Allegati B e C

Transcript

Allegati B e C
ALLEGATO
B
RELAZIONE
SULLE ATTIVITÀ
PLURIDISCIPLINARI
Ali. B
Relazione sulle attività pluridisciplinari
AREE DISCIPLINARI INTERESSATE: linguistico _ tecnica
TITOLO DEI NUCLEI PLURIDISCIPLINARI: La Croce Rossa e la difesa dei diritti umanitari
internazionali.
Approfondimento con esperta della Croce Rossa.
Obiettivi: Analizzare le questioni di carattere umanitario causate da conflitti armati per l'importanza che
oggi assumono nella compagine internazionale e riconoscere le fonti che [imitano il diritto delle parti in
conflitto nella scelta dei mezzi e dei metodi di combattimento. Esercizio in lingua inglese sulle suddette
tematiche. Conoscenza di alcuni enti internazionali a difesa dei diritti internazionali: Croce Rossa, UNHCR
United Nations High Commissioner for Refugees) (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati)
MATERIE COINVOLTE: diritto , inglese, tedesco
ARGOMENTI E MATERIALI PER CIASCUNA
DIRITTO: Quali trattati costituiscono il DIU;Trattati: firma,ratifica,adesione,riserva,successione; Regole
fondamentali del diritto umanitario;Glossario DIU;Le organizzazioni non governative; Presentazione in
power point: Storia della Croce Rossa; i principi fondamentali del diritto umanitario internazionale a cura
dell'esperta.
INGLESE: breve storia della CRI , i suoi simboli e la sua mission
TEDESCO: breve storia della DRK, ambiti di intervento
OBIETTIVI RAGGIUNTI : gli studenti conoscono con sufficiente precisione gli elementi fondamentali delle
problematiche affrontate.
Per quanto riguarda la lingua inglese gli studenti
•
•
•
conoscono i principi fondamentali della CRI e gli emblemi in uso,
sanno relazionare sia oralmente che in lingua scritta sugli argomenti trattati,
sanno comprendere testi relativi agli argomenti visti
METODOLOGIE: lezioni frontali, conferenza tenuta dalla docente Rosa Rita esponente della CRI
MATERIALI DIDATTICI: contenuti digitali; libro di testo documenti reperiti si internet.
Spazi (Aula, laboratori audiovisivi, biblioteca, viaggi, mostre,ecc):aula e aula magna.
Tempi:primo e secondo periodo
Criteri e strumenti di valutazione adottati: griglie di valutazione previste dal pop;
verifiche orali.
Schio, 15 maggio 2015
Firma dei Docenti
Ali. B
Relazione sulle attività pluridisciplinari
AREE DISCIPLINARI INTERESSATE: : linguistico-tecnica
TITOLO
DEI
NUCLEI
PLURIDISCIPLINARI:
Aspetti
connessi
alla
contrattualistica
del
commerciale internazionale.
Conferenza sul "Contratto di vendita internazionale" tenuta dal Dott. Daniele Boscarato, laureato in
Economia del Diritto Internazionale, direttore amministrativo della FROST ITALY S.P.A
Approfondimento in lingua inglese con Dott. Ing. Pierobon della Federmanager e responsabile della
produzione della ditta Fly Spa.
Obiettivi: riconoscere le caratteristiche del contratto di compravendita internazionale, individuare la legge
applicabile, identificare la lingua ufficiale, gli incoterms più utilizzati e i documenti di trasporto delle merci.
MATERIE COINVOLTE: diritto; inglese, tedesco
ARGOMENTI E MATERIALI PER CIASCUNA DISCIPLINA
DIRITTO:
•
•
•
•
contratto commerciale internazionale;
fonti normative; elementi di estraneità;
legge applicabile; contenuti; termini di consegna della merce;
regolamenti dei crediti esteri.
•
Presentazione in power point; a cura dell'esperto del mondo del lavoro.
INGLESE:
•
Documents in International Trade: the Contract of Sale and other documents: Commercial Invoice,
Delivery Note, Certificate of origin
•
Incoterms 2011
•
Documents of transport and shipping documents
•
Methods of payment: Bank Transfer, Bank Draft, Bill of Exchange, Documentary Collection, Letter of
Credit, Open Account.
TEDESCO:
incoterms
Begleitpapiere
Zahlungsarten
OBIETTIVI RAGGIUNTI: gli studenti conoscono con sufficiente precisione gli elementi fondamentali delle
problematiche affrontate. Individuano le fonti del diritto applicabili alle diverse esigenze contrattuali,per
definire con precisione i termini contrattuali utili a realizzare obiettivi aziendali.
Relativamente alla lingua inglese gli studenti conoscono:
•
il lessico settoriale (commerciale - economico - aziendale) ed alcuni aspetti del linguaggio della
contrattualistica,
•
conoscono le strutture grammaticali fondamentali ed i contenuti con riferimento alle diverse fasi
della transazione commerciale e dei relativi aspetti di teoria.
•
Sono in grado di applicare le conoscenze linguistiche finalizzandole alla soluzione di situazioni
comunicative proprie dell'ambito professionale (comunicazione scritta e interazione orale).
•
•
•
Sanno comprendere il contenuto di un contratto di compravendita e delle lettere commerciali redatte
in lingua straniera e/o di produrne una su traccia.
Sanno distinguere le diverse clausole riguardanti le condizioni di fornitura (incoterms) ed i diversi tipi
di imballo, individuando quelli appropriati alle diverse situazioni.
Sanno distinguere i diversi tipi di documenti di spedizione, individuando quelli appropriati nelle
diverse situazioni
•
Sanno distinguere i diversi metodi di pagamento usati anche nel commercio internazionale,
individuandone vantaggi e svantaggi per i contraenti
Per quanto concerne la lingua tedesca gli studenti conoscono:
-
il lessico settoriale commerciale
-
strutture grammaticali fondamentali e i contenuti relativi agli aspetti teorici della transazione
-
Sono in grado di applicare le conoscenze linguistiche finalizzandole alla soluzione di situazioni
comunicative proprie dell'ambito professionale (comunicazione scritta e interazione orale).
Sanno distinguere le diverse clausole riguardanti le condizioni di fornitura (incoterms) ed i diversi tipi
di imballo, individuando quelli appropriati alle diverse situazioni.
Sanno distinguere i diversi tipi di documenti di spedizione, individuando quelli appropriati nelle
commerciale
-
diverse situazioni
-
Sanno distinguere i diversi metodi di pagamento usati anche nel commercio internazionale,
individuandone vantaggi e svantaggi per i contraenti
METODOLOGIE: lezioni frontali. Presentazione in power point. Conferenza-dibattito.
MATERIALI DIDATTICI: libro dì testo ; lettura casi pratici; contenuti digitali.
Spazi (Aula, laboratori audiovisivi, biblioteca, viaggi, mostre,ecc): aula e aula magna.
Tempi: primo e secondo periodo
Criteri e strumenti di valutazione adottati: griglie di valutazione previste dal pof;
verifiche orali e scritte.
Schio, 15 maggio 2015
Firma dei Docenti
ALLEGATI
C
SIMULAZIONI DI PROVE
D'ESAME
E
CRITERI DI VALUTAZIONE
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI "L. E V. PASINI" - SCHIO
SIMULAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO DELL'ESAME DI STATO
3 marzo 2015
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
Diego De Silva, "Mancarsi", Einaudi, 2012
La gente ha paura di dire quello che pensa. Perché se ne vergogna. Specie se le capita di farsi delle domande un po' bislacche,
ma belle. Tipo perché certe cose vanno in un modo anziché in un altro. E vorrebbe inalberarsi un attimo, ma non lo fa. Vive
molto più tranquilla se si associa al pensiero comune, che poi è l'interpretazione ufficiale della realtà, il bugiardino delle
relazioni umane. Invece chi ha pensieri sghembi e si permette addirittura di esprimerli, si complica la vita. Rischia di non
piacere. Diessere frainteso, o rifiutato. Dioffendere, addirittura. È perquesto che lepersone nascondono quel che pensano, e
in questo modo finiscono per fare quello che non vogliono (e poi non si piacciono): tipo dare del tu a qualcuno cosi, a
comando, invece di dire, senza che ci sia niente di male nel dirlo [...], che il passaggio dal lei al tu, specie se il lei è durato a
lungo, richiede un clic che o ti scatta o non ti scatta, e non è affatto detto che ti scatti solo perché l'altro te l'ha chiesto; e tu
nemmeno hai detto di no, anzi hai tutta l'intenzione di dire di sì, solo vorresti che ti venisse spontaneo, vorresti sentirtelo nelle
orecchie quel clic.
Invece la pratica delle relazioni sociali è fatta di queste reciprocità dovute all'istante, di adesioni immediate; e se tu ti prendi
del tempo o ti limiti anche solo a pensarci prima di dire sì, io mi sento in diritto di biasimarti, anzi addirittura mi offendo.
Funziona cosi anche nell'amore, dove si tace molto di più di quanto si dica. Persino nell'amicizia, che dovrebbe essere il luogo
dove la parola non conosce inibizioni e divieti. Ci censuriamo continuamente per paura di deludere, offendere, restare soli.
Non difendiamo i nostri pensieri e li svendiamo per poco o niente, barattandoli con la dose minima di quieto vivere che ci
lascia in quella tollerabile infelicità che non capiamo nemmeno di cosa sia fatta, esattamente. Siamo piuttosto ignoranti in
materia di infelicità, soprattutto della nostra.
E per via di questa reticenza che quando ritroviamo i nostri pensieri nei libri, sembra che ce li tolgano di bocca con tutte le
parole. Allora li rivalutiamo. Ci viene voglia di riprenderceli, di difenderli. In un certo senso, cominciamo a parlare.
Diego De Silva è nato a Napolinel 1964 ed è autoredi alcuni romanzi di successo. Il libroda cui è tratta questacitazione è
"laperfetta storia d'amore di due persone che si sfiorano senza incontrarsimai". Nicola e Irene, i protagonisti, sonofatti
! 'unoper l'altra, ma non lo sanno. Probabilmente se ne accorgerebbero, se si incrociassero anche solo una volta. Ma ciò, nel
libro, non succede mai.
1.
COMPRENSIONE DEL TESTO
Dopo un'attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2.
ANALISI DEL TESTO
2.1 Che cosa significa dire che la gente "vive molto più tranquilla se si associa al pensiero comune"?
2.2 Che cosa sono, a tuo parere, i "pensieri sghembi"?
2.3 "E per questo che le persone nascondono quel che pensano, e in questo modo finiscono per fare quello che non
vogliono (e poi non si piacciono)"; questa frase esprime una particolare visione della dinamica delle relazioni
sociali e della sua influenza sulla costruzione della personalità individuale. Quale? La condividi?
2.4 Secondo il tuo punto di vista, cosa intendel'autore quando dice che "nell'amore si tace moltopiù di quanto non si
dica"? A questo proposito cosa ti suggerisce la tua esperienza personale?
2.5 Cosa intende l'autore quando parla di "tollerabile infelicità"?
2.6 Perchétrovare"Ì nostri pensieri nei libri" è un modo per rivalutarli? Condividi questa opinioneoppure no?
3.
INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA E APPROFONDIMENTI
Proponi un'interpretazione complessiva del testo, facendo riferimento allatua esperienza personale e anche cercando degli
esempi letterari o storici, studiati in questi anni di scuola, che testimonino autonomìa, indipendenza di pensiero e coraggio
nell'esprimere liberamente le proprie idee.
TIPOLOGIA B-REBA/AOMIDI /.TV "S U.ulft liRI.\ I " ti />/ / \-\Rllt tìt n DI (,H>R\ MI "
{puoi scegliere uno degli argomentirelativ
,
.;
J
CONSEGNE
Sviluppa l'argomento scelto o informa di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che Io
corredano.
Se scegli laforma del "saggio breve", interpreta e confronta i documentie i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola,
la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Da' al saggio un titolo coerente con la trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo
scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendolain paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.
Se scegli la forma dell'"articolo di giornale", individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano
rilevanti e costruisci su di essi il tuo "pezzo".
Da' all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista
divulgativa, giornale scolastico, altro).
Per attualizzare l'argomento, puoi riferirtia circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo).
Per entrambe leforme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà delfoglio protocollo.
1.
AMBITO
ARGOMENTO:
ARTISTICO LETTERARIO
I volti della Grande Guerra
DOCUMENTI:
1. "Addossati al cespuglio, il caporale ed io rimanemmo in agguato tutta la notte, senza riuscire a distinguere segni di vita nella
trincea nemica. Ma l'alba ci compensò dell'attesa. [...] Una vita sconosciuta si mostrava improvvisamente ai nostri occhi. Quelle
trincee, che pure noi avevamo attaccato tante volte inutilmente, così viva ne era stata la resistenza, avevano poi finito con
l'apparirci inanimate, come cose lugubri, inabitate da viventi, rifugio di fantasmi misteriosi e terribili. Ora si mostravano a noi,
nella loro vera vita. Il nemico, il nemico, gli austriaci, gli austriaci!... Ecco il nemico ed ecco gli austriaci. Uomini e soldati come
noi, fatti come noi, in uniforme come noi, che ora si muovevano, parlavano e prendevano il caffè, proprio come stavano facendo,
dietro di noi, in quell'ora stessa, i nostri stessi compagni. [...] Ci erano tanto vicini e noi li potevamo contare, uno per uno.
[...] Era giovanissimo e il biondo dei capelli lo faceva apparire ancora più giovane. Sembrava non dovesse avere neppure
diciott'anni.f..] Ero in ginocchio, nel fosso scavato, ed il cespuglio mi stava di fronte come una difesa di tiro a segno. Ero come
in un poligono e mi potevo prendere tutte le comodità per puntare. Poggiai bene i gomiti a terra, e cominciai a puntare. L'ufficiale
austriaco accese una sigaretta. Ora egli fumava, Quella sigaretta creò un rapporto improvviso fra lui e me. Appena ne vidi il
fumo, anch'io sentii il bisogno di fumare. Questo mìo desiderio mi fece pensare che anch'io avevo delle sigarette. Fu un attimo.
