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Il Ginnasta mag_giu 2008 ok:Il Ginnasta Mar_Apr 7-07-2008 12:07 Pagina 5 5 di Ilaria Brugnotti U na “OLA” infinita per salutare le nostre farfalle, finalmente d’oro. L’onda gira sui due livelli dell’avveniristico edificio: un parallelepipedo cartesiano rivestito di acciaio inox e vetro, ammantato, all’interno, di un blu elettrico, elegante come il logo di Pininfarina e il volto della Santoni sui poster ufficiali. È un capogiro di braccia che si alzano, uno tzunami di entusiasmo che parte dalla tribuna con i supporter russi, attraversa migliaia di tricolori e finisce con le nostre ginnaste, in lacrime di gioia, davanti al kiss and cry. E l’Inno di Mameli che risuona fra gli spalti gremiti dell’imponente PalaSport Olimpico, il più grande d’Italia, costruito dall’architetto giapponese Arata Isozaki. Oltre 9.000 tifosi, tutti in piedi, con bandiere e striscioni di ogni genere: sembra la versione bonsai dei concomitanti Europei di Calcio. Ci scappa pure il coro sul brano dei White Stripes, tormentone di Berlino 2006. Dif- TUTTE LE LUCI DEL GALA ficile credere che siamo all’epilogo dei XXIV Campionati d’Europa di Ritmica, alla faccia di quella carta stampata che ancora considera questa sezione della Ginnastica una disciplina di nicchia. Torino ha spazzato via questo preconcetto, muovendo le masse, anche le scuole al mattino, nella tre giorni Da sinistra l’Ass. R. Montabone, il Pres. FGI R. Agabio, il Sindaco S. Chiamparino della kermesse. Un succes- il Pres. FIG B. Grandi e quello UEG D. Dimitropoulos (Foto D. Ciaralli) so organizzativo apprezsabile della Preparazione Olimpica: tutti zato dal Presidente UEG Dimitrios Dimitropoulos, dal prof. Bruno Grandi, Presipresenti nel parterre, al fianco del nostro dente FIG, dal Sindaco Sergio ChiampaRiccardo Agabio, e concordi nel riconorino e dal suo Assessore allo Sport Renascere la Ritmica come uno sport non soto Montabone, dai colleghi assessori di lo appassionante, ma appassionato. ProProvincia, Alessandra Speranza, e Regiotagoniste erano loro, le migliori interprene, Giovanna Pentenero, nonché dal Seti continentali, capaci di incantare gli olgretario Generale del Coni Raffaele Patre 25 mila spettatori complessivi; un gnozzi e da Roberto Fabbricini, Responpubblico eterogeneo, formato da giova- Erika Cutuli, la prima a destra, con la sua Delegazione di Ginnastica Ritmica agli Europei di Torino (Foto D. Ciaralli) Il Ginnasta mag_giu 2008 ok:Il Ginnasta Mar_Apr 7-07-2008 12:08 Pagina 6 6 (Foto LaPresse) ni, famiglie e bambini, senza trascurare no i versi di presentazione della loro esiquel milione e 262 mila che nella sola bizione. Poi è la volta di Henoel, il comgiornata di sabato era sintonizzato sulle positore delle sigle tv degli ultimi Giochi frequenze Rai, per uno share record del Olimpici Invernali, di Emma Re, la can14%. Quasi raddoppiati gli ascolti della tante che rivedremo a Casa Italia a PeRete, con grande soddisfazione di Viale chino, e finalmente delle vere protagoMazzini. Merito anche di Rai Sport, del niste, quelle ginnaste che dopo essersi Direttore Massimo De Luca, di Eugenio sfidate in pedana, ora sciolgono i capelDe Paoli e Manfredi Renda, che hanno li e mostrano il volto disteso, con abiti di coperto l’evento su digitale e satellite, di scena da grandi etoile. Aprono le danze, Jacopo Volpi per Rai Tre, e, soprattutto, è proprio il caso di dire, le azzurrine: Cadi Andrea Fusco e Isabella Zunino Regmilla Bini, Federica gio, che hanno retto, insieme al regista Franco Venditti e al suo gruppo, più di quattro ore al giorno di diretta. Calato il sipario sulla competizione, le luci della ribalta si sono riaccese sul PalaIsozaki, due