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Case per pochi
GRATIS
Guida facile
per dichiarare
i tuoi redditi
Inchiesta sulle residenze per anziani:
rette salatissime e posti insufficienti
Altroconsumo
Altroconsumo - mensile - 8,00 €
Altroconsumo + supplemento Soldi & Diritti - 18,00 €
Altroconsumo + supplemento Test Salute - 20,00 €
Altroconsumo + supplemento Soldi & Diritti e Test Salute - 29,00 €
225 • Aprile 2009
www.altroconsumo.it
INDIPENDENTI
EFFICACI
DALLA TUA PARTE
Io non ci casco
4
omologati
BOCCIATI
NEL TEST
Protezione
a rischio:
omologazione
non è garanzia
di sicurezza
NAVIGARE COL CELLULARE
Anno XXXV - Altroconsumo: via Valassina 22, 20159 Milano - Poste Italiane s.p.a.
Spedizione in a.p.- D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - MI
Tariffe infide
Una distrazione può
costarti centinaia di euro
OBESITÀ INFANTILE
Stop allo spot
Una legge per fermare
la "pubblicità che ingrassa"
CRASH TEST: AL VIA CON LE NUOVE PROVE
Test
Tagliatelle all'uovo
Sicurezza internet
Televisori
Lavastoviglie
Stampanti
Aprile 2009
4
omologati
BOCCIATI
NEL TEST
12
Il casco integrale è
indispensabile per la
sicurezza, ma alcuni modelli
non la garantiscono
DALLA
TUA PARTE
Digitale: diritti e regole - Incollistar
- Fisco per disabili - Muesli all'inchiostro - Multato il cartello nostrano della pasta - Imballaggi da evitare - In cattive acque
4 OSSERVATORIO PREZZI
Greggio in picchiata, benzina molto
meno
Caramelle con vitamine - Giocattoli troppo rumorosi - Incontri più
facili online - Telefonate costose
tra fisso e cellulare
8 A PRIMA VISTA
Frullatore con rubinetto
Altro
consumo
Centralino:
02 66 89 01
Email:
[email protected]
2 Altroconsumo Aprile 2009
21
Inchiesta sulle case
di riposo, la retta
è cara, davvero
alla portata di pochi
TEST
INCHIESTE
4 NOTIZIE, INFO, CONSIGLI
7 DAL MONDO
26
Palato e portafoglio
vanno d'accordo:
promosse a pieni voti le
tagliatelle più economiche
12 CASCHI
DA NON COMPRARE
21 DA ANZIANI
Le regole sull'omologazione potrebbero essere più
stringenti: eppure non tutti i modelli le superano
16 OBESITÀ INFANTILE
Grazie a chi ha aderito alla nostra campagna: abbiamo consegnato al Governo
le firme raccolte
18 CRASH TEST
Abbiamo inaugurato un
nuovo sistema di valutazione della sicurezza delle
auto, più severo
I NOSTRI VALORI
INDIPENDENTI
Ci finanziamo con le quote associative e l’abbonamento alle nostre
riviste, che non contengono pubblicità, né informazioni pagate da produttori o da gruppi di interesse politico e finanziario, a garanzia della
obiettività dei giudizi e dei consigli.
Sono alte le rette mensili
delle case di riposo, e l'assistenza non soddisfa
26 PASTA ALL'UOVO
Niente coloranti, solo uova
nelle tagliatelle che abbiamo messo alla prova
31 NAVIGATE SICURI
Abbiamo messo alla prova
15 software di protezione
36 WEB: PERICOLO
AL TELEFONO
Attenzione, se navigate con
il telefonino: sbagliare ta-
EFFICACI
Il nostro metodo di lavoro si basa
su criteri di rigore scientifico, efficienza e competenza. A test e
inchieste lavorano tecnici qualificati e specialisti di settore che
mettono la loro professionalità al
servizio dell’informazione, della
consulenza, della risoluzione concreta dei problemi.
riffa può costarvi parecchie
centinaia di euro
40 SOTTILE È LA TV
Lcd e plasma: grazie al nostro Miglior Acquisto non
assottigliate il portafoglio
44 LAVASTOVIGLIE
Il nostro Miglior Acquisto
costa 500 euro meno del
più caro, a pari qualità
46 STAMPANTI
Versatili, anche nel prezzo:
ne abbiamo scovate due
economiche e una è anche
la Migliore del Test
DALLA TUA PARTE
La nostra missione è esclusivamente orientata a soddisfare le
necessità dei consumatori e a tutelare i loro diritti. Per questo offriamo servizi di consulenza individuale ai nostri associati e
portiamo la voce e le istanze dei
consumatori presso tutti gli interlocutori istituzionali e sociali.
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Risparmi
500€
Risparmi
1.254€
Risparmi
MANI IN
PASTA
321€
10
Si è già ritrovato in tasca
123 euro, risparmiando
sul pieno, grazie
alla convenzione Selecard
49
Dubbi su una crema antirughe
pagata 75 euro: gli ingredienti
sono tutti ok?
ESCLUSIVO
SOCI
VIVA
VOCE
10 CARTA DI CREDITO
49 CONDIVIDI UN'ESPERIENZA
Hai già richiesto la carta di credito
Altroconsumo? Molti i vantaggi
10 BENZINA MENO CARA
Antirughe: meglio bio? - La morsa
Euroclub - Elisir di lunga vita - Vaniglia cara, ci sei o no? - Il paese
senza notizie
Lo sconto al distributore è soltanto uno dei vantaggi previsti dalla 50 CARTA CANTA
convenzione Selecard, valida e graI fuori programma del viaggio orgatuita per tutti i nostri soci
nizzato
11 COME CONTATTARCI
www.altroconsumo.it
A pagina 56 gli articoli più cliccati,
i fogli di calcolo più usati, i nostri
servizi interattivi, gli ultimi video,
approfondimenti, aggiornamenti
Altroconsumo Nuove Edizioni vieta
espressamente la riproduzione anche
parziale degli articoli e dei risultati dei
test per fini commerciali e pubblicitari.
Anche la riproduzione degli articoli per
fini non pubblicitari deve essere autorizzata per iscritto dal direttore.
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50 DOMANDE TOP
Tariffe elettriche - Ginnastica detraibile
52 FILO DIRETTO
C'è pubblicità e pubblicità
Qualsiasi uso e/o riproduzione delle illustrazioni è vietato
senza l’accordo
scritto dell’editore.
159
PRODOTTI
TESTATI
È molto interessante la lettura della sentenza con cui
l’Antitrust ha sanzionato con una multa di 12 milioni
e mezzo di euro 26 produttori di pasta e la loro
associazione di categoria. Si scopre non solo che
tutti i sospetti e le relative denunce di violazione
della concorrenza e accordo sui prezzi erano più che
fondati: c’è di più. Quello che traspare è la deliberata
volontà di approfittare dell’aumento del prezzo del
grano per alzare in modo concertato i prezzi e
risolvere così problemi strutturali del settore (che
aveva già beneficiato di sovvenzioni di denaro
pubblico), facendone ricadere quasi interamente i
costi sui consumatori. Nel corso del 2007-2008
abbiamo più volte denunciato l’esagerato (oltre il
50%) e simultaneo aumento dei prezzi della pasta e
ribadito quanto fosse ingiustificato. Il nostro recente
test (AC 215, maggio 2008) ha anche dimostrato che
non sempre il prezzo alto va a braccetto con una
miglior qualità e che una possibilità concreta di
risparmio esiste, scegliendo buoni prodotti a
marchio commerciale, venduti anche alla metà
rispetto a quelli di marca. Nel frattempo, aziende
che nella pubblicità sono così sensibili alla felicità
delle famigliole, si incontravano sistematicamente e
concertavano strategie e politiche di prezzo
chiedendo uniformità sui listini, spingendo i leader
di mercato ad aprire la via, imponendo alla grande
distribuzione (Gdo) “lo stesso grado di aumento”,
programmato nel tempo (“gli aumenti non sono
ancora arrivati al capolinea”), come si evince da
verbali e documenti riportati nella sentenza.
La sentenza dell’Antitrust, così come ogni
provvedimento che sanzioni comportamenti che
danneggiano i cittadini, non può che farci felici, ma,
come spesso accade, è arrivata tardi. La prima
segnalazione è dell’agosto 2007 e la sentenza data 25
febbraio 2009: sono tempi spaventosamente lunghi,
nei quali il prezzo della pasta ha continuato a
lievitare, i consumatori hanno pagato e nessuno li
risarcirà. Ora i produttori di pasta negano l’evidenza
su pagine di giornali a pagamento e annunciano
ricorsi. Ma intanto, mentre il prezzo del grano è
tornato ai livelli di due anni fa, quello della pasta è
rimasto alto e l’effetto delle intese continua a pesare
sui nostri portafogli. “Attenzione al tavolo con la Gdo,
perché altrimenti i prezzi verranno legati
all’andamento delle materie prime e potremmo anche
ritrovarci con la richiesta di abbassare i listini”, si
legge in un verbale. Appunto. Prima invocano gli
aumenti del grano, ora li ignorano. Che la sanzione
serva almeno a dare il via a una rapida discesa dei
prezzi. I nostri monitoraggi sono già partiti.
Rosanna Massarenti
Direttore
Aprile 2009 Altroconsumo 3
Dalla tua parte
R NOTIZIE R INFORMAZIONI R CONSIGLI R PREZZI R SICUREZZA R AMBIENTE R
Digitale:
diritti e regole
Una reale difesa degli utenti, senza mettere il
bavaglio alla libera circolazione delle informazioni
INTERNET & CO.
D
all'utilizzo di internet alla
telefonata con il cellulare,
dall'iscrizione a Facebook
all'impiego della tv satellitare: il
digitale è ormai diventato pane
quotidiano per molti italiani. Un
nuovo mercato si è affermato nel
giro di pochissimo tempo. Un
mercato a elevata tecnologia, ma
contraddistinto anche dai soliti
vecchi problemi: in primo luogo la
mancanza di concorrenza e di
trasparenza. E la scarsa attenzione
nei confronti degli interessi degli
utenti. Il tutto aggravato, in molti
casi, dall'assenza di regole, anche a
causa di leggi che faticano a tenere
il passo con i continui cambiamenti
che contraddistinguono il mondo
digitale.
Il 23 aprile
ne discutiamo a Roma
Nell'ambito della nostra campagna
"Diritto di rete", abbiamo organizzato una conferenza per il 23 aprile a
Roma, alla Sala delle Colonne della
Camera dei deputati (dalle 9,30 alle
17). Il tema è ampio: l'obiettivo è
quello di analizzare, con tutte le
parti interessate, le più importanti
questioni di attualità legate a un
corretto ed efficace sviluppo del
mercato digitale. Dedicheremo
un'attenzione particolare ai diritti e
ai doveri sia di chi gestisce sia di chi
utilizza la rete. Bisogna salvaguardare il mondo di internet dagli
illeciti (violazione della privacy,
diffamazione...), senza però mettere
il bavaglio alla libera circolazione
delle informazioni (vedi anche il
video sul nostro sito).
Tra gli altri, ha aderito al nostro
convegno il Commissario europeo
per i consumatori Meglena Kuneva.
Nuove leggi per la rete
La conferenza segna l'avvio della
nostra campagna per una migliore
regolamentazione del mondo di
internet. Proprio a questo proposito, uno dei punti caldi in questione
riguarda la pirateria nel settore
digitale: vi ricordiamo che sul
nostro sito potete firmare la
petizione affinché nella discussione
sulla nuova legge vengano sentite
OSSERVATORIO PREZZI
- 45%
Greggio in picchiata, benzina molto meno
diminuzione prezzo
della benzina
esentasse
(luglio 2008 ottobre 2009)
- 62%
diminuzione
prezzo del petrolio
(luglio 2008 febbraio 2009)
4 Altroconsumo Aprile 2009
Il costo del greggio è in picchiata
dal luglio 2008: la notizia è buona,
ma di fatto si riflette solo in parte
sul prezzo della benzina.
Prendiamo il caso di una famiglia
che percorre 15 mila km all'anno,
con un'auto che consuma circa 1
litro ogni 14 km: rispetto al luglio
2008, a fine anno si risparmiano
543 euro. Bene. Ma dovrebbe
andare meglio. Il prezzo del
petrolio è calato di ben due terzi,
mentre la diminuzione della
benzina è decisamente più
contenuta: non contando il peso
delle tasse, è diminuita solo del
45%. In parte proprio per colpa
delle tasse (le cosiddette accise),
in parte perché i distributori
continuano a tenere i prezzi più
alte del dovuto. A luglio 2008 per
pagare un barile di petrolio
(esentasse) i distributori
dovevano vendere 113 litri di
benzina; oggi bastano 78 litri, cioè
circa il 30% in meno.
www.altroconsumo.it
R SALUTE R DAL MONDO R PRODOTTI R ALIMENTAZIONE R INIZIATIVE R TECNOLOGIA R CAMPAGNE R RISPARMIO R TARIFFE
tutte le parti in causa, comprese le
associazioni che rappresentano i
consumatori.
Tra gli argomenti che affronteremo
nella nostra campagna: la realizzazione delle reti di nuova generazione di fibra ottica, il problema del
digital divide (cioè delle aree non
raggiunte dalla banda larga), la
diffusione dei social network e la
fase iniziale del passaggio alla tv
digitale, contraddistinta per ora più
da ombre che da luci. ¬
LA NOSTRA CAMPAGNA
Informazioni su www
.altroconsumo.it/dirittodirete
Incollistar
L’
Dubbi sull'etichetta di una
crema potenzialmente a rischio
L
a crema “Collistar - Rigenera Specialità
viso giorno” (50 ml, 68 euro) è stata
segnalata come pericolosa sul Rapex, il
sistema di allarme rapido europeo. Ne è stata
vietata la vendita in Europa a causa della
presenza di una sostanza potenzialmente
cancerogena e tossica (bishydroxyethyl biscetyl
malonamide). Nonostante la messa al bando,
l'associazione dei consumatori spagnola Ocu l'ha
trovata in vendita in alcune profumerie di
Madrid. La stessa situazione si è verificata anche
in un negozio di Roma. Noi abbiamo trovato la
crema in una profumeria di Milano, ma tra i
componenti non figurava più quello incriminato. C'è però un particolare: l’etichetta degli
ingredienti è stata appiccicata sopra alla
precedente e non si riesce a staccare. Abbiamo
segnalato la situazione alle autorità competenti.
Vi terremo informati delle novità.
Agevolazioni, bonus e assistenza
Agenzia delle entrate ha raggruppato in una
guida le norme sulle agevolazioni fiscali per i
disabili (vedi anche sito www.agenziaentrate.it).
Trovate informazioni su detrazioni per figli a carico,
veicoli, sussidi tecnici e informatici, spese sanitarie,
assistenza personale e abbattimento delle barriere
architettoniche. C'è anche il riferimento al bonus di
1.000 euro, previsto nel 2009, per le famiglie con un
reddito complessivo fino a 35.000 euro. Per coloro che
non possono raggiungere uno sportello dell’Agenzia
delle entrate è previsto un servizio di assistenza fiscale
a domicilio. Per informazioni su questa opportunità,
consultate il sito, alla sezione Uffici, sotto la voce
Assistenza dedicata ai contribuenti con disabilità. ¬
www.altroconsumo.it
Infortuni domestici
COSMETICI
Fisco per disabili
GUIDA
SICUREZZA
Il dato è preoccupante: ogni
anno nel nostro Paese si
verificano circa 4 milioni e
mezzo di infortuni domestici, di
cui 8 mila mortali.
Il monitoraggio viene effettuato
dall’Osservatorio dell’Ispesl
(Istituto superiore per la
prevenzione e la sicurezza del
lavoro), che si occupa anche
degli infortuni casalinghi. Parte
di questi avvenimenti è
imputabile anche allo stato delle
abitazioni, che per poco meno di
un terzo non sono a norma di
legge a causa dell’età e
dell’assenza di ristrutturazioni.
Questo l’identikit delle vittime:
per due terzi si tratta di donne,
quasi la metà sono persone
anziane. I luoghi più a rischio
sono la cucina (30% degli
infortuni) e la camera da letto
(19%). In buona parte dei casi,
l’incidente provoca contusioni o
traumi superficiali (40%) e
fratture (23%). Sono le mani le
parti del corpo più colpite (24%),
seguite dalla testa (20%).
RISPARMIARE
65€
È la cifra annua
che potete risparmiare
in bolletta se sostituite
un vecchio frigorifero
di Classe C
con uno
a elevata efficienza
energetica
di Classe A++
Altroconsumo Aprile 2009 5
Dalla tua parte
R NOTIZIE R INFORMAZIONI R CONSIGLI R PREZZI R SICUREZZA R AMBIENTE R
ITX STORY
L'Itx (Isopropil tioxantone) è
un fotoionizzatore che veniva
usato in un tipo di stampa
(chiamata off - set Uv): serviva a
fissare l'inchiostro sulle confezioni
stampate con questo sistema.
1
La sostanza
sotto accusa,
usata nella stampa,
non può trovarsi
negli alimenti
Nel 2005 l'Agenzia per
l'ambiente delle Marche
analizzò alcuni campioni di latte
per neonati e trovò tracce di Itx: il
composto era usato nella
fabbricazione di imballaggi in
cartone per bevande.
2
Gli accertamenti successivi
evidenziano che i fogli
stampati sporcavano il lato del
cartone a contatto con gli
alimenti, causando la
contaminazione del latte.
Altroconsumo fece emergere
come il problema non fosse
limitato solo al latte e denunciò la
mancanza di informazione da
parte delle autorità e delle
aziende.
3
Muesli all'inchiostro
Cereali sotto osservazione in tutta Europa. Prodotti ritirati in
Belgio e Spagna. Serve più chiarezza per i consumatori in Italia.
ALLERTA
C
ambia il nome, ma non la
sostanza del problema.
Quattro anni fa il nome della
sostanza incriminata era Itx e la
contaminazione riguardò inizialmente il latte per l'infanzia, oggi il
colpevole si chiama 4-metilbenzofenone e la vittima è il muesli al
cioccolato. L'allarme è partito dalla
Germania, che ha segnalato al
sistema di allerta europeo il ritiro di
una partita di cereali, perché
contaminata dalla sostanza chimica
utilizzata nei processi di stampa dei
cartoni. Da qui sono partiti gli
accertamenti in tutta Europa.
L'Agenzia federale per la sicurezza
CODICE VERDE
Bicicletta: l’utilizzo della due
ruote contribuisce anch’esso
alla lotta contro l'aumento
dell’effetto serra.
Usando la bicicletta al posto
dell’automobile durante
gli spostamenti brevi
(meno di 6 chilometri),
per 200 giorni all’anno,
una famiglia di 4 persone
evita di immettere
nell’atmosfera 240 kg di Co2
6 Altroconsumo Aprile 2009
La nostra
richiesta
È necessaria una
legislazione
europea ad hoc
che regolamenti
l'uso di inchiostri
di stampa negli
imballaggi ad
uso alimentare
della catena alimentare in Belgio ha
scoperto otto prodotti su 32 positivi
al controllo. Una situazione da non
sottovalutare, tanto più che l'Efsa,
l'Autorità europea per la sicurezza
alimentare, ha confermato che la
presenza del composto nei cereali
non provoca problemi agli adulti,
ma può rappresentare un rischio
per la salute dei bambini.
Nello stesso parere l'Efsa sottolinea,
inoltre, la limitata conoscenza della
sostanza e la necessità di nuove
analisi e dati per valutarne meglio i
rischi qualora si continuassero a
riscontrare casi di contaminazione
con il cibo. ¬
Multato il cartello nostrano
ANTITRUST
A
I produttori dovranno pagare 12,5 milioni di euro
colpi di spot sui giornali, gli
industriali pastai cercano di
difendersi, dopo la decisone
dell’Antitrust di multarli per una
somma complessiva di 12,5 milioni
di euro. L’accusa è quella di aver
deliberatamente creato un “cartello” per concordare gli aumenti del
prezzo di vendita della pasta.
Le conclusioni dell’Authority
confermano ciò che Altroconsumo
aveva denunciato nei mesi scorsi:
l’omogeneità degli aumenti dei prezzi di vendita della pasta era, a dir
poco, sospetta.
Proprio all’Antitrust avevamo
inviato i risultati della nostra
indagine sull’andamento del
www.altroconsumo.it
R SALUTE R DAL MONDO R PRODOTTI R ALIMENTAZIONE R INIZIATIVE R TECNOLOGIA R CAMPAGNE R RISPARMIO R TARIFFE
Imballi da evitare
Diminuire questo tipo di scarti si può, seguendo
i nostri consigli. Fa bene sia all’ambiente sia al portafoglio
RIFIUTI
L
a raccolta differenziata è importante, ma non basta per ridurre la
quantità di spazzatura prodotta. Ci
vuole un intervento a monte: si deve
ridurre la quantità di rifiuti. Il consumatore deve essere sensibilizzato e i
fabbricanti devono impegnarsi a
produrre meno imballaggi.
Vi suggeriamo alcuni comportamenti,
prendendo come esempio i consumi di
una famiglia di quattro persone.
Acqua. Scegliere di bere l’acqua del
rubinetto invece che acquistarla in
bottiglia in un anno fa risparmiare circa
300 euro e non appesantisce l’ambiente
con 30 kg di plastica.
600kg
rifiuti
annui prodotti
in Europa
da ogni abitante
Detersivi. Per piatti, ammorbidenti e
liquidi per bucato: se al posto di comprare una nuova confezione, acquistiamo detersivi sfusi dagli appositi distributori, risparmiamo 15 euro all’anno ed
evitiamo di buttare circa 4 kg di
plastica.
Frutta e verdura. Acquistarla sfusa non
ha un vantaggio economico, ma si evita
l’imballaggio, quindi sono circa 8 kg in
meno di plastica all’anno.
Adottando queste semplici regole una
famiglia in un anno risparmia complessivamente più di 300 euro e non riversa
nell’ambiente oltre 40 kg di plastica.
40kg
di plastica
in meno significa
un risparmio di oltre
100 kg di petrolio
2,5
kWh
di risparmio
per ogni kg di plastica
in meno
della pasta
mercato: a fine 2008 il prezzo del
grano era sceso del 38% rispetto a
inizio anno, mentre quello della
pasta era addirittura salito in media
del 23%. L’uniformità generale del
costo di penne e spaghetti nei
diversi punti vendita, che a loro
volta riversavano tutti gli aumenti
sui consumatori, cancellava di fatto
la concorrenza, a danno del
portafoglio delle famiglie. ¬
www.altroconsumo.it
Punite 26
aziende,
in pratica
il 90%
del nostro
mercato
DAL MONDO
Caramelle
con vitamine
SVIZZERA
Dare ai bambini caramelle con le
vitamine è un errore. Lo afferma
la rivista svizzera FRC Magazine.
Con questo tipo di caramelle,
infatti, i piccoli finiscono
prevalentemente per fare il pieno
di zuccheri e non di vitamine,
presenti in questo tipo di prodotti
solo in piccole quantità.
Giocattoli
troppo rumorosi
SLOVENIA
VIP, rivista slovena, ha testato
cinque giocattoli con suonerie
per verificare il rispetto dei limiti
stabiliti dalla legge in materia di
livelli sonori. I risultati delle analisi
non hanno fatto emergere nulla
di anomalo: i giocattoli
rientravano infatti nei parametri
di legge. Ma proprio qui sta il
problema, secondo VIP: è la legge
a essere troppo permissiva. Molti
problemi all’udito dei bambini
sono infatti provocati da
giocattoli troppo rumorosi.
Incontri
più facili online
GRAN BRETAGNA
Which?, rivista consumerista
inglese, ha intervistato più di
1.500 persone che navigano su
siti dedicati esclusivamente
all’incontro con altre persone. Un
quinto di loro si è sposato con
persone conosciute online
oppure conosce qualcuno che
l’ha fatto. Più della metà ha
confessato di frequentare questi
siti perché rendono più facile
entrare in contatto con gli altri.
Telefonate costose
tra fisso e cellulare
FRANCIA
Que Choisir, rivista francese dei
consumatori, denuncia i costi
troppo elevati delle chiamate da
un telefono fisso a un cellulare.
Questo tipo di comunicazioni
sono un lusso per il consumatore,
scrive Que Choisir, ma un grande
guadagno per l’operatore.
