verbale di deliberazione del consiglio comunale n. 60
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verbale di deliberazione del consiglio comunale n. 60
ORIGINALE _________________ VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 60 SESSIONE ORDINARIA - SEDUTA PUBBLICA – 1^ CONVOCAZIONE Verbale letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE Cristina Mason OGGETTO: INTERROGAZIONI. IL SEGRETARIO COMUNALE dr.ssa M. Rosaria Campanella ========================== L'anno DUEMILASEDICI addì VENTUNO del mese di NOVEMBRE alle ore 20.30 nella sala delle adunanze, previa convocazione con avvisi scritti n. REFERTO DI PUBBLICAZIONE 13037 in data 15.11.2016 inviati mediante posta elettronica, si è riunito il Certifico io sottoscritto Segretario Comunale Consiglio Comunale. Reg. Pubbl. N. che copia della presente delibera viene pubblicata all'albo comunale on line per 15 giorni consecutivi. dal 12.12.2016 al 27.12.2016 addì 12.12.2016 IL SEGRETARIO COMUNALE dr.ssa Maria Rosaria Campanella ========================== All'appello risultano: Presenti Assenti Giust. SI’ SI’ SI’ SI’ SI’ SI’ SI’ SI’ SI’ SI’ ========================== CERTIFICATO DI ESECUTIVITÀ La presente deliberazione, pubblicata a norma di legge, senza opposizioni e reclami, è divenuta ESECUTIVA SI’ SI’ SI’ SI’ SI’ Ing. ZORDAN ADOLFO CAVINATO ELISA CESARO MONICA BADIN FABIO OMETTO ANTONIO STEFFANI ENRICO MASON CRISTINA ZANOVELLO ROBERTO GIACOMETTI OMAR MARINI FEDERICO BERGAMIN ALESSANDRA TOGNON ANTONELLA BOSCHELLO MORENO MASCHIO CLAUDIA CALLEGARO FABRIZIO TESTA CRISTIANO FILOGAMO DANIELA il _______________________ SI’ SI’ Addi ____________________ Risulta assente, l’assessore esterno Cesarin Federico Valentino. IL SEGRETARIO COMUNALE dr.ssa Maria Rosaria Campanella Partecipa alla seduta la dr.ssa Maria Rosaria Campanella Segretario Comunale. La signora Cristina Mason, nella sua qualità di Presidente assume la presidenza e, riconosciuta legale l'adunanza, dichiara aperta la seduta e chiama all'ufficio di scrutatori i signori: Steffani Enrico e Maschio Claudia. Il Presidente chiede al Consiglio di deliberare sull'oggetto sopra indicato, iscritto al n. 8 dell'ordine del giorno. Il Presidente passa al punto 8 dell’ordine del giorno: Interrogazioni. Interrogazione n. 10 prot. n. 11015 del 4.10.2016 avente per oggetto il GRA (Grande Raccordo Anulare) Il Consigliere Moreno Boschello del gruppo consiliare “Uniti per Vigodarzere” interroga il Sindaco in merito alle dichiarazioni comparse sulla stampa locale – martedì 27 settembre 2016 sul Gazzettino e mercoledì 28 settembre 2016 sul Mattino di Padova – in cui è stata annunciata una “missiva” alla Regione Veneto, sottoscritta da sei sindaci (Vigodarzere, Cadoneghe, Curtarolo, Padova, Limena, Campodarsego) per riprendere il dialogo sul progetto GRA (Grande Raccordo Anulare). Nell’articolo vengono menzionati incontri con la presidente del GRA Luisa Serato, che avrebbe consegnato all’Amministrazione di Vigodarzere un aggiornamento tecnicoamministrativo del progetto del GRA, dopo la bocciatura e il conseguente stralcio del passaggio sul Tavello da parte della Valutazione d’impatto ambientale del Ministero dell’ambiente. Inoltre nell’articolo viene citata la possibilità di uno studio di un tracciato alternativo. Alla luce di quanto su esposto, si chiede al Sindaco di rispondere ai seguenti quesiti: - Viene confermato che tutti i sei sindaci citati dei comuni (Vigodarzere, Cadoneghe, Limena, Campodarsego, Curtarolo, Padova) hanno sottoscritto la “missiva” citata nell’articolo? E quali sono i contenuti della “missiva”? - In cosa consiste l’aggiornamento tecnico-amministrativo che la presidente del GRA avrebbe consegnato al comune di Vigodarzere, dopo la bocciatura e il conseguente stralcio del passaggio sul Tavello da parte della Valutazione d’impatto ambientale del Ministero dell’ambiente? - Lo studio di un tracciato alternativo, citato sull’articolo, su quali elementi si basa? E quali indicazioni/prescrizioni ha dato l’Amministrazione comunale di Vigodarzere sulla nuova ipotesi di un nuovo tracciato”? SINDACO. Faccio un piccolo intervento, poi lascio la parola al Vicesindaco, che ha seguito la questione. Io trovo sconvolgente, è stato scritto sul giornale questa cosa? Sono state scritte sul giornale tutte le cose che hai chiesto? Noi qui abbiamo la lettera mandata e firmata dai sei sindaci, che adesso ti leggiamo. Non toccano i punti che hai chiesto. Noi la leggiamo, per correttezza. Questa è l’autentica pervenuta. È solo una richiesta di poter vedere se la Regione accetta ancora l’idea, qui spiega molto nei dettagli, o se ci sono ancora i soldi per proseguire in questo progetto. CONSIGLIERE BOSCHELLO. Chiedo scusa, leggiamo anche l’articolo che ho messo sotto. SINDACO. L’articolo, ma sai che i giornali scrivono... CONSIGLIERE BOSCHELLO. Ho capito, Sindaco, ma se l’unico strumento che abbiamo a disposizione è quello dell’interrogazione, rimani sbalordito? C’è un articolo, io ti chiedo spiegazioni di quell’articolo, che cosa ti devo chiedere? Spiegami. Io sono basito. Tu sei sbalordito di quello che ti chiediamo... SINDACO. Scusami Boschello, io non ti ho mai negato le porte, una domanda potevi farmela su questa cosa, l’accesso agli atti potevi averlo, perché è stata firmata da sei sindaci. Te la leggiamo. 