Giornalino 09 - Udine Cultura
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Giornalino 09 - Udine Cultura
U.S. ANIMAZIONE ‘ Il giornalino è anche on line su www.comune.udine.it pagine del consiglio comunale dei ragazzi ANNO 2009 Ciao a tutti!! Eccoci qui tutti pronti per una nuova stampa di AMICI D'INCHIOSTRO!!! Quest'anno, come tutti gli anni, sono arrivati molti articoli riguardanti i più svariati argomenti, dallo sport alla cultura, dalle domade alle riflessioni.... Tra lo scrivere e il ridere, siamo riusciti a completarlo ed ecco qui il risultato!!!! Sperando che gli articoli e il nostro lavoro vi piaccia, vi auguriamo BUONA LETTURA & BUON DIVERTIMENTO!!! Valentina, Presidente del CCR Un’emozione… Il 16 marzo nella sala del Consiglio Comunale (Loggia del Lionello) si è svolta una seduta del Consiglio Comunale dei Ragazzi, ma non era un incontro come tutti gli altri: era il giorno delle elezioni del Presidente del CCR e dei presidenti delle quattro commissioni (ambiente, scuola, diritti e tempo libero). Per prima cosa abbiamo costituito il seggio elettorale, composto per l’occasione da tre ragazze della Valussi (Beatrice, Greta e Cecilia). I candidati alla carica di presidente del consiglio erano ben nove e tra questi c’ero anch’io Valentina, della 2D della Valussi. Per prima cosa i candidati hanno presentato i loro programmi alla presenza non solo dei consiglieri ma anche di due spettatori di tutto rispetto: l’assessore all’Istruzione Kristian Franzil e il Sindaco di Udine Furio Honsell, che hanno seguito le presentazioni con attenzione non mancando di incoraggiare i candidati, sui cui visi si leggeva una forte emozione. continua pagina successiva Per ricordare e riflettere Quel mercoledì 4 marzo era una giornata fredda, grigia e piovosa. La nostra visita di istruzione a Trieste si preannunciava triste. Dovevamo andare alla Risiera di San Sabba per conoscere quel luogo e la sua storia di morte e sofferenza negli anni del secondo conflitto mondiale. La posizione, decentrata ma non isolata da altre costruzioni cresciutele quasi addosso e l’aspetto dell’edificio, lasciato volutamente squallido, ci hanno subito colpito e fatto percepire il senso angosciante del luogo. Le parole della guida ci fornivano tutte le informazioni sul “incontravo i miei compagni e NON MI VEDEVANO: ero periodo dell’occupazione nazista, sulla prigionia dei tanti infelici diventata INVISIBILE” destinati alla deportazione, sulle disposizioni prese, sulle esecuzioni…Ma l’incontro che di lì a poco avremmo fatto in una sala predisposta al primo piano della Risiera sarebbe rimasto impresso nel cuore. continua pagina successiva Un’emozione… continua dalla prima pagina Quando si interveniva parlando con il microfono a stento riuscivamo a trattenere l’emozione, cosa che però non ha impedito a nessuno di illustrare chiaramente le proprie idee. Nella fase successiva sono state distribuite a tutti le schede elettorali e ciascuno ha scritto il nome del candidato preferito, al termine dello spoglio Sara della Manzoni e io ci siamo ritrovate al ballottaggio dal quale sono uscita come presidente del CCR ottenendo ventitre voti. L’assessore mi ha invitato a sedermi accanto a lui sulla sedia più alta di tutta la sala, non vi dico la mia emozione; un po’ più tardi mi hanno raggiunto i presidenti delle quattro commissioni appena eletti: Andrea – Commissione Scuola, Manuel - Commissione Ambiente, Giovanni Commissione Tempo Libero e Paola - Commissione Diritti. Finito il consiglio tutti sono risultati visibilmente soddisfatti, anche perché abbiamo sperimentato realmente (come gli adulti) il nostro diritto al voto e abbiamo anche imparato che non è solo un diritto ma anche una responsabilità sia per gli elettori sia per chi si candida. Prima di andare a casa ho incontrato il Sindaco nel suo ufficio, è stata un’emozione forte, incontrarlo da vicino e poter chiacchierare con lui. L’iniziativa del CCR, al quale partecipo con tutta la mia classe (la 2D della Valussi) ci ha permesso di aprire un dialogo vero con il Comune e ci sta insegnando a conoscere le cose, ad approfondirle e a dire la nostra, con la speranza di essere ascoltati. Valentina B. 2 D Valussi e Presidente del CCR Per ricordare e riflettere continua dalla prima pagina Non capita spesso di conoscere una persona anziana, dinamica, vivace e simpatica come una ragazzina, appassionata testimone del periodo più buio e dolorosa della storia contemporanea. La signora Bruna Screiber con grande vigore e in modo travolgente racconta da tempo la sua esperienza agli studenti, in modo da far comprendere che i gravi errori commessi in passato non devono ripetersi mai più. E grazie a lei, anche noi ragazzi delle classi 3H e 3I della scuola media Marconi di Udine abbiamo ascoltato rapiti la sua storia. La signora nonostante la sua figura minuta, ha subito riempito la stanza con la sua presenza e ci ha coinvolti nel turbine di emozioni e ricordi vissuti durante il periodo della sua adolescenza a Trieste. “Avevo appena 17 anni e andavo al Liceo Classico Petrarca” raccontava. “Essere ebrea concreava allora nessun problema né a me né ai miei compagni. Prima di tutto ero italiana, poi triestina e infine ebrea. “Ma, ad un certo punto tutto cambiò. Era il 1938 e anche a Trieste vennero applicate le leggi razziali. “Non potei più frequentare il liceo, gli adulti non potevano esercitare la loro professione, incontravo i miei compagni e loro NON MI VEDEVANO: ero diventata INVISIBILE. Fuggii in Svizzera come una clandestina, con mio marito e incinta del primo figlio, e così mi salvai, aiutata da alcuni conoscenti…E alla fine della guerra, tornata a Trieste, non riuscii a riallacciare i rapporti con i miei vecchi amici. Non avevo dimenticato di essere stata ignorata da loro quando ne avevo più bisogno.” Abbiamo capito tanto da quelle parole. In poco più di un’ora, usando un tono spesso ironico rispetto alla serietà delle situazioni trattate e, proprio per questo, piacevole e coinvolgente, la signora Schreiber è riuscita a farci comprendere quanto sia oltraggioso privare l’uomo dei suoi diritti e della sua dignità o quanto sia superficiale credere che la seconda guerra mondiale sia un evento lontano da noi, che non ci riguarda più, poiché tuttora in varie parti del mondo si ripetono fatti atroci, a cui non si può e non si deve mostrare indifferenza, come quella a volte riservata alle vittime del nazismo. E, con forza, ha più volte sottolineato la finalità dell’incontro con noi ragazzi adolescenti. “Voglio farvi capire che queste sono cose che non devono succedere. Pensate. Se non potete pensare, il cervello si atrofizza e le idee di qualcun altro prendono il posto delle vostre… Pensate, e continuate a farlo, perché cose del genere possono succedere di nuovo…” Ne siamo convinti ma, purtroppo, nonostante le guerre e gli errori del passato, l’uomo continua ad odiare, provocando morte e distruzione. Per questo persone come la signora Schreiber sono coloro che, con la loro grinta, la loro sincerità rendono il Mondo un posto migliore. Le ragazze e i ragazzi 3H e 3I Marconi 2 Africa di Martina 3H Marconi Erano circa le quattro di mattina, ormai la temperatura si era alzata, quando mi svegliai. Mi liberai del sacco a pelo e uscii dalla mia tenda. Ormai erano tre giorni che non avevo contatti col mondo esterno. Eravamo solo io e la mia Africa. Mi stiracchiai e mi guardai intorno. Era ancora buio, ma in lontananza riuscii a scorgere la fioca luce dei fuochi dei Masai, popolazione della Tanzania e al tempo stesso avvertivo su di me incombere la presenza dell’immenso Kilimangiaro, invisibile nell’oscurità ma presente nel mio Io più profondo. In pochi giorni era diventato un amico, il mio custode e protettore. La risata di una iena in lontananza mi convinse a rientrare nella tenda, che chiusi bene alle mie spalle. Le pareti le avevo ricoperte di indumenti, cartine geografiche, qualche schizzo veloce del paesaggio; in parte perché la rendeva più familiare e rassicurante, in parte per nascondere la luce emanata dalle candele. Ripiegai il sacco a pelo e tirai fuori un tavolino su cui disposi la mia colazione, costituita da un’unica noce di cocco, l’ultima rimasta di quelle che avevo raccolto durante la mia permanenza sulla costa. In effetti è stato proprio là che sono scomparsa dal resto del mondo, abbandonando il telefono satellitare. Quand’ebbi terminato il mio pasto misi un po’ di cose nello zaino: due bottiglie da riempire d’acqua, un multiuso, un macete (chiuso nel fodero), un grosso libro per l’identificazione delle piante, un binocolo e un ricambio. Chiusi la cerniera della tenda con il lucchetto, e la ricoprii con rami, foglie e qualche cespuglio Qual è il colmo di Cappucetto Rosso? Che qualcuno gli auguri in bocca al lupo. Qual è il colmo per un gatto intellettuale? Dar la caccia solo ai topi di … biblioteca. Qual è il colmo per un ape? Non poter entrare nell’alveare, Xché la mamma ha passato la cera. Qual è il colmo per un musicista? Sentirsi suonato Qual è il colmo per un insegnante? Non avere classe Qual è il colmo per Babbo Natale? Essere colto con le mani nel sacco by Lidija -Valussi raccolti il giorno prima e mi misi in marcia. Le scorte di cibo si stavano esaurendo e dovevo assolutamente procurarmene dell’altro. La sera prima avevo studiato alla perfezione la mappa, così mi diressi a ovest. Dopo pochi minuti di cammino potei assistere al sorgere del sole sul Kilimangiaro e, nonostante lo avessi già visto molte volte, non potei fare a meno di fermarmi ad ammirare quella striscia dorata che contornava la montagna, circondata da un alone rosa e mi sentii pervasa da un’euforia che nel mondo civilizzato non avrei nemmeno saputo immaginare. Ricominciai a camminare tra la vegetazione, alla ricerca di piante commestibili, in lontananza già si scorgevano branchi di zebre affamate. Mi misi a raccogliere Manioca, pianta ricca di proteine e quant’altro riuscii