puoi fare un paragone con lo stile dei
testi e la melodia dei Death Cab For Cutie ma le nostre canzoni sono più in levare e ballabili.
Con i Bloc Party ci sono delle similitudini nelle linee di chitarra, ma credo che il basso e l’impianto generale della
canzone siano completamente differenti.
Suonate la batteria con il laptop, avete mai pensato di usare una vera batteria durante i vostri live?
In effetti abbiamo cominciato a suonare con un batterista per le nostre performance dal vivo per dare maggiore
corposità al suono.
State per intraprendere un emozionante tour europeo, per la prima parte da soli e poi supportando i Phoenix.
Cosa vi aspettate da questa esperienza?
Non vediamo l’ora. Sarà molto divertente... lo è sempre. È anche molto stancante ma nel complesso sono sicuro
sarà un’esperienza immensa. Spero siamo giunti al punto in cui (speriamo!) ogni sera ci sarà gente che viene a
vedere i nostri concerti ed è una sensazione incredibile.
Quando uscirà il vostro primo album? Potete svelarci qualcosa sul vostro disco di debutto?
Il nostro album di debutto – “Tourist History” - sarà pubblicato il 1 Marzo su Kitsunè. Sarà un lavoro di 10 tracce.
Ci piace da impazzire e speriamo piaccia anche a voi!
State per suonare a L-Ektrica – un Electro Party. Siete abituati a suonare in quel tipo di contesti? Eccitati?
Sì credo che sia quel tipo di club in cui ci sentiamo più a casa! Quando facciamo un concerto e la gente balla è sempre
divertente, anche se tutto dovesse andare storto!
Perché “Two Door Cinema Club”? ...E qual è il vostro regista preferito? :)
Sostanzialmente il nome deriva dalla stupidità di Sam… c’è un piccolo cinema dove abitiamo in Nord Irlanda
che si chiama “Tudor Cinema”. Sam venne da noi dicendo: “TDCC”! Leggemmo foneticamente“Tudor” come
“Two Door”. Per lui quindi ci chiamavamo Tudor Cinema Club!!!
Martedì
9
myspace.com/treasurefingers
Febbraio
foolsgoldrecs.com
Treasure Fingers
INterview
di Matteo Quinzi
Secondo buona parte delle persone appassionate e coinvolte nella Musica (producers, critici, clubbers) tu sei
uno dei migliori remixers in circolazione. D’altro canto per il pubblico generalista sei un newcommer e questa
sarà la tua prima volta a Roma. Che ne dici di raccontarci un po’ del tuo percorso nella musica elettronica, dai
primi passi fino ad ora?
Ho iniziato circa 12-13 anni fa, facendo il dj e alcune produzioni “primitive” di drum ‘n bass, idm, downtempo
ed experimental. Poi sono entrato nel collettivo Evol Intent e ho fatto e suonato moltissima “heavy” drum ‘n
bass dal 2000 fino a oggi. Sono ancora coinvolto in questo progetto.
L’avventura come Treasure Fingers è iniziata circa tre anni fa, quando feci sentire ad un amico alcune tracce
funky, house ed electro che stavo componendo. Ho fatto circolare un paio di pezzi attraverso dei blogs, ho
fatto un mixtape e tutto è incominciato da lì. Quando ho iniziato ad avere un po’ di hype, le labels ed i
promoters hanno iniziato a cercarmi per dei remix, per produzioni e tour.
Il tuo primo moniker era The Enemy, poi lo hai cambiato con quello attuale, Treasure Fingers. Hai
sempre dato nomi misteriosi ed intriganti ai tuoi progetti musicali. Quali sono le “storie” dietro queste
scelte?
