Brochure di presentazione
Transcript
Brochure di presentazione
Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani 25-28 giugno DoubleTree by Hilton Hotel Venice-North CIO: il Prometeo digitale Digital Connected Community: fare impresa e PA in una società digitale integrata Indice Il Comitato di programma 2-3 Il tema principale 4-5 I workshop 6-10 Gli approfondimenti 11 I keynote speaker 12-15 Il programma delle giornate 16 Le condizioni di partecipazione 17 L’albergo 17 La formula dell'evento 18 L’esperienza Finaki 19 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani I l C o m i t a t o d i p ro g r a m m a Presidente Vicepresidente Daniele RIZZO Autogrill S.p.A. Chief Information & Business Processes Officer Europe Gloria GAZZANO Lorenzo ANZOLA Carlo BOZZOLI Mapei S.p.A. Enel S.p.A. Corporate IT Director Head of Global ICT Snam S.p.A. Direttore ICT Membri del Comitato Dario CASTELLO Gruppo Mediobanca Maserati S.p.A. CIO Fiat-Chrysler Automobiles CIO IT Head of Parts & Services Aldo CHIARADIA Giuseppe DALLONA Furla S.p.A. Poste Italiane S.p.A. IT Director CIO Alessandro CAMPANINI Emilio FREZZA Pierluigi DE MARINIS ANAS S.p.A. Direttore Centrale Sistemi Informativi e Impianti Ministero dell'Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direttore Ufficio per il Coordinamento Informatico Dipartimentale (UCID) Gianluca GIOVANNETTI Federico GENTILI Amadori Group Fincantieri S.p.A. Group CIO and Business Process Director CIO FINAKI 2 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani Luciano GUGLIELMI Danilo GISMONDI Trenitalia S.p.A. Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. CIO CIO di Gruppo Erminio Marco IACOMUSSI Finmeccanica S.p.A. Massimo MESSINA Responsabile ICT Governance UniCredit Head of Global ICT Demetrio MIGLIORATI Banca Mediolanum S.p.A. Massimo MILANTA Digital Workplace & Innovation UniCredit Giovanni PEPICELLI Massimo ROSSO Enel S.p.A. RAI Radiotelevisione Italiana S.p.A. Global ICT Innovation Program Manager Group CIO Direttore ICT Dario SCROSOPPI Assicurazioni Generali S.p.A. Head of Tools, Processes and System Manager Fabrizio VIRTUANI PosteMobile S.p.A. Amministratore Delegato Membri associati Carlo Alberto CARNEVALE MAFFE' Docente di Strategia Aziendale Marco FORNERIS Presidente del Comitato di programma degli Incontri ICT2003 Alfonso FUGGETTA CEFRIEL Amministratore Delegato Alessandro MUSUMECI Presidente del Comitato di Programma degli Incontri ICT2011 SDA Bocconi FINAKI 3 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani CIO: il Prometeo digitale Digital Connected Community: fare impresa e PA in una società digitale integrata Prometeo incarna la figura del sapiente (CIO), in virtù del possesso di numerose e multiformi téchnai (conoscenze ICT). Ed è proprio la volontà di trasmettere ai mortali (stakeholders) la conoscenza e l'uso di tali téchnai, con l'intento di offrir loro i doni (innovazione digitale di business) riservati solamente agli dei, a rendere il figlio di Giapeto - detentore di un sapere senza confini - oggetto della punizione divina, ma al contempo massimo benefattore dell'umanità. L'episodio del furto del fuoco da parte di Prometeo, nel racconto mitologico, funge dunque da simbolo di un duplice progresso da parte del genere umano: l'affrancamento dal divino e la conquista degli strumenti che consentono di prevalere sulla natura. Ora l'immagine è sicuramente forte e forse un poco azzardata ma alquanto suggestiva, considerate le grandi sfide e anche le opportunità a cui è esposto il CIO nell'era della rivoluzione digitale. Di fronte alle rapide e turbinose trasformazioni di questa fase si ritiene necessaria, da parte del nuovo CIO, una valutazione oltremodo differente dei vecchi modelli organizzativi atta a modificare i comportamenti e le responsabilità della funzione informatica sulla base di nuovi paradigmi e di nuove variabili. Sarebbe ovviamente auspicabile che detta valutazione fosse il più possibile omnicomprensiva e tenesse cioè conto non solo del mondo aziendale proprio della struttura con tutte le sue componenti e i suoi stakeholder tradizionali, ma anche del più complesso ecosistema esterno all'azienda stessa. E’ chiaro come uno scenario di questo tipo sia oltremodo complesso (velocità e contaminazione dei mercati, contenimento dei costi, security ecc.) in quanto la sua realizzazione comporterebbe la condivisione di valori comuni che, nonostante la trasversalità dei settori e la peculiarità delle componenti tecnologiche, devono essere identificati e messi a fattor comune, arrivando in questo modo ad incidere positivamente sui comportamenti individuali fino al punto di trasformarli e farli convivere in una sorta di “cambiamento utilmente gestito” dalla community. Siamo abbastanza lontani dalla situazione ideale in cui le opportunità del business digitale possano venir colte appieno dal nuovo CIO. Infatti secondo uno studio realizzato da un importante operatore del mercato IT, su un campione di circa 1.300 decision maker dell'IT in 21 paesi del mondo, solo circa la metà del budget IT è ancora controllato direttamente dai CIO, mentre il resto è già passato nelle mani delle linee di business (LOB) e la percentuale è destinata a salire al 55% nei prossimi tre anni. Il fenomeno è particolarmente accentuato negli Stati Uniti e in India. In Europa il primo paese a registrare questo effetto è la Francia, mentre in Italia permane un maggior controllo da parte dell'IT. Alla luce di questo dato, appare evidente come si imponga anche da questo punto di vista una trasformazione del ruolo dei CIO e dei professionisti IT in genere, probabilmente in direzione della consulenza interna o della fornitura esclusiva di servizi per i manager del business. Una percentuale variabile fra il 30 e il 40% dei decision maker per l'IT ritiene ormai vitale allinearsi alle necessità delle LOB e alle priorità strategiche delle imprese. Solo un terzo, però, ammette di dover attivare relazioni più strette con il proprio management. Per ora, lo studio rileva come i CIO nel mondo restino perlopiù ancorati alle problematiche tecniche, come la sicurezza, la manutenzione delle infrastrutture e delle applicazioni, il supporto tecnico. Se ne può dedurre che i progetti di business siano gestiti direttamente dai manager interessati. La ragione addotta, sulla base di quanto raccolto dalla ricerca è legata soprattutto alla mancanza di comunicazione o di adeguamento ai bisogni e alle attese del business. Solo il 31% dei CIO, infatti, fornisce regolarmente indicatori