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VIBO TIMES I s ti t u t o C om p re ns iv o “ G .G a ri b a ld i - B ucc ar e l l i” - RE D AZ IO NE G IO RN AL IST I CA “Cave a lachrymis cocodrilli” un avvertimento a non avvicinarsi da quelle parti Un’epigrafe avvolta dal mistero Quella scritta nel centro storico è frutto di una leggenda o è realtà? di MARIKA IANNELLO e CATERINA RUFFA A VIBO Valentia esiste una epigrafe “misteriosa” con sopra scritto: “Cave a lachrymis cocodrilli” ossia “Guardati dalle lacrime di coccodrillo”. Questa piccola lapide si trova lungo la discesa di via Ruggiero il Normanno, nei pressi della Casa di carità, nella parte alta del centro storico. Una leggenda risalente al XV secolo racconta che nel 1400 esisteva il convento dei frati agostiniani, che si trovava proprio di fronte alla lapide, dove c’era un frate di nome Gerolamo che, secondo gli altri agostiniani, faceva degli strani rituali con frasi in greco e in latino. Era scontroso e sempre di pessimo umore. Un giorno litigò con un altro frate e questi, dopo qualche giorno, morì di colpo mentre si stava recando in chiesa. La stessa sorte toccò poi anche a fra Gerolamo, che venne trovato morto con la testa spaccata, dopo una caduta dalle scale. Da quel giorno, secondo la leggenda, delle strane voci simili ai riti che pronunciava fra Gerolamo, sembravano udirsi in piena notte sia dentro, sia fuori al convento. La celletta a lui appartenente venne occupata da un altro agostiniano e questa era sede di strani avvenimenti: il letto che vibrava, la luce che si spegneva, le finestre che si aprivano. Sempre la legenda racconta che un giorno, che coincideva con l’anniversario della morte del frate, una fanciulla che abitava nei pressi del convento, udendo il pianto di un bambino, uscì da casa, ma non vi fece più rientro e fu ritrovata senza vita dalla propria madre. La morte di questa bambina sconvolse la comunità dell’allora Monteleone e fu così che, il giorno successivo ai funerali della piccola, gli abitanti apposero sul muro quella epigrafe. Stava a significare che coloro i quali avessero casomai ascoltato i pianti di dolore in quel luogo, non dovevano avvicinarsi, altrimenti avrebbero fatto la stessa fine della bambina. Che sia solo leggenda o verità questo non è dato sapere. Fatto sta che quella scritta rimane per molti aspetti misteriosa. Venerdì 04/04/14 Anno 4 numero 6 Sommario: La scuola 2 Il lago Aral 3 Se io fossi... 4 Justin Bieber 5 C. Ronaldo 6 Napoli 7 Federer 7 Notizie di rilievo: La Garibaldi fra tecnologia e attività sportiva I giochi olimpici Riflessioni Alessandra Amoroso Need for speed Andrea Pirlo I mondiali Il torneo di calcio a Stefanaconi Il pesce d’aprile Vibo Times non è infallibile Il nostro è un Istituto moderno e tecnologico di PAOLO BASILE, FRANCESCO MAZZEO e ANTONINO STUPPIA NELLA nostra scuola si va al passo con i tempi. Si trova in piazza Martiri di Ungheria e c’è qualcosa di speciale. La scuola è dotata di molti strumenti innovativi e moderni, tra i quali Lavagne Interattive Multimediali comunemente chiamate LIM. Ci sono PC (Personal Computer) per gli alunni di tutte le classi, che si possono richiedere qualora se ne abbia bisogno. I PC vengono contenuti in un armadietto portatile con le ruote che dispone di una Wi-Fi incorporata. La scuola ha due Wi-Fi protetti da codici (WPA – WPA2). La preside Rosaria Galloro ha inserito delle TV nei corridoi del piano terra per mostrare dei video che rappresentano i momenti più belli trascorsi dagli alunni. L’Istituto ha messo a disposizione degli alunni che frequentano il corso Ecdl una sala per gli esami