Il Sito di Ispra - IT

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Il Sito di Ispra - IT
centro
di ricerca
ricerca
centro comune
comune di
il sito di Ispra
COMMISSIONE EUROPEA
CENTRO COMUNE DI RICERCA
il CCR
Una visione d’insieme
Institute for Reference
Materials and Measurements
Institute for Energy
il CCR di Ispra
Le attività principali
Progetti distinti per un’Europa unita
Strategie di cooperazione
Il “networking” per lo sviluppo
di nuove idee
Cooperazioni con l’Italia
Lavorare con il CCR
Alta competenza scientifica
e molteplicità culturale
Institute for
Transuranium
Elements
Directorate
for Science
Strategy
Petten
Geel
Bruxelles
Karlsruhe
Directorate
General
Ispra
Siviglia
Institute for
Prospective
Technological Studies
Directorate
of Resources
Institute for
Environment and
Sustainability
La missione del Centro Comune di Ricerca è fornire un sostegno scientifico e tecnico indirizzato agli utenti per la creazione,
l’attuazione e il controllo delle politiche dell’Unione Europea.
Al servizio della Commissione Europea, il CCR rappresenta un
centro di riferimento scientifico e tecnologico per l’Unione.
Oltre al processo politico, il CCR sostiene gli interessi comuni
degli Stati membri ed è indipendente da interessi specifici, privati o nazionali.
Institute for Health
and Consumer Protection
Institute for the Protection
and Security of the Citizen
Il Centro Comune di Ricerca di Ispra
il CCR
una visione d’insieme
Cos’è il CCR?
Il Centro Comune di Ricerca (CCR) è una Direzione Generale (DG)
della Commissione Europea interamente al servizio dell’Unione
Europea. Il suo ruolo è sostenere le politiche dell’UE, fornendo
un riferimento scientifico e tecnico indipendente alla Commissione, al Parlamento Europeo, al Consiglio e agli Stati membri–con l’obiettivo generale di contribuire a creare un’Europa
più sicura, più pulita, più sana e più competitiva.
Il CCR coordina e contribuisce a molti network comunitari che
associano industria, università e istituti nazionali degli Stati
membri; inoltre, effettua, nei suoi laboratori, studi ed esperimenti per conto delle Istituzioni Europee. Il CCR partecipa
anche a progetti con vari partner degli Stati membri e ha rapporti con diversi organismi extraeuropei e mondiali nel campo scientifico e della normazione.
Al servizio dei cittadini dell’Unione Europea
Tale lavoro comprende un’ampia gamma di compiti: dalla
fissazione di norme per l’omologazione di prodotti sanitari,
all’identificazione delle fonti di materiali nucleari illeciti; dal
miglioramento della resistenza sismica degli edifici, all’individuazione della presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) negli alimenti; dalla valutazione della qualità e
della sostenibilità delle risorse idriche, al monitoraggio via
satellite dei terreni e della deforestazione.
Il CCR esegue ricerche di diretto interesse per i cittadini e per
l’industria europei. Come servizio della Commissione, è indipendente da interessi privati o nazionali, qualità essenziale
per perseguire la propria missione. In tutti questi anni, il CCR ha
sviluppato competenze e strumenti idonei a fornire un’esperienza neutrale e su scala europea che permette una migliore
comprensione dei legami esistenti tra tecnologia, economia e
società.
Nel contesto della costituzione dello Spazio Europeo della
Ricerca (ERA), il CCR svolge un ruolo essenziale mediante lo
sviluppo di una banca dati a livello comunitario in materia di
misure armonizzate e con la partecipazione a network europei
e mondiali; è anche impegnato nel processo di allargamento
dell’Unione Europea, e lavora a stretto contatto con i Paesi candidati per aiutarli a comprendere meglio il diritto comunitario.
