Il PICCOLO PRINCIPE n 2

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Il PICCOLO PRINCIPE n 2
DICEMBRE 2014
NUMERO 2
GIORNALINO DEL CONVITTO NAZIONALE
“PRINCIPE DI NAPOLI” E DELLE SUE SCUOLE ANNESSE
I nostri sponsors
Via Roma, 107 - Bastia Umbra (PG)
tel. e fax 075.8003635
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Convitto Nazionale “Principe di Napoli” e scuole annesse
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Tutto passa alla velocità della luce.
Sembra ieri che cominciava l’anno scolastico e invece già tiriamo
le somme di un quadrimestre. Sembra ieri che cominciava l’estate
e cantavamo al Pincio insiemeFOaiTO’95 la loro uscita di scena, che
guardavamo la partita tutti insieme a Vignabaldo; adesso invece
l’inverno è alle porte: tiriamo fuori le sciarpe di lana, aspettiamo la
neve e come un anno fa fra pochi giorni varcheremo ancora l’ingresso principale della scuola, in un orario che non è quello solito,
non in jeans e maglietta, ma in abito da sera.
Lo abbiamo probabilmente già capito quando il 30 novembre, con
l’intenzione di sapere cosa avremmo dovuto fare per il giorno dopo, abbiamo voltato pagina sul diario e abbiamo visto scritto in alto a sinistra ‘1 dicembre’. E subito è iniziato il conto alla rovescia
per capire quanti giorni mancavano all'inizio delle vacanze natalizie; quanti giorni ancora avremmo dovuto attendere il classico
pranzo di Natale e la serata del Gala.
E, chi più chi meno, abbiamo tutti
accolto con grande gioia la notizia
che mancavano appena due settimane all'inizio delle vacanze! Perciò,
tutti trepidanti, teniamo duro per
questi ultimi giorni e sognamo già
di ritrovarci a tavola sommersi da
torroni, pandori e panettoni. Allora,
non temete, il Natale è sempre più
vicino e tutti noi della redazione del
Piccolo Principe vi auguriamo di
passarlo il più felicemente possibile
e di ritrovarvi sempre qui, tra un
paio di settimane, pronti ancora ad
ascoltarci e a leggerci. Magari anche in più dei "venticinque lettori"
che citava Manzoni..
Buone feste a tutti, scientifici!
La Redazione
FOTO
20 dicembre 2014: Istruzioni per l’uso
Salve a tutti, vorrei attirare la vostra attenzione sul tema caldo della nostra scuola: l’assemblea d’istituto di dicembre.
I veterani che hanno già partecipato ad eventi simili
negli anni passati, sanno già come si svolge il tutto,
quindi mi rivolgo soprattutto alle “new entry”.
Inizieremo, come da tradizione, con una “mattinata
tombolesca” e a seguire tutti davanti allo schermo per
vedere un film (non sappiamo ancora se potremo inserire altre attività).
All’ora di pranzo ci attenderà il “Christmas lunch”,
sperando di essere esenti da impedimenti, cercheremo di allestirlo
nel corridoio, a parer nostro molto più piacevole della mensa che
risulta più dispersiva! Confidiamo nella presenza di tutti, noi vi
ripagheremo con l’impegno che ci stiamo mettendo per far sì che
tutto vada per il meglio; un momento particolare, questo, che ci
concede di ritrovarci tutti insieme ed augurarci a vicenda un sereno Natale.
Ed eccoci al momento più atteso del quadrimestre: il Gala!
Dopo il successo degli anni precedenti, questo evento, introdotto
(non senza qualche dubbio) dall'ex Rettore, non poteva mancare.
Pertanto: Ragazzi! Preparate giacche e papillon, e voi, ragazze iniziate già da subito a prendere appuntamento dalla vostra parrucchiera di fiducia … la notte sarà lunga!
Il menù offerto sarà a base di sangria e spumante, oltre a qualche
stuzzichino per i palati più esigenti. In linea con lo stile dei famosi
"college" americani, faremo del Gala Assisano un vero e proprio
party! Quindi organizzatevi in coppie, due di voi vinceranno il titolo di Ms. e Mr. Prince of Naples!
Ma non finisce qui, abbiamo in serbo per voi un’altra novità: la
festa di Natale del Liceo Scientifico! Si svolgerà il 27 dicembre,
sarà organizzata una cena solo per noi scientifici e verrà poi concesso l'ingresso di studenti (e non!) esterni. Non possiamo ancora
rivelare il posto per motivi
logistici, ma non preoccupatevi, non vi deluderemo!
Iniziate il countdown….
The 20th December is coming!!!
Filippo Cavanna
IVB
La "Buona Scuola": richiesto un coinvolgimento attivo
alla cittadinanza
Da qualche mese si sono riaccesi i
riflettori sulla scuola.
