Il PICCOLO PRINCIPE n 2
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Il PICCOLO PRINCIPE n 2
DICEMBRE 2014 NUMERO 2 GIORNALINO DEL CONVITTO NAZIONALE “PRINCIPE DI NAPOLI” E DELLE SUE SCUOLE ANNESSE I nostri sponsors Via Roma, 107 - Bastia Umbra (PG) tel. e fax 075.8003635 [email protected] Convitto Nazionale “Principe di Napoli” e scuole annesse Contatti Centralino: Segreteria didattica: 075-812713 Fax: 075-8198756 075812507—075816828 Email: [email protected] Tutto passa alla velocità della luce. Sembra ieri che cominciava l’anno scolastico e invece già tiriamo le somme di un quadrimestre. Sembra ieri che cominciava l’estate e cantavamo al Pincio insiemeFOaiTO’95 la loro uscita di scena, che guardavamo la partita tutti insieme a Vignabaldo; adesso invece l’inverno è alle porte: tiriamo fuori le sciarpe di lana, aspettiamo la neve e come un anno fa fra pochi giorni varcheremo ancora l’ingresso principale della scuola, in un orario che non è quello solito, non in jeans e maglietta, ma in abito da sera. Lo abbiamo probabilmente già capito quando il 30 novembre, con l’intenzione di sapere cosa avremmo dovuto fare per il giorno dopo, abbiamo voltato pagina sul diario e abbiamo visto scritto in alto a sinistra ‘1 dicembre’. E subito è iniziato il conto alla rovescia per capire quanti giorni mancavano all'inizio delle vacanze natalizie; quanti giorni ancora avremmo dovuto attendere il classico pranzo di Natale e la serata del Gala. E, chi più chi meno, abbiamo tutti accolto con grande gioia la notizia che mancavano appena due settimane all'inizio delle vacanze! Perciò, tutti trepidanti, teniamo duro per questi ultimi giorni e sognamo già di ritrovarci a tavola sommersi da torroni, pandori e panettoni. Allora, non temete, il Natale è sempre più vicino e tutti noi della redazione del Piccolo Principe vi auguriamo di passarlo il più felicemente possibile e di ritrovarvi sempre qui, tra un paio di settimane, pronti ancora ad ascoltarci e a leggerci. Magari anche in più dei "venticinque lettori" che citava Manzoni.. Buone feste a tutti, scientifici! La Redazione FOTO 20 dicembre 2014: Istruzioni per l’uso Salve a tutti, vorrei attirare la vostra attenzione sul tema caldo della nostra scuola: l’assemblea d’istituto di dicembre. I veterani che hanno già partecipato ad eventi simili negli anni passati, sanno già come si svolge il tutto, quindi mi rivolgo soprattutto alle “new entry”. Inizieremo, come da tradizione, con una “mattinata tombolesca” e a seguire tutti davanti allo schermo per vedere un film (non sappiamo ancora se potremo inserire altre attività). All’ora di pranzo ci attenderà il “Christmas lunch”, sperando di essere esenti da impedimenti, cercheremo di allestirlo nel corridoio, a parer nostro molto più piacevole della mensa che risulta più dispersiva! Confidiamo nella presenza di tutti, noi vi ripagheremo con l’impegno che ci stiamo mettendo per far sì che tutto vada per il meglio; un momento particolare, questo, che ci concede di ritrovarci tutti insieme ed augurarci a vicenda un sereno Natale. Ed eccoci al momento più atteso del quadrimestre: il Gala! Dopo il successo degli anni precedenti, questo evento, introdotto (non senza qualche dubbio) dall'ex Rettore, non poteva mancare. Pertanto: Ragazzi! Preparate giacche e papillon, e voi, ragazze iniziate già da subito a prendere appuntamento dalla vostra parrucchiera di fiducia … la notte sarà lunga! Il menù offerto sarà a base di sangria e spumante, oltre a qualche stuzzichino per i palati più esigenti. In linea con lo stile dei famosi "college" americani, faremo del Gala Assisano un vero e proprio party! Quindi organizzatevi in coppie, due di voi vinceranno il titolo di Ms. e Mr. Prince of Naples! Ma non finisce qui, abbiamo in serbo per voi un’altra novità: la festa di Natale del Liceo Scientifico! Si svolgerà il 27 dicembre, sarà organizzata una cena solo per noi scientifici e verrà poi concesso l'ingresso di studenti (e non!) esterni. Non possiamo ancora rivelare il posto per motivi logistici, ma non preoccupatevi, non vi deluderemo! Iniziate il countdown…. The 20th December is coming!!! Filippo Cavanna IVB La "Buona Scuola": richiesto un coinvolgimento attivo alla cittadinanza Da qualche mese si sono riaccesi i riflettori sulla scuola. Un diffuso dibattito ha animato gli incontri e le numerose assemblee organizzate nelle scuole sulle molte attuali questioni poste dal governo: dal blocco dei