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BENVENUTI NELLA CASA I DEALE… Leggendo attentamente queste pagine troverete tutte le informazioni necessarie per poter realizzare la "diagnosi sanitaria" della vostra casa e conoscere le misure da adottare per evitare o far fronte ad eventuali problemi.
INTRODUZIONE
Oggi giorno, i dibattiti dedicati all'ambiente ed ai rischi ad esso legati, sono spesso incentrati solo sull'ambiente esterno. Di norma, non si presta molta attenzione all'ambiente interno, vale a dire all'ambiente domestico, anche se il suo impatto sulla salute è sicuramente altrettanto importante di quello dell'ambiente esterno. In effetti, le potenziali cause ed i possibili rischi per la salute sono numerosi e molto differenti tra loro: contaminanti biologici, inquinamento dell'aria, rumore... più elevato rispetto a quello legato all'ambiente esterno: monossido di carbonio, fumo di tabacco nell'ambiente, radon, ecc. Inoltre, in presenza di diverse sostanze nocive, gli effetti nefasti per la salute potrebbero accumularsi. Per quanto riguarda il tempo d'esposizione a questi potenziali rischi, nella maggior parte dei casi esso è superiore a quello passato all'esterno: non dimentichiamo che le persone passano in media l'80% del loro tempo all'interno; questo tasso è ancora più elevato per le popolazioni considerate fragili: bambini piccoli, persone anziane, malati. La casa è il nostro rifugio, il nostro nido. Deve essere un luogo di comfort, non di pericoli. Un' abitazione sana ed esente da rischi costituisce una condizione fondamentale per la salute ed il benessere dei suoi occupanti. In molti casi, non siamo coscienti che la nostra casa può essere letteralmente inquinata e potrebbe intaccare anche la nostra salute! Quando nella nostra casa ci ritroviamo di fronte ad un problema, spesso non sappiamo come agire e come rimediare perchè non sappiamo a quali associazioni o a quali esperti rivolgerci, che siano in grado di consigliarci ed aiutarci a risanare la nostra casa. È per questa ragione che lavoriamo e ci sforziamo per migliorare la Vostra casa. ____________________________________________________________________________________ GLI ABITANTI E LE LORO ATTIVITÀ La casa é un luogo in cui si svolgono molteplici attività, le quali possono favorire lo sviluppo di numerose situazioni nocive che altereranno la qualità di vita dei suoi occupanti. Gli occupanti stessi possono essere all'origine di un numero non indifferente di fattori che possono avere un impatto negativo sulla salute: • l'uomo, attraverso la sua respirazione, utilizza ossigeno e produce biossido di carbonio. Il tasso di ossigeno e quello di biossido di carbonio presenti all'interno dell'abitazione sono in funzione del numero di persone presenti e della ventilazione, la quale deve permettere un rinnovo continuo della quantità di ossigeno, una relativa diminuzione della concentrazione di biossido di carbonio e degli altri fattori atmosferici inquinanti. Inoltre, l'uomo produce numerosi odori corporei, odori che saranno evacuati mediante una ventilazione efficace. In un locale affollato, gli occupanti possono percepire immediatamente il degrado della qualità dell'aria. • l'uomo e gli animali sono entrambi portatori di microbi, batteri e virus che favoriscono lo sviluppo di malattie. Le persone ammalate, tossendo, liberano questi microbi nell'aria. La concentrazione di microbi nell'aria dipende anch'essa dal numero di persone presenti e dalla ventilazione del locale. • i fumatori contribuiscono enormemente al degrado della qualità dell'aria tra le mura domestiche. Il fumo di tabacco nell'ambiente (FTA) è costituito dal miscuglio tra il fumo esalato dal fumatore stesso e quello sprigionato direttamente dalla sigaretta. La concentrazione del FTA dipende evidentemente dal numero di sigarette consumate nel locale e dalla sua ventilazione.
Una delle nozioni fondamentali concernenti il discorso sulla qualità dell'aria in un locale chiuso é quella dell'umidità. Il tasso di umidità dell'atmosfera interna, denominata umidità relativa, si colloca idealmente tra il 40 ­ 60%. Ogni giorno una persona produce in media da 1 a 1 litro e mezzo d'acqua. Questa é emessa sotto forma di vapore acqueo, il quale si propaga nell'ambiente circostante. Un ulteriore fattore di produzione d'acqua è costituito dalla combustione di gas (riscaldamento, cucina a gas) e dalla cottura di alimenti. I bagni e le docce contribuiscono anch'essi, così come la biancheria bagnata stesa ad asciugare all'interno, all'aumento del tasso di umidità dell'aria. La condensazione dell'acqua presente nell'aria avviene prevalentemente sulle superfici fredde, quali i vetri o i muri, soprattutto se questi sono mal isolati. Questo tipo di umidità è all'origine dello sviluppo di muffe le quali possono avere un impatto molto nocivo sulla salute. I sistemi di combustione: riscaldamenti, cucine, scaldabagni, boiler, se funzionano in condizioni non adeguate o se non sono equipaggiati di un sistema efficiente d'evacuazione dei gas, possono rilasciare negli ambienti una sostanza inquinante molto pericolosa, se non addirittura mortale: il monossido di carbonio. Le attività ed i movimenti degli occupanti della casa producono svariati rumori che si propagano nell'abitazione sia attraverso la struttura della costruzione che attraverso l'aria. Altri rumori possono provenire dall'esterno dell'abitazione, quali, per esempio, i rumori del traffico, delle fabbriche, dei cantieri, o più semplicemente dei vicini di casa. La vita residenziale comporta l'inevitabile produzione di rifiuti, i quali sono conservati in casa fino al giorno della loro raccolta. Sovente passano diversi giorni tra la produzione dei rifiuti e la loro evacuazione. Dei microbi possono moltiplicarsi tra la spazzatura e gli odori