virtua racing – arcade (1992)

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virtua racing – arcade (1992)
RETROGAMING PLANET
HARDWARE E RETROGAMING - Online dal 27 Luglio 2009
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VIRTUA RACING – ARCADE (1992)
Da molto tempo volevo parlarne ma, per un motivo o per l’altro, l’articolo è stato sempre
rimandato...
Stiamo parlando di VIRTUA RACING, il gioco di corse Sega pubblicato nel 1992 in versione
Arcade e presto convertito inizialmente per Mega Drive e, successivamente, per tutte le
console Sega disponibili.
Ma andiamo con ordine e vediamo per quale motivo Virtua Racing viene definito un titolo storico
ed innovatore!
Nelle intenzioni di Sega, Virtua Racing doveva essere un semplice “esercizio di stile” per
testare una nuova piattaforma 3D in fase di sviluppo ai tempi ovvero la scheda MODEL 1; i
risultati di tale “prova” però furono talmente incoraggianti (visti i risultati ottenuti), da spingere i
programmatori del team AM2 a realizzarne una versione arcade destinata appunto alle sale
giochi di tutto il mondo. Fu cosi che nel 1992 Sega rilasciò quello che si pensava diventasse lo
standard da seguire per i giochi 3D...fino all’arrivo di DAYTONA RACING e SCUD RACE
(sempre di Sega).
Ma questa è un’altra storia.
ARCADE
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C’è da dire che prima di Virtua Racing, altre software house avevano provato a realizzare
giochi in completo 3D: nel 1989 Atari con HARD DRIVIN’ e Namco con WINNING RUN nel
1988 che girava sulla scheda proprietaria MODEL 21. Mentre per il primo, però, siamo lontani
anni luce dal titolo Sega ed in generale da quello che può essere considerato un BUON gioco in
3D, il titolo Namco si attesta su buoni livelli di grafica e giocabilità. In ogni caso Sega riesce a
superare Namco, presentando il suo Virtua Racing, con il quale riesce ad alzare di parecchi
punti l’asticella qualitativa dei giochi di corse 3D grazie ad un maggior dettaglio grafico ed una
velocità di gioco più alta, seppur di poco, rispetto al titolo Namco.
Senza saperlo (forse) Sega stava gettando le “fondamenta videoludiche” dei giochi di corse 3D
per i futuri titoli...
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VR View System[/caption]
Una volta preso posto nel cabinato arcade (ricordiamo che Sega rilasciò Virtua Racing in varie
versioni, la più diffusa delle quali, almeno qui in Italia, quella con abitacolo dell’auto da Formula
Uno, volante con Force Feedback, tre monitor per consentire una visuale panoramica della
pista di gioco e 4 pulsanti hardware posti sul cabinato stesso per scegliere le visuali di gioco
ovvero la modalità VR VIEW SYSTEM introdotta appunto per la prima volta con Virtua Racing e
poi utilizzata successivamente anche in altri titoli della serie Sega Arcade) ci verrà chiesto di
scegliere su quale percorso vogliamo gareggiare a scelta fra i tre disponibili:
Big Forest (Beginner o Principiante);
Bay Bridge (Intermediate o Intermedio);
Acropolis (Expert o Esperto);
Non dovremo raggiungere alcun obiettivo particolare o accumulare punti ma semplicemente
arrivare gareggiare contro sedici avversari e tentare di arrivare primi entro i giri da effettuare
previsti dal tracciato scelto.
Sega rilasciò numerosi versioni del proprio cabinato di Virtua Racing: si va dalla classica
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versione verticale a volante singolo, giocabile in piedi, alla versione per tre o quattro giocatori
collegati in rete con tanto di monitor aggiuntivo, montato sulla sommità del cabinato, per
consentire agli spettatori di assistere alla sfida. Ricordiamo poi la versione a due giocatori con
abitacolo classico o la versione speciale con abitacolo da Formula Uno.
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Esiste anche una versione Deluxe del cabinato dotata di schermo 16:9 (il primo gioco ad
utilizzare un monitor widescreen in cabinato arcade), sei airbag (tre per lato) che, gonfiandosi,
spingono il giocatore in curva ed un ulteriore airbag, posto nello schienale del cabinato, che si
gonfierà in frenata.
In questa versione Deluxe del cabinato, inoltre, il sistema Force Feedback del volante è gestito
da due cilindri pneumatici (e non da un sistema elettrico come nelle versioni classiche del Coinop) che conferiscono al volante e di conseguenza a noi giocatori una reale sensazione di guida!
