Somario - Office du tourisme d`Arles
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Somario - Office du tourisme d`Arles
Somario Comunicato di Sintesi ------------------------------------------------------------------------------------ 3 Cosa C’e Di Nuovo Ad ARLES ? ---------------------------------------------------------------------- 4 ARLES, Citta’ D’Arte e Di Storia ----------------------------------------------------------------------- 5 ARLES, Citta’ Di Musei ---------------------------------------------------------------------------------- 7 ARLES, Alla Luce Di VAN GOGH ------------------------------------------------------------------ 10 ARLES Capitale Della CAMARGA ------------------------------------------------------------------ 12 ARLES, Città di tradizioni ----------------------------------------------------------------------------- 16 ARLES, Citta’ Di Feste E Di Cultura---------------------------------------------------------------- 20 ARLES, L’Arte Del Vivere ----------------------------------------------------------------------------- 23 ARLES, Citta’ e Economia ---------------------------------------------------------------------------- 23 Soggiornare Ad ARLES-------------------------------------------------------------------------------- 26 ARLES In Cifre ------------------------------------------------------------------------------------------- 27 2 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] Comunicato di Sintesi Terza città del dipartimento delle Bocche del Rodano , comune più esteso di Francia con 77000 ettari, Arles è innanzi tutto una città d’arte e di storia, iscritta nella lista del patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco per ben 3 volte : Per l’insieme dei monumenti romani e romanici del suo centro storico. In quanto via Tolosana, una delle quattro vie storiche del Cammino per Santiago di Compostela, (chiamata anche via Francigena sul Cammino di Roma e di Gerusalemme), cha sin dal medioevo attraversano la Francia e l’Europa. Con il sito naturale della Camarga, considerato d’interesse mondiale e incluso nella rete mondiale delle riserve della Biosfera. Alle porte della città si trova il delta del Rodano che costituisce la Camarga, uno dei più bei siti naturali d’Europa in cui la flora e la fauna, di un’ eccezionale diversità, sono protette dal Parco regionale di Camarga. A nord della città si estende il Parco regionale delle Alpilles, il secondo del territorio d’Arles, costituito da terre agricole e foreste mediterranee in cui vivono un centinaio di specie rare e protette. Il nome d’Arles è oggi indissociabile da quello di Van Gogh. II soggiorno arlesiano del pittore è stato il periodo più fecondo della sua produzione pittorica : più di 300 opere, tra tele e disegni, in soli 15 mesi. Ma Arles è anche la città dei Gipsy King, di Chico e i Gypsies, di Christain Lacroix, d’Yvan Audouard, del fotografo Lucien Clergue, un luogo ispirato, in cui artisti, creatori, autori si sentono di casa . La lingua, i costumi regionali e le feste tradizionali fanno d’Arles la capitale della cultura provenzale. Numerosi altri eventi culturali segnano le varie stagioni, con appuntamenti importanti nel campo della fotografia, della musica, della letteratura, del teatro e della tauromachia. Arles è una citta del sud in cui è dolce vivere, tra prodotti regionali da gustare e paesaggi variegati da scoprire tutto l’anno. Nel 2014 Arles cambia pelle e si rinnova : Apertura della Fondazione Vincent van Gogh a Arles, estensione del museo dipartementale dell’Arles antica, con la presentazione di un’antica chiatta romana, lunga 31 metri in uno stato di conservazione unico al mondo. Riapertura del museo della Camarga, con un nuovo allestimento museale per presentare le collezioni. Riapertura a Maggio dell’hôtel Jules César ****, interamente rinnovato dallo stilista e designer arlesiano Christian Lacroix. 3 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] Cosa C’e Di Nuovo Ad ARLES ? L’ estensione del museo dipartementale dell’Arles antica. Il 5 ottobre 2013, il Museo Dipartimentale dell’Arles antica ha inaugurato un nuovo spazio di 800 metri quadri, per accogliere l’antica chiatta romana estratta dal Rodano nel 2010. Si tratta di un barcone a fondo piatto, lungo 31 metri, in uno stato di conservazione unico al mondo. Il barcone è presentato in situazione di navigazione, inserito in una cavità concepita per dare questo effetto, con l’albero per le funi d’alaggio rialzato e il suo carico di pietre e oggetti vari. La chiatta Arles-Rhone 3 è classificata « tesoro nazionale ». Per la realizzazione della nuova museografia, centrata sui temi della navigazione, del commercio fluvio-marittimo, del porto e dei mestieri attinenti, insieme alla Chiatta romana sono esposti 480 oggettii. Apertura della Fondazione Vincent van Gogh d’Arles. Nel cuore del palazzo Léautaud de Donines, con i suoi 100 metri quadri di spazio d’esposizione su due piani, la fondazione Van Gogh ha aperto le porte al pubblico il 7 aprile 2014. La fondazione è un luogo di scambi dinamici sul legame che unisce la città all’opera di Van Gogh, ma anche un luogo propizio al dibattito e alla discussione sull’arte e la pittura contemporanee. La riapertura del museo della Camarga. Il 27 ottobre 2013, dopo un anno di lavori di ristrutturazioni, il Museo della Camarga ha riaperto le porte con una nuova mostra « au fil de l’eau…le fil du temps en Camargue » che spiega il Delta del Rodano attraverso la storia della sua pianificazione territoriale e dell’insediamento umano dal XIX secolo ad oggi. La mostra documenta la presa di coscienza dell’eccezionalità di questo territorio, la ricerca di un equilibrio tra natura e attività umane, ma descrive soprattutto il forte sentimento d’appartenenza della gente a questo territorio, come provano le testimonianze degli abitanti. « Le fil du temps » è il passato, il patrimonio culturale e naturale quali ci sono stati trasmessi. « Le fil de l’eau » parla invece della Camarga di oggi, raccontata attraverso suoni e immagini. Infine, « La Camargue en Images » presenta il fondo fotografico del museo e i film girati in Camarga. La riapertura dell’hôtel Jules César ****ad maggio 2014. L’hotel Jules César, riabilitato da 30 settembre 2013 a aprile 2014, è stato decorato per la stilista e designer arlesiano Christian Lacroix. 