Relazione illustrativa A4-4 (DdP)
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Relazione illustrativa A4-4 (DdP)
dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ COMUNE DI MORBEGNO Provincia di Sondrio Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO R RE ELLA AZZIIO ON NE E IILLLLU US STTR RA ATTIIV VA A 0. Premessa Il Documento di Piano è l’atto del Piano di Governo del Territorio che, in relazione alle caratteristiche del territorio, degli insediamenti, delle condizioni socio-economiche e delle dinamiche di trasformazione in corso o prevedibili, analizzando e mettendo a sintesi la complessità dei presupposti: - individua gli obiettivi da perseguire; - specifica le strategie generali e di sistema (ambientale, della mobilità e dei servizi, insediativo e territoriale) per il conseguimento degli obiettivi; - enuncia gli obiettivi assegnati agli altri atti del PGT (Piano dei Servizi e Piano delle Regole) ed agli strumenti attuativi (atti di programmazione negoziata o i piani attuativi). La presente relazione illustrativa, pertanto, viene articolata nei seguenti titoli: A. Quadro conoscitivo e orientativo del territorio comunale; B. Scenario strategico di piano; C. Determinazioni di Piano, con l’avvertenza che il primo titolo riporta l’indagine e l’analisi del quadro programmatorio, territoriale, insediativo e socio-economico in base al quale sono definite gli obiettivi e le strategie demandando rispettivamente: - al Piano dei Servizi l’indagine di dettaglio sulla dotazione e distribuzione dei servizi pubblici, di uso e interesse pubblico o generale; - al Piano delle Regole le considerazioni per la partizione del tessuto consolidato e la delimitazione delle aree agricole nonchè le argomentazioni valutative per i nuclei di antica formazione. Relazione illustrativa Pagina 1 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 1. Dati generali sul territorio Il comune di Morbegno ha una superficie territoriale di 15,39Kmq e contava 11082 abitanti residenti al “Censimento generale della popolazione 2001” (11861 al 31.12.2007/ufficio anagrafe comunale); pertanto la densità territoriale abitativa conseguente risulta essere con un valore pari a 720,1ab/Kmq che, nella provincia di Sondrio alla quale il comune appartiene, è minore solo al capoluogo Sondrio (1048,3ab/Kmq) e precede l’ulteriore importante centro provinciale del comune di Chiavenna (653,2ab/Kmq). La circoscrizione territoriale di Morbegno, avente una consistenza di 1568ha sino al 1977, è stata ridotta di 29ha a seguito del distacco di una porzione di territorio aggregata al comune di Albaredo per San Marco con L.R.n.17/24.01.1978. Il territorio comunale si estende sui due versanti orobico e retico della valle del fiume Adda ed è interessato, per un buon tratto montano e per l’intera parte sino alla foce, dal torrente Bitto che delimita il confine comunale ad occidente; tale porzione di territorio comunale del versante orobico ha un andamento fortemente accidentato e presenta un notevole dislivello (1100m circa) tra il piede del versante medesimo e il monte Pitalone (oltre1334m s.l.m.). Il Comune, il cui capoluogo Morbegno è sito a circa 20Km da Colico (Lc) e 26Km da Sondrio lungo la S.S.n.38 Dello Stelvio, ha un mandamento che coincide con l’omonima Comunità Montana di Morbegno di cui è parte e rappresenta il centro urbano di riferimento per le attività economiche e sociali della Bassa Valtellina e l’Alto Lario, oltre a costituire una sorta di “porta” per l’intera Valle; la citata Comunità Montana Valtellina di Morbegno, composta da 25 comuni, ha una superficie territoriale pari a 496,10 Kmq, 43736 abitanti al censimento 2001 ed una conseguente densità abitativa territoriale 88,16 ab/Kmq (rif. Atlante statistico della Montagna). La maggiore parte della popolazione è concentrata nel capoluogo mentre la parte residua è suddivisa nelle frazioni ad occidente del fiume Adda di Campovico (comune autonomo sino all’anno 1936), di Paniga e di Desco e nelle frazioni orobiche di Valle-Campoerbolo e di Arzo; Arzo come altri nuclei montani edificati quali i retici S.Bello, Marsalenico, Selvapiana, S.Nazzaro, Cerido, Cermeledo, Categno, Torchi Bianchi, Porcido offrono dimore per turisti oppure di soggiorno stagionale per le necessità dei lavori agricoli dei residenti nel comune. 2. Strumentazione urbanistica vigente 2.1. Piani territoriali di coordinamento I piani territoriali di coordinamento attualmente vigenti sono: 1) PTPR, Piano Territoriale Paesistico Regionale o piano del paesaggio lombardo, approvato con Del.C.R. n.VII/197/06.03.2001; 2) PPSS, Piano pluriennale di sviluppo socio-economico della Comunità Montana Valtellina di Morbegno, approvato con Del.A.C.M. n.43/08.06.1990, Co.Re.Co. n.17245/19.07.1990. Gli ulteriori strumenti territoriali previsti dalla normativa sono ancora, ad oggi, in fase di predisposizione come di seguito: 3) PTR, Piano Territoriale Regionale, predisposto ed in fase di adozione; 4) PTCP, Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, adottatto ed in fase di valutazione ambientale strategica. secondo le informazioni assunte presso gli Enti di competenza. Negli allegato del Documento di Piano “A1.1 Pianificazione sovracomunale” sono riportati gli stralci della pianificazione di coordinamento pertinenti al territorio comunale. Relazione illustrativa Pagina 2 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 2.2. Strumento di pianificazione urbanistica generale Il Piano Regolatore Generale attualmente vigente nel Comune di Morbegno risulta dal P.R.G. originario e dalle successive modifiche (n.33 varianti e n.4 rettifiche) secondo la cronologia e gli estremi di approvazione di seguito elencati: Piano Regolatore Generale, delibera C.C.n.18/06.03.1985 – approvazione G.R. n.IV/29651 /23.02.88; VARIANTI: 1) 1^ Variante L.1/78, delibera C.C.n.28/30.04.1992 – approvazione G.R. n.33384/23.02.93 (costruzione impianto di depurazione Morbegno-Talamona); 2) 2^ Variante L.1/78, delibera C.C.n.32/02.08.1993 – approvazione G.R. n.52689/18.05.94 (fattibilità Polo fieristico); 3) 3^ Variante L.1/78, delibera C.C.n.35/23.05.1994 – approvazione G.R. n.66533/11.04.95 (area interessata dalla costruzione della nuova scuola materna in via dei Bosi); 4) 4^ Variante L.1/78, delibera C.C.n.59/12.07.1996 – approvazione G.R. n.22424/13.12.96 (strada di collegamento fra via Gregorini e via Castagna); 5) 1^ Variante ordinaria, delibera C.C.n.79/18.10.1996 – approvazione G.R. n.VI/35047/ 13.03.98; 6) 1^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.27/26.03.99 – approvazione C.C.n.48/26.07.99 – pubblicazione B.U.R.L. n.46/17.11.99 (area Sedini); 7) 2^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.31/30.04.99 – approvazione C.C.n.53/15.09.99 – pubblicazione B.U.R.L. n.46/17.11.99 (parco della Bosca); 8) 3^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.30/12.05.00 – approvazione C.C.n.45/11.09.2000 – pubblicazione B.U.R.L. n.41/11.10.2000 (P.A. n.IV di via Bona Lombarda); 9) 4^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.38/30.06.00 – approvazione C.C.n.53/28.09.00 – pubblicazione B.U.R.L. n.47/22.11.00 (n.8 modificazioni di modesta entità attinenti a varie fattispecie); 10) 5^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.26/22.06.01 – approvazione C.C.n.42/21.09.01 – pubblicazione B.U.R.L. n.45/07.11.01 (Piena utilizzazione dei piani interrati e seminterrati negli edifici o parti commerciali esistenti nelle zone residenziali A, A1, B); 11) 6^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.32/27.07.01 – approvazione C.C.n.52/09.11.01 – pubblicazione B.U.R.L. n.52/27.12.01 (Allargamento di via Ganda); 12) 7^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.39/21.09.01 – approvazione C.C.n.17/22.02.02 – pubblicazione B.U.R.L. n.14/03.04.02 (Immobile di via del Macello); 13) 8^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.40/21.09.01 – approvazione C.C.n.18/22.02.02 – pubblicazione B.U.R.L. n.14/03.04.02 (Individuazione di un’area in Campovico da assoggettare a piano di recupero di iniziativa privata – Case Lombardini); 14) 9^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.46/18.10.02 – approvazione C.C.n.4/17.01.2003 – pubblicazione B.U.R.L. n.9/26.02.2003 (Completamento di ambito in zona D insediamenti artigianali A.R. in località Cappelletta - S.S.38 Km13+825; Nuova strada di collegamento tra l’area industriale e il Polo fieristico-centro servizi); 15) 10^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.47/18.10.02 – approvazione C.C.n.5/17.01.2003 – pubblicazione B.U.R.L. n.9/26.02.2003 (Adeguamento degli strumenti urbanistici ai criteri di cui all’art.6 del D.L. 31.03.98 n.114 in materia di commercio); 16) 11^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.3/17.01.03 – approvazione C.C.n.53/27.11.03 - pubblicazione B.U.R.L. n.3/14.01.04 (Adeguamento della normativa di Piano Regolatore Generale, sulla base dello studio della componente geologica per la pianificazione comunale (L.R.41/97), in attuazione della D.G.R. 11 dicembre 2001, n.7/7365); 17) 12^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.7/17.01.03 - approvazione C.C.n.33/19.06.03 - pubblicazione B.U.R.L. n.32/06.08.03 (Cambio destinazione d’uso ex torre scenica del teatro Pedretti – approvazione relativa convenzione); 18) 13^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.44/19.09.03 - approvazione C.C.n.4/23.01.04 - pubblicazione B.U.R.L. n.9/25.02.04 (Individividuazione area da assoggettare a piano di recupero di iniziativa privata – via Valgerola); 19) Variante art.19 comma 2 DPR 327/08.06.01, delibera C.C.n.54/27.11.03 - approvazione C.C.n.41/21.07.04 (Esecuzione opere di urbanizzazione per il collegamento tra l’area industriale Morbegno-Talamona ed il Centro Servizi); 20) 14^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.55/27.11.03 - approvazione C.C.n.15/05.04.04 - pubblicazione B.U.R.L. n.21/19.05.04 (Piano attuativo P.A.XI via S.Martino); Relazione illustrativa Pagina 3 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 21) 2^ Variante ordinaria, delibera C.C.n.5/23.01.04 – approvazione G.R. n.21215/24.03.05 – pubblicazione B.U.R.L. n.17/27.04.05 (Azzonamento delle aree comprese in zona agricola speciale A.S.); 22) 15^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.14/25.02.05 - approvazione C.C.n.35/20.06.05 - pubblicazione B.U.R.L. n.28/13.07.05 (Individuazione zona di recupero del patrimonio edilizio esistente – via Merizzi); 23) 16^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.54/07.11.05 - approvazione C.C.n.9/31.01.06 - pubblicazione B.U.R.L. n.15/12.04.06 (rettifica cartografica P.A. S.Martino) 24) 17^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.55/07.11.05 - approvazione C.C.n.17/10.03.06 - pubblicazione B.U.R.L. n.20/17.05.06 (Individuazione area soggetta a piano di recupero – via Faedo); 25) 18^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.68/22.12.05 - approvazione C.C.n.28/31.03.06 - pubblicazione B.U.R.L. n.33/16.08.06 (Modifica perimetrazione piano attuativo Ospedale-Casa di Riposo); 26) 19^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.69/22.12.05 - approvazione C.C.n.29/31.03.06 - pubblicazione B.U.R.L. n.21/24.05.06 (Riduzione vincolo di allargamento stradale passaggio a livello via V°Alpini-proprietà Novelli); 27) 20^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.16/10.03.06 - approvazione C.C.n.47/26.06.06 - pubblicazione B.U.R.L. n.36/06.09.06 (Individuazione area soggetta a piano di recupero in aderenza al complesso conventuale S.Antonio); 28) 21^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.36/29.05.06 - approvazione C.C.n.64/28.09.06 - pubblicazione B.U.R.L. n.43/25.10.06 (Individuazione aree tecnologiche e ratifica tracciato strada di collegamento P.I.P.-Polo Fieristico); 29) 22^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.37/29.05.06 - approvazione C.C.n.65/28.09.06 - pubblicazione B.U.R.L. n.43/25.10.06 (Individuazione area soggetta a piano di recupero in via Seriole-ex Biffi); 30) 23^ variante semplificata art.2L.R.23/97, delibera C.C.n.38/29.05.06 - approvazione C.C.n.66/28.09.06 - pubblicazione B.U.R.L. n.36/06.09.06 (Piano di recupero di iniziativa privata in via Faedo 1); 31) 24^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.46/26.06.06 - approvazione C.C.n.71/20.10.06 - pubblicazione B.U.R.L. n.49/06.12.06 (Individuazione area soggetto a piano di recupero – Ganda di sotto); 32) 25^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.51/27.07.06 - approvazione C.C.n.63/28.09.06 - pubblicazione B.U.R.L. n.43/25.10.06 (Piano Integrato di Intervento – area Mulino); 33) 26^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.72/20.10.06 (Adeguamento parziale al piano territoriale paesistico regionale – Alpe Pitalone); 34) 27^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.92/29.12.06 – approvazione C.C.n.26/07.05.07 – pubblicazione B.U.R.L. n.25/20.06.07 (Modifica della base cartografica a supporto del PRG vigente); 35) 28^ variante semplificata art.2 L.R.23/97, delibera C.C.n.30/07.05.07 - approvazione C.C.n.42/11.09.07 - pubblicazione B.U.R.L. n. 44 del 31.10.2007 (Individuazione di area tecnologica per la realizzazione di una cabina di riduzione e misura gas metano in Via Lungo Adda); 36) Variante semplificata art.2 L.R.23/97, approvazione C.C. delibera n.41/11.09.2007 - pubblicazione B.U.R.L. n.44/31.10.07 (variante al P.A. n. V denominato “Strada dei Sedini” limitatamente al Lotto C); 37) Variante art.2, comma 2, L.R. 23/97 e successive modifiche e integrazioni ora art.25, comma 1, della L.R. 12/05 e successive modifiche e integrazioni, delibera C.C. n.52 /29.10.07 - approvazione C.C. n.15/07.03.08 - pubblicazione B.U.R.L. n.18/30.04.08 (riadozione Piano Insediamenti Produttivi Morbegno-Talamona); 38) Variante parziale ai sensi della L.R. 12/05 e successive modifiche e integrazioni - delibera C.C.n.5/08.02.08 - approvazione C.C. n.36/30.05.08 - pubblicazione B.U.R.L. n.28/09.07.2008 (integrazione delle norme tecniche di attuazione del PRG vigente); 39) Piano di Recupero in aderenza all’ex complesso conventuale di Sant’Antonio di iniziativa pubblica ed in variante al PRG vigente ai sensi dell’art. 2, comma 2, lett d) della l.r. 23/97 così come disposto dall’art. 25, comma 1, della L.R. 12/05 e s.m.i., delibera C.C. n.14/ 07.03.08 - approvazione C.C. n.51/17.07.08 - pubblicazione B.U.R.L. n.36/03.09.08. 40) Variante semplificata ai sensi dell’art. 2, comma 2, della L.R.23/97 così come disposto dall’art. 25, comma 1, della L.R. 12/05 e s.m.i. - delibera C.C. n.28/31.03.08 - approvazione C.C. n.43/30.06.08 Relazione illustrativa Pagina 4 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ pubblicazione B.U.R.L. n.31/30.07.08 (individuazione ed ampliamento servizio pubblico uso collettivo denominato “Farmacia Biglioli”); RETTIFICHE: 41) 1^ rettifica art.4 L.R.23/97, delibera C.C.n.44/11.09.00 - pubblicazione B.U.R.L. n.41/11.10.2000; 42) 2^ rettifica art.4 L.R.23/97, delibera C.C.n.91/27.12.06 - pubblicazione B.U.R.L. n.6/07.02.07 (Fascia di rispetto stradale in località Valle); 43) 3^ rettifica art.4 L.R.23/97, delibera C.C.n.27/07.05.07 - pubblicazione B.U.R.L. n.25/20.06.07 (Rettifica allegato “A” delle NTA del PRG vigente); 44) 4^ rettifica art.4 L.R.23/97, delibera C.C.n.28/07.05.07 - pubblicazione B.U.R.L. n.25/20.06.07 (Rettifica al perimetro del P.A.- n.V dei Sedini); Pertanto, ad oggi e secondo quanto desumibile dagli specifici allegati e dalle schede regionali di controllo con le eventuali rettifiche, il vigente PRG prevede: - capacità insediativa teorica =17083 abitanti residenti, - abitanti temporanei =687abitanti (inclusi nella capacità insediativa teorica) - dotazione di standards (di piano) residenziali e per le destinazioni compatibili =694981mq tale dotazione è teorica poiché assomma alle effettive dotazioni quelle da reperire; - capacità edificatoria commerciale e terziaria =67802mq (slp destinazioni compatibili); - capacità edificatoria di nuove zone commerciali e direzionali = 3040mq (slp); - dotazione di standards specifici per nuove zone commerciali direzionali =2160mq; - capacità edificatoria industriale ed artigianale =427631mq, già edificate e di nuova edificazione; - dotazione di servizi (di piano) per l’industria e l’artigianato =86687mq tale dotazione è teorica poiché assomma alle effettive dotazioni quelle da reperire; con l’avvertenza che alla capacità insediativa residenziale teorica devono assommarsi gli abitanti indotti dai programmi integrati di intervento trattati al paragrafo successivo (529ab) oltreché considerare le slp delle destinazioni compatibili di detti PII e del PII “Oscar Cap”. 2.3. Strumenti di programmazione integrata di intervento In attuazione dell’art.5 della L.R.n.9/12.04.1999, con deliberazione del Consiglio Comunale n.3 del 01.02.2002 è stato approvato il “Documento di inquadramento” che delinea gli “Obiettivi generali ed indirizzi dell’azione amministrativa nell’ambito della programmazione integrata di intervento sul territorio comunale”. 1) Programma Integrato di Intervento area ex Martinelli – L.R. 12/11.03.2005 – delibera C.C.n.54/29.10.07 - approvazione C.C. n.8/08.02.08 - pubblicazione B.U.R.L. n.13/26.03.08; 2) Programma Integrato di Intervento Oscar Cap in viale Stelvio - L.R. 12/11.03.2005 - delibera C.C. n.7/08.02.08 - approvazione C.C. n.37/ 30.05.2008 - pubblicazione B.U.R.L. n.28/09.07.08; 3) Programma Integrato di Intervento - L.R. 12/11.03.2005 - Area ex Enel in via Morelli, ai sensi dell’art. 92 comma 8 della L.R. 12/2005 e successive modifiche ed integrazioni - delibera C.C. n.35/30.05.08 approvazione C.C. n.50/17.07.08 - pubblicazione B.U.R.L. n.32/06.08.08. 2.4. Strumenti di pianificazione attuativa I piani attuativi (piani di lottizzazione, piani di lottizzazione d’ufficio, piani di recupero, piano degli insediamenti produttivi), ad oggi approvati, possono essere elencati come di seguito e suddivisi in: piani attuativi scaduti per decorrenza dei termini 21.10.77 - PA “Torri 1 ex SIP” Del.appr.n.89/29.03.77 – integr.Del.n.193/07.10.77 – rat. Del.n114/21.10.77 attuato 22.06.79 - PA “Cavallini” Del.appr.n.158/19.12.78 – integrata con Del.n.83/22.06.79 attuato 21.04.80 - PA “Torri 2” Del.appr.n.65/21.04.80 non attuato 30.07.81 - PA “Pezzini” Del.appr.n.84/30.07.81 attuato 22.06.83 - PA “di via Santuario” Del.adoz.n.108/06.10.82 – Del.appr.n.82/22.06.83 attuato Relazione illustrativa Pagina 5 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 05.10.83 - P.L. “Funghicoltura” Del.adoz.n.109/06.10.8 2- Del.appr.n.116/05.10.83 attuato 20.12.84 - PR “via Vanoni Campetto dell’oratorio” Del.adoz.n.117/05.10.83 – Del.appr.n.236/20.12.84 attuato 03.07.85 - PL “Parrocchia di Morbegno” Del.appr.n.190/21.12.83 – autorizzazione a lottizzare 03.07.85 in corso di attuazione 25.01.89 - PR “Grassini,Via San Marco” Del.adoz.n.135/14.10.88 – Del.appr.n.43/25.01.89 attuato 24.05.89 - PA “II di Via Fumagalli” Del.adoz.n.711/30.11.88 – Del.appr.n.289/24.05.89 in corso di attuazione 20.09.89 - PR “Cerri Aldo,Via Faedo” Del.adoz.n.26/28.03.89 – Del.appr.n.533/20.09.89 non attuato 25.01.90 - PR “Crotto di Arzo” Del.adoz.n.136/14.10.88 – Del.appr.n.42/25.01.90 attuato 25.01.90 - PR “area ex Ghislanzoni” Del.adoz.n.65/20.05.88 – Del.appr.n.770/25.01.90 attuato 22.08.90 - PR “di Via Vanoni nord” Del.adoz.n.20/19.03.90 – Del.appr.n.610/22.08.90 attuato 11.07.90 - PA “V di Via dei Sedini” Del.adoz.n.19/19.03.90 – Del.appr.n.515/11.07.90 in corso di attuazione 22.06.92 - PR “di Via Fabani/Via Marcora” Del.adoz. n.15/28.02.92 – Del.appr.n.35/22.06.92 attuato 22.06.92 - PA “I di Via Rocca Del.adoz.n.16/28.02.92 – Del.appr.n.36/22.06.92 (integraz.convenzione n. 1052/02.12.94) attuato 15.04.94 - PA “di Via Paravicini e Casa di Riposo” Del.riadoz.n.54/20.12.93 – Del.riappr.n.354/15.04.94 (Del.adoz.n.58/31.05.89 – Del.appr.n.692/22.11.89) attuato 01.07.94 - PR “Torchi Bianchi” Del.adoz.n.49/01.07.94 – Del.appr.n.000/00.00.00 non attuato 12.04.95 - PA “VII di Via Fumagalli” Del.adoz.n.48/01.07.94 – Del.appr.n.448/12.04.95 attuato piani attuativi vigenti a tutti gli effetti 18.10.96 - PIP “Morbegno-Talamona” Del.riad.n.89/21.12.94, appr.riadoz. Del.G.Reg.n.19548/18.10.96 12.05.00 - PA “X di Via Morelli” Del.adoz.n.79/28.12.99 – Del.appr.n.29/12.05.00 28.09.00 - PA “V di Via Sedini” Del.riadozione n.40/30.06.00 – Del.riapprovazione n.56/28.09.00 28.09.00 - PA “di Via Prada” Del.adoz.n.18/19.03.90 – Del.appr.n.106/28.09.90 Del.riad.n.55/28.09.00 28.09.00 - PA “III di Viale Forestale” Del.adoz.n.37/30.06.00 – Del.appr.n.54/28.09.00 (18300mc) 09.11.01 - PA “IX di Via Rivolta” Del.adoz.n.31/27.07.01 – Del.appr.n.53/09.11.01 22.02.02 - PA “IV di Via Bona Lombarda” Del.adoz.n.67/30.11.01 – Del.appr.n.16/22.02.02 (53000mc) 27.09.02 - P.R. “case Lombardini” Del.adoz.n.25/22.04.02 – Del.appr.n.42/27.09.02 21.07.04 - PR “”di via Valgerola” Del. Adoz. C.C. n.16/05.04.04 – Del.appr.n.42/21.07.04 25.08.05 - PR “via Merizzi” Del adoz. G.C. n.209/25.07.05 – Del.appr. G.C. n.240/25.08.05 28.09.06 - PR “via Faedo” Del adoz. C.C. n.38/29.05.06 – Del.appr. C.C. n.66/28.09.06 26.10.06 – PA “XI di via S.Martino” Del adoz. G.C. n.208/31.08.06 – Del.appr. G.C. n.252/26.10.06 piani attuativi conformi al P.R.G. competenza Giunta Comunale in regime transitorio L.R. 12/2005. PIANO ATTUATIVO n. XI DI SAN MARTINO, ai sensi dell’art. 25, COMMA 8 BIS ed art. 14 della L.R. 12/2005 e successive modifiche ed integrazioni, adottato dalla G.C. con delibera n. 208 del - PIANO DI RECUPERO GANDA DI SOTTO conforme alle previsioni del PRG vigente, ai sensi dell’art. 25 comma 8 bis della L.R. 12/05 e successive modifiche ed integrazioni adottato dalla G.C. con delibera n. 35 del 21/02/2008, approvato dalla G.C. con delibera n. 101 del 30/04/2008. - I piani attuativi che ad oggi, sebbene previsti dal vigente P.R.G., non sono stati redatti possono essere elencati come di seguito: - PA “VI di Via Gregorini” (24600mc) - PA “VIII di Via Ganda” (14500mc circa) - PA “Castelli-Galbusera di Via Faedo e via Margna” Relazione illustrativa Pagina 6 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ - PR “Hotel Trieste” - PR “di Via Ninguarda” - PR “via Seriole (ex Biffi)” – (22^ Variante semplificata L.R.23/97). Infine, le aree contrassegnate con il simbolo “I.T.” sulle tavole di azzonamento ed interessate da attività produttive insediate (dismesse) da trasferire: - area ex fabbrica “Metallurgica Martinelli” in via Martinelli a Morbegno; - area ex Mulino (proprietà Milani); sono state oggetto dei P.I.I. programmi integrati di intervento elencati nel paragrafo specifico. 2.5. Strumenti settoriali e complementari di pianificazione Gli strumenti settoriali e complementari di pianificazione attualmente vigenti nel Comune di Morbegno sono: 1) PC, Piano del Colore – coloriture nel centro storico di Morbegno, delibera C.C.n.79/ 18.10.1996 – approvazione G.R. n.VI/35047/13.03.98 (art.26 N.T.A. Variante PRG); 2) PV, Piano del Verde per la riqualificazione delle aree verdi del Comune di Morbegno, approvato con Del.C.C.n.30/30.04.1999; 3) Componente geologica nella pianificazione comunale ai sensi della L.R.41/97, Del.adoz. C.C.n.3/17.01.2003; in fase di approvazione con : 4) Reticolo idraulico minore (individuazione e regolamento di polizia idraulica); e in attesa di adozione contestuale con il PGT: 5) Adeguamento della Componente geologica, idrogeologica nella pianificazione comunale con riguardo alla componente sismica; 6) Piano di illuminazione per il territorio comunale; 7) Piano di Zonizzazione Acustica del territorio comunale. 2.6. Piano per Insediamenti Produttivi Morbegno-Talamona Il comparto industriale-artigianale di Morbegno è compreso in un Piano di Insediamenti Produttivi Morbegno-Talamona che è stato approvato con Del. C.C. n.110/16.10.1981 e approvato con Del. G.R.n.39940/14.06.1984; tale piano è stato riadottato, variato e riadottato per ultimo: - riadozione Piano Insediamenti Produttivi Morbegno-Talamona in variante al P.R.G. ai sensi dell’art.2, comma 2 della L.R.23/97 ora art.25, comma 1 della L.R.12/05 adottato dal C.C. con del.n.52 del 29.10.2007, approvato con del.C.C.n.15/07.03.2008 pubblicata sul B.U.R.L. n.18 del 30.04.2008. 2.7. Parco locale di interesse sovracomunale della Bosca Il Parco della Bosca (P.L.I.S. Parco Locale di Interesse Sovracomunale), sito in frazione Campovico del Comune di Morbegno con una estensione di circa 74ha, è stato riconosciuto con D.G.R. 31.03.2000/n.49319. Il Comune di Morbegno, quale Ente Gestore, ha fatto predisporre lo strumento d’intervento Piano Pluriennale degli Interventi approvato dal Comitato di Gestione in data 09.12.2003; il regolamento di gestione è, ad oggi, allo studio. 2.8. Parco delle Orobie Il Parco delle Orobie istituito con L.R.57/15.09.1989 comprende una porzione di circa 81ha, al di sopra della quota 1100m, del territorio comunale costituene parte dell’Alpe Pitalone. Il “Piano Territoriale di Coordinamento”, in corso di redazione da parte del Consorzio Parco delle Orobie Valtellinesi, prevede una modifica di perimetrazione relativa al comune di Morbegno per comprendere il sottostante pianoro del Pitalone. 3. Cenni storici Relazione illustrativa Pagina 7 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Il passato ricco e fiorente di Morbegno è testimoniato dal valore ambientale e monumentale del centro storico che può essere ritenuto fra i più interessanti della provincia oltreché dal perdurare delle caratteristiche di vitalità socio-culturale e di intrapresa nelle varie attività economiche che lo contraddistinguono come riferimento in un ambito interprovinciale. Le brevi note storiche generali a seguire sono stralciate dalla relazione illustrativa del P.R.G. attualmente vigente ed integrate. Le origini di Morbegno sembrano risalire ai Longobardi: un piccolo nucleo di povere abitazioni in località S.Martino, all'imboccatura della Valle del Bitto, raccolte intorno ad una cappella e ad un castello e riunite in un'unica entità amministrativa con Tartano e Talamona, sotto la corte regia di Talamona, istituita dai Longobardi. La mirabile sistemazione idraulica del fondovalle, opera degli Etruschi e dei Romani, che aveva permesso la fioritura dei centri più antichi nel piano (Olonio, Dubino, Delebio, Cosio, Traona, Mosergia ovvero l'attuale Morbegno, Talamona, Ardenno) venne gradualmente abbandonata a sé stessa nel lungo periodo delle invasioni barbariche. I canali d'irrigazione, le opere di drenaggio e di scolo furono distrutti da piene ed alluvioni e da mutazioni dei letti dei fiumi, che sconvolsero le fertili colture del fondovalle e decimarono le popolazioni le quali si ritirarono via via sulle coste della montagna, dove sorsero i centri medioevali (Cercino, Civo, Mello, Dazio, Buglio ...). Mosergia, ormai denominata 'Morbenio' per il suo clima insalubre, si frazionò in numerosi casolari sulla montagna di Arzo. In epoche successive da questi casolari, che ancora oggi sono visibili sulla pendice boscosa che da Arzo si estende a Talamona, la popolazione a poco a poco discese nuovamente verso il piano e si stabili lungo le sponde del Bitto, in località più fresca e salubre rispetto al primitivo insediamento del fondo valle. Rimase tuttavia la tradizione, tuttora diffusa, di conservare la casa sulla montagna, come rifugio in caso di pestilenze e pericoli o più semplicemente per trasferirvisi nei periodi dei lavori agricoli; uso questo che viene ancor oggi mantenuto. Le prime notizie storicamente verificabili sulla storia del Comune risalgono al XVl° secolo: dopo l'epoca dei comuni, dopo il governo dei Visconti e degli Sforza, durante il quale la Valtellina godette di grande prosperità, dopo la dominazione francese, Morbegno vide fiorire le sue attività, soprattutto quelle commerciali, nell'arco di tempo in cui rimase annessa ai Grigioni. Venne fondato il Monte di Pietà (1543) e venne eretto l'Ospedale (1563) che fu probabilmente il più antico della Valtellina. Alla fine del XVl° secolo Morbegno era il centro più importante della Valle: secondo la testimonianza del Vescovo Ninguarda nel 1589 contava 400 famiglie, mentre a Sondrio ne vivevano solo 300 e 260 a Delebio, ed “era cinta di mura e fossati, come una città”. Benedetto Giovio testimoniava anch'esso che Morbegno era "per grandezza e ricchezza assai somigliante a città". Il progetto della strada “Priula” (dal nome del podestà veneto di Bergamo Alvise Priuli) è per l'appunto di quest'epoca (1592) ed aveva lo scopo di collegare Bergamo alla Valtellina ed in particolare Morbegno, attraverso il Passo di San Marco, aggirando lo Stato di Milano per incentivare i legami commerciali e militari, un collegamento che ancora oggi è attivo grazie al recente prolungamento della strada di Albaredo per San Marco; tale strada compare nell’elenco dei tracciati guida (n.9) per la percezione del paesaggio lombardo previsto dal vigente Piano Territoriale Paesistico Regionale ed è, attualmente, oggetto di recupero specie nel tratto da Mezzoldo a Morbegno. Nel 1794, secondo lo storico Lehmann, Morbegno contava 2.300 abitanti e 400 case; i due sobborghi, Borgosalvo e Nuova Mirandola, si erano notevolmente estesi; la ricchezza della cittadinanza poggiava prevalentemente sul commercio e sull'attività di numerose industrie. Quindi, indicando sommariamente alcune date di riferimento fondamentali: 724 – nucleo denominato Mosergia 1208 – autonomia dalla plebana di ardenno Relazione illustrativa Pagina 8 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 1336 – inizio dominio dei Visconti e su Morbegno già trasferita all’imbocco delle valli del Bitto 1400 – ultima testimonianza di navigabilità dell’Adda sino a Morbegno, prima costruzione del ponte di Ganda 1450 – inizio dominio degli Sforza 1506 – costruzione del convento dei Domenicani 1530 – inizio del dominio dei Grigioni, agiatezza del borgo, centro di riferimento 1620 – sacro macello 1624 – costruzione del convento dei Cappuccini 1738-1780 – costruzione della facciata del S.Giovanni come autocelebrazione della comunità 1778 – nuova costruzione del ponte di Ganda 1797 – fine del dominio dei Grigioni 1798 – nomina a capoluogo del dipartimento dell’Adda e dell’Oglio (Cisalpina, Napoleone) 1810 – inizio dominio austriaco 1848 – adesione allo stato Sardo 1859 – passa Garibaldi 1860 – Regno d’Italia 1885 – costruzione della linea ferroviaria Testimonianze di questo passato sono ancora oggi riconoscibili nel tessuto urbano che mantiene l'impianto dell'antico borgo e nei numerosi edifici di interesse storico e artistico di cui i più importanti sono tutelati con provvedimento esplicito ai sensi della legge N° 1089 del 1.6.1936 (ora D.L.42/22.01.2004) e precisamente: - CHIESA DI SAN GIOVANNI P.ZA SAN GIOVANNI PROPRIETÀ FABBRICERIA VINCOLO DEL 06.03.12 PROGRESSIVO A.V. 71 Collegiata insigne (sec.XVII-XVIII), massimo tempio barocco della provincia; - CHIESA DI SANT’ANTONIO P.ZA SANT’ANTONIO PROPRIETÀ COMUNE VINCOLO DEL 06.03.12 PROGRESSIVO A.V. 72 (sec.XV-XVI) con il protiro del Rodari e lunetta di O. Ferrari - CHIESA DELL’ASSUNTA E DI SAN LORENZO VIA AL SANTUARIO PROPRIETÀ FABBRICERIA VINCOLO DEL 06.03.12 PROGRESSIVO A.V. 73 (sec.XV-XVI) con ancona di Gaudenzio Ferrari e portale di Tomaso Rodari - CHIESA DI SAN MARTINO PROPRIETÀ FABBRICERIA VINCOLO DEL 06.03.12 PROGRESSIVO A.V. 74 (sec.IX? e successivi); - CASA BERLENGHI - AFFRESCHI DEL 1470 VIA NINGUARDA (RISTORANTE VALTELLINA) PROPRIETÀ EX A. VANONI VINCOLO DEL 06.03.12 PROGRESSIVO A.V. 75 (CASA BORLENGHI?) - PALAZZO MALACRIDA VIA MALACRIDA PROPRIETÀ COMUNE (EX DR. PELONI) VINCOLO DEL 31.01.26 PROGRESSIVO A.V. 130 (05.08.1914) (secXVIII), con afferschi di Cesare Ligari e G.P. Romegialli Relazione illustrativa Pagina 9 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ - CASA CON AFFRESCHI VIA BORGOSALVO PROPRIETÀ EX MARIA PADELLI VINCOLO DEL 17.06.22 PROGRESSIVO A.V. 134 - CHIOSTRO (GIA’ CASERMA DEGLI ALPINI) ANNESSO ALLA CHIESA DI SANT’ANTONIO P.ZA SANT’ANTONIO VINCOLO DEL 04.07.22 PROGRESSIVO A.V. 135 Ex convento annesso alla Chiesa di S. Antonio (sec.XV-XVI) - CHIESA DI SAN PIETRO P.ZA SAN PIETRO PROPRIETÀ PARROCCHIA VINCOLO DEL 22.05.80 PROGRESSIVO A.V. 274 Chiesa di S. Pietro (sec.XIV-XVIII) COMPLESSO ECCLESIASTICO SAN GIOVANNI - P.ZA SAN GIOVANNI PROPRIETÀ PRIVATI VINCOLO DEL 16.05.88 PROGRESSIVO A.V. 288 - PALAZZO MALAGUCCINI VIA MALAGUCCINI PROPRIETÀ SOCIETÀ GACZ S.R.L. VINCOLO DEL 22.08.1994 Con portale gotico e affreschi coevi - CASA RONCONI VIA ROCCA (ADIACENTE MUNICIPIO) VINCOLO DEL 21.06.1994 - MONASTERO DELLA PRESENTAZIONE (EX) VIA S. MARCO (?) VINCOLO DEL 27.01.93 PROGRESSIVO A.V. 295 Chiesetta dell’Angelo custode (sec.XVII) e antico palazzo con portico - PALAZZO PROPRIETA’ TODESCHINI P.ZA MARCONI 14 (ANGOLO VIA S. MARCO) VINCOLO DEL 16.09.93 PROGRESSIVO A.V. 297 - PALAZZO PARRAVICINI (CACCIA DOMINIONI) Via Garibaldi VINCOLO DEL 22.06.2001 ed altri palazzi pregevoli, che ad oggi non risultano esplicitamente vincolati, quali: - Palazzo Melzi di Cusano già Delfino (sec.XV-XVI), con affreschi sec.XV; - Corte dei miracoli (sec.XV?); - Palazzo Parravicini (sec.XVI-XVII); - Ex Palazzo Castelli di S.Nazzaro (municipio); - Ex Palazzo Ninguarda, con portale sec.XVIII. Ampie zone del territorio comunale, a partire dal centro storico del Capoluogo con la pendice boscosa della montagna che gli fa da cornice ed inoltre le località di S.Carlo, del Santuario dell’Assunta, del Ponte di Ganda e di Bottà lungo l'Adda, sono protette dal vincolo di salvaguardia ambientale ex lege 29.6.1936, N° 1497 (ora D.L.42/22.01.2004). 4. Cenni sullo sviluppo edilizio ed urbanistico del territorio Relazione illustrativa Pagina 10 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 4.1. Opere significative per lo sviluppo urbano moderno di Morbegno La elencazione puntuale delle singole opere per l’incidenza avuta nello sviluppo urbano moderno di Morbegno è la seguente: 1805-1812 p.za Cappuccini 1814 Nuova strada regia postale 1827 La chiesa sconsacrata di S.Francesco viene adattata a teatro. 1829 Creazione della strada nuova (ora via Garibaldi) 1853 Costruzione del Teatro Sociale 1861 Piazza S.Antonio 1880 Primo progetto di strada ferrata attraversante l'abitato di Morbegno 1893-97 Costruzione del viale alla stazione (Ing. Francesco Polatti) 1913 Edificio della banca popolare di Sondrio (già Albergo Morbegno, Ing.Luigi Buzzetti) 1921 Allargamento del viale alla stazione, con abbattimento dei due avancorpi del rimanente edificio conventuale. 1920-29 Costruzione dell'edificio scolastico Ambrosetti, dell’asilo infantile, del ricovero (Ing.Luigi Buzzetti). 1939 Costruzione della statale n.38 1950(anni) Case economico-popolari di via Ganda (1951), via Ganda-SS38 (1951 Arch. Ludovico Magistretti), di via Arcolasco (1954), di via Fumagalli (1959), 1951 Apertura della via Vanoni. 1960 (e seguenti, in più tronchi) Via V°Alpini 1962 Via Forestale con ponte nuovo (ponte Vanoni) 1969 passerella pedonale sul Bitto (Ing. Diego Vanoni) 1969-70 costruzione della Biblioteca Civica Ezio Vanoni con giardini pubblici 1972 Palasport con sistemazione area Cortivacci 1979 Ponte Promor Bitto 1986 Cavalcavia di via Forestale 1990(e seguenti) Chiesa di S.Giuseppe e comparto commerciale-terziario-residenziale (Arch. Luigi Caccia Dominioni) 4.2. I regolamenti edilizi e gli strumenti urbanistici dal 1914 al 1974 1) REGOLAMENTO EDILIZIO Deliberato dal Consiglio comunale il 24.5.1914, successivamente modificato il 14.4.1921 (approvati dalla G.P.A. in seduta del 6.7.1914 e 3.6.1921); visto n°2582 del Ministero Lavori Pubblici in data 5.7.1921. "Detto Regolamento dice che le disposizioni sono applicabili “al Centro o Capoluogo di Morbegno e alle zone del Comune di Morbegno nelle quali le costruzioni edilizie a giudizio del Consiglio comunale diventano frequenti o cominciano a svolgersi, così da far presumere che in tempo non lontano si formerà ivi un centro di abitazioni. Il perimetro è segnato con una punteggiatura rossa nell'allegata planimetria.” (La planimetria non è allegata). N.B. Esisteva allora il Comune di Campovico. 2) REGOLAMENTO EDILIZIO Il Consiglio comunale ha approvato un nuovo Regolamento Edilizio con deliberazìone l6.9.1952 n°30, approvata dalla G.P.A. il 29.12.1952, ma non omologato dal Ministero perchè non integrato con quanto chiesto dal Provveditorato Regionale OO.PP. (mancava il P.d.F.). 