Autoritratto - Proloco Cutrofiano

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Autoritratto - Proloco Cutrofiano
8º Concorso Letterario 2015
riservato agli alunni delle Scuole Primaria e Secondaria di Cutrofiano
“Autoritratto”
Vincitori
Istituto Comprensivo “Don Bosco”
Scuola Primaria “Don Milani”
Autoritratto
Ciao cari, mi chiamo Francesco e ho 9 anni.
Ho capelli e occhi marrone chiaro.
La mia faccia è quasi sempre sorridente, perchè ho capito, già da adesso,
che, dopo tutto, la vita bisogna accettarla così com’è.
Da grande vorrei fare la street art, cioè mi faccio pagare per fare disegni sui
palazzi.
Amo il basket e l’arte mi attrae molto e la musica altrettanto: mi piace il genere
rap.
Ho una sorellina di nome Sofia a cui voglio molto bene.
Purtroppo mio padre e mia madre si sono lasciati.
Questa esperienza mi ha molto addolorato in passato, ma ora cerco di
essere sereno, malgrado tutto.
In fondo se uno è triste per tutta la vita, che vive a fare?
Francesco Doria Classe 4ª B
Autoritratto
Io sono una bambina di dieci anni: sono simpatica, allegra e socievole.
Io ho degli occhi marroni e grandi, una bocca sottile e i capelli lunghi e castani.
Sono di corporatura esile ma adoro praticare lo sport, anche recitare ed esibirmi in
spettacoli divertenti e danzare.
lo mi diverto anche a scuola, con i miei compagni. Frequento la 5ª A della scuola
primaria e vorrei alla scuola media prendere l’indirizzo musicale per pianoforte
perché secondo me è uno strumento meraviglioso.
La mia famiglia è molto allegra: viviamo in campagna. Mia madre è premurosa,
mio padre è divertente, mio fratello è un amante sfegatato degli animali, infatti
passa il suo tempo a fare ricerche su animali dai nomi assurdi.
Io sono la più piccola di casa, per così dire, perché la distanza tra me e mio fratello
è solo di due anni.
Tuttavia già so cosa farò da grande: la neonatologa specializzata in prematuri.
Capisco che può sembrare un parolone ma mi piacerebbe tanto studiare medicina
per aiutare i bambini piccoli a stabilizzarsi e per aiutarli a respirare.
Beh, forse non vi ho detto una cosa: io mi chiamo Benedetta.
De Paolis Benedetta Classe 5ª A
Istituto Comprensivo “Don Bosco”
Scuola Secondaria di 1° Grado
Autoritratto
Sono Simone, un ragazzo tranquillo, che va a scuola ogni mattina, come tutti i
ragazzi della mia età: 11 anni. Frequento la scuola secondaria di primo grado a
Cutrofiano,anche se abito in un paese vicino. Ho una corporatura robusta, occhi
marrone chiaro e capelli castani con alcune sfumature naturali più chiare, quasi
bionde. Non sono facilmente suscettibile ma un ragazzo a cui piace scherzare, fare
amicizie nuove e mi preoccupo quando una persona è in difficoltà o viene presa in
giro, infatti corro subito ad aiutarla.
La mia giornata non è occupata soltanto dall’impegno scolastico ma nel tempo
libero mi dedico a leggere un libro, ad ascoltare musica o a giocare con il
computer. Ho vari hobby: la break dance, il basket, il rap e il calcio, ma la cosa che
mi piace di più è la musica: quando sono triste, mi basta ascoltarla per ritornare
allegro. Io sono molto affezionato ai miei amici, è come se fossero miei fratelli …
anzi sono dei fratelli, perché fra amici si litiga e si fa pace come tra fratelli.
Le mie aspirazioni per il futuro? A questa età ce ne sono varie tra cui entrare nelle
forze armate, fare il rapper o l’impiegato in qualche azienda famosa di computer.
Masciullo Simone Classe 1ª B
Autoritratto
Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame...?
