La Copernicana Commedia (vedi pagina 6)

Transcript

La Copernicana Commedia (vedi pagina 6)
Numero 48
intomi
Aprilie Anno Domini 2015
La Copernicana Commedia
I Giardini del Tribunale
L
a mattina del 14 aprile una piccola delegazione del Liceo Copernico ha
partecipato ad un incontro
con il magistrato Alfredo
Morvillo presso le scuole
medie Don Milani di Prato.
Anniversario dalla nascita
750
1265-2015
(Segue a pag. 5)
(vedi pagina 6)
L’Ultima domanda
L
’uomo del terzo millennio è continuamente alla ricerca di una fonte
d’energia: petrolio, elettricità,
gas; eppure per trovare una
fonte d’energia ottimale
basterebbe alzare gli occhi
al cielo e dare un’occhiata
alla nostra stella: il Sole.
(Segue a pag. 7)
Diaz
I robot chirurghi di
L
e immagini scattate
dai giornalisti i giorni
successivi alla “macelleria
messicana” mostrano schizzi
di sangue sui muri gialli e
azzurri della scuola Diaz,
fogli, penne, giornali strappati e sparsi un po’ ovunque, scarpe, bottigliette d’acqua, sedie spezzate e ancora
altre pozze di sangue nella
palestra dove molti dei ragazzi erano andati a dormire
(Segue a pag. 4)
Enigmistica
(Vedi pagina 21)
Google per operazioni più precise
D
Anniversario dalla morte
640
1375-2015
ue colossi si uniscono nel nome della
ricerca medica: Google e
Johnson
&
Johnson
(storica azienda farmaceutica americana) hanno appena
firmato una partnership per
costruire dei robot in grado
di assistere i medici in sala
Nessun dettaglio sui progetti, se non che l'intenzione
è quella di integrare sofisticate tecnologie
(Segue a pag. 7)
La vignetta
(Vedi pagina 11)
Index
Editoriale Alessandro Tacconelli……………………………………………………………………………………………………………………………... 3
Attualità
-Diaz Sara Relli………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. 4
Copernico
-I giardini del Tribunale intitolati a Francesca Morbillo: il Copernico c’era Silvia Mazzei…………………………………………. 5
Letteratura
-La Copernicana Commedia Marta Massenzi……………………………………………………………………………………………………………. 6
Scienza
-L’ultima domanda Giulio Raggi……………………………………………………………………………………………………………………………….. 7
-I robot chirurghi di Google per operazioni più precise Iman Seradouni………………………………………………………………………
Comitato foto Matilda Martini Virginia Gelli……………………………………………………………………………………………………………………... 8
Wonderwall
-Capitolo VII Alessandra Santoni…………………………………………………………………………………………………………………………….
9
Angolo dell’enigmistica……………………………………………………………………………………………………………………………………………………... 10
La vignetta Stefano Ciapini………………………………………………………………………………………………………………………………………………... 11
2
A
Editoriale
ve! Ben tornati in un nuovo numero di Sintomi che questo mese si è completamente modificato ed è tornato di 700 anni indietro in onore dell’anniversario di Dante Alighieri, nostro grandissimo scrittore e
padre della lingua italiana. Abbiamo cercato di mantenere anche gli articoli a tema e rendere il numero il
più caratteristico possibile. E’ inutile dire che sebbene il nostro tempo ci offra tantissimi piaceri, opportu-
nità e bellezze (e lo stesso per quanto riguarda gli altri tempi storici) il medioevo susciti un notevole interesse e fascino anche
nei più “progressisti”. Ecco perché è stato scelto un stile come questo: è assolutamente inusuale e fuori dal comune un giornalino scolastico con un volto medievale ma ha pur sempre il suo fascino. Per questo motivo gli articoli di questo mese sono
molto ridotti e abbiamo fatto il possibile: c’è qualche articolo di attualità, una parodia della Divina Commedia e altro ancora,
senza nulla togliere alla nostra amata sezione enigmistica che ripropone i classici passatempi; purtroppo questo mese è molto
impegnativo a causa della nostra cara scuola e delle verifiche che tanto amiamo e per le quali studiamo con tanta dedizione.
Siamo infatti verso la fine dell’anno scolastico e già stiamo tirando le somme per gli esiti: passati, bocciati, rimandati, ognuno sa il proprio stato e cerca di migliorarlo in questo poco tempo rimasto.
