Bacheca - Cavallo del Catria
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Bacheca - Cavallo del Catria
Sentiero Vinci Comune di Cantiano monte tenetra Benelli sponsor per il recupero e la tutela del territorio Monte Tenetra - informazioni naturalistiche Flora Il Monte Tenetra è parte di un’area SIC/ZPS (acronimi questi che definiscono aree di tutela comunitaria caratterizzate da elevata biodiversità) denominata “Monte Catria, Monte Acuto e Monte della Strega”. Il Monte Tenetra, che raggiunge l’altezza di 1.240 m, appartiene al Gruppo del Monte Catria (1.701 m) che comprende a sua volta altre cime minori: Monte Acuto (1.668 m), Balze degli Spicchi (1.526 m), Corno di Catria (1.186 m), Monte Alto (1.321 m) e il Monte Morcia (1.223 m). Il Monte Catria e il Monte Acuto sono le più alte cime nel tratto appenninico compreso tra la catena dei monti Sibillini a sud e l'alto Appennino bolognese. La formazione forestale che caratterizza il Monte Tenetra appartiene alle tipologie conosciute come Orno-ostryeto mesoxerofilo e Orno-ostrieto pioniero; sono inoltre presenti anche piccoli nuclei riconducibili ad una transizione verso la Lecceta mesoxerofila (sottotipo dei rilievi interni), a netta prevalenza di leccio (Quercus ilex), qui governato da anni a ceduo matricinato. La formazione forestale che si osserva alterna tratti in cui si hanno cedui più intricati e densi, a tratti in cui la formazione è meno densa con piante di maggiori dimensioni sia diametrali che di altezza. Si hanno poi zone più esposte e più soleggiate dove il leccio domina sulle altre specie, costituendo il 40-50% della composizione specifica, e costituendo formazioni basse, intricate. Il complesso boschivo è interrotto da scarpate rocciose e tratti in cui si hanno associazioni molto rade, per lo più costituite da leccio, roverella (Quercus pubescens) e orniello (Fraxinus ornus) a portamento prevalentemente arbustivo. Nella parte più alta del Monte Tenetra il bosco tende ad avere una composizione più specifica in cui si ha quasi sempre la netta prevalenza di orniello (Fraxinus ornus) che, dove il suolo è più sottile, si accompagna sistematicamente con il leccio; a queste due specie si associano, in percentuali variabili, il carpino nero (Ostrya carpinifolia), l’acero minore (Acer monspessolanum), l’acero campestre (Acer campestre), la roverella (Quercus pubescens), l’acero a foglie ottuse (Acer abtusatum) e il sorbo montano (Sorbus aria), in percentuali variabili. Nei punti più freschi e dove il suolo è più profondo, come nella parte prossima al fosso si hanno tratti di Ostrieto puro, caratterizzato dalla presenza di leccio a portamento quasi arbustivo nel sottobosco, talvolta sovrastato dalla copertura del carpino e dell’orniello. Ambiente Naturale Tra i mammiferi nell’area risultano essere piuttosto comuni: l’istrice (Hystrix cristata), la volpe (Vulpes vulpes), la lepre (Lepus europaeus) e il capriolo ( Capreolus capreolus); il lupo (Canis lupus) e il daino (Dama dama) sono stati segnalato sul Monte Catria. Gli uccelli che vivono in questa zona sono: l’albanella minore (Circus pygargus), il lanario (Falco biarmicus), l’ortolano (Emberiza hortulana) e l’ albanella reale (Circus cyaneus). A queste si aggiungono il picchio rosso maggiore (Dendrocopos major), il picchio rosso minore (Picoides minor) e il picchio verde (Picus viridis). Alcune delle specie elencate sono state segnalate altre sono potenzialmente presenti, perché legati agli ambienti rupicoli, alle praterie rocciose e agli ambienti agro-pastorali "tradizionali". Poesia «...la mia casa è quassù fra lo sconfinare delle vette e i racconti del vento... ... la mia casa è quassù fra le altere pareti e misteriosi silenzi... ... la mia casa è quassù fra garrule acque e dolcissimi ricordi. Qui sono io, qui è la mia casa, qui sono le mie montagne». Poesia di Antonella Fornari, Curtatone (Mantova) Il sentiero Vinci è un sentiero ad anello che percorre il Monte Tenetra; ha origine alla fine del prato che si estende ai piedi del monte e, dopo un breve tratto pianeggiante e l’attraversamento del Fosso Tenetra, sale puntando dritto verso la cima. Dopo aver percorso un dislivello di circa 300 m il sentiero svolta a sinistra e si trasforma in un dolce falso piano. In questo tratto è possibile godere in diversi punti di un panorama splendido che apre lo sguardo verso la vallata che ospita Cantiano. Fino all’attraversamento di una vecchia frana, che ha lasciato una ferita nel bosco, il sentiero Vinci combacia con il sentiero Italia n.59. Superata la frana i due sentieri si dividono, il 59 prosegue verso la vetta del Monte Tenetra e il sentiero Vinci continua per un altro tratto in quota attraversando anche l’area che nel 2012 fu distrutta dal fuoco. Superata l’area bruciata si inizia una “dolce” discesa verso valle che riporterà il visitatore al prato dal quale era partito. Tutti gli interventi di ripristino e le opere accessorie inserite lungo il Sentiero Vinci sono state realizzate grazie al contributo che la Benelli S.p.a ha voluto donare al comune di Cantiano, contributo finalizzato a interventi di riqualificazione ambientale. LA FLORA LA FAUNA Sorbus Aria Picus Viridis Ostrya Carpinifolia Vulpes Vulpes Acer Monspessolanum Canis Lupus informazioni sul sentiero Acer Campestre Capreolus Capreolus Fraxinus Ornus Lepus Europaeus Quercus Ilex Hystrix Cristata Monte Tenetra - Curiosità e leggende La singolare forma del versante ha portato molti interrogativi sulla sua origine. Di seguito è riportata quella, singolare, che imputa al diavolo la sua forma (Guglielmi G. Frammenti di storia 1991-2) “La vangata del Diavolo” Come e quando il diavolo sia capitato sulle pendici dall’Acuto e del Tenetra resterà un mistero. E perché vi giunse con una vanga sulle spalle? Perché volle cambiare il paesaggio? Il fatto è che il maligno, favorito dall’assenza delle associazioni protezionistiche, affondò la vanga pigiando sul vangile. L’attrezzo enorme penetrò profondamente nel terreno roccioso: con violenza ‘diabolica’ lo rissollevò e la massa ricadde con fragore a destra e a manca. Risultato: il terreno formò due alture, due cocuzzoli ai lati della conca del Tenetra, Monfrante e Pian della Testa verso Chiaserna. TOPONIMI Tenetra: (Monte Tenetra, Prati di Tenetra, Fosso Tenetra) L’etimologia non è certa, ma la struttura ten-e-tra pare significare ‘quella estesa’, *ten allungarsi, estendersi, i termini sanscriti - tanoti “egli tende, si estende, si allunga” e tantra- ‘filo teso’. Tenetra potrebbe essere quindi inteso come ‘quella’ (cima) che si allunga, designando il dosso montuoso a sinistra del complesso del Catria visto dalla valle del Burano. Catria: (Monte Corno di Catria) Potrebbe derivare dal paleoumbro kateria, kates “ catena; recinto, recinzione”, o dal latino caterva cates-ųa ‘gruppo chiuso’. Distanza: 2700 m Tempo: 2-3 ore Dislivello: 351 m Difficoltà escursione: E Quota minima: 466 m s.l.m Quota massima: 817 m s.l.m Acer Obtusatum ANNO 2014 Interventi di ripristino e opere accessorie realizzate grazie al contributo di Benelli Armi S.p.a. Donazione al comune di Cantiano