Miscugli - Pearson
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Miscugli - Pearson
Unità 3 Dai miscugli agli elementi I contenuti 3.1 Sostanze pure e miscugli 3.2 Le caratteristiche delle soluzioni 3.3 Elementi e composti Il Micronauta Soluzioni e miscugli Chimica in azione L’acqua potabile che sgorga dai rubinetti delle nostre case non è fatta di sole molecole di H2O: disperse tra le molecole di acqua si trovano sempre altre sostanze, anche se non si vedono perché sono in soluzione. Ma che cos’è un’acqua potabile? Secondo le norme vigenti in Italia, può essere definita tale un’acqua che risponda a precisi requisiti chimico-fisici. In particolare, la legge fissa la quantità – ovvero la concentrazione – massima in cui sono ammessi i “contaminanti” (microrganismi, metalli, idrocarburi, pesticidi, sostanze radioattive e disinfettanti residui dei processi di potabilizzazione), in modo che non rappresentino un potenziale pericolo per la salute umana. I risultati attesi conoscenze • conoscere distillazione o filtrazione • conoscere le caratteristiche delle soluzioni • definire e utilizzare i termini soluto e solvente, concentrato e diluito, saturo e sovrasaturo, miscibile e immiscibile • spiegare la differenza tra elementi composti e tra atomi e molecole 9788863642728A_053_057_U03.indd 53 • conoscere simboli e formule • conoscere la legge della composizione costante abilità • riconoscere sostanze pure, miscugli omogenei, miscugli eterogenei • distinguere tra elementi e composti, e tra atomi e molecole • leggere una formula chimica 31-03-2011 9:56:58 54 PA RT E A STRUTTURA E TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA 3.1 Sostanze pure e miscugli In questa lezione Domande guida ◾ Che differenza c’è tra una sostanza pura e un miscuglio a livello macroscopico e a livello particellare? ◾ Che differenza c’è tra un miscuglio omogeneo e uno eterogeneo? ◾ Su quali proprietà fisiche si basano la distillazione e la filtrazione? Il tuo vocabolario sostanza pura pure substance miscuglio mixture miscuglio eterogeneo heterogeneous mixture miscuglio omogeneo homogeneous mixture distillazione distillation filtrazione filtration Facendo una passeggiata in montagna possiamo respirare aria pura, e l’acqua che sgorga da una sorgente è certamente pura; con l’aggettivo puro intendiamo infatti “non contaminato”. In chimica questo termine ha invece un significato più preciso: quando il chimico afferma che un corpo è puro, intende dire che esso è formato da una sola sostanza. Poiché gli atomi e le molecole sono così piccoli, è praticamente impossibile ottenere un campione di sostanza assolutamente puro, cioè formato al 100% da particelle di quella sostanza: basta un solo atomo (o una sola molecola) di una sostanza diversa perché quel campione non sia puro. In questa lezione imparerete a distinguere le sostanze dai miscugli. ■ Sostanze pure e miscugli La materia può essere classificata in base alla composizione: un campione di materia (o corpo) può essere una sostanza pura oppure un miscuglio. Sostanze pure Temperatura L’acqua pura, alla normale pressione atmosferica, bolle a 100°C. Se facciamo bollire una certa quantità di acqua distillata, cioè pura, la temperatura rimane costante a 100°C finché tutto il liquido non è passato allo stato di vapore. Se invece facciamo bollire acqua di mare, che contiene sali disciolti, osserviamo un comportamento diverso. Non solo l’acqua bolle a una temperatura più alta di 100°C, ma la sua temperatura continua a crescere via via che l’ebollizione procede, come mostra il grafico della Figura 3.1. Se l’ebollizione dura abbastanza a lungo, tutta l’acqua se ne va sotto forma di vapore, mentre sul fondo del contenitore rimane un residuo solido di sale. Questo diverso comportamento dell’acqua distillata e dell’acqua di mare illustra la differenza tra sostanze pure e miscugli. 100°C Un sostanza pura (o semplicemente sostanza) è costituita da una sola specie chimica, cioè da un solo tipo di particelle (atomi o molecole). i ad re ma u acq acqua distillata Tempo Figura 3.1 Confronto tra le temperature di ebollizione di un liquido puro e di un liquido impuro Nel caso dell’acqua di mare (linea blu), man mano che l’acqua bolle (e quindi diminuisce di quantità), la quantità di sale disciolta nell’acqua ancora presente diventa in proporzione sempre maggiore; questo provoca un aumento della temperatura di ebollizione. 9788863642728A_053_057_U03.indd 54 L’acqua pura contiene un solo “tipo” di materia: infatti è costituita solo da molecole di acqua; non sono presenti altri atomi o molecole. Una sostanza pura possiede un ben definito insieme di proprietà fisiche e chimiche che la caratterizza e la rende diversa da ogni altra sostanza. Queste proprietà possono essere utilizzate per individuare la sostanza considerata. Una sostanza pura non può essere separata in altre sostanze più semplici con mezzi fisici. Miscugli Pensate ora a una bella insalata mista: lattuga, carote, mais, pomodori e così via. Normalmente i tipi di materia con cui abbiamo a che fare sono come l’insalata, cioè miscugli di vari componenti mescolati assieme in proporzioni variabili da caso a caso. Un miscuglio è una porzione di materia in cui sono presenti due o più specie chimiche. 31-03-2011 9:57:13 3 L’aria che respiriamo, l’acqua di mare, un caffè, un pezzo di granito, l’ottone di un clarinetto o l’acciaio di una forchetta sono tutti esempi di miscugli. Le proprietà di un miscuglio dipendono dalle sostanze che lo compongono e dalle loro quantità relative. Le sostanze pure presenti in un miscuglio possono essere separate con mezzi fisici; per esempio, abbiamo visto che il sale e l’acqua possono essere separati facendo evaporare l’acqua. La Figura 3.2 mostra la differenza tra sostanze pure e miscugli a livello particellare. ■ a] Br2 (sostanza pura) DAI MISCUGLI AGLI ELEMENTI b] H 2O (sostanza pura) Miscugli omogenei ed eterogenei Se mescolate acqua e olio, i due liquidi si separano in due strati distinti, o fasi, formando un miscuglio che viene detto eterogeneo. Il prefisso etero- significa “diverso, differente”. c] una piccola quantità di Br2 in H2O 55 d] una maggiore quantità di Br2 in H2O Figura 3.2 Sostanze pure e miscugli: una visione particellare a] Il bromo puro (Br2) è un liquido fatto solo di molecole di bromo. b] L’acqua pura è fatta solo di molecole d’acqua. cd] I miscugli di acqua e bromo sono fatti di molecole di bromo e di acqua mescolate in proporzioni variabili. Un miscuglio eterogeneo ha una composizione che non è la stessa in ogni suo punto. Un pezzo di granito, in cui si possono vedere i diversi minerali componenti (le fasi) a occhio nudo, è un esempio di miscuglio eterogeneo. Se mescolate acqua e alcol, invece, i due liquidi si disperdono l’uno nell’altro e danno luogo a un miscuglio dall’aspetto uniforme, che viene detto omogeneo. Il prefisso omo- significa “lo stesso”; infatti campioni di questo miscuglio acqua-alcol, prelevati in punti diversi, avranno la stessa composizione e le stesse proprietà. Leggimi Se un campione di materia appare eterogeneo, si tratta sicuramente di un miscuglio eterogeneo; se invece un campione appare omogeneo, può essere un miscuglio omogeneo oppure una sostanza pura. Un miscuglio omogeneo ha aspetto uniforme e la stessa composizione in ogni suo punto. Un caffè ben mescolato, l’aceto, l’acqua salata sono miscugli omogenei; hanno una composizione uniforme, cioè uguale in ogni punto. I miscugli omogenei sono anche chiamati soluzioni. Particolarmente importanti e comuni sono le soluzioni acquose, cioè le soluzioni in cui il componente principale è l’acqua. ■ Un CD come tutor Su questo argomento puoi svolgere il problema assistito Distinguere le sostanze pure dai miscugli. Alcuni metodi di separazione dei miscugli Viviamo in un mondo di miscugli, in cui le sostanze pure disponibili sono davvero poche. L’aria che respiriamo è un miscuglio di ossigeno, azoto e altri gas. Tutte le acque naturali, comprese le acque dolci dei fiumi e dei laghi e quelle che beviamo, contengono sempre sostanze disciolte; persino l’acqua piovana contiene in soluzione i gas dell’aria. E, naturalmente, anche il suolo è un miscuglio. Sono state sviluppate diverse tecniche per separare i miscugli, basate in genere sulle differenti proprietà fisiche dei loro componenti. Qui ne illustriamo due molto comuni, non solo nei laboratori chimici. 