a trovare. Passò la mattinata e fui costretta dal caldo a tornare alla tenda, fermandomi a un ruscello per prendere l’acqua. Appena fui tornata misi da parte le piante e le bacche che avevo raccolto e mi riparai. Aspettai il pomeriggio per mettermi all’opera. Iniziai a lavorare la terra, inumidendola con l’acqua, poi presi la manioca, ne tagliai i gambi e la ripiantai, lo stesso feci con l’orzo e le piante dolci. Ad un tratto, con la coda dell’occhio scorsi un movimento fra i cespugli: era un Moran, un cacciatore della tribù dei Masai. Ero stata al suo villaggio e loro mi conoscevano. Il ragazzo mi fece cenno di stare ferma e zitta. Aspettai, finchè lui non balzò in piedi e si avventò su una gazzella semi nascosta da un albero. Lo aiutai a spellarla e lui, gentilmente, mi regalò qualche pezzo di carne, infine mi salutò in inglese. «Bye, Harley!». Decisi che non avrei mai lasciato l’Africa. Qual è il colmo per un sindaco? Avere una testa fuori dal comune. Qual è il fiore che sa anche suonare? La viola Qual è la città più forte? Potenza E la più allegra? Brindisi Qual è il fiore più pericoloso? La bocca di leone Più ne perdi, più te ne rimane, cos’è? Il sonno by Loriana- Zorutti 3 Parliamo di sport l’intervista tripla a tre consiglieri Commissione Tempo Libero CCR Nome BEA STEFAN ALESSIO 12 Età 10 10 Sport praticato Pallavolo Calcio Che cos’è lo sport per te? Nervosismo e gioco di squadra Basket Incontro, gioco di squadra Divertimento, stare con gli altri Perché lo praticate? Per passione, perché aiuta a crescere e a stare bene Perché molti amici lo praticano Perché molti amici lo praticano Cosa provi durante una partita? all’inizio tensione e poi mi sciolgo mi sento nervoso nervoso e a volte mi arrabbio Ti piace qualche altro sport? No No Per te è importante vincere? Si No Si, ma è importante divertirsi e partecipare Si, ma è più importante divertirsi E’ stata una tua scelta praticare questo sport? Boh, anche il divano non mi dispiace Si Si Quando perdi cosa provi? Mi sento un peso per la squadra, come se fosse colpa mia, ma ho una spinta in più per la prossima partita Se non hanno imbrogliato, va bene, altrimenti… Mi sento triste Perché consiglieresti ad altri di fare questo sport? Perché ti aiuta a sfogarti Perché ti aiuta a crescere ed è divertente Perché puoi fare soldi FACILE 3 8 6 4 7 2 3 8 2 8 3 9 7 1 2 1 7 by Giulia 6 5 3 7 5 6 1 9 9 5 2 1 5 1 5 7 2 DIFFICILE 2 1 SUDOKU 2 4 5 3 9 8 8 3 3 4 9 1 6 9 4 1 4 5 8 9 8 4 3 7 A proposito di sport. Il bagnino fischia furiosamente e fa gesti disperati: Ehi, lei, guardi che non può fare la pipì nella piscina!” L’altro protesta “ma se lo fanno tutti…!!!” Il bagnino “Ma non dal trampolino!” Lidija 2D Valussi 4 I LUOGHI DEL Taranto … Citta’ del mare di Valentina 2D Valussi Cari lettori, per prima cosa desidero ricordare a tutti la posizione di Taranto che si trova in Puglia affacciata sullo splendido Mar Ionio. La sua origine risale ai tempi della colonizzazione greca delle coste meridionali dell’Italia, a testimonianza rimangono molti resti greci e romani. La città è divisa in due zone: la Taranto vecchia, che è la parte più antica della città ricca di testimonianze, e la città nuova, dove gli insediamenti sono più numerosi. Le due parti sono collegate da un ponte girevole. Il mare è bellissimo e limpido, tanto che puoi ammirare una quantità enorme di pesci dai mille colori e la spiaggia è molto particolare perché ha una sabbia molto grossa e bianchissima. Perché andare a Taranto: senza dubbio per il mare ma anche per la sua ricca storia. Camminando verso sud di Giulia 5A A. Negri Puglia: una delle località più belle d’Italia. Ovviamente le località da visitare in Puglia sono tante e credo che ogni persona voglia visitarle tutte! Ogni turista viene sempre accolto da usi e costumi, ma soprattutto viene colto dalla…….LINGUA! La lingua varia a seconda del luogo in cui si trova: dialetto Leccese, Brindisino, Foggiano, Tarantino,…… LECCE: Lecce è famosa per la sua grande bellezza; piazza S. Oronzo è stimata per i tanti artisti di strada che si fermano a divertire le persone, e per l’Anfiteatro romano (è come una specie di colosseo dove le persone guardavano le lotte con i leoni nell’età imperiale). Altre mete turistiche sono le chiese o le basiliche che attraggono la gente in abbondanza; ad esempio: il Duomo o S. Croce. SALENTO: il Salento è la parte più “meridionale” della Puglia. Il Salento è una parte famosa soprattutto per le sagre; la più conosciuta è la sagra degli “MUNICEDDHRI” (sagra delle chiocciole che vengono mangiate COTTE come usanza). Inoltre, un’altra usanza diffusa è la “pizzica”, un ballo tradizionale lungo tutta la notte che veniva praticato già nel passato. IL MARE…..le più incantevoli coste sono quelle del mar Ionio ed Adriatico in cui ci si può perfino SPECCHIARE! Le più belle spiagge sono a: Brindisi, Otranto, Gallipoli, San Cesareo. Infine, a tutta la gente che ha letto questo articolo, auguro di andare a visitare al più presto la Puglia e di non scordarla MAI!!!! …Le poesie… Mare Mare o mare che tocchi il sole nel tramonto tocca anche il mio cuore. Mare infinito che arrivi chissà dove, dammi la tua cartina per raggiungerti, dove lontano posso andare, il tuo amore sempre mi raggiungerà! Giorgia La pazienza è una fonte di saggezza, anzi, di più, è una fonte di ricchezza. La pazienza è una dote speciale che non fa male. Solo pochi la possiedono, gli scalmanati solo la intravedono. Alberto M. 1I Marconi 5 NOI E LA SCUOLA Alcune considerazioni a proposito di scuola di Sara 1D Valussi Sono una ragazza di 1^D e mi faccio portavoce di una serie di richieste. Per prima cosa volevo dirvi che ho appreso con piacere la notizia di un giornalino TUTTO NOSTRO. Carissimi consiglieri del CCR la classe 1D della scuola “Via Petrarca” desidererebbe avere uno spazio più pulito dove passare la ricreazione. Il cortile della scuola è ampio, anche bello ma sfortunatamente sporco. Vorrei che tutti rispettassero le regole e che buttassero le cartine della loro merenda negli appositi cestini, dato che ad ogni colonna ce ne è uno! Con tristezza ho notato che tra le prime e le terze c’è come una barriera: i ragazzi più grandi si vergognano di farsi vedere con un ragazzo più piccolo, mentre i più piccoli sentono la necessità di avere qualche compagno più grande che magari li aiuta, li guida e li fa conoscere altre persone. Sempre a proposito di scuola ho da segnalare un altro problema: quest’anno nell’orario ci sono solo due ore di storia e una di geografia, con il programma siamo giusti ma non possiamo mai approfondire alcuni argomenti. Inoltre ho visto che anche la musica è una materia che ha poche ore alla settimana, quindi vorrei che venisse presa più seriamente. Ed è perciò che vorremmo qualche laboratorio o qualche ora in più per far emergere qualche “talento nascosto”. Qual è la frase che si sente + di frequente a scuola? A scuola 2 bambine vengono rimproverate dalla maestra Non lo so durante la lezione di matematica “ehi, basta parlare”! Ma stiamo parlando del più e del meno. La maestra chiede a Pierino: “dove si trova il monte Bianco” E Pierino risponde: “A pagina 100 del libro di geografia”. La legge degli studenti: ABBIAMO SEMPRE RAGIONE! Non capiamo mai… in realtà consultiamo i nostri dubbi! Non ci distraiamo… studiamo semplicemente le mosche! Non leggiamo riviste… arricchiamo semplicemente la nostra formazione! Non scriviamo bigliettini… sperimentiamo nuovi mezzi di comunicazione! Non dormiamo in classe… riflettiamo! Non parliamo… interscambiamo espressioni! Non mastichiamo chewing-gum … stimoliamo i nostri muscoli! Non lanciamo matite… studiamo la legge di gravità! Non ridiamo… siamo felici! By Alice La ricreazione … un diritto degli studenti! Vi sarà capitato di dover saltare la ricreazione? Beh, a qualcuno capita molto ma molto spesso, anzi quasi tutti i giorni. I motivi sono i più diversi: la campanella che non suona, l’insegnante, che ha due ore inframmezzate dalla ricreazione e decide di fare due ore di seguito “così non ci distraiamo”, e infine il motivo più gettonato LA PUNIZIONE. Ma noi non siamo d’accordo che per punire il comportamento scorretto di un compagno tutta la classe deve pagarne le conseguenze. E’ UNA VERA INGIUSTIZIA! Per noi la ricreazione è importante, perché ci permette di riposare, di giocare e di socializzare con i compagni: quindi LA RICREAZIONE VA RISPETTATA! Commissione diritti CCR 6 TUTTI INSIEME PER RICCARDO I belive I can fly Ciao! Siamo Teresa, Elisabetta e Carlotta! Siamo tre ragazze che frequentano la Scuola Media Statale Valussi di via Petrarca. Oggi vi vogliamo presentare il nostro coro, anzi, un’iniziativa del nostro coro in seguito ad un triste evento. Crediamo sia inutile raccontarvi la storia di Riccardo per intero, visto che è già stata oggetto di discussione su vari giornali da qualche tempo. Come sapete Ricky era uno di noi ragazzi della provincia di Udine, che è stato colpito da un grave tumore. Per curarsi si è recato in Texas (USA) dove, con delle cure sperimentali, spera di potersi curare. Poiché la cifra da sostenere è veramente alta, il coro “Valussi” insieme a molte altre società e organizzazioni (come la squadra Leonorso Rugby di Udine dove lui giocava), hanno deciso di impegnarsi in opere di beneficenza finalizzati a una raccolta di fondi destinati alla sua famiglia. Il nostro coro si è voluto impegnare organizzando un concerto di solidarietà che si è tenuto il 3 aprile scorso. Con gli strumenti del conservatorio J. Tomadini e le voci del “Blu Curaçao” sono stati raccolti circa 2000 Euro. Non è molto ma siamo comunque felici di poter mettere parte del nostro contributo in quest’iniziativa che ci sta tanto a cuore. Speriamo, con questa serata, di aver dimostrato il nostro appoggio a Ricky e alla sua famiglia. Noi vorremmo al più presto scrivere un bel finale a questa storia, ma per farlo c’è bisogno dell’aiuto di tutti, anche di quelle persone