Un diffuso dibattito ha animato gli
incontri e le numerose assemblee
organizzate nelle scuole sulle molte attuali questioni poste dal governo: dal blocco dei contratti e stipendi dei dipendenti, ai tagli e
mancati investimenti nel sistema
dell’istruzione italiano, fino alle
proposte contenute ne “La buona
scuola “ di Renzi. Il piano del Governo, al di là dell’apprezzamento
per la dichiarata centralità dell’istruzione come motore di sviluppo
e innovazione dell’intero paese, ha
suscitato ampie riflessioni e giudizi
critici.L’obiettivo è aprire un vero
dialogo mettendo sul tavolo proposte innovative di vero cambiamento (almeno si spera).
Fervono sui social network i commenti a proposito dei provvedimenti ventilati dal governo Renzi
per la scuola: tra Twitter, Facebook, blog e forum sono infatti
numerosissimi i post pubblicati che
discutono del tema.
Complessivamente, la riforma della scuola ne esce sconfitta: i giudizi
negativi ammontano a quasi tre
quarti del totale, mentre i pareri
positivi si fermano al 14%.. Molti
post descrivono la riforma come
iniqua perché premia alcuni penalizzando ingiustamente altri. Per
tanti è contraddittoria perché fatica
a mandare in pensione alcune categorie di insegnanti mentre annuncia massicce stabilizzazioni di docenti precari.
Coloro che hanno espresso parere
positivo si avvalgono della logica
del "lavorare tutti per guadagnare
meno” (Blocco stipendi statali ma
assunzione dei precari scuola).
Infatti il documento, che si apre con il
capitolo sul reclutamento dei professori,
prevede una buona idea di partenza: quella di eliminare il precariato scolastico e
assumere “tutti i docenti necessari alla
Buona Scuola”. La grande innovazione
sarà però l’introduzione della valutazione
dei prof (ebbene sì, finalmente prenderanno dei voti anche loro); un docente
che vorrà fare carriera nella “Buona
Scuola” dovrà eccellere nelle valutazioni
per la qualità della sua didattica che dovrà essere certificata da diversi crediti
trasparenti e visibili a tutti. Se il prof
rientrerà tra i due terzi migliori della
scuola otterrà uno scatto di stipendio
(vale a dire un leggero aumento). Su questo argomento la polemica si è accesa. La
scuola sarà inoltre sbloccata dai vincoli
della burocrazia per concentrare tutte le
proprie forze sull’offerta formativa, individuando le 100 misure più fastidiose e
inutili che saranno abrogate tutte allo
stesso momento. Tutte le scuole avranno
la connessione internet veloce in tutte le
classi, investendo in generale in tecnologie meno ingombranti delle spaventose e
spesso inutili Lim.
Per quanto riguarda l’accessibilità a questa rete, si potrà entrare nella
modalità “bring your own device”(porta il tuo dispositivo a
scuola). Tutti questi cambiamenti ci fanno chiedere da dove verranno reclutati i fondi.
Renzi risponde dicendo che la
scuola merita risorse pubbliche più ingenti e soprattutto
certe; negli ultimi anni i fondi
dedicati all’offerta formativa sono stati
tagliati o utilizzati per pagare altro determinando una scarsa stabilità di risorse
che non ha permesso alle scuole di programmarne la gestione.
Questo non dovrà più
accadere.
Il Ministero ha richiesto
pareri riguardo alla riforma chiedendo di
compilare dei questionari che erano presenti
nel sito del Miur per
"costruire insieme la
“Buona scuola"; di questi
questionari ne sono stati inviati oltre 53mila. Questa raccolta online di pareri dei cittadini sulle proposte contenute
nelle 126 pagine presentate
dal presidente del Consiglio
Renzi si è chiusa il 15 novembre. Il ministero sta ora valutando le proposte per tirarne
fuori il meglio e riformare
la nostra cara scuola.
Oltre ai questionari è stato creato un
sito apposito per raccogliere gli
umori sia degli addetti ai lavori sia
di coloro che hanno semplicemente
interesse ad esprimere la propria
opinione.
Questo coinvolgimento attivo richiesto alla cittadinanza e il voler ascoltare il parere del “popolo” per stilare
una legge mi sembra molto democratico, auspico però che noi studenti saremo sempre tenuti al centro del
dibattito e che venga messa sempre
in prima linea la nostra formazione e
soprattutto il nostro futuro.
Michele Mencarelli
VD
Riceviamo questo contributo, che volentieri pubblichiamo, da parte dello
studente Virgilio Nitrici. Consapevoli delle critiche che esso potrà ricevere,
nell'ottica di un confronto democratico e pluralista che la scuola deve
sempre garantire, restiamo a disposizione per ospitare il dibattito che
sicuramente ne scaturirà.
L’Educazione Crocefissa
Uno dei tanti problemi che la scuola
vive quotidianamente è il suo carattere
poco e niente laico.