Ciò che accomuna queste attività è l’impegno costante del CCR a
garantire la sicurezza dei cittadini–ad esempio in settori come
la salute, l’ambiente, l’energia nucleare, la pubblica sicurezza e
la lotta antifrode. Nel complesso, ciò implica la capacità di effettuare misure, test, verifiche e convalide in molte discipline.
Struttura decentrata
Gli istituti
Ispra – Italia
Ispra
IPSC [Institute for the Protection and Security of the Citizen]
Istituto per la Protezione e la Sicurezza del Cittadino
Geel
IES [Institute for Environment and Sustainability]
Istituto per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile
Karlsruhe
IHCP [Institute for Health and Consumer Protection]
Istituto per la Salute e la Protezione del Consumatore
Geel – Belgio
IRMM [Institute for Reference Materials and Measurements]
Istituto dei Materiali e Misure di Riferimento
Petten
Karlsruhe – Germania
ITU [Institute for Transuranium Elements]
Istituto dei Transuranici
Petten – Paesi Bassi
Siviglia
IE [Institute for Energy]
Istituto per l’Energia
Siviglia – Spagna
IPTS [Institute for Prospective Technological Studies]
Istituto di Prospettiva Tecnologica
Il CCR è composto da sette Istituti che hanno sede in Belgio,
Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna. Tali Istituti effettuano
ricerche di interesse diretto per i cittadini dell’Unione Europea,
in collaborazione con l’industria, le università e gli istituti
nazionali degli Stati membri. Il Gabinetto del Commissario
Busquin, la Direzione Generale e la Direzione per la Strategia
Scientifica, con sede a Bruxelles, stabiliscono gli orientamenti
politici del Centro.
La Direzione Generale e la Direzione per la Strategia Scientifica
sono responsabili della posizione del CCR nell’ambito dell’ERA.
Il personale degli Istituti, assunto dai diversi Paesi dell’Unione
Europea–e in misura crescente dai Paesi candidati–riunisce
capacità e talenti in grado di adempiere i compiti di cui il CCR
è investito. Una politica volta ad attrarre ricercatori brillanti
e capaci assicura la disponibilità di risorse preziose.
Il rapporto costante con le organizzazioni di ricerca e l’industria
è essenziale per la realizzazione della missione del CCR. Il CCR
collabora con oltre 2.000 partner scientifici ed è impegnato in
più di 250 network, tra cui diverse forme di partnership con i
Paesi candidati all’adesione.
il CCR di Ispra
le attività principali
Progetti distinti per un’Europa unita
Sicurezza alimentare e qualità degli alimenti
I consumatori europei attribuiscono sempre maggiore importanza alla sicurezza e alla qualità degli alimenti che consumano e ai metodi di produzione utilizzati lungo tutta la catena
alimentare. Questi aspetti sono oggetto della riforma della politica agricola comune (PAC), in quanto una maggiore sicurezza
alimentare è parte integrante di un’agricoltura più sostenibile.
Attraverso il progetto MARS (Monitoraggio dell’Agricoltura tramite Telerilevamento), il CCR svolge un ruolo di primo piano a
sostegno delle decisioni nell’ambito della PAC. In particolare
il suo intervento si concentra sullo sviluppo di un sistema di
previsione della produttività, basato sull’analisi meteorologica,
su indicatori della crescita delle colture e su dati satellitari a
bassa risoluzione.
Fra le altre attività occorre ricordare lo sviluppo, la convalida
e l’armonizzazione di metodi analitici, la produzione, la certificazione e la distribuzione di materiali di riferimento, la
realizzazione di prove di affidabilità e prove di rendimento e
qualificazione dei dispositivi di identificazione elettronica
degli animali nonché lo sviluppo di database e sistemi di trasmissione dei dati relativi agli animali e ai prodotti animali.
