Somario - Office du tourisme d`Arles

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Somario - Office du tourisme d`Arles
Somario
Comunicato di Sintesi ------------------------------------------------------------------------------------ 3
Cosa C’e Di Nuovo Ad ARLES ? ---------------------------------------------------------------------- 4
ARLES, Citta’ D’Arte e Di Storia ----------------------------------------------------------------------- 5
ARLES, Citta’ Di Musei ---------------------------------------------------------------------------------- 7
ARLES, Alla Luce Di VAN GOGH ------------------------------------------------------------------ 10
ARLES Capitale Della CAMARGA ------------------------------------------------------------------ 12
ARLES, Città di tradizioni ----------------------------------------------------------------------------- 16
ARLES, Citta’ Di Feste E Di Cultura---------------------------------------------------------------- 20
ARLES, L’Arte Del Vivere ----------------------------------------------------------------------------- 23
ARLES, Citta’ e Economia ---------------------------------------------------------------------------- 23
Soggiornare Ad ARLES-------------------------------------------------------------------------------- 26
ARLES In Cifre ------------------------------------------------------------------------------------------- 27
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Francine RIOU, vice Direttrice
IndirizzoTel. : + 33 0 4 90 18 41 24
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Comunicato di Sintesi
Terza città del dipartimento delle Bocche del Rodano , comune più esteso di Francia
con 77000 ettari, Arles è innanzi tutto una città d’arte e di storia, iscritta nella lista
del patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco per ben 3 volte :
 Per l’insieme dei monumenti romani e romanici del suo centro storico.
 In quanto via Tolosana, una delle quattro vie storiche del Cammino per
Santiago di Compostela, (chiamata anche via Francigena sul Cammino di
Roma e di Gerusalemme), cha sin dal medioevo attraversano la Francia e
l’Europa.
 Con il sito naturale della Camarga, considerato d’interesse mondiale e incluso
nella rete mondiale delle riserve della Biosfera.
Alle porte della città si trova il delta del Rodano che costituisce la Camarga, uno dei
più bei siti naturali d’Europa in cui la flora e la fauna, di un’ eccezionale diversità,
sono protette dal Parco regionale di Camarga.
A nord della città si estende il Parco regionale delle Alpilles, il secondo del territorio
d’Arles, costituito da terre agricole e foreste mediterranee in cui vivono un centinaio di
specie rare e protette.
Il nome d’Arles è oggi indissociabile da quello di Van Gogh. II soggiorno arlesiano del
pittore è stato il periodo più fecondo della sua produzione pittorica : più di 300 opere,
tra tele e disegni, in soli 15 mesi. Ma Arles è anche la città dei Gipsy King, di Chico e i
Gypsies, di Christain Lacroix, d’Yvan Audouard, del fotografo Lucien Clergue, un
luogo ispirato, in cui artisti, creatori, autori si sentono di casa .
La lingua, i costumi regionali e le feste tradizionali fanno d’Arles la capitale della
cultura provenzale. Numerosi altri eventi culturali segnano le varie stagioni, con
appuntamenti importanti nel campo della fotografia, della musica, della letteratura,
del teatro e della tauromachia.
Arles è una citta del sud in cui è dolce vivere, tra prodotti regionali da gustare e
paesaggi variegati da scoprire tutto l’anno.
Nel 2014 Arles cambia pelle e si rinnova :
 Apertura della Fondazione Vincent van Gogh a Arles,
 estensione del museo dipartementale dell’Arles antica, con la presentazione di
un’antica chiatta romana, lunga 31 metri in uno stato di conservazione unico al
mondo.
 Riapertura del museo della Camarga, con un nuovo allestimento museale per
presentare le collezioni.
 Riapertura a Maggio dell’hôtel Jules César ****, interamente rinnovato dallo
stilista e designer arlesiano Christian Lacroix.
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Cosa C’e Di Nuovo Ad ARLES ?
L’ estensione del museo dipartementale dell’Arles antica.
Il 5 ottobre 2013, il Museo Dipartimentale dell’Arles antica ha inaugurato un nuovo
spazio di 800 metri quadri, per accogliere l’antica chiatta romana estratta dal Rodano
nel 2010. Si tratta di un barcone a fondo piatto, lungo 31 metri, in uno stato di
conservazione unico al mondo. Il barcone è presentato in situazione di navigazione,
inserito in una cavità concepita per dare questo effetto, con l’albero per le funi
d’alaggio rialzato e il suo carico di pietre e oggetti vari. La chiatta Arles-Rhone 3 è
classificata « tesoro nazionale ». Per la realizzazione della nuova museografia,
centrata sui temi della navigazione, del commercio fluvio-marittimo, del porto e dei
mestieri attinenti, insieme alla Chiatta romana sono esposti 480 oggettii.
Apertura della Fondazione Vincent van Gogh d’Arles.
Nel cuore del palazzo Léautaud de Donines, con i suoi 100 metri quadri di spazio
d’esposizione su due piani, la fondazione Van Gogh ha aperto le porte al pubblico il 7
aprile 2014. La fondazione è un luogo di scambi dinamici sul legame che unisce la
città all’opera di Van Gogh, ma anche un luogo propizio al dibattito e alla discussione
sull’arte e la pittura contemporanee.
La riapertura del museo della Camarga.
Il 27 ottobre 2013, dopo un anno di lavori di ristrutturazioni, il Museo della Camarga ha
riaperto le porte con una nuova mostra « au fil de l’eau…le fil du temps en
Camargue » che spiega il Delta del Rodano attraverso la storia della sua
pianificazione territoriale e dell’insediamento umano dal XIX secolo ad oggi. La
mostra documenta la presa di coscienza dell’eccezionalità di questo territorio, la
ricerca di un equilibrio tra natura e attività umane, ma descrive soprattutto il forte
sentimento d’appartenenza della gente a questo territorio, come provano le
testimonianze degli abitanti. « Le fil du temps » è il passato, il patrimonio culturale e
naturale quali ci sono stati trasmessi. « Le fil de l’eau » parla invece della Camarga di
oggi, raccontata attraverso suoni e immagini. Infine, « La Camargue en Images »
presenta il fondo fotografico del museo e i film girati in Camarga.
La riapertura dell’hôtel Jules César ****ad maggio 2014.
L’hotel Jules César, riabilitato da 30 settembre 2013 a aprile 2014, è stato decorato
per la stilista e designer arlesiano Christian Lacroix.
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ARLES, Citta’ D’Arte e Di Storia
Gli scavi condotti ad Arles hanno rivelato l’esistenza di una città celtica colonizzata dai
Greci di Massilia. La sconfitta dei Massalioti ad opera dell’esercito di Giulio Cesare
mette fine a questa colonizzazione e segna l’inizio della città romana. La costruzione
dei più grandi monumenti della città inizia dal 46 a.c. Sotto il regno d’Augusto (dal
44a.c al 16 d.c), la città riceve il titolo di colonia Iulia Paterna Arelate (Colonia fondata
da mio Padre). Con l’imperatore Costantino (313), che vi fa edificare il suo palazzo, la
città vive un periodo di grande sviluppo economico e culturale. Si stimano a 20.000 gli
abitanti d’Arles in epoca romana.
