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VIBO TIMES
I s ti t u t o C om p re ns iv o “ G .G a ri b a ld i - B ucc ar e l l i” - RE D AZ IO NE G IO RN AL IST I CA
“Cave a lachrymis cocodrilli” un avvertimento a non avvicinarsi da quelle parti
Un’epigrafe avvolta dal mistero
Quella scritta nel centro storico è frutto di una leggenda o è realtà?
di MARIKA IANNELLO
e CATERINA RUFFA
A VIBO Valentia esiste una epigrafe “misteriosa” con sopra
scritto: “Cave a lachrymis cocodrilli” ossia “Guardati dalle lacrime di coccodrillo”. Questa piccola lapide si trova lungo la discesa
di via Ruggiero il Normanno, nei
pressi della Casa di carità, nella
parte alta del centro storico.
Una leggenda risalente al XV
secolo racconta che nel 1400
esisteva il convento dei frati agostiniani, che si trovava proprio di
fronte alla lapide, dove c’era un
frate di nome Gerolamo che,
secondo gli altri agostiniani,
faceva degli strani rituali con
frasi in greco e in latino. Era
scontroso e sempre di pessimo
umore. Un giorno litigò con un
altro frate e questi, dopo qualche
giorno, morì di colpo mentre si
stava recando in chiesa. La stessa
sorte toccò poi anche a fra Gerolamo, che venne trovato morto
con la testa spaccata, dopo una
caduta dalle scale. Da quel giorno, secondo la leggenda, delle
strane voci simili ai riti che pronunciava fra Gerolamo, sembravano udirsi in piena notte sia dentro, sia fuori al convento. La celletta a lui appartenente venne occupata da un altro agostiniano e
questa era sede di strani avvenimenti: il letto che vibrava, la luce che si spegneva, le finestre che si
aprivano. Sempre la legenda racconta che un giorno, che coincideva con l’anniversario della morte del frate, una fanciulla che abitava nei pressi del convento, udendo il pianto di un bambino,
uscì da casa, ma non vi fece più rientro e fu ritrovata senza vita dalla propria madre.
La morte di questa bambina sconvolse la comunità dell’allora Monteleone e fu così che, il giorno
successivo ai funerali della piccola, gli abitanti apposero sul muro quella epigrafe. Stava a significare che coloro i quali avessero casomai ascoltato i pianti di dolore in quel luogo, non dovevano
avvicinarsi, altrimenti avrebbero fatto la stessa fine della bambina.
Che sia solo leggenda o verità questo non è dato sapere. Fatto sta che quella scritta rimane per
molti aspetti misteriosa.
Venerdì 04/04/14
Anno 4 numero 6
Sommario:
La scuola
2
Il lago Aral
3
Se io fossi...
4
Justin Bieber
5
C. Ronaldo
6
Napoli
7
Federer
7
Notizie di rilievo:
 La Garibaldi fra
tecnologia
e attività sportiva
 I giochi olimpici
 Riflessioni
 Alessandra
Amoroso
 Need for speed
 Andrea Pirlo
 I mondiali
 Il torneo di calcio
a Stefanaconi
 Il pesce d’aprile
 Vibo Times non è
infallibile
Il nostro è un Istituto moderno e tecnologico
di PAOLO BASILE, FRANCESCO MAZZEO
e ANTONINO STUPPIA
NELLA nostra scuola si va al passo con i tempi. Si trova in piazza Martiri di Ungheria e c’è qualcosa di speciale. La scuola è
dotata di molti strumenti innovativi e moderni, tra i quali Lavagne Interattive Multimediali comunemente chiamate LIM. Ci
sono PC (Personal Computer) per gli alunni di tutte le classi,
che si possono richiedere qualora se ne abbia bisogno. I PC
vengono contenuti in un armadietto portatile con le ruote che
dispone di una Wi-Fi incorporata. La scuola ha due Wi-Fi protetti da codici (WPA – WPA2).
La preside Rosaria Galloro ha inserito delle TV nei corridoi del
piano terra per mostrare dei video che rappresentano i momenti più belli trascorsi dagli alunni. L’Istituto ha messo a disposizione degli alunni che frequentano il corso Ecdl una sala per gli esami che gli studenti devono svolgere per ricevere la patente
Europea del computer. E per stampare dei documenti o schede ci sono tre stampanti molto moderne che si possono usare anche
come scanner.
