Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti di Salerno

Transcript

Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 08/05/2016
La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o
parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la
esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a
quanto specificato nei contratti di adesione al servizio.
INDICE
IN PRIMO PIANO
08/05/2016 Avvenire - Bologna
IL CARTELLONE
6
07/05/2016 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Bari
APPUNTAMENTI
9
SANITÀ NAZIONALE
08/05/2016 Corriere della Sera - Nazionale
La mappa dell'Ocse delle rotte criminali
12
08/05/2016 Corriere della Sera - Nazionale
A tavola si aiuta la cura del tumore
13
08/05/2016 Corriere della Sera - La Lettura
Il Gps manda fuori strada il cervello
15
08/05/2016 La Repubblica - Nazionale
Il cibo piace politically correct
18
08/05/2016 Il Messaggero - Nazionale
Guardia medica azzerata nella notte Ci sarà solo il 118
20
08/05/2016 Avvenire - Nazionale
Il dolore cronico: la donna è più colpita
22
08/05/2016 Libero - Nazionale
SID: «No alla sostituzione forzosa dei glucometri in alcune Regioni»
23
08/05/2016 Libero - Nazionale
Calabria, focus sulla cefalea
24
08/05/2016 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale
«Io, farmacista assediato dai banditi Vent'anni di colpi, ho il porto d'armi»
25
08/05/2016 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale
«La paura delle donne»
26
08/05/2016 Il Tempo - Nazionale
Dalle borse al Viagra, «falsi» da 1.300 miliardi l'anno
27
VITA IN FARMACIA
08/05/2016 La Repubblica - Bologna
"Giusto tutelare i soggetti deboli senza misure rigide"
30
08/05/2016 La Repubblica - Palermo
Sanità, un piano B per le assunzioni
31
08/05/2016 La Stampa - Torino
Il finto medico visitava negli ambulatori dell'Asl
32
08/05/2016 La Stampa - Novara
Le azalee per la lotta ai tumori
33
08/05/2016 Il Messaggero - Rieti
Tornano le isole ecologiche dell'Asm: rifiuti da conferire in cambio di sconti
34
08/05/2016 QN - Il Resto del Carlino - Reggio Emilia
CASTELNOVO La farmacia del Sant'Anna è stata intitolata a Maria Piera Marconi
35
08/05/2016 QN - Il Resto del Carlino - Forli
«Farmacie da risarcire e pena esemplare: non siamo bancomat»
36
08/05/2016 QN - Il Resto del Carlino - Forli
Cambiare il bebè e allattarlo? Ora è possibile in 19 luoghi pubblici
37
08/05/2016 QN - Il Resto del Carlino - Ancona
Pronto soccorso: pochi spazi e cade a pezzi Il primario obbliga i medici a super
turni
38
08/05/2016 QN - La Nazione - Massa Carrara
Sos rapina, i farmacisti chiedono aiuto Mercoledì faccia a faccia col prefetto
39
PROFESSIONI
07/05/2016 FarmaMese
Con gli occhiali della fiducia
41
07/05/2016 FarmaMese
Professione o commercio?
42
07/05/2016 FarmaMese
Ecco chi BATTE LA CRISI
43
07/05/2016 FarmaMese
E-pharmacy al via
45
PERSONAGGI
07/05/2016 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Bari
Sempre meno cancellieri i numeri nella relazione annuale
48
07/05/2016 FarmaMese
Sicurezza in farmacia: l'aiuto della tecnologia e i limiti della legittima difesa
50
IN PRIMO PIANO
2 articoli
08/05/2016
Pag. 7 Ed. Bologna
Bologna Sette
diffusione:112526
tiratura:144818
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
IL CARTELLONE
Festa dell'Olmo al Santuario della Beata Vergine dell'Olmo - L'Unitalsi organizza la Festa di primavera a
San Luigi di Riale È «Fior di Fiera» alla parrocchia di Baricella - Si chiude la Sagra di San Silverio a Chiesa
Nuova
diocesi ESTATE RAGAZZI. Continua anche questo mese (martedì, giovedì e venerdì ore 10-13) e in
giugno (martedì e venerdì ore 10-13) alla Pastorale giovanile (via Altabella 6) la distribuzione dei sussidi di
Estate Ragazzi. La distribuzione di magliette e cappellini è affidata a una ditta esterna; modulo di ordine sul
sito www.estateragazzi.net parrocchie e chiese CHIESA NUOVA. Oggi nella parrocchia di San Silverio di
Chiesa Nuova (via Murri 173) si conclude la tradizionale «Sagra di San Silverio»: alle 10.30 Messa solenne,
poi giochi e tornei, rinfresco e mercatino. PONTE RONCA. Oggi nella parrocchia di Santa Maria di Ponte
Ronca si conclude la «Festa della famiglia» con le Messe alle 10.30 e alle 20. Inoltre giochi, tornei, musica,
animazione e momenti conviviali. BARICELLA. Oggi la parrocchia di Baricella, nell'ambito della festa «Fior
di Fiera», organizza un mercatino di beneficienza «Usato come nuovo», con abiti, scarpe, oggettistica
modernariato. Inoltre, stand con crescentine, affettati e frittelle. Il ricavato andrà alla Caritas parrocchiale
per aiutare le famiglie in difficoltà. Orari: mercatino 9 - 19; stand 15 - 19. MADONNA DEL LAVORO. Oggi,
nella parrocchia di Madonna del Lavoro, si conclude la festa parrocchiale con le Messe alle 8.30 e alle 11,
ricordando anniversari di matrimonio, voti religiosi e ordinazioni sacerdotali; alle 17.30 Vespri solenni.
CAMPEGGIO. A Campeggio oggi si conclude la «Festa Grossa» in onore della Madonna dei Boschi: dalle
9 Messa, saluto alla sacra immagine e processione al Santuario di Madonna dei Boschi, dove alle 11 si
celebra la Messa; alle 16 Rosario e benedizione. SANTI BARTOLOMEO E GAETANO. «Frammenti d'arte
per l'Africa» è il titolo della mostra collettiva di pittura che si terrà da martedì 10 a domenica 15 (10-13; 1619.30) all'Oratorio della Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano (Strada Maggiore 4). Espongono Mary
Gabriele, Maria Eugenia Massini, Anna Battaglia, Patrizia Capozzi e Gianni Tugnoli. BUDRIO. Oggi è
l'ultimo giorno di permanenza dell'Immagine della Madonna dell'Olmo nella chiesa di San Lorenzo di
Budrio. Le Messe saranno alle 8, 10, 11.15 (Messa di Prima Comunione); alle 16.30 Rosario; alle 17
processione conclusiva della settimana. Al termine vendita di crescentine e animazione con giochi di
gruppo. SANTUARIO DELLA B.V. DELL'OLMO. Da venerdì 13 a lunedì 16 si terrà al santuario della Beata
Vergine dell'Olmo di Budrio la «Festa dell'Olmo». Tutte le sere dalle 19 stand gastronomico (domenica 15
anche a pranzo). Venerdì 13 alle 21 gara di Burraco e musica con «Palco numero cinque»; sabato 14, alle
16 pellegrinaggio bimbi del Catechismo, 18 Messa prefestiva, 21 musica con «Tre40 cover band»;
domenica 15 alle 9 camminata da Budrio alla chiesa dell'Olmo, alle 10.30 Messa solenne, alle 18 Rosario e
processione, dalle 21 e lunedì 16 dalle 20 musica dal vivo. SAN RUFFILLO. Nell'ambito della Decennale
eucaristica della parrocchia di San Ruffillo, venerdì 13 alle 20.15 nella Casa di Riposo Villa Serena Rosario
guidato dal vescovo ausiliare emerito monsignor Ernesto Vecchi. spiritualità CENACOLO MARIANO.
Domenica 15, dalle 15 alle 17.30, nel Cenacolo mariano di Borgonuovo di Sasso Marconi, incontro per le
famiglie sul tema: «La famiglia e la misericordia. Padre Massimiliano Kolbe, uomo di misericordia».
Animano le Missionarie dell'Immacolata Padre Kolbe e padre Enzo Brena, sacerdote dehoniano.
MISSIONARIE DELL'IMMACOLATA. «Chiamati a servire per amo(a)re!» è il tema del corso vocazionale
organizzato dalle Missionarie dell'Immacolata Padre Kolbe, che si terrà dal 7 all'11 agosto nella Casa di
preghiera «Ecco tua Madre» a Canoscio (Pg). Rivolto a giovani dai 20 ai 35 anni, sarà guidato da don
Paolo Lanza. Info: Maria, tel. 3490966278; Rossella, tel 3423737859. CENTRO MISSIONARIO FRATI
SERVI DI MARIA. Mercoledì 11 alle 18.30 all'Eremo di Ronzano la Provincia di Piemonte Romagna
Francia e il Centro missionario Frati Servi di Maria faranno memoria nel Trigesimo di fra Paolino M.
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 08/05/2016
6
08/05/2016
Pag. 7 Ed. Bologna
Bologna Sette
diffusione:112526
tiratura:144818
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Baldassarri con una Messa presieduta da padre Ettore Turrini Osm e don Angelo Baldassarri. RADIO
MARIA. Sabato 14 alle 16.15 Radio Maria si collegherà con la Casa di reclusione di Castelfranco Emilia per
trasmettere in diretta il Rosario, i Vespri e la Messa vespertina nella vigilia di Pentecoste. associazioni e
gruppi SERVI DELL'ETERNA SAPIENZA. La congregazione «Servi dell'eterna Sapienza» organizza anche
quest'anno cicli di conferenze tenute dal domenicano padre Fausto Arici. Mercoledì 11 continua l'ultimo
ciclo «La straniera», lettura e commento del libro di Rut. Il secondo incontro, alle 16.30 nella sede di piazza
San Michele 2, sarà sul tema: «Il rifiuto della fatalità». MARIA CRISTINA DI SAVOIA. Mercoledì 11 alle
16.30, nella Sala dell'Azione cattolica in via del Monte 5, l'associazione «Convegni di Cultura Maria Cristina
di Savoia» promuove un incontro con Fernando e Gioia Lanzi sul tema: «Donne nell'arte, con particolare
riferimento alle artiste bolognesi», con proiezioni. FAMILIARI DEL CLERO. Domani alle 15.30 nella Casa
Muratori (via Gombruti 11) incontro dell'associazione «Familiari del clero». L'assistente ecclesiastico
monsignor Ivo Manzoni guiderà la meditazione sulla Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia
«Misericordiae vultus», paragrafo 15: «Le opere di misericordia». VAI/1. Il Volontariato assistenza infermi
dell'Ospedale Maggiore si ritroverà domenica 15 a Santa Maria Assunta di Borgo Panigale (via Marco
Emilio Lepido 58): alle 11 Messa presieduta da padre Geremia. Martedì 17 alle 21 incontro con la
comunità. VAI/2. Il Volontariatio assistenza infermi Sant'Orsola-Malpighi, Bellaria, Villa Laura, Sant'Anna,
Bentivoglio e San Giovanni in Persiceto si ritroverà sabato 14 a Santa Teresa del Bambino Gesù (via
Fiacchi 6): alle 18 padre Geremia presiede la Messa per i malati. CIF. Il Centro italiano femminile, giovedì
alle 15.30 nella sede di via del Monte 5, organizza il primo incontro del Gruppo lettura sul libro «Come
fiamma che brucia», di Bella Chagall. Condurrà Paola Stefani. MAC. Sabato 14, nella Casa lavoro in via
Mazzini 28, si terrà l'incontro di gruppo del Movimento apostolico ciechi di Bologna. Alle 15.15 accoglienza;
alle 15.30 meditazione conclusiva del tema dell'anno di don Giuseppe Grigolon; alle 17 Messa prefestiva
presieduta da don Giuseppe. OFS. Continua il ciclo di appuntamenti «Con Francesco, percorsi di pace in
dialogo con la città», organizzato da Ordine francescano secolare e Gioventù francescana e intitolato:
«Diversità fra paura e crescita». Ultima conferenza giovedì 12 alle 20.45 nella Sala Zonarelli (via Sacco 14)
sul tema: «Nessuna creatura basta a se stessa (Ls 86). Il creato: diversità fraternità», guidata da fra Ugo
Sartorio, teologo e giornalista. UNITALSI. Domenica 15 l'Unitalsi - Sottosezione Bologna, organizza la
«Festa di primavera» nella parrocchia di San Luigi a Riale (via Donizetti 3): dalle 10.30 accoglienza, alle 11
Messa e alle 12.30 pranzo; nel pomeriggio karaoke, canti, balli e giochi. Costo: euro 12 (disabili gratis). È
gradita la prenotazione (tel: 347/2246013, 051481504, 051335301). MLAC. Proseguono alla parrocchia di
Santa Rita (via Massarenti 418) gli incontri mensili di preghiera e riflessione sociale a partire dall'Enciclica
«Laudato si'», promossi dal Movimento Lavoratori di Azione cattolica in collaborazione con l'associazione
parrocchiale di Santa Rita. Prossimo incontro martedì 10 dalle 18: Messa, Vespri e riflessione sull'Enciclica
guidata da don Sandro Laloli, vice parroco a Santa Rita. GRUPPI DI PREGHIERA PADRE PIO. I Gruppi di
Preghiera Padre Pio di Bologna organizzano martedì 24 un pellegrinaggio a Cesena con partenza alle 8.15
e rientro alle 18. Per informazioni, iscrizioni e programma: don Luca Marmoni, tel. 051331022 o Raffaella
Zappi, tel. 051392190. ISTITUTO TINCANI. La Compagnia «Argento vivo» dell'Associazione Istituto Carlo
Tincani presenta, sabato 14 (ore 20.30) e domenica 15 (ore 15.30), al Teatro Testoni (via Matteotti 16), uno
spettacolo in due tempi: nel primo la commedia musicale «Dafne e Josephine», per la regia di Claudia Busi;
nel secondo il concerto del Coro Tincani diretto da Fabrizio Milani. società «VITA CONTROVOGLIA».