9788863642728A_053_057_U03.indd 55 Un CD come tutor La scheda di chimica animata Separazione di miscugli presenta alcuni metodi di separazione. 31-03-2011 9:57:14 56 PA RT E A STRUTTURA E TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA termometro uscita acqua di raffreddamento condensatore soluzione (acqua di mare) pallone da distillazione ingresso acqua di raffreddamento Figura 3.3 Separare un miscuglio per distillazione Il campione di acqua viene riscaldato nel pallone fino all’ebollizione. Il vapore che si forma viene convogliato nel condensatore, dove viene raffreddato, condensato (cioè riportato allo stato liquido) e quindi convogliato nella beuta di raccolta. Nella camicia esterna del condensatore scorre acqua di rubinetto, che serve per raffreddare il vapore. acqua pura Distillazione. Sappiamo che l’acqua di mare è una soluzione che contiene diverse sostanze disciolte; di tutte le sostanze presenti, l’acqua è quella con il più basso punto di ebollizione. Perciò, se si riscalda un campione di questa soluzione fino al punto di ebollizione, l’acqua passa allo stato di vapore senza portare con sé i sali disciolti. Se si lascia raffreddare il vapore in modo da farlo tornare allo stato liquido, si ottiene un campione di acqua pura, priva di sostanze disciolte. Questa importante tecnica di separazione è chiamata distillazione; l’apparato che permette di realizzarla in laboratorio è illustrato nella Figura 3.3. La distillazione separa un componente del miscuglio omogeneo di partenza (l’acqua) dagli altri componenti (le sostanze disciolte) mediante trasformazioni fisiche: l’acqua passa dallo stato liquido allo stato aeriforme e poi ritorna allo stato liquido senza cambiare la propria natura chimica, cioè rimane sempre acqua. Filtrazione. Se raccogliamo un campione di acqua naturale dal fondo di un corso d’acqua, può capitare di prelevare anche del sedimento dal letto del fiume. Per iniziare il processo di depurazione dell’acqua, prima di tutto dobbiamo eliminare questo sedimento mediante filtrazione. La filtrazione permette di separare i componenti di un miscuglio eterogeneo utilizzando un mezzo poroso, come per esempio un filtro di carta. Le dimensioni dei pori del filtro permettono a uno o a più componenti del miscuglio di attraversarlo, ma ne bloccano altri. Il filtro infatti lascia passare la soluzione acquosa, mentre trattiene la ghiaia, la sabbia e la polvere presenti nel sedimento. Anche la filtrazione si basa su proprietà fisiche del miscuglio da separare: i componenti formati da particelle più piccole dei pori del filtro possono passare, quelli con particelle troppo grosse vengono trattenuti. La Figura 3.4 illustra un apparato da laboratorio per eseguire la filtrazione. miscuglio eterogeneo di solido e liquido agitatore imbuto Figura 3.4 Separare un solido per filtrazione a] Si sceglie una carta da filtro di porosità adatta. Si piega il filtro in due, e poi di nuovo in due; lo si apre come in figura e si adatta il cono di carta all’imbuto. Spesso si strappa un pezzetto di filtro da un angolo per favorirne l’adesione all’imbuto. b] Il filtro di carta viene posizionato nell’imbuto. c] L’imbuto viene posto in un anello sorretto da un’asta. Il miscuglio viene versato lungo una bacchetta di vetro (agitatore): i solidi rimangono nel filtro, mentre la soluzione liquida lo attraversa e si raccoglie nel becher. carta da filtro a] b] liquido omogeneo c] 9788863642728A_053_057_U03.indd 56 31-03-2011 9:57:15 3 DAI MISCUGLI AGLI ELEMENTI 57 3.1 Teniamoci in allenamento Per riassumere 11 A parte gli alimenti, sai elencare cinque oggetti omoge- Scrivi una risposta breve e sintetica. 1 Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono le sostanze pure? Quali sono invece le caratteristiche dei miscugli? 2 Che cos’è la distillazione? Come si effettua? 3 Che cos’è la filtrazione? Come si effettua? nei presenti in casa tua? 12 Elenca qualche sostanza pura che hai utilizzato oggi. 13 Quali delle seguenti rappresentazioni di particelle si riferiscono a una sostanza pura e quali a un miscuglio? Completa con il termine corretto. 4 La temperatura di ebollizione di un liquido puro ri- mane costante per tutta la durata del processo, invece la temperatura di ebollizione di una soluzioman mano che l’ebollizione ne procede. 5 Una soluzione è un miscuglio . 6 La distillazione e la filtrazione sono tecniche per separare i componenti di un miscuglio che si basano sulle dei componenti. diverse proprietà a] b] c] d] Spiega la differenza tra i termini di ogni gruppo. 7 miscuglio omogeneo | miscuglio eterogeneo 8 sostanza pura | miscuglio omogeneo Per esercitarsi 9 Collega correttamente ogni termine della prima colonna (lettere) con il corrispondente della seconda (numeri); i termini della seconda colonna possono essere utilizzati più volte. acqua di rubinetto Per ragionare 14 La pioggia proviene dall’acqua dei mari e degli oceani. 15 A 1 sostanza pura B 2 miscuglio omogeneo 17 C vapore D aria pulita e secca E 16 3 miscuglio eterogeneo 10 I cubetti di ghiaccio, al loro interno, sono a volte omoge- nei e a volte eterogenei. Quelli del tuo frigorifero sono omogenei o eterogenei? Supponi che qualche cubetto di ghiaccio di tipo omogeneo stia galleggiando sull’acqua in un bicchiere: il contenuto del bicchiere è omogeneo o eterogeneo? Giustifica entrambe le risposte. 9788863642728A_053_057_U03.indd 57 18 L’acqua piovana è più pura, meno pura o della stessa purezza di quella del mare? I farmaci sono preparazioni il cui effetto si basa sulla presenza di una sostanza efficace, chiamata “principio attivo”. Spesso si trovano in commercio diversi farmaci tutti basati sulla stessa sostanza. Se devi scegliere tra acquistare una marca molto pubblicizzata e costosa e un prodotto non reclamizzato che costa la metà e contiene la stessa sostanza, cosa scegli? Giustifica la tua risposta. Perché il latte che si compera viene chiamato omogeneizzato? Che cos’è il latte non omogeneizzato? Un campione liquido trasparente e incolore viene distillato. La temperatura resta costante per tutto il processo. Anche il liquido ottenuto per condensazione del vapore è trasparente e incolore. Entrambi i liquidi, quello di partenza e quello finale, sono inodori e hanno lo stesso punto di solidificazione. Il liquido di partenza è una sostanza pura o un miscuglio? Quale delle informazioni precedenti ti ha consentito di giungere alla risposta? Suggerisci almeno due modi per separare palline da ping pong e sferette di acciaio mescolate in un contenitore. I metodi che suggerisci si basano su proprietà fisiche o chimiche? 31-03-2011 9:57:16 58 PA RT E A STRUTTURA E TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA 3.2 Le caratteristiche delle soluzioni In questa lezione Domande guida ◾ Che cos’è una soluzione e quali tipi di soluzioni esistono? ◾ Quali sono i principali termini che si usano per descrivere le caratteristiche delle soluzioni? ◾ Che cos’è la solubilità? Come si difinisce una soluzione che contiene disciolta una quantità di soluto pari alla solubilità? Il tuo vocabolario soluzione solution colloidi colloids solvente solvent soluto solute miscibili miscible immiscibili immiscible solubilità solubility soluzione satura saturated solution In natura possiamo osservare tantissimi esempi di soluzioni: l’acqua del mare, dei laghi e dei fiumi, la linfa delle piante, le nostre lacrime, e così via. Un altro esempio, per certi versi… più utile, è l’acqua in cui si cuoce la pasta: una soluzione di acqua e sale (prima di buttare la pasta, s’intende). Quando è tutto disciolto, il sale diventa invisibile e si “disperde” in modo uniforme nel liquido, tanto è vero che, se assaggiamo l’acqua, il suo sapore è lo stesso in qualsiasi punto della pentola. Se invece all’acqua aggiungiamo dell’olio, esso non riesce a disperdersi in modo uniforme in tutto il volume, ma resta sulla superficie, formando delle macchie ben visibili: acqua e olio sono infatti immiscibili. Quelle appena descritte sono alcune delle caratteristiche delle soluzioni che esamineremo in questa lezione. ■ Se da una soluzione si prelevano campioni in punti diversi, ci si accorge che la loro composizione è la