di performance e il 27% valuta l'impatto dell'evoluzione dei propri investimenti. Infine, appena il 37% cerca di misurare il raggiungimento degli obiettivi collegati ai progetti informatici. FINAKI 4 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani Importanti in questo contesto sono i requisiti di fiducia e credibilità che rappresentano le premesse per il successo del CIO nel contesto aziendale di fronte alle nuove sfide della trasformazione digitale. La fiducia è ciò che alimenta le relazioni con le altre componenti aziendali. Senza fiducia e credibilità la governance IT, il project management, la soluzione dei conflitti, la progressione della carriera, possono avvenire ma solo con più lentezza e con considerevoli problemi di compatibilità organizzativa. E’ necessario infatti alimentare l'ambizione diffusa che il CIO diventi finalmente, dopo un gran numero di oscillazioni di ruolo, il protagonista del business e dell'innovazione digitale. Si parla spesso di start up come fenomeni tipici delle sollecitazioni innovative che vengono a interessare le aziende ma sarebbe più appropriato, alla luce di questo trend e di queste ambizioni di ruolo del CIO, parlare di start down, iniziative che potessero partire da una piattaforma Cloud di dominio aziendale predisposta e governata dal CIO. Cloud aziendale che dovrebbe essere la sintesi, l'humus, il terreno fertile infrastrutturale di cui il CIO dovrebbe assumere di buon grado la governance. Si fa strada quindi per il CIO un'istanza organizzativa di tipo nuovo, propria di un atteggiamento imprenditoriale ex-ante piuttosto che di una esigenza manutentiva ex-post: una grande opportunità e insieme una grande sfida che solo con coraggio potrà essere dominata e vinta. FINAKI 5 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani I workshop (sessioni parallele) Sulla base dei seguenti scenari di approfondimento indicati dai lavori preliminari degli Incontri ICT2015: • la relazione con gli altri stakeholder della trasformazione digitale, considerando in modo differente e quindi rivalutando i modelli di interazione e collaborazione verso le altre funzioni interne così come il grado di apertura verso altri contributori esterni del processo di digitalizzazione (vendor, associazioni professionali, start-up, agenzie di comunicazione, mondo della ricerca, etc.); • le tecnologie su cui puntare e gli investimenti da promuovere rispetto a ciò che va riconsiderato in un'ottica di ridimensionamento, dove sono da ponderare le opportunità di industrializzazione, semplificazione e la riduzione di costo di servizi maturi, ormai diventati semplici facilities, in contrapposizione rispetto a nuove capabilities rilevanti per il futuro fabbisogno delle rispettive organizzazioni (ad es. Mobile, Cloud, Internet of Things, rinnovo di sistemi “core”, etc.), oltre alla stessa condivisione dei criteri del valore e del ritorno sugli investimenti informatici con le rispettive organizzazioni; • le competenze chiave da sviluppare anche nei dipartimenti IT, dove profonde necessità di aggiornamento su tecnologie e metodologie emergenti (Enterprise Architecture, Information Analytics, Cloud Infrastructure, Mobile applications, Data Security etc.) possono condizionare la capacità di supportare un piano di trasformazione; • il modello organizzativo dell'IT, a partire dal riconoscimento della natura duale dell'IT (operazioni vs. Sviluppo, commodity vs. Innovazione), dei differenti modelli di competenze, governance e funding, considerando le appropriate conseguenze nei rispettivi contesti organizzativi. Si tratta di affrontare una rivoluzione, potenzialmente destabilizzante per organizzazioni e soggetti non nativi digitali o non pronti alla sfida dell'innovazione, da sempre parte fondante del valore IT ma nel passato spesso lasciata da parte a scapito della gestione operativa. I valori del confronto, dell'apertura, della contaminazione multidisciplinare offerti da programmi come Finaki vogliono aiutare a condividere un percorso, promuovere un approccio di sistema ed aumentare le nostre possibilità di successo in questa sfida. Che può avere rivolti entusiasmanti; i CIO, come è consuetudine di lavoro negli Incontri ICT, esploreranno una visione del mercato a 360 gradi, coniugando le effettive potenzialità che essi possono sviluppare per dare un contributo effettivo alla soluzione della crisi, sia per quanto riguarda il mondo della Pubblica Amministrazione, sia per tutti gli ambiti del settore privato. I workshop hanno quindi lo scopo di condividere problemi, esperienze, esigenze e soluzioni, in chiave propositiva non solo per il settore specifico ma anche per il Paese. Oltre a questo si impegnano a raccogliere utili spunti ed opportuni stimoli da indirizzare verso Governi ed Associazioni. Sono quindi considerati nei singoli workshop interventi specifici rispetto ai diversi mercati di riferimento, tutti focalizzati al raggiungimento del giusto equilibrio dei vari driver che insistono sulla attuale situazione di crisi. La visione per mercato, pur costituendo una novità per gli Incontri ICT Finaki, è foriera di interesse ulteriore rispetto alla tradizionale suddivisione orizzontale per tematiche tecnologiche, peraltro presenti nelle varie aree di attenzione prioritarie dei singoli settori. L'obiettivo è quello di: • mettere insieme un cluster culturalmente omogeneo di CIO al fine di discutere in maniera proattiva di tematiche comuni per tipologia di attività, integrandole con il contributo di colleghi appartenenti ad altri settori di business per condividere best practice ed esperienze di successo; • condividere problemi, esperienze, esigenze e soluzioni, in chiave propositiva per il settore specifico e per il Paese; • costituire un elemento di ulteriore coagulo, rivolgendosi in maniera specifica a colleghi che normalmente, e per varie ragioni, partecipano solo a convegni settoriali; • uscire con delle proposte concrete da estendere ai prodotti; • individuare e proporre un nuovo ruolo del CIO all'interno delle proprie aziende/istituzioni/associazioni a supporto dell'innovazione e della crescita del "prodotto Paese". FINAKI 6 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani 1. Il CIO nell'affollata arena degli stakeholder della trasformazione digitale Coordinatori: Alessandro Campanini, Gloria Gazzano, Dario Scrosoppi 2. Tecnologie chiave dell'impresa digitale - il Mobile Coordinatori: Emilio Frezza, Federico Gentili, Fabrizio Virtuani 3. Tecnologie che cambiano il valore della relazione