LA CORTE E I CORTIGIANI

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LA CORTE E I CORTIGIANI
247
Anno 8 - n° 9 - Distribuzione Gratuita
ATTUALITA’
KI S
K ULTURA
A
INFORMAZIONE
23 Giugno 2012
SPORT & TURISMO
Marino Giuseppe
C.so Italia, 96 - ACIREALE
IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI
Girano le pagine della vita. E quando arriva la sera ti domandi: Quante pagine ancora?
Acireale non è voluta rimanere un passo
indietro rispetto agli ambienti della politica
che conta. Acireale ha preso l’esempio di
chi, in barba ad equità e democrazia, ha da
sempre sperimentato il gusto di trovarsi un
gradino sopra gli altri. Acireale ha detto
“NO” alla democrazia, al buongusto e alla
ricerca di quel che è rimasto della dignità.
Acireale ha la sua Casta. Acireale ha sempre avuto la sua Casta. E allora, vien da
chiedersi, perché stiamo qui a discuterne,
come se si trattasse di aria fritta? Le cronache recentissime hanno consegnato agli annali di questa ormai fangosa
accozzaglia chiamata “”Acireale” il primo, l’ultimo, nuovo e vergognoso
esempio di come sia sempre esistita la Casta, quella che polemizza contro tutti e tutto, quella che vitupera il lavoro dignitoso di migliaia di cittadini
che giornalmente assistono alla pubblica vergogna. Quella che, per vizio
patologico che oltrepassa ogni ragionevole limite del buongusto, si difende
attaccando con illazioni, spropositi, vigliaccate. Quella che, durante quello
che doveva essere l’evento per eccellenza, ha sovrastato il buonsenso,
“varcato” le porte che separano democrazia e trasparenza per cadere nell’ingiustizia e nella chiara, spropositata, infamia. Acireale ha messo in
mostra la parte più ridicola di se, quella che ha cercato di giustificarsi goffamente chiamando in causa il diritto, le leggi, i regolamenti, il cerimoniale. Acireale non ha avuto rispetto per i cittadini, per i turisti, per i nostalgici
ed i critici. Acireale e la sua Casta hanno passato il segno, dimostrando
che a voler fare i furbi, nella vita, c’è sempre da guadagnarci. Acireale è
morta. E poco importa se, l’attento ed informato lettore voglia sostituire
ogni volta che lo vuole il termine “Acireale” con “Amministrazione”,
“Comune”, “Sindaco”, “Assessori”, “Consiglieri” e via discorrendo…
Il Grillo (S)Parlante…
Sicilia, il futuro è nel destracentro ?
Pomeriggio intenso e ricco di spunti, proposte e novità come non si vedeva da tempo per la politica siciliana. La notizia più importante è certo l’endorsement di Adolfo Urso (a dx) a Nello Musumeci. Il leader di Fareitalia
ha infatti proposto la candidatura di Musumeci, vicesegretario nazionale
de La Destra e indimenticato coprotagonista della cosiddetta Primavera di
Catania, alla presidenza della Regione Sicilia. L’occasione è stato il meeting “Dal territorio una nuova alleanza per la Sicilia”, evento di presentazione da parte di Fareitalia di Alleanzasicilia, al Palazzo della Cultura di
Catania,
Premio “Aci e Galatea”
Piazza Duomo - Acireale - 10 Agosto 2012
Possiamo dichiarare un “Giugno Tutto d’Oro”
quello in corso per la nostra Città ?
Incontro audizione tra la Commissione Sviluppo Economico
e il Forum Permanente sulle Terme di Acireale.
Certamente si considerando la frenetica attività turistica e
culturale, meglio, culturale e turistica che si sta svolgendo
dalle nostre parti. Una serie di iniziative che l’amministrazione ed i privati, commercianti e singole associazioni culturali, hanno prodotto e continuano a “sfornare” rendendo
Acireale più accattivante e meta di turisti e visitatori, in
barba, anche, alla crisi che (tra)Monti ci scatena addosso
tutti giorni con lo spreed ed altre diavolerie economichefinanziarie del genere. In altre pagine del giornale leggete e
potete vedere quali e quante iniziative sono state portate
avanti e quelle che in futuro (luglio, agosto e settembre
anch’essi d’oro?) saranno messe sul tappeto. Un grazie
all’amministrazione che sta facendo di tutto per non morire
(il sussulto del moribondo?), ma soprattutto ai privati e alle
associazioni che, anche senza soldi pubblici, stanno creando i presupposti per una costante crescita culturale e/o economica o, perlomeno, per non abbassare completamente la
saracinesca o chiudere i circoli e le associazioni. Sulle condizioni della Città, invece, dal lato pulizia, strade dissestate,
verde che fa vergognare, circolazione caotica in alcune
zone, cartelloni giganteschi che deturpano l’immagine della
“bianca città” e tanto, tanto altro sul quale degrado qualcuno
in alto non riesce a fare la voce grossa… sorvoliamo, almeno per oggi.
T.C.
La 6^ Commissione Consiliare Permanente con delega alla Sviluppo
Economico presieduta dal Consigliere Antonio Riolo e composta dai
Consiglieri Angelo Calì e Mario Finocchiaro, ha incontrato i rappresentanti
del Forum Permanente sulle Terme di Acireale: i due Coordinatori Prof.
Rosario Faraci e Dott. Mario Scandura e il Presidente del Lions Club
Acireale Citty Maugeri Grasso. L'incontro/audizione con o.d.g. "Le Terme di
Acireale quale volano possibile di sviluppo economico" - organizzato in
occasione dell'anniversario della costituzione del Forum - ha visto anche la
partecipazione del Vice-Sindaco con delega alla Sviluppo Economico Mario
Pavone e del Presidente del Consiglio Comunale Toruccio Di Maria.
Il Forum, producendo alcuni documenti relativi alle
interlocuzioni già
intercorse
con
l’amministrazione
regionale e con il
Consiglio comunale di Acireale, ha
fornito un esaustivo quadro sullo
stato dell’arte delle
due procedure in
corso, le liquidazioni delle Terme di
Acireale SpA e
dell’Azienda Autonoma delle Terme di Acireale, e della procedura annunciata di privatizzazione della gestione degli stabilimenti. Sono state fornite
puntuali indicazioni sulle condizioni economiche, finanziarie e patrimoniali
della società di gestione attualmente in liquidazione. Il lavoro del Forum,
vivamente apprezzato dalla 6^ Commissione Consiliare Permanente, è il
risultato di un’intensa attività di studi e ricerche, ampiamente documentata
nel sito www.termediacireale.it Chiara ed unanime la volontà dei presenti
ad intraprendere tutte le azioni possibili atte a far sì che le Terme di Acireale
tornino al più presto ad essere una delle principali fonti del rilancio socioeconomico, occupazionale e turistico della Città.
Nel ringraziare la 6^ Commissione Consiliare Permanente per la sensibilità
e la disponibilità manifestate nel favorire un incontro audizione, il Forum
permanente sulle Terme di Acireale, compiaciuto per la ripresa del dialogo
con il Consiglio e l’Amministrazione comunali, ha auspicato che sulla
vicenda del termalismo la città intera, attraverso i suoi rappresentanti istituzionali e le forze della società civile, possa esercitare pienamente il dirittodovere di preservare, valorizzare e rilanciare uno dei beni più preziosi del
suo inestimabile patrimonio culturale, sanitario e turistico, volano di sviluppo dell’economia del territorio.
LA CORTE E I CORTIGIANI
Per lo show delle Frecce Tricolore si sono dette tante cose. Unanimità sull'emozione che muove tale manifestazione e sulla spettacolarità.
Certamente di grande fascino ma anche pericolosa se vogliamo ricordare i
vari incidenti che sono accaduti in tanti parti del mondo durante la manifestazione. Ma non è questo il punto. Quello di cui si è discusso) è girato intorno al tema della casta. Cosa è successo? Finanziamenti pubblici (Provincia
e Comune) per pagare la cena dei trecento, l'ingresso in una struttura fino
al giorno prima dichiarata inagibile e chiusa e poi miseramente aperta solo
per la casta politica ed per i loro parenti. Intorno a questa circostanza maldestra si sono coinvolti centinaia di acesi che hanno postato foto, filmati e
commenti in maniera vertiginosa e assolutamente pertinente. La ciliegina
sulla torta, poi, è stato vedere (come documentato dai filmati) le forze di polizia municipale intervenire con energia smodata nei confronti di semplici cittadini che chiedevano solamente di capire
perchè per alcuni l'accesso alla villa era
possibile e per tutti gli altri invece assolutamente precluso. Di fatto abbiamo assistito ad un classico esempio di privilegio. Un
privilegio che arriva in un momento assai
sbagliato. Sbagliato perchè non è più
tempo di privilegi, sbagliato perchè questi
privilegi sono, comunque, garantiti e
coperti da soldi pubblici. Soldi di tutti i contribuenti che vanno a finanziare piccoli e
grandi privilegi. Non va bene. E se consideriamo il fatto che per concedere
qualche centinaio di euro per il muro antimafia ci fanno aspettare per mesi
senza neanche degnarsi di una risposta. E se consideriamo che per pulire
dalle erbacce la piazza Garibaldi si è atteso altri mesi e che per rimuovere
i rami degli alberi potati in corso Italia si è aspettato tanto allora tutto appare nella sua ingiustificabilità…..….Poi ecco l'azione dei cortigiani (pochi per
la verità). I cortigiani sono quelli che in ogni caso e per qualsiasi occasione
non possono fare a meno di difendere i regnanti. Utilizzano modalità di
approccio, in qualche modo, inquietanti. Ovvero trasformano le verità evidenti in fatti opinabili, alterano la verità con semplici giochi di prestigio (da
dilettanti) e alzano i toni e muovono attacchi alla persona. Credono di colpire me per colpire il gruppo, dimenticando che il gruppo esiste perchè esiste
la moltitudine pensante e cosciente che lo compone. I cortigiani sappiano
che non vi sono motivazioni demagogiche che possono mai smuovere le
coscienze della gente perbene. E la stessa gente che compone il gruppo lo
fa perchè percepisce chiaramente la possibilità di valere e contare come
tutti. Un gruppo di base senza leaders e senza secondi fini…. g.c.
2 Sabato 23 Giugno 2012
AKIS
PILLOLE ACESI
Nuova commissione “Toponomastica”
La discesa in terra di qualche “angelo” ha fatto si che la
nuova commissione “Toponomastica” si sia potuta insediare. L’organismo incaricato di valutare e attribuire
denominazioni di vie, piazze, slarghi e quant’altro, ha
partorito i nomi di personalità eccellenti della cultura
acese: i professori Lucia Arcifa, Giovanni Vecchio,
Giuseppe Massimino, l’avvocato Felice Saporita e il
dott. Pippo Contarino. La commissione, presieduta dalla
prof. ssa Nives Leonardi ha già tenuto la sua prima
seduta e dovrà dare un seguito nello scegliere alcuni
nomi per strutture varie che vengono considerate “innominate” ma che è urgente il bisogno di farle uscire dall’ombra dell’oblio.. La prima, forse, che sarà all’attenzione della predetta commissione, e per la quale tutti
(credo nessuno escluso) sarà la denominazione dello
stadio (Tupparello !che brutto nome!) in Stadio “Aci e
Galatea”. C’è qualcuno che non è d’accordo? Sulla questione “Pattinodromo” nasceranno certamente problemi
in quanto il nome designato, Rino Nicolosi , è “indigesto” a qualche “papavero acese della politica”. Potrebbe
avere torto, come potrebbe avere ragione, il nostro
“papavero”, ma credo, crediamo, che sul nome dell’ex
E’ stato rinnovato il Protocollo d'Intesa tra i partner della
rete denominata " Enti in rete: una rete integrata per
l'orientamento", promosso dalla Città di Acireale Assessorato alla Pubblica Istruzione, Servizio di
Psicologia Scolastica. Il protocollo è stato siglato da:
Provincia di Catania, Cattedra di Psicologia
dell’Orientamento
scolastico
e
professionale
dell’Università di Catania, Centro per orientamento e
formazione e dal Centro per l’integrazione attiva e partecipata dell’Università di Catania, Ufficio scolastico provinciale, Ufficio provinciale per il lavoro, Fondazione
Credito Valtellinese, Asso. Vivere Insieme, Sportelli multifunzionali, Istituti secondari di Primo Grado, Istituti
secondari di Secondo Grado.
Gli “Ottici” ed i comici di “Colorado” sotto l’egida
del”Circolo degli artisti” e della “Optcoop Sicilia” hanno
dato vita ad una manifestazione di beneficenza
“Solidarietà e Prevenzione in campo” che ha avuto
un enorme successo . Tanti i giovanissimi studenti che
hanno partecipato assieme ai tanti comici che si sono
prestati a partecipare soprattutto nella partita che si è
svolta al Tupparello ed il cui ricavato è stato destinato
all’AVIS di Acireale.
