testimonianza di mirjana - 1° maggio 2013

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testimonianza di mirjana - 1° maggio 2013
TESTIMONIANZA DI MIRJANA - 1° MAGGIO 2013
da PER MARIA - MEDJUGORJE E DIAKONIA, Martedì 14 maggio 2013
[Abbiamo trascritto una parte di questa testimonianza in cui Mirjana parla dei sacerdoti come di un
ponte per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria; dei segreti e del suo incontro con Giovanni
Paolo II].
MIRJANA - Se qualcuno è privilegiato, secondo quello che ho capito io guardando i messaggi del
2 mese, per nostra Madre privilegiati sono i nostri sacerdoti. Lei non dice mai che cosa devono fare
loro, ma Lei sempre dice ciò che dobbiamo fare noi per loro. La Madonna dice: “Loro non hanno
bisogno del vostro giudizio, delle vostre critiche, hanno bisogno delle vostre preghiere e del vostro
amore, perché Dio giudicherà loro come erano come sacerdoti, ma giudicherà voi per il vostro
comportamento verso i sacerdoti”. Lei dice: “Se voi, figli miei, perdete rispetto per i sacerdoti,
piano piano perdete rispetto per la Chiesa e dopo per il Signore”. Ogni due del mese quando la
Madonna ci dà la benedizione, Lei dice: “Io vi do la mia benedizione materna, ma più importante è
la benedizione che potete ricevere sulla terra: quella che vi danno i sacerdoti, perché tramite loro
mio Figlio vi benedice”. Lei ha detto anche: “Non dimenticate di pregare per i vostri pastori, loro
hanno mani benedette da mio Figlio”. Per questo, io vi prego, quando tornate alle vostre parrocchie,
fate vedere come deve essere il nostro comportamento con i sacerdoti, fate vedere che siete stati alla
scuola della Madonna. Se il vostro parroco non fa come voi pensate che deve fare, non andare in
giro a giudicare: prendi il rosario, prega per lui. Quello è il modo di aiutarlo, non con il giudizio;
perché in questo mondo nel quale viviamo c’è tanto giudizio, e così poco amore. La Madonna vuole
che noi siamo riconosciuti tramite amore e non che tentiamo di fare quello che può fare solo nostro
Signore. La Madonna ha detto una volta, quando era molto decisa: “Come vi permettete di
giudicare quelli che mio Figlio ha scelto: solo Lui ha diritto di giudicare”.
Mi dispiace che non posso dirvi di più su tutto quello a cui la Madonna ci sta preparando in tutti
questi anni, ma vi posso dire una cosa: C’è il tempo che noi viviamo adesso, è il nostro tempo, e c’è
il tempo del trionfo del Cuore di Nostra Madre; tra questi due tempi c’è un ponte, e quel ponte sono
i nostri sacerdoti. Per questo la Madonna insiste tanto, soprattutto negli ultimi tempi, sulla preghiera
per loro, perché quel ponte deve essere molto forte per poterci passare tutti. La Madonna dice: “Con
loro trionferò”. Ora, senza i nostri sacerdoti, non c’è trionfo del Cuore di Nostra Madre.
Domanda a Mirjana sul perché conosceremo i segreti tre giorni prima.
MIRJANA – Subito i segreti. I segreti sono segreti, e io penso che noi non siamo quelli che
teniamo [probabilmente nel senso di “custodiamo”] i segreti. Io penso che Dio è quello che tiene i
segreti. Prendo me come esempio. Gli ultimi medici che mi hanno esaminato, mi hanno ipnotizzato;
e, sotto ipnosi, mi hanno fatto ritornare al tempo delle prime apparizioni nella macchina della verità.
Questa storia è molto lunga. Per accorciare: quando ero nella macchina della verità potevano sapere
tutto quello che volevano, ma sui segreti niente. Per questo io penso che Dio è quello che tiene i
segreti. Il significato dei tre giorni prima si capirà quando Dio lo dirà. Ma io vi voglio dire una
cosa: non credete a quelli che vi vogliono spaventare, perché una Mamma non è venuta sulla terra
per distruggere i suoi figli, la Madonna è venuta sulla terra per salvare i suoi figli. Come può il
Cuore di nostra Madre trionfare se i figli sono distrutti? Per questo la vera fede non è la fede che
viene dalla paura; vera fede è quella che viene dall’amore. Per questo come sorella vi consiglio:
mettetevi nelle mani della Madonna, e non preoccupatevi per niente, perché Mamma penserà a
tutto.
Domanda: Ci puoi dire qualcosa del tuo incontro con Giovanni Paolo II?
MIRJANA – Quello è stato un incontro che io non dimenticherò mai nella mia vita. Sono stata a
San Pietro con un sacerdote italiano insieme agli altri pellegrini. E il nostro Papa, santo Papa,
passava e dava benedizione a tutti, e così anche a me, e stava andando via. Quel sacerdote lo ha
chiamato, dicendogli: “Santo Padre, questa è Mirjana di Medjugorje”. E Lui è tornato di nuovo
indietro e mi ha dato di nuovo la benedizione. Così ho detto al sacerdote: “Non c’è niente da fare,
Lui pensa che ho bisogno di doppia benedizione”. Dopo, nel pomeriggio, abbiamo ricevuto una
lettera con un invito a recarci l’indomani a Castel Gandolfo. La mattina dopo ci siamo incontrati:
eravamo soli e in mezzo ad altre cose il nostro papa mi ha detto: “Se io non fossi Papa, già sarei
venuto a Medjugorje. So tutto, seguo tutto. Proteggete Medjugorje perché è speranza per tutto il
mondo; e chiedi ai pellegrini di pregare per le mie intenzioni”. E, quando il Papa è morto, dopo
qualche mese è venuto qua un amico del Papa che ha voluto rimanere in incognito. Ha portato le
scarpe del Papa, e mi ha detto: “Il Papa aveva sempre tanto desiderio di venire a Medjugorje. E io
scherzando gli dicevo: Se tu non vai, porto le tue scarpe, così, in modo simbolico, camminerai
anche tu su quella terra a cui vuoi bene così tanto. Così ho dovuto mantenere la promessa: ho
portato le scarpe del Papa”.