Altroconsumo Aprile 2009 7
Dalla tua parte
R NOTIZIE R INFORMAZIONI R CONSIGLI R PREZZI R SICUREZZA R AMBIENTE
In cattive acque
A PRIMA VISTA
UNIONE EUROPEA La Commissione di Bruxelles manda l'ultimatum all'Italia:
dobbiamo metterci in regola con il trattamento degli scarichi urbani
S
econdo la Commissione
europea il comportamento del
nostro Paese è "inaccettabile".
Ben 299 città italiane con più di 15
mila abitanti non si sono ancora
messe in regola per quanto riguarda
il trattamento delle acque di scarico
urbane (in pratica rete fognaria e
scoli stradali). E questo a ben otto
anni di distanza dal termine ultimo
previsto dalla Ue per uniformarsi
alla disciplina comunitaria in
materia.
Il mancato trattamento delle acque
reflue rappresenta un danno sia per
l'ambiente sia per la salute umana.
Gli scarichi devono essere adeguatamente trattati, perché possono
essere contaminati da batteri e
virus; inoltre la loro diretta
immissione in fiumi, laghi e mari
può causare inquinamento e la
proliferazione di alghe (fenomeno
conosciuto come "eutrofizzazione"),
dannose per l'ecosistema.
Dopo una lettera di diffida datata
2004, la Commissione ha ora
inviato al nostro Paese il cosiddetto
"parere motivato": nel caso l'Italia
non fornisca all'Unione europea una
risposta convincente per giustificare la sua mancanza, potremmo
finire alla sbarra davanti alla Corte
di giustizia europea. ¬
Frullatore
con rubinetto
In base alla direttiva 91/271/CE,
le città con più di 15 mila
abitanti devono disporre
di un sistema di trattamento
delle acque reflue
Moulinex LM 600 è un
frullatore con un rubinetto
che versa direttamente il
contenuto in un recipiente
esterno. Ha anche una
barretta refrigerante, da
inserire nel centro del
bicchiere, che raffredda la
bevanda. Lo abbiamo testato.
Solo se il succo o il frappé non
sono troppo densi scendono
senza intoppi verso l'esterno.
Quanto alle barretta,
raffredda per un tempo
limitato (prima di usarla va in
frigorifero per 12 ore). Vi
consigliamo di usare
ingredienti freddi in partenza
e di bere il succo subito dopo
averlo fatto. Bisogna lavare
più parti, tra cui anche la
barretta.
Costa 53-59 euro, prezzo
elevato per un frullatore con
bicchiere in plastica.
LEGGERE L'ETICHETTA
IN SALUTE
7 zollette
di zucchero
equivalgono a quello
contenuto in
una lattina di COLA
da 33 cl. Attenzione
alle calorie quando
vogliamo soddisfare
la gola
8 Altroconsumo Aprile 2009
I livelli massimi di temperatura 1
raggiungibili nella stiratura dei
capi di abbigliamento sono
indicati attraverso alcuni
puntini all'interno del disegno
di un ferro da stiro.
1. Non stirare.
2. Temperatura massima della
suola del ferro: 110 °C (la
stiratura a vapore può essere
rischiosa).
3. Temperatura massima della
suola del ferro: 150 °C.
4. Temperatura massima della
suola del ferro: 200 °C.
3
2
4
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dimostratami e per l'impegno e l'efficienza del centro
assistenza clienti della Banca Sella. Mi trovavo in vacanza
negli Stati Uniti, quando un albergo, dopo aver accettato il
pagamento in contanti, ha mantenuto bloccato lo stesso
importo sulla mia carta per ben tre giorni lavorativi,
lasciandomi senza credito disponibile. Un ringraziamento
sincero alle signorine del centro assistenza che,
lavorando anche la domenica, hanno saputo
darmi le istruzioni per poter far innalzare la
soglia di credito, cosa che è avvenuta in
24 ore." Così ci scrive soddisfatto il socio
costo annuale
Giovanni Monferdini. Ma la carta ha anche
della carta
molti altri vantaggi.
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10 Altroconsumo Aprile 2009
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Egidio Gerbelli, nostro socio di
Robbio (PV), oltre al risparmio
apprezza la possibilità di controllare
la cifra accumulata sul sito Selecard
restituiti sul conto
grazie alla
convenzione Sint
Selecard
"50 cent ogni 30 litri di benzina possono
sembrare pochi, ma riscattandoli una volta
all'anno, come nel mio caso, mi sono ritrovato nel
gennaio 2008 con un assegno di 73,56 euro e a breve
dovrei ricevere direttamente sul conto corrente un
altro accredito di 49,76 euro, dell'anno passato".
Come Egidio Gerbelli, che ha approfittato della
convenzione con i distributori Erg inclusa nel pacchetto
Sconti Selecard, sono molti i soci che hanno già
approfittato degli sconti per il rifornimento di
carburante (oltre a Erg, anche Esso). Previsti anche
prezzi ridotti per la sostituzione di pneumatici,
l'acquisto di ricambi e lavori di carrozzeria.
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Eccone alcuni, sul nostro sito potete scoprirne altri.
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le maggiori catene alberghiere; inoltre sconti su
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Guida vini 2009.
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Carta di credito Altroconsumo
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Aprile 2009 Altroconsumo 11
4
Test
omologati
BOCCIATI
NEL TEST
La protezione
della testa in moto
è indispensabile, ma
non è sempre garantita.
Amare delusioni
nelle prove di sicurezza.
Guida alla scelta
del modello giusto.
Caschi,
un flop integrale
CONSIGLI UTILI
Fare manutenzione
Prima di tutto date un'occhiata al
llbretto di istruzioni, per capire come
smontare la visiera e l'imbottitura.
Una visiera graffiata o sporca
1 riduce la visibilità e crea fastidiosi riflessi di luce nelle ore notturne. Deve
essere sostituita, se necessario, e ogni
tanto va smontata per pulirla bene. Non
12 Altroconsumo Aprile 2009
usate prodotti abrasivi, basta acqua
tiepida con sapone neutro, da applicare con un panno morbido.
l'interno del casco è estraibi2 Se
le, è lavabile e quindi più igienico.
Basta lavarlo in acqua tiepida con del
sapone neutro e lasciarlo asciugare
senza esporlo ai raggi solari. Il problema è riposizionarlo in modo corretto,
perché seguire le istruzioni a volte non
è sufficiente. Se l’interno è fisso, potete prevenire il problema indossando
le calottine di cotone copricapo, oppure potete farlo lavare nei negozi specializzati: costa circa 20 euro.
Il casco va conservato in locali
3 non umidi (da evitare cantine e
box), al riparo dal sole e dalla polvere.
Evitiamo anche di lasciarlo a lungo nel
bauletto della moto, soprattutto in
estate a temperature elevate.
l casco è un dispositivo di protezione
indispensabile per i motociclisti. Che
debba essere sicuro è quindi ovvio. Ma
non è sempre così. Dai risultati del nostro test risulta evidente che ci sono in
vendita alcuni caschi omologati, ovvero in regola con
la normativa, che non assicurano una sicurezza ottimale. Sono tanti: ben 4 su 18 testati, ovvero quasi un
quarto è a rischio. Il problema è grave, anche perché
potenzialmente potrebbe riguardare molti altri modelli in vendita. Si tratta di caschi integrali, quelli che
dovrebbero offrire la protezione maggiore (coprono
anche il mento), da cui il motociclista si aspetta il massimo delle prestazioni. Dunque, come è possibile che
non siano tutti sicuri? Il problema è di due ordini:
norme inadeguate e produttori non sempre zelanti.
I
Aziende manchevoli
Gli standard di omologazione, periodicamente aggiornati, dovrebbero servire a garantire l’incolumità
del conducente. Ogni casco, prima di essere messo in
commercio nel mercato europeo, è sottoposto a numerosi test per ottenere l'omologazione, che ne rende
possibile la vendita. Le norme impongono al costrutwww.altroconsumo.it
tore precisi standard produttivi, che però non rappresentano necessariamente il massimo obiettivo di
sicurezza raggiungibile.
Alcune aziende si impegnano di più e vanno oltre le
indicazioni stabilite dall'omologazione (quella attualmente in vigore è la ECE R22-5), per garantire una
sicurezza superiore a quella prevista per legge. C'è
chi invece si attiene al minimo indispensabile. In altre
parole, qualche azienda si mette a produrre caschi in
regola con l’omologazione, non necessariamente sicuri sotto ogni aspetto. Una riduzione dei costi e del-
QUATTRO TIPOLOGIE DI CASCO
Ecco i principali tipi di caschi, con pregi e difetti. L'ultimo in basso, il DMG,
non è omologato e ne è vietata la vendita e l'utilizzo.
INTEGRALE
MODULARE
IL NOSTRO TEST
Se si cade in moto, l'urto della testa può
essere molto violento. Il casco deve assorbire
l'impatto e attutire il più possibile gli effetti del
colpo. Le prove del test simulano i rischi legati
agli impatti con ostacoli di diversa natura:
terreno, marciapiedi e guard-rail.
LE PROVE DI IMPATTO
In caso di incidente un casco può subire un
impatto in diversi punti. Ognuno dei 18 caschi
integrali del test è stato colpito in cinque punti
(gli stessi previsti dalle prove per ottenere
l’omologazione). Le zone critiche sono: la
sommità della testa, la fronte, la nuca, la
tempia e il mento. Le prove simulano l'impatto
sia con una superficie piatta (l'asfalto) sia con
una ricurva (il cordolo del marciapiede).
RESISTENZA DEI MATERIALI
Per verificare se i materiali dei caschi
resistono, le prove sono state effettuate in
condizioni estreme, cioè simulando
temperature particolarmente rigide (meno 20
gradi) oppure molto elevate (più 50 gradi).
R
Offre la protezione migliore
in assoluto. D'inverno ripara
bene dal freddo. Attutisce bene il
rumore.
Può essere pesante, è più
scomodo da infilare e sfilare
ed è più complicato da lavare.
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Q
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PREZZO: a partire da 60€
PREZZO: a partire da 150€
JET E DEMI-JET
Consente di alzare la
mentoniera, pratico in caso di
sosta. Sicuro come un integrale e
comodo da calzare come un jet.
Il prezzo di solito è abbastanza
elevato. Va usato sempre
chiuso, altrimenti non è sicuro.
ADERENZA E TENUTA DEL CINTURINO
Per essere sicuro, oltre ad assorbire i colpi, il
casco deve essere ben saldo in testa in caso di
incidente. Abbiamo provato a scalzare i
modelli del test dalla testa di un manichino e
abbiamo verificato così anche la tenuta del
cinturino, sottoponendolo a un forte strappo.
LA VISIERA
La sicurezza in moto passa anche per la
visiera. In laboratorio si valuta se protegge
gli occhi e se garantisce una buona visibilità.
In basso, il test di resistenza della visiera.
DMG
NON COMPRARE
Comodo d'estate, perché fa
patire meno il caldo. Molto
diffuso in città, è consigliato a chi
compie tragitti brevi.
Il mento non è protetto, in
alcuni modelli è troppo
esposta anche la mascella.
R
Q
PREZZO: a partire da 40€
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Molto usato dagli adolescenti,
è poco più di un cappellino.
Il casco "a scodella" in Italia è
illegale, non è omologato. Il motivo è
semplice: non è sicuro. Non
protegge in modo adeguato la testa,
la nuca resta completamente
scoperta. Non si può usare.
Q
Aprile 2009 Altroconsumo 13
Test
le procedure, conveniente per le aziende, che talvolta si traduce, nella pratica, in un'offerta di caschi che
non garantiscono una protezione ottimale.
Più ligi alle regole
I test di omologazione si basano su prove di impatto,
che limitano la valutazione dei rischi a cinque punti
specifici, considerati particolarmente delicati (come
nuca e tempie, per dirne alcuni). Sui caschi per biciclette, per esempio, le prove vengono fatte in zone
scelte a caso, alla caccia di eventuali punti critici. Così
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PRUDENZA
Il comportamento è
la prima buona
regola. Come
ricordava Nico
Cereghini, famoso
motociclista: "Casco
in testa ben
allacciato, luci accese
anche di giorno e
prudenza... sempre!"
(1) T: termoplastico,
F: in fibra
(2) dd: a doppio anello;
as: automatica a scatto;
ad: automatica con dentatura.
Migliore
del Test
Miglior
Acquisto
Scelta
Conveniente
qualità buona
Ottimo
Buono
Accettabile
Mediocre
Pessimo
non comprare
x
bocciato
14 Altroconsumo Aprile 2009
• assorbimento urti
• chiusura del cinturino
• visiera
Totale sicurezza
Comodo da indossare?
• uso con i guanti
Totale comfort
• appannamento
Totale comfort della visiera
Prove pratiche
QUALITÀ GLOBALE (su 100)
RISULTATI
Peso (in grammi)
CARATTERISTICHE
NOLAN N62
133-199
T
ad
1427
B
C
A
B
B
B
B
B
B
B
68
XLITE X-701
349-409
F
dd
1345
B
C
A
B
B
B
B
B
C
B
67
MARUSHIN 777 NX
180-199
F
ad
1386
C
C
A
B
B
B
B
A
B
B
66
LAZER Fiber B1
299-319
F
dd
1529
B
C
B
B
C
C
B
A
B
B
65
SHOEI XR-1000
450-573
F
dd
1359
C
B
A
B
C
C
C
B
B
B
64
o con le
Guarda il vide zza cui
re
prove di sicu
ttoposto i
abbiamo so st su
l te
de
hi
casc
nsumo.it
www.altroco i
or
ot
/m
CABERG V2 407
Tipo di chiusura (2)
Prove pratiche Sono tanti gli aspetti valutati in
questa parte del test: la
comodità nel mettere e
togliere il casco, la praticità dell'allacciatura, la comodità (peso, utilizzo con
occhiali o con i guanti, vibrazioni, rumore...), la visiera (sopporta il vento?
Si appanna?).
PREZZI
Il nostro test dimostra che ci sono produttori che si
impegnano a fare di meglio. Guardando la tabella in
questa pagina scoprite nomi e cognomi: i caschi che
hanno ottenuto un giudizio accettabile nelle prove di
sicurezza sono quelli che superano solo le prove di
omologazione; mentre i giudizi superiori sono attribuiti ai produttori che hanno dimostrato di aver fatto
sforzi per raggiungere standard di sicurezza maggiori. Come potete vedere, l'impegno del produttore non
si traduce per forza in un prezzo di vendita esoso.
Alcune aziende offrono prodotti a buon mercato con
Materiale (1)
Assorbimento degli urti
Questa è la prova più importante tra quelle di sicurezza. I modelli con
giudizio pessimo non passano le prove di omologazione e sono bocciati anche
nel giudizio complessivo
di laboratorio.
CASCHI INTEGRALI
Sicurezza a buon mercato
in euro min-max
(gennaio 2009)
TABELLA
COME LEGGERLA
il test risulta aperto, le aziende non possono prepararsi in anticipo (magari rinforzando solo alcuni punti del casco), perché non conoscono prima quale sarà
il margine di indagine dell'analisi. Ed è giusto che sia
così. Ogni imprevisto va considerato, anche il più remoto. Questo per l'omologazione dei caschi da moto
non è previsto. Eppure non tutti modelli del test hanno superato la prova. Avere un incidente e subire un
urto con un casco inadatto, che non garantisce un'adeguata protezione, significa mettere seriamente a rischio la propria incolumità. Un problema non teorico,
visto che 4 caschi del test sono bocciati proprio nella
prova di assorbimento degli urti: la più importante.
119
T
as
1513
B
C
A
B
C
C
C
B
B
C
63
LAZER Vertigo
129-135
T
as
1461
C
C
A
B
B
B
C
C
B
B
63
GREX R2 Club
108
T
ad
1410
C
B
A
B
B
C
C
C
C
C
62
SHARK RSI
347-365
F
dd
1540
B
C
A
B
C
D
C
B
B
C
62
SUOMY Vandal
350
F
dd
1480
B
C
A
B
C
D
C
A
B
C
61
SHARK S 650
179-199
T
as
1610
C
C
B
C
C
C
C
C
B
B
61
ARAI Chaser
419-549
F
dd
1490
B
B
B
B
C
D
C
B
B
C
59
70-80
T
as
1415
B
B
A
B
C
C
C
C
C
C
58
250-319
F
dd
1495
C
C
C
C
D
E
C
B
B
C
50
AIROH Speed Fire
AGV Stealth
BIEFFE Syntek
MDS Edge
SUOMY Trek
VEMAR VSREV
200
F
dd
1487
E
B
E
E
C
E
D
C
B
C
x
66-85
T
as
1512
E
B
B
E
C
C
C
C
C
C
x
170
T
as
1551
E
C
A
E
C
B
C
C
B
C
x
250-303
F
dd
1569
E
B
A
E
C
D
C
B
B
C
x
www.altroconsumo.it
ottime caratteristiche, come dimostra la presenza nel
test di tre Scelte Convenienti. A volte il costo dipende
dalla griffe o dalla colorazione diversa, piuttosto che
dalla tecnologia utilizzata. E la sicurezza non è legata
al materiale: ci sono caschi ottimi sia in fibra sia in
termoplastica, anche se i primi costano di più. E ricordate che lo stesso integrale è venduto a cifre molto diverse a seconda del negozio scelto.
La nostra scelta Caschi integrali
Motociclisti più a rischio in Italia
Uno sforzo ulteriore è necessario per migliorare la
sicurezza dei caschi, perché il trend degli incidenti
sulle due ruote nel nostro Paese è in crescita, in controtendenza con altre realtà europee. Da noi, nel 2007,
mentre i morti per incidenti stradali nel complesso
sono diminuiti del 9,5%, tra i motociclisti risultano in
crescita: più 4,5%. L'uso del casco è cruciale. Alcune
statistiche rivelano che chi non lo indossa rischia quasi il doppio di mettere a repentaglio la propria incolumità. La differenza è evidente soprattutto nella guida
in città, dove l'incidenza della mortalità di chi non
protegge la testa è doppia rispetto a chi lo fa. I motociclisti possono ricorrere anche ad altri accessori di
sicurezza (come il guscio che protegge la colonna vertebrale, le tute con protezioni per spalle e ginocchia),
ma il casco è considerato il principale salvavita. ¬
68
NOLAN N62
133-199 euro
Migliore del Test e Migliore
Acquisto per il giudizio molto
positivo sia nelle prove di sicurezza
sia in quelle pratiche.
63
CABERG V2 407
119 euro
Nostra Scelta Conveniente, è la
combinazione di un buon prezzo
con adeguati requisiti di sicurezza.
In particolare è ottima la visiera.
L'ALLACCIATURA È IMPORTANTE
La chiusura del casco ogni tanto va controllata,
per verificarne il buon funzionamento
Esistono tre tipi di allacciatura, con pregi diversi.
Se avete il dubbio che non chiuda bene conviene
contattare il rivenditore per farla controllare. Il cinturino va sempre allacciato e anche in modo corretto: non deve essere né stretto né largo. Una
volta chiuso, deve passarci un dito senza fatica.
Chiusura automatica
a scatto
Deve aprirsi e chiudersi
facilmente, senza
forzature e blocchi.
Preferita dai motociclisti
per la praticità.
Chiusura automatica
con dentatura
Altrettanto sicura, è
facile da aprire e
chiudere (anche con i
guanti). Comoda da
regolare.
Chiusura a doppio anello
Il cinturino non deve
essere sfilacciato né
consumato. Con i guanti
è più difficile da
chiudere rispetto alle
chiusure automatiche.
È la più sicura.
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63
LAZER Vertigo
129-135 euro
Prodotto sicuro e pratico da usare,
anche con i guanti. Leggermente
più caro degli altri due modelli
premiati come Scelta Conveniente.
La nostra voce
62
GREX R2 Club
108 euro
Buoni i risultati sotto l'aspetto
sicurezza, non offre il meglio nelle
prove pratiche. Scelta Conveniente
per il prezzo piuttosto competitivo.
Quattro modeli del test sono stati eliminati per gravi problemi di sicurezza: non
garantiscono sufficientemente la protezione in caso di urto. Sono stati denunciati al
ministero dello Sviluppo economico e a quello
delle Infrastrutture e dei trasporti. Ma il problema
resta all'origine, ovvero rimane il fatto che i criteri previsti per l’omologazione dei caschi sono
da rivedere. Solo così i consumatori potranno
acquistare prodotti che li proteggono davvero.
A sinistra marca e modello dei caschi bocciati.
BOCCIAT
I
BIEFFE S
yntek
MDS Edg
e
SUOMY
Trek
VEMAR
VSREV
Aprile 2009 Altroconsumo 15
Test
I PRODUTTORI PRECISANO
• In seguito all’uscita dell’articolo su
Altroconsumo, la AGV S.p.A.ci ha chiesto
la pubblicazione della seguente precisazione
“Si comunica ai lettori che la ditta AGV
S.p.A., con riferimento all’articolo
comparso a pagina http://www.
altroconsumo.it/caschi/caschi-motoun-flop-integrale-s239023.htm ha
contestato i contenuti dell’articolo
riguardanti il proprio casco a marchio
MDS modello EDGE.
La società AGV S.p.A. informa che il
proprio casco è conforme alla normativa
ECE 22.05 ed è stato conseguentemente omologato presso gli organi accreditati.
AGV ha messo a disposizione di Altroconsumo i risultati conformi dei test di
controllo relativi al lotto sotto analisi
senza avere ricevuto alcun riscontro in
merito e senza avere ancora ricevuto
comunicazione relativa a quale laboratorio abbia effettuato i test.”
• Suomy S.p.A. ha chiesto, ai sensi
dell’art. 8 della legge 8 febbraio 1948 n.
47, la pubblicazione della seguente
rettifica.
"Il casco Suomy TREK, al pari di tutti gli
altri caschi prodotti da Suomy S.p.A., ha
superato tutte le prove di omologazione,
di qualificazione della produzione,
nonché i controlli continui e periodici
richiesti dal Regolamento ECE/ONU n.
22/05, così come certificato dall’ente
accreditato presso il Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti e dal
Ministero stesso.
In base ai dati forniti a Suomy S.p.A. da
Altroconsumo e relativi alle prove da
quest’ultimo eseguite - dati di cui si
chiede la pubblicazione e la diffusione
mediante la medesima visibilità degli
articoli sopra citati con specificazione di
modalità e condizioni delle prove
medesime ed indicazione del soggetto
che le ha effettuate - risulterebbe che il
casco Suomy TREK non avrebbe
superato la prova di assorbimento degli
urti, riportando valori di HIC superiori a
quelli richiesti dal vigente Regolamento
ECE/ONU n. 22/05.
Al riguardo, in base al combinato
disposto degli artt. 7.3.6 e 10.4.5 di tale
Regolamento, l’efficacia dell’assorbimento, e quindi la sicurezza di un casco,
è da considerarsi soddisfacente quando
16 Altroconsumo Aprile 2009
il valore di HIC sia inferiore a 2640.
Posto che i dati relativi al casco Suomy
TREK forniti da Altroconsumo riportano
valori di HIC pari a 2495/2588 e quindi
inferiori al valore consentito e ritenuto
soddisfacente, il casco Suomy in
questione deve ritenersi conforme alla
normativa vigente ed in grado di
garantire sicurezza e protezione a chi lo
indossa.
Le informazioni contenute negli articoli
sopra citati risultano, pertanto, non
corrette, incomplete e, comunque, non
corrispondenti alla realtà.
Suomy S.p.A. ne chiede, pertanto, la
immediata rettifica, mediante idonee ed
opportune visibilità e rilevanza anche nei
confronti dei mezzi di comunicazione
nazionale e di settore, riservandosi ogni
opportuna azione a tutela dei propri
diritti. ”
• Vemar ha invece espresso la sua
posizione sul web, dopo che ci aveva
avanzato alcune richieste di chiarimento.
Vemar ha precisato che, come indicato
dalla normativa vigente, il casco viene
sottoposto periodicamente ad una
routine di test di verifica che sono stati
tutti regolarmente superati;
- che i risultati dei test effettuati da
Altroconsumo sul casco Vemar Helmets
modello VSREV rientrano nei valori di
conformità stabiliti dalla normativa
attualmente vigente in materia di
omologazione, ovvero il regolamento
ECE 22/05, come può essere confermato da qualunque laboratorio abilitato.
- che nessun casco Vemar Helmets
modello VSREV è stato ritirato dal
mercato nè sussistono le condizioni per
il suo ritiro.
