35a edizione di Bergamo Film Meeting

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35a edizione di Bergamo Film Meeting
La presente cartella stampa è stata redatta in occasione
della conferenza stampa di presentazione della
35a edizione di Bergamo Film Meeting
Mercoledì 1 marzo 2017 | ore 10.30
Milano | AnteoSpazioCinema | via Milazzo, 9
Ufficio Stampa
Bergamo Film Meeting Onlus
Ada Tullo +39 035 363087
+39 349 2674900
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Ufficio Stampa Nazionale
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Ufficio Stampa Estero
Gloria Zerbinati
+39 338 1200517
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BERGAMO FILM MEETING
International Film Festival
35 edizione, 11 - 19 marzo 2017
a
INAUGURAZIONE
Bergamo, venerdì 10 marzo 2017
ore 18.00 | Sala di Porta Sant’Agostino - Porta Dipinta, 46
Inaugurazione
Esposizione in tempo reale n. 45
video installazione di Franco Vaccari
anteprima internazionale
ore 20.00 | Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti
Inaugurazione
I costumi da Oscar di Theodor Pištěk. La ribellione e lo sfarzo nei film di Miloš Forman
anteprima internazionale
ore 21.00 | Teatro Gaetano Donizetti
Proiezione del film
Amadeus - Director's Cut (2002, 180') di Miloš Forman
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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BERGAMO FILM MEETING
International Film Festival
35a edizione, 11 - 19 marzo 2017
9 giorni di proiezioni
oltre 150 film tra lungometraggi, documentari e corti
4 opere di video-arte
2 anteprime, 3 mostre e 5 workshop, 3 proiezioni a Brescia, 1 proiezione a Milano
3 masterclass, 1 tavola rotonda, 1 fantamaratona
2 video-installazioni, 2 pubblicazioni
9 strisce quotidiane a fumetti
incontri, eventi speciali, percorsi di visione per le scuole e i giovanissimi
e moltissime altre iniziative
Presenze ad oggi confermate:
Giacomo Abruzzese e Angelo Milano, Pablo Aguirre, Thanos Anastopoulos,
Dominique Cabrera, Mariam Chachia, Pavel Cuzuioc, Christine Cynn, Maria Dahlin, Erik Erichsen,
Sahin Eryilmaz, Flavio Fornasa, Erik Gandini, Francesco Guarnaccia, Dagur Kári,
Monica Lãzurean-Gorgan, Chintis Lundgren, Alessandro Martorelli, Stefan Mihalachi,
Leo Ortolani, Wolfgang Pfoser-Almer, Alex Pitstra, Cristina Portolano, Jakob Preuss,
Martijn Maria Smits, Laurent Teyssier, Davide Toffolo, Franco Vaccari, Giorgio Vasta,
José Villalobos Romero e Grzegorz Zariczny.
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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SOMMARIO
INTRODUZIONE
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MOSTRA CONCORSO
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VISTI DA VICINO
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EUROPE, NOW!
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Thanos Anastopoulos
Dominique Cabrera
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Dagur Kári
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Boys and Girls. The Best of Cilect Price
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CINEMA D’ANIMAZIONE: CHINTIS LUNDGREN
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RETROSPETTIVA MILOŠ FORMAN
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Amadeus – Director’s Cut di Miloš Forman
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I costumi da Oscar di Theodor Pištěk. La ribellione e lo sfarzo nei film di Miloš Forman
OMAGGIO A JEAN CLAUDE CARRIÈRE
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CULT MOVIE – GAMeCINEMA
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BERGAMO FILM MEETING INAUGURA BERGAMO JAZZ
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INCONTRI: CINEMA E ARTE CONTEMPORANEA / Franco Vaccari
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ANTEPRIME E EVENTI SPECIALI
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Unfaithfully Yours (Infedelmente tua) di Preston Sturges
Rebelkirurgen (Chirurgo ribelle) di Erik Gandini
Fondo Georges Simenon – Gianni Da Campo
Premio Giulio Questi 2017
Fantamaratona
28
KINO CLUB
29
Le proposte formative
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BFM DAILY STRIP: IL FESTIVAL A FUMETTI
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FESTIVAL E DINTORNI
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INFO E CREDITI
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Bergamo Film Meeting 35a edizione
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INTRODUZIONE
Trentacinquesima edizione di Bergamo Film Meeting. Un lasso di tempo significativo. Molti di coloro che lavorano oggi
all’organizzazione del Festival, quando tutto è cominciato, non erano ancora nati, gli altri erano bambini. Non ci sembra
azzardato affermare che il futuro è in piena azione. La storia di questa sfida – perché tale è sempre stata – l’abbiamo
raccontata tante volte: in questi anni parecchie cose sono cambiate, qualcosa è rimasto, come se sul DNA originario si
fossero aggiunte per via epigenetica altri “caratteri acquisiti”. Alle attività originarie, come la diffusione e
l’approfondimento della cultura cinematografica e l’impegno perché alcuni film fossero distribuiti nelle sale dopo la loro
presentazione, si sono via via aggiunti interventi capillari per la formazione del pubblico e il coinvolgimento soprattutto
dei giovani, la realizzazione di iniziative durante tutto l’anno, come i corsi e i seminari, le sonorizzazioni di film dal vivo, i
laboratori dedicati al cinema di animazione, i workshop, le collaborazioni con diversi soggetti pubblici e privati, l’editoria
elettronica. Bergamo Film Meeting è in costante evoluzione, grazie a nuove energie, a chi sa e saprà innestare sul ceppo
primigenio nuove opportunità di ricerca e di scoperta.
Se guardiamo il programma di questa edizione, notiamo subito due novità, due sezioni che non esprimono registi, attori
o brani di storia del cinema, ma che riguardano figure che hanno un ruolo fondamentale, sebbene poco esplorato, nei
processi di produzione del film: lo sceneggiatore e il costumista. Due mestieri, due parti di importanza vitale, anche se il
pubblico non è il più delle volte messo nella condizione di riconoscerne il contributo alla messa in scena e l’apporto,
spesso fondamentale, alla buona riuscita di un film. Perciò ci sembra doveroso dare il giusto riconoscimento anche a
queste altre “maestranze”, a volte decisive per l’efficacia della resa narrativa e spettacolare. Bergamo Film Meeting
intende, così, “zoomare” su aspetti che solitamente rimangono in ombra, perché poco considerati dalla riflessione
critica, e portarvi l’attenzione degli spettatori, con la convinzione che assaporare più ingredienti contribuisca ad affinare
il gusto cinematografico.
Le due personalità artistiche prese in considerazione sono lo sceneggiatore Jean-Claude Carrière e il costumista Theodor
Pištěk: al primo è dedicato un omaggio di una quindicina di film, al secondo un’esposizione di undici costumi originali
utilizzati per i film Amadeus (1984) e Valmont (1989), integrata da alcuni bozzetti, sempre originali e sempre relativi ai
due film citati. Entrambi i personaggi sono legati a Miloš Forman, oggetto della retrospettiva principale di questa
trentacinquesima edizione.
Per raccontare Jean-Claude Carrière bisognerebbe parlare di più di cinquant’anni di cinema: dalla collaborazione con
Luis Buñuel, passando per autori del calibro di Pierre Étaix, Marco Ferreri, Louis Malle, Jean-Luc Godard, Volker
Schlöndorff, Andrzej Wajda, Peter Brook, Philippe Garrel fino, appunto, a Miloš Forman. Le avventure cinematografiche
di Forman e Carrière si intersecano in un cortometraggio e tre lungometraggi: La pince à ongles (1968, l’unico film di
Carrière regista, dove quindi i ruoli sono invertiti), Taking Off (1971), Valmont (1989) e L’ultimo inquisitore (2006).
Per Valmont lavora anche Theodor Pištěk, anche lui ceco, costume designer – come in inglese è chiamato chi disegna i
costumi, dopo meticolose ricerche storiche e mettendoci di suo ideazione e creatività. Per Forman aveva già disegnato i
costumi di Amadeus, vincendo l’Oscar per la categoria. Nel ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti il pubblico può
gustare alcuni esemplari messi a disposizione da Tirelli Costumi e dalla Fondazione Tirelli Trappetti.
Non poteva esserci luogo migliore per ospitare tale magnificenza e tali esempi di alto artigianato. È l’opportunità anche
per capire cosa significa confezionare abiti per film di carattere storico e come tale lavoro, nella scelta dei modelli, dei
tessuti e delle componenti coloristiche abbia un ruolo importante nella percezione della credibilità – o addirittura della
veridicità – della macchina scenica. Il costume contribuisce a raccontare il personaggio, a restituire la storia, a ricreare
l’atmosfera, a “ritoccare” gesti e comportamenti, a sottolineare l’espressività dei volti e a plasmare fisionomie e forme
corporee. È affascinante vedere i costumi indossati dai manichini inseriti in una diversa scenografia, ma pensando alle
immagini dei film.
Dicevamo di Miloš Forman. Di certo, uno dei registi più intriganti delle generazioni che in diversi Paesi europei sono
passati attraverso l’esperienza delle varie Nouvelle vagues e che, dalla fine degli anni ‘50 a tutti gli anni ‘60, hanno
cambiato il linguaggio e i modi del fare cinema. Il regista cecoslovacco, pur tra mille difficoltà, si impone subito
all’attenzione internazionale conquistando premi ai maggiori festival e apprezzamenti da parte della critica. Quando
avviene l’invasione del suo Paese da parte delle truppe del Patto di Varsavia, Forman decide di non farvi più ritorno. In
America trova una nuova casa e, dopo l’insuccesso – immeritato, se visto con gli occhi di oggi – di Taking Off, arriva il
grande exploit di Qualcuno volò sul nido del cuculo (1971), che fa razzia di Oscar vincendo i cinque riconoscimenti più
importanti. Il successo si ripeterà con Amadeus, che di Oscar ne vince otto. Eppure, Forman non è un “regista allineato”,
una figura dell’establishment: i temi del conflitto generazionale, della ribellione, del disagio, dell’emarginazione, della
follia, della provocazione, della repressione, della violenza sociale – tanto per citarne alcuni – sono sempre presenti
nelle sue opere, anche se spesso sono conditi di ironia, comicità, e ispirati a una certa stravaganza anarchica. Insomma,
siamo di fronte a un percorso artistico che merita di essere rivisto e riconsiderato, alla luce di tante suggestioni che
continuano a “scavare” nella sensibilità contemporanea.
L’attenzione per l’Europa – un corpo che cresce in maniera disomogenea, tra mille contraddizioni e conflitti di ogni
genere – si traduce anche quest’anno nella proposta di una triade di autori: la francese Dominique Cabrera, l’islandese
Dagur Kári e il greco Thanos Anastopoulos. Tre modi diversi di leggere il presente, di interpretarne la geografia e di
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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tradurne la complessità. Nata in una famiglia di pied-noir, Cabrera è personalità multiforme, osservatrice attenta alle
questioni politiche e al mondo del lavoro. Kári racconta con ironia le vicende di personaggi anticonformisti, disallineati
per le loro fragilità e le tante difficoltà che incontrano a crescere in un mondo che li esclude e al quale non riescono ad
adattarsi. Anastopoulos si muove tra storie di varia umanità, tra personaggi afflitti dalla crisi economica, disarmati e
senza futuro, ma che ciononostante non perdono la forza di sopravvivere. Tutti e tre gli autori si immergono nella
realtà, ostinatamente, per scandagliare le persone, le loro relazioni, le loro risposte a mondi spesso ostili, dove insieme
alle sofferenze, alle rinunce, alle umiliazioni, alle paure, entrano in gioco la fantasia, la voglia di essere sé stessi, il
bisogno dell’altro, il desiderio di una via d’uscita. La contrapposizione sembra caratterizzare l’Europa di oggi: un modus
vivendi che ritroviamo nei micro-universi individuali e nei contesti sociali e ambientali con i quali si trovano a interagire.
L’animazione è da alcuni anni uno dei piatti forti della programmazione. Una giovane animatrice estone, Chintis
Lundgren, classe 1981, è la protagonista di questa edizione. I suoi animali coltivano i vizi, le passioni, le “deviazioni”, i
difetti, le eccentricità che appartengono alla razza umana. Un modo simpatico e caustico di punzecchiare la nostra
presunzione.
I film della Mostra Concorso e della sezione Visti da Vicino raccontano cosa bolle in pentola nella produzione
indipendente, sia per quanto riguarda la fiction che il documentario: quali registi danno prova di sé già dall’opera prima
o seconda, quali cinematografie si affacciano sulla scena internazionale, quali tendenze stanno emergendo sul piano
dello stile e del racconto, come la tecnologia digitale incide sulle strategie produttive e distributive. Il pubblico è ancora
chiamato in prima persona a decretare i vincitori delle due sezioni, ai quali vengono assegnati i premi in denaro offerti
da UBI – Banca Popolare di Bergamo per la sezione Concorso, e da CGIL Bergamo per la sezione Visti da Vicino.
E poi ci sono le proposte in collaborazione con Bergamo Jazz – insieme, ci apriamo quest’anno alla contaminazione della
live painting –, con GAMeCinema, toccando il cinema ungherese e intersecando la mostra dei costumi di Pištěk, con la
Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano per la finestra Europe, Now! Boys and Girls – The Best of CILECT Prize.
Si rinnova la collaborazione con l’Associazione The Blank, che si muove attorno alla figura di Franco Vaccari, un artista
noto in Italia e all’estero per l’uso innovativo della fotografia, del film e del video, al fine di coinvolgere il pubblico in
ambienti e situazioni spiazzanti. E poi, ancora: l’ormai tradizionale appuntamento per i nottambuli con la
Fantamaratona “licantropa”, le proposte di Kino Club per il pubblico dei giovanissimi, le anteprime. Infine, due novità: il
Cinefurgone di Cinescatti, un progetto di Laboratorio 80 per il recupero e la valorizzazione degli archivi di famiglia, e il
Premio Giulio Questi 2017.
Stiamo altresì pensando di realizzare finalmente un progetto a cui stiamo lavorando da un po’ di tempo partendo dal
Fondo Georges Simenon, donato da Gianni Da Campo all’Associazione Bergamo Film Meeting Onlus. Ci piacerebbe ogni
anno organizzare una rassegna/incontro che abbia come tema il genere giallo, nella sua accezione più vasta e che
comprende diversi sotto-generi come la detective story, il thriller nelle sue espressioni multiformi, il noir e le sue tante
rivisitazioni, il poliziesco. La proiezione di Lo sciacallo (1962) di Jean-Pierre Melville, tratto dall’omonimo romanzo di
Georges Simenon, vuole essere la prima pietra di una rassegna – che prevede anche incontri di approfondimento – che
si terrà nella seconda metà di settembre.
Potremmo citare anche le altre attività che si terranno nei prossimi mesi, ma l’elenco porterebbe via troppo spazio.
Rimandiamo, quindi, al sito internet dell’Associazione, sempre aggiornato, dove ci sono tutte le indicazioni necessarie
per seguire in tempo reale le diverse proposte. Ne approfittiamo, in ogni caso, per sottoporre all’attenzione del lettore
la campagna di sostegno Support BFM, rivolta a chiunque volesse dare il suo contributo affinché l’Associazione possa
rafforzare la sua struttura e favorire l’offerta di «un altro anno di grande cinema», in compagnia del pubblico, che ci
aspettiamo sempre più ampio e fedele.
Tornando al DNA di cui parlavamo all’inizio, ci preme segnalare l’uscita in sala nel novembre 2016 del film vincitore
della scorsa edizione, Enklava, mentre sarà distribuito nel prossimo autunno il film che si è aggiudicato il secondo
premio, Home Care. Meglio di così! Buon Bergamo Film Meeting 2017!
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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MOSTRA CONCORSO
Come sempre riservata ai nuovi autori, la competizione internazionale presenta sette lungometraggi, inediti in Italia,
che si caratterizzano per l’originalità linguistica e narrativa con cui affrontano i temi della contemporaneità. I 7
lungometraggi selezionati concorrono al Premio Bergamo Film Meeting, assegnato ai tre migliori film della sezione sulla
base delle preferenze espresse dal pubblico. Al film vincitore, inoltre, andrà il Premio Bergamo Film Meeting – Banca
Popolare di Bergamo, del valore di 5.000 euro, istituito come sostegno rivolto alle produzioni che investono nei giovani
autori, nel cinema indipendente e di qualità.