tra persone e cose - l'IoT Coordinatori: Lorenzo Anzola, Danilo Gismondi, Massimo Messina 4. L'eredità delle infrastrutture, tra rischi ed opportunità - il Cloud Coordinatori: Dario Castello, Marco Forneris, Erminio Marco Iacomussi 5. Innovazione IT: criteri di selezione degli investimenti IT Coordinatori: Pierluigi De Marinis, Massimo Milanta, Alessandro Musumeci 6. C'è posto per il CIO umanista? Le competenze IT necessarie per assimilare l'invasione digitale Coordinatori: Gianluca Giovannetti, Demetrio Migliorati, Massimo Rosso 7. Scenari organizzativi per l'IT: equilibrio tra agilità ed affidabilità Coordinatori: Aldo Chiaradia, Alfonso Fuggetta, Luciano Guglielmi 1 Il CIO nell'affollata arena degli stakeholder della trasformazione digitale Coordinatori: Alessandro Campanini, Gloria Gazzano, Dario Scrosoppi Trasformazione digitale è innovazione a tutti i livelli. E' ormai evidente che siamo entrati in un mondo "digitale", caratterizzato da un'evoluzione esponenziale delle tecnologie che influenza e sfida pesantemente i modelli di business delle aziende, anche quelle solo apparentemente più tradizionali, innovando fortemente processi e servizi. In un mondo quindi sempre più di "open innovation", dove non esistono più frontiere e barriere, diventa più importante anche il coinvolgimento e la gestione della relazione con stakeholder esterni all'azienda, quali business partner, vendor e system integrator, partecipanti a vario titolo agli ecosistemi aziendali. • Quale può essere dunque un modo per sviluppare un nuovo concetto di relazione e rapporto tra il mondo ICT e gli stakeholder interni (ed esterni) di business che superi il modello tradizionale cliente – fornitore? • Può essere la progettazione congiunta e simbiotica tra ICT e business in tutte le fasi del processo, una leva di successo e cambiamento metodologico all'interno dell'azienda? • Il cortocircuito tra business e fornitori IT può costituire un'ulteriore leva per accelerare “l'alfabetizzazione digitale” a scapito del ruolo del CIO? • E come si pongono i vendor in relazione a un sempre maggiore peso di funzioni di business nei progetti e servizi che coinvolgono l'IT? • Quali capacità deve quindi sviluppare e quali tecniche deve padroneggiare il CIO per evitare che il modello di cooperazione del passato, legata alla specificità dei processi dell'IT diventi conflitto nel nuovo paradigma del digitale? FINAKI 7 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani 2 Tecnologie chiave dell'impresa digitale - il Mobile Coordinatori: Emilio Frezza, Federico Gentili, Fabrizio Virtuani Siamo certamente giunti ad un livello di diffusione per cui non è attuale il chiedersi se è opportuna l’adozione del mobile quanto iniziare a chiedersi come implementarla nel contesto aziendale, in termini di strumenti fisici, gestione ma soprattutto applicazioni e servizi in mobilità. Gli utenti mobili, sia dipendenti che clienti, non solo rappresentano un massiccio agente del cambiamento ma rappresentano anche una nuova via di creazione del valore. La mobilità può quindi di diritto essere considerata come un importante componente strutturale di business. La sfida è quella di individuare modelli di business e user experience di successo. Inoltre, la sicurezza, resilienza, disponibilità dei servizi e ubiquità sono sicuramente parametri progettuali fondamentali, in particolare la sicurezza che è un parametro chiave che interviene in qualsiasi processo di sviluppo della mobilità. • Quali sono i modelli di business in mobilità con maggiori possibilità di successo? • Quali sono gli elementi fondamentali nel disegno della user experience, a partire dall’interfaccia utente, le funzionalità, ma soprattutto le attività post-distribuzione/vendita di fine tuning, tenendo conto del web sentiment? • Come conciliare mobilità e produttività? • Quali sono gli impatti sulle architetture aziendali? E’ necessaria una totale ristrutturazione dell’architettura esistente o è possibile implementare la mobilità come add-on della piattaforma infrastrutturale esistente? • E’ necessario sviluppare applicazioni su piattaforme multiple? • Procedure standard per il mobile? • E’ necessario impostare un efficace Mobile Device Management? 3 Tecnologie che cambiano il valore della relazione tra persone e cose - l'IoT Coordinatori: Lorenzo Anzola, Danilo Gismondi, Massimo Messina Le aziende devono saper cogliere le opportunità messe a disposizione dall'IoT per abilitare nuovi paradigmi digitali, facendo un uso sapiente delle competenze interne ed esterne, rivedendo i propri modelli organizzativi e le correlazioni con un ecosistema esterno sempre più importante. In tutto questo processo è evidente come il CIO possa e debba avere un compito importante nella trasformazione della sua azienda e di sé in un'ottica "digitale" al fine di cogliere tutte le sfumature delle opportunità messe a disposizione dall' loT, ma troppo spesso difficili da cogliere al primo sguardo e con gli occhi e le competenze tradizionali. • Saprà il CIO assumersi la responsabilità e il rischio di scelte innovative, essere in grado di identificare e realizzare modelli di "open innovation", entrare nelle competenze di business per affrontare la "digitalizzazione" dei processi e dei prodotti? • Il CIO o Chief Digital Officer che sia, potrà sedersi ai tavoli di business come co-designer di prodotti innovativi per il core business della propria azienda, svolgere il ruolo di "evangelist" all'interno della propria azienda, guadagnare la fiducia e la credibilità agli occhi dei suoi peers e avere competenze sempre più multidisciplinari da estendere alla propria squadra? FINAKI 8 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani 4 L'eredità delle infrastrutture, tra rischi ed opportunità - il Cloud Coordinatori: Dario Castello, Marco Forneris, Erminio Marco Iacomussi Il modello Cloud rappresenta la chiave di volta dei necessari processi e percorsi di innovazione e di trasformazione digitale di molte aziende. Due sono le linee direttrici (o se vogliamo i pilastri portanti) secondo cui dovrebbe svilupparsi l'adozione del Cloud nel contesto delle piattaforme aziendali: - Change Management - Governance Sono inoltre necessarie riposte ad alcune domande chiave oltre che ad alcuni quesiti strategici e operativi: • Come gestire il delicato e difficile equilibrio fra la persistenza delle infrastrutture e dei sistemi di legacy e la prepotente spinta all'impiego del Cloud computing nella gestione della trasformazione digitale delle aziende? • Quale è il ruolo del CIO visto che la decisione di usare il Cloud è influenzata da altre componenti dell'azienda e da stakeholder che non necessariamente risiedono nella sua organizzazione? • Forse nasce una nuova professionalità, quella dell’ "ICT Broker" ? • Saranno necessari nuovi skill? Quali? • Quale sarà l'impatto sui contratti e sulla governance della sicurezza? 