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15 novembre 2016
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INDICE
ANICA - ANICA CITAZIONI
14/11/2016 Panorama.it
I 10 film più visti della settimana
5
ANICA - ANICA SCENARIO
15/11/2016 Il Messaggero - Nazionale
Il nuovo maghetto in una fiaba contro il razzismo
8
15/11/2016 Corriere della Sera - Nazionale
Ordinaria violenza in convento: silenzio sugli abusi dei comunisti
10
15/11/2016 La Stampa - Nazionale
Un mago nerd e creature magiche Ritorno alle origini di Harry Potter
12
15/11/2016 Il Messaggero - Nazionale
Frears regista dell'anno a Capri Hollywood
13
15/11/2016 Il Fatto Quotidiano
La Lollobrigida è sola Storie di sfratti, litigi e milioni da arraffare
14
15/11/2016 Il Tempo - Nazionale
«Quel bravo ragazzo» di Ballerina diventa il capo dei capi
18
15/11/2016 La Stampa - Nazionale
La letteratura contro "corvi" e pregiudizi
19
ANICA - MULTIMEDIALITA
15/11/2016 Corriere della Sera - Nazionale
Cairo, in nove mesi i ricavi salgono a 272 milioni Utile a 6,3 milioni
22
15/11/2016 La Repubblica - Nazionale
Che colpo basso guardare chi guarda la televisione
23
15/11/2016 Avvenire - Nazionale
Il ritorno di Minoli tra luci e ombre
24
15/11/2016 Il Giornale - Nazionale
Un viaggio su Marte che sembra vero (e western)
25
15/11/2016 Financial Times
Media frenzy
26
15/11/2016 DailyMedia
Mercato a +2,5% nei primi nove mesi 2016. Tv a +7%, con Sky a +18,3% e Discovery
a +15,7%
27
15/11/2016 Pubblicom Now
Explora HD esce dalla piattaforma Sky
28
15/11/2016 Today Pubblicità Italia
Cairo Communication, nei 9 mesi ricavi a 272 milioni con Rcs
29
15/11/2016 Today Pubblicità Italia
I media celebrano la tv al World Television Day
30
ANICA WEB - ANICA WEB
14/11/2016 ansa.it 10:41
Dai film alle serie, cinema italiano cerca nuove strade
32
14/11/2016 primissima.it 01:00
Torna cinema 2 euro il 9 novembre
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ANICA - ANICA CITAZIONI
1 articolo
14/11/2016
Sito Web
Panorama.it
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Cinema
I 10 film più visti della settimana
Cast: Emily Blunt, Haley Bennett, Rebecca Ferguson, Luke Evans, Justin Theroux, Édgar Ramírez, Allison
Janney, Lisa Kudrow, Laura Prepon Trama: Devastata dal recente divorzio e incapace di accettare la fine
del matrimonio e il tradimento dell'ex marito, Rachel (Blunt) comincia ad osservare, trasformandola in una
vera e propria ossessione, la coppia apparentemente perfetta che vive in una casa che vede ogni giorno
dal treno che la porta al lavoro. Fino a quando, una mattina scorge dal finestrino una scena che la
sconvolge e si trova improvvisamente coinvolta in un caso misterioso e sconcertante. VIDEODISTRIBUZIONE: 01 Distribution (dal 3 novembre 2016) INCASSO: 1.659.954 euro - INCASSO
TOTALE: 3.319.245 euro___* Dati Cinetel, società che fa riferimento all'Associazione Nazionale Esercenti
Cinema e all'Anica e che monitora l'85% del mercato potenzialeCast: Benedict Cumberbatch, Chiwetel
Ejiofor, Rachel McAdams, Benedict Wong, Michael Stuhlbarg, Benjamin Bratt, Scott Adkins, Mads
Mikkelsen, Tilda Swinton Trama: Cumberbatch è Stephen Strange, neurochirurgo di fama mondiale la cui
vita cambia per sempre dopo che un terribile incidente automobilistico lo priva dell'uso delle mani. Quando
la medicina tradizionale si dimostra incapace di guarirlo, Strange è costretto cercare una cura in un luogo
inaspettato: una misteriosa enclave nota come Kamar-Taj. Scoprirà presto che non si tratta soltanto di un
luogo di guarigione, ma della prima linea di una battaglia contro invisibili forze oscure decise a distruggere
la nostra realtà. Presto, Strange imparerà a padroneggiare la magia e sarà costretto a scegliere se fare
ritorno alla sua vita agiata o abbandonare tutto per difendere il mondo e diventare il più potente stregone
vivente. - 15 CURIOSITÀ SUL FILM E VIDEO - TRAILERDISTRIBUZIONE: Disney (dal 26 ottobre 2016)
INCASSO: 1.257.162 euro - INCASSO TOTALE: 6.670.919 euroCast: Zach Galfianakis, Owen Wilson,
Kristen Wiig, Jason Sudeikis, Kate McKinnon Trama: Zach Galfianakis è David Ghantt, Owen Wilson è
Steve Chabers, Kristen Wiig è Kelly Campell, Jason Sudeikis è Mike McKinney. Insieme formano
un'improbabile quanto comica banda di ladri capace di rubare 17 milioni di euro! Commedia tratta da un
evento realmente accaduto alla fine degli anni '90 nella Carolina del Nord.DISTRIBUZIONE: Key Films (dal
9 novembre 2016) INCASSO: 1.100.599 euro - INCASSO TOTALE: 1.100.599 euroCast: Edoardo Leo
Anna Foglietta, Rocco Papaleo, Marina Massironi, Massimo Wertmuller, Bebo Storti Trama: Claudio (Leo)
e Anna (Anna Foglietta) continuano a rimandare il progetto di un figlio nell'attesa che la loro situazione
economica migliori. Le loro speranze sono riposte in una piattaforma web ideata da Claudio, ma il
crowdfunding lanciato per svilupparla non dà i risultati auspicati. Una sera, a una festa, complici alcol e
delusione, Claudio registra un video che posta per scherzo e lancia una sfida al "popolo di Internet": visto
che sembrano essere tutti interessati solo al sesso, Claudio li provoca a fare un'offerta per vedere un video
hard, che girerà con Anna, una volta raggiunta la cifra richiesta. Inaspettatamente la provocazione ha un
grande successo e le offerte raggiungono una cifra incredibile. A questo punto tutti sono pronti a dire la loro
a cominciare dallo zio Franco (Papaleo) che si offre di aiutarli a fare questo video. Ovviamente contrastato
da sua moglie (Massironi). E poi i genitori (Wertmuller e Storti) pronti a prendere posizione. Chi a favore chi
contro.DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Pictures (dal 9 novembre 2016) INCASSO: 897.946 euro INCASSO TOTALE: 897.946 euroCast: Vincenzo Salemme, Massimo Ghini, Stefania Rocca, Manuela
Arcuri, Maurizio Mattioli, Teco Celio, Ria Antoniou, Lorenzo Balducci Trama: Il film racconta la riscossa di
un cittadino onesto, Antonio (Salemme) che si vendica di Simone (Ghini), un politico disonesto. Antonio
inizialmente vorrebbe denunciarlo, ma poi, conoscendo l'Italia, un paese nel quale l'iter della giustizia è
lunghissimo e spesso incerto, decide di vendicarsi in un'altra maniera: scopre che il suo nemico ha
nascosto in una banca svizzera i proventi delle sue malefatte e decide di organizzare un "colpo" per
ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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14/11/2016
Sito Web
Panorama.it
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riprendersi quello che gli è stato rubato. Una grande truffa ai danni di un disonesto della politica. Per
compiere l'impresa, perché d'impresa si tratta, Antonio mette su una piccola banda, formata da non
professionisti i quali hanno in comune una sola cosa: anche loro sono stati truffati dalla politica corrotta. RECENSIONEDISTRIBUZIONE: Medusa (dal 3 novembre 2016) INCASSO: 880.596 euro - INCASSO
TOTALE: 1.803.132 euroCast (voci italiane): Elisa, Alessio Bernabei Trama: Dai creatori di Shrek, una
nuova commedia musicale che porta sul grande schermo le creature dai coloratissimi capelli. Partendo per
un'epica avventura che la porterà oltre il mondo da lei conosciuto, Poppy unirà le forze con Branch, in una
rischiosa missione per salvare i suoi amici dalle grinfie del sinistro Bergen e del loro capo, il re
Gristle.DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox (dal 27 ottobre 2016) INCASSO: 878.956 euro - INCASSO
TOTALE: 3.097.379 euroCast: Pif, Miriam Leone, Stella Egitto, Andrea Di Stefano Trama: Arturo (Pif) vive
la sua travagliata storia d'amore con Flora (Leone) mentre il mondo è nel pieno della seconda guerra
mondiale. I due si amano, ma lei è la promessa sposa del figlio di un importante boss di New-York. Per
poterla sposare, il nostro protagonista deve ottenere il sì del padre della sua amata che vive in un paesino
siciliano. Arturo, che è un giovane squattrinato, ha un solo modo per raggiungere l'isola: arruolarsi
nell'esercito americano che sta preparando lo sbarco in Sicilia, l'evento che cambierà la storia della Sicilia,
dell'Italia e della Mafia. - RECENSIONEDISTRIBUZIONE: 01 Distribution (dal 27 ottobre 2016) INCASSO:
703.839 euro - INCASSO TOTALE: 3.298.410 euroCast: Valerio Mastandrea, Bérénice Bejo, Guido
Caprino, Nicolò Cabras, Dario Dal Pero, Barbara Ronchi Trama: Tratto dal libro di Massimo Gramellini, è la
storia di una assenza, dove la ricerca della verità e allo stesso tempo la paura di scoprirla sono al centro
del racconto. Dopo un'infanzia solitaria e un'adolescenza difficile Massimo (Mastandrea) diventa un
giornalista affermato ma continua a convivere con il ricordo lacerante della madre scomparsa, nonché con
un senso di mistero intorno alla sua morte. La vicinanza di Elisa lo aiuterà ad affrontare la verità sul suo
passato. Solo alla fine scoprirà come sono andate veramente le cose, e troverà il modo di risalire alla luce.