Sulla tassa di soggiorni il sindaco Nino Garozzo precisa: “E’ una tassa ormai applicata da tutti i comuni e che
impone ai turisti e, quindi non ai cittadini, uno o due euro
per ogni pernottamento. Questa Amministrazione, prima
della scadenza dei termini sta inviando in Consiglio
comunale una serie di proposte, un piattaforma finanziaria in quanto la tassa di soggiorno non deve necessariamente essere applicata ma il Carnevale, che intendiamo finanziare attraverso anche la tassa di soggiorno,
sia finanziato appunto in parte con questa tassa o con
fondi comunali come accade oggi (il Comune mette
anno dopo anno circa 800 mila euro e subisce il continuo taglio da parte di Stato e Regione, meno 4 milioni di
euro solo per il 2012, mentre gli altri enti che hanno
compartecipato tagliano i contributi al Carnevale), oppure ancora un ticket d’ingresso per il Carnevale (decisamente contrari per una serie di motivi che sarebbe troppo lungo elencare in questa sede, n.d.r.). Nessuna
imposizione sulla tassa di soggiorno, ma se non ci sarà
questa tassa di soggiorno bisognerà pensare ad un altro
modo visto che il Carnevale è fondamentale per l’economia cittadina.
La notizia della consegna dei lavori relativi alla realizzazione dell’area artigianale di via Volano che arriva
finalmente a compimento dopo “una storia lunga 40
anni” . Come tutte le opere che vengono realizzate,
anche questa ha attratto l’attenzione delle varie parti
politiche che in modo più o meno gratuito talvolta hanno
tentato e tentano, quindi, di attribuirsene l’iniziativa, la
paternità, il merito di tanto costante e fruttuoso lavoro a
chi sta dalla propria parte politica. Anche in questo caso,
non sarà il primo, né sarà l’ultimo, i meriti sono “tirati” da
una e dall’altra parte suscitando le “ire” del consigliere
capo gruppo consiliare del PdL (Marcello Monaco) che
avverte forte l’esigenza di definire i termini della questione riportandoli nei giusti limiti della realtà, evitando
l’insorgere di dissensi e partigianerie che non fanno
altro che svilire l’attività di chi deve operare all’esclusivo
fine del raggiungimento e del costante miglioramento
del bene comune. Si aspetta, adesso, la replica.
Don Guglielmo Giombanco nuovo Vicario Generale
La nomina di padre Guglielmo Giombanco a vicario
generale della Diocesi di Acireale è stata salutata con
entusiasmo in tutta la Città. Le sue indubbie doti quali la
profondità di pensiero abbinate alle alte capacità che si
sono sempre messe in luce quale Cancelliere del
Vescovo hanno lasciato un segno tangibile in tutti coloro che lo hanno conosciuto. Akis porge felici congratulazioni a don Guglielmo Giombanco augurandogli una
continua attività pastorale nel nuovo ed importante incarico di Vicario Generale.
Arti e Mestieri nei Borghi Marinari di Acireale
Nel lungomare di Santa Maria La Scala, per tre fine settimane, si terrà una fiera di Arte e Artigianato d’eccellenza organizzata dall’Assessorato allo Sviluppo
Economico del Comune di Acireale in collaborazione
con l’Associazione FORM.ARTE di Acireale.
Così è se vi pare….. Il capogruppo del Pdl al Consiglio
comunale, Marcello Monaco, stigmatizza il comportamento di due consigliere comunali del gruppo (Mario
Finocchiaro e Camillo Baldi) che hanno preso parte ad
una conferenza stampa durante la quale è stato criticato l’operato del Presidente del Consiglio comunale,
Toruccio Di Maria, nel corso della seduta del 14 giugno.
Il capogruppo del Pdl ritiene che il presidente del
Consiglio abbia assunto decisioni nel pieno rispetto del
regolamento, peraltro rispettando pure i diversi consiglieri comunali ancora iscritti a parlare. Inoltre, la decisione di rinviare la seduta è stata correttamente concordata tra il presidente e i capigruppo consiliari, o meglio
con 3 dei 4 capigruppo. Pertanto, il Gruppo Consiliare
del Pdl al Consiglio comunale di Acireale ha dato e continua a dare la propria fiducia all’operato del presidente
Toruccio Di Maria. C’è sempre un modo, lecito, illecito,
stupido e/o intelligente per mettersi in mostra. Ognuno
scegli il modo che più gli si addice.
L’assessore Nives Leonardi, il Maestro Stefano Pagliani
(1° Violino del Teatro alla Scala di Milano), il Rettore
della Cattedrale don Roberto Strano ed il prof. Nino
Pulvirenti hanno organizzato un concerto con
l’Orchestra Sinfonica “Giovani Talenti del Sud!” nella
splendida cornice del tempio della Cattedrale di
Acireale.
Come siamo caduti in basso...
Non siamo qui a pontificare sulle varie responsabilità
che si sono succedute e accavallate in merito alla giornata della creatività che la Consulta, l’Amministrazione
ed i Carristi della cartapesta avevano proposto (e non
realizzato) . E’ andata a finire a…. tarallucci e vino con
i soliti rimproveri e rimpalli di accuse e contraccuse che
sono arrivate da tutte le parti. Tutti innocenti e tutti colpevoli? Si e no. Tutti “stupidamente insieme”, invece,
per una manifestazione che poteva e doveva essere
solo un omaggio a Giovanni Coco e che per Lui si
doveva svolgere superando qualsiasi diatriba politica
(soprattutto) e/o personale. Solo stupidità, quindi, e
non ci interessa trovare il capro espiatorio. Tutti sono
risultati colpevoli (al di là dei ripetuti comunicati che
dicono tutto e dicono niente) …solo Giovanni Coco, Lui
solo, immune ed innocente, è rimasto zitto a guardare,
dal cielo, come siamo caduti in basso.
T.C.
Buon fine settimana ai navigatori attenti da tutti noi,
limoni "bianchetto" o "jancuzzo", che - pronti per la
commercializzazione - rallegrano la vostra vista ed
il vostro odorato quando attraversate la campagna
della costa jonica! Vi ringraziamo (tramite Agostino
Pennisi ) dell'incredibile interesse che state manifestando in queste settimane verso di noi. State comprendendo
che
la
nostra fine comporterà
un degrado ambientale
e paesaggistico senza
precedenti! Cercateci
nei mercati, preferiteci
ai limoni di dubbia provenienza,
comprate
ragionando e pensando
che le carenze di controlli fitosanitari sulla merce
proveniente dall'estero non giustifica un'apparente
economia. Noi, "jancuzzi" di Sicilia, nel ringraziarvi
di quanto state dimostrando sul web, vi auguriamo
un meraviglioso fine settimana!
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Presidente della Regione ci sia ben poco da sottolineare in negativo. E’ certamente inutile, adesso, mettersi a
sottolineare nomi o scelte…ce ne sono tanti nominativi
“sospesi”e tutti, certamente meritevoli di non essere
dimenticati e, quindi di essere ricordati dalle generazioni future: Emanuele Macrì, I Fratelli Pietro e Luigi
Sardella…Nella speranza che di queste segnalazioni,
alcune sono state protocollate al comune, ci sia ancora
traccia e voglia di essere attenzionate…
T.C.
Meglio tardi che…mai!
Pare che sia la volta buona…La “vergogna” degli affissi
mortuari, per iniziativa del Rotary Club, presidente il
dott. Luciano Privitera, pare sia destinata a sparire dalle
strade della nostra città. Una proposta in tal senso, infatti, è stata fatta dal Rotary Club ed indirizzata all’amministrazione comunale. In tal senso abbiamo ospitato il
parere di Luciano Privitera: “L'idea nasce dalla percezione del caos attualmente vigente in città, con l'aggra-
vante della frequente violazione di opere di alto pregio
artistico (muri in pietra lavica, stipiti in pietra bianca,
intonaci antichi, portoni di chiese etc...)”. La palla, adesso, passa all’assessore al ramo che, vagliata la proposta e chiarito il meccanismo di adesione ed il suo iter
per la eventuale applicazione non si metta, come al solito, a cincischiare su come, dove e quando….I fatti,
abbiamo bisogno solo ed esclusivamente di fatti e non
di passerelle e/o vuote parole. Lo schifo, perdonatemi il
termine, è sotto gli occhi di tutti.
Luciano Privitera, Presidente del Rotary Club di
Acireale, ha presentato un progetto di “qualificazione”
per gli avvisi mortuari. L’uovo di colombo, in pratica,
“uovo” che l’attenta (sic!) amministrazione comunale in
itinere mai ha voluto o saputo regolare con opportuno
provvedimento. E’ da anni che andiamo “predicando”
sullo stato di assoluta inciviltà nel quale si trova il verde
pubblico, la regolamentazione dei cartelloni pubblicitari
(ora che si era trovato il modo di sistemare tutto….è
peggio, molto peggio di prima!), la sosta che alcuni, preciso, alcuni, vigili urbani fanno finta di attenzionare ma
che in effetti disattenzionano….e via di questo passo.
Da anni, da sempre, gli avvisi mortuari hanno ricordato
le persone care (defunte) , ma da sempre le ditte incaricate hanno fatto il bello e cattivo tempo sporcando la
Città, affiggendo necrologi e ringraziamenti su tutto ciò
che poteva sembrare utile e visivo. L’elegante e pratica
bacheca che il Rotary ha voluto proporre potrebbe e
dovrebbe sistemare, finalmente, questo scempio. Il sindaco che fa la voce grossa quando alle volte non ce n’è
proprio assolutamente bisogno, dovrebbe, in questo
caso sollecitare gli uffici preposti ad accelerare l’iter,
avendone la voglia, della sistemazione delle bacheche
ed il relativo regolamento. Una volta eravamo ottimisti,
da qualche tempo lo scoramento ci prende e ci attanaglia il cuore, a sentire, soprattutto, certe dichiarazioni
che certi assessori pronunciano nel merito di questa iniziativa…ci piacerebbe, piacerebbe a tutti, che questo
primo e piccolo problema di civiltà fosse meglio attenzionato… che non vada a finire come quello delle deiazioni canine.
è stato organizzato dalla Città di Acireale, dall’AreoClub
di Catania, in collaborazione con il 52 Frecce Tricolori di
Acireale, la Provincia regionale di Catania. La Pattuglia
acrobatica nazionale dell’Aeronautica Militare “Frecce
Tricolori”, comandata da Marco Lant, e si è esibito sui
cieli della Timpa con un campo di volo che è stato lo
stesso che nel 2006 permise a decine di migliaia di
appassionati, di ammirare le evoluzioni acrobatiche
della Pan, uniche al mondo, in uno “tra gli scenari più
belli mai solcati”.Anche quest’anno il successo si è ripetuto con migliaia di cittadini con il naso all’insù a seguire le acrobatiche evoluzioni delle Frecce Tricolori
Complimenti alle studentesse della VE sezione grafica
del Liceo Artistico “Brunelleschi” di Acireale” che hanno
realizzato i disegni per il manifesto della parata.
Centocinquantamila, o forse più, gli spettatori che nel
pomeriggio di oggi hanno assistito all’”Acireale Air
Show” che si è chiuso con l’esibizione mozzafiato delle
Frecce Tricolori, la pattuglia nazionale acrobatica che
ha dipinto il cielo acese con il Tricolore più lungo del
mondo. Oltre tre chilometri di bianco-rosso-verde che
ha entusiasmato il foltissimo pubblico che, sin dalla
tarda mattinata, ha invaso ogni angolo della Strada
Statale 114, riempito le frazioni a mare di Acireale o gli
esclusivi percorsi naturalistici della Timpa. Centinaia le
imbarcazioni che hanno assiepato i margini dello spazio
d’acqua sottostante il campo di volo: uno spettacolo
nello spettacolo. Nell’azzurro cielo, i 10 aeroplani guidati dal comandante Marco Lant, con ardite acrobazie
aeree sulla “sky line” hanno elettrizzato il pubblico,
lasciando col fiato sospeso. Decine di migliaia gli scatti
fotografici o i video per immortalare uno spettacolo
unico nel suo genere che ha portato ad Acireale turisti
da tutte le regioni del Sud Italia e persino dall’estero.
