Ramo Vita - L`Università che continua

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Ramo Vita - L`Università che continua
Martedì 2 dicembre
Assicurazioni ed altri strumenti
Roberto Castella
Cosa sono e perché esistono le assicurazioni?
Le assicurazioni consentono all’assicurato di «cedere un rischio» poco probabile, ma
potenzialmente rilevante a fronte di un pagamento, il premio, quantitativamente molto inferiore.
La spinta soggettiva nasce dall’avversione al rischio dell’individuo: è infatti spesso difficile
accettare l’aleatorietà e la conseguente impossibilità di controllare determinati eventi che
possono avere impatti rilevanti sulla ricchezza e/o sulla qualità della vita.
L’assicurazione è quindi un sistema redistributivo volontario che permette la condivisione del
rischio, migliorando la posizione di ogni aderente.
Dal punto di vista della Compagnia assicurativa è essenziale avere una base di clienti
sufficientemente grande, così da avere la ragionevole certezza di incassare ogni anno più premi
rispetto agli indennizzi da versare in presenza di sinistri.
I premi sono ovviamente funzione della probabilità di ciascun individuo di subire un dato danno.
Dal punto di vista dell’assicurato, più sono gli aderenti, maggiore è la redistribuzione del
rischio e, in linea di massima, minore sarà il premio.
Quindi possiamo dire che maggiore è il numero dei ricorrenti all’assicurazione e maggiori
saranno i benefici per entrambe le parti coinvolte nel contratto – assicurati e compagnia.
Un po’ di storia…
1400 - 1500
Prime assicurazioni  nate con lo sviluppo del commercio marittimo ad inizio ‘400 a Genova e
poi a Londra (si pensi Lloyd)
Rischio: carichi preziosi e tragitti molto lunghi per le navi dell’epoca generavano rischi di perdite
rilevanti in caso di naufragio
Soluzione  assicurazioni
La funzione principale era proteggere la libera iniziativa degli individui dai rischi e
dall'imprevedibilità degli eventi.
La seconda funzione sociale delle assicurazioni è quella di proteggere la collettività dai rischi e
dalle catastrofi (ad esempio era molto diffusa l’assicurazione contro gli incendi).
1700-1800
Prime assicurazioni sulla vita  sempre a Londra, a metà ‘700. Negli USA B. Franklin porta
all’attenzione della popolazione il tema della copertura del rischio sulla vita
1900-oggi
Enorme sviluppo del mercato delle assicurazioni sia in termini di categorie di prodotti che di
dimensione - il mercato mondiale delle assicurazioni è stimato in 4.600 mld USD di cui 2.600
ramo vita e 2.000 ramo danni. In Europa il mercato vale circa 1.500 mld USD e in Italia circa 150
mld USD (*).
(*) dati Ania 2012
Lo strumento assicurativo
Polizze assicurative
Ramo vita
Contraente
Ramo danni
Compagnia
Assicurativa
Ramo
danni
Premio
Ramo
vita
Danno
Indennizzo
Sinistro
Rimborso
danno
Evento
attinente la
vita umana
Pagamento
capitale /
rendita
Polizza
Gli elementi fondamentali:
• Pagamento di un premio (premio puro/tecnico – caricamenti – altri costi)
• Verificarsi di un sinistro (ramo danni) o di un evento attinente la vita umana (ramo vita)
• Versamento dell’indennizzo /capitale all’assicurato e/o beneficiario
Le assicurazioni – Ramo Vita
Il Ramo vita viene poi ulteriormente suddiviso come segue:
• Ramo I
assicurazioni sulla durata della vita umana (caso vita o caso morte)
• Ramo II
assicurazioni di nuzialità e di natalità
• Ramo III
come ramo I ma prestazioni direttamente collegate al valore di fondi di
investimento, indici di mercato o altri valori di riferimento
• Ramo IV
• Ramo V
• Ramo VI
assicurazione malattia e assicurazione contro il rischio di non autosufficienza
(copertura rischio di invalidità grave dovuta a malattia, infortunio o longevità)
operazioni di capitalizzazione
operazioni di gestione di fondi collettivi costituiti per l'erogazione di prestazioni
in caso di morte, di vita o di cessazione o riduzione dell'attività lavorativa
(include i fondi pensione ad esempio)
Stasera ci concentreremo sulle polizze che hanno maggiore affinità rispetto al mondo finanziario
e in particolare quelle di Ramo I e di Ramo III ovvero strumenti di risparmio e investimento
Le Polizze Vita – Struttura
Nelle polizza vita intervengono 4 soggetti:
• Compagnia
• Contraente
Compagnia
• Assicurato
• Beneficiario/i
Premio
Premio
Contraente
Copertura
Polizza vita
Assicurato
Rendita /
Capitale
Beneficiario
I tre soggetti, contraente – assicurato – beneficiario, possono o meno coincidere.