che hanno conosciuto Riccardo solo attraverso queste righe. Facciamo appello perciò al cuore e alla sensibilità di tutti voi, affinché ognuno, a seconda delle proprie possibilità, possa dare un piccolo ma comunque importante aiuto per la vita di questo giovanissimo ragazzo che troppo presto ha dovuto lottare contro una malattia apparentemente senza cura. Per chiunque volesse contribuire questo è il conto corrente intestato ai genitori Claudio Rinaldi e Lucia D’Antoni: Banca di Udine, sede di Paderno, codice iban IT86M0871512300000000714504. Carlotta Elisabetta e Teresa Voi conoscete Riccardo? Noi personalmente no, però conosciamo la sua storia. Riccardo è un ragazzo come noi che è stato colpito da una terribile malattia le cui cure in America sono costosissime. Per aiutare Riccardo e i suoi genitori la nostra scuola Valussi ha deciso di organizzare un concerto di beneficenza “I belive I can fly”. Per prepararci a questo concerto ci siamo tutti impegnati e con “tutti” intendiamo noi alunni, professori e personale A.T.A. Il concerto si è tenuto venerdì 3 aprile nella Chiesa di S. Marco: c’era nell’aria un’atmosfera molto frizzante e solidale. Noi del coro “Valussi” abbiamo aperto il concerto: eravamo molto emozionati perché consapevoli che stavamo cantando per un’ottima causa. Oltre a noi si sono esibiti il coro “Spiritual Blue Curaçao” e l’orchestra giovanile del conservatorio Tomadini che ha suonato con intensità brani di Hoffenbach, portando una ventata di leggerezza. Il pubblico ha capito il nostro entusiasmo, si è commosso ascoltando la storia di Riccardo raccontata dal suo allenatore di Rugby e si è unito a noi con un mare di applausi e tante offerte. Speriamo che Riccardo possa finalmente tornare a volare. Irene e Silvia 3D Valussi La sera del 3 aprile nella Chiesa di San Marco in Chiavris si sono esibiti il coro “Valussi”, il coro Blue Curaçao e l’orchestra giovanile del conservatorio Tomadini per raccogliere fondi per Riccardo, un ragazzo affetto da una grave malattia, a cui servono costose cure all’estero. Il coro Valussi si è esibito per primo, con canzoni tratte dal film francese “Les Choristes”, spiritual e brani classici. Quindi è stato il turno dell’orchestra giovanile del conservatorio Tomadini con musiche tratte da “Orfeo ed Euricide”, infine i Blue Curaçao con brani pop e colonne sonore. Ci abbiamo messo tutto il nostro cuore, abbiamo dato il meglio di noi perché stavamo cantando e suonando per Riccardo perché torni a volare! Speriamo che questa serata sia servita ad aiutare Riccardo. Il pubblico ha premiato con forti applausi perché crediamo che abbiamo sentito il nostro entusiasmo e la nostra partecipazione e li abbia condivisi. Luca e Chiara 3D Valussi 7 DIARIO DI VIAGGIO di un capitano che si appresta a salpare per una “fantastica” esperienza… Diario di bordo, 03.07.2009 Primo giorno. Stamattina alle 8.30 il carico di olive era già a bordo così siamo salpati in anticipo da Lisbona. Il tempo è ottimo e i marinai a me affidati sono espertissimi. Credo che non avremo problemi in questo senso, tuttavia abbiamo avvistato due topi e un barilotto di olive perde olio. Ovviamente il barile è stato riparato ma i miei uomini non riescono a trovare i topi. Il caldo diventa insopportabile sul ponte durante il pomeriggio e siamo costretti per questo a mandare tutti nella stiva della nave per cercare di alleviare la situazione. Diario di bordo, 04.07.2009 Secondo giorno. Questa mattina c’è stato un diverbio tra due marinai ed uno di loro si è rotto un paio di costole. Il caldo ci sta facendo perdere tempo perché i miei uomini avevano sentito il bisogno di tuffarsi in acqua. Oggi pomeriggio durante la pesca i miei uomini hanno recuperato un siluro inesploso. Lo abbiamo rigettato in acqua e fatto esplodere con l’arpione. L’acqua potabile inizia a scarseggiare. Le cartine nautiche sono cadute in mare dopo l’esplosione. Ho deciso di navigare sempre ad ovest. Diario di bordo, 05.07.2009 Terzo giorno. Dichiaro lo stato di emergenza. L’acqua potabile è finita e la radio non funziona. Oggi mattina ha piovuto un po’ e abbiamo raccolto acqua sufficiente per due giorni. Diario di bordo, 06.07.2009 Quarto giorno. Metà dell’acqua è evaporata e il restante è stato consumato dall’equipaggio. Due dei miei uomini sono impazziti. Li abbiamo legati ai loro letti ma uno di loro è riuscito a liberarsi e si è tagliato la gola con il suo rasoio. Il suo corpo è stato gettato in mare. Diario di bordo, 07.07.2009 Quinto giorno. Finisce il cibo. Non si vede neanche un lembo di terraferma. Diario di bordo, 08.07.2009 Sesto giorno. I marinai danno segni di pazzia; sono due giorni che nessuno beve. Quasi tutti hanno avuto allucinazioni. Perfino io potrei giurare di aver visto un cervo volante, con la coda dell’occhio. Oggi pomeriggio un marinaio ha cercato di uccidersi. Siamo arrivati in tempo per impedirglielo tuttavia, in seguito, si è dato fuoco. Lo abbiamo buttato in mare per spegnerlo ma non è più tornato a galla. Diario di bordo, 09.07.2009 Settimo giorno. Abbiamo rotto gli strumenti per la pesca. Li abbiamo gettati in acqua per alleggerire la nave e di conseguenza andare più veloci. Ci siamo persi ma continuiamo a navigare verso ovest, giorno e notte. Diario di bordo, 10.07.2009 Ottavo giorno. Abbandonate le scialuppe di salvataggio, i letti e qualsiasi altro oggetto in mare, stavolta senza motivo. Siamo tutti impazziti, tuttavia ho impedito di gettare le olive in quanto potrebbero essere la nostro ultima risorsa alimentare. Diario di bordo, 11.07.2009 Nono giorno. Oggi c’è stato un ammutinamento. I pochi uomini rimasti a me fedeli mi hanno difeso e hanno ucciso quelli che mi volevano destituire. Un marinaio ha mangiato una gamba di uno dei corpi. Il carico è ancora intatto. Diario di bordo, 12.07.2009 Decimo giorno. Uno dei nostri marinai ha avvistato terra ad ovest. Abbiamo dovuto impedire ad uno degli uomini di suonare la chitarra perché eseguiva lente marce funebri e i suoi compagni si rotolavano per terra piangendo e ululando. Diario di bordo, 13.07.2009 Undicesimo giorno. Abbiamo sparato l’ultimo razzo di segnalazione. Non resisteremo ancora per molto. Diario di bordo, 14.07.2009 Dodicesimo giorno. Abbiamo avvistato l’America durante la notte. Siamo arrivati a New York nel pomeriggio. Il carico è stato consegnato intatto. Torneremo in aereo. Il capitano Lorenzo 2L Marconi 8 L’ATTORE PREFERITO Zac Efron…. Nome: Zachary David Alexander Efron Sopranome: Hollywood Data e luogo di nascita: 18 ottobre 1987 a San Luis Obispo California Stati Uniti Intervista immaginaria… ma non troppo! Che mestiere fa tuo padre? Ingegnere elettronico E tua madre Starla? Casalinga Hai un fratello? Si, più piccolo che si chiama Dylan. Hai animali? Si, due cani pastori australiani Dremer e Puppy. Che film preferisci? I Gonies Il tuo musical preferito? La febbre del sabato sera. Il tuo libro preferito? Robinson Crosue di Daniel Defoe Il tuo cantante preferito? Matt Costa con la canzone Songs we sing. Fai dello sport? Tutte le mattine vado a correre I tuoi film? High School musical 1 e 2 e Harirspray. Nel film High School Musical, dove interpreto Troy Bolton , quello che preferisco è il messaggio che abbiamo voluto dare ossia che l’amicizia è più forte di tutto ed è importante condividere i propri sogni con gli altri. Credere in se stessi anche quando sembra andare tutto per il verso sbagliato, e confidarsi con chi è capace di ascoltare. Emozionarsi per un momento tanto atteso questa è la magia di High School musical. Per questo a noi il film è piaciuto tanto tanto!!! Beatrice, Cecilia e Federica 2D Valussi … e Jhonny Depp Iniziò tutto una sera del 1895 quando Antoine Lumière invitò il “mago” Georges bellissimo diventò Méliès a vedere l’invenzione dei suoi figli, Auguste e Louis Lumière. Fu uno spettacolo il CINEMA. Il Cinema è seguito ancora oggi da tutti ma io vorrei parlarvi di un certo: la prima immagine che si muoveva… E pian piano quell’immagine tipo di cinema, cioè vorrei raccontarvi dei film e della bravura di un importante attore americano, JHONNY DEPP. Dopo Jhonny Depp si impegnò facendo il film La vera storia di Jack lo squartatore con la regia di Allen e Albert Hughes. Poi Jhonny Depp è un attore creativo e fantasioso. La sua carriera iniziò negli anni 90. Negli anni 90 fece solo un film interessante, Edward Mani di forbice che parla di un amore, ma non solo; esordì con il regista Tim Burton con alcuni film come: La fabbrica di cioccolato e sempre con la sua voce il cartone animato La sposa cadavere. Seguì poi il film Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma, mentre La maledizione della prima luna uscì prima dell’esordio con Tim Burton ma quel film non ebbe molto successo. Lo ebbero tanto invece i Pirati de Caraibi - La maledizione del forziere fantasma e Ai confini del mondo. Nel 2007 – 2008 collaborò con Tim Burton recitando in Sweeney Todd il diabolico barbiere di Fleet Street. Ora Jhonny Depp sta lavorando su alcuni film che forse avranno molto successo: Parnassus l’uomo che voleva ingannare il diavolo, Nemico pubblico, Alice in Wonderland, The Rum Diary. Secondo me è un bravissimo attore che sa recitare benissimo ed è molto ironico. In qualsiasi ruolo deve recitare in un film riesce sempre a creare un personaggio reale, originale, mettendoci sempre un pizzico di suo. Speriamo che quando sarò grande e diventerò un attore famoso non sia ancora morto perché io la notte penso a volte come farò a farmi dare un autografo da lui. Sandro 5A Rodari 9 I CONSIGLI DI ValAnna Tra un po’ arriva l’estate Anna e Valentina, con l’aiuto di graditi ospiti, vi offrono alcune piacevoli letture! Mezzanotte autrice Jacqueline Wilson editore Salani Buon giorno a tutti! Mi chiamo Asja e frequento la classe 1^I della scuola Marconi. Voglio parlarvi del libro di Jacqueline Wilson ”Mezzanotte”, che a me è piaciuto tanto da averlo letto ben cinque volte! E’ la storia di