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Rassegna stampa 15 novembre 2016 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE ANICA - ANICA CITAZIONI 14/11/2016 Panorama.it I 10 film più visti della settimana 5 ANICA - ANICA SCENARIO 15/11/2016 Il Messaggero - Nazionale Il nuovo maghetto in una fiaba contro il razzismo 8 15/11/2016 Corriere della Sera - Nazionale Ordinaria violenza in convento: silenzio sugli abusi dei comunisti 10 15/11/2016 La Stampa - Nazionale Un mago nerd e creature magiche Ritorno alle origini di Harry Potter 12 15/11/2016 Il Messaggero - Nazionale Frears regista dell'anno a Capri Hollywood 13 15/11/2016 Il Fatto Quotidiano La Lollobrigida è sola Storie di sfratti, litigi e milioni da arraffare 14 15/11/2016 Il Tempo - Nazionale «Quel bravo ragazzo» di Ballerina diventa il capo dei capi 18 15/11/2016 La Stampa - Nazionale La letteratura contro "corvi" e pregiudizi 19 ANICA - MULTIMEDIALITA 15/11/2016 Corriere della Sera - Nazionale Cairo, in nove mesi i ricavi salgono a 272 milioni Utile a 6,3 milioni 22 15/11/2016 La Repubblica - Nazionale Che colpo basso guardare chi guarda la televisione 23 15/11/2016 Avvenire - Nazionale Il ritorno di Minoli tra luci e ombre 24 15/11/2016 Il Giornale - Nazionale Un viaggio su Marte che sembra vero (e western) 25 15/11/2016 Financial Times Media frenzy 26 15/11/2016 DailyMedia Mercato a +2,5% nei primi nove mesi 2016. Tv a +7%, con Sky a +18,3% e Discovery a +15,7% 27 15/11/2016 Pubblicom Now Explora HD esce dalla piattaforma Sky 28 15/11/2016 Today Pubblicità Italia Cairo Communication, nei 9 mesi ricavi a 272 milioni con Rcs 29 15/11/2016 Today Pubblicità Italia I media celebrano la tv al World Television Day 30 ANICA WEB - ANICA WEB 14/11/2016 ansa.it 10:41 Dai film alle serie, cinema italiano cerca nuove strade 32 14/11/2016 primissima.it 01:00 Torna cinema 2 euro il 9 novembre 34 ANICA - ANICA CITAZIONI 1 articolo 14/11/2016 Sito Web Panorama.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cinema I 10 film più visti della settimana Cast: Emily Blunt, Haley Bennett, Rebecca Ferguson, Luke Evans, Justin Theroux, Édgar Ramírez, Allison Janney, Lisa Kudrow, Laura Prepon Trama: Devastata dal recente divorzio e incapace di accettare la fine del matrimonio e il tradimento dell'ex marito, Rachel (Blunt) comincia ad osservare, trasformandola in una vera e propria ossessione, la coppia apparentemente perfetta che vive in una casa che vede ogni giorno dal treno che la porta al lavoro. Fino a quando, una mattina scorge dal finestrino una scena che la sconvolge e si trova improvvisamente coinvolta in un caso misterioso e sconcertante. VIDEODISTRIBUZIONE: 01 Distribution (dal 3 novembre 2016) INCASSO: 1.659.954 euro - INCASSO TOTALE: 3.319.245 euro___* Dati Cinetel, società che fa riferimento all'Associazione Nazionale Esercenti Cinema e all'Anica e che monitora l'85% del mercato potenzialeCast: Benedict Cumberbatch, Chiwetel Ejiofor, Rachel McAdams, Benedict Wong, Michael Stuhlbarg, Benjamin Bratt, Scott Adkins, Mads Mikkelsen, Tilda Swinton Trama: Cumberbatch è Stephen Strange, neurochirurgo di fama mondiale la cui vita cambia per sempre dopo che un terribile incidente automobilistico lo priva dell'uso delle mani. Quando la medicina tradizionale si dimostra incapace di guarirlo, Strange è costretto cercare una cura in un luogo inaspettato: una misteriosa enclave nota come Kamar-Taj. Scoprirà presto che non si tratta soltanto di un luogo di guarigione, ma della prima linea di una battaglia contro invisibili forze oscure decise a distruggere la nostra realtà. Presto, Strange imparerà a padroneggiare la magia e sarà costretto a scegliere se fare ritorno alla sua vita agiata o abbandonare tutto per difendere il mondo e diventare il più potente stregone vivente. - 15 CURIOSITÀ SUL FILM E VIDEO - TRAILERDISTRIBUZIONE: Disney (dal 26 ottobre 2016) INCASSO: 1.257.162 euro - INCASSO TOTALE: 6.670.919 euroCast: Zach Galfianakis, Owen Wilson, Kristen Wiig, Jason Sudeikis, Kate McKinnon Trama: Zach Galfianakis è David Ghantt, Owen Wilson è Steve Chabers, Kristen Wiig è Kelly Campell, Jason Sudeikis è Mike McKinney. Insieme formano un'improbabile quanto comica banda di ladri capace di rubare 17 milioni di euro! Commedia tratta da un evento realmente accaduto alla fine degli anni '90 nella Carolina del Nord.DISTRIBUZIONE: Key Films (dal 9 novembre 2016) INCASSO: 1.100.599 euro - INCASSO TOTALE: 1.100.599 euroCast: Edoardo Leo Anna Foglietta, Rocco Papaleo, Marina Massironi, Massimo Wertmuller, Bebo Storti Trama: Claudio (Leo) e Anna (Anna Foglietta) continuano a rimandare il progetto di un figlio nell'attesa che la loro situazione economica migliori. Le loro speranze sono riposte in una piattaforma web ideata da Claudio, ma il crowdfunding lanciato per svilupparla non dà i risultati auspicati. Una sera, a una festa, complici alcol e delusione, Claudio registra un video che posta per scherzo e lancia una sfida al "popolo di Internet": visto che sembrano essere tutti interessati solo al sesso, Claudio li provoca a fare un'offerta per vedere un video hard, che girerà con Anna, una volta raggiunta la cifra richiesta. Inaspettatamente la provocazione ha un grande successo e le offerte raggiungono una cifra incredibile. A questo punto tutti sono pronti a dire la loro a cominciare dallo zio Franco (Papaleo) che si offre di aiutarli a fare questo video. Ovviamente contrastato da sua moglie (Massironi). E poi i genitori (Wertmuller e Storti) pronti a prendere posizione. Chi a favore chi contro.DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Pictures (dal 9 novembre 2016) INCASSO: 897.946 euro INCASSO TOTALE: 897.946 euroCast: Vincenzo Salemme, Massimo Ghini, Stefania Rocca, Manuela Arcuri, Maurizio Mattioli, Teco Celio, Ria Antoniou, Lorenzo Balducci Trama: Il film racconta la riscossa di un cittadino onesto, Antonio (Salemme) che si vendica di Simone (Ghini), un politico disonesto. Antonio inizialmente vorrebbe denunciarlo, ma poi, conoscendo l'Italia, un paese nel quale l'iter della giustizia è lunghissimo e spesso incerto, decide di vendicarsi in un'altra maniera: scopre che il suo nemico ha nascosto in una banca svizzera i proventi delle sue malefatte e decide di organizzare un "colpo" per ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 5 14/11/2016 Sito Web Panorama.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato riprendersi quello che gli è stato rubato. Una grande truffa ai danni di un disonesto della politica. Per compiere l'impresa, perché d'impresa si tratta, Antonio mette su una piccola banda, formata da non professionisti i quali hanno in comune una sola cosa: anche loro sono stati truffati dalla politica corrotta. RECENSIONEDISTRIBUZIONE: Medusa (dal 3 novembre 2016) INCASSO: 880.596 euro - INCASSO TOTALE: 1.803.132 euroCast (voci italiane): Elisa, Alessio Bernabei Trama: Dai creatori di Shrek, una nuova commedia musicale che porta sul grande schermo le creature dai coloratissimi capelli. Partendo per un'epica avventura che la porterà oltre il mondo da lei conosciuto, Poppy unirà le forze con Branch, in una rischiosa missione per salvare i suoi amici dalle grinfie del sinistro Bergen e del loro capo, il re Gristle.DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox (dal 27 ottobre 2016) INCASSO: 878.956 euro - INCASSO TOTALE: 3.097.379 euroCast: Pif, Miriam Leone, Stella Egitto, Andrea Di Stefano Trama: Arturo (Pif) vive la sua travagliata storia d'amore con Flora (Leone) mentre il mondo è nel pieno della seconda guerra mondiale. I due si amano, ma lei è la promessa sposa del figlio di un importante boss di New-York. Per poterla sposare, il nostro protagonista deve ottenere il sì del padre della sua amata che vive in un paesino siciliano. Arturo, che è un giovane squattrinato, ha un solo modo per raggiungere l'isola: arruolarsi nell'esercito americano che sta preparando lo sbarco in Sicilia, l'evento che cambierà la storia della Sicilia, dell'Italia e della Mafia. - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: 01 Distribution (dal 27 ottobre 2016) INCASSO: 703.839 euro - INCASSO TOTALE: 3.298.410 euroCast: Valerio Mastandrea, Bérénice Bejo, Guido Caprino, Nicolò Cabras, Dario Dal Pero, Barbara Ronchi Trama: Tratto dal libro di Massimo Gramellini, è la storia di una assenza, dove la ricerca della verità e allo stesso tempo la paura di scoprirla sono al centro del racconto. Dopo un'infanzia solitaria e un'adolescenza difficile Massimo (Mastandrea) diventa un giornalista affermato ma continua a convivere con il ricordo lacerante della madre scomparsa, nonché con un senso di mistero intorno alla sua morte. La vicinanza di Elisa lo aiuterà ad affrontare la verità sul suo passato. Solo alla fine scoprirà come sono andate veramente le cose, e troverà il modo di risalire alla luce. - ARTICOLO - INTERVISTADISTRIBUZIONE: 01 Distribution (dal 10 novembre 2016) INCASSO: 455.455 euro - INCASSO TOTALE: 455.455 euroCast: Tom Hanks, Felicity Jones, Irrfan Khan, Omar Sy, Ben Foster, Sidse Babett Knudse Trama: Nuovo adattamento di un romanzo di Dan Brown. Le avventure del simbolista di Harvard non sono finite. Robert Langdon (Hanks) si risveglia in un ospedale di Firenze, vittima di una profonda amnesia, dopo che alcuni uomini misteriosi hanno tentato di ucciderlo e sembrano voler portare a termine il lavoro. Si affida al medico Sienna Brooks (Jones) per recuperare i suoi ricordi e svelare ancora una volta i misteri che si annidano intorno all'opera immortale di Dante, le cui immagini criptiche sembrano non voler abbandonare la mente dello studioso. Il Consortium, un'organizzazione segreta, sara il nuovo nemico da sconfiggere. - RECENSIONE - TRAILER - VIDEODISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia (dal 13 ottobre 2016) INCASSO: 451.877 euro - INCASSO TOTALE: 12.168.974 euroCast: Luke Treadaway, Ruta Gedmintas Trama: Basato sull'omonimo bestseller autobiografico. Quando