finalizzata a interventi di riqualificazione ambientale Comune di Cantiano monte tenetra Benelli sponsor per il recupero e la tutela del territorio sentiero vinci Monte Tenetra - informazioni naturalistiche informazioni sul sentiero Flora Il Monte Tenetra è parte di un’area SIC/ZPS (acronimi questi che definiscono aree di tutela comunitaria caratterizzate da elevata biodiversità) denominata “Monte Catria, Monte Acuto e Monte della Strega”. Il Monte Tenetra, che raggiunge l’altezza di 1.240 m, appartiene al Gruppo del Monte Catria (1.701 m) che comprende a sua volta altre cime minori: Monte Acuto (1.668 m), Balze degli Spicchi (1.526 m), Corno di Catria (1.186 m), Monte Alto (1.321 m) e il Monte Morcia (1.223 m). Il Monte Catria e il Monte Acuto sono le più alte cime nel tratto appenninico compreso tra la catena dei monti Sibillini a sud e l'alto Appennino bolognese. La formazione forestale che caratterizza il Monte Tenetra appartiene alle tipologie conosciute come Ornoostryeto mesoxerofilo e Orno-ostrieto pioniero; sono inoltre presenti anche piccoli nuclei riconducibili ad una transizione verso la Lecceta mesoxerofila (sottotipo dei rilievi interni), a netta prevalenza di leccio (Quercus ilex), qui governato da anni a ceduo matricinato. La formazione forestale che si osserva alterna tratti in cui si hanno cedui più intricati e densi, a tratti in cui la formazione è meno densa con piante di maggiori dimensioni sia diametrali che di altezza. Si hanno poi zone più esposte e più soleggiate dove il leccio domina sulle altre specie, costituendo il 40-50% della composizione specifica, e costituendo formazioni basse, intricate. Il complesso boschivo è interrotto da scarpate rocciose e tratti in cui si hanno associazioni molto rade, per lo più costituite da leccio, roverella (Quercus pubescens) e orniello (Fraxinus ornus) a portamento prevalentemente arbustivo. Nella parte più alta del Monte Tenetra il bosco tende ad avere una composizione più specifica in cui si ha quasi sempre la netta prevalenza di orniello (Fraxinus ornus) che, dove il suolo è più sottile, si accompagna sistematicamente con il leccio; a queste due specie si associano, in percentuali variabili, il carpino nero (Ostrya carpinifolia), l’acero minore (Acer monspessolanum), l’acero campestre (Acer campestre), la roverella (Quercus pubescens), l’acero a foglie ottuse (Acer abtusatum) e il sorbo montano (Sorbus aria), in percentuali variabili. Nei punti più freschi e dove il suolo è più profondo, come nella parte prossima al fosso si hanno tratti di Ostrieto puro, caratterizzato dalla presenza di leccio a portamento quasi arbustivo nel sottobosco, talvolta sovrastato dalla copertura del carpino e dell’orniello. Distanza: 2700 m Tempo: 2-3 ore Dislivello: 351 m Difficoltà escursione: E Quota minima: 466 m s.l.m Quota massima: 817 m s.l.m Ambiente Naturale Tra i mammiferi nell’area risultano essere piuttosto comuni: l’istrice (Hystrix cristata), la volpe (Vulpes vulpes), la lepre (Lepus europaeus) e il capriolo ( Capreolus capreolus); il lupo (Canis lupus) e il daino (Dama dama) sono stati segnalato sul Monte Catria. Gli uccelli che vivono in questa zona sono: l’albanella minore (Circus pygargus), il lanario (Falco biarmicus), l’ortolano (Emberiza hortulana) e l’ albanella reale (Circus cyaneus). A queste si aggiungono il picchio rosso maggiore (Dendrocopos major), il picchio rosso minore (Picoides minor) e il picchio verde (Picus viridis). Alcune delle specie elencate sono state segnalate altre sono potenzialmente presenti, perché