che gli studenti devono svolgere per ricevere la patente Europea del computer. E per stampare dei documenti o schede ci sono tre stampanti molto moderne che si possono usare anche come scanner. La palestra, un luogo per fare tante attività sportive di SAMUELE GALLACE e di BENITO PACIENZA selezioni di corsa campestre, poi si terranno le selezioni di pallavolo, di ping-pong e infine di calcio. Di tutto questo contiamo LA palestra della nostra scuola è molto ampia. Si trova in un di darvi notizie nei prossimi numeri. cortile all’aperto. Dentro facciamo attività sportiva, come la pallavolo per esempio. La scuola ha organizzato un torneo inter- La palestra è dotata anche di un piccolo pronto soccorso con no di pallavolo in cui partecipano tutte le classi ed ha anche delle bende e del ghiaccio in caso di pericolo. Nel cortile, che è organizzato dei tornei esterni di: corsa campestre, pallavolo molto grande, si svolgono le selezioni di corsa campestre, pallamaschile e femminile, calcio e ping-pong. Sono già iniziate le volo e ping pong. Soddisfatte per aver scelto di far parte di questa scuola di OLGA FARFAGLIA e di TERESA PATANIA E’ LA nostra seconda casa. Ci stiamo cinque ore al giorno in questa scuola, bella e accogliente. Le scale davanti all’ingresso costituiscono la prima immagine della nostra avventura giornaliera qui alla Garibaldi. Il corridoio dentro la scuola ci indica poi la nostra classe e quindi via alle lezioni con i professori. A noi studenti piacciono molto anche la L’anno sta andando verso la conclusione palestra e il laboratorio. e noi possiamo dire di essere veramente E poi il suo della campanella che indica soddisfatte per la scelta che abbiamo l’intervallo è uno dei momenti più atte- fatto. Questa è una scuola che piace e si… che funziona, con tante sorprese, molte Sono questi attimi in cui ci si può svaga- iniziative e grande organizzazione. re un po’, comprarsi qualcosa da bere o Qui alla scuola Garibaldi, insomma, ci da mangiare, incontrare qualche amica, sentiamo davvero come se fossimo a per poi ritornare a studiare. casa. Pagina 2 VIBO TIMES Il lago Aral dove l’acqua è ora solo un ricordo di BENITO PACIENZA IL lago Aral è situato tra Uzbekistan e Kazakistan. Fino al 1950 era il quarto lago più esteso al mondo con più di 150000 kmq. Ma il dittatore russo Stalin, scoprendo che sotto il lago c’erano stabilimenti di gas naturale, decise di sfruttarlo per condurre esperimenti nucleari. Sulle rive del lago vivevano migliaia di persone che praticavano la pesca. Ma in seguito agli esperimenti l’acqua si riempì di sostanze nocive provocando pestilenze e il calo della pesca. La quantità dell’acqua è scesa del 90%, segnando la fine del piccolo mare. Oggi il lago è ridotto a una piccola striscia d’ac- qua e oggi sulla superficie dello stesso, dove una volta c’era l’acqua, si possono vedere dei relitti che spiccano come macabre sculture, create dalla crudeltà dell’uomo, su quello che un tempo era uno splendido lago pieno di acqua e di vita. Il rimpicciolimento del lago è avvenuto in vari cicli di tempo: nel 1970 perso il 40% dell’acqua; nel 1990 perso il 70%; nel 2007 perso l’80% e nel 2010 perso il 90% dell’acqua. Tutto quello che c’è da sapere sui giochi olimpici di ARIANNA PATANIA I GIOCHI Olimpici sono nati ad Olimpia, in Grecia, nel 776 a.C. All’inizio c’erano solo le gare di corsa. I giocatori correvano nudi, senza sandali, su un terreno sabbioso. Le Olimpiadi avevano anche funzione religiosa: si svolgevano in onore di Zeus, il padre degli dei. I giochi si tenevano e si tengono ancora oggi, ogni 4 anni e potevano partecipare solo gli