4 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] ARLES, Citta’ D’Arte e Di Storia Gli scavi condotti ad Arles hanno rivelato l’esistenza di una città celtica colonizzata dai Greci di Massilia. La sconfitta dei Massalioti ad opera dell’esercito di Giulio Cesare mette fine a questa colonizzazione e segna l’inizio della città romana. La costruzione dei più grandi monumenti della città inizia dal 46 a.c. Sotto il regno d’Augusto (dal 44a.c al 16 d.c), la città riceve il titolo di colonia Iulia Paterna Arelate (Colonia fondata da mio Padre). Con l’imperatore Costantino (313), che vi fa edificare il suo palazzo, la città vive un periodo di grande sviluppo economico e culturale. Si stimano a 20.000 gli abitanti d’Arles in epoca romana. La città d’Arles possiede 112 siti iscritti al patrimonio nazionale. Dal 1981, l’insieme dei monumenti romani e romanici della città sono iscritti dall’Unesco al Patrimonio Mondiale Dell’Umanità . La ricchezza di questo patrimonio appare sproporzionata rispetto alle dimensione della città e alle sue risorse economiche, se si considera peraltro che la gestione di quasi tutti i siti è a carico del comune. Arles, insieme ad una trentina di città, fa parte dell ‘Alleanza Delle Città Europee Di Cultura. Patrimonio Romano L’Anfiteatro Costruito alla fine del I secolo d.C, l’anfiteatro è un immensa costruzione ovale con 34 file di gradini. E’ al 20mo posto nel mondo per dimensioni. Oggi, in occasione degli spettacoli di tauromachia che vi si svolgono durante l’anno, puo’ accogliere ancora quasi 12000 spettatori. IL teatro antico Si trova ad ovest dell’arena. Fu costruito dall’imperatore Augusto, verso la fine del I secolo a.C. L’estate si trasforma in uno spazio scenico d’ eccezione. I criptoportici del foro Si tratta di gallerie sotterranee di dimensioni impressionanti, in pieno centro d’Arles, databili tra il 30 e il 20 a.C. Le Terme di Costantino Edificio del IV secolo che ricorda quello delle terme costantiniane di Treviri in Germania. Gli Alyscamps Una delle più belle necropoli cristiane, con il famoso viale di sarcofagi immortalato da Van Gogh. 5 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] Patrimonio Romanico e Classico La chiesa di San Trophime Costruita nel XII secolo, la chiesa presenta tutte le caratteristiche architettoniche dell’arte romanica provenzale. Il suo magnifico portale evoca il giudizio universale, il paradiso e l’inferno, sotto lo sguardo di Cristo benedicente. Il Chiostro di San Trophime Eretto nel XII secolo, il chiostro, con le sue sculture e i suoi capitelli, bell’esempio della varietà dell’arte romanica in Provenza. è un Il Palazzo Municipale Ideato da Jacques Peytret nel 1657, con la contribuzione di Jules Hardouin Mansard, architetto del castello di Versailles, il palazzo municipale d’Arles è lo scrigno di un gioello architettonico costituito dalla volta piatta che ricopre il vestibolo, capolavoro della stereotomia. I Palazzi signorili Spesso eclissati dalla notorietà del patrimonio antico, i palazzi signorili d’Arles si distinguono per il loro splendore. Se ne contano una cinquantina, tra cui : Il Palazzo de Grille (XVII), Il Palazzo de Luppé, che ospita una galleria d’arte, Il Palazzo de Castillon (XVII secolo), Il Palazzo de Quiqueran de Beaujeu, che ospita la Scuola Nazionale di Fotografia, Il Palazzo Léautaud de Donines, sede della Fondazione Van Gogh. 6 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] ARLES, Citta’ Di Musei I muesi d’Arles, oltre al loro ruolo di conservazione degli oggetti e delle opere del passato, offrono ai visitatori una bella diversità d’immagini e di rappresentazioni della città, da quella più tradizionale a quella più contemporanea. Arles possiede tre musei di grande valore : Il Museo Dipartementale Dell'arles Antica Inaugurato nel 1995, con la costruzione all’edificio moderno che lo ospita, il museo si trova vicino al centro, nei pressi del luogo dove sorgeva il circo romano. Il museo, con la sua bella architettura contemporanea, accoglie l’insieme delle collezioni archeologiche della città. L’epoca romana costituisce l’asse centrale del museo, che puo’ inorgoglirsi di collezioni di grande pregio,sculture, mosaici, sarcofagi in marmo decorati, oggetti artigianali, ma anche sontuosi plastici, tra cui un modellino d’Arles nel IV secolo. Le collezioni sono esposte in spazi aperti che facilitano la circolazione dei visitatori lungo un percorso cronologico e tematico. La visita del museo si rivela indispensabile per chi vuole fare un viaggio nella memoria della città, dei suoi abitanti e dei suoi monumenti. È un luogo fondamentale per capire i siti archeologici del centro storico e cogliere le varie fasi dell’evoluzione della città. Nel 2012, con la presentazione delle eccezionali scoperte fatte negli ultimi vent’anni nel Rodano dagli archeologi, tra cui il sontuoso presunto ritratto di Cesare e varie statue in marmo e in bronzo, è cominciata una nuova tappa per il museo. Con l’arricchimento delle collezioni, infatti, il Museo ha guadagnato prestigio, ed è stato deciso di ingrandirlo, aggiungendogli un’ala di ben 800 metri quadri inaugurata il 4 ottobre 2013. Lo scopo è quello di mostrare l’ importanza del porto antico di Arles, così come la vitalità degli scambi tra il delta del Rodano e le rive del Mediterraneo, attraverso testimonianze emblematiche come quella dell ’ArlesRhône 3, una chiatta intera, lunga 31 metri, databile tra il 50 e 60 della nostra era. All’esterno, concepito come un prolungamento del Museo, si trova Hortus, un giardino di ispirazione romana, il cui accesso è gratuito e indipendente dal museo. Aperto dalle 10.00 alle 19.00, dal primo aprile al 30 settembre, e dalle 10.00 alle 17.00, dal primo ottobre al 31 marzo. La programmazione culturale del museo, ricca di eventi diversi, è aggiornata semestralmente. Presqu’île du Cirque Romain – 13200 ARLES - 04 13 31 51 03 04 90 18 88 93 www.arles-antique.cg13.fr 7 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] Il Museo REATTU Antico Gran Priorato di Malta, museo di belle arti della città d’Arles. Costruito alla fine del XV secolo di fronte al Rodano, Il suo destino è legato a quello di Jacques Réattu, (1760-1822), pittore arlesiano e Gran Premio di Roma, che lo scelse come dimora, atelier e laboratorio dei suoi sogni. Transformato in Museo nel 1868, l’edificio conserva tutta l’opera del pittore, nonchè la sua collezione personale, tra cui uno straordinario ritratto realizzato dal pittore Simon Vouet. A partire dagli anni 60 il museo si è aperto alla fotografia (oggi possiede 4000 opere) e ha arricchito il suo fondo grazie a donazioni eccezionali. Nel 1971 Picasso regala al museo cinquantasette disegni e più tardi due pitture ; Pierre Alechinsky offre una grande tela realizzata ad Arles e una serie di dodici opere su carta. La scultura è rappresentata da Germaine Richier, Toni Grand, Bernard Dejonghe ecc. Infine, nel 2008 è stata aperta una camera per l’ascolto, uno spazio dedicato all’arte del suono. Luogo di confluenze, Il museo commissiona opere agli artisti, pratica l’interdisciplinarità delle arti, propone mostre tematiche e non esita a esporre le opere da punti di vista che permettono di scoprirle diversamente. 