3) REGOLAMENTO EDILIZIO INTEGRATO di cui al precedente punto 2) è stato "Integrato" (pur mancando gli elaborati grafici!) con deliberazione C.C. del 9.9.1955 (approvata dalla G.P.A. il 19.9.1955); ma non mai approvato dal Provveditorato e tantomeno dal Ministero! Relazione illustrativa Pagina 11 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 4) Con deliberazione consiliare n°20 dell'8.5.1957 è stato sostituito l'art.38 del Regolamento d'Igiene che fissa le altezze delle case prospicienti le pubbliche vie. 5) Con deliberazione consiliare n°5 del 6.2.1960 è stato approvato un nuovo REGOLAMENTO EDILIZIO (è stato revocato quello approvato con delibera n°30 di cui al precedente punto 2) ed il PIANO DI AZZONAMENTO (nella corrispondenza successiva alla data del 6.2.1960 il Comune continua però a sollecitare l'Arch. Baccini di Milano, tecnico urbanista incaricato dal Comune, di inviare i grafici relativi alla zonizzazione ed all'azzonamento "che formano parte integrante del Regolamento stesso"). 6) Con deliberazione consiliare n°40 del 29.5.1967 è stato approvato il REGOLAMENTO EDILIZIO con annesso PROGRAMMA di FABBRICAZIONE (Arch. Morini). Con nota 30.10.1970 il Provveditorato Regionale alle OO.PP. ha invitato il Comune a rielaborare il tutto. Venne adottata la SALVAGUARDIA da tale data sino al 17.8.1971. Da quest'ultima data vennero applicati i primi 3 commi dell'art.17; della "legge ponte" (la n.765 del 1967). 7) Con deliberazione n°69 del 22.12.1971 il Consiglio comunale ha adottato un nuovo REGOLAMENTO EDILIZIO con annesso PROGRAMMA di FABBRICAZIONE a firma dell'Ufficio Tecnico comunale. Nel periodo dal 23.12.1971 al 30.4.1973 le licenze edilizie vennero rilasciate nel rispetto delle norme previste dai primi tre commi dell'art.17 della "legge ponte" e dal P.d.F. di cui al precedente punto. 8) Con deliberazione n°34 del 30.4.1973 il C.C. ha approvato un nuovo REGOLAMENTO EDILIZIO con annesso P.d.F. (Archh.Dodi e Belloni), approvato dalla Regione il 27.11.1973 con provvedimento n°5918. Sino al 7.1.1974, entrata in vigore del P.d.F., le licenze edilizie vennero rilasciate nel rispetto dei primi tre commi dell'art.17 della "legge ponte” e del P.d.F. adottato. (nota: l’elenco sopra riportato è stato redatto dal Geom. Mario Passerini in data 13.11.1985) 4.3. Esame della pianistica La pianistica principale agli atti riguardante il comune di Morbegno risulta essere come di seguito elencato. - Progetto di massima per Piano di ampliamento (archh.Luigi Caccia Dominioni – Livio e Pier Giacomo Castiglioni) 1941 Progetto risultante vincitore a pari merito con gli altri cinque progetti partecipanti nel concorso indetto dal Comune di Morbegno su proposta dell’Ing.Enea Mattei e ritenuto particolarmente interessante dal Medesimo parimenti al progetto compilato dall’Ing.Egidio Aresi (che prevedeva il nuovo centro nell’area compresa tra piazza Cappuccini e l’asilo Ambrosetti). Il Piano prende atto delle conseguenze derivanti dalla costruzione della nuova SS38 ed individua nelle aree a nord-ovest della linea FF.SS la futura tendenza all’ampliamento urbano: • colloca un centro alternativo di qualità a p.za Cappuccini ed al centro storico (palazzo comunale, pretura, uffici, albergo) di fronte al palazzo scolastico, con una piazza distanziata e separata, sia dalla strada statale che da via Ambrosetti, a una quota più elevata e chiusa entro un quadrilatero di edifici porticati; • prevede una adeguata cortina verde di separazione dalla SS38 che sarà, purtroppo, realizzata solo in minima parte (Condominio Giardini); • dispone l’apertura di una strada di collegamento con piazza S.Antonio al di sopra dell’Asilo Ambrosetti (in sua vece sarà, in seguito, realizzata la via Vanoni); • localizza un cavalcavia ferroviario appena ad ovest di via Ambrosetti per il collegamento con future aree residenziali (costruito più ad ovest); Relazione illustrativa Pagina 12 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ tale piano è particolarmente importante poichè, sebbene largamente disatteso e privo di effettiva cogenza, coglie le necessità del tempo e pone con lungimiranza soluzioni per uno sviluppo e una riqualificazione della forma urbana di Morbegno. - P.F. con annesso regolamento edilizio (arch.Morini) 1967 Programma di Fabbricazione che, sebbene mai approvato definitivamente ma solo adottato ed in regime di salvaguardia, è da considerarsi quale primo strumento urbanistico d’importanza del comune di Morbegno: • assegna uno schema individuabile di organizzazione urbana per le aree di espansione individuando due assi preferenziali di espansione intensiva residenziale per la zona a nord (via Forestale ad ovest, via Merizzi ad est) compresi in zone estensive ed un asse per una destinazione produttiva mista artigianale, industriale (via Damiani, SS38 ad est); • localizza due nuovi centri di vita in posizione baricentrica per ciascuno degli assi di espansione residenziale a nord; • prevede un nuovo campus scolastico per le scuole dell’obbligo unito ad un nuovo centro parrocchiale fra i due assi al di sopra della via V° Alpini. - P.F. con annesso regolamento edilizio (archh. Belloni-Dodi) 1973; revisione generale del regolamento edilizio (1980) Primo strumento urbanistico comunale che completa l’iter procedurale sino alla approvazione definitiva: • comprende l’intero territorio comunale; • perimetra le zone A e A1 • assegna zone di espansione estensiva (if=0.5mc/mq) anche alle frazioni ed a tutti i nuclei montani (orobici e retici); • prevede una zona di espansione indifferenziata a nord con l’individuazione di diversi comparti soggetti a P.L. (Piano di Lottizzazione); • articola differentemente le aree per attrezzature nella zona nord rispetto al P.F.”Morini” prevedendo due nuovi nuclei di scuole medie (Damiani, Bottà anche per scuole medie superiori) e il futuro comparto di S.Giuseppe quale centro parrocchiale); • conferma parzialmente la zona produttiva di via Damiani (zona mista artigianale) e la zona produttiva industriale di espansione SS38 ad est (sino al confine comunale di Talamona) con l’individuazione di diversi comparti soggetti a P.L.; • individua zone produttive anche per le frazioni di Campovico e Paniga (una zona industriale esistente per Campovico e una zona mista artigianale sia per Campovico che per Paniga); • inserisce vincoli (con fasce di rispetto variabili) per il nuovo tracciato della SS38 e la bretella di collegamento dalla SS38 alla S.P. “Passo S.Marco” che verranno, con modifiche, confermati negli strumenti successivi; • indica una capacità insediativa complessiva pari a 16300 abitanti. Il P.F. persegue, mediante l’istituzione di diversi P.L. e la localizzazione di attrezzature pubbliche, un schema di organizzazione urbana policentrico per la zona di espansione a nord del Capoluogo Morbegno ma, tuttavia, asseconda l’occupazione estensiva ai fini residenziali del territorio e trascura un complessivo rafforzamento del sistema viario di quartiere. - P.R.G. (arch.Belloni-ing.Cassinari) 1985 e nuovo regolamento edilizio in revisione (1993) Il Piano Regolatore puntualizza e aggiorna le linee di sviluppo urbano del P.F. nel contempo integrandolo: • allega norme speciali per l’attuazione del P.R.G. nelle zone omogenee A e A1 e accurate planimetrie di individuazione degli interventi su base aerofotogrammetrica 1:500 del Capoluogo e su base catastale 1:1000 delle frazioni; Relazione illustrativa Pagina 13 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ • conferma, sostanzialmente, l’azzonamento a destinazione residenziale e di servizi del P.F. tranne le previsioni residenziali per i piccoli nuclei di antica formazione retici; • individua zone B2 residenziali di sostituzione semintensiva per la riqualificazione a carattere residenziale di insediamenti produttivi dismessi e/o localizzati inopportunamente nonchè distingue con il simbolo IT (industria da trasferire) i comparti dell’industria Martinelli e del Mulino con l’obiettivo di un prossimo trasferimento in area industriale; • destina buona parte dell’area dei prati dell’Adda (223.000mq circa), a nord della linea FF.SS e a confine con il comune di Talamona, a zona DI produttiva industriale soggetta a P.A. con la presenza di un nodo di interscambio modale quale espansione dell’area a sud della S.S.38 conterminata a P.I.P. piano degli insediamenti produttivi intercomunale Morbegno-Talamona (1984) ed in assolvimento ad una programmazione sovracomunale secondo un progetto eseguito a cura della C.C.I.A.A.; • recepisce le previsioni degli Enti preposti per la localizzazione del tracciato della nuova S.S.38 a nord del capoluogo avente sviluppo con l’attraversamente del torrente Bitto in prossimità della foce, uno svincolo in corrispondenza della via Forestale, uno svincolo “a quadrifoglio” nell’area ad est del campo sportivo (con una nuova strada di collegamento al futuro nodo di interscambio), il successivo attraversamento del fiume Adda con la prosecuzione in sponda destra sino ai confini con Paniga e, quindi un nuovo attraversamento del fiume sino al territorio comunale di Talamona; • azzona per la formazione di parchi a livello sovracomunale due aree di notevole estensione: una area sul versante orobico in fregio all’area P.I.P. il località “Acqua Rosa” ed un’area conterminata a P.A. fra il fiume Adda e Campovico corrispondente in prima approssimazione all’attuale P.L.I.S. “della Bosca”; • indica una capacità insediativa complessiva teorica pari a 15865 abitanti. Il PRG persegue, come il precedente P.F., un schema di organizzazione urbana policentrico per la zona di espansione a nord del Capoluogo Morbegno con l’istituzione di diversi P.A. che tenta di guidare nell’edificazione con la quantificazione tabellata dei volumi edificabili (edilizia convenzionata, edilizia privata residenziale, edilizia compatibile) e delle aree di standards pertinenti oltreché confermando e implementando la localizzazione di attrezzature pubbliche di livello comunale (con un surdimensionamento di aree per attrezzature scolastiche) ma, comunque, anch’esso recepisce la domanda di occupazione estensiva ai fini residenziali del territorio e tralascia un complessivo rafforzamento del sistema viario di quartiere. - Variante parziale (arch.Belloni) 1998 La variante parziale 1998 aggiorna e riesamina alcune previsioni del P.R.G. divenute non rispondenti urbanisticamente per il territorio comunale: • riduce drasticamente le aree con destinazione produttiva (DI) con l’eliminazione della zona di interscambio non riconfermata dagli Enti competenti ed in conseguente riazzonamento in zona agricola E2; • istituisce la zona As agricola speciale per salvaguardare le aree dell’ex vincolo stradale per la nuova S.S.38, il cui nuovo tracciato interesserà marginalmente il territorio comunale (sponda retica in galleria), al fine di una futura risoluzione per la viabilità intercomunale; • individua aree per attrezzature sovracomunali complementari e la viabilità necessaria al polo fieristico precedentemente localizzato con procedura d’urgenza L.1/78; • pone attenzione alla realizzabilità di piste e percorsi ciclo-pedonali; • riazzona a destinazione residenziale l’area artigianale dismessa in via S.Martino (5700mq) e localizza in fregio alla medesima area una nuova strada di collegamento con la S.P. per S.Marco alternativa alla p.za S.Antonio; Relazione illustrativa Pagina 14 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ • • - modifica le N.T.A. con norme per la costruzione di strade ciclo-pedonali, la delimitazione del centro abitato ex D.L.285/92, l’inserimento delle norme del “Piano del colore” e per le zone commerciali (Piano di adeguamento della rete di vendita); indica una capacità insediativa suppletiva teorica pari a 647 (-113ab P.A. XII Paniga) abitanti. Programmi Integrati di Intervento 2006-2008 I programmi integrati di intervento approvati attengono ad aree dismesse situate, salvo il PII “Oscar Cap”, in ambiti centrali del capoluogo le cui trasformazioni hanno importanti ricadute nella costruzione della città sia in termini di plurifunzionalità che di servizi in senso lato ed, in dettaglio: • il Programma Integrato di Intervento “area Mulino” risolve l’area produttiva dismessa dei mulini trasformandola a destinazione residenziale e commerciale con una capacità insediativa suppletiva di 33 abitanti e una superficie per destinazioni compatibili pari a 3704mq, dotazioni di aree pubbliche e la localizzazione della nuova sede ASL; • il Programma Integrato di Intervento “area ex Martinelli” risolve l’area industriale dismessa trasformandola a destinazione residenziale e commerciale con una capacità insediativa suppletiva di 425 abitanti e una superficie per destinazioni compatibili pari a 10500mq, dotazioni di parcheggi pubblici interrati e standards qualitativi (sottopaso ciclopedonale ed altri); • Programma Integrato di Intervento “Oscar Cap in viale Stelvio” compreso in un’ area artigianale in • fregio alla SS38, stabilisce l’ampliamento dell’esercizio commerciale in una media struttura di vendita e la localizzazione di terziario; Programma Integrato di Intervento “Area ex Enel in via Morelli” risolve l’area a servizi tecnologici ex ENEL dismessa trasformandola a destinazione residenziale con una capacità insediativa suppletiva di 71 abitanti e cessione dell’edificio esistente ristrutturato per servizi pubblici. 5. Ambiente naturale 5.1. Inquadramenti geologico, geomorfologico, idrogeologico, idrologico Gli inquadramenti di cui al titolo sono desumibili nello studio sulla “Componente geologica, idrogeologica e sismica nella pianificazione comunale” (secondo la DGR n.8/1566 del 22 dicembre 2005) in adozione contestualmente al PGT. 5.2. Inquadramento pedologico Gli elementi geopedologici del territorio comunale riportati di seguito sono tratti dallo specifico capitolo del precedente “Studio della Componente geologica del Piano Regolatore Generale ai sensi della D.G.R.n.5/36147 del 18.5.1994 e della L.R.n.41/24.11.97”, di cui alla Del.G.C.n.215/ 01.06.2000 di presa d’atto, sostituito con la adottata “Componente geologica” citata al paragrafo 2.5 “Strumenti settoriali e complementari di pianificazione”. “ ... inquadramento pedologico Il territorio del comune di Morbegno è costituito da un sistema di paesaggio legato a processi morfogenetici agenti in ambiente glaciale, fluvioglaciale ed alluvionale che hanno determinato la genesi del fondovalle valtellinese. Il substrato pedogenetico è costituito da depositi di origine continentale che presentano uno spessore di alcune centinaia di metri; i depositi sono in prevalenza a granulometria medio grossolana, costituiti da sabbie, ghiaie e limi in proporzione diversa secondo le modalità di deposizione. Per la classificazione dei suoli ci si basa sui dati ricavati dalla cartografia prodotta dall'ERSAL (Ente Regionale di Sviluppo Agricolo della Lombardia, n.d.r.: ora denominato ERSAF); questa Relazione illustrativa Pagina 15 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ classificazione prevede l'individuazione di sistemi di paesaggio suddivisibili in sottosistemi a loro volta suddivisibili, prendendo in considerazione le caratteristiche dei substrati, in unità che qui vengono definite sia secondo la definizione dell'ERSAL sia secondo la corrispondente classificazione americana (USDA 1990); adottando questa classificazione si evidenzia come i suoli presenti nella "lOna siano riferibili a tre sistemi di paesaggio principali: - Aree appartenenti al livello modale del fondovalle (piano naturale di divagazione dell'Adda) Morfologia subpianeggiante o pianeggiante, litologia prevalentemente costituita da limi e sabbie talvolta misti ad argilla; coltivazione a seminativo, prato stabile. A questo sistema di paesaggio appartengono due sotto sistemi presenti nell'area di Morbegno: 1 - Aree a sedimentazione sabbioso-ghiaiosa, coltivazione prevalente a prato stabile. MAO 2 - suoli da sottili a moderatamente profondi, limitati da substrato ghiaioso, tessitura moderatamente grossolana - "Typic udorthents sandy skeletal, mixed, mesic". 2 - Aree a sedimentazione sabbiosa grossolana, coltivazione prevalente a seminativo (mais). DUB 1 - suoli da molto sottili a sottili, limitati da substrato sabbioso, tessitura grossolana, da neutri a subalcalini, scarsamente calcarei in profondità, saturazione molto alta, drenaggio rapido - "Typic udipsamments coarse loamy over sandy skeletal, mixed, mesic". PIS 1 - suoli moderatamente profondi, limitati da substrato sabbioso e da falda oscillante, tessitura da moderatamente grossolana a media, subalcalini, saturazione molto alta, drenaggio mediocre - "Aquic udorthents coarse loamy over sandy skeletal, mixed, mesic". - Aree di diretta influenza del fiume Adda, litologia costituita prevalentemente da sabbie e/o ghiaie A questo sistema di paesaggio appartengono due sotto sistemi presenti nell'area di Morbegno: 1 - Aree golenali prossime al corso attuale del fiume, soggette a frequenti inondazioni, prevalentemente occupate da vegetazione arborea di ripa. MAO 3 - fase di posizione suoli MAO 1, caratterizzati da maggiore inondabilità - "Typic udorthents sandy skeletal, mixed, mesic". 2 - Aree comprese tra il corso attuale del fiume e l'argine artificiale, leggermente rilevate rispetto alle precedenti, coltivate a prato stabile. GIM 2 - fase di posizione suoli GIM 1, caratterizzati da maggiore inondabilità - "Typic udifluvents coarse loamy, rnixed, non acid, mesic". - Aree di conoide di deiezione, generalmente esposte a Sud e a Nord, situate allo sbocco delle valli laterali, litologia costituita da clasti incoerenti di dimensioni variabili a natura prevalentemente metamorfico - scistosa A questo sistema di paesaggio appartengono due sottosistemi presenti nell'area di Morbegno: 1 - Aree con pendenze medie ( 5 -20%) coltivate a frutteto o a prato stabile e talvolta intensamente urbanizzate. ALB 1 - suoli sottili, limitati da substrato ghiaioso, scheletro comune, tessitura moderatamente grossolana, da subacidi a neutri, saturazione da media ad alta, drenaggio rapido - "Typic udorthents fragmental, mixed, mesic". 2 - Aree prospicienti le aste torrentizie, soggette a saltuarie inondazioni, a litologia costituita da ghiaie e/o sabbie grossolane, generalmente occupate da vegetazione arborea infestante (robinie). ALB 2 - fase di posizione suoli ALB 1, molto sottili, limitati da substrato ghiaioso -"Typic udorthents fragmental, mixed, mesic". capacita' d’uso dei suoli Relazione illustrativa Pagina 16 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ La definizione di capacità d'uso di un suolo richiede l'individuazione dell'intensità massima di utilizzo compatibile con le esigenze di conservazione delle risorse pedologiche. Per tale motivo vengono individuate otto classi di merito con limitazioni d'uso crescenti. Le prime quattro classi sono compatibili con I 'utilizzo agricolo, forestale e zootecnico, le classi dalla quinta alla settima escludono l'uso agricolo, mentre le aree appartenenti all'ottava classe non possono prevedere alcuna forma produttiva. I suoli del comune di Morbegno ricadono entro le seguenti classi: III, IV, V e VI. La classe III comprende suoli con limitazioni di forte entità che riducono significativamente la scelta delle colture praticabili e richiedono speciali pratiche conservative; sono presenti nelle aree di transizione tra terrazzi fluviali stabili e zone di fondovalle; si tratta di suoli che presentano spessore inferiore a 70 cm e modeste capacità di drenaggio. Ambito territoriale: a Morbegno questi suoli sono presenti nella zona di Paniga e ad Est di Campovico (in destra idrografica dell'Adda) e nella zona al limite con il comune di Talamona (in sinistra idrografica dell'Adda) I suoli della classe IV presentano limitazioni molto forti che restringono la scelta delle colture praticabili e richiedono una gestione molto accurata; occupano prevalentemente le aree di fondovalle dei corsi d'acqua principali presentano spessore limitato (inferiore a 50 cm), scheletro abbondante, forte pietrosità superficiale. Ambito territoriale: a Morbegno questi suoli sono presenti nelle conoidi del Bitto e del Tovate e nella zona di Campovico. I suoli della classe V, pur non mostrando fenomeni di erosione, presentano altre limitazioni difficilmente eliminabili tali da restringere l'uso al pascolo, alla produzione di foraggi, alla forestazione o come habitat naturale; le limitazioni sono soprattutto dovute a frequenti inondazioni che ostacolano lo sviluppo delle colture più comuni. Ambito territoriale: a Morbegno questi suoli si trovano lungo la sponda in destra idrografica del fiume Adda, nella zona a Sud-Ovest di Campovico. Infine, i suoli della classe VI presentano severe limitazioni, tali da renderli inadatti alla coltivazione e da restringere pertanto il loro uso, seppure con qualche ostacolo, al pascolo, alla produzione di foraggi, alla forestazione o come habitat naturale; le limitazioni sono dovute alla scarsa profondità del suolo ( < 50 cm), al drenaggio molto lento, ad un eccesso idrico a profondità comprese tra 50 cm e la superficie. Ambito territoriale: a Morbegno i suoli di questo tipo si ritrovano unicamente in un'area limitata al confine con il comune di Talamona. In generale si può dire che nell'area di Morbegno l'attività agricola è fortemente limitata, nel fondovalle prevalgono il prato stabile ed il seminativo (mais); la scarsa pedogenizzazione dei suoli è imputabile alle frequenti esondazioni che hanno interessato le aree limitrofe ai corsi d'acqua principali, infatti i suoli più evoluti sono presenti nelle zone lontane da essi. Analogamente, lungo le conoidi, data la pendenza e la non trascurabile attività erosiva, i suoli sono poco evoluti. ....” 6. Dinamiche demografiche La popolazione del Comune di Morbegno dal 1861 al 2001 è quasi triplicata; come desumibile nell’allegata tabella dell’andamento demografico con il relativo grafico, la popolazione (4067 abitanti nel 1861) è aumentata di circa 1000 unità dal 1861 al 1911 in un periodo di 50 anni, di circa altre mille unità in un periodo di 25 anni (1911-1936), di circa 1600 abitanti nel successivo periodo di 25 anni (1936-1961), quindi di circa 2600 abitanti nel periodo ventennale dal 1961 al 1981 ed, infine, di circa 1000 abitanti nell’ultimo ventennio (1981-2001). Gli incrementi percentuali per i periodi elencati dal 1936 ed i rispettivi tassi di variazione medi annui (curva esponenziale) sono i seguenti: - 1936-1961, ∆P=1543ab con un incremento percentuale pari all’25.77% ed un tasso di variazione medio annuo r=0.92%; Relazione illustrativa Pagina 17 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 1951-1961, ∆P=779ab con un incremento percentuale pari all’11.54% ed un tasso di variazione medio annuo r=1.10%; - 1961-1981, ∆P=2593ab con un incremento percentuale pari all’34.43% ed un tasso di variazione medio annuo r=1.49%; - 1981-2001, ∆P=999ab con un incremento percentuale pari all’9.87% ed un tasso di variazione medio annuo r=0.47%. ed evidenziano, coniugati alla visione del rispettivo grafico, come crescita demografica effettivamente accentuata dagli anni ’60 sino agli anni ’80 sia diminuita per gli anni successivi attestandosi uniformemente ad un tasso di variazione medio annuo pari a circa lo 0.5%; peraltro, è necessario evidenziare come il tasso di variazione annuo nel periodo 2001-2007 sia pari all’1.13% e, perciò, in aumento. - 12500 12000 11500 crescita demografica 11000 10500 10000 9500 9000 8500 8000 7500 7000 6500 6000 5500 5000 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 1861 1863 1865 1867 1869 1871 1873 1875 1877 1879 1881 1883 1885 1887 1889 1891 1893 1895 1897 1899 1901 1903 1905 1907 1909 1911 1913 1915 1917 1919 1921 1923 1925 1927 1929 1931 1933 1935 1937 1939 1941 1943 1945 1947 1949 1951 1953 1955 1957 1959 1961 1963 1965 1967 1969 1971 1973 1975 1977 1979 1981 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 0 Crescita demografica 1861-2007 (fig.1) Relazione illustrativa Pagina 18 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ COMUNE DI MORBEGNO Provincia di Sondrio Andamento demografico (tab.1) Anno Popolazione residente 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936* 1951 1961 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 4067 3907 4176 4614 4904 5187 5907 5988 6752 7531 8840 9060 9083 9285 9395 9524 9600 9730 9800 9985 10127 10275 10362 10371 10436 10518 10562 10619 10662 10735 10748 10759 10842 10922 10940 10963 10954 11021 11072 11101 11087 11207 11340 11433 11567 11746 11861 Fonte: Ufficio Anagrafe comunale (dal 1984 al 2007) Relazione illustrativa Pagina 19 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ L’analisi del movimento demografico della popolazione del comune di Morbegno, suddiviso nei consueti movimento naturale e movimento migratorio, evidenzia come l’incremento evidenziato sia imputabile al solo saldo migratorio che mostra, dal 2001 al 2007, un +721 unità mentre il saldo naturale risulta pari a -27 unità (tab.2, figg.2-3); tali valori confermano l’attrattività di Morbegno, più che dai comuni del mandamento che a parte la sub-area convalli mostrano valori generalmente positivi di variazione demografica, da comuni fuori mandamento (tab.3); ulteriore dato desunto dai censimenti generali della popolazione (1991, 2001) è quello degli stranieri passato a 151 e, attualmente (luglio 2008, fonte ufficio anagrafe Morbegno) pari a ben 516. Saldo naturale 1951-2007 (fig.2) 190 180 Nati 170 Morti 160 Saldo naturale 150 140 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 -10 -20 -30 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 1971 1972 1970 1969 1968 1967 1966 1965 1964 1963 1962 1961 1960 1959 1958 1957 1956 1955 1954 1953 1952 1951 -40 Saldo sociale 1951-2007 (fig.3) 500 475 Immigrati 450 Emigrati 425 Saldo sociale 400 375 350 325 300 275 250 225 200 175 150 125 100 75 50 25 0 -25 1971 1970 1969 1968 1967 1966 1965 1964 1963 1962 1961 1960 1959 1958 1957 1956 1955 1954 1953 1952 1951 -50 Relazione illustrativa Pagina 20 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Provincia di Sondrio Analisi dell'andamento demografico dal 1951 al 1983 in relazione al saldo naturale ed al saldo sociale (tab.2) Anno Popolazione 1951 1952 1953 1954 1955 1956 1957 1958 1959 1960 1961 1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Nati Morti Saldo Immigrati Emigrati Saldo 6752 110 71 39 95 134 -39 7531 130 124 122 126 122 125 122 144 143 142 68 95 56 77 72 71 72 67 91 64 115 119 170 137 142 150 142 212 169 192 109 125 124 131 145 163 148 176 170 148 8840 133 169 167 174 148 149 142 147 156 167 96 76 80 97 89 75 81 75 98 93 213 237 291 246 296 254 251 283 317 283 223 224 169 171 169 189 182 234 220 172 10127 161 159 167 138 136 131 149 98 109 108 89 94 73 80 75 85 85 75 113 105 237 296 284 264 286 236 245 315 366 276 235 196 176 212 218 206 179 257 177 175 10748 92 104 116 102 92 103 101 85 107 135 92 81 89 107 95 92 79 99 103 97 275 248 260 274 267 208 242 223 257 198 222 208 261 204 182 175 207 166 188 181 11087 101 85 104 100 107 83 105 101 103 75 76 89 92 99 97 117 120 95 107 67 244 284 281 229 234 252 309 263 304 240 230 205 213 212 221 227 217 218 271 226 11861 107 118 114 105 113 100 104 134 105 120 109 112 62 29 66 49 50 54 50 77 52 78 567 37 93 87 77 59 74 61 72 58 74 692 72 65 94 58 61 46 64 23 -4 3 482 0 23 27 -5 -3 11 22 -14 4 38 103 25 -4 12 1 10 -34 -15 6 -4 8 5 3 -16 9 -15 4 -12 -27 427 430 266 414 470 414 303 281 282 265 311 253 6 -6 46 6 -3 -13 -6 36 -1 44 109 -10 13 122 75 127 65 69 49 97 111 718 2 100 108 52 68 30 66 58 189 101 774 53 40 -1 70 85 33 35 57 69 17 458 14 79 68 17 13 25 92 45 33 14 400 124 149 -16 149 159 161 726 7,53% 7,83% 4,76% 0,96% 0,05% -0,2% Relazione illustrativa 1,45% 8,12% 7,64% 4,26% 3,61% 6,12% Pagina 21 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ COMUNE DI MORBEGNO Provincia di Sondrio Variazione demografiche dei comuni del Mandamento di Morbegno (tab.3) 1971 1981 1991 2001 8840 10124 10765 11082 14,52% 6,33% 2,94% 25,36% 2 Cercino 583 473 647 689 -18,87% 36,79% 6,49% 18,18% 3 Cino 379 349 333 335 -7,92% -4,58% 0,60% -11,61% 4 Civo 1245 1037 1011 1025 -16,71% -2,51% 1,38% -17,67% 5 Dazio 301 302 319 347 0,33% 5,63% 8,78% 15,28% 2495 2795 3000 3159 12,02% 7,33% 5,30% 26,61% Variazioni 1971/1981 Variazioni 1981/1991 Variazioni 1991/2001 Variazioni 1971/2001 Subarea di Morbegno 1 Morbegno Subarea Nord-Ovest 6 Dubino 7 Mantello 642 677 670 683 5,45% -1,03% 1,94% 6,39% 8 Mello 1146 948 965 985 -17,28% 1,79% 2,07% -14,05% 9 Traona 1583 1718 1922 2187 8,53% 11,87% 13,79% 38,16% 8374 8299 8867 9410 -0,90% 6,84% 6,12% 12,37% 216 398 481 548 84,26% 20,85% 13,93% 153,70% 11 Cosio Valtellino 4408 4667 4990 5135 5,88% 6,92% 2,91% 16,49% 12 Delebio 2374 2625 2755 2985 10,57% 4,95% 8,35% 25,74% 13 Piantedo 907 1005 1129 1188 10,80% 12,34% 5,23% 30,98% 14 Rogolo 443 443 475 501 0,00% 7,22% 5,47% 13,09% 8348 9138 9830 10357 9,46% 7,57% 5,36% 24,07% Totali subarea Subarea Sud-Ovest 10 Andalo Totali subarea Subarea Est 15 Ardenno 2729 2872 3018 3120 5,24% 5,08% 3,38% 14,33% 16 Buglio 1990 1968 2094 2036 -1,11% 6,40% -2,77% 2,31% 17 Forcola 1108 996 953 874 -10,11% -4,32% -8,29% -21,12% 18 Talamona 3796 3916 4261 4501 3,16% 8,81% 5,63% 18,57% 9623 9752 10326 10531 1,34% 5,89% 1,99% 9,44% Totali subarea Subarea "Convalli" 19 Albaredo 487 469 481 408 -3,70% 2,56% -15,18% -16,22% 20 Bema 220 190 149 144 -13,64% -21,58% -3,36% -34,55% 21 Gerola 430 349 267 249 -18,84% -23,50% -6,74% -42,09% 22 Pedesina 59 54 33 34 -8,47% -38,89% 3,03% -42,37% 23 Rasura 358 350 329 306 -2,23% -6,00% -6,99% -14,53% 24 Tartano 707 469 328 263 -33,66% -30,06% -19,82% -62,80% 1065 955 931 952 -10,33% -2,51% 2,26% -10,61% 25 Valmasino Totali subarea Totali 3326 2836 2518 2356 -14,73% -11,21% -6,43% -29,16% 38511 40149 42306 43736 4,25% 5,37% 3,38% 13,57% Relazione illustrativa Pagina 22 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Con riguardo alla distribuzione della popolazione sul territorio comunale risulta che la quasi totalità degli abitanti risiede nei nuclei di fondovalle (Morbegno, frazioni retiche di Campovico, Paniga, Desco) e solo pochè decine di abitanti sono attribuibili ai nuclei di versante (frazioni retiche di Cermeledo-Cerido, San Bello, Categno, Marsalenico, Selvapiana e frazioni orobiche di Valle-Campoerbolo, Arzo). Gli andamenti della popolazione mostrano quale dato eclatante che la frazione di Campovico ha avuto quasi un raddoppio della popolazione dalla data dell’ultimo censimento mentre prima era sostanzialmente sempre diminuita (tranne un modesto aumento nel periodo 1991-2001); questo dato è riscontrabile, anche, in un aumento dell’attività edilizia in tale frazione. Ulteriore dato evidente è il progressivo spopolamento delle frazioni orobiche di versante (Arzo, Valle/Campoerboo). tab. 4 DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE NEL TERRITORIO COMUNALE 1971 Morbegno Centro Campovico Cermeledo/Cerido Torchi Bianchi San Bello Paniga Desco Valle/Campoerbolo Arzo Categno Marsalenico Selvapiana Case sparse TOTALE 1981 7793 500 325 134 88 1991 2001 al 31/12/2007 - 9110 444 8 9 20 339 129 63 5 0 - 9625 365 20 0 0 327 133 49 6 3 - 10009 383 24 0 17 320 129 27 20 4 - 10632 685 25 4 20 327 107 25 11 2 1 22 - 0 237 154 - 8840 10127 10765 11087 11861 con Valle Fonte: ISTAT per gli anni 1981-1991-2001, UFFICIO ANAGRAFE COMUNALE per il 1971 e il 2007 Relazione illustrativa Pagina 23 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 7. La situazione socioeconomica 7.1. dinamiche occupazionali La popolazione attiva al 2001 del comune di Morbegno ammonta a 4966 unità pari al 45.66% della popolazione attuale che conferma il costante incremento percentuale rispetto alla popolazione già evidenziato nei decenni precedenti (vedasi tabella 1 allegata). La distribuzione della popolazione nei diversi settori di attività al 2001 evidenzia sostanzialmente una aumento considerevole, rispetto ai decenni dal 1971, degli addetti al settore terziario (escluso commercio) che diventa il settore prevalente (2520 addetti) con la contestuale diminuzione del valore relativo al settore secondario (1535 addetti); il commercio assorbe un apprezzabile numero di addetti (878add in aumento percentuale rispetto al decennio precedente) mentre l’agricoltura accusa un calo drastico rispetto al già esiguo numero del decennio precedente (33 addetti rispetto a 68) attestando una tendenza irreversibile in atto da decenni. COMUNE DI MORBEGNO Provincia di Sondrio Distribuzione popolazione attiva per settori tabella 1 Settore di attività addetti 1971 105 1682 490 valori assoluti 1981 1991 72 68 1685 1894 913 775 2001 59 1604 708 1971 1,19% 19,03% 5,54% 943 1415 1715 2217 10,67% 13,98% 15,93% 20,00% Totale popolazione attiva * In cerca di prima occupazione In condizione non professionale 3220 4452 189 6124 4588 254 6245 36,43% 5620 4085 225 5814 63,57% 40,35% 2,22% 57,43% 41,36% 1,76% 56,89% 41,38% 2,29% 56,33% Totale popolazione 8840 10124 10765 11087 100,00% 100,00% Agricoltura Industria Commercio Altre attività (trasporti, assicurazioni pubblica amministrazione etc) percentuale di incidenza 1981 1991 2001 0,71% 0,63% 0,53% 16,64% 17,59% 14,46% 9,02% 7,20% 6,39% 100,00% 100,00% * Al 1981 i disoccupati sono 172, pari all'1,69 % della popolazione. fig.1 - Distribuzione popolazione attiva per settori (percentuale di incidenza anno 2001) 0,53% 14,46% Agricoltura 6,39% Industria Commercio 58,62% 20,00% Altre attività (trasporti, assicurazion pubblica amministrazione etc) Popolazione non attiva Relazione illustrativa Pagina 24 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Occupati per settore di attività economica Dati censimento 1991 Valori assoluti Industria 2001 % incid. Valori assoluti % incid. Estrazione di minerali Attività manufatturiere Produzione e distribuzione di energia Costruzioni 7 1064 63 511 0,07% 9,88% 0,59% 4,75% 6 1117 54 427 0,05% 10,07% 0,49% 3,85% Totale 1645 15,29% 1604 14,46% Valori assoluti Altre attività Commercio, riparazioni Alberghi e ristoranti Agricoltura, caccia, pesca Intermediazione monetaria Attività immobiliari, professionali, informatica, noleggio Pubblica Amm., difesa Istruzione Sanità Servizi pubblici Servizi domestici Trasporti Totale % incid. Valori assoluti % incid. 