- ARTICOLO - INTERVISTADISTRIBUZIONE: 01 Distribution (dal 10 novembre 2016) INCASSO: 455.455
euro - INCASSO TOTALE: 455.455 euroCast: Tom Hanks, Felicity Jones, Irrfan Khan, Omar Sy, Ben
Foster, Sidse Babett Knudse Trama: Nuovo adattamento di un romanzo di Dan Brown. Le avventure del
simbolista di Harvard non sono finite. Robert Langdon (Hanks) si risveglia in un ospedale di Firenze, vittima
di una profonda amnesia, dopo che alcuni uomini misteriosi hanno tentato di ucciderlo e sembrano voler
portare a termine il lavoro. Si affida al medico Sienna Brooks (Jones) per recuperare i suoi ricordi e svelare
ancora una volta i misteri che si annidano intorno all'opera immortale di Dante, le cui immagini criptiche
sembrano non voler abbandonare la mente dello studioso. Il Consortium, un'organizzazione segreta, sara il
nuovo nemico da sconfiggere. - RECENSIONE - TRAILER - VIDEODISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia
(dal 13 ottobre 2016) INCASSO: 451.877 euro - INCASSO TOTALE: 12.168.974 euroCast: Luke
Treadaway, Ruta Gedmintas Trama: Basato sull'omonimo bestseller autobiografico. Quando James Bowen
(Treadaway) trova davanti nel suo alloggio popolare un gatto rosso, rannicchiato in un angolo, indifeso e
ferito, non immagina quanto la sua vita stia per cambiare. Non resiste a quella palla di pelo, che subito
battezza Bob: pian piano James riesce a farlo guarire, e a quel punto lascia il gatto libero di andare per la
sua strada, convinto di non rivederlo più. Ma Bob per nulla al mondo intende separarsi dal suo nuovo amico
e lo segue ovunque. Instancabile. Finché a James non rimane che arrendersi. È l'inizio di una meravigliosa
amicizia e di una serie di singolari, divertenti e a volte pericolose avventure che trasformeranno la vita di
entrambi.DISTRIBUZIONE: Notorious Pictures (dal 9 novembre 2016) INCASSO: 443.544 euro - INCASSO
TOTALE: 443.544 euro
ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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ANICA - ANICA SCENARIO
7 articoli
15/11/2016
Pag. 27
diffusione:129764
tiratura:185029
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Dopodomani arriva nei cinema l'erede di Harry Potter. Si intitola "Animali fantastici e dove trovarli" ed è
tratto dal romanzo del 2001 di J.K. Rowling, la stessa autrice della saga ambientata a Hogwarts
Protagonista, il premio Oscar Eddie Redmayne: «Le creature immaginarie rappresentano etnie diverse»
PREQUEL
Il nuovo maghetto in una fiaba contro il razzismo
AVVENTURA, INSEGUIMENTI, EFFETTI SPECIALI, CON LA REGIA DI DAVID YATES. GIÀ PREVISTI
ALTRI CAPITOLI CINEMATOGRAFICI
Gloria Satta
L O N D R A tornato Harry Potter. O forse no. Il nuovo maghetto creato dalla fantasia di J. K. Rowlings si
chiama Newt Scamander, ha il ciuffo spettinato dell'attore premio Oscar Eddie Redmayne, i suoi occhi
azzurri sgranati, le lentiggini e la regolamentare bacchetta magica. Di mestiere fa il magizoologo e porta
sempre con sé una valigetta apparentemente anonima che contiene in realtà un piccolo, scalpitante
esercito di bestie bizzarre, mai viste sulla terra e pronte a scappare. Siamo nella New York del 1926, alla
vigilia della Grande Depressione, e la fuga delle creature magiche darà origine a una serie di situazioni
pericolose in cui paura, sospetti, violenze s'impadroniscono della città mentre il mondo dei maghi e quello
dei non maghi, sotto l'influsso di forze oscure, rischiano di farsi la guerra... La nuova avventura
cinematografica firmata Rowling s'intitola Animali fantastici e dove trovarli ed è il prequel di Harry Potter ,
ambientato dall'altra parte del globo. Il film, ispirato al romanzo del 2001, è diretto da David Yates,
sceneggiato dalla stessa scrittrice inglese, prodotto dalla Warner Bros e uscirà dopodomani, pronto a
battere nuovi record in seno alla saga che rappresenta il fenomeno letterario e cinematografico più
redditizio della storia: i sette libri hanno venduto 450 milioni di copie e gli altrettanti film incassato 7 miliardi
e 700 milioni di dollari. Più di James Bond, più di Star Wars . SORPRESA « Animali fantastici e dove
trovarli non è uno spin-off, cioè un episodio collaterale della saga di Harry Potter con cui mantiene tuttavia
una stretta connessione, ma un capitolo a sé stante popolato di personaggi nuovi e caratterizzato dal
debutto di J. K. Rowling come sceneggiatrice», spiega a Londra Yates, che ha diretto gli ultimi quattro
episodi con il maghetto occhialuto. « Animali fantastici è il primo di cinque film che dirigerò prossimamente,
ancora una volta sceneggiati dalla scrittrice: è stata lei stessa a decidere il numero degli episodi perché ha
ancora tante cose da raccontare». Avventure, inseguimenti, effetti speciali mai visti, colpi di scena e
l'apparizione a sorpresa, nel finale, di una superstar che interpreterà un personaggio decisivo nei prossimi
capitoli: intanto il film punta su un cast scoppiettante di cui fanno anche Colin Farrell, Dan Fogler, Katherine
Waterson, Alison Sudol, Ezra Miller. Ma a spiccare su tutti è l'inglese Eddie Redmayne, 34 anni, un Oscar
vinto per La teoria del tutto (in cui faceva l'astrofisico Steven Hawking) e l'entusiasmo sincero, quasi lo
stupore di un principiante. «Il ruolo di Newt Scamander», racconta, «rappresenta la realizzazione di un
sogno. Sono cresciuto com l'ossessione per la magia, volevo diventare prestigiatore e mia nonna mi
portava sempre in un negozio per maghi dalle parti di Charing Cross, qui a Londra. Si chiama Davenports,
c'è ancora. Ci passavo intere giornate perché vendeva tutti gli attrezzi del mestiere». CONFRONTO Si
considera il nuovo Harry Potter e forse teme il confronto con Daniel Radcliffe cresciuto troppo per
interpretare il maghetto che ha conquistato il mondo intero? «No, non l'ho mai pensata in questi termini»,
risponde sicuro Eddie. «Animali fantastici è un'avventura tutta nuova e il mio personaggio è un outsider. In
comune con lui penso di avere la passione per il mio lavoro e la tendenza a preoccuparmi per le persone
che amo». Di queste ultime fa parte Iris, la figlia di quattro mesi dell'attore e della moglie Hannah
Bagshawe: «Diventare padre è l'esperienza più bella che mi sia mai capitata, mi ha cambiato in meglio la
vita», rivela. Tornando alla saga, Eddie dice di non sapere se interpreterà gli altro quattro film in
programma: «Intanto aspetto la reazione del pubblico a questo primo episodio, poi si vedrà». Spiega di
essersi sentito libero di inventare il suo Newt Scamander: «Quando interpreto un personaggio reale, come
Hawking, cerco di documentarmi il più possibile. Ma in questo caso mi sono abbandonato alla fantasia e
ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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15/11/2016
Pag. 27
diffusione:129764
tiratura:185029
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sono stato aiutato moltissimo dalla Rowling: è lei che mi ha dato le informazioni necessarie». Per
Redmayne, Animali fantastici ha un riferimentoall'attualità: «Il film è un omaggio alla natura e il mio
Scamander combatte ogni forma di razzismo, discriminazione e oppressione. Le creature fantastiche
rappresentano le diverse etnie che vanno rispettate, accolte, per nessuna ragione perseguitate o cacciate».
Asticello
Snaso
Erumpent Creatura simile a un bastoncino di legno. Newt ne ha almeno sei Metà talpa, metà ornitorinco
Ruba gli oggetti luccicanti È il più grande e intimidatorio ma è affabile e giocoso
Tuono alato
Demiguise Incrocio tra aquila e ippogrifo Può scatenare tempeste Piccolo, ricorda un primate Se
necessario, diventa invisibile Ha le ali, un corpo piumato e si regge su due gambe
Foto: Scamander porta con sé in una valigetta uno zoo incantato
ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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15/11/2016
Pag. 47
diffusione:254805
tiratura:382356
Ordinaria violenza in convento: silenzio sugli abusi dei comunisti
La regista Anne Fontaine racconta gli orrori dell'Armata Rossa in Polonia Storia ambientata nel 1945: una
corazza di reticenze copre gli stupri, le religiose pregano come se nulla fosse successo
Dopo il bellissimo Ida , arriva dalla Polonia (prodotto però soprattutto con capitali francesi) un altro film che
scava in un passato di angosce e paure e che chiama in causa - come già il film di Pawlikowski - le
responsabilità del Comunismo e della Chiesa. Il primo per il peccato di violenza e sopraffazione, la seconda
per quello di omissione e ipocrisia.
Agnus Dei inizia nel dicembre del 1945. Nelle primissime scene vediamo una giovane religiosa, Maria
(Agata Buzek), avventurarsi da sola fuori da un convento dove le altre consorelle danno l'impressione di
essersi barricate (per uscire, non usa nemmeno il portone ma si apre un pertugio tra alcune assi) e sfidare
il freddo dell'inverno per cercare un medico. Ma che non sia «né polacco né russo» specifica al ragazzino
cui chiede aiuto. Che la porterà a un ospedale gestito dalla Croce Rossa francese dove la giovane aiutante
Mathilde (Lou de Laâge) accetta di riaccompagnarla in convento. Maria non parla e non spiega ma
Mathilde non impiegherà molto a capire il problema: una religiosa, suor Zofia (Anna Próchniak) è incinta,
vicinissima al parto.
Lo spettatore che non ricorda bene le atrocità seguite alla fine della Seconda guerra mondiale, quando i
vincitori ribadirono la propria superiorità approfittando delle donne inermi (in Italia, Moravia vi scrisse La
ciociara ), con i soldati dell'Armata Rossa in primissima fila in queste violenza, potrebbe restare un po'
sconcertato dalla scena. Ci vorrà un po' perché la verità venga esplicitata, ma questa reticenza (dei
personaggi e della sceneggiatura) è coerente con la messa in scena della regista Anne Fontaine, che non
vuole tanto «raccontare» un episodio storico o «squarciare» il velo su una realtà a lungo occultata, ma
piuttosto portare lo spettatore a condividere quelle atmosfere, quelle paure, quelle angosce.
Ecco allora la macchina da presa che pedina le suore nel convento, le segue nei loro momenti di preghiera
e di canto, come se nulla fosse successo. Che qualcosa non funziona lo si capisce dalla contrarietà della
madre superiora (Agata Kulesza), dalla sua ossessiva prudenza, dal suo imporre una disciplina più che
draconiana. Ogni tanto il film si sposta nel campo medico gestito dai francesi, dove Mathilde deve cercare
di nascondere le sue assenze quando si reca al convento, dove scopriamo qualcosa delle sue origini (figlia
di operai, educata nel comunismo di famiglia, arruolatasi prima di finire gli studi di medicina) mentre il suo
diretto superiore, il dottore Samuel Lehmann (Vincent Macaigne), cerca di corteggiarla facendo breccia
nella sua corazza di silenzi e di reticenze. E dove in una scena di quotidiana violenza scopriamo quello che
le suore hanno subito perché anche Mathilde rischia la stessa sorte, quando una notte torna troppo tardi
dalle sue visite alle suore e viene fermata a un posto di blocco dell'esercito sovietico.