10 rue du Grand Prieuré – 13200 ARLES 04 90 49 37 58 04 90 49 36 97 www.museereattu.arles.fr - [email protected] Il Museo ARLATEN Il Museo dipartimentale di etnografia è un « luogo di memoria » della sociéta provenzale, creato nel 1896 dallo scrittore regionalista Frédéric Mistral all’interno del palazzo quattrocentesco di Laval-Castellana. Il museo nasce come volontà di dar voce al forte « sentimento di appartenenza » che si era espresso lungo il XIX secolo, contribuendo peraltro a diffonderlo durante il secolo successivo. Se l’Istituzione centenaria è oggi rivolta verso l’avvenire, il palazzo ha subito i danni del tempo. Il momento è venuto per il Museon Arlaten di restaurare e rinnovare l’edificio, ma anche di promuovere una nuova riflessione scientifca. (Per saperne di più : http://www.museonarlaten.fr/museon/CG13/pid/255.). Alla fine del periodo di lavori intrapresi dal Conseil Général des Bouches-du-Rhône, il museo sarà dotato di una nuova museografia e avrà a sua disposizione mezzi più adatti a trasmettere l‘eredità ottocentesca di Mistral, ma anche i risultati delle più 8 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] recenti ricerche, inchieste e collette etnografiche sul patrimonio contemporaneo, attualmente in corso al Muséon Arlaten. Il restauro trasformerà completamente il Muséon Arlaten, che da museo etnografico ottocentesco diventerà un Museo dei fatti sociali. Il museo sarà allora: - uno strumento indispensabile nell’analisi dei fatti sociali e nel processo di condivisione e d’integrazione sociale attorno alla memoria collettiva. - Un centro di risorse del territorio e di colletta della memoria contemporanea, in fase con il quotidiano degli abitanti della Provenza di oggi. - Fino alla data della riapertura, prevista nel 2017, il « Muséon Arlaten fuori mura » prefigurerà il « futuro Muséon Arlaten », con una programmazione e delle azioni culturali atte a valorizzare la diversità culturale, nonché una pratica della mediazione estesa ad un publico più vasto. (Per saperne di più : http://www.museonarlaten.fr/museon/CG13/pid/28). - Intanto, l’edificio dell’atelier des roues, antica officina delle ferrovie di stato d’Arles, accoglie oggi il Centro degli Studi e della Conservazione delle Opere (CERCO), nucleo dell’azione conservativa del museo, aperto anche al pubblico. In questo luogo di studio, di trattamento e di conservazione delle opere, infatti, si trovano magazzini, sale di lettura, laboratori e perfino la sala della disinfestazione per congelazione o anossia (privazione d’ossigeno). (Per saperne di più : http://www.museonarlaten.fr/museon/CG13/pid/244.) 31 rue de la République - 13200 ARLES 04 13 31 51 99 [email protected] - www.museonarlaten.fr 9 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] ARLES, Alla Luce Di VAN GOGH Il nome d’Arles è oggi indissociabile da quello di Van Gogh. Nessuno può parlare della città e della sua luminosità senza pensare ai quadri del pittore. È la luminosità che ha attirato Van Gogh nel sud. Vincent arriva ad Arles un giorno di febbraio del 1888 alla ricerca della luce e dell’illuminazione interiore. Comincia per lui un periodo di lavoro intenso e appassionato. Il soggiorno arlesiano è il periodo più fecondo della vita del pittore : in soli 15 mesi, tra disegni e tele, Van Gogh ha realizzato più di 300 opere, scrivendo uno dei capitoli più brillanti della storia dell’arte. Alcuni dei paesaggi che lo hanno ispirato rimangono, « le café la nuit » altri rinascono, come « le jardin de l’hôtel Dieu » diventato l’Espace Van Gogh. A maggio del 1889, Van Gogh lascia Arles per l’ospedale psichiatrico di Saint-Rémy de Provence , ma il suo nome è ormai legato per sempre a quello di Arles. Sebbene nessuna delle sue tele sia rimasta in città, l’ombra del pittore è onnipresente. Il Circuito van Gogh In città, i luoghi in cui il pittore ha scelto di posare il cavalletto sono segnalati da lastre di pietra, che riproducono ogni volta il quadro dipinto sul posto. i posti segnalati sono una decina : la piazza del Forum per « Le café le soir », il ponte di Trinquetaille corresponde a « L’escalier du pont de Trinquetaille », il lungo fiume del Rodano a « La nuit étoilée, la piazza Lamartine à « La maison jaune », la via Mireille a « Le vieux moulin », il giardino del boulevard des Lices a « Le jardin public », l’espace Van Gogh a « Le jardin de la maison de santé », la strada che scorre lungo il canale da Arles a Bouc al « Pont de Langlois aux lavandières », più comunemente chiamato «pont Van Gogh». Le arene e gli Alyscamps sono stati anche immortalizzati in più tele. 10 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] La Fondazione Vincent van GOGH d’ ARLES La Fondazione Vincent van Gogh ha inaugurato il 7 aprile 2014 la sua nuova sede del Palazzo Léautaud de Donines, con i suoi 1000 m² di di spazi espositivi ripartiti su due piani. Lo scopo della Fondazione Vincent van Gogh Arles è di valorizzare l’eredità artistica del pittore olandese, ricercando l’impatto della sua opera sull’arte contemporanea. Questo approccio della pittura di Van Gogh, attraverso la sua influenza sull’opera di artisti contemporanei, ha come obiettivo di stimolare la riflessione e il dialogo tra le opere. La Fondazione è un luogo di scambi, propizio alla discussione e ai dibattiti sull’arte e la pittura contemporanee, che ridinamizzeranno il legame tra l’opera di Van Gogh e la città d’Arles. 