Ti ho interrogato quando ero ancora una bambina e sognavo di essere una
principessa in attesa... del principe. Per carnevale ho chiesto di vestirmi di rosa,
appunto da principessa. Tu specchio mi hai detto che ero la più bella, ma arrivata
alla festa in maschera, non mi ricordo più chi mi disse che sembravo una torta di
compleanno. Ho capito, specchio, che mi avevi presa in giro, ero troppo
grassottella per essere la più bella del reame. Cominciavo a guardare le mie amiche
magrissime e stavo male. Ho deciso perciò di non specchiarmi più per intero e ho
scelto lo specchio del bagno, dove potevo guardare solo il viso.
Ho gli occhi grandi e scuri, ora poi che metto un po’ di trucco mi sembra che siano
più belli. Il viso è rotondo ma posso assottigliarlo mettendo il fard al punto giusto,
le labbra sono grandi, carnose e sempre pronte al sorriso. Specchio, nonostante il
tuo tradimento, sono rimasta una ragazza solare, allegra, innamorata di tutto ciò
che mi circonda. Sono passati un po’ di anni e ho cercato di scrollarmi di dosso un
po’ di “ciccia”, un po’ si è spalmata crescendo in altezza, un po’ l’ho mandata via
muovendomi di più e mangiando in modo più sano. Mi piace molto cantare e
ballare, lo faccio spesso per divertire i miei pesci esotici che dal loro acquario si
godono lo spettacolo e non avendo termini di paragone mi vedono bellissima e
bravissima. Amo molto stare con gli amici, con alcuni di loro condividiamo i
problemi della nostra età, quindi percorriamo la stessa strada difficile per arrivare
alla meta dell’“accettazione” di noi stessi.
Io sono particolarmente fortunata perché ho due genitori fantastici, mi ascoltano,
mi capiscono e mi sono vicini con i loro consigli. Altra grande compagnia sono i
libri, mi piace il profumo della carta e mi piace leggerli, mi aiutano a non sentirmi
sola in questo cammino che dall’ infanzia, attraverso l’ adolescenza, mi porterà a
diventare donna. Vorrei fare la hostess sugli aerei e quindi viaggiare, per questo
penso di fare all’ università la facoltà di lingue straniere. Mi piacerebbe anche
insegnare… chissà?
Dimenticavo, specchio, di dirti che con te non sono più arrabbiata, dimmi pure la
verità, adesso sono più forte, posso accettarla!
Benedetta Specchia Classe 2ª B
Autoritratto
Mi chiamo Giovanni Brigante e sono un ragazzo di tredici anni con le passioni e
gli interessi di quasi tutti gli adolescenti.
Alcune delle mie passioni sono il disegno, la lettura e il cinema.In campo artistico
adoro la fumettistica, infatti disegno continuamente storie a vignette ispirate
generalmente a personaggi di fantascienza.
La mia passione per le materie classiche mi ha portato alla scelta del liceo classico
come scuola da frequentare il prossimo anno. Mi sono sempre interessato allo
studio dell’epica greca e della letteratura e non vedo l’ora di cominciare a studiare
latino e greco, lingue che ho sempre ammirato e che mi aiuteranno a comprendere
meglio il significato di tante parole italiane.
La lettura mi aiuta a riflettere ed ad espandere la mia visione della vita, anche se
prediligo il genere giallo e la fantascienza.
La passione per il cinema mi accompagna da molto tempo, infatti, quando vedo il
trailer di un film che mi interessa, cerco subito l’occasione di vederlo, per questo
apprezzo molto l’idea del cineforum della mia classe.Da anni frequento una piscina
in quanto mi piace nuotare ed essere in forma.Un mio hobby è il collezionismo di
monete di altri stati ma anche di lire o euro con immagini particolari.
Altri interessi sono per me giocare ai videogiochi, specialmente a quelli della mia
X box 360 e del Nintendo. Il gioco degli scacchi è un’altra attività che pratico con
molto entusiasmo perché mi piace molto e poi sono un amante degli origami (cioè
il creare figure originali con il piegamento della carta), attività che mi rilassa.
I miei affetti sono molto ristretti e si limitano ai miei familiari e ai miei amici con
cui condivido le mie esperienze.Non ho molte aspirazioni ma ci sono dei sogni che
vorrei realizzare come il diventare medico e lavorare per un’organizzazione no
profit che presta cure mediche e aiuti nei paesi poveri, come “Medici senza
frontiere” o “Emergency”.
In pratica sono un ragazzo altruista e generoso che rispetta la natura e vuole aiutare
il mondo cominciando dalle piccole cose.
