Il Sito di Ispra - IT
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centro di ricerca ricerca centro comune comune di il sito di Ispra COMMISSIONE EUROPEA CENTRO COMUNE DI RICERCA il CCR Una visione d’insieme Institute for Reference Materials and Measurements Institute for Energy il CCR di Ispra Le attività principali Progetti distinti per un’Europa unita Strategie di cooperazione Il “networking” per lo sviluppo di nuove idee Cooperazioni con l’Italia Lavorare con il CCR Alta competenza scientifica e molteplicità culturale Institute for Transuranium Elements Directorate for Science Strategy Petten Geel Bruxelles Karlsruhe Directorate General Ispra Siviglia Institute for Prospective Technological Studies Directorate of Resources Institute for Environment and Sustainability La missione del Centro Comune di Ricerca è fornire un sostegno scientifico e tecnico indirizzato agli utenti per la creazione, l’attuazione e il controllo delle politiche dell’Unione Europea. Al servizio della Commissione Europea, il CCR rappresenta un centro di riferimento scientifico e tecnologico per l’Unione. Oltre al processo politico, il CCR sostiene gli interessi comuni degli Stati membri ed è indipendente da interessi specifici, privati o nazionali. Institute for Health and Consumer Protection Institute for the Protection and Security of the Citizen Il Centro Comune di Ricerca di Ispra il CCR una visione d’insieme Cos’è il CCR? Il Centro Comune di Ricerca (CCR) è una Direzione Generale (DG) della Commissione Europea interamente al servizio dell’Unione Europea. Il suo ruolo è sostenere le politiche dell’UE, fornendo un riferimento scientifico e tecnico indipendente alla Commissione, al Parlamento Europeo, al Consiglio e agli Stati membri–con l’obiettivo generale di contribuire a creare un’Europa più sicura, più pulita, più sana e più competitiva. Il CCR coordina e contribuisce a molti network comunitari che associano industria, università e istituti nazionali degli Stati membri; inoltre, effettua, nei suoi laboratori, studi ed esperimenti per conto delle Istituzioni Europee. Il CCR partecipa anche a progetti con vari partner degli Stati membri e ha rapporti con diversi organismi extraeuropei e mondiali nel campo scientifico e della normazione. Al servizio dei cittadini dell’Unione Europea Tale lavoro comprende un’ampia gamma di compiti: dalla fissazione di norme per l’omologazione di prodotti sanitari, all’identificazione delle fonti di materiali nucleari illeciti; dal miglioramento della resistenza sismica degli edifici, all’individuazione della presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) negli alimenti; dalla valutazione della qualità e della sostenibilità delle risorse idriche, al monitoraggio via satellite dei terreni e della deforestazione. Il CCR esegue ricerche di diretto interesse per i cittadini e per l’industria europei. Come servizio della Commissione, è indipendente da interessi privati o nazionali, qualità essenziale per perseguire la propria missione. In tutti questi anni, il CCR ha sviluppato competenze e strumenti idonei a fornire un’esperienza neutrale e su scala europea che permette una migliore comprensione dei legami esistenti tra tecnologia, economia e società. Nel contesto della costituzione dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA), il CCR svolge un ruolo essenziale mediante lo sviluppo di una banca dati a livello comunitario in materia di misure armonizzate e con la partecipazione a network europei e mondiali; è anche impegnato nel processo di allargamento dell’Unione Europea, e lavora a stretto contatto con i Paesi candidati per aiutarli a comprendere meglio il diritto comunitario. Ciò che accomuna queste attività è l’impegno costante del CCR a garantire la sicurezza dei cittadini–ad esempio in settori come la salute, l’ambiente, l’energia nucleare, la pubblica sicurezza e la lotta antifrode. Nel complesso, ciò implica la capacità di effettuare misure, test, verifiche e convalide in molte discipline. Struttura decentrata Gli istituti Ispra – Italia Ispra IPSC [Institute for the Protection and Security of the Citizen] Istituto per la Protezione e la Sicurezza del Cittadino Geel IES [Institute for Environment and Sustainability] Istituto per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile Karlsruhe IHCP [Institute for Health and Consumer Protection] Istituto per la Salute e la Protezione del Consumatore