L’Ufficio Europeo dei Vini, degli Alcool e dei Liquori (BEVABS)
fornisce assistenza scientifica alla Commissione Europea,
svolgendo anche attività di laboratorio, e gestisce la banca
dati del vino, che assicura l’autenticità dei vini europei. Il
progetto IDEA (IDentificazione Elettronica degli Animali) ha
permesso di sviluppare tre tipi di identificatori elettronici che
consentono di controllare più efficacemente la salute del bestiame e il mercato delle carni e di prevenire le frodi. I nuovi
dispositivi accompagneranno l’animale per tutta la vita e saranno recuperabili al momento della macellazione, evitando
così gli inconvenienti degli attuali metodi d’identificazione.
Laboratorio OGM
Gli organismi geneticamente modificati (OGM) sono al centro
di un acceso dibattito pubblico e politico, dominato dalle
possibili ripercussioni sulla sicurezza dei prodotti alimentari
e sull’ambiente. Le più recenti conclusioni del Consiglio, approvate dalla Commissione, hanno stabilito che i prodotti o
gli ingredienti alimentari contenenti OGM in concentrazioni
superiori allo 0,9% devono essere etichettati. Due elementi
scientifici fondamentali per l’attuazione degli obblighi comunitari in materia d’etichettatura sono lo sviluppo di metodi
analitici rigorosi ed affidabili per identificare e determinare la
presenza di OGM nei prodotti alimentari e la disponibilità di
materiali di riferimento certificati per assicurare la standardizzazione delle misurazioni.
Il 4 dicembre 2002, il Commissario Philippe Busquin ha inaugurato il Network Europeo dei Laboratori OGM (ENGL), coordinato dal CCR. Il Network, composto da 45 laboratori comunitari di controllo (per un totale di circa 450 esperti), esamina
i vari OGM immessi in commercio e accerta che tutti i laboratori nazionali di controllo siano in grado di rintracciare gli
OGM lungo tutta la catena alimentare. In effetti, il Network
ENGL è stato istituito al fine di consentire all’Unione Europea
e all’Agenzia europea dell’ambiente di collaborare per il campionamento, la rilevazione, l’identificazione e la quantificazione degli OGM. A breve termine, il Network ENGL produrrà
risultati di prova affidabili e comparabili sugli OGM, e consentirà in tal modo di evitare confusioni e controversie commerciali incoraggiando la fiducia dei consumatori.
Sicurezza delle sostanze chimiche
L’industria chimica è una delle più importanti industrie manifatturiere dell’Unione Europea, in quanto dà lavoro direttamente o indirettamente a 3 milioni di persone. Nel febbraio
2001, la Commissione ha pubblicato un Libro bianco nel quale
delinea la sua strategia in materia di sostanze chimiche e sta
procedendo alla definizione del sistema REACH (Registrazione,
Valutazione e Autorizzazione delle Sostanze Chimiche) per la
valutazione delle sostanze chimiche.
L’Ufficio Europeo delle Sostanze Chimiche (ECB) del CCR fornisce assistenza tecnica e scientifica alla DG Ambiente e alla
DG Imprese per la definizione e l’attuazione delle politiche
comunitarie in materia di sostanze chimiche, attraverso la
classificazione, l’etichettatura e la valutazione dei rischi delle
sostanze chimiche per gli esseri umani e per l’ambiente.
Un altro compito del CCR è la convalida di metodi di sperimentazione alternativi, ossia di metodi destinati a perfezionare,
ridurre o eliminare la sperimentazione sugli animali, tenendo
conto del rapporto costi/efficacia. Il Centro Europeo per la
Convalida dei Metodi Alternativi (ECVAM) del CCR coordina e
finanzia studi di (pre)convalida e svolge attività di ricerca in
vari settori della tossicologia attinenti alla sperimentazione
delle sostanze chimiche (compresi cosmetici e i prodotti farmaceutici), consentendo, in tal modo, una maggiore protezione della salute umana.