Alberghi esauriti, strutture extra alberghiere sold out: un
evento che le Frecce hanno onorato, così premiando gli
sforzi degli organizzatori. L’evento “Acireale Air Show”
è stato organizzato dalla Città di Acireale, dall’AreoClub
di Catania, in collaborazione con il 52 Frecce Tricolori di
Acireale e la Provincia regionale di Catania. Le “frecce”
sul mare di Santa Maria LA Scala hanno per circa
mezz’ora composto tutte le “figure” più note (quella del
cuore è stata dedicata al giovane pilota Sergio Alecci,
scomparso circa un anno fa proprio sul cielo di Santa
Maria La Scala), hanno sfidato le leggi di gravità, si
sono incrociati a 300 chilometri l’ora, mentre il solista a
lasciato a bocca aperta per le “evoluzioni” praticamente
a pelo d’acqua e certamente sotto l’orizzonte di visuale
del pubblico. Una esperienza unica, che anche i “pony”
tricolore hanno voluto sottolineare. “Siamo oltre le previsioni in termini di presenze, malgrado la concomitanza di importanti eventi televisivi. L’investimento della
Città è stato assolutamente irrilevante ma ha avuto ricadute sull’indotto notevolissime: diciamo che è un successo pieno” sottolinea il sindaco Nino Garozzo. “Un
evento turistico a tutto tondo, un grande evento che
accende nuovamente i fari su Acireale. Un sentito ringraziamento ai protagonisti in cielo ma anche ai tantissimi che hanno permesso la piena riuscita della manifestazione” chiude il sindaco. Soddisfatto il direttore della
manifestazione Francesco Moraci, mentre il presidente
dell’Areoclub di Catania Stefano Arcifa ha tra l’altro
affermato: “La pattuglia acrobatica ci rappresenta nel
mondo e lo fa con l’amore che gli italiani nutrono per il
proprio paese. Uno spettacolo in cielo, uno spettacolo
oggi ad Acireale”. Prima della esibizione delle Frecce
Tricolori dell’Aeronautica militare hanno intrattenuto il
pubblico l’Atlantic del 41 stormo dell’Aeronautica militare, i velivoli dell’Aeroclab di Catania, i motoalianti Blu
Voltige, i solisti Sandro Pagliarini e Rudy Natale, e gli
elicotteri della Guardia di Finanza.
ph Fabio Consoli
AKIS
Sabato 23 giugno 2012
61° Congresso Nazionale Medici Scrittori
Vice Presidente Nazionale eletta l’acese Rosa Barbagallo Vecchio
L’A.M.S.I. , Associazione Medici Scrittori Italiani, aderente
all’Union Mondial Ecrivains Medicins, tramite la socia e
tesoriera dell’associazione, l’acese dott.ssa Rosa
Barbagallo Vecchio, ha svolto ad Acireale il suuo 61°
Congresso Nazionale dal titolo “Akis- Mito, Natura, Arte,
Cultura”. Una cinque giorni duranti i quali i congressisti, piacevolmente assistiti ed accompagnati dalla dott.ssa Rosa Barbagallo
Vecchio (una notevole spalla è stato il marito, Alfio Vecchio) hanno
relazionato sulla loro attività, visitato Catania e la riviera acese,
la nostra Città, Taormina, il Parco Naturale
dell’Etna e proceduto all’assemblea con l’elezione
del nuovo C.D (con l’elezone della dott.ssa Rosa
Barbagallo Vecchio a vice presidente nazionale ). Una
visita particolare è stata dedicata alla Biblioteca Zelantea e
alla sua Pinacoteca: gli ospiti sono stati accolti dal Presidente,
dott. Pippo Contarino e da alcuni membri del consiglio. (Nella foto un
momento della presentazione del Premio Letterario “La serpe d’oro”; per la
cronaca il Premio Nazionale “La serpe d’oro” è andato per la narrativa alla
dott.ssa Patrizia Volpiani e per la poesia alla dott. Silvana Melas.
A consegnare i premi il presidente - scrittore dott. Nicola Avellini.
ph Fabio Consoli
Esordio Lirico di Enzo Mellia
Per questo esordio lirico di Enzo Mellia il più insistente spunto che mi frulla per la testa mi viene fornito dal poeta e drammaturgo nord americano
Thomas Stearns Eliot: “la poesia non è un mettere l'emozione in libertà, ma
una fuga dall'emozione; non è l'espressione della personalità, ma una fuga
dalla personalità”. Da uomo di cultura Eliot, subito dopo questa affermazione, sentì il bisogno di concludere con questa precisazione: ”Naturalmente,
però, solo coloro che posseggono personalità ed emozione sanno che cosa
significa il bisogno di fuggire da queste cose”. Nel caso particolare del
poeta Enzo Mellia, nato ad Acireale dove vive e svolge la sua professione
di avvocato, possiamo affermare che ha una personalità di tutto rispetto,
senz'altro. Per i suoi studi. Diploma di maturità classica, Laurea in giurisprudenza con una tesi in Diritto Costituzionale. Per la sua professione ultra
trentennale svolta sempre con passione e serietà a diversi livelli.
Procuratore legale, Avvocato del Foro di Catania, della Corte Suprema di
Cassazione. Per gli incarichi svolti in attività legate alla professione. Vice
Pretore Onorario, segretario della Camera Penale di Catania, consigliere
Ordine degli Avvocati di Catania, Docente Scuola Specializzazione professioni legali (Facoltà Giurisprudenza dell'Ateneo catanese), consigliere
amministrazione e componente del Comitato Scientifico della Scuola
Forense di Catania “Fondazione Vincenzo Geraci”. E poi, riconosciamolo,
in questa sua prima silloge “Frattanto il mare” (racconti brevi, forse...),
Prova d'Autore, Catania, l'avvocato-poeta mette a nudo il suo animo perchè
parla di se stesso, porta a conoscenza degli altri ciò che ha dentro, come
in 25/26 febbraio 1985, “ti ho / amata / ai piedi / dei monti / della luna”.
Oppure come in 13 agosto 1985, “Eppure è vero / quella lampara / che tutte
le sere / passa nel tuo pezzo di mare / è la mia / tu la conosci / sai che vi
naviga / un pescatore di perle / quello sono io” e in 18 dicembre 2003, “Sei
la luna e il sole / la montagna e il mare”. Fa trasparire la sua vis vitalis
come in 29 marzo 2004. Quindi il Mellia con questo suo primo lavoro poetico dove, però, la poesia è anche prosa (scrittura poesia), ci dimostra di
possedere una personalità ed avere provato nella sua vita emozioni, tante
emozioni! Una poesia/prosa, che modella al Mellia la sua vita di uomo e di
professionista, che gli serve anche per riflettere ed estranearsi, per qualche pomeriggio, da “una panca / un tavolo di tribunale / una toga lisa / un
giudice saccente / un amico avvocato / un pranzo veloce / ecc.”. Di
“Frattanto il mare”, infine, ci piace riportare un frammento di quanto scritto
da Mario Grasso, altro acese, direttore artistico della casa editrice Prova
d'Autore: è “una odissea di sentimenti che celebrano gioia di vivere modulando su registri ogni volta nuovi....”. Al lettore, la degustazione dei versi del
Mellia e, poi, il giudizio sulle affermazioni di Thomas Stearns Eliot.
Camillo De Martino
Festa del S.Cuore nel 50° anniversario
dell’apertura al culto della chiesa
La comunità parrocchiale “SS.Cuore di Gesù” ha festeggiato il 50° anniversario dell’apertura al culto della chiesa, avvenuta il 21 giugno 1962. Il
programma della festa del S.Cuore di Gesù ha previsto quest’anno, in
aggiunta alle celebrazioni liturgiche, diversi momenti rievocativi: una tavola rotonda, moderata dal giornalista Antonio Carreca, con gli interventi del
geom. Salvatore Cardillo, del prof. Angelo Pagano, di don Giovanni
Mammino e dell’attore Antonio Spoto; la mostra fotografica “Dal piano
Pizzone al Colle Sacro Cuore”, curata da Rosario Bottino; il primo festival
dei giochi popolari; la giornata dell’anziano; l’annullo postale, a cura dell’associazione filatelica e numismatica acese; un ciclo di quattro conferenze, rispettivamente dedicate alla figura di San Francesco di Sales (relatore Peppino Vecchio), al culto del S.Cuore di Gesù (di mons. Vigo), al
monastero della Visitazione di Acireale (di don Guglielmo Giombanco) e
alla Confraternita Misericordia (del dott. Rosario Sorbello).
Il triduo di preparazione è stato predicato, nell’ordine, da mons. Alfio
Rapisarda, don Giampaolo Bonanno e don Orazio Greco. La celebrazione
della vigilia, seguita dalla solenne processione eucaristica per le vie del
quartiere, è stata presieduta da mons. Giuseppe Malandrino.
Venerdì 15 giugno, festa liturgica del SS.Cuore di Gesù, al termine dell’esposizione del SS.Sacramento, sul sagrato della chiesa si è svolta la
solenne concelebrazione, presieduta dal Vicario diocesano, mons. Rosario
Di Bella; al termine della funzione il parroco, don Orazio Greco, ha voluto,
anzitutto, ricordare la figura del primo parroco, don Michele Micalizzi,
recentemente scomparso, e ringraziare tutti quanti hanno collaborato alla
buona riuscita dei festeggiamenti giubilari. Successivamente, i fedeli si
sono recati in processione alla stele di piazza Dante per l’omaggio floreale del sindaco di Acireale, che ha rinnovato l’atto di affidamento della città
al Sacro Cuore di Gesù.
Guido Leonardi
ANDROMACO DI CRETA
I MISTERI DELLE PIANTE MEDICINALI
E LA VITA DI UN GRANDE MEDICO
Il medico Andromaco, originario di Creta, visse a
Roma nel I secolo dopo Cristo alla corte di Nerone. Di
Andromaco, forse un liberto e sicuramente medico
personale dell’imperatore parla estesamente un altro
medico vissuto nel secolo successivo, il famoso
Galeno, anch’egli archiatra imperiale ed autore di
numerosi trattati giunti fino a noi. Andromaco conosceva la natura e l’efficacia delle erbe medicinali che
crescevano sulla sua isola. L’ampio uso delle piante
officinali nella farmacopea del tempo fa venire alla
mente gli erboristi più vicini a noi, almeno cronologicamente e geograficamente. E tra essi la contadina Orazia, vissuta a Fiumefreddo di Sicilia nella
prima metà del secolo trascorso. Di essa ha parlato Marinella Fiume nel
libro “Orazia. Contadina e guaritrice”, Palermo 1988. Anche Orazia, come
rimedio per le affezioni ginecologiche femminili, usava il marrobio, uno dei
64 ingredienti della ricetta antiveleno di Andromaco chiamata “theriaca”.
Quasi duemila anni separano la contadina erborista di Fiumefreddo dal
grande medico cretese, archiatra dell’imperatore Nerone. Eppure molte
delle erbe medicinali che componevano la famosa “theriaca”, complesso
miscuglio di principi attivi contro i danni dell’avvelenamento, si continuarono ad usare nel tempo. Curiosamente, se ad usare questi antidoti era la farmacopea ufficiale, si chiamavano medicamenti; se invece erano usati dagli
erboristi, allora apparivano come sospette pozioni senza conferme scientifiche. Una testimonianza davvero preziosa – in quanto cronologicamente
pressoché coeva ad Andromaco – sulla qualità e sul valore economico delle
erbe officinali cretesi è offerta poi da Plinio il Vecchio, il quale visitò l’isola
in autunno per breve tempo, occasione in cui ebbe modo di osservare un
campo di un’erba medicinale, il lithospermon, che si riteneva fosse in grado
di sciogliere i calcoli biliari; è possibile che proprio in quest’occasione egli
abbia sentito o visto che ormai non sopravviveva alcuna traccia del famoso
Labirinto in cui il leggendario re Minosse avrebbe rinchiuso le vittime sacrificali da offrire in pasto al Minotauro. In ogni caso, delle 32 specie vegetali
cretesi descritte da Plinio, ben 10 si trovano menzionate anche nella ricetta andromachea (acoron, anisum, aristolochia, cicuta, daucum, dictamnus,
nardum, seselis, styrax, vitis) ed in particolare 4 (acoron, anisum, dictamnus, daucum) erano ritenute da entrambi gli autori efficaci contro il morso
degli animali velenosi e nella cicatrizzazione delle ferite. Sino all’Ottocento
medici ed erboristi intrecciavano, pur tra dissensi e, qualche volta, persino
reciproche irrisioni, le loro attività di ricerca e di sperimentazione. A Catania,
naturalisti di varia estrazione scientifica (botanici, farmacisti, aromatari,
scienziati, medici) si dedicavano ad una particolare attività alle falde
dell’Etna: “erborizzavano” (così nei documenti d’archivio e nel bellissimo
libro di Francesca M. Lo Faro, “Le scienze, la politica, la città”, Maimone
2010). Sperimentavano, cioè, e catalogavano le erbe raccolte in campagna,
soffermandosi, curiosamente, su quanto cresceva in prossimità delle rovine
e dei siti archeologici. Margherita Cassia, ricercatrice di Storia romana
presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania e autrice di
“Andromaco di Creta. Medicina e potere nella Roma neroniana”, Bonanno
editore 2012, sulla scorta di un’approfondita analisi di innumerevoli fonti letterarie, epigrafiche, numismatiche ed archeologiche, indaga, come solo lo
storico sa fare, non solo sulla vita di Andromaco ma ne contestualizza
anche l’apporto scientifico nel periodo in cui il grande medico visse. Il volume, densissimo di contenuti e ricco di immagini a colori, si articola in quattro capitoli rispettivamente dedicati all’opera di Andromaco, sommo creatore della ricetta “perfetta”, agli aspetti tossicologici e fitoterapici della farmacologia andromachea, alla presenza del medico cretese alla corte imperiale e infine alla tradizione medica prestigiosa dell’isola di Creta. Margherita
Cassia si chiede soprattutto come mai l’archiatra dell’imperatore Nerone sia
stato quasi trascurato dalle principali fonti sul regno del famigerato principe
Giulio Claudio. La risposta è nelle pagine del libro.