stessa. Ciò significa che le sostanze presenti sono distribuite in modo uniforme (vedi lezione 3.1): una soluzione è un miscuglio omogeneo di due o più sostanze. Due diverse soluzioni, anche se contengono le stesse sostanze, possono avere composizioni diverse. Per esempio una soluzione di ammoniaca, NH3, in acqua può contenere 1 grammo di ammoniaca in 100 g di soluzione, oppure 2 grammi, o 5 grammi, e così via, fino a 29 grammi in 100 g di soluzione; questo è il massimo valore possibile, quello che caratterizza la cosiddetta “ammoniaca concentrata” (a temperatura ambiente). Queste diverse soluzioni di ammoniaca avranno proprietà fisiche differenti, in quanto hanno composizioni diverse. Spesso, quando parliamo di soluzioni, pensiamo a quelle di un solido in un liquido, come il sale nell’acqua della pasta o nell’acqua di mare [Figura 3.5a]. Però esistono molti altri tipi di soluzioni. Per esempio: ◾ a] Figura 3.5 Alcuni esempi di soluzioni a] L’acqua di mare è un caso di soluzione di diverse sostanze solide, come per esempio il cloruro di sodio, in un liquido (l’acqua). b] Le leghe metalliche sono b] soluzioni di solidi in solidi; infatti alcuni metalli si “sciolgono” l’uno nell’altro formando miscugli omogenei in cui i componenti sono mescolati tra loro a livello degli atomi. L’acciaio, che è stato utilizzato per produrre le posate della figura, è una soluzione di ferro e carbonio più altri elementi in minori quantità. 9788863642728A_058_061_U03.indd Sez1:58 Soluzioni di tutti i tipi ◾ ◾ l’aria è una soluzione gassosa formata prevalentemente dai gas azoto e ossigeno, insieme con argo e altri gas in piccole quantità; l’acqua di fiumi, laghi e mari è una soluzione liquida che contiene disciolti diversi solidi (sali), ma anche gas (l’ossigeno che gli organismi utilizzano per respirare e il diossido di carbonio). Il vino è una soluzione liquida formata in prevalenza da due liquidi: acqua e alcol (etanolo); le leghe metalliche sono comuni esempi di soluzioni solide formate da solidi in solidi [Figura 3.5b]. Le soluzioni più comuni sono le soluzioni acquose, cioè quelle formate da un solido, un liquido o un gas disciolti in acqua. ■ Soluzioni e “non soluzioni” Nelle soluzioni sono disperse particelle estremamente piccole, come atomi o molecole, che presentano di solito dimensioni inferiori a 5 × 10−9 m (5 nm). Particelle di queste dimensioni sono invisibili anche al microscopio e per questo le soluzioni ci appaiono omogenee. 31-03-2011 9:58:31 3 Inoltre, le soluzioni rimangono stabili anche quando sono lasciate a riposo, diversamente dai miscugli eterogenei, i quali contengono particelle di dimensioni maggiori che con il tempo si separano. I colloidi sono una via di mezzo tra le soluzioni e i miscugli eterogenei; le particelle che li compongono hanno dimensioni comprese approssimativamente tra 5 nm e 1000 nm. Tali particelle non sono in genere visibili al microscopio, ma spesso conferiscono al miscuglio un aspetto lattiginoso oppure opaco. Il latte omogeneizzato, per esempio, è un colloide in cui le particelle e il mezzo in cui si trovano disperse sono entrambi liquidi (emulsione). Le gelatine, le vernici, gli aerosol, come la nebbia e il fumo, sono tutti esempi di colloidi. Anche quando sono perfettamente trasparenti, i colloidi sono riconoscibili perché diffondono la luce [Figura 3.6]. ■ DAI MISCUGLI AGLI ELEMENTI 59 Figura 3.6 Le particelle di un colloide diffondono la luce e rendono visibile il suo percorso, perché hanno dimensioni adatte per riflettere e diffondere la luce in tutte le direzioni. Un po’ di terminologia Solvente e soluto. Quando parliamo di soluzioni, utilizziamo alcuni termini molto simili tra loro, ma dal significato profondamente diverso; occorre imparare a conoscerli e a distinguerli. Cominciamo dai termini “solvente” e “soluto”. Quando un solido o un gas si sciolgono in un liquido, il solido e il gas vengono chiamati soluti e il liquido solvente [Figura 3.7]. Più in generale: il solvente è il componente presente in maggiore quantità, il soluto è ogni altro componente di una soluzione. Questa distinzione può presentare però delle eccezioni: per esempio, ci sono solidi che si sciolgono nell’acqua in quantità molto elevate, al punto da poter diventare i componenti principali della soluzione; tuttavia, anche quando questo si verifica, i solidi continuano a essere chiamati soluti. solvente Figura 3.7 Solvente e soluto a] L’acqua soluzione nel becher scioglie il solido azzurro (solfato di rame) e forma b] una soluzione, che ha un aspetto e una composizione uniformi, cioè identici in ogni punto. L’acqua (liquido) è il solvente, il solfato di rame (solido) è il soluto. soluto a] b] Miscibile e immiscibile. Se due liquidi si sciolgono l’uno nell’altro, in qualunque proporzione, si dice che sono reciprocamente miscibili; viceversa, liquidi che non si sciolgono affatto l’uno nell’altro sono immiscibili. Sono liquidi miscibili acqua e alcol, mentre sono immiscibili acqua e olio, o acqua e petrolio [Figura 3.8]. Nei casi intermedi, quando c’è miscibilità ma non in tutte le proporzioni, si parla di liquidi parzialmente miscibili. 9788863642728A_058_061_U03.indd Sez1:59 Figura 3.8 Liquidi immiscibili Il petrolio è costituito da un miscuglio di composti che non si sciolgono in acqua. 31-03-2011 9:58:36 60 PA RT E A STRUTTURA E TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA a] Figura 3.9 Soluzioni diluite e concentrate Un filo di rame metallico, Cu, reagisce con una soluzione acquosa di nitrato di argento, AgNO3, per formare argento metallico, Ag, e una soluzione di nitrato di rame, Cu(NO3)2. Il colore blu della soluzione è dovuto al rame presente in essa. a] All’inizio della reazione, il liquido nel becher presenta un colore azzurro pallido: la soluzione è diluita. b] Dopo un tempo più lungo, il blu diventa molto più intenso: la soluzione è ora concentrata. Concentrato e diluito. La Figura 3.9 mostra due soluzioni di nitrato di rame, Cu(NO3)2, di uguale volume. Il colore blu di ciascuna delle due soluzioni è dovuto al rame in esse presente come soluto; in base all’intensità del colore, possiamo dire che il soluto è presente in quantità maggiore nella soluzione della Figura 3.9b. In casi come questo diciamo che una soluzione è più diluita e l’altra più concentrata. Una soluzione concentrata contiene, in un dato volume, una quantità di soluto relativamente grande; viceversa, una soluzione diluita conb] tiene, a parità di volume, una quantità di soluto relativamente piccola. Questi due termini hanno un significato puramente qualitativo; mettono a confronto soluzioni costituite da soluti e solventi uguali, ma non ci danno indicazioni precise sulle loro quantità. ■ Solubilità e soluzioni sature Se mescoliamo 36,0 g di cloruro di sodio, NaCl, a 100 g di acqua, alla temperatura di 20°C, tutto il sale si scioglie. A questo punto, se aggiungiamo anche un solo granello in più e mescoliamo di nuovo, non c’è modo di farlo sciogliere; osserviamo infatti che rimane indisciolto come corpo di fondo. Esiste un limite a quanto può essere concentrata la soluzione di un dato soluto in un dato solvente [Figura 3.10]. Tale limite è chiamato solubilità e dipende sia dalla natura di solvente e soluto, sia dalla temperatura. In generale: si definisce solubilità di un soluto in un solvente, a una data temperatura, la massima quantità di soluto che a quella temperatura si scioglie in una data quantità di solvente. La solubilità può essere espressa in vari modi, per esempio indicando quanti grammi di soluto si sciolgono in 100 grammi di solvente. La solubilità del cloruro di sodio a 20°C è 36,0 g di NaCl in 100 g di acqua. Una soluzione che, a 20°C, contiene 36,0 g di NaCl in 100 g di acqua, contiene la massima quantità possibile di soluto e si definisce satura. Figura 3.10 Soluzioni sature (a sinistra) Il corpo di fondo che si è formato nella soluzione satura contenuta nella provetta è idrossido di nichel, Ni(OH)2; (a destra) l’idrossido di alluminio, Al(OH)3, in eccesso rimane indisciolto. Un CD come tutor La scheda di chimica animata Il caldo istantaneo ti mostra come le proprietà delle soluzioni sovrasature vengono applicate nelle confezioni per impacchi caldi istantanei. 