LA NOSTRA REPLICA
Nel test di sicurezza su caschi moto
integrali, Altroconsumo ribadisce la
correttezza e fondatezza dei propri dati e
della valutazione degli stessi: i prodotti
acquistati nei negozi e portati in un
laboratorio europeo accreditato per
l’omologazione dei caschi moto non
hanno superato le prove di impatto
previste dalla norma di omologazione
ECE 22-05. Abbiamo informato il
ministero delle Infrastrutture e Trasporti
dei risultati e chiesto che siano ritirati dal
mercato poiché non assicurano una
protezione adeguata della testa.
• I produttori sono stati informati dei
risultati a gennaio 2009. Tutte le risposte
ricevute sono state valutate dai nostri
esperti. VEMAR non ha risposto ai
risultati inviati e ha reagito solo in seguito
al nostro comunicato stampa.
• Per motivi deontologici non riveliamo
mai i nomi dei laboratori cui affidiamo i
test (come ci ha richiesto AGV), per
evitare che gli stessi possano subire
pressioni dai produttori.
• Il laboratorio che ha eseguito il test è
accreditato per la certificazione dei caschi
moto, le prove eseguite e la valutazione
dei risultati sono esaustivamente
descritte dalla ECE 22-05.
• La normativa ECE 22-05 prevede
identiche prove per il primo lotto e i
successivi; ma differenti valutazioni dei
risultati fra gli uni e gli altri. Avendo
prelevato i caschi sul mercato, abbiamo
fatto riferimento alle valutazioni che si
applicano ai lotti successivi al primo.
• Suomy SpA fa riferimento al valore di
HIC per la valutazione dell’efficacia di
assorbimento degli urti. Tale valore è
fondamentale poiché rappresenta la
capacità del casco di assorbire l’energia
prodotta dall’impatto. Letteralmente è il
criterio che valuta i possibili danni alla
testa (HIC =Head Injury Criterion).
Altroconsumo ha usato il valore limite
previsto dalla norma per la verifica di
conformità della produzione e i test di
routine (ovvero HIC inferiore a 2400),
senza considerare il margine di tolleranza
del 10% invocato da diversi produttori, in
quanto non applicabile nel caso specifico.
• Tutti i prodotti da noi bocciati non
rientrano nei valori di conformità stabiliti
dalla normativa attualmente vigente in
materia di omologazione, pertanto li
abbiamo segnalati al ministero delle
Infrastrutture.
• Il numero della rivista con il test sui
caschi è stato chiuso in redazione il 10
marzo, quindi molti giorni prima
dell'indagine sui caschi della Guardia di
Finanza di Genova. È pertanto infondata
l'accusa di aver cavalcato l'onda
dell'indagine con un facile
sensazionalismo.
www.altroconsumo.it
www.altroconsumo.it
Aprile 2009 Altroconsumo 17
Alimentazione
Bambini, stop
all’obesità
La nostra campagna si conclude,
ma l'impegno non finisce qui. Abbiamo
consegnato le vostre firme al Governo.
rassottelli e bombardati
dagli spot pubblicitari: ecco
l’allarmante condizione in
cui si trovano i bambini
italiani. A denunciarlo non
sono solo i dati raccolti in occasione di
“Pubblicità che ingrassa”, la nostra
campagna contro il marketing aggressivo e
le abitudini alimentari scorrette, ma anche
le testimonianze raccolte in questi mesi sul
nostro sito.
“Sono stata obesa da bambina - ci scrive la
signora M.C. - oggi ne pago ancora le
conseguenze”. Non tutti sanno, infatti, che
G
INTERVISTA
"Serve una presa
di coscienza collettiva"
Molti credono che, crescendo, un bambino
grasso si trasformerà in un adulto magro.
Ma non è scontato. Come si modifica
questo atteggiamento?
Il bambino grassottello è considerato in
buona salute. Tra i 2 e i 6 anni è il momento
in cui il bambino è più magro e il genitore è
sensibile a ciò che può fargli aumentare il
peso. In questo periodo il bambino forma il
proprio gusto: se gli vengono offerti
regolarmente cibi non salutari imparerà a
sceglierli. Il compito dei genitori è invece
quello di proporre un’alimentazione varia e
stimolante, ricca di frutta e verdura.
16 Altroconsumo Aprile 2009
In che modo il marketing influenza
l’acquisto di un prodotto?
La pubblicità rivolta ai bambini è piena di
cartoni animati e fumetti; le confezioni di
snack sono farcite di regali. E poi ci sono
sms, videogiochi, suonerie. Quale bambino
può resistere? Le conseguenze degli spot
alimentari sulle abitudini dei bambini sono
documentate in molti studi: un’esposizione
di 30 secondi a spot alimentari influenza le
preferenze e l’effetto è raddoppiato se lo
stesso spot è mostrato due volte nello
stesso intervallo di tempo.
Il marketing usa un linguaggio diverso per
genitori e bambini. I personaggi sportivi
negli spot producono un senso di fiducia in
mamma e papà. E siccome non si può dire
sempre di no, dunque, cedo sullo snack:
anzitutto mi sento autorizzato a proporlo a
mio figlio e poi è la scelta più economica.
Quali iniziative possono funzionare?
Va ridotta la pressione del marketing: non si
può solo educare il consumatore a resistere.
La responsabilità della salute delle persone
spetta allo Stato.
Nei Paesi in cui esiste una legislazione che
limita gli spot pubblicitari per i bambini e vieta
quelli alimentari, il tasso
di obesità infantile è inferiore: in Finlandia e
nei Paesi Bassi è al 12%. In Italia tocca il 35%.
Ci sono alcune iniziative che non hanno
bisogno di fondi, ma solo di una presa di
coscienza collettiva. In primis dello Stato.
www.altroconsumo.it
BUONI E CATTIVI
IN MOSTRA
Tra tanti esempi negativi
ci sono anche (poche)
aziende che lavorano
bene, associando
personaggi accattivanti
a prodotti sani (mousse
di frutta, a destra).
LA CAMPAGNA PARTE DALLA RETE
La campagna contro la “Pubblicità che
ingrassa”parte dalla rete. Ma non si ferma al web.
Sul sito consigli ed esempi per capire meglio.
Non solo una raccolta di firme: la nostra campagna
contro l’obesità infantile ha voluto essere lo spunto
per capire meglio il problema e diffondere
un’informazione corretta, utile a genitori e bambini.
Ecco perché online abbiamo inserito un cartone
un bambino obeso ha molte possibilità di
diventare un adulto obeso, sviluppando
un maggior rischio di malattie
cardiovascolari. Il primo passo contro
l’obesità infantile, dunque, è non
sottovalutarla.
Una delle armi contro questa emergenza
mondiale è la buona educazione
alimentare. Non tutti i genitori però
insegnano ai figli come mangiare. Il
motivo è che non sanno come farlo. Anche
perché sono fuorviati da una serie di
messaggi sbagliati. La tv li traveste da
consigli, ma in realtà sono informazioni
animato, capace di parlare in modo semplice a tutti;
alcuni consigli per le mamme e l’elenco dei nostri
sostenitori, ricco di nomi illustri del mondo
scientifico. Per dimostrare concretamente come si
muove il marketing abbiamo inserito una galleria
virtuale di prodotti. Guardate e capirete come
qualsiasi confezione può diventare uno strumento di
forte persuasione all’acquisto, soprattutto quando i
bambini accompagnano i genitori al supermercato.
non adeguate, che diffondono l’idea che ai
bambini servano merendine “rinforzate”,
che consumare snack sia normale o
addirittura rientri tra le attività sociali
indispensabili per i più piccoli oppure che
il cibo sia una ricompensa per situazioni
particolari. Al contrario è necessario
insegnare ai genitori a ragionare con la
propria testa, perché siano loro a dare il
buon esempio e poi a trasmettere ai propri
figli uno stile di vita sano.
La strada, però, è in salita.”Ho una figlia in
sovrappeso- ci scrive la signora L.L. difficile dirle “no” quando è circondata da
SUL NOSTRO SITO
Sul nostro sito trovi
tutto il materiale della
campagna e scarichi il
Codice Internazionale di
autoregolamentazione
proposto da CI
www.altroconsumo.it/
pubblicitacheingrassa
tentazioni”. La pubblicità di cibi non
salutari bombarda i bambini e gli effetti
sono sotto i nostri occhi: “Mio figlio
piuttosto che portare a scuola un frutto,
non fa merenda, per paura di essere preso
in giro dai compagni. Al giorno d’oggi
anche lo snack fa tendenza”.
La nostra campagna ha puntato il dito
proprio contro la pubblicità che influenza
negativamente le abitudini dei più piccoli,
ma non dimentichiamo gli altri colpevoli,
come la scarsa attività sportiva o la
presenza di distributori di merendine
nelle scuole. ¬
La nostra voce
MARGHERITA CAROLI
Pediatra e presidente Ecog (European
childhood obesity group), l'associazione
europea contro l'obesità infantile.
www.altroconsumo.it
Avete firmato quasi in 6.500. E le
vostre voci ora sono al Governo, a
cui abbiamo consegnato le firme
e i risultati della nostra campagna. Con tutte le nostre richieste.
Altroconsumo ha chiesto al Governo di sostenere la proposta di Consumers International (CI) - l’organizzazione mondiale dei
consumatori di cui siamo membri - perché
si adotti in sede Oms un Codice internazionale di autoregolamentazione sulla pubblicità di alimenti e bevande destinate ai più
piccoli. La finalità del Codice è quella di prevenire i danni alla salute e le conseguenze
economiche e sociali legate al consumo di
cibi ipercalorici e nello stesso tempo di pro-
muovere il concetto di marketing responsabile. In occasione della campagna abbiamo chiesto al Governo italiano di difendere
i bambini, inserendo l’educazione alimentare tra le materie di insegnamento a scuola e promuovendo il consumo di frutta e
verdura con campagne pubblicitarie animate da cartoni e personaggi famosi. Ma
non solo: nella nostra petizione abbiamo
proposto uno stop al bombardamento pubblicitario di cibi non salutari tra le 6.00 e le
21.00; alla promozione del cibo non salutare nelle scuole; al ricorso a regali gratuiti o
all’uso di personaggi famosi o cartoni animati per incentivare la vendita dei prodotti non salutari. Vi terremo informati.
Aprile 2009 Altroconsumo 17
Test
Crash test,
le nuove
stelle
IL NOSTRO
TEST
Nei crash test un manichino
simula quello che accadrebbe
a conducente e passeggeri in
caso di incidente. Il povero
pupazzo riceve colpi su testa,
collo, braccia, gambe, torace,
addome, piedi e pelvi.
I SENSORI
Alcuni sensori registrano
le sollecitazioni e lo
schiacciamento del
manichino durante
l'impatto.
TEST DEL PALO
Verifica l'efficacia dei
cuscini gonfiabili laterali,
che dovrebbero
proteggere la testa nello
scontro con un palo.
URTO FRONTALE
E LATERALE
Il manichino è sottoposto
al duplice impatto per
verificare quanto è elevato
il rischio di ferite in questo
tipo di incidente.
18 Altroconsumo Aprile 2009
Inaugurato il nuovo sistema
di valutazione della sicurezza
delle auto: le case automobilistiche
ora devono fare sforzi maggiori.
arte alla grande il 2009 dei crash test,
la simulazione di incidenti automobilistici, riveduti e corretti di recente alla
luce di nuove acquisizioni nel campo
della sicurezza e dell'evoluzione del
mercato automobilistico. La novità è l'introduzione
di un diverso sistema di valutazione della sicurezza
dei veicoli da parte del più autorevole istituto che si
occupa di crash test, Euroncap, con cui collaboriamo
(lo spieghiamo nel riquadro Schede, come leggerle).
L'obiettivo dell'associazione è spingere le case automobilistiche a investire in tutti gli aspetti della prevenzione. Negli ultimi anni ci sono stati molti progressi nella tutela di conducente e passeggeri del veicolo,
come conferma anche questo nostro ultimo crash test.
Euroncap ha rivoluzionato il meccanismo di calcolo
dei punteggi, rendendolo più severo. Come a dire che
si può fare di più. Ora è più difficile meritare il massimo dei voti, ovvero le cinque stelle; è prestata più
P
www.altroconsumo.it
SCHEDE COME LEGGERLE
Giudizio unico
Fino a febbraio scorso, la
sicurezza di un'auto era giudicata con tre punteggi separati: protezione degli adulti (guidatore e passeggero
al suo fianco), bambini seduti dietro negli appositi seggiolini e pedoni. I nuovi test
prevedono un solo voto.
Sicurezza assistita
Il giudizio complessivo tiene
conto anche della presenza
di dispositivi elettronici che
possono migliorare la sicurezza di marcia. In pratica,
nessun modello potrà ricevere il punteggio massimo
se non ha l'Esc (il controllo
elettronico della stabilità,
che agisce in fase di sbandata, regolando la potenza
del motore e frenando le
singole ruote con differente intensità), i limitatori di
velocità (che impediscono
di superare il limite di marcia
impostato) e l'avviso acustico di cinture allacciate.
Stelle e percentuali
I voti vanno da una a cinque
stelle. Più è alto il punteggio,
maggiore è la possibilità di
uscire indenni da un incidente. Per dare un'idea sia delle
criticità sia dei punti di forza
dei modelli, sono indicati i
punteggi ottenuti su base
100 per ogni aspetto: protezione adulti, bambini, pedoni e sicurezza assistita. Le
percentuali sono sotto il relativo simbolo nelle schede.
MAZDA 6
In caso di impatto frontale le ginocchia
del guidatore sono a rischio, perché il
piantone dello sterzo può arretrare.
Buona protezione in caso di urto laterale.
Adulti
Nel test del palo ci sono rischi anche
seri per il petto del conducente.
100%
Bambini
Adulti
Bambini
Pedoni
77%
81%
49%
Risulta buona la protezione dei
bambini, ma è scarsa l'informazione
Sicurezza sulla possibilità di disattivare l'air bag
anteriore quando si trasporta il
bambino sul sedile davanti.
71%
100%
Pedoni
MITSUBISHI Lancer
Nel complesso è buona la protezione di
guidatore e passeggero, anche in caso
di urto laterale.
100%
Sicurezza
100%
attenzione alla sicurezza dei pedoni, storicamente
trascurati dai produttori, perché non rappresentano
un motivo di attrazione al momento dell'acquisto di
un'auto. Per tutti questi motivi, i voti ottenuti dalle
auto con il sistema in vigore in passato sono stati rivalutati con il nuovo sistema di calcolo e sono disponibili sul sito dell'associazione (www.euroncap.com),
in modo da rendere confrontabili gli ultimi modelli
testati con il resto del mercato automobilistico.
Il bisogno di modernizzare il crash test era già nell'aria
nel 2008, quando Euroncap ha inserito il colpo di
frusta tra le prove di sicurezza. Ed è emerso che molte auto non sono in regola con la prevenzione del trauma più frequente nei tamponamenti cittadini.
Nel test del palo emergono invece
rischi seri per la zona del torace.
Limitata la prevenzione del colpo di
frusta.
Adulti
Bambini
Pedoni
Sicurezza
81%
80%
34%
71%
Nel complesso anche in questo nuovo test i pedoni
sono troppo trascurati: sono scarsi i giudizi in cinque
casi su sei. La giapponese Subaru Impreza è l'unica
Risulta buona la protezione dei
bambini, ma è scarsa l'informazione
sulla possibilità di disattivare l'air bag
anteriore quando si trasporta il piccolo
sul sedile anteriore.
TOYOTA Avensis
Ottima la protezione dei passeggeri
adulti in caso di urto frontale e laterale.
Nel test del palo emergono rischi seri
per il torace del conducente.
Buona la prevenzione per il colpo di
frusta.
Adulti
Bambini
Pedoni
Sicurezza
90%
86%
53%
86%
ll primo bilancio: pedoni ancora a rischio
www.altroconsumo.it
Il rischio di colpo di frusta è contenuto.
Ottima la protezione dei bambini di 3
anni, buona l'informazione sulla
disattivazione dell'air bag e sui rischi
connessi a questo dispositivo in caso di
errato utilizzo.
Aprile 2009 Altroconsumo 19
Test
IL COLPO DI FRUSTA
TOYOTA iQ
Ottima protezione del guidatore e del
passeggero, anche grazie alla presenza
di air bag per proteggere le ginocchia.
Nel test del palo emerge un potenziale
pericolo per il torace.
Prevenzione ridotta del colpo di frusta
in caso di tamponamento.
Adulti
Bambini
Pedoni
Sicurezza
91%
71%
54%
86%
Il colpo di frusta è uno dei traumi più comuni nelle
statistiche relative agli incidenti stradali. Lo
sanno bene le compagnie assicurative, visto che
proprio in Italia, secondo uno studio congiunto
Aci-Ania, si registra il maggior numero di
risarcimenti per questo tipo di patologia.
Il colpo di frusta può comportare un'invalidità
permanente di grado variabile, cui spesso si
accompagnano disturbi fastidiosi, come mal di
testa, vertigini, dolore al collo, oltre a una
riduzione della mobilità cervicale.
La protezione dei bambini non è
ottimale ed è scarsa l'informazione
sulla disattivazione air bag anteriore.
Discreta protezione dei pedoni.
CITROEN C3 Picasso
Rischio per il guidatore in caso di urto
frontale (petto contro il volante). Ottima
la protezione in caso di urto laterale.
Test del palo: possibili lesioni al costato.
Adulti
Bambini
Pedoni
Sicurezza
Buona la protezione dei bimbi di 3 anni,
ma è scarsa l'informazione sulla
possibilità di disattivare l'air bag se si
trasporta il piccolo sul sedile anteriore.
Il rischio di colpo di frusta è elevato.
81%
76%
43%
40%
Pedoni: rischio di urto della testa
contro il cofano in caso di incidente.
SUBARU Impreza
Nel test del palo il torace è
scarsamente protetto.
Ancora troppi incidenti
Ridotta la prevenzione del colpo di
frusta.
Bambini
Pedoni
Sicurezza
84%
73%
72%
57%
20 Altroconsumo Aprile 2009
Poggiatesta e sedile: il giusto design
Il poggiatesta va regolato in base all'altezza del
guidatore. Poi deve essere il più possibile vicino alla
nuca, in modo da ridurre il movimento della testa in
caso di tamponamento.
Anche il sedile deve essere studiato in modo da
attutire l'energia dell'impatto.
automobile a ottenere risultati promettenti sotto questo aspetto. Non conquista, però, il massimo dei voti
perché insieme alla francese Citroen C3 Picasso è
carente nel giudizio sull'Esc, il controllo elettronico
della stabilità: nuovo spartiacque del test.
Buona la protezione degli adulti in caso
di urto frontale e laterale.
Adulti
Un rischio che si può prevenire
La frequenza del colpo di frusta ha spinto Euroncap a
inserire una nuova prova nel crash test. Ci sono
voluti cinque anni di studi per definire gli standard
che le vetture devono avere per prevenire questo
trauma.
Buona la protezione dei bambini di 3
anni. L'air bag non può essere
disattivato ed è insufficiente
l'informazione sul potenziale rischio di
lesioni letali per i neonati seduti a
fianco del conducente.
Nel lungo periodo la gravità e il numero degli incidenti automobilistici sono in calo, eppure il dato complessivo è ancora sconcertante: secondo i dati Aci, nel
2007 ci sono stati più di 260 mila scontri tra vetture.
Molti i comportamenti colpevoli: soprattutto il mancato rispetto della precedenza, velocità elevata e distrazione. Tra le cause degli incidenti resta alto il
numero di investimenti di pedoni (8%), che continuano a essere l'utenza debole della strada: il 12% dei
decessi si verifica proprio tra chi va a piedi. E rispetto a questo problema, come abbiamo visto, i produttori non fanno ancora sufficienti sforzi. ¬
www.altroconsumo.it
Inchiesta
Villa
poco arzilla
Scarsità di posti
e rette elevate
sono i punti deboli
emersi dal nostro
viaggio alla scoperta
delle residenze
sanitarie per anziani.
LA NOSTRA INCHIESTA
Abbiamo voluto verificare la
situazione di una persona che ha
bisogno di trovare un posto per un
parente anziano in una casa di riposo,
concentrandoci in particolare su costi
e tempi d'attesa.
A lato abbiamo raccolto alcune
testimonianze di chi ha parenti ospiti
nelle case di riposo, per capire "dal di
dentro" come è realmente la
situazione di chi è ricoverato.
MONITORATE QUATTRO CITTÀ
L'inchiesta è stata svolta a Milano,
Roma, Bari e Genova nei mesi di
novembre e dicembre del 2008.
Complessivamente abbiamo
contattato telefonicamente più di 200
strutture, ottenendo risposte da 154.
Chi non ha risposto, si è dichiarato
disponibile a dare informazioni
soltanto a chi si presenta di persona o
ci ha rinviati alla Asl di competenza.
acconta un nostro socio
della provincia di Milano:
"Nel giro di quattro anni, dal
2004 al 2008, la retta della
residenza per anziani dove è
ricoverata mia mamma è passata da 1.700
euro al mese a più di 2.000 euro. Inoltre,
ogni mese dovremo pagare altri 50 euro di
lavanderia, perché hanno deciso di far
pagare questo servizio, che prima era
gratuito". Sulla stessa linea un'altra socia,
che ha in carico un parente anziano:
"All'inizio la retta della residenza era
inferiore alla pensione, ma adesso, a
fronte degli aumenti intervenuti negli
R
www.altroconsumo.it
ultimi tre - quattro anni, il rapporto si è
rovesciato". Sono solo due delle quasi
quattrocento testimonianze di parenti di
anziani non autossuficienti ricoverati in
residenze sanitarie assistenziali, arrivate
via email alla nostra casella di posta
elettronica. Tutte raccontano una realtà
fatta di dubbi, difficoltà, a volte anche
indignazione. Lunghe liste d'attesa per un
posto in convenzione con il servizio
pubblico (che in questo caso sostiene una
parte dei costi); rette spesso superiori alle
possibilità economiche degli utenti; dubbi
sull'efficienza del servizio,
preoccupazione per le scarse qualità
PRONTO, CERCO UNA STRUTTURA
Abbiamo consultato l'elenco delle
Pagine gialle alla voce "case di riposo"
e i siti Internet delle Asl delle città
campione e contattato
telefonicamente tutte le strutture
trovate. "Buongiorno, mia zia deve
entrare in una casa di riposo. Vorrei
raccogliere alcune informazioni
preliminari per valutare se venire a
visitare la struttura." Sono state le
nostre prime parole.
Quindi abbiamo proseguito: "Vorrei
sapere come si fa ad accedere, il
prezzo della camera, se siete
convenzionati con la Asl e se in questo
momento ci sono posti disponibili".
Aprile 2009 Altroconsumo 21
Inchiesta
Città per città
Per ogni città riassumiamo in queste schede i risultati del nostro censimento telefonico. La nostra fotografia premia Bari per facilità di
accesso e prezzo medio delle rette e Milano per disponibilità di posti, mentre boccia Roma per scarsa trasparenza, Genova per l'attesa
e di nuovo Milano per le rette esorbitanti. Da tenere presente che molte strutture offrono posti sia privati sia in convenzione.
GENOVA
ASPETTA E SPERA
Nel capoluogo ligure ci sono strutture
totalmente pubbliche, strutture in
convenzione e residenze private.
Attesa. I tempi d’attesa sono biblici: dove
attualmente non c’è posto, bisogna
aspettare anche fino a due anni.
Prezzi. Ragionevoli in regime di
convenzione, dove la disponibilità di posti è
molto scarsa. Nel privato si superano i 2.000
euro al mese. Nelle strutture gestite dalle Asl
la retta è di meno di 1.000 euro al mese, ma il
posto è una chimera.
Informazioni. Tutte le case di riposo hanno
risposto alle nostre domande al telefono, sia
sulla disponibilità sia sui prezzi.
Internet. Sul sito della Asl di Genova sono
indicate le modalità di accesso e l'elenco
delle strutture convenzionate, diviso tra
case di riposo per anziani autosufficienti e
Rsa per non autosufficienti. Però non è
disponibile alcuna indicazione sul numero di
posti letto, né sulle liste d’attesa né sulle
caratteristiche del servizio.
Le case di riposo che dispongono di
camere singole sono meno della metà di
quelle contattate.