Le Polizze Vita – Ramo I
Le polizze vita di Ramo I sono le polizze vita tradizionali e prevedono il pagamento da parte
della compagnia di un capitale differito o una rendita al verificarsi di un dato evento.
Caso Morte
• Temporanee
• Vita intera
durata predefinita (generalmente 10-20 anni), versamento
capitale solo in caso di morte dell’assicurato entro il termine della
durata della polizza
versamento capitale alla morte dell’assicurato in qualunque
momento essa avvenga - più onerosa perché evento certo
Caso Vita
• Montante differito
• Rendita
Miste:
versamento del capitale (in genere al contraente-assicurato) solo
qualora l’assicurato sia ancora in vita dopo un certo numero di anni
dalla stipula della polizza
pagamento periodico (temporaneo/vitalizio) di importi a scadenze
prestabilite qualora l’assicurato sia in vita a tali date
unione di una temporanea caso morte e di una caso vita
Le Polizze Vita Ramo I – la Gestione Separata
I premi versati dal contraente confluiscono in una Gestione Separata, ovvero una gestione
finanziaria appositamente creata dalla compagnia assicurativa per quella famiglia di polizze
La gestione separata
• Patrimonio è separato da ogni altro patrimonio della Compagnia - il denaro che le
costituisce può essere incassato solo dai clienti che vi hanno investito
• I titoli in portafoglio rimangono valorizzati al prezzo a cui sono stati inizialmente
acquistati (contabilizzazione a "valore storico") sino al momento della vendita/rimborso
• Il valore della GS cambia grazie ai rendimenti (es. cedole incassate) generati dai titoli in
portafoglio e/o dalla vendita/rimborso dei titoli
• Al momento della vendita/rimborso di un titolo, la differenza tra prezzo di acquisto e di
vendita/rimborso genera un guadagno/perdita che modifica il valore della GS
• IVASS stabilisce vincoli di investimento: le GS investono prevalentemente in titoli di
Stato e altre obbligazioni che siano in grado di garantire certi margini di sicurezza,
redditività e liquidabilità
• Le GS non hanno un valore di quota pubblicato giornalmente/settimanalmente; il calcolo
del valore e del rendimento viene comunque effettuato generalmente una volta al mese
per permettere i disinvestimenti infra-annuali e ricevere la quota di rendimento maturato
Le Polizze Vita Ramo I – Vantaggi
Tranne i casi
specificatamente
previsti dalla
legge
Fonte: Intesa SanPaolo
• Modalità di
valorizzazione
• Tipologia di
investimenti
PUNTI
ATTENZIONE
• Esenzione bollo
• Esenzione
imposta
• Tassazione solo al
successione
momento del
disinvestimento
• Fuori asse
(riscatto anticipato) o ereditario
termine del contratto
Il capitale investito è garantito dalla
Compagnia, almeno alla scadenza o in
caso di morte dell'Assicurato (Gestione
Separata + Margine solvibilità).