775 249 68 148 7,20% 2,31% 0,63% 1,37% 708 238 59 229 6,39% 2,15% 0,53% 2,07% 266 2,47% 308 2,78% 313 375 265 124 29 195 2,91% 3,48% 2,46% 1,15% 0,27% 1,81% 245 412 397 146 46 196 2,21% 3,72% 3,58% 1,32% 0,41% 1,77% 4452 26,08% 4588 26,91% Fonte: ISTAT Censimento generale della popolazione e delle abitazioni tabella 2 fig.2 - Distribuzione popolazione attiva per settori (valori assoluti) 2800 2600 2400 2200 2000 1800 Agricoltura 1600 Industria 1400 Commercio 1200 Altre attività (trasporti, assicurazioni pubblica amministrazione etc) 1000 800 600 400 200 0 1971 1981 1991 2001 Relazione illustrativa Pagina 25 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 7.2. attività economiche Morbegno rappresenta, dopo il capoluogo Sondrio, il centro economicamente più attivo della provincia; il censimento generale dell’industria e dei servizi (8°/2001) individua 1048 unità lavorative locali e 4933 addetti ed evidenzia che il settore delle istituzioni e dei servzi è il preponderante sia per addetti che per unità locali. L’inclinazione della città per l’attività terziaria (istituzioni, altri servizi e commercio) risulta evidente considerando la predominanza acquisita dalla stessa che occupa più dei 2/3 degli addetti e delle unità locali; pertanto, tale attività terziaria (servizi+commercio) viene maggiormente delineata rispetto alla storica vocazione commerciale ma anche manifatturiera. L’agricoltura ha oggigiorno, per numero di addetti poche decine e unità locali 33, un peso marginale nell’economia del comune. Unità locali e addetti per settore di attività economica 2001 Settore Unità locali Industria Commercio Istituzioni Altri servizi Addetti 256 348 56 388 1535 878 1101 1419 1048 4933 Fonte: ISTAT 8° Censimento generale dell'industria e dei servizi Addetti per settore di attività economica 2001 1419 1535 Industria Commercio Istituzioni Altri servizi 1101 878 1981: 723 unità locali e 4283 addetti La distribuzione delle attrività economiche riscontrata dal rilevo diretto sul territorio è rappresentata nell’allegato grafico di seguito specificato e presentato: A2.11 30.07.08 1:5000 Distribuzione delle attività economiche Distribuzione delle attività economiche (all. A2.11) Sono qui rappresentate tutte le attività economiche quali il commercio, suddiviso in categorie merceologiche (esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, specializzati a prevalenza alimentare o non alimentare) e per categoria di superficie; zone ed edifici con destinazione artigianale e industriale; fabbricati destinati ad attività terziarie, a servizi privati e privati d’uso pubblico; attività ricettive (alberghi, ristoranti, pizzerie, bar; fabbricati destinati all’uso agricolo o Relazione illustrativa Pagina 26 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ rurali. Sono inoltre riportate le destinazioni d’uso specifiche di piano terreno quando diverse dalla prevalente residenziale. E’ evidente come il centro storico sia caratterizzato dalla presenza di molteplici e diversificate attività commerciali, con attività di servizio, terziario, ricettivo e artigianato di servizio al piano terreno degli edifici disposti soprattutto lungo le vie principali; tutta l’espansione residenziale a nord della SS38 vede la presenza solo di sporadiche attività commerciali e alcune aree a destinazione artigianale, come anche l’area ad est del centro storico distribuita lungo la via Damiani. Gli insediamenti industriali sono concentrati in area PIP (Morbegno-Talamona) con la presenza degli isolati ex Martinelli e ex Mulino adiacenti alle zone centrali. Nelle frazioni è praticamente assente qualsiasi attività a servizio della popolazione ad eccezione di Campovico (farmacia, tabaccheria e minimercato), Paniga (tabaccheria e minimercato) e Desco (esercizio non specializzato a prevalenza alimentare). Il sistema commerciale può essere sintetizzato nel grande sottosistema del centro storico, il sottosistema della via Stelvio ed in tre microsistemi: zona chiesa di S.Giuseppe, via Fumagalli e area industriale-SS38. Relazione illustrativa Pagina 27 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 7.2.1 settore primario L’agricoltura e l’allevamento nel comune di Morbegno hanno subito una contrazione esponenziale dagli anni ’80 sia per il numero di aziende che per il numero di addetti: - secondo il censimento dell’agricoltura del 1970 risultavano al tempo 541 aziende agricole, delle quali 525 a conduzione diretta e 16 a conduzione con salariati; il numero di addetti a tempo pieno era solo di 105; - secondo il censimento agricolo del 1982 risultavano al tempo 597 delle quali 582 a conduzione diretta e 15 con personale dipendente; il numero di addetti a tempo pieno era 72; - secondo il 5°censimento generale dell’agricoltura del 2000 risultavano solamente 33 aziende delle quali 32 a conduzione diretta ed una con personale dipendente; un’ulteriore progressiva contrazione si può desumere dai dati successivi forniti dalla Federazione Provinciale Coltivatori Diretti - Sede di Morbegno e dalle informative assunte, presso la medesima, ad oggi. Una riduzione dal 1990 al 2000, seppure decisamente meno drastica, del numero totale di aziende -69,56%, della superficie agricola aziendale -14,93% e della SAU superficie agricola utilizzata -4,93% nella Comunità Montana Valtellina di Morbegno è registrata nella pubblicazione (tab.10) del Piano Agricolo Triennale della Provincia di Sondrio. AZIENDE AGRICOLE 2003 N. UNITA' LOCALI UL N. ADDETTI ADD N. CAPI U.B.A. SUP. COLTIVATA NEL COMUNE PRATO SUP. COLTIVATA NEL COMUNE MAIS DA FORAGGIO DIMENSIONE MEDIA ADD/UL Iscritti alla Federazione Provinciale Coltivatori Diretti 1 1 22.20 5.19.93 - - 2 1 3.60 1.63.85 - - 3 1 10.00 2.24.00 - - 4 1 46.20 0.33.70 - - 5 1 33.40 2.05.00 4.92.79 - 6 1 6.60 2.39.00 - - 7 1 4.00 3.50.10 - - 8 1 4.65 0.41.00 - - 9 1 31.20 3.79.33 - - 10 1 6.15 0.57.00 - - 11 2 19.40 3.92.43 - - 12 2 41.80 in altro comune 12.85.77 - - 13 3 11.07.00 1.26.00 14 1 3.80 2.58.00 - - 15 2 58.15 18.76.36 4.30.00 - 16 1 - - - - 17 1 - - - - 18 1 - - - - 19 1 - - - - 19 UL 24 ADD 291.15 71.32.47 10.48.79 1,26 Iscritti alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura 20 1 21 1 22 1 23 1 4 UL 4 ADD TOT. 23 UL TOT. 28 FONTE: FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI - Sede di Morbegno Relazione illustrativa Pagina 28 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Le aziende insediate, quindi a sola conduzione familiare e di piccola dimensione, sono rivolte prevalentemente all’allevamento ed, in particolare, di bovini (534capi totali e 299 vacche) con la conseguente coltivazione di foraggio, peraltro, non sufficiente all’esigenza dell’allevamento medesimo. La superficie agricola vera e propria è ridotta, praticamente, al territorio pianeggiante di fondovalle “della Bonifica”, del parco della Bosca e di alcuni spazi residuali interclusi nel tessuto urbanizzato e in zone gravate da vincoli, oltreché ad appezzamenti di limitata estensione nelle parti meno impervie del versante orobico e ad alcuni terrazzamenti del versante retico. Relazione illustrativa Pagina 29 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ La residualità dell’attività agricola, oltre che in termini assoluti, in termini relativi al territorio di riferimento è desumibile dalla tavola 4.10 del 5° Censimento generale dell’agricoltura 2000 sopra riportata. La tavola 4.10 – “Superficie agricola utilizzata (SAU) per classe di SAU, comune e zona altimetrica” indica una sau totale per Morbegno pari a 678,38ha di cui più della metà è imputabile ad aziende in classi di sau inferiori a 100ha; guardando anche solo ai comuni viciniori e consultando contemporaneamente la tavola 4.1 – “Aziende per forma di conduzione, comune e zona altimetrica del medesimo censimento, non allegata, troviamo Cosio Valtellino con sau 2033,65ha e 87 aziende, Traona con sau 1361,05 e 75 aziende, Talamona con sau 1415,24 e 140 aziende. 7.2.2 settore secondario artigianato e industria Le attività artigianali e industriali, un tempo presenti nelle aree centrali, sono ora localizzate prevalentemente nel comparto intercomunale del Piano per gli Insediamenti Produttivi di Morbegno-Talamona; tuttora, all’interno dei tessuti residenziali permangono una sola ditta industriale (produzione di serramenti) e alcune attività artigianali minori che potrebbero essere rilocalizzate nei contesti più idonei di aree produttive anche, eventualmente, in comuni vicini. L’elenco delle ditte insediate nel comparto PIP attesta la rilevanza del medesimo ed i pochi lotti residui evidenziano la necessità di una densificazione, per quanto possibile, dell’esistente anche in considerazione della carenza di aree con vocazione alla trasformazione produttiva. Relazione illustrativa Pagina 30 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Relazione illustrativa Pagina 31 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Relazione illustrativa Pagina 32 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 7.2.3 settore terziario Come visto in precedenza il settore terziario, costituito da servizi e commercio, connota l’economia di Morbegno e concorre ad esaltarne la posizione di polo attrattore per la bassa valtellina (lo storico terziere inferiore) a l’alto Lario ma, anche, di centro di riferimento dell’intera provincia. Servizi Il settore dei servizi privati ha avuto uno apprezzabile sviluppo negli ulrimi quindici anni; a Morbegno hanno sede numerosi servizi privati quali istituti bancari (7), agenzie assicurative, agenzie automobilistiche, studi medici e dentistici, studi professionali (tecnici, commerciali, legali), studi notarili (3), palestre private, agenzie turistiche, etc. (una loro puntuale individuazione per il centro storico è riportata nello “Piano integrativo dei nuclei di antica formazione”). Inoltre, Morbegno offre tutti i servizi pubblici amministrativi, sociali, culturali, sportivi, sanitari e del terzo settore di effettiva valenza sovracomunale quali: - il tribunale; - la sede della Comunità Montana Valtellina di Morbegno; - l’ufficio delle Entrate; - l’ufficio zonale delle Poste; - il polo fieristico provinciale; - la sede (unica in provincia) dell’ERSAF Ente Regionale per lo Sviluppo Agricolo e Forestale; - la stazione dei carabinieri, il distaccamento mandamentale dei vigili del fuoco, la sede mandamentale della Guardia di Finanza, una sede del Corpo Forestale dello Stato; - la casa di riposo; - il centro ricreativo diurno; - due comunità di recupero; - la biblioteca; - l’auditorium; - il museo civico di storia naturale; - il polo scolastico delle scuole superiori (Licei, istituti tecnici); - il centro natatorio; - l’ospedale; - la sede mandamentale dell’Asl; tali servizi sono dettagliatamente individuati nella “Carta delle attrezzature pubbliche, di uso e interesse pubblico o generale”. Il commercio Il settore del commercio è da sempre una specificità di Morbegno; tuttavia tale peculiarità ha subito una notevole trasformazione, come in altre realtà e soprattutto negli ultimi due decenni, per la nascita della media e grande distribuzione localizzata in ambiti extraurbani facilmente accessibili e con ampia dotazione di parcheggi. Questa nuova offerta commerciale ha causato la chiusura di molteplici esercizi “alimentari” e di “non alimentari” non specializzati, aventi un bacino utenza di vicinato e di quartiere, sia nei piccoli centri che in Morbegno stesso e, tuttora, tale incidenza motiva dismissioni di attività e ricambi frequenti. L’indagine sulla struttura commerciale di Morbegno è esposta negli allegati: A2.12a 1:2000 A2.12b - Classificazione dei punti di vendita al dettaglio - Morbegno Classificazione dei punti di vendita al dettaglio, elenco pubblici esercizi Nella classificazione effettuata, tutti gli esercizi commerciali del territorio comunale sono individuati suddivisi per categoria di superficie in base alla L.R.14/1999 (esercizi di vicinato, media struttura di vendita, grande unità di vendita e per categoria merceologica secondo la Relazione illustrativa Pagina 33 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ classificazione riportata nel “mod.COM.1 AllegatoC” della “Conferenza Unificata Stato Regioni Città ed Autonomie Locali” – modulistica approvata ai sensi d.lgs. 114/1998 art.10 c.5. La rappresentazione grafica evidenzia la concentrazione quasi esclusiva di esercizi commerciali nel Capoluogo sulle vie Vanoni-Garibaldi-Nani che racchiudono a triangolo la piazza storica di S.Giovanni, ed anche alla vocazione commerciale, in varia misura, delle vie a prolungamento delle precedenti (Fabani, Ambrosetti, Damiani); recente è l’insediamento di un supermercato-media struttura di vendita in via Damiani nell’area Della Nave. Ulteriori esercizi di vendita sono individuabili, con molte soluzioni di continuità, lungo la SS38 ed a nord della linea ferroviaria la presenza di attività commerciali è molto rada con alcune concentrazioni di più esercizi (via Fumagalli, centro di S.Giuseppe, Central Park) e soprattutto a prevalenza alimentare, è sostanzialmente assente nelle frazioni. Le medie strutture di vendita attualmente presenti sul territorio comunale (n.7) sono indicate nella tabella seguente: MEDIE STRUTTURE DI VENDITA ESISTENTI AREA Localizzazione dati catastali PGT Via Martinelli 7 Via Rivolta 59 Via Forestale 24/36 Via Vanoni 1 Via Ghislanzoni 34/36 Via Vanoni 5 Via Damiani 34,36 Sez. II - F. 5 mapp. 179 sub 1 (parte) e mapp. 181 (parte) Sez. II - F. 6 mapp. 198 sub 4 e mapp. 245 sub 3 Sez. II - F. 4 mapp. 946 sub 9 Sez. II - F. 7 mapp. 505 sub 17 e mapp. 516 sub 7 Sez. II - F. 7 mapp. 508 sub 1 Sez. II - F. 7 mapp. 132 sub 3 e 13, mapp. 505 sub 19 e 20, mapp. 515 sub 6 e mapp. 715 Sez. II – F14 Vincolo settore merceologico Sup. vendita Sup. complessiva P.I.I. - ALIMENTARE 350 350 B D.Lgs 490/99 art. 151 NON ALIMENTARE 300 507 B - ALIMENTARE/NON ALIMENTARE 397 617 B - NON ALIMENTARE 400 702 B - ALIMENTARE/NON ALIMENTARE 329 329 B - NON ALIMENTARE 738 921 B D2 procedura ex art.6 DPR 447/98 ALIMENTARE/NON ALIMENTARE 895 +250 1450 Le medie strutture individuate urbanisticamente in Programmi Integrati di Intervento ma, ad oggi, ancora non attive sono 2 come indicato di seguito: MEDIE STRUTTURE DI VENDITA INDIVIDUATE IN P.I.I. AREA Localizzazione dati catastali Vincolo PGT Via Stelvio Via Stelvio-Via Martinelli Sez. II - F. 11 mapp. 808 Sez. II - F. 7 mapp. 23+altri settore merceologico Sup. vendita Sup. complessiva P.I.I. - NON ALIMENTARE 1145,18 2067,76 P.I.I. - ALIMENTARE/NON ALIMENTARE 1750 +750 6500 attività commerciali L’unica grande struttura di vendita presente nel comune, come riportato nella tabella seguente, è lo showroom Pezzini (arredamento e mobili) localizzato in fregio alla S.S.38 al confine con il comune di Talamona. Relazione illustrativa Pagina 34 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ GRANDI STRUTTURE DI VENDITA Localizzazione dati catastali zona PRG Via Stelvio 300 Sez. II - F. 10 – mapp 66 D1PIP Vincolo settore merceologico Sup. vendita Sup. complessiva NON ALIMENTARE 3627 5621 Pertanto, i sistemi commerciali individuati, intendendosi per sistema più esercizi con luci di vetrina o accessi su una o più vie collegate che costituiscano attrattore vicendevole di clienti, sono: • • il sistema centro storico (triangolo); il sistema a valenza urbana del centro allargato che oltre al centro storico, comprende anche le propaggini via Damiani, via Fabani, via Ambrosetti, p.za S.Rocco, tratto urbano della SS38; • il sistema commerciale periurbano SS38 (Covaia, Oscar Cap, fronte statale del comparto PIP) • il sistema zonale del centro S.Giuseppe; • i microsistemi costituiti anche da soli due esercizi in prossimità (via Fumagalli, Central Park, via Arcolasco); inoltre, è utile evidenziare come i sistemi commerciali individuati siano generalmente coniugati e sostenuti ed, a loro volta, sostengano pubblici esercizi (bar, ristoranti, alberghi), attività di artigianato di servizio, servizi privati e pubblici. aree mercatali commercio su aree pubbliche fiera e mercato - idoneità dell’attuale localizzazione e possibili alternative Le maggiori criticità della struttura commerciale sono ritenute: - presenza a distanza di pochi chilometri di grandi strutture di vendita e centri commerciali extraurbani (Iperal, Lidl, etc.); - riduzione delle vie commerciali; - rarefazione di esercizi con diminuzione del mix merceologico; - assenza di microsistemi nelle frazioni; - insufficiente e, parzialmente, incongrua localizzazione del mercato settimanale (vendite non qualificate più impattanti per il contesto); a fronte delle potenzialità: - valenza storica dei nuclei di antica formazione con iniziative enogastronomiche e culturali collegate; - presenza di strutture di servizio di valenza mandamentale e di area più vasta; - possibilità di riqualificazione di vaste aree, localizzate in ambiti coerenti ai sistemi, che con quote parti di destinazioni d’uso commerciali integrino e sostengano le attività commerciali esistenti. Pertanto gli obiettivi e le strategie specifiche per il commercio individuabili, in prima approssimazione, per un successivo approfondimento nel quadro generale della pianificazione sono: obiettivi - promozione, rilancio e caratterizzazione del commercio all’interno del cemtro abitato perché possa al meglio sostenere il confronto con le nuove forme di distribuzione impostesi sul mercato; - commercio di quartiere è garanzia di mantenimento qualitativo dei centri storici e di come ogni ipotesi innovativa o di trasformazione del settore debba confrontarsi con questo specifico problema sostegno del sistema del centro storico; - sostegno del sistema del centro allargato; - sostegno del commercio di quartiere (zonale e microsistemi); strategie - l’incentivo pubblico in termini di pianificazione del sistema inquadrando territorialmente il settore nelle sue differenti specificità; - riqualificazione urbana (prosecuzione degli interventi puntuali di riqualificazione e programmazione degli stessi es. via Faedo),), rivitalizzazione commerciale tramite Relazione illustrativa Pagina 35 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ - - - - - - normativa, miglioramento dell’accessibilità con razionalizzazione della viabilità e della segnaletica, valorizzazione della pedonalità, progettazione partecipata con gli operatori e le varie componenti sociali (e i consigli di zona?) vedasi PIC E PICS centralità diffuse per scambio merci-socialità-cultura con presenza di mix merceologico e mix funzionale pur lasciando flessibilità alle richieste (promozione dei luoghi urbani centrali, tali da rafforzarne il carattere di polarità aggregante o socializzante); operazioni di (migliorie da introdurre in spazi urbani da individuare, incentivi sul recupero di facciate storiche, illuminazioni, arredo urbano in genere)sostegno del sistema del centro storico; incentivare l’evoluzione dai singoli punti di vendita ai sistemi commerciali o centri commerciali naturali; non favorire il sistema periurbano del comparto PIP consentendo soli spacci vendita per i tessuti industriali e artigianali; ricerca di una sinergia dei tradizionali esercizi commerciali con le medie strutture (ad es. i negozi del centro con i previsto insediamento del P.I.I. Martinelli) con interventi di “ricucitura” e facile connesione reciproca; limitazione delle classi dimensionali delle medie strutture negli ambiti di trasformazione e criteri per la loro localizzazione in mix funzionale commercio+altre funzioni; incentivare il sistema commerciali della Frazione Campovico e le unità delle altre frazioni con agevolazioni fiscali (tassa rifiuti) e interventi di riqualificazione (PIC, PICS); analogia per Centro Storico; rafforzare il sistema di parcamento a cintura delle aree centrali con strutture interrate; dislocare in ambito idoneo l’area mercatale, per le attività di vendita più impattanti, da p.za S.Antonio. Relazione illustrativa Pagina 36 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 8. La consistenza e l’attività edilizia 8.1. i vani esistenti Al censimento del 2001 i vani adibiti ad abitazione erano 21.803; di questi 18.253 erano occupati da residenti, di cui 156 erano occupati da non residenti 3394 risultavano vuoti. Considerando i soli vani occupati, ciascun residente aveva a disposizione quindi 1,54 vani. COMUNE DI MORBEGNO Provincia di Sondrio Dati sull'incremento del patrimonio edilizio residenziale nel periodo 1961/2001 in rapporto all'incremento demografico Anno 1961 Anno 1971 Anno 1981 Anno 1991 Anno 2001 Popolazione residente sul territorio comunale 7531 8840 10127 10748 11087 Numero di alloggi occupati da residenti Stanze abitate Vani per alloggio Vani per abitante 1985 7268 3,66 0,96 2716 10088 3,71 1,14 3242 14220 4,39 1,42 3878 17142 4,42 1,59 4358 17867 4,10 1,61 Fonte: Annuario Statistico della Provincia di Sondrio - ed.1999 (Censimento1991); ISTAT (Censimento 2001) 8.2. il patrimonio edilizio Il patrimonio edilizio al censimento del 2001, per epoca di costruzione, è riportato nella seguente tabella. Epoca di costruzione del patrimonio residenziale al 2001 (14° Censimento ISTAT) Periodo Prima del 1919 Dal 1919 al 1945 Dal 1946 al 1961 Dal 1962 al 1971 Dal 1972 al 1981 Dal 1982 al 1991 Dopo il 1991 Totale 8.3. Dati Abitazioni Vani 662 265 692 1059 1125 1001 2416 992 2696 4484 4874 4179 526 2162 5330 21803 l’attività edilizia L’attività edilizia nel territorio comunale risulta particolarmente vivace; in particolare, negli ultimi anni la frazione di Campovico ha evidenziato numerosi interventi di nuova costruzione a carattere plurifamiliare attestati, peraltro, dal riscontrato aumento dei residenti. Relazione illustrativa Pagina 37 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Relazione illustrativa Pagina 38 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 9. Il sistema insediativo e territoriale (quadro ricognitivo e programmatorio) A definizione del quadro ricognitivo e programmatorio del sistema insediativo e territoriale, oltre a quanto dettagliato in paragrafi precedenti della presente relazione, sono stati predisposti gli allegati di seguito elencati e descritti: A1.0 A1.1 A1.2 A1.3- 1:100000 varia 1:5000 1:2000 1:2000 1:2000 A2.20 1:5000 Corografia Pianificazione sovracomunale Vincoli amministrativi Istanze, problemi e aspettative a- Morbegno b- Campovico-Paniga-Desco c- Arzo-Valle-Campoerbolo d- Catalogo delle istanze Vincoli ambientali e monumentali Corografia (A1.0), Pianificazione sovracomunale (A1.1) La ricognizione del territorio del comprensorio di Morbegno è stata fatta sulla base della Carta Tecnica Regionale in scala 1:100.000 (all. A1.0) e riprendendo a varie scale gli strumenti della pianificazione sovracomunale quali il Piano Territoriale Paesistico Regionale, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, il Piano Territoriale di Coordinamento del Parco delle Orobie Valtellinesi, il Programma Pluriennale degli interventi del Parco Locale di Interesse Sovracomunale della Bosca e la strumentazione urbanistica dei comuni confinanti-estratto del M.I.S.U.R.C. della Regione Lombardia (all. A1.1). Vincoli amministrativi (A1.2) I vincoli amministrativi e le principali delimitazioni sono stati individuati cartograficamente alla scala 1:5000 (all.A1.2), tali vincoli sono: - il centro edificato (ex L.865/1971); - il centro abitato (D.L.285/92); - il vincolo idrogeologico (costituzione con decreto ed individuazione 30.04.1938, disposizioni dell’art. 40 della L.R. 51 del 15.4.75 e dell’art. 25 della L.R. 5.4.1976, n° 8); - le fasce di rispetto stradale e ferroviario (Dlg 285/92, D.P.R. 11.7.1980, n° 753); - le servitù di elettrodotto di alta e media tensione (norma CEI 11-60 e D.M. 16.01.1991); - il tracciato del metanodotto; - le zone di rispetto cimiteriale; - le zone di rispetto per gli impianti di depurazione (pt.1.2 comma 7 all.4 Del. Comitato dei Ministri per la tutela delle acque dall’inquinamento del 04.02.1977); - le delimitazioni derivanti dalla Componente Geologica L.R.41/97: i pozzi e le sorgenti con zone di tutela assoluta (D.Lgs 258/2000); Istanze, problemi e aspettative (A1.3-a, b, c, Catalogo delle istanze A1.3-d) La individuazione delle istanze, dei problemi e delle aspettative segnalati dai cittadini e Associazioni ed Enti è stata fatta alla scala 1:2000 su base aerofotogrammetrica(all. A1.3a, A1.3b, A1.3c); tali istanze sono state elencate per data di presentazione e descritte in uno specifico catalogo (A1.3d). Vincoli ambientali e monumentali (A2.20) I vincoli ambientali e monumentali sono stati individuati cartograficamente alla scala 1:5000 (all. A2.20); tali vincoli sono: - di arretramento fluviale - ambito di rispetto D.Lgs 490/1999 (L. 431/85); - dell’art.1ter L.431/85 Galasso; - di salvaguardia ambientale L.1497/39 (D.L. 42/22.01.2004); - di salvaguardia monumentale L.1089/39 (D.L. 42/22.01.2004); - il P.L.I.S. della Bosca; - le zone boscate da rilievo aerofotogrammetrico e dal Piano di Indirizzo Forestale della C.M. Valtellina di Morbegno (1^ seduta di VAS 10.06.2000); - le delimitazioni del Piano di Assetto Idrogeologico: le fasce A, B, C; - le delimitazioni derivanti dalla Componente Geologica L.R.41/97: le classi di fattibilità 4. 10. Uso attuale del suolo e patrimonio edilizio Relazione illustrativa Pagina 39 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Le indagini sull’uso attuale del suolo a livello extraurbano ed urbano nonchè le conseguenti analisi di dettaglio per le strutture residenziali, le attività economiche con le strutture produttive ed i servizi insediativi sono state effettuate su una nuova base cartografica, rispetto al PRG vigente, alle scale 1:5000 ed 1:2000; tale base deriva dalla restituzione dei rilievi aerofotogrammetrici condotti in più riprese aeree negli anni 1997 e 1998 dalla società Compagnie Generali Riprese aeree di Parma a cura della Società I.L.T.A.V. di Morbegno su commissione della Comunità Montana Valtellina di Morbegno al fine di uniformare la cartografia dell’intero territorio comprensoriale. L’utilizzazione di una cartografia di tipo fotogrammetrico costituisce un deciso miglioramento rispetto a quella derivata dalla catastale sino ad ora impiegata per la pianificazione del territorio comunale poiché, sebbene sia sempre importante correlare le previsioni urbanistiche a chiari limiti di proprietà, una base rappresentativa di tipo fotogrammetrico consente una completezza di informazioni metriche e qualitative indispensabili per una moderna urbanistica. La possibilità di una lettura vettoriale delle carte consentirà, inoltre la creazione di un S.I.T. (Sistema Informativo Territoriale) con importanti applicazioni sia alla scala comunale che, in un sistema coordinato, alla scala mandamentale e provinciale. 10.1. Sistema urbano Le indagini sull’uso attuale del suolo a livello urbano sono state condotte, per evitare un eccessivo procrastino delle operazioni, con l’utilizzo di una “cartografia di minuta non collaudata” al tempo disponibile e mediante un rilievo diretto di campagna di tutto il territorio urbanizzato per avere una conoscenza esaustiva di tipo qualitativo-quantitativo dei tessuti insediativi; durante il corso delle indagini tale base di rilievo, in conseguenza a ulteriori ricognizioni dirette, è stata corretta nonchè integrata al 31.12.2002 a cura della medesima Società I.L.T.A.V. di Morbegno con gli interventi eseguiti in conformità alle concessioni edilizie ed ai progetti di opere pubbliche. Quindi, le analisi urbanistiche sono state riferite ad una suddivisione in isolati del territorio e, per ciascuno di essi, sono state rilevate le destinazioni d’uso prevalenti nonché gli aspetti notevoli che aggregati hanno permesso di evidenziare i vari parametri urbanistici ed edilizi dello stato di fatto (la superficie territoriale St, la superficie delle strade Ss, la superficie dei lotti liberi Sl, la superficie coperta Sc, la superficie dei servizi Sattr, la volumetria esistente residenziale e totale) nonché i vari indici urbanistici che ne derivano (densità territoriale It e fondiaria If, rapporto di copertura Rc) che sono necessari e fondamentali per l’individuazione delle zone territoriali omogenee di cui al DI 1444/68. Le analisi urbanistiche di base sono state riportate nelle tavole tematiche in scala 1:2000 e/o 1:5000 di tutto il territorio urbanizzato di seguito descritte. Le risultanze delle specifiche indagini del Piano integrativo dei nuclei di antica formazione sono riportate nelle tavole tematiche del Piano medesimo. 10.2. Indagini sull’uso attuale del suolo a livello urbano Le analisi urbanistiche di base sono state riportate nelle tavole tematiche in scala 1:2000 e/o 1:5000 di tutto il territorio urbanizzato di seguito elencate e descritte: A2.5- 1:2000 1:2000 1:2000 A2.6- 1:2000 1:2000 1:2000 A2.7- 1:2000 1:2000 1:2000 A2.8- 1:2000 1:2000 1:2000 Uso del suolo-tipologie e destinazioni d’uso degli edifici a- Morbegno b- Campovico-Paniga-Desco c- Arzo-Valle-Campoerbolo Uso del suolo-caratteristiche delle aree pertinenziali a- Morbegno b- Campovico-Paniga-Desco c- Arzo-Valle-Campoerbolo d- Uso del suolo-caratteristiche delle aree pertinenziali Uso del suolo-altezze degli edifici a- Morbegno b- Campovico-Paniga-Desco c- Arzo-Valle-Campoerbolo Uso del suolo-stato di conservazione ed elementi di pregio degli edifici a- Morbegno b- Campovico-Paniga-Desco c- Arzo-Valle-Campoerbolo Relazione illustrativa Pagina 40 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Uso del suolo - tipologie e destinazioni d’uso degli edifici (all.A2.5a, A2.5b, A2.5c) La delimitazione degli isolati è fatta con riferimento a segni territoriali (strade, fossi, confini di proprietà) e alla presenza di zone agricole, più o meno estese, intercluse nell'urbanizzato; data l'importanza di tali aree, anch'esse sono state perimetrate e quantificate. Nelle frazioni di Campovico, Paniga, Desco, Arzo, Valle, Campoerbolo sono stati perimetrati solamente i gruppi di costruzioni adiacenti ai nuclei storici di antica formazione A1; pertanto, l’edificazione a carattere sparso non è inclusa in isolati fittizi. La suddivisione in isolati tiene conto, inoltre, delle destinazioni d’uso dei singoli fabbricati in modo da delimitare aree con destinazioni quanto più possibile omogenee; anche per questo motivo alcuni isolati includono un unico edificio (es.Caserma Carabinieri, Comunità Montana, etc.). Il numero totale degli isolati è 209 di cui 140 in Morbegno capoluogo, 34 a Campovico, 22 a Paniga, 5 a Desco, 4 in Arzo e 4 a Valle. Le destinazioni d'uso esistenti prevalenti per isolato sono individuate ciascuna con una specifica sigla: residenziali (R), industriali/artigianali (I/A), commerciali (C), servizi pubblici (S), zone industriali (I), zone artigianali (A), zone terziarie (T), zone ricettive (RI), aree agricole intercluse (Ag). Gli allegati al titolo si configurano come le tavole di sintesi del rilievo di campagna, volte a fotografare nel modo più completo ed esaustivo possibile la situazione dello stato di fatto. Come anticipato in premessa, si sono presentate alcune difficoltà relative alla cartografia di base avuta in dotazione alla data di rilievo. Al di là però di alcune inesattezze della base, si sono raccolte preziose informazioni sulle tipologie insediative presenti sul territorio, sulla loro storicità, sul fenomeno del recupero e della trasformazione degli immobili. Per tutti gli edifici è stata specificata la destinazione del piano a livello stradale, qualora diversa da quella prevalente del fabbricato di appartenenza. Morbegno L’analisi del territorio con riguardo alle destinazioni d’uso dei fabbricati evidenzia aree con le seguenti peculiarità: 1) il centro storico con destinazioni residenziale e la concentrazione di servizi e commercio 2) aree consistenti con isolati a sola prevalenza residenziale quali: - l’area ad ovest della via Forestale compresa tra il Bitto, la linea ferroviaria, la via Forestale; - l’area ad est della via Bottà sino al limite sud costituito dalla ferrovia - l’area di forma triangolare delimitata da via Merizzi-Ferrovia-Statale - l’area che si estende tra via Ambrosetti e il Comune di Cosio Valtellino; l’edificazione è caratterizzata dalla presenza di vari complessi plurifamiliari e case popolari e di numerosissime abitazioni mono-bifamiliari, la tipologia a schiera è presente sporadicamente, quella a corte è praticamente assente; 3) area centrale del conoide con presenza articolata e frammista di isolati residenziali, isolati con attrezzature di servizio e insediamenti di carattere industriale, commerciale, artigianale quali: I-area Martinelli, C-area Mulino, A-Spaccio Galbusera e ditta Ronconbox; quest’area comprende: - la fascia che corre lungo il margine del centro storico; - la parte baricentrica rispetto al conoide che, a nord della SS38, si estende sino ai margini delle aree agricole tra la via Forestale e la via Bottà. In queste due porzioni di tessuto consolidato si concentra la presenza dei pricipali servizi pubblici: alcuni gravitano attorno al perimetro del centro storico (piscina-scuole professionali, scuole dell’obbligo-asilo, ospedale-ricovero, scuole superiori), altri sono ubicati in prossimità della linea ferroviaria (Comunità Montana, Stazione autocorriere e FF.SS., Liceo artistico) ed altri sono localizzati in prossimità della via V°Alpini (asilo-scuola materna e elementare, chiesa di S.Giuseppe ed Ufficio delle Entrate). Gli isolati residenziali presentano prevalentemente tipologie plurifamiliari isolate (in linea, a torre), a maggiore concentrazione vicino al centro storico, e abitazioni mono-bifamiliari. Gli insediamenti di carattere produttivo dismessi Relazione illustrativa Pagina 41 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ conferiscono una notevole potenzialità di sviluppo all’area sia da un punto di vista insediativoresidenziale che per attività di servizio. 4) area compresa tra via Morelli, piazza S.Antonio, la SS38 e la via Pedemontana sino al Santuario, con isolati aventi molteplici destinazioni d’uso (R-S-A-I/A-Ag-C) . Tale area può considerarsi suscettibile di trasformazioni anche per la presenza di vari edifici a destinazione artigianale dismessi (ex Della Nave, Martinelli, Cavallini ecc.) e, in via S.Martino, di un appezzamento agricolo scarsamente produttivo e con una stalla intercluso in un tessuto residenziale. 5) area a vocazione prettamente pubblica a nord-est del centro abitato in fregio all’Adda nella quale si concentrano Polo Fieristico, Centro Zootecnico, Campo sportivo e tennis, VV.FF, colonia fluviale. 