45 RESIDENZE CONTATTATE
23 strutture con posti
convenzionati Asl
1.416€
Prezzo medio
A BARI
SI PUÒ SCEGLIERE
MILANO
COSTA CARA
Bari è la città in cui abbiamo riscontrato
meno problemi, sia di prezzi sia di tempi
d'attesa. Abbiamo esteso la ricerca delle
strutture anche alla Provincia. Tutte sono
comunque raggiungibili comodamente in
giornata da chi abita in città. Alcune
residenze sono completamente
convenzionate con la Asl, altre sono in
regime misto, cioè hanno una quota di posti
riservati alla convenzione.
Attesa. Meno problemi per i tempi d'attesa.
Solo cinque strutture convenzionate ci
hanno detto che non avevano posti
disponibili.
Prezzi. Ragionevoli in regime di
convenzione, tra i 1.300 e i 1.500 euro al
mese. Più cari in regime privato.
Informazioni. Tutte le case di riposo sono
state disponibili a rispondere.
Internet. Sul sito della Asl di Bari è presente
l'elenco delle strutture convenzionate, la
retta, il numero di letti, i posti liberi e gli
utenti in lista d'attesa. Un ottimo esempio di
servizio utile offerto al cittadino.
In Lombardia tutte le strutture sanitarie che
lo richiedono e che rispondono ai requisiti
possono convenzionarsi con il servizio
sanitario. A Milano praticamente tutte le Rsa
sono convenzionate con la Asl. L'accesso è
libero: basta presentare la domanda alla
struttura, accompagnata dalla certificazione
del medico di base. Quattro strutture sono
gestite direttamente dal Comune: queste
hanno i prezzi più contenuti, ma al momento
dell'inchiesta non c'era nessun posto libero.
Attesa. Metà delle strutture convenzionate
contattate ha disponibilità di posti.
Prezzi. Il punto debole del sistema. Per
accedere a una Rsa bisogna sborsare in
media circa 2.300 euro al mese. La più
economica con un posto libero costa un po'
meno di 1.700 euro al mese (camera doppia).
Informazioni. Le case di riposo hanno
risposto alle nostre domande.
Internet. Il sito della Asl di Milano è
chiarissimo, utile e completo. Contiene tra
l'altro l'elenco delle strutture, i posti
disponibili, le persone in lista d'attesa.
Le case di riposo che dispongono di
camere singole sono solo otto su 25
Circa sei strutture su dieci dispongono di
alloggi singoli.
25 RESIDENZE CONTATTATE
14 strutture con posti
convenzionati Asl
Prezzo medio
1.372€
51 RESIDENZE CONTATTATE
4 strutture gestite direttamente
dal Comune
Prezzo medio
1.573€
6 Strutture
5 Strutture
0 Strutture
39 strutture con posti
18 strutture con posti
47 strutture con posti
con posti liberi
privati
2.060€
Prezzo medio
20 Strutture
con posti liberi
con posti liberi
privati
Prezzo medio
1.686€
14 Strutture
con posti liberi
con posti liberi
convenzionati Asl
Prezzo medio
2.317€
23 Strutture
con posti liberi
Nota: il totale delle strutture visitate in ogni città non coincide con la somma dei due tipi
di offerta perché le stesse strutture possono offrire posti sia privati sia in convenzione.
22 Altroconsumo Aprile 2009
www.altroconsumo.it
A ROMA
NON PARLANO
Nella capitale, la maggior parte delle
residenze contattate non danno
informazioni al telefono. Delle 70 strutture
solo 33 hanno acconsentito a rivelarci i costi
e la presenza di posti liberi. "Rivolgetevi alla
Asl" è stata la risposta più frequente, che,
seppure ineccepibile, non aiuta molto chi in
fase preliminare vorrebbe iniziare a
orientarsi.
Per avere informazioni è indispensabile
andare di persona alla Asl.
Attesa. L' 82% delle strutture private
dichiara di avere disponibilità di posti. Ma è
un dato sovrastimato, perché molte
residenze senza posti liberi sono tra quelle
che non ci hanno risposto.
Prezzi. Circa 1.700 euro al mese è la retta
media mensile delle strutture contattate.
Informazioni. Il punto debole di Roma:
pochissime strutture hanno risposto.
Internet. A Roma ci sono cinque Asl e le
informazioni sono rintracciabili sul sito del
Comune. Manca un elenco delle strutture e
una chiara indicazione dei prezzi.
Scarseggiano le camere singole, solo 11
strutture dispongono di questo tipo di
sistemazione.
33 RESIDENZE CONTATTATE
1 struttura con posti
convenzionati Asl
Prezzo medio non disponibile
0 Strutture
con posti liberi
32 strutture con posti
privati
Prezzo medio
1.712€
26 Strutture
con posti liberi
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UNA LUNGA ATTESA, CON REGOLE OSCURE
Molte sono le segnalazioni che ci avete mandato sui tempi di attesa cui si è sottoposti dopo
avere chiesto il ricovero: dai 6/7 mesi ai tre anni e mezzo, con molti casi di persone che
hanno aspettato oltre un anno. Notata anche la mancanza di trasparenza nelle graduatorie
di attesa: alcuni soci hanno sbloccato la situazione semplicemente protestando.
umane e professionali del personale sono i
punti dolenti di una realtà, quella dei
ricoveri per anziani, poco conosciuta e
molto eterogenea. Da qui comincia la
nostra avventura nel mondo delle
strutture residenziali per anziani di
quattro città italiane: Milano, Roma,
Genova e Bari.
Rsa e casa di riposo
Quando si parla di strutture residenziali
dedicate agli anziani si possono intendere
molte cose. Grossolanamente si possono
distinguere le strutture dedicate agli
anziani autosufficienti da quelle riservate
alle persone parzialmente o non
autosufficienti. Le prime sono le classiche
case di riposo: residenze riservate a
persone che stanno bene, ma che per vari
motivi decidono di non voler più vivere da
sole. Le seconde, oggetto della nostra
inchiesta, sono le Rsa, o residenze
sanitarie assistenziali: introdotte in Italia a
metà degli anni '90, sono strutture non
ospedaliere, ma comunque a impronta
sanitaria, che ospitano per un periodo
variabile da poche settimane a diversi
anni persone non autosufficienti, che non
possono essere assistite in casa e che
necessitano di specifiche cure mediche di
più specialisti e di un'articolata assistenza
sanitaria. Le Rsa possono essere pubbliche
ESCLUSIVO SOCI
Sul nostro sito trovate le tabelle approfondite
con nomi, indirizzi, recapiti e informazioni sulle
residenze sanitarie assistenziali che abbiamo
contattato durante la nostra inchiesta, per
ognuna delle quattro città campione.
www.altroconsumo.it/servizi-e-società
(del Comune o della Asl), private
convenzionate o completamente private.
Nella stessa struttura possono esserci sia
posti letto in convenzione, sia privati.
Tipicamente, in una residenza di questo
tipo vengono garantite l'assistenza medica
e infermieristica, eventuali trattamenti di
riabilitazione (per esempio fisioterapia),
l'aiuto per lo svolgimento delle attività
quotidiane, attività di socializzazione.
Come si accede
Se il cittadino è disposto a pagare l'intera
retta, l'accesso alle strutture private è
diretto. Basta rivolgersi alla struttura con
una cartella clinica e si fa la visita con il
medico. Al contrario, per entrare in una
Aprile 2009 Altroconsumo 23
Inchiesta
DAI SOCI
Luci e ombre
dell'assistenza
Ilaria Dordi, di Milano (nella foto), nel
complesso è soddisfatta
dell'esperienza. "Un mio familiare,
conseguentemente a un malore
improvviso, che ha avuto gravi
ripercussioni sulla sua salute e
indipendenza fisica, è stato ricoverato
per vari mesi in una struttura medica
milanese riabilitativa e di
lungodegenza. Nel complesso la nostra
esperienza è stata positiva, sia pure
con alcune lacune. La qualità dei servizi
è stata talvolta condizionata
dall'esiguità delle risorse umane e
materiali e dalla maggiore o minore
disponibilità del personale coinvolto;
però la mia famiglia ha incontrato quasi
sempre cortesia e professionalità,
anche grazie alla nostra costante
collaborazione. Sicuramente il reparto
di lungodegenza è stato quello dove
abbiamo avuto la migliore assistenza,
dal punto di vista medico e umano."
Molti altri soci e lettori ci hanno scritto,
preferendo mantenere l'anonimato.
"Mia nonna era in una struttura dove il
personale, in prevalenza, era straniero
e non parlava italiano. Se chiedevamo
spiegazioni sul suo stato la risposta
era "tutto bene". In realtà mia nonna in
sei mesi è stata più volte ricoverata in
ospedale per infezioni, senza che
fossimo avvertiti. I poveri vecchi
venivano parcheggiati in corridoio."
"Il personale è poco qualificato,
disattento, indifferente. Il cibo è
preparato da un'azienda esterna,
spesso non è gradito dai ricoverati."
24 Altroconsumo Aprile 2009
residenza pubblica o convenzionata, cioè
senza sostenere (in tutto o in parte) i costi,
bisogna passare dalla Asl di pertinenza.
Esistono sportelli ad hoc (a Milano si
chiama Centro multiservizi anziani, a
Roma Centro assistenza domiciliare), che
hanno il compito di fornire informazioni,
visitare l'anziano, definire il suo stato di
"urgenza" e inserirlo nell'eventuale lista
d'attesa. Questi sportelli, che si occupano
della parte prettamente sanitaria,
lavorano a stretto contatto con i servizi
sociali che effettuano l'indagine dal punto
di vista economico, per definire in quale
misura l'utente può pagare la retta. La Asl
raccoglie le richieste e gestisce la lista
d'attesa: in concreto, questo vuol dire che
non sempre le singole residenze sono a
conoscenza della durata della lista
d'attesa. Questo schema vale per le città di
Roma, Bari e Genova, ma non vale per
Milano, dove si può fare richiesta
direttamente alla struttura convenzionata.
Per poche tasche
Le residenze private sono a completo
carico del cittadino. Il prezzo varia, ma
può superare i 2.000 euro al mese.
In quelle pubbliche, generalmente
comunali, o in quelle private, ma
convenzionate con il Ssn, la quota
cosiddetta sanitaria è a carico della Asl,
mentre quella alberghiera resta a carico
del cittadino. Per le residenze pubbliche,
l'indirizzo legislativo è di far
corrispondere la quota alberghiera a
quella sanitaria. Non sempre avviene lo
stesso nelle residenze convenzionate: per
esempio in Lombardia la retta
mediamente a carico del cittadino è molto
più alta della quota sanitaria massima
prevista dalla Regione (50 euro al giorno).
Non è sempre chiaro, al cittadino, quale
sia la suddivisione della retta: i costi
aggiuntivi spesso sono attribuiti a
un'assistenza sanitaria ampliata rispetto
allo standard previsto dalla Regione. La
conclusione, comunque, non lascia spazio
a dubbi: il costo del ricovero è alto,
sicuramente superiore alla pensione
media (che in Italia è di 1.100 euro).
Troppo, anche se la parte sanitaria dei
costi può dare luogo a deduzioni o
detrazioni nella dichiarazione dei redditi
(vedi la Guida al 730 allegata a questo
numero di AC).
Per i cittadini con reddito basso, in alcuni
casi i Comuni intervengono, pagando in
tutto o in parte la retta. Tuttavia, non ci
sono regole uniformi: ogni città stabilisce i
FINCHÈ NON C'È IL DECRETO LA FAMIGLIA PAGA
La pensione
non basta.
La famiglia
è chiamata
a integrare
la retta
Molti Comuni, a fronte di
ricoveri di persone anziane
non autosufficienti, calcolano
la quota di retta a carico
dell'utente tenendo conto non
solo del suo reddito, ma anche
di quello del suo nucleo
familiare e ne richiedono il
pagamento ai parenti.
Questa prassi è controversa:
negli ultimi anni ci sono state
diverse sentenze, in un senso e
nell'altro, circa la legittimità della
richiesta. Una recente sentenza
del Tar della Toscana, per
esempio, ha condannato il
Comune di Firenze per aver
chiesto a una famiglia di
integrare una parte della retta di
un parente ricoverato in una
Rsa. Nonostante ciò, molti
Comuni continuano a calcolare il
dovuto basandosi anche sul
reddito dei familiari e l'unico
modo per evitare il balzello
resta il ricorso davanti al
giudice. La legge attuale
prevede che la spesa delle
rette per le Rsa sia ripartita in
ugual misura tra il Servizio
sanitario nazionale e il
Comune, con l'eventuale
compartecipazione dell'utente
secondo i regolamenti
regionali o comunali. Quindi i
Comuni possono richiedere un
contributo percentuale, sulla
base della situazione
economica dell'utente,
valutata con l'Isee. Questa
norma prevede anche
l'emanazione di un decreto in
cui si stabilisca chiaramente che
l'accertamento della situazione
economica riguardi il solo
assitito. Il decreto però non è
mai stato emanato.
Risultato: i Comuni, nel buco
normativo, cioè in assenza del
decreto, addossano ai parenti
una parte dei costi di
assistenza. È necessario che
la politica affronti e risolva
equamente il problema.
www.altroconsumo.it
Cosa può fare la signora Maria?
Maria, 80 anni e problemi di deambulazione, ha a disposizione una pensione di 1.500 euro al mese. Non poco, direte voi: eppure con
questa somma le possibilità di entrare in una residenza assistenziale sono veramente scarse. La signora Maria dovrà quindi essere
aiutata economicamente da qualche familiare o chiedere un eventuale sussidio al Comune (ma non è detto che lo ottenga).
Troppo
care
1
Sono il 72% le Rsa incluse
nella nostra inchiesta che
chiedono una retta
mensile superiore al
reddito della signora
Maria.
› Famiglia
1.500 euro
È il mensile della signora Maria
(1.100 euro di pensione e 400
euro di accompagnamento).
Lasciati soli
3
in aiuto
"Non sempre le assistenti sociali e il
medico di base aiutano le famiglie nella
scelta. La Asl fornisce solo un elenco e chi
deve occuparsi di far ricoverare l'anziano
non ha informazioni sufficienti. Inoltre, le
rette esose e la mancanza di posti
disponibili nelle strutture più abbordabili,
riducono ulteriormente la rosa delle
candidate". Così una socia esprime il
disorientamento e il senso di abbandono
che si prova quando si è nella condizione
di dover far ricoverare un anziano in una
struttura protetta. Il tema è molto
complesso, perché entrano in gioco molti
aspetti, due dei quali, l'impatto economico
sulla famiglia e lo scrupolo di trovare una
struttura dignitosa, non sempre riescono a
conciliarsi. Il fatto che la gestione di
queste strutture sia fortemente locale non
aiuta ad avere un quadro semplice e
uniforme di come stanno le cose.
Certamente le rette sono alte e i posti
scarseggiano, soprattutto nelle strutture
www.altroconsumo.it
Solo il 28% delle
residenze contattate ha
una retta accessibile alla
nostra pensionata. Tra
queste, la metà non ha
disponibilità di posti.
La signora Maria
dovrà chiedere un
aiuto economico ai
familiari per
integrare il suo
reddito.
suoi criteri. Spesso inoltre si considera non
sono il reddito del singolo assistito, ma
anche la capacità economica della
famiglia. È ormai prassi che il Comune
chieda ai familiari di sostenere tutta o
parte della retta (vedi riquadro a lato).
Pochi posti
2
con i costi più accessibili. Fare una scelta
ragionata diventa quindi un miraggio: si
va dove si trova a un prezzo che si può
sostenere, con buona pace dell'attenzione
alla qualità del servizio.
Sono Comuni e Asl, che, censendo
regolarmente le strutture, dovrebbero
dare agli utenti informazioni chiare e
concrete per poter scegliere. ¬
Provare
con il
Comune
4
In caso di particolare
difficoltà si può
richiedere
l'intervento del
Comune.
PER SAPERNE DI PIÙ
www.asl.bari.it
www.comune.roma.it
www.asl.milano.it
www.asl3.liguria.it
A VOLTE L'INSODDISFAZIONE SPINGE A TORNARE A CASA
Nella nostra inchiesta abbiamo potuto
toccare con mano molti problemi in cui si
imbattono i familiari nella ricerca di una
struttura per il loro caro. Dalle numerose
testimonianze arrivate sul nostro sito
emerge anche la presenza di notevoli
carenze sul fronte della qualità.
Molti di voi segnalano trascuratezza,
personale poco preparato, scarsa o nulla
comunicazione tra medici e famiglie,
sensazione che gli anziani siano
abbandonati. In alcuni casi
l'insoddisfazione è stata tale da spingere
la famiglia a riportare a casa l'anziano,
ricorrendo al sostegno di una badante.
Aprile 2009 Altroconsumo 25
Test
Fresche o secche
non importa,
sono tutte buone.
Anche nel prezzo:
quelle del discount
superano molte
marche più famose.
Tagliatelle all'uovo
LA DEGUSTAZIONE DA VICINO
La cottura
I nostri cuochi hanno verificato la corrispondenza tra il tempo di cottura dichiarato in etichetta e quello effettivamente
necessario: a volte la pasta è risultata un
po' troppo al dente. Tutti i campioni tengono bene la cottura.
26 Altroconsumo Aprile 2009
L'aspetto
Anche l'occhio vuole la sua parte: in questa prova è stata valutata proprio la gradevolezza dell'aspetto dopo la cottura. Il
giudizio in tabella è stato dato considerando sia il colore sia la consistenza delle tagliatelle.
I sughi
In generale se la pasta non assorbe bene
il condimento, il sugo resta nel piatto e il
palato è poco soddisfatto. Quasi tutti i
campioni superano a pieni voti la prova
fatta con due sughi (olio extravergine di
oliva e sugo di pomodoro).
www.altroconsumo.it
IL NOSTRO TEST
Abbiamo sottoposto 13 campioni di
pasta secca e 7 di pasta fresca
confezionata a diverse prove, come
l'analisi delle etichette, la ricerca di
coloranti, la verifica delle condizioni
igieniche e la prova in cucina con
degustazione. Due prove nel test
sono state particolarmente rilevanti.
DOSAGGIO DELLE UOVA
Quante uova ci sono nelle tagliatelle?
Per legge la pasta all'uovo deve
essere prodotta solo con semola e
almeno 4 uova intere di gallina
(corrispondenti almeno a 200 g) per
ogni chilo. La nostra analisi ha
misurato e giudicato il dosaggio delle
uova per chilo di semola: il calcolo è
stato fatto su valori medi.
IMPURITÀ (FILTH TEST)
Letteralmente "test della sporcizia":
consente di individuare materiali
estranei (frammenti di insetti, fibre
sintetiche, peli di roditori), che
possono trovarsi negli alimenti a
causa di una contaminazione delle
materie prime avvenuta durante la
lavorazione, la conservazione o la vita
commerciale.
utta Italia le apprezza, ma a Bologna
sono regine indiscusse della tavola.
Tanto che un campione realizzato in
oro è esposto alla Camera di commercio
del capoluogo emiliano. Non c'è da stupirsi: le tagliatelle, oltre a essere le protagoniste della
ristorazione locale, fanno girare il mercato nazionale
della pasta all'uovo. Basta pensare che è il formato
più famoso, anche se non raggiunge i consumi del
primo piatto più popolare: in media mangiamo 22
chili di pasta di grano duro a testa all'anno, contro un
chilo di pasta all'uovo. Questo dato di consumo include anche le paste fresche all'uovo, quelle vendute nel
bancone frigo del supermercato, che sono sempre più
apprezzate perché ricordano la pasta fatta in casa a
mano dalla nonna.
Proprio per non escludere questo nuovo filone abbiamo deciso di mettere alla prova le tagliatelle, sia nel-
T
L'assaggio
Per essere buone, sono buone. Sia nella
versione secca sia in quella fresca. La
prova di assaggio è stata fatta da cuochi
esperti: le tagliatelle sono state condite
con due sughi semplici, capaci di esaltare le caratteristiche della pasta.
www.altroconsumo.it
CONSIGLI UTILI
Conservatele bene
Le tagliatelle secche, in generale, non sono un
prodotto delicato, mentre quelle fresche
hanno bisogno di più cure.
Quelle secche durano a lungo
• Dare indicazioni sulle modalità di conservazione non è obbligatorio per la pasta secca all’uovo, perché il prodotto non ha bisogno di particolari accorgimenti.
• Anche se si conserva senza problemi (chiusa,
secondo i produttori, fino a 22 mesi dal momento dell’acquisto), meglio consumarla prima: con
il tempo, infatti, perde colore.
• È un prodotto che tende ad assorbire odori e
sapori esterni, anche quando la confezione è
chiusa: conservatela lontana dagli alimenti con
odore accentuato come spezie o erbe aromatiche.
• Per proteggere la pasta da insetti e farfalline,
trasferitela dal sacchetto in un vaso di vetro che
si possa chiudere emeticamente.
Se sono fresche, sempre in frigo
• Le t a g l i a te l l e f re s c h e h a n n o s u b ì to
un’essiccazione solo parziale e , dunque, sono più
soggette a sviluppare microbi, soprattutto quando
viene interrotta la catena del freddo: conservatele
sempre in frigorifero (a 4/6 °C).
• La data di scadenza delle tagliatelle fresche è
inferiore a quella delle secche e dipende dal tipo
di trattamento termico subìto. Se sono state
sottoposte a una singola pastorizzazione, la durata
di conservazione (con la confezione chiusa) va
da 3 a 10 settimane; se il trattamento è stato
doppio da 2 a 6 mesi. Per prolungare la
conservazione, ai trattamenti viene abbinato il
confezionamento in atmosfera protettiva.
• Una volta aperte, tenete le tagliatelle fresche
in frigo e consumatele entro 3-4 giorni.
Sebbene non sia
obbligatorio, alcuni
produttori
suggeriscono come
conservare le
tagliatelle al meglio.
Gli insetti che infestano
le confezioni di pasta
sono segno
di un cattivo stato
di conservazione: se
li trovate nella dispensa
buttate via le
confezioni di pasta e
pulite bene l’armadio.
Aprile 2009 Altroconsumo 27
Test
Valore nutrizionale per porzione consigliata
• Grassi (g) :
• Fibra (g) :
• Carboidrati (g) :
• Grassi (g) :
• Fibra (g) :
• Energia (kcal) :
• Proteine (g) :
• Carboidrati (g) :
• Grassi (g) :
• Fibra (g) :
290
5,6
70,1
0,5
1,1
4,76
QUALITÀ GLOBALE (su 100)
5,30
1,06-1,39
Assaggio
1,18-1,39
BUITONI Le Rasagnole Tagliatelle all’uovo 6 - 250 g
Tenuta di cottura
DALLARI Tagliatella 37 - 250 g
Capacità
di assorbire i condimenti
4,31
Verifica dei tempi di cottura
medio al kg
RISULTATI
0,99-1,09
guida
cerca le linee a sana
r un
pe
n
ra
In
ll'
de
e su
alimentazion umo.it
ns
co
ro
lt
.a
w
ww
one
/alimentazi
• Proteine (g) :
285
8,6
66,2
0,2
2,1
PREZZI
min-max a confezione
TAGLIATELLE
• Carboidrati (g) :
• Energia (kcal) :
Aspetto visivo
• Fibra (g) :
• Proteine (g) :
372
14,6
63,1
8,5
1,6
Microbiologia
• Grassi (g) :
• Energia (kcal) :
Impurità (Filth test)
• Carboidrati (g) :
347
• Proteine (g) :
13,4
• Carboidrati (g) : 65,5
• Grassi (g) :
3,5
• Fibra (g) :
1,7
• Energia (kcal) :
RISO (80g)
Coloranti
• Proteine (g) :
220
8,7
41
2,3
1,9
PASTA
(80g)
SECCA(80g)
PASTASECCA
Dosaggio delle uova
• Energia (kcal) :
PASTA RIPIENA (120g)
Etichette
TAGLIATELLE
ALL'UOVO
FRESCHE (120g)
TAGLIATELLE
ALL'UOVO
SECCHE (60g)
D
B
A
A
A
A
B
A
A
A
84
C
B
A
A
A
B
A
A
A
A
82
A
C
A
A
A
B
A
B
A
A
80
SECCHE
TERRE D’ITALIA Tagliatelle dell’Emilia - 250 g
TRE MULINI (EUROSPIN) Tagliatelle pasta all’uovo - 250 g
0,59
2,36
C
C
A
A
A
A
B
A
A
A
80
LUCIANA MOSCONI Tagliatelle all’uovo - 500 g
2,65-2,79
5,44
D
C
A
A
B
A
A
A
A
A
74
BARILLA EMILIANE Tagliatelle all’uovo - 250 g
1,05-1,29
4,77
C
B
A
C
A
A
B
A
A
A
71
DE CECCO Tagliatelle all’uovo 304 - 500 g
1,39-1,99
3,53
B
B
A
A
A
B
B
B
A
B
68
LA MOLISANA Tagliatelle 203 - 250 g
0,95-1,18
4,51
B
C
A
C
A
A
B
B
A
A
67
COOP Tagliatelle 298 - 250 g
0,78-0,89
3,35
C
C
A
C
A
A
B
A
A
A
65
CONAD Tagliatelle all’uovo - 250 g
0,90-0,98
3,81
B
B
A
C
A
B
B
B
A
B
64
BARILLA EMILIANE Caserecce Tagliatelle all’uovo - 250 g
1,15-1,49
5,50
B
C
A
A
A
B
A
B
B
B
62
ANTONIO AMATO Tagliatelle 161 - 250 g
0,82-1,14
3,94
B
C
A
A
A
B
C
C
A
C
52
AGNESI FESTAIOLA Le Tagliatelle - 250 g
1,14-1,45
5,34
B
C
A
E
A
B
A
B
A
A
37
1,39-1,45
5,68
C
C
A
A
A
A
B
B
A
A
77
1,19
2,38
C
C
A
A
A
B
B
B
A
A
75
LO SCOIATTOLO Tagliatelle - 250 g
1,00
4,00
C
C
A
A
B
A
B
B
A
A
73
ESSELUNGA Top Tagliatelle Pasta fresca all’uovo - 250 g
0,99
3,96
B
A
A
C
C
A
A
B
A
A
69
FRESCHE
ARMANDO DEANGELIS Tagliatelle - 250 g
LA NOSTRA CUCINA (DICO) Tagliatelle all’uovo - 500 g
RANA SFOGLIAGREZZA Tagliatelle - 250 g
1,28-1,69
6,19
B
B
A
A
A
B
B
B
B
B
63
COOP Tagliatelle Pasta fresca all’uovo - 250 g
0,95-1,05
3,95
B
C
A
C
D
C
A
B
A
A
55
FINI ESALTA SUGO Tagliatelle - 250 g
1,59-1,89
7,12
B
C
A
E
A
A
B
A
A
A
39
28 Altroconsumo Aprile 2009
www.altroconsumo.it
la versione secca sia in quella fresca. E abbiamo fatto
una piacevole scoperta: non solo sono tutte buone,
ma non è detto che la pasta all'uovo di marca sia migliore di un prodotto di primo prezzo. A beneficio
delle nostre tasche.