Anne Fontaine, che ha scritto anche la sceneggiatura con Pascal Bonitzer e Sabrina B. Karine, filma tutto
con una «distanza» che raffredda le emozioni ma non l'insinuante senso di angoscia e che amplifica il
giudizio morale. E insieme l'opprimente cappa di rassegnata disperazione che gravava allora sulla Polonia.
Perché il film vuole soprattutto mostrare i comportamenti di ognuno, nel modo più «neutro» possibile, e
lasciare allo spettatore la possibilità di risalire alle ragioni, alle spiegazioni e alla fine anche ai giudizi. Alla
regista interessa che sullo schermo ci siamo le ragioni e le contraddizioni di tutti, da quelle di Mathilde che
rivendica le sue scelte comuniste ma che dove fare i conti con i comportamenti dei soldati dell'Armata a
quelle di Lehmann, ebreo che ha avuto la famiglia distrutta a Bergen-Belsen e che odia i polacchi perché
non avevano fatto niente per evitare il massacro del ghetto di Varsavia. Fino naturalmente a quelle della
madre superiora, a cui interessa di più il «buon nome» del convento e l'opinione degli altri piuttosto della
salute delle sue consorelle e delle vite che portano in grembo.
ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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Il film del Mereghetti AGNUS DEI
15/11/2016
Pag. 47
diffusione:254805
tiratura:382356
ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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Alla fine saranno le sue decisioni e le sue scelte a colpire di più, perché rimandano a una religiosità distorta
e punitiva, rassegnata e passiva. E che la sorridente fotografia che chiude il film, inviata dalle suore a una
Mathilde ormai lontana, non potrà certo cancellare. Perlomeno dalla memoria dello spettatore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il profilo
Anne Fontaine (57) è una regista francese. Tra i suo film: «Il mio peggiore incubo» (2011) e «Gemma
Bovery» (2014)
Le stelle
Foto: da evitare interessante da non perdere capolavoro
Foto: Da Oscar Una scena di «Agnus Dei», il film di Anne Fontaine ispirato alla storia vera di un gruppo di
suore polacche violentate dai soldati sovietici alla fine della Seconda guerra mondiale. La pellicola, in lizza
per rappresentare la Francia ai prossimi premi Oscar, uscirà nelle nostre sale dopodomani
15/11/2016
Pag. 37
diffusione:159849
tiratura:244697
Un mago nerd e creature magiche Ritorno alle origini di Harry Potter
Esce "Animali fantastici e dove trovarli", prequel della celebre saga È primo di cinque film scritti dalla
Rowling, protagonista Eddie Redmayne
FULVIA CAPRARA
LONDRA Un mago si aggira per il mondo. Ha l'aria schiva e introversa di un nerd ante litte ram, poco ad
atto a socializza re, ma preparatissimo nel proprio campo d'interessi. Un'esperienza talmente vasta e
approfondita che lo farà diventare autore del libro di testo su cui, molti anni dopo, il maghetto Harry Potter
studierà la scienza degli animali magici. Il Magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne) è appena
arrivato nella New York del 1926, effervescente di mode e commerci, ma anche minacciata dall'ombra nera
della Grande Depressione. Con sé ha solo una piccola valigia, uguale a mille altre, se non fosse per la
tendenza ad aprirsi da sola e soprattutto per quelle due tenaci zampette che in tutti i modi cercano di
venirne fuori. La grande avventura di Animali fantastici e dove trovarli, il film di David Yates, prequel della
saga di Harry Potter, che segna il debutto alla sceneggiatura di J.K. Rowling e lancia una nuova serie di
(molto) prob a b i l i c a m p i o n i d'incassi, inizia come un thriller, prosegue come una fiaba nera, finisce
come una storia d'amore. Il filo che lega tutto, in una trama piena di invenzioni e ironie, immersa in un
contesto realfantastico denso di suggestioni, è la collezione di animali. Il più accattivante è Snaso, un po'
talpa e un po' ornitorinco, piccolo e morbido, sempre a caccia di oggetti luccicanti, il più tenero l 'Asti cello
Pic kett, un bastoncino verde lungo 20 centimentri, con rami-braccia e occhi marroni. Nel tent ati vo di sal
va re questa specialissima fauna, fuggita per sbaglio dalla vali getta, Newt Scamande r, aiut ato dall'impie
gata del Macusa (Magico Congresso Usa) Tina G oldstein (Katherin Waterston), dalla sua seducente
sorella Q ueenie (Alison Sudol), e dal No Mag Jacob (Dan Fogler), di professione pasticciere, dovrà
vedersela con il severo direttore della Sicurezza del Mondo Magico Percival Graves (Colin Farrell) e con la
fazione estremista dei S econdi Salemiani, guidata da Mary L ou Barebone (Samantha Morton). «E' st ato
parti colarmente inte ressante - di ce il regista David Yates - l avo ra re con la Rowling partendo dalla s
cene ggi atu ra e non dai libri, come i nve ce e ra acc aduto con i film di Harry Potte r. St avolta abbiamo
potuto modellare storia e pe rson aggi insieme alla c re atri ce del raccont o, una pe rsona che ama gua rda
re le cose da di ve rsi punti di vista». Accontentare una star della letteratura come Rowling non dev'essere
comunque facilissimo: «Si fida molto di noi e, in genere, non si oppone alle nostre scelte. Quando qualcosa
non la convince dice semplicemente "non è così che l'avevo immaginata"». I primi test di Animali fantastici
e dove trovarli (da giovedì in 750 sale con Warner) hanno dato risultati positivi, anche con gli spettatori più
pi ccoli, per nulla intimiditi dalle svolte dark della vicenda: «Le favole sono sempre state così - osserva il
produttore David Heyman -, non a caso servono anche come preparazione alla vita». Ci sarà chi,
guardando il film, s'innamorerà di Snaso, oppure avrà paura dei Velenotteri, singolari incroci tra farfalle e
giagnteschi rettili. E ci sarà chi ado rerà la sequenza in cui Queenie cucina con la b acchetta magica un
magnifico strudel. Per non parlare della curiosità suscitata dall'apparizione, nel finale, di un famosissimo
divo con capelli candidi e occhi vitrei. Insomma, la pozione magica della strega-scrittrice ha sortito ancora
una volta i suoi effetti. L'incantesimo si ripete, e chissà quanto ancora durerà.
Foto: New York anno 1926 A destra, Eddie Redmayne è il magizoologo Newt Scamander nel film diretto da
David Yates che uscirà nelle sale italiane questo giovedì
Foto: Qui sopra, la protagonista femminile Katherine Waterston In alto, Snaso, un po' talpa e un po'
ornitorinco, sempre a caccia di oggetti luccicanti
ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
12
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Anteprima
15/11/2016
Pag. 27
diffusione:129764
tiratura:185029
Frears regista dell'anno a Capri Hollywood
Èl'inglese Stephen Frears il "Regista europeo dell'anno": sarà premiato il 30 dicembre alla 21esima
edizione di Capri, Hollywood The International Film Fest per "Florence", commedia brillante con Meryl
Streep e Hugh Grant. «È il nostro tributo a un grande protagonista del cinema contemporaneo - annuncia
Lina Wertmuller, presidente onorario dell'Istituto Capri nel Mondo che sin dagli anni Ottanta ci ha
raccontato l'Inghilterra e non solo con uno sguardo profondo ma anche ironico e provocatorio». Il celebre
regista britannico, 75 anni, nel suo ultimo film, distribuito da Lucky Red in Italia dal 22 dicembre, racconta
una incredibile storia vera ambientata nella affascinate New York anni 40, quella di Florence Foster Jenkins
(Meryl Streep), ereditiera e mecenate appassionata di musica classica. La 21esima edizione di Capri
Hollywood, con un ricco programma di anteprime, presidente la cantante isareliana Noa, chairman lo
sceneggiatore Premio Oscar Barry Morrow, è dedicata al tema della misericordia con il concorso per
cortometraggio "Cinema for Mercy" riservato a registi under 35. Tra i riconoscimenti, "Film europeo
dell'anno" a "Fuocoamare" di Rosi, candidato italiano agli Oscar, il Legend Award a Ferretti e Lo Schiavo,
scenografi tre volte premio Oscar, e un omaggio alla memoria del produttore Dino de Laurentiis.
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PREMI
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La Lollobrigida è sola Storie di sfratti, litigi e milioni da arraffare
MALCOM PAGANI
Icone Gina Lollobrigida La Presse PAGANI A PAG. 16 - 17 Dopo la governante, l ' a v v oc ato, l '
amministratore, il giardiniere e il figlio, questa mattina, 15 novembre 2016, toccherà al nipote. Lasciati al
loro destino, esiliati ed eliminati dall ' orizzonte della grande villa sull ' Appia Antica, i primi. Plasticamente
sfrattato con l ' ausilio della forza pubblica quello che chiude la fila. Il parente che occupava la dependance.
Gina Lollobrigida è rimasta sola. Con le memorie di ieri a ballare sui novant ' anni e la camera con vista sul
suo nuovo presente: Andrea Piazzolla, un ragazzo romano senza passato con il cognome da tanguero che
per alcuni è il solerte factotum di una leggenda e per altri solo un tanghero, un approfittatore, un Bel Ami
che da Tor de ' Cenci - periferia Sud della Capitale - al capitale di un ' icona dello spettacolo ha puntato per
trovare il proprio palcoscenico. Da alcuni anni - se si esclude qualche periodica comparsata televisiva o l '
esclusiva del compleanno venduta a caro prezzo al settimanale di turno con spettacoli circensi, giochi
acrobatici e fuochi d ' artificio per la delizia degli invitati - Gina Lollobrigida da Subiaco vive separata dal
resto del mondo. Distante dagli amori, dagli affetti e dalla sua unica famiglia e circondata dal solo Piazzolla.