Alba
di Ana Cristina Barragán, Equador, Messico, Grecia 2016, 95’ – opera prima
AIT
Alba è una ragazzina introversa e solitaria che vive con la madre malata. Quando le sue condizioni si aggravano, Alba
viene affidata al padre che non vede da quando aveva tre anni. Poi ci sono gli imbarazzi e le inadeguatezze, i racconti
dei primi baci, i giochi crudeli degli adolescenti. Il film di esordio di una delle nuove promesse del cinema
latinoamericano esplora con garbo le emozioni e le inquietudini preadolescenziali. Un coming of age trattato con
sensibilità, misura e un’estrema cura per il dettaglio.
Voir du pays/The Stopover
di Delphine e Muriel Coulin, Francia, Grecia 2016, 102' – opera seconda
AIT
Aurore e Marine sono due giovani soldatesse di ritorno dall'Afghanistan. Con la loro sezione trascorrono tre giorni a
Cipro, in un hotel a cinque stelle, per un periodo di “decompressione” utile a dimenticare la guerra. Nessuno però si
libera dalla violenza in modo così semplice. Un film coraggioso, che scava dentro la frustrazione e il disagio delle
protagoniste; un’opera antimilitarista che parla di conflitti e dell’Europa di oggi. Opera seconda delle sorelle Coulin (17
ragazze), con Soko (la cantante di I'll Kill Her) e Ariane Labed (Alps, The Lobster, Love Island, Malgré la nuit).
Marija
di Michael Koch, Germania, Svizzera 2016, 101’ – opera prima
AIT
Marija, un’immigrata ucraina, sbarca il lunario facendo le pulizie in un albergo a Dortmund, ma sogna di aprire un
salone da parrucchiera. Quando viene licenziata, il sogno vacilla. Costretta a cercare delle alternative per sopravvivere,
Marija è pronta a tutto pur di raggiungere il suo obiettivo. Vigoroso ritratto di una donna affascinante e spregiudicata in
un mondo irriverente e impermeabile alla tragedia umana. Il tema dell’immigrazione al centro di un’opera prima
efficace ed elegante, con una protagonista (Margarita Breitkreiz) difficile da dimenticare.
Jätten/The Giant
di Johannes Nyholm, Svezia, Danimarca 2016, 90’ – opera prima
AIT
Rikard è menomato da una rarissima deformità che gli limita drasticamente la parola, ma è anche un asso nel petanque
(le bocce francesi). Quando l’amico Roland lo convince a partecipare ai Campionati Nordici con l’intenzione di vincerli,
lui ci crede davvero. Anche perché accanto a sé ha un gigante alto 60 metri. Una favola scandinava bizzarra e
commovente, ma anche un eccentrico film sportivo. Con Rocky Dennis (Dietro la maschera di Bogdanovich) e Joseph
Merry (The Elephant Man di Lynch) come illustri precedenti. Straordinario lavoro di effetti speciali al trucco.
Waldstille
di Martijn Maria Smits, Paesi Bassi 2016, 90’ – opera prima
AIT
La notte di Carnevale, Ben è coinvolto in un incidente stradale in cui perde la vita Tinka, la sua compagna. Dopo aver
scontato la pena in carcere, Ben torna a Waldstille deciso a ristabilire un contatto con la sua bambina, ora affidata ai
nonni materni. Rompere con il passato e superare i pregiudizi è per lui una vera e propria crociata di redenzione, ma il
rischio di sbagliare ancora è altissimo. Un’opera prima scritta e diretta con mano sicura. Un film asciutto e compatto
sulla colpa e sul perdono, che non indulge mai al sentimentalismo. Teso e commovente.
Toril
di Laurent Teyssier, Francia 2016, 83’ – opera prima
AIT
Quando suo padre, contadino da generazioni e schiacciato dai debiti, cerca di togliersi la vita, Philippe, piccolo
trafficante di marijuana, tenta di salvare le proprietà mettendosi in affari con uno spietato caïd di provincia. Un thriller
assolato e rurale, dalla struttura tesa e imprevedibile, che è anche la radiografia sociale di un territorio. La Camargue in
estate, la calura soffocante, i tori, il frinire delle cicale: siamo dalle parti di Audiard (Un sapore di ruggine e ossa).
Perfetta padronanza della mdp. Con il sempre più bravo Vincent Rottiers (già visto in Le monde nous appartient a BFM
31, Mood Indigo e Dheepan).
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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Fale/Waves
di Grzegorz Zariczny, Polonia 2016, 78' – opera prima
AIT
Ania e Kasia studiano per diventare parrucchiere e fanno pratica come tirocinanti in un piccolo salone di periferia. A
Nowa Huta, il desolato quartiere industriale dove vivono, non c’è molto da fare; e a casa, le cose non vanno meglio.
Istantanea dolce-amara delle speranze frustrate della gioventù polacca. Un film drammatico eppure lieve, con famiglie
disfunzionali e personaggi stravaganti in cerca di amore. Andamento sinuoso come le onde dei capelli a cui il titolo
rimanda e hit pop-melodiche polacche. Opera prima del documentarista Grzegorz Zariczny.
AIT: Anteprima Italiana
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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VISTI DA VICINO
14 film documentari nei quali lo sguardo curioso e attento del regista si addentra senza remore nel vivo della realtà, per
cogliere e sintetizzare il visibile e l’invisibile, per raccontare un tema, un luogo, un personaggio “da vicino”, con intensità
e partecipazione. Sono produzioni indipendenti provenienti dal panorama internazionale, tutte inedite in Italia, con
un’anteprima mondiale. Si conferma anche per questa edizione di Bergamo Film Meeting il Premio Miglior
Documentario Cgil Bergamo – Sezione Visti da Vicino del valore di 2.000 euro, che sarà assegnato in base alle preferenze
espresse dal pubblico al migliore dei quindici film in concorso, come riconoscimento per valorizzare le produzioni
cinematografiche indipendenti.
Fame
di Giacomo Abbruzzese, Angelo Milano, Italia, Francia 2017, 57’
AM
Grottaglie. Alla metà degli anni 2000 Angelo rientra da Bologna e porta con sé degli amici che fanno street art e grafica.
La storia di uno dei più importanti eventi di street art al mondo, il Fame Festival, che Angelo Milano e Giacomo
Abbruzzese raccontano con stile divertito e punk e con materiale di primissima mano.
Listen to the Silence
di Mariam Chachia, Georgia 2016, 80’
AIT
Avere un sogno è molto naturale e facile, ma seguirlo è il destino di pochi. Quello di Luka, nove anni, è metter piede sul
palco e danzare, perché è l'unico modo per lui per trovare un posto nella vastità mondo. Listen to the Silence osserva la
vita di Luka nel contesto nascosto della comunità dei sordi; è la storia del sogno di un ragazzino, che vuole essere
ascoltata.
Secondo me
di Pavel Cuzuioc, Austria 2016, 80’
AIT
Tre guardarobieri in altrettanti teatri d'opera: Vienna, Milano e Odessa. Il film relega sullo sfondo i teatri e gli spettacoli,
scegliendo di portare in primo piano il personale ausiliario. Un documentario che indaga il pensiero, le emozioni, le
aspettative della gente comune, e il loro rapporto con il passare del tempo.
Shooting Ourselves
di Christine Cynn, Norvegia, Danimarca, Germania 2016, 87’
AIT
In che modo il traffico delle armi ha effetti sulle persone comuni? Christine Cynn (co-regista di The Act of Killing)
esamina l'industria bellica attraverso le storie personali di vittime, soldati, fabbricanti e attivisti di tutto il mondo, che
prendono parte a un'esperienza teatrale immersiva creata dalla compagnia berlinese del Rimini Protokoll.
Shadows of Paradise
di Sebastian Lange, Canada, Francia, India, Russia, USA, Ucraina 2016, 87’
AIT
Quando un leader spirituale muore, come prosegue la vita di un movimento? Shadows of Paradise lancia uno sguardo
su come la Meditazione Trascendentale si è trasformata, nella scia di notorietà data da David Lynch, divenendo un
percorso di rimessa in discussione dei valori spirituali originali.
Doar o răsuflare/A Mere Breath
di Monica Lăzurean-Gorgan, Romania 2016, 66’
AIT
La vita di una famiglia rumena, i Sicrea, documentata nell’arco di sette anni: le difficoltà e le tribolazioni di Dobrin, di sua
moglie Lia, dei loro tre figli e l’attesa di un miracolo, che la figlia più giovane possa alzarsi dalla sedia a rotelle e
camminare. I figli diventano adulti mentre assistiamo a come la fede del padre influisca sulle relazioni della famiglia.
Esplorazione della natura profondamente contraddittoria dell'amore famigliare.
Rio Corgo
di Maya Kosa, Sérgio Da Costa, Svizzera, Portogallo 2015, 95’
AIT
Silva, con un sombrero ricamato, gli stivali da cowboy e gli anelli alle dita, nella vita ha tirato a campare facendo di tutto,
dall'ombrellaio al prestigiatore. Ora, in un villaggio remoto, si è sistemato in una casa abbandonata. Anche se gli
autoctoni sembrano evitarlo, una giovane donna è disposta ad accoglierlo e ad ascoltare le sue storie.
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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Sur le quai/On The Platform
di Stefan Mihalachi, Francia 2016, 64’
AIT
La Borde è una clinica psichiatrica atipica. In fondo al parco vive Marie, scrittrice e psicanalista che per lungo tempo ha
lavorato nell’istituto: l'indistinzione nella relazione tra paziente e terapeuta, applicata da sempre nella clinica, è la
traccia drammaturgica per la costruzione del ritratto di una personalità magnetica, inafferrabile.
Late Blossom Blues
di Wolfgang Pfoser-Almer, Stefan Wolner, Austria, USA 2016, 89’
AIT
Quando l'ottantunenne Leo Welch fu catapultato nel pantheon del gospel blues internazionale, al suo debutto nel 2014,
il mondo musicale fu preso completamente alla sprovvista. La storia di uno che ha lavorato sodo e, a dispetto delle
avversità, non ha mai mollato, aspettando settant’anni per vedere finalmente realizzato il proprio sogno.
Bezness as Usual
di Alex Pitstra, Paesi Bassi 2016, 96’
AIT
Alex Pitstra, cresciuto in Olanda dalla madre Anneke, ha a lungo atteso di conoscere meglio Mohsen, suo padre, un
tunisino da sempre assente. Con Bezness as Usual Alex cerca di colmare il gap culturale con il padre e dare un senso alle
proprie origini.
Als Paul über das Meer kam/When Paul Came over the Sea
di Jakob Preuss, Germania 2016, 93’
AIT
Paul è un migrante dal Cameroon; Jakob un cineasta tedesco che sta lavorando sui confini dell'Europa. Si conoscono sul
confine di Melilla; si ritrovano in Spagna, dove Paul è riuscito a giungere in gommone. La destinazione finale, però, è la
Germania: lì l'equilibrio tra Jakob e il giovane africano sembra andare in crisi.
Bruder Jakob
di Elí Roland Sachs, Germania 2016, 92’
AIT
Jakob è il fratello del regista. Adorava la vita berlinese. Poi, sei anni fa è diventato musulmano, ha rotto coi suoi vecchi
amici e le sue abitudini. Ora le risposte sono nelle regole del fondamentalismo islamico. Elí, filmandolo, cerca una
traccia del legame perduto, in un viaggio che va oltre l’indagine religiosa.
Hotel Dallas
di Livia Ungur, Sherng-Lee Huang, Romania, USA 2016, 75’
AIT
Negli anni '80, Dallas era l'unica serie americana trasmessa dalla tv rumena. Si diceva con lo scopo di mostrare il peggio
del capitalismo americano. Hotel Dallas segue un vero oligarca rumeno, che negli anni '90 costruì l'Hotel Dallas a
Slobozia.
El charro de Toluquilla/The Charro of Toluquilla
di José Villalobos Romero, Messico 2016, 90’
AIT
Jaime è l'incarnazione del macho messicano, mariachi e seduttore dal luccicante immaginario anni '50. Ma, dietro la
baldanza, si nasconde il disagio di una convivenza scomoda, quella con l'HIV. Costruito nel corso di cinque anni di
osservazione, El charro de Toluquilla è il ritratto di un uomo diviso, tra sfolgoranti quadri al technicolor, intimità
problematica e squarci lirici inattesi.
AIT: Anteprima Italiana
AM: Anteprima Mondiale
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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EUROPE, NOW!
Sostenuto anche nel 2017 dall’Unione Europea attraverso il sottoprogramma MEDIA di Europa Creativa, il Festival
riserva uno sguardo particolare al cinema del nostro continente anche con la sezione “Europe, Now!”, che propone le
personali complete di tre registi emergenti: il greco Thanos Anastopoulos, la francese Dominique Cabrera e l’islandese
Dagur Kári.
Ai registi della sezione Europe, Now! Bergamo Film Meeting dedica anche l'immagine ufficiale della 35a edizione,
declinata in tre varianti e ispirata alle atmosfere dei film Diorthosi (Correction) di Thanos Anastopoulos, Le lait de la
tendresse humaine di Dominique Cabrera e Voksne mennesker (Dark Horse) di Dagur Kári.
Thanos Anastopoulos
Attento osservatore della società greca (e non solo), anche nelle sue più recenti e drammatiche evoluzioni, Thanos
Anastopoulos, oggi tra i registi e documentaristi più noti del suo Paese, esordisce al festival di Rotterdam con il suo
primo lungometraggio Olo to varos tou kosmou (Atlas. All the Weight of the World, 2004), mosaico di storie di
quotidiana umanità percorse da undici diversi personaggi. Successivamente, affronta la crisi greca e le sue ripercussioni
sulle vite dei singoli, abbandonati a un destino che lascia poco spazio a prospettive future, con i film Diorthosi
(Correction, 2007, che ha rappresentato la Grecia agli Oscar) e I kóri (The Daughter, 2012), entrambi presentati alla
Berlinale. Infine, nel 2016 Anastopoulos approda al Festival di Cannes con il documentario L’ultima spiaggia (2016) - codiretto con il triestino Davide Del Degan - che raccoglie tante piccole storie dai caratteri universali, racchiuse nel
microcosmo del Pedocin, stabilimento balneare a pochi passi dal capoluogo friulano, celebre per il suo muro, che divide
i maschi dalle femmine.
Il regista sarà presente a Bergamo Film Meeting dal 15 al 18 marzo.
Thanos Anastopoulos venerdì 17 marzo, dalle ore 14.30 alle ore 17.00 terrà una masterclass a Brescia presso LABA Libera Accademia di Belle Arti. A seguire, alle ore 21.00 presso il cinema Nuovo Eden di Brescia sarà proiettato il film
L’ultima spiaggia alla presenza del regista.
In collaborazione con Greek Film Center, Mansarda Production e Fantasia Audiovisual.
I FILM
Theatis/Onlooker
Grecia 1989, 23'
Andreas è uno studente universitario. Un giorno, dopo aver mancato un esame per essere arrivato tardi in università, si
aggrega a una manifestazione politica. Una vita senza grandi avvenimenti, punteggiata ogni tanto solo dalle telefonate
tra il ragazzo e sua madre. Una storia sul lasciarsi andare, sull'essere flâneur senza il conforto di un vero spirito di
flânerie.
Pos se lene?/What's Your Name?
[co-regia di Stella Theodoraki] Grecia 1998, 78'
Dopo il crollo dell'Impero ottomano e durante le Guerre balcaniche del 1912-1914, la Tracia venne contesa fra Bulgaria
e Grecia, fino a essere assegnata a quest'ultima nel 1920. La regione è ancora oggi un mosaico di popoli appartenenti a
diverse minoranze. Un documentario che offre uno sguardo alle difficoltà quotidiane dei diversi gruppi etnici che
convivono nella regione.
Diorthosi/Correction
Grecia 2007, 87'
Un uomo esce di prigione e, come un moderno Ulisse, si imbarca in un viaggio nell’Atene di oggi popolata da migranti,
senzatetto ed altri emarginati. Lungo il suo cammino segue una donna e una bambina. Chi sono? Le conosce? Loro tre
erano forse una famiglia? Intimo ed esplosivo diario di viaggio sulla xenofobia e sul razzismo nell'Atene moderna.
I kóri/La figlia
Grecia, Italia 2012, 87'
Quando Myrto viene a sapere che il padre è scappato per evitare di pagare i suoi debiti, decide di rapire il figlio del
socio della falegnameria, che considera responsabile per la bancarotta dell’azienda di famiglia. E immagina sadiche
punizioni per il suo giovane prigioniero. Anastopoulos mostra come si cresce nel cuore di una città (Atene) piegata da
una crisi non solo finanziaria, ma anche profondamente morale.