La città d’Arles possiede 112 siti iscritti al patrimonio nazionale. Dal 1981, l’insieme dei
monumenti romani e romanici della città sono iscritti dall’Unesco al Patrimonio
Mondiale Dell’Umanità . La ricchezza di questo patrimonio appare sproporzionata
rispetto alle dimensione della città e alle sue risorse economiche, se si considera
peraltro che la gestione di quasi tutti i siti è a carico del comune. Arles, insieme ad una
trentina di città, fa parte dell ‘Alleanza Delle Città Europee Di Cultura.
Patrimonio Romano
L’Anfiteatro
Costruito alla fine del I secolo d.C, l’anfiteatro è un immensa costruzione ovale con
34 file di gradini. E’ al 20mo posto nel mondo per dimensioni. Oggi, in occasione
degli spettacoli di tauromachia che vi si svolgono durante l’anno, puo’ accogliere
ancora quasi 12000 spettatori.
IL teatro antico
Si trova ad ovest dell’arena. Fu costruito dall’imperatore Augusto, verso la fine del I
secolo a.C. L’estate si trasforma in uno spazio scenico d’ eccezione.
I criptoportici del foro
Si tratta di gallerie sotterranee di dimensioni impressionanti, in pieno centro d’Arles,
databili tra il 30 e il 20 a.C.
Le Terme di Costantino
Edificio del IV secolo che ricorda quello delle terme costantiniane di Treviri in
Germania.
Gli Alyscamps
Una delle più belle necropoli cristiane, con il famoso viale di sarcofagi immortalato
da Van Gogh.
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Patrimonio Romanico e Classico
 La chiesa di San Trophime
Costruita nel XII secolo, la chiesa presenta tutte le caratteristiche architettoniche
dell’arte romanica provenzale. Il suo magnifico portale evoca il giudizio universale, il
paradiso e l’inferno, sotto lo sguardo di Cristo benedicente.
 Il Chiostro di San Trophime
Eretto nel XII secolo, il chiostro, con le sue sculture e i suoi capitelli,
bell’esempio della varietà dell’arte romanica in Provenza.
è un
 Il Palazzo Municipale
Ideato da Jacques Peytret nel 1657, con la contribuzione di Jules Hardouin
Mansard, architetto del castello di Versailles, il palazzo municipale d’Arles è lo
scrigno di un gioello architettonico costituito dalla volta piatta che ricopre il
vestibolo, capolavoro della stereotomia.
 I Palazzi signorili
Spesso eclissati dalla notorietà del patrimonio antico, i palazzi signorili d’Arles si
distinguono per il loro splendore. Se ne contano una cinquantina, tra cui :
 Il Palazzo de Grille (XVII),
 Il Palazzo de Luppé, che ospita una galleria d’arte,
 Il Palazzo de Castillon (XVII secolo),
 Il Palazzo de Quiqueran de Beaujeu, che ospita la Scuola Nazionale di
Fotografia,
 Il Palazzo Léautaud de Donines, sede della Fondazione Van Gogh.
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ARLES, Citta’ Di Musei
I muesi d’Arles, oltre al loro ruolo di conservazione degli oggetti e delle opere del
passato, offrono ai visitatori una bella diversità d’immagini e di rappresentazioni della
città, da quella più tradizionale a quella più contemporanea.
Arles possiede tre musei di grande valore :
Il Museo Dipartementale Dell'arles Antica
Inaugurato nel 1995, con la costruzione all’edificio moderno che lo ospita, il museo
si trova vicino al centro, nei pressi del luogo dove sorgeva il circo romano.
Il museo, con la sua bella architettura contemporanea, accoglie l’insieme delle
collezioni archeologiche della città. L’epoca romana costituisce l’asse centrale del
museo, che puo’ inorgoglirsi di collezioni di grande pregio,sculture, mosaici,
sarcofagi in marmo decorati, oggetti artigianali, ma anche sontuosi plastici, tra cui
un modellino d’Arles nel IV secolo. Le collezioni sono esposte in spazi aperti che
facilitano la circolazione dei visitatori lungo un percorso cronologico e tematico.
La visita del museo si rivela indispensabile per chi vuole fare un viaggio nella
memoria della città, dei suoi abitanti e dei suoi monumenti. È un luogo
fondamentale per capire i siti archeologici del centro storico e cogliere le varie fasi
dell’evoluzione della città.
Nel 2012, con la presentazione delle eccezionali scoperte fatte negli ultimi vent’anni
nel Rodano dagli archeologi, tra cui il sontuoso presunto ritratto di Cesare e varie
statue in marmo e in bronzo, è cominciata una nuova tappa per il museo.
Con l’arricchimento delle collezioni, infatti, il Museo ha guadagnato prestigio, ed è
stato deciso di ingrandirlo, aggiungendogli un’ala di ben 800 metri quadri inaugurata
il 4 ottobre 2013. Lo scopo è quello di mostrare l’ importanza del porto antico di
Arles, così come la vitalità degli scambi tra il delta del Rodano e le rive del
Mediterraneo, attraverso testimonianze emblematiche come quella dell ’ArlesRhône 3, una chiatta intera, lunga 31 metri, databile tra il 50 e 60 della nostra era.
All’esterno, concepito come un prolungamento del Museo, si trova Hortus, un
giardino di ispirazione romana, il cui accesso è gratuito e indipendente dal museo.
Aperto dalle 10.00 alle 19.00, dal primo aprile al 30 settembre, e dalle 10.00 alle
17.00, dal primo ottobre al 31 marzo.
La programmazione culturale del museo, ricca di eventi diversi, è aggiornata
semestralmente.
Presqu’île du Cirque Romain – 13200 ARLES -  04 13 31 51 03 04 90 18 88 93
www.arles-antique.cg13.fr
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Il Museo REATTU
Antico Gran Priorato di Malta, museo di belle arti della città d’Arles.
Costruito alla fine del XV secolo di fronte al Rodano, Il suo destino è legato a quello
di Jacques Réattu, (1760-1822), pittore arlesiano e Gran Premio di Roma, che lo
scelse come dimora, atelier e laboratorio dei suoi sogni.
Transformato in Museo nel 1868, l’edificio conserva tutta l’opera del pittore, nonchè
la sua collezione personale, tra cui uno straordinario ritratto realizzato dal pittore
Simon Vouet.
A partire dagli anni 60 il museo si è aperto alla fotografia (oggi possiede 4000
opere) e ha arricchito il suo fondo grazie a donazioni eccezionali.
Nel 1971 Picasso regala al museo cinquantasette disegni e più tardi due pitture ;
Pierre Alechinsky offre una grande tela realizzata ad Arles e una serie di dodici
opere su carta.
