Giornalino 09 - Udine Cultura

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Giornalino 09 - Udine Cultura
U.S.
ANIMAZIONE
‘
Il giornalino è anche on line su
www.comune.udine.it pagine del consiglio comunale dei ragazzi
ANNO 2009
Ciao a tutti!! Eccoci qui tutti pronti per una nuova stampa di AMICI D'INCHIOSTRO!!! Quest'anno,
come tutti gli anni, sono arrivati molti articoli riguardanti i più svariati argomenti, dallo sport alla
cultura, dalle domade alle riflessioni.... Tra lo scrivere e il ridere, siamo riusciti a completarlo ed
ecco qui il risultato!!!! Sperando che gli articoli e il nostro lavoro vi piaccia, vi auguriamo
BUONA LETTURA & BUON DIVERTIMENTO!!!
Valentina, Presidente del CCR
Un’emozione…
Il 16 marzo nella sala del Consiglio Comunale (Loggia del Lionello) si è svolta una seduta del
Consiglio Comunale dei Ragazzi, ma non era un incontro come tutti gli altri: era il giorno delle
elezioni del Presidente del CCR e dei presidenti delle quattro commissioni (ambiente, scuola,
diritti e tempo libero). Per prima cosa abbiamo costituito il seggio elettorale, composto per
l’occasione da tre ragazze della Valussi (Beatrice, Greta e Cecilia). I candidati alla carica di
presidente del consiglio erano ben nove e tra questi c’ero anch’io Valentina, della 2D della Valussi.
Per prima cosa i candidati hanno presentato i loro programmi alla presenza non solo dei
consiglieri ma anche di due spettatori di tutto rispetto: l’assessore all’Istruzione Kristian Franzil e il
Sindaco di Udine Furio Honsell, che hanno seguito le presentazioni con attenzione non mancando
di incoraggiare i candidati, sui cui visi si leggeva una forte emozione.
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Per ricordare e riflettere
Quel mercoledì 4 marzo era una giornata fredda, grigia e piovosa. La nostra visita di istruzione a
Trieste si preannunciava triste. Dovevamo andare alla Risiera di San Sabba per conoscere quel
luogo e la sua storia di morte e sofferenza negli anni del secondo conflitto mondiale. La posizione,
decentrata ma non isolata da altre costruzioni cresciutele quasi addosso e l’aspetto dell’edificio,
lasciato volutamente squallido, ci hanno subito colpito e fatto percepire il senso angosciante del
luogo. Le parole della guida ci fornivano tutte le informazioni sul
“incontravo i miei compagni e
NON MI VEDEVANO: ero
periodo dell’occupazione nazista, sulla prigionia dei tanti infelici
diventata INVISIBILE”
destinati alla deportazione, sulle disposizioni prese, sulle
esecuzioni…Ma l’incontro che di lì a poco avremmo fatto in una
sala predisposta al primo piano della Risiera sarebbe rimasto impresso nel cuore.
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Un’emozione…
continua dalla prima pagina
Quando si interveniva parlando con il microfono a stento riuscivamo a trattenere l’emozione, cosa che però
non ha impedito a nessuno di illustrare chiaramente le proprie idee. Nella fase successiva sono state
distribuite a tutti le schede elettorali e ciascuno ha scritto il nome del candidato preferito, al termine dello
spoglio Sara della Manzoni e io ci siamo ritrovate al ballottaggio dal quale sono uscita come presidente del
CCR ottenendo ventitre voti. L’assessore mi ha invitato a sedermi accanto a lui sulla sedia più alta di tutta la
sala, non vi dico la mia emozione; un po’ più tardi mi hanno raggiunto i presidenti delle quattro
commissioni appena eletti: Andrea – Commissione Scuola, Manuel - Commissione Ambiente, Giovanni Commissione Tempo Libero e Paola - Commissione Diritti. Finito il consiglio tutti sono risultati visibilmente
soddisfatti, anche perché abbiamo sperimentato realmente (come gli adulti) il nostro diritto al voto e
abbiamo anche imparato che non è solo un diritto ma anche una responsabilità sia per gli elettori sia per chi
si candida. Prima di andare a casa ho incontrato il Sindaco nel suo ufficio, è stata un’emozione forte,
incontrarlo da vicino e poter chiacchierare con lui. L’iniziativa del CCR, al quale partecipo con tutta la mia
classe (la 2D della Valussi) ci ha permesso di aprire un dialogo vero con il Comune e ci sta insegnando a
conoscere le cose, ad approfondirle e a dire la nostra, con la speranza di essere ascoltati.
Valentina B. 2 D Valussi e Presidente del CCR
Per ricordare e riflettere
continua dalla prima pagina
Non capita spesso di
conoscere una persona
anziana, dinamica, vivace e
simpatica
come
una
ragazzina, appassionata testimone del periodo
più buio e dolorosa della storia contemporanea.
La signora Bruna Screiber con grande vigore e in
modo travolgente racconta da tempo la sua
esperienza agli studenti, in modo da far
comprendere che i gravi errori commessi in
passato non devono ripetersi mai più. E grazie a
lei, anche noi ragazzi delle classi 3H e 3I della
scuola media Marconi di Udine abbiamo
ascoltato rapiti la sua storia. La signora
nonostante la sua figura minuta, ha subito
riempito la stanza con la sua presenza e ci ha
coinvolti nel turbine di emozioni e ricordi vissuti
durante il periodo della sua adolescenza a
Trieste. “Avevo appena 17 anni e andavo al Liceo
Classico Petrarca” raccontava. “Essere ebrea
concreava allora nessun problema né a me né ai
miei compagni. Prima di tutto ero italiana, poi
triestina e infine ebrea. “Ma, ad un certo punto
tutto cambiò. Era il 1938 e anche a Trieste
vennero applicate le leggi razziali. “Non potei più
frequentare il liceo, gli adulti non potevano
esercitare la loro professione, incontravo i miei
compagni e loro NON MI VEDEVANO: ero
diventata INVISIBILE. Fuggii in Svizzera come
una clandestina, con mio marito e incinta del
primo figlio, e così mi salvai, aiutata da alcuni
conoscenti…E alla fine della guerra, tornata a
Trieste, non riuscii a riallacciare i rapporti con i
miei vecchi amici. Non avevo dimenticato di
essere stata ignorata da loro quando ne avevo più
bisogno.”
Abbiamo capito tanto da quelle parole. In poco
più di un’ora, usando un tono spesso ironico
rispetto alla serietà delle situazioni trattate e,
proprio per questo, piacevole e coinvolgente, la
signora Schreiber è riuscita a farci comprendere
quanto sia oltraggioso privare l’uomo dei suoi
diritti e della sua dignità o quanto sia superficiale
credere che la seconda guerra mondiale sia un
evento lontano da noi, che non ci riguarda più,
poiché tuttora in varie parti del mondo si
ripetono fatti atroci, a cui non si può e non si
deve mostrare indifferenza, come quella a volte
riservata alle vittime del nazismo. E, con forza, ha
più volte sottolineato la finalità dell’incontro con
noi ragazzi adolescenti.
“Voglio farvi capire che queste sono cose che
non devono succedere. Pensate. Se non potete
pensare, il cervello si atrofizza e le idee di
qualcun altro prendono il posto delle vostre…
Pensate, e continuate a farlo, perché cose del
genere possono succedere di nuovo…”
Ne siamo convinti ma, purtroppo, nonostante le
guerre e gli errori del passato, l’uomo continua
ad odiare, provocando morte e distruzione. Per
questo persone come la
signora Schreiber sono
coloro che, con la loro
grinta, la loro sincerità
rendono il Mondo un
posto migliore.
Le ragazze e i ragazzi
3H e 3I Marconi
2
Africa
di Martina 3H Marconi
Erano circa le quattro di
mattina, ormai la temperatura
si era alzata, quando mi
svegliai. Mi liberai del sacco a
pelo e uscii dalla mia tenda. Ormai erano tre
giorni che non avevo contatti col mondo
esterno. Eravamo solo io e la mia Africa. Mi
stiracchiai e mi guardai intorno. Era ancora
buio, ma in lontananza riuscii a scorgere la fioca
luce dei fuochi dei Masai, popolazione della
Tanzania e al tempo stesso avvertivo su di me
incombere
la
presenza
dell’immenso
Kilimangiaro, invisibile nell’oscurità ma
presente nel mio Io più profondo. In pochi
giorni era diventato un amico, il mio custode e
protettore. La risata di una iena in lontananza
mi convinse a rientrare nella tenda, che chiusi
bene alle mie spalle. Le pareti le avevo ricoperte
di indumenti, cartine geografiche, qualche
schizzo veloce del paesaggio; in parte perché la
rendeva più familiare e rassicurante, in parte
per nascondere la luce emanata dalle candele.
Ripiegai il sacco a pelo e tirai fuori un tavolino
su cui disposi la mia colazione, costituita da
un’unica noce di cocco, l’ultima rimasta di
quelle che avevo raccolto durante la mia
permanenza sulla costa. In effetti è stato
proprio là che sono scomparsa dal resto del
mondo, abbandonando il telefono satellitare.
Quand’ebbi terminato il mio pasto misi un po’
di cose nello zaino: due bottiglie da riempire
d’acqua, un multiuso, un macete (chiuso nel
fodero), un grosso libro per l’identificazione
delle piante, un binocolo e un ricambio. Chiusi
la cerniera della tenda con il lucchetto, e la
ricoprii con rami, foglie e qualche cespuglio
Qual è il colmo di Cappucetto Rosso?
Che qualcuno gli auguri in bocca al lupo.
Qual è il colmo per un gatto intellettuale?
Dar la caccia solo ai topi di … biblioteca.
Qual è il colmo per un ape?
Non poter entrare nell’alveare, Xché la
mamma ha passato la cera.
Qual è il colmo per un musicista?
Sentirsi suonato
Qual è il colmo per un insegnante?
Non avere classe
Qual è il colmo per Babbo Natale?
Essere colto con le mani nel sacco
by Lidija -Valussi
raccolti il giorno prima e mi misi in marcia. Le
scorte di cibo si stavano esaurendo e dovevo
assolutamente procurarmene dell’altro. La sera
prima avevo studiato alla perfezione la mappa,
così mi diressi a ovest. Dopo pochi minuti di
cammino potei assistere al sorgere del sole sul
Kilimangiaro e, nonostante lo avessi già visto
molte volte, non potei fare a meno di fermarmi
ad ammirare quella striscia dorata che
contornava la montagna, circondata da un
alone rosa e mi sentii pervasa da un’euforia che
nel mondo civilizzato non avrei nemmeno
saputo immaginare. Ricominciai a camminare
tra la vegetazione, alla ricerca di piante
commestibili, in lontananza già si scorgevano
branchi di zebre affamate. Mi misi a raccogliere
Manioca, pianta ricca di proteine e quant’altro
riuscii a trovare. Passò la mattinata e fui
costretta dal caldo a tornare alla tenda,
fermandomi a un ruscello per prendere l’acqua.
