Diapositiva 1 - Comune di Cossano Canavese

Transcript

Diapositiva 1 - Comune di Cossano Canavese
Comune di Ivrea
Comune di Cossano
Canavese
Comune di Vestignè
Comune di Caravino
Masterplan strategico per la valorizzazione dell‟Anfiteatro
Comune di
Settimo Rottaro
Morenico di Ivrea
Agg. 03.04.2012
Con il contributo di:
Progetto di:
Mario Tassoni
Masterplan strategico per la valorizzazione dell‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Promosso da:
Comune di Ivrea
Comune di Settimo
Rottaro
Comune di Cossano
Canavese
Comune di Caravino
Con il contributo di:
Progetto di:
Andreas Kipar
con
Matteo Pedaso
Giorgia Borrelli
Fortunato D‟amico
Mario Tassoni
Comune di Vestignè
con la collaborazione di:
Cristina Cary
In copertina: La Serra di Ivrea, foto di Emanuel Avetta
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Premessa
Il Masterplan strategico per la valorizzazione dell‟Anfiteatro Morenico di Ivrea è un un‟iniziativa promossa dai Comuni di Cossano
Canavese, Ivrea, Settimo Rottaro, Caravino e Vestignè con il contributo della Camera di Commercio Industria Artigianato e
Agricoltura di Torino, della Fondazione CRT e della Cooperativa AEG e rappresenta la tappa di un processo di rilancio territoriale iniziato
da oltre due anni.
Una tappa di una strategia di intervento che cerca di riattivare il territorio del Canavese a partire dalle sue componenti ambientali,
economiche, sociali, culturali ed estetiche.
Un processo che nasce dal basso, da un‟ iniziativa delle comunità locali che ha tra gli obiettivi principali la ricerca di una nuova identità per
il territorio del Canavese, un territorio che si sta “impoverendo” di persone e attività e che può essere facile preda di progetti di
trasformazione poco attenti alla specificità dei luoghi.
La ricerca di un modello sostenibile e innovativo di sviluppo ha portato da subito a guardare alle peculiarità storico, artistiche, culturali e
paesaggistiche del territorio come alle vere risorse da valorizzare.
Diviene infatti sempre più importante creare consenso riguardo alla necessità di dare valore ad un patrimonio comune, quale proprio è il
“paesaggio”, anche alla luce delle importanti funzioni di interesse generale che esso svolge sul piano culturale, ecologico, ambientale,
sociale e, se ben pianificato, anche economico.
In questo senso l‟impegno nel Canavese è già partito da tempo.
Da un gruppo di studiosi riunitisi a Cossano Canavese e da altri Comuni, Enti e Associazioni lungimiranti che stanno tentando caparbiamente
di innescare un nuovo processo di sviluppo territoriale, che sia ecosostenibile e di lungo periodo, capace di risvegliare un territorio ricco di
segni di ogni epoca ma “sopito”, in attesa di essere risvegliato.
Queste le premesse del progetto Polaris che si pone prima di tutto come processo culturale per stimolare il rilancio di una vasta porzione
territoriale del Canavese, a partire dall‟Anfiteatro Morenico di Ivrea. Le iniziative di Polaris sono orientate concretamente allo sviluppo
delle attività di riqualificazione e valorizzazione territoriale, favorendo la visione e la gestione del territorio come un comprensorio culturale
unitario e fortemente interconnesso
In tal senso, l'idea proposta dal team di lavoro, coordinato da Andreas Kipar del gruppo LAND, Fortunato D‟Amico e Mario Tassoni, con la
collaborazione dell‟artista Cristina Cary, ha virato verso una proposta che non fosse un mero progetto, mirato alla risoluzione del
contingente, ma un vero e proprio masterplan in grado di disegnare una cornice e una prospettiva di ciò che questo territorio potrà essere
nel prossimo futuro.
Un territorio che può riscoprire una nuova identità e avviare un nuovo ciclo di produttività fondato sulla green landscape economy, dove
innovazione tecnologica, turismo culturale, prodotti agroalimentari e valorizzazione delle risorse naturali possano rappresentare gli
ingredienti per la formazione di un nuovo paesaggio, rinnovando il fertile rapporto tra tradizione ed innovazione che ha caratterizzato
questo territorio nei decenni trascorsi.
Un approccio che punta a valorizzare la bellezza dei luoghi, la ricchezza del patrimonio storico, culturale e ambientale, la coesione sociale, il
capitale umano e il saper fare come espressione di un‟identità culturale: tutte componenti essenziali nella sfida della qualità.
3
Con la scoperta di queste potenzialità si possono sviluppare progetti che mettano in connessione i diversi attori e che su questo circuito
virtuoso ne attraggano altri che, agganciandosi a questo rinnovato modello di sviluppo, sappiano trasformare l‟originalità e la specificità di un
paesaggio in uno straordinario, ma anche sostenibile, motore di riconversione.
Un‟operazione di questo genere è senz‟altro più complessa da gestire nella fase iniziale della condivisione, perché rimette in discussione
l‟ottica del particolare, della risoluzione del singolo problema ed uno alla volta, per approdare invece, fin da subito, ad una visione
sistemica che esalti il particolare in vista della realizzazione di un piano di insieme.
Da qui la necessità di un masterplan per promuovere l‟avvio di una di una nuova stagione nella quale l‟Anfiteatro Morenico di Ivrea possa
acquistare un ruolo da protagonista nel panorama regionale puntando su iniziative di valorizzazione della storia e della cultura, e in
generale su atteggiamenti “green”, e un rinnovato rapporto con la natura.
Lo scopo del masterplan è quello di progettare il processo e comunicare opportunità, elaborando una strategia condivisa capace di
innescare progetti virtuosi, in grado di coniugare sviluppo e valorizzazione dell‟ambiente.
La volontà è stata quella di impostare un racconto, il più possibile poetico, oltrepassando il limite dei piani ordinari per andare verso una
progettazione informale, capace ancora di innescare un processo prima di diventare norma.
Allora il tentativo del masterplan è quello di mettere insieme tre aspetti: riscoprire la storia (antica e recente), valorizzare le centralità, grandi
e piccole, e proporre dei percorsi che siano in grado di mettere in relazione le polarità esistenti e future del territorio, coinvolgendo il maggior
numero di attori possibili, con il presupposto che ogni nuovo progetto di trasformazione del territorio deve fare meno ma meglio, cercando di
trarre il maggior vantaggio possibile da ciò che già esiste, mettendo a sistema il contorno.
Il tutto dovrebbe poi essere accompagnato da un ricco programma di informazione e divulgazione affinché questo strumento sia realmente di
stimolo per chi opera sul territorio, operatori pubblici e privati, i veri protagonisti della rinascita dell‟Anfiteatro Morenico di Ivrea.