1 DCC n. 60/2016 CONSIGLIERE un’interrogazione. BOSCHELLO. Siamo in Consiglio comunale, ti faccio SINDACO. Certamente non mi trovi sui social network, per risponderti. Mi trovi qua, in Consiglio comunale. In Comune ci sono spesso e volentieri, puoi venire quando vuoi. Non sono mai state chiuse le porte. CONSIGLIERE BOSCHELLO. Mi devi spiegare che ruolo vuoi da me, perché forse non ho capito il ruolo di opposizione che io ho. Spiegami, perché veramente sono stupito di quanto mi hai dichiarato questa sera. SINDACO. Riesci anche tu a stupirmi molte volte! Magari dicendo qualche volta la verità, valutando tutte le opportunità, le cose che sono state. CONSIGLIERE BOSCHELLO. Dov’è che ho detto il falso? SINDACO. Parlare così a caso, per fregare i tuoi cittadini, non ha senso. Scusami Moreno, ti ho conosciuto sotto un’altra veste. Va bene che è il tuo compito fare il consigliere di minoranza, ma hai anche l’obbligo di dire come stanno le cose. CONSIGLIERE BOSCHELLO. Ma che cosa stai dicendo, Sindaco! C’è un articolo, non c’è una rettifica, ti faccio un’interrogazione, che cosa ti devo chiedere? Non è un punto all’ordine del giorno, è un’interrogazione, ti ho chiesto se è vero o non è vero. Mi dirai che non è vero, che l’articolo è sbagliato. Grazie, bravo Sindaco. CONSIGLIERE TESTA. Volete far capire anche a noi, per cortesia! Grazie. ASSESSORE ZANOVELLO. L’interrogazione del consigliere è in riferimento a notizie che sono state scritte sulla stampa, per cui ci sono sempre valutazioni che stanno anche nella logica, perché questo problema è un problema annoso, molto lungo. In effetti, rispetto alla domanda che ha fatto il consigliere Boschello, che cosa abbiamo fatto noi, immediatamente dopo che l’Amministrazione si è costituita, è: abbiamo cercato di attivare una procedura di conoscenza dello stato dell’arte del GRA. Vorrei ricordare ai consiglieri che la questione del GRA è una questione che dura da molto tempo e che ha visto coinvolto questo Consiglio comunale in diverse delibere. Io le ho anche citate in maniera puntuale, se volete ve le do. Partiamo da una delibera del 28.11.2001 ed arriviamo all’ultima che è stata fatta il 29.09.2011, poi altre due nel 2012. Vi rendete conto che il percorso è stato lungo circa dieci anni. È stato un percorso in cui sono avvenute decisioni e scelte di un certo tipo. Perché abbiamo interpellato la Regione e perché ci siamo posti il problema di riattivare un confronto con la Regione su questa situazione del GRA? Per chi non lo sa, diamo questa informazione, ma credo sia una notizia che già si conosce: il progetto del collegamento nel sistema del grande raccordo anulare di Padova, che coinvolgeva il comune di Vigodarzere, è stato approvato in sede Provincia e Comune, con molte osservazioni, attraverso l’approvazione del cosiddetto grande raccordo anulare di Padova; è stato inserito in una procedura di legge obiettivo; è stato oggetto, per ben due volte, di una valutazione d’impatto ambientale. Aveva come scopo di inserire la parte nord di Padova all’interno di quello che originariamente era il grande raccordo anulare, che sarebbe praticamente il completamento della viabilità che voi vedete verificata anche adesso con le nuove direttrici su Abano e su Selvazzano e che dovrebbe completare un anello, che originariamente doveva arrivare fino a Limena e doveva collegarsi con l’attuale nuova Statale 47, ma che in itinere si ferma a Villafranca. 2 DCC n. 60/2016 Quando nel 2001 si affrontò il tema di collegarsi a questo progetto, che era già partito ancora alla fine degli anni Novanta, ve la sintetizzo, ci fu un grande dibattito anche a livello di territorio; la richiesta che facemmo in quel momento era di poter collegare questo sistema viario, che arrivava fino a Limena e andava a congiungersi con Corso Australia, attraverso un completamento che mettesse in collegamento le due Statali, la 47, quella nuova, che stava per essere realizzata allora, con la 308, passando attraverso il territorio di Vigodarzere. Questo progetto, che è stato approvato ai livelli richiesti, che è stato inserito nella progettazione e che è anche stato in qualche modo finanziato, prevedeva l’appoggio sulla dorsale dell’attuale strada del Terraglione, prevedeva un collegamento tra l’incrocio di via Villabozza e di via Terraglione, attraverso l’area del Tavello, su quella che è l’uscita di via Ceresara, tanto per capirsi, che è l’ultima uscita che c’è in Limena della tangenziale. Prevedeva un passaggio a sud del territorio di Terraglione, baipassando la ferrovia, il Muson, la vecchia Statale del Santo e atterrando – utilizziamo questo criterio – questa tangenziale praticamente in zona artigianale di Cadoneghe, per andare a collegarsi con la nuova Statale 308. Molte discussioni, molte riunioni. L’iter di questo progetto qual è stato? Il progetto è stato approvato prima dalla Provincia, è stato inserito in un progetto molto più complessivo, cioè quello del GRA e anche quello dell’Idrovia. C’è un’opera in project financing, di circa 650 milioni di euro. Ed ha seguito quell’iter che in quel momento lì questo progetto ha avuto. Che cos’è