Appena fui tornata misi da parte le piante e le
bacche che avevo raccolto e mi riparai. Aspettai
il pomeriggio per mettermi all’opera. Iniziai a
lavorare la terra, inumidendola con l’acqua, poi
presi la manioca, ne tagliai i gambi e la
ripiantai, lo stesso feci con l’orzo e le piante
dolci. Ad un tratto, con la coda dell’occhio
scorsi un movimento fra i cespugli: era un
Moran, un cacciatore della tribù dei Masai. Ero
stata al suo villaggio e loro mi conoscevano. Il
ragazzo mi fece cenno di stare
ferma e zitta. Aspettai, finchè lui
non balzò in piedi e si avventò su
una gazzella semi nascosta da un
albero. Lo aiutai a spellarla e lui,
gentilmente, mi regalò qualche
pezzo di carne, infine mi salutò in
inglese. «Bye, Harley!». Decisi che
non avrei mai lasciato l’Africa.
Qual è il colmo per un sindaco?
Avere una testa fuori dal comune.
Qual è il fiore che sa anche suonare?
La viola
Qual è la città più forte?
Potenza
E la più allegra?
Brindisi
Qual è il fiore più pericoloso?
La bocca di leone
Più ne perdi, più te ne rimane, cos’è?
Il sonno
by Loriana- Zorutti
3
Parliamo di sport l’intervista tripla
a tre consiglieri
Commissione Tempo Libero CCR
Nome
BEA
STEFAN
ALESSIO
12
Età
10
10
Sport praticato
Pallavolo
Calcio
Che cos’è lo sport per te?
Nervosismo e gioco di squadra
Basket
Incontro, gioco di squadra
Divertimento, stare con gli altri
Perché lo praticate?
Per passione,
perché aiuta a crescere e a stare bene
Perché molti amici lo praticano
Perché molti amici lo praticano
Cosa provi durante una partita?
all’inizio tensione e poi mi sciolgo
mi sento nervoso
nervoso e a volte mi arrabbio
Ti piace qualche altro sport?
No
No
Per te è importante vincere?
Si
No
Si, ma è importante divertirsi e
partecipare
Si, ma è più importante divertirsi
E’ stata una tua scelta praticare questo sport?
Boh, anche il divano non mi dispiace
Si
Si
Quando perdi cosa provi?
Mi sento un peso per la squadra, come
se fosse colpa mia, ma ho una spinta in
più per la prossima partita
Se non hanno imbrogliato, va bene,
altrimenti…
Mi sento triste
Perché consiglieresti ad altri di fare questo sport?
Perché ti aiuta a sfogarti
Perché ti aiuta a crescere
ed è divertente
Perché puoi fare soldi
FACILE
3
8 6 4 7 2
3
8
2
8 3
9
7
1 2
1
7
by Giulia
6 5
3
7
5 6
1 9
9
5
2
1
5 1
5
7
2
DIFFICILE
2
1
SUDOKU
2 4
5
3
9 8
8
3
3 4 9 1 6
9 4
1
4 5
8
9
8
4
3 7
A proposito di sport.
Il bagnino fischia furiosamente e fa gesti disperati: Ehi, lei, guardi che non può fare la pipì nella piscina!” L’altro protesta
“ma se lo fanno tutti…!!!” Il bagnino “Ma non dal trampolino!”
Lidija 2D Valussi
4
I LUOGHI DEL
Taranto … Citta’ del mare
di Valentina 2D Valussi
Cari lettori, per prima cosa desidero ricordare a tutti la posizione di Taranto che si trova in Puglia
affacciata sullo splendido Mar Ionio. La sua origine risale ai tempi della colonizzazione greca delle
coste meridionali dell’Italia, a testimonianza rimangono molti resti greci
e romani. La città è divisa in due zone: la Taranto vecchia, che è la parte
più antica della città ricca di testimonianze, e la città nuova, dove gli
insediamenti sono più numerosi. Le due parti sono collegate da un ponte
girevole. Il mare è bellissimo e limpido, tanto che puoi ammirare una
quantità enorme di pesci dai mille colori e la spiaggia è molto
particolare perché ha una sabbia molto grossa e bianchissima. Perché
andare a Taranto: senza dubbio per il mare ma anche per la sua ricca
storia.
Camminando verso sud
di Giulia 5A A. Negri
Puglia: una delle località più belle d’Italia. Ovviamente le località da visitare in Puglia sono tante e
credo che ogni persona voglia visitarle tutte! Ogni turista viene sempre accolto da usi e costumi, ma
soprattutto viene colto dalla…….LINGUA! La lingua varia a seconda del luogo in cui si trova:
dialetto Leccese, Brindisino, Foggiano, Tarantino,……
LECCE: Lecce è famosa per la sua grande bellezza; piazza S. Oronzo è stimata per i tanti artisti di
strada che si fermano a divertire le persone, e per l’Anfiteatro romano (è come una specie di colosseo
dove le persone guardavano le lotte con i leoni nell’età imperiale).
Altre mete turistiche sono le chiese o le basiliche che attraggono la gente in abbondanza; ad esempio:
il Duomo o S. Croce.
SALENTO: il Salento è la parte più “meridionale” della Puglia. Il Salento è una parte famosa
soprattutto per le sagre; la più conosciuta è la sagra degli “MUNICEDDHRI” (sagra delle chiocciole
che vengono mangiate COTTE come usanza).
Inoltre, un’altra usanza diffusa è la “pizzica”, un ballo tradizionale lungo tutta la notte che veniva
praticato già nel passato. IL MARE…..le più incantevoli coste sono quelle del mar Ionio ed Adriatico
in cui ci si può perfino SPECCHIARE! Le più belle spiagge sono a: Brindisi, Otranto, Gallipoli, San
Cesareo. Infine, a tutta la gente che ha letto questo articolo, auguro di andare a visitare al più presto
la Puglia e di non scordarla MAI!!!!
…Le poesie…
Mare
Mare o mare che tocchi il sole nel tramonto
tocca anche il mio cuore.
Mare infinito che arrivi chissà dove,
dammi la tua cartina per raggiungerti,
dove lontano posso andare,
il tuo amore sempre mi raggiungerà!
Giorgia
La pazienza è una fonte di saggezza,
anzi, di più, è una fonte di ricchezza.
La pazienza è una dote speciale
che non fa male.
Solo pochi la possiedono,
gli scalmanati solo la intravedono.
Alberto M. 1I Marconi
5
NOI E LA SCUOLA
Alcune considerazioni a proposito di scuola
di Sara 1D Valussi
Sono una ragazza di 1^D e mi faccio portavoce di una serie di richieste. Per prima cosa volevo dirvi che
ho appreso con piacere la notizia di un giornalino TUTTO NOSTRO.
Carissimi consiglieri del CCR la classe 1D della scuola “Via Petrarca” desidererebbe avere uno spazio
più pulito dove passare la ricreazione. Il cortile della scuola è ampio, anche bello ma sfortunatamente
sporco. Vorrei che tutti rispettassero le regole e che buttassero le cartine della loro merenda negli
appositi cestini, dato che ad ogni colonna ce ne è uno!
Con tristezza ho notato che tra le prime e le terze c’è come una barriera: i ragazzi più grandi si
vergognano di farsi vedere con un ragazzo più piccolo, mentre i più piccoli sentono la necessità di
avere qualche compagno più grande che magari li aiuta, li guida e li fa conoscere altre persone.
Sempre a proposito di scuola ho da segnalare un altro problema: quest’anno nell’orario ci sono solo due
ore di storia e una di geografia, con il programma siamo giusti ma non possiamo mai approfondire
alcuni argomenti. Inoltre ho visto che anche la musica è una materia che ha poche ore alla settimana,
quindi vorrei che venisse presa più seriamente. Ed è perciò che vorremmo qualche laboratorio o qualche
ora in più per far emergere qualche “talento nascosto”.
Qual è la frase che si sente +
di frequente a scuola?
A scuola 2 bambine vengono rimproverate dalla maestra
Non lo so
durante la lezione di matematica “ehi, basta parlare”!
Ma stiamo parlando del più e del meno.
La maestra chiede a Pierino: “dove si trova il
monte Bianco”
E Pierino risponde: “A pagina 100 del libro di
geografia”.
La legge degli studenti: ABBIAMO SEMPRE RAGIONE!
Non capiamo mai… in realtà consultiamo i nostri dubbi!
Non ci distraiamo… studiamo semplicemente le mosche!
Non leggiamo riviste… arricchiamo semplicemente la nostra formazione!
Non scriviamo bigliettini… sperimentiamo nuovi mezzi di comunicazione!
Non dormiamo in classe… riflettiamo!
Non parliamo… interscambiamo espressioni!
Non mastichiamo chewing-gum … stimoliamo i nostri muscoli!
Non lanciamo matite… studiamo la legge di gravità!
Non ridiamo… siamo felici!
By Alice
La ricreazione … un diritto degli studenti!
Vi sarà capitato di dover saltare la ricreazione? Beh, a qualcuno capita molto ma molto spesso, anzi
quasi tutti i giorni. I motivi sono i più diversi: la campanella che non suona, l’insegnante, che ha due
ore inframmezzate dalla ricreazione e decide di fare due ore di seguito “così non ci distraiamo”, e
infine il motivo più gettonato LA PUNIZIONE.
Ma noi non siamo d’accordo che per punire il comportamento scorretto di un compagno tutta la
classe deve pagarne le conseguenze.
E’ UNA VERA INGIUSTIZIA!
Per noi la ricreazione è importante, perché ci permette di riposare, di giocare e di socializzare con i
compagni: quindi LA RICREAZIONE VA RISPETTATA!
Commissione diritti CCR
6
TUTTI
INSIEME PER RICCARDO
I belive I can fly
Ciao! Siamo Teresa, Elisabetta e Carlotta! Siamo tre ragazze che frequentano la Scuola Media
Statale Valussi di via Petrarca. Oggi vi vogliamo presentare il nostro coro, anzi, un’iniziativa del
nostro coro in seguito ad un triste evento. Crediamo sia inutile raccontarvi la storia di Riccardo
per intero, visto che è già stata oggetto di discussione su vari giornali da qualche tempo. Come
sapete Ricky era uno di noi ragazzi della provincia di Udine, che è stato colpito da un grave
tumore. Per curarsi si è recato in Texas (USA) dove, con delle cure sperimentali, spera di potersi
curare. Poiché la cifra da sostenere è veramente alta, il coro “Valussi” insieme a molte altre società
e organizzazioni (come la squadra Leonorso Rugby di Udine dove lui giocava), hanno deciso di
impegnarsi in opere di beneficenza finalizzati a una raccolta di fondi destinati alla sua famiglia. Il
nostro coro si è voluto impegnare organizzando un concerto di solidarietà che si è tenuto il 3
aprile scorso. Con gli strumenti del conservatorio J. Tomadini e le voci del “Blu Curaçao” sono
stati raccolti circa 2000 Euro. Non è molto ma siamo comunque felici di poter mettere parte del
nostro contributo in quest’iniziativa che ci sta tanto a cuore. Speriamo, con questa serata, di aver
dimostrato il nostro appoggio a Ricky e alla sua famiglia. Noi vorremmo al più presto scrivere un
bel finale a questa storia, ma per farlo c’è bisogno dell’aiuto di tutti, anche di quelle persone che
hanno conosciuto Riccardo solo attraverso queste righe. Facciamo appello perciò al cuore e alla
sensibilità di tutti voi, affinché ognuno, a seconda delle proprie possibilità, possa dare un piccolo
ma comunque importante aiuto per la vita di questo giovanissimo ragazzo che troppo presto ha
dovuto lottare contro una malattia apparentemente senza cura.