James Bowen (Treadaway) trova davanti nel suo alloggio popolare un gatto rosso, rannicchiato in un angolo, indifeso e ferito, non immagina quanto la sua vita stia per cambiare. Non resiste a quella palla di pelo, che subito battezza Bob: pian piano James riesce a farlo guarire, e a quel punto lascia il gatto libero di andare per la sua strada, convinto di non rivederlo più. Ma Bob per nulla al mondo intende separarsi dal suo nuovo amico e lo segue ovunque. Instancabile. Finché a James non rimane che arrendersi. È l'inizio di una meravigliosa amicizia e di una serie di singolari, divertenti e a volte pericolose avventure che trasformeranno la vita di entrambi.DISTRIBUZIONE: Notorious Pictures (dal 9 novembre 2016) INCASSO: 443.544 euro - INCASSO TOTALE: 443.544 euro ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 6 ANICA - ANICA SCENARIO 7 articoli 15/11/2016 Pag. 27 diffusione:129764 tiratura:185029 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Dopodomani arriva nei cinema l'erede di Harry Potter. Si intitola "Animali fantastici e dove trovarli" ed è tratto dal romanzo del 2001 di J.K. Rowling, la stessa autrice della saga ambientata a Hogwarts Protagonista, il premio Oscar Eddie Redmayne: «Le creature immaginarie rappresentano etnie diverse» PREQUEL Il nuovo maghetto in una fiaba contro il razzismo AVVENTURA, INSEGUIMENTI, EFFETTI SPECIALI, CON LA REGIA DI DAVID YATES. GIÀ PREVISTI ALTRI CAPITOLI CINEMATOGRAFICI Gloria Satta L O N D R A tornato Harry Potter. O forse no. Il nuovo maghetto creato dalla fantasia di J. K. Rowlings si chiama Newt Scamander, ha il ciuffo spettinato dell'attore premio Oscar Eddie Redmayne, i suoi occhi azzurri sgranati, le lentiggini e la regolamentare bacchetta magica. Di mestiere fa il magizoologo e porta sempre con sé una valigetta apparentemente anonima che contiene in realtà un piccolo, scalpitante esercito di bestie bizzarre, mai viste sulla terra e pronte a scappare. Siamo nella New York del 1926, alla vigilia della Grande Depressione, e la fuga delle creature magiche darà origine a una serie di situazioni pericolose in cui paura, sospetti, violenze s'impadroniscono della città mentre il mondo dei maghi e quello dei non maghi, sotto l'influsso di forze oscure, rischiano di farsi la guerra... La nuova avventura cinematografica firmata Rowling s'intitola Animali fantastici e dove trovarli ed è il prequel di Harry Potter , ambientato dall'altra parte del globo. Il film, ispirato al romanzo del 2001, è diretto da David Yates, sceneggiato dalla stessa scrittrice inglese, prodotto dalla Warner Bros e uscirà dopodomani, pronto a battere nuovi record in seno alla saga che rappresenta il fenomeno letterario e cinematografico più redditizio della storia: i sette libri hanno venduto 450 milioni di copie e gli altrettanti film incassato 7 miliardi e 700 milioni di dollari. Più di James Bond, più di Star Wars . SORPRESA « Animali fantastici e dove trovarli non è uno spin-off, cioè un episodio collaterale della saga di Harry Potter con cui mantiene tuttavia una stretta connessione, ma un capitolo a sé stante popolato di personaggi nuovi e caratterizzato dal debutto di J. K. Rowling come sceneggiatrice», spiega a Londra Yates, che ha diretto gli ultimi quattro episodi con il maghetto occhialuto. « Animali fantastici è il primo di cinque film che dirigerò prossimamente, ancora una volta sceneggiati dalla scrittrice: è stata lei stessa a decidere il numero degli episodi perché ha ancora tante cose da raccontare». Avventure, inseguimenti, effetti speciali mai visti, colpi di scena e l'apparizione a sorpresa, nel finale, di una superstar che interpreterà un personaggio decisivo nei prossimi capitoli: intanto il film punta su un cast scoppiettante di cui fanno anche Colin Farrell, Dan Fogler, Katherine Waterson, Alison Sudol, Ezra Miller. Ma a spiccare su tutti è l'inglese Eddie Redmayne, 34 anni, un Oscar vinto per La teoria del tutto (in cui faceva l'astrofisico Steven Hawking) e l'entusiasmo sincero, quasi lo stupore di un principiante. «Il ruolo di Newt Scamander», racconta, «rappresenta la realizzazione di un sogno. Sono cresciuto com l'ossessione per la magia, volevo diventare prestigiatore e mia nonna mi portava sempre in un negozio per maghi dalle parti di Charing Cross, qui a Londra. Si chiama Davenports, c'è ancora. Ci passavo intere giornate perché vendeva tutti gli attrezzi del mestiere». CONFRONTO Si considera il nuovo Harry Potter e forse teme il confronto con Daniel Radcliffe cresciuto troppo per interpretare il maghetto che ha conquistato il mondo intero? «No, non l'ho mai pensata in questi termini», risponde sicuro Eddie. «Animali fantastici è un'avventura tutta nuova e il mio personaggio è un outsider. In comune con lui penso di avere la passione per il mio lavoro e la tendenza a preoccuparmi per le persone che amo». Di queste ultime fa parte Iris, la figlia di quattro mesi dell'attore e della moglie Hannah Bagshawe: «Diventare padre è l'esperienza più bella che mi sia mai capitata, mi ha cambiato in meglio la vita», rivela. Tornando alla saga, Eddie dice di non sapere se interpreterà gli altro quattro film in programma: «Intanto aspetto la reazione del pubblico a questo primo episodio, poi si vedrà». Spiega di essersi sentito libero di inventare il suo Newt Scamander: «Quando interpreto un personaggio reale, come Hawking, cerco di documentarmi il più possibile. Ma in questo caso mi sono abbandonato alla fantasia e ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 8 15/11/2016 Pag. 27 diffusione:129764 tiratura:185029 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato sono stato aiutato moltissimo dalla Rowling: è lei che mi ha dato le informazioni necessarie». Per Redmayne, Animali fantastici ha un riferimentoall'attualità: «Il film è un omaggio alla natura e il mio Scamander combatte ogni forma di razzismo, discriminazione e oppressione. Le creature fantastiche rappresentano le diverse etnie che vanno rispettate, accolte, per nessuna ragione perseguitate o cacciate». Asticello Snaso Erumpent Creatura simile a un bastoncino di legno. Newt ne ha almeno sei Metà talpa, metà ornitorinco Ruba gli oggetti luccicanti È il più grande e intimidatorio ma è affabile e giocoso Tuono alato Demiguise Incrocio tra aquila e ippogrifo Può scatenare tempeste Piccolo, ricorda un primate Se necessario, diventa invisibile Ha le ali, un corpo piumato e si regge su due gambe Foto: Scamander porta con sé in una valigetta uno zoo incantato ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 9 15/11/2016 Pag. 47 diffusione:254805 tiratura:382356 Ordinaria violenza in convento: silenzio sugli abusi dei comunisti La regista Anne Fontaine racconta gli orrori dell'Armata Rossa in Polonia Storia ambientata nel 1945: una corazza di reticenze copre gli stupri, le religiose pregano come se nulla fosse successo Dopo il bellissimo Ida , arriva dalla Polonia (prodotto però soprattutto con capitali francesi) un altro film che scava in un passato di angosce e paure e che chiama in causa - come già il film di Pawlikowski - le responsabilità del Comunismo e della Chiesa. Il primo per il peccato di violenza e sopraffazione, la seconda per quello di omissione e ipocrisia. Agnus Dei inizia nel dicembre del 1945. Nelle primissime scene vediamo una giovane religiosa, Maria (Agata Buzek), avventurarsi da sola fuori da un convento dove le altre consorelle danno l'impressione di essersi barricate (per uscire, non usa nemmeno il portone ma si apre un pertugio tra alcune assi) e sfidare il freddo dell'inverno per cercare un medico. Ma che non sia «né polacco né russo» specifica al ragazzino cui chiede aiuto. Che la porterà a un ospedale gestito dalla Croce Rossa francese dove la giovane aiutante Mathilde (Lou de Laâge) accetta di riaccompagnarla in convento. Maria non parla e non spiega ma Mathilde non impiegherà molto a capire il problema: una religiosa, suor Zofia (Anna Próchniak) è incinta, vicinissima al parto. Lo spettatore che non ricorda bene le atrocità seguite alla fine della Seconda guerra mondiale, quando i vincitori ribadirono la propria superiorità approfittando delle donne inermi (in Italia, Moravia vi scrisse La ciociara ), con i soldati dell'Armata Rossa in primissima fila in queste violenza, potrebbe restare un po' sconcertato dalla scena. Ci vorrà un po' perché la verità venga esplicitata, ma questa reticenza (dei personaggi e della sceneggiatura) è coerente con la messa in scena della regista Anne Fontaine, che non vuole tanto «raccontare» un episodio storico o «squarciare» il velo su una realtà a lungo occultata, ma piuttosto portare lo spettatore a condividere quelle atmosfere, quelle paure, quelle angosce. Ecco allora la macchina da presa che pedina le suore nel convento, le segue nei loro momenti di preghiera e di canto, come se nulla fosse successo. Che qualcosa non funziona lo si capisce dalla contrarietà della madre superiora (Agata Kulesza), dalla sua ossessiva prudenza, dal suo imporre una disciplina più che draconiana. Ogni tanto il film si sposta nel campo medico gestito dai francesi, dove Mathilde deve cercare di nascondere le sue assenze quando si reca al convento, dove scopriamo qualcosa delle sue origini (figlia di operai, educata nel comunismo di famiglia, arruolatasi prima di finire gli studi di medicina) mentre il suo diretto superiore, il dottore Samuel Lehmann (Vincent Macaigne), cerca di corteggiarla facendo breccia nella sua corazza di silenzi e di reticenze. E dove in una scena di quotidiana violenza scopriamo quello che le suore hanno subito perché anche Mathilde rischia la stessa sorte, quando una notte torna troppo tardi dalle sue visite alle suore e viene fermata a un posto di blocco dell'esercito sovietico. Anne Fontaine, che ha scritto anche la sceneggiatura con Pascal Bonitzer e Sabrina B. Karine, filma tutto con una «distanza» che raffredda le emozioni ma non l'insinuante senso di angoscia e che amplifica il giudizio morale. E insieme l'opprimente cappa di rassegnata disperazione che gravava allora sulla Polonia. Perché il film vuole soprattutto mostrare i comportamenti di ognuno, nel modo più «neutro» possibile, e lasciare allo spettatore la possibilità di risalire alle ragioni, alle spiegazioni e alla fine anche ai giudizi. Alla regista interessa che sullo schermo ci siamo le ragioni e le contraddizioni di tutti, da quelle di Mathilde che rivendica le sue scelte comuniste ma che dove fare i conti con i comportamenti dei soldati dell'Armata a quelle di Lehmann, ebreo che ha avuto la famiglia distrutta a Bergen-Belsen e che odia i polacchi perché non avevano fatto niente per evitare il massacro del ghetto di Varsavia. Fino naturalmente a quelle della madre superiora, a cui interessa di più il «buon nome» del convento e l'opinione degli altri piuttosto della salute delle sue consorelle e delle vite che portano in grembo. ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il film del Mereghetti AGNUS DEI 15/11/2016 Pag. 47 diffusione:254805 tiratura:382356 ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Alla fine saranno le sue decisioni e le sue scelte a colpire di più, perché rimandano a una religiosità distorta e punitiva, rassegnata e passiva. E che la sorridente fotografia che chiude il film, inviata dalle suore a una Mathilde ormai lontana, non potrà certo cancellare. Perlomeno dalla memoria dello spettatore. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il profilo Anne Fontaine (57) è una regista francese. Tra i suo film: «Il mio peggiore incubo» (2011) e «Gemma Bovery» (2014) Le stelle Foto: da evitare interessante da non perdere capolavoro Foto: Da Oscar Una scena di «Agnus Dei», il film di Anne Fontaine ispirato alla storia vera di un gruppo di suore polacche violentate dai soldati sovietici alla fine della Seconda guerra mondiale. La pellicola, in lizza per rappresentare la Francia ai prossimi premi Oscar, uscirà nelle nostre sale dopodomani 15/11/2016 Pag. 37 diffusione:159849 tiratura:244697 Un mago nerd e creature magiche Ritorno alle origini di Harry Potter Esce "Animali fantastici e dove trovarli", prequel della celebre saga È primo di cinque film scritti dalla Rowling, protagonista Eddie Redmayne FULVIA CAPRARA LONDRA Un mago si aggira per il mondo. Ha l'aria schiva e introversa di un nerd ante litte ram, poco ad atto a socializza re, ma preparatissimo nel proprio campo d'interessi. Un'esperienza talmente vasta e approfondita che lo farà diventare autore del libro di testo su cui, molti anni dopo, il maghetto Harry Potter studierà la scienza degli animali magici. Il Magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne) è appena arrivato nella New York del 1926, effervescente di mode e commerci, ma anche minacciata dall'ombra nera della Grande Depressione. Con sé ha solo una piccola valigia, uguale a mille altre, se non fosse per la tendenza ad aprirsi da sola e soprattutto per quelle due tenaci zampette che in tutti i modi cercano di venirne fuori. La grande avventura di Animali fantastici e dove trovarli, il film di David Yates, prequel della saga di Harry Potter, che segna il debutto alla sceneggiatura di J.K. Rowling e lancia una nuova serie di (molto) prob a b i l i c a m p i o n i d'incassi, inizia come un thriller, prosegue come una fiaba nera, finisce come una storia d'amore. Il filo che lega tutto, in una trama piena di invenzioni e ironie, immersa in un contesto realfantastico denso di suggestioni, è la collezione di animali. Il più accattivante è Snaso, un po' talpa e un po' ornitorinco, piccolo e morbido, sempre a caccia di oggetti luccicanti, il più tenero l 'Asti cello Pic kett, un bastoncino verde lungo 20 centimentri, con rami-braccia e occhi marroni. Nel tent ati vo di sal va re questa specialissima fauna, fuggita per sbaglio dalla vali getta, Newt Scamande r, aiut ato dall'impie gata del Macusa (Magico Congresso Usa) Tina G oldstein (Katherin Waterston), dalla sua seducente sorella Q ueenie (Alison Sudol), e dal No Mag Jacob (Dan Fogler), di professione pasticciere, dovrà vedersela con il severo direttore della Sicurezza del Mondo Magico Percival Graves (Colin Farrell) e con la fazione estremista dei S econdi Salemiani, guidata da Mary L ou Barebone (Samantha Morton). «E' st ato parti colarmente inte ressante - di ce il regista David Yates - l avo ra re con la Rowling partendo dalla s cene ggi atu ra e non dai libri, come i nve ce e ra acc aduto con i film di Harry Potte r. St avolta abbiamo potuto modellare storia e pe rson aggi insieme alla c re atri ce del raccont o, una pe rsona che ama gua rda re le cose da di ve rsi punti di vista». Accontentare una star della letteratura come Rowling non dev'essere comunque facilissimo: «Si fida molto di noi e, in genere, non si oppone alle nostre scelte. Quando qualcosa non la convince dice semplicemente "non è così che l'avevo immaginata"». I primi test di Animali fantastici e dove trovarli (da giovedì in 750 sale con Warner) hanno dato risultati positivi, anche con gli spettatori più pi ccoli, per nulla intimiditi dalle svolte dark della vicenda: «Le favole sono sempre state così - osserva il produttore David Heyman -, non a caso servono anche come preparazione alla vita». Ci sarà chi, guardando il film, s'innamorerà di Snaso, oppure avrà paura dei Velenotteri, singolari incroci tra farfalle e giagnteschi rettili. E ci sarà chi ado rerà la sequenza in cui Queenie cucina con la b acchetta magica un magnifico strudel. Per non parlare della curiosità suscitata dall'apparizione, nel finale, di un famosissimo divo con capelli candidi e occhi vitrei. Insomma, la pozione magica della strega-scrittrice ha sortito ancora una volta i suoi effetti. L'incantesimo si ripete, e chissà quanto ancora durerà. Foto: New York anno 1926 A destra, Eddie Redmayne è il magizoologo Newt Scamander nel film diretto da David Yates che uscirà nelle sale italiane questo giovedì Foto: Qui sopra, la protagonista femminile Katherine Waterston In alto, Snaso, un po' talpa e un po' ornitorinco, sempre a caccia di oggetti luccicanti ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Anteprima 15/11/2016 Pag. 27 diffusione:129764 tiratura:185029 Frears regista dell'anno a Capri Hollywood Èl'inglese Stephen Frears il "Regista europeo dell'anno": sarà premiato il 30 dicembre alla 21esima edizione di Capri, Hollywood The International Film Fest per "Florence", commedia brillante con Meryl Streep e Hugh Grant. «È il nostro tributo a un grande protagonista del cinema contemporaneo - annuncia Lina Wertmuller, presidente onorario dell'Istituto Capri nel Mondo che sin dagli anni Ottanta ci ha raccontato l'Inghilterra e non solo con uno sguardo profondo ma anche ironico e provocatorio». Il celebre regista britannico, 75 anni, nel suo ultimo film, distribuito da Lucky Red in Italia dal 22 dicembre, racconta una incredibile storia vera ambientata nella affascinate New York anni 40, quella di Florence Foster Jenkins (Meryl Streep), ereditiera e mecenate appassionata di musica classica. La 21esima edizione di Capri Hollywood, con un ricco programma di anteprime, presidente la cantante isareliana Noa, chairman lo sceneggiatore Premio Oscar Barry Morrow, è dedicata al tema della misericordia con il concorso per cortometraggio "Cinema for Mercy" riservato a registi under 35. Tra i riconoscimenti, "Film europeo dell'anno" a "Fuocoamare" di Rosi, candidato italiano agli Oscar, il Legend Award a Ferretti e Lo Schiavo, scenografi tre volte premio Oscar, e un omaggio alla memoria del produttore Dino de Laurentiis. ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PREMI 15/11/2016 Pag. 1 diffusione:40257 tiratura:94823 La Lollobrigida è sola Storie di sfratti, litigi e milioni da arraffare MALCOM PAGANI Icone Gina Lollobrigida La Presse PAGANI A PAG. 16 - 17 Dopo la governante, l ' a v v oc ato, l ' amministratore, il giardiniere e il figlio, questa mattina, 15 novembre 2016, toccherà al nipote. Lasciati al loro destino, esiliati ed eliminati dall ' orizzonte della grande villa sull ' Appia Antica, i primi. Plasticamente sfrattato con l ' ausilio della forza pubblica quello che chiude la fila. Il parente che occupava la dependance. Gina Lollobrigida è rimasta sola. Con le memorie di ieri a ballare sui novant ' anni e la camera con vista sul suo nuovo presente: Andrea Piazzolla, un ragazzo romano senza passato con il cognome da tanguero che per alcuni è il solerte factotum di una leggenda e per altri solo un tanghero, un approfittatore, un Bel Ami che da Tor de ' Cenci - periferia Sud della Capitale - al capitale di un ' icona dello spettacolo ha puntato per trovare il proprio palcoscenico. Da alcuni anni - se si esclude qualche periodica comparsata televisiva o l ' esclusiva del compleanno venduta a caro prezzo al settimanale di turno con spettacoli circensi, giochi acrobatici e fuochi d ' artificio per la delizia degli invitati - Gina Lollobrigida da Subiaco vive separata dal resto del mondo. Distante dagli amori, dagli affetti e dalla sua unica famiglia e circondata dal solo Piazzolla. L ' unico che a suo dire sembra averla capita. L ' uomo a cui ha affidato le chiavi del suo patrimonio. A casa Lollobrigida, come amico del figlio di una professionista deputata alla correzione e al ritocco delle immagini fotografiche utilizzate per i cataloghi delle opere d el l ' attrice, Piazzolla arriva quasi per caso a metà del 2009. Senza alcuna esperienza in campo artistico, il ragazzo, poco più che ventenne, sventola altri talenti. Dispone di una parlantina rapida e nonostante la giovane età, vanta improbabili addentellati con non meglio precisati imprenditori americani e arabi. Intorno a una diva da qualche tempo lontana dalle scene, ma famosa in tutto il mondo, si muove una corte dei miracoli da sempre. Agenti pubblicitari di dubbia moralità, approfittatori, mitomani. Gina ha gli occhi aperti, ma a volte gli occhi non bastano. Gina è