intervenuto per il tratto nostro, per il tratto che riguardava Vigodarzere, in qualche modo Limena e anche Cadoneghe? Sono intervenuti due pareri, tramezzati da un’osservazione del Ministero, che abbiamo anche portato in Consiglio comunale. Un primo parere di valutazione d’impatto ambientale, che è stato dato nel 2006-2007 favorevole. Poi un’osservazione del Ministero, che è stata fatta nel 2010, che chiedeva una rettifica di questo tratto, che era realizzato nel Tavello, spostandolo più in giù, che è stato approvato. Infine un parere nel 2011, o 2012, in cui la valutazione d’impatto ambientale finale sul progetto aveva posto un elemento di parere negativo, non tanto su tutta l’opera ma sul tratto che interessava sostanzialmente la parte del Tavello. Successivamente a questo parere, che ci è stato comunicato informalmente, noi non abbiamo più avuto nessuna notizia ufficiale, né da parte del GRA, né da parte della Regione, né da parte del Ministero. Si è saputo che l’opera era ferma, non solo perché era stato bloccato questo intervento sul Tavello, ma perché l’opera complessiva di project financing, che avrebbe dovuto essere realizzata con un investimento di 650 milioni di euro, che avrebbe dovuto toccare anche l’Idrovia Padova-Venezia, era stato bloccato per altre questioni. Ci sono anche state delle discussioni e delle interrogazioni in Consiglio comunale, perché ovviamente abbiamo affrontato la questione a più riprese. Non entro sulle valutazioni politiche che sono state fatte in questa fase, perché avremo modo e tempo per discuterne. Dico semplicemente che avevamo sollevato il fatto di dire: che cosa facciamo, visto che questa ipotesi del GRA, per quanto discussa, è ferma? Noi ci siamo preoccupati di fare quello che avevamo detto in campagna elettorale, e cioè andare a vedere. Che cosa abbiamo fatto? Abbiamo chiesto un incontro con la presidente del GRA, che è anche presidente della Concessionaria Autovie Venete, che gestisce la nuova bretella, che ha una completezza di informazioni – e poi vi spiegherò il motivo – e l’abbiamo invitata qua, chiedendole che cosa sta succedendo. Perché? Perché noi vorremmo sapere dalla Regione, e quindi dalla Concessionaria Autovie Venete e quindi dal GRA, se le risorse economiche, pure in presenza di questo parere negativo del Tavello, ci sono o non ci sono. Qui mi fermo, per fare una precisazione: tutto il sistema del passaggio del GRA a Vigodarzere era costruito, oltre che tecnicamente, dal punto di vista economico, sul fatto che l’opera venisse finanziata attraverso il meccanismo della finanza di progetto, che andava allora a costruire la nuova bretella della tangenziale di Mestre. 3 DCC n. 60/2016 I soldi che nel 2006 e nel 2007 sono stati ipotizzati per realizzare circa 30 milioni di euro di interventi, per fare questo intervento tra le due statali, venivano dalla finanza di progetto. Tant’è vero che il progetto è stato approvato all’interno della legge obiettivo come opera complementare della nuova tangenziale di Mestre. L’opera si è fermata, la tangenziale di Mestre è stata costruita, ha cominciato a generare ricavi economici, perché voi sapete che il meccanismo della finanza di progetto è quello di anticipare i soldi e poi far pagare la cosiddetta opera calda con il pedaggio. Considerato che noi sappiamo perfettamente che il progetto del GRA è bloccato da questo parere del VIA, anche se non ci è mai stato comunicato ufficialmente, cosa che ha riscontrato anche la Serato, siamo andati dalla presidente del GRA per dire: i soldi che vengono generati dalla finanza di progetto della tangenziale, che funziona da cinque, sei, sette anni, hanno accantonato risorse per fare interventi nel nostro territorio, o meglio per collegare Limena, Vigodarzere, Cadoneghe, Curtarolo? Perché, se non ci sono le risorse economiche, fare una valutazione sul tracciato, sulla modifica, su una serie di questioni, ci sembra poco opportuno, perché lo potremmo fare dal punto di vista seminariale. La questione è molto semplice, la lettera che leggo ha il senso di rimettere in moto un elemento, un quesito, nei confronti della Regione. L’abbiamo inviata a Luca Zaia, all’Assessore alla mobilità e alle infrastrutture, alla Direzione delle infrastrutture e alla presidente del GRA. La lettera ha questo senso. Abbiamo coinvolto, e chiesto di firmarla, i Sindaci, oltre che di Vigodarzere, di Cadoneghe, di Curtarolo, di Padova, di Campodarsego e di Limena, che hanno ovviamente condiviso lo spirito della lettera. “Codesta spettabile – riferendosi all’Amministrazione regionale – nel 2009 ha avviato la procedura di valutazione d’impatto ambientale e di localizzazione del grande raccordo anulare di Padova, ai fini di acquisizione della delibera approvativa del progetto preliminare da parte del CIPE”. Il CIPE è quello che avrebbe dovuto approvarla, e siamo nel 2009. “La Commissione VIA nazionale, con proprio atto n. 818 del 2 dicembre 2011, ha espresso parere positivo con prescrizioni al progetto, ad eccezione della viabilità complementare e finale del Terraglione. Il parere negativo, espresso dal Ministero dell’ambiente, sulla fattibilità ambientale della strada del Terraglione, lascia però irrisolti i gravi problemi di mobilità