La scultura è rappresentata da Germaine Richier, Toni Grand, Bernard Dejonghe
ecc.
Infine, nel 2008 è stata aperta una camera per l’ascolto, uno spazio dedicato all’arte
del suono. Luogo di confluenze, Il museo commissiona opere agli artisti, pratica
l’interdisciplinarità delle arti, propone mostre tematiche e non esita a esporre le
opere da punti di vista che permettono di scoprirle diversamente.
10 rue du Grand Prieuré – 13200 ARLES
 04 90 49 37 58 04 90 49 36 97
www.museereattu.arles.fr - [email protected]
Il Museo ARLATEN
Il Museo dipartimentale di etnografia è un « luogo di memoria » della sociéta
provenzale, creato nel 1896 dallo scrittore regionalista Frédéric Mistral all’interno
del palazzo quattrocentesco di Laval-Castellana. Il museo nasce come volontà di
dar voce al forte « sentimento di appartenenza » che si era espresso lungo il XIX
secolo, contribuendo peraltro a diffonderlo durante il secolo successivo.
Se l’Istituzione centenaria è oggi rivolta verso l’avvenire, il palazzo ha subito i danni
del tempo. Il momento è venuto per il Museon Arlaten di restaurare e rinnovare
l’edificio, ma anche di promuovere una nuova riflessione scientifca.
(Per saperne di più : http://www.museonarlaten.fr/museon/CG13/pid/255.).
Alla fine del periodo di lavori intrapresi dal Conseil Général des Bouches-du-Rhône,
il museo sarà dotato di una nuova museografia e avrà a sua disposizione mezzi più
adatti a trasmettere l‘eredità ottocentesca di Mistral, ma anche i risultati delle più
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recenti ricerche, inchieste e collette etnografiche sul patrimonio contemporaneo,
attualmente in corso al Muséon Arlaten.
Il restauro trasformerà completamente il Muséon Arlaten, che da museo
etnografico ottocentesco diventerà un Museo dei fatti sociali.
Il museo sarà allora:
- uno strumento indispensabile nell’analisi dei fatti sociali e nel processo di
condivisione e d’integrazione sociale attorno alla memoria collettiva.
- Un centro di risorse del territorio e di colletta della memoria contemporanea, in
fase con il quotidiano degli abitanti della Provenza di oggi.
- Fino alla data della riapertura, prevista nel 2017, il « Muséon Arlaten fuori
mura » prefigurerà il « futuro Muséon Arlaten », con una programmazione e delle
azioni culturali atte a valorizzare la diversità culturale, nonché una pratica della
mediazione estesa ad un publico più vasto.
(Per saperne di più :
http://www.museonarlaten.fr/museon/CG13/pid/28).
- Intanto, l’edificio dell’atelier des roues, antica officina delle ferrovie di stato
d’Arles, accoglie oggi il Centro degli Studi e della Conservazione delle Opere
(CERCO), nucleo dell’azione conservativa del museo, aperto anche al pubblico. In
questo luogo di studio, di trattamento e di conservazione delle opere, infatti, si
trovano magazzini, sale di lettura, laboratori e perfino la sala della disinfestazione
per congelazione o anossia (privazione d’ossigeno). (Per saperne di più :
http://www.museonarlaten.fr/museon/CG13/pid/244.)
31 rue de la République - 13200 ARLES
 04 13 31 51 99
[email protected] - www.museonarlaten.fr
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ARLES, Alla Luce Di VAN GOGH
Il nome d’Arles è oggi indissociabile da quello di Van Gogh. Nessuno può parlare della
città e della sua luminosità senza pensare ai quadri del pittore. È la luminosità che ha
attirato Van Gogh nel sud. Vincent arriva ad Arles un giorno di febbraio del 1888 alla
ricerca della luce e dell’illuminazione interiore. Comincia per lui un periodo di lavoro
intenso e appassionato. Il soggiorno arlesiano è il periodo più fecondo della vita del
pittore : in soli 15 mesi, tra disegni e tele, Van Gogh ha realizzato più di 300 opere,
scrivendo uno dei capitoli più brillanti della storia dell’arte.
Alcuni dei paesaggi che lo hanno ispirato rimangono, « le café la nuit » altri rinascono,
come « le jardin de l’hôtel Dieu » diventato l’Espace Van Gogh. A maggio del 1889,
Van Gogh lascia Arles per l’ospedale psichiatrico di Saint-Rémy de Provence , ma il
suo nome è ormai legato per sempre a quello di Arles. Sebbene nessuna delle sue
tele sia rimasta in città, l’ombra del pittore è onnipresente.
Il Circuito van Gogh
In città, i luoghi in cui il pittore ha scelto di posare il cavalletto sono segnalati da
lastre di pietra, che riproducono ogni volta il quadro dipinto sul posto. i posti
segnalati sono una decina :
la piazza del Forum per « Le café le soir »,
il ponte di Trinquetaille corresponde a « L’escalier du pont de Trinquetaille »,
il lungo fiume del Rodano a « La nuit étoilée,
la piazza Lamartine à « La maison jaune »,
la via Mireille a « Le vieux moulin »,
il giardino del boulevard des Lices a « Le jardin public »,
l’espace Van Gogh a « Le jardin de la maison de santé »,
la strada che scorre lungo il canale da Arles a Bouc al « Pont de Langlois aux
lavandières », più comunemente chiamato «pont Van Gogh».
Le arene e gli Alyscamps sono stati anche immortalizzati in più tele.
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La Fondazione Vincent van GOGH d’ ARLES
La Fondazione Vincent van Gogh ha inaugurato il 7 aprile 2014 la sua nuova sede
del Palazzo Léautaud de Donines, con i suoi 1000 m² di di spazi espositivi ripartiti
su due piani.
Lo scopo della Fondazione Vincent van Gogh Arles è di valorizzare l’eredità
artistica del pittore olandese, ricercando l’impatto della sua opera sull’arte
contemporanea. Questo approccio della pittura di Van Gogh, attraverso la sua
influenza sull’opera di artisti contemporanei, ha come obiettivo di stimolare la
riflessione e il dialogo tra le opere.
La Fondazione è un luogo di scambi, propizio alla discussione e ai dibattiti sull’arte
e la pittura contemporanee, che ridinamizzeranno il legame tra l’opera di Van Gogh
e la città d’Arles.