È inoltre previsto il consolidamento
delle prestazioni
Rendimento
minimo
garantito
(solo in caso di decesso dell’assicurato)
 costi elevati dovuti alle maggiori garanzie offerte
 generalmente prevista durata minima della polizza prima di eventuale
riscatto anticipato
Le polizze Vita - Ramo III
Sono le cosiddette polizze Unit / Index Linked:
1
Polizze a vita intera ad elevato contenuto finanziario
Prestazione erogata alla morte dell’assicurato
2
3
Valore della prestazione in funzione di quanto versato
4
Valore della prestazione legato all’andamento di fondi d’investimento
5
Possibilità di riscatto parziale o totale prima della morte dell’assicurato (*)
6
Generalmente non vi sono rendimenti minimi garantiti
I costi
• Costi diretti:
• Costi indiretti:
legati all’apertura della polizza (costi di carico, commissioni etc.)
legati ai fondi in cui sono investiti i premi (commissioni di gestione,
performance etc.)
(*) i riscatti parziali/totali nei primi anni della polizza sono generalmente penalizzati da una
decurtazione economica
Come funziona una polizza Ramo III?
Contraente
Compagnia
assicurativa
Investimento
Erogazione
rendita /
capitale
Caso morte
Premio e
versamenti
aggiuntivi
Premio e
versamenti
aggiuntivi netti
Fondo 1
Fondo 2
…
Riscatto
anticipato
Somma erogata = numero quote * valore della quota * α1
1
coefficiente che tiene conto di eventuali maggiorazioni (in caso morte) o decurtazioni (in caso di riscatti
anticipati) che dipende anche da fattori quali età dell’assicurato etc..
Punti di forza
Vantaggi e svantaggi
• Costi in genere più
elevati rispetto ad
altre forme di
investimento /
risparmio per la
componente
assicurativa del
prodotto
(*) In fase di approvazione normativa per la tassazione del rendimento finanziario
maturato anche nel caso morte, così come per i riscatti anticipati
Punti di debolezza
• Possibilità di switch
periodici
• Impignorabilità ed
insequestrabilità
• Pianificazione
successoria anche al
di fuori dell’asse
ereditario
• Capitale esente da
imposte successorie
• No oneri fiscali in
caso di morte
dell’assicurato (*)
Uno strumento classico di investimento:
le gestioni patrimoniali
Le gestioni patrimoniali:
1
Servizio di Investimento su base individuale
2
Delega di gestione
Gestione effettuata in modo separato per ogni cliente
3
Consulente
Mandato
Cliente
INVESTITORE
SGR, SIM,
banche autorizzate
Due tipologie principali:
• Gestione Patrimoniale Mobiliare (GPM)
• Gestione Patrimoniale in Fondi o SICAV (GPF/GPS)
… e molto spesso un mix delle due precedenti
GESTIONI
PATRIMONIALI
Gestore
Punti di forza
Vantaggi e svantaggi
• Tassazione annuale
sul «maturato»
anziché sul realizzato
Punti di debolezza
• Diversificazione degli
investimenti
• Accesso a strumenti
talvolta inaccessibili
• Monitoraggio
costante
• Servizio a contenuto
professionale
• Possibilità per il
cliente di modificare
nel tempo gli obiettivi
di investimento
• Ottimizzazione della
compensazione
fiscale rispetto al
regime amministrato
Confronto 1 – GP vs Ramo III (riscatto anticipato)
Un caso pratico semplificato…
Il Signor X ha un patrimonio di 1.000.000 euro e due alternative:
GESTIONE PATRIMONIALE
Tasso di rendimento annuo:
Durata:
Commissioni annue di gestione:
3,5%
10 anni
0,6%
Imposta di bollo:
Imposta sul capital gain:
0,20%
26%
Dopo 10 anni il Signor X ottiene:
1.217.317 euro
POLIZZA RAMO III
Tasso di rendimento annuo:
Durata:
Commissioni annue di gestione:
(inclusa componente assicurativa)
Imposta di bollo:
Imposta sul capital gain:
3,5%
10 anni
0,8%
0,20%
26%
Dopo 10 anni il Signor X ottiene:
1.201.387 euro
In linea di principio, in caso di riscatti anticipati della Polizza la Gestione Patrimoniale
risulta più vantaggiosa a motivo dei costi assicurativi propri della Polizza
Confronto 2 – GP vs Ramo III (caso morte)
Le polizze Ramo III presentano alcuni vantaggi in caso di morte dell’assicurato:
1. Maggiorazioni del capitale liquidato in caso di morte dell’assicurato
2. Vantaggi fiscali
Nell’esempio precedente si otteneva:
GESTIONE PATRIMONIALE
POLIZZA RAMO III
1.217.317 euro
1.201.387 euro
Ipotizziamo ora che la polizza venga mantenuta fino alla morte dell’assicurato.