Anna Ruggieri
Cenacolo del “Galatea”
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IL ROMANZO LE ALI DEL VENTO DI LORENZO MAROTTA
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VENTO E' IL ROMANZO D'ESORDIO DI LORENZO MAROTTA. SI TRATTA DI UNA VICENDA CHE SI SNODA TRA L'UNIVERSITA' DI HARVARD, IN AMERICA, LA SICILIA E VENEZIA.
Antonio, appassionato di filosofia e di poesia,
incontra in una galleria d’arte ad Harvard, in
America, la bella ed affascinante Laura, traduttrice ed interprete. Tra i due sembra accendersi
subito un legame magico che verrà bruscamente
interrotto da una improvvisa notizia che costringe Antonio a far ritorno subito nella sua terra d’origine: Aidone, in Sicilia. Proprio quando sembra
tutto svanito, egli incontra nuovamente Laura
durante un convegno culturale a Venezia.
Entrambi amanti di letteratura e di arte daranno
vita ad una intensa storia d’amore e ad un confronto di idee, che ha come
sfondo gli anni di piombo, il periodo di forti tensioni sociali, culminato con
l’assassinio di Aldo Moro. Un romanzo nel quale si dispiegano considerazioni sulla vita, sulla morte, su Dio, sull’amore, avendo come tema forte il
valore dell’anima capace di oltrepassare il muro d’ombra delle cose finite.
Valori etici, civili e culturali si intrecciano in un’unica tensione umana ed esistenziale, con uno sguardo critico alle contraddizioni della Sicilia, ma anche
di fiducia e di speranza per la sua rinascita. Lorenzo Marotta, originario di
Aidone-Morgantina (En), vive e lavora ad Acireale. Docente di filosofia, è
stato preside di importanti licei come “Il Montale” di San Donà di Piave, Il
“Benedetti” e il “Tommaseo” di Venezia, “Il Melozzo” di Forlì, il “ Verga” di
Adrano ed, infine, il " Ferraris" e “l’Archimede” di Acireale. Ha collaborato
alla pagina culturale de Il Gazzettino, de La Provincia di Como, de La Sicilia
e de Il Giornale di Sicilia. Interventi e prove d’Autore si trovano su La Nuova
Tribuna Letteraria di Padova e su altri quotidiani. Il libro può essere richiesto alle Librerie o visitando il sito www.vertigolibri.it
Lorenzo Marotta
Cirque du Soleil
Inatteso, ma gradito fuori programma in piazza Duomo dopo il “rompete le
righe” della Festa del 2 Giugno. Il direttore generale della New World
Entertainment, Frank Bruno, società che ha prodotto lo spettacolo
“Saltimbanco” del Cirque du Soleil - al Palasport di Tupparello di Acireale,
ha donato una ventina di ticket d’ingresso ai bambini che, poco prima, avevano formato il tricolore nella piazza barocca. Un sorteggio tra i tanti scola-
ri che in maglia rossa, bianca o verde, dopo aver intonato l’Inno di Mameli,
hanno gareggiato per l’ambitissimo regalo. “E’ stato davvero un bel
momento che si lega al circo e al Cirque du Soleil in particolare – ha detto
Frank Bruno, invitando i bimbi a prendere parte agli spettacoli anche per
via delle particolari agevolazioni riservate alle scolaresche -. Grazie ad
Acireale e all’Amministrazione che, assieme a noi, hanno voluto ritagliare,
in questa intensissima mattinata e in questa monumentale piazza, un angolo per il grande spettacolo del circo e di Saltimbanco dedicandolo ai più piccoli”.. Per la cronaca le esibizioni dello spettacolare Cirque du Soleil sono
state lungamente applaudite dal numerosissimo pubblico partecipante nelle
varie repliche succedutesi nei dodici giorni di permanenza ad Acireale. Un
successo per il Cirque, ma certamente un successo per la nostra Città.
A S.E. Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale è stato consegnato il
diploma di Socio Effettivo dell’Accademia di Scienze Lettere e Belle Arti degli
Zelanti e dei Dafnici. Al dott. Angelo Pagano, Direttore della Sezione Siciliana
dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, da parte della stessa Accademia,
quello di Socio Corrispondente. Nell’occasione S.E. Mons. Antonino Raspanti
ha tenuto una prolusione su “Il cortile dei gentili – Occasione d’incontro tra
credenti e non credenti”.
“Cortili Aperti” di prestigiose dimore acesi
La sezione siciliana dell’ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane), con
il patrocinio del Comune di Acireale, ha dato vita ad un’interessante iniziativa, denominata “Cortili Aperti”. I cortili di alcune delle più prestigiose e artistiche dimore storiche, esempio dell’architettura dell’Ottocento acese, sono
stati aperti al pubblico. E’ stato così possibile ammirare i cortili dei palazzi
Pennisi di Floristella, Modò, Calì Costa, Grassi, Continella, e Nicolosi.
L’iniziativa si proponeva di
coinvolgere il patrimonio
architettonico e artistico
pubblico, privato ed ecclesiastico nell’unico obiettivo
di “recuperare e valorizzare l’identità e la storia di
Acireale in una prospettiva
di sviluppo”. Alla visita è
stato associato un programma musicale tramite
giovani artisti dell’Istituto
Superiore di Studi Musicali
“V. Bellini” di Catania, che si sono esibiti in questi cortili partecipando contemporaneamente ad un concorso, che ha visto affermarsi la violoncellista
Susanna Kimbell. Le dimore sono state illustrate da alcuni studenti
dell’Istituto “F. Brunelleschi”, coordinati dalla prof.ssa Milena Biondi, e del
Liceo Classico “Gulli e Pennisi”, coordinati dal prof. Salvatore Valastro. La
conclusione della inconsueta giornata si è avuta nella Basilica di San
Sebastiano con la premiazione di tutti i musicisti e un concerto di chiusura
dell’Orchestra “La Giga Ensemble”, diretta dal M° Marco Terlizzi, alla presenza dell’assessore alla cultura Nives Leonardi e dei rappresentanti
dell’ADSI e di un pubblico attento e interessato. La manifestazione avrebbe
meritato maggiore divulgazione informativa.
Giovanni Vecchio
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AKIS
Sabato 23 Giugno 2012
Pro Loco Aci S. Antonio: cerimonia di consegna di tre targhe turistiche
Sabato 16 giugno u.s. si è svolta presso la sala
conferenze di Palazzo Cantarella ad Aci S.
Antonio la cerimonia di consegna di tre targhe
turistiche da apporre nel territorio di Aci S.
Antonio riguardanti il conetto vulcanico Monte
Rosso del 1329, le sciare laviche boscate del
1329 di S. Maria La Stella ed il fronte lavico del
350 d.C. presso il cimitero di Aci S. Antonio.
Dopo i saluti del Sindaco dotto Pippo Cutuli e del Presidente della Proloco
di Aci S. Antonio, dott. Paolo Rapisarda il vulcanologo francese, prof. Jean
Claude Tanguy, ha tenuto un’interessante relazione sul rischio vulcanico illustrando le varie modalità di eruzioni e rimarcando l’accento sul rischio sismico dato che a suo parere nelle aree etnee è il terremoto che potrebbe causare più vittime di eventuali eruzioni vulcaniche. Il direttore dell’Istituto
Ricerca medica e Ambientale, I.R.M.A. di Acireale, dott. Giovanni Tringali ha
presentato il suo ultimo libro sull’Etna dal titolo “Oronimi Etnei” nel quale,
oltre a spiegare l’origine del nome dei vari monti dell’Etna, si evidenziano
numerosi errori sul nome attribuito ai vari crateri disseminati sui fianchi del
vulcano in numero di oltre 200. Il testo sarà a breve pubblicato sul sito
dell’Accademia Gioenia di Catania e sarà fruibile gratuitamente a tutti. Infine
il direttore dell’I.R.M.A. ha consegnato il testo delle segnaletiche turistiche
che saranno apposte nei tre siti indicati. La cerimonia si è conclusa con la
consegna di una targa ricordo al Prof Tanguy da parte del Sindaco Cutuli e
di un mazzo di fiori alla consorte del vulcanologo, dott.ssa Giselle Tanguy.
Cratere Monte Rosso (altezza 597 m s.l.m.)
L’oronimo deriva dalla caratteristica colorazione rossastra
delle vulcaniti del cratere avventizio formatosi nel corso dell’eruzione del 1329. Il 28 giugno del 1329 numerosi terremoti precedettero l’apertura della frattura eruttiva nella Valle del
Bove. Nel mese di luglio seguente si è installato il centro
esplosivo che oggi costituisce il Monte Rosso da cui prese il
nome l’omonimo centro abitato di Monterosso, oggi frazione
di Aci S. Antonio, edificato ai piedi del versante meridionale
del suddetto cono vulcanico. Quella del 1329 fu un’eruzione
laterale a quota molto bassa (550 m s.l.m.) e la sismicità
dovette essere rilevante se si considera che nel luglio 1329
vi fu un terremoto nel territorio di Mascali seguito addirittura
da un maremoto. Nel corso di questa eruzione le violente
esplosioni avvenute al Cratere Centrale formarono un’alta
colonna ceneritica il cui particolato più fine ricadde addirittura sull’isola di Malta. Nelle carte dell’Etna più datate l’anno
dell’eruzione è indicato come 1334: si tratta comunque di un
errore
Fronte della colata lavica dell’anno 350d.C.
Sciare laviche di S. Maria La Stella
Il suggestivo Bosco di Aci è sorto sulle lave scaturite dal
monte Rosso nel luglio del 1329 le quali hanno trasformato
in sciara circa 5 chilometri quadri di fitta boscaglia la quale
costituiva una vasta area boschiva di querce, castagni e di
numerose specie della macchia mediterranea che si estendeva nel versante orientale dell'Etna. Questo bosco, di cui
oggi non rimane che una piccolissima parte identificata nelle
sciare laviche di S. Maria La Stella era talmente fitto da meritarsi il nome di “colata lavica nera”, in lingua siciliana “Sciara
Niura. La sua vegetazione riflette quella originaria della macchia mediterranea e rappresenta un’emergenza naturalistica
di grande pregio. Le essenze arboree principali sono la roverella, il leccio, l'alaterno, il bagolaro, l'orniello. Gli arbusti
sono il terebinto, il Cytisus villosus chiamato anche ginestrino, il pungitopo (Ruscus aculeatus), lo sparzio detto anche
ginestra dei carbonai (Spartium junceum), la Calicotome
infesta detta anche ginestra spinosa. Il sottobosco assume
talora l’aspetto di un vero tappeto erboso di muschi e ciclamini che incantano il visitatore. Si tratta di un’emergenza
naturalistica quasi unica nel suo genere. Oggi il bosco di
Santa Maria la Stella è il più importante relitto del ben più
vasto e conosciuto "Bosco di Aci" e riveste un notevole interesse naturalistico perché è l’ultimo bosco della fascia pedemontana etnea a presentare una significativa estensione e
continuità ambientale. L’area boscata è sottoposta a tutela
dall’Unione Europea quale Sito di Importanza Comunitaria
(S.I.C.) denominato “ITA070021 Bosco di S. Maria la Stella”.
AKIS
Sabato 23 giugno 2012
JUVENTUS NATIONAL ACADEMY DA SETTEMBRE
ANCHE IN PROVINCIA DI CATANIA
IL MIGLIOR PROGETTO AL MONDO DI SCUOLE CALCIO.