un nome eterno. Gina crea scompiglio, attenzione, turbini di memoria, indotto, nostalgia. Malinconia da Sunset Boulevard, a volte. E però. E però. Sempre in piedi. Sempre all ' erta. Sempre Gina. Si è allontanata salvo rare riapparizioni dallo schermo all ' inizio degli Anni 70 e si è reinventata. Apprezzata scultrice, pittrice e fotografa, collezionando premi e riconoscimenti per le sue molteplici doti artistiche. A c o n s e g n a r l e l a L é g i o n d ' Honneur nel 1992, il presidente francese Mitterrand in persona. Prima di incontrarla, di Gina e del suo passato Piazzolla non sa nulla. Ma ha fiuto, annusa l ' occasione e comincia a farsi spazio. Si trova vis-à-vis con la celebre " Fata Turchina " i m m a g i n ata da Comencini per il suo P inocchio televisivo e fa di tutto per entrare nel cerchio magico. Una volta al suo interno, si distingue per un affannoso dinamismo che lascia sul terreno gambe corte e nasi molto lunghi. Piazzolla si muove, sgomita, si fa notare, si agita, inizia a chiedere piccoli favori, alza la posta. Promette di organizzare una mostra negli Emirati Arabi che garantirà favolosi emolumenti per la sua nuova datrice di lavoro e cene con le massime autorità siriane. Fa balenare ricchi scenari e paesi dei balocchi. Quando il tempo passa invano, nessun progetto si concretizza e le promesse iniziano a sembrare favole fantasiose, Andrea abilmente indietreggia. Di fronte allo scetticismo dei parenti e della stessa Lollobrigida, Piazzolla scarta di lato e inizia a lavorare sull ' adolescenza di Dimitri. Il nipote di Gina Lollobrigida, il figlio di Milko Skofic - frutto del matrimonio di Gina, nel 1947, con l ' omonimo medico sloveno Milko - e della giornalista Maria Grazia Fantasia. Allora Dimitri ha solo 15 anni e ancora non immagina che quel ragazzo dai modi gentili un po ' più grande di lui con cui si confida ricevendo in cambio fiumi di parole sul metodo Pnl (programmazione neuro linguistica) di cui la madre di Piazzolla è addirittura coac h , si trasformerà nella stessa persona che contribuirà ad allontanarlo per sempre da sua nonna. Prima di distanziarli e mettere un muro tra sé e il proprio passato, Gina Lollobrigida accoglieva figlio e nipote come parenti. Oggi con Dimitri e con tutti gli altri membri della famiglia Skofic, Gina è in guerra. Li considera serpenti. Sibilanti soldati di una continua battaglia a intensità variabile ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato DIVA Romanzo d ' appendice/1 15/11/2016 Pag. 1 diffusione:40257 tiratura:94823 ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato e senza esclusione di colpi che ha portato Lollobrigida in trincea a combattere contro se stessa e contro i suoi cari. Lei e Piazzolla da un lato della barricata, tutti gli altri dalla parte opposta. Di Piazzolla, Gina si fida. E il ragazzo conquista lo spazio utile per esautorare chi della Lollo per decenni, era stato parente e consolazione. Milko, il figlio, che con sua madre dopo un ' aspra battaglia legale non parla da quattro anni e " l ' a d o r ato " nipote adolescente di ieri con l ' ambizione artistica di proseguire sul sentiero di una nonna che gli dedicava libri e attenzioni. Ora Dimitri è indesiderato ospite. Ha aspettato fino a ll ' ultimo istante utile, il 15 novembre. Sfratto esecutivo. Ieri rimandato. Oggi reale. Con le valigie fuori dall ' uscio e i vigili urbani a presidiare le operazioni, Dimitri Skofic non ha più un tetto. Trattato alla stregua di un usurpatore di una piccola e malmessa dependance a fianco della grande villa padronale, stamattina osserverà scivolare i detriti di una disfida legale in corso da tempo e ora giunta al passo conclusivo. La recisione dell ' ultimo legale formale tra Gina e la sua famiglia. I giorni felici con i suoi bambini Si apre una porta. Esce una suora. Depone dei fiori accanto ad altri fiori. Potrebbe sembrare un funerale e invece è un ' epifania. Agosto 1957. Nelle immagini d ' epoca tutto sembra lieto e perfetto. Gli armadi sono puliti e dai cassetti, portati da infermiere che li sollevano come reliquie, escono bianchi vestitini per il nascituro. Milko Skofic jr. Esultano i reporter spagnoli. Il tono è squillante, solenne: " Roma, Italia, en el Hospital Salvador Mundi, sobre la colina Janiculo (sic), se ha producido el esperado acontecimiento ... Gina Lollobrigida, la inolvidable bersaliera, es madre de un robusto varòn " . Il maschietto si chiama come il padre, Milko, impegnato in camicia a maniche corte a rispondere alle telefonate di congratulazioni e a porgere telegrammi all ' amata vestita di bianco, mentre l ' h e r ede ro , Milko Skofic segundo , viene portato delicatamente da un ' infermiera per le foto di rito. Gina è bellissima. Milko ha occhi chiari che superano le angustie del bianco e nero. I due si guardano. Milko s eg un d o nasce sotto i riflettori. In dissolvenza continua dai cinegiornali alle copertine. In un servizio di O ggi , la Lollo sorride sollevando un lettino bianco. " Per il primogenito, Gina ha preparato una culla da sogno " . Dopo molti litigi, tante incomprensioni e un ' infinità di progressivi allontanamenti, la storia tra Milko sr. e la ragazza che nella scheda di presentazione della sua prima Miss Italia sosteneva di voler " fare qualcosa con le sue capacità " , finisce. Con il divorzio, all ' inizio degli Anni 70, inizia una nuova vita anche per il figlio di Gina. Quello con cui nelle foto d ' a r c h ivio dell ' Istituto Luce - tra le piante - Gina si faceva fotografare e riprendere. Lo stesso che oggi, come tutto il resto della storia, sembra una pagina bruciata. Sulla copertina di Gente , nel 1994, Gina è con il figlio di Milko, suo nipote Dimitri. Il bambino, appena nato, è appoggiato sul suo ventre. Gina - raggiante - promette di volere costruire per lui un futuro migliore: " Adesso sono proprio felice, essere nonna è una sensazione meravigliosa. È bellissimo osservare la vita attraverso gli occhi di un bambino perché riscopri tante sensazioni che avevi dimenticato " . Memorie nuovamente sepolte da uno strappo sentimentale, da qualcosa che spiegare o razionalizzare appare complicato. La genesi di una rottura Per chi osserva da fuori, capire è impossibile. Dimitri non incontra sua nonna dal Natale del 2011. Da allora gli è impossibile parlarle, comunicare, persino frequentare lo stesso spazio in cui era cresciuto. Giocava a calcio ne ll ' adiacente campo da tennis a lungo abbandonato, Dimitri Skofic. Dalle parti di Gina il gioco si è fatto duro. In via Pomponio Attico 7/B, sul retro della villa di sua proprietà sita in via Appia, dall ' aprile 2012, mani ignote hanno saldato la serratura del cancello che garantiva il passaggio tra una proprietà e l ' altra e messo robusti lucchetti a chiudere tutti gli altri accessi. D ' altra parte in quella villa, dal 2012, succedono strane cose. Furti, boati, bolidi e moto di grossa cilindrata che entrano ed escono rombando nella piccola stradina privata. I vicini, sgomenti lamentano ormai da tempo continui frastuoni. Temono che i petardi da stadio che da casa Lollobrigida vengono esplosi con regolare cadenza facendo tremare i vetri, ricadano nei pressi dell ' alloro divisorio dando luogo - come è accaduto - a più di qualche principio d ' incendio. Telefonano ai Vigili del Fuoco. Protestano. Dall ' a ltra parte del parco si minimizza. In un ' atmosfera in bilico tra i romanzi Harmony, i dedali senza via di uscita di Simenon e le autorimesse dei film di Tomas Milian (In via Pomponio Attico 7/B da qualche tempo c ' è anche la sede della società di pezzi di ricambio di macchine di lusso il cui amministratore, guarda caso, è 15/11/2016 Pag. 1 diffusione:40257 tiratura:94823 ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Andrea Piazzolla) il clima è sinistro. C ' è più giallo che rosa. Più mistero che lietezza. Più cappa che brezza libera. Superato il cancello della villa di Gina Lollobrigida, più in là delle siepi, oltre il giardino, si estende il regno del signor Piazzolla. I postini lo sanno e a volte suonano anche due volte. La prima, per errore, al campanello della dependance. La seconda a ll ' ingresso principale. Sul patio, negli ultimi anni, si sono viste molte macchine di pregio. Lamborghini, Jaguar, Range Rover e Ferrari. Una delle grandi passioni di Piazzolla che scala velocemente le marce del proprio progetto, abbandona i jeans, la controllata umiltà e le tute indossate agli inizi per sfoggiare abiti sempre più costosi. " È il nipote della Lollo " , sussurrano in giro. Lui non nega e sul sito ufficiale della grande diva i n i z i a n o a comparire istantanee che ritraggono il ragazzo accanto alla Lollobrigida. Con l ' attrice alla guida della rossa di Maranello, arriva alla prima di Mamma mi a , al Teatro Brancaccio, nell ' ottobre 2011. Da mesi ormai i due si sono avvicinati fino a diventare indivisibili. La scintilla scatta durante u n v i a g g i o a m e r i c a n o nell ' ottobre del 2010. La bersagliera deve seguire la sua causa contro la casa Swarovski e Piazzolla ha garantito aiuti legali gratuiti - da parte del marito della cugina di sua madre persuadendo l ' a vvocato Giulia Citani - che segue Gina Lollobrigida dal 2004 - a rimanere a Roma per potersi meglio coordinare. È la prima volta che Piazzolla e l ' attrice trascorrono un periodo insieme. L ' a v v ocato Michael Mazzariello - ha giurato Piazzolla per convincere la Lollo - è un nome noto. Si dà il caso che il legale statunitense sia il marito della cugina della madre di Piazzolla, all ' anagrafe Elisabetta e che il ragazzo si impegni a spiegare a Gina che Mazzariello è amico di quelli che contano, assiduo frequentatore dei salotti televisivi e così onorato di poter prestare il proprio aiuto a una stella del cinema che collaborerà con lei senza avere a pretendere un solo dollaro. Durante la trasferta, Piazzolla dorme da Mazzariello e Gina da un ' amica, ma l ' a ttrice si ammala, è costretta a rimanere a letto e l ' incontro