La Costituzione con l'articolo 7 afferma che “Lo Stato e la Chiesa cattolica
sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani”. Questo articolo
sancisce la laicità dello stato e la conseguente inesistenza di una religione di
Stato. Tuttavia la scuola italiana è la
patria del cattolicesimo; la nostra poi,
nell'Assisi di Papa Francesco e Renzi!
(c'è una cappella tra i bagni dei maschi
del piano superiore e l'aula Inglese 1,
con tutti i problemi di sovraffollamento
nelle aule......tralasciamo). Per quanto
riguarda la questione crocefissi è molto
complicata da un punto di vista legislativo, ma non lo è da quello logico: lo
Stato è laico, non esiste una religione di
Stato, la scuola rappresenta lo Stato nella
sua funzione educativa, quindi a scuola
non ci devono essere simboli religiosi.
Semplicissimo! Eppure come il detto recita - “fatta la legge trovata la beffa” son riusciti a trovare il modo per farlo.
Questo vale anche per i tribunali, dove si
amministra la giustizia (!!!) nei quali
l'esistenza del crocefisso è stabilita da
una circolare ministeriale; invece se nelle
scuole elementari e medie le normative
citate dalla giurisprudenza sono contenute in due regi decreti del 1924 e 1928
(piena era fascista chiaramente); non ci
sono chiare indicazioni per le scuole materne, superiori e università. Ma i crocefissi sono solo la punta di un iceberg,
quello del controllo politico da parte del
cattolicesimo.L'insegnamento della religione cattolica nelle nostre scuole è tenuta da docenti di religione. Fin qui tutto bene. Ma chi sono costoro? Chi li ha
scelti? Con quali competenze? Con quali criteri? Chi li paga? Bene, a questa
risposta vi dico che in ultima istanza, la
scelta spetta alla diocesi locale, quindi
in soldoni al vescovo. Monsignor Sorrentino, nel nostro caso, sceglie insegnanti che debbano aver conseguito almeno uno di queste certificazioni 1) titolo accademico in teologia o materie
ecclesiastiche, conseguito in scuole approvate dalla Santa Sede; 2) certificazione del corso in teologia gestito dal seminario; 3) diploma accademico in scienze
religiose, rilasciato da un Istituto approvato dalla Santa Sede; 4) diploma di laurea, ma solo se accompagnato da un diploma rilasciato da un istituto di scienze
religiose riconosciuto dalla Conferenza
episcopale italiana. Come si può capire,
se vai bene e hai studiato, devi averlo
fatto in un istituto che “va bene” alla
Chiesa. Se non hai mai studiato ti fanno
un corso in seminario. E poi si va! Possiamo dire che, nonostante le debolezze
del sistema di formazione, tutto è a posto con l'insegnamento della religione
cattolica! ma c'è un grave inciampo in
tutto questo: i docenti vengono pagati
dallo Stato, quindi indirettamente da tutti i cittadini!! Ma come è possibile che
lo Stato si impegni a pagare persone che
non ha nominato in base ai criteri usati
per tutti gli altri docenti? E ancora, l'ora
di insegnamento della religione è un
spazio lasciato dallo Stato per gli utenti
cattolici e non che decidono di frequentare il corso, quindi non è obbligatorio,
ma allora come mai vengono pagati dalle casse statali? È come se domani io
organizzassi un'attività facoltativa
(certificata solo dai miei superiori praticamente) e pretendessi di essere pagato
dallo Stato! È assurdo perché vuoi il tuo
corso, bene, la nazione ti da lo spazio
per farlo, ma almeno te ne assumi le
spese! E invece no: questo è il controllo
del cattolicesimo sulla politica italiana.L'alternativa al corso di religione cat-
non è stato attivato ancora, ma risparmio
ogni tipo di critica perché ho visto muoversi qualcosa con la nuova preside , quindi confido in questo atto di civiltà da parte
sua e dei vertici della scuola. Tuttavia voglio sottolineare come la scuola dovrebbe
garantire questa attività alternativa
(moltissime lo fanno già da un pezzo) però
non lo fa dal 2003 per certo (mio fratello è
entrato nel nostro scientifico in quell'anno
e ovviamente non esisteva un'alternativa a
religione).
Quest'anno da noi ci sono almeno 60 studenti che si rifiutano di frequentare il corso di religione e chissà quanti altri se ne
tirerebbero fuori se ci fosse una valida,
aperta e interessante alternativa ad essa.
