Editoriale - Vega Prefabbricati

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Editoriale - Vega Prefabbricati
Nel precedente numero abbiamo fatto appello alla metafora dello struzzo per incitare tutti
all’azione. Non dobbiamo mai arrenderci e, oggi più che mai, siamo chiamati a raccogliere tutte
le nostre forze per resistere a questo lungo periodo di difficoltà che sembra non abbia la voglia di
abbandonarci. Ottimismo, tenacia e passione premiano sempre! Diceva Oriana Fallaci che “Per
non assuefarsi, non rassegnarsi, non arrendersi, ci vuole passione. Per vivere ci vuole passione!”
La passione è l’input principale che porta le persone all’azione ed è grazie ad essa che, nel
nostro piccolo, oggi possiamo dire, di essere ancora presenti sul mercato con tante novità.
Il Vegazine, il nostro giornale, cambia la sua linea editoriale e veste grafica per dare spazio anche
a questa nuova passione: il Green, approfondendo le attività della Vega Buildings & Energy.
Nel mondo, oggi, quasi tutti gli Stati stanno sviluppando politiche a favore della produzione di
energia attraverso fonti rinnovabili e soluzioni a risparmio energetico. More green for your life è
il nostro claim e vuole essere, per noi e le prossime generazioni, un augurio di un futuro sempre
più verde. Buona lettura.
Gabriele Polini
Organizzazione aziendale: Organizzazione aziendale:
evoluzione del sistema
dalla Toyota
di produzione, la Lean production
alla Vega
Case History:
L’Oasi di Avezzano
Agricosimo
Reropam
Mercato fotovoltaico:
fotovoltaico 2014:
dove investire?
Work in progress:
Pentathlon, Villa Leandra
Gabrielli Campiglione, Mengucci
N°1
Editoriale
Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/CN/AN/30/2014 - euro 1,00
More green for your life
Anno 7
News Vega:
Studenti in cantiere:
una due giorni
per “toccar
con mano”
il lavoro
Organizzazione aziendale
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Evoluzione
del sistema
di produzione
Il metodo delle “5 S”
Il modello delle “5 S” deriva dalle
iniziali di cinque parole giapponesi.
• Seiri (separare): individuare le
cose utili ed eliminare quelle
inutili.
• Seiton (riordinare): “Ogni cosa
al suo posto e un posto per ogni
cosa”.
• Seiso (pulire): mettere in
ordine e pulire in modo da non
nascondere le inefficienze e i
rischi.
• Seiketsu (standardizzare):
standardizzare le operazioni
corrette.
• Shitsuke (diffondere): fare in
modo che tutte le persone
applichino tale metodologia.
Gli obiettivi che si pongono sono:
• Eliminare ciò che non è
funzionale all’attività svolta;
• Migliorare il posto di lavoro
attraverso ordine, organizzazione,
pulizia e lavoro di squadra.
• Semplificare l’ambiente di lavoro
per ridurre il rischio di errori e
aumentare la sicurezza.
Gli effetti che si ottengono sono:
• Tempo di ricerca, zero;
• Scorte minime;
• Zero difetti e zero reclami;
• Zero incidenti;
• Ambiente di lavoro più
gradevole.
Dalla produzione di massa
alla Lean production:
l’evoluzione della cultura
dei sistemi organizzativi
di produzione
I moderni sistemi organizzativi industriali
sono stati influenzati da due case
automobilistiche: la Ford e la Toyota.
Negli anni ‘20 l’azienda americana Ford che
operava in un mercato molto vasto e in regime
di quasi monopolio, implementò un sistema
produttivo basato su strutture gerarchiche,
catene di montaggio e produzione just in case
con magazzini pieni di merci. La famiglia Toyoda
(Toyota è il nome della casa automobilistica),
nel dopoguerra, interessata ad affrontare il
mercato dell’auto, si recò a visitare la grande
azienda e, pur apprezzandone l’organizzazione
scientifica, comprese che tale sistema
produttivo non era adeguato al mercato
giapponese privo di risorse petrolifere, e
con una domanda notevolmente inferiore.
La Toyota, dopo studi, analisi ed esperienze
di produzione, decise di percorrere un’altra
strada. Alla struttura gerarchica della Ford,
contrappose un sistema produttivo basato in
prevalenza sull’assemblaggio delle autovetture
(i cui semilavorati arrivavano da terzisti), con
strutture decisionali orizzontali, produzione
just in time e con scorte di magazzino minime:
quindi, una produzione in funzione della
domanda, della personalizzazione e orientata
al marketing. Il sistema di produzione,
perfezionato poi dalla Toyota negli anni ’70 a
seguito di una forte crisi petrolifera, è orientato
all’eliminazione degli sprechi, pur garantendo
un prodotto di elevata qualità. Grazie a questo
nuovo approccio, la Toyota divenne leader
mondiale del settore per efficienza produttiva,
imponendo un sistema che contrapponeva
alla produzione di massa a lotti e code (just
in case) un sistema a flusso con produzione
a piccoli lotti e che si attivava in base alle
richieste del mercato (just in time).