ed accessibilità del territorio urbano di riferimento, del quale sono noti i costanti fenomeni di congestione, che raggiungono forme acute, soprattutto in località Castagnara e Maresana. Dagli incontri informativi, avuti con la presidenza della Società GRA, cioè la dottoressa Luisa Serato di Padova, sembrano ora emergere le condizioni favorevoli per il riavvio dell’iter progettuale e realizzativo dell’opera. I sottoscritti Sindaci chiedono a codesta spettabile Regione che nell’ambito delle successive fasi di sviluppo ed aggiornamento del progetto del GRA siano studiate ed individuate soluzioni tecniche e trasportistiche alternative, per risolvere i gravosi problemi di mobilità e di accessibilità territoriale del comune dell’area di Terraglione. A tal fine si esprime la piena ed immediata disponibilità ad un incontro con Codesta Amministrazione e la Società GRA di Padova, allo scopo di mettere a disposizione i dati e le informazioni utili per l’avvio della predetta analisi. Certi di un favorevole riscontro...”. Questo è il contenuto della lettera. Nei fatti, poi, siccome il GRA ha presentato un aggiornamento tecnico-amministrativo il 18 luglio 2016, col quale si faceva il punto della situazione, è il punto dal quale siamo partiti, che è un adeguamento. È a disposizione, se lo volete. 4 DCC n. 60/2016 La vera questione che noi abbiamo posto alla Regione, ed io ho sentito la Serato proprio in questi giorni, perché stiamo chiudendo un’ipotesi di incontro, non solo con noi ma anche con gli altri Sindaci, però facendo una preliminare valutazione, è: vorremmo sapere se, all’interno delle disponibilità del GRA, che ha attivato il project financing, che sta generando risorse per ripagare l’investimento di circa mille milioni di euro sulla tangenziale, ci sono accantonate anche le risorse per realizzare l’opera complementare. E devono esserci, a nostro avviso. Se la Regione ed il GRA ci diranno che le risorse economiche possono comunque essere recuperate o ci sono, l’impegno che abbiamo assunto con gli altri Sindaci è quello di affrontare un elemento di valutazione tecnica per risolvere complessivamente la viabilità che sta a nord di Padova. Tenendo conto, ovviamente, che dobbiamo partire dal presupposto che il tratto che va da via Villa Bozza a via Terraglione, verso Limena, è stato – quel tratto e solo quel tratto – eliminato. Non è stato bocciato tutto il tratto della variante del GRA, è stato bocciato il tratto che va nel basso Tavello. Le questioni da affrontare sono: - La viabilità che coinvolge Curtarolo. Curtarolo ha la necessità della realizzazione della rotatoria all’uscita del Municipio, importante perché va a drenare un elemento di traffico che viene giù da nord. Limena dice: io sono disponibile ad affrontare la rotatoria, al posto del semaforo, a condizione che ci sia un elemento di innesto a Curtarolo, che permetta che il flusso che viene da Saletto di Vigodarzere si riduca. - Campodarsego ha tutta la necessità di affrontare la questione, perché c’è una rivisitazione della viabilità a ridosso di via Pontarola. - A maggior ragione Cadoneghe, perché ha affrontato la questione del collegamento della zona artigianale con la bretella 308, spendendoci anche soldi. - Poi c’è il problema di Padova, perché comunque il transito che c’è oggi, attualmente, si possono fare tutti gli interventi di moderazione, i fagioli, che secondo me sono anche utili sotto certi punti di vista, ma oggi transitano a Pontevigodarzere dai 45 ai 50.000 veicoli ogni giorno, ogni mattina e ogni sera. Se noi vogliamo risolvere il problema di Pontevigodarzere e vogliamo risolvere il problema delle adduzioni di via Annibale da Bassano e anche quella dell’uscita sulla 37, dobbiamo affrontare un’unica questione, e cioè capire se esistono ancora risorse economiche per poter andare a sviluppare un progetto di fattibilità, che ovviamente dovrà essere diverso rispetto a quello che avevamo fatto. Qualsiasi intervento che noi faremo, presuppone investimenti per diverse decine di milioni di euro, di sicuro. Siccome non ci sono risorse disponibili, nei Comuni, nella Provincia, nella Regione, nell’Anas, l’unica questione è verificare se questi soldi possono provenire dalla finanza di progetto della bretella. Se ci sono queste condizioni, abbiamo concordato con i Sindaci che svilupperemo le tematiche, che ovviamente si svilupperanno in funzione delle risorse che ci sono a disposizione. Questo è il motivo dell’iniziativa. CONSIGLIERE BOSCHELLO. Grazie mille. Bastava anche una relazione molto più succinta. Un plauso per aver messo sullo stesso tavolo i sei Comuni, perché il problema della viabilità, è inutile negarlo, esiste. Chiedevo se posso avere l’aggiornamento tecnico-amministrativo, che ho chiesto anche nell’interrogazione, se c’è. Io avevo chiesto i contenuti, tu mi hai risposto in maniera molto... se è possibile averlo. Dopodiché la considerazione da fare, che è storica da quindici anni, non dieci, è che le Amministrazioni di Limena, bipartisan, hanno sempre negato il passaggio e l’hanno pure ottenuto ed il Comune di Campodarsego si è fatto la sua viabilità propria. 