5 Innovazione IT: criteri di selezione degli investimenti IT Coordinatori: Pierluigi De Marinis, Massimo Milanta, Alessandro Musumeci La valutazione degli investimenti è, nella sostanza, un problema di scelta: ogni azienda deve, infatti, prendere delle decisioni d'investimento, dirette ad allocare ai soli progetti che "creano valore" le limitate risorse disponibili (fattori produttivi). Per risolvere a sistema la scelta fra possibili alternative è necessario poter valutare le diverse possibilità in base ad un'unità di misura adatta ad evidenziare sia la validità dell'iniziativa, sia i correlati effetti economico– finanziari: è comunemente accettato che l'unità di misura cui fare riferimento in questo caso sia il valore economico dell'iniziativa. Indubbiamente uno dei criteri più importanti per portare la trasformazione digitale in azienda e per uscire dal vicolo cieco della non crescita è quello di tornare coraggiosamente a realizzare progetti innovativi che talvolta sfuggono ai criteri di scelta tradizionali. • Saprà il CIO inserirsi come leader nella realizzazione di progetti innovativi atti a stimolare la trasformazione digitale dell'azienda? • Riuscirà il CIO a giocare un ruolo vincente nei confronti del progressivo trasferimento della responsabilità decisionale (e dei relativi budget di spesa) dai dipartimenti IT ai dipartimenti utente (fenomeno diffuso ed ormai riconosciuto anche a livello di ricerca) cosi come dell'emergere di modalità di interazione tra dipartimenti IT e le strutture di Business (unità sempre più "costrette" a collaborare interrompendo lunghe tradizioni di mutuo, splendido isolamento)? • Quali sono le leve più importanti a disposizione del CIO innovatore digitale per essere leader nel nuovo contesto di riferimento? FINAKI 9 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani 6 C'è posto per il CIO umanista? Le competenze IT necessarie per assimilare l'invasione digitale Coordinatori: Gianluca Giovannetti, Demetrio Migliorati, Massimo Rosso L'Uomo Vitruviano è un disegno a matita e inchiostro su carta (34x24 cm) di Leonardo da Vinci, databile al 1490 circa e conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell'Accademia di Venezia. Celeberrima rappresentazione delle proporzioni ideali del corpo umano, dimostra come esso possa essere armoniosamente inscritto nelle due figure "perfette" del cerchio e del quadrato. Proprio lo stato di connected community, a cui la trasformazione digitale tende, richiederà in futuro sempre di più sofisticate capabilities di tipo umanistico. L'owner di questa trasformazione non può essere una sola persona ma un coacervo di soggetti che concorrono armonicamente a vincere la sfida della rivoluzione. In questo contesto il CIO ha sicuramente una funzione insostituibile nella misura in cui sappia interpretare con grande resilienza la molteplicità dei contributi oltre che l'unicità dell'obiettivo comune. • Saprà il CIO umanista governare questo fenomeno di estrema discontinuità stimolando quelle competenze che sole possono accompagnare e sostenere il successo di questa rivoluzione digitale? • Potrà l'azione del CIO umanista inserirsi come elemento catalizzatore della connected community nei complessi processi di trasformazione che la rivoluzione digitale propone? • Saprà il CIO tradizionalmente solo tecnologo, incline al mantenimento dello status quo, non aperto al potenziale rappresentato dai nativi digitali, alle nuove competenze e poco attento alle opportunità che il digital offre al business, trasformarsi in maniera radicale per vincere questa nuova sfida? 7 Scenari organizzativi per l'IT: equilibrio tra agilità ed affidabilità Coordinatori: Aldo Chiaradia, Alfonso Fuggetta, Luciano Guglielmi Date la pervasività e la varietà degli strumenti informatici – insieme alla crescita delle opportunità aziendali di business – sarà importante il contesto formativo e professionale all'interno del quale si muoverà l'IT del futuro. Saranno necessari nuovi skill, nuove competenze e nuovi profili professionali. Per affrontare temi riguardanti talento e cultura saranno necessarie vaste misure per tenere in conto da una parte l'informatica generalizzata e dall'altra la capacità di acquisire con facilità la padronanza di nuove tecnologie. Sarà necessario stabilire il livello di compliance e il grado di maturità della organizzazione IT oltre al posizionamento nel quadrante magico del CIO. Il percorso è irto di ostacoli endogeni ed esogeni quali l'accelerazione funzionale al cambiamento, il rischio di buchi troppo evidenti, la prudenza di fronte a discontinuità difficili da gestire, la relativa mancanza di best practice che attutiscano la paura del cambiamento e la necessità di considerare il patrimonio infrastrutturale hardware e software esistente. • Con l'ubiquità IT, ci sono le professionalità necessarie? Come tradurre queste professionalità in termini di business? • Come articolare il valore dell'IT come parte integrante del business e portare la discussione da mera esigenza di staff al tavolo decisionale? • Come variare il modo di sviluppare le applicazioni? Come rendere agile tale sviluppo rendendo partecipe la linea di business dell'avanzamento dei lavori in maniera sistematica facendola diventare parte attiva del processo e non solo committente? FINAKI 10 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani G l i a p p ro fo n d i m e n t i CIO: il Prometeo digitale Sessione di approfondimento moderata da Carlo Alberto Carnevale Maffè Ospiti: • Paolo Coppola Presidenza del Consiglio dei Ministri • Gianfranco Giannella Octo Telematics S.p.A. Quali sono i prerequisiti che la sfida dell'innovazione IT al servizio del business richiede ai CIO? Qual è il percorso obbligato per affrontare questa sfida con alta probabilità di successo? Quali sono le prospettive? E' evidente come la risposta a questi quesiti non debba sicuramente essere opera di un singolo (eroe) che si assuma tutte le responsabilità della trasformazione/rivoluzione digitale. La risposta per ciascuna azienda non può che essere corale e non è difficile intravedere la grande opportunità che si presenta al CIO di turno