[g-son - i] giorno/giornale/son/01 24/16

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[g-son - i] giorno/giornale/son/01 24/16
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 • EURO 1,30
ANNO 125 . NUMERO 83 • www.laprovinciadisondrio.it
DOPO LA STRAGE
Un’italiana tra i morti di Bruxelles
Patricia Rizzo tra i dispersi. Il bilancio sale a 32 morti e 270 feriti. Commando
di quattro attentatori: uno era stato consegnato dalla Turchia al Belgio
e poi liberato. I racconti dei valtellinesi a Bruxelles: «C’è molta tensione
ma anche voglia di tornare alla normalità»
SERVIZI ALLE PAGINE 2-9
QUEI GIOCHI
SUICIDI
SULLA RETE
DEL TERRORE
di FULVIO SCAGLIONE
opo gli attentati di
Bruxelles e l’ennesima
strage orrenda, dopo lo
strazio delle vittime e il
sollievo dei superstiti, dopo la
solidarietà internazionale e le
dichiarazioni bellicose, resta
aperta la solita domanda:
davvero la lotta contro
l’estremismo islamico e il
jihadismo è la nostra priorità?
Stroncare questa minaccia
globale è davvero la prima voce
dell’agenda politica in
Occidente?
Basta farsi la domanda per
capire che la risposta,
purtroppo, è no. E non serve a
nulla additare le eventuali
mancanze della polizia e dei
servizi segreti del Belgio, visto
che negli anni il terrorismo
islamico è andato
puntualmente a scovare i varchi
D
Lavori mai fatti, saltano i contributi
I Comuni non li hanno spesi, la Comunità montana di Tirano si riprende 1,2 milioni di euro
Nei tg nazionali spesso
si sente parlare delle “grandi incompiute”, opere avviate e mai
portate a termine. Qualcosa del
genere – che riguarda l’iter buro-
cratico, però – sta accadendo anche nel Tiranese e il “bubbone”,
se possiamo così chiamarlo, è
scoppiato con la delibera della
giunta esecutiva della Comunità
montana di Tirano che ha revocato, «per ragioni tecniche-contabili», sedici contribuzioni per
altrettante opere in molti dei dodici Comuni del comprensorio.
Nuove preoccupazioni
per la gestione dei parcheggi a
pagamento in città e per la riscossione dei tributi.
Dopo il caso degli ausiliari
lasciati senza stipendio per mesi - e che ancora attendono che
gli venga liquidato tutto il dovuto -, questa volta a far discutere
ed impensierire è la notizia del
sequestro da parte della Procura di Milano della Mazal Global
Solutions, la società subentrata
ad Aipa nella gestione della sosta a pagamento in città dopo
INTEGRARE
È LA STRADA
PER BATTERE
LA JIHAD
Filo di Seta
Berlusconi: «Sono come
Batman». Il Papistrello.
di STEFANO SEPE
«S
Piantedo
Viabilità e sicurezza
le priorità in paese
Il cantiere
Nuova statale 38
avanti tutta
Tempi rispettati
Si lavora alacremente in Bassa Valle. Nel giro di 15 giorni saranno
attivati i lavori su tutti e quattro i portali della galleria, l’ultimo intervento è quello a Valletta- Selvapiana che verrà avviato subito dopo
Pasqua. Parallelamente si procede con la posa delle tubazioni fra
Adda e Bitto che nei prossimi mesi verranno utilizzate temporaneamente per transitare da una parte all’altra dei cantieri. Intanto l’Anas
è di nuovo bacchettata per l’inchiesta romana. SERVIZI A PAGINA 25
Cent’anni di storia nei quaderni di scuola
9 771590 588032
60324
CASTOLDI A PAGINA 22
cendo i migliori auguri per
un’ottima riuscita dell’iniziativa.
Che, in effetti, c’è stata, perché
al civico 116 di via Roma, in pieno
centro storico di Chiesa, ieri, alle
11, è convenuta una folla interessata ad ammirare il lavoro di
ricerca fatto da tutti e 79 gli
alunni della primaria e dai loro
insegnanti per rappresentare
non soltanto cento anni di scuola, ma cento anni di storia del
territorio malenco. Obiettivo sicuramente raggiunto.
In basso, seconda da sinistra l’attuale sindaco Longhini
DEL CURTO A PAGINA 18
le gravi difficoltà economiche
di quest’ultima.
La notizia ha fatto trasalire
i due consiglieri comunali di
minoranza Maurizio Piasini
della Lega Nord e Andrea Massera di Sondrio liberale che
hanno chiesto una convocazione della commissione Bilancio
per avere spiegazioni dall’amministrazione. L’assessore comunale Gianpiero Busi tranquillizza: «Versamenti tutti regolari».
BORTOLOTTI A PAGINA 19
IL VESCOVO
E LA DOMANDA
SU GESÙ
di DIEGO COLETTI
Chiavenna
Bilancio da 6 milioni
L’ok tra le polemiche
n occasione dei 50 anni di
sacerdozio, il vescovo
monsignor Diego Coletti
firma nel libro “Voi chi dite
che io sia?” un commento
alla lettera di Papa Leone
sulla vera natura del Cristo.
Lo anticipiamo per i lettori:
«In genere non s’intitola un
libro con una formula
interrogativa. Ho fatto
questa scelta perché sento
che la domanda che Gesù
rivolge...»
PRATI A PAGINA 29
L’ARTICOLO A PAGINA 17
ACQUISTAPACE A PAGINA 27
CONTINUA A PAGINA 12
Era stato invitato anche Matteo Renzi a partecipare
all’inaugurazione della mostra
fotografica “100 anni di storia
malenca attraverso i quaderni”,
allestita al palazzo delle scuole
elementari di Chiesa, di cui è
stato tagliato il nastro ieri mattina. Il presidente del Consiglio,
trattenuto a Roma da impegni,
divenuti, nelle ultime ore, particolarmente pregnanti, ha fatto
chiamare le insegnanti di Chiesa, organizzatrici dell’evento,
dalla sua segretaria particolare,
ringraziando per l’invito e fa-
2008 al 2013 e da quegli anni
sono ferme.Sedici casi che riguardano Comuni di diverso
orientamento politico.
Gestione parcheggi
Altra tegola a Sondrio
CONTINUA A PAGINA 12
iamo in guerra»:
questo il succo
dei titoli e dei
commenti della
stampa e delle trasmissioni
televisive e radiofoniche.
Altrettanto nelle discussioni tra
le persone. Nessun dubbio sul
fatto che i terroristi abbiano
tracciato con il sangue lo
scenario di una “violenza cieca”
che colpisce persone inermi. Di
fronte a tale barbarie fatalmente
si fa strada la logica dell’odio,
della contrapposizione: di
religioni, di culture, di popoli.
Proprio da tali prese di
In totale stiamo parlando di 1
milione 235mila euro che tornano, dunque, a disposizione dell’ente per altri interventi. Le richieste in questione partono dal
Sondalo
I profughi al Belvedere
«Vogliamo lavorare»
GHILOTTI A PAGINA 23
A Tovo
Rombano i motori
Tutti in pista
Scommessa vinta
Settantadue equipaggi al via
della kermesse in Alta Valle e
trecento spettatori ad applaudire le spettacolari evoluzioni. MALUGANI A PAGINA 49
Appassionati in pista
I
13
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
Economia
TOCCANDOFERRO
Con l’Università vorrei costruire un progetto
Mi piacerebbe che le mie vigne di Tirano fossero l’avamposto
per la ricerca nel settore vitivinicolo
Paolo Oberti
[email protected]
Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553
«Il futuro? È tornare a fare il vino»
L’imprenditore. Paolo Oberti, titolare di un’azienda di logistica e trasporti, ha deciso di puntare sui vigneti
«Dobbiamo allargare gli orizzonti della Valle e creare nuove occasioni di lavoro e di mercato per i giovani»
TIRANO
CLARA CASTOLDI
Quand’era piccolo,
insieme alla sua tata, andava
spesso a vendemmiare e gli
piaceva molto pulire la botte.
Allora aveva detto che “da
grande” avrebbe fatto il vino.
In realtà Paolo Oberti di Tirano finora ha fatto tutt’altro opera nel settore di logistica e
trasporti con l’azienda Solog
-, ma, arrivato ad un certo
punto della sua vita, si è buttato e ha deciso di fondare una
casa vinicola.
La casa vinicola
Parliamo dalla casa vinicola
“La Grazia” (il nome della
moglie, cui è intestata) che,
quest’anno, ha prodotto per la
prima volta 70 ettolitri di vino
con previsione di raddoppiarli il prossimo anno. Con una
novità: la piantumazione sul
territorio di Tirano di varietà
nuove di vite, altamente resistenti e che, dunque richiedono pochi trattamenti. Ne hanno parlato a tre Paolo Oberti,
Massimo Natta di Baruffini –
che per Oberti lavora, dopo
un’esperienza decennale alla
cantina Plozza – ed Alexander
Morandell di Tutzer Wine
Plants, consulente di Bolzano
per le nuove specie di vitis.
«Ho ritirato alcuni vigneti
di alcuni autisti di Solog in
pensione e l’anno scorso ho
iniziato a lavorarci - dice
Oberti -. Una vigna si trova
nella zona di Baruffini ed una,
che ho coltivato per produrre
vino bianco, al Piazzun sul
Campone. Quest’anno faremo fra le 7mila e le 8mila bottiglie che vorrei raddoppiare
l’anno prossimo. Lo spirito
che mi anima è quello di fare
innovazione ma nella tradizione. Dobbiamo allargare gli
orizzonti per creare un futuro
diverso, sviluppare nuovi
mercati, impegno per i giovani, occupazione e fonte di sviluppo. Sappiamo benissimo
che tutto ciò non ci può essere
offerto dall’industria. Dobbiamo pensare all’agricoltura».
Tant’è che Oberti si sta già
facendo affiancare dalla figlia
Beatrice, ancora studentessa,
convinto che dalla terra possa
arrivare la possibilità per i ragazzi di restare a lavorare in
Valle.
Ma come unire tradizione e
innovazione? La risposta è
con varietà di vite nuove, resi-
12
1 Coniugare
tradizione
e innovazione
con vitigni
più resistenti
stenti. «Si tratta di varietà
“interspecifiche” di vite con
la caratteristica di essere altamente resistenti alle malattie
fungine - spiega Morandell -.
In dipendenza della specie di
vitis incrociata aumenta anche la resistenza al freddo.
Queste varietà sono state sperimentate dalla fondazione
Fojanini e da qualche privato
in provincia di Sondrio, ma
siamo solo all’inizio. Ritengo
che chi voglia arrivare alla
produzione biologica debba
iniziare per forza da queste
varietà».
Con l’Università
Ed Oberti è fortemente intenzionato a darsi da fare per
questa nuova professione.
Quest’anno saranno messe a
dimora piante su mille metri
in due diverse zone e, a livello
sperimentale, anche a Trivigno a 1.450 metri.
«Sono in contatto con
l’Università della montagna
di Edolo – aggiunge Oberti –
che ritengo sia una realtà importante per creare professioni fra i nostri giovani. Con
l’Università vorrei costruire
un progetto. La Valcamonica
non ha una tradizione di vini
come la Valtellina, per cui mi
piacerebbe che le mie vigne di
Tirano fossero l’avamposto
per l’Università del settore vitivinicolo».
Levissima è più “green”
I camion vanno a metano
Valdisotto
L’azienda di Cepina annuncia
di avere rinnovato i mezzi
con una flotta dotata di motori
puliti alimentati a Lng
L’impegno del gruppo
Sanpellegrino per ridurre le
emissioni inquinanti: l’acqua
minerale Levissima da oggi
viaggerà solo con nuovi camion
alimentati a Lng (la sigla inglese
che sta per Liquified Natural
Gas, cioè gas naturale liquido,
che altro non è che metano),
considerata l’unica alternativa
sostenibile ai tradizionali combustibili per il trasporto su mezzi pesanti.
L’Lng ha una capacità inquinante undici volte inferiore rispetto ai più moderni veicoli per
il trasporto merci. Un minore
impatto ambientale dal punto di
Uno dei nuovi mezzi pesanti della flotta Levissima alimentati a Lng
Da destra Beatrice Oberti, Paolo Oberti, Alexander Morandell e Massimo Natta
Un vigneto della casa vinicola La Grazia
vista acustico e un vantaggioso
risparmio sui consumi in confronto al gasolio. Saranno queste le caratteristiche dei nuovi
mezzi di trasporto alimentati a
Lng che Levissima ha introdotto
in questi giorni nella propria
flotta per i trasporti, dapprima
in Lombardia e successivamente in Veneto. Un progetto innovativo realizzato con il supporto
logistico del Gruppo Maganetti
e la tecnologia dei veicoli Iveco,
che permette a Levissima di
continuare a muoversi nella direzione della sostenibilità.
«Insieme al partner logistico
Gruppo Maganetti, diamo il via,
dapprima in Lombardia, poi in
Veneto e con la prospettiva di allargarci al territorio nazionale, a
questo importante progetto che
impiega veicoli innovativi alimentati a Lng destinati al trasporto dell’acqua minerale Levissima – commenta Stefano
Marini, business unit director
del Gruppo Sanpellegrino –. Un
altro traguardo importante per
un brand che ha nel proprio dna
un’attenzione particolare per la
salvaguardia dell’ambiente e la
sostenibilità».
Ma cos’è esattamente questo
innovativo combustibile? È metano con una minore concentrazione di idrocarburi. Portato alla temperatura di -170°, a questo
stadio si presenta liquido, chiaro, incolore, inodore, non corrosivo né tossico. In sintesi, facilmente dislocabile ed utilizzabile: basti pensare che allo stato liquido il volume del gas si riduce
di circa 600 volte. Il metano viene raffreddato al momento dell’estrazione e mantenuto in
temperatura durante tutta la catena del trasferimento. In questo modo, può essere trasportato ad una pressione notevolmente inferiore rispetto al semplice gas compresso (9bar rispetto a 200bar): il rischio
esplosivo viene annullato e al
contempo viene garantita
un’autonomia maggiore. Per
quanto riguarda la riduzione
delle emissioni di CO2, ciascun
mezzo alimentato a Lng riduce
le emissioni del 10%. Il progetto,
inoltre, prevede l’utilizzo di semirimorchi ultraleggeri che
consentono un carico maggiore
a vantaggio di un minor numero
di mezzi da utilizzare, quindi
una conseguente riduzione di
emissione.
La vendemmia
Piccolo Tibet
tra le mete
più gettonate
della Pasqua
Livigno
È Livigno la località
montana italiana più ricercata per le vacanze pasquali. Lo
rivela kayak.it, il motore di ricerca italiano di viaggi. Il Piccolo Tibet si piazza al nono
posto nella classifica delle
destinazioni nazionali scelte
per i prossimi giorni, dopo le
classiche città d’arte. Ma tra
le stazioni sciistiche è al primo posto. Un exploit dovuto
forse «all’arrivo tardivo della
neve di quest’anno» con «la
stagione sciistica che giunge
soltanto ora al culmine», è
l’analisi di kayak.it.
Per partire a Pasqua gli
italiani spenderanno in media per i voli circa 308 euro,
mentre 118 euro per una camera in un hotel a quattro
stelle in Italia.
LA PROVINCIA
14 Sondrio economia
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
Meno cassa integrazione
La ripresa c’è, ma è lenta
“Tour del Bernina”
Vetrina parigina
per il nuovo opuscolo
La collaborazione
I dati. La Fiom ha presentato l’analisi dei cambiamenti degli ultimi 12 mesi
«Diminuite le ore, ma va detto che la base produttiva si è molto ridotta»
Il prodotto turistico
è stato presentato
in anteprima
al “Salon des Randonnes”
SONDRIO
“Tour del Bernina”
doveva essere e “Tour del Bernina” è stato. Ha preso forma il
lavoro in corso, fra “sistema
Valmalenco”, Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco, in
primis, e gli uffici turistici di
Sankt Moritz, Pontresina e
Valposchiavo, tesi a dar corpo
ad un prodotto turistico ad
hoc denominato “giro del Bernina”, presentato in anteprima, al “Salon des Randonnes”,
appena chiusosi a Parigi.
«Unitamente ad altri Consorzi turistici mandamentali
della provincia - precisa Roberto Pinna, direttore del
Consorzio turistico Sondrio e
Valmalenco - abbiamo partecipato, come sempre, all’edizione numero 31 del Salon
Mondial du Tourisme di Parigi
e al Salon Destinations Nature, Salon des Randonnes, rivolto ad un pubblico specifico,
amante della natura, di quella
godibile a tutti i livelli, non
espressamente, cioè, riferita a
sport estremi. Un contesto ottimale, quindi, per presentare
il nostro “Tour del Bernina”,
in tappe, organizzate e servite,
tali da poter essere affrontate
da qualsiasi tipo di turista, famiglia con bambini compresa.
Si tratta della prima versione
della brochure, che abbiamo
stampato, per l’occasione, in
lingua francese ed inglese, anche se seguiranno pubblicazioni in altre due lingue, ovvero l’italiano e il tedesco».
Nove le tappe indicate, attorno al gruppo del Bernina,
italiano e svizzero, con tanto
di durata del trekking, di distanza in chilometri, e di dislivello che occorre affrontare.
«La prima tappa va da Pon-
STEFANO BARBUSCA
Meno cassa per tutti.
Sia per i metalmeccanici, sia
per gli altri settori. Lo dicono
i dati della Fiom, la federazione degli operai metallurgici
della Cgil, che ha presentato
l’analisi relativa ai cambiamenti degli ultimi dodici mesi
in Lombardia e nelle singole
province. Ma questo calo non
è esclusivamente un buon segno.
Segno meno per la cig
Nel periodo compreso fra marzo 2014 e febbraio 2015 le ore
di cassa integrazione erano
state 1.642.822. Nei dodici mesi successivi si è passati a
1.111.208, con un calo di circa
un terzo.
Per gli impiegati la diminuzione sfiora il 50%, per gli operai si avvicina al 30. Anche fra
le tute blu c’è voluta meno cassa. Si è passati da 586.669 a
386190 ore, con una riduzione
di oltre un terzo. Non è una
peculiarità di Valtellina e Valchiavenna. Nel rapporto anno
su anno, in Lombardia, c’è da
registrare una diminuzione
della cassa integrazione tra le
tute blu pari al 31%. Si registrano cali molto significativi in
varie province, crollano la cassa in deroga (-83%) e quella
ordinaria (-72,08%), mentre
c’è una flessione importante
anche per la straordinaria
(-21%). «Sono diminuite le ore
– è il commento della Fiom -,
ma il raffronto con i periodi
passati non tiene conto del fatto che la base produttiva si è
ridotta in molti territori e in
diversi settori. Per riscontrare
come un fatto positivo la dimi-
Segno meno per la cassa integrazione. Per metalmeccanici e non solo
nuzione della cassa integrazione servirebbe un aumento dell’occupazione, che ad oggi non
è riscontrabile. I diversi bonus
e le agevolazioni introdotte sul
tema assunzioni sono un debole strumento, servirebbero invece politiche di investimento
anche pubbliche, per dare più
forza alla ripresa”.
Niente accordi in Valtellina
Secondo l’osservatorio di Fiom
e Fim, nelle ultime settimane
non si sono registrate nuove
firme di accordi di cassa integrazione per i metalmeccanici
in Valtellina. “Gennaio era partito malissimo, con varie situazioni di criticità, ora prosegue
l’utilizzo della cig in alcune
fabbriche, ma non si sono os-
Tre giorni alla scoperta
di cinquanta mestieri
L’iniziativa
Tutto pronto
per la settima edizione
dell’Espoprofessioni
per Engadina e Grigioni
Tre giorni dedicati
alla scoperta di cinquanta
professioni e dei posti di formazione professionale nei
Grigioni. Dal 14 al 16 aprile a
Samedan, nella scuola professionale del Comune svizzero, si terrà la settima edizione dell’Espoprofessioni
per l’Engadina e il Grigioni
italiano. Dato che il numero
di apprendisti provenienti
dall’Italia è in costante crescita, la direzione della scuola invita anche gli studenti
della Valchiavenna e della
Valtellina a prendere parte a
quest’iniziativa che aprirà le
porte a tutti gli interessati,
indipendentemente dallo
Stato di residenza. Attual-
mente è attiva, ad esempio,
una classe di muratori che segue la propria formazione, in
gran parte in lingua italiana,
nell’istituto scolastico engadinese.
Ma l’offerta comprende
tanti altri ambiti, in linea con
le esigenze del mercato del
lavoro locale, che offre un’occupazione a oltre tremila
frontalieri.
Questi studenti hanno il
proprio posto di formazione
professionale in Engadina e
frequentano la scuola professionale a Samedan.