uomini nobili. Dopo il 393 d.C. i giochi furono sospesi dall’imperatore Teodosio I e solo nel 1896, Pierre De Coubertin li ristabilì. Le prime Ogni colore, rappresenta un continente: il blu per l’Europa; il giallo per l’Asia; il nero per l’Africa; il verde per l’OOlimpiadi dell’era moderna si svolsero ad Atene. ceania e il rosso per l’America. Invece, l’intreccio tra questi La bandiera olimpica raffigura 5 anelli intrecciati, che simcerchi, simboleggia lo spirito olimpico, la fratellanza e la boleggiano i 5 continenti. I 5 cerchi apparvero per la prima pace nel mondo. Il motto dei giochi olimpici è: “Citius, volta nel 1913, nell’intestazione di una lettera scritta da De altius, fortius” ovvero “più veloce, più alto, più forte”. Coubertin. Li aveva disegnati e colorati lui stesso. Ogni cerchio ha un colore diverso: blu, giallo, nero, verde, rosso. Le olimpiadi sono sia estive, sia invernali e poi iniziano le Pierre De Coubertin, scelse questi colori, perché all’epoca paralimpiadi, istituite nel 1944, che sono l'equivalente dei erano i colori utilizzati in tutte le bandiere del mondo. Giochi olimpici per atleti con disabilità fisiche. Venerdì 04/04/14 Pagina 3 Professori per un giorno: ecco cosa faremmo di EMMANUELE FULLONE PENNA Elena: «Ne darei pochi, ma facili in modo tale che possano andare in seguie di ELENA ANASTASI to a giocare e a divertirsi!». PER una volta siamo noi a salire in Emmanuele: «Beh, potrei anche non cattedra. Così, per gioco, ci piace immadarne a patto che studino l’orale e evitiginarci professori qui a scuola. Allora vi no di fare chiasso in classe». diciamo subito cosa faremmo. E, ovviamente, questa volta ci intervistiamo da Instaureresti un rapporto confidenziale noi! o distaccato con i tuoi alunni? Elena: «Io instaurerei un rapporto un po’ confidenziale con gli studenti in Elena: «Insegnerei volentieri lettere o modo di sapere ogni loro problema e una lingua straniera in modo che gli incomprensione». studenti conoscano e acquisiscano più culture». Emmanuele: «Darei più confidenza possibile ai miei alunni e se fosse per me Emmanuele: «Amerei insegnare lettere e gli permetterei anche di darmi del tu, letteratura e gradirei molto anche matema pur sempre con un certo distacco, matica, ma se proprio dovessi scegliere perché bisogna comunque riconoscere il insegnerei lettere». ruolo del docente e la sua autorità in Come renderesti il metodo di studio? classe». Che materia ti piacerebbe insegnare? Elena: «Farei sicuramente usare tablet e Per farti ascoltare dai ragazzi saresti computer a tutti gli studenti e li farei severo o gentile? uscire, nei giorni caldi, per fare lezione Elena: «Gentile. Userei i modi all’aperto». “morbidi” perché sono del parere che Emmanuele: «Cercherei sicuramente di solo così mi farei ascoltare». rendere lo studio il più leggero possibiEmmanuele: «Io, invece, sarei molto le». severo e se non mi ascoltassero potrei Sei dell’idea di dare molti o pochi com- anche arrivare a sospendere tutta la piti? classe. Con me non si scherza!». Riflessioni sul modo di essere e sulla famiglia di BIANCA LO BIANCO di NAOMI MORGESE COSA o chi vorrei essere nella vita? Mi è stata posta la domanda per realizzare questo articolo. Vorrei e voglio essere me stessa, perché io ho la mia personalità, il mio carattere e i miei valori, ho la mia famiglia e i miei amici. PER me, ma anche per tutti i ragazzi, è molto importante avere il pieno sostegno della famiglia. Avere i propri cari al fianco è un bel segnale, perché sai di poter contare sempre su chi è puntualmente pronto a incoraggiarti nei momenti più difficili ed a sollevarti il morale