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LightCare
LightCare la luce del benessere
PELI SUPERFLUI ADDIO!!!
La presenza di peli superflui è considerata da molti uno sgradevole inestetismo, ed è per questo che sempre più spesso viene richiesto un trattamento di depilazione progressivamente definitiva (epilazione). Tuttavia, per poter scegliere tra le varie tecniche proposte per l’eliminazione
dei peli superflui quella più adatta alle proprie esigenze, occorre conoscere alcuni particolari inerenti tali metodiche ed alcuni principi di fisica,
di fisiologia e di biologia.
IL CICLO BIOLOGICO DEL PELO
Il pelo è una struttura dinamica, con un suo ciclo biologico che permette quel ricambio necessario ad impedire che, in natura, l’annesso cresca
continuamente, senza limiti di lunghezza. Tale ciclo consta di tre fasi: anagen, catagen e telogen. Classicamente leggiamo e diciamo che la
prima fase (anagen) dura mediamente 1000 giorni, la seconda (catagen) 10 giorni e la terza (telogen) 100 giorni.
1) Fase di crescita o anagen: è caratterizzata dall’attività mitotica delle cellule della matrice pilifera, la quale, occupando la parte inferiore del
follicolo, genera il pelo che via via si allunga fino a raggiungere e superare l’ostio follicolare, diventando così microscopicamente visibile sulla
cute. Il periodo dura in media 2-4 anni nell’uomo e 3-7 anni nella donna. Il pelo in questa fase si presenta ben ancorato al follicolo ed alla sua
matrice germinativa e può essere asportato solo esercitando una forte trazione, che genererà dolore.
2) Fase di progressivo arresto delle varie funzioni vitali, catagen: inizia con l’arrestarsi dell’attività mitotica delle cellule della matrice e
dell’attività metabolica dei melanociti; segue il progressivo distacco del bulbo pilifero dalla matrice. Questa fase dura il tempo necessario (in
funzione della profondità) a far risalire il bulbo fino al colletto.
3) Fase di riposo funzionale o telogen: è il periodo terminale durante il quale il pelo si trova ancora nel follicolo pilifero ma le attività vitali
sono completamente cessate. Questo pelo ‘’morto’’, prima di cadere, rimane ancora infisso nella cute per un po’ di tempo. I peli in telogen
vengono via se si esercita una trazione anche modesta, senza generare dolore. Il bulbo, ormai atrofico, cheratinizzato, di aspetto translucido, si
presenta come una capocchia di spillo alla base del pelo. La sua parte germinativa, che in realtà è rimasta alloggiata in profondità nel derma, è
quindi pronta a dare il via ad una nuova fase anagen ed ad un nuovo ciclo. Nell’essere umano, a differenza di molti mammiferi, il ricambio dei
peli avviene ‘’a mosaico’’, cioè ogni follicolo produce il suo pelo indipendentemente da quelli vicini; in questo modo non si alternano, come
invece avviene per molti animali, periodi in cui si hanno i peli a periodi in cui questi non ci sono (muta). Il pelo in telogen può cadere da solo
o essere sospinto fuori da quello nuovo in crescita.