6) area a prevalenza industriale-artigianale consistente nel comparto intercomunale Morbegno -Talamona (P.I.P). Puntualmente sono stati evidenziati alcuni isolati, interclusi nell’urbanizzato, destinati ad attività agricola: - via Fumagalli angolo Conti Melzi - via Sondrio (zona nord Bottà) - via Gregorini - via S.Martino mentre altri piccoli fabbricati rurali sono stati compresi in isolati residenziali. Campovico-Paniga-Desco L’edificato al di fuori dei nuclei di antica formazione, risolto con una medio-bassa densità edilizia lungo la via “Valeriana”, è di tipo residenziale e costituito da costruzioni mono-bifamiliari con pochi casi di unità plurifamiliari soprattutto a Campovico (di recente realizzazione). i lotti liberi, soprattutto a Campovico, sono disseminati di piccoli fabbricati accessori (box, ripostigli, ricoveri per animali) e opere provvisorie quali tettoie, legnaie, canili etc. che conferiscono un mediocre qualità ambientale e disordine urbanistico. Arzo-Valle-Campoerbolo La limitata edificazione esterna al perimetro dei nuclei di antica formazione ha carattere residenziale, stabile per la sola frazione di Valle ed Arzo e temporaneo-turistico soprattutto per le frazioni di Arzo e Campoerbolo, è composta essenzialmente da fabbricati mono-bifamiliari; pochi i fabbricati rurali riscontrati in prossimità dei nuclei di antica formazione. Uso del suolo - Caratteristiche delle aree pertinenziali (all.A2.6a, A2.6b, A2.6c, A2.6d) Non minore importanza è stata data alla mappatura di tutte le aree pertinenziali degli edifici residenziali e produttivi ed all’evidenzazione dei tipi di pavimentazione, per la valutazione complessiva del carattere più o meno drenante delle stesse, al fine di ottenere indicazioni utili per la fase pianificatoria. Morbegno Le caratteristiche delle aree pertinenziali sono, ovviamente, condizionate e proprie delle tipologie edilizie di appartenenza. Con riferimento alla destinazione residenziale, infatti, gli edifici mono-bifamiliari evidenziano una diffusa presenza di aree verdi di limitate dimensioni con percorsi pedonali o carrabili pavimentati drenanti (masselli cls, porfido, pietra etc.) mentre gli edifici plurifamiliari in genere ed i complessi condominiali di recente costruzione configurano una marcata presenza di superfici non drenanti dovuta anche all’estensione dei piani interrati al di fuori del sedime degli edifici con una limitata porzione di area verde; lo sterrato è riscontrabile, essenzialmente, in alcune strade e piazzole private e negli insediamenti di edilizia economico-popolare e assimilabili degli anni ’50. Con riferimento alla destinazione produttiva (artigianale e industriale) ed, in particolare, nel comparto del P.I.P. piano degli insediamenti produttivi dei comuni di Morbegno e Talamona prevale la sistemazione non drenante delle aree di pertinenza ed una esigua consistenza di Relazione illustrativa Pagina 42 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ aree verdi; tali pavimentazioni non drenanti delle aree di pertinenza risultano evidenti anche per alcuni servizi pubblici dislocati nel centro del capoluogo e nelle sue prossimità. I principali “vuoti urbani” relativi al capoluogo accertati, cioè tutti quei lotti di varia dimensione ancora inedificati ma inclusi nella perimetrazione degli isolati e interstiziali all’edificato, sono principalmente localizzati nelle aree urbanizzate a nord della linea ferroviaria (quasi in ogni isolato) con due consistenti presenze immediatamente a sud della ferrovia nei pressi delle vie Ghisa e Ganda. Campovico-Paniga-Desco Anche in considerazione della modesta densità edilizia, al di fuori dei rispettivi nuclei di antica formazione, risultano predominanti ed estese le aree a verde e poche le zone pavimentate che sono, prevalentemente, realizzate con tipologia non drenante (bituminosa, cemento, masselli in pietra o calcestruzzo sigillati con cemento). L’individuazione di effettivi vuoti urbani con caratteristiche unitarie appare esigua per numero e fortemente condizionata dall’edificazione planimetricamente disordinata nonchè per l’effettivo accorpamento quali aree pertinenziali di ampie superfici; tali vuoti urbani di ridotte dimensioni sono, quindi, suscettibili di ulteriore capacità volumetrica ma risolta, come già detto, con singoli edifici. Arzo-Valle-Campoerbolo Le frazioni orobiche, al di fuori dei nuclei di antica formazione, hanno aree pertinenziali risolte soprattutto a verde e con modeste porzioni pavimentate che sono quasi sempre non drenanti. Uso del suolo - altezze degli edifici (all.A2.7a, A2.7b, A2.7c) Le altezze edilizie di ogni edificio sono mappate in base al numero dei piani ed, isolato per isolato, il numero dei piani medio; il piano sottotetto, qualora abitato, è stato incluso nel numero dei piani nei nuclei di antica formazione mentre, al di fuori di detti perimetri, il piano sottotetto è sempre stato escluso (in conformità a quanto previsto nel vigente R.E.) salvo che per la tipologia a piano attico. Morbegno Nel centro storico e nelle zone in adiacenza a sud della S.S.38, le altezze medie corrispondono a 4-5 piani con le evidenti eccezioni di alcuni importanti interventi edilizi di 6 piani e oltre sino a 9 realizzati nel secondo dopoguerra dagli anni ‘50 sino agli anni ’70 (piazza Mattei, via Ambrosetti, piazza S.Antonio, via Damiani, via Stelvio, via Rivolta); a nord della SS.38 sino al fiume Adda, le altezze medie evidenziate corrispondono a 2-3 piani con costruzioni di 4 piani localizzate nei nuclei storici (Ganda, Bottà), in Serta, lungo le via V°Alpini e Merizzi e nei comparti assoggettati a pianificazione attuativa di recente edificazione. Campovico-Paniga-Desco Nei nuclei di antica formazione gli edifici con altezze pari a 3 piani sono nettamente prevalenti mentre al di fuori gi edifici più diffusi hanno altezze di 2 piani. Arzo-Valle-Campoerbolo Nei nuclei di antica formazione le altezze corrispondono generalmente a 2-3 piani (con parti anche seminterrate) mentre la tipologia degli edifici rilevati al di fuori consiste di un solo piano completamente fuori terra, da un piano sottotetto abitato ed, eventualmente, da un piano seminterrato per il dislivello naturale del terreno. Uso del suolo - Stato di conservazione ed elementi di pregio degli edifici (all. A2.8a, A2.8b, A2.8c) Al fine di completare la conoscenza del patrimonio edilizio sono stati mappati lo stato di conservazione degli edifici (buono, medio, cattivo, degradato), censiti i fabbricati in costruzione e/o ristrutturazione e quelli non occupati, evidenziati gli edifici costruiti prima del 1945 e gli elementi di pregio storico-architettonico meritevoli di adeguate forme di tutela. Morbegno Lo stato di conservazione degli edifici (al di fuori dei nuclei di antica formazione) è in generale buono-medio; cattive condizioni sono riscontrate in casi limitati ed il degrado è evidenziato Relazione illustrativa Pagina 43 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ essenzialmente nei complessi produttivi dismessi (area ex metallurgica Martinelli, ex segheria Fognini, capannone Boffi) ed in alcuni fabbricati rurali ante 1945. Quali unici elementi di pregio in facciata censiti al di fuori dei nuclei antichi sono indicabili tre affreschi di discreta fattura ma in un pessimo stato di conservazione (via Bottà, via Prada, via Pedemontana nei pressi del Santuario) mentre quali fronti particolarmente significativi sono segnalati quelli dei fabbricati progettati dall’Ing.Luigi Buzzetti all’inizio del 1900 (Scuole elementari e medie Vanoni, asilo Ambrosetti, ricovero Ambrosetti), il fronte su p.za S.Antonio del corpo storico dell’Ospedale Civile (rimaneggiato per i portali a cura dell’Ing. negli anni ’50), le facciate su via Martinelli dell’omonimo complesso industriale dismesso (palazzina in stile liberty, fronte seriale dei capannoni), i fronti del Mulino, tutti i fronti del fabbricato ex cabina elettrica Falck (SS.38) oltre, ovviamente, alle facciate di tutte le varie chiese (Santuario dell’Assunta, S.Martino, Ossario, etc.). Campovico-Paniga-Desco Lo stato di conservazione nelle tre frazioni principali del comune, al di fuori dei nuclei di antica formazione, è prevalentemente buono-medio; un cattivo sato di conservazione è riscontrabile solo in alcuni fabbricati non occupati. Quali elementi e fronti di pregio sono indicabili a Campovico la passerella metallica sulla via Valeriana e tutti fronti dei fabbricati storici della Centrale nonchè le scale e le attrezzature delle condotte forzate; a Desco il bellissimo ponte della ferrovia sul fiume Adda (costruito agli inizi del 1900). Arzo-Valle-Campoerbolo Lo stato di conservazione nelle frazioni orobiche del comune, al di fuori dei nuclei di antica formazione, è buono anche in considerazione dell’uso saltuario riscontrato in prevalenza per gli edifici censiti; Arzo al di fuori degli isolati sono stati rilevati due piccoli nuclei di edifici di impianto antecedente al 1945 con un affresco. 10.3. Territorio extraurbano e sistema agricolo, ambientale e del paesaggio Il territorio extraurbano ed il sistema agricolo e ambientale è stato rappresentato nelle tavole tematiche di seguito elencate e descritte: A2.15 A2.16 A2.17 A2.19 Sistema agricolo, ambientale e del paesaggio 1:25000 Orografia 1:25000 Idrografia 1:7500 Carta dell’uso dei suoli extraurbani 1:7500 Patrimonio edilizio extraurbano il sistema del paesaggio è stato dettagliatamente analizzato e rappresentato con la “Carta del paesaggio alla scala comunale. Orografia e Idrografia (all. A2.15 e A2.16) Sono state rappresentate l’orografia e l’idrografia di una porzione di territorio entro il perimetro della Comunità Montana Valtellina di Morbegno in scala 1:25000 mediante riduzione dalla scala 1:10000 della CTR (all. A2.15 e A2.16). Carta dell’uso dei suoli extraurbani (all. A2.17) Le tipologie d’uso dei suoli extraurbani rielaborate e integrate dalla base informativa DUSAF progetto ERSAF con Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia (all. A2.17). Patrimonio edilizio extraurbano (all. A2.19) Tutti gli edifici presenti in aree extraurbane sono stati individuati e calssificati per tipologia d’uso residenziale, rurale ed edifici minori. 10.4. Dati evolutivi sul patrimonio edilizio Il patrimonio edilizio è stato analizzato sia riguardo la sua evoluzione storica sia riguardo alla effetiva consitenza attuale negli allegati di seguito elencati e descritti: A2.4 A2.10- 1:5000 1:2000 Evoluzione storica dell’edificato Distribuzione del carico insediativo a-Morbegno Relazione illustrativa Pagina 44 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 1:2000 1:2000 - b-Campovico-Paniga-Desco c- Arzo-Valle-Campoerbolo d- Indici urbanistici ed edilizi Evoluzione storica dell’edificato (All. A2.4) Le parti edificate del capoluogo e delle principali frazioni Campovico-Paniga-Desco sono campite differentemente secondo l’epoca di costruzione con un intervallo approssimativamente decennale, a partire dal 1957 sino al 2002; le varie soglie sono motivate e giustificate dalla disponibilità di mappe catastali (per il 1957) e dalle fotografie di riprese aeree reperite. Morbegno Le aree edificate al 1957 consistono, per il capoluogo, nel centro storico ampliato sino alla S.S.38 lungo via Ambrosetti e lungo via Damiani, nella stazione ferroviaria con gli insediamenti industriali in prossimità (ex-Ghislanzoni, ex Martinelli, Mulino), nelle contrade storiche di Ganda e di S.Martino mentre a nord, al di sopra della linea FF.SS., sono riscontrabili i nuclei storici dei Bottà e del Ponte di Ganda oltre ad esigui insediamenti sparsi (via Serta, via Prada, Via Ghisa, via Ganda). Dal 1958 al 1971, le ulteriori edificazioni a sud della linea FF.SS riguardano completamenti (comparto servizi Palasport-Biblioteca, insediamenti in via Rivolta, alcuni edifici condominiali a lato sud della S.S.38 ed alcuni edifici mono-bifamiliari nelle contrade Ghisal e Ganda, parte del centro residenziale Paravicini con i capannoni in prossimità del crotto, l’ampliamento della Ditta Della Nave ed, in area industriale, l’ex stabilimento Amaco-Atlantic ora Coam e lo stabilimento Pezzini) mentre a nord della linea ferroviaria medesima i nuovi interventi edilizi hanno carattere estremamente sparso, nonostante l’apertura della via V°Alpini e della via Forestale, con le sole polarizzazioni distinguibili in Serta (in prossimità dell’insediamento scolastico e nelle vie Fumagalli – Conti Melzi, nel comparto delle vie Arcolasco – Erbosta). Dal 1972 al 1981, i nuovi edifici a sud della linea FF.SS concernono essenzialmente completamenti residenziali di carattere plurifamiliare (condomini di via Rivolta, condominio Giardini-SS38 e condomini di via Marcora, condomino Torri, continuazione Centro residenziale Paravicini, condomini di via S.Martino) oltre ad alcuni nuovi insediamenti prossimi o in area industriale (ex falegnameria Baraglia, ferramenta Bernasconi, carrozzeria Cavallini, ex proprietà Torri ora impresa Castelli) mentre a nord, oltre la linea FF.SS., continua l’occupazione estensiva del territorio prevalentemente al di sopra della via V° Alpini (nuovo polo sclastico di via Prada, ) e nel comparto fra via Merizzi e via Gregorini. Dal 1982 al 1990, la nuova edificazione a sud della linea FF.SS. è essenzialmente rappresentata dal nuovo parcheggio pubblico sulla S.P. per S.Marco, dalla nuova caserma dei carabinieri, da nuovi condomini in via S.Martino (edilizia economica e popolare, edilizia agevolata, edilizia convenzionata) e da ulteriori insediamenti in area industriale (comparto Alpes, idrotermosanitari Tomasi, uffici-showroom Pezzini) mentre nelle aree di espansione a nord sono evidenziabili diffusi interventi puntuali a destinazione residenziale soprattutto uni e bifamilairi. Infine, dal 1991 al 2002 nella parte urbana a sud sono individuabili limitati interventi edilizi residenziali in lotti residui sparsi, la costruzione della nuova scuola materna “Girasole” in via S.Martino, molteplici insediamenti in area industriale (C.C.M. e vari) mentre nella parte urbana a nord sono assegnabili importanti complessi edilizi sostanzialmente derivanti da P.A. (P.A. Prada, P.A. S.Giuseppe, P.A. Sedini e altri ancora in corso), il nuovo Polo Fieristico e diversi interventi residenziali sparsi. Campovico-Paniga-Desco Le aree edificate al 1957 consistono essenzialmente nei nuclei di antica formazione (lungo la ex S.S.402 “Valeriana” ed attorno alla Chiesa per Campovico, a ridosso del versante per Paniga, a nord della Chiesa per Desco), dal 1958 al 1971 la sola frazione di Paniga evidenzia un notevole ampliamento residenziale di natura estensiva mentre Campovico e Desco sono interessate da limitati interventi edilizi puntuali e sparsi, alle soglie successive l’attività edilizia di nuova costruzione interessa quasi esclusivamente le frazioni di Campovico e di Paniga (dal 1991 al Relazione illustrativa Pagina 45 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 2002 soprattutto Campovico) ed è costituita da interventi residenziali sparsi soprattutto uni e bifamiliari. Nel Piano Integrativo dei nuclei di antica formazione è stata evidenziata l’evoluzione delle parti edificate del territorio comunale a partire dal 1812 (catasto napoleonico) sino al 1957 attraverso soglie dettate dalle date delle mappe reperibili: 1847 e 1941; sono, inoltre, rappresentati la viabilità e le rogge di derivazione del Bitto presenti al 1847. Distribuzione del carico insediativo (All. A2.10a, A2.10b, A2.10c, A2.10d) Gli isolati a prevalente destinazione residenziale sono stati campiti ad individuare 4 soglie di densità edilizia (If<1; da 1 a 1.6; da 1.6 a 2.5; >2.5 mc/mq) e diversamente perimetrati per evidenziare 4 diversi rapporti di copertura (Rc<0.25; da 0.25 a 0.33; da 0.33 a 0.50, >0.50). Immediatamente al di fuori del centro storico si individuano gli isolati con più alta densità edilizia e rapporto di copertura, mentre a nord della linea ferroviaria vi sono alcuni isolati con If e Rc medio alti per la presenza più edifici plurifamiliari ed una netta prevalenza di valori bassi e medio-bassi. Gli indici urbanistici ed edilizi sono riportati nello specifico all.A2.10d con riferimento alle numerazioni degli isolati e degli edifici indicate sulle tavole A2.10a, A2.10b, A2.10c. 11. Sistema dei servizi e della mobilità Il quadro conoscitivo del sistema dei servizi e della mobilità è stato attentamente indagato e predisposto per ulteriori approfondimenti nelle successive fasi della pianificazione; i risultati di queste indagini ed elaborazioni propedeutiche sono sinteticamente esposti nei paragrafi seguenti. Il Piano dei Servizi tratterà nel dettaglio il tema. 11.1. Sistema dei servizi Il sistema dei servizi è stato analizzato negli allegati di seguito elencati e descritti: A2.13- 1:2000 1:2000 1:2000 A2.14- 1:2000 1:2000 1:2000 - Carta delle proprietà comunali a-Morbegno b-Campovico-Paniga-Desco c- Arzo-Valle-Campoerbolo d- Catalogo delle proprietà comunali Carta delle attrezzature pubbliche, di uso e interesse pubblico o generale a-Morbegno b-Campovico-Paniga-Desco c- Arzo-Valle-Campoerbolo d- Elenco riassuntivo delle attrezzature pubbliche, di uso e int. pubb. o generale Carta e catalogo delle proprietà comunali (All. A2.13a, A2.13b, A2.13c, A2.13d) Tutti gli edifici e le aree di proprietà comunale sono mappati, secondo i dati forniti dall’U.T.C.. Queste tavole devono essere assunte quale base di partenza che, compilata con i dati recenti e aggiornati al 2007 ad oggi disponibili, sarà aggiornata e implementata a cura dell’Ufficio Tecnico Comunale per costituire una dettagliata rappresentazione dello lo stato patrimoniale del Comune di Morbegno. Carta delle attrezzature pubbliche, di uso e interesse pubblico o generale (All. A2.14a, A2.14b, A2.14c, A2.14d) Tutti i servizi pubblici e di interesse generale sono mappati con la specificazione, quanto più dettagliata, dei singoli usi e tipi. L’esame sintetico degli allegati al titolo evidenzia come la presenza di servizi sia genericamente preponderante per numero e tipologia nel capoluogo comunale mentre nelle frazioni i servizi effettivi siano quelli minimi indispensabili quali le attrezzature religiose (chiese e spazi annessi), le scuole elementari (Campovico) e materna (Paniga), alcuni parcheggi pubblici, aree di verde attrezzato e campetti per il gioco del calcio (Paniga, Desco), un centro di vita sociale (Arzo), i cimiteri. In Morbegno capoluogo, come accennato, i servizi sono presenti nella totalità delle tipologie richieste per le necessità comunali ed, in alcuni casi, rivestono prettamente una valenza Relazione illustrativa Pagina 46 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ sovracomunale (mandamentale e/o provinciale) quali l’ospedale civile, le scuole superiori (Liceo scientifico, Artistico, Istituto professionale, Istituto Tecnico-commerciale e per geometri), il polo fieristico, il parco locale d’interesse sovracomunale della Bosca. Attrezzature sportive rilevanti sono ubicate in via Merizzi (stadio Comunale e tennis club con piscina scoperta), in piazza A.Moro (piscina e palestra), presso la piazza S.Antonio (palestra e campo da gioco scolastici). Relativamente al verde pubblico non sportivo si nota la presenza di piccole aree attrezzate per la sosta lungo la via V°Alpini, sulla SS.38 nei pressi della Comunità Montana, in piazza Mattei e in pochi altri punti. Le aree a verde pubblico di una certa consistenza, quali i giardini Cortivacci, di via Rivolta, via Forestale e l’area Passerini in via Merizzi, mancano completamente nelle due aree a prevalenza residenziale a nord della ferrovia (zone Serta e Ganda). Si può rilevare una presenza abbastanza diffusa di piccole aree di parcheggio pubblico lungo le vie urbane, sia a sud che a nord della ferrovia, e la presenza di grandi aree di parcamento in prossimità del centro storico (piazza S.Antonio-via S.Marco, via Morelli, piazza A.Moro). L’alta concentrazione di attività commerciali e di servizi pubblici e privati del centro e la tradizionale presenza del mercato ambulante settimanale in piazza S.Antonio portano comunque una continua richiesta di nuove aree dedicate alla sosta degli autoveicoli; questa esigenza è anche denunciata dalla costante saturazione degli spazi ad oggi disponibili. 11.2. standards urbanistici Una indagine approfondita al 31.12.2007 con i nuovi criteri della L.R.12/2005 è effettuata dal Piano dei servizi; comunque dall’esame dei dati tradizionali sui servizi pubblici, espressi nelle due tabelle in calce, si evince una dotazione di standards pro-capite molto alta (per servizi comunali circa 39mq/ab oltre a circa 8mq/ab per servizi di interesse generale strettamente sovracomunali ed un’ampia misura di verde) ed il ruolo di Morbegno quale centro di riferimento (attrezzature di interesse comune circa 11mq/ab). Relazione illustrativa Pagina 47 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Relazione illustrativa Pagina 48 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 11.3. servizi tecnologici I servizi tecnologici sono rappresentati negli allegati di seguito elencati e descritti: A2.9- 1:7500 1:2000 1:2000 1:2000 Uso del suolo-planimetria delle urbanizzazioni tecnologiche esistenti a- Territorio comunale b- Morbegno c- Campovico-Paniga-Desco d- Arzo-Valle-Campoerbolo Uso del suolo - planimetria delle urbanizzazioni tecnologiche esistenti (All. A2.9a, A2.9b, A2.9c, A2.9d) Nelle planimetrie al titolo sono riportate tutte le urbanizzazioni tecnologiche (puntuali ed a rete) secondo i dati e le rappresentazioni grafiche fornite dall’U.T.C. e delle Aziende interessate quali l’acquedotto, le fognature (bianca, nera, mista), le linee di media tensione interrate, il metanodotto, la rete di teleriscaldamento aggiornata al 29.11.2007. 11.4. Sistema della mobilità Il sistema dei mobilità è stato analizzato e rappresentato negli allegati di seguito elencati e descritti: A2.1 A2.2 A2.3 30.07.08 30.07.08 30.07.08 1:25000 1:5000 1:2000 Inquadramento territoriale viabilistico Carta della mobilità comunale Carta della mobilità comunale - Morbegno Carta della mobilità comunale (A2.1, A2.2, A2.3) La viabilità veicolare è stata analizzata sia secondo una classificazione funzionale (M.LL.PP. – direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei Piani Urbani del Traffico del 12.04.1985) e, quindi, suddivisa in primaria-scorrimento veloce, di scorrimento, di quartiere e locale, sia secondo una classificazione costruttiva-tecnica-funzionale (D.L.285/92) che individua le categorie: tipo B (extraurbane principali), tipo C (extraurbane secondarie), tipo E (urbane di quartiere), tipo F (locali), Fv (vicinali). I percorsi pedonali e ciclabili sono indicati anche per la loro valenza extraurbana; sono indicati i sentieri montani principali, i percorsi panoramici e i percorsi storici (tratti dalla Cartografia Geoambientale Regione Lombardia) ed il tracciato della strada Priula. La classificazione delle principali vie di scorrimento individua: - strade primarie/scorrimento veloce: SS.38 dello Stelvio e Valeriana in ambito extraurbano; - strade di scorrimento: SS.38 dello Stelvio in ambito urbano, via V°Alpini, via Forestale, via S.Rocco verso Regoledo, via Valeriana. Riguardo ai percorsi pedonali e ciclabili si configura un limitato sistema di percorrenza in zona S.Martino – Pedemontana e nell’area del Parco della Bosca, ma nel complesso manca una adeguata correlazione tra i vari tronchi ed una continuità con i percorsi esistenti nei comuni limitrofi (Cosio Valtellino, Traona). Sono stati indicati anche i percorsi previsti dal vigente P.R.G. in alcuni casi disattesi o non adeguatamente valorizzati: percorso lungo il Bitto, collegamento tra via Prati Grassi e via Bottà, e tra la via V°Alpini e il lungo Adda e passando per la chiesa di S.Giuseppe. 12. Criticita’ e potenzialità Nelle note a seguire sono introdotte sinteticamente le principali problematiche e criticità nonchè le potenzialità e opportunità individuate nel corso delle indagini conoscitive suddivise per i sistemi in cui la realtà territoriale del comune è schematizzata per una efficace pianificazione e programmazione di governo: - sistema ambientale; - sistema della mobilità e dei servizi; - sistema insediativo e territoriale. Relazione illustrativa Pagina 49 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 12.1. Sistema ambientale criticità scarsi utilizzo e valorizzazione delle risorse costituite dalle invarianti ambientali: - rete delle acque (t.Bitto, f.Adda, canali Ganda e ramo Adda, t. Acquate, t.Tovate, t.Porcidino) - i versanti retico e orobico nonchè le fasce pedemontane (particolarmente rilevanti per gli insediamenti di fondovalle), - il P.L.I.S.della “Bosca” - i prati della “Bonifica” ad est e i prati del Bitto ad ovest in comune di Cosio Valtellino buona dotazione complessiva di verde ma carenza di verde urbano strutturato in parti del sistema insediativo (Serta, Area Industriale, Campovico-Paniga-Desco) assenza di una rete ecologica definita, completa e pervasiva impianti tecnologici di valenza sovracomunale con un forte impatto ambientale prevista costruzione della nuova SS38, infrastruttura invasiva nel sistema ambientale opportunità valorizzazione delle risorse ambientali (provvedimenti sensibilizza-zione, individuazione di itinerari) potenzialità della costituzione, lungo il torrente Bitto, di un verde lineare in sponda destra, di un collegamento ciclopedonale con i prati del Bitto nel comune di Cosio Valtellino (in corrispondenza di via Melzi-via al Bitto) e del recupero delle Serriole (in sinergia con l’attuazione del P.R. ex Biffi) con l’ipotesi di collegamento pedonale con la via Priula e i giardini di palazzo Malacrida potenzialità della ristrutturazione del lungo Adda e della conferma del P.L.I.S. “della Bosca” con l’ampliamento all’area della Bonifica e al Comune di Talamona opportunità di legare gli interventi di integrazione e fruibilità dei percorsi pedemontani orobico e retici ai provvedimenti di compensazione ambientale per nuove opere nel territorio comunale presenza di alcuni possibili ambiti di trasformazione suscettibili di potere concorrere alla dotazione di aree verdi, da mettere a sistema, anche per i vicini comparti carenti presenza di aree verdi private funzionali al sistema in luogo di aree agricole non utilizzate 12.2. normativi, politiche di Sistema della mobilità e dei servizi criticità assenza di una classificazione viaria con i conseguenti provvedimenti di calibro e disciplina delle intersezioni (rete principale, rete secondaria, rete locale) problemi di “permeabilità” delle barriere infrastrutturali (SS38, FF.SS.) utilizzo improprio di strade con valenza urbana per il traffico di attraversamento (via V°Alpini, vie Damiani-Vanoni-Fabani, via Valeriana tratto interno a Campovico) mediocrità del collegamento fra le frazioni retiche di fondovalle e il capoluogo sezioni stradali insufficienti e mancanza di marciapiedi carenza di una rete ciclopedonale di connessioni fra le parti nord e sud del capoluogo riscontro di velocità veicolari non consone in ambiti residenziali e in prossimità di servizi sistema dei parcheggi con lacune in prossimità di attrattori di traffico (centro storico, servizi) e delle frazioni Relazione illustrativa Pagina 50 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ carenze di centri di vita nelle frazioni mancata realizzazione effettiva degli S.I. nell’area industriale di Morbegno-Talamona riconsiderazione delle aree per servizi tecnologici (Gasdotto, telecomunicazioni) necessità di localizzazione di un’area quale polo di smistamento e razionalizzazione linee A.T. (richiesta del G.R.T.N.) incremento area per trattamento inerti in Campovico e rilocalizzazione degli impianti di betonaggio ridefinizione della valenza del polo fieristico (Eventi Valtellinesi, struttura polivalente) ruolo futuro dell’Ospedale Civile opportunità definizione della classificazione funzionale viaria con una apposita classificazione e l’indicazione dei conseguenti criteri e parametri progettuali (interventi di riqualificazione e nuova costruzione) per l’ottenimento di un sistema efficiente della viabilità veicolare previsione di nuove strade (scorrimento-interquartiere e quartiere) di riordino e organizzazione delle relazioni fra gli ambiti di tessuto consolidato e gli ambiti di trasformazione (Campovico-Paniga, Area Industriale S.P. per S.Marco/ P.A. S.Martino, via Martinelli-via Olmo, via Sondrio, via Valeriana-n.s. a Campovico, via Valerianapedemonte a Paniga), via Olmo-via Merizzi la ristrutturazione e riqualificazione delle strade di interquartiere e delle strade di quartiere ( v.Damiani, v.Forestale, v.V°Alpini, v.Gregorini, v.Castagna, v. Arcolasco, v.Martinelli-v.Olmo,, via Paravicini (P.R.), via S.Martino, v.Valeriana a CampovicoPaniga-Desco) oltreché di strade locali individuate in uno specifico abaco individuazione di zone 30 in aree residenziali e interventi di moderazione del traffico possibilità di connessioni nord-sud ciclopedonali in sinergia con la rete ambientale incremento sistema dei parcheggi (S.Antonio, P.R. Biffi, Martinelli, Bonifica; Campovico: cintura nuova strada e centro; Paniga: v.Valeriana, Chiesa; Desco: v.Valeriana, per Porcido; frazioni di versante: di attestamento sulle strade) definizione delle strade agro-silvo-pastorali di riqualificazione e nuove (strada tagliafuoco del Pitalone) opportunità di una conferma sostanziale delle localizzazioni in essere con modifiche dimensionali e riqualificazioni opportunità di applicazione nelle A.T. del principio della cessione gratuita delle ben più ampie aree necessarie per la città conferma degli S.I. nel comparto PIP Morbegno-Talamona con riferimento, in particolare, al sistema ambientale 12.3. Sistema insediativo e territoriale criticità città storica necessità di recupero di singoli edifici (centri storici, nuclei di versante) e di alcuni comparti in forte stato di degrado (Paravicini, Niguarda, ex Biffi, Torchi Bianchi) valorizzazione di edifici, spazi aperti e percorsi costituenti centralità condivisione degli obiettivi di tutela Relazione illustrativa Pagina 51 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ necessità di forme di incentivo agli interventi e all’uso (anche per funzioni compatibili o temporanee) città consolidata presenza di vuoti urbani e di lotti sottoutilizzati lotti interclusi nella zona agricola di S.Martino non rispondenti di fatto alla funzione prevista mediocrità architettonico-funzionale di alcuni interventi plurifamiliari recenti (carenza di spazi comuni, scale esterne, parcheggi privati, etc.) necessità di parziale riqualificazione dell’edificato del capoluogo a nord al fine della creazione di una effettiva parte di città con una struttura evidenziata e centri di riferimento (S.Giuseppe, Bottà) valorizzazione delle caratteristiche peculiari di paese delle frazioni retiche di fondovalle (miglioramento delle centralità) condizioni che permettano il recupero dell’edificato (anche ai soli fini dell’uso temporaneo) e la permanenza delle comunità insediate nelle frazioni orobiche (Arzo, Valle, Campoerbolo) e retiche di versante (S.Bello, Marsalenico, Selvapiana, S.Nazzaro, Cermeledo, Cerido, Categno, Torchi, Porcidino, Porcido) richiesta di multifunzionalità in tessuti artigianali e di flessibilità per la localizzazione di funzioni compatibili in tessuti residenziali (centro capoluogo: maggiore percentuali di terziario uffici-commercio per specifiche eventualità) valorizzazione dei sistemi commerciali e delle attività ricettive esistenti e, nelle frazioni retiche di fondovalle, opportunità di negozi di prima necessità e di esercizi bar sistema insediativo produttivo: disponibilità limitata di aree per l’industria in zona P.I.P., indisponibilità di aree artigianali e domande di rilocalizzazione per il mantenimento della specifica offerta territoriale città da trasformare presenza di ambiti da trasformare (produttivi dismessi) costituenti future centralità con iter già avviato nel centro del capoluogo (P.I.I. Martinelli, P.I.I. Mulino, P.A. S.Martino) ovvero ancora da intraprendere (P.A. Galbusera-Castelli) presenza di attività artigianali in ambiti con vocazione residenziale (Crotto Getzemani, via V°Alpini, Campovico) evidenza di alcuni ambiti periurbani con vocazione insediativa anche per orizzonti di piano medio-lunghi (residenziale, produttiva) territorio extraurbano urgente tutela del valore paesaggistico e necessità di una disciplina degli interventi (recupero esistente e stringenti limitazioni alle nuove edificazioni) difficoltà di mantenimento delle funzioni agricole anche in correlazione alla necessità di manutenzione per il presidio del territorio (problematiche idrogeologiche) opportunità città storica opportunità della definizione di unità edilizie assoggettate a tipologie di intervento codificate opportunità della individuazione di comparti soggetti a P.R. (Paravicini, Parrocchia S.Giovanni, ex Biffi, Torchi) potenzialità di valorizzazione di edifici, spazi aperti e percorsi storici Relazione illustrativa Pagina 52 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ città consolidata opportunità di stabilire criteri per la trasferibilità della capacità edificatorie in tessuti equivalenti individuazione di verdi privati vincolati con possibilità di ampliamento per edifici esistenti opportunità di provvedimenti sugli indici urbanistico-edilizi per l’ottenimento di una migliore qualità architettonico-compositiva (es.: esclusione slp scale e spazi comuni per edifici plurifamiliari, aumento numero piani per determinati tessuti, indici di densità arborea e permeabilità) opportunità di individurae fasce di verde privato stradale in luogo dell’acquisizione per alberature stradali opportunità della individuazione di un tessuto artigianale misto (mix funzionale) con possibile aumento della percentuale di destinazioni d’uso compatibili nei tessuti a prevalenza residenziale possibilità dell’incremento della utilizzazione fondiaria con la applicazione del solo indice di utilizzazione a scadenza di PIP e di rilocalizzazione di attività artigianali città da trasformare possibilità della riqualificazione delle aree già edificate ma dismesse e/o da ridestinare con la definizione degli ambiti di trasformazione residenziale possibilità della individuazione di alcuni comparti strategici in aree periurbane quali ambiti di trasformazione residenziale per una strutturazione e un completamento degli ambiti consolidati possibilità della individuazione di alcuni comparti idonei in aree periurbane quali ambiti di trasformazione produttiva 13. La carta condivisa del paesaggio comunale e dei suoi processi di costruzione Il processo di formazione della carta del paesaggio alla scala comunale, mutuato dalle indicazioni regionali (D.G.R. 29.12.2005 n.8/1681), è stato condiviso in una apposita riunione partecipativa con “operatori del paesaggio comunale” ed, approfondito, in successivi incontri sviluppando le seguenti considerazioni: a) elementi e caratteri costitutivi del paesaggio comunale: • il PTPR colloca il territorio comunale nel sistema geografico della “Fascia alpina” e nell’unità tipologica di paesaggio “Paesaggi delle valli e dei versanti” come riportato nella Tav. A del piano medesimo; il progetto di PTCP adottato individua i medesimi paesaggi del PTPR dettagliandoli con tematiche ed elementi costitutivi aggiuntivi. • elementi strutturali, naturali e culturali le conoidi (Bitto con le sue forre, Tovate); il sistema idrico torrente Bitto/fiume Adda uniti al canale della Bonifica, al torrente Tovate e al canale dell’Adda morta; i versanti orobico e retico con le pedemontane; le aree naturali della Bosca, della Bonifica, dei Prati del Bitto; le barriere infrastrutturali di fondovalle (SS38, ferrovia Milano-Somdrio); le strade provinciali dei versanti; le linee elettriche di alta tensione; • elementi costruiti gli elementi e le emergenze storico-architettoniche (architetture religiose diffuse, i palazzi nobiliari del capoluogo, architetture contadine sparse in nuclei; architetture proto industriali e idroelettriche di fine ‘800 inizi ‘900, architetture civili di inizio ‘900) Relazione illustrativa Pagina 53 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ - i tessuti edificati (nuclei di antica formazione, tessuto residenziale a sud della ferrovia, tessuto residenziale a nord della ferrovia, i tessuti recenti delle frazioni retiche pedemontane, l’area industriale Morbegno-Talamona) le infrastrutture di rilievo (SS38, Ferrovia, strade provinciali) gli impianti tecnologici (l’impianto di depurazione, centrale di cogenerazione, area di smistamento linee di alta tensione, centrale telefonica) i filari e le macchie arboree (filari lungo la SS39, via Forestale, la strada della bonifica; le macchie arbore dei principali verdi attrezzati urbani quali l’arengario, i giardinetti della biblioteca, il verde pubblico di S.Martino) • usi attuali del suolo (vedasi specifiche tavole tematiche del quadro conoscitivo) un fondovalle molto urbanizzato attività industriali e artigianali prevalentemente localizzate nel comparto specifico Morbegno-Talamona attività agricola non specializzata in aree residuali di frangia urbana e nelle aree con valenza ambientale della Bonifica e del PLIS della Bosca versanti con prati e boschi e piccole porzioni terrazzate con colture specializzate (uva e altro) su quello retico • caratteri della popolazione carattere di base “montanaro” e “provinciale” un forte senso di appartenenza alla contrada, al nucleo, alla frazione gli abitanti del capoluogo sono cittadini per scelta i turisti del comune sono essenzialmente “turisti a tema” (enogastronomico e altre specificità locali) i visitatori sono prevalentemente turisti che soggiornano in località vicine (alto lago, villeggiatura ed escursioni in Valmasino, Valgerola, Valtartano, Costiera dei Cek) o in transito (verso e da la media e alta Valtellina, da e per il Passo S.Marco) b) formazione e trasformazione del paesaggio comunale: • dinamiche storiche e fasi salienti (vedasi note storiche del quadro conoscitivo) ante 1500, società prettamente contadina attestata allo sbocco delle valli del Bitto, dopo un primigenio insediamento a S.Martino e un forte legame con Talamona, 1500-1800, Morbegno diviene centro di riferimento per gli scambi commerciali del Terziere Inferiore e si localizzano le prime manifatture 1800-1945, notevoli opere infrastrutturali (nuova strada regia postale, ferrovia, SS38) ed edifici civili (scuole elementari e medie, nuovi padiglioni ospedale, ricovero, asilo infantile, Albergo Morbegno), sfruttamento idroeletrico del fiume Adda per la Ferrovia, consolidamento della vocazione commerciale 1945-1970, costruzione dei centri allargati, a Morbegno e nelle frazioni di fondovalle, a partire dai nuclei di antica formazione; inizia ad affermarsi la realtà terziaria di Morbegno 1970-1990 espansione a “macchia d’olio” a nord della ferrovia e attorno alle frazioni di Campovico e Paniga in maniera disordinata e, in molti lotti, a bassa densità; declino di alcune realtà produttive storiche e localizzazione di un comparto produttivo nell’ambito periurbano fra Morbegno e Talamona con la trasformazione del vasto comparto agricolo preesistente; le attività agricole vengono drasticamente ridotte; il commercio è un settore trainante 1990-2007 l’espansione residenziale a nord della ferrovia ha occupato quasi tutti “i buchi residui” ma gli interventi nei piani attuativi impiegano razionalmente il territorio; il comparto produttivo Morbegno-Talamona diventa una realtà importante per la provincia ma dimostra scarsa attenzione al contesto paesaggistico e ambientale; le attività agricole diventano marginali; il commercio mostra alcuni segnali di sofferenza e il terziario diventa settore di riferimento • continuità e discontinuità Relazione illustrativa Pagina 54 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ - 1885, discontinuità per la costruzione della strada ferrata che costituisce una cesura del territorio confacendo una barriera sia dal punto di vista insediativo che ambientale-ecologico anni ‘40, discontinuità per la nuova strada statale che costituisce una ulteriore barriera e “sposta” il centro al di fuori del nucleo storico 1950-1970, discontinuità per l’edificazione fuori scala a ridosso del centro storico continuità della vocazione produttiva e commerciale di Morbegno c) percezione sociale del paesaggio piazza Matte e il “Triangolo, via Garibaldi-via Vanoni-via Nani” come centro dell’intero territorio comunale i versanti come risorsa per rigenerarsi le chiese storiche diffuse come patrimonio di tutti il Bitto e l’Adda come componenti imprescindibili del paesaggio con cui confrontarsi Quindi, a seguire questa fase di analisi e dal confronto con il sistema territoriale esteso mediante il PTPR, il PTCP, le carte geoambientali, l’inventario della Comunità Montana dei beni culturali (1990), del catalogo “Censimento dei Beni Culturali, paesaggistici e ambientali della Bassa Valtellina” promosso dal Comune di Morbegno, in fase di ultimazione sono stati individuati le seguenti componenti del paesaggio alla scala comunale: aree di paesaggio 1) versante orobico (prati e boschi) 2) versante retico (terrazzamenti e boschi) 3) le aree di valore ambientale di fondovalle (Bosca, Bonifica) 4) i paesaggi del quotidiano residenziale (“sopra (sud) la ferrovia”, “sotto la ferrovia”, intorni dei nuclei di antica formazione delle frazioni) 5) l’area artigianale-industriale Morbegno-Talamona 6) l’intorno delle reti infrastrutturali SS38 e ferrovia 7) paesaggi dell’accoglienza (le porte della città) 8) le aree di valore ambientale extracomunali di immediata pertinenza paesaggistica sistemi del paesaggio 1) delle acque (Bitto+forra+rogge, Adda + canale Ranciga, Tovate-Acquate-adda morta) ponti (sapremo fare un nuovo ponte bello come quelli di Ganda e il Vanoni e con essi coerente?) 