La palestra, un luogo per fare tante attività sportive
di SAMUELE GALLACE e di BENITO PACIENZA
selezioni di corsa campestre, poi si terranno le selezioni di pallavolo, di ping-pong e infine di calcio. Di tutto questo contiamo
LA palestra della nostra scuola è molto ampia. Si trova in un
di darvi notizie nei prossimi numeri.
cortile all’aperto. Dentro facciamo attività sportiva, come la
pallavolo per esempio. La scuola ha organizzato un torneo inter- La palestra è dotata anche di un piccolo pronto soccorso con
no di pallavolo in cui partecipano tutte le classi ed ha anche delle bende e del ghiaccio in caso di pericolo. Nel cortile, che è
organizzato dei tornei esterni di: corsa campestre, pallavolo molto grande, si svolgono le selezioni di corsa campestre, pallamaschile e femminile, calcio e ping-pong. Sono già iniziate le volo e ping pong.
Soddisfatte per aver scelto di far parte di questa scuola
di OLGA FARFAGLIA
e di TERESA PATANIA
E’ LA nostra seconda casa. Ci stiamo
cinque ore al giorno in questa scuola,
bella e accogliente. Le scale davanti
all’ingresso costituiscono la prima immagine della nostra avventura giornaliera
qui alla Garibaldi. Il corridoio dentro la
scuola ci indica poi la nostra classe e
quindi via alle lezioni con i professori. A
noi studenti piacciono molto anche la
L’anno sta andando verso la conclusione
palestra e il laboratorio.
e noi possiamo dire di essere veramente
E poi il suo della campanella che indica soddisfatte per la scelta che abbiamo
l’intervallo è uno dei momenti più atte- fatto. Questa è una scuola che piace e
si…
che funziona, con tante sorprese, molte
Sono questi attimi in cui ci si può svaga- iniziative e grande organizzazione.
re un po’, comprarsi qualcosa da bere o Qui alla scuola Garibaldi, insomma, ci
da mangiare, incontrare qualche amica, sentiamo davvero come se fossimo a
per poi ritornare a studiare.
casa.
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VIBO TIMES
Il lago Aral dove l’acqua è ora solo un ricordo
di BENITO PACIENZA
IL lago Aral è situato tra Uzbekistan e Kazakistan. Fino al
1950 era il quarto lago più esteso al mondo con più di
150000 kmq. Ma il dittatore russo Stalin, scoprendo che sotto
il lago c’erano stabilimenti di gas naturale, decise di sfruttarlo
per condurre esperimenti nucleari. Sulle rive del lago vivevano
migliaia di persone che praticavano la pesca. Ma in seguito
agli esperimenti l’acqua si riempì di sostanze nocive provocando pestilenze e il calo della pesca.
La quantità dell’acqua è scesa del 90%, segnando la fine del
piccolo mare. Oggi il lago è ridotto a una piccola striscia d’ac-
qua e oggi sulla superficie dello stesso, dove una volta c’era
l’acqua, si possono vedere dei relitti che spiccano come macabre sculture, create dalla crudeltà dell’uomo, su quello che un
tempo era uno splendido lago pieno di acqua e di vita.
Il rimpicciolimento del lago è avvenuto in vari cicli di tempo:
nel 1970 perso il 40% dell’acqua; nel 1990 perso il 70%; nel
2007 perso l’80% e nel 2010 perso il 90% dell’acqua.
Tutto quello che c’è da sapere sui giochi olimpici
di ARIANNA PATANIA
I GIOCHI Olimpici sono nati ad Olimpia, in Grecia, nel
776 a.C. All’inizio c’erano solo le gare di corsa. I giocatori
correvano nudi, senza sandali, su un terreno sabbioso. Le
Olimpiadi avevano anche funzione religiosa: si svolgevano
in onore di Zeus, il padre degli dei.