9788863642728A_058_061_U03.indd Sez1:60 Si dice satura una soluzione di un soluto in un dato solvente che, a una data temperatura, contiene la massima quantità di soluto, cioè una quantità pari al suo caratteristico valore di solubilità. Viceversa, si dice insatura una soluzione che contiene meno della quantità massima di soluto che può contenere a quella temperatura. Per alcune sostanze è possibile, in particolari condizioni, ottenere una soluzione sovrasatura, cioè che contiene una quantità di soluto maggiore del suo limite di solubilità. Si tratta di una situazione instabile: prima o poi il soluto in eccesso si separa dalla soluzione. Sicuramente avete notato che è più difficile sciogliere lo zucchero in un tè freddo che non in un tè caldo. In generale, la solubilità di un soluto in un dato solvente varia al variare della temperatura. 31-03-2011 9:58:38 NaNO3 160 140 RbCl LiCl 120 100 80 NH4Cl 60 KCl 40 NaCl Li2SO4 20 0 20 40 1 Che cosa accade alla solubilità del nitrato di sodio, NaNO3, via via che la temperatura aumenta? 2 Ci sono sostanze la cui solubilità diminuisce all’aumentare della temperatura? 3 Per quale sostanza la temperatura influisce pochissimo sulla solubilità? 4 Supponi di aggiungere cloruro di sodio, NaCl, a una soluzione satura dello stesso sale a 20°C; poi immagina di scaldare la soluzione fino a 40°C. Che cosa accadrebbe al sale che hai aggiunto? 60 80 100 Temperatura (°C) E∙ La solubilità della maggior parte dei solidi aumenta all’aumentare della temperatura, anche se ci sono delle eccezioni [Figura 3.11]; invece la solubilità dei gas nei liquidi di solito diminuisce all’aumentare della temperatura. Inoltre, nel caso di soluzioni di gas in un liquido, la solubilità dipende anche dalla pressione. Immagini per imparare COMPETENZE CsCl AREA 180 61 COMPETENZE ∙ mostrano come varia la solubilità in acqua di alcune sostanze solide al variare della temperatura. DAI MISCUGLI AGLI ELEMENTI AREA Figura 3.11 La solubilità dipende dalla temperatura Le curve del grafico Solubilità (g soluto/100 g H2O) 3 3.2 Teniamoci in allenamento Per riassumere Scrivi una risposta breve e sintetica. 1 Che cos’è una soluzione? Fornisci esempi di soluzioni solide, liquide e gassose. 2 Come si definiscono il soluto e il solvente in una soluzione? 3 Come si definisce la solubilità? 10 Quando lo zucchero viene mescolato con l’acqua, si ot- tiene un liquido trasparente, uniforme e incolore. Ciò accade perché lo zucchero è solubile in acqua, oppure perché è miscibile? Spiega la tua risposta. 11 Quale delle tre soluzioni rappresentate nella figura è più concentrata? Quale è più diluita? Completa con il termine corretto. 4 Nei , come nelle soluzioni, le particelle di soluto non sono distinguibili, ma non si separano per effetto della gravità come nei miscugli eterogenei. 5 Nel corso di un esperimento, una studentessa ha aggiunto acqua a una soluzione di idrossido di sodio, NaOH; la concentrata di quella soluzione ottenuta è di partenza. 6 Una soluzione che contiene un corpo di fondo è una . soluzione Spiega la differenza tra i termini di ogni gruppo. 7 concentrato ⏐ diluito solvente a] soluto b] c] 8 miscibile ⏐ immiscibile Per esercitarsi 9 Individua il soluto e il solvente in ognuna delle seguen- ti soluzioni e spiega su che cosa basi le tue risposte. a. acqua salata, NaCl(aq) Per ragionare 12 È corretto dire che una soluzione satura è una solu- zione concentrata? E che una soluzione concentrata è satura? Spiega le tue risposte mettendo in evidenza la differenza tra i due termini. b. lega di argento sterling (92,5% Ag, 7,5% Cu) c. aria (circa 80% N2, 20% O2) 9788863642728A_058_061_U03.indd Sez1:61 31-03-2011 9:58:40 62 PA RT E A STRUTTURA E TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA 3.3 Elementi e composti In questa lezione Domande guida ◾ Che differenza c’è tra elementi e composti? ◾ Che differenza c’è tra atomi e molecole? ◾ Che cosa sono i simboli e le formule chimiche? ◾ Le quantità degli elementi presenti in un composto sono sempre le stesse? Il tuo vocabolario elemento chemical element atomi atoms composto compound simboli chimici chemical symbols formula chimica chemical formula molecole molecules legge della composizione costante law of constant composition Tutta la materia sulla Terra, nello spazio, nell’Universo si basa sulle combinazioni di poche sostanze semplici, che chiamiamo elementi. Gli antichi Greci pensavano che tutto si basasse sulla combinazione di quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco. A questi, nel corso dei secoli successivi, gli alchimisti aggiunsero il sale e lo zolfo. Oggi, di tutti questi materiali, l’unico che consideriamo ancora un elemento è lo zolfo. In questa lezione vedrete che cosa s’intende per elemento, quali sono gli elementi esistenti in natura e come si distinguono dagli altri materiali. ■ Le sostanze pure: elementi e composti L’argento, un metallo molto usato in gioielleria, è una sostanza pura, pertanto possiede un caratteristico insieme di proprietà fisiche e chimiche che lo differenzia da ogni altra sostanza. Nessun procedimento può scindere l’argento in sostanze più semplici; quest’ultima proprietà consente di definire l’argento come elemento. Un elemento è una sostanza pura che non può essere decomposta o suddivisa in altre sostanze pure né con mezzi fisici né con mezzi chimici. Un elemento è formato da particelle tutte uguali; nel caso dell’argento, da atomi di argento [Figura 3.12] che nessuna reazione chimica può trasformare in particelle di altre sostanze. In questo senso, gli atomi sono le più piccole particelle di un elemento. Figura 3.12 L’argento è un elemento: infatti, non può essere decomposto in altre sostanze pure più semplici. La rappresentazione particellare (a destra) suggerisce che nel solido gli atomi di argento assumono una disposizione regolare. Anche l’acqua è una sostanza pura ma, a differenza dell’argento, può essere decomposta in altre sostanze pure. L’acqua è dunque un composto. Un composto è una sostanza pura che può essere decomposta in due o più sostanze pure mediante una trasformazione chimica. La Figura 3.13 illustra con uno schema un concetto molto importante: una sostanza pura come l’acqua, cioè un composto, può essere separata in altre sostanze con metodi chimici; invece un miscuglio può essere separato nelle sostanze che lo compongono con metodi fisici (vedi lezione 3.1). Figura 3.13 Una differenza importante fra miscugli e composti Un miscuglio può essere separato in sostanze pure con metodi fisici, cioè sfruttando trasformazioni fisiche. Invece un composto può essere separato in altre sostanze pure con metodi chimici, sfruttando trasformazioni chimiche. 9788863642728A_062_069_U03.indd 62 miscugli composti (sostanze pure) separazione con mezzi fisici separazione con mezzi chimici composti elementi e/o (sostanze pure) (sostanze pure) elementi composti e/o (sostanze pure) (sostanze pure) 31-03-2011 9:59:05 3 DAI MISCUGLI AGLI ELEMENTI 63 È importante notare che le proprietà dei composti sono sempre diverse dalle proprietà degli elementi che li formano. Il sodio è un metallo dalla superficie lucente che reagisce in modo energico quando viene esposto all’aria o all’acqua; il cloro è un gas giallo pallido molto reattivo e tossico (fu usato come gas letale durante la Prima guerra mondiale). Non è certo piacevole avere a che fare con nessuno di questi due elementi… invece il composto che essi formano, il cloruro di sodio, è un solido cristallino bianco, innocuo, che usiamo per insaporire i cibi. ■ Gli elementi in natura Tabella 3.1 I principali elementi In natura sono presenti almeno 88 elementi diversi; ciò significa che esistono almeno 88 tipi diversi di atomi. Oltre a questi, si conoscono poco più di una ventina di elementi artificiali, che sono stati ottenuti nei laboratori di fisica e chimica nucleare. Il rame, lo zolfo, l’argento e l’oro sono tra i pochi elementi ben noti che si trovano in natura allo stato elementare, cioè non combinati con altri atomi a formare composti. A 20°C e alla normale pressione atmosferica, undici elementi si trovano allo stato gassoso, due elementi (mercurio e bromo) si trovano allo stato liquido, mentre tutti gli altri sono solidi. La maggior parte del corpo umano è costituita da solo quattro elementi, come potete vedere nella Tabella 3.1. ■ Simboli e