2) dei percorsi storici 3) centro storico (1500, dal 1400 con elementi di varie epoche) 4) nuclei rurali del capoluogo e delle frazioni 5) sistema religioso storico 1500-1800 diffuso (conventi, chiese nei nuclei di antica formazione, santelle ed edicole nei percorsi storici, le chiese di versante) 6) sistema idroelettrico e ferroviario di fine ‘800 inizio ‘900 (stazione e scalo merci, Centrale di Campovico e opere di presa, ponte di Desco, Centrale Sondel) 7) sistema manifatturiero di fine ‘800 inizi ‘900 (Biffi, Rocca, Martinelli) abbiamo perso segheria Del Nero-Leali, Buzzetti, Ghislanzoni, Bernasconi, Cioneria, mulino 8) sistema delle cantine (1500-1800) 9) sistema degli edifici civili di inizio ‘900 (Ing. Luigi Buzzetti, latteria sociale) 10) sistema dei fuori scala (miti infranti) anni ’50-‘60 11) sistema dell’architettura moderna di costruzione della città (Arch. Luigi Caccia Dominioni; AA.VV. palazzetto, CM autocorriere, polofieristico) 12) sistema degli insediamenti di edilizia economica popolare di costruzione della città elementi del Paesaggio mettere tabella beni culturali... del catalogo “Censimento dei Beni Culturali, paesaggistici e ambientali della Bassa Valtellina” promosso dal Comune di Morbegno e in fase di ultimazione 1) landmarks (Ponte di Ganda, Tempietto votivo degli Alpini, facciata Negozio Ciapponi, chiesa di S.Giovanni, Centrale di Campovico) Relazione illustrativa Pagina 55 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 2) luoghi e oggetti significanti (torchio di Cerido, tornante della S.P.Valeriana, fontana p.za S.Antonio, monumento ai caduti, arengario, alberi monumentali) 3) negozi storici (Ciapponi, Ghislanzoni-vineria, Vitali oreficerie, caffè Folcher e chiedere a Comunità Montana) 4) luoghi di degrado o della rifunzionalizzazione necessaria (Martinelli, Centrale Campovico, aree reliquali fosso di bonifica, aree reliquali a Paniga) 5) linee elettriche di A.T. di notevole impatto 6) elementi naturali sovracomunali (“Colmen” di Dazio, monte Disgrazia, ....). La carta del paesaggio conseguente è rappresentata nell’apposito allegato: A2.18 1:7500 Carta del paesaggio alla scala comunale gli ulteriori processi di valutazione, condivisi con l’amministrazioni e partecipati alla popolazione hanno consentito di definire: A4.3 1:7500 Carta della sensibilità paesaggistica dei luoghi. 14. Allegati del quadro conoscitivo e orientativo Gli allegati del “Quadro conoscitivo e orientativo del territorio comunale” Piano”, oltre al presente titolo della relazione del Documento di Piano, sono i seguenti: A1 - Quadro ricognitivo e programmatorio A1.0 A1.1 A1.2 A1.3- 1:100000 varia 1:5000 1:2000 1:2000 1:2000 Corografia Pianificazione sovracomunale Vincoli amministrativi Istanze, problemi e aspettative a- Morbegno b- Campovico-Paniga-Desco c- Arzo-Valle-Campoerbolo d- Catalogo delle istanze A2 - Quadro conoscitivo del territorio comunale A2.1 A2.2 A2.3 A2.4 A2.5- A2.6- A2.7- A2.8- A2.9- A2.10- A2.11 A2.12a A2.12b A2.13- Sistema della mobilità 1:25000 Inquadramento territoriale viabilistico 1:5000 Carta della mobilità comunale 1:2000 Carta della mobilità comunale - Morbegno Sistema urbano 1:5000 Evoluzione storica dell’edificato Uso del suolo-tipologie e destinazioni d’uso degli edifici 1:2000 a- Morbegno 1:2000 b- Campovico-Paniga-Desco 1:2000 c- Arzo-Valle-Campoerbolo Uso del suolo-caratteristiche delle aree pertinenziali 1:2000 a- Morbegno 1:2000 b- Campovico-Paniga-Desco 1:2000 c- Arzo-Valle-Campoerbolo d- Uso del suolo-caratteristiche delle aree pertinenziali Uso del suolo-altezze degli edifici 1:2000 a- Morbegno 1:2000 b- Campovico-Paniga-Desco 1:2000 c- Arzo-Valle-Campoerbolo Uso del suolo-stato di conservazione ed elementi di pregio degli edifici 1:2000 a- Morbegno 1:2000 b- Campovico-Paniga-Desco 1:2000 c- Arzo-Valle-Campoerbolo Uso del suolo-planimetria delle urbanizzazioni tecnologiche esistenti 1:7500 a- Territorio comunale 1:2000 b- Morbegno 1:2000 c- Campovico-Paniga-Desco 1:2000 d- Arzo-Valle-Campoerbolo Distribuzione del carico insediativo 1:2000 a-Morbegno 1:2000 b-Campovico-Paniga-Desco 1:2000 c- Arzo-Valle-Campoerbolo d- Indici urbanistici ed edilizi 1:5000 Distribuzione delle attività economiche 1:2000 Classificazione dei punti di vendita al dettaglio- Morbegno Classificazione dei punti di vendita al dettaglio Carta delle proprietà comunali 1:2000 a-Morbegno 1:2000 b-Campovico-Paniga-Desco 1:2000 c- Arzo-Valle-Campoerbolo Relazione illustrativa Pagina 56 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ A2.14- 1:2000 1:2000 1:2000 A2.15 A2.16 A2.17 A2.18 A2.19 1:25000 1:25000 1:7500 1:7500 1:7500 A2.20 1:5000 A2.21.1 1:5000 1:5000 1:10000 varia A2.21.2 1:5000 1:5000 A2.PI.1- 1:5000 1:5000 A2.PI.2- A2.PI.3- A2.PI.4- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.5- 1:2000 1:2000 A2.PI.6- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.7- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.8- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.9- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.10- d- Catalogo delle proprietà comunali Carta delle attrezzature pubbliche, di uso e interesse pubblico o generale a-Morbegno b-Campovico-Paniga-Desco c- Arzo-Valle-Campoerbolo d- Elenco riassuntivo delle attrezzature pubbliche, di uso e int. pubb. o generale Sistema agricolo, ambientale e del paesaggio Orografia Idrografia Carta dell’uso dei suoli extraurbani Carta del paesaggio alla scala comunale Patrimonio edilizio extraurbano Aree e beni di particolare rilevanza Vincoli ambientali e monumentali Assetto geologico, idrogeologico e sismico Componente geologica della pianificazione comunale (nov.2002 – gen.2003) el.1- Relazione geologica el.3- Schede sorgenti e pozzi el.4- Schede frane tav.1.1- Carta di inquadramento tav.1.2- Carta di inquadramento tav.4- Carta di dissesto tav.5- Rilievo alveo torrente Bitto tratto in conoide Integrazione della componente geologica, idrogeologica e sismica (nov.2008 – apr.2009) all.1- Note illustrative all.2- Analisi del rischio sismico tav.1.1- Carta di pericolosità sismica locale tav.1.2- Carta di pericolosità sismica locale Piano integrativo dei nuclei di antica formazione Nuclei e manufatti di valore storico, architettonico, artistico ed ambientale: individuazione A- Area centro-nord B- Area centro-sud Nuclei e manufatti sparsi di valore storico, architettonico, artistico ed ambientale: documentazione fotografica A- Versante retico B- Versante orobico Nuclei e manufatti sparsi di valore storico, architettonico, artistico ed ambientale: schede di rilievo A- Versante retico B- Versante orobico Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Individuazione e numerazione edifici ed isolati 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Morbegno centro e nuclei di fondovalle: evoluzione del tessuto urbano A- Area centro-nord B- Area centro-sud Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Datazione degli edifici 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Tipologie degli edifici 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Viabilità ed attrezzature collettive 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Caratteristiche spazi aperti connessi alla viabilità: pavimentazioni 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Caratteristiche spazi aperti connessi agli edifici Relazione illustrativa Pagina 57 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.11- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.12- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.13- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.14- - 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Destinazioni d’uso 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Stato di conservazione 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 1:1000 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Valore storico-architettonico-ambientale 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Schede di rilievo e documentazione fotografica 1- Morbegno Centro aggiornamento della scheda edificio n.16 – Isolato 10 datata 04.05.2009 a seguito accoglimento osservazione 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici aggiornamento della scheda edificio n.13 – Cerido datata 04.05.2009 a seguito accoglimento osservazione 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Relazione d’indagine A2.PI.15 A3 – Valutazioni preliminari di piano A3.1 A3.2 A3.PI.1- 1:5000 1:7500 1:5000 1:5000 Stato di attuazione del PRG vigente Criticità e potenzialità Nuclei e manufatti di valore storico, architettonico, artistico ed ambientale: criticità e potenzialità a- Area centro-nord b- Area centro-sud Relazione illustrativa Pagina 58 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 0. SCENARIO DI RIFERIMENTO Le considerazioni sullo scenario di riferimento del Piano di Governo del Territorio espresse nel vigente Documento di inquadramento “Obiettivi generali e indirizzi dell’azione amministrativa nell’ambito della programmazione integrata di intervento sul territorio comunale”, valutate alla luce del quadro conoscito e orientativo esposto al titolo precedente, sono interamente assumibili e condivise e, pertanto, vengono riportate dettagliatamente di seguito. Le parti salienti, che rivelano in sintesi gli aspetti ritenuti peculiari dalla pianificazione territoriale sviluppata, sono evidenziate in neretto. 1. Le problematiche territoriali e urbanistiche nel Morbegnese Il Comune di Morbegno, ma anche l’ambito territoriale di fondovalle ad esso connesso – se si pensa alla pianura dell’Adda da Morbegno fino al lago – sono chiamati, in questa apertura del nuovo secolo, a svolgere un ruolo di politica e programmazione urbanistica importante, la cui complessità e delicatezza non sono minori rispetto a casi territoriali ben più urbanizzati. La posizione geografica - all’imbocco della valle e subito a ridosso del lago - ha da sempre individuato in Morbegno la località di riferimento principale per un ben più ampio ambito territoriale. La seconda metà del XX secolo è stata caratterizzata da un primo significativo sviluppo – inteso in termini quantitativi – di tutta la pianura di fondovalle valtellinese. La sua lunga ma ristretta dimensione, che nei secoli l’Adda si è faticosamente ritagliata tra le Alpi Retiche e le Alpi Orobie, ha subito un repentino processo di urbanizzazione, dovuto alla radicale trasformazione economica della società (prima quasi interamente rurale), e all’imporsi di uno sviluppo pervasivo, poco o niente strutturato in termini di impianto programmatorio agganciato alla peculiarità del territorio di fondovalle e rinunciando così ad un tentativo di controllo d’insieme. A fronte di una storia millenaria caratterizzata da impianti urbani che si ritraevano dalle pianure o dai pendii facilmente lavorabili e da un approccio necessariamente severo e meditato verso gli usi del suolo, è nostro compito oggi quello di proporre riflessioni approfondite sugli impatti e le compatibilità tra le nuove economie insediate e da insediare, e l’uso dei suoli. Il quadro territoriale è dunque complesso: da un lato l’enorme e diffusa ricchezza di presenze ambientali e antropiche da valorizzare e da qualificare con politiche di tutela che fungano da motore fondamentale dello sviluppo e del rilancio economico; dall’altro lato la difficoltà, oggi, nel credere fino in fondo alle reali qualità che tutto il nostro territorio è ancora capace di esprimere. Seguendo il filo di questo ragionamento, è corretto attribuire all’Adda e alla sua pianura un ruolo assolutamente decisivo per un serio e qualificato progetto di sviluppo provinciale. Risarcire il fondovalle dell’Adda significa far sì che esso possa tornare ad essere fino in fondo il “piano d’appoggio di ogni ricchezza” del paesaggio più o meno naturale o antropico, capace di riassumere in unità i molteplici valori e le testimonianze che su di esso posano o si affacciano; esso può costituirsi come “spina dorsale” a cui i tanti singoli sforzi di progettualità locale si possono agganciare in un più generale progetto di rilancio economico e culturale insieme. Il ruolo di Morbegno è necessario sia pensato e progettato proprio in coerenza del contesto problematico poc’anzi anticipato. Se ha senso individuare Morbegno come “porta della Valtellina”- grazie alla sua collocazione geografica e alla condizione di centro urbano che già concentra tutta una serie di servizi di riferimento per un ampio comprensorio territoriale e per la sua posizione geografica all’imbocco della Valtellina- è necessario anche capire quale ruolo questo centro abitato può e deve svolgere per rappresentare dignitosamente l’intero territorio provinciale. Morbegno quindi, in quanto “porta”, anche possibile “vetrina” della Valtellina, capace di assolvere al compito di una selezionata e qualificata presentazione e promozione di ciò che la valle rappresenta in diversi settori: dalla cultura, all’agricoltura, al commercio, all’artigianato, Relazione illustrativa Pagina 59 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ all’industria e all’offerta turistica. Da qui l’esigenza di individuare i luoghi o i contenitori meglio rappresentativi e idonei ai diversi scopi. Morbegno, cosciente della responsabilità di essere capoluogo di mandamento posato in gran parte sul fondovalle dell’Adda, intende perciò operare con la consapevolezza di doversi misurare con nuove relazioni da instaurare, relazionandosi ad un sistema particolarmente articolato e complesso, rispetto al quale ridefinire il proprio ruolo di centro di un sistema di riferimento territoriale molto vasto, la cui unità minima d’ambito riconosciuta dallo stesso Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.), lo colloca tra la zona del conoide del Tartano e il lago. Ma è il caso anche di considerare in modo più specifico i rapporti con i confinanti comuni di Cosio e Talamona: con il primo è condiviso il torrente Bitto e delle forme di urbanizzazione confinano già storicamente nella parte più ad ovest (Regoledo), con il secondo viene condivisa e cogestita in forma di consorzio un’ampia area industriale in via di completamento (Talamona). .......... 2. Il conoide del Bitto e l’Adda Il territorio di confluenza di due strutture idrografiche, la valle dell’Adda che percorre la Valtellina in direzione est-ovest e quella del Bitto proveniente dalla Val Gerola a sud, comprende un contesto geografico di “pianura alpina”, con caratteri di marcata individualità. Il processo di antropizzazione, molto accentuatosi nel secondo dopoguerra, ha comunque riservato due ampi spazi agrari: uno comprendente il Parco della Bosca e l’area della “Bonifica” (considerando anche quella in Comune di Talamona), l’altro relativo ai terreni agricoli in sponda sinistra del Bitto presso il Comune di Cosio Valtellino, dalla ferrovia fino all’Adda. La necessità di riassumere il senso di intero di un comparto territoriale necessita di una più solida presa di coscienza di quanto essi esprimono, e proprio a partire da essi si possono fondare delle prospettive di sviluppo che coinvolgano aspetti di ampia scala territoriale, oltre a quelli legati specificamente alla valorizzazione di queste stesse aree. Il sistema idrografico definisce quasi sempre in contesti territoriali alpini, la matrice identitaria su cui si sono formati e stratificati nel tempo tutta una serie di fenomeni di antropizzazione. L’unità compiuta tra la struttura morfologica e le forme di insediamento ha determinato l’identità culturale originaria di quel particolare luogo e di quella particolare forma di vita collettiva. La nostra unità territoriale trae origine dall’intersezione tra il conoide del Bitto e l’Adda, e comprende il Comune di Morbegno e le sue due frazioni più popolate di Campovico e Paniga, oltre ai Comuni di Cosio Valtellino e Talamona. E’ nostro compito quello di fondare delle ipotesi di sviluppo moderne, su progetti integrati e compatibili con il dato morfologico. L’attuale perimetrazione del parco della Bosca comprende le aree libere alla destra idrografica dell’Adda, ai piedi dell’abitato di Campovico. La recente destinazione dell’area a “parco sovracomunale” introduce, oltre alle problematiche di qualificazione degli interventi interni alla sua perimetrazione, anche alla necessità di comprendere le nuove relazioni territoriali che essa istituisce e di conseguenza le necessarie trasformazioni da compiersi. Si pensi al nuovo ruolo urbano che l’abitato di Campovico assumerà con l’attuazione di un parco dislocato ai propri piedi. E’ per altro prevedibile in futuro un ampliamento del parco anche in sponda sinistra dell’Adda; in questo caso, le relazioni tra gli abitati d Morbegno, Talamona e Regoledo di Cosio, necessariamente aumenteranno e dovranno essere programmate e governate. Si tratta di una prospettiva di sviluppo il cui percorso ha già fatto i suoi primi passi (area Bonifica e istituzione consorzio Parco della Bosca), ma che dovrà collocarsi e delinearsi in un progetto di sviluppo più complessivo, tutto da approfondire, che investa una porzione significativa di fondovalle valtellinese: da un lato occorrerà ricercare la valorizzazione delle specificità proprie di un contesto territoriale ben definito, dall’altro non manca la consapevolezza di poter essere esperienza proponibile in altri ambiti, sempre lungo il corso del fondovalle dell’Adda. In bassa Valtellina, in particolare, la fase di progettazione preliminare del P.T.C.P riconosce come luogo di notevole rilevanza per la localizzazione di un parco locale di Relazione illustrativa Pagina 60 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ interesse sovraccomunale anche la porzione di fondovalle tra l’abitato di Mantello e la piana di Bolgia. Si determinerebbe così, insieme alla riserva del Pian di Spagna, una scansione di presenze ad alto valore ambientale e paesistico che, accompagnando il corso dell’Adda, si legherebbe ad esso formando un “sistema a verde”, rispetto al quale le piste ciclabili, i percorsi pedonali e anche i possibili tratti canottabili del fiume rappresenterebbero i tracciati di una fruizione “leggera” del territorio, integrata con l’infrastrutturazione già esistente. 3. Il ruolo della struttura storica e le prospettive di valorizzazione Questo argomento è considerabile come approfondimento delle valutazioni di carattere paesistico svolte nei paragrafi 1. e 2. In questo caso si tratta di calarsi in una riflessione più specifica sui caratteri della struttura storica, per individuarne i segni distintivi e il loro valore di risorsa, non solo come testimonianza della memoria collettiva o come riconosciuto patrimonio artistico, ma come potenziale e prioritaria risorsa di sviluppo, le cui linee programmatiche impongono la predisposizione di un quadro analitico delle condizioni dei nuclei storici, dei problemi o delle difficoltà in cui si trovano perché possano essere al meglio recuperati; o anche quanto può essere incidente la condizione di forte frammentazione della proprietà, o quanto può intervenire favorevolmente l’impianto stesso delle norme tecniche, così come anche delle possibili forme di incentivo operanti sul versante della facilitazione finanziaria. Tutto ciò dovrà essere inquadrato in modo organico rispetto all’intero sistema territoriale, in quanto la precisa idea di sviluppo espressa nei confronti del centro storico, trovi delle rispondenze coerenti in altri settori della programmazione urbanistica. La valorizzazione dei centri storici non è mai separabile dalle risposte da dare rispetto al sistema della viabilità e a quello dei servizi, all’interno e al di fuori di esso. Ciò significa rispondere alle diversificate esigenze di vivibilità di esso, di qualità ma anche di spinta quantitativa al suo recupero, di mantenimento al suo interno della molteplicità di funzioni che lo hanno sempre caratterizzato. 4. Il sistema dei servizi Per Morbegno essere capoluogo mandamentale significa essere da riferimento, per tutta una serie di servizi che offre, rispetto al rilevante bacino d’utenza a cui fa capo. Vi è una diversificata presenza di uffici pubblici di valenza mandamentale (Ospedale, Comunità Montana, Ufficio Postale, Pretura, Vigili del Fuoco, Caserma dei Carabinieri, Ufficio Imposte, Ufficio di collocamento), o anche privati al servizio del pubblico (farmacie, sedi sindacali, uffici bancari), oltre alla presenza del grosso polo industriale e artigianale tra Morbegno e Talamona, all’offerta commerciale e di riferimento aggregativo svolte dal centro storico e dalla sua parte limitrofa (via Vanoni, via Fabani), a quella del sistema sportivo (palasport con campo da gioco pallacanestro/pallavolo e piscina, campo sportivo di calcio, tennis club, bocciodromo). Si pensi ancora all’offerta significativa svolta in termini di servizi, costituita dal mercato settimanale del sabato e dal polo fieristico. E’ da aggiungere l’offerta svolta dal settore istruzione, per la presenza del polo scolastico delle medie superiori, oltre a quello delle scuole dell’obbligo, le scuole materne e l’asilo nido, per concludere con l’offerta culturale più generale data dalla presenza di sedi adatte allo svolgimento di attività culturali quali due cinema, oltre alla biblioteca e al museo di storia naturale. Si sono volutamente lasciati per ultimo i due fondamentali servizi quali museo e biblioteca, in quanto sono particolarmente rappresentativi della valenza sovracomunale sostenuta dal Comune di Morbegno, ma che necessitano di una prospettiva di ripensamento rispondente alla provenienza dell’utenza, oltre che ai problemi specifici relativi alle esigenze o urgenze che questi servizi avanzano. Ognuno dei settori di servizio già presenti sul territorio urbano, necessiterà certo di approfondimenti conoscitivi relativi alla propria specifica condizione, nella fase di analisi che precede la progettazione del nuovo PRG. Relazione illustrativa Pagina 61 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ E’ ora importante precisare (proprio perché in fase di definizione degli indirizzi programmatici) che Morbegno dovrà continuare ad avere un ruolo di centro di sistema dei servizi, riferito sia alle prospettive di valorizzazione del fondovalle che delle valli laterali, da raffinare secondo criteri moderni, ecologicamente equilibrati, aperte ad esperienze compatibili tra lo sviluppo economico e i caratteri specifici del territorio locale. 5. Il sistema del commercio Per ragionare sulle specificità di Morbegno non è possibile tralasciare la dimensione del commercio, che già storicamente si è connotata come vocazione peculiare morbegnese, rispetto all’intero ambito provinciale. L’evoluzione del commercio, confrontata anche solo con la metà degli anni ottanta (data relativa all'approvazione del vigente PRG), è stata rilevante. Una radicale trasformazione del sistema commerciale tradizionale prima strutturato quasi esclusivamente all’interno dei centri abitati, si è via via introdotta con la dislocazione di medie o grandi strutture di vendita. in aree periferiche agli abitati ma collocate generalmente lungo assi viari di transito veicolare. Questo fenomeno di forte trasformazione del settore commerciale necessita, nel caso di Morbegno, di essere affrontato sapendo che alla base devono essere posti degli obiettivi ben chiari che sono: - il riconoscimento essenziale che la presenza del commercio di quartiere è garanzia di mantenimento qualitativo dei centri storici e di come ogni ipotesi innovativa o di trasformazione del settore debba confrontarsi con questo specifico problema; - il riconoscimento altrettanto essenziale che per il settore commerciale all’interno del centro abitato si debbano individuare delle forme di promozione, di rilancio e di caratterizzazione, perché possa al meglio sostenere il confronto con le nuove forme di distribuzione impostesi sul mercato. La ricerca dell’ottenimento degli obiettivi appena detti, necessita di una riflessione a tutto campo sulle evoluzioni del sistema commerciale: - per quanto può svolgere l’incentivo pubblico in termini di pianificazione del sistema inquadrando territorialmente il settore nelle sue differenti specificità; - per quanto può svolgere ancora lo stesso incentivo pubblico, in questo caso specificamente comunale, in operazioni di promozione dei luoghi urbani centrali, tali da rafforzarne il carattere di polarità aggregante o socializzante (migliorie da introdurre in spazi urbani da individuare, incentivi sul recupero di facciate storiche, illuminazioni, arredo urbano in genere); - per la ricerca di compatibilità possibili tra gli stessi settori del commercio di quartiere collocati per lo più nelle aree residenziali e le medie e grandi strutture, e quanto e come queste ultime possano interagire favorevolmente nei confronti della struttura urbana consolidata e le economie che essa esprime. Quest’ultimo ragionamento apre a degli interrogativi che in qualche modo hanno una sostenibilità generale, ma è particolarmente calzante nel caso morbegnese, per la specifica responsabilità storica nei confronti di questo settore economico, rispetto al quale disporsi al meglio per affrontare le esigenze di mercato sempre in evoluzione. 6. La direttrice da S.Antonio verso nord e la centralità dell’ex area “Martinelli” Riflettere sul complesso conventuale di S.Antonio con l’intento di individuare le possibili destinazioni d’uso ad esso meglio compatibili, così come seguire l’altrettanto interessante percorso progettuale finalizzato agli interventi di restauro, non devono escludere una riflessione urbanistica che investa la città nel suo complesso, soprattutto nei suoi punti nevralgici e strategici, rispetto alle prospettive di sviluppo su cui si sta ragionando. E’ persino ovvio riconoscere come quel grande spazio vuoto, ora quasi totalmente destinato a parcheggio, antistante il fronte ovest del S.Antonio, sia tutto da reinventare in termini di programma funzionale meglio risolutivo per la città e, successivamente, da ripensare anche in termini architettonici. Relazione illustrativa Pagina 62 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Da questa piazza si apre una direttrice verso nord, segnata nel tratto iniziale dalla via Paravicini. Lungo questa direttrice si inanella una pluralità di elementi urbani ognuno di grande peso: il S.Antonio e la piazza antistante, il comparto rurale lungo il lato ovest di via Paravicini, il P.A. Galbusera/Castelli, l’area industriale dismessa ex-Martinelli, l’area del Mulino, il verde pubblico subito a nord della ferrovia tra via Bottà e via Merizzi. La dimensione rilevante di ciascuno di questi fatti urbani appena elencati, non deve comunque permettere di considerare ognuno di essi come parte separata rispetto ad una necessaria e fondamentale considerazione unitaria. Infatti questa nuova direttrice di sviluppo, che si apre asimmetricamente sul conoide, non fa altro che riconfermare e rinsaldare la eccezionale rilevanza territoriale della presenza conventuale che, da una posizione esterna all’antico abitato di Morbegno, fu forte al punto da individuare un suo percorso diretto (comprovato dalla sua asimmetria rispetto al normale impianto dei tracciati rurali che interpretano naturalmente la forma del conoide) verso il ponte di Ganda. 6.2 La piazza S.Antonio. Sulla piazza S.Antonio confluisce anche il tratto ottocentesco di via Garibaldi. Esso fu parte integrante della realizzazione del progetto della strada carrozzabile, in cui il fronte della chiesa di S.Antonio fu scelto come uno dei poli (oggi diremmo di valenza paesistica) a cui appoggiare quella nuova direttrice infrastrutturale nel suo percosro fino al passo dello Stelvio. E’ da aggiungere che per dar forma alla piazza fu altrettanto importante il lato costituito dal vecchio ospedale. Dalla piazza ha poi origine anche un’altra direttrice definitasi a partire dagli anni ’50 e che, svolgendosi lungo l’arco del conoide, traccia una prima “tangenziale” che libera il centro storico dai nuovi percorsi di traffico: si forma dapprima il tracciato di via Vanoni e via Fabani e successivamente, con la realizzazione del ponte “PROMOR” sul Bitto, il collegamento con piazza S.Rocco, che individua delle nuove relazioni con la nazionale vecchia per Regoledo di Cosio e con la Val Gerola. Su piazza S.Antonio esiste una previsione di parcheggi interrati nel PRG vigente ed è pure prevista la dismissione dell’imbocco a partire da essa della strada provinciale per Albaredopasso S.Marco, con un suo spostamento ad est del convento. Questo permetterebbe di liberare il complesso scolastico dal traffico veicolare che lo attraversa, ma sarebbe anche la condizione essenziale per un progetto di recupero qualitativo della piazza. La piazza ha pure una sua consolidata destinazione d’uso legata al mercato settimanale del sabato, rispetto al quale si dovrà riflettere sulla sua compatibilità tra esso e le funzioni già in essere come la presenza delle scuole e dell’ospedale, ma anche con la nuova forma e le nuove destinazioni che dovranno investire il futuro di necessaria riqualificazione di questo importante spazio aperto. Quanto detto, deve aprire a riflessioni sulla opportuna rispondenza tra le esigenze del mercato settimanale morbegnese e lo spazio o gli spazi ad esso più idonei, coscienti dell’importanza della sua presenza in Morbegno e della necessità di una collocazione urbana non marginale rispetto all’abitato. La specializzazione delle destinazioni d’uso che investiranno il complesso conventuale e la chiesa di S.Antonio e la riqualificazione della piazza antistante (da valorizzare sia in funzione dei nuovi interventi in previsione, sia con l’accesso al centro abitato più compatto) comporteranno un necessario trasferimento del mercato del sabato, visto l’impatto pesante che oggi esso determina. Le nuove prospettive che si stanno delineando sul complesso di S.Antonio, assieme a molte considerazioni che individuano nel contesto urbano ad esso circostante il nodo urbanistico forse determinante per definire e progettare le trasformazioni urbanistiche più significative di Morbegno, aprono ad uno scenario urbanistico complesso ma anche stimolante. Saranno da individuare le nuove funzioni da collocare per una riqualificazione della piazza, e di conseguenza il progetto urbanistico e architettonico da perseguire, al fine di valorizzare la posizione strategica della piazza rispetto alla città. Relazione illustrativa Pagina 63 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 6.3 Il comparto rurale su via Paravicini. Si tratta di un comparto edilizio che presenta ancor oggi dei marcati caratteri tipici della dimensione rurale; un tempo appena esterno al compatto abitato preindustriale, si trova ora in posizione assolutamente centrale. La parte maggiore si trova sul lato ovest di via Paravicini e presenta una frazionatissima realtà proprietaria che ha per ora impedito un suo processo di trasformazione, limitato solo a saltuarie opere di manutenzione che hanno lasciato la restante parte in situazione di abbandono. In questo caso occorrerà valutare degli approfondimenti su due modalità possibili di intervento: una che prevede interventi di recupero del comparto con attenzioni conservative dell’esistente; una che prevede un intervento di radicale trasformazione edilizia, ma con dovuti accorgimenti che sappiano esprimere una forte connessione tra la modernità e la storicità di quel brano del patrimonio rurale morbegnese. Esiste poi una porzione di comparto rurale, di ben più modeste dimensioni, sull’altro lato della strada. Questa parte è inclusa nel vigente Piano Attuativo ‘Ospedale-Casa di Riposo’ che, al fine di una previsione di ampliamento del complesso ospedaliero, prevede la demolizione di questa porzione di brano rurale. Previsione, quest’ultima, che va verificata rispetto a quelle future relative ad ulteriori possibili ampliamenti dell’ospedale morbegnese, tali da motivare la conferma o meno della possibilità che questa parte possa essere ristrutturata e opportunamente restituita alla destinazione residenziale, o altre ad essa compatibili. Più in generale sono alcune altre previsioni non attuate, previste dal vigente P.A., che devono essere verificate sulla base dell’insieme delle valutazioni di carattere urbanistico in corso. 6.4 Il Piano Attuativo Galbusera-Castelli e l’ex-area Martinelli. Il primo è posto tra via Margna e via Faedo e si attesta a nord sulla via Stelvio. La seconda, che si attesta sull’altro lato di via Stelvio, è di dimensioni territoriali enormi considerata la sua posizione oggi centrale all’abitato di Morbegno. Queste aree, dislocate lungo la direttrice strategica già ricordata, si caratterizzavano per la preminente natura produttiva, oggi venuta meno proprio per la posizione di centralità urbana in cui sono venute a trovarsi, e necessitano perciò di interventi di radicale trasformazione. La loro estensione territoriale, soprattutto per quanto riguarda l’area ex-Martinelli, assieme alla posizione di centralità geografica, possono – e devono – sciogliere quei vincoli determinati dalla barriera fisica costituita dalla ferrovia e in parte dalla via Stelvio (attuale SS 38) che divide in due la città; tutto ciò comporta attente riflessioni sulle nuove destinazioni di queste aree e sul loro inserimento rispetto al sistema economico e produttivo urbano ed extra-urbano esistenti, ma anche rispetto alla realtà residenziale. La posizione geografica delle aree, il loro attestarsi su una strada principale e l’estensione territoriale, non potrà non fare i conti anche con la destinazione commerciale, ragionando sulle quantità e tipologie di commercio che possono inserirvisi e cercando delle soluzioni che sappiano fungere da rilancio dell’intero settore commerciale morbegnese. A queste prospettive di destinazione d’uso appena accennate, collegate al necessario rinnovamento della storica vocazione commerciale che Morbegno ha sempre avuto rispetto all’intera provincia, se ne aggancia un’altra, cioè quella ricettiva, che può contribuire ad elevare il valore di posizione di queste aree. Questa previsione (da individuare nell’area Martinelli perché a sud di via Stelvio c’è già la presenza dell’Hotel Margna) è strettamente legata alle prospettive di sviluppo del S. Antonio come centro congressi, ma anche a prospettive che in generale intenderanno investire sullo sviluppo e la promozione di un turismo più diffuso sull’intero territorio provinciale, così come per le stesse prospettive legate ai programmi e ai progetti di utilizzo del polo fieristico quale struttura di valenza provinciale. Non resta che sottolineare l’importanza, veramente particolare in questo caso, della qualità delle progettazioni, sia in termini di impianto urbanistico che per le soluzioni architettoniche, che dovranno rispondere alla responsabilità di dar corpo ad una lettura complessa e stratificata di Relazione illustrativa Pagina 64 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ quel luogo, con forme e materiali utili a plasmarlo che sappiano distillare la sapienza e la ricchezza della storia che gli appartiene. 