Geel – Belgio IRMM [Institute for Reference Materials and Measurements] Istituto dei Materiali e Misure di Riferimento Petten Karlsruhe – Germania ITU [Institute for Transuranium Elements] Istituto dei Transuranici Petten – Paesi Bassi Siviglia IE [Institute for Energy] Istituto per l’Energia Siviglia – Spagna IPTS [Institute for Prospective Technological Studies] Istituto di Prospettiva Tecnologica Il CCR è composto da sette Istituti che hanno sede in Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna. Tali Istituti effettuano ricerche di interesse diretto per i cittadini dell’Unione Europea, in collaborazione con l’industria, le università e gli istituti nazionali degli Stati membri. Il Gabinetto del Commissario Busquin, la Direzione Generale e la Direzione per la Strategia Scientifica, con sede a Bruxelles, stabiliscono gli orientamenti politici del Centro. La Direzione Generale e la Direzione per la Strategia Scientifica sono responsabili della posizione del CCR nell’ambito dell’ERA. Il personale degli Istituti, assunto dai diversi Paesi dell’Unione Europea–e in misura crescente dai Paesi candidati–riunisce capacità e talenti in grado di adempiere i compiti di cui il CCR è investito. Una politica volta ad attrarre ricercatori brillanti e capaci assicura la disponibilità di risorse preziose. Il rapporto costante con le organizzazioni di ricerca e l’industria è essenziale per la realizzazione della missione del CCR. Il CCR collabora con oltre 2.000 partner scientifici ed è impegnato in più di 250 network, tra cui diverse forme di partnership con i Paesi candidati all’adesione. il CCR di Ispra le attività principali Progetti distinti per un’Europa unita Sicurezza alimentare e qualità degli alimenti I consumatori europei attribuiscono sempre maggiore importanza alla sicurezza e alla qualità degli alimenti che consumano e ai metodi di produzione utilizzati lungo tutta la catena alimentare. Questi aspetti sono oggetto della riforma della politica agricola comune (PAC), in quanto una maggiore sicurezza alimentare è parte integrante di un’agricoltura più sostenibile. Attraverso il progetto MARS (Monitoraggio dell’Agricoltura tramite Telerilevamento), il CCR svolge un ruolo di primo piano a sostegno delle decisioni nell’ambito della PAC. In particolare il suo intervento si concentra sullo sviluppo di un sistema di previsione della produttività, basato sull’analisi meteorologica, su indicatori della crescita delle colture e su dati satellitari a bassa risoluzione. Fra le altre attività occorre ricordare lo sviluppo, la convalida e l’armonizzazione di metodi analitici, la produzione, la certificazione e la distribuzione di materiali di riferimento, la realizzazione di prove di affidabilità e prove di rendimento e qualificazione dei dispositivi di identificazione elettronica degli animali nonché lo sviluppo di database e sistemi di trasmissione dei dati relativi agli animali e ai prodotti animali. L’Ufficio Europeo dei Vini, degli Alcool e dei Liquori (BEVABS) fornisce assistenza scientifica alla Commissione Europea, svolgendo anche attività di laboratorio, e gestisce la banca dati del vino, che assicura l’autenticità dei vini europei. Il progetto IDEA (IDentificazione Elettronica degli Animali) ha permesso di sviluppare tre tipi di identificatori elettronici che consentono di controllare più efficacemente la salute del bestiame e il mercato delle carni e di prevenire le frodi. I nuovi dispositivi accompagneranno l’animale per tutta la vita e saranno recuperabili al momento della macellazione, evitando così gli inconvenienti degli attuali metodi d’identificazione. Laboratorio OGM Gli organismi geneticamente modificati (OGM) sono al centro di un acceso dibattito pubblico e politico, dominato dalle possibili ripercussioni sulla sicurezza dei prodotti alimentari e sull’ambiente. Le più recenti conclusioni del Consiglio, approvate dalla Commissione, hanno stabilito che i prodotti o gli ingredienti alimentari contenenti OGM in concentrazioni superiori allo 0,9% devono essere etichettati. Due elementi scientifici fondamentali per l’attuazione degli obblighi comunitari in materia d’etichettatura sono lo sviluppo di metodi analitici rigorosi ed affidabili per identificare e determinare la presenza di OGM nei prodotti alimentari e la disponibilità di materiali di riferimento certificati per assicurare la standardizzazione delle misurazioni. Il 4 dicembre 