Editoriale - Vega Prefabbricati
Transcript
Editoriale - Vega Prefabbricati
L’agricoltura fa registrare un incremento record nel numero di occupati, che è 10 volte superiore al valore medio totale di tutti i settori, nonostante le pesanti difficoltà registrate a seguito del maltempo. Il settore agroalimentare può realmente essere considerato un elemento di leva finanziaria, importantissimo per l’intera economia del Paese. Da rimarcare i dati riguardanti la nascita di numerose imprese nel settore: tanti i giovani imprenditori che hanno deciso di cimentarsi in interessanti start up in questo campo. Senza dimenticare che il 2015 è l’anno dell’Expo che, com’è noto, avrà come tema centrale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” mostrando i molteplici significati racchiusi dalla parola “cibo”. Come si sposa questo settore all’edilizia? Quali potrebbero essere le opportunità che, vicendevolmente i settori si possono scambiare? Sono queste le domande che ci siamo posti impostando questo nostro primo numero del 2015. Abbiamo deciso, quindi, di recensire alcune nostre realizzazione, spaziando dalla grande distribuzione a opere realizzate per aziende che creano prodotti top, come il vino e i tartufi, veri e propri ambasciatori dell’Italia life stile nel mondo. Buona lettura. Editoriale Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/CN/AN/30/2014 - euro 1,00 Il cibo è cultura, anche per l’edilizia Gabriele Polini Ricerca: formare i creatori del domani Associazione: 2015 l’anno della svolta Case History: Riqualificazione d’area e servizio per i cittadini News Vega: vino Illuminati, vino e passione Vega Prefabbricati e ciclismo N°1 Case History: Trivelli Tartufi, uno stabilimento in armonia con il territorio Anno 8 Ricerca 3 Ricerca 2 Formare i creatori del domani La Scuola di Architettura e Design di Camerino si colloca al 6° posto tra le facoltà di architettura nazionali Laureato in Architettura nel 1984 alla Facoltà di Architettura di Roma con il massimo dei voti, il Prof. Giuseppe Losco è oggi direttore della Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino. La sua formazione culturale e scientifica, sin dagli studi universitari, si è indirizzata alla cultura del progetto e del suo ruolo centrale in tutte le fasi del processo edilizio e industriale rivolgendo una particolare attenzione alle innovazioni tecnologiche nel processo di progettazione e delle relative implicazioni che l’innovazione tecnologica-produttiva determina nei processi d’ideazione e costruzione. Quanti sono gli iscritti di quest’anno alla Facoltà di Architettura e da dove provengono? “È importante premettere, per chi ancora non ne fosse a conoscenza, che la Scuola di Architettura e Design ha un’offerta formativa che prevede quattro Corsi di Studio (CdS): due lauree di primo livello e due lauree magistrali di secondo livello. Negli ultimi anni gli studenti che si sono immatricolati, annualmente, sono stati circa 350 (il 25% delle matricole Unicam), mentre gli studenti iscritti sono circa 1500 (il 17% degli iscritti Unicam). Gli studenti prevalentemente provengono dal 70% dalla Regione Marche, di cui il 20% dalla città di Ascoli, mentre da fuori Regione provengono circa il 30% degli studenti, comprensivo anche di un 4% di studenti stranieri. La nostra attrazione va oltre il territorio regionale, tenendo conto che ci sono lungo la fascia adriatica altre Facoltà di Architettura concorrenti come quella di Chieti-Pescara, di Cesena, dello IUAV di Venezia e del Politecnico di Bari”. Cosa si aspetta da questo periodo in cui dirigerà la Facoltà e quali sono i suoi obiettivi? “Il mio auspicio è di proseguire la strada tracciata dai miei predecessori. L’area scientifico disciplinare della nostra Scuola, infatti, è stata classificata al 6° posto su 39 posizioni nella graduatoria nazionale per Atenei e al 4° posto su 24 nella graduatoria per dipartimenti e sottostrutture per area nel segmento Medio. C’è stato un miglioramento anche nella classifica Censis - Repubblica, che dopo alcuni anni nella valutazione della didattica è risalita al 6° posto tra le Facoltà di Architettura. Mantenere e migliorare queste posizioni rappresenta indubbiamente uno stimolo per il futuro e, pertanto, continueremo con attività mirate a migliorare la qualità della ricerca e al conseguente reperimento delle risorse europee e nazionali”. Dove vanno a lavorare i giovani che si laureano ad Ascoli e che prospettive professionali hanno? “In questo momento storico, in cui il tasso di disoccupazione