LA FOTOEPILAZIONE
La foto epilazione risulta essere il trattamento di scelta per l’eliminazione dei peli superflui. E’ oramai ampiamente documentato nella pratica
clinica che tale metodica risulta essere la più sicura, definitiva ed efficace tra quelle utilizzate per la depilazione. Molti sono anche gli studi
pubblicati in letteratura che documentano l’efficacia clinica della luce pulsata (IPL). Per un processo denominato foto termolisi selettiva,
l’energia luminosa prodotta da LightCare viene assorbita dal “cromoforo bersaglio” (la melanina contenuta nel follicolo pilifero): la successiva
trasformazione dell’energia luminosa in energia termica provoca una vera e propria esplosione delle cellule del bulbo pilifero e la distruzione
dello stesso, impedendo la successiva ricrescita del pelo (epilazione definitiva). Poiché l’energia luminosa presenta queste caratteristiche di
selettività di assorbimento (legate appunto alla sua specifica lunghezza d’onda 500-1200nm), la cute non presenterà danni evidenti, perché sarà
passivamente attraversata da tale energia che invece si concentrerà sul bulbo pilifero. Numerosi sono i parametri che condizionano l’efficacia
del trattamento: dimensioni dello spot, lunghezza d’onda (direttamente proporzionale alla profondità di azione nel tessuto), durata dell’impulso, fluenza, utilizzo di sistemi di raffreddamento. La quantità di energia assorbita dal cromoforo target è misurata dalla “fluenza” (espressa in
J/cm2 ) e può essere prodotta in forma pulsata. Maggiore è la fluenza, migliore è il risultato perché maggiore è la possibilità di determinare un
danno definitivo al bulbo pilifero in fase attiva ed alla matrice cellulare germinativa. In definitiva il trattamento porta ad una riduzione progressiva e duratura del numero di peli ed a un rallentamento globale della ricrescita, tanto più evidente ed efficace con i peli più grossi e scuri che
costituiscono il maggior problema estetico.
PREPARAZIONE AL TRATTAMENTO DI FOTOEPILAZIONE
Per effettuare una seduta di fotoepilazione bisogna seguire strettamente i consigli dell’Operatore Estetico, non solo per ottenere il risultato
migliore ma anche per evitare eventuali effetti indesiderati della metodica. In particolare bisogna evitare assolutamente l’esposizione ai raggi
solari e/o a lampade UVA nelle settimane precedenti al trattamento e non assumere farmaci che aumentino la sensibilità della pelle alla luce
(antibiotici, carotenoidi o vitamina A). Così come è sconsigliato prima del trattamento usare cosmetici e deodoranti, effettuare una epilazione mediante ceretta o pinzette ( è possibile invece una depilazione con creme o rasoio perchè garantiscono la presenza del bulbo pilifero nel
follicolo stesso). Inoltre non è indicato schiarire i peli prima del trattamento, perché essendo la luce attratta dal pigmento scuro (melanina),
ridurrebbe la sua efficacia d’azione in presenza di peli chiari. Il trattamento si effettua sulla pelle completamente pulita per permettere alla
energia luminosa di agire in profondità. Vengono rasati o accorciati i peli nella parte del corpo da epilare, compreso il viso: se i peli fossero
lunghi, il fascio luminoso agirebbe solo sulla parte esterna determinando un danno termico nell’epidermide e nel derma. Durante la fotoepilazione il paziente può avvertire un leggero pizzicore o fastidio (a seconda della sensibilità individuale e della parte del corpo su cui avviene il
trattamento), cui può far seguito la comparsa di un lieve eritema che scompare in poche ore. Dopo qualche giorno la parte di pelo interna viene
espulsa spontaneamente.
LightCare
DURATA DEL TRATTAMENTO D’EPILAZIONE
La durata del trattamento dipende dall’estensione dell’area interessata e dal tipo di intervento. La singola seduta dura da qualche minuto a più di
un’ora, in base alle dimensioni della zona da epilare. Ad un ciclo iniziale di trattamenti, intervallati da uno o più mesi, seguiranno delle sedute
di mantenimento. Zone come l’inguine e le ascelle, che presentano peli grossi e scuri, rispondono più rapidamente di altre.
SUCCESSIVAMENTE AL TRATTAMENTO
Dopo il trattamento di fotoepilazione può comparire un leggero arrossamento della zona trattata che comunque scompare nel giro di qualche
ora. Dopo il trattamento la zona interessata viene idratata con una crema lenitiva e la pelle rimane liscia senza nessun segno. L’esposizione
al sole è sempre sconsigliata per almeno 5-7 giorni dal trattamento. I filtri solari sono indispensabili prima di esporre la zona trattata ai raggi
solari per evitare iperpigmentazioni.