Molte persone sono scontente del modo in
cui si fa questa materia e se ce ne fosse
un'altra sarebbero ben contente di poter
scegliere tra opzioni, che non siano il nulla
da una parte e religione
dall'altra. Con queste parole non voglio lanciare
un'offensiva ai cattolici né
alla religione cristiana, non
è questa la sede. Tuttavia
vorrei vedere applicato il
principio di laicità, quotidianamente violato, alle
istituzioni statali, che la
storia ha sancito nel suo
corso: i partigiani saliti sui monti in rifiuto
e opposizione a un regime fascista che stipulava patti con il Papa, non devono aver
perso la vita per nulla o perchè ad oggi, c'è
una classe politica dominante complice di
un potere religioso che come dimostrato
ha ancora molta ingerenza nella politica e
nelle istituzioni. Laicità vuol dire ristabilire i confini propri di ciascun ambito, Stato
e Chiesa, nel massimo rispetto delle opinioni e delle sensibilità di tutti. Quello che
auspico è una scuola laica, quella scuola
nella quale è esclusa ogni ingerenza ecclesiastica e sono riconosciute e difese la piena libertà d’insegnamento e l’essenza critica, antidogmatica, del sapere!
Virgilio Nitrici V D
Progetto Leonardo
Il Programma Leonardo da Vinci si presenta come progetto del Programma per l’Apprendimento Permanente; i suoi obiettivi pricipali
sono quelli di attivare la mobilità dei giovani presenti sul mercato del
La pedagogia
dei gesti enel
della
cittadinanza
attiva (di Emanuela
Marchi)
lavoro in particolare
settore
pubblico, sviluppandone
le conoscenze e le competenze sia in campo linguistico che professionale e incrementare le qualità dei sistemi nei vari istituti di formazione.
Il programma è aperto a tutti i volenterosi delle classi quarte e quinte,
comprende tre settimane, in famiglia o in abitazioni destinate al soggiorno degli studenti, nelle quali si svolgeranno attività di studio e di
lavoro (non mancheranno certo quelle di svago e la perlustrazione del luogo); le destinazioni sono le più varie: da un classico come l'Inghilterra, alla
Finlandia, l'Irlanda, e molto altro.
Il progetto è stato messo in pratica già da un anno e, vista l'attiva e entusiasta partecipazione degli studenti, esso è stato riproposto anche quest'anno.
Una bella opportunità, aperta a chi si vuole mettere in gioco o vuole provare
nuove esperienze per dimostrare, tanto agli altri quanto a sé stessi, di essere,
nel nostro piccolo, indipendenti, e di saper padroneggiare meglio l'inglese
(o le nuove lingue da apprendere), requisiti sempre più importanti per chi,
un domani, tenterà di trovare lavoro all'estero.
Insomma, un'esperienza che porta una ventata di innovazione e di opportunità, i cui effetti sono più a lungo termine che immediati; per coloro che ne vogliono sapere di più, ne parlino personalmente con la prof. Stangoni, referente del progetto.
Morgana Sirci
III C
Festa dell’Unità Nazionale
É stata celebrata Martedì 4 Novembre ad Assisi la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, in occasione del 96 esimo anniversario della
vittoria.
Alla cerimonia hanno partecipato gli alunni della Classe Quinta della
Scuola Primaria annessa al Convitto Nazionale “Principe di Napoli”, che
da Piazza Santa Chiara hanno raggiunto con il corteo la chiesa di Santa
Maria sopra Minerva, per la celebrazione
della Santa Messa.
La manifestazione si è conclusa con la deposizione della corona d’alloro al monumento ai caduti, accompagnata dall’Inno
di Mameli intonato dagli stessi studenti.
Maestra Lucia Chioccioni
NUMERO
1
“Occhio, non fermarti alle apparenze: Parliamone!”
Da mesi la Coop Centro Italia è impegnata a dar vita ad incontri che hanno come scopo la discussione e la messa in evidenza del tema della violenza sulle donne. Cene,congressi,concorsi artistici e fotografici,spettacoli,flash mob e molte altre iniziative hanno permesso di coinvolgere anche noi giovani su un tema di grande importanza e sempre attuale.
Come molti altri ragazzi della scuola,ho avuto modo di partecipare al concorso artistico "Occhio!Esci dal silenzio!",il che ha per me offerto lo spunto per fare riflessioni personali sull'argomento del concorso,che mirava a sottolineare lo stato di silenzio e di isolamento in cui le vittime di violenza permangono anche dopo molto tempo,in una condizione di solitudine e mancanza di una possibilità di qualsivoglia sfogo.
Spesso un sorriso letto sulle labbra può nascondere molto
più di un semplice significato apparente,e sta a noi accorgerci di questo ed aiutare chi si trova in difficoltà;è compito di ognuno di noi diffondere cultura e consapevolezza ed
evitare tali abusi della dignità umana e,allo stesso tempo,percepire l'umanità che è presente in ogni individuo e
aiutare chi ha già dovuto affrontare situazioni difficili,permettendogli di reintegrarsi e di dare libero sfogo ai
suoi turbamenti(risuona qui l'eco dell'imperativo categorico Kantiano).