Violet che, per un motivo che non vi dico (altrimenti vi rovinerei la sorpresa), scappa di casa e incontra qualcuno… La trama si svolge in dodici capitoli, dodici come i libri pubblicati da Casper Dream, uno scrittore (inventato) di cui la protagonista Violet è follemente innamorata, pur senza averlo mai visto. Ogni capitolo ha il titolo di uno dei libri di Dream e anche una delle illustrazioni tratte dalle sue storie. L’ambiente in cui si svolge la vicenda è costituito da due città: la prima è quella dove Violet vive e va a scuola, la seconda è quella dove lei presume viva Casper Dream. Il genere, secondo me, è misto: fantasy, temi sociali, avventura. Nella lettura io non ho trovato difficoltà di comprensione, il linguaggio è semplice ma efficace. Consiglierei questo libro alle ragazzine dagli 8 anni in su, piuttosto che hai maschi. Ma possono leggerlo anche le mamme e i papà prima di dormire, oppure gli insegnanti. Asja M. Ascolta il mio cuore autrice Bianca Pitzorno editore Mondadori A scuola quest’anno abbiamo letto il libro “Ascolta il mio cuore” di Bianca Pitzorno. E’ ambientato in Sardegna alla fine della Seconda Guerra Mondiale e racconta le vicende della classe 4ª D che deve prepararsi all’esame di 5ª elementare e a quello di ammissione alla Scuola Media, il cosiddetto “salto”. I personaggi principali sono tre bambine: Prisca Puntoni, Elisa Maffei (che ha perso i genitori sotto i bombardamenti) e Rosalba Cardano; loro sono molto coraggiose e lo dimostrano negli episodi in cui preparano i regali di Natale per le bambine povere (Iolanda e Adelaide), in cui offrono loro una ricca merenda in pasticceria e quando preparano il “piano carneficina” contro l’odiata maestra Argia Sforza. Per mettere in atto questo dispetto utilizzano la tartaruga di prisca: Dinosaura. La maestra Sforza però non è proprio l’insegnante ideale: è cattiva e ingiusta con Iolanda e Adelaide, per esempio lava con il sapone la lingua ad Adelaide perché ha detto una parolaccia, dà loro bacchettate e sberle, e se non sono pulite e in ordine le rimanda a casa. Invece con le bambine di buona famiglia si comporta da leccapiedi, non le sgrida neanche se non studiano. Le parti più simpatiche del libro sono i racconti di Prisca, ricchi di fantasia. A noi questo libro è piaciuto perché è una bella storia di amicizia e ci ha trasmesso molte emozioni. Ci ha fatto riflettere sul fatto che a scuola tutti i bambini sono uguali e vanno trattati allo stesso modo. 4A “De Amicis” Gli eroi del crepuscolo autrice Chiara Strazzulla editore Einaudi Anna ci consiglia il libro dal titolo “Gli eroi del crepuscolo”, cha narra di due ragazzi che salvano il mondo. E’ una storia raccontata in parallelo: un ragazzo , Slyman, che non sa da dove viene e non sa chi sono i suoi genitori sta pellegrinando per il reame con il suo maestro, il Solitario. Invece l’altro ragazzo Lyannel, che è un mezzo mortale tra gli eterni, parte, con alcuni suoi amici per salvare la principessa Eileen, rapita dalle truppe nere, che ormai da dieci anni combattono contro il Reame. I due ragazzi si incontrano e assieme alla compagnia dei Rinnegati, dopo diverse disavventure, arrivano a Sirkun, la fortezza indistruttibile e sconfiggono le truppe nere, ma il nemico non è distrutto del tutto, infatti la sua anima si è nascosta in una remota parte del reame: la desolazione. I due ragazzi partono per distruggere l’anima per sempre, affrontano innumerevoli pericoli e difficoltà , ma alla fine ce la fanno! Tornato a Sirkun, Slyman scopre che suo padre è morto e capisce che la vita è ingiusta perché l’aveva appena conosciuto. Spero che vi piaccia quest’emozionante avventura anche Anna 5A Negri se vi strapperà qualche lacrima. Via auguro una buona lettura! 10 Gli occhi di un re autrice Catherine Banner editore Mondadori Leo ha 15 anni vive con la nonna e il fratello minore Stirling nel regno di Malonia e frequenta con insofferenza l’accademia militare, imposta dal feroce regime dittatoriale. La vita del ragazzo è sconvolta dal ritrovamento di un misterioso libro dalle pagine bianche, che si riempiono a poco a poco. Il libro racconta di Anna e Ryan, due ragazzi che vivono in un universo parallelo chiamato Inghilterra, dove la gente viaggia su carri scoppiettanti detti automobili e conosce armi prodigiose chiamate fucili. Le vicende presenti e passati di Inghilterra e Malonia si intersecano e si svelano pian piano, come tessere di un mosaico che si ricomporre. Leo scopre che Ryan è l’erede al trono della saggia famiglia reale che governava Malania prima che l’attuale dittatore la spodestasse e decide di aiutarlo a riconquistare il regno. Nel frattempo inizia a scrivere l’incredibile storia che sta vivendo tra le pagine ancora bianche del libro. Valentina 2D Valussi Voglio un cucciolo autore Indigo editore Giunti Junior … narra la storia di un ragazzo che vuole a tutti i costi avere un cucciolo di cane, ma al posto del cucciolo arriverà … una sorellina. Da quel giorno inizia la ricerca per un piccolo cucciolo da adottare e il bambino troverà un valido alleato nella nonna. Anna 5A Negri Diario di una schiappa autore di Jeff Kinney editore il Castoro Essere un ragazzo è un mestiere complicato. Nessuno lo sa meglio di Greg che ha iniziato la scuola media e si trova in mezzo ai nuovi compagni, a ragazze improvvisamente grandi… A Greg la mamma regala un diario, che lui preferisce definire un giornale di bordo dove racconta le sue giornate tra scuola, amici e casa. Ecco un breve esempio: “mancava un’ora all’appuntamento per il dolcetto e scherzetto e non avevo ancora un costume. A quel punto stavo seriamente pensando di rimascherarmi da cow boy per il secondo anno di fila, ma proprio in quel momento…” Perché leggerlo: perché è davvero divertente e ironico. Andrea 2D Valussi I giochi di parole di Giulia (1D Valussi) Arrivano di notte, senza essere chiamate, spariscono di giorno, senza essere rubate. 1 Anche se è piena non trabocca. 2 Più ne perdi, più te ne rimane. 3 Qual è la strada più alta del mondo? 4 1 civette 2 la luna 3 il sonno 4 la via lattea 5 i sogni Belli o brutti li puoi fare, ma a nessuno li puoi mostrare. 5 SB GR DA AT 3 ZZO N Frase 6-7 Frase 8-2-4 Frase 8-5 soluzioni dei rebus a pag. 12 11 La pagina del… MISTERO Cari lettori, vi siete mai fatti questa domanda: ma che fine ha fatto Atlantide?? Di Atlandide ne parlavano già gli antichi. Per il filosofo Platone, per esempio, era un’ isola enorme, situata oltre lo stretto di Gibilterra e i suoi abitanti erano ricchi e più avanzati rispetto agli altri abitanti della terra. Un giorno vollero conquistare altri territori ma il dio Poseidone si arrabbiò molto e creò un maremoto e così l’isola sprofondò. Ma se fosse veramente esistita, dove avrebbe potuto essere?? Secondo la maggior parte degli studiosi potrebbe trattarsi dell’isola greca di Santorini che, nel 1628 a.C. , sprofondò a metà per un eruzione. Per altri invece potrebbero essere alcune isole trovate mesi fa sul fondo del mare, vicino alla Spagna. Sempre in Spagna, a Cadice, sono state trovate anche grandi costruzioni in una grande palude. E se fossero veramente i resti di Atlantide?? Sarebbe la scoperta del secolo. Ma forse è meglio di no, quel velo di mistero la fa diventare ancora più affascinante. ? ? ? Michela 1I Marconi L’unicorno magico di Francesca 1H Manzoni Frase 8-5 Attrezzo nuovo Frase 6-7 Grosso sbaglio Frase 8-2-4 Occhiali da sole Durante le vacanze estive due bambini, Theo e Vanessa, stavano andando in campeggio coi loro genitori. Ad un tratto la macchina iniziò a sbuffare e dopo un po’ si fermò. Il padre scese a controllare e si accorse che era finita la benzina. Ormai era sera e i grandi decisero di accamparsi lì vicino. I genitori andarono a prendere la legna per il fuoco. Intanto i ragazzi avvistarono una luce bianca che si muoveva velocemente nel bosco. I due fratelli corsero in quel punto e videro due mostri ricoperti di melma che stavano parlando di un unicorno magico che esaudiva tutti i desideri. I due nostri, senza volere, svelarono dove si trovava l’unicorno che volevano catturare per esprimere e realizzare i loro desideri. Purtroppo uno dei due mostri si accorse dei ragazzi e decise di intercettarli durante il cammino travestendosi da loro genitori. Tornando alla macchina, la madre e il padre si accorsero della sparizione e, spaventandosi tantissimo, decisero di andarli a prendere nel bosco. Infatti, i due fratelli erano in pericolo perché stavano per essere catturati dal mostro. I genitori, mentre stavano andando a salvare i loro figli, trovarono una grotta dove c’era qualcosa che luccicava.. Entrarono e videro uno scettro magico che rendeva invisibili. Allora lo presero e corsero a salvare i ragazzi. Quando li raggiunsero usarono lo scettro e, senza fare rumore, si avvicinarono lentamente e riuscirono a fuggire con loro. Sfortunatamente i mostri si accorsero che stavano scappando e allora gli lanciavano fulmini e saette, uno dei quali graffiò Theo. La ragazza, con uno scatto veloce, tirò fuori dalla tasca lo specchio e fece rimbalzare il fulmine che ritornò dai mostri, uccidendoli. Mentre Vanessa uccideva i mostri, Theo si voltò e vide l’unicorno davanti ai suoi occhi. Quando la sorella ebbe finito, si voltò a sua volta. Purtroppo una delle creature maligne era ancora viva e con le sue ultime forze, lanciò un fulmine che uccise Vanessa. I genitori accorsero in aiuto cercando di salvarla, ma ormai era troppo tardi. Il fratello allora si avvicinò all’unicorno ed espresse il suo desiderio: far rivivere la sorella. L’unicorno si illuminò e mentre Vanessa riaprì gli occhi, l’unicorno scomparve. Dopo quell’avventura i ragazzi tornarono a casa tua non dimenticarono ma l’accaduto. Il vento Oh! Il vento arrivando da me mi sussurra dal suo libro i suoi viaggi lontani, in paesi sconosciuti; e con la sua forza prendendomi per mano mi porta nel sogno, in questi mondi diversi pieni di colori e di pace; poi il