11 mio atto del puntare, ch'era automatico, divenne ragionato. Dovetti pensare che puntavo, e che puntavo contro qualcuno.
L'indice che toccava il grilletto allentò la pressione. Pensavo. Ero obbligato a pensare.
Certo, facevo coscientemente la guerra e la giustificavo moralmente e politicamente. La mia coscienza di uomo e di cittadino
non erano in conflitto con i miei doveri militari. La guerra era, per me, una dura necessità, terribile certo, ma alla quale ubbidivo,
come ad una delle tante necessità, ingrate ma inevitabili, della vita. Pertanto facevo la guerra e avevo il comando di soldati. La
facevo dunque, moralmente, due volte. Avevo già preso parte a tanti combattimenti. Che io tirassi contro un ufficiale nemico era
quindi un fatto logico. Anzi, esigevo che i miei soldati fossero attenti nei loro servizio di vedetta e tirassero bene, se il nemico si
scopriva. Perché non avrei, ora, tirato io su quell'ufficiale? Avevo il dovere di tirare. Sentivo che ne avevo il dovere. Se non
avessi sentito che quello era un dovere, sarebbe stato mostruoso che io continuassi a fare la guerra e a farla fare agli altri. No,
non v'era dubbio, io avevo il dovere di tirare. E intanto, non tiravo. Il mio pensiero si sviluppava con calma. Non ero affatto
nervoso. La sera precedente, prima di uscire dalla trincea, avevo dormito quattro o cinque ore: mi sentivo benissimo: dietro il
cespuglio, nel fosso, non ero minacciato da pericolo alcuno. Non avrei potuto essere più calmo, in una camera di casa mia, nella
mia città. Forse, era quella calma completa che allontanava il mio spirito dalla guerra. Avevo di fronte un ufficiale, giovane,
inconscio del pericolo che gli sovrastava. Non lo potevo sbagliare. Avrei potuto sparare mille colpi a quella distanza, senza
sbagliarne uno. Bastava che premessi il grilletto: egli sarebbe stramazzato al suolo. Questa certezza che la sua vita dipendesse
dalla mia volontà, mi rese esitante.
Avevo di fronte un uomo. Un uomo!
Un uomo!
Ne distìnguevo gli occhi e i tratti del viso. La luce dell'alba si faceva più chiara ed il sole si annunziava dietro la cima dei
monti. Tirare cosi, a pochi passi, su un uomo... come su un cinghiale!
Cominciai a pensare che, forse, non avrei tirato. Pensavo. Condurre all'assalto cento uomini, o mille, contro cento altri o altri
mille è una cosa. Prendereun uomo, staccarlo dal resto degli uomini e poi dire: "Ecco, sta' fermo, io ti sparo, io t'uccido" è
un'altra. È assolutamente un'altra cosa. Fare laguerra è una cosa, uccidere un uomo è un'altra cosa. Uccidere un uomo, cosi, è
assassinare un uomo.
Non so fino a che punto il mio pensiero procedesse logico. Certo è che avevo abbassato il fucile e non sparavo. In me s'erano
formate due coscienze, due individualità, una ostile all'altra. Dicevoa me stesso: "Eh! non sarai tu che ucciderai un uomo, così!
"Io stessoche ho vissuto quegli istanti, non sarei ora in grado di rifare l'esame di quel processo psicologico. V'è un salto che io,
oggi, nonvedo più chiaramente. E mi chiedo ancora come, arrivato a quellaconclusione, io pensassi di far eseguire da un altro
quello che io stesso non mi sentivo la coscienza di compiere. Avevo il fucile poggiato, per terra, infilato nel cespuglio. Il
caporale si stringeva al mio fianco. Gli porsi il calcio del fucile e gli dissi, a fior di labbra:
- Sai... così... un uomo solo... io non sparo. Tu, vuoi?II caporale prese il calcio del fucile e mi rispose: - Neppure io.
Rientrammo, carponi, in trincea".
Emilio Lussu, Un anno sul!.'Altipiano-pp 134-136
2. "Ci voleva, alla fine, un caldo bagno di sangue nero dopo tanti umidicci e tiepidumi di latte materno e di lacrime fraterne. Ci
voleva una bella innaffiatura di sangue per l'arsura dell'agosto; e una rossa svinatura per le vendemmie di settembre; e una
muraglia di svampate per i freschi dì settembre. E' finita la siesta della vigliaccheria, della diplomazia [...]. I fratelli sono sempre
buoni ad ammazzare i fratelli! i civili son pronti a tornar selvaggi, gli uomini non rinnegano le madri belve.[...] La guerra rimette
in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio, [...] colla sua ferocia, nello stesso tempo giustifica l'odio e lo consola. [...]
Amiamo la guerra ed assaporiamola da buongustai finché dura. La guerra è spaventosa - e appunto perché spaventosa e tremenda
e terribile e distruggitrice - dobbiamo amarla con tutto il nostro cuore di maschi".
Giovanni Papini, Amiamo la guerra
3.Giuseppe Ungaretti, Veglia
4. Otto Dix, Invalidi di guerra giocano a carte ( 1920)
Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta alplenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita
Cima Quattro il 23 dicembre 1915
Il laboratorio di Francis Deru/ent Wood per la costruzione dì maschere per ì soldati sfigurati.
La chirurgia plastica, eredità della Grande Guerra- Le prime tecniche moderne della disciplina furono messe a punto per
ricostruire i volti sfigurati dei soldati durante la Prima Guerra. Le trincee della Prima Guerra Mondiale proteggevano i corpi, ma
non le teste e i volti dei soldati che si sporgevano, ed erano il primo bersaglio del fuoco nemico. Molti sopravvivevano ai colpi di
artiglieria, al prezzo però di rimanere orrendamente sfigurati al volto per tutta la vita. La chirurgia plastica moderna si può
considerare nata in quelle circostanze atroci, proprio per tentare di ricostruire i volti dei combattenti devastanti dalle schegge di
granata.
munivi a<hsu
»•
,*r
<2i
Nlill IKAI.IS II
.-*
Mensa della 257° Compagnia Battaglione Val d'Adige, sotto Mt. Cimone, 1917 (Lascito Michel]
_'.
amiiiio
ARGOMENTO:
socia
I.ttiMMHO
Bullismo informatico
DOCUMENTI:
DOSSIER RACCOLTO DAL LICEO SCIENTIFICO "SEVERE' DI MILANO (2006)
«Bullismo informatico»: due denunciati
MILANO - Fino a ieri, i bulli si limitavano a insolentire i compagni dì scuola più indifesi. Magari si facevano consegnare soldi
e oggetti. Ora, nell'era digitale, anche il bullo diventa informatico. I finanzieri del comando provinciale della Guardia di
Finanza di Milano hanno «sgominato» due bande di "cracker" rivali che si sfidavano online danneggiando siti Internet e
impedendo agli utenti dì alcuni portali di accedere alla posta elettronica.
I due «capibanda» sono giovanissimi: hanno rispettivamente solo 13 e 16 anni. Sono stati segnalati alla magistratura per
accesso abusivo a un sistema informatico, violazione di corrispondenza e impedimento illecito di comunicazioni. Ma sono
almeno una decina i «bulli informatici», tutti minorenni, coinvolti nell'indagine.
DENUNCIA - L'indagine è partita la primavera scorsa quando l'avvocato di una multinazionale dell'industria informatica ha
presentato un esposto alle Fiamme Gialle di Milano segnalando danni economici, all'immagine ed a diritti connessi al
copyright, per una serie di «invasioni» di pirati informatici. I finanzieri hanno quindi iniziato a indagare e con stupore si sono
resi conto di non trovarsi in presenza dei classici fenomeni di pirateria informatica, ma di avere a che fare con due gruppi di
cracker adolescenti in competizioni tra loro. Le due bande informatiche, che sulle rete si facevano chiamare con i nomi di
«Staralo» e «Scurippio», si sfidavano cercando di far prevalere sui rivali le proprie conoscenze tecniche. La storia era per altro
piuttosto nota in rete, e circolava su forum e siti «tecnici». «Sono ragazzi dai 13 ai 16 anni e hanno rotto le scatole a mezzo
mondo», si legge di loro online.
CF1E COSA FACEVANO - Gli «Staralo» si divertivano, con diverse procedure, a inibire l'accesso alla caselle Msn e Hotmail
ai legittimi proprietari di account e-mail, modificandone sia la password di accesso, sia la parola chiave della procedura
Netpassport, utilizzata per ripristinare la password in caso di smarrimento. Quando gli utenti provavano ad effettuare il cambio
della password si accorgevano che il loro «profilo» era stato irrimediabilmente compromesso e, al posto della schermata
normale, che appunto consente di cambiare la password, apparivano scritte beffarde. La frangia degli «Scurippio» era, invece,
specializzata nel «defacing», quella tecnica che permette di entrare senza autorizzazione su server altrui per cambiare la
homepage, di solito lasciando la proprio simbolo e la propria «firma» sulla pagina.
22 luglio 2005
Picchia la rivale e filma tutto col videofonino
Atto di bullismo femminile a Ferrara. La vittima è una 15enne che avrebbe rivolto troppe attenzioni al ragazzo di un'altra
FERRARA - Una verae propria spedizione punitiva «al femminile» ripresa con i videofonini. E fatta girare nelle scuole. È
successo all'istituto Vergani di Ferrara, dove una 15enne è stata picchiata da un gruppo di giovani. La sua «colpa» è stata
quella di aver rivolte troppe attenzioni al ragazzo dì un'altra, quasi coetanea. E così la 15enne è stata picchiata dalla «rivale»
17enne, accompagnata da un gruppo di amici
2006
Minori e violenze
Violenze e bullismo a scuola
La Rete invasa da video-choc. Pistole-giocattolo, lanci di sedie: online immagini riprese con i cellulari.
MILANO — Insulti, urla, sedie sbattute conto i muri, professori umiliati che restano impotenti di fronte ad attacchi verbali che
si trasformano in violenza. Eccoli i bulli a scuola. Distruggono, filmano e mandano tutto su Internet. Il caso del ragazzo
disabile maltrattato dai compagni nell'istituto Steiner di Torino e ripreso dal telefonino è solo uno dei tanti finiti in Rete. Il
dirigente di quella scuola ha proposto 15 giorni di sospensione per i compagni dì classe che hanno assistito al pestaggio del
ragazzo senza dire nulla. Anche la professoressa che li aveva lasciati soli in aula è da ieri indagata per concorso in violenza
privata con i quattro minorenni finiti sotto inchiesta per l'episodio.
18 novembre 2006
I VIDEO — Non serve essere grandi esperti della Rete per trovare filmati di studenti sovraeccitati che sembrano divertirsi un
mondo a sfottere prof o a devastare banchi e lavagne... In uno c'è un ragazzo spavaldo con una pistola in mano. Si avvicina
alla cattedra e la punta la pistola al professore che all'inizio fa finta di niente, concentrato a scrivere chissà che. Poi si gira,
sorrìde un po' smarrito e non dice una parola. In un altro un gruppo di studenti lancia il giornale contro il docente. Altra scena:
c'è una specie di Maciste che solleva la cattedra e la rovescia addosso al prof che lo scongiura di fermarsi, mentre gli altri
fanno il tifo per il compagno. Gli unni che popolano le scuole italiane sembrano amare soprattutto filmarsi mentre distruggono
quello che si trovano davanti. Il lancio di sedie contro le finestre è tra i più gettonati (girato nella scuola Giovanni Giorgi, ma
non è indicatala località). Stessa provenienza per la mini bomba che scoppiadietro una cattedratra l'entusiasmo dei presenti.
Che mai ci sarà di così strano? C'è anche un gruppo di studentiormai grandicelli che a un segnale prestabilito corre urlando e
lancia sedie contro una lavagna. Se ci sia qualcuno là sotto non è chiaro. In un filmato un'intera classe dell'Istituto Primo Levi
di Vignola, nel Modenese, si rivolta contro il prof di matematica con urla e fischi. Ma quello continuala sua lezione, come se
nulla fosse. Non mancano i commenti delle centinaia (a volte migliaia) di persone che hanno visto il video. «Dovevate
sparargli», «Bravi, fatelo ancora» e via così.
SENTIRSI FORTI — Molestare chi è debole fa parte dei giochi. «Mettere in difficoltà le persone indifese dà piacere. E' un
modo semplice e primordiale di sentirsi forti — commenta Anna Oliverio Ferraris, psicologa dell'età evolutiva — e mettere il
video in Rete è un modo per amplificare e ottenere apprezzamenti.
Dal punto di vista dì questi ragazzi è solo un divertimento». Per tutelare i minori è sceso in campo anche il garante che ha
deliberato l'introduzione di un codice di sicurezza sui telefonini che offrono servizi per adulti.
09 agosto 2006
Nuovi giochi elettronici
Il bullismo diventa un videogioco
Dal creatore di «Grand Theft Auto: San Andreas» un nuovo titolo dedicato ai giovanissimi e al fenomeno della violenza
giovanile
NEW YORK (USA) - L'arrivo di "Bully", il nuovo titolo prodotto dalla Rockstar Games - già madre dei controversi ma
popolarissimi videogiochi della serie GTA - ha suscitato polemiche fin dall'inizio, quando ancora il gioco era in fase di
sviluppo. E ora che il momento della sua uscita ufficiale sul mercato sta per arrivare (il lancio è previsto per il prossimo
ottobre) si preannunciano critiche accese da parte dì chi vuole tenere la violenza fuori dai giochi per ragazzi.
BULLI DI PIXEL - Bully è di fatto l'ennesimo videogame "politicamente scorretto" che di sicuro ì più giovani non si faranno
scappare, nonostante i tentativi di censura e un "rating" che con tutta probabilità sarà severo. E giovani sono anche i
protagonisti del nuovo prodotto della Rockstar, che ha ambientato la sua storia all'interno di una scuola superiore americana e
ha scelto come protagonista un quindicenne, Jìmmy Hopkins, che deve difendersi da un gruppo di coetanei prepotenti e
violenti che lo hanno preso di mira. Insomma, una riproduzione pseudo-ludica di un fenomeno - quello del bullismo - sempre
più diffuso che preoccupa genitori e istituzioni.