nazionale si attesta oltre 13% (il livello più alto sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977) e il tasso di disoccupazione giovanile si attesta sul 44%, il ruolo dell’università risulta molto importante soprattutto per contrastare il numero di quei giovani scoraggiati (tra i 15 e i 29 anni), i cosiddetti NEET (Not in Employement, Education or Training) che non sono iscritti a scuola, né all’università, né lavorano, né frequentano corsi di formazione (sono oltre 2 milioni e 200mila). Le prospettive professionali per i laureati della nostra scuola sono state negli ultimi anni molto legati alla violenta crisi economica che ha investito il nostro Paese e la nostra regione. Tuttavia i dati di AlmaLaurea, un Consorzio Interuniversitario che favorisce e monitora l’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro, ci dicono che la media per tutti i nostri dottori del tasso di occupazione, a un anno è il 42,3%, a tre anni l’82,3% e a cinque anni l’89,4% è all’incirca di poco inferiore alla media nazionale. Chiaramente per i laureati in Architettura, dopo la laurea è necessario superare l’esame di stato per ottenere l’abilitazione a esercitare la professione di architetto e il tasso di occupazione varia da circa il 69% dopo un anno a circa l’85% dopo 5 anni. Nel campo del Design, il tasso di occupazione varia da circa il 60% dopo un anno, a circa il 90% dopo 5 anni. Questi dati, per quanto indicativi, rappresentano delle medie, tuttavia smentiscono quello che ormai nell’opinione pubblica sta diventando un luogo comune circa l’inutilità di un titolo di studio. Indicano invece con chiarezza che per i laureati l’inserimento nel mondo del lavoro è più rapido, qualificato e meglio retribuito”. Luigi Gagliardi www.unicam.it/sad Periodico realizzato dalla Vega Prefabbricati · www.vegaprefabbricati.it Editrice: Gabbiano - srl · Via Orsi, 2 · 60123 Ancona Iscrizione al ROC: 16575 del 15/03/2008 Periodico in attesa di registrazione Redazione: Via Cingoli, 20/a 60128 - Ancona (AN) Direttore responsabile: Gabriele Costantini Hanno collaborato: Luigi Gagliardi, Clizia Pavani, Maurizio Polini, Sara Polini Grafica e impaginazione: Gabbiano - srl Stampa: Poligrafica Bellomo · Via V. Diomede Gabrielli, 10 · Ancona www.poligraficabellomo.it 2015 l’anno della svolta L’innovazione dei processi produttivi e l’attenzione all’ambiente spingono la ripresa del settore edile “La situazione economica dell’Italia è a un punto di svolta”. Sono queste le parole con cui il presidente Ance Paolo Buzzetti ha aperto il suo discorso alle decine di potenziali investitori stranieri che hanno prenotato un ta volo per l’Italian Lunch evento che si è tenuto a metà marzo a Cannes in occasione del Mipim 2015. Una scelta quella di fare leva sulle capacità e possibilità dell’immobiliare nazionale per attirare capitali stranieri, to con la decisione dei costruttori che va a braccet di presentarsi a Cannes assieme all’Ice (Istituto per il Commercio Estero). “Il piano di riforme strutturali che il governo ha messo in campo – ha continuato Buzzetti - insieme a interventi di politica economica improntati alla crescita, come più volte sollecitati dall’An ce, sono stati salutati positivamente dalle istituzioni europee e dai mercati”. Secondo il presidente dei costruttori “… i recenti dati macroeconomici e le stime sulle prospettive di crescita testimoniano un’inversione di tendenza per l’economia nazionale che potrà riportare l’Italia tra i protagonisti dell’economia internazionale”. L’ottimismo dimostrato è confermato dai dati elaborati da Ance nel 2014 che vede la compravendita di abitazioni aumentata del 3.6% rispetto al 2013 con oltre 4000 unità vendute. Segnali rassicuranti, inoltre sono giunti anche dalle compravendite non residenziali. In particolare, nel quarto trimestre scorso, gli immobili commerciali hanno registrato un aumento del 14% de gli affari conclusi rispetto allo stesso periodo del 2013 mentre il comprato produttivo, costituito dalla somma di capannoni e industrie, è cresciuto del 3,1%. Sul fronte della finanza immobiliare anche mutui per l’acquisto di abitazioni sono tornati a crescere: +9,8% nei primi nove mesi del 2014. La ritrovata dinamicità delle produzioni edilizie trova un punto di forza nella qualità degli interventi, con una forte componente d’innovazione dei processi produttivi e un’attenzione agli standard ambientali più avanzati. “L’Ance già da qualche tempo sta promuovendo questo cambia mento, spingendo le imprese italiane dell’edilizia