The Enemy era uno dei miei moniker per le produzioni drum ‘n bass, ma quando entrai nell’ Evol
Intent smisi di usarlo per un po’, riprendendolo poi per un progetto rap/hip hop. Credo che lo userò
ancora per determinate sonorità e progetti futuri, mentre Treasure Fingers è esclusivamente per il lato
più funky e dance della mia musica. La storia dietro The Enemy è che al tempo componevo e suonavo
musica assai ostica e sinistra e mi sentivo come un nemico o un reietto rispetto alle sonorità più in
voga in ambito dance. Invece Treasure Fingers è completamente e volutamente ambiguo. Ho deciso
di lasciare l’interpretazione all’ascoltatore! :-)
Hai remixato moltissimi artisti appartenenti alle sonorità più disparate (Pop, R’n’B, Dance, Electro,
Hip Hop) come Empire Of The Sun, Little Boots, Estelle, Romanthony o Miike Snow. Quali sono
i tuoi parametri nella scelta di una traccia da remixare ed il tuo modo di lavorare su brani così
diversi fra loro?
Quando ricevo un’offerta per un remix, se nel brano c’è qualcosa che mi colpisce veramente,
prendo quell’elemento e ci lavoro. Molti degli artisti menzionati hanno voci incredibili, quindi di
solito parto con una versione a cappella intorno alla quale creo della musica originale. In pratica
è come se componessi di nuovo la base della canzone.
Sei originario di Atlanta ma ora vivi e lavori a Brooklyn. Parlaci della scena elettronica di
Atlanta, suggerendoci un paio di nomi underground, e spiegaci quali sono state le differenze
maggiori che hai riscontrato tra New York e la tua città natale, sia nella vita di tutti i giorni
che in quella professionale.
Attualmente la scena elettronica di Atlanta è abbastanza ridotta. Ci sono sempre ottimi
parties e alcuni buoni talenti in rampa di lancio ma la comunità che al momento vive in
città non si può definire numerosa. L’aspetto positivo di questa cosa è che tutti si conoscono
fra loro e spesso lavorano insieme. Per quanto riguarda l’electro un nome può essere Le
Castelvania, per la club music Rob Wonder, mentre per il rap/hip hop ce ne sono a dozzine
ma il mio preferito al momento rimane Donnis. Ci sono anche degli interessanti producers
dubstep come Mayhem, Trillbass & Megan Foxxx. NY è completamente differente da
Atlanta, sotto tutti i punti di vista. Credo che la vita ad Atlanta sia molto più rilassante,
pensi solo alle tue cose, mentre a NY hai così tante cose da fare e persone da incontrare,
che ogni giorno è “super busy” se lo vuoi. Ho passato i primi mesi facendo “l’eremita”,
stando principalmente nel mio appartamento e uscendo di rado. Ma ora ho cambiato
atteggiamento, cerco di passare gran parte della giornata in giro.
Parlaci del tuo link con i Chromeo. Tu hai remixato la loro “100%”, mentre loro hanno
fatto un bel lavoro sulla tua “Cross The Dancefloor”. Si tratta solo di una collaborazione
professionale o siete anche amici? Avete mai pensato di produrre qualcosa insieme?
Il rapporto è iniziato per motivi professionali. Loro remixarono il mio brano per l’EP su
Fools Gold e mesi dopo io feci lo stesso sulla loro “100%” per un progetto della Bacardi al
quale stavano lavorando. Dopo facemmo un mini tour insieme e il rapporto diventò anche
un’amicizia. Non abbiamo ancora fatto nulla di concreto, ma l’idea di scrivere e produrre
della musica insieme ci balena nella testa da molto tempo.
Parlando di “Cross The Dancefloor”, è senza dubbio una delle migliori tracce electro delle
ultime due stagioni. Cosa ti ha ispirato per creare un mix così magico di melodia e beats?
Quanto tempo dobbiamo aspettare per sentire delle tue nuove produzioni o il tuo album di
debutto?