L ' unico che a suo dire sembra averla capita. L ' uomo a cui ha affidato le chiavi del suo patrimonio. A casa
Lollobrigida, come amico del figlio di una professionista deputata alla correzione e al ritocco delle immagini
fotografiche utilizzate per i cataloghi delle opere d el l ' attrice, Piazzolla arriva quasi per caso a metà del
2009. Senza alcuna esperienza in campo artistico, il ragazzo, poco più che ventenne, sventola altri talenti.
Dispone di una parlantina rapida e nonostante la giovane età, vanta improbabili addentellati con non meglio
precisati imprenditori americani e arabi. Intorno a una diva da qualche tempo lontana dalle scene, ma
famosa in tutto il mondo, si muove una corte dei miracoli da sempre. Agenti pubblicitari di dubbia moralità,
approfittatori, mitomani. Gina ha gli occhi aperti, ma a volte gli occhi non bastano. Gina è un nome eterno.
Gina crea scompiglio, attenzione, turbini di memoria, indotto, nostalgia. Malinconia da Sunset Boulevard, a
volte. E però. E però. Sempre in piedi. Sempre all ' erta. Sempre Gina. Si è allontanata salvo rare
riapparizioni dallo schermo all ' inizio degli Anni 70 e si è reinventata. Apprezzata scultrice, pittrice e
fotografa, collezionando premi e riconoscimenti per le sue molteplici doti artistiche. A c o n s e g n a r l e l a
L é g i o n d ' Honneur nel 1992, il presidente francese Mitterrand in persona. Prima di incontrarla, di Gina e
del suo passato Piazzolla non sa nulla. Ma ha fiuto, annusa l ' occasione e comincia a farsi spazio. Si trova
vis-à-vis con la celebre " Fata Turchina " i m m a g i n ata da Comencini per il suo P inocchio televisivo e fa
di tutto per entrare nel cerchio magico. Una volta al suo interno, si distingue per un affannoso dinamismo
che lascia sul terreno gambe corte e nasi molto lunghi. Piazzolla si muove, sgomita, si fa notare, si agita,
inizia a chiedere piccoli favori, alza la posta. Promette di organizzare una mostra negli Emirati Arabi che
garantirà favolosi emolumenti per la sua nuova datrice di lavoro e cene con le massime autorità siriane. Fa
balenare ricchi scenari e paesi dei balocchi. Quando il tempo passa invano, nessun progetto si concretizza
e le promesse iniziano a sembrare favole fantasiose, Andrea abilmente indietreggia. Di fronte allo
scetticismo dei parenti e della stessa Lollobrigida, Piazzolla scarta di lato e inizia a lavorare sull '
adolescenza di Dimitri. Il nipote di Gina Lollobrigida, il figlio di Milko Skofic - frutto del matrimonio di Gina,
nel 1947, con l ' omonimo medico sloveno Milko - e della giornalista Maria Grazia Fantasia. Allora Dimitri ha
solo 15 anni e ancora non immagina che quel ragazzo dai modi gentili un po ' più grande di lui con cui si
confida ricevendo in cambio fiumi di parole sul metodo Pnl (programmazione neuro linguistica) di cui la
madre di Piazzolla è addirittura coac h , si trasformerà nella stessa persona che contribuirà ad allontanarlo
per sempre da sua nonna. Prima di distanziarli e mettere un muro tra sé e il proprio passato, Gina
Lollobrigida accoglieva figlio e nipote come parenti. Oggi con Dimitri e con tutti gli altri membri della famiglia
Skofic, Gina è in guerra. Li considera serpenti. Sibilanti soldati di una continua battaglia a intensità variabile
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DIVA Romanzo d ' appendice/1
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e senza esclusione di colpi che ha portato Lollobrigida in trincea a combattere contro se stessa e contro i
suoi cari. Lei e Piazzolla da un lato della barricata, tutti gli altri dalla parte opposta. Di Piazzolla, Gina si
fida. E il ragazzo conquista lo spazio utile per esautorare chi della Lollo per decenni, era stato parente e
consolazione. Milko, il figlio, che con sua madre dopo un ' aspra battaglia legale non parla da quattro anni e
" l ' a d o r ato " nipote adolescente di ieri con l ' ambizione artistica di proseguire sul sentiero di una nonna
che gli dedicava libri e attenzioni. Ora Dimitri è indesiderato ospite. Ha aspettato fino a ll ' ultimo istante
utile, il 15 novembre. Sfratto esecutivo. Ieri rimandato. Oggi reale. Con le valigie fuori dall ' uscio e i vigili
urbani a presidiare le operazioni, Dimitri Skofic non ha più un tetto. Trattato alla stregua di un usurpatore di
una piccola e malmessa dependance a fianco della grande villa padronale, stamattina osserverà scivolare i
detriti di una disfida legale in corso da tempo e ora giunta al passo conclusivo. La recisione dell ' ultimo
legale formale tra Gina e la sua famiglia. I giorni felici con i suoi bambini Si apre una porta. Esce una suora.
Depone dei fiori accanto ad altri fiori. Potrebbe sembrare un funerale e invece è un ' epifania. Agosto 1957.
Nelle immagini d ' epoca tutto sembra lieto e perfetto. Gli armadi sono puliti e dai cassetti, portati da
infermiere che li sollevano come reliquie, escono bianchi vestitini per il nascituro. Milko Skofic jr. Esultano i
reporter spagnoli. Il tono è squillante, solenne: " Roma, Italia, en el Hospital Salvador Mundi, sobre la colina
Janiculo (sic), se ha producido el esperado acontecimiento ... Gina Lollobrigida, la inolvidable bersaliera, es
madre de un robusto varòn " . Il maschietto si chiama come il padre, Milko, impegnato in camicia a maniche
corte a rispondere alle telefonate di congratulazioni e a porgere telegrammi all ' amata vestita di bianco,
mentre l ' h e r ede ro , Milko Skofic segundo , viene portato delicatamente da un ' infermiera per le foto di
rito. Gina è bellissima. Milko ha occhi chiari che superano le angustie del bianco e nero. I due si guardano.
Milko s eg un d o nasce sotto i riflettori. In dissolvenza continua dai cinegiornali alle copertine. In un servizio
di O ggi , la Lollo sorride sollevando un lettino bianco. " Per il primogenito, Gina ha preparato una culla da
sogno " . Dopo molti litigi, tante incomprensioni e un ' infinità di progressivi allontanamenti, la storia tra
Milko sr. e la ragazza che nella scheda di presentazione della sua prima Miss Italia sosteneva di voler " fare
qualcosa con le sue capacità " , finisce. Con il divorzio, all ' inizio degli Anni 70, inizia una nuova vita anche
per il figlio di Gina. Quello con cui nelle foto d ' a r c h ivio dell ' Istituto Luce - tra le piante - Gina si faceva
fotografare e riprendere. Lo stesso che oggi, come tutto il resto della storia, sembra una pagina bruciata.
Sulla copertina di Gente , nel 1994, Gina è con il figlio di Milko, suo nipote Dimitri. Il bambino, appena nato,
è appoggiato sul suo ventre. Gina - raggiante - promette di volere costruire per lui un futuro migliore: "
Adesso sono proprio felice, essere nonna è una sensazione meravigliosa. È bellissimo osservare la vita
attraverso gli occhi di un bambino perché riscopri tante sensazioni che avevi dimenticato " . Memorie
nuovamente sepolte da uno strappo sentimentale, da qualcosa che spiegare o razionalizzare appare
complicato. La genesi di una rottura Per chi osserva da fuori, capire è impossibile. Dimitri non incontra sua
nonna dal Natale del 2011. Da allora gli è impossibile parlarle, comunicare, persino frequentare lo stesso
spazio in cui era cresciuto. Giocava a calcio ne ll ' adiacente campo da tennis a lungo abbandonato, Dimitri
Skofic. Dalle parti di Gina il gioco si è fatto duro. In via Pomponio Attico 7/B, sul retro della villa di sua
proprietà sita in via Appia, dall ' aprile 2012, mani ignote hanno saldato la serratura del cancello che
garantiva il passaggio tra una proprietà e l ' altra e messo robusti lucchetti a chiudere tutti gli altri accessi. D
' altra parte in quella villa, dal 2012, succedono strane cose. Furti, boati, bolidi e moto di grossa cilindrata
che entrano ed escono rombando nella piccola stradina privata. I vicini, sgomenti lamentano ormai da
tempo continui frastuoni. Temono che i petardi da stadio che da casa Lollobrigida vengono esplosi con
regolare cadenza facendo tremare i vetri, ricadano nei pressi dell ' alloro divisorio dando luogo - come è
accaduto - a più di qualche principio d ' incendio. Telefonano ai Vigili del Fuoco. Protestano. Dall ' a ltra
parte del parco si minimizza. In un ' atmosfera in bilico tra i romanzi Harmony, i dedali senza via di uscita di
Simenon e le autorimesse dei film di Tomas Milian (In via Pomponio Attico 7/B da qualche tempo c ' è
anche la sede della società di pezzi di ricambio di macchine di lusso il cui amministratore, guarda caso, è
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Andrea Piazzolla) il clima è sinistro. C ' è più giallo che rosa. Più mistero che lietezza. Più cappa che
brezza libera. Superato il cancello della villa di Gina Lollobrigida, più in là delle siepi, oltre il giardino, si
estende il regno del signor Piazzolla. I postini lo sanno e a volte suonano anche due volte. La prima, per
errore, al campanello della dependance. La seconda a ll ' ingresso principale. Sul patio, negli ultimi anni, si
sono viste molte macchine di pregio. Lamborghini, Jaguar, Range Rover e Ferrari. Una delle grandi
passioni di Piazzolla che scala velocemente le marce del proprio progetto, abbandona i jeans, la controllata
umiltà e le tute indossate agli inizi per sfoggiare abiti sempre più costosi. " È il nipote della Lollo " ,
sussurrano in giro. Lui non nega e sul sito ufficiale della grande diva i n i z i a n o a comparire istantanee
che ritraggono il ragazzo accanto alla Lollobrigida. Con l ' attrice alla guida della rossa di Maranello, arriva
alla prima di Mamma mi a , al Teatro Brancaccio, nell ' ottobre 2011. Da mesi ormai i due si sono avvicinati
fino a diventare indivisibili. La scintilla scatta durante u n v i a g g i o a m e r i c a n o nell ' ottobre del 2010.