possono sprigionarsi propagandosi così nell'aria. Le pulizie, le manutenzioni, il bricolage possono essere attività all'origine di un inquinamento dell'aria interna, nel caso in cui i prodotti utilizzati contengano composti organici volatili, formaldeide, o altre sostanze tossiche. Gli animali e le piante sono portatori d'allergeni (contaminanti biologici) quali i pollini, i peli di gatto, le feci degli acari, ecc. ________________________________________________________________________________________ I COMPOSTI ORGANICI VOLATILI (COV) Insieme di composti appartenenti a differenti famiglie chimiche: idrocarburi aromatici, acetoni, alcoli, alcani, aldeidi, ecc. I COV più conosciuti sono gli idrocarburi utilizzati come carburanti, la formaldeide, l'acetone. Tossicologia, sintomi Il contatto con i COV avviene principalmente attraverso le vie respiratorie. Ma anche un contatto cutaneo con prodotti ricchi in COV o con tessuti da essi contaminati (biancheria, lenzuola) può essere la causa di problemi alla salute, provocando principalmente irritazioni alla pelle o reazioni allergiche. In caso di esposizione, i rischi maggiori li corrono i bambini piccoli, in quanto il loro apparato respiratorio non è ancora completamente sviluppato e quindi più sensibile rispetto a quello degli adulti. In caso di un'esposizione acuta, vale a dire di una forte concentrazione durante un istante relativamente breve, i COV provocano irritazioni alle vie respiratorie e digestive, agli occhi e possono inoltre comportare delle reazioni allergiche. I soggetti contaminati possono pure denotare disturbi neurologici, disturbi che si traducono in mal di testa, stati d'ubriachezza, vertigini o nausea. Il benzene è considerato sostanza cancerogena, quindi, in caso d'esposizione cronica, può indurre la formazione di diverse forme tumorali. Prevenzione 3 principi per limitare la concentrazione di COV e i rischi ad essi legati: • ridurre il loro impiego • rispettare le condizioni d'utilizzazione • eliminarli dall'atmosfera: la soluzione? La ventilazione. meno COV in casa: come fare ? • Riconoscerli: se sulla confezione non appare la menzione "privo di solventi", è meglio verificare la composizione del prodotto. Non è sempre facile ricordarsi i nomi dei numerosi COV! Si può allora fare
• • • • riferimento ad altri indizi: le avvertenze "non utilizzare in un locale chiuso", "tenere a distanza dal fuoco", "non fumare durante l'utilizzo", "non inalare i vapori", sono avvertenze che lasciano supporre la presenza di COV nei prodotti in questione. Ultime indicazione: i COV producono un odore fastidioso. Evitarli: sul mercato si trovano sempre più prodotti privi di solventi ed altrettanto efficaci di quelli tradizionali. Fate la vostra piccola inchiesta prima di acquistarli! Se proprio non trovate dei sostituti, utilizzate i prodotti con moderazione, richiudete con cura l'imballaggio e conservateli in un luogo aerato. Seguire le istruzioni per l'uso e proteggere la propria persona: guanti, maschera, tuta di protezione. gli amanti del "fai da te" sono spesso i più esposti... Eliminarli: non conservate le confezioni vuote; portatele invece nei punti di raccolta per rifiuti speciali. In caso di contaminazione dell'aria interna, aer ate abbondantemente la casa. Le fonti di emissione I COV sono contenuti in vari prodotti e materiali presenti in casa. Possono liberarsi dai materiali di costruzione per periodi che vanno da alcuni mesi a qualche anno: schiume isolanti, pitture, moquette, linoleum, vernici, legni della carpenteria o dei pavimenti, ecc. Le bombolette spray (insetticidi, cosmetici, ecc.), le colle, i prodotti di pulizia (detergenti, decapanti, smacchiatori, diluenti, alcool da ardere, acqua ragia, ecc.), costituiscono delle fonti permanenti d'emissione di COV. Il loro impiego comporta un'emissione istantanea di COV nell'atmosfera. I processi di combustione e la cottura degli alimenti producono COV. La loro concentrazione è inoltre incrementata dal fumo di tabacco nell'ambiente. Caratteristiche Tutti i COV hanno la proprietà comune d'evaporare facilmente a temperatura ambiente, e di diffondersi nell'aria sotto forma di gas. La concentrazione dei COV all'interno delle abitazioni è generalmente superiore a quella dell'ambiente esterno. Alcuni sondaggi recentemente effettuati hanno rilevato che alcuni edifici presentano una concentrazione superiore al limite fissato dalla legge svedese di 1 mg/m3 (le leggi in vigore non vengono quasi mai rispettate in questo settore). In casa è possibile accorgersi subito di una forte presenza di COV grazie al loro forte odore, spesso anche pungente. ________________________________________________________________________________________ Il BIOSSIDO DI CARBONIO (CO2) Chiamato anche gas carbonico Pr evenzione Il controllo della ventilazione è sufficiente per mantenere il tasso di CO2 ad un livello accettabile. Bisogna essere particolarmente vigilanti nelle case ben isolate con processi di combustione importanti (camini aperti) e nelle roulotte, dove lo spazio è ridotto. Fonti di emissione Il biossido di carbonio è prodotto durante tutti i processi di combustione. La produzione industriale e le emissioni delle automobili costituiscono un problema ecologico mondialmente riconosciuto (effetto serra). In casa, la principale fonte di emissione dopo gli apparecchi a combustione è rappresentata dall'uomo. Il metabolismo umano produce CO2 eliminandolo durante l'espirazione. L'aria espirata contiene più o meno il 4% di CO2; la sua concentrazione dipenderà di conseguenza dal numero di persone presenti, dal volume del locale e dalla qualità della ventilazione. Caratteristiche La quantità di CO2 emessa dall'uomo e dagli animali dipende dall'attività fisica: più l'attività è intensa, più l'emissione di CO2 è importante.