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Obiettivi e finalità
Il lavoro qui presentato, senza pretese di esaustività, prova innanzitutto a lanciare un messaggio. Un messaggio che punta alla riscoperta del
territorio e del paesaggio come un valore attorno al quale far ruotare l‟economia, dal tempo libero alle produzioni di qualità, dalla cultura
all‟enogastronomia.
Per far questo si è cercato di costruire una nuova immagine per l‟Anfiteatro Morenico di Ivrea che parte da una lettura dei caratteri ambientali
e storico-culturali per poi addentrarsi verso una visione sintetica ed evocativa.
L‟obiettivo di fondo è quello di elaborare un masterplan creativo e flessibile capace di adattarsi alle esigenze che gradualmente si
vanno costruendo, uno strumento dalle connotazioni informali capace, però, di generare soluzioni formali.
Per fare ciò si è dovuto far affidamento all‟interdisciplinarietà, raccogliendo esperienze, anche internazionali, e costruendo una nuova
impalcatura creativa capace di sviluppare un progetto che incorpori le strategie proprie del marketing oltre a quelle dell‟urbanistica e della
pianificazione, innescando processi che possano essere in grado di analizzare e prevedere le trasformazioni nel tempo passo dopo passo, in
una logica temporale di breve, medio e lungo periodo.
Per far questo è importante pensare fin da subito all‟attuazione del processo, al management. Diventa sempre più importante infatti disporre
di una regia sovralocale, come quella che la Regione Piemonte sta portando avanti per coordinare le diverse iniziative di valorizzazione in
atto sul suo territorio. Tale attività è di vitale importanza per guidare gli interventi e mettere in relazione aree diverse ma con problemi simili e
facilitare lo scambio di esperienze e best practice. Allo stesso tempo è fondamentale una regia locale, magari di tipo pubblico-privato,
composta da attori che abbiano un forte legame con il territorio e nel contempo siano aperti al confronto con gli altri.
Una regia che stimoli il dibattito e tenga alta l‟attenzione in modo da tenere vivo il processo monitorando al contempo l‟attuazione dei
progetti, garantendo uno standard minimo di qualità a favore della sostenibilità ambientale.
L‟anfiteatro Morenico di Ivrea in questo senso può diventare un vero e proprio laboratorio dove sperimentare approcci innovativi di
pianificazione e attuazione di progetti di valorizzazione paesisitico-ambientale, applicando un modello che, per la sua flessibilità, può essere
replicato anche in altri contesti simili.
La finalità principale rimane quella di assecondare le vocazioni del territorio, partendo dalle radici ambientali e storico-culturali e
facendo riemergere le tracce del paesaggio alla ricerca di una nuova identità capace di cogliere al contempo le sfide della contemporaneità.
Le indagini effettuate e le analisi territoriali - che derivano principalmente dal libro di Mario Tassoni “L‟anfiteatro Morenico di Ivrea, dalla Pera
Cunca alla Olivetti” (Alberto Ferrero Editore, Cossano Canavese 2011) oltre che da contributi del Comune di Cossano e Ivrea - hanno
permesso di costruire un ambito di riferimento ricco di segni e tracce tramandate dalla Natura, che in questo territorio si è espressa in
maniera particolarmente evidente, e dall‟Uomo, che lo abita fin dagli albori della civiltà
Tutte queste costellazioni di segni hanno bisogno di fare sinergia, di mettersi in rete per costituire la massa critica sufficiente a legarsi con le
altre eccellenze presenti sul territorio: da Ivrea al Castello di Masino.
Da qui l‟idea di un grande parco territoriale, di 600 kmq, inteso come contenitore di eccellenze culturali e ambientali, grandi e piccole,
legate da itinerari privilegiati. Nascono così gli 11 circuiti tematici, per un totale di oltre 270 km, che costituiscono la rete capillare per la
fruizione del paesaggio, capaci di portare nuova linfa a luoghi oggi magari poco raggiungibili o solo defilati. La messa in rete in un sistema
complessivo può moltiplicare le opportunità diversificando le scelte di fruizione in una sorta di parco paesaggistico dalle molteplici possibilità.
Storia, natura, archeologia, architettura moderna e ancora città, borghi antichi, castelli, laghi glaciali e un fiume, la Dora Baltea, a fare da trait
d’union e vero corridoio ambientale privilegiato. Una varietà che pochi territori possono vantare.
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Obiettivi e finalità
Fondamentale diventa quindi la strutturazione del masterplan anche attraverso il potenziamento di una rete infrastrutturale leggera che
migliori l‟accessibilità e la connessione tra le polarità individuate, per creare un network. Attraverso un‟opportuna comunicazione dei valori
storici, culturali, ambientali che appartengono all‟identità del territorio, è possibile incidere sulla percezione culturale del luogo e mettere in
rete quegli elementi puntuali di pregio che altrimenti resterebbero isolati. In quest‟ottica la creazione di un network ha una duplice valenza,
fisica e psicologica.
Il progetto intende favorire la riscoperta e la promozione del territorio dell‟Anfiteatro Morenico di Ivrea, attraverso lo svolgimento
di attività legate al turismo sostenibile, la sistemazione e la manutenzione del territorio, la salvaguardia del paesaggio agricolo e la
promozione della memoria storica così importante in questi luoghi.
In quest‟ottica ogni percorso attiva una serie di attori locali all‟interno del quale posso interagire e fare sistema per realizzare progetti
condivisi.
L‟approccio è quello di valorizzare ciò che oggi già esiste integrandoli con nuovi contributi legati alla contemporaneità in grado di innescare
nuovi processi di sviluppo in un‟ottica innovativa, andando al contempo a lavorare sui disvalori: cave, discariche, aree dismesse e
sottoutilizzate diventano la materia prima sulla quale sperimentare nuove modalità di approccio, legate soprattutto alla percezione.
Come recita il filosofo James Hillman ‘Le città del dopo moderno chiedono di essere scoperte per nuove forme di percezione non tanto per
nuove forme di progettazione’.
Sfruttare ogni intervento ordinario per aggiungere qualcosa di straordinario, questa è la filosofia di fondo alla quale ci si ispira.
A ciò si devono accompagnare misure più tradizionali di valorizzazione del paesaggio volte soprattutto al recupero e riappropriazioni delle
fasce fluviali della Dora in modo da renderla il più possibile fruibile e protagonista del paesaggio dell‟Anfiteatro, dominato dalle alture delle
morene.
Contestualmente a tali interventi strutturali si auspica l‟attivazione di una serie di microprogettualità, quelle in corso o già previste dalle
Amministrazioni locali e dagli operatori privati. L‟inserimento di innovazione e sostenibilità nelle azioni ordinarie può contribuire a valorizzare
proprio i paesaggi della quotidianità, che più incidono sulla qualità della vita degli abitanti e sulla percezione del contesto in cui vivono.