6.5 Il mulino e l’area verde “Passerini”. Queste due aree, sempre collocate lungo la direttrice proveniente da S. Antonio stanno a cavallo della ferrovia. La prima comprende due attività commerciali di cui una compresa in un edificio, il “mulino”, che presenta un notevole interesse dal punto di vista storico-architettonico. Per l’intero comparto potranno essere necessari degli interventi edilizi che costituirebbero un interessante completamento in connessione con l’area Martinelli. Un intervento di riqualificazione a verde pubblico attrezzato dell’area Passerini, dovrà a sua volta far risultare quest’ultima come parte integrante del più ampio comparto che comprende anche l’area Martinelli e quella del Mulino, oltre che rappresentare una qualificata e specializzata esperienza di giardino urbano pubblico. 7. La ristrutturazione di via V°Alpini come viale urbano oltre ferrovia Via V°Alpini rappresenta il tracciato più esterno trasversale al conoide del Bitto e ne riassume la forma stessa, intersecando i tracciati, per lo più di origine rurale antica, che si prolungano a raggiera verso l’Adda. Su via V°Alpini, a partire dalla sua realizzazione nel secondo dopogerra, si è organizzata in modo spontaneo e indifferenziato una grossa porzione dell’espansione residenziale morbegnese. Questa via si attua come prosecuzione dalla strada che dalla bramantesca chiesa dell’Assunta avanzava in direzione nord fino a via Damiani. La prosecuzione naturale per parallelo lungo il conoide, oggi protrattasi fino al torrente Bitto, ha individuato appunto la via V° alpini (via Melzi e via Al Bitto nell’ultimo tratto da via Forestale al Bitto), il cui tracciato nel paesaggio urbano, non solo è capace di rappresentare il senso intero della terra che accoglie l’abitato, ma unisce pure due elementi del territorio urbano così individuanti come il Bitto e il Santuario dell’Assunta. Questa via, così com’è oggi, è capace di rispondere discretamente al traffico veicolare (non solo urbano) sui due sensi di marcia, ma è decisamente insufficiente la sua capacità di rispondere ad una percorrenza pedonale proporzionata al carattere e alle necessità della parte di città che attraversa. Nell’attuale situazione della viabilità, è ovviamente impossibile pensare ad un percorso ciclabile parallelo, così come a dei sistemi di alberature a filare. L’esigenza di ristrutturare in termini di nuovo spazio urbano l’arco di V° Alpini, per renderla capace di armonizzare e di ricondurre ad unità la vasta collezione di residenze private insediatesi su di essa, necessita della previsione di una sua trasformazione a senso unico di marcia per il traffico veicolare, per consentirle di accogliere un’utenza differenziata e trasformarla in uno spazio urbano di qualità, all’altezza di ciò che il suo sedime esprime. Con la previsione di una nuova strada, ad essa parallela e spostata più a nord, che partendo dall’asse di via Forestale e proseguendo verso il Polo fieristico si ricongiunga all’attuale SS 38 in direzione Sondrio, è possibile pensare non solo ad una ristrutturazione migliorativa del sistema viabilistico ma anche alla riqualificazione urbana più significativa per la parte residenziale oltre ferrovia. 8. Il sistema della viabilità Delicati aspetti di carattere viabilistico interessano Morbegno. La strada Statale (SS 38) e la ferrovia attraversano il fondovalle valtellinese nella zona di Morbegno in posizione geograficamente centrale. Lo sviluppo urbano determinatosi nel secondo dopoguerra ha oltrepassato la barriera ferroviaria coinvolgendo l’intero fondovalle fino all’Adda e aprendo così un problema molto comune nell’urbanistica dei centri urbani: l’asse ferroviario diventa barriera tra due parti di città. Nel caso morbegnese i due tracciati viari, che corrono in generale molto vicini e paralleli lungo il fondovalle, si allargano proprio sull’area Martinelli per il fatto che la zona industriale necessitava in origine di un rapporto diretto con lo scalo ferroviario. In particolare, lo spazio che la grande industria si ricavò fu collocato più a Relazione illustrativa Pagina 65 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ ridosso del centro, verso sud. La strada statale lambisce il lato sud dell’area, inserendosi tra essa e l’abitato storico principale, e costituendo una seconda barriera rispetto all’attuale abitato (particolarmente critica nel fine settimana per l’elevato passaggio turistico verso l’alta Valtellina). 8.1. Morbegno e il sistema viabilistico intercomunale, provinciale e statale. L’attuale tracciato della SS 38 (via Stelvio) costituisce ormai da tempo un fattore “critico” per la città, sia in termini di inquinamento acustico e atmosferico, sia come causa di rilevanti difficoltà per lo svolgimento delle normali comunicazioni di tipo urbano in direzione nord-sud, così da portare a livelli intollerabili le stesse condizioni di insicurezza e di disagio dei cittadini. A questi problemi si aggiunge poi una sempre più crescente domanda di percorribilità diversificata sia urbana che extraurbana (percorsi ciclopedonabili). E’ persino ovvio rilevare l’assoluta urgenza per Morbegno (ma anche per altri centri valtellinesi) della realizzazione di un nuovo tracciato della SS 38 che escluda dal centro urbano l’enorme quantità di traffico di transito. E’ altresì urgente che la città, in quanto capoluogo di mandamento, sappia essere interprete delle diversificate esigenze d’uso del territorio, progettare la loro messa a sistema ed assumere un ruolo attivo e trainante nelle realizzazioni. Questo vale in primo luogo per i progetti relativi alla grande viabilità, perché le nuove realizzazioni possano al meglio interagire con le strutture produttive ed economiche presenti; nello stesso tempo occorre però pretendere delle severe valutazioni di V.I.A., oggi che il territorio intero necessita di essere considerato in primo luogo come patrimonio ambientale e culturale. Il Progetto Preliminare di P.T.C.P., nelle sue sezioni ambientale e paesistica, riconosce nei territori di fondovalle le enormi peculiarità naturalistiche, ambientali e storico-culturali, ma sottolinea anche le particolari situazioni di criticità e, di conseguenza, le necessarie attenzioni per determinarne le prospettive di sviluppo. E’ su questa prospettiva, in cui ci si riconosce pienamente, che dovrà raccordarsi ogni operazione trasformativa sul territorio ed è sulla base di essa che si dovranno dare delle valutazioni nel merito di ogni progettazione che verrà proposta. Per quanto riguarda la viabilità di carattere sovracomunale, ma che riflette delle dirette conseguenze sul sistema urbano, sono da porre in rilievo due ambiti problematici. Uno è imperniato intorno all’attuale SS 38, con particolare riferimento agli incroci urbani e alle relative esigenze di maggiore sicurezza dei cittadini, oltre che di miglior scorrimento del traffico. Esiste un piano di attraversamenti pedonali con un progetto già realizzato all’altezza dell’incrocio di via Ambrosetti; esiste poi una previsione di attraversamento pedonale in sottopasso all’incrocio di via Faedo, da definirsi proprio all’interno del P.I.I. dell’area ex Martinelli, esiste pure la necessità di un radicale ripensamento del sistema degli attraversamenti (insieme di ferrovia e via Stelvio) all’altezza del passaggio a livello di via V°Alpini-Viale Rimembranze. Un nuovo sottopasso carrabile e ciclabile, collocato sempre nello stesso ambito di zona vicino al passaggio a livello di V°Alpini, dovrebbe ulteriormente contribuire ad una migliore risoluzione in termini di sicurezza e di percorribilità. Quest’ultima previsione, agganciata ad una nuova strada in direzione Polo fieristico-via Forestale, aprirebbe a nuove prospettive di riqualificazione urbana della zona residenziale sviluppatasi a nord della ferrovia (vedi paragrafo sulla riqualificazione di via V° alpini). Per completare in modo unitario il quadro del sistema infrastrutturale appena descritto non è da dimenticare il valore strategico che assume una accorta riflessione intorno all’antico tracciato della pedemontana retica a partire dal conoide del Tartano fino alla connessione con la strada provinciale per Dazio. Significa quindi affrontare il problema della “strozzatura” sul fondovalle valtellinese nei pressi del Tartano. Significa anche considerare le necessarie garanzie di qualità abitativa nei confronti dei nuclei urbani di Desco, Paniga e Campovico, a fronte di previsioni di una possibile ristrutturazione del sistema stradale primario che ora le attraversa. Significa ancora rimarcare l’importanza che può assumere la realizzazione (già prevista dall’attuale PRG) di un nuovo ponte in prosecuzione della via Merizzi verso Campovico, Relazione illustrativa Pagina 66 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ così da liberare dal traffico veicolare lo storico ponte di Ganda, migliorare il rapporto tra Campovico (e i paesi della sponda retica) e Morbegno, e migliorare inoltre il sistema di relazioni tra il parco della Bosca e Morbegno. L’altro ambito problematico relativo alla viabilità sovraccomunale riguarda il comparto di P.za S. Antonio, di cui già si è accennato, ed è legato sia al nuovo imbocco per Albaredo - S. Marco (che consentirebbe di liberare la piazza ad altri e più qualificati usi) sia ad un ripensamento dell’ambito viabilistico tra via S. Martino e via Damiani, con l’individuazione di un nuovo e più idoneo collegamento tra di esse (...). Rispetto agli stessi investimenti previsti sul riassetto della struttura ferroviaria è necessario che Morbegno ridisegni un suo ruolo, sia come prima stazione di interscambio valtellinese per chi proviene da Milano, sia perché la ferrovia deve tornare ad assumere il ruolo di sistema di trasporto di fondamentale importanza, da potenziare. Dunque un ruolo da precisare rispetto al sistema di trasporto pubblico, a quello di interscambio tra trasporto pubblico e privato, a quello delle merci e, non ultimo, rispetto ad un intelligente investimento sul turismo ambientale–culturale che investa l’intero comprensorio del morbegnese e quindi anche Morbegno, polo di riferimento per tutta una serie di servizi in esso collocati. Si aprono così anche riflessioni sul ruolo di Morbegno rispetto all’intero fondovalle dell’Adda da valorizzare, in quanto risorsa primaria per prospettive di sviluppo, purché venga preservato da sconsiderati processi di espansione edilizia e ci si faccia invece carico di valorizzarlo con adeguati interventi: percorribilità ciclopedonale, arricchimento del patrimonio arboreo, manutenzioni (non è secondario l’aspetto relativo allo sfruttamento delle acque). La progettazione a livello di Comunità Montana di Morbegno ha già una definizione avanzata per quanto riguarda la valorizzazione dell’asta dell’Adda e del suo fondovalle da Morbegno fino al lago, con l’individuazione della rete dei percorsi ciclopedonali (in gran parte su tracciati esistenti), una valutazione sulla canottabilità del fiume e delle indicazioni sul patrimonio arboreo: il tutto con la definizione in termini di priorità, fattibilità e costi, delle opere. Resta da citare, per quanto riguarda i grandi temi della viabilità con particolare valenza culturale e ambientale, il progetto di recupero e valorizzazione dell’antica via Priula, che congiungeva Morbegno con Bergamo attraverso il passo S. Marco: il parco delle Orobie Valtellinesi è l’ente che più specificamente ha competenza rispetto a questo specifico progetto in cui si riconosce particolare rilevanza e interesse per investimenti utili alla sua valorizzazione. 8.2 Morbegno: i caratteri della viabilità interna esistente e le prospettive di sviluppo. Anche il sistema della viabilità interna necessita di urgenti interventi; esso non può essere disgiunto dall’idea di sviluppo sin qui prospettata in termini viabilistici e di valorizzazione del territorio. Si ritiene che l’area ex Martinelli risponda ad interessi urbanistici generali di cui anche la programmazione e progettazione del sistema viabilistico interno e dei parcheggi è parte integrante e fondamentale. Nei confronti dell’abitato storico che si sviluppa subito a sud della SS 38, riteniamo prioritario l’obiettivo di limitare al minimo indispensabile il transito veicolare, con prospettive di pedonalizzazione definitive la cui attuazione dipenderà non solo da disponibilità di bilancio ma anche da una precisa politica di disincentivo del traffico verso le parti urbane più centrali e compatte. Questo sarà reso possibile, oltre che da una costante crescita di una coscienza ecologica diffusa, anche dalla definizione di un sistema di parcheggi pubblici ben dislocati a contatto con la compagine storica e facilmente raggiungibili dalle diverse provenienze esterne alla città. Tre sono i punti nevralgici: la zona di S.Antonio/S.Marco a est, la zona di piazza A.Moro a ovest e gli spazi disponibili lungo l’asse ferroviario a nord. La zona di S.Antonio costituisce già ora un polo di parcheggi pubblici significativamente capiente: è necessario però puntare su un miglioramento della qualità di questi spazi, per un fruibilità più ricca e diversificata, trasformando, come già detto, le caratteristiche della piazza S.Antonio ora interamente occupata da un parcheggio in superficie. Relazione illustrativa Pagina 67 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ La zone di piazza A. Moro-Palasport e di piazza Rivolta rappresentano invece un polo di parcheggio del tutto insufficiente, dislocato in zona ovest del centro storico. Questi spazi necessitano di idee meglio risolutive che consentano di aumentare sostanziosamente il numero di parcheggi pubblici, oltre che la presenza di parcheggi e/o box privati, utili per incentivare il recupero di edifici storici presenti nelle immediate vicinanze. La zona lungo l’asse ferroviario evidenzia già una rilevante presenza di parcheggi, ma la collocazione di un grosso parcheggio nell’area Martinelli, ben integrato con l’esistente sistema connettivo dei tracciati urbani (sottopasso di via Faedo ed allargamento del sottopasso ferroviario di via Bottà), risulta indispensabile se si intende rendere praticabile l’ipotesi di un sistema di pedonalizzazione che coinvolga l’intero centro storico. ......... 1. OBIETTIVI E STRATEGIE GENERALI Gli obiettivi e le strategie (costituite da politiche o azioni) di carattere generale per il governo del territorio sono riassumibili in dieci punti di cui i primi tre esprimono la parte fondante che informa il piano; gli obiettivi generali elencati sono l’integrazione conseguente ad una estesa ulteriore analisi della realtà territoriale di quanto desumibile dal documento di inquadramento vigente “Obiettivi generali ed indirizzi dell’azione amministrativa nell’ambito della programmazione integrata di intervento sul territorio comunale” . 1 2 3 4 Sostenibilità ambientale del piano di governo del territorio 1.1 Limitazione al consumo di nuovo suolo; 1.2 Densificazione degli ambiti insediativi attuali; 1.3 Perseguimento negli atti di piano delle finalità di recupero, riqualificazione e trasformazione del patrimonio edilizio esistente; 1.4 Provvedimenti di ecologia e di rigenerazione del sistema ambientale; 1.5 Disposizioni normative per la compensazione e la mitigazione ambientale degli interventi per infrastrutture e servizi; 1.6 Incentivazioni per gli interventi di efficienza energetica, di bioedilizia e di installazione di arte urbana; Partecipazione della collettività per la focalizzazione delle necessità, la definizione delle aspettative, la verifica delle strategie e delle politiche di governo del territorio 2.1 attività di sensibilizzazione ambientale (informazione e formazione) e coinvolgimento della cittadinanza per la individuazione delle scelte sul territorio mediante lo sviluppo del progetto “Morbegno 2020”; 2.2 effettuazione di indagini ricognitive specifiche a supporto dell’azione amministrativa; 2.3 consultazioni delle parti sociali ed economiche e dei singoli cittadini nelle varie fasi di costruzione del Piano; Applicazione di criteri di perequazione-compensazione alle modificazioni del regime dei suoli 3.1 applicazione del principio perequativo a tutti i piani attuativi e agli atti di programmazione negoziata degli ambiti di trasformazione e del tessuto consolidato; 3.2 assegnazione di diritti volumetrici alle aree per servizi pubblici, a compensazione della loro cessione gratuita, che possono essere trasferiti negli ambiti di trasformazione e nelle aree di tessuto consolidato di riferimento; 3.3 assegnazione di diritti volumetrici alle aree per nuove strade e allargamenti stradali, a compensazione della loro cessione gratuita, che possono essere trasferiti negli ambiti di trasformazione e nelle aree urbanistiche di riferimento; Aggregazione territoriale con i comuni limitrofi 4.1 Gestione ambientale e dei servizi tecnologici intercomunale (distribuzione gas, raccolta e smaltimento rifiuti, acquedotto e fognatura, cogenerazione, sistema di trasporto leggero intercomunale); Relazione illustrativa Pagina 68 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 4.2 Condivisione di iniziative territoriali per nuove infrastrutture, servizi di interesse pubblico e per la valorizzazione delle risorse; 4.3 Coinvolgimento dei comuni vicini, in particolare di Cosio Valtellino e Talamona, per una gestione sovracomunale delle aree di valenza ambientali e paesaggistica (Parco della Bosca, prati del Bitto); 4.4 Conferma del comparto produttivo intercomunale di Morbegno-Talamona; 5 Mantenimento e implementazione dell’attrattiva territoriale 5.1 Adeguamento e implementazione dei servizi sovracomunali (comparto Polo Fieristico, Auditorium ed ex convento Domenicano di S.Antonio, comparto pubblico di Cortivacci Biblioteca Civica-Museo di storia naturale-Palasport, Istituti di Istruzione Superiore, Ospedale civile e Casa di Riposo Ambrosetti Paravicini, sistema di trasporto pubblico, Pretura, Colonia Fluviale); 5.2 Riqualificazione ambientale-insediativa del comparto produttivo Morbegno-Talamona e rilocalizzazione in ambito comunale di attività artigianali in essere; 5.3 Sostegno al commercio all’interno dell’abitato con interventi di riqualificazione urbana e scelte urbanistiche di rafforzamento; 6 Morbegno quale porta e vetrina della Valtellina 6.1 Sviluppo dei nodi strutturali e infrastrutturali e riqualificazione dei paesaggi dell’accoglienza; 6.2 Valorizzazione e qualificazione della diffusa ricchezza di presenze ambientali e antropiche in sinergia con la Comunità Montana e il Consorzio Turistico Porte di Valtellina; 7 Creazione di un sistema verde intercomunale unito al sistema verde territoriale 7.1 Valorizzazione delle invarianti ambientali dei corsi d’acqua Bitto e Adda per una fruizione lineare e per punti singolari; 7.2 Connessione attraverso corridoi ecologici delle aree del P.L.I.S. della Bosca e delle aree agricole di valenza ambientale della Bonifica e dei Prati del Bitto; 7.3 Interrelazione in corridoi ecologici dei percorsi ciclopedonali locali al “Sentiero Valtellina” unita allo sviluppo e al completamento del medesimo; 8 Miglioramento della qualità ambientale legata alle problematiche della mobilità 8.1 integrazioni strategiche della viabilità costituite dal completamento della strada area P.I.P-Polo Fieristico-S.P. Valeriana e dalla nuova strada Polo Fieristico-Campovico/ Paniga; 8.2 ristrutturazione dei nodi viari della S.S.38; 8.3 strutturazione di base della mobilità ciclopedonale; 9 Recupero dei nuclei di antica formazione e dei nuclei e manufatti sparsi 9.1 interventi puntuali di riqualificazione su spazi pubblici quali catalizzatori di recupero; 9.2 valorizzazione dei luoghi e dei manufatti storici come fattori promotori di identità mediante il censimento e la messa in rete nel sistema ambientale; 9.3 formulazione di un impianto normativo con forme di incentivo e facilitazione per gli interventi edilizio-urbanistici di recupero; 9.4 miglioramento dell’offerta di parcheggi di attestamento e pertinenziali; 10 Riqualificazione delle aree cardine degradate 10.1 individuazione e conferma di ambiti di trasformazione e di zone di recupero integrate alla città (PII Martinelli, PII Mulino, PII Morelli, AT Castelli-Galbusera, AT Crotto Getzemani, AT Parravicini, PR S.Martino). Relazione illustrativa Pagina 69 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 2. INDICAZIONI QUANTITATIVE DI SVILUPPO L’individuazione delle indicazioni quantitative di sviluppo è avvenuta condividendo scrupolosamente i criteri enunciati dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale adottato: • massimo utilizzo del patrimonio edilizio esistente favorendone il recupero nelle sue diverse forme; • massimo utilizzo delle aree interstiziali, dei vuoti urbani e delle aree anche dismesse collocate all’interno della parte di territorio già urbanizzato; • contenimento dello sviluppo urbano in prossimità dell’attuale area urbanizzata; • contenimento dello sviluppo di nuove previsioni produttive in prossimità delle zone produttive già esistenti. Le trasformazioni insediative previste dal Documento di Piano devono, peraltro, essere intese come opportunità di qualificazione, recupero e riordino funzionale, completamento e regolarizzazione della costruzione degli agglomerati urbani del capoluogo e delle frazioni in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo e non, assolutamente, di mera espansione e occupazione di suolo. Il dimensionamento quantitativo conseguente assume quindi, seppure rigidamente limitato entro soglie numeriche accettabili, un profilo secondario poichè dettato dalle ragioni sopraesposte (non limitabili ai soli cinque anni di validità del documento di piano) e non, prioritariamente, motivato dalla necessità di nuove aree per l’edificazione. 3. OBIETTIVI E STRATEGIE DI SISTEMA Nel seguito è elencata la sintesi degli obiettivi e delle strategie di dettaglio; tale sintesi è costruita sulla base dell’analisi delle criticità e delle potenzialità individuate e suddivisa per i tre sistemi di riferimento in cui è articolabile il territorio comunale (sistema ambientale, sistema della mobilità e dei servizi, sistema insediativo e territoriale). 3.1. 1) sistema ambientale Valorizzazione delle risorse ambientali 1.1 Interventi lungo il torrente Bitto quali: - il recupero degli spazi pubblici delle Serriole con opere di urbanizzazione e di arredo e il collegamento pedonale, previa opere di messa in sicurezza, con il giardino del Palazzo Malacrida e la storica via Priula; - la riqualificazione e la messa in sicurezza dei percorsi arginali con l’integrazione per un tratto iniziale in sponda sx sino al ponte Promor e il richiesto coinvolgimento del comune di Cosio Valtellino per il percorso in sponda sx dal ponte Promor al ponte della SS38; - costituzione di un corridoio ecologico d’argine in sponda dx dalla linea FFSS sino alla foce mediante aree verdi in testa alle strade locali e lungo l’argine; 1.2 Ristrutturazione ambientale del lungo Adda: - in sponda dx dalla Centrale di Campovico sino al Ponte di Ganda - in sponda dx, con il richiesto coinvolgimento del comune di Civo, dal Ponte di Ganda al Ponte Vanoni; - in sponda dx, con il richiesto coinvolgimento del comune di Traona, dal Ponte Vanoni alla foce del Bitto e oltre; - in sponda sx dalla Colonia Fluviale, compreso il ripristino del rapporto di fruizione diretto della medesima con il fiume, sino alla foce del Bitto; 1.3 Conferma del PLIS della Bosca con l’ampliamento all’area agricola di valore ambientale della Bonifica ed il richiesto coinvolgimento del comune di Talamona per la parte ad est sino al ponte di Paniga; Relazione illustrativa Pagina 70 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 1.4 Interventi per l’accessibilità, il completamento, la fruibilità dei percorsi pedemontani orobico e retico; 1.5 individuzione di itinerari di fruizione; 1.6 provvedimenti normativi di tutela in osservanza e ad integrazione delle indicazioni prevalenti di carattere ambientale contenute nel PTCP adottato; 2) Implementazione e strutturazione delle aree verdi urbane 2.1 Implementazione della rete di verdi pubblici per le aree insediative carenti mediante una idonea localizzazione negli ambiti di trasformazione; 2.2 Individuazione di aree verdi private vincolate in luogo di aree non utilizzate funzionalmente all’attività agricola con possibilità di ampliamento per edifici esistenti; 2.3 Potenziamento e ridefinizione della valenza delle aree verdi esistenti; 3) Definizione e incremento degli elementi connettivi della rete ecologica 3.1 Creazione di una estesa maglia di percorsi ambientali pedonali e ciclopedonali mediante integrazioni di tratti esistenti e nuove individuazioni; 3.2 Censimento dei percorsi di versante e conseguente normativa di tutela con indicazioni per gli interventi di rivitalizzazione; 3.3 Individuazione delle strade da alberare di nuova costruzione e di riqualificazione viaria con i conseguenti provvedimenti (piano dei servizi, apposizione di vincoli vps verde privato stradale nel piano delle regole); 4) Qualificazione degli ambiti paesaggistici 4.1 Definizione normativa degli ambiti atta a garantire la permanenza delle caratterizzazioni paesistiche locali e promuovere riqualificazioni; 4.2 Tutela normativa ed evidenzazione delle potenzialità di elementi e sistemi del paesaggio antropico. 3.2. sistema della mobilità e dei servizi 1) Riordino e organizzazione funzionale della viabilità veicolare 1.1 Classificazione funzionale della rete viaria esistente ed indicazione dei criteri e dei parametri progettuali per le strade di nuova costruzione e di riqualificazione; 1.2 Integrazioni della rete viaria con nuove strade interquartiere, di quartiere e interlocali per un efficiente interrelazione fra gli ambiti di tessuto consolidato e gli ambiti di trasformazione: - Polo Fieristico/via Forestale/S.P.Valeriana - Polo Fieristico/Campovico-Paniga - Comparto PIP/S.P. per S.Marco - via Damiani-via Morelli/S.P. per S.Marco - via Olmo/via Merizzi - via Arcolasco/via Ganda - via Castagna/via Gregorini - SS38/strada parallella alla linea FF.SS./via Merizzi - via Forestale/via Lungo Adda - via Valeriana a Campovico/nuova strada Campovico-Paniga - via Valeriana a Paniga/via Valeriana vecchia 1.3 Ristrutturazione e riqualificazione della rete viaria secondo i criteri e i parametri progettuali riportati in un apposito abaco per strade di nuova costruzione e di riqualificazione; 1.4 Individuazione di zone 30 in aree residenziali e localizzazione di interventi di moderazione 1.5 definizione con indicazioni per la riqualificazione delle strade agro-silvo-pastorali e limitazione a nuovi percorsi carrabili di versante 2) Incremento dell’offerta strutturata di parcheggio con particolare riguardo agli attrattori di traffico 2.1 Previsione di nuove strutture interrate di parcheggio - P.za S.Antonio e “campo delle suore”; Relazione illustrativa Pagina 71 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 2.2 - A.T. Crotto Getsemani; P.R. Biffi; PII Martinelli; P.za Aldo Moro e area Cortivacci; P.za Rivolta; Area FF.SS.-via Fumagalli; Previsione di nuove aree di parcheggio di superficie a sud del Polo Fieristico; area di valore ambientale della Bonifica-via Arcolasco; parcheggi di cintura a Campovico lungo la nuova strada Campovico-Paniga; piazza di Campovico; via Valeriana in prossimità del campo sportivo a Paniga; Chiesa della Beata Vergine delle Grazie a Paniga; Cimitero a Paniga; Via Valeriana per Porcido a Desco; piccoli parcheggi di attestamento sulla viabilità principale per i nuclei di versante orobico e retico; 2.3 Richiesta di dotazioni di parcheggio maggiori rispetto ai minimi di normativa negli ambiti di trasformazione per assolvere a bisogni dei comparti vicini; 3) Miglioramento dell’offerta di trasporto pubblico 3.1 Riqualificazione e mantenimento in piena efficienza del nodo di interscambio per il trasporto passeggeri; 3.2 Politiche sinergiche con STPS per la definizione di una rete di fermate adeguatamente attrezzate; 3.3 Politiche intercomunali per la creazione di un trasporto “leggero” urbano MorbegnoTalamona-Cosio Valtellino-Traona; 4) Strutturazione di una rete ciclopedonale in connessione e/o parte della rete ambientale e coniugata al trasporto pubblico 4.1 Individuazione di percorsi paralleli o alternativi alle strade di interquartiere e di quartiere; 4.2 Previsione di nuovi attraversamenti protetti della linea FF.SS. e della SS38 quali: - sottopasso FF.SS e SS38 di Area FF.SS.-via Fumagalli; - adeguamento cavalcavia ferroviario di via Forestale; - sottopasso SS38 di PII Martinelli-via Faedo; - adeguamento sottopasso ferroviario di via Bottà; - sottopasso SS38 di viale della Rimembranza 4.3 Corredo di marciapiedi alle nuove strade ed in tutti gli interventi di riqualificazione viaria come stabilito in un apposito abaco 5) Conferma e sviluppo della buona dotazione di servizi comunali e sovracomunali 5.1 Sostanziale convalida delle localizzazioni previste e in essere con modifiche dimensionali e riqualificazioni; 5.2 Politiche per la implementazione e la riqualificazione dei servizi (coinvolgimento degli Enti preposti e forme di sostegno ed incentivo per gli interventi edilizi ed urbanistici) individuati con potenzialità di sviluppo quali: - Ospedale civile e Casa di Riposo; - Comparto parrocchiale di S.Giuseppe; - Colonia Fluviale, - Pretura; 5.3 Ridefinizione della valenza del comparto del Polo Fieristico con la trasformazione in struttura polivalente per eventi fieristici, avvenimenti sportivi, concerti e il completamento con un nuovo centro natatorio; 5.4 realizzazione della dotazione di aree per servizio prevista dal PIP nell’area industriale Morbegno-Talamona con particolare riferimento al sistema ambientale Relazione illustrativa Pagina 72 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 6) Sviluppo dei servizi tecnologici compendiato da interventi di mitigazione e compensazione ambientale 6.1 Conterminazione di un’area per l’ampliamento dell’impianto di depurazione sottoposta all’obbligo di una preventiva completa delimitazione di schermatura ambientale con alberi di prima grandezza e siepature; 6.2 Previsione di un’area quale polo di smistamento e razionalizzazione delle linee elettriche di Alta Tensione (richiesta dal GRTN a fronte di un impegno alla delocalizzazione delle linee AT dai tessuti insediativi) in adiacenza al comparto PIP sottoposta all’obbligo di opere di schermatura verso il cimitero e la pedemontana con alberature di prima grandezza e siepature; 6.3 Schermature ambientali dell’impianto di cogenerazione e disposizioni normative per la mitigazione e la compensazione ambientale di futuri ampliamenti e nuovi poli; 6.4 Incentivazione e provvedimenti urbanistici per la delocalizzazione della torre di trasmissione telefonica in via Vanoni; 6.5 Potenziamento dell’area per trattamento inerti di Campovico-Paniga corredato da opere di mitigazione da realizzarsi in sinergia con le sistemazioni ambientali previste per la costruzione della vicina nuova SS38; 6.6 Incentivazione e provvedimenti urbanistici per la delocalizzazione degli impianti di betonaggio. 3.3. sistema insediativo e territoriale 3.3.1 1) città e nuclei storici Rivitalizzazione e recupero funzionale dei nuclei di antica formazione 1.1 Predisposizione di una normativa edilizio-urbanistica essenziale e rigorosa; 1.2 Definizione di unità edilizie assoggettate a tipologie di intervento codificate; 1.3 Individuazione di ambiti di trasformazione e zone di recupero nei comparti degradati estesi e/o con proprietà frazionate ovvero in risposta a specifiche istanze (AT Paravicini, PR Biffi, PR Lusardi, PR Torchi Bianchi); 1.4 Incentivazione agli interventi edilizi ed all’uso mediante: - l’applicazione di provvedimenti non onerosi; - la possibilità di recupero abitativo dei sottotetti anche, ove compatibili, con sopralzi; - una modesta limitazione delle destinazioni compatibili; 1.5 Valorizzazione di spazi aperti, di percorsi storici, di edifici rappresentativi mediante: - interventi di riqualificazione dei fulcri costituenti centralità; - interventi coordinati di riqualificazione diffusa (pavimentazioni, illuminazione, sottoservizi, arredo, segnaletica storica e di informazione culturale) stabiliti secondo le priorità e le finalità della rivitalizzazione; - conferma delle agevolazioni e dei contributi per la manutenzione delle facciate dei palazzi storici; - integrazioni al Regolamento Edilizio con normative specialistiche per la valorizzazione e la rivitalizzazione dei nuclei di antica formazione (normativa sulle insegne, normativa sui dehors, etc.). 3.3.2 città consolidata 2) Attuazione completa delle densità edilizie previste dal PGT 2.1 trasferibilità dei diritti volumetrici nelle aree di tessuto consolidato di riferimento; 2.2 applicazione di un indice territoriale minimo negli ambiti di trasformazione; 3) Miglioramento della qualità edilizio-urbanistica 3.1 provvedimenti sui parametri per l’edificazione: - esclusione dal computo della Slp delle superfici delle scale e degli spazi comuni negli edifici plurifamiliari; - introduzione di parametri ecologici quali l’indice di permeabilità, la densità arborea, la densità arbustiva; Relazione illustrativa Pagina 73 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 4) 5) 6) 7) 3.2 indicazioni normative integrative per l’attività edilizia: - individuazione di una pezzatura minima di lotto pertinenziale per l’edificazione; - obbligo di localizzazione dei parcheggi privati al di fuori della recinzione nei complessi plurifamiliari; - normativa sulle recinzioni con incentivi per l’arretramento e la creazione di verde privato stradale in determinate aree di tessuto lungo le strade di quartiere; - obbligo della valutazione da parte della commissione del paesaggio per le coloriture degli edifici e per le coperture; - possibilità di aumento della altezza massima consentita (pari ad un piano) lungo le strade di quartiere vie Damiani, via Merizzi, via V° Alpini, via Forestale; Conferma e definizione di centri alternativi (policentrismo) 4.1 conferma del P.A. S.Giuseppe con adeguamenti esecutivi per gli spazi di relazione con la città; 4.2 definizione e rafforzamento di centralità aggiuntive con modifiche urbanistiche, dotazioni e arredo, installazioni di arte urbana sull’esempio di p.za S.Antonio (p.za Rivolta, p.za Aldo Moro, p.za S.Rocco, Central Park, via Fumagalli, Bottà, via MerizziBocciodromo); 4.3 valorizzazione delle caratteristiche peculiari di paese delle frazioni retiche di fondovalle (Campovico, Paniga, Desco) con interventi di miglioramento ed integrazione degli spazi pubblici; Valorizzazione dei sistemi commerciali e delle attività ricettive esistenti 5.1 interventi di cucitura urbanistica, mediante gli ambiti di trasformazione Parravicini e Castelli-Galbusera e riqualificazioni delle vie Faedo e Margna, per una sinergia fra i sistemi commerciali e le attività del centro di Morbegno con le attività previste nei programmi integrati di intervento “Martinelli” e “Mulino”; 5.2 rafforzamento del sistema commerciale di via Forestale mediante la previsione di ambiti di trasformazione con portici e spazi di aggregazione a chiusura dell’edificazione lungo il margine est sino al ponte Vanoni e la ristrutturazione della via; 5.3 riqualificazione degli spazi pubblici (parcheggi, marciapiedi, alberature, arredo) per il mantenimento dei negozi di prima necessità e degli esercizi bar nelle frazioni; Ottenimento di mix funzionali compatibili agli intorni interessati ed in risposta alle vocazioni insediative 6.1 individuazione di tessuti produttivi misti per beni e servizi con la compresenza della destinazione residenziale; 6.2 aumento delle percentuali, rispetto alla normativa vigente, delle destinazioni d’uso compatibili (terziario per uffici e commercio) in tessuti residenziali 6.3 sinergia con le destinazioni d’uso previste negli ambiti di trasformazione per l’ottenimento di mix funzionali nei tessuti di riferimento rilocalizzazione di attività artigianali incongrue 7.1 individuazione delle attività artigianali incongrue (es: Getsemani, Alfa Romeo di via Damiani, ex Funghicoltura) ed individuazione delle possibilità di trasformazione; 7.2 previsione di un ambito di trasformazione artigianale (2-3 Ditte) prossimo al comparto PIP Morbegno-Talamona in località Cappelletta ed individuazione di tessuti e ambiti di trasformazione produttivi misti per beni e servizi; 7.3 promozione di un accordo con il comune di Talamona per una variante al PIP che preveda un incremento della utilizzazione fondiaria e l’applicazione del solo indice di utilizzazione. 