L’evoluzione di tale modalità di produzione ha
generato, nel tempo, il sistema denominato
lean production o lean manufacturing
(produzione snella) con l’obiettivo di eliminare
ogni tipo di spreco (Muda). I principi su cui si
fonda possono essere riassunti in: eliminare
ogni forma di spreco; rimuovere le fasi che
non aggiungono valore al cliente; produrre
in base alla richiesta (just in time); fare il
miglioramento continuo; progettare un layout adeguato all’organizzazione e utilizzare
strumenti tra cui: le 5 S, la valorizzare la Qualità
Totale (TQM) e implementare le strategie
manutentive e produttive (TPM e TPS).
Giulia Jorini
La Total Productive Maintenance
Prevede l’implementazione e la standardizzazione dei processi della manutenzione e
consente, agli operatori, di ottimizzare la qualità e la produttività delle attrezzature e
dei macchinari. Ciò garantisce alti livelli di affidabilità delle attrezzature e degli impianti
generando maggiore sicurezza, qualità e soddisfazione per il lavoro svolto. Tale attività
prevede la partecipazione di tutte le risorse umane coinvolte nel processo produttivo.
Organizzazione aziendale
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Dalla Toyota
alla Vega
Con la Lean production
si migliorano l’efficienza
e l’efficacia di ogni
reparto aziendale
per massimizzare
la soddisfazione
del cliente
L’implementazione di nuovi sistemi organizzativi
all’interno di realtà industriali consolidate non
è mai cosa semplice. La Vega Prefabbricati,
nell’ottica della ricerca del miglioramento continuo
e della sempre maggiore soddisfazione del cliente
ha voluto aprire l’anno 2014 con una novità
organizzativa: l’attivazione di una cultura orientata
al modello Lean production.
Ne abbiamo parlato con Sara Mancini, la consulente
che ha supportato l’azienda nel percorso di
formazione per orientare l’azienda a questo sistema
di organizzazione aziendale.
Qual è stato il percorso formativo per attivare una
cultura orientata al modello della Lean production?
“Avviare una cultura orientata a questo modello
organizzativo non implica semplicemente dare
direttive nuove e spingere gli addetti dell’azienda
all’utilizzo di alcuni strumenti. Occorre innanzitutto
lavorare sull’approccio formativo di chi è coinvolto
nelle varie fasi. È stata proprio questa la prima fase
del lavoro svolto alla Vega. In seguito sono state
eseguite le attività operative nei reparti insieme a tutti
gli operatori e i responsabili di produzione. L’obiettivo
che ci siamo posti è stato quello di fornire un quadro
sui principali cambiamenti che hanno coinvolto le
organizzazioni e le risorse umane con particolare
riguardo al metodo. Finita la parte culturale è stata
compiuta una formazione specifica sul metodo “5
S”, sulla Manutenzione Autonoma Totale e sul suo
mantenimento supportato da Audit periodici”.
Su cosa si è sviluppata la formazione dedicata al
metodo “5 S” alla Manutenzione Autonoma Totale?
“Il mantenimento delle “5 S” prevede che il team sia
addestrato nei metodi e negli strumenti del TPM e nei
controlli visivi. Gli operatori dell’area di produzione e
degli impianti si assumono la responsabilità per la
Sara Mancini
pulizia e l’ispezione delle loro attrezzature e svolgono
le attività di manutenzione di base. Il personale
addetto alla manutenzione addestra gli operatori su
come eseguire la manutenzione di routine e, tutti, sono
coinvolti nello sviluppo delle procedure di sicurezza.
Per garantire la giusta motivazione del personale
all’applicazione costante delle “5 S” è prevista
l’esecuzione di un Audit trimestrale per verificare
l’andamento della pulizia, della manutenzione
autonoma e lo spirito di squadra tra le risorse umane
coinvolte”.
Oltre alle nozioni esposte, è stato creato una sorta
di manuale al quale attendersi?
“Si! Come in una certificazione ISO, in team e con la
partecipazione di tutti, è stato redatto, un manuale
delle “5 S” denominato Dalla Toyota alla Vega: come
semplificare l’ambiente di lavoro, ridurre i rischi di
errori e generare efficienza organizzativa. Ci tengo
a evidenziare che il lavoro è stato svolto in team,
in quanto, durante le attività, svolte sia in aula sia
nei reparti di produzione, il personale coinvolto
nella formazione ha offerto il proprio contributo per
migliorare il posto di lavoro e rendere l’ambiente più
snello, efficiente e sicuro”.
Luigi Gagliardi
Periodico realizzato dalla Vega Prefabbricati · www.vegaprefabbricati.it
Editrice: Gabbiano - srl · Via Orsi, 2 · 60123 Ancona
Iscrizione al ROC: 16575 del 15/03/2008
Periodico in attesa di registrazione
Redazione: Via Cingoli, 20/a 60128 - Ancona (AN)
Direttore responsabile: Gabriele Costantini
Hanno collaborato: Luigi Gagliardi, Giulia Jorini,
Clizia Pavani, Maurizio Polini, Sara Polini
Grafica e impaginazione: Gabbiano - srl
Stampa: Poligrafica Bellomo · Via V. Diomede Gabrielli, 10 · Ancona
www.poligraficabellomo.it
Organizzazione aziendale
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La parola ai responsabili dell’azienda
L’implementazione di nuove procedure
e processi all’interno di un’organizzazione aziendale
come strumenti per il miglioramento
della sicurezza sul lavoro
A tal proposito abbiamo raccolto le impressioni di
due responsabili di reparto della Vega Prefabbicati
che hanno partecipato al percorso di formazione
per orientare l’azienda alla cultura della Lean
Production.