Tale concezione deriva dall‟applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio, che si applica a tutto il territorio e riguarda gli spazi
naturali, rurali, urbani e periurbani e concerne sia i paesaggi eccezionali che i paesaggi della vita quotidiana e i paesaggi degradati.
E‟ proprio il concetto di quotidianità che deve essere maggiormente enfatizzato, in quanto il paesaggio “componente essenziale del contesto
di vita delle popolazioni, espressione della diversità, del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità” deve
essere riappropriato dalla popolazione che vi ci abita. Tutto ciò in una visione nella quale qualunque azione progettuale deve essere
orientata verso scenari di trasformazione in grado di cogliere e valorizzare la complessità del sistema paesistico, in modo da determinare i
presupposti per un programma di sviluppo eco-sostenibile di lungo periodo.
.
6
Scenario europeo
torino
milano
7
Punti di partenza
La nuova definizione di “paesaggio”
Il paesaggio, secondo la definizione della “Convenzione
Europea del Paesaggio” del 2002, è “una parte di territorio,
così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere
deriva dall‟azione di fattori naturali e/o umani e delle loro
interrelazioni”, pertanto qualunque azione progettuale deve
essere orientata verso scenari di trasformazione in grado di
cogliere e valorizzare la complessità del sistema paesistico,
in modo che si determinino i presupposti per un programma
CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO
Consiglio d‟Europa, Firenze, 2000
Ratificata dall‟Italia con L.14/2006
di sviluppo eco-sostenibile di lungo periodo.
I campi di applicazione
La Convenzione si applica a tutto il territorio e riguarda gli
spazi naturali, rurali, urbani e periurbani.
Concerne sia i paesaggi che possono essere considerati
eccezionali, che i paesaggi della vita quotidiana e i
paesaggi degradati.
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Il tema:
paesaggio e sviluppo
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca
scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della
Nazione.
Art. 9 Costituzione Italiana
„‟I danni sul paesaggio ci colpiscono tutti, come individui e
come collettività.
Uccidono la memoria storica, feriscono la nostra salute fisica e
mentale, offendono i diritti delle generazioni future. […]
E‟ necessario un nuovo discorso sul paesaggio, che analizzi
le ragioni etiche e giuridiche della tradizione italiana di tutela,
ma anche le ragioni del suo logoramento. […]
La qualità del paesaggio e dell‟ambiente non è un lusso, è una
necessità, è il miglior investimento sul nostro futuro.
Salvatore Settis, Paesaggio Costituzione Cemento, Einaudi 2010
9
New Green Landscape Economy
Oggi ci troviamo di fronte a un forte dilemma:
come rilanciare l‟economia e, allo stesso
tempo, salvaguardare il fragile equilibrio ambientale?
La risposta può essere un nuovo approccio alla sostenibilità,
nella quale il paesaggio (elemento di forte identità soprattutto in
Italia) possa giocare un ruolo di primaria importanza.
Si deve partire dal presupposto che ogni nuovo progetto di
trasformazione del territorio deve fare meno ma meglio, cercando di
trarre il maggior vantaggio possibile da ciò che già esiste, mettendo
a sistema il contorno.
Il paesaggio, perduta la sua connotazione ornamentale-passiva
che una logica compensativa gli attribuiva, diventa un elemento
centrale nelle nuove politiche di sviluppo, alla ricerca di un
rinnovato rapporto con il nostro territorio.
L‟obiettivo diventa elaborare strategie di intervento che mirano
alla valorizzazione delle risorse esistenti e all‟attivazione di sinergie
tra le diverse azioni progettuali, con l‟obiettivo di migliorare
l‟efficienza, l‟operatività e l‟economicità dell‟intero processo.
Stop war on nature! Let‟s working with it!
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Dove?
Tra Francia e Italia
TORINO
11
Milano
Ivrea
Torino
Dove?
Tra Francia e Italia
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Piemonte: regione ‘modello‟
2006
Adesione alla RECEP
RETE EUROPEA DEGLI ENTI LOCALI E REGIONALI
PER L‟ATTUAZIONE DELLA C.E.P
Organizzazione internazionale non governativa, costituita da:
6 Stati, tra cui 9 Regioni e 5 Province italiane
OBIETTIVO
favorire la conoscenza e l‟applicazione della
Convenzione Europea del Paesaggio
ATTIVITA‟
- Promuovere la cooperazione tra Enti territoriali
- Facilitare processi decisionali pubblici relativi al paesaggio
Stimolare finanziamenti e politiche dell‟Unione Europea
in applicazione della CEP
- Promuovere il Premio del Paesaggio del Consiglio d‟Europa
2008
LR 14/2008 norme per la valorizzazione del paesaggio
Indirizza le azioni e gli interventi della Regione verso politiche
di valorizzazione del paesaggio.
Finanzia progetti finalizzati al recupero, alla riqualificazione e
alla valorizzazione denominati „progetti per la qualità paesaggistica‟.
2009
Adottato il primo Piano Paesaggistico Regionale
Elaborato in modo congiunto e sinergico con il Ministero
con l‟obiettivo di determinare la riqualificazione del territorio
regionale accrescendo la sensibilità della società civile
alle esigenze di tutela del paesaggio
2011
Progetto pilota di valorizzazione dei paesaggi
delle Langhe e del Barolo
E nel Canavese?
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Il territorio interessato
Tra le province di Torino, Biella e Vercelli
Ivrea
TORINO
6829 Kmq
2.300.000 circa (2010)
BIELLA
913 Kmq
187.000 circa (2009)
VERCELLI
2088 Kmq
180.000 circa (2008)
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Il territorio interessato
Tra montagne, colline e pianura
AMBITO MONTANO
Valori
_Valore ecologico – ambientale (grandi Parchi)
Ambito Montuoso
_Valore turistico (Domaines Skiables)
_Relazioni transfrontaliere (Francia e Svizzera)
_Valore Percettivo
Ambito collinare
Criticità
_Abbandono del territorio
_Accessibilità ridotta e congestionata
AMBITO COLLINARE
Valori
Ambito della Pianura
Fiume Po
_Valore ecologico
_Valore storico e culturale (fortezze e castelli)
_Valore turistico
TORINO
Criticità
_Pressione antropica (crescita dell‟urbanizzato)
_Abbandono del patrimonio culturale
AMBITO DI PIANURA
Valori
_Valore produttivo
_Valore economico
Criticità
_Abbandono del territorio
_Perdita identitaria del paesaggio agricolo
_Limitato valore ecologico
_Frattura città – campagna
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L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Porta della Valle d‟Aosta, porta d‟Europa
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L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Porta della Valle d‟Aosta, porta d‟Europa
Sistema idrografico
Torrente
Cervo
Torrente
Elvo
Fiume Sesia
Fiume Dora Baltea
Torrente
Orco
Fiume Po
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L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Porta della Valle d‟Aosta, porta d‟Europa
La
Dora Baltea
Energia naturale, patrimonio culturale e ambientale, elemento generatore del paesaggio
Lunga 160.283 km, importante affluente di sinistra del Po, la Dora Baltea è
l‟unico fiume dell‟Anfiteatro Moreno di Ivrea.