Le piante utilizzano CO2 durante la fotosintesi. Questo processo si arresta nel corso della notte (quando non c'è più luce), durante la quale le piante, come qualsiasi altro essere vivente, producono CO2 attraverso la respirazione. Tossicologia, sintomi Il biossido di carbonio non è considerato come un gas particolarmente pericoloso, ma un incremento della sua concentrazione nell'organismo conduce ad un'alterazione del Ph (acidità) e ha degli effetti sul metabolismo cellulare. Una concentrazione dello 0.7% nell'aria interna costituisce un livello accettabile. Al di sopra di questa soglia possono apparire alcuni effetti secondari, tipo il mal di testa o un aumento del ritmo respiratorio (per dei tassi del 3­4%). Il rischio di decesso sopraggiunge per delle concentrazioni superiori al 10%. Prevenzione Il controllo della ventilazione è sufficiente per mantenere il tasso di CO2 ad un livello accettabile. Bisogna essere particolarmente vigilanti nelle case ben isolate con processi di combustione importanti (camini aperti) e nelle roulotte, dove lo spazio è ridotto. __________________________________________________________________ LA FORMALDEIDE Composto organico volatile, talvolta chiamato anche formalina o formolo. Fonti di emissione La formaldeide si distingue da tutti gli altri composti organici volatili in quanto è presente in numerosi prodotti d'uso corrente: schiume isolanti, lacche, colle, vernici, inchiostri, resine, carta, prodotti per la pulizia, pesticidi, ecc. La maggior parte di tipi di legno agglomerato o compensato (mobilio, materiali da costruzione) ne contiene. La formaldeide è inoltre utilizzata in alcuni medicinali, cosmetici e tessili. Il fumo di tabacco nell'ambiente contiene formaldeide. Durante i lavori d'arredo, di rifinitura o di rinnovamento di una casa, il tasso di formaldeide può raggiungere dei valori molto elevati, valori che diminuiranno nei mesi seguenti. La formaldeide può anche essere emessa da materiali danneggiati dal calore o dall'umidità. Caratteristiche È incolore ma il suo odore è caratteristico. Alcune organizzazioni sanitarie hanno fissato il tasso di concentrazione limite per la formaldeide nei luoghi abitati a 0.125 mg/m3. In Italia questo valore è spesso superato a causa dell'utilizzo di schiume isolanti, legno agglomerato o vetrificanti per parquet, ma generalmente il tasso di concentrazione diminuisce nei giorni seguenti all'impiego. Attualmente, a causa dei suoi effetti sulla salute, la formaldeide è utilizzata sempre più di rado. Tossicologia, sintomi Gli effetti della formaldeide sono molto differenti a seconda dei casi: alcune persone deboli possono presentare già sintomi anche quando il tasso è al di sotto del valore raccomandato. La formaldeide provoca, anche in piccole concentrazioni, irritazioni e infiammazioni agli occhi (pruriti, lacrimazione), alle vie respiratorie (naso, gola, polmoni) e alla pelle (arrossamento, prurito, eczemi). Può anche avere delle conseguenze a livello neurologico, traducendosi in stanchezza, angosce, emicranie, nausea, sonnolenza o vertigini. L'esposizione alla formaldeide può sfociare in un'ipersensibilità o nello sviluppo di allergie. A contatto con la pelle, attraverso cosmetici o tessuti, può provocare allergia da contatto. Alcuni studi epidemiologici hanno dimostrato una relazione tra lo sviluppo di tumori e le persone esposte in ambienti professionali a forti dosi di formaldeide. Prevenzione
Alcune osservanze per limitare l'invasione di formaldeide nella nostra atmosfera ed i rischi ad essa legati: • ridurre il suo impiego • preferire i pannelli in legno agglomerato contenenti poca formaldeide • scegliere prodotti cosmetici (soprattutto lo smalto per unghie) senza formaldeide • rispettare le condizioni d'uso, tra queste • non fumare nei locali • non dormire nei locali • eliminarla dall'atmosfera: la soluzione? La ventilazione ________________________________________________________________________________________ IL FUMO DI TABACCO NELL' AMBIENTE (FTA) L'esposizione al fumo di tabacco nell' ambiente é di regola evocato con la nozione di tabagismo passivo, nozione che si differenzia da quella di tabagismo attivo, che è al contrario un atto volontario. Il FTA è uno dei maggiori fattori di inquinamento dell'aria interna (in presenza naturalmente di fumatori). Fonti di emissione I fumatori di sigarette, pipa o sigari. Il FTA è prodotto in parte dalle esalazioni del fumatore stesso ed in parte sprigionato direttamente dalla sigaretta. Di fatto, il fumatore risulta doppiamente esposto: al fumo che aspira direttamente dalla sigaretta ed al FTA, fumo che liberandosi nell’aria lo "impone" a tutti i presenti. Caratteristiche Il FTA non è una sostanza omogenea: in realtà è un miscuglio di parecchie centinaia di composti, tra i quali i più conosciuti sono la nicotina, il monossido di carbonio, il catrame e alcuni gas irritanti come la formaldeide o gli ossidi d' azoto. Le caratteristiche del FTA si modificano velocemente nell'aria. La nicotina si posa sui muri, i tessuti (tende, moquette, vestiti, ecc.). I catrami, emessi sotto forma di particelle minuscole, s'agglomerano in funzione della loro concentrazione nell'aria, formando così delle particelle più consistenti che andranno a depositarsi sulle superfici. Tossicologia, sintomi L'odore del FTA è forte, quindi anche una piccola concentrazione, forse innocua per comportare un rischio alla salute, può comunque infastidire ben presto