contratti e stipendi dei dipendenti, ai tagli e mancati investimenti nel sistema dell’istruzione italiano, fino alle proposte contenute ne “La buona scuola “ di Renzi. Il piano del Governo, al di là dell’apprezzamento per la dichiarata centralità dell’istruzione come motore di sviluppo e innovazione dell’intero paese, ha suscitato ampie riflessioni e giudizi critici.L’obiettivo è aprire un vero dialogo mettendo sul tavolo proposte innovative di vero cambiamento (almeno si spera). Fervono sui social network i commenti a proposito dei provvedimenti ventilati dal governo Renzi per la scuola: tra Twitter, Facebook, blog e forum sono infatti numerosissimi i post pubblicati che discutono del tema. Complessivamente, la riforma della scuola ne esce sconfitta: i giudizi negativi ammontano a quasi tre quarti del totale, mentre i pareri positivi si fermano al 14%.. Molti post descrivono la riforma come iniqua perché premia alcuni penalizzando ingiustamente altri. Per tanti è contraddittoria perché fatica a mandare in pensione alcune categorie di insegnanti mentre annuncia massicce stabilizzazioni di docenti precari. Coloro che hanno espresso parere positivo si avvalgono della logica del "lavorare tutti per guadagnare meno” (Blocco stipendi statali ma assunzione dei precari scuola). Infatti il documento, che si apre con il capitolo sul reclutamento dei professori, prevede una buona idea di partenza: quella di eliminare il precariato scolastico e assumere “tutti i docenti necessari alla Buona Scuola”. La grande innovazione sarà però l’introduzione della valutazione dei prof (ebbene sì, finalmente prenderanno dei voti anche loro); un docente che vorrà fare carriera nella “Buona Scuola” dovrà eccellere nelle valutazioni per la qualità della sua didattica che dovrà essere certificata da diversi crediti trasparenti e visibili a tutti. Se il prof rientrerà tra i due terzi migliori della scuola otterrà uno scatto di stipendio (vale a dire un leggero aumento). Su questo argomento la polemica si è accesa. La scuola sarà inoltre sbloccata dai vincoli della burocrazia per concentrare tutte le proprie forze sull’offerta formativa, individuando le 100 misure più fastidiose e inutili che saranno abrogate tutte allo stesso momento. Tutte le scuole avranno la connessione internet veloce in tutte le classi, investendo in generale in tecnologie meno ingombranti delle spaventose e spesso inutili Lim. Per quanto riguarda l’accessibilità a questa rete, si potrà entrare nella modalità “bring your own device”(porta il tuo dispositivo a scuola). Tutti questi cambiamenti ci fanno chiedere da dove verranno reclutati i fondi. Renzi risponde dicendo che la scuola merita risorse pubbliche più ingenti e soprattutto certe; negli ultimi anni i fondi dedicati all’offerta formativa sono stati tagliati o utilizzati per pagare altro determinando una scarsa stabilità di risorse che non ha permesso alle scuole di programmarne la gestione. Questo non dovrà più accadere. Il Ministero ha richiesto pareri riguardo alla riforma chiedendo di compilare dei questionari che erano presenti nel sito del Miur per "costruire insieme la “Buona scuola"; di questi questionari ne sono stati inviati oltre 53mila. Questa raccolta online di pareri dei cittadini sulle proposte contenute nelle 126 pagine presentate dal presidente del Consiglio Renzi si è chiusa il 15 novembre. Il ministero sta ora valutando le proposte per tirarne fuori il meglio e riformare la nostra cara scuola. Oltre ai questionari è stato creato un sito apposito per raccogliere gli umori sia degli addetti ai lavori sia di coloro che hanno semplicemente interesse ad esprimere la propria opinione. Questo coinvolgimento attivo richiesto alla cittadinanza e il voler ascoltare il parere del “popolo” per stilare una legge mi sembra molto democratico, auspico però che noi studenti saremo sempre tenuti al centro del dibattito e che venga messa sempre in prima linea la nostra formazione e soprattutto il nostro futuro. Michele Mencarelli VD Riceviamo questo contributo, che volentieri pubblichiamo, da parte dello studente Virgilio Nitrici. Consapevoli delle critiche che esso potrà ricevere, nell'ottica di un confronto democratico e pluralista che la scuola deve sempre garantire, restiamo a disposizione per ospitare il dibattito che sicuramente ne scaturirà. L’Educazione Crocefissa Uno dei tanti problemi che la scuola vive quotidianamente è il suo carattere poco e niente