2002, il Commissario Philippe Busquin ha inaugurato il Network Europeo dei Laboratori OGM (ENGL), coordinato dal CCR. Il Network, composto da 45 laboratori comunitari di controllo (per un totale di circa 450 esperti), esamina i vari OGM immessi in commercio e accerta che tutti i laboratori nazionali di controllo siano in grado di rintracciare gli OGM lungo tutta la catena alimentare. In effetti, il Network ENGL è stato istituito al fine di consentire all’Unione Europea e all’Agenzia europea dell’ambiente di collaborare per il campionamento, la rilevazione, l’identificazione e la quantificazione degli OGM. A breve termine, il Network ENGL produrrà risultati di prova affidabili e comparabili sugli OGM, e consentirà in tal modo di evitare confusioni e controversie commerciali incoraggiando la fiducia dei consumatori. Sicurezza delle sostanze chimiche L’industria chimica è una delle più importanti industrie manifatturiere dell’Unione Europea, in quanto dà lavoro direttamente o indirettamente a 3 milioni di persone. Nel febbraio 2001, la Commissione ha pubblicato un Libro bianco nel quale delinea la sua strategia in materia di sostanze chimiche e sta procedendo alla definizione del sistema REACH (Registrazione, Valutazione e Autorizzazione delle Sostanze Chimiche) per la valutazione delle sostanze chimiche. L’Ufficio Europeo delle Sostanze Chimiche (ECB) del CCR fornisce assistenza tecnica e scientifica alla DG Ambiente e alla DG Imprese per la definizione e l’attuazione delle politiche comunitarie in materia di sostanze chimiche, attraverso la classificazione, l’etichettatura e la valutazione dei rischi delle sostanze chimiche per gli esseri umani e per l’ambiente. Un altro compito del CCR è la convalida di metodi di sperimentazione alternativi, ossia di metodi destinati a perfezionare, ridurre o eliminare la sperimentazione sugli animali, tenendo conto del rapporto costi/efficacia. Il Centro Europeo per la Convalida dei Metodi Alternativi (ECVAM) del CCR coordina e finanzia studi di (pre)convalida e svolge attività di ricerca in vari settori della tossicologia attinenti alla sperimentazione delle sostanze chimiche (compresi cosmetici e i prodotti farmaceutici), consentendo, in tal modo, una maggiore protezione della salute umana. Ambiente Nel dicembre 2000, il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno adottato una direttiva che definisce l’azione comunitaria in materia di acque. L’obiettivo principale della Direttiva Quadro sulle acque è di garantire l’uso sostenibile dell’acqua in tutto il territorio europeo e di migliorare le condizioni delle acque superficiali e sotterranee entro il 2015. Il CCR partecipa ad una serie di azioni destinate a favorire l’attuazione della Direttiva, attraverso la definizione dell’uso del suolo, il monitoraggio della sua composizione e la cartografia satellitare della vegetazione a livello europeo. Il CCR individua i collegamenti tra destinazione del suolo, fonti d’inquinamento e apporto diretto e diffuso di nutrienti per quanto riguarda il loro impatto sulla qualità delle acque di drenaggio e lacustri nel bacino idrografico. I fenomeni di eutrofizzazione marina e costiera sono studiati attraverso il telerilevamento satellitare e la modellizzazione fisica dell’ecosistema. L’inquinamento e la qualità dell’aria costituiscono una delle principali preoccupazioni per i cittadini dell’Unione Europea, anche perché le previsioni indicano un ulteriore aumento del traffico stradale. Si ritiene che l’inquinamento atmosferico provocato dalle attuali emissioni degli autoveicoli abbia già contribuito ad un aumento dell’asma e di altre patologie. L’Unione Europea è intervenuta adottando un’apposita normativa per il controllo delle emissioni dei motori a benzina e a gasolio, e fissando limiti di qualità dell’aria. Il CCR contribuisce valutando gli agenti inquinanti nelle varie fasi della loro dispersione in atmosfera. Il laboratorio del CCR per la Misura delle Emissioni degli Autoveicoli (VELA) analizza le varie tecnologie automobilistiche e gli effetti della qualità dei carburanti sulle emissioni determinando l’impatto di queste tecnologie sull’ambiente. Protezione del cittadino Non proliferazione e sicurezza nucleare Le attività del CCR in materia di sicurezza nucleare contribuiscono all’adempimento di un obbligo stabilito dal Trattato Euratom. Il principale obiettivo dei controlli di sicurezza è di mantenere un