La bersagliera deve seguire la sua causa contro la casa Swarovski e Piazzolla ha garantito aiuti legali gratuiti - da parte del marito della cugina di sua madre persuadendo l ' a vvocato Giulia Citani - che segue
Gina Lollobrigida dal 2004 - a rimanere a Roma per potersi meglio coordinare. È la prima volta che
Piazzolla e l ' attrice trascorrono un periodo insieme. L ' a v v ocato Michael Mazzariello - ha giurato
Piazzolla per convincere la Lollo - è un nome noto. Si dà il caso che il legale statunitense sia il marito della
cugina della madre di Piazzolla, all ' anagrafe Elisabetta e che il ragazzo si impegni a spiegare a Gina che
Mazzariello è amico di quelli che contano, assiduo frequentatore dei salotti televisivi e così onorato di poter
prestare il proprio aiuto a una stella del cinema che collaborerà con lei senza avere a pretendere un solo
dollaro. Durante la trasferta, Piazzolla dorme da Mazzariello e Gina da un ' amica, ma l ' a ttrice si ammala,
è costretta a rimanere a letto e l ' incontro tra lei e l ' avvocato slitta di un paio di settimane. Piazzolla intanto
non ha perso tempo. Spendendo il nome di Gina e la fortunata vicinanza con l ' attrice, ha organizzato con l
' aiuto di Mazzariello una mostra a New York. Lo ha fatto all ' i n s a p uta di Gina, ma lei che ha sempre
brillato per oculatezza, intuisce lo scavalcamento al primo approccio, si irrigidisce e poi si infuria quando
scopre che Mazzariello non solo non lavorerà gratuitamente, ma anzi pretenderà congrui compensi per
prestare opera legale contro Swarovski. A quel punto, con situazionismo pari all ' i n c o s c i e nza,
Piazzolla tenta il tutto per tutto. Si inventa un inesistente ricatto di Mazzariello, inquieta una
preoccupatissima Lollo e poi si traveste da giustiziere della notte. Quando fa buio, proprio come farebbe il
James Bond di cui Piazzolla è fan, il ragazzo si impossessa delle chiavi dell ' ufficio di Mazzariello. Poi si
introduce nello studio legale, recupera i documenti e si presenta trionfante ai piedi di Gina. Uno 007 di
retroguardia che spesso sul suo profilo Facebook, alterando le locandine cinematografiche di un tempo, si
raffigura come Bond con la diva sullo sfondo. Vederlo in azione e in quei panni a New York cambia tutto. È
la vera svolta di Piazzolla. Il riflesso psicologico che altera il quadro. Il momento in cui ogni cosa cambia e
agli occhi di Gina Lollobrigida, l ' ex aiutante diventa davvero il personaggio di un film d ' azione. Ha
rischiato l ' a rresto, le ha detto di aver violato la legge per lei, è tornato vincitore. Al ritorno in Italia,
consapevole del credito guadagnato, Andrea dimostrerà una certa fretta di passare all ' incasso. (Continua
domani) LA PRESSE
La ca r r ie ra Gina Lollobrigida è un ' icona del cinema e della cultura italiana, è stata una delle attrici più
famose del mondo, co n s i d e ra t a una sex sy m b o l a livello i n te r n a z i o n a l e . Nella lunga carriera
ha recitato con i grandi registi italiani (per esempio Comencini e Vittorio De Sica) e nelle p ro d u z i o n i h o
l l y wo o d i a n e (al fianco, tra gli altri, di Frank Sinatra, Rock Hudson e Sean Connery) . Dagli anni 70 ha
diradato le sue apparizioni pubbliche e si è dedicata a fotografia e scultura
La saga familiare di un ' icona italiana Malcom Pagani racconta in due puntate sul Fatto (oggi e domani) la
solitudine di Gina Lollobrigida, una grande stella della storia del cinema e della cultura popolare italiana.
Oggi è arrivato l ' ultimo atto della battaglia legale contro la famiglia dell ' ex marito Milko Skofic e del figlio
omonimo: lo sfratto del nipote Dimitri, un tempo prediletto, dalla dependance della villa romana della Lollo.
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Mentre tutte le persone più vicine all ' artista sono state allontanate nel tempo - Milko jr. non parla con la
madre da quattro anni - insieme a lei è rimasto solo un giovane romano, Andrea Piazzolla: un ragazzo
conosciuto nel 2009, che è diventato il suo unico, strettissimo collaboratore, pur senza possedere alcuna
esperienza in campo artistico. Tra misteri e messe in scena in stile James Bond, Piazzolla si è guadagnato
la fiducia totale della Lollobrigida, che gli ha affidato le chiavi del suo ricco p a t r i m o n i o.
Del ragazzo ro m a n o d i co n o : ' È il nipote della Lollo ' Lui non nega, veste ele ga n te e guida b ol i d i
cos t os i La scintilla scatta con un viaggio a New York nel 2010: A n d rea la conquista con una serie di m e
n z og n e in stile 007
Foto: P rima e dopo In alto, Gina L ollobrigida con il figlio Milko e il nipote Dimitri. Sotto e a destra, l ' at t r
ice a s s ie me ad Andrea P iazzolla Ansa
Foto: B el le z z a d iv i n a Anni 60, una foto d ' a rch i vio di Gina L ollobrigida durante le riprese di uno dei
film recitati dall ' at t r i ce di Subiaco La Pre ss e M ad re e figlio La Lollobrigida con il marito Milko Skofic e
il figlioletto omonimo, prima di partire per un viaggio a New York La Pre ss e
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«Quel bravo ragazzo» di Ballerina diventa il capo dei capi
Giulia Bianconi
Leone è un 35enne goffo e ingenuo che fa il chierichetto in un paesino del sud Italia, dove è cresciuto in un
orfanotrofio. Un giorno viene chiamato al capezzale di un potentissimo boss mafioso, che prima di morire
gli svela di essere suo padre, dicendogli che gli lascerà tutto il suo impero. Herbert Ballerina, all'anagrafe
Luigi Luciano, spalla destra di Maccio Capatonda, debutta come protagonista nei panni di un improbabile
capo dei capi in una divertente commedia diretta da Enrico Lando. Prodotta da Marco Belardi per Medusa
Film, nelle sale dal 17 novembre, «Quel bravo ragazzo» è una pellicola con «un cast di tutto dispetto»
(come lo definisce Ballerina), che gioca in parte sull'umorismo nonsense e sa prendere in giro la Mafia,
come aveva fatto Roberto Benigni con «Johnny Stecchino». «Cercavamo un soggetto in grado di mettere il
mio personaggio in un ambiente più grande di lui - racconta il protagonista - E l'idea di Ciro Zecca (alla
quale hanno lavorato anche Gianluca Ansanelli e Andrea Agnello, ndr) ci è sembrata giusta. Si può far
ridere anche distruggendo i cliché che si utilizzano di solito nei film sulla mafia. Ma io ci tengo a dire che
non volevo offendere nessuno" scherza Ballerina, che svela anche quali sono i comici che lo hanno
influenzato: Totò, De Filippo, Benigni, Pozzetto e «Maccio quando va male». Il regista Lando, che ha diretto
in passato la serie tv di successo «I soliti idioti», ha visto nell'attore, classe 1980, invece, «la fisicità di
Buster Keaton e la poetica di un personaggio come Edward Mani di Forbice». In «Quel bravo ragazzo» ai
siciliani Tony Sperandeo e Enrico Lo Verso è affidato il ruolo di due spassosi scagnozzi del boss defunto,
mentre Ninni Bruschetta è l'avvocato di famiglia. «Tutti mi associano a un mafioso o un poliziotto con
questa faccia - dice Sperandeo - ma io ho iniziato con il cabaret, anche se in pochi lo sanno. E in questo
film avrei voluto essere ancora più comico». «Un tempo si diceva "una risata vi seppellirà. Credo sia il
giusto modo di combattere anche temi come questi» aggiunge Lo Verso. Nel film a Giampaolo Morelli e
Daniela Virgilio sono affidati i ruoli di due poliziotti dell'Antimafia, mentre al famoso attore spagnolo Jordi
Mollà quello di un capo della droga colombiano. Presenti, con due campi, anche Capatonda e Ivo Avido
(ossia, il produttore Enrico Venti), nei panni di Don Isidoro e del vigile Giovanni. Nella pellicola, girata
interamente in Sicilia nel ragusano, hanno creduto molto Marco Belardi e Giampaolo Letta. «L'idea ci ha
subito divertito - dice l'ad di Medusa, che distribuirà il film in 300 copie - E siamo contenti del risultato».
Foto: Attor i Da sinistra Capatonda e Herbert Ballerina
ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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Cinema Nelle sale dal 17 novembre il primo film di Luigi Luciano spalla di Maccio Capatonda prodotto da
Marco Belardi
15/11/2016
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La letteratura contro "corvi" e pregiudizi
NICOLA LAGIOIA
A PAGINA 32 La letteratura contro "corvi" e pregiudizi Come accadeva un tempo ai medici condotti,
l'esperienza maturata sul campo mi consente da qualche anno l'immediatezza di certe diagnosi. Così, ogni
volta che leggo su un giornale che «la letteratura italiana è morta» mi preoccupo sempre moltissimo per la
salute dell'estensore dell'articolo. Mi verrebbe quasi da telefonare ai suoi parenti e domandare: «Tutto bene
in famiglia?». Certi giudizi dicono pochissimo sul loro oggetto e tutto di chi li esprime. Sì, è vero, lo stato
della critica in Italia è preoccupante, mentre siamo ancora una delle cinque o sei letterature più interessanti
al mondo. Basta anda re all 'este ro per rende rsene cont o. Basta contare le traduzioni dei romanzi italiani
oltreconfine. Chiedete in Spagna e in Portogallo di Antonio Tabucchi, in Germania di Umberto Eco, in
Francia di Roberto Calasso, al gotha della narrativa statunitense di Elena Ferrante, a chiunque di Andrea
Camilleri. Chiedete, e ascoltate per cortesia cosa vi rispondono sullo stato di salute della letteratura italiana
contemporanea. Vi diranno che è strana, imprevedibile, con punte di bellezza e bruttezza non comuni, e vi
diranno che e instabile, eccentrica, sorprendente, con le sue ovvie zone di mediocrità e straordinarietà, con
i suoi vizi atavici, le sue virtù ataviche, gli autori sottovalutati e quelli sopravvalutati, vi diranno che è magari
sin troppo viva, la letteratura italiana contemporanea, ma nessuno oserà sfidare l'evidenza dicendovi che è
morta. Come potrebbe essere altrimenti, con la tradizione che abbiamo? Come potrebbe essere altrimenti,
tenendo conto di che Paese pieno di problemi e contraddizioni e l'Italia degli ultimi decenni? I nomi che ho
fatto sono giusto i più noti, e sono la punta dell'iceberg. Ricordate la parabola di Orson Welles alla fine del
Terzo uomo? «In Italia, sotto i Borgia», gigioneggiava Welles, «per trent'anni hanno avuto guerra, terrore,
assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci, il Rinascimento. In Svizze ra
hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos'hanno prodotto? Gli orologi a
cucù». Sì, d'accordo, non siamo p ropriamente l'Italia dei Borgia e se ci fosse in giro un Michelangelo ce ne
saremmo accorti. Però, provate a farmi il nome di cinque scrittori contemporanei nati in Svizzera. Difficile,
vero? Fatemi allora il nome di cinque grandi scrittori tedeschi contemporanei. Va bene, proviamo cosi: tre
grandi scrittori francesi contemporanei sotto i quarant'anni? Dieci spagnoli sopra i cinquanta? Cinque
giapponesi? Tre indiani? Quattro scrittori russi per il XXI secolo? Come vedete, le cose cambiano il proprio
aspetto non appena si esce dall'asfittico rancoroso amatoriale kindergarten che non di rado e il discorso
ufficiale sullo stato delle lettere nostrane. Come mai allora tanti abbagli? Da una parte, chi dice che viviamo
in tempi di assoluta decadenza dimentica che è sempre tempo di crisi e decadenza, e che il passato
appare puntualmente più desiderabile rispetto al presente. Volete una dimostrazione pratica, sul piano
letterario, di ciò che sto dicendo? Nessuno scrittore italiano vivente - dicono gli estensori delle geremiadi - è
all'altezza di Calvino, Moravia, Morante e Pasolini. Nessun poeta all'altezza di Montale, Penna, Ungaretti.
