Non puoi colpire quello che non puoi vedere
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Non puoi colpire quello che non puoi vedere
“Non puoi colpire quello che non puoi vedere” Introduzione: Erano diversi mesi che avevo in mente di dilettarmi nella creazione di un compendio tecnico relativo al mimetismo, con l’obiettivo di esplorare questo mondo così affascinante per noi SoftGunners e magari essere di aiuto nella scelta della mimetica in base agli aspetti tecnici, al gusto personale, all’efficacia e non ultimo, il fattore economico ; Questo trattato è il frutto della mia esperienza e delle mie ricerche (attraverso libri ed Internet), senza la pretesa di essere esaustivo, si prefigge di illustrare i mimetismi più comuni e reperibili per noi che utilizziamo le mimetiche per gioco, e attraverso una breve descrizione, delle immagini e dei consigli su come e dove comprarle, offrire alla nostra comunità qualcosa di interessante e spero di utile; Questo compendio è dedicato in particolare a chi si accosta per la prima volta al Soft-air. Un po’ di storia: La dottrina militare , da lungo tempo ha enfatizzato l’arte dell’inganno in guerra, ma anche se , in alcune particolari situazioni come ad esempio le imboscate, i guerrieri prima ed i soldati poi, hanno tentato di celarsi agli occhi del nemico, le armate convenzionali hanno attribuito scarso valore al vantaggio di confondersi con il terreno circostante. Semplicemente, se un generale intendeva celare una particolare unità agli occhi del nemico, la disponeva dietro una collina oppure dentro un bosco. In altre parole, l’arte del camuffamento individuale è un fenomeno relativamente recente, divenuta esenziale solamente a seguito di alcune importanti innovazioni tecnologiche in campo militare. Quando sui campi di battaglia apparve la povere da sparo, le prime rudimentali armi da fuoco producevano una nuvola di polvere combusta così evidente da rendere praticamente impossibile non tradire la propria posizione; Inoltre gli ufficiali sul campo, ritenevano più utile poter vedere la disposizione tattica dei propri uomini per poterli manovrare secondo il proprio piano piuttosto che nasconderli alla vista del nemico, enfatizzando questa scelta con uniformi dai colori sgargianti piuttosto che con colori che potessero confondersi con il terreno. Negli anni però, alcuni fattori contribuirono ad un radicale cambiamento della situazione. L’introduzione dei fucili a ripetizione, delle mitragliatrici e dell’artiglieria a tiro rapido, introdotte verso la fine del diciannovesimo secolo, accrebbero esponenzialmente la cadenza, la gittata e la potenza di fuoco. L’incremento della letalità di queste armi resero il mimetismo sul campo di battaglia sempre più importante mentre l’utilizzo delle nuove munizioni smokeless resero possibile lo sviluppo di questa vera e propria arte. L’uniforme da battaglia iniziò ad essere utilizzata per mimetizzare i soldati anziché renderli più visibili. Nel 1880 gli inglesi iniziarono a distribuire delle uniformi color Khaki alle proprie truppe coloniali , uniformi che vennero fornite in seguito a tutte le forze armate di Sua Maestà intorno al 1902. I tedeschi passarono alle divise field grey nel 1910 mentre i francesi convertirono le proprie uniformi rosso-blu in un grigio-azzurro (chiamato horizon blue ) solamente dopo lo scoppio della prima guerra mondiale. Negli anni a seguire questo trend di sviluppo di uniformi da battaglia sempre più efficaci nel mimetizzare il soldato portarono allo sviluppo delle moderne mimetiche in uso presso tutti gli eserciti del mondo. U.S. Armed Forces WOODLAND Descrizione: Forse il mimetismo più conosciuto del mondo…. Introdotto nelle forze armate statunitensi nel 1981 è la diretta evoluzione del “Leaf Pattern” sviluppato durante la guerra del Vietnam per adattarsi alle giungle del SudEst Asiatico. Nei tardi anni ’80 ed inizio anni ’90 questo mimetismo è stato adottato da svariati paesi della Nato e centro-sud americani , con piccole modifiche ( ad esempio l’Irlanda e la Francia hanno modificato la colorazione mantenendo inalterato il pattern; vedi scheda relativa) oppure copiandola pedissequamente (come l’Italia , Il Messico, la Turchia il Canada prima dell’avvento della Cadpat, etc etc). Con il crollo del blocco comunista questo mimetismo è stato introdotto anche in paesi aderenti al defunto “Patto di Varsavia” come ad esempio la Repubblica