Una civiltà in cui la donna subisce violenze,non è una civiltà. Tupac sosteneva che,essendo le donne madri ed educatrici dei nostri figli,se vengono
maltrattate e violentate,daranno vita a generazioni di figli violenti;seminando odio ed isolamento nel cuore della donna,si distrugge alla
base l'intera società. Sono contento di aver partecipato al concorso,perché
aderendo inizialmente per gioco sono stato poi coinvolto pienamente nel
tema trattato e ho potuto ragionare su argomenti di massima rilevanza
che,nonostante la loro costante attualità,non
vengono mai posti abbastanza in evidenza agli
occhi della collettività.Spero quindi che tali
forme di diffusione culturale vengano mantenute vive nel corso degli anni e che permettano a tanti altri giovani di potersi trovare ad affrontare tematiche di questo tipo,così come è
accaduto a noi studenti del Liceo Scientifico.
Christian Torroni
VA
“Granelli di Sabbia”
Sotto il peso delle tue mani possenti
divento corpo vuoto, mendicane senza meta.
L’anima mia si frantuma
in granelli di sabbia trasportati dal vento.
Il mio spirito si strugge,
torturato dal rumore delle tue urla.
Ogni pensiero fugge,
nella mente risuona l’eco delle tue menzogne.
Finisco per credere alla tua follia:
sono la crepa sul pavimento,
la nota stonata di una melodia un tempo perfetta,
io sono l’Errore.
Continuo ad amarti:
riconosco nel tuo sguardo omicida
la paura di perdermi.
Continuo ad amarti,
la tua presenza cura la mia pelle
da ogni impronta del tuo amore malsano.
Continuo ad amarti
Perché non potrei fare altrimenti,
tanto stretto il nodo che trattiene i nostri corpi.
Resto in silenzio,
non c’è luce tra le tue parole,
non c’è ombra per le mie ferite.
Uccidimi, se vuoi, non ho più paura.
Ilaria Brunelli
IV B
Concerto di Natale
I bambini della scuola primaria si sono esibiti con canti natalizi in Piazza del
comune. Il "piccolo" coro è stato magistralmente diretto dalla maestra Francesca Saracchini che da anni,
con passione e consumata esperienza cura le doti canore dei piccoli allievi della nostra scuola. Il coro ha
aperto l'evento natalizio dei mercatini allestiti sulla
Piazza del Comune.
Sport e scuola: approda al Convitto di Assisi
'Progetto 22'
Per sognare non esiste età! E’ questo il
leitmotiv di PROGETTO 22, nato per
dare una risposta concreta alle esigenze
dei ragazzi, aiutandoli ad uscire dal bozzolo per trasformarsi in stupende ed uniche farfalle!
Promotore di questo importante progetto, Andrea Devicenzi, un grandissimo
atleta paraolimpico, che ha deciso di raccontare la sua esperienza di sportivo e
delle sue grandi imprese nel ciclismo,
come la sua partecipazione alla ParigiBrest-Parigi, percorso di 1230 km, da affrontare con un tempo dichiarato di 80
ore, con un risultato finale dell’atleta di
72 ore e 42 minuti, impresa mai riuscita
a nessun ciclista privo di arto inferiore in
120 anni di storia della manifestazione.
Obiettivo di PROGETTO 22 è trasmettere ai giovani 22 valori: SERENITA’ – RESILIENZA – COACHING –
SACRIFICIO – CONSAPEVOLEZZA –
ESPERIENZA – COSTANZA – GIOIA
– AMICIZIA – FORZA – EQUILIBRIO
– FATICA – LEALTA’ – LIBERTA’ –
TENACIA – CURIOSITA’ – CONOSCENZA – SPORT – VOLONTA’ ONESTA’ – ESEMPIO - FORMAZIONE.
Trasmetterli attraverso esempi concreti
positivi, legati al mondo dello sport, grazie a coach e atleti impegnati nella valorizzazione delle risorse e nei percorsi
formativi per i giovani per garantire aiuto, supporto e motivazione ai ragazzi,
coinvolgendoli direttamente in attività di
sviluppo e crescita.
Restituire ai giovani la possibilità di valutarsi attraverso un percorso esperienziale, stimolandoli a cercare dentro se
stessi le risorse incredibili che hanno a
per orientare la loro esistenza verso
una vita piena, attiva e ricca di soddisfazioni.
Costruire una base sicura su cui i
ragazzi rafforzino la loro autostima
e la fiducia in se stessi, trovando
quegli spunti indispensabili a mettere in moto un processo di crescita e
sviluppo equilibrato, consapevole
ed entusiasmante.
Quest’attività si articola nel primo
Giro d’Italia formativo, rivolto agli
studenti
delle
Scuole e
Università
Italiane,
con una
durata di
40 giorni,
distribuiti
in 6 weekend, dal
giovedì al
sabato,
per raggiungere
direttamente più di 5.000 ragazzi ed
un numero ancora più elevato tramite social network, blog e media.