Per chiunque volesse contribuire questo è il conto corrente intestato ai genitori Claudio
Rinaldi e Lucia D’Antoni: Banca di Udine, sede di Paderno, codice iban
IT86M0871512300000000714504.
Carlotta Elisabetta e Teresa
Voi conoscete Riccardo?
Noi personalmente no, però conosciamo la sua
storia. Riccardo è un ragazzo come noi che è
stato colpito da una terribile malattia le cui
cure in America sono costosissime. Per aiutare
Riccardo e i suoi genitori la nostra scuola
Valussi ha deciso di organizzare un concerto di
beneficenza “I belive I can fly”. Per prepararci
a questo concerto ci siamo tutti impegnati e
con “tutti” intendiamo noi alunni, professori e
personale A.T.A. Il concerto si è tenuto venerdì
3 aprile nella Chiesa di S. Marco: c’era nell’aria
un’atmosfera molto frizzante e solidale.
Noi del coro “Valussi” abbiamo aperto il
concerto: eravamo molto emozionati perché
consapevoli che stavamo cantando per
un’ottima causa. Oltre a noi si sono esibiti il
coro “Spiritual Blue Curaçao” e l’orchestra
giovanile del conservatorio Tomadini che ha
suonato con intensità brani di Hoffenbach,
portando una ventata di leggerezza. Il pubblico
ha capito il nostro entusiasmo, si è commosso
ascoltando la storia di Riccardo raccontata dal
suo allenatore di Rugby e si è unito a noi con
un mare di applausi e tante offerte. Speriamo
che Riccardo possa finalmente tornare a volare.
Irene e Silvia 3D Valussi
La sera del 3 aprile nella Chiesa di San Marco in Chiavris si sono esibiti il coro “Valussi”, il coro Blue
Curaçao e l’orchestra giovanile del conservatorio Tomadini per raccogliere fondi per Riccardo, un
ragazzo affetto da una grave malattia, a cui servono costose cure all’estero. Il coro Valussi si è esibito
per primo, con canzoni tratte dal film francese “Les Choristes”, spiritual e brani classici. Quindi è stato
il turno dell’orchestra giovanile del conservatorio Tomadini con musiche tratte da “Orfeo ed
Euricide”, infine i Blue Curaçao con brani pop e colonne sonore. Ci abbiamo messo tutto il nostro
cuore, abbiamo dato il meglio di noi perché stavamo cantando e suonando per Riccardo perché torni a
volare! Speriamo che questa serata sia servita ad aiutare Riccardo. Il pubblico ha premiato con forti
applausi perché crediamo che abbiamo sentito il nostro entusiasmo e la nostra partecipazione e li
abbia condivisi.
Luca e Chiara 3D Valussi
7
DIARIO DI VIAGGIO
di un capitano che si appresta a
salpare per una “fantastica” esperienza…
Diario di bordo, 03.07.2009
Primo giorno.
Stamattina alle 8.30 il carico di olive era già a bordo così siamo salpati in anticipo da
Lisbona. Il tempo è ottimo e i marinai a me affidati sono espertissimi. Credo che non avremo problemi in questo
senso, tuttavia abbiamo avvistato due topi e un barilotto di olive perde olio. Ovviamente il barile è stato
riparato ma i miei uomini non riescono a trovare i topi. Il caldo diventa insopportabile sul ponte durante il
pomeriggio e siamo costretti per questo a mandare tutti nella stiva della nave per cercare di alleviare la
situazione.
Diario di bordo, 04.07.2009
Secondo giorno.
Questa mattina c’è stato un diverbio tra due marinai ed uno di loro si è rotto un paio di costole. Il caldo ci sta
facendo perdere tempo perché i miei uomini avevano sentito il bisogno di tuffarsi in acqua. Oggi pomeriggio
durante la pesca i miei uomini hanno recuperato un siluro inesploso. Lo abbiamo rigettato in acqua e fatto
esplodere con l’arpione. L’acqua potabile inizia a scarseggiare. Le cartine nautiche sono cadute in mare dopo
l’esplosione.
Ho deciso di navigare sempre ad ovest.
Diario di bordo, 05.07.2009
Terzo giorno.
Dichiaro lo stato di emergenza. L’acqua potabile è finita e la radio non funziona. Oggi mattina ha piovuto un
po’ e abbiamo raccolto acqua sufficiente per due giorni.
Diario di bordo, 06.07.2009
Quarto giorno.
Metà dell’acqua è evaporata e il restante è stato consumato dall’equipaggio. Due dei miei uomini sono
impazziti. Li abbiamo legati ai loro letti ma uno di loro è riuscito a liberarsi e si è tagliato la gola con il suo
rasoio. Il suo corpo è stato gettato in mare.
Diario di bordo, 07.07.2009
Quinto giorno.
Finisce il cibo. Non si vede neanche un lembo di terraferma.
Diario di bordo, 08.07.2009
Sesto giorno.
I marinai danno segni di pazzia; sono due giorni che nessuno beve. Quasi tutti hanno avuto allucinazioni.
Perfino io potrei giurare di aver visto un cervo volante, con la coda dell’occhio. Oggi pomeriggio un marinaio
ha cercato di uccidersi. Siamo arrivati in tempo per impedirglielo tuttavia, in seguito, si è dato fuoco. Lo
abbiamo buttato in mare per spegnerlo ma non è più tornato a galla.
Diario di bordo, 09.07.2009
Settimo giorno.
Abbiamo rotto gli strumenti per la pesca. Li abbiamo gettati in acqua per alleggerire la nave e di conseguenza
andare più veloci. Ci siamo persi ma continuiamo a navigare verso ovest, giorno e notte.
Diario di bordo, 10.07.2009
Ottavo giorno.
Abbandonate le scialuppe di salvataggio, i letti e qualsiasi altro oggetto in mare, stavolta senza motivo. Siamo
tutti impazziti, tuttavia ho impedito di gettare le olive in quanto potrebbero essere la nostro ultima risorsa
alimentare.
Diario di bordo, 11.07.2009
Nono giorno.
Oggi c’è stato un ammutinamento. I pochi uomini rimasti a me fedeli mi hanno difeso e hanno ucciso quelli che
mi volevano destituire. Un marinaio ha mangiato una gamba di uno dei corpi. Il carico è ancora intatto.
Diario di bordo, 12.07.2009
Decimo giorno.
Uno dei nostri marinai ha avvistato terra ad ovest.
Abbiamo dovuto impedire ad uno degli uomini di suonare la chitarra perché eseguiva
lente marce funebri e i suoi compagni si rotolavano per terra piangendo e ululando.
Diario di bordo, 13.07.2009
Undicesimo giorno.
Abbiamo sparato l’ultimo razzo di segnalazione. Non resisteremo ancora per molto.
Diario di bordo, 14.07.2009
Dodicesimo giorno.
Abbiamo avvistato l’America durante la notte. Siamo arrivati a New York nel pomeriggio.
Il carico è stato consegnato intatto. Torneremo in aereo.
Il capitano Lorenzo 2L Marconi
8
L’ATTORE PREFERITO
Zac Efron….
Nome: Zachary David Alexander Efron
Sopranome: Hollywood
Data e luogo di nascita: 18 ottobre 1987 a San Luis Obispo California Stati Uniti
Intervista immaginaria… ma non troppo!
Che mestiere fa tuo padre?
Ingegnere elettronico
E tua madre Starla?
Casalinga
Hai un fratello?
Si, più piccolo che si chiama Dylan.
Hai animali?
Si, due cani pastori australiani Dremer e Puppy.
Che film preferisci?
I Gonies
Il tuo musical preferito?
La febbre del sabato sera.
Il tuo libro preferito?
Robinson Crosue di Daniel Defoe
Il tuo cantante preferito?
Matt Costa con la canzone Songs we sing.
Fai dello sport?
Tutte le mattine vado a
correre
I tuoi film?
High School musical 1 e 2 e Harirspray. Nel film
High School Musical, dove interpreto Troy
Bolton , quello che preferisco è il messaggio che
abbiamo voluto dare ossia che l’amicizia è più
forte di tutto ed è importante condividere i
propri sogni con gli altri.
Credere in se stessi anche quando sembra andare tutto per il verso sbagliato, e confidarsi con chi
è capace di ascoltare. Emozionarsi per un momento tanto atteso questa è la magia di High School
musical. Per questo a noi il film è piaciuto tanto tanto!!!
Beatrice, Cecilia e Federica 2D Valussi
… e Jhonny Depp
Iniziò tutto una sera del 1895 quando Antoine Lumière invitò il
“mago” Georges bellissimo diventò Méliès a vedere l’invenzione dei
suoi figli, Auguste e Louis Lumière. Fu uno spettacolo il CINEMA.
Il Cinema è seguito ancora oggi da tutti ma io vorrei parlarvi di un
certo: la prima immagine che si muoveva… E pian piano quell’immagine tipo di cinema, cioè
vorrei raccontarvi dei film e della bravura di un importante attore americano, JHONNY DEPP.
Dopo Jhonny Depp si impegnò facendo il film La vera storia di Jack lo squartatore con la regia di
Allen e Albert Hughes. Poi Jhonny Depp è un attore creativo e fantasioso. La sua carriera iniziò
negli anni 90. Negli anni 90 fece solo un film interessante, Edward Mani di forbice che parla di un
amore, ma non solo; esordì con il regista Tim Burton con alcuni film come: La fabbrica di
cioccolato e sempre con la sua voce il cartone animato La sposa cadavere. Seguì poi il film Pirati
dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma, mentre La maledizione della prima luna uscì
prima dell’esordio con Tim Burton ma quel film non ebbe molto successo. Lo ebbero tanto invece i
Pirati de Caraibi - La maledizione del forziere fantasma e Ai confini del mondo. Nel 2007 – 2008
collaborò con Tim Burton recitando in Sweeney Todd il diabolico barbiere di Fleet Street. Ora
Jhonny Depp sta lavorando su alcuni film che forse avranno molto successo: Parnassus l’uomo che
voleva ingannare il diavolo, Nemico pubblico, Alice in Wonderland, The Rum Diary. Secondo me
è un bravissimo attore che sa recitare benissimo ed è molto ironico. In qualsiasi ruolo deve recitare
in un film riesce sempre a creare un personaggio reale, originale, mettendoci sempre un pizzico di
suo. Speriamo che quando sarò grande e diventerò un attore famoso non sia ancora morto perché
io la notte penso a volte come farò a farmi dare un autografo da lui.
Sandro 5A Rodari
9
I CONSIGLI DI ValAnna
Tra un po’ arriva l’estate Anna e Valentina, con l’aiuto di graditi ospiti, vi offrono alcune piacevoli letture!
Mezzanotte autrice Jacqueline Wilson editore Salani
Buon giorno a tutti! Mi chiamo Asja e frequento la classe 1^I della scuola Marconi. Voglio
parlarvi del libro di Jacqueline Wilson ”Mezzanotte”, che a me è piaciuto tanto da averlo letto
ben cinque volte!