le persone esposte (nausea, mal di testa). In casa è molto difficile sbarazzarsi dell'"odore di tabacco freddo" in quanto impregna i tessuti, il legno, i muri, ecc. Le sostanze irritanti (formaldeide, altri aldeidi, ossidi d'azoto) sono da 10 a 20 volte più concentrate nel fumo che si sprigiona dalla sigaretta che in quello inalato. Queste sostanze si diffondono nell'ambiente e provocano irritazioni delle mucose respiratorie e oculari, in maniera particolare alle persone sofferenti d'allergie o d'asma e ai portatori di lenti a contatto. I bambini sono particolarmente sensibili all'esposizione al FTA che può provocare ben presto un aggravamento dei problemi respiratori già esistenti (asma, bronchite cronica). Rispetto ai bambini non esposti, quelli che convivono col FTA presentano più frequentemente delle infiammazioni alle vie respiratorie, infiammazioni che si manifestano attraverso la tosse o una respirazione sibilante. Tuttavia, non bisogna allarmarsi se il vostro bambino si trova esposto in maniera occasionale al FTA: i sintomi citati possono sopraggiungere solo quando l'esposizione è regolare e prolungata (denominata esposizione cronica). Varie patologie sono state imputate all'esposizione al FTA: cancro ai polmoni, malattie cardiovascolari, infezioni respiratorie dei bambini (probabilmente i microbi si sviluppano più facilmente sulle mucose infiammate), ecc. Ciò nonostante, il livello di rischio è più debole rispetto a quello osservato presso i fumatori attivi. Indipendentemente da qualsiasi rischio reale per la salute, gli effetti irritanti e fastidiosi del FTA costituiscono un argomento di per sé valido per evitare ogni esposizione a domicilio. Prevenzione
La prevenzione è semplicissima: evitate di fumare in casa! Se alcuni membri della famiglia hanno il vizio del fumo, dovrebbero prendere coscienza che non sono autorizzati ad imporre il loro tabagismo agli altri. Un locale poco frequentato potrebbe esser loro riservato, oppure, meglio ancora, potrebbero fumare sulla terrazza o sul balcone. Se i vostri invitati dovessero mostrare l'intenzione di fumare una sigaretta, non esitate a farli smettere, oppure invitateli ad uscire. Se nonostante tutto, la vostra casa fosse invasa dal fumo, ricorrete ad una ventilazione: aerate abbondantemente i locali ed eventualmente mettete in funzione i sistemi di ricambio dell'aria. ________________________________________________________________________________________ IL MONOSSIDO DI CARBONIO (CO) Gas tossico, incolore, insapore ed inodore, il monossido di carbonio si forma attraverso la combustione incompleta di materie contenenti carbonio: carbone, carta, benzina, nafta, gas, legno, ecc. Più leggero dell'aria, si diffonde rapidamente nell'atmosfera; la sua presenza è difficilmente rivelabile, il che gli conferisce un carattere particolarmente pericoloso. Fonti di emissione All'interno della casa possiamo reperire differenti fonti di monossido di carbonio: • la cucina a gas • i sistemi di riscaldamento o scaldacqua a gas o a nafta, il camino • il tabagismo: ogni sigaretta fumata genera 50 mg di CO • in una zona molto trafficata, l'aria proveniente dall'esterno: strade, parcheggi, garage. Caratteristiche Il monossido di carbonio è un gas molto pericoloso in quanto non percepibile dai nostri sensi. I primi sintomi di intossicazione sono gli unici segnali d'allarme. Il CO inalato si lega rapidamente all'emoglobina (nei globuli rossi, il pigmento che trasporta l'ossigeno), sostituendosi all'ossigeno, così da formare un composto chiamato carbossiemoglobina, HbCO. La conseguenza immediata consiste in una riduzione dell'apporto di ossigeno a tutto l'organismo, riduzione che conduce ad un' asfissia degli organi. Un eventuale esposizione a questo gas la si scopre solo mediante il controllo del tasso di carbossiemoglobina presente nel sangue, oppure misurando la concentrazione di monossido di carbonio esistente nell'aria respirata. Tossicologia, sintomi La gravità di un'intossicazione da CO è proporzionale alla quantità di CO fissata all'emoglobina. Il che significa che non dipende solamente dalla concentrazione di CO nell'aria, ma pure dalla durata d' esposizione e dal volume respirato. I bambini, che possiedono una respirazione più rapida, così come le persone impegnate in un'attività fisica, raggiungeranno più velocemente un tasso di carbossiemoglobina elevato. In un adulto che gode di buona salute, la proporzione d'emoglobina trasformata in carbossiemoglobina non dovrebbe andare al di là dell' 1%. Il solo tabagismo può condurre ad un tasso di carbossiemoglobina del 15%. Raggiunta la soglia del 5% del tasso di HbCO, i primi disturbi nell'organismo possono essere percettibili a livello del sistema nervoso. Possono inoltre apparire delle alterazioni del flusso sanguigno, della frequenza cardiaca e di quella respiratoria. I primi sintomi di un'intossicazione sono il mal di testa, una percezione visiva sfocata, dei leggeri malesseri e palpitazioni, sintomi che molto spesso vengono attribuiti a tutt' altri stati patologici. Ad un tasso di carbossiemoglobina superiore al 15%, l'intossicazione si manifesta accompagnata da nausea, vomito, vertigini o addirittura svenimenti. La morte sopraggiunge quando il tasso di carbossiemoglobina supera all' incirca il 66%. L'intossicazione da monossido di carbonio costituisce oggi giorno l'intossicazione accidentale più diffusa: in Francia è addirittura responsabile di 300 decessi all'anno.