ore dopo, per il consueto gala conclusivo. L’aspetto agonistico, a questo punto, è bandito: è il tempo dello spettacolo puro. La vera magia ha avuto inizio con i Sonics, gruppo d’arte circense sullo stile del Cirque de Soleil, numeri volanti e acrobazie di ogni genere. “Non aspettare… osa! Non pensare… osa! / Ascolta il tuo corpo, il tuo cuoLe Farfalle Tricolori (Foto LaPresse) re, la tua emozione…”. So- Febbo, Alessia Marchetto e Andrea Stefanescu sono bellissime, eteree libellule si muovono armoniose e divertenti su un pout-pourrie di brani italici Da “Con te partirò” di Bocelli e “Tu vuò fà l’americano” di Carosone a “Caruso” di Lucio Dalla. Eleganti e per nulla impaurite, padrone della scena come grandi attrici consumate. Di notevole impatto la prova ai doppi attrezzi di Dinara Gimatova (cerchio e palla) e della nostra Julieta Cantaluppi - alle prese con i due cerchi sulle note dell’Ave Maria. Immancabili e attese anche le coreografie della squadra senior, in due uscite differenti: la prima ha visto coinvolte pure le seconde linee Paola Bianchetti, Giulia Galtarossa, Marta Pagnini e Matilde Spinelli - fans d’eccezione, nel pomeriggio, insieme ad altre big della Ginnastica Italiana, come Laura Zacchilli, Romina Laurito, Chiara Ianni. Erano in 10 ma sembravano 300, come il brano su cui era montato il pezzo, tratto dall’omonimo film di Zack Snyder. La seconda, l’ormai celebre «’O sole mio» con le sei titolari che hanno ese- Il Ginnasta mag_giu 2008 ok:Il Ginnasta Mar_Apr 7-07-2008 12:08 Pagina 7 7 guito il loro esercizio, indossando un top di pailletes rosse, particolarmente scenografico. Sembravano, invece, appena uscite da una rappresentazione del Bolshoi le piccole della Russia, con tanto di tutù bianco e coroncina di piume svolazzanti sul capo. Eleganti e precise come sempre, anche se non così comunicative dal punto di vista emozionale. Da brividi - soprattutto per chi ha avuto l’onore di ammirarla da vicino - l’esibizione della “divina” Anna Bessonova, fresca medaglia d’argento. Per lei quasi una standing ovation dopo i sette “jeté en tournant” consecutivi, che hanno fatto esplodere un applauso davvero sentito, anche dai profani. Briosa la composizione delle giovani ginnaste spagnole, così come quella, in chiusura, proposta da Eugenia Kanaeva, neo reginetta d’Europa, che si è presentata sul palco sabaudo con una danza folcloristica del suo Paese. Uno show indescrivibile. Un tripudio di luci e sorprese da conservare fra i ricordi più belli. Una sfida vinta, dunque, grazie a tanti, ma soprattutto ai volontari e al Consiglio Direttivo di Euritmica Torino 2008, presieduto da Valter Peroni, del quale, tra gli altri, facevano parte i consiglieri federali Matildio Paccotti e Massimo Contaldo, nonché Paolo Pininfarina, Presidente onorario. E come dimenticare, infine, lo straordinario trio del settore sportivo - la DTN Marina Piazza, il Vice Presidente del CT UEG Daniela Delle Chiaie e l’infaticabile Anna Miglietta cui si è affiancato uno staff operativo composto da un manipolo di professionisti che, dopo l’esperienza olimpica del 2006, continua a rappresentare un capitale umano importante per la città piemontese ed il suo territorio. Insomma dietro una ribalta sfavillante, nel backstage, due piani sotto terra, ha brillato la luce della Ginnastica Italiana. L’esibizione dell’Italia baby (Foto Carlo Di Giusto) I Sonics (Foto Carlo Di Giusto) I volontari di Euritmica 2008 con le bandiere (Foto LaPresse) Il Ginnasta mag_giu 2008 ok:Il Ginnasta Mar_Apr 7-07-2008 12:08 Pagina 8 8 MERAVIGLIOSE CREATURE M OLTI MARI E FIUMI/ ATTRAVERSE- di David Ciaralli (Foto LaPresse) RÒ/ DENTRO LA TUA TERRA/ MI RITROVERAI/ TURBINI E TEMPESTE/ IO