vento facendomi conoscere gli altri suoi compagni mi racconta tutte le loro storie. Poi lentamente mi sveglio, con un fresco vento d’estate. Era il ventilatore. by Giorgia 12 La TERRA la nostra CASA Inquinamento terrestre Riflessioni sullo smog Ho cercato la definizione di inquinamento: l’inquinamento e’ un’alterazione dell’ambiente, che produce disagi o danni permanenti per la vita di una zona. Io penso che tutti noi dovremmo usare meno la macchina perché altrimenti si alza la percentuale di anidride carbonica e noi respiriamo solo aria nociva (cioè che danneggia la nostra salute). Io che sono una bambina odio andare in bici e fare passeggiate; poi però ci ripenso perché se vado sempre in auto rischio di inquinare l’ambiente. Perciò sto cercando di fare sforzi ed usare di più la bici. Voglio dirvi una cosa: fate anche voi degli sforzi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Le nostre classi stanno cercando di far usare di più la bici o i mezzi pubblici per andare a scuola, in questo modo si inquina di meno. Infatti lo smog sporca l’aria, ad esempio accanto alla scuola Negri c’è un parco con tanti alberi, che depurano l’aria, la Garzoni invece è circondata da case e palazzi. Secondo noi vicino a tutte le scuole dovrebbero essere piantati tanti alberi, che aiutano a pulire l’aria. A noi ragazzi piace andare in bici o a piedi, ma non è sempre possibile, visto che ci sono strade pericolose: servirebbero tante piste ciclabili continue senza interruzioni. Si potrebbe usare di più l’autobus ecologico, che non inquina è veloce e sicuro. La città ideale per noi bambini dovrebbe avere piste ciclabili continue e spaziose, più corse dell’autobus, così diventa comodo per tutti usarlo, marciapiedi larghi e tanti alberi, inoltre ciascuno, anche i più pigri, dovrebbero sforzarsi di usare l’automobile solo se è indispensabile. Greta “De Amicis” Marcello e Anna– commissione ambiente consiglio comunale dei ragazzi Noi e l’Amazzonia L’Amazzonia è una foresta tropicale che sta scomparendo a causa dell’effetto serra, delle industrie, del buco nell’ozono e del disboscamento selvaggio. Prima che cominciasse la sua distruzione da questa proveniva quasi la metà di tutto l’ossigeno prodotto dalle vegetazione del pianeta. La foresta dell’Amazzonia è molto importante perché ci fornisce molto ossigeno ed è l’habitat di tantissime specie animali e vegetali, ma anche il luogo dove vivono molte tribù indigene. Rispettare la foresta significa anche rispettare gli uomini che lì ci vivono. Manuel, Lorenzo e Alex– commissione ambiente consiglio comunale dei ragazzi Una storia bizzarra Tre tartarughe andarono a fare un picnic, cammina cammina dopo tre anni arrivarono sul posto. Apparecchiarono la tavola e si accorsero che avevano dimenticato il piatto principale: la lattura. Allora, Pievelocè, la più veloce delle tre disse “Vado a prenderlo io, però non iniziate a mangiare senza di me” Passarono cinque anni e non vedendola ritornare le due tartarughe incominciarono a mangiare. Ma in quel momento saltò fuori dal cespuglio Pievelocè e disse “Se fate così non porto niente” Denise- Zorutti Cosa ottieni se incroci un elefante con un hard disk? Un computer con una memoria pazzesca! Da quando hai scoperto internet non mi ascolti più! Ehi! Qualcuno ha parlato Lidija – 2D Valussi soluzione pagina 15 13 Forum for children – Agenda 21 Il termine Agenda 21 ha un duplice significato: è un’agenda sulla quale segnare gli appuntamenti e le iniziative di tipo ambientale, il numero 21 invece si riferisce al Ventunesimo secolo. Agenda 21 è anche un ufficio del Comune di Udine, che, insieme all’ufficio Animazione, ha organizzato il forum for children, cioè una riunione dove abbiamo partecipato noi della 2D della Valussi insieme ai ragazzi di Campoformido, Martignacco, Tavagnacco e Pozzuolo del Friuli. Ora vi racconto com’è andata. IL FUMETT0 di Giulia 1C Fermi Il forum si è svolto il 20 novembre scorso: in quella data si ricorda la Convenzione dei diritti del fanciullo, infatti come prima cosa abbiamo parlato dei diritti. Tutti i bambini del mondo nascono con gli stessi diritti e tra questi anche quello alla libertà e all’uguaglianza. Ovunque, persone appartenenti a culture e religioni diverse sono al lavoro per far sì che i due miliardi di bambini che vivono sul pianeta possano godere del diritto alla vita, alla salute, al gioco e all’istruzione, ma non solo, i bambini hanno anche il diritto di dire la loro opinione sulle questioni che li riguardano e per questo al forum c’erano gli adulti che ci ascoltavano. Dopo esserci suddivisi in gruppi, formati da ragazzi e ragazzi dei diversi comuni, ci siamo recati nella palestra della scuola dove ogni gruppo aveva il compito di riflettere sugli argomenti: inquinamento, acqua, mobilità, ambiente naturale e agricoltura per poi costruire un albero di pensieri. Io facevo parte del gruppo della mobilità, inizialmente abbiamo riflettuto e, ciascuno di noi ha letto la propria ricerca. Ogni gruppo ha composto il suo albero di pensieri, per esempio: l’acqua è vita, voglio andare al parco senza correre pericoli, mi diverto più quando sono all’aria aperta che con i videogiochi e infine tieni il mondo pulito: fai come me ricicla. Poi i gruppi hanno evidenziato le riflessioni più importanti; ad esempio l’emergenza rifiuti, che è un problema che riguarda tutti noi e l’ambiente in cui viviamo, il problema delle discariche, che sono in esaurimento e nessuno vuole averle vicino a casa, la raccolta differenziata, che serve per ridurre i rifiuti da smaltire in discarica e a recuperare alcuni materiali. Questi sono alcuni dei principali argomenti emersi nei gruppi ambiente e inquinamento; mentre per la mobilità si è parlato di piste ciclabili, che bisogna aggiungerle soprattutto nelle vie più trafficate; degli autobus, che dovrebbero passare più frequentemente soprattutto nelle ore di punta; dei marciapiedi:, che vanno curati di più però anche noi dobbiamo non rovinarlo e pensare che è una cosa nostra. Nel campo dell’inquinamento gli argomenti principali sono stati l’inquinamento acustico, quando sei in macchina non mettere la musica a palla perché, soprattutto se sei in campagna o in montagna, si può disturbare non solo le persone ma anche la natura. La giornata è proseguita con un gioco dell’oca per tutti, tranne per i ragazzi che erano stati nominati speaker dei loro gruppi, che insieme a Francesco e Andrea hanno scritto il documento finale che abbiamo consegnato agli assessori dei nostri comuni. Il gioco dell’oca, è fantastico, soprattutto perché lo abbiamo realizzato noi ragazzi con le nostre foto. Alcune caselle, quelle che raffigurano qualcosa di bello, ti permettono di avanzare mentre, quelle che riproducono una cosa brutta, ti fanno ritornare indietro. E’ stata un esperienza bella e irripetibile perché per una volta ci siamo sentiti grandi. Beatrice 2D Valussi 14 Il DIRITTO all’ ACQUA Siamo la Commissione dei diritti del CCR e abbiamo deciso di approfondire il tema del diritto dell’acqua nel mondo. Perciò abbiamo intervistato Flavia, una persona che per un periodo della sua vita si è occupata di questo argomento. D.: “Perchè l’acqua è un diritto? R.: “ Perché il diritto dell’acqua è una parte del diritto della vita affermato dalla dichiarazione universale dei diritti umani” D.: “Che cosa ha provato ad occuparsi di questo argomento?” R:: “Ho avuto la possibilità d’incontrare persone di tutto il mondo che lottano per l’acqua come diritto umano: Penso che sia importante che noi, che possiamo avere acqua semplicemente aprendo il rubinetto, capire che in molte parti del mondo non succede lo stesso. E’ stato calcolato che nel 2006 più di 30.000 persone ogni giorno nel mondo sono morte per la mancanza di acqua pulita. Questo dimostra che l’acqua è un bene insostituibile per la vita e che ognuno di noi deve fare qualcosa per salvaguardarlo e renderlo accessibile a tutti.” D.: “Perché non tutti hanno questo diritto?” R.: “Perché in molti paesi del mondo manca l’acqua di buona qualità oppure è così costosa che i poveri non possono permettersela e perciò sono costretti ad usare acqua piovana oppure a comprare acqua da commercianti d’acqua?” D.: “Avete trovato delle soluzioni per risolvere questo problema?” R.: “Una possibile soluzione è fare in modo di non sprecare acqua. Un’altra possibilità è chiedere a tutti i governi di riconoscere l’acqua come diritto umano in modo che tutti possano trovare acqua potabile sufficiente a una distanza ragionevole, dalla propria casa ed ad un prezzo accessibile a tutti. D.: “Possiamo fare qualcosa per non sprecare l’acqua?” R.: “Possiamo chiudere i rubinetti mentre ci laviamo i denti, fare la doccia anziché il bagno, annaffiare i fiori con l’acqua piovana, preferire l’acqua di rubinetto all’acqua minerale. Soprattutto, però, possiamo pensare che ognuno di noi può fare molto sia risparmiando acqua sia contribuendo con la propria solidarietà a fare in modo che tutti possano avere acqua pulita e sufficiente”. A questo punto speriamo che ognuno nel suo piccolo cerchi di utilizzare l’acqua nella maniera giusta. S O N N O A V L E T T O R A D I E C I Z N R E A L T I Z V E N T I Z A M P T R E L D O D I C I O Cancella le parole e nello schema, con le lettere che restano, leggerai il nome di un oggetto che piace a tutti AVANZA – ARZILLO – SONNO – DIECI – RE – ALTI – VENTI – MPTRE – DODICI soluzione pag.16 La madre e il figlio Un bambino chiede alla mamma: “Mamma, perchè hai la pancia così grande?” – “perchè aspetto una sorellina per te!”