sistema di contabilità dei materiali nucleari efficiente, accurato e aggiornato in tempo reale in tutti i tipi d’impianti del ciclo del combustibile nucleare. I controlli sono inoltre diretti ad assistere gli organismi incaricati delle ispezioni nucleari nello sviluppo e nel dispiegamento di potenti sistemi di verifica, intesi ad accertare che gli operatori e gli Stati adempiano ai propri obblighi internazionali. Il CCR sviluppa nuovi metodi, programmi informatici, tecniche e strumenti per l’analisi di tutti i tipi di materiali nel ciclo del combustibile nucleare, progetta sigilli e tecniche avanzate di videosorveglianza, fornisce materiali di riferimento nucleari e organizza programmi di valutazione delle misure tra diversi laboratori. Con l’allargamento dell’Unione Europea si profilano nuove sfide, come il controllo dei materiali derivanti dal processo di disarmo e la lotta contro il traffico illecito di materie nucleari. Nell’ambito del programma comunitario TACIS, che promuove la transizione all’economia di mercato e lo sviluppo di società democratiche nei Nuovi Stati Indipendenti dell’ex Unione Sovietica, il CCR coopera con la Federazione Russa sostenendola nella realizzazione di un sistema di contabilità e controllo dei materiali nucleari equiparabile agli standard occidentali. Negli ultimi anni, molti Paesi europei sono stati colpiti da gravi inondazioni. Nell’agosto 2002, le ondate di piena hanno devastato il bacino dell’Elba e del Danubio. Il CCR è stato allertato e ha reagito rapidamente elaborando simulazioni quotidiane sull’evoluzione delle inondazioni; le informazioni sono state trasmesse tramite il Centro di monitoraggio e di informazione della DG Ambiente ai responsabili della protezione civile nei vari Stati membri e nei Paesi candidati all’adesione. Per la simulazione è stato utilizzato un modello computerizzato (LISFLOOD), sviluppato dal CCR per migliorare la previsione delle inondazioni; tale modello è oggetto di valutazione nel quadro del Sistema europeo di allarme inondazioni istituito dalla Commissione. Lo scopo è di fornire informazioni sulle inondazioni con un margine dai quattro ai dieci giorni tra l’annuncio e l’arrivo della piena. La crescita esponenziale della tecnologia dell’informazione offre nuove possibilità per l’interazione socio-economica fra i cittadini. Tuttavia, a causa della sua dinamicità, è particolarmente esposta a numerosi rischi, basti pensare alla pirateria informatica, alle frodi con le carte di credito, alla violazione della privacy e alla diffusione di informazioni illecite o offensive. Il CCR contribuisce a garantire la sicurezza dei cittadini europei nel ciberspazio, soprattutto in relazione ad aspetti che trascendono le frontiere nazionali, quali la privacy e la protezione dei consumatori. il CCR di Ispra strategie di cooperazione Il “networking” per lo sviluppo di nuove idee Nel 2000, su iniziativa del Commissario Philippe Busquin, la Commissione Europea ha adottato la Comunicazione “Verso uno Spazio Europeo della Ricerca”, che promuove la collaborazione tra gli Stati membri nel campo della ricerca. Attraverso lo Spazio Europeo della Ricerca (ERA), l’Unione Europea intende riunire tutti i mezzi di cui dispone per migliorare il coordinamento delle attività di ricerca e la convergenza delle politiche di ricerca e innovazione a livello nazionale ed europeo. Un aspetto importante di ERA è la necessità di rafforzare e sviluppare il rapporto tra scienza e politica. A seguito di questa iniziativa, l'attività del CCR ha assunto una nuova dimensione di “networking” come strumento principale per contrastare la frammentazione e l'isolamento delle attività di ricerca e come presupposto del Sesto Programma Quadro. Mediante tale strumento, il CCR risponde anche alla crescente richiesta, da parte dei responsabili politici e degli Stati membri, di stabilire sistemi di riferimento scientifici comuni. Il “networking” consente al CCR di svolgere anche un ruolo catalizzatore, unendo gli sforzi degli Stati membri e dei Paesi candidati all'adesione, e aiutando questi ultimi ad integrarsi rapidamente nel mondo della ricerca scientifica europea e ad attuare l’acquis comunitario. La strategia di “networking” del CCR è articolata secondo i seguenti punti chiave: • Fornire un riferimento scientifico e tecnologico all’attività politica. • Promuovere la coordinazione delle attività di ricerca in aree prescelte. • Favorire