35ter rue du Docteur Fanton – 13200 Arles - : 04 90 93 08 08 [email protected] - www.fondationvincentvangogh-arles.org 11 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] ARLES Capitale Della CAMARGA Città del delta del Rodano Arles è situata nel punto in cui il Rodano si separa in due bracci, Piccolo e Grande Rodano. È un luogo stategico alle porte della Camarga, propizio al commercio e allo sviluppo di una piattaforma di trasporto fluviale. Dal 1991, Arles può ricevere battelli fluvio-marittimi di 3000 tonnellate. Unico porto del Rodano vicino al Mediterraneo a poter accogliere scafi di questa stazza, è la tappa obbligatoria delle navi da crociera di lusso che risalgono o riscendono il Rodano (esempio : la crociera Roma-Avignone via Arles). Arles ha anche una posizione strategica in quanto crocevia tra due assi di comunicazione fondamentali in Europa occidentale (la strada della valle del Rodano e la strada tra Italia-Spagna). La Camarga Paese esposto ai quattro venti, la Camarga è innanzi tutto una terra mediterranea, ma è anche una terra tra due acque, quella salata del mare e quella dolce del Rodano che la stringe tra le sue braccia…L’abbondante portata del fiume assicura alla Camarga risorse idriche durante tutto l’anno. Le zone umide del delta cambiano secondo le stagioni : stagni, lagune, paludi mescolano infatti le loro acque, più o meno salmastre, in base al clima. Zona umida più estesa di Francia, La Camarga, formata dal delta del Rodano, è sottomessa a elementi naturali qualche volta estremi. Esposta alla violenza dei venti, che qualche volta si trasformano in tempeste provocando anche inondazioni. In estate il regime specifico dei venti causa la siccità delle terre e l’erosione del litorale, dando origine a dei paesaggi infiorati di sale bianco. Stagni, paludi a perdita d’occhio, dune, lagune, spiaggie estese, poche abitazioni, lo sguardo si perde nell’infinito delle distese naturali. Con dieci abitanti al metro quadro, ossia dieci volte meno della media nazionale, lo spazio naturale propriamente detto è uno dei tesori del Parco naturale regionale di Camarga. Il parco si estende per più di 100 000 ettari e possiede 75 km di facciata mattima. La specificità del suo clima orienta il Parco verso settori d’attività originali come la risicoltura, lo sfruttamento delle risorse del canneto o la produzione di sale. Ottenuta nel 2000, l’ IGP (Indicazione geografica protetta) protegge l’appellazione « Riso di Camarga » in seno all’Unione Europea. La sua coltivazione è un atout ecologico nella salvaguardia dell’ecosistema locale. Coltivato in loco sin dal XVI secolo, la sua produzione si è sviluppata a partire dagli anni 40. Originale è anche l’allevamento 12 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] del Toro di Camarga, una delle rari carne bovine a poter usufruire attualmente del marchio AOC (appellazione d’origine controllata). La presenza di immense tenute agricole così come di numerose zone naturali protette, rende difficile l’accesso in Camarga per il visitatore che non la conosce. Una buona maniera di percorrerla è a cavallo, come fanno i Camarghesi. I cavalli Camarga sono molto resistenti e particolarmente adatti alle zone umide. Essi apprezzano i terreni sabbiosi, si adattano agli ambienti salmastri e si accontentano di poco cibo. Sono lo strumento di lavoro dei mandriani e i protagonisti di successo di tante attività locali. In riva al mare, le dune e le spiaggie costituiscono una barriera naturale il cui ecosistema è tuttavia estremamente fragilie e in perpetua mutazione. Numerosi siti sono aperti al pubblico e permettono di esplorare la natura nel rispetto della ricchezza della Camarga. Alcuni di questi propongono regolarmente delle visite guidate con guide naturalistiche o ornitologi. La Palissade La proprietà della Palissade, tra Salin de Giraud e il litorale, si estende per ben 702 ettari sulla riva destra del Grande Rodano. La zona è esclusa dal vasto sistema di argini che protegge la bassa Camarga dalle inondazioni fluviali e marittime, e questo la rende speciale dal punto di vista ecologico. Essendo, infatti, l’ultimo testimone dell’evoluzione naturale del delta, la flora e la fauna presentano caratteristiche molto specifiche. Un tempo adibito all’ allevamento, alla pesca e alla caccia, il sito è stato acquisito dal Conservatoire du littoral nel 1976. Lo si può visitare a piedi, seguendo dei sentieri tematici, o a cavallo. Il sito propone anche mostre di carattere naturalistico e dispone di un’area alberata per il picnic. La Palissade BP 5 CD 36 - 13129 Salin de Giraud 04 42 86 81 28 04 42 48 82 11 [email protected] - www.conservatoire-du-littoral.fr Gli stagni del Vigueirat Gli stagni del Vigueirat rappresentano una zona naturale di transizione, al confine tra due ecosistemi eccezionali , la Camarga e la Crau. Si tratta di uno degli spazi naturali selvaggi più estesi della regione Provence-AlpesCôtes d’Azur, acquisito dal Conservatoire du littoral e diventato Riserva naturale nazionale nel novembre 2011. Vi sono state recensite 286 specie d’uccelli, quasi 13 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] 20.000 anatre, 641 specie di piante… e vi si possono incontrare mandrie di tori e di cavalli tipici della Camarga. Una guida naturalistica accompagna i visitatori lungo un percorso tematico attrezzato con quattro osservatori e due torri, per osservare la fauna senza disturbarla. Ma è altresì possibile visitare il sito in calesse, al ritmo dei cavalli da traino, o ancora inoltrarsi in visita libera, per gli stessi sentieri tematici, muniti di un fascicolo di informazioni dettagliate fornito all’entrata. Tra i vari sentieri quello delle Capanne, per esempio, costruito su una passerella su palafitte che attraversa gli stagni, con otto capanne interattive disseminate lungo il percorso, è particolarmente adatto alle famiglie o alle persone a mobilità ridotta. Altra attività unica e originale proposta ai visitatori è la dimostrazione di pesca del gamberetto della Louisiana, specie esotica e invasiva, con pescatori professionsti, che si conclude con una degustazione di gamberetti. La Riserva pratica una gestione eco-responsabile dell’acqua, dell’atmosfera, e dell’energia, nel rispetto dell’uomo e della natura. Partner del WWF Francia, il sito è diventato un esempio in materia di turismo sostenibile. Les Marais du Vigueirat Mas Thibert -13104 Arles - 04 90 98 70 91 [email protected] www.marais-vigueirat.reserves-naturelles.fr Il Museo Della CAMARGA Ospitato nell’antico ovile del mas du Pont de Rusty, (Il mas è una cascina provenzale), il museo della Camarga, gestito dal Parco naturale regionale di Camarga, ritraccia l’evoluzione delle attività umane nel delta del Rodano. Dalle attività agricole (risicoltura, allevamento, caccia, pesca, estrazione del sale) a quelle industriali (arginatura del delta, stazioni di pompaggio e reti di irrigazione), la storia della Camarga è presentata in