I giochi si tenevano e si tengono ancora oggi, ogni 4 anni e
potevano partecipare solo gli uomini nobili. Dopo il 393
d.C. i giochi furono sospesi dall’imperatore Teodosio I e
solo nel 1896, Pierre De Coubertin li ristabilì. Le prime Ogni colore, rappresenta un continente: il blu per l’Europa; il giallo per l’Asia; il nero per l’Africa; il verde per l’OOlimpiadi dell’era moderna si svolsero ad Atene.
ceania e il rosso per l’America. Invece, l’intreccio tra questi
La bandiera olimpica raffigura 5 anelli intrecciati, che simcerchi, simboleggia lo spirito olimpico, la fratellanza e la
boleggiano i 5 continenti. I 5 cerchi apparvero per la prima
pace nel mondo. Il motto dei giochi olimpici è: “Citius,
volta nel 1913, nell’intestazione di una lettera scritta da De
altius, fortius” ovvero “più veloce, più alto, più forte”.
Coubertin. Li aveva disegnati e colorati lui stesso. Ogni
cerchio ha un colore diverso: blu, giallo, nero, verde, rosso. Le olimpiadi sono sia estive, sia invernali e poi iniziano le
Pierre De Coubertin, scelse questi colori, perché all’epoca paralimpiadi, istituite nel 1944, che sono l'equivalente dei
erano i colori utilizzati in tutte le bandiere del mondo. Giochi olimpici per atleti con disabilità fisiche.
Venerdì 04/04/14
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Professori per un giorno: ecco cosa faremmo
di EMMANUELE FULLONE PENNA Elena: «Ne darei pochi, ma facili in
modo tale che possano andare in seguie di ELENA ANASTASI
to a giocare e a divertirsi!».
PER una volta siamo noi a salire in
Emmanuele: «Beh, potrei anche non
cattedra. Così, per gioco, ci piace immadarne a patto che studino l’orale e evitiginarci professori qui a scuola. Allora vi
no di fare chiasso in classe».
diciamo subito cosa faremmo. E, ovviamente, questa volta ci intervistiamo da Instaureresti un rapporto confidenziale
noi!
o distaccato con i tuoi alunni?
Elena: «Io instaurerei un rapporto un
po’ confidenziale con gli studenti in
Elena: «Insegnerei volentieri lettere o
modo di sapere ogni loro problema e
una lingua straniera in modo che gli
incomprensione».
studenti conoscano e acquisiscano più
culture».
Emmanuele: «Darei più confidenza
possibile ai miei alunni e se fosse per me
Emmanuele: «Amerei insegnare lettere e
gli permetterei anche di darmi del tu,
letteratura e gradirei molto anche matema pur sempre con un certo distacco,
matica, ma se proprio dovessi scegliere
perché bisogna comunque riconoscere il
insegnerei lettere».
ruolo del docente e la sua autorità in
Come renderesti il metodo di studio?
classe».
Che materia ti piacerebbe insegnare?
Elena: «Farei sicuramente usare tablet e Per farti ascoltare dai ragazzi saresti
computer a tutti gli studenti e li farei severo o gentile?
uscire, nei giorni caldi, per fare lezione
Elena: «Gentile. Userei i modi
all’aperto».
“morbidi” perché sono del parere che
Emmanuele: «Cercherei sicuramente di solo così mi farei ascoltare».
rendere lo studio il più leggero possibiEmmanuele: «Io, invece, sarei molto
le».
severo e se non mi ascoltassero potrei
Sei dell’idea di dare molti o pochi com- anche arrivare a sospendere tutta la
piti?
classe. Con me non si scherza!».
Riflessioni sul modo di essere e sulla famiglia
di BIANCA LO BIANCO
di NAOMI MORGESE
COSA o chi vorrei essere nella vita? Mi è stata posta la domanda per realizzare questo articolo. Vorrei e voglio essere me stessa,
perché io ho la mia personalità, il mio carattere e i miei valori, ho
la mia famiglia e i miei amici.
PER me, ma anche per tutti i ragazzi, è molto importante avere
il pieno sostegno della famiglia. Avere i propri cari al fianco è un
bel segnale, perché sai di poter contare sempre su chi è puntualmente pronto a incoraggiarti nei momenti più difficili ed a sollevarti il morale quando si è tristi.