35ter rue du Docteur Fanton – 13200 Arles -  : 04 90 93 08 08
[email protected] - www.fondationvincentvangogh-arles.org
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ARLES Capitale Della CAMARGA
Città del delta del Rodano
Arles è situata nel punto in cui il Rodano si separa in due bracci, Piccolo e Grande
Rodano. È un luogo stategico alle porte della Camarga, propizio al commercio e allo
sviluppo di una piattaforma di trasporto fluviale. Dal 1991, Arles può ricevere battelli
fluvio-marittimi di 3000 tonnellate. Unico porto del Rodano vicino al Mediterraneo a
poter accogliere scafi di questa stazza, è la tappa obbligatoria delle navi da crociera di
lusso che risalgono o riscendono il Rodano (esempio : la crociera Roma-Avignone via
Arles). Arles ha anche una posizione strategica in quanto crocevia tra due assi di
comunicazione fondamentali in Europa occidentale (la strada della valle del Rodano e
la strada tra Italia-Spagna).
La Camarga
Paese esposto ai quattro venti, la Camarga è innanzi tutto una terra mediterranea,
ma è anche una terra tra due acque, quella salata del mare e quella dolce del
Rodano che la stringe tra le sue braccia…L’abbondante portata del fiume assicura
alla Camarga risorse idriche durante tutto l’anno. Le zone umide del delta cambiano
secondo le stagioni : stagni, lagune, paludi mescolano infatti le loro acque, più o
meno salmastre, in base al clima.
Zona umida più estesa di Francia, La Camarga, formata dal delta del Rodano, è
sottomessa a elementi naturali qualche volta estremi. Esposta alla violenza dei
venti, che qualche volta si trasformano in tempeste provocando anche inondazioni.
In estate il regime specifico dei venti causa la siccità delle terre e l’erosione del
litorale, dando origine a dei paesaggi infiorati di sale bianco. Stagni, paludi a
perdita d’occhio, dune, lagune, spiaggie estese, poche abitazioni, lo sguardo si
perde nell’infinito delle distese naturali. Con dieci abitanti al metro quadro, ossia
dieci volte meno della media nazionale, lo spazio naturale propriamente detto è uno
dei tesori del Parco naturale regionale di Camarga. Il parco si estende per più di
100 000 ettari e possiede 75 km di facciata mattima. La specificità del suo clima
orienta il Parco verso settori d’attività originali come la risicoltura, lo sfruttamento
delle risorse del canneto o la produzione di sale. Ottenuta nel 2000, l’ IGP
(Indicazione geografica protetta) protegge l’appellazione « Riso di Camarga » in
seno all’Unione Europea. La sua coltivazione è un atout ecologico nella
salvaguardia dell’ecosistema locale. Coltivato in loco sin dal XVI secolo, la sua
produzione si è sviluppata a partire dagli anni 40. Originale è anche l’allevamento
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del Toro di Camarga, una delle rari carne bovine a poter usufruire attualmente del
marchio AOC (appellazione d’origine controllata).
La presenza di immense tenute agricole così come di numerose zone naturali
protette, rende difficile l’accesso in Camarga per il visitatore che non la conosce.
Una buona maniera di percorrerla è a cavallo, come fanno i Camarghesi. I cavalli
Camarga sono molto resistenti e particolarmente adatti alle zone umide. Essi
apprezzano i terreni sabbiosi, si adattano agli ambienti salmastri e si accontentano
di poco cibo. Sono lo strumento di lavoro dei mandriani e i protagonisti di successo
di tante attività locali.
In riva al mare, le dune e le spiaggie costituiscono una barriera naturale il cui
ecosistema è tuttavia estremamente fragilie e in perpetua mutazione.
Numerosi siti sono aperti al pubblico e permettono di esplorare la natura nel rispetto
della ricchezza della Camarga. Alcuni di questi propongono regolarmente delle
visite guidate con guide naturalistiche o ornitologi.
La Palissade
La proprietà della Palissade, tra Salin de Giraud e il litorale, si estende per ben 702
ettari sulla riva destra del Grande Rodano. La zona è esclusa dal vasto sistema di
argini che protegge la bassa Camarga dalle inondazioni fluviali e marittime, e
questo la rende speciale dal punto di vista ecologico. Essendo, infatti, l’ultimo
testimone dell’evoluzione naturale del delta, la flora e la fauna presentano
caratteristiche molto specifiche.
Un tempo adibito all’ allevamento, alla pesca e alla caccia, il sito è stato acquisito
dal Conservatoire du littoral nel 1976. Lo si può visitare a piedi, seguendo dei
sentieri tematici, o a cavallo. Il sito propone anche mostre di carattere naturalistico
e dispone di un’area alberata per il picnic.
La Palissade
BP 5 CD 36 - 13129 Salin de Giraud
 04 42 86 81 28 04 42 48 82 11
[email protected] - www.conservatoire-du-littoral.fr
Gli stagni del Vigueirat
Gli stagni del Vigueirat rappresentano una zona naturale di transizione, al confine
tra due ecosistemi eccezionali , la Camarga e la Crau.
Si tratta di uno degli spazi naturali selvaggi più estesi della regione Provence-AlpesCôtes d’Azur, acquisito dal Conservatoire du littoral e diventato Riserva naturale
nazionale nel novembre 2011. Vi sono state recensite 286 specie d’uccelli, quasi
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20.000 anatre, 641 specie di piante… e vi si possono incontrare mandrie di tori e di
cavalli tipici della Camarga.
Una guida naturalistica accompagna i visitatori lungo un percorso tematico
attrezzato con quattro osservatori e due torri, per osservare la fauna senza
disturbarla. Ma è altresì possibile visitare il sito in calesse, al ritmo dei cavalli da
traino, o ancora inoltrarsi in visita libera, per gli stessi sentieri tematici, muniti di un
fascicolo di informazioni dettagliate fornito all’entrata. Tra i vari sentieri quello delle
Capanne, per esempio, costruito su una passerella su palafitte che attraversa gli
stagni, con otto capanne interattive disseminate lungo il percorso, è particolarmente
adatto alle famiglie o alle persone a mobilità ridotta.
Altra attività unica e originale proposta ai visitatori è la dimostrazione di pesca del
gamberetto della Louisiana, specie esotica e invasiva, con pescatori professionsti,
che si conclude con una degustazione di gamberetti.
La Riserva pratica una gestione eco-responsabile dell’acqua, dell’atmosfera, e
dell’energia, nel rispetto dell’uomo e della natura. Partner del WWF Francia, il sito è
diventato un esempio in materia di turismo sostenibile.
Les Marais du Vigueirat Mas Thibert -13104 Arles -  04 90 98 70 91
[email protected] www.marais-vigueirat.reserves-naturelles.fr
Il Museo Della CAMARGA
Ospitato nell’antico ovile del mas du Pont de Rusty, (Il mas è una cascina
provenzale), il museo della Camarga, gestito dal Parco naturale regionale di
Camarga, ritraccia l’evoluzione delle attività umane nel delta del Rodano. Dalle
attività agricole (risicoltura, allevamento, caccia, pesca, estrazione del sale) a quelle
industriali (arginatura del delta, stazioni di pompaggio e reti di irrigazione), la storia
della Camarga è presentata in modo da offrire ai visitatori una percezione globale
del territorio. Nel 2009, in occasione del trentesimo anniversario della sua
creazione, il museo ha acquisito un fondo d’arte contemporanea attorno alla figura
di Sara, padrona dei gitani. Dal 2010, in seguito all’allestimento della mostra
« Objectifs croisés sur la Camargue : Carle Naudot et Gaston Bouzanque », Il
museo espone i risultati della digitalizzazione delle proprie collezioni fotografiche.