. Nella stazione degli autobus vede un uomo con la pancia grande e gli chiede: “Signore, lei cosa aspetta?” – “L’autobus” risponde l’uomo e il bambino dice. “ Se esce una bici, me la puoi dare!?!” Soluzione dell’alveare: 1V 2VR 3REV 4VERO 5VERSO 6SEVERO 7SERVO 8ROSE 9REO 10- RE 11E A Alessandra – Zorutti 15 NONSENSE… Il Nonsense è una parola o una serie di parole che apparentemente non hanno alcun significato. Lo scopo del nonsense è quello di utilizzare l’ironia puntando sull’effetto sorpresa. Nel nonsense è più importante la forma piuttosto che il contenuto. … di Sebastiano 1I Marconi La talpa di Verona in padella è molto buona, assieme alle patate assaggiate, assaggiate! La pantera tutta sola Ha un gran mal di gola. Il mal di gola è passato ma la coda le han tagliato. … di Francesco S. (1I Marconi) La talpa di Verona si è seduta su una poltrona ma dice di voler pranzare seduta sull’altare. … di Patrick O. (1I Marconi) La talpa di Verona è una vera chiacchierona. Parla e parla e parla mentre una volpe è pronta a mangiarla. … di Alberto M. (1I Marconi) Un signore di Berlino voleva bere un cappuccino. Ma dalla macchinetta del caffe gli uscì soltanto un tè. P R I N C I P E S C W E L L E B P E N E O I N E G O V I N I A A N L T C E P E R L A A F D A N P P E A I N A I H A O E N D T E T S O C P N E I S T I N N N Y T T N E T N E T A R O T N B I A Y A I A L A L I L L I S B M A By Giulia Cerca i nomi dei personaggi delle favole più amate. Tra le parole rimaste c’e il nome della “ditta”, che ha girato i film dedicati a questi personaggi. PRINCIPE BELLE GENIO POCAHONTAS SIRENETTA ALADIN LILLI BESTIA NANETTI FATINA BIANCANEVE MARY POPPINS CENERENTOLA Soluzione gioco pag.15: letto S OCCHIO AL PERSONAGGIO 16 Udine - Il Palazzo Arcivescovile Il Museo del Palazzo Arcivescovile si trova in piazza del Patriarcato, secondo me la sua bellezza sta nell’unione di dipinti armoniosi per il loro stile i colori e la cura nei minimi dettagli dell’artista che li ha realizzati: G. B. Tiepolo. Egli fece molti affreschi e stucchi tra cui ricordiamo: “La caduta degli angeli” che hanno parti del corpo realizzate in stucco e danno così la sensazione di vita e di movimento; “Il sacrifico di Isacco” dove è stata usata un’altra tecnica che sfrutta gli effetti ottici: infatti Isacco ti segue con lo sguardo da qualunque angolazione. Nel “Il giudizio di re Salomone” una persona non gradita al Tiepolo prende le sembianze di un soldato. Al termine della visita abbiamo provato a realizzare un oggettino in stucco: la forma più usata è stata quella del delfino, che ci ha ricordato il Patriarca Dionisio Delfin. Sara e Valentina 1D Valussi Riflessioni sul tempo libero Poco, perché ci sono troppi compiti e toppo studio e poi siamo presi dalle varie attività scolastiche. Che cos’è il tempo libero? E’ un momento “sacro” in cui ognuno può fare quello che preferisce senza che nessuno dica niente. E’ un momento di relax dove non si pensa. Cosa ci piace fare nel tempo libero? Sport, fare niente, rilassarci, andare in centro, guardare la TV… Ma noi ragazze e ragazzi abbiamo tempo libero? Commissione tempo libero del CCR …Le poesie… La luna La luce che mi ispiri o luna, splende nel cielo notturno mostrando tutta la sua bellezza, tu o luna mi riempi il cuore di luce come un sole che riscalda. Giorgia L’universo è molto vasto, ospita pianeti di tutte le dimensioni: grandi, piccoli e a volte anche illusioni. L’universo è un mare aperto, non finisce mai. E chi ci entra Finirà nei guai. Alberto 1I Marconi Soluzione - occhio al personaggio: Walt Disney 17 Serena 5A Zorutti Partecipazione strepitosa al concorso “POETRY & MUSIC SLAM” La scuola media Valussi di Udine in tournè per due giornate fantastiche La 2^D e la 2^E, della scuola media Valussi di Udine, nei giorni 24 e 25 ottobre 2008, hanno vissuto un’esperienza significativa grazie alla partecipazione al concorso “PAROLE E MUSICA”, nel quale sono stati classificati ai primi posti e quindi invitati alla finale al teatro S. Carlo di Milano. In inglese il concorso si chiama “MUSIC SLAM”, un’espressione con la quale si vuole sottolineare (attraverso l’uso del vocabolo SLAM = schiaffo) l’importanza che rivestano le parole in musica, la loro efficacia nel dare un messaggio. Quale messaggio? Le classi hanno condiviso il progetto di un’Europa basata sulla solidarietà e sulla fratellanza, un progetto in cui l’Europa diventa un ponte che abbraccia il mondo, ha l’Occidente e l’Oriente, tra culture diverse, lontane solo nel planisfero. Sul palcoscenico del teatro San Carlo di Milano, le 45 voci dei ragazzi hanno fatto risuonare parole di accoglienza, di amicizia, di condivisione e di percorsi. Music Slam è un’arte che arriva dalla strada. Nasce nel 1984, quando Mark Smith, operaio nei cantieri e poeta, organizza una serie di incontri di lettura a voce alta in un jazz club di Chicago, negli Stati Uniti. Uno dei principi base dello SLAM POETRY è la libertà di espressione, cioè ognuno può scegliere come esprimersi (leggere, cantare su temi liberi o imposti). Per questo il “POETRY & MUSIC SLAM” si propone di rendere i ragazzi protagonisti dello spettacolo, permettendo loro di suonare, cantare, ballare e recitare dal vivo, dando spazio alla loro creatività. Il concorso è destinato ai ragazzi dalle elementari alle superiori, che hanno proposto le loro poesie e canzoni ad un pubblico attento e partecipe. Allo spettacolo ha partecipato, come giuria, Bruno Tognolini, poeta e scrittore. La selezione è stata difficile. I ragazzi hanno costruito un ponte per l’occasione, fatto di scatole di cartone di varie dimensioni, dipinte di blu su cui hanno attaccato delle lettere gialle per formare la frase: “ Europa, ponte sul mondo”, il titolo della canzone. Le lettere simboleggiano le stelle della bandiera europea. Erano circa quattrocento al teatro San Carlo di Milano, il 25\10\08, i giovani giunti da tutta Italia per assistere e partecipare allo spettacolo di premiazione “Poetry & Music Slam”. L’evento è stato tanto atteso dai ragazzi e dagli insegnanti che lo hanno organizzato con estrema attenzione e serietà. Alla fine, oltre ad un attestato di partecipazione e alla medaglia, sono stati regalati alle classi anche dei libri, offerti dalle case editrici. Giulia, Silvia e Valentina 2D Valussi Il testo era questo: EUROPA CHE GUARDA LONTANO, EUROPA CHE CREDE NELLA SOLIDARIETÁ! Tante storie, tanti volti, tanti incontri, pensieri che si inseguono, pensieri che si intrecciano, come fili di un tappeto colorato, con mille sfumature, con mille gradazioni, questo è il Paese dove vivo…. RIT: EUROPA PONTE SUL MONDO, EUROPA CHE GUARDA LONTANO, EUROPA CHE ACCOGLIE E SA PRENDERE PER MANO, EUROPA PONTE SUL MONDO, Tanti canti, tanti balli, tanta allegria, persone che si incontrano, persone che sorridono, come nuvole in un cielo terso e azzurro, con mille ombreggiature, con mille evanescenze, questo è il paese dove vivo….. RIT. x 2 volte I colombi In campagna due colombi Si facevano compagnia Poi scoppiò un temporale E dovette andare via. Su, voliamo sul campanile! No entriamo in un fienile! Non sarebbe stato più bello Se avessimo avuto l’ombrello Qual è il colmo per un pirata? Avere un figlio che è un tesoro Qual è il colmo per un libro di matematica? Non avere problemi Qual è il colmo per un canguro? Saltare il primo giorno di scuola Denise 18 Francesco&Francesco Intervista a Marco Lant, pilota delle mitiche FRECCE TRICOLORI Salve caro lettore sono Lorenzo (2H Marconi), ho avuto l’opportunità di intervistare (via mail) il Capo Formazione della pattuglia acrobatica italiana delle frecce Tricolori di Rivolto, il maggiore Marco Lant. DALL’ALTO TUTTO È PIÙ SILENZIOSO, ORDINATO ED ARMONIOSO Dove sei nato e dove hai vissuto la tua infanzia? Sono nato a Udine il 4 maggio del 1971, ho vissuto a Bertiolo fino a 19 anni. A quale età ti sei appassionato d’aeroplani ? Mi sono appassionato agli aeroplani fin da piccolo, ho sempre visto le Frecce Tricolori svolazzare sulla mia testa, credo che questo sia stato un elemento fondamentale per stimolare la mia curiosità ed il mio interesse al mondo del volo. Da piccolo desideravi fare il lavoro che fai adesso o qualcos’altro? Volevo diventare un ingegnere, un tecnico, credevo che pilotare un aeroplano fosse troppo difficile! Qual era il tuo giocattolo preferito da piccolo e perché proprio quello? Ho giocato tantissimo con le costruzioni (i Lego), fino alla mia adolescenza, penso che siano una fonte inesauribile di idee, mi piaceva poter realizzare tante cose diverse con gli stessi pezzi, dalle navi, alle case, agli aeroplani e così via. Qual era la materia che odiavi e quella che ti piaceva di più e perché? Mi piaceva tantissimo “scienze”, cioè tutto quello che riguardava la natura, il corpo umano, l’astronomia. Non mi piaceva la matematica. Quali studi e scuole hai frequentato per realizzare il tuo sogno? Innanzitutto il mio sogno di diventare pilota è maturato insieme a me, o meglio, si è concretizzato ed espresso mentre crescevo. Dopo le scuole medie ho frequentato l’Istituto Tecnico Malignani a Udine, seguendo l’indirizzo per le costruzioni aeronautiche, una scuola che mi ha introdotto al mondo del volo. Che consiglio daresti per gli studi e le scuole da frequentare ai ragazzi di oggi appassionati di aerei come te? Il consiglio che mi sento di dare è di intraprendere un qualsiasi corso di formazione, cioè qualsiasi scuola purché lo si faccia con passione e dedizione. Lo so che è facile a dirsi ma difficile a farsi, ma credo che il poter fare qualcosa che piaccia sia di enorme aiuto nel corso degli studi. Quale fu il tuo primo lavoro , e di che cosa si trattava? Ho iniziato l’Accademia Aeronautica a Napoli subito dopo la maturità, dunque la carriera militare è stato e rimane ad ora il mio unico impiego. A quale età hai pilotato il primo aereo e quale? Ho volato per la prima volta a Campoformido a 18 anni mentre conseguivo il brevetto di pilota privato grazie ad una borsa di studio della scuola che frequentavo. Da quanti anni piloti gli aerei delle Frecce Tricolori? Volo con le Frecce Tricolori dall’aprile del 2000. Ora che compito hai nelle acrobazie della pattuglia delle Frecce Tricolori? Attualmente rivesto il ruolo di Capo Formazione, cioè volo con l’aeroplano che guida la formazione. Sono responsabile dell’impostazione e condotta di tutto il programma