Essere qualcun altro sarebbe bello, però nulla potrebbe essere bello
quanto essere noi stessi senza nascondere qualcosa. La bellezza di
avere amici e familiari accanto per qualsiasi cosa è un valore
inestimabile e nessun lavoro potrà sostituire questa importanza. Il
mio sogno è rimanere me stessa e essere accettata per quello che
sono.
Ovviamente col passare del tempo avrò un lavoro, mi realizzerà
nella vita e negli studi, però vorrei rimanere sempre e solo me
stessa, con i miei pregi e con i miei difetti.
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A casa mia siamo in quattro e siamo proprio una bella famiglia,
che mi piace molto. Io naturalmente voglio molto bene alla mia
famiglia e so di essere voluta bene allo stesso modo e questo è, per
me, il regalo più bello e lo stesso, ne sono convinta, vale per tutti i
ragazzi della mia età che crescono in un ambiente sano, sereno e
sicuro.
Ecco perché vorrei che questo rapporto rimanesse così com’è per
sempre.
VIBO TIMES
Troppe critiche ingiuste verso Justin Bieber
di EMANUELA
PROCOPIO
JUSTIN Bieber è il mio idolo. In tanti lo
disprezzano perché si dice che abbia atteggiamenti bruschi, come per esempio quando
l’anno scorso ha chiuso la mano di un paparazzo nello sportello della macchina.
Viene anche considerato un poco di buono
perché è stata trovata della marijuana in suo
possesso.
Nonostante ciò, a me piace Justin e piacciono
soprattutto le sue canzoni, quale per esempio
“Baby “ e il suo modo di essere diventato famoso, perché la sua storia mi ha detto qualcosa:
i sogni possono diventare realtà.
E’ stato scoperto come cantante a soli 12 anni
dal suo attuale manager che notò un suo video
su youtube. Ora ha 19 anni, ha scritto belle
canzoni, ha venduto milioni di dischi e guadagnato tanto denaro. E forse i troppi soldi gli
hanno dato alla testa, ma se è vero che in
tanti criticano il suo stile di vita, occorre anche evidenziare che è un giovane e come tale
può sbagliare, fermo restando che sono diversi
anche gli atti umanitari compiuti nel corso
degli ultimi anni. E questo non va certo dimenticato.
Ritengo ingiusto criticarlo per partito preso,
utilizzando quale metro di giudizio soltanto le
cose negative che, purtroppo, ogni tanto compie. Se, però, si vuole esprimere un parere, che
almeno lo si faccia mettendo in conto le sue
canzoni, che piacciono a moltissimi adolescenti, e anche ciò che di buono fa nella sua vita
privata.
Emozioni vere quando canta Alessandra Amoroso
di FRANCESCA BELSITO
e di CLARA CALLIPO
E’ FRA le cantanti più amate e ascoltate
del momento. Regala emozioni con le sue
canzoni e i suoi concerti registrano sempre il tutto esaurito. Stiamo parlando di
Alessandra Amoroso, 27enne pugliese di
Galatina, salita alla ribalta nel 2009 quando vinse il talent show “Amici” di Maria
De Filippi. Un successo replicato anche
nel 2012, quando vi ha partecipato da
big.
Si diceva delle sue canzoni, ascoltate e
cantate da tutti, tanto che i suoi album
sono stati fra i più venduti, ricevendo in
tal senso numerosi premi.
Fra le canzoni più belle ci sono senza
dubbio “Estranei a partire da ieri”, “La
mia storia con te”, “Niente”, “Ciao” e
“Amore puro”.
Alessandra Amoroso è una cantante che
regala emozioni vere e le sue canzoni non
solo piacciono, ma coinvolgono tutti e
viene naturale cantarle con partecipazione.
Azione e tante sorprese mozzafiato in Need for speed
di FRANCESCO MAZZEO
e di ANTONINO STUPPIA
NEED for speed è il nuovissimo film creato nel 2014 diretto
e montato dal regista per eccellenza Scott Waugh. Nato dalla
popolarissima serie di videogiochi Need for speed della Electronic Arts, ha per protagonista
Aaron Paul.