Brigante Giovanni Classe 3ª B
Autoritratto
Il mio nome è Diego Vergari, ho undici anni e frequento il corso musicale nella
classe 1ª C della scuola secondaria di primo grado “Don Bosco” di Cutrofiano
(LE).
Ho una corporatura regolare, altezza media, capelli corti, di colore castano scuro,
labbra carnose, occhi marroni e indosso un paio di occhiali rossi. Ho un carattere
estroverso, socializzo con tutti. Sono maldestro e impacciato, mi capita infatti
spesso di urtare un banco, un tavolo o un bicchiere e di combinare un disastro,
come quella volta della mia prima Comunione quando in un ristorante ho rotto un
bicchiere di cristallo.
Sono nato e vissuto fino all’estate scorsa in un paesino in provincia di Belluno.
Quando sono arrivato qui, a giugno 2014, non conoscevo nessuno, ma ora, grazie
alla scuola, all’ A.C.R. ed al catechismo mi sono fatto molti amici. Il mio timore,
prima di trasferirmi, era quello di non riuscire ad inserirmi facilmente. Invece, tutto
è stato facile, tutti mi hanno accolto con gioia ed affetto tant’è che ho più volte
ribadito a mamma e papà che sarebbe stato meglio trasferirci prima.
A scuola sto imparando a suonare il clarinetto, uno strumento per me fantastico,
ma il mio vero obbiettivo è quello di suonare il sassofono.
Mi piace la musica e, nel tempo libero, suonare e costruire LEGO, anche se, la
cosa più bella per me è leggere. Amo leggere un po’ di tutto, ma prediligo i
romanzi d’avventura e fantasy. Purtroppo, però, non ho molto tempo per farlo,
impegnato come sono tra studio e sport.
Adoro gli animali e da grande vorrei fare lo zoologo oppure condurre un
programma televisivo su di essi. Desidererei anche fare il concertista; sceglierò in
futuro o, chissà, magari farò entrambi.
Pratico judo ormai da sette anni e mi piace molto, anche se, le gare a cui ho
partecipato non mi hanno dato risultati soddisfacenti.
La mia famiglia è composta da quattro persone: mia madre Francesca di trentasette
anni insegnante, mio padre Alessandro di quarant’anni che di mestiere fa il
maresciallo dei carabiniere, io e il mio fratellino Pietro di sette anni. Noi due ci
vogliamo bene, anche se non si direbbe visto che i litigi sono frequenti.
Sono fortunato perché ho tutti e quattro i nonni e ben due bisnonne ormai
novantenni che, con i loro saggi consigli, mi aiutano a maturare e ad affrontare le
difficoltà della vita.
Finalmente, dopo undici anni della mia vita trascorsi lontano dagli affetti dei
familiari, eccomi qua, circondato dall’amore e dalle attenzioni di tutti. Questa
nuova vita mi piace, adoro questo paese ed il calore della sua gente e con i miei
nuovi compagni ed amici ho instaurato un bellissimo rapporto di confidenza e
complicità; con loro mi sento a “casa “.
Non rimpiango nulla del tempo vissuto a Belluno, che resta comunque un
bellissimo ricordo.
Vergari Diego Classe 1ª C
Autoritratto
Conosco una ragazzina di dodici anni, è molto timida, ha i capelli lunghi e occhi
espressivi, castani.
Si è ritrovata a Cutrofiano perché il suo papà è stato trasferito per motivi di lavoro.
E’ arrivata quando aveva solo otto anni. All’inizio non si trovava molto bene, ma
piano piano ha cominciato ad ambientarsi. Lasciare il proprio paese di origine, per
lei, è stato davvero difficile. Una intera infanzia trascorsa in Sicilia e poi dover dire
addio agli amici, a tutti i volti che l’avevano accompagnata da bambina! Dire addio
al mare e alla propria terra, bellissima e colorata!
Tutta la nostalgia, però, piano piano è scomparsa. La Puglia è una regione che sa
accogliere chi viene da lontano, ospitale, aperta. E poi, in Puglia, ha ritrovato il
caldo e il mare e il calore che gli abitanti di questa regione sanno dare.