La visita del museo può essere completata con la scoperta del sentiero tematico,
che attraversa l’azienda agricola del mas du Pont de Rousty per 3,5 km e permette
di osservare la diversità delle terre e delle loro funzioni.
Il 27 ottobre 2013, dopo un anno di lavori di restauro e di rinnovo, Il museo della
Camarga ha riaperto al pubblico con una nuova mostra : «Le fil de l’eau… le fil
du temps en Camargue». L’esposizione racconta la storia dello sviluppo del
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territorio e della sua popolazione, dal XIX secolo ad oggi, descrivendo la presa di
coscienza dell’eccezionalità di questa terra, la ricerca di un equlibrio, e il forte senso
di appartenenza degli abitanti, come illustrano le loro testimonianze.
« Le fil du temps » ci parla del passato, della trasmissione del patrimonio culturale e
naturale. « Le fil de l’eau » fa riferimento alla Camarga di oggi, presentata
attraverso il suono e l’immagine.
Infine, « La Camarga in immagini » espone il fondo fotografico del museo e alcuni
film girati in Camarga.
Alla partenza del sentiero tematico potrete ammirare « Horizons », un osservatorio
di legno realizzato dall’artista giapponese Tadashi Kawamata nel febbraio 2013, per
abbracciare con lo sguardo dall’alto l’insieme del paesaggio risaie, stagni, canneti e
praterie di vegetazione allofila.
Mas du Pont de Rousty - 13200 ARLES -  04 90 9710 28 -  04 90 97 19 20
[email protected] - www.parc-camargue.fr
la Capelière - La Riserva nazionale di Camarga
Con i suoi 13.000 ettari in pieno cuore del delta, la Riserva nazionale della
Camarga è una delle più grandi riserve naturali di zone umide d’Europa. Il vasto
territorio in appezzamento unico, compreso tra il comune d’Arles e quello di
Saintes Maries de la Mer, è protetto nella sua integralità. L’originalità e l’interesse
internazionale della Riserva nazionale di Camarga risiedono nella diversità dei suoi
habitat e delle specie che li popolano (in particolare, 276 specie di uccelli, di cui 258
di alto valore patrimoniale), e nel funzionamento ecologico del sito.
Centre d’information de la Réserve Nationale de Camargue
La Capelière – 13200 Arles -  04 90 9700 97-  04 90 97 01 44
www.reserve-camargue.org - [email protected]
Parco ornitologico di Pont de Gau
A quattro chilometri da Saintes-Maries de la Mer, il parco ornitologico di Pont de
Gau vi propone di passeggiare all’interno dei suoi 60 ettari di spazi naturali, alla
scoperta della fauna selvatica e della flora di Camarga.
Parc Ornithologique de Pont de Gau – Route d’Arles - 13460 Saintes-Maries de la Mer
-  04 90 9782 62-  04 90 97 74 77
[email protected] – www.parcornithologique.com
Arles è anche mare ! 28 km di di sabbia fine per la più grande spiaggia naturale
del Mediterraneo (spiagge di Beauduc e di Piémanson)
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Arles, città di tradizioni
La lingua, i costumi regionali e le feste tradizionali fanno d’Arles la capitale della
cultura provenzale. Illustri viaggiatori, come Chateaubriand, Dumas, Flaubert,
Mérimée hanno tessuto le lodi delle « più belle donne del mondo », le Arlesiane…Il
costume dell’Arlesiana è stato codificato all’inizio del XX secolo, si compone di tre
elementi essenziali che ci si sforza di preservare e trasmettere da una generazione
all’altra, accettando però di farlo evolvere.
Gardians (i mandriani provenzali) e Arlesiane sono i protagonisti di tutte le feste
tradizionali che segnano le stagioni del paese d’Arles.
Arles e i paesini intorno vivono al ritmo della corsa camarghese. Ogni anno dal 1402,
data conosciuta della più antica corsa, tra aprile e fine ottobre, la corsa camarghese
riunisce gli appassionati della « Bouvine », termine che designa le tradizioni
camarghesi legate al toro e al cavallo.
La Coccarda d’oro, la più prestigiosa delle corse, e il trofeo degli assi, sono momenti di
gloria per i ‘raseteurs’ e i tourneurs’, ma soprattutto per i veri divi della corsa : i tori da
coccarda. L’arena vibra anche per le corride, la plaza d‘Arles è uno dei centri più
importanti della tauromachia francese.
Le principali fêste tradizionali
la Course de Satin
La prima course de Satin si è svolta nel 1529.
Il comitato delle feste perpetua la tradizione riservandola solamente ai cavalli di
razza Camarga provenienti dai migliori allevamenti. È una corsa dove il cavallo si
monta « a pelo » ( senza sella).
Al vincitore viene offerta la famosa Sciarpa Di Raso Ricamata D’oro, di cui un
esemplare è conservato al Muséon arlaten, e che conserva per un anno. Diventerà
sua proprietà solo dopo tre vittorie consecutive.
La festa dei Gardians
I gardians si riuniscono ogni anno per la Festa dei Gardians, il primo maggio. Si
assembrano sul viale des Lices per poi sfilare fino alla statua di Frédéric Mistral,
piazza del Forum, a cui rivolgono un saluto deferente. Una messa in provenzale, la
« messo parado » è celebrata nella chiesa della Major,davanti alla statua di san
Giorgio, padrono dei Gardians. Nel pomeriggio, all’arena, si svolgono giochi
equestri.
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Fondata nel 1512, la confraternita dei Gardians, che ha festeggiato il
cinquecentesimo anniversario nel 2012, è la più antica società di mutuo soccorso
esistente in Francia.
L’elezione della regina d’Arles
Ogni due anni dal 1930, il primo maggio si svolge l’elezione della Regina d’Arles
(interrotta durante la guerra). La ventiduesima Regina D’Arles è stata eletta il primo
maggio 2014. Scelta tra numerose candidate, secondo regole stabilte nel 1930 dal
Comitato delle Feste e che hanno subito poche modifiche, la giovane donna deve
essere nata ad Arles o nel Paese d’Arles. Durante il suo mandato, coadiuvata dalle
damigelle d’onore, svolgerà il ruolo di custode della cultura provenzale, del costume
tradizionale e della lingua provenzale. Secondo la tradizione, l’incoronazione si
svolge al teatro antico in occasione delle feste d’Arles, inizio luglio.
Le Feste d’Arles
La Pegoulado : sfilata notturna che riunisce un migliaio di persone in costume
tradizionale sul viale des Lices , il venerdi che precede la Festa del Costume.