formule chimiche Il nome di un elemento è sempre indicato da un unico termine, come per esempio ossigeno o ferro. I nomi chimici di quasi tutti i composti comuni sono invece formati da più parole, come per esempio cloruro di sodio (il comune sale da cucina) o carbonato di calcio (che forse conoscete come “calcare”). Un ristretto numero di composti chimici diffusi e familiari ha un nome formato da una sola parola, come per esempio acqua, ammoniaca, metano. La Figura 3.14 mostra alcuni elementi e composti di uso comune. Il nome di un elemento varia da lingua a lingua; per esempio, l’elemento che noi chiamiamo rame si chiama copper in inglese, kupfer in tedesco, tóng in cinese. presenti nel corpo umano Elemento Composizione percentuale numero di atomi idrogeno 63,0% ossigeno 25,5% carbonio 9,45% azoto 1,35% calcio 0,31% fosforo 0,22% altri elementi 0,17% Figura 3.14 Elementi e composti di uso comune Le immagini rappresentano oggetti familiari che sono formati da elementi o composti quasi puri. elementi ferro Fe argento Ag rame Cu oro Au alluminio Al grafite (carbonio) C calcite (carbonato di calcio) CaCO3 acqua H2O composti quarzo (ossido di silicio) SiO2 9788863642728A_062_069_U03.indd 63 idrossido di sodio NaOH gesso (solfato di calcio) CaSO4 zucchero da tavola (saccarosio) C12H22O11 31-03-2011 9:59:07 64 PA RT E A carbonio oro ossigeno zinco STRUTTURA E TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA Figura 3.15 I simboli degli elementi chimici sono cambiati nel corso dei secoli. Gli alchimisti e il chimico inglese John Dalton usavano disegni per rappresentare gli elementi conosciuti o considerati tali. Oggi gli elementi sono rappresentati con un simbolo formato da una o due lettere. Leggimi I nomi e i simboli di tutti gli elementi sono riportati anche nella tavola periodica proposta in terza di copertina. Anche se ne parleremo più avanti, puoi cominciare a usarla come un semplice strumento per orientarti nel “mondo” degli elementi. I chimici però rappresentano gli elementi in una forma sintetica mediante i simboli chimici che sono di uso universale, cioè comune a tutte le lingue. La Figura 3.15 mostra alcuni dei simboli utilizzati dal chimico inglese John Dalton. I simboli chimici oggi in uso si basano su un sistema proposto dal chimico svedese Jacob Berzelius (1779-1848), che componeva il simbolo di ciascun elemento con la prima o le prime due lettere del suo nome latino. Tuttora il simbolo chimico degli elementi è costituito da una o due lettere; la prima è sempre scritta in maiuscolo e la seconda – quando c’è – in minuscolo. Per esempio, il simbolo dell’ossigeno è O, quello del carbonio è C e quello del cloro è Cl. I simboli chimici sono notazioni sintetiche, valide in tutto il mondo, utilizzate per rappresentare gli elementi. Ogni simbolo è formato da una o due lettere; la prima è sempre scritta in maiuscolo. Il simbolo dell’idrogeno è H (dal latino hydrogenum) e quello del sodio è Na (dal latino natrium). I simboli chimici si leggono lettera per lettera: Na si legge “enne-a”, Cl (cloro) si legge “ci-elle” e così via. A vari elementi è stato assegnato un nome che ricorda una loro particolare proprietà. Per esempio, bromo deriva dalla parola greca bromos, che significa “tanfo, fetore”, in riferimento all’odore irritante di questo elemento. Altri elementi hanno un nome che fa riferimento a uno Stato, come polonio, francio, americio. Ad altri ancora è stato assegnato un nome in onore di alcuni scienziati: curio, per esempio, deriva dal cognome della scienziata Marie Curie. In seconda di copertina trovate una tabella che elenca in ordine alfabetico i nomi e i simboli di tutti gli elementi, insieme ad alcune informazioni; vi consigliamo di utilizzarla mentre leggete questa lezione. Per rappresentare in modo sintetico un composto, i chimici usano una formula chimica, cioè mettono insieme i simboli degli elementi presenti in quel composto. Per esempio, H2O (si legge “acca-due-o”) è la formula dell’acqua; questa scrittura significa che l’acqua è composta di atomi di idrogeno e di atomi di ossigeno e che in una molecola d’acqua (che è l’unità base del composto acqua) sono presenti due atomi di idrogeno (H) e uno di ossigeno (O). simbolo dell’idrogeno simbolo dell’ossigeno H2O l’indice 2 segnala che sono presenti 2 atomi di idrogeno l’indice 1 è sottinteso; esso indica che è presente 1 solo atomo di ossigeno La formula chimica riporta il simbolo di ogni elemento presente nel composto e ciascun simbolo reca in basso a destra un numero, chiamato indice, che segnala quanti atomi di quell’elemento sono presenti in ogni unità base del composto. La formula chimica di un composto è una notazione sintetica che indica il tipo e il numero di atomi che formano ogni unità base di quel composto. La formula chimica, però, non ci dice niente sul modo in cui gli atomi sono disposti e uniti tra loro nella molecola. Nella molecola d’acqua, per esempio, i due atomi di idrogeno potrebbero essere uniti l’uno all’altro oppure essere uniti all’ossigeno. Per rappresentare la struttura della molecola in modo semplice ed efficace, i chimici usano le formule di struttura. Quella dell’acqua è: O H 9788863642728A_062_069_U03.indd 64 H 31-03-2011 9:59:26 3 ■ DAI MISCUGLI AGLI ELEMENTI 65 Le unità base di elementi e composti Osservate con attenzione le immagini della Figura 3.16, che mostrano alcune sostanze – sia elementi sia composti – con le rispettive rappresentazioni particellari. Simbolo o formula Forma naturale elio He atomo sodio Na atomo/ solido cristallino bario Ba atomo/ solido cristallino idrogeno H2 molecola gas incolore ossigeno O2 molecola gas incolore cloro Cl2 molecola acido cloridrico HCl molecola acqua H 2O molecola cloruro di sodio NaCl solido cristallino cloruro di bario BaCl2 solido cristallino Sostanza 9788863642728A_062_069_U03.indd 65 Modello Aspetto macroscopico gas incolore Figura 3.16 Le unità base di elementi e composti Alcuni elementi (come elio, sodio e bario) si trovano in natura sotto forma di singoli atomi; altri elementi (come idrogeno, ossigeno e cloro) sono formati da molecole che contengono due atomi. L’acido cloridrico (o cloruro di idrogeno), l’acqua, il cloruro di sodio e il cloruro di bario sono composti. Il termine “cristallino” si riferisce ai solidi in cui le particelle si ripetono in modo regolare in strutture ordinate. gas incolore 31-03-2011 9:59:26 66 PA RT E A STRUTTURA E TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA Gli elementi, quando sono allo stato elementare (cioè non legati ad altri elementi in un composto), possono essere formati da singoli atomi. Elio (He), sodio (Na) e bario (Ba) sono esempi di elementi di questo tipo; possiamo chiamarli elementi monoatomici. La loro formula, pertanto, coincide con il loro simbolo. ◾ sodio bario elio Altri elementi, invece, si presentano normalmente in forma di molecole, ovvero aggregati stabili di due o più atomi. Per esempio, idrogeno (H2), ossigeno (O2) e cloro (Cl2) sono costituiti da molecole biatomiche; ogni loro molecola è fatta di 2 atomi dell’elemento, come indica il numero 2 scritto al piede del simbolo. ossigeno Pertanto, possiamo chiamarli elementi molecolari. ◾ cloro idrogeno ◾ Anche composti come l’acqua (H2O), l’ammoniaca (NH3), il diossido di carbonio (CO2) – che forse conoscete come anidride carbonica – sono formati da molecole. Sono dunque composti molecolari. acqua Altri composti, invece, non contengono molecole distinte e indipendenti, ma sono formati da strutture tridimensionali regolari in cui si ripetono con ordine gli elementi che li costituiscono. Nel caso di composti come il cloruro di sodio (NaCl) l’unità base è la formula, che esprime il più piccolo rapporto tra i due elementi nel solido; sodio e cloro sono presenti in rapporto 1:1 (uno a uno), come espresso dalla formula NaCl. Nel caso del cloruro di bario, che contiene due atomi di cloro per ogni atomo di bario, l’unità formula è BaCl2. ◾ cloruro di sodio Esercizio guidato 3.1 Distinguere elementi e composti Osservate la tabella, che riporta informazioni su alcune sostanze chimiche; quindi rispondete alle domande. Sostanza 9788863642728A_062_069_U03.indd 66 Simbolo o formula neon Ne calcio Ca azoto N2 bromo Br2 diossido di carbonio CO2 fluoruro di calcio CaF2 Modello