[g-son - i] giorno/giornale/son/01 24/16
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GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 • EURO 1,30 ANNO 125 . NUMERO 83 • www.laprovinciadisondrio.it DOPO LA STRAGE Un’italiana tra i morti di Bruxelles Patricia Rizzo tra i dispersi. Il bilancio sale a 32 morti e 270 feriti. Commando di quattro attentatori: uno era stato consegnato dalla Turchia al Belgio e poi liberato. I racconti dei valtellinesi a Bruxelles: «C’è molta tensione ma anche voglia di tornare alla normalità» SERVIZI ALLE PAGINE 2-9 QUEI GIOCHI SUICIDI SULLA RETE DEL TERRORE di FULVIO SCAGLIONE opo gli attentati di Bruxelles e l’ennesima strage orrenda, dopo lo strazio delle vittime e il sollievo dei superstiti, dopo la solidarietà internazionale e le dichiarazioni bellicose, resta aperta la solita domanda: davvero la lotta contro l’estremismo islamico e il jihadismo è la nostra priorità? Stroncare questa minaccia globale è davvero la prima voce dell’agenda politica in Occidente? Basta farsi la domanda per capire che la risposta, purtroppo, è no. E non serve a nulla additare le eventuali mancanze della polizia e dei servizi segreti del Belgio, visto che negli anni il terrorismo islamico è andato puntualmente a scovare i varchi D Lavori mai fatti, saltano i contributi I Comuni non li hanno spesi, la Comunità montana di Tirano si riprende 1,2 milioni di euro Nei tg nazionali spesso si sente parlare delle “grandi incompiute”, opere avviate e mai portate a termine. Qualcosa del genere – che riguarda l’iter buro- cratico, però – sta accadendo anche nel Tiranese e il “bubbone”, se possiamo così chiamarlo, è scoppiato con la delibera della giunta esecutiva della Comunità montana di Tirano che ha revocato, «per ragioni tecniche-contabili», sedici contribuzioni per altrettante opere in molti dei dodici Comuni del comprensorio. Nuove preoccupazioni per la gestione dei parcheggi a pagamento in città e per la riscossione dei tributi. Dopo il caso degli ausiliari lasciati senza stipendio per mesi - e che ancora attendono che gli venga liquidato tutto il dovuto -, questa volta a far discutere ed impensierire è la notizia del sequestro da parte della Procura di Milano della Mazal Global Solutions, la società subentrata ad Aipa nella gestione della sosta a pagamento in città dopo INTEGRARE È LA STRADA PER BATTERE LA JIHAD Filo di Seta Berlusconi: «Sono come Batman». Il Papistrello. di STEFANO SEPE «S Piantedo Viabilità e sicurezza le priorità in paese Il cantiere Nuova statale 38 avanti tutta Tempi rispettati Si lavora alacremente in Bassa Valle. Nel giro di 15 giorni saranno attivati i lavori su tutti e quattro i portali della galleria, l’ultimo intervento è quello a Valletta- Selvapiana che verrà avviato subito dopo Pasqua. Parallelamente si procede con la posa delle tubazioni fra Adda e Bitto che nei prossimi mesi verranno utilizzate temporaneamente per transitare da una parte all’altra dei cantieri. Intanto l’Anas è di nuovo bacchettata per l’inchiesta romana. SERVIZI A PAGINA 25 Cent’anni di storia nei quaderni di scuola 9 771590 588032 60324 CASTOLDI A PAGINA 22 cendo i migliori auguri per un’ottima riuscita dell’iniziativa. Che, in effetti, c’è stata, perché al civico 116 di via Roma, in pieno centro storico di Chiesa, ieri, alle 11, è convenuta una folla interessata ad ammirare il lavoro di ricerca fatto da tutti e 79 gli alunni della primaria e dai loro insegnanti per rappresentare non soltanto cento anni di scuola, ma cento anni di storia del territorio malenco. Obiettivo sicuramente raggiunto. In basso, seconda da sinistra l’attuale sindaco Longhini DEL CURTO A PAGINA 18 le gravi difficoltà economiche di quest’ultima. La notizia ha fatto trasalire i due consiglieri comunali di minoranza Maurizio Piasini della Lega Nord e Andrea Massera di Sondrio liberale che hanno chiesto una convocazione della commissione Bilancio per avere spiegazioni dall’amministrazione. L’assessore comunale Gianpiero Busi tranquillizza: «Versamenti tutti regolari». BORTOLOTTI A PAGINA 19 IL VESCOVO E LA DOMANDA SU GESÙ di DIEGO COLETTI Chiavenna Bilancio da 6 milioni L’ok tra le polemiche n occasione dei 50 anni di sacerdozio, il vescovo monsignor Diego Coletti firma nel libro “Voi chi dite che io sia?” un commento alla lettera di Papa Leone sulla vera natura del Cristo. Lo anticipiamo per i lettori: «In genere non s’intitola un libro con una formula interrogativa. Ho fatto questa scelta perché sento che la domanda che Gesù rivolge...» PRATI A PAGINA 29 L’ARTICOLO A PAGINA 17 ACQUISTAPACE A PAGINA 27 CONTINUA A PAGINA 12 Era stato invitato anche Matteo Renzi a partecipare all’inaugurazione della mostra fotografica “100 anni di storia malenca attraverso i quaderni”, allestita al palazzo delle scuole elementari di Chiesa, di cui è stato tagliato il nastro ieri mattina. Il presidente del Consiglio, trattenuto a Roma da impegni, divenuti, nelle ultime ore, particolarmente pregnanti, ha fatto chiamare le insegnanti di Chiesa, organizzatrici dell’evento, dalla sua segretaria particolare, ringraziando per l’invito e fa- 2008 al 2013 e da quegli anni sono ferme.Sedici casi che riguardano Comuni di diverso orientamento politico. Gestione parcheggi Altra tegola a Sondrio CONTINUA A PAGINA 12 iamo in guerra»: questo il succo dei titoli e dei commenti della stampa e delle trasmissioni televisive e radiofoniche. Altrettanto nelle discussioni tra le persone. Nessun dubbio sul fatto che i terroristi abbiano tracciato con il sangue lo scenario di una “violenza cieca” che colpisce persone inermi. Di fronte a tale barbarie fatalmente si fa strada la logica dell’odio, della contrapposizione: di religioni, di culture, di popoli. Proprio da tali prese di In totale stiamo parlando di 1 milione 235mila euro che tornano, dunque, a disposizione dell’ente per altri interventi. Le richieste in questione partono dal Sondalo I profughi al Belvedere «Vogliamo lavorare» GHILOTTI A PAGINA 23 A Tovo Rombano i motori Tutti in pista Scommessa vinta Settantadue equipaggi al via della kermesse in Alta Valle e trecento spettatori ad applaudire le spettacolari evoluzioni. MALUGANI A PAGINA 49 Appassionati in pista I 13 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 Economia TOCCANDOFERRO Con l’Università vorrei costruire un progetto Mi piacerebbe che le mie vigne di Tirano fossero l’avamposto per la ricerca nel settore vitivinicolo Paolo Oberti [email protected] Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553 «Il futuro? È tornare a fare il vino» L’imprenditore. Paolo Oberti, titolare di un’azienda di logistica e trasporti, ha deciso di puntare sui vigneti «Dobbiamo allargare gli orizzonti della Valle e creare nuove occasioni di lavoro e di mercato per i giovani» TIRANO CLARA CASTOLDI Quand’era piccolo, insieme alla sua tata, andava spesso a vendemmiare e gli piaceva molto pulire la botte. Allora aveva detto che “da grande” avrebbe fatto il vino. In realtà Paolo Oberti di Tirano finora ha fatto tutt’altro opera nel settore di logistica e trasporti con l’azienda Solog -, ma, arrivato ad un certo punto della sua vita, si è buttato e ha deciso di fondare una casa vinicola. La casa vinicola Parliamo dalla casa vinicola “La Grazia” (il nome della moglie, cui è intestata) che, quest’anno, ha prodotto per la prima volta 70 ettolitri di vino con previsione di raddoppiarli il prossimo anno. Con una novità: la piantumazione sul territorio di Tirano di varietà nuove di vite, altamente resistenti e che, dunque richiedono pochi trattamenti. Ne hanno parlato a tre Paolo Oberti, Massimo Natta di Baruffini – che per Oberti lavora, dopo un’esperienza decennale alla cantina Plozza – ed Alexander Morandell di Tutzer Wine Plants, consulente di Bolzano per le nuove specie di vitis. «Ho ritirato alcuni vigneti di alcuni autisti di Solog in pensione e l’anno scorso ho iniziato a lavorarci - dice Oberti -. Una vigna si trova nella zona di Baruffini ed una, che ho coltivato per produrre vino bianco, al Piazzun sul Campone. Quest’anno faremo fra le 7mila e le 8mila bottiglie che vorrei raddoppiare l’anno prossimo. Lo spirito che mi anima è quello di fare innovazione ma nella tradizione. Dobbiamo allargare gli orizzonti per creare un futuro diverso, sviluppare nuovi mercati, impegno per i giovani, occupazione e fonte di sviluppo. Sappiamo benissimo che tutto ciò non ci può essere offerto dall’industria. Dobbiamo pensare all’agricoltura». Tant’è che Oberti si sta già facendo affiancare dalla figlia Beatrice, ancora studentessa, convinto che dalla terra possa arrivare la possibilità per i ragazzi di restare a lavorare in Valle. Ma come unire tradizione e innovazione? La risposta è con varietà di vite nuove, resi- 12 1 Coniugare tradizione e innovazione con vitigni più resistenti stenti. «Si tratta di varietà “interspecifiche” di vite con la caratteristica di essere altamente resistenti alle malattie fungine - spiega Morandell -. In dipendenza della specie di vitis incrociata aumenta anche la resistenza al freddo. Queste varietà sono state sperimentate dalla fondazione Fojanini e da qualche privato in provincia di Sondrio, ma siamo solo all’inizio. Ritengo che chi voglia arrivare alla produzione biologica debba iniziare per forza da queste varietà». Con l’Università Ed Oberti è fortemente intenzionato a darsi da fare per questa nuova professione. Quest’anno saranno messe a dimora piante su mille metri in due diverse zone e, a livello sperimentale, anche a Trivigno a 1.450 metri. «Sono in contatto con l’Università della montagna di Edolo – aggiunge Oberti – che ritengo sia una realtà importante per creare professioni fra i nostri giovani. Con l’Università vorrei costruire un progetto. La Valcamonica non ha una tradizione di vini come la Valtellina, per cui mi piacerebbe che le mie vigne di Tirano fossero l’avamposto per l’Università del settore vitivinicolo». Levissima è più “green” I camion vanno a metano Valdisotto L’azienda di Cepina annuncia di avere rinnovato i mezzi con una flotta dotata di motori puliti alimentati a Lng L’impegno del gruppo Sanpellegrino per ridurre le emissioni inquinanti: l’acqua minerale Levissima da oggi viaggerà solo con nuovi camion alimentati a Lng (la sigla inglese che sta per Liquified Natural Gas, cioè gas naturale liquido, che altro non è che metano), considerata l’unica alternativa sostenibile ai tradizionali combustibili per il trasporto su mezzi pesanti. L’Lng ha una capacità inquinante undici volte inferiore rispetto ai più moderni veicoli per il trasporto merci. Un minore impatto ambientale dal punto di Uno dei nuovi mezzi pesanti della flotta Levissima alimentati a Lng Da destra Beatrice Oberti, Paolo Oberti, Alexander Morandell e Massimo Natta Un vigneto della casa vinicola La Grazia vista acustico e un vantaggioso risparmio sui consumi in confronto al gasolio. Saranno queste le caratteristiche dei nuovi mezzi di trasporto alimentati a Lng che Levissima ha introdotto in questi giorni nella propria flotta per i trasporti, dapprima in Lombardia e successivamente in Veneto. Un progetto innovativo realizzato con il supporto logistico del Gruppo Maganetti e la tecnologia dei veicoli Iveco, che permette a Levissima di continuare a muoversi nella direzione della sostenibilità. «Insieme al partner logistico Gruppo Maganetti, diamo il via, dapprima in Lombardia, poi in Veneto e con la prospettiva di allargarci al territorio nazionale, a questo importante progetto che impiega veicoli innovativi alimentati a Lng destinati al trasporto dell’acqua minerale Levissima – commenta Stefano Marini, business unit director del Gruppo Sanpellegrino –. Un altro traguardo importante per un brand che ha nel proprio dna un’attenzione particolare per la salvaguardia dell’ambiente e la sostenibilità». Ma cos’è esattamente questo innovativo combustibile? È metano con una minore concentrazione di idrocarburi. Portato alla temperatura di -170°, a questo stadio si presenta liquido, chiaro, incolore, inodore, non corrosivo né tossico. In sintesi, facilmente dislocabile ed utilizzabile: basti pensare che allo stato liquido il volume del gas si riduce di circa 600 volte. Il metano viene raffreddato al momento dell’estrazione e mantenuto in temperatura durante tutta la catena del trasferimento. In questo modo, può essere trasportato ad una pressione notevolmente inferiore rispetto al semplice gas compresso (9bar rispetto a 200bar): il rischio esplosivo viene annullato e al contempo viene garantita un’autonomia maggiore. Per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di CO2, ciascun mezzo alimentato a Lng riduce le emissioni del 10%. Il progetto, inoltre, prevede l’utilizzo di semirimorchi ultraleggeri che consentono un carico maggiore a vantaggio di un minor numero di mezzi da utilizzare, quindi una conseguente riduzione di emissione. La vendemmia Piccolo Tibet tra le mete più gettonate della Pasqua Livigno È Livigno la località montana italiana più ricercata per le vacanze pasquali. Lo rivela kayak.it, il motore di ricerca italiano di viaggi. Il Piccolo Tibet si piazza al nono posto nella classifica delle destinazioni nazionali scelte per i prossimi giorni, dopo le classiche città d’arte. Ma tra le stazioni sciistiche è al primo posto. Un exploit dovuto forse «all’arrivo tardivo della neve di quest’anno» con «la stagione sciistica che giunge soltanto ora al culmine», è l’analisi di kayak.it. Per partire a Pasqua gli italiani spenderanno in media per i voli circa 308 euro, mentre 118 euro per una camera in un hotel a quattro stelle in Italia. LA PROVINCIA 14 Sondrio economia GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 Meno cassa integrazione La ripresa c’è, ma è lenta “Tour del Bernina” Vetrina parigina per il nuovo opuscolo La collaborazione I dati. La Fiom ha presentato l’analisi dei cambiamenti degli ultimi 12 mesi «Diminuite le ore, ma va detto che la base produttiva si è molto ridotta» Il prodotto turistico è stato presentato in anteprima al “Salon des Randonnes” SONDRIO “Tour del Bernina” doveva essere e “Tour del Bernina” è stato. Ha preso forma il lavoro in corso, fra “sistema Valmalenco”, Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco, in primis, e gli uffici turistici di Sankt Moritz, Pontresina e Valposchiavo, tesi a dar corpo ad un prodotto turistico ad hoc denominato “giro del Bernina”, presentato in anteprima, al “Salon des Randonnes”, appena chiusosi a Parigi. «Unitamente ad altri Consorzi turistici mandamentali della provincia - precisa Roberto Pinna, direttore del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco - abbiamo partecipato, come sempre, all’edizione numero 31 del Salon Mondial du Tourisme di Parigi e al Salon Destinations Nature, Salon des Randonnes, rivolto ad un pubblico specifico, amante della natura, di quella godibile a tutti i livelli, non espressamente, cioè, riferita a sport estremi. Un contesto ottimale, quindi, per presentare il nostro “Tour del Bernina”, in tappe, organizzate e servite, tali da poter essere affrontate da qualsiasi tipo di turista, famiglia con bambini compresa. Si tratta della prima versione della brochure, che abbiamo stampato, per l’occasione, in lingua francese ed inglese, anche se seguiranno pubblicazioni in altre due lingue, ovvero l’italiano e il tedesco». Nove le tappe indicate, attorno al gruppo del Bernina, italiano e svizzero, con tanto di durata del trekking, di distanza in chilometri, e di dislivello che occorre affrontare. «La prima tappa va da Pon- STEFANO BARBUSCA Meno cassa per tutti. Sia per i metalmeccanici, sia per gli altri settori. Lo dicono i dati della Fiom, la federazione degli operai metallurgici della Cgil, che ha presentato l’analisi relativa ai cambiamenti degli ultimi dodici mesi in Lombardia e nelle singole province. Ma questo calo non è esclusivamente un buon segno. Segno meno per la cig Nel periodo compreso fra marzo 2014 e febbraio 2015 le ore di cassa integrazione erano state 1.642.822. Nei dodici mesi successivi si è passati a 1.111.208, con un calo di circa un terzo. Per gli impiegati la diminuzione sfiora il 50%, per gli operai si avvicina al 30. Anche fra le tute blu c’è voluta meno cassa. Si è passati da 586.669 a 386190 ore, con una riduzione di oltre un terzo. Non è una peculiarità di Valtellina e Valchiavenna. Nel rapporto anno su anno, in Lombardia, c’è da registrare una diminuzione della cassa integrazione tra le tute blu pari al 31%. Si registrano cali molto significativi in varie province, crollano la cassa in deroga (-83%) e quella ordinaria (-72,08%), mentre c’è una flessione importante anche per la straordinaria (-21%). «Sono diminuite le ore – è il commento della Fiom -, ma il raffronto con i periodi passati non tiene conto del fatto che la base produttiva si è ridotta in molti territori e in diversi settori. Per riscontrare come un fatto positivo la dimi- Segno meno per la cassa integrazione. Per metalmeccanici e non solo nuzione della cassa integrazione servirebbe un aumento dell’occupazione, che ad oggi non è riscontrabile. I diversi bonus e le agevolazioni introdotte sul tema assunzioni sono un debole strumento, servirebbero invece politiche di investimento anche pubbliche, per dare più forza alla ripresa”. Niente accordi in Valtellina Secondo l’osservatorio di Fiom e Fim, nelle ultime settimane non si sono registrate nuove firme di accordi di cassa integrazione per i metalmeccanici in Valtellina. “Gennaio era partito malissimo, con varie situazioni di criticità, ora prosegue l’utilizzo della cig in alcune fabbriche, ma non si sono os- Tre giorni alla scoperta di cinquanta mestieri L’iniziativa Tutto pronto per la settima edizione dell’Espoprofessioni per Engadina e Grigioni Tre giorni dedicati alla scoperta di cinquanta professioni e dei posti di formazione professionale nei Grigioni. Dal 14 al 16 aprile a Samedan, nella scuola professionale del Comune svizzero, si terrà la settima edizione dell’Espoprofessioni per l’Engadina e il Grigioni italiano. Dato che il numero di apprendisti provenienti dall’Italia è in costante crescita, la direzione della scuola invita anche gli studenti della Valchiavenna e della Valtellina a prendere parte a quest’iniziativa che aprirà le porte a tutti gli interessati, indipendentemente dallo Stato di residenza. Attual- mente è attiva, ad esempio, una classe di muratori che segue la propria formazione, in gran parte in lingua italiana, nell’istituto scolastico engadinese. Ma l’offerta comprende tanti altri ambiti, in linea con le esigenze del mercato del lavoro locale, che offre un’occupazione a oltre tremila frontalieri. Questi studenti hanno il proprio posto di formazione professionale in Engadina e frequentano la scuola professionale a Samedan. Nelle giornate di sabato 14 e venerdì 15 aprile le visite potranno essere effettuate dalle 13 alle 17, poi sabato l’orario andrà dalle 11 alle 16. Per ulteriori informazioni sulla scuola si può consultare il sito internet www.berufsschule-samedan.ch, in lingua tedesca. S. Bar. servate nuove richieste di accesso a questi ammortizzatori sociali”, spiega dalla Fim il segretario provinciale Davide Fumagalli. Il crollo della cig secondo Valter Rossi della Cgil-artigianato non esprime un miglioramento della situazione per le imprese. «In una valle come la nostra l’analisi dei dati della cig, a livello generale, deve tenere conto anche del passaggio dalla cassa straordinaria alla mobilità, che potrebbe fare crollare il dato della cassa, ma senza alcun miglioramento della situazione. I livelli occupazionali sono stati riparametrati sulla produzione, a volte anche al ribasso, con frequenti iniezioni di interinali nei periodo di picco di produzione». Per quanto riguarda la cig in deroga, finora si sono firmati meno di dieci accordi. «Questo strumento durerà al massimo fino a giugno, siamo praticamente alla fine del suo utilizzo – premette -. Sono cambiate le regole e al massimo si arriva a novanta giorni. Il 2015 è stato l’anno che ha evidenziato le criticità nel pagamento, i lavoratori hanno aspettato dagli otto ai dodici mesi. Quest’anno molto probabilmente in molte realtà si è puntato sulla Naspi, che significa comunque licenziamento». Per l’artigianato ci saranno nuovi strumenti, con modalità più chiare di tutela del reddito. 