Il primo ad essere ascoltato è stato il responsabile di
produzione Alessi Nazzareno che ha confermato di aver
vissuto in modo estremamente positivo questo nuovo
approccio.
“Il primo fattore da sottolineare – ha aggiunto Alessi
- è che attraverso queste metodologie, si impara a
lavorare meglio, quindi migliorare quantità e la qualità
dei prodotti a tutto vantaggio del cliente. Ma la cosa
che dal mio punto di vista è fondamentale è che
attraverso il metodo delle “5S” si migliora anche dal
punto di vista della sicurezza sul lavoro, che sappiamo
tutti essere un problema importante nel mondo
aziendale”.
Ci sono state difficoltà nella gestione del
cambiamento da parte degli operai?
“Possiamo dire di no. Consapevole che
il cambiamento imposto dall’alto non
viene mai recepito positivamente, sono
stato io per primo ad adoperarmi per
mettere in atto quei cambiamenti
necessari
al
miglioramento,
coinvolgendo sempre nella scelta
delle modalità migliori gli operai.
Possiamo affermare che a oggi non
siamo al 100% del recepimento
da parte di tutti gli operai, ma ci
avviciniamo molto e questo credo
sia un risultato importante”.
Sulla stessa linea di pensiero
è anche il responsabile officina
manutenzione Emilio Traini che ritiene
“…altamente positiva l’esperienza
formativa svolta che comporta
un’attività lavorativa meno impegnativa
ma maggiore produttiva. Anche nel mio
reparto sicuramente ci saranno vantaggi sia
dal punto di vista della sicurezza che da quello
della qualità del prodotto con indubbi benefici sia per
i lavoratori che per la proprietà”.
Una volta implementata la novità, la difficoltà
risiede nel mantenere gli standard previsti…
“In effetti, anche se la nova organizzazione ha
comportato una certa difficoltà nell’essere applicata,
oggi è perfettamente implementata. La criticità sarà
il mantenimento di questa organizzazione, infatti, in
particolare nel mio reparto si deve spesso rincorrere
l’emergenza e quindi si trascura per un paio di giorni
l’ordine e la pulizia. Cessata l’emergenza, però,
consapevoli dell’importanza di quanto abbiamo
appreso durante il periodo formativo, tutto torna ad
essere pulito e ordinato”.
Insomma una nuova scelta vincente messa in
campo dalla Vega che ha saputo cogliere l’occasione
per migliorare le condizioni di lavoro degli operai
e aumentare la qualità del prodotto e quindi la
soddisfazione del cliente.
Giulia Jorini
Studenti in cantiere: una due giorni
per “toccar con mano” il lavoro
Il prof. Brandi:
“Sono occasioni
uniche per
gli studenti.
Ogni cantiere ha
una storia a sé”
Il 30 aprile 2014, gli studenti dell’Istituto
Tecnico per Geometri Girolamo Genga di
Pesaro, sono andati al cantiere Pentathlon
che la Vega Prefabbricati sta realizzando
nella loro città. Presenti alla giornata
di studio “sul campo” il geom. Sauro
Cantarini della Vega Prefabbricati insieme
al progettista e direttore dei lavori arch.
Alfredo D’Ercole con tutti i suoi collaboratori.
In rappresentanza degli utilizzatori finali
dell’impianto erano presenti anche i
consiglieri federali, Francesco Di Domizio e
Pellegrini Andrea, della Federazione Italiana
Pentathlon moderno.
“Queste visite – ha dichiarato l’ing. Stefano
Brandi, docente di progettazione e costruzione
impianti e sicurezza nei cantieri dell’Istituto
Genga – sono organizzate dal nostro istituto,
dal Comune di Pesaro e dalle aziende che,
al momento, sono in fase di realizzazione
d’importanti cantieri come, appunto, quello
del Pentathlon. In questo particolare caso gli
studenti hanno avuto l’occasione di vedere le
fasi già realizzate che comprendevano l’uso di
materiali come il cemento armato, il cemento
prefabbricato e le coperture in legno. Gli alunni, quindi,
hanno potuto vivere sia la fase esecutiva che quella
progettuale e questo grazie anche alla collaborazione del
team di progettisti presenti nell’area di lavoro”.
Senza dimenticare la sicurezza…
“Assolutamente sì. Il coordinatore della sicurezza di
cantiere ha relazionato i ragazzi su uno degli aspetti che
ritengo fra i più importanti e interessanti. D’altronde, da
alcuni anni a questa parte, la sicurezza sulla conduzione
dei lavori è materia di studio nel nostro istituto. Una
disciplina fondamentale che prevede un’importante fase
teorica relativa alla legislazione italiana ed europea. In
occasioni come questa gli studenti possono vivere i temi
discussi a lezione come ad esempio: i ponteggi e i rischi
di caduta dall’alto, il rischio elettrico e la protezione
contro le scariche atmosferiche, i dispositivi di protezione
individuali e, quindi tutto l’abbigliamento necessario per
lavorare in cantiere”.