5 DCC n. 60/2016 Attenzione, ahimè, che se poi ci sono delle risorse, non vengano ancora dirottate verso quel percorso che nel 2003, 2004, 2005 abbiamo rinviato, che era quello della V2 e V3, che è il percorso più breve, più economico e che, dal punto di vista strutturale, risolverebbe meglio la viabilità su Vigodarzere, però darebbe un danno molto pesante sul nostro territorio. Era questo il motivo dell’interrogazione. Se mi puoi mandare, mi dici come devo fare, quel ragionamento, che è l’elemento che avevo chiesto e che l’articolo aveva anche scritto in maniera corretta. ^^^^^^^^^ Interrogazione n. 11 prot. n. 11015 del 4.10.2016 presentata dal Consigliere Moreno Boschello avente per oggetto: Sportello Punto Cittadino. “Il sottoscritto consigliere comunale interroga il Sindaco per chiedere se corrisponde a verità il fatto che lo sportello Punto Cittadino chiuderà il 31.12.2016”. Non è una dichiarazione di fatto, non è un’accusa. “Il Punto Cittadino è una struttura innovativa che il comune di Vigodarzere ha messo al servizio della sua collettività, allo scopo di semplificare ed agevolare, in un unico punto di accesso, i contatti dei cittadini con i servizi comunali ed assicurare, nel contempo, l’erogazione di prestazioni di alta qualità. Sembra sia stato comunicato al personale dipendente che questa Amministrazione intende chiudere lo sportello Punto Cittadino a partire dal 31.12.2016. Per questo motivo si chiede al Sindaco di rispondere ai seguenti quesiti: - Corrisponde al vero che è stato comunicato al personale dipendente che lo sportello Punto Cittadino chiuderà a partire dal 31.12.2016? E, nel caso, quali sono le motivazioni? E che tipo di riorganizzazione si intende dare per sopperire a tutti i servizi gestiti tutt’oggi dallo sportello Punto Cittadino”? SINDACO. Che stia pensando ad una riorganizzazione degli uffici, questo è vero. Con i dipendenti si è parlato sempre di riorganizzazione. Che abbia dato notizie ufficiali che lo sportello verrà chiuso, non è vero. Prima di tutto perché devo riunire tutte le forze sindacali, deve essere frutto di una trattazione con le forze sindacali, che rappresentano i dipendenti. In questo momento stiamo pensando ad un riorganizzazione degli uffici, però non abbiamo comunicato a nessuno, ufficialmente, che il Punto Cittadino verrà chiuso a fine anno. ^^^^^^^^^^^^ Interrogazione n. 13 prot. n. 11501 del 13.10.2016 presentata dal Consigliere Boschello, avente per oggetto: Foto su facebook “Il sottoscritto interroga il Sindaco in merito a quanto accaduto la sera dell’11 ottobre u.s., presso la saletta riunioni dei Servizi finanziari, al secondo piano degli uffici comunali di piazza Bachelet. Dalle foto pubblicate nella pagina Facebook del Sindaco Zordan, sembra che il congresso della sezione Lega Nord di Vigodarzere si sia tenuto proprio nella saletta riunioni dei Servizi finanziari di piazza Bachelet, saletta che – ricordo – è integrata negli uffici del Settore finanziario e per accedervi servono le chiavi dei medesimi uffici comunali. Saletta riunioni nata per finalità legate all’attività istituzionale dell’Amministrazione e che non rientra tra quelle comunali di uso civico, come ad esempio la sala consiliare Brenta e la sala Fellini. 6 DCC n. 60/2016 In particolare si chiede di rispondere ai seguenti quesiti: - Corrisponde al vero che il congresso della sezione Lega Nord di Vigodarzere dell’11 ottobre u.s. si è tenuto nella saletta riunioni dei Servizi finanziari di piazza Bachelet? - Nel caso di risposta affermativa, il partito Lega Nord, sezione di Vigodarzere, ha fatto formale domanda per l’utilizzo della saletta riunioni del Servizio finanziario? E ha avuto formale atto di autorizzazione? - Pur riconoscendo che il Sindaco abbia il diritto ad aderire ad un partito, è intenzione dello stesso Sindaco continuare a confondere e ad intrecciare l’attività del suo partito con quella istituzionale comunale, come ha fatto questa volta, permettendo lo svolgimento del congresso della sezione locale del suo partito in una saletta riunioni dentro agli uffici comunali, con gli armadi della saletta e degli uffici facilmente accessibili? Le chiavi degli uffici comunali, fuori orario di lavoro, come sono gestite e da chi? Chi può accedervi e a quale titolo”? SINDACO. Allora, ho ospitato delle persone, perché qua era occupato, e non ho fatto nessuna richiesta. Si pensava che finisse prima la riunione degli artigiani e dei commercianti, ho solamente ospitato dei signori che sono venuti qui, è come aver ospitato qualsiasi di voi che venga in saletta. Chi gestisce le chiavi? Potete testimoniarlo tutti, sono solamente io che ho le chiavi. Gli uffici sono stati chiusi personalmente dal ragionier Saretta, che è il Capo settore del nostro Comune. Li ha chiusi lui, personalmente. Io gli solo chiesto, sotto mia indicazione, se per cortesia mi lasciava sostare finché non finiva la riunione dei commercianti. Comunque non credo siano questi i problemi. Io ho ospitato delle persone, non ho tenuto un congresso della Lega e non ho nessuna intenzione di tenere congressi della Lega sugli spazi riservati ai cittadini. Prima di tutto, se andiamo a vedere, voi avete fatto una delibera e quegli spazi li avete sempre adoperati. Io ho ospitato solo delle persone che sono venute. Non potevo, per educazione, come