E’ la storia di Violet che, per un motivo che non vi dico (altrimenti vi rovinerei la sorpresa),
scappa di casa e incontra qualcuno… La trama si svolge in dodici capitoli, dodici come i
libri pubblicati da Casper Dream, uno scrittore (inventato) di cui la protagonista Violet è
follemente innamorata, pur senza averlo mai visto. Ogni capitolo ha il titolo di uno dei
libri di Dream e anche una delle illustrazioni tratte dalle sue storie. L’ambiente in cui si
svolge la vicenda è costituito da due città: la prima è quella dove Violet vive e va a
scuola, la seconda è quella dove lei presume viva Casper Dream.
Il genere, secondo me, è misto: fantasy, temi sociali, avventura. Nella lettura io non ho
trovato difficoltà di comprensione, il linguaggio è semplice ma efficace. Consiglierei questo libro alle
ragazzine dagli 8 anni in su, piuttosto che hai maschi.
Ma possono leggerlo anche le mamme e i papà prima di dormire, oppure gli insegnanti.
Asja M.
Ascolta il mio cuore
autrice Bianca Pitzorno editore Mondadori
A scuola quest’anno abbiamo letto il libro “Ascolta il mio cuore” di Bianca Pitzorno.
E’ ambientato in Sardegna alla fine della Seconda Guerra Mondiale e racconta le
vicende della classe 4ª D che deve prepararsi all’esame di 5ª elementare e a quello di
ammissione alla Scuola Media, il cosiddetto “salto”.
I personaggi principali sono tre bambine: Prisca Puntoni, Elisa Maffei (che ha perso
i genitori sotto i bombardamenti) e Rosalba Cardano; loro sono molto coraggiose e
lo dimostrano negli episodi in cui preparano i regali di Natale per le bambine
povere (Iolanda e Adelaide), in cui offrono loro una ricca merenda in pasticceria e
quando preparano il “piano carneficina” contro l’odiata maestra Argia Sforza. Per
mettere in atto questo dispetto utilizzano la tartaruga di prisca: Dinosaura. La maestra
Sforza però non è proprio l’insegnante ideale: è cattiva e ingiusta con Iolanda e Adelaide, per esempio lava
con il sapone la lingua ad Adelaide perché ha detto una parolaccia, dà loro bacchettate e sberle, e se non
sono pulite e in ordine le rimanda a casa. Invece con le bambine di buona famiglia si comporta da leccapiedi,
non le sgrida neanche se non studiano. Le parti più simpatiche del libro sono i racconti di Prisca, ricchi di
fantasia.
A noi questo libro è piaciuto perché è una bella storia di amicizia e ci ha trasmesso molte emozioni. Ci ha
fatto riflettere sul fatto che a scuola tutti i bambini sono uguali e vanno trattati allo stesso modo.
4A “De Amicis”
Gli eroi del crepuscolo
autrice Chiara Strazzulla editore Einaudi
Anna ci consiglia il libro dal titolo “Gli eroi del crepuscolo”, cha narra di due ragazzi che
salvano il mondo. E’ una storia raccontata in parallelo: un ragazzo , Slyman, che non sa
da dove viene e non sa chi sono i suoi genitori sta pellegrinando per il reame con il suo
maestro, il Solitario.
Invece l’altro ragazzo Lyannel, che è un mezzo mortale tra gli eterni, parte, con alcuni
suoi amici per salvare la principessa Eileen, rapita dalle truppe nere, che ormai da
dieci anni combattono contro il Reame. I due ragazzi si incontrano e assieme alla
compagnia dei Rinnegati, dopo diverse disavventure, arrivano a Sirkun, la fortezza
indistruttibile e sconfiggono le truppe nere, ma il nemico non è distrutto del tutto,
infatti la sua anima si è nascosta in una remota parte del reame: la desolazione.
I due ragazzi partono per distruggere l’anima per sempre, affrontano innumerevoli pericoli e
difficoltà , ma alla fine ce la fanno! Tornato a Sirkun, Slyman scopre che suo padre è morto e capisce che la
vita è ingiusta perché l’aveva appena conosciuto. Spero che vi piaccia quest’emozionante avventura anche
Anna 5A Negri
se vi strapperà qualche lacrima. Via auguro una buona lettura!
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Gli occhi di un re
autrice Catherine Banner editore Mondadori
Leo ha 15 anni vive con la nonna e il fratello minore Stirling nel regno di Malonia e
frequenta con insofferenza l’accademia militare, imposta dal feroce regime dittatoriale.
La vita del ragazzo è sconvolta dal ritrovamento di un misterioso libro dalle pagine
bianche, che si riempiono a poco a poco. Il libro racconta di Anna e Ryan, due ragazzi che
vivono in un universo parallelo chiamato Inghilterra, dove la gente viaggia su carri
scoppiettanti detti automobili e conosce armi prodigiose chiamate fucili. Le vicende presenti
e passati di Inghilterra e Malonia si intersecano e si svelano pian piano, come tessere di un
mosaico che si ricomporre. Leo scopre che Ryan è l’erede al trono della saggia famiglia reale
che governava Malania prima che l’attuale dittatore la spodestasse e decide di aiutarlo a
riconquistare il regno. Nel frattempo inizia a scrivere l’incredibile storia che sta vivendo tra le
pagine ancora bianche del libro.
Valentina 2D Valussi
Voglio un cucciolo
autore Indigo editore Giunti Junior
… narra la storia di un ragazzo che vuole a tutti i costi avere un
cucciolo di cane, ma al posto del cucciolo arriverà … una sorellina.
Da quel giorno inizia la ricerca per un piccolo cucciolo da
adottare e il bambino troverà un valido alleato nella nonna.
Anna 5A Negri
Diario di una schiappa
autore di Jeff Kinney editore il Castoro
Essere un ragazzo è un mestiere complicato. Nessuno lo sa meglio di Greg che ha iniziato
la scuola media e si trova in mezzo ai nuovi compagni, a ragazze improvvisamente
grandi…
A Greg la mamma regala un diario, che lui preferisce definire un giornale di bordo
dove racconta le sue giornate tra scuola, amici e casa. Ecco un breve esempio:
“mancava un’ora all’appuntamento per il dolcetto e scherzetto e non avevo ancora un
costume. A quel punto stavo seriamente pensando di rimascherarmi da cow boy per
il secondo anno di fila, ma proprio in quel momento…”
Perché leggerlo: perché è davvero divertente e ironico.
Andrea 2D Valussi
I giochi di parole di Giulia (1D Valussi)
Arrivano di notte, senza essere chiamate, spariscono di giorno, senza essere rubate. 1
Anche se è piena non trabocca. 2
Più ne perdi, più te ne rimane. 3
Qual è la strada più alta del mondo? 4
1 civette
2 la luna
3 il sonno
4 la via lattea
5 i sogni
Belli o brutti li puoi fare, ma a nessuno li puoi mostrare. 5
SB
GR
DA
AT
3
ZZO
N
Frase 6-7
Frase 8-2-4
Frase 8-5
soluzioni dei rebus a pag. 12
11
La pagina del… MISTERO
Cari lettori,
vi siete mai fatti questa domanda: ma che fine ha fatto Atlantide??
Di Atlandide ne parlavano già gli antichi. Per il filosofo Platone, per esempio, era un’ isola enorme, situata
oltre lo stretto di Gibilterra e i suoi abitanti erano ricchi e più avanzati rispetto agli altri abitanti della terra.
Un giorno vollero conquistare altri territori ma il dio Poseidone si arrabbiò molto e creò un maremoto e così
l’isola sprofondò. Ma se fosse veramente esistita, dove avrebbe potuto essere?? Secondo la maggior parte
degli studiosi potrebbe trattarsi dell’isola greca di Santorini che, nel 1628 a.C. , sprofondò a metà per un
eruzione. Per altri invece potrebbero essere alcune isole trovate mesi fa sul fondo del mare, vicino alla
Spagna. Sempre in Spagna, a Cadice, sono state trovate anche grandi costruzioni in una grande palude. E se
fossero veramente i resti di Atlantide?? Sarebbe la scoperta del secolo.
Ma forse è meglio di no, quel velo di mistero la fa diventare ancora più affascinante.
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Michela 1I Marconi
L’unicorno magico
di Francesca 1H Manzoni
Frase 8-5
Attrezzo nuovo
Frase 6-7
Grosso sbaglio
Frase 8-2-4 Occhiali da sole
Durante le vacanze estive due bambini, Theo e Vanessa, stavano andando in
campeggio coi loro genitori. Ad un tratto la macchina iniziò a sbuffare e dopo
un po’ si fermò.
Il padre scese a controllare e si accorse che era finita la benzina. Ormai era sera e
i grandi decisero di accamparsi lì vicino. I genitori andarono a prendere la legna
per il fuoco. Intanto i ragazzi avvistarono una luce bianca che si muoveva
velocemente nel bosco. I due fratelli corsero in quel punto e videro due mostri ricoperti di melma che
stavano parlando di un unicorno magico che esaudiva tutti i desideri. I due nostri, senza volere, svelarono
dove si trovava l’unicorno che volevano catturare per esprimere e realizzare i loro desideri. Purtroppo uno
dei due mostri si accorse dei ragazzi e decise di intercettarli durante il cammino travestendosi da loro
genitori. Tornando alla macchina, la madre e il padre si accorsero della sparizione e, spaventandosi
tantissimo, decisero di andarli a prendere nel bosco. Infatti, i due fratelli erano in pericolo perché stavano per
essere catturati dal mostro. I genitori, mentre stavano andando a salvare i loro figli, trovarono una grotta
dove c’era qualcosa che luccicava.. Entrarono e videro uno scettro magico che rendeva invisibili. Allora lo
presero e corsero a salvare i ragazzi. Quando li raggiunsero usarono lo scettro e, senza fare rumore, si
avvicinarono lentamente e riuscirono a fuggire con loro.
Sfortunatamente i mostri si accorsero che stavano scappando e allora gli lanciavano fulmini e saette, uno dei
quali graffiò Theo. La ragazza, con uno scatto veloce, tirò fuori dalla tasca lo specchio e fece rimbalzare il
fulmine che ritornò dai mostri, uccidendoli.
Mentre Vanessa uccideva i mostri, Theo si voltò e vide l’unicorno davanti ai suoi occhi.
Quando la sorella ebbe finito, si voltò a sua volta. Purtroppo una delle creature
maligne era ancora viva e con le sue ultime forze, lanciò un fulmine che uccise
Vanessa. I genitori accorsero in aiuto cercando di salvarla, ma ormai era troppo tardi.
Il fratello allora si avvicinò all’unicorno ed espresse il suo desiderio: far rivivere la
sorella. L’unicorno si illuminò e mentre Vanessa riaprì gli occhi, l’unicorno scomparve.
Dopo quell’avventura i ragazzi tornarono a casa tua non dimenticarono ma l’accaduto.
Il vento
Oh! Il vento arrivando da me mi sussurra dal suo libro
i suoi viaggi lontani, in paesi sconosciuti;
e con la sua forza prendendomi per mano
mi porta nel sogno, in questi mondi
diversi pieni di colori e di pace;
poi il vento facendomi conoscere gli altri suoi compagni
mi racconta tutte le loro storie.
Poi lentamente mi sveglio, con un fresco vento d’estate.