Ma tralasciando le nostre questioni scolastiche che abbiamo sempre in mente, chi non sta finalmente traendo giovamento dal
bel tempo che sta ritornando, rispetto allo sconvolgimento climatico di marzo? Ammettiamo che ci sono ancora delle giornate
un po’ rannuvolate ma passano in fretta anche quelle. Vi auguriamo una buona lettura e un felice proseguimento in tutte le
vostre attività.
Alessandro Tacconelli
3
Attualità
L
Diaz
e immagini scattate dai giornalisti i giorni successivi alla “macelleria messicana” mostrano schizzi
di sangue sui muri gialli e azzurri della scuola
Diaz, fogli, penne, giornali strappati e sparsi un
po’ ovunque, scarpe, bottigliette d’acqua, sedie spezzate e ancora altre pozze di sangue nella palestra dove molti dei ragazzi
erano andati a dormire. Nel luglio 2001 la Diaz, insieme ad
altre scuole, ospitava il Genoa Social Forum, aggregazione di
movimenti che si trovava lì per contestare il summit del G8
che si sarebbe tenuto dal 19 al 22 luglio. La “notte cilena”,
durante la quale 87 fra le 93 persone presenti furono pestate
e umiliate dai Reparti mobili della Polizia di Stato e 19 furono portate alla caserma della polizia di Bolzaneto, dove subirono altre vessazioni, “deve essere qualificata come tortura”:
queste sono le parole della Corte di Strasburgo. Dopo quattordici anni, ecco che il fantasma della Diaz torna a far vergognare l’Italia di fronte a tutto il mondo. La sentenza non
si limita a condannare l’Italia per tortura, ma va oltre, affermando che “tenuto conto della gravità dei fatti avvenuti alla
Diaz la risposta delle autorità italiane è stata inadeguata”
perché “la polizia italiana ha potuto impunemente rifiutare alle
autorità competenti la necessaria collaborazione per identificare
gli agenti che potevano essere implicati negli atti di tortura”.
La Corte ha stabilito anche che lo Stato italiano dovrà versare “un risarcimento di 45 mila euro” ad Arnaldo Cestaro,
manifestante picchiato alla Diaz quella notte, che per quattordici anni si è speso a cercare e a reclamare giustizia per quanto subito. All’epoca Cestaro aveva 62 anni, era il più anziano
dei manifestanti e stava già dormendo quando irruppero gli
agenti e lo pestarono, rompendogli un braccio, una gamba e
dieci costole. “Alle undici e mezzo ho sentito un forte trambusto, stavano buttando giù i portoni della scuola. Ho pensato
‘ecco, arrivano i black block’ e invece era la polizia, la mia
polizia, quella del mio stato democratico”. A proposito della
sentenza, Cestaro ha dichiarato che “i soldi non risarciscono il
male che è stato fatto. E’ vero, è un primo passo quello di
oggi, ma mi sentirò davvero risarcito, quando lo Stato introdurrà il reato di tortura”.
“Io adesso ho 76 anni ma ho visto ragazzini che chiamavano
mamma in inglese, tedesco e altre lingue. Non auguro a nessuno di vedere i propri figli chiedere aiuto così. Culturalmente
siamo andati indietro.” E la conferenza stampa convocata dal-
4
la polizia il giorno dopo ne fu un esempio: per tentare di giustificare in qualche modo la “macelleria messicana”, furono
presentate prove che avrebbero dovuto dimostrare che fra i
ragazzi della Diaz si nascondessero anche i black block che il
giorno prima avevano messo a ferro fuoco Genova e che con
tutta probabilità se n’erano già andati dalla città. Una cosa
simile successe anche durante il Bloody Sunday in Irlanda
del Nord, quando a Derry un battaglione di parà inglesi attaccò una manifestazione pacifica, sparando sulla folla, accanendosi contro i manifestanti e facendo 13 morti. Per tentare
di giustificare la carneficina, un paio di bombe molotov furono
messe nella tasca della giacca di un ragazzo moribondo.
Quello che avvenne in Irlanda del Nord nel 1972, si è ripetuto a Genova nel 2001: durante la conferenza stampa furono
presentate bombe molotov, bastoni e un poliziotto mostrò un
giubbotto antiproiettile su cui era stata inferta una coltellata.