Ambiente
Nel dicembre 2000, il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno
adottato una direttiva che definisce l’azione comunitaria in
materia di acque. L’obiettivo principale della Direttiva Quadro
sulle acque è di garantire l’uso sostenibile dell’acqua in tutto
il territorio europeo e di migliorare le condizioni delle acque
superficiali e sotterranee entro il 2015. Il CCR partecipa ad
una serie di azioni destinate a favorire l’attuazione della
Direttiva, attraverso la definizione dell’uso del suolo, il monitoraggio della sua composizione e la cartografia satellitare
della vegetazione a livello europeo. Il CCR individua i collegamenti tra destinazione del suolo, fonti d’inquinamento e apporto diretto e diffuso di nutrienti per quanto riguarda il loro
impatto sulla qualità delle acque di drenaggio e lacustri nel
bacino idrografico. I fenomeni di eutrofizzazione marina e
costiera sono studiati attraverso il telerilevamento satellitare
e la modellizzazione fisica dell’ecosistema.
L’inquinamento e la qualità dell’aria costituiscono una delle
principali preoccupazioni per i cittadini dell’Unione Europea,
anche perché le previsioni indicano un ulteriore aumento del
traffico stradale. Si ritiene che l’inquinamento atmosferico
provocato dalle attuali emissioni degli autoveicoli abbia già
contribuito ad un aumento dell’asma e di altre patologie.
L’Unione Europea è intervenuta adottando un’apposita normativa per il controllo delle emissioni dei motori a benzina e
a gasolio, e fissando limiti di qualità dell’aria. Il CCR contribuisce valutando gli agenti inquinanti nelle varie fasi della
loro dispersione in atmosfera. Il laboratorio del CCR per la
Misura delle Emissioni degli Autoveicoli (VELA) analizza le
varie tecnologie automobilistiche e gli effetti della qualità
dei carburanti sulle emissioni determinando l’impatto di
queste tecnologie sull’ambiente.
Protezione del cittadino
Non proliferazione e sicurezza nucleare
Le attività del CCR in materia di sicurezza nucleare contribuiscono all’adempimento di un obbligo stabilito dal Trattato
Euratom. Il principale obiettivo dei controlli di sicurezza è
di mantenere un sistema di contabilità dei materiali nucleari
efficiente, accurato e aggiornato in tempo reale in tutti i tipi
d’impianti del ciclo del combustibile nucleare. I controlli sono
inoltre diretti ad assistere gli organismi incaricati delle ispezioni nucleari nello sviluppo e nel dispiegamento di potenti
sistemi di verifica, intesi ad accertare che gli operatori e gli
Stati adempiano ai propri obblighi internazionali.
Il CCR sviluppa nuovi metodi, programmi informatici, tecniche
e strumenti per l’analisi di tutti i tipi di materiali nel ciclo del
combustibile nucleare, progetta sigilli e tecniche avanzate di
videosorveglianza, fornisce materiali di riferimento nucleari e
organizza programmi di valutazione delle misure tra diversi
laboratori.
Con l’allargamento dell’Unione Europea si profilano nuove
sfide, come il controllo dei materiali derivanti dal processo di
disarmo e la lotta contro il traffico illecito di materie nucleari.
Nell’ambito del programma comunitario TACIS, che promuove
la transizione all’economia di mercato e lo sviluppo di società
democratiche nei Nuovi Stati Indipendenti dell’ex Unione Sovietica, il CCR coopera con la Federazione Russa sostenendola
nella realizzazione di un sistema di contabilità e controllo dei
materiali nucleari equiparabile agli standard occidentali.
Negli ultimi anni, molti Paesi europei sono stati colpiti da
gravi inondazioni. Nell’agosto 2002, le ondate di piena hanno
devastato il bacino dell’Elba e del Danubio. Il CCR è stato
allertato e ha reagito rapidamente elaborando simulazioni quotidiane sull’evoluzione delle inondazioni; le informazioni sono
state trasmesse tramite il Centro di monitoraggio e di informazione della DG Ambiente ai responsabili della protezione
civile nei vari Stati membri e nei Paesi candidati all’adesione.