Nelle giornate di sabato 14
e venerdì 15 aprile le visite
potranno essere effettuate
dalle 13 alle 17, poi sabato
l’orario andrà dalle 11 alle 16.
Per ulteriori informazioni
sulla scuola si può consultare
il sito internet www.berufsschule-samedan.ch, in lingua
tedesca.
S. Bar.
servate nuove richieste di accesso a questi ammortizzatori
sociali”, spiega dalla Fim il segretario provinciale Davide
Fumagalli.
Il crollo della cig secondo
Valter Rossi della Cgil-artigianato non esprime un miglioramento della situazione per le
imprese.
«In una valle come la nostra
l’analisi dei dati della cig, a
livello generale, deve tenere
conto anche del passaggio dalla
cassa straordinaria alla mobilità, che potrebbe fare crollare
il dato della cassa, ma senza
alcun miglioramento della situazione. I livelli occupazionali sono stati riparametrati sulla
produzione, a volte anche al
ribasso, con frequenti iniezioni
di interinali nei periodo di picco di produzione».
Per quanto riguarda la cig in
deroga, finora si sono firmati
meno di dieci accordi. «Questo
strumento durerà al massimo
fino a giugno, siamo praticamente alla fine del suo utilizzo
– premette -. Sono cambiate le
regole e al massimo si arriva a
novanta giorni. Il 2015 è stato
l’anno che ha evidenziato le
criticità nel pagamento, i lavoratori hanno aspettato dagli
otto ai dodici mesi. Quest’anno
molto probabilmente in molte
realtà si è puntato sulla Naspi,
che significa comunque licenziamento».
Per l’artigianato ci saranno
nuovi strumenti, con modalità
più chiare di tutela del reddito.
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ore e 15 minuti di cammino,
lunga 11 km e con 900 metri di
dislivello, dopodiché si procede verso Maloja, seconda tappa - precisa sempre Pinna - per
16 chilometri e 4 ore e 30 minuti di percorrenza e, quindi,
eccoci pronti a scollinare verso il nostro territorio, quello
malenco, con la terza tappa,
che dal Maloja porta al rifugio
Longoni. Ben 7 ore e 40 minuti
di percorrenza, per una distanza di 19 chilometri,
un’ascesa di 900 e una discesa
di 1100. Una variante della terza tappa, peraltro, è rappresentata dalla Maloja-Chiareggio, 6 ore di camminata per
15,5 chilometri, e una seconda
variante dalla Chiareggio-Rifugio Longoni, bella passeggiata, una classica degli affezionati di Chiareggio, che si affronta in 2 ore e 30 minuti, per
5 chilometri di percorrenza e
un dislivello abbordabile di
820 metri in salita».
Sempre in territorio malenco sono le tappe 4, 5, 6 e 7, che
vanno, rispettivamente, dal rifugio Longoni al lago Palù, 7
chilometri da percorrersi in 4
ore e 20 minuti, la tappa lago
Palù-rifugio Carate Brianza e
rifugio Marinelli, di 4 o 5 ore,
per un tratto di 9 o 11 chilometri, a seconda del rifugio che si
sceglie come meta, la tappa rifugio Carate-Marinelli e Bignami, di 3 ore e 15 minuti o 4
ore e 15 minuti, e la tappa rifugio Bignami-Cavaglia, in val
Poschiavo, di 5 ore e 30, per 15
chilometri.
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LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
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Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],
Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected], Franco Tonghini [email protected]
Rito solenne a Como
E poi le celebrazioni
in città per la Pasqua
Triduo. Si chiude oggi la Quaresima iniziata il 10 febbraio
Il Vescovo benedirà gli oli degli infermi e il crisma
Domani sera la tradizionale processione, sabato la veglia
ALBERTO GIANOLI
Si chiude oggi la Quaresima, che da questa sera lascerà spazio al Triduo pasquale, per
i cristiani il culmine dell’Anno liturgico.
Ultimo atto del tempo penitenziale, che si è aperto con il rito dell’imposizione delle ceneri
mercoledì 10 febbraio, sarà la
Messa crismale presieduta questa mattina nella cattedrale di
Como dal vescovo, monsignor
Diego Coletti.
La cerimonia a Como
Alla presenza di centinaia di sacerdoti che converranno al centro della Diocesi da ogni parrocchia per rinnovare le promesse
fatte il giorno della loro ordinazione, il Vescovo benedirà gli olii
degli infermi, dei catecumeni e il
crisma, che saranno poi distribuiti ad ogni comunità per l’amministrazione dei sacramenti.
L’arciprete, monsignor Marco Zubiani, sarà tra i preti che,
al termine della Messa in cattedrale, saranno chiamati per ricevere simbolicamente le ampolle con gli olii che poi saranno
1 Le messe
pasquali
seguiranno
i consueti
orari festivi
accolte all’inizio delle celebrazioni di questa sera, quando si ricorderà l’ultima cena di Gesù,
con l’istituzione del sacramento
dell’Eucaristia, e si svolgerà il rito della lavanda dei piedi. Appuntamento alle ore 18 in collegiata, alle 17 in ospedale e alle
18,30 a San Rocco, dove la celebrazione sarà anticipata alle
16,30 da una rivolta in particolare ai ragazzi. Sia alla Beata Vergine del Rosario che al Sacro Cuore la Messa sarà alle 20,30 e sarà
seguita, come nelle altre chiese,
da un tempo di adorazione eucaristica davanti agli altari della riposizione allestiti per l’occasione. Elemento comune in ciascuna celebrazione anche la raccolta delle offerte, frutto delle rinunce quaresimali, da destinare
alle missioni diocesane.
Giornata di preghiera
Domani, giorno in cui la Chiesa
ricorda la passione e morte di
Gesù, per antica tradizione non
saranno celebrate Messe. Si
svolgerà, invece, un’azione liturgica in cui, dopo la lettura del
racconto della passione nel vangelo di Giovanni, sarà proposta
la preghiera universale, quindi
offerta alla venerazione dei fedeli la croce e data la possibilità
di ricevere la comunione.
In collegiata il rito si svolgerà
a partire dalle ore 18, mentre al
Rosario alle 17,30, a San Rocco
alle 18,30, preceduto alle 15 dalla
Via Crucis, e in ospedale alle 17.
Al Sacro Cuore, dove i fedeli sono invitati ad unirsi a quelli della
collegiata, si svolgerà alle ore 15
una preghiera rivolta a bambini
e ragazzi. Appuntamento particolarmente sentito in città sarà,
infine, la tradizionale processione con il simulacro del cristo
morto, che partirà alle ore 21
dalla collegiata.
Verso la domenica
Sabato, dopo la giornata di silenzio in cui, secondo quanto affermato nel Credo apostolico, Gesù
discese agli inferi, sarà celebrato
il rito cristiano più importante
di tutto l’anno: la veglia pasquale. Con l’accensione e la benedizione del fuoco nuovo, da cui si
attingerà la fiamma per il cero
pasquale, la veglia comincerà
davanti alla collegiata, alla chiesa del Rosario e a quella di San
Rocco alle ore 21. Le celebrazioni pasquali proseguiranno domenica con i consueti orari festivi: in collegiata le Messe saranno alle 8, 10,30, 18 e 20; al Sacro Cuore alle 10 e 17,30; al Rosario alle 10; alla Sassella alle 8,45;
nella cappella dell’ospedale alle
10,30; a San Rocco alle 8,30, 10,
11,15 e 18,30.
Da segnalare, infine, che per
tutto il triduo, nelle mattinate da
giovedì a sabato, alle ore 9,30, all’Istituto Santa Croce di via Battisti saranno proposti da suor
Giuseppina momenti di riflessioni con la lettura dei racconti
della risurrezione di Gesù.
Slalom gigante di solidarietà
Nel nome di quattro amici
Decima edizione
Scadono il 31 marzo
le iscrizioni
per la gara di solidarietà
“Appuntamento con la vita”
Tutti insieme sulle
nevi di Livigno con un duplice
obiettivo: non dimenticare
quattro amici e compagni di
scuola e, al tempo stesso, dare
una mano a chi ha bisogno.
Sabato 2 aprile ritorna in
pista la solidarietà con l’edizione numero dieci di “Appuntamento con la vita” - le
iscrizioni sono già aperte e
scadono il 31 marzo -, gara di
slalom gigante dedicata alla
memoria di Andrea Trivella,
Matteo Franzini, Paolo Silvestri ed Andrea Perregrini, giovani che persero la vita in un
incidente stradale sul ponte di
Albosaggia nell’ottobre del
2005 dopo una serata trascorsa tutti insieme.
Squisitamente solidale il fine della competizione: il ricavato, come è nello spirito della
manifestazione organizzata
da chi porta nel cuore Paolo,
Andrea, Matteo e Andrea, sarà
devoluto a “Operare Per”, la
onlus costituita nel 1991 da
chirurghi pediatrici, infermieri ed anestesisti che si occupa del trattamento delle
malformazioni congenite su
bambini dei Paesi poveri, di
cui fa parte il medico valtelli-
Venerdì sera la consueta processione per le vie di Sondrio
Serata di burraco al San Fedele
Beneficenza per le Solomon
Sono aperte le iscrizioni alla serata di burraco
che l’oratorio san Fedele di
Poggiridenti Piano ospiterà
mercoledì prossimo 6 aprile
per iniziativa dell’associazione “Progetto salute Solomon
onlus”.
I fondi raccolti serviranno
per poter attrezzare un nuovo piccolo ospedale a Nila
nelle Solomon. La serata avrà
inizio alle 19,30 con cena a
base dei pizzoccheri dell’Accademia, torneo di burraco e
premi ad estrazione.
Le iscrizioni - costo 25 eu-
nese Simone Del Curto.
Ma andiamo con ordine
partendo dallo slalom gigante
in partenza dalla cabinovia Livigno Centro Tagliede 25 al
Carosello 3000: ai cancelletti
di partenza il primo concorrente è atteso per le nove.
Al termine della competizione, prima delle cerimonia
di premiazione, sarà celebrata
una santa messa in memoria
dei quattro giovani prematuramente scomparsi. Dopo le
premiazioni saranno estratti i
biglietti vincenti abbinati ad
una lotteria di beneficenza.
Per le iscrizioni chiamare il
3358468762 oppure la Scuola
Sci Azzurra Livigno allo
0342.997683.
D. Luc.
ro - devono essere presentate
entro il 4 aprile scrivendo a
[email protected], [email protected], [email protected].
Intanto è stato festeggiato
nelle isole Solomon, dove
opera monsignor Luciano
Cappelli, l’anniversario della costruzione dell’ospedale
di Tetere, una delle opere
fondamentali eseguite da
don Luciano con l’aiuto dei
volontari italiani e della manodopera locale.
Inaugurata il 31 gennaio
2008, la struttura ha raggiun-
to in questi otto anni di vita
dei risultati veramente importanti. È gestita con passione e competenza dalle
suore della Congregazione
Figlie di Nostra Signora della
Pietà, casa Madre ad Asti, arrivate a Tetere il 7 marzo
2008 pochi giorni dopo
l’inaugurazione dell’ospedale.
Costruito ai margini della
foresta la struttura ospedaliera è al servizio della salute
delle popolazioni dei villaggi
limitrofi.
C. Cas.
IN CENTRO
POMPIERI IN AZIONE
Foglio di via
ai venditori molesti
Ancora roghi
per le sterpaglie
Cercavano di vendere delle
litografie ai passanti, con fare decisamente insistente, se
non addirittura molesto. I
due uomini, fermati ieri pomeriggio in pieno centro dalla Polizia di Stato, sono risultati essere due pregiudicati
di Torino, uno di 31 anni e
l’altro di 35.
Entrambi sono stati allontanati da Sondrio con foglio di
via obbligatorio emesso dal
questore Massimo Alberto
Colucci. Non potranno più
tornare in Valtellina per i
prossimi tre anni.
Clima secco e ventilato: le
condizioni ideali per gli incendi, specie in primavera
quando nelle campagne abbondano i falò per bruciare
le sterpaglie. Ieri i Vigili del
Fuoco sono dovuti intervenire a Castionetto di Chiuro e
in diversi punti della Bassa
Valle. I pompieri sono stati
impegnati per tutto il pomeriggio. In serata però tutti i
focolai sono stati spenti. Vista la situazione meteo, il
rischio di incendi potrebbe
persistere anche nei prossimi giorni.
Sondrio 17
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
Il vescovo Coletti
e quella domanda
eterna su chi è Gesù
Cinquantesimo di sacerdozio. In un nuovo libro
“Voi chi dite che io sia?” il testo e il commento
della lettera di Papa Leone sulla vera natura del Cristo
DIEGO COLETTI
In genere non s’intitola un libro con una formula
interrogativa. Ho fatto questa
scelta perché sento che la domanda che Gesù rivolge ai suoi
Apostoli, riportata nel Vangelo
di Marco (Mc 8, 27-29), ha accompagnato la mia vita, rinnovandosi sempre in ogni circostanza per quanto nuova e insolita. Vissuto in mille modi diversi e in circostanze, in qualche misura, sempre imprevedibili, il servizio che un prete deve garantire alla comunità alla
quale è mandato risponde all’intenzione del “mandante”, il
Figlio di Dio, Gesù Cristo, solo
se risponde in mondo autentico a questa domanda.
Ancora oggi, dopo cinquant’anni, devo chiedermi se le mie
parole, i miei gesti, le mie scelte
hanno trovato il loro senso e il
loro scopo nel tentativo di rispondere, e di far rispondere, a
questa domanda: attraverso la
mia vita e il mio ministero si è
potuto conoscere e incontrare
in verità il vero volto di Gesù di
Nazareth? La gente che mi ha
incontrato e che è stata oggetto
delle mie cure pastorali ha
“scoperto” con stupore e con
gioia la verità di Gesù, vero Dio
e vero uomo?
E, da questa scoperta, la gente ha trovato la libertà e la gioia
della novità del Vangelo, la libertà e la gioia dei figli di Dio,
per non ricadere nella paura o
nella sottomissione “religiosa”
a un Dio senza volto, presenza
autoritaria e minacciosa, severo contabile delle nostre azioni
buone e cattive…? (...)
Riconoscere la verità di Gesù
e custodire una relazione amicale e autentica con Lui, sostenuti dal Suo Spirito, verso l’abbraccio del Padre: questa è la vita cristiana!
Si capisce allora perché la
Chiesa si è sempre mostrata così gelosa e attenta per la difesa
della piena verità di Gesù: un
errore, anche apparentemente
piccolo o secondario, può condurre la fede fuori rotta, verso
una religiosità che non ha più
nulla a che vedere con la bellezza e la gioia del Vangelo. Discussioni, controversie, assidue riflessioni teologiche, Concili
ecumenici: tutto converge alla
difesa e custodia della verità di
Gesù, vero uomo e vero Dio.
Quando si smarrisce questa
stella polare, il cammino dei
cristiani prende inevitabilmente direzioni sbagliate.
Per questo motivo penso che
il testo che è presentato e poi
riportato per intero sia, oggi come sempre, di grande attualità.
Si tratta della lettera che Papa
Leone scrive a Flaviano, Vescovo di Costantinopoli, a proposito dell’eresia di Eutiche, che sarà condannato come eretico dal
Concilio di Calcedonia. Eutiche sembrava riconoscere nel
Cristo una sola natura, quella
divina. Gesù, quindi, non sarebbe stato un vero uomo. La
sua umanità era solo un velo,
una sorta di maschera, per rendere visibile la sua divinità.
Il testo di Papa Leone, noto
come Tomus ad Flavianum
(cioè Lettera a Flaviano), intende contribuire al dibattito
aperto intorno alle affermazioni di Eutiche. In questa lettera,
tuttavia, si esamina un problema che non è sepolto nei secoli
passati e riguarda solo gli specialisti, gli studiosi dell’antica
storia della Chiesa. Oggi, qui,
presso di noi, si rende necessario un sempre rinnovato annuncio della verità della fede,
che riconosce al suo centro l’in-
1 Ancora oggi, dopo
50 anni, mi chiedo
se attraverso me
la gente incontra
il suo vero volto
contro decisivo con Gesù Cristo, vero uomo e vero Dio.
Sono convinto che la lettura
e la meditazione delle pagine
del Tomus ad Flavianum possano fare un gran bene a tanti
miei fratelli e sorelle nella fede.
Non per nulla siamo membra
di una Chiesa locale, la Diocesi
Comense, che ha come patrono
proprio il santo Vescovo Abbondio, la cui figura nel sigillo
ufficiale della Diocesi è circondata da queste parole, che vogliono indicare la sua partecipazione alla difesa e alla proclamazione della corretta fede cristologica: assertor et defensor
incarnationis filii dei. Il nostro
patrono è “assertore e difensore dell’Incarnazione del Figlio
di Dio”!
Quanto alla nostra fede in
Gesù Cristo, Figlio di Dio, non
ci viene chiesta una vaga opinione su di Lui. Siamo invitati a
esprimerci con parole “vere”,
che indichino la profondità
della nostra relazione con Gesù: il Figlio di Dio, generato dal
Padre prima dei secoli, nato uomo come noi, nostro Signore,
nostro Maestro e nostro Dio.
Bisogna conoscere in modo
adeguato l’identità di Gesù Cristo, rifiutando semplificazioni,
riduzioni, e vere e proprie eresie. È necessario andare oltre
una generica adesione a Gesù
per simpatia o per tradizione.
Si tratta di un compito urgente, affidato al cristiano che
vuole capire e dare ragione, in
modo il più possibile completo
ed equilibrato, della speranza
che deve annunciare e testimoniare al mondo. Credere veramente in Cristo apre la nostra
mente e la nostra vita a una
considerazione radicalmente
nuova di ciò che possiamo chiamare “religione”, cioè al nostro
rapporto con Dio e tra di noi.
“Chi ha visto me ha visto il
Padre” afferma Gesù (Gv 14,9) e
promette che lui stesso manderà lo Spirito Santo, il Consola-
Il vescovo Diego Coletti ha festeggiato il 50° di sacerdozio. Da dieci anni è vescovo di Como FOTO POZZONI
Diego Coletti
Teologo,
filosofo
educatore
Diego Coletti è nato a Milano il 25
settembre 1941. Studi classici.
Entra in seminario nell’autunno del
1960. Ordinato presbitero il 26
giugno 1965. Laureato in teologia,
nel 1972 ottiene il dottorato il
filosofia. Assistente del card.
Martini per il convegno di Loreto.
Il 9 dicembre 2000 viene eletto
vescovo di Livorno. Ordinato nel
duomo di Milano il 13 gennaio 2001
dal card. Martini. Nel maggio 2005
Papa Giovanni Paolo II lo nomina
presidente della commissione
episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università e entra
nel Consiglio permanente della Cei.
Vescovo di Como dal 2 dicembre
2006.
Il libro “Voi chi dite che io sia? Lettera di Papa Leone al vescovo
Flaviano - Nel cinquantesimo
anniversario dell’ordinazione
sacerdotale del Vescovo di Como
Diego Coletti”, edito da Àncora,
a cura di don Teresio Barbaro.
Sorpresa sull’antica disputa: «Quegli uomini
volevano una risposta basata sulla ragione»
Don Teresio Barbaro
ha curato il libro “Voi chi dite
che io sia?”. Perché nasce questo
libro? «Nasce dal desiderio del
Vescovo di studiare il momento
storico in cui Abbondio, vescovo
di Como, viene chiamato da Papa Leone a portare questo “tomus” con le verità di fede su Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo,
in Oriente. Questa volontà rivela il desiderio di lasciare un segno alla Chiesa comense perché
questo punto non era ancora
stato studiato in modo approfondito». Perché il Papa Leone
non andò personalmente al
Concilio di Calcedonia ma si affida al vescovo di Como e ad altri
legati pontifici? «Non andò perché le condizioni storiche dell’Occidente erano abbastanza
gravose perché stava crollando
l’Impero e Papa Leone garantiva l’unità sia dal punto di vista
politico-sociale, sia religioso e
per questo – e lo scrisse – non se
la sentiva di lasciare l’Occidente
in balìa di confusioni che avanzano e che minavano l’unità e la
mettevano fortemente a rischio». Ancora oggi Oriente e
Occidente dialogano ricercando
l’unità. Come mai Flaviano, patriarca di Costantinopoli, chiese
aiuto all’Occidente e direttamente al Papa di Roma?
«Perché sulla verità di Gesù
vero Uomo e vero Dio (“Deum
vere et hominem vere”) l’Occidente aveva già raggiunto e consolidato una conoscenza stabile.
Don Teresio CURATORE DEL LIBRO
tore, che procede dal Padre e,
quando verrà, “vi guiderà in
tutta la verità” (Gv 16,13).