La Festa Del Costume : la prima domenica di luglio, è una sfilata in costume
tradizionale seguita da un assembramento al Teatro antico.
La Cocarde D'or : La più prestigiosa delle corse camarghesi, la più importante di
tutta la stagione taurina, si svolge il lunedi seguente alla Festa del Costume.
Le Feste Delle Primizie Del Riso :
Ogni anno alla fine dell’estate le feste del Riso, legate alla realtà economica locale,
animano la città. Prima di iniziare la raccolta, Arles celebra il cereale coltivato nel
mondo intero. Quartieri, villaggi, associazioni e famiglie, decorano con il riso i carri
che sfileranno il sabato sera e la domenica mattina di inizio settembre.
La Feria Di Pasqua :
La Feria di Pasqua, che inaugura la stagione tauromachica francese, attira ogni
anno nell’arena tra 50.000 e 60.000 spettatori. La festa in città è dappertutto Gli
aficionados, appassionnati del toro, si ritrovano alla fine della corrida in una delle
numerose bodegas, per continuare la serata davanti ad un bicchiere di sangria.
Le Penas sono dei gruppi di musicisti che suonano davanti all’arena e in tutta la
città.
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La Feria del Riso, il Festival del Cavallo e la Camarga gourmande :
La feria del Riso si svolge ogni anno nel secondo fine settimana di settembre.
Dal 2005 è associata alla manifestazione Camarga gourmande, per la
valorizzazione del riso di Camarga, dei prodotti tipici del territorio ( olive, olio d’olive,
salame d’Arles, carne di Toro AOC, sale di Camarga,…) e dell’artigianato locale
(stivali e selle camarghesi, carta di paglia di riso, colori a base di riso..), e al festival
del Cavallo che, il sabato sera, propone uno spettacolo equestre gratuito
nell’arena.
Natale in Provenza
Presepi e statuette
I santons, piccoli santi, è il nome provenzale per i personaggi in argilla fatti a mano
e con amore, che si mettono nel presepe.
All’origine il presepe si limitava a rappresentare i personaggi della Natività :
Giuseppe, Maria, il bambino Gesù e i Re Magi. Più tardi sono stati inseriti dei
personaggi tipicamente provenzali e i paesaggi sono diventati delle riproduzioni di
villaggi provenzali.
I presepari di Provenza si ispirano a personaggi dei mestieri tradizionali o della
Pastorale o del popolino di Marsiglia, per creare delle statuette dal realismo
minuzioso. Ogni preseparo ha evidentemente il proprio stile, che rende i suoi
santons riconoscibili tra tutti.
Ogni anno, per due mesi, nelle sale romaniche del chiostro di San Trophime, si
svolge la mostra internazionale del Presepe. Dal 16 novembre 2014 al 14 gennaio
2015, più di cento espositori raccontano la storia del presepe e dei presepari dalla
fine del XVIII all’inizio del XXI secolo. La mostra raggruppa presepari di mestiere e
presepari amatori e propone il concorso del migliore santon.
Il 15 et 16 novembre 2014, nello spazio Van Gogh, si svolge la fiera del presepe.
41 artigiani espongono i loro prodotti e propogono delle animazioni : laboratori di
creazione, di calchi, di pittura, concerti di musica e corali…dalle 9.00 alle 19.00.
Entrata libera.
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Andate a incontrare i presepari arlesiani
Evelyne Ricord : Scultrice créatrice di statuette, vincitrice del concorso per
mestieri « Meilleur ouvrier de France »
6, Rue du Refuge - 13200 Arles - 06 24 61 71 69 – Unicamente su appuntamento
: Personaggi modellati a mano in 2,3 o 4 colori naturali e ossidi
colorati. La decorazione è realizzata con la tecnica della barbotine. (argilla e
acqua)
14, Rond-point des arènes - 13200 Arles - 06 80 34 27 77.
Santons Henri Vezolles
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ARLES, Citta’ Di Feste E Di Cultura
Grazie alla sua posizione geografica, la cittàd’ Arles è un crocevia di culture, con un
impronta mediterranea che affiora in tutti i campi della cultura : musica, fotografia,
letteratura. Arles è la città dei Gipsiy Kings, di Chico e i Gypsies, di Christian Lacroix,
D’Yvan Audouard, del fotografo Lucien Clergue, degli incontri internazionali della
fotografia, il primo festival internazionale dedicato alla fotografia, delle case editrici
Actes Sud e Harmonia Mundi. Una città che ispira, in cui autori, creatori e artisiti si
sentono come a casa.
Le manifestazioni culturali, di dimensioni regionali, nazionali o internazionali, sono
numerose :
ʺles Rencontres d'Arlesʺ (incontri internazionali della fotografia)
Luglio/agosto/Settembre
Creato nel 1969, il festival rappresenta per la fotografia quello che Cannes
rappresenta per il cinema. « Les rencontres » propone una programmazione
artistica eclettica e contemporanea e organizza, ogni estate, una sessantina di
mostre in venti luoghi patrimoniali della città (15 000 m2 di spazi espositivi).
Appuntamento internazionale annuale della professione, Les Rencontres d’Arles,
durante la prima settimana del festival, presentano anche eventi, serate con
proiezioni e spettacoli al teatro antico.
L’azione del festival si dispiega anche in direzione della pedagogia e della
formazione, attraverso colloqui, conferenze, dibattiti sull’evoluzione della fotofrafia e
le nuove sfide che deve affrontare, visite guidate delle mostre, laboratori di
formazione animati da noti fotografi. Con la « La Rentrée en Images », ad ogni
inizio d’anno scolastico, il festival propone a 7500 alunni, dalle scuole elementari al
liceo, dei laboratori di iniziazione alla lettura dell’immagine fotografica.
www.rencontres-arles.com
La Scuola Internazionale Di Fotografia
Nel 1982, l’unica scuola nazionale di fotografia in Francia, si insedia nel magnifico
palazzo di Quiqueran de Beaujeu, nella rue des Arènes.
La presenza ad Arles di due istituzioni importanti nel campo della fotografia, la
scuola nazionale e Les Rencontres, ha stimolato l’emergenza di altre d’iniziative
fotografiche locali.
Dal 2001 si svolge ad Arles, il Festival Della Foto Di Nudo che presenta ogni
anno fotografi europei insieme ad un fotografo arlesiano.
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ʺLES SUDSʺ a ARLES
Festival di musica word, seconda quindicina di luglio.
Una settimana di musiche del mondo e di incontri conviviali con più di 200 artisti,
dalle 10.00 de mattino alle 4.00 del mattino dopo !!! La bella città arlesiana
ridisegna la sua geografia, per accogliere il pubblico del festival da una scena
musicale all’altra.