3.3.3 8) città da trasformare Individuazione degli ambiti già edificati suscettibili di possibile trasformazione e definizione delle specifiche vocazioni 8.1 ricognizione delle aree con specifiche domande di trasformazione ovvero degradate e/o in contrasto con il tessuto dell’intorno insediativo, valutazione delle potenzialità e definizione degli obiettivi peculiari da perseguire; Relazione illustrativa Pagina 74 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 9) Individuazione dei comparti urbani e periurbani suscettibili di trasformazione per il completamento ed il supporto ai sistemi insediativi in essere 9.1 conferma della vocazione insediativa delle aree soggette a pianificazione preventiva dal PRG ma non attuate (Ganda, Gregorini); 9.2 collocazione di ambiti in aree per servizi non riconfermate e in aree di dimensioni apprezzabili intercluse in tessuti edificati; 9.3 collocazione di ambiti a completamento dei sistemi insediativi su vie di interquartiere (via Forestale, nuova strada Campovico-Paniga); 9.4 assegnazione di prescrizioni, direttive ed indirizzi quali criteri d’intervento negli ambiti; 10) Definizione delle priorità di trasformazione 10.1 precedenza agli ambiti residenziali derivanti da comparti soggetti a piani attuativi dal PRG ed agli ambiti produttivi; 10.2 valutazione di urgenza per gli ambiti degradati e/o in contrasto nonchè agli ambiti interclusi nel tessuto insediativo; 10.3 valutazione del grado di rispondenza ai criteri di intervento (obiettivi, prescrizioni, direttive e indirizzi) dell’ambito proposto; 10.4 preferenza per gli ambiti di trasformazione residenziali che prevedono una quota parte di edilizia convenzionata. 3.3.4 territorio extraurbano 11) Mantenimento delle funzioni agricole extraurbane e di versante 11.1 conferma della funzione alle attuali zone agricole con la previsione di aree agricole integrate da verdi privati e aree non soggette a trasformazione con la sola eccezione di limitati ambiti interclusi o di “frangia” urbana; 12) Tutela del valore paesaggistico delle aree agricole 12.1 individuazione come aree di valore paesaggistico-ambientale soggette a tutela delle aree agricole di versante; 12.2 applicazione della normativa del Parco della Bosca alle aree agricole della Bonifica e definizione quale area di valore paesaggistico-ambientale; 12.3 recepimento quali aree di valore paesaggistico-ambientale delle aree di naturalità fluviale e dei varchi inedificabili proposti dal PTCP adottato; 13) Riqualificazione delle aree degradate al di fuori del tessuto consolidato 13.1 individuazione delle aree degradate soggette a riqualificazione (aree di trattamento inerti, depositi a cielo libero in attuali zone agricole) con normative specifiche ed eventuali incentivazioni. 4. PIANO INTEGRATIVO DEI NUCLEI DI ANTICA FORMAZIONE: sintesi degli obiettivi e delle strategie di piano 4.1. Obiettivi e strategie generali obiettivi: • • • tutela e promozione del patrimonio edilizio esistente inteso sia come singoli episodi architettonici che come valenze urbanistiche ed ambientali di contesto tutela e promozione di strutture e manufatti presenti sul territorio con riferimento al loro valore storico, architettonico, artistico, ambientale e documentale, quale opportunità soprattutto per i nuclei di versante promozione ed incentivazione del recupero dell’esistente in un’ottica di sviluppo sostenibile intesa come diminuzione della pressione verso ulteriore consumo di territorio, come utilizzo di specifiche tecniche costruttive sostenibili e come premialità rispetto alla qualità degli interventi strategie: Relazione illustrativa Pagina 75 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ • Estensione delle attuali zone dei nuclei di antica formazione e dei relativi criteri di tutela da intendersi come : - ampliamento delle attuali zone di centro storico (vigenti zone A ed A1) in considerazione del contesto di appartenenza in relazione alle valenze urbanistiche ed ambientali di insieme; - estensione di tutela puntuale a nuclei e manufatti storici sparsi nel territorio in relazione a specifici e particolari valori rilevati; - estensione delle prescrizioni generiche relative ai tessuti storici a tutti gli insediamenti rurali montani anche se non specificamente individuati cartograficamente; • Incentivazione economica e/o agevolazione per gli interventi di recupero nei tessuti storici con particolare riferimento alla promozione degli interventi che utilizzino tecniche edilizie sostenibili, di risanamento e risparmio energetico ed idrico quali: - previsione estesa di modalità di intervento che non prevedano contribuzione (Risanamento c onservativo) - valorizzazione dei volumi esistenti anche attraverso la possibilità estesa, anche nell’ambito di interventi di Risanamento conservativo, di cambio di destinazione d’uso in particolare per tutti quei volumi con destinazioni non più in essere o non compatibili con la destinazione residenziale (fienili, stalle, etc.); - premi volumetrici riferiti agli ambiti di trasformazione e di riqualificazione (Piani di Recupero) qualora nel contesto dell’intervento siano utilizzate tecniche edilizie di risanamento e/o risparmio di risorse energetiche ed idriche, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, utilizzo di materiali ecologicamente sostenibili in relazione alla loro produzione, provenienza, messa in opera, salubrità, smaltimento o riciclabilità secondo specifichi requisiti prestazionali e soglie stabiliti dal Nuovo Regolamento Edilizio; - possibilità di recupero dei sottotetti esistenti con previsione di modifica, ove possibile, dell’andamento altimetrico e/o planimetrico delle coperture; - possibilità di aumento della s.l.p. nella misura massima del 10% una tantum; tale misura massima sarà raggiungibile per diversi gradi in relazione all’utilizzo di tecniche di risparmio di risorse energetiche ed idriche, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, utilizzo di materiali ecologicamente sostenibili in relazione alla loro produzione produzione , provenienza, messa in opera, salubrità, smaltimento o riciclabilità secondo specifichi requisiti prestazionali stabiliti dal Nuovo Regolamento Edilizio. • Predisposizione di prescrizioni costruttive particolari, relative alle unità di intervento individuate che tutelino i caratteri artistici, architettonici ed urbanistici specifici e di contesto, e che contemporaneamente consentano, ove possibile, gli interventi di cui al punto precedente. • Individuazione di interventi volti a promuovere la valorizzazione di ambiti e connessioni urbane di particolare potenzialità quali catalizzatori di recupero, di centralità e vitalizzazione e quali patrimoni di particolare pregio. • Valorizzazione dei percorsi di connessione urbana interni ai Nuclei di antica formazione, pubblici, di uso pubblico o privati con previsioni specifiche circa le modalità di intervento. • Individuazione di interventi volti a promuovere lo sviluppo e la vitalizzazione di zone attualmente risultanti decentrate e “periferiche” anche attraverso il riesame della sosta veicolare, la promozione e riqualificazione di quello pedonale, la valorizzazione di aree verdi e contesti urbani ed ambientali di pregio e l’insediamento di strutture o destinazioni pubbliche o di uso pubblico. • Valorizzazione attraverso specifica individuazione e normativa d’intervento, dei percorsi storici di versante in connessione con percorsi storici di fondovalle e con la nuova rete di percorsi ciclopedonali in modo da creare una rete escursionistica leggibile, attrezzata Relazione illustrativa Pagina 76 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ ed alternativa (segnaletica con toponomastica storica, tempi di percorrenza, pannelli illustrativi, etc.). 4.2. Strategie particolari In relazione alle strategie a carattere generale sopra esposte il Piano Integrativo individua le seguenti strategie particolari (vedi Allegati A4.PI.1A- A4.PI.1B), in coerenza alle criticità e potenzialità individuate nelle Valutazioni Preliminari di Piano (vedi Allegati A3.PI.1A- A3.PI.1B). 4.2.1 Morbegno Centro • Piazza S. Antonio spostamento del traffico veicolare verso la strada provinciale per S.Marco (già in previsione); spostamento del parcheggio in superficie, in interrato sotto l’area posta sul fianco sud del Complesso di S. Antonio e Santa Marta, attualmente ospitante un’attrezzatura sportiva (“Campetto delle suore”), con accesso dalla nuova viabilità veicolare (già in previsione); spostamento del mercato settimanale nella struttura del parcheggio posto all’imbocco della strada provinciale per Albaredo e Passo S. Marco; riqualificazione della Piazza con opere strutturali e di arredo urbano con possibilità di istallazioni “leggere” del mercato settimanale in continuità con la nuova collocazione di cui sopra; previsione di un percorso pedonale che, attraverso i chiostri del complesso di S.Antonio connetta la Piazza con la via S.Martino e quindi con il complesso monumentale della chiesa dell’Assunta; tale percorso dovrà essere individuato nell’ambito degli interventi volti al recupero e riqualificazione del complesso conventuale; riqualificazione della zona absidale della Chiesa di S. Antonio con la realizzazione di un’area pubblica a ridosso dell’abside in modo da rendere possibile la fruibilità anche visiva della stessa e creare relazione diretta con la via S. Martino e la via Damiani; riqualificazione e valorizzazione dei tracciati della via S.Martino e della via Damiani quali strategici tracciati urbani anche attraverso il riesame della viabilità e della sosta veicolare, in modo da creare connessione diretta attraverso la via S. Martino con le presenze monumentali delle chiese Madonna Assunta e San Martino e l’attigua area a verde pubblico, e qualificare la via Damiani quale porta di Morbegno in ingresso da est. • P.zza Mattei Riqualificazione anche nell’ambito degli interventi del P.R. n°2 “Casa Lusardi” e negli eventuali interventi interni al complesso Parrocchiale di San Giovanni, volti a creare fruibilità visiva della zona absidale della Chiesa di San Giovanni dalla P.zza Mattei e connessione diretta tra la via Cappuccini e la P.zza Mattei stessa. (vedi Ambito di riqualificazione n°2 , P.R. n°2 “Casa Lusardi” - Criteri di intervento). • Comparto “Via Paravicini- Beato Andrea” Individuazione di P.R. (vedi Ambito di trasformazione n°1- P.R. n°1 “Via ParaviciniBeato Andrea”- Criteri d’intervento) con intervento di ristrutturazione urbanistica volta a: promuovere il recupero anche attraverso la sostituzione edilizia di tutto il comparto (ristrutturazione urbanistica); rafforzare il tracciato della via Paravicini come tracciato urbano a prevalenza pedonale riqualificazione e rafforzamento del percorso pedonale esistente sul limite nord del comparto in modo da creare connessione diretta con via Margna e Faedo; Relazione illustrativa Pagina 77 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ • Comparto “Albergo Trieste” Individuazione di zona di Recupero nell’ambito degli interventi del P.R. n°3 “Albergo Trieste, volti ad incentivare la conservazione e riqualificazione dell’attività storica ricettiva e nel contempo a tutelare le valenze ambientali e architettoniche rilevate. (vedi Ambito di riqualificazione n°3- P.R. n°3 “Albergo Trieste”- Criteri d’intervento) • Piazza S.Giovanni Spostamento o ridimensionamento delle aree di sosta ed interventi volti all’abbattimento delle barriere architettoniche. • “Zona Municipio” Realizzazione di parcheggio multipiano per soli residenti nelle zone del Centro storico nell’area ad ovest; tale struttura dovrebbe avere accesso dalla strada Pedemontana posta a sud ed essere provvisto di copertura a verde e di tutte le opportune opere di mitigazione ambientale e visiva; riqualificazione e valorizzazione del giardino di pertinenza della sede municipale a verde pubblico attrezzato, e realizzazione di un percorso pedonale che scendendo dalla via Pedemontana, percorra lo scalone monumentale, attraversi il giardino e scenda a livello del piano terra d’ingresso del Municipio stesso, proseguendo quindi sulla Piazza S.Pietro , sulla via Rocca e via Romegialli; implementazione dei servizi attraverso la realizzazione dell’ampliamento degli uffici comunali al piano terra a sud nel sottosuolo del giardino. • “Zona Seriole” Riqualificazione del contesto ambientale anche nell’ambito del complessivo intervento di recupero dell’area “Biffi” con particolare attenzione al recupero del rapporto della città con il fiume Bitto, attualmente riferito ancora alla concezione ottocentesca di “canale” e l’eventuale valutazione di realizzazione una connessione diretta con il giardino del Palazzo Malacrida e quindi da questo con il tracciato della strada Priula. • Piazza S.Rocco Valorizzazione complessiva della Piazza confermando l’ottocentesco impianto ottagonale ed il suo ruolo di “porta” storica da ovest per mezzo di opere di riqualificazione che interessino anche il percorso d’accesso alla Piazza da ovest costituito dalla via San Rocco verso Regoledo di Cosio. 4.2.2 Percorsi pedonali interni ai tessuti storici, di fondovalle e di versante - - - - Riqualificazione e valorizzazione dei tracciati storici della via Faedo , della via Paravicini ed in continuità della via Bottà sino al Ponte di Ganda quali percorso urbano unitario e privilegiato in grado di connettere il centro storico di Morbegno con l’edificato ed nuclei storici più rurali posti a nord sul fondovalle comprese le frazioni, con il fiume Adda e con il versante Retico; riqualificazione e rafforzamento della rete dei percorsi pedonali urbani interni e di versante con priorità della “Strada Priula” anche per mezzo di opere di manutenzione, di arredo urbano e di opportuna segnaletica secondo le previsioni particolari espresse nelle N.T.I. e nelle Schede di progetto del Piano delle Regole; non si ravvisa l’opportunità di confermare la previsione di percorsi pedonali ad uso pubblico tra la via Garibaldi e la via Ninguarda e la via Romegialli e la via Ninguarda; ciò in considerazione del fatto che tali percorsi in parte coperti non posseggono le caratteristiche fisiche proprie di un percorso ad uso pubblico, né costituiscono connessione rilevante all’interno del Centro storico; apertura diretta del percorso tra Vicolo al Bitto e via Cortivacci, per altro già esistente, ed il potenziamento, con le modalità di cui sopra, dello stesso attraverso vicolo Cortivacci sino alla Chiesa di S.Rocco; Relazione illustrativa Pagina 78 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ - 4.2.3 Desco - 4.2.4 Riqualificazione dei percorsi pedonali interni in particolare con il rafforzamento della via IX Luglio. Campovico - 4.2.6 Riqualificazione dei percorsi pedonali interni e della “Piazzetta” del lavatoio e fontana; ampliamento del parcheggio già esistente nella zona a “monte” dell’abitato e creazione di un anello viario che consenta la trasformazione a senso unico del tracciato viario esistente. Paniga 4.2.5 apertura di un percorso pedonale di nuova formazione che sul tracciato di un percorso storico esistente colleghi la via Romegialli alla via Vanoni attraverso la corte della proprietà Passerini: tale previsione potrà essere concordata con la proprietà a fronte di agevolazioni ed incentivi nel recupero degli edifici della proprietà suddetta, relativi e subordinati alla cessione di servitù di uso pubblico del percorso stesso. Riqualificazione della Piazza Vittoria con spostamento del parcheggio antistante le scuole e creazione di connessione di tutto il percorso fino a Chiesa Campovico verso nord e fino all’ingresso del Parco della Bosca verso sud anche con predisposizione per l’ insediamento di strutture leggere per la vendita ambulante e di supporto al Parco; riqualificazione della via Valeriana come percorso urbano attrezzato a prevalente vocazione pedonale; implementazione dei servizi al piano interrato dell’edificio delle scuole e della sua area di pertinenza. Torchi Bianchi Il Piano prevede l’ individuazione di un Piano di Recupero (vedi Ambito di Trasformazione n°4 P.R.n°4 “Torchi Bianchi”- Criteri d’Intervento) volto a : promuovere il recupero del primo nucleo storico edificato anche al fine di risolvere un’oggettiva situazione di pericolo pubblico, attraverso pianificazione attuativa attuabile in comparti anche non contemporanei; realizzazione di parcheggio pubblico per residenti interrato; promozione del recupero e riqualificazione di tutti i percorsi storici del nucleo. 5. INDICAZIONI PER IL PIANO DEI SERVIZI Il Documento di Piano specifica gli indirizzi per la redazione del Piano dei Servizi in un apposito articolo delle Norme Tecniche; in particolare al Piano dei Servizi viene richiesto di: - perseguire l’equilibrio nel territorio tra insediamenti, necessità e servizi; - recepire gli obiettivi generali e di sistema del Documento di Piano; - adottare, precisare con politiche o azioni ed, eventualmente, implementare per quanto di competenza le strategie generali e le strategie di sistema con particolare riguardo al sistema ambientale e al sistema della mobilità e dei servizi; - includere le aree per servizi e infrastrutture conseguenti all’attuazione degli ambiti di trasformazione; - definire gli interventi per il sistema del verde comunale; - definire gli interventi per il sistema della mobilità comunale; - contribuire alla strategia paesaggistica definita dal Documento di Piano in coerenza con il Piano delle Regole. Relazione illustrativa Pagina 79 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Ulteriore indicazione è quella di una attenta valutazione delle previsioni di servizi e della mobilità non attuate dal PRG finalizzata alla sola conferma dei vincoli funzionali agli obiettivi di PGT. 6. INDICAZIONI PER IL PIANO DELLE REGOLE Il Documento di Piano specifica gli indirizzi per la redazione del Piano delle Regole in un apposito articolo delle Norme Tecniche; in particolare al Piano delle Regole viene richeisto di : - recepire gli obiettivi generali e di sistema del Documento di Piano; - adottare, precisare con politiche o azioni ed, eventualmente, implementare per quanto di competenza le strategie generali e le strategie di sistema con particolare riguardo al sistema insediativo e territoriale; - osservare, dettagliandole, le indicazioni riportate nella “Carta della sensibilità paesaggistica dei luoghi” nonché predisporre opportune azioni di tutela per gli ambiti di rilevanza paesaggistica; - dettare i criteri per la salvaguardia e la valorizzazione dei nuclei di antica formazione e dei nuclei rurali sparsi; - indicare gli ambiti di compensazione con le rispettive attribuzione dei diritti volumetrici; - avvalersi del Regolamento Edilizio per la definizione dei criteri per l’istituzione e la tenuta del registro dei diritti edificatori, l’incentivazione urbanistica, la mitigazione e la compensazione ambientale, la funzionalità edilizia, la qualità e la salubrità dei materiali edili, la promozione di energie alternative e rinnovabili, il contenimento dei consumi energetici ed idrici, l’utilizzo di tecniche e materiali di bioedilizia, la promozione di installazioni d’arte negli insediamenti. Ulteriori indicazioni riguardano: - il recepimento e la declinazione di dettaglio della possibilità di trasferimento delle volumetrie all’interno delle aree di medesimo tessuto negli ambiti consolidati, al fine di perseguire il raggiungimento delle previsioni insediative e la densificazione del territorio già urbanizzato; - l’accezione da attribuire alle “aree non soggette a trasformazione urbanistica” che potranno essere, oltre che le aree sottratte per ragioni oggettive a utilizzazioni diverse rispetto allo stato di fatto, anche aree ritenute tali per scelte di piano come previsto dalle “Modalità per la pianificazione comunale” predisposte dalla Regione; - la conferma, per quanto possibile e non dettato da significative ragioni urbanistiche, dei diritti acquisiti in termini di edificabilità, in senso lato, al fine di evitare sperequazioni rispetto allo stato di fatto (es. divisioni familiari, tassazioni sino ad ora sostenute, etc.); - una disciplina delle destinazioni d’uso per i nuclei di antica formazione ed i tessuti consolidati a prevalenza residenziale che preveda una limitazione “leggera” delle funzioni complementari previa un’attenta valutazione delle funzioni ammissibili e considerate le caratteristiche morfologiche delle aree. 7. AMBITI DI TRASFORMAZIONE Il Documento di Piano prevede n.29 ambiti di trasformazione di cui: - n.19 con destinazione d’uso principale residenza; - n.1 con destinazione d’uso principale funzione di servizio; - n.1 con destinazione d’uso principale attività terziarie; - n.2 con destinazione d’uso principale attività artigianale mista a commercio e residenza; - n.2 con destinazione d’uso principale attività artigianali; - n.2 in nuclei di antica formazione con destinazione d’uso principale residenza e residenza/pubblici esercizi; - n.2 di riqualificazione in nuclei di antica formazione con destinazione d’uso principale residenza e residenza/pubblici esercizi; dettagliatamente elencati nella seguente tabella: Relazione illustrativa Pagina 80 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ N° LOCALITA' TESSUTO INSEDIATIVO FUNZIONE PRINCIPALE DI RIFERIMENTO ATR capoluogo MORBEGNO VI VIA GREGORINI B1 R VIII VIA GANDA B1 R GHISLA-FF.SS. B1 R 2 GANDA-FF.SS. B1 R 3 V°ALPINI - CASTAGNA B1 R 4 CROTTO GETSEMANI B R 5 CASTELLI-GALBUSERA B R 6 RONCONBOX (a) B1 R 7 STRADA 17 B1 R 8 FUMAGALLI-BITTO B1 R 1 9 DELLA NAVE B R 10 BOSI-POZZAI B1 R 11 STRADA 16 NORD B1 R 12 STRADA 16 SUD B1 R C R ATR frazione CAMPOVICO 13 EX FUNGHICOLTURA 14 ATR 1c C R 15 ATR 2c B1 R 16 ATR 3c B1 R 17 ATR 4c C R S impianti tecnologici S / funzioni di servizio S3 ATS frazione CAMPOVICO 18 CENTRALE ATAm e ATA capoluogo MORBEGNO 19 CASTAGNA D1 I / artigianale MISTA 20 DAMIANI (a) D1 I / artigianale MISTA 21 PONTE VANONI D2 I / artigianale 22 CAPPELLETTA D2 I / artigianale B T / terziario T3 A R ATT capoluogo MORBEGNO 23 CREVAL AT dei nuclei di antica formazione da attuare con PR PR1 VIA PARAVICINI E VIA BEATO ANDREA PR2 LUSARDI (ambito di riqualificazione) A R PR3 ALBERGO TRIESTE A R-C / pubblici esercizi C8 PR4 TORCHI BIANCHI/Paniga (amb. riqualific.) A R-C / pubb. eserc. C7-C8 tali ambiti sono individuati con apposito perimetro nella “Tavola delle previsioni di piano” ed esaustivamente trattati nell’elaborato “Criteri di intervento negli ambiti di trasformazione”. Le considerazioni sulla individuazione nel sistema urbano e sulla possibile priorità temporale, comunque non vincolante, delle trasformazioni riguardanti ciascun ambito sono sinteticamente esposte di seguito. Relazione illustrativa Pagina 81 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 7.1. VI - Via Gregorini Ambito intercluso di completamento del tessuto insediativo che, derivante da un comparto non attuato di PRG soggetto a piano attuativo, ha vocazione per una trasformazione di brevemedio periodo anche per una conferma dei diritti acquisiti. 7.2. VIII - Via Ganda Ambito di completamento e regolarizzazione del tessuto insediativo che, derivante da un comparto soggetto a piano attuativo non attuato di PRG, ha vocazione per una trasformazione di breve-medio periodo anche per una conferma dei diritti acquisiti e la presenza di una quota parte di proprietà comunale destinata ad edilizia convenzionata. 7.3. 1 – Ghisa FF.SS. Ambito intercluso di completamento del tessuto insediativo che, derivante da un comparto non attuato di PRG soggetto ad intervento diretto, ha vocazione per una trasformazione di brevemedio periodo anche per una conferma dei diritti acquisiti. 7.4. 2 - Ganda FF.SS. Ambito intercluso di completamento del tessuto insediativo che, di piccole dimensioni e derivante da un comparto non attuato di PRG in parte soggetto ad intervento diretto ed in parte vincolato a servizi, ha vocazione per una trasformazione di breve-medio periodo anche per una conferma dei diritti acquisiti. 7.5. 3 – V°Alpini-Castagna Ambito intercluso di completamento del tessuto insediativo che, di piccole dimensioni e derivante da un comparto non attuato di PRG prevalentemente vincolato a servizi, ha vocazione per una trasformazione di medio periodo sulla base della necessità di ristrutturazione delle vie V°Alpini, Tirano e Castagna e di dotazione di parcheggi pubblici. 7.6. 4 – Crotto Getsemani Ambito di qualificazione e riordino funzionale della città, attualmente con attività artigianali incongrue e fabbricati vetusti, che ha vocazione per una trasformazione di medio periodo sulla base delle necessità di interazione con il futuro mercato settimanale rilocalizzato e l’implementazione dell’offerta di parcheggio pubblico per le aree del centro. 7.7. 5 – Castelli-Galbusera Ambito di qualificazione e riordino funzionale della città derivante da un comparto soggetto a piano attuativo non attuato di PRG, attualmente con attività produttive incongrue dismesse e fabbricati vetusti, che ha vocazione per una trasformazione di medio periodo sulla base delle necessità di interazione con il PII “Martinelli” e l’area sportiva della nuova palestra anche per una conferma dei diritti acquisiti. 7.8. 6 – Ronconbox Ambito di qualificazione e riordino funzionale della città, di piccole dimensioni, attualmente con una attività artigianale incongrua, che ha vocazione per una trasformazione di medio-lungo periodo sulla base della possibilità di trasferimento dell’attività produttiva. 7.9. 7 – Strada 17 Ambito di completamento e regolarizzazione del tessuto insediativo, di piccole dimensioni, che ha vocazione per una trasformazione di medio-lungo periodo contestualmente alla costruzione della nuova strada comunale 17. 7.10. 8 – Fumagalli-Bitto Ambito di completamento e regolarizzazione del tessuto insediativo, di grandi dimensioni, che ha vocazione per una trasformazione di medio-lungo periodo sulla base della programmazione Relazione illustrativa Pagina 82 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ degli interventi di integrazione e riqualificazione del sistema ambientale del “lungo Bitto” e per la dotazione di servizi del comparto di “via Fumagalli”. 7.11. 9 – Della Nave Ambito di qualificazione e riordino funzionale della città, di grandi dimensioni, attualmente con una attività artigianale incongrua, che ha vocazione per una trasformazione di medio-lungo periodo sulla base della effettiva possibilità di trasferimento dell’attività produttiva e tenuto conto dell’urgenza degli obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda. 7.12. 10 – Bosi-Pozzai Ambito intercluso di completamento e di riqualificazione della città, di grandi dimensioni, attualmente con una modesta attività agricola di allevamento incongrua, che ha vocazione per una trasformazione di medio-lungo periodo sulla base dell’urgenza degli obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda e dell’esecuzione dei previsti interventi di razionalizzazione delle linee A.T.. 7.13. 11 – Strada 16 nord Ambito di completamento e regolarizzazione del tessuto insediativo, di medie dimensioni, che ha vocazione per una trasformazione di medio-lungo periodo contestualmente alla costruzione della nuova strada comunale 16, sulla base dell’urgenza degli obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda e in coordinamento con l’ambito “12 – Strada 16 sud”. 7.14. 12 – Strada 16 sud Ambito di qualificazione, riordino funzionale e regolarizzazione del tessuto insediativo, di grandi dimensioni, parzialmente occupato da una attività artigianale dismessa, che ha vocazione per una trasformazione di medio-lungo periodo contestualmente alla costruzione della nuova strada comunale 16, sulla base dell’urgenza degli obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda e in coordinamento con l’ambito “12 – Strada 16 nord”. 7.15. 13 – Ex Funghicoltura Ambito di qualificazione del tessuto insediativo, di grandi dimensioni, che ha vocazione per una trasformazione di lungo periodo, costruita la nuova strada “via Valeriana” e sulla base dell’urgenza degli obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda. 7.16. 14 – ATR 1c Ambito di completamento e regolarizzazione del tessuto insediativo, di medie dimensioni, in massima parte derivante da un comparto non attuato di PRG soggetto ad intervento diretto, che ha vocazione per una trasformazione di medio periodo e costruita la nuova strada “via Valeriana” anche per una conferma dei diritti acquisiti. 7.17. 15 – ATR 2c Ambito di completamento e regolarizzazione del tessuto insediativo, di piccole dimensioni, in massima parte derivante da un comparto non attuato di PRG soggetto ad intervento diretto con un vincolo di pre-progetto, che ha vocazione per una trasformazione di breve-medio periodo anche per una conferma dei diritti acquisiti. 7.18. 16 – ATR 3c Ambito di completamento e regolarizzazione del tessuto insediativo, di piccole dimensioni, in massima parte derivante da un comparto non attuato di PRG soggetto ad intervento diretto, che ha vocazione per una trasformazione di breve-medio periodo, sulla base dell’urgenza degli obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda e anche per una conferma dei diritti acquisiti. 7.19. 17 – ATR 4c Relazione illustrativa Pagina 83 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Ambito di completamento e regolarizzazione del tessuto insediativo, di medie dimensioni, in massima parte derivante da un comparto non attuato di PRG soggetto ad intervento diretto, che ha vocazione per una trasformazione di breve-medio periodo, sulla base dell’urgenza degli obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda anche per una conferma dei diritti acquisiti. 7.20. 18 – ATS Centrale Ambito di riqualificazione dell’area di degrado della ex centrale di Campovico, di grandi dimensioni, che ha vocazione per una trasformazione di breve periodo in base all’urgenza degli obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda ed alla richiesta di insediamento delle funzioni di servizio tecnologico previste. 7.21. 19 – ATAm Castagna Ambito artigianale-misto intercluso e di completamento del tessuto insediativo che, di piccole dimensioni e derivante da un comparto non attuato di PRG soggetto ad intervento diretto, ha vocazione per una trasformazione di breve-medio periodo per una conferma dei diritti acquisiti e anche per la richiesta di aree a tale destinazione funzionale. 7.22. 20 – ATAm Damiani Ambito artigianale-misto intercluso e di qualificazione del tessuto insediativo, con la presenza di un fabbricato incongruo, di piccole dimensioni e incluso parzialmente in area artigianale di PRG ad intervento diretto, che ha vocazione per una trasformazione di medio periodo per una conferma dei diritti acquisiti e anche per la richiesta di aree a tale destinazione funzionale. 7.23. 21 – ATA Ponte Vanoni Ambito artigianale di qualificazione del tessuto insediativo, parzialmente edificato e con la presenza di una concessionaria, di piccole dimensioni e incluso in area artigianale di PRG ad intervento diretto, che ha vocazione per una trasformazione di medio periodo per una conferma dei diritti acquisiti sulla base dell’urgenza degli obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda anche per una conferma dei diritti acquisiti. 7.24. 22 – ATA Cappelletta Ambito artigianale di completamento e regolarizzazione del tessuto insediativo, di mediopiccole dimensioni, che ha vocazione per una trasformazione di breve periodo per la richiesta di aree a tale destinazione funzionale e sulla base dell’urgenza degli obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda. 7.25. 23 – ATT Creval Ambito di qualificazione del tessuto insediativo, in posizione centrale al capoluogo e con la sede dell’istituto bancario Credito Valtellinese, di piccole dimensioni, che ha vocazione per una trasformazione di breve periodo sulla base dell’urgenza degli obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda. 7.26. PR1 – Via Paravicini e via Beato Andrea Ambito di qualificazione del tessuto insediativo, in posizione centrale al capoluogo e in massima parte edificato con vetuste costruzioni di matrice rurale, di piccole dimensioni ma con proprietà molto frazionata, che ha vocazione per una trasformazione di medio periodo sulla base delle necessità di interazione con la riqualificazione urbanistica sull’asse S.Antonio-PII “Martinelli” e dell’urgenza degli altri obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda. 7.27. PR2 – Lusardi Ambito di riqualificazione del tessuto insediativo, in posizione centrale al capoluogo e con la presenza di un fabbricato storico importante per la costruzione urbana, di piccolissime dimensioni, che ha vocazione per una trasformazione di breve-medio periodo sulla base dell’urgenza degli obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda. 7.28. PR3 – Albergo Trieste Relazione illustrativa Pagina 84 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ Ambito di qualificazione del tessuto insediativo, derivante da un comparto soggetto a piano di recupero non attuato di PRG, in posizione centrale al capoluogo e con la presenza di un albergo storico importante per la costruzione urbana, di piccole dimensioni, che ha vocazione per una trasformazione di breve-medio periodo sulla base dell’urgenza degli obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda. 7.29. PR4 – Torchi Bianchi Ambito di riqualificazione del tessuto insediativo di matrice rurale, derivante da un comparto soggetto a piano di recupero non attuato di PRG, all’inizio del versante retico in prossimità di Paniga e con la presenza di molteplici fabbricati compromessi da un incendio, di medie dimensioni, che ha vocazione per una trasformazione di breve-medio periodo in considerazione delle precarie condizioni di conservazione e sulla base dell’urgenza degli obiettivi d’intervento esposti nella specifica scheda. 8. EDIFICABILITA’ NEGLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE L’edificabilità degli ambiti di trasformazione è assegnata con riferimento ai tessuti edificati dell’intorno. A ciascun ambito è attribuita edificabiltà base di partenza che deve essere integrata (ciò obbliga ad acquisire edificabilità con trasferibilità e/o premialità) sino ad una edificabilità minima fissata per l’ambito medesimo; tale disposizione normativa è finalizzata al perseguimento delle previsioni insediative ed, inoltre, ad attivare i meccanismi della trasferibilità e dell’incentivazione di interventi edilizio-urbanistici virtuosi specificati nei paragrafi successivi. L’edificabilità minima conseguita per l’ambito può essere aumentata sino ad una edificabilità massima stabilita per l’ambito stesso (con trasferibilità e/o premialità); tale possibilità normativa è tesa a rafforzare i meccanismi della trasferibilità e dell’incentivazione. La capacità edificatoria di base è fissata, ordinariamente, pari al 70% della capacità edificatoria minima mentre la capacità edificatoria massima è indicabile pari al 120%. L’acquisizione di edificabilità per premialità è limitata, ordinariamente, al 30% al fine di non pesare sulla capacità insediativa di piano che viene dimensionato sulla edificabilità minima. Negli ambiti dei nuclei di antica formazione l’attribuzione della capacità edificatoria avviene secondo criteri generali di incentivazione e di limitata possibilità di trasferimento volumetrico, declinati diversamente per ciascun ambito, che sono dettagliatamente descritti nelle specifiche schede dei “Criteri di intervento negli ambiti di trasformazione”. 