Allegati B e C
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Allegati B e C
ALLEGATO B RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ PLURIDISCIPLINARI Ali. B Relazione sulle attività pluridisciplinari AREE DISCIPLINARI INTERESSATE: linguistico _ tecnica TITOLO DEI NUCLEI PLURIDISCIPLINARI: La Croce Rossa e la difesa dei diritti umanitari internazionali. Approfondimento con esperta della Croce Rossa. Obiettivi: Analizzare le questioni di carattere umanitario causate da conflitti armati per l'importanza che oggi assumono nella compagine internazionale e riconoscere le fonti che [imitano il diritto delle parti in conflitto nella scelta dei mezzi e dei metodi di combattimento. Esercizio in lingua inglese sulle suddette tematiche. Conoscenza di alcuni enti internazionali a difesa dei diritti internazionali: Croce Rossa, UNHCR United Nations High Commissioner for Refugees) (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) MATERIE COINVOLTE: diritto , inglese, tedesco ARGOMENTI E MATERIALI PER CIASCUNA DIRITTO: Quali trattati costituiscono il DIU;Trattati: firma,ratifica,adesione,riserva,successione; Regole fondamentali del diritto umanitario;Glossario DIU;Le organizzazioni non governative; Presentazione in power point: Storia della Croce Rossa; i principi fondamentali del diritto umanitario internazionale a cura dell'esperta. INGLESE: breve storia della CRI , i suoi simboli e la sua mission TEDESCO: breve storia della DRK, ambiti di intervento OBIETTIVI RAGGIUNTI : gli studenti conoscono con sufficiente precisione gli elementi fondamentali delle problematiche affrontate. Per quanto riguarda la lingua inglese gli studenti • • • conoscono i principi fondamentali della CRI e gli emblemi in uso, sanno relazionare sia oralmente che in lingua scritta sugli argomenti trattati, sanno comprendere testi relativi agli argomenti visti METODOLOGIE: lezioni frontali, conferenza tenuta dalla docente Rosa Rita esponente della CRI MATERIALI DIDATTICI: contenuti digitali; libro di testo documenti reperiti si internet. Spazi (Aula, laboratori audiovisivi, biblioteca, viaggi, mostre,ecc):aula e aula magna. Tempi:primo e secondo periodo Criteri e strumenti di valutazione adottati: griglie di valutazione previste dal pop; verifiche orali. Schio, 15 maggio 2015 Firma dei Docenti Ali. B Relazione sulle attività pluridisciplinari AREE DISCIPLINARI INTERESSATE: : linguistico-tecnica TITOLO DEI NUCLEI PLURIDISCIPLINARI: Aspetti connessi alla contrattualistica del commerciale internazionale. Conferenza sul "Contratto di vendita internazionale" tenuta dal Dott. Daniele Boscarato, laureato in Economia del Diritto Internazionale, direttore amministrativo della FROST ITALY S.P.A Approfondimento in lingua inglese con Dott. Ing. Pierobon della Federmanager e responsabile della produzione della ditta Fly Spa. Obiettivi: riconoscere le caratteristiche del contratto di compravendita internazionale, individuare la legge applicabile, identificare la lingua ufficiale, gli incoterms più utilizzati e i documenti di trasporto delle merci. MATERIE COINVOLTE: diritto; inglese, tedesco ARGOMENTI E MATERIALI PER CIASCUNA DISCIPLINA DIRITTO: • • • • contratto commerciale internazionale; fonti normative; elementi di estraneità; legge applicabile; contenuti; termini di consegna della merce; regolamenti dei crediti esteri. • Presentazione in power point; a cura dell'esperto del mondo del lavoro. INGLESE: • Documents in International Trade: the Contract of Sale and other documents: Commercial Invoice, Delivery Note, Certificate of origin • Incoterms 2011 • Documents of transport and shipping documents • Methods of payment: Bank Transfer, Bank Draft, Bill of Exchange, Documentary Collection, Letter of Credit, Open Account. TEDESCO: incoterms Begleitpapiere Zahlungsarten OBIETTIVI RAGGIUNTI: gli studenti conoscono con sufficiente precisione gli elementi fondamentali delle problematiche affrontate. Individuano le fonti del diritto applicabili alle diverse esigenze contrattuali,per definire con precisione i termini contrattuali utili a realizzare obiettivi aziendali. Relativamente alla lingua inglese gli studenti conoscono: • il lessico settoriale (commerciale - economico - aziendale) ed alcuni aspetti del linguaggio della contrattualistica, • conoscono le strutture grammaticali fondamentali ed i contenuti con riferimento alle diverse fasi della transazione commerciale e dei relativi aspetti di teoria. • Sono in grado di applicare le conoscenze linguistiche finalizzandole alla soluzione di situazioni comunicative proprie dell'ambito professionale (comunicazione scritta e interazione orale). • • • Sanno comprendere il contenuto di un contratto di compravendita e delle lettere commerciali redatte in lingua straniera e/o di produrne una su traccia. Sanno distinguere le diverse clausole riguardanti le condizioni di fornitura (incoterms) ed i diversi tipi di imballo, individuando quelli appropriati alle diverse situazioni. Sanno distinguere i diversi tipi di documenti di spedizione, individuando quelli appropriati nelle diverse situazioni • Sanno distinguere i diversi metodi di pagamento usati anche nel commercio internazionale, individuandone vantaggi e svantaggi per i contraenti Per quanto concerne la lingua tedesca gli studenti conoscono: - il lessico settoriale commerciale - strutture grammaticali fondamentali e i contenuti relativi agli aspetti teorici della transazione - Sono in grado di applicare le conoscenze linguistiche finalizzandole alla soluzione di situazioni comunicative proprie dell'ambito professionale (comunicazione scritta e interazione orale). Sanno distinguere le diverse clausole riguardanti le condizioni di fornitura (incoterms) ed i diversi tipi di imballo, individuando quelli appropriati alle diverse situazioni. Sanno distinguere i diversi tipi di documenti di spedizione, individuando quelli appropriati nelle commerciale - diverse situazioni - Sanno distinguere i diversi metodi di pagamento usati anche nel commercio internazionale, individuandone vantaggi e svantaggi per i contraenti METODOLOGIE: lezioni frontali. Presentazione in power point. Conferenza-dibattito. MATERIALI DIDATTICI: libro dì testo ; lettura casi pratici; contenuti digitali. Spazi (Aula, laboratori audiovisivi, biblioteca, viaggi, mostre,ecc): aula e aula magna. Tempi: primo e secondo periodo Criteri e strumenti di valutazione adottati: griglie di valutazione previste dal pof; verifiche orali e scritte. Schio, 15 maggio 2015 Firma dei Docenti ALLEGATI C SIMULAZIONI DI PROVE D'ESAME E CRITERI DI VALUTAZIONE ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI "L. E V. PASINI" - SCHIO SIMULAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO DELL'ESAME DI STATO 3 marzo 2015 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. Diego De Silva, "Mancarsi", Einaudi, 2012 La gente ha paura di dire quello che pensa. Perché se ne vergogna. Specie se le capita di farsi delle domande un po' bislacche, ma belle. Tipo perché certe cose vanno in un modo anziché in un altro. E vorrebbe inalberarsi un attimo, ma non lo fa. Vive molto più tranquilla se si associa al pensiero comune, che poi è l'interpretazione ufficiale della realtà, il bugiardino delle relazioni umane. Invece chi ha pensieri sghembi e si permette addirittura di esprimerli, si complica la vita. Rischia di non piacere. Diessere frainteso, o rifiutato. Dioffendere, addirittura. È perquesto che lepersone nascondono quel che pensano, e in questo modo finiscono per fare quello che non vogliono (e poi non si piacciono): tipo dare del tu a qualcuno cosi, a comando, invece di dire, senza che ci sia niente di male nel dirlo [...], che il passaggio dal lei al tu, specie se il lei è durato a lungo, richiede un clic che o ti scatta o non ti scatta, e non è affatto detto che ti scatti solo perché l'altro te l'ha chiesto; e tu nemmeno hai detto di no, anzi hai tutta l'intenzione di dire di sì, solo vorresti che ti venisse spontaneo, vorresti sentirtelo nelle orecchie quel clic. Invece la pratica delle relazioni sociali è fatta di queste reciprocità dovute all'istante, di adesioni immediate; e se tu ti prendi del tempo o ti limiti anche solo a pensarci prima di dire sì, io mi sento in diritto di biasimarti, anzi addirittura mi offendo. Funziona cosi anche nell'amore, dove si tace molto di più di quanto si dica. Persino nell'amicizia, che dovrebbe essere il luogo dove la parola non conosce inibizioni e divieti. Ci censuriamo continuamente per paura di deludere, offendere, restare soli. Non difendiamo i nostri pensieri e li svendiamo per poco o niente, barattandoli con la dose minima di quieto vivere che ci lascia in quella tollerabile infelicità che non capiamo nemmeno di cosa sia fatta, esattamente. Siamo piuttosto ignoranti in materia di infelicità, soprattutto della nostra. E per via di questa reticenza che quando ritroviamo i nostri pensieri nei libri, sembra che ce li tolgano di bocca con tutte le parole. Allora li rivalutiamo. Ci viene voglia di riprenderceli, di difenderli. In un certo senso, cominciamo a parlare. Diego De Silva è nato a Napolinel 1964 ed è autoredi alcuni romanzi di successo. Il libroda cui è tratta questacitazione è "laperfetta storia d'amore di due persone che si sfiorano senza incontrarsimai". Nicola e Irene, i protagonisti, sonofatti ! 'unoper l'altra, ma non lo sanno. Probabilmente se ne accorgerebbero, se si incrociassero anche solo una volta. Ma ciò, nel libro, non succede mai. 1. COMPRENSIONE DEL TESTO Dopo un'attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. ANALISI DEL TESTO 2.1 Che cosa significa dire che la gente "vive molto più tranquilla se si associa al pensiero comune"? 2.2 Che cosa sono, a tuo parere, i "pensieri sghembi"? 2.3 "E per questo che le persone nascondono quel che pensano, e in questo modo finiscono per fare quello che non vogliono (e poi non si piacciono)"; questa frase esprime una particolare visione della dinamica delle relazioni sociali e della sua influenza sulla costruzione della personalità individuale. Quale? La condividi? 2.4 Secondo il tuo punto di vista, cosa intendel'autore quando dice che "nell'amore si tace moltopiù di quanto non si dica"? A questo proposito cosa ti suggerisce la tua esperienza personale? 2.5 Cosa intende l'autore quando parla di "tollerabile infelicità"? 2.6 Perchétrovare"Ì nostri pensieri nei libri" è un modo per rivalutarli? Condividi questa opinioneoppure no? 3. INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA E APPROFONDIMENTI Proponi un'interpretazione complessiva del testo, facendo riferimento allatua esperienza personale e anche cercando degli esempi letterari o storici, studiati in questi anni di scuola, che testimonino autonomìa, indipendenza di pensiero e coraggio nell'esprimere liberamente le proprie idee. TIPOLOGIA B-REBA/AOMIDI /.TV "S U.ulft liRI.\ I " ti />/ / \-\Rllt tìt n DI (,H>R\ MI " {puoi scegliere uno degli argomentirelativ , .; J CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto o informa di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che Io corredano. Se scegli laforma del "saggio breve", interpreta e confronta i documentie i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al saggio un titolo coerente con la trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendolain paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell'"articolo di giornale", individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo "pezzo". Da' all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirtia circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe leforme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà delfoglio protocollo. 1. AMBITO ARGOMENTO: ARTISTICO LETTERARIO I volti della Grande Guerra DOCUMENTI: 1. "Addossati al cespuglio, il caporale ed io rimanemmo in agguato tutta la notte, senza riuscire a distinguere segni di vita nella trincea nemica. Ma l'alba ci compensò dell'attesa. [...] Una vita sconosciuta si mostrava improvvisamente ai nostri occhi. Quelle trincee, che pure noi avevamo attaccato tante volte inutilmente, così viva ne era stata la resistenza, avevano poi finito con l'apparirci inanimate, come cose lugubri, inabitate da viventi, rifugio di fantasmi misteriosi e terribili. Ora si mostravano a noi, nella loro vera vita. Il nemico, il nemico, gli austriaci, gli austriaci!... Ecco il nemico ed ecco gli austriaci. Uomini e soldati come noi, fatti come noi, in uniforme come noi, che ora si muovevano, parlavano e prendevano il caffè, proprio come stavano facendo, dietro di noi, in quell'ora stessa, i nostri stessi compagni. [...] Ci erano tanto vicini e noi li potevamo contare, uno per uno. [...] Era giovanissimo e il biondo dei capelli lo faceva apparire ancora più giovane. Sembrava non dovesse avere neppure diciott'anni.f..] Ero in ginocchio, nel fosso scavato, ed il cespuglio mi stava di fronte come una difesa di tiro a segno. Ero come in un poligono e mi potevo prendere tutte le comodità per puntare. Poggiai bene i gomiti a terra, e cominciai a puntare. L'ufficiale austriaco accese una sigaretta. Ora egli fumava, Quella sigaretta creò un rapporto improvviso fra lui e me. Appena ne vidi il fumo, anch'io sentii il bisogno di fumare. Questo mìo desiderio mi fece pensare che anch'io avevo delle sigarette. Fu un attimo. 