Per la simulazione è stato utilizzato un modello computerizzato (LISFLOOD), sviluppato dal CCR per migliorare la previsione delle inondazioni; tale modello è oggetto di valutazione
nel quadro del Sistema europeo di allarme inondazioni istituito
dalla Commissione. Lo scopo è di fornire informazioni sulle
inondazioni con un margine dai quattro ai dieci giorni tra l’annuncio e l’arrivo della piena.
La crescita esponenziale della tecnologia dell’informazione
offre nuove possibilità per l’interazione socio-economica fra i
cittadini. Tuttavia, a causa della sua dinamicità, è particolarmente esposta a numerosi rischi, basti pensare alla pirateria informatica, alle frodi con le carte di credito, alla violazione della privacy e alla diffusione di informazioni illecite o offensive.
Il CCR contribuisce a garantire la sicurezza dei cittadini europei nel ciberspazio, soprattutto in relazione ad aspetti che
trascendono le frontiere nazionali, quali la privacy e la protezione dei consumatori.
il CCR di Ispra
strategie di cooperazione
Il “networking” per lo sviluppo di nuove idee
Nel 2000, su iniziativa del Commissario Philippe Busquin, la
Commissione Europea ha adottato la Comunicazione “Verso uno
Spazio Europeo della Ricerca”, che promuove la collaborazione
tra gli Stati membri nel campo della ricerca. Attraverso lo
Spazio Europeo della Ricerca (ERA), l’Unione Europea intende
riunire tutti i mezzi di cui dispone per migliorare il coordinamento delle attività di ricerca e la convergenza delle politiche
di ricerca e innovazione a livello nazionale ed europeo. Un
aspetto importante di ERA è la necessità di rafforzare e sviluppare il rapporto tra scienza e politica.
A seguito di questa iniziativa, l'attività del CCR ha assunto
una nuova dimensione di “networking” come strumento principale per contrastare la frammentazione e l'isolamento delle
attività di ricerca e come presupposto del Sesto Programma
Quadro. Mediante tale strumento, il CCR risponde anche alla
crescente richiesta, da parte dei responsabili politici e degli
Stati membri, di stabilire sistemi di riferimento scientifici comuni. Il “networking” consente al CCR di svolgere anche un
ruolo catalizzatore, unendo gli sforzi degli Stati membri e dei
Paesi candidati all'adesione, e aiutando questi ultimi ad integrarsi rapidamente nel mondo della ricerca scientifica europea
e ad attuare l’acquis comunitario.
La strategia di “networking” del CCR è articolata secondo i seguenti punti chiave:
•
Fornire un riferimento scientifico e tecnologico all’attività
politica.
•
Promuovere la coordinazione delle attività di ricerca in aree
prescelte.
•
Favorire l’integrazione dell’impegno dei Paesi europei nel
campo della ricerca.
•
Delineare le prospettive necessarie allo sviluppo di nuove
competenze.
Cooperazioni con l’Italia
La collaborazione tra il CCR di Ispra e la comunità scientifica
italiana è ormai una tradizione di lunga data, che risale addirittura alla fondazione del Centro. Sin da allora, grazie ad
un’ampia strategia di “networking”, molti esponenti del mondo scientifico e tecnologico italiano hanno avviato una collaborazione reciprocamente vantaggiosa con il CCR, rafforzando in tal modo il legame del Centro con il Paese ospitante.
Per fare un esempio, il CCR vanta in totale 173 partnership
con altrettanti organismi italiani, di cui 54 partecipano direttamente ad uno dei 250 network finora creati dal CCR.
Integrazione delle informazioni per la riduzione
dei rischi e la gestione delle emergenze
Per conto del Ministero dell’ambiente italiano, il CCR sta conducendo il progetto SIMAGE, che mira a realizzare un sistema
nazionale integrato per il monitoraggio, la gestione e la riduzione del rischio ambientale e per la gestione delle emergenze
ambientali e tecnologiche.