Dalla teoria alla pratica quindi?
“In sintesi si tratta di questo. Ricordo sempre ai miei
studenti una cosa: per quanto possano essere preparati,
ogni cantiere ha una propria peculiarità, criticità e punto
di forza. Ogni lavoro, una volta terminato il ciclo di studi,
che andranno a realizzare ha in pratica una storia a sé.
Proprio per questo posso solo che ringraziare le aziende,
i loro progettisti e i tecnici che ci permettono di “toccare
con mano” la vita di cantiere”.
Giulia Jorini
News Vega
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Work in progress
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Proprietà: Pentathlon Società. Costruzioni Giuseppe
Montagna Srl, Cicai Rimini Soc. Coop. Cons. P.A. e
Zolfanelli Impianti.
Utilizzatore: Pentathlon.
Consulente tecnico: Studio arch. Alfredo D’Ercole.
Progettista Architettonico: Studio arch. Alfredo D’Ercole.
Direzione Lavori strutture: Studio arch. Alfredo D’Ercole.
Località montaggio: Pesaro – Via Togliatti.
Dimensioni: mq circa 4000.
Destinazione d’uso: Palestra, Nuoto, Scherma,
Equitazione, Corsa e Tiro.
Tipo Copertura: Piana (Solaio).
Interpiano: 2+1.
Isolamento tamponamento: no.
Pannello tamponamento: no.
VILLA LEANDRA
PENTATHLON:
Sede Federale del Pentathlon
(Scherma, Nuoto,
Equitazione, Corsa e Tiro)
Proprietà: Villa Leandra di Rossi Giancarlo (RSA).
Utilizzatore: Villa Leandra (Casa di Riposo e Casa Protetta).
Consulente tecnico: ing. Mauro Mancini.
Progettista Architettonico: Studio Tecnico Associato ing.
Flamma Mancini Manzotti.
Direzione Lavori strutture: ing. Mauro Mancini.
Località montaggio: Serra De’ Conti (An) – Via Suor Maria
Giuseppina Benevenuti.
Dimensioni: mq circa 2500.
Destinazione d’uso: Casa di Riposo e Casa Protetta.
Tipo Copertura: Piana (Solaio).
Interpiano: 3.
Isolamento tamponamento: no (SP. CM. 20).
Pannello tamponamento: liscio S 20.
AMPLIAMENTO
OASI
DI CAMPIGLIONE
Proprietà: Magazzini Gabrielli Spa.
Utilizzatore: Magazzini Gabrielli Spa.
Consulente tecnico: geom. Enzo Pasqualini.
Progettista Architettonico: arch. Torresi Fabio.
Direzione Lavori strutture: arch. Torresi Fabio.
Località montaggio: Campiglione di Fermo.
Dimensioni: mq circa 4000.
Destinazione d’uso: Commerciale.
Tipo Copertura: Piana.
Interpiano: 1.
Isolamento tamponamento: Sì.
Pannello tamponamento: Fugato S=30cm.
MENGUCCI
Proprietà: Proprietà: Sicap Srl.
Utilizzatore: Le Silla.
Consulente tecnico: Studio Tecnico i Palmini.
Progettista Architettonico: Studio Tecnico i Palmini.
Direzione Lavori strutture: Ing. Franco Anselmi.
Località montaggio: Porto Sant’Elpidio – Zona Industriale Via
San Crispino.
Dimensioni: mq circa 3000.
Destinazione d’uso: Produzione scarpe.
Tipo Copertura: Venere shed.
Interpiano: 1.
Isolamento tamponamento: Sì.
Pannello tamponamento: orizzontale S = 30 cm.
Work in progress
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Case History
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L’Oasi di Avezzano
L’Oasi di Avezzano realizzato da Vega Prefabbricati
è operativo e presto un altro supermercato del Gruppo
Gabrielli sarà pronto a Campiglione di Fermo
Il Gruppo Gabrielli è un esempio di come sia possibile
crescere insieme al proprio territorio, alla propria
gente. È, questa, la storia di famiglia giunta oggi alla
quinta generazione che dal 1892 prosegue nel segno
della qualità, dell’etica e del consolidamento del valore
più importante: la fiducia dei propri consumatori.
Nel 1953, l’intuito e lo spirito imprenditoriale di
Pietro Gabrielli e di sua moglie Celsira portarono alla
ristrutturazione dello storico emporio di Piazza Roma
ad Ascoli Piceno, che divenne un grande magazzino a
prezzi fissi. La nuova formula, che comprendeva anche
l’abbigliamento, ebbe successo: nacquero così le prime
filiali di Fermo, San Benedetto del Tronto, Lanciano, Jesi
e Civitanova Marche dove, nel 1964, fu introdotto per la
prima volta il reparto alimentare.