11 mio atto del puntare, ch'era automatico, divenne ragionato. Dovetti pensare che puntavo, e che puntavo contro qualcuno. L'indice che toccava il grilletto allentò la pressione. Pensavo. Ero obbligato a pensare. Certo, facevo coscientemente la guerra e la giustificavo moralmente e politicamente. La mia coscienza di uomo e di cittadino non erano in conflitto con i miei doveri militari. La guerra era, per me, una dura necessità, terribile certo, ma alla quale ubbidivo, come ad una delle tante necessità, ingrate ma inevitabili, della vita. Pertanto facevo la guerra e avevo il comando di soldati. La facevo dunque, moralmente, due volte. Avevo già preso parte a tanti combattimenti. Che io tirassi contro un ufficiale nemico era quindi un fatto logico. Anzi, esigevo che i miei soldati fossero attenti nei loro servizio di vedetta e tirassero bene, se il nemico si scopriva. Perché non avrei, ora, tirato io su quell'ufficiale? Avevo il dovere di tirare. Sentivo che ne avevo il dovere. Se non avessi sentito che quello era un dovere, sarebbe stato mostruoso che io continuassi a fare la guerra e a farla fare agli altri. No, non v'era dubbio, io avevo il dovere di tirare. E intanto, non tiravo. Il mio pensiero si sviluppava con calma. Non ero affatto nervoso. La sera precedente, prima di uscire dalla trincea, avevo dormito quattro o cinque ore: mi sentivo benissimo: dietro il cespuglio, nel fosso, non ero minacciato da pericolo alcuno. Non avrei potuto essere più calmo, in una camera di casa mia, nella mia città. Forse, era quella calma completa che allontanava il mio spirito dalla guerra. Avevo di fronte un ufficiale, giovane, inconscio del pericolo che gli sovrastava. Non lo potevo sbagliare. Avrei potuto sparare mille colpi a quella distanza, senza sbagliarne uno. Bastava che premessi il grilletto: egli sarebbe stramazzato al suolo. Questa certezza che la sua vita dipendesse dalla mia volontà, mi rese esitante. Avevo di fronte un uomo. Un uomo! Un uomo! Ne distìnguevo gli occhi e i tratti del viso. La luce dell'alba si faceva più chiara ed il sole si annunziava dietro la cima dei monti. Tirare cosi, a pochi passi, su un uomo... come su un cinghiale! Cominciai a pensare che, forse, non avrei tirato. Pensavo. Condurre all'assalto cento uomini, o mille, contro cento altri o altri mille è una cosa. Prendereun uomo, staccarlo dal resto degli uomini e poi dire: "Ecco, sta' fermo, io ti sparo, io t'uccido" è un'altra. È assolutamente un'altra cosa. Fare laguerra è una cosa, uccidere un uomo è un'altra cosa. Uccidere un uomo, cosi, è assassinare un uomo. Non so fino a che punto il mio pensiero procedesse logico. Certo è che avevo abbassato il fucile e non sparavo. In me s'erano formate due coscienze, due individualità, una ostile all'altra. Dicevoa me stesso: "Eh! non sarai tu che ucciderai un uomo, così! "Io stessoche ho vissuto quegli istanti, non sarei ora in grado di rifare l'esame di quel processo psicologico. V'è un salto che io, oggi, nonvedo più chiaramente. E mi chiedo ancora come, arrivato a quellaconclusione, io pensassi di far eseguire da un altro quello che io stesso non mi sentivo la coscienza di compiere. Avevo il fucile poggiato, per terra, infilato nel cespuglio. Il caporale si stringeva al mio fianco. Gli porsi il calcio del fucile e gli dissi, a fior di labbra: - Sai... così... un uomo solo... io non sparo. Tu, vuoi?II caporale prese il calcio del fucile e mi rispose: - Neppure io. Rientrammo, carponi, in trincea". Emilio Lussu, Un anno sul!.'Altipiano-pp 134-136 2. "Ci voleva, alla fine, un caldo bagno di sangue nero dopo tanti umidicci e tiepidumi di latte materno e di lacrime fraterne. Ci voleva una bella innaffiatura di sangue per l'arsura dell'agosto; e una rossa svinatura per le vendemmie di settembre; e una muraglia di svampate per i freschi dì settembre. E' finita la siesta della vigliaccheria, della diplomazia [...]. I fratelli sono sempre buoni ad ammazzare i fratelli! i civili son pronti a tornar selvaggi, gli uomini non rinnegano le madri belve.[...] La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio, [...] colla sua ferocia, nello stesso tempo giustifica l'odio e lo consola. [...] Amiamo la guerra ed assaporiamola da buongustai finché dura. La guerra è spaventosa - e appunto perché spaventosa e tremenda e terribile e distruggitrice - dobbiamo amarla con tutto il nostro cuore di maschi". Giovanni Papini, Amiamo la guerra 3.Giuseppe Ungaretti, Veglia 4. Otto Dix, Invalidi di guerra giocano a carte ( 1920) Un'intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta alplenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d'amore Non sono mai stato tanto attaccato alla vita Cima Quattro il 23 dicembre 1915 Il laboratorio di Francis Deru/ent Wood per la costruzione dì maschere per ì soldati sfigurati. La chirurgia plastica, eredità della Grande Guerra- Le prime tecniche moderne della disciplina furono messe a punto per ricostruire i volti sfigurati dei soldati durante la Prima Guerra. Le trincee della Prima Guerra Mondiale proteggevano i corpi, ma non le teste e i volti dei soldati che si sporgevano, ed erano il primo bersaglio del fuoco nemico. Molti sopravvivevano ai colpi di artiglieria, al prezzo però di rimanere orrendamente sfigurati al volto per tutta la vita. La chirurgia plastica moderna si può considerare nata in quelle circostanze atroci, proprio per tentare di ricostruire i volti dei combattenti devastanti dalle schegge di granata. munivi a<hsu »• ,*r <2i Nlill IKAI.IS II .-* Mensa della 257° Compagnia Battaglione Val d'Adige, sotto Mt. Cimone, 1917 (Lascito Michel] _'. amiiiio ARGOMENTO: socia I.ttiMMHO Bullismo informatico DOCUMENTI: DOSSIER RACCOLTO DAL LICEO SCIENTIFICO "SEVERE' DI MILANO (2006) «Bullismo informatico»: due denunciati MILANO - Fino a ieri, i bulli si limitavano a insolentire i compagni dì scuola più indifesi. Magari si facevano consegnare soldi e oggetti. Ora, nell'era digitale, anche il bullo diventa informatico. I finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno «sgominato» due bande di "cracker" rivali che si sfidavano online danneggiando siti Internet e impedendo agli utenti dì alcuni portali di accedere alla posta elettronica. I due «capibanda» sono giovanissimi: hanno rispettivamente solo 13 e 16 anni. Sono stati segnalati alla magistratura per accesso abusivo a un sistema informatico, violazione di corrispondenza e impedimento illecito di comunicazioni. Ma sono almeno una decina i «bulli informatici», tutti minorenni, coinvolti nell'indagine. DENUNCIA - L'indagine è partita la primavera scorsa quando l'avvocato di una multinazionale dell'industria informatica ha presentato un esposto alle Fiamme Gialle di Milano segnalando danni economici, all'immagine ed a diritti connessi al copyright, per una serie di «invasioni» di pirati informatici. I finanzieri hanno quindi iniziato a indagare e con stupore si sono resi conto di non trovarsi in presenza dei classici fenomeni di pirateria informatica, ma di avere a che fare con due gruppi di cracker adolescenti in competizioni tra loro. Le due bande informatiche, che sulle rete si facevano chiamare con i nomi di «Staralo» e «Scurippio», si sfidavano cercando di far prevalere sui rivali le proprie conoscenze tecniche. La storia era per altro piuttosto nota in rete, e circolava su forum e siti «tecnici». «Sono ragazzi dai 13 ai 16 anni e hanno rotto le scatole a mezzo mondo», si legge di loro online. CF1E COSA FACEVANO - Gli «Staralo» si divertivano, con diverse procedure, a inibire l'accesso alla caselle Msn e Hotmail ai legittimi proprietari di account e-mail, modificandone sia la password di accesso, sia la parola chiave della procedura Netpassport, utilizzata per ripristinare la password in caso di smarrimento. Quando gli utenti provavano ad effettuare il cambio della password si accorgevano che il loro «profilo» era stato irrimediabilmente compromesso e, al posto della schermata normale, che appunto consente di cambiare la password, apparivano scritte beffarde. La frangia degli «Scurippio» era, invece, specializzata nel «defacing», quella tecnica che permette di entrare senza autorizzazione su server altrui per cambiare la homepage, di solito lasciando la proprio simbolo e la propria «firma» sulla pagina. 22 luglio 2005 Picchia la rivale e filma tutto col videofonino Atto di bullismo femminile a Ferrara. La vittima è una 15enne che avrebbe rivolto troppe attenzioni al ragazzo di un'altra FERRARA - Una verae propria spedizione punitiva «al femminile» ripresa con i videofonini. E fatta girare nelle scuole. È successo all'istituto Vergani di Ferrara, dove una 15enne è stata picchiata da un gruppo di giovani. La sua «colpa» è stata quella di aver rivolte troppe attenzioni al ragazzo dì un'altra, quasi coetanea. E così la 15enne è stata picchiata dalla «rivale» 17enne, accompagnata da un gruppo di amici 2006 Minori e violenze Violenze e bullismo a scuola La Rete invasa da video-choc. Pistole-giocattolo, lanci di sedie: online immagini riprese con i cellulari. MILANO — Insulti, urla, sedie sbattute conto i muri, professori umiliati che restano impotenti di fronte ad attacchi verbali che si trasformano in violenza. Eccoli i bulli a scuola. Distruggono, filmano e mandano tutto su Internet. Il caso del ragazzo disabile maltrattato dai compagni nell'istituto Steiner di Torino e ripreso dal telefonino è solo uno dei tanti finiti in Rete. Il dirigente di quella scuola ha proposto 15 giorni di sospensione per i compagni dì classe che hanno assistito al pestaggio del ragazzo senza dire nulla. Anche la professoressa che li aveva lasciati soli in aula è da ieri indagata per concorso in violenza privata con i quattro minorenni finiti sotto inchiesta per l'episodio. 18 novembre 2006 I VIDEO — Non serve essere grandi esperti della Rete per trovare filmati di studenti sovraeccitati che sembrano divertirsi un mondo a sfottere prof o a devastare banchi e lavagne... In uno c'è un ragazzo spavaldo con una pistola in mano. Si avvicina alla cattedra e la punta la pistola al professore che all'inizio fa finta di niente, concentrato a scrivere chissà che. Poi si gira, sorrìde un po' smarrito e non dice una parola. In un altro un gruppo di studenti lancia il giornale contro il docente. Altra scena: c'è una specie di Maciste che solleva la cattedra e la rovescia addosso al prof che lo scongiura di fermarsi, mentre gli altri fanno il tifo per il compagno. Gli unni che popolano le scuole italiane sembrano amare soprattutto filmarsi mentre distruggono quello che si trovano davanti. Il lancio di sedie contro le finestre è tra i più gettonati (girato nella scuola Giovanni Giorgi, ma non è indicatala località). Stessa provenienza per la mini bomba che scoppiadietro una cattedratra l'entusiasmo dei presenti. Che mai ci sarà di così strano? C'è anche un gruppo di studentiormai grandicelli che a un segnale prestabilito corre urlando e lancia sedie contro una lavagna. Se ci sia qualcuno là sotto non è chiaro. In un filmato un'intera classe dell'Istituto Primo Levi di Vignola, nel Modenese, si rivolta contro il prof di matematica con urla e fischi. Ma quello continuala sua lezione, come se nulla fosse. Non mancano i commenti delle centinaia (a volte migliaia) di persone che hanno visto il video. «Dovevate sparargli», «Bravi, fatelo ancora» e via così. SENTIRSI FORTI — Molestare chi è debole fa parte dei giochi. «Mettere in difficoltà le persone indifese dà piacere. E' un modo semplice e primordiale di sentirsi forti — commenta Anna Oliverio Ferraris, psicologa dell'età evolutiva — e mettere il video in Rete è un modo per amplificare e ottenere apprezzamenti. Dal punto di vista dì questi ragazzi è solo un divertimento». Per tutelare i minori è sceso in campo anche il garante che ha deliberato l'introduzione di un codice di sicurezza sui telefonini che offrono servizi per adulti. 