19 tappe in 19 città italiane.
Il tour è partito da Parma lo scorso
30 ottobre e Andrea Devicenzi ha
già percorso, con la sua bicicletta,
1.160 km, formando gli studenti di
varie scuole di Parma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Pisa, Salerno,
Napoli, Roma ed il 26 novembre
2014 raggiungerà Assisi, Ospite
del Convitto Nazionale “Principe
di Napoli”.
Un
incontro
formativo con i
ragazzi, dalle
08.30
alle
10.30,
con
proiezioni
di
filmati, interviste, fotografie,
immagini, testimonianze finalizzate a trasmettere curiosità, consapevolezza e fornire idee ed importantissimi spunti sulle incredibili risorse
disponibili; lezioni su come affrontare le difficoltà e superare
gli ostacoli.
Mentre nel pomeriggio partenza
in bici per la tappa successiva,
Ancona, percorrendo una distanza importante di 130 chilometri,
che possa essere di coinvolgimento e verifica di quanto svolto
nelle lezioni del mattino.
L’auspicio di PROGETTO 22 è quello
di aumentare la percentuale di giovani che praticano sport, promuovere lo
sport come strumento vitale per il benessere psicofisico, aumentare nei giovani adolescenti la consapevolezza delle proprie potenzialità, aumentare il
senso di autonomia, mettere in contatto
i giovani con le strutture sportive e aggregare e promuovere l’integrazione di
giovani e famiglie con disagio nel tessuto sociale del territorio.
Educatore Francesco Mignani
PROGETTO
22
è
sostenuto
da
A.S.D.PROGETTO 22, O.P.E.S., Organizzazione per l’Educazione allo Sport, Convitto
Nazionale Principe di Napoli di Assisi e Hotel Cenacolo di Assisi e patrocinato
dal Comune di Assisi e dal Comitato Italiano
Paralimpico.
Progetto Javarì
Solidarietà. E’ questo il pilastro portante del progetto Javarì. Ed è il pilastro
che in questi ultimi anni ha spinto gli studenti del nostro liceo a dedicare una
piccola ma significativa parte del loro tempo a questo progetto. Per chi non
sapesse di cosa stiamo parlando, il discorso è semplice: a Ottobre è stata offerta agli studenti del nostro liceo la possibilità di supportare il lavoro dei
missionari che ogni giorno si adoperano per aiutare le
popolazioni di indigeni in una regione dell'Amazzonia,
che prende il nome dal fiume che l'attraversa, il Javarì.
Ogni martedì e mercoledì, infatti, gli studenti aderenti
partecipano a laboratori finalizzati alla realizzazione di
piccoli oggetti artigianali destinati alla vendita nei mercatini natalizi. Il ricavato di tali vendite sarà devoluto ai
missionari e agli indigeni in Amazzonia. Un gesto piccolo ma con un grande significato, soprattutto se si pensa
all'impegno dimostrato nei laboratori da parte di ogni
singolo studente, un impegno che speriamo continuerà a
caratterizzare il lavoro degli alunni anche negli anni a
venire.
Giulia Dionigi
Jasmine Diouf
IIIB
1
Consegna
Borse di Studio in memoria di
“Tommaso Visconti”
NUMERO
Sabato 25 ottobre presso la Sala
Conciliazione del Palazzo
Comunale si è tenuta la cerimonia
per la consegna delle Borse di Studio
per
l’anno
scolastico
2013/2014 in memoria di Tommaso Visconti in presenza del Sindaco Claudio Ricci, dei familiari
dell’assessore emerito del Comune
di Assisi, dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Serena Morosi e di
numerosi suoi colleghi.
Erano presenti una quarantina di
studenti provenienti da tutte le
scuole del territorio del Comune di
Assisi di ogni ordinamento e grado. Prima della consegna sia l’Assessore Morosi che il Sindaco Ricci hanno voluto fare un breve discorso di introduzione alla cerimonia. Serena Morosi, dopo aver raccontato il suo personale ricordo
dell’Assessore Visconti, nel suo
intervento ha sottolineato l’importanza della scuola nella vita di un
giovane per la sua crescita intellettuale e il grande lavoro delle famiglie senza il quale l’educazione dei
.
giovani
ragazzi e soprattutto dei
giovani cittadini sarebbe quanto
mai difficile.
Il Sindaco Ricci ha voluto ricordare l’Assessore emerito per le sue
grandi qualità umane, in particolare la mitezza e l’attenzione verso il
sociale, che di conseguenza si rispecchiavano nel suo lavoro.
Poi rivolgendosi agli studenti premiati, ha usato parole di elogio ai
ragazzi per poi congratularsi con i
genitori e i professori, che insieme,
in qualità di educatori, concorrono
allo sviluppo dello studente e della
sua persona.