(fine dossier)
Suicidio di Cittadella, la ragazzina istigata dai coetanei su Ask.fm
I durissimi messaggi ricevuti sulla chat line sarebbero alla base della decisione estrema
PADOVA. La ragazzina 14enne che si è suicidata domenica pomeriggio lanciandosi dal tetto di un albergo abbandonato di
Cittadella aveva più volte manifestato le sue intenzioni autolesionistiche sulle pagine virtuali del social Ask.fm, ricevendo da
alcuni coetanei, in più occasioni, l'invito a mettere in pratica le sue intenzioni. Tra i messaggi a! vaglio ora degli investigatori,
come scrivono i giornali locali, quelli che riportano veri e propri insulti (da «Sei una t...» a «Ti odio» e «Fai schifo come
persona»), ma soprattutto quelli che paiono invitarla a farla finita.
Uno di questi, lapidario, dice: «ucciditi», un secondo riporta il link del trailer cinematografico 'Suicide room'. Ask.fm, che
offre la possibilità di scrivere domande sul profilo degli altri membri in assoluto anonimato, seguendo gli amici senza che loro
lo sappiano, era finito al centro delle polemiche l'estate scorsa dopo il suicidio di una giovane 14enne inglese che si sarebbe
tolta la vita a causa di insulti e inviti all'autolesionismo scritto sul suo profilo del social
(Giornale di Vicenza-it 11/02/2014 )
Cyberbullismo, ne è vittima un adolescente su dieci
IL FENOMENO è conosciuto dall'80,3% dei ragazzi, due su tre (il 29,2%) conoscono qualcuno che ne è stato vittima, mentre
un adolescente su dieci a provato inprima persona il cyberbullismo. È quanto rivela un'indagine di Sos IITelefono Azzurro
Onlus e Doxa Kids sui comportamenti dei ragazzi italiani. Lo studio conferma la massiccia presenza delle tecnologie nella vita
degli adolescenti italiani e ne evidenzia le abitudini. I ragazzi, infatti, sono "always on" per ascoltare musica o radio (61%), per
guardare video (60,2%), per fare ricerche per la scuola e i compiti (58,3%), per curiosare e navigare nel web (57,3%), per fare
acquisti (22%), comprando online giochi (34,6% dei ragazzi), accessori di moda (22,3% delle ragazze), ma anche libri (17,6%
delle ragazze).
Prioritario però è il poter essere sempre in contatto con gli amici, fondamentale per l'89,7% dei ragazzi, attraverso Whatsapp e
Facebook (li utilizza rispettivamente l'89,8% e l'82,3% degli intervistati). Risulta diffuso anche l'utilizzo dei social network
sotto l'età minima prevista (più dell'85% dei ragazzi intervistati conosce qualcuno che è iscritto a Facebook minore di 13 anni).
E non mancano i rischi legati alla visibilità dei dati personali: un adolescente su cinque ha il proprio profilo totalmente
pubblico sui social network. Profili aperti, nonostante il timore di un utilizzo indesiderato delle informazioni che i ragazzi
condividono: più di un adolescente su due (63,6%) teme, infatti, che i propri dati possano essere raccolti e utilizzati dal social
per altri scopi. Ma non mancano le ingenuità. li bisogno di esserci, il desiderio di farsi vedere, farsi ascoltare, di condividere
sembra abbassare in molti casi la soglia di guardia e prevalere su ogni cautela, come nel caso dei selfìe inviati a sconosciuti e, a
maggior ragione, del sexting (il 35,9% dei ragazzi conosce qualcuno che ha fatto sexting).
Repubblica.it 18 novembre 2014
iMimo
ARGOMENTO:
sntKit o
roiiin o
L'emigrazione, fenomeno dell'Italia di fine Ottocento
DOCUMENTI
Giovanni Pascoli, Italy
•ì-5. accostando...
panncllctto; la vec
chia, asciugando una
lacrima coti un lerabu
deigrembiule dacxch\&(pannttkito).
6. E il Cecco...
Italy, scritto nel 1904e posto a chiusura àéPrimi Poemetti, è preceduto da unasolenne
dedica agli emigranti chein quegli anni lasciavano l'Italia a centinaia di migliaia ogni anno,
diretti ingran parte oltre Atlantico, il poemetto.narra di una bimba, Maria (Moily ininglese),
figlia dì emigrati, nata in America, che è accompagnata da due giovani zìi in Italia, nella
campagna toscana, presso i nonni, perché malata ditisi. Grazie aldima mite Molly alla fine
guarisce, ma la nonna, chesi è presa il suo male, muore. Riportiamo iasezione ili "del pri
mo canto, incui si descrivono iiprimo incontro degli emigranti con ia madre(nonna della
bambina) ai loro ritorno, labrutta impressione che Molly ha de! paeseperlei straniero, l'in
contro coi paesani chechiedono notizie dei loro parenti emigrati.
Assunta: ehk-lie notì
E i figli la rividero allafiamma
ziedi altri parenti;è
fiero!significa "è for
del focolare, curva, sfatta, smunta.
re, in sature?"
«Ma siete trista! siete trista.; o mamma!»
7. Ma voi!: è un mo
do di chiedere come
sta; secondo l'uso ali
tici), i figli si rivolgo
..5
«E il Cecco è fiero? E come va l'Assunta?»
no alta madre col voi.
Là là— croce: sto co
«Ma voi! Ma voi!» «Là là, con la mia croce».
si cosi, coi miei guai
{h maavee).
I muri grezzi apparvero co! banco
vecchio e la vecchia tavola di noce.
8. banco: l'armadio
per la biancheria(!uc>
10
spalla: l'unica cosa
noova era una stampa
die ritraeva un negro
(mora), incollataai
S'udiva il soffio delle vacche, e il sito
15
gliocchi e i denti;
con una lenza da pe
scain spalla,
venuta da laggiù,
14-15. « sito delia
20
capanna:il tanfo{si
ta, loscanismo) della
baracca adibita a stal
la.
18. ammiccava: ac
cennava, indicava,
21. intuii*piccolo
della capanna empiva l'abituro.
Beppesedè col capo indolenzito
tra le due mani. La bambina bionda
f 3. roba <Ìi là; roba
dall'America.
Di nuovo, un moro, con non altro bianco
• che gli occhi e i denti, era incollatoal muro,
la lenza a spalla ed una mano al fianco:
roba di là. Tutto era vecchio, scuro.
10-12. Dì nuovo...
muro, in cui si vede
vano di bianco solo
Ed accostando agli occhi, essa, k punta
del paaneilctto, con un fil dì voce:
25
ora ammiccava qua e là col dito.
Parlava; e la sua nonna, tremebonda,
stava a sentire e poi dicea: «Non pare
un lui quando canta tra la fronda?»
Parlava lasualìngua d'oltremare:
«... a chicken-howe» «un piccolo luì...»
«... formice and mts» «che goda a cinguettare,
zizi» «Bad country, he, yaur Italy!»
uccello.
22. Parlava... oltre
(In Poesie, Mondadori, Milano, ì 958, voi, i)
mare: Molly, nata in
America, park solo
inglese.
ciò che si vede intor
tneine la bimba indi
no, si alterna ai com
ca una trappola).
nome preso in
Molly),/tó/j" va letto
23. a thicken-hauss:
menti della nonna.
un pollaio. La vocedi
America dallo zio
24.Jbr... ratr. per
topi e ratti (piobabil-
25. Ba4...Italy:
brutto paese, joe, la
come parola tronca
Beppe. Secondo un
("Itali"), tanto che
tua Italia! Joe (che
uso popolare(ma im
rima eoo luì.
Molly, che nomina
Pascoli scrìve loe) è il
probabilein boccaa
GianAntonio Stella, io feccia del pianeta
Da un saggio storico di un giornalista di oggi.
La feccia del pianeta, questo eravamo. Meglio: così eravamo visti. Non po
tevamo mandare t figli alle scuole dei bianchi in Louisiana. Ci era vietato
l'accesso alle sale d'aspetto di terza classe alla stazione di Basilea, Venivamo
martellati da campagne distampa indecenti contro "questa maledetta razza
dìassassini". Cercavamo casa schiacciati dalla fama d'essere "sporchi come
maiali". Dovevamo tenere nascosti i bambini come Anna Frank perché
non ci era permesso portarceli dietro. Eravamo emarginati dai preti dei
paesi d'adozione come cattolici primitivi eun po' pagani. Ci appendevano
alle forche nei pubblici linciaggi perché facevamo i crumiri o semplice
mente perché eravamo "tutti siciliani".
IO
{L'orda, Quando glialbanesi eravamo noi. Rizzoli, Milano, -2002}
Edmondo De Amicis, CUemigranti
Già nei 1880 Edmondo DeAmicis, letterato e giornaliste dìspiriti umanitari, aveva compo
sto una poesia sull'emigrazione.
Cogli occhi spenti, con leguance cave,
pallidi, in atto addolorato e grave,
sorreggendo le donne affrante e smorte,
ascendono la mvè
5
10
comes'ascende il palco de la morte.
E ognunsui petto trepidosi serra
tutto quelche possiede sullaterra,
altri uu misero involto, altri un patito
bimbo, che egli s'afferra
al coilo, dalleimmense acqueatterrito;
Salgono in lunga fila, umili e muti,
e sopra Ìvolti appar brunie sparuti
Numero medio di espatri all'anno (1861-1910)
umido ancor il desolato affanno
15
20
600.000
degli estremi saluti
dati ai monti che più noti rivedranno.
Salgono, e ognuno la pupilla mesta
sulla riccae gentil Genovaarresta,
intento in atto di stuporprofondo, •
come sopra una festa
fisserebbe lo sguardo un moribondo.
500.000
400.000
Ammonticchiati là come giumenti
Sulla gelida prua morsa dai venti,
300.000
migrano a terre inospiti e lontane;
laceri e macilenti,
25
varcano i mari percercar delpane.
200.000
Traditi da un mercante menzognero,
vanno, oggetto di scherno, allo straniero.
Bestie da soma,dispregiati iloti,
100.000
carne da cimitero,
30
vannoa campar d'angoscia in lidi ignoti.
Vanno, ignari di tutto, ove lt porta
La fame, in terre ovealtra gente è morta;
comeil pezzente cieco e vagabondo
erra di porta in porta,
35
essi così vanno di mondo in mondo.
(daTreccani Scuola, http://wivw.trcccani.it/site/Sctiola/
ndiascuoWarea_storta/archivìo/emigraiione/parisi Jirin)
1861-1870
Samuel Gonkey, Immigrazione sgradita
NeiromanzoVita, die Melania Mazzucco ha dedicatoalievicendedei suoi genitori emigrati in America, compare questa ietterà a un giornale di NewYork, che pare un documento
autentico,anche se l'autricenon lo dichiara espressamente,
È gratificante vedere un giornale di prima classe come il "Times" suonare
unanotadi ammonimento peril pericoloso afflusso distranieri indesidera
1
ti chesi stannorovesciando su di noi. ^L'afflusso non è solosgradito ma no
civo al benessere del nostro paese. Voi dite che è,nostro dovere aprire le
porte agli oppressi di tutto ìl mondo, e dalmomento cheuna persona è
pavera e infelice nel paese in cui è nata può reclamare la nostra ospitalità
come un diritto. Ma ie nostreleggi pet l'immigrazione sono troppo lassi
ste.Guardate nelle nostre prigioni, negli istituti di pena, guardate ti nume
rodi omicidi e crimini quotidiani: sono tutti commessi da stranieri. E per
chéquesti stranieri selvaggi e colsangue caldo sono sempre armati distiìetti o revolver? Nelle nostrestradesonotutti armati. Non moltotempofa ho
5
10
visto un ambulante italiano che spingeva un carretto a mano minacciare
con un coltello un bambinetto americano che lo aveva provocato prenden
dolo "m girain modo innocuo. Hocercato un poliziotto perquasi mezz'o
ra, ed ero a Broadway, a mezzogiorno. Non ho trovato un poliziotto e il
potenziale assassino è scappato. Si, bisogna bloccare in ogni modo questo
15
flusso indiscriminato. Per quaranta o cinquantanni la porta deve restare
chiusa contro questogenere di immigranti.
Samuel Gmkey (Brooklyn, 28 aprile]903)
1871-1880
1881-1890
1890-1900
1900-1910
•/.
ìMKIIf)
IH\KO
Sili \ ni-ito
ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva.
DOCUMENTI:
«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai
lavori dellaculla dell'innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto
Manzocco in "Esseri Umani 2.0" (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui
la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni
tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fìsiche e psichiche;
reliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell'invecchiamento e delta morte. Ciò che piace ai geek della Valley è
che questi grandiosi progetti di superamento dell'umano nel "post-umano" si devono, e possono, realizzare tramite la
tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il "mind uploading", ossia il trasferimento della
coscienza su supporti non biologici, e le "nanomacchine", robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i
danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.»
Fabio CHIUST, TRANS UMANO la trionferà, "l'Espresso" - 6 febbraio 2014
«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all'Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un pò" diversamente:
i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l'uomo - piattaforme petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un
crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive - oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al
livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi».
L'astronomo della Corte d'Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro
comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con
l'angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà dei robot - della quale abbiamo favoleggiato per
decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza - sta entrando nelle nostre vite. Che ì robot stiano uscendo
dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servìzio notte e giorno. In molti
supermercati il cassiere non c'è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In
Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Lìnea 5 della metropolitana
di Milano), così come tutti Ì convogli che si muovono all'interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza
conducente.»
Massimo Gaggi, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, "Corriere della Sera, la Lettura" -26 gennaio 2014
«Per molto tempo al centro dell'attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i tablet o i
netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano, come si usano, quali
app...». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire
a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li
guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più
di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.»