Era il ventilatore.
by Giorgia
12
La TERRA la nostra CASA
Inquinamento terrestre
Riflessioni sullo smog
Ho cercato la definizione di inquinamento:
l’inquinamento e’ un’alterazione dell’ambiente,
che produce disagi o danni permanenti per la vita
di una zona. Io penso che tutti noi dovremmo
usare meno la macchina perché altrimenti si alza
la percentuale di anidride carbonica e noi
respiriamo solo aria nociva (cioè che danneggia la
nostra salute).
Io che sono una bambina odio andare in bici e
fare passeggiate; poi però ci ripenso perché se
vado sempre in auto rischio di inquinare
l’ambiente. Perciò sto cercando di fare sforzi ed
usare di più la bici.
Voglio dirvi una cosa:
fate anche voi degli sforzi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Le nostre classi stanno cercando di far usare di più la
bici o i mezzi pubblici per andare a scuola, in questo
modo si inquina di meno. Infatti lo smog sporca l’aria,
ad esempio accanto alla scuola Negri c’è un parco con
tanti alberi, che depurano l’aria, la Garzoni invece è
circondata da case e palazzi. Secondo noi vicino a
tutte le scuole dovrebbero essere piantati tanti alberi,
che aiutano a pulire l’aria. A noi ragazzi piace andare
in bici o a piedi, ma non è sempre possibile, visto che
ci sono strade pericolose: servirebbero tante piste
ciclabili continue senza interruzioni. Si potrebbe usare
di più l’autobus ecologico, che non inquina è veloce e
sicuro. La città ideale per noi bambini dovrebbe avere
piste ciclabili continue e spaziose, più corse
dell’autobus, così diventa comodo per tutti usarlo,
marciapiedi larghi e tanti alberi, inoltre ciascuno,
anche i più pigri, dovrebbero sforzarsi di usare
l’automobile solo se è indispensabile.
Greta “De Amicis”
Marcello e Anna– commissione ambiente consiglio comunale dei
ragazzi
Noi e l’Amazzonia
L’Amazzonia è una foresta tropicale che sta scomparendo a causa dell’effetto serra, delle
industrie, del buco nell’ozono e del disboscamento selvaggio. Prima che cominciasse la sua
distruzione da questa proveniva quasi la metà di tutto l’ossigeno prodotto dalle vegetazione
del pianeta. La foresta dell’Amazzonia è molto importante perché ci fornisce molto ossigeno
ed è l’habitat di tantissime specie animali e vegetali, ma anche il luogo dove vivono molte
tribù indigene. Rispettare la foresta significa anche rispettare gli uomini che lì ci vivono.
Manuel, Lorenzo e Alex– commissione ambiente consiglio comunale dei ragazzi
Una storia bizzarra
Tre tartarughe andarono a fare un picnic, cammina
cammina dopo tre anni
arrivarono sul posto.
Apparecchiarono la tavola e si accorsero che avevano
dimenticato il piatto principale: la lattura. Allora,
Pievelocè, la più veloce delle tre disse “Vado a prenderlo
io, però non iniziate a mangiare senza di me” Passarono
cinque anni e non vedendola ritornare le due tartarughe
incominciarono a mangiare. Ma in quel momento saltò
fuori dal cespuglio Pievelocè e disse “Se fate così non
porto niente”
Denise- Zorutti
Cosa ottieni se incroci un elefante con un hard
disk?
Un computer con una memoria pazzesca!
Da quando hai scoperto internet non mi ascolti
più!
Ehi! Qualcuno ha parlato
Lidija – 2D Valussi
soluzione pagina 15
13
Forum for children – Agenda 21
Il termine Agenda 21 ha un duplice significato: è un’agenda sulla quale
segnare gli appuntamenti e le iniziative di tipo ambientale, il numero 21
invece si riferisce al Ventunesimo secolo. Agenda 21 è anche un ufficio
del Comune di Udine, che, insieme all’ufficio Animazione, ha
organizzato il forum for children, cioè una riunione dove abbiamo
partecipato noi della 2D della Valussi insieme ai ragazzi di
Campoformido, Martignacco, Tavagnacco e Pozzuolo del Friuli.
Ora vi racconto com’è andata.
IL FUMETT0
di Giulia 1C Fermi
Il forum si è svolto il 20 novembre scorso: in
quella data si ricorda la Convenzione dei diritti
del fanciullo, infatti come prima cosa abbiamo
parlato dei diritti. Tutti i bambini del mondo
nascono con gli stessi diritti e tra questi anche
quello alla libertà e all’uguaglianza. Ovunque,
persone appartenenti a culture e religioni diverse
sono al lavoro per far sì che i due miliardi di
bambini che vivono sul pianeta possano godere
del diritto alla vita, alla salute, al gioco e
all’istruzione, ma non solo, i bambini hanno anche
il diritto di dire la loro opinione sulle questioni
che li riguardano e per questo al forum c’erano gli
adulti che ci ascoltavano.
Dopo
esserci
suddivisi in gruppi,
formati da ragazzi e
ragazzi dei diversi
comuni, ci siamo
recati nella palestra
della scuola dove
ogni gruppo aveva il
compito
di
riflettere
sugli
argomenti:
inquinamento, acqua, mobilità, ambiente naturale
e agricoltura per poi costruire un albero di
pensieri. Io facevo parte del
gruppo della
mobilità, inizialmente abbiamo riflettuto e,
ciascuno di noi ha letto la propria ricerca.
Ogni gruppo ha composto il suo albero di
pensieri, per esempio: l’acqua è vita, voglio
andare al parco senza correre pericoli, mi diverto
più quando sono all’aria aperta che con i
videogiochi e infine tieni il mondo pulito: fai
come me ricicla.
Poi i gruppi hanno evidenziato le riflessioni più
importanti; ad esempio l’emergenza rifiuti, che è
un problema che riguarda tutti noi e l’ambiente in
cui viviamo, il problema delle discariche, che sono
in esaurimento e nessuno vuole averle vicino a
casa, la raccolta differenziata, che serve per
ridurre i rifiuti da smaltire in discarica e a
recuperare alcuni materiali.
Questi sono alcuni dei principali argomenti
emersi nei gruppi ambiente e inquinamento;
mentre per la mobilità si è parlato di piste
ciclabili, che bisogna aggiungerle soprattutto
nelle vie più trafficate; degli autobus, che
dovrebbero
passare
più
frequentemente
soprattutto nelle ore di punta; dei marciapiedi:,
che vanno curati di più però anche noi dobbiamo
non rovinarlo e pensare che è una cosa nostra.
Nel campo dell’inquinamento gli argomenti
principali sono stati l’inquinamento acustico,
quando sei in macchina non mettere la musica a
palla perché, soprattutto se sei in campagna o in
montagna, si può disturbare non solo le persone
ma anche la natura.
La giornata è proseguita con un gioco dell’oca per
tutti, tranne per i ragazzi che erano stati nominati
speaker dei loro gruppi, che insieme a Francesco e
Andrea hanno scritto il documento finale che
abbiamo consegnato agli assessori
dei nostri
comuni.
Il gioco dell’oca, è fantastico,
soprattutto perché lo abbiamo
realizzato noi ragazzi con le
nostre foto. Alcune caselle,
quelle
che
raffigurano
qualcosa
di
bello,
ti
permettono di avanzare mentre, quelle che
riproducono una cosa brutta, ti fanno ritornare
indietro. E’ stata un esperienza bella e
irripetibile perché per una volta ci siamo sentiti
grandi.
Beatrice 2D Valussi
14
Il DIRITTO all’ ACQUA
Siamo la Commissione dei diritti del CCR e abbiamo deciso di approfondire il tema
del diritto dell’acqua nel mondo. Perciò abbiamo intervistato Flavia, una persona
che per un periodo della sua vita si è occupata di questo argomento.
D.: “Perchè l’acqua è un diritto?
R.: “ Perché il diritto dell’acqua è una parte del diritto della vita affermato dalla
dichiarazione universale dei diritti umani”
D.: “Che cosa ha provato ad occuparsi di questo argomento?”
R:: “Ho avuto la possibilità d’incontrare persone di tutto il mondo che lottano per l’acqua come diritto
umano: Penso che sia importante che noi, che possiamo avere acqua semplicemente aprendo il rubinetto,
capire che in molte parti del mondo non succede lo stesso. E’ stato calcolato che nel 2006 più di 30.000
persone ogni giorno nel mondo sono morte per la mancanza di acqua pulita. Questo dimostra che l’acqua è
un bene insostituibile per la vita e che ognuno di noi deve fare qualcosa per salvaguardarlo e renderlo
accessibile a tutti.”
D.: “Perché non tutti hanno questo diritto?”
R.: “Perché in molti paesi del mondo manca l’acqua di buona qualità oppure è così costosa che i poveri non
possono permettersela e perciò sono costretti ad usare acqua piovana oppure a comprare acqua da
commercianti d’acqua?”
D.: “Avete trovato delle soluzioni per risolvere questo problema?”
R.: “Una possibile soluzione è fare in modo di non sprecare acqua. Un’altra possibilità è chiedere a tutti i
governi di riconoscere l’acqua come diritto umano in modo che tutti possano trovare acqua potabile
sufficiente a una distanza ragionevole, dalla propria casa ed ad un prezzo accessibile a tutti.
D.: “Possiamo fare qualcosa per non sprecare l’acqua?”
R.: “Possiamo chiudere i rubinetti mentre ci laviamo i denti, fare la doccia anziché il bagno, annaffiare i fiori
con l’acqua piovana, preferire l’acqua di rubinetto all’acqua minerale. Soprattutto, però, possiamo pensare
che ognuno di noi può fare molto sia risparmiando acqua sia contribuendo con la propria solidarietà a fare
in modo che tutti possano avere acqua pulita e sufficiente”.
A questo punto speriamo che ognuno nel suo piccolo cerchi di utilizzare l’acqua nella maniera giusta.
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Cancella le parole e nello schema, con le lettere che
restano, leggerai il nome di un oggetto che piace a tutti
AVANZA – ARZILLO – SONNO – DIECI – RE – ALTI –
VENTI – MPTRE – DODICI
soluzione pag.16
La madre e il figlio
Un bambino chiede alla mamma: “Mamma, perchè hai la pancia così grande?” –
“perchè aspetto una sorellina per te!”.
Nella stazione degli autobus vede un uomo con la pancia grande e gli chiede:
“Signore, lei cosa aspetta?” – “L’autobus” risponde l’uomo e il bambino dice.
“ Se esce una bici, me la puoi dare!?!”
Soluzione dell’alveare:
1V
2VR
3REV
4VERO
5VERSO
6SEVERO
7SERVO
8ROSE
9REO
10- RE
11E
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Alessandra – Zorutti
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NONSENSE…
Il Nonsense è una parola o una serie di parole che apparentemente non hanno alcun significato. Lo scopo del nonsense è
quello di utilizzare l’ironia puntando sull’effetto sorpresa. Nel nonsense è più importante la forma piuttosto che il
contenuto.
… di Sebastiano 1I Marconi
La talpa di Verona
in padella è molto buona,
assieme alle patate
assaggiate, assaggiate!
La pantera tutta sola
Ha un gran mal di gola.