Negli anni Settanta, i figli Michele, Luciano e Giancarlo
scelsero il settore alimentare quale core business della
Magazzini Gabrielli S.p.A.: in questo decennio, il 1978
è un anno di svolta, perché segna la nascita del primo
supermercato Tigre, un format che si svilupperà diventando
un modello per la spesa di prossimità caratterizzata dalla
freschezza tutti i giorni. Così, il Gruppo Gabrielli radica
la propria presenza non solo nelle Marche, ma anche in
Abruzzo, Lazio, Umbria, Molise. Nel 2000, è inaugurato il
primo Superstore a insegna Oasi.
Oasi è la formula ideata dal Gruppo Gabrielli per
rispondere ai grandi bacini di utenza. Estesi su una
superficie compresa tra i 2500 e 5000 mq, gli Oasi sono,
di fatto, dei poli attrattivi, per una formula di shopping
agile e completa. Spesso ubicati all’interno di un centro
Case History
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commerciale, offrono un vasto assortimento di referenze
alimentari, igiene casa e persona, abbigliamento uomo,
donna e bambino, bazar leggero e pesante.
Dal claim “Prezzi bassi sempre”, questa formula si
caratterizza per proporre prodotti di qualità strizzando
l’occhio alla convenienza, rispettando sempre la missione
del Gruppo incentrata sulla soddisfazione della clientela.
Uno degli ultimi ipermercati Oasi aperti è stato realizzato
da Vega Prefabbricati ed è situato ad Avezzano.
“Questo recentissimo supermercato di circa 3.800 mq
– ha dichiarato l’arch. Filippo Giorgi – è stato concepito
come edificio a se stante e, quindi, non è contestualizzato
in un centro commerciale come spesso accade per queste
tipologie di store”.
La struttura è stata realizzata da Vega Prefabbricati,
come vi siete trovati?
“L’azienda si è dimostrata disponibile nel soddisfare le
nostre richieste. Inoltre l’ufficio tecnico di Vega Prefabbricati
è riuscito a creare una forte sinergia con quello del Gruppo
Gabrielli, così facendo la struttura è stata realizzata
seguendo le richieste di custumerizzazione necessarie e
che contraddistinguono i nostri supermercati”.
E per la tempistica?
“Rispettata con nessun intralcio di alcuna natura. Tutto è
andato per il meglio e a dimostrazione di questo abbiamo
già incaricato Vega Prefabbricati di iniziare i lavori per il
nostro prossimo supermercato che, a breve, sarà operativo
a Campiglione di Fermo ”.
Giulia Jorini
Case History
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Una cantina
che fa la differenza
La struttura è stata progettata per ottimizzare i processi
di vinificazione, affinamento e imbottigliamento,
attraverso l’utilizzo delle più evolute tecnologie enologiche
Agricosimo è un’azienda moderna nel comune di Villamagna che coniuga gli insegnamenti di generazioni di viticoltori
con la gestione scrupolosa di tutte le fasi produttive. Questa coniugazione è dettagliata nella Missione Aziendale: produrre
vini attraverso cura attenta alla coltivazione dei vigneti, rispettando la natura, l’integrità del prodotto e il rigore nei processi di
trasformazione delle uve, nell’affinamento e invecchiamento dei vini. Le vigne sono distribuite in quattro poderi: Santa Lucia,
Colle Maggio, San Vincenzo e San Francesco. Questi quattro cru alimentano la produzione dei vini Agricosimo. Tutti gli
impianti sono a filari, eccetto un vecchio vigneto a tendone nella tenuta di Santa Lucia, le coltivazioni sono
a cordone speronato e guyot, in base al vitigno.
L’azienda è locata nel comune di Villamagna sulle colline teatine a 15 minuti da Chieti e a 20
da Pescara, guarda al mare Adriatico e ai monti della Majella e del Gran Sasso. Territorio
storicamente noto per le uve e i vini Montepulciano. Le peculiarità dei vini di questo
territorio hanno recentemente originato una nuova Denominazione di
Origine Controllata: “Villamagna DOC”.
Agricosimo ha iniziato un ampliamento della struttura
aziendale culminata con la costruzione
della cantina di vinificazione:
Case History
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Villamagna: il grande podere
struttura moderna e armonizzata con il territorio. La nuova
cantina è stata progettata per ottimizzare i processi di
vinificazione, affinamento e imbottigliamento, attraverso
l’utilizzo delle più evolute tecnologie enologiche. “La nostra
cantina è un edificio di pregio – ha dichiarato Nazario
Proietto socio di Agricosimo – che si sviluppa su 3 livelli:
dai +9 metri dal piano stradale ai -9 del seminterrato. La
struttura è stata pensata per migliorare tutto il nostro ciclo
di produzione e commercializzazione dei prodotti. Quindi
le aree sono suddivise e predisposte al fine di ottimizzare
i processi di vinificazione, affinamento e imbottigliamento,
ma senza dimenticare design e immagine. Nei piani
superiori, infatti, sono stati realizzati degli spazi destinati a
eventi, degustazione e, non da ultimo, show room. Il tutto
senza dimenticare il senso del gusto, del bello e dell’ecocompatibilità della struttura perfettamente contestualizzata
nell’ambiente circostante, così ricco dal punto di vista
storico, culturale e paesaggistico. Sono soddisfatto –
continua Proietto – del lavoro fatto da Vega Prefabbricati, in
particolare mi sono piaciute, la versatilità e la flessibilità
operativa di quest’azienda nell’operare sia con noi che
eravamo i committenti che con le altre aziende partner di
progetto. Un lavoro di squadra ben riuscito che ha visto
nell’ufficio tecnico di Vega Prefabbricati un’abile regia”.