Peccato che, come è stato poi provato, le bombe molotov fossero state in realtà requisite durante gli scontri fra black
block e polizia il giorno prima, che i bastoni fossero stati
presi da un cantiere non lontano dalla Diaz e che il taglio sul
giubbotto dell’agente fosse stato fatto ad arte dopo l’irruzione
nella scuola.
Uno dei primi su twitter a commentare la notizia della sentenza della Corte di Strasburgo che condanna l’Italia è stato
Daniele Vicari, il regista del bellissimo film “Diaz – Don’t
clean up this blood”, il film uscito nel 2012 e che racconta per
filo e per segno, senza sentimentalismi, la mattanza avvenuta
il 21 luglio 2001. “Che tristezza, deve essere una “entità esterna” come la Corte di Strasburgo a spiegarci che alla Diaz e
a Bolzaneto ci fu tortura”. E pochi giorni dopo questa sentenza, che ha avuto una grande risonanza europea proprio perché
la maggioranza dei ragazzi era straniera e che ci ha fatto di
nuovo vergognare di fronte al mondo, Fabio Tortosa, agente
del VII nucleo Sperimentale protagonista dell’irruzione, ha
scritto su Facebook “Io sono uno degli 80 del VII Nucleo.
Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille
volte”.
di Sara Relli
Copernico
L
I giardini del Tribunale intitolati a Francesca Morvillo: il Copernico c'era
a mattina del 14 aprile una piccola delegazione del
Liceo Copernico ha partecipato ad un incontro con
il magistrato Alfredo Morvillo presso le scuole
medie Don Milani di Prato. Il Dott. Morvillo,
da sempre in prima linea per la lotta alla mafia e ad aver
contribuito all’arresto di molti criminali, ha in particolare
sottolineato la necessità della prevenzione contro l’apparato
mafioso e criminale: "Bisogna impedire a qualsiasi atto illecito di avvenire, e non rincorrere malviventi e latitanti, ladruncoli o imprenditori corrotti”. Il
magistrato è anche il fratello di
Francesca Laura Morvillo, alla
quale nella stessa mattinata è
stato intitolato il giardino del tribunale di Prato. L'assegnazione,
approvata dalla giunta Comunale
su proposta dell'assessore Filippo
Alessi, in seguito a una mozione
del Consiglio Comunale, è scaturita dall'esigenza di voler ricordare
la figura dell'unica donna magistrato assassinata in Italia, insignita della Medaglia d'oro al valor civile della Repubblica Italiana, vittima della strage mafiosa del 1992 nella quale persero
la vita anche Giovanni Falcone, suo marito, e gli uomini della scorta. Per lei è stata piantata anche una magnolia, vicino
all’ulivo che da più di vent’anni ricorda Falcone e Borsellino,
a simboleggiare che la speranza e la libertà hanno radici forti.
La cerimonia di intitolazione si è svolta alla presenza di tutte
le autorità civili e militari della città e del procuratore Alfredo
Morvillo. Alla cerimonia ha partecipato anche l’ex magistrato
del pool antimafia Leonardo Guarnotta che, rivolgendosi a
noi studenti del liceo Copernico, ci ha invitati ad improntare
all'onestà, al dovere ed al rispetto delle regole il proprio modo
di vivere ci ha esortati a compiere ogni giorno il proprio dovere prendendo ad esempio l'integrità, la perseveranza ed il sacrificio di Francesca Morvillo. Ora il suo nome è simbolicamente vicino a quello del marito Giovanni Falcone e del collega Paolo Borsellino a cui è intitolato il piazzale davanti al
tribunale. Prato vuole segnare ancora di più il suo impegno
contro le mafie intitolando la rotatoria di viale Leonardo da
Vinci, di fronte alla questura, alle forze dell'ordine uccise in
servizio dalla criminalità organizzata. La cerimonia si svolgerà il 12 maggio. “Quello di oggi è un gesto simbolico – ha
dichiarato il sindaco Matteo Biffoni – ma che serve per ripetere, ancora una volta, che Prato deve fare la propria parte in
questa battaglia, perché nessun territorio può dirsi davvero
esente”. “Fare il nostro dovere ci rende liberi”, queste sono
state le parole conclusive dell’augurio di Guarnotta a noi ragazzi di poter vivere un futuro migliore proprio grazie all’impegno e alla consapevolezza nel presente, dopo aver sottolineato anche l’importanza del ricordo e dell’informazione, oltre che
della comprensione di ciò che è accaduto nella storia del nostro paese, affinchè la legalità e l’onestà possano affermarsi.