Prevenzione Agire secondo due principi: • aver cura della manutenzione e del corretto funzionamento degli apparecchi a combustione: stufe a carbone, a gas, a legna, caldaie, boiler, cucine, camini aperti. Procedere alla pulitura dei camini e dei condotti di evacuazione dei gas almeno una volta all'anno. • Garantire una ventilazione sufficiente nei locali che ospitano le installazioni a combustione (cucina, garage, stanza da bagno), evitando soprattutto di otturare o di lasciar incrostare le apposite bocchette per l' aerazione. In caso di forte intossicazione: • trasportare il soggetto intossicato all'aria aperta • sollecitare i servizi del Pronto Intervento • aerar e i locali e bloccare le apparecchiature. ________________________________________________________________________________________ GLI OSSIDI D'AZOTO (NOx) Ossido d'azoto (NO) e biossido d'azoto (NO2) sono dei gas tossici ossidanti che si formano durante le combustioni ad elevate temperature. Gli ossidi d' azoto sono globalmente designati con la sigla NOx. Fonti di emissione Le automobili sono responsabili di quasi i ¾ delle emissioni di NOx, ma non bisogna dimenticare che anche nelle campagne esistono altre grosse fonti d'emissione di NOx, quali per esempio i porcili. In casa, le due attività che risultano essere fonti principali di NOx sono: • la cottura di alimenti con cucine a gas • il tabagismo (debole contributo). In casa, le concentrazioni maggiori le ritroviamo spesso durante l'inverno, mentre cuciniamo. Concentrazioni superiori ai 200 mg/m3 sono state riscontrate in cucine insufficientemente ventilate. Questi valori massimi sono generalmente di scarsa durata, limitandosi al momento di accensione dei fornelli o del forno. La concentrazione di NOx nell'aria esterna è spesso più elevata rispetto a quella misurabile in casa. Caratteristiche L' NO è un composto instabile che, a temperatura ambiente, si combina all'ossigeno per ritrovare stabilità sotto forma di NO2. Il monossido d' azoto è quindi presente in deboli quantità nell'aria; la tossicità degli ossidi d'azoto è dunque essenzialmente dovuta al NO2. Quest' ultimo, poco solubile, può infiltrarsi fino negli alveoli polmonari. Tossicologia, sintomi Per ciò che concerne l'esposizione in zone residenziali, gli studi effettuati non hanno riscontrato altri effetti patologici oltre a delle irritazioni alle vie respiratorie. L' OMS raccomanda di non superare la soglia pari a 150 mg/m3 per 24 ore d'esposizione. Nelle persone sofferenti d'asma può prodursi una riduzione della capacità polmonare per delle concentrazioni attorno ai 940 mg/m. Un tasso tale è tuttavia raramente riscontrabile all'interno delle abitazioni. Uno studio epidemiologico ha dimostrato che i sintomi da infezione alle vie respiratorie sono maggiori nei bambini piccoli sottoposti ad un'atmosfera ricca in Nox, atmosfera creata dall'utilizzo di apparecchi domestici a gas non raccordati ad efficaci sistemi d'evacuazione dei gas. L'alto grado di tossicità degli ossidi di azoto concerne esclusivamente le esposizioni di tipo professionale. A concentrazioni superiori ai 600'000 mg/m3, gli effetti sulla salute possono variare dalla semplice irritazione respiratoria all'edema polmonare, malattia che può rivelarsi mortale. Prevenzione La cottura a gas degli alimenti dovrebbe avvenire in un locale specifico (la cucina), affinché non si inquini l'aria del resto della casa.
L'aerazione e l'utilizzo di cappe aspiranti correttamente raccordate a sistemi d' evacuazione dei gas e poste al di sopra del piano di cottura, permettono di eliminare gran parte degli ossidi d' azoto. Non dimenticate che la qualità dell'aria interna dipende prima di tutto dalla qualità della ventilazione. ________________________________________________________________________________________ VOLETE RITROVARE UN PO' DI NATURA NELLA VOSTRA CASA... Ed avete perciò deciso di decorarla con piante ornamentali e bouquet floreali? Ma lo sapevate che alcune piante d'appartamento ed alcuni fiori sono tossici? QUALI PIANTE, QUALI RISCHI ? Bisognerà aver cura quindi, di collocare queste piante in modo che i bambini non arrivino a toccarle, ne tanto meno ad assaggiarle. Pensate ugualmente al vostro gatto o al vostro cane: i servizi veterinari sono spesso sollecitati per prestare soccorso ad animali domestici intossicati da piante velenose. Siate voi stessi prudenti: a volte, il solo contatto con le foglie o la linfa di una pianta determinata può provocare irritazioni cutanee o reazioni allergiche. Se avete dei problemi di questo tipo, quando curate le vostre piante, non dimenticate di infilare un paio di guanti! Se uno degli occupanti di casa soffre di raffreddore da fieno, un semplice bouquet decorativo posto sulla tavola rischia di provocare starnuti a ripetizione! I prodotti di floricoltura (concimi, lucidanti, insetticidi) devono essere utilizzati secondo le istruzioni riportate sul loro imballaggio e devono inoltre essere riposti fuori dalla portata dei bambini. In caso di intossicazioni: TOX­ZENTRUM – centro anti veleno quali piante, quali rischi? Le piante elencate di seguito possono provocare, tramite contatto cutaneo o se ingerite, delle gravi reazioni tossiche: il colchico (Colchicum automnale) il mughetto (Convallaria majalis): le foglie, i campanelli e i frutti possono provocare vomito e diarrea l'amarillide (Hippeastrum sp.): contiene alcaloidi tossici per il sistema nervoso e l'apparato digestivo la clivia vermiglio (Clivia miniata): è sufficiente ingerirla in piccole quantità per stimolare diarrea e vomito