Con Virtua Racing, poi, Sega ha voluto fare le cose in grande infatti esisteva la possibilità di
collegare numerosi cabinati in rete per sfide appassionanti fra amici! Io ho visto personalmente
una spettacolare versione a dodici cabinati collegati ma, purtroppo, non ho alcuna foto a
riguardo.
Pertanto accontentatevi di questa versione a "soli" 8 posti:
Una volta cominciato il gioco, ci troveremo davanti uno spettacolo per gli occhi (almeno per i
tempi): grafica interamente poligonale dalla nostra monoposto ai tecnici dei box, passando per il
fondale e gli elementi a bordo pista, velocità di gioco strepitosa ed audio coinvolgente.
Spariscono i classici scenari in grafica bitmap ed avversari “stupidi” per lasciar posto ad enormi
e complesse strutture poligonali ed avversari che si comporteranno in modo sempre diverso al
nostro passaggio. Dalla nostra parte avremo però la presenza dell’effetto scia che ci aiuterà nei
sorpassi.
Come dicevamo in apertura articolo, Virtua Racing è stato convertito anche per la console
regina di Sega ai tempi ovvero il mitico MEGA DRIVE! Come poter però inserire tutto quel ben
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di Dio di grafica poligonale nella piccola console Sega e pretendere inoltre che tutto giri e che
soprattutto giri in modo fluido?
Semplice: inserire il chip VSP (Virtua Sega Processor) direttamente all’interno della cartuccia
di gioco! Un pò quello che fece Nintendo con il chip FX inserito nella cartuccia di StarFox FX...
Ed ecco quindi pronta la conversione di Virtua Racing, rilasciata nel 1994, per il piccolo di casa
Sega:
MEGADRIVE + CHIP VSP
Come potete vedere, nonostante l’utilizzo del Chip VSP, il Megadrive non riesce a gestire in
modo decente il gioco nato per la potente scheda Model 1: pur offrendo una velocità di gioco di
tutto rispetto, la conversione risulta penalizzata soprattutto nella grafica (pochi colori su
schermo, grafica sgranata e poco definita). Nonostante le limitazioni hardware del Megadrive, il
gioco risulta comunque godibile e sicuramente ben fatto per quanto possibile; unico scotto da
pagare il prezzo davvero alto della cartuccia: si parla di circa Cento(!) Dollari negli Stati Uniti e
Settanta(!) dollari nel Regno Unito!
Rendendosi conto dell’impossibilità di far girare correttamente la mole di dati del gioco su una
console 16 bit, seppur con l'ausilio del chip VSP, ormai sul viale del tramonto, Sega decide di
giocare la carta 32X tirando fuori dal cilindro il gioco per l'espansione a 32 bit:
SEGA 32X
La versione 32X di Virtua Racing, chiamata VIRTUA RACING DELUXE e pubblicata sotto
l'etichetta SEGA SPORTS, viene rilasciata nel 1994 ad opera del team AM2: il gioco è molto
vicino all’originale arcade, pur non raggiungendo la perfezione, grazie alla maggior potenza del
processore a 32 bit contenuto nella periferica che, ricordiamo, andava letteralmente agganciata
al vano cartuccia del Mega Drive, senza il quale il 32X non era in grado di funzionare. Anche in
questo caso il gioco non raggiunse il successo sperato, nonostante la presenza di due auto e
due tracciati aggiuntivi rispetto alle controparti Arcade e Megadrive, NON però a causa della
qualità del titolo stesso ma solo delle scarse vendite del Sega 32X, una “console” destinata al
fallimento fin dall’esordio a causa di scelte commerciali alquanto discutibili (Una su tutte proprio
la necessità di possedere anche un Mega Drive per poter utilizzare il 32X...).
Nel 1995 quindi Sega decide che è arrivato il momento di “giocare duro” e convertire Virtua
Racing per Saturn, la sua nuova macchina a 32 Bit dotata di lettore CD: il titolo, sviluppato e
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pubblicato da Time Warner Interactive con il nome di VIRTUA RACING SATURN, viene dotato
della modalità Grand Prix nella quale i giocatori devono gareggiare per guadagnare punti, oltre
a sette nuovi percorsi e quattro nuove vetture.
SATURN
Anche in questo caso la realizzazione tecnica non riesce a raggiungere gli standard qualitativi
della versione arcade. E questa volta credo che l’appena sufficiente qualità grafica e tecnica
generale (considerando le potenzialità del Saturn) NON sia dovuta alle specifiche tecniche della
console anzi...abbiamo visto numerose conversioni Arcade Perfect sulla sfortunata console
Sega!
Dovremo pertanto attendere la conversione Playstation 2 per poter giocare un Virtua Racing
pressochè identico (se non migliore almeno graficamente) all’originale da sala:
PLAYSTATION 2
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