La Juventus Football Club SP.A. è una delle principali società di calcio professionistico a livello internazionale, con circa 21 milioni di tifosi in Europa e
più di 10 milioni in Italia (quasi un terzo degli appassionati di calcio).
Il palmares sportivo è complessivamente il più ricco fra tutte le società di
calcio italiane con 30 Scudetti vinti sul campo, 9 Coppe Italia e 4 Super
Coppe italiane in campo nazionale più tutti i trofei internazionali: 2 UEFA
Champions League, 2 coppe Intercontinentali, 2 Super coppe europee, 3
coppe UEFA (oggi Europa League) e una Coppa delle Coppe. Le vittorie
hanno contribuito ad accrescere il prestigio della Juventus, il cui nome
evoca successo, professionalità e tradizione. I risultati raggiunti, la storia e
la sua tradizione hanno fatto del marchio Juventus un Brand Globale tra i
più noti e rinomati al mondo, al pari di club come Real Madrid, Bayern
Monaco, Barcellona e Manchester United, riconoscibile da sempre a I primo
colpo d'occhio. Juventus Soccer Schools nasce nel gennaio 2004 dopo un
anno di studio e progettazione all'interno di Juventus Merchandising Srl,
società che fa parte della grande famiglia di Juventus F.C. e in collaborazione con il gruppo Nike (sponsor tecnico ufficiale). Juventus Soccer
Schools gestisce e sviluppa per conto di Juventus tutti i servizi legati a l!'insegna m ento del ca Icio sia a livello nazionale che internazionale. Juventus
Soccer Schools offre ai ragazzi e alle ragazze l'opportunità di acquisire i
segreti del calcio targati Juventus e di farlo all'insegna del divertimento.
Ogni anno migliaia di ragazzi possono così vivere il sogno di giocare a calcio indossando la maglia a striscie verticali bianco-nere e seguendo i metodi di insegnamento Juventus. La missione in sostanza è quella di creare il
miglior progetto al mondo di scuole calcio. I nostri valori sono: La tutela dei
ragazzi nello svolgimento delle attività nonché della loro salute psico-fisica,
prima di ogni altra cosa; L'unicità nel creare un'esperienza Juventus, in
grado di trasmettere passioni, sentimenti ed emozioni bianconere;
Comunicare lo stile Juventus in modo coerente dentro e fuori dal campo,
diffondendolo e salvaguardandolo in ogni dettaglio di ogni singola attività. I
valori, la tradizione e la storia; Selezionare e formare tutto lo staff perchè
rispetti e promuova gli standard di Juventus Soccer Schools sia a livello di
comportamento che di insegnamento sportivo; Creare il giusto contesto in
cui ha luogo l'apprendimento e cioè meno esasperazione, più divertimento.
Sviluppare grazie al modello di Juventus Soccer Schools le caratteristiche
tecniche dei giovani calciatori adottando il miglior programma tecnico-sportivo in relazione ad età, contesto e luogo in cui l'allenamento si svolge. Nella
provincia di Catania questo progetto prenderà vita il 10 settembre prossimo
venturo grazie all'ASD Noir et Blanc de Football, società capitanata da I
Presidente Rosa rio Sorbello, da I Vice Presidente Sebastiano Neri e da I
Segretario Generale Alessandro Ragonesi, i quali il 12 aprile scorso hanno
ufficialmente ricevuto, presso la sede Juventus di Corso Galileo Ferraris,
l'incarico dal Responsabile nazionale di JSS, Andrea Vaccarono. I tre
neo¬responsabili di Juventus Soccer Schools, hanno predisposto uno staff
tecnico di alto prestigio, che si occuperà di insegnare ai giovani calciatori.
Saranno infatti Nicola Martini (già calciatore professionista), Carmelo
Balsamo, Rosario Ricciardo e Antonio Richichi a mettere in pratica quanto
hanno imparato presso la Juventus University, la prima università di calcio
al mondo. Tra le altre cose già il 19 maggio scorso, presso il Villaggio
Madonna degli Ulivi di Viagrande (dove si svolgerà l'attività ufficiale della
scuola calcio durante la stagione ufficiale, oltre a quella di Acireale presso il
Royal Club ), è andato in scena lo stage formativo aperto a tutti i bambini di
età compresa tra i 5 e i 12 anni, dove vi hanno preso parte oltre 150 bambini, molti dei quali hanno già confermato l'iscrizione alla scuola calcio. Del
resto è normale che sia così.... al fascino della "Vecchia Signora" non si può
resistere. Oltre al fatto che i migliori attuali talenti del calcio italiano sono
cresciuti grazie a questo progetto tecnico¬sportivo. Claudio Marchisio,
Paolo De Ceclie, Sebastian Giovinco, Ciro Immobile, per fare qualche
nome. Per chiudere abbiamo sentito brevemente il Presidente Sorbello che
ci ha detto di essere onorato dell'incarico ricevuto insieme ai suoi soci, che
afferma di sentirsi sotto pressione per la grande responsabilità di organizzare un im porta nte polo ca Icistico per conto della Juventus, ma nello stesso tem po pieno di entusiasmo e conscio di essersi attorniato di professionisti, che sono assolutamente un valore aggiunto rispetto all'importanza del
progetto, ci dice di non vedere l'ora di cogliere ciò che potenzialmente
saranno i frutti di questa nuova stagione calcistica ai nastri di partenza .
Alessandro Ragonesi
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Genitori, alunni, parenti, amici e docenti hanno festeggiato la conclusione delle attività del Progetto PON
annualità 2011/2012 con una manifestazione finale che
ha registrato anche la presenza di numerose personalità. Soddisfatto il Dirigente Scolastico prof. Prof.
Salvatore Mussumeci che fra qualche giorno dovrà
anche dire addio alla scuola poiché andrà in pensione.
Sulla manifestazione e sulla festa di commiato al prof.
Musumeci relazioneremo nel prossimo numero.
E’ certamente divenuta una tradizione: GIOVEDI 21 GIUGNO
dalle ore 12,30 alle 13.00 è stato osservato il Solstizio d'Estate
sulla Meridiana della Cattedrale di Acireale.
Aci Bonaccorsi - Scuola Media “Allegra”
Conclusione Progetto P.O.N.
“Cittadini si diventa”
LETTERA AL DIRETTORE
Ho voluto far parte di un gruppo facebook acese molto
attivo, di nome FANCITY, che si auto-dichiara "libero,
democratico, aperto al confronto" e a favore di idee concrete. Ho allora proposto le mie idee concrete per la nostra città: come
curare le aree a verde, come promuovere l'area COM tra i giovanissimi,
come incrementare l'entrata turistica puntando sull'artigianato acese.
Mentre io scrivevo queste idee propositive, intorno a me il resto dei navigatori - fatti salvi tre di loro- continuavano ad azzufffarsi e a far polemiche
sterili su chi era contro chi, su quante colpe aveva il sindaco, su quanto
erano stupidi quelli di destra o ottusi quelli di sinistra e così via. Al che ho
alzato la voce e li ho invitati a smettere di parlare a vuoto, che così non aiutano per niente Acireale ad uscire dal suo sonno profondo. Li ho invitati a
parlare, a esprimere idee, non polemiche .... risultato? Mi hanno chiamato
PROVOCATORE, GUERRAFONDAIO, ATTACCABRIGHE.... un paio di
persone molto gentili mi hanno cortesemente mandato a fare in ****, così
pubblicamente, su una pubblica pagina facebook.
Quei pochi (tre appena) che invece avevano accolto le mie proposte positivamente, avevano iniziato a discutere con me di idee molto interessanti,
ma anche a loro è stato impedito di esprimersi in quanto di punto in bianco il mio nome è stato cancellato dal sito. Mi viene impedito tutt'ora di collegarmi, visualizzare il gruppo e interagire con quelle poche persone che
avevano desiderio di interagire con me.
Può sembrare una letterina sciocca, signor direttore, ma la rabbia è tanta.
Venire cacciati da un luogo "democratico, libero e aperto al confronto" solo
perchè volevo proporre idee nuove e concrete. Essere sbattuti fuori nel
giro di 24 ore perchè loro hanno deciso che il mio pensiero era provocatorio. Evidentemente cercare idee positive e nuove per risollevare questa
città è "provocazione". Evidentemente suggerire modi diversi di curare le
zone cittadine più disastrate è "guerrafondaio", per i paladini della democrazia e della libertà a senso unico. Confrontandomi in giro, parlando con
altri acesi, ho scoperto che altri, prima di me, sono stati "sbattuti fuori" da
quel gruppo tanto democratico e aperto a tutti!
E solo per aver espresso le proprie idee in un contesto che cantava libertà
..... ma soltanto per finta.
Vorrei gridare questa mia rabbia alla città intera e dire agli acesi VERAMENTE LIBERI di non fidarsi di chi nasconde, dietro la maschera del "libero confrotno" solo le blande idee di un capo che , a parte parlare, ha paura
di agire veramente.
Cordialmente,
"LIBERA MENTE"
Lettera regolarmente firmata
www.akis-acionline.com
a cura di Riccardo Anastasi
In edicola il 2° numero
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AKIS
Sabato 23 giugno 2012
ACI S. ANTONIO IN BREVE
E’ stata riaperta al pubblico nei giorni scorsi la villa comunale di Aci S.
Antonio interessata da interventi di riqualificazione e messa in sicurezza.
Bosco di Aci sopralluogo dei consiglieri provinciali
I consiglieri provinciali componenti la V Commissione consiliare(ambiente),
Antonio Danubio, Nunzio Parrinello, Alfio Barbagallo, Carmelo Giuffrida,ed
Enzo D'Agata in qualità di capogruppo e storico promotore della valorizzazione del sito (sua la proposta di delibera istitutiva del parco sub-urbano)
hanno effettuato un sopralluogo nell’area del Bosco di Aci in territorio di Aci
S. Antonio. Verificato lo stato dei luoghi e accertata l’ idoneità degli immobili, già ristrutturati, ricadenti sul terreno, i consiglieri provinciali hanno condiviso la necessità di definire l’iter per l’approvazione della proposta di delibera avente per oggetto “ Disciplinare per l’affidamento in concessione della
gestione e della custodia del parco sub urbano”, in atto al vaglio della V
Commissione stessa. La proposta di deliberazione approderà presto in
Consiglio, dove saranno identificati e stabiliti i criteri di assegnazione per la
custodia e la gestione dell’area, di oltre 40 ettari, che finalmente renderà fruibile il Parco alle comunità.
PILLOLE CATENOTE
Festa della Repubblica - Ha avuto luogo la Festa della Repubblica, con
numerose iniziative e con il coinvolgimento delle autorità civili, militari, religiose, gli alunni delle scuole elementari e medie del comune, con la supervisione delle associazioni combattentistiche. “E’ stata una cerimonia sobria
e con il pensiero rivolto ai problemi della nostra Nazione, in questi giorni tragicamente esaltati dal terremoto in Emilia Romagna”, questo il telegrafico
pensiero del primo cittadino Ascenzio Maesano che aveva approfittato dell'occasione per invitare:”I catenoti a prendere parte alla manifestazione,
magari portando da casa una bandierina o qualsiasi altra cosa che abbia il
nostro amato tricolore. Abbiamo bisogno di unità nazionale anche attraverso questi piccoli gesti”.
Ufficio Protocollo - Con una sobria cerimonia, presenti il sindaco
Maesano e tutta la giunta è stato (ri) attivato al centro della cittadina, presso l’ufficio tributi, il servizio di protocollo, onde evitare che la popolazione
Una manutenzione straordinaria compiuta dall’Amministrazione Cutuli –
Assessorato al verde pubblico retto da Stefano Finocchiaro. Gli interventi
hanno riguardato, più nel dettaglio, la messa in sicurezza dell’impianto di
illuminazione artistica,l’eliminazione di alcuni alberi ad alto fusto pericolanti. la pulizia e la cura delle aiuole. .
Il Comune di Aci S. Antonio è stato ospite del “Gran Gala di fine anno”
organizzato dalla scuola secondaria di primo grado “Cavour” di Catania nei
locali del Centro Congressi “Le Ciminiere”. Tema scelto per l’occasione: la
Sicilianità nei suoi vari aspetti. Aci S. Antonio, universalmente riconosciuta
come la “patria del carretto siciliano”, è intervenuta all’appuntamento con
una esposizione di pezzi di carretto siciliano e di opere d’arte realizzate dai
maestri artigiani locali. Un riconoscimento speciale è stato consegnato
all’artista santantonese Nerina Chiarenza, che tramanda l’arte e la tradizione della pittura sul carretto siciliano.