modo da offrire ai visitatori una percezione globale del territorio. Nel 2009, in occasione del trentesimo anniversario della sua creazione, il museo ha acquisito un fondo d’arte contemporanea attorno alla figura di Sara, padrona dei gitani. Dal 2010, in seguito all’allestimento della mostra « Objectifs croisés sur la Camargue : Carle Naudot et Gaston Bouzanque », Il museo espone i risultati della digitalizzazione delle proprie collezioni fotografiche. La visita del museo può essere completata con la scoperta del sentiero tematico, che attraversa l’azienda agricola del mas du Pont de Rousty per 3,5 km e permette di osservare la diversità delle terre e delle loro funzioni. Il 27 ottobre 2013, dopo un anno di lavori di restauro e di rinnovo, Il museo della Camarga ha riaperto al pubblico con una nuova mostra : «Le fil de l’eau… le fil du temps en Camargue». L’esposizione racconta la storia dello sviluppo del 14 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] territorio e della sua popolazione, dal XIX secolo ad oggi, descrivendo la presa di coscienza dell’eccezionalità di questa terra, la ricerca di un equlibrio, e il forte senso di appartenenza degli abitanti, come illustrano le loro testimonianze. « Le fil du temps » ci parla del passato, della trasmissione del patrimonio culturale e naturale. « Le fil de l’eau » fa riferimento alla Camarga di oggi, presentata attraverso il suono e l’immagine. Infine, « La Camarga in immagini » espone il fondo fotografico del museo e alcuni film girati in Camarga. Alla partenza del sentiero tematico potrete ammirare « Horizons », un osservatorio di legno realizzato dall’artista giapponese Tadashi Kawamata nel febbraio 2013, per abbracciare con lo sguardo dall’alto l’insieme del paesaggio risaie, stagni, canneti e praterie di vegetazione allofila. Mas du Pont de Rousty - 13200 ARLES - 04 90 9710 28 - 04 90 97 19 20 [email protected] - www.parc-camargue.fr la Capelière - La Riserva nazionale di Camarga Con i suoi 13.000 ettari in pieno cuore del delta, la Riserva nazionale della Camarga è una delle più grandi riserve naturali di zone umide d’Europa. Il vasto territorio in appezzamento unico, compreso tra il comune d’Arles e quello di Saintes Maries de la Mer, è protetto nella sua integralità. L’originalità e l’interesse internazionale della Riserva nazionale di Camarga risiedono nella diversità dei suoi habitat e delle specie che li popolano (in particolare, 276 specie di uccelli, di cui 258 di alto valore patrimoniale), e nel funzionamento ecologico del sito. Centre d’information de la Réserve Nationale de Camargue La Capelière – 13200 Arles - 04 90 9700 97- 04 90 97 01 44 www.reserve-camargue.org - [email protected] Parco ornitologico di Pont de Gau A quattro chilometri da Saintes-Maries de la Mer, il parco ornitologico di Pont de Gau vi propone di passeggiare all’interno dei suoi 60 ettari di spazi naturali, alla scoperta della fauna selvatica e della flora di Camarga. Parc Ornithologique de Pont de Gau – Route d’Arles - 13460 Saintes-Maries de la Mer - 04 90 9782 62- 04 90 97 74 77 [email protected] – www.parcornithologique.com Arles è anche mare ! 28 km di di sabbia fine per la più grande spiaggia naturale del Mediterraneo (spiagge di Beauduc e di Piémanson) 15 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] Arles, città di tradizioni La lingua, i costumi regionali e le feste tradizionali fanno d’Arles la capitale della cultura provenzale. Illustri viaggiatori, come Chateaubriand, Dumas, Flaubert, Mérimée hanno tessuto le lodi delle « più belle donne del mondo », le Arlesiane…Il costume dell’Arlesiana è stato codificato all’inizio del XX secolo, si compone di tre elementi essenziali che ci si sforza di preservare e trasmettere da una generazione all’altra, accettando però di farlo evolvere. Gardians (i mandriani provenzali) e Arlesiane sono i protagonisti di tutte le feste tradizionali che segnano le stagioni del paese d’Arles. Arles e i paesini intorno vivono al ritmo della corsa camarghese. Ogni anno dal 1402, data conosciuta della più antica corsa, tra aprile e fine ottobre, la corsa camarghese riunisce gli appassionati della « Bouvine », termine che designa le tradizioni camarghesi legate al toro e al cavallo. La Coccarda d’oro, la più prestigiosa delle corse, e il trofeo degli assi, sono momenti di gloria per i ‘raseteurs’ e i tourneurs’, ma soprattutto per i veri divi della corsa : i tori da coccarda. L’arena vibra anche per le corride, la plaza d‘Arles è uno dei centri più importanti della tauromachia francese. Le principali fêste tradizionali la Course de Satin La prima course de Satin si è svolta nel 1529. Il comitato delle feste perpetua la tradizione riservandola solamente ai cavalli di razza Camarga provenienti dai migliori allevamenti. È una corsa dove il cavallo si monta « a pelo » ( senza sella). Al vincitore viene offerta la famosa Sciarpa Di Raso Ricamata D’oro, di cui un esemplare è conservato al Muséon arlaten, e che conserva per un anno. Diventerà sua proprietà solo dopo tre vittorie consecutive. La festa dei Gardians I gardians si riuniscono ogni anno per la Festa dei Gardians, il primo maggio. Si assembrano sul viale des Lices per poi sfilare fino alla statua di Frédéric Mistral, piazza del Forum, a cui rivolgono un saluto deferente. Una messa in provenzale, la « messo parado » è celebrata nella chiesa della Major,davanti alla statua di san Giorgio, padrono dei Gardians. Nel pomeriggio, all’arena, si svolgono giochi equestri. 16 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] Fondata nel 1512, la confraternita dei Gardians, che ha festeggiato il cinquecentesimo anniversario nel 2012, è la più antica società di mutuo soccorso esistente in Francia. L’elezione della regina d’Arles Ogni due anni dal 1930, il primo maggio si svolge l’elezione della Regina d’Arles (interrotta durante la guerra). La ventiduesima Regina D’Arles è stata eletta il primo maggio 2014. Scelta tra numerose candidate, secondo regole stabilte nel 1930 dal Comitato delle Feste e che hanno subito poche modifiche, la giovane donna deve essere nata ad Arles o nel Paese d’Arles. Durante il suo mandato, coadiuvata dalle damigelle d’onore, svolgerà il ruolo di custode della cultura provenzale, del costume tradizionale e della lingua provenzale. Secondo la tradizione, l’incoronazione si svolge al teatro antico in occasione delle feste d’Arles, inizio luglio. Le Feste d’Arles La Pegoulado : sfilata notturna che riunisce un