FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI

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FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 16/07/2016
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INDICE
IN PRIMO PIANO
15/07/2016 QS - QuotidianoSanita.it
DdL Concorrenza. L'affondo della Fofi: "Danneggia il servizio farmaceutico e i
professionisti, ma soprattutto i cittadini"
5
SANITÀ NAZIONALE
16/07/2016 Corriere della Sera - Nazionale
La donazione samaritana (con i medici su WhatsApp)
7
16/07/2016 Il Sole 24 Ore
Un hub logistico per la sanità «2.0»
9
16/07/2016 Milano Finanza
L'AVANZATA INTERNAZIONALE DI ROTELLI
10
16/07/2016 Il Tempo - Nazionale
Le migliori storie di sanità al Premio Zanibelli
12
14/07/2016 Medico e Paziente
Uno studio italiano conferma l'importanza dei PUFA n-3 nel post-infarto
13
VITA IN FARMACIA
16/07/2016 La Stampa - Torino
Sanità, la Regione chiede al ministero un prestito di 400 milioni
15
16/07/2016 La Stampa - Torino
Rapina una farmacia "Mi hanno pagato per farlo"
16
16/07/2016 Il Gazzettino - Pordenone
Nuova farmacia sempre più lontana
17
PROFESSIONI
Il capitolo non contiene articoli
PERSONAGGI
15/07/2016 QS - QuotidianoSanita.it
Mandelli (Fi): "Reagire uniti passando da parole a fatti"
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IN PRIMO PIANO
1 articolo
15/07/2016
Sito Web
QS - QuotidianoSanita.it
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Edizioni regionali
DdL Concorrenza. L'affondo della Fofi : "Danneggia il servizio
farmaceutico e i professionisti, ma soprattutto i cittadini"
La dura presa di posizione in un documento approvato oggi del Consiglio direttivo della Federazione degli
Ordini dei farmacisti italiani. Confermata la contrarietà all'ingresso delle società di capitali nella gestione
delle farmacie "per l'impatto che questo può avere sulla continuità del servizio offerto fino a oggi ai cittadini
dalla rete delle farmacie indipendenti, sull'autonomia professionale e le prospettive occupazionali dei
farmacisti ".
15 LUG - Si è tenuta oggi la seduta del Consiglio direttivo della Federazione Ordini dei Farmacisti Italiani
con all'ordine del giorno l'esame della situazione che si sta venendo a determinare nell'iter parlamentare
del DdL Concorrenza. Al termine della riunione è stato approvato all'unanimità dall'Assemblea dei Delegati
regionali un documento che si riporta integralmente di seguito: "La Federazione degli Ordini dei Farmacisti
Italiani, alla vigilia dell'approdo nell'Aula del Senato del DDL Concorrenza (S 2085) ribadisce la sua netta
opposizione alle misure ivi contenute sul servizio farmaceutico. Come già rappresentato con estrema
chiarezza nel corso delle audizioni parlamentari, la FOFI conferma la sua contrarietà all'ingresso delle
società di capitali nella gestione delle farmacie per l'impatto che questo può avere sulla continuità del
servizio offerto fino a oggi ai cittadini dalla rete delle farmacie indipendenti, sull'autonomia professionale e
le prospettive occupazionali dei farmacisti e infine perché controproducente ai fini dello stesso concetto di
concorrenza.
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 16/07/2016
5
SANITÀ NAZIONALE
5 articoli
16/07/2016
Pag. 26
diffusione:305863
tiratura:387811
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La storia
La donazione samaritana (con i medici su WhatsApp)
La catena di quattro trapianti di reni grazie a una donna milanese La volontà in vita L'Italia è ai primi posti in
Europa grazie al consenso al rilascio della carta di identità
Margherita De Bac
ROMA L'ultima frontiera dei trapianti samaritani è WhatsApp. I professionisti coinvolti nel puzzle di organi
che in questi giorni ha salvato la vita a quattro persone grazie alla donazione di una volontaria anonima, si
sono scambiati informazioni tecniche e foto sul più popolare dei social. Hanno chattato attraverso un
gruppo chiamato «Samaritano Due».
È la seconda volta in Italia che la prodigiosa catena di interventi avviata dal gesto spontaneo di un altruista
si conclude con successo dopo la prima volta dello scorso aprile. La più popolare delle applicazioni
smartphone ha favorito la celerità di comunicazione.