laico. La Costituzione con l'articolo 7 afferma che “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani”. Questo articolo sancisce la laicità dello stato e la conseguente inesistenza di una religione di Stato. Tuttavia la scuola italiana è la patria del cattolicesimo; la nostra poi, nell'Assisi di Papa Francesco e Renzi! (c'è una cappella tra i bagni dei maschi del piano superiore e l'aula Inglese 1, con tutti i problemi di sovraffollamento nelle aule......tralasciamo). Per quanto riguarda la questione crocefissi è molto complicata da un punto di vista legislativo, ma non lo è da quello logico: lo Stato è laico, non esiste una religione di Stato, la scuola rappresenta lo Stato nella sua funzione educativa, quindi a scuola non ci devono essere simboli religiosi. Semplicissimo! Eppure come il detto recita - “fatta la legge trovata la beffa” son riusciti a trovare il modo per farlo. Questo vale anche per i tribunali, dove si amministra la giustizia (!!!) nei quali l'esistenza del crocefisso è stabilita da una circolare ministeriale; invece se nelle scuole elementari e medie le normative citate dalla giurisprudenza sono contenute in due regi decreti del 1924 e 1928 (piena era fascista chiaramente); non ci sono chiare indicazioni per le scuole materne, superiori e università. Ma i crocefissi sono solo la punta di un iceberg, quello del controllo politico da parte del cattolicesimo.L'insegnamento della religione cattolica nelle nostre scuole è tenuta da docenti di religione. Fin qui tutto bene. Ma chi sono costoro? Chi li ha scelti? Con quali competenze? Con quali criteri? Chi li paga? Bene, a questa risposta vi dico che in ultima istanza, la scelta spetta alla diocesi locale, quindi in soldoni al vescovo. Monsignor Sorrentino, nel nostro caso, sceglie insegnanti che debbano aver conseguito almeno uno di queste certificazioni 1) titolo accademico in teologia o materie ecclesiastiche, conseguito in scuole approvate dalla Santa Sede; 2) certificazione del corso in teologia gestito dal seminario; 3) diploma accademico in scienze religiose, rilasciato da un Istituto approvato dalla Santa Sede; 4) diploma di laurea, ma solo se accompagnato da un diploma rilasciato da un istituto di scienze religiose riconosciuto dalla Conferenza episcopale italiana. Come si può capire, se vai bene e hai studiato, devi averlo fatto in un istituto che “va bene” alla Chiesa. Se non hai mai studiato ti fanno un corso in seminario. E poi si va! Possiamo dire che, nonostante le debolezze del sistema di formazione, tutto è a posto con l'insegnamento della religione cattolica! ma c'è un grave inciampo in tutto questo: i docenti vengono pagati dallo Stato, quindi indirettamente da tutti i cittadini!! Ma come è possibile che lo Stato si impegni a pagare persone che non ha nominato in base ai criteri usati per tutti gli altri docenti? E ancora, l'ora di insegnamento della religione è un spazio lasciato dallo Stato per gli utenti cattolici e non che decidono di frequentare il corso, quindi non è obbligatorio, ma allora come mai vengono pagati dalle casse statali? È come se domani io organizzassi un'attività facoltativa (certificata solo dai miei superiori praticamente) e pretendessi di essere pagato dallo Stato! È assurdo perché vuoi il tuo corso, bene, la nazione ti da lo spazio per farlo, ma almeno te ne assumi le spese! E invece no: questo è il controllo del cattolicesimo sulla politica italiana.L'alternativa al corso di religione cat- non è stato attivato ancora, ma risparmio ogni tipo di critica perché ho visto muoversi qualcosa con la nuova preside , quindi confido in questo atto di civiltà da parte sua e dei vertici della scuola. Tuttavia voglio sottolineare come la scuola dovrebbe garantire questa attività alternativa (moltissime lo fanno già da un pezzo) però non lo fa dal 2003 per certo (mio fratello è entrato nel nostro scientifico in quell'anno e ovviamente non esisteva un'alternativa a religione). Quest'anno da noi ci sono almeno 60 studenti che si rifiutano di frequentare il corso di religione e chissà quanti altri se ne tirerebbero fuori se ci fosse una valida, aperta e interessante alternativa ad essa. Molte persone sono scontente del modo in cui si fa questa materia e se ce ne fosse un'altra sarebbero ben contente di poter scegliere tra opzioni, che non siano il nulla da una parte e religione dall'altra. Con queste parole non voglio lanciare un'offensiva ai cattolici