La storia del film inizia con
l’entrata del pilota di corse
Venerdì 04/04/14
clandestine e meccanico d’auto
Toby (interpretato da Aaron
Paul) che esce dal carcere e da
questo punto inizia un lungo
viaggio per vendicarsi dei torti
subiti da qualcuno nel film che
non possiamo svelarvi per non
rovinarvi la sorpresa. Vi possiamo però dire che è molto avventuroso e coinvolgente e che
ci sono macchine da sballo. Vi
consigliamo quindi, per saperne di più, di andare a vederlo al
cinema.
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C. Ronaldo fenomeno da 17 milioni all’anno
di BENITO PACIENZA
CRISTIANO Ronaldo è un calciatore portoghese militante nel
Real Madrid che, oggi, si divide con Lionel Messi la palma del
giocatore più forte del mondo.
È nato a Funchal il 5 febbraio 1985. Inizia la carriera nell’Andorinha, una squadra in cui il padre era il magazziniere. A 16
anni viene scelto dal Liverpool, ma dice di no credendosi ancora un principiante. Debutta da professionista nello Sporting
Lisbona, dove colleziona 25 presenze e nessun gol.
Nel 2003 passa al Manchester United, dove esplode diventando un campione a livello internazionale guadagnandosi un
posto da titolare in nazionale e vincendo: Carling Cup, Premier League e Champions League e, nel 2008, il pallone d’oro.
Poi si trasferisce al Real Madrid dove diventa un calciatore
pluripremiato e anche pluripagato. L’ingaggio che ha appena
rinnovato è altissimo: 17 milioni di euro all’anno, roba da
sogno, ma il Real ha pagato bene il suo più talentuoso giocatore, che viaggia ad una media di un gol a partita. Con il Real
Madrid vince: un pallone d’oro, un Fifa world player, una Liga.
È uno dei calciatori più forti del pianeta e tante aziende fanno
a gara per accaparrarselo, per fagli pubblicizzare i propri prodotti. Calciatore forte, dal gol facile, Cristiano Ronaldo è stato
sempre apprezzato dai vari allenatori che ha avuto per la disponibilità e per la serietà negli allenamenti e in partita.
Solo applausi per Andrea Pirlo, campione inimitabile
di NICCOLO’ CONDOLEO
TUTTI pazzi per Andrea Pirlo. Il centrocampista della Juventus e della Nazionale
continua a regalare magie e dimostra che,
nonostante il passare del tempo (a maggio compirà 35 anni) rimane sempre un
calciatore in grado di fare la differenza.
Non a caso la Juventus se lo vuole tenere
stretto, nonostante le offerte arrivate al
calciatore bresciano, che il Milan, tre
stagioni addietro, ha lasciato andare via
Reggina, Andrea Pirlo ha vestito la maglia
compiendo un clamoroso errore.
dell’Inter, ma come sovente avviene il
Elemento dotato di grande intelligenza
club nerazzurro non ha puntato su di lui.
tattica, dopo le esperienze con Brescia e
Da qui il passaggio al Milan e l’esplosione
come registra arretrato, divenendo un
calciatore unico nel suo genere. In rossonero ha vinto due volte la Champions
League, un mondiale per club e due scudetti, per poi passare alla Juventus dove,
da tre stagioni a questa parte, regala magie nella zona mediana del campo.
Famose in tutto il mondo, ormai, le sue
punizioni con le quali risolve le partite.
Di recente ha segnato due gran bei gol
contro Genoa e Fiorentina, ma tutti ricordano il gol realizzato con la Nazionale
al Maracanà, dove Andrea Pirlo fu applaudito a lungo dalla tifoseria brasiliana.
Ai mondiali l’Italia di Cesare Prandelli in un girone di ferro
di BENITO PACIENZA
La Nazionale di Cesare Prandelli si difficile con: Inghilterra, Uruguay e
LA prossima estate si svolgeranno i trova in un gruppo particolarmente Costa Rica. Visti i miglioramenti degli
Azzurri nei campionati europei, battucampionati mondiali di calcio in Brasiti in finale dalla Spagna per 4-0, si
le. Parteciperà anche l’Italia e in quepensa di poter raggiungere un buon
sto caso si spera di poter ripetere il
risultato. Sicuramente l’Italia si giochesuccesso del 2006, con la vittoria in
rà la qualificazione con Inghilterra e
finale sulla Francia, e certo di non
Uruguay, con il Costa Rica che doreplicare il fiasco del 2010, con l’elimivrebbe essere l’avversario più debole
nazione nel girone di qualificazione.
del gruppo.