Sindaco, lasciarle in strada, anche perché quel giorno non era molto bello fuori. Non credo di aver fatto altra cosa al di fuori di quella che è l’istituzione. Le chiavi del Comune, ne sono tutti testimoni, le ho solo io. Questo è un accordo che abbiamo fatto noi. La saletta sotto mi è stata aperta da Vasco perché era ancora in servizio ed ha chiuso tutte le porte a chiave, dove ci sono i dati sensibili, come fa sempre, per tutti gli uffici. Non vorrei aggiungere altro, perché, se vado a verificare cos’è successo negli anni precedenti, sugli uffici... ma tu non c’entri niente, rispondo a quello che mi hai chiesto. Con molta tranquillità dico ai cittadini che non faccio congressi della Lega. Sono un uomo della Lega e non mi vergogno a dirlo, faccio parte di un partito, ma non tengo congressi della Lega all’interno del Comune. Come Sindaco mi sento in obbligo, se arriva qualcuno, di ospitarlo, sotto la mia diretta responsabilità. CONSIGLIERE BOSCHELLO. Apprezzo quanto mi hai detto Sindaco, anche se le foto ed il testo, a commento di quelle foto, erano inequivocabili. La motivazione era che se è civica, è civica per tutti. Nel senso che si può decidere di renderla civica e tutti quanti vi possono accedere, perché esigenze di riunirsi qualsiasi gruppo consiliare le ha e può farlo qua, ma per l’organizzazione dei partiti si deve fare domanda, pagare i venti euro. Era solo una questione... SINDACO. Posso dire una cosa: per i partiti l’avete fatto voi questo Regolamento. I partiti qua dentro non pagano assolutamente nulla. L’avete fatto voi e noi adesso lo andremmo a rivedere. 7 DCC n. 60/2016 Ti ripeto, c’è stato un disguido, perché la riunione cominciava alle otto e siamo stati ad aspettare fino alle dieci. Se tu vai a vedere, certamente abbiamo i documenti in mano, ma ti posso garantire che era chiuso tutto quanto. Io ho ospitato delle persone che sono venute da fuori, credo sia alla base dell’ospitalità. Li lasciavo fuori, finché non finiva la riunione del commercio, Moreno! Non è questo il problema esistenziale di Vigodarzere, credo. E non l’hai fatto neanche te, l’ha fatto il signor Giuffrida. Tu ti fai portatore di uno che ti ha visto su una foto. CONSIGLIERE BOSCHELLO. Non è un problema esistenziale, Sindaco. Se è stato un disguido e non ricapiterà più, siamo tutti contenti. La motivazione era, ripeto, che se decidiamo di aprirla, che sia uguale per tutti, perché esigenze di trovarci in locali ne abbiamo tante. A volte ci si ritrova su un bar, perché mancano le sale. Questo era il motivo. Da più di qualcuno è nata questa domanda: la Lega Nord può e deve fare il congresso a Vigodarzere, come può farlo il PD, come possono farlo altre forze politiche, e questo è indiscutibile, è un diritto loro poterlo fare e se vengono qua non pagano nulla, perché è un’organizzazione locale che deve esistere e deve avere questo tipo di disponibilità, sia ben chiaro. È una saletta dedicata alle attività istituzionali, dentro agli orari di lavoro; se rimane quella, sono d’accordo. Basta che non accada più. ^^^^^^^^ Interrogazione n. 14 prot. n. 11910 del 20.10.2016, presentata dal Consigliere Claudia Maschio del Gruppo Uniti per Vigodarzere. “Premesso che sono stati previsti ed approvati dei lavori, in seguito allo sblocco del Patto di stabilità, realizzabili entro il termine dell’anno 2016. Considerato che il programma dei lavori era il seguente: manutenzione straordinaria villa Zusto; manutenzione straordinaria parco villa Zusto; manutenzione straordinaria scuole elementari; ampliamento scuola media; manutenzione straordinaria scuola media; manutenzione straordinaria impianti sportivi (palestra comunale); manutenzione straordinaria impianti sportivi (campi da calcio); manutenzione straordinaria strade comunali; manutenzione straordinaria fossati; intervento straordinario asilo nido; trasferimenti di capitale relativi ad opere idrauliche; piano risanamento idraulico. Chiediamo che venga fatta una descrizione circostanziata in merito allo stato dell’arte e di spesa dei suddetti lavori”. Se posso solo fare una precisazione. Io mi rendo conto che, come interrogazione, è stata impostata probabilmente male, nel senso che appaiono più quesiti. In realtà l’intento era proprio quello di chiedere lo stato dell’arte di questi lavori che, in teoria, entro il 2016, dovrebbero essere portati a compimento, per quanto riguarda anche la spesa, visto che c’era uno sblocco di denaro abbastanza importante. Sappiamo del milione di euro, per quanto riguarda il Piano idraulico di Tavo, ad esempio. So che mi avete fatto un appunto in merito all’impostazione dell’interrogazione, rispetto anche il fatto che so che avete lavorato per rispondere, di conseguenza ho ritenuto opportuno continuare la presentazione dell’interrogazione. ASSESSORE ZANOVELLO. Telegraficamente. Dei 3,8 milioni di euro, l’Amministrazione, sulla base dei fondi che sono stati messi a disposizione dalla Finanziaria l’anno scorso, ha impegnato, entro la fine del 2016, e si è impegnata proprio materialmente, nel senso che doveva impegnare la cifra, proprio cominciare a spenderla, con importi complessivamente per 3,8 milioni di euro. 8 DCC n. 60/2016 Di questi, 1,7-1,8 milioni di euro sono