Il mal di gola è passato
ma la coda le han tagliato.
… di Francesco S. (1I Marconi)
La talpa di Verona
si è seduta su una poltrona
ma dice di voler pranzare
seduta sull’altare.
… di Patrick O. (1I Marconi)
La talpa di Verona
è una vera chiacchierona.
Parla e parla e parla
mentre una volpe
è pronta a mangiarla.
… di Alberto M. (1I Marconi)
Un signore di Berlino
voleva bere un cappuccino.
Ma dalla macchinetta del caffe
gli uscì soltanto un tè.
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By Giulia
Cerca i nomi dei personaggi delle favole più amate. Tra le
parole rimaste c’e il nome della “ditta”, che ha girato i
film dedicati a questi personaggi.
PRINCIPE
BELLE
GENIO
POCAHONTAS
SIRENETTA
ALADIN
LILLI
BESTIA
NANETTI
FATINA
BIANCANEVE
MARY POPPINS
CENERENTOLA
Soluzione gioco pag.15: letto
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OCCHIO AL PERSONAGGIO
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Udine - Il Palazzo Arcivescovile
Il Museo del Palazzo Arcivescovile si trova in piazza del Patriarcato, secondo me la sua bellezza sta
nell’unione di dipinti armoniosi per il loro stile i colori e la cura nei minimi dettagli dell’artista che li ha
realizzati: G. B. Tiepolo. Egli fece molti affreschi e stucchi tra cui ricordiamo: “La caduta degli angeli” che
hanno parti del corpo realizzate in stucco e danno così la sensazione di vita e di movimento; “Il sacrifico di
Isacco” dove è stata usata un’altra tecnica che sfrutta gli effetti ottici: infatti Isacco ti segue con lo sguardo da
qualunque angolazione.
Nel “Il giudizio di re Salomone” una persona non gradita al Tiepolo prende le sembianze di un soldato.
Al termine della visita abbiamo provato a realizzare un oggettino in stucco: la forma più usata è stata quella
del delfino, che ci ha ricordato il Patriarca Dionisio Delfin.
Sara e Valentina 1D Valussi
Riflessioni sul tempo libero
Poco, perché ci sono troppi compiti e toppo studio
e poi siamo presi dalle varie attività scolastiche.
Che cos’è il tempo libero?
E’ un momento “sacro” in cui ognuno può fare
quello che preferisce senza che nessuno dica
niente. E’ un momento di relax dove non si pensa.
Cosa ci piace fare nel tempo libero?
Sport, fare niente, rilassarci, andare in centro,
guardare
la
TV…
Ma noi ragazze e ragazzi abbiamo tempo libero?
Commissione tempo libero del CCR
…Le poesie…
La luna
La luce che mi ispiri o luna,
splende nel cielo notturno
mostrando tutta la sua bellezza, tu o luna
mi riempi il cuore di luce
come un sole che riscalda.
Giorgia
L’universo è molto vasto,
ospita pianeti di tutte le dimensioni:
grandi, piccoli e a volte anche illusioni.
L’universo è un mare aperto,
non finisce mai.
E chi ci entra
Finirà nei guai.
Alberto 1I Marconi
Soluzione - occhio al personaggio: Walt Disney
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Serena 5A Zorutti
Partecipazione strepitosa al concorso “POETRY & MUSIC SLAM”
La scuola media Valussi di Udine in tournè per due giornate fantastiche
La 2^D e la 2^E, della
scuola media Valussi di
Udine, nei giorni 24 e 25
ottobre
2008,
hanno
vissuto
un’esperienza
significativa grazie alla
partecipazione al concorso
“PAROLE E
MUSICA”, nel quale sono stati classificati ai
primi posti e quindi invitati alla finale al teatro S.
Carlo di Milano. In inglese il concorso si chiama
“MUSIC SLAM”, un’espressione con la quale si
vuole sottolineare (attraverso l’uso del vocabolo
SLAM = schiaffo) l’importanza che rivestano le
parole in musica, la loro efficacia nel dare un
messaggio. Quale messaggio? Le classi hanno
condiviso il progetto di un’Europa basata sulla
solidarietà e sulla fratellanza, un progetto in cui
l’Europa diventa un ponte che abbraccia il
mondo, ha l’Occidente e l’Oriente, tra culture
diverse, lontane solo nel planisfero.
Sul
palcoscenico del teatro San Carlo di Milano, le 45
voci dei ragazzi hanno fatto risuonare parole di
accoglienza, di amicizia, di condivisione e di
percorsi.
Music Slam è un’arte che arriva dalla strada.
Nasce nel 1984, quando Mark Smith, operaio nei
cantieri e poeta, organizza una serie di incontri di
lettura a voce alta in un jazz club di Chicago, negli
Stati Uniti. Uno dei principi base dello SLAM
POETRY è la libertà di espressione, cioè ognuno
può scegliere come esprimersi (leggere, cantare su
temi liberi o imposti). Per questo il “POETRY &
MUSIC SLAM” si propone di rendere i ragazzi
protagonisti dello spettacolo, permettendo loro di
suonare, cantare, ballare e recitare dal vivo, dando
spazio alla loro creatività.
Il concorso è destinato ai ragazzi dalle elementari
alle superiori, che hanno proposto le loro poesie e
canzoni ad un pubblico attento e partecipe. Allo
spettacolo ha partecipato, come giuria, Bruno
Tognolini, poeta e scrittore.
La selezione è stata difficile. I ragazzi hanno
costruito un ponte per l’occasione, fatto di scatole
di cartone di varie dimensioni, dipinte di blu su
cui hanno attaccato delle lettere gialle per formare
la frase: “ Europa, ponte sul mondo”, il titolo della
canzone. Le lettere simboleggiano le stelle della
bandiera europea. Erano circa quattrocento al
teatro San Carlo di Milano, il 25\10\08, i giovani
giunti da tutta Italia per assistere e partecipare
allo spettacolo di premiazione “Poetry & Music
Slam”. L’evento è stato tanto atteso dai ragazzi e
dagli insegnanti che lo hanno organizzato con
estrema attenzione e serietà. Alla fine, oltre ad un
attestato di partecipazione e alla medaglia, sono
stati regalati alle classi anche dei libri, offerti dalle
case editrici.
Giulia, Silvia e Valentina 2D Valussi
Il testo era questo:
EUROPA CHE GUARDA LONTANO,
EUROPA CHE CREDE
NELLA SOLIDARIETÁ!
Tante storie, tanti volti, tanti incontri,
pensieri che si inseguono,
pensieri che si intrecciano,
come fili di un tappeto colorato,
con mille sfumature,
con mille gradazioni,
questo è il Paese dove vivo….
RIT: EUROPA PONTE SUL MONDO,
EUROPA CHE GUARDA LONTANO,
EUROPA CHE ACCOGLIE
E SA PRENDERE PER MANO,
EUROPA PONTE SUL MONDO,
Tanti canti, tanti balli, tanta allegria,
persone che si incontrano,
persone che sorridono,
come nuvole in un cielo terso e azzurro,
con mille ombreggiature,
con mille evanescenze,
questo è il paese dove vivo…..
RIT. x 2 volte
I colombi
In campagna due colombi
Si facevano compagnia
Poi scoppiò un temporale
E dovette andare via.
Su, voliamo sul campanile!
No entriamo in un fienile!
Non sarebbe stato più bello
Se avessimo avuto l’ombrello
Qual è il colmo per un pirata?
Avere un figlio che è un tesoro
Qual è il colmo per un libro di matematica?
Non avere problemi
Qual è il colmo per un canguro?
Saltare il primo giorno di scuola
Denise
18
Francesco&Francesco
Intervista a Marco Lant, pilota delle mitiche FRECCE TRICOLORI
Salve caro lettore sono Lorenzo (2H Marconi), ho avuto l’opportunità di
intervistare (via mail) il Capo Formazione della pattuglia acrobatica italiana
delle frecce Tricolori di Rivolto, il maggiore Marco Lant.
DALL’ALTO TUTTO
È PIÙ SILENZIOSO,
ORDINATO ED
ARMONIOSO
Dove sei nato e dove hai vissuto la tua infanzia? Sono nato a Udine il 4 maggio del 1971, ho vissuto a
Bertiolo fino a 19 anni.
A quale età ti sei appassionato d’aeroplani ? Mi sono appassionato agli aeroplani fin da piccolo, ho sempre visto le
Frecce Tricolori svolazzare sulla mia testa, credo che questo sia stato un elemento fondamentale per stimolare la mia
curiosità ed il mio interesse al mondo del volo.
Da piccolo desideravi fare il lavoro che fai adesso o qualcos’altro? Volevo diventare un ingegnere, un tecnico, credevo
che pilotare un aeroplano fosse troppo difficile!
Qual era il tuo giocattolo preferito da piccolo e perché proprio quello? Ho giocato tantissimo con le costruzioni (i
Lego), fino alla mia adolescenza, penso che siano una fonte inesauribile di idee, mi piaceva poter realizzare tante cose
diverse con gli stessi pezzi, dalle navi, alle case, agli aeroplani e così via.
Qual era la materia che odiavi e quella che ti piaceva di più e perché? Mi piaceva tantissimo
“scienze”, cioè tutto quello che riguardava la natura, il corpo umano, l’astronomia. Non mi
piaceva la matematica.
Quali studi e scuole hai frequentato per realizzare il tuo sogno? Innanzitutto il mio sogno di
diventare pilota è maturato insieme a me, o meglio, si è concretizzato ed espresso mentre
crescevo. Dopo le scuole medie ho frequentato l’Istituto Tecnico Malignani a Udine, seguendo l’indirizzo per le
costruzioni aeronautiche, una scuola che mi ha introdotto al mondo del volo.
Che consiglio daresti per gli studi e le scuole da frequentare ai ragazzi di oggi appassionati di aerei come te?
Il consiglio che mi sento di dare è di intraprendere un qualsiasi corso di formazione, cioè qualsiasi scuola purché lo si
faccia con passione e dedizione. Lo so che è facile a dirsi ma difficile a farsi, ma credo che il poter fare qualcosa che
piaccia sia di enorme aiuto nel corso degli studi.
Quale fu il tuo primo lavoro , e di che cosa si trattava? Ho iniziato l’Accademia Aeronautica a Napoli subito dopo la
maturità, dunque la carriera militare è stato e rimane ad ora il mio unico impiego.
A quale età hai pilotato il primo aereo e quale? Ho volato per la prima volta a Campoformido a 18 anni mentre
conseguivo il brevetto di pilota privato grazie ad una borsa di studio della scuola che frequentavo.
Da quanti anni piloti gli aerei delle Frecce Tricolori? Volo con le Frecce Tricolori dall’aprile del
2000.
Ora che compito hai nelle acrobazie della pattuglia delle Frecce Tricolori? Attualmente rivesto il
ruolo di Capo Formazione, cioè volo con l’aeroplano che guida la formazione. Sono responsabile
dell’impostazione e condotta di tutto il programma acrobatico, cioè imposto e volo le varie figure
acrobatiche mentre i gregari mi seguono in formazione stretta. E’ un compito di responsabilità ma
che da’ anche delle grandi soddisfazioni. La forza del programma delle Frecce Tricolori trova le sue radici nella
tradizione dell’acrobazia collettiva italiana, l’acrobazia in formazione è nata proprio qui in Friuli negli anni venti. Il
Capo Formazione deve far tesoro di tutte le esperienze accumulate negli anni da chi ci ha preceduto ed interpretare il
volo con la passione che ci caratterizza. Durante le figure e gli incroci il Capo Formazione comunica via radio con tutti
i gregari: bisogna infatti dare ordini accurati e concisi per dare il via alle manovre, per l’utilizzo dei fumi e così via.