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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L'ultima spiaggia
[co-regia di Davide Del Degan] Italia, Grecia, Francia 2016, 135'
A Trieste esiste ancora oggi un bagno comunale che divide l’ingresso in base al sesso: gli uomini da una parte e le donne
dall’altra, separati da un muro alto tre metri che arriva quasi al mare. Gli abitanti di Trieste lo chiamano Pedocìn. Un
documentario che riflette sul concetto di frontiera, identità e discriminazione. Cinema del reale, ma anche una
tragicommedia sulla natura umana.
Dominique Cabrera
Con una carriera iniziata nei primi anni ‘80, la francese Dominique Cabrera è regista di fiction e di documentari, nonché
attrice, produttrice, docente e scrittrice. Nata in una famiglia di pied-noir, i francesi algerini rimpatriati dopo
l'indipendenza, Dominique Cabrera conserva un legame identitario con l'Algeria che, insieme alla militanza politica e
all'attenzione per le questioni sociali, costituisce il fil rouge della sua produzione. Dopo i primi corti e i documentari,
incentrati sulle contraddizioni e i problemi delle banlieue, fonda una casa di produzione, l'Ergonaute, insieme a JeanPiere Thorn e Alban Poirier, con l'obiettivo di produrre film a sfondo sindacale e politico. I suoi primi lungometraggi,
L’autre côté de la mer (1996), con Claude Brasseur nel ruolo di un pied-noir diviso tra due patrie, e Nadia et les
Hippopotames (Nadia e gli ippopotami, 1999), con Ariane Ascaride, in cui tratta gli scioperi dell’SNCF (le ferrovie
francesi) del 1995, vengono entrambi presentati a Cannes. Seguono Le lait de la tendresse humaine (2001), premiato a
Locarno “per la migliore interpretazione” di tutto il gruppo di attori, tra i quali spicca Valeria Bruni Tedeschi, e Folle
embellie (2004), con Jean-Pierre Léaud e Miou-Miou, vincitore del premio della Giuria Ecumenica alla Berlinale. Il suo
ultimo film, Corniche Kennedy (2016), da un romanzo della scrittrice Maylis de Kerangal e interpretato dalla giovane Lola
Creton, sarà presentato in anteprima italiana a Bergamo Film Meeting.
La regista sarà presente a Bergamo Film Meeting dall'11 al 14 marzo.
Mercoledì 22 marzo alle ore 21.00, il film Corniche Kennedy di Dominique Cabrera sarà riproposto al cinema Nuovo
Eden di Brescia.
In collaborazione con Ergonaute.
I FILM
J'ai droit à la parole
Francia 1981, 30'
Nella città di Buffon a Colombes, gli inquilini si interessano dei loro affari. Documentario esemplare per la sua incisiva
semplicità. Della serie: anche nelle periferie la vita può essere bella, quando ci si mette tutti d'accordo.
À trois pas, trésor caché
Francia 1984, 20'
Un gruppo di bambini disabili in vacanza con la roulotte: Cabrera registra il quotidiano con grande sensibilità, riuscendo
a tenere la mdp “un passo indietro” rispetto ai soggetti seguiti.
L'air d'aimer
Francia 1986, 13'
Breve incontro tra due solitudini, quello tra Raymond, piccolo impiegato, e Frédéric, giovane fotografo, all'ora di pranzo
nel Giardino delle Tuileries, sotto gli sguardi delle statue di Maillol. Un breve film girato con incisiva concisione e un
sempre grande Michael Lonsdale.
La politique du pire
Francia 1987, 19'
Un ospite inatteso fa agitare i cuori di due amici. Un racconto morale dolce-amaro, una piccola giostra sentimentale con
un uso arguto delle citazioni letterarie e musicali. Quasi un esercizio in stile Nouvelle Vague.
Ici, là-bas
Francia 1988, 13'
Qui: Francia, 1987; laggiù: Algeria 1963. Come accettare questa eredità? Due temi cari a Cabrera: le origini pied-noir,
indagate con una lucidità intinta di tenerezza, e la militanza politica, con le sue alternanze di rivolta e scoramento, di
utopia e di dubbio.
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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Un balcon au Val Fourré
Francia 1990, 44'
Delle voci, delle grida, una donna che piange, un’altra che canta l'aria di un’opera, un uomo che ricorda qualcosa.
Davanti a noi si staglia, minimale, il profilo di una torre. Appartamenti illuminati, mille vite possibili. Primo lavoro di
Cabrera dedicato alle torri popolari di Val Fourré.
Chronique d'une banlieue ordinaire
Francia 1992, 58'
Il 26 settembre 1992 vengono rase al suolo quattro torri popolari del quartiere Val Fourrè a Mantes-la-Jolie. Attraverso i
racconti-intervista raccolti da Dominique Cabrera nella primavera del 1991 entriamo nella vita degli abitanti e del
quartiere. Secondo lavoro di Cabrera dedicato alle torri popolari di Val Fourré.
Rester là-bas
Francia 1992, 47'
Dominique Cabrera è figlia di “piedi neri”, francesi nati in Algeria. Decide di tornare nel Paese di origine dei genitori per
vedere coloro che sono rimasti là e sono diventati cittadini algerini. Cabrera ci accompagna per questa terra che l'ha
vista nascere, dall'altra parte del Mediterraneo, trent'anni più tardi. Quasi una quête interiore.
Réjane dans la tour
Francia 1993, 15'
Scarna ed emaciata, Réjane fa le pulizie in una torre di diciassette piani con i muri scrostati. I suoi gesti sembrano
stanchi e ripetitivi, ma dietro il suo sguardo sdentato si rivela una luminosità particolare. Documentario brevissimo,
girato con rispetto e sensibilità.
Rêves de ville
Francia 1993, 26'
Settembre 1992. Val Fourré, Mantes-la-Jolie. Sotto gli occhi della folla, le quattro torri popolari di Val Fourré vengono
rase al suolo. Una nuvola di polvere copre tutto; si volta pagina. Qualche mese dopo, gli ex abitanti del quartiere
riflettono sugli eventi passati. Mentre li osserviamo e ascoltiamo le loro parole, il presente prende forma. Terzo lavoro
di Cabrera dedicato alle torri popolari di Val Fourré.
Traverser le jardin
Francia 1993, 19'
Benjamin ha un incontro con Hélène all'orto botanico. Lei è la seconda moglie di suo padre; ma lui, che con suo padre è
in rotta, non la conosce ancora. Un dialogo doloroso, che Cabrera filma con lunghe e tranquille inquadrature. Come se,
attorno ai due protagonisti, tutto fosse in perfetta armonia.
Une poste à La Courneuve
Francia 1994, 54'
Scene di vita quotidiana in un ufficio postale a La Courneuve, una banlieue di Parigi. Qui la Posta è il luogo in cui gli
abitanti si recano per ritirare i sussidi statali e gli assegni familiari; luogo di scontri, aspettative e frustrazioni, ma anche il
simbolo della presenza dello Stato.
L'autre côté de la mer
Francia 1997, 89'
Parigi, estate 1994. Georges Montero, francese di origini algerine, gestisce un'azienda di inscatolamento di olive ad
Orano. Marinette, sua sorella, e Belka, un amico recentemente immigrato, vorrebbero che restasse in Francia per
sempre. Intanto Georges fa amicizia con Tarek, un francese di origini arabe che ha tagliato i ponti con il suo Paese.
Demain et encore demain, journal 1995
Francia 1998, 79'
Dominique Cabrera filma la sua vita giorno per giorno per nove mesi. Le sue angosce, la relazione con il figlio, il padre di
lui, il suo amante, François Mitterrand, qualche momento delle elezioni presidenziali del 1995... Ma anche i piccoli
dettagli quotidiani, un raggio di sole sul tappeto, una donna addormentata in metropolitana, una torta al rabarbaro...
Nadia et les hippopotames/Nadia e gli ippopotami
Francia 2000, 100'
Novembre-dicembre 1955. La Francia è paralizzata dagli scioperi dei trasporti. Nadia è una giovane madre che vive
grazie a un sussidio governativo. Un giorno, guardando il notiziario, crede di riconoscere tra la folla di ferrovieri in
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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sciopero alla stazione di Austerlitz Gérard, il padre di suo figlio. Decide quindi di andare a cercarlo. Con Ariane Ascaride
nel ruolo di Nadia.
Le lait de la tendresse humaine
Francia, Belgio 2001, 95'
Christelle, già madre di due bambini, ha appena dato alla luce Cendrine. Un giorno, presa dal panico, molla tutto: il suo
appartamento, la neonata e la sua famiglia. Laurent, il marito, la cerca ovunque. Cos'è successo? Dov'è finita? Verità e
segreti vengono a galla mentre ciascuno dei protagonisti cerca di ritrovare in sé tenerezza e compassione. Il titolo cita
Macbeth (Atto I, scena 5, 15-18).
Folle embellie
Francia, Belgio, Canada 2004, 110'
È l'estate del 1940. Alida, Fernand, Julie, Lucie e Colette sono internati in un manicomio; in seguito a un
bombardamento, ritroveranno la libertà. Cabrera riprende un’esperienza vissuta in prima persona quando, studentessa
nei primi anni ‘70, lavorò per due estati in un istituto psichiatrico. Quasi il racconto di un’utopia.
Quand la ville mord
Francia 2009', 60'
Sara sogna di diventare pittrice. Così parte da Bamako con sua cugina Zina e arriva in Francia. Qui è costretta a vendere
il proprio corpo per mantenersi, fino a quando un giorno, non potendone più, pugnala il suo protettore. Sulla sua testa
viene messa una taglia.
Ranger les photos
[co-regia di Laurent Roth] Francia 2009, 14'
Aprile 1998. Al tavolo di una casa appena comprata, Dominique Cabrera sfoglia le pagine di un vecchio album di
fotografie davanti allo sguardo e alla cinepresa di Laurent Roth. Riscopre immagini di compleanni, di persone e luoghi
familiari, fotografie scattate sulla metropolitana e gli oggetti, i fiori e i paesaggi di Montreuil.
Ça ne peut pas continuer comme ça!
Francia 2012, 87'
Quando il Presidente della Repubblica scopre di essere malato terminale decide di assumere una controfigura, Vincent,
perché lo rimpiazzi temporaneamente. Come un perfetto sosia, l'attore deve “entrare nella pelle” del premier francese.
All'apparenza può sembrare un compito difficile, ma Vincent ci prende subito gusto e inizia a sperare che questa
esperienza non finisca mai.
Grandir (Ô heureux jours!)
Francia 2013, 93'
Da quando aveva sei anni, Dominique Cabrera ha sempre filmato la sua famiglia: i momenti felici e quelli tristi, una
nascita, una morte, le partenze e i ritorni. In questo film elegiaco sui tempi che passano, i suoi parenti diventano presto
gli attori protagonisti di un teatro di vita.
Corniche Kennedy
Francia 2016, 90'
Le avventure di un gruppo di ragazzi che passano l'estate nei pressi di Marsiglia saltando in acqua dalla Corniche
Kennedy, una strada che costeggia il mare; e una poliziotta con l'incarico di supervisionare quella parte di costa che li
osserva con il binocolo. Il furore di vivere della giovinezza in un film solare, quasi camusiano, di notevole tenerezza.
Dagur Kári
Brillante esponente della nuova e vivace cinematografia islandese, Dagur Kári ha saputo conquistarsi il favore della
critica internazionale, raccogliendo premi e riconoscimenti ai festival di tutto il mondo. I suoi primi film, Nói albinói (Noi
albinoi, 2003) – storia di un adolescente albino che vive in un villaggio islandese ai confini del mondo – e Voksne
mennesker (Dark Horse), che narra l’amore tra uno street artist squattrinato e la commessa di una panetteria, passano
dai festival di Cannes, Rotterdam, Karlovy Vary, Toronto, Edimburgo, Roma, Sydney e molti altri. Senza mai rinunciare
alla giusta dose di ironia, Dagur Kári fa ruotare le sue storie intorno a personaggi anticonformisti, spesso emarginati o
veri e propri loser, che si muovono in atmosfere surreali, non prive di un pizzico di romanticismo e momenti di
tenerezza. Di tutti i suoi film è anche autore della colonna sonora, che crea insieme al suo gruppo di musica elettronica
Slowblow. Dopo il terzo lungometraggio, The Good Heart (2008), girato negli Stati Uniti, il suo ultimo lavoro è Fúsi
(Virgin Mountain, 2015), storia di un goffo 43enne che fatica a entrare nell’età adulta. Presentato in anteprima
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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mondiale alla Berlinale 2015, riceve il Nordic Council Film Prize 2015 e trionfa al Tribeca Film Festival con tre premi,
miglior film, sceneggiatura e attore. Il film sarà in anteprima italiana a Bergamo Film Meeting.
Il regista sarà presente a Bergamo Film Meeting dal 15 al 18 marzo.
Giovedì 16 marzo, alle ore 14.30 presso la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano, sarà proiettato il film Nói
albinói (Noi albinoi) di Dagur Kári, alle 16.00 il regista terrà una masterclass aperta al pubblico.
Inoltre, venerdì 24 marzo alle ore 21.00, il film Virgin Mountain di Dagur Kári sarà riproposto al cinema Nuovo Eden di
Brescia.
In collaborazione con Icelandic Film Centre e con il patrocinio del Consolato Generale d'Islanda di Milano.
I FILM
Old Spice
Danimarca 1999, 17'
Da cinquant’anni Einar gestisce una bottega di barbiere. I suoi clienti sono invecchiati insieme a lui. Qualcuno non c’è
più. Ma uno di loro, nonostante sia già passato a miglior vita, continua a farsi vedere al negozio. Cortometraggio dal
sapore vintage, con tocchi dorati e uno spruzzo di nostalgia.
Lost Weekend
Danimarca 2000, 35'
Emil fa il dj; dopo una serata passata nel suo locale si risveglia con un perfetto sconosciuto in una camera d'hotel senza
ricordarsi come sia arrivato lì. Film di diploma di Kári alla Den Danske Filmskole di Copenhagen.
Líkið í lestinni [ep. di Villiljós]
Corpse in the Crate [ep. di Dramarama]
Islanda 2001, 16’
Ívar è un autista di carri funebri che porta con sé il suo pappagallo per sentirsi meno solo. Solitudine, isolamento, una
buona dose di assurdo e l’uso espressivo dei colori: si intravede già la cifra di Nói Albinói.
Nói Albinói/Noi Albinoi
Islanda, Germania, Gran Bretagna, Danimarca 2003, 93'
Nói vive in uno sperduto fiordo islandese con la nonna e il padre alcolizzato e passa le sue giornate in compagnia di un
bibliotecario. Un giorno incontra Iris, di cui s'innamora, e con la quale sogna di fuggire. Un film limpido e abbagliante
come il ghiaccio dell’Islanda.
Voksne mennesker/Dark Horse
Danimarca, Islanda 2005, 109'
Daniel è un giovane outsider; non guadagna nulla, non paga i debiti e le multe, e tutto sommato la sua vita gli va bene
così. Fino a quando non conosce Franc, che fa la commessa in una pasticceria. E c’è anche un giudice severo e molto
annoiato. Film dallo spirito ribelle, con humor e sensibilità. Bianco e nero magnetico.
The Good Heart/The Good Heart – Carissimi nemici
Islanda, Danimarca, Usa, Francia, Germania 2009, 99'
Dopo un fallito tentativo di suicidio, Lucas si trova a condividere la stanza d’ospedale con il burbero Jacques,
gravemente malato di cuore. Jacques stringe un'improbabile amicizia con Lucas, con l'intenzione di lasciargli in eredità il
suo bar. Una sera arriva April, aspirante hostess con la paura di volare. Atmosfere arrugginite molto anni ’80 che
rimandano ai primi lavori di Kári. Con Paul Dano e Isild Le Besco.
Fúsi/Virgin Mountain
Islanda, Danimarca 2015, 94'
A quarantatré anni, Fúsi vive ancora con la madre. Grasso, goffo, solitario e assai taciturno, Fúsi è costretto a fare un
salto nel buio quando una giovane donna un po’ incasinata e una bambina di otto anni entrano inaspettatamente nella
sua vita. Un film sensibile, ottimamente giocato sulle sfumature del personaggio.
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Europe, Now!