la monstera (Monstera deliciosa): foglie e radici aeree contengono sostanze irritanti e tossiche se ingerite il ciclamino (Cyclamen persicum): la linfa provoca irritazioni cutanee. Attenzione anche ai bulbi che possono facilmente essere ingeriti dagli animali domestici la datura (Datura sp.): contiene sostanze irritanti per la pelle la dieffenbachia (diffenbachia sp.): può provocare forti irritazioni a livello cutaneo e delle mucose l'oleandro (Nerium oleander) l'aro (Arum): interamente tossico, può indurre reazioni allergiche le euforbie e specialmente la Stella di natale (Euphorbia sp.): linfa fortemente irritante, il cui contatto con gli occhi può essere molto pericoloso il croton (Euphorbia milii Desmoulis): il contatto con la linfa può causare la formazione di vesciche o necrosi. Se ingerita può provocare lesioni gravi alle mucose ed una forte diarrea. l'edera (hedera helix): foglie e frutti contengono sostanze irritanti Questa lista non è esaustiva; il vostro fiorista o lo specialista del vostro giardino saranno in grado di informarvi sulle altre specie. In ogni caso, ricordatevi di disporre sempre le piante fuori dalla portata dei bambini. ________________________________________________________________________________________
I CAMPI ELETTROMAGNETICI (CEM) Questo termine designa le onde elettromagnetiche a bassa frequenza. Per quanto riguarda le onde ad alta frequenza, si parlerà di irradiamento elettromagnetico. Fonti d'emissione Numerose fonti, naturali (come il sole) ma soprattutto artificiali, emettono energia sotto forma d'onde elettromagnetiche. Nell'ambiente, la maggior parte dei CEM provengono dalle emissioni di radio e televisione e in misura minore, dalle installazioni delle telecomunicazioni, dai radar e dalle linee elettriche. In casa, le fonti d'emissione dei CEM sono svariate e tendono a moltiplicarsi con lo sviluppo delle nuove tecnologie. Tutti gli apparecchi elettrici emettono dei CEM: televisione, forno elettrico, forno a microonde, lavatrice, coperta elettrica, sistema d'allarme, telefono cellulare, computer, videoregistratore, ecc. Caratteristiche All'interno dell'ambiente domestico, la maggior parte dei CEM presentano delle frequenze comprese nella gamma ELF (Extremely Low Frequecy). I telefoni cellulari ed i forni a microonde funzionano invece in una gamma di frequenza superiore (Radio Frequency/Microwaves). Una delle caratteristiche principali dei CEM consiste nel fatto che la mancanza di informazione sulle conseguenze sanitarie alle esposizioni ha condotto il pubblico ad un atteggiamento diffidente e polemico. In ogni caso, è necessario fare la differenza tra i CEM ai quali possono essere esposti dei professionisti (linee ad alta tensione, alcune industrie, installazioni delle telecomunicazioni, ecc.) e quelli d'intensità minore, che riguardano le esposizioni casalinghe. Tossicologia, sintomi Le onde dei CEM sono degli irradiamenti non ionizzanti, vale a dire che non possono provocare alcuna ionizzazione in un sistema biologico. Ciò nonostante, i campi elettromagnetici agiscono sui sistemi biologici riscaldandoli (nel caso dei campi ad alta frequenza) o formando delle correnti elettriche (nel caso dei campi a bassa frequenza) nei tessuti e nelle cellule. Questi effetti possono indurre delle conseguenze nefaste sulla salute, anche se finora non è stato ancora dimostrato con evidenza alcun rischio reale per la salute. Certi studi epidemiologici hanno messo in evidenza l'esistenza di un debole rischio di cancro, di una diminuzione della fecondità o di problemi di sviluppo dei bambini, ma i risultati mancano di coesione e non possono essere considerati validi; numerosi altri studi non hanno potuto constatare l'esistenza effettiva di grossi rischi in caso di esposizione ai CEM. L' OMS, in risposta alle preoccupazioni crescenti di numerosi stati membri sugli effetti potenziali dell'esposizione ad un numero sempre maggiore di fonti di CEM, ha commissionato nel 1996 un programma internazionale di ricerca sull' arco di 5 anni (progetto internazionale CEM). Prevenzione Per quanto riguarda il rischio legato all'esposizione ai CEM all'interno dei muri domestici, nessuna prova concreta è stata finora elaborata. Esistono comunque alcune semplici precauzioni che possono essere adottate dalle persone che intendono limitare la loro esposizione ai CEM: in maniera generale, una distanza sufficiente nei confronti degli apparecchi elettrici ed una breve durata d'impiego, costituiscono i due principi fondamentali per limitare l'esposizione. Per esempio: limitare il numero di apparecchi e di cavi elettrici nelle camere da letto, posizionare il baby phon elettrico ad una distanza di almeno 50 cm dal bambino, disinserire i giochi elettrici dei bambini dopo il loro utilizzo. • occuparsi della manutenzione e del buon funzionamento del forno a microonde ed evitare di stargli vicino durante il funzionamento. • in particolare, i portatori di stimolatori cardiaci, dovrebbero evitare la prossimità con potenti antenne emittenti.