Continuano le lezioni del Corso promosso dal Collegio Ipasvi «L'infermiere e il fine vita. Progresso
biomedico e biotecnologico. La paura di una vita controvoglia». Mercoledì 11 alle 10, nell'aula del Collegio
Ipasvi (via Zaccherini Alvisi 15/I), discussione interattiva su «La questione antropologica della paura di
vivere controvoglia», docente Alfreda Manzi. CASA MARCELLINA. Domenica 15 alle 17 a Pianoro nella
Casa Santa Marcellina (via di Lugolo 3) riflessione sul tema: «Considerando Tiro. Ricchezza e miseria della
città». Introduce: Gian Domenico Cova (Fter); intervengono: Maria Bergonzini, funzionaria di impresa
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 08/05/2016
7
08/05/2016
Pag. 7 Ed. Bologna
Bologna Sette
diffusione:112526
tiratura:144818
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
cooperativa, e don Fabrizio Mandreoli (Fter). Info: tel. 051777073 - www.casasantamarcellina.it MONTE
SOLE. Domenica 15 alle 17, nella sala parrocchiale di Santa Maria della Misericordia (piazza di Porta
Castiglione) serata con interventi di don Angelo Baldassarri, parroco a Santa Rita («Vita e morte delle
comunità martiri a Monte Sole») e Maurizio Lazzari di Pax Christi («"Hanno memoria le querce". Monte
Sole e altre stragi»). GRANO GLUTEN FREE. «Grano gluten free? Le innovazioni della ricerca italiana» è il
titolo del convegno organizzato da Accademia italiana di Agricoltura che si terrà venerdì 13 nella Sala
conferenze dell'Ordine dei farmacisti di Bologna (via Garibaldi 3). Info: www.accademia-agricoltura.it
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 08/05/2016
8
07/05/2016
Pag. 53 Ed. Bari
diffusione:23632
tiratura:31653
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
APPUNTAMENTI
OGGI SABATO PROSSIMAMENTE DOMANI DOMENICA «World of dinosaurs» a Cassano Itinerario
«Passeggiata per Bari» «Onde fasciste», libro alla Laterza Evento Aido alla «Tommaso Fiore» XXVIII
Edizione «Sabato al regno» «Primavera filosofica» alla Laterza Gianni Mattencini al «DolceAmaro»
«Spezierie e Farmacie in Terra di Bari» In occasione della festa del Patrono di Bari, la Pinacoteca
Metropolitana «Corrado Giaquinto» resterà chiusa. Presentazione della «Amoris Laetitia» «Omaggio a
Mercadante» ad Altamura Kermesse «Dal Mediterraneo all'Oriente» Chiusura Pinacoteca «Corrado
Giaquinto» Alle 18.30, nella Sala conferenze del Teatro Mercadante ad Altamura, «Omaggio a
Mercadante» e presentazione del volume «L'ultima opera di Mercadante». Seminario «Quale banca per
quale impresa» Alle 9.30, nell'auditorium della Scuola Secondaria di Primo Grado «Tommaso Fiore», in via
Martiri Luther King 38/40 a Bari, l'Aido, Associazione che si occupa della diffusione della cultura della
donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule, organizza una manifestazione per la consegna dei premi
relativi alla Promozione della Cultura della Donazione degli Organi «Borsa di Studio Gianmarko Bellini»
dedicata ad un bimbo prematuramente scomparso e di cui i genitori hanno compiuto il grande gesto della
donazione degli organi Premiazione «I ragazzi della Grande Guerra» Alle 17.30, al Regno dei Bimbi, in
viale Einaudi 17 a Bari, ritorna a grande richiesta la XXVIII Edizione di «Sabato al regno». Per il primo
appuntamento si esibirà la compagnia di burattini «Al Chiaro di Luna» con uno spettacolo dedicato al
grande Pulcinella dal titolo: «Pulcinella dalla padella nella brace». 080/501.09.65. Alle 18.30, nel palazzo
Beniamino Aceto, in via XX Settembre a Turi, lo scrittore e storico barese Riccardo Riccardi presenta il
saggio «Spezierie e Farmacie in Terra di Bari». Converseranno con l'autore sulla storia dei farmacisti nel
corso del tempo il presidente dell'Ordine interprovinciale dei farmacisti di Bari e Bat, il senatore Luigi
D'Ambrosio Lettieri e lo studioso di Turi, Stefano de Carolis. Leggerà alcuni passi del lavoro, l'attrice
Floriana Uva. Alle 19.30, allo showroom della Volkswagen Zentrum, in via Zippitelli s Bari, «Dal
Mediterraneo all'oriente, viaggio nei sapori del villaggio globale», kermesse dedicata ai saperi e ai sapori
del villaggio globale organizzata da Volkswagen Zentrum Bari e Anice Ve r d e . Giovedì 12 maggio, alle
18.30, al Caffè d'Arte «DolceAmaro», in via San Francesco d'Assisi 11 a Bari, Gianni Mattencini presenta il
suo libro «I segreti degli altri». Introduce Marina Losappio. A cura dell'associazione «PugliArte», alle 10.30,
appuntamento con l'itinerario «Passeggiata per Bari». Un excursus storico dei principali monumenti della
città vecchia di Bari. Prenotazione obbligatoria a [email protected] Alle 10.30, nell'auditorium della Scuola
Media «G. S. Poli», in via Molfettesi d'Argentina 11/A a Molfetta, cerimonia di premiazione del concorso
nazionale «Nel 100° Anniversario della Grande Guerra - I Ragazzi del 1° Novecento» alla presenza del
Presidente Nazionale dell'Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi di Guerra, Ing. Rodolfo
Bacci, del sindaco di Molfetta, dott.ssa Paola Natalicchio, dell'Assessore alla Cultura, prof.ssa Elisabetta
Mongelli, del Dirigente Scolastico dell'I.C. «Manzoni-Poli», prof. Michele Laudadio, di altre autorità Civili e
Militari e di diverse Associazioni. Domenica 8 maggio, dalle 10.30, gli alunni della Classe 3 H,
accompagnati dai loro genitori, dalla prof.ssa G. de Gennaro e dal Dirigente Scolastico, parteciperanno alla
«Giornata Nazionale del Ricordo 2016» che si svolgerà al Sacrario Militare dei Caduti d'Oltremare di Bari.
«La storia dell'universo» al Planetario Sky Skan Alle 19, al Planetario Sky Skan alla Fiera del Levante, è in
programma lo spettacolo dal vivo «La storia dell'universo». Il Big Bang e le tappe fondamentali dell'
evoluzione dell'universo in un avvincente percorso adatto a tutti. Prenotazione consigliata a
[email protected] - 393/435.69.56. Prolungata fino domenica 5 giugno la mostra «World of
dinosaurs» che sarà ancora aperta ogni sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 18 e tutti i giorni, sempre
alla stessa ora, dal 2 al 5 giugno. All'Aia dell'Amicizia in c.da Cristo Fasano S.S. 271 - Via per Santeramo
Km 3 a Cassano delle Murge. Info www.parcoscenico.it e sulla pagina Facebook parcoscenico.it. Lunedì 9
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 08/05/2016
9
07/05/2016
Pag. 53 Ed. Bari
diffusione:23632
tiratura:31653
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 08/05/2016
10
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
maggio, alle 18, alla libreria Laterza, ultimo appuntamento della «Primavera filosofica», la serie di incontri
con alcuni protagonisti dell'odierno dibattito filosofico, giunta alla sua seconda edizione a cura di Costantino
Esposito e Giusi Strummiello. Incontro con Carlo Sini sul tema «Praticare il mondo». Martedì 10 maggio,
alle 18, alla libreria Laterza, promosso dalla Fondazione Gramsci di Puglia, presentazione del libro «Onde
fasciste. La propaganda araba di Radio Bari (1934-43). L'autore Arturo Marzano ne discute con Luigi
Masella, docente di Storia contemporanea Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Aldo Nicosia, docente di
lingua e letteratura araba Università degli studi di Bari Aldo Moro; Marina Romano, docente di storia e
istituzioni del mondo musulmano Università di Bologna Alma Mater Studiorum. Martedì 10 maggio, alle
19.30, alla parrocchia-santuario Santi Medici a Bitonto, presentazione della «Amoris Laetitia», esortazione
apostolica di Papa Francesco sull'amore nella famiglia. Saluta e introduce don Vito Piccinonna, parrocorettore Parrocchia Santuario Santi Medici a Bitonto. Intervengono don Franco Lanzolla, direttore ufficio per
la famiglia diocesi di Bari-Bitonto, Pina De Simone e Franco Miano, docenti universitari e coppia di sposi
che hanno partecipato in qualità di esperti al sinodo sulla famiglia. Conclude mons. Francesco Cacucci,
arcivescovo di Bari-Bitonto. Mercoledì 11 maggio, alle 9, nella sede di Confindustria Bari e Bat, in via
Amendola 172/R a Bari, «Quale banca per quale impresa». Augusto Masiello, coordinatore del Club
Cultura di Confindustria dialoga con Marco Morganti, amministratore delegato di Banca Prossima, la banca
del Gruppo Intesa Sanpaolo.
SANITÀ NAZIONALE
11 articoli
08/05/2016
Pag. 37
diffusione:325546
tiratura:405864
La mappa dell'Ocse delle rotte criminali
Danilo Taino Statistics editor
Raccogliere statistiche sull'attività criminale è notoriamente complicato, trattandosi di attività clandestine.
Uno studio appena pubblicato dall'Ocse sul commercio illecito internazionale in 12 settori di attività, sette in
profondità, ha calcolato un giro d'affari annuo attorno ai mille miliardi di dollari. L'analisi - Illicit Trade,
converging criminal networks - è uno dei lavori più accurati e ampi realizzati sul tema: non fornisce un
quadro sull'intera criminalità mondiale ma solo sui suoi commerci che attraversano le frontiere; ciò
nonostante, allerta sulla portata potenzialmente destabilizzante del fenomeno. Parla di «crimine
transnazionale organizzato e network illeciti che si sono espansi in dimensione, portata e minaccia,
destabilizzando sia le economie globalizzate sia i mercati e hanno creato insicurezza nelle comunità nel
mondo».
Ecco da dove arrivano i quasi mille miliardi di dollari di fatturato: 320 dal traffico di droga; 461 dalle
contraffazioni; 150 dal lavoro forzato, compresa la prostituzione imposta; 10,8 dal contrabbando di petrolio;
dieci dal commercio illecito di animali o parti di essi; 9,5 dalla pesca di frodo; sette dal disboscamento
illegale; 6,3 dal commercio di arte e beni culturali trafugati; 2,3 dagli scambi irregolari di oro; 1,2 dalla
compravendita di organi umani; uno dalle forniture di armi leggere; 900 milioni dal traffico illegale di
diamanti. Citando dati dell'Ufficio Internazionale del Lavoro (Ilo), lo studio dell'Ocse parla ad esempio di
20,9 milioni di persone costrette a un lavoro forzato, con il 73% delle vittime trasferite da un Paese all'altro,
elemento che sottolinea la dimensione transnazionale delle reti criminali. Secondo la World Customs
Organisation, l'industria dei medicinali contraffatti realizza un fatturato di almeno 200 miliardi di dollari: su
24.092 sequestri realizzati nel 2013 , oltre la metà erano costituiti da farmaci illegali, spesso pericolosi per
la salute. E via dicendo.
L'obiettivo dell'Ocse è disegnare una mappa delle rotte criminali e degli hub creati allo scopo. Utile anche
nella lotta al terrorismo. Il contrabbando di sigarette, ad esempio, si stima che abbia prodotto una perdita di
entrate per gli Stati attorno ai 40 miliardi di dollari nel 2010 : ma soprattutto che sia andata anche a
finanziare gruppi della Jihad in Medio Oriente. La raccolta dei dati per realizzare la mappa è però solo
all'inizio.
@danilotaino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
12
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Più o meno
08/05/2016
Pag. 50
diffusione:325546
tiratura:405864
A tavola si aiuta la cura del tumore
Contrastare il calo dell'appetito e la perdita di peso contribuisce molto all'efficacia dei trattamenti anticancro. Ecco i consigli degli esperti Le cifre Il dimagrimento riguarda 6 malati su 10 e nel 20% dei casi
diventa una «patologia in più» Le «aggiunte» Quando è necessario si può ricorrere a vari tipi di integratori
da unire ad alimenti e bevande
Vera Martinella
Mangiare bene può aiutare a ridurre la tossicità di radio e chemioterapia, mettere il malato di tumore nella
condizione migliore per affrontare le terapie, rinforzare le difese dell'organismo, e contribuire a prevenire le
complicanze post-operatorie, diminuendo sia la frequenza sia la durata complessiva dei ricoveri.
«Non perdere peso è di cruciale importanza per poter proseguire le cure anticancro, anche perché
mantenere la massa muscolare riduce gli effetti collaterali delle terapie - spiega Maurizio Muscaritoli,
direttore della Nutrizione Clinica al Policlinico Umberto I di Roma -. Inoltre è utile a contrastare la perdita di
forza fisica e la debolezza che spesso derivano dalla battaglia contro il tumore, con un effetto positivo sia
fisico sia psicologico. Purtroppo però questo aspetto viene ancora spesso trascurato da medici, pazienti e
familiari, che ritengono inevitabile un calo di appetito e di chili».
La malnutrizione in chi combatte contro queste patologie è un problema ancora sottostimato, come
dimostrano i dati riportati nel «Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici 2016», che
verrà presentato nei prossimi giorni in occasione della Giornata nazionale organizzata dalla Federazione
Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia.
«Nel 1980 sono usciti i primi studi su perdita di peso e neoplasie - aggiunge Paolo Pedrazzoli, direttore del
reparto di Oncologia al Policlinico San Matteo di Pavia - e da allora è stato largamente dimostrato che il
deterioramento dello stato nutrizionale influenza negativamente la sopravvivenza dei malati».
«Ciononostante» puntualizza l'esperto, «il calo ponderale riguarda (in Italia, ma anche in Europa e Usa) 6
malati su 10 e nel 20 per cento dei pazienti questo una "malattia nella malattia". Le strategie per
contrastare il problema però esistono, il primo passo da fare è semplice: superare la "disattenzione" di
oncologi e pazienti». Resta il fatto che molti malati proprio non ce la fanno a mangiare come al solito: c'è
chi non ha fame e chi si sente sazio dopo un paio di bocconi; chi ha nausea alla sola vista (o perfino
l'odore) del cibo e chi si accorge che il sapore di alcuni alimenti non è più lo stesso.
Che cosa si può fare allora? «Si parte dalla prescrizione di una dieta adeguata, con un apporto nutrizionale
che copra il fabbisogno di calorie e proteine che deve essere tarata sul singolo paziente per aiutarlo a
recuperare chili o quanto meno a rallentare o bloccare un calo ulteriore - risponde Muscaritoli -. Se
necessario, poi, si può ricorrere all'aggiunta di prodotti specifici: integratori nutrizionali totalmente insapori
da unire a cibi e bevande (come minestre, sughi, budini, dessert); supplementi nutrizionali orali, cioè
bevande già pronte, di vari gusti (bilanciate dal punto di vista calorico, proteico, vitaminico e minerale)
acquistabili in farmacia dietro prescrizione e sotto controllo medico, da bere a piccoli sorsi, nell'arco di 3060 minuti, per evitare senso di gonfiore gastrico e addominale.
« O ancora - conclude l'esperto - quando la voglia di mangiare proprio non c'è, è possibile preparare
bevande ipernutritive a base di frutta, latte o yogurt e aggiungere un integratore calorico o proteico in
polvere secondo le dosi suggerite dal medico e attentamente diluito. Un cucchiaio di gelato può renderla
più gradevole e ancora più nutriente il tutto. E questa sorta di frullato può essere bevuto anche tra un pasto
e l'altro e per favorire l'aumento il peso. Infine, nei casi in cui l'alimentazione orale non sia sufficiente, si può
ricorrere alla nutrizione artificiale in ospedale oppure a casa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
C.d.S. Se il gusto cambia Dare la preferenza ai cibi che piacciono Puntare su alimenti dal sapore deciso
(frutta fresca, succhi di frutta e caramelle dure amare) perché sono rinfrescanti e lasciano in bocca un
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
13
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Alimentazione
08/05/2016
Pag. 50
diffusione:325546
tiratura:405864
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
14
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
sapore gradevole Se il tè o il caffè disgustano, preferire un infuso rinfrescante al limone o una bibita
gassata fredda come la limonata o l'aranciata Aggiungere salse ai piatti a base di pesce, pollo e uova
Insaporire i piatti facendo uso di spezie e erbe quali rosmarino, basilico e menta Marinare la carne nel vino
con ginepro o altri aromi, oppure condirla con salse forti come quella agrodolce o al curry, oppure con un
pizzico di peperoncino Accompagnare le carni fredde con sottaceti o con salse per renderle più appetitose
Foto: sulla Giornata del malato oncologico Favo www.favo.it
e sulla nutrizione
nel malato oncologico: www.aimac.it/
libretti-tumore/
nutrizione-malato-cancro
08/05/2016
Pag. 9 N.232 - 8 maggio 2016
Corriere della Sera - La Lettura
Il Gps manda fuori strada il cervello
Tecnologia La diffusione dei sistemi di navigazione satellitare ha già trasformato il mondo dei trasporti, e la
nostra percezione dello spazio, offrendo applicazioni infinite, dagli usi domestici a quelli militari ed
epidemiologici. Ma tutto questo riduce certe abilità mentali e, addirittura, modifica l'ippocampo
da New York massimo gaggi
Dal nipote di Lady Diana che, preso un taxi a Londra per andare a Stamford Bridge, lo stadio del Chelsea,
si ritrovò (complice una lettura profonda o una dormita) nella cittadina di Stamford Bridge, 150 miglia dalla
capitale; al camionista siriano con un carico da consegnare a Gibilterra (Gibraltar) che, errore di appena
2.500 chilometri, finì a Gibraltar Point, amena località britannica affacciata sul Mare del Nord - la casistica
degli errori commessi affidandosi ciecamente al Gps è infinita. E, in qualche caso, tragica: automobilisti in
viaggio di notte su strade secondarie, precipitati in un dirupo o affogati in un bacino artificiale non segnalato
da un navigatore dotato soltanto di vecchie mappe. In California, nel parco nazionale della Valle della
Morte, i ranger hanno addirittura coniato l'espressione death by Gps per indicare gli escursionisti morti nel
deserto dopo essersi persi per aver male interpretato le indicazioni del navigatore o aver esaurito le
batterie.