…della
Il Sindaco ha citato la Dichiarazione dei
Diritti dell’Uomo e del Cittadino, redatta
durante gli anni della Rivoluzione Francese, in particolare nel punto in cui si sottolinea l’importanza dei talenti e delle virtù
che possiede ciascun individuo.
Dopo questa fase di presentazione, in un
clima di gioia e di serenità, il Sindaco e
tutti gli Assessori,a turno, hanno consegnato agli studenti vincitori di ogni ordinamento e grado delle scuole del territorio
di Assisi, gli attestati di merito e le borse
di studio.
Tra questi sono stati premiati due ex alunni e due nuove alunne del liceo scientifico
annesso al Convitto Nazionale “Principe
di Napoli: Pietro Baldelli e Francesco Micillo , Francesca Mattioli e Francesca Mastromattei.
Francesca Mattioli ci dice:“E’ stato molto
emozionante ricevere questo premio. E’
un riconoscimento che penso di aver meritato portando a compimento il mio impegno scolastico e sociale. Ringrazio il comune di Assisi e i miei insegnanti
che mi hanno accompagnato per
tre bellissimi anni,sempre presenti
e disponibili. Spero di poter dare
ancora di più durante questi cinque anni di scuola superiore e di
svolgere al meglio il mio dovere
di studentessa .”.
In seguito tutti i ragazzi premiati si sono
recati verso il tempio romano di Minerva
per la classica foto di rito in compagnia
del Sindaco e dell’Assessore all’Istruzione: un finale emozionante di una giornata
più che memorabile.
Francesco Micillo ex V D
Giulia Nalli III C
“Un Libro Ti Accende”
La classe IIa media del Convitto Nazionale di Assisi si classifica seconda al concorso nazionale “Un libro ti accende"
Si è svolta al Palazzo dei Congressi di Roma il 4 dicembre 2014,
nell’ambito della manifestazione Più libri più liberi, la cerimonia
di premiazione del concorso nazionale per le scuole “Un libro ti
accende”, indetto in occasione de Il Maggio dei libri 2014.
Il Cepell (Centro per il libro e la lettura) del Ministero dei beni culturali aveva
invitato i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di I e II grado a descrivere
attraverso una realizzazione grafica o un prodotto audiovisivo il loro rapporto
con i libri ispirandosi al tema ‘Un libro ti accende'.
Fra le scuole secondarie di I grado, la classe IIA del Convitto Nazionale Principe di Napoli di Assisi è risultata 2ª classificata a livello nazionale, con un disegno di Guido Fronza, vincendo un premio in libri. L'allievo e la classe sono stati premiati da Claudia Camicia, Presidente del Gruppo di servizio per la letteratura giovanile del Ministero, e da Romano Montroni, presidente del Cepell.
Questa la motivazione del premio: “Il linguaggio iconografico è brillante come
la lampadina, personaggio simbolo di questo poster. Efficace quindi è stato il
messaggio espresso e l’immagine travalica il confine della parola”. Il disegno,
insieme agli altri elaborati vincitori, verrà utilizzato per la realizzazione di materiali del Ministero dei beni culturali per la promozione del libro e della lettura.
Prof. Daniele Sini
A un'alunna del Convitto il premio del concorso
“La bandiera italiana”
Erika Stella della classe V della Scuola Primaria annessa al Convitto Nazionale “Principe di Napoli” di Assisi ha vinto il concorso La Bandiera Italiana
indetto dall’Associazione combattenti e reduci di San Vitale di Assisi.
Nell’ambito delle manifestazioni per la commemorazione dei caduti organizzate dall’Associazione combattenti e reduci di San Vitale di Assisi, si è
svolta sabato 8 novembre 2014 al Viole Country Hotel la cerimonia di premiazione del concorso riservato agli alunni dell’ultimo anno delle scuole primarie del comune di Assisi. L’Associazione aveva chiesto agli studenti di
creare un elaborato grafico-letterario sul tema “La bandiera italiana nella vita
quotidiana, emozioni e sensazioni” e la risposta da parte dei giovani alunni è
stata notevole, molto superiore alle più rosee aspettative. Fra le centinaia di
disegni arrivati all’Associazione, la giuria di esperti ha scelto quello di Erika
Stella, alunna della Scuola Primaria annessa al Convitto Nazionale “Principe
di Napoli” di Assisi, che si è così aggiudicata il primo premio. Il disegno vincitore raffigura il Tricolore fuori dai confini d’Italia ed è accompagnato da una
bella didascalia, densa di significato: Il mio disegno rappresenta dei militari
italiani partiti dall’Italia con lo scopo di aiutare e prestare soccorso ai bambini
meno fortunati nelle zone di guerra donando medicine, cibo e vestiti. Secondo
me rappresentano la nostra nazione e il valore della nostra bandiera che il capitano del plotone porta con grande onore e fierezza. Sono molto orgogliosa di
far parte di un paese in cui vivono persone sempre pronte ad aiutare il prossimo”.