l’integrazione dell’impegno dei Paesi europei nel campo della ricerca. • Delineare le prospettive necessarie allo sviluppo di nuove competenze. Cooperazioni con l’Italia La collaborazione tra il CCR di Ispra e la comunità scientifica italiana è ormai una tradizione di lunga data, che risale addirittura alla fondazione del Centro. Sin da allora, grazie ad un’ampia strategia di “networking”, molti esponenti del mondo scientifico e tecnologico italiano hanno avviato una collaborazione reciprocamente vantaggiosa con il CCR, rafforzando in tal modo il legame del Centro con il Paese ospitante. Per fare un esempio, il CCR vanta in totale 173 partnership con altrettanti organismi italiani, di cui 54 partecipano direttamente ad uno dei 250 network finora creati dal CCR. Integrazione delle informazioni per la riduzione dei rischi e la gestione delle emergenze Per conto del Ministero dell’ambiente italiano, il CCR sta conducendo il progetto SIMAGE, che mira a realizzare un sistema nazionale integrato per il monitoraggio, la gestione e la riduzione del rischio ambientale e per la gestione delle emergenze ambientali e tecnologiche. Un sistema integrato per il monitoraggio ambientale, la gestione dei rischi industriali e la gestione delle situazioni di emergenza è stato sviluppato ed installato nei tre principali siti industriali della Sicilia (Augusta-Priolo, Gela e Milazzo). È in corso lo sviluppo di sistemi analoghi per altri siti industriali (ad es. le aree di Brindisi e Taranto), nel quadro di un accordo di programma concluso tra il Ministero dell’ambiente e il CCR. Questi sistemi daranno origine a diversi “network” e saranno integrati in un sistema nazionale denominato SIMAGE. Il sistema offrirà un valore aggiunto affrontando il problema della valutazione, integrazione e gestione delle informazioni e delle conoscenze, al fine di migliorare la comunicazione scientifica e di fornire un sostegno all’adozione di decisioni strategiche a livello politico. Alta tecnologia contro l’inquinamento atmosferico Molte grandi città europee registrano elevati livelli d’inquinamento atmosferico causato dalla presenza in atmosfera del particolato (PM). Un recente studio effettuato dal CCR ha dimostrato che i livelli d’inquinamento da particolato dell’Italia settentrionale sono tra i più elevati in Europa. In collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) della Regione Lombardia, il CCR ha avviato uno studio pilota per misurare l’inquinamento atmosferico della città di Milano nei mesi di gennaio e febbraio 2003. Questo studio, volto a determinare l’origine degli inquinanti atmosferici nocivi, è il primo ad utilizzare il sistema SPASS (Mass-spectrometer-based Single Particle Analysis and Sizing System) per l’analisi e la misurazione delle singole particelle mediante spettrometria di massa. Grazie all’individuazione e alla misurazione dei vari tipi di inquinamento atmosferico (in particolare l’inquinamento dovuto al traffico, agli impianti di riscaldamento e alle attività industriali) la ricerca comunitaria in materia ambientale mira a conseguire livelli accettabili di qualità dell’aria in tutto il territorio europeo. Un sistema ad immagini radar per il monitoraggio dell’attività vulcanica A seguito della recente intensificazione dell’attività vulcanica dello Stromboli, la Protezione Civile italiana ha chiesto al CCR di misurare i movimenti tellurici sulle pendici del vulcano al fine di poter intervenire tempestivamente in caso di emergenza. Il CCR utilizzerà l’innovativo sistema radar ad alta risoluzione LISA (Linear Synthetic Aperture) per monitorare i movimenti del vulcano. Il vantaggio principale del sistema ad immagini radar messo a punto dal CCR è la sua capacità di monitorare in tempo reale i movimenti del terreno. Altri aspetti positivi sono la possibilità di osservazione a distanza, l’operatività diurna e notturna e la massima flessibilità in termini di capacità e di frequenza di osservazione. Grazie ad un apposito software, gli scienziati presenti sul posto possono controllare, trattare e analizzare i dati raccolti. Le unità LISA sono in grado di eseguire misurazioni su aree che vanno da qualche metro ad alcuni chilometri, fornendo immagini ravvicinate delle sezioni di maggiore interesse. L’obiettivo principale è la possibilità di informare rapidamente le autorità italiane e dare l’allarme alle popolazioni locali. il CCR di Ispra lavorare con il