I capitoli 14, 15 e 16 del Vangelo di Giovanni andrebbero
meditati a lungo e in profondà
da ogni cristiano degno di questo nome! (...)
Un giorno, fuori della Galilea, precisamente a Cesarea,
residenza del tetrarca Filippo,
mentre si trova in disparte con i
suoi discepoli, Gesù chiede loro
informazioni su ciò che la gente
pensa e dice di lui. Le risposte
sono diverse: per alcuni egli è
Giovanni il Battista, ucciso da
Erode (Mt 14,3-12) ma ritornato in vita; per altri è Elia o uno
dei profeti (Mc 8,28). Ma Gesù
interroga più direttamente i
suoi discepoli: in fondo, a ognuna di quelle attribuzioni poteva
corrispondere un grado più o
meno elevato di popolarità o di
adesione. A Gesù non sembra
interessare più di tanto il parere della gente. Ciò che davvero
gli sta a cuore è che cosa pensino di lui i discepoli: “Ma voi, chi
dite che io sia?” (Mc 8,29; Lc
9,20; Mt 16,15). (...)
La domanda del Maestro,che interpella la risposta
del discepolo, può essere così
riformulata: voi , voi che mi se-
guite, che vivete con me, che mi
ascoltate e siete testimoni del
mio parlare e agire, del mio stile
di vita, voi ai quali ho consegnato la conoscenza dei misteri del
Regno dei cieli (Mt 13,11), voi
cosa dite di me?
Non sappiamo cosa sia avvenuto esattamente, come risposta a tale interrogativo: un silenzio imbarazzato? Qualche
balbettio? Qualche perplessità
verso una domanda così diretta
e personale? Quello che è certo,
e su cui i Vangeli sinottici sono
unanimi, è che uno dei Dodici,
Simon Pietro, con audacia, coraggio e convinzione esclama:
«Tu sei il Cristo - cioè il Messia
- il Figlio del Dio vivente» (Mt
16,16), il Dio - con noi.
La domanda di Gesù ai suoi
discepoli si proietta nel tempo
fino a noi, coinvolgendo tutti
quelli che hanno risposto alla
chiamata e stanno con Lui in
una relazione vera e autentica.
La domanda al discepolo è anche la domanda della fede: riconoscere Gesù come Signore e
Maestro significa riconoscerlo
come Dio e come uomo.
La domanda si ripresenta
ogni volta e in ogni momento
della nostra vita: e tu, e lui, e
noi, chi diciamo che sia Gesù?
Mentre in Oriente erano nate
diverse eresie che mettevano in
luce chi la divinità, chi l’umanità
di Gesù, una scapito dell’altra».
Queste eresie ricordano molto alcune tendenze religiose e
anche laiche di oggi... «Due possono essere le tendenze: un nuovo arianesimo per cui Gesù è
considerato un buon uomo e un
grande maestro; l’altra è un moderno semipelagianesimo è nella propria ed esclusiva volontà la
radice di ogni scelta, anche verso
Dio. Agostino, che ha combattuto e sconfitto l’eresia di Pelagio,
invece ci dice che nessun uomo
può arrivare a Dio se non perché
Dio glielo concede, cioè il dono
della grazia». Che impegno è stato realizzare questo libro? «Sicuramente un bell’impegno.
Avevo già iniziato per i miei studi una ricerca sul Concilio di
Calcedonia (anno 451). A un certo punto ho presentato i risultati
al Vescovo e lui mi ha chiesto di
ampliare la ricerca approfondendo in particolare il ruolo di
Abbondio». Che cosa è emerso?
«Mi ha veramente colpito la passione che le prime comunità cristiano hanno espresso per dare
un fondamento di ragione alla
loro fede. Avrebbero potuto accontentarsi di un approccio fideistico o mistico - come purtroppo molti fanno oggi - , invece
hanno fortemente voluto lasciarsi provocare dalla domanda di Gesù, che è nel titolo del libro, e dare una risposta esclusivamente basata sulla ragione e
sulla Sacra Scrittura». B. Pro.
LA PROVINCIA
18
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
Primo piano
La cultura in foto
Quei quaderni che raccontano la storia
L’iniziativa. È stata inaugurata ieri a Chiesa Valmalenco la mostra che ripercorre cent’anni del territorio
Fondamentale l’apporto di insegnanti e bambini, ciascuno di loro ha attinto ai ricordi di genitori e nonni
ELISABETTA DEL CURTO
Era stato invitato anche Matteo Renzi, a partecipare all’inaugurazione della
mostra fotografica “100 anni di
storia malenca attraverso i
quaderni”, allestita al palazzo
delle scuole elementari di
Chiesa, di cui è stato tagliato il
nastro ieri mattina. Il presidente del Consiglio, trattenuto a
Roma da impegni, divenuti,
nelle ultime ore, particolarmente pregnanti, ha fatto chiamare le insegnanti di Chiesa,
organizzatrici dell’evento, dalla
sua segretaria particolare, ringraziando per l’invito e facendo
i migliori auguri per un’ottima
riuscita dell’iniziativa.
Lavoro corale
Che, in effetti, c’è stata, perché
al civico 116 di via Roma, in pieno centro storico di Chiesa, ieri,
alle 11, è convenuta una folla interessata ad ammirare il lavoro
di ricerca fatto da tutti e 79 gli
alunni della primaria e dai loro
insegnanti «anche se - tiene a
precisare Angelo Grassi, dirigente scolastico -, l’ideazione
della mostra si deve all’insegnante Barbara Forni, coadiuvata, in particolare, da Simona Giudice, con il contributo di tutto il corpo docente».
Barbara Forni, che ricopre
anche il ruolo di presidente della Commissione comunale biblioteca, tiene a rimarcare l’ap-
porto corale alla buona riuscita
dell’evento «frutto della condivisione generale dei docenti e,
soprattutto- ha rimarcato -, dei
bambini, perché ciascuno di loro ha portato un proprio contributo attingendo ai quaderni
dei nonni, alle foto, a documenti di varia natura. Basti dire che,
per realizzare la mostra, tramite banner, abbiamo scannerizzato qualcosa come 800 documenti, che, poi, ovvio, abbiamo
dovuto selezionare non potendoli esporre tutti. E possiamo
dirci soddisfatti, perché l’obiettivo che ci ha mossi, quello di
rappresentare non soltanto
cento anni di scuola, ma cento
anni di storia del territorio malenco, ci sembra del tutto riuscito».
La nostra cultura
L’invito, infatti, giunto dal sindaco Miriam Longhini, presente all’evento al pari di Dario
Ruttico, vicepresidente della
Comunità montana di Sondrio,
di don Renato Corona, parroco della Valmalenco, di Alessandro Di Roio, comandante
dei Carabinieri di Chiesa, e di
Giovanni Agostini, presidente dell’Associazione Amici anziani del posto, è stato proprio
quello di visitare la mostra
«tutti, residenti e turisti - ha
detto – perché, qui, c’è un condensato della nostra storia e
della nostra cultura, da cui non
possiamo prescindere per
guardare avanti. Un pensiero
va anche alla mia maestra del
quinquennio, Luigia Della Cagnoletta, per tutti “Cagnoletti”,
che qualche volta ha avuto modo di prendermi per i capelli dato che, con le compagne, arrivavo tardi in classe. Ritardi non
erano ammessi e si finiva fuori
dalla porta, in castigo».
Grande soddisfazione
Longhini ha voluto fare anche
una sottolineatura rispetto all’architettura del palazzo, «ancora molto attuale - ha detto -,
ma, soprattutto, ben fatta in ragione di una produzione documentale minima. Ho letto il fascicolo relativo ai progetti, ai
permessi, ai dieci anni di lavoro
di cent’anni fa, pochissime carte, per un lavoro perfetto».
Raggianti gli alunni che, prima del taglio del nastro e della
visita alla mostra hanno intonato, nel cortile della scuola, i
canti “Pace” e “Inno d’Italia”,
coadiuvati dal maestro di musica Walter Mazzoni, mentre,
all’interno, meravigliate di
fronte ai pannelli, alle didascalie e alle foto, c’erano alcune
delle maestre del tempo, come
Fernanda Folatti, ma anche
alcune anziane di Chiesa, quali
Antonietta Fanoni e Caterina Bagiolo, intervistate dagli
alunni sulla scuola dei loro
tempi.
Il taglio del nastro della mostra ieri mattina
Attraverso quaderni e ricordi i 100 anni della storia malenca
Orari straordinari
Un tuffo nel passato
anche per i turisti
Le curiosità della storia malenca in mostra
Settimana di apertura
straordinaria, la prossima, per
la mostra “100 anni di storia
malenca attraverso i quaderni”
che sarà visitabile, da oggi, 24
marzo, al giorno 30, tutti i giorni
(escludo venerdì 25) dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30.
L’intento è quello di garantire ai turisti presenti, in occasione delle festività pasquali, la
possibilità di visionare l’esposizione così semplice, ma curata e
ricca di spunti. Proprio per questo, peraltro, la mostra resterà
aperta per tutta la primavera e
l’estate, dal 31 marzo al 31 agosto, con orario, però, ridotto alla
fascia mattutina fra le 10 e le
12.30, esclusi i sabati e i festivi.
L’opportunità è ghiotta per
fare un tuffo nel passato, passando, però, anche per il presente e con lo sguardo rivolto al
futuro.
«Non si tratta di fare il punto
sui 100 anni del palazzo scolastico in sé, ma sugli ultimi 100
anni di storia malenca letti attraverso i pensieri e i ricordi degli alunni dell’epoca e dei loro
insegnanti – assicura Barbara
Forni, insegnante dell’istituto –
tant’è che abbiamo realizzato il
documento, tradotto anche in
video, “...I nonni raccontano...”
in cui le maestre e i maestri dell’epoca e gli alunni dell’epoca
narrano delle loro esperienze
scolastiche».
Sono ricordate le insegnanti
Luigia Della Cagnoletta, Fernanda Folatti, Teresa Mazzucchi Amilcar, Alma Pedrotti,
Bruno Pedrotti, Camilla Carugo, Eminia Faldrini, e, poi, ancora, Ludovico Mitta, Nenè
Porta, Valeria Del Curto, Luciana Bonacina, Lidia e Annibale
Masa. Il “pericolo” di dimenticare qualcuno è dietro l’angolo,
perchè si parla, pur sempre, di
un secolo di vita scolastica e anche se, all’epoca, e fino a pochi
decenni fa c’era una sola maestra per classe, rammentarle
tutte non è facile. Fernanda Folatti, peraltro, una signora minuta e fine, presente all’inaugurazione, ricorda l’importanza,
per i tempi, della realizzazione
di un unico palazzo scolastico
«che riuniva – ricorda – le diverse classi dislocate in diversi
stabili di Chiesa, col pregio,
quindi, di raggrupparle in un
contesto unico, per quanto, all’epoca, fossero ancora attive le
Elementari al Curlo e a Primolo».
La scuola, quindi, come momento di incontro e di confronto fra alunni provenienti dalle
diverse contrade del paese, nove in tutto, non sempre, all’epoca, così affini per effetto di “rivalità” di campanile.
E. Del.
LA PROVINCIA
Sondrio 19
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
Parcheggi cittadini e ausiliari
Un’altra “grana” per i gestori
Il caso. A Milano la Procura ha sequestrato la società che opera anche in città
Piasini e Massera chiedono spiegazioni - L’assessore Busi: «Conti in ordine»
secondo».
Una preoccupazione quella
dei due consiglieri comunali
che li ha spinti a chiedere l’immediata convocazione della
commissione Bilancio di palazzo Pretorio «per sapere in che
modo - spiegano - l’amministrazione comunale intenda affrontare questa situazione».
MONICA BORTOLOTTI
Nuove preoccupazioni
per la gestione dei parcheggi a
pagamento in città e per la riscossione dei tributi.
Dopo il caso degli ausiliari
lasciati senza stipendio per
mesi - e che ancora attendono
che gli venga liquidato tutto il
dovuto -, questa volta a far discutere ed impensierire è la
notizia del sequestro da parte
della Procura di Milano della
Mazal Global Solutions, la società subentrata ad Aipa nella
gestione della sosta a pagamento in città dopo le gravi
difficoltà economiche di quest’ultima.
«Tutto regolare»
L’iter giudiziario
La Mazal, come riferisce il Corriere della Sera, è entrata in
un’inchiesta per bancarotta
fraudolenta che vede indagate
cinque persone e che parte proprio da Aipa finita in concordato preventivo con un buco di
125 milioni di euro.
A gennaio dello scorso anno
Aipa affittò il ramo d’azienda
delle riscossioni al gruppo Kgs
spa che però secondo la Procura non aveva i requisiti per il
servizio e neppure il capitale di
10 milioni di euro richiesto. A
Kgs subentrò la Maza che ottenne l’abilitazione grazie ai 10
milioni di euro in titoli bancari
che però secondo l’accusa non
Nel mirino il gestore della sosta a pagamento
valevano nulla. Per il magistrato dunque la società non è in
grado di dare garanzie agli enti.
Da qui il commissariamento.
«Chiarimenti necessari»
La notizia ha fatto trasalire i
due consiglieri comunali di minoranza Maurizio Piasini
della Lega Nord e Andrea
Massera di Sondrio liberale.
«La Mazal gestisce per il Comune di Sondrio la riscossione
di diversi tributi e dei parcheggi a pagamento» ricorda Massera., «una gestione che comprende anche gli ausiliari- aggiunge Piasini - e che non ci
lascia tranquilli. Ad oggi sembrerebbe non essere stato pagato uno stipendio e c’è il rischio di non vedere neppure il
Ostenta molta tranquillità l’assessore al Bilancio Gianpiero
Busi in merito alla vicenda. E
lo fa forte del fatto che «i conti
per quanto ci riguarda sono in
ordine. Non abbiamo registrato alcun problema. I soldi delle
riscossioni ci vengono versati
regolarmente».
Quanto alla questione giudiziaria che vede implicata la società, l’assessore ricorda che
l’anno scorso anche la Procura
di Lecce sequestrò la Mazal,
«ma il Comune fece ricorso e
venne sbloccata». «La questione - aggiunge - ha sempre a che
vedere con l’Aipa e le difficoltà
dovute ai fondi stornati dal
presidente» che infatti è stato
condannato a 3 anni e 4 mesi
per peculato per essersi impossessato di 3,8 milioni di euro.
Quanto agli stipendi degli
ausiliari, Busi inviata alla pazienza, trattandosi, anche in
questo caso, degli strascichi di
quella vicenda.
Il Contatto, open day
per presentare
laboratori e attività
L’iniziativa
Appuntamento
al circolo Arci il 2 aprile
con i docenti
dei vari corsi
Un “open day” per
scoprire corsi e progetti per il
benessere, l’espressione, la
cittadinanza attiva. Il 2 aprile
il circolo Arci “il Contatto”
presenterà le proprie attività
con una giornata aperta a tutti, suddivisa in diversi momenti dedicati alle proposte
pronte a partire nei prossimi
mesi. Protagonisti saranno i
docenti dei corsi, come ha
spiegato ieri il presidente del
circolo Marco Francesco
Doria, che illustreranno i
contenuti dei progetti. Si comincia alle 9 con la presentazione del metodo di riflessologia “On zon su” con il docente Sergio Acquistapace,
poi alle 10,15 Doria illustrerà
il metodo Harmonia, «un
percorso personale e relazionale che aiuta a superare lo
stress e prevenire malattie e
comportamenti distruttivi».
Alle 11,30 invece Giuseppe Brivio presenterà il ciclo
di lezioni dedicate alla cittadinanza attiva in prospettiva
europea, poi dopo pranzo –
dalle 14 – Patrizia Pili illustrerà le esperienze musicali
e teatrali promosse dal circolo, come lo spettacolo dedicato all’opera di Gaber portato
in scena di recente a Poschiavo.
Alle 14,45 inizierà invece
l’incontro con Davide Fossati (da prenotare contattando il circolo) dedicato al
teatro di movimento ed
espressivo, mentre alle 16
Claudia Palombi parlerà del
progetto dedicato ai fiori di
Bach.
Alle 17,15 toccherà a Veronica Talassi, per la presentazione dei corsi di scrittura
creativa, “public speaking” e
comunicazione efficace, lettura dei tarocchi e dei seminari intensivi di teatro.
Alle 18,30 al centro dell’attenzione saranno i laboratori
di ginnastica posturale e teatro danza, con la docente Loredana Piacentino che presenterà i percorsi incentrati
sul metodo Feldenkrais,
«adatti a tutte le età per lavorare sulla consapevolezza del
corpo e la postura».
Alle 19,45, infine, la giornata si concluderà con la presentazione del corso di danza
contemporanea orientale tenuto da Hadi Habibnejad,
che il 17 aprile insieme a Piacentino proporrà anche un
laboratorio di “contact improvisation”, una tecnica di
danza-teatro e improvvisazione. «Il nostro è un circolo
multiculturale e aperto ad
esperienze diverse – ha sottolineato Doria -, proponiamo percorsi dedicati all’individuo ma sempre con un’attenzione alla componente
relazionale e sociale».
F. Bet.
LA PROVINCIA
22
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
Tirano e Alta Valle
Opere mai fatte, contributi revocati
La decisione. La Comunità montana di Tirano si riprende un milione e 200mila euro mai spesi dai Comuni
Applicato il regolamento: in questo modo si recuperano somme che sarebbero rimaste inutilizzate
Nei tg nazionali spesso si sente parlare delle “grandi incompiute”, opere avviate e
mai portate a termine. Qualcosa del genere – che riguarda
l’iter burocratico, però – sta accadendo anche nel Tiranese e
il “bubbone”, se possiamo così
chiamarlo, è scoppiato con la
delibera della giunta esecutiva
della Comunità montana di Tirano che ha revocato, «per ragioni tecniche-contabili», sedici contribuzioni per altrettante opere in molti dei dodici
Comuni del comprensorio. In
totale stiamo parlando di 1 milione 235mila euro che tornano, dunque, a disposizione dell’ente per altri interventi.
Comune di Teglio di 27mila
euro per una strada agrosilvopastorale Turni-Paierone, si
passa poi al 2012 dove bloccati
sono 35mila euro per il mantenimento del piazzale di fronte
alla chiesa e la viabilità di accesso a Roncale a Grosotto,
282mila euro per la centralina
su un tratto di acquedotto a Tovo. Più recenti i contributi concessi nel 2013: 50mila euro al
Comune di Tirano per l’allargamento stradale a Roncaiola,
594.510 euro a Tovo per il completamento della centralina,
230mila euro a Vervio per la
realizzazione di aree di sosta,
316mila euro a Lovero sempre
la strada di Spin e 125mila euro
a Grosio per il rifacimento di
acquedotto e fognatura.
Dal 2008 al 2013
Documentazione mai arrivata
Le richieste in questione partono dal 2008 al 2013 e da quegli anni sono ferme. Ma prima
di capire perchè, vediamo di
quali opere si tratta: partendo
dalle domande più datate ci sono 120mila euro per la realizzazione della pista in zona soliva ad Aprica e 15mila euro per
tubature interrate per il consorzio del Poschiavino di Tirano, relativamente al 2008. Sono fermi 100mila euro per una
pista ciclopedonale ad Aprica e
150mila euro per la sistemazione della piazza Sant’Ilario a
Vervio del 2009; nel 2010 compaiono 100mila euro per Vervio sempre per la piazza suddetta, 280mila euro per Lovero per un nuovo tracciato stradale in località Spin e 35mila
euro per l’adeguamento di una
strada del consorzio Campone
Giustizia Tovo. In relazione al
2011 si legge di un contributo al
Ma perché ora i contributi
vengono revocati? Il motivo
sta nel fatto che, in base al regolamento 7 (lo stesso che la
nuova giunta esecutiva, guidata dal presidente Gian Antonio Pini vorrebbe modificare), un Comune o consorzio
presenta alla Cm l’idea di
un’opera. La Cm la valuta sulla
base di punteggi. Una volta che
il richiedente ottiene la concessione provvisoria (o «di
massima», come viene definita), ci sono altri due mesi per
presentare la documentazione
TIRANO
CLARA CASTOLDI
1 Svolta storica
che non guarda
al colore politico
dei Comuni
coinvolti
La sede della Comunità montana di Tirano
definitiva. Ebbene, in questi
sedici casi, ciò non è avvenuto
nel senso che la documentazione conclusiva non è stata
consegnata, immobilizzando
di fatto una cifra consistente di
denaro per concessioni mai
perfezionate. Sussistono, peraltro, altri contributi fermi
per gli anni 2014 e 2015, ma per
questo si sta attendendo.