CAVALCHERÒ/ VOLERÒ TRA I FULMINI/ PER AVERTI. Ecco cosa avrebbe cantato loro Gianna Nannini. Le meravigliose creature sono Elisa Blanchi, Fabrizia D’Ottavio, Marinella Falca, Elisa Santoni, Daniela Masseroni, Anzhelika Savrayuk, e, perché no?, le loro allenatrici: Emanuela Maccarani, Nathalie Van Cauwenberghe, Eva D’amore e Valentina Rovetta. Un gruppo, diretto dalla prof. Marina Piazza (e guidato a torino dal Consigliere Generale Erika Cotuli, con funsioni di Capo Delegazione), che si è formato un po’ alla volta, in questi ultimi sette anni, arrivando a conquistare ben 41 medaglie. Le ultime tre agli Europei torinesi: oro, argento e bronzo. “E’ la prima volta che vinciamo, in un’unica competizione, tutti e tre i metalli - precisa la Maccarani, colei che in 2’ e 29” è riuscita ad imbrigliare tecnica ed emozione sulle magiche note di due colonne sonore: “Blood Diamond” di J.Newton Howard per le corde, “Il Gladiatore” di Hans Zimmer per i cerchi e clavette. Dai due bronzi a Riesa nel 2003 fino alla standing ovation del PalaIsozaki ne è passata di acqua sotto i ponti: “La gioia, che ho prova- Da sinistra: F. D’Ottavio E. Santoni, M. Falca, D. Masseroni, A. Savrayuk e E. Blanchi(Foto LaPresse) to in Germania per quei due terzi posti - continua Emanuela - è stata unica e irripetibile. Neanche ad Atene sono esplosa come allora. Lo stesso vale per la delusione di Budapest. Lì ho capito che nulla poteva essere scontato. A parte le Olimpiadi è stato meraviglioso anche l’oro ai Mondiali di Baku, nel 2005, Il Ginnasta mag_giu 2008 ok:Il Ginnasta Mar_Apr 7-07-2008 12:08 Pagina 9 9 perché legittimammo l’argento dell’anno prima. I tre podi agli Europei del 2006 segnano, invece, un passaggio importante. La Vernizzi si era ritirata, la D’Ottavio e la Masseroni erano indecise, fu una stagione di grandi cambiamenti, eppure, in tutta la mia carriera, non sono mai stata così convinta di prendere l’oro come a Mosca. Purtroppo tornammo a casa con due argenti e un bronzo. Quando ho iniziato questo ciclo ho capito subito di avere tra le mani ragazze con tanta voglia di mettersi in gioco. Pendevano dalle mie labbra. Il tripudio di Torino è ciò che si meritano”. BUTTERFLIES PLEASE FLY FOR US, recita uno dei tanti striscioni che vestono gli spalti del Palasport Olimpico. Il baccano, quando escono in pedana le italiane, è assordante. La competizione comincia con il forfait di Portogallo e Norvegia, le squadre in gara da 18 diventano 16. Giovedì va di scena il Concorso Generale e le nostre farfalle finiscono per tre volte terze, nel All-around e nelle qualificazioni dei due attrezzi, sempre dietro alla madre Russia e a quella Bianca. Poi Israele e Bulgaria a contendersi il gradino più basso. I rumors durano tutta la serata, fino al venerdì, quando neppure la comparsa dell’On. Kabaeva riesce a distogliere il chiacchieric- Fabrizia ed Elisa al Gala (Foto LaPresse) (Foto LaPresse) cio sulle azzurre . “Da quello che mi hanno detto avrebbe meritato di vincere la Bielorussia e noi forse subito dietro. E non basta la scusa che abbiamo perso una clavetta – sentenzia la Falca. “Alle funi ho sbagliato il giro” – ammette una profetica Fabrizia – ma sabato le facciamo nere”. Detto fatto: oro! Con le russe che si incartano e scivolano al settimo posto. Alina Kabaeva non c’è più, è volata via dopo aver ribadito alla Rai che lei e Putin sono compagni si! ma solo di partito nella Duma. Restano tanti altri suoi connazionali, ammutoliti, nel settore ospiti, dalla torcida tricolore. Una festa così non s’era vista mica al Cen- tro Sportivo “Druzhba”, nell’edizione precedente. “Le ragazze sono entrate alla fune come terze “– riprende l’allenatrice azzurra - erano un po’ accigliate