acrobatico, cioè imposto e volo le varie figure acrobatiche mentre i gregari mi seguono in formazione stretta. E’ un compito di responsabilità ma che da’ anche delle grandi soddisfazioni. La forza del programma delle Frecce Tricolori trova le sue radici nella tradizione dell’acrobazia collettiva italiana, l’acrobazia in formazione è nata proprio qui in Friuli negli anni venti. Il Capo Formazione deve far tesoro di tutte le esperienze accumulate negli anni da chi ci ha preceduto ed interpretare il volo con la passione che ci caratterizza. Durante le figure e gli incroci il Capo Formazione comunica via radio con tutti i gregari: bisogna infatti dare ordini accurati e concisi per dare il via alle manovre, per l’utilizzo dei fumi e così via. Hai mai fatto dei lunghi viaggi per motivi di lavoro e quale è stato il più lungo? Il viaggio più lungo è stato un tour con le Frecce Tricolori nel 2001, abbiamo volato in Egitto, Arabia Saudita, Dubai, Oman, Kuwait, Siria e poi siamo rientrati in Italia Se in futuro avessi un aeroplano tutto tuo che uso ne faresti? Lo userei per guardare il mondo dall’alto, volare sui fiumi e lungo le coste. Dall’alto tutto è più silenzioso, ordinato ed armonioso, volare ci consente di vivere un’altra prospettiva, una dimensione che non ci appartiene ma che ci affascina. CREDO CHE POTER FARE QUALCOSA CHE PIACCIA SIA DI ENORME AIUTO NEL CORSO DEGLI STUDI Qual è il tuo aereo preferito? Il mio aeroplano preferito è un biplano inglese degli anni trenta, il Tiger Moth, sono riuscito a volarci solo una volta, ma ne sono rimasto stregato. Come si chiama l’aereo che piloti adesso? L’aeroplano con il quale volo si chiama MB-339 PAN, un velivolo concepito, sviluppato e prodotto in Italia dalla Aermacchi. L’Aeronautica Militare lo utilizza come addestratore per formare i nuovi piloti militari, per le Frecce Tricolori tale velivolo è stato modificato con l’aggiunta di un sistema per generare i fumi (che non sono altro che olio di vaselina vaporizzato) e dipinto in modo particolare. 19 Alcune considerazioni a proposito di moda Capita a volte di leggere sulle riviste di moda o di ascoltare alla TV alcune considerazioni sulla moda di questo tipo. “Moda è tutto ciò che forma il nostro look. Naturalmente per gli stilisti non è facile scegliere il tessuto giusto per ogni capo di abbigliamento. Come si può notare dalle ultime sfilate, molti stilisti hanno optato per il coccodrillo.” Avete capito bene: COCCODRILLO. “Come si fa a resistere alle pregiate cinture classiche di coccodrillo? O alla magnifica giacchetta dai bottoni in pelle di coccodrillo con l’interno in visone? Niente da dire per la busta a mano con il fiocco, fatta sempre in pelle di rettile… o ancora per i tronchetti classici in pelle di coccodrillo con il tacco ornato da squame di coccodrillo?” Bè, la nostra inviata speciale lady Cocca è andata ad intervista il coccodrillo La tendenza di oggi è usare la pelle di coccodrillo, ma abbiamo mai pensato a cosa prova il coccodrillo? Secondo me è una cosa orribile uccidere un animale per uno stupido capriccio sarebbe molto meglio lasciare i coccodrilli dove sono, ma vediamo cosa ne pensa il sig. Drillo Cocco, un vecchio coccodrillo: Dove fai il bagno di solito? Lo faccio in un fiume abbastanza grosso e pieno di fango, sa fa bene ai miei reumatismi e una bella nuotata al giorno mi mantiene giovane. Che cosa pensa dell’ultima moda in fatto di borse… ossia delle borse in pelle di coccodrillo? Che sono molto utili finché non sono le mie !!! E della specie umana cosa pensi? Che a volte sia proprio stupida e arrogante (parlo in generale ) perché per vanità rischiano di estinguere intere specie animali e non solo la mia ma anche tante altre!!! E se ne vada ora mi ha fatto arrabbiare e quando mi arrabbio mi viene un languorino… I colori dell’estate Sondaggio alla scuola Negri (classe 5A) a cura di Ksenija e Donatella Rosso Nero Rosa Verde Blu Turchese Viola Fucsia Bianco Arancione Lilla Celeste Azzurro Giallo 10 8 1 4 4 2 10 2 3 6 5 1 2 2 dalla Negri ci consigliano per l’estate il ROSSO e il VIOLA Serena 5A Zorutti La nostra cagnetta ha messo al mondo 5 cagnolini , che abbiamo chiamato: Roby, Fuffina, Piripicchio, Domitilla e Pagella. Pagella? - Si, è la più brutta! Serena - Zorutti Una volpe, una lepre e un millepiedi decidono di andare a bowling, mentre la volpe e la volpe sono già sulla pista, il millepiedi è ancora nello spogliatoio. - Cosa stai facendo? - Un attimo… mi sto cambiando le scarpe 20 Cari ragazze e ragazzi, ormai per alcuni di noi la moda sta diventando un hobby… Ormai tutti vogliono cose firmate… I genitori non ne possono più!! Se andate a farvi un giro in centro vedrete che la maggior parte degli adolescenti segue la moda, adesso, ad esempio, stanno tornando di moda le cose di una volta… Ma ci sono anche quelli che preferiscono non seguire la moda e crearsela da sé. Avete presente quei braccialetti e collane a forma di M&M’s??? Quelli tutti colorati??? Beh… Vanno molto di moda… Fanno veramente un gran stile; quasi tutti li hanno… appena li vedi li vorresti mangiare… Vi consiglio di comprarli se volete seguire la moda dei tenegeer!! Comunque si può fare anche una moda da sé, come cercare di abbinare dei capi con altri o di I consigli di moda di Ylenia variare con i colori, IL VESTIRE modificare i capi con È UN MODO DI fiocchetti o toppe ESPRIMERSI chic. Secondo noi, avere una moda propria è un simbolo di identità che rende ognuno diverso dagli altri. Non vergognarti di portare un nuovo stile di abbigliamento può darsi che anche gli altri ti seguano e diventi la moda del momento!!! I grembiuli??? Ci rendono tutti uguali ma danno fastidio e ci tolgono l’identità, impedendoci di vestire come vogliamo. Di una persona si può capire la sua personalità anche da come si veste… Il vestire è un modo di esprimersi. Ci si può vestire a seconda del tempo. Ad esempio se piove si indossano abiti neri e se c’è il sole si indossano abiti colorati. Questo si può fare anche con l’umore… Beatrice, Cecilia e Silvia 2D Valussi 3E Manzoni B come bianco va sempre bene per le feste e i party C come colori, quelli della primavera e dell’estate devono essere solari, caldi e allegri C come cintura accessorio che non può mancare mai sia per le ragazze alte che per quelle basse E come estate: abbigliamento estivo? Top, jeans, maglietta, pantaloncini vanno sempre bene per ogni occasione soprattutto quando vai al mare o a una festa con le amiche e quando vai in centro F come foro dietro la schiena, rigorosamente scoperta, così almeno può traspirare e la pelle rimane sempre fresca e asciutta N come nero va molto di moda è elegante, ottimo se esci in coppia P come pantaloncini, li usano sempre le ragazze per mettere in evidenza le gambe abbronzate P anche come pantaloni, sempre comodi e pratici, si abbinano perfettamente a tutti i look: con le ballerine o con i tacchi S come spiaggia: i costumi possono essere a pezzi, interi, a fasce o a triangolo e colorati (vanno sempre bene anche il bianco e il nero) T come tacchi altissimi, e se cascano le modelle figuriamoci noi! Serena 5A Zorutti Serena 5A Zorutti Notizia sensazionale: la moda … una passione di tutti I gusti dei tenegeer Ettore 2C Manzoni Dice il saggio Un contadino semina il mais, ma non gli va troppo bene, allora l’anno dopo semina i cardi e ha un ottimo risultato. MORALE Meglio cardi che mais Loriana -Zorutti Un giornalista a Totti: “Che ci sai dire del futuro di Capello?” “Stavolta num me fregate: io capellerò, tu cappelleria, egli capellerà…” In ritiro cassano chiama Totti. “Ciccio vieni qua, il rubinetto sta perdendo” “Ah si, Antò perde? E chi sta a vince’”? Francesco&Francesco 21 Orfeo e Euridice nel 2000…..! di Andrea, Sebastiano e Alessandro 2A Conservatorio Tomadini Pochi anni fa, in Grecia, viveva un chitarrista rock di nome Orfeo. Egli aveva molte ammiratrici ma nessuna lo convinceva al punto di doverla scegliere come sposa. Un giorno andò ad un concerto e conobbe un cantante di nome Euridice. Aveva bellissimi capelli biondi che risaltavano alla luce del sole e occhi azzurri cristallini. Se ne innamorò perdutamente, iniziarono a frequentarsi e un anno dopo si sposarono. Le nozze furono felici e plateali; la luna di miele ebbe luogo nel Parco Nazionale di San Diego. Qui però Euridice, curiosa più che mai, si sporse troppo da un ponte per osservare bene i coccodrilli (in quel momento affamatissimi), cadde nella fossa sottostante e fu letteralmente sbranata viva. Orfeo era disperato: tornò in patria e decise di scendere nell’Ade, alla ricerca dell’amica tanto amata. Qui trovò Caronte che, a bordo del suo motoscafo, era solito traghettare le anime dei defunti in cambio di una canzone per il suo Ipod. Orfeo, senza esitare, suonò il suo ultimo successo, “Euridice’s song” e Caronte ne fu entusiasta. Così Orfeo arrivò negli inferi e incontrò la sua bella amata, forse un po’ pallida. Con lei si imbatté in Persefone, regina del Regno dei Morti e amante della musica lirica, la quale, nel vedere Orfeo con la sua aria da rockettaro, rimase sconvolta e inorridita e a malavoglia riuscì a concedergli di far ritorno sulla Terra con Euridice, a patto però di non guardarla finché non fosse uscito da quel regno tetro e lugubre. Riuscì a strappargli la singolare promessa sperando così di accondiscendere ad un giovane che, se proprio non era di suo gusto estetico, almeno sapeva ubbidire ciecamente ai suoi ordini, fiducioso. Ma lui, dopo aver accettato la condizione imposta, fu pervaso da una grande gioia e, con questa, gli ritornò l’appetito. I crampi della fame non gli …Caronte che era solito davano tregua, così, senza ragionare, si voltò verso Euridice per chiederle se c’era traghettare le anime dei nei paraggi, un ristorante o, ancora meglio, un McDonald. Così facendo ella defunti in cambio di una canzone per il suo Ipod scomparve e Orfeo, in preda all’angoscia, scappò via, sulle montagne, correndo ovunque