Si sono svolti alcuni momenti dello speciale programma di commemorazione
intitolato “Abbraccio per Sergio”, previsto per ricordare la figura di Sergio
Alecci, lo studente di 18 anni tragicamente scomparso il 6 giugno di un anno
fa a seguito di un incidente avvenuto a
circa 150 metri dalla costa della frazione acese di S. Maria La Scala mentre si
trovava a bordo del suo velivolo. Dopo
la cerimonia della mattina al porticciolo
di Santa Maria La Scala, si è svolta la
celebrazione di una Santa Messa in suffragio. Conclusa la celebrazione, il
Concerto “Volo di Note” con l’Orchestra
e il Coro del Teatro Massimo Bellini di
Catania, concerto che ha registrato un
grandissimo successo. La Pattuglia
acrobatica nazionale, durante l’esibizione delle “Frecce Tricolore” di Acireale,su richiesta del presidente
dell’Aeroclub di Catania, Stefano Arcifa, ha dedicato la figura del “Cuore”
all’allievo pilota Sergio Alecci.
Una splendida opera d’arte, opera del Maestro
Pippo Contarino, è stata
realizzata e messa dimora
nella rotonda che sulla circonvallazione insiste nella
via
Marchese
di
Casalotto. L’opera dedicata all’”Uomo Uccello” –
Angelo D’Arrigo, è stata
realizzata su iniziativa del
sindaco Cutuli e del poeta
Angelo Scandurra e poggia su un piedistallo di pietra lavica posto sulla direttrice
mare-montagna.
Tutto intorno la splendida
rotatoria realizzata da
“Natura Verde”, il cui titolare, Scuto di Natura
Verde, ha intenzione di
migliorare ancora rendendo la stessa un significativo biglietto da visita per la
cittadina del Casalotto.
Dopo avere svelato l’opera tutti i convenuti si sono
recati presso la sala Cantarella dove si è tenuto un ricordo del deltaplanista
con la proiezione del suo “ultimo volo” e con la significativa presenza della
moglie Laura Mancuso alla quale il sindaco ha fatto dono di un mazzo di
fiori. Tutta la manifestazione è stata coordinata da Angelo Scandurra.
Subito la contromossa: la VI commissione consiliare del comune del
Casalotto (Presidente Salvo Sorbello) – non invitata al sopralluogo
sopra citato , ndr) si
riunisce , certamente
stizzita, e sollecita atti
di protesta, anche
eclatanti, se non si
arriva “subito e immediatamente” alla consegna delle opere
relative al Bosco di
Aci e del Museo del
Carretto. In effetti,
senza volere essere di
parte, è veramente
vergognoso che la
Provincia trattenga, sine die, queste due realtà sotto la sua ala solo ed
esclusivamente per ragioni politiche, checché se ne dica. Due realtà,
che da sole, potrebbero fare rifiorire, in brevissimo tempo, l’arrivo giornaliero di centinaia di turisti e visitatori.
Le mie mani
Stanca è la mente
ma non le mie mani.
Mani fedeli, mani operose
sempre decise, mai timorose.
Perché, mi chiedete, ci siamo fermati?
Stanca è la mente.
Il cuore vorrebbe…vorrebbe…
E anche voi, mani, ancora non dome
siete impazienti, pronte, vogliose.
Ma stanca è la mente.
Non protestate, mie mani, amiche devote;
ma riposate, tacete!
E’ ormai tempo di quiete.
(Un chirurgo in quiescenza)
Con un linguaggio stringato e conciso, cos’ì com’era il suo atto operatorio,
Cannavò, ci riferiamo alla sua pubblicazione della quale riportiamo parte
della copertina: “Caravanserraglio” – Recinto con uomini, bestie e cose
varie) inizia riferendo delle sue vicende politiche per poi passare a racconti pieni di umanità varia, con un tocco a volte patetico e drammatico, a volte
spassoso. Non mancano gli argomenti affrontati dall’opinionista con un vissuto chirurgico. La fine è scoppiettante con una serie di incisivi aforismi e
con la pagina “osè” dedicata alle licenziosità di un mito del giornalismo italiano: Enzo Biagi.
Nino Cannavò, (8/11/1926- 4Giugno 2012), laureato in Medicina, è stato
specialista in Chirurgia Generale e in Chirurgia dell’Infanzia. Primario
Emerito dell’Ospedale di Acireale e socio corrispondente dell’Accademia
degli zelanti e dei Dafnici, nel 1991 è andato in quiescenza. Lasciato il
bisturi per la penna, ha prodotto numerose pubblicazioni tra le quali ricordiamo l’autobiografia “Da chirurgo a chierichetto”, “Arabi e islamici nella storia della medicina”, “In punta di penna”, Caravanserraglio”…E’ stato proficuo collaboratore di Akis e socio sostenitore del Cine Foto Club “Galatea.
Turi Consoli e tutti i suoi collaboratori sono particolarmente vicini alla famiglia alla quale esprimono il loro sentito dolore
Tel. 095 7021441
di Aci Catena sia costretta a recarsi ad Aci S.Filippo, causa i lavori che si
stanno eseguendo al Palazzo di Città. Resta fermo che attualmente l’ufficio
protocollo sia anche disponibile per la popolazione ad Aci S.Filippo. .
E’ stato presentato l’intero “pacchetto” del consiglio comunale durante
una cerimonia che si è tenuta davanti alla dott. Venera Fazio del tribunale
di Paternò che ha ufficializzato la nuova composizione del civico consesso
catenoto. Un ringraziamento particolare il sindaco Maesano lo ha rivolto
all’ing.Giuseppe Testa che ha retto con notevole perizia e abnegazione il
periodo di transizione dopo la “caduta” di Raffaele Nicotra e l’elezione di
Ascenzio Maesano. .
L'Associazione Amici di Salvo Marco e L'arcipretura MSS del Carmelo di
Aciplatani hanno reso nuovamente accessibile alla cittadinanza la villetta di
via Sacerdote Cardillo ad Aciplatani dopo essere stata ripulita , con l aiuto
dei propri volontari , dalle sterpaglie che la rendevano impraticabile ed inaccessibile .
Nell’aula magna dell'ITE
Angelo
Majorana
di
Acireale si è tenuta la
premiazione del concorso
“marketing in pills” a cui
hanno aderito le scuole
del I ciclo: ICS Giovanni
XXIII, ICS Fuccio La
Spina, ICS GB Arista, ICS
P. Vasta oltre agli studenti
dell'ITE Angelo Majorana.
Durante la manifestazione
sono stati presentati i lavori effettuati dalle varie scuole nell'ambito dei progetti finanziati con il fondo sociale europeo 2007-2013 e premiati i 10
migliori elaborati,2 per ogni scuola, realizzati durante un apposito concorso che ha avuto come oggetto la realizzazione di uno spot-marketing sui
progetti europei.
DA GIUGNO AD OTTOBRE
LA PINACOTECA ZELANTEA
APRIRA' ANCHE NELLE GIORNATE DI SABATO
E DOMENICA DALLE ORE 16.00 ALLE ORE 19.00
AKIS
Sabato 23 giugno 2012
L’Imposta Municipale propria sperimentale
Varo della Fondazione di Club Lions
Si è svolto presso la sala convegni Credito Siciliano un interessante convegno sull’ IMU, l’imposta che dal 2012 sostituisce l’ICI, organizzato
dall’”ADOCEC delle Aci” - Associazione Dottori Commercialisti ed Esperti
Contabili delle Aci -, la Camera Tributaria di Catania, l’ANUTEL Associazione Nazionale degli Uffici Tributi degli Enti Locali – e con il patrocinio del Comune di Acireale. Nel convegno, fissato appena dopo la pubblicazione della circolare 3DF del Ministero delle Finanze che chiarisce
diversi aspetti della nuova imposta, coordinato dal Prof. Angelo Raciti presidente dell’A.Do.C.E.C., sono stati affrontati la gran parte delle questioni
ancora aperte sull’IMU sia per gli aspetti di finanza comunale e le correlate
facoltà assegnate ai comuni di ritoccare aliquote, detrazioni e base imponi-
UNA CENTRALE A BIOMASSE IN CITTA ? ALL’OSPEDALE ?
“NO GRAZIE! SIAMO 1000 VOLTE CONTRARI!”
DICE IL SINDACO GAROZZO CHE CHIEDE
AL COMMISSARIO DELL’ASP IL RITIRO DEL BANDO
bile – ne ha parlato il rappresentante dell’ANUTEL dott. Mario Coco responsabile del Servizio Tributi del Comune di Misterbianco –, sia per gli aspetti
che interessano i commercialisti e quindi i contribuenti – ne hanno relazionato il dott. Lucio Messina (Responsabile del Servizio Tributi del Comune di
Acireale) e il Dott. Venerando Amato, commercialista revisore contabile
Presidente del Collegio dei Revisori della Provincia Regionale di Catania in
rappresentanza dell’A.Do.C.E.C.. Ecco le novità principali della nuova imposta prospettate dal Dott. Amato e da lui evidenziate con delle slide che sono
visibili sul sito dell’A.Do.C.E.C. – www.adocec.it : nuova tassazione della
prima casa -agevolazioni previste su una sola casa quando il nucleo familiare abita più immobili nello stesso comune - nuove aliquote e nuove detrazioni -dichiarazione delle variazioni entro 90 giorni - versamento da suddividere tra Erario e Comune - tassazione dei terreni incolti - restrizioni su
tipologia e numero delle pertinenze -assazione ordinaria dei fabbricati rurali non strumentali ad attività agricole Le variazioni più importanti che interessano l’IMU riguardano: la composizione patrimoniale e variazioni d’uso
degli immobili, il nucleo familiare e la sua residenza anagrafica ed effettiva,
il compimento del 26esimo anno o la nascita dei figli esse vanno dichiarate
entro 90 giorni dell’evento e non più l’anno successivo come per l’ICI (pena
una sanzione che va da 51 euro a due volte l’imposta correlata al non
dichiarato). E’ importante ricordare anche che, in generale, i fabbricati rurali iscritti al catasto terreni, anche se in stato rovinoso, vanno catastati al
catasto urbano entro il prossimo novembre. Il primo versamento deve essere effettuato il 18 giugno, perché il 16 è sabato, e si basa su aliquote che i
comuni potranno variare entro settembre. Pare che ormai i tecnici hanno
sciolto i nodi più complessi della nuova imposta rimane comunque un’imposta odiata e disprezzata per la sua iniquità. Tanto è emerso nell’ultimo
stralcio del Convegno che ha visto la presenza dell’Onorevole Alessandro
Pagano, membro della Commissione Parlamentare della Camera dei
Deputati che si occupa dell’IMU, il quale su invito dell’Onorevole Basilio
Catanoso ha partecipato al convegno per relazionare sugli effetti dell’IMU
nell’attuale scenario macroeconomico e ha evidenziato alcune proposte di
modifica della normativa IMU di cui lo stesso si farà promotore. Con favore
ha raccolto, nell’occasione la proposta del Dott. Amato di inserire tra le sue
proposte una norma che permetta di detrarre il capitale dei mutui ipotecari
ottenuti per l’acquisto di immobili soggetti ad IMU dal loro valore imponibile. Lo stesso Onorevole ha delegato lo stesso Dott. Amato, a nome
dell’Adocec delle Aci, di redigere la proposta. Tanta iniquità della norma è
anche emersa dalla relazione finale del convegno, quella dell’Avvocato
Tributarista Vincenzo Taranto, rappresentante della Camera Tributaria di
Catania, il quale ha messo in particolare risalto l’iniquità evidente che caratterizza l’imposta per il solo fatto che la sua base imponibile si determina su
valori degli immobili inventati e quindi squilibrati perché basati su una presunzione automatica fondata su automatismi scollegati dall’economia reale
del sistema immobiliare. In ogni caso va detto che questa nuova imposta
pare essere ritenuta la colonna portante del sistema tributario dei comuni e
come tale non sarà facile modificarne l’assetto.
Fabrizio Leotta
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Una gara d’appalto di efficientamento energetico dell’Ospedale di Acireale
sarebbe stata bandita dall’Asp per una centrale a biomasse con lo scopo di
riscaldare, ad esempio, l’acqua. Verrebbe così sostituita la centrale termica
con bruciatori a gasolio della struttura ospedaliera. Una iniziativa, quella
della centrale a biomasse in ospedale, non condivisa dall’Amministrazione
Comunale di Acireale. “Ci sembra incredibile che si sia solo pensato di
costruire una centrale termica con biomasse all’ospedale, con tutte le
preoccupazioni che possano da questa derivare, al fine di avere energia
per riscaldare l’acqua, anche sanitaria – dice il sindaco Nino Garozzo -.