lavori che sono stati impegnati, che sono stati realizzati e che si completeranno di sicuro entro il dicembre di quest’anno. Condizione fondamentale, da parte della norma prevista dalla Finanziaria, dalla Legge di stabilità, per poterli utilizzare. Preciso che questi 3,8 milioni di euro, che sono stati impegnati l’anno scorso, non sono finanziamenti che provengono da qualcuno, non sono finanziamenti dello Stato ma sono uno sblocco, sono una utilizzazione di risorse economiche che erano accantonate come fondi, come residui, in Tesoreria, dal Comune, da cinque, sei, sette, otto anni e che via via che si è consolidato il Patto di stabilità, a partire dal 2010 e 2011, non era possibile utilizzarli. Erano soldi che il Comune si era trovato, rinvenienti dalle passate amministrazioni, che per una serie di motivi non sono stati utilizzati dal 2005-2006 fino al 2010, che poi la Legge di stabilità, a partire dal Governo Monti, aveva detto: no, sono in Tesoreria, non danno interessi ma non li potete utilizzare. Che cosa ha fatto il Governo l’anno scorso? Ha detto: i fondi, i residui congelati, se avete progetti esecutivi pronti per essere appaltati entro il 2016 e per essere ultimati, cioè pagati, entro la fine del 2016, potete spenderli. In quella fase, proprio alla fine del novembre 2015, c’è stata una decisione in Consiglio comunale abbastanza discussa e sono stati impegnati, dei 5 milioni di euro che costituivano questa risorsa accantonata dal Comune di Vigodarzere, circa 3,8 milioni, perché si è ritenuto, in quella fase, che quelli fossero i lavori che si potevano fare. Di questi 3,8 milioni, 1,8 milioni sono stati appaltati e quasi totalmente eseguiti. Quali sono? Manutenzione del parco di villa Zusto. Lavori ultimati e liquidati. Sono l’illuminazione del parco, la sistemazione delle aree e dei giochi. Manutenzione straordinaria delle scuole elementari. Lavori ultimati e già liquidati. Sono la bonifica acustica e la tinteggiatura della mensa scuola Don Bosco; l’impianto elettrico delle scuole di Saletto. Ampliamento e manutenzione straordinaria della scuola media. Risultano ultimati e liquidati i seguenti lavori: sostituzione degli infissi, sistemazione degli intonaci. Manca l’ultimazione dei lavori di tinteggiatura esterna, che sono previsti, come avete avuto occasione di vedere, per la fine di novembre. Manutenzione straordinaria del Pala Certosa. Lavori ultimati e liquidati. Sono la sistemazione della copertura, le opere edili, gli intonaci, le tinteggiature e la bonifica acustica. Manutenzione straordinaria degli impianti sportivi, lavori ultimati e già liquidati. Sono la sistemazione dell’impianto sportivo di Terraglione, la parte esterna e una parte degli spogliatoi; l’illuminazione del campo di calcio di Vigodarzere. Manutenzione straordinaria delle strade comunali. Lavori ultimati e liquidati, ne abbiamo già parlato, sono stati impegnati 650.000 euro, di cui 500.000 euro di lavori in base d’asta per l’asfaltatura di strade all’interno del territorio di Vigodarzere e delle frazioni. Complessivamente è stato il lavoro più consistente. Manutenzione straordinaria ai lavori di espurgo dei fossati. Lavori ultimati. Manutenzione straordinaria dell’asilo nido. Lavori che sono tutt’ora in corso: cappotto termico, impianto elettrico ed antincendio. Sono invece stati trasferiti 60.000 euro al Consorzio di bonifica, perché è stato fatto un intervento di sistemazione della nuova linea di adduzione, da dopo via Cesare Battisti, che porta sulla pompa di sollevamento di via Fusinato, perché si era rotta. Complessivamente tutti questi lavori che vi ho citato, a diverso titolo, qua ci sono quindici pagine di determine, se volete ve le posso leggere, ma sono a disposizione, sono lavori che sono stati appaltati e sono stati eseguiti. E sono quelli che poi si ritrovano anche nelle determine. 9 DCC n. 60/2016 I 2 milioni di euro che sono stati impegnati l’anno scorso, entro dicembre, riguardano tre appalti. Sono 1 milione di euro per il secondo stralcio del Piano idraulico nel Tavo. Sapete che è stato fatto il primo stralcio, con le canalizzazioni che partono da Salgaro e arrivano in via San Francesco. Non sono ancora ultimati ma hanno un loro meccanismo di appalto e di progetto. Sono stati impegnati 1 milione di euro, proprio fisicamente, appaltando 30.000 euro di lavori di espurgo delle condotte ad un’impresa. Di quel lavoro lì è stato fatto il progetto esecutivo da parte del Comune, anzi sono stati fatti due tipi di interventi, uno su via Mazzini e uno su via Fornace, su via Cavino. Quell’appalto non è stato appaltato e adesso vi spiego il motivo. Sono invece stati appaltati recentemente – e qui ovviamente noi ci siamo trovati, quando siamo arrivati, con la procedura in corso – il secondo stralcio di completamento della scuola media Moroni, per 650.000 euro, e l’intervento di manutenzione straordinaria della villa Zusto per altri 400.000 euro. Vi chiederete perché non è stato appaltato il secondo stralcio. La legge dice che i lavori devono essere spesati entro la fine del 2016. Quando noi siamo arrivati a giugno o luglio, i lavori di approvazione dei progetti esecutivi e delle gare d’appalto erano in corso e già allora ci eravamo resi