per uscire dalla sindrome della marginalità e dell'efficienza ad ogni costo e finalmente giocare un ruolo (molte volte mortificato da vincoli organizzativi, infrastrutturali e tecnologici) importante e significativo nell'orientare questo coro e nel perseguire nel contesto di una connected community gli obiettivi primari dell'innovazione per la propria azienda. Il nuovo Rinascimento italiano è l'impresa significante Sessione di approfondimento moderata da Carlo Bagnoli Ospiti: • Michele Bugliesi Docente di Computer Science e Magnifico Rettore Università Ca' Foscari Venezia • Marco Minghetti Direttore Scientifico per il Management 2.0 presso GSO Company • Marco Sgarbi Docente di Filosofia Università Ca' Foscari Venezia • Roberto Siagri Presidente e CEO di Eurotech Group S.p.A. Una risorsa nascosta ci ha salvato in molti frangenti della nostra storia: il gusto per l'impresa nel senso della missione impossibile, ma anche del creare prodotti e imprese innovative. Molti intellettuali di diversa estrazione e nazionalità ritengono che l'Italia possa essere il contesto perfetto nel quale tentare di avviare un nuovo umanesimo che veda protagoniste le nostre imprese. Questa è la sfida che ha abbracciato Ca' Foscari promuovendo, all'interno del progetto Innovarea, un movimento di imprese sincronizzate la cui impresa comune sia guidare un nuovo rinascimento facendo leva sul patrimonio civile, culturale, naturale e artigianale che caratterizza l'Italia, abbandonando i pessimismi legati ai problemi strutturali del Paese e i protagonismi ostacoli alla maturazione del sistema Paese. Innovarea ambisce a promuovere la significatività dell'impresa in quanto creatrice di nuovi posti di lavoro legati all'esclusività del territorio, e il significato dell'impresa in quanto creatrice di nuovi concetti liberati dalla varietà del territorio e veicolati ai clienti e alla società attraverso i suoi prodotti, processi e modalità di relazione. L'impresa significante crea molto valore per i clienti e la società, valore che si concentra sulle modalità più efficaci per distribuirne la parte più rilevante perché ritiene che la vera sfida legata all'innovazione sia moltiplicarne gli effetti. Viene in questo modo alimentato un circolo virtuoso che porta a creare ancora più valore per i clienti e la società stessa. FINAKI 11 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani I keynote speaker Il nuovo Rinascimento italiano è l’impresa significante Carlo Bagnoli Professore associato di Innovazione strategica presso l’Università Ca’ Foscari Venezia - Dipartimento di Management E’ responsabile scientifico del Progetto Innovarea (www.innovarea.eu) e del Polo di Innovazione Strategica di Portogruaro (www.polins.org). Da novembre 2011 ad ottobre 2014 è Presidente del Corso magistrale di Amministrazione, Finanza e Controllo presso l’Università Ca’ Foscari Venezia. Ricopre da novembre 2010 ad ottobre 2014 la funzione di Responsabile per il progetto Star CUP Veneto per conto dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Da novembre 2009 ad ottobre 2014 è delegato del Rettore dell’Università Ca’ Foscari Venezia per lo sviluppo del piano strategico e l’imprenditorialità. Da novembre 2010 ad aprile 2013 è membro del CDA della Fondazione Ca’ Foscari. E’ inoltre autore di numerose monografie e articoli pubblicati in riviste scientifiche tra le quali Journal of Business Economics and Management, Industrial Management & Data System e Journal of Management and Governance ed editore del Journal of Strategic & International Studies. CIO: il Prometeo digitale Paolo Coppola Presidente Tavolo Permanente per l’Innovazione e l’Agenda Digitale Italiana presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Classe 1973, sposato e padre di due figlie, laureato con lode in scienze dell’informazione ha un dottorato di ricerca in informatica ottenuto all’Università di Udine. Ha iniziato a insegnare HTML al corso di laure in scienze e tecnologie multimediali quando aveva 26 anni. A 32 era direttore del centro di calcolo, a 33 professore associato. Ricercatore di informatica teorica, ha insegnato programmazione, ma anche informatica per i beni culturali e logica matematica. Visiting professor a Parigi XIII e fondatore di uno spin-off universitario che sviluppava software per dispositivi mobili già nel 2006. Assessore all’innovazione in comune di Udine dal 2008 al 2013, pioniere degli open data in Italia, si è fatto promotore di una serie di progetti innovativi come, ad esempio, e-part per le segnalazioni dei disservizi online e openMunicipio per avvicinare i cittadini all’attività del consiglio comunale e della giunta. Ha fondato e promuove l’intergruppo parlamentare per l’innovazione tecnologica. New York Times: una trasformazione di successo Marc Frons SVP & Chief Information Officer, The New York Times Co. Marc Frons is the senior vice president and chief information officer of The New York Times, where he is responsible for all technology strategy and operations at the company. Prior to being named CIO in 2012, he served as chief technology officer of digital operations for The New York Times Media Group, where he was in charge of technology and product development for digital platforms. Mr. Frons led a major expansion in technology and product development at The Times, played a major role in devising and implementing the strategy and technology behind the Times’ successful Digital Subscriptions initiative, the company’s award winning mobile products, the recent redesign of its primary website, NYTimes.com, and the launch of new mobile products such as NYT Now and the New York Times Cooking app. FINAKI 12 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani Mr. Frons is recognized as one of the leading innovators in digital media. He started his career as a journalist, a background that gives him unique insight into the capabilities for digital publishers. He was a reporter and editor at Newsweek and a senior editor at BusinessWeek before leaving there in 1995 to start the financial Web siteSmartMoney.com, where he held the title editor and chief technology officer.SmartMoney.com was an early pioneer in interactive journalism and data visualization, and won several awards for its innovative technology and design. Before joining The Times, Mr. Frons was the chief technology officer for digital publishing for Dow Jones & Co., where he was in charge of technology and product development for The Wall Street Journal, Barron’s and other Dow Jones