Giulia Jorini
Villamagna è un paese dalle origini antichissime, confermate
dai reperti archeologici risalenti ai secoli VII-VI a.C.
appartenenti a diverse necropoli. Insediamento latino in età
romana, nell’870 vi si stanziano i monaci benedettini che lo
accorpano tra i possedimenti ecclesiastici e producono lo
sviluppo agricolo e commerciale dell’area circostante. Dopo
l’avvento dei benedettini, il borgo resta legato ai vescovi e gli
arcivescovi di Chieti che lo tengono come feudo privilegiato. In
seguito, il borgo medioevale, chiuso in una cerchia di mura cui
si accede per due porte, diviene demaniale, donato alla città
di Chieti, quindi feudo signorile sino all’abolizione del sistema
feudale nel 1806. L’integrità del centro storico fu gravemente
compromessa dai bombardamenti della seconda guerra
mondiale: resistettero alla loro violenza l’imponente parrocchia
costruita, interamente in mattoni, nel XVIII secolo, il grandioso
palazzo vescovile adiacente, la monumentale porta principale
di accesso al borgo e un bel palazzo fortificato del seicento.
Mercato fotovoltaico
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Fotovoltaico 2014: dove investire?
Da una recente ricerca il primo paese europeo
dove è più conveniente investire in produzione
di energia da fonti rinnovabili è la Romania
Dopo il rallentamento degli ultimi mesi, per il 2014 il
fotovoltaico mondiale, ha ripreso di nuovo a correre.
Ma non in Italia. Qui infatti, superata la fase degli
incentivi, si sta ancora attendendo lo scioglimento di
importanti nodi, dalla semplificazione autorizzativa
alla liberalizzazione. Molti imprenditori allora stanno
cercando nuovi sbocchi all’estero.
Ma quali sono i mercati più appetibili ad oggi?
Secondo una classifica di IHS Tecnology scaturita dalla
relazione per il quarto trimestre del 2013 “Emerging PV
Markets Attractiveness Index” l’elenco dei paesi dove
la produzione di energia da fonti rinnovabili è ancora
conveniente ed incentivato non è breve. Nelle prime
quattro posizioni troviamo: Sud Africa, Thailandia, Turchia
e Romania. Tutti mercati promettenti, ma dove non
ci si può improvvisare. Serve una buona conoscenza
dei sistemi normativi e regolatori, degli strumenti di
business e della contrattualistica, e soprattutto affidarsi
a qualificate risorse umane locali.
Il Sudafrica è stato valutato il più attraente mercato
emergente dove investire col fotovoltaico. È lì infatti che
il potenziale può esprimersi al meglio con una buona
redditività. Rispetto ad altri mercati emergenti, il Sud
Africa è in testa alla classifica grazie all’obiettivo di
8,4GW da raggiungere entro il 2030 e del programma
nazionale per l’energia rinnovabile che ha attratto
investimenti importanti nel settore del fotovoltaico. Al
secondo posto della classifica di IHS c’è la Thailandia.
Tuttavia tale mercato è destinato presto a mutare per via
dei cambiamenti delle tariffe che attualmente premiano
produttori di energia solare ma che saranno ora sostituiti
con un bonus solo per le installazioni sui tetti. Al terzo
posto si trova la Turchia, ma il posizionamento di tale
paese nella classifica è a rischio in quanto dei 150MW di
progetti proposti all’inizio del 2013 ne sono stati installati
appena 3MW. Al quarto posto spicca la Romania che
nonostante il ridimensionamento degli incentivi rimane
il primo dei paesi europei dove conviene investire nelle
fonti da energie rinnovabili. In effetti, resta il problema
legato all’aspetto strutturale, con difficoltà di accedere
alle strade e forti instabilità della rete elettrica. Ma si
tratta di problemi tecnici risolvibili che non pregiudicano
gli investimenti. Quanto alla burocrazia rumena, di certo
non è peggio di quella italiana…
Fotovoltaico:
come funziona in Romania
Nonostante il ridimensionamento
delle agevolazioni, chi vuole investire
nelle fonti di energia rinnovabili in Europa
non può non avvicinarsi alla Romania
Gli incentivi per l’installazione di impianti
fotovoltaici in Romania sono disciplinati dalla legge
220/2008, che stabilisce il sistema di promozione
della produzione di energia da fonti rinnovabili
(tra le quali rientra il sistema fotovoltaico) e dalle
successive modifiche e integrazioni introdotte alla
legge n. 134/2012. La Legge n. 220/2008 regola:
modalità applicative, scadenze, responsabilità,
periodi di applicazione e livello di target nazionale,
quote obbligatorie annuali di certificati verdi per
il periodo 2008-2020, regole di conferimento
e transazione, accesso alla rete elettrica e la
commercializzazione dell’energia e il monitoraggio
delle facilitazioni concesse.