Vi sono poi 7 torrenti, 15 torbiere, e 16 laghi,
La Dora nasce sul versante sudorientale del gruppo del Monte
Bianco dall'unione di due rami sorgentiferi, la Dora di Veny (ghiacciaio del Miage)
e la Dora di Ferret, e scende dapprima verso E e poi verso SE percorrendo
interamente la Valle d'Aosta e il Piemonte nord occidentale, fino a confluire da
sinistra nel Po presso Crescentino.
Molti sono i doni della Dora, il più significativo è l‟Anfiteatro Morenico, geosito di
rilevanza internazionale, composto di sedimenti glaciali trasportati dal grande
Ghiacciaio Balteo durante le ripetute pulsazioni del Pleistocene. Numerosi sono,
inoltre, i laghi originati dall‟escavazione glaciale e riempiti dalle acque di fusione al
ritiro del ghiacciaio.
Il nome Dora Baltea è di origine pre-indoeuropea e significa semplicemente
torrente, "Balteus" (da cui D. Baltea) significa ghiacciaio ed era il grande
ghiacciaio che ricopriva tutta la valle durante le glaciazioni.
La Dora ha donato anche un importante sistema di habitat che la costeggiano
rappresentando un‟importante riserva di biodiversità.
L‟ambiente fluviale è caratterizzato dal susseguirsi di habitat vegetazionali
diversificati. Le piante idrofile vivono immerse o natanti sull‟acqua, le igrofile
vegetano nella zona ripariale dove il suolo è saturo d‟acqua, le mesofile vivono nella
pianura alluvionale con suoli profondi e ben drenati.
La Dora Baltea costituisce riserva di pesca dove si trovano trote fario,
marmorate o iridee, salmerini e ciprinidi, temoli, vi si pratica la pesca sportiva. In
tutte le stagioni è possibile osservare il volo di numerosi uccelli, ma è soprattutto
d‟inverno che i bacini lacustri e il fiume si trasformano in luoghi di svernamento per
decine di migliaia di uccelli acquatici proveniente dal Nord Europa.
All‟interno dell‟Anfiteatro Morenico è molto diffuso il castagno (Castanea
sativa) che, scomparso durante le glaciazioni pleistoceniche, fu reintrodotto
dall‟uomo in epoca storica, per utilizzarne frutti e legname.
L‟ecosistema fluviale della Dora Baltea è estremamente delicato. Le
mutazioni apportate all‟ecosistema fluviale influenzano negativamente anche gli
equilibri consolidati della flora e della fauna instaurate lungo le sponde e nelle aree
Canoeing & kayaking lungo la Dora Baltea nei pressi di Ivrea (Flickr.com)
limitrofe.
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L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Porta della Valle d‟Aosta, porta d‟Europa
Principali centri urbani
AOSTA
BIELLA
IVREA
VERCELLI
CHIVASSO
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L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Porta della Valle d‟Aosta, porta d‟Europa
Un sistema geo-morfologico unitario ai piedi delle Alpi
AOSTA
Parco Nazionale del
Gran Paradiso
BIELLA
IVREA
VERCELLI
CHIVASSO
20
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
21
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
Dimensioni
600 kmq
22
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
92 comuni
23
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
92 comuni
TAVAGNASCO
200.000 abitanti
(di cui Ivrea 25.000 abitanti)
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L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
Natura
Il più grande anfiteatro glaciale conservato
d‟Europa
Morena laterale sinistra
LA SERRA DI IVREA
Le Morene formano il
grande
arco
collinare
generato dall‟azione di
trasporto e di accumulo
del Ghiacciaio Balteo
Morena laterale destra
della Valchiusella
Morena frontale ovest
Morena frontale est
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L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
Lago Nero
Natura
I colli di Ivrea e i 5 laghi
Lago Pistono
Lago Sirio
Lago di Campagna
Lago S. Michele
L‟area dei 5 laghi è
caratterizzata da aree
paludose e torbiere,
residui di antichi laghi. La
torba, carbone fossile
recente intriso fortemente
d‟acqua, da vita al curioso
fenomeno delle “Terre
Ballerine”.
26
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
Natura
I terrazzi fluviali e i laghi glaciali
Lago di Viverone
per superficie si tratta del terzo
specchio d'acqua del Piemonte
Lago di Candia
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L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Un territorio unico
Natura
La pianura alluvionale della Dora Baltea
Torrente Chiusella
Fiume Dora Baltea
28
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Un territorio unico
Natura
SIC e ZPS
1
2
3
4
6
5
10
8
7
SIC
9
11
12
29
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
Natura Un mosaico variegato
La Serra di Ivrea
La pianura all‟interno dell‟anfiteatro
I colli di Ivrea
La Dora Baltea
30
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
Storia
Un territorio ricco di segni di ogni epoca
Masso San Giacomo
Insediamenti e reperti dal Neolitico
all‟ età del bronzo
(5000-900 a.C.)
Pera del Cupet
Monte Cordola
Masso coppellato
Lancia in bronzo
Menhir
Insediamento palafitticolo
Pera Cunca
Il Neolitico
Età del Rame
Età del Bronzo
CELTI
ROMANI
0
31
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
Storia
Un territorio ricco di segni di ogni epoca
Insediamenti e reperti dall‟Età del ferro
all‟ epoca Romanica
(500 a.C-1000 d.C.)
Il Neolitico
Età del Rame
Età del Bronzo
Età del ferro (tribù celtiche)
Età Romana
Età Romanica
CELTI
ROMANI
0
1000
32
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
Storia
Un territorio ricco di segni di ogni epoca
Insediamenti medioevali (castelli e ricetti)
(1200-1400 d.C.)
Il Neolitico
Età del Rame
Età del Bronzo
Età del ferro (tribù celtiche)
Età Romana
Età Romanica
I castelli e I ricetti
CELTI
ROMANI
0
1000
1500
33
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
Storia
Un territorio ricco di segni di ogni epoca
Insediamenti rurali _le cascine
1800 c.a.