ma poi hanno volato, come sempre. Non ci siamo poste il problema di dover dimostrare il nostro valore ma, semplicemente, di far divertire i nostri meravigliosi sostenitori”. La festa diventa una bolgia quando una ginnasta della Ivanickaya mette un piede fuori pedana e la giu- Angelica e Daniela (Foto D. Ciaralli) Il Ginnasta mag_giu 2008 ok:Il Ginnasta Mar_Apr 7-07-2008 12:08 Pagina 10 10 Le cinque funi (Foto LaPresse) dice di linea alza la paletta. Ma il bis ai cerchi e clavette non arriva: le italiane (dentro la Falca per la Masseroni) sono dietro di 50 millesimi di punto. Non c’è tempo per recriminare: la premiazione, l’inno di Mameli e il tricolore che sale al centro, più alto delle altre bandiere, cancellano ogni amarezza per un altro risultato discutibile. “E’ sempre più difficile – ci spiega ancora la Maccarani – portare sulle spalle così tante aspettative. Oramai la medaglia è data per scontata, quando, fino a poco tempo fa, sarebbe stato sufficiente disputare la finale. Emozione? Certo, tutto ciò rimarrà impresso nella mia memoria, ma, quando arrivi a certi livelli, non c’è più spazio per l’emotività. Al kiss and cry, uscito il punteggio delle funi, già pensavamo alla gara successiva. Al termine delle premiazioni, invece, con la testa ero a Pechino, perché la strada sarà in salita, date retta a me!”. Le ginnaste, però, non sembrano insensibili alle grida di entusiasmo e adorazione dei propri fan. Le lacrime di Fabrizia, al primo accenno di ola sugli spalti, parlano da sole. “Anch’io ho pianto – confessa Marinella – vedere un palazzetto intero che festeggia per noi è una cosa paz- zesca. Peccato che in Italia la carta stampata non ci segua abbastanza per regalare a tutti certe emozioni. Molti neppure ci conoscono e non sanno cosa si perdono”. La Santoni conferma: “Dedicato a noi. Allo staff al completo, nessuno escluso“. Mentre Daniela Masseroni rivolge un pensiero speciale alla sorella Laura e a tutti coloro che per mesi e mesi le hanno aiutate e sostenute nei collegiali di Desio e Follonica. Esulta, infine, l’Aeronautica Militare, presente a Torino con il Maggiore Alessandro Loiudice e il picchetto I 3 cerchi e le 4 clavette (Foto LaPresse) d‘onore che ha effettuato l’alzabandiera. Le farfalle azzurre fanno oramai tutte parte del Gruppo Sportivo di Vigna di Valle e voleranno, con le stellette, fin dall’altra parte del Mondo. “Andremo in un Paese immenso – conclude la Maccarani, che abbiamo incontrato a Roma in occasione del saggio di fine anno della Polimnia, la società da cui proviene Elisa Santoni – La Cina ha un serbatoio di atlete su cui lavorare impressionante. Così come la Russia, che in più può contare su ragazze fisiologicamente portate alla ginnastica ritmica. Noi ne abbiamo poche e sicuramente meno dotate delle Russe, ma se le battiamo vuol dire che sono preparate meglio. Questa è la mia più grande soddisfazione: competere con colossi, baciati da madre natura, e vincere. Dal punto di vista motivazionale forse è stato anche un bene arrivare spesso seconde. Con l’argento al collo, ogni volta, tornavamo in palestra affamate d’oro. Alla prima uscita, a Kiev, eravamo sul gradino più alto del Concorso Generale. Qualcuna avrà pensato di avere già in tasca il titolo olimpico. Il giorno dopo ci siamo risvegliate al quarto posto nelle funi. I piedi per terra, questo deve essere il nostro segreto”. Farfalle posate su un bocciolo…che meraviglia! Il Ginnasta mag_giu 2008 ok:Il Ginnasta Mar_Apr 7-07-2008 12:08 Pagina 11 11 Finali di Specialità Juniores Ginnasta 1 DMITRIEVA Daria 2 STANIOUTA Melitina 3 FEBBO Federica 4 MATEVA Mariya 5 RIZATDINOVA Anna 6 LALCIU Irina Brigita 7 GARCIA Rebeca 8 TOPIC Daria Ginnasta 1 NARKEVICH