Questo sistema d’incentivazione della produzione di
energia da fonti energetiche rinnovabili, prevede un
sistema di promozione tramite Certificati Verdi (CV),
aiuti di Stato, l’esenzione dalle accise sull’energia
elettrica prodotta e la possibilità di ammortamento
accelerato per gli investimenti. I
produttori di energie fotovoltaiche
beneficiano di un certo numero di
CV per l’energia elettrica prodotta
e consegnata, nel seguente modo:
6 certificati verdi per ogni 1 MWh
prodotto e consegnato. Il valore
medio del certificato verde al
31/12/2013 sul mercato era circa
di 40,00. Dal 1 gennaio 2014,
gli impianti che al 31 dicembre
2013 non avevano ancora ricevuto
l’accreditamento
definitivo
da
ANRE (Agenzia Nazionale per la
Regolamentazione
nel
campo
dell’Energia), si vedranno ridurre il
numero dei certificati verdi da 6 a 3,
quindi dimezzati per ciascun 1 MWh.
Inoltre da marzo 2014 i valori-limite
per le transazioni dei CV sul mercato
per il 2014, sono così stabiliti: il
valore minimo è di 130,69 lei/CV
(ovvero 29,280 euro/CV) mentre
il valore massimo è di 266,22 lei/
CV (ovvero 59,647 euro/CV). Va
ricordato poi che il controvalore di
un CV non acquistato da parte degli
operatori economici, che hanno l’obbligo annuale di
acquisto di CV, nel caso d’inadempimento della quota
obbligatoria di acquisto di CV per il 2014, è di 532,44
lei/CV (ovvero 119,239 euro/CV non acquistato).
Per porre in esercizio un impianto di produzione
di energia da fonti rinnovabili come un impianto
fotovoltaico, in Romania si devono ottenere i
seguenti permessi: autorizzazioni rilasciate dal Judet
(equivalente alla Provincia italiana) o da altri enti
pubblici locali territoriali; certificato di urbanistico
e il permesso di costruire; nulla osta ambientale;
autorizzazioni rilasciate dal gestore della rete
elettrica presso cui sarà collegato l’impianto, ovvero
l’autorizzazione del punto di allacciamento e quella
tecnica di allacciamento; autorizzazioni rilasciate
dall’ANRE: autorizzazione alla operatività, licenza per
il funzionamento commerciale e l’accreditamento dei
produttori di elettricità da fonti energetiche rinnovabili,
per l’applicazione del sistema di promozione.
Mercato fotovoltaico
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Mercato fotovoltaico
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Obiettivo fiera
Vega Building & Energy partecipa
Energ Energia Regenerabila®,
tantissime le presenze provenienti da Romania,
Ungheria e Serbia
Building & Energy, la nuova divisione della Vega
Prefabbricati, ha consacrato la sua attività in terra
rumena attraverso la partecipazione alla VI edizione
di Energ Energia Regenerabila® svoltasi dal 9 all’11
di aprile 2014. La partecipazione ha visto la Vega
presentarsi ai visitatori in partnership con la Logos
Engineering, uno studio associato d’ingegneria
specializzato nel settore delle energie rinnovabili.
Operatori, installatori e curiosi, provenienti da Romania,
Ungheria e Serbia si sono dati appuntamento all’Expo
Arad International Exhibition Centre per conoscere
le novità del settore delle energie rinnovabili e
sull’efficienza energetica nelle ristrutturazioni e
costruzioni.
“Si è trattato della nostra prima esperienza – ha detto
l’Ing. Corina Voiculescu della Logos Engineering – e in
considerazione degli interessanti sviluppi, siamo sicuri
che ripeteremo l’esperienza a novembre a Bucarest”.
Avete avuto molte visite?
“Direi di si! Ora non so dire se tutti i partecipanti hanno
avuto risultati gratificanti come i nostri, ma è stata
un’esperienza importante che ci ha fatto incontrare
molte aziende e installatori provenienti da tutta la
Romania e, anche, dalla vicina Ungheria. In particolare
– continua l’Ing. Voiculescu – gli ungheresi erano molto
interessati al biogas e alle biomasse che, comunque,
all’interno della legge sulle energie rinnovabili vigente
in Romania hanno una loro apposita normativa di
riferimento”.
Come si svolge l’attività di Vega nel mercato delle
energie rinnovabili rumeno?
“La Vega funge da general contractor, proponendo
l’installazione d’impianti chiavi in mano. La nostra
società supporta l’azienda nella progettazione,
nell’installazione e nella scelta dei fornitori. Inoltre,
grazie alla nostra conoscenza del territorio riusciamo
a facilitare il contatto con le istituzioni politiche e
imprenditoriali e lo svolgimento di tutte le pratiche
burocratiche che questo tipo di attività comporta”.
Prossimi obiettivi?