Dianora BARDI, La tecnologia da sola nonfa scuola, "Il Sole 24 ORE. nova" - 12 gennaio 2014
«Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dai tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della necessità al
tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall'intenzione dell'uomo, la storia subisce un sussulto. Non più
decadenza da una mitica età dell'oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti, dice
avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra "recente passato" e "immediato futuro", in cui si raccoglie il suo
operare, non concede di scorgerefini ultimi, ma solo progressi nell'ordine del proprio potenziamento. Nuli'altro, infatti, vuole
la tecnica se non la propria crescita, un semplice "sì" a se stessa. L'orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si
congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologìe perdono la loro forza
persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.»
Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L'uomo nell 'età delta tecnica, Feltrinelli, Milano 2002
iii'okh.i \t
-
imwioRitn
L'Europa del 1914 e l'Europa del 2014: quali le differenze?
Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione
sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l'Europa e il resto del
mondo.
uroioi.i mì
-
u
u i nnwiìiM. ( , i \ i n m.i
La massiccia partecipazione di pubblico ai grandi eventi culturali è diventata, da alcuni anni, un vero fenomeno sociale che ha
coinvolto metropoli e piccole città. Mostre, concerti, rappresentazioni teatrali, rassegne cinematografiche, aperture di nuovi
spazi museali, solo per citare alcuni esempi, hanno avuto grande risonanza e notevole successo ovunque, con positivi risvolti
economici e occupazionali.
Sulla base delle tue esperienze, discuti se tutto ciò possa rappresentare solo un semplice "consumo di cultura", una voglia di
"esserci" sulla spinta di una moda, veicolata attraverso i mass media, o se e in quale misura corrisponda invece ad un sincero
desiderio di arricchimento del proprio patrimonio di conoscenze, alimentato anche dalla scuola.
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI "L. E V. PASINI" - SCHIO
SIMULAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO DELL'ESAME DI STATO
6 maggio 2015
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
nroi.o(,n.i
i \ i/./.v//>/./ u:\h)
Salvatore Quasimodo, Uomo del mio tempo
Sei ancora quello della pietra e della fionda
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga
con le ali maligne. Le meridiane di morte.
- ti ho visto - dentro il carro di fuoco. Alle forche,
Alle ruote di tortura. T'ho visto: eri tu.
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio.
Senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
quando il fratello (1) disse all'altro fratello:
"Andiamo ai campi". E quell'eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
salite dalla terra, dimenticate padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Note: (1) è Caino che induce Abele a seguirlo
Salvatore Quasimodo, siciliano (1901-1968), collaboratore delle maggiori riviste letterarie del ventennio, insegnante dì italiano
al Conservatorio di Milano, fu premio Nobel nel 1959.
Rappresentante autorevole dell'ermetismo, cioè di una scuola poetica caratterizzata dalla concezione della poesia come
linguaggio assoluto, puro, suggestivo, musicale, a seguito dell'esperienza della guerra e del dopoguerra si orientò in una
direzione diversa: i poeti dovevano saper dialogare con gli altri uomini ed esprimere i temi sociali. Questa poesia, inserita nella
raccolta "Giorno dopo giorno" pubblicata nel 1947, riflette questo orientamento.
1) Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2) Analisi del testo
2.3 Spiega il significato delle espressioni "ali maligne", "meridiane di morte" e confrontale con la definizione che il poeta
dà dell'uomo al verso 1.
2.2 Interpreta la connessione tra "scienza esatta" e "sterminio" e spiega il significato della parola "persuasa" che fa da
connettivo.
2.3 Illustra il senso della espressione "E questo sangue odora" partendo dalla dura affermazione dei versi 7-9.
2.4 La proposizione "senza", il verbo "uccidere", la congiunzione "come" si ripetono con insistenza nei versi 7-8. Per
comunicare che cosa?
2.5 Rifletti sul rapporto tra l'uomo "senza Cristo" e il ricordo di Caino e Abele.
2.6 Nei versi conclusivi i figli sono esortati a dimenticare i padri con alcune metafore. Spiegane il significato.
3) Interpretazione complessiva e approfondimenti
Questapoesia è stata scritta nell'ultimo, atroce periodo della Seconda guerra mondiale. Contestualizzala, scegliendo uno o più
dei seguenti ambiti di riferimento:
3.1 Altre liriche dello stesso Quasimodo;
3.2 Testi poetici di autori a lui contemporanei o correnti artisti co-letterarie coeve;
3.3 La situazione socio-economica e politica dell'Italia nella prima metà del Novecento.
IWOIOUIA li
\j
.
ù"--
RUli/.IOM. DH ^
"-a
b
-*
S lf,(,IO UHI I I 'OHI t \ •' \RIH Oli) DI(,IOR\ 1/./"'
i
-
- --1-- ~i
•/
CONSEGNE
Sviluppa l'argomento scelto o informa di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che lo
corredano.
Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi,
argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Da ' al saggio un titolo coerente con la trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo
scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.
Se scegli la forma dell'"articolo di giornale", individua nei documenti e nei datiforniti uno o più elementi che ti sembrano
rilevanti e costruisci su di essi il tuo "pezzo".
Da' all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista
divulgativa, giornale scolastico, altro).
Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di
rilievo).
Per entrambe leforme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà delfoglio protocollo.
\WUIO
\RUSTiail.l I TI R Milo
ARGOMENTO: La notte: tempo dell'inquietudine, della meditazione, dell'ispirazione; ma anche occasione
misteriosa di sospensione del tempo e di abbandono, nella letteratura e nell'arte
DOCUMENTI:
Vincent Van Gogh, Notte stellata, 1889
Dal 1883 al 1889 la rappresentazione degli "effetti di notte" fu un
pensiero costante per Van Gogh. Nel 1888, in una lettera al fratello
Theo, l'artista scrive: "Guardare le stelle mi fa sempre sognare, così
come lo fanno i puntini neri che rappresentano le città e villaggi su
una cartina. Perché, mi chiedo, i puntini luminosi del cielo non
possono essere accessibili come quelli sulla cartina della Francia?
Come prendiamo il treno per andare a Tarascona o a Rouen, così
prendiamo la morte per raggiungere le stelle...". Pochi mesi dopo
confida, in una lettera alla sorella: "Spesso, ho l'impressione che la
notte sia più ricca di colori se paragonata al giorno" e finalmente Van
Gogh realizza il suo progetto.
II giorno fu pieno di lampi;
ma ora verranno le stelle,
le tacite stelle. Nei campi
c'è un breve gre gre di ranelle.
Le tremule foglie dei pioppi
trascorre una gioia leggiera.
Nel giorno, che lampi! che scoppi!
Che pace, la sera!
Si devono aprire le stelle
nel cielo sì tenero e vivo.
Là, presso le allegre ranelle,
singhiozza monotono un rivo.
Di tutto quel cupo tumulto,
di tutta quell'aspra bufera,
non resta che un dolce singulto
nell'umida sera.
E, quella infinita tempesta,
O stanco dolore, riposa!
La nube nel giorno più nera
fu quella che vedo più rosa
nell'ultima sera.
Che voli di rondini intorno!
che gridi nell'aria serena!
La fame del povero giorno
prolunga la garrula cena.
La parte, si piccola, i nidi
nel giorno non l'ebbero intera.
Né io... e che voli, che gridi,
mia limpida sera!
Don... Don... E mi dicono, Donni!
mi cantano, Dormi! sussurrano,
Dormi! bisbigliano, Dormi!
là, voci di tenebra azzurra...
Mi sembrano canti di culla,
finita in un rivo canoro.
che fanno ch'io torni com'era...
Dei fulmini fragili restano
cirri di porpora e d'oro.
sentivo mia madre... poi nulla...
sul far della sera.
G. PASCOLI, La mia sera, da "Canti di Castelvecchio", 1903
Che diremo stanotte all'amico che dorme?
Parleremo alla notte che fiata sommessa.
La parola più tenue ci sale alle labbra
dalla pena più atroce. Guarderemo l'amico,
le sue inutili labbra che non dicono nulla,
parleremo sommesso.
Udiremo gli istanti stillare nel buio
al di là delle cose, nell'ansia dell'alba,
che verrà d'improvviso incidendo le cose
La notte avrà il volto
contro il morto silenzio. L'inutile luce
dell'antico dolore che riemerge ogni sera
impassibile e vivo. Il remoto silenzio
svelerà il volto assorto del giorno. Gli istanti
taceranno. E le cose parleranno sommesso.
soffrirà come un'anima, muto, nel buio.
C. PAVESE, L'amico che dorme, da "Poesie del disamore", 1934-38
esalano al mare: non canto non grido
non suono pe '1 vasto silenzio va.
O falce di luna calante
che brilli su l'acque deserte,
o falce d'argento, qual mèsse di sogni
ondeggia al tuo mite chiarore qua giù!
Oppresso d'amor, di piacere,
il popol de' vivi s'addorme...
O falce calante, qual mèsse di sogni
ondeggia al tuo mite chiarore qua giù!
Aneliti brevi di foglie,
sospiri di fiori dal bosco
G. D'ANNUNZIO, O falce di luna calante, da "Canto Novo", 1882 (ed. naz. 1929)
La luce che piove dalla luna non è destinata alla scena del nostro esistere diurno. Il cerchio che essa indistintamente rischiara,
sembra essere quello di una terra rivale o secondaria. Non è quella che la luna insegue da satellite, ma quella a sua volta
trasformata in satellite della luna. Il suo vasto petto, il cui respiro era il tempo, non si muove più; finalmente la creazione è
tornata alle sue origini, e può nuovamente indossare il velo vedovile che il giorno le aveva strappato. [...] Ma per quanto mi
facesse piacere carpire un segno di vita - fosse anche solo l'eco della mia - all'atmosfera notturna, era però un segno insidioso
che come un falso amico attendeva il momento di ingannarmi.
W. BENJAMIN, La luna, da "Infanzia berlinese intorno al millenovecento", 1932-38
Forse tanti e tanti s'eran sentiti stringere il cuore al fischio lamentoso del treno in corsa nella notte. Ognun d'essi stava lì forse a
pensare che le brighe umane non han requie neanche nella notte; e, siccome sopra tutto nella notte appajon vane, prive come
sono delle illusioni della luce, e anche per quel senso di precarietà angosciosa che tien sospeso l'animo di chi viaggia e che ci
fa vedere sperduti su la terra, ognun d'essi, forse, stava li a pensare che la follia accende i fuochi nelle macchine nere, e che
nella notte, sotto le stelle, i treni correndo per i piani bui, passando strepitosi sui ponti, cacciandosi nei lunghi trafori, gridano
di tratto in tratto il disperato lamento di dover trascinare così nella notte la follìa umana lungo le vie di ferro, tracciate per dare
uno sfogo alle sue fiere smanie infaticabili.
L. PIRANDELLO, La rallegrala-Notte, da "Novelle per un anno", 1934
WIIIIIO
SO< IO
rt o \ o \ u c o
ARGOMENTO: Meritocrazia
DOCUMENTI:
1) "L'obiettivo è avere un Paese migliore. E per questo bisogna alzare l'asticella proseguendo sul doppio binario: da una parte
promuovere l'equità, dall'altra valorizzare capacità e impegno. Promuovere i più bravi aiuta la scuola nel suo complesso, se i
bravi non sono bravi solo per se stessi ma anche per la società. Vogliamo un Paese trainato dai migliori"
(da un'intervista all'ex ministro del MIUR Francesco Profumo)
2) CHE COSA SIGNIFICA L'ECCELLENZA A SCUOLA
Che la promozione del merito sia importante nelle scuole, nelle università e nella ricerca siamo tutti d'accordo. Almeno in
teoria. Perché poi, quando dalla teoria si passa alla pratica, tutto diventa molto più complicato, perché non esiste una
definizione oggettiva e universalmente condivisa del merito. Quanto agli studenti, sembra facile valutarne il merito. Ma anche
lì bisogna valutare bene: merita ad esempio di più chi si impegna senza grandi risultati o chi riesce facilmente senza
impegnarsi? Certo, bisognastare attenti a non fare l'elogio della mediocritào del «tutto si equivale».
Nonostante queste perplessità, infatti, sempre meglio il merito che il nepotismo. Sempre meglio il merito che le
raccomandazioni. Soprattutto in un Paese come l'Italia in cui, in questi ultimi anni, si è assistito ad una tale confusione dei ruoli
che i giovani non sanno veramente più a che santo votarsi per capire come fare per avere un lavoro o perché le proprie
competenze siano riconosciute, prese in considerazione, valorizzate. Meglio il merito, quindi. Tranne quando dal merito si
glissa progressivamente verso la nozione di eccellenza, di cui oggi tanti responsabili politici, economici e culturali si riempiono
la bocca. Perché allora cominciano (o continuano) i veri problemi. Visto che l'eccellenza...risponde al modello dello sforzo e
del sacrificio: fin dalla più tenera età si deve tendere alla perfezione. A qualunque costo. Poco importano le conseguenze.
Perché prima o poi lo sforzo sarà ricompensato e poi, in questo mondo competitivo e senza pietà, solo i migliori possono
sopravvìvere. ... Vi siete mai chiesti che fine hanno fatto i famosi "primi della classe"? Quanti di loro, oggi, occupano
veramente posizioni di responsabilità? Quanti sono sopravvissuti e a quale prezzo? In fondo, tra l'eccellenza scolastica e la
performance aziendale non e' è poi molta differenza. ... Perché per eccellere non bisogna fidarsi di nessuno. Per eccellere non
bisogna mai abbassare la guardia o cedere alle lusinghe della collaborazione. Ma come può avanzare la ricerca senza
cooperazione? Come si può anche solo sperare di trasmettere il sapere quando si cerca di mettere tutti in competizione contro
tutti per nominare lo "studente dell'anno"? Questo tentativo di spingere anche l'università e la ricerca verso la «competitività e
l'eccellenza» mostra bene che l'ideologia dominante resta quella manageriale e aziendale degli ultimi anni. L' ideologia della
perfezione e della performance. Un' ideologia che, nonostante tutto, non è riuscita ad evitare la crisi profonda di cui oggi
stiamo pagando le conseguenze. Anzi. Forse è solo uscendo da questa ossessione dell'eccellenza che si potranno poi ripensare
le basi di nuovo vivere insieme.