Un sistema integrato per il monitoraggio ambientale, la gestione dei rischi industriali e la gestione delle situazioni di
emergenza è stato sviluppato ed installato nei tre principali
siti industriali della Sicilia (Augusta-Priolo, Gela e Milazzo).
È in corso lo sviluppo di sistemi analoghi per altri siti industriali (ad es. le aree di Brindisi e Taranto), nel quadro di un accordo di programma concluso tra il Ministero dell’ambiente e il
CCR. Questi sistemi daranno origine a diversi “network” e saranno integrati in un sistema nazionale denominato SIMAGE.
Il sistema offrirà un valore aggiunto affrontando il problema
della valutazione, integrazione e gestione delle informazioni
e delle conoscenze, al fine di migliorare la comunicazione scientifica e di fornire un sostegno all’adozione di decisioni strategiche a livello politico.
Alta tecnologia contro l’inquinamento atmosferico
Molte grandi città europee registrano elevati livelli d’inquinamento atmosferico causato dalla presenza in atmosfera del
particolato (PM). Un recente studio effettuato dal CCR ha dimostrato che i livelli d’inquinamento da particolato dell’Italia
settentrionale sono tra i più elevati in Europa.
In collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Protezione
dell’Ambiente (ARPA) della Regione Lombardia, il CCR ha avviato uno studio pilota per misurare l’inquinamento atmosferico della città di Milano nei mesi di gennaio e febbraio 2003.
Questo studio, volto a determinare l’origine degli inquinanti
atmosferici nocivi, è il primo ad utilizzare il sistema SPASS
(Mass-spectrometer-based Single Particle Analysis and Sizing
System) per l’analisi e la misurazione delle singole particelle
mediante spettrometria di massa. Grazie all’individuazione e
alla misurazione dei vari tipi di inquinamento atmosferico (in
particolare l’inquinamento dovuto al traffico, agli impianti di
riscaldamento e alle attività industriali) la ricerca comunitaria
in materia ambientale mira a conseguire livelli accettabili di
qualità dell’aria in tutto il territorio europeo.
Un sistema ad immagini radar
per il monitoraggio dell’attività vulcanica
A seguito della recente intensificazione dell’attività vulcanica dello Stromboli, la Protezione Civile italiana ha chiesto
al CCR di misurare i movimenti tellurici sulle pendici del vulcano al fine di poter intervenire tempestivamente in caso di
emergenza.
Il CCR utilizzerà l’innovativo sistema radar ad alta risoluzione LISA (Linear Synthetic Aperture) per monitorare i movimenti del vulcano. Il vantaggio principale del sistema ad
immagini radar messo a punto dal CCR è la sua capacità di
monitorare in tempo reale i movimenti del terreno. Altri
aspetti positivi sono la possibilità di osservazione a distanza,
l’operatività diurna e notturna e la massima flessibilità in termini di capacità e di frequenza di osservazione. Grazie ad un
apposito software, gli scienziati presenti sul posto possono
controllare, trattare e analizzare i dati raccolti. Le unità LISA
sono in grado di eseguire misurazioni su aree che vanno da
qualche metro ad alcuni chilometri, fornendo immagini ravvicinate delle sezioni di maggiore interesse. L’obiettivo principale è la possibilità di informare rapidamente le autorità
italiane e dare l’allarme alle popolazioni locali.
il CCR di Ispra
lavorare con il CCR
Alta competenza scientifica
e molteplicità culturale
Il CCR attua una politica di richiamo nei confronti di ricercatori esperti e di alto livello. Il personale è composto da cittadini dell’UE e dei Paesi candidati che creano una molteplicità culturale e scientifica, producendo vantaggi eccezionali.