Ceca (con differenti colori, vedi scheda relativa) fino ad arrivare alla Russia stessa che ne ha sviluppato delle versioni da combattimento urbano per le proprie forze di polizia e forze speciali. Addirittura la Cina ne ha introdotte diverse versioni mantenendo orientativamente il pattern e modificando leggermente i colori per l’esercito popolare oppure alterandone drasticamente la colorazione per i loro completo woodland G.I woodland pattern ERDL pattern marines. Materiali e caratteristiche: La woodland è stata prodotta praticamente in tutti i tessuti utilizzati nel tempo per confezionare le mimetiche… Si è passati dal 100% cotone delle prime produzioni early 80’s all’ attuale 50% cotone-50% Nylon , dotazione standard governativa per i G.I. (“Government Issue” , “proprietà dello stato”, sono soprannominati così i soldati americani) fino ad arrivare al cotone Rip-Stop, materiale di ultima generazione che grazie alla trama particolare limita gli effetti di un eventuale strappo del tessuto ; in genere le mimetiche Rip-stop sono acquistate a proprie spese dai soldati che sentono la necessità di avere un tessuto più resistente e leggero di quello dato loro in dotazione. Reperibilità e costi: E’ reperibile pressoché ovunque, dai negozi ai mercati, nuova di pacca oppure che sembra passata sotto uno schiacciasassi, avrete solo l’imbarazzo della scelta. Un consiglio: attualmente i marines americani stanno convertendo le proprie uniformi dalla woodland alla Marpat (vedi scheda relativa) in maniera così massiccia e rapida che sul mercato americano potete trovare delle woodland praticamente nuove (quella che loro usano per le ispezioni) a 1015$ completa; date un occhiata su ebay.com . Sul Campo: Una mimetica di buona fattura, molto robusta (resistente agli strappi e all’usura) , una colorazione all round, che va bene cioè un po’ dappertutto senza però eccellere in un particolare tipo di vegetazione. Un ottimo compromesso! particolare del tessuto Rip-Stop la woodland americana è facilmente reperibile ovunque, dai negozi ai mercatini dell’usato. softgunner in completo woodland Disruptive Pattern Material (DPM) British Descrizione: Secondo per popolarità solo al woodland, il pattern DPM inglese è stato sviluppato dai britannici nella seconda metà degli anni ’60 e per anni è stato utilizzato in combinazione con i pantaloni olive drab fino all’84 quando venne distribuita alle forze armate una seconda generazione di DPM, con piccole modifiche al pattern, ai colori e alle caratteristiche tecniche. A sua volta il pattern ’84 ha lasciato il posto al ’95 che è attualmente il più diffuso e quello più facilmente reperibile nei negozi di Military Surplus. Recentemente le forze armate di sua Maestà sono state equipaggiate con la più recente versione denominata “Soldier 2000” in Rip-Stop, ma queste mimetiche sono reperibili ad un costo sensibilmente più alto delle vecchie versioni. Come ho detto prima, il pattern DPM è estremamente diffuso in vari paesi che hanno modificato principalmente la tonalità di colori per meglio adattarsi alla fauna locale… tra le nazioni che hanno adottato la DPM, ci sono l’Olanda (vedi scheda relativa) , il Sud Africa, il Sultanato del Brunei, l’Arabia Saudita, Oman, Giordania, Libano , forze di polizia palestinesi, Nuova Zelanda ed addirittura la Russia post-comunista che ne ha sviluppato due versioni (una con tonalità boschive ed una con tonalità di blu e grigio) per alcuni reparti Spetsnatz e per il famoso gruppo antiterroristico “Alpha”. Materiali e caratteristiche: Anche in questo caso possiamo trovare sia il 100% cotone che il Rip-Stop (dalla versione ’95 in poi) e potete scegliere tra la versione Temperate adatta ai periodi + freddi dell’anno oppure la versione tropical, talmente sottile e traspirante che sembra di non averla indosso (specie in mezzo ai rovi) Reperibilità e costi: Vale un po’ lo stesso discorso della woodland americana, cioè è facilmente reperibile ovunque e a prezzi molto contenuti… non è raro trovare camicie jungle usate a 10€ o meno. Anche qui , military Surplus , mercatini o negozi… c’è solo l’imbarazzo della scelta. completo DPM tropical pattern ’68 pattern ’95 pattern ‘84 soldier 2000 Sul campo: a mio giudizio si adatta un pelino meglio alla vegetazione nostrana della woodland americana grazie alla forma “stirata” delle macchie”. La colorazione è pressoché la stessa, così come la qualità…. La