migliaio di persone in costume tradizionale sul viale des Lices , il venerdi che precede la Festa del Costume. La Festa Del Costume : la prima domenica di luglio, è una sfilata in costume tradizionale seguita da un assembramento al Teatro antico. La Cocarde D'or : La più prestigiosa delle corse camarghesi, la più importante di tutta la stagione taurina, si svolge il lunedi seguente alla Festa del Costume. Le Feste Delle Primizie Del Riso : Ogni anno alla fine dell’estate le feste del Riso, legate alla realtà economica locale, animano la città. Prima di iniziare la raccolta, Arles celebra il cereale coltivato nel mondo intero. Quartieri, villaggi, associazioni e famiglie, decorano con il riso i carri che sfileranno il sabato sera e la domenica mattina di inizio settembre. La Feria Di Pasqua : La Feria di Pasqua, che inaugura la stagione tauromachica francese, attira ogni anno nell’arena tra 50.000 e 60.000 spettatori. La festa in città è dappertutto Gli aficionados, appassionnati del toro, si ritrovano alla fine della corrida in una delle numerose bodegas, per continuare la serata davanti ad un bicchiere di sangria. Le Penas sono dei gruppi di musicisti che suonano davanti all’arena e in tutta la città. 17 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] La Feria del Riso, il Festival del Cavallo e la Camarga gourmande : La feria del Riso si svolge ogni anno nel secondo fine settimana di settembre. Dal 2005 è associata alla manifestazione Camarga gourmande, per la valorizzazione del riso di Camarga, dei prodotti tipici del territorio ( olive, olio d’olive, salame d’Arles, carne di Toro AOC, sale di Camarga,…) e dell’artigianato locale (stivali e selle camarghesi, carta di paglia di riso, colori a base di riso..), e al festival del Cavallo che, il sabato sera, propone uno spettacolo equestre gratuito nell’arena. Natale in Provenza Presepi e statuette I santons, piccoli santi, è il nome provenzale per i personaggi in argilla fatti a mano e con amore, che si mettono nel presepe. All’origine il presepe si limitava a rappresentare i personaggi della Natività : Giuseppe, Maria, il bambino Gesù e i Re Magi. Più tardi sono stati inseriti dei personaggi tipicamente provenzali e i paesaggi sono diventati delle riproduzioni di villaggi provenzali. I presepari di Provenza si ispirano a personaggi dei mestieri tradizionali o della Pastorale o del popolino di Marsiglia, per creare delle statuette dal realismo minuzioso. Ogni preseparo ha evidentemente il proprio stile, che rende i suoi santons riconoscibili tra tutti. Ogni anno, per due mesi, nelle sale romaniche del chiostro di San Trophime, si svolge la mostra internazionale del Presepe. Dal 16 novembre 2014 al 14 gennaio 2015, più di cento espositori raccontano la storia del presepe e dei presepari dalla fine del XVIII all’inizio del XXI secolo. La mostra raggruppa presepari di mestiere e presepari amatori e propone il concorso del migliore santon. Il 15 et 16 novembre 2014, nello spazio Van Gogh, si svolge la fiera del presepe. 41 artigiani espongono i loro prodotti e propogono delle animazioni : laboratori di creazione, di calchi, di pittura, concerti di musica e corali…dalle 9.00 alle 19.00. Entrata libera. 18 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] Andate a incontrare i presepari arlesiani Evelyne Ricord : Scultrice créatrice di statuette, vincitrice del concorso per mestieri « Meilleur ouvrier de France » 6, Rue du Refuge - 13200 Arles - 06 24 61 71 69 – Unicamente su appuntamento : Personaggi modellati a mano in 2,3 o 4 colori naturali e ossidi colorati. La decorazione è realizzata con la tecnica della barbotine. (argilla e acqua) 14, Rond-point des arènes - 13200 Arles - 06 80 34 27 77. Santons Henri Vezolles 19 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] ARLES, Citta’ Di Feste E Di Cultura Grazie alla sua posizione geografica, la cittàd’ Arles è un crocevia di culture, con un impronta mediterranea che affiora in tutti i campi della cultura : musica, fotografia, letteratura. Arles è la città dei Gipsiy Kings, di Chico e i Gypsies, di Christian Lacroix, D’Yvan Audouard, del fotografo Lucien Clergue, degli incontri internazionali della fotografia, il primo festival internazionale dedicato alla fotografia, delle case editrici Actes Sud e Harmonia Mundi. Una città che ispira, in cui autori, creatori e artisiti si sentono come a casa. Le manifestazioni culturali, di dimensioni regionali, nazionali o internazionali, sono numerose : ʺles Rencontres d'Arlesʺ (incontri internazionali della fotografia) Luglio/agosto/Settembre Creato nel 1969, il festival rappresenta per la fotografia quello che Cannes rappresenta per il cinema. « Les rencontres » propone una programmazione artistica eclettica e contemporanea e organizza, ogni estate, una sessantina di mostre in venti luoghi patrimoniali della città (15 000 m2 di spazi espositivi). Appuntamento internazionale annuale della professione, Les Rencontres d’Arles, durante la prima settimana del festival, presentano anche eventi, serate con proiezioni e spettacoli al teatro antico. L’azione del festival si dispiega anche in direzione della pedagogia e della formazione, attraverso colloqui, conferenze, dibattiti sull’evoluzione della fotofrafia e le nuove sfide che deve affrontare, visite guidate delle mostre, laboratori di formazione animati da noti fotografi. Con la « La Rentrée en Images », ad ogni inizio d’anno scolastico, il festival propone a 7500 alunni, dalle scuole elementari al liceo, dei laboratori di iniziazione alla lettura dell’immagine fotografica. www.rencontres-arles.com La Scuola Internazionale Di Fotografia Nel 1982, l’unica scuola nazionale di fotografia in Francia, si insedia nel magnifico palazzo di Quiqueran de Beaujeu, nella rue des Arènes. La presenza ad Arles di due istituzioni importanti nel campo della fotografia, la scuola nazionale e Les Rencontres, ha stimolato l’emergenza di altre d’iniziative fotografiche locali. Dal 2001 si svolge ad Arles, il Festival Della Foto Di Nudo che presenta ogni anno fotografi europei insieme ad un fotografo arlesiano. 