Una donna lombarda di 60 anni ha deciso di mettere a disposizione il suo rene in modo disinteressato,
come hanno avuto modo di accertare gli psicologi che ne hanno valutato la sincerità. È una delle forme di
donazione da vivente che ha consentito un incrocio di operazioni, modalità chiamata cross over .
Il rene è andato a un uomo di Pisa che non poteva riceverlo dalla moglie per motivi di incompatibilità
biologica. L'organo della donna pisana è stato assegnato in base alle sue caratteristiche biologiche a un
paziente della stessa città. A sua volta il familiare del secondo cittadino pisano ha donato il rene a un
ricevente di Siena. La catena si è chiusa a Bergamo dove un quarto malato era iscritto alla lista di attesa
«tradizionale» per ricevere un organo da persone decedute in incidenti.
Ci sono voluti due mesi per organizzare la staffetta. Oltre 50 operatori coinvolti, tra medici infermieri e
rianimatori, 33 ore di lavoro sul campo, fondamentale il contributo della Polizia stradale che con una
Lamborghini ha trasportato il prezioso bagaglio da Milano a Pisa nel giro di due ore. In questi casi la
rapidità del trasporto è un elemento chiave. I test per stabilire la compatibilità tra i malati sono stati eseguiti
dal centro del San Camillo di Roma.
«Gli organi samaritani permettono di salvare persone che non possono contare su un donatore vivente
adatto in ambito familiare. Abbiamo altri casi in preparazione che richiedono un attento esame delle
motivazioni che sostengono questo gesto umanitario», dice Alessandro Nanni Costa, direttore del centro
nazionale trapianti del ministero della Salute che spera in nuovi successi.
Dietro questa storia c'è un'organizzazione consolidata. L'Italia è ai primi posti del sistema trapiantologico
europeo. Per il 2016 si prevede l'aumento di interventi con organi prelevati da persone decedute, 300-350
in più rispetto al 2015, la crescita più significativa degli ultimi 10 anni.
Come si spiega la ripresa? Nella maggior parte delle rianimazioni sono presenti medici che si occupano del
rapporto con le famiglie dei pazienti. Ma molto ha contato il nuovo strumento per esprimere la propria
volontà in vita. Al momento del rilascio della carta di identità, o al rinnovo, il funzionario chiede il consenso
o il diniego alla donazione. Il 90% di chi accetta di mettere nero su bianco la propria scelta dichiara il «sì».
Nel caso manchi una dichiarazione scritta, sono le famiglie a decidere per il loro caro prossimo alla morte
cerebrale. Circa 1.400 Comuni, tra i quali Roma, Milano, Bologna, Perugia e Cagliari, sono già partiti per
offrire agli sportelli questa procedura. Oggi l'opinione pubblica è consapevole del problema.
I trapianti da vivente lo scorso anno sono stati 306. Confermata la maggiore generosità delle donne rispetto
agli uomini. In un caso su tre a privarsi del rene sono la moglie per il marito o la mamma per il figlio. I
samaritani sono visti favorevolmente dai comitati di bioetica, anche all'estero. Dove però non sono sempre
buoni e disinteressati. Se non viene fatta un'attenta valutazione del singolo offerente di parti del proprio
corpo, c'è il rischio di avallare comportamenti di esibizionismo, come è successo in Germania.