La tecnologia del Gps ha cambiato il mondo: non solo guida le nostre auto ma governa il traffico marittimo e
quello degli aerei, consente di recuperare i veicoli rubati, guida i trattori nei campi e i bulldozer che scavano
nei cantieri, serve ai militari per spostare le truppe sul campo di battaglia e alle organizzazioni sanitarie per
combattere le epidemie in Africa. Davanti a progressi così rilevanti, sottolineare gli incidenti, che
inevitabilmente si verificano quando viene introdotta una nuova tecnologia, rischia di essere il solito
esercizio nostalgico.
Sempre più spesso, però, sono gli stessi scienziati a sottolineare come, con la diffusione delle tecnologie
digitali, l'uomo non stia solo rivoluzionando i meccanismi dell'apprendimento, ma perda anche capacità che
consideravamo innate: da quella di memorizzare i numeri a quella di fare calcoli mentali, dalla scrittura a
mano fino alla perdita del senso dell'orientamento legata alla scelta di affidarsi ciecamente al Gps. In
qualche misura ciò è inevitabile e l'uomo, prima o poi, riesce a trovare un nuovo equilibrio.
Gli allarmi per gli effetti delle tecnologie si susseguono (e, in genere, lasciano il tempo che trovano) da anni.
Anzi da millenni, visto che già Socrate lamentava che con l'introduzione della scrittura il genere umano
avrebbe visto compromessa la sua capacità di svolgere una conversazione approfondita basata su
conoscenze tutte archiviate nella memoria di ognuno. Sicuramente con la crescente diffusione della
scrittura e poi dei libri, la necessità per i saggi di memorizzare un enorme volume di nozioni s'è ridotta, cosa
che ha condizionato ma non compromesso l'evoluzione delle culture.
Il motore di ricerca di Google per molti è solo un altro passo in questa direzione, ma ci sono scienziati che
lo vedono come un capolinea. Insieme al calcolatore, all'agenda digitale con nomi, indirizzi e numeri
telefonici e al Gps, il search può portare a una sostanziale perdita della memoria di lungo termine: tutti gli
studi più recenti dimostrano che gli studenti memorizzano molto meno quando sanno che quelle nozioni
sono facilmente accessibili via pc o tablet o smartphone. Del resto quanti di noi ricordano ancora i 50 o 100
numeri telefonici che avevano imparato a memoria vent'anni fa? Problema non necessariamente grave,
visto che la memoria, dicono gli stessi studi, è cosa diversa dall'intelligenza. La memoria di lungo termine è,
però, indispensabile per la crescita del pensiero critico, essenziale per lo sviluppo umano e delle civiltà.
Insomma, dando per scontato che il progresso tecnologico sia inarrestabile, si tratta di capire quali sono i
danni che accompagnano i vantaggi per cercare il modo di eliminarli o per imparare a conviverci. Sapendo
che in casi estremi può anche essere necessario uno stop.
È successo con la proliferazione nucleare, con le armi chimiche e batteriologiche; potrebbe ripetersi in altri
campi come l'uso della genetica per predeterminare le caratteristiche dei figli, le nanotecnologie che
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
15
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Orizzonti Nuovi linguaggi
08/05/2016
Pag. 9 N.232 - 8 maggio 2016
Corriere della Sera - La Lettura
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
16
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
possono diventare micidiali in mano ai terroristi o la miniaturizzazione dei droni: ce ne sono già prototipi
piccoli come insetti, che presto potranno infilarsi ovunque con sensori e microtelecamere. Ma, al di là delle
mini-macchine da guerra, e dei problemi di privacy e sicurezza che nascono dall'uso delle nuove tecnologie
(quasi tutto ciò che mettiamo in rete è indelebile, lo smartphone ci rende individuabili e intercettabili
ovunque e spegnerlo può non bastare), a meritare attenzione sono soprattutto le conseguenze della perdita
di capacità umane che deriva dalla diffusione di tecnologie digitali sostitutive .
I casi si moltiplicano e costringono le autorità a correre affannosamente ai ripari: come le compagnie aeree
che stanno cambiando i programmi d'addestramento dopo gli incidenti causati da errori di piloti che,
disabituati all'uso dei comandi manuali, sbagliano un atterraggio dopo che l'autopilota è andato in avaria.
Il Global positioning system , un sistema americano di origine militare come internet, ma ormai a
disposizione di chiunque in tutto il mondo, è forse quello che sta cambiando più in profondità capacità e
abitudini dell'uomo. Anche perché il Gps made in Usa sarà presto affiancato dal sistema europeo Galileo e
dal cinese BeiDou.
Pioniere di questo sistema, che consente di individuare la posizione esatta di un trasmettitore Gps grazie
alla triangolazione tra quattro satelliti che gli inviano un segnale, è un settantenne californiano, cresciuto nel
Minnesota, che studiò scienze ambientali e architettura del paesaggio. Figlio di un giardiniere e di una
domestica immigrati dall'Olanda, Jack Dangermond dopo l'università approdò in un laboratorio di Harvard
nel quale si cercavano di combinare grafica del computer e analisi degli spazi. Dangermond capì che si
poteva arrivare a creare mappe digitali e ne intuì le enormi potenzialità. Costituì la sua società pionieristica,
la Esri, già nel 1969, ma per anni visse solo di consulenze: un tentativo fallito dopo l'altro, il primo software
sul mercato arrivò solo nel 1982. Un successo mondiale: il sistema ArcGIS è ancora oggi il cuore
tecnologico della Esri. «Senza Dangermond non avremmo mai avuto Google Earth, Google Maps e Google
Street View», ha detto a «Forbes» John Hanke, l'uomo che ha diretto per sei anni il progetto mappe digitali
dell'azienda di Larry Page e Sergey Brin.
Google, a dire la verità, ha anche cercato di mangiarsi il business della Esri, che, lasciando al gigante di
Mountain View il mercato delle mappe digitali per il grande pubblico (quelle che consentono a chi usa Uber
di seguire il percorso dell'auto che sta portando suo figlio a scuola), si è specializzata nei servizi
professionali più sofisticati: per militari, polizia, servizi di emergenza e anche per le organizzazioni sanitarie.
La capacità della Esri di inserire in una mappa digitale l'indicazione dei soldati sul terreno o i nuclei di
protesta e le strade bloccate in caso di una manifestazione o, ancora, la diffusione di un virus sul territorio
in caso di epidemie, non è stata raggiunta da nessuno. E, infatti, alla fine la stessa Google ha deciso di
indirizzare, per certi servizi, i suoi clienti verso l'azienda di Dangermond. Entusiasta e giustamente
orgoglioso della sua tecnologia usata perfino da Walgreens, gigante Usa delle farmacie, per decidere dove
aprire nuovi negozi e dai ricercatori di Stanford per prevedere l'impatto del riscaldamento globale sulle
farfalle del Madagascar, l'imprenditore californiano nelle sue convention parla addirittura di una nuova era
di illuminismo geografico.
Il prezzo è la perdita del senso dell'orientamento sul territorio: una dote basata sulla capacità di calcolare
mentalmente le distanze (che è soprattutto maschile, dicono gli studi) e su quella di ricordare una serie di
punti di riferimento lungo il percorso (pompa di benzina a sinistra, supermercato a destra), che è soprattutto
femminile. Tutto spazzato via da anni di occhi fissi sullo schermo del Gps, con conseguente atrofia
dell'ippocampo, la parte del cervello nella quale risiede la capacità di orientare il movimento. Anche questo
dimostrato scientificamente: molto grande nei tassisti di Londra capaci di tenere a mente fino a 25 mila
strade, secondo i ricercatori canadesi della McGill University, l'ippocampo si riduce fino ad atrofizzarsi in chi
fa un uso eccessivo del Gps.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
08/05/2016
Pag. 9 N.232 - 8 maggio 2016
Corriere della Sera - La Lettura
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
17
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Foto: Stanza (Liverpool, 1962), Capacities / Life in the emergent city (2012, installazione, particolare): con
questo suo lavoro l'artista britannico, premiato a Torino con lo Share Prize, ha voluto rappresentare le
continue trasformazioni delle città e la loro estrema complessità. L'installazione utilizzava dati forniti
dall'Internet Cars Project inglese e da immagini riprese in diretta da un centinaio di videocamere
08/05/2016
Pag. 56
diffusione:235298
tiratura:335733
Il cibo piace politically correct
Vegano, kosher, halal, "free", bio. Un business che in Italia vale 3 miliardi. Perché oggi la tendenza è unire
gusto e salute. Da domani a Parma Cibus presenta tutte le novità
MARIELLA TANZARELLA
Mangiare, istruzioni per l'uso. Il più naturale atto di sopravvivenza si carica di complicazioni salutistiche e
ideologiche che a Cibus, il salone dell'alimentazione che apre domani a Parma, sono esplorate. Sembra
ieri, gli studiosi americani (ri)scoprono la dieta mediterranea e i media internazionali strillano che per vivere
sani bisogna mangiare secondo la nostra cultura. E dopo molti anni noi sembriamo invece essercene
dimenticati e siamo ora disorientati.
Il grande appuntamento con il mondo dell'alimentazione non poteva non occuparsene. Dal punto di vista
commerciale, con le novità delle aziende. Dal punto di vista scientifico, con incontri e convegni. Tra
intolleranze, diete e divieti religiosi o etici, vegano, celiaco, vegetariano, halal, kosher, crudista, biologico,
integrale, fruttariano o nutritariano sono solo alcune delle "etichette" che influenzano a tavola un numero
sempre più grande di consumatori, e l'industria è pronta a soddisfarli. «Questa parte del settore alimentare
è in crescita e vale 3 miliardi di euro su un totale nazionale di 32, che invece è fermo», sottolinea Luigi
Scordamaglia, presidente di Federalimentare.
«E suscita interesse anche all'estero, per l'alto livello qualitativo». E le aziende si muovono. Un colosso
come Granarolo porta a Cibus alternative vegetali ai prodotti caseari, la Rummo presenta la pasta senza
glutine per celiaci gourmet. Nei supermercati troveremo prodotti che erano mirati a farmacie o negozi di
nicchia, con una caratteristica: se prima erano richiesti i cibi "arricchiti", adesso si cercano quelli "senza"
(sale, glutine, uova, lattosio, grassi, zucchero) per dirla all'americana, "free". Ma non sempre è sano
eliminare ingredienti dalla dieta. «Ci vuole buon senso», spiega Vittorio Sironi, docente di Storia della
medicina e della sanità all'università di Milano Bicocca.
«In presenza di patologie o intolleranze diagnosticate è necessario regolare la dieta: chi è celiaco eviterà il
glutine, chi è iperteso ridurrà il sale, eccetera. Ma, in assenza di un preciso parere medico, si rischia di
escludere apporti necessari all'organismo. Per esempio, il colesterolo va controllato, ma se lo si abbatte il
cervello ne può soffrire».
Insomma, potremmo ammalarci tutti di ortoressia, vale a dire l'ossessione per un'alimentazione corretta.
Un antidoto? Il nuovo libro di ricette dell'attrice Gwyneth Paltrow, concentrato di "scorrettezze" che prevede
l'uso disinibito di burro, uova, farina, pancetta... Consapevolmente o no, seguiamo sempre più i principi
della nutraceutica, fusione tra nutrizione e farmaceutica, inventata negli ultimi decenni ma in realtà
antichissima: dall'ayurveda a Ippocrate e alla medicina tradizionale cinese o egizia, il binomio cibo-salute è
da sempre inscindibile. E vanno forte i cosiddetti alimenti funzionali, o pharma food, che alle proprietà
nutritive affiancano quelle terapeutiche, preventive, rinforzanti. Sappiamo delle virtù di broccoli e agrumi,
dei miracolosi superfrutti, del resveratrolo nell'uva rossa (e anche nel vino), degli isoflavoni nella soia o
degli antociani nei mirtilli. Ma presto sugli scaffali si aprirà un mondo da scoprire, come gli gnocchi alla
spirulina brevettati da Master, l'olio di argan alimentare importato da Pariani, la pasta al carbone vegetale, i
cibi a base di bacche goji o aloe, quelli realizzati con farine di ortaggi o con gli scarti vegetali (bucce, torsoli,
radici, semi), utilizzati peraltro anche da chef famosi, tra cui un tre stelle come Massimo Bottura.
Una grande spinta in questo senso è venuta da Expo. C'è una nuova consapevolezza diffusa, non si
sorriderà più di una cucina halal o kosher, che impone regole precise su come macellare le carni, produrre
il vino, perfino lavare l'insalata. I ristoranti si dotano di un menu, o almeno di alcune voci, per vegetariani e
vegani, e segnalano i piatti senza glutine. Le frontiere della ricerca di risorse sostenibili si allargano, dalla
terraferma si dirigono verso il mare, con insospettabili novità (in Campania i ricercatori dimostrano che ci
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
18
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Alimentazione / le guide
08/05/2016
Pag. 56
diffusione:235298
tiratura:335733
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
19
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
nutriremo di plancton e microalghe).
E se proprio all'Expo dello scorso anno si sono potuti assaggiare i bruchi e altri insetti, si comprende il
messaggio lanciato una decina di anni fa dal sindaco di Pechino, che in seguito a un'invasione di cavallette
nella capitale, si era rivolto ai suoi quasi 20 milioni di concittadini tagliando corto: «Poche storie, sono tutte
proteine».
L'EVENTO Apre domani la 18° edizione di Cibus, il salone internazionale dell'alimentazione, che si tiene a
Parma ogni due anni dal 1985.
Sulla scia di Expo, il cui padiglione Cibus è Italia ha registrato visite di centinaia di operatori stranieri, il
salone si conferma come piattaforma d'eccellenza dell'industria alimentare, specialmente per gli scambi
con i mercati esteri. Sono attesi, infatti, duemila top buyer da tutto il mondo e 70mila visitatori. Tra le novità
di Cibus 2016, organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare, le sezioni dedicate all'ittico e ai prodotti
certificati halal e kosher.
Fino al 12 maggio, dalle 9.30 alle 18. Info: www.cibus.it
Foto: BUONO E SANO Due immagini di Cibus.
L'attenzione alla salute e all'ambiente ha stimolato la domanda di alimenti funzionali e virtuosi, ma anche
gustosi
Foto: COLORI E SAPORI Accanto, un artista di Boamistura, il gruppo spagnolo che firma Life and Hope (in
alto, un dettaglio). Sopra, Communicating Vessels di Agostino Iacurci e, al centro, Earth Maidens di Fin
Dac, artista irlandese
08/05/2016
Pag. 1
diffusione:116159
tiratura:152668
Guardia medica azzerata nella notte Ci sarà solo il 118
Carla Massi
Gli studi dei medici di famiglia resteranno aperti dalle otto a mezzanotte, sedici ore consecutive, ma, dalla
mezzanotte alle 8, per ogni emergenza, dovremo chiamare il 118 o andare al pronto soccorso. La guardia
medica, di fatto, sta per diventare una specie in via di estinzione. Una "rivoluzione a metà", secondo i
camici bianchi. Che per mercoledì prossimo hanno organizzato una manifestazione a Roma. A pag. 13 R O
M A Gli studi dei medici di famiglia resteranno aperti dalle otto a mezzanotte, sedici ore consecutive, ma,
dalla mezzanotte alle 8, per ogni emergenza, dovremo chiamare il 118 o andare al pronto soccorso. La
guardia medica, di fatto, sta per diventare una specie in via di estinzione. Una "rivoluzione a metà",
secondo i camici bianchi. Che, per mercoledì prossimo, 11 maggio, hanno organizzato una manifestazione
a Roma, piazza Montecitorio, dalle 9 alle 14.