Dovremmo accettare che rifiuti, da ogni parte, vengano importati, bruciati
con inevitabili problemi di inquinamento, sebbene, si afferma, con l’utilizzo
tutte le precauzioni possibili. Siamo 1000 volte contrari alla costruzione
della centrale termica a biomasse, siamo 1000 volte contrari! Se l’obiettivo
è quello di riscaldare l’acqua, siamo invece pronti ad attivare la rete metanifera con le agevolate tariffe sanitarie”. Il sindaco lancia un invito al commissario dell’Asp “a ritirare immediatamente il bando, in quanto la Città di
Acireale non può consentirlo”. Il primo cittadino chiede anche “alla deputazione regionale di ogni colore politico di intervenire in maniera decisa.
Vorrei ricordare che in questa Città, impianti molto meno inquinanti o che
offrivano certamente meno preoccupazioni sono stati oggetto di vivace battaglia politica al fine di salvaguardare l’ambiente e il territorio”.
Sull’argomento interviene l’assessore all’Ambiente Gaetano Leonardi: “Il
nostro è ospedale di eccellenza non vorremmo lo diventi anche per altre
questioni. Diciamo no all’impianto e condividiamo le preoccupazioni dei cittadini e dei comitati spontanei che si stanno formando a tutela del territorio
e salvaguardia della salute pubblica. Proprio la presidenza della Regione si
è schierata contro, lo rammentiamo, i termovalorizzatori in Sicilia”
Avere il bernoccolo (e tenerlo nascosto).
Come cambia la politica! E' questa un'esclamazione che può essere intesa
almeno in due modi. O col verbo intransitivo, nel senso della sua evoluzione in quell' inedita, sorprendente e oggi imperante politica che è la politica dell'antipolitica. Che si camuffa, vale a dire, fino ad assumere, in maniera subdola e sleale, i tratti del suo contrario reciproco e speculare, e creando un grande disorientamento, cerca di suggestionare - riuscendoci, ahinoi, sempre - le anime più candide. No, non c'incammineremo per una
strada davvero molto insidiosa. Non c'interessa e, dopotutto, rischieremmo
di perderci. Oppure transitivamente: come cambia la politica le persone che
la fanno! Come le trasforma, muta loro i connotati fisici e morali e come
le metamorfosizza. Tu lo ricordi che era un bambino, nelle infinite e brucianti estati di cui febbricitano le riviere acesi. Annerito come un chicco di
caffè - e non solo dal sole - lo vedevi trascorrere mattinate intere ad accalappiare lucertole nelle aiuole incolte del villaggio. E lo faceva con rara
maestria, sorprendendole mentre se ne stavano immobili come inchiodate
da lance incandescenti. Zac, uno strappo ed ecco l'animaletto che si dimena penzolante dalla forca di filo di lenza. L'occupazione gli riempiva e dilatava le ore ed in essa egli avrebbe indugiato all'infinito se ad interromperlo
non interveniva il dolce richiamo della mamma. "Non appena ti preeendo, ti
spello a suon di botte". All' incirca così strillava la distinta giovane signora,
materializzandosi sull'uscio del rez-de-chaussée loro dimora estiva. Tu lo
ricordi in tal modo chi adesso è un sofisticato onorevole, perennemente fresco d' estetista. Lei, invece, la ricordi poco più che ventenne, dorata icona
d'una provincia pregna d'inabitabili sogni e inibite pulsioni, ma già da tempo
la sua fama d'angelica adolescente aveva valicato i confini del Suffragio,
quartiere in cui abitava. Sprizzante
gioia di vivere e dotata d' una
comunicativa fuori dell'ordinario,
metteva a proprio agio chiunque a
lei si rivolgesse, trattando tutti allo
stesso modo, qualunque fosse la
loro condizione sociale, l' età, il
sesso. Comportamento questo latu
sensu politico e prodromico al bernoccolo che oggi la bionda chioma
nasconde. Ieri la ricordi così,
attualmente la vedi un po' appesantita dal tempo inesorabile, provetta amministratrice comunale,
procedere determinata nella corsa
verso nuovi successi ed esausta
ed inappagata, di tanto in tanto, fermarsi a dissetarsi alla fonte rinvigorente del Potere. Quell' altro, poi, l'hai avuto compagno di classe alle elementari (o alle medie?) dai Fratelli delle Scuole Cristiane. Con lui hai condiviso
l'insopportabile eternità di grigie ore gemelle sui banchi di legno martoriati
dalle scalfitture della noia e le vessazioni del fratel Enrico o Adolfo di turno.
Lo ricordi quieto (nessun piglio da leader), non particolarmente brillante,
tanto da preconizzargli un futuro anonimo in un lavoro di routine. Viceversa
adesso riveste un ruolo di rilievo nella vita amministrativa della propria città.
Quando si dice avere il bernoccolo e... tenerlo nascosto!
Mariano Antonio Seminara
In un’affollata sala convegni del Credito Siciliano, che con la consueta sensibilità ospitava l’incontro di studio, si sono riuniti Lions, e non solo, provenienti da varie province siciliane, per testimoniare l’inizio dell’attività della
“Fondazione di Club Lions” che, costituitasi fra alcuni Club Lions con ambiziosi progetti ed obiettivi, passa in quest’occasione alla fase operativa, con
il darsi programmi e regole per i giorni e le azioni a venire. Il Vicepresidente
della Fondazione, Giuseppe Pagano, dà i saluti propri e del Presidente,
assente per ragioni accademiche; invita la Sig.ra Citty Maugeri Grasso,
Presidente del Lions Club di Acireale, che ospita l’incontro, a porgere un
saluto; presenta quindi la Fondazione dando risposta alla prima domanda
sul perché di una Fondazione: i Club Lions, vere miniere di analisi e di proposte, hanno spesso difficoltà nella fase di concretizzazione degli interventi per superare frammentarietà e discontinuità. La Fondazione nasce
non certo per depauperare ma per arricchire ciascun Club Lions di un organismo attuatore delle proposte maturate da ciascun Club o gruppo di Club.
Separando “progettazione” da “realizzazione”, si conta di aumentare di
tanto la concretezza. Il percorso viene suddiviso nelle fasi di analisi dei
bisogni, ricerca di proposte risolutive, individuazione degli strumenti, concretizzazione degli interventi. Prende la parola il Direttore Generale del
Credito Siciliano, dott. Saverio Continella. Con chiarezza ed efficacia
descrive una posizione insolita dell’Istituto bancario, quella della “banca dal
volto umano”, capace di solidarietà diretta con le banche popolari, e di solidarietà istituzionale, per correttezza, rispetto della società e dell’ambiente,
rifiuto di compromessi che contrastino con i dettati della nostra
Costituzione. Oltre a ciò, l’esistenza di Fondazioni bancarie all’altezza della
situazione, garantisce il più o meno diretto accesso al credito da parte quasi
di chiunque. Interviene il Camilliano Fratel Carlo Mangione che descrive
con illuminata religiosità le numerose attività che i Camilliani svolgono nel
mondo, in Sicilia, in Acireale. Ipotizza anche quanto più potrebbe essere
fatto se si trovassero affiancati da persone, Enti Fondazioni di buona
volontà. Per delineare il punto di vista “laico” prende la parola Tonino Sardo,
del Lions Club Acireale, che, facendosi forte della tradizione solidale del
proprio Club e di tutta l’Associazione, prova a delineare un’analisi dei bisogni della società. Si riferisce ad una solidarietà che sia strutturata e degna
di un progetto che giustifichi l’esistenza di una Fondazione. Si cercherà poi
in un immediato futuro di individuare uno o due progetti di massima utilità,
provando a contribuire alla loro soluzione. Oltre alla solidarietà di tipo finanziario ed a quella “religiosa”, precedentemente descritte, traccia l’ipotesi di
un’assistenza di tipo immobiliare, di accoglienza e di assistenza agli stranieri, di cura dei fenomeni d’ansia sociale, dei problemi legati all’occupazione e di quelli legati all’agricoltura ed all’alimentazione. Per aggiungere
efficacia alle ultime due ipotesi, chiama a collaborare Margherita Matalone
sociologa e già Assessore alle politiche giovanili del Comune di Acireale e
Paolo Rapisarda, chimico alimentarista, con lunga esperienza nel settore.
Ambedue portano un contributo decisivo all’incisività della descrizione. Al
termine di una serie di interventi interessanti e qualificati, il Governatore
Lions eletto, Antonio Pogliese, trae una sintesi dei lavori della giornata con
la consueta determinazione e chiarezza, ripercorrendo la storia della
Fondazione, dalla costituzione alla sua presentazione pubblica, segno di
una ferma volontà di contestualizzazione nella difficile realtà odierna; oltre
che di volontà “politica” di raggiungere obiettivi di privata e pubblica utilità.
Ispirandosi alla Fondazione Internazionale dei Lions, la L.C.I.F., ha fortemente voluto questa Fondazione, cui già aderiscono diversi Club che presto, trattandosi di Fondazione di partecipazione, cresceranno di numero,
fino a dar vita ad un’entità in grado di contribuire alla realizzazione di progetti di solidarietà, e non di volontariato. I traguardi che si propone sono
quelli di dar vita ad una Consulta delle Nuove Povertà, oltre che di costituire un fondo di garanzia al microcredito; affidandosi in questo alla Chiesa
Cattolica che ha una lunga tradizione in tal senso e che non può essere
sospettata di alcun interesse politico. La riunione svoltasi ha certamente
raggiunto il suo obiettivo fondamentale, che è quello di delineare il percorso che verrà perseguito negli anni a venire da uno strumento nuovo, attuale e concreto, qual è la Fondazione di Club Lions.
AKIS: Anno VIII, numero 9 del 23 Giugno 2012 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania
IL GIORNALE Sede: via M. di Casalotto 68 - 95025 Aci S.Antonio Redazione: via Alliotta, 14 - 95024 Acireale - Tel.- Fax 095 7921059 – 347 5382517 - [email protected]
DEL TERRITORIO Tipografia-Litografia: “TM” di Mangano Venera - via N. Martoglio, 93 - S. VENERINA (CT) - Tel. 095 953455 - Site: www.akis-aci.com - www.akis-acionline.com
DELLE ACI
Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814
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AKIS
Sabato 23 Giugno 2012
2 GIUGNO FESTA DELLA REPUBBLICA
Le sedie della ditta Sardella di Acireale
ACIREALE RENDE ONORE AI DUE CONCITTADINI RECENTEMENTE
INSIGNITI DI ONORIFICENZA QUALI INTERNATI NEI LAGER NAZISTI.
Le sedie “modello Thonet” non sono mai passate di moda. Infatti si è chiusa di recente una mostra fotografica allestita nelle Cucine del Refettorio
dei Benedettini, ideata dall’ingegnere e fotografo catanese Vittorio
Graziano. La mostra si intitolava “La Thonet delle Eumenidi”, e consisteva
in 45 fotografie, tutte rigorosamente in bianco e nero, di altrettante donne
siciliane (musiciste, scrittrici, studentesse, ballerine, giornaliste, attrici,
donne comuni, madri di famiglia). Tra esse la stilista Mariella Gennarino, le
attrici Francesca Ferro e Annamaria Spina, la scrittrice Mavie Parisi, la violinista Erika Ragazzi e altre. Il titolo della mostra evidenzia come, ancora
oggi, un determinato modello di sedia appartenga all’immaginario collettivo. Ma le sedie “modello Thonet” in legno curvato, furono costruite anche
in Italia, in Sicilia, e in particolare, ad Acireale, dalla ditta “Sardella”.
La fabbrica di sedie “Sardella”, che per prima realizzò in Sicilia sedie (e
successivamente altri elementi di arredo) con il legno curvato, fa parte
della storia industriale ed economica dell’Isola. Ma le sedie “Sardella”
appartengono anche al ricordo personale di tutti gli acesi. Io ho abitato lungamente nel luogo ove un progetto prevede il museo dei manufatti della
ditta Sardella. Il dottore Antonino Arcidiacono, nel libro scritto in memoria
del suo grandissimo amico Sarino Messina, ricorda di essersi occupato in
prima persona del negozio di eredi “Sardella” ubicato in via Prefettura a
Catania e di avere, per questo motivo, ricevuto una lettera scherzosa di
Totò Agnello, professore di matematica, che nell’indirizzo della cartolina,
imbucata a Roma, scrisse: “Al dottore Arcidiacono, direttore della primaria
fabbrica di sedie e di mobili in legno curvato, filiale di Catania, via
Prefettura n. 11”. Un bellissimo catalogo (che è un estratto del catalogo
generale) conclude il libro di Nino Arcidiacono. Tra i prodotti della ditta
“Sardella” devo ricordare anche qualche giocattolo ma soprattutto le culle.