09 agosto 2006 Nuovi giochi elettronici Il bullismo diventa un videogioco Dal creatore di «Grand Theft Auto: San Andreas» un nuovo titolo dedicato ai giovanissimi e al fenomeno della violenza giovanile NEW YORK (USA) - L'arrivo di "Bully", il nuovo titolo prodotto dalla Rockstar Games - già madre dei controversi ma popolarissimi videogiochi della serie GTA - ha suscitato polemiche fin dall'inizio, quando ancora il gioco era in fase di sviluppo. E ora che il momento della sua uscita ufficiale sul mercato sta per arrivare (il lancio è previsto per il prossimo ottobre) si preannunciano critiche accese da parte dì chi vuole tenere la violenza fuori dai giochi per ragazzi. BULLI DI PIXEL - Bully è di fatto l'ennesimo videogame "politicamente scorretto" che di sicuro ì più giovani non si faranno scappare, nonostante i tentativi di censura e un "rating" che con tutta probabilità sarà severo. E giovani sono anche i protagonisti del nuovo prodotto della Rockstar, che ha ambientato la sua storia all'interno di una scuola superiore americana e ha scelto come protagonista un quindicenne, Jìmmy Hopkins, che deve difendersi da un gruppo di coetanei prepotenti e violenti che lo hanno preso di mira. Insomma, una riproduzione pseudo-ludica di un fenomeno - quello del bullismo - sempre più diffuso che preoccupa genitori e istituzioni. (fine dossier) Suicidio di Cittadella, la ragazzina istigata dai coetanei su Ask.fm I durissimi messaggi ricevuti sulla chat line sarebbero alla base della decisione estrema PADOVA. La ragazzina 14enne che si è suicidata domenica pomeriggio lanciandosi dal tetto di un albergo abbandonato di Cittadella aveva più volte manifestato le sue intenzioni autolesionistiche sulle pagine virtuali del social Ask.fm, ricevendo da alcuni coetanei, in più occasioni, l'invito a mettere in pratica le sue intenzioni. Tra i messaggi a! vaglio ora degli investigatori, come scrivono i giornali locali, quelli che riportano veri e propri insulti (da «Sei una t...» a «Ti odio» e «Fai schifo come persona»), ma soprattutto quelli che paiono invitarla a farla finita. Uno di questi, lapidario, dice: «ucciditi», un secondo riporta il link del trailer cinematografico 'Suicide room'. Ask.fm, che offre la possibilità di scrivere domande sul profilo degli altri membri in assoluto anonimato, seguendo gli amici senza che loro lo sappiano, era finito al centro delle polemiche l'estate scorsa dopo il suicidio di una giovane 14enne inglese che si sarebbe tolta la vita a causa di insulti e inviti all'autolesionismo scritto sul suo profilo del social (Giornale di Vicenza-it 11/02/2014 ) Cyberbullismo, ne è vittima un adolescente su dieci IL FENOMENO è conosciuto dall'80,3% dei ragazzi, due su tre (il 29,2%) conoscono qualcuno che ne è stato vittima, mentre un adolescente su dieci a provato inprima persona il cyberbullismo. È quanto rivela un'indagine di Sos IITelefono Azzurro Onlus e Doxa Kids sui comportamenti dei ragazzi italiani. Lo studio conferma la massiccia presenza delle tecnologie nella vita degli adolescenti italiani e ne evidenzia le abitudini. I ragazzi, infatti, sono "always on" per ascoltare musica o radio (61%), per guardare video (60,2%), per fare ricerche per la scuola e i compiti (58,3%), per curiosare e navigare nel web (57,3%), per fare acquisti (22%), comprando online giochi (34,6% dei ragazzi), accessori di moda (22,3% delle ragazze), ma anche libri (17,6% delle ragazze). Prioritario però è il poter essere sempre in contatto con gli amici, fondamentale per l'89,7% dei ragazzi, attraverso Whatsapp e Facebook (li utilizza rispettivamente l'89,8% e l'82,3% degli intervistati). Risulta diffuso anche l'utilizzo dei social network sotto l'età minima prevista (più dell'85% dei ragazzi intervistati conosce qualcuno che è iscritto a Facebook minore di 13 anni). E non mancano i rischi legati alla visibilità dei dati personali: un adolescente su cinque ha il proprio profilo totalmente pubblico sui social network. Profili aperti, nonostante il timore di un utilizzo indesiderato delle informazioni che i ragazzi condividono: più di un adolescente su due (63,6%) teme, infatti, che i propri dati possano essere raccolti e utilizzati dal social per altri scopi. Ma non mancano le ingenuità. li bisogno di esserci, il desiderio di farsi vedere, farsi ascoltare, di condividere sembra abbassare in molti casi la soglia di guardia e prevalere su ogni cautela, come nel caso dei selfìe inviati a sconosciuti e, a maggior ragione, del sexting (il 35,9% dei ragazzi conosce qualcuno che ha fatto sexting). Repubblica.it 18 novembre 2014 iMimo ARGOMENTO: sntKit o roiiin o L'emigrazione, fenomeno dell'Italia di fine Ottocento DOCUMENTI Giovanni Pascoli, Italy •ì-5. accostando... panncllctto; la vec chia, asciugando una lacrima coti un lerabu deigrembiule dacxch\&(pannttkito). 6. E il Cecco... Italy, scritto nel 1904e posto a chiusura àéPrimi Poemetti, è preceduto da unasolenne dedica agli emigranti chein quegli anni lasciavano l'Italia a centinaia di migliaia ogni anno, diretti ingran parte oltre Atlantico, il poemetto.narra di una bimba, Maria (Moily ininglese), figlia dì emigrati, nata in America, che è accompagnata da due giovani zìi in Italia, nella campagna toscana, presso i nonni, perché malata ditisi. Grazie aldima mite Molly alla fine guarisce, ma la nonna, chesi è presa il suo male, muore. Riportiamo iasezione ili "del pri mo canto, incui si descrivono iiprimo incontro degli emigranti con ia madre(nonna della bambina) ai loro ritorno, labrutta impressione che Molly ha de! paeseperlei straniero, l'in contro coi paesani chechiedono notizie dei loro parenti emigrati. Assunta: ehk-lie notì E i figli la rividero allafiamma ziedi altri parenti;è fiero!significa "è for del focolare, curva, sfatta, smunta. re, in sature?" «Ma siete trista! siete trista.; o mamma!» 7. Ma voi!: è un mo do di chiedere come sta; secondo l'uso ali tici), i figli si rivolgo ..5 «E il Cecco è fiero? E come va l'Assunta?» no alta madre col voi. Là là— croce: sto co «Ma voi! Ma voi!» «Là là, con la mia croce». si cosi, coi miei guai {h maavee). I muri grezzi apparvero co! banco vecchio e la vecchia tavola di noce. 8. banco: l'armadio per la biancheria(!uc> 10 spalla: l'unica cosa noova era una stampa die ritraeva un negro (mora), incollataai S'udiva il soffio delle vacche, e il sito 15 gliocchi e i denti; con una lenza da pe scain spalla, venuta da laggiù, 14-15. « sito delia 20 capanna:il tanfo{si ta, loscanismo) della baracca adibita a stal la. 18. ammiccava: ac cennava, indicava, 21. intuii*piccolo della capanna empiva l'abituro. Beppesedè col capo indolenzito tra le due mani. La bambina bionda f 3. roba <Ìi là; roba dall'America. Di nuovo, un moro, con non altro bianco • che gli occhi e i denti, era incollatoal muro, la lenza a spalla ed una mano al fianco: roba di là. Tutto era vecchio, scuro. 10-12. Dì nuovo... muro, in cui si vede vano di bianco solo Ed accostando agli occhi, essa, k punta del paaneilctto, con un fil dì voce: 25 ora ammiccava qua e là col dito. Parlava; e la sua nonna, tremebonda, stava a sentire e poi dicea: «Non pare un lui quando canta tra la fronda?» Parlava lasualìngua d'oltremare: «... a chicken-howe» «un piccolo luì...» «... formice and mts» «che goda a cinguettare, zizi» «Bad country, he, yaur Italy!» uccello. 22. Parlava... oltre (In Poesie, Mondadori, Milano, ì 958, voi, i) mare: Molly, nata in America, park solo inglese. ciò che si vede intor tneine la bimba indi no, si alterna ai com ca una trappola). nome preso in Molly),/tó/j" va letto 23. a thicken-hauss: menti della nonna. un pollaio. La vocedi America dallo zio 24.Jbr... ratr. per topi e ratti (piobabil- 25. Ba4...Italy: brutto paese, joe, la come parola tronca Beppe. Secondo un ("Itali"), tanto che tua Italia! Joe (che uso popolare(ma im rima eoo luì. Molly, che nomina Pascoli scrìve loe) è il probabilein boccaa GianAntonio Stella, io feccia del pianeta Da un saggio storico di un giornalista di oggi. La feccia del pianeta, questo eravamo. Meglio: così eravamo visti. Non po tevamo mandare t figli alle scuole dei bianchi in Louisiana. Ci era vietato l'accesso alle sale d'aspetto di terza classe alla stazione di Basilea, Venivamo martellati da campagne distampa indecenti contro "questa maledetta razza dìassassini". Cercavamo casa schiacciati dalla fama d'essere "sporchi come maiali". Dovevamo tenere nascosti i bambini come Anna Frank perché non ci era permesso portarceli dietro. Eravamo emarginati dai preti dei paesi d'adozione come cattolici primitivi eun po' pagani. Ci appendevano alle forche nei pubblici linciaggi perché facevamo i crumiri o semplice mente perché eravamo "tutti siciliani". IO {L'orda, Quando glialbanesi eravamo noi. Rizzoli, Milano, -2002} Edmondo De Amicis, CUemigranti Già nei 1880 Edmondo DeAmicis, letterato e giornaliste dìspiriti umanitari, aveva compo sto una poesia sull'emigrazione. Cogli occhi spenti, con leguance cave, pallidi, in atto addolorato e grave, sorreggendo le donne affrante e smorte, ascendono la mvè 5 10 comes'ascende il palco de la morte. E ognunsui petto trepidosi serra tutto quelche possiede sullaterra, altri uu misero involto, altri un patito bimbo, che egli s'afferra al coilo, dalleimmense acqueatterrito; Salgono in lunga fila, umili e muti, e sopra Ìvolti appar brunie sparuti Numero medio di espatri all'anno (1861-1910) umido ancor il desolato affanno 15 20 600.000 degli estremi saluti dati ai monti che più noti rivedranno. Salgono, e ognuno la pupilla mesta sulla riccae gentil Genovaarresta, intento in atto di stuporprofondo, • come sopra una festa fisserebbe lo sguardo un moribondo. 500.000 400.000 Ammonticchiati là come giumenti Sulla gelida prua morsa dai venti, 300.000 migrano a terre inospiti e lontane; laceri e macilenti, 25 varcano i mari percercar delpane. 200.000 Traditi da un mercante menzognero, vanno, oggetto di scherno, allo straniero. Bestie da soma,dispregiati iloti, 100.000 carne da cimitero, 30 vannoa campar d'angoscia in lidi ignoti. Vanno, ignari di tutto, ove lt porta La fame, in terre ovealtra gente è morta; comeil pezzente cieco e vagabondo erra di porta in porta, 35 essi così vanno di mondo in mondo. (daTreccani Scuola, http://wivw.trcccani.it/site/Sctiola/ ndiascuoWarea_storta/archivìo/emigraiione/parisi Jirin) 1861-1870 Samuel Gonkey, Immigrazione sgradita NeiromanzoVita, die Melania Mazzucco ha dedicatoalievicendedei suoi genitori emigrati in America, compare questa ietterà a un giornale di NewYork, che pare un documento autentico,anche se l'autricenon lo dichiara espressamente, È gratificante vedere un giornale di prima classe come il "Times" suonare unanotadi ammonimento peril pericoloso afflusso distranieri indesidera 1 ti chesi stannorovesciando su di noi. ^L'afflusso non è solosgradito ma no civo al benessere del nostro paese. Voi dite che è,nostro dovere aprire le porte agli oppressi di tutto ìl mondo, e dalmomento cheuna persona è pavera e infelice nel paese in cui è nata può reclamare la nostra ospitalità come un diritto. Ma ie nostreleggi pet l'immigrazione sono troppo lassi ste.Guardate nelle nostre prigioni, negli istituti di pena, guardate ti nume rodi omicidi e crimini quotidiani: sono tutti commessi da stranieri. E per chéquesti stranieri selvaggi e colsangue caldo sono sempre armati distiìetti o revolver? Nelle nostrestradesonotutti armati. Non moltotempofa ho 5 10 visto un ambulante italiano che spingeva un carretto a mano minacciare con un coltello un bambinetto americano che lo aveva provocato prenden dolo "m girain modo innocuo. Hocercato un poliziotto perquasi mezz'o ra, ed ero a Broadway, a mezzogiorno. Non ho trovato un poliziotto e il potenziale assassino è scappato. Si, bisogna bloccare in ogni modo questo 15 flusso indiscriminato. Per quaranta o cinquantanni la porta deve restare chiusa contro questogenere di immigranti. Samuel Gmkey (Brooklyn, 28 aprile]903) 1871-1880 1881-1890 1890-1900 1900-1910 •/. ìMKIIf) IH\KO Sili \ ni-ito ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva. DOCUMENTI: «Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori dellaculla dell'innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in "Esseri Umani 2.0" (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fìsiche e psichiche; reliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell'invecchiamento e delta morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell'umano nel "post-umano" si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il "mind uploading", ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le "nanomacchine", robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.» Fabio CHIUST, TRANS UMANO la trionferà, "l'Espresso" - 6 febbraio 2014 «Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all'Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un pò" diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l'uomo - piattaforme petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive - oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L'astronomo della Corte d'Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l'angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà dei robot - della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza - sta entrando nelle nostre vite. Che ì robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servìzio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c'è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Lìnea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti Ì convogli che si muovono all'interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.» Massimo Gaggi, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, "Corriere della Sera, la Lettura" -26 gennaio 2014 «Per molto tempo al centro dell'attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano, come si usano, quali app...». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.» Dianora BARDI, La tecnologia da sola nonfa scuola, "Il Sole 24 ORE. nova" - 12 gennaio 2014 «Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dai tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall'intenzione dell'uomo, la storia subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell'oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra "recente passato" e "immediato futuro", in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgerefini ultimi, ma solo progressi nell'ordine del proprio potenziamento. Nuli'altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice "sì" a se stessa. L'orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologìe perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.» Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L'uomo nell 'età delta tecnica, Feltrinelli, Milano 2002 iii'okh.i \t - imwioRitn L'Europa del 1914 e l'Europa del 2014: quali le differenze? Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l'Europa e il resto del mondo. uroioi.i mì - u u i nnwiìiM. ( , i \ i n m.i La massiccia partecipazione di pubblico ai grandi eventi culturali è diventata, da alcuni anni, un vero fenomeno sociale che ha coinvolto metropoli e piccole città. Mostre, concerti, rappresentazioni teatrali, rassegne cinematografiche, aperture di nuovi spazi museali, solo per citare alcuni esempi, hanno avuto grande risonanza e notevole successo ovunque, con positivi risvolti economici e occupazionali. Sulla base delle tue esperienze, discuti se tutto ciò possa rappresentare solo un semplice "consumo di cultura", una voglia di "esserci" sulla spinta di una moda, veicolata attraverso i mass media, o se e in quale misura corrisponda invece ad un sincero desiderio di arricchimento del proprio patrimonio di conoscenze, alimentato anche dalla scuola. ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI "L. E V. PASINI" - SCHIO SIMULAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO DELL'ESAME DI STATO 6 maggio 2015 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. nroi.o(,n.i i \ i/./.v//>/./ u:\h) Salvatore Quasimodo, Uomo del mio tempo Sei ancora quello della pietra e della fionda uomo del mio tempo. Eri nella carlinga con le ali maligne. Le meridiane di morte. - ti ho visto - dentro il carro di fuoco. Alle forche, Alle ruote di tortura. T'ho visto: eri tu. con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio. Senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri, come uccisero gli animali che ti videro per la prima volta. E questo sangue odora come nel giorno quando il fratello (1) disse all'altro fratello: "Andiamo ai campi". E quell'eco fredda, tenace, è giunta fino a te, dentro la tua giornata. dimenticate, o figli, le nuvole di sangue salite dalla terra, dimenticate padri: le loro tombe affondano nella cenere, gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore. Note: (1) è Caino che induce Abele a seguirlo Salvatore Quasimodo, siciliano (1901-1968), collaboratore delle maggiori riviste letterarie del ventennio, insegnante dì italiano al Conservatorio di Milano, fu premio Nobel nel 1959. Rappresentante autorevole dell'ermetismo, cioè di una scuola poetica caratterizzata dalla concezione della poesia come linguaggio assoluto, puro, suggestivo, musicale, a seguito dell'esperienza della guerra e del dopoguerra si orientò in una direzione diversa: i poeti dovevano saper dialogare con gli altri uomini ed esprimere i temi sociali. Questa poesia, inserita nella raccolta "Giorno dopo giorno" pubblicata nel 1947, riflette questo orientamento. 1) Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe. 2) Analisi del testo 2.3 Spiega il significato delle espressioni "ali maligne", "meridiane di morte" e confrontale con la definizione che il poeta dà dell'uomo al verso 1. 2.2 Interpreta la connessione tra "scienza esatta" e "sterminio" e spiega il significato della parola "persuasa" che fa da connettivo. 2.3 Illustra il senso della espressione "E questo sangue odora" partendo dalla dura affermazione dei versi 7-9. 2.4 La proposizione "senza", il verbo "uccidere", la congiunzione "come" si ripetono con insistenza nei versi 7-8. Per comunicare che cosa? 2.5 Rifletti sul rapporto tra l'uomo "senza Cristo" e il ricordo di Caino e Abele. 2.6 Nei versi conclusivi i figli sono esortati a dimenticare i padri con alcune metafore. Spiegane il significato. 3) Interpretazione complessiva e approfondimenti Questapoesia è stata scritta nell'ultimo, atroce periodo della Seconda guerra mondiale. Contestualizzala, scegliendo uno o più dei seguenti ambiti di riferimento: 3.1 Altre liriche dello stesso Quasimodo; 3.2 Testi poetici di autori a lui contemporanei o correnti artisti co-letterarie coeve; 3.3 La situazione socio-economica e politica dell'Italia nella prima metà del Novecento. IWOIOUIA li \j . ù"-- RUli/.IOM. DH ^ "-a b -* S lf,(,IO UHI I I 'OHI t \ •' \RIH Oli) DI(,IOR\ 1/./"' i - - --1-- ~i •/ CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto o informa di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da ' al saggio un titolo coerente con la trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell'"articolo di giornale", individua nei documenti e nei datiforniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo "pezzo". Da' all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe leforme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà delfoglio protocollo. \WUIO \RUSTiail.l I TI R Milo ARGOMENTO: La notte: tempo dell'inquietudine, della meditazione, dell'ispirazione; ma anche occasione misteriosa di sospensione del tempo e di abbandono, nella letteratura e nell'arte DOCUMENTI: Vincent Van Gogh, Notte stellata, 1889 Dal 1883 al 1889 la rappresentazione degli "effetti di notte" fu un pensiero costante per Van Gogh. Nel 1888, in una lettera al fratello Theo, l'artista scrive: "Guardare le stelle mi fa sempre sognare, così come lo fanno i puntini neri che rappresentano le città e villaggi su una cartina. Perché, mi chiedo, i puntini luminosi del cielo non possono essere accessibili come quelli sulla cartina della Francia? Come prendiamo il treno per andare a Tarascona o a Rouen, così prendiamo la morte per raggiungere le stelle...". Pochi mesi dopo confida, in una lettera alla sorella: "Spesso, ho l'impressione che la notte sia più ricca di colori se paragonata al giorno" e finalmente Van Gogh realizza il suo progetto. II giorno fu pieno di lampi; ma ora verranno le stelle, le tacite stelle. Nei campi c'è un breve gre gre di ranelle. Le tremule foglie dei pioppi trascorre una gioia leggiera. Nel giorno, che lampi! che scoppi! Che pace, la sera! Si devono aprire le stelle nel cielo sì tenero e vivo. Là, presso le allegre ranelle, singhiozza monotono un rivo. Di tutto quel cupo tumulto, di tutta quell'aspra bufera, non resta che un dolce singulto nell'umida sera. E, quella infinita tempesta, O stanco dolore, riposa! La nube nel giorno più nera fu quella che vedo più rosa nell'ultima sera. Che voli di rondini intorno! che gridi nell'aria serena! La fame del povero giorno prolunga la garrula cena. La parte, si piccola, i nidi nel giorno non l'ebbero intera. Né io... e che voli, che gridi, mia limpida sera! Don... Don... E mi dicono, Donni! mi cantano, Dormi! sussurrano, Dormi! bisbigliano, Dormi! là, voci di tenebra azzurra... Mi sembrano canti di culla, finita in un rivo canoro. che fanno ch'io torni com'era... Dei fulmini fragili restano cirri di porpora e d'oro. sentivo mia madre... poi nulla... sul far della sera. G. PASCOLI, La mia sera, da "Canti di Castelvecchio", 1903 Che diremo stanotte all'amico che dorme? Parleremo alla notte che fiata sommessa. La parola più tenue ci sale alle labbra dalla pena più atroce. Guarderemo l'amico, le sue inutili labbra che non dicono nulla, parleremo sommesso. Udiremo gli istanti stillare nel buio al di là delle cose, nell'ansia dell'alba, che verrà d'improvviso incidendo le cose La notte avrà il volto contro il morto silenzio. L'inutile luce dell'antico dolore che riemerge ogni sera impassibile e vivo. Il remoto silenzio svelerà il volto assorto del giorno. Gli istanti taceranno. E le cose parleranno sommesso. soffrirà come un'anima, muto, nel buio. C. PAVESE, L'amico che dorme, da "Poesie del disamore", 1934-38 esalano al mare: non canto non grido non suono pe '1 vasto silenzio va. O falce di luna calante che brilli su l'acque deserte, o falce d'argento, qual mèsse di sogni ondeggia al tuo mite chiarore qua giù! Oppresso d'amor, di piacere, il popol de' vivi s'addorme... O falce calante, qual mèsse di sogni ondeggia al tuo mite chiarore qua giù! Aneliti brevi di foglie, sospiri di fiori dal bosco G. D'ANNUNZIO, O falce di luna calante, da "Canto Novo", 1882 (ed. naz. 1929) La luce che piove dalla luna non è destinata alla scena del nostro esistere diurno. Il cerchio che essa indistintamente rischiara, sembra essere quello di una terra rivale o secondaria. Non è quella che la luna insegue da satellite, ma quella a sua volta trasformata in satellite della luna. Il suo vasto petto, il cui respiro era il tempo, non si muove più; finalmente la creazione è tornata alle sue origini, e può nuovamente indossare il velo vedovile che il giorno le aveva strappato. [...] Ma per quanto mi facesse piacere carpire un segno di vita - fosse anche solo l'eco della mia - all'atmosfera notturna, era però un segno insidioso che come un falso amico attendeva il momento di ingannarmi. W. BENJAMIN, La luna, da "Infanzia berlinese intorno al millenovecento", 1932-38 Forse tanti e tanti s'eran sentiti stringere il cuore al fischio lamentoso del treno in corsa nella notte. Ognun d'essi stava lì forse a pensare che le brighe umane non han requie neanche nella notte; e, siccome sopra tutto nella notte appajon vane, prive come sono delle illusioni della luce, e anche per quel senso di precarietà angosciosa che tien sospeso l'animo di chi viaggia e che ci fa vedere sperduti su la terra, ognun d'essi, forse, stava li a pensare che la follia accende i fuochi nelle macchine nere, e che nella notte, sotto le stelle, i treni correndo per i piani bui, passando strepitosi sui ponti, cacciandosi nei lunghi trafori, gridano di tratto in tratto il disperato lamento di dover trascinare così nella notte la follìa umana lungo le vie di ferro, tracciate per dare uno sfogo alle sue fiere smanie infaticabili. L. PIRANDELLO, La rallegrala-Notte, da "Novelle per un anno", 1934 WIIIIIO SO< IO rt o \ o \ u c o ARGOMENTO: Meritocrazia DOCUMENTI: 1) "L'obiettivo è avere un Paese migliore. E per questo bisogna alzare l'asticella proseguendo sul doppio binario: da una parte promuovere l'equità, dall'altra valorizzare capacità e impegno. Promuovere i più bravi aiuta la scuola nel suo complesso, se i bravi non sono bravi solo per se stessi ma anche per la società. Vogliamo un Paese trainato dai migliori" (da un'intervista all'ex ministro del MIUR Francesco Profumo) 2) CHE COSA SIGNIFICA L'ECCELLENZA A SCUOLA Che la promozione del merito sia importante nelle scuole, nelle università e nella ricerca siamo tutti d'accordo. Almeno in teoria. Perché poi, quando dalla teoria si passa alla pratica, tutto diventa molto più complicato, perché non esiste una definizione oggettiva e universalmente condivisa del merito. Quanto agli studenti, sembra facile valutarne il merito. Ma anche lì bisogna valutare bene: merita ad esempio di più chi si impegna senza grandi risultati o chi riesce facilmente senza impegnarsi? Certo, bisognastare attenti a non fare l'elogio della mediocritào del «tutto si equivale». Nonostante queste perplessità, infatti, sempre meglio il merito che il nepotismo. Sempre meglio il merito che le raccomandazioni. Soprattutto in un Paese come l'Italia in cui, in questi ultimi anni, si è assistito ad una tale confusione dei ruoli che i giovani non sanno veramente più a che santo votarsi per capire come fare per avere un lavoro o perché le proprie competenze siano riconosciute, prese in considerazione, valorizzate. Meglio il merito, quindi. Tranne quando dal merito si glissa progressivamente verso la nozione di eccellenza, di cui oggi tanti responsabili politici, economici e culturali si riempiono la bocca. Perché allora cominciano (o continuano) i veri problemi. Visto che l'eccellenza...risponde al modello dello sforzo e del sacrificio: fin dalla più tenera età si deve tendere alla perfezione. A qualunque costo. Poco importano le conseguenze. Perché prima o poi lo sforzo sarà ricompensato e poi, in questo mondo competitivo e senza pietà, solo i migliori possono sopravvìvere. ... Vi siete mai chiesti che fine hanno fatto i famosi "primi della classe"? Quanti di loro, oggi, occupano veramente posizioni di responsabilità? Quanti sono sopravvissuti e a quale prezzo? In fondo, tra l'eccellenza scolastica e la performance aziendale non e' è poi molta differenza. ... Perché per eccellere non bisogna fidarsi di nessuno. Per eccellere non bisogna mai abbassare la guardia o cedere alle lusinghe della collaborazione. Ma come può avanzare la ricerca senza cooperazione? Come si può anche solo sperare di trasmettere il sapere quando si cerca di mettere tutti in competizione contro tutti per nominare lo "studente dell'anno"? Questo tentativo di spingere anche l'università e la ricerca verso la «competitività e l'eccellenza» mostra bene che l'ideologia dominante resta quella manageriale e aziendale degli ultimi anni. L' ideologia della perfezione e della performance. Un' ideologia che, nonostante tutto, non è riuscita ad evitare la crisi profonda di cui oggi stiamo pagando le conseguenze. Anzi. Forse è solo uscendo da questa ossessione dell'eccellenza che si potranno poi ripensare le basi di nuovo vivere insieme. Michela Marzano, Che cosa significa l'eccellenza a scuola, Repubblica, 8 giugno 2012 3) Il talento e il merito