legati agli ambienti rupicoli, alle praterie rocciose e agli ambienti agro-pastorali "tradizionali". Poesia Monte Tenetra - Curiosità e leggende «...la mia casa è quassù fra lo sconfinare delle vette e i racconti del vento... ... la mia casa è quassù fra le altere pareti e misteriosi silenzi... ... la mia casa è quassù fra garrule acque e dolcissimi ricordi. Qui sono io, qui è la mia casa, qui sono le mie montagne». Poesia di Antonella Fornari, Curtatone (Mantova) La singolare forma del versante ha portato molti interrogativi sulla sua origine. Di seguito è riportata quella, singolare, che imputa al diavolo la sua forma (Guglielmi G. Frammenti di storia 1991-2) “La vangata del Diavolo” Come e quando il diavolo sia capitato sulle pendici dall’Acuto e del Tenetra resterà un mistero. E perché vi giunse con una vanga sulle spalle? Perché volle cambiare il paesaggio? Il fatto è che il maligno, favorito dall’assenza delle associazioni protezionistiche, affondò la vanga pigiando sul vangile. L’attrezzo enorme penetrò profondamente nel terreno roccioso: con violenza ‘diabolica’ lo rissollevò e la massa ricadde con fragore a destra e a manca. Risultato: il terreno formò due alture, due cocuzzoli ai lati della conca del Tenetra, Monfrante e Pian della Testa verso Chiaserna. Il sentiero Vinci è un sentiero ad anello che percorre il Monte Tenetra; ha origine alla fine del prato che si estende ai piedi del monte e, dopo un breve tratto pianeggiante e l’attraversamento del Fosso Tenetra, sale puntando dritto verso la cima. Dopo aver percorso un dislivello di circa 300 m il sentiero svolta a sinistra e si trasforma in un dolce falso piano. In questo tratto è possibile godere in diversi punti di un panorama splendido che apre lo sguardo verso la vallata che ospita Cantiano. Fino all’attraversamento di una vecchia frana, che ha lasciato una ferita nel bosco, il sentiero Vinci combacia con il sentiero Italia n.59. Superata la frana i due sentieri si dividono, il 59 prosegue verso la vetta del Monte Tenetra e il sentiero Vinci continua per un altro tratto in quota attraversando anche l’area che nel 2012 fu distrutta dal fuoco. Superata l’area bruciata si inizia una “dolce” discesa verso valle che riporterà il visitatore al prato dal quale era partito. Tutti gli interventi di ripristino e le opere accessorie inserite lungo il Sentiero Vinci sono state realizzate grazie al contributo che la Benelli S.p.a ha voluto donare al comune di Cantiano, contributo finalizzato a interventi di riqualificazione ambientale. Ostrya Carpinifolia Acer Monspessolanum Acer Campestre Fraxinus Ornus Quercus Ilex Acer Obtusatum LA FLORA Sorbus Aria TOPONIMI Tenetra: (Monte Tenetra, Prati di Tenetra, Fosso Tenetra) L’etimologia non è certa, ma la struttura ten-e-tra pare significare ‘quella estesa’, *ten allungarsi, estendersi, i termini sanscriti - tanoti “egli tende, si estende, si allunga” e tantra- ‘filo teso’. Tenetra potrebbe essere quindi inteso come ‘quella’ (cima) che si allunga, designando il dosso montuoso a sinistra del complesso del Catria visto dalla valle del Burano. Catria: (Monte Corno di Catria) Potrebbe derivare dal paleoumbro kateria, kates “ catena; recinto, recinzione”, o dal latino caterva cates-a ‘gruppo chiuso’. ANNO 2014 LA FAUNA Picus Viridis Vulpes Vulpes Canis Lupus Capreolus Capreolus Lepus Europaeus Hystrix Cristata Interventi di ripristino e opere accessorie realizzate grazie al contributo di Benelli Armi S.p.a. Donazione al comune di Cantiano finalizzata a interventi di riqualificazione ambientale