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diffusione:305863
tiratura:387811
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© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il dossier I donatori utilizzati negli anni Attività di trapianto vivente Numero totale di trapianti Fonte: Crt,
ministero della Salute, Centro nazionale trapianti d'Arco *dati al 31 maggio *dati al 31 maggio 1992 1993
1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 20052006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
2013 20142015 2016* 329 360 445 576 629 667 707 788 821 911 945 947 1.120 1.118 1.141 1.098 1.094
1.168 1.095 1.113 1.123 1.102 1.174 1.165 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 Fegato Rene 32
31 28 28 14 15 21 23 306 227 214 152 112 116 142 134 1992 1995 2000 2005 2010 2015 2016* 1.298
1.083 1.888 2.386 3.177 2.876 3.002 3.364
La parola
SIT
È la sigla di «Sistema informativo dei trapianti». Istituito nell'ambito del Sistema informativo sanitario nel
1999, tra i suoi obiettivi principali c'è l'informatizzazione delle attività della rete nazionale dei trapianti per
garantire la tracciabilità
e la trasparenza dell'intero processo di «donazione-prelievo-trapianto». Secondo
il Sit al 14 luglio 2016 sono 9.256 le persone sono in lista d'attesa © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il bilancio
Secondo
i dati
- aggiornati
al 14 luglio scorso del Sistema informativo trapianti
(Sit) sono 1.706.431
i cittadini residenti
in Italia
che hanno espresso
il loro consenso alla donazione di organi Sulla piattaforma relativa
alle donazioni
il Sit informa che di questi consensi 144.790
sono stati forniti attraverso
la registrazione presso
le Aziende sanitarie locali (Asl), 246.580 mediante registrazione presso
i Comuni, 1.315.061 attraverso l'iscrizione all'A.I.D.O. (Associazione italiana donatori
di organi) Sempre
il Sit informa che nel 2015 sono stati segnalati «2.333 donatori», «2.999 trapianti» e «314 trapianti da
vivente»
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/07/2016
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16/07/2016
Pag. 10
diffusione:155874
tiratura:211650
Un hub logistico per la sanità «2.0»
Andrea Biondi
Una storia iniziata con il boom legato all'area di Marghera, con un camione l'Italia del miracolo economico.È
allora che Settimio Zanardo parte con la sua attività di trasporto di materia prima industriale: alluminioe
acciaio. Nel 2001 la vendita di questa parte di un'azienda arrivataa dimensioni di tutto rispetto. Esce dal
perimetro una flotta di 550 trailere 100 trattori. Per la Zanardo Servizi Logistici resta una flotta di 120
mezzie una focalizzazione forte sulla logistica. L'azienda, oggi da 41 milioni di euro di ricavie guidata dal
figlio di Settimio, Damaso Zanardo, si avviaa una seconda rivoluzione legata alla logistica sanitaria.A fine
anno l'azienda veneziana rileva all'asta un'area a Treviso abbandonata da8 anni e trasformata in un polo
hi-tech dedicato alla logistica sanitaria. Una seconda vita per l'area "Pagnossin" ma anche il completamento
di un progetto: avere un hub logistico per la sanità quantomeno regionale. Già ora lavora con tre Asl
regionali. Ci sono voluti investimenti per una decina di milioni per lo sviluppo di software, per la costruzione
di una rete in fibra ottica proprietaria, ma l'azienda «è in grado- dice Damaso Zanardo- di poter conoscere la
disponibilità di medicinali fino ai singoli carrelli».
41
milioni Il giro d'affari Sulla logistica sanitaria l'azienda ha investito 10 milioni
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/07/2016
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Zanardo Servizi Logistici
16/07/2016
Pag. 1 N.139 - 16 luglio 2016
diffusione:70604
tiratura:130850
L'AVANZATA INTERNAZIONALE DI ROTELLI
Andrea Montanari
L'AVANZATA INTERNAZIONALE DI ROTELLI La sanità è un business. E come tale, con tutte le
precauzioni del caso, va interpretato. Perciò, coniugando attività ospedaliera, ricerca scientifica e gestione
manageriale, il gruppo ospedaliero San Donato, la prima realtà privata del settore in Italia per giro d'affari,
ha deciso di fare il grande passo. Avviando il cantiere dello sviluppo oltreconfine. Il motore di questo
processo di internazionalizzazione del polo sanitario è Paolo Rotelli, presidente dal giugno dello scorso
anno del gruppo che annovera anche il San Raffaele di Milano (rilevato dal fallimento nel 2012 per 405
milioni) e che con un fatturato consolidato di 1,4 miliardi guarda tutti dall'alto. Il primogenito ed erede (del
ruolo) del defunto professor Giuseppe Rotelli di Pavia, ha deciso di dare un colpo di acceleratore ai dossier
che da tempo erano sulla sua scrivania. E così Paolo, 26 anni, laureato in management interculturale in
Francia, ha iniziato a girare per il mondo e incontrare esponenti politici e possibili partner strategici per
riuscire a definire il piano d'azione. Oggi, come lo stesso presidente del gruppo San Donato conferma a
MF-Milano Finanza, ci sono dei punti fermi concreti in questo progetto espansionistico. «Abbiamo firmato
un memorandum of understanding con il Dubai Medical College», dice Rotelli. «Si tratta di una università
privata locale con la quale intendiamo realizzare un training center per i medici locali». Del resto il mercato
sanitario privato dell'emirato è in forte espansione, perché la Dubai Health Authority, ossia il ministero della
Salute locale, vuole incrementare gli investimenti dei gruppi privati, per raggiungere nei prossimi anni la
quota del 70% di prestazioni erogate dai privati. «Impiantare in loco un training center, che nasce da una
precisa esigenza di formazione del personale medico, per passare dalla chirurgia tradizionale all'approccio
mininvasivo in tutte le specialità», specifica Rotelli, «ci permetterà di incominciare a fare conoscere il brand
Italia, distinguendoci dai nostri competitor americani, tedeschi e sudafricani da anni presenti in loco». E
oltre alle più classiche lezioni medico-scientifiche per formare personale medico qualificato, in un Paese
dove la popolazione (2,5 milioni abitanti) sceglie la struttura ospedaliera in base ai brand (quelli consolidati
sono Mediclinic, Saudi German Hospital e Nmc), l'intenzione del polo italiano è quello, in futuro, di poter
aprire «un nuovo ospedale, realizzato con capitali locali ma affidato alla nostra gestione con staff (medici e
infermieri) europeo». Andando a reclutare personale in particolare in Polonia, Romania, Bulgaria e Lettonia.