maggiori informazioni sui CEM La frequenza di un'onda elettromagnetica è misurata in hertz (Hz). Un hertz corrisponde ad una oscillazione al secondo. A seconda della loro frequenza i CEM sono classificati in: irradiamenti ultravioletti, luce visibile, irradiamenti infrarossi, radiofrequenze e microonde (RF/MW), campi a frequenza bassa o molto bassa, campi a frequenza estremamente bassa (ELF), campi elettrici e magnetici statici. Maggiore è la frequenza, maggiore è l'energia trasportata. CEM Frequenze Campi statici vicino agli 0 Hz (Hertz) ELF (Extremely Low Frequency) tra 10 e 3000 Hz VLF (Very Low Frequency) tra 3 e 30 kHz LF (Low Frequency) tra 30 e 300 kHz RF/MW (Radio Frequency/Microwaves) tra 300 kHz e 300 GHz ________________________________________________________________________________________ L' AMIANTO Materiale fibroso d'origine naturale (famiglia dei silicati). Il termine amianto raggruppa due famiglie di materiali: il crisotilo e le anfibole Fonti d'emissione Se la vostra abitazione è stata costruita recentemente non ci sarà rischio di ritrovarvi dell'amianto: in Italia è stato abolito dal settore edile a partire dagli anni 70. Nelle case più vecchie l'amianto può essere stato utilizzato come materiale per l'isolamento termico, presente quindi nelle coperture degli edifici, applicato alle pareti, o come guaina per i condotti dell'acqua calda. Potrebbe essere stato utilizzato anche come isolante elettrico, applicato quindi ai differenti cavi elettrici. L'invecchiamento, le eventuali infiltrazioni d'acqua, le vibrazioni, ma soprattutto i lavori effettuati dagli occupanti stessi sui rivestimenti e sui materiali isolanti, possono causare delle dispersioni di fibre d'amianto nella casa. Caratteristiche Esistono diversi tipi di fibre d'amianto; la tossicità dipende dalla loro forma e dalla loro lunghezza. Tossicologia, sintomi I rischi per la salute, in caso di esposizione professionale all'amianto, sono stati dimostrati chiaramente grazie a numerosi studi epidemiologici. Tre tipi di patologie sono associate all'esposizione professionale all'amianto: l'asbestosi (fibrosi polmonare), il cancro bronco­polmonare e il mesotelioma (specifico dell'amianto). Queste malattie sono caratterizzate da un periodo di latenza molto lungo (da 15 a 40 anni). Al momento non è stato dimostrato ancora nessun effetto nel caso di un'esposizione domestica all'amianto, salvo alcuni casi eccezionali come quello dell'università francese di Jussieu. Alcuni casi d'esposizione particolarmente alta sono stati recentemente scoperti in edifici nei quali gli occupanti stessi avevano effettuato, senza protezione, lavori sull'amianto. Prevenzione La vendita e l'utilizzo dell'amianto sono state vietate dal 1989. Nelle case vecchie, siate prudenti di fronte a qualsiasi materiale la cui struttura è fibrosa; nel dubbio, consultate un esperto in materiali, che saprà dirvi senz'altro se si tratta di amianto oppure no. Se determinati lavori domestici implicano la rimozione di amianto, è necessario affidare il compito a specialisti, i quali effettueranno l'operazione rispettando misure di sicurezza ferree (maschera e tuta protettive, isolamento del locale, aspirazione e filtraggio dell' aria). La rimozione dell'amianto non è sempre la miglior soluzione da adottare. In effetti, se la superficie è in buono stato e non sussiste un rilascio tra le fibre, non c'è motivo di inquietarsi.
con quali materiali sostituire l' amianto? Svariati tipi di materiali possono essere utilizzati come isolanti termici o fonici. Si può ricorrere a lane minerali (lane di roccia), somiglianti all'amianto oppure, preferibilmente, a fiocchi di carta, lana di pecora o fibre vegetali (per esempio la canapa); questi ultimi possiedono un coefficiente di isolamento termico paragonabile a quello delle lane minerali, e sono inoltre degli eccellenti isolanti fonici. ________________________________________________________________________________________ I BIOCONTAMINANTI: MICROBI, MUFFE, ALLERGENI La nozione di biocontaminante designa qualsiasi agente inquinante d'origine biologica. Fonti d'emissione All' interno degli edifici riscontriamo due grandi categorie di fonti d'emissione o di habitat dei biocontaminanti: • gli esseri viventi o gli uomini: sia le persone in buona salute che i malati emettono nell'aria dei microbi che possono essere patogeni (vale a dire suscettibili di causare una malattia). Questa emissione è particolarmente intensa durante gli starnuti e i colpi di tosse. La desquamazione costante della pelle produce delle particelle che vengono consumate dagli acari. • gli animali: i peli, le piume, la saliva, le squame (particelle di pelle) ed i microbi degli animali domestici si diffondono nell'aria; la loro concentrazione è naturalmente in funzione del numero di animali e del tasso di rinnovo dell'aria. Gli acari e soprattutto i loro escrementi sono alcuni tra i biocontaminanti più importanti presenti nelle nostre case. • i vegetali: • piante e mazzi di fiori emettono pollini e odori • gli edifici stessi e le infrastrutture piante e mazzi di fiori emettono pollini e odori • il sistema di riscaldamento dell'acqua e dell'aria condizionata, gli umidificatori, i frigoriferi, possono essere contaminati da microbi • sulle superfici umide (muri, mobili, indumenti) possono svilupparsi muffe e batteri • la moquette, i tappeti, i tessuti, i materassi, sono i luoghi prediletti dagli acari Caratteristiche I microbi (batteri, virus, organismi unicellulari) sono ovunque in casa, ed è del tutto normale. Generalmente, sopportiamo bene la loro compagnia, salvo quando diventano troppo numerosi. Lo sviluppo dei microrganismi è condizionato da due fattori: il tasso di umidità e la temperatura. L'umidità può essere all'origine della proliferazione di muffe e batteri. I gatti, i cani, gli uccelli, i porcellini d'India contribuiscono quanto i loro padroni all'inquinamento dell'aria interna... Inoltre, i peli, le piume, le squame contengono numerosi allergeni. Tossicologia, sintomi Una vasto ventaglio d'effetti per una grande varietà di fattori: • infezioni: la trasmissione aerea di virus e batteri costituisce il modo di contaminazione classico per numerose malattie infettive: influenza, polmonite, legionella, ecc. • infiammazioni: congiuntivite, rinite, bronchite ed altri sintomi respiratori possono essere determinati da sostanze contenute nei batteri o nelle muffe (endotossine e glucani) • mal di testa, affaticamenti, febbre • allergie: i biocontaminanti sono spesso degli allergeni, vale a dire che possono indurre delle reazioni allergiche a livello respiratorio (rinite, sinusite, asma) o cutaneo (eczema). Certi sintomi, in particolare quelli legati all'asma, possono essere particolarmente gravi e possono implicare il ricovero del paziente