6 Offerte Affitto Case e Appartamenti CASINA vicino Como affitto 450 Euro trilocale, servizi, panoramico, ammobiliato, parcheggio privato 328.4850373. Offerte 12 Impiego INDUSTRIA metalmeccanica in Cisano Bergamasco ricerca per proprio ufficio tecnico Disegnatore meccanico addetto alla progettazione. Utilizzo software 3D. Disponibile a instaurare un ottimo rapporto di crescita con l’azienda. 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Una variante della terza tappa, peraltro, è rappresentata dalla Maloja-Chiareggio, 6 ore di camminata per 15,5 chilometri, e una seconda variante dalla Chiareggio-Rifugio Longoni, bella passeggiata, una classica degli affezionati di Chiareggio, che si affronta in 2 ore e 30 minuti, per 5 chilometri di percorrenza e un dislivello abbordabile di 820 metri in salita». Sempre in territorio malenco sono le tappe 4, 5, 6 e 7, che vanno, rispettivamente, dal rifugio Longoni al lago Palù, 7 chilometri da percorrersi in 4 ore e 20 minuti, la tappa lago Palù-rifugio Carate Brianza e rifugio Marinelli, di 4 o 5 ore, per un tratto di 9 o 11 chilometri, a seconda del rifugio che si sceglie come meta, la tappa rifugio Carate-Marinelli e Bignami, di 3 ore e 15 minuti o 4 ore e 15 minuti, e la tappa rifugio Bignami-Cavaglia, in val Poschiavo, di 5 ore e 30, per 15 chilometri. La brochure riporta tutti e otto i rifugi e alberghi coinvolti, fra Longoni, Carate, Bignami, Marco e Rosa, Ventina, Gerli, Tartaglione Crispo e hotel Chiareggio, dove riposare e dove ritrovare il proprio bagaglio nel caso non lo si voglia, come ipotizzabile, portare appresso. E. Del. HOTEL di Como ricerca personale nei vari reparti: reception, cucina, sala. Inviare C.V. a: [email protected] Offerte 14 Lavoro ALZATE Brianza Publiline cerca operatore ufficio grafico, perfetta conoscenza programmi Illustrator e Photoshop. Preferibile laurea in design e comunicazione. Inviare curriculum a: [email protected] AZIENDA metalmeccanica cerca: operatore macchine utensili a CNC per produzione settore ingranaggi; indispensabili: esperienza, programmazione CNC, responsabilità, precisione, serietà. Età 25/40 anni. Telefonare al nr. 031.632830, Anzano Del Parco (Co). 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Si chiude oggi la Quaresima iniziata il 10 febbraio Il Vescovo benedirà gli oli degli infermi e il crisma Domani sera la tradizionale processione, sabato la veglia ALBERTO GIANOLI Si chiude oggi la Quaresima, che da questa sera lascerà spazio al Triduo pasquale, per i cristiani il culmine dell’Anno liturgico. Ultimo atto del tempo penitenziale, che si è aperto con il rito dell’imposizione delle ceneri mercoledì 10 febbraio, sarà la Messa crismale presieduta questa mattina nella cattedrale di Como dal vescovo, monsignor Diego Coletti. La cerimonia a Como Alla presenza di centinaia di sacerdoti che converranno al centro della Diocesi da ogni parrocchia per rinnovare le promesse fatte il giorno della loro ordinazione, il Vescovo benedirà gli olii degli infermi, dei catecumeni e il crisma, che saranno poi distribuiti ad ogni comunità per l’amministrazione dei sacramenti. L’arciprete, monsignor Marco Zubiani, sarà tra i preti che, al termine della Messa in cattedrale, saranno chiamati per ricevere simbolicamente le ampolle con gli olii che poi saranno 1 Le messe pasquali seguiranno i consueti orari festivi accolte all’inizio delle celebrazioni di questa sera, quando si ricorderà l’ultima cena di Gesù, con l’istituzione del sacramento dell’Eucaristia, e si svolgerà il rito della lavanda dei piedi. Appuntamento alle ore 18 in collegiata, alle 17 in ospedale e alle 18,30 a San Rocco, dove la celebrazione sarà anticipata alle 16,30 da una rivolta in particolare ai ragazzi. Sia alla Beata Vergine del Rosario che al Sacro Cuore la Messa sarà alle 20,30 e sarà seguita, come nelle altre chiese, da un tempo di adorazione eucaristica davanti agli altari della riposizione allestiti per l’occasione. Elemento comune in ciascuna celebrazione anche la raccolta delle offerte, frutto delle rinunce quaresimali, da destinare alle missioni diocesane. Giornata di preghiera Domani, giorno in cui la Chiesa ricorda la passione e morte di Gesù, per antica tradizione non saranno celebrate Messe. Si svolgerà, invece, un’azione liturgica in cui, dopo la lettura del racconto della passione nel vangelo di Giovanni, sarà proposta la preghiera universale, quindi offerta alla venerazione dei fedeli la croce e data la possibilità di ricevere la comunione. In collegiata il rito si svolgerà a partire dalle ore 18, mentre al Rosario alle 17,30, a San Rocco alle 18,30, preceduto alle 15 dalla Via Crucis, e in ospedale alle 17. Al Sacro Cuore, dove i fedeli sono invitati ad unirsi a quelli della collegiata, si svolgerà alle ore 15 una preghiera rivolta a bambini e ragazzi. Appuntamento particolarmente sentito in città sarà, infine, la tradizionale processione con il simulacro del cristo morto, che partirà alle ore 21 dalla collegiata. Verso la domenica Sabato, dopo la giornata di silenzio in cui, secondo quanto affermato nel Credo apostolico, Gesù discese agli inferi, sarà celebrato il rito cristiano più importante di tutto l’anno: la veglia pasquale. Con l’accensione e la benedizione del fuoco nuovo, da cui si attingerà la fiamma per il cero pasquale, la veglia comincerà davanti alla collegiata, alla chiesa del Rosario e a quella di San Rocco alle ore 21. Le celebrazioni pasquali proseguiranno domenica con i consueti orari festivi: in collegiata le Messe saranno alle 8, 10,30, 18 e 20; al Sacro Cuore alle 10 e 17,30; al Rosario alle 10; alla Sassella alle 8,45; nella cappella dell’ospedale alle 10,30; a San Rocco alle 8,30, 10, 11,15 e 18,30. Da segnalare, infine, che per tutto il triduo, nelle mattinate da giovedì a sabato, alle ore 9,30, all’Istituto Santa Croce di via Battisti saranno proposti da suor Giuseppina momenti di riflessioni con la lettura dei racconti della risurrezione di Gesù. Slalom gigante di solidarietà Nel nome di quattro amici Decima edizione Scadono il 31 marzo le iscrizioni per la gara di solidarietà “Appuntamento con la vita” Tutti insieme sulle nevi di Livigno con un duplice obiettivo: non dimenticare quattro amici e compagni di scuola e, al tempo stesso, dare una mano a chi ha bisogno. Sabato 2 aprile ritorna in pista la solidarietà con l’edizione numero dieci di “Appuntamento con la vita” - le iscrizioni sono già aperte e scadono il 31 marzo -, gara di slalom gigante dedicata alla memoria di Andrea Trivella, Matteo Franzini, Paolo Silvestri ed Andrea Perregrini, giovani che persero la vita in un incidente stradale sul ponte di Albosaggia nell’ottobre del 2005 dopo una serata trascorsa tutti insieme. Squisitamente solidale il fine della competizione: il ricavato, come è nello spirito della manifestazione organizzata da chi porta nel cuore Paolo, Andrea, Matteo e Andrea, sarà devoluto a “Operare Per”, la onlus costituita nel 1991 da chirurghi pediatrici, infermieri ed anestesisti che si occupa del trattamento delle malformazioni congenite su bambini dei Paesi poveri, di cui fa parte il medico valtelli- Venerdì sera la consueta processione per le vie di Sondrio Serata di burraco al San Fedele Beneficenza per le Solomon Sono aperte le iscrizioni alla serata di burraco che l’oratorio san Fedele di Poggiridenti Piano ospiterà mercoledì prossimo 6 aprile per iniziativa dell’associazione “Progetto salute Solomon onlus”. I fondi raccolti serviranno per poter attrezzare un nuovo piccolo ospedale a Nila nelle Solomon. La serata avrà inizio alle 19,30 con cena a base dei pizzoccheri dell’Accademia, torneo di burraco e premi ad estrazione. Le iscrizioni - costo 25 eu- nese Simone Del Curto. Ma andiamo con ordine partendo dallo slalom gigante in partenza dalla cabinovia Livigno Centro Tagliede 25 al Carosello 3000: ai cancelletti di partenza il primo concorrente è atteso per le nove. Al termine della competizione, prima delle cerimonia di premiazione, sarà celebrata una santa messa in memoria dei quattro giovani prematuramente scomparsi. Dopo le premiazioni saranno estratti i biglietti vincenti abbinati ad una lotteria di beneficenza. Per le iscrizioni chiamare il 3358468762 oppure la Scuola Sci Azzurra Livigno allo 0342.997683. D. Luc. ro - devono essere presentate entro il 4 aprile scrivendo a [email protected], [email protected], [email protected]. Intanto è stato festeggiato nelle isole Solomon, dove opera monsignor Luciano Cappelli, l’anniversario della costruzione dell’ospedale di Tetere, una delle opere fondamentali eseguite da don Luciano con l’aiuto dei volontari italiani e della manodopera locale. Inaugurata il 31 gennaio 2008, la struttura ha raggiun- to in questi otto anni di vita dei risultati veramente importanti. È gestita con passione e competenza dalle suore della Congregazione Figlie di Nostra Signora della Pietà, casa Madre ad Asti, arrivate a Tetere il 7 marzo 2008 pochi giorni dopo l’inaugurazione dell’ospedale. Costruito ai margini della foresta la struttura ospedaliera è al servizio della salute delle popolazioni dei villaggi limitrofi. C. Cas. IN CENTRO POMPIERI IN AZIONE Foglio di via ai venditori molesti Ancora roghi per le sterpaglie Cercavano di vendere delle litografie ai passanti, con fare decisamente insistente, se non addirittura molesto. I due uomini, fermati ieri pomeriggio in pieno centro dalla Polizia di Stato, sono risultati essere due pregiudicati di Torino, uno di 31 anni e l’altro di 35. Entrambi sono stati allontanati da Sondrio con foglio di via obbligatorio emesso dal questore Massimo Alberto Colucci. Non potranno più tornare in Valtellina per i prossimi tre anni. Clima secco e ventilato: le condizioni ideali per gli incendi, specie in primavera quando nelle campagne abbondano i falò per bruciare le sterpaglie. Ieri i Vigili del Fuoco sono dovuti intervenire a Castionetto di Chiuro e in diversi punti della Bassa Valle. I pompieri sono stati impegnati per tutto il pomeriggio. In serata però tutti i focolai sono stati spenti. Vista la situazione meteo, il rischio di incendi potrebbe persistere anche nei prossimi giorni. Sondrio 17 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 Il vescovo Coletti e quella domanda eterna su chi è Gesù Cinquantesimo di sacerdozio. In un nuovo libro “Voi chi dite che io sia?” il testo e il commento della lettera di Papa Leone sulla vera natura del Cristo DIEGO COLETTI In genere non s’intitola un libro con una formula interrogativa. Ho fatto questa scelta perché sento che la domanda che Gesù rivolge ai suoi Apostoli, riportata nel Vangelo di Marco (Mc 8, 27-29), ha accompagnato la mia vita, rinnovandosi sempre in ogni circostanza per quanto nuova e insolita. Vissuto in mille modi diversi e in circostanze, in qualche misura, sempre imprevedibili, il servizio che un prete deve garantire alla comunità alla quale è mandato risponde all’intenzione del “mandante”, il Figlio di Dio, Gesù Cristo, solo se risponde in mondo autentico a questa domanda. Ancora oggi, dopo cinquant’anni, devo chiedermi se le mie parole, i miei gesti, le mie scelte hanno trovato il loro senso e il loro scopo nel tentativo di rispondere, e di far rispondere, a questa domanda: attraverso la mia vita e il mio ministero si è potuto conoscere e incontrare in verità il vero volto di Gesù di Nazareth? La gente che mi ha incontrato e che è stata oggetto delle mie cure pastorali ha “scoperto” con stupore e con gioia la verità di Gesù, vero Dio e vero uomo? E, da questa scoperta, la gente ha trovato la libertà e la gioia della novità del Vangelo, la libertà e la gioia dei figli di Dio, per non ricadere nella paura o nella sottomissione “religiosa” a un Dio senza volto, presenza autoritaria e minacciosa, severo contabile delle nostre azioni buone e cattive…? (...) Riconoscere la verità di Gesù e custodire una relazione amicale e autentica con Lui, sostenuti dal Suo Spirito, verso l’abbraccio del Padre: questa è la vita cristiana! Si capisce allora perché la Chiesa si è sempre mostrata così gelosa e attenta per la difesa della piena verità di Gesù: un errore, anche apparentemente piccolo o secondario, può condurre la fede fuori rotta, verso una religiosità che non ha più nulla a che vedere con la bellezza e la gioia del Vangelo. Discussioni, controversie, assidue riflessioni teologiche, Concili ecumenici: tutto converge alla difesa e custodia della verità di Gesù, vero uomo e vero Dio. Quando si smarrisce questa stella polare, il cammino dei cristiani prende inevitabilmente direzioni sbagliate. Per questo motivo penso che il testo che è presentato e poi riportato per intero sia, oggi come sempre, di grande attualità. Si tratta della lettera che Papa Leone scrive a Flaviano, Vescovo di Costantinopoli, a proposito dell’eresia di Eutiche, che sarà condannato come eretico dal Concilio di Calcedonia. Eutiche sembrava riconoscere nel Cristo una sola natura, quella divina. Gesù, quindi, non sarebbe stato un vero uomo. La sua umanità era solo un velo, una sorta di maschera, per rendere visibile la sua divinità. Il testo di Papa Leone, noto come Tomus ad Flavianum (cioè Lettera a Flaviano), intende contribuire al dibattito aperto intorno alle affermazioni di Eutiche. In questa lettera, tuttavia, si esamina un problema che non è sepolto nei secoli passati e riguarda solo gli specialisti, gli studiosi dell’antica storia della Chiesa. Oggi, qui, presso di noi, si rende necessario un sempre rinnovato annuncio della verità della fede, che riconosce al suo centro l’in- 1 Ancora oggi, dopo 50 anni, mi chiedo se attraverso me la gente incontra il suo vero volto contro decisivo con Gesù Cristo, vero uomo e vero Dio. Sono convinto che la lettura e la meditazione delle pagine del Tomus ad Flavianum possano fare un gran bene a tanti miei fratelli e sorelle nella fede. Non per nulla siamo membra di una Chiesa locale, la Diocesi Comense, che ha come patrono proprio il santo Vescovo Abbondio, la cui figura nel sigillo ufficiale della Diocesi è circondata da queste parole, che vogliono indicare la sua partecipazione alla difesa e alla proclamazione della corretta fede cristologica: assertor et defensor incarnationis filii dei. Il nostro patrono è “assertore e difensore dell’Incarnazione del Figlio di Dio”! Quanto alla nostra fede in Gesù Cristo, Figlio di Dio, non ci viene chiesta una vaga opinione su di Lui. Siamo invitati a esprimerci con parole “vere”, che indichino la profondità della nostra relazione con Gesù: il Figlio di Dio, generato dal Padre prima dei secoli, nato uomo come noi, nostro Signore, nostro Maestro e nostro Dio. Bisogna conoscere in modo adeguato l’identità di Gesù Cristo, rifiutando semplificazioni, riduzioni, e vere e proprie eresie. È necessario andare oltre una generica adesione a Gesù per simpatia o per tradizione. Si tratta di un compito urgente, affidato al cristiano che vuole capire e dare ragione, in modo il più possibile completo ed equilibrato, della speranza che deve annunciare e testimoniare al mondo. Credere veramente in Cristo apre la nostra mente e la nostra vita a una considerazione radicalmente nuova di ciò che possiamo chiamare “religione”, cioè al nostro rapporto con Dio e tra di noi. “Chi ha visto me ha visto il Padre” afferma Gesù (Gv 14,9) e promette che lui stesso manderà lo Spirito Santo, il Consola- Il vescovo Diego Coletti ha festeggiato il 50° di sacerdozio. Da dieci anni è vescovo di Como FOTO POZZONI Diego Coletti Teologo, filosofo educatore Diego Coletti è nato a Milano il 25 settembre 1941. Studi classici. Entra in seminario nell’autunno del 1960. Ordinato presbitero il 26 giugno 1965. Laureato in teologia, nel 1972 ottiene il dottorato il filosofia. Assistente del card. Martini per il convegno di Loreto. Il 9 dicembre 2000 viene eletto vescovo di Livorno. Ordinato nel duomo di Milano il 13 gennaio 2001 dal card. Martini. Nel maggio 2005 Papa Giovanni Paolo II lo nomina presidente della commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università e entra nel Consiglio permanente della Cei. Vescovo di Como dal 2 dicembre 2006. Il libro “Voi chi dite che io sia? Lettera di Papa Leone al vescovo Flaviano - Nel cinquantesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale del Vescovo di Como Diego Coletti”, edito da Àncora, a cura di don Teresio Barbaro. Sorpresa sull’antica disputa: «Quegli uomini volevano una risposta basata sulla ragione» Don Teresio Barbaro ha curato il libro “Voi chi dite che io sia?”