La data per lo sbarco a Dubai è il marzo 2017. Intanto il presidente del San Donato non sta con le mani in
mano. E puntando in particolar modo sulla formula del partneriato pubblico-privato un altro mercato-target
è, nonostante l'embargo, quello della Russia. Rotelli è più volte volato a Mosca per valutare la situazione di
un Paese certo non facile che però ha disponibilità sia di medici sia di posti letto. E nonostante vi siano
eccellenze cliniche non indifferenti, in particolare a Mosca, il sistema è interamente controllato dallo stato.
Inoltre, siccome vi sono poche strutture private, tutte piccole cliniche, il governo locale sta cercando di
limitare al massimo il fenomeno del turismo sanitario. «Quello russo è un sistema sanitario tutto da
riorganizzare, con gli ospedali che non sono gestiti in maniera efficiente, ma con grandi potenzialità»,
sostiene Rotelli, «mentre i medici non seguono le linee guida della letteratura internazionale». Dagli incontri
avuti con l'establishment locale è emerso che lo stato sia pronto in qualche modo a trovare soluzioni, anche
in accordi con privati, per migliorare la qualità del servizio sanitario. «Attraverso una forma di partneriato
pubblico-privato potremmo esportare la nostra straordinaria esperienza nella gestione di importanti strutture
pubbliche anche a vocazione universitaria e scientifica», dice il presidente del San Donato, ricordando
anche il risanamento lampo (tre anni) del San Raffaele che perdeva 60 milioni all'anno. Un'altra direttrice di
crescita è rappresentato dall'Iran, mercato nel quale il gruppo lombardo sta partecipando a una gara per la
costruzione di un ospedale da 1.200 posti. «Qua i medici sono ben preparati e godono di ottima
reputazione ma mancano migliaia di posti letto e la situazione economica del Paese richiede un'espansione
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/07/2016
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PERSONAGGI
16/07/2016
Pag. 1 N.139 - 16 luglio 2016
diffusione:70604
tiratura:130850
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/07/2016
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del sistema assolutamente efficiente». Insomma, il San Donato è pronto a cogliere la sfida, soprattutto in
chiave manageriale. Come lo è per un altro mercato ritenuto interessante: quello dell'Arabia Saudita. Un
mercato tutto da esplorare, ma le potenzialità ci sono. «Stiamo prendendo i primi contatti, il vice presidente
vuole raggiungere un sistema universalistico e per questo sta creando un fondo ad hoc», conferma Rotelli,
«ma con il prezzo del petrolio così basso la parola d'ordine è efficienza». Il polo italiano potrebbe
intervenire per «gestire le strutture sanitarie, perché abbiamo dimostrato di saper gestire ospedali che
erogano un servizio pubblico». E mentre si lavora a tutti questi dossier esteri, in Italia e in particolare a
Milano si punta a un progetto innovativo per la ricerca scientifica. L'obiettivo di Rotelli è dare vita a una
«Silicon Valley nazionale dove concentrare il meglio della medicina, della ricerca scientifica e della
tecnologia». E quale zona più indicata dell'area dell'Expo? «Vorremmo spostare lì l'Istituto Galeazzi. Per
questo a breve presenteremo una richiesta formale alla società che gestisce i terreni», conclude Rotelli che
sta anche cercando di attrarre capitali e fondi esteri per la ricerca. (riproduzione riservata)
IL BUSINESS DEL GRUPPO SAN DONATO Dati in milioni di euro GRAFICA MF-MILANO FINANZA 2013
2014 1.400 228 85,2 1 323 431,2 49 1.400 233 93,5 38 385 410,2 73 3.909 2,7 mln Ricavi Ebitda Ebit
Risultato netto Patrimonio netto Indebitamento bancario Investimenti totali Numero posti letto Numero