Aspetto macroscopico gas incolore gas incolore gas incolore 31-03-2011 9:59:28 3 a. b. c. d. DAI MISCUGLI AGLI ELEMENTI 67 Quali sostanze della tabella sono elementi e quali composti? Quali sostanze esistono in forma di molecole? Quali sostanze esistono in forma di atomi? Quali sostanze esistono come solidi in cui le particelle si ripetono in modo regolare in strutture ordinate, cioè in forma cristallina? Soluzione La tabella è simile a quella della Figura 3.16. Osservando i modelli proposti potete rispondere a tutte le domande. ▼ a. Neon, calcio, azoto e bromo sono elementi; diossido di carbonio e fluoruro di calcio sono composti. b. Azoto, bromo e diossido di carbonio esistono in forma di molecole. c. Neon e calcio esistono in forma di atomi. d. Calcio e fluoruro di calcio sono solidi a struttura cristallina. ■ La legge della composizione costante Un composto non è un semplice miscuglio di elementi; infatti, come abbiamo visto, le sue proprietà chimiche sono molto diverse da quelle degli elementi che lo costituiscono. Inoltre ha una composizione ben definita e gli elementi che lo formano sono combinati assieme in un preciso rapporto. Fu il chimico francese Joseph Louis Proust (1754-1826) a esprimere questa sua scoperta nella legge della composizione costante (o legge delle proporzioni definite): in un composto, i rapporti tra le masse degli elementi che lo costituiscono sono definiti e costanti. Ciò significa che non è importante da dove proviene il campione di un dato composto. Per esempio, 100 g di acqua pura contengono sempre 11,1 g di idrogeno e 88,9 g di ossigeno, sia che provengano da uno stagno in Sardegna, da un fiume in India o da una cometa ai confini del Sistema solare. In altri termini, nell’acqua pura si trova sempre che: 88, 9 g ossigeno = 8, 0 11,1 g idrogeno Viceversa, se 100 g di una sostanza pura contengono 11,1 g di idrogeno e 88,9 g di ossigeno, allora quella sostanza è certamente acqua. 3.3 Teniamoci in allenamento Per riassumere 4 In quali casi la formula di un elemento coincide con il Scrivi una risposta breve e sintetica. suo simbolo? 5 Enuncia la legge della composizione costante. 1 Come puoi distinguere elementi e composti dal punto di vista macroscopico? E da quello particellare? 2 In quali forme si possono trovare gli elementi e i composti in natura? Illustra la tua risposta con qualche esempio. 3 Quali sono le informazioni presenti in una formula? 9788863642728A_062_069_U03.indd 67 Completa con il termine corretto. 6 In natura esistono almeno 88 7 Il sodio è rappresentato dal l’acqua è rappresentata dalla . Na; H2O. 31-03-2011 9:59:40 68 PA RT E A STRUTTURA E TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA 8 Il bario è un , mentre il cloruro di . bario è un 13 Classifica ognuna delle sostanze della figura come ele- mento o come composto. Spiega la differenza tra i termini di ogni gruppo. 9 elemento | composto 10 atomo | molecola Per esercitarsi 11 Collega correttamente ogni termine della prima colonna (lettere) con il corrispondente della seconda (numeri); eventualmente puoi consultare la Figura 3.16. elio A 1 composto formato da molecole distinte acqua B 2 elemento formato da singoli atomi cloruro di sodio C 3 elemento formato da molecole ossigeno D 4 composto che non contiene molecole distinte 12 Osservando i simboli e le formule, classifica le seguen- ti sostanze come elementi o composti. a. Ni b. Kl c. CaSO4 d. P4 e. NO2 9788863642728A_062_069_U03.indd 68 a] b] c] d] Per ragionare 14 Un composto può essere separato in altri composti? 15 Un materiale bianco e cristallino, simile nell’aspetto al sale da cucina, sviluppa un gas quando viene riscaldato in determinate condizioni. Il solido che resta non cambia aspetto, ma non ha più lo stesso odore che aveva prima di essere riscaldato. Si tratta di un elemento o di un composto? Giustifica la tua risposta. 31-03-2011 9:59:41 3 DAI MISCUGLI AGLI ELEMENTI 69 COMPETENZE Chimica in azione Chimica ovunque COMPETENZE ∙ AREA COMPETENZE ∙ AREA Per capire... Figura B Gascromatografo per l’analisi dei componenti di un miscuglio di sostanze. AREA COMPETENZE ∙ AREA 1. Quando una minestra è insipida, possiamo considerarla una soluzione troppo diluita di sale. Anche una soluzione di cianuro di sodio della stessa concentrazione della minestra diluita sarebbe troppo diluita? 2. Quale unità di misura si utilizza per esprimere i limiti di concentrazione ammessi nelle acque per gli inquinanti più nocivi? COMPETENZE ∙ COMPETENZE ∙ AREA COMPETENZE ∙ AREA Figura A Spettrofotometro per le analisi di routine delle acque. TENZE ∙ Vi è mai capitato, durante una cena, di osservare che la minestra sembra un po’ insipida e di sentirvi rispondere: «Ma io il sale ce l’ho messo!»? In questa unità avete imparato qual è il modo “scientifico” per rispondere: non è un problema di qualità (cioè che sia o non sia presente il sale), ma di quantità, anzi di quantità per unità di volume. Cioè di concentrazione. Potete verificare voi stessi che la concentrazione (espressa in grammi di sale per litro di soluzione) che ci dà – al di là dei gusti individuali – una percezione di una minestra o una pasta “ben salata” è piuttosto elevata; potete facilmente misurarla in modo approssimativo usando una buona bilancia da cucina su cui pesare il “pugnetto” di sale, e conoscendo la capacità della pentola in cui cuocete la pasta. La stessa cosa vale per la “dolcezza” del tè o del caffè: anche qui il calcolo è semplice, soprattutto se utilizzate bustine che contengono quantità prepesate di zucchero. Sia per il sale nella pasta sia per lo zucchero nel tè, troverete valori di concentrazione sicuramente assai superiori a un grammo di soluto (sale, zucchero) per un litro di solvente (acqua, tè); ci sono invece soluzioni che risultano “troppo concentrate” anche con molto, molto meno di tale quantità. Che cosa pensereste, per esempio, se il sale nella minestra, invece del cloruro di sodio, fosse un cianuro o un arseniato di sodio? In fondo si tratta sempre di sali contenenti sodio… ma le dosi letali di questi composti sono molto più basse di quelle del cloruro di sodio. È proprio il caso di dire che tutto è relativo! Un’altra soluzione che conviene sia più diluita possibile è l’acqua inquinata, che possiamo considerare come una soluzione di sostanze inquinanti disciolte nell’acqua: meno ce n’è, meglio è. Più un inquinante è nocivo o è indice di un inquinamento pericoloso, più deve essere diluito. Le concentrazioni di certe sostanze si devono mantenere così basse che la massima concentrazione ammissibile, nelle acque da scaricare in fognatura, deve essere espressa con unità di misura adatte, come le parti per milione (ppm). Per una soluzione diluita 1 ppm equivale a 1 milligrammo per litro. Per esempio, il cromo(VI), un inquinante di origine industriale, non può nemmeno arrivare a 1 ppm e il mercurio si deve mantenere sotto 0,005 ppm (5 millesimi di milligrammo in un litro!). Valori molto bassi, inferiori a 1 ppm, sono previsti anche per molte altre sostanze, come i pesticidi che derivano dalle attività agricole e alcuni solventi. Per controllare quantità di sostanze così piccole, si effettuano analisi con strumenti sofisticati dai nomi altisonanti: spettrofotometri per ultravioletto [Figura A], spettrofotometri per assorbimento atomico, plasma ad accoppiamento induttivo, polarografi, cromatografi [Figura B], spettrofotometri infrarossi in trasformata di Fourier ecc. AREA Soluzioni più o meno concentrate 9788863642728A_062_069_U03.indd 69 31-03-2011 9:59:43 PA RT E 70 A STRUTTURA E TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA il Micronauta Soluzioni e miscugli Insieme… o separati? A LE MOLECOLE DI ZUCCHERO CHE SCENDONO DAL CUCCHIAIO SI DISPERDONO TRA LE MOLECOLE DI ACQUA DEL BICCHIERE: ZUCCHERO E ACQUA SI MESCOLANO MOLTO BENE. Che cosa vedi soluzioni Quando mescoliamo due sostanze, a volte otteniamo una soluzione in cui non si distinguono più i due componenti, come nelle figure A e B. Altre volte, invece, le due sostanze si ignorano e restano separate anche dopo che le abbiamo mescolate nello stesso contenitore, come nelle figure C e D. SE VERSIAMO L’ANTIGELO NELL’ACQUA OTTENIAMO UNA SOLUZIONE, PERCHÉ LE MOLECOLE DI ANTIGELO SI DISPERDONO TRA LE MOLECOLE DI ACQUA. B Lo zucchero è saccarosio, C12H22O11. Il principale ingrediente dell’antigelo per le automobili è il glicole etilenico, C 2 H6 O2 . L’antigelo resta visibile solo finché non si è mescolato con l’acqua: una volta disciolto è impossibile distinguerlo dall’acqua. È impossibile vedere lo zucchero una volta che si è disciolto nell’acqua. 