RISULTATI FINALI DELL’EPILAZIONE CON LightCare
I risultati finali nella epilazione progressivamente definitiva sono decisamente buoni, anche se possono variare da paziente a paziente, perché
influenzati da diversi parametri (colore della pelle, colore dei peli, fase di crescita, profondità dei follicoli e delle unità follicolari, zona del
corpo da depilare, abbronzatura, età del paziente, situazione ormonale, tipo di pelle, ciclo follicolare del pelo, sesso, razza, etc.). Perciò non è
possibile stabilire a priori quante sedute siano necessarie per ciascuna persona, anche se in media sono necessarie circa 4 - 5 sedute a cadenza
mensile per ottenere una riduzione rilevante della densità pilifere. La fotoepilazione distrugge solo i peli in fase anagen ovvero in fase di crescita attiva: questo perché in questa fase il bulbo pilifero è in stretto contatto con la matrice germinativa cellulare, che viene pertanto facilmente
distrutta per contiguità quando il fascio luminoso colpisce la melanina del bulbo pilifero. Poiché, come è stato precedentemente accennato, i
peli del corpo umano non presentano una sincronia di crescita (troveremo cioè in un dato momento sulla cute alcuni peli in fase anagen, altri
in catagen ed altri ancora in telogen), per ottenere una epilazione progressivamente definitiva, sono quindi necessarie più sedute. Invece gli
altri peli, che al momento del trattamento fotoepilatorio erano ‘dormienti’, dovranno essere trattati in una nuova seduta a distanza di circa uno
o due mesi, quando saranno in fase attiva.
TRATTAMENTI ANTI AGING CON LightCare
Il trascorrere del tempo produce modificazioni delle caratteristiche strutturali dei tessuti che lentamente ci cambiano la fisionomia: l’organo
che più subisce questi cambiamenti è sicuramente la pelle, che ben presto, se non viene opportunamente trattata, comincia a perdere in tono,
luminosità ed elasticità. L’invecchiamento cutaneo è determinato da due fattori: uno intrinseco, geneticamente determinato e caratterizzato
dalla sensibilità individuale alle aggressioni e dalla efficacia della personale risposta immunitaria ed uno estrinseco, legato all’ambiente esterno
(clima, raggi U.V. solari ed artificiali) ed a fattori tossici, dietetici ed ormonali.
CRONOAGING e FOTOAGING
In Medicina Estetica si usa distinguere l’invecchiamento cronologico o Cronoaging e il foto invecchiamento o Fotoaging. Il primo, determinato da fattori biologici, interessa la pelle e le strutture muscolari sottostanti, ed è in relazione al trascorrere del tempo; il secondo, dovuto
all’azione cumulativa dell’esposizione all’ambiente esterno, interessa aree foto esposte come volto, collo, decolleté e dorso delle mani. I due
processi sono biologicamente e clinicamente diversi, ma sulle zone foto esposte sono sovrapposti: in tali zone cioè, alle modificazioni proprie
del Cronoaging si aggiungono e si sommano quelle del Fotoaging.Le modificazioni del Cronoaging a livello della parte più superficiale della
cute consistono nell’assottigliamento dell’epidermide stessa, nel rallentamento del tourn-over cellulare, nella riduzione della barriera foto protettiva e nella alterata risposta immunitaria cutanea. Anche il derma si assottiglia e il numero e l’attività dei fibroblasti che producono collagene
e acido ialuronico si riduce, così come cala la presenza di fibre elastiche, mentre aumenta la fragilità capillare. I danni da radiazioni U.V. sono
in parte diretti su D.N.A., proteine e membrane cellulari ed in parte mediati dalla formazione di radicali liberi. Anche l’attività antiossidante di
particolari enzimi diminuisce con l’età. Il Fotoaging, invece, è caratterizzato dalla distribuzione non uniforme della melanina con conseguente
formazione di macchie, dalla comparsa di rughe a causa della ridotta produzione di collagene, dalla perdita di tono ed elasticità della cute, dalla
dilatazione dei pori cutanei e dalla comparsa di telangectasie.
COME PREVENIRE O COME TRATTARE L’INVECCHIAMENTO CUTANEO?