. Perché nasce questo libro? «Nasce dal desiderio del Vescovo di studiare il momento storico in cui Abbondio, vescovo di Como, viene chiamato da Papa Leone a portare questo “tomus” con le verità di fede su Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, in Oriente. Questa volontà rivela il desiderio di lasciare un segno alla Chiesa comense perché questo punto non era ancora stato studiato in modo approfondito». Perché il Papa Leone non andò personalmente al Concilio di Calcedonia ma si affida al vescovo di Como e ad altri legati pontifici? «Non andò perché le condizioni storiche dell’Occidente erano abbastanza gravose perché stava crollando l’Impero e Papa Leone garantiva l’unità sia dal punto di vista politico-sociale, sia religioso e per questo – e lo scrisse – non se la sentiva di lasciare l’Occidente in balìa di confusioni che avanzano e che minavano l’unità e la mettevano fortemente a rischio». Ancora oggi Oriente e Occidente dialogano ricercando l’unità. Come mai Flaviano, patriarca di Costantinopoli, chiese aiuto all’Occidente e direttamente al Papa di Roma? «Perché sulla verità di Gesù vero Uomo e vero Dio (“Deum vere et hominem vere”) l’Occidente aveva già raggiunto e consolidato una conoscenza stabile. Don Teresio CURATORE DEL LIBRO tore, che procede dal Padre e, quando verrà, “vi guiderà in tutta la verità” (Gv 16,13). I capitoli 14, 15 e 16 del Vangelo di Giovanni andrebbero meditati a lungo e in profondà da ogni cristiano degno di questo nome! (...) Un giorno, fuori della Galilea, precisamente a Cesarea, residenza del tetrarca Filippo, mentre si trova in disparte con i suoi discepoli, Gesù chiede loro informazioni su ciò che la gente pensa e dice di lui. Le risposte sono diverse: per alcuni egli è Giovanni il Battista, ucciso da Erode (Mt 14,3-12) ma ritornato in vita; per altri è Elia o uno dei profeti (Mc 8,28). Ma Gesù interroga più direttamente i suoi discepoli: in fondo, a ognuna di quelle attribuzioni poteva corrispondere un grado più o meno elevato di popolarità o di adesione. A Gesù non sembra interessare più di tanto il parere della gente. Ciò che davvero gli sta a cuore è che cosa pensino di lui i discepoli: “Ma voi, chi dite che io sia?” (Mc 8,29; Lc 9,20; Mt 16,15). (...) La domanda del Maestro,che interpella la risposta del discepolo, può essere così riformulata: voi , voi che mi se- guite, che vivete con me, che mi ascoltate e siete testimoni del mio parlare e agire, del mio stile di vita, voi ai quali ho consegnato la conoscenza dei misteri del Regno dei cieli (Mt 13,11), voi cosa dite di me? Non sappiamo cosa sia avvenuto esattamente, come risposta a tale interrogativo: un silenzio imbarazzato? Qualche balbettio? Qualche perplessità verso una domanda così diretta e personale? Quello che è certo, e su cui i Vangeli sinottici sono unanimi, è che uno dei Dodici, Simon Pietro, con audacia, coraggio e convinzione esclama: «Tu sei il Cristo - cioè il Messia - il Figlio del Dio vivente» (Mt 16,16), il Dio - con noi. La domanda di Gesù ai suoi discepoli si proietta nel tempo fino a noi, coinvolgendo tutti quelli che hanno risposto alla chiamata e stanno con Lui in una relazione vera e autentica. La domanda al discepolo è anche la domanda della fede: riconoscere Gesù come Signore e Maestro significa riconoscerlo come Dio e come uomo. La domanda si ripresenta ogni volta e in ogni momento della nostra vita: e tu, e lui, e noi, chi diciamo che sia Gesù? Mentre in Oriente erano nate diverse eresie che mettevano in luce chi la divinità, chi l’umanità di Gesù, una scapito dell’altra». Queste eresie ricordano molto alcune tendenze religiose e anche laiche di oggi... «Due possono essere le tendenze: un nuovo arianesimo per cui Gesù è considerato un buon uomo e un grande maestro; l’altra è un moderno semipelagianesimo è nella propria ed esclusiva volontà la radice di ogni scelta, anche verso Dio. Agostino, che ha combattuto e sconfitto l’eresia di Pelagio, invece ci dice che nessun uomo può arrivare a Dio se non perché Dio glielo concede, cioè il dono della grazia». Che impegno è stato realizzare questo libro? «Sicuramente un bell’impegno. Avevo già iniziato per i miei studi una ricerca sul Concilio di Calcedonia (anno 451). A un certo punto ho presentato i risultati al Vescovo e lui mi ha chiesto di ampliare la ricerca approfondendo in particolare il ruolo di Abbondio». Che cosa è emerso? «Mi ha veramente colpito la passione che le prime comunità cristiano hanno espresso per dare un fondamento di ragione alla loro fede. Avrebbero potuto accontentarsi di un approccio fideistico o mistico - come purtroppo molti fanno oggi - , invece hanno fortemente voluto lasciarsi provocare dalla domanda di Gesù, che è nel titolo del libro, e dare una risposta esclusivamente basata sulla ragione e sulla Sacra Scrittura». B. Pro. LA PROVINCIA 18 GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 Primo piano La cultura in foto Quei quaderni che raccontano la storia L’iniziativa. È stata inaugurata ieri a Chiesa Valmalenco la mostra che ripercorre cent’anni del territorio Fondamentale l’apporto di insegnanti e bambini, ciascuno di loro ha attinto ai ricordi di genitori e nonni ELISABETTA DEL CURTO Era stato invitato anche Matteo Renzi, a partecipare all’inaugurazione della mostra fotografica “100 anni di storia malenca attraverso i quaderni”, allestita al palazzo delle scuole elementari di Chiesa, di cui è stato tagliato il nastro ieri mattina. Il presidente del Consiglio, trattenuto a Roma da impegni, divenuti, nelle ultime ore, particolarmente pregnanti, ha fatto chiamare le insegnanti di Chiesa, organizzatrici dell’evento, dalla sua segretaria particolare, ringraziando per l’invito e facendo i migliori auguri per un’ottima riuscita dell’iniziativa. Lavoro corale Che, in effetti, c’è stata, perché al civico 116 di via Roma, in pieno centro storico di Chiesa, ieri, alle 11, è convenuta una folla interessata ad ammirare il lavoro di ricerca fatto da tutti e 79 gli alunni della primaria e dai loro insegnanti «anche se - tiene a precisare Angelo Grassi, dirigente scolastico -, l’ideazione della mostra si deve all’insegnante Barbara Forni, coadiuvata, in particolare, da Simona Giudice, con il contributo di tutto il corpo docente». Barbara Forni, che ricopre anche il ruolo di presidente della Commissione comunale biblioteca, tiene a rimarcare l’ap- porto corale alla buona riuscita dell’evento «frutto della condivisione generale dei docenti e, soprattutto- ha rimarcato -, dei bambini, perché ciascuno di loro ha portato un proprio contributo attingendo ai quaderni dei nonni, alle foto, a documenti di varia natura. Basti dire che, per realizzare la mostra, tramite banner, abbiamo scannerizzato qualcosa come 800 documenti, che, poi, ovvio, abbiamo dovuto selezionare non potendoli esporre tutti. E possiamo dirci soddisfatti, perché l’obiettivo che ci ha mossi, quello di rappresentare non soltanto cento anni di scuola, ma cento anni di storia del territorio malenco, ci sembra del tutto riuscito». La nostra cultura L’invito, infatti, giunto dal sindaco Miriam Longhini, presente all’evento al pari di Dario Ruttico, vicepresidente della Comunità montana di Sondrio, di don Renato Corona, parroco della Valmalenco, di Alessandro Di Roio, comandante dei Carabinieri di Chiesa, e di Giovanni Agostini, presidente dell’Associazione Amici anziani del posto, è stato proprio quello di visitare la mostra «tutti, residenti e turisti - ha detto – perché, qui, c’è un condensato della nostra storia e della nostra cultura, da cui non possiamo prescindere per guardare avanti. Un pensiero va anche alla mia maestra del quinquennio, Luigia Della Cagnoletta, per tutti “Cagnoletti”, che qualche volta ha avuto modo di prendermi per i capelli dato che, con le compagne, arrivavo tardi in classe. Ritardi non erano ammessi e si finiva fuori dalla porta, in castigo». Grande soddisfazione Longhini ha voluto fare anche una sottolineatura rispetto all’architettura del palazzo, «ancora molto attuale - ha detto -, ma, soprattutto, ben fatta in ragione di una produzione documentale minima. Ho letto il fascicolo relativo ai progetti, ai permessi, ai dieci anni di lavoro di cent’anni fa, pochissime carte, per un lavoro perfetto». Raggianti gli alunni che, prima del taglio del nastro e della visita alla mostra hanno intonato, nel cortile della scuola, i canti “Pace” e “Inno d’Italia”, coadiuvati dal maestro di musica Walter Mazzoni, mentre, all’interno, meravigliate di fronte ai pannelli, alle didascalie e alle foto, c’erano alcune delle maestre del tempo, come Fernanda Folatti, ma anche alcune anziane di Chiesa, quali Antonietta Fanoni e Caterina Bagiolo, intervistate dagli alunni sulla scuola dei loro tempi. Il taglio del nastro della mostra ieri mattina Attraverso quaderni e ricordi i 100 anni della storia malenca Orari straordinari Un tuffo nel passato anche per i turisti Le curiosità della storia malenca in mostra Settimana di apertura straordinaria, la prossima, per la mostra “100 anni di storia malenca attraverso i quaderni” che sarà visitabile, da oggi, 24 marzo, al giorno 30, tutti i giorni (escludo venerdì 25) dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30. L’intento è quello di garantire ai turisti presenti, in occasione delle festività pasquali, la possibilità di visionare l’esposizione così semplice, ma curata e ricca di spunti. Proprio per questo, peraltro, la mostra resterà aperta per tutta la primavera e l’estate, dal 31 marzo al 31 agosto, con orario, però, ridotto alla fascia mattutina fra le 10 e le 12.30, esclusi i sabati e i festivi. L’opportunità è ghiotta per fare un tuffo nel passato, passando, però, anche per il presente e con lo sguardo rivolto al futuro. «Non si tratta di fare il punto sui 100 anni del palazzo scolastico in sé, ma sugli ultimi 100 anni di storia malenca letti attraverso i pensieri e i ricordi degli alunni dell’epoca e dei loro insegnanti – assicura Barbara Forni, insegnante dell’istituto – tant’è che abbiamo realizzato il documento, tradotto anche in video, “...I nonni raccontano...” in cui le maestre e i maestri dell’epoca e gli alunni dell’epoca narrano delle loro esperienze scolastiche». Sono ricordate le insegnanti Luigia Della Cagnoletta, Fernanda Folatti, Teresa Mazzucchi Amilcar, Alma Pedrotti, Bruno Pedrotti, Camilla Carugo, Eminia Faldrini, e, poi, ancora, Ludovico Mitta, Nenè Porta, Valeria Del Curto, Luciana Bonacina, Lidia e Annibale Masa. Il “pericolo” di dimenticare qualcuno è dietro l’angolo, perchè si parla, pur sempre, di un secolo di vita scolastica e anche se, all’epoca, e fino a pochi decenni fa c’era una sola maestra per classe, rammentarle tutte non è facile. Fernanda Folatti, peraltro, una signora minuta e fine, presente all’inaugurazione, ricorda l’importanza, per i tempi, della realizzazione di un unico palazzo scolastico «che riuniva – ricorda – le diverse classi dislocate in diversi stabili di Chiesa, col pregio, quindi, di raggrupparle in un contesto unico, per quanto, all’epoca, fossero ancora attive le Elementari al Curlo e a Primolo». La scuola, quindi, come momento di incontro e di confronto fra alunni provenienti dalle diverse contrade del paese, nove in tutto, non sempre, all’epoca, così affini per effetto di “rivalità” di campanile. E. Del. LA PROVINCIA Sondrio 19 GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 Parcheggi cittadini e ausiliari Un’altra “grana” per i gestori Il caso. A Milano la Procura ha sequestrato la società che opera anche in città Piasini e Massera chiedono spiegazioni - L’assessore Busi: «Conti in ordine» secondo». Una preoccupazione quella dei due consiglieri comunali che li ha spinti a chiedere l’immediata convocazione della commissione Bilancio di palazzo Pretorio «per sapere in che modo - spiegano - l’amministrazione comunale intenda affrontare questa situazione». MONICA BORTOLOTTI Nuove preoccupazioni per la gestione dei parcheggi a pagamento in città e per la riscossione dei tributi. Dopo il caso degli ausiliari lasciati senza stipendio per mesi - e che ancora attendono che gli venga liquidato tutto il dovuto -, questa volta a far discutere ed impensierire è la notizia del sequestro da parte della Procura di Milano della Mazal Global Solutions, la società subentrata ad Aipa nella gestione della sosta a pagamento in città dopo le gravi difficoltà economiche di quest’ultima. «Tutto regolare» L’iter giudiziario La Mazal, come riferisce il Corriere della Sera, è entrata in un’inchiesta per bancarotta fraudolenta che vede indagate cinque persone e che parte proprio da Aipa finita in concordato preventivo con un buco di 125 milioni di euro. A gennaio dello scorso anno Aipa affittò il ramo d’azienda delle riscossioni al gruppo Kgs spa che però secondo la Procura non aveva i requisiti per il servizio e neppure il capitale di 10 milioni di euro richiesto. A Kgs subentrò la Maza che ottenne l’abilitazione grazie ai 10 milioni di euro in titoli bancari che però secondo l’accusa non Nel mirino il gestore della sosta a pagamento valevano nulla. Per il magistrato dunque la società non è in grado di dare garanzie agli enti. Da qui il commissariamento. «Chiarimenti necessari» La notizia ha fatto trasalire i due consiglieri comunali di minoranza Maurizio Piasini della Lega Nord e Andrea Massera di Sondrio liberale. «La Mazal gestisce per il Comune di Sondrio la riscossione di diversi tributi e dei parcheggi a pagamento» ricorda Massera., «una gestione che comprende anche gli ausiliari- aggiunge Piasini - e che non ci lascia tranquilli. Ad oggi sembrerebbe non essere stato pagato uno stipendio e c’è il rischio di non vedere neppure il Ostenta molta tranquillità l’assessore al Bilancio Gianpiero Busi in merito alla vicenda. E lo fa forte del fatto che «i conti per quanto ci riguarda sono in ordine. Non abbiamo registrato alcun problema. I soldi delle riscossioni ci vengono versati regolarmente». Quanto alla questione giudiziaria che vede implicata la società, l’assessore ricorda che l’anno scorso anche la Procura di Lecce sequestrò la Mazal, «ma il Comune fece ricorso e venne sbloccata». «La questione - aggiunge - ha sempre a che vedere con l’Aipa e le difficoltà dovute ai fondi stornati dal presidente» che infatti è stato condannato a 3 anni e 4 mesi per peculato per essersi impossessato di 3,8 milioni di euro. Quanto agli stipendi degli ausiliari, Busi inviata alla pazienza, trattandosi, anche in questo caso, degli strascichi di quella vicenda. Il Contatto, open day per presentare laboratori e attività L’iniziativa Appuntamento al circolo Arci il 2 aprile con i docenti dei vari corsi Un “open day” per scoprire corsi e progetti per il benessere, l’espressione, la cittadinanza attiva. Il 2 aprile il circolo Arci “il Contatto” presenterà le proprie attività con una giornata aperta a tutti, suddivisa in diversi momenti dedicati alle proposte pronte a partire nei prossimi mesi. Protagonisti saranno i docenti dei corsi, come ha spiegato ieri il presidente del circolo Marco Francesco Doria, che illustreranno i contenuti dei progetti. Si comincia alle 9 con la presentazione del metodo di riflessologia “On zon su” con il docente Sergio Acquistapace, poi alle 10,15 Doria illustrerà il metodo Harmonia, «un percorso personale e relazionale che aiuta a superare lo stress e prevenire malattie e comportamenti distruttivi». Alle 11,30 invece Giuseppe Brivio presenterà il ciclo di lezioni dedicate alla cittadinanza attiva in prospettiva europea, poi dopo pranzo – dalle 14 – Patrizia Pili illustrerà le esperienze musicali e teatrali promosse dal circolo, come lo spettacolo dedicato all’opera di Gaber portato in scena di recente a Poschiavo. Alle 14,45 inizierà invece l’incontro con Davide Fossati (da prenotare contattando il circolo) dedicato al teatro di movimento ed espressivo, mentre alle 16 Claudia Palombi parlerà del progetto dedicato ai fiori di Bach. Alle 17,15 toccherà a Veronica Talassi, per la presentazione dei corsi di scrittura creativa, “public speaking” e comunicazione efficace, lettura dei tarocchi e dei seminari intensivi di teatro. Alle 18,30 al centro dell’attenzione saranno i laboratori di ginnastica posturale e teatro danza, con la docente Loredana Piacentino che presenterà i percorsi incentrati sul metodo Feldenkrais, «adatti a tutte le età per lavorare sulla consapevolezza del corpo e la postura». Alle 19,45, infine, la giornata si concluderà con la presentazione del corso di danza contemporanea orientale tenuto da Hadi Habibnejad, che il 17 aprile insieme a Piacentino proporrà anche un laboratorio di “contact improvisation”, una tecnica di danza-teatro e improvvisazione. «Il nostro è un circolo multiculturale e aperto ad esperienze diverse – ha sottolineato Doria -, proponiamo percorsi dedicati all’individuo ma sempre con un’attenzione alla componente relazionale e sociale». F. Bet. LA PROVINCIA 22 GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 Tirano e Alta Valle Opere mai fatte, contributi revocati La decisione. La Comunità montana di Tirano si riprende un milione e 200mila euro mai spesi dai Comuni Applicato il regolamento: in questo modo si recuperano somme che sarebbero rimaste inutilizzate Nei tg nazionali spesso si sente parlare delle “grandi incompiute”, opere avviate e mai portate a termine. Qualcosa del genere – che riguarda l’iter burocratico, però – sta accadendo anche nel Tiranese e il “bubbone”, se possiamo così chiamarlo, è scoppiato con la delibera della giunta esecutiva della Comunità montana di Tirano che ha revocato, «per ragioni tecniche-contabili», sedici contribuzioni per altrettante opere in molti dei dodici Comuni del comprensorio. In totale stiamo parlando di 1 milione 235mila euro che tornano, dunque, a disposizione dell’ente per altri interventi. Comune di Teglio di 27mila euro per una strada agrosilvopastorale Turni-Paierone, si passa poi al 2012 dove bloccati sono 35mila euro per il mantenimento del piazzale di fronte alla chiesa e la viabilità di accesso a Roncale a Grosotto, 282mila euro per la centralina su un tratto di acquedotto a Tovo. Più recenti i contributi concessi nel 2013: 50mila euro al Comune di Tirano per l’allargamento stradale a Roncaiola, 594.510 euro a Tovo per il completamento della centralina, 230mila euro a Vervio per la realizzazione di aree di sosta, 316mila euro a Lovero sempre la strada di Spin e 125mila euro a Grosio per il rifacimento di acquedotto e fognatura. Dal 2008 al 2013 Documentazione mai arrivata Le richieste in questione partono dal 2008 al 2013 e da quegli anni sono ferme. Ma prima di capire perchè, vediamo di quali opere si tratta: partendo dalle domande più datate ci sono 120mila euro per la realizzazione della pista in zona soliva ad Aprica e 15mila euro per tubature interrate per il consorzio del Poschiavino di Tirano, relativamente al 2008. Sono fermi 100mila euro per una pista ciclopedonale ad Aprica e 150mila euro per la sistemazione della piazza Sant’Ilario a Vervio del 2009; nel 2010 compaiono 100mila euro per Vervio sempre per la piazza suddetta, 280mila euro per Lovero per un nuovo tracciato stradale in località Spin e 35mila euro per l’adeguamento di una strada del consorzio Campone Giustizia Tovo. In relazione al 2011 si legge di un contributo al Ma perché ora i contributi vengono revocati? Il motivo sta nel fatto che, in base al regolamento 7 (lo stesso che la nuova giunta esecutiva, guidata dal presidente Gian Antonio Pini vorrebbe modificare), un Comune o consorzio presenta alla Cm l’idea di un’opera. La Cm la valuta sulla base di punteggi. Una volta che il richiedente ottiene la concessione provvisoria (o «di massima», come viene definita), ci sono altri due mesi per presentare la documentazione TIRANO CLARA CASTOLDI 1 Svolta storica che non guarda al colore politico dei Comuni coinvolti La sede della Comunità montana di Tirano definitiva. Ebbene, in questi sedici casi, ciò non è avvenuto nel senso che la documentazione conclusiva non è stata consegnata, immobilizzando di fatto una cifra consistente di denaro per concessioni mai perfezionate. Sussistono, peraltro, altri contributi fermi per gli anni 2014 e 2015, ma per questo si sta attendendo. Dunque la giunta procederà con la revoca di 1 milione e 235mila euro con una decisione che potremmo definire storica, visto che parte dall’adozione di un criterio gestionale di “pulizia” che non guarda a maggioranza e minoranza (i Comuni coinvolti sono di entrambi gli schieramenti). Scuola e lavoro al Pinchetti C’è posto anche in municipio Tirano Quattro studenti troveranno posto come tirocinanti in Comune Esperienza altamente formativa per alcuni studenti dell’istituto di scuola superiore Balilla Pinchetti di Tirano che saranno inseriti come tirocinanti all’interno dei servizi offerti dall’ente pubblico. Il Comune di Tirano, infatti, ha stipulato una convenzione con il Pinchetti, in conformità