1. Non solo accadueò Anche quando è limpidissima, l’acqua del mare non è mai una sostanza pura; le sostanze disciolte non si vedono perché sono disperse tra le molecole d’acqua a formare una soluzione. 9788863642728A_070_071_U03Micr.i70 70 31-03-2011 10:00:25 3 DAI MISCUGLI AGLI ELEMENTI 71 2. Che danno!!! Il fatto che il petrolio non si mescoli con l’acqua ha come conseguenza che l’acqua da sola non è in grado di lavare via il petrolio che imbratta le coste o gli organismi marini. Gli uccelli che vivono in contatto con la superficie del mare rischiano in modo particolare di imbrattarsi e, se sono molto contaminati, in genere non sopravvivono. miscugli eterogenei C SE VERSIAMO NELL’ACQUA L’OLIO MINERALE, USATO PER LUBRIFICARE I MOTORI, LE SUE MOLECOLE NON SI DISPERDONO TRA QUELLE DELL’ACQUA, MA RESTANO L’UNA VICINA ALL’ALTRA E SI FORMA UNO STRATO DI OLIO MINERALE SOPRA L’ACQUA. IL DIOSSIDO DI CARBONIO È UN GAS CAPACE DI MESCOLARSI CON L’ACQUA, PERÒ QUANDO LA QUANTITÀ È ELEVATA, E SUPERA LA SUA SOLUBILITÀ, IL GAS FORMA LE BOLLE CHE SI VEDONO NELL’ACQUA FRIZZANTE. D Il diossido di carbonio (CO2) è un gas capace di mescolarsi con l’acqua. L’olio impiegato per lubrificare i motori è una miscela di idrocarburi, composti formati da idrogeno e carbonio. L’acqua frizzante non è una soluzione omogenea, perché contiene bolle come questa, dove si raccoglie il diossido di carbonio che non si scioglie nell’acqua. E ora rispondi • Che cosa succede ai granelli di zucchero quando si versano nell’acqua? • Perché quando si versa in acqua l’antigelo alla fine non è più possibile distinguerlo dall’acqua, mentre l’olio lubrificante resta “visibile”? • L’acqua del mare è una soluzione? E l’acqua frizzante? • Camminando a piedi nudi su una spiaggia, può succedere di sporcarsi di catrame (che ha una composizione simile al petrolio); queste macchie poi sono molto difficili da pulire con l’acqua. Sai spiegare perché? 9788863642728A_070_071_U03Micr.i71 71 31-03-2011 10:00:38 72 PA RT E A STRUTTURA E TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA L’unità in sintesi Rivedi gli argomenti di questa unità attraverso le risposte alle domande guida, lezione per lezione. 3.1 Sostanze pure e miscugli ◾ Una sostanza pura è costituita da una sola specie chimica, contiene un solo tipo di particelle e possiede un insieme di proprietà fisiche e chimiche che la rende diversa da ogni altra sostanza. Un miscuglio è un campione di materia formato da due o più sostanze pure mescolate assieme in un rapporto che può variare da caso a caso, contiene due o più tipi di particelle e le sue proprietà dipendono dalle sostanze presenti e dalla loro quantità. ◾ Quando si mescolano due o più sostanze pure, si può ottenere un miscuglio omogeneo (chiamato anche soluzione), uniforme in tutte le sue parti, oppure un miscuglio eterogeneo, in cui si identificano parti (o fasi) diverse. ◾ I componenti dei miscugli possono essere separati con tecniche che sfruttano le loro differenti proprietà. La distillazione si basa sul diverso punto di ebollizione dei componenti di un miscuglio, la filtrazione sulla diversa capacità dei componenti di passare attraverso i pori di un filtro. 3.2 Le caratteristiche delle soluzioni ◾ Una soluzione è un miscuglio omogeneo di due o più componenti. Ci sono soluzioni di gas in gas (per esempio l’aria), di gas in liquidi (bevande gassate), di liquidi in liquidi (vino), di solidi in liquidi (acqua di mare) e di solidi in solidi (leghe metalliche). I colloidi sono una via di mezzo tra soluzioni e miscugli eterogenei; le particelle disperse hanno dimensioni comprese tra 5 nm e 1000 nm. ◾ Ogni soluzione è formata da almeno due componenti; in genere, quello presente in maggiore quantità è chiamato solvente, mentre ogni altro componente è detto soluto. Se due liquidi si sciolgono l’uno nell’altro in qualunque proporzione, si dice che sono reciprocamente miscibili; viceversa, se non si sciolgono si dice che sono immiscibili. Le soluzioni che contengono quantità relativamente alte di soluto si dicono concentrate, mentre quelle in cui la quantità di soluto è relativamente bassa si dicono diluite. ◾ La solubilità di un soluto a una data temperatura è la quantità massima di soluto che, a quella temperatura, si scioglie in una data quantità di solvente. In genere, la solubilità di un solido in un liquido aumenta all’aumentare della temperatura. Si dice satura una soluzione che, a una data temperatura, contiene disciolta una quantità di soluto pari alla solubilità caratteristica del soluto a quella temperatura; una soluzione insatura contiene meno della quantità massima di soluto a quella data temperatura; una soluzione sovrasatura contiene disciolta una quantità di soluto maggiore della solubilità a quella data temperatura, senza però presentare corpo di fondo. 9788863642728A_072_075_U03Veri.i72 72 3.3 Elementi e composti ◾ Le sostanze pure possono essere elementi o composti: • un elemento è una sostanza che non può essere decomposta o suddivisa in altre sostanze più semplici, né con mezzi fisici né con mezzi chimici; • un composto è una sostanza pura che può essere decomposta in altre sostanze mediante una trasformazione chimica. Le caratteristiche dei composti sono diverse da quelle degli elementi che li costituiscono. ◾ La più piccola unità alla base di un elemento si chiama atomo. Gli atomi possono legarsi tra loro per formare aggregati chiamati molecole. ◾ I simboli chimici permettono di scrivere gli elementi in una forma abbreviata che è la stessa in tutto il mondo; ogni simbolo è formato da una o due lettere, la prima sempre maiuscola. Le formule chimiche sono combinazioni di simboli con numeri al piede (indici); indicano il tipo e il numero di atomi presenti in ogni unità base di un composto. ◾ In un composto, i rapporti tra le masse degli elementi che lo formano sono ben definiti e sono sempre gli stessi per qualunque campione puro di quel composto (legge della composizione costante o delle proporzioni definite). 31-03-2011 10:01:31 3 73 DAI MISCUGLI AGLI ELEMENTI Per preparare la verifica Sostanze pure e miscugli 1 Completa ogni frase evidenziando il termine corretto Le caratteristiche delle soluzioni 8 Vero o falso? tra quelli indicati in parentesi. a. Le miscele gassose sono sempre soluzioni. V F a. Quando un campione ha, in ogni sua parte, un aspetto e una composizione uniformi, si dice che è [un miscuglio / una sostanza pura / omogeneo]. b. Se si analizzano campioni prelevati da punti diversi di una soluzione, ci si accorge che la loro composizione è differente. V F b. La filtrazione permette di separare i componenti di [un miscuglio eterogeneo / un miscuglio omogeneo / una soluzione] utilizzando un mezzo poroso, come un filtro di carta. c. Soluzioni della stessa sostanza a diverse concentrazioni avranno proprietà fisiche diverse, in quanto hanno composizioni diverse. V F d. Una soluzione che è satura a 25°C sarà sicuramente satura anche a 80°C. V F e. Olio e acqua sono immiscibili a freddo ma si mischiano completamente a caldo. V F c. Qualsiasi sostanza pura che possa essere decomposta in due o più altre sostanze pure mediante una trasformazione chimica è un [miscuglio omogeneo / elemento / composto]. 2 Scrivi un breve testo per spiegare qual è la relazione tra i seguenti termini. distillazione, miscuglio omogeneo, riscaldamento, raffreddamento, liquido puro Risolvi i seguenti quesiti e problemi. 3 Realizza due disegni che rappresentino rispettivamen- te una visione particellare di un miscuglio omogeneo e una visione particellare di un miscuglio eterogeneo. 4 Come puoi stabilire se un miscuglio è omogeneo o ete- rogeneo dal punto di vista macroscopico e da quello particellare? Fai qualche esempio. 5 La densità di un liquido viene determinata in labora- torio. Nel corso della notte, il liquido viene lasciato in un contenitore aperto; la mattina seguente la densità viene misurata di nuovo e si trova che essa è più elevata di quanto non fosse il giorno prima. Il liquido in esame è una sostanza pura o un miscuglio? Spiega la tua risposta. 