La ragazza di cui parlo assomiglia spiccatamente alla propria madre: il corpo
minuto, esile, gli occhi scuri e profondi e i capelli di un colore caldo, proprio del
sud.
La ragazzina ha due fratelli: uno di venticinque anni, che è rimasto in Sicilia, e uno
di diciassette anni che vive a Cutrofiano. A lei non piace molto andare a scuola.
Invece, le piace moltissimo stare con le amiche. Di amiche ne ha tante ma le manca
un’amica del cuore. Forse un’amicizia vera sta nascendo: quella con Sharon!
Alla ragazzina piace giocare a pallavolo e, nel tempo libero, leggere un bel libro o
uscire a fare una passeggiata con gli amici o con i familiari.
Da grande vorrebbe fare la parrucchiera o la fotografa. Vedremo dove la porterà la
vita!
I suoi colori preferiti sono scuri e generalmente ama vestirsi in modo sportivo. Le
piace truccarsi e dipingersi le unghie.
La ragazzina di cui parlo è la stessa che scrive e sono io: Sofia!
Sofia Tarantini Classe 2ª C
Autoritratto
Ed eccomi a sfogare tutta la mia rabbia e i pensieri che mi agitano attraverso ciò
che mi fa stare meglio: una sfrenata ballata di pizzica. Solo io e la mia gonna a
campana che mi accompagna nei più violenti volteggi, in gara con il vento.
Io, Matilde, una ragazza di quasi quattordici anni che fra amicizie, amori, affetti
familiari e tanto altro, sta imparando a conoscere veramente il mondo, in questa
fase della sua vita tanto complicata per chi la vive, l’età più bella per chi la ricorda,
ormai adulto, con nostalgia.
Sono una ragazza un po’ “complicata”; il mio carattere funziona a “corrente
alterna”: cambio umore molto facilmente e per gli altri è difficile starmi dietro.
Basta un semplice sguardo, una parola, un gesto o un sms per farmi passare da uno
stato di profonda tristezza a uno di euforia e viceversa. Questo essere così
vulnerabile mi fa un po’ paura ma io sono fatta così e non so fingere. Ogni giorno,
puntualmente, mi ripeto che devo cambiare, che devo essere meno impulsiva, ma
poi dimentico il mio proposito, forse perché, sotto sotto, mi piaccio come sono e le
persone che mi vogliono bene davvero mi accettano come sono e non chiedono che
io cambi.
Quando sono nervosa, indosso le cuffiette e alzo il volume, scelgo la canzone che
più si confà al mio stato d’animo e ... mi lascio trasportare. La melodia mi
abbraccia e mi sussurra “Tranquilla! Ci sono io e non ti lascerò mai!”
Come ogni adolescente, ho la testa in un mondo tutto mio, un mondo colmo di
musica e smartphone. Già, quello che i nostri genitori definiscono la nostra
“rovina”! Ma non capiscono che siamo tutti incollati ai cellulari proprio perché non
siamo mai dove vorremmo essere né con chi vorremmo essere?
Del mio mondo strampalato, ovviamente, fanno parte i miei amici che, in certe
situazioni, diventano la mia seconda famiglia. Hanno sempre una spalla pronta su
cui farmi piangere, una battuta pronta per farmi tornare il sorriso, braccia aperte
per accogliermi. Braccia che vorrei non mi lasciassero mai!
Con la mia vera famiglia, quella da cui non mi potrò mai allontanare, ho un legame
indissolubile: essa mi regala molte occasioni di crescita e di formazione. Quella
che riesce sempre a farmi sentire bene, a capirmi, a consolarmi e a rendermi felice
è mia cugina. Non è una semplice cugina: è lei! Lei che è l’altra metà di me
e mi conosce nelle pieghe più nascoste del mio animo. Lei conosce il mostro che è
in me e con lui ha fatto amicizia; lei che, pur abitando lontano, riesce ad essermi
vicina.
Al momento, il mio interesse principale è lo studio perché so che mi servirà per
affrontare la vita futura. Il futuro è la cosa che più mi spaventa e so già che non
sarà facile. Certo è che io mi impegnerò fino in fondo per me e per rendere
orgogliose le persone che tengono a me. Sogno di fare la biologa marina, ma chissà
come andrà a finire?
Matilde Abbaterusso Classe 3ª C