Il concetto di legalità è estremamente vasto e lontano dalla
portata del nostro piccolo universo personale ma, attraverso
le parole dei due magistrati e il valore simbolico della cerimonia di intitolazione, ci siamo resi
conto di quanto ognuno di noi
possa contribuire alla diffusione
dell’idea di legalità ed onestà civile. Anche se si sostiene che Lo
Stato salvaguarda e gestisce la
sicurezza dei cittadini in modo nettamente migliore rispetto al passato, continua ad essere veramente
importante raccontare cosa è accaduto. I giovani, ma anche i più
piccoli, devono essere informati
sulla storia del nostro paese, riguardo a Falcone e Borsellino, a
Francesca Morvillo, ai primi pool
antimafia ed al grande traguardo del maxi-processo. Raccontare per ricordare, sapere, ma soprattutto capire. C’è differenza
tra sapere e capire, ha detto Morvillo agli studenti presenti, e
ciò che conta è la comprensione dell'esigenza di onestà e legalità. C’è differenza anche tra ricordo e memoria. Queste due
parole, che sembrano sinonimi, hanno invece significati diversi, seppur collegati fra loro. Il ricordo, spiegava Soren Kierkegaard nell'opera In Vino veritas, non è la memoria. Il
vecchio, ad esempio, perde la memoria, ma gli resta qualcosa
di profetico e poetico, i ricordi. Chi ricorda non è indifferente,
mentre la memoria può essere anche solo un magazzino di
date e di fatti. La memoria è soprattutto pubblica e storica, il
ricordo è soprattutto intimo e affettivo. La stessa etimologia
della parola ricordo deriva dalla parola latina cor-cordis, che
significa cuore, come ha ribadito il Dott. Guarnotta. Ricordare significa portare qualcuno o qualcosa alla memoria non
solo attraverso la nostra mente, ma anche e soprattutto attraverso il nostro cuore. Ricordiamo quindi Francesca Morvillo,
Falcone e Borsellino, le donne e gli uomini delle scorte uccisi
e ciò che spesso viene dimenticato o sepolto dal tempo, mentre
il nuovo cartello dei giardini del Tribunale era illuminato dal
sole d’aprile, con accanto una piccola pianta di magnolia appena sbocciata.
di Silvia Mazzei
5
Letteratura
La Copernicana Commedia
di Marta Massenzi
6
L
Scienza
L’ultima Domanda
’uomo del terzo millennio è continuamente alla
ricerca di una fonte d’energia: petrolio, elettricità,
gas; eppure per trovare una fonte d’energia ottimale basterebbe alzare gli occhi al cielo e dare
un’occhiata alla nostra stella: il Sole.
gioco l’entropia: ovvero la misura del grado di equilibrio raggiunto da un sistema in un dato momento. Col passare del
tempo, per la seconda legge della termodinamica, l’entropia
aumenterà incessantemente fino a quando l’intero universo
sarà in equilibrio termico: poiché l’entropia sarà massima,
Spesso si pensa al Sole come a un corpo incorruttibile e ogni trasformazione sarà impossibile da compiere, portando
immortale, ma ci sbagliamo. Il Sole, come un’automobile, l’universo alla sua fine. (morte entropica)
consuma del carburante: tra circa otto miliardi di anni il Sole “Ma sarà possibile fermare l’entropia?” poiché la scienza
terminerà il carburante, e andrà lentamente incontro alla fine odierna non può rispondere, ci pensa la letteratura: Isaac
del suo ciclo vitale. Che cosa farà l’Uomo allora? Insieme al Asimov nel suo racconto (definito da lui stesso il suo preferiSole, anche le altre stelle si esauriranno, rendendo inutile to) “L’ultima domanda” ci mostrerà, in stampo fantascientifianche un ipotetico spostamento interstellare. Ma perché il co, il tentativo dell’Uomo di fermare l’entropia, condendolo
Sole e le stelle si devono esaurire? Per lo stesso motivo per con riflessioni religiose.