a cogliere le opportunità date dall’inno vazione, dalla tecnologia e dalla qualità del costruito – ha terminato Buzzetti - . Una qualità riconosciuta anche a livello internazionale come testimoniano le numerose commesse che le nostre imprese acquisiscono all’estero anche nei mercati, più competitivi”. Riqualificazione d’area e servizio per i cittadini Case History 5 Associazione 4 Il nuovo Conad di Fermignano, forme accattivanti e curvilinee per un grande brand della grande distribuzione organizzata Una struttura dalla forma accattivante e curvilinea ospiterà il rinnovato punto vendita Conad di Fermignano. L’azienda si sta muovendo parecchio su gran parte del territorio italiano come ci conferma Stefano Gavelli Responsabile Sviluppo & Ufficio Immobiliare. “Oltre al punto vendita di Fermignano – ci dice Gavelli - il 2015 per Commercianti Indipendenti Associati sarà un anno di grandi sfide. A fianco allo sviluppo tradizionale, che ci vede impegnati dalle Marche al Friuli, si aggiunge l’impegnativa acquisizione dei punti vendita a insegna Billa dei territori Veneti e Friulani: in tutto 32 negozi il cui cambio gestione (e insegna) è stato completato nel mese di marzo. Oltre a questi cantieri aperti le prossime aperture (fine 2015/ inizio 2016) sono a Pesaro, Osimo, Padova, Forlì, Savignano e molti altri partiranno entro la fine dell’anno. Il piano di sviluppo della nostra cooperativa prevede dal 2015 al 2018 un investimento complessivo di oltre 350 milioni di euro in punti vendita ed interventi immobiliari a questi connessi”. Qual è l’impatto occupazionale che ha avuto il punto vendita di Fermignano sul territorio? “Nel caso specifico si tratta di un trasferimento con ampliamento di un punto vendita già esistente. Tutti i dipendenti saranno trasferiti dal vecchio al “nuovo” e vi saranno nuove assunzioni atte a soddisfare le vendite incrementali, parliamo di qualche unità, massimo una decina”. In questi anni di crisi com’è cambiata la Gdo e quali sono le prospettive future? “La GDO è cambiata molto poiché sono cambiati i consumatori e loro abitudini di acquisto. La famosa ruota della distribuzione sta volgendo al termine e lo si vede con l’appiattimento sempre maggiore fra le catene tradizionali che si trasformano sempre più in “discount” e discount che mutano sempre più in supermercati. Una ricetta per sopravvivere e fare meglio degli altri non c’è. Ciò che funziona in un’area non sempre funziona in un’altra. Di certo però gli elementi su cui puntare, in ordine d’importanza, sono: il servizio, la convenienza, la qualità e il rapporto con il cliente. Il nostro modello, che vede impiegati nel punto vendita i soci titolari, è vincente perché da sempre focalizzato su tali elementi che, anno dopo anno, soddisfano sempre meglio le esigenze dei consumatori. Le prospettive future non sono rosee per nessuno… il mercato è in contrazione e una volta stabilizzato occorrerà attendere a lungo le crescite per raggiungere i livelli di un tempo. Un’insegna cresce solo perché un’altra cala o, ancora peggio, perchè scompare. Entro 5 anni la distribuzione sarà profondamente riorganizzata e lascerà spazio solo alle imprese più efficienti e che sapranno trovare la loro stabilità localmente”. A fare da interfaccia tra la Vega prefabbricati e la Conad è stato il Geom. Francesco Strazza che oltre a seguire tutte le attività pre e post lavori ha straferito alla società costruttrice le esigenze in termini di qualità e tipologia costruttiva della committenza. “Dal punto di vista produttivo – ci dice Strazza - l’opera non è stata di semplice realizzazione. L’edifico, infatti, ha uno sviluppo planimetrico a lato curvilineo quindi i solai dei piani terra e primo hanno dovuto seguire la curvatura che si presenta sul fronte dell’edificio. La curvatura è stata prevista nella progettazione in quanto, il lotto da utilizzare per realizzare l’opera, è angolare e posizionato sull’incrocio di due strade. Tale scelta ha permesso di dare maggiore visibilità alla struttura”. Case History 7 Case History 6 Dal punto di vista strutturale ci sono particolarità da evidenziare? “La struttura presenta un piano interrato realizzato con mura perimetrali in cemento armato sulle quali la Vega Prefabbricati ha inserito le travi e realizzato la parte strutturale dei solai del piano terra e del primo piano. Quest’ultimo, conta una superficie di 300 mq dedicata agli uffici. La fase di prefabbircazione si è rivelata di ottima qualità esecutiva anche nella cura dei particolari e la squadra che ha