Le cascine
Il Neolitico
Età del Rame
Età del Bronzo
Età del ferro (tribù celtiche)
Età Romana
Età Romanica
I castelli e I ricetti
CELTI
ROMANI
0
1000
1500
2000
34
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
Storia
Un territorio ricco di segni di ogni epoca
L‟espansione dell‟Ivrea Olivettiana in epoca moderna
(1896-1986)
Le architetture olivettiane ad Ivrea
Le cascine
Il Neolitico
Età del Rame
Età del Bronzo
Età del ferro (tribù celtiche)
Età Romana
Età Romanica
I castelli e I ricetti
CELTI
ROMANI
0
1000
1500
2000
35
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
Storia una fitta stratificazione
La Pera Cunca
Il Gesiun di Piverone
Rotonda Antonelliana, Castellamonte
Il castello di Masino
La Fabbrica dei Mattoni Rossi, prima sede Olivetti
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L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
Presidi sulle alture per
il controllo del territorio
Le colline ospitavano la maggior parte degli
insediamenti storici per il controllo del
territorio
Morena laterale sinistra
La Serra
Morena laterale destra
Morena frontale ovest
Morena frontale est
Rif. sezione
37
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il territorio
Le antiche vie di comunicazione
Gli insediamenti erano raggiungibili
tramite la via Romea, antico asse
romano, che dalla Gallia passando
per Aosta attraversava l‟anfiteatro
morenico e attraverso la via
Francigena che collegava
Sintesi storia
Si inseriscono le vie di
attraversamento storiche
Canterbury a Roma
Via Romea, antica via romana
Via Francigena
38
IERI
Un territorio propulsivo
al centro della storia
Il castello di Masino
39
OGGI
Un territorio sopito,
in attesa di essere risvegliato
‘Le stelle che vivevano di luce riflessa
non ricevono più luce’
Ruderi a Cossano Canavese
40
?
COME INTERVENIRE
1. Confrontarsi con esempi internazionali
2. Definire una strategia
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Scenario europeo - Germania
REGIONALE 2002-2010
Düsseldorf
Per una nuova vivibilità
Renania-Westfalia
Superficie: 34. 000 Kmq
Abitanti: 18 milioni
R-2002.
R-2004.
R-2006.
R-2008.
R-2010.
R-2004
Mönchengladbach
Münster
Remscheid, Solingen, Wüppertal
Aachen
Colonia-Bonn
R-2002
Obiettivi :
R-2006
- sviluppo urbano
- promozione culturale
- protezione della natura
- rinaturalizzazione corsi d‟acqua
R-2010
R-2008
- riqualificazione aree dismesse
42
EUROGA 2002 plus
170 Kmq
270.000 abitanti
regione del Mönchengladbach
1.588 ab/kmq
Il tema:
Il percorso dei castelli e nuove
attrazioni per rivitalizzare il paesaggio
Key words: Riqualificazione del paesaggio con progetti
straordinari di cultura, ricreazione, sport, tempo libero tramite la
messa in rete di elementi storico-culturali.
www.euroga2002.de
43
REGIONALE 2004
Il tema:
3200 Kmq
1.000.000 abitanti
30 Comuni coinvolti
312,5 ab/kmq
Nuovi impulsi per il fiume Ems
Key words: Rivitalizzazione delle sponde del fiume Ems, nuovi
progetti di sviluppo eco-compatibili per migliore la qualità della
vita dell‟intera regione
www.regionale2004.de
44
REGIONALE 2006
450 Kmq
670.000 abitanti
3 Città coinvolte (Wüppertal, Solingen, Remscheid)
1489 ab/kmq
Il tema:
Messa in rete di tre città grazie al
recupero di tracciati ferroviari dismessi
Key words: Recupero aree ex industriali e cave dismesse,
recupero di tracciati ferroviari in disuso, rivitalizzazione dei
luoghi dal punto di vista urbanistico, paesaggistico e culturale.
www.regionale2006.de
45
REGIONALE 2008 Euroregionale
9600 Kmq
4.000.000 abitanti
3 Nazioni coinvolte Germania, Belgio, Olanda
con centro in Aquisgrana (Aachen).
416 ab/kmq
Il tema:
Superare i confini
Key words: rafforzare questa regione, potenziando il sapere, la
natura, la cultura grazie a progetti di nuovi parchi e
riqualificazione di centri culturali.
www.euregionale2008.de
46
REGIONALE 2010
Il tema:
4000 Kmq
4.000.000 abitanti
50 Comuni coinvolti
1.000 ab/kmq
percorso del Reno da Colonia a Bonn
Key words: Innescare processi di qualificazione del territorio
intervenendo sulle diverse componenti del paesaggio: il Reno, le
città, il verde , la cultura, i parchi tecnologici
47
www.regionale2010.de
2009 MOLTA + BRIANZA
390 Kmq
760.000 abitanti
50 Comuni coinvolti
2.060 ab/kmq
Il tema:
Dare alla nuova Provincia una nuova e
riconosciuta identità fondata sul paesaggio
Key words: valorizzazione aree naturali, riqualificazione aree
degradate, messa in rete risorse storico-culturali
48
CARSO 2014+
Il tema:
100 Kmq
Ricordare, unire, insegnare
48.000 abitanti
in occasione del centenario della
Prima Guerra Mondiale
6 Comuni coinvolti
480 ab/kmq
Key words: valorizzazione delle tracce della storia , percorsi di fruizione turistica
sostenibile, inserimento della contemporaneità
MONTE S. MICHELE
SANTUARIO DI REDIPUGLIA
LAGO DI DOBERDO‟
49
valENZA 2010
900 Kmq
600.000 abitanti
11 Comuni coinvolti
666 ab/kmq
Valorizzazione dei paesaggi
fluviali
Il tema:
dell‟Enza
Key words: valorizzazione fasce fluviali del fiume Enza, riqualificazione ambiti di cava,
nuovi percorsi ciclopedonali lungo fiume
50
MI-LU
110 Km
2.000.000 abitanti
35 Comuni coinvolti
Un
raggio verde
Il tema:
tra Ticino e Lombardia
Key words: messa in rete delle risorse naturali e culturali,
connessioni transfrontaliere, nuovi percorsi turistici
51
un mix di azioni possibili
x la valorizzazione dell‟A.M.I
connessioni transfrontaliere
valorizzazione aree naturali
percorsi di fruizione
turistica sostenibile
riqualificazione aree degradate
parco paesaggistico
recupero naturalità fluviale
riqualificazione aree degradate
nuovi poli di sviluppo
ecocompatibili
riconversione aree dismesse
?
riqualificazione aree industriali
dismesse
messa in rete risorse
storico-culturali
riqualificazione ambiti di cava
nuovi percorsi ciclopedonali lungo fiume
valorizzazione delle tracce della storia
valorizzazione fasce fluviali della Dora
Arte/architettura contemporanea
52
Modelli innovativi di piani e progetti
strategici orientati alla promozione e
valorizzazione del territorio
PRINCIPI CHIAVE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Costituire un Esempio
Usare Risorse
Promuovere Identità
Ampliare gli orizzonti della Pianificazione
Plasmare il Processo
Permettere creatività e innovazione
Generare immagini
Assicurare Trasparenza
Costruire la struttura organizzativa
Assumere Responsabilità
53
QUALE STRATEGIA PER L‟A.M.I
?