Michela Marzano, Che cosa significa l'eccellenza a scuola, Repubblica, 8 giugno 2012
3) Il talento e il merito contano poco per avere un posto di lavoro in Italia: ecco semplicemente "perché i laureati italiani non
vedono l'ora di emigrare". L'Economist in edicola oggi si occupa della fuga dei cervelli dal Belpaese mettendo il dito nella
piaga: l'accesso al lavoro dipende da legami familiari, clientele politiche e raccomandazioni. Un "modo italiano di fare le cose"
che genera "frustrazione" tra i giovani più istruiti, come rivelano anche le proteste studentesche contro la riforma
universitaria...
Secondo la National Science Foundation americana, solo il 17% dei laureati italiani negli Stati Uniti, la meta più gettonata,
lavorano nel campo della ricerca e sviluppo. La maggior parte lavorano come manager. Quello che, secondo l'Economist,
differenzia l'Italia dagli altri grandi Paesi europei non è il numero assoluto dì esuli laureati, ma il fatto che ha un "drenaggio dì
cervelli" netto, ovvero il numero di italiani istruiti che lasciano il Paese è superiore al numero di stranieri istruiti che vi entrano.
Altri Paesi del mondo sviluppato fanno invece "scambi di cervelli".
(E. Fazzino, Parentopoli, clientele e raccomandazioni: solo così c'è lavoro e ì giovani laureatifuggono dall'Italia, Il Sole 24
ore, 7 gennaio 2011)
4) A cadenza regolare, impietosamente, il rapporto Pisa (Programme far internatìonal student assessment), mette a nudo i
ritardi della scuola italiana. In particolare, i test internazionali, preparati dall'Ocse e adottati anche da molti altri Paesi,
valutano, con prove uguali per tutti gli studenti, le competenze linguistiche, matematiche e scientifiche, misurate non su base
nozionistica ma con il metodo del "problem solving", cioè le capacità operative che poi servono alle aziende e diventano
chiave nel mondo produttivo affetto dall'ipercompetitività. Per la terza volta consecutiva l'Italia non solo ha deluso nel risultato
complessivo, ma ha evidenziato anche una forte disparità a danno del Sud.
In un'economia sempre più terziarizzata basata sull'intangibile (e quindi sulle capacità intellettuali), un Paese che disponga di
un capitale umano scadente diventa un forte handicap. Anche perché le aziende sì trovano davanti persone che quando si
affacciano sul mondo del lavoro sono tutte da formare: i costi per il sistema imprenditoriale tendono quindi ad aumentare,
proprio mentre altri Paesi possono invece fare leva su risorse umane preparatissime (si pensi agli esperti indiani di software).
(F. Vergnano, Scuola, piùformazione e meritocrazia, Il Sole 24 ore, 15 settembre 2008)
.1
WIKIIO
ARGOMENTO:
SIOHHO /V>||gÌÌ
La Shoah: memorialisti e negazionisti.
DOCUMENTI
1) "E se gli Italiani fossero più antisemiti oggi che al tempo del Fascismo, delle leggi razziali, e della caccia agli Ebrei per
mandarli a morire nelle camere a gas? È il dubbio che mi pesa sull'anima, leggendo i risultati dell'inchiesta sull'antisemitismo
in Italia pubblicata sul Corriere della Sera di ieri. Lo stesso Corriere è rimasto così sconcertato dai dati da minimizzarli nel
titolo, che dice: «Sono antisemiti 12 italiani su 100».
Ma non è così. Gli antisemiti che si dicono tali oggi in Italia sono il 45 per cento, suddivisi in varie categorie di «pregiudizio»:
chi (il 10 per cento) per antigiudaismo religioso-culturale; chi (l'I 1 per cento) perché ritiene gli ebrei troppo potenti e poco
patrioti; chi (il 12 per cento) perché ce l'ha con Israele e con quella scocciatura che è la Shoah. Infine, c'è un 12 per cento di
antisemiti per tutte queste ragioni insieme. Si aggiunga che soltanto il 12 per cento dice di non avere pregiudizi. Mentre il 43
per cento si dichiara soltanto «indifferente» al problema. Il titolo più giusto sarebbe stato: «Non sono antisemiti 12 italiani su
100»."
Arrigo Levi, Non Ebrei tocca a voi ricordare, La Stampa, 28.01.2009.
2) Milioni di Ebrei furono sterminati nei lager nazisti. Sembra un fatto inconfutabile. Ma c'è chi non la pensa così: qualcuno ha
sostenuto che i milioni di ebrei uccisi nei campi di concentramento e di sterminio non sono sei, come solitamente si crede, ma
cinque, quattro, tre, due, o forse "solo uno"; altri ritengono che le camere a gas non siano altro che un dettaglio. A tal riguardo
è interessante riportare quanto ha detto Jean-Marie Le Pen (leader politico della destra francese) in un'intervista radiofonica del
1987: "Non dico che le camere a gas non siano esistite. Io non le ho viste. Non ho studiato la questione, ma penso che sia solo
un dettaglio nella storia della seconda guerra mondiale". Addirittura c'è chi afferma che Auschwitz, le camere a gas e lo
sterminio in genere sono un'invenzione della propaganda alleata, sostenuta dall'internazionale ebraica. Tali sono le questioni
aperte da quegli autori che sono stati definiti come "revisionisti" o "negazionisti".
Vi sono diversi temi ricorrenti negli scritti dei negazionisti, sebbene in alcuni casi tali motivi si dimostrino reciprocamente
contradditori.
Non vi è stato alcun genocidio programmato e le camere a gas non sono mai esistite (il gas Zyklon B serviva alla
disinfestazione dai parassiti). Questo è l'assunto principale del negazionismo nella sua fase "matura". Si tratta di una verità
posta come indiscutibile, per cui ogni tentativo di dimostrarne l'infondatezza viene rifiutato a scatola chiusa, in quanto
inquinato dalla volontà "sterminazionista" di mantenere in vita la menzogna della Shoah.
La "soluzione finale" di cui parlano molti documenti nazisti non era che l'espulsione degli ebrei verso l'Est, dove erano state
previste riserve in cui potessero vivere le minoranze etniche. E' da notare come spesso i negazionisti tendano ad interpretare il
linguaggio burocratico e vagamente cifrato dei nazisti secondo il suo significato letterale, mentre, quando le dichiarazioni sui
campi di sterminio si fanno esplicite, essi passano all'interpretazione metaforica (o alla semplice omissione).
Per molti studiosi revisionisti il numero di ebrei uccisi dai nazisti è di gran lunga inferiore a quello ufficialmente dichiarato:
neanche un milione o addirittura attorno alle duecentomila vittime, considerando anche il fatto che essi includono nella cifra
dei morti anche i decessi per cause naturali; inoltre, molte delle vittime sarebbero state uccise durante le incursioni aeree degli
Alleati sui campi di concentramento.
Il genocidio è un'invenzione della propaganda alleata, principalmente ebraica e particolarmente sionista. I motivi che hanno
spinto molti dei sopravvissuti ai lager nazisti a mentire sono molteplici, ma quello principale è da ricercare nell'enorme truffa
compiuta dal movimento sionista ai danni della Germania, la quale è costretta a pagare le riparazioni di guerra allo Stato di
Israele. C'è poi chi sostiene che l'organizzazione stessa dei lager nazisti fosse sotto il controllo degli ebrei e sia da considerare
come un ennesimo capitolo del secolare complotto giudaico mirato alla conquista del mondo. Le banche ebraiche avrebbero
infatti favorito l'arrivo al potere di Hitler, prevedendo fin dall'inizio l'esito che avrebbe avuto la guerra.
Wikìpedia, L'irritante questione della Shoah.
3) "Art. 1. La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, «Giorno
della Memoria», al fine di ricordare la Shoah (stermìnio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei
cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e
schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i
perseguitati.
Art. 2. In occasione del «Giorno della Memoria» di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e
momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è
accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia
la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano più
accadere.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
Italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato1'.
LEGGE 20 luglio 2000, n.2ìì.
4) 'A integrazione delle disposizioni dell'ordinanza de 24 gennaio 1939, nella quale La si incaricava di avviare la questione
ebraica, mediante emigrazione o evacuazione, alla soluzione più favorevole in relazione alle circostanze, con la presente Le
assegno l'incarico di predisporre tutte le necessarie misure per preparare dal punto di vista organizzativo, pratico e materiale
una soluzione globale della questione ebraica nell'area dell'Europa sotto influenza tedesca.
Tutte le altre istanze centrali devono cooperare allo scopo.
Inoltre, La incarico di rimettermi al più presto un piano complessivo dei provvedimenti da adottare riguardo
all'organizzazione, l'attuazione e i mezzi materiali necessari per realizzare la desiderata soluzione finale della questione
ebraica".
Questo testo è quello cui solitamente sifa riferimento quando si cerca di datarealmeno approssimativamente l'inizio della
«soluzionefinale», E una lettera di Hermann Góring(incaricato da Hitler di gestire la questione ebraica), inviata al capo
dellaPoliziadi sicurezza e delSD, Gruppenfuhrer dellaSS Reinhard Heydrich, per autorizzarlo a preparare una«.soluzione
globale della questione ebraica». 31 luglio 1941.
5) "Il giorno 20 febbraio i Tedeschi avevano ispezionato il campo con cura, avevano fatte pubbliche e vivaci rimostranze al
commissario italiano per la difettosa organizzazione del servizio di cucina e per Io scarso quantitativo della legna distribuita
per il riscaldamento; avevano perfino detto che presto un'infermeria avrebbe dovuto entrare in efficienza. Ma il mattino del 21
si seppe che l'indomani gli Ebrei sarebbero partiti.
Tutti: nessuna eccezione. Anche i bambini, anche i vecchi, anche i malati. Per dove, non si sapeva. Prepararsi per quindici
giorni di viaggio. Per ognuno che fosse mancato all'appello, dieci sarebbero stati fucilati.
Soltanto una minoranza di ingenui e di illusi si ostinò nella speranza: noi avevamo parlato a lungo coi profughi polacchi e
croati, e sapevamo che cosa voleva dire partire".
Primo Levi (sopravvissuto ad Auschwitz), Se questo è un uomo, 1947.
6) "Sembra di assistere ad una scena di un film che racconta dei condannati ai lavori forzati. I nuovi arrivati vengono fatti
spogliare, viene consegnata loro una tuta blu di panno grezzo con una croce di S. Andrea di vernice rossa sulla schiena e una
striscia rossa trasversale sui calzoni, una camicia grigioverde, una coperta, una gavetta, un cucchiaio. Vengono lasciate le
mutande e le scarpe. Sul taschino della tuta è cucito un triangolo rosso, e al collo viene appeso un ciondolo di ferro con inciso
un numero. Da quel momento non avrai più un nome e cognome ma diventerai soltanto un numero e con quel numero sarai
chiamato, devi imprimertelo bene in testa. Si passa quindi all'operazione capelli. Uno alla volta i detenuti, mentre gli altri
restano in piedi sull'attenti, vengono fatti sedere su uno sgabello con la testa reclinata in avanti e un soldato esegue
rapidamente l'operazione di rasatura a zero.
In quel momento provo un sentimento misto di umiliazione, impotenza, odio; trattengo a stento le lacrime".
Tullio Bettiol, Un ragazzo nel lager, 2005.
7) "Ho provato anch'io a dimenticare, ma qualcosa si è mosso dentro di me. Ho finalmente capito che dovevo parlare, prima
che fosse tardi. Dare voce al mio silenzio è un dovere: troppe storie esistono nel silenzio e sono rimaste in silenzio, nell'attesa
che qualcuno le raccogliesse.
Per non dimenticare a quali aberrazioni può condurre l'odio razziale e l'intolleranza, non il rito del ricordo, ma la cultura della
memoria. Per non dimenticare orrori e crimini, persecuzioni e campi di sterminio, nell'intento di contribuire a tramandare alle
future generazioni un messaggio di amore e di pace".
Elìsa Sprinter (sopravvissuta ad Auschwitz), // silenzio dei vivi, 2001.
-/.
WllillO
IKMCO
S(ll.\IIIKO
ARGOMENTO: Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della società umana.
DOCUMENTI:
"Quando la nostra vita umana giaceva per terra/turpemente schiacciata da una pesante religione/che mostrava dal cielo
l'orribile faccia/sopra i mortali, per la prima volta un uomo mortale/un Greco, osò contro di quella alzare lo sguardo/e per
primo resisterle contro; né la fama dei Numi/né il fulmine lo distrusse né la minaccia del cielo/strepitoso lo spaventò; che anzi
il desiderio/gli crebbe più forte e più acre lo strinse/di rompere egli per primo/le porte serrate della natura. E vinse/la forza
dell'animo; e andò lontano, solo,/di là dalle fiammanti barriere dell'universo/e tutto l'immenso attraversò con la mente/illesa, e
a noi vittorioso ritorna e ci svela/il segreto dei corpi che nascono e come alle cose/è fisso un termine e limitato il potere./Così
la religione fu calpestata/sotto i piedi mortali/e quella vittoria ci solleva alle stelle./"
LUCREZIO, De Rerum Natura, I, vv. 62-79, trad. E. Cetrangolo, Sansoni, Firenze, 1969
"Nel corso della storia è sempre accaduto che l'uomo si sia trovato in una situazione di incertezza di fronte a due modi
profondamente diversi di interpretare la realtà. Fu senza dubbio questo il caso che si verificò alla fine del Seicento, quando gli
scienziati e i filosofi razionalisti - Isaac Newton, John Locke, René Descartes e altri - misero in discussione alcuni dogmi della
Chiesa, fra i quali anche una dottrina fondamentale: quella che considerava la terra come una creazione di Dio e, quindi, dotata
di valore intrinseco. I nuovi pensatori propendevano per una visione più materialistica dell'esistenza, fondata sulla matematica
e sulla «ragione». Meno di un secolo dopo, gli insorti delle colonie americane e i rivoluzionari francesi scalzarono il potere
monarchico, che sostituirono con la forma di governo repubblicana, proclamando «il diritto inalienabile» dell'uomo «alla vita,
alla libertà, alla felicità e alla proprietà». Alla vigilia della Rivoluzione americana, James Watt brevettò la macchina a vapore,
istituendo un nesso fra il carbone e lo spirito prometeico della nuova era; l'umanità mosse cosi i suoi primi, malfermi passi
verso lo stile di vita industriale che, nei due secoli successivi, avrebbe radicalmente cambiato il mondo."