Dunque la giunta procederà
con la revoca di 1 milione e
235mila euro con una decisione che potremmo definire storica, visto che parte dall’adozione di un criterio gestionale
di “pulizia” che non guarda a
maggioranza e minoranza (i
Comuni coinvolti sono di entrambi gli schieramenti).
Scuola e lavoro al Pinchetti
C’è posto anche in municipio
Tirano
Quattro studenti
troveranno posto
come tirocinanti
in Comune
Esperienza altamente formativa per alcuni studenti dell’istituto di scuola
superiore Balilla Pinchetti di
Tirano che saranno inseriti
come tirocinanti all’interno
dei servizi offerti dall’ente
pubblico.
Il Comune di Tirano, infatti, ha stipulato una convenzione con il Pinchetti, in conformità alla riforma scolastica che prevede di incrementare le opportunità di lavoro e le
capacità di orientamente degli studenti attuando percorso di alternanza scuola-lavoro.
La legge prevede una dura-
Il municipio di Tirano
ta complessiva nel secondo
biennio e nell’ultimo anno del
percorso di studi di almeno
400 ore e nei licei una durata
di almeno 200 ore nel trien-
nio. Il Pinchetti, retto dalla dirigente Francesca Fumagalli,
ha chiesto la collaborazione
del Comune per l’inserimento nei propri uffici di studenti
Politica in equilibrio
in attesa del voto a Villa
che, per essere approvato, necessita del voto anche della minoranza che, invece, non intende dare il suo sì. Con l’ingresso in
maggioranza di Villa, come preventivato, allora ci saranno i numeri per poter far passare il nuovo regolamento (anche senza
l’opposizione). Lo spostamento
della data di inoltro delle richieste di contributo al 30 giugno
«non produce danno per nessun
ente - si legge nella delibera -,
consente di avere certezze in
termini di risorse nel bilancio
comunitario garantendo per le
amministrazioni coinvolte una
miglior programmazione».
Ci sarà tempo fino al
30 giugno 2016 per presentare le
domande in Comunità montana di Tirano per il regolamento
7, quello che concede contributi
a Comuni, consorzi, associazioni e parrocchie per opere di interesse pubblico. Il termine, inizialmente previsto per il 20
marzo, è stato differito di qualche mese, in attesa che anche il
Comune di Villa di Tirano proceda ad elezioni e, dunque, non
solo – come è scritto nella delibera di giunta esecutiva – lo stesso possa presentare la propria
richiesta di finanziamento, ma
possa anche esprimere un suo
rappresentante nell’ente comprensoriale. Un aspetto non indifferente, quest’ultimo, poiché
la giunta esecutiva ha proposto
un nuovo regolamento per la
concessione dei contributi (in
base al numero degli abitanti del
Comune e delle entrate da Imu)
frequentanti la classe terza
dell’istituto e residenti a Tirano. Richiesta che la giunta comunale ha accolto favorevolmente.
Dunque sei studenti sono
stati assegnati all’area servizi
alla persona del settore biblioteca e già si sono attivati
nell’affiancare le bibliotecarie in alcune mansioni e nel
dare le proprie idee per la mostra “Universi femminili. Dalla A alla Z”. Altri tre studenti
sono stati assegnati all’area
edilizia, urbanistica e commercio ed uno studente all’area amministrativa degli
uffici comunali di palazzo
Marinoni.
Per ogni scolaro la scuola
provvede a stipulare la polizza assicurativa prevista dalla
normativa (infortuni e responsabilità civile) e a svolgere attività di formazione in
materia di tutela della salute e
della sicurezza sui luoghi di
lavoro. Quanto al Comune, ci
saranno solo benefici dalle attività di tirocinio, poiché nessuna spesa sarà a carico del bilancio comunale.
Mainetti a Bormio
Poi volerà a Parigi
C.Cas.
Bormio
Il pittore tiranese
sempre più lanciato
nel mercato dell’arte
contemporanea
L’arte brutale, com’è
stata ormai definita, del pittore tiranese Ugo Mainetti
approda a Bormio. Oggi (24
marzo) fino al 14 aprile i dipinti dai colori vivaci e accesi
saranno esposti nella sala
della Banca popolare di Sondrio di via Roma a Bormio.
Dunque per il periodo pasquale si potrà conoscere lo
stile, apprezzato da Vittorio
Sgarbi che spesso ne ha positivamente parlato, del maestro tiranese, come sempre
un vulcano in eruzione di
idee e iniziative.
Presente, insieme a grandi
pittori e artisti dal primo Novecento ad oggi, nel catalogo
dell’Arte Moderna italiana di
C. Cas.
Giorgio Mondadori, Mainetti
si sta preparando anche per
altre trasferte artistiche
quella all’Art Shopping du
Louvre a Parigi a maggio.
La manifestazione al Carrousel du Louvre si conferma
uno dei più importanti eventi
nel mercato dell’arte europeo con più di un terzo di
opere vendute tra gli espositori presenti alla Fiera.
Nata per rendere accessibile l’arte contemporanea al
grande pubblico, l’iniziativa
permette agli artisti di talento di proporre le proprie opere ai visitatori e alla vasta platea dei collezionisti. Una rassegna che ha quindi importanti ricadute sul mercato
dell’arte e sulle quotazioni
dei pittori che vi partecipano.
Intanto la mostra bormina
sarà visitabile dal lunedì al
venerdì dalle 14 alle 18,30, il
sabato dalle 14 alle 18,30.
C.Cas.
Tirano 23
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
I profughi al Belvedere
Cercano un lavoro
e imparano l’italiano
Sondalo. Da due anni l’hotel è un punto di riferimento
Funziona quasi come un ufficio di collocamento
«Non chiedono altro che di guadagnarsi da vivere»
SONDALO
PAOLO GHILOTTI
Si chiamano Appiah,
Dumbia, Fofana, Traoré ed Asamoah, ma in Europa non hanno
trovato milioni di euro come i
loro omonimi calciatori. Sono
alcuni dei 22 profughi del Belvedere di Sondalo, albergo che
da due anni è un punto di prima
accoglienza dei profughi in provincia che cercano lavoro.
Come i calciatori
Come i più famosi calciatoriAppiah vestì in Italia la maglia
della Juventus che indossa Asamoah, ghanese come quello di
Sondalo, Dumbia è stato un attaccante che la Roma di Garcia
acquistò dal Cska Mosca, Traorè fece una fugace apparizione
nel Milan alcune stagioni fa (era
un centrocampista dal fisico alla Viera), Fofana è stato nazionale in Francia), anche loro si
recano ogni giorno al campo di
calcio. Quello dell’oratorio del
passare alcune ore di una giornata che senza impiego è inevitabilmente molto lunga . L’onore di calcare quello sportivo di
campo e di vestire la maglia del
Sondalo calcio l’hanno avuto
solo in due, evidentemente i più
dotati per la disciplina sportiva,: Dumbia che è un 18 anni
della Guinea è punta come il famoso omonimo e Kote Mamady che è andato pure a segno nel
campionato di Terza categoria
un paio di settimane fa, facendo
pagare pegno al direttore sportivo del Sondrio Calcio, Habib
Zallouz, che li ospita al Belvedere, ben felice da pagargli da
bere come promesso.
Il campo che tutti i profughi
“sondalini” sognano è però un
altro, quello lavorativo. Fofana,
26 anni, fisico possente, campi e
stalla hanno rappresentato il
passato in Senegal, ora è pronto
per qualsiasi proposta qui in
Italia. È una squadra lavoro
quella del Belvedere. Come fosse un ufficio di collocamento ci
sono da piazzare idraulici, elettricisti, piastrellisti e muratori.
Non conta solo la professionalità, ma hanno capito quanto sia
fondamentale la conoscenza
della lingua italiana per poter
inserire nel mondo del lavoro e
nella società italiana. Fino a
giugno quasi tutte le mattine
seguiranno le lezioni di italiano
della maestra Eleonora Con-
tessa del Cpia di Morbegno,
che è dolce e paziente, ma pure
intransigente nell’insegnamento degli elementi base della
nostra lingua.
Al Belvedere ci sono africani
e asiatici e come in un ristorante chic si passa da piatti di un
paese all’altro. Ma le lezioni di
italiano non si limitano a quelle
obbligatorie, ci sono pure lezioni serali a cura delle maestre volontarie del paese.
Il titolare è straniero
Parla le loro lingue e ne capisce
usi e costumi Habib Zallouz, il
titolare del Belvedere che sa cosa significa giungere da un paese straniero in Italia. «Spero
che i ragazzi riescano a trovare
un’occupazione. Hanno bassi
costi. Hanno effettuato i corsi
sulla sicurezza sul lavoro e possono lavorare subito».
Lui pensa anche all’aspetto
sanitario. Un ragazzo del Bangladesh ha subito un intervento
ad un orecchio all’ospedale di
Sondrio; un altro dovrà recarsi
a Milano per un intervento alla
gola. Habib è il loro angelo custode che li accompagna ovunque.
Foto di gruppo dei profughi con la maestra Eleonora Contessa
L’integrazione passa
dalla squadra di calcio
SONDALO
In due anni sono stati
quasi una quarantina i profughi transitati dal Belvedere di
Sondalo. Fra quelli tuttora
ospiti il veterano è il piastrellista Traorè che giunge dalla
Guinea.
Mentre negli anni d’oro del
sanatorio Sondalo ha ospitato
malati proveniente da tutta
Italia, ora una fetta del mondo
è qui presente: Bangladesh,
Parco Stelvio
Le iniziative
per le vacanze
dei bambini
Ecco i Pasquali
Tutta Bormio
è mobilitata
Bormio
Il programma della sfilata
delle tradizionali
portantine allegoriche
fino a piazza del Kuerc
Sono diciannove le
portantine iscritte all’edizione
2016 dei “Pasquali” di Bormio.
Due sono per il reparto Dossorovina, tre per il Maggiore,
quattro per Buglio, sette per
Combo e tre per Dossiglio. Ultimi ritocchi per i lavori artigianali dal significato religioso, pazientemente realizzati nel corso dell’inverno, opere allegoriche che rimarranno in esposizione in piazza del Kuerc sia domenica che lunedì.
Grande l’attesa per la manifestazione, una delle più sentite in
paese che coinvolge tutto il
comprensorio. Con il numero 1,
a sfilare, sarà “A braccia aperte”
(capipasquale Anna Occhi e
Lorenzo Vitalini) del Dossorovina, lavoro realizzato dai ragazzi dell’oratorio; per questo
reparto in gara anche “Illuminati da Te” (Federico Dei Cas,
Diego Pedrini). Per il Maggiore
saranno presentati “Insieme
sul treno pasquale” (Alfredo
Gaglia, Leonardo Canclini),
“Sorgente di misericordia”
(Marco Compagnoni, Simone Bellotti) e “Scegli il tuo cammino” (Simone Pedrini, Stefano Pedranzini). Il Buglio è in
gara con “Miserando atque eligendo” (Stefano Castellazzi,
Simone Prandi), “Gioca con
noi” (Ilaria Giordano, Maria
Giacomelli), opera proposta da
animatori ed ospiti della casa di
riposo “Villa del Sorriso” di Bormio, “De hymno vitae” (Francesca Dei Cas, Luca Bradanini), e “Illumina il nostro cammino” (Davide Compagnoni,
Cristian Codara). Per il Combo “Permesso, grazie, scusa”
(Federico Alberti, Enea Andreola), “Andiamo a tempo”
(Desirè Conforti, Domenico
Barbalace), “Fare centro nella
vita” (Simone Compagnoni),
“Tra le tue mani” (Matteo Tenci, Veronica Fattor), “La forza
dell’amore” (Michele Andreola, Francesca Mutti), “Come
cerva alla sorgente” (Marco
Rocca, Chiara Rainolter),
“Com-muoversi” (Kristian
Costa d’Avorio, Guinea, Senegal, Ghana.
Una convivenza pacifica
grazie alla regia di Habib Zallouz, tunisino che da oltre
quarant’anni vive a Sondalo ed
è un esempio di perfetta integrazione, che capendo la mentalità dei usoi ospiti che provengono da tutto il mondo, evita a priori possibili divergenze.
«Abbiamo qui allevatori,
elettricisti, muratori, idrauli-
Bormio
Una portantina allegorica delle passate edizioni
Confortola), mentre il Dossiglio ha realizzato “Hebdomada
maior” (Giulia Antonioli, Gioele Rini), “Aprire porte per costruire ponti” (Fabio e Marco
Rini) e “Pro mundi vita” (Denis
Antonioli, Davide Pedrini).
La tradizionale e seguitissima manifestazione, che ogni
anno richiama nella Magnifica
Terra migliaia di visitatori, domenica mattina prenderà il via
dal consueto raduno in piazza V
Alpini dove, alle 10, partirà la sfilata delle portantine allegoriche verso la piazza del Kuerc. Al
termine dell’imponente corteo
folkloristico, avvalorato dalla
presenza di numerosi gruppi in
costume tipico, don Alessandro Alberti, arciprete di Bormio, impartirà la benedizione
pasquale alle varie allegorie che
rimarranno esposte anche nella
giornata di lunedì 28 marzo fino
alle 19. Alle 17 del giorno di Pasqua, in piazza del Kuerc le premiazioni e alle 21, al Pentagono
di Bormio, serata danzante
aperta a tutti con il gruppo
“Nuova realtà”, iniziativa organizzata dalla cabina di regia dell’evento, l’associazione “I Reparti” di Bormio che manda
avanti questa tradizione con
sensibilità ed attenzione.
Attività per grandi e
piccoli, a Pasqua, al parco nazionale dello Stelvio. Domani alle
15, al centro visitatori del Parco a
S. Antonio Valfurva, in programma un laboratorio didattico dedicato a bambini, ragazzi e famiglie. L’attività, dal titolo “Voglio
un nuovo becco!”, permetterà ai
partecipanti di capire perché
esistono becchi dalle forme più
diverse, veri strumenti specializzati per i differenti “mestieri”
ecologici svolti dai tanti uccelli
che vivono nel Parco. Inoltre, col
risveglio primaverile, i prati dell’area protetta tornano ad ammantarsi di fiori e piante, gioia
per gli occhi ma anche per il palato. Per capire questo, sabato è
prevista una breve escursione
dedicata alle “erbe selvatiche
nel piatto”. Federica Gironi insegnerà ai partecipanti a riconoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili, all’insegna
del recupero degli antichi saperi
della tradizione contadina. Il ritrovo alle 14.30, alla partenza
della funivia. Per entrambe le
iniziative previsti l’obbligo di
iscrizione al punto informazioni della torre Alberti e una tariffa
di iscrizione di 2 euro.
D. Gur.
ci, chi vuole assumerli anche
per un breve periodo, basta che
chiami allo 0342-801408» afferma l’albergatore che attende di trovare un posto di lavoro
a questi ragazzi, così come ha
trovato un posto in squadra al
Sondalo di terza categoria ai
giovani promettenti Dumbia e
Kote.
Sono stati i primi giocatori
di colore del Sondalo. Parlano
solo poche parole di italiano,
ma il linguaggio del calcio è
universale e favorisce l’integrazione di questi ragazzi, che
a tirar calci al pallone ci sanno
fare.
P. Ghi.
25
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
Morbegno e Bassa Valle
Statale 38, nessun ritardo nelle gallerie
Il punto. Rispettato il cronoprogramma: entro 15 giorni attivati i cantieri su tutti gli imbocchi dei tunnel
E l’impresa Cossi Costruzioni spa invita ad inoltrare reclami a chi accusa crepe causate dalle detonazioni
MORBEGNO
SABRINA GHELFI
Proseguono le opere
della nuova superstrada in
Bassa Valle: da martedì si sparano gli esplosivi anche all’imbocco est della galleria a Paniga
(al viadotto del Tartano), «in
questo modo – spiega il tecnico
esterno incaricato dal Comune
di Morbegno per seguire la partita, Francesco Bongio - nel
giro di una quindicina di giorni
si lavorerà su tutti e quattro i
fronti della galleria», dove al
momento si è scavato per 600
metri da un lato e centodue
dall’altro».
Bongio anticipa l’aggiornamento sullo stato del cantiere
1 La fine dei lavori
è per il 2017
Attualmente
il cantiere impiega
100 operai
1 Sono in fase
di posa le tubazioni
che
attraverseranno
Adda e Bitto
della superstrada, così come è
stato annunciato nell’ultimo
consiglio comunale dal sindaco Andrea Ruggeri che ha garantito informazioni periodiche alla popolazione sul grado
di avanzamento dell’intervento viabilistico.
Che la superstrada stia
prendendo forma fra la località
Valletta di Traona e il conoide
del Tartano, se ne stanno accorgendo in queste settimane
non solo i residenti nel Morbegnese, ma anche gli automobilisti che si spostano sulla strada
Valeriana dei Cech e sulla statale 38 dalla quale sono ben visibili, di giorno, ma anche col
buio perché illuminati con le
fotocellule, i varchi che si stanno creando nel versante retico
della montagna dove passerà il
tratto in galleria della superstrada. «Nel giro di 15 giorni –
chiarisce Bongio - saranno attivati i lavori su tutti e quattro i
portali della galleria, l’ultimo
intervento è quello a VallettaSelvapiana che verrà avviato
subito dopo Pasqua».
La posa delle tubature
Parallelamente si sta procedendo con la posa delle tubazioni fra il fiume Adda e il torrente Bitto all’altezza di Morbegno che nei prossimi mesi
verranno utilizzati tempora-
neamente per transitare da
una parte all’altra dei cantieri.
«Nel mese di maggio – continua Bongio - si comincerà a lavorare, partendo dal lato Selvapiana est, al cuniculo di sicurezza pedonale che correrà parallelo alla galleria».
Il cronoprogramma
In base a questo aggiornamento delle opere il cronoprogramma dei lavori si sta rispettando
e,salvo imprevisti, l’intervento
del tratto sino al Tartano della
superstrada si concluderà entro la fine del 2017, quando si
chiuderanno i cantieri dove sono attualmente impegnati 100
lavoratori che si stanno concentrando sui quattro imbocchi della galleria (uno alla Valletta di Traona, due a Campovico e una sul Tartano).
Intanto il Comune di Morbegno da martedì ha diffuso gli
avvisi pubblici invitando i cittadini che riscontrano danni
agli edifici, quale conseguenza
delle eventuali vibrazioni provocate dai brillamenti degli
esplosivi utilizzati per gli scavi
delle gallerie “Selvapiana” e
“Paniga” a inviare una nota
scritta alla ditta esecutrice
Cossi Costruzioni SpA, piazza,
Giuseppe Garibaldi n. 9; posta
elettronica certificata: [email protected].
Ecco a Talamona il cantiere che sta lavorando all’imbocco est della galleria di Paniga
Il vento solleva la terra e crea problemi di visibilità sulla superstrada FOTO SANDOININI
Pure l’Anticorruzione bacchetta l’Anas
«Cantiere ceduto in modo irregolare»
Morbegno
La delibera
dell’Autorità
alla luce dell’inchiesta
della Guardia di Finanza
Dopo la Guardia di Finanza e la
Procura di Roma, anche il Garante per l’Anticorruzione sottolinea l’irregolarità della cessione del cantiere della tangen-
ziale di Morbegno dalla siciliana Tecnis alla valtellinese Cossi.
Va sottolineato, una volta di
più, che nel fascicolo dell’inchiesta denominata “Dama nera” non c’è alcun passaggio che
riguardi l’impresa Cossi che gestisce il cantiere.
Le irregolarità, sempre secondo gli inquirenti, riguardano i rapporti tra Tecnis e Anas,
TRIBUNALE DI SONDRIO
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Rif. RGE 102/2010 SO314174
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Associazione Avvocati 0342218735. Custode
Giudiziario Avv. V. Baruffi tel. 0342216331.
Rif. RGE 31/2013 SO314987
mentre la Cossi, che sta realizzando la tangenziale, risulta al
di fuori di ogni sospetto.
Secondo quanto accertato
dalla Gdf, la Tecnis voleva cedere il cantiere, insomma. Per farlo aveva intenzione di cedere
un ramo d’azienda ai sondriesi.
Serviva però il benestare dell’appaltante: l’Anas, appunto.
Ma l’ok dell’ente strade non arrivava.
Le tangenti pagate dai titolari della Tecnis ai vertici dell’ente strade sarebbero servite proprio a velocizzare questa pratica, dopo un tiramolla di mesi.
Tutto questo risale alla scorsa
primavera.
Nei giorni scorsi la pratica è
finita all’attenzione anche dell’Anac, l’Autorità Nazionale Anti Corruzione. Nella delibera
firmata dal presidente Raffaele
Cantone si legge, tra l’altro, che
il contratto con il quale la Tecnis ha ceduto il cantiere morbegnese avrebbe ben poco della
cessione di ramo di azienda, risolvendosi di fatto in una cessione di contratto di appalto.