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VIBO TIMES
Da Cavani a Higuain rimane un grande Napoli
di PAOLO BASILE
IL Napoli in questi anni e
nelle stagioni precedenti ha
goduto di grandi campioni
come il mitico Maradona che
con le sue giocate incantava il
San Paolo. Nel solco di questa
tradizione la compagine partenopea ha tuttora in organico
elementi di grande spessore.
Basti pensare ai fuoriclasse
come Lorenzo Insigne e Marek Hamsik, ai quali la scorsa
estate si è aggiunto un grande
acquisto effettuato dalla società che risponde al nome di
Gonzalo Higuain, proveniente
dal Real Madrid.
il Napoli si è dovuto privare di
un elemento del calibro di
Edison Cavani “El Matador”
che ora gioca nel Paris St.
Germain e che il presidente
De Laurentiis si è fatto pagare
a peso d’oro.
Cavani ha lasciato un ottimo
ricordo a Napoli, segnando
tantissimi gol, ma è da dire
che in questa stagione
Higuain per tutti il “Pipita” ha
segnato più o meno lo stesso
numero di reti, mantenendo
così gli standard del suo predecessore, senza farlo rimpiangere.
vani, ma sono lo stesso un po’
delusi dei risultati perché il
Napoli è stato eliminato dalla
Champions League (con tanta
sfortuna, a dire il vero) ed
Con la venuta di Higuain i anche dalla Europa League,.
Per acquistare Higuain, però, tifosi hanno dimenticato Ca- La squadra, ad ogni modo,
Federer, mister 17 slam
punta in alto e cerca di mantenere il terzo posto in campionato ed anche a vincere la
Coppa Italia, dove è arrivata
in finale. Da Cavani a
Higuain, insomma, rimane
pur sempre un grande Napoli.
Stefanaconi si prepara
per il torneo di calcetto
di PAOLO
BASILE
di MATTEO ESPOSITO
LO svizzero Roger Federer è stato n° 1 nel mondo del tennis
fino al 2012, poi il titolo glielo ha strappato Rafael Nadal. Rogger ha fatto la storia del tennis: ha uno stile fantastico, che fa
invidia a tutti i giocatori anche i più forti. Federer ha vinto ben
17 grandi slam: 7 a Wimbledon (come William Renshaw e Pete
Sampras), 1 a Roland Garros, 5 agli US Open e 4 agli Australia
Open.
Svizzero di Basilea, dove è nato l’otto agosto del 1986, Federer
è uno dei sette uomini ad aver conseguito il Career Grand
Slam, che consiste nell'aver vinto almeno una volta tutti e quattro i tornei dello Slam.
Venerdì 04/04/14
VERSO la
fine di maggio e i primi di giugno a Stefanaconi si
tiene
un
torneo di
calcio a 5. Il torneo si svolge presso il campetto sportivo polivalente dove gioca la squadra dello Stefanaconi. Il torneo viene organizzato dal presidente della
squadra dello Stefanaconi che offre ai ragazzi la possibilità di disputare un evento indimenticabile contro o
assieme ai propri amici.
Per partecipare bisogna iscrivere una squadra composta almeno da 8 giocatori: 5 titolari e 3 riserve. Perché
il torneo si svolga c’è bisogno di almeno 4 squadre.
Vince la formazione che nel corso del torneo si è
aggiudicata più punti. Si premiano tutti i partecipanti
e il team che conquista il primo posto vince la coppa
con il nome della squadra e la coppa rimane al capitano. A conti fatti è una bella iniziativa che mira a fare
qualcosa di utile per la comunità e per gli sportivi di
Stefanaconi.