“Cross The Dancefloor” è nata inizialmente come un traccia discofunk strumentale. Proprio
quando ero convinto che la traccia fosse ultimata, mi venne la curiosità di provare ad aggiungere
delle voci e la cosa funzionò molto bene. La mia ragazza cantò le parti femminili. Feci sentire
il pezzo ad un po’ di persone, diedi dei promo a dei dj e dei bloggers e il tutto decollò. Un tale
successo non era assolutamente preventivato, anzi fu una vera sorpresa. Ho un paio di singoli
quasi ultimati e la loro uscita è prevista per la prossima primavera. L’album di debutto invece
uscirà solo quando sarò contento e convinto al 100% della sua “bontà”. Al momento siamo intorno
al 40%. Sicuramente farò uscire altri singoli ed EPs prima che l’album potrà definirsi pronto.
Le tue produzioni escono per la Fools Gold crew. Come sei entrato in contatto con loro? Hai un
contratto esclusivo o è una “relazione aperta”?
Ho tantissimi amici in comune con A-Trak e Nick Catchdubs ma non li ho mai incontrati finché
A-Trak non mi mandò un messaggio su MySpace dicendomi che voleva licenziare “Cross The
Dancefloor”. Ora che vivo a Brooklyn ci vediamo e usciamo insieme molto spesso e gli uffici della
Fools Gold distano un isolato dal mio appartamento. Era stata pensata come una singola uscita, ma
ogni cosa nuova che produco, la sottopongo prima a loro. Al momento stiamo lavorando su dei nuovi
contratti e all’uscita delle releases previste nel 2010 e va bene così.
Che ci dici dei tuoi dj sets? Quali sono le caratteristiche principali (mood, stile musicale, attrezzatura)
del tuo set? Stai anche lavorando per allestire un live set, giusto?
Da un punto di vista tecnico uso Traktor con i CDJS ed i turntables e un nuovo controller chiamato
X1 Kontrol. È molto utile in quanto ti permette di saltare da una traccia ad un’altra, settando loops e
usando tonnellate di effetti. In pratica ti permette di rieditare il pezzo al volo continuando però a mixare
in maniera tradizionale. Cerco di tenere il mood del set “happy and uplifting”, tramite sonorità disco e
house e allo stesso tempo di alternare i livelli di intensità, mettendo roba deep in alcuni momenti e pezzi
più dritti e duri in altri. In verità non ho ancora iniziato a lavorare sul live set, ma una volta che il disco di
debutto sarà pronto recluterò dei membri per la band e porterò lo show in giro per promuovere l’album.
Quali sono i musicisti che sono per te fonte d’ispirazione, sia nella tua musica che nella vita privata?
Roger Troutman (leader degli Zapp) prima di tutto e tutti. Il songwriting, la produzione, il talkbox, ogni
aspetto della sua musica è pazzesco per me. Oltre a lui ci tengo a dire che ascolto veramente di tutto, dal
black metal al gangsta rap, passando per l’r&b e l’indie rock. Le mie band preferite sono i Cursive, The Good
Life ed i Mono (la band post-rock giapponese).
Ultima domanda: un producer ed un cantante/band con il quale ti piacerebbe collaborare asap?
Al momento non sono molto allettato dall’idea di collaborare con altri produttori. Il rischio è quello di avere
“troppi galli nello stesso pollaio”. Mi piace molto osservare il lavoro in studio dei grandi produttori pop/r&b e
di come riescono tecnicamente a plasmare il suono in base agli artisti e alle canzoni ma per quanto riguarda la
mia musica preferisco fare tutto da solo! ;-)
Se dovessi scegliere un solo cantante, mi piacerebbe collaborare con Bootsy Collins. Credo che ne verrebbe fuori
qualcosa di completamente folle!
ANGEL_1
Loves
L-Ektrica
Martedì
16
myspace.com/lektrica
Febbraio
myspace.com/fishnchipsvenue
L-Ektrica & Fish’n’Chips present
“Carnival Party”
Cinema Stars & TV Idols
Martedì
23
l-ektrica.com
Febbraio
keepityours.blogspot.com
KIY
AKAB Via di Monte Testaccio 69, Roma
&
presentano
First Floor
KIY ROOM
Djs:
The XX
These New Puritans
Soft Punks
Ground Floor
L-EKTRICA ROOM
Djs:
The XX Aftershow
Andrea Esu
& Fabrice