ed una cura medica permanente. Pr evenzione • • • • • Una ventilazione sufficiente eviterà gli eccessi d'umidità e le condensazioni e, di conseguenza, eviterà lo sviluppo di muffe. l'uso della scopa, che favorisce la sospensione nell'aria di un gran numero di particelle biologiche e di polvere, dovrebbe essere sostituito con l'uso dell' aspirapolvere; esso può essere munito di filtri speciali che evitano la diffusione nell'aria di particelle. la pulizia regolare dei sistemi di ventilazione e degli umidificatori evita lo sviluppo di microrganismi ed impedisce la loro diffusione in tutta l'abitazione. i materiali che assorbono la polvere (moquette, tappeti, tessuti) o che sono difficili da pulire (superfici ruvide) si prestano generalmente molto bene allo sviluppo di batteri e muffe ed alla proliferazione di acari. Sarebbe utile evitarli se uno degli occupanti soffre di allergie. Tutti sanno che i materassi costituiscono il luogo prediletto dagli acari. Ma sapevate anche che queste bestiole sono particolarmente sensibili alla luce del sole? Non esitate quindi ad esporre regolarmente lenzuola e materassi al sole. Se uno degli occupanti di casa è allergico ai "peli di gatto" o alle squame, non esiste purtroppo soluzione alternativa che la rinuncia al vostro animale domestico. piccola storia della legionella La legionella è considerato come un "nuovo" microbo. Essa è stata scoperta in modo drammatico durante un congresso di legionari (da cui il suo nome) a Filadelfia. I partecipanti sono stati esposti a questi batteri in quanto disseminati dal sistema di climatizzazione dell'edificio che accoglieva la riunione. La Legionella provoca una polmonite a forte tasso di mortalità. Questo batterio è presente in permanenza nell'ambiente; la sua pericolosità è dovuta al fatto che il processo di moltiplicazione diventa molto elevato nell'acqua temperata (40­55ºC). ________________________________________________________________________________________ LA QUALITÀ DELL' ARIA Ogni casa sana deve respirare Gli scambi d'aria tra l'ambiente interno e quello esterno sono sempre necessari, anche quando le finestre rimangono chiuse. Questi possono avvenire grazie a delle bocchette d'aerazione, oppure possono prodursi a livello di piccole fessure, fenditure o giunzioni esistenti tra i materiali. Gli scambi d'aria sono condizionati dalla differenza di temperatura tra l'interno e l'esterno, o tra i diversi locali, così come dall'eventuale presenza del vento, dalla sua forza e direzione. Questa naturale ventilazione dovrebbe permettere un rinnovamento completo dell'aria di un locale in un'ora circa. In seguito alla crisi energetica, le abitazioni vengono costruite con un isolamento sempre più efficiente. Questo risulta spesso controproducente poiché impedisce un riciclo indispensabile ad una buona qualità dell'aria all'interno delle case, che di conseguenza si sono tramutate in reali "trappole nocive"! Nei grandi edifici é necessario un sistema di ventilazione meccanico capace di garantire un tasso di rinnovamento dell'aria ottimale. L'aria proveniente dall'esterno attraverso l'impianto di aerazione deve essere di buona qualità. Attenzione quindi, durante la concezione di un'abitazione, a non posizionare le bocchette d'aerazione in concomitanza, per esempio, di una strada molto trafficata o di un parcheggio! Altro punto importante: assicuratevi che la ventilazione funzioni silenziosamente. Capita spesso che i ventilatori possano produrre quello che durante la giornata potrebbe apparire come un dolce ronzio, ma che di notte si tramuta in un baccano insopportabile. Più il locale é piccolo ed affollato, maggiore deve essere il tasso di rinnovo dell'aria. Ciò per eliminare il biossido di carbonio e l' umidità generati dalla respirazione, i microbi e gli odori corporei prodotti dagli occupanti del locale, così come tutte le altre sostanze nocive originate da altre attività: composti organici volatili, monossido di carbonio, fumo di tabacco nell'ambiente, ecc.
Una breve aerazione di qualche minuto mediante la semplice apertura delle finestre é sufficiente per ridurre sensibilmente la concentrazione delle sostanze tossiche; un'operazione tale non comporta nemmeno un'eccessiva perdita di calore. Per quanto riguarda le camere da letto, dei valori minimi volumetrici devono essere rispettati, in modo che, durante la notte, la qualità dell'aria non sia eccessivamente alterata da sostanze chimiche e biologiche nocive, e soprattutto, dal biossido di carbonio. In caso contrario, non stupitevi del mal di testa al vostro risveglio! CAMERA DA LETTO: QUALI DIMENSIONI ? L' aerazione dell'alloggio é indispensabile alla diminuzione del tasso d'umidità, il quale, se troppo elevato, conduce ben presto al degrado dei rivestimenti interni (carta da parati ammuffita, pitture che si scrostano) ed allo sviluppo di muffe e microbi . Nel caso in cui la casa fosse contaminata dal radon , l'installazione di un sistema efficace di ventilazione associato ad un buon isolamento dell'edificio, permetterà di ridurre ad un livello accettabile il tasso di concentrazione di questo gas. Alcune semplici operazioni per una buona circolazione dell'aria all'interno della casa: • aerar e aprendo le finestre ogni giorno, in ogni locale, per un buon lasso di tempo • non otturare i bocchettoni di aerazione • provvedere alla manutenzione dei sistemi d'evacuazione dell'aria: tubi, filtri • lasciare uno spazio tra i mobili e i muri • evitare di porre oggetti o tende davanti ai caloriferi camera da letto: quali dimensioni? Un po' di matematica: volume = superficie x altezza. Alle vostre calcolatrici! Camera singola per adulto 25 m3 Camera per un bambino 15 m3 Camera per due adulti ed un bambino 46 m3 Dormitorio per adulti: m3 per persona Da 15 a 18 m3 Questi valori sono calcolati in funzione della quantità d'aria per persona e per ora affinché il tasso di biossido di carbonio non superi l'1%. Se queste raccomandazioni non potessero essere seguite, il miglior rimedio è aerare spesso e favorire la ventilazione naturale. ________________________________________________________________________________________