il quale i gelati si sciolgono: La seconda legge della termodi- Anche se fermare l’entropia per ora è impossibile, rallentare
namica; essa afferma, in parole povere, che l’energia termica l’arrivo della morte entropica è possibile: prendete la vostra
(il calore) fluisce sempre da un corpo più caldo a uno meno bibita preferita (opzionale) e sedetevi sul divano a oziare; così
caldo e mai in direzione contraria. L’energia, cioè, si ridistri- facendo porterete al minimo ogni trasferimento d’energia.
buisce finché il sistema costituito dai due corpi raggiunge un Congratulazioni, avete allungato la vita dell’universo! (anche
equilibrio completo, entrambi hanno la stessa temperatura e se di un tempo infinitesimamente piccolo) Siete degli eroi!!
non è più possibile il passaggio di calore dall’uno all’altro.
di Giulio Raggi
Qui entra in
I robot chirurghi di Google per operazioni più precise.
D
ue colossi si uniscono nel nome della ricerca
medica: Google e Johnson & Johnson (storica
azienda farmaceutica americana) hanno appena
firmato una partnership per costruire dei robot in
grado di assistere i medici in sala. Nessun dettaglio sui progetti, se non che l'intenzione è quella di integrare sofisticate
tecnologie mediche per l'analisi rapida
dei dati, fornendo una migliore assistenza durante il lavoro dei chirurghi,
rendendo meno invasive le operazioni e
facilitando la vita dei pazienti anche nel
decorso postoperatorio. Le due società
uniranno competenze e brevetti per creare un sistema che sappia integrare tecnologie avanzate, con l'obiettivo di migliorare l'assistenza a medici e pazienti durante le operazioni
nelle sale chirurgiche. La chirurgia assistita dai robot ha il
vantaggio di essere meno invasiva rispetto a quella tradizionale, proprio grazie all'utilizzo di strumenti tecnologici che
forniscono ai medici maggior controllo e precisione, diminuendo il pericolo di possibili errori umani. La riduzione di rischi
e complicanze per pazienti si può così tradurre in un decorso
postoperatorio più veloce. Le due società intendono mettere a
frutto le competenze incrociare: Google nell'integrazione hardware-software, Johnson & Johnson nelle attrezzature mediche, grazie alla controllata Ethicon.Gary Pruden, presidente
del Global Surgery Group di Johnson & Johnson ha spiegato che «Questa collaborazione con
Google è un altro importante passo
avanti nei nostri obiettivi in campo
medico.Insieme puntiamo a mettere
nelle mani dei team medici il meglio
della tecnologia in campo chirurgico».Google, da parte sua, ha già mostrato interesse per le tecnologie mediche, acquistando qualche mese fa
Liftlab , la società che ha sviluppato il cucchiaio hi-tech che
utilizza le vibrazioni per contrastare i tremori dei pazienti affetti da Morbo di Parkinson.
di Iman Seradouni
7
Comitato foto
The bell tower - Virginia Gelli
Rosignano - Matilda Martini
8
Wonderwall
Q
Capitolo VII
uelle 5 infernali ore,passarono e fu il momento
dell'appuntamento tra lui ed Emily.
"Jason,che hai? Tutte le volte che guardi il telefono,diventi
strano. Che succede?" chiese Emily preoccupata.
Avevano deciso che si sarebbero ritrovati nel piaz- "Niente.. Ho solo bisogno di andare in bagno" disse Jason
zale esterno della scuola.
alzandosi e lasciando il telefono sul tavolo.
Jason uscì dall'aula,prese i libri dall'armadietto e uscì dalla
scuola.
Appena fu fuori,scrutò attentamente
il piazzale,in cerca di Emily. Non
vedendola,decise di sedersi sugli
scalini.
13:20 ed Emily ancora non c'era.
Si alzò e sbuffando,si diresse verso
la fermata dell'autobus per poter
tornare a casa.
"JASON!" urlò una voce femminile
alle sue spalle.
Jason si voltò e vide Emily scendere di corsa gli scalini della scuola.
"Scusami,ma ero a fare un compito e quindi ho finito tardi"
disse sorridendo.
Mentre Jason andava in bagno per cercare di riacquistare la
tranquillità smarrita,Emily spostò lo
sguardo sul cellulare di Jason,che si
era appena illuminato.