realizzato la posa in opera si è dimostrata più che competente. Anche dal punto di vista della realizzazione dell’opera Vega ha fatto un ottimo lavoro seguendo gli standard richiesti dal gruppo Conad che prevedono innanzitutto un’elevata resistenza strutturale e livelli di manutenzioni future minime. Se proprio vogliamo trovare una piccola pecca, posso dire che abbiamo impegnato qualche ora di troppo per appianare una piccola divergenza tecnica sulla definizione della fine dei lavori “a regola d’arte””. Il progetto iniziale di riqualificazione dell’area è stato affidato allo Studio Associato Castelli di Senigallia e “…prevedeva – conferma l’Ingener Lanfranco Castelli - la riorganizzazione dell’intera area al fine di creare uno spazio che potesse rivitalizzare la zona. Prima di iniziare l’opera costruttiva è stata realizzata la demolizione e ricostruzione dell’edificio esistente (ex discoteca) per poi realizzare l’edificio a destinazione commerciale e direzionale, articolato su un piano interrato adibito a parcheggi garage e depositi, un piano terra adibito ad attività commerciali e un piano primo adibito ad attività direzionali per una cubatura complessiva di 11.000 mc circa”. Poi che cosa è cambiato? “Per le mutate esigenze, dovute al cambiamento del fruitore finale dell’edificio, sono state apportate alcune modifiche, che comunque non hanno cambiato l’impianto originale”. Ci spieghi come si sviluppa il progetto? “Il progetto prevede tre livelli di costruzione, seminterrato, piano terra e primo piano. Al piano interrato sono previsti parcheggi, locali garage e un locale deposito. I parcheggi interrati consentono il totale rispetto degli standard delle NTA in merito alla dotazione di parcheggi privati e parcheggi di uso pubblico. Nel piano terra è prevista la struttura commerciale per la vendita di prodotti alimentari di medie dimensioni, comprensiva di superficie di vendita accessori, direzionale, zona casse e il magazzino di deposito merci. Il primo piano è destinato alla realizzazione di locali per attività direzionali, con accesso attraverso una zona ingresso, scala e impianto ascensore, che collega il piano terra al primo piano e al piano interrato”. Che cosa può dirci delle strutture portanti dell’impianto? “Come detto sopra, l’edificio non prevede importanti peculiarità costruttive. La fondazione e le strutture interrate dell’intero edificio saranno realizzate in cemento armato in opera, mentre, per quanto concerne la parte in elevazione, si utilizzeranno elementi strutturali prefabbricati in cemento armato precompresso. In particolare la struttura prefabbricata sarà composta di pilastri prefabbricati in cemento armato ordinario, travi portanti e pannelli di solaio in cemento armato precompresso. Per le finiture sono previste pareti ventilate montate sul pannello prefabbricato con sottostruttura di acciaio o alluminio, con interposizione di pannelli in poliuretano espanso tra parete prefabbricata e parete ventilata. Le pareti non ventilate e non rivestite saranno rifinite esternamente con struttura isolante a “cappotto” con rivestimento del pannello prefabbricato, in pannelli di poliuretano espanso, sovrastante rete plasticata e finitura a intonaco base cemento, pronta per la tinteggiatura con tinte acriliche lavabili”. Case History 9 Case History 8 Vino e passione Vini Illuminati azienda leader nel settore: un viaggio alla scoperta delle strutture, i prodotti fino ad Expo 2015 120 anni di storia, oltre 130 ettari tutti coltivati a vite e una produzione di 1.100.000 bottiglie. Questi i numeri, moto importanti, dell’Azienda Agricola Dino Illuminati di Controguerra in provincia di Teramo. Una crescita continua e costante nel tempo, una passione che anima una tradizione di famiglia tramandata da 4 generazioni. Sono 40 gli anni di attività dedicata all’imbottigliamento: a partire dal 1972 per 4 decadi. Una realtà muscolare questa dei Vini Illuminati che ha scelto Vega Prefabbricati per la realizzazione di uno dei suoi numerosi edifici industriali. “Quella fatta da Vega – ha dichiarato Stefano Illuminati – è una struttura concernente la logistica dei nostri mezzi meccanici. Abbiamo 130 ettari coltivati a vite e per noi è molto importante gestire in maniera organizzata le macchine che devono operare sul territorio. Oggi la struttura che si sviluppa su 400 metri quadrati è stata ricoperta con pannelli fotovoltaici, d’altronde chi opera come noi in un settore così fortemente legato ai frutti della terra, ha una particolare attenzione alla