BOYS & GIRLS - The Best of CILECT Prize
Anche quest’anno, l’approfondimento sul nuovo cinema d’Europa, prosegue con una rassegna di 7 cortometraggi
realizzati dagli studenti delle scuole di cinema europee che aderiscono al CILECT. È una selezione di corti tra quelli che
sono stati finalisti al CILECT Prize 2016, premio attribuito ogni anno dall’intera comunità di studenti e insegnanti delle
oltre 160 scuole che fanno parte dell’associazione internazionale. Brevi film girati da giovani autori, che utilizzando
forme diverse – fiction, animazione e documentario – sanno raccontare in modo creativo e personale la propria
generazione e il mondo che li circonda. Il programma è stato definito in collaborazione con Civica Scuola di Cinema
Luchino Visconti – Fondazione FM, che partecipa alla rassegna con due documentari, I giganti della montagna e Parco
Lambro, realizzati da alcuni studenti diplomati nel 2016.
In collaborazione con CILECT e Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione FM.
I FILM
I giganti della montagna
di Silvia Berretta, Italia, 2016, 10' (FM – Milano Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti)
Giacomo e Matteo hanno scelto di fare gli allevatori a Contrada Bricconi, nel comune pressoché spopolato di
Oltressenda Alta, in Valle Seriana, provincia di Bergamo. Sfidando le vecchie tradizioni locali, i due giovani portano
avanti il progetto di un’agricoltura innovativa.
Parco Lambro
di Federico Gariboldi, Francesco Martinazzo, Giulia Savorani, Martina Taccani, Italia, 2016, 13' (FM – Milano Civica Scuola di
Cinema Luchino Visconti)
Il tema del giardino si sviluppa come una variazione insolita del documentario naturalistico, attraverso il repertorio di
immagini del festival di Re Nudo degli anni ’70, film amatoriali in super 8 e le attuali trasformazioni possibili all'interno
del parco.
My Silicone Love
di Sophie Dros, Paesi Bassi, Gran Bretagna, 2015, 28' (AHK – Amsterdamse Hogeschool voor de Kunsten)
Everard ha dodici bambole in silicone, a grandezza naturale. Le veste, le spoglia, le porta a spasso, ci parla e le ama. Nel
suo mondo di fantasia la solita vita di tutti i giorni si colora e le bambole sembrano prendere vita.
Edmond
di Nina Gantz, Gran Bretagna, 2016, 9' (NFTS – National Film and Television School)
Sulla sponda di un lago, Edmond percorre a ritroso gli episodi più importanti della sua esistenza. Una vita difficile,
condizionata da un intenso bisogno di amare gli altri e di possederli fino al punto di volerli mangiare…
The Archipelago
di Benjamin Huguet, Gran Bretagna, 2015, 30' (NFTS – National Film and Television School)
La comunità delle Isole Faroe, il suo legame con la natura e la tradizione; l’allevamento degli animali e la caccia alla
balena, sempre più osteggiata dagli ambientalisti. Il ritratto di un mondo che si trova ad affrontare un cambiamento
epocale.
Szép Alak/Beautiful Figure
di Hajni Kis, Ungheria, 2016, 15' (SzFE - Színház- és Filmművészeti Egyetem)
Elsie non si cura del suo aspetto per lavorare come donna delle pulizie in una scuola superiore della città. Un giorno,
durante il suo turno di lavoro, resta ammaliata dalla bellezza di Luca, una giovane studentessa, e per un momento
coltiva la speranza di poterla avvicinare.
Patriot
di Eva Riley, Gran Bretagna, 2015, 15' (NFTS – National Film and Television School)
Gironzolando per la campagna in sella alla sua bicicletta e con la bandiera inglese a farle da mantello, Hannah si ritrova
in un accampamento di nomadi. Tra le roulotte c’è solo un ragazzo, che avrà pressappoco la sua età, 11 anni, ma che
appartiene a un mondo alieno e “proibito”.
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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Flor de mil colores/Flowers of a Thousand Colors
di Karen Vázquez Guadarrama, Belgio, 2015, 23' (KASK – Hogeschool Gent)
Un ritratto di Emiliana, madre single che cerca di sopravvivere lavorando in una miniera a 4.897 metri di altitudine, in
Bolivia. Nel campo dei minatori, isolato tra le montagne, la vita è molto dura e l’alcol sembra essere la miglior fonte di
sollievo.
Alles wird gut/Everything Will Be Okay
di Patrick Vollrath, Germania, Austria, 2015 (UMDK - Filmakademie Wien)
Come di consueto, Michael va dall’ex moglie a prendere la figlioletta Lea per il fine settimana. Insieme, i due
trascorrono la giornata divertendosi, ma ben presto Lea si accorge che qualcosa non va e che suo padre ha strane idee
per la testa.
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CINEMA D'ANIMAZIONE: CHINTIS LUNDGREN
«Sono una regista di animazione indipendente,
originaria dell’Estonia ma al momento residente in Croazia.
Solitamente disegnavo solo piccoli film assurdi sugli uccelli
ma ultimamente ho iniziato ad avere un certo interesse
anche per il nonsense dei semplici animali della foresta...»
Chintis Lundgren
Il focus di quest’anno si sposta in Estonia, sin dal dopoguerra terra fertile per il cinema d’animazione e fucina di autori
che hanno fatto scuola in tutta Europa. Protagonista della personale è Chintis Lundgren, nata a Tallin nel 1981 ed ora
residente a Pula, in Croazia, dove, nel 2014, insieme al produttore Draško Ivezić, ha fondato l’Adriatic Animation Studio.
Dopo una carriera come pittrice, nel 2008 Chintis Lundgren abbandona la tela e i colori ad olio e scopre il cinema
d’animazione, creando una propria casa di produzione, il Chintis Lundgreni Animatsioonistuudio. Si distingue molto
presto con i suoi film popolati da animali antropomorfi, disegnati su carta: uccellini, gatti, volpi, topolini che bevono
assenzio, fumano, suonano e cantano, in un’irriverente e canzonatoria parodia della stupidità e delle debolezze umane.
Il suo ultimo cortometraggio, Life With Herman H. Rott, del 2015, storia di un topo punk che sposa un gatto borghese, è
stato ad oltre 60 festival, da Annecy a Calgary, raccogliendo numerosi premi. Ad oggi, Chintis Lundgren ha realizzato più
di quaranta cortometraggi, molti dei quali a tema “ornitologico”, compresi alcuni spot pubblicitari e film su
commissione, tra cui il celebre Why Do Cats Act So Weird? (2016), prodotto per la piattaforma educational Ted-Ed, che
su YouTube ha avuto più di 2 milioni e mezzo di visualizzazioni.
La volpe Manivald è invece al centro dei suoi due nuovi progetti: Manivald and the Absinthe Rabbits, una web/tv serie in
fase di sviluppo che vede come protagonisti una volpe gay, dei conigli ubriachi e un riccio appassionato di travestitismo,
e il cortometraggio Manivald, attualmente in produzione – grazie anche al supporto del National Film Board of Canada storia di un bizzarro triangolo amoroso che ben presto sfuggirà di mano ai protagonisti.
Chintis Lundgren sarà ospite di Bergamo Film Meeting dal 13 al 17 marzo 2017.
La regista sarà protagonista di una masterclass mercoledì 15 marzo alle ore 16.00, presso la GAMeC - Galleria d'Arte
Moderna e Contemporanea di Bergamo.
La retrospettiva dedicata a Chintis Lundgren è realizzata grazie al sostegno di SIAE – Società Italiana degli Autori ed
Editori.
I FILM
That Dance, Estonia 2007, 3'42''
Hallõgija/The Great Grey Shrike, Estonia 2009, 6'22'’
Endel Siin and an Anonymous Bird, Estonia 2010, 1'
Volli Pall, Estonia 2010, 11'44''
Sünnipäev/Birthday [ep. 1, Estonian Ornithological Society 90], Estonia 2011, 40''
Linnuvaatlemine/Birdwatching, [ep. 2, Estonian Ornithological Society 90], Estonia 2011, 32''
Ohtlik rändetee/Dangerous Migration Route, [ep. 3, Estonian Ornithological Society 90], Estonia 2011
Tuulepark/Wind Park, [ep. 4, Estonian Ornithological Society 90], Estonia 2011, 47''
Lindude uurimine/Discovering Birds, [ep. 5, Estonian Ornithological Society 90], Estonia 2011, 42''
Talvine aialinnuvaatlus/Winter Garden-bird-watching, [ep. 6, Estonian Ornithological Society 90], Estonia 2011, 51''
Kuivendamine/Draining, [ep. 7, Estonian Ornithological Society 90], Estonia 2011, 43''
Suvepäevad/Summer Camp, [ep. 8, Estonian Ornithological Society 90], Estonia 2011, 39''
Montego, Estonia 2011, 11'25''
Vejce/Egg, [ep. 1, Ptáci a pivo/Birds and Beer], Estonia 2011, 30''
Netopýři/Bats, [ep. 2, Ptáci a pivo/Birds and Beer], Estonia 2011, 31''
Pirát/Pirate, [ep. 3, Ptáci a pivo/Birds and Beer], Estonia 2011, 31''
Kanibal/Cannibal, [ep. 4, Ptáci a pivo/Birds and Beer], Estonia 2011, 47''
Suitsupääsukese raskest elust/About the Hard Life of the Barn Swallow, Estonia 2011, 5'20''
Anilogue, Estonia 2012, 38''
Animated Dreams, Estonia 2012, 30''
I Love Your Face, Estonia 2012, 3'
Maikellukese Päevad, Estonia 2012, 20''
Vaimne tervis/Mental Health, Estonia 2012, 1'15''
Fox in the Boat, Estonia 2013, 1'47''
Bergamo Film Meeting 35a edizione
18
Müstiline raba/Mysterious Swamp, Estonia 2013, 2'51''
Plastic, Estonia 2013, 1'33''
Jäälind/Kingfisher, Estonia, Croazia 2014, 4'12''
#merrychristmas, Estonia, Croazia 2015, 1'04''
Elu H. Rottiga/Life with Herman H. Rott, Estonia, Croazia, Danimarca 2015, 11'06''
Horror with Rabbits, Estonia 2015, 40''
Musical Interlude with Manivald and the Absinthe Rabbits, Estonia, Croazia 2015, 40''
Why Do Cats Act So Weird?, Croazia 2016, 4'57''
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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MILOŠ FORMAN
5 premi Oscar e 2 Golden Globe con Qualcuno volò sul nido del cuculo; 8 Oscar con Amadeus; Golden Globe con Larry
Flynt – Oltre lo scandalo; Gran Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes per Taking Off; Orso d'argento per la
miglior regia al Festival di Berlino con Man on the Moon e infine Orso d'oro alla carriera: sono questi alcuni dei premi
più prestigiosi assegnati a Miloš Forman durante la sua lunga carriera.
Forman nasce a Čáslav, una piccola città della Boemia orientale, nell’allora Cecoslovacchia, il 18 febbraio del 1932. Nel
1940, il padre è arrestato dai nazisti: tracce di sangue ebraico sono rinvenute nell’albero genealogico materno. Il primo
muore a Buchenwald, la seconda ad Auschwitz. Affidato a uno zio, il piccolo Miloš, come il protagonista del suo primo
lungometraggio Černý Petr (L’asso di picche, 1964), si guadagna da vivere facendo il garzone di bottega. Dopo la guerra,
terminati gli studi superiori, viene ammesso al corso di sceneggiatura del FAMU, il dipartimento di cinema
dell’Accademia dello Spettacolo di Praga. La vivacità culturale, insieme agli scarsi controlli da parte dello stato e alla
presenza di insegnanti prestigiosi come gli scrittori Miloš Kratochvil e Milan Kundera e i registi Otakar Vávra ed Elmar
Klos, fanno della facoltà un eccezionale laboratorio sperimentale, luogo decisivo per la fioritura del cinema
cecoslovacco degli anni ‘60, conosciuto con il nome di Nová Vlna (Nuova onda).
Nel 1962, Forman compra una Pentaflex a 16mm segnando così per sempre il proprio destino. Realizza Konkurs (Il
concorso), un misto di cinema vérité e candid camera. Dopo il già citato L’asso di picche, che vince il Festival di Locarno,
nel 1965 firma Lásky Jedné Plavovlásky (Gli amori di una bionda), una storia di adulti e adolescenti, padri e figli,
educazioni sentimentali e apprendistati alla vita. Il film lancia il regista sulla scena internazionale, passando nei principali
festival (Venezia, Londra, New York) e meritandosi una nomination all’Oscar. Del 1967 è Hori, Ma Panenko (Al fuoco,
pompieri!), una spietata analisi dei comportamenti umani, intrisa di ridicolo e grottesco, nei retroscena di una
caricaturale ufficialità.
Nel 1968, poco prima dell’invasione della Cecoslovacchia, Forman si trasferisce negli Stati Uniti, dopo una sosta a Parigi
per terminare con Jean-Claude Carrière la sceneggiatura di Taking Off, che verrà girato a Hollywood nel 1971. Conflitto
generazionale, droga, rivolta, musica folk, denaro: sono gli ingredienti di una storia che riflette le lacerazioni della
società statunitense, segnata, tra l'altro, dai tragici assassinii di Martin Luther King e Robert Kennedy.
L’insuccesso del film trascina Forman in uno stato di grave depressione. Nel 1973 Michael Douglas gli fa avere il libro di
Ken Kesey One Flew over the Cuckoo’s Nest, da cui il regista trae il film omonimo, con Jack Nicholson. Qualcuno volò sul
nido del cuculo (1975) vince i 5 Oscar più importanti: miglior film, regia, protagonista maschile e femminile,
sceneggiatura. Violenza istituzionale, moralismo, ideologia puritana contro trasgressione, follia, diversità: i temi
dell’oppressione e dell'opposizione all'ordine costituito continuano a permeare la poetica dell’autore cecoslovacco.
Il film è campione di incassi, Forman diventa una celebrità e nel 1977 acquisisce la cittadinanza americana. Con un
budget di partenza di dieci milioni di dollari dirige il musical Hair (1979), storia di un ragazzo che deve partire per il
Vietnam, uno dei maggiori successi degli anni ’60 a Broadway: un inno alla pace e al libero amore. Nel 1981 esce
Ragtime, dal bestseller di E.L. Doctorow, un’epopea storica dell’America degli anni ’10. Il 1984 è l’anno di Amadeus, che
racconta il tormentato rapporto di Mozart con Antonio Salieri. Il film vince 8 Oscar: miglior film, regia, attore,
sceneggiatura, costumi, suono, trucco e scenografia. Nel 2002 esce una versione di 180’, Amadeus – Director’s Cut, con
colonna sonora rimasterizzata e tre sequenze che erano state scartate.
Seguono Valmont (1989), tratto da Le relazioni pericolose di Laclos, e The People vs. Larry Flynt (Larry Flint – Oltre lo
scandalo, 1996), Orso d’oro a Berlino, biografia di un magnate della stampa pornografica. Un’altra biografia è quella del
comico e attore americano Andy Kaufman, uno dei più famosi interpreti dell’anti-humour, in Man on the Moon, del
1999, con uno straordinario Jim Carrey. Dopo aver inanellato una lunga serie di successi, nel 2006, Forman, oggi in ritiro
per una grave patologia all’occhio destro, realizza quello che con ogni probabilità sarà il suo ultimo film: Goya's Ghosts
(L’ultimo inquisitore), con Javier Bardem e Natalie Portman, dove il grande pittore spagnolo è testimone di alcuni
episodi drammatici della sua epoca.
In collaborazione con il Centro Ceco di Milano.
All'opera di Miloš Forman Bergamo Film Meeting dedica il volume monografico della 35a edizione, curato da Angelo
Signorelli, completo di filmografia, saggi originali e contributi di Roberto Manassero, Anton Giulio Mancino, Emanuela
Martini, Jean-Sébastien Massart, Radka Neumannová, Angelo Signorelli, Massimo Tria, Paolo Vecchi e Eva Zaoralová.
Giovedì 9 marzo presso lo Spazio Oberdan, a Milano, proiezione di Al fuoco, pompieri! di Miloš Forman, in
collaborazione con Long Take, Fondazione Cineteca Italiana, Centro Ceco di Milano. Il film sarà presentato dal critico
Andrea Chimento (Long Take e Il Sole 24 Ore).
Sabato 18 marzo, alle ore 16.30, presso il BFM Bookshop | Spazio Incontri in Piazza della Libertà (Bergamo), si terrà una
tavola rotonda dedicata a Miloš Forman. Interverranno: Massimiliano Capella, Roberto Manassero, Anton Giulio
Mancino, Emanuela Martini, Jean-Sébastien Massart, Angelo Signorelli e Massimo Tria.
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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Bergamo Film Meeting presenterà tutti i film del regista ceco. Parte della retrospettiva sarà successivamente ospitata in
altre città italiane.