alla riforma scolastica che prevede di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamente degli studenti attuando percorso di alternanza scuola-lavoro. La legge prevede una dura- Il municipio di Tirano ta complessiva nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi di almeno 400 ore e nei licei una durata di almeno 200 ore nel trien- nio. Il Pinchetti, retto dalla dirigente Francesca Fumagalli, ha chiesto la collaborazione del Comune per l’inserimento nei propri uffici di studenti Politica in equilibrio in attesa del voto a Villa che, per essere approvato, necessita del voto anche della minoranza che, invece, non intende dare il suo sì. Con l’ingresso in maggioranza di Villa, come preventivato, allora ci saranno i numeri per poter far passare il nuovo regolamento (anche senza l’opposizione). Lo spostamento della data di inoltro delle richieste di contributo al 30 giugno «non produce danno per nessun ente - si legge nella delibera -, consente di avere certezze in termini di risorse nel bilancio comunitario garantendo per le amministrazioni coinvolte una miglior programmazione». Ci sarà tempo fino al 30 giugno 2016 per presentare le domande in Comunità montana di Tirano per il regolamento 7, quello che concede contributi a Comuni, consorzi, associazioni e parrocchie per opere di interesse pubblico. Il termine, inizialmente previsto per il 20 marzo, è stato differito di qualche mese, in attesa che anche il Comune di Villa di Tirano proceda ad elezioni e, dunque, non solo – come è scritto nella delibera di giunta esecutiva – lo stesso possa presentare la propria richiesta di finanziamento, ma possa anche esprimere un suo rappresentante nell’ente comprensoriale. Un aspetto non indifferente, quest’ultimo, poiché la giunta esecutiva ha proposto un nuovo regolamento per la concessione dei contributi (in base al numero degli abitanti del Comune e delle entrate da Imu) frequentanti la classe terza dell’istituto e residenti a Tirano. Richiesta che la giunta comunale ha accolto favorevolmente. Dunque sei studenti sono stati assegnati all’area servizi alla persona del settore biblioteca e già si sono attivati nell’affiancare le bibliotecarie in alcune mansioni e nel dare le proprie idee per la mostra “Universi femminili. Dalla A alla Z”. Altri tre studenti sono stati assegnati all’area edilizia, urbanistica e commercio ed uno studente all’area amministrativa degli uffici comunali di palazzo Marinoni. Per ogni scolaro la scuola provvede a stipulare la polizza assicurativa prevista dalla normativa (infortuni e responsabilità civile) e a svolgere attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Quanto al Comune, ci saranno solo benefici dalle attività di tirocinio, poiché nessuna spesa sarà a carico del bilancio comunale. Mainetti a Bormio Poi volerà a Parigi C.Cas. Bormio Il pittore tiranese sempre più lanciato nel mercato dell’arte contemporanea L’arte brutale, com’è stata ormai definita, del pittore tiranese Ugo Mainetti approda a Bormio. Oggi (24 marzo) fino al 14 aprile i dipinti dai colori vivaci e accesi saranno esposti nella sala della Banca popolare di Sondrio di via Roma a Bormio. Dunque per il periodo pasquale si potrà conoscere lo stile, apprezzato da Vittorio Sgarbi che spesso ne ha positivamente parlato, del maestro tiranese, come sempre un vulcano in eruzione di idee e iniziative. Presente, insieme a grandi pittori e artisti dal primo Novecento ad oggi, nel catalogo dell’Arte Moderna italiana di C. Cas. Giorgio Mondadori, Mainetti si sta preparando anche per altre trasferte artistiche quella all’Art Shopping du Louvre a Parigi a maggio. La manifestazione al Carrousel du Louvre si conferma uno dei più importanti eventi nel mercato dell’arte europeo con più di un terzo di opere vendute tra gli espositori presenti alla Fiera. Nata per rendere accessibile l’arte contemporanea al grande pubblico, l’iniziativa permette agli artisti di talento di proporre le proprie opere ai visitatori e alla vasta platea dei collezionisti. Una rassegna che ha quindi importanti ricadute sul mercato dell’arte e sulle quotazioni dei pittori che vi partecipano. Intanto la mostra bormina sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 18,30, il sabato dalle 14 alle 18,30. C.Cas. Tirano 23 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 I profughi al Belvedere Cercano un lavoro e imparano l’italiano Sondalo. Da due anni l’hotel è un punto di riferimento Funziona quasi come un ufficio di collocamento «Non chiedono altro che di guadagnarsi da vivere» SONDALO PAOLO GHILOTTI Si chiamano Appiah, Dumbia, Fofana, Traoré ed Asamoah, ma in Europa non hanno trovato milioni di euro come i loro omonimi calciatori. Sono alcuni dei 22 profughi del Belvedere di Sondalo, albergo che da due anni è un punto di prima accoglienza dei profughi in provincia che cercano lavoro. Come i calciatori Come i più famosi calciatoriAppiah vestì in Italia la maglia della Juventus che indossa Asamoah, ghanese come quello di Sondalo, Dumbia è stato un attaccante che la Roma di Garcia acquistò dal Cska Mosca, Traorè fece una fugace apparizione nel Milan alcune stagioni fa (era un centrocampista dal fisico alla Viera), Fofana è stato nazionale in Francia), anche loro si recano ogni giorno al campo di calcio. Quello dell’oratorio del passare alcune ore di una giornata che senza impiego è inevitabilmente molto lunga . L’onore di calcare quello sportivo di campo e di vestire la maglia del Sondalo calcio l’hanno avuto solo in due, evidentemente i più dotati per la disciplina sportiva,: Dumbia che è un 18 anni della Guinea è punta come il famoso omonimo e Kote Mamady che è andato pure a segno nel campionato di Terza categoria un paio di settimane fa, facendo pagare pegno al direttore sportivo del Sondrio Calcio, Habib Zallouz, che li ospita al Belvedere, ben felice da pagargli da bere come promesso. Il campo che tutti i profughi “sondalini” sognano è però un altro, quello lavorativo. Fofana, 26 anni, fisico possente, campi e stalla hanno rappresentato il passato in Senegal, ora è pronto per qualsiasi proposta qui in Italia. È una squadra lavoro quella del Belvedere. Come fosse un ufficio di collocamento ci sono da piazzare idraulici, elettricisti, piastrellisti e muratori. Non conta solo la professionalità, ma hanno capito quanto sia fondamentale la conoscenza della lingua italiana per poter inserire nel mondo del lavoro e nella società italiana. Fino a giugno quasi tutte le mattine seguiranno le lezioni di italiano della maestra Eleonora Con- tessa del Cpia di Morbegno, che è dolce e paziente, ma pure intransigente nell’insegnamento degli elementi base della nostra lingua. Al Belvedere ci sono africani e asiatici e come in un ristorante chic si passa da piatti di un paese all’altro. Ma le lezioni di italiano non si limitano a quelle obbligatorie, ci sono pure lezioni serali a cura delle maestre volontarie del paese. Il titolare è straniero Parla le loro lingue e ne capisce usi e costumi Habib Zallouz, il titolare del Belvedere che sa cosa significa giungere da un paese straniero in Italia. «Spero che i ragazzi riescano a trovare un’occupazione. Hanno bassi costi. Hanno effettuato i corsi sulla sicurezza sul lavoro e possono lavorare subito». Lui pensa anche all’aspetto sanitario. Un ragazzo del Bangladesh ha subito un intervento ad un orecchio all’ospedale di Sondrio; un altro dovrà recarsi a Milano per un intervento alla gola. Habib è il loro angelo custode che li accompagna ovunque. Foto di gruppo dei profughi con la maestra Eleonora Contessa L’integrazione passa dalla squadra di calcio SONDALO In due anni sono stati quasi una quarantina i profughi transitati dal Belvedere di Sondalo. Fra quelli tuttora ospiti il veterano è il piastrellista Traorè che giunge dalla Guinea. Mentre negli anni d’oro del sanatorio Sondalo ha ospitato malati proveniente da tutta Italia, ora una fetta del mondo è qui presente: Bangladesh, Parco Stelvio Le iniziative per le vacanze dei bambini Ecco i Pasquali Tutta Bormio è mobilitata Bormio Il programma della sfilata delle tradizionali portantine allegoriche fino a piazza del Kuerc Sono diciannove le portantine iscritte all’edizione 2016 dei “Pasquali” di Bormio. Due sono per il reparto Dossorovina, tre per il Maggiore, quattro per Buglio, sette per Combo e tre per Dossiglio. Ultimi ritocchi per i lavori artigianali dal significato religioso, pazientemente realizzati nel corso dell’inverno, opere allegoriche che rimarranno in esposizione in piazza del Kuerc sia domenica che lunedì. Grande l’attesa per la manifestazione, una delle più sentite in paese che coinvolge tutto il comprensorio. Con il numero 1, a sfilare, sarà “A braccia aperte” (capipasquale Anna Occhi e Lorenzo Vitalini) del Dossorovina, lavoro realizzato dai ragazzi dell’oratorio; per questo reparto in gara anche “Illuminati da Te” (Federico Dei Cas, Diego Pedrini). Per il Maggiore saranno presentati “Insieme sul treno pasquale” (Alfredo Gaglia, Leonardo Canclini), “Sorgente di misericordia” (Marco Compagnoni, Simone Bellotti) e “Scegli il tuo cammino” (Simone Pedrini, Stefano Pedranzini). Il Buglio è in gara con “Miserando atque eligendo” (Stefano Castellazzi, Simone Prandi), “Gioca con noi” (Ilaria Giordano, Maria Giacomelli), opera proposta da animatori ed ospiti della casa di riposo “Villa del Sorriso” di Bormio, “De hymno vitae” (Francesca Dei Cas, Luca Bradanini), e “Illumina il nostro cammino” (Davide Compagnoni, Cristian Codara). Per il Combo “Permesso, grazie, scusa” (Federico Alberti, Enea Andreola), “Andiamo a tempo” (Desirè Conforti, Domenico Barbalace), “Fare centro nella vita” (Simone Compagnoni), “Tra le tue mani” (Matteo Tenci, Veronica Fattor), “La forza dell’amore” (Michele Andreola, Francesca Mutti), “Come cerva alla sorgente” (Marco Rocca, Chiara Rainolter), “Com-muoversi” (Kristian Costa d’Avorio, Guinea, Senegal, Ghana. Una convivenza pacifica grazie alla regia di Habib Zallouz, tunisino che da oltre quarant’anni vive a Sondalo ed è un esempio di perfetta integrazione, che capendo la mentalità dei usoi ospiti che provengono da tutto il mondo, evita a priori possibili divergenze. «Abbiamo qui allevatori, elettricisti, muratori, idrauli- Bormio Una portantina allegorica delle passate edizioni Confortola), mentre il Dossiglio ha realizzato “Hebdomada maior” (Giulia Antonioli, Gioele Rini), “Aprire porte per costruire ponti” (Fabio e Marco Rini) e “Pro mundi vita” (Denis Antonioli, Davide Pedrini). La tradizionale e seguitissima manifestazione, che ogni anno richiama nella Magnifica Terra migliaia di visitatori, domenica mattina prenderà il via dal consueto raduno in piazza V Alpini dove, alle 10, partirà la sfilata delle portantine allegoriche verso la piazza del Kuerc. Al termine dell’imponente corteo folkloristico, avvalorato dalla presenza di numerosi gruppi in costume tipico, don Alessandro Alberti, arciprete di Bormio, impartirà la benedizione pasquale alle varie allegorie che rimarranno esposte anche nella giornata di lunedì 28 marzo fino alle 19. Alle 17 del giorno di Pasqua, in piazza del Kuerc le premiazioni e alle 21, al Pentagono di Bormio, serata danzante aperta a tutti con il gruppo “Nuova realtà”, iniziativa organizzata dalla cabina di regia dell’evento, l’associazione “I Reparti” di Bormio che manda avanti questa tradizione con sensibilità ed attenzione. Attività per grandi e piccoli, a Pasqua, al parco nazionale dello Stelvio. Domani alle 15, al centro visitatori del Parco a S. Antonio Valfurva, in programma un laboratorio didattico dedicato a bambini, ragazzi e famiglie. L’attività, dal titolo “Voglio un nuovo becco!”, permetterà ai partecipanti di capire perché esistono becchi dalle forme più diverse, veri strumenti specializzati per i differenti “mestieri” ecologici svolti dai tanti uccelli che vivono nel Parco. Inoltre, col risveglio primaverile, i prati dell’area protetta tornano ad ammantarsi di fiori e piante, gioia per gli occhi ma anche per il palato. Per capire questo, sabato è prevista una breve escursione dedicata alle “erbe selvatiche nel piatto”. Federica Gironi insegnerà ai partecipanti a riconoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili, all’insegna del recupero degli antichi saperi della tradizione contadina. Il ritrovo alle 14.30, alla partenza della funivia. Per entrambe le iniziative previsti l’obbligo di iscrizione al punto informazioni della torre Alberti e una tariffa di iscrizione di 2 euro. D. Gur. ci, chi vuole assumerli anche per un breve periodo, basta che chiami allo 0342-801408» afferma l’albergatore che attende di trovare un posto di lavoro a questi ragazzi, così come ha trovato un posto in squadra al Sondalo di terza categoria ai giovani promettenti Dumbia e Kote. Sono stati i primi giocatori di colore del Sondalo. Parlano solo poche parole di italiano, ma il linguaggio del calcio è universale e favorisce l’integrazione di questi ragazzi, che a tirar calci al pallone ci sanno fare. P. Ghi. 25 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 Morbegno e Bassa Valle Statale 38, nessun ritardo nelle gallerie Il punto. Rispettato il cronoprogramma: entro 15 giorni attivati i cantieri su tutti gli imbocchi dei tunnel E l’impresa Cossi Costruzioni spa invita ad inoltrare reclami a chi accusa crepe causate dalle detonazioni MORBEGNO SABRINA GHELFI Proseguono le opere della nuova superstrada in Bassa Valle: da martedì si sparano gli esplosivi anche all’imbocco est della galleria a Paniga (al viadotto del Tartano), «in questo modo – spiega il tecnico esterno incaricato dal Comune di Morbegno per seguire la partita, Francesco Bongio - nel giro di una quindicina di giorni si lavorerà su tutti e quattro i fronti della galleria», dove al momento si è scavato per 600 metri da un lato e centodue dall’altro». Bongio anticipa l’aggiornamento sullo stato del cantiere 1 La fine dei lavori è per il 2017 Attualmente il cantiere impiega 100 operai 1 Sono in fase di posa le tubazioni che attraverseranno Adda e Bitto della superstrada, così come è stato annunciato nell’ultimo consiglio comunale dal sindaco Andrea Ruggeri che ha garantito informazioni periodiche alla popolazione sul grado di avanzamento dell’intervento viabilistico. Che la superstrada stia prendendo forma fra la località Valletta di Traona e il conoide del Tartano, se ne stanno accorgendo in queste settimane non solo i residenti nel Morbegnese, ma anche gli automobilisti che si spostano sulla strada Valeriana dei Cech e sulla statale 38 dalla quale sono ben visibili, di giorno, ma anche col buio perché illuminati con le fotocellule, i varchi che si stanno creando nel versante retico della montagna dove passerà il tratto in galleria della superstrada. «Nel giro di 15 giorni – chiarisce Bongio - saranno attivati i lavori su tutti e quattro i portali della galleria, l’ultimo intervento è quello a VallettaSelvapiana che verrà avviato subito dopo Pasqua». La posa delle tubature Parallelamente si sta procedendo con la posa delle tubazioni fra il fiume Adda e il torrente Bitto all’altezza di Morbegno che nei prossimi mesi verranno utilizzati tempora- neamente per transitare da una parte all’altra dei cantieri. «Nel mese di maggio – continua Bongio - si comincerà a lavorare, partendo dal lato Selvapiana est, al cuniculo di sicurezza pedonale che correrà parallelo alla galleria». Il cronoprogramma In base a questo aggiornamento delle opere il cronoprogramma dei lavori si sta rispettando e,salvo imprevisti, l’intervento del tratto sino al Tartano della superstrada si concluderà entro la fine del 2017, quando si chiuderanno i cantieri dove sono attualmente impegnati 100 lavoratori che si stanno concentrando sui quattro imbocchi della galleria (uno alla Valletta di Traona, due a Campovico e una sul Tartano). Intanto il Comune di Morbegno da martedì ha diffuso gli avvisi pubblici invitando i cittadini che riscontrano danni agli edifici, quale conseguenza delle eventuali vibrazioni provocate dai brillamenti degli esplosivi utilizzati per gli scavi delle gallerie “Selvapiana” e “Paniga” a inviare una nota scritta alla ditta esecutrice Cossi Costruzioni SpA, piazza, Giuseppe Garibaldi n. 9; posta elettronica certificata: [email protected]. Ecco a Talamona il cantiere che sta lavorando all’imbocco est della galleria di Paniga Il vento solleva la terra e crea problemi di visibilità sulla superstrada FOTO SANDOININI Pure l’Anticorruzione bacchetta l’Anas «Cantiere ceduto in modo irregolare» Morbegno La delibera dell’Autorità alla luce dell’inchiesta della Guardia di Finanza Dopo la Guardia di Finanza e la Procura di Roma, anche il Garante per l’Anticorruzione sottolinea l’irregolarità della cessione del cantiere della tangen- ziale di Morbegno dalla siciliana Tecnis alla valtellinese Cossi. Va sottolineato, una volta di più, che nel fascicolo dell’inchiesta denominata “Dama nera” non c’è alcun passaggio che riguardi l’impresa Cossi che gestisce il cantiere. Le irregolarità, sempre secondo gli inquirenti, riguardano i rapporti tra Tecnis e Anas, TRIBUNALE DI SONDRIO segue Rif. RGE 102/2010 SO314174 SONDRIO - VIA LUNGO MALLERO DIAZ, 14 - LABORATORIO ARTIGIANALE P.T. ; LOCALE AD USO MAGAZZINO P.T.; LOCALE AD USO CANTINA piano interrato; VANI AD USO MAGAZZINO riempiti di materiale alluvionale piano interrato. Valore di perizia Euro 138.550,00. Prezzo base Euro 77.934,38. Vendita senza incanto 24/05/16 ore 09:00. G.E. Dott.ssa Barbara Licitra. Professionista Delegato alla vendita Avv. V. Baruffi c/o Associazione Avvocati 0342218735. Custode Giudiziario Avv. V. Baruffi tel. 0342216331. Rif. RGE 31/2013 SO314987 mentre la Cossi, che sta realizzando la tangenziale, risulta al di fuori di ogni sospetto. Secondo quanto accertato dalla Gdf, la Tecnis voleva cedere il cantiere, insomma. Per farlo aveva intenzione di cedere un ramo d’azienda ai sondriesi. Serviva però il benestare dell’appaltante: l’Anas, appunto. Ma l’ok dell’ente strade non arrivava. Le tangenti pagate dai titolari della Tecnis ai vertici dell’ente strade sarebbero servite proprio a velocizzare questa pratica, dopo un tiramolla di mesi. Tutto questo risale alla scorsa primavera. Nei giorni scorsi la pratica è finita all’attenzione anche dell’Anac, l’Autorità Nazionale Anti Corruzione. Nella delibera firmata dal presidente Raffaele Cantone si legge, tra l’altro, che il contratto con il quale la Tecnis ha ceduto il cantiere morbegnese avrebbe ben poco della cessione di ramo di azienda, risolvendosi di fatto in una cessione di contratto di appalto. Un’operazione fittizia che, secondo Cantone, sarebbe stata effettuata al solo scopo di dribblare le norme sull’affidamento delle opere pubbliche. È chiaro, sottolinea l’Autorità, che situazioni come questa rischiano di compromettere il regolare avanzamento delle opere, con un possibile aumento dei costi difficile da sostenere. Se questo rischio, in concreto, non sembra sussistere per i lavori valtellinesi, che procedono secondo i tempi stabiliti, resta l’evidenza della scarsa vigilanza dimostrata dai vertici dell’Anas: «Se da un lato l’offerta formulata da Tecnis, risultata anomala. è stata sottoposta a verifica di congruità con esito positivo, di contro le nuove condizioni