Sapeva benissimo che era sbagliato
ma la tentazione prevaleva su tutto.
Prese il telefono di Jason,scorse il
dito sul messaggio e l'aprì.
Da Austin:
"Non me ne frega niente se ti piace!!
Sai quali erano i patti,o sbaglio?!
Tu la fai innamorare,la lasci e la
fai soffrire,sennò sai quel che succede"
Emily poggiò il telefono sul tavolo ancora incredula.
Si alzò,prendendo lo zaino ed uscì dalla tavola calda per andare alla fermata del bus più lontana possibile.
"Tranquilla" rispose Jason sorridendo. Non gli interessava
se era arrivata in ritardo,non gli interessava se aveva
Prese le cuffiette dallo zaino ed accese la musica alzandola al
aspettato a lungo. Gli interessava solo che lei fosse lì,con lui massimo. In un momento come quello,l'unica medicina poteva
e questo lo faceva risentire di nuovo vivo.
essere la musica. Si sentiva come se il mondo fosse caduto
ai suoi piedi,si sentiva illusa e presa in giro. Arrivò alla fer"Allora dove vuoi andare?" chiese Emily sorridendo.
mata e si sedette sul marciapiede in attesa del bus.
"Non so.. Tu dove vorresti andare?" rispose Jason con un'alNel frattempo,Jason uscì dal bagno e notò subito che Emily
tra domanda.
non c'era più. Arrivato al tavolo,prese il telefono per chi"Non saprei.. Prima di tutto,vorrei pranzare" sorrise Emily
amarla e trovò il telefono sulla chat di Austin.
"Ok,andiamo"
Non ci credo pensò Jason scorrendo una mano tra gli scuri
capelli. Indossò il giubbotto,prese lo zaino,lasciò i soldi sul
Andarono ad una tavola calda vicino e pranzarono.
tavolo e corse fuori.
Mentre pranzavano,Austin cominciò a torturare di nuovo JaTi troverò,Emily pensò Jason guardandosi intorno.
son riempiendolo di messaggi.
di Alessandra Santoni
Di nuovo l'ansia fece capolineo e mille pensieri invasero la
testa del giovane Jason. Iniziava a sentirsi in colpa per aver
agito,in qualche modo,alle sue spalle.
9
Angolo dell’Enigmistica
Crucipuzzle
di Eva Sabatini e la classe IIAL
10
1.
Anna
15.
Flegetonte
29.
Paolo
2.
Acheronte
16.
Francesca
30.
Pier della Vigna
3.
Argenti
17.
Fucci
31.
Sodomiti
4.
Arpie
18.
Furie
32.
Stige
5.
Avari
19.
Gerione
33.
Suicidi
6.
Bolge
20.
Lano
34.
Teseo
7.
Capaneo
21.
Latini
35.
Ulisse
8.
Caronte
22.
Leone
36.
Usurai
9.
Cerbero
23.
Limbo
37.
Veltro
10.
Ciacco
24.
Lonza
38.
Violenti
11.
Diomede
25.
Lucifero
39.
Virgilio
12.
Dite
26.
Lupa
13.
Epicurei
27.
Minosse
14.
Far
28.
Nesso
Ruzzle
di Alessandro Tacconelli
Quante parole riuscite a vedere?
Scriveteci sulla nostra pagina Facebook con l’elenco delle parole
trovate.
Chi ne individuerà di più?
Il prossimo mese annunceremo il vincitore.
Le vignette
di Stefano Ciapini
11
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato a questo numero scrivendo, leggendo
e spillando. Grazie per il vostro contributo, senza il quale Sintomi non esisterebbe
Referente: Prof. Claudio Puccetti
Direzione:
Alessandro Tacconelli (3AS)
Sara Bichicchi (3AS),
Valentina Saccomando (4DS)
E’ disponibile anche una versione
digitale sul sito scolastico.
Seguici sulla pagina Facebook
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Redazione:
Alessandra Santoni (4CL)
Giulio Raggi (4GS)
Iman Seradouni (2ES)
Marta Massenzi (4AS)
Sara Relli (5AL)
Silvia Mazzei (5DS)
Stefano Ciapini (5IS)
Ringraziamo anche il comitato foto, la prof.sa Eva Sabatini e la classe 2AL.
Inquadra questo codice con la tua fotocamera!