9 Completa la seguente frase evidenziando il termine corretto tra quelli indicati in parentesi. Se in una quantità consistente di solvente sciogliamo una quantità molto piccola di un sale solubile, otteniamo una soluzione [concentrata / diluita / satura]; se infine aggiungiamo del solvente a tale soluzione, otterremo una soluzione meno [concentrata / diluita / satura] della precedente. 10 Scrivi un breve testo per spiegare qual è la relazione tra i seguenti termini. soluzioni, dimensioni, colloidi, miscugli eterogenei Rispondi. 11 Si possono vedere le particelle di soluto disciolte in una so- luzione? Se sì, fornisci un esempio; se no, spiega perché. 12 Quando l’acqua e il tetracloruro di carbonio, CCl4, vengono aggiunti alla stessa provetta, sul fondo si forma uno strato di tetracloruro di carbonio e sopra uno di acqua. Che cosa puoi dire sulla miscibilità dei due liquidi? 6 Un liquido, che può essere una sostanza pura o un mi- 13 Indica che cosa succede se si aggiunge una piccola scuglio, viene posto in un apparecchio per la distillazione. Il liquido viene fatto bollire e in parte condensato e raccolto in una beuta. Il liquido rimanente viene quindi rimosso e raffreddato fino al congelamento, e ne viene misurata la temperatura di fusione. Si ottiene una temperatura di fusione più bassa di quella del liquido originale. Il liquido originale era una sostanza pura o un miscuglio? Giustifica la tua risposta. quantità di cloruro di sodio, NaCl, al contenuto di ciascuna delle seguenti provette: 7 Ti viene dato un miscuglio di sale da cucina e sabbia, che devi separare in modo da ottenere alla fine il sale da cucina puro. Spiega come si può ottenere questo risultato. Il tuo metodo è basato su proprietà chimiche o fisiche? Giustifica la tua risposta. 9788863642728A_072_075_U03Veri.i73 73 a. una provetta con una soluzione satura di NaCl; b. una provetta con una soluzione insatura di NaCl; c. una provetta con una soluzione sovrasatura di NaCl. 14 Abbiamo definito una soluzione come un miscuglio omogeneo; l’aria pura, dunque, è una soluzione. Allora possiamo dire che anche l’atmosfera è una soluzione? Motiva la tua risposta. 15 Quando l’acqua e l’acido acetico, un liquido trasparente e incolore, si miscelano tra loro, ne risulta un liquido incolore, uniforme e trasparente. L’acido acetico è solu- 31-03-2011 10:01:32 74 PA RT E A STRUTTURA E TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA bile in acqua? Quale termine si usa per questo tipo di miscugli omogenei? Spiega la tua risposta. Elementi e composti 16 Vero o falso? ognuna delle sostanze elencate nella prima colonna della tabella, scrivi il simbolo (scelto tra quelli indicati nella prima riga) che meglio descrive la sostanza nel suo stato più comune, a temperatura ambiente e alla normale pressione atmosferica. (La colonna “E, C” va riempita solo per le sostanze pure; la prima riga è già compilata come esempio.) a. L’ammoniaca è un elemento, perché il suo nome è formato da una sola parola. V F b. Un composto può essere separato in altre sostanze pure con mezzi fisici. V F acqua torbida di uno stagno c. Nel corpo umano ci sono più atomi di idrogeno che di calcio. V F carbonato di calcio d. Tutti gli elementi si trovano in natura sotto forma di atomi singoli. g. Se un campione di diossido di zolfo è costituito al 50% da zolfo e al 50% da ossigeno, allora tutti i campioni di diossido di zolfo sono costituiti dal 50% di zolfo e dal 50% di ossigeno. P, M Omo, Ete E, C prevalentemente L M Ete – piombo V e. Il cloruro di bario, che contiene due atomi di cloro V per ogni atomo di bario, ha formula Ba2Cl. f. Azoto e idrogeno sono due sostanze pure; invece l’ammoniaca, un composto formato da azoto e idrogeno, è un miscuglio. G, L, S F F succo di arancia appena spremuto ossigeno burro nel frigorifero V F 19 Quali delle seguenti formule sono riferite a elementi e quali a composti? a. NaOH V b. BaCl2 c. He d. Ag e. Fe2O3 F 17 Completa la seguente frase evidenziando il termine corretto tra quelli indicati in parentesi. Secondo la legge della composizione definita, in un determinato [miscuglio / elemento / composto] gli [atomi / elementi / composti] sono presenti sempre nella stessa proporzione di massa. Risolvi i seguenti quesiti e problemi. Per gli appassionati 20 Supponi di poter sciogliere 14 g di un certo soluto in 100 g di acqua per formare una soluzione satura. Considera ora una scala di concentrazioni del soluto che va da 0 g in 100 g di acqua a 30 g in 100 g di acqua. Quale intervallo di masse del soluto dà luogo a una soluzione insatura? Quale costituisce una soluzione satura? E quale infine forma una soluzione sovrasatura? 18 I campioni di materia possono essere classificati in 21 L’acetato di argento ha una solubilità di 2,52 g/100 g di diversi modi, tra i quali: gas, liquidi o solidi (G, L, S); sostanze pure o miscugli (P, M); miscugli omogenei o eterogenei (Omo, Ete); elementi o composti (E, C). Per acqua a 80°C e di 1,02 g/100 g di acqua a 20°C. Come potresti preparare una soluzione sovrasatura di acetato di argento? 9788863642728A_072_075_U03Veri.i74 74 31-03-2011 10:01:33 3 DAI MISCUGLI AGLI ELEMENTI 75 Test di autoverifica Puoi svolgere questo test in modo interattivo sul CD Scegli la risposta che meglio completa la frase o che risponde alla domanda. 5 Osserva le molecole delle figure: 1 Il grafico della figura mette a confronto le temperatu- Temperatura re di ebollizione di un liquido puro e di una soluzione. Indica l’interpretazione corretta tra quelle proposte. a] A 100°C B C D Tempo A B C D la linea del liquido puro è quella in cui la temperatura resta costante per un certo tempo, in corrispondenza con il punto di ebollizione del liquido la linea del liquido puro è quella in cui la temperatura continua ad aumentare nel tempo ma, quando comincia l’ebollizione, aumenta meno velocemente (diminuisce l’inclinazione della curva) la linea della soluzione è quella in cui vi è un tratto parallelo all’asse del tempo (in corrispondenza con la temperatura di ebollizione) la linea della soluzione è quella più in basso, perché man mano che l’acqua evapora la soluzione si concentra e quindi la sua temperatura cresce di meno geneo? A bibita gassata appena aperta B segatura C vernice D farina 3 Per ottenere acqua pura a partire dall’acqua di uno stagno: A è sufficiente filtrarla B occorre una reazione chimica per separare l’idrogeno dall’ossigeno C dopo averla filtrata, è necessario distillarla D basta aspettare che, col tempo, i sedimenti solidi si depositino sul fondo 4 Quale dei seguenti non è un composto? A B C D monossido di carbonio cloruro di sodio idrogeno acqua 9788863642728A_072_075_U03Veri.i75 75 sono entrambe molecole di composti sono entrambe molecole di elementi le molecole di a si riferiscono a un composto, quelle di b a un elemento le molecole di a si riferiscono a un elemento, quelle di b a un composto 6 Le soluzioni sono: A B miscugli eterogenei sospensioni C D miscugli omogenei sostanze pure 7 Quale delle seguenti affermazioni a proposito dei colloidi non è corretta? I colloidi: A sono una via di mezzo tra soluzioni e miscugli eterogenei B sovente hanno un aspetto lattiginoso o opaco C sono costituiti da particelle di dimensioni comprese tra i 5 e i 1000 nm D sono una via di mezzo tra soluzioni e sostanze pure 8 Quando si aggiunge soluto a una soluzione satura: A B 2 Quale dei seguenti è un campione di materia omo- b] C D il soluto non si scioglie e si deposita sul fondo la soluzione diventa più concentrata il soluto si scioglie, ma solo agitando la soluzione con una bacchetta di vetro la soluzione diventa più diluita 9 Secondo la legge della composizione costante: A B C D 100 g di acqua pura contengono sempre 11,1 atomi di idrogeno e 88,9 atomi di ossigeno 100 g di acqua pura contengono sempre 11,1 g di idrogeno e 88,9 g di ossigeno 100 g di acqua pura contengono sempre due atomi di idrogeno e un atomo di ossigeno 100 g di acqua pura contengono sempre 66,7 g di idrogeno e 33,3 g di ossigeno 10 Quale delle seguenti formule chimiche si riferisce a un elemento? A HCl B Cl 2 C D NaCl BaCl2 Puoi controllare le tue risposte in fondo a questo volume. 31-03-2011 10:01:34