Grazie alla metodica impiegante Luce Pulsata, questi inestetismi possono essere prevenuti, combattuti e corretti, così come possono essere
mitigati i segni del Fotoaging del Cronoaging grazie ad un processo di rinnovamento cellulare indotto dal fascio di luce non polarizzato. La
Luce Pulsata è una luce policromatica che utilizza una gamma di lunghezze d’onda variabile da 500 a 1200 nm:circa, essa determina la prodel viso, elimina
duzione nel derma di neocollagene, ridonando così tonicità, freschezza e luminosità alla pelle, coagula i fini capillari
gradualmente le macchie cutanee e riduce il numero dei pori dilatati. Un risultato esteticamente valido può essere
ere
raggiunto con un numero variabile di trattamenti, a seconda dei casi: in genere sono sufficienti quattro tratta-menti per migliorare la texture cutanea e ridurre le imperfezioni del viso sopra descritte. La metodica permette
il ritorno alla normale attività quotidiana subito dopo ogni seduta: infatti la luce pulsata non irrita la cute e non
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determina soluzioni di continuo della stessa, in quanto la sua azione si esercita su specifici bersagli cutanei, definiti scientificamente “cromofori”, rappresentati principalmente dalla Melanina e dalla Emoglobina contenuta
nei vasi sanguigni.
CONSIDERAZIONI
Molti post nei forum e nei blog che imperversano nella rete hanno un unico comun denominatore: tanti piccoli e fastidiosi contrattempi nella
depilazione’è chi chiede aiuto sul come togliere i residui di cera dopo una ceretta, altre che chiedono se e quanto fa male la ceretta lì (lì =
depilazione intima), altre che chiedono se conviene comprare l’epilatore modello Z marca Y o e meglio la marca Pinco col modello Tizio ?
ovviamente per la depilazione domestica. E via di questo passo. Ma il bello sono le risposte: empiriche, soggettive ed a volte strampalate. Però
in quest’ultimo caso l’umore ne trae gran giovamento !Se pensiamo che a tutti questi problemi vi è un’unica soluzione che si pone come definitiva, indolore ed economica, beh si rimane alquanto perplessi nel constatare quanti ancora usano arcaici sistemi. Infatti la depilazione definitiva
con luce pulsata elimina il problema alla radice, o meglio al bulbo (pilifero), senza particolari controindicazioni né tanto meno dolore, anche e
soprattutto nel caso della depilazione intima, ad un costo superiore nell’immediato, ma irrisorio se “spalmato” nel corso della vita !Quindi ci si
chiede: perché soffrire ? Perché il fai da te ? Perché spendere poco sì, ma periodicamente vita natural durante ? Non è meglio recarsi in centri
depilazione, affidarsi a personale serio e qualificato con le più moderne apparecchiature, spendere quel che ci vuole e togliersi il problema una
volta e per sempre, ed in totale relax ? Se la risposta è sì, allora benvenuti/e nel XXI secolo!
DIFFERENZA TRA LASER E LUCE PULSATA
Molti di coloro che si sottopongo a trattamenti dermoestetici di epilazione non hanno ben chiara la differenza tra epilazione laser ed epilazione
tramite luce pulsata. A tale scopo,sperando di fugare ogni dubbio e perplessità, premettendo che entrambe le metodologie non hanno controindicazioni ed effetti collaterali se utilizzate da personale qualificato. Il laser opportunamente calibrato sul foto tipo pilifero si trasforma da luce
in calore al contatto con un determinato tono di colore del bulbo pilifero e lo “essica” in modo che non possa più nutrire il pelo che così non
ricrescerà mai più. La luce pulsata (in inglese IPL = Intense Pulsed Light ) è un’evoluzione del laser, ed ha il vantaggio di poter trattare aree più
vaste e con maggiore velocità d’esecuzione, con lo stesso principio di funzionamento. Nel caso della luce pulsata per evitare danni alla cute si
applica un apposito filtro (vetrino come da dotazione in fotografia ). Riassumendo: il sistema di epilazione tramite Luce Pulsata lo possiamo
definire il “fratello maggiore” dell’epilazione laser, perchè sono basati sullo stesso principio biofisico.
IMMAGINI DELLA DOTAZIONE LightCare
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