Un’operazione fittizia che,
secondo Cantone, sarebbe stata effettuata al solo scopo di
dribblare le norme sull’affidamento delle opere pubbliche. È
chiaro, sottolinea l’Autorità,
che situazioni come questa rischiano di compromettere il
regolare avanzamento delle
opere, con un possibile aumento dei costi difficile da sostenere. Se questo rischio, in concreto, non sembra sussistere per i
lavori valtellinesi, che procedono secondo i tempi stabiliti, resta l’evidenza della scarsa vigilanza dimostrata dai vertici
dell’Anas: «Se da un lato l’offerta formulata da Tecnis, risultata anomala. è stata sottoposta a
verifica di congruità con esito
positivo, di contro le nuove
condizioni economiche che si
vengono a determinare per la
società Cossi non sono state
sottoposte da parte della stazione appaltante ad alcuna verifica circa la sostenibilità economica». Almeno a livello teorico, quindi, «questo potrebbe
rappresentare un grave vulnus
per un regolare svolgimento
delle prestazioni contrattuali».
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primo, sottotetto è costituito da un unico
vano, destinato a deposito derrate. Di fatto
all’interno dello stesso è stato ricavato un
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coltivati a prato e pascolo della superficie
commerciale complessiva di mq. 2.841,90.
CASCINA IN FASE DI RISTRUTTURAZIONE;
FABBRICATI IN CORSO DI COSTRUZIONE;
TERRENI
AGRICOLI
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G.E. Dott. Pietro Della Pona. Professionista
Delegato alla vendita Avv. Chiara Tempra
c/o Studio Legale Capici 0342/358696.
Custode Giudiziario Avv. Chiara Tempra tel.
0342358696. Rif. RGE 88/2012 SO315019
Morbegno e bassa valle 27
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
Viabilità e sicurezza le priorità
Piantedo approva tutti i bilanci
I contenuti. Il triennale trasforma le ex scuole nella sede delle associazioni
Il previsionale invece stanzia quasi tre milioni per migliorare i collegamenti
PIANTEDO
ANNALISA ACQUISTAPACE
Un bilancio di previsione che chiude a circa
2milioni 780mila euro e un documento di programmazione
triennale che punta in particolare su viabilità e sicurezza.
Il consiglio comunale di
Piantedo si è riunito per l’approvazione del bilancio 2016 e
del documento unico di programmazione (Dup), che da
quest’anno è atto obbligatorio
per tutte le amministrazioni
locali.
Le priorità
Riguardo al Dup l’assessore Fabiana Pinoli ha illustrato i
contenuti: «Per gli investimenti abbiamo stanziato 25mila
euro che costituiscono un fondo di progettazione e che stiamo già utilizzando per la pista
ciclabile che da via Roma raggiungerà Valpozzo e partirà in
seguito anche la progettazione
per l’ultimo dei tre interventi
principali che abbiamo previsto tra gli investimento del documento unico di programmazione per il 2018 che riguarda
il secondo piano dell’ex palazzo
scolastico».
L’edificio è già stato al centro negli ultimi anni di un imponente intervento di riqualificazione che si è concluso di
recente creando nuovi spazi
Il Consiglio comunale ha preso atto che il patto di stabilità non è stato rinnovato FOTO ARCHIVIO
per le sedi delle associazioni
locali, della biblioteca che proprio in questi giorni è stata trasferita nell’ex scuola lasciando
libera la sala consiliare dov’era
ospitata in precedenza. Sempre nell’ex palazzo scolastico al
centro del paese si sta sondando l’interesse della popolazione per la creazione di un servizio di asilo nido sarà in grado
di ospitare complessivamente
34 bambini.
Ad oggi è stato arredato e
reso funzionale per avviare
l’attività in favore di 20 bambi-
ni. «Il patto di stabilità – ha
spiegato Fabiana Pinoli – formalmente non è stato rinnovato sotto questo nome, ma di
fatto non sono in alcun modo
diminuiti i vincoli sulle disponibilità delle risorse comunali».
Il patto di stabilità
Il sindaco Mirco Barini ha però fatto presente che «un temporaneo svincolo concesso a
fine 2015 per l’impiego dei fondi al di fuori del patto di stabilità ha permesso, anche grazie al
lavoro efficace dell’ufficio tecnico, di stanziare 80mila euro
per l’asfaltatura delle strade
comunali e portare avanti interventi che saranno in appalto
a breve».
Il consiglio ha approvato anche l’aggiornamento alle normative dei regolamenti per
l’applicazione delle tariffe che
compongono l’imposta unica
comunale sottolineando che la
tassazione ai cittadini, così come previsto dalla legge, resterà
invariata rispetto allo scorso
anno.
Cino e Cercino uniti da un ponte-canale
L’intervento
Azione congiunta delle amministrazioni comunali di
Cino e Cercino per realizzare
un collegamento stradale tra i
due paesi e mettere in sicurezza
il versante ampliando anche la
metanizzazione. Con un protocollo d’intesa siglato dai sindaci
dei due paesi della costiera dei
Cech si è definito l’accordo che
parte dalla volontà del comune
di Cino di realizzare una strada
di collegamento secondaria dal
centro di paese alla frazione di
Siro in comune di Cercino, frazione che ha alcuni fabbricati
che rientrano nel territorio comunale di Cino.
I lavori consistono nella costruzione di un tratto di stradacanale che si estenderà in prosecuzione di quella già esistente, la strada per Piazzo, realizzata nel 2003 a seguito degli eventi alluvionali che colpirono la
zona nel novembre 2000 mantenendone le caratteristiche e
provvedendo anche al completamento della pista che porta alla frazione di Siro. Insieme alla
Il municipio di Cercino
“Caro acqua” Secam spiega
ma le proteste non si placano
Bema
Acqua che costa di più
e iniziative di protesta
sulle nuove tariffe
per le forniture idriche
A Bema prosegue la
vertenza portata avanti da un
buon numero di cittadini, che
hanno sottoscritto una petizione in cui si contestava, un
«comportamento per nulla
trasparente e corretto tenuto
dagli enti preposti nei confronti degli utenti».
Nella petizione si ribadisce, come, al posto delle nuove tariffe, i sottoscrittori siano intenzionati «a versare la
somma di 42,27 euro, impegno forfettario annuale equivalente al costo dei servizi
idrici erogati dal comune di
Bema prima della gestione
Secam, in attesa dell’effettiva
posa dei contatori».
Una “rivolta” dei consumi
che è stata firmata da circa 70
persone. In questi giorni a
Bema sta arrivando la risposta di Secam indirizzata ad
una lunga serie di firmatari.
L’ente gestore in una lettera
raccomandata precisa che,
«le bollette emesse sono corrette, compresa l’attribuzione dei consumi forfettari, che
risponde a una precisa disposizione degli enti sovraordinati».
Si precisa che il gestore,
realizzazione della strada è previsto un intervento più ampio
per il prolungamento della rete
di metanizzazione partendo
dall’abitato di Cino e intercettando la tubazione esistente per
svilupparsi in direzione del centro del comune di Cercino che
non è attualmente metanizzato.
Infine, il progetto prevede anche in intervento di sistemazione della strada che collega via
Madonna della Neve a via Folonaro a Cercino con l’asfaltatura
del tratto di strada interessato e
la posa di griglie e tubi per lo
non avendo per legge, «nessuna competenza in materia
tariffaria nell’emissione delle bollette, si limita ad applicare le tariffe deliberate da
enti sovraordinati». Si precisa anche come, «non sia legalmente possibile per l’utente
autodeterminarsi il consumo, e di conseguenza autodeterminarsi il dovuto. possibile – si spiega – richiedere la
rateizzazione, che deve comunque essere accettata e regolamentata dall’ente scrivente», avvisando che, in caso
gli utenti inoltrassero i pagamenti “autocalcolati” sui coefficienti precedenti, «si procederebbe ad effettuare il
rimborso di quanto versato
lasciando in sospeso il paga-
Cambiano
le regole
e l’Imu dà
più gettito
Marketing
sul web
Un corso
insegna come
Cresce il gettito previsto dell’Imu a causa del mutamento della legge che non consente più di considerare prima
casa l’abitazione concessa in uso
ad un familiare in linea retta con
una semplice dichiarazione.
Per questo il comune di Piantedo ha dovuto aggiornare il regolamento per l’applicazione
dell’imposta in questi casi:«Avevamo introdotto questa possibilità per andare incontro ai casi in
cui i figli abitano case di proprietà dei genitori come prima abitazione – ha spiegato il sindaco
Mirco Barini – questo consentiva con una semplice dichiarazione del contribuente di avere
lo sgravio sull’Imu altrimenti
calcolata come seconda casa».
Da oggi non è più sufficiente e la
legge prevede che lo sgravio sia
concesso soltanto a chi registra
formalmente un contratto di
comodato d’uso gratuito, purchè non abbia la proprietà di altre abitazioni o terreni.
Riguardo alla Tasi la minoranza ha chiesto conto della
scelta di applicare la tassa nella
misura del 10% a carico del detentore e il 90% a carico del proprietario.
Il sindaco ha spiegato che «si
tratta di una scelta dettata dalla
volontà di avere maggiori certezze per il Comune di riscuotere la tassa. Viste le difficoltà
spesso vissute dagli stessi proprietari di ottenere il regolare
pagamento degli affitti, abbiamo maggiore certezza di riscossione facendo gravare su di loro
la maggior parte della tassa».
L’iniziativa
A. Acq.
S. Ghe.
smaltimento delle acque meteoriche. L’accordo raggiunto tra
le due amministrazioni, che indica nel comune di Cino l’ente
capofila, prevede un investimento complessivo di 305mila
euro il cui finanziamento sarà
assicurato con una quota di
229.500 euro del comune di Cino e 76mila di quello di Cercino.
I Comuni reperiranno le risorse finanziarie a loro carico
nell’ambito dei rispettivi bilanci
e inserendo l’opera nella programmazione triennale dei lavori pubblici. Il Comune di Cino
si occuperà dell’incarico di progettazione, gara d’appalto contabilità finale.
A cura di “Valtellina mobile”
la formazione si articola
attraverso due incontri
da tre ore ciascuno
Quanto è importante
il digitale per il lavoro? Quale
strategia è ideale per promuovere la propria attività utilizzando
web e social network? È a queste
domande che intende rispondere il corso organizzato da Valtellina turismo mobile aperto a privati e aziende. L’iniziativa, incentrata sullo sviluppo professionale di strategie di web
marketing e social media
marketing, è rivolto sia a chi si
affaccia a queste realtà, che a coloro che hanno già dimestichezza con questi strumenti.
Relatore di questi appuntamenti sarà Sandro Faccinelli,
titolare di Valtellina turismo
Mobile, giornale turistico della
Valtellina.
Si tratta di due incontri di formazione di 3 ore ciascuno durante i quali verranno introdotti
a 360 gradi i fondamenti del web
marketing e del social marketing, dalla pianificazione al coordinamento, dalla creatività all’esecuzione, con particolare riferimento agli ultimi sviluppi
del settore e agli obiettivi di comunicazione aziendali. Il corso
si tiene giovedì 14 aprile 2016 e
giovedì 21 aprile dalle 20 alle 23.
Il costo è di 90 euro e si terrà nella sala consiliare del Comune di
Morbegno, in via san Pietro. Per
infor: [email protected].
Balconi
e giardini
scatta la corsa
al premio
Morbegno
mento corretto della bolletta». I soldi tornerebbero indietro. Una risposta che sta
venendo commentata a Bema.
«Sui costi dell’acqua annuali – ha precisato a riguardo il referente dei firmatari,
Maurizio Pasina – si è passati da 42,27 euro annue a
320 e la responsabilità a
quanto pare è sempre di qualcun altro –. Il quadro delle risposte tra l’altro è incompleto, ci sono indirizzi sbagliati,
a qualcuno la lettera della Secam non è arrivata. In ogni
caso noi proseguiremo nella
nostra contrapposizione ai
nuovi criteri di calcolo delle
bollette».
Torna “Morbegno in
fiore” , l’iniziativa che si terrà il
prossimo due aprile voluta dall’Unione commercio della Bassa Valle per portare la primavera nella strade e nelle piazze
della città.
«Lo scorso anno avevamo inserito fra le iniziative una novità, un evento che andasse ad
animare uno dei periodi più
tranquilli dell’anno nel nostro
territorio - spiega la vicepresidente dell’associazione di categoria, Rita Gherbi - . Già l’anno
precedente volevamo improntare una delle serate dei venerdì
a favore dei fioristi, ma seguendo i loro consigli si è pensato di
proporlo nel periodo dell’anno
a loro più favorevole, la primavera».
Fin dalla mattinata la città di
Morbegno sarà abbellita dalle
composizioni floreali di alcuni
fioristi che aderiranno alla manifestazione.
Intanto sta cominciano a girare in rete un video che raccoglie le immagini della prima
edizione dell’iniziativa e che invita i fioristi dell’intera provincia interessati a inviare l’adesione al 3334107233 dalle 9 alle 12.
D. Roc.
S. Ghe.
A. Acq.
LA PROVINCIA
29
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
Valchiavenna
Passa il bilancio da sei milioni
ma fioccano le critiche in aula
Incontro
speciale
con Flaviano
Bianchini
Comunità montana. Ieri mattina l’attesa assemblea. L’opposizione lamenta scarsa lungimiranza
Tra le priorità: «Fibra ottica, macello mandamentale, area industriale e risparmio energetico»
CHIAVENNA
DANIELE PRATI
Bilancio da 6 milioni
di euro quello approvato dall’assemblea della Comunità
Montana Valchiavenna, riunitasi ieri mattina. I rappresentanti dei dodici comuni della
valle hanno dato il via libera,
non senza un’accesa discussione, al piano di entrate e spese dell’ente comprensoriale
per il 2016.
«Sul fronte delle entrate –
ha spiegato la presidente Cinzia Capelli – abbiamo 338 mila euro dallo Stato, 500 mila
dalla Regione Lombardia, 100
mila euro dalla Provincia e circa 1 milione dal Bim. Quest’anno sarà caratterizzato dal raddoppio della quota a carico
della Comunità Montana per i
servizi sociali, che arriverà a
500 mila euro. Sul fronte degli
investimenti punteremo su
piano energetico, macello
mandamentale, fibra ottica
per l’area industriale e hot spot
per Internet in tutti i comuni».
L’area canottaggio
La minoranza guidata dal sindaco di Verceia Flavio Oregioni ha chiesto lumi sul destino dell’area per il canottaggio
di Verceia: «Per quanto riguarda il canottaggio – ha replicato
Capelli – abbiamo la volontà di
completare il secondo lotto.
Chiedevamo una compartecipazione alla Provincia, che è
arrivata. Quando arriverà anche quella del comune di Verceia fisseremo il nostro contributo per il completamento».
Altro punto di discussione
l’area industriale.
La Cm ha in programma interventi per il miglioramento
dei servizi, ma l’ampliamento
del comparto dovrà attendere:
«Il Piano di Investimenti Produttivi è pronto dal 2014 – ha
commentato Severino De
Stefani – ma non si sta facendo nulla. Ci sono aziende che si
vogliono ampliare e altre che
vogliono insediarsi».
Secondo Capelli il Pip vecchio è ancora in vigore e nei limiti gli ampliamenti sono possibili: «Stiamo lavorando per
le aree da acquisire, ma teniamo presente che l’approvazione del nuovo Piano di insediamento produttivo comporterà
per i proprietari il pagamento
dell’Imu».
Poco convinto della bontà
del bilancio lo stesso ex presidente De Stefani: «Il bilancio è
sempre più basso. Segno che
c’è poca capacità di pianificazione, manca la visione e la capacità di reperire i fondi».
Bianchini ospite all’Operaia
Chiavenna
Una serata dedicata ai libri,
ai viaggi, ai diritti umani
e all’ambiente ed ecologia
quella di venerdì prossimo
Piste ciclabili e sport
Discussione anche sul prossimo bando per lo sport e sulla
rete di piste ciclabili: «Chiediamo che il bando per lo sport
– ha commentato Luca Della
Bitta – torni ad avere come
destinatari gli enti e non più le
associazioni come lo scorso
anno. Questo permetterebbe
di fare interventi maggiormente strategici e duraturi,
con effetti positivi sulle stesse
associazioni sportive».
Apertura da parte della presidente Capelli: «Lo scorso anno abbiamo raccolto le necessità delle associazioni. Siamo
prontissimi a ridiscutere la
questione in conferenza dei
sindaci».
Altro punto la rete delle piste ciclabili, in particolar modo l’attraversamento dello
Schiesone a Prata Camportaccio: «La progettazione – ha affermato Della Bitta – non basta. Ci aspettavamo uno stanziamento per l’opera».
Opera che, secondo quanto
spiegato da Capelli, potrebbe
costare dai 60-70 mila euro fino a 1 milione: «Affrontare
una spesa da 1 milione per la
realizzazione di una passerella è un argomento da approfondire con cautela».
La questione dell’area industriale continua a tenere banco in Valle
In chiusura di seduta
Il “caso Gini” infiamma l’assemblea
e sull’interrogazione si scatena la bagarre
Un mese fa Francesco Gini, vicepresidente dell’ente comprensoriale, per sbaglio inviò una mail
indirizzata anche alla minoranza
contenente insulti e commenti
poco simpatici nei confronti dei
rappresentanti dell’opposizione,
scatenando una abbastanza comprensibile reazione indignata.
Ieri in assemblea il capogruppo di
minoranza Flavio Oregioni ha
presentato l’interrogazione già
divulgata nelle scorse settimane:
«Il comportamento di Gini è inammissibile, speravamo in una presa
di distanza da parte della Cm». Gini
si è ufficialmente scusato ammettendo l’errore e la presa di distanza
da parte di Capelli è arrivata: «Mi
dissocio dalle parole usate da Gini,
Aree interne, firma a maggio
Parolo scioglie tutti i dubbi
L’incontro
I sindaci hanno incontrato
il sottosegretario regionale
per discutere del progetto
e della sua attuazione
Dirittura d’arrivo per
il progetto Aree Interne della
Valchiavenna. Incontro tra i
sindaci del mandamento, la
Comunità Montana Valchiavenna, il sottosegretario regionale ai rapporti con il Con-
siglio regionale, alle politiche
per la Montagna, alla Macroregione Alpina Ugo Parolo e il
dirigente regionale Alessandro Nardo ieri mattina per fare il punto della situazione del
lunghissimo iter relativo alla
destinazione dei fondi europei
per il progetto pilota che vede
protagonista la valle del Mera.
Gli stanziamenti
La riunione di ieri è servita anche per sciogliere qualche
dubbio, se non su quali saranno i progetti concreti, almeno
sull’entità del finanziamento
di cui si parla. Alla fine saranno avviati progetti in valle per
circa 25 milioni di euro. Il 50%
circa dei quali dovrà essere coperto dalla valle. Nel dettaglio
3,7 milioni arriveranno dalla
legge di stabilità per istruzione e sanità. La parte riguardante il finanziamento alle
imprese ammonta a 9,5 milioni di euro. Per quanto riguarda
ma non prenderò provvedimenti
nei suoi confronti visto l’impegno e
i risultati ottenuti nel suo mandato».
Sul tema è intervenuto anche il
sindaco di Campodolcino Giuseppe
Guanella: «In questa sede che ci
vorrebbe coerenza. Io sono stato
oggetto di insulti su Facebook da
parte di un esponente del direttivo
di Comunità Montana nel 2012. In
quell’occasione mi rivolsi al presidente De Stefani e chiesi le dimissioni dell’assessore. Non furono
concesse. Non me ne crucciai
troppo e continuai a collaborare
con questa persona dopo un confronto faccia a faccia. Non feci certo
un’interrogazione».
Dopo un intervento di De Stefani,
che ha ribadito come dal suo fronte
non siano mai venuti in questi mesi
attacchi personali ma solo critiche
di natura politica è arrivata la
replica di Capelli, che ha deciso tra
le proteste di chiudere il dibattito
non lasciando la parola ai sindaci di
Chiavenna e Mese che la stavano
chiedendo. «Si è deciso di aprire il
dibattito interpretando il regolamento – ha tuonato De Stefani – e
ora non si può chiuderlo. La replica
della presidente Capelli, comunque, non ha convinto Oregioni che
ha chiesto di trasformare l’interrogazione in una mozione. Richiesta
respinta, con qualche protesta,
perché lo Statuto prevede che
l’assemblea in sessione di bilancio
non può discutere mozioni. 1 D. PRA.
il turismo due fonti di finanziamento, rispettivamente
per 6,1 e 3,1 milioni di euro che
saranno destinati a progetti di
promozione turistica, recupero dei sentieri, riqualificazione del lago. L’ultima tranche
sono 3,9, con finanziamento
dal Fondo Sociale Europeo,
che serviranno per la creazione della “foresta modello” con
l’obiettivo di arrivare alla certificazione del legname prodotto. Durante l’incontro non
si è scesi, a quanto pare, nel
dettaglio dei progetti. Progetti
che, in gran parte, sono comunque emersi in questi mesi
e che puntano su istruzione,
sanità, rilancio del turismo.