ricoveri
Foto: Paolo Rotelli
16/07/2016
Pag. 22
diffusione:20359
tiratura:37020
Le migliori storie di sanità al Premio Zanibelli
La premiazione I vincitori saranno resi noti il prossimo 4 ottobre
R. S.
Èiniziata la fase di valutazione dei libri iscritti alla IV edizione del Premio Letterario «Leggi in salute - Angelo
Zanibelli», primo riconoscimento letterario sui temi della salute e della sanità, istituito da Sanofi nel 2013 in
memoria del Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali Angelo Zanibelli nato per promuovere e
sostenere la narrazione sulla salute come strumento di cura nel percorso della malattia. I libri in concorso
questa edizione saranno 63, suddivisi nelle due categorie scrittori «Senior» (59) ed esordienti «Under 35»
(4), moltissime le tematiche affrontate che spaziano dall'autismo al cancro, dall'anoressia alla depressione.
L'edizione 2015 del Premio - che ha visto Caterina Simonsen vincitrice con «Respiro dopo respiro»
(Piemme Edizioni) - aveva già fatto registrare un notevole interesse da parte delle case editrici e degli
autori, con un totale di 49 titoli iscritti. Per avviare la fase di lettura e selezione dei testi finalisti, la giuria presieduta da Gianni Letta - si è riunita preliminarmente presso la sede di Sanofi di via Zanardelli a Roma
per una prima valutazione dei testi in concorso: «Il premio è cresciuto oltre ogni nostra più rosea previsione
- ha detto Gianni Letta - a conferma del vasto interesse che rivestono i temi della salute e l'importanza del
narrare i lati nascosti delle malattie, per aiutare medici, pazienti e familiari nella migliore cura di esse.
Ognuno di questi libri - ha concluso Letta - contiene un importante messaggio di speranza». Sono parte del
Comitato Giudicante: Paola Binetti, Deputato XVII Legislatura, Federico Gelli, Deputato XVII Legislatura,
Enrica Giorgetti, Direttore Farmindustria, Maria Latella, Giornalista, Giovanni Malagò, Presidente CONI,
Andrea Mandelli, Senatore XVII Legislatura, Andrea Manto, Direttore Centro per la Pastorale Sanitaria Vicariato, Sandra Mori, Neo Presidente Valore D, Stella Pende, Giornalista, Luca Pani, Direttore AIFA,
Walter Ricciardi, Presidente ISS, Andrea Zanibelli, Membro di diritto. La giuria, presieduta da Gianni Letta e
formata da personalità del giornalismo, dell'imprenditoria, della medicina della cultura italiana, selezionerà i
finalisti che parteciperanno alla cerimonia di premiazione del 4 ottobre 2016 che si terrà presso
l'Ambasciata di Francia, durante la quale saranno annunciati i vincitori.
Foto: Il luogo La cerimonia finale sarà ospitata presso l'Ambasciata di Francia
Foto: Sotto i riflettori Sul palco anche Gianni Letta
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/07/2016
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Letteratura Al via la fase di valutazione delle sessantatre opere iscritte alla quarta edizione del
riconoscimento dedicato ai temi della salute
14/07/2016
Pag. 35 N.3 - GIUGNO 2016
Medico e Paziente
diffusione:40400
tiratura:40500
Uno studio italiano conferma l'importanza dei PUFA n-3 nel post-infarto
el lontano 1999, lo studio GISSI-Prevenzione aveva già posto l'attenzione sul ruolo protettivo dei PUFA n-3
(esteri etilici degli acidi grassi polinsaturi) nel paziente postinfartuato. E ora è sempre un lavoro italiano a
rilanciarne l'importanza. Si tratta di uno studio in real life sui dati di oltre 1 lmila pazienti colpiti da sindrome
coronarica acuta (SCA). Oli aveva assunto 1 g/die di PUFA n-3 in associazione alla terapia di riferimento
(poco più di 2.400 soggetti) alla dimissione ospedaliera ha manifestato una significativa riduzione del
rischio di re-infarto a un anno del 34,7 per cento, e del 24,5 per cento di decesso. Lo studio (Nodari S et al.)