quando si è tristi. Essere qualcun altro sarebbe bello, però nulla potrebbe essere bello quanto essere noi stessi senza nascondere qualcosa. La bellezza di avere amici e familiari accanto per qualsiasi cosa è un valore inestimabile e nessun lavoro potrà sostituire questa importanza. Il mio sogno è rimanere me stessa e essere accettata per quello che sono. Ovviamente col passare del tempo avrò un lavoro, mi realizzerà nella vita e negli studi, però vorrei rimanere sempre e solo me stessa, con i miei pregi e con i miei difetti. Pagina 4 A casa mia siamo in quattro e siamo proprio una bella famiglia, che mi piace molto. Io naturalmente voglio molto bene alla mia famiglia e so di essere voluta bene allo stesso modo e questo è, per me, il regalo più bello e lo stesso, ne sono convinta, vale per tutti i ragazzi della mia età che crescono in un ambiente sano, sereno e sicuro. Ecco perché vorrei che questo rapporto rimanesse così com’è per sempre. VIBO TIMES Troppe critiche ingiuste verso Justin Bieber di EMANUELA PROCOPIO JUSTIN Bieber è il mio idolo. In tanti lo disprezzano perché si dice che abbia atteggiamenti bruschi, come per esempio quando l’anno scorso ha chiuso la mano di un paparazzo nello sportello della macchina. Viene anche considerato un poco di buono perché è stata trovata della marijuana in suo possesso. Nonostante ciò, a me piace Justin e piacciono soprattutto le sue canzoni, quale per esempio “Baby “ e il suo modo di essere diventato famoso, perché la sua storia mi ha detto qualcosa: i sogni possono diventare realtà. E’ stato scoperto come cantante a soli 12 anni dal suo attuale manager che notò un suo video su youtube. Ora ha 19 anni, ha scritto belle canzoni, ha venduto milioni di dischi e guadagnato tanto denaro. E forse i troppi soldi gli hanno dato alla testa, ma se è vero che in tanti criticano il suo stile di vita, occorre anche evidenziare che è un giovane e come tale può sbagliare, fermo restando che sono diversi anche gli atti umanitari compiuti nel corso degli ultimi anni. E questo non va certo dimenticato. Ritengo ingiusto criticarlo per partito preso, utilizzando quale metro di giudizio soltanto le cose negative che, purtroppo, ogni tanto compie. Se, però, si vuole esprimere un parere, che almeno lo si faccia mettendo in conto le sue canzoni, che piacciono a moltissimi adolescenti, e anche ciò che di buono fa nella sua vita privata. Emozioni vere quando canta Alessandra Amoroso di FRANCESCA BELSITO e di CLARA CALLIPO E’ FRA le cantanti più amate e ascoltate del momento. Regala emozioni con le sue canzoni e i suoi concerti registrano sempre il tutto esaurito. Stiamo parlando di Alessandra Amoroso, 27enne pugliese di Galatina, salita alla ribalta nel 2009 quando vinse il talent show “Amici” di Maria De Filippi. Un successo replicato anche nel 2012, quando vi ha partecipato da big. Si diceva delle sue canzoni, ascoltate e cantate da tutti, tanto che i suoi album sono stati fra i più venduti, ricevendo in tal senso numerosi premi. Fra le canzoni più belle ci sono senza dubbio “Estranei a partire da ieri”, “La mia storia con te”, “Niente”, “Ciao” e “Amore puro”. Alessandra Amoroso è una cantante che regala emozioni vere e le sue canzoni non solo piacciono, ma coinvolgono tutti e viene naturale cantarle con partecipazione. Azione e tante sorprese mozzafiato in Need for speed di FRANCESCO MAZZEO e di ANTONINO STUPPIA NEED for speed è il nuovissimo film creato nel 2014 diretto e montato dal regista per eccellenza Scott Waugh. Nato dalla popolarissima serie di videogiochi Need for speed della Electronic Arts, ha per protagonista Aaron