conto che era tecnicamente impossibile procedere alla realizzazione dei lavori entro la fine dell’anno, perché i soldi, dice la legge, devono uscire dalla Tesoreria. Noi abbiamo ritenuto opportuno andare avanti con i due appalti che erano, in quel momento, molto più avviati, dal punto di vista della realizzazione progettuale e delle gare d’appalto ed abbiamo tenuto fermo il secondo stralcio di Tavo. Perché abbiamo fatto questa scelta? Abbiamo fatto questa scelta perché, nel caso in cui la Legge di stabilità di quest’anno non ci offra la possibilità di prorogare gli interventi e mantenga le indicazioni della Legge di stabilità dell’anno scorso, i lavori che noi non riusciamo a pagare dovremmo rifinanziarli nel bilancio 2017. Vi faccio un esempio, l’ampliamento della scuola Moroni. Noi abbiamo appaltato il lavoro, lo stiamo appaltando, ci manca il certificato antimafia. Metti che potremo spendere cinquantamila euro. La legge che ci ha permesso di fare questo percorso dice: guarda che se tu non paghi tutti i 650.000 euro, il lavoro, nel 2017, lo devi finanziare con fondi diversi. Non chiedetemi le motivazioni, del perché è stata fatta questa cosa. Stiamo verificando nella nuova Legge di stabilità, che molto probabilmente questa cosa sarà prorogata, però ci siamo preoccupati di che cosa? Di dire: nel caso in cui la legge non ci permetta di andare avanti e abbiamo appaltato i lavori, qual è la capacità del Comune di assorbirli nel 2017? La scelta è stata molto semplice: nel caso più drastico noi potremmo sopportare al massimo un milione di euro di spesa nel 2017, per cui ci siamo limitati a procedere all’appalto e all’avvio di lavori per quella cifra. Abbiamo tenuto fermo il milione di euro in più, perché? Perché, nel caso in cui la Legge finanziaria non ci permetta di andare avanti, il Comune di Vigodarzere non è in grado di assorbire, rispetto al suo bilancio, due milioni di euro di lavori, quindi abbiamo fatto una scelta di opportunità. Siamo andati avanti con i progetti. Siamo in sede di gara ma non abbiamo proceduto alla gara per quanto riguarda il Piano idraulico. La situazione, a domanda fatta dal consigliere, è questa: 1,8 milioni di lavori fatti, ultimati, che saranno pagati; 1 milione di euro per la scuola media Moroni e villa Zusto. Se la Finanziaria ci dirà arrangiatevi, siamo in grado di assorbire, con il bilancio dell’anno prossimo. Il Piano idraulico l’abbiamo tenuto in sospeso. Se ci sarà data la possibilità, attraverso la Legge di stabilità, di completarlo, lo faremo; altrimenti l’abbiamo già inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche, con finanziamenti direttamente a carico del Comune, ma ovviamente con fasi più lunghe, perché bisogna recuperare i soldi. Questa è la situazione, rispetto a quello che si è determinato con le decisioni del dicembre dell’anno scorso, rispetto agli investimenti che sono stati fatti. 10 DCC n. 60/2016 Interrogazione n. 15 prot. n. 12656 del 7.11.2016, presentata dal Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle, avente per oggetto: Nomina assessori Unione medio brenta spettanti a Vigodarzere. “Ritenuto che nelle ultime settimane si è assistito a un sostanziale stallo politico dell’Unione medio Brenta che ha portato alle dimissioni dei due assessori dell’Unione Gastaldon e Bazzan; - dopo le ultime elezioni amministrative del 5 giugno il Comune di Vigodarzere non ha ancora espresso i nomi degli assessori che andranno a far parte della Giunta dell’Unione; Considerato che sussiste la complessità e l’urgenza di ripensare a un radicale cambiamento dell’organizzazione della struttura amministrativa e della fornitura dei servizi dell’Unione per i nostri concittadini; Chiediamo che il Sindaco stabilisca con quali tempistiche e con quali criteri preveda la nomina degli assessori dell’Unione spettanti al Comune di Vigodarzere” SINDACO. Io ho dato delle indicazioni, non adesso, diciamo che sono state approvate dal Presidente dell’Unione. Le indicazioni io le avevo già date molto prima dei due assessori, solamente che poi è nato il quesito della differenza di genere e per questo ci siamo fermati un attimo. Una volta ottenuto il quesito che abbiamo posto, che confermava la rappresentanza di genere all’interno dell’Unione, ho provveduto subito. I nostri assessori sono Roberto Zanovello ed Elisa Cavinato. Se volete vi do anche i nomi dell’Unione Medio Brenta, di Cadoneghe e di Curtarolo. Comunque sono stati nominati e stasera abbiamo anche avuto la prima Giunta. Abbiamo un’altra interrogazione sulle antenne, purtroppo il nostro assessore è dovuto andare via perché non stava bene. Chiederei al consigliere Boschello se è possibile portarla al prossimo Consiglio, oppure gli inviamo risposta scritta. CONSIGLIERE BOSCHELLO. L’assessore si è scusato prima, me l’ha detto, nessun problema. Per semplificare le cose, per non mandarle avanti, visto che mi ha detto che ha già preparato qualcosa, se mi manda una cosa scritta, anche via posta ordinaria email, va benissimo comunque. L'approvazione del presente verbale viene rimessa ad una prossima seduta. __________________________________________________________________________________________ Approvato il (verbale n. ) 11 DCC n. 60/2016