Hai mai fatto dei lunghi viaggi per motivi di lavoro e quale è stato il più lungo? Il viaggio più lungo è stato un tour
con le Frecce Tricolori nel 2001, abbiamo volato in Egitto, Arabia Saudita, Dubai, Oman, Kuwait, Siria e poi siamo
rientrati in Italia
Se in futuro avessi un aeroplano tutto tuo che uso ne faresti? Lo userei per guardare il
mondo dall’alto, volare sui fiumi e lungo le coste. Dall’alto tutto è più silenzioso, ordinato
ed armonioso, volare ci consente di vivere un’altra prospettiva, una dimensione che non ci
appartiene ma che ci affascina.
CREDO CHE POTER
FARE QUALCOSA
CHE PIACCIA SIA DI
ENORME AIUTO NEL
CORSO DEGLI STUDI
Qual è il tuo aereo preferito? Il mio aeroplano preferito è un biplano inglese degli anni
trenta, il Tiger Moth, sono riuscito a volarci solo una volta, ma ne sono rimasto stregato.
Come si chiama l’aereo che piloti adesso? L’aeroplano con il quale volo si chiama MB-339 PAN, un velivolo concepito,
sviluppato e prodotto in Italia dalla Aermacchi. L’Aeronautica Militare lo utilizza come addestratore per formare i
nuovi piloti militari, per le Frecce Tricolori tale velivolo è stato modificato con l’aggiunta di un sistema per generare i
fumi (che non sono altro che olio di vaselina vaporizzato) e dipinto in modo particolare.
19
Alcune considerazioni a proposito di moda
Capita a volte di leggere sulle riviste di moda o di ascoltare alla TV alcune considerazioni sulla moda di questo
tipo.
“Moda è tutto ciò che forma il nostro look. Naturalmente per gli stilisti non è facile scegliere il tessuto giusto per ogni capo di
abbigliamento. Come si può notare dalle ultime sfilate, molti stilisti hanno optato per il coccodrillo.”
Avete capito bene: COCCODRILLO.
“Come si fa a resistere alle pregiate cinture classiche di coccodrillo? O alla magnifica giacchetta dai bottoni in pelle di
coccodrillo con l’interno in visone? Niente da dire per la busta a mano con il fiocco, fatta sempre in pelle di rettile… o ancora
per i tronchetti classici in pelle di coccodrillo con il tacco ornato da squame di coccodrillo?”
Bè, la nostra inviata speciale lady Cocca è andata ad intervista il coccodrillo
La tendenza di oggi è usare la pelle di coccodrillo, ma abbiamo mai pensato a cosa prova il coccodrillo?
Secondo me è una cosa orribile uccidere un animale per uno stupido capriccio sarebbe molto meglio
lasciare i coccodrilli dove sono, ma vediamo cosa ne pensa il sig. Drillo Cocco, un vecchio coccodrillo:
Dove fai il bagno di solito?
Lo faccio in un fiume abbastanza grosso e pieno di fango, sa fa bene ai miei reumatismi e una bella nuotata al
giorno mi mantiene giovane.
Che cosa pensa dell’ultima moda in fatto di borse… ossia delle borse in pelle di coccodrillo?
Che sono molto utili finché non sono le mie !!!
E della specie umana cosa pensi?
Che a volte sia proprio stupida e arrogante (parlo in generale ) perché per vanità rischiano di estinguere intere
specie animali e non solo la mia ma anche tante altre!!! E se ne vada ora mi ha fatto arrabbiare e quando mi
arrabbio mi viene un languorino…
I colori dell’estate
Sondaggio alla scuola Negri (classe 5A) a cura di Ksenija e Donatella
Rosso
Nero
Rosa
Verde
Blu
Turchese
Viola
Fucsia
Bianco
Arancione
Lilla
Celeste
Azzurro
Giallo
10
8
1
4
4
2
10
2
3
6
5
1
2
2
dalla Negri ci consigliano
per l’estate
il ROSSO e il VIOLA
Serena 5A Zorutti
La nostra cagnetta ha messo al mondo 5
cagnolini , che abbiamo chiamato: Roby,
Fuffina, Piripicchio, Domitilla e Pagella.
Pagella?
- Si, è la più brutta!
Serena - Zorutti
Una volpe, una lepre e un millepiedi decidono di andare a
bowling, mentre la volpe e la volpe sono già sulla pista, il
millepiedi è ancora nello spogliatoio.
- Cosa stai facendo?
- Un attimo… mi sto cambiando le scarpe
20
Cari ragazze e ragazzi, ormai per alcuni di noi la
moda sta diventando un hobby…
Ormai tutti vogliono cose firmate… I genitori non
ne possono più!! Se andate a farvi un giro in
centro vedrete che la maggior parte degli
adolescenti segue la moda, adesso, ad esempio,
stanno tornando di moda le cose di una volta…
Ma ci sono anche quelli che
preferiscono non seguire la moda e
crearsela da sé.
Avete presente quei braccialetti e
collane a forma di M&M’s???
Quelli tutti colorati???
Beh… Vanno molto di moda…
Fanno veramente un gran stile;
quasi tutti li hanno… appena li
vedi li vorresti mangiare…
Vi consiglio di comprarli se volete
seguire la moda dei tenegeer!!
Comunque si può fare anche una moda da sé,
come cercare di abbinare dei capi con altri o di
I consigli di moda di Ylenia
variare con i colori,
IL VESTIRE
modificare i capi con
È UN MODO DI
fiocchetti o toppe
ESPRIMERSI
chic.
Secondo noi, avere una moda propria è un
simbolo di identità che rende ognuno diverso
dagli altri. Non vergognarti di portare un nuovo
stile di abbigliamento può darsi che anche gli altri
ti seguano e diventi la moda del momento!!!
I grembiuli??? Ci rendono tutti uguali ma danno
fastidio e ci tolgono l’identità, impedendoci di
vestire come vogliamo.
Di una persona si può capire la sua personalità
anche da come si veste…
Il vestire è un modo di esprimersi. Ci si può
vestire a seconda del tempo. Ad esempio se piove
si indossano abiti neri e se c’è il sole si indossano
abiti colorati. Questo si può fare anche con
l’umore…
Beatrice, Cecilia e Silvia 2D Valussi
3E Manzoni
B come bianco va sempre bene per le feste e i party
C come colori, quelli della primavera e dell’estate devono essere solari, caldi e allegri
C come cintura accessorio che non può mancare mai sia per le ragazze alte che per quelle basse
E come estate: abbigliamento estivo? Top, jeans, maglietta, pantaloncini vanno sempre bene per ogni
occasione soprattutto quando vai al mare o a una festa con le amiche e quando vai in centro
F come foro dietro la schiena, rigorosamente scoperta, così almeno può traspirare e la pelle rimane sempre
fresca e asciutta
N come nero va molto di moda è elegante, ottimo se esci in coppia
P come pantaloncini, li usano sempre le ragazze per mettere in evidenza le gambe abbronzate
P anche come pantaloni, sempre comodi e pratici, si abbinano perfettamente a tutti i look: con le
ballerine o con i tacchi
S come spiaggia: i costumi possono essere a pezzi, interi, a fasce o a triangolo e
colorati (vanno sempre bene anche il bianco e il nero)
T come tacchi altissimi, e se cascano le modelle figuriamoci noi!
Serena 5A Zorutti
Serena 5A Zorutti
Notizia sensazionale: la moda … una passione di tutti
I gusti dei tenegeer
Ettore 2C Manzoni
Dice il saggio
Un contadino semina il mais, ma non
gli va troppo bene, allora l’anno dopo
semina i cardi e ha un ottimo risultato.
MORALE
Meglio cardi che mais
Loriana -Zorutti
Un giornalista a Totti: “Che ci sai dire del futuro di
Capello?”
“Stavolta num me fregate: io capellerò, tu
cappelleria, egli capellerà…”
In ritiro cassano chiama Totti. “Ciccio vieni qua, il
rubinetto sta perdendo”
“Ah si, Antò perde? E chi sta a vince’”?
Francesco&Francesco
21
Orfeo e Euridice nel 2000…..!
di Andrea, Sebastiano e Alessandro 2A Conservatorio Tomadini
Pochi anni fa, in Grecia, viveva un chitarrista rock di nome Orfeo. Egli aveva
molte ammiratrici ma nessuna lo convinceva al punto di doverla scegliere come
sposa. Un giorno andò ad un concerto e conobbe un cantante di nome Euridice.
Aveva bellissimi capelli biondi che risaltavano alla luce del sole e occhi azzurri
cristallini. Se ne innamorò perdutamente, iniziarono a frequentarsi e un anno
dopo si sposarono. Le nozze furono felici e plateali; la luna di miele ebbe luogo
nel Parco Nazionale di San Diego. Qui però Euridice, curiosa più che mai, si
sporse troppo da un ponte per osservare bene i coccodrilli (in quel momento affamatissimi), cadde nella fossa
sottostante e fu letteralmente sbranata viva. Orfeo era disperato: tornò in patria e decise di scendere nell’Ade, alla
ricerca dell’amica tanto amata. Qui trovò Caronte che, a bordo del suo motoscafo, era solito traghettare le anime
dei defunti in cambio di una canzone per il suo Ipod. Orfeo, senza esitare, suonò il suo ultimo successo,
“Euridice’s song” e Caronte ne fu entusiasta. Così Orfeo arrivò negli inferi e incontrò la sua bella amata, forse
un po’ pallida. Con lei si imbatté in Persefone, regina del Regno dei Morti e amante della musica lirica, la quale,
nel vedere Orfeo con la sua aria da rockettaro, rimase sconvolta e inorridita e a malavoglia riuscì a concedergli di
far ritorno sulla Terra con Euridice, a patto però di non guardarla finché non fosse uscito da quel regno tetro e
lugubre. Riuscì a strappargli la singolare promessa sperando così di accondiscendere ad un giovane che, se
proprio non era di suo gusto estetico, almeno sapeva ubbidire ciecamente ai suoi
ordini, fiducioso. Ma lui, dopo aver accettato la condizione imposta, fu pervaso da
una grande gioia e, con questa, gli ritornò l’appetito. I crampi della fame non gli
…Caronte che era solito
davano tregua, così, senza ragionare, si voltò verso Euridice per chiederle se c’era
traghettare le anime dei
nei paraggi, un ristorante o, ancora meglio, un McDonald. Così facendo ella
defunti in cambio di una
canzone per il suo Ipod
scomparve e Orfeo, in preda all’angoscia, scappò via, sulle montagne, correndo
ovunque e, mosso dai rimpianti, non mangiò per il resto della sua triste vita,
raggiungendo perciò, di lì a poco, la sua amata, pallida Euridice.