properties. CIO: il Prometeo digitale Gianfranco Giannella Chief Business Integration Officer, Octo Telematics S.p.A. Ha un’esperienza più che ventennale nel settore del management and IT consulting. Ha lavorato dal 2001 al 2012 in IBM a Roma, dove ha ricoperto i ruoli di Principal, Strategy e Change Leader per il settore delle comunicazioni, Global Relationship Partner ed Executive Partner per Telecom Italia. In IBM è stato anche Industry Leader Telecomunicazioni e Senior Business Advisor per Energy & Utilities e Media. In precedenza, è stato Executive Consultant presso DMR-Conseil e ha alle spalle una carriera di otto anni in Andersen Consulting (l’attuale Accenture), dove è partito come Junior Consultant, fino a diventare Manager. In Octo Telematics ricopre il ruolo di Chief Business Integration Officer con la responsabilità della supervisione funzionale end-to-end dei processi customer facing, dal marketing digitale alle vendite ed al delivery dei servizi operativi e tecnologici. Si è laureato in Business Administration presso l’università di Bari. Vive a Roma. Octo, azienda pioniera e innovatrice, ha dato vita ed affermato un modello all’avanguardia per ricerca, sviluppo e gestione delle applicazioni telematiche per le assicurazioni auto, sviluppate da esperti di dispositivi automotive, di software e piattaforme multiservizi. Il “Digital Champion” e la rivoluzione digitale Riccardo Luna Digital Champion Riccardo Luna, giornalista, è stato il primo direttore dell'edizione italiana di Wired e promotore della candidatura di Internet al Nobel per la Pace. Appassionato di "storie idee e persone che cambiano il mondo e in particolare l'Italia”. Dal settembre 2011 scrive di innovazione su La Repubblica e si occupa del Next della Repubblica delle Idee. Dal gennaio 2012 presidente di Wikitalia, associazione che si propone di diffondere trasparenza, open data e partecipazione nella politica italiana usando la rete. Da marzo 2012 lancia e dirige Chefuturo! il lunario dell'innovazione. Il 21 marzo 2013 lancia il sito StartupItalia, nuova testata e community dedicata agli startupper. Nel 2013 pubblica il libro "Cambiamo tutto! La rivoluzione degli innovatori". Nel 2014 viene nominato Digital Champion cioè il referente per l'Italia per la politica dell'Agenda Digitale Europea. FINAKI 13 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani RAI per l’alfabetizzazione digitale – Non è mai troppo tardi 2.0 Carlo Nardello Direttore Sviluppo Strategico e Direttore Staff del Direttore Generale (a.i.), RAI Carlo Nardello entra in RAI nel 2000 come Vice Direttore Marketing e quindi gli viene anche affidata la responsabilità di Amministratore Delegato di RaiNet contribuendo, tra l’altro, al lancio del portale Rai.it, che in un anno ha conquistato la leadership nel segmento dell’informazione. Dal 2002 e fino al 2004 è Direttore Marketing Strategico della RAI, riportando direttamente al Direttore Generale. E’ in questo periodo che viene sviluppata la Strategia per lo sviluppo del gruppo nel Digitale Terrestre e Satellitare. Dal 2004 al 2007, come Direttore della neo creata Direzione Palinsesto TV e Marketing, si occupa del coordinamento della programmazione televisiva di tutti i canali Televisivi e di tutti i canali satellitari, della definizione delle strategie editoriali ed industriali del Gruppo e dello sviluppo di nuovi prodotti; in questo periodo viene lanciato il canale Rai Futura quale laboratorio per la realizzazione di nuovi format di prodotto per il genere intrattenimento. Dal 2007 al 2011 è Amministratore Delegato di RaiTrade. In questa funzione, ha portato ad un consolidamento dei margini operativi della società che sono cresciuti di anno in anno, nonostante la crisi del mercato, creando inoltre la rete di vendita internazionale del gruppo Rai che attualmente conta di uffici e corrispondenti in tutti i continenti e nei principali mercati europei. Da dicembre 2011 come Direttore Sviluppo Strategico è a capo della direzione che studia e analizza il posizionamento attuale e potenziale del Gruppo al fine di supportare il Vertice Aziendale nell’individuazione delle opzioni strategiche di sviluppo, proposte dalle Direzioni aziendali competenti. Da settembre 2014 è ad interim anche Direttore Staff del Direttore Generale. Prima di entrare in Rai, Carlo Nardello è stato In Johnson & Johnson Italia come Senior Brand Manager. Successivamente in The Walt Disney Company come Direttore Centrale Marketing e Retail; Direttore Retail & Business to Business e Marketing Manager della Divisione Licensing. Infine, presso la Lego Company, ha ricoperto il ruolo di Senior Director Mondo per l’area prescolare. Tra gli incarichi professionali svolti, Nardello è stato Consigliere di Amministrazione di Rai Sat, del Consorzio Formazione Internazionale, di Auditel, di Euronews, della Copeam, di Eurovision Americas Incorporated, della European Broadcasting Association. Dal 2000 svolge attività di libera docenza presso Facoltà di Scienze delle Comunicazioni de La Sapienza di Roma, dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e della Cattedra di Economia dei Media della Università LUMSA di Roma. Nardello è inoltre autore di Marketing Televisivo (edito da Rai Eri nel 2012), e di Marketing Televisivo, Strumenti e Modelli di Business per competere nel nuovo mercato digitale, edito da Sole24Ore Libri nel 2010. FINAKI 14 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani Un successo tutto italiano: Dallara Andrea Pontremoli CEO, Dallara Andrea Pontremoli entra in IBM nel 1980. Assunto come semplice tecnico di manutenzione, percorre la carriera professionale fino al livello di specialista europeo per i grandi computer. Nel 1985 inizia la carriera manageriale nella filiale di Bolzano ricoprendo poi incarichi di crescente responsabilità sia in Italia che all'estero fino a quando nel 1994 viene chiamato a far parte del gruppo di lavoro che porterà, due anni più tardi, alla creazione di IBM Global Services in Italia. Dal 1995 al 1997 è Director Integrated Technology Services per l'Italia, responsabilità che, nel 1997, si estenderà ai mercati del Sud Europa. Nel 1999 lascia Milano per trasferirsi a Parigi: prima è nominato Vice President Operations di Global Services a livello Europe Middle East and Africa, successivamente - sempre per la stessa area geografica - diventa General Manager Integrated Technology Services. Nell'agosto 2001 torna in Italia per assumere l'incarico di General Manager IBM Global Services per il Sud Europa