tra lei e l ' avvocato slitta di un paio di settimane. Piazzolla intanto non ha perso tempo. Spendendo il nome di Gina e la fortunata vicinanza con l ' attrice, ha organizzato con l ' aiuto di Mazzariello una mostra a New York. Lo ha fatto all ' i n s a p uta di Gina, ma lei che ha sempre brillato per oculatezza, intuisce lo scavalcamento al primo approccio, si irrigidisce e poi si infuria quando scopre che Mazzariello non solo non lavorerà gratuitamente, ma anzi pretenderà congrui compensi per prestare opera legale contro Swarovski. A quel punto, con situazionismo pari all ' i n c o s c i e nza, Piazzolla tenta il tutto per tutto. Si inventa un inesistente ricatto di Mazzariello, inquieta una preoccupatissima Lollo e poi si traveste da giustiziere della notte. Quando fa buio, proprio come farebbe il James Bond di cui Piazzolla è fan, il ragazzo si impossessa delle chiavi dell ' ufficio di Mazzariello. Poi si introduce nello studio legale, recupera i documenti e si presenta trionfante ai piedi di Gina. Uno 007 di retroguardia che spesso sul suo profilo Facebook, alterando le locandine cinematografiche di un tempo, si raffigura come Bond con la diva sullo sfondo. Vederlo in azione e in quei panni a New York cambia tutto. È la vera svolta di Piazzolla. Il riflesso psicologico che altera il quadro. Il momento in cui ogni cosa cambia e agli occhi di Gina Lollobrigida, l ' ex aiutante diventa davvero il personaggio di un film d ' azione. Ha rischiato l ' a rresto, le ha detto di aver violato la legge per lei, è tornato vincitore. Al ritorno in Italia, consapevole del credito guadagnato, Andrea dimostrerà una certa fretta di passare all ' incasso. (Continua domani) LA PRESSE La ca r r ie ra Gina Lollobrigida è un ' icona del cinema e della cultura italiana, è stata una delle attrici più famose del mondo, co n s i d e ra t a una sex sy m b o l a livello i n te r n a z i o n a l e . Nella lunga carriera ha recitato con i grandi registi italiani (per esempio Comencini e Vittorio De Sica) e nelle p ro d u z i o n i h o l l y wo o d i a n e (al fianco, tra gli altri, di Frank Sinatra, Rock Hudson e Sean Connery) . Dagli anni 70 ha diradato le sue apparizioni pubbliche e si è dedicata a fotografia e scultura La saga familiare di un ' icona italiana Malcom Pagani racconta in due puntate sul Fatto (oggi e domani) la solitudine di Gina Lollobrigida, una grande stella della storia del cinema e della cultura popolare italiana. Oggi è arrivato l ' ultimo atto della battaglia legale contro la famiglia dell ' ex marito Milko Skofic e del figlio omonimo: lo sfratto del nipote Dimitri, un tempo prediletto, dalla dependance della villa romana della Lollo. 15/11/2016 Pag. 1 diffusione:40257 tiratura:94823 ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Mentre tutte le persone più vicine all ' artista sono state allontanate nel tempo - Milko jr. non parla con la madre da quattro anni - insieme a lei è rimasto solo un giovane romano, Andrea Piazzolla: un ragazzo conosciuto nel 2009, che è diventato il suo unico, strettissimo collaboratore, pur senza possedere alcuna esperienza in campo artistico. Tra misteri e messe in scena in stile James Bond, Piazzolla si è guadagnato la fiducia totale della Lollobrigida, che gli ha affidato le chiavi del suo ricco p a t r i m o n i o. Del ragazzo ro m a n o d i co n o : ' È il nipote della Lollo ' Lui non nega, veste ele ga n te e guida b ol i d i cos t os i La scintilla scatta con un viaggio a New York nel 2010: A n d rea la conquista con una serie di m e n z og n e in stile 007 Foto: P rima e dopo In alto, Gina L ollobrigida con il figlio Milko e il nipote Dimitri. Sotto e a destra, l ' at t r ice a s s ie me ad Andrea P iazzolla Ansa Foto: B el le z z a d iv i n a Anni 60, una foto d ' a rch i vio di Gina L ollobrigida durante le riprese di uno dei film recitati dall ' at t r i ce di Subiaco La Pre ss e M ad re e figlio La Lollobrigida con il marito Milko Skofic e il figlioletto omonimo, prima di partire per un viaggio a New York La Pre ss e 15/11/2016 Pag. 22 diffusione:12188 tiratura:25650 «Quel bravo ragazzo» di Ballerina diventa il capo dei capi Giulia Bianconi Leone è un 35enne goffo e ingenuo che fa il chierichetto in un paesino del sud Italia, dove è cresciuto in un orfanotrofio. Un giorno viene chiamato al capezzale di un potentissimo boss mafioso, che prima di morire gli svela di essere suo padre, dicendogli che gli lascerà tutto il suo impero. Herbert Ballerina, all'anagrafe Luigi Luciano, spalla destra di Maccio Capatonda, debutta come protagonista nei panni di un improbabile capo dei capi in una divertente commedia diretta da Enrico Lando. Prodotta da Marco Belardi per Medusa Film, nelle sale dal 17 novembre, «Quel bravo ragazzo» è una pellicola con «un cast di tutto dispetto» (come lo definisce Ballerina), che gioca in parte sull'umorismo nonsense e sa prendere in giro la Mafia, come aveva fatto Roberto Benigni con «Johnny Stecchino». «Cercavamo un soggetto in grado di mettere il mio personaggio in un ambiente più grande di lui - racconta il protagonista - E l'idea di Ciro Zecca (alla quale hanno lavorato anche Gianluca Ansanelli e Andrea Agnello, ndr) ci è sembrata giusta. Si può far ridere anche distruggendo i cliché che si utilizzano di solito nei film sulla mafia. Ma io ci tengo a dire che non volevo offendere nessuno" scherza Ballerina, che svela anche quali sono i comici che lo hanno influenzato: Totò, De Filippo, Benigni, Pozzetto e «Maccio quando va male». Il regista Lando, che ha diretto in passato la serie tv di successo «I soliti idioti», ha visto nell'attore, classe 1980, invece, «la fisicità di Buster Keaton e la poetica di un personaggio come Edward Mani di Forbice». In «Quel bravo ragazzo» ai siciliani Tony Sperandeo e Enrico Lo Verso è affidato il ruolo di due spassosi scagnozzi del boss defunto, mentre Ninni Bruschetta è l'avvocato di famiglia. «Tutti mi associano a un mafioso o un poliziotto con questa faccia - dice Sperandeo - ma io ho iniziato con il cabaret, anche se in pochi lo sanno. E in questo film avrei voluto essere ancora più comico». «Un tempo si diceva "una risata vi seppellirà. Credo sia il giusto modo di combattere anche temi come questi» aggiunge Lo Verso. Nel film a Giampaolo Morelli e Daniela Virgilio sono affidati i ruoli di due poliziotti dell'Antimafia, mentre al famoso attore spagnolo Jordi Mollà quello di un capo della droga colombiano. Presenti, con due campi, anche Capatonda e Ivo Avido (ossia, il produttore Enrico Venti), nei panni di Don Isidoro e del vigile Giovanni. Nella pellicola, girata interamente in Sicilia nel ragusano, hanno creduto molto Marco Belardi e Giampaolo Letta. «L'idea ci ha subito divertito - dice l'ad di Medusa, che distribuirà il film in 300 copie - E siamo contenti del risultato». Foto: Attor i Da sinistra Capatonda e Herbert Ballerina ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cinema Nelle sale dal 17 novembre il primo film di Luigi Luciano spalla di Maccio Capatonda prodotto da Marco Belardi 15/11/2016 Pag. 1 diffusione:159849 tiratura:244697 La letteratura contro "corvi" e pregiudizi NICOLA LAGIOIA A PAGINA 32 La letteratura contro "corvi" e pregiudizi Come accadeva un tempo ai medici condotti, l'esperienza maturata sul campo mi consente da qualche anno l'immediatezza di certe diagnosi. Così, ogni volta che leggo su un giornale che «la letteratura italiana è morta» mi preoccupo sempre moltissimo per la salute dell'estensore dell'articolo. Mi verrebbe quasi da telefonare ai suoi parenti e domandare: «Tutto bene in famiglia?». Certi giudizi dicono pochissimo sul loro oggetto e tutto di chi li esprime. Sì, è vero, lo stato della critica in Italia è preoccupante, mentre siamo ancora una delle cinque o sei letterature più interessanti al mondo. Basta anda re all 'este ro per rende rsene cont o. Basta contare le traduzioni dei romanzi italiani oltreconfine. Chiedete in Spagna e in Portogallo di Antonio Tabucchi, in Germania di Umberto Eco, in Francia di Roberto Calasso, al gotha della narrativa statunitense di Elena Ferrante, a chiunque di Andrea Camilleri. Chiedete, e ascoltate per cortesia cosa vi rispondono sullo stato di salute della letteratura italiana contemporanea. Vi diranno che è strana, imprevedibile, con punte di bellezza e bruttezza non comuni, e vi diranno che e instabile, eccentrica, sorprendente, con le sue ovvie zone di mediocrità e straordinarietà, con i suoi vizi atavici, le sue virtù ataviche, gli autori sottovalutati e quelli sopravvalutati, vi diranno che è magari sin troppo viva, la letteratura italiana contemporanea, ma nessuno oserà sfidare l'evidenza dicendovi che è morta. Come potrebbe essere altrimenti, con la tradizione che abbiamo? Come potrebbe essere altrimenti, tenendo conto di che Paese pieno di problemi e contraddizioni e l'Italia degli ultimi decenni? I nomi che ho fatto sono giusto i più noti, e sono la punta dell'iceberg. Ricordate la parabola di Orson Welles alla fine del Terzo uomo? «In Italia, sotto i Borgia», gigioneggiava Welles, «per trent'anni hanno avuto guerra, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci, il Rinascimento. In Svizze ra hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos'hanno prodotto? Gli orologi a cucù». Sì, d'accordo, non siamo p ropriamente l'Italia dei Borgia e se ci fosse in giro un Michelangelo ce ne saremmo accorti. Però, provate a farmi il nome di cinque scrittori contemporanei nati in Svizzera. Difficile, vero? Fatemi allora il nome di cinque grandi scrittori tedeschi contemporanei. Va bene, proviamo cosi: tre grandi scrittori francesi contemporanei sotto i quarant'anni? Dieci spagnoli sopra i cinquanta? Cinque giapponesi? Tre indiani? Quattro scrittori russi per il XXI secolo? Come vedete, le cose cambiano il proprio aspetto non appena si esce dall'asfittico rancoroso amatoriale kindergarten che non di rado e il discorso ufficiale sullo stato delle lettere nostrane. Come