CCR Alta competenza scientifica e molteplicità culturale Il CCR attua una politica di richiamo nei confronti di ricercatori esperti e di alto livello. Il personale è composto da cittadini dell’UE e dei Paesi candidati che creano una molteplicità culturale e scientifica, producendo vantaggi eccezionali. Il fondamentale valore aggiunto apportato dagli scienziati del CCR mediante le collaborazioni di cui fanno parte consiste nella dimensione europea e nella buona comprensione delle necessità politiche per il supporto tecnico e scientifico. Tirocini scientifici I laureandi, i giovani ricercatori e le società scientifiche possono essere interessati ad un tirocinio presso il CCR. L’obiettivo principale è di offrire a chi intraprende la carriera scientifica la possibilità di far parte di un gruppo di ricerca scientifica e multidisciplinare, favorendone la futura partecipazione all’impegno europeo nel campo della ricerca. Le domande devono essere inoltrate a seguito degli inviti a manifestazione d’interesse pubblicati sul sito web del CCR. Borse di studio presso il CCR Il programma di borse di studio offerto dal CCR è particolarmente adatto per ricercatori post-laurea e post-dottorato. Le domande devono essere inoltrate a seguito degli inviti a manifestazione d’interesse pubblicati sul sito web del CCR. I ricercatori laureati e post-dottorato possono anche presentare domanda per le borse di studio Marie Curie destinate principalmente a giovani ricercatori e il cui obiettivo principale è la promozione della formazione attraverso la ricerca. Programma per visitatori scientifici I professori universitari e il personale scientifico esperto proveniente da altre organizzazioni scientifiche che abbiano solida reputazione in questo campo, possono collaborare con il CCR presso uno dei suoi sette Istituti. Il programma non può eccedere un periodo di 12 mesi consecutivi. Tuttavia, può essere prolungato una sola volta in via eccezionale. Distaccamento di esperti nazionali Il personale scientifico o amministrativo proveniente da amministrazioni pubbliche nazionali, regionali o locali degli Stati membri, da amministrazioni internazionali nonché dal settore privato e da organizzazioni no-profit e di volontariato, può essere distaccato presso il CCR in base al programma per gli esperti nazionali. La durata del distaccamento non può essere inferiore a sei mesi, né superiore a due anni, e può essere oggetto di proroghe successive per un totale massimo di quattro anni. Attività a compartecipazione finanziaria e sfruttamento della tecnologia Il CCR ha una lunga tradizione di collaborazioni: la partecipazione al Programma Quadro tramite le sue tradizionali attività a compartecipazione finanziaria, il lavoro congiunto in altri consorzi paneuropei, la commercializzazione e lo sfruttamento dei risultati della ricerca del CCR. Le informazioni su progetti e sulle persone da contattare sono disponibili presso lo Spazio Europeo della Ricerca (ERA), Unità Innovazione e Ricerca. Assunzioni permanenti e temporanee Il personale statutario del CCR esercita funzioni di ricerca, di gestione dei programmi di ricerca e di amministrazione, ed è composto da funzionari, agenti temporanei e personale ausiliario. I contratti per il personale ausiliario sono stipulati per rispondere alle necessità specifiche del CCR. Gli agenti ausiliari e temporanei vengono reclutati sulla base di liste di riserva stabilite in seguito a procedure di selezione. I contratti hanno una durata massima di 36 mesi. La procedura per la nomina di funzionari permanenti è basata sui cosiddetti “concorsi pubblici” che vengono pubblicati in tutti gli Stati membri dell’UE e nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Come trovarci Locarno Per saperne di più sulle nostre attività visitate il sito del CCR: Lugano Lago Maggiore http://www.jrc.cec.eu.int/ Ispra Varese Arona Gallarate Sesto Calende Malpensa A8 N2 Per maggiori informazioni, contattare: Milano Linate Federico Fraschetti Commissione Europea DG Centro Comune di Ricerca (CCR) Unità Informazioni e Relazioni Pubbliche 21020 Ispra (VA) • Italia Tel.: +39 0332 78 91 98 Fax: +39 0332 78 54 09 E-mail: [email protected] Questa pubblicazione è prodotta da: Tel.: +39 0332 78 91 98 Fax: +39 0332 78 54 09 E-mail: [email protected] S.P.I. 03.68/IT Commissione Europea DG Centro Comune di Ricerca (CCR) Unità Informazioni e Relazioni Pubbliche 21020 Ispra (VA) • Italia