Paul. La storia del film inizia con l’entrata del pilota di corse Venerdì 04/04/14 clandestine e meccanico d’auto Toby (interpretato da Aaron Paul) che esce dal carcere e da questo punto inizia un lungo viaggio per vendicarsi dei torti subiti da qualcuno nel film che non possiamo svelarvi per non rovinarvi la sorpresa. Vi possiamo però dire che è molto avventuroso e coinvolgente e che ci sono macchine da sballo. Vi consigliamo quindi, per saperne di più, di andare a vederlo al cinema. Pagina 5 C. Ronaldo fenomeno da 17 milioni all’anno di BENITO PACIENZA CRISTIANO Ronaldo è un calciatore portoghese militante nel Real Madrid che, oggi, si divide con Lionel Messi la palma del giocatore più forte del mondo. È nato a Funchal il 5 febbraio 1985. Inizia la carriera nell’Andorinha, una squadra in cui il padre era il magazziniere. A 16 anni viene scelto dal Liverpool, ma dice di no credendosi ancora un principiante. Debutta da professionista nello Sporting Lisbona, dove colleziona 25 presenze e nessun gol. Nel 2003 passa al Manchester United, dove esplode diventando un campione a livello internazionale guadagnandosi un posto da titolare in nazionale e vincendo: Carling Cup, Premier League e Champions League e, nel 2008, il pallone d’oro. Poi si trasferisce al Real Madrid dove diventa un calciatore pluripremiato e anche pluripagato. L’ingaggio che ha appena rinnovato è altissimo: 17 milioni di euro all’anno, roba da sogno, ma il Real ha pagato bene il suo più talentuoso giocatore, che viaggia ad una media di un gol a partita. Con il Real Madrid vince: un pallone d’oro, un Fifa world player, una Liga. È uno dei calciatori più forti del pianeta e tante aziende fanno a gara per accaparrarselo, per fagli pubblicizzare i propri prodotti. Calciatore forte, dal gol facile, Cristiano Ronaldo è stato sempre apprezzato dai vari allenatori che ha avuto per la disponibilità e per la serietà negli allenamenti e in partita. Solo applausi per Andrea Pirlo, campione inimitabile di NICCOLO’ CONDOLEO TUTTI pazzi per Andrea Pirlo. Il centrocampista della Juventus e della Nazionale continua a regalare magie e dimostra che, nonostante il passare del tempo (a maggio compirà 35 anni) rimane sempre un calciatore in grado di fare la differenza. Non a caso la Juventus se lo vuole tenere stretto, nonostante le offerte arrivate al calciatore bresciano, che il Milan, tre stagioni addietro, ha lasciato andare via Reggina, Andrea Pirlo ha vestito la maglia compiendo un clamoroso errore. dell’Inter, ma come sovente avviene il Elemento dotato di grande intelligenza club nerazzurro non ha puntato su di lui. tattica, dopo le esperienze con Brescia e Da qui il passaggio al Milan e l’esplosione come registra arretrato, divenendo un calciatore unico nel suo genere. In rossonero ha vinto due volte la Champions League, un mondiale per club e due scudetti, per poi passare alla Juventus dove, da tre stagioni a questa parte, regala magie nella zona mediana del campo. Famose in tutto il mondo, ormai, le sue punizioni con le quali risolve le partite. Di recente ha segnato due gran bei gol contro Genoa e Fiorentina, ma tutti ricordano il gol realizzato con la Nazionale al Maracanà, dove Andrea Pirlo fu applaudito a lungo dalla tifoseria brasiliana. Ai mondiali l’Italia di Cesare Prandelli in un girone di ferro di BENITO PACIENZA La Nazionale di Cesare Prandelli si difficile con: Inghilterra, Uruguay e LA prossima estate si svolgeranno i trova in un gruppo particolarmente Costa Rica. Visti i miglioramenti degli Azzurri nei campionati europei, battucampionati mondiali di calcio in Brasiti in finale dalla Spagna