Il libro intitolato Il bambino incendiato, opera dello scrittore e giornalista
Salvatore Nicolosi, parla del fratellino più grande di Pippo Amato. Il bambino morì per un incendio, misterioso, all’interno della sua culla in legno
curvato, opera della ditta “Sardella” di Acireale, così come riferitomi personalmente da Graziella Rosano, andata sposa a Pippo Amato, separatista.
Pippo Amato sposò, dopo aver preso la “fuitina”, Graziella Rosano, sorella di Carmelo, sposa con l’abito bianco della suocera, dato che il fidanzato era latitante e non c’era tempo per i preparativi delle nozze. I figli di
Graziella Amato vennero, in un momento successivo, ma con grande
Una festa in tono minore quella celebrata il 2 giugno scorso, all'insegna
della sobrietà nel rispetto del difficile momento economico e delle recenti
calamità che hanno colpito il Paese. Non sono mancati, però, momenti di
intensa emotività e di spettacolo in una Piazza Duomo affollata soprattutto
da ragazzi e giovani delle numerose scuole presenti, che hanno dato vita
una magistrale rappresentazione coreografica. Particolarmente toccante il
momento in cui il Sindaco di Acireale a nome della Città ha voluto rendere
omaggio ai due concittadini di recente insigniti dalla Repubblica dell'onorificenza al merito quali internati militari italiani nei lager nazisti costretti al
lavoro coatto nell'ultimo conflitto mondiale. A Giuseppe Leotta, novantenne
presente alla cerimonia,
e alla Sig.ra Maria
Marcellino in memoria
del defunto coniuge
Santo Basile, l'Avv. Nino
Garozzo ha consegnato
gli attestati di merito con
cui la Città ha inteso
ricordare il sacrificio patito da questi valorosi suoi
figli nell'ultimo conflitto
mondiale. “Mai vinti e
coraggiosamente determinati, non vennero mai
meno ai loro doveri nella
consapevolezza che solo
così la loro Patria un
giorno avrebbe riacquistato la propria dignità di nazione libera, il cui valore ancora oggi è esempio di redenzione per l'Italia”: questa la parte finale del testo della motivazione portata dagli attestati conferiti. Altri momenti significativi della cerimonia sono stati vissuti dai presenti alla lettura del messaggio del
Presidente della Repubblica ad opera del Presidente del Consiglio
Comunale Toruccio Di Maria e a chiusura della cerimonia per il vibrante
discorso pronunciato dal Sindaco Garozzo che, nel sentire idealmente
gemellate con la nostra Città le sfortunate comunità colpite dal sisma, ha
auspicato la messa in atto di autentiche e sentite azioni di solidarietà verso
di esse ad opera dei cittadini e del Governo affermando come sia del tutto
insufficiente, a tal fine, l'istituzione della solita imposizione fiscale deliberata (accise sulla benzina), così richiamando tutti alla riscoperta dei veri
valori su cui si fonda la Repubblica e l'Unità nazionale.
ph Nello Spampinato
Camillo Tropea
Olindo Ausino riconfermato alla Presidenza degli Arbitri acesi
L’Arbitro Benemerito Olindo Ausino è stato pienamente riconfermato alla guida della Sezione Arbitri
di Acireale. E’ questo il risultato dell’Assemblea
Elettiva del 25 maggio celebratasi nella sede di via
Currò, 20. In un clima di assoluta serenità, si sono
svolti i lavori alla presenza del Componente CRA,
Salvo Occhipinti di Siracusa. Enrico Pappalardo
veniva chiamato quale Presidente dell’Assemblea,
coadiuvato dal Vice Rodolfo Puglisi, dal Segretario
Nunzio Manusè e dagli scrutatori Ismaele
Morabito, Marcello Gulisano, Alberto Sorbello e
Silvia Di Mauro. Nella lunga serata eletti anche i
Revisori Sezionali per il biennio 2010-2012, precisamente Giuseppe
Finocchiaro e Francesco Antonio Grasso.
Due i candidati alla guida della Sezione per il quadriennio 2012 – 2016,
Olindo Ausino e Giovanni Greco. L’ex assistente internazionale Salvatore
Marano, invece, era l’unico associato candidato a Delegato Sezionale per le
prossime elezioni nazionali. Dopo l’esposizione dei programmi da parte dei
due interessati, dove non mancano reciproci elogi ed attestati di stima, si
registrava alla fine un solo intervento in aula, quello dell’associato attualmente più prestigioso della Sezione, ovvero il Presidente regionale Rosario
D’Anna. Dalle urne usciva la conferma per il Presidente Olindo Ausino.
L’atto di proclamazione vedeva Ausino abbracciare, come primo atto, il “rivale” Greco, ringraziando tutti i presenti per la fiducia rinnovatagli. Una festa
finale in pizzeria, tra “vincitori e vinti”, suggellava ancora una volta la grande amicizia, come da tradizione, che regna nella Sezione acese.
Nella foto, il riconfermato Presidente Olindo Ausino.
Angelo Silvio Musmeci
amore, posti in quella culla, che resistette al fuoco ma non protesse la vita
del piccolo Amato, figlio del dolciere-imprenditore Antonino (Ninì) Amato.
Salvatore Nicolosi parla di “lettino” con la zanzariera del bambino incendiato, ma riferisce che una zia del bimbo aveva detto al giudice istruttore
di aver regalato lei stessa la culla, in occasione della nascita.
Le due sorelle di Ninì Amato (padre del “bambino incendiato”), Giuseppina
e Sara, erano sposate con i fratelli Giuseppe e Dante Maiorana.
Se Salvatore Nicolosi non nomina espressamente la culla, ma parla genericamente di un lettino andato parzialmente a fuoco, causa della morte del
piccolo “Cicciuzzo” Amato, Graziella Rosano, coniugata Amato, mi ha
mostrato la culla in legno ricurvo che, come una lotta contro il destino,
venne usata per altri bambini della famiglia. Aspetti commerciali, sociali e
storici si intrecciano nel passato della ditta “Sardella”. Il commercio ha le
sue leggi che ormai vengono studiate da esperti del settore. Non dimentichiamo che il fallimento a Catania del centro commerciale “Vulcania”, di
piazza Aldo Moro, è dipeso dal sito non scelto dai commercianti. Ma le
leggi della cultura fuoriescono dalle leggi commerciali ed hanno il compito
di tutelare la memoria e la Storia, a partire, come sanno gli storici contemporanei, dalla microstoria. Come la microstoria della fabbrica “Sardella” e
degli appartenenti a questa grande famiglia acese. Il Museo d’Orsay ha
esposto le sedie Thonet, insieme ad opere di artisti (pittori e scultori)
dell’800. Perché non deve un prossimo museo di Acireale, esporre le sedie
e i manufatti in legno curvato della ditta “Sardella”?
Anna Ruggieri
Viaggio nella Storia con la Fabbrica Sardella.
Dei cinque sensi, quelli alla cui percezione ci vengono in aiuto organi preposti del nostro corpo, sappiamo tutto o quasi. Come una cantilena, fin dai
tempi della scuola elementare, le prime nozioni sulla “vista, udito, tatto,
odorato e gusto” risuonano nella nostra memoria fra le prime lezioni di
scienze. Simile ad un fantasma, evanescente come tutte le sensazioni
impercettibili, pura astrazione mentale, il “sesto” senso non ha mai trovato
un posto nei trattati di scienze. Esiste perché ad esso ricorriamo per definire elaborazioni del pensiero che non rientrano nei compiti dei ”magnifici
cinque”; c’è ed è come un atto di fede. I cinque sensi hanno un luogo ed
un’origine ben definita, il “sesto” sta dappertutto, inafferrabile, dai molteplici aspetti ed al servizio della mente. Per precisare meglio la sua identità
dobbiamo applicargli un titolo di coda, che ne restringa il campo di azione.
Il “sesto senso o della Storia” è stato visto all’opera, Giovedì 7 Giugno
2012, durante la Conferenza “La Fabbrica Sardella di Acireale. La prima in
Italia di mobili di legno curvato”. Nella prestigiosa cornice della Biblioteca
Zelantea di Acireale, un luogo che profuma di storia e non di libri polverosi, invisibili, conservati in scantinati per gli addetti ai lavori, un oratorio
attento, in rispettoso silenzio, ha rivissuto
l’avventura di un genio dell’industria del
legno. Mi immagino Pietro Sardella sgattaiolare, servile apprendista, in una fabbrica lontano da casa, con la testardaggine del siciliano che deve carpire un
segreto; me lo immagino di ritorno ad
Acireale con intuizioni che solo la propria
terra e quella montagna di fuoco alle sue
spalle potevano far maturare. Il seguito
degli eventi è stato trattato da preparatissimi professionisti, i quali, ne sono certo,
anche se non li ho ascoltati per essere
andato via, hanno messo in luce un fenomeno industriale di tutto rispetto. Mi perdoneranno I relatori perdoneranno la mia
fuga verso la Stazione Ferroviaria, per
mia scelta e necessità, ma anch’io, come loro, come tutti i presenti alla
conferenza, abbiamo avuto l’onore ed il merito di sviluppare il “sesto senso
o della Storia” di degni discendenti dei fondatori della Fabbrica Sardella.
Un altro tipo di onore, più forte e senza preliminari, è toccato a me, conoscendo, quel tanto che mi è bastato, due Sardella, padre e figlio, con il fiuto
della Storia di Famiglia. Da telegrafici contatti e da un breve ed intenso
incontro diretto, ho letto, nella loro determinazione a far riemergere avvenimenti esaltanti del passato, la mia stessa testardaggine applicata al raggiungimento di un obiettivo. Dalla festosa accoglienza, che hanno riservato a tutti i partecipanti accorsi alla Zelantea, ho avuto conferma di mie intuizioni, maturate tempo prima, e del mantenimento di una promessa; favorendo la consegna nelle loro mani del “Catalogo 1906 della Fabbrica
Sardella”, non mi sono sbagliato. Il mio “sesto senso o della Storia” è sempre stato al servizio di chi è sulle tracce delle proprie origini, per darne un
meritato posto nella memoria; i Signori Sardella, padre e figlio, alti e slanciati, che per salutare si devono abbassare, hanno elevato di rango anche
la loro Città, al pari dei loro antenati. E’ stato detto, in presentazione della
Conferenza, che dal nostro incontro è nata l’idea e la promessa, come ho
scritto in altra circostanza che …il “Catalogo 1906” sarà prezioso elemento di una mostra rievocativa dell’attività dello “Stabilimento dei Fratelli
Sardella”, che in passato ha dato lustro alla città di Acireale, alla Sicilia e
all’Industria Italiana. Adesso che quella promessa è stata mantenuta, se ne
potrebbero fare di altre che andrebbero a cozzare con la logica e con i ritmi
della Storia; l’aver messo su uno spaccato di vita della Città di Acireale, in
una sala di Biblioteca, ha del miracoloso, un sogno realizzato, simile a
quello di Pietro Sardella, artista del legno. Pietro, se fosse stato con noi
alla Zelantea, si sarebbe seduto sulle “sue” sedie e non su quelle “stampate” in plastica, senza arte né anima; sdegnato, lo vedo già in giro per la
Città a cercare i suoi 250 lavoratori, che non risponderanno più all’appello. Uso queste fantasticherie per rendere omaggio ai Sardella d’altri tempi
e per ringraziare i Sardella di oggi; io, che, nei loro confronti, sono un lillipuziano che sforna solo parole. Fra le tante che ne ho scritte e pensate,
rinnovo qui il mio profondo rispetto per le biblioteche, come istituzioni preposte alla conservazione e divulgazione del sapere; un preambolo, questo, per confessare… e i Signori Sardella lo sanno per averlo detto prima
a loro…che, fin dal primo momento della scoperta del “Catalogo 1906”, ho
ritenuto, e ritengo, la Biblioteca Zelantea la naturale destinataria di cimeli
che riguardano la Storia di Acireale. La mia sensazione che la “reclame”
della Fabbrica Sardella sia andata in buone mani, alla Famiglia che ne sta
curando la memoria, si è rafforzata dall’onore che l’Accademia degli
Zelanti ha riservato ai Sardella, ospitandone la Conferenza; sarà cura e
dovere di chi verrà dopo di noi, quando e se giungerà il momento, la consegna alla Biblioteca Zelantea di un prezioso reperto, che noi abbiamo
destinato alla Città di Acireale e alla sua Storia. Da Santo Stefano di Briga
– Messina un augurio a tutti di sempre più maggior rispetto verso le memorie che ci giungono dal passato; il nostro “sesto senso” ci dice che abbiamo agito bene, nel rispetto della Storia, che è di tutti, patrimonio collettivo.
Ullo Paolo
Nella foto di Fabio Consoli Paolo Ulli
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