La nostra scelta Tagliatelle secche
La forchetta del risparmio
Risparmiare, si può. In un periodo particolarmente
difficile per le famiglie italiane ci piace poter offrire
ai nostri lettori la facoltà di scegliere un prodotto poco
costoso, senza dover rinunciare alla qualità.
Date un'occhiata alla nostra tabella: i prodotti più costosi dell'intero test sono la pasta fresca "Fini esalta
sugo"(7,12 euro al chilo) e quella secca "Emiliane Barilla Caserecce" (5,50 euro al chilo); quelli più economici "La nostra cucina" (2,38 euro al chilo) e "Tre Mulini"(2,36 euro al chilo), due prodotti discount in testa
alla classifica e risultati Miglior Acquisto per le rispettive categorie. Come dire: questa volta palato e portafoglio vanno d'accordo.
Via i dubbi: le uova ci sono
Le carte sono in regola: le tagliatelle all'uovo del test
non solo hanno superato la degustazione a testa alta,
ma - in media - sono uscite bene anche dalle prove di
laboratorio.
A chi per esempio si è sempre domandato se la pasta
all'uovo contiene uova a sufficienza, ora possiamo
rispondere di sì. La prova del dosaggio ha rivelato che
84
TERRE D’ITALIA
Tagliatelle dell’Emilia 250 g
0,99-1,09 euro
Il Migliore del Test può migliorare le
indicazioni presenti in etichetta, ma
supera molto bene tutte le prove di
laboratorio e degustazione.
80
TRE MULINI (EUROSPIN)
Tagliatelle pasta all’uovo 250 g
0,59 euro
Questo prodotto discount esce a
testa alta dalle prove di laboratorio. E
piace molto anche ai nostri cuochi.
Miglior Acquisto.
TABELLA COME LEGGERLA
Etichette Abbiamo verificato la presenza delle informazioni obbligatorie (sempre presenti) e di quelle
facoltative. I giudizi positivi
sono stati dati ai campioni
che oltre alle indicazioni obbligatorie hanno ampliato
l'informazione ai consumatori; i giudizi negativi a quelli che si sono limitati solo alle
indicazioni obbligatorie.
Dosaggio uova Il giudizio
accettabile è stato assegnato ai prodotti con un quantitativo di uova pari al minimo previsto dalla legge (4
uova, corrispondenti a 200
grammi).
Coloranti Abbiamo ricercato la presenza di coloranti illegalmente aggiunti all'impasto per rendere il
colore della pasta più marcato, mascherando l'eventuale scarsità di uova. Non
è stato ritrovato alcun colorante né di sintesi né naturale.
Impurità (Filth test) I giudizi negativi sono stati dati
www.altroconsumo.it
per la presenza di peli di roditore; quelli accettabili per
la presenza di fibre sintetiche.
La nostra scelta Tagliatelle fresche
Microbiologia Sono state
verificate le condizioni igieniche dei prodotti, valutando la carica microbica totale e ricercando lieviti e
muffe, che possono essere
dovuti anche al non rispetto della catena del freddo. I
giudizi negativi sono stati
assegnati se il livello della
carica microbica supera i
limiti fissati dalla circolare di
riferimento in materia (la 32
del 03/08/1985). Nelle fresche abbiamo effettuato la
ricerca di microrganismi
pericolosi, senza trovarne
alcuna traccia.
77
Migliore
del Test
Miglior
Acquisto
Scelta
Conveniente
qualità buona
Ottimo
Buono
Accettabile
Mediocre
Pessimo
non comprare
ARMANDO DEANGELIS
Tagliatelle 250 g
1,39-1,45 euro
L'etichetta si può migliorare, ma tra le
fresche sono le tagliatelle risultate
Migliori del Test. Superano bene la
prova assaggio.
75
LA NOSTRA CUCINA (DICO)
Tagliatelle all’uovo
500 g
1,19 euro euro
Il titolo di Miglior Acquisto va a questo
prodotto discount, che nonostante il
prezzo basso non pecca in qualità.
Aprile 2009 Altroconsumo 29
Test
tutti i campioni ne hanno abbastanza (almeno 4 intere per ogni chilo di semola), con qualche esempio di
eccellenza: Esselunga Top tagliatelle Pasta fresca all'uovo ne contiene almeno sette, Rana Sfoglia grezza
fresca supera le cinque. Idem per altri cinque campioni tra le secche.
paglierino della pasta, laddove scarseggiano le uova.
Le nostre analisi di laboratorio ci rassicurano: nei
campioni non ci sono coloranti.
Le tagliatelle sono gialle perché contengono uova a
sufficienza.
Nessuna traccia di coloranti
A voler guardare bene, però, un aspetto da migliorare c'è. A livello di igiene, non tutte le paste possono
essere promosse: lo ha rilevato il Filth test, il cosiddetto "test della sporcizia". In alcuni campioni abbiamo riscontrato la presenza di fibre sintetiche (Barilla
Emiliane, La Molisana, Coop, Conad; tra le fresche
Coop e Esselunga Top); in altri peli di roditore (Agnesi festaiola secca, Fini Esaltasugo fresca).
Va detto che trovare frammenti di insetti o di fibre
nella farina è piuttosto normale (anzi in alcune legislazioni è addirittura dato per scontato). Quello che
non va bene è trovare altro: i peli di roditore evidenziano una carenza nelle basilari regole di igiene.
Il nostro test scioglie anche un altro dubbio. Vi sarà
capitato di sentir parlare di coloranti aggiunti al cibo,
per sopperire alla mancanza o alla scarsità di qualche
ingrediente essenziale: solitamente la frode sta nel
togliere quello che costa di più e rimpiazzarlo con
qualcosa di economico e - quasi sempre - illegale. Nel
caso delle tagliatelle, una delle frodi considerate e
segnalate è l'uso di coloranti che esaltino il colore
LA VERA RICETTA
Il pelo nell'uovo
A casa non sempre si risparmia
Fare la pasta in casa non significa automaticamente
risparmiare. Oltre al tempo e alla fatica, vanno scelti
con attenzione gli ingredienti, che devono essere di
qualità, ma non eccessivamente cari. Altrimenti vale
la pena (dal punto di vista economico) scegliere le
tagliatelle secche: una porzione di Tre Mulini, il nostro Miglior Acquisto, costa appena 14 centesimi.
Le tagliatelle home made costano meno rispetto a
molte marche di fresche: se scegliete però il nostro
Miglior Acquisto o il Migliore del Test il vantaggio non
è più così evidente. Parliamo sempre di prezzo: sul
gusto della pasta fatta a mano non si discute. ¬
A mano
Con 1 kg di farina e 8
uova si fanno 1.400
gr di tagliatelle. Ecco
quanto vi costano.
al kg
1,68-2,90€
a porzione
0,20-0,35€
DAL MATTARELLO ALL'IMPASTATRICHE
La tagliatella cotta dovrebbe misurare 8mm in
larghezza. Lo dicono i puristi della delegazione
bolognese dell’Accademia italiana della cucina.
Ecco la ricetta:
Ingredienti per 4 persone
400 g di farina 00
4 uova
una presa di sale fino
1 cucchiaio di olio di oliva (facoltativo)
Procedimento
Disponete la farina a fontana e rompete le uova
nel centro. Aggiungete il sale e, se volete, l'olio.
Incorporate la farina alle uova fino ad avere un
composto morbido che si possa lavorare con le
mani. Lavorate la pasta per 20 minuti finché sarà
liscia ed elastica: copritela con una ciotola e lasciatela riposare per mezz’ora. Dividete la pasta
in tre pezzi e stendetene uno alla volta. La sfoglia
deve essere alta meno di 1 mm: infine ripiegatela
su se stessa e tagliatela in strisce di circa 7 mm.
30 Altroconsumo Aprile 2009
C’è chi dice che, se non si tira a mano, la pasta non è fatta in casa: chi ama la
tradizione usa solo il matterello. Ma le macchine facilitano la vita.
Macchine manuali
Le marche più diffuse sono Imperia e
Marcato: il prezzo medio di un modello
base varia tra 30 e 40 euro, ma se ne
trovano anche a partire da 25 euro. Se
la volete di design o con più accessori
dovrete spendere tra i 65 e i 95 euro.
Macchine elettriche
I prezzi delle versioni elettriche sono
più alti. A seconda delle marche il
prezzo medio varia da 65 a 100 euro.
Per una dotazione maggiore di
accessori o più prestazioni potete
pagare fino a 200 euro.
Impastatrici con trafila
La più diffusa è Simac Pastamatic. In
commercio ce ne sono due modelli: il
più economico costa circa 190 euro,
quello costoso 210 euro. Hanno una
diversa capacità nella preparazione
dell’impasto e differenti accessori.
www.altroconsumo.it
Test
Sicurezza
informatica
RISPARMI
4 4€
IL NOSTRO
TEST
Neppure i migliori antivirus e firewall riescono
a tenere al riparo il computer da tutte le infezioni
del web. Siate avveduti durante la navigazione.
l miglior antivirus sei tu. Affermarlo
sembra una forzatura, eppure non è
un'esagerazione. Infatti, se navighi con
imprudenza, non c'è software di sicurezza che regga alla prova delle numerose minacce che spuntano come funghi nel web. Lo
dimostra anche questo test. Un uso responsabile di
internet e un buon pacchetto di sicurezza – quello che
nel gergo informatico bisogna saper chiamare "Internet Security Suite" – devono andare a braccetto per
rappresentare un buon viatico a una navigazione a
prova di marosi.
Le 15 suite da noi testate sono pacchetti destinati a
utenti Microsoft, dal momento che i prodotti che escono dall’azienda di Bill Gates sono i più diffusi e quindi maggiormente appetibili per i pirati informatici
I
che creano virus e affini. Si chiamano suite perché si
tratta non di uno solo, ma di un insieme di programmi il cui obiettivo è quello di proteggere e tenere al
sicuro il computer e tutti i dati in esso contenuti.
Firewall e antimalware: i due capi guardiani
Il nostro test, effettuato su Vista (però i pacchetti sono
perfettamente compatibili anche con Xp) ha valutato
i due aspetti di sicurezza più importanti garantiti da
ciascuna delle 15 suite, vale a dire il firewall e l’antimalware. Lo scopo del firewall è di evitare qualsiasi
accesso non autorizzato al computer, impedendo sia
intrusioni dall’esterno sia l’invio di dati dall’interno.
Mentre la funzione principale di un antimalware è di
rilevare i malware (tutti i software creati per fare danni al computer, categoria cui appartengono i noti vi-
Sono numerose le
prove cui sono stati
sottoposti i
i 15 pacchetti
di sicurezza
informatica: facilità
d'uso e prestazioni
del firewall e
dell'antimalware.
FREE ANTIVIRUS
Sono stati testati
con lo stesso
metodo anche i 3
antivirus gratuiti.
SITI INFETTI
Tra le prove, anche
quella sulla
capacità di rilevare
siti infetti: 56 sono
stati dati in pasto ai
nostri software.
www.altroconsumo.it
Aprile 2009 Altroconsumo 31
Test
TABELLA COME LEGGERLA
Installazione/disinstallazione Riassume diversi elementi: semplicità dell'installazione del software, controllo
dell’effettivo funzionamento
una volta installato, aggiornamenti, fino alla sua disinstallazione dal computer.
Migliore
del Test
Miglior
Acquisto
Scelta
Conveniente
qualità buona
Ottimo
Buono
Accettabile
Mediocre
Pessimo
non comprare
Totale facilità d'uso È la somma di molte prove, cinque
delle quali figurano in tabella.
• Facilità d'uso della documentazione: leggibilità e chiarezza del manuale d'istruzione in formato elettronico (un
pdf scaricabile). Voto pessimo
ai tre prodotti che non hanno
messo a disposizione il manuale.
• Struttura dei comandi: è
stata esaminata la funzionalità e la facilità di utilizzo dell’interfaccia utente.
• Aiuto durante l'utilizzo: si
intende la chiarezza e l'utilità
Ritardo nell'avvio del computer Parametro valutato solo
su Windows Vista, il sistema
operativo utilizzato per tutto
il test. I prodotti però sono
tutti compatibili con Xp.
Sfruttamento delle risorse del
computer Naturalmente il
reale impatto sul funzionamento dipende anche dalla
potenza del computer che si
sta utilizzando.
Prestazioni del firewall Comprende varie prove, tra le
quali la capacità di bloccare
indirizzi IP, domini, protocolli,
applicazioni, ma anche di chiu-
Prestazioni dell'antimalware
Abbiamo messo alla prova il
software utilizzando 1.609
malware (virus, worm, trojan,
spyware e altri). Si valuta sia
la capacità che ha il programma di riconoscerli, sia l’efficacia nel rilevare nuovi virus,
oltre che di pulire un computer già infetto.
(1) Suggerisce solo di disabilitare il
firewall di Windows Vista.
Disponibile in italiano?
Disabilitazione automatica del firewall
di Windows Vista
Installazione/disinstallazione
• Facilità d’uso della documentazione
• Struttura dei comandi
• Aiuto durante l’utilizzo
• Facilità d’uso del firewall
• Facilità d’uso dell’antimalware
Totale facilità d’uso
Ritardo nell’avvio del computer
Sfruttamento delle risorse del computer
Prestazioni del firewall
Prestazioni dell’antimalware
QUALITÁ GLOBALE (su 100)
RISULTATI
Numero minimo di licenze acquistabile
PREZZI CARATTERISTICHE
dere e/o filtrare le porte,
resistere ad attacchi diretti
al firewall stesso.
Download in euro (febbraio 2009)
PACCHETTI DI SICUREZZA
delle spiegazioni così come
l’assistenza data all’utente
durante la configurazione e
l'utilizzo del programma.
• Facilità d'uso del firewall: si
riferisce anche al comportamento del firewall dopo l’installazione di un software di
condivisione (eMule) e di un
browser (Google Chrome).
• Facilità d'uso dell'antimalware: tiene conto della
configurazione e dell'utilizzo
di questa specifica funzione.
G DATA Internet Security 2009
www.gdatasoftware.com
36
1
v19.1.0.0
V
V
B
A
B
A
B
A
B
B
D
A
B
71
BITDEFENDER Internet Security 2009
www.bitdefender.com
40
1
12.0.11
V
V
B
B
A
B
B
B
B
A
B
A
C
69
KASPERSKY Internet Security 2009
www.kaspersky.com
50
1
8.0.0.454
V
V
B
B
B
A
B
A
B
B
C
B
C
67
AVIRA Premium Security Suite
www.avira.com
40
1
8.2.0.252
V
(1)
C
B
B
A
B
B
B
A
B
B
C
63
F-SECURE Internet Security 2009
www.f-secure.it
70
3
9.00 build 149
V
V
B
D
B
B
A
B
B
A
C
C
C
61
BULLGUARD Internet Security 8.5
www.bullguard.com
70
3
8.5
(1)
C
E
A
C
A
B
B
B
C
B
C
59
PANDA Internet Security 2009
www.pandasecurity.com
70
3
14.00.00
V
V
B
D
B
B
B
B
B
E
C
B
C
59
MCAFEE Internet Security 2009
it.mcafee.com
60
1
13..0.218
V
V
B
C
B
C
B
C
B
A
C
B
C
59
SYMANTEC Norton Internet Security 2009
www.symantec.com
70
3
16.1.0.33
V
V
C
B
C
B
B
A
B
A
B
C
C
59
CHECK POINT ZoneAlarm Internet Security 50
www.zonealarm.com
1
8.0.059.000
V
V
B
B
B
B
B
B
B
E
C
C
C
57
TREND MICRO Internet Security 2009
it.trendmicro.com
50
3
17.0.1305
V
V
B
C
B
B
B
B
B
A
C
B
D
49
AGNITUM Outpost Pro Security Suite
www.agnitum.com
59
3 6.5.2358.316.0607
B
B
A
C
B
A
B
C
C
A
D
42
AVG TECHNOLOGIES Internet Security
www.avg.it
54
1
8.0.233
V
B
B
B
B
B
B
B
B
C
B
D
41
STEGANOS Internet Security 2009
www.steganos.com
25
1
8.0.199
V
B
E
B
B
B
B
B
B
B
B
D
40
CA Internet Security Suite Plus 2009
shop.ca.com
80
5
5.0.0.192
V
B
E
B
C
B
B
C
E
C
C
D
39
dimenti su
Per approfonre al sicuro
te
et
m
e
com
ter, vai su
il tuo compu nsumo.it/
co
ro
lt
www.a
tecnologia
32 Altroconsumo Aprile 2009
Versione
V
V
www.altroconsumo.it
rus), prevenirne l’installazione, impedire così che
infettino il sistema. In alcuni casi è capace anche di
agire a posteriori, bonificando aree già infette.
Non si dimentichi però che le suite sono prodotti strutturati, le cui funzioni vanno ben oltre quelle appena
descritte, spaziando dall’antiphishing al parental control, dall’antispam al backup (più raramente).
L'importanza degli aggiornamenti
I pacchetti di sicurezza testati sono, nella quasi totalità, le edizioni 2009 degli stessi software analizzati
lo scorso anno (AC 215, maggio 2008). Chi avesse la
pazienza di fare un confronto tra le due tabelle, vedrebbe che nulla è cambiato nella parte più alta della
classifica: i due migliori prodotti rimangono gli stessi. Ne deriva che chi ha comprato lo scorso anno la
licenza per G Data – contemporaneamente Migliore
Acquisto e Migliore del Test da tre anni a questa parte – può rinnovarla, risparmiando il 17% sul prezzo
della nuova versione in commercio. Grazie all'aggiornamento rilasciato dal produttore (upgrade), il software che ci si ritroverà sul computer sarà identico
all'edizione 2009. Questo adeguamento del software,
grazie al rinnovo della licenza, non va confuso con
un altro tipo di aggiornamenti, gli update. Che sono
continui, a volte giornalieri, e fanno parte dei servizi
e dell'assistenza che l'azienda si impegna ad offrire
all'utente che ha acquistato una suite. Quanto più gli
update sono tempestivi, tanto più il software è in grado di riconoscere le nuove "trappole" che vengono
PRO E CONTRO
Prima
di acquistare
un pacchetto
di sicurezza,
scarica la
versione prova
MEGLIO IL DOWNLOAD O IL BOX?
pacchetti di sicurezza informatica sono
D Itutti
scaricabili online a pagamento. Sette
dei 15 prodotti testati hanno anche una
versione in scatola. Quale dei due è meglio?
punto di vista pratico la scatola è
R Dal
consigliabile se non si desidera utilizzare la
carta di credito per gli acquisti online. I box sono
infatti venduti, oltre che sui siti di commercio
elettronico, anche nei negozi tradizionali. Nella
scatola si trova il cd da utilizzare sia per
l’installazione sia come copia di backup. Se
invece si preferisce effettuare il download,
bisogna tenere presente che i tempi
dell’operazione dipendono dalla velocità della
connessione a internet.
Alcuni produttori mettono a disposizione di
chi sceglie il download il cd di backup,
venduto a parte. È un acquisto che si può evitare?
costo del cd di backup oscilla tra i 7,50
R Ileuro
e i 15 euro, comprese le spese di
spedizione. Non ne consigliamo l'acquisto, dal
momento che fare una copia di backup è
un'operazione semplice. Va effettuata prima di
iniziare a usare il software, copiando su un
supporto esterno il file e il codice di licenza.
D
In termini di convenienza economica,
quale delle due versioni è preferibile?
rigor di logica dovrebbe essere quella
R Ascaricabile,
eppure la nostra rilevazione
(gennaio 2009 per le scatole e febbraio 2009
per il download) dimostra che non sempre è
così. È vero in assoluto solo per Trend Micro
(risparmio tra i 10 e i 19 euro) e per G Data (4
euro). In tutti gli altri casi, se si sceglie il negozio
giusto, si risparmia acquistando il box. Per i
prodotti i Kaspersky, Mcafee e Panda, la
versione in scatola fa risparmiare fino a 10 euro.
D
La nostra scelta
Pacchetti di sicurezza
71
G DATA
Internet Security 2009
36 euro (prezzo della versione
scaricabile per un solo computer)
Si assicura il doppio titolo di
Miglior del Test e Migliore
Acquisto. Chi lo sceglie
arriva a risparmiare 44
euro (in rapporto al
peggiore del test (CA),
che costa 80 euro. G
Data conserva il titolo
di Migliore Acquisto
anche nel caso in cui
l'acquirente abbia
bisogno non di una
ma di tre licenze:
costano 45 euro.
www.altroconsumo.it
Dal sito del produttore è quasi sempre
possibile scaricare il software
gratuitamente per provarlo ("trial"). Quanto
dura il periodo di prova?
15 giorni ai 2 mesi, a seconda del
R Dai
produttore. Dopodiché si può decidere se
acquistare il prodotto oppure no. A volte è
richiesto l’inserimento dei dati personali o la
registrazione al sito prima di poter accedere ai trial.
D
Si risparmia rinnovando la licenza o meglio
l'acquisto ex novo?
licenza dura normalmente un anno.
R La
Spesso rinnovare la licenza di un prodotto
già in uso è più economico (risparmio fino al
40%, in media il 17%). Anche chi acquista subito
la licenza per due anni risparmia in media il 20%
(ipotizzando che l'anno seguente il prezzo
resterà invariato).
D
Aprile 2009 Altroconsumo 33
Test
GLOSSARIO
Qualche numero
1.609
Malware Termine
generico che indica
qualsiasi software
creato per fare danni
al computer.
Virus È un malware tra i
più pericolosi perché
spesso distrugge i file o
intacca il sistema
operativo.
Spyware Raccoglie,
a fini commerciali, i dati
sulle abitudini di utilizzo
del web.
Keylogger É un
programma che riesce a
capire cosa si sta
digitando sulla tastiera.
Trojan horse “Cavalli di
troia” in grado di aprire la
strada a malware ben più
pericolosi.
Antiphishing Sistema
che dovrebbe
riconoscere e bloccare
l'accesso ai siti-truffa
veicolati con le email.
Parental control Filtri per
proteggere i più piccoli da
contenuti pericolosi
durante la navigazione.