A. 2 BOTSIEVA Diana 3 KIROVA Gabriela 4 RIZATDINOVA Anna 5 FORRAY Fanni 6 PISCUPESCU A. 7 BINI Camilla 8 GARCIA Rebeca Concorso Generale squadre senior Totale 26.500 25.625 25.300 24.875 24.650 24.600 24.100 23.250 RUS BLR ITA BUL UKR ROU ESP HUN Ginnasta 1 LUKONINA Yana 2 ANGELOVA Boyanka 3 RABTSAVA Hanna 4 MAZUR Viktoria 5 KOHLHOFFER Fanni 6 TRIKOMITOU C. 7 MARCHETTO Alessia 8 RADMAN Sara Totale 26.050 26.025 25.375 24.725 24.500 24.450 24.200 22.175 BLR RUS BUL UKR HUN ROU ITA ESP RUS BUL BLR UKR HUN CYP ITA GER Ginnasta 1 ANDRONOVA Daria 2 STANIOUTA Melitina 3 STOYANOVA Tsvetelina 4 ZAHODODNYA Tatiana 5 RADMAN Sara 6 ZACHOU Vasileia 7 OZKEBAPCI Gozde 8 GARCIA TIMOKEEVA RUS BLR BUL UKR GER GRE TUR ESP Totale 26.825 26.400 26.025 24.575 24.375 23.975 23.425 21.175 Totale 27.000 26.350 24.350 24.075 23.900 23.425 23.225 22.900 5 3 4 Totale Squadre 1 Russia 17.725 (1) Q 17.675 (1) Q 2 Bielorussia 17.325 (2) Q 17.400 (2) Q 34.725 17.200 (3) Q 17.300 (3) Q 34.500 4 Bulgaria 17.175 (4) Q 16.550 (5) Q 33.725 5 Israele 16.650 (5) Q 16.575 (4) Q 33.225 6 Spagna 16.550 (6) Q 16.200 (6) Q 32.750 7 Ucraina 16.200 (8) Q 15.875 (7) Q 32.075 8 Azerbaijan 16.200 (7) Q 15.650 (8) Q 31.850 15.225 (9) 15.000 (11) 30.225 3 Italia 9 Grecia 35.400 10 Polonia 14.700 (11) 15.150 (9) 29.850 11 Svizzera 15.050 (10) 14.800 (12) 29.850 12 Austria 14.275 (13) 15.000 (10) 29.275 13 Repubblica Ceca 14.475 (12) 13.800 (14) 28.275 14 Georgia 13.950 (15) 14.125 (13) 28.075 15 Finlandia 14.075 (14) 13.600 (15) 27.675 16 Olanda 12.375 (16) 11.750 (16) 24.125 Concorso per Nazioni juniores TOT. TOT. 1 Russia 26.250 (1) 25.775 (1) 26.075 (1) 25.700 (1) 103.800 2 Bielorussia 25.475 (2) 24.900 (2) 25.400 (2) 100.950 25.175 (2) 3 Ucraina 24.225 (3) 24.375 (4) 24.975 (3) 23.800 (5) 97.375 4 Bulgaria 23.975 (4) 24.875 (3) 24.625 (5) 23.450 (8) 96.925 5 Ungheria 23.200 (9) 23.850 (6) 24.775 (4) 23.500 (7) 95.325 6 Romania 23.000 (10) 23.650 (7) 23.575 (9) 23.925 (4) 94.150 7 Italia 22.125 (17) 24.100 (5) 23.625 (8) 24.225 (3) 94.075 All-around Individualiste senior TOT. 1 KANAEVA Eugenia RUS 75.725 18.875 (1) 18.925 (1) 19.050 (1) 18.875 (1) 2 BESSONOVA Anna UKR 73.850 18.425 (4) 18.475 (3) 18.425 (3) 18.525 (2) 3 KAPRANOVA Olga RUS 73.375 18.575 (2) 18.700 (2) 18.575 (2) 17.525 (6) 4 ZHUKOVA Inna BLR 73.375 18.575 (2) 18.200 (4) 18.400 (4) 18.200 (3) 5 GARAYEVA Aliya AZE 71.800 17.800 (5) 17.800 (6) 18.375 (5) 17.825 (5) 6 GODUNKO Natalia UKR 71.425 17.675 (6) 18.000 (5) 17.675 (6) 18.075 (4) 17.400 (8) 7 PEYCHEVA Simona BUL 69.300 17.325 (7) 17.425 (7) 17.150 (8) 8 RISENSON Irina ISR 69.200 17.300 (9) 17.300 (9) 17.275 (7) 17.325 (9) 9 CID Almudena ESP 68.600 17.275 (10) 17.325 (8) 17.125 (9) 16.875 (10) 10 CHARKASHYNA Liubov BLR 67.350 17.325 (7) 17.150 (11) 16.175 (12) 16.700 (13) 11 GIMATOVA Dinara AZE 66.750 16.150 (14) 17.250 (10) 15.900 (15) 17.450 (7) 12 WEBER Caroline AUT 66.400 16.300 (13) 17.025 (12) 16.400 (11) 16.675 (14) 16.725 (12) 13 MITROSZ Joanna POL 66.125 16.450 (11) 16.800 (13) 16.150 (13) 14 RIVKIN Neta ISR 66.125 16.425 (12) 16.800 (13) 16.675 (10) 16.225 (15) 15 CANTALUPPI Julieta ITA 65.500 16.100 (15) 16.600 (15) 16.000 (14) 16.800 (11) 16 KIKKAS Irina EST 64.675 16.100 (15) 16.550 (16) 15.875 (17) 16.150 (18) 17 VASS Dora HUN 64.250 15.875 (17) 16.475 (17) 15.675 (18) 16.225 (15) 18 LEDOUX Delphine FRA 63.725 15.850 (18) 16.150 (19) 5.500 (19) 16.225 (15) 19 ANDRIOLA Eleni GRE 61.875 14.750 (20) 16.450 (18) 15.125 (20) 15.550 (19) 20 RODE Mojca SLO 61.525 15.750 (19) 15.500 (20) 14.825 (21) 15.450 (20) 21 SAMUKASHVILI M. GEO 60.950 14.200 (21) 15.500 (20) 15.900 (15) 15.350 (21) Finali di Specialità squadre senior 3 5 Squadre 4 Squadre 1 Italia 