L'APPELLO Con il Sindacato dei medici italiani anche Cgil-Cisl-Uil, Simet, una delegazione dell'Anci piccoli
comuni e associazioni di consumatori. Appello a Renzi: «Non spegnere le luci all'assistenza medica
notturna». #sìH24noH16 La decisione di tenere aperti gli studi dei medici di famiglia dalle 8 a mezzanotte (7
giorni su 7) sembrava essere la soluzione di tanti problemi. Primo fra tutti il sovraffollamento nei pronto
soccorso.
IL RINNOVO Un coro di sì, da parte del Governo, delle Regioni e dei sindacati, ha inserito, un paio di
settimane fa, la novità nel rinnovo dell'accordo collettivo nazionale della Medicina generale e della
pediatria. Ma, passano pochi giorni, e scoppia la protesta. Perché all'allungamento orario dei medici di base
ha, appunto, corrisposto la cancellazione delle guardie mediche notturne. Quelle che, soprattutto nei piccoli
comuni, sono essenziali per evitare di fare tanti chilometri fino al pronto soccorso. Una coperta, di fatto,
sempre corta, secondo i sindacati, dal momento che non sono state previste risorse economiche aggiuntive
per la "rivoluzione". Che prevede di unificare la guardia medica con i camici bianchi di base creando delle
"Aggregazioni territoriali funzionali" in grado di garantire assistenza dalla mattina presto a mezzanotte. «Si
tratta di una riforma estremamente positiva - commenta il ministro della Salute Beatrice Lorenzin - e credo
sia un passo fondamentale per l'integrazione tra territorio e ospedale. Era un atto atteso da tempo e sono
molto soddisfatta». Quanto ai timori avanzati dai sindacati anche sulla scarsità del personale per poter
applicare il nuovo modello assistenziale il ministro ha risposto «che l'obiettivo è ora proprio l'aumento del
personale medico». Le 16.500 guardie mediche saranno spostate nella fascia 8-mezzanotte. Oggi sono
loro che rispondono, ogni anno, a oltre tre milioni di chiamate.
L'OSPEDALE E proprio in un momento in cui il rapporto governo-medici non è dei più rosei scendono in
campo tutti camici bianchi. «Se si taglia la guardia medica, c'è un rischio di sovraccarico delle strutture
ospedaliere e del 118 - spiega Costantino Troise, segretario generale dell'Anaao Assomed, sindacato
autonomo ospedalieri La sanità è un sistema di vasi comunicanti: se scende l'offerta da un lato, c'è bisogno
di aumentarla dall'altro». Cancellando la guardia medica, secondo la Cgil, «si elimina chi è incaricato di
visite domiciliari e consulenze telefoniche che possono risolvere il problema, evitando di andare in
ospedale». Di parere opposto la Federazione dei medici di medicina generale Fimmg certa che
«l'assistenza sarà garantita nelle sedici ore quando c'è una maggiore richiesta».A Roma, mercoledì, ci sarà
anche la presidente Anci dei piccoli Comuni, Franca Biglia. Teme che in quelle zone, soprattutto le
montane, nella notte, possa diventare molto complicato essere certi dell'assistenza. Parla di «eliminazione,
in quelle zone, della stessa presenza del servizio sanitario nazionale» Pina Onotri, Segretario generale del
Sindacato medici italiani. Così, il rinnovo dell'accordo, si presta ad essere un fertile terreno di scontro e di
trattativa per sciogliere nodi e superare ostacoli che potrebbero non essere legati solo alla questione delle
sedici ore e della guardia medica in via di estinzione. Carla Massi
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
20
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Sanità
08/05/2016
Pag. 1
diffusione:116159
tiratura:152668
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
21
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
16.500
Le guardie mediche che verranno accorpate ai medici di base nel progetto che prevede l'apertura degli
studi per sedici ore
3
milioni di chiamate alle quali, in un anno, rispondono le guardie mediche soprattutto durante la notte per
visite o consulenze
16
Le ore durante le quali resteranno aperti gli studi dei medici di base, dalle 8 a mezzanotte per sette giorni
su sette
08/05/2016
Pag. 48
Roma Sette
diffusione:112526
tiratura:144818
Il dolore cronico: la donna è più colpita
l dolore cronico è un'esperienza destruente che ha ripercussioni di carattere psicologico, affettivo e sociale.
Indagini epidemiologiche a livello europeo hanno evidenziato che circa il 20% della popolazione soffre di
dolore cronico con rilevanti effetti sociali ed economici. Esistono delle condizioni che più sono associate alla
presenza di dolore cronico: tra queste, fattori demografici e sociali quali il sesso femminile, l'età avanzata,
lo stato socio-economico poco elevato, il background geografico e culturale, fattori occupazionali, storie di
abuso e violenza. La donna è particolarmente predisposta a soffrire di sindromi dolorose croniche perché
ha una soglia e tolleranza al dolore più bassa, riferisce generalmente dolori più intensi e ha una differente
sensibilità agli analgesici. I pazienti che soffrono di dolore cronico spesso sono affetti da malattie
neurologiche, reumatologiche, ortopediche, ginecologiche e di altra natura, ma tutti sviluppano nel tempo
una risposta amplificata alla stimolazione dolorosa. Evidenze scientifiche hanno ormai dimostrato che
questa risposta aumentata al dolore è dovuta a modificazioni funzionali ed anatomiche del sistema
nervoso; esperienze sensoriali dolorose che normalmente sono facilmente superate in persone sane
diventano destruenti nei pazienti affetti da dolore cronico. La qualità di vita, le relazioni con gli altri, la vita
familiare, le aspettative personali, la vita lavorativa sono fortemente condizionate e deteriorate. Tutto
questo richiede delle risposte efficaci e tempestive. In Italia già da qualche anno è in vigore la legge n.
38/2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore che ha lo scopo «di garantire l'accesso alle cure da
parte del malato, nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza, al fine di assicurare il rispetto della dignità e
dell'autonomia della persona umana, il bisogno di salute, l'equità nell'accesso all'assistenza, la qualità delle
cure e la loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze». Tale legge ha avuto il merito di
sensibilizzare sia gli operatori sanitari che i cittadini al problema del dolore, tuttavia molta strada deve
essere ancora percorsa. In Italia esistono numerosi centri specializzati nella terapia del dolore cronico; tra
questi la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli offre la presenza di professionalità che
attraverso percorsi multidisciplinari si prendono cura di pazienti affetti da dolore cronico. Particolare
attenzione è riservata al dolore nella donna. Ad oggi, la cura del dolore cronico rappresenta una sfida
spesso destinata a parziali successi, tuttavia il successo più grande per il paziente affetto da dolore cronico
sarà avere figure professionali di riferimento che possano accompagnarlo in questo difficile percorso.
Gaetano Draisci, Unità Operativa di anestesia, terapia intensiva post-operatoria e terapia del dolore
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
22
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
OBIETTIVO SALUTE a cura del Policlinico Gemelli
08/05/2016
Pag. 29
diffusione:45501
tiratura:91390
SID: «No alla sostituzione forzosa dei glucometri in alcune Regioni»
LARA LUCIANO
È di questi giorni la notizia che la Regione Piemonte ha iniziato la distribuzione di glucometri di un'unica
marca. Un'operazione di cambio strumenti conseguente ad una gara regionale è in corso da tempo anche
in Emilia Romagna, e anche la Regione Lombardia ha indetto una gara per l'acquisto di glucometri,
nell'ottica di avviare una sostituzione di glucometri. La SID è a conoscenza del fatto che anche altre
Regioni stanno considerando di adottare provvedimenti simili, opinabili tanto dal punto di vista clinico, che
economico. Il tutto senza che questo sia dettato da una specifica necessità clinica (ad esempio variate
condizioni cliniche) o tecnica (tipo la rottura del glucometro). Un'iniziativa che comporta potenziali pericoli
per le persone con diabete, abituate e già addestrate all'uso di un determinato apparecchio, che verrà loro
sostituito; oltre che un enorme aggravio di tempo per i team diabetologici costretti a richiamare tutti i loro
assistiti per riaddestrarli all'utilizzo di un diverso device. L'allarme sui rischi di questa decisione unilaterale
delle regionali è stato formalizzato dalla SID in una lettera indirizzata al Ministro della Salute Beatrice
Lorenzin, al Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute Renato Botti, al
Direttore Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico del Ministero della Salute Marcella
Marletta, agli Assessori alla Salute e ai Direttori Generali della Sanità delle Regioni e delle Province
Autonome di Bolzano e Trento. «È bene ricordare che il glucometro, per le ricadute che può avere sul
compenso della glicemia, è assimilabile ad un farmaco - ricorda Enzo Bonora, presidente della SID - Un
medico dunque non può essere obbligato a prescrivere lo strumento A piuttosto che lo strumento B ma
deve essere libero di scegliere il device più adatto per un determinato paziente». «Riteniamo che le Regioni
possano condurre ben altre azioni per contenere la spesa sanitaria - afferma il professor Bonora - mentre
dal canto sul la SID conferma l'impegno dei diabetologi italiani nel contribuire a determinare risparmi ingenti
attraverso una prescrizione appropriata degli esami di laboratorio, il contenimento degli sprechi di insulina,
la scelta dello schema terapeutico più economico a parità di efficacia e sicurezza, la lotta all'ipoglicemia.
Tra le azioni di contenimento della spesa va annoverata anche la prescrizione di misurazioni glicemiche
domiciliari commisurate alle necessità cliniche della persona con diabete, superando la ormai obsoleta
distinzione fra chi è trattato con insulina e chi con altri farmaci. Liberare risorse per l'innovazione e
l'applicazione delle best practice in diabetologia - conclude il presidente Bonora - è uno degli obiettivi
prioritari della SID».
Foto: Enzo Bonora, past president SID
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
23
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'allarme in una lettera indirizzata al Ministero della Salute e alle Regioni
08/05/2016
Pag. 29
diffusione:45501
tiratura:91390
Calabria, focus sulla cefalea
( W. C.)
'Cefalee e Diritti dei pazienti: confronto sulle iniziative in atto nella Regione Calabria' è il titolo del convegno
realizzato a Catanzaro grazie al contributo incondizionato di Mylan, con l'obiettivo di confrontarsi sul tema
della cefalea, per il suo impatto epidemiologico, socio-economico e sulla qualità di vita dei pazienti che ne
soffrono. «Proprio nel gennaio 2016 - ha spiegato Riccardo Fatarella, Direttore Generale Dipartimento
Salute Regione Calabria - il Commissario ad Acta per il Piano di rientro dai disavanzi del SSR Calabrese,
su proposta del Dipartimento Regionale alla Salute, ha approvato il D.C.A. n°9/2016 per la realizzazione di
un modello operativo che garantisca uniformità di erogazione di cure al paziente sul territorio calabrese e la
creazione di una rete per trattare le forme episodiche e croniche e relativo PDTA». «È quindi indispensabile
a tutela dei pazienti - ha detto Rosario Iannacchero, Delegato Regionale Consiglio Direttivo Nazionale
Società Italiana Studio Cefalea - conciliare soluzioni cliniche efficienti con un'appropriata allocazione delle
risorse e ciò rappresenta l'obiettivo del decreto regionale rete cefalea Calabria». «Mylan è a fianco della
Regione Calabria, dei medici specialisti e di medicina generale, per favorire lo sviluppo e l'implementazione
di nuovi percorsi appropriati per pazienti affetti da una patologia così rilevante e di grosso impatto sociale»,
ha aggiunto Cinzia Falasco Volpin, Amministratore Delegato Mylan.
Foto: Redazione: [email protected]
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
24
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
In Italia colpisce 26 milioni di persone
08/05/2016
Pag. 20
diffusione:109915
tiratura:139502
E a Forlì l'associazione chiede i danni a un delinquente seriale Ho la pistola però la cosa più importante è
mantenere i nervi saldi Bene le telecamere ma anche la collaborazione con le forze di polizia Una volta si è
presentato un balordo col machete Voleva l'incasso, alla fine si è dato alla fuga
ANGELA CARUSONE
ERA il novembre dello scorso anno quando la Squadra Mobile di Forlì scopriva i due presunti autori di 13
rapine in farmacia avvenute nel 2015 tra Forlì e Cesena. A finire nei guai Rolando Poma, bellunese, 68
anni, e il 41enne foggiano Pasquale Montanaro. Martedì, in tribunale a Forlì, il giudice Camillo Poillucci
deciderà se processare Poma, imputato per rapina, con il rito abbreviato. In quell'occasione Federfarma
Forlì-Cesena chiederà di costituirsi parte civile. Non è la prima volta che Federfarma, il sindacato delle
farmacie, si costituisce parte civile. Lo aveva già fatto - primo caso in Italia - già nel 2005, durante il
processo penale (sempre per rapina), che riguardava la farmacia Buda di Cesena. Che, nel 2015, secondo
gli investigatori venne rapinata una seconda volta, questa volta da Poma. Al bellunese vengono addebitate
anche le rapine nelle farmacie cesenati Lanzoni, Argenta e Santini e alla farmacia del Ronco di Forlì
(queste cinque sono associate Federfarma) e in un paio di farmacie comunali forlivesi. SAN LAZZARO
(Bologna) GIANNI Host, lei è il titolare di una farmacia nel bolognese. Quante rapine ha subìto? «La mia
famiglia aprì l'attività nel Comune di San Lazzaro di Savena nel 58. Nel corso degli ultimi 20 anni siamo
stati vittime di 7 rapine a mano armata compiute da professionisti, se così possiamo definirli, senza contare
quelle sotto minaccia di oggetti più disparati». «Una volta una persona è arrivata al bancone con un
machete. Voleva che gli consegnassi tutto il denaro presente in cassa ma non ero solo, e dopo aver visto
altre due persone si è dato alla fuga». L'ultima rapina subìta a quando risale? «Era il novembre 2014. Un
uomo con il volto coperto da un casco ha puntato una pistola direttamente al viso delle mie dipendenti,
facendosi consegnare circa 2mila euro. L'episodio più brutto che . ricordo però, risale al 2001». Cosa
accadde? «Era giorno, ero nel retro dell'attività per sistemare alcuni documenti. Un uomo è entrato in
farmacia e ha preso in ostaggio il direttore puntandogli una pistola alla pancia. Ho un regolare porto d'armi,
ho preso la mia pistola ma sono rimasto nascosto, cercando di capire le intenzioni del rapinatore». Ha
dimostrato sangue freddo. «In ballo c'era la vita di un dipendente, ho avuto il raziocinio di non reagire.
L'uomo ha preso i soldi e si è dato alla fuga. Credo che in queste situazioni sia necessario mantenere solo i
nervi saldi». Ha ancora una pistola? «Sì. Sono armato e con un regolare porto d'armi per difesa personale
ma sono pienamente convinto che violenza o qualsiasi tipo di reazione in queste circostanze non debbano
esserci. Non c'è bisogno di rischiare perché non ne vale la pena. Noi di rapine ne abbiamo subìte tante, più
o meno gravi, ma sono cambiate anche le modalità con le quali queste persone entrano in azione. Non si
sa mai se l'arma utilizzata per intimidire sia falsa o meno». C'è mai stato un processo a carico di qualcuno
che ha perpretato una rapina ai suoi danni? «Sì. Per il responsabile della rapina in cui fu preso in ostaggio il
mio dipendente, e mi costituii parte civile». Spesso i farmacisti sono vittime di persone senza scrupoli in
cerca di contante «Non siamo dei bancomat per rapinatori, ma queste cose succedono. Credo che si debba
dimenticare subito l'accaduto, e continuare ad andare avanti, senza paura». Un consiglio da dare dopo tanti
anni di brutte esperienze? «Munirsi di pagamento tramite pos può essere una buona soluzione, così non
gira denaro contante nelle farmacie. Ho adottato questo metodo e c'è poco denaro in cassa. Ovviamente
telecamere di videosorveglianza e sistemi d'allarme non devono mancare. Credo però, che la migliore
soluzione sia sempre la stretta collaborazione con le forze dell'ordine. Sono fermamente convinto che il
presidio, il controllo e il dialogo con le autorità competenti siano i migliori deterrenti contro rapine, spaccate
o furti. Non bisogna rischiare nè la propria nè quella di terzi».