I FILM
Konkurs/Audition, Cecoslovacchia 1964, 80’
Černý Petr/L’asso di picche, Cecoslovacchia 1964, 86’
Lásky jedné plavovlásky/Gli amori di una bionda, Cecoslovacchia 1965, 85’
Dobře placená procházka/A Well Paid Walk [co-regia di Ján Rohác], Cecoslovacchia 1966, 73’
Hoří, má panenko!/Al fuoco, pompieri!, Cecoslovacchia, Italia 1967, 71’
Taking Off, USA 1971, 89’
Nedostaje mi Sonja Henie/I Miss Sonia Henie, Yugoslavia 1971, 15’
Visions of Eight/Ciò che l'occhio non vede di M. Forman, K. Ichikawa, C. Lelouch, J. Ozerov, A. Penn, M. Pfleghar, J.
Schlesinger, M. Zetterling, USA, RFT 1973, 110’
One Flew Over the Cuckoo's Nest/Qualcuno volò sul nido del cuculo, USA, RFT 1975, 129’
Hair, USA 1979, 121’
Ragtime, USA 1981, 149’
Amadeus - Director's Cut, USA, Francia 2002, 180’ [Amadeus versione originale, 1984, 158’]
Valmont, USA, Francia 1989, 135’
The People vs. Larry Flynt/ Larry Flynt – Oltre lo scandalo, USA 1996, 124’
Man on the Moon, USA, Gran Bretagna, Germania, Giappone 1999
Goya's Ghost/L'ultimo inquisitore, USA, Spagna 2006, 110’
Dobře placená procházka/A Walk Worthwhile [co-regia di Petr Forman], Repubblica Ceca 2009, 85’
Inaugurazione 35a edizione di Bergamo Film Meeting
Amadeus – Director’s Cut (USA, Francia 2002, 180’)
venerdì 10 marzo, ore 21.00 | Bergamo, Teatro Donizetti
Il giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart è accolto alla corte di Giuseppe II d'Austria. L'incredibile talento di Mozart
alimenta la gelosia e l’odio di Antonio Salieri. Forman ritorna nella sua Praga. Un Mozart esuberante, dalla risata
sguaiata e con il gusto delle volgarità. Versione director’s cut presentata alla Berlinale del 2002.
I costumi da Oscar di Theodor Pištěk.
La ribellione e lo sfarzo nei film di Miloš Forman
Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti, Piazza Camillo Benso Conte di Cavour, 15 - Bergamo |11 - 19 marzo 2017
Orari: martedì - venerdì: 14.30 - 19.30 | sabato - domenica: 11.00 - 19.30 | Ingresso libero
Inaugurazione: venerdì 10 marzo, ore 20.00, Ingresso libero
Accompagnamento musicale (Mozart, sonata per violino e pianoforte e sonata per pianoforte a quattro man) a cura
dell’associazione Cluster.
Evento speciale GAMeCinema: venerdì 17 marzo, ore 18.30, proiezione del film Motsart i Sal’eri (Mozart e Salieri,
URSS/Lettonia, 1962) di Vladimir Gorikker
La mostra, proposta da Bergamo Film Meeting e Comune di Bergamo, e a cura del Professor Massimiliano Capella,
docente di Storia della moda e del costume per il curriculum “Moda, Arte, Design, Cultura Visiva” – con la
collaborazione di Elisabetta de Toni e Clara Pellegris – offrirà un viaggio tra i preziosi costumi dei film Amadeus e
Valmont, creati dal premio Oscar Theodor Pištěk; pezzi originali cuciti nella Sartoria Tirelli di Roma e custoditi dalla
Fondazione Tirelli Trappetti, vera eccellenza internazionale nel campo del costume di scena. L’esposizione comprende
anche alcuni bozzetti dei costumi di Theodor Pištěk, scatti e fotografie dei set e un montaggio delle sequenze tratte dai
due film.
Si celebra così l’affinità artistica tra Pištěk e Forman (entrambi di nazionalità ceca), il loro sodalizio, che ha certamente
segnato la storia del costume cinematografico consacrando Pištěk e il suo talento. Amadeus e Valmont si sono infatti
aggiudicati rispettivamente il premio Oscar e il premio César nella categoria miglior costumi.
Nel Ridotto del Teatro Donizetti rivivrà quindi per alcuni giorni lo sfarzo dei costumi settecenteschi pensati da
Pištěk per i due capolavori cinematografici di Forman, con un allestimento pensato dall’architetto Massimo
Marcomini.
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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Inoltre, durante i fine settimana (11-12 e 18-19 marzo), le visite guidate degli studenti del primo anno del
curriculum “Moda, Arte, Design, Cultura Visiva” del Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione
dell’Università degli Studi di Bergamo, offriranno al pubblico la possibilità di approfondire il lavoro di Theodor
Pištěk (prenotazioni: [email protected])
La mostra I costumi da Oscar di Theodor Pištěk. La ribellione e lo sfarzo nei film di Miloš Forman, realizzata in
occasione della retrospettiva dedicata al regista ceco è proposta da Bergamo Film Meeting e Comune di Bergamo,
con il patrocinio dell’Università degli Studi di Bergamo e del CAV - Centro Arti Visive, e in collaborazione con Centro
Ceco di Milano, Tirelli Costumi, Fondazione Tirelli Trappetti e GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea
di Bergamo.
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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OMAGGIO A JEAN-CLAUDE CARRIÈRE
Jean-Claude Carrière è figura eclettica di sceneggiatore cinematografico e televisivo, scrittore, collezionista di aneddoti e
pillole di saggezza scovati tra le varie culture del pianeta, saggista, fantasista della parola, poeta. Noto per i suoi
romanzi, i suoi libri sui film di Jacques Tati e un volume/intervista con Umberto Eco sulla “perennità” dei libri (Non
sperate di liberarvi dei libri, Bompiani, 2011). Il suo esordio nel cinema risale al 1963 e dal 1964 comincia una proficua
ed entusiasmante collaborazione con Luis Buñuel, per il quale scrive le sceneggiature di Le journal d'une femme de
chambre (Il diario di una cameriera, 1964), Belle de jour (Bella di giorno, 1967), La voie lactée (La via lattea, 1969), Le
charme discret de la bourgeoisie (Il fascino discreto della borghesia, 1972), Le fantôme de la liberté (Il fantasma della
libertà, 1974) e Cet obscur objet du désir (Quell’oscuro oggetto del desiderio, 1977). Oltre che per il grande regista
spagnolo, Carrière lavora per autori come Pierre Étaix, Marco Ferreri, Louis Malle, Jean-Luc Godard, Volker Schlöndorff,
Andrzej Wajda, Peter Brook, Philippe Garrel e, appunto, Miloš Forman. Tre film intersecano le avventure
cinematografiche di Forman e Carrière: Taking Off (id., 1971), Valmont (id., 1989) e Goya's Ghosts (L’ultimo inquisitore,
2006): il primo film americano del regista cecoslovacco e due grosse produzioni in costume, una basata sul romanzo
epistolare Le relazioni pericolose di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos, l’altra ispirata alla figura di Goya e
alla storia della Spagna a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Dal 1970 partecipa al CIRT (Centre International de
Recherches Théâtrales) di Peter Brook, per il quale adatta Misura per misura da Shakespeare, La cerisaie da Čechov e il
Mahābhārata dall'antico testo indiano. La scrittura di Carrière è fortemente segnata dal suo rapporto con il surrealismo,
ma è anche intrisa di sottile e pungente ironia, mai tenera nei confronti del potere e delle sue istituzioni, sempre
provocatoria verso le convenzioni e l’ideologia borghesi. Nel 1963 Carrière vince l’Oscar per il miglior cortometraggio
con Heureux anniversaire di Pierre Étaix. Nel 2015 gli viene conferito l’Oscar alla carriera dall’Academy di Los Angeles e,
nel 2016, il premio analogo dall’European Film Academy di Berlino.
I FILM
Rupture di Pierre Etaix e Jean-Claude Carrière, Francia 1961, 11'
Heureux anniversaire di Pierre Etaix e Jean-Claude Carrière, Francia 1962, 12'
Le soupirant/Io e la donna di Pierre Étaix, Francia 1963, 83’
Belle de jour/Bella di giorno di Luis Buñuel, Francia, Italia 1967, 101’
Le voleur/Il ladro di Parigi di Louis Malle, Francia, Italia 1967, 120’
La pince à ongle di Jean-Claude Carrière, Francia 1968, 12’
L'alliance di Christian de Chalonge, Francia 1971, 90’
Le charme discret de la bourgeoisie/Il fascino discreto della borghesia di Luis Buñuel, Francia, 1972, 102’
Le fantôme de la liberté/Il fantasma della libertà di Luis Buñuel, Francia, Italia 1974, 104’
La chair de l'orchidée/Un'orchidea rosso sangue di Patrice Chéreau, Francia, Italia, RFT 1975, 110’
Die Blechtrommel - Director's cut /Il tamburo di latta – Director’s Cut di Volker Schlöndorff, RFT, Francia, Polonia, Yugoslavia 1979, 162’
Die Fälschung/L'inganno di Volker Schlöndorff, RFT, Francia 1981, 108’
Danton di Andrzej Wajda, Francia, Polonia 1983, 136’
Milou en mai/Milou a maggio di Louis Malle, Francia, Italia, 1990 107’
The Mahabharata/Il Mahabharata di Peter Brook, Belgio, Australia, USA, Svezia, Portogallo, Norvegia, Olanda, Giappone,
Irlanda, Islanda, Finlandia, Danimarca, Gran Bretagna, Francia 1990, 3 parti [ep. 1, Game of Dice/Il gioco dei dadi,
95', ep. 2, Exile in the Forest/Esilio nella foresta, 110', ep. 3, War/La guerra, 110']
Birth/Birth - Io sono Sean di Jonathan Glazer, USA, Gran Bretagna, Francia, Germania 2004, 100’
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CULT MOVIE – GAMeCINEMA
Dal 2005, e continuativamente fino al 2011, Bergamo Film Meeting ha collaborato con GAMeC alla valorizzazione del
Fondo Cinematografico Nino Zucchelli all’interno del progetto GAMeCinema, presentando percorsi e retrospettive che
hanno contribuito a consolidare il legame tra cinema e arte. Quest’anno il protagonista è il mondo del lavoro e la lucida
disamina dei dati umani e sociali che lo circondano con Harmadik nekifutás (1973) di Péter Bacsó, il terzo capitolo della
cosiddetta “trilogia operaia” dopo Kitörés (1970) e Jelenidö (1971). Il film fu presentato per la prima volta in Italia a
Sanremo nel 1974 alla XVII Mostra Internazionale del Film d’Autore, dove vinse il Gran Premio, ex aequo con il film
georgiano Mol'ba (1968) di Tengiz Abuladze. La collaborazione con GAMeCinema si arricchisce inoltre, quest’anno, di
un importante evento speciale con la proiezione di un secondo film del Fondo Zucchelli, Mocart i Sal'eri (1962) di
Vladimir Gorikker, all’interno della mostra I costumi da Oscar di Theodor Pištěk allestita presso il Ridotto Gavazzeni del
Teatro Donizetti. Un piccolo gioiello per gli amanti della lirica, ma anche un’occasione per immergersi nell’atmosfera
dell’epoca in un contesto raffinato quale l’ambiente ricreato dalla mostra. Inedito in Italia, il film fu presentato al V Gran
Premio Bergamo (1962) nella sezione Le arti al cinema – Musica.
Mercoledì 15 marzo, ore 17.30 | Auditorium di Piazza della Libertà, Bergamo
Harmadik nekifutás/The Last Chance
di Péter Bacsó, Ungheria 1973, 98’
Jakus, direttore di uno stabilimento, improvvisamente rassegna le proprie dimissioni per inconciliabili divergenze
d’opinione con i vertici aziendali. Nonostante il disappunto di famigliari e amici, Jakus decide di ripartire da zero e torna
a fare il saldatore. Gli servirà tempo e fatica per conquistare la fiducia degli altri operai e far valere i propri princìpi,
perché «la ricollocazione non è un trionfo». Una critica al sistema, saldamente ancorata ai modi del realismo, che mette
a nudo le contraddizioni della realtà e della storia socialiste. Basato su una storia vera.
Venerdì 17 marzo, ore 18.30 | Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti, Bergamo | Ingresso libero
Motsart i Sal’eri/Mozart e Salieri
di Vladimir Gorikker, URSS, Lettonia 1962, 44’
Salieri, che ha dedicato alla musica tutta la sua vita e ha conseguito il successo con fatica e abnegazione, invidia il genio
di Mozart, per il quale la creazione artistica è poco più che un gioco, un vezzo scherzoso. Accecato dalla gelosia nei
confronti del rivale, Salieri decide di uccidere Mozart. La leggenda dell'avvelenamento di Mozart diventa qui un
pretesto per meditare sulla natura della creatività artistica e introdurre, con dialoghi brillantemente scarni, il tema della
ribellione a Dio. «E son genio e delitto due cose incompatibili».
Inedito in Italia, il film fu presentato al V Gran Premio Bergamo (1962) nella sezione Le arti al cinema – Musica.
Iniziativa resa possibile grazie al generoso contributo della signora Lina Zucchelli Valsecchi.
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BERGAMO FILM MEETING INAUGURA BERGAMO JAZZ
L'immancabile passaggio di testimone fra i due Festival è fissato per il pomeriggio di domenica 19 marzo, prima con la
proiezione del film Nowhere To Go (1958) diretto Seth Holt e musicato dal trombettista Dizzy Reece, e poi con una
doppia performance: il trio Tino Tracanna (sassofono), Walter "Bonnot" Buonanno (live electronics) e Roberto
Cecchetto (chitarra), artefice di un mix fra sonorità acustiche ed elettroniche, musicherà dal vivo dapprima il film di
René Clair Paris Qui Dort (1924) – una delle prime opere cinematografiche di fantascienza – e poi si allargherà alla voce
di Awa Fall e al trombone di Andrea Baronchelli, interagendo con il live painting dell'artista spagnolo Zësar Bahamonte e
sancendo così l'inedita triangolazione fra Bergamo Film Meeting, Bergamo Jazz e Pigmenti, progetto di Cooperativa
Sociale Patronato San Vincenzo.
In collaborazione con Teatro Donizetti – Bergamo Jazz
Paris qui dort
di René Clair, Francia 1924, 35’
In una Parigi deserta, Albert, il guardiano notturno della Tour Eiffel, si sveglia e scopre che l’intera città è addormentata.
Tutto sembra essersi fermato nel corso della notte. Secondo film del grande regista francese. Raffinato, elegante,
ironico, surreale.
Nowhere to Go/Senza domani
di Seth Holt, Gran Bretagna 1958, 89’
Dopo essere evaso di prigione, un ladro deve vedersela prima con i ricatti del suo ex complice e poi con la difficoltà di
recuperare il bottino. Cupo dramma cinematograficamente molto avanti per il suo tempo. Debutto della grande Maggie
Smith. Colonna sonora di Dizzy Reece.
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INCONTRI: CINEMA E ARTE CONTEMPORANEA
FRANCO VACCARI
Bergamo Film Meeting, in collaborazione con l’associazione culturale The Blank, propone due appuntamenti dedicati al
rapporto tra cinema e arte contemporanea. Protagonista è l’artista Franco Vaccari (Modena, 1936), uno dei più
significativi e importanti interpreti dei linguaggi del contemporaneo.
L’artista omaggerà la città di Bergamo allestendo l'inedita video installazione ambientale Esposizione in tempo reale N.45
presso la Sala alla Porta Sant'Agostino e collocando all'esterno dello spazio l'installazione Il Mendicante Elettronico.
Sabato 11 marzo, alle ore 16.00 presso il Cinema San Marco, Franco Vaccari presenterà una selezione delle sue opere
video, ripercorrendo oltre quarant'anni di ricerca e sperimentazione, che hanno contraddistinto la sua carriera artistica.
La collaborazione con Franco Vaccari è resa possibile grazie al supporto della Galleria P420 di Bologna.
Esposizione in tempo reale N.45
Bergamo, 11 - 19 marzo 2017 | Sala alla Porta Sant'Agostino - Via della Fara
Inaugurazione venerdì 10 marzo alla presenza dell'artista, ore 18.00
Orari: martedì - venerdì: 15.30 - 19.30 | sabato - domenica: 11.00 - 19.30 | Ingresso libero
In Esposizione in tempo reale N.45 il video Buona Notte, raffigurante il fuoco di un camino mentre si consuma e crepita,
è proiettato sovrapposto all’immagine del dipinto di Alessandro Magnasco Lo scaldatoio della frateria, dando un effetto
animato di forte impatto visivo all'intera composizione pittorica. L’installazione è una poetica riflessione sulla figura di
Cartesio: il padre del razionalismo decise di dedicarsi alla filosofia dopo una notte di sogni esaltanti e rivelatori, il 10
settembre 1619 a Ulm di Baviera, dentro una stanza ben riscaldata da una stufa.