17.475 1 Russia 17.725 2 Bielorussia 17.275 2 Italia 17.675 3 Bulgaria 17.250 3 Bielorussia 16.875 4 Spagna 16.675 4 Spagna 16.875 5 Israele 16.650 5 Bulgaria 16.850 6 Azerbaijan 16.625 6 Israele 16.850 7 Russia 16.425 7 Ucraina 16.575 8 Ucraina 16.000 8 Azerbaijan 15.925 La Febbo sul podio del nastro (Foto D. Ciaralli) Il Ginnasta mag_giu 2008 ok:Il Ginnasta Mar_Apr 7-07-2008 12:09 Pagina 12 12 LA CARICA DELLE AZZURRINE di Ilaria Leccardi “È stato bellissimo. Il pubblico era con me in pedana. Come se stessimo recitando tutti insieme uno spettacolo teatrale”. Raccolta nel suo scintillante body a fiori bordeaux, Federica Febbo stringe tra le mani il nastro, l’attrezzo che l’ha portata sul podio europeo. Un sorriso infinito per la giovane teatina, un bronzo che riempie di gioia tutta la sua città e di lacrime gli occhi della sua allenatrice: “Questo risultato è stato costruito con la costanza e la sofferenza, in mezzo a mille difficoltà - racconta Germana Germani - La nostra sede storica, il Palatricalle di Chieti, è stata chiusa per restauro e ora destinata al basket, sono tre anni che ci alleniamo in condizioni precarie. Ospitati in una struttura universitaria del CUS, possiamo stare in palestra solo tra le 12:00 e le 16:00. Le ragazze escono da scuola e sono costrette a mangiare in macchina. Inoltre, il soffitto è troppo basso per i lanci. Tante volte abbiamo dovuto fare allenamento nei corridoi, oppure sulle scalinate. Addirittura in campagna, sotto una specie di pallone, con la pedana montata sul terreno nudo. E lì abbiamo sofferto il gelo d’inverno e i calori peggiori d’estate. Eppure ce l’abbiamo fatta. Sono Federica Febbo - bronzo europeo al nastro Junior (Foto LaPresse) dieci anni che otteniamo ottimi risultati internazionali e abbiamo dimostrato ancora una volta quanto valiamo. La buona notizia è che, dopo il torneo Città di Chieti, la Federazione ci ha assegnato l’organizzazione delle gare di ginnastica ritmica e artistica per i Giochi del Mediterraneo del 2009. Questo ci dà un po’ di speranza, perché le gare si svolgeranno proprio al Palatricalle. Noi abbiamo pronto da un anno un progetto per realizzare una struttura co- Da sinistra Federica Febbo, Alessia Marchetto, Anrdeea Stefanescu e Camilla Bini (Foto LaPresse) me quella della Brixia, valida sia per l’artistica che per la ritmica, e non sarebbe male costruirla affianco al palazzetto, per utilizzarla come campo di riscaldamento”. Splendida Federica, speranza per il futuro. Ma questo Europeo di Torino non sarebbe stato così bello per le nostre piccole promesse, se non fossero arrivati anche i risultati delle sue compagne di Nazionale, capaci di entrare nelle finali di cerchio e palla e classificarsi entrambe settime. Al cerchio Camilla Bini, allenata da Nana Londarize alla Spes Fano, alla palla Alessia Marchetto, seguita da Marisa Verotta, alla Virtus Gallarate. Piccolo incidente di percorso, invece, per la nostra punta di diamante alla fune, Andreea Stefanescu. La ginnasta di Julia Baicheva (La Fenice di Spoleto), nata in Romania, ma naturalizzata italiana proprio a ridosso degli Europei, non ha potuto prender parte alle gare per un piccolo cavillo burocratico. Il suo posto è stato preso da Alessia, che si è buttata, pronta e spavalda, portando a termine un buon esercizio. La 7ª piazza dell’Italia, così come a Mosca nel 2006, è un premio collettivo. Sono bel- Il Ginnasta mag_giu 2008 ok:Il Ginnasta Mar_Apr 7-07-2008 12:09 Pagina 13 13 La prof. Lorella Saccuman (la prima a destra) con le ginnaste Junior e le allenatrici della Giovanile (Foto D. Ciaralli) le, eleganti, nonostante la giovanissima età, e raccontano qualche segreto: “Per farmi lo chignon ci metto una