mai allora tanti abbagli? Da una parte, chi dice che viviamo in tempi di assoluta decadenza dimentica che è sempre tempo di crisi e decadenza, e che il passato appare puntualmente più desiderabile rispetto al presente. Volete una dimostrazione pratica, sul piano letterario, di ciò che sto dicendo? Nessuno scrittore italiano vivente - dicono gli estensori delle geremiadi - è all'altezza di Calvino, Moravia, Morante e Pasolini. Nessun poeta all'altezza di Montale, Penna, Ungaretti. Certo. A propria volta, né Calvino né Moravia né Pasolini hanno mai scritto un romanzo robusto come quelli di Manzoni e De Roberto. Montale e Ungaretti, per quanto grandi, lo sono meno di Leopardi. E certo, non mi verrete a dire che Leopardi o Manzoni o Penna o Pirandello o De Roberto sono superiori a Dante! Proviamo a fare lo stesso giochino con la narrativa più robusta degli ultimi anni a livello planetario, quella statunitense. Philip Roth, Cormac Mc Cart hy, Toni Morrison, Marilynne Robinson. Che gran quartetto di contemporanei! Chi avrebbe però il coraggio di dire che Philip Roth è più grande di Saul Bellow? A propria volta, Toni Morrison e Cormac McCarthy non sono certo all'altezza di William Faulkner, e l'ex enfant prodige Bret Easton Ellis può lucidare la macchina da scrivere di Ernest Hemingway e F rancis Scott Fitz ge rald. Certo, né Hemingway né Fitzgerald né Faulkner arrivano a lambire le caviglie di quella sorta di profeta veterotestamentario che fu Herman Melvill e, il tutto ment re Ma rk Twain e Walt Whitman osservano la scena da vette irraggiungibili. Insomma, è chiara l'illusione ottica. A questo errore di ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'ANTICIPAZIONE 15/11/2016 Pag. 1 diffusione:159849 tiratura:244697 ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato prospettiva, universalmente diffuso, se ne aggiunge un altro tipicamente italiano. Siamo convinti che riconoscere l'altrui talento tolga spazio a noi stessi. Viviamo i meriti del vicino come un affronto personale. Per questo siamo così poco generosi nei giudizi, e per questo l'infantilismo di quarantenni, cinquantenni, certe volte perfino sessantenni e settantenni la cui massima ambizione è esercitare il professionismo del risentimento, mi fa oscillare tra sconforto e tenerezza. Non è vile annunciare una morte che non c'e stata pur di non rimboccarsi le maniche e mettersi un po' in gioco? E come si può criticare così ferocemente un contesto in cui si è immersi fino al collo (in certi casi da sempre) senza autodenunciarsi come parte del problema? O vviamente il discorso sulla letteratura è solo la parte per il tutto. Una variante parimenti diffusa è: «Il cinema italiano è morto». Certo, come no. Poi, nel giro di pochi anni, un regista italiano vince l'Oscar, un altro la Palma d'Oro, uno l'Orso d'Oro, un altro ancora il L eone d'Oro. Poi, solo a vedere le cose da una prospettiva meno asfittica, ci ricordiamo - tanto per stare sulla settima arte - che l'Italia e il Paese che a tutt'oggi ha vinto in assoluto più Oscar per il miglior film straniero al mondo ed e seconda solo agli Stati Uniti per cio che riguarda le Palme d'Oro portate a casa. È avvilente dover chiamare a testimone i riconoscimenti internazionali. Ma non fu così anche per l'esplosione del neorealismo? Se ne accorsero prima in Francia. Noi, consigliavamo a Rossellini di «lavare i panni sporchi in famiglia». La letteratura italiana è viva, il cinema italiano è vivo, il teatro italiano è vivo, la musica italiana è viva, il fumetto italiano è vivo nonostante il contesto davvero inospitale in cui letteratura, cinema, musica, teatro e fumetto sono costretti. Il talento c'è, in certi casi è enorme, ma il circuito che dovrebbe valorizzarlo (e metterlo a profitto) risulta tanto speso amatoriale e asfittico. Quando i professionisti del risentimento usciranno dal giardino d'infanzia, li accoglieremo nel mondo degli adulti a braccia aperte. Quel che non si sa di non sapere Sarà in libreria dopodomani Il pregiudizio universale Un catalogo d' autore di pregiudizi e luoghi comuni (Laterza pp. 416, € 18) Oltre all'intervento di Nicola Lagioia che pubblichiamo qui accanto sono raccolti i contributi di uno stuolo di autori celebri che si dedicano a mettere alla berlina ciascuno un particolare pregiudizio Siamo una delle cinque o sei letterature più interessanti. Basta andare all'estero per rendersene conto Nicola Lagioia Scrittore, direttore del Salone del libro Foto: Nicola Lagioia 43 anni, è da poco direttore del Salone del Libro di Torino Ha ottenuto vari riconoscimenti letterari. Ha vinto il premio Strega lo scorso anno con il romanzo La ferocia edito da Einaudi ANICA - MULTIMEDIALITA 9 articoli 15/11/2016 Pag. 37 diffusione:254805 tiratura:382356 Cairo, in nove mesi i ricavi salgono a 272 milioni Utile a 6,3 milioni La7 Per le attività televisive è atteso anche nel 2016 un margine operativo lordo positivo Paola Pica Cairo Communication chiude i primi nove mesi del 2016 con ricavi per 272,1 milioni (da 185,7 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso) e un utile netto di 5 milioni (da 6,6), dopo aver consolidato Rcs nel mese di settembre. Il risultato sale a 6,3 milioni escludendo i costi non ricorrenti legati alla stessa offerta pubblica di acquisto e scambio sulla casa editrice del Corriere della Sera . A perimetro omogeneo, cioè senza Rcs, i ricavi sono pari a 188,7 milioni e l'utile a 4,3 milioni. L'indebitamento finanziario netto a fine settembre si è portato a 359,3 milioni (da una posizione positiva per 105,8 milioni al 31 dicembre scorso) in relazione all'operazione Rcs e al consolidamento del debito della società acquisita. La società che fa capo a Urbano Cairo e controlla tra le altre cose La7, si legge in una nota, «si impegnerà nell'implementazione del proprio progetto di integrazione, con l'obiettivo di accelerare la ristrutturazione operativa di Rcs, sfruttando anche le possibili sinergie, e perseguirne il turnaround, attraverso il raggiungimento della massima efficienza e della realizzazione del pieno potenziale dei ricavi». Nel dettaglio, il settore editoriale televisivo ha conseguito nel trimestre luglio-settembre «un importante incremento degli ascolti (+8%) grazie all'investimento fatto in tale trimestre in costi di palinsesto per rafforzare la qualità della programmazione estiva, tale andamento positivo è proseguito nel mese di ottobre (+6%)». Per La7 «si prevede il conseguimento anche nell'anno 2016 di un margine operativo lordo positivo. Per il settore Rcs nel solo mese di settembre ebitda e risultato operativo sono stati pari a rispettivamente a 13,5 e 7,9 milioni. Il settore periodici di Cairo Editore ha segnato un margine operativo lordo un risultato operativo rispettivamente di 11,5 e 10,7 milioni (contro 12,5 e 11,7 milioni nei primi nove mesi del 2015). © RIPRODUZIONE RISERVATA ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato I conti 15/11/2016 Pag. 58 diffusione:248077 tiratura:374273 Che colpo basso guardare chi guarda la televisione ANTONIO DIPOLLINA L'IMMAGINE è quella di un autore o dirigente tv impegnato a fare la rivoluzione o a proclamarlo nelle interviste: poi la domenica sera sul tardi accende Italia 1 e trova Gogglebox, dodici nuclei famigliari impegnati a guardare la tv e commentare. Il nostro amico avanguardista passerà la notte a singhiozzare e merita solidarietà. Gogglebox rinnova nei secoli l'immagine dell'intrattenimento tv come sottofondo per commenti giustamente basici (passa anche la scena del vecchio film di Banfi con il marito entusiasta e la moglie perplessa a pensare "Cos'hanno le mie docce che non vanno?"). Un colpo bassissimo, in confronto i twittaroli evoluti che passano sublimi serate a commentare la tv sembrano giganti del pensiero. E il fatto che Gogglebox sia operazione sagace e qui e là anche divertente non toglie che si riveli come la miscela più rassicurante per chi è convinto che in fatto di tv è meglio non farla tanto lunga, mai. Foto: SUL DIVANO Lorenzo e Giuseppe tra i volti di Gogglebox ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato > CANAL GRANDE R2 PROGRAMMI 15/11/2016 Pag. 29 diffusione:89323 tiratura:122069 Il ritorno di Minoli tra luci e ombre Andrea Fagioli Partenza col botto, ma non era difficile. Matteo Renzi in questo momento non disdegna (se mai li avesse disdegnati) i passaggi in tv (il referendum si avvicina). Ben venga dunque il ritorno di Giovanni Minoli con il suo Faccia a faccia la domenica, dal 6 novembre, alle 20.35 su La7. Il primo faccione ce lo mette volentieri il presidente del Consiglio. Eh sì, perché niente è cambiato rispetto al vecchio Mixer : tu guardi il conduttore, ma la telecamera inquadra te in primissimo piano e ti spara in video, tic e imperfezioni comprese. Renzi, grande comunicatore, appare sicuro, ammette di essere «cattivo, arrogante e impulsivo». Avrebbe «voluto vivere un anno all'estero: un po' mi manca e non solo per il mio inglese». La butta nel verde, invece, sulle elezioni americane: «Vince la Clinton», afferma con certezza. Minoli aggiunge che in base a un sondaggio gli italiani preferiscono l'ex Segretario di Stato: oltre il settanta per cento dei consensi e Trump fermo al palo. Con il senno di poi, sappiamo com'è andata. No comment. Previsioni anche sulla consultazione nostrana del 4 dicembre: «Si deciderà sul filo di un milione di voti». Lasciamo perdere se per il "sì" o per il "no". Intanto, domenica scorsa è arrivato il secondo faccione, corrispondente a quello di Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria. Se la cava peggio di Renzi. Non è facile stare sereni in quelle condizioni. Attenuante concessa. Minoli nella circostanza ricicla, come omaggio alla memoria, un'intervista a Umberto Veronesi. Solo voce, niente immagini. Ci sarà un problema di copyright. Non è comunque il solo materiale di riporto. In ogni puntata il noto giornalista ex Rai (tra l'altro genero dell'allora direttore generale Ettore Bernabei) approdato a La7 recupera un caso storico direttamente da La storia siamo noi . Le novità sono la partecipazione di Pietrangelo Buttafuoco, che già collabora con Minoli a Radio 24, qui in versione editorialista-monologhista, e la sigla finale con la satira della Sora Cesira, personaggio noto soprattutto in rete. Le puntate, di un'oretta ciascuna, sono divise in più parti. Il piatto forte resta comunque l'intervista al ritmo di una volta. Format vecchio, si è detto. A volte più fumo che arrosto. Ma Giovanni Minoli, apparso in grande forma, sembra ancora uno dei pochi in grado di fare domande e incalzare l'ospite. ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato schermaglie / Agora' 15/11/2016 Pag. 32 diffusione:72537 tiratura:149120 Un viaggio su Marte che sembra vero (e western) La fiction del National Geographic ci proietta nel 2033 alla conquista di un sogno nato oggi Matteo Sacchi Anno 2033, l'uomo finalmente fa partire la sua prima missione con astronauti verso Marte. Una nave gigantesca, la Dedalus, alta come un palazzo di 14 piani, decolla dalla Terra e punta verso il Pianeta rosso. L'hanno preceduta moduli robotizzati che hanno costruito una sorta di piccolo villaggio (pannelli solari, un reattore, strutture di supporto) che dovrebbe fornire un supporto vitale alla prima colonia umana. Ma non tutto è così semplice. Come è capitato davvero in questi giorni alla sonda Schiaparelli, il sistema di razzi che dovrebbe consentire alla Dedalus di planare sul pianeta funziona male. Gli astronauti, a differenza dell'Esa con la Schiaparelli, riescono a metterci una pezza ma finiscono dove non dovrebbero. E la loro si trasforma in una lotta per sopravvivere. Inizia così la serie Marte che andrà in onda, in prima tv, da stasera su National Geographic (tutti i martedì alle 20.55, canale 403 di Sky). Si tratta della più grande produzione mai affrontata dal National Geographic ed è stata affidata ad un pezzo da novanta di Hollywood come Ron Howard. La formula scelta da Howard per la narrazione di questa avventura di «frontiera» (i toni sono spesso western e fanno appello al sogno americano) è particolare. La fiction si mischia con naturalezza a interviste a scienziati. A esempio, gli attuali tentativi di Elon Musk di creare razzi riutilizzabili proprio per raggiungere il Pianeta rosso diventano un flash back nella mente del capitano della missione. O immagini scientifiche di Marte della Nasa si fondono con grande naturalezza con gli effetti speciali. Il risultato è molto realistico. In più di un momento si ha l'impressione di star assistendo davvero alla telecronaca di una missione (lo stile narrativo ricorda molto da vicino quello scelto da The Martian di Ridley Scott). Il ritmo della serie, quindi, non è travolgente, soprattutto nei primi episodi, però, quando inizia a carburare, lo scivolamento tra realtà e fantasia è perfetto. Dà corpo a quel nuovo spirito di scoperta spaziale che sembra essere ripartito alla grande negli Usa e non solo. Lo dice Elon Musk con naturalezza attoriale: «Possiamo scegliere se essere una specie prigioniera o una specie che si garantisce un futuro di libertà e nomadismo nel cosmo». Lo dice con un tono da pioniere in viaggio verso il West. Sembra la parte più fiction della fiction ma è quella che sta accadendo davvero. Gli astronauti immaginari che debbono vedersela con il lato duro (a partire dall'atterraggio) della colonizzazione al contrario sembrano più realistici, soprattutto dopo Schiaparelli. Foto: AVVENTURA Un'immagine della serie «Marte», in onda su National Geographic, mostra l'astronave Dedalus su Marte. Il suo equipaggio non avrà vita facile e dovrà lottare per sopravvivere ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL REALISMO DELLA FANTASCIENZA 15/11/2016 Pag. 12 Having been elected president, Donald Trump's ambitions to become a media mogul appear to have been deferred indefinitely. Instead, he will have to settle for the opportunity to reshape the entire telecommunications playing field. As quickly as technology has evolved in the Obama era, displaced market leaders have tried to use their heft to keep up. But they had to contend with a Justice Department and Federal Communications Commission that became sceptical of a laissez-faire attitude to increased market concentration. While Mr Trump has railed against corporate power, a rally in shares of cable television and broadband providers suggests he will let companies decide for themselves what services they will provide to consumers and at what cost: Charter Communications and Comcast are up 8 per cent and 12 per cent respectively since November 4. Mr Obama's telecoms legacy will be best remembered first for killing the AT&T/T-Mobile, Comcast/Time Warner Cable and Sprint/T-Mobile combinations. Second, he leaves his mark for enshrining 'net neutrality', the idea that pipes companies cannot charge extra for certain types of content. This gave upstarts such as Netflix the chance to compete against the likes of Comcast. Mr Trump spoke out against the recently announced AT&T/Time Warner deal, lamenting "too much concentration of power in the hands of too few". But with the sector largely consolidated, the question is how much his appointments, particularly at the FCC, will constrain the behemoths. One member of his transition team has been a Verizon lobbyist and critic of net neutrality. A key current fight on this topic, set to rage into the Trump administration, is the idea of a "zero rating". AT&T, for example, applies a zero rating to wireless usage from its subsidiary DirecTV. This preferential treatment may be disallowed depending on the views of the regime. Mr Trump should be careful what he sows and not just as a populist. A future television or digital personality would be wary of all-powerful content distributors. ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Media frenzy 15/11/2016 Pag. 2 Bene tv (+7%), radio (+0,6%), cinema (+8,6%) e outdoor (+0,4%). In negativo internet (-2,2%), go tv (10,4%), transit (-3,4%), quotidiani (-6%) e periodici (-3,8%) Secondo le stime Nielsen, con search e social, il trend è del +4,3%, ma internet segna -2,2%. Quotidiani a 6%, periodici a -3,8%. Tra i broadcaster, la Rai cresce dell'11,4%, Mediaset del 2,7%. alle pagine 35 e 36 Stima del mercato pubblicitario (Migliaia di Euro) PERIODICI TV ² RADIO ³ 1 (Dati netti) TOTALE PUBBLICITA' QUOTIDIANI 1 INTERNET (Fonte: FCP-Assointernet) OUTDOOR (Fonte: AudiOutdoor) TRANSIT GO TV (ex OUT OF HOME TV) CINEMA DIRECT MAIL 2015 Gen./Set. 4,366,571 523,828 339,081 2,502,995 271,084 322,469 65,224 94,693 11,941 8,563 226,692 Le elaborazioni sono effettuate con il contributo di FCP - ASSOQUOTIDIANI e FCP - ASSOPERIODICI. ¹ Per i dati di Stampa Commerciale Locale, Rubricata e Di Servizio la fonte è FCP-ASSOQUOTIDIANI ² lI dato comprende le emittenti Generaliste, Digitali e Satellitari ³ Le elaborazioni sono effettuate con il contributo di FCP ASSORADIO 2016 The Nielsen Company All rights reserved. 2016 Gen./Set. 4,476,677 492,228 326,164 2,677,597 272,695 315,273 65,490 91,504 10,696 9,302 215,728 Var.% L'universo di riferimento è quello dei mezzi rilevati da Nielsen ad eccezione dei Quotidiani dove vengono utilizzati i dati FCPASSOQUOTIDIANI solo 2.5 -6.0 -3.8 7.0 0.6 -2.2 0.4 -3.4 -10.4 8.6 -4.8 per le tipologie: Locale, Rubricata e Di Servizio e delle Radio dove vengono utilizzati i dati FCP-ASSORADIO solo per la tipologia Extra Tabellare (con c.a.). ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Mercato a +2,5% nei primi nove mesi 2016. Tv a +7%, con Sky a +18,3% e Discovery a +15,7% 15/11/2016 Pag. 17 Explora HD esce dalla piattaforma Sky De Agostini Editore, in accordo con Sky, nell'ambito di una riorganizzazione della propria offerta televisiva ha reso noto che dalla mezzanotte del 14 novembre Explora HD non sarà più in onda sulla piattaforma. L'editore rimane comunque su Sky con i canali DeAKids e DeAJunior, presenti in esclusiva nell'offerta bam bini rispettivamente dal 2008 e dal 2012. La nuova stagione dei canali Kids di De Agostini Editore sarà ancora più ricca di nuove produzioni originali esclusive per la piattaforma Sky e prodotti di grande successo internazionale. ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato TV 15/11/2016 Pag. 1.20 diffusione:4500 tiratura:4500 Cairo Communication, nei 9 mesi ricavi a 272 milioni con Rcs Crescono diusioni e raccolta (+4%, con previsione di +15% nel 4Q) per le testate. Per la tv ascolti a +10% e adv a +2% [ pagina 20 ] Il Cda di Cairo Communication ha approvato ieri il resoconto dei primi nove mesi, 2016. I ricavi consolidati lordi, considerando l'intero perimetro del gruppo e anche Rcs per il mese di settembre 2016, sono pari a euro 272,1 milioni (euro 185,7 milioni nel 2015). Il margine operativo lordo (Ebitda), il risultato operativo (Ebit) e il risultato netto consolidati sono pari a rispettivamente euro 23,8 milioni, euro 10,9 milioni ed euro 6,3 milioni (10,8, 4,8 e 6,6 milioni nel 2015). Includendo anche gli oneri non ricorrenti associati all'oerta, il margine operativo lordo, il risultato operativo e il risultato netto consolidati sono pari a rispettivamente a 22,1 milioni, 9,2 milioni e 5 milioni di euro. A perimetro omogeneo con il 2015 (editoria periodici Cairo Editore , editoria televisiva La7 , concessionarie di pubblicità, operatore di rete e Il Trovatore ) i ricavi consolidati lordi sono pari a euro 188,7 milioni (euro 185,7 milioni del 2015). Il settore editoria periodici Cairo Editore, pur sostenendo nel periodo costi di lancio per complessivi euro 1,2 milioni, ha conseguito risultati positivi realizzando un margine operativo lordo (Ebitda) e un risultato operativo (Ebit) pari a euro 11,5 milioni ed euro 10,7 milioni (12,5 milioni e 11,7 milioni nel 2015); sulla base del portafoglio ordini alla data del 14 novembre 2016, si prevede che la raccolta pubblicitaria delle testate Cairo Editore