Certo. A propria volta, né Calvino né Moravia né Pasolini hanno mai scritto un romanzo robusto come quelli
di Manzoni e De Roberto. Montale e Ungaretti, per quanto grandi, lo sono meno di Leopardi. E certo, non
mi verrete a dire che Leopardi o Manzoni o Penna o Pirandello o De Roberto sono superiori a Dante!
Proviamo a fare lo stesso giochino con la narrativa più robusta degli ultimi anni a livello planetario, quella
statunitense. Philip Roth, Cormac Mc Cart hy, Toni Morrison, Marilynne Robinson. Che gran quartetto di
contemporanei! Chi avrebbe però il coraggio di dire che Philip Roth è più grande di Saul Bellow? A propria
volta, Toni Morrison e Cormac McCarthy non sono certo all'altezza di William Faulkner, e l'ex enfant
prodige Bret Easton Ellis può lucidare la macchina da scrivere di Ernest Hemingway e F rancis Scott Fitz
ge rald. Certo, né Hemingway né Fitzgerald né Faulkner arrivano a lambire le caviglie di quella sorta di
profeta veterotestamentario che fu Herman Melvill e, il tutto ment re Ma rk Twain e Walt Whitman
osservano la scena da vette irraggiungibili. Insomma, è chiara l'illusione ottica. A questo errore di
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L'ANTICIPAZIONE
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prospettiva, universalmente diffuso, se ne aggiunge un altro tipicamente italiano. Siamo convinti che
riconoscere l'altrui talento tolga spazio a noi stessi. Viviamo i meriti del vicino come un affronto personale.
Per questo siamo così poco generosi nei giudizi, e per questo l'infantilismo di quarantenni, cinquantenni,
certe volte perfino sessantenni e settantenni la cui massima ambizione è esercitare il professionismo del
risentimento, mi fa oscillare tra sconforto e tenerezza. Non è vile annunciare una morte che non c'e stata
pur di non rimboccarsi le maniche e mettersi un po' in gioco? E come si può criticare così ferocemente un
contesto in cui si è immersi fino al collo (in certi casi da sempre) senza autodenunciarsi come parte del
problema? O vviamente il discorso sulla letteratura è solo la parte per il tutto. Una variante parimenti diffusa
è: «Il cinema italiano è morto». Certo, come no. Poi, nel giro di pochi anni, un regista italiano vince l'Oscar,
un altro la Palma d'Oro, uno l'Orso d'Oro, un altro ancora il L eone d'Oro. Poi, solo a vedere le cose da una
prospettiva meno asfittica, ci ricordiamo - tanto per stare sulla settima arte - che l'Italia e il Paese che a
tutt'oggi ha vinto in assoluto più Oscar per il miglior film straniero al mondo ed e seconda solo agli Stati
Uniti per cio che riguarda le Palme d'Oro portate a casa. È avvilente dover chiamare a testimone i
riconoscimenti internazionali. Ma non fu così anche per l'esplosione del neorealismo? Se ne accorsero
prima in Francia. Noi, consigliavamo a Rossellini di «lavare i panni sporchi in famiglia». La letteratura
italiana è viva, il cinema italiano è vivo, il teatro italiano è vivo, la musica italiana è viva, il fumetto italiano è
vivo nonostante il contesto davvero inospitale in cui letteratura, cinema, musica, teatro e fumetto sono
costretti. Il talento c'è, in certi casi è enorme, ma il circuito che dovrebbe valorizzarlo (e metterlo a profitto)
risulta tanto speso amatoriale e asfittico. Quando i professionisti del risentimento usciranno dal giardino
d'infanzia, li accoglieremo nel mondo degli adulti a braccia aperte.
Quel che non si sa di non sapere Sarà in libreria dopodomani Il pregiudizio universale Un catalogo d'
autore di pregiudizi e luoghi comuni (Laterza pp. 416, € 18) Oltre all'intervento di Nicola Lagioia che
pubblichiamo qui accanto sono raccolti i contributi di uno stuolo di autori celebri che si dedicano a mettere
alla berlina ciascuno un particolare pregiudizio
Siamo una delle cinque o sei letterature più interessanti. Basta andare all'estero per rendersene conto
Nicola Lagioia Scrittore, direttore del Salone del libro
Foto: Nicola Lagioia 43 anni, è da poco direttore del Salone del Libro di Torino Ha ottenuto vari
riconoscimenti letterari. Ha vinto il premio Strega lo scorso anno con il romanzo La ferocia edito da Einaudi
ANICA - MULTIMEDIALITA
9 articoli
15/11/2016
Pag. 37
diffusione:254805
tiratura:382356
Cairo, in nove mesi i ricavi salgono a 272 milioni Utile a 6,3 milioni
La7 Per le attività televisive è atteso anche nel 2016 un margine operativo lordo positivo
Paola Pica
Cairo Communication chiude i primi nove mesi del 2016 con ricavi per 272,1 milioni (da 185,7 milioni dello
stesso periodo dell'anno scorso) e un utile netto di 5 milioni (da 6,6), dopo aver consolidato Rcs nel mese di
settembre. Il risultato sale a 6,3 milioni escludendo i costi non ricorrenti legati alla stessa offerta pubblica di
acquisto e scambio sulla casa editrice del Corriere della Sera . A perimetro omogeneo, cioè senza Rcs, i
ricavi sono pari a 188,7 milioni e l'utile a 4,3 milioni.
L'indebitamento finanziario netto a fine settembre si è portato a 359,3 milioni (da una posizione positiva per
105,8 milioni al 31 dicembre scorso) in relazione all'operazione Rcs e al consolidamento del debito della
società acquisita. La società che fa capo a Urbano Cairo e controlla tra le altre cose La7, si legge in una
nota, «si impegnerà nell'implementazione del proprio progetto di integrazione, con l'obiettivo di accelerare
la ristrutturazione operativa di Rcs, sfruttando anche le possibili sinergie, e perseguirne il turnaround,
attraverso il raggiungimento della massima efficienza e della realizzazione del pieno potenziale dei ricavi».
Nel dettaglio, il settore editoriale televisivo ha conseguito nel trimestre luglio-settembre «un importante
incremento degli ascolti (+8%) grazie all'investimento fatto in tale trimestre in costi di palinsesto per
rafforzare la qualità della programmazione estiva, tale andamento positivo è proseguito nel mese di ottobre
(+6%)». Per La7 «si prevede il conseguimento anche nell'anno 2016 di un margine operativo lordo positivo.
Per il settore Rcs nel solo mese di settembre ebitda e risultato operativo sono stati pari a rispettivamente a
13,5 e 7,9 milioni. Il settore periodici di Cairo Editore ha segnato un margine operativo lordo un risultato
operativo rispettivamente di 11,5 e 10,7 milioni (contro 12,5 e 11,7 milioni nei primi nove mesi del 2015).
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I conti
15/11/2016
Pag. 58
diffusione:248077
tiratura:374273
Che colpo basso guardare chi guarda la televisione
ANTONIO DIPOLLINA
L'IMMAGINE è quella di un autore o dirigente tv impegnato a fare la rivoluzione o a proclamarlo nelle
interviste: poi la domenica sera sul tardi accende Italia 1 e trova Gogglebox, dodici nuclei famigliari
impegnati a guardare la tv e commentare. Il nostro amico avanguardista passerà la notte a singhiozzare e
merita solidarietà. Gogglebox rinnova nei secoli l'immagine dell'intrattenimento tv come sottofondo per
commenti giustamente basici (passa anche la scena del vecchio film di Banfi con il marito entusiasta e la
moglie perplessa a pensare "Cos'hanno le mie docce che non vanno?"). Un colpo bassissimo, in confronto
i twittaroli evoluti che passano sublimi serate a commentare la tv sembrano giganti del pensiero. E il fatto
che Gogglebox sia operazione sagace e qui e là anche divertente non toglie che si riveli come la miscela
più rassicurante per chi è convinto che in fatto di tv è meglio non farla tanto lunga, mai.
Foto: SUL DIVANO Lorenzo e Giuseppe tra i volti di Gogglebox
ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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> CANAL GRANDE R2 PROGRAMMI
15/11/2016
Pag. 29
diffusione:89323
tiratura:122069
Il ritorno di Minoli tra luci e ombre
Andrea Fagioli
Partenza col botto, ma non era difficile. Matteo Renzi in questo momento non disdegna (se mai li avesse
disdegnati) i passaggi in tv (il referendum si avvicina). Ben venga dunque il ritorno di Giovanni Minoli con il
suo Faccia a faccia la domenica, dal 6 novembre, alle 20.35 su La7. Il primo faccione ce lo mette volentieri
il presidente del Consiglio. Eh sì, perché niente è cambiato rispetto al vecchio Mixer : tu guardi il
conduttore, ma la telecamera inquadra te in primissimo piano e ti spara in video, tic e imperfezioni
comprese. Renzi, grande comunicatore, appare sicuro, ammette di essere «cattivo, arrogante e impulsivo».