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Istituto Comprensivo
“G.Garibaldi - Buccarelli”
- REDAZIONE
GIORNALISTICA
Redazione Vibo Times
Scuola Secondaria di 1°
grado Giuseppe Garibaldi
Piazza Martiri d’Ungheria
89900 Vibo Valentia
Dirigente Scolastico:
Rosaria Galloro
Tel.: 0963-42120
Fax: 0963-471975
E mail:
[email protected]
Vibo Times
Piano Integrato 2013/14
Prot. n. A00GDAI/2373
Progetto C1 FSE-2013—615
Redazione giornalistica
Tutor: prof.ssa Maria Adele Carullo
Esperto: Roberto Saverino
Questo numero è stato
realizzato da...
Elena Anastasi
Paolo Basile
Francesca Belsito
Fabio Bonelli
Clara Callipo
Nicolò Condoleo
Matteo Esposito
Olga Farfaglia
Emmanuele Fullone Penna
Samuele Gallace
Marika Iannello
Bianca Lo Bianco
Francesco Mazzeo
Naomi Morgese
Benito Pacienza
Aleandro Pagano
Arianna Patania
Teresa Patania
Emanuela Procopio
Caterina Ruffa
Antonino Stuppia
Primo aprile, giorno degli scherzi
di ALEANDRO PAGANO e SAMUELE GALLACE
E’ UNA tradizione divertente, che consiste nel fare un
bello scherzetto alla gente, ai familiari e agli amici.
Stiamo parlando del “Pesce d’aprile”, un giorno in cui
si ride e si scherza. Giorno 1 del mese di aprile, infatti,
secondo una tradizione le cui origini non sono note (e
ci sono anche diverse versioni) il primo del mese di
aprile si può scherzare e addirittura ci sono mezzi di
informazione o siti internet che in questo giorno danno una vera e propria “bufala” facendola passare per
notizia vera.
Il primo aprile porta inevitabilmente l’allegria a tutti i bambini. Si gioca e si scherza ed è
un giorno che, inevitabilmente, porta il buonumore. Diversi sono gli scherzi che i ragazzi amano fare in questo giorno, nel quale, per la verità, tutti sono attenti a non subirne.
Ed è chiaro che va bene scherzare, ma ogni cosa va fatta con estrema moderazione.
A volte sbagliamo anche noi
di ROBERTO SAVERINO
EBBENE sì: anche noi sbagliamo! D’altra parte non abbiamo mai detto o scritto di essere
infallibili e quando si produce un’enorme mole di lavoro qualcosa ci può sfuggire. Non dovrebbe essere così, ma l’errore compiuto nel precedente numero era talmente palese, dal punto di
vista grammaticale, che può essere stato dettato solo dalla fretta di chiudere il giornale, dalla
fretta nello scrivere e rileggere l’articolo, dalla fretta, o dalla disattenzione, da parte di chi
(l’esperto del corso di giornalismo) era tenuto ad apportarvi le dovute correzioni. La fretta,
insomma, è cattiva consigliera, dicono i saggi, ed hanno ragione.
Un giornale, però, si deve anche confrontare con i tempi e noi cerchiamo, puntualmente, di
farci trovare pronti per offrirvi un’informazione che, ce lo auguriamo, sia interessante e gradevole. A volte questo ci porta a sbagliare, ma pur essendo comunque bravi (e lo diciamo senza
presunzione) e pur sapendo di dover ancora imparare molto (tutti quanti, nessuno escluso),
siamo altresì convinti di non essere infallibili. E d’altra parte ancora non ci è capitato di conoscere chi non sbaglia mai. Quando lo troveremo, sarà nostra premura darvene conto sul nostro
giornalino con grande risalto!
Allo stesso tempo invitiamo, coloro che fossero interessati, a venirci a trovare in modo da poter
loro spiegare la differenza fra refuso (che talvolta facciamo), errore (ed anche qui, ahinoi,
talvolta ne facciamo) e notizia falsa (e in questo caso, per fortuna, finora siamo stati perfetti).
Ci piacerebbe, inoltre, far leggere a coloro che ne fossero interessati, qualche articolo prodotto e
giornalisticamente impeccabile (ogni tanto ci riesce anche questo…!).
Per il resto continuate a leggerci
ed a seguirci con
grande attenzione e, soprattutto,
continuate a
segnalare i nostri
errori. Ci servirà
a crescere ed a
sbagliare sempre
di meno.