I videogiochi
I videogiochi che tutti dovrebbero avere sono sicuramente quelli dove si deve commerciare e espandere il
territorio per esempio “Civilization IV” oppure “Pharaon”: due videogiochi che non possono sicuramente essere
classificati nei giochi scadenti. Il videogioco “Civilization IV” stupisce perché, giocando, ti insegna all’incirca
quando sono state effettuate alcune scoperte da parte delle diverse civiltà. Non bisogna però stare troppo tempo
davanti al monitor altrimenti ci si rovina la vista.
Ami 4 E. De Amicis
Parentesi sullo Scoutismo
Cinque anni fa ho avuto la fortuna di iniziare la mia avventura nello scoutismo entrando,
come lupetto, nel branco Luna nuova del gruppo di Udine, 1à FSE Adesso sono esploratore e
ogni sabato mi ritrovo con il mio reparto e insieme facciamo varie attività di gioco,
orientamento e molte altre cose divertenti. La vita da Scout mi è sempre piaciuta perché
insegna, ad esempio, ad arrangiarsi con quello che si ha, infatti ora so costruire una cucina
da campo con pochi pali e alcune corde o, se ho bisogno di riscaldarmi, so perfettamente
dove, come e con che tipo di legna (anche bagnata) accendere il fuoco. Ragazzi, cosa
aspettate? Se vi piace lo scoutismo e quello che facciamo, non esitate a visitare le nostre sedi!!
Matteo Zorutti
Cruciverba solo orizzontale
P
E
By Marta
Il nome di Garibaldi
Le api per succhiare il nettare si sporcano di…
In essa studierai gli Egizi, i Greci, i Romani, ecc.
Lo amano fare i bambini
Il capoluogo della Campania
Li usi per soffiarti il naso
Persona felice, contenta…
La parola con tutte le vocali
S
C
P
T
R
Soluzione pag. 23
I
22
Il GIOco del CAlcio
A me, lo sport che piace di più è il calcio. Questo sport mi appassionava già quando avevo
due anni e mezzo e osservavo i giocatori sul campo. Il calcio ha queste regole:
•
il fuorigioco: quando un giocatore riceve un passaggio dietro la linea dei difensori;
•
il cartellino giallo: si prende ad esempio quando si tocca per sbaglio la palla con la mano o quando si fa un
fallo in scivolata ma senza volere;
•
il cartellino rosso: viene dato dall’arbitro quando un giocatore fa a posta a prendere con le mani la palla, o
entra male in scivolata e “falcia” l’avversario;
•
il rigore, quando c’è un fallo in area;
•
il fallo laterale: quando la palla esce dai confini del campo;
•
la rimessa dal fondo: quando la palla esce dal campo dal lato della porta;
•
il calcio di punizione: viene assegnato se si commette un fallo fuori dall’area dei rigore.
CHE BELLO SPORT IL CALCIO!!!
Alessandro 4ª De Amicis
MUSIC
di Greta 4 De Amicis
Secondo me la musica è esprimersi nel miglior modo possibile, ti dà la possibilità di sfogarti. Io il sabato sera
partecipo al coro in chiesa e mi sento alleggerita dopo una settimana difficile. Con la musica puoi far vedere
che vali, che hai delle qualità, magari non sei bravo in alcune cose, ma puoi esserlo nel canto. La musica è anche bella com’è,
interpretata da un cantante. Il mio consiglio per voi e’ questo: cantate più che potete e siate fieri di voi stessi.
UDINE al CENTRO della MUSICA
di Lorenzo 5A Zorutti
Torino? Milano? Bologna? Roma? Firenze?
No, è Udine la città che ospiterà artisti famosi da tutto in tutto il globo Madonna, i Coldplay, e perfino Bruce Springsteen
arriveranno qui a Udine per i tre concerti forse più inaspettati e sorprendenti d’Italia. Infatti, turisti, viaggiatori, curiosi ma
anche fans e ammiratori di questi artisti hanno fatto il tutto esaurito allo stadio Friuli. Che sia l’inizio di uno sviluppo e di un
rilancio del Friuli Venezia Giulia? Mah, si vedrà, intanto godiamoci questi tre concerti!!!
Soluzione cruciverba solo orizzontale: giornale
Soluzione ultimo gioco: fiaba
Un nuovo amico
di Martina 1I Marconi
Ero di ritorno da scuola, un grande edificio
giallo, un cancello maestoso con due leonesse
disegnate sopra, un cortile grandissimo con due
canestri e delle gradinate.
Mi incamminavo per il viale verso casa, una casa
modesta e abbastanza grande. Il mio cane Fufi mi
era già venuto incontro e adesso trotterellava
dinanzi a me. Io lo adoro, è bellissimo, è un golden
retriver bianco e peloso, è molto giocherellone e non
sta mai fermo. Per questo motivo l’abbiamo
soprannominato YO-YO perché salta come questo
oggetto. È così grande che da piccola ci sono salita
sopra e ci ho fatto un giro. D’un tratto esso rallentò
il passo e cominciò ad avanzare quatto come se
avesse fiutato della selvaggina. Girai lo sguardo e
vidi un piccolo passerotto a terra, con poca peluria
sulla testa. Era tenerissimo e a vederlo ti faceva solo
pena. Non mi spiegavo come il mio cane fosse
scappato. Aveva avuto paura di quello scricciolo???
O, forse, era andato a chiamare qualcuno in
aiuto???
Dopo cinque minuti arrivò mio padre che è un
veterinario e si intendeva di animali.
Era un uomo perbene ma è orgoglioso e questo gli
impediva di comunicare bene i suoi stati d’animo
sia con me sia con mia mamma. Non riusciva a
chiedere scusa e ad ammettere che aveva sbagliato.
Questo lato del suo carattere mi preoccupava: mi
avrebbe aiutato? Anche il suo aspetto mi
incuteva un leggero timore: era alto, i suoi
capelli eran di color castano scuro e portava
gli occhiali. Si vestiva sempre da gran signore.
L’uccello era caduto dal suo nido e stava
immobile, impotente, allargando le alette appena
spuntate.
“Non è grave – disse mio papà – basta fasciare le
ali ed aspettare!.
“Bene, allora muoviamoci!” – esclamai.
Subito mio papà prese una valigia con dentro
tutto l’occorrente da veterinario, prese una fascia
e con questa fece tre giri intorno all’ala
dell’uccellino.
Passati tre giorni, mio papà gli tolse la benda: era
come nuovo. Bellissimo!
“Papà, posso tenerlo? Non è un amore?!” –
esclamai.
Mio papà abbassò gli occhiali sulla punta del naso
e mi guardò in un modo strano che solo lui poteva
fare.
In quell’istante arrivò mia mamma: “Dai, Franco,
lascia tenere questo piccolino a tua figlia!”
Pensavo ormai che dicesse di no, ma le parole che
uscirono della sua bocca furono: “Sììì!”
Da quel momento avevo un nuovo animaletto, un
nuovo amico!
23
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi di Udine (CCR per gli amici) nasce
nell’anno 2000 come strumento per dar voce ai desideri e ai bisogni delle
ragazze e dei ragazzi ed è supportato dall’Ufficio Animazione del Comune
di Udine. Al CCR si partecipa con la scuola (dalla classe 4^ della scuola
primaria alla 3^ della secondaria di primo grado), sono infatti gli insegnanti
che decidono di aderire ma ci sono anche occasioni per partecipare
individualmente, il giornalino è una di queste. Nell’anno 2004 viene
pubblicato il primo numero di “Amici di inchiostro” un grande contenitore
che raccoglie idee, i sogni, proposte, i suggerimenti degli under 14.
Al CCR hanno partecipato le scuole:
Friz, Negri, San Domenico, Zorutti, Manzoni e Valessi
UFFICIO ANIMAZIONE
V.le UNGHERIA, 15
33100 UDINE
tel. 0432 271743
fax 0432 271729
[email protected]
… Vuoi maggiori informazioni o desideri leggere on line il giornalino vai sul
sito del comune di udine all’indirizzo
www.comune.udine.it
e poi clicca sulle pagine “la città dei bambini”
Sul sito potrai trovare anche tutti gli appuntamenti pensati per i bambini e i
ragazzi per la prossima estate.
CIAO dal CCR e buona estate a tutti!
[RAGAZZI TOCCA A NOI
LASCIAMO L’IMPRONTA!!]
Hanno collaborato a questo numero:
la classe 4 della scuola De Amicis,
Ami, Alessandro, Angela e Greta, scuola De Amicis;
Sandro scuola Rodari;
Ksenija e Donatella scuola Negri
Matteo e la disegnatrice Serena scuola Zorutti
Alessandro, Andrea e Sebastiano Conservatorio Tomadini;
Luca, Chiara, Irene, Carlotta, Elisabetta, Teresa, Sara e
Valentina, Silvia, Beatrice, Cecilia, Sara, Silvia scuola
Valussi;
Giulia la fumettatrice della Fermi;
Asja, Lorenzo, Martina D. e Martina C., Michela, Michela e
Francesca, il capitano Lorenzo e i poeti Alberto,
Sebastiano, Francesco, Patrick, scuola Marconi;
le classi 3H e 3I scuola Marconi;
Giorgia (che non sappiamo di che scuola sia);
Francesca e Ylenia scuola Manzoni.
Ci hanno fatto sorridere: Francesco&Francesco, Lidija,
Alice, Loriana, Serena, Alessandra, Leonardo, Matilde,
Denise;
Ci hanno fatto giocare: Giulia, Marta e Cecilia, scuola
Valussi.
E naturalmente la redazione del CCR di Udine: Lorenzo,
Stefan, Giulia, Manuel, Alessio, Marianna, Giacomo,
Isabel, Gaia, Giacomo, Paola, Raffaele, Marcello, Walter,
Asia, Leonardo, Alex, Lorenzo, Anna, Veronica, Giulia,
Matilde, Ippolito, Luca, Valentina, Andrea, Giovanni,
Beatrice, Sara e Lorenzo
Le segretarie di redazione: Bea, Federica e Cecilia
Un sorriso fa spuntare il
sole nel bel mezzo di una
tempesta!
Matilde 2D Valussi
Stampato presso Centro stampa Comune di Udine
…un pensiero per voi
…un pensiero per voi
Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, che siamo i tuoi
amici, la tua famiglia, ed è bene che tu sappia che
con te abbiamo imparato qualcosa che ci riempie di
orgoglio: abbiamo imparato ad apprezzare, a
rispettare e ad amare un essere diverso. E’ molto
facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con
qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai
aiutato a farlo. Sei una gabbiana e devi seguire il tuo
destino di gabbiana. Devi volare. Quando ci riuscirai,
Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i tuoi
sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno
più intensi e più belli, perché sarà l’affetto tra
esseri completamene diversi.
Storia di una Gabbianella e del Gatto che le insegnò a volare
Luis Sepúlveda
Se rispondi correttamente alle definizioni
nella prima colonna verticale leggerai il nome
di un tipo di racconto che piace molto ai bambini.
B
R
L
1
2
3
4
5
O
L
A
C
O
C
P
Definizioni
1. secondo mese dell’anno
2. operaio che costruisce e ripara gli impianti dell’acqua
3. posto in cui lavorano gli alunni
4. sono gli arti superiori
5. producono il miele e vivono negli alveari
soluzione pag. 23
24