È il numero di malware utilizzato per
testare le 15 suite a pagamento e gli
antimalware gratuiti.
56
Sono i siti infetti con cui sia i prodotti a
pagamento sia quelli gratuiti si sono
dovuti misurare durante il test.
99%
La percentuale minima di malware che
i pacchetti dovevano essere in grado di
rilevare per ottenere un voto ottimo.
10 euro
La somma che si arriva a risparmiare se
si acquistano i software di sicurezza
in scatola nei negozi più economici.
10 CONSIGLI PER EVITARE LE IMBOSCATE DELLA RETE
Antivirus e firewall non sono sufficienti per avere la certezza di essere al sicuro da attacchi informatici.
Tutte le volte che ci si collega a internet bisogna ricordarsi di prendere alcune precauzioni. Ecco le principali.
Il migliore firewall-antivirus del mondo non serve a nulla se non è regolarmente aggiornato: configura l’aggiornamento automatico e controlla periodicamente
lo stato del tuo programma. Ricordati di aggiornare anche il sistema operativo.
Configura correttamente il tuo firewall2 antivirus. Ricordati che sia il sistema
operativo Xp sia Vista posseggono già un
firewall al loro interno. Se ne installi uno nuovo, ricorda di disabilitarlo: due firewall attivi
contemporaneamente sulla stessa macchina possono entrare in conflitto tra loro. Se
decidi di installare separatamente firewall e
antivirus, installa prima l’antivirus e in seguito il firewall.
i prodotti di Microsoft sono
3 Poiché
bersaglio di pirati informatici, per limitare i rischi di attacchi, scegli software di
altre marche. A questo scopo, è utile utilizzare un browser gratuito come Firefox (anch’esso deve essere sempre aggiornato).
1
34 Altroconsumo Aprile 2009
Prima di aprire file o immagini che si
trovano su un qualsiasi supporto esterno o allegati tramite mail (chiunque sia il
mittente), effettua sempre un controllo con
l’antimalware.
rispondere mai a email che ritieni
5 Non
sospette, evita di aprirne gli allegati e
non cliccare su evetuali link presenti nel
messaggio. Non inviare mai i tuoi dati personali. Quando invii un’email a più destinatari, metti gli indirizzi in “copia nascosta” (cioè
nell’apposito spazio “ccn”), in modo da non
rivelare a ciascun interlocutore gli indirizzi
degli altri.
usare il pc come amministratore
6 Non
del computer, meglio navigare semplicemente come utente.Se devi lasciare un
indirizzo email su un forum o una bacheca
elettronica, creane uno nuovo o utilizza un
indirizzo temporaneo.
Non inviare mai via email i dati della tua
7 carta di credito o altri dati sensibili.
4
Quando devi fare operazioni online, digita
tu stesso direttamente l’indirizzo del sito,
controllando che appaia la connessione sicura (inizia con "https" e ha un lucchetto in
basso a destra nel browser).
proprio devi inviare i tuoi dati in
8 Se
formato elettronico, zippali e proteggili con una password. Quando utilizzi un
computer “pubblico” evita di lasciare dati
sensibili (o effettuare operazioni bancarie)
e ricordati di cancellare sempre i dati personali dal browser. Inoltre, controlla regolarmente l’estratto conto della tua carta di
credito.
di effettuare periodicamen9 Ricordati
te una copia di backup di tutti i tuoi file
su un supporto esterno: in caso di un’infezione informatica irrimediabile avrai evitato
di perdere tutto.
Scarica programmi solo da fonti sicu10 re e attendibili, per esempio utilizzando i siti ufficiali dei produttori.
www.altroconsumo.it
GLI ANTIVIRUS GRATUITI
Ne abbiamo testati tre con Vista, due dei quali
disponibili in italiano. Consigliati agli utenti più
accorti.
ALWIL Avast! Antivirus Home Edition 4.8 (4.8.1296)
www.avast.com/ita/download-avast-home.html
Pregi: buone prestazioni dell'antimalware, in lingua italiana
Difetti: interfaccia utente non intuitiva
Facilità d'uso D Prestazioni dell'antimalware B
Qualità totale C Qualità globale col firewall di Vista 56/100
AVIRA Antivir Personal - Free antivirus (8.2.0.337)
www.free-av.com/en/download/index.html
Pregi: Installazione semplice e intuitiva
Difetti: compaiono troppi avvisi non sempre necessari
Facilità d'uso B Prestazioni dell'antimalware C
Qualità totale C Qualità globale col firewall di Vista 54/100
AVG TECHNOLOGIES Anti-Virus Free Edition (8.0.176)
gratis.avg.it/download?prd=afe
Pregi: il settaggio consigliato è sicuro, in lingua italiana
Difetti: tempi lunghi di scansione, no aiuti durante l'uso
Facilità d'uso C Prestazioni dell'antimalware D
Qualità totale C Qualità globale col firewall di Vista 41/100
www.altroconsumo.it
Tra i prodotti
free, Avast!
rappresenta
una valida
soluzione
disseminate di continuo nella rete. Molti produttori
dichiarano che il loro pacchetto di sicurezza, nel lasso
di tempo che intercorre tra un aggiornamento e l'altro,
è comunque in grado di riconoscere i nuovi virus (modalità "euristica"). Nel test abbiamo provato a fermare
l'aggiornamento a una data prestabilita, collezionando
i nuovi malware e avviando poi la scansione. L'esito è
stato disastroso per tutti i prodotti. Una riprova che
nessuna suite incarna la sicurezza assoluta.
Gratis per tutti, ma adatti a pochi
È opinione comune che chi ha Vista possa anche fare
a meno di un pacchetto di sicurezza a pagamento,
perché basta un buon antimalware gratuito associato
al firewall già installato nel sistema operativo.
Nel test abbiamo anche preso in considerazione questa possibilità, mettendo alla prova tre tra i più diffusi "free antivirus". Sia ben chiaro che sono software
che non possono essere messi a confronto con prodotti molto più articolati come le suite; per questo
non compaiono in tabella, ma in un apposito riquadro
qui a fianco. Come si può notare, Avast! garantisce
buone prestazioni come antimalware, ma non raggiunge una valutazione positiva per quanto riguarda
l'interfaccia utente e la facilità d'uso. Il fatto di utilizzare due programmi differenti (antimalware e
firewall), che non fanno parte di uno stesso pacchetto, implica un impegno maggiore da parte dell'utente
che deve confrontarsi con due interfacce separate. A
parità di performance, a scoraggiare spesso è questa
difficoltà. Essendo però questi software gratuiti si
può sempre fare una prova e lasciar perdere se dovessero rivelarsi non alla nostra portata. ¬
TANTE RESTRIZIONI E POCA TRASPARENZA
Prima di acquistare online un
pacchetto di sicurezza informatica è
richiesta l'accettazione della licenza,
un contratto in cui sono fissati i
termini di garanzia e le modalità
d'uso. Un documento legalmente
vincolante che è necessario
visionare prima di decidere. In tre
casi però - Ca, Steganos e Panda non è stato possibile farlo prima di
scaricare il prodotto in versione
prova. Il problema è che chi ha già sul
proprio computer un software di
sicurezza deve disinstallarlo per
accogliere la versione di prova. E se
dopo aver letto la licenza non si
acquista il nuovo software, si dovrà
reinstallare quello vecchio.
Ci siamo chiesti se è possibile
spostare il software da un pc all’altro
con l’acquisto di una singola licenza.
Questa informazione è rilevante per
chi deve cambiare il pc nel corso del
periodo di abbonamento. Per
esempio, G Data fornisce in merito
un'informazione completa e chiara,
autorizzando l'utente a trasferire il
software da un computer all’altro, a
condizione che esso venga utilizzato
sempre e soltanto sul numero di
computer definito per contratto. Al
contrario, Avg e Symantec vietano
espressamente l'installazione su un
altro computer. Un'altra pecca sulla
trasparenza si registra al momento
dell'acquisto online: in alcuni casi
non appare il prezzo finale
comprensivo di Iva prima del
pagamento. Anche le informazioni
sull’entità dell’Iva applicata risultano
a volte poco chiare (la percentuale
varia dal 15% di Avg e Panda al 20%
di Trend Micro, anche se nella
maggior parte dei casi si attesta al
19%). La legge su questo tipo di
acquisti è invece molto chiara e
prevede che l'Iva sia quella del paese
dell'acquirente: per l'Italia il 20%.
Aprile 2009 Altroconsumo 35
Inchiesta
Navigare
con il telefonino
Le informazioni poco chiare su costi e tariffe fornite dagli operatori
rischiano di farvi pagare molto salati i vostri viaggi in rete con il cellulare.
Scaricare un cd può costare anche centinaia di euro.
ellulare alla mano, potete
andarvi a vedere un sito con le
previsioni meteo per il fine
settimana, leggere l'email che
vi ha spedito un amico,
scaricare da iTunes un classico dei
Beatles, ascoltare il vostro programma
radio preferito... In teoria, sono davvero
tante le opportunità fornite dalla
navigazione con il telefonino, simili a
quelle di cui potete godere attraverso il
computer. In teoria. Già, perché in realtà
non è tutto oro quello che luccica dalle
pagine promozionali degli operatori di
telefonia mobile. Le promesse, spesso di
proposito mal formulate per creare
confusione, non sempre sono mantenute.
Abbiamo passato al setaccio informazioni
e tariffe dei quattro gestori di rete mobile
(Tim, Tre, Vodafone, Wind), per
verificarne chiarezza, trasparenza,
completezza e grado di controllo da parte
degli utenti. In parole povere: abbiamo
passato ore e ore navigando con il
telefonino, per smascherare trucchi e
trabocchetti tariffari utili a far pagare di
più i clienti.
C
Leggi internet, ma è Wap
Chi non mastica molto di nuove tecnologie
può facilmente cadere nei tranelli tesi
dagli operatori telefonici. Sui loro siti, la
presentazione delle tariffe per navigare su
internet è troppo spesso lacunosa e
fuorviante. Indicazioni basilari sul
servizio e sui costi vengono facilmente
relegate dentro note microscopiche
oppure di fatto illeggibili. Un consiglio è
36 Altroconsumo Aprile 2009
www.altroconsumo.it
LA NOSTRA INCHIESTA
Navigare con il cellulare: A cosa bisogna stare
attenti per non pagare bollette esorbitanti? Per
verificarlo abbiamo attivato uno o più piani
tariffari per ciascuno degli operatori titolari di
rete mobile (Tim, Tre, Vodafone, Wind). Nel
complesso abbiamo navigato con gli stessi due
telefonini (Apple iPhone, Nokia N96) per oltre
300 ore, scambiando circa 10 GB di dati.
CHIAREZZA DELLE OFFERTE
Abbiamo analizzato i piani tariffari e la loro
promozione (completezza delle informazioni,
chiarezza nell’esposizione...). Per un paio di mesi
abbiamo visitato siti web, scaricato documenti,
canzoni a pagamento da iTunes e podcast
gratuiti di radio (connessione per sentire un
programma radiofonico), visualizzato alcuni
Indicazioni
base su costi
e servizi
si trovano
dentro note
illeggibili
video su
YouTube,
consultato la
nostra casella
email registrata
sul cellulare.
VERIFICA
DELLE TARIFFE
Durante le nostre prove
abbiamo registrato sia i tempi di
navigazione sia i megabyte
scaricati, così come risultavano sul
nostro telefonino (i tempi li abbiamo
anche verificati cronometro alla mano), in
modo da poter confrontare questi dati con le
tariffe effettivamente applicate dall’operatore.
d'obbligo quando vi accingete a esaminare
la convenienza di ciò che vi viene
proposto: non fidatevi di quello che viene
sparato a caratteri cubitali dalle
promozioni, ma abbiate la pazienza di
leggervi per bene tutto il testo, note
comprese.
La coda di paglia più lunga, sotto questo
aspetto, c'è l'hanno Vodafone e Tim.
L'ambiguità delle loro informazioni inizia
dalla presentazione delle offerte, in cui è a
dir poco ambigua la distinzione tra la
navigazione internet vera e propria e la
più semplice e limitata navigazione wap
(vedi il Glossario qui a fianco). Con il
rischio che il cliente crede di aderire a
un'offerta per accedere e navigare sulla
rete classica, ma finisce per ricevere un
servizio differente, decisamente inferiore.
La confusione genera spese
ESCLUSIVO SOCI
Telefonia e internet:
cercate le tariffe più
convenienti per voi su
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tecnologia
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Al danno, se non si è attenti, può seguire
la beffa. Per attivare il servizio, sia wap sia
internet, è necessario predisporre il
proprio telefonino in base a determinate
regole: in termini tecnici, questa
operazione va sotto il nome di
"configurazione". Bisogna inserire nel
cellulare un codice di accesso (chiamato
APN oppure "nome del punto di accesso"),
che identifica l'operatore con cui si
intende navigare e il tipo di navigazione,
wap o internet (per le corrette
configurazioni vedi schede a pag. 38). Se si
sceglie una tariffa wap e si configura il
cellulare per internet, il rischio è quello di
sborsare cifre molto più elevate di quelle
previste dal contratto. Rispetto alle
informazioni sulla configurazione, che
GLOSSARIO
SISTEMI
DI NAVIGAZIONE
Ecco i principali
sistemi per navigare
con il cellulare.
Gprs/Edge: è il
sistema per viaggiare
sulla rete gsm, quella
che si usa per
telefonare, a cui si
possono connettere
molti degli apparecchi
mobili presenti sul
mercato. È un sistema
di navigazione
piuttosto lento.
Umts: indicata anche
come 3G, è una rete
più veloce di quella
gsm, su cui può
transitare una mole
considerevole di dati
(per esempio,
possono essere
effettuate
videochiamate).
Hsdpa: è un sistema di
navigazione
particolarmente
veloce, lo stesso che
si utilizza quando si
connette un
computer portatile
alla rete mobile. Per
usufruirne al meglio
occorre avere un
apparecchio evoluto,
per esempio uno
smartphone.
TIPOLOGIE
DI NAVIGAZIONE
Sono
sostanzialmente due
le tipologie di
navigazione possibili
per i telefonini.
Navigazione wap:
nata per viaggiare
con il sistema gprs, è
costituita da pagine
web estremamente
leggere e basilari.
Questa navigazione è
più semplice di quella
che si effettua con il
computer. Tutti gli
apparecchi che
possono effettuare
una connessione dati
sono in grado di
navigare wap.
Navigazione internet:
si tratta della comune
navigazione in rete.
Viene sfruttata al
massimo delle sue
possibilità, utilizzando
telefonini che si
connettono alla rete
umts con o senza
hsdpa. È comunque
possibile viaggiare
attraverso la rete
anche con altre
tipologie di cellulari,
ma in questo caso la
navigazione diventa
molto più lenta.
Aprile 2009 Altroconsumo 37
Inchiesta
Tariffe alla prova: un errore può costare centinaia di euro
Abbiamo navigato per la rete con i nostri cellulari. I risultati sono deludenti. L'ambiguità delle offerte spesso fa lievitare i costi.
Volete scaricare musica? Se oltrepassate la soglia di traffico prevista dal contratto le spese possono schizzare alle stelle.
10₧
Costo di navigazione mensile per
20 ore scambiando 80 MB al
giorno (Maxxi Alice 30 h)
20₧
Costo di navigazione mensile per
80 ore scambiando 250 MB al
giorno (Maxxi Alice 100 h)
20₧
Costo mensile per 40 ore
scambiando 110 MB al giorno con
iPhone (Maxxi Alice 100 h)
235₧
Credito esaurito per acquistare
un cd da iTunes dopo la soglia di
traffico: cd scaricato solo a metà
30₧
Costo di navigazione mensile per
20 ore scambiando 80 MB al
giorno (Umts 100 ore in libertà)
30₧
Costo di navigazione mensile per
80 ore scambiando 250 MB al
giorno (Umts 100 ore in libertà)
26₧
Costo mensile per 40 ore
scambiando 110 MB al giorno con
iPhone (Pack per iPhone)
13₧
Spesa per l'acquisto di un cd da
iTunes dopo aver superato la
soglia di traffico
38 Altroconsumo Aprile 2009
Tariffe attivate nel test
Maxxi Alice Week – Maxxi
Alice 30h – Maxxi iPhone
Configurazione
Per wap bisogna inserire il
codice: wap.tim.it; per
internet: ibox.tim.it
A cosa fare attenzione
La fuorviante presentazione
delle tariffe sul sito
dell'operatore può indurre a
costosi malintesi per l'utente
poco esperto: se scegliete
una tariffa wap e, sbagliando
configurazione, predisponete
il cellulare per la navigazione
internet vera e propria, le
bollette diventano
salatissime.
Sconsigliamo le tariffe
dedicate a iPhone: se si
superano le soglie di traffico
stabilite dal contratto i costi
della bolletta finiscono per
schizzare alle stelle.
Tariffe attivate nel test
Mobile Internet Data Pack –
Internet umts in libertà –
Vodafone Pack per iPhone
3G
Configurazione
Per wap bisogna inserire il
codice: wap.omnitel.it; per
internet: internet.omnitel.it
A cosa fare attenzione
Se attivate una tariffa wap
ma inserite il codice di
configurazione per viaggiare
su internet, i costi salgono.
Non tornano i conti del
traffico indicati da Vodafone,
che nelle tariffe a tempo
presenta un conteggio degli
scatti diverso da quello da
noi verificato, con l'ovvio
rischio di superare le soglie di
traffico prima del previsto.
Sconsigliamo le tariffe per
iPhone, che vi vincolano per
ben 24 mesi.
13₧
Costo di navigazione mensile per
20 ore scambiando 80 MB al
giorno (Naviga3 100MB)
2.713₧
Costo di navigazione mensile per
80 ore scambiando 250 MB al
giorno (Naviga3 100MB)
113₧
Costo mensile per 40 ore
scambiando 110 MB al giorno con
iPhone (Naviga3 100MB)
39₧
Spesa per l'acquisto di un cd da
iTunes dopo aver superato la
soglia di traffico
9₧
Costo di navigazione mensile per
20 ore scambiando 80 MB al
giorno (Mega Ore)
15₧
Costo di navigazione mensile per
80 ore scambiando 250 MB al
giorno (Mega 100 Ore)
9₧
Costo mensile per 40 ore
scambiando 110 MB al giorno con
iPhone (Mega Ore)
165₧
Credito esaurito per acquistare
un cd da iTunes dopo la soglia di
traffico: cd scaricato solo a metà
Tariffe attivate nel test
Naviga 3
Configurazione
Sia per la navigazione wap
sia per quella internet vera e
propria basta inserire un
unico codice: tre.it
A cosa fare attenzione
Se per problemi di campo,
passate alla rete di un altro
operatore, le spese salgono.
E Tre non invia alcun avviso
preventivo all'utente in caso
di rischio di sconnessione
dalla sua rete. Le spese si
impennano anche quando
superate la soglia di traffico
contrattuale. Naviga 3
prevede scambi di 100 MB al
giorno e non esiste
un'offerta con un traffico
superiore. Così, se per
esempio scambiate 250 MB,
a fine mese pagate
addirittura più di 2.700 euro.
Tariffe attivate nel test
Mega Ore - Mega 100 Ore Mega 1.500
Configurazione
Per attivare la tariffa wap
bisogna inserire il codice:
wap.wind; per attivare quella
internet: internet.wind
A cosa fare attenzione
Sconsigliamo di
sottoscrivere le tariffe a
volume, perché una volta
oltrepassata la soglia di
traffico stabilita dal
contratto, i costi possono
diventare molto elevati.
Se si adottano le tariffe a
tempo, c'è il rischio di pagare
più del dovuto: i conteggi
presentati da Wind spesso si
sono rivelati differenti dai
nostri, ovviamente a
vantaggio dell'operatore e
quindi a sfavore del nostro
portafoglio.
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OFFERTE AMBIGUE
L'informazione sulle
tariffe è spesso scorretta.
Sia Tim sia Vodafone, per
esempio, distinguono le
offerte in base al tipo di
navigazione: "dal pc" o
"dal telefonino". In realtà,
quella riferita al cellulare
non è la navigazione
internet vera e propria,
come si potrebbe
credere, ma la
navigazione wap, in grado
di accedere solo a pagine
estremamente leggere. In
generale gli operatori
"nascondono" indicazioni
importanti come questa
in note microscopiche.
spesso può essere effettuata anche a
distanza dall'operatore, l'unico che si
distingue in positivo è Wind. Gli altri non
brillano per nulla: sui siti, le indicazioni
sono mancanti o lacunose e non sempre il
servizio clienti si dimostra più attento.
l'esattezza dei conteggi del traffico forniti
dall'operatore. Anche per le tariffe a
volume, fate attenzione a non superare i
limiti, perché potreste dover essere
costretti a scucire anche centinaia di euro
per questo tipo di distrazione.
Meglio a tempo che a volume
Mani legate con l'iPhone
Le tariffe si distinguono in due grandi
gruppi: per quelle a tempo il costo è
rapportato al periodo di navigazione,
mentre per quelle a volume le spese
dipendono dal traffico, cioè dalla quantità
di byte scambiati nel corso della
connessione. In entrambi i casi sono
fissate soglie massime di navigazione,
superate le quali i costi lievitano, in
qualche caso anche di parecchio,
soprattutto per chi sceglie Tim e Wind.
Quasi sempre gli operatori non avvisano
quando state per superare i limiti previsti.
Il navigatore è lasciato in balia di se stesso:
se sbaglia, paga. E paga salato.
Nel complesso, le nostre prove hanno
dimostrato che sono preferibili le tariffe a
tempo: sia perché sono più semplici da
tenere sotto controllo sia perché
comportano meno rischi per il portafoglio
in caso di superamento delle soglie
stabilite dal contratto. Attenzione, però: in
queste tariffe il conteggio minimo a
singola navigazione è di 15 minuti. Ciò
significa che se voi viaggiate in rete anche
solo per 2 minuti ve ne saranno comunque
addebitati 15.
Nelle tariffe a volume al raggiungimento
dei limiti di traffico contribuiscono sia i
byte scaricati sia quelli in uscita. Tenete
conto di entrambi i dati (li trovate sul
telefonino) quando volete verificare
www.altroconsumo.it
Per navigare bene è fondamentale che si
scelga una tariffa adeguata al proprio
telefonino. L'iPhone, apparecchio Apple di
ultima generazione, dovrebbe essere
l'ideale per esplorare internet (tranne che
per le dirette video o radiofoniche). Ma le
offerte dedicate a questo particolare tipo
di smartphone non ci hanno convinto. E le
sconsigliamo, soprattutto quelle con
abbonamento. Tim e Vodafone
propongono una serie di tariffe in
abbonamento che legano mani e piedi
La nostra voce
Questa inchiesta, per l'ennesima
volta, evidenzia mancanze e scorrettezze da parte degli operatori
telefonici. L'Antitrust, che su nostra segnalazione ha recentemente multato Tim e
Vodafone per aver cambiato i piani tariffari
senza avvisare adeguatamente i clienti, ha
sul suo tavolo tutte le nostre denunce per
pratiche commerciali scorrette dei gestori
di telefonia. In attesa che il settore venga
sottoposto a una regolamentazione che
tuteli maggiormente i consumatori, la segnalazione puntuale di messaggi e promo-
all'utente per ben 24 mesi. È possibile
cambiare idea, ma il recesso anticipato
prevede una penale molto pesante.
Particolarmente deludente è la situazione
di Vodafone. Sul sito dell'operatore non c'è
traccia di come configurare l'iPhone.
Inserita la sim nel telefonino, non siamo
riusciti a connetterci alla rete (potevamo
solo fare e ricevere telefonate). La sim di
Vodafone impediva l'accesso alla
configurazione del cellulare. Solo dopo
aver contattato il Servizio clienti, ci è stato
detto che per poter navigare con iPhone è
necessario attivare una tariffa dedicata. E
solo in seguito scatta il permesso per
viaggiare nel mondo web. Riteniamo grave
questa limitazione, per cui una qualunque
sim Vodafone non permetta di utilizzare
normalmente iPhone, se non dietro la
sottoscrizione di un'apposita tariffa. ¬
zioni fuorvianti rimane comunque un'arma
per bloccare iniziative dannose da parte
delle imprese di telecomunicazioni.
L'Agcom, Autorità per le garanzie in questo
settore, ha avuto il compito di rimettere mano
alle regole del settore, anche per evitare che
si ripetano raggiri ai danni dei clienti. Altroconsumo ha inviato un dossier con le nostre
inchieste sul campo e le nostre proposte.