economiche che si vengono a determinare per la società Cossi non sono state sottoposte da parte della stazione appaltante ad alcuna verifica circa la sostenibilità economica». Almeno a livello teorico, quindi, «questo potrebbe rappresentare un grave vulnus per un regolare svolgimento delle prestazioni contrattuali». ASTE IMMOBILIARI E FALLIMENTARI TIRANO - VIA GIUSTIZIA, NDR - LOTTO 2) PIENA PROPRIETÀ PER LA QUOTA DI 1/6 DI CASCINA, sup. comm. di 79,80 Mq. L’edificio è situato in aperta campagna ed è costituito da un locale situato al piano semint., adibito a deposito.Il subalterno 3 è posto al piano primo, sottotetto è costituito da un unico vano, destinato a deposito derrate. Di fatto all’interno dello stesso è stato ricavato un appartamento, costituito da un ingressosoggiorno-cucina di mq 17,20, una camera di mq 10,30, un bagno di mq 5,30 ed un ripostiglio di mq 9,60.PIENA PROPRIETÀ PER LA QUOTA DI 1/6 DI TERRENO AGRICOLO in parte coltivato a meleto ed in parte adibito a bosco. Valore di perizia Euro 24.719,14. Prezzo base Euro 18.540,00. Vendita senza incanto 21/06/16 ore 10:30. G.E. Dott. Pietro Della Pona. Professionista Delegato alla vendita Avv. Carla Mango tel. 0342/211133. Custode Delegato Avv. Carla Mango tel. 0342211133. Rif. RGE 89/2014 SO313845 Terreni COSIO VALTELLINO - LOTTO 3) QUOTA INDIVISA PARI A 2/12 DI TERRENI di varie metrature e qualità. Valore di perizia Euro 7.420,00. Prezzo base Euro 2.347,73. Vendita senza incanto 13/05/16 ore 09:00. G.D. Dott. Gianfranco D’Aietti. Professionista Delegato alla vendita Avv. G. Bongioni 0342218735 - c/o Associazione Avvocati. Curatore Fallimentare Debitore. Rif. FALL 6/2010 SO312893 LIVIGNO - LOCALITA’ ARNEIRA, FRAZIONE TREPALLE - LOTTO 1) TERRENI AGRICOLI coltivati a prato e pascolo della superficie commerciale complessiva di mq. 2.841,90. CASCINA IN FASE DI RISTRUTTURAZIONE; FABBRICATI IN CORSO DI COSTRUZIONE; TERRENI AGRICOLI della superficie commerciale di 2.750,00 mq. Valore di perizia Euro 576.079,20. Prezzo base Euro 432.059,40. Vendita senza incanto 12/05/16 ore 11:00. G.E. Dott. Pietro Della Pona. Professionista Delegato alla vendita Avv. Chiara Tempra c/o Studio Legale Capici 0342/358696. Custode Giudiziario Avv. Chiara Tempra tel. 0342358696. Rif. RGE 88/2012 SO315019 Morbegno e bassa valle 27 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 Viabilità e sicurezza le priorità Piantedo approva tutti i bilanci I contenuti. Il triennale trasforma le ex scuole nella sede delle associazioni Il previsionale invece stanzia quasi tre milioni per migliorare i collegamenti PIANTEDO ANNALISA ACQUISTAPACE Un bilancio di previsione che chiude a circa 2milioni 780mila euro e un documento di programmazione triennale che punta in particolare su viabilità e sicurezza. Il consiglio comunale di Piantedo si è riunito per l’approvazione del bilancio 2016 e del documento unico di programmazione (Dup), che da quest’anno è atto obbligatorio per tutte le amministrazioni locali. Le priorità Riguardo al Dup l’assessore Fabiana Pinoli ha illustrato i contenuti: «Per gli investimenti abbiamo stanziato 25mila euro che costituiscono un fondo di progettazione e che stiamo già utilizzando per la pista ciclabile che da via Roma raggiungerà Valpozzo e partirà in seguito anche la progettazione per l’ultimo dei tre interventi principali che abbiamo previsto tra gli investimento del documento unico di programmazione per il 2018 che riguarda il secondo piano dell’ex palazzo scolastico». L’edificio è già stato al centro negli ultimi anni di un imponente intervento di riqualificazione che si è concluso di recente creando nuovi spazi Il Consiglio comunale ha preso atto che il patto di stabilità non è stato rinnovato FOTO ARCHIVIO per le sedi delle associazioni locali, della biblioteca che proprio in questi giorni è stata trasferita nell’ex scuola lasciando libera la sala consiliare dov’era ospitata in precedenza. Sempre nell’ex palazzo scolastico al centro del paese si sta sondando l’interesse della popolazione per la creazione di un servizio di asilo nido sarà in grado di ospitare complessivamente 34 bambini. Ad oggi è stato arredato e reso funzionale per avviare l’attività in favore di 20 bambi- ni. «Il patto di stabilità – ha spiegato Fabiana Pinoli – formalmente non è stato rinnovato sotto questo nome, ma di fatto non sono in alcun modo diminuiti i vincoli sulle disponibilità delle risorse comunali». Il patto di stabilità Il sindaco Mirco Barini ha però fatto presente che «un temporaneo svincolo concesso a fine 2015 per l’impiego dei fondi al di fuori del patto di stabilità ha permesso, anche grazie al lavoro efficace dell’ufficio tecnico, di stanziare 80mila euro per l’asfaltatura delle strade comunali e portare avanti interventi che saranno in appalto a breve». Il consiglio ha approvato anche l’aggiornamento alle normative dei regolamenti per l’applicazione delle tariffe che compongono l’imposta unica comunale sottolineando che la tassazione ai cittadini, così come previsto dalla legge, resterà invariata rispetto allo scorso anno. Cino e Cercino uniti da un ponte-canale L’intervento Azione congiunta delle amministrazioni comunali di Cino e Cercino per realizzare un collegamento stradale tra i due paesi e mettere in sicurezza il versante ampliando anche la metanizzazione. Con un protocollo d’intesa siglato dai sindaci dei due paesi della costiera dei Cech si è definito l’accordo che parte dalla volontà del comune di Cino di realizzare una strada di collegamento secondaria dal centro di paese alla frazione di Siro in comune di Cercino, frazione che ha alcuni fabbricati che rientrano nel territorio comunale di Cino. I lavori consistono nella costruzione di un tratto di stradacanale che si estenderà in prosecuzione di quella già esistente, la strada per Piazzo, realizzata nel 2003 a seguito degli eventi alluvionali che colpirono la zona nel novembre 2000 mantenendone le caratteristiche e provvedendo anche al completamento della pista che porta alla frazione di Siro. Insieme alla Il municipio di Cercino “Caro acqua” Secam spiega ma le proteste non si placano Bema Acqua che costa di più e iniziative di protesta sulle nuove tariffe per le forniture idriche A Bema prosegue la vertenza portata avanti da un buon numero di cittadini, che hanno sottoscritto una petizione in cui si contestava, un «comportamento per nulla trasparente e corretto tenuto dagli enti preposti nei confronti degli utenti». Nella petizione si ribadisce, come, al posto delle nuove tariffe, i sottoscrittori siano intenzionati «a versare la somma di 42,27 euro, impegno forfettario annuale equivalente al costo dei servizi idrici erogati dal comune di Bema prima della gestione Secam, in attesa dell’effettiva posa dei contatori». Una “rivolta” dei consumi che è stata firmata da circa 70 persone. In questi giorni a Bema sta arrivando la risposta di Secam indirizzata ad una lunga serie di firmatari. L’ente gestore in una lettera raccomandata precisa che, «le bollette emesse sono corrette, compresa l’attribuzione dei consumi forfettari, che risponde a una precisa disposizione degli enti sovraordinati». Si precisa che il gestore, realizzazione della strada è previsto un intervento più ampio per il prolungamento della rete di metanizzazione partendo dall’abitato di Cino e intercettando la tubazione esistente per svilupparsi in direzione del centro del comune di Cercino che non è attualmente metanizzato. Infine, il progetto prevede anche in intervento di sistemazione della strada che collega via Madonna della Neve a via Folonaro a Cercino con l’asfaltatura del tratto di strada interessato e la posa di griglie e tubi per lo non avendo per legge, «nessuna competenza in materia tariffaria nell’emissione delle bollette, si limita ad applicare le tariffe deliberate da enti sovraordinati». Si precisa anche come, «non sia legalmente possibile per l’utente autodeterminarsi il consumo, e di conseguenza autodeterminarsi il dovuto. possibile – si spiega – richiedere la rateizzazione, che deve comunque essere accettata e regolamentata dall’ente scrivente», avvisando che, in caso gli utenti inoltrassero i pagamenti “autocalcolati” sui coefficienti precedenti, «si procederebbe ad effettuare il rimborso di quanto versato lasciando in sospeso il paga- Cambiano le regole e l’Imu dà più gettito Marketing sul web Un corso insegna come Cresce il gettito previsto dell’Imu a causa del mutamento della legge che non consente più di considerare prima casa l’abitazione concessa in uso ad un familiare in linea retta con una semplice dichiarazione. Per questo il comune di Piantedo ha dovuto aggiornare il regolamento per l’applicazione dell’imposta in questi casi:«Avevamo introdotto questa possibilità per andare incontro ai casi in cui i figli abitano case di proprietà dei genitori come prima abitazione – ha spiegato il sindaco Mirco Barini – questo consentiva con una semplice dichiarazione del contribuente di avere lo sgravio sull’Imu altrimenti calcolata come seconda casa». Da oggi non è più sufficiente e la legge prevede che lo sgravio sia concesso soltanto a chi registra formalmente un contratto di comodato d’uso gratuito, purchè non abbia la proprietà di altre abitazioni o terreni. Riguardo alla Tasi la minoranza ha chiesto conto della scelta di applicare la tassa nella misura del 10% a carico del detentore e il 90% a carico del proprietario. Il sindaco ha spiegato che «si tratta di una scelta dettata dalla volontà di avere maggiori certezze per il Comune di riscuotere la tassa. Viste le difficoltà spesso vissute dagli stessi proprietari di ottenere il regolare pagamento degli affitti, abbiamo maggiore certezza di riscossione facendo gravare su di loro la maggior parte della tassa». L’iniziativa A. Acq. S. Ghe. smaltimento delle acque meteoriche. L’accordo raggiunto tra le due amministrazioni, che indica nel comune di Cino l’ente capofila, prevede un investimento complessivo di 305mila euro il cui finanziamento sarà assicurato con una quota di 229.500 euro del comune di Cino e 76mila di quello di Cercino. I Comuni reperiranno le risorse finanziarie a loro carico nell’ambito dei rispettivi bilanci e inserendo l’opera nella programmazione triennale dei lavori pubblici. Il Comune di Cino si occuperà dell’incarico di progettazione, gara d’appalto contabilità finale. A cura di “Valtellina mobile” la formazione si articola attraverso due incontri da tre ore ciascuno Quanto è importante il digitale per il lavoro? Quale strategia è ideale per promuovere la propria attività utilizzando web e social network? È a queste domande che intende rispondere il corso organizzato da Valtellina turismo mobile aperto a privati e aziende. L’iniziativa, incentrata sullo sviluppo professionale di strategie di web marketing e social media marketing, è rivolto sia a chi si affaccia a queste realtà, che a coloro che hanno già dimestichezza con questi strumenti. Relatore di questi appuntamenti sarà Sandro Faccinelli, titolare di Valtellina turismo Mobile, giornale turistico della Valtellina. Si tratta di due incontri di formazione di 3 ore ciascuno durante i quali verranno introdotti a 360 gradi i fondamenti del web marketing e del social marketing, dalla pianificazione al coordinamento, dalla creatività all’esecuzione, con particolare riferimento agli ultimi sviluppi del settore e agli obiettivi di comunicazione aziendali. Il corso si tiene giovedì 14 aprile 2016 e giovedì 21 aprile dalle 20 alle 23. Il costo è di 90 euro e si terrà nella sala consiliare del Comune di Morbegno, in via san Pietro. Per infor: [email protected]. Balconi e giardini scatta la corsa al premio Morbegno mento corretto della bolletta». I soldi tornerebbero indietro. Una risposta che sta venendo commentata a Bema. «Sui costi dell’acqua annuali – ha precisato a riguardo il referente dei firmatari, Maurizio Pasina – si è passati da 42,27 euro annue a 320 e la responsabilità a quanto pare è sempre di qualcun altro –. Il quadro delle risposte tra l’altro è incompleto, ci sono indirizzi sbagliati, a qualcuno la lettera della Secam non è arrivata. In ogni caso noi proseguiremo nella nostra contrapposizione ai nuovi criteri di calcolo delle bollette». Torna “Morbegno in fiore” , l’iniziativa che si terrà il prossimo due aprile voluta dall’Unione commercio della Bassa Valle per portare la primavera nella strade e nelle piazze della città. «Lo scorso anno avevamo inserito fra le iniziative una novità, un evento che andasse ad animare uno dei periodi più tranquilli dell’anno nel nostro territorio - spiega la vicepresidente dell’associazione di categoria, Rita Gherbi - . Già l’anno precedente volevamo improntare una delle serate dei venerdì a favore dei fioristi, ma seguendo i loro consigli si è pensato di proporlo nel periodo dell’anno a loro più favorevole, la primavera». Fin dalla mattinata la città di Morbegno sarà abbellita dalle composizioni floreali di alcuni fioristi che aderiranno alla manifestazione. Intanto sta cominciano a girare in rete un video che raccoglie le immagini della prima edizione dell’iniziativa e che invita i fioristi dell’intera provincia interessati a inviare l’adesione al 3334107233 dalle 9 alle 12. D. Roc. S. Ghe. A. Acq. LA PROVINCIA 29 GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 Valchiavenna Passa il bilancio da sei milioni ma fioccano le critiche in aula Incontro speciale con Flaviano Bianchini Comunità montana. Ieri mattina l’attesa assemblea. L’opposizione lamenta scarsa lungimiranza Tra le priorità: «Fibra ottica, macello mandamentale, area industriale e risparmio energetico» CHIAVENNA DANIELE PRATI Bilancio da 6 milioni di euro quello approvato dall’assemblea della Comunità Montana Valchiavenna, riunitasi ieri mattina. I rappresentanti dei dodici comuni della valle hanno dato il via libera, non senza un’accesa discussione, al piano di entrate e spese dell’ente comprensoriale per il 2016. «Sul fronte delle entrate – ha spiegato la presidente Cinzia Capelli – abbiamo 338 mila euro dallo Stato, 500 mila dalla Regione Lombardia, 100 mila euro dalla Provincia e circa 1 milione dal Bim. Quest’anno sarà caratterizzato dal raddoppio della quota a carico della Comunità Montana per i servizi sociali, che arriverà a 500 mila euro. Sul fronte degli investimenti punteremo su piano energetico, macello mandamentale, fibra ottica per l’area industriale e hot spot per Internet in tutti i comuni». L’area canottaggio La minoranza guidata dal sindaco di Verceia Flavio Oregioni ha chiesto lumi sul destino dell’area per il canottaggio di Verceia: «Per quanto riguarda il canottaggio – ha replicato Capelli – abbiamo la volontà di completare il secondo lotto. Chiedevamo una compartecipazione alla Provincia, che è arrivata. Quando arriverà anche quella del comune di Verceia fisseremo il nostro contributo per il completamento». Altro punto di discussione l’area industriale. La Cm ha in programma interventi per il miglioramento dei servizi, ma l’ampliamento del comparto dovrà attendere: «Il Piano di Investimenti Produttivi è pronto dal 2014 – ha commentato Severino De Stefani – ma non si sta facendo nulla. Ci sono aziende che si vogliono ampliare e altre che vogliono insediarsi». Secondo Capelli il Pip vecchio è ancora in vigore e nei limiti gli ampliamenti sono possibili: «Stiamo lavorando per le aree da acquisire, ma teniamo presente che l’approvazione del nuovo Piano di insediamento produttivo comporterà per i proprietari il pagamento dell’Imu». Poco convinto della bontà del bilancio lo stesso ex presidente De Stefani: «Il bilancio è sempre più basso. Segno che c’è poca capacità di pianificazione, manca la visione e la capacità di reperire i fondi». Bianchini ospite all’Operaia Chiavenna Una serata dedicata ai libri, ai viaggi, ai diritti umani e all’ambiente ed ecologia quella di venerdì prossimo Piste ciclabili e sport Discussione anche sul prossimo bando per lo sport e sulla rete di piste ciclabili: «Chiediamo che il bando per lo sport – ha commentato Luca Della Bitta – torni ad avere come destinatari gli enti e non più le associazioni come lo scorso anno. Questo permetterebbe di fare interventi maggiormente strategici e duraturi, con effetti positivi sulle stesse associazioni sportive». Apertura da parte della presidente Capelli: «Lo scorso anno abbiamo raccolto le necessità delle associazioni. Siamo prontissimi a ridiscutere la questione in conferenza dei sindaci». Altro punto la rete delle piste ciclabili, in particolar modo l’attraversamento dello Schiesone a Prata Camportaccio: «La progettazione – ha affermato Della Bitta – non basta. Ci aspettavamo uno stanziamento per l’opera». Opera che, secondo quanto spiegato da Capelli, potrebbe costare dai 60-70 mila euro fino a 1 milione: «Affrontare una spesa da 1 milione per la realizzazione di una passerella è un argomento da approfondire con cautela». La questione dell’area industriale continua a tenere banco in Valle In chiusura di seduta Il “caso Gini” infiamma l’assemblea e sull’interrogazione si scatena la bagarre Un mese fa Francesco Gini, vicepresidente dell’ente comprensoriale, per sbaglio inviò una mail indirizzata anche alla minoranza contenente insulti e commenti poco simpatici nei confronti dei rappresentanti dell’opposizione, scatenando una abbastanza comprensibile reazione indignata. Ieri in assemblea il capogruppo di minoranza Flavio Oregioni ha presentato l’interrogazione già divulgata nelle scorse settimane: «Il comportamento di Gini è inammissibile, speravamo in una presa di distanza da parte della Cm». Gini si è ufficialmente scusato ammettendo l’errore e la presa di distanza da parte di Capelli è arrivata: «Mi dissocio dalle parole usate da Gini, Aree interne, firma a maggio Parolo scioglie tutti i dubbi L’incontro I sindaci hanno incontrato il sottosegretario regionale per discutere del progetto e della sua attuazione Dirittura d’arrivo per il progetto Aree Interne della Valchiavenna. Incontro tra i sindaci del mandamento, la Comunità Montana Valchiavenna, il sottosegretario regionale ai rapporti con il Con- siglio regionale, alle politiche per la Montagna, alla Macroregione Alpina Ugo Parolo e il dirigente regionale Alessandro Nardo ieri mattina per fare il punto della situazione del lunghissimo iter relativo alla destinazione dei fondi europei per il progetto pilota che vede protagonista la valle del Mera. Gli stanziamenti La riunione di ieri è servita anche per sciogliere qualche dubbio, se non su quali saranno i progetti concreti, almeno sull’entità del finanziamento di cui si parla. Alla fine saranno avviati progetti in valle per circa 25 milioni di euro. Il 50% circa dei quali dovrà essere coperto dalla valle. Nel dettaglio 3,7 milioni arriveranno dalla legge di stabilità per istruzione e sanità. La parte riguardante il finanziamento alle imprese ammonta a 9,5 milioni di euro. Per quanto riguarda ma non prenderò provvedimenti nei suoi confronti visto l’impegno e i risultati ottenuti nel suo mandato». Sul tema è intervenuto anche il sindaco di Campodolcino Giuseppe Guanella: «In questa sede che ci vorrebbe coerenza. Io sono stato oggetto di insulti su Facebook da parte di un esponente del direttivo di Comunità Montana nel 2012. In quell’occasione mi rivolsi al presidente De Stefani e chiesi le dimissioni dell’assessore. Non furono concesse. Non me ne crucciai troppo e continuai a collaborare con questa persona dopo un confronto faccia a faccia. Non feci certo un’interrogazione». Dopo un intervento di De Stefani, che ha ribadito come dal suo fronte non siano mai venuti in questi mesi attacchi personali ma solo critiche di natura politica è arrivata la replica di Capelli, che ha deciso tra le proteste di chiudere il dibattito non lasciando la parola ai sindaci di Chiavenna e Mese che la stavano chiedendo. «Si è deciso di aprire il dibattito interpretando il regolamento – ha tuonato De Stefani – e ora non si può chiuderlo. La replica della presidente Capelli, comunque, non ha convinto Oregioni che ha chiesto di trasformare l’interrogazione in una mozione. Richiesta respinta, con qualche protesta, perché lo Statuto prevede che l’assemblea in sessione di bilancio non può discutere mozioni. 