contano poco per avere un posto di lavoro in Italia: ecco semplicemente "perché i laureati italiani non vedono l'ora di emigrare". L'Economist in edicola oggi si occupa della fuga dei cervelli dal Belpaese mettendo il dito nella piaga: l'accesso al lavoro dipende da legami familiari, clientele politiche e raccomandazioni. Un "modo italiano di fare le cose" che genera "frustrazione" tra i giovani più istruiti, come rivelano anche le proteste studentesche contro la riforma universitaria... Secondo la National Science Foundation americana, solo il 17% dei laureati italiani negli Stati Uniti, la meta più gettonata, lavorano nel campo della ricerca e sviluppo. La maggior parte lavorano come manager. Quello che, secondo l'Economist, differenzia l'Italia dagli altri grandi Paesi europei non è il numero assoluto dì esuli laureati, ma il fatto che ha un "drenaggio dì cervelli" netto, ovvero il numero di italiani istruiti che lasciano il Paese è superiore al numero di stranieri istruiti che vi entrano. Altri Paesi del mondo sviluppato fanno invece "scambi di cervelli". (E. Fazzino, Parentopoli, clientele e raccomandazioni: solo così c'è lavoro e ì giovani laureatifuggono dall'Italia, Il Sole 24 ore, 7 gennaio 2011) 4) A cadenza regolare, impietosamente, il rapporto Pisa (Programme far internatìonal student assessment), mette a nudo i ritardi della scuola italiana. In particolare, i test internazionali, preparati dall'Ocse e adottati anche da molti altri Paesi, valutano, con prove uguali per tutti gli studenti, le competenze linguistiche, matematiche e scientifiche, misurate non su base nozionistica ma con il metodo del "problem solving", cioè le capacità operative che poi servono alle aziende e diventano chiave nel mondo produttivo affetto dall'ipercompetitività. Per la terza volta consecutiva l'Italia non solo ha deluso nel risultato complessivo, ma ha evidenziato anche una forte disparità a danno del Sud. In un'economia sempre più terziarizzata basata sull'intangibile (e quindi sulle capacità intellettuali), un Paese che disponga di un capitale umano scadente diventa un forte handicap. Anche perché le aziende sì trovano davanti persone che quando si affacciano sul mondo del lavoro sono tutte da formare: i costi per il sistema imprenditoriale tendono quindi ad aumentare, proprio mentre altri Paesi possono invece fare leva su risorse umane preparatissime (si pensi agli esperti indiani di software). (F. Vergnano, Scuola, piùformazione e meritocrazia, Il Sole 24 ore, 15 settembre 2008) .1 WIKIIO ARGOMENTO: SIOHHO /V>||gÌÌ La Shoah: memorialisti e negazionisti. DOCUMENTI 1) "E se gli Italiani fossero più antisemiti oggi che al tempo del Fascismo, delle leggi razziali, e della caccia agli Ebrei per mandarli a morire nelle camere a gas? È il dubbio che mi pesa sull'anima, leggendo i risultati dell'inchiesta sull'antisemitismo in Italia pubblicata sul Corriere della Sera di ieri. Lo stesso Corriere è rimasto così sconcertato dai dati da minimizzarli nel titolo, che dice: «Sono antisemiti 12 italiani su 100». Ma non è così. Gli antisemiti che si dicono tali oggi in Italia sono il 45 per cento, suddivisi in varie categorie di «pregiudizio»: chi (il 10 per cento) per antigiudaismo religioso-culturale; chi (l'I 1 per cento) perché ritiene gli ebrei troppo potenti e poco patrioti; chi (il 12 per cento) perché ce l'ha con Israele e con quella scocciatura che è la Shoah. Infine, c'è un 12 per cento di antisemiti per tutte queste ragioni insieme. Si aggiunga che soltanto il 12 per cento dice di non avere pregiudizi. Mentre il 43 per cento si dichiara soltanto «indifferente» al problema. Il titolo più giusto sarebbe stato: «Non sono antisemiti 12 italiani su 100»." Arrigo Levi, Non Ebrei tocca a voi ricordare, La Stampa, 28.01.2009. 2) Milioni di Ebrei furono sterminati nei lager nazisti. Sembra un fatto inconfutabile. Ma c'è chi non la pensa così: qualcuno ha sostenuto che i milioni di ebrei uccisi nei campi di concentramento e di sterminio non sono sei, come solitamente si crede, ma cinque, quattro, tre, due, o forse "solo uno"; altri ritengono che le camere a gas non siano altro che un dettaglio. A tal riguardo è interessante riportare quanto ha detto Jean-Marie Le Pen (leader politico della destra francese) in un'intervista radiofonica del 1987: "Non dico che le camere a gas non siano esistite. Io non le ho viste. Non ho studiato la questione, ma penso che sia solo un dettaglio nella storia della seconda guerra mondiale". Addirittura c'è chi afferma che Auschwitz, le camere a gas e lo sterminio in genere sono un'invenzione della propaganda alleata, sostenuta dall'internazionale ebraica. Tali sono le questioni aperte da quegli autori che sono stati definiti come "revisionisti" o "negazionisti". Vi sono diversi temi ricorrenti negli scritti dei negazionisti, sebbene in alcuni casi tali motivi si dimostrino reciprocamente contradditori. Non vi è stato alcun genocidio programmato e le camere a gas non sono mai esistite (il gas Zyklon B serviva alla disinfestazione dai parassiti). Questo è l'assunto principale del negazionismo nella sua fase "matura". Si tratta di una verità posta come indiscutibile, per cui ogni tentativo di dimostrarne l'infondatezza viene rifiutato a scatola chiusa, in quanto inquinato dalla volontà "sterminazionista" di mantenere in vita la menzogna della Shoah. La "soluzione finale" di cui parlano molti documenti nazisti non era che l'espulsione degli ebrei verso l'Est, dove erano state previste riserve in cui potessero vivere le minoranze etniche. E' da notare come spesso i negazionisti tendano ad interpretare il linguaggio burocratico e vagamente cifrato dei nazisti secondo il suo significato letterale, mentre, quando le dichiarazioni sui campi di sterminio si fanno esplicite, essi passano all'interpretazione metaforica (o alla semplice omissione). Per molti studiosi revisionisti il numero di ebrei uccisi dai nazisti è di gran lunga inferiore a quello ufficialmente dichiarato: neanche un milione o addirittura attorno alle duecentomila vittime, considerando anche il fatto che essi includono nella cifra dei morti anche i decessi per cause naturali; inoltre, molte delle vittime sarebbero state uccise durante le incursioni aeree degli Alleati sui campi di concentramento. Il genocidio è un'invenzione della propaganda alleata, principalmente ebraica e particolarmente sionista. I motivi che hanno spinto molti dei sopravvissuti ai lager nazisti a mentire sono molteplici, ma quello principale è da ricercare nell'enorme truffa compiuta dal movimento sionista ai danni della Germania, la quale è costretta a pagare le riparazioni di guerra allo Stato di Israele. C'è poi chi sostiene che l'organizzazione stessa dei lager nazisti fosse sotto il controllo degli ebrei e sia da considerare come un ennesimo capitolo del secolare complotto giudaico mirato alla conquista del mondo. Le banche ebraiche avrebbero infatti favorito l'arrivo al potere di Hitler, prevedendo fin dall'inizio l'esito che avrebbe avuto la guerra. Wikìpedia, L'irritante questione della Shoah. 3) "Art. 1. La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, «Giorno della Memoria», al fine di ricordare la Shoah (stermìnio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Art. 2. In occasione del «Giorno della Memoria» di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano più accadere. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica Italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato1'. LEGGE 20 luglio 2000, n.2ìì. 4) 'A integrazione delle disposizioni dell'ordinanza de 24 gennaio 1939, nella quale La si incaricava di avviare la questione ebraica, mediante emigrazione o evacuazione, alla soluzione più favorevole in relazione alle circostanze, con la presente Le assegno l'incarico di predisporre tutte le necessarie misure per preparare dal punto di vista organizzativo, pratico e materiale una soluzione globale della questione ebraica nell'area dell'Europa sotto influenza tedesca. Tutte le altre istanze centrali devono cooperare allo scopo. Inoltre, La incarico di rimettermi al più presto un piano complessivo dei provvedimenti da adottare riguardo all'organizzazione, l'attuazione e i mezzi materiali necessari per realizzare la desiderata soluzione finale della questione ebraica". Questo testo è quello cui solitamente sifa riferimento quando si cerca di datarealmeno approssimativamente l'inizio della «soluzionefinale», E una lettera di Hermann Góring(incaricato da Hitler di gestire la questione ebraica), inviata al capo dellaPoliziadi sicurezza e delSD, Gruppenfuhrer dellaSS Reinhard Heydrich, per autorizzarlo a preparare una«.soluzione globale della questione ebraica». 31 luglio 1941. 5) "Il giorno 20 febbraio i Tedeschi avevano ispezionato il campo con cura, avevano fatte pubbliche e vivaci rimostranze al commissario italiano per la difettosa organizzazione del servizio di cucina e per Io scarso quantitativo della legna distribuita per il riscaldamento; avevano perfino detto che presto un'infermeria avrebbe dovuto entrare in efficienza. Ma il mattino del 21 si seppe che l'indomani gli Ebrei sarebbero partiti. Tutti: nessuna eccezione. Anche i bambini, anche i vecchi, anche i malati. Per dove, non si sapeva. Prepararsi per quindici giorni di viaggio. Per ognuno che fosse mancato all'appello, dieci sarebbero stati fucilati. Soltanto una minoranza di ingenui e di illusi si ostinò nella speranza: noi avevamo parlato a lungo coi profughi polacchi e croati, e sapevamo che cosa voleva dire partire". Primo Levi (sopravvissuto ad Auschwitz), Se questo è un uomo, 1947. 6) "Sembra di assistere ad una scena di un film che racconta dei condannati ai lavori forzati. I nuovi arrivati vengono fatti spogliare, viene consegnata loro una tuta blu di panno grezzo con una croce di S. Andrea di vernice rossa sulla schiena e una striscia rossa trasversale sui calzoni, una camicia grigioverde, una coperta, una gavetta, un cucchiaio. Vengono lasciate le mutande e le scarpe. Sul taschino della tuta è cucito un triangolo rosso, e al collo viene appeso un ciondolo di ferro con inciso un numero. Da quel momento non avrai più un nome e cognome ma diventerai soltanto un numero e con quel numero sarai chiamato, devi imprimertelo bene in testa. Si passa quindi all'operazione capelli. Uno alla volta i detenuti, mentre gli altri restano in piedi sull'attenti, vengono fatti sedere su uno sgabello con la testa reclinata in avanti e un soldato esegue rapidamente l'operazione di rasatura a zero. In quel momento provo un sentimento misto di umiliazione, impotenza, odio; trattengo a stento le lacrime". Tullio Bettiol, Un ragazzo nel lager, 2005. 7) "Ho provato anch'io a dimenticare, ma qualcosa si è mosso dentro di me. Ho finalmente capito che dovevo parlare, prima che fosse tardi. Dare voce al mio silenzio è un dovere: troppe storie esistono nel silenzio e sono rimaste in silenzio, nell'attesa che qualcuno le raccogliesse. Per non dimenticare a quali aberrazioni può condurre l'odio razziale e l'intolleranza, non il rito del ricordo, ma la cultura della memoria. Per non dimenticare orrori e crimini, persecuzioni e campi di sterminio, nell'intento di contribuire a tramandare alle future generazioni un messaggio di amore e di pace". Elìsa Sprinter (sopravvissuta ad Auschwitz), // silenzio dei vivi, 2001. -/. WllillO IKMCO S(ll.\IIIKO ARGOMENTO: Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della società umana. DOCUMENTI: "Quando la nostra vita umana giaceva per terra/turpemente schiacciata da una pesante religione/che mostrava dal cielo l'orribile faccia/sopra i mortali, per la prima volta un uomo mortale/un Greco, osò contro di quella alzare lo sguardo/e per primo resisterle contro; né la fama dei Numi/né il fulmine lo distrusse né la minaccia del cielo/strepitoso lo spaventò; che anzi il desiderio/gli crebbe più forte e più acre lo strinse/di rompere egli per primo/le porte serrate della natura. E vinse/la forza dell'animo; e andò lontano, solo,/di là dalle fiammanti barriere dell'universo/e tutto l'immenso attraversò con la mente/illesa, e a noi vittorioso ritorna e ci svela/il segreto dei corpi che nascono e come alle cose/è fisso un termine e limitato il potere./Così la religione fu calpestata/sotto i piedi mortali/e quella vittoria ci solleva alle stelle./" LUCREZIO, De Rerum Natura, I, vv. 62-79, trad. E. Cetrangolo, Sansoni, Firenze, 1969 "Nel corso della storia è sempre accaduto che l'uomo si sia trovato in una situazione di incertezza di fronte a due modi profondamente diversi di interpretare la realtà. Fu senza dubbio questo il caso che si verificò alla fine del Seicento, quando gli scienziati e i filosofi razionalisti - Isaac Newton, John Locke, René Descartes e altri - misero in discussione alcuni dogmi della Chiesa, fra i quali anche una dottrina fondamentale: quella che considerava la terra come una creazione di Dio e, quindi, dotata di valore intrinseco. I nuovi pensatori propendevano per una visione più materialistica dell'esistenza, fondata sulla matematica e sulla «ragione». Meno di un secolo dopo, gli insorti delle colonie americane e i rivoluzionari francesi scalzarono il potere monarchico, che sostituirono con la forma di governo repubblicana, proclamando «il diritto inalienabile» dell'uomo «alla vita, alla libertà, alla felicità e alla proprietà». Alla vigilia della Rivoluzione americana, James Watt brevettò la macchina a vapore, istituendo un nesso fra il carbone e lo spirito prometeico della nuova era; l'umanità mosse cosi i suoi primi, malfermi passi verso lo stile di vita industriale che, nei due secoli successivi, avrebbe radicalmente cambiato il mondo." J. R.