per 4-0, si le. Parteciperà anche l’Italia e in quepensa di poter raggiungere un buon sto caso si spera di poter ripetere il risultato. Sicuramente l’Italia si giochesuccesso del 2006, con la vittoria in rà la qualificazione con Inghilterra e finale sulla Francia, e certo di non Uruguay, con il Costa Rica che doreplicare il fiasco del 2010, con l’elimivrebbe essere l’avversario più debole nazione nel girone di qualificazione. del gruppo. Pagina 6 VIBO TIMES Da Cavani a Higuain rimane un grande Napoli di PAOLO BASILE IL Napoli in questi anni e nelle stagioni precedenti ha goduto di grandi campioni come il mitico Maradona che con le sue giocate incantava il San Paolo. Nel solco di questa tradizione la compagine partenopea ha tuttora in organico elementi di grande spessore. Basti pensare ai fuoriclasse come Lorenzo Insigne e Marek Hamsik, ai quali la scorsa estate si è aggiunto un grande acquisto effettuato dalla società che risponde al nome di Gonzalo Higuain, proveniente dal Real Madrid. il Napoli si è dovuto privare di un elemento del calibro di Edison Cavani “El Matador” che ora gioca nel Paris St. Germain e che il presidente De Laurentiis si è fatto pagare a peso d’oro. Cavani ha lasciato un ottimo ricordo a Napoli, segnando tantissimi gol, ma è da dire che in questa stagione Higuain per tutti il “Pipita” ha segnato più o meno lo stesso numero di reti, mantenendo così gli standard del suo predecessore, senza farlo rimpiangere. vani, ma sono lo stesso un po’ delusi dei risultati perché il Napoli è stato eliminato dalla Champions League (con tanta sfortuna, a dire il vero) ed Con la venuta di Higuain i anche dalla Europa League,. Per acquistare Higuain, però, tifosi hanno dimenticato Ca- La squadra, ad ogni modo, Federer, mister 17 slam punta in alto e cerca di mantenere il terzo posto in campionato ed anche a vincere la Coppa Italia, dove è arrivata in finale. Da Cavani a Higuain, insomma, rimane pur sempre un grande Napoli. Stefanaconi si prepara per il torneo di calcetto di PAOLO BASILE di MATTEO ESPOSITO LO svizzero Roger Federer è stato n° 1 nel mondo del tennis fino al 2012, poi il titolo glielo ha strappato Rafael Nadal. Rogger ha fatto la storia del tennis: ha uno stile fantastico, che fa invidia a tutti i giocatori anche i più forti. Federer ha vinto ben 17 grandi slam: 7 a Wimbledon (come William Renshaw e Pete Sampras), 1 a Roland Garros, 5 agli US Open e 4 agli Australia Open. Svizzero di Basilea, dove è nato l’otto agosto del 1986, Federer è uno dei sette uomini ad aver conseguito il Career Grand Slam, che consiste nell'aver vinto almeno una volta tutti e quattro i tornei dello Slam. Venerdì 04/04/14 VERSO la fine di maggio e i primi di giugno a Stefanaconi si tiene un torneo di calcio a 5. Il torneo si svolge presso il campetto sportivo polivalente dove gioca la squadra dello Stefanaconi. Il torneo viene organizzato dal presidente della squadra dello Stefanaconi che offre ai ragazzi la possibilità di disputare un evento indimenticabile contro o assieme ai propri amici. Per partecipare bisogna iscrivere una squadra composta almeno da 8 giocatori: 5 titolari e 3 riserve. Perché il torneo si svolga c’è bisogno di almeno 4 squadre. Vince la formazione che nel corso del torneo si è aggiudicata più punti. Si premiano tutti i partecipanti e il team che conquista il primo posto vince la coppa con il nome della squadra e la coppa rimane al capitano. A conti fatti è una bella iniziativa che mira a fare qualcosa di utile per la comunità e per gli sportivi di Stefanaconi. Pagina 7 Istituto Comprensivo “G.Garibaldi - Buccarelli” - REDAZIONE GIORNALISTICA