stessa”. Vino, Made in Italy ed export sono elementi sostanziali per voi? “Assolutamente sì. Produciamo circa 1.100.000 bottiglie l’anno e gran parte di queste sono destinate al mercato estero. Diciamo che il 65% della nostra produzione prende la via per gli Stati Uniti, il Canada e l’Europa. Di particolare interesse sono per noi anche i mercati di Australia, Giappone e, arriviamo, anche in Nuova Zelanda. Il rimanente 35% di conseguenza e destinato al mercato nazionale ”. Una produzione, la vostra tutta dedicata al vino… “Esattamente, la nostra produzione si appoggia a una superficie vitata di oltre 130 ettari, tutti appartenenti alle zone della Controguerra DOC e della DOCG Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane. Vigneti dalle uve speciali che generano vini di rara qualità, ottenuti grazie alla dedizione e all’impegno di mani sapienti che curano questa terra ricca e conoscono l’arte della vinificazione”. Quali sono i vini che producete? “Abbiamo un’attività di vinificazione sia di rosso che di bianco. Il rosso, che assorbe il 70% della produzione è il Montepulciano d’Abruzzo, la cui produzione è consentita nelle province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo. Il bianco su cui siamo orientati sono due: Il Trebbiano d’Abruzzo un vino bianco dalle grandi potenzialità che ha trovato sul nostro territorio un ecosistema ideale e il Pecorino, altro vitigno autoctono della zona a cavallo fra il Sud delle Marche, il Nord dell’Abruzzo e le zone più orientali del Lazio”. Una grande presenza alle fiere di settore quindi… “Prowein, Vinitaly e Vinexpo sono per noi un must e poi, quest’anno ovviamente saremo all’Expo. Proprio l’Expo 2015 rappresenta per noi una grandissima occasione. D’altronde il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” che contraddistinguerà la manifestazione è strettamente legato al nostro business. Saremo presenti con I Grandi CRU all’evento proprio nel cuore della manifestazione. L’Esposizione Universale di Milano è un’occasione unica di visibilità verso un pubblico di appassionati e neofiti provenienti da ogni angolo del pianeta. Qui avremo la possibilità di raccontare e far conoscere al pubblico il nostro ricchissimo patrimonio enologico. Il 2015 sarà un anno straordinario per l’immagine del vino italiano”. I Vini Illuminati Vini Rossi Ilico Pieluni Zanna Nicò Riparosso Lumen Spiano Vini Bianchi Daniele Ciafrè Costalupo Lorè Nicolino Pligia Pecorino Passerina Rosati Campirosa Sitàra Spumanti Brut Case History 11 Case History 10 Uno stabilimento in armonia con il territorio Trivelli Tartufi è azienda leader nella raccolta e nella lavorazione dei tartufi fortemente vocata all’export Il tartufo Nero di Roccafluvione “E’ necessario dare in momenti di crisi dei segnali forti e positivi al territorio, ai clienti e ai collaboratori: è per questo che abbiamo deciso di investire tanto sulla nostra nuova sede, inaugurata nell’ottobre 2013”. Queste le parole di Stefania Sciamanna titolare, insieme al marito Silvio Trivelli della Trivelli Tartufi. “Abbiamo scelto di restare a Roccafluvione (provincia di Ascoli Piceno ndr) perché è qui che siamo nati ed è qui che si concentra tutto il nostro core business. Certo avremmo potuto spostarci in una zona industriale, magari facendo delle scelte più legati all’investimento immobiliare, ma ripeto, abbiamo voluto fortemente legare area di produzione e territorio perché crediamo che questo sia un valore aggiunto per il consumatore finale”. Roccafluvione, d’altronde, è una delle primissime piazze in Italia per la produzione di Tartufo Nero Pregiato (Tuber Melanosporum Vitt). L’azienda arrivata ormai alla 4 generazione è una bella storia tutta italiana, in cui la passione di famiglia diventa impresa: infatti nel 1988, Silvio, con l’aiuto della moglie Stefania, da vita alla Trivelli Tartufi. “Siamo operativi in questa nuova sede realizzata da Vega Prefabbricati da ottobre del 2013 – continua Stefania Sciamanna – con a disposizione ben 3.000 metri quadrati di superficie. Nel piano interrato è presente un magazzino, nel primo piano laboratorio, uffici e un punto vendita. Infine, all’ultimo piano, abbiamo creato il direzionale”. Come si sviluppa il vostro business? “Oggi sono 15.000 le piante di Leccio, Roverella, Carpino e Nocciolo (coprono un’area di 40 ettari) che ricreano l’habitat naturale perfetto per la nascita e la crescita dei tartufi nelle aziende di famiglia presenti nel territorio ascolano. La nostra attività si specializza pertanto nella