né alla religione cristiana, non è questa la sede. Tuttavia vorrei vedere applicato il principio di laicità, quotidianamente violato, alle istituzioni statali, che la storia ha sancito nel suo corso: i partigiani saliti sui monti in rifiuto e opposizione a un regime fascista che stipulava patti con il Papa, non devono aver perso la vita per nulla o perchè ad oggi, c'è una classe politica dominante complice di un potere religioso che come dimostrato ha ancora molta ingerenza nella politica e nelle istituzioni. Laicità vuol dire ristabilire i confini propri di ciascun ambito, Stato e Chiesa, nel massimo rispetto delle opinioni e delle sensibilità di tutti. Quello che auspico è una scuola laica, quella scuola nella quale è esclusa ogni ingerenza ecclesiastica e sono riconosciute e difese la piena libertà d’insegnamento e l’essenza critica, antidogmatica, del sapere! Virgilio Nitrici V D Progetto Leonardo Il Programma Leonardo da Vinci si presenta come progetto del Programma per l’Apprendimento Permanente; i suoi obiettivi pricipali sono quelli di attivare la mobilità dei giovani presenti sul mercato del La pedagogia dei gesti enel della cittadinanza attiva (di Emanuela Marchi) lavoro in particolare settore pubblico, sviluppandone le conoscenze e le competenze sia in campo linguistico che professionale e incrementare le qualità dei sistemi nei vari istituti di formazione. Il programma è aperto a tutti i volenterosi delle classi quarte e quinte, comprende tre settimane, in famiglia o in abitazioni destinate al soggiorno degli studenti, nelle quali si svolgeranno attività di studio e di lavoro (non mancheranno certo quelle di svago e la perlustrazione del luogo); le destinazioni sono le più varie: da un classico come l'Inghilterra, alla Finlandia, l'Irlanda, e molto altro. Il progetto è stato messo in pratica già da un anno e, vista l'attiva e entusiasta partecipazione degli studenti, esso è stato riproposto anche quest'anno. Una bella opportunità, aperta a chi si vuole mettere in gioco o vuole provare nuove esperienze per dimostrare, tanto agli altri quanto a sé stessi, di essere, nel nostro piccolo, indipendenti, e di saper padroneggiare meglio l'inglese (o le nuove lingue da apprendere), requisiti sempre più importanti per chi, un domani, tenterà di trovare lavoro all'estero. Insomma, un'esperienza che porta una ventata di innovazione e di opportunità, i cui effetti sono più a lungo termine che immediati; per coloro che ne vogliono sapere di più, ne parlino personalmente con la prof. Stangoni, referente del progetto. Morgana Sirci III C Festa dell’Unità Nazionale É stata celebrata Martedì 4 Novembre ad Assisi la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, in occasione del 96 esimo anniversario della vittoria. Alla cerimonia hanno partecipato gli alunni della Classe Quinta della Scuola Primaria annessa al Convitto Nazionale “Principe di Napoli”, che da Piazza Santa Chiara hanno raggiunto con il corteo la chiesa di Santa Maria sopra Minerva, per la celebrazione della Santa Messa. La manifestazione si è conclusa con la deposizione della corona d’alloro al monumento ai caduti, accompagnata dall’Inno di Mameli intonato dagli stessi studenti. Maestra Lucia Chioccioni NUMERO 1 “Occhio, non fermarti alle apparenze: Parliamone!” Da mesi la Coop Centro Italia è impegnata a dar vita ad incontri che hanno come scopo la discussione e la messa in evidenza del tema della violenza sulle donne. Cene,congressi,concorsi artistici e fotografici,spettacoli,flash mob e molte altre iniziative hanno permesso di coinvolgere anche noi giovani su un tema di grande importanza e sempre attuale. Come molti altri ragazzi della scuola,ho avuto modo di partecipare al concorso artistico "Occhio!Esci dal silenzio!",il che ha per me offerto lo spunto per fare riflessioni personali sull'argomento del concorso,che mirava a sottolineare lo stato di silenzio e di isolamento in cui le vittime di violenza permangono anche dopo molto tempo,in una condizione di solitudine e mancanza di una possibilità di qualsivoglia sfogo. Spesso un sorriso letto sulle labbra può nascondere molto più di un semplice significato apparente,e sta a noi accorgerci di questo ed aiutare chi si trova in difficoltà;è compito di ognuno di noi diffondere cultura e consapevolezza ed evitare tali abusi della dignità umana e,allo stesso tempo,percepire l'umanità che è presente in ogni individuo e aiutare chi ha già dovuto