Per Esposizione in tempo reale N.45, su invito di franco Vaccari, dieci artisti bergamaschi (Davide Allieri, Cinzia Benigni,
Filippo Berta, DZT collective, Oscar Giaconia, Daniele Maffeis, Andrea Mastrovito, Giovanni Oberti, Francesco Pedrini,
Maria Francesca Tassi) realizzeranno altrettante inedite sculture-giaciglio, pensate appositamente per dialogare con il
video Buona Notte.
Il 10 marzo in occasione dell’inaugurazione dell’installazione presso Porta Sant’Agostino, lo spazio verrà animato
ospitando il riposo degli artisti, di alcuni operatori culturali e di coloro che desidereranno partecipare, trattenendosi alla
Porta per l’intera nottata. In questo modo l’apporto diretto di coloro che interagiscono con Esposizione in Tempo Reale
N.45 diventa indispensabile all’attuarsi dell’opera (info e prenotazioni: 035 19903477, [email protected] - max
20 partecipanti).
All’esterno della Porta troverà spazio Il Mendicante Elettronico, video installazione del 1973. Su uno schermo a tubo
catodico compare la scritta «Der blinde kommt gleich» (il cieco torna subito) in sovraimpressione all’immagine di un
criceto dentro ad un cappello. Con la sostituzione di un televisore ad un mendicante in carne ed ossa, Vaccari innesca
uno spiazzamento dello spettatore e pone delle riflessioni sul potere dei media e del gesto artistico.
Opere Video
11 marzo, ore 16.00 | Cinema San Marco - Piazzale della Repubblica, 2, Bergamo |Ingresso libero
Presentazione delle opere video e incontro con Franco Vaccari
Nei sotterranei/Underground
Italia 1966-67, 6’56’’
Le immagini di pareti di bagni e scantinati cosparsi di graffiti assumono il significato di poesia anonima e trovano un
corrispettivo filmico nelle sperimentazioni degli esordi dell’artista con la poesia visiva.
I cani lenti/Slow dogs
Italia 1971, 8’38’’
L'atto di seguire e riprendere alcuni cani randagi evidenzia le differenti reazioni degli animali a contatto con la
telecamera, dimostrando come l’osservazione perturbi il soggetto. Base sonora su un brano dei Pink Ployd.
La via Emilia è un aeroporto
Italia 2000, 14’30’
Uno spaccato di vita degli abitanti della Via Emilia: dalle case di persone intente a guardare la tv, all’interazione con le
prostitute del posto, fino a soffermarsi sulle immagini di modellini di aeroplani installati lungo la via, che alludono alla
voglia di evasione degli abitanti.
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Provvista di ricordi per il tempo dell’Alzheimer
Italia 2003, 21’57’’
L'artista, immaginandosi affetto da Alzheimer, attinge da fotografie personali per realizzare il video dei ricordi che
perderebbe per ultimi.
Franco Vaccari
Precursore di molte tendenze dell’arte contemporanea, Vaccari è attivo sin dalla metà degli anni ‘60; attraverso le sue
opere ha ridefinito il concetto di fotografia, tempo, e pubblico. La sua ricerca artistica ruota intorno a tre tematiche
fondamentali: la dissoluzione dell'oggetto estetico modernista; l'utilizzo della fotografia, del film, del video, al fine di
impegnare lo spettatore in un processo di partecipazione e di riflessione critica sui media; l'accento sulle specifiche
condizioni contestuali dell'esperienza, con particolare riferimento allo spazio pubblico e alla città.
Questi elementi collocano il lavoro di Vaccari nell'ambito di un particolare filone dell’arte concettuale, in cui la nozione
tradizionale di opera d'arte appare del tutto superata: i lavori prevedono il coinvolgimento diretto dello spettatore,
trasformando l’artista da produttore unico e originale a colui che innesca un evento senza necessariamente
controllarne gli esiti. Conseguentemente, la dimensione della ricezione dell’opera diviene di estrema importanza.
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ANTEPRIME E EVENTI SPECIALI
Anteprime
Rebelkirurgen/Chirurgo ribelle
di Erik Gandini, Svezia 2016, 51’
Erik Erichsen, un chirurgo svedese con trent’anni di carriera in patria, si trasferisce in Etiopia. Qui, senza gli impedimenti
della burocrazia, può finalmente operare. Anche se a portata di mano ha solo un trapano elettrico e dei raggi di
bicicletta. Del resto, dice lui: «La miseria intellettuale in Svezia è più grande della miseria materiale in Etiopia».
Anteprima mondiale in collaborazione con Lab 80 film
Unfaithfully Yours/Infedelmente tua
di Preston Sturges, USA, 1948, 98’
Di ritorno a New York da un viaggio in Inghilterra, il celebre direttore d'orchestra sir Alfred de Carter si convince che sua
moglie Daphne lo tradisce. Una delle più belle commedie del cinema americano classico. Sequenza capolavoro che
mescola musica e delirio. Sublime.
Versione restaurata digitale per il progetto di distribuzione classici "Happy Returns!" Il grande cinema Lab 80 film.
Fondo Georges Simenon – Gianni Da Campo
467 volumi in italiano, 265 in francese, 30 in altre lingue (dal tedesco al russo, dall'ebraico all'arabo), 62 opere di critica
di cui 55 in francese, per un totale di 824 libri, più alcune riviste d’epoca, un ricchissimo campionario di letteratura
grigia, film in vhs e dvd.
Questi sono i numeri del Fondo Georges Simenon intitolato a Gianni Da Campo: una ricchissima biblioteca interamente
dedicata allo scrittore belga, una collezione pressoché completa che copre tutta – o quasi – la vastissima produzione di
Georges Simenon. A distanza di quattordici anni, il Fondo è divenuto un vero e proprio punto di riferimento per la
ricerca e l’approfondimento dell’opera dello scrittore belga. Gestito in collaborazione con Fondazione Alasca – Archivi
dell’audiovisivo, negli anni è stato incrementato con nuove acquisizioni dall’Italia e dall’estero.
Per il 2017, nella seconda metà di settembre, BFM organizzerà una rassegna e un seminario. Il tema sarà quello del
giallo, in tutte le sue declinazioni, letterarie e cinematografiche, e nella sua accezione più vasta, spaziando tra i diversi
sottogeneri: la detective story, il thriller nelle sue espressioni multiformi, il noir e le sue tante rivisitazioni, il poliziesco.
Cinema, ma anche fumetti, riflessioni critiche e certamente qualche sorpresa, con la partnership del Centro Studi
Simenon di Liegi.
La proiezione di Lo sciacallo (L'aîné de Fercheaux, 1962) di Jean-Pierre Melville, tratto dall’omonimo romanzo di
Georges Simenon, vuole essere il primo atto di questo nuovo progetto.
L'aîné des Ferchaux/Lo sciacallo
di Jean-Pierre Melville, Francia, Italia 1963, 102’.
Un pugile alla fine della carriera, Mandet, e un finanziere, Ferchaux, che ha dei conti in sospeso con la giustizia per
bancarotta, lasciano insieme la Francia per tentare di rifarsi una vita negli Stati Uniti. Road movie, la storia di un’amicizia
difficile.
In collaborazione con Fondazione Alasca, Il Cavaliere Giallo e Centre d'études Georges-Simenon de l'Université de Liège.
Premio Giulio Questi 2017
Il Premio Giulio Questi è riservato ai videomaker che non hanno superato i 27 anni di età. La prima edizione si è tenuta
lo scorso anno a Roma; la seconda edizione si terrà a Bergamo e inaugura la nuova collaborazione con il Comune di
Bergamo. Il Premio è internazionale ed è riservato ai cortometraggi realizzati in digitale (sia con videocamere
professionali che con cellulari e smartphone). Il Premio, dedicato al regista, sceneggiatore e scrittore scomparso nel
2014, autore, tra gli altri di Se sei vivo spara (vero e proprio cult-movie del western all’italiana) e di La morte ha fatto
l’uovo, nasce da un’idea della moglie Diana Donatelli, con l’intento di promuovere e sostenere opere di giovani autori. Il
regolamento del Premio sarà pubblicato su internet entro la fine di marzo. La premiazione è prevista nei primi di
giugno: al film vincitore sarà assegnato un premio di 2.000 euro.
Giulio Questi, nato a Bergamo nel 1924, è una delle figure più eccentriche del cinema italiano. Inizia come
documentarista, facendo l'aiuto regista di Valerio Zurlini e Francesco Rosi e l'attore ne La dolce vita. Esordisce nella
regia nel 1961 firmando l'episodio Viaggio di nozze (o: La prima notte) del film Le italiane e l'amore. Nel 1968 dirige La
morte ha fatto l'uovo, un thriller non convenzionale ambientato in un allevamento di polli. Arcana, il suo ultimo film, è
del 1972. Negli anni successivi, Questi si dedica alla televisione. Nel 2014 l'editore Einaudi pubblica Uomini e
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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comandanti, ambientato durante la Resistenza. Giulio Questi aveva infatti partecipato giovanissimo alla guerra di
liberazione tra la Val Seriana e la Val Brembana, e di quell'esperienza aveva scritto racconti crudi ma pieni di umanità,
molto amati da Elio Vittorini.
La prima notte (Viaggio di nozze) [ep. di Le italiane e l'amore]
Italia, Francia 1961, 11’
Durante la prima notte di nozze, sul traghetto che li sta portando in luna di miele da Napoli a Palermo, due sposini
hanno il loro primo serio litigio. Un piccolo dramma della gelosia.
Il passo [ep. di Amori pericolosi]
Italia, Francia 1964, 34’
Ossessionato dal suono lugubre e sordo del passo claudicante di sua moglie Isabel, un uomo si invaghisce della giovane
cameriera Janine, che gira scalza per casa, con passo leggero e silenzioso. Thriller dal finale inaspettato.
Fantamaratona
A Bergamo Film Meeting, la notte di venerdì 17 si popola di licantropi, con In compagnia dei lupi di Neil Jordan,
autentico film culto degli anni ’80 e rivisitazione della fiaba di Capuccetto Rosso, a cavallo tra horror e fantasy, e il suo
antesignano L’uomo lupo di George Waggner, un classico diventato pietra miliare del filone lupi mannari, più volte
ripreso e citato dai film di genere che l’hanno succeduto.
The Wolf Man/L'uomo lupo
di George Waggner, USA 1941 – versione restaurata in digitale
Alla morte del fratello maggiore, Larry Talbot torna alla casa natale nel Galles. Una sera, in compagnia di una bella
ragazza di un villaggio vicino, si avventura nel bosco per farsi leggere le carte da un gruppo di gitani. Uno di questi è un
pericoloso lupo mannaro che assale un’amica della ragazza; per difenderla, Larry lo uccide, ma durante il combattimento
rimane infettato. A ogni luna piena, lo stesso Larry sarà destinato a trasformarsi in un licantropo.
Un classico film dell'orrore sceneggiato da Curt Siodmak. Lon Chaney Jr., figlio d'arte, rimarrà per sempre legato a
questo ruolo.
The Company of Wolves/In compagnia dei lupi
di Neil Jordan, Gran Bretagna 1984, 95' – versione restaurata in digitale
Rosaleen, una graziosa adolescente, rivive nei sogni tutto quello che le succede nella vita, mescolandolo alle fiabe che
ama leggere prima di addormentarsi. È così che si ritrova a dover attraversare il bosco per recarsi alla casetta della
nonna, protetta solo da una mantellina rossa che la nonna stessa le ha fatto. Incontra quindi un cacciatore, che la
coinvolge in una sfida… Fortemente intriso di sensualità, non è un horror, non è un fantasy, ma soprattutto non è un
film per bambini. Imperdibile Angela Lansbury nel ruolo della nonnina.
Bergamo Film Meeting 35a edizione
29
KINO CLUB
Un’offerta formativa vasta e articolata, per avvicinare bambini e ragazzi al cinema d’autore, attraverso opere provenienti
da tutto il mondo. Un programma di educazione alla medialità che, tramite percorsi di visione specifici, aiuterà a
sviluppare le capacità di analisi e di critica; uno strumento rivolto a docenti e insegnanti per fornire ai propri studenti
nuovi spunti di riflessione e di studio.
Per la 35a edizione di Bergamo Film Meeting la sezione sarà arricchita da una selezione di film candidati al premio Oscar
come miglior corto di animazione dagli anni ‘60 ad oggi, per mostrare le tecniche e gli stili che hanno precorso le
tendenze attuali, e dal “best of” del festival KloosterKino di Nijmegen (Paesi Bassi), con un’ampia proposta di
cortometraggi di animazione dell’ultima edizione del festival olandese.
I FILM
Ma vie de Courgette/La mia vita da Zucchina
di Claude Barras, Francia, Svizzera 2016, 75’
Il suo nome di battesimo è Icare, ma tutti lo chiamano Zucchina. Quando la sua mamma muore, Zucchina finisce in
orfanotrofio. Qui, insieme ad altri bambini, conoscerà il valore dell’amicizia e della solidarietà. Dal libro Autobiografia di
una zucchina di Gilles Paris. Un cartoon atipico, straordinario, che deve molto a Tim Burton e Ken Loach.
Phantom Boy
di Alain Gagnol, Jean-Loup Felicioli, Francia, Belgio 2015, 84’
Nel corso di alcune indagini, l’ispettore Alex viene ferito da un misterioso personaggio con il volto sfigurato. Trattenuto
in ospedale, incontra Léo, un piccolo paziente con la straordinaria capacità di lasciare il proprio corpo quando desidera.
Dopo Un gatto a Parigi (2010), Gagnol-Felicioli scelgono qui la chiave fantasy per raccontare il delicato tema della
malattia. Toccante, poetico e ricco di citazioni cinefile.
Song of the Sea/La canzone del mare
di Tomm Moore, Irlanda, Danimarca, Belgio, Francia, Lussemburgo 2014, 93’
La mamma di Ben muore dando alla luce la piccola Saoirse e lui non riesce ad accettare la sorellina che, ormai all’età di
sei anni, non ha ancora imparato a parlare. Saoirse in realtà è una selkie, una creatura metà donna e metà foca. Dopo
The Secret of Kells (2009), Tomm Moore torna a ispirarsi alla mitologia irlandese per un commovente racconto di
formazione.
I cortometraggi Academy Awards
Sisyphus
di Marcell Jankovics, Ungheria 1974, 2’05’’
La forza espressiva della linea. Ridotta all’essenzialità del tratto, l’animazione coniuga in modo efficace la tensione dello
sforzo di Sisifo con il movimento dinamico e fluido del gesto calligrafico che lo delinea.
A légy/The Fly
di Ferenc Rófusz, Ungheria 1979, 3’07’’
Una soggettiva nei panni di una mosca. Finale a sorpresa.
Creature Comforts
di Nick Park, Gran Bretagna 1989, 5’16’’
Sondaggio sulle condizioni abitative condotto in uno zoo. Le interviste che costituiscono la traccia audio sono state
realmente realizzate tra i passanti senza un copione di riferimento.
Řeči, řeči, řeči…/Words, Words, Words
di Michaela Pavlátová, Cecoslovacchia 1991, 7’48’’
Quante volte ci si è trovati in sintonia con il proprio interlocutore, salvo un istante dopo sentirsi del tutto incompresi? Il
bar si dimostra lo scenario ideale per illustrare con ironia la volatilità e il potere delle parole.
Le moine et le poisson/The Monk and the Fish
di Michaël Dudok de Wit, Francia 1994, 6’22’’
Basandosi su una “follia” di Arcangelo Corelli, Serge Besset crea la base musicale su cui animare un monaco e l’oggetto
della sua ossessione: un pesce inafferrabile.
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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Das Rad/Rocks
di Chris Stenner, Arvid Uibel, Heidi Wittlinger, Germania 2003, 8’27’’
Nel corso dei secoli due esseri di pietra assistono impassibili al progresso dell’uomo, meteora passeggera su questa
Terra. Dialoghi spassosi.
Guard Dog
di Bill Plympton, USA 2004, 4’39’’
Un cane tanto protettivo quanto paranoico è fonte di problemi per il suo padrone. Pastelli colorati a tinte vivaci, tecnica
di animazione impeccabile e grottesca ironia connotano la griffe autoriale delle animazioni di Bill Plympton.