Trasparenza, chiarezza, completezza: queste le caratteristiche basilari che devono
contraddistinguere le informazioni su offerte e tariffe telefoniche.
Aprile 2009 Altroconsumo 39
Test
RISPARMI
1.254€
IL NOSTRO
TEST
Abbiamo preso in
esame tv lcd e al
plasma da 32, 37, 40 42 pollici. Oltre ad
altre prove, abbiamo
valutato soprattutto
l’angolo di visione,
punto critico di alcuni
modelli (ma non di
quelli al plasma).
SEDERSI AL CENTRO
Il modo migliore per
guardare uno
schermo piatto è
sedersi esattamente
davanti, ma non
sempre è possibile.
Per valutare fino a
che punto si può
osservare lo
schermo, senza
essergli
perfettamente
davanti, abbiamo
usato una telecamera
mobile. E a ogni
diverso angolo di
visuale abbiamo
misurato i livelli di
luminosità, contrasto
e fedeltà nel
riprodurre i colori, per
cercare di capire da
che punto in poi la
qualità dell’immagine
non era più
accettabile.
Tv sottili sottili
Sempre meno plasma sugli
scaffali, sempre più lcd di qualità
soddisfacente. E a prezzi contenuti.
l fatto che solo due dei modelli in tabella siano tv al plasma dipende da un
trend sempre più consolidato nel mercato. I produttori si stanno concentrando sulla tecnologia a cristalli liquidi
(lcd), mentre il plasma (anche se a prezzi molto convenienti) è destinato a un pubblico di nicchia; pochi
quindi i marchi presenti e, tra quelli a grande diffusione, solo Panasonic continua a offrire schermi con
questa tecnologia e a investire nel suo sviluppo.
A parte questa tendenza, nel mondo dei televisori il
I
2009 si caratterizza soprattutto per essere un anno
di consolidamento rispetto ai due precedenti, quando
i progressi tecnologici nel campo lcd erano stati tanti e significativi. Non per niente, anche i televisori che
escono meno bene dalle prove di laboratorio ottengono comunque la sufficienza.
Consolidamento però non vuol dire stasi e oggi i produttori si concentrano su aspetti forse meno appariscenti, ma sicuramente importanti. In particolare
l’obiettivo è migliorare la fluidità delle scene, raffinando le tecniche di elaborazione digitale delle im-
SCHERMO GRANDE, CONSUMO ALTO
I costi della bolletta della luce si possono contenere anche facendo attenzione a come si usa il televisore. La
nostra non è una semplice affermazione teorica, ma è il frutto di quanto
abbiamo scoperto prendendo in esame
solo nel 2008 ben 209 televisori.
Prima di tutto una tecnologia più moderna non si traduce necessariamente in un risparmio di energia. Ormai è
comune sostituire il televisore a tubo
catodico con uno lcd con schermo più
grande, magari pensando di risparmiare corrente. Ma non è così; anzi, una tv
lcd da 40" non consuma meno di una
a tubo catodico da 26", solo perché ha
una tecnologia più recente.
40 Altroconsumo Aprile 2009
Altro modo per risparmiare è evitare
di usare il televisore per ascoltare musica o programmi senza guardarli. Una
tv consuma molto più di una piccola
radio, che ci tiene lo stesso compagnia
senza pesare sulla bolletta.
Infine ricordiamoci di spegnere completamente il televisore. Se abbiamo
un apparecchio recente, il risparmio in
termini di consumo è minimo (un moderno televisore a schermo piatto
consuma più in un minuto di accensione che in due ore di stand by). Però è
sempre meglio di niente e inoltre evita i rischi di cortocircuiti o principi di
incendio che si possono verificare se
invece rimane in stand by.
www.altroconsumo.it
magini (che vengono raggruppate per questioni di
marketing sotto l’etichetta 100 Hz). In passato eravamo piuttosto scettici sui risultati raggiunti, ma in alcuni casi ci sembra che finalmente si sia imboccata la
strada giusta.
Porte aperte alle chiavette
Interessante è anche il tentativo di integrare il televisore con altri dispositivi, come fotocamere e computer. Infatti sono sempre più numerosi i modelli che
hanno una porta usb, alla quale è possibile collegare
un disco rigido esterno o una chiavetta, per esempio
con le foto dell’ultima vacanza al mare, da gustare
standosene sdraiati sul divano. Un passo in avanti,
visto che permette di evitare di masterizzare dvd o
di dover collegare il pc al televisore.
Sul fronte dei prezzi invece, come al solito bisogna
fare molta attenzione: prezzo alto non vuol dire sempre qualità. È vero infatti che i modelli migliori sono
quelli più recenti e costosi, ma è anche vero che spendendo la metà si possono acquistare prodotti la cui
qualità è ben poco inferiore al top della gamma. E
non ci sono grosse difficoltà a trovare buoni modelli
a prezzi molto bassi. ¬
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TELECOMANDO: UNA QUESTIONE DI PRATICITÀ
Un buon
telecomando deve:
1essere comodo
da impugnare ed
ergonomico;
2avere i tasti
principali ben
riconoscibili e
facilmente
raggiungibili;
3avere scritte
comprensibili e non
troppo piccole.
Facili o difficili da usare, non
sfuggono al nostro giudizio: alla voce
“facilità d’uso” la loro valutazione
gioca un ruolo importante.
L’eterna lotta per tenere in mano il telecomando, quando si è seduti sul divano, può anche trasformarsi in una
vittoria di Pirro. Armeggiando tra pulsanti dai simboli incomprensibili può
capitare anche che ci sfugga di mano
e ci cada sul pavimento. La colpa non è
nostra, ma della scarsa attenzione che
spesso i produttori mostrano sulle qualità fondamentali che i telecomandi
devono avere: ergonomia, disposizione dei tasti e chiarezza delle istruzioni.
Sono elementi sempre più importanti
perché la stragrande maggioranza delle funzioni di un televisore è ormai ragwww.altroconsumo.it
giungibile solo con il telecomando.
Ergonomia. Per un telecomando questo si traduce nella capacità di adattarsi alle mani delle persone, nella facilità di raggiungere i tasti, nella
sensazione che si prova premendoli e
nell’immediatezza di utilizzo.
Disposizione tasti e funzioni. I tasti non
devono essere troppo ammassati uno
sull’altro e quelli relativi ad alcune funzioni fondamentali (cambiare canale,
alzare o abbassare il volume) devono
essere facili da trovare anche al buio.
Chiarezza delle iscrizioni: le altre funzioni meno usate devono essere illustrate con simboli e scritte chiare. I
passaggi necessari per accedere a una
determinata funzione devono essere
semplici da memorizzare e ripetere.
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Aprile 2009 Altroconsumo 41
Test
Porta usb
Contrasto
Angolo di visione
Riflessi
Ricezione canali analogici
Ricezione canali digitali
Qualità alta definizione
Ingresso scart – rgb
Qualità audio
Versatilità
Zapping
Facilità d’uso
Consumi in uso
QUALITÀ GLOBALE (su 100)
RISULTATI
Modelli con full hd
CARATTERISTICHE
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(gennaio 2009)
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1.014 – 1.300
lcd
V
V
B
C
B
C
B
C
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B
A
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C
B
66
498 - 629
lcd
A
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A
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B
61
32 POLLICI
PHILIPS 32PFL9603D/10
SONY KDL-32P3000
NUOVO
SONY KDL-32S4000
514 - 619
lcd
B
C
B
C
C
B
C
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C
B
59
NUOVO
PANASONIC TX-32LXD80F
549 - 799
lcd
B
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B
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C
C
A
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57
LG 32LG3000
399 - 519
lcd
LG 32LG7000
598 - 799
lcd
LG 32LG6000
449 - 599
lcd
SAMSUNG LE32A456
424 - 549
TOSHIBA 32AV505D
449 - 599
799 – 1.106
lcd
V
1.274 – 1.599
lcd
V
NUOVO
A
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56
V
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55
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53
lcd
A
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lcd
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48
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B
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C
B
64
62
V
37 POLLICI
PANASONIC TX-37LZD70F
PHILIPS 37PFL9603D
NUOVO
PANASONIC TX-37LZD85F
849 - 1104
lcd
V
NUOVO
PHILIPS 37PFL5603D/10
636 - 800
lcd
V
PANASONIC TH-37PX80E
620 - 800
plasma
NUOVO
LOEWE XELOS A 37 FULL-HD+ 100
V
V
A
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C
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D
C
B
56
55
1.753 – 1.890
lcd
TOSHIBA 37CV505D
549 - 699
lcd
NUOVO
SAMSUNG LE37A656
799 – 1.099
lcd
V
A
C
B
C
C
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B
D
B
D
C
C
NUOVO
SHARP LC-37D65E
637 - 849
lcd
V
V
B
D
B
D
C
B
C
C
A
D
C
C
55
SAMSUNG LE37A558
636 - 800
lcd
V
V
A
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B
D
D
C
C
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C
C
54
A
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C
C
C
B
D
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C
53
LG 37LT75
NUOVO
NUOVO
V
V
599 - 749
lcd
899 – 1.006
lcd
SAMSUNG LE37A456
509 - 699
lcd
A
C
B
C
C
C
C
C
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C
B
52
LG 37LG3000
489 - 600
lcd
A
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B
C
C
C
C
D
B
D
C
B
51
PIONEER KRL-37V
1.299 - 1.306
lcd
A
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D
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C
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E
C
C
51
SONY KDL37P3000
649 - 899
lcd
B
C
A
C
C
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C
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B
C
C
B
51
A
C
A
C
C
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B
A
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C
C
69
SHARP LC-37XL8E
V
V
40 – 42 POLLICI
NUOVO
PHILIPS 42PFL9803H/10
2.700 – 3.006
lcd
V
V
NUOVO
PHILIPS 42PES0001D/10
2.200 – 2.506
lcd
V
V
B
D
A
C
B
A
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B
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C
C
68
NUOVO
SONY KDL-40X4500
2.199 – 2.499
lcd
V
V
A
B
B
C
B
B
C
B
A
D
C
C
67
SONY KDL-40Z4500
1.699 – 2.000
lcd
V
V
A
A
B
C
C
A
B
B
B
D
C
C
65
SONY KDL-40W4000
934 – 1.229
lcd
V
V
A
B
B
C
C
B
B
B
B
C
B
C
62
679 - 899
plasma
NUOVO
PANASONIC TH-42PX80E
NUOVO
TOSHIBA 42RV555D
699
lcd
V
NUOVO
LG 42LG7000
1199
lcd
V
749 – 1.000
lcd
V
579 - 799
lcd
1.274 – 1.700
lcd
SAMSUNG LE-40N87BD
LG 42LG3000
NUOVO
SAMSUNG LE40A856
42 Altroconsumo Aprile 2009
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59
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58
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54
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C
52
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TABELLA COME LEGGERLA
Riflessi
Ancora molto fastidiosi, in particolare per gli schermi con superficie lucida, soprattutto se provengono da luci artificiali o dalle
finestre.
Qualità alta definizione
(prove di visione)
Le tv ad alta definizione danno il
meglio soprattutto con apparecchi che trasmettono immagini in
hd (console, decoder satellitari,
lettori bluray...) e sono sprecate
con i normali canali televisivi.
www.altroconsumo.it
Qualità audio
Voti bassi dovuti al fatto che gli
apparecchi sono sempre più sottili e quindi è difficile integrare
casse di buona resa.
Zapping
La lunga lista di insufficienze dipende dal fatto che ci vuole proprio
tanto tempo per passare da un
canale all’altro, in media un paio di
secondi. Sembra poco, ma questa
attesa è davvero fastidiosa. È il
punto debole tipico di tutti questi
nuovi televisori.
Migliore
del Test
Miglior
Acquisto
Scelta
Conveniente
qualità buona
Ottimo
Buono
Accettabile
Mediocre
Pessimo
non comprare
58
TOSHIBA 42RV555D
699 euro
Scelta Conveniente. Su internet www.
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Aprile 2009 Altroconsumo 43
Test
Lavastoviglie
RISPARMI
500€
IL NOSTRO
TEST
L'efficacia di lavaggio
è la prova più
importante. Abbiamo
lavato 127 pezzi
sporchi (piatti,
pentole, posate...) con
il programma
principale (che varia
da 55 °C a 65 °C).
RESIDUI DI CIBO
Dopo tre lavaggi
abbiamo misurato la
quantità di residui di
cibo rimasta sulle
stoviglie e sul fondo
dell'apparecchio.
Risultati buoni.
Occhio ai consigli dei venditori,
non sempre corretti. E al
prezzo: tra il più caro e il più
economico dei modelli del test
c'è una differenza di 710 euro.
cquistare una lavastaviglie è un terno
al lotto: se non siete preparati sull'argomento siete in balìa dell'onesta e della
preparazione del venditore. In anonimato siamo entrati in alcuni negozi di
una grande città e abbiamo chiesto informazioni sui
consumi, sull'uso delle pastiglie "3 in 1" per il lavaggio
e su quali caratteristiche sono davvero importanti.
Abbiamo ricavato informazioni imprecise e inadeguate ad aiutarci nella scelta. Un solo commesso ci ha
A
illustrato le diverse possibilità di prezzo e di caratteristiche, lasciando a noi la scelta. Un altro commesso
ci ha detto di tutto e di più: per esempio, che i modelli sono tutti predisposti per le pastiglie "3 in 1". Non è
vero, queste funzionano se la lavastoviglie è predisposta per accoglierle, perché gli ingredienti (sale,
brillantante e detersivo) devono entrare in azione in
momenti diversi. Quindi la lavastoviglie deve prevedere un programma dedicato. Sempre lo stesso commesso ci ha detto che la classe A dell'apparecchio
indica che con qualsiasi programma si risparmia sui
consumi. Non è vero. La classe A significa che il programma Eco consuma meno degli altri e rispetta i
limiti di consumo stabiliti dalla normativa europea.
Molti venditori vantano le lavastoviglie con numerose caratteristiche. Come dimostrano i nostri test, sono
poche le funzioni davvero utili. Ecco le più importanti, presenti in tutti i modelli del test.
• Cestello, spie e varie. Cestello regolabile, spie luminose per segnalare quando sale e brillantante sono
finiti e partenza differita. Nella tabella alla pagina a
fianco trovate i risultati delle prestazioni.
La nostra scelta Lavastoviglie
ESCLUSIVO SOCI
Cerca i prodotti promossi
disponibili a un prezzo e a
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telefono 02 99762829
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989-999 euro
Lava e asciuga bene e non lascia tracce d'acqua sulle
stoviglie. Consuma abbastanza. È molto cara, ma per la
qualità delle prestazioni è la Migliore del Test.
44 Altroconsumo Aprile 2009
www.altroconsumo.it
Rumore. È stato valutato
con un apparecchio e con
l’ascolto da parte di un
gruppo di persone. In tabella trovate il risultato
complessivo.
n.p. non previsto
Migliore
del Test
Miglior
Acquisto
Scelta
Conveniente
qualità buona
Ottimo
Buono
Accettabile
Mediocre
Pessimo
non comprare
• efficacia di lavaggio
• durata
Totale consumi
acqua ed elettricità
Programma Eco: totale
consumi acqua ed elettricità
Quanta energia si risparmia
in % con il programma Eco
Libretto istruzioni
Facilità d’uso
Rumore
costo in euro a lavaggio
7 volte a settimana per 10 anni
costo in euro a lavaggio
4 volte a settimana per 15 anni
QUALITÀ GLOBALE (su 100)
MIELE G 1232 SC
989 - 999
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36
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0,75
0,81
61
HOTPOINT ARISTON LFF 825
499 - 549
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C
C
20
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C
0,56
0,59
60
HOTPOINT ARISTON LFF 825 A
499 - 549
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C
20
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C
0,56
0,59
60
HOTPOINT ARISTON LFF 825 X
499 -599
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20
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0,57
0,60
60
560
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31
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0,59
0,63
60
INDESIT DFG 252 IT
339 - 429
B
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D
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25
B
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0,55
0,57
59
i
e di più sugl
Per sapern l'acquisto
r
pe
i
iv
incent
estici
di elettrodom umo.it/
ns
co
ro
www.alt
casa
REX ELECTROLUX RSF66020
INDESIT DFG 252 S IT
459 - 489
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25
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0,57
0,60
59
INDESIT DFG 151 IT
289 - 399
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25
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0,54
0,56
59
INDESIT DFG 151 S IT
395 - 439
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0,55
0,58
59
HOTPOINT ARISTON LKF 71
369 - 479
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C
21
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0,56
0,59
57
CANDY DCDF8 712
499 - 559
C
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17
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0,58
0,62
54
599
D
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26
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B
0,59
0,63
53
CANDY CDF8 715
599
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24
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0,60
0,64
50
HOOVER HOD 6
399 - 489
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20
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0,57
0,59
50
SANGIORGIO SGA971X
HOOVER HOD 6 BL
519 - 629
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20
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0,60
0,64
50
WHIRLPOOL ADP 4109/WH
329 - 419
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n.p.
n.p.
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0,49
0,52
50
WHIRLPOOL ADP831PC/SL
549 - 679
C
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9
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0,59
0,62
49
WHIRLPOOL ADP830PC
649
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9
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0,60
0,64
49
BOSCH SMS 69 M02 EU
699 - 749
C
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21
A
B
A
0,60
0,64
44
BOSCH SMS 69 M08 EU
749 -806
C
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C
C
B
21
A
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A
0,62
0,67
44
SIEMENS SN 26 M 290 EU
750
C
A
C
C
C
B
21
A
B
A
0,61
0,66
44
SIEMENS SN 26 M 890 EU
779 - 799
C
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C
C
B
21
A
B
A
0,62
0,67
44
60
HOTPOINT ARISTON LFF 825 e LFF 825A
499-549 euro
Lava bene a un prezzo accettabile (fino a 500 euro in
meno rispetto al modello più caro). Il Miglior Acquisto va
a entrambi i modelli, nella versione bianca e alluminio.
www.altroconsumo.it
RISULTATI
• asciugatura
Totale consumi acqua ed
elettricità e risparmio con
il programma Eco. I modelli consumano molto
quando si usa il programma normale. Con il programma Eco i consumi si
riducono perché i produttori allungano il tempo di
lavaggio e abbassano la
temperatura. In tabella si
vede quanto risparmiate
in percentuale se utilizzate il programma Eco al
posto di quello principale.
PREZZI
• tracce d’acqua
Durata del programma
principale. Se dura più di 3
ore il giudizio è pessimo
(un modello Whirlpool è
l’unico ad avere un programma Eco al posto di
quello principale); più di 2
ore, mediocre; dalle 2 ore
a un'ora e mezza, accettabile.
LAVASTOVIGLIE
In euro min - max
(gennaio 2009)
TABELLA:
COME LEGGERLA
59
INDESIT DFG 151 IT
289-399 euro
È un modello davvero conveniente: vi fa risparmiare ben
700 euro rispetto al modello più caro e l'efficacia di
lavaggio è buona. È la nostra Scelta Conveniente.
Aprile 2009 Altroconsumo 45
IL NOSTRO TEST
Per valutare la qualità di stampa abbiamo
provato a stampare 4 tipi di documenti: un file di
solo testo, una tabella excel, una foto 8x10 cm e
un documento con parti di testo e immagini.
SETTAGGI
Per stampare il file di testo e la tabella excel
abbiamo utilizzato le impostazioni stampa
preimpostate, stampando il tutto su normali
fogli di carta A4. Per la foto a colori, invece,
dove è stato possibile, abbiamo impostato la
stampante alla migliore qualità possibile, senza
però utilizzare particolari settaggi per
correggere colore e contrasto.
RISPARMI
321€
Stampanti
tuttofare
VALUTAZIONI
Per valutare la qualità di stampa di foto e
immagini sono stati dati tre giudizi distinti: uno
per la nitidezza (valutando anche eventuali
difetti meccanici), uno per contrasto e
luminosità e infine uno specificatamente per il
colore (vedi foto sotto).
Alla prova 42 apparecchi a getto d'inchiostro,
tra semplici e multifunzione. Buona la qualità
di stampa, ma occhio ai consumi elettrici.
i fa presto a dire stampanti. Il mercato
oggi offre apparecchi in grado non solo
di stampare (foto, o semplici fogli in
bianco e nero), ma anche di fotocopiare, mandare fax e fare la scansione di
documenti. È il caso delle cosiddette stampanti Allin-One (o multifunzione), apparecchi che in un solo
dispositivo racchiudono più strumenti di lavoro.
In questo test abbiamo messo a confronto ben 42 modelli di stampanti a getto d'inchiostro, delle quali 35
sono dispositivi All-in-One. Questi ultimi sono dotati
spesso di display lcd, slot per inserire schede di memoria e di funzioni come il PictBridge, ovvero la possibilità di stampare direttamente dalla fotocamera
digitale, senza accendere il pc.
S
Foto a casa? Non conviene
Il citato sistema di direct photo printing (PictBridge),
aggiunto alla presenza in molti modelli di slot per
inserire direttamente le schede di memoria delle fotocamere e alla qualità, sempre crescente, nella stam46 Altroconsumo Aprile 2009
TABELLA COME LEGGERLA
I prezzi alti
delle cartucce
rendono poco
conveniente
anche
la stampante
più economica
Resistenza del colore
Abbiamo posizionato 3 gocce d'acqua su una stampa a
colori: una lasciata scivolare, una tamponata e strofinata e una lasciata un'intera notte. I modelli con voto
ottimo non hanno presentato sbavature di colore.
Direct Photo Printing
Detta anche PictBridge, è la
funzione che permette di
stampare foto collegando
direttamente la fotocamere (via usb). Il sistema, tecnicamente differente rispetto a quello tradizionale, può
influenzare di molto la qualità di stampa e la velocità.
Consumi elettrici
Abbiamo misurato il consumo di questi apparecchi
durante l'uso e in standby,
ma anche da spenti: i modelli che hanno preso voti
molto negativi, infatti, consumano anche quando sono
semplicemente collegati alla
rete elettrica.
Migliore
del Test
Miglior
Acquisto
Scelta
Conveniente
qualità buona
Ottimo
Buono
Accettabile
Mediocre
Pessimo
non comprare
www.altroconsumo.it
• resistemza del colore
Totale qualità di stampa
Qualità scanner
Qualità fotocopiatrice
Qualità fax
Costo dell’inchiostro
per pagina
Facilità d’uso
Versatilità
Funzione
Direct Photo Printing
Consumi elettrici
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n.d.
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70
319 - 350
V
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B
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B
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68
HP Photosmart C6380
186 - 200
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n.d.
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66
CANON Pixma MP980
306 - 319
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B
n.d.
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66
EPSON Stylus Photo PX700FW
199 - 229
V
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B
B
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n.d.
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66
CANON Pixma iP4600
90 - 129
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B
n.d.
n.d.
n.d.
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66
HP Photosmart C5380
129 - 150
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65
CANON Pixma MP630
172 - 179
C
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B
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63
HP Photosmart D5460
HP Deskjet D2560
79 - 109
V
V
B
B
B
B
B
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C
B
n.d.
QUALITÀ GLOBALE (su 100)
• stampa di una foto
B
EPSON Stylus Photo PX800FW
prezzi
Oltre 1. 200 i negozi
ne
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Connettività
• stampa di testo e immagine
RISULTATI
• stampa di una tabella
TIPO
• stampa di un testo
PREZZI
Stampante
multifunzione
STAMPANTI
in euro
min - max
(gennaio 2009)
Test
46 - 60
B
B
B
B
B
B
n.d.
n.d.
n.d.
C
B
D
D
n.d.
B
63
EPSON Stylus Office B40W
134 - 149
B
A
B
C
A
B
n.d.
n.d.
n.d.
C
C
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B
n.d.
B
62
EPSON SX600FW
179 - 200
V
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A
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62
CANON Pixma MP620
145 - 150
V
B
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C
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B
A
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B
61
CANON Pixma MP540
89 - 109
V
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B
C
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n.d.
C
C
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61
HP Photosmart C8180
299 - 400
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n.d.
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B
A
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61
EPSON SX400
89 - 130
V
EPSON Style R285
69 - 100
EPSON DX 9400F
129 - 170
HP Photosmart C4580
EPSON SX405
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B
C
A
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n.d.
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B
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60
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n.d.
n.d.
n.d.
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n.d.
A
59
V
B
B
B
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B
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59
99 - 130
V
B
B
B
B
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n.d.