versione leggera della DPM offre ben poco riparo dalle spine degli arbusti, quindi se giocate in ambienti tipo “macchia mediterranea” è meglio optare per la versione Temperate se non volete tornare a casa spolpati vivi. versione russa versione omanita versione libanese versione giordana German Flecktarn Descrizione: Il mimetismo flektarn si discosta significativamente da quelli stile woodland o DPM, perché ad differenza di larghe macchie di colore sovrapposte la Flektarn adotta delle macchie molto piccole , quasi dei punti di colore sovrapposti ad una base di colore diverso. Questo mimetismo è entrato in servizio presso le forze armate tedesche nel 1991 ma voci di corridoio riferiscono che il progetto di riconversione alla flecktarn , previsto per la prima metà degli anni ottanta è stato ritardato “politicamente” a causa della somiglianza con le divise mimetiche usate dalle Waffen SS durante la seconda guerra mondiale. I colori utilizzati sono 5: verde chiaro, grigioverde, verde scuro, marrone-rossiccio e nero. Altri 4 paesi hanno adottato il pattern Flecktarn variando i colori: Danimarca , Austria (vedi schede relative), Giappone e Cina che ha dotato di una versione adattata di Flecktarn le proprie truppe nel teatro operativo del Tibet. Materiali e caratteristiche: Prodotta in Ungheria, la Flektarn è di buona fattura, senza fronzoli e molto pratica, in puro stile tedesco. Il tessuto utilizzato (80% completo Flecktarn ( pantalone + Parka ) particolare del pattern mimetico cotone e 20% poliestere) è mediamente pesante e molto resistente ad abrasione e strappi , anche nelle zone di maggiore stress come gomiti e ginocchia. Reperibilità e costi: Anche qui ci troviamo di fronte (per nostra fortuna) ad un capo facilmente reperibile ovunque a prezzi stracciati. Ne ho trovate in vendita addirittura in alcuni negozi di moda a Roma (ovviamente a prezzi assurdi). I prezzi si aggirano intorno ai 10-15€ a capo a seconda dello stato per l’usato e 25-30€ per i capi nuovi… Come per woodland e DPM, anche per il mimetismo Flecktarn è stato prodotto di tutto e di più, dai goretex alle buffetterie…. Suppongo che da qualche parte ci siano anche le mutande con questo mimetismo. Sul campo: Robusta e pratica. La particolare tonalità di colori si adatta particolarmente alla stagione autunnale, quando i colori delle foglie tende al marrone/rosso. Dato il costo contenuto è un’ottima mimetica per cominciare. versione tedesca e cinese a confronto softgunner in completo Flektarn Tiger Stripes Descrizione: Anche se la nascita di questo tipo di mimetismo nasce negli anni ’50 , all’epoca della guerra in Indocina tra francesi e VietMinh, la sua popolarità crebbe esponenzialmente negli anni ’60 dopo l’adozione ufficiosa da parte dei consiglieri militari americani in Vietnam. Osteggiata dai vertici militari perché contraria alla dottrina militare statunitense (il mimetismo era considerato difensivo mentre la dottrina americana era fortemente offensiva), venne però adottata per le sue indiscutibili qualità mimetiche nella giungla vietnamita dalle forze speciali americane (Berretti Verdi, Seals e rangers). Per la maggior parte si fece uso di quattro tonalita'di colori: verde scuro, verde chiaro, nero e marrone, ma ve ne furono anche a tre e due tonalita'. colorazione classica modello “Tiger Gold” Dopo quasi 40 anni, il mimetismo tiger stipes , mai adottato ufficialmente a favore della woodland , sembra tornato in auge e l’aeronautica militare americana ha deciso di adottarla ufficialmente offrendo un sostanzioso contratto alla “Tiger Stripes Product Inc.” . Alcuni paesi del Sud-est Asiatico hanno adottato una propria versione del mimetismo Tiger Stripes come la Thailandia ed alcuni reparti vietnamiti oltre la solita Russia che negli anni ha adottato praticamente tutti i mimetismi esistenti al mondo. Materiale e caratteristiche: Tralasciando quelle originali del periodo Vietnam, che non avevano uno standard definito in quanto prodotte su specifiche richieste del compratore, le riproduzioni moderne seguono fedelmente le caratteristiche delle BDU americane. La “Tiger Stripes Product Inc.” ha incaricato le ditte Propper e Tru-Spec di produrre su licenza queste mimetiche. Altre ditte (nostrane ed asiatiche) ne producono delle copie dalla qualità variabile, con tonalità di colore differenti ma dai prezzi più contenuti Il materiale utilizzato va dal classico misto 50-50 