vendita, rigorosamente stagionale, di tartufo fresco sia bianco che nero. Inoltre, tra le competenze aziendali rientrano la lavorazione e trasformazione del tartufo fresco in prodotti derivati: sughi, salse, paté e oli. Il nostro target di vendita va dal privato, al ristorante fino a soddisfare le esigenze di tipo industriali”. Quali sono le aree di business? “Siamo un’azienda fortemente orientata all’export. Il 90% del fatturato proviene dall’estero e il rimanente dal mercato nazionale interno”. Quali sono i Paesi più interessanti? “Sicuramente gli USA, da sempre riferimento per aziende come la nostra dedita all’esportazione. Non mancano poi i mercati del Far East e, quindi, Singapore, Cina, Hong Kong e Giappone. Stiamo approcciando anche altre aree come il Messico e le Seychelles. E’ ovvio che chi, come noi, si rivolge ad un mercato di nicchia, sia interessato a consolidare la propria presenza in Paesi dove i consumatori abbiano un più elevato potere di acquisto”. A tal proposito il Medio Oriente? “Diciamo che ci stiamo lavorando. E’ un mercato che richiede tutta una serie di regolamentazioni ben definite e a tal proposito, per essere idonei alla penetrazione d’area, ci siamo già certificati IFS e sono in fase di svolgimento le certificazioni BRC e HALAL, passe-partout necessari per operare in questi mercati”. Il tartufo è un fungo sotterraneo che vive esclusivamente in stratte associazione (detta simbiosi) con le radici di particolari alberi (alberi tartufigeni) con i quali instaura rapporti di uno scambio di sostanze nutritive. Questi scambi avvengono a livello delle micorrize. Le micorrize sono costituite dalle fini terminazioni delle radici dell’albero, avvolte e compenetrate dal tessuto del fungo (micelio): solo in presenza di questi organismi l’albero genera il tartufo. Il tartufo Nero di Roccafluvione si sviluppa preferibilmente su terreni derivanti dal disfacimento di rocce sedimentarie calcaree del periodo Mesozoico e Cenozoico. I frutti del Nero di Roccafluvione si sviluppano, in queste vallate, in terreni freschi e ben drenati, al limitare o all’interno di boschi misti di latifoglie da 500 metri fino a 900 - 1000 metri di altitudine, preferendo un’esposizione fresca rivolta a Nord. Il Nero di Roccafluvione fruttifica a una profondità che va dai 5 ai 15 - 20 cm. Per raccoglierlo è obbligatorio l’uso di un cane addestrato e di un vanghino la cui lama non deve superare i 6 cm. di larghezza. Non è permesso dai vigenti regolamenti raccogliere più di un Kg. di tartufo il giorno. Professionisti multidisciplinari La congiuntura sfavorevole non deve demotivare aziende e professionisti. Nei servizi e nei mercati esteri le opportunità di business migliori Renato Branchesi, 34 anni di professione, uno studio di 250 metri quadrati e 5 collaboratori: questi, in sintesi i numeri dello Studio Branchesi di Macerata. “Sono sul mercato dal 1982 – ha dichiarato Branchesi – e i primi 7 anni di attività li ho vissuti in partnership con un altro professionista. Ho sempre creduto nella professione, ma ancor di più nella professionalità del mio studio. Su questi principi ho fondato tutto il lavoro svolto in questi 33 anni”. Si è mai specializzato su un settore in particolare? “Sembrerà strano, ma la risposta è no. Ho sempre pensato che la multidisciplinarietà dell’attività del professionista sia la “carta” giusta da giocare al fine di poter meglio concepire le dinamiche di mercato. Naturalmente il tutto deve essere fatto dopo un momento di approfondito studio. In tutti i casi questa mia filosofia aziendale mi ha portato a operare in diversi campi dalla progettazione edilizia ed urbanistica alla topografia, alle valutazioni immobiliari ed al catasto. Abbiamo lavorato sia con il pubblico che con il privato anche con aziende di primo piano del panorama imprenditoriale marchigiano come ad esempio Poltrona Frau, CometRema, Tarlazzi, Nazareno Gabrielli e Gruppo Orazi supermercati o per importanti istituti bancari come BNL, Carifermo e Banca Popolare di Ancona ed imprese edili di primo piano della realtà maceratese. Tutte le nostre opere hanno spaziato dall’edilizia civile a quella industriale e commerciale”. Come vede l’evolversi di questo settore nell’immediato futuro? “Per rispondere a questa domanda è d’uopo una premessa. Il ventennio 1985 – 2005 ha contraddistinto un grandissimo sviluppo dell’attività edile ed è stato un momento unico e di eccezionale redditività per la grandissima maggioranza di tutte le realtà operanti nella filiera dell’edilizia. Quella