Foto: IN PERICOLO Qui a fianco Gianni Host, farmacista armato. Sopra, da destra, rapine in farmacia a
Cesena e a Forlì
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
25
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
«Io, farmacista assediato dai banditi Vent'anni di colpi, ho il porto d'armi»
08/05/2016
Pag. 20
diffusione:109915
tiratura:139502
«La paura delle donne»
FORLÌ RENATO Cappelli (foto), lei è l'avvocato di Federfarma Forlì-Cesena, il sindacato delle farmacie che
ha scelto di costituirsi parte civile nel processo forlivese. Per quale motivo? «Vogliamo mandare un segnale
ai malviventi: oltre ad una eventuale condanna penale vi chiederemo anche i danni». Sarà una richiesta di
risarcimento simbolica? «Sì. Penso 100 euro. Speriamo in una condanna esemplare. Le farmacie sono
state scambiate per dei bancomat». Come hanno reagito, dopo le rapine, i lavoratori? «Sono preoccupati.
Spesso a lavorare nelle farmacie sono donne, in orari notturni e nei giorni festivi. Le rapine, infine, stanno
modificando il rapporto medico-paziente. C'è chi pensa di mettere un vetro che lo separi fisicamente dal
cliente». Luca Bertaccini
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
26
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
IL LEGALE
08/05/2016
Pag. 14
diffusione:17472
tiratura:33111
Dalle borse al Viagra, «falsi» da 1.300 miliardi l'anno
Farmaci Imitati quelli per il fisico ma anche i salvavita Eparina Negli Usa medicine contraffatte causarono la
morte dei pazienti
Filippo Caleri [email protected]
Borse, occhiali, accessori e profumi. Ma anche vino e prodotti agroalimentari e finanche farmaci, tra i quali
l'immancabile Viagra. L'industria del falso e della contraffazione prospera, alimenta in molti casi i canali di
finanziamento del crimine e del terrorismo, e con l'e-commerce vede moltiplicare i suoi profitti. L'ultima
stima della International Chamber of commerce dice che l'industria del «tarocco», già evidente attraverso i
canali fisici, fino a essere quantificato in circa 1300 miliardi di euro, diventa ancor meno afferrabile con
l'avanzare del comm e r c i o e l e t t r o n ico. Ed è nella mancanza di regole internazionali ancora certe e
di sanzioni sicure che le piattaforme e-commerce, se da da una parte aiutano le imprese a esportare e a
promuovere i prodotti nell'era della globalizzazione, dall'altra rappresentano uno dei principali pericoli di
perdita di profitti perché la la tutela della proprietà intellettuale nello spazio virtuale è ancora difficile. IL
PERICOLO CINESE Nasce da questo la polemica con la piattaforma cinese Alibaba. Un conglomerato di
diversi siti on line (Aliexpress, Tmall, Taobao) nato nel 1999 e che nel 2015 ha generato ricavi complessivi
per 54 miliardi di euro. Il dato ancora più interessante è il numero di utenti attivi, ben 354 milioni, che si
concentrano principalmente sul mercato interno cinese facendone il principale veicolo di commercio
elettronico del Paese. I siti del gruppo sono di diversa natura, alcuni orientati allo scambio di merci (B2B),
altri alla vendita a soggetti privati (B2C) oppure ancora per la vendita tra soggetti privati con meccanismo
simile a quello di e-bay (C2C). Ebbene questo colosso agli inizi del 2015 un report del governo Cinese,
pubblico per poche ore e poi occultato, spiegava che oltre il 60% di merci presenti online nel conglomerato
Alibaba era falso. Una strategia che colpisce paesi come l'Italia perché i settori presenti sul portale sono i
più vari ma si concentrano su alcuni campi come l'industria, la moda e gli accessori. Comparti che, per
l'Italia, rappresentano le eccellenze, generano surplus nell'export e sono creati da aziende che vedono il
mercato cinese come il più promettente per la propria espansione. Insomma il falso italiano su Alibaba è
una spina nel fianco per le aziende nazionali. Il report del governo di Pechino ha avuto comunque risalto a
livello internazionale. Il titolo a Wall street, ha perso diversi punti percentuali dopo la pubblicazione per i
malumori degli investitori. Una delle accuse, oltre che genericamente quella appunto di violare i diritti di
proprietà intellettuale (IPR), e che ha influito sul valore borsistico è stata quella che i vertici di Alibaba
(fondatore, maggiore azionista e attualmente presidente è Jack Ma) sapessero del report prima della
quotazione miliardaria a Wall street nell'ottobre del 2014. La questione della tutela del copyright e delle
esigenze della promozione internazionale resta dunque aperta. I PRODOTTI PIÙ COLPITI Sono le scarpe
il prodotto più contraffatto. Ma il falso tocca ormai merci di ogni genere e arriva a intaccare settori come la
rubinetteria, i ricambi auto o gli strumenti per la diagnostica medica, ma anche le fragole e le banane. Tra i
marchi più imitati i grandi classici della moda come Gucci, Chanel, Prada, Vuitton ma non mancano le copie
di Apple, Nike, Disney e Adidas. «Ormai il 90% di queste merci arriva da fuori - spiega Mario Catania di
Scelta civica, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione -.
C'è stata una fase, quella dell'artigianato della contraffazione, in cui il fenomeno aveva radici nazionali e
una filiera tutto nazionale. Oggi il prodotto contraffatto arriva in gran parte dall'Asia, dalla Cina ma non solo.
E poi viene commercializzato sui mercati di maggior interesse, a partire dall'Europa. Viene importato dalla
criminalità internaz i o n a l e , s p e s s o con sald a t u r e con quella locale che fa da s p o n d a nelle
operazioni di passaggio in dogana e in quelle da distribuzione. In altri casi sono i cinesi che fanno tutto,
dalla a alla z, dalla produzione allo smistamento». SALUTE A RISCHIO A subire falsificazioni sono anche i
farmaci. Con il conseguente rischio per la salute. Già perché il tarocco tocca medicine come il Viagra,
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
27
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Loghi Sotto attacco scarpe e moda italiana. Ma dalla Cina arriva tutto anche rubinetti e ricambi auto
08/05/2016
Pag. 14
diffusione:17472
tiratura:33111
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 08/05/2016
28
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
anoressizzanti ma anche salvavita. L'analisi è dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che ha presentato un
volume dedicato a q u e s t o t e m a cheinteressa tra l'1% e il 10% del settore farmaceutico globale. La
pubblicazione chiarisce che il panorama delle produzioni illegali varia col mutare del mercato e viene
modificato da eventi imprevedibili, come l'improvvisa carenza di un farmaco. È accaduto, infatti, per alcuni
vaccini durante la crisi dell'influenza suina. Poi bisogna abbandonare l'idea che tra i farmaci illegali e
contraffatti, venduti soprattutto su Internet, ci siano solo quelli cosiddetti «lifestyle». Nelle farmacie del
Regno Unito è stato sequestrato del Liptor contraffatto (un anticolesterolo, salvavita) importato e venduto
da un distributore autorizzato che, truffato da un fornitore, riteneva di commercializzare un prodotto legale.
In Svizzera sono state sequestrate numerose confezioni di Carcinonate, prodotto privo di principi attivi
farmacologici, pubblicizzato come antitumorale ma venduto come integratore alimentare. Negli Stati Uniti,
poi, alcuni farmaci a base di eparina contraffatta nel 2008 hanno causato decine di morti. Erano
commercializzati da una multinazionale americana che utilizzava materie prime contraffatte, che non
venivano evidenziate con i test usali. Lacoste Il falso coccodrillo francese si trova sulle spiagge e sulle
bancarelle Hogan Anche molte scarpe di Della Valle sono taroccate Prada La marca di pelletteria italiana
simbolo di lusso in tutto il mondo è nel mirino dei falsari Ray Ban La marca di occhiali è una delle più
replicate dai falsari internazionali Louis Vuitton La casa di pelletteria francese tra le più imitate del mondo
VITA IN FARMACIA
10 articoli
08/05/2016
Pag. 3 Ed. Bologna
diffusione:235298
tiratura:335733
"Giusto tutelare i soggetti deboli senza misure rigide"
(il. ve.)
«Ora attendiamo il confronto con la Regione, è un provvedimento che va studiato e definito bene. In
generale tutto ciò che interviene sulla tutela delle persone più deboli, in questo caso i bambini in una
comunità, è molto positivo». A parlare è Cristina Carboni, segretario della Federazione medici pediatri
(Fimp) di Bologna.
Come valuta la proposta della Regione? «Va definita bene, anche rispetto all'elenco dei vaccini che
potrebbero essere richiesti per l'accesso ai nidi. Ci sono già vaccinazioni obbligatorie. E questo non ha
risolto il problema».
E come si risolve il problema? «Sicuramente mettendosi tutti intorno a un tavolo.
C'è il diritto alla salute da garantire, ma anche quello a frequentare la scuola. Non vorrei si rischiasse di
irrigidire il confronto. In questo caso all'asilo può essere fatto un discorso diverso, però è tutto da valutare».
La proposta della Regione nasce dal fatto che sempre meno bimbi vengono vaccinati: vi preoccupa questo
fenomeno? «Il problema del calo del tasso di copertura è reale, anche a Bologna sta diventando sempre
più evidente e non ci lascia tranquilli. In questo momento, per esempio, c'è un'epidemia di morbillo in città,
con tutti i problemi connessi: si tratta di numerosi casi e diffusi. Andare al di sotto delle soglie ha delle
implicazioni. Non a caso il morbillo, il cui vaccino è stato il più contrastato, è arrivato».
Crescono le famiglie che chiedono di non vaccinare i figli? «Sì, ma al di là di quelli molto convinti, c'è tra i
genitori dubbiosi una confusione enorme. Il disorientamento è grande e questo implica un grosso impegno
da parte nostra negli ambulatori. Su questo stiamo facendo anche corsi di formazione perché occorre una
comunicazione capillare e un'informazione corretta».
Foto: IL MEDICO Cristina Carboni segretaria della Federazione dei medici pediatri di Bologna
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 08/05/2016
30
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
FAVOREVOLE /CRISTINA CARBONI
08/05/2016
Pag. 1 Ed. Palermo
diffusione:235298
tiratura:335733
Sanità , un piano B per le assunzioni
GIUSI SPICA
Concorsi in alto mare, sempre più lontane le assunzioni nella Sanità.
Spunta un piano alternativo: assunzioni nelle aree di emergenza. SPICA A PAGINA V L'assessore Baldo
Gucciardi sceglie la linea del riserbo: «Deciderò con il ministero. E quando lo farò, invierò una direttiva ad
Asp e ospedali». Ma sulle ottomila assunzioni della sanità, ancora incagliate tra le maglie della burocrazia,
la Regione avrebbe già pronto un "piano B": prima l'infornata nelle discipline legate alle aree di emergenza
che hanno bisogno di una boccata d'ossigeno, poi si vedrà. Perché - è certo finché l'Isola non adeguerà la
rete ospedaliera ai dettami ministeriali che porteranno a un taglio di almeno 150 reparti entro il 2017,
reclutare nuove leve col rischio che tra un anno e mezzo le unità chiudano i battenti aprirebbe un doppio
fronte di guerra: con il governo nazionale e con la Corte dei Conti.
Da piazza Ottavio Ziino prendono tempo: «Aspettiamo gli ultimi piani triennali di assunzione da parte delle
aziende», aveva detto Letizia Diliberti, dirigente dell'assessorato. Poi bisogna portare in giunta gli atti
aziendali modificati di Asp Palermo, Asp Catania e ospedale Papardo-Piemonte. Ma rimane il nodo del
contrasto tra il decreto assessoriale 46 del gennaio 2015 (il cosiddetto piano Borsellino) che ridisegna la
mappa della sanità (e sul quale sono stati modulati i piani delle aziende) e il decreto ministeriale 70 varato
qualche mese dopo, nell'aprile 2015, che dà precise indicazioni alle Regioni su come applicare il decreto
Balduzzi del 2012 sul riordino del settore. La Regione lo ha recepito a luglio, ma non ha adeguato la rete.
La prima doccia fredda è arrivata a marzo, con una nota congiunta dei ministeri Salute ed Economia sulle
linee guida relative ad atti aziendali e dotazioni organiche che - si legge - «non tengono conto delle
modifiche legislative intervenute». Sul numero delle strutture complesse e semplici - scrive poi il governo
nazionale - la Regione dovrà rispettare i limiti precisi stabiliti dal ministero. Un esempio su tutti, l'Ematologia
a Messina: in base al decreto che definisce quanti reparti debbano insistere su ogni territorio a seconda del
bacino d'utenza, dovrebbe esserci una sola unità a fronte delle tre attuali. «Nessuno - dice un manager farebbe assunzioni nei reparti su cui pende questa spada di Damocle». Il via libera potrebbe arrivare solo
per le strutture che certamente non saranno toccate dai tagli come Pronto soccorso, Rianimazioni, Terapie
intensive, Radiologie.
Da risolvere c'è poi la grana dei posti letto per i pazienti acuti.
Il ministero aveva assegnato alla Sicilia, in base alla popolazione calcolata in 5 milioni e 90 mila residenti,
14.871 posti. Ma ad aprile è arrivata una nuova nota: la popolazione, considerate le trasferte dei pazienti
fuori Regione, è di 4 milioni e 800 mila e i posti sono 14.306, cioè 565 in meno.
L'assessorato ha chiesto un tavolo tecnico a Roma per chiarire l'arcano. E i sindacati - con una nota
congiunta - puntano il dito sul «vergognoso balletto sulle speranze dei precari e sulle aspettative di salute
dei cittadini siciliani».
Foto: L'ASSESSORE Baldo Gucciardi, assessore alla Sanità dalla scorsa estate
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 08/05/2016
31
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
IL RETROSCENA
08/05/2016
Pag. 45 Ed. Torino
diffusione:172712
tiratura:244598
Il finto medico visitava negli ambulatori dell'Asl
claudio laugeri
Il finto medico visitava negli ambulatori dell'Asl. Ha persino consegnato alla madre di un bambino di 12 anni
un referto che pareva una sentenza di morte: leucemia. Tutto falso. In cambio, ha preteso 30 euro anziché
il pagamento del ticket, come impone la legge. A scoprire l'inganno è stata la madre, che non capiva i
termini medici, ma soltanto quella parola carica di significati negativi. Medico-investigatore
Lei è romena, di mestiere fa la badante e ha chiesto aiuto ai datori di lavoro. Una conoscenza tira l'altra e il
referto medico è arrivato sul tavolo del professor Oscar Bertetto, primario di Oncologia delle Molinette.
«Un'accozzaglia di termini medici messi insieme senza logica - spiega -. In più, il referto era firmato da un
neurologo. Non è materia sua, perché non aveva chiesto l'intervento di un ematologo?». Così, il primario ha
cercato il collega per chiarire la questione: «È caduto dalle nuvole. Non solo quel giorno non era in
ambulatorio, ma nemmeno conosceva il bambino e la madre. E tanto meno, aveva firmato un referto
medico di quel genere». Per evitare fraintendimenti, il neurologo in questione ha anche incontrato la madre
del bambino. La denuncia
La donna è andata al commissariato San Paolo e ha raccontato agli agenti tutta la storia, poi passata per
competenza al commissariato San Donato. Non ci potevano credere. Un uomo in camice bianco, longilineo,
capelli bianchi, alto più o meno un metro e 70, età tra i 60 e i 70 anni si è fatto passare per il neurologo che
quel giorno non era nemmeno in ambulatorio.