affrontare situazioni difficili,permettendogli di reintegrarsi e di dare libero sfogo ai suoi turbamenti(risuona qui l'eco dell'imperativo categorico Kantiano). Una civiltà in cui la donna subisce violenze,non è una civiltà. Tupac sosteneva che,essendo le donne madri ed educatrici dei nostri figli,se vengono maltrattate e violentate,daranno vita a generazioni di figli violenti;seminando odio ed isolamento nel cuore della donna,si distrugge alla base l'intera società. Sono contento di aver partecipato al concorso,perché aderendo inizialmente per gioco sono stato poi coinvolto pienamente nel tema trattato e ho potuto ragionare su argomenti di massima rilevanza che,nonostante la loro costante attualità,non vengono mai posti abbastanza in evidenza agli occhi della collettività.Spero quindi che tali forme di diffusione culturale vengano mantenute vive nel corso degli anni e che permettano a tanti altri giovani di potersi trovare ad affrontare tematiche di questo tipo,così come è accaduto a noi studenti del Liceo Scientifico. Christian Torroni VA “Granelli di Sabbia” Sotto il peso delle tue mani possenti divento corpo vuoto, mendicane senza meta. L’anima mia si frantuma in granelli di sabbia trasportati dal vento. Il mio spirito si strugge, torturato dal rumore delle tue urla. Ogni pensiero fugge, nella mente risuona l’eco delle tue menzogne. Finisco per credere alla tua follia: sono la crepa sul pavimento, la nota stonata di una melodia un tempo perfetta, io sono l’Errore. Continuo ad amarti: riconosco nel tuo sguardo omicida la paura di perdermi. Continuo ad amarti, la tua presenza cura la mia pelle da ogni impronta del tuo amore malsano. Continuo ad amarti Perché non potrei fare altrimenti, tanto stretto il nodo che trattiene i nostri corpi. Resto in silenzio, non c’è luce tra le tue parole, non c’è ombra per le mie ferite. Uccidimi, se vuoi, non ho più paura. Ilaria Brunelli IV B Concerto di Natale I bambini della scuola primaria si sono esibiti con canti natalizi in Piazza del comune. Il "piccolo" coro è stato magistralmente diretto dalla maestra Francesca Saracchini che da anni, con passione e consumata esperienza cura le doti canore dei piccoli allievi della nostra scuola. Il coro ha aperto l'evento natalizio dei mercatini allestiti sulla Piazza del Comune. Sport e scuola: approda al Convitto di Assisi 'Progetto 22' Per sognare non esiste età! E’ questo il leitmotiv di PROGETTO 22, nato per dare una risposta concreta alle esigenze dei ragazzi, aiutandoli ad uscire dal bozzolo per trasformarsi in stupende ed uniche farfalle! Promotore di questo importante progetto, Andrea Devicenzi, un grandissimo atleta paraolimpico, che ha deciso di raccontare la sua esperienza di sportivo e delle sue grandi imprese nel ciclismo, come la sua partecipazione alla ParigiBrest-Parigi, percorso di 1230 km, da affrontare con un tempo dichiarato di 80 ore, con un risultato finale dell’atleta di 72 ore e 42 minuti, impresa mai riuscita a nessun ciclista privo di arto inferiore in 120 anni di storia della manifestazione. Obiettivo di PROGETTO 22 è trasmettere ai giovani 22 valori: SERENITA’ – RESILIENZA – COACHING – SACRIFICIO – CONSAPEVOLEZZA – ESPERIENZA – COSTANZA – GIOIA – AMICIZIA – FORZA – EQUILIBRIO – FATICA – LEALTA’ – LIBERTA’ – TENACIA – CURIOSITA’ – CONOSCENZA – SPORT – VOLONTA’ ONESTA’ – ESEMPIO - FORMAZIONE. Trasmetterli attraverso esempi concreti positivi, legati al mondo dello sport, grazie a coach e atleti impegnati nella valorizzazione delle risorse e nei percorsi formativi per i giovani per garantire aiuto, supporto e motivazione ai ragazzi, coinvolgendoli direttamente in attività di sviluppo e crescita. Restituire ai giovani la possibilità di valutarsi attraverso un percorso esperienziale, stimolandoli a cercare dentro se stessi le risorse incredibili che hanno a per orientare la loro esistenza verso una vita piena, attiva e ricca di soddisfazioni. Costruire una base sicura su cui i ragazzi rafforzino la loro autostima e la fiducia in se stessi, trovando quegli spunti indispensabili a mettere in moto un processo di crescita e sviluppo equilibrato, consapevole ed entusiasmante. Quest’attività si articola nel primo Giro d’Italia formativo, rivolto agli studenti delle Scuole e Università Italiane, con una durata di 40 giorni, distribuiti in 6 weekend, dal giovedì al sabato, per raggiungere direttamente più di 5.000 ragazzi ed un numero ancora più elevato tramite social network, blog e media. 