J. R.ÌFKJN, Economia all'idrogeno, Mondadori, 2002
"Nel suo New Guide to Science, Isaac Asimov disse che la ragione per cercare di spiegare la storia della scienza ai non
scienziati è che nessuno può sentirsi veramente a proprio agio nel mondo moderno e valutare la natura dei suoi problemi - e le
possibili soluzioni degli stessi - se non ha un'idea esatta di cosa faccia la scienza. Inoltre, l'iniziazione al meraviglioso mondo
della scienza è fonte di grande soddisfazione estetica, di ispirazione per i giovani, di appagamento del desiderio di sapere e di
un più profondo apprezzamento delle mirabili potenzialità e capacità della mente umana....La scienza è una delle massime
conquiste (la massima, si può sostenere) della mente umana, e il fatto che il progresso sia stato in effetti compiuto, in
grandissima parte, da persone di intelligenza normale procedendo passo dopo passo a cominciare dall'opera dei predecessori
rende la vicenda ancor più straordinaria, e non meno."
J. GRIBBIN, L'avventura della scienza moderna, Longanesi, 2002
"Francesco Bacone concepì l'intera scienza come operante in vista del benessere dell'uomo e diretta a produrre, in ultima
analisi, ritrovati che rendessero più facile la vita dell'uomo sulla terra. Quando nella Nuova Atlantide volle dare l'immagine di
una città ideale, non si fermò a vagheggiare forme perfette di vita sociale o politica ma immaginò un paradiso della tecnica
dove fossero portati a compimento le invenzioni e i ritrovati di tutto il mondo....La tecnica, sia nelle sue forme primitive sìa in
quelle raffinate e complesse che ha assunto nella societàcontemporanea, è uno strumento indispensabile per la sopravvivenza
dell'uomo. Il suo processo di sviluppo appare irreversibile perché solo ad esso rimane affidata la possibilità della
sopravvivenza del numero sempre crescente degli esseri umani e il loro accesso a un più alto tenore di vita."
N. ABBAGNANO, Dizionario di Filosofìa, Torino, UTET, 1971
"Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell'uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente e ancor più
indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l'esistenza umana. Il secondo è per sua
natura educativo, agendo sullospirito. Per quanto possaapparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità
non è meno efficiente della prima. L'effetto pratico più appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibile
l'invenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel contempo la complicano."
A. EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965
"Questa idea dell'incremento tecnico come onda portante del progresso è largamente diffusa; qualcuno l'ha chiamata
«misticismo della macchina». Noi ci vediamo vivere nell'era del computer o nell'era nucleare, succedute all'era del vapore del
XIX secolo. Si pensa a ogni periodo nei termini della tecnologia dominante, risalendo fino alla storia primitiva dell'uomo.
Pensiamo allora allo sviluppo dagli utensili di pietra a quelli di bronzo, e poi al sopravvenire d'un'età del ferro, quasi una
logica progressione tecnica che trascina nella propria corrente l'evoluzione sociale. Pensiamo a ciascuna età nei termini
dell'impatto della tecnica sulle faccende umane, e raramente indaghiamo sul processo contrario. Così nello sviluppo della
tecnologia moderna, non occorre intendere solamente l'influenza degli strumenti e delle tecniche sulla società, bensì l'intero
ventaglio delle «forze reciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del nostro tempo. Come si è
espresso un altro studioso dell'evoluzione umana [Solly Zuckerman], «la tecnologia è sempre stata con noi. Non è qualcosa al
di fuori della società, qualche forza esterna dalla quale veniamo sospinti...la società e la tecnologia sono...riflessi l'una
dell'altra»."
A. PACEY, Vivere con la tecnologia, Roma, 1986
"Non intendo certo sbrogliare l'intricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare che oggi, soprattutto grazie
all'impiego delle tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacità di agire ha superato di molto la nostra capacità
di prevedere....La tecnologia è importante per ciò che ci consente di fare, non di capire....A cominciare dalla metà del
Novecento la tecnologia ha assunto una velocità tale da non permettere a volte alla scienza di giustificare e spiegare
teoricamente, neppure a posteriori, il funzionamento dei ritrovati tecnologici. La scienza si è cosi ridotta a difendere posizioni
via via più difficili, tanto più che le radici dell'accelerazione tecnologica non sono da ricercarsi all'interno dello sviluppo
scientifico, bensì nell'ambito della tecnologia stessa. Infatti è stata l'informatica che, con il calcolatore, ha fornito
all'innovazione uno strumento, o meglio un metastrumento, flessibile e leggero che ha impresso un'accelerazione fortissima
alle pratiche della progettazione."
G. O. LONGO, Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica, Ed. Univ. Trieste, 2006
"Le aziende subiranno più cambiamenti nei prossimi dieci anni di quanti ne abbiano sperimentati negli ultimi cinquanta.
Mentre stavo preparando il discorso che avrei dovuto tenere al nostro primo summit dei CEO (Chief Executive Officer), nella
primavera del 1997, meditavo sulla natura specifica dei mutamenti che l'era digitale avrebbe imposto al mondo
imprenditoriale. Volevo che il mio discorso non si fermasse agli strepitosi vantaggi offerti dalla tecnologia, ma affrontasse
anche i problemi con i quali i dirigenti di un'azienda devono combattere tutti i giorni. In che modo la tecnologia può
contribuire a migliorare la gestione di un'impresa? In che modo trasformerà le aziende? In che modo può aiutarci a mettere a
punto una strategia vincente per i prossimi cinque o dieci anni?"
B. GATES, Business @lla velocità del pensiero, Mondadori, 1999
illl'OlO(,l\(
-
IIM.XSIORK (I
Tutti gli esseri umani, senza distinzione alcuna di sesso, razza, nazionalità e religione, sono titolari di diritti fondamentali
riconosciuti da leggi internazionali. Ciò ha portato all'affermazione di un nuovo concetto di cittadinanza, che non è più soltanto
"anagrafica", o nazionale, ma che diventa "planetaria" e quindi universale. Sviluppa l'argomento analizzando, anche alla luce di
eventi storici recenti o remoti, le difficoltà che i vari popoli hanno incontrato e che ancor oggi incontrano sulla strada
dell'affermazione dei diritti umani. Soffermati inoltre sulla grande sfida che le società odierne devono affrontare per rendere
coerenti e compatibili le due forme di cittadinanza.
inroi.oci i />
ii \i i moiwiM. ui:\i r mi
In futuro, in campo lavorativo, una delle principali cause dell'estinzione di certe professioni sarà il diffondersi del processo di
automazione e meccanizzazione, ma questo non ridurrà l'occupazione: la gentesi rivolgerà ad altre professioni, legate a settori
produttivi che richiedono competenze più raffinate che prima non esistevano. La multidisciplinarietà sarà una delle doti
concorrenziali del lavoratore del futuro, ritengono gli esperti. I settori innovativi imporranno un "approccio ecosistemico" ad
essi, la formazione di gruppi e team di lavoro con competenze interattive. Oggi si sente parlare, ad esempio, di eco-ingegneria,
di ricercatori di marketing, di agricoltura urbana, di reputation management (ovvero del monitoraggio e della gestione delle
opinioni dei clienti espresse tramite i social network, i forum e i siti Internet), di turismo solidale (nei confronti dei Paesi
sottosviluppati), addirittura di turismo spaziale.
Il candidato rifletta sulle nuove professioni che potranno interessare il mercato del lavoro in un prossimo futuro.
Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "L. V. Pasini" Schio
SIMULAZIONE ESAME DI STATO SECONDA PROVA SCRITTA
Classe 5A
ARI
Anno Scolastico 2014-2015
Schio, 25 Marzo 2015
MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE INDIRIZZO RELAZIONI INTERNAZIONALI
CANDIDATO/A:
Il candidato rediga lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico sintetico della
Gamma Spa, tenendo conto dei dati di seguito riportati:
patrimonio netto
capitale sociale
8.000.000 euro
5.000.000 euro
attivo immobilizzato
8.400.000
totale impieghi
15.800.000
rimanenze
R.O.I
4.500.000
16%
R.O.S.
9%
Mutui
1.200.000
Il candidato effettui in seguito l'analisi del bilancio elaborato ed interpreti i
risultati ottenuti. La trattazione deve essere integrata con dati opportunamenti
scelti.
Il candidato svolga poi uno dei tre punti a scelta.
A) Principi contabili civilistici e applicazione con due esempi e relative
scritture.
B) La gestione delle risorse umane è uno dei principali fattori di successo di
molte aziende.
Dopo un breve commento redigere le scritture relative al personale
identificando i conti e il loro funzionamento.
C) Dopo aver illustrato il sistema informativo di bilancio, esporre in modo
completo e con
esemplificazioni i presupposti di redazione del bilancio in forma
abbreviata.
ISTITUTOTECNICO STATALE
COMMERCIALE E PERGEOMETRI
TERZA PROVA
CANDIDATO:
MATERIA:
Diritto
data, 09/03/2015
CLASSE 5AB RIM Tipologia:B
Durata della prova: h 3.00
Righe max: 10
1. Il candidato elenchi gli organismi specializzati del commercio internazionale e ne
illustri le funzioni.
2. Il candidato definisca che cosa sono gli incoterms e indichi qual'è il più
conveniente per il venditore e quale per il compratore dandone motivazione.
3. Il candidato definisca il DIU, indichi le fonti più importanti ed elenchi
le categorie specifiche che rientrano nella definizione di vittime di guerra.
ISTITUTO TECNICO STATALE
COMMERCIAI E F PERGEOMETRI
TERZA PROVA
CANDIDATO:
MATERIA:
Diritto
DATA: 30/04/2015
CLASSE 5AB RIM Tipologia:B
Durata della prova: h 3.00
Righe max: 10
1. Il candidato descriva le diverse tipologie di insediamenti produttivi all'estero.
2. Il candidato definisca l'arbitrato commerciale intemazionale, indichi le fonti che lo
regolano e le tipologie previste in Italia.
3. Il candidato definisca il contratto di credito al consumo e spieghi le caratteristiche
e gli elementi essenziali.
Name and Surname
Class
TERZA PROVA ESAME di STATO -
5^RIM
Date
kth
9tn March 2015
SIMULAZIONE
Tipologia B _ ENGLISH
Read the e-mail and answer the following questions:
From: jrnatc.walkers^brown&jackson.co uk
To: [email protected]
Date: ! 13.05.20 ..
Dear Mr Dewey,
With reference to our order fslo 25 which we received
ori 12* May we noticed fchat:
»youdelivered 2 boxes of ìtem code 67/A while we
ordered item code 76/A;
« 3 boxes of item code 87/B are badly damaged.
Therefore, we wiii return both the 2 wrong boxes by
oourier rvext week, carriage forward, and expect you
to replace the damaged goods.
We look forward to receiving your earlìest possìbie
reply.
Best regardS;
Marc Walkers
Question A.
What kind of letter is this? Who is the buyer? Who is the supplier? When did the customer receive his order? What is he
complaining about? What will he do with the wrong goods he has received? Who will pay for the transport? What does he ask the
supplier to do?
Question B.
What goods is transport by air particularly suitable for? What are the advantages and disadvantages of transport by air? What
are the documents of transport connected with flights? What factors shouid an exporter examine when choosing the best
means of transportation for a consignment?
Question C.
What is the mission of The International Red Cross and Red Crescent Movement and what are its 8 fundamental principles? What
are its emblems?
E' consentita la consultazione del dizionario di classe posto sulla cattedra
Name and Surname
Class
TERZA PROVA ESAME di STATO
-
5^ RIM
Date
tth
30m
Aprii 2015
SIMULAZIONE
Tipologia B _ENGLISH
Read the document and answer the following questions:
mmm
Subisci:
trial order
Protri :
mreardonfS)stylestop.corri
To;
[email protected]
Date: 8'" March I2.20pm
Dear Ms Sheen,
Thank you for your reply to our enquiry of 28th February. I have consideraci your saies
terms carefully and am now pleased to piace a trial order as follows:
Qty
item description
Cat no.
Unit price
10
£15.00
10
Black leather cfutch bag
Cream leather ciutch bag
15
Btack retro sunglasses
A/143
A/144
S/801
15
Brown retro sungiasses
S/803
£12.50
10
Panama triiby hat
C/433
£19.99
£15.00
£12.50
I understand that you requìre payment in advance for this order and wili organise a bank
transfer on receipt of the invoice. I would be gratefu!, however, if you wouid consider
open account terms for future orders.
With regard to delivery, the goods shouid be packed in strong cardboard boxes and the
packages shouid be clearly marked 'Styìe Stop'. As I need tnese products in time for the
sumrner sales, t would Hke to request delivery within 30 days.
I look forward to receìving a favourable reply together
with confirmation that the order will be executed promptiy.
Yours sincerely,
Mark Reardon
Question A.
What document is this? Who is the addressee and who is the addresser? What companies do they work for? When did the
supplier reply to the customer? Is the customer a new one ? Give reasons for your answer. What goods are mentioned and what
are the terms of payment requested? Does the customer accept them? What other sales terms are mentioned? What packing
instructions are glven? What other letter do you expect the customer will receive?
Question B.
When organizing packing what aspects do you have to consider in order to choose the correct package for the goods ? What type
of packing would you choose for the following goods: fruit and vegetables, shoes and bags, wine and oil.
What are containers and what are the advantages of containerisation? What types of containers do you know ? What are
pallets?
Question C.
What are ethical banks ? What are the differences and similarities between ethical and traditional banks? Considering ethical
investment what is meant by "screening, preference and engagement"?