1 D. PRA. il turismo due fonti di finanziamento, rispettivamente per 6,1 e 3,1 milioni di euro che saranno destinati a progetti di promozione turistica, recupero dei sentieri, riqualificazione del lago. L’ultima tranche sono 3,9, con finanziamento dal Fondo Sociale Europeo, che serviranno per la creazione della “foresta modello” con l’obiettivo di arrivare alla certificazione del legname prodotto. Durante l’incontro non si è scesi, a quanto pare, nel dettaglio dei progetti. Progetti che, in gran parte, sono comunque emersi in questi mesi e che puntano su istruzione, sanità, rilancio del turismo. Da quanto si è capito ieri entro una decina di giorni saran- no affinati il documento finale di strategia e le schede relative alle iniziative proposte. Ci sarà, quindi, un passaggio nei comuni per il recepimento degli stessi documenti. Passaggio che dovrebbe arrivare entro il 21 aprile. In seguito si arriverà, si parla del mese di maggio, alla sottoscrizione di un accordo di programma quadro che vedrà la firma dei referenti locali, del Ministero e di Regione Lombardia. Le necessità escluse «Questo è stato sicuramente un incontro positivo – commenta la presidente della Comunità Montana Cinzia Capelli - . Ci sono necessità manifestate dal territorio che non Flaviano Bianchini, attivista ambientale di fama internazionale e già menzione speciale al Premio Chatwin 2010 come miglior libro di viaggio dell’anno per il suo “In Tibet – Un viaggio clandestino”, sarà a Chiavenna nella serata di venerdì 1 aprile per parlare del suo nuovo libro, “Migrantes - Clandestino verso il sogno americano”. Un viaggio senza documenti né protezioni, affrontato con l’identità del peruviano Aymar Blanco, dal Guatemala agli Stati Uniti, per raccontare le migrazioni dal Sud al Nord America e un continente ancora tutto da scoprire. Tre settimane e più di tremila chilometri, percorsi a bordo della “Bestia”, il treno merci che attraversa tutta l’America centrale, a piedi e con mezzi di fortuna, da solo o con il sostegno improvvisato di altri clandestini. Un’esperienza drammatica e illuminante, tra incontri con i cartelli dei narcos e con poliziotti corrotti, inaspettata solidarietà tra gli ultimi e violenza senza limiti. L’incontro é organizzato dal Circolo Arci Mille Papaveri Rossi e dalla Società Operaia di Chiavenna, con la partecipazione di Caritas e Cooperativa Sociale Nisida. Si terrà nel teatro della Sdo di via Chiarelli alle 21. S. Bar. sono potute rientrare nelle iniziative legate a Aree Interne per i paletti rigidi fissati a livello superiore. Penso al superamento della parcellizzazione dei fondi o alla necessità di collegarsi viabilisticamente all’autostrada svizzera. Ora dobbiamo attendere la condivisione di Milano e Roma». «Siamo molto soddisfatti per l’esito dell’incontro istituzionale di oggi - commenta il referente per aree interne e sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta - . Un incontro fondamentale perché chiude la lunga fase del confronto che ci ha visti impegnati nel delineare la strategia e studiare le azioni per concretizzarla». D. Pra. 36 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 CulturaeSpettacoli MASSIMARIOMINIMO FEDERICO RONCORONI Parlare d'amore fa bene all'amore La vera impotenza è quella sentimentale. Paolo Villaggio [email protected] Tel. 031 582311 Cultura: Mario Schiani [email protected], Massimo Romanò [email protected], Umberto Montin [email protected], Mauro Butti [email protected], Pietro Berra [email protected], Spettacoli: Edoardo Ceriani [email protected], Nicola Nenci [email protected], Fabio Cavagna [email protected], Riccardo Bianchi [email protected], Lilliana Cavatorta [email protected], Antonella Crippa (Lecco)[email protected], Sara Baldini (Sondrio)[email protected] Ghetto di Venezia Da 500 anni pietra di tolleranza Celebrazioni. A fine mese un articolato programma di mostre e concerti animerà un quartiere le cui strade raccontano una antica storia di solidarietà STEFANO FERRARI Nelle belle giornate di primavera, shabbat escluso, i camerieri di Gam Gam servono i loro piatti kosher tra i tavolini allineati lungo il canale che, qualche metro più in là, scorre sotto il ponte delle Guglie. È uno degli snodi del percorso che dalla stazione conduce al cuore di Venezia, una strada battuta ogni giorno dalle ruote rumorose di migliaia di trolley diretti a Rialto. È raro che i tabellini frenetici del “selfie e fuggi” contemplino la possibilità di gustare un falafel o un bicchiere di birra israeliana. Eppure il ghetto di Venezia, che in questo mese di marzo compie 500 anni, rimane ancora oggi uno dei luoghi più straordinari non solo della nostra Italia ma forse anche dell’intero pianeta, un simbolo - in tempi di migrazione immane e spesso tragica - di esclusione e insieme d’inclusione, l’una feroce, l’altra incondizionata. Furono i primi ebrei askenaziti provenienti dal Nord Europa a coniare il termine ghetto, incapaci com’erano, con quel loro strano idioma teutonizzato, di pronunciare la “g” morbida del termine “gèto”. Fino ad allora, questo campo presidiato da un vecchio pozzo tuttora visibile, era stato il luogo che ospitava le fonderie in cui la Repubblica dei dogi procedeva al “getto” dei metalli. I marrani e il prestito di denaro Nel marzo del 1516, i veneziani decisero che da allora in poi tutte le famiglie ebree distribuite nei sestieri della città, avrebbero vissuto relegate in quella sorta di castello. Due portali ne avrebbero segnato i confini e gli accessi, aprendosi all’alba, al suono dei campanili di San Marco, e richiudendosi al tramonto, ai rintocchi lugubri di quelle stesse enormi campane. La notte due barconi condotti da guardie cristiane lo avrebbero circumnavigato solcando silenziosamente le acque quiete dei canali per garantirne la sicurezza. Negli anni il quartiere ebraico di Venezia è cresciuto a dismisura, ospitando i figli delle eterne diaspore che portarono in laguna prima i sefarditi in arrivo dall’Oriente e, subito dopo, i marrani convertiti in fuga dalla Spagna, che qui poterono riconquistare la loro fede e con essa quel peccato originale che li rendeva tanto odiosi agli occhi dei cristiani. Gli era permesso di aprire botteghe in cui vendere stracci e, soprattutto, di prestare denaro, “sterco” sul quale la religione cattolica proibiva di speculare. Durante il giorno i titolari di queste piccole imprese di credito allestivano il loro banco sulla pubblica via. Quando fallivano, i gendarmi della Serenissima glielo spezzavano, inscenando una sorta di rapidissimo cerimoniale che svela il significato di quel “far saltare il banco” divenuto, negli anni, espressione d’uso comunissima. Oggi sul campo in cui pulsa il cuore del ghetto veglia stabilmente una coppia di poliziotti armati, mentre pochi ortodossi, membri di una comunità ridotta all’osso ma ancora molto attiva, sfilano come ombre frenetiche con i lo- 1 I palazzi sono i più alti di Venezia per accogliere quante più famiglie possibile 1 La prima sinfonia di Mahler apre alla Fenice il calendario dei festeggiamenti ro payot - i boccoli lasciati scivolare da sopra le orecchie tra sottoporteghi e portoncini di palazzi alti e sgangherati, i più alti della città. Dal Golem alle “scholae” Sei, sette, otto piani: negli anni di maggior vivacità, il ghetto ospitò migliaia di ebrei, e la sua architettura contraria alle leggi della fisica lo racconta meglio di tanti testi di storia. Sottoscala, cunicoli, ballatoi, solette incerte e tetti sbilenchi rimandano alla Londra fuligginosa di Oliver Twist e ai racconti bui di Gustav Meyrink e del suo Golem, a una Mitteleuropa fatalmente sempre un po’ ebrea. Le cinque sinagoghe, le “scholae” del ghetto di Venezia, sono lo specchio di questo fantasioso costruire, sorta di divertissement architettonico di un genius loci capace di ricavare sale di preghiera perfino in un ammezzato, al terzo piano di una palazzina alta e stretta in cui mai, oltre persiane scure sempre serrate, ci si aspetterebbe di poter visitare un matroneo. E sono anche, le sinagoghe, la reificazione di quel senso d’inclusione e coabitazione che rende tanto attuale un luogo in cui blasfema apparve sempre l’idea di chiudersi, di escludere, al punto che dovettero, qui più che altrove - più che a Varsavia, per esempio -, suonare sacrileghe le richieste dei nazisti che ai responsabili delle comunità imposero la consegna di elenchi fitti di nomi di uomini, donne, bambini. Qualcosa vorrà dire se Giuseppe Jona, un medico di 77 anni veneziano ed ebreo, ai nazisti regalò soltanto la propria salma, togliendosi la vita nel 1943 pur di non rilevare quei nomi, pur di non consegnare al nemico i suoi fratelli, in altre parole pur di non “escludere”, convinto di come la solidarietà tra gli uomini fosse l’unico, autentico antidoto alla barbarie di quella e di altre epoche. Venezia si sta mobilitando per festeggiare i cinque secoli di vita del ghetto, il più antico del mondo. Il programma è molto ricco: il Teatro la Feni- Una scena di strada nel quartiere ebraico di Venezia ARCHIVIO La scheda Palazzo ducale Da giugno grande mostra Il comitato costituito appositamente per le celebrazioni del cinquecentenario, ha attivato un sito internet che contiene tutte le informazioni relative alle diverse iniziative in atto. Il sito è consultabile all’indirizzo veniceghetto500.org. La serata inaugurale è in programma alla Fenice il 29 marzo, organizzata con il sostegno del World Jewish Congress e della Associazione Europea per la conservazione e la promozione della cultura e del patrimonio ebraico (Aepj). Imperdibile, dal 19 giugno al 13 novembre, “Venezia, gli ebrei e l’Europa. 1516-2016”, mostra organizzatacon la Fondazione Musei Civici a Palazzo Ducale. ce ospiterà la grande soirèe di apertura, il 29 marzo, con la prima sinfonia di Mahler diretta da Omer Wellber ma, ben oltre gli eventi, uno spazio lo meritano i progetti. Sono cinque e riguardano diverse opere di restauro: quello dei sottoporteghi, quello del museo ma soprattutto quello degli antichi e minuscoli giardini. Il recupero dei giardini «È un’idea nata un po’ per caso - dice Gaia Ravà, membro del consiglio della comunità nonché responsabile del progetto -. Volevamo recuperare questi due spazi abbandonati, l’uno dietro la sinagoga spagnola, l’altro dietro quella levantina. In origine erano giardini, ma già con l’apertura del ghetto divennero orti, spazi in cui coltivare e allevare piccoli animali, dovendo la comunità badare a sé stessa per mantenersi autosufficiente. Oggi, se i finanzia- menti ce lo permetteranno, vorremmo poterli trasformare per inserirli nel percorso delle visite guidate, mettendo a coltura spezie ed erbe aromatiche riconducibili alla tradizione della cultura culinaria ebraica». Il progetto dice molto della laboriosità tipica delle comunità internazionali. Qualche famiglia europea si è già fatta avanti per fornire il proprio contributo, mentre Gaia Ravà, reduce da una visita alle colonie agricole d’Israele, si è fatta una buona cultura sui metodi di coltivazione e irrigazione, che laggiù - garantisce - «sono all’avanguardia». Al resto baderanno il sole caldo della laguna e, chissà, forse anche i buoni servigi di “Qualcuno” più in alto. In fondo gli ebrei di Venezia proveranno a piantumare grano, vite, ulivi e rose selvatiche, fichi e palme da dattero. Tutte, rigorosamente, piante della Bibbia. LA PROVINCIA Spettacoli 37 GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 Il grande ritorno degli Ottanta Gli over 40 ballano e ricordano Compositrice e pianista a dieci anni Matilde è una star Il fenomeno. Stasera ad Albosaggia il bis del fortunatissimo disco party Intanto su Facebook fa furore il gruppo-nostalgia “80 voglia di... Noi che” ALBOSAGGIA PAOLO REDAELLI Continua la febbre del giovedì sera a Sondrio, che ha riportato in discoteca tanti over 40. Si entra alle 21.30 Oggi al Porto 05 di Albosaggia, dalle 21.30, si terrà infatti un altro disco party anni Ottanta, dopo il grosso successo registrato appena un mese fa. L’idea lanciata da Edi Simonini di Calendario Valtellinese in collaborazione con Bruno Ligari e il deejay Doriano Giugni sta infatti ottenendo un riscontro che va oltre ogni aspettativa. Su Facebook è nato un gruppo, “80 voglia di... Noi che” con più di 750 iscritti e che continua a crescere. E la musica da discoteca funge anche da collante per un nuovo tipo di aggregazione, un mood anni Ottanta che fa ritrovare antiche amicizie e riporta alla memoria oggetti dimenticati come il Clic-Clac e lo Scooby Doo (parole che suoneranno oscure alle nuove generazioni) mezzi di trasporto come la 500 e l’850 spider, il Ciao, il Boxer e il Garelli, come dimostrano le fotografie, i video e i post che popolano la bacheca di “80 voglia di...Noi che”, diventata un muro a cui appendere ricordi preziosi. La giovanissima pianista e compositrice Matilde Ghezzi Musica classica La giovanissima musicista di origine valtellinese alla passerella nazionale di Reggio Emilia Bruno Ligari, Edi Simonini e Doriano Giugni: il “recupero” del giovedì anni Ottanta porta la loro firma Grandi successi a prezzo modico Si torna in disco, dunque, stasera, a ballare i grandi successi degli anni Ottanta, tra Donna Summer e i Kool and The Gang, Gloria Gaynor e i KC and The Sunshine Band, gli Earth Wind & Fire e Madonna, ma anche il buon rock da dancefloor dell’epoca, Pink Floyd, AC/DC, U2, Yes, Genesis, Simple Minds, i lentoni da ballare stretti stretti e chi più ne ha, più ne metta...sul piatto. L’ingresso a 10 euro comprende anche una consumazione, proprio come una volta. E quello che Simonini & C vogliono ricostruire è proprio il clima festaiolo degli anni Ottanta, quando si andava in discoteca a divertirsi con gli amici. Ci sarà stavolta anche un fotografo, a immortalare i momenti salienti della disconight. Il gioco dei bigliettini Un mega party in cui, insieme alla musica e alle danze, con qualche gadget a sorpresa, troveranno posto anche nuove iniziative. Come la distribuzione di biglietti dove sarà possibile scrivere, in forma anonima, i propri ricordi degli anni 80. Ad esempio il ragazzo o la ragazza che vi piaceva, se avevate un Ciao taroccato o portavate le Timber- land e amenità del genere. Noi che... facevamo questo e quello, insomma. I biglietti saranno letti durante la serata, per farsi quattro risate e chi verrà riconosciuto avrà un omaggio di Calendario Valtellinese. “La partecipazione non è obbligatoria, ma chi lo farà contribuirà rendere più coinvolgente la festa”, dicono gli organizzatori. Che suggeriscono: “Si potranno portare i biglietti preparati anche da casa, ben piegati e da consegnare...nell’urna”. Nel frattempo, “mettete su le vostre scarpe rosse e...ballate il blues” (David Bowie, Let’s Dance). “Alce Nero parla” oggi al Libero Pensiero Lecco Il reading con protagonisti Alessandro Manca (voce) e Luca Dai (chitarra) inizierà alle 21.30 La poesia, la recitazione e la storia di una società (quella degli indiani d’America) a lungo narrata nei film e nella letteratura incontrano un palco. Con una chiave di lettura originale. Da queste premesse parte lo spettacolo “Alce Nero parla”, il reading organizzato oggi al Cir- colo Libero Pensiero, che ha come protagonisti Alessandro Manca alla voce e Luca Dai alla chitarra e armonica (via Calloni 14; dalle 21.30; 3 euro). L’evento s’inserisce nel palinsesto di “Libero Jazz”, la rassegna dedita non solo alla musica jazz, ma anche alle forme di osmosi artistica (qui parole e musica) e di sperimentazione profondamente legate al contatto diretto con il pubblico. Sul palco Manca, trentenne casatese, appassionato di letteratura americana, che da alcuni anni (anche al Libero Pensiero) è portavoce di una rilettura critica e narrativa di alcuni capitoli importanti della cultura americana (a partire dalla Beat Generation). Al suo fianco l’amico Luca Dai, cantautore brianzolo surrealista-folk. Un viaggio a contatto con la naturale autorità degli antichi cantori epici. Manca e Dai presentano nel circolo del rione di Rancio il loro nuovo progetto “Alce Nero parla”. Omaggio all’omonimo personaggio, vecchio stregone degli indiani Alessandro Manca e Luca Dai 1 12 22 La pellicola su Papa Francesco in visione al cinema di Mandello 27 28 32 Mandello Numeri vincenƟ La vita di Papa Bergoglio raccontata nel film diretto dal regista Daniele Lucchetti Visione con inizio dalle 21 Complementare 5 7 LAPROVINCIA.IT 570822 E’ l’uomo che gode della fiducia incondizionata della maggioranza degli italiani, in cima a tutti sondaggi, uno capace di unire invece che dividere. E’ l’uomo che nella sua prima visita pastorale è andato a Lampedusa, terra di approdo dei migranti. E’ colui che ha favorito di fatto l’incontro tra Obama e Castro a Cuba. E’ Papa Bergoglio. A lui Daniele Lucchetti ha dedicato un film dal titolo “Chiamatemi Francesco il Papa della gente”, in visione questa sera (giovedì 24) alle 21, al Cinema Teatro Comunale di Mandello per la rassegna cinematografica Inverno 2016, ingresso singolo 5 euro. Daniele Luchetti ha dedicato vera passione a una figura che la merita in pieno. Conosciamo il poco più che ventenne Jorge Mario che ha la ragazza e tanti amici, ha studiato chimica e lavora in un laboratorio, si astiene dall’animosità del confronto tra peronisti e non, e con sorpresa generale si fa prete con l’ambizione mai realizzata di partire missionario. Ma lo zoccolo duro riguar- Pianista, ma anche compositrice. Ad appena dieci anni, Matilde Ghezzi ha già un nome nel panorama della musica classica italiana. Lecchese di residenza, ma valtellinese di origine (è nipote del popolare benzinaio sondriese Bruno Cavalli), Matilde si è guadagnata l’opportunità di esibirsi al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, sede, domenica scorsa, dello “Junior Original Concert” nazionale per giovani compositori. Non si tratta di una gara, ma di un’occasione per mostrare quanto gli allievi siano in grado di creare ed eseguire, mettendo in mostra il proprio talento. Matilde studia alla Yamaha Music School di Sioux, difensore della sua gente quando a fine Ottocento l’avanzata dei bianchi (attratti dall’oro) distrugge in breve lasso di tempo non solo un popolo, ma anche una civiltà, e tanti strati di storia depositatisi sulla terra nel