20 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] ʺLES SUDSʺ a ARLES Festival di musica word, seconda quindicina di luglio. Una settimana di musiche del mondo e di incontri conviviali con più di 200 artisti, dalle 10.00 de mattino alle 4.00 del mattino dopo !!! La bella città arlesiana ridisegna la sua geografia, per accogliere il pubblico del festival da una scena musicale all’altra. Palchi in città, sieste musicali sotto le arcate dello spazio Van Gogh, salotti musicali al museo dipartimentale dell’Arles Antica, concerti in piazze alberate, momenti preziosi nel magico cortile del Palazzo arcivescovile, maestose serate sotto il cielo stellato del Teatro antico, video-concerti live nell’atmosfera insolita degli antichi edifici industriali del Parc des Ateliers…e poi laboratori di canto, musica, danza, dal livello principianti a quello professionisti, Un festival da vivere intensamente ! www.suds-arles.com Gli Scali Del CARGO Il festival nasce nel 2005, in occasione del 10 anniversario della sala da concerto arlesiana le Cargo de Nuit, in continuità con la sua programmazione musicale annuale. Da 9 anni ormai, alla fine di luglio, Les Escales du Cargo propongono al Teatro antico il meglio delle musiche attuali. Una cornice magica per dei concerti eccezionali all’aperto !! Hanno già fatto scalo nelle edizioni precedenti : Bénabar, Gotan Project, Cali, Les Rita Mitsouko, Camille, Massive Attack, Yael Naim, Caravan Palace, Peter Doherty, Hugh Laurie … Scoprite il programma dell’edizione 2014 su www.escales-cargo.com « ARELATE, le giornate romane» e Il FESTIVAL DU FILM PEPLUM Ultima settimana di agosto. Per una settimana Arles ritorna ad essere Arelate, la città gallo-romana : Giochi di circo, corse di carri, spettacoli per le strade, accampamenti romani, taverne romane, proiezioni di Peplum…Il Festival Arelate è una vera immersione nel mondo dell’antica Roma, adatto a qualsiasi tipo pubblico. E’ in questo contesto che si svolge il festival del Peplum, con proiezioni di film sul maxi schermo montato sulla scena del prestigioso Teatro Antico. 21 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] Provence Prestige 5 giorni durante la terza settimana di novembre. In anticipo sulle feste di Natale, Il salone Provence Prestige promuove l’arte del Vivere in Provenza (arte della tavola, ceramica, artigianato artistico, decorazioni, prelibatezze culinarie, vini, olii, riso, dolciumi) e i prodotti tipicamente provenzali. Tutti gli spazi espositivi, indipendentemente dal prodotto esposto, sono decorati con i colori tipici della Provenza : l’ocra, il giallo, il rosso scuro, il verde , con mille sfumature diverse, come se si trattasse di case decorate per il Natale. Provence Prestige accoglie e stupisce ogni anno più di 30.000 visitatori. A Provence Prestige potrete incontrare numerosi professionisti che saranno lieti di iniziarvi ai segreti del loro mestiere e di farvi assaggiare le loro specialità. Con Provence Prestige è già Natale a novembre !!! www.provenceprestige.com Mostra Internazionale Del Presepe Da metà novembre a metà gennaio. Creata nel 1958, si tratta della più importante manifestazione del genere in Francia. Una mostra artistica sul presepe e i suoi personaggi, sulle tradizioni di Natale e le Natività del mondo, che spazia dalle creazioni classiche a quelle contemporanee. La mostra, ospitata nelle sale romaniche del chiostro di San Trophime, attira ogni anno numerosissimi visitatori. Il Festival Di Teatro Di Strada » Droles De Noëls » « Drôles de Noël » è un festival di teatro di strada creato nel 2005 per animare le strade durante le feste di fine anno. Un centinaio di rappresentazioni e animazioni gratuite che attirano un numeroso pubblico familiare in diversi luoghi della città. www.droles-de-noels.fr 22 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] ARLES, L’Arte Del Vivere Con una media di 300 giorni di luce all’anno, Arles è una città in cui si vive bene, luce e sole garantiscono un’ottima qualità di vita. Sin dai primi giorni di sole Arlesiani e turisti si ritrovano sulla terrazza dei numerosi café del viale des Lices o del centro storico. Il mercato del sabato è un rituale : non solo è uno dei più belli della Provenza, ma è anche uno dei più grandi (si estende su 2 km) in cui si trova di tutto : frutta, verdure, formaggi, fiori spezie, carne, pesce, miele, prodotti freschi e prodotti regionali, ma anche abbigliamento, artigianato…. ARLES, Citta’ e Economia 75% del territorio arlesiano è dedito all’attività agricola. Numerose aziende o singoli imprenditori hanno scelto di istallarsi ad Arles per varie ragioni : geografiche, finanziarie o sentimentali. Per tutti il motore essenziale è la qualità della vita ad Arles. Harmonia Mundi, un riferimento mondiale La famosa casa discografica è stata creata nel 1958 e si è stabilita ad Arles nel 1986. Oggi è uno dei più prestigiosi marchi di qualità nel mondo della musica classica. I direttori d’orchestra e gli interpreti più famosi vi registrano i loro cd. Harmonia Mundi, che ha sede in Camarga, al Mas de Vert, è l’azienda culturale della città con il più elevato numero di impiegati (176). Attore maggiore del’economia locale, Harmonia mundi, che diffonde a livello mondiale i suoi dischi, contribuisce alla notorietà d’Arles nel mondo. Actes Sud, la decentralizzazione riuscita Quando nel 1983, Hubert Nyssen stabiliva la sede della sua casa editrice a 800 km da PArigi, il mondo dell’editoria emise forti dubbi sulla viabilità di una tale scelta. Da allora, Actes Sud ha ricevuto 60000 manoscritti, dispone di un catalogo di 5000 titoli, pubblica 350 titoli all’anno e impiega un centinaio di persone. Actes Sud è diventato un punto di riferimento importante della vita culturale arlesiana, creando o patrocinando varie manifestazioni, tra cui una programmazione musicale annuale, un Festival di Musica sacra, un Festival di Jazz e Lectures en Arles. LERM Il Laboratorio di studi e di ricerche sui materiali (Lerm), che ha sede dal 1997 nel centro storico d’Arles, è un supporto scientifico per tutte le aziende di edilizia e 23 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] lavori pubblici. Il Lerm esercita le sue competenze scientifiche nel mondo intero, ovunque ci sia bisogno di diagnosticare o valutare i materiali di costruzione, proponendo anche nouve formule chimiche per migliorarne le capacità, la resistenza e la performance. Il lavoro altamente qualificato degli ingegnieri del Lerm ha contribuito tra l’altro alla construzione dello stadio Jean-Boin à Paris, del ponte sul Tago a Lisbona o al restauro di monumenti storici dell ‘Alto Egitto. A Arles, il Lerm realizzato le valutazioni dei materiali per il restauro dell’anfiteatro romano. Nel 2003, il laboratorio ha ottenuto il Trofeo della costruzione al salone Batimat. CICL et CCL, tecniche di conservazione del patrimonio Libri, disegni