fase, quel momento storico oggi non ha nessuna possibilità di essere preso a modello per pianificazioni di business futuri. I perché sono facilmente immaginabili: caduta del potere di acquisto, crisi economica, occupazionale e relativa difficoltà d’accesso al credito. Non da ultimo la tendenza del legislatore a contenere le superfici edificabili con la vocazione sempre più diffusa al recupero o al restauro degli edifici esistenti. Detto questo, bisogna ammettere che le opportunità ancora ci sono, così come i settori su cui operare. Noi ad esempio ci occupiamo di antincendio già dal 1985, materia complessa ed allo stesso tempo delicata, ma questo è solo uno dei servizi su cui è oggi necessario operare. Le norme sono in continuo mutamento e gli adeguamenti degli edifici seguono di pari passo quelle della legislazione. Non è detto, poi, che si debba lavorare solamente in Italia. Le aziende che registrano performance interessanti sono quelle votate all’export e anche il comparto edile può e deve adeguarsi a quest’attitudine. Ci sono tante aree, in Europa, sulle quali si ha la necessità di edificare e le aziende e i professionisti italiani di settore sono molto richiesti in tante aree del mondo”. U.form s.r.l Destinazione: Industriale Utilizzatore: Uform Sistema: Venere S. Superficie: 6000 mq Tamponamento: Grigio Classe energetica: Conforme alla 311 tamponamento e copertura. Work in progress 13 L’intervista 12 Braccianti edilizia s.r.l. Destinazione: Commerciale Utilizzatore: Bricoman Italia Sistema: Venere C. Superficie: 14000 mq Tamponamento: Grigio Classe energetica: Conforme alla 311 tamponamento e copertura. Gruppo Beta s.r.l. Destinazione: Industriale Utilizzatore: OMR Sistema: Venere SL/TT. Superficie: 9000 mq Tamponamento: Granigliato Classe energetica: Conforme alla 311 tamponamento e copertura. Vega Prefabbricati e ciclismo Continua il sodalizio fra l’azienda di Controguerra e lo sport Carrera SL 730 Anche per l’anno 2015 la Vega Prefabbricati è sponsor del ciclismo. La squadra Continental MG Kvis Vega Norda del presidente Demetrio Iommi e del team manager Angelo Baldini è stata presentata e può contare su 13 corridori. Sulla maglia è maggiore il colore arancio intervallato dall’azzurro sulle spalle e nelle fasce laterali. Colori invertiti sui calzoncini dove è predominante l’azzurro. Si presenta così la divisa del Team Continental, della collezione Biemme Sport Srl di Brogliano, in provincia di Vicenza. La nuova bicicletta è una Carrera modello SL 730 interamente nera con un tocco di arancio in più sul telaio e sulle ruote Ursus alto profilo. Il nuovo telaio in carbonio SL 730 sfoggia la scritta Carrera in bianco. Estremamente leggera è allestita con gruppo Shimano Durace 9000. Il presidente Iommi è entusiasta del nuovo progetto e si è detto sicuro che l’abbinamento e il programma per i prossimi tre anni possa sempre migliorare e far crescere la squadra. “Sono molto felice di questa nuova avventura, arrivare fin qui è stata dura e impegnativa- afferma il team manager Baldini - ma oggi sono soddisfatto del lavoro svolto sia dallo staff che dagli atleti. Adesso dovranno essere i nostri ragazzi a dimostrare il loro valore che credo sia interessante”. Tutto è pronto, dunque, in attesa che la parola passi alla strada. Villa Santi è una frazione del Comune di Massignano (AP) e dista circa 2 Km dal centro dello stesso in direzione sud lungo la Valmenocchia. Il nome della piccola località deriva dalla Chiesa dei Santi Felice e Adaucto. L’imponente Chiesa che attrae lo sguardo di tutti gli automobilisti, risale al XVII secolo, ma fu ricostruita sui resti di una chiesa romanica del X secolo di cui oggi rimane soltanto l’abside. La chiesa ha copertura a capanna e la facciata principale è arricchita da lesene e finestroni sovrastati da frontoni. Sulla fiancata sinistra è appoggiato un campanile che sorregge due campane. Nel bel giardino circostante campeggia una statua della Madonna benedetta da Papa Giovanni Paolo II il 25 giugno 1980. L’ingresso laterale presenta un artistico portale in rame battuto su cui otto riquadri raffigurano altrettante tappe fondamentali della vita della Chiesa, da Caino e Abele all’Olocausto. All’interno, la navata centrale termina con un’abside. Domenica 5 aprile 2015, giorno di Pasqua è stato inaugurato il nuovo campanile eretto a fianco della chiesa. La struttura è composta di una base in cemento sulla quale è fissata una struttura metallica, l’altezza complessiva è di circa sei metri. La struttura metallica ospita