corso dei secoli. Tra parole e musica, prima del reading il duo legge un estratto di un’intervista al guerriero e poeta rock Sioux John Trudell (che dagli anni Sessanta con l’American Indian Movement si batte per il rispetto dei trattati a tutela delle minoranze statunitensi). A seguire viene narrata la storia di Alce Nero, la storia di una vita che va oltre la rappresentazione di fatti e avve- Lecco, Nuova scuola musicale Todeschini di Mara Todeschini. In Emilia ha eseguito la sua composizione “Un mondo fantastico” ispirata dall’amore per la sua cagnolina Mulan, mentre la compagna di corso Letizia Stefanoni ha eseguito la sua composizione “Cieli d’Africa”, ispirandosi al meraviglioso paesaggio africano. Al termine di ogni esecuzione, alle due compositrici, sono stati tributati lunghi applausi. Brave, ma anche perfettamente in grado di dominare la tensione di un appuntamento tanto importante. Motivo di grande soddisfazione per tutti gli esecutori, il fatto che sul pianoforte Yamaha Gran coda da loro usato per l’esibizione, ci sono le firme autografe di grandi artisti che hanno posato le loro magiche mani sugli stessi tasti, quali Chik Corea, Stefano Bollani e molti altri. nimenti personali, diventando lo strumento per narrare le gesta di un’intera popolazione. Giovedì dunque un evento atteso per sondare il nuovo progetto di Alessandro Manca, che negli ultimi anni ha partecipato a diversi concorsi e festival poetici, pubblicando poesie inedite in raccolte e riviste specializzate. Un lavoro costante di ri-visitazione della letteratura che in questo caso viene accompagnato dalla musica di Luca Dai (che crea un tessuto di suoni con chitarra, armonica, harmonium), cantautore della scena roots e folk con all’attivo collaborazioni di rilevo. G. Mas. da il periodo della dittatura tra 70 e 80. Quando già Bergoglio è a capo dei gesuiti argentini. Del personaggio viene valorizzata la capacità di mediazione esercitata proteggendo in particolare ecclesiastici in prima linea senza esporsi oltre la misura della collisione con il regime e con i vertici cattolici. Vediamo (ma non sappiamo se è licenza narrativa) una sua visita privata al boia Videla per difendere le vittime di una repressione feroce che, appunto, non risparmiò quella parte della Chiesa apertamente schierata contro gli abusi. Ingresso singolo 5 euro. Info http://prolocolario.it La locandina del film C. Sca. Sport 49 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 a ripetizione Tovo, è una scommessa vinta Vittorie per Perini e Luciani Che pienone alla sfida in pista pre più vicino il passaggio ai combattimenti a contatto pieGli atleti allenati no. I prossimi appuntamenti da Fabio Ciapponi sono in programma a Bologna dominano nelle discipline e a Genova, poi ci saranno le mma e kick boxing finali nazionali a Rimini alla Fiera del fitness. Quattro incontri, Ma stavolta si è fatto valere quattro successi. È decisamen- anche Attilio Perini, atleta di te positivo il bilancio della tra- 27 anni (negli sporta da comsferta di domenica battimento non soa Castelletto Sopra no molti) di MorbeTicino per gli atleti gno, che alla prima della Combat evouscita nella mma ha lution, impegnati in centrato due vittouna riunione che ha rie in altrettanti rappresentato match, assistito un’altra tappa di avd a l l ’a l l e n a t o r e vicinamento del Alessandro Biancampionato italiachini. no della federazio- Bianchini, Perini Successi che acne Wtka. quistano un peso e Ciapponi Le quattro vittoancora maggiore in rie sono state firconsiderazione del mate da Alessandro fatto che per il morLuciani nella kibegnese era l’esorckboxing specialità dio in una competiK1 e da Attilio Perizione vera e propria ni all’esordio nella e che nelle disciplimma, i durissimi ne da combatticombattimenti nelmento l’esperienza la gabbia in cui è Alessandro Luciani ha spesso un ruolo ammesso il ricorso e Fabio Ciapponi fondamentale. sia a tecniche di calDalla sua, Perini, cio e pugno che a tecniche di 65 kg, poteva vantare però una lotta (di qui il nome mixed buona tecnica sia a terra che in martial arts, arti marziali mi- piedi e una perfetta preparaste). zione atletica. Il gordonese Luciani, ven«Possiamo dire che il bilant’anni e 19 incontri con ben 17 cio è decisamente positivo – successi in carriera, nella cate- racconta Ciapponi con evidengoria fino a 75 chilogrammi te soddisfazione -. Ma da questi sembra avere ben pochi rivali due nostri ragazzi ci aspettiain grado di impensierirlo. mo degli ulteriori miglioraCome rileva il tecnico Fabio menti, a cominciare da Luciani Ciapponi, finora ha combattu- che presto esordirà negli into incontri denominati light, a contri a contatto pieno». contatto controllato, ma è sem- S. Bar. Arti marziali Automobilismo. Settantantasette equipaggi al via e trecento spettatori Gli organizzatori: «Le gare in fuoristrada prendono sempre più piede» OSCAR MALUGANI TOVO SANT’AGATA Piacciono sempre di più le gare automobilistiche di durata in fuoristrada. E così la pista permanentedimotocrossaTovoSant’Agata, a cui sono state apportate soltanto poche modifiche, è stata teatro di un evento che ha richiamato 77 piloti e un numero superiore 300 spettatori per una kermesse automobilistica che sicuramente in Valle troverà sempre più estimatori. In cabina di regia A dare il via a questo evento il Moto Club “Le Aquile” di Madonna di Tirano supportati dalla grande esperienza del pilota e appassionato di Poggi James Marangoni. Per gareggiare in questo appuntamento endurance off-road bisognava essere in possesso di regolare patente di guida B, casco omologato, tuta,cinture tipo racing e roll-bar di sicurezza. Anche nei paddock gli organizzatori hanno imposto la massima severità per nonincappareinqualchesvarione durante il cambio pilota e il rabbocco carburante delle auto. Il percorso di circa 1.400 metri è stato preso d’assalto nelle 5 ore di gara dalle vetture suddivise in varie categorie per caratteristiche e cilindrate, così alla fine sono risultati tre specifici raggruppamenti; vetture fino a 1.500 cc, vetture oltre 1.500 cc e turbodiesel e Fascino quasi d’altri tempi per le divertenti sfide sulle piste da cross vetture a trazione integrale. Questo ha decisamente favorito la numerosa partecipazione alla manifestazione automobilistica sulla quale ha vigilato un imponente servizio di sicurezza. Soltanto un antipasto «Èunaformulachestaprendendo piede anche qui in Valtellina- spiega James Marangoni-, sia per i costi contenuti che per il particolare svolgimento e perchè le vetture sono facilmente reperibili, così non è stato difficile coinvolgere specialmente i giovani a. Visto il È un campione come... lo “Zio” Bergomi vincente Da sinistra: Persenico, Bergomi, Maraffio e Lucchinetti Tennis A dominare il trofeo Città di Chiavenna è Andrea, il figlio del celebre calciatore TrionfoperAndreaBergomi alla edizione numero 42 del torneo Città di Chiavenna conclusosi nei giorni scorsi. Il figlio del notissimo ex calciatore di Inter e Nazionale, campione del mondo nel 1982, Giuseppe si è aggiudicato il prestigioso torneo sociale del Tennis Club Cis di Chiavenna dedicato alla memoria di Alberto Mastai, storico vicepresidente della società. Circa 80 atleti si sono dati battaglia per 15 giorni sui campi di via Picchi del Centro Sportivo Valchiavenna, fornendo uno spettacolo di alto livello. La finale del torneo di 4a categoria femminile ha visto opporsi le tenniste di casa Mariele Trisotto e Clara Martina, che ha prevalso con il punteggio di 6-4, 6-1. Anche nella 4a categoria maschile un portacolori del Tennis Club Chiavenna è giunto all’ultimo atto. Il giovane Davide Del Barba si è, però, do- successo sicuramente proporremo altri appuntamenti in Valle». Alla fine tutti soddisfatti i partecipanti. Il successo nella categoria Under 23 è andato al quintetto che ha portato al traguardo la Citroen Saxò formato da Mirco Paruscio, Alex Molteni, Erik Bonomi, Matteo Beltramini e Maurizio Tegiacchi. L’equipaggio dell’Alfa Romeo 164 condotta da Paolo Camozzi si è aggiudicato il premio speciale. Nella categoria 4x4 invece il successo l’hanno firmato Luca Amonini, Paolo Figlio e Abele Amonini, che con loro Panda 4x4 vuto arrendere con il punteggio di 6-2, 6-1 al più esperto Gianluigi Bernasconi. Nella finale di Terza categoria si sono affrontate la chiavennasca Laura Persenico e Giulia Aresi. Nonostante il passare degli anni e qualche infortunio, Persenico ha sfoderato una prestazione maiuscola portando a casa il titolo con un perentorio 6-1, 6-1 e vincendo il torneo di Chiavenna per la settimana volta, terza consecutiva. Ma è senza dubbio stata la finale Open Maschile il picco più alto della manifestazione. L’atleta di casa Marvin Lucchinetti, classificato 2.7, si è trovato di fronte Andrea Bergomi, classificato 2.5. Di fronte ad un folto pubblico, il tennista milanese ha vinto 6-2 ,6-3, alla fine di un incontro molto più combattuto rispetto a quanto non dica il risultato. Al termine della giornata conclusiva Claudio Maraffio, direttore sportivo del Cis Chiavenna, ha fatto gli onori di casa, premiando gli atleti e dando loro appuntamento al 2017. Si arricchisce pertanto con il nome del figlio dello “Zio” Bergomi, così il calciatore era soprannominato per via dei severi baffoni che portava già in giovane età, il già prestigiosissimo albo d’oro del torneo Città di Chiavenna, che annovera tra i suoi vincitori e. Da ricordare, tra i vincitori, l’ex professionista Mattia Livraghi, vincitore nel 1996 e 1997 ed ex numero579dellaclassificamondiale Atp, Jonata Vitari, Carlo Perico e Anacleto Mapelli, nonché gli atleti di casa Claudio Maraffio e Marvin Lucchinetti. Daniele Prati hanno percorso ben 109 giri. Nella categoria B invece è la Peugeot 106 condotta dalla terna Michele Cabirri, Umberto Pozzi ed Ennio Castelli a guadagnarsi la vittoria di classe con 57 tornate. Infine la A dove la Lancia Ypsilon guidata da Giorgio Giumelli, Simone Trabucchi, Bruno Sciani, Giuliano Tavelli e Davide Sciani ha vinto inanellando 108 passaggi. Alla gara di Tovo Sant’Agata si sono presentati anche tre equipaggi svizzeri: la Bmw condotta da Max Nussio, la Mazda di Enrico Piana e la Peugeot 205 di Marco Ferrari. Virginia, che peccato A un soffio dal podio Sci alpino Chiude al quarto posto lo slalom valevole per i campionati italiani categoria Juniores Solo 8/100 di troppo hanno privato la bormina Virginia Sosio – sorella minore di Federica – della grande soddisfazione di salire sul podio dello slalom tricolore della categoria Juniores che, come l’altra gara tecnica, si è svolto a Pozza di Fassa. Una prova durissima, disputata sul ghiaccio vivo, dove si sono classificate solo 16 delle 85 iscritte. Ha vinto Giulia Lorini (che gareggia per i colori del CS Madesimo) con un margine di 77/100 su Sabine Krautgasser e di 1”42 su Vera Tschurtschenthaler. Un podio sfuggito per così poco provoca un’inevitabile delusione, ma comunque questo è risultato importante per la Sosio, che, rientrata da un grave infortunio, nell’annata in chiusura ha limitato il Una Bm poco precisa deve cedere al Corbetta Basket femminile Le sondriesi giocano con ordine ma sbagliano troppo e perdono di quattro punti Dopo il doppio impegno dello scorso weekend (due partite nel giro di 18 ore), durante il quale la Bm Italia ha vinto la prima partita del 2016 battendo il Basket Vignate, le ragazze della Sportiva Basket sono tornate a giocare, sul campo di casa, contro il Corbetta. Grazie a una buona difesa nei pri- mi due quarti, hanno saputo restare sempre in partita e sono riuscite a guadagnare anche 9 punti di vantaggio; alcune indecisioni difensive qualche errore banale in attacco hanno però permesso alle milanesi di rifarsi sotto nella seconda metà della gara. Il match è così andato avanti mantenendosi in equilibrio sino a 3’40” dal termine, quando una tripla di tabellone allo scadere dei 24” e un tiro da due che ha danzato sul ferro e si è arrampicato dentro hanno permesso a Corbetta di prendersi un certo vantaggio, ma suo impegno alle prove tecniche. Nella gara maschile si è imposto Tommaso Sala, con Fabiano Canclini al 25° posto. In gigante il successo al femminile è toccato a Laura Pirovano, accompagnata sul podio da Carlotta Saracco e Verena Gasslitter, mentre Jole Galli si è piazzata al 5° posto della graduatoria. Al maschile, buona la 7apiazza di Matteo Confortola, a 1”11 dal neocampione Federico Liberatore. Le prove veloci saranno disputate a Sella Nevea, dove si procederà all’assegnazione anche dei titoli assoluti. Oggi le competizioni di discesa e combinata sia per i maschi sia per le femmine. P. Val. le sondriesi sono riuscite a risalire a -2; sull’azione seguente hanno speso un fallo sistematico e mandato Corbetta in lunetta che ha realizzato 1 su 2 e si è riportato quindi a +3 a poco più di 5” dalla sirena. La Bm sbaglia però due tiri della lunetta, poi spende un fallo: ma le avversarie non sbagliano e l’incontro finisce 45-49. «Nel complesso le ragazze hanno giocato con sufficiente ordine – ha commentato coach Scala –. Troppo basse, però le percentuali. In crescita Alessandra Gavazzi, ma anche Valentina Bertalli». Bm Italia: Bertalli 9, Capetti, Barbieri 11, Quadrio, Bettomè, Fanoni, Anna Gavazzi, Martina Scala 3, Giulia Scala 12, Cao, Alessandra Gavazzi 9, Riboli. All.: F. Scala. P. Val. 56 LA PROVINCIA GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 www. i l gi or no. i t / s ondr i o emai l :r edaz i one. s ondr i o@i l gi or no. net Sondr i o Giovedì 24 marzo 2016 Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417 · Pubblicità: SpeeD - Sondrio - Tel. 0342 515111 - Fax 0342 215199, e-mail: [email protected] VARIANTE MORBEGNO CESSIONE ILLEGITTIMA STELLATI Bruno Barbieri, Gennaro Esposito e Alessandro Borghese in Valtellina CHEF STELLATI IN ALTA QUOTA Tangenziale Interviene Cantone BERGAMINI · All’interno NIENTE STIPENDIO AGLI AUSILIARI DA UN MESE Sequestro Global Mazal Timori in Valle · Servizio all’interno I PICCOLI CONCORRENTI DI JUNIOR MASTERCHEF A TEGLIO PER SFIDARSI FRA SCIATT E PIZZOCCHERI SEGUI CION LI NESUWWW. I LGI ORNO. I T/ SONDRI O NERA · All’interno •• II CRONACHE GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 ECONOMIA DATI PERIODO DALLA VALTELLINA IL 13% DELL’ENERGIA IDROELETTRICA A LIVELLO NAZIONALE TRA LE CONCESSIONI NOVE SONO GIÀ SCADUTE TRA IL 2010 E IL 2016 Gestione del patrimonio idrico Bissi: «Serve maggiore autonomia» Incontro sul tema «Rinnovo delle grandi concessioni idroelettriche» di EMMANUELA TUBELLI – TEGLIO – UNA MAGGIORE autonomia per il nostro territorio nella gestione di una delle sue più grandi ricchezze, ovvero il patrimonio idrico, è stata invocata nel corso della conferenza Rinnovo delle grandi concessioni idroelettriche, passaggio cruciale per lo sviluppo socio economico della Valtellina tenuta presso la sede Unitre di Sondrio da Marco Bissi, presidente della Bissi holding, azienda sondriese fornitrice di energia elettrica. PROSPETTIVE ENORMI per il futuro anche economico della Valtellina deriverebbero da una maggiore progettualità nel settore, in cui, secondo quanto spiega Bissi, attualmente predomina l’incapacità di garantire nuove gare e un preciso regolamento nella gestione delle concessioni: «Infatti, i diversi provvedimenti che sono seguiti al Decreto Bersani del 1999, che è andato a correggere alcuni aspetti del Testo unico legislativo originario del 1933, sono stati tutti censurati dalla Corte Costituzionale e oltre a non aver liberato il mercato, così come aveva sollecitato l’Unione europea, hanno comportato un’illegittima proroga delle concessioni. Una situazione che non lascia immune nemmeno la nostra provincia, soprattutto considerando che fornisce circa il 13% dell’energia idroelettrica prodotta a livello naziona- “ L’imprenditore tellino Opinione Secondo Bissi, predomina l’incapacità di garantire nuove gare e regole nella gestione delle concessioni de anche la scarsa autonomia lasciata alla nostra provincia: «Nessuna competenza è riservata alla Provincia di Sondrio nella determinazione dei canoni demaniali che, per quanto concerne le derivazioni valtellinesi, ammontano a circa 45 milioni di euro annuali. Se la provincia di Sondrio desidera avere un ruolo reale nella partita di riassegnazione delle grandi derivazioni, ciò che occorre rivendicare è la piena titolarità sul Demanio idrico, competenza oggi in capo alle Regioni e alle Province autonome», ha aggiunto il presidente della Bissi holding. Nessuna competenza alla Provincia riguardo i canoni demaniali E SPIEGA BISSI: «È una rivenper le derivazioni valtellinesi dicazione difficile da ottenere, che deve essere portata avanti con sono 45 milioni all’anno le e il 50% di quella lombarda. Delle varie concessioni presenti oggi in provincia di Sondrio, infatti, 9 sono già scadute tra il 2010 e il 2016 e vengono quindi esercite attraverso proroghe dichiarate incostituzionali». UNA SITUAZIONE in cui inci- forza da tutto il territorio, affinché la principale ricchezza della provincia di Sondrio resti del suo territorio. Tutte le forme di autogoverno auspicate richiedono e necessitano di risorse, esattamente come succede nelle vicine Trento e Bolzano, e quella relativa al Demanio Idrico è per questo territorio la principale» conclude Marco Bissi. LANZADA CONTRIBUTI DAL COMUNE OGNI 5MILA METRI QUADRATI Fondi per lo sfalcio di terreni marginali «Incentiviamo le attività agricole» – LANZADA – LA GIUNTA di Lanzada ha recentemente approvato il bando per l’assegnazione di contributi per lo sfalcio di terreni in zone marginali, distribuiti su parte del territorio comunale. Fine ultimo dell’iniziativa è salvaguardare l’ambiente, attraverso l’incentivazione delle pratiche di sfalcio e di evitare, così, l’abbandono dei terreni e i conseguenti fenomeni di degrado. Come nel caso della pulizia dei boschi, fino a non molto tempo fa queste prassi erano consolidate, appannaggio dei nonni e ora quasi completamente abbandonate perché non più redditizie. GIUNTA Il primo cittadino Marco Negrini Focus «IL PROVVEDIMENTO – spiega Marco Negrini, sindaco dell’abitato – va proprio in questa direzione: riprendere attività eco- nomicamente non più vantaggiose, attraverso un’incentivazione rivolta, in particolare, a tutti coloro che portano avanti l’attività agricola». GLI ASSESSORI del Comune “ Marco NEGRINI Il provvedimento va in questa direzione: riprendere attività economicamente non più vantaggiose malenco hanno individuato una fascia vicino al centro abitato, da Moizi fino a Tornadri, che comprende i terreni che, per questioni di decoro e pulizia, necessitano degli interventi più urgenti. IMPEGNO Marco Bissi, imprenditore di Teglio BENEFICIARI del bando sono le persone fisiche, giuridiche o le associazioni che provvedono allo sfalcio dei terreni privati o comunali individuati dal bando, con superficie non inferiore a 5mila metri quadri e che si trovano in diverse zone del territorio comunale. A seconda delle zone considerate è previsto un contributo compreso tra i 125 euro e i 500 euro per ogni 5mila metri quadri di terreno. INFINE, SI RICORDA che è valida anche per il corrente anno la convenzione stipulata tra il Comune di Lanzada, Asconfidi Lombardia e Artigianfidi Lombardia volta all’erogazione di contributi in conto abbattimento interessi a favore di aziende commerciali, turistiche, di pubblico esercizio e dell’artigianato, ditte e imprenditori che effettuano investimenti sul territorio comunale malenco. È previsto inoltre l’abbattimento di due punti sui tassi applicati dalle banche ed è a carico del Comune il costo della fidejussione a garanzia dei prestiti. Camilla Martina Numeri 125 La tariffa base in euro dei fondi che il Comune eroga per lo sfalcio dei terreni incolti 2 I punti sui tassi applicati dalle banche di cui è previsto l’abbattimento per la Convenzione tra Comune ed enti CRONACHE GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 MORBEGNO IMPRESE IL CONTRATTO PER REALIZZARE LA TANGENZIALE DI MORBEGNO VALE 145 MILIONI DI EURO AL CENTRO DELLA VICENDA LA SOCIETÀ TECNIS E COSSI COSTRUZIONI La delibera dell’Anticorruzione denuncia l’illecita cessione del contratto – SONDRIO – IL PRESIDENTE dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone, ha firmato nei giorni scorsi una delibera nella quale sarebbero confermati i sospetti relativi al contratto per la realizzazione della variante di Morbegno, che sarebbe stato ceduto in maniera illegittima, simulando un trasferimento di ramo d’azienda. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti la commessa da ben 145 milioni di euro, inizialmente affidata da Anas a una Ati (associazione temporanea di imprese) facente capo a Tecnis, sarebbe poi stata passata alla sondriese Cossi Costruzioni senza rispettare le regole di evidenza pubblica. QUESTA la conclusione a cui so- no giunti gli investigatori della Questura di Roma, che hanno condotto l’inchiesta Dama Nera e che dallo scorso mese di ottobre stavano analizzando la transazione, che potrebbe anche nascondere il pagamento di una tangente. Una conclusione che ora viene confermata dall’Anac. NEL DOCUMENTO firmato da Cantone non manca un richia- mo nei confronti dell’Anas accusata di non aver effettuato le necessarie verifiche relativamente alla sostenibilità economica del contratto. A dare il via alle indagini è stato un esposto presentato dalla società Costruzioni romane che ha fatto in modo che le attenzioni della Procura si concentrassero sull’operazione attraverso la quale Tecnis ha ceduto a Cossi costruzioni un suo ramo d’azienda denominato «Ramo Lombardia», trasferendo contestualmente due contratti, fra cui la progettazione e l’esecuzione della variante di Morbegno. LA QUESTIONE dovrà ancora essere analizzata nei dettagli per chiarire tutte le posizioni delle parti in causa. IMPEGNO Il presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone, ha firmato nei giorni scorsi una delibera nella quale sarebbero confermati i sospetti relativi al contratto per la realizzazione della variante di Morbegno OVVIAMENTE la notizia ha creato non poco sconcerto nel Morbegnese, dove ogni vicenda legata alla realizzazione della nuova Statale è oggetto di discussione e, spesso, di preoccupazione. In breve Importunavano passanti chiedendo denaro Allontanati dalla città Sondrio ·Due uomini di 31 e 35 anni, residenti nel Torinese, pregiudicati, sono stati fermati ieri dalla polizia a Sondrio. I due offrivano litografie in cambio di un’offerta in denaro con fare insistente e molesto, infastidendo i passanti. Sono stati allontanati da Sondrio con foglio di via obbligatorio. Convalidato l’arresto dei due giovani accusati di spaccio Cosio Valtellino ·Ieri mattina, il Gip di Sondrio ha convalidato l’arresto di Roberto Morra, 33 anni, di Tirano, e Michele Ceribelli, 37 anni, di Sondrio, arrestati nella notte fra sabato e domenica scorsa a Cosio Valtellino. Morra, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente rimane in carcere. SONDRIO LA SOCIETÀ È STATA SEQUESTRATA PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA, NIENTE STIPENDIO AGLI AUSILIARI DA UN MESE Caso Global Mazal, timore di possibili ripercussioni in Valle – SONDRIO – LA PROCURA di Milano, nell’ambito di un’inchiesta per bancarotta fraudolenta, ha posto sotto sequestro la Global Mazal solution, società che si occupa della riscossione dei tributi per conto di ottocento Comuni italiani, compreso Sondrio. La società in questione aveva assunto i compiti che, fino a pochi mesi fa, erano svolti da Aipa (a sua volta sequestrata e finita in concordato preventivo). Fra questi è compresa anche la gestione dei parcheggi a pagamento cittadini e quella degli ausiliari della sosta, che già da un mese non ricevono lo stipendio. La situazione ha generato non poca preoccupazione nei consiglieri comunali Maurizio Piasini della Lega nord e Andrea Massera di Sondrio liberale, che si sono subito mossi affinché il VICENDA La società Global Mazal è stata sequestrata nell’ambito di un’indagine per bancarotta fraudolenta e a Sondrio è stata chiesta la convocazione della Commissione bilancio da Maurizio Piasini (nella foto) Comune di Sondrio prenda posizione: «Con sorpresa apprendiamo del provvedimento della Procura di Milano e ne siamo profondamente preoccupati – commenta Massera –. Ricordo che la Mazal gestisce per il Comune di Sondrio la riscossione di diversi tributi e della gestione dei parcheggi a pagamento». A Massera fa eco Piasini che punta •• L’IMPORTO «Tangenziale, accordo illegittimo» di ALESSIA BERGAMINI III l’attenzione sulla situazione degli ausiliari: «La gestione dei parcheggi e degli ausiliari da parte della società posta sotto sequestro non mi lascia tranquillo – afferma –. Già il mese scorso non è stato pagato loro lo stipendio e, vista l’evoluzione della vicenda, ho forti dubbi sul fatto che venga liquidato lo stipendio di questo mese. La situazione è critica, anche perché dobbiamo ricordare che questi lavoratori provengono da fasce protette, quindi già in difficoltà. Ora chiediamo l’immediata convocazione della Commissione Bilancio del Comune per sapere in che modo l’Amministrazione intende affrontare questa situazione». La richiesta è giunta dopo la notizia del sequestro, ma non è la prima volta che i consiglieri chiedono al sindaco Alcide Molteni chiarimenti sui rapporti con la società: «Già tempo fa avevamo chiesto al Comune di rescindere il contratto – continua Piasini –. Si può fare senza problemi perché una clausola del contratto stesso prevede il mancato pagamento degli stipendi come causa per la rescissione». Nessuna dichiarazione, invece, da parte del sindaco Alcide Molteni che si riserva di intervenire una volta ricevute la richiesta di convocazione della Commissione. Alessia Bergamini FOCUS La storia La società Global Mazal aveva assunto i compiti che, fino a pochi mesi fa, erano svolti da Aipa a sua volta posta sotto sequestro CRONACHE GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 CHIESA IN VALMALENCO V •• POLEMICA LEGGE MOLTI SINDACI ALL’INCONTRO ORGANIZZATO DAL COMITATO NON SI SONO PRESENTATI AL NOVEMBRE 2015 RISALE LA PROPOSTA DI LEGGE SULLA FUSIONE DEI COMUNI Comitato pro fusione: «No alle manipolazioni» Il gruppo promuove il processo di unione dei cinque Comuni della Valle di CAMILLA MARTINA – CHIESA IN VALMALENCO – IMPEGNO Il sindaco di Chiesa Miriam Longhini è stata fra i promotori dell’Unione della Valmalenco IL COMITATO nato in Valmalenco per favorire e promuovere il processo di fusione dei cinque Comuni in uno non ci sta a sentirsi definito «manipolato e strumentalizzato» da qualsivoglia forza politica. «Il Comitato è genuino, al di sopra di ogni desiderio di potere e, avendo come obiettivo primario il bene della propria Valle, è aperto a tutti i contributi e le persone che condividono il progetto di fusione, indipendentemente dall’area politica di appartenenza. Forte di questo, continuerà a sostenere le proprie idee, senza alcuna remora», scrive in una nota il presidente del gruppo Andrea Parolini. Il riferimento è ad alcune affermazioni fatte da amministratori malenchi sulla possibile strumentalizzazione del Comitato e della sua causa da parte della minoranza di Chiesa in Valmalenco. Quest’ultima, secondo alcuni sindaci, sfrutterebbe il gruppo e il processo di fusione per una «rivalsa politica». «Parte delle amministrazioni – prosegue –, ci hanno sempre imputato il fatto di non confrontarci con loro. Ed è per questo che, dieci giorni fa, abbiamo organizzato un incontro a porte chiuse sul tema della fusione, portando l’esempio concreto di chi, dopo averla portata a compimento, ha ottenuto buo- SONDRIO CONFERMA DELLE NOMINE Fancoli e Boscacci ai vertici di Ebas – SONDRIO – È STATO confermato alla carica di presidente dell’Ebas - Ente bilaterale agricolo territoriale della provincia di Sondrio, il rappresentante di Coldiretti Fabio Fancoli. Alla vicepresidenza, sempre all’unanimità, è stato confermato l’attuale segretario della Flai Cgil Vittorio Boscacci che subentra a Donatella Canclini, segretaria provinciale della Uila Uil, che ha ricoperto la carica di vicepresidente nell’ultimo triennio. «Aver costruito, in questi ultimi anni, un vero e proprio sistema mirato a tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro, istituendo a tal fine un servizio per i lavoratori e per le imprese che vede l’operatività quotidiana di due rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale, costituisce un vanto e una particolare soddisfazione per chi ha guidato l’ente in questi anni», ha precisato il presi- dente Fancoli, non tralasciando di considerare che Ebas «è stato il primo ente bilaterale agricolo in Lombardia, e uno dei pochi a livello nazionale ad aver attivato sul territorio l’operatività dei rappresentanti». INOLTRE durante la riunione, il presidente Fabio Fancoli e il vicepresidente Vittorio Boscacci hanno sottolineato che il servizio, «attivato da Ebas per l’incolumità dei lavoratori e per la salvaguardia della loro salute, rappresenta non solo una tutela per chi si dedica al lavoro agricolo nella provincia di Sondrio, ma anche un supporto di rilevante utilità per le imprese in quanto, attraverso l’orientamento e la consulenza per diffondere corrette modalità di lavoro e l’uso di macchinari e strumenti nel rispetto delle norme di sicurezza, facilita le aziende nel difficile compito di applicare in modo corretto le regole». ni risultati (ospiti dell’incontro erano due amministratori di Colverde, Comune in provincia di Como istituitosi a seguito dell’accorpamento di Drezzo, Gironico e Parè, ndr). Purtroppo però parte di loro non si è degnata di partecipare. La riprova che ci siamo sempre confrontati sta anche nell’incontro del 16 aprile 2015 in cui i verti- ci amministrativi avevano condiviso la necessità di anticipare il riassetto dei piccoli Comuni e, per questo, avevano preso il concreto impegno di redigere un documento da consegnare al Comitato entro il settembre scorso. Sono passati sei mesi e lo stiamo ancora aspettando. Visto che qualcuno sostiene che non ci sono indicazioni dallo Stato centrale che facciano optare per una soluzione di fusione, ricordo che a novembre 2015 è stata avanzata una proposta di legge che prevede la fusione dei Comuni sotto i 5mila abitanti. Se venisse approvata, scordiamoci i benefici fiscali e, soprattutto, dimentichiamoci la possibilità di essere artefici dei nostri destini». •• VI CRONACHE GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 TEGLIO IL COOKING SHOW PIÙ AMATO PRIMA PROVA IN ESTERNA PER I 14 BABY TALENTI IMMERSI TRA LE ALTE MONTAGNE E I PRATI DI TEGLIO ALLE PRESE CON PIZZOCCHERI, SCIATT E POLENTA Junior MasterChef sale in quota Sfida aperta in Valtellina di FRANCESCA NERA – TEGLIO – LA CUCINA di Junior MasterChef sale in quota e accende i suoi fornelli fra i prati fioriti della Valtellina. A ospitare la terza puntata del cooking show più famoso d’Italia - che andrà in onda questa sera alle 21.10 su Sky Uno HD un luogo davvero magico: Teglio. È questa la location in cui è stata registrata la prima prova in esterna del programma che ha visto sfidarsi i quattordici baby-talenti alle prese con i piatti tipici di una tradizione secolare: pizzoccheri, sciatt e polenta taragna. Divisi in due brigate - la rossa e la blu - i piccoli aspiranti chef hanno dato il massimo per aggiudicarsi la gara ed evitare l’insidioso «Pressure test». «I bambini erano molto agitati perchè si trattava della loro prima prova in esterna - racconta Valentina Maestroni, responsabile dell’Ufficio turistico tellino Iat, che ha seguito passo dopo passo le registrazioni della puntata -. Tuttavia erano davvero entusiasti di confrontarsi con una realtà nuova, del tutto diversa dalla loro quo- tidianità, fra i prati e le montagne che circondano Teglio». IMMANCABILI i tre giudici stellati Bruno Barbieri, Alessandro Borghese e Gennaro Esposito ma, questa volta, a giudicare i piccoli è stata una giuria di rappresentanti locali. «A gustare i piatti per decretare la squadra vincente sono state una 30ina di persone fra cui il sindaco di Teglio, il presidente dell Comunità montana, i rappresentanti del gruppo anziani e degli alpini, ma anche molti residenti e persino qualche turista». A SVELARE i segreti del piatto principe tellino sono state invece le donne dell’Accademia del pizzocchero di Teglio che hanno accompagnato con grande entusiasmo i giovani concorrenti. Tre giorni di autentico fermento in tutto il paese, animato dalla presenza di una novantina di persone fra troupe televisiva, giudici, concorrenti e le loro famiglie. «I membri dello staff del programma erano tutti ospiti dell’Accademia del pizzocchero che ha sostenuto la produzione coordinando le varie fasi delle riprese - ricorda Valentina Maestroni -. Fondamentale anche il supporto del Bim, di Pro Valtellina, Comunità montana di Tirano, Comune di Teglio e Consorizio turistico Terziere superiore». I sapori della tradizione e l’aria fresca di montagna: sono questi gli ingredienti della puntata di stasera ma, purtroppo, ci sarà anche chi dovrà dire addio a quest’avventura. È la «dura legge» di Junior MasterChef Italia. Focus L’accoglienza «Teglio ha ospitato l’intera troupe, in tutto una 90ina di persone - spiega Valentina Maestroni, responsabile ufficio turistico Iat -. Ciò è stato possibile grazie al supporto del Bim, di Pro Valtellina, Cm di Tirano, il Comune, Consorzio turistico Terziere superiore e Accademia del pizzocchero» COLORINA SECONDA EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DEI COMUNI DELLE OROBIE Agricoltori a raccolta per la mostra zootecnica – COLORINA – MUNICIPIO Il sindaco di Colorina, Doriano Codega FERVONO i preparativi per la «II Mostra zootecnica dei Comuni delle Orobie», in programma domenica 10 aprile a Colorina. «Per la seconda volta - commenta il sindaco, Doriano Codega - il paese si ricandida a capitale della zootecnica, portando la freschezza e l’entusiasmo dei suoi giovani agricoltori, senza tralasciare la collaborazione tra tutte le associazioni locali, sinergia necessaria per poter organizzare eventi di questa portata. Il comitato è già da diversi mesi all’opera per organizzare una giornata che si prospetta epica». Sono previsti un numero maggiore di premiazioni rispetto all’anno precedente, sia per categorie sia per razza. NUMEROSI mercatini di produttori locali e diverse sorprese faranno da cornice all’evento, allietando visitatori, grandi e piccini. La giornata, dalla mattina al tardo pomeriggio, catturerà l’attenzione degli appassionati della zootecnia e dei suoi prodotti, ma anche di chi vorrà trascorrere del tempo immerso in usi e tradizione degli agricoltori che praticano ancora un allevamento legato alla fienagione e alla transumanza piano – alpeggio. «Colorina sta diventando il riferimento dell’agricoltura, almeno per le Orobie: ricordiamo la partecipazione, la scorsa estate, a una puntata del programma Matrix, su una rete televisiva nazionale, in occasione della quale gli agricoltori avevano preso posizione contro l’utilizzo del latte in polvere per produrre formaggio e il ritorno in provincia del corso Onaf di primo Livello che si è svolto proprio presso la latteria didattica del paese». Camilla Martina CRONACHE GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 L’EVENTO – TIRANO – LO SPETTACOLO del calcio giovanile sbarca in Valtellina. Con la cerimonia di inaugurazione, effettuata ieri sul terreno di gioco di Tirano, ha preso il via l’edizione 2016 del torneo delle Province di calcio, la manifestazione più importante a livello lombardo. Sui campi in erba sintetica di Tirano e di Grosio, oltre che su quelli in erba naturale di Sondalo e Bormio, i migliori talenti lombardi delle categorie Allievi e Giovanissimi si daranno battaglia per portare a casa l’ambito trofeo regionale dedicato per la quarta volta alla memoria di Alberto Pasolini. La cerimonia d’apertura ha visto sfilare sul terreno di gioco di Tirano le delegazioni delle formazioni Allievi di Bergamo e Legnano, sfidatesi poi sul campo tiranese, le autorità, i rappresentanti del Comitato regionale lombardo della Figc Mario Teti, Diego Fattarina, Paola Rasori oltre al delegato provinciale della Lnd, Daniele Croce. La fase finale del torneo cominciata ieri proseguirà fino a sabato mattina quando a Tirano e Grosio si giocheranno le due finali di categoria. Un’edizione storica per la provincia di Sondrio perché è la prima volta che questa manifestazione è organizzata in Valtellina. E il merito va in primis al delegato provinciale Daniele Croce che si è prodigato per organizzare la manifestazione in provincia di Sondrio. PRESENTI per il discorso istituzionale anche il sindaco di Tira- •• NON SOLO SPORT UN’EDIZIONE STORICA PER LA PROVINCIA DI SONDRIO PERCHÉ È LA PRIMA VOLTA CHE LA MANIFESTAZIONE VIENE ORGANIZZATA IN VALLE Tutti in campo per il torneo di FULVIO D’ERI VII Sul terreno di gioco di Tirano ha preso il via l’edizione 2016 del torneo delle Province di calcio, la manifestazione più importante a livello lombardo, grande spettacolo per tutti gli appassionati LE SFIDE I migliori talenti lombardi delle categorie Allievi e Giovanissimi si daranno battaglia sui campi no Franco Spada, l’assessore allo Sport della Cm di Tirano Alan Delle Coste e, in rappresentanza della Provincia, Evaristo Pini. Dopo l’alzabandiera e il giuramento i piccoli della scuola calcio della Tiranese hanno disputato una partitella deliziando i presenti. E poi verso le 18 è incominciata la prima partita «tiranese» del torneo, quella della categoria Allievi tra il Bergamo e il Legnano. A spuntarla il Legnano per 1-0 con gol di Citro al 10’ del secondo tempo con un tiro dai 20 metri che ha sorpreso il portiere bergamasco insaccandosi sotto il sette. Il programma di oggi prevede 4 incontri con inizio alle 16 sui campi di Tirano, Grosio, Sondalo e Bormio. Stesso programma anche domani mentre sabato a Tirano ci sarà la finale del torneo Giovanissimi (inizio ore 9.30) e a Grosio quella del torneo Allievi (inizio ore 11.15). 1 La cerimonia d’apertura della manifestazione Daniele CROCE Un inizio incoraggiante, tutto si è svolto nel migliore dei modi con la cerimonia di inaugurazione di Tirano I ragazzi con la bandiera della Lombardia Ringrazio tutti quanti si sono prodigati affinché la Valtellina potesse ospitare la manifestazione Ora ci attendono altre tre giornate in cui poter ammirare i migliori talenti del calcio lombardo 3 Gli atleti con il Tricolore italiano 2