Da quanto si è capito ieri entro una decina di giorni saran-
no affinati il documento finale
di strategia e le schede relative
alle iniziative proposte. Ci sarà, quindi, un passaggio nei comuni per il recepimento degli
stessi documenti. Passaggio
che dovrebbe arrivare entro il
21 aprile. In seguito si arriverà,
si parla del mese di maggio, alla sottoscrizione di un accordo
di programma quadro che vedrà la firma dei referenti locali, del Ministero e di Regione
Lombardia.
Le necessità escluse
«Questo è stato sicuramente
un incontro positivo – commenta la presidente della Comunità Montana Cinzia Capelli - . Ci sono necessità manifestate dal territorio che non
Flaviano Bianchini, attivista ambientale di fama internazionale e già menzione speciale al Premio Chatwin 2010 come miglior libro
di viaggio dell’anno per il suo
“In Tibet – Un viaggio clandestino”, sarà a Chiavenna nella
serata di venerdì 1 aprile per
parlare del suo nuovo libro,
“Migrantes - Clandestino verso il sogno americano”.
Un viaggio senza documenti né protezioni, affrontato
con l’identità del peruviano
Aymar Blanco, dal Guatemala
agli Stati Uniti, per raccontare le migrazioni dal Sud al
Nord America e un continente ancora tutto da scoprire.
Tre settimane e più di tremila chilometri, percorsi a
bordo della “Bestia”, il treno
merci che attraversa tutta
l’America centrale, a piedi e
con mezzi di fortuna, da solo o
con il sostegno improvvisato
di altri clandestini.
Un’esperienza drammatica
e illuminante, tra incontri
con i cartelli dei narcos e con
poliziotti corrotti, inaspettata solidarietà tra gli ultimi e
violenza senza limiti. L’incontro é organizzato dal Circolo Arci Mille Papaveri Rossi
e dalla Società Operaia di
Chiavenna, con la partecipazione di Caritas e Cooperativa
Sociale Nisida. Si terrà nel teatro della Sdo di via Chiarelli
alle 21.
S. Bar.
sono potute rientrare nelle
iniziative legate a Aree Interne per i paletti rigidi fissati a
livello superiore. Penso al superamento della parcellizzazione dei fondi o alla necessità
di collegarsi viabilisticamente
all’autostrada svizzera. Ora
dobbiamo attendere la condivisione di Milano e Roma».
«Siamo molto soddisfatti
per l’esito dell’incontro istituzionale di oggi - commenta il
referente per aree interne e
sindaco di Chiavenna Luca
Della Bitta - . Un incontro fondamentale perché chiude la
lunga fase del confronto che ci
ha visti impegnati nel delineare la strategia e studiare le
azioni per concretizzarla».
D. Pra.
36
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
CulturaeSpettacoli
MASSIMARIOMINIMO
FEDERICO RONCORONI
Parlare d'amore
fa bene all'amore
La vera impotenza è quella
sentimentale.
Paolo Villaggio
[email protected]
Tel. 031 582311
Cultura: Mario Schiani [email protected], Massimo Romanò [email protected], Umberto Montin [email protected], Mauro Butti [email protected], Pietro Berra [email protected],
Spettacoli: Edoardo Ceriani [email protected], Nicola Nenci [email protected], Fabio Cavagna [email protected], Riccardo Bianchi [email protected], Lilliana Cavatorta
[email protected], Antonella Crippa (Lecco)[email protected], Sara Baldini (Sondrio)[email protected]
Ghetto di Venezia
Da 500 anni
pietra di tolleranza
Celebrazioni. A fine mese un articolato programma
di mostre e concerti animerà un quartiere
le cui strade raccontano una antica storia di solidarietà
STEFANO FERRARI
Nelle belle giornate
di primavera, shabbat escluso, i camerieri di Gam Gam
servono i loro piatti kosher
tra i tavolini allineati lungo il
canale che, qualche metro più
in là, scorre sotto il ponte delle Guglie. È uno degli snodi
del percorso che dalla stazione conduce al cuore di Venezia, una strada battuta ogni
giorno dalle ruote rumorose
di migliaia di trolley diretti a
Rialto.
È raro che i tabellini frenetici del “selfie e fuggi” contemplino la possibilità di gustare un falafel o un bicchiere
di birra israeliana. Eppure il
ghetto di Venezia, che in questo mese di marzo compie
500 anni, rimane ancora oggi
uno dei luoghi più straordinari non solo della nostra Italia
ma forse anche dell’intero
pianeta, un simbolo - in tempi
di migrazione immane e spesso tragica - di esclusione e insieme d’inclusione, l’una feroce, l’altra incondizionata.
Furono i primi ebrei askenaziti provenienti dal Nord
Europa a coniare il termine
ghetto, incapaci com’erano,
con quel loro strano idioma
teutonizzato, di pronunciare
la “g” morbida del termine
“gèto”. Fino ad allora, questo
campo presidiato da un vecchio pozzo tuttora visibile,
era stato il luogo che ospitava
le fonderie in cui la Repubblica dei dogi procedeva al “getto” dei metalli.
I marrani e il prestito di denaro
Nel marzo del 1516, i veneziani decisero che da allora in poi
tutte le famiglie ebree distribuite nei sestieri della città,
avrebbero vissuto relegate in
quella sorta di castello. Due
portali ne avrebbero segnato i
confini e gli accessi, aprendosi all’alba, al suono dei campanili di San Marco, e richiudendosi al tramonto, ai rintocchi lugubri di quelle stesse
enormi campane. La notte
due barconi condotti da guardie cristiane lo avrebbero circumnavigato solcando silenziosamente le acque quiete
dei canali per garantirne la sicurezza. Negli anni il quartiere ebraico di Venezia è cresciuto a dismisura, ospitando
i figli delle eterne diaspore
che portarono in laguna prima i sefarditi in arrivo dall’Oriente e, subito dopo, i
marrani convertiti in fuga
dalla Spagna, che qui poterono riconquistare la loro fede e
con essa quel peccato originale che li rendeva tanto odiosi
agli occhi dei cristiani. Gli era
permesso di aprire botteghe
in cui vendere stracci e, soprattutto, di prestare denaro,
“sterco” sul quale la religione
cattolica proibiva di speculare. Durante il giorno i titolari
di queste piccole imprese di
credito allestivano il loro
banco sulla pubblica via.
Quando fallivano, i gendarmi
della Serenissima glielo spezzavano, inscenando una sorta
di rapidissimo cerimoniale
che svela il significato di quel
“far saltare il banco” divenuto, negli anni, espressione
d’uso comunissima.
Oggi sul campo in cui pulsa
il cuore del ghetto veglia stabilmente una coppia di poliziotti armati, mentre pochi
ortodossi, membri di una comunità ridotta all’osso ma ancora molto attiva, sfilano come ombre frenetiche con i lo-
1 I palazzi sono
i più alti di Venezia
per accogliere
quante
più famiglie possibile
1 La prima sinfonia
di Mahler
apre alla Fenice
il calendario
dei festeggiamenti
ro payot - i boccoli lasciati scivolare da sopra le orecchie tra sottoporteghi e portoncini di palazzi alti e sgangherati, i più alti della città.
Dal Golem alle “scholae”
Sei, sette, otto piani: negli anni di maggior vivacità, il ghetto ospitò migliaia di ebrei, e la
sua architettura contraria alle leggi della fisica lo racconta
meglio di tanti testi di storia.
Sottoscala, cunicoli, ballatoi,
solette incerte e tetti sbilenchi rimandano alla Londra
fuligginosa di Oliver Twist e
ai racconti bui di Gustav
Meyrink e del suo Golem, a
una Mitteleuropa fatalmente
sempre un po’ ebrea. Le cinque sinagoghe, le “scholae”
del ghetto di Venezia, sono lo
specchio di questo fantasioso
costruire, sorta di divertissement architettonico di un genius loci capace di ricavare
sale di preghiera perfino in un
ammezzato, al terzo piano di
una palazzina alta e stretta in
cui mai, oltre persiane scure
sempre serrate, ci si aspetterebbe di poter visitare un matroneo.
E sono anche, le sinagoghe,
la reificazione di quel senso
d’inclusione e coabitazione
che rende tanto attuale un
luogo in cui blasfema apparve
sempre l’idea di chiudersi, di
escludere, al punto che dovettero, qui più che altrove - più
che a Varsavia, per esempio -,
suonare sacrileghe le richieste dei nazisti che ai responsabili delle comunità imposero la consegna di elenchi fitti
di nomi di uomini, donne,
bambini.
Qualcosa vorrà dire se Giuseppe Jona, un medico di 77
anni veneziano ed ebreo, ai
nazisti regalò soltanto la propria salma, togliendosi la vita
nel 1943 pur di non rilevare
quei nomi, pur di non consegnare al nemico i suoi fratelli,
in altre parole pur di non
“escludere”, convinto di come la solidarietà tra gli uomini fosse l’unico, autentico antidoto alla barbarie di quella e
di altre epoche.
Venezia si sta mobilitando
per festeggiare i cinque secoli
di vita del ghetto, il più antico
del mondo. Il programma è
molto ricco: il Teatro la Feni-
Una scena di strada nel quartiere ebraico di Venezia ARCHIVIO
La scheda
Palazzo ducale
Da giugno
grande mostra
Il comitato costituito appositamente per le celebrazioni del
cinquecentenario, ha attivato un
sito internet che contiene tutte le
informazioni relative alle diverse iniziative in atto. Il sito è
consultabile all’indirizzo
veniceghetto500.org. La serata
inaugurale è in programma alla
Fenice il 29 marzo, organizzata
con il sostegno del World Jewish
Congress e della Associazione
Europea per la conservazione e
la promozione della cultura e del
patrimonio ebraico (Aepj). Imperdibile, dal 19 giugno al 13
novembre, “Venezia, gli ebrei e
l’Europa. 1516-2016”, mostra
organizzatacon la Fondazione
Musei Civici a Palazzo Ducale.
ce ospiterà la grande soirèe di
apertura, il 29 marzo, con la
prima sinfonia di Mahler diretta da Omer Wellber ma,
ben oltre gli eventi, uno spazio lo meritano i progetti. Sono cinque e riguardano diverse opere di restauro: quello
dei sottoporteghi, quello del
museo ma soprattutto quello
degli antichi e minuscoli giardini.
Il recupero dei giardini
«È un’idea nata un po’ per caso - dice Gaia Ravà, membro
del consiglio della comunità
nonché responsabile del progetto -. Volevamo recuperare
questi due spazi abbandonati,
l’uno dietro la sinagoga spagnola, l’altro dietro quella levantina. In origine erano
giardini, ma già con l’apertura
del ghetto divennero orti,
spazi in cui coltivare e allevare piccoli animali, dovendo la
comunità badare a sé stessa
per mantenersi autosufficiente. Oggi, se i finanzia-
menti ce lo permetteranno,
vorremmo poterli trasformare per inserirli nel percorso
delle visite guidate, mettendo
a coltura spezie ed erbe aromatiche riconducibili alla
tradizione della cultura culinaria ebraica».
Il progetto dice molto della
laboriosità tipica delle comunità internazionali. Qualche
famiglia europea si è già fatta
avanti per fornire il proprio
contributo, mentre Gaia Ravà, reduce da una visita alle
colonie agricole d’Israele, si è
fatta una buona cultura sui
metodi di coltivazione e irrigazione, che laggiù - garantisce - «sono all’avanguardia».
Al resto baderanno il sole caldo della laguna e, chissà, forse
anche i buoni servigi di
“Qualcuno” più in alto. In
fondo gli ebrei di Venezia proveranno a piantumare grano,
vite, ulivi e rose selvatiche, fichi e palme da dattero. Tutte,
rigorosamente, piante della
Bibbia.
LA PROVINCIA
Spettacoli 37
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
Il grande ritorno degli Ottanta
Gli over 40 ballano e ricordano
Compositrice
e pianista a dieci anni
Matilde è una star
Il fenomeno. Stasera ad Albosaggia il bis del fortunatissimo disco party
Intanto su Facebook fa furore il gruppo-nostalgia “80 voglia di... Noi che”
ALBOSAGGIA
PAOLO REDAELLI
Continua la febbre del
giovedì sera a Sondrio, che ha
riportato in discoteca tanti over
40.
Si entra alle 21.30
Oggi al Porto 05 di Albosaggia,
dalle 21.30, si terrà infatti un
altro disco party anni Ottanta,
dopo il grosso successo registrato appena un mese fa.
L’idea lanciata da Edi Simonini di Calendario Valtellinese
in collaborazione con Bruno Ligari e il deejay Doriano Giugni
sta infatti ottenendo un riscontro che va oltre ogni aspettativa.
Su Facebook è nato un gruppo,
“80 voglia di... Noi che” con più
di 750 iscritti e che continua a
crescere.
E la musica da discoteca funge anche da collante per un nuovo tipo di aggregazione, un mood anni Ottanta che fa ritrovare
antiche amicizie e riporta alla
memoria oggetti dimenticati
come il Clic-Clac e lo Scooby
Doo (parole che suoneranno
oscure alle nuove generazioni)
mezzi di trasporto come la 500
e l’850 spider, il Ciao, il Boxer e
il Garelli, come dimostrano le
fotografie, i video e i post che
popolano la bacheca di “80 voglia di...Noi che”, diventata un
muro a cui appendere ricordi
preziosi.
La giovanissima pianista e compositrice Matilde Ghezzi
Musica classica
La giovanissima musicista
di origine valtellinese
alla passerella nazionale
di Reggio Emilia
Bruno Ligari, Edi Simonini e Doriano Giugni: il “recupero” del giovedì anni Ottanta porta la loro firma
Grandi successi a prezzo modico
Si torna in disco, dunque, stasera, a ballare i grandi successi
degli anni Ottanta, tra Donna
Summer e i Kool and The Gang,
Gloria Gaynor e i KC and The
Sunshine Band, gli Earth Wind
& Fire e Madonna, ma anche il
buon rock da dancefloor dell’epoca, Pink Floyd, AC/DC, U2,
Yes, Genesis, Simple Minds, i
lentoni da ballare stretti stretti
e chi più ne ha, più ne metta...sul
piatto.
L’ingresso a 10 euro comprende anche una consumazione, proprio come una volta. E
quello che Simonini & C vogliono ricostruire è proprio il clima
festaiolo degli anni Ottanta,
quando si andava in discoteca a
divertirsi con gli amici. Ci sarà
stavolta anche un fotografo, a
immortalare i momenti salienti
della disconight.
Il gioco dei bigliettini
Un mega party in cui, insieme
alla musica e alle danze, con
qualche gadget a sorpresa, troveranno posto anche nuove iniziative. Come la distribuzione di
biglietti dove sarà possibile scrivere, in forma anonima, i propri
ricordi degli anni 80. Ad esempio il ragazzo o la ragazza che vi
piaceva, se avevate un Ciao taroccato o portavate le Timber-
land e amenità del genere. Noi
che... facevamo questo e quello,
insomma. I biglietti saranno letti durante la serata, per farsi
quattro risate e chi verrà riconosciuto avrà un omaggio di Calendario Valtellinese.
“La partecipazione non è obbligatoria, ma chi lo farà contribuirà rendere più coinvolgente
la festa”, dicono gli organizzatori. Che suggeriscono: “Si potranno portare i biglietti preparati
anche da casa, ben piegati e da
consegnare...nell’urna”.
Nel frattempo, “mettete su le
vostre scarpe rosse e...ballate il
blues” (David Bowie, Let’s Dance).
“Alce Nero parla” oggi al Libero Pensiero
Lecco
Il reading con protagonisti
Alessandro Manca (voce)
e Luca Dai (chitarra)
inizierà alle 21.30
La poesia, la recitazione e la storia di una società (quella degli indiani d’America) a lungo narrata nei film e nella letteratura incontrano un palco. Con
una chiave di lettura originale.
Da queste premesse parte lo
spettacolo “Alce Nero parla”, il
reading organizzato oggi al Cir-
colo Libero Pensiero, che ha come protagonisti Alessandro
Manca alla voce e Luca Dai alla
chitarra e armonica (via Calloni
14; dalle 21.30; 3 euro).
L’evento s’inserisce nel palinsesto di “Libero Jazz”, la rassegna dedita non solo alla musica jazz, ma anche alle forme di
osmosi artistica (qui parole e
musica) e di sperimentazione
profondamente legate al contatto diretto con il pubblico. Sul
palco Manca, trentenne casatese, appassionato di letteratura
americana, che da alcuni anni
(anche al Libero Pensiero) è
portavoce di una rilettura critica
e narrativa di alcuni capitoli importanti della cultura americana (a partire dalla Beat Generation). Al suo fianco l’amico Luca
Dai, cantautore brianzolo surrealista-folk.
Un viaggio a contatto con la
naturale autorità degli antichi
cantori epici. Manca e Dai presentano nel circolo del rione di
Rancio il loro nuovo progetto
“Alce Nero parla”. Omaggio all’omonimo personaggio, vecchio stregone degli indiani
Alessandro Manca e Luca Dai
1
12
22
La pellicola su Papa Francesco
in visione al cinema di Mandello
27
28
32
Mandello
Numeri vincenƟ
La vita di Papa Bergoglio
raccontata nel film diretto
dal regista Daniele Lucchetti
Visione con inizio dalle 21
Complementare
5
7
LAPROVINCIA.IT
570822
E’ l’uomo che gode
della fiducia incondizionata
della maggioranza degli italiani, in cima a tutti sondaggi,
uno capace di unire invece che
dividere. E’ l’uomo che nella
sua prima visita pastorale è
andato a Lampedusa, terra di
approdo dei migranti. E’ colui
che ha favorito di fatto l’incontro tra Obama e Castro a
Cuba.
E’ Papa Bergoglio. A lui Daniele Lucchetti ha dedicato un
film dal titolo “Chiamatemi
Francesco il Papa della gente”, in visione questa sera
(giovedì 24) alle 21, al Cinema
Teatro Comunale di Mandello
per la rassegna cinematografica Inverno 2016, ingresso
singolo 5 euro. Daniele Luchetti ha dedicato vera passione a una figura che la merita in pieno. Conosciamo il poco più che ventenne Jorge
Mario che ha la ragazza e tanti
amici, ha studiato chimica e
lavora in un laboratorio, si
astiene dall’animosità del
confronto tra peronisti e non,
e con sorpresa generale si fa
prete con l’ambizione mai realizzata di partire missionario. Ma lo zoccolo duro riguar-
Pianista, ma anche
compositrice. Ad appena dieci anni, Matilde Ghezzi ha già
un nome nel panorama della
musica classica italiana.
Lecchese di residenza, ma
valtellinese di origine (è nipote del popolare benzinaio
sondriese Bruno Cavalli),
Matilde si è guadagnata l’opportunità di esibirsi al Teatro
Ariosto di Reggio Emilia, sede, domenica scorsa, dello
“Junior Original Concert”
nazionale per giovani compositori.
Non si tratta di una gara,
ma di un’occasione per mostrare quanto gli allievi siano
in grado di creare ed eseguire, mettendo in mostra il proprio talento. Matilde studia
alla Yamaha Music School di
Sioux, difensore della sua gente
quando a fine Ottocento l’avanzata dei bianchi (attratti dall’oro) distrugge in breve lasso di
tempo non solo un popolo, ma
anche una civiltà, e tanti strati di
storia depositatisi sulla terra nel
corso dei secoli.
Tra parole e musica, prima
del reading il duo legge un
estratto di un’intervista al guerriero e poeta rock Sioux John
Trudell (che dagli anni Sessanta
con l’American Indian Movement si batte per il rispetto dei
trattati a tutela delle minoranze
statunitensi). A seguire viene
narrata la storia di Alce Nero, la
storia di una vita che va oltre la
rappresentazione di fatti e avve-
Lecco, Nuova scuola musicale Todeschini di Mara Todeschini.
In Emilia ha eseguito la
sua composizione “Un mondo fantastico” ispirata dall’amore per la sua cagnolina
Mulan, mentre la compagna
di corso Letizia Stefanoni ha
eseguito la sua composizione
“Cieli d’Africa”, ispirandosi
al meraviglioso paesaggio
africano.