dirigendo le operazioni di circa 25.000 persone, ruolo che mantiene fino al giugno 2004 quando viene nominato Presidente e Amministratore Delegato IBM Italia. Nell'ottobre del 2007 accetta una nuova sfida, affiancando l'Ing. Gian Paolo Dallara alla guida della Dallara Automobili, azienda storica di Varano de' Melegari, in provincia di Parma, in Valceno, che vanta un invidiabile palmares di successi raccolti in tutto il mondo. Pontremoli entra come socio del fondatore, Gian Paolo Dallara, e assume la carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale con l'obiettivo di coltivare nuove strategie innovative per lo sviluppo della piccola realtà emiliana che, dal 1972, disegna e produce auto da corsa, monoposto e non, impegnate nelle più importanti manifestazioni sportive. Da novembre 2007, è Direttore del “Executive Master in Technology and Innovation Management” presso ALMA Graduate School, Università di Bologna. Da aprile 2008, è nel Cda e nel Comitato Esecutivo di Barilla S.p.A. Da maggio 2012, è Lead Indipendent Director nel Cda della Brunello Cucinelli S.p.A. Nel 2004 l'Università degli Studi di Parma gli conferisce la laurea Honoris Causa in Ingegneria Informatica per la competenza maturata nel corso degli anni di attività manageriale e per il costante impegno a favore dello sviluppo tecnologico delle realtà territoriali. Da tempo Pontremoli fa parte delle Giunte di Confindustria, Assolombarda ed Assonime. Sempre in seno all'associazione di Viale dell'Astronomia è inoltre membro del Comitato tecnico confederale “Innovazione e Ricerca” e della Giunta “Servizi Innovativi e Tecnologici”. A ciò si aggiunge l'appartenenza al direttivo del “Council of Relationship Italy and USA” ed è membro di Aspen Institute Italia. Il 2 giugno 2006 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Ciampi l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana. FINAKI 15 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani I l p ro g r a m m a d e l le g i o r n a t e Giovedì 25 giugno 17.00-17.30 17.30-18.30 18.30-18.45 18.45-20.00 20.00 21.00 Benvenuto di Finaki > Giorgio Bongiorno Apertura degli Incontri > Daniele Rizzo Autogrill / Presidente del Comitato di programma Il “Digital Champion” e la rivoluzione digitale > Riccardo Luna Introduzione ai workshop > Daniele Rizzo Svolgimento dei workshop (sessioni parallele) Cocktail di Benvenuto Cena Venerdì 26 giugno 09.00-12.00 12.00-13.00 13.00-14.00 14.00-15.00 Svolgimento dei workshop (sessioni parallele) RAI per l'alfabetizzazione digitale - Non è mai troppo tardi 2.0 > Carlo Nardello RAI Business Lunch Relax 15.00-17.00 Svolgimento dei workshop (sessioni parallele) 17.00-17.30 Coffee Break 17.30-18.30 New York Times: una trasformazione di successo > Marc Frons The New York Times 18.30-19.30 CIO: il Prometeo digitale Sessione di approfondimento moderata da Carlo Alberto Carnevale Maffè SDA Bocconi Ospiti: On. Paolo Coppola Tavolo Permanente per l’Innovazione e l’Agenda Digitale Italiana presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianfranco Giannella Octo Telematics 19.30-20.30 20.30 Relax Cena Sabato 27 giugno 09.00-12.00 Il nuovo Rinascimento italiano è l'impresa significante Sessione di approfondimento moderata da Carlo Bagnoli Università Ca’ Foscari Venezia Ospiti: il Magnifico Rettore Michele Bugliesi e Marco Sgarbi dell'Università Ca' Foscari Venezia Marco Minghetti GSO Company e Roberto Siagri Eurotech Group 09.00-12.00 Relax, escursioni programmate 13.00 Business Lunch 14.45-15.45 15.45-18.15 18.15-18.45 18.45-19.45 19.45-20.00 20.00-20.45 20.45 Cantieri di innovazione digitale > Alfonso Fuggetta Cefriel e Gloria Gazzano Snam Condivisione risultati dei workshop (sessioni comuni “Stars”) Coffee Break Un successo tutto italiano: Dallara > Andrea Pontremoli Dallara Wrap up e annuncio appuntamento degli Incontri ICT2016 > Daniele Rizzo e Giorgio Bongiorno Relax Cena di Gala Domenica 28 giugno Check-out entro le ore 12.00. Alle ore 12.00 pranzo a buffet e congedo dei partecipanti Il presente programma potrebbe subire alcune variazioni. FINAKI 16 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani L e co n d i z i o n i d i p a r t e c i p a z i o n e L’iscrizione è riservata ai Direttori dei Sistemi Informativi di aziende medio-grandi italiane e al Top Management delle società fornitrici di sistemi e servizi informativi. Per garantire l’opportuna trasparenza e l’efficacia delle discussioni di gruppo, il numero complessivo dei partecipanti è limitato a 150 persone (senza accompagnatori). Iscrizioni e soggiorno Per iscriversi all’evento basta inviare il modulo di adesione ricevuto dalla Finaki insieme all’invito di partecipazione. Le quote di partecipazione indicate sui moduli di iscrizione, comprendono tutte le attività in agenda: - la partecipazione ai lavori e al programma culturale e/o sportivo del sabato mattina; - per gli accompagnatori la partecipazione al programma parallelo ai lavori; - le spese di pensione completa per tutta la durata dell’evento, per 2 persone (1 rappresentante aziendale con 1 accompagnatore privato). Le spese di viaggio non sono incluse. Nota Bene - La prenotazione alberghiera è a cura della Finaki. - Per gli accompagnatori è previsto un programma parallelo ai lavori che sarà inviato prima dell’evento, unitamente alle opzioni per le attività del sabato mattina. Conferma L’iscrizione è sottoposta alla conferma della Finaki, e solo ad avvenuto pagamento della quota di iscrizione, essa è convalidata a tutti gli effetti. Cancellazioni L'iscrizione potrà essere annullata entro il 25 maggio 2015 senza incorrere in penalità; con una penalità pari al 50% della quota di iscrizione, per cancellazioni pervenute dal 26 maggio al 9 giugno; con una penalità pari all'intera quota di iscrizione per cancellazioni pervenute dal 10 giugno in poi. In caso di sopravvenuta impossibilità a partecipare, l'iscritto ha comunque il diritto di farsi rappresentare da un altro membro della società previa approvazione della Finaki. L’ a l b e rg o via Bonfadini,1 - 31021 Mogliano Veneto TV www.doubletree.com Distanze principali: Aeroporto Marco Polo Venezia: 15 km Aeroporto di Treviso: 20 km Stazione ferroviaria Venezia Mestre: 15 km Autostrada A4: 1 km dall’uscita Preganziol Orari navette: Arrivi del 25/6 Stazione Venezia-Mestre: 14.20 – 15.45 Aeroporto Marco Polo Venezia: 14.00 – 16.00 Partenze del 28/6 Stazione Venezia-Mestre: 07.45 - 09.45 - 13.45 Aeroporto Marco Polo Venezia: 08.15 - 10.15 - 12.15 FINAKI 17 