Nella denuncia, la donna ha ricostruito tutto l'episodio. Dal momento dell'arrivo nell'ambulatorio dell'Asl To
2 in via Pacchiotti 4. Aveva in mano l'impegnativa del medico di base per una visita neurologica al figlio.
Voleva prenotare, ma l'uomo dietro il bancone delle informazioni l'ha indirizzata all'ambulatorio al secondo
piano. Dentro c'era il finto medico. «È stato un colpo al cuore, sono distrutta, non ho mangiato e dormito
per giorni», dice la mamma del bambino visitato. «Perseguiremo chiunque con estremo rigore, dentro e
fuori dall'azienda», dicono soltanto all'Asl. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 08/05/2016
32
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Indagine della polizia nella struttura in via Pacchiotti 4
08/05/2016
Pag. 45 Ed. Novara
diffusione:172712
tiratura:244598
Le azalee per la lotta ai tumori
Un'azalea per sostenere la ricerca contro i tumori femminili nel giorno della festa della mamma: tornano in
piazza oggi i volontari dell'Airc. Anche nel Novarese e nel Vco con una donazione di 15 euro si potranno
acquistare i fiori che sostengono la ricerca scientifica. I volontari distribuiranno anche una guida con le
informazioni sugli studi e la prevenzione. Dove acquistarle
A Novara, i volontari saranno all'Ospedale Maggiore con un gazebo in corso Mazzini, poi di fronte alla
chiesa di San Giovanni Battista di via Puccini. A Galliate all'Ipercoop di via Monte Nero, in piazza Dante a
Cameri, in piazza dei Martiri a Caltignaga, Momo e Oleggio, a Bellinzago in piazza Raspini e davanti al
Bennet, ad Arona in corso della Repubblica, a Granozzo con Monticello in via Matteotti.
Nel Vco, gazebo a Verbania Pallanza nell'atrio dell'ospedale e davanti al municipio, sul lungolago di Intra,
a Trobaso e Fondotoce. Poi in piazza Dante a Baveno e vicinoa lle poste di Feriolo, all'imbarcadero di
Stresa, in piazza a Mergozzo, nelle piazze di Pieve Vergonte, Ornavasso, Vignone, Premeno, Toceno e
Bee. Gazebo anche a Cannobio, in piazza Italia a Villadossola, davanti alla farmacia Bogani di
Domodossola, a Druogno, Santa Maria Maggiore, Craveggia, Malesco, Villette, Re e Crodo, Formazza,
Premia e Baceno. [el. f.] BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 08/05/2016
33
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
oggi con l'airc
08/05/2016
Pag. 42 Ed. Rieti
diffusione:116159
tiratura:152668
Tornano le isole ecologiche dell'Asm: rifiuti da conferire in cambio di
sconti
L'iniziativa riprende sabato prossimo in piazza Lago di Ventina I CITTADINI CHE PARTECIPERANNO
AVRANNO UN BUONO PER ACQUISTARE PRODOTTI COSMETICI NELLE FARMACIE
Tornano le isole ecologiche itineranti in città. Dopo il successo delle precedenti iniziative «Rieti Ricicla. E ti
fa bella», manifestazione organizzata da Asm, Comune di Rieti e Legambiente al fine di sensibilizzare tutti
a una corretta raccolta differenziata dei rifiuti ingombranti e dei rifiuti elettrici ed elettronici, torna con un
lungo calendario di appuntamenti l'evento che darà l'opportunità a tutti i cittadini di poter comodamente
conferire i propri rifiuti ingombranti nella postazione più vicina alla propria abitazione. E non mancheranno
benefici pratici per chi partecipa all'iniziativa: chi sceglierà di consegnare i propri rifiuti nei raccoglitori
preposti nel corso delle giornate, avrà diritto a un buono sconto del 15% sui prodotti cosmetici, fornito da
Asm, da utilizzare nelle proprie farmacie. Si inizia sabato prossimo, 14 maggio, in piazza Lago di Ventina.
Domenica 12 giugno si passerà in via Ugo La Malfa, sabato 9 luglio al parcheggio del Campo scuola,
sabato 13 agosto a Pian de' Valli al Terminillo, domenica 11 settembre al parcheggio dello stadio Centro
Italia, sabato 8 ottobre al parcheggio del imitero comunale, domenica 13 novembre a piazzale Angelucci e
infine sabato 10 dicembre in via Maiorana. I rifiuti potranno essere conferiti sempre dalle 10 alle 17 con
orario continuato. «Le precedenti giornate, possibili anche grazie alla collaborazione di Legambiente, hanno
riscosso un grande successo - spiega il presidente di Asm Rieti, Alessio Ciacci - l'invito che l'Azienda
rivolge ora ai cittadini è di continuare nella medesima direzione seguitando a dimostrare attenzione per
l'ambiente. Asm - prosegue Ciacci - intende inoltre continuare il percorso di miglioramento dei servizi e
l'impegno per una maggiore attenzione alla sostenibilità e alle esigenze della città. Un ringraziamento
anche a tutti i nostri lavoratori per la proficua collaborazione nel percorso di miglioramento aziendale».
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 08/05/2016
34
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
AMBIENTE
08/05/2016
Pag. 24 Ed. Reggio Emilia
diffusione:109915
tiratura:139502
- CASTELNOVO MONTI - TOCCANTE partecipazione ieri mattina alla cerimonia di intitolazione della
farmacia esistente all'interno all'ospedale Sant'Anna alla dottoressa Maria Piera Marconi (nella foto),
prematuramente scomparsa nel 2015 all'età di 54 anni. Responsabile del servizio farmaceutico
ospedaliero, la dottoressa Marconi ha gestito per diversi anni il servizio con ammirevole impegno,
professionalità e disponibilità nei confronti dei cittadini del distretto. Ieri mattina, oltre ai familiari, erano
presenti tanti colleghi e molti cittadini che hanno voluto ricordare Piera Marconi. La cerimonia
dell'intitolazione è stata preceduta da un momento musicale a cura di Giovanni Picciati, Claudia Magnani e
Chiara Manfredi, i quali, nella commozione generale, hanno eseguito alcuni brani tratti dallo Schiaccianoci
di Tchaikovsky. Hanno partecipato all'evento le autorità locali tra cui l'assessore Lucia Attolini, Fausto
Nicolini direttore generale dell'Azienda Usl di Reggio Emilia, Corrado Busani direttore del Dipartimento
farmaceutico e i fratelli di Piera, Bettina, Gianluca Marconi e Simone. Il direttore Generale dell'Azienda USL
di Reggio Emilia, Fausto Nicolini, ha commentato: «L'intitolazione della farmacia alla dottoressa Marconi
rientra nella tradizione di questa Azienda di ricordare con concretezza e riconoscenza quei professionisti
che ci hanno lasciato troppo presto». A conclusione dell'incontro scoperta una targa a ricordo con una
citazione di Sant'Agostino. Settimo Baisi
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 08/05/2016
35
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
CASTELNOVO La farmacia del Sant'Anna è stata intitolata a Maria Piera
Marconi
08/05/2016
Pag. 2 Ed. Forli
diffusione:109915
tiratura:139502
« Farmacie da risarcire e pena esemplare: non siamo bancomat»
Le rapine hanno provocato grande allarme tra gli addetti Chiederemo una cifra simbolica, bastano 100
euro: ma vogliamo dare un segnale forte
FEDERFARMA Forlì-Cesena, il sindacato delle farmacie private, ha deciso di costituirsi parte civile nel
processo che vede imputato per rapina Rolando Poma, il bellunese 68enne ritenuto responsabile, insieme
al 41enne di Foggia Pasquale Montanaro, di 13 rapine avvenute in provincia lo scorso anno. I due - che
agivano separati e non si conoscevano - vennero incastrati nel novembre 2015 dalla Squadra Mobile diretta
da Claudio Cagnini. Martedì, nelle aule del tribunale di Forlì, il giudice Camillo Poillucci deciderà se
processare Poma con il rito abbreviato. In quell'occasione Federfarma presenterà ufficialmente la richiesta
di costituirsi parte civile. Per gli inquirenti il bellunese ha rapinato cinque attività associate a Federfarma: la
farmacia del Ronco, le cesenati Buda, Lanzoni, Argenta e Santini e un paio di farmacie comunali cittadine.
Federfarma si costituirà parte civile anche nel processo per la rapina alla farmacia Cicognani, al via in
luglio. FEDERFARMA provinciale verrà rappresentata in tribunale da Renato Cappelli. Avvocato, perché
l'associazione ha deciso di costituirsi parte civile? «La premessa è che le rapine che vennero effettuate nel
corso del 2015 provocarono un grande allarme tra i farmacisti». Entrando nel merito della costituzione di
parte civile? «Vogliamo chiaramente mandare un segnale chiaro ai malviventi: oltre ad una eventuale
condanna penale vi chiederemo anche i danni. Federfarma ha infatti scelto che, d'ora in avanti, in questi
casi si costituirà sempre parte civile». Immaginiamo comunque che martedì presenterete una richiesta di
risarcimento simbolica. «Sì, sarà assolutamente simbolica. Penso 100 euro. Federfarma chiede una
condanna esemplare per chi commette questi reati. Le farmacie sono state scambiate per dei bancomat».
Si spieghi. Perché dei bancomat? «Le rapine sono avvenute quando l'attività stava chiudendo, o in
momenti in cui comunque il farmacista non aveva potuto versare l'incasso perché le banche erano chiuse.
A fine giornata, in sostanza, le farmacie hanno l'incasso della giornata. Magari 500-600 euro. I rapinatori
sapevano che avrebbero trovato cifre simili. Le hanno utilizzate, appunto, come un bancomat». Tredici
rapine in pochi mesi: che effetto hanno provocato, questi episodi, su chi lavora in farmacia? spesso a
lavorare nelle farmacie sono donne. Parliamo poi di attività aperte in orari notturni e nei giorni festivi.
Quando anche i negozi vicini sono tutti chiusi. Ora i giovani farmacisti, se possono, preferiscono lavorare
per l'Ausl o magari come rappresentanti. Le rapine, infine, stanno modificando il rapporto medico-paziente.
C'è chi pensa di mettere un vetro che lo separa fisicamente dal cliente, che invece una volta si rapportava
in maniera meno 'blindata' - e più diretta - con lui». l.b.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 08/05/2016
36
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
PARTI CIVILI MARTEDÌ IL PROCESSO
08/05/2016
Pag. 9 Ed. Forli
diffusione:109915
tiratura:139502
Cambiare il bebè e allattarlo? Ora è possibile in 19 luoghi pubblici
A FORLIMPOPOLI arrivano gli amici dell'allattamento: 19 punti su tutto il territorio del Comune dove poter
cambiare il pannolino e allattare il bebè. Da Casa Artusi alla farmacia comunale, dal centro si estetica al
negozio di giocattoli, passando per gelateria e pizzeria. Questi punti entrano a far parte della rete 'Amici
dell'allattamento', un progetto lanciato da Romagnamamma.it e che conta ad oggi 96 adesioni fra Ravenna
e il faentino: Forlimpopoli è il primo comune del forlivese. Il progetto è stato presentato ieri per la Festa
della mamma e realizzato grazie al contributo della farmacia comunale e del Sogno del bambino, che ha
messo a disposizione fasciatoi e scaldabiberon per gli aderenti. Tutti i punti saranno riconoscibili da una
vetrofania affissa all'ingresso. «Siamo molto grati - hanno affermato gli assessori Elisa Bedei (servizi
sociali) e Adriano Bonetti (attività produttive) - agli organizzatori e ai 19 esercenti che hanno risposto con
entusiasmo». HANNO aderito: Casa Artusi, Museo archeologico, Passione vanità parrucchiera, Centro
famiglie, Ufficio servizi sociali, libreria La bottega dell'invisibile, pizzeria Domus, Laguna blu caffetteria,
Farmacia comunale, Mascao bio, Gelateria km 7, Magic pizza, La casa di Paola, parafarmacia
Naturalmente, negozio di giocattoli La casa sull'albero, Il mondo dei bimbi abbigliamento, bar La tazza
d'oro, studio di osteopatia Federica Dassani, centro estetico Armonia. Matteo Bondi
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 08/05/2016
37
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
FORLIMPOPOLI
08/05/2016
Pag. 6 Ed. Ancona
diffusione:109915
tiratura:139502
STRETTO, poco funzionale e intasato: le grane del pronto soccorso di Torrette fanno scoppiare un vero e
proprio caso. Non accenna, infatti, a placarsi l'attrito tra il nuovo primario, il dottor Aldo Salvi, e il suo corpo
medico. Nei mesi scorsi, con provvedimenti una tantum, il dottor Salvi aveva deciso, in occasioni particolari,
di trattenere i medici in servizio oltre il turno di competenza fino a quando le attese dei pazienti non fossero
scese sotto la soglia ordinaria. Provvedimenti che avevano urtato, e non poco, i professionisti, costretti a
restare al lavoro senza retribuzione fino a due ore per smaltire le code in attesa. La decisione di Salvi, in
effetti, non era solo difensiva, ma soprattutto punitiva, visto che considerava l'inefficacia delle sale visita, di
conseguenza dei medici che in quelle sale operano 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Adesso lo scontro,
dopo le rimostranze delle organizzazioni sindacali, si è fatto ancora più aspro, visto che da semplice
provvedimento il caso è diventato una circolare vera e propria. Il documento obbliga, tra le righe, i medici di
ps a restare in turno obbligatoriamente ogni qualvolta le attese, a seconda dei codici di visita, superano i
livelli previsti dai protocolli nazionali: 20 minuti per un codice giallo, 180 per un verde (rosso e bianco sono
senza tempi, il primo entra subito in visita, il secondo è all'esatto opposto, in quanto paziente senza
problemi). A questo punto i diretti interessati sono scesi sul piede di guerra, rivolgendosi alla direzione
medica di presidio e alla direzione sanitaria, pare all'oscuro di questa circolare. In effetti, dall'arrivo di Aldo
Salvi i tempi di attesa sono rientrati nei ranghi, sebbene nelle ultime settimane si stia vivendo un nuovo
rialzo. I tempi di attesa allungati, in passato anche casi di 6-7 ore, con gente in ps per sottoporsi a visite ed
esami diagnostici dal mattino alla sera, non sono imputabili certo solo ai medici. L'ATTUALE pronto
soccorso non è più in grado di ospitare i volumi di ingressi. Inoltre è obsoleto, avrebbe bisogno di spazi
nuovi, quelli ad esempio previsti dal piano di allargamento del 2006, partito, poi bloccato. C'è bisogno di
una profonda manutenzione; le porte della 'camera calda' (dove entrano le ambulanze per scaricare i
pazienti) funzionano a singhiozzo, una è rotta da mesi e nessuno la ripara. Quelle per i visitatori sono delle
trappole, l'unico provvedimento preso da mesi, il vetro protettivo al triage, è stata una pessima idea.
Pazienti, sanitari, visitatori e gente che non c'entra niente con un pronto soccorso finiscono con il
mescolarsi come ad una fiera.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 08/05/2016
38
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Pronto soccorso: pochi spazi e cade a pezzi Il primario obbliga i medici a
super turni
08/05/2016
Pag. 7 Ed. Massa Carrara
diffusione:85713
tiratura:111816
«QUEST'inverno ho iniziato a chiudere la porta della farmacia, per paura, alle 17. Ora cosa faccio? Chiudo
d'estate alle 18?». A parlare è la titolare della farmacia di San Carlo ma i suoi timori sono gli stessi di tutta
la categoria. Tre rapinein pochi giorni hanno gettato nell'angoscia tutti i farmacisti apuani. Che hanno subito
sollecitato l'intervento delle autorità. E grazie alle intese esistenti tra Ministero dell'Interno e la categoria,
hanno ottenuto mercoledì un faccia a faccia in Prefettura tra il prefetto e una loro delegazione. A guidare il
gruppo che salirà le scale di Palazzo ducale sarà Paolo Natale, il farmacista di Zeri presidente provinciale
dell'associazione titolari di farmacie. Raggiunto per telefono mentre era nella sua struttura a Coloretta,
Natale conferma l'incontro in programma. «Mercoledì vedremo il Prefetto. Vogliamo essere tutelati.