Al termine di ogni esecuzione, alle due compositrici,
sono stati tributati lunghi applausi. Brave, ma anche perfettamente in grado di dominare la tensione di un appuntamento tanto importante.
Motivo di grande soddisfazione per tutti gli esecutori, il
fatto che sul pianoforte
Yamaha Gran coda da loro
usato per l’esibizione, ci sono
le firme autografe di grandi
artisti che hanno posato le loro magiche mani sugli stessi
tasti, quali Chik Corea, Stefano Bollani e molti altri.
nimenti personali, diventando
lo strumento per narrare le gesta di un’intera popolazione.
Giovedì dunque un evento atteso per sondare il nuovo progetto di Alessandro Manca, che
negli ultimi anni ha partecipato
a diversi concorsi e festival poetici, pubblicando poesie inedite
in raccolte e riviste specializzate. Un lavoro costante di ri-visitazione della letteratura che in
questo caso viene accompagnato dalla musica di Luca Dai (che
crea un tessuto di suoni con chitarra, armonica, harmonium),
cantautore della scena roots e
folk con all’attivo collaborazioni
di rilevo.
G. Mas.
da il periodo della dittatura
tra 70 e 80. Quando già Bergoglio è a capo dei gesuiti argentini. Del personaggio viene valorizzata la capacità di mediazione esercitata proteggendo
in particolare ecclesiastici in
prima linea senza esporsi oltre la misura della collisione
con il regime e con i vertici
cattolici. Vediamo (ma non
sappiamo se è licenza narrativa) una sua visita privata al
boia Videla per difendere le
vittime di una repressione feroce che, appunto, non risparmiò quella parte della Chiesa
apertamente schierata contro
gli abusi.
Ingresso singolo 5 euro. Info http://prolocolario.it
La locandina del film
C. Sca.
Sport 49
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
a ripetizione
Tovo, è una scommessa vinta Vittorie
per Perini e Luciani
Che pienone alla sfida in pista
pre più vicino il passaggio ai
combattimenti a contatto pieGli atleti allenati
no. I prossimi appuntamenti
da Fabio Ciapponi
sono in programma a Bologna
dominano nelle discipline
e a Genova, poi ci saranno le
mma e kick boxing
finali nazionali a Rimini alla
Fiera del fitness.
Quattro incontri,
Ma stavolta si è fatto valere
quattro successi. È decisamen- anche Attilio Perini, atleta di
te positivo il bilancio della tra- 27 anni (negli sporta da comsferta di domenica
battimento non soa Castelletto Sopra
no molti) di MorbeTicino per gli atleti
gno, che alla prima
della Combat evouscita nella mma ha
lution, impegnati in
centrato due vittouna riunione che ha
rie in altrettanti
rappresentato
match, assistito
un’altra tappa di avd a l l ’a l l e n a t o r e
vicinamento del
Alessandro Biancampionato italiachini.
no della federazio- Bianchini, Perini
Successi che acne Wtka.
quistano un peso
e Ciapponi
Le quattro vittoancora maggiore in
rie sono state firconsiderazione del
mate da Alessandro
fatto che per il morLuciani nella kibegnese era l’esorckboxing specialità
dio in una competiK1 e da Attilio Perizione vera e propria
ni all’esordio nella
e che nelle disciplimma, i durissimi
ne da combatticombattimenti nelmento l’esperienza
la gabbia in cui è Alessandro Luciani
ha spesso un ruolo
ammesso il ricorso e Fabio Ciapponi
fondamentale.
sia a tecniche di calDalla sua, Perini,
cio e pugno che a tecniche di 65 kg, poteva vantare però una
lotta (di qui il nome mixed buona tecnica sia a terra che in
martial arts, arti marziali mi- piedi e una perfetta preparaste).
zione atletica.
Il gordonese Luciani, ven«Possiamo dire che il bilant’anni e 19 incontri con ben 17 cio è decisamente positivo –
successi in carriera, nella cate- racconta Ciapponi con evidengoria fino a 75 chilogrammi te soddisfazione -. Ma da questi
sembra avere ben pochi rivali due nostri ragazzi ci aspettiain grado di impensierirlo.
mo degli ulteriori miglioraCome rileva il tecnico Fabio menti, a cominciare da Luciani
Ciapponi, finora ha combattu- che presto esordirà negli into incontri denominati light, a contri a contatto pieno».
contatto controllato, ma è sem- S. Bar.
Arti marziali
Automobilismo. Settantantasette equipaggi al via e trecento spettatori
Gli organizzatori: «Le gare in fuoristrada prendono sempre più piede»
OSCAR MALUGANI
TOVO SANT’AGATA
Piacciono sempre di più
le gare automobilistiche di durata
in fuoristrada. E così la pista permanentedimotocrossaTovoSant’Agata, a cui sono state apportate
soltanto poche modifiche, è stata
teatro di un evento che ha richiamato 77 piloti e un numero superiore 300 spettatori per una kermesse automobilistica che sicuramente in Valle troverà sempre più
estimatori.
In cabina di regia
A dare il via a questo evento il Moto Club “Le Aquile” di Madonna
di Tirano supportati dalla grande
esperienza del pilota e appassionato di Poggi James Marangoni.
Per gareggiare in questo appuntamento endurance off-road bisognava essere in possesso di regolare patente di guida B, casco omologato, tuta,cinture tipo racing e
roll-bar di sicurezza. Anche nei
paddock gli organizzatori hanno
imposto la massima severità per
nonincappareinqualchesvarione
durante il cambio pilota e il rabbocco carburante delle auto.
Il percorso di circa 1.400 metri
è stato preso d’assalto nelle 5 ore
di gara dalle vetture suddivise in
varie categorie per caratteristiche
e cilindrate, così alla fine sono risultati tre specifici raggruppamenti; vetture fino a 1.500 cc, vetture oltre 1.500 cc e turbodiesel e
Fascino quasi d’altri tempi per le divertenti sfide sulle piste da cross
vetture a trazione integrale. Questo ha decisamente favorito la numerosa partecipazione alla manifestazione automobilistica sulla
quale ha vigilato un imponente
servizio di sicurezza.
Soltanto un antipasto
«Èunaformulachestaprendendo
piede anche qui in Valtellina- spiega James Marangoni-, sia per i costi contenuti che per il particolare
svolgimento e perchè le vetture
sono facilmente reperibili, così
non è stato difficile coinvolgere
specialmente i giovani a. Visto il
È un campione
come... lo “Zio”
Bergomi vincente
Da sinistra: Persenico, Bergomi, Maraffio e Lucchinetti
Tennis
A dominare il trofeo
Città di Chiavenna
è Andrea, il figlio
del celebre calciatore
TrionfoperAndreaBergomi alla edizione numero 42 del
torneo Città di Chiavenna conclusosi nei giorni scorsi.
Il figlio del notissimo ex calciatore di Inter e Nazionale, campione del mondo nel 1982, Giuseppe
si è aggiudicato il prestigioso torneo sociale del Tennis Club Cis di
Chiavenna dedicato alla memoria
di Alberto Mastai, storico vicepresidente della società. Circa 80 atleti si sono dati battaglia per 15 giorni sui campi di via Picchi del Centro Sportivo Valchiavenna, fornendo uno spettacolo di alto livello. La finale del torneo di 4a categoria femminile ha visto opporsi le
tenniste di casa Mariele Trisotto
e Clara Martina, che ha prevalso
con il punteggio di 6-4, 6-1. Anche
nella 4a categoria maschile un portacolori del Tennis Club Chiavenna è giunto all’ultimo atto. Il giovane Davide Del Barba si è, però, do-
successo sicuramente proporremo altri appuntamenti in Valle».
Alla fine tutti soddisfatti i partecipanti. Il successo nella categoria Under 23 è andato al quintetto
che ha portato al traguardo la Citroen Saxò formato da Mirco Paruscio, Alex Molteni, Erik Bonomi, Matteo Beltramini e Maurizio
Tegiacchi. L’equipaggio dell’Alfa
Romeo 164 condotta da Paolo Camozzi si è aggiudicato il premio
speciale. Nella categoria 4x4 invece il successo l’hanno firmato Luca Amonini, Paolo Figlio e Abele
Amonini, che con loro Panda 4x4
vuto arrendere con il punteggio di
6-2, 6-1 al più esperto Gianluigi
Bernasconi. Nella finale di Terza
categoria si sono affrontate la
chiavennasca Laura Persenico e
Giulia Aresi. Nonostante il passare degli anni e qualche infortunio,
Persenico ha sfoderato una prestazione maiuscola portando a casa il titolo con un perentorio 6-1,
6-1 e vincendo il torneo di Chiavenna per la settimana volta, terza
consecutiva. Ma è senza dubbio
stata la finale Open Maschile il
picco più alto della manifestazione. L’atleta di casa Marvin Lucchinetti, classificato 2.7, si è trovato
di fronte Andrea Bergomi, classificato 2.5.
Di fronte ad un folto pubblico,
il tennista milanese ha vinto 6-2
,6-3, alla fine di un incontro molto
più combattuto rispetto a quanto
non dica il risultato. Al termine
della giornata conclusiva Claudio
Maraffio, direttore sportivo del
Cis Chiavenna, ha fatto gli onori
di casa, premiando gli atleti e dando loro appuntamento al 2017. Si
arricchisce pertanto con il nome
del figlio dello “Zio” Bergomi, così
il calciatore era soprannominato
per via dei severi baffoni che portava già in giovane età, il già prestigiosissimo albo d’oro del torneo
Città di Chiavenna, che annovera
tra i suoi vincitori e.
Da ricordare, tra i vincitori, l’ex
professionista Mattia Livraghi,
vincitore nel 1996 e 1997 ed ex numero579dellaclassificamondiale
Atp, Jonata Vitari, Carlo Perico e
Anacleto Mapelli, nonché gli atleti
di casa Claudio Maraffio e Marvin
Lucchinetti.
Daniele Prati
hanno percorso ben 109 giri. Nella
categoria B invece è la Peugeot 106
condotta dalla terna Michele Cabirri, Umberto Pozzi ed Ennio Castelli a guadagnarsi la vittoria di
classe con 57 tornate. Infine la A
dove la Lancia Ypsilon guidata da
Giorgio Giumelli, Simone Trabucchi, Bruno Sciani, Giuliano Tavelli e Davide Sciani ha vinto inanellando 108 passaggi. Alla gara di
Tovo Sant’Agata si sono presentati
anche tre equipaggi svizzeri: la
Bmw condotta da Max Nussio, la
Mazda di Enrico Piana e la Peugeot 205 di Marco Ferrari.
Virginia, che peccato
A un soffio dal podio
Sci alpino
Chiude al quarto posto
lo slalom valevole
per i campionati italiani
categoria Juniores
Solo 8/100 di troppo
hanno privato la bormina Virginia
Sosio – sorella minore di Federica
– della grande soddisfazione di salire sul podio dello slalom tricolore della categoria Juniores che,
come l’altra gara tecnica, si è svolto
a Pozza di Fassa. Una prova durissima, disputata sul ghiaccio vivo,
dove si sono classificate solo 16
delle 85 iscritte. Ha vinto Giulia
Lorini (che gareggia per i colori del
CS Madesimo) con un margine di
77/100 su Sabine Krautgasser e di
1”42 su Vera Tschurtschenthaler.
Un podio sfuggito per così poco
provoca un’inevitabile delusione,
ma comunque questo è risultato
importante per la Sosio, che, rientrata da un grave infortunio, nell’annata in chiusura ha limitato il
Una Bm poco precisa
deve cedere al Corbetta
Basket femminile
Le sondriesi
giocano con ordine
ma sbagliano troppo
e perdono di quattro punti
Dopo il doppio impegno
dello scorso weekend (due partite
nel giro di 18 ore), durante il quale
la Bm Italia ha vinto la prima partita del 2016 battendo il Basket
Vignate, le ragazze della Sportiva
Basket sono tornate a giocare, sul
campo di casa, contro il Corbetta.
Grazie a una buona difesa nei pri-
mi due quarti, hanno saputo restare sempre in partita e sono riuscite a guadagnare anche 9 punti
di vantaggio; alcune indecisioni
difensive qualche errore banale in
attacco hanno però permesso alle
milanesi di rifarsi sotto nella seconda metà della gara.
Il match è così andato avanti
mantenendosi in equilibrio sino
a 3’40” dal termine, quando una
tripla di tabellone allo scadere dei
24” e un tiro da due che ha danzato
sul ferro e si è arrampicato dentro
hanno permesso a Corbetta di
prendersi un certo vantaggio, ma
suo impegno alle prove tecniche.
Nella gara maschile si è imposto
Tommaso Sala, con Fabiano Canclini al 25° posto.
In gigante il successo al femminile è toccato a Laura Pirovano,
accompagnata sul podio da Carlotta Saracco e Verena Gasslitter,
mentre Jole Galli si è piazzata al
5° posto della graduatoria. Al maschile, buona la 7apiazza di Matteo
Confortola, a 1”11 dal neocampione Federico Liberatore.
Le prove veloci saranno disputate a Sella Nevea, dove si procederà all’assegnazione anche dei titoli
assoluti. Oggi le competizioni di
discesa e combinata sia per i maschi sia per le femmine.
P. Val.
le sondriesi sono riuscite a risalire
a -2; sull’azione seguente hanno
speso un fallo sistematico e mandato Corbetta in lunetta che ha
realizzato 1 su 2 e si è riportato
quindi a +3 a poco più di 5” dalla
sirena. La Bm sbaglia però due tiri
della lunetta, poi spende un fallo:
ma le avversarie non sbagliano e
l’incontro finisce 45-49.
«Nel complesso le ragazze hanno giocato con sufficiente ordine
– ha commentato coach Scala –.
Troppo basse, però le percentuali.
In crescita Alessandra Gavazzi,
ma anche Valentina Bertalli».
Bm Italia: Bertalli 9, Capetti,
Barbieri 11, Quadrio, Bettomè, Fanoni, Anna Gavazzi, Martina Scala 3, Giulia Scala 12, Cao, Alessandra Gavazzi 9, Riboli. All.: F. Scala.
P. Val.
56
LA PROVINCIA
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
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Giovedì 24 marzo 2016
Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417
· Pubblicità: SpeeD - Sondrio - Tel. 0342 515111 - Fax 0342 215199, e-mail: [email protected]
VARIANTE MORBEGNO
CESSIONE ILLEGITTIMA
STELLATI
Bruno Barbieri,
Gennaro Esposito
e Alessandro Borghese
in Valtellina
CHEF STELLATI
IN ALTA QUOTA
Tangenziale
Interviene
Cantone
BERGAMINI · All’interno
NIENTE STIPENDIO
AGLI AUSILIARI DA UN MESE
Sequestro
Global Mazal
Timori in Valle
· Servizio all’interno
I PICCOLI CONCORRENTI
DI JUNIOR MASTERCHEF
A TEGLIO PER SFIDARSI
FRA SCIATT E PIZZOCCHERI
SEGUI
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ORNO.
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NERA · All’interno
••
II
CRONACHE
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
ECONOMIA
DATI
PERIODO
DALLA VALTELLINA IL 13%
DELL’ENERGIA IDROELETTRICA
A LIVELLO NAZIONALE
TRA LE CONCESSIONI
NOVE SONO GIÀ SCADUTE
TRA IL 2010 E IL 2016
Gestione del patrimonio idrico
Bissi: «Serve maggiore autonomia»
Incontro sul tema «Rinnovo delle grandi concessioni idroelettriche»
di EMMANUELA TUBELLI
– TEGLIO –
UNA MAGGIORE autonomia
per il nostro territorio nella gestione di una delle sue più grandi ricchezze, ovvero il patrimonio idrico, è stata invocata nel corso della
conferenza Rinnovo delle grandi
concessioni idroelettriche, passaggio cruciale per lo sviluppo socio
economico della Valtellina tenuta
presso la sede Unitre di Sondrio
da Marco Bissi, presidente della
Bissi holding, azienda sondriese
fornitrice di energia elettrica.
PROSPETTIVE ENORMI per
il futuro anche economico della
Valtellina deriverebbero da una
maggiore progettualità nel settore, in cui, secondo quanto spiega
Bissi, attualmente predomina l’incapacità di garantire nuove gare e
un preciso regolamento nella gestione delle concessioni: «Infatti,
i diversi provvedimenti che sono
seguiti al Decreto Bersani del
1999, che è andato a correggere alcuni aspetti del Testo unico legislativo originario del 1933, sono
stati tutti censurati dalla Corte Costituzionale e oltre a non aver liberato il mercato, così come aveva
sollecitato l’Unione europea, hanno comportato un’illegittima proroga delle concessioni. Una situazione che non lascia immune
nemmeno la nostra provincia, soprattutto considerando che fornisce circa il 13% dell’energia idroelettrica prodotta a livello naziona-
“
L’imprenditore
tellino
Opinione
Secondo Bissi, predomina
l’incapacità di garantire
nuove gare e regole nella
gestione delle concessioni
de anche la scarsa autonomia lasciata alla nostra provincia: «Nessuna competenza è riservata alla
Provincia di Sondrio nella determinazione dei canoni demaniali
che, per quanto concerne le derivazioni valtellinesi, ammontano a
circa 45 milioni di euro annuali.
Se la provincia di Sondrio desidera avere un ruolo reale nella partita di riassegnazione delle grandi
derivazioni, ciò che occorre rivendicare è la piena titolarità sul Demanio idrico, competenza oggi in
capo alle Regioni e alle Province
autonome», ha aggiunto il presidente della Bissi holding.
Nessuna competenza
alla Provincia riguardo
i canoni demaniali
E SPIEGA BISSI: «È una rivenper le derivazioni valtellinesi dicazione difficile da ottenere,
che deve essere portata avanti con
sono 45 milioni all’anno
le e il 50% di quella lombarda.
Delle varie concessioni presenti
oggi in provincia di Sondrio, infatti, 9 sono già scadute tra il 2010
e il 2016 e vengono quindi esercite attraverso proroghe dichiarate
incostituzionali».
UNA SITUAZIONE in cui inci-
forza da tutto il territorio, affinché la principale ricchezza della
provincia di Sondrio resti del suo
territorio. Tutte le forme di autogoverno auspicate richiedono e
necessitano di risorse, esattamente come succede nelle vicine Trento e Bolzano, e quella relativa al
Demanio Idrico è per questo territorio la principale» conclude Marco Bissi.
LANZADA CONTRIBUTI DAL COMUNE OGNI 5MILA METRI QUADRATI
Fondi per lo sfalcio di terreni marginali
«Incentiviamo le attività agricole»
– LANZADA –
LA GIUNTA di Lanzada ha recentemente approvato il bando
per l’assegnazione di contributi
per lo sfalcio di terreni in zone
marginali, distribuiti su parte del
territorio comunale.
Fine ultimo dell’iniziativa è salvaguardare l’ambiente, attraverso
l’incentivazione delle pratiche di
sfalcio e di evitare, così, l’abbandono dei terreni e i conseguenti
fenomeni di degrado.
Come nel caso della pulizia dei
boschi, fino a non molto tempo fa
queste prassi erano consolidate,
appannaggio dei nonni e ora quasi completamente abbandonate
perché non più redditizie.
GIUNTA
Il primo cittadino
Marco Negrini
Focus
«IL PROVVEDIMENTO –
spiega Marco Negrini, sindaco
dell’abitato – va proprio in questa
direzione: riprendere attività eco-
nomicamente non più vantaggiose, attraverso un’incentivazione
rivolta, in particolare, a tutti coloro che portano avanti l’attività
agricola».
GLI ASSESSORI del Comune
“
Marco
NEGRINI
Il provvedimento
va in questa direzione:
riprendere attività
economicamente
non più vantaggiose
malenco hanno individuato una
fascia vicino al centro abitato, da
Moizi fino a Tornadri, che comprende i terreni che, per questioni di decoro e pulizia, necessitano degli interventi più urgenti.
IMPEGNO
Marco Bissi,
imprenditore
di Teglio
BENEFICIARI del bando sono
le persone fisiche, giuridiche o le
associazioni che provvedono allo
sfalcio dei terreni privati o comunali individuati dal bando, con
superficie non inferiore a 5mila
metri quadri e che si trovano in
diverse zone del territorio comunale.
A seconda delle zone considerate
è previsto un contributo compreso tra i 125 euro e i 500 euro per
ogni 5mila metri quadri di terreno.
INFINE, SI RICORDA che è valida anche per il corrente anno la
convenzione stipulata tra il Comune di Lanzada, Asconfidi
Lombardia e Artigianfidi Lombardia volta all’erogazione di contributi in conto abbattimento interessi a favore di aziende commerciali, turistiche, di pubblico
esercizio e dell’artigianato, ditte e
imprenditori che effettuano investimenti sul territorio comunale
malenco.