I Met the Walrus
di Josh Raskin, Canada 2007, 5’56’’
Nel 1969 il quattordicenne Jerry Levitan intervistò John Lennon nella stanza d’albergo dove teneva un bed-in. Dei 40
minuti registrati, 5 costituiscono la traccia sonora di questa animazione di John Raskin che cerca di dare forma alle
parole di Lennon.
A Single Life
di Marieke Blaauw, Joris Oprins, Job Roggeveen, Paesi Bassi 2014, 3’
Pia scopre che un 45 giri ha il potere di portarla indietro nel tempo: ad ogni solco il disco le fa rivivere un momento della
sua vita…
The Bigger Picture
di Daisy Jacobs, Gran Bretagna 2014, 8’
La vita e gli equilibri tra due fratelli vanno in crisi davanti alla necessità di prendersi cura dell’anziana madre. Daisy Jacobs
realizza una life-size facendo interagire i personaggi dipinti sul muro del suo studio con oggetti animati in stop motion.
I cortometraggi KloosterKino
La table/The Table
di Eugène Boitsov, Francia 2016, 4’15’’
Un falegname amante della precisione è in conflitto con un mondo insensibile alla sua ricerca di perfezione.
No Offense
di Kris Borghs, Belgio 2016, 6’40’’
La satira e le sue penne sono messe a giudizio. La pena di morte è inflitta senza esitazione ma un accusato, convinto che
la propria condanna non sia ancora stata “disegnata”, sfida la giuria.
Plein été/High Summer
di Josselin Facon, Francia 2016, 5’49’’
La calma di una giornata estiva passata in campagna è turbata da un momento di consapevolezza: il giovane
protagonista vede per la prima volta sua madre nella sua femminilità.
Gamlet. Komediya/Hamlet. Comedy
di Yevgeniy Fadeyev, Russia 2016, 5’
Una scolaresca a teatro escogita attività più divertenti che non seguire la tragedia di Amleto, architettando una serie di
bricconate a spese dell’insegnante che li accompagna.
Penelope
di Heta Jäälinoja, Estonia 2016, 4’
Qualcuno alla porta suona il campanello. Ma in casa è tutto in disordine.
Ciało obce/Foreign Body
di Marta Magnuska, Polonia 2016, 7’
Un corpo estraneo ha vita propria. Se abita su di te, non puoi sbarazzartene. Questa è la storia di qualcosa che a prima
vista ci sembra strano, ma che poi si trasforma nella cosa a noi più cara.
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Viikset/The Moustache
di Anni Oja, Finlandia 2016, 4’
Un uomo sfoggia un magnifico paio di baffi e vuole che tutto il mondo lo sappia. Ma poi incontra un uomo con un paio
di baffi altrettanto straordinari. Ne deriva una battaglia all’ultimo colpo di baffo.
Voće/Fruit
di Ivan Mirko Senjanović, Croazia 2016, 5’
Un raggio di sole si fa strada in cucina. Fra tutti i tipi di frutta soltanto le arance ne sono illuminate. Scatta la rivolta.
Parade
di Digna van der Put, Paesi Bassi 2015, 4’14’’
Sei flauti di una banda scandagliano sagome e fattezze di un’uniforme. Un’indagine ad alto rischio…
Zeezucht/Jonas and the Sea
di Marlies van der Wel, Paesi Bassi 2015, 12’
Jonas ha sempre vissuto in riva al mare sognando di appartenere al mondo sottomarino. Un giorno, quando è ormai
anziano, crede di aver trovato quel tassello mancante che ha sempre cercato per realizzare il suo sogno.
Sore Eyes for Infinity
di Elli Vuorinen, Finlandia 2016, 12’
Una serie di bizzarri clienti utilizza in modo inaspettato gli strumenti di lavoro di un ottico. Sorge un dubbio: correggere
le diottrie porta veramente a vedere in maniera più nitida? Oppure un problema alla vista può essere utile a restituire
uno sguardo diverso sul reale?
Cartoni animati… in corsia!
Progetto unico in Italia e tra i pochi in Europa, è frutto della sinergia tra i soggetti coinvolti: i bambini e i ragazzi, gli
operatori e volontari Avisco, gli insegnanti della Scuola in ospedale, gli educatori, il personale medico-sanitario e i
familiari dei pazienti.
A cura di Associazione Avisco – AudioVisivoScolastico, in collaborazione con l'Ospedale dei Bambini – Spedali Civili di
Brescia.
La gara delle coccinelle
Italia 2016, 2'7’’
Nel corso di una gara, proprio nel momento in cui ha la vittoria in tasca, una coccinella decide di invertire il senso di
marcia per scoprire cosa è successo alle sue rivali.
Le mutande di Orso Bianco
Italia 2016, 3'40’’
Orso Bianco si sveglia una mattina e scopre di aver perso le mutande. La situazione è piuttosto imbarazzante, ma per
fortuna il suo amico Topo lo aiuta a cercarle.
Backstage
Italia 2016, 5'
Piccolo film di animazione realizzato nelle corsie dell’ospedale: dall’idea iniziale alla costruzione dei materiali, fino al
momento delle riprese frame by frame e alla visione finale.
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LE PROPOSTE FORMATIVE DI BERGAMO FILM MEETING 2017
Masterclass
Mercoledì 15 marzo, ore 16.00 | Bergamo, Spazio ParolaImmagine di GAMeC - Via San Tomaso, 53 - Bergamo
Masterclass con Chintis Lundgren
Rivolta ad appassionati di illustrazione e di cinema dai 16 anni in su.
Una carrellata di cortometraggi condurrà nel mondo surreale e immaginativo che contraddistingue le produzioni
dell’animatrice estone. Durante la masterclass l’autrice presenterà i propri lavori, raccontando il dietro le quinte delle
varie fasi della produzione di un cartone animato. Rivolta ai ragazzi dai 16 anni in su.
Giovedì 16 marzo, ore 14.30 | Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti | Ex Manifattura Tabacchi - Viale Fulvio Testi, 121
GLI INCONTRI DELLA CIVICA
Proiezione del film Nói albinói (Noi albinoi) di Dagur Kári, a seguire
Incontro con Dagur Kári, aperto al pubblico
Venerdì 17 marzo, ore 14.30 | Brescia, LABA - Libera Accademia di Belle Arti | Via Don Giacomo Vender, 66
Masterclass con Thanos Anastopoulos, aperta al pubblico
Workshop
Sabato 11 marzo, ore 15.00 | Bergamo, Libreria Incrocio Quarenghi - Via Giacomo Quarenghi, 32
Lo storyboard creativo | Workshop con Martoz
Rivolto ad appassionati di illustrazione e di cinema dai 16 anni in su.
Lo storyboard è una progettazione, è la resa visiva della narrazione sequenziale per eccellenza, ponte tra fumetto,
cartoni animati e cinema. Insieme all’autore della graphic novel Remi Tot in Stunt Alessandro Martorelli, in arte Martoz, i
partecipanti scopriranno e analizzeranno il ruolo dello storyborad nella fase creativa e nel processo di realizzazione di un
progetto.
Domenica 12 marzo, ore 15.00 | Bergamo, Spazio ParolaImmagine di GAMeC - Via San Tomaso, 53
"Pasta!"... impastanimiamoci | Workshop di cinema d’animazione con Avisco
Rivolto ad appassionati di cinema d’animazione dai 9 ai 14 anni.
Laboratorio in stop motion e pixilation dove i partecipanti metteranno le mani in pasta all'animazione! Una full
immersion nel mondo dell’animazione a passo uno usando come materiale la pasta di vari formati e… tempi di cottura.
Sabato 18 marzo, ore 14.30 | Bergamo, Libreria Incrocio Quarenghi - Via Giacomo Quarenghi, 32
Raccontami un ricordo d'infanzia | Workshop con Cristina Portolano
Rivolto a ragazzi e ragazze dai 10 ai 15 anni.
Partendo dal libro autobiografico Quasi signorina e dai film biografici di Miloš Forman, come Amadeus, Larry Flynt –
Oltre lo scandalo e Man on the Moon, un laboratorio per la realizzazione e la messa in opera di un ricordo d’infanzia, a
fumetti, senza porre limiti alla fantasia. A conclusione, tutti i lavori realizzati durante il workshop, saranno raccolti in una
micro-fanzine.
Domenica 19 marzo, ore 10.30 | Bergamo, Libreria Incrocio Quarenghi - Via Giacomo Quarenghi, 32
Laboratorio di serigrafia a cura di Corpoc
Rivolto a grafici, illustratori o semplici appassionati maggiori di 16 anni
La serigrafia è un sistema di riproduzione che permette di stampare soggetti di ogni dimensione e forma su un qualsiasi
materiale. Chiunque è in grado di realizzare a mano le proprie serigrafie: dalle preparazioni grafiche al telaio, con un
supporto su cui stampare e del colore. E se invece del colore si stampasse… con la birra?
In collaborazione con il Birrificio Indipendente Elav.
Info e prenotazioni: [email protected]
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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BFM DAILY STRIP: IL FESTIVAL A FUMETTI
Anche per l'edizione 2017, Bergamo Film Meeting ospita il meglio del panorama italiano del fumetto: cinque illustratori,
che con le loro strisce quotidiane raccontano la propria avventura al Festival. Ogni sera la striscia della giornata appena
trascorsa sarà pubblicata sul sito di Bergamo Film Meeting. Ai tre giovani emergenti Martoz, Francesco Guarnaccia e
Cristina Portolano, si affiancano due artisti già conosciuti e molto apprezzati: Davide Toffolo, fumettista e frontman della
band Tre Allegri Ragazzi Morti, che inaugurerà la mostra Gli anni ‘90 a colori – Le prime storie a fumetti di Davide Toffolo,
oggi, e Leo Ortolani geniale creatore di Rat-Man, che con il suo irriverente e sarcastico sguardo realizzerà, in esclusiva
per Bergamo Film Meeting, la recensione a fumetti di un film.
Parola agli illustratori
MARTOZ | Sabato 11 marzo, ore 20.00 - Bergamo, Meeting Point, Piazza della Libertà
Martoz è nato ad Assisi nel 1990. Fumettista, illustratore e street artist, ha realizzato sia progetti personali (Parade,
Crisma), che collaborazioni (B Comics, Squame, Lucha Libre, Canicola, Inuit). Nel 2015 realizza Remi Tot in STUNT, il suo
primo libro a fumetti, edito per MalEdizioni. Come illustratore collabora con l’Illustratore Italiano, Linus e con
l’associazione Illustri.
DAVIDE TOFFOLO | Lunedì 13 marzo, ore 20.00 - Bergamo, Meeting Point, Piazza della Libertà | ore 22.30 - Bergamo,
Auditorium, Piazza della Libertà
Tra gli autori più rappresentativi del fumetto italiano, ha pubblicato, tra gli altri Carnera, Pasolini, Il Re Bianco, Très! e
Graphic Novel Is Dead. Panini Comics ha ristampato tutti i suoi libri degli anni '90: Piera degli spiriti, Fregoli, Farefumetti
e il serial completo di Cinque allegri ragazzi morti, a colori. È inoltre co-fondatore e voce della band Tre Allegri Ragazzi
Morti, un progetto in cortocircuito multimediale tra musica e fumetto.
LEO ORTOLANI | Martedì 14 marzo, ore 19.30 - Bergamo, Bookshop, Piazza della Libertà | ore 22.30 circa - Bergamo,
Auditorium, Piazza della Libertà
Nato a Pisa nel 1967 e trasferitosi dopo un anno a Parma, Ortolani è il creatore del celeberrimo Rat-Man e uno dei più
importanti e apprezzati fumettisti italiani. Le sue opere, dallo stile ironico e pungente, gli sono valse numerosi
riconoscimenti. L’esordio risale al 1989, quando per la collana Spot della Casa editrice Comic Art pubblica proprio la
prima storia di Rat-Man: da quel momento, Ortolani inizia una serie di collaborazioni tra parodie e serie animate che lo
portano fin sui palchi del teatro. Sul suo blog, da qualche anno pubblica le recensioni a fumetti dei più grandi successi
cinematografici recenti, incluse nella raccolta CineMah, insieme ad altre recensioni inedite, edita nel 2016 da BAO
Publishing.
FRANCESCO GUARNACCIA | Mercoledì 15 marzo, ore 20.00 - Bergamo, Meeting Point, Piazza della Libertà
Classe ‘94, Francesco Guarnaccia è fumettista e illustratore. Fa parte del collettivo Mammaiuto, con il quale ha
pubblicato From Here To Eternity e ha partecipato all’antologico Un ragazzo parte per un viaggio, ferisce qualcuno, non
torna più a casa. Dopo la recente ristampa del suo primo libro con Shockdom, è al lavoro su un nuovo libro per BAO
Publishing e sulla nuova serie Il Cavalier Inservente, mentre studia Design a Firenze e continua a realizzare fumetti di
soppiatto.
CRISTINA PORTOLANO | Giovedì 16 marzo, ore 20.00 - Bergamo, Meeting Point, Piazza della Libertà
Cristina Portolano nasce nel 1986 a Napoli dove frequenta il liceo artistico per poi trasferirsi a Bologna all’Accademia di
Belle Arti. Oggi disegna storie a fumetti, è illustratrice, fa wall painting e a volte insegna educazione artistica alle scuole
medie. Ha pubblicato su Internazionale, VITA magazine, Lo straniero, Hamelin, Illywords, Napoli Monitor, con collettivi di
autoproduzione come Ernest virgola, Delebile, Teiera, Squame e collabora al portale di informazione a fumetti graphicnews.com. Il suo primo libro Quasi signorina è edito dalla casa editrice Topipittori.
Gli incontri con gli illustratori saranno moderati da Simone Tempia.
Simone Tempia è scrittore, giornalista, collabora con Vogue Italia e vive in compagnia di un maggiordomo immaginario di
nome Lloyd. Da qualche mese Simone e il suo maggiordomo sono diventati i protagonisti di un libro, Vita con Lloyd,
(ri)stampato da Rizzoli Lizard.
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Le mostre
GLI ANNI ‘90 A COLORI – LE PRIME STORIE A FUMETTI DI DAVIDE TOFFOLO, OGGI.
Dal 12 al 26 marzo | Bergamo, GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo | Via San Tomaso, 53
lunedì - domenica 9.00 - 13.00; 15.00 - 18.00 | chiuso il martedì | ingresso libero
Piera degli spiriti, Fregoli e il serial Cinque allegri ragazzi morti sono le prime visioni dell'autore friulano Davide Toffolo,
riproposte oggi in libreria dalla casa editrice Panini Comics. Una sorta di diario degli anni che hanno dato inizio
all'affascinante percorso dell'editoria indipendente nel fumetto e nella musica. Originali e stampe in mostra.
Inaugurazione: domenica 12 marzo, ore 17.30, alla presenza dell'artista
Closing party: domenica 26 marzo, ore 17.30, con la performance della band Lupetto, gruppo angloitaliano, erede della
tradizione punkrock pordenonese (Great Complotto, Prozac +, Tre allegri ragazzi morti).
In collaborazione con La Cornice di Lagetto.
FRANCESCO GUARNACCIA: WORKS
Dall’11 al 19 marzo | Bergamo, Libreria Incrocio Quarenghi | Via Giacomo Quarenghi, 32 | ingresso libero
lunedì 15.00 - 19.30 | martedì - sabato 10.00 - 14.00 e 15.00 - 19.30 | domenica 10.00 - 13.00
Mostra dei lavori di Francesco Guarnaccia: dai bozzetti alle tavole dei suoi prossimi libri in uscita.
Presentazione con Francesco Guarnaccia: mercoledì 15 ore 17.00.
Le strisce serigrafate
Lunedì 13, mercoledì 16, venerdì 17 (Meeting Point, ore 20.00) e domenica 19 (Libreria Incrocio Quarenghi, ore 10.30) i
ragazzi di Corpoc stamperanno a mano, su carta, ma anche su magliette, borse e felpe le strip realizzate dai fumettisti.
Presso il Meeting Point saranno inoltre disponibili fino ad esaurimento, le tavole serigrafate, mentre per i veri
appassionati e collezionisti di fumetti ci sarà una sorpresa: al termine dei 9 giorni del Festival la raccolta delle strisce
potrà diventare un piccolo libro, da sfogliare e conservare.
Il progetto BFM Daily Strip è realizzato in collaborazione con Corpoc, Libreria Incrocio Quarenghi, GAMeC - Galleria d'Arte
Moderna e Contemporanea di Bergamo e Birrificio Indipendente Elav e con il prezioso aiuto di Simone Tempia.