E' consentita la consultazione dei dizionari monolingue e bilingue
Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "L. V. Pasini" Schio
SIMULAZIONE ESAME DI STATO TERZA PROVA SCRITTA
INDIRIZZO RELAZIONI INTERNAZIONALI
CLASSE: 5BRIM
Anno Scolastico 2014 - 2015
Schio, 9 marzo 2015
MATERIA: LINGUA E CIVILTA'TEDESCA (Tipologia B/ risposta sintetica a quesito)
CANDIDATO:
Auftrag Nr. 1233
Sehr geehrter Herr Sandner,
wir bestatigen den Empfang Ihrer Bestellung Nr. 1233 vom 22. Februar, den wir wie folgt notiert haben:
5000 Einmachglaser zu Vi Liter zum Gesamtpreis von € 1.850,00
7000 Einmachglaser zu 1 Liter zum Gesamtpreis von € 2.150,00.
Verpackungskosten fùr Spezialbehalter: € 190,00. Lieferung per Bahn. Preis geliefert Mùnchen Hbf. Markierung der
KollkSAN 1233/D
Lieferzeit: zwei Wochen nach Erhalt der Bestellung.
Versandanzeige per Fax.
Zahlung: 2 Monate netto oder 30 Tage ab Rechungsdatum durch Bankùberweisung auf unser Konto.
Wirversichern Ihnen, dass wir Ihren Auftrag sorgfaltig und termingerecht ausfù'hren werden.
Mit freundlichen Grupen
Tobias, Werner
1.
Worum geht es im Brief? Wer sind Kaufer und Verkàufer? Wie sind die Liefer-und Zahiungsbedingungen?
Wer bezahlt die Befòrderungskosten? Welche Kosten hat wer zu zahlen? (7-8 Zeilen)
2.
Texterstellung : Herr Tobias Werner, Inhaber der Firma «Schwabenland Obstkonserven" schreibt ein Fax an
Herrn Karl Sandner. Erteilt u.a. Folgendes mit
•
La merce è stata spedita oggi per ferrovia e sarà a Monaco il 12 marzo verso le 10.00
•
La fornitura consiste in due casse di legno che portano il contrassegno
•
Si trasmette via fax copia della distinta dei colli e della lettera di vettura
•
Peso netto e lordo della fornitura sono indicati nella fattura N. 5643 in 5 copie che viene inviata con
posta separata
•
3.
Si richiede infine sollecita conferma via fax del ricevimento della merce.
In diesem Brief erfolgt der Transport per Bahn. Was sind die Vor-und Nachteile dieser Transportart? Was
sind die Begleitpapiere? Welche Begleitpapiere sind bei dieser Transportart ùblich? (7-8 Zeilen)
Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "L V. Pasini" Schio
SIMULAZIONE ESAME DI STATO TERZA PROVA SCRITTA
INDIRIZZO RELAZIONI INTERNAZIONALI
CLASSE: 5BRIM
Anno Scolastico 2014 - 2015
Schio, 30 aprile 2015
MATERIA: LINGUA ECIVILTA'TEDESCA (Tipologia B/ risposta sintetica a quesito)
CANDIDATO:
Textilwerke AG
Wasserstr. 50
42283 Wuppertal
Lùdenscheid, 16. Mai 20...
Unsere Bestellung Nr. 450 vom 24.3.20....
Sehr geehrte Frau Weissmann,
bei der Uberprufung Ihrer Sendung vom 15.5. haben wir festgestellt, dass die Handtucher einwandfrei sind.
Die gelieferten Kuchentucher kònnen wir aber nicht annehmen, denn sie weisen folgende Mangel auf: sie
sind nicht mustergetreu, schlecht verarbeitet und zum Teil auch schmutzig. Wir kònnen sie
selbstverstàndlich nicht so weiterverkaufen und bitten Sie um entsprechende Ersatzlieferung bis zum 10.
Juni.
Wir halten inzwischen die fehlerhaften Tucher hier zu Ihrer Verfugung. Teiien Sie uns bitte mit, ob wir sie
Ihnen auf Ihre Kosten zurucksenden sollen.
Sollten Sie den genannten Termin nicht einhalten, so sehen wir uns gezwungen, die Waren bei einem
anderen Lieferanten zu bestellen.
In Erwartung Ihrer baldigen Antwort verbleiben wir mit freundlichen Gruffen
T.rika. Lang
TEXTILIENALLERART
1. Worum geht es im Brief? Welche Probleme hat Frau Lang mit der Ware? Worum bittet sie den
Verkàufer? Was wird sie tun? (7-8 Zeilen)
2. Welche Mangel kònnen nach dem Empfang der Ware hervortreten und welche Rechte hat dann
der Kaufer? Wie kann der Verkàufer reagieren? (max. 10 Zeilen)
3.
Warum entstehen nach dem Zweiten Weltkrieg zwei deutsche Staaten? Wann passierte es?
Welche Unterschiede gab es zwischen den zwei politischen und wirtschaftlìchen Systemen? (max.
10 Zeilen)
Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "L. V. Pasini" Schio
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA B
Classe 5ABRIM
Schio, 9/3/2015
Anno Scolastico 2014-2015
MATERIA: MATEMATICA
CANDIDATO:
1. Definisci il dominio di una funzione reale a due variabili reali e e determinare (anche graficamente) il
dominio della funzione
2
2
-x - y -\-6x-8y
z
=
-x2 +4-y
2. Risolvere il seguente sistema e commentare brevemente i risultati, descrivendo tutte le possibili
situazioni che si possono presentare come insieme delle soluzioni.
' x-y>-6
x<y-ì
x>-2
x+y-ÌO<0
2 12
1—
x2 x y
3.Calcola le derivate parziali prime delle seguenti funzioni z = —
E'consentito l'uso della calcolatrice scientìfica non programmabile
z=
Ì3 +2x)2
y2-y2
Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "L. V. Pasini" Schio
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA B
Classe 5ABRIM
Schio, 30/4/2015
Anno Scolastico 2014-2015
MATERIA: MATEMATICA
CANDIDATO:
Descrìvi brevemente lefasi di risoluzione di unproblema di Programmazione lineare
Risolvi il seguente problema:
Un'azienda produce due tipi di tavoli per ufficio: A e B. Per produrre un tavolo di tipo A
occorrono 3 ore sulla macchina MI e 3 ore sulla macchina M2. Per produrre un tavolo di tipo
B occorrono 4 ore sulla macchina MI e 2 ore sulla macchina M2. Il prezzo unitario di vendita
dei due tipi di tavoli è di € 1500. Sapendo che il numero massimo di ore in un mese sulla
macchina MI è 240 ore e il numero massimo di ore in un mese sulla macchina M2 è 180 ore,
quanti tavoli dei due tipi è conveniente produrre al mese per ottenere il massimo guadagno?
Qual è il massimo guadagno mensile?
♦
_ . .
—
—
—
—
—I —
!
1
:
i
i
i
i
i
i
;
i
ì
2. Imposta il seguente problema, predisponendo il modello matematico a 3 variabili e
riconducendolo poi a 2 variabili, dopo aver specificato in quali condizioni, è possibile
ricondurlo.
L'industria produce anche 3 tipi di sedie , che richiedono una parte di lavoro manuale e una
parte di lavoro macchina, su due macchine diverse. I quattro operai, come le macchine, sono
disponibili 8 ore al giorno per 20 giorni al mese. I tempi richiesti per la lavorazione delle 3
sono:
A
B
C
Macchina 1
30 min.
60 min.
45 min.
Macchina 2
45 min.
50 min.
60 min.
120 min.
150 min.
50 min.
Operai
Ogni sedia di tipo A dà un utile di 70 €, B di 120 € e C di 100 € ed ogni mese l'industria ne
produce in tutto 200. Determinare la combinazione produttiva mensile più conveniente.
1
1
..
f
1
i
j
!
E
—
i
j
j
—i
j
r i
1
1
i
1
3.Determina la natura dei punti stazionari della funzione : z - 2xy —4x
E'consentito l'uso della calcolatrice scientifica non programmabile
3
y
I.T.C.G. "L. e V. PASINI" -
SCHIO
DIPARTIMENTO DI ITALIANO E STORIA SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA D'ITALIANO
ALLIEVO/A
CLASSE.
Tipologia A: analisi del testo
Indicatore 1: Comprensione complessiva del testo
Descrittori
Giudizio
Mancata comprensione del testo e/o della consegna
Rivela una comprensione piuttosto confusa del testo
Rivela una comprensione del testo superficiale ma pertinente
Rivela una comprensione abbastanza puntuale del testo
Rivela una comprensione precisa del testo
Rivela una comprensione completa ed approfondita del testo
Punti /15
Grav. Insuff,
1-5
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Buono
11-12
Distinto
13-14
Eccellente
15
Giudizio
Punti/l 5
Gravi. Tnsuff.
1 -5
Insufficiente
6-9
Indicatore 2: analisi del testo
Descrittori
L'analisi del testo è assente o del tutto confusa
L'analisi è incompleta e/o poco corretta e lo sviluppo del contenuto
scarso
L'analisi è completa ma non sempre corretta, lo sviluppo dei contenuti è
sufficiente
L'analisi risulta completa e corretta, lo sviluppo dei contenuti adeguato
L'analisi risulta corretta e approfondita, lo sviluppo dei contenuti
completo
L'analisi è approfondita, dimostra capacità critiche ed uno sviluppo
esauriente
Sufficiente
10
Buono
11-12
Distinto
13 - 14
Eccellente
35
Giudizio
Punti/l 5
Indicatore 3: Correttezza, proprietà linguistica e leggibilità della gra fia
Descrittori
Rivela gravi lacune sintattiche e lessicali o la grafia risulta
incomprensibile
Rivela incertezze formali e lessicali o la grafìa risulta di difficile lettura
Si esprime con un lessico e una forma sufficientemente adeguati
Si esprime con un lessico e una forma generalmente corretti
Si esprime con un lessico corretto e una forma sciolta
Si esprime con un lessico e una forma originali
Grav. Insuff.
1-5
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Buono
11-12
Distinto
13-14
Eccellente
15
Giudizio
Punti /l 5
Indicatore 4: Contestualizzazione
Descrittori
Contestualizza con evidenti e/o diffuse lacune
Grav. Insuff.
1 -5
Contestualizza con incertezze e/o in modo limitato
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Contestualizza indicando gli elementi più importanti
Sa contestualizzare e ordinare adeguatamente gli elementi
Contestualizza in modo articolato e preciso
Contestualizza in modo coerente e preciso trovando validi collegamenti
PUNTEGGIO
VOTO
Buono
11-12
Distinto
13- 14
Eccellente
15
I.T.C.G. "L. e V. PASINI" -
SCHIO
DIPARTIMENTO DI ITALIANO E STORIA
SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA D'ITALIANO
ALLIEVO/A
CLASSE.
Tipologia B: saggio breve / articolo di giornale
Indicatore 1: Aderenza al problema proposto e sviluppo dei contenuti
Descrittori
Non aderisce assolutamente al tema proposto o lo sviluppa in modo incoerente
Aderisce in modo poco preciso al tema proposto e lo sviluppa solo parzialmente
Aderisce al tema proposto e lo sviluppa in modo coerente ma poco approfondito
Aderisce al tema proposto e lo sviluppa adeguatamente
Aderisce al tema e lo sviluppa in modo esauriente
Aderisce al tema e lo sviluppa in modo esauriente ed approfondito
Giudizio
Punti/15
Grav. Insuff.
1-5
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Buono
11 - 12
Distinto
13-14
Eccellente
15
Indicatore 2: Comprensione ed utilizzo dei documenti
Descrittori
Non comprende i documenti dati e/o si limita ad un uso esclusivo di essi senza contributi personali
Comprende in modo parziale i documenti dati e/o si limita ad un uso quasi esclusivo di essi con
scarsi contributi personali
Comprende i documenti dati e li sa utilizzare, con qualche contributo personale, in modo
superficiale
Giudizio
PuntÌ/15
Grav. Insuff.
1-5
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Buono
11-12
Distinto
13-14
Eccellente
15
Giudizio
Punti/15
Grav. Insuff.
1 -5
Insufficiente
6-9
Comprende i documenti dati, li utilizza adeguatamente con qualche contributo personale
Comprende i documenti dati, li utilizza adeguatamente con discreti contributi personali
Comprende i documenti dati e utilizza documenti integrativi con collegamenti precisi, rielaborandoìi
in modo personale
Indicatore 3: Struttura del testo, correttezza, proprietà linguistica e leggibilità della
grafìa
Descrittori
Non sa organizzare il testo e presenta gravi lacune sintattiche e lessicali o la grafia risulta
incomprensibile
Organizza il testo con alcune incertezze e utilizza un lessico non sempre preciso con errori
grammaticali; la grafia risulta di difficile lettura
Sa organizzare il testo in modo semplice e grammaticalmente accettabile
Sa organizzare ii testo e si esprime in modo generalmente corretto ed appropriato
Organizza con coerenza e dimostra correttezza e una buona proprietà linguistica
Organizza il testo in modo completo e originale con un linguaggio corretto e vario
Sufficiente
10
Buono
11-12
Distinto
13- 14
Eccellente
15
Giudizio
Punti/15
Grav. Insuff.
1-5
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Buono
11-12
Distinto
13- 14
Eccellente
15
Indicatore 4: Consegne, destinatari, registro linguistico
Descrittori
Non individua in modo correttoe pertinentedestinatario,titolo e registro linguistico o non risultano presenti
quegli clementi che caratterizzano un saggio breve o un articolo di giornale
Destinatario e registro linguistico sono poco precisi ed il titolo poco pertinente o non risultano presenti quegli
elementi clic caratterizzano un saggio breve o un articolo di giornale
Individua il destinatarioe utilizza il registro linguisticopertinente anche se con incertezze;risultano presenti
quegli elementi che caratterizzano un saggio breve o un articolo di giornale
Individua il destinatario corretto e utilizza il registro linguistico pertinente; risultano presenti quegli elementi che
caratterizzano un saggio breve o un articolo di giornale
Individua ii destinatarioe utilizza il registro linguistico pertinente ed appropriato;risullano presenti quegli
elementi che caratterizzano un saggio breve o un articolo di giornale
Individua precisamenteil destinatario, elabora un testo originale con un registro linguistico appropriato ed
efficace; risultanopresenti quegli elementi che caratterizzano un saggio breve o un articolo di giornale
PUNTEGGIO
VOTO
I.T.C.G. "L. e V. PASINI" -
SCHIO
DIPARTIMENTO DI ITALIANO E STORIA
SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA D'ITALIANO
ALLIEVO/A
CLASSE.