È previsto inoltre l’abbattimento
di due punti sui tassi applicati dalle banche ed è a carico del Comune il costo della fidejussione a garanzia dei prestiti.
Camilla Martina
Numeri
125
La tariffa base in euro
dei fondi
che il Comune
eroga
per lo sfalcio
dei terreni
incolti
2
I punti sui tassi
applicati dalle banche
di cui è previsto
l’abbattimento
per la Convenzione
tra Comune
ed enti
CRONACHE
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
MORBEGNO
IMPRESE
IL CONTRATTO PER REALIZZARE
LA TANGENZIALE DI MORBEGNO
VALE 145 MILIONI DI EURO
AL CENTRO DELLA VICENDA
LA SOCIETÀ TECNIS
E COSSI COSTRUZIONI
La delibera dell’Anticorruzione denuncia l’illecita cessione del contratto
– SONDRIO –
IL PRESIDENTE dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone, ha firmato nei giorni scorsi una delibera nella quale sarebbero confermati i sospetti relativi al contratto
per la realizzazione della variante
di Morbegno, che sarebbe stato ceduto in maniera illegittima, simulando un trasferimento di ramo
d’azienda.
Secondo quanto ricostruito dagli
inquirenti la commessa da ben
145 milioni di euro, inizialmente
affidata da Anas a una Ati (associazione temporanea di imprese) facente capo a Tecnis, sarebbe poi
stata passata alla sondriese Cossi
Costruzioni senza rispettare le regole di evidenza pubblica.
QUESTA la conclusione a cui so-
no giunti gli investigatori della
Questura di Roma, che hanno
condotto l’inchiesta Dama Nera e
che dallo scorso mese di ottobre
stavano analizzando la transazione, che potrebbe anche nascondere il pagamento di una tangente.
Una conclusione che ora viene
confermata dall’Anac.
NEL DOCUMENTO firmato
da Cantone non manca un richia-
mo nei confronti dell’Anas accusata di non aver effettuato le necessarie verifiche relativamente alla sostenibilità economica del contratto.
A dare il via alle indagini è stato
un esposto presentato dalla società Costruzioni romane che ha fatto in modo che le attenzioni della
Procura
si
concentrassero
sull’operazione attraverso la quale Tecnis ha ceduto a Cossi costruzioni un suo ramo d’azienda denominato «Ramo Lombardia», trasferendo contestualmente due
contratti, fra cui la progettazione
e l’esecuzione della variante di
Morbegno.
LA QUESTIONE dovrà ancora
essere analizzata nei dettagli per
chiarire tutte le posizioni delle
parti in causa.
IMPEGNO
Il presidente
dell’Anticorruzione,
Raffaele Cantone,
ha firmato nei giorni
scorsi una delibera
nella quale sarebbero
confermati i sospetti
relativi al contratto
per la realizzazione
della variante
di Morbegno
OVVIAMENTE la notizia ha
creato non poco sconcerto nel
Morbegnese, dove ogni vicenda
legata alla realizzazione della nuova Statale è oggetto di discussione
e, spesso, di preoccupazione.
In breve
Importunavano passanti
chiedendo denaro
Allontanati dalla città
Sondrio
·Due uomini di 31 e 35 anni,
residenti nel Torinese,
pregiudicati, sono stati
fermati ieri dalla polizia a
Sondrio. I due offrivano
litografie in cambio di
un’offerta in denaro con fare
insistente e molesto,
infastidendo i passanti. Sono
stati allontanati da Sondrio
con foglio di via obbligatorio.
Convalidato l’arresto
dei due giovani
accusati di spaccio
Cosio Valtellino
·Ieri mattina, il Gip di
Sondrio ha convalidato
l’arresto di Roberto Morra,
33 anni, di Tirano, e Michele
Ceribelli, 37 anni, di Sondrio,
arrestati nella notte fra
sabato e domenica scorsa a
Cosio Valtellino. Morra,
accusato di detenzione ai fini
di spaccio di sostanza
stupefacente rimane in
carcere.
SONDRIO LA SOCIETÀ È STATA SEQUESTRATA PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA, NIENTE STIPENDIO AGLI AUSILIARI DA UN MESE
Caso Global Mazal, timore di possibili ripercussioni in Valle
– SONDRIO –
LA PROCURA di Milano, nell’ambito
di un’inchiesta per bancarotta fraudolenta, ha posto sotto sequestro la Global
Mazal solution, società che si occupa
della riscossione dei tributi per conto
di ottocento Comuni italiani, compreso
Sondrio. La società in questione aveva
assunto i compiti che, fino a pochi mesi
fa, erano svolti da Aipa (a sua volta sequestrata e finita in concordato preventivo). Fra questi è compresa anche la gestione dei parcheggi a pagamento cittadini e quella degli ausiliari della sosta,
che già da un mese non ricevono lo stipendio. La situazione ha generato non
poca preoccupazione nei consiglieri comunali Maurizio Piasini della Lega
nord e Andrea Massera di Sondrio liberale, che si sono subito mossi affinché il
VICENDA
La società
Global Mazal
è stata sequestrata
nell’ambito
di un’indagine
per bancarotta
fraudolenta
e a Sondrio
è stata chiesta
la convocazione
della Commissione
bilancio
da Maurizio Piasini (nella foto)
Comune di Sondrio prenda posizione:
«Con sorpresa apprendiamo del provvedimento della Procura di Milano e ne
siamo profondamente preoccupati –
commenta Massera –. Ricordo che la
Mazal gestisce per il Comune di Sondrio la riscossione di diversi tributi e
della gestione dei parcheggi a pagamento». A Massera fa eco Piasini che punta
••
L’IMPORTO
«Tangenziale, accordo illegittimo»
di ALESSIA BERGAMINI
III
l’attenzione sulla situazione degli ausiliari: «La gestione dei parcheggi e degli
ausiliari da parte della società posta sotto sequestro non mi lascia tranquillo –
afferma –. Già il mese scorso non è stato pagato loro lo stipendio e, vista l’evoluzione della vicenda, ho forti dubbi
sul fatto che venga liquidato lo stipendio di questo mese. La situazione è critica, anche perché dobbiamo ricordare
che questi lavoratori provengono da fasce protette, quindi già in difficoltà.
Ora chiediamo l’immediata convocazione della Commissione Bilancio del Comune per sapere in che modo l’Amministrazione intende affrontare questa situazione». La richiesta è giunta dopo la
notizia del sequestro, ma non è la prima volta che i consiglieri chiedono al
sindaco Alcide Molteni chiarimenti sui
rapporti con la società: «Già tempo fa
avevamo chiesto al Comune di rescindere il contratto – continua Piasini –. Si
può fare senza problemi perché una
clausola del contratto stesso prevede il
mancato pagamento degli stipendi come causa per la rescissione». Nessuna
dichiarazione, invece, da parte del sindaco Alcide Molteni che si riserva di intervenire una volta ricevute la richiesta
di convocazione della Commissione.
Alessia Bergamini
FOCUS
La storia
La società Global Mazal
aveva assunto i compiti
che, fino a pochi mesi fa,
erano svolti da Aipa
a sua volta posta sotto
sequestro
CRONACHE
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
CHIESA IN VALMALENCO
V
••
POLEMICA
LEGGE
MOLTI SINDACI ALL’INCONTRO
ORGANIZZATO DAL COMITATO
NON SI SONO PRESENTATI
AL NOVEMBRE 2015
RISALE LA PROPOSTA DI LEGGE
SULLA FUSIONE DEI COMUNI
Comitato pro fusione: «No alle manipolazioni»
Il gruppo promuove il processo di unione dei cinque Comuni della Valle
di CAMILLA MARTINA
– CHIESA IN VALMALENCO –
IMPEGNO
Il sindaco di Chiesa Miriam
Longhini è stata fra i promotori
dell’Unione della Valmalenco
IL COMITATO nato in Valmalenco per favorire e promuovere il
processo di fusione dei cinque Comuni in uno non ci sta a sentirsi
definito «manipolato e strumentalizzato» da qualsivoglia forza politica. «Il Comitato è genuino, al di
sopra di ogni desiderio di potere e,
avendo come obiettivo primario il
bene della propria Valle, è aperto a
tutti i contributi e le persone che
condividono il progetto di fusione, indipendentemente dall’area
politica di appartenenza. Forte di
questo, continuerà a sostenere le
proprie idee, senza alcuna remora», scrive in una nota il presidente del gruppo Andrea Parolini. Il
riferimento è ad alcune affermazioni fatte da amministratori malenchi sulla possibile strumentalizzazione del Comitato e della sua causa da parte della minoranza di
Chiesa in Valmalenco. Quest’ultima, secondo alcuni sindaci, sfrutterebbe il gruppo e il processo di fusione per una «rivalsa politica».
«Parte delle amministrazioni –
prosegue –, ci hanno sempre imputato il fatto di non confrontarci
con loro. Ed è per questo che, dieci
giorni fa, abbiamo organizzato un
incontro a porte chiuse sul tema
della fusione, portando l’esempio
concreto di chi, dopo averla portata a compimento, ha ottenuto buo-
SONDRIO CONFERMA DELLE NOMINE
Fancoli e Boscacci
ai vertici di Ebas
– SONDRIO –
È STATO confermato alla carica
di presidente dell’Ebas - Ente bilaterale agricolo territoriale della provincia di Sondrio, il rappresentante di Coldiretti Fabio Fancoli. Alla
vicepresidenza, sempre all’unanimità, è stato confermato l’attuale
segretario della Flai Cgil Vittorio
Boscacci che subentra a Donatella
Canclini, segretaria provinciale
della Uila Uil, che ha ricoperto la
carica di vicepresidente nell’ultimo triennio. «Aver costruito, in
questi ultimi anni, un vero e proprio sistema mirato a tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro, istituendo a tal fine un servizio per i
lavoratori e per le imprese che vede l’operatività quotidiana di due
rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza territoriale, costituisce
un vanto e una particolare soddisfazione per chi ha guidato l’ente in
questi anni», ha precisato il presi-
dente Fancoli, non tralasciando di
considerare che Ebas «è stato il primo ente bilaterale agricolo in Lombardia, e uno dei pochi a livello nazionale ad aver attivato sul territorio l’operatività dei rappresentanti».
INOLTRE durante la riunione, il
presidente Fabio Fancoli e il vicepresidente Vittorio Boscacci hanno sottolineato che il servizio, «attivato da Ebas per l’incolumità dei
lavoratori e per la salvaguardia della loro salute, rappresenta non solo
una tutela per chi si dedica al lavoro agricolo nella provincia di Sondrio, ma anche un supporto di rilevante utilità per le imprese in quanto, attraverso l’orientamento e la
consulenza per diffondere corrette
modalità di lavoro e l’uso di macchinari e strumenti nel rispetto delle norme di sicurezza, facilita le
aziende nel difficile compito di applicare in modo corretto le regole».
ni risultati (ospiti dell’incontro
erano due amministratori di Colverde, Comune in provincia di Como istituitosi a seguito dell’accorpamento di Drezzo, Gironico e Parè, ndr). Purtroppo però parte di loro non si è degnata di partecipare.
La riprova che ci siamo sempre
confrontati sta anche nell’incontro del 16 aprile 2015 in cui i verti-
ci amministrativi avevano condiviso la necessità di anticipare il riassetto dei piccoli Comuni e, per questo, avevano preso il concreto impegno di redigere un documento
da consegnare al Comitato entro il
settembre scorso. Sono passati sei
mesi e lo stiamo ancora aspettando. Visto che qualcuno sostiene
che non ci sono indicazioni dallo
Stato centrale che facciano optare
per una soluzione di fusione, ricordo che a novembre 2015 è stata
avanzata una proposta di legge che
prevede la fusione dei Comuni sotto i 5mila abitanti. Se venisse approvata, scordiamoci i benefici fiscali e, soprattutto, dimentichiamoci la possibilità di essere artefici dei nostri destini».
••
VI
CRONACHE
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
TEGLIO
IL COOKING SHOW PIÙ AMATO
PRIMA PROVA IN ESTERNA PER I 14 BABY TALENTI
IMMERSI TRA LE ALTE MONTAGNE E I PRATI DI TEGLIO
ALLE PRESE CON PIZZOCCHERI, SCIATT E POLENTA
Junior MasterChef sale in quota
Sfida aperta
in Valtellina
di FRANCESCA NERA
– TEGLIO –
LA CUCINA di Junior MasterChef sale in quota e accende i suoi
fornelli fra i prati fioriti della Valtellina. A ospitare la terza puntata
del cooking show più famoso
d’Italia - che andrà in onda questa
sera alle 21.10 su Sky Uno HD un luogo davvero magico: Teglio.
È questa la location in cui è stata
registrata la prima prova in esterna del programma che ha visto sfidarsi i quattordici baby-talenti alle prese con i piatti tipici di una
tradizione secolare: pizzoccheri,
sciatt e polenta taragna. Divisi in
due brigate - la rossa e la blu - i
piccoli aspiranti chef hanno dato
il massimo per aggiudicarsi la gara ed evitare l’insidioso «Pressure
test». «I bambini erano molto agitati perchè si trattava della loro
prima prova in esterna - racconta
Valentina Maestroni, responsabile dell’Ufficio turistico tellino Iat,
che ha seguito passo dopo passo le
registrazioni della puntata -. Tuttavia erano davvero entusiasti di
confrontarsi con una realtà nuova, del tutto diversa dalla loro quo-
tidianità, fra i prati e le montagne
che circondano Teglio».
IMMANCABILI i tre giudici
stellati Bruno Barbieri, Alessandro Borghese e Gennaro Esposito
ma, questa volta, a giudicare i piccoli è stata una giuria di rappresentanti locali. «A gustare i piatti
per decretare la squadra vincente
sono state una 30ina di persone
fra cui il sindaco di Teglio, il presidente dell Comunità montana, i
rappresentanti del gruppo anziani e degli alpini, ma anche molti
residenti e persino qualche turista».
A SVELARE i segreti del piatto
principe tellino sono state invece
le donne dell’Accademia del pizzocchero di Teglio che hanno accompagnato con grande entusiasmo i giovani concorrenti. Tre
giorni di autentico fermento in
tutto il paese, animato dalla presenza di una novantina di persone fra troupe televisiva, giudici,
concorrenti e le loro famiglie. «I
membri dello staff del programma erano tutti ospiti dell’Accademia del pizzocchero che ha sostenuto la produzione coordinando
le varie fasi delle riprese - ricorda
Valentina Maestroni -. Fondamentale anche il supporto del
Bim, di Pro Valtellina, Comunità
montana di Tirano, Comune di
Teglio e Consorizio turistico Terziere superiore». I sapori della tradizione e l’aria fresca di montagna: sono questi gli ingredienti
della puntata di stasera ma, purtroppo, ci sarà anche chi dovrà dire addio a quest’avventura. È la
«dura legge» di Junior MasterChef Italia.
Focus
L’accoglienza
«Teglio ha ospitato l’intera
troupe, in tutto una 90ina
di persone - spiega
Valentina Maestroni,
responsabile ufficio
turistico Iat -. Ciò è stato
possibile grazie al
supporto del Bim, di Pro
Valtellina, Cm di Tirano,
il Comune, Consorzio
turistico Terziere
superiore e Accademia
del pizzocchero»
COLORINA SECONDA EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DEI COMUNI DELLE OROBIE
Agricoltori a raccolta per la mostra zootecnica
– COLORINA –
MUNICIPIO Il sindaco di
Colorina, Doriano Codega
FERVONO i preparativi per la «II Mostra
zootecnica dei Comuni delle Orobie», in programma domenica 10 aprile a Colorina. «Per
la seconda volta - commenta il sindaco, Doriano Codega - il paese si ricandida a capitale della zootecnica, portando la freschezza e l’entusiasmo dei suoi giovani agricoltori, senza tralasciare la collaborazione tra tutte le associazioni locali, sinergia necessaria per poter organizzare eventi di questa portata. Il comitato è già
da diversi mesi all’opera per organizzare una
giornata che si prospetta epica». Sono previsti
un numero maggiore di premiazioni rispetto
all’anno precedente, sia per categorie sia per
razza.
NUMEROSI mercatini di produttori locali e
diverse sorprese faranno da cornice all’evento,
allietando visitatori, grandi e piccini. La giornata, dalla mattina al tardo pomeriggio, catturerà l’attenzione degli appassionati della zootecnia e dei suoi prodotti, ma anche di chi vorrà trascorrere del tempo immerso in usi e tradizione degli agricoltori che praticano ancora
un allevamento legato alla fienagione e alla
transumanza piano – alpeggio. «Colorina sta
diventando il riferimento dell’agricoltura, almeno per le Orobie: ricordiamo la partecipazione, la scorsa estate, a una puntata del programma Matrix, su una rete televisiva nazionale, in occasione della quale gli agricoltori avevano preso posizione contro l’utilizzo del latte
in polvere per produrre formaggio e il ritorno
in provincia del corso Onaf di primo Livello
che si è svolto proprio presso la latteria didattica del paese».
Camilla Martina
CRONACHE
GIOVEDÌ 24 MARZO 2016
L’EVENTO
– TIRANO –
LO SPETTACOLO del calcio
giovanile sbarca in Valtellina.
Con la cerimonia di inaugurazione, effettuata ieri sul terreno di
gioco di Tirano, ha preso il via
l’edizione 2016 del torneo delle
Province di calcio, la manifestazione più importante a livello
lombardo. Sui campi in erba sintetica di Tirano e di Grosio, oltre
che su quelli in erba naturale di
Sondalo e Bormio, i migliori talenti lombardi delle categorie Allievi e Giovanissimi si daranno
battaglia per portare a casa l’ambito trofeo regionale dedicato per la
quarta volta alla memoria di Alberto Pasolini. La cerimonia
d’apertura ha visto sfilare sul terreno di gioco di Tirano le delegazioni delle formazioni Allievi di
Bergamo e Legnano, sfidatesi poi
sul campo tiranese, le autorità, i
rappresentanti del Comitato regionale lombardo della Figc Mario Teti, Diego Fattarina, Paola
Rasori oltre al delegato provinciale della Lnd, Daniele Croce. La fase finale del torneo cominciata ieri proseguirà fino a sabato mattina quando a Tirano e Grosio si
giocheranno le due finali di categoria. Un’edizione storica per la
provincia di Sondrio perché è la
prima volta che questa manifestazione è organizzata in Valtellina.
E il merito va in primis al delegato provinciale Daniele Croce che
si è prodigato per organizzare la
manifestazione in provincia di
Sondrio.
PRESENTI per il discorso istituzionale anche il sindaco di Tira-
••
NON SOLO SPORT
UN’EDIZIONE STORICA PER LA PROVINCIA
DI SONDRIO PERCHÉ È LA PRIMA VOLTA
CHE LA MANIFESTAZIONE VIENE ORGANIZZATA IN VALLE
Tutti in campo
per il torneo
di FULVIO D’ERI
VII
Sul terreno di gioco di Tirano
ha preso il via l’edizione 2016
del torneo delle Province di calcio,
la manifestazione più importante
a livello lombardo, grande spettacolo
per tutti gli appassionati
LE SFIDE
I migliori
talenti
lombardi
delle
categorie
Allievi
e
Giovanissimi si
daranno
battaglia
sui campi
no Franco Spada, l’assessore allo
Sport della Cm di Tirano Alan
Delle Coste e, in rappresentanza
della Provincia, Evaristo Pini. Dopo l’alzabandiera e il giuramento
i piccoli della scuola calcio della
Tiranese hanno disputato una
partitella deliziando i presenti. E
poi verso le 18 è incominciata la
prima partita «tiranese» del torneo, quella della categoria Allievi
tra il Bergamo e il Legnano. A
spuntarla il Legnano per 1-0 con
gol di Citro al 10’ del secondo tempo con un tiro dai 20 metri che ha
sorpreso il portiere bergamasco
insaccandosi sotto il sette. Il programma di oggi prevede 4 incontri con inizio alle 16 sui campi di
Tirano, Grosio, Sondalo e Bormio. Stesso programma anche domani mentre sabato a Tirano ci sarà la finale del torneo Giovanissimi (inizio ore 9.30) e a Grosio
quella del torneo Allievi (inizio
ore 11.15).
1
La cerimonia d’apertura della manifestazione
Daniele
CROCE
Un inizio incoraggiante,
tutto si è svolto nel
migliore dei modi
con la cerimonia di
inaugurazione di Tirano
I ragazzi con la bandiera della Lombardia
Ringrazio tutti quanti
si sono prodigati affinché
la Valtellina potesse
ospitare
la manifestazione
Ora ci attendono
altre tre giornate
in cui poter ammirare
i migliori talenti
del calcio lombardo
3
Gli atleti con il Tricolore italiano
2