54
54
AOSTA
BIELLA
Le connessioni infrastrutturali
Dall‟esterno….
VERCELLI
MILANO
TORINO
ALESSANDRIA
55
ASTI
AOSTA
BIELLA
Le connessioni infrastrutturali
Dall‟esterno….
VERCELLI
MILANO
TORINO
ALESSANDRIA
56
ASTI
Le connessioni infrastrutturali
Verso l‟interno
Raccordo Ivrea-Santhià
Autostrada Torin-Aosta
57
2 GATE + 1 : Il primo livello di eccellenze
I collegamenti ai principali attrattori territoriali
LA BESSA
IVREA
IVREA
IL CASTELLO DI
MASINO
CASTELLO DI MASINO
58
LA BESSA
Il secondo livello di eccellenze
Castelli e laghi
CASTELLO DI
MONTALTO DORA
LA BESSA
CASTELLO DI MONTALTO
DORA
LAGO DI ALICE
IVREA
LAGO DI CANDIA
LAGO DI VIVERONE
LAGO DI ALICE
IL CASTELLO DI
MASINO
CASTELLO DI AGLIE‟
LAGO CANDIA
CASTELLO DI
AGLIE‟
LAGO DI VIVERONE
59
Il terzo livello di eccellenze
Borghi, ritrovamenti archeologici, chiese, musei, ecc.
CASTELLO DI
MONTALTO DORA
LA BESSA
LAGO DI ALICE
PERA CUNCA
IVREA
LAGO DI VIVERONE
IL CASTELLO
DI MASINO
MACAM, Maglione
GESIUN
CASTELLO DI AGLIE‟
LAGO CANDIA
CHIESA DI BORGARELLO,
CARAVINO
ROTONDA ANONELLIANA, CASTELLAMONTE
60
La visione complessiva delle eccellenze sul territorio
LA BESSA
LAGO DI ALICE
IVREA
Dalle terre che ballano
alle stelle che brillano!
LAGO DI VIVERONE
IL CASTELLO
DI MASINO
LAGO CANDIA
61
Verso un sistema integrato
La messa a sistema delle eccellenze
I circuiti tematici
CIRCUITO 5
CIRCUITO_1: Castello e la collina di Masino
30 km
CIRCUITO_2: Lago di Viverone
43 km
CIRCUITO_3: la Bessa
23 km
CIRCUITO_4: la Serra
34 km
CIRCUITO_5: castello di Montalto Dora e i 5 laghi
10 km
CIRCUITO_6: IVREA
10 km
CIRCUITO_7: La Val Chiusella e il Lago di Alice
36 km
CIRCUITO_8: Collina della Paraj Auta e
Castello di Pavone
16 km
CIRCUITO_9: Castello di Agliè
20 km
CIRCUITO_10: piccolo anfiteatro morenico
canavesano
20 km
CIRCUITO_11: Lago di Candia
30 km
CIRCUITO 4
CIRCUITO 7
CIRCUITO 6
CIRCUITO 8
CIRCUITO 3
CIRCUITO 2
CIRCUITO 1
CIRCUITO 9
CIRCUITO 10
CIRCUITO 11
272 km
62
L‟integrazione con i grandi sistemi ambientali
Le valli fluviali della Dora e
del Chiusella
Ivrea
Ivrea
Masino
Fiume Dora
Torrente Chiusella
Masino
La Dora vista da Mazzè
63
L‟integrazione con i grandi sistemi ambientali
La Dora: un ecosistema complesso da valorizzare
Un grande parco fluviale tra Natura e Cultura
Una proposta di potenziali progettualità:
Rinaturalizzazione delle fasce fluviali e realizzazione di
corridoi verdi per la ricucitura della trama paesistica.
Percorso dell‟Arte contemporanea e le Stelle: una
piattaforma viaggiante nomadica o galleggiante ove si possano
visualizzare monitoraggi su dati scientifici riguardo lo stato di salute
del fiume e realizzare manifestazioni dedicate ai fiumi nel mondo.
Giardini fluviali d‟artista lungo la Dora con la partecipazione
dei vivaisti della Fiera dei Fiori di Masino.
Ipotesi di Parco fluviale – Dora Ursa Major contenitori tra
Arte, Danza, Musica, Letteratura,
Cinematografia fluviale.
Architettura,
Agricoltura
e
Andar per fiumi: attività sportive, svago, divertimento, ricerca di
avventura (canoa, rafting, kayak). Dora, il Colorado d‟Europa.
Contratto di Fiume: accordo volontario con i partner francesi per
la valorizzazione del bacino della Dora in Canavese (progetto in
corso da parte della Provincia di Torino).
(NOTA: in merito si è già svolto il primo incontro informativo tra i responsabili del Consorzio Imbrifero
Montano della Dora Baltea e i partner francesi in vista della stesura del Contratto di Fiume finalizzato a
valorizzare il bacino della Dora in Canavese).