ha testato l'efficacia di PUFA n-3 con un contenuto in EPA e DHA non inferiore all'85 per cento (tra i
prodotti testati Eskim®). Il trattamento che racchiude queste caratteristiche è rimborsato dal SSN sia per la
cura deiripertrigliceridemia (Nota AIFA 13) che per la riduzione del rischio di mortalità nel post-infarto (Nota
AIFA 94).
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/07/2016
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SIGMA-TAU
VITA IN FARMACIA
3 articoli
16/07/2016
Pag. 54 Ed. Torino
diffusione:170497
tiratura:245377
Sanità , la Regione chiede al ministero un prestito di 400 milioni
ALESSANDRO MONDO
Un impegno in prima persona su un fronte che non finisce di riservare sorprese. È quello che vede
scendere in campo Sergio Chiamparino, protagonista di una trattativa con il Mef, il ministero dell'Economia
e delle Finanze, per disinnescare l'ultima mina sulla strada verso l'uscita dal piano di rientro al quale la
Sanità piemontese è sottoposta dal 2011. Obiettivo: recuperare 419 milioni, su richiesta di Roma, per
garantire liquidità al sistema sanitario e pagare i fornitori in tempi accettabili. Fornitori in attesa
Oggi i versamenti avvengono a 150 giorni: meno dei 300 conteggiati a inizio legislatura, più di quanto è
previsto dalle direttive europee. Liquidità compromessa, ha spiegato l'assessore Antonio Saitta pochi giorni
fa, al termine dell'ultimo incontro al Mef, «a seguito di prelievi operati dalla Regione fra il 2010 e il 2013 dal
fondo sanitario regionale per esigenze di cassa di settori non sanitari».
Il che ci poteva anche stare, spiegano dagli uffici dell'assessorato al Bilancio, a patto che poi quelle risorse
venissero rimesse al loro posto. Così non è stato. «Questo sta ancora determinando tempi non brevi per il
pagamento dei fornitori della Sanità - ha aggiunto Aldo Reschigna, il collega al Bilancio -. Il tavolo di
monitoraggio ha chiesto che la Regione ricostituisca quel fondo di cassa, siamo impegnati a trovare le
soluzioni». Bilancio risicato
Resta da capire quali. Perchè l'«adempimento» ministeriale rimanda ad una cifra incompatibile con lo stato
delle finanze regionali. Su questo l'assessore al Bilancio, è tassativo: «Trovare quelle risorse
significherebbe sottrarle ad altri comparti, pregiudicando la tempistica dei pagamenti su materie non
sanitarie». Chiamparino in campo
Da qui il tentativo di un compromesso, nella persona di Chiamparino, basato su una formula già utilizzata
in precedenti occasioni: il ministero anticipa le risorse, la Regione si impegna a restituirle entro trent'anni a
tasso agevolato. Cosa significa? «Potendo disporre subito dei 400 milioni i tempi di pagamento ai fornitori
scenderebbero sotto i 100 giorni», calcola Reschigna. L'ipotesi del prestito
La trattativa entrerà nel vivo a settembre, quando Regione e Ministero si riaggiorneranno, ma la richiesta è
già partita. Tanto più che, risolto questo nodo, per la Sanità piemontese il peggio dovrebbe essere alle
spalle. «Nell'ultima riunione del tavolo che monitora l'impegno della Regione, convocata il 20 aprile, i tecnici
del ministero avevano riconosciuto il raggiungimento degli obiettivi di pressoché di tutti i programmi
operativi del biennio 2013/2015 - precisa Saitta -. Manca ancora il Sistema unico di prenotazione: la gara è
in corso e l'affidamento avverrà a settembre». E naturalmente i 400 milioni: sperando nel prestito. BY NC
ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/07/2016
15
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Pagamenti ai fornitori
16/07/2016
Pag. 57 Ed. Torino
diffusione:170497
tiratura:245377
Rapina una farmacia "Mi hanno pagato per farlo"
È stato "assunto" giusto per il tempo di una rapina nella storica farmacia Caruso, in corso Belgio dal 1958.