e, mosso dai rimpianti, non mangiò per il resto della sua triste vita, raggiungendo perciò, di lì a poco, la sua amata, pallida Euridice. I videogiochi I videogiochi che tutti dovrebbero avere sono sicuramente quelli dove si deve commerciare e espandere il territorio per esempio “Civilization IV” oppure “Pharaon”: due videogiochi che non possono sicuramente essere classificati nei giochi scadenti. Il videogioco “Civilization IV” stupisce perché, giocando, ti insegna all’incirca quando sono state effettuate alcune scoperte da parte delle diverse civiltà. Non bisogna però stare troppo tempo davanti al monitor altrimenti ci si rovina la vista. Ami 4 E. De Amicis Parentesi sullo Scoutismo Cinque anni fa ho avuto la fortuna di iniziare la mia avventura nello scoutismo entrando, come lupetto, nel branco Luna nuova del gruppo di Udine, 1à FSE Adesso sono esploratore e ogni sabato mi ritrovo con il mio reparto e insieme facciamo varie attività di gioco, orientamento e molte altre cose divertenti. La vita da Scout mi è sempre piaciuta perché insegna, ad esempio, ad arrangiarsi con quello che si ha, infatti ora so costruire una cucina da campo con pochi pali e alcune corde o, se ho bisogno di riscaldarmi, so perfettamente dove, come e con che tipo di legna (anche bagnata) accendere il fuoco. Ragazzi, cosa aspettate? Se vi piace lo scoutismo e quello che facciamo, non esitate a visitare le nostre sedi!! Matteo Zorutti Cruciverba solo orizzontale P E By Marta Il nome di Garibaldi Le api per succhiare il nettare si sporcano di… In essa studierai gli Egizi, i Greci, i Romani, ecc. Lo amano fare i bambini Il capoluogo della Campania Li usi per soffiarti il naso Persona felice, contenta… La parola con tutte le vocali S C P T R Soluzione pag. 23 I 22 Il GIOco del CAlcio A me, lo sport che piace di più è il calcio. Questo sport mi appassionava già quando avevo due anni e mezzo e osservavo i giocatori sul campo. Il calcio ha queste regole: • il fuorigioco: quando un giocatore riceve un passaggio dietro la linea dei difensori; • il cartellino giallo: si prende ad esempio quando si tocca per sbaglio la palla con la mano o quando si fa un fallo in scivolata ma senza volere; • il cartellino rosso: viene dato dall’arbitro quando un giocatore fa a posta a prendere con le mani la palla, o entra male in scivolata e “falcia” l’avversario; • il rigore, quando c’è un fallo in area; • il fallo laterale: quando la palla esce dai confini del campo; • la rimessa dal fondo: quando la palla esce dal campo dal lato della porta; • il calcio di punizione: viene assegnato se si commette un fallo fuori dall’area dei rigore. CHE BELLO SPORT IL CALCIO!!! Alessandro 4ª De Amicis MUSIC di Greta 4 De Amicis Secondo me la musica è esprimersi nel miglior modo possibile, ti dà la possibilità di sfogarti. Io il sabato sera partecipo al coro in chiesa e mi sento alleggerita dopo una settimana difficile. Con la musica puoi far vedere che vali, che hai delle qualità, magari non sei bravo in alcune cose, ma puoi esserlo nel canto. La musica è anche bella com’è, interpretata da un cantante. Il mio consiglio per voi e’ questo: cantate più che potete e siate fieri di voi stessi. UDINE al CENTRO della MUSICA di Lorenzo 5A Zorutti Torino? Milano? Bologna? Roma? Firenze? No, è Udine la città che ospiterà artisti famosi da tutto in tutto il globo Madonna, i Coldplay, e perfino Bruce Springsteen arriveranno qui a Udine per i tre concerti forse più inaspettati e sorprendenti d’Italia. Infatti, turisti, viaggiatori, curiosi ma anche fans e ammiratori di questi artisti hanno fatto il tutto esaurito allo stadio Friuli. Che sia l’inizio di uno sviluppo e di un rilancio del Friuli Venezia Giulia? Mah, si vedrà, intanto godiamoci questi tre concerti!!! Soluzione cruciverba solo orizzontale: giornale Soluzione ultimo gioco: fiaba Un nuovo amico di Martina 1I Marconi Ero di ritorno da scuola, un grande edificio giallo, un cancello maestoso con due leonesse disegnate sopra, un cortile grandissimo con due canestri e delle gradinate. Mi incamminavo per il viale verso casa, una casa modesta e abbastanza grande. Il mio cane Fufi mi era già venuto incontro e adesso trotterellava dinanzi a me. Io lo adoro, è bellissimo, è un golden retriver bianco e peloso, è molto giocherellone e non sta mai fermo. Per questo motivo l’abbiamo soprannominato YO-YO perché salta come questo oggetto. È così grande che da piccola ci sono salita sopra e ci ho fatto un giro. D’un tratto esso rallentò il passo e cominciò ad avanzare quatto come se avesse fiutato della selvaggina. Girai lo sguardo e vidi un piccolo passerotto a terra, con poca peluria sulla testa. Era tenerissimo e a vederlo ti faceva solo pena. Non mi spiegavo come il mio cane fosse scappato. Aveva avuto paura di quello scricciolo??? O, forse, era andato a chiamare qualcuno in aiuto??? Dopo cinque minuti arrivò mio padre che è un veterinario e si intendeva di animali. Era un uomo perbene ma è orgoglioso e questo gli impediva di comunicare bene i suoi stati d’animo sia con me sia con mia mamma. Non riusciva a chiedere scusa e ad ammettere che aveva sbagliato. Questo lato del suo carattere mi preoccupava: mi avrebbe aiutato? Anche il suo aspetto mi incuteva un leggero timore: era alto, i suoi capelli eran di color castano scuro e portava gli occhiali. Si vestiva sempre da gran signore. L’uccello era caduto dal suo nido e stava immobile, impotente, allargando le alette appena spuntate. “Non è grave – disse mio papà – basta fasciare le ali ed aspettare!. “Bene, allora muoviamoci!” – esclamai. Subito mio papà prese una valigia con dentro tutto l’occorrente da veterinario, prese una fascia e con questa fece tre giri intorno all’ala dell’uccellino. Passati tre giorni, mio papà gli tolse la benda: era come nuovo. Bellissimo! “Papà, posso tenerlo? Non è un amore?!” – esclamai. Mio papà abbassò gli occhiali sulla punta del naso e mi guardò in un modo strano che solo lui poteva fare. In quell’istante arrivò mia mamma: “Dai, Franco, lascia tenere questo piccolino a tua figlia!” Pensavo ormai che dicesse di no, ma le parole che uscirono della sua bocca furono: “Sììì!” Da quel momento avevo un nuovo animaletto, un nuovo amico! 23 Il Consiglio Comunale dei Ragazzi di Udine (CCR per gli amici) nasce nell’anno 2000 come strumento per dar voce ai desideri e ai bisogni delle ragazze e dei ragazzi ed è supportato dall’Ufficio Animazione del Comune di Udine. Al CCR si partecipa con la scuola (dalla classe 4^ della scuola primaria alla 3^ della secondaria di primo grado), sono infatti gli insegnanti che decidono di aderire ma ci sono anche occasioni per partecipare individualmente, il giornalino è una di queste. Nell’anno 2004 viene pubblicato il primo numero di “Amici di inchiostro” un grande contenitore che raccoglie idee, i sogni, proposte, i suggerimenti degli under 14. Al CCR hanno partecipato le scuole: Friz, Negri, San Domenico, Zorutti, Manzoni e Valessi UFFICIO ANIMAZIONE V.le UNGHERIA, 15 33100 UDINE tel. 0432 271743 fax 0432 271729 [email protected] … Vuoi maggiori informazioni o desideri leggere on line il giornalino vai sul sito del comune di udine all’indirizzo www.comune.udine.it e poi clicca sulle pagine “la città dei bambini” Sul sito potrai trovare anche tutti gli appuntamenti pensati per i bambini e i ragazzi per la prossima estate. CIAO dal CCR e buona estate a tutti! [RAGAZZI TOCCA A NOI LASCIAMO L’IMPRONTA!!] Hanno collaborato a questo numero: la classe 4 della scuola De Amicis, Ami, Alessandro, Angela e Greta, scuola De Amicis; Sandro scuola Rodari; Ksenija e Donatella scuola Negri Matteo e la disegnatrice Serena scuola Zorutti Alessandro, Andrea e Sebastiano Conservatorio Tomadini; Luca, Chiara, Irene, Carlotta, Elisabetta, Teresa, Sara e Valentina, Silvia, Beatrice, Cecilia, Sara, Silvia scuola Valussi; Giulia la fumettatrice della Fermi; Asja, Lorenzo, Martina D. e Martina C., Michela, Michela e Francesca, il capitano Lorenzo e i poeti Alberto, Sebastiano, Francesco, Patrick, scuola Marconi; le classi 3H e 3I scuola Marconi; Giorgia (che non sappiamo di che scuola sia); Francesca e Ylenia scuola Manzoni. Ci hanno fatto sorridere: Francesco&Francesco, Lidija, Alice, Loriana, Serena, Alessandra, Leonardo, Matilde, Denise; Ci hanno fatto giocare: Giulia, Marta e Cecilia, scuola Valussi. E naturalmente la redazione del CCR di Udine: Lorenzo, Stefan, Giulia, Manuel, Alessio, Marianna, Giacomo, Isabel, Gaia, Giacomo, Paola, Raffaele, Marcello, Walter, Asia, Leonardo, Alex, Lorenzo, Anna, Veronica, Giulia, Matilde, Ippolito, Luca, Valentina, Andrea, Giovanni, Beatrice, Sara e Lorenzo Le segretarie di redazione: Bea, Federica e Cecilia Un sorriso fa spuntare il sole nel bel mezzo di una tempesta! Matilde 2D Valussi Stampato presso Centro stampa Comune di Udine …un pensiero per voi …un pensiero per voi Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, che siamo i tuoi amici, la tua famiglia, ed è bene che tu sappia che con te abbiamo imparato qualcosa che ci riempie di orgoglio: abbiamo imparato ad apprezzare, a rispettare e ad amare un essere diverso. E’ molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo. Sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di gabbiana. Devi volare. Quando ci riuscirai, Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i tuoi sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno più intensi e più belli, perché sarà l’affetto tra esseri completamene diversi. Storia di una Gabbianella e del Gatto che le insegnò a volare Luis Sepúlveda Se rispondi correttamente alle definizioni nella prima colonna verticale leggerai il nome di un tipo di racconto che piace molto ai bambini. B R L 1 2 3 4 5 O L A C O C P Definizioni 1. secondo mese dell’anno 2. operaio che costruisce e ripara gli impianti dell’acqua 3. posto in cui lavorano gli alunni 4. sono gli arti superiori 5. producono il miele e vivono negli alveari soluzione pag. 23 24