Avrebbe «voluto vivere un anno all'estero: un po' mi manca e non solo per il mio inglese». La butta nel
verde, invece, sulle elezioni americane: «Vince la Clinton», afferma con certezza. Minoli aggiunge che in
base a un sondaggio gli italiani preferiscono l'ex Segretario di Stato: oltre il settanta per cento dei consensi
e Trump fermo al palo. Con il senno di poi, sappiamo com'è andata. No comment. Previsioni anche sulla
consultazione nostrana del 4 dicembre: «Si deciderà sul filo di un milione di voti». Lasciamo perdere se per
il "sì" o per il "no". Intanto, domenica scorsa è arrivato il secondo faccione, corrispondente a quello di
Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria. Se la cava peggio di Renzi. Non è facile stare sereni in quelle
condizioni. Attenuante concessa. Minoli nella circostanza ricicla, come omaggio alla memoria, un'intervista
a Umberto Veronesi. Solo voce, niente immagini. Ci sarà un problema di copyright. Non è comunque il solo
materiale di riporto. In ogni puntata il noto giornalista ex Rai (tra l'altro genero dell'allora direttore generale
Ettore Bernabei) approdato a La7 recupera un caso storico direttamente da La storia siamo noi . Le novità
sono la partecipazione di Pietrangelo Buttafuoco, che già collabora con Minoli a Radio 24, qui in versione
editorialista-monologhista, e la sigla finale con la satira della Sora Cesira, personaggio noto soprattutto in
rete. Le puntate, di un'oretta ciascuna, sono divise in più parti. Il piatto forte resta comunque l'intervista al
ritmo di una volta. Format vecchio, si è detto. A volte più fumo che arrosto. Ma Giovanni Minoli, apparso in
grande forma, sembra ancora uno dei pochi in grado di fare domande e incalzare l'ospite.
ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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schermaglie / Agora'
15/11/2016
Pag. 32
diffusione:72537
tiratura:149120
Un viaggio su Marte che sembra vero (e western)
La fiction del National Geographic ci proietta nel 2033 alla conquista di un sogno nato oggi
Matteo Sacchi
Anno 2033, l'uomo finalmente fa partire la sua prima missione con astronauti verso Marte. Una nave
gigantesca, la Dedalus, alta come un palazzo di 14 piani, decolla dalla Terra e punta verso il Pianeta rosso.
L'hanno preceduta moduli robotizzati che hanno costruito una sorta di piccolo villaggio (pannelli solari, un
reattore, strutture di supporto) che dovrebbe fornire un supporto vitale alla prima colonia umana. Ma non
tutto è così semplice. Come è capitato davvero in questi giorni alla sonda Schiaparelli, il sistema di razzi
che dovrebbe consentire alla Dedalus di planare sul pianeta funziona male. Gli astronauti, a differenza
dell'Esa con la Schiaparelli, riescono a metterci una pezza ma finiscono dove non dovrebbero. E la loro si
trasforma in una lotta per sopravvivere. Inizia così la serie Marte che andrà in onda, in prima tv, da stasera
su National Geographic (tutti i martedì alle 20.55, canale 403 di Sky). Si tratta della più grande produzione
mai affrontata dal National Geographic ed è stata affidata ad un pezzo da novanta di Hollywood come Ron
Howard. La formula scelta da Howard per la narrazione di questa avventura di «frontiera» (i toni sono
spesso western e fanno appello al sogno americano) è particolare. La fiction si mischia con naturalezza a
interviste a scienziati. A esempio, gli attuali tentativi di Elon Musk di creare razzi riutilizzabili proprio per
raggiungere il Pianeta rosso diventano un flash back nella mente del capitano della missione. O immagini
scientifiche di Marte della Nasa si fondono con grande naturalezza con gli effetti speciali. Il risultato è molto
realistico. In più di un momento si ha l'impressione di star assistendo davvero alla telecronaca di una
missione (lo stile narrativo ricorda molto da vicino quello scelto da The Martian di Ridley Scott). Il ritmo della
serie, quindi, non è travolgente, soprattutto nei primi episodi, però, quando inizia a carburare, lo
scivolamento tra realtà e fantasia è perfetto. Dà corpo a quel nuovo spirito di scoperta spaziale che sembra
essere ripartito alla grande negli Usa e non solo. Lo dice Elon Musk con naturalezza attoriale: «Possiamo
scegliere se essere una specie prigioniera o una specie che si garantisce un futuro di libertà e nomadismo
nel cosmo». Lo dice con un tono da pioniere in viaggio verso il West. Sembra la parte più fiction della fiction
ma è quella che sta accadendo davvero. Gli astronauti immaginari che debbono vedersela con il lato duro
(a partire dall'atterraggio) della colonizzazione al contrario sembrano più realistici, soprattutto dopo
Schiaparelli.
Foto: AVVENTURA Un'immagine della serie «Marte», in onda su National Geographic, mostra l'astronave
Dedalus su Marte. Il suo equipaggio non avrà vita facile e dovrà lottare per sopravvivere
ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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IL REALISMO DELLA FANTASCIENZA
15/11/2016
Pag. 12
Having been elected president, Donald Trump's ambitions to become a media mogul appear to have been
deferred indefinitely. Instead, he will have to settle for the opportunity to reshape the entire
telecommunications playing field. As quickly as technology has evolved in the Obama era, displaced market
leaders have tried to use their heft to keep up. But they had to contend with a Justice Department and
Federal Communications Commission that became sceptical of a laissez-faire attitude to increased market
concentration. While Mr Trump has railed against corporate power, a rally in shares of cable television and
broadband providers suggests he will let companies decide for themselves what services they will provide
to consumers and at what cost: Charter Communications and Comcast are up 8 per cent and 12 per cent
respectively since November 4. Mr Obama's telecoms legacy will be best remembered first for killing the
AT&T/T-Mobile, Comcast/Time Warner Cable and Sprint/T-Mobile combinations. Second, he leaves his
mark for enshrining 'net neutrality', the idea that pipes companies cannot charge extra for certain types of
content. This gave upstarts such as Netflix the chance to compete against the likes of Comcast. Mr Trump
spoke out against the recently announced AT&T/Time Warner deal, lamenting "too much concentration of
power in the hands of too few". But with the sector largely consolidated, the question is how much his
appointments, particularly at the FCC, will constrain the behemoths. One member of his transition team has
been a Verizon lobbyist and critic of net neutrality. A key current fight on this topic, set to rage into the
Trump administration, is the idea of a "zero rating". AT&T, for example, applies a zero rating to wireless
usage from its subsidiary DirecTV. This preferential treatment may be disallowed depending on the views of
the regime. Mr Trump should be careful what he sows and not just as a populist. A future television or
digital personality would be wary of all-powerful content distributors.
ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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Media frenzy
15/11/2016
Pag. 2
Bene tv (+7%), radio (+0,6%), cinema (+8,6%) e outdoor (+0,4%). In negativo internet (-2,2%), go tv (10,4%), transit (-3,4%), quotidiani (-6%) e periodici (-3,8%)
Secondo le stime Nielsen, con search e social, il trend è del +4,3%, ma internet segna -2,2%. Quotidiani a 6%, periodici a -3,8%. Tra i broadcaster, la Rai cresce dell'11,4%, Mediaset del 2,7%. alle pagine 35 e 36
Stima del mercato pubblicitario (Migliaia di Euro) PERIODICI TV ² RADIO ³ 1 (Dati netti) TOTALE
PUBBLICITA' QUOTIDIANI 1 INTERNET (Fonte: FCP-Assointernet) OUTDOOR (Fonte: AudiOutdoor)
TRANSIT GO TV (ex OUT OF HOME TV) CINEMA DIRECT MAIL 2015 Gen./Set. 4,366,571 523,828
339,081 2,502,995 271,084 322,469 65,224 94,693 11,941 8,563 226,692 Le elaborazioni sono effettuate
con il contributo di FCP - ASSOQUOTIDIANI e FCP - ASSOPERIODICI. ¹ Per i dati di Stampa
Commerciale Locale, Rubricata e Di Servizio la fonte è FCP-ASSOQUOTIDIANI ² lI dato comprende le
emittenti Generaliste, Digitali e Satellitari ³ Le elaborazioni sono effettuate con il contributo di FCP ASSORADIO 2016 The Nielsen Company All rights reserved. 2016 Gen./Set. 4,476,677 492,228 326,164
2,677,597 272,695 315,273 65,490 91,504 10,696 9,302 215,728 Var.% L'universo di riferimento è quello
dei mezzi rilevati da Nielsen ad eccezione dei Quotidiani dove vengono utilizzati i dati FCPASSOQUOTIDIANI solo 2.5 -6.0 -3.8 7.0 0.6 -2.2 0.4 -3.4 -10.4 8.6 -4.8 per le tipologie: Locale, Rubricata e
Di Servizio e delle Radio dove vengono utilizzati i dati FCP-ASSORADIO solo per la tipologia Extra
Tabellare (con c.a.).
ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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Mercato a +2,5% nei primi nove mesi 2016. Tv a +7%, con Sky a +18,3% e
Discovery a +15,7%
15/11/2016
Pag. 17
Explora HD esce dalla piattaforma Sky
De Agostini Editore, in accordo con Sky, nell'ambito di una riorganizzazione della propria offerta televisiva
ha reso noto che dalla mezzanotte del 14 novembre Explora HD non sarà più in onda sulla piattaforma.
L'editore rimane comunque su Sky con i canali DeAKids e DeAJunior, presenti in esclusiva nell'offerta bam
bini rispettivamente dal 2008 e dal 2012. La nuova stagione dei canali Kids di De Agostini Editore sarà
ancora più ricca di nuove produzioni originali esclusive per la piattaforma Sky e prodotti di grande successo
internazionale.
ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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TV
15/11/2016
Pag. 1.20
diffusione:4500
tiratura:4500
Cairo Communication, nei 9 mesi ricavi a 272 milioni con Rcs
Crescono diusioni e raccolta (+4%, con previsione di +15% nel 4Q) per le testate. Per la tv ascolti a +10% e
adv a +2% [ pagina 20 ] Il Cda di Cairo Communication ha approvato ieri il resoconto dei primi nove mesi,
2016. I ricavi consolidati lordi, considerando l'intero perimetro del gruppo e anche Rcs per il mese di
settembre 2016, sono pari a euro 272,1 milioni (euro 185,7 milioni nel 2015). Il margine operativo lordo
(Ebitda), il risultato operativo (Ebit) e il risultato netto consolidati sono pari a rispettivamente euro 23,8
milioni, euro 10,9 milioni ed euro 6,3 milioni (10,8, 4,8 e 6,6 milioni nel 2015). Includendo anche gli oneri
non ricorrenti associati all'oerta, il margine operativo lordo, il risultato operativo e il risultato netto consolidati
sono pari a rispettivamente a 22,1 milioni, 9,2 milioni e 5 milioni di euro. A perimetro omogeneo con il 2015
(editoria periodici Cairo Editore , editoria televisiva La7 , concessionarie di pubblicità, operatore di rete e Il
Trovatore ) i ricavi consolidati lordi sono pari a euro 188,7 milioni (euro 185,7 milioni del 2015). Il settore
editoria periodici Cairo Editore, pur sostenendo nel periodo costi di lancio per complessivi euro 1,2 milioni,
ha conseguito risultati positivi realizzando un margine operativo lordo (Ebitda) e un risultato operativo (Ebit)
pari a euro 11,5 milioni ed euro 10,7 milioni (12,5 milioni e 11,7 milioni nel 2015); sulla base del portafoglio
ordini alla data del 14 novembre 2016, si prevede che la raccolta pubblicitaria delle testate Cairo Editore
per il trimestre ottobre-dicembre 2016 sia in crescita di oltre il 15% rispetto al pari periodo del 2015 (euro
7,2 milioni). Nel periodo in esame sono stati confermati ottimi risultati diusionali (euro 56,4 milioni rispetto a
euro 55,1 milioni nei primi nove mesi del 2015). Il settore editoriale televisivo ha conseguito nel trimestre
luglio-settembre un incremento degli ascolti del network (La7 e La7d) dell'8% nel totale giorno e di circa il
10% in prime time in accelerazione nel mese di settembre (circa +17,2% nel totale giorno e +28% in prime
time); tale andamento positivo è proseguito nel mese di ottobre (+6%). Il settore concessionarie ha
registrato una raccolta pubblicitaria lorda sui canali La7 e La7d pari a complessivi euro 97,6 milioni in
crescita di circa il 2% rispetto al periodo analogo del 2015 (96,1 milioni). Anche la raccolta pubblicitaria
sulle testate della Cairo Editore ha registrato un andamento positivo raggiungendo euro 19,7 milioni a livello
di gruppo (+4% sui 18,9 milioni del 2015); sulla base del portafoglio ordini alla data del 14 novembre 2016,
si prevede che la raccolta pubblicitaria delle testate Cairo Editore per il trimestre ottobre-dicembre 2016 sia
crescita di oltre il 15% rispetto al pari periodo del 2015 (euro 7,2 milioni). Per il settore operatore di rete, la
società del Gruppo Cairo Network ha proseguito l'attività di realizzazione del mux, la rete di diusione
televisiva in tecnica digitale terrestre, che a regime avrà una copertura almeno pari al 94% della
popolazione nazionale. Per il settore Rcs, per il solo mese di settembre, il margine operativo lordo e il
risultato operativo sono stati pari a euro 13,5 milioni ed euro 7,9 milioni. Il gruppo prevede il conseguimento
anche nell'anno 2016 di un margine operativo lordo positivo. Con riferimento a Rcs, il gruppo si impegnerà
nell'implementazione del proprio progetto di integrazione, con l'obiettivo di accelerare la ristrutturazione
operativa di Rcs, sfruttando anche le possibili sinergie, e perseguirne il turnaround, attraverso il
raggiungimento della massima ecienza e della realizzazione del pieno potenziale dei ricavi.
Foto: Urbano Cairo
Foto: per i dati completi CLICCA QUI
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Prosegue la ristrutturazione operativa del gruppo di via Solferino
15/11/2016
Pag. 21
diffusione:4500
tiratura:4500
I media celebrano la tv al World Television Day
Il 21 novembre si celebra il 20° anniversario della Giornata Mondiale della Televisione . Per iniziativa delle
Nazioni Unite , L'European Broadcasting Union (EBU), l' Association of Commercial Television in Europe
(ACT) e l' egta (associazione europea, con base a Bruxelles, delle concessionarie di pubblicità tv e radio)
ricordano l'impatto e la portata del settore televisivo a livello globale. Per la giornata è stato ideato un video
di 30" che sarà messo in onda dalle emittenti televisive in Europa, Asia, Canada, Stati Uniti e Australia il 21
novembre. Ogni emittente potrà arricchire il video con i propri contenuti locali. Il video mette in evidenza
che 600.000 persone in Europa contribuiscono a creare i programmi televisivi che raggiungono 610 milioni
di spettatori in tutto il continente. Gli spettatori, che guardano la tv raggiungono una media di 3,55 ore ogni
giorno, e possono godere di 60.000 ore di intrattenimento giornaliero su 5.463 canali televisivi in Europa.
Per celebrare la passione per la televisione, gli spettatori sono stati incoraggiati a utilizzare i hashtag
#WeloveTV e #WorldTVDay sui social network durante la Giornata Mondiale della Televisione. Ingrid
Deltenre , direttore generale di EBU sottolinea che "la televisione gioca un ruolo enorme nel contribuire alla
società. L'89% dei cittadini europei guarda la TV ogni settimana. La sua portata e l'impatto è incredibile. Il
servizio pubblico televisivo raggiunge il 60% dei cittadini europei ogni settimana e rappresenta il 20% di
tutta la visione della TV ". "I broadcasters svolgono un ruolo indispensabile nel funzionamento delle
democrazie e contribuiscono alla coesione della società - ha aggiunto. Nonostante le scelte dei
consumatori la televisione rimane il media dominante ora accessibile a tutte le piattaforme". Magnus
Brooke , Presidente del Consiglio di ACT, spiega: "Le emittenti commerciali guidano gli investimenti nella
produzione televisiva di alta qualità di contenuti originali in Europa. Dalle news e documentari fino alla
programmazione per bambini e intrattenimento per la famiglia, il nostro obiettivo è quello di produrre
contenuti innovativi e spingere i confini della creatività, l'originalità e il meglio dell'intrattenimento".
ANICA - MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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Il 21 Novembre
ANICA WEB - ANICA WEB
2 articoli
14/11/2016 10:41
Sito Web
ansa.it
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Da Suburra alla Mafia di Pif, racconto rinnovato da serialità
(di Alessandra Magliaro) (ANSA) - ROMA, 14 NOV - Dai film alle serie: dopo gli esempi vincenti di
Romanzo Criminale e Gomorra la strada sembra segnata, attirando sulla serialità grandi talenti del cinema
(su tutti il premio Oscar Paolo Sorrentino, The Young Pope, ma non è l'unico) mentre il linguaggio 'libero'
della nuova fiction televisiva condiziona persino i generi cinematografici. ''Le serie sono riuscite a trasferire
dal cinema alla tv il talento storytelling tutto italiano e a sapere parlare alla gente di cose di cui vuole sentir
parlare, essendo capaci più del cinema drammatico italiano degli ultimi anni di dialogare con il nostro
profondo'', dice all'ANSA il produttore di Cattleya Riccardo Tozzi. Ispirata all'omonimo film di Pif e con la
sua voce fuori campo, dal 21 novembre su Rai1 arriva La Mafia uccide solo d'estate con Claudio Gioè,
Anna Foglietta, Francesco Scianna, Valentina D'Agostino e con Nino Frassica (coproduzione Rai Fiction Wildside) la storia di una famiglia nella Palermo degli anni '70, tra tragedia e commedia, per raccontare
persino con sorriso ironico la mafia. Dario Argento sta lavorando ad una serie ispirata al romanzo Suspiria
De Profundis di Thomas de Quincey mentre il 30 gennaio 40 anni dopo arriva il film restaurato in 4K (al
remake del film cult di Argento ci pensa invece Luca Guadagnino con nel cast Chloe Grace Moretz, Tilda
Swinton, Dakota Johson e Mia Goth). Anche Django diventerà una serie, così come Suburra che dal film di
Stefano Sollima (che invece lavora a Zero Zero Zero dal romanzo di Saviano prodotta da Sky e Cattleya in
coproduzione con Canal+) si trasforma in una delle serie più attese della prossima stagione (la prima tutta
italiana per Netflix) con la regia di Michele Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi. Basata
sull'acclamato romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, e' ambientata qualche anno prima dello
scandalo politico realmente accaduto a Roma al quale si ispira, intrecciando politica, Vaticano, mafia,
riciclaggio di denaro ed è interpretata da Alessandro Borghi, Claudia Gerini, Filippo Nigro, Francesco
Acquaroli (coproduzione Rai Fiction - Cattleya). Il film Smetto quando voglio, grande successo di pubblico e
critica, si serializza ma per la sala con due sequel, una saga comedy dice il regista Sydney Sibilia, che
riporta sul set tra Roma, Lagos e Bangkok, la banda dei sette laureati composta da Edoardo Leo, Valerio
Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia e Pietro Sermonti (insieme a Neri
Marcorè e Valeria Solarino) (produzione Rai Cinema, Fandango, Matteo Rovere). ''Nessun autore oggi può
fare del buon cinema se non si cala nel linguaggio seriale né le imprese possono sopravvivere più solo con
il cinema''. Del resto non è un caso che più del cinema italiano ad attirare i gruppi internazionali sono le
partnership produttive sulla serialità italiana, vedi alla voce Gomorra, The Young Pope per citarne solo due.
Intanto, in attesa dei dati dell'anno sull'andamento cinematografico - nel 2015 fonte Anec, Anem, Anica si
sfiorarono i 100 milioni di presenze con +8,56% sul 2014 e oltre 637 milioni di euro d'incasso con +10,78%
sull'anno precedente - quelli sulle quote di mercato parlano chiaro: la fetta relativa al cinema italiano è in
erosione da tempo, dal 33% del 2013, al 27 del 2014 è scesa al 20 nel 2015, rispetto ad una quota Usa che
lo scorso anno ha toccato il 60,97% rispetto ad un 50% del 2014. E con solo 20 film italiani sui 200 immessi
sul mercato all'anno che superano i 2 milioni di euro di incassi. ''Il dramma è stato investito dalla nuova
serialità televisiva, spazzato via. E' un problema italiano ma non solo. Le serie su Sky, Netflix, Amazon
hanno portato il pubblico lì ed è complicato riportarlo al cinema, e quando ci si prova bisogna fare i conti
con quel nuovo linguaggio. Restano le commedie, la roccaforte del cinema italiano'', osserva Riccardo
Tozzi, ex presidente Anica, tra i più positivi sulla nuova legge audiovisivo appena approvata perchè,
sostiene, è adeguata alla situazione in quanto integra l'intero settore dell'audiovisivo e solo in questo modo
si può guardare avanti.(ANSA).
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Dai film alle serie, cinema italiano cerca nuove strade
ansa.it
14/11/2016 10:41
Sito Web
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14/11/2016 01:00
Sito Web
primissima.it
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Un'altra occasione per andare al cinema con la famiglia spendendo soli 2 euro. "Dopo lo straordinario
successo dell'edizione di ottobre, che ha superato il milione di spettatori in una sola giornata, torna
mercoledì 9 novembre il terzo appuntamento con Cinema2day, l'iniziativa lanciata dal ministero dei Beni e
delle Attività culturali e del Turismo, guidato da Dario Franceschini, in collaborazione con Anem, Anec e
Anica, che prevede l'ingresso a due euro ogni secondo mercoledì del mese. Sul sito www.cinema2day.it
l'elenco delle 3mila sale aderenti in tutta Italia". Lo riferisce una nota del Mibact
ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 15/11/2016 - 15/11/2016
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Torna cinema 2 euro il 9 novembre