Nylon-cotone al più tecnico Rip-Stop. Reperibilità e costi: Le originali, ammesso di trovarne in buone condizioni hanno dei prezzi molto elevati, mentre le repliche della Propper e della TruSpec le potete trovare in quasi tuti i negozi di militaria a prezzi che variano dai 50 ai 70€ a pezzo. Le riproduzioni asiatiche ed italiane si aggirano sui 30-40€ al pezzo. Sul campo: Vale quanto detto per la woodland per quel che riguarda la robustezza e la qualità, mentre la colorazione , con toni carichi e scuri è adatta ad un sottobosco fitto e ad una vegetazione rigogliosa, mentre su altri tipi di terreno tende a “staccare” troppo. Grande per il re-enactment Vietnam. particolare del pattern e dei colori Un soldato delle Forze speciali in completo Tiger Stripes riceve la Silver Star , Vietnam – 1968 Softgunner in Tiger Stripes pattuglia un fiume Canadian CADPAT Descrizione: nel 1996, l’esercito canadese varò un ambizioso progetto finalizzato ad ammodernare le proprie Forze Armate, dotate di un equipaggiamento ritenuto ormai obsoleto. I risultati di questo sforzo e dell’innovazione tecnologica applicata agli equipaggiamenti si è concretizzata innanzitutto nella realizzazione della mimetica CaDPat (Canadian Disruptive Pattern): oltre 5 anni di studi (affiancati nel 1998 da quelli del Corpo dei Marines USA, che ha sviluppato una propria versione denominata MarPat, Marines Pattern) , test e prove su campo, sono stati seguiti dalla distribuzione, presso il personale in servizio della nuova tenuta da combattimento. Ancora oggi però, a causa della difficoltà incontrata dalle ditte incaricate nel realizzare l’ingente quantitativo richiesto, una parte dell’esercito soldato canadese con softgunner con cadpat ne risulta sprovvista. Cadpat originale commerciale Materiale e caratteristiche: la mimetica CaDPat è realizzata in tessuto Airtex: questo materiale, impiegato nell’abbigliamento tecnico/sportivo per alte prestazioni e dalle elevate caratteristiche qualitative, presenta eccezionali proprietà di resistenza e di traspirazione. Attualmente, sono due le versioni commercializzate: una è quella adottata dall’Esercito Canadese (praticamente introvabile ed eccessivamente costosa), l’altra, modificata e realizzata per essere venduta liberamente. Le tonalità di colore si ispirano alla fitta e rigogliosa vegetazione del Canada, con il dettaglio del pattern e dei colori risultato di due tonalità di verde dominanti (una accesa e più chiara, l’altra più marcata e tendente al verde oliva), su quantità di nero e su piccole quantità di rossiccio. Reperibilità e costi: La Cadpat originale costa circa 150-180 US$, ma è difficile da a causa delle severe regole imposte dall’esercito canadese ai soldati stessi ed alle aziende, mentre la replica Frontenac costa 80-110US$ (in genere i negozianti chiedono 100$ ma se ne comprate una certa quantità in genere non hanno problemi a scendere fino ad 80$). All’estero potete trovarla su e-bay oppure cercando la parola Cadpat su Google. In Italia iniziano adesso ad essere particolare della versione commerciale commercializzate presso alcuni negozi che ne fanno importazione diretta ( al momento non mi risulta esserci un distributore italiano) con prezzi leggermente più alti . Sul campo: mimetica sicuramente funzionale e valida, non di facile reperibilità, e con un prezzo in linea con la maggior parte di quelle in vendita (versione commerciale); - caratteristiche mimetiche esaltate nel bosco fitto, dove la vegetazione è rigogliosa, e nelle stagioni dai colori più “carichi”. Il “massimo” durante l’utilizzo notturno; - mimetica leggera, consigliata sicuramente in primavera, estate ed autunno; meno, in inverno se non indossata con altri indumenti termici; - attenzione ad utilizzarla in terreni pieni di arbusti spinosi (stile macchia mediterranea) perché come già detto, la mimetica sopravviverà senza un graffio, mentre il vostro corpo … non supererà la prova altrettanto bene! softgunners in Cadpat commmerciale French camo “Central Europe” Descrizione: Le forze armate francesi hanno introdotto questa personale versione di woodland denominata “Central Europe” per sostituire le proprie Lizard con un pattern ed una colorazione che risultassero più efficaci nell’ambiente boschivo europeo. Questo mimetismo è stato utilizzato immediatamente dalle truppe francesi operanti nei balcani riportando dei giudizi molto positivi. Materiale e caratteristiche: Camicia e pantalone sono in cotone soffice ma robusto allo steso tempo mentre il Parka è in sympatex (materiale identico al Goretex ma con diversa denominazione per questioni di copyright). La qualità costruttiva risulta essere eccellente . Reperibilità e costi: softgunner con parka in Sympatex Mimetica facilmente reperibile, specie quelle usate nei negozi di military Surplus. I prezzi sono bassi, 15-20€ al pezzo a seconda delle condizioni. State attenti però che difficilmente troverete dei pantaloni usati ai quali i precedenti proprietari non abbiano accorciato le “gambe” ad altezza polpaccio….. non chiedetemi se è un accorgimento tecnico oppure semplicemente oltralpe và di moda il miltare con i pantaloni “alla zompafossi”. ☺ Scherzi a parte , i pantaloni vengono tagliati appositamente per arrivare all’altezza degli anfibi e poi viene cucito un elastico sull’orlo. Sul campo: Mimetica molto efficace nei nostri boschi specie d’inverno ed inizio primavera , quando i colori della natura sono ancora smorti. Il peso risulta essere medio, paragonabile ad una woodland americana NY-CO anche se il tessuto risulta più morbido al tatto. E’ curioso notare che ben pochi club hanno adottato ufficialmente questo tipo di mimetismo a favore delle woodland e DPM , a dispetto della facilità di reperimento ed i bassi costi… da tenere presente come mimetica di squadra “low cost”. dettaglio del pattern e dei colori completo “Central Europe” USMC Marpat Descrizione: Marines americani, sempre alla ricerca di nuovi equipaggiamenti all’avanguardia e con la necessità di sostituire le ormai obsolete woodland, rimasero così colpiti dai test dell’esercito canadese sulla nuova tecnologia digitale applicata al mimetismo individuale che nel Febbraio 2000 diedero il via al progetto Marpat (Marine Pattern) . Il Corpo dei Marines, grazie agli accordi con i canadesi, che gli garantirono la possibilità di partire da un progetto già sviluppato, ridusse considerevolmente i tempi di sviluppo e test, modificando leggermente il pattern ed i colori, ed iniziò già nei primi mesi del 2002 con la sostituzione delle vecchie mimetiche con le nuove Marpat. Materiale e caratteristiche: softgunner in completo Marpat Anche se lo sviluppo tecnico di questo nuovo tipo di mimetica è proseguito congiuntamente con i canadesi per lungo tempo , per quel che riguarda i materiali sono state intraprese scelte differenti: I marines preferirono affidarsi a materiali già testati per decine di anni in ogni parte del mondo e in ogni condizione di utilizzo, resistenti all’usura e allo scolorimento (fattore importantissimo su una mimetica digitale) e quindi affidarono i contratti alle aziende American Apparel Inc e Propper per le woodland, EA Industries per le Desert e Sekri per i copricapi per la produzione delle Marpat con il collaudato tessuto 50%cotone e 50% Nylon di grammatura pesante (si dice che in futuro potrebbe essere prodotta una versione di grammatura più leggera). Di recente è stata concessa una licenza per la produzione “civile” alla Tru-Spec con l’obbligo però di modificare alcuni dettagli (ad esempio sono stati rimossi tutti simboli legati ai marines) ed anche il materiale misto cotone è stato sostituito con il Rip-Stop. Reperibilità e costi: In America un set giacca più pantalone Marpat originale USMC si aggira tra gli 80100 US$ (per le taglie Large e XL il prezzo può essere leggermente più alto) e la replica Tru-Spec sui 60US$, ma mentre la seconda è possibile reperirla presso qualsiasi negozio, la prima non potrebbe essere venduta liberamente (mentre adesso non è più così difficile da rimediare come un anno fa) e bisogna rivolgersi a canali paralleli (fatevi un giro in internet e non dovreste metterci poi tanto ma occhio alle fregature… Le repliche Marpat iniziano a vedersi in giro nei negozi a circa 50-60€ a pezzo (non a set ) mentre le originali non possono essere acquistate tramite importatore e quindi tutto sta’ all’intraprendenza personale dei singoli negozianti nel procurarsele ove possibile ma con una ovvia lievitazione dei costi. Sul campo: La colorazione della Marpat è stata studiata per essere efficace un po’ dappertutto e dopo averla utilizzata per oltre un anno posso confermare che la colorazione si adatta ai terreni ed alle vegetazioni più disparate. dettaglio del pattern e dei colori confronto tra la woodland e la Marpat particolari della giacca e del garrison hat