“Sicuramente allargare il numero dei clienti
continuando a proporre progetti chiavi in mano con
riferimento non solo al fotovoltaico, che comunque
rimane un settore di grande interesse, ma puntando
anche ad allargare la base di clienti nel settore delle
biomasse e del biogas. Queste due fonti di energia
rinnovabile stanno attirando sempre più l’attenzione
del pubblico e quindi in prospettiva potrebbero essere
due settori da sfruttare”.
Giulia Jorini
L’impianto fotovoltaico
di Reropam in Romania
Con un impianto di 650 kW l’azienda sarà in grado
di far fronte al suo fabbisogno energetico
La Reropam Srl è un’azienda a capitale italiano che si
trova nel distretto Oradea in Romania da circa 20 anni. In
tempi non sospetti, verrebbe da dire, dei veri precursori
dell’internazionalizzazione d’impresa su un territorio
che, come dalle pagine che ci hanno proceduto, molto
si è aperto al business e, nello specifico, all’utilizzo
delle nuove tecnologie ecosostenibili per la produzione
d’energia elettrica. L’azienda, infatti, si è dotata da
qualche mese di un nuovissimo impianto fotovoltaico che
sarà in grado di far fronte al suo fabbisogno energetico.
“Reropam è un calzaturificio – ha dichiarato Saverio
Sebastianelli – che produce per diversi mercati d’Europa”.
Che tipo d’intervento è stato fatto in sede?
“Abbiamo fortemente voluto un nuovissimo impianto
fotovoltaico a terra con una potenza totale di 650 kW e che
sviluppa su una superficie di circa 10.000 metri quadrati”.
L’impianto è stato realizzato da Vega Buildings &
Energy…
“Sì. Ci siamo affidati a questa bella azienda abruzzese.
Devo dire il vero: ci siamo trovati molto bene. I moduli
utilizzati per l’impianto sono fra i migliori esistenti sul
mercato mondiale”.
E per i tempi di realizzazione?
“Fermo restando i tempi burocratici che necessitano per
le autorizzazioni, Vega Buildings & Energy ha realizzato
l’impianto in due mesi, un lasso di tempo più che
soddisfacente”.
Giulia Jorini
Case History
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News Vega
Fiere
e convegni
· Fiera: Green Economy, La
fiera dei trend
18 - 20 giugno 2014
www.fieraroma.it
· Fiera: Klimaenergy 2014
Fiera internazionale delle
energie rinnovabili per usi
commerciali e pubblici
18 - 20 settembre 2014 Fiera
Bolzano www.fierabolzano.it/
klimaenergy
· Fiera: Cersaie, Salone
internazionale della
eramica per l’architettura e
dell’arredobagno
Bologna 22 – 26 Settembre
www.cersaie.it
· Fiera: Marmomacc, Mostra
internazionale di pietre, design,
tecnologie Verona 24 – 27
settembre
www.marmomacc.it
· Fiera: Saie, Salone
internazionale
dell’industrializzazione edilizia
Bologna 22 – 25 ottobre
www.saie.bolognafiere.it
· Fiera: Home and building,
mostra Convegno
internazionale delladomotica e
della build
technologies - Verona, 28 - 29
ottobre
www.expohb.eu
· Fiera: ZeroEmission Rome
2014, Energia rinnovabile,
risparmio, efficienza
energetica, in un’ottica di
sostenibilità ambientale
9 ottobre 11 ottobre 2014
www.zeroemissionrome.eu
20 gare con i professionisti per la
Vega Prefabbricati di Montappone
La squadra ciclistica Vega Prefabbricati di
Montappone (Ascoli Piceno) partecipa,
da quest’anno, a una ventina di gare per
professionisti. Una novità, questa, figlia anche
di una nuova normativa della federazione,
cui hanno aderito 5 squadre dilettantistiche
italiane su 70. “Non si tratta, ovviamente, delle
gare di cartello come la Milano – Sanremo o il
Giro d’Italia – ha dichiarato il presidente della
squadra Demetrio Jommi – tuttavia sono gare
molto importanti del circuito”.
Presidente a quali gare avete partecipato e
quali le prossime in cartello?
“Abbiamo già partecipato al Gran Premio Costa
degli Etruschi, al Trofeo Laiguelia e alla gara
a tappe Coppi e Bartali. In tarda primavera
andremo anche al Giro dell’Appennino,
una bella occasione per far fare “la
gamba” ai nostri atleti con i campioni
delle grandi classiche”.
Dopo il bel risultato di Matteo Di
Serafino, passato a professionista
nel 2012, come si sta comportando
la squadra?
“ Nata nel 2000 la Vega si è subito
distinta per capacità e impegno
raggiungendo importanti traguardi. Di
Serafino ne è un fulgido esempio. Oggi abbiamo
un buon settore vivaistico che, nel giro di qualche
tempo, potrebbe darci grandi soddisfazioni.
Alessio Camilli un ex professionista è in squadra
e l’atleta che si sta distinguendo al momento è
Nicola Gaffurini. La passione per questo sport ci
ha sempre fatto puntare in alto. Oggi grazie alla
partecipazione a gare professionistiche di cui si
diceva, possiamo solo che migliorare”.
Giulia Jorini