64
L‟integrazione con i grandi sistemi ambientali
I rilievi morenici e il tracciato dell‟ Altavia
Fiume Dora Baltea
Torrente Chiusella
Il castello di Montalto Dora e l‟ingresso verso la valle d‟Aosta
tracciato dell‟ Altavia
65
AnfiteatroMorenicoIvrea
tra cultura e natura, tra tradizione e innovazione
1 Ambito di azione
di 26 km di diametro
CIRCUITO 5
CIRCUITO 4
2 Sistemi ambientali
CIRCUITO 3
CIRCUITO 6
CIRCUITO 7
- Il sistema dei rilievi morenici
il tracciato dell‟Altavia
- Il sistema fluviale della Dora Baltea e
del fiume Chiusella
il collegamento Masino-Ivrea
11 Circuiti tematici
CIRCUITO 8
CIRCUITO 2
CIRCUITO_1 Castello e collina di Masino 30 km
Fiume Dora
CIRCUITO_2 Lago di Viverone
43 km
CIRCUITO_3 la Bessa
23 km
CIRCUITO_4 la Serra
34 km
Torrente Chiusella
CIRCUITO_5 Castello di Montaldo Dora 10 km
e i 5 laghi
CIRCUITO 9
CIRCUITO1
CIRCUITO 10
CIRCUITO_6 IVREA
10 km
CIRCUITO_7 Lago di Alice
36 km
CIRCUITO_8 Collina della Paraj Auta e
Castello di Pavone
16 km
CIRCUITO_9 Castello di Agliè
20 km
CIRCUITO 11
CIRCUITO_10 Piccolo Anfiteatro Morenico
canavesano
20 km
CIRCUITO_11 Lago di Candia
Oltre 270 km
di paesaggi da riscoprire
30 km
66
I layer del progetto per l‟AMI
Un sistema complesso di
eccellenze naturali e culturali
Livello 3_ le eccellenze territoriali
Livello 2_ 11 circuiti tematici e il
tracciato dell‟Altavia
Livello 1_ il sistema del fiume e il
collegamento lungofiume Masino-Ivrea
Livello 0_ la struttura orografica
67
1 Ambito di approfondimento
Circuito 6_ Ivrea e i suoi colli
68
Il contesto territoriale
IVREA
Naviglio
di Ivrea
Ivrea
Dora
Baltea
69
I circuiti di Ivrea
CIRCUITO TREKKING
CIRCUITO CENTRO STORICO
CIRCUITO CITTA‟ MODERNA
La Polveriera
Monte Stella
Via Circonvallazione
Castello
Ospedale
Giardini sulla Dora
Il borghetto
Duomo
Teatro
Piazza
Giacosa
Freguglia
La serra
Giardini pubblici
Sinagoga
Ex Montefibre
Villa Casana
LE ARCHITETTURE
OLIVETTIANE
Villa Girelli
Cascina Vesco
70
Il NORD > Il castello di Montalto e l‟area dei 5 laghi
Monte del
Maggio
Castello di
Montaldo Dora
MONTALTO
DORA
Chiesa di
S. Rocco
Lago
Pistono
Il link verso la Valle d‟Aosta e la Serra
Acquedotto
Romano
Lago Nero
Torbiera di
Chiaverano
Bienca
CHIAVERANO
Torbiera di
Montalto Dora
Castello di
S. Giuseppe
Chiesa di
S. Croce
Lago
Campagna
Torbiera
Lago Sirio
Cappella di
S. Pietro
Martire
Lago San
Michele
L‟area dei laghi e la pian
Chiesa
Montestella
Vista dei colli e dei laghi da nord
71
Il NORD > Il castello di Montalto e l‟area dei 5 laghi
Lago Nero
La via dei laghi, tra storia e natura
Castello di
Montalto Dora
Lago
Pistono
Lago Sirio
Lago
Campagna
Lago San
Michele
72
Il SUD > Paraj Auta, castelli e agricoltura
Ai piedi di un‟antica collina, tra borghi e cascine
La campagna tra Samone e Pavone Canavese
Castello
BANCHETTE
Castello
SALERANO
Villa
Pallavicino
SAMONE
Incisioni
rupestri
Passo delle
Banche
Cascine
PAVONE
CANAVESE
Castello di
Pavone C.se
Cascine
Cascine
73
Un crocevia di paesaggi,
nel cuore dell‟Anfiteatro Morenico
Lago Nero
Acquedotto
Romano
Monte del
Maggio
Chiesa di
S. Rocco
MONTALTO
DORA
Castello di
Montaldo Dora
Lago
Pistono
Torbiera di
Chiaverano
Bienca
Torbiera di
Montalto Dora
Castello di
S. Giuseppe
Chiesa di
S. Croce
Potenziale parco
della Dora
CHIAVERANO
Lago Sirio
Torbiera
Lago
Campagna
Cappella di
S. Pietro
Martire
Lago San
Michele
Chiesa
Montestella
Castello
Ospedale
Duomo
Teatro
Piazza
Giacosa
Freguglia
La serra
Sinagoga
Il borghetto
Castello
BANCHETTE
Ex Montefibre
Castello
SALERANO
LE ARCHITETTURE
OLIVETTIANE
Villa
Pallavicino
Potenziale parco
della Dora
SAMONE
Incisioni
rupestri
Passo delle
Banche
Cascine
PAVONE
CANAVESE
Castello di
Pavone C.se
74
Cascine
Un sistema articolato di funzioni
per la fruizione turistico-ricreativa
MONTALTO DORA
75
2 Ambito di approfondimento
Circuito 1_ il castello e la collina di Masino
76
Il contesto territoriale
SVINCOLO
AUTOSTRADALE
ALBIANO
SETTIMO
ROTTARO
CARAVINO
MASINO
Le morene dal lago di Viverone
COSSANO
CANAVESE
VESTIGNE‟
Strambino
Naviglio
di Ivrea
BORGOMASINO
MAGLIONE
BORGO D‟ALE
Il Castello di Masino
Vische
Moncrivello
Candia
Canavese
Dora
Baltea
Cigliano
Caluso
Mazzè
77
Il circuito della collina di Masino
e le sue Costellazioni
SVINCOLO
AUTOSTRADALE
ALBIANO
COLLEGAMENTO
MASSINO-IVREA
Costellazione della Lepre
Circuito di Masino
Costellazione del Cigno
Strambino
Vische
Candia
Canavese
Moncrivello
Dora
Baltea
Cigliano
Caluso
Mazzè
78
Il NORD > il lago di Viverone
Il link verso la Bessa
Strambino
Il lago di Viverone
Vische
Candia
Canavese
Moncrivello
Dora
Baltea
Cigliano
Caluso
Mazzè
79
I circuito della collina di Masino
e le sue «Costellazioni»
Costellazione della Lepre
Costellazione del Cigno
Percorso A
Percorso E
Caravino-Masino
Emergenze: Chiesa di San Giacomo, Castello di Masino, Pozzo storico
Campore_Edicola Votiva
Emergenze: vigneti erbaluce, collina artificiale di monticelli, chiuse longobarde
Percorso B
Percorso F
Masino - Vestigne‟
Emergenze: il Roc Piropendula
Edicola votiva – Pera Cunca
Emergenze: Area megalitica della Pera Cunca
Percorso C
Percorso G
Masino- S.Eusebio
Emergenze: Sant‟Eusebio
Cossano Canavese- Edicola votiva
Emergenze: museo all‟aperto della poesia
Percorso D
Masino- Campore
Emergenze: Vigneti Erbaluce DOC
80
Il SUD > Lago di Candia,
castelli e cascine
Al centro di una vasta
area naturale, tra borghi e cascine
Castello di Mazzè
Lago di Candia
81
Il luogo della storia
Un sistema complesso di
eccellenze naturali e culturali
82
83
Come attivare la strategia?
e far brillare le stelle oggi spente?
84
1_ attraverso l‟ascolto del territorio
PROSSIMI PASSI: AMI TALK-TALKING ABOUT ANFITEATRO MORENICO DI IVREA
Uno step importante del processo per la valorizzazione di un territorio è la fase di ascolto dello stesso. Risulta fondamentale progettare con chi
vive questi territori al fine di giungere insieme ad una visione condivisa sul futuro delle realtà locali. Costituire quindi un forum di
discussione, sul modello già attivo delle IBA in Germania, permetterà di non definire dei progetti „calati dall‟alto‟.