Tipologia C: tema storico
Indicatore 1: Adesione concettuale al momento storico
Descrittori
Giudizio
Punti/15
Non sa individuare il momento storico richiesto
Grav. Insuff.
1 -5
Riconosce il momento storico con incertezza e sviluppa in modo scarso i contenuti
Sa individuare il momento storico richiesto ma articola poco i contenuti
Conosce il momento storico in modo preciso e lo sviluppa in modo articolato
Conosce bene il momento storico e sviluppa i concetti in modo coerente ed articolato
Conosce in modo approfondito il momento storico ed effettua collegamenti precisi ed
Insufficiente
6-9
articolati
Sufficiente
10
Buono
11-12
Distinto
13-14
Eccellente
15
Giudizio
Punti/15
Indicatore 2: Conoscenza dei contenuti
Descrittori
Non conosce i contenuti richiesti dalla traccia
Grav. Insuff.
1 -5
Conosce, anche se in modo parziale, i contenuti richiesti dalla traccia
Sa esporre adeguatamente i contenuti richiesti dalla traccia
Conosce in modo preciso i contenuti richiesti dalla traccia
Conosce in modo approfondito e preciso i contenuti richiesti dalla traccia
Conosce in modo approfondito e preciso i contenuti richiesti dalla traccia, esponendoli
in modo personale e critico
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Buono
11- 12
Distinto
13- 14
Eccellente
15
Giudizio
Punti/15
Indicatore 3: Correttezza e proprietà linguistica e leggibilità della grafia
Descrittori
Rivela gravi lacune sintattiche e lessicali o la grafìa risulta incomprensibile
Rivela incertezze formali e lessicali; la grafia risulta di diffìcile lettura
Si esprime con un lessico e una forma sufficientemente corretti
Si esprime con un lessico e una forma nel complesso corretti
Si esprime con un lessico corretto e una forma sciolta
Si esprime con un lessico corretto e una forma originale
Grav. Insuff.
1 -5
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Buono
13 - 12
Distinto
13- 14
Eccellente
15
Giudizio
Punti/15
Indicatore 4: Contestualizzazione e rielaborazione delle conoscenze
Descrittori
Non sa contestualizzare e rielaborare le conoscenze storiche
Grav. Insuff.
1 -5
Contestualizza e rielabora con parecchie incertezze le conoscenze storiche
Contestualizza e rielabora con qualche incertezza le conoscenze storiche
Contestualizza e rieìabora adeguatamente le conoscenze storiche
Contestualizza e rielabora in modo pertinente le conoscenze storiche
Contestualizza e rielabora con personale convincimento le conoscenze storiche
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
PUNTEGGIO
Buono
11-12
Distinto
13- 14
Eccellente
15
VOTO
I.T.C.G. "L. e V. PASINI" -
SCHIO
DIPARTIMENTO DI ITALIANO E STORIA
SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA D'ITALIANO
ALLIEVO/A
CLASSE.
Tipologia D: tema di attualità
Indicatore 1 : Aderenza alla traccia e sviluppo dei contenuti
Descrittori
Non aderisce a nessun punto della traccia o la sviluppa in modo incoerente
Aderisce ad alcuni punti della traccia
Aderisce ai punti della traccia e li sviluppa in modo semplice ma adeguato
Aderisce e collega i punti della traccia e li sviluppa adeguatamente
Aderisce in modo approfondito ai punti della traccia collegandoli in modo adeguato
Aderisce in modo approfondito ai punti della traccia e li collega in modo personale
Giudizio
Punti/15
Grav. Insuff.
1-5
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Buono
11 -12
Distinto
13- 14
Eccellente
15
Giudizio
Punti/15
Indicatore 2: Informazione sui contenuti
Descrittori
Rivela una informazione nulla sui contenuti
Grav. Insuff.
1 -5
Rivela una informazione superficiale e limitata sui contenuti
Rivela una informazione adeguata anche se non sempre precisa sui contenuti
Insufficiente
6-9
Rivela una conoscenza corretta ed abbastanza articolata dei contenuti
Rivela una conoscenza approfondita dei contenuti
Rivela una conoscenza approfondita ed esauriente dei contenuti
Sufficiente
10
Buono
11-12
Distinto
13- 14
Eccellente
15
Giudizio
Punti/l 5
Indicatore 3: Correttezza, proprietà linguistica e leggibilità della grafìa
Descrittori
Rivela gravi lacune sintattiche e lessicali o la grafia risulta incomprensibile
Rivela incertezze formali e lessicali o la grafia risulta di diffìcile lettura
Si esprime con un lessico e una forma sufficientemente adeguati
Si esprime con un lessico e una forma generalmente corretti
Si esprime con un lessico corretto e una forma sciolta
Si esprime con un lessico e una forma originali
Grav. Insuff.
1 -5
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Buono
11-12
Distinto
13-14
Eccellente
15
Indicatore 4: Personalizzazione dell'argomento supportato eventualmente da riferimenti pluridisciplinari
Descrittori
Non emergono capacità crìtiche di rielaborazione personale sull'argomento
Emergono scarse capacità critiche di rielaborazione personale sull'argomento
Emergono sufficienti riferimenti pluridisciplinari e convincimenti personali
Sono presenti alcuni riferimenti pluridisciplinari e convincimenti personali
Compaiono validi riferimenti pluridisciplinari e adeguate capacità critiche
Compaiono validi e originali riferimenti pluridisciplinari, convincimenti personali e
capacità critiche
PUNTEGGIO
Giudizio
Punti/15
Grav. Insuff.
1 -5
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10
Buono
11 - 12
Distinto
13-14
Eccellente
15
VOTO
ITCG PASINI SCHIO- ESAMI DI STATO 20__/20__ CLASSE 5.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA IF PROVA SCRITTA DI ECONOMIA
AZIENDALE
ALUNNO.
PARTE TEORICA
P.max
Trattazione fuori tema o
P. attribuito
1
errata e confusa
Conoscenza dei contenuti specifici
e qualità della comunicazione
Trattazione parziale o con
qualche errore ma lineare
2
Trattazione puntuale,
3
strutturata e coerente
PARTE OBBLIGATORIA
Padronanza
e
competenza
(rispetto dei vincoli della traccia,
applicazione
delle
regole
disciplinari, correttezza delle voci e
loro collocazione, coerenza degli
importi)
Non rilevabile o scarsa
2
Accettabile
4
Buona
6
Articolazione e sviluppo
Non rilevabile o scarsa
1
Accettabile
2
Buona
3
(completezza,
collegamenti,
complessità degli aspetti)
e qualità della comunicazione
PARTE A SCELTA
Padronanza e competenza
Articolazione e sviluppo e
qualità
Non rilevabile o scarsa
0,5
Accettabile
1
Buona
1,5
Non rilevabile o scarsa
0,5
Accettabile
1
Buona
1,5
della comunicazione
Firma
PUNTEGGIO ATTRIBUITO
/15
PUNTEGGIO ATTRIBUITO
no
Gravemente
fondamentali
Punteggio totale
economico
1-4
terminologia specifica
esposta in modo
e uso corretto del
linguaggio giuridico- povero e inadeguato
Chiarezza espositiva
5-9
strutturata
conoscenze in modo
10
11 - 12
organizzati
/15
appropriata e testi
normalmente ben
l'esposizione appare non
ancora ben organizzata
autonomo
accettabile anche se
VOTO FINALE
linguaggio
parzialmente
improprio ed
esposizione non ben
frammentaria
conoscenze
sintetizzazione
elaborazione delle
conoscenze e
autonomia nella
elaborazione delle
rielaborazione delle
difficoltà di effettuare
collegamenti
sintetizzare i
autonomia ed
sintesi non sempre
precìsa ma spunti di
contenuti
mancanza di
sintesi dei contenuti e
Capacità di
autonomia nella
accettabile
modo autonomo
incapacità di effettuare
complete
delle conoscenze
mancanza di analisi in
conoscenze
nell'analisi
sufficientemente
generalmente corrette
applicazione delle
affrontate
problematiche
relativi alle
conoscenze e analisi
dei contenuti
Competenza intesa
come capacità di
collegare fra loro le
quesiti anche semplici
dei contenuti
sufficiente
Discreto
approfondite e
precisione degli
comprensione essenziale elementi
conoscenze non molto
Sufficiente
13- 14
adeguato
utilizzo lineare e
quasi complete e
approfondite
analisi e sintesi
anche complesse
delle informazioni
uso appropriato
affrontate
tematiche
completa e
precisa delle
Buono
15
sicura, completa,
precisa
completa,
approfondita e ricca
nei collegamenti
complete e
approfondite
conoscenze e analisi
applicazione di
organica
in una visione
sicura e inquadrata
Ottimo
Griglia per la valutazione della terza prova
capacità di applicazione
e analisi parziali ma
nell'esecuzione di
come acquisizione
non approfondite o
frammentarie degli
argomenti
fondamentali; errori
nella comprensione
Insufficiente
A.S. 2014-2015
gravi errori
errori non gravi ma
nell'applicazione delle frequenti sia
nell'applicazione che
conoscenze e assoluta
superficiale; errori
Frammentaria e
insufficiente
Conoscenza intesa
Indicatori
CANDIDATO: Cognome e nome
Materia: Discipline Giuridiche ed Economiche
"L. e V. PASINI" - SCHIO
ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI
Ql
Q2
Q3
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI 'L. e V. PASINI'- SCHIO
DIPARTIMENTO DI LINGUE STRANIERE
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI
ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
TERZA PROVA SCRITTA: GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Prova di Lingua Straniera Tipologia B
Punteggio Totale
Candidato
Lingua straniera: INGLESE/FRANCESE/TEDESCO/SPAGNOLO
Classe 5 A
Pertinenza della risposta e contenuti (totale punti 6)
ottimo
6
buono
5
ha capito la consegna e risponde in modo esauriente e
dettagliato. Rivela una sicura ed approfondita conoscenza
dell'argomento
ha capito la consegna e la risposta risulta complessivamente
esauriente. Rivela una buona conoscenza dell'argomento
ha capito la consegna ma la risposta non risulta del tutto
esauriente. Rivela comunque una conoscenza discreta
ha capito la consegna, ma si limita allo stretto necessario; rivela
una conoscenza dei contenuti fondamentali richiesti; oppure
ripropone a memoria senza operare la necessaria selezione dei
4,5
discreto
sufficiente
4
incerto
3
contenuti.
ha capito la consegna ma non coglie tutte le informazioni
essenziali. Rivela una conoscenza limitata dell'argomento
ha capito poco la consegna e cerca di rispondere senza centrare
la risposta. Rivela una conoscenza non adeguata
gravemente
I
non ha capito la domanda, non risponde o risponde in modo
insufficiente
assolutamente non pertinente. Non produce contenuti adeguati
Competenze linguistiche (correttezza grammaticale + proprietà lessicale)
insufficiente
2
(totale punti 6)
ottimo
6
buono
5.5
discreto
5
sufficiente
4
incerto
3
insufficiente
2
si esprime correttamente ed in modo efficace e usa un lessico
ampio
l'esposizione è chiara e lineare. 31 lessico è pertinente e corretto
l'esposizione è fluida anche se presenta qualche errore formale
e l'efficacia comunicativa è discreta. Il lessico è pertinente
l'esposizione è semplice ed essenziale e/o presenta qualche
errore, ma è sufficientemente efficace dal punto di vista
comunicativo. Il lessico è sostanzialmente corretto, pur con
qualche incertezza, ma limitato
presenta errori che possono limitare in parte l'efficacia
comunicativa del testo e/o usa un lessico povero
presenta gravi errori che compromettono in buona parte
l'efficacia comunicativa del testo e usa un lessico improprio.
I contenuti sono insufficienti per consentire la valutazione delle
competenze linguistiche.
l'espressione presenta numerosi e gravi errori, al limite
dell'incomprensione
Argomentazione e struttura del discorso - rielaborazione (totale punti 3)
gravemente
insufficiente
buono/ottimo
discreto
1
3
sa rieiaborare le informazioni con efficacia e svolge il discorso
2.5
in modo coerente e logico
rielabora le informazioni in modo semplice e svolge il discorso
in modo ordinato
sufficiente
2
l'organizzazione testuale non è ottimale ed indica qualche
difficoltà di sintesi
incerto
1.5
insufficiente
1
gravemente
0
insufficiente
/15
cerca di rieiaborare le informazioni, ma svolge Udiscorso in
modo frammentario e/o incompleto
Svolge il discorso in modo confuso o ripropone a memoria
senza rielaborare in modo personale
svolge il discorso in modo incomprensìbile a livello dì
contenuto e a livello linguistico
Quesito I
Quesito 2
Quesito 3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO
ITCG 'L.e V. PASINI'- SCHIO - MATEMATICA APPLICATA
INDICATORI
LIVELLI
DESCRITTORI
PUMI
Nulla
0- 1
Sufficiente
Qualche imprecisione
2
Buono/Ottimo
Corretta, completa ed
appropriata nel linguaggio
3
Gravemente
Svolgimento incompleto con
Insufficiente
gravi e numerosi errori
Nullo/Grav.
Insufficiente
Ls.l
Es.2
Correttezza e
completezza
nella parte
teorica
Svolgimento parziale e
impreciso o con errori di
1 -2
3 -4
risoluzione e di calcolo
Insufficiente
Svolgimento parzialmente
completo o con lievi errori
5-6
Sufficiente
Svolgimento essenziale
7
Buono
Svolgimento quasi completo o
completo ma con qualche
imprecisione
8-9
Correttezza e
completezza
nell'esecuzione
Ottimo
Ordine e
precisione nella
rappresentazio
ne grafica e/o
nell'uso dei
Svolgimento completo e
corretto
10
Nullo/Grav.
Insufficiente
Nullo
0
Sufficiente
Qualche imprecisione
1
Buono/Ottimo
Corretto
2
termini e
simboli
Totale
Media
aritmetica
VOTO
/15
i ;s.3