19 tappe in 19 città italiane. Il tour è partito da Parma lo scorso 30 ottobre e Andrea Devicenzi ha già percorso, con la sua bicicletta, 1.160 km, formando gli studenti di varie scuole di Parma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Pisa, Salerno, Napoli, Roma ed il 26 novembre 2014 raggiungerà Assisi, Ospite del Convitto Nazionale “Principe di Napoli”. Un incontro formativo con i ragazzi, dalle 08.30 alle 10.30, con proiezioni di filmati, interviste, fotografie, immagini, testimonianze finalizzate a trasmettere curiosità, consapevolezza e fornire idee ed importantissimi spunti sulle incredibili risorse disponibili; lezioni su come affrontare le difficoltà e superare gli ostacoli. Mentre nel pomeriggio partenza in bici per la tappa successiva, Ancona, percorrendo una distanza importante di 130 chilometri, che possa essere di coinvolgimento e verifica di quanto svolto nelle lezioni del mattino. L’auspicio di PROGETTO 22 è quello di aumentare la percentuale di giovani che praticano sport, promuovere lo sport come strumento vitale per il benessere psicofisico, aumentare nei giovani adolescenti la consapevolezza delle proprie potenzialità, aumentare il senso di autonomia, mettere in contatto i giovani con le strutture sportive e aggregare e promuovere l’integrazione di giovani e famiglie con disagio nel tessuto sociale del territorio. Educatore Francesco Mignani PROGETTO 22 è sostenuto da A.S.D.PROGETTO 22, O.P.E.S., Organizzazione per l’Educazione allo Sport, Convitto Nazionale Principe di Napoli di Assisi e Hotel Cenacolo di Assisi e patrocinato dal Comune di Assisi e dal Comitato Italiano Paralimpico. Progetto Javarì Solidarietà. E’ questo il pilastro portante del progetto Javarì. Ed è il pilastro che in questi ultimi anni ha spinto gli studenti del nostro liceo a dedicare una piccola ma significativa parte del loro tempo a questo progetto. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, il discorso è semplice: a Ottobre è stata offerta agli studenti del nostro liceo la possibilità di supportare il lavoro dei missionari che ogni giorno si adoperano per aiutare le popolazioni di indigeni in una regione dell'Amazzonia, che prende il nome dal fiume che l'attraversa, il Javarì. Ogni martedì e mercoledì, infatti, gli studenti aderenti partecipano a laboratori finalizzati alla realizzazione di piccoli oggetti artigianali destinati alla vendita nei mercatini natalizi. Il ricavato di tali vendite sarà devoluto ai missionari e agli indigeni in Amazzonia. Un gesto piccolo ma con un grande significato, soprattutto se si pensa all'impegno dimostrato nei laboratori da parte di ogni singolo studente, un impegno che speriamo continuerà a caratterizzare il lavoro degli alunni anche negli anni a venire. Giulia Dionigi Jasmine Diouf IIIB 1 Consegna Borse di Studio in memoria di “Tommaso Visconti” NUMERO Sabato 25 ottobre presso la Sala Conciliazione del Palazzo Comunale si è tenuta la cerimonia per la consegna delle Borse di Studio per l’anno scolastico 2013/2014 in memoria di Tommaso Visconti in presenza del Sindaco Claudio Ricci, dei familiari dell’assessore emerito del Comune di Assisi, dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Serena Morosi e di numerosi suoi colleghi. Erano presenti una quarantina di studenti provenienti da tutte le scuole del territorio del Comune di Assisi di ogni ordinamento e grado. Prima della consegna sia l’Assessore Morosi che il Sindaco Ricci hanno voluto fare un breve discorso di introduzione alla cerimonia. Serena Morosi, dopo aver raccontato il suo personale ricordo dell’Assessore Visconti, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della scuola nella vita di un giovane per la sua crescita intellettuale e il grande lavoro delle famiglie senza il quale l’educazione dei . giovani ragazzi e soprattutto dei giovani cittadini sarebbe quanto mai difficile. Il Sindaco Ricci ha voluto ricordare l’Assessore emerito per le sue grandi qualità umane, in particolare la mitezza e l’attenzione verso il sociale, che di conseguenza si rispecchiavano nel suo lavoro. Poi rivolgendosi agli studenti premiati, ha usato parole di elogio ai ragazzi per poi congratularsi con i genitori e i professori, che insieme, in qualità di educatori, concorrono allo sviluppo dello studente e della sua persona. …della Il Sindaco ha citato la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, redatta durante