9. CRITERI DI PEREQUAZIONE, COMPENSAZIONE e INCENTIVAZIONE URBANISTICA 9.1. Perequazione l piano non si avvalerà, in considerazione dello stato di fatto degli ambiti di tessuto consolidato nonchè della previsione in misura modesta di aree vincolate per attrezzature e servizi, della facoltà prevista dall’art.11 comma 2 della L.R.12/2005 per l’applicazione estesa della perequazione urbanistica; pertanto l’attuale conformazione dei suoli degli ambiti di tessuto consolidato, intesa come edificabilità di base, verrà sostanzialmente confermata. Il principio perequativo per la ripartizione dei diritti edificatori e degli oneri per la dotazione di aree per opere di urbanizzazione verrà stabilito per ciascun ambito di trasformazione; a ciascun ambito, salvo specifica indicazione riportata nei “Criteri di intervento negli ambiti di trasformazione”, sarà attribuito un indice base da assegnare a tutti i terreni compresi all’interno del perimetro dell’ambito stesso confermate le volumetrie degli edifici esistenti se mantenuti. 9.2. Compensazione Nel caso di cessione gratuita di aree per servizi e attrezzature pubbliche, di uso e interesse pubblico e/o generale nonchè per nuove strade e allargamenti vengono attribuiti diritti volumetrici sulla base dell’applicazione di un indice volumetrico che viene stabilito in Relazione illustrativa Pagina 85 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ dipendenza dell’ambito interessato dal Piano delle Regole; in particolare, tale misura compensativa, che è finalizzata da un lato a favorire l’acquisizione per la realizzabilità di opere pubbliche e dall’altro a stemperare l’effetto penalizzante per il Privato della previsione urbanistica, è applicata generalmente e anche al di fuori del tessuto consolidato. Parimenti, a tessuti individuati come inedificabili quali i VPV (verdi privati vincolati) è assegnabile un indice volumetrico (paritetico a quello delle aree per servizi cedute gratuitamente) trasferibile ma non direttamente realizzabile. Nel caso di cessione gratuita di aree per allargamenti stradali in ambiti di tessuto consolidato non individuate con specifiche indicazione sulle tavole della disciplina delle aree del PGT, ma imposte per documentate esigenze di natura viabilistica o urbanistica, sono attribuiti diritti volumetrici paritetici a quellli delle aree medesime. 9.3. Incentivazione (premialità) Negli ambiti di trasformazione previsti al di fuori dei nuclei di antica formazione sono possibili incrementi della edificabilità base assegnata (premialità), valutati percentualmente rispetto alla edificabilità minima stabilita per ciascun ambito, per l’incentivazione di pratiche urbanisticoedilizie virtuose: - interventi di riqualificazione urbana; - interventi coerenti alle finalità dell’efficienza e del risparmio energetico nonchè di architettura bioclimatica; - installazione di opere d’arte pubblica (sculture, etc.) secondo i dettami del Regolamento D.M.23.03.2006 di applicazione della L.717/1949; - la qualità del progetto; dettagliatamente specificate nelle norme tecniche. Tali incentivazioni percentuali sono computabili sino ad un cumulo massimo e, comunque, non oltre l’edificabilità massima stabilita; ordinariamente, al fine di non pesare sulla capacità insediativa di piano che viene dimensionato sulla edificabilità minima, tale limite è stabilito pari al 30% dell’edificabilità minima. Negli ambiti di trasformazione e di riqualificazione dei nuclei di antica formazione sono previsti possibili incrementi di edificabilità rispetto all’esistente, per l’incentivazione di - interventi di riqualificazione urbana e recupero di aree degradate e/o disgregate; - interventi coerenti alle finalità dell’efficienza e risparmio energetico ed idrico e della sostenibilità; le modalità di attribuzione di tali incentivazioni sono specificate nei “Criteri di intervento negli ambiti di trasformazione”. Ulteriori incentivazioni, allo scopo di promuovere il recupero edilizio e l’adeguamento igienico sanitario, sono stabilite nei nuclei di antica formazione e nelle zone agricole mediante una limitata possibiltà di ampliamento degli edifici esistenti (10%). 10. TRASFERIBILITA’ DELLE VOLUMETRIE La trasferibilità delle volumetrie (diritti volumetrici) è perseguita con l’intento di: - rispettare le previsioni di capacità insediativa di piano; - densificare le parti già urbanizzate del territorio comunale; - attivare il meccanismo della compensazione urbanistica; per mezzo dei seguenti criteri: - negli ambiti di tessuto consolidato sono definiti un indice di fabbricabilita fondiaria base del lotto (assegnato sulla base dell’area di tessuto insediativo di riferimento) e un indice di fabbricabilità massima; tale edificabilità massima è ottenibile con il trasferimento di diritti volumetrici derivanti da lotti appartenti alla medesima area di tessuto insediativo o da compensazioni; - volumetrie pertinenti a lotti (aree di pertinenza) compresi in ambiti di tessuto consolidato, non edificate e/o non edificabili per la conformazione fisica dei lotti medesimi, possono generare pari diritti volumetrici liberamente trasferibili in lotti e/o Relazione illustrativa Pagina 86 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ - ambiti di trasformazione appartenenti alla medesima area di tessuto insediativo di riferimento, come definita dal Piano delle Regole, nel rispetto dell’indice volumetrico massimo assegnato al lotto che riceve il trasferimento dei diritti. i diritti volumetrici derivanti dalla compensazione per la cessione gratuita al Comune di aree per la mobilità e/o per servizi pubblici, di interesse pubblico e/o generale sono trasferibili, nel rispetto dell’indice volumetrico massimo assegnato al lotto che riceve il trasferimento dei diritti, in lotti appartenenti alla medesima area di tessuto urbanistico di riferimento; la trasferibilità negli ambiti di trasformazione è consentita con riferimento solamente alla medesima appartenenza al Capoluogo o, viceversa, alle frazioni. 11. EDILIZIA AGEVOLATA E CONVENZIONATA Gli interventi di edilizia agevolata e convenzionata sono localizzati, in analogia al vigente P.R.G., in alcuni ambiti di trasformazione evitando concentrazioni di rilievo in alcuni comparti; a tale fine, nonché per limitare una eccessiva penalizzazione delle proprietà private in termini di cessioni di aree e conseguentemente di superficie fondiaria residua, è stabilita una percentuale volumetrica pari al 20% della capacità edificatoria minima dell’ambito inferiore ai valori generalmente imposti nei piani attuativi di P.R.G. (30% ed oltre ad esclusione del P.A. “Bona Lombarda” pari al 19%). 12. MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE Tutti gli interventi di trasformazione e riqualificazione del territorio, per inscriversi in un quadro di generale sostenibilità ambientale, devono coniugarsi a misure di mitigazione degli interventi medesimi e ad opere di compensazione ambientale che, in un certo senso, ristorano l’ambiente per il sacrificio patito. Il piano, condividendo il principio sopra esposto, stabilisce: - incentivi premiali negli ambiti di trasformazione per opere di mitigazione e/o compensazione significative; - prescrizioni, direttive e indirizzi orientate al conseguimento del principio sopraesposto negli ambiti di trasformazione; - impone uno studio ambientale per le nuove opere e gli interventi di ristrutturazione attinenti a infrastrutture e servizi pubblici, di uso e interesse pubblico e/o generale che stabilisca le necessarie opere di mitigazione e gli eventuali provvedimenti di compensazione ambientale conseguenti; - l’obbligo di adeguate mitigazioni ambientali preventive e significative opere di compensazione ambientale per tutti gli interventi attinenti a servizi tecnologici ed a nuove opere per la mobilità stabilendone un valore minimo percentuale sull’importo totale dei lavori. 13. CAPACITA’ INSEDIATIVA DI PIANO Lo sviluppo complessivo di piano prevede una capacità insediativa residenziale, riportata nella tabella, con un incremento di circa 1100 abitanti rispetto alla capacità del vigente PRG; tale incremento è da considerarsi puramente teorico nella realtà poiché considera: - l’attivazione di tutti gli ambiti di trasformazione individuati; - la maturazione di tutti i diritti volumetrici derivanti da compensazione; - la completa trasferibilità dei diritti volumetrici residui dei lotti già edificati negli ambiti consolidati; ed inoltre, è da ribadire, attiene ad un orizzonte temporale di medio-lungo periodo e non comporta una occupazione apprezzabile di nuovo suolo. Ulteriori considerazioni sulle ipotesi di sviluppo avanzate sono: Relazione illustrativa Pagina 87 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ - - - le aree per insediamenti compatibili (commerciali, terziari, artigianato di servizio) potranno teoricamente aumentare rispetto al vigente PRG con l’applicazione di una limitazione percentuale più leggera delle destinazioni complementari (+ 20% circa); le aree per nuovi insediamenti artigianali e artigianali-misti, al di fuori del Piano per Insediamenti Produttivi “Morbegno-Talamona”, assommano a circa 24000mq a fronte di una dismissione di aree artigianali pressoché paritetica; la dotazione complessiva di servizi sarà ampiamente superiore ai minimi di legge. PREVISIONI DI PGT DETERMINAZIONE DELLA CAPACITA' INSEDIATIVA RESIDENZIALE DI PIANO LOCALITA' V EDILIZIO RESIDUO ISOLATI NON SATURI Morbegno 400610,688 Campovico V EDILIZIO RESIDUO ISOLATI SATURI VOLUME RECUPERABILE ZONE A-A1 TOTALE V EDILIZIO mc ABITANTI insediabili V/150 ABITANTI residenti (vuoti urbani) 6950,304 al 31.12.2007 66951,550 474512,542 3163 10632 93628,494 6621,060 100249,554 668 753 Paniga 33782,782 6093,970 39876,752 266 333 Desco 6425,574 4966,580 11392,154 76 107 Arzo 10448,860 10448,860 70 11 ValleCampoerbolo 14572,610 14572,610 97 25 TOTALE 559469,008 651052,472 4340 11861 6950,304 84633,160 A B C D Tot. abitanti insediabili+residenti Abitanti teorici degli ambiti di trasformazione residui Abitanti teorici dei nuovi ambiti di trasformazione Abitanti teorici da compensazione urbanistica 16201 876 1023 624 Sommano abitanti A+B+C+D 18724 Capacità Ins. PRG vigente 17612 Relazione illustrativa Pagina 88 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 14. Allegati del Documento di Piano Il Documento di Piano è composto dagli allegati elencati di seguito. A1 - Quadro ricognitivo e programmatorio A1.0 A1.1 A1.2 A1.3- 1:100000 varia 1:5000 1:2000 1:2000 1:2000 Corografia Pianificazione sovracomunale Vincoli amministrativi Istanze, problemi e aspettative a- Morbegno b- Campovico-Paniga-Desco c- Arzo-Valle-Campoerbolo d- Catalogo delle istanze A2 - Quadro conoscitivo del territorio comunale A2.1 A2.2 A2.3 A2.4 A2.5- A2.6- A2.7- A2.8- A2.9- A2.10- A2.11 A2.12a A2.12b A2.13- A2.14- A2.15 A2.16 A2.17 A2.18 A2.19 A2.20 A2.21.1 Sistema della mobilità 1:25000 Inquadramento territoriale viabilistico 1:5000 Carta della mobilità comunale 1:2000 Carta della mobilità comunale - Morbegno Sistema urbano 1:5000 Evoluzione storica dell’edificato Uso del suolo-tipologie e destinazioni d’uso degli edifici 1:2000 a- Morbegno 1:2000 b- Campovico-Paniga-Desco 1:2000 c- Arzo-Valle-Campoerbolo Uso del suolo-caratteristiche delle aree pertinenziali 1:2000 a- Morbegno 1:2000 b- Campovico-Paniga-Desco 1:2000 c- Arzo-Valle-Campoerbolo d- Uso del suolo-caratteristiche delle aree pertinenziali Uso del suolo-altezze degli edifici 1:2000 a- Morbegno 1:2000 b- Campovico-Paniga-Desco 1:2000 c- Arzo-Valle-Campoerbolo Uso del suolo-stato di conservazione ed elementi di pregio degli edifici 1:2000 a- Morbegno 1:2000 b- Campovico-Paniga-Desco 1:2000 c- Arzo-Valle-Campoerbolo Uso del suolo-planimetria delle urbanizzazioni tecnologiche esistenti 1:7500 a- Territorio comunale 1:2000 b- Morbegno 1:2000 c- Campovico-Paniga-Desco 1:2000 d- Arzo-Valle-Campoerbolo Distribuzione del carico insediativo 1:2000 a-Morbegno 1:2000 b-Campovico-Paniga-Desco 1:2000 c- Arzo-Valle-Campoerbolo d- Indici urbanistici ed edilizi 1:5000 Distribuzione delle attività economiche 1:2000 Classificazione dei punti di vendita al dettaglio- Morbegno Classificazione dei punti di vendita al dettaglio Carta delle proprietà comunali 1:2000 a-Morbegno 1:2000 b-Campovico-Paniga-Desco 1:2000 c- Arzo-Valle-Campoerbolo d- Catalogo delle proprietà comunali Carta delle attrezzature pubbliche, di uso e interesse pubblico o generale 1:2000 a-Morbegno 1:2000 b-Campovico-Paniga-Desco 1:2000 c- Arzo-Valle-Campoerbolo d- Elenco riassuntivo delle attrezzature pubbliche, di uso e int. pubb. o generale Sistema agricolo, ambientale e del paesaggio 1:25000 Orografia 1:25000 Idrografia 1:7500 Carta dell’uso dei suoli extraurbani 1:7500 Carta del paesaggio alla scala comunale 1:7500 Patrimonio edilizio extraurbano Aree e beni di particolare rilevanza 1:5000 Vincoli ambientali e monumentali Assetto geologico, idrogeologico e sismico Componente geologica della pianificazione comunale (nov.2002 – gen.2003) el.1- Relazione geologica1 el.3- Schede sorgenti e pozzi1 el.4- Schede frane1 1:5000 tav.1.1- Carta di inquadramento 1:5000 tav.1.2- Carta di inquadramento 1:10000 tav.4- Carta di dissesto varia tav.5- Rilievo alveo torrente Bitto tratto in conoide Relazione illustrativa Pagina 89 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ A2.21.2 1:5000 1:5000 A2.PI.1- 1:5000 1:5000 A2.PI.2- A2.PI.3- A2.PI.4- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.5- 1:2000 1:2000 A2.PI.6- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.7- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.8- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.9- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.10- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.11- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.12- 1:1000 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.13- 1:1000 1:1000 Integrazione della componente geologica, idrogeologica e sismica (nov.2008 – apr.2009) all.1- Note illustrative all.2- Analisi del rischio sismico tav.1.1- Carta di pericolosità sismica locale tav.1.2- Carta di pericolosità sismica locale Piano integrativo dei nuclei di antica formazione Nuclei e manufatti di valore storico, architettonico, artistico ed ambientale: individuazione A- Area centro-nord B- Area centro-sud Nuclei e manufatti sparsi di valore storico, architettonico, artistico ed ambientale: documentazione fotografica A- Versante retico B- Versante orobico Nuclei e manufatti sparsi di valore storico, architettonico, artistico ed ambientale: schede di rilievo A- Versante retico B- Versante orobico Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Individuazione e numerazione edifici ed isolati 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Morbegno centro e nuclei di fondovalle: evoluzione del tessuto urbano A- Area centro-nord B- Area centro-sud Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Datazione degli edifici 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Tipologie degli edifici 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Viabilità ed attrezzature collettive 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Caratteristiche spazi aperti connessi alla viabilità: pavimentazioni 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Caratteristiche spazi aperti connessi agli edifici 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Destinazioni d’uso 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Stato di conservazione 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 1:1000 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Valore storico-architettonico-ambientale 1- Morbegno Centro 2- Morbegno nuclei Relazione illustrativa Pagina 90 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 1:1000 1:1000 1:1000 A2.PI.14- - 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Nuclei di antica formazione: zona “A” ed “A1” Schede di rilievo e documentazione fotografica 1- Morbegno Centro aggiornamento della scheda edificio n.16 – Isolato 10 datata 04.05.2009 a seguito accoglimento osservazione 2- Morbegno nuclei 3- Campovico, Paniga, Desco 4- Nuclei montani retici aggiornamento della scheda edificio n.13 – Cerido datata 04.05.2009 a seguito accoglimento osservazione 5- Arzo,Valle, Campoerbolo, San Carlo Relazione d’indagine A2.PI.15 A3 – Valutazioni preliminari di piano A3.1 A3.2 A3.PI.1- 1:5000 1:7500 1:5000 1:5000 Stato di attuazione del PRG vigente Criticità e potenzialità Nuclei e manufatti di valore storico, architettonico, artistico ed ambientale: criticità e potenzialità A- Area centro-nord B- Area centro-sud A4 – Indicazioni di piano A4.1 A4.PI.1- A4.2.1 A4.2.2 A4.3 A4.4 A4.5 A4.6 A4.6.1 1:10000 1:10000 1:5000 1:7500 1:1000 Quadro di sintesi delle strategie generali di piano Nuclei e manufatti di valore storico, architettonico, artistico ed ambientale: sintesi delle strategie A- Area centro-nord B- Area centro-sud Tavola delle previsioni di piano (CTR) Tavola delle previsioni di piano Carta della sensibilità paesaggistica dei luoghi Relazione illustrativa Norme tecniche Criteri d’intervento negli ambiti di trasformazione (allegato alle NTA) Direttive e indirizzi negli ambiti di trasformazione Relazione illustrativa Pagina 91 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ INDICE 0. PREMESSA.........................................................................................................................................................1 1. DATI GENERALI SUL TERRITORIO..................................................................................................................2 2. STRUMENTAZIONE URBANISTICA VIGENTE .................................................................................................2 2.1. 2.2. 2.3. 2.4. 2.5. 2.6. 2.7. 2.8. PIANI TERRITORIALI DI COORDINAMENTO .................................................................................................................2 STRUMENTO DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA GENERALE .........................................................................................3 STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE INTEGRATA DI INTERVENTO .................................................................................5 STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE ATTUATIVA ...............................................................................................................5 STRUMENTI SETTORIALI E COMPLEMENTARI DI PIANIFICAZIONE .................................................................................7 PIANO PER INSEDIAMENTI PRODUTTIVI MORBEGNO-TALAMONA ...............................................................................7 PARCO LOCALE DI INTERESSE SOVRACOMUNALE DELLA BOSCA ...............................................................................7 PARCO DELLE OROBIE ...........................................................................................................................................7 3. CENNI STORICI ..................................................................................................................................................7 4. CENNI SULLO SVILUPPO EDILIZIO ED URBANISTICO DEL TERRITORIO ................................................10 4.1. 4.2. 4.3. OPERE SIGNIFICATIVE PER LO SVILUPPO URBANO MODERNO DI MORBEGNO ...........................................................11 I REGOLAMENTI EDILIZI E GLI STRUMENTI URBANISTICI DAL 1914 AL 1974 ...............................................................11 ESAME DELLA PIANISTICA .....................................................................................................................................12 5. AMBIENTE NATURALE....................................................................................................................................15 5.1. 5.2. INQUADRAMENTI GEOLOGICO, GEOMORFOLOGICO, IDROGEOLOGICO, IDROLOGICO..................................................15 INQUADRAMENTO PEDOLOGICO ............................................................................................................................15 6. DINAMICHE DEMOGRAFICHE ........................................................................................................................17 7. LA SITUAZIONE SOCIOECONOMICA.............................................................................................................24 7.1. 7.2. 7.2.1 7.2.2 7.2.3 DINAMICHE OCCUPAZIONALI ..................................................................................................................................24 ATTIVITÀ ECONOMICHE .........................................................................................................................................26 settore primario ...............................................................................................................................................28 settore secondario...........................................................................................................................................30 settore terziario................................................................................................................................................33 8. LA CONSISTENZA E ATTIVITÀ EDILIZIA .......................................................................................................37 8.1. 8.2. 8.3. I VANI ESISTENTI 9. IL SISTEMA INSEDIATIVO E TERRITORIALE (QUADRO RICOGNITIVO E PROGRAMMATORIO) ............39 10. USO ATTUALE DEL SUOLO E PATRIMONIO EDILIZIO ................................................................................39 10.1. 10.2. 10.3. 10.4. SISTEMA URBANO ................................................................................................................................................40 INDAGINI SULL’USO ATTUALE DEL SUOLO A LIVELLO URBANO ..................................................................................40 TERRITORIO EXTRAURBANO E SISTEMA AGRICOLO, AMBIENTALE E DEL PAESAGGIO .................................................44 DATI EVOLUTIVI SUL PATRIMONIO EDILIZIO .............................................................................................................44 11. SISTEMA DEI SERVIZI E DELLA MOBILITÀ ..................................................................................................46 11.1. 11.2. 11.3. 11.4. SISTEMA DEI SERVIZI ............................................................................................................................................46 .....................................................................................................................................47 SERVIZI TECNOLOGICI...........................................................................................................................................49 SISTEMA DELLA MOBILITÀ .....................................................................................................................................49 12. CRITICITA’ E POTENZIALITÀ..........................................................................................................................49 12.1. 12.2. 12.3. SISTEMA AMBIENTALE ..........................................................................................................................................50 SISTEMA DELLA MOBILITÀ E DEI SERVIZI ................................................................................................................50 SISTEMA INSEDIATIVO E TERRITORIALE .................................................................................................................51 ..................................................................................................................................................37 IL PATRIMONIO EDILIZIO ........................................................................................................................................37 L’ATTIVITÀ EDILIZIA ...............................................................................................................................................37 STANDARDS URBANISTICI Relazione illustrativa Pagina 92 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 13. LA CARTA CONDIVISA DEL PAESAGGIO COMUNALE E DEI SUOI PROCESSI DI COSTRUZIONE ........53 14. ALLEGATI DEL QUADRO CONOSCITIVO E ORIENTATIVO .........................................................................56 0. SCENARIO DI RIFERIMENTO..........................................................................................................................59 1. OBIETTIVI E STRATEGIE GENERALI .............................................................................................................68 2. INDICAZIONI QUANTITATIVE DI SVILUPPO ..................................................................................................70 3. OBIETTIVI E STRATEGIE DI SISTEMA...........................................................................................................70 3.1. 3.2. 3.3. 3.3.1 3.3.2 3.3.3 3.3.4 SISTEMA AMBIENTALE ...........................................................................................................................................70 4. PIANO INTEGRATIVO DEI NUCLEI DI ANTICA FORMAZIONE:....................................................................75 SISTEMA DELLA MOBILITÀ E DEI SERVIZI .................................................................................................................71 SISTEMA INSEDIATIVO E TERRITORIALE ..................................................................................................................73 città e nuclei storici ........................................................................................................................................73 città consolidata...............................................................................................................................................73 città da trasformare .........................................................................................................................................74 territorio extraurbano ......................................................................................................................................75 SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DELLE STRATEGIE DI PIANO........................................................................................75 4.1. OBIETTIVI E STRATEGIE GENERALI ........................................................................................................................75 obiettivi: .......................................................................................................................................................................75 strategie: ......................................................................................................................................................................75 4.2. STRATEGIE PARTICOLARI .....................................................................................................................................77 4.2.1 Morbegno Centro .............................................................................................................................................77 • Piazza S. Antonio.............................................................................................................................................77 • P.zza Mattei ......................................................................................................................................................77 • Comparto “Via Paravicini- Beato Andrea” ....................................................................................................77 • Comparto “Albergo Trieste” ...........................................................................................................................78 • Piazza S.Giovanni ............................................................................................................................................78 • “Zona Municipio” .............................................................................................................................................78 • “Zona Seriole”..................................................................................................................................................78 • Piazza S.Rocco ................................................................................................................................................78 4.2.2 Percorsi pedonali interni ai tessuti storici, di fondovalle e di versante .....................................................78 4.2.3 Desco ................................................................................................................................................................79 4.2.4 Paniga ...............................................................................................................................................................79 4.2.5 Campovico .......................................................................................................................................................79 4.2.6 Torchi Bianchi ..................................................................................................................................................79 5. INDICAZIONI PER IL PIANO DEI SERVIZI ......................................................................................................79 6. INDICAZIONI PER IL PIANO DELLE REGOLE ...............................................................................................80 7. AMBITI DI TRASFORMAZIONE .......................................................................................................................80 7.1. 7.2. 7.3. 7.4. 7.5. 7.6. 7.7. 7.8. 7.9. 7.10. VI - VIA GREGORINI .............................................................................................................................................82 VIII - VIA GANDA ..................................................................................................................................................82 1 – GHISA FF.SS.................................................................................................................................................82 2 - GANDA FF.SS. ...............................................................................................................................................82 3 – V°ALPINI-CASTAGNA ......................................................................................................................................82 4 – CROTTO GETSEMANI ......................................................................................................................................82 5 – CASTELLI-GALBUSERA ...................................................................................................................................82 6 – RONCONBOX..................................................................................................................................................82 7 – STRADA 17 ....................................................................................................................................................82 8 – FUMAGALLI-BITTO ..........................................................................................................................................82 Relazione illustrativa Pagina 93 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO dott.ingegnere Luca Gadola – dott.architetto Giulia Maria Vitali _______________________________________________________________________________________________ 7.11. 7.12. 7.13. 7.14. 7.15. 7.16. 7.17. 7.18. 7.19. 7.20. 7.21. 7.22. 7.23. 7.24. 7.25. 7.26. 7.27. 7.28. 7.29. 9 – DELLA NAVE ..................................................................................................................................................83 10 – BOSI-POZZAI................................................................................................................................................83 11 – STRADA 16 NORD .........................................................................................................................................83 12 – STRADA 16 SUD ...........................................................................................................................................83 13 – EX FUNGHICOLTURA ....................................................................................................................................83 14 – ATR 1C .......................................................................................................................................................83 15 – ATR 2C .......................................................................................................................................................83 16 – ATR 3C .......................................................................................................................................................83 17 – ATR 4C .......................................................................................................................................................83 18 – ATS CENTRALE ...........................................................................................................................................84 19 – ATAM CASTAGNA ........................................................................................................................................84 20 – ATAM DAMIANI ............................................................................................................................................84 21 – ATA PONTE VANONI ....................................................................................................................................84 22 – ATA CAPPELLETTA ......................................................................................................................................84 23 – ATT CREVAL ...............................................................................................................................................84 PR1 – VIA PARAVICINI E VIA BEATO ANDREA ........................................................................................................84 PR2 – LUSARDI ...................................................................................................................................................84 PR3 – ALBERGO TRIESTE ....................................................................................................................................84 PR4 – TORCHI BIANCHI........................................................................................................................................85 8. EDIFICABILITA’ NEGLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE................................................................................85 9. CRITERI DI PEREQUAZIONE, COMPENSAZIONE E INCENTIVAZIONE URBANISTICA ............................85 9.1. 9.2. 9.3. PEREQUAZIONE ...................................................................................................................................................85 COMPENSAZIONE .................................................................................................................................................85 INCENTIVAZIONE (PREMIALITÀ)..............................................................................................................................86 10. TRASFERIBILITA’ DELLE VOLUMETRIE .......................................................................................................86 11. EDILIZIA AGEVOLATA E CONVENZIONATA .................................................................................................87 12. MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE .......................................................................................87 13. CAPACITA’ INSEDIATIVA DI PIANO ...............................................................................................................87 14. ALLEGATI DEL DOCUMENTO DI PIANO........................................................................................................89 Relazione illustrativa Pagina 94 di 94 COMUNE DI MORBEGNO - “Piano di Governo del Territorio” DOCUMENTO DI PIANO