e altri documenti cartacei sono supporti fragili, particolarmente sensibili all’opera del tempo che può deteriorarli o distruggerli. Il Centro di Conservazione del Libro (CCL) e il Centro interregionale di Conservazione del patrimonio, lavorano per la salvaguardia di questo patrimonio. Il CCL effetua perizie, ma anche sensibilizza e forma i professionisti del patrimonio alle tecniche di conservazione. Il CICL propone un insieme di tecniche di restauro dei documenti, di trasferimento su supporti microfilmici o digitali. Tra le sue attività principali vi sono anche quelle della conservazione preventiva, a cui si interessano particolarmente le biblioteche o gli archivi. Le due strutture sono un bell’esempio di come le tecnologie moderne abbiano generato delle applicazioni capaci di iintervenire nella protezione e nella salvaguardia del’immenso patrimonio scritto e cartaceo del mondo. Arti Grafiche e Patrimonio, le tecnologie infografiche al servizio del patrimonio La modernità ad Arles non è mai dissociata da cio’ che ha di più prezioso : il suo eccezionale patrimonio architettonico. La società Art Graphique et Patrimoine (AGP), che ha stabilito una parte delle sua attività a Arles nel 2001, rappresenta questa sintesi tra valorizzazione della storia e nuove tecnologie. L’équipe di scalpellini, architetti, storici e infograci, effettua rilievi architettonici di grande precisione per interventi di conservazione. Una specificità della società è il lavoro sull’immagine di sintesi e la 3D al servizio della ricostituzione storica e della valorizzazione dei siti, dei mobili e degli oggetti patrimoniali. Ad Arles, AGP ha realizzato i rilievi dell’anfiteatro, delle fondazioni della basilica paleocristiana, scoperta nel 2003, e la ricostituzione con immagini in 3D del teatro Antico. 24 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] Istituto di insegnamento superiore SUPINFOCOM L’Istituto d insegnamento superiore specializzato in infografica ha sede ad Arles, dal 2000, nei locali riabilitati delle antiche officine delle ferrovie dello stato. Riceve il sostegno della Comunità Europea, del Consiglio Regionale di Provence Alpes Côte d’Azur, del Consiglio generale Bouches du Rhône e della città d’Arles. Nel Luglio 2013, in occasione del 40mo festival del cinema d’animazione digitale Siggraph a Los angeles, tra i 104 film in selezione, il film « A la Française » realizzato da cinque studenti di Supinfocom, ha ricevuto il premio « Best in Show Award », la più alta ricompensa attribuita da una giuria d’esperti di fama internazionale. Questo riconoscimento permette al film di sperare in una candidatura agli Oscar. La città dell’Immagine La riabilitazione delle antiche officine delle ferrovie dello Stato, per cui nel 2007 è stato già inaugurato il padiglione della Grande Halle, e il progetto concepito dall’architetto Franck Gehry per la Fondazione Luma, sono gli elementi su cui Arles fonda il suo futuro di città della foto e dell’immagine. La torre Luma, progettata da Franck Gehry, sarà alta 56 metri e ricoperta d’acciaio inox, accoglierà spazi espositivi, residenze per artisti e anche un ristorante in cima. Sarà l’edificio faro di un sito che riunirà aziende legate all’immagine e alla comunicazione, negozi e un polo universitario (Scuola nazionale della fotografia, Supinfocom, IUT…). La fine dei lavori è prevista per il 2017. 25 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] Soggiornare Ad Arles Dove alloggiare ? Dove mangiare ? 50 Alberghi di cui 2 alberghi 5*, uno nel cuore di uno dei più antichi quartieri d’Arles (« l’Hotel Particulier ») e l’altro nel cuore della Camarga (« L’Hotel Mas de Peint »). 88 alloggi in Bed & Breakfast, sparsi tra il centro storico, la Camarga, la Crau e le Alpilles. 5 Campeggi, di cui tre con 3*, per una capacità totale di 250 posti. 144 Ristoranti, che offrono una grande diversità culinaria : cucina provenzale, basca, bretone, lionese, tradizionale, biologica, vegetariana, antillese, asiatica, spagnola, italiana, orientale, ma anche hamburger e spuntini vari… e 2 ristoranti con stelle : - La Chassagnette d’Armand Arnal, L’Atelier de Jean-Luc Rabanel, primo chef con stella nella cucina biologica, il suo ristorante ha ricevuto lil titolo di « table exceptionnelle » ed è classificato « 5 toques » nella guida Gault Millau 2012. Cinque ristoranti detengono il titolo Maîtres Restaurateurs, attribuito dall’ AFMR (Associazione Francese dei Maestri della Ristorazione). Il riconoscimento è nato dalla volontà congiunta dello Stato e dei professionisti del settore, di identificare e valorizzare le competenze professionali dei ristoratori che si impegnano a lavorare con prodotti e freschi e non trasformati. L’Estrambord al Sambuc Le Flamant Rose a Albaron Lou Marques a Arles Le Mas de Peint al Sambuc Le Saint Pierre a Arles 26 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] ARLES IN CIFRE Comune più esteso di Francia : 77 000 ettari - 54088 abitanti 3140 posti letto di capacità alberghiera e 6343 di capacità ricettiva totale. Clientela francese : 50% (PACA : 28%, Ile de France : 13%, Rhône Alpes : 12%, Languedoc : 8%) Cleintela straniera : 50% (Germania e Italia 13%, USA 12%, Regno Unito 9%, Spagna 9%, Belgio 7%, Paesi Bassi 5%, Canada 4%, Svizzera 4%, Giappone 2%) Due milioni circa di visitatori all’anno. Come venire ad Arles ? Dall’aeroporto di Marseille Provence La navetta « Airport Train » effettua il collegamento tra aeroporto e stazione ferroviaria di Vitrolles in 10 mn. Il biglietto si acquista all’aeroporto. http://www.marseille.aeroport.fr/acces-et-parking/acces/trainsIn In Taxi : 140 € circa dalle 7h alle 19h e 175 € circa dalle 19h alle 7h. In macchina : possibiltà di autonoleggio Dalla stazione di Parigi TGV : Arrivo alla stazione TGV di Avignone : 90 € circa, durata 2h30 a 3h 2 TGV diretti al giorno per Arles Da Marsiglia In treno : www.sncf.fr : 15 € circa per l’andata, durata 1 ora circa. In Taxi : 165 € circa dalle 7h alle 19h et 210 € circa dalle 19h alle 7h Da Avignone : In treno : : www.sncf.fr : 9 € circa In taxi : 67 € circa dalle 7h alle 19h e 85 € dalle 19h alle 7h Da Nizza : In treno : www.sncf.fr : 50 € circa , durata 3h30 a 4h Da Tolosa : In treno : www.sncf.fr : 50 € circa, durata 3h30 a 4h 27 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected] www.arlestourisme.com 20/05/2014 28 Stampa Francine RIOU, vice Direttrice IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24 Indirizzo mail : [email protected]