Il fondamentale valore aggiunto apportato dagli scienziati
del CCR mediante le collaborazioni di cui fanno parte consiste
nella dimensione europea e nella buona comprensione delle
necessità politiche per il supporto tecnico e scientifico.
Tirocini scientifici
I laureandi, i giovani ricercatori e le società scientifiche possono essere interessati ad un tirocinio presso il CCR. L’obiettivo
principale è di offrire a chi intraprende la carriera scientifica
la possibilità di far parte di un gruppo di ricerca scientifica e
multidisciplinare, favorendone la futura partecipazione
all’impegno europeo nel campo della ricerca. Le domande devono essere inoltrate a seguito degli inviti a manifestazione
d’interesse pubblicati sul sito web del CCR.
Borse di studio presso il CCR
Il programma di borse di studio offerto dal CCR è particolarmente adatto per ricercatori post-laurea e post-dottorato. Le
domande devono essere inoltrate a seguito degli inviti a manifestazione d’interesse pubblicati sul sito web del CCR.
I ricercatori laureati e post-dottorato possono anche presentare domanda per le borse di studio Marie Curie destinate
principalmente a giovani ricercatori e il cui obiettivo principale è la promozione della formazione attraverso la ricerca.
Programma per visitatori scientifici
I professori universitari e il personale scientifico esperto proveniente da altre organizzazioni scientifiche che abbiano solida
reputazione in questo campo, possono collaborare con il CCR
presso uno dei suoi sette Istituti. Il programma non può eccedere un periodo di 12 mesi consecutivi. Tuttavia, può essere
prolungato una sola volta in via eccezionale.
Distaccamento di esperti nazionali
Il personale scientifico o amministrativo proveniente da amministrazioni pubbliche nazionali, regionali o locali degli Stati
membri, da amministrazioni internazionali nonché dal settore
privato e da organizzazioni no-profit e di volontariato, può
essere distaccato presso il CCR in base al programma per gli
esperti nazionali. La durata del distaccamento non può essere
inferiore a sei mesi, né superiore a due anni, e può essere oggetto di proroghe successive per un totale massimo di quattro
anni.
Attività a compartecipazione finanziaria
e sfruttamento della tecnologia
Il CCR ha una lunga tradizione di collaborazioni: la partecipazione al Programma Quadro tramite le sue tradizionali attività a compartecipazione finanziaria, il lavoro congiunto in
altri consorzi paneuropei, la commercializzazione e lo sfruttamento dei risultati della ricerca del CCR. Le informazioni su
progetti e sulle persone da contattare sono disponibili presso
lo Spazio Europeo della Ricerca (ERA), Unità Innovazione e
Ricerca.
Assunzioni permanenti e temporanee
Il personale statutario del CCR esercita funzioni di ricerca, di
gestione dei programmi di ricerca e di amministrazione, ed è
composto da funzionari, agenti temporanei e personale ausiliario.
I contratti per il personale ausiliario sono stipulati per rispondere alle necessità specifiche del CCR. Gli agenti ausiliari e
temporanei vengono reclutati sulla base di liste di riserva stabilite in seguito a procedure di selezione. I contratti hanno
una durata massima di 36 mesi. La procedura per la nomina di
funzionari permanenti è basata sui cosiddetti “concorsi pubblici” che vengono pubblicati in tutti gli Stati membri dell’UE
e nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Come trovarci
Locarno
Per saperne di più sulle nostre attività
visitate il sito del CCR:
Lugano
Lago Maggiore
http://www.jrc.cec.eu.int/
Ispra
Varese
Arona
Gallarate
Sesto Calende
Malpensa
A8
N2
Per maggiori informazioni, contattare:
Milano
Linate
Federico Fraschetti
Commissione Europea
DG Centro Comune di Ricerca (CCR)
Unità Informazioni e Relazioni Pubbliche
21020 Ispra (VA) • Italia
Tel.: +39 0332 78 91 98
Fax: +39 0332 78 54 09
E-mail: [email protected]
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Commissione Europea
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