cinque campane che possono suonare a distesa o fare melodie a cinque tonalità diverse per un concerto campanario. Le campane di bronzo sono state realizzate dalla fonderia Allanconi di Bolzone di Ripalta Cremasca (CR) mentre la struttura metallica è stata costruita da Vega Prefabbricati. “Abbiamo voluto dare questo contributo alla nostra comunità – ha dichiarato Gabriele Polini presidente di Vega Prefabbricati – ed io insieme a mia moglie Annamaria siamo stati i padrini di una delle cinque campane. Un gesto spontaneo e fatto con il cuore, un segno di profonda gratitudine e riconoscenza a don Mario da parte nostra per questa splendida idea che, oltre al significato religioso, sarà di abbellimento alla chiesa e rimarrà una bella testimonianza del suo Giubileo Sacerdotale svolto a Villa Santi”. Il campanile è un dono – ha dichiarato don Mario Angelini – alla comunità religiosa e ai cittadini massignanesi in memoria del mio servizio sacerdotale perpetrato in questi 36 anni, periodo in cui ho vissuto un’esperienza straordinaria con i fedeli. Esse continueranno ad annunciare il mio grazie al Signore ed anche a voi per il ministero sacerdotale”. ATLETI 2015 Nicola Gaffurini, Moreno Giampaolo, Gian Marco Di Francesco, Luca Muffolini, Michele Gazzara, Emiliano Faieta, Fabio Tuzi, Alessio Lanzano, Matteo Occhialini, Raffaele Radice, Antonio Santoro, Michele Scartezzini e Andrea Tomassini. Michele Gazzara Il nuovo campanile della Chiesa dei Santi Felice e Adaucto Michele Scartezzini News Vega 15 News Vega 14 Le cinque campane La prima campana del “Giubileo Sacerdotale” ha la massa di 100 kg e un diametro di 56 cm, su di essa sono riportati i simboli: dell’Eucarestia, raffigurata dal pane e vino, il calice e l’Ostia. Le figure rappresentano: l’Ultima Cena, il Buon Pastore e il Pellicano. I fregi invece ritraggono ghirlande di viti con uva. Le iscrizioni riportano: Tu es sacerdos in aeternum, Marius Angelini, memoria Jubilei Sacerdotalis XIX-III-MCMLXV --- V-IV-MMXV. Seconda campana, “La Pasqua del Signore”: ha la massa di 72 kg e un diametro di 50 cm. Su di essa sono riportati i simboli: la Colomba segno della pace. Le figure rappresentano: la Crocifissione, la Pietà e la Resurrezione. I fregi invece ritraggono ghirlande di viti con uva. Le iscrizioni riportano: Alleluia, Resurrexit e Alleluia Dies dedicationis V-IV-MCMXV. Terza campana del “Giubileo Matrimoniale”: ha la massa di 50 kg e un diametro di 45 cm. Su di essa sono riportati i simboli: due fedi. Le figure rappresentano: la Sacra Famiglia, Giuseppe Maria e un Angelo con la fiaccola. I fregi invece ritraggono ghirlande di viti con uva. Le iscrizioni riportano: Ego elegi vos – Battista Gottardi et Rosa Bonardi. Memoria Jubilei Matrimonilalis Sarnico III-VIII-MCMLXV Villa Santi. La quarta campana, “Madonna del Soccorso” ha la massa di 43 kg e un diametro di 43 cm. Le figure rappresentano: Madonna con Bambino, Natività e Annunciazione. I fregi invece ritraggono ghirlande di viti con uva. Le iscrizioni riportano: Deiparae Perpetuo Auxxilio “Ave Mater et regina nostra”. Civitas Massignanius dedicavit VIII-IX-MMXII. La quinta campana la “Campana dei Papi” ha la massa di 30 kg e un diametro di 37 cm. Su di essa sono riportati i simboli: le Chiavi. Le figure rappresentano: S. Pietro, Basilica e Piazza di S. Pietro. I fregi invece ritraggono ghirlande di viti con uva. Le iscrizioni riportano: Tu es Petrus - MCMXXXIX Pius XII - Joannes XXIII - Paulus VI - Joannes Paulus I - Joannes Paulus II - Benedetto XVI -Franciscus ad MMXIII diu vivat. News Vega Fiere e convegni · Fiera: Green Economy, La fiera dei trend 18 - 20 giugno 2014 www.fieraroma.it · Fiera: Construct Expo Antreprenor Fiera internazionale di tecnologie, attrezzature, macchine edili ed attrezzature 26/03/2015 - 29/03/2015 Bucarest Romania www.constructexpo.ro · Fiera: Solarexpo Mostra e convegno internazionale su energie rinnovabili, generazione distribuita e architettura sostenibile 08/04/2015 – 10/04/2015 Fiera Milano Congressi www.solarexpo.com · Fiera: EnergyMed: Green Innovations Energia, il Riciclo e la Mobilità Sostenibile 09/04/2015 – 11/04/2015 – Napoli · Fiera: Meci Salone dell’edilizia civile ed industriale 11/04/2015 13/04/2015 Erba, Milano www.fierameci.com · Fiera: Fiera del Levante Salone di materiali, attrezzature ed impianti per l’edilizia abitativa 16/04/2015 - 18/04/2015 – Bari www.fieradellevante.it · Fiera: Coif Salone dell’edilizia civile e industriale 29/05/2015 - 02/06/2015 - San Cataldo (CL) www.costruireinfiera.it