Antonio Bonura, un disoccupato di 45 anni, giovedì 14, verso le 13, è entrato nel negozio con il volto
coperto e ha puntato la pistola alla tempia di una giovane commessa. «Non ti farò del male», ha detto,
prima di scappare via con circa 1200 euro, l'incasso della mattinata. L'uomo è poi fuggito a bordo della sua
Polo. Un passante è riuscito ad annotare la targa del rapinatore e i carabinieri l'hanno rintracciato in via
Chiesa della Salute. Bonura, dopo essere stato arrestato, ha spiegato di aver utilizzato una pistola
scacciacani e di essere stato reclutato, per 120 euro, da un certo Antonio. Chi lavora nella farmacia è sotto
shock. «Purtroppo non è la prima volta che subiamo una rapina. Era dal 2008, però, che non succedeva più
nulla». BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/07/2016
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
In corso Belgio
16/07/2016
Pag. 50 Ed. Pordenone
diffusione:56124
tiratura:73578
Nuova farmacia sempre più lontana
Sempre più lontana l'apertura di una nuova farmacia a Corva di Azzano Decimo, la quarta nel territorio
comunale, per la quale il Comune nel marzo del 2015 aveva individuato una zona di pertinenza sulla Sr
251. Il Tar del Fvg ha infatti dato per la terza volta ragione al dott. Giuseppe Selva, titolare dell'omonima
farmacia in via Corva a Tiezzo. Selva, che teme che l'eventuale nuova farmacia possa sottrargli clientela,
ha vinto nuovamente il ricorso, e ancora una volta perché la procedura seguita da Comune e Regione non
è stata corretta e non ha rispettato i tempi richiesti, sforando di più di due anni e non tenendo conto che «il
numero di sedi farmaceutiche spettanti a ciascun comune è soggetto a revisione biennale», anche in
seguito «all'abbassamento del rapporto tra numero di abitanti per Comune e numero di farmacie», si legge
nella sentenza.
La vicenda è travagliata. Ai tempi del primo ricorso vinto da Selva, l'atto comunale era stato annullato dal
Tar, perché la nuova sede avrebbe dovuto essere istituita dal Comune con regolare procedura e non
tramite un funzionario, come era stato fatto; il Comune allora aveva presentato quanto richiesto, ma ancora
una volta l'atto era stato annullato dal Tar poiché il Comune aveva agito fuori dai limiti temporali, quando
già avrebbe dovuto operare la Regione al suo posto. Era dunque intervenuta la Regione, ma Selva nel
frattempo aveva di nuovo presentato ricorso, sostenuto dal suo legale Daniela Facca, non soltanto
appellandosi a motivi di procedimento, ma anche sostenendo che la nuova farmacia di Corva fosse troppo
vicina alla sua (a due chilometri e mezzo) e proponendo come zona alternativa Fagnigola, visto che
dovrebbe essere garantita per legge una farmacia ogni 3.300 abitanti. E Selva ha vinto anche stavolta.
Ora spetterà al Comune, se lo riterrà opportuno, ricominciare l'iter di assegnazione della zona di
pertinenza della nuova farmacia, ma stavolta in un procedimento di «revisione ordinaria biennale della
pianta organica». Inoltre nella sentenza si legge che «tenuto conto della peculiarità della questione e della
sua parziale novità, il Collegio ritiene di compensare integralmente le spese di giudizio tra le parti». Intanto
di spese legali altrui il Comune in due anni ha già dovuto pagare circa 30 mila euro.
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/07/2016
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CORVA Il Tar accoglie per la terza volta il ricorso del farmacista di Tiezzo
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15/07/2016
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Mandelli (Fi): "Reagire uniti passando da parole a fatti"
15 LUG - "Paura, rabbia e sdegno per l'orribile attentato di Nizza non possono e non devono lasciare il
passo alla rassegnazione. Ora è il momento di reagire uniti alla minaccia che incombe su tutti noi in quanto
cittadini liberi, passando dalle parole ai fatti". Lo dichiara il senatore di Forza Italia Andrea Mandelli, vice
presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama. "E' indispensabile creare un comune
patrimonio di intelligence per consentire un'attenta analisi dei rischi a livello europeo. E non possiamo che
ringraziare le nostre Forza dell'Ordine per l'impegno straordinario con cui ogni giorno vigilano sulla nostra
sicurezza", conclude. 15 luglio 2016 © Riproduzione riservata
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 16/07/2016
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