“Una simpatica canaglia”
12 anni, capelli biondicci, un cappello da contadino ben calcato in testa e guance piene di lentiggini. Questo è l’identikit di un
“ragazzaccio” del Missouri, molto vivace ed oltremodo discolo e irrequieto, che combina sempre guai correndo sul filo dell’astuzia, ma
anche amabile e tenero nell’accattivarsi le simpatie di grandi e piccini.
Inoltre, questo giovane protagonista, uscito dalla brillante penna di
Mark Twain, ha affascinato gli studenti delle classi prime e seconde
della Scuola Secondaria di Primo Grado annessa al Convitto, che, lunedì 24 novembre, presso il teatro “Morlacchi” di Perugia, hanno assistito allo spettacolo musicale “Tom Sawyer”. La matinèe, animata
dalle musiche inedite dell’autrice Silvia Colasanti e con il testo di Simone Frondini, ha visto la partecipazione del Coro delle Voci Bianche del Conservatorio della città umbra. Soprattutto, il palcoscenico ha contagiato
tutto il pubblico di diletto ed entusiasmo con l’ascolto dell’Ensemble “Magazzini
Babar”, che, con grande maestria, ha saputo coinvolgere gli spettatori attraverso le
note del violino, dell’oboe, del corno, del pianoforte e delle percussioni.
La storia è ambientata in America, a metà dell’Ottocento, lungo le rive del fiume
Mississippi, in un periodo di tempo poco precedente alla guerra di secessione. In
Tom Sowyer, gli allievi si sono piacevolmente identificati, in quanto “divertente
mascalzone”, superstizioso e malizioso, che non dà mai ascolto alla zia Polly, che lo
ha adottato alla morte dei genitori. Insieme ai suoi amici, Huck Finn e Joe Harper,
Tom non esita ad ingannare le persone a lui vicine per raggiungere i suoi scopi; ad
esempio, quando ruba in casa la marmellata o, per evitare di dipingere la staccionata, usando uno stratagemma, induce a lavorare al posto suo, i compagni, convincendoli anche a pagare. Nelle avventure più appassionanti i ragazzi esprimono l’eterno
bisogno adolescenziale di sfuggire alle regole costrittive degli adulti e così, si mettono a giocare ai “pirati” sull’isolotto di fronte al paese, isolandosi dalla società, che, con le sue leggi concepite dai grandi, appare loro del
tutto incomprensibile. A diretto contatto con la natura, si costruiscono
un mondo parallelo che contempla giochi e divertimenti, nuotando e
pescando fino a quando non vengono sopraffatti , prima dalla noia, poi
da una tempesta giunta improvvisamente.
Chi, tra il pubblico, non si è immedesimato in questi personaggi? Chi
non si è calato nell’atmosfera esaltante delle loro vicende, riflettendo,
come in uno specchio d’acqua, desiderio di evasione e al contempo, di
condivisione? L’operetta, a cui hanno assistito i nostri studenti, ha
certamente raggiunto questo scopo e ha trasmesso un’immagine del
protagonista che si fonda sulla lealtà e sull’amicizia. Tom, infatti, è un
“monello”, ma che crede fermamente in questi valori ed è autentico nelle sue contraddizioni. Da un lato sente la necessità di crescere e di fare esperienze autonomamente e quindi scappa mettendo in atto una fuga rocambolesca, poi, però, avverte la
nostalgia di casa e dei suoi affetti familiari.
Insomma, una parte di Sawyer ha abitato e abita in ciascuno di noi e questa
“simpatica canaglia” ci ha regalato cinquanta minuti di grande emozione.
Prof. Milva Nucciarelli
Siamo su internet:
www.convittoassisi.com
IL PICCOLO PRINCIPE, n. 2 Dicembre 2014
DIRETTORE RESPONSABILE
Annalisa Boni (Rettore – Dirigente scolastico)
DOCENTI REFERENTE
Rosita Massucci, Emanuele Piccioni
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
I docenti
Daniele Sini, Milva Nucciarelli
Gli Educatori
Francesco Mignani
Gli studenti (ed ex studenti)
Christian Torroni, Virgilio Nitrici,Michele Mencarelli,Ilaria Brunelli, Filippo Cavanna, Jasmine
Diouf,Giulia Dionigi,Veronica Chiappini, Marta Macellari,Silvia Mencarelli,Roberto Mencarelli, Alessandro
Ronci,Francesco Micillo, Giulia Nalli, Morgana Sirci
Fotografie
(in copertina) Amedeo Martorelli
Illustrazioni
Marta Macellari
IMMAGINE DI COPERTINA
Illustrazione realizzata dalla studentessa Marta Macellari
(III C), ispirata ai disegni di Antoine Saint Exupéry del noto
libro “Il Piccolo Principe”. In essa figura il protagonista
della storia che tiene in mano il nome del nostro giornalino.