Chiediamo sistemi di videosorveglianza collegati alle forze dell'ordine, Polizia o Carabinieri. E non basta
avere le telecamere dentro il locale. I rapinatori quando entrano hanno già il volto coperto. Ci sono norme
che tutelano la privacy e non le persone e questo spesso impedisce di collocare telecamere all'esterno.
Bisogna togliere gli impedimenti. Inviteremo i colleghi della Costa a fare altri sacrifici per aumentare la
sicurezza ma dobbiamo essere aiutati. In primis da Comune, Provincia, Regione e Stato. Sarebbe bello
avere un fondo perduto da usare per aumentare la sicurezza, nostra e dei clienti». La paura è alta anche
tra i dipendenti delle strutture comunali. La seconda rapina è avvenuta nella farmacia davanti al Tribunale
di Massa e il rapinatore ha terrorizzato le tre donne che quel giorno erano dietro il balcone. Il loro diretto
superiore, in Comune, è il dottor Tarabello, con cui hanno già parlato. Ma il «politico» di riferimento è l'
assessore Silvana Sdoga. Educata come sempre, l'assessore ammette che tre rapine in pochi giorni sono
troppe e annuncia una prossima riunione del comitato per la sicurezza, con sindaco, Prefetto, questore e
comandante della compagnia carabinieri. «Bisogna aumentare la sicurezza usando tutti i mezzi che
abbiamo a disposizione». Poi però, quando fai domande specifiche, ad esempio sulla possibilità che la
polizia municipale sia dotata di armi da fuoco, fa capire che ha le mani legate dalle scelte fatte dalla giunta
Pucci: «Sulle armi per i vigili urbani c'è una delibera della vecchia amministrazione comunale che disciplina
la materia. E ammette l'uso di armi solo in rarissime circostanze». Stessa cosa, se non peggio, per quanto
riguarda la videosorveglianza nelle strade e nelle piazze: «E' un problema. Io penso che davanti a fatti così
gravi bisogna fare il possibile per garantire la sicurezza e ben vengano anche le telecamere. Ma in questo
momento ci sono dei limiti. Parlatene col sindaco ». Andrea Luparia
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 08/05/2016
39
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Sos rapina, i farmacisti chiedono aiuto Mercoledì faccia a faccia col
prefetto
PROFESSIONI
4 articoli
07/05/2016
Pag. 3 N.4 - aprile 2016
FarmaMese
diffusione:17700
tiratura:18000
Con gli occhiali della fiducia
Lorenzo Verlato
Vogliamo provare a indossare gli occhiali della fiducia? Che non vuoi dire essere ottimisti sempre e
comunque, perché sarebbe segno di superficialità, ma piangersi addosso può rivelarsi controproducente,
perché limita le speranze e la voglia di fare. E mai come ora, con l'arrivo del capitale nella proprietà della
farmacia, è doveroso non chiudersi in se stessi, ma ingranare la marcia e darsi da fare. E poi bisogna
essere credibili, innanzitutto con se stessi, ma anche con gli altri. D'accordo che in Veneto (ma iproverbi di
saggezza antica non conoscono confini) si dice che bisogna -'piangere il morto per buserare il vivo", ma
ormai certi dati sono ben noti e tirar la corda con esagerate lamentele potrebbe provocare reazioni
pericolose. Negli ultimi anni abbiamo subito una pesante caduta dei margini, che ha provocato non pochi
fallimenti e ancor più situazioni di difficoltà finanziaria, ma gli ultimi dati confermano un cambio di rotta
(vedasi l'articolo da pagina 22). Il fatturato totale della farmacia sta ritornando ai livelli pre-crisi e il canale
farmacia sta crescendo con più vivacità rispetto ai suoi diretti competitor (+4,1%, rispetto al+0,8 delle
parafarmacie e al-1,6 dei corner della Gdo). Anche i dati presentati da Cosmetica Italia al Cosmoprof tanto
per fare un esempio, confermano l'andamento positivo della farmacia e altrettanto si può dire per il
comparto dell'Otc e del parafarmaco, con il solo mercato nutrizionale che segna ancora sofferenza.
Improprio cantar vittoria e pensare che la crisi sia completamente superata, ma altrettanto pericoloso è
leccarsi le recenti ferite o soffermarsi solamente sulla caduta del margine del comparto etico e sui
presumìbili continui tagli alla spesa farmaceutica pubblica. Certo, da questo versante è illusorio aspettarsi
gratificazioni economiche. soprattutto se operiamo sperando nell'intervento pubblico e guardandoci indietro,
perché qualcosa di buono potrei venire solamente dalle innovazioni tecnologiche (pensiamo alla
telemedicina) e dai nuovi servizi. Gli occhiali della fiducia sono proprio quelli che sapranno mettere a fuoco i
nuovi ruoli e le capacità inventive elei farmacisti, che sapranno valorizzare la loro azienda magari
rivoltandola come un calzino, seguendo, con fantasia, i nuovi spazi aperti dalla sanità territoriale. Quindi,
sempre più a contatto con il paziente e sempre più a disposizione del cittadino, con una farmacia vero 'front
office" del Servizio sanitario. Basta, peraltro, lo scenario offerto da Cosmofarma per capire come le
occasioni per aggiornarsi e rinnovarsi non manchino, soprattutto come la voglia di darsi da fare stia vivendo
una nuova primavera. E di possibilità ce ne sono molte: chiamiamola farmacia dei servizi, farmacia di
comunità, farmacia olistica. o qualsiasi altra cosa che, partendo da una visione professionale del proprio
ruolo, riesca a esplicitarsi in nuove proposte al paziente/cliente. E allora non ci sarà capitale che faccia
paura, né catena che mortifichi la voglia di fare, né spazio per i -gufi" che paventano ancora disastri.
Riconquistare la fiducia sul ruolo della farmacia e sul suo futuro è un obbligo che ci viene da una tradizione
consolidata, ma soprattutto dalla consapevolezza che il servizio qui offerto è inalienabile e insostituibile.
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 08/05/2016
41
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'EDITORIALE
07/05/2016
Pag. 7 N.4 - aprile 2016
FarmaMese
diffusione:17700
tiratura:18000
Mi sembra che stiamo prendendo una deriva pericolosa. Sono un vecchio farmacista, che ha sempre
creduto e crede nella professione e nella professionalità dei comportamenti, e non posso negare che la
presenza di molti inviti, anche da parte dei giornali di categoria (compreso il vostro), per una maggiore
attenzione verso il comparto commerciale della farmacia, mi provochino un certo fastidio. Sembra quasi
che gestire il farmaco sia diventato un problema economico, più che un dovere professionale e che
l'attenzione del titolare debba indirizzarsi unicamente verso il parafarmaco, il cosmetico, il dietetico,
insomma verso la parte commerciale della nostra attività. Ma così facendo, non corriamo il rischio di
perdere la nostra unicità e indispensabilità? Lettera firmata - Pavia Risponde il direttore di Farma Mese,
Lorenzo Verlato E un dilemma antico quello del farmacista Giano bifronte, da una parte professionista e
dall'altra commerciante. Personalmente non credo in una divisione manichea, da una parte il buono e
dall'altra il cattivo professionista, perché ritengo che la professionalità non stia nel bene trattato e offerto,
ma nel comportamento che s'accompagna alla sua dispensazione. Si può essere cattivi professionisti, se si
tratta il farmaco con superficialità e indifferenza. Ma si è buoni professionisti se si offre il parafarmaco con
competenza, serietà e accompagnandolo con il consiglio sanitario. Insamma -secondo me- la
professionalità la si conquista sid campo giorno per giorno, indipendentemente dal bene trattato. A cura
della Redazione [email protected]
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 08/05/2016
42
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Professione o commercio?
07/05/2016
Pag. 22 N.4 - aprile 2016
FarmaMese
diffusione:17700
tiratura:18000
Ecco chi BATTE LA CRISI
L'ANNO DA POCO CONCLUSO HA VISTO IL VALORE DEL FATTURATO TOTALE IN FARMACIA (25,2
MILIARDI DI EURO, REGISTRANDO UN +1,6% RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE) RAVVICINARSI
Al LIVELLI PRE 2012, QUANDO PURTROPPO, CON UN TONFO DEL - 4%, S'INTERRUPPE UN TREND
POSITIVO IN ATTO DA QUASI UN DECENNIO (vedasi Figura n. 1).
Laura Qatti Ims Health
La farmacia è il canale che è cresciuto di più, sui mercati commerciali omogenei, rispetto a parafarmacie e
corner della Grande distribuzione organizzata: chiude l'anno con un incremento del 4,1%. Le parafarmacie,
invece, si fermano a +0,8%, e soltanto grazie a un aumento dei prezzi medi, poiché i volumi risultano in
contrazione. E anche i corner della Gdo segnano un negativo -1,6% a valori, e ancora più consistente è la
caduta nei consumi: -3,5%. Il risultato della farmacia nel suo insieme è stato la naturale conseguenza di
una serie di fattori positivi, prevalentemente legati alla stagionalità. Certamente hanno avuto un peso
importante sia l'epidemiologia delle malattie respiratorie, particolarmente virulenta nella prima parte
dell'anno, sia un'estate assai lunga e molto soleggiata, le cui conseguenze si leggono facilmente
nell'evoluzione trimestrale dei fatturati. L'effetto di questi fattori è, però, venuto meno nella seconda parte
dell'anno, durante il quale registriamo un rilevante rallentamento della crescita (vedasi Figura n. 2). Le varie
classi Passando a un'analisi per classi di prodotti, si conferma la centralità del comparto di libera vendita
per il sostegno del conto economico del canale. Valutando, infatti, il contributo alla crescita totale, che ha
raggiunto nel 2015 circa 380 milioni di euro in più rispetto all'anno precedente, si scopre che il fatturato dei
tarmaci rimborsati dal Ssn è in negativo, nonostante una crescita dei consumi. Benché si sia quasi esaurito
l'effetto delle scadenze brevettuali -che ebbe un picco in Italia proprio nel 2012- a questo fenomeno si è
aggiunto, a partire dell'ultimo trimestre dello scorso anno, quello delle rinegoziazioni dei prezzi delle classi
terapeuticamente assimilabili, definito dalla manovra economica (Legge 125/2015), con impatto anche per
diverse specialità distribuite in farmacia. I tarmaci di autocura, al contrario, generano un aumento di valore
nonostante una sostanziale stabilità di volumi, mentre i tarmaci etici a carico dei pazienti crescono nei
fatturati (+1,6%), a fronte di un'equivalente percentuale di contrazione nei consumi (-1,7%). Il motore
decisivo, però, è il comparto dei prodotti commerciali (cosmesi, dispositivi medici, integratori, e così via),
che generano nuovo business per 322 milioni di euro (+ 4,2% rispetto al 2014. Si veda, in proposito, la
Figura n. 3 qui sopra). I prodotti d'igiene e bellezza crescono, infatti, del 3,1% in valori. Il parafarmaco (che
raggruppa la maggior parte dei dispositivi medici) guadagna, in particolare, i 2,6% sull'anno precedente. Il
comparto Otc segna il +5,8%, ma grazie agli integratori, che rappresentano più del 40% del totale di questo
segmento, in evoluzione ancora più marcata: +7,7%. Solamente i prodotti nutrizionali (alimenti speciali e
per bambini), ormai molto ridimensionato rispetto ai primi anni 2000, continuano a perdere terreno: ormai
valgono appena il 4% del comparto di libera vendita e perdono ancora diversi punti in valore per il
progressivo spostamento verso la Gdo e i punti vendita specializzati. E allora, quali sono state le vere
"stelle" che hanno brillato nel 2015 in farmacia? Certamente ci sono dei gruppi di prodotti che hanno
registrato risultati ancora più positivi rispetto al loro segmento di riferimento. Vediamo di segnalarli. Igiene e
bellezza Naturalmente l'estate 2015, molto prolungata e soleggiata, ha determinato gli ottimi risultati dei
prodotti per proteggersi dal sole e dalle zanzare. Tuttavia, il 2015 è stato anche l'anno dei "piccoli lussi"
nella farmacia. Per esempio, per quanto piccolo (vale poco meno di dieci milioni di euro) il mercato delle
fragranze è cresciuto del 25% a valori e del 40% in pezzi venduti. In questo specifico caso si legge nei
trend anche l'effetto positivo delle promozioni, messe in atto per incoraggiare l'acquisto di beni "voluttuari" il prezzo medio è in contrazione dell0%- ma, in generale, il mix prezzo volumi ha dato un ottimo risultato.
Anche i prodotti per la cura delle mani, certamente non marcatamente influenzati dalla stagionalità, hanno
avuto un andamento molto favorevole: +21% in termini di fatturato e, anche in questo caso, le promozioni
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 08/05/2016
43
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
MERCATO / II recente trend dei prodotti in farmacia
07/05/2016
Pag. 22 N.4 - aprile 2016
FarmaMese
diffusione:17700
tiratura:18000
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 08/05/2016
44
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
sembrano aver avuto un ruolo rilevante (a fronte di un -4% del prezzo medio). Conferma ulteriormente la
tendenza di questo "effetto coccole" in farmacia, il trend dei prodotti per il trucco viso, che crescono più del
comparto e non mostrano nemmeno un importante impatto deflattivo dei prezzi, che restano
sostanzialmente stabili (si vedano i grafici in queste pagine). Integratori II mondo degli integratori ci ha
abituato a evoluzioni molto superiori al resto del canale e, anche quest'anno, chiude con un passo di
crescita quasi doppio, rispetto al totale del mercato di libera vendita nel suo insieme: +7,7% è una
percentuale del tutto soddisfacente, soprattutto se raffrontata all'andamento del mercato. Naturalmente
alcune tipologie di prodotto, come gli integratori salini, hanno beneficiato della situazione climatica (+22%)
o dell'epidemiologia (tosse e raffreddore +14%). Anche in quest'area, tuttavia, si possono individuare
prodotti che si possono definire "primi della classe", peraltro non sostanzialmente aiutati da eventi esterni.
Nel 2015 sono cresciuti in modo significativo, per esempio, i prodotti per la prevenzione dei disturbi
genitourinari maschili, che pesano circa 100 milioni di euro, pari a un +10%; i prodotti regolatori del
colesterolo, che ottengono un + 13,4% e, tra i preparati per l'integrazione, gli Omega 3 (+11,6%).