mezz’oretta - svela Alessia, mentre coccola la sua palla rosa luccicante, quasi fosse un gattino da accarezzare - Invece per il trucco sono un disastro. Mai stata capace, soprattutto a farmi la riga sopra gli occhi! La domenica prima della gara le mie compagne e le allenatrici mi hanno fatto un breve corso di matita”. Invece Federica sembra più a suo agio con la trousse in mano. In mezzo a un pubblico caldo e numerosissimo, anche per la presenza di centinaia di studenti delle scuole torinesi, le ragazze in pedana hanno dato il meglio di sé. “Avevo già fatto gare internazionali, a Portimao, Prato, Spoleto, ma qui è stata un’altra cosa”, racconta Camilla. E Alessia ribatte: “Che bello il calore dei tifosi. C’erano i miei genitori, gli amici. E pensare che sono dovuti andare a recuperarmi il body in albergo, non provavo l’esercizio alla fune da un po’. Ho stretto forte tutti i miei animaletti portafortuna, che tengo attaccati alla borsa, e via. Per Andreea è stata dura, ma era lei quella che mi incitava di più prima di entrare”. Un’esperienza indimenticabile, un momento di confronto per allenatrici e ginnaste che durante l’anno si preparano in città e situazioni diverse. “Abbiamo un team compatto - spiega Maura Rota, che, insieme alla coreografa Mi- lena Porzio, coordinava la squadra - in cui possiamo includere anche ginnaste da poco entrate nella categoria senior, come Chiara Ianni, Olga Sganzerla e Martina Alicata. Nell’edizione precedente, con quest’ultime, avevamo conquistato due finali di specialità, a Torino tre. Guardiamo a Londra 2012 con fiducia”. Le fa eco Lorella Saccuman, Responsabile del Setto- re Giovanile: “Siamo arrivate dieci giorni prima dell’inizio degli Europei per consentire alla ginnaste un’integrazione ottimale nell’ambiente di gara. Il segreto sta in una rigorosa programmazione, attenta alla crescita graduale delle atlete. Negli ultimi due anni abbiamo apportato continui ritocchi al programma di gara, attraverso collegiali nazionali, stage all’estero e valutazioni in itinere. Un lavoro di equipe molto accurato, finalizzato all’ottimizzazione delle risorse e delle competenze di ciascun allenatore, che ha fatto sì che ginnaste e tecniche puntassero al medesimo obiettivo, senza personalismi”. E così Federica è tornata nella cittadina di Chieti Scalo con una medaglia preziosissima al collo. Un bronzo scintillante e momenti che rimarranno a lungo nella sua memoria. “Il suo segreto è non aver paura dei grandi palcoscenici - conclude Germana -. Anzi, più gente vede, più si esalta. Per non parlare delle telecamere, adora i riflettori. Dopo la ginnasta vorrebbe fare l’attrice”. ITALIA BINI Camilla FEBBO Federica MARCHETTO Alessia Totale TOT. 22.125 24.100 - 23.625 24.225 - 22.125 (17ª) Q 24.100 (5ª) Q 23.625 (8ª) Q 24.225 (3ª) Il Gala delle piccole grandi Italiane (Foto Carlo Di Giusto) 24.100 24.225 45.750 94.075 (7ª) Il Ginnasta mag_giu 2008 ok:Il Ginnasta Mar_Apr 7-07-2008 12:09 Pagina 14 14 L a qualificazione olimpica mancata per un soffio lo scorso anno ai Campionati Mondiali di Patrasso. Poi il riscatto: una doppietta consecutiva di titoli italiani sia come individualista, che con la squadra della propria società - la Ginnastica Fabriano - nel dicembre 2007 e nel maggio 2008. E un ottimo quindicesimo posto agli ultimi Europei che ripaga di tanti sacrifici e delusioni. Come ha vissuto l’esperienza torinese Julieta Cantalippi? “Non avrei mai pensato di emozionarmi in quel modo. Quando sono stata chiamata in pedana per il primo esercizio - alla fune - ho sentito un boato da parte del pubblico. E in quel momento mi sono letteralmente tremate le gambe. Insomma una bella sensazione, La Cantaluppi al cerchio (Foto