per il trimestre ottobre-dicembre 2016 sia in crescita di oltre il 15% rispetto al pari periodo del 2015 (euro 7,2 milioni). Nel periodo in esame sono stati confermati ottimi risultati diusionali (euro 56,4 milioni rispetto a euro 55,1 milioni nei primi nove mesi del 2015). Il settore editoriale televisivo ha conseguito nel trimestre luglio-settembre un incremento degli ascolti del network (La7 e La7d) dell'8% nel totale giorno e di circa il 10% in prime time in accelerazione nel mese di settembre (circa +17,2% nel totale giorno e +28% in prime time); tale andamento positivo è proseguito nel mese di ottobre (+6%). Il settore concessionarie ha registrato una raccolta pubblicitaria lorda sui canali La7 e La7d pari a complessivi euro 97,6 milioni in crescita di circa il 2% rispetto al periodo analogo del 2015 (96,1 milioni). Anche la raccolta pubblicitaria sulle testate della Cairo Editore ha registrato un andamento positivo raggiungendo euro 19,7 milioni a livello di gruppo (+4% sui 18,9 milioni del 2015); sulla base del portafoglio ordini alla data del 14 novembre 2016, si prevede che la raccolta pubblicitaria delle testate Cairo Editore per il trimestre ottobre-dicembre 2016 sia crescita di oltre il 15% rispetto al pari periodo del 2015 (euro 7,2 milioni). Per il settore operatore di rete, la società del Gruppo Cairo Network ha proseguito l'attività di realizzazione del mux, la rete di diusione televisiva in tecnica digitale terrestre, che a regime avrà una copertura almeno pari al 94% della popolazione nazionale. Per il settore Rcs, per il solo mese di settembre, il margine operativo lordo e il risultato operativo sono stati pari a euro 13,5 milioni ed euro 7,9 milioni. Il gruppo prevede il conseguimento anche nell'anno 2016 di un margine operativo lordo positivo. Con riferimento a Rcs, il gruppo si impegnerà nell'implementazione del proprio progetto di integrazione, con l'obiettivo di accelerare la ristrutturazione operativa di Rcs, sfruttando anche le possibili sinergie, e perseguirne il turnaround, attraverso il raggiungimento della massima ecienza e della realizzazione del pieno potenziale dei ricavi. Foto: Urbano Cairo Foto: per i dati completi CLICCA QUI ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Prosegue la ristrutturazione operativa del gruppo di via Solferino 15/11/2016 Pag. 21 diffusione:4500 tiratura:4500 I media celebrano la tv al World Television Day Il 21 novembre si celebra il 20° anniversario della Giornata Mondiale della Televisione . Per iniziativa delle Nazioni Unite , L'European Broadcasting Union (EBU), l' Association of Commercial Television in Europe (ACT) e l' egta (associazione europea, con base a Bruxelles, delle concessionarie di pubblicità tv e radio) ricordano l'impatto e la portata del settore televisivo a livello globale. Per la giornata è stato ideato un video di 30" che sarà messo in onda dalle emittenti televisive in Europa, Asia, Canada, Stati Uniti e Australia il 21 novembre. Ogni emittente potrà arricchire il video con i propri contenuti locali. Il video mette in evidenza che 600.000 persone in Europa contribuiscono a creare i programmi televisivi che raggiungono 610 milioni di spettatori in tutto il continente. Gli spettatori, che guardano la tv raggiungono una media di 3,55 ore ogni giorno, e possono godere di 60.000 ore di intrattenimento giornaliero su 5.463 canali televisivi in Europa. Per celebrare la passione per la televisione, gli spettatori sono stati incoraggiati a utilizzare i hashtag #WeloveTV e #WorldTVDay sui social network durante la Giornata Mondiale della Televisione. Ingrid Deltenre , direttore generale di EBU sottolinea che "la televisione gioca un ruolo enorme nel contribuire alla società. L'89% dei cittadini europei guarda la TV ogni settimana. La sua portata e l'impatto è incredibile. Il servizio pubblico televisivo raggiunge il 60% dei cittadini europei ogni settimana e rappresenta il 20% di tutta la visione della TV ". "I broadcasters svolgono un ruolo indispensabile nel funzionamento delle democrazie e contribuiscono alla coesione della società - ha aggiunto. Nonostante le scelte dei consumatori la televisione rimane il media dominante ora accessibile a tutte le piattaforme". Magnus Brooke , Presidente del Consiglio di ACT, spiega: "Le emittenti commerciali guidano gli investimenti nella produzione televisiva di alta qualità di contenuti originali in Europa. Dalle news e documentari fino alla programmazione per bambini e intrattenimento per la famiglia, il nostro obiettivo è quello di produrre contenuti innovativi e spingere i confini della creatività, l'originalità e il meglio dell'intrattenimento". ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il 21 Novembre ANICA WEB - ANICA WEB 2 articoli 14/11/2016 10:41 Sito Web ansa.it pagerank: 7 Da Suburra alla Mafia di Pif, racconto rinnovato da serialità (di Alessandra Magliaro) (ANSA) - ROMA, 14 NOV - Dai film alle serie: dopo gli esempi vincenti di Romanzo Criminale e Gomorra la strada sembra segnata, attirando sulla serialità grandi talenti del cinema (su tutti il premio Oscar Paolo Sorrentino, The Young Pope, ma non è l'unico) mentre il linguaggio 'libero' della nuova fiction televisiva condiziona persino i generi cinematografici. ''Le serie sono riuscite a trasferire dal cinema alla tv il talento storytelling tutto italiano e a sapere parlare alla gente di cose di cui vuole sentir parlare, essendo capaci più del cinema drammatico italiano degli ultimi anni di dialogare con il nostro profondo'', dice all'ANSA il produttore di Cattleya Riccardo Tozzi. Ispirata all'omonimo film di Pif e con la sua voce fuori campo, dal 21 novembre su Rai1 arriva La Mafia uccide solo d'estate con Claudio Gioè, Anna Foglietta, Francesco Scianna, Valentina D'Agostino e con Nino Frassica (coproduzione Rai Fiction Wildside) la storia di una famiglia nella Palermo degli anni '70, tra tragedia e commedia, per raccontare persino con sorriso ironico la mafia. Dario Argento sta lavorando ad una serie ispirata al romanzo Suspiria De Profundis di Thomas de Quincey mentre il 30 gennaio 40 anni dopo arriva il film restaurato in 4K (al remake del film cult di Argento ci pensa invece Luca Guadagnino con nel cast Chloe Grace Moretz, Tilda Swinton, Dakota Johson e Mia Goth). Anche Django diventerà una serie, così come Suburra che dal film di Stefano Sollima (che invece lavora a Zero Zero Zero dal romanzo di Saviano prodotta da Sky e Cattleya in coproduzione con Canal+) si trasforma in una delle serie più attese della prossima stagione (la prima tutta italiana per Netflix) con la regia di Michele Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi. Basata sull'acclamato romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, e' ambientata qualche anno prima dello scandalo politico realmente accaduto a Roma al quale si ispira, intrecciando politica, Vaticano, mafia, riciclaggio di denaro ed è interpretata da Alessandro Borghi, Claudia Gerini, Filippo Nigro, Francesco Acquaroli (coproduzione Rai Fiction - Cattleya). Il film Smetto quando voglio, grande successo di pubblico e critica, si serializza ma per la sala con due sequel, una saga comedy dice il regista Sydney Sibilia, che riporta sul set tra Roma, Lagos e Bangkok, la banda dei sette laureati composta da Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia e Pietro Sermonti (insieme a Neri Marcorè e Valeria Solarino) (produzione Rai Cinema, Fandango, Matteo Rovere). ''Nessun autore oggi può fare del buon cinema se non si cala nel linguaggio seriale né le imprese possono sopravvivere più solo con il cinema''. Del resto non è un caso che più del cinema italiano ad attirare i gruppi internazionali sono le partnership produttive sulla serialità italiana, vedi alla voce Gomorra, The Young Pope per citarne solo due. Intanto, in attesa dei dati dell'anno sull'andamento cinematografico - nel 2015 fonte Anec, Anem, Anica si sfiorarono i 100 milioni di presenze con +8,56% sul 2014 e oltre 637 milioni di euro d'incasso con +10,78% sull'anno precedente - quelli sulle quote di mercato parlano chiaro: la fetta relativa al cinema italiano è in erosione da tempo, dal 33% del 2013, al 27 del 2014 è scesa al 20 nel 2015, rispetto ad una quota Usa che lo scorso anno ha toccato il 60,97% rispetto ad un 50% del 2014. E con solo 20 film italiani sui 200 immessi sul mercato all'anno che superano i 2 milioni di euro di incassi. ''Il dramma è stato investito dalla nuova serialità televisiva, spazzato via. E' un problema italiano ma non solo. Le serie su Sky, Netflix, Amazon hanno portato il pubblico lì ed è complicato riportarlo al cinema, e quando ci si prova bisogna fare i conti con quel nuovo linguaggio. Restano le commedie, la roccaforte del cinema italiano'', osserva Riccardo Tozzi, ex presidente Anica, tra i più positivi sulla nuova legge audiovisivo appena approvata perchè, sostiene, è adeguata alla situazione in quanto integra l'intero settore dell'audiovisivo e solo in questo modo si può guardare avanti.(ANSA). ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Dai film alle serie, cinema italiano cerca nuove strade ansa.it 14/11/2016 10:41 Sito Web 33 ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA 14/11/2016 01:00 Sito Web primissima.it pagerank: 6 Un'altra occasione per andare al cinema con la famiglia spendendo soli 2 euro. "Dopo lo straordinario successo dell'edizione di ottobre, che ha superato il milione di spettatori in una sola giornata, torna mercoledì 9 novembre il terzo appuntamento con Cinema2day, l'iniziativa lanciata dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, guidato da Dario Franceschini, in collaborazione con Anem, Anec e Anica, che prevede l'ingresso a due euro ogni secondo mercoledì del mese. Sul sito www.cinema2day.it l'elenco delle 3mila sale aderenti in tutta Italia". Lo riferisce una nota del Mibact ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Torna cinema 2 euro il 9 novembre