Palchi in città, sieste musicali sotto le arcate dello spazio Van Gogh, salotti musicali
al museo dipartimentale dell’Arles Antica, concerti in piazze alberate, momenti
preziosi nel magico cortile del Palazzo arcivescovile, maestose serate sotto il cielo
stellato del Teatro antico, video-concerti live nell’atmosfera insolita degli antichi
edifici industriali del Parc des Ateliers…e poi laboratori di canto, musica, danza, dal
livello principianti a quello professionisti, Un festival da vivere intensamente !
www.suds-arles.com
Gli Scali Del CARGO
Il festival nasce nel 2005, in occasione del 10 anniversario della sala da concerto
arlesiana le Cargo de Nuit, in continuità con la sua programmazione musicale
annuale. Da 9 anni ormai, alla fine di luglio, Les Escales du Cargo propongono al
Teatro antico il meglio delle musiche attuali. Una cornice magica per dei concerti
eccezionali all’aperto !! Hanno già fatto scalo nelle edizioni precedenti : Bénabar,
Gotan Project, Cali, Les Rita Mitsouko, Camille, Massive Attack, Yael Naim,
Caravan Palace, Peter Doherty, Hugh Laurie …
Scoprite il programma dell’edizione 2014 su www.escales-cargo.com
« ARELATE, le giornate romane» e Il FESTIVAL DU FILM PEPLUM
Ultima settimana di agosto.
Per una settimana Arles ritorna ad essere Arelate, la città gallo-romana : Giochi di
circo, corse di carri, spettacoli per le strade, accampamenti romani, taverne
romane, proiezioni di Peplum…Il Festival Arelate è una vera immersione nel mondo
dell’antica Roma, adatto a qualsiasi tipo pubblico.
E’ in questo contesto che si svolge il festival del Peplum, con proiezioni di film sul
maxi schermo montato sulla scena del prestigioso Teatro Antico.
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Provence Prestige
5 giorni durante la terza settimana di novembre.
In anticipo sulle feste di Natale, Il salone Provence Prestige promuove l’arte del
Vivere in Provenza (arte della tavola, ceramica, artigianato artistico, decorazioni,
prelibatezze culinarie, vini, olii, riso, dolciumi) e i prodotti tipicamente provenzali.
Tutti gli spazi espositivi, indipendentemente dal prodotto esposto, sono decorati
con i colori tipici della Provenza : l’ocra, il giallo, il rosso scuro, il verde , con mille
sfumature diverse, come se si trattasse di case decorate per il Natale. Provence
Prestige accoglie e stupisce ogni anno più di 30.000 visitatori.
A Provence Prestige potrete incontrare numerosi professionisti che saranno lieti di
iniziarvi ai segreti del loro mestiere e di farvi assaggiare le loro specialità.
Con Provence Prestige è già Natale a novembre !!!
www.provenceprestige.com
Mostra Internazionale Del Presepe
Da metà novembre a metà gennaio.
Creata nel 1958, si tratta della più importante manifestazione del genere in Francia.
Una mostra artistica sul presepe e i suoi personaggi, sulle tradizioni di Natale e le
Natività del mondo, che spazia dalle creazioni classiche a quelle contemporanee.
La mostra, ospitata nelle sale romaniche del chiostro di San Trophime, attira ogni
anno numerosissimi visitatori.
Il Festival Di Teatro Di Strada » Droles De Noëls »
« Drôles de Noël » è un festival di teatro di strada creato nel 2005 per animare le
strade durante le feste di fine anno. Un centinaio di rappresentazioni e animazioni
gratuite che attirano un numeroso pubblico familiare in diversi luoghi della città.
www.droles-de-noels.fr
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ARLES, L’Arte Del Vivere
Con una media di 300 giorni di luce all’anno, Arles è una città in cui si vive bene, luce
e sole garantiscono un’ottima qualità di vita.
Sin dai primi giorni di sole Arlesiani e turisti si ritrovano sulla terrazza dei numerosi
café del viale des Lices o del centro storico. Il mercato del sabato è un rituale : non
solo è uno dei più belli della Provenza, ma è anche uno dei più grandi (si estende su 2
km) in cui si trova di tutto : frutta, verdure, formaggi, fiori spezie, carne, pesce, miele,
prodotti freschi e prodotti regionali, ma anche abbigliamento, artigianato….
ARLES, Citta’ e Economia
75% del territorio arlesiano è dedito all’attività agricola. Numerose aziende o singoli
imprenditori hanno scelto di istallarsi ad Arles per varie ragioni : geografiche,
finanziarie o sentimentali. Per tutti il motore essenziale è la qualità della vita ad Arles.
Harmonia Mundi, un riferimento mondiale
La famosa casa discografica è stata creata nel 1958 e si è stabilita ad Arles nel
1986. Oggi è uno dei più prestigiosi marchi di qualità nel mondo della musica
classica. I direttori d’orchestra e gli interpreti più famosi vi registrano i loro cd.
Harmonia Mundi, che ha sede in Camarga, al Mas de Vert, è l’azienda culturale
della città con il più elevato numero di impiegati (176). Attore maggiore
del’economia locale, Harmonia mundi, che diffonde a livello mondiale i suoi dischi,
contribuisce alla notorietà d’Arles nel mondo.
Actes Sud, la decentralizzazione riuscita
Quando nel 1983, Hubert Nyssen stabiliva la sede della sua casa editrice a 800 km
da PArigi, il mondo dell’editoria emise forti dubbi sulla viabilità di una tale scelta. Da
allora, Actes Sud ha ricevuto 60000 manoscritti, dispone di un catalogo di 5000
titoli, pubblica 350 titoli all’anno e impiega un centinaio di persone. Actes Sud è
diventato un punto di riferimento importante della vita culturale arlesiana, creando o
patrocinando varie manifestazioni, tra cui una programmazione musicale annuale,
un Festival di Musica sacra, un Festival di Jazz e Lectures en Arles.
LERM
Il Laboratorio di studi e di ricerche sui materiali (Lerm), che ha sede dal 1997 nel
centro storico d’Arles, è un supporto scientifico per tutte le aziende di edilizia e
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lavori pubblici. Il Lerm esercita le sue competenze scientifiche nel mondo intero,
ovunque
ci sia bisogno di diagnosticare o valutare i materiali di costruzione, proponendo
anche nouve formule chimiche per migliorarne le capacità, la resistenza e la
performance.
Il lavoro altamente qualificato degli ingegnieri del Lerm ha contribuito tra l’altro alla
construzione dello stadio Jean-Boin à Paris, del ponte sul Tago a Lisbona o al
restauro di monumenti storici dell ‘Alto Egitto. A Arles, il Lerm realizzato le
valutazioni dei materiali per il restauro dell’anfiteatro romano. Nel 2003, il
laboratorio ha ottenuto il Trofeo della costruzione al salone Batimat.