ÌFKJN, Economia all'idrogeno, Mondadori, 2002 "Nel suo New Guide to Science, Isaac Asimov disse che la ragione per cercare di spiegare la storia della scienza ai non scienziati è che nessuno può sentirsi veramente a proprio agio nel mondo moderno e valutare la natura dei suoi problemi - e le possibili soluzioni degli stessi - se non ha un'idea esatta di cosa faccia la scienza. Inoltre, l'iniziazione al meraviglioso mondo della scienza è fonte di grande soddisfazione estetica, di ispirazione per i giovani, di appagamento del desiderio di sapere e di un più profondo apprezzamento delle mirabili potenzialità e capacità della mente umana....La scienza è una delle massime conquiste (la massima, si può sostenere) della mente umana, e il fatto che il progresso sia stato in effetti compiuto, in grandissima parte, da persone di intelligenza normale procedendo passo dopo passo a cominciare dall'opera dei predecessori rende la vicenda ancor più straordinaria, e non meno." J. GRIBBIN, L'avventura della scienza moderna, Longanesi, 2002 "Francesco Bacone concepì l'intera scienza come operante in vista del benessere dell'uomo e diretta a produrre, in ultima analisi, ritrovati che rendessero più facile la vita dell'uomo sulla terra. Quando nella Nuova Atlantide volle dare l'immagine di una città ideale, non si fermò a vagheggiare forme perfette di vita sociale o politica ma immaginò un paradiso della tecnica dove fossero portati a compimento le invenzioni e i ritrovati di tutto il mondo....La tecnica, sia nelle sue forme primitive sìa in quelle raffinate e complesse che ha assunto nella societàcontemporanea, è uno strumento indispensabile per la sopravvivenza dell'uomo. Il suo processo di sviluppo appare irreversibile perché solo ad esso rimane affidata la possibilità della sopravvivenza del numero sempre crescente degli esseri umani e il loro accesso a un più alto tenore di vita." N. ABBAGNANO, Dizionario di Filosofìa, Torino, UTET, 1971 "Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell'uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente e ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l'esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullospirito. Per quanto possaapparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima. L'effetto pratico più appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibile l'invenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel contempo la complicano." A. EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965 "Questa idea dell'incremento tecnico come onda portante del progresso è largamente diffusa; qualcuno l'ha chiamata «misticismo della macchina». Noi ci vediamo vivere nell'era del computer o nell'era nucleare, succedute all'era del vapore del XIX secolo. Si pensa a ogni periodo nei termini della tecnologia dominante, risalendo fino alla storia primitiva dell'uomo. Pensiamo allora allo sviluppo dagli utensili di pietra a quelli di bronzo, e poi al sopravvenire d'un'età del ferro, quasi una logica progressione tecnica che trascina nella propria corrente l'evoluzione sociale. Pensiamo a ciascuna età nei termini dell'impatto della tecnica sulle faccende umane, e raramente indaghiamo sul processo contrario. Così nello sviluppo della tecnologia moderna, non occorre intendere solamente l'influenza degli strumenti e delle tecniche sulla società, bensì l'intero ventaglio delle «forze reciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del nostro tempo. Come si è espresso un altro studioso dell'evoluzione umana [Solly Zuckerman], «la tecnologia è sempre stata con noi. Non è qualcosa al di fuori della società, qualche forza esterna dalla quale veniamo sospinti...la società e la tecnologia sono...riflessi l'una dell'altra»." A. PACEY, Vivere con la tecnologia, Roma, 1986 "Non intendo certo sbrogliare l'intricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare che oggi, soprattutto grazie all'impiego delle tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacità di agire ha superato di molto la nostra capacità di prevedere....La tecnologia è importante per ciò che ci consente di fare, non di capire....A cominciare dalla metà del Novecento la tecnologia ha assunto una velocità tale da non permettere a volte alla scienza di giustificare e spiegare teoricamente, neppure a posteriori, il funzionamento dei ritrovati tecnologici. La scienza si è cosi ridotta a difendere posizioni via via più difficili, tanto più che le radici dell'accelerazione tecnologica non sono da ricercarsi all'interno dello sviluppo scientifico, bensì nell'ambito della tecnologia stessa. Infatti è stata l'informatica che, con il calcolatore, ha fornito all'innovazione uno strumento, o meglio un metastrumento, flessibile e leggero che ha impresso un'accelerazione fortissima alle pratiche della progettazione." G. O. LONGO, Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica, Ed. Univ. Trieste, 2006 "Le aziende subiranno più cambiamenti nei prossimi dieci anni di quanti ne abbiano sperimentati negli ultimi cinquanta. Mentre stavo preparando il discorso che avrei dovuto tenere al nostro primo summit dei CEO (Chief Executive Officer), nella primavera del 1997, meditavo sulla natura specifica dei mutamenti che l'era digitale avrebbe imposto al mondo imprenditoriale. Volevo che il mio discorso non si fermasse agli strepitosi vantaggi offerti dalla tecnologia, ma affrontasse anche i problemi con i quali i dirigenti di un'azienda devono combattere tutti i giorni. In che modo la tecnologia può contribuire a migliorare la gestione di un'impresa? In che modo trasformerà le aziende? In che modo può aiutarci a mettere a punto una strategia vincente per i prossimi cinque o dieci anni?" B. GATES, Business @lla velocità del pensiero, Mondadori, 1999 illl'OlO(,l\( - IIM.XSIORK (I Tutti gli esseri umani, senza distinzione alcuna di sesso, razza, nazionalità e religione, sono titolari di diritti fondamentali riconosciuti da leggi internazionali. Ciò ha portato all'affermazione di un nuovo concetto di cittadinanza, che non è più soltanto "anagrafica", o nazionale, ma che diventa "planetaria" e quindi universale. Sviluppa l'argomento analizzando, anche alla luce di eventi storici recenti o remoti, le difficoltà che i vari popoli hanno incontrato e che ancor oggi incontrano sulla strada dell'affermazione dei diritti umani. Soffermati inoltre sulla grande sfida che le società odierne devono affrontare per rendere coerenti e compatibili le due forme di cittadinanza. inroi.oci i /> ii \i i moiwiM. ui:\i r mi In futuro, in campo lavorativo, una delle principali cause dell'estinzione di certe professioni sarà il diffondersi del processo di automazione e meccanizzazione, ma questo non ridurrà l'occupazione: la gentesi rivolgerà ad altre professioni, legate a settori produttivi che richiedono competenze più raffinate che prima non esistevano. La multidisciplinarietà sarà una delle doti concorrenziali del lavoratore del futuro, ritengono gli esperti. I settori innovativi imporranno un "approccio ecosistemico" ad essi, la formazione di gruppi e team di lavoro con competenze interattive. Oggi si sente parlare, ad esempio, di eco-ingegneria, di ricercatori di marketing, di agricoltura urbana, di reputation management (ovvero del monitoraggio e della gestione delle opinioni dei clienti espresse tramite i social network, i forum e i siti Internet), di turismo solidale (nei confronti dei Paesi sottosviluppati), addirittura di turismo spaziale. Il candidato rifletta sulle nuove professioni che potranno interessare il mercato del lavoro in un prossimo futuro. Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "L. V. Pasini" Schio SIMULAZIONE ESAME DI STATO SECONDA PROVA SCRITTA Classe 5A ARI Anno Scolastico 2014-2015 Schio, 25 Marzo 2015 MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE INDIRIZZO RELAZIONI INTERNAZIONALI CANDIDATO/A: Il candidato rediga lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico sintetico della Gamma Spa, tenendo conto dei dati di seguito riportati: patrimonio netto capitale sociale 8.000.000 euro 5.000.000 euro attivo immobilizzato 8.400.000 totale impieghi 15.800.000 rimanenze R.O.I 4.500.000 16% R.O.S. 9% Mutui 1.200.000 Il candidato effettui in seguito l'analisi del bilancio elaborato ed interpreti i risultati ottenuti. La trattazione deve essere integrata con dati opportunamenti scelti. Il candidato svolga poi uno dei tre punti a scelta. A) Principi contabili civilistici e applicazione con due esempi e relative scritture. B) La gestione delle risorse umane è uno dei principali fattori di successo di molte aziende. Dopo un breve commento redigere le scritture relative al personale identificando i conti e il loro funzionamento. C) Dopo aver illustrato il sistema informativo di bilancio, esporre in modo completo e con esemplificazioni i presupposti di redazione del bilancio in forma abbreviata. ISTITUTOTECNICO STATALE COMMERCIALE E PERGEOMETRI TERZA PROVA CANDIDATO: MATERIA: Diritto data, 09/03/2015 CLASSE 5AB RIM Tipologia:B Durata della prova: h 3.00 Righe max: 10 1. Il candidato elenchi gli organismi specializzati del commercio internazionale e ne illustri le funzioni. 2. Il candidato definisca che cosa sono gli incoterms e indichi qual'è il più conveniente per il venditore e quale per il compratore dandone motivazione. 3. Il candidato definisca il DIU, indichi le fonti più importanti ed elenchi le categorie specifiche che rientrano nella definizione di vittime di guerra. ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIAI E F PERGEOMETRI TERZA PROVA CANDIDATO: MATERIA: Diritto DATA: 30/04/2015 CLASSE 5AB RIM Tipologia:B Durata della prova: h 3.00 Righe max: 10 1. Il candidato descriva le diverse tipologie di insediamenti produttivi all'estero. 2. Il candidato definisca l'arbitrato commerciale intemazionale, indichi le fonti che lo regolano e le tipologie previste in Italia. 3. Il candidato definisca il contratto di credito al consumo e spieghi le caratteristiche e gli elementi essenziali. Name and Surname Class TERZA PROVA ESAME di STATO - 5^RIM Date kth 9tn March 2015 SIMULAZIONE Tipologia B _ ENGLISH Read the e-mail and answer the following questions: From: jrnatc.walkers^brown&jackson.co uk To: [email protected] Date: ! 13.05.20 .. Dear Mr Dewey, With reference to our order fslo 25 which we received ori 12* May we noticed fchat: »youdelivered 2 boxes of ìtem code 67/A while we ordered item code 76/A; « 3 boxes of item code 87/B are badly damaged. Therefore, we wiii return both the 2 wrong boxes by oourier rvext week, carriage forward, and expect you to replace the damaged goods. We look forward to receiving your earlìest possìbie reply. Best regardS; Marc Walkers Question A. What kind of letter is this? Who is the buyer? Who is the supplier? When did the customer receive his order? What is he complaining about? What will he do with the wrong goods he has received? Who will pay for the transport? What does he ask the supplier to do? Question B. What goods is transport by air particularly suitable for? What are the advantages and disadvantages of transport by air? What are the documents of transport connected with flights? What factors shouid an exporter examine when choosing the best means of transportation for a consignment? Question C. What is the mission of The International Red Cross and Red Crescent Movement and what are its 8 fundamental principles? What are its emblems? E' consentita la consultazione del dizionario di classe posto sulla cattedra Name and Surname Class TERZA PROVA ESAME di STATO - 5^ RIM Date tth 30m Aprii 2015 SIMULAZIONE Tipologia B _ENGLISH Read the document and answer the following questions: mmm Subisci: trial order Protri : mreardonfS)stylestop.corri To; [email protected] Date: 8'" March I2.20pm Dear Ms Sheen, Thank you for your reply to our enquiry of 28th February. I have consideraci your saies terms carefully and am now pleased to piace a trial order as follows: Qty item description Cat no. Unit price 10 £15.00 10 Black leather cfutch bag Cream leather ciutch bag 15 Btack retro sunglasses A/143 A/144 S/801 15 Brown retro sungiasses S/803 £12.50 10 Panama triiby hat C/433 £19.99 £15.00 £12.50 I understand that you requìre payment in advance for this order and wili organise a bank transfer on receipt of the invoice. I would be gratefu!, however, if you wouid consider open account terms for future orders. With regard to delivery, the goods shouid be packed in strong cardboard boxes and the packages shouid be clearly marked 'Styìe Stop'. As I need tnese products in time for the sumrner sales, t would Hke to request delivery within 30 days. I look forward to receìving a favourable reply together with confirmation that the order will be executed promptiy. Yours