IBA-Talk Berlino
85
2_ attraverso la promozione di passeggiate
PROSSIMI PASSI: AMI WALK-WALKING TROUGH THE ANFITEATRO MORENICO DI IVREA
Un altro step fondamentale del processo per la valorizzazione di un luogo è portare l‟attenzione su tutto il territorio dell‟anfiteatro morenico
attraversandoli e vivendoli. Prossimo obiettivo del AMI WALK potrebbe essere organizzare passeggiate ed escursioni giornaliere volte alla
conoscenza di queste aree per chi non le vive quotidianamente, rendendo di conseguenza consapevoli i cittadini ed amministratori sull‟effettiva
potenzialità dei loro territori.
Passeggiate a fini divulgativi e didattici verso la Pera Cunca
86
2_ attraverso la promozione di passeggiate
PROSSIMI PASSI: AMI WALK-WALKING TROUGH THE ANFITEATRO MORENICO DI IVREA
Passeggiata per l‟attivazione di un circuito dei L.E.T. (Landscape Expo Tour) a Bareggio (MI)
87
2_ attraverso la promozione di passeggiate
PROSSIMI PASSI: AMI WALK-WALKING TROUGH THE ANFITEATRO MORENICO DI IVREA
IBA-Walk Berlino
88
3_ attraverso l‟organizzazione di eventi
PROSSIMI PASSI: AMI MEETING-MEETING ON ANFITEATRO MORENICO DI IVREA
Progetto Polaris "Adotta un Sentiero"
89
3_ attraverso l‟organizzazione di eventi
PROSSIMI PASSI: AMI MEETING-MEETING ON ANFITEATRO MORENICO DI IVREA
Progetto Polaris "Percorsi storico-culturali"
Il progetto POLARIS
"percorsi storico-culturali"
nasce come primo passo del
lungo percorso di rivalutazione del territorio
dell'Anfiteatro Morenico di
Ivrea. L'ambito risulta
ristretto ai comuni della
collina di Masino: Caravino,
Cossano C.se e Vestignè.
Grazie alla collaborazione
con la Compagnia di San
Paolo, il progetto "percorsi
storici - culturali" ha avuto
inizio.
La collina, e i percorsi che vi
insistono, saranno quindi
sottoposti ad un'operazione
di recupero e di
valorizzazione, effettuata
tramite interventi mirati di
pulizia e sistemazione della
sentieristica e di
approntamento della
cartellonistica.
90
4_ attraverso
il coinvolgimento
degli attori del
territorio
91
Partire dai processi in atto
Piano di Valorizzazione integrata del patrimonio culturale
dell‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
Il piano è un processo «aperto», avviato
nei primi mesi del 2010 da finanziamenti regionali, che si propone la
creazione di un sistema locale di relazioni stabili in grado di generare nuove
opportunità di crescita e di sviluppo.
Gli obiettivi del piano:
1_Migliorare l‟offerta culturale
2_Promuovere il territorio e le sue risorse
3_Favorire l‟integrazione con il tessuto economico e sociale
4_Stimolare l‟affermarsi del senso di appartenenza alla comunità
5_Favorire il riconoscimento della propria identità e del proprio patrimonio
6_Creare nuove opportunità occupazionali
7_Promuovere l‟attenzione al paesaggio e alla sostenibilità
I 30 promotori:
Comune di Ivrea, comuni di Carema, Settimo Vittone, Borgofranco di Ivrea, Montaldo Dora, Cascinette, Burolo, Bollengo, Andrate,
Nomaglio, Chiaverano, Pavone, Alice Superiore, Romano Canavese, la Comunità collinare Intorno al Lago, l‟Istituto di Istruzione
Comitato FAI di Ivrea e Canavese, Fondazione Adriano Olivetti, Archivio Storico Olivetti, La Via Francigena Amici di Santo Stefano,
Gruppo Archeologico Canavesano, Centro di Centro di Educazione dell'Arte Superiore Giovanni Cena, l‟ALT turismo Torino,
l‟associazione Ecomuseo Anfiteatro Morenico di Ivrea, l‟Archivio nazionale del cinema di impresa, le associazioni archivio storico
Olivetti, la via Francigena di Sigerico, Sancta Maria de Yporegia, il gruppo archeologico Canavesano, Effetto Serra S.P.A.
92
Azioni in corso e realizzate
Insolite visite. MAAM e dintorni
Visite spettacolo nei luoghi della storia dell‟Olivetti.
93
Azioni in corso e realizzate
Mostra Paesaggi di Carta
L‟Anfiteatro Morenico di Ivrea tra visioni e rappresentazioni (organizzata dal comune di Ivrea).
94
Azioni in corso e realizzate
Workshop sul paesaggio
Geologia e paesaggio dell‟Anfiteatro Morenico di Ivrea
3_ attraverso l‟organizzazione di eventi
95
Le prime azioni: primavera 2012
Comunicare l‟avvio del processo attraverso azioni concrete
Un decalogo
1. Integrare le aree verdi nel sistema insediativo
2. Valorizzare il patrimonio storico e culturale del territorio
3. Assecondare il sistema idrografico
4. Privilegiare il sistema infrastrutturale minore
5. Favorire l‟utilizzo dei percorsi di fruizione esistenti
7. Recuperare i sentieri storici
7. Connettere le emergenze culturali esistenti
8. Evidenziare gli scorci panoramici
9. Prevedere un sistema diffuso di aree di sosta
10. Realizzare un sistema integrato di informazioni turistiche
96
Le prime azioni: primavera 2012
Un‟applicazione nel paesaggio urbano di Ivrea
INFO BOX
97
Le prime azioni: primavera 2012
Pista ciclabile lungo la Dora
98
Le prime azioni: primavera 2012
Cartellonistica
all‟incrocio dei
percorsi
Un‟applicazione nell‟ area dei 5 laghi
INFO BOX
99
Aree di sosta nel verde
Le prime azioni: primavera 2012
Comunicare la presenza dei circuiti turistici e delle eccellenze sul territorio
tramite l‟inserimento della cartellonistica e delle aree di sosta
100
Nella costellazione della megalopoli padana tra Milano e Torino….
MI
TO
GE
101
L‟ A.M.I. costituisce un nuovo ingranaggio di rilevanza
interregionale
AOSTA
EXPO
2015
MI
TO
GE
102
L‟ A.M.I. PARTE DI UN SISTEMA TERRITORIALE PIU‟ VASTO
Il masterplan si inserisce tra la provincia di Torino, Biella e Vercelli
103
3 GATE
Il sistema dell‟accessibilità e i 3 potenziali
grandi attrattori
Ivrea
La Bessa
Castello di Masino
15 WELCOME POINT
punti attrezzati di arrivo e
di partenza ai circuiti
11 CIRCUITI
percorsi tematici per scoprire il territorio dell‟
anfiteatro morenico e le sue eccellenze
2 SISTEMI NATURALI
da tutelare e valorizzare come protagonisti
del sistema complesso del parco
dell‟anfiteatro morenico
- il sistema dei rilievi morenici e i suoi laghi
- il sistema fluviale della Dora Baltea
e del Chiusella
A.M.I. PARK
104