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani L a fo r m u l a d e l l’ e v e n t o Gli Incontri ICT è l'evento annuale dei CIO italiani, con la partecipazione dei principali vendor ICT e TLC, selezionati ed invitati da Finaki. I lavori sono organizzati e condotti da un Comitato di programma costituito dai CIO delle principali aziende italiane. Un'occasione unica di incontro fra i principali player del mondo ICT; un dibattito aperto, scevro da pressioni commerciali; una opportunità di condivisione di esperienze in un contesto conviviale ed informale. Lo stile degli Incontri Le giornate di lavoro sono caratterizzate dalla completa indipendenza da marchi o architetture e dalla più neutrale trasparenza. L’assenza dell’approccio commerciale e marketing da parte delle società che rappresentano l’offerta, genera un’atmosfera estremamente professionale e libera da ogni influenza o cerimoniale pubblicitari. L’evento non è aperto al pubblico e i media non sono ammessi. Momenti di serio e fecondo impegno sono alternati e integrati a pause rilassanti. Il Comitato di programma Costituito da CIO appartenenti a settori merceologici diversi nello scenario del business e della economia nazionale, il Comitato sceglie il tema conduttore dell’evento e i temi dei workshop. Il presidente del Comitato Il Comitato sceglie ogni anno il suo presidente il quale apre gli Incontri, coordina il loro svolgimento e conclude i lavori. I lavori e gli obiettivi Sono previste sessioni di gruppi di lavoro (workshop), alternate a conferenze in seduta plenaria. Tutti i partecipanti sono invitati a contribuire attivamente alla discussione delle tematiche trattate. L’obiettivo che l’evento si propone di raggiungere sui vari temi, è di ottenere consenso su un compendio di soluzioni elaborate e presentate in un documento finale che è messo a disposizione di tutti i partecipanti. I workshop Definiti e coordinati dai membri del Comitato di programma, sono il ruolo centrale e motore di tutto l’evento e si svolgono in sessioni parallele della durata da 1 a 3 ore ciascuna. Ad ogni workshop partecipano i CIO e i rappresentanti dell’offerta in maniera paritaria (20-25 persone). La partecipazione è limitata ad un solo workshop. Ogni partecipante sceglie prima dell’evento i 3 temi preferiti. Prima dell’evento, la Finaki, per garantire un’armonia di rappresentanza ad ogni gruppo di lavoro, nel rispetto delle preferenze indicate, assegnerà ad ogni iscritto un workshop. Tutti i partecipanti sono invitati a contribuire attivamente alla discussione. I risultati dei vari gruppi di lavoro vengono presentati in seduta plenaria nella giornata conclusiva dell’evento. Al termine delle presentazioni, il dibattito è aperto a tutti i partecipanti che potranno quindi apportare il loro contributo alle varie tematiche trattate. I keynote speaker Sono operatori del mercato, del mondo accademico, economico e sociale di riconosciuta fama internazionale, i quali contribuiscono ad illustrare i passaggi di rilievo nello sviluppo della tematica principale. Gli atti degli Incontri Finaki prepara la documentazione relativa alle conclusioni e redige gli atti che sono inviati ai partecipanti e resi disponibili nella parte riservata del sito web della Finaki. Gli accompagnatori Sono graditi gli ospiti privati, (un accompagnatore per partecipante), per i quali è previsto un programma turistico/culturale parallelo ai lavori. L’organizzazione e il finanziamento La manifestazione è interamente organizzata dalla Finaki S.A. La parte più consistente dei costi viene coperta dalle aziende fornitrici, mentre i CIO partecipano con una quota simbolica. I partecipanti possono ritenersi quindi liberi da ogni “amichevole pressione” ed alimentare l’atmosfera di neutralità che costituisce la caratteristica degli Incontri. FINAKI 18 Gli Incontri ICT2015 15° appuntamento annuale dei CIO italiani L'esperienza Finaki Fondata nel 1989, Finaki è leader in Europa nella creazione, lancio e organizzazione di seminari e convegni tecnologici di alto livello in Francia, Germania e Italia. Da allora, Finaki riunisce ogni anno i Responsabili dei Sistemi Informativi delle più grandi aziende nazionali e il top management delle principali aziende di informatica, in un dialogo costruttivo. Les Entretiens Informatiques, Les Entretiens Télécoms, INKOP, SISKOP e gli Incontri ICT, sono eventi di portata nazionale ormai divenuti una consuetudine nel settore. L’indipendenza dai vendor, un Comitato di programma composto da CIO i quali definiscono le tematiche e conducono i lavori degli eventi, il selezionato e ristretto numero di partecipanti, la condivisione di esperienze, le opportunità di networking e la franchezza del dibattito, caratterizzano la Formula Finaki e ne garantiscono il successo da oltre 25 anni. A livello europeo, insieme al Cigref (il Club dei Direttori dei Sistemi Informativi delle grandi aziende francesi), Finaki ha fondato “EuroCIO” - The European CIO Association, che riunisce i CIO dei più importanti Gruppi europei. In Italia 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Le sfide della e-impresa La sfida del valore dopo la e-turbolenza Business Alignment e Business Transformation: il nuovo ruolo del CIO CIO: guru, manager o imprenditore? Il CIO veloce: efficacia e allineamento al business Il bravo CIO si vede nelle crisi Competitività e innovazione: il ruolo dell'ICT Italy 2.0: People, Knowledge, Networking Crescere con la crisi: semplificare, cambiare, trasformare l'IT Creare e comunicare il valore dell'IT Il CIO fra le nuvole: la nuova mediazione fra domanda ed offerta Agenda Digitale: il contributo dei CIO Artefici del rilancio della produttività italiana: i CIO fra tattica e strategia La rivoluzione del Digital: opportunità chiave per il rilancio dell’economia del Paese Calendario 2015 16-20 marzo CeBIT 2015 - House of CIOs - Hannover 19-22 marzo Les Entretiens Télécoms - Les Arcs 1800 7-10 maggio SYSKOP - Rostock/Warnemünde 11 giugno IT Innovation Summit - Munich 11-14 giugno Les Entretiens Numériques - Opio 25-28 giugno Gli Incontri ICT - Mogliano Veneto TV 8-11 ottobre INKOP - Giardini Naxos ME 2-3 dicembre The European CIO Conference - Berlin Organizzazione Finaki in Italia: Sylvain Jouanny President Finaki Group Giorgio Bongiorno Delegato Finaki in Italia Hélène Fonte Iozzino Event Marketing & Management Contatto: Galleria del Corso, 4 - 20122 Milano Tel. +39 02 3656 4594 / Fax +39 02 3656 5480 [email protected] FINAKI S.A. 23, Rue Colbert - F-78885 St. Quentin-en-Yvelines www.finaki.com 19