sincerely, Mark Reardon Question A. What document is this? Who is the addressee and who is the addresser? What companies do they work for? When did the supplier reply to the customer? Is the customer a new one ? Give reasons for your answer. What goods are mentioned and what are the terms of payment requested? Does the customer accept them? What other sales terms are mentioned? What packing instructions are glven? What other letter do you expect the customer will receive? Question B. When organizing packing what aspects do you have to consider in order to choose the correct package for the goods ? What type of packing would you choose for the following goods: fruit and vegetables, shoes and bags, wine and oil. What are containers and what are the advantages of containerisation? What types of containers do you know ? What are pallets? Question C. What are ethical banks ? What are the differences and similarities between ethical and traditional banks? Considering ethical investment what is meant by "screening, preference and engagement"? E' consentita la consultazione dei dizionari monolingue e bilingue Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "L. V. Pasini" Schio SIMULAZIONE ESAME DI STATO TERZA PROVA SCRITTA INDIRIZZO RELAZIONI INTERNAZIONALI CLASSE: 5BRIM Anno Scolastico 2014 - 2015 Schio, 9 marzo 2015 MATERIA: LINGUA E CIVILTA'TEDESCA (Tipologia B/ risposta sintetica a quesito) CANDIDATO: Auftrag Nr. 1233 Sehr geehrter Herr Sandner, wir bestatigen den Empfang Ihrer Bestellung Nr. 1233 vom 22. Februar, den wir wie folgt notiert haben: 5000 Einmachglaser zu Vi Liter zum Gesamtpreis von € 1.850,00 7000 Einmachglaser zu 1 Liter zum Gesamtpreis von € 2.150,00. Verpackungskosten fùr Spezialbehalter: € 190,00. Lieferung per Bahn. Preis geliefert Mùnchen Hbf. Markierung der KollkSAN 1233/D Lieferzeit: zwei Wochen nach Erhalt der Bestellung. Versandanzeige per Fax. Zahlung: 2 Monate netto oder 30 Tage ab Rechungsdatum durch Bankùberweisung auf unser Konto. Wirversichern Ihnen, dass wir Ihren Auftrag sorgfaltig und termingerecht ausfù'hren werden. Mit freundlichen Grupen Tobias, Werner 1. Worum geht es im Brief? Wer sind Kaufer und Verkàufer? Wie sind die Liefer-und Zahiungsbedingungen? Wer bezahlt die Befòrderungskosten? Welche Kosten hat wer zu zahlen? (7-8 Zeilen) 2. Texterstellung : Herr Tobias Werner, Inhaber der Firma «Schwabenland Obstkonserven" schreibt ein Fax an Herrn Karl Sandner. Erteilt u.a. Folgendes mit • La merce è stata spedita oggi per ferrovia e sarà a Monaco il 12 marzo verso le 10.00 • La fornitura consiste in due casse di legno che portano il contrassegno • Si trasmette via fax copia della distinta dei colli e della lettera di vettura • Peso netto e lordo della fornitura sono indicati nella fattura N. 5643 in 5 copie che viene inviata con posta separata • 3. Si richiede infine sollecita conferma via fax del ricevimento della merce. In diesem Brief erfolgt der Transport per Bahn. Was sind die Vor-und Nachteile dieser Transportart? Was sind die Begleitpapiere? Welche Begleitpapiere sind bei dieser Transportart ùblich? (7-8 Zeilen) Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "L V. Pasini" Schio SIMULAZIONE ESAME DI STATO TERZA PROVA SCRITTA INDIRIZZO RELAZIONI INTERNAZIONALI CLASSE: 5BRIM Anno Scolastico 2014 - 2015 Schio, 30 aprile 2015 MATERIA: LINGUA ECIVILTA'TEDESCA (Tipologia B/ risposta sintetica a quesito) CANDIDATO: Textilwerke AG Wasserstr. 50 42283 Wuppertal Lùdenscheid, 16. Mai 20... Unsere Bestellung Nr. 450 vom 24.3.20.... Sehr geehrte Frau Weissmann, bei der Uberprufung Ihrer Sendung vom 15.5. haben wir festgestellt, dass die Handtucher einwandfrei sind. Die gelieferten Kuchentucher kònnen wir aber nicht annehmen, denn sie weisen folgende Mangel auf: sie sind nicht mustergetreu, schlecht verarbeitet und zum Teil auch schmutzig. Wir kònnen sie selbstverstàndlich nicht so weiterverkaufen und bitten Sie um entsprechende Ersatzlieferung bis zum 10. Juni. Wir halten inzwischen die fehlerhaften Tucher hier zu Ihrer Verfugung. Teiien Sie uns bitte mit, ob wir sie Ihnen auf Ihre Kosten zurucksenden sollen. Sollten Sie den genannten Termin nicht einhalten, so sehen wir uns gezwungen, die Waren bei einem anderen Lieferanten zu bestellen. In Erwartung Ihrer baldigen Antwort verbleiben wir mit freundlichen Gruffen T.rika. Lang TEXTILIENALLERART 1. Worum geht es im Brief? Welche Probleme hat Frau Lang mit der Ware? Worum bittet sie den Verkàufer? Was wird sie tun? (7-8 Zeilen) 2. Welche Mangel kònnen nach dem Empfang der Ware hervortreten und welche Rechte hat dann der Kaufer? Wie kann der Verkàufer reagieren? (max. 10 Zeilen) 3. Warum entstehen nach dem Zweiten Weltkrieg zwei deutsche Staaten? Wann passierte es? Welche Unterschiede gab es zwischen den zwei politischen und wirtschaftlìchen Systemen? (max. 10 Zeilen) Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "L. V. Pasini" Schio SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA B Classe 5ABRIM Schio, 9/3/2015 Anno Scolastico 2014-2015 MATERIA: MATEMATICA CANDIDATO: 1. Definisci il dominio di una funzione reale a due variabili reali e e determinare (anche graficamente) il dominio della funzione 2 2 -x - y -\-6x-8y z = -x2 +4-y 2. Risolvere il seguente sistema e commentare brevemente i risultati, descrivendo tutte le possibili situazioni che si possono presentare come insieme delle soluzioni. ' x-y>-6 x<y-ì x>-2 x+y-ÌO<0 2 12 1— x2 x y 3.Calcola le derivate parziali prime delle seguenti funzioni z = — E'consentito l'uso della calcolatrice scientìfica non programmabile z= Ì3 +2x)2 y2-y2 Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "L. V. Pasini" Schio SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA B Classe 5ABRIM Schio, 30/4/2015 Anno Scolastico 2014-2015 MATERIA: MATEMATICA CANDIDATO: Descrìvi brevemente lefasi di risoluzione di unproblema di Programmazione lineare Risolvi il seguente problema: Un'azienda produce due tipi di tavoli per ufficio: A e B. Per produrre un tavolo di tipo A occorrono 3 ore sulla macchina MI e 3 ore sulla macchina M2. Per produrre un tavolo di tipo B occorrono 4 ore sulla macchina MI e 2 ore sulla macchina M2. Il prezzo unitario di vendita dei due tipi di tavoli è di € 1500. Sapendo che il numero massimo di ore in un mese sulla macchina MI è 240 ore e il numero massimo di ore in un mese sulla macchina M2 è 180 ore, quanti tavoli dei due tipi è conveniente produrre al mese per ottenere il massimo guadagno? Qual è il massimo guadagno mensile? ♦ _ . . — — — — —I — ! 1 : i i i i i i ; i ì 2. Imposta il seguente problema, predisponendo il modello matematico a 3 variabili e riconducendolo poi a 2 variabili, dopo aver specificato in quali condizioni, è possibile ricondurlo. L'industria produce anche 3 tipi di sedie , che richiedono una parte di lavoro manuale e una parte di lavoro macchina, su due macchine diverse. I quattro operai, come le macchine, sono disponibili 8 ore al giorno per 20 giorni al mese. I tempi richiesti per la lavorazione delle 3 sono: A B C Macchina 1 30 min. 60 min. 45 min. Macchina 2 45 min. 50 min. 60 min. 120 min. 150 min. 50 min. Operai Ogni sedia di tipo A dà un utile di 70 €, B di 120 € e C di 100 € ed ogni mese l'industria ne produce in tutto 200. Determinare la combinazione produttiva mensile più conveniente. 1 1 .. f 1 i j ! E — i j j —i j r i 1 1 i 1 3.Determina la natura dei punti stazionari della funzione : z - 2xy —4x E'consentito l'uso della calcolatrice scientifica non programmabile 3 y I.T.C.G. "L. e V. PASINI" - SCHIO DIPARTIMENTO DI ITALIANO E STORIA SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA D'ITALIANO ALLIEVO/A CLASSE. Tipologia A: analisi del testo Indicatore 1: Comprensione complessiva del testo Descrittori Giudizio Mancata comprensione del testo e/o della consegna Rivela una comprensione piuttosto confusa del testo Rivela una comprensione del testo superficiale ma pertinente Rivela una comprensione abbastanza puntuale del testo Rivela una comprensione precisa del testo Rivela una comprensione completa ed approfondita del testo Punti /15 Grav. Insuff, 1-5 Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Buono 11-12 Distinto 13-14 Eccellente 15 Giudizio Punti/l 5 Gravi. Tnsuff. 1 -5 Insufficiente 6-9 Indicatore 2: analisi del testo Descrittori L'analisi del testo è assente o del tutto confusa L'analisi è incompleta e/o poco corretta e lo sviluppo del contenuto scarso L'analisi è completa ma non sempre corretta, lo sviluppo dei contenuti è sufficiente L'analisi risulta completa e corretta, lo sviluppo dei contenuti adeguato L'analisi risulta corretta e approfondita, lo sviluppo dei contenuti completo L'analisi è approfondita, dimostra capacità critiche ed uno sviluppo esauriente Sufficiente 10 Buono 11-12 Distinto 13 - 14 Eccellente 35 Giudizio Punti/l 5 Indicatore 3: Correttezza, proprietà linguistica e leggibilità della gra fia Descrittori Rivela gravi lacune sintattiche e lessicali o la grafia risulta incomprensibile Rivela incertezze formali e lessicali o la grafìa risulta di difficile lettura Si esprime con un lessico e una forma sufficientemente adeguati Si esprime con un lessico e una forma generalmente corretti Si esprime con un lessico corretto e una forma sciolta Si esprime con un lessico e una forma originali Grav. Insuff. 1-5 Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Buono 11-12 Distinto 13-14 Eccellente 15 Giudizio Punti /l 5 Indicatore 4: Contestualizzazione Descrittori Contestualizza con evidenti e/o diffuse lacune Grav. Insuff. 1 -5 Contestualizza con incertezze e/o in modo limitato Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Contestualizza indicando gli elementi più importanti Sa contestualizzare e ordinare adeguatamente gli elementi Contestualizza in modo articolato e preciso Contestualizza in modo coerente e preciso trovando validi collegamenti PUNTEGGIO VOTO Buono 11-12 Distinto 13- 14 Eccellente 15 I.T.C.G. "L. e V. PASINI" - SCHIO DIPARTIMENTO DI ITALIANO E STORIA SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA D'ITALIANO ALLIEVO/A CLASSE. Tipologia B: saggio breve / articolo di giornale Indicatore 1: Aderenza al problema proposto e sviluppo dei contenuti Descrittori Non aderisce assolutamente al tema proposto o lo sviluppa in modo incoerente Aderisce in modo poco preciso al tema proposto e lo sviluppa solo parzialmente Aderisce al tema proposto e lo sviluppa in modo coerente ma poco approfondito Aderisce al tema proposto e lo sviluppa adeguatamente Aderisce al tema e lo sviluppa in modo esauriente Aderisce al tema e lo sviluppa in modo esauriente ed approfondito Giudizio Punti/15 Grav. Insuff. 1-5 Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Buono 11 - 12 Distinto 13-14 Eccellente 15 Indicatore 2: Comprensione ed utilizzo dei documenti Descrittori Non comprende i documenti dati e/o si limita ad un uso esclusivo di essi senza contributi personali Comprende in modo parziale i documenti dati e/o si limita ad un uso quasi esclusivo di essi con scarsi contributi personali Comprende i documenti dati e li sa utilizzare, con qualche contributo personale, in modo superficiale Giudizio PuntÌ/15 Grav. Insuff. 1-5 Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Buono 11-12 Distinto 13-14 Eccellente 15 Giudizio Punti/15 Grav. Insuff. 1 -5 Insufficiente 6-9 Comprende i documenti dati, li utilizza adeguatamente con qualche contributo personale Comprende i documenti dati, li utilizza adeguatamente con discreti contributi personali Comprende i documenti dati e utilizza documenti integrativi con collegamenti precisi, rielaborandoìi in modo personale Indicatore 3: Struttura del testo, correttezza, proprietà linguistica e leggibilità della grafìa Descrittori Non sa organizzare il testo e presenta gravi lacune sintattiche e lessicali o la grafia risulta incomprensibile Organizza il testo con alcune incertezze e utilizza un lessico non sempre preciso con errori grammaticali; la grafia risulta di difficile lettura Sa organizzare il testo in modo semplice e grammaticalmente accettabile Sa organizzare ii testo e si esprime in modo generalmente corretto ed appropriato Organizza con coerenza e dimostra correttezza e una buona proprietà linguistica Organizza il testo in modo completo e originale con un linguaggio corretto e vario Sufficiente 10 Buono 11-12 Distinto 13- 14 Eccellente 15 Giudizio Punti/15 Grav. Insuff. 1-5 Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Buono 11-12 Distinto 13- 14 Eccellente 15 Indicatore 4: Consegne, destinatari, registro linguistico Descrittori Non individua in modo correttoe pertinentedestinatario,titolo e registro linguistico o non risultano presenti quegli clementi che caratterizzano un saggio breve o un articolo di giornale Destinatario e registro linguistico sono poco precisi ed il titolo poco pertinente o non risultano presenti quegli elementi clic caratterizzano un saggio breve o un articolo di giornale Individua il destinatarioe utilizza il registro linguisticopertinente anche se con incertezze;risultano presenti quegli elementi che caratterizzano un saggio breve o un articolo di giornale Individua il destinatario corretto e utilizza il registro linguistico pertinente; risultano presenti quegli elementi che caratterizzano un saggio breve o un articolo di giornale Individua ii destinatarioe utilizza il registro linguistico pertinente ed appropriato;risullano presenti quegli elementi che caratterizzano un saggio breve o un articolo di giornale Individua precisamenteil destinatario, elabora un testo originale con un registro linguistico appropriato ed efficace; risultanopresenti quegli elementi che caratterizzano un saggio breve o un articolo di giornale PUNTEGGIO VOTO I.T.C.G. "L. e V. PASINI" - SCHIO DIPARTIMENTO DI ITALIANO E STORIA SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA D'ITALIANO ALLIEVO/A CLASSE. Tipologia C: tema storico Indicatore 1: Adesione concettuale al momento storico Descrittori Giudizio Punti/15 Non sa individuare il momento storico richiesto Grav. Insuff. 