A. Favarato) A TU PER TU CON JULIE decisamente inaspettata. Penso che non mi capiterà più di avere un tifo simile! Poi vorrei sciogliere ogni tipo di dubbio sul mio “chiacchierato” esercizio del Galà. Non ho abbandonato la pedana perché arrabbiata per i punteggi ottenuti nel concorso generale - come ha mormorato qualcuno - ma semplicemente perché i fonici hanno utilizzato una versione errata della musica; era troppo lunga e io non mi ero riscaldata per affrontare 4 minuti di esercizio. Tutto qui. Nessun mistero. Svelato l’arcano”. Adesso, però, è tempo di bilanci… “Più che altro per me è tempo di prendermi qualche giorno di vacanza! Perché ne ho davvero bisogno! Di smettere l’attività non ci penso pro- di Ilaria Brugnotti Julietta durante il galà (Foto Carlo Di Giusto) prio. È vero, ho 24 anni, ma ho ancora voglia di allenarmi. Voglio fare come Laura Zacchilli che, a 28 anni suonati, non ha ancora appeso le scarpette al chiodo. Continuerò ad andare in palestra. Finché non mi pesa Il podio All-around con la Kanaeva, la Bessonova e la Kapranova (Foto D. Ciaralli) Il Ginnasta mag_giu 2008 ok:Il Ginnasta Mar_Apr 7-07-2008 12:09 Pagina 15 15 lo faccio volentieri. In questo momento sto mantenendo gli esercizi sul vecchio codice per disputare il prossimo Campionato Italiano di Serie A, con la mia Società, ma sto già lavorando anche sui nuovi programmi, per le competizioni del 2009”. Anna Bessonova (Foto A. Favarato) Julieta non pensa solo da “individualista” ma ha sempre un occhio di riguardo nei confronti delle proprie compagne di società. È così? “È bello salire sul gradino più alto del podio italiano da sola, ma è altrettanto piacevole e ricco di soddisfazioni poter contribuire al titolo di squadra. Cantare l’Inno con le proprie compagne è un momento molto intenso e di grande condivisione”. Quali sono i tuoi obiettivi? Dove vuole arrivare Julie? A qualcuno potrà sembrare strano ma il pensiero, inutile negarlo, corre proprio là: a Londra 2012. Non mi sono persa d’animo per la mancata qualificazione alle Olimpiadi di Pechino. Vorrei esserci, invece, fra quattro anni… poi per me Londra è una città magica. Mia mamma (Kristina Ghiurova sua allenatrice, ndr) ha vinto proprio nella capitale britannica il titolo iridato alla fune, ai Mondiali del 1979. Dunque mi piace pensare che possa portare fortuna anche a me!” Perché no? Forza Julieta! Le avversarie sono avvisate, anche se, dobbiamo dirlo, non stanno proprio a guardare. La russa Eugenia Kanaeva, dopo cinque titoli, tra junior e senior, al Cariprato e qualche affermazione nelle ultime tappe della Coppa del Mondo, esce allo scoperto e si aggiudica con 75.725 il titolo europeo, davanti all’ucraina Anna Bessonova (73.850) e alla connazionale Olga Kapranova, bronzo, nonostante l’ex aequo con Eugenia Kanaeva (Foto LaPresse) Inna Zhukova a 73.375. Kanai, sotto gli occhi dell’oro olimpico Alyna Kabaeva (che ha abbracciato commossa dietro le quinte), risulta la migliore in tutti gli attrezzi e scalza così dal gradino più alto del podio continentale la compagna Vera Sessina. Anzi, con questa affermazione la ginnasta di Omsk si candida seriamente a toglierle il posto a Pechino, per costituire con Olga un doppio “K” di regine. La Cantaluppi, inserita nel gruppo del- le migliori come 21ª, ha scalato ben sei posizioni, uguagliando il piazzamento di Romina Laurito a Mosca 2006. “La Kanaeva ha meritato la vittoria finale - aveva dichiarato Julieta sul sito federale appena conclusa la gara - anche se, ad essere sinceri, non mi trasmette le stesse emozioni di una Cid, una Bessonova o una Godunko. Le loro musiche, i movimenti più belli ti restano negli occhi per giorni, quelli di Eugenia non vanno oltre la gara”.