Redazione Vibo Times Scuola Secondaria di 1° grado Giuseppe Garibaldi Piazza Martiri d’Ungheria 89900 Vibo Valentia Dirigente Scolastico: Rosaria Galloro Tel.: 0963-42120 Fax: 0963-471975 E mail: [email protected] Vibo Times Piano Integrato 2013/14 Prot. n. A00GDAI/2373 Progetto C1 FSE-2013—615 Redazione giornalistica Tutor: prof.ssa Maria Adele Carullo Esperto: Roberto Saverino Questo numero è stato realizzato da... Elena Anastasi Paolo Basile Francesca Belsito Fabio Bonelli Clara Callipo Nicolò Condoleo Matteo Esposito Olga Farfaglia Emmanuele Fullone Penna Samuele Gallace Marika Iannello Bianca Lo Bianco Francesco Mazzeo Naomi Morgese Benito Pacienza Aleandro Pagano Arianna Patania Teresa Patania Emanuela Procopio Caterina Ruffa Antonino Stuppia Primo aprile, giorno degli scherzi di ALEANDRO PAGANO e SAMUELE GALLACE E’ UNA tradizione divertente, che consiste nel fare un bello scherzetto alla gente, ai familiari e agli amici. Stiamo parlando del “Pesce d’aprile”, un giorno in cui si ride e si scherza. Giorno 1 del mese di aprile, infatti, secondo una tradizione le cui origini non sono note (e ci sono anche diverse versioni) il primo del mese di aprile si può scherzare e addirittura ci sono mezzi di informazione o siti internet che in questo giorno danno una vera e propria “bufala” facendola passare per notizia vera. Il primo aprile porta inevitabilmente l’allegria a tutti i bambini. Si gioca e si scherza ed è un giorno che, inevitabilmente, porta il buonumore. Diversi sono gli scherzi che i ragazzi amano fare in questo giorno, nel quale, per la verità, tutti sono attenti a non subirne. Ed è chiaro che va bene scherzare, ma ogni cosa va fatta con estrema moderazione. A volte sbagliamo anche noi di ROBERTO SAVERINO EBBENE sì: anche noi sbagliamo! D’altra parte non abbiamo mai detto o scritto di essere infallibili e quando si produce un’enorme mole di lavoro qualcosa ci può sfuggire. Non dovrebbe essere così, ma l’errore compiuto nel precedente numero era talmente palese, dal punto di vista grammaticale, che può essere stato dettato solo dalla fretta di chiudere il giornale, dalla fretta nello scrivere e rileggere l’articolo, dalla fretta, o dalla disattenzione, da parte di chi (l’esperto del corso di giornalismo) era tenuto ad apportarvi le dovute correzioni. La fretta, insomma, è cattiva consigliera, dicono i saggi, ed hanno ragione. Un giornale, però, si deve anche confrontare con i tempi e noi cerchiamo, puntualmente, di farci trovare pronti per offrirvi un’informazione che, ce lo auguriamo, sia interessante e gradevole. A volte questo ci porta a sbagliare, ma pur essendo comunque bravi (e lo diciamo senza presunzione) e pur sapendo di dover ancora imparare molto (tutti quanti, nessuno escluso), siamo altresì convinti di non essere infallibili. E d’altra parte ancora non ci è capitato di conoscere chi non sbaglia mai. Quando lo troveremo, sarà nostra premura darvene conto sul nostro giornalino con grande risalto! Allo stesso tempo invitiamo, coloro che fossero interessati, a venirci a trovare in modo da poter loro spiegare la differenza fra refuso (che talvolta facciamo), errore (ed anche qui, ahinoi, talvolta ne facciamo) e notizia falsa (e in questo caso, per fortuna, finora siamo stati perfetti). Ci piacerebbe, inoltre, far leggere a coloro che ne fossero interessati, qualche articolo prodotto e giornalisticamente impeccabile (ogni tanto ci riesce anche questo…!). Per il resto continuate a leggerci ed a seguirci con grande attenzione e, soprattutto, continuate a segnalare i nostri errori. Ci servirà a crescere ed a sbagliare sempre di meno.