1 -5 Riconosce il momento storico con incertezza e sviluppa in modo scarso i contenuti Sa individuare il momento storico richiesto ma articola poco i contenuti Conosce il momento storico in modo preciso e lo sviluppa in modo articolato Conosce bene il momento storico e sviluppa i concetti in modo coerente ed articolato Conosce in modo approfondito il momento storico ed effettua collegamenti precisi ed Insufficiente 6-9 articolati Sufficiente 10 Buono 11-12 Distinto 13-14 Eccellente 15 Giudizio Punti/15 Indicatore 2: Conoscenza dei contenuti Descrittori Non conosce i contenuti richiesti dalla traccia Grav. Insuff. 1 -5 Conosce, anche se in modo parziale, i contenuti richiesti dalla traccia Sa esporre adeguatamente i contenuti richiesti dalla traccia Conosce in modo preciso i contenuti richiesti dalla traccia Conosce in modo approfondito e preciso i contenuti richiesti dalla traccia Conosce in modo approfondito e preciso i contenuti richiesti dalla traccia, esponendoli in modo personale e critico Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Buono 11- 12 Distinto 13- 14 Eccellente 15 Giudizio Punti/15 Indicatore 3: Correttezza e proprietà linguistica e leggibilità della grafia Descrittori Rivela gravi lacune sintattiche e lessicali o la grafìa risulta incomprensibile Rivela incertezze formali e lessicali; la grafia risulta di diffìcile lettura Si esprime con un lessico e una forma sufficientemente corretti Si esprime con un lessico e una forma nel complesso corretti Si esprime con un lessico corretto e una forma sciolta Si esprime con un lessico corretto e una forma originale Grav. Insuff. 1 -5 Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Buono 13 - 12 Distinto 13- 14 Eccellente 15 Giudizio Punti/15 Indicatore 4: Contestualizzazione e rielaborazione delle conoscenze Descrittori Non sa contestualizzare e rielaborare le conoscenze storiche Grav. Insuff. 1 -5 Contestualizza e rielabora con parecchie incertezze le conoscenze storiche Contestualizza e rielabora con qualche incertezza le conoscenze storiche Contestualizza e rieìabora adeguatamente le conoscenze storiche Contestualizza e rielabora in modo pertinente le conoscenze storiche Contestualizza e rielabora con personale convincimento le conoscenze storiche Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 PUNTEGGIO Buono 11-12 Distinto 13- 14 Eccellente 15 VOTO I.T.C.G. "L. e V. PASINI" - SCHIO DIPARTIMENTO DI ITALIANO E STORIA SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA D'ITALIANO ALLIEVO/A CLASSE. Tipologia D: tema di attualità Indicatore 1 : Aderenza alla traccia e sviluppo dei contenuti Descrittori Non aderisce a nessun punto della traccia o la sviluppa in modo incoerente Aderisce ad alcuni punti della traccia Aderisce ai punti della traccia e li sviluppa in modo semplice ma adeguato Aderisce e collega i punti della traccia e li sviluppa adeguatamente Aderisce in modo approfondito ai punti della traccia collegandoli in modo adeguato Aderisce in modo approfondito ai punti della traccia e li collega in modo personale Giudizio Punti/15 Grav. Insuff. 1-5 Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Buono 11 -12 Distinto 13- 14 Eccellente 15 Giudizio Punti/15 Indicatore 2: Informazione sui contenuti Descrittori Rivela una informazione nulla sui contenuti Grav. Insuff. 1 -5 Rivela una informazione superficiale e limitata sui contenuti Rivela una informazione adeguata anche se non sempre precisa sui contenuti Insufficiente 6-9 Rivela una conoscenza corretta ed abbastanza articolata dei contenuti Rivela una conoscenza approfondita dei contenuti Rivela una conoscenza approfondita ed esauriente dei contenuti Sufficiente 10 Buono 11-12 Distinto 13- 14 Eccellente 15 Giudizio Punti/l 5 Indicatore 3: Correttezza, proprietà linguistica e leggibilità della grafìa Descrittori Rivela gravi lacune sintattiche e lessicali o la grafia risulta incomprensibile Rivela incertezze formali e lessicali o la grafia risulta di diffìcile lettura Si esprime con un lessico e una forma sufficientemente adeguati Si esprime con un lessico e una forma generalmente corretti Si esprime con un lessico corretto e una forma sciolta Si esprime con un lessico e una forma originali Grav. Insuff. 1 -5 Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Buono 11-12 Distinto 13-14 Eccellente 15 Indicatore 4: Personalizzazione dell'argomento supportato eventualmente da riferimenti pluridisciplinari Descrittori Non emergono capacità crìtiche di rielaborazione personale sull'argomento Emergono scarse capacità critiche di rielaborazione personale sull'argomento Emergono sufficienti riferimenti pluridisciplinari e convincimenti personali Sono presenti alcuni riferimenti pluridisciplinari e convincimenti personali Compaiono validi riferimenti pluridisciplinari e adeguate capacità critiche Compaiono validi e originali riferimenti pluridisciplinari, convincimenti personali e capacità critiche PUNTEGGIO Giudizio Punti/15 Grav. Insuff. 1 -5 Insufficiente 6-9 Sufficiente 10 Buono 11 - 12 Distinto 13-14 Eccellente 15 VOTO ITCG PASINI SCHIO- ESAMI DI STATO 20__/20__ CLASSE 5. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA IF PROVA SCRITTA DI ECONOMIA AZIENDALE ALUNNO. PARTE TEORICA P.max Trattazione fuori tema o P. attribuito 1 errata e confusa Conoscenza dei contenuti specifici e qualità della comunicazione Trattazione parziale o con qualche errore ma lineare 2 Trattazione puntuale, 3 strutturata e coerente PARTE OBBLIGATORIA Padronanza e competenza (rispetto dei vincoli della traccia, applicazione delle regole disciplinari, correttezza delle voci e loro collocazione, coerenza degli importi) Non rilevabile o scarsa 2 Accettabile 4 Buona 6 Articolazione e sviluppo Non rilevabile o scarsa 1 Accettabile 2 Buona 3 (completezza, collegamenti, complessità degli aspetti) e qualità della comunicazione PARTE A SCELTA Padronanza e competenza Articolazione e sviluppo e qualità Non rilevabile o scarsa 0,5 Accettabile 1 Buona 1,5 Non rilevabile o scarsa 0,5 Accettabile 1 Buona 1,5 della comunicazione Firma PUNTEGGIO ATTRIBUITO /15 PUNTEGGIO ATTRIBUITO no Gravemente fondamentali Punteggio totale economico 1-4 terminologia specifica esposta in modo e uso corretto del linguaggio giuridico- povero e inadeguato Chiarezza espositiva 5-9 strutturata conoscenze in modo 10 11 - 12 organizzati /15 appropriata e testi normalmente ben l'esposizione appare non ancora ben organizzata autonomo accettabile anche se VOTO FINALE linguaggio parzialmente improprio ed esposizione non ben frammentaria conoscenze sintetizzazione elaborazione delle conoscenze e autonomia nella elaborazione delle rielaborazione delle difficoltà di effettuare collegamenti sintetizzare i autonomia ed sintesi non sempre precìsa ma spunti di contenuti mancanza di sintesi dei contenuti e Capacità di autonomia nella accettabile modo autonomo incapacità di effettuare complete delle conoscenze mancanza di analisi in conoscenze nell'analisi sufficientemente generalmente corrette applicazione delle affrontate problematiche relativi alle conoscenze e analisi dei contenuti Competenza intesa come capacità di collegare fra loro le quesiti anche semplici dei contenuti sufficiente Discreto approfondite e precisione degli comprensione essenziale elementi conoscenze non molto Sufficiente 13- 14 adeguato utilizzo lineare e quasi complete e approfondite analisi e sintesi anche complesse delle informazioni uso appropriato affrontate tematiche completa e precisa delle Buono 15 sicura, completa, precisa completa, approfondita e ricca nei collegamenti complete e approfondite conoscenze e analisi applicazione di organica in una visione sicura e inquadrata Ottimo Griglia per la valutazione della terza prova capacità di applicazione e analisi parziali ma nell'esecuzione di come acquisizione non approfondite o frammentarie degli argomenti fondamentali; errori nella comprensione Insufficiente A.S. 2014-2015 gravi errori errori non gravi ma nell'applicazione delle frequenti sia nell'applicazione che conoscenze e assoluta superficiale; errori Frammentaria e insufficiente Conoscenza intesa Indicatori CANDIDATO: Cognome e nome Materia: Discipline Giuridiche ed Economiche "L. e V. PASINI" - SCHIO ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI Ql Q2 Q3 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI 'L. e V. PASINI'- SCHIO DIPARTIMENTO DI LINGUE STRANIERE ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE TERZA PROVA SCRITTA: GRIGLIA DI VALUTAZIONE Prova di Lingua Straniera Tipologia B Punteggio Totale Candidato Lingua straniera: INGLESE/FRANCESE/TEDESCO/SPAGNOLO Classe 5 A Pertinenza della risposta e contenuti (totale punti 6) ottimo 6 buono 5 ha capito la consegna e risponde in modo esauriente e dettagliato. Rivela una sicura ed approfondita conoscenza dell'argomento ha capito la consegna e la risposta risulta complessivamente esauriente. Rivela una buona conoscenza dell'argomento ha capito la consegna ma la risposta non risulta del tutto esauriente. Rivela comunque una conoscenza discreta ha capito la consegna, ma si limita allo stretto necessario; rivela una conoscenza dei contenuti fondamentali richiesti; oppure ripropone a memoria senza operare la necessaria selezione dei 4,5 discreto sufficiente 4 incerto 3 contenuti. ha capito la consegna ma non coglie tutte le informazioni essenziali. Rivela una conoscenza limitata dell'argomento ha capito poco la consegna e cerca di rispondere senza centrare la risposta. Rivela una conoscenza non adeguata gravemente I non ha capito la domanda, non risponde o risponde in modo insufficiente assolutamente non pertinente. Non produce contenuti adeguati Competenze linguistiche (correttezza grammaticale + proprietà lessicale) insufficiente 2 (totale punti 6) ottimo 6 buono 5.5 discreto 5 sufficiente 4 incerto 3 insufficiente 2 si esprime correttamente ed in modo efficace e usa un lessico ampio l'esposizione è chiara e lineare. 31 lessico è pertinente e corretto l'esposizione è fluida anche se presenta qualche errore formale e l'efficacia comunicativa è discreta. Il lessico è pertinente l'esposizione è semplice ed essenziale e/o presenta qualche errore, ma è sufficientemente efficace dal punto di vista comunicativo. Il lessico è sostanzialmente corretto, pur con qualche incertezza, ma limitato presenta errori che possono limitare in parte l'efficacia comunicativa del testo e/o usa un lessico povero presenta gravi errori che compromettono in buona parte l'efficacia comunicativa del testo e usa un lessico improprio. I contenuti sono insufficienti per consentire la valutazione delle competenze linguistiche. l'espressione presenta numerosi e gravi errori, al limite dell'incomprensione Argomentazione e struttura del discorso - rielaborazione (totale punti 3) gravemente insufficiente buono/ottimo discreto 1 3 sa rieiaborare le informazioni con efficacia e svolge il discorso 2.5 in modo coerente e logico rielabora le informazioni in modo semplice e svolge il discorso in modo ordinato sufficiente 2 l'organizzazione testuale non è ottimale ed indica qualche difficoltà di sintesi incerto 1.5 insufficiente 1 gravemente 0 insufficiente /15 cerca di rieiaborare le informazioni, ma svolge Udiscorso in modo frammentario e/o incompleto Svolge il discorso in modo confuso o ripropone a memoria senza rielaborare in modo personale svolge il discorso in modo incomprensìbile a livello dì contenuto e a livello linguistico Quesito I Quesito 2 Quesito 3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO ITCG 'L.e V. PASINI'- SCHIO - MATEMATICA APPLICATA INDICATORI LIVELLI DESCRITTORI PUMI Nulla 0- 1 Sufficiente Qualche imprecisione 2 Buono/Ottimo Corretta, completa ed appropriata nel linguaggio 3 Gravemente Svolgimento incompleto con Insufficiente gravi e numerosi errori Nullo/Grav. Insufficiente Ls.l Es.2 Correttezza e completezza nella parte teorica Svolgimento parziale e impreciso o con errori di 1 -2 3 -4 risoluzione e di calcolo Insufficiente Svolgimento parzialmente completo o con lievi errori 5-6 Sufficiente Svolgimento essenziale 7 Buono Svolgimento quasi completo o completo ma con qualche imprecisione 8-9 Correttezza e completezza nell'esecuzione Ottimo Ordine e precisione nella rappresentazio ne grafica e/o nell'uso dei Svolgimento completo e corretto 10 Nullo/Grav. Insufficiente Nullo 0 Sufficiente Qualche imprecisione 1 Buono/Ottimo Corretto 2 termini e simboli Totale Media aritmetica VOTO /15 i ;s.3