gli anni della Rivoluzione Francese, in particolare nel punto in cui si sottolinea l’importanza dei talenti e delle virtù che possiede ciascun individuo. Dopo questa fase di presentazione, in un clima di gioia e di serenità, il Sindaco e tutti gli Assessori,a turno, hanno consegnato agli studenti vincitori di ogni ordinamento e grado delle scuole del territorio di Assisi, gli attestati di merito e le borse di studio. Tra questi sono stati premiati due ex alunni e due nuove alunne del liceo scientifico annesso al Convitto Nazionale “Principe di Napoli: Pietro Baldelli e Francesco Micillo , Francesca Mattioli e Francesca Mastromattei. Francesca Mattioli ci dice:“E’ stato molto emozionante ricevere questo premio. E’ un riconoscimento che penso di aver meritato portando a compimento il mio impegno scolastico e sociale. Ringrazio il comune di Assisi e i miei insegnanti che mi hanno accompagnato per tre bellissimi anni,sempre presenti e disponibili. Spero di poter dare ancora di più durante questi cinque anni di scuola superiore e di svolgere al meglio il mio dovere di studentessa .”. In seguito tutti i ragazzi premiati si sono recati verso il tempio romano di Minerva per la classica foto di rito in compagnia del Sindaco e dell’Assessore all’Istruzione: un finale emozionante di una giornata più che memorabile. Francesco Micillo ex V D Giulia Nalli III C “Un Libro Ti Accende” La classe IIa media del Convitto Nazionale di Assisi si classifica seconda al concorso nazionale “Un libro ti accende" Si è svolta al Palazzo dei Congressi di Roma il 4 dicembre 2014, nell’ambito della manifestazione Più libri più liberi, la cerimonia di premiazione del concorso nazionale per le scuole “Un libro ti accende”, indetto in occasione de Il Maggio dei libri 2014. Il Cepell (Centro per il libro e la lettura) del Ministero dei beni culturali aveva invitato i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di I e II grado a descrivere attraverso una realizzazione grafica o un prodotto audiovisivo il loro rapporto con i libri ispirandosi al tema ‘Un libro ti accende'. Fra le scuole secondarie di I grado, la classe IIA del Convitto Nazionale Principe di Napoli di Assisi è risultata 2ª classificata a livello nazionale, con un disegno di Guido Fronza, vincendo un premio in libri. L'allievo e la classe sono stati premiati da Claudia Camicia, Presidente del Gruppo di servizio per la letteratura giovanile del Ministero, e da Romano Montroni, presidente del Cepell. Questa la motivazione del premio: “Il linguaggio iconografico è brillante come la lampadina, personaggio simbolo di questo poster. Efficace quindi è stato il messaggio espresso e l’immagine travalica il confine della parola”. Il disegno, insieme agli altri elaborati vincitori, verrà utilizzato per la realizzazione di materiali del Ministero dei beni culturali per la promozione del libro e della lettura. Prof. Daniele Sini A un'alunna del Convitto il premio del concorso “La bandiera italiana” Erika Stella della classe V della Scuola Primaria annessa al Convitto Nazionale “Principe di Napoli” di Assisi ha vinto il concorso La Bandiera Italiana indetto dall’Associazione combattenti e reduci di San Vitale di Assisi. Nell’ambito delle manifestazioni per la commemorazione dei caduti organizzate dall’Associazione combattenti e reduci di San Vitale di Assisi, si è svolta sabato 8 novembre 2014 al Viole Country Hotel la cerimonia di premiazione del concorso riservato agli alunni dell’ultimo anno delle scuole primarie del comune di Assisi. L’Associazione aveva chiesto agli studenti di creare un elaborato grafico-letterario sul tema “La bandiera italiana nella vita quotidiana, emozioni e sensazioni” e la risposta da parte dei giovani alunni è stata notevole, molto superiore alle più rosee aspettative. Fra le centinaia di disegni arrivati all’Associazione, la giuria di esperti ha scelto quello di Erika Stella, alunna della Scuola Primaria annessa al Convitto Nazionale “Principe di Napoli” di Assisi, che si è così aggiudicata il primo premio. Il disegno vincitore raffigura il Tricolore fuori dai confini d’Italia ed è accompagnato da una bella didascalia, densa di significato: Il mio disegno rappresenta dei militari italiani partiti dall’Italia con lo scopo di aiutare e prestare soccorso ai bambini meno fortunati nelle zone di guerra donando medicine, cibo e vestiti. Secondo me rappresentano la nostra nazione e il valore della nostra