Parafarmaco e device Nonostante la concorrenza degli altri canali, incluso lo scaffale della Grande
distribuzione, dove sempre più spesso trovano posto piccoli presidi, il settore ha chiuso l'anno
positivamente, con un incremento non scontato del 2,6%. Tuttavia, tralasciando le strisce per la
misurazione del glucosio -una fetta importante del mercato che trova in farmacia la sua naturale
collocazione- vi sono gruppi di prodotti acquistabili fuori canale come le siringhe, le bende o le medicazioni,
che mostrano, comunque sia, un'evoluzione interessante anche in farmacia. Il paziente-consumatore
dimostra, dunque, di apprezzare il ruolo del farmacista in un acquisto assistito anche su dispositivi che
alcuni considerano commodity. E di questo aspetto, peraltro inatteso, vale la pena di tenere ben conto. •
L'ANDAMENTO NON SOLTANTO SUGGERIMENTI DEI PRODOTTI MAGGIORMENTE DELLA
FARMACIA, CON PARTICOLARE ATTENZIONE. ECCO OFFRE UNA FOTOGRAFIA PRECISA DEL
MERCATO PER POTER RICAVARE NEL CIELO FARMACIA MA È SOPRATTUTTO UTILE SUI SETTORI
DA SEGUIRE LE "STELLE" CHE BRILLANO 2009 2010 2011 2012 2013 - Crescita • Mercato Farmacia
Figura 1 : Evoluzione del mercato in farmaciaIl Trim. H Mercato Farmacia per trimestre Crescita vs
trimestre anno precedente
Figura 2: Evoluzione trimestrale nel 2015( OTC 5,38 2,32 +3,1 20,0< 2,04 0,41 53,3% +5,8% 22,7% +2,6%
-4,7% 4,0%| Parafarmaco Nutrizionale Igiene e bellezza
Figura 3: i segmenti del mercato commercialeROUGJ MASCARA
Top 3 Top 3 ARMOUPID PLUS IAPPHARMAFEMME Top 3 del colesterolo Rappresentano il 24% del
totale fatturato Rappresentano il 21% del totale fatturato Rappresentano il 36% del totale fatturato di
fragranze e profumi del trucco in farmacia
Foto: permette di trarre interessanti considerazioni
07/05/2016
Pag. 44 N.4 - aprile 2016
FarmaMese
diffusione:17700
tiratura:18000
E-pharmacy al via
CHE COSA STABILISCE IL DECRETO MINISTERIALE, CHE INDICA IL LOGO IDENTIFICATIVO
NAZIONALE E DISCIPLINA LE MODALITÀ DI ACCESSO AL SERVIZIO? ALCUNE NOVITÀ PER
QUANTO RIGUARDA SIA IL PREZZO, SIA LE INFORMAZIONI SUL FARMACO, SIA IL TRASPORTO DI
UN BENE CHE VIENE RICONOSCIUTO PECULIARE
Claudio Distefano
Tutto come previsto, o quasi. Si ritorna a parlare di e-commerce e della nuova opportunità, per le farmacie
e gli esercizi commerciali autorizzati, della vendita on line dei tarmaci senza obbligo di ricetta. La novità
deriva dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Decreto del direttore generale dei dispositivi medici e
del Servizio farmaceutico del ministero della Salute, Marcella Marletta, che individua e disciplina l'utilizzo
del logo identificativo nazionale, che dovrà comparire nei siti autorizzati, e introduce ulteriori novità e
chiarimenti normativi su diversi aspetti della materia. Il Decreto stabilisce la grafica e le caratteristiche
tecniche del logo che i siti dovranno obbligatoriamente riportare su ciascuna delle proprie pagine web
dedicate alla vendita dei tarmaci senza ricetta; viceversa, sarà vietato inserire o rendere in qualche modo
visibile il logo nelle pagine del sito che propongono la vendita di prodotti diversi dal farmaco. Viene, poi,
ribadito che la concessione dell'autorizzazione ministeriale alla vendita del farmaco senza ricetta è
subordinata alla domanda, della quale sono specificati gli elementi che la contengono, che il richiedente
dovrà inviare alla competente autorità regionale ovvero a un ufficio regionale, a oggi ancora non
identificato. Si presume che tale "istituzione periferica" verrà creata in tempi brevi, con caratteristiche
uniformi e contemporaneamente in tutte le Regioni, al fine di evitare che gli imprenditori che intendano
svolgere la stessa attività possano essere avvantaggiati, o penalizzati, dalle diverse velocità di attuazione
della normativa da parte delle Regioni e Province autonome. Dopo aver ottenuto l'autorizzazione regionale
sarà, quindi, possibile attivare, seguendo le indicazioni previste nel sito del ministero della Salute, la
procedura di richiesta del logo e la registrazione nell'elenco dei siti autorizzati alla vendita on line di
medicinali senza ricetta. Contestualmente alla trasmissione del logo, che avverrà entro 30 giorni dalla data
della richiesta, il Ministero fornirà il collegamento ipertestuale tra questo e la pagina del portale del
Ministero, dove è previsto l'elenco dei soggetti autorizzati e dove, quindi, saranno indicati la farmacia e il
sito autorizzato. Tale elenco sarà periodicamente aggiornato e verificato, per dare ulteriore garanzia al
cittadino che voglia esse sicuro di navigare in un sito autorizzato. Questa procedura è abbastanza
complessa, poiché coinvolge soggetti legislativi di diversi livelli, quali Regioni e Ministero. Riteniamo che il
Legislatore abbia previsto tali procedure in modo che il sito dia tutte le garanzie di trasparenza e veridicità
al consumatore. Infatti, le garanzie sono indispensabili se si considera sia la delicatezza del bene ceduto,
sia l'alta probabilità di incappare oggi in siti quantomeno ambigui nell'ambito della vendita di farmaci. Le
novità inattese Oltre al tema principale oggetto del Decreto, il testo analizza e regolamenta ulteriori aspetti
della normativa, altrettanto importanti e con qualche novità inaspettata. In particolare, vengono precisate le
norme sui contenuti delle pagine web che presentano i farmaci senza ricetta, sul prezzo di vendita praticato
e sulle modalità di trasporto del bene ceduto. Nel Decreto un paragrafo è dedicato alle "Vetrine virtuali dei
medicinali venduti on line". Vengono stabilite le norme per la creazione e gestione del sito, che può
riportare fotografie e rappresentazioni grafiche dell'imballaggio o del confezionamento primario del farmaco,
oltre alle informazioni sul farmaco fornite dal produttore, ovvero i contenuti del foglietto illustrativo. Tutti
questi dati, che sono molteplici e complessi, devono essere riprodotti integralmente e senza modifiche. Ciò
potrebbe porre delle criticità, quando bisogna aggiornarne in tempo reale i contenuti nella pagina web, per
esempio in caso di modifiche al foglietto illustrativo a seguito di revisione dei suoi contenuti. Inoltre, le
norme del Decreto relative al prezzo di vendita stabiliscono che nel sito questo dovrà essere
obbligatoriamente uguale a quello praticato all'interno della propria farmacia. Ciò rappresenta una vera
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 08/05/2016
45
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Definite le norme per la vendita on line ATTUALITÀ
07/05/2016
Pag. 44 N.4 - aprile 2016
FarmaMese
diffusione:17700
tiratura:18000
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 08/05/2016
46
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
novità e una particolarità per il commercio on line, dove l'acquisto è usualmente più conveniente rispetto al
punto vendita tradizionale. Riguardo, poi, alle consegne, la Nota ministeriale ricorda che il trasporto dei
medicinali deve seguire la normativa in materia di buona pratica di distribuzione e, pertanto, potrà essere
assoggettato a caratteristiche tecniche più stringenti, forse più costose rispetto al normale trasporto di beni.
In conclusione, con tale Nota vengono definiti ulteriori passaggi normativi che avvicinano la data d'inizio in
Italia di questa nuova modalità di vendita del farmaco senza ricetta. In particolare, appare evidente
l'attenzione del Legislatore per assicurare le massime garanzie al cittadino, nel caso si trovi a dover
acquistare un prodotto che, ancora una volta, viene riconosciuto così peculiare da non poter essere
equiparato a un qualsiasi altro bene di consumo. Un riconoscimento che ci pare giusto e opportuno. •
Foto: dei farmaci senza ricetta. Queste le innovazioni
PERSONAGGI
2 articoli
07/05/2016
Pag. 40 Ed. Bari
diffusione:23632
tiratura:31653
Sempre meno cancellieri i numeri nella relazione annuale
PROSSIMI PENSIONAMENTI Sul caso degli uffici giudiziari baresi il senatore Luigi d'Ambrosio Lettieri ha
annunciato un'interrogazione parlamentare Nell'appello del Procuratore Volpe al ministro l'allarme sui
mancati rimpiazzi
. ISABELLA MASELLI l Costretto a lavorare fra chiazze di umidità e intonaci pericolanti, circondato da
centinaia di migliaia di carte, con un carico di lavoro che non riesce a smaltire. È il personale amministrativo
degli uffici giudiziari baresi, vero ingranaggio della macchina della giustizia, nascosto nelle cancellerie dei
magistrati e dei giudici a fare quel lavoro tutto dietro le quinte - che consente ad una indagine di andare
avanti, ai processi di continuare. Una categoria di lavoratori troppe volte dimenticata, ma tanto importante
perché ogni cosa funzioni. A denunciarne, ancora una volta, il sovraccarico di lavoro per la carenza dei
numeri è il Procuratore di Bari, Giuse ppe Vo l p e . In una lettera al ministro della Giustizia, Andrea Orland
o , Volpe stigmatizza la carenza di personale amministrazione come «collasso» della Procura, non
tralasciando di ricordare l'annosa questione dell'edilizia giudiziaria. Scorrendo i dati degli ultimi anni, è
evidente il progressivo calo degli organici fra il personale amministrativo. Nell'ultima relazione
sull'amministrazione della giustizia presentata a gennaio in occasione della cerimonia di inaugurazione
dell'anno giudiziario, veniva presentato il dato della dotazione organica per l'in tero distretto pari a 1.486
unità, di cui solo 1.226 posti effettivamente coperti, ben cinquanta in meno dell'anno precedente, con una
scopertura organica, quindi, di 260 unità lavorative, il 17 per cento. «Continua in modo irrefrenabile e
preoccupante - riportava la relazione - lo svuotamento delle cancellerie e delle segreterie giudiziarie, a
causa dell'età anagrafica o dell'anzianità di servizio di buona parte del personale, immesso
nell'amministrazione a seguito di concorsi espletati negli anni '70 e inizio '80, ormai in uscita, o prossimo al
pensionamento». Lo stesso Procuratore, nella lettera inviata ieri al ministro Orlando, rileva il
pensionamento entro l'anno di altri dieci lavoratori. Il dato della Procura testimonia, infatti, che su un
organico previsto di 133 unità, ne sono attualmente presenti 118, con una scopertura dell'11 per cento (15
lavoratori), a cui se ne aggiungeranno altri nei prossimi mesi. Numeri preoccupanti soprattutto se si tiene
conto che un anno fa la pianta organica era già stata ridotta di 117 posti per l'in tero distretto, passando da
1.603 unità a 1.486 e, già allora, la scopertura era di 209 lavoratori. E ancora più preoccupante se si
considera che, invece, l'anno prima, il 2013, la pianta organica era aumentata di 22 unità. Aumento,
tuttavia, solo sulla carta e mai concretizzato in effettive presenze negli uffici giudiziari del distretto barese
che, anzi, avevano fatto aumentare le vacanze da 228 a 260 con una percentuale di scopertura passata dal
14 al 16 per c e n t o. Il progressivo indebolimento, quanto ai numeri, del personale amministrativo, non
accenna dunque a fermarsi e anzi aumenta. «Mi auguro che la Giustizia possa ottenere giustizia»
commenta il senatore Luigi d'Am brosio Lettieri , che annuncia una interrogazione urgente al ministro sulla
questione, «auspicando questa volta - dice - interventi concreti e non solo parole. È arrivato il momento che
il governo si assuma le sue responsabilità di fronte ai cittadini sulla condizione intollerabile in cui versa da
tempo la Giustizia barese e su cui non da oggi abbiamo tentato, inascoltati profeti, di accendere i riflettori in
più occasioni». Il senatore parla inoltre di «disattenzione dell'amministra zione comunale» ed esprime
«piena e convinta solidarietà a magistrati, dipendenti, avvocati, operatori costretti a svolgere il proprio
lavoro in maniera del tutto inadeguata». «Le richieste conclude D'Ambrosio Lettieri sia sotto il profilo
logistico che della grave carenza di organico e di risorse economiche, che estendo anche alle forze dell'o rd
i n e, non possono cadere nel nulla: alla funzione giudiziaria e investigativa deve essere restituita la sua
dignità operativa. Non ultimo, vanno garantite tutela della salute e della sicurezza a lavoratori e utenti, in un
settore così delicato e strategico nella vita dei cittadini».
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 08/05/2016
48
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
GIUSTIZIA IN CRISI «SOS» DAL TRIBUNALE
07/05/2016
Pag. 40 Ed. Bari
diffusione:23632
tiratura:31653
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 08/05/2016
49
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Foto: GIUSEPPE VO L P E È alla guida della Procura presso il Tribunale da due anni Ha chiesto interventi
urgenti al ministro Orlando [foto Luca Turi]
Foto: VIA DAVA N Z AT I Il locale in cui il tunisino trovò riparo dai colpi di pistola, salvandosi. La telecamera
inquadra il passaggio dei due baresi arrestati dalla Squadra Mobile [foto Luca Turi]
07/05/2016
Pag. 52 N.4 - aprile 2016
FarmaMese
diffusione:17700
tiratura:18000
Sicurezza in farmacia: l'aiuto della tecnologia e i limiti della legittima
difesa
A cura di Alfonso Marra
È stato rinnovato e aggiornato, nello scorso febbraio, il protocollo d'intesa sul nuovo sistema antirapina tra il
ministero dell'Interno e Federfarma, con le firme ufficiali del titolare del dicastero Angelino Affano e della
presidente nazionale della Federazione dei titolari Annarosa Racca. Il protocollo era stato sottoscritto nel
2010 per garantire ai farmacisti e ai pazienti-clienti presenti nel locale un servizio sempre più sicuro.
Accanto al videoallarme antirapina sono stati previsti anche nuovi sistemi di allarme collegati con le forze di
polizia e dei carabinieri, il che ha molto consolidato il livello di sicurezza e di certo darà i suoi frutti nel far
decrescere il preoccupante fenomeno delle rapine in farmacia. Un fenomeno, questo, che soprattutto in
Lombardia è diminuito molto nel 2015: qui si è, infatti, registrata una riduzione delle rapine del 36%. Queste
rinnovate misure, quindi, sono di per sé stesse sufficienti a garantire la necessaria tranquillità ai farmacisti
sulla possibilità di svolgere nel modo migliore la loro prestazione professionale. Assolutamente
sconsigliabile è, quindi, l'adozione di ulteriori e rischiosi strumenti di difesa, quali armi da tenere all'interno
della farmacia: il loro uso maldestro potrebbe, infatti, comportare per il farmacista responsabilità penali
molto gravi, allorquando vengano attinti dai colpi dell'arma, oltre ai rapinatori, anche i malcapitati pazienticlienti in quel momento presenti all'interno dell'esercizio. Per quanto concerne specificatamente l'utilizzo
dell'arma nei confronti degli autori dell'atto delittuoso, è bene ricordare che ciò deve avvenire nel più
assoluto e rigoroso rispetto di quanto stabilito dalla normativa in vigore in tema di legittima difesa, così
come sancito dall'articolo 52 del nostro Codice penale. La norma suddetta prevede la non punibilità di chi
ha commesso un fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un proprio o altrui diritto
contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa. Essa
introduce nel nostro ordinamento penale una "causa di giustificazione", in base alla quale un
comportamento che in astratto potrebbe integrare un reato non lo è più, appunto, perché viene autorizzato
da una disposizione del nostro Codice penale. Ove il mancato rispetto delle precise e inderogabili regole
dettate dalla normativa cagioni lesioni o, peggio, la morte del rapinatore oppure di un paziente-cliente,
questa condotta integra il cosiddetto eccesso colposo di legittima difesa, previsto dall'articolo 55 del Codice
Penale e il fatto diventa, quindi, punibile come "reato colposo". Naturalmente, alla sanzione penale si va ad
aggiungere anche il risarcimento dei danni causati al ladro o al rapinatore ed eventualmente ai clientipazienti. Va precisato che l'eccesso colposo in una causa di giustificazione come la legittima difesa
disciplina quelle situazioni particolari nelle quali -per colpa, determinata da imperizia, negligenza,
imprudenza-si superino i limiti oggettivi della stessa. Ciò significa che il comportamento della vittima
dell'atto criminale (il farmacista) fino a un certo punto del suo svolgimento è sorretto e giustificato dalla
legittima difesa realmente esistente, mentre in una fase successiva è accompagnato dalla supposizione
della sua effettiva esistenza, della quale vengono poi in realtà ecceduti i limiti. •
Foto: Magistrato
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 08/05/2016
50
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
SANITA E LEGGE