CICL et CCL, tecniche di conservazione del patrimonio
Libri, disegni e altri documenti cartacei sono supporti fragili, particolarmente
sensibili all’opera del tempo che può deteriorarli o distruggerli. Il Centro di
Conservazione del Libro (CCL) e il Centro interregionale di Conservazione del
patrimonio, lavorano per la salvaguardia di questo patrimonio. Il CCL effetua
perizie, ma anche sensibilizza e forma i professionisti del patrimonio alle tecniche di
conservazione. Il CICL propone un insieme di tecniche di restauro dei documenti, di
trasferimento su supporti microfilmici o digitali. Tra le sue attività principali vi sono
anche quelle della conservazione preventiva, a cui si interessano particolarmente le
biblioteche o gli archivi. Le due strutture sono un bell’esempio di come le tecnologie
moderne abbiano generato delle applicazioni capaci di iintervenire nella protezione
e nella salvaguardia del’immenso patrimonio scritto e cartaceo del mondo.
Arti Grafiche e Patrimonio, le tecnologie infografiche al servizio
del patrimonio
La modernità ad Arles non è mai dissociata da cio’ che ha di più prezioso : il suo
eccezionale patrimonio architettonico. La società Art Graphique et Patrimoine
(AGP), che ha stabilito una parte delle sua attività a Arles nel 2001, rappresenta
questa sintesi tra valorizzazione della storia e nuove tecnologie. L’équipe di
scalpellini, architetti, storici e infograci, effettua rilievi architettonici di grande
precisione per interventi di conservazione. Una specificità della società è il lavoro
sull’immagine di sintesi e la 3D al servizio della ricostituzione storica e della
valorizzazione dei siti, dei mobili e degli oggetti patrimoniali. Ad Arles, AGP ha
realizzato i rilievi dell’anfiteatro, delle fondazioni della basilica paleocristiana,
scoperta nel 2003, e la ricostituzione con immagini in 3D del teatro Antico.
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Istituto di insegnamento superiore SUPINFOCOM
L’Istituto d insegnamento superiore specializzato in infografica ha sede ad Arles, dal
2000, nei locali riabilitati delle antiche officine delle ferrovie dello stato. Riceve il
sostegno della Comunità Europea, del Consiglio Regionale di Provence Alpes Côte
d’Azur, del Consiglio generale Bouches du Rhône e della città d’Arles.
Nel Luglio 2013, in occasione del 40mo festival del cinema d’animazione digitale
Siggraph a Los angeles, tra i 104 film in selezione, il film « A la Française »
realizzato da cinque studenti di Supinfocom, ha ricevuto il premio « Best in Show
Award », la più alta ricompensa attribuita da una giuria d’esperti di fama
internazionale. Questo riconoscimento permette al film di sperare in una
candidatura agli Oscar.
La città dell’Immagine
La riabilitazione delle antiche officine delle ferrovie dello Stato, per cui nel 2007 è
stato già inaugurato il padiglione della Grande Halle, e il progetto concepito
dall’architetto Franck Gehry per la Fondazione Luma, sono gli elementi su cui Arles
fonda il suo futuro di città della foto e dell’immagine.
La torre Luma, progettata da Franck Gehry, sarà alta 56 metri e ricoperta d’acciaio
inox, accoglierà spazi espositivi, residenze per artisti e anche un ristorante in cima.
Sarà l’edificio faro di un sito che riunirà aziende legate all’immagine e alla
comunicazione, negozi e un polo universitario (Scuola nazionale della fotografia,
Supinfocom, IUT…). La fine dei lavori è prevista per il 2017.
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Soggiornare Ad Arles
Dove alloggiare ? Dove mangiare ?
 50 Alberghi di cui 2 alberghi 5*, uno nel cuore di uno dei più antichi quartieri
d’Arles (« l’Hotel Particulier ») e l’altro nel cuore della Camarga (« L’Hotel Mas
de Peint »).
 88 alloggi in Bed & Breakfast, sparsi tra il centro storico, la Camarga, la Crau
e le Alpilles.
 5 Campeggi, di cui tre con 3*, per una capacità totale di 250 posti.
 144 Ristoranti, che offrono una grande diversità culinaria : cucina provenzale,
basca, bretone, lionese, tradizionale, biologica, vegetariana, antillese, asiatica,
spagnola, italiana, orientale, ma anche hamburger e spuntini vari…
 e 2 ristoranti con stelle :
-
La Chassagnette d’Armand Arnal,
L’Atelier de Jean-Luc Rabanel, primo chef con stella nella cucina biologica, il
suo ristorante ha ricevuto lil titolo di « table exceptionnelle » ed è classificato «
5 toques » nella guida Gault Millau 2012.
 Cinque ristoranti detengono il titolo Maîtres Restaurateurs, attribuito dall’
AFMR (Associazione Francese dei Maestri della Ristorazione). Il
riconoscimento è nato dalla volontà congiunta dello Stato e dei professionisti
del settore, di identificare e valorizzare le competenze professionali dei
ristoratori che si impegnano a lavorare con prodotti e freschi e non trasformati.





L’Estrambord al Sambuc
Le Flamant Rose a Albaron
Lou Marques a Arles
Le Mas de Peint al Sambuc
Le Saint Pierre a Arles
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ARLES IN CIFRE
Comune più esteso di Francia : 77 000 ettari - 54088 abitanti
3140 posti letto di capacità alberghiera e 6343 di capacità ricettiva totale.
Clientela francese : 50% (PACA : 28%, Ile de France : 13%, Rhône Alpes : 12%,
Languedoc : 8%)
Cleintela straniera : 50% (Germania e Italia 13%, USA 12%, Regno Unito 9%,
Spagna 9%, Belgio 7%, Paesi Bassi 5%, Canada 4%, Svizzera 4%, Giappone 2%)
Due milioni circa di visitatori all’anno.
Come venire ad Arles ?
Dall’aeroporto di Marseille Provence
La navetta « Airport Train » effettua il collegamento tra aeroporto e stazione
ferroviaria di Vitrolles in 10 mn. Il biglietto si acquista all’aeroporto.
http://www.marseille.aeroport.fr/acces-et-parking/acces/trainsIn
In Taxi : 140 € circa dalle 7h alle 19h e 175 € circa dalle 19h alle 7h.
In macchina : possibiltà di autonoleggio
Dalla stazione di Parigi TGV :
Arrivo alla stazione TGV di Avignone : 90 € circa, durata 2h30 a 3h
2 TGV diretti al giorno per Arles
Da Marsiglia
In treno : www.sncf.fr : 15 € circa per l’andata, durata 1 ora circa.
In Taxi : 165 € circa dalle 7h alle 19h et 210 € circa dalle 19h alle 7h
Da Avignone :
In treno : : www.sncf.fr : 9 € circa
In taxi : 67 € circa dalle 7h alle 19h e 85 € dalle 19h alle 7h
Da Nizza :
In treno : www.sncf.fr : 50 € circa , durata 3h30 a 4h
Da Tolosa :
In treno : www.sncf.fr : 50 € circa, durata 3h30 a 4h
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www.arlestourisme.com
20/05/2014
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