bandiera che il capitano del plotone porta con grande onore e fierezza. Sono molto orgogliosa di far parte di un paese in cui vivono persone sempre pronte ad aiutare il prossimo”. “Una simpatica canaglia” 12 anni, capelli biondicci, un cappello da contadino ben calcato in testa e guance piene di lentiggini. Questo è l’identikit di un “ragazzaccio” del Missouri, molto vivace ed oltremodo discolo e irrequieto, che combina sempre guai correndo sul filo dell’astuzia, ma anche amabile e tenero nell’accattivarsi le simpatie di grandi e piccini. Inoltre, questo giovane protagonista, uscito dalla brillante penna di Mark Twain, ha affascinato gli studenti delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di Primo Grado annessa al Convitto, che, lunedì 24 novembre, presso il teatro “Morlacchi” di Perugia, hanno assistito allo spettacolo musicale “Tom Sawyer”. La matinèe, animata dalle musiche inedite dell’autrice Silvia Colasanti e con il testo di Simone Frondini, ha visto la partecipazione del Coro delle Voci Bianche del Conservatorio della città umbra. Soprattutto, il palcoscenico ha contagiato tutto il pubblico di diletto ed entusiasmo con l’ascolto dell’Ensemble “Magazzini Babar”, che, con grande maestria, ha saputo coinvolgere gli spettatori attraverso le note del violino, dell’oboe, del corno, del pianoforte e delle percussioni. La storia è ambientata in America, a metà dell’Ottocento, lungo le rive del fiume Mississippi, in un periodo di tempo poco precedente alla guerra di secessione. In Tom Sowyer, gli allievi si sono piacevolmente identificati, in quanto “divertente mascalzone”, superstizioso e malizioso, che non dà mai ascolto alla zia Polly, che lo ha adottato alla morte dei genitori. Insieme ai suoi amici, Huck Finn e Joe Harper, Tom non esita ad ingannare le persone a lui vicine per raggiungere i suoi scopi; ad esempio, quando ruba in casa la marmellata o, per evitare di dipingere la staccionata, usando uno stratagemma, induce a lavorare al posto suo, i compagni, convincendoli anche a pagare. Nelle avventure più appassionanti i ragazzi esprimono l’eterno bisogno adolescenziale di sfuggire alle regole costrittive degli adulti e così, si mettono a giocare ai “pirati” sull’isolotto di fronte al paese, isolandosi dalla società, che, con le sue leggi concepite dai grandi, appare loro del tutto incomprensibile. A diretto contatto con la natura, si costruiscono un mondo parallelo che contempla giochi e divertimenti, nuotando e pescando fino a quando non vengono sopraffatti , prima dalla noia, poi da una tempesta giunta improvvisamente. Chi, tra il pubblico, non si è immedesimato in questi personaggi? Chi non si è calato nell’atmosfera esaltante delle loro vicende, riflettendo, come in uno specchio d’acqua, desiderio di evasione e al contempo, di condivisione? L’operetta, a cui hanno assistito i nostri studenti, ha certamente raggiunto questo scopo e ha trasmesso un’immagine del protagonista che si fonda sulla lealtà e sull’amicizia. Tom, infatti, è un “monello”, ma che crede fermamente in questi valori ed è autentico nelle sue contraddizioni. Da un lato sente la necessità di crescere e di fare esperienze autonomamente e quindi scappa mettendo in atto una fuga rocambolesca, poi, però, avverte la nostalgia di casa e dei suoi affetti familiari. Insomma, una parte di Sawyer ha abitato e abita in ciascuno di noi e questa “simpatica canaglia” ci ha regalato cinquanta minuti di grande emozione. Prof. Milva Nucciarelli Siamo su internet: www.convittoassisi.com IL PICCOLO PRINCIPE, n. 2 Dicembre 2014 DIRETTORE RESPONSABILE Annalisa Boni (Rettore – Dirigente scolastico) DOCENTI REFERENTE Rosita Massucci, Emanuele Piccioni HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO I docenti Daniele Sini, Milva Nucciarelli Gli Educatori Francesco Mignani Gli studenti (ed ex studenti) Christian Torroni, Virgilio Nitrici,Michele Mencarelli,Ilaria Brunelli, Filippo Cavanna, Jasmine Diouf,Giulia Dionigi,Veronica Chiappini, Marta Macellari,Silvia Mencarelli,Roberto Mencarelli, Alessandro Ronci,Francesco Micillo, Giulia Nalli, Morgana Sirci Fotografie (in copertina) Amedeo Martorelli Illustrazioni Marta Macellari IMMAGINE DI COPERTINA Illustrazione realizzata dalla studentessa Marta Macellari (III C), ispirata ai disegni di Antoine Saint Exupéry del noto libro “Il Piccolo Principe”. In essa figura il protagonista della storia che tiene in mano il nome del nostro giornalino.