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FESTIVAL E DINTORNI
Incontri con gli autori
Il Festival, anche per questa edizione, dedica spazio agli incontri con i protagonisti dei film proiettati in sala, alla
presentazioni di libri e alle tavole rotonde. Dall’11 al 19 marzo il BFM Bookshop, una piccola libreria con una ricca
selezione di libri di argomento cinematografico, gadget e pubblicazioni di Bergamo Film Meeting, offrirà al pubblico
diverse occasioni di approfondimento.
Volontari
Il supporto del pubblico, degli appassionati e di quanti nel corso degli anni hanno dimostrato l'attaccamento al Festival
continua a permettere la realizzazione di una manifestazione tra le più prestigiose del panorama nazionale e
internazionale. Vogliamo ancora una volta ricordare quanto sono importanti, per Bergamo Film Meeting, le energie dei
giovani e giovanissimi che si avvicinano al Festival come volontari. Per questa edizione, saranno circa 60 i ragazzi,
studenti e appassionati di cinema, che affiancheranno lo staff organizzativo: a tutti loro vogliamo rivolgere i nostri più
sinceri ringraziamenti e l’augurio che questa possa essere un’esperienza unica, divertente e formativa allo stesso
tempo.
Eventi speciali
DOMENICA 12 MARZO
ore 17.00 | Piazza della Libertà
Il Cinefurgone – Cinema amatoriale in movimento
Cinescatti è un progetto di Laboratorio 80 per il recupero e la valorizzazione degli archivi di famiglia. Dal 2010 si occupa
di conservare filmati realizzati in pellicola da cineamatori tra gli anni ‘20 e gli anni ‘90 nei formati 9,5mm Pathé Baby,
8mm e Super 8.
Cinescatti presenta durante Bergamo Film Meeting alcuni dei suoi migliori fondi filmici, con filmati che coprono un arco
temporale dagli anni ’20 agli anni ’70, in un evento tutto dedicato al cinema amatoriale e al film di famiglia, nel
Cinefurgone, una piccola sala di proiezione errante, che sarà posizionata in Piazza della Libertà, a partire dalle 17.00 di
domenica 12 marzo.
LUNEDÌ 13 MARZO
ore 21.30 | Meeting Point
Presentazione di Lui, Lei, Laltra
Fotofumetto di Beppe De Caro tra il western e la fantascienza. Un fumetto realizzato con foto, colonna sonora e promo
video: ecco il primo, unico e originale fotofumetto.
ore 22.00 | Meeting Point
Proiezione di Fumetti dal futuro. Quattro storie di autoproduzione
Documentario di Serena Dovi (2016, 48')
La rinascita dell'autoproduzione fumettistica in Italia avviene alla fine degli anni '90: Ratigher, Maicol&Mirco,
Alessandro Baronciani e Dr. Pira sono quattro fumettisti diversissimi tra loro, tutti e quattro esordienti sul finire degli
anni '90 e in controtendenza con le autoproduzioni che circolavano in quel periodo. Fumetti dal futuro esplora le loro
storie partendo dalle origini, passando attraverso i metodi di scrittura e di disegno, arrivando alle necessità espressive,
al rapporto col lettore e alle motivazioni della scelta di autoprodursi.
GIOVEDÌ 16 MARZO
ore 18.15 | BFM Bookshop
Lo spazio americano - Deserti, abbagli, fantasmi
Approfondimento cinematografico
Giorgio Vasta, autore di Absolutely Nothing - Storie e sparizioni nei deserti americani (Quodlibet), e Roberto Manassero,
autore di Paul Thomas Anderson - Frammenti di un discorso americano (Bietti), tra romanzi, film e immaginario,
racconteranno lo spazio americano, le immagini che lo hanno raccontato e i sogni che da sempre vi prendono vita.
SABATO 18 MARZO
ore 16:30 | BFM Bookshop
Tavola rotonda dedicata a Miloš Forman. Interverranno: Massimiliano Capella, Roberto Manassero, Anton Giulio
Mancino, Emanuela Martini, Jean-Sébastien Massart, Angelo Signorelli e Massimo Tria.
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ELAV Meeting Point
Una partnership solida da ormai 6 anni quella tra Bergamo Film Meeting e Birrificio Indipendente Elav, sponsor e
partner del Festival. Dal 9 al 19 marzo, Piazza della Libertà ospiterà l'Elav Meeting Point, una tensostruttura dove
potersi incontrare e approfondire la proposta di Bergamo Film Meeting. Punto di riferimento del Festival fuori dalle sale
cinematografiche, lo spazio proporrà degustazioni, dj set e musica live. Qui il Birrificio Indipendente Elav curerà il
servizio di ristorazione e disseterà il pubblico con la propria birra artigianale, compresa la birra dedicata alla 35 a
edizione del Festival, distribuita in tutti i locali presenti sul territorio nazionale che hanno deciso di accoglierla.
ELAV MEETING POINT – LIVE
Dal 9 al 19 marzo alle ore 21.30, il Birrificio Indipendente Elav propone una serie di appuntamenti musicali sul palco del
Meeting Point. Ad aprire gli spettacoli, giovedì 9 marzo, sarà Tita con il suo animo soul che si fonde con l’intensità e la
leggerezza della lingua italiana. Venerdì 10 marzo sarà la volta dei Vanarin, freschi vincitori del concorso “Nuovi Suoni
Live 2016”. L’11 marzo il DJ set di Randy Watson proporrà un'assortita selezione di polverosi vinili a base di grooves
esotici in bassa battuta. Domenica 12 marzo la band Alessandro Ducoli & The Bartolino’s metterà in scena un live act di
grande forza narrativa ed emotiva in cui il Ducoli non tralascia di proporre i migliori episodi della sua ormai lunghissima
discografia. Martedì 14 marzo sarà la volta del Swing Gipsyduo con Gino Zambelli e Pietro Beschi, chitarra, voce e
fisarmonica per un’immersione nell’era dello swing e del jazz gitano, dei ballads e del tango di Piazzolla. Mercoledì 15
marzo alle 22.00 salirà sul palco il power trio bergamasco Attribution che proporrà una mescolanza di rock, funk, blues,
jazz e psichedelia. Giovedì 16 marzo i Bluebirds accompagneranno il pubblico in un viaggio ‘on the road’ utilizzando il
linguaggio musicale del blues e del country. Venerdì 17 marzo Dj Winstan delizierà i presenti col suo set a ritroso nel
tempo, che dalle contaminazioni tra black music ed elettronica tipiche della house scende in profondità, tra i solchi
intrisi dei groove funk e disco più travolgenti. Sabato 18 marzo sarà la volta del dj set con Mario Psycho 12 che
esplorerà la musica rock a 360 gradi.
Servizi e agevolazioni
ATB e TEB
Gli abbonati alla prossima edizione di Bergamo Film Meeting potranno viaggiare gratuitamente su tutti i mezzi di
trasporto cittadini (autobus, tram, funicolari) nei giorni di sabato 11 e sabato 18 marzo, grazie all'accordo siglato con
ATB e TEB. Sarà sufficiente mostrare il proprio abbonamento alla 35 a edizione di Bergamo Film Meeting, valido come
titolo di viaggio. Info: atb.bergamo.it
PEDALOPOLIS
Bergamo Film Meeting rinnova la partnership con Pedalopolis. L'associazione bergamasca, che dal 2008 promuove e
incentiva l'utilizzo della bicicletta, da lunedì 13 a sabato 19 marzo, offre a tutti gli accreditati e abbonati a BFM35 la
possibilità di noleggiare ad un prezzo agevolato una bicicletta presso la Ciclostazione 42 (piazzale FFSS a Bergamo), e
dall'11 al 19 marzo presso Bike Fellas - Quelli delle bici, in via Paglia 31/E a Bergamo.
Inoltre a disposizione di tutti gli utenti del Festival sarà allestito in Piazza della Libertà un parcheggio custodito e gratuito
per i propri mezzi. Info: pedalopolis.org
CAR SHARING E-Vai
Bergamo Film Meeting ha scelto il car sharing E-Vai, una soluzione pratica e eco-sostenibile per il trasporto di tutti gli
ospiti della 35a edizione del Festival. Info: e-vai.com
OFFICIAL APP PER IOS E ANDROID
La app per smartphone del Festival, in versione iOS e Android, veicola in modo semplice i contenuti del sito Internet
ufficiale, aggiungendo alcune funzionalità, come i film preferiti e le relative notifiche e contenuti aggiuntivi legati ai vari
luoghi. È l'utile guida per accedere a tutti i contenuti del Festival: programma, fotografie, trailer, sigle, mappa dei luoghi
del festival, collegamenti ai social network e informazioni generali.
Disponibile su iTunes e Google Play
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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BERGAMO FILM MEETING
35a edizione, 11 - 19 marzo 2017
www.bergamofilmmeeting.it
Informazioni utili
LUOGHI
Auditorium, Piazza Libertà - Bergamo
Cinema San Marco, Piazzale della Repubblica, 2 - Bergamo
Cinema Capitol, via Tasso, 41 - Bergamo
Teatro Donizetti, Piazza Camillo Benso Conte di Cavour, 15 – Bergamo
Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti - Piazza Camillo Benso Conte di Cavour, 15 – Bergamo
Sala alla Porta Sant'Agostino, via Porta Dipinta, 46 – Bergamo
GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo - Via San Tomaso, 53 – Bergamo
Libreria Incrocio Quarenghi - Via Giacomo Quarenghi, 32 – Bergamo
Biglietteria | Info Point, Piazza Libertà – Bergamo
Elav Meeting Point, Piazza Libertà - Bergamo
BFM Bookshop | Spazio Incontri, Piazza Libertà – Bergamo
Ufficio Accrediti | Ospitalità | Via Tasso, 4 Sala Conferenze F. Galmozzi - Bergamo,
Segreteria | Ufficio Stampa | 11 - 18 marzo, Via Tasso, 4 Sala Conferenze F. Galmozzi - Bergamo
BIGLIETTI / ABBONAMENTI
Biglietto I – II fascia (mattina, pomeriggio): 7 euro
Biglietto III fascia (sera): 10 euro
Biglietto serata inaugurale: venerdì 10 marzo, ore 21.00 Teatro Donizetti, proiezione del film Amadeus - Director’s cut:
10 euro. Prevendita: VivaTicket
Abbonamento: intero 50 euro, ridotto* 40 euro, giornaliero 15 euro
(*riduzioni valide per le proiezioni in tutte le tre sale e per: soci Lab 80, minori di 26 anni, dipendenti e clienti UBI Banca,
Possessori Elav Card, abbonati ATB, dipendenti ATB e TEB, soci Touring Club Italiano, tesserati CGIL).
L’abbonamento dà diritto a ricevere i 2 volumi e la borsa di Bergamo Film Meeting 2017.
I biglietti e gli abbonamenti saranno in vendita a partire dalle 12.00 di sabato 11 marzo presso l'Atrio del Palazzo della
Libertà, in Piazza Libertà (Bergamo).
Gli abbonamenti inoltre sono in vendita on-line sul sito bergamofilmmeeting.it
Non si accettano prenotazioni dei posti in sala e non è prevista la prevendita dei biglietti.
UFFICIO ACCREDITI E OSPITALITÀ
Sabato 11 e domenica 12 marzo: 10.00 - 19.00 (orario continuato)
Tutti gli altri giorni, fino a sabato 18 marzo: 10.00 - 13.00 | 14.30 - 19.00
UFFICIO STAMPA E SEGRETERIA
Da sabato 11 fino a sabato 18 marzo compreso: 10.00 - 13.00 | 15.00 - 18.30
ACCREDITI STAMPA
Modulo disponibile sul sito: www.bergamofilmmeeting.it/accrediti
Costo dell'accredito: 10 euro, spese di segreteria
Per ulteriori informazioni: [email protected] | Tel. +39 035 363087
AREA STAMPA
Le immagini e i comunicati sono disponibili nell’area riservata: bergamofilmmeeting.it/Texts/riservata
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PUBBLICAZIONI
Catalogo Generale
Catalogo Monografico | Miloš Forman a cura di Angelo Signorelli
Bergamo Film Meeting 35a edizione
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MOSTRE
ESPOSIZIONE IN TEMPO REALE N. 45
Bergamo, 11 - 19 marzo 2017 | Sala alla Porta Sant’Agostino, Via della Fara
martedì - venerdì: 15.30 - 19.30 | sabato - domenica: 11.00 - 19.30 | ingresso libero
Inaugurazione venerdì 10 marzo ore 18.00, alla presenza dell'artista
In collaborazione con The Blank
I COSTUMI DA OSCAR DI THEODOR PIŠTĚK. LA RIBELLIONE E LO SFARZO NEI FILM DI MILOŠ FORMAN
Bergamo, 11 - 19 marzo 2017 | Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti, Piazza Camillo Benso Conte di Cavour, 15
lunedì - venerdì: 14.30 - 19.30 | sabato - domenica: 11.00 - 19.30 | ingresso libero
Inaugurazione venerdì 10 marzo, ore 20.00
GLI ANNI ‘90 A COLORI – LE PRIME STORIE A FUMETTI DI DAVIDE TOFFOLO, OGGI.
Bergamo, 12 - 19 marzo 2017 | GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea GAMeC, Via San Tomaso, 53
lunedì - domenica 9.00 - 13.00; 15.00 - 18.00 | chiuso il martedì | ingresso libero
Inaugurazione domenica 12 marzo, ore 17.30
FRANCESCO GUARNACCIA: WORKS
Bergamo, 11 - 19 marzo 2017 | Libreria Incrocio Quarenghi | Via Giacomo Quarenghi, 32
lunedì 15.00 - 19.30 | martedì - sabato 10.00 - 14.00 e 15.00 - 19.30 | domenica 10.00 - 13.00 | ingresso libero
Presentazione con Francesco Guarnaccia mercoledì 15 ore 17.00
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BERGAMO FILM MEETING
è organizzato da Associazione Bergamo Film Meeting Onlus
Davide Ferrario, Presidente
Angelo Signorelli, Direttore artistico
Chiara Boffelli e Fiammetta Girola, collaborazione alla direzione e coordinamento generale
Bergamo Film Meeting è realizzato con il patrocinio e il contributo di
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per il Cinema
Unione Europea – Creative Europe – MEDIA
Comune di Bergamo
Camera di Commercio e Industria di Bergamo
Con il contributo di
Fondazione Cariplo
Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus
UBI - Banca Popolare di Bergamo
Fondazione Banca Popolare di Bergamo Onlus
Fondazione ASM - Gruppo a2a
SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori
CGIL Bergamo
Sponsor
B-Consult
AdBlue by Azotal
Azotal
Birrificio Indipendente ELAV
Partner
ATB – TEB
Avisco
The Blank
Bergamo Jazz
Centro Ceco – Milano
CILECT - Centre International de Liaison des Ecoles de Cinéma et de Télévision
Cinema Nuovo Eden
Cinescatti
Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti - Fondazione Milano
Fondazione Cineteca Italiana
GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
LABA - Libera Accademia di Belle Arti
Pedalopolis
Pigmenti
Visit Bergamo
I costumi da Oscar di Theodor Pištěk - La ribellione e lo sfarzo nei film di Miloš Forman
Un progetto di
Bergamo Film Meeting Onlus
Comune di Bergamo
Con il patrocinio di
Università degli Studi di Bergamo
CAV - Centro Arti Visive
Con la collaborazione di
Centro Ceco – Milano
Tirelli Costumi
Fondazione Tirelli Trappetti
GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
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BFM Daily Strip
In collaborazione con
Corpoc
Libreria Incrocio Quarenghi
La Cornice di Lagetto
Birrificio Indipendente ELAV
Partner tecnici
Cantina Sociale Bergamasca
E-Vai
Hotel Mercure - Bergamo, Palazzo Dolci
Hotel Petronilla
Lab 80 film
Le Baccanti
Lucaffé
Pedrali
Suono 1981
Sūqrepublic
Vectorealism
Media Partner
Cineforum
Cinemaitaliano.info
Cineuropa
Corriere della Sera - Bergamo
FilmTv
Long Take
RadioPopolare
Sentieri Selvaggi
Collaborazioni
ASIFA Italia - Associazione Italiana Film d'Animazione
Cineteca di Bologna
Consolato Generale d'Islanda
Doc.it
Fantasia Audiovisual
FIC - Federazione Italiana Cineforum
Fondazione Alasca
Icelandic Film Centre
Italian Doc
Laboratorio 80
Museo Nazionale del Cinema di Torino
Mansarda Production
P420
Bergamo Film Meeting è socio fondatore e membro di
AFIC - Associazione Festival Italiani di Cinema
Coordinamento Lombardo dei Festival di Cinema
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