In diversi casi è prevista una maggiorazione del capitale liquidato (es. 2,5% per assicurati tra i 60
e i 75 anni)
In tal caso si otterrebbe:
GESTIONE PATRIMONIALE
POLIZZA RAMO III
1.217.317 euro
1.231.422 euro
Nel caso di mantenimento della Polizza sino alla morte dell’assicurato, questa risulta –
generalmente – più vantaggiosa rispetto ad altre forme di investimento
I vantaggi fiscali
Le polizze Ramo III presentano alcuni vantaggi in caso di morte dell’assicurato:
1. Maggiorazioni del capitale liquidato in caso di morte dell’assicurato
2. Vantaggi fiscali
a. esenzione dall’imposta di successione
b. in presenza di rendimenti medio-alti convenienza derivante dalla
«capitalizzazione al lordo» dei rendimenti annui
Al momento un notevole vantaggio per tutte le polizze vita è rappresentato dall’esenzione
dall’imposta di successione del capitale erogato al beneficiario in caso di morte
dell’assicurato, imposta che invece grava sui patrimoni che passino in successione nelle altre
forme di investimento mobiliare.
Riassumendo
Come si può vedere da i due confronti, la scelta tra un investimento in una polizza Ramo III e
una Gestione Patrimoniale non è così immediata; possono infatti esistere una maggiorazione del
capitale, un beneficio finanziario e l’esenzione da imposte di successione in caso morte, ma
questo a fronte di maggiori oneri.
E quindi?
L’elemento fondamentale da cui dipende la scelta tra le due alternative è, in
ultima analisi, la volontà o meno di ricorrere alla polizza come strumento di
trasmissione intergenerazionale del patrimonio.
Nel caso di obiettivi di puro investimento temporale allora, in linea generale, la
Gestione Patrimoniale potrebbe essere una delle soluzioni di investimento più
adatte.
Un cenno alle polizze danni
la responsabilità civile professionale
La polizza di Responsabilità Civile Professionale è un’assicurazione che protegge il
patrimonio del professionista (es. Architetto, Ingegnere, Medico, Avvocato, Commercialista etc..)
dai rischi professionali connessi al normale svolgimento della propria attività.
Tale copertura è obbligatoria per legge dal 2013 per tutti i soggetti iscritti ad ordini
professionali.
La Responsabilità Civile Professionale garantisce quindi dalle richieste di danno per errori,
omissioni, negligenza professionale e responsabilità contrattuale causati a terzi.
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Sinistri coperti:
danni patrimoniali
• costi e spese legali
responsabilità civile contrattuale
• conduzione dello studio
colpa lieve e colpa grave
• retroattività della copertura assicurativa
dolo dei dipendenti/collaboratori
• perdita documenti
violazione della privacy
• diffamazione e ingiuria
sanzioni fiscali inflitte ai Clienti dell'Assicurato
per errore del Libero Professionista