C
C
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59
89 - 99
V
B
B
B
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A
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n.d.
C
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B
B
58
HP Officejet J4680
139 - 150
V
B
B
C
C
C
C
C
C
A
C
C
C
A
n.d.
B
57
HP Photosmart C4480
79 - 100
V
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B
C
B
B
B
C
B
n.d.
C
C
C
D
D
C
57
HP Deskjet F4280
49 - 80
V
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B
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C
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B
C
C
n.d.
C
B
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D
n.d.
B
57
HP C6280
150 - 179
V
C
A
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B
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C
C
n.d.
C
B
B
B
B
E
57
HP Deskjet F2280
47 - 69
V
B
B
C
B
C
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C
C
n.d.
D
C
D
D
n.d.
B
56
CANON Pixma MP260
74 - 80
V
B
A
C
B
B
B
C
C
n.d.
C
C
D
D
C
C
55
CANON MX310
89 - 100
V
B
B
C
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C
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55
179
V
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B
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55
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C
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n.d.
n.d.
n.d.
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D
n.d.
B
55
LEXMARK Professional X7675
CANON iP2600
39 - 50
LEXMARK X4875
69 - 99
V
C
B
C
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A
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C
n.d.
C
C
B
C
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C
54
HP Officejet J5780
90 - 129
V
A
B
B
C
C
B
C
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A
C
C
D
D
n.d.
E
54
CANON Pixma MP190
45 - 70
V
B
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C
C
B
C
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n.d.
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D
n.d.
B
53
121
V
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B
C
D
A
C
B
C
n.d.
D
C
C
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C
53
BROTHER DCP-145C
59 - 70
V
C
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D
B
A
C
B
C
n.d.
C
C
C
D
C
B
53
LEXMARK X4650
64 - 75
V
C
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n.d.
D
C
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52
226
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52
DELL V305w
DELL 968
BROTHER MFC-465CN
149 - 159
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A
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51
LEXMARK X5495
58 - 80
V
C
B
C
C
B
C
C
C
A
C
C
C
D
C
E
48
EPSON BX300F
89 - 109
V
B
C
C
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A
C
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C
C
C
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n.d.
E
47
LEXMARK X2650
32 - 50
V
C
C
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C
C
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n.d.
D
C
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n.d.
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43
67
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E
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n.d.
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n.d.
B
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n.d.
C
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B
42
DELL V105
EPSON Stylus S20
47 - 70
EPSON SX105
59 - 70
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V
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A
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n.d.
C
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C
D
A
C
C
Aprile 2009 Altroconsumo 47
Test
COMPRARE ONLINE
I prezzi minimi del nostro
Migliore del Test e dei
nostri Migliori Acquisti li
abbiamo trovati online.
Ecco dove:
www.factotus.it (per i
Migliori Acquisti);
www.pixmania.it (per il
Migliore del Test).
Attenzione, però: a causa
delle spese di spedizione,
non sempre si risparmia
acquistando su internet.
pa anche delle immagini a colori, potrebbero indurre
qualcuno a pensare di stampare anche le foto delle
vacanze con la propria stampante. Ma questi apparecchi possono davvero sostituire il fotografo?
Soprattutto se la quantità di scatti è elevata, stampare foto a casa costa di più che portare il tutto dal fotografo o utilizzare un servizio di stampa online (AC
218, settembre 2008, e sul prossimo numero di luglio);
infatti, oltre ai costi di stampa (legati al prezzo e alle
prestazioni delle cartucce di inchiostro) si deve aggiungere anche il costo della carta fotografica.
La nostra scelta
Stampanti
a getto d'inchiostro
Risparmiare carta, inchiostro e corrente
I costi di una stampante, però, non si calcolano solo
in termini di inchiostro. Ci sono comportamenti che
ci consentono di risparmiare anche carta e corrente
elettrica e ci aiutano a rendere le nostre stampe più
"ecologiche". Qualche esempio?
Quando possibile, stampiamo fogli fronte-retro o magari due pagine per foglio; per mandare un fax scegliamo un servizio online; non lasciamo la stampante in standby, ma spegnamola del tutto quando non
la usiamo; per lo smaltimento (anche delle cartucce)
andiamo alla piazzola ecologica o rivolgiamoci al rivenditore dove acquistiamo quella nuova: anche se
purtroppo non ancora obbligatorio per legge, molti
negozianti si occupano comunque del ritiro. ¬
INCHIOSTRO E CARTUCCE: IL VERO BUSINESS
Quando si acquista una stampante a getto d'inchiostro non bisogna farsi
attrarre solo dal prezzo basso in negozio; il costo dell'inchiostro spesso
trasforma una stampante economica in un vero salasso.
FOTO
1,05 €
TESTO
0,06 €
GRAFICI
0,20 €
48 Altroconsumo Aprile 2009
A quanti sarà capitato di acquistare
una stampante a buon mercato per
poi dover spendere una fortuna in
termini di cartucce e inchiostro?
Il mercato delle cartucce, infatti, specialmente delle originali, sembra essere più redditizio addirittura di quello
delle stampanti; se si pensa ad esempio che una cartuccia Epson molto
comune costa in media 13 euro, e che
ogni confezione contiene circa 11 ml
d'inchiostro, il calcolo è presto fatto:
comprare un litro d'inchiostro ci costerebbe ben 1.200 euro!
L'alternativa (AC 219, ottobre 2008)
potrebbe essere utilizzare cartucce
non originali o riciclabili: costano certo meno, ma come abbiamo dimostrato non c'è la certezza che funzionino correttamente.
Infine, per avere un'idea sommaria di
quanto ci può costare ogni pagina
stampata, nel grafico qui a lato abbiamo calcolato i costi medi per pagina
utilizzando una cartuccia originale, in
base al tipo di stampa che s'intende
fare (solo testo, grafica o foto).
70
HP PHOTOSMART D5460
79 - 109 euro
Il nostro Miglior Acquisto è anche la Migliore
del Test. È una getto d'inchiostro normale
con un piccolo schermo lcd e un vassoio
separato per stampare carta di vari formati
(fino a 127 mm). Stampa anche su cd e dvd.
Costa ben 321 euro meno della più cara.
65
HP PHOTOSMART C5380
129 - 150 euro
Se optate invece per una multifunzione,
Miglior Acquisto è questo modello che ha
ottenuto buoni risultati in tutti i profili di
stampa (testo, grafica e foto), ha una buona
qualità di scansione e una buona versatilità
(con memory card e PictBridge).
www.altroconsumo.it
Viva voce
Condividi un'esperienza. Le tue domande, i nostri consigli
Antirughe: meglio bio?
BREVISSIME
CREME ANTIETÀ
"Ho speso 75 euro per un
antirughe che contiene un
ingrediente sconsigliato da
un'ecoguida ai cosmetici"
Antonio Piga
Alghero (Sassari)
È sicura la
bevanda Red Bull?
Per l'alto tenore di
caffeina è
inadatta ai
bambini, alle
donne incinte e in
generale a coloro
ai quali il medico
ha sconsigliato
l'uso di caffeina.
o acquistato al prezzo di 75 euro
la crema antirughe DMAE Face
Lift prodotta da una casa farmaceutica, la Oti. Leggendo con attenzione la
composizione della crema, al secondo
posto, dopo l'acqua, ho trovato l'Alkyl
benzoate C 12-15. Si tratta di un emolliente che nel biodizionario.it, un'ecoguida online sull'uso consapevole dei
cosmetici, viene sconsigliato.
Ho voluto approfondire la questione,
controllando la composizione di diversi prodotti biologici: in alcuni, in
effetti, non era presente alcuna sostanza considerata dalla guida nociva.
Dovevo optare per il biologico e non
per un prodotto di farmacia?
Stefania Mini, Rimini
H
Francesco Ciccolo
Milano
Quali interventi
servono se in casa
si rileva il radon?
Dipende dalla sua
concentrazione:
si va dall'aumento
forzato della
ventilazione fino
all'isolamento
delle fondamenta.
Conta la composizione
I cosmetici prodotti dalle case farmaceutiche non sono di per sé più sicuri
o efficaci di altri. Nel caso specifico,
l'ingrediente che nel biodizionario
viene sconsigliato in realtà è ammesso dalla normativa europea e non ha
nessuna restrizione né controindicazione. Il biodizionario del dottor Zago,
pur non essendo una fonte ufficiale,
è ben fatto, ma piuttosto "radicale" nei
suoi giudizi (soprattutto perché tiene
in gran conto l'impatto ambientale).
Per quanto riguarda i prodotti biologici, il nostro consiglio è di non affidarsi agli slogan: valutate l'elenco degli ingredienti. Naturale o biologico
non significa più efficace e sicuro. ¬
LO DICE ALTROCONSUMO
Una crema non è sufficiente a mantenere giovane la pelle.
Conta più lo stile di vita: evitare di esporsi al sole, non
fumare, fare esercizio fisico, bere due litri d'acqua al dì.
www.altroconsumo.it
CONT@TTI
Per porre
domande o
raccontare le tue
esperienze
ad Altroconsumo
IN CIFRE
Sono i milioni di euro che gli
italiani spendono in un anno
in creme antietà e antirughe.
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istruzioni
TELEFONO
A pag. 11 trovi
i numeri del
nostro servizio
di consulenza.
Aprile 2009 Altroconsumo 49
Viva voce
LIBRI PER CORRISPONDENZA
La morsa
Euroclub
Lorenzo Corbetta
San Giuliano Milanese (Mi)
"Capisci solo dopo che,
se non disdici entro
dieci giorni, hai l'obbligo
di fare dieci acquisti"
Alessandro Pasquali
Genova
"Volevo acquistare
i libri che dicevo io e con
i miei tempi. Euroclub
non lo consente"
Maria Ornella De Luca
Saltara (Pesaro Urbino)
"Ho aderito online.
Poi mi sono accorta che
mi obbligavano
a comprare dieci libri"
hi stava per prendere un treno e
nella fretta ha firmato un contratto
che ha creduto vantaggioso. Chi pensava
di partecipare solo a un'indagine di mercato e ha sottoscritto il modulo. Chi non
ha mai visto il contratto di Euroclub, eppure gli vengono recapitati libri che non
ha mai ordinato. Chi, pur avendo coscienza degli obblighi previsti da Euroclub (libri scontati, ma almeno dieci in due anni,
a scadenze prefissate), ha aderito all'offerta e poi si è pentito. È quello
che ci raccontano moltissimi soci.
Alcuni dei quali si sentono "ostaggio"
di acquisti forzosi e indesiderati.
C
Un contratto squilibrato
Euroclub si serve di clausole vessatorie, cioè quelle "clausole che,
malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un
significativo squilibrio dei diritti e
degli obblighi derivanti dal contratto"
(art. 33 del Codice del consumo). Anche
se queste sono nulle, il contratto però
è valido: occorre comunque recedere.
Se non è altrimenti specificato, il consumatore ha due o tre mesi di tempo (a seconda dei casi) per farlo.
Invece, in mancanza di contratto, resta la via della diffida. ¬
50 Altroconsumo Aprile 2009
CARTA CANTA
I fuori programma
del viaggio organizzato
RACCOMANDATA A/R
Va inviata entro dieci
giorni lavorativi
dalla data di rientro
dalla vacanza
CHIEDI IL RIMBORSO
La vacanza ti ha deluso
perché il programma
non è stato rispettato?
Agisci in fretta
D
(nome del touresoptineraattoarr)io
Oggetto: mancato rispetto del programm
a
di viaggio - richiesta di rimborso.
Nel corso del viaggio organizzato a
Samarcanda da .., il programma stab
ilito
dal contratto nonl...è al.
st
at
o
ris
pe
tta
to
per i
seguenti motivi:...
Vi invito pertanto ai sensi dell'art. 91, 4°
5° comma, D.Lgs. 206/05 a rimborsar e
somma di euro..., corrispondente al costo mi la
prestazioni non godute, entro e non oltre delle
giorni dal ricevimento della presente. 15
Roma, 18 aprile 2009
Firma del richiedente
RISARCIMENTO DANNI
Nei casi più gravi puoi
chiedere anche
il risarcimento del danno
"da vacanza rovinata"
COS'È ANDATO STORTO
Descrivi le mancanze riscontrate
rispetto al programma di viaggio,
i disagi e i danni subìti
LE DOMANDE TOP DEL MESE
Tariffe elettriche
Vorrei cambiare
fornitore di energia
elettrica, come faccio
a sapere quali sono i
gestori della mia zona?
Potete chiamare
l'Autorità per
l’energia elettrica
(numero verde
800.166.654). Invece
per sapere qual è
l’offerta tariffaria più
conveniente per voi,
utilizzate il modulo di
calcolo interattivo che
trovate all'indirizzo
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/controcorrente.
Ginnastica
detraibile
Posso detrarre dalla
dichiarazione dei redditi
il costo di un corso di
ginnastica correttiva?
Sì, a condizione che
si sia svolto in un
istituto di fisioterapia e
che sia stato prescritto
da un medico per una
patologia accertata.
www.altroconsumo.it
Elisir di lunga vita
PER LUI È IL LATTE FRESCO
"Ho novant'anni, eppure i medici dicono che le mie gambe
ne hanno trentacinque. Nel latte fresco intero il segreto
del mio eccellente stato fisico". Ugo Sansonetti, Roma
na vita straordinaria quella di
Ugo Sansonetti. Romano, classe
1919, padre di dieci figli, detentore di
molti titoli mondiali
di atletica master e addirittura di
4 record, primo ultraottantenne a volare in assenza di gravità (su un Boeing 727-200, quattro anni fa).
È stato anche uno dei pionieri del
wind-surf. Non fermarsi mai: questo
è il suo motto.
U
Rigorosamente fresco e intero
"L'équipe di medici che mi ha visitato
a Cape Canaveral - racconta - mi ha
detto che le ossa delle mie gambe hanno 35 anni. A colazione bevo mezzo
litro di latte fresco intero, freddo o
tiepido: questa la mia dieta base di
ogni mattina, da novant'anni. Io attribuisco a questa abitudine e alla completezza di questo alimento il mio eccellente stato fisico. Invece la maggior
parte delle persone beve latte Uht, che
subisce trattamenti termici.
Vorrei sapere se trattamenti del genere alterano sensibilmente i valori nutritivi del latte, visto che a questo
proposito ho trovato informazioni discordanti." ¬
TANTO CALCIO E POI...
Il latte è una fonte
fondamentale di calcio e
sarebbe meglio berlo: fresco o
a lunga conservazione non ha
importanza.
Il latte Uht, che subisce un
trattamento termico che lo
porta a 140 °C, perde parte
delle sue vitamine, ma non il
calcio, i carboidrati né i grassi.
Si perdono anche alcune
proteine, non però le caseine,
che rappresentano la maggior
parte delle proteine del latte.
Il latte fresco e ancor più il
latte crudo, è vero, sono più
ricchi di vitamine (A, E, K, C,
acido folico e riboflavina)
rispetto all'Uht. Il consumo
abbondante di latte
contribuisce in modo non
trascurabile all'apporto
vitaminico di cui una persona
ha bisogno: il signor
Sansonetti dimostra che se ne
può trarre molto giovamento,
quando se ne fa un consumo
così importante.
Ugo Sansonetti,
pluricampione
mondiale in carica
di atletica Master,
beve mezzo litro
di latte fresco
intero ogni giorno,
da novant'anni
GLI INGREDIENTI DEL GRAN SOLEIL
Vaniglia cara, ci sei o no?
a pubblicità del Gran Soleil è su
tutti i media. In una televendita
si esalta il contenuto di "vaniglia bourbon del Madagascar, una delle più
pregiate al mondo". Perché allora non
ve n'è traccia tra gli ingredienti?
Davide Babini, Lugo (Ravenna)
L
Il mistero
della vaniglia
del Madagascar,
la cui presenza
non figura
tra gli ingredienti
www.altroconsumo.it
L'alcol e la bambina
Quanta vaniglia virtuale. In pubblicità si cita la vaniglia del Madagascar e
sulla confezione figura un bel baccello della profumata pianta tropicale.
Nella lista degli ingredienti, però, non
si trova la parola "vaniglia" né l'espressione "estratto naturale di vaniglia"
neanche a pagare oro: solo un anonimo "aromi". Allora, la strombazzata
vaniglia del Madagascar c'è o non c'è?
Chi può dirlo. L'ipotesi più probabile
è che sia presente in dosi così trascurabili da non richiedere nessuna indicazione esplicita.
Deprecabile, infine, la scelta di mostrare nello spot televisivo una bambina
che chiede al cameriere proprio Gran
Soleil alla vaniglia, dal momento che
tra gli ingredienti c'è l'alcol (1,2%). ¬
Aprile 2009 Altroconsumo 51
Viva voce
IL SINDACO DI CASTELLI DENUNCIA
Il paese senza notizie
astelli è un suggestivo paesino
di circa mille e trecento anime
che si erge ai piedi del Gran Sasso,
in Abruzzo (provincia di Teramo).
Nonostante sia piccolo e isolato, è
famoso anche all'estero per la sua
ceramica, tanto da poter vantare
numerosi esemplari nei più importanti musei del mondo (Louvre, Hermitage, Metropolitan Museum...). Lo
scorso settembre l'unica edicola del
borgo ha chiuso e i cittadini sono rimasti senza giornali. Nessun altro
intende impegnarsi in questa attività, perché il distributore di zona
chiede un contributo di 20 euro al
C
INCHIESTA SUSHI: UN RISTORATORE PRECISA
In seguito all’uscita dell’articolo
su Altroconsumo, la Daruma
Sushi ha chiesto, ai sensi
dell’art. 8 della legge 8 febbraio
1948 n. 47, la pubblicazione
della seguente rettifica.
In riferimento all’articolo intitolato
“Sushi nudo e crudo”, pubblicato
nel mese di marzo dalla testata
“Altroconsumo”, con riferimento al
prodotto “Daruma Sushi”, sono
stati dati giudizi che quest’ultima
contesta per le seguenti ragioni:
- Le analisi dei campioni del
prodotto “Daruma Sushi” sono
state effettuate da incaricati di
Altroconsumo senza rispettare la
severa normativa sanitaria per i
prelievi di campioni alimentari
deperibili e presso laboratori di
analisi non accreditati Sinal.
- Il prodotto “Daruma Sushi” è
stato testato, per stessa
ammissione di Altroconsumo, ben
oltre il limite di scadenza e quindi
sul prodotto già scaduto e non
conforme al consumo alimentare.
- I prodotti ittici vengono
rigorosamente congelati per
almeno 24 ore, prima di essere
utilizzati per il “Sushi Daruma”, nel
pieno rispetto del Reg. CE 853/04.
- Solo nel 2008, a maggiore tutela
della propria clientela, la “Daruma
Sushi” ha effettuato sul prodotto
oltre 100 analisi microbiologiche,
che sono risultate tutte conformi ai
52 Altroconsumo Aprile 2009
parametri di legge.
La “Daruma Sushi”, pertanto,
ritiene l’inchiesta di Altroconsumo
quantomeno inesatta e lacunosa e
per questi motivi ha proposto
ricorso al Tribunale di Milano,
attualmente in corso.
LA NOSTRA RISPOSTA
I campioni di pesce crudo della
Daruma Sushi sono stati prelevati
da tecnici esperti il giorno 12
novembre 2008 e adeguatamente
conservati sino alla consegna al
laboratorio - accreditato SINAL avvenuta il 13 novembre 2008. Le
analisi microbiologiche sono state
effettuate a distanza di circa 24 ore
dal prelievo. Gli esiti delle analisi,
che hanno rilevato una elevata
presenza di Enterobatteriacee e il
mancato congelamento del
prodotto, non sono influenzati dal
tempo trascorso tra il prelievo e le
analisi stesse.
Confermiamo quindi la piena
validità delle prove effettuate e i
giudizi espressi nel nostro test.
Con il ricorso presentato al
Tribunale di Milano la Daruma Sushi
ha chiesto che venisse impedita la
pubblicazione dell’articolo
contenente i risultati delle prove sul
suo prodotto (articolo peraltro nel
frattempo pubblicato e spedito).
Abbiamo chiesto che il Tribunale
respinga il ricorso e vi terremo
informati sugli esiti.
giorno per la consegna di quotidiani
e riviste a Castelli: le copie vendute
sono troppo poche e non coprono i
costi di trasporto.
Una "tassa" sull'informazione
Il sindaco Concezio Di Flavio non ha
i 7.300 euro annui che servono a garantire ai suoi cittadini l'informazione
su carta stampata, né Provincia e Regione si fanno carico di una spesa di
questo tipo. E denuncia: "I cittadini
di Castelli sono costretti a pagare una
sorta di tassa sull'informazione".
Concezio Di Flavio,
Castelli (Teramo)
FILO DIRETTO
C'è pubblicità e
pubblicità
A una mia cara
amica è giunta una
mail, da parte di RCS
Digital, per pubblicizzare il
download gratuito della
miniguida al Pc. A me, che
sono socio, non è giunta.
Come possiamo più credere
alla vostra imparzialità e
indipendenza nel momento
in cui utilizzate terzi per farvi
pubblicità?
Giampaolo Chiarella - Bari
Tutti i nostri soci, purché registrati sul sito
(operazione gratuita) hanno diritto a scaricare
la miniguida al Pc. Lo ricordiamo sui nostri
giornali e sul sito stesso. Quanto al farci
pubblicità, ci è indispensabile e non vediamo
che cosa ci sia di male se ricorriamo ovviamente a pagamento - ai servizi di terzi.
Un conto è non ospitare pubblicità sulle nostre
pagine, a garanzia della nostra indipendenza e
per non essere ricattabili ("se parlate male di
me, vi tolgo la pubblicità"): e questo non lo
facciamo e non lo faremo mai. Del tutto
diverso è utilizzare i servizi di società terze.
Per una organizzazione che vive
esclusivamente delle quote dei soci, grazie
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Altroconsumo
INDICE
Test e inchieste degli ultimi sei mesi
ARGOMENTO
A
Alta velocità
Alimentazione
campagna obesità
infantile
carne di pollo, igiene
confettura di albicocche
pane, macchine per farlo
pizze surgelate
sushi
tagliatelle all'uovo
vini spumanti dolci
vini spumanti
e champagne
zucchero, etica
della produzione
Ambiente
consumi elettrici degli
elettrodomestici
effetto serra
plastica, riciclo
radon
rifiuti elettrici,
smaltimento
Antivirus e antimalware
Anziani, case di riposo
Asciugatrici
Aspirapolvere
con sacchetto
Auricolari bluetooth
Automobili
banca dati auto
crash test
dossier risparmio
test auto più vendute
test auto da città
B
Banca dati auto
Bici pieghevoli
RIV
ANNO
224
3/2009
225 4/2009
220 11/2008
222 1/2009
221 12/2008
223 2/2009
224 3/2009
225 4/2009
221 12/2008
221 12/2008
224
222 1/2009
219 10/2008
224 3/2009
222 1/2009
220 11/2008
225 4/2009
225 4/2009
221 12/2008
220 11/2008
223 2/2009
220 11/2008
225 4/2009
220 11/2008
223 2/2009
220 11/2008
220 11/2008
224 3/2008
C
Campagna obesità infantile 225
Carne di pollo, igiene
220
Case di riposo anziani
225
Caschi da moto integrali
225
Caschi da sci
221
Casse
per Ipod
224
Computer
scaricare musica e video 222
stampanti all in one
225
webcam
221
monitor TFT 19'' e 22''
223
Confettura di albicocche
222
Consumi elettrici degli
elettrodomestici
222
Cornici digitali
221
Crash test
225
D
Detersivi
in polvere per lavatrice
E
Effetto serra
Elettrodomestici,
consumi elettrici
F
Forni
a microonde combinati
Frigoriferi
Funerali
G
Gas, tariffe
Giocattoli
sicurezza
etica della produzione
Gsm
H
Hi - tech, soddisfazione
www.altroconsumo.it
3/2009
223
4/2009
11/2008
4/2009
4/2009
12/2008
3/2009
1/2009
4/2009
12/2008
2/2009
1/2009
1/2009
12/2008
4/2009
2/2009
219 10/2008
222
1/2009
219 10/2008
222 1/2009
220 11/2008
219 10/2008
221 12/2008
221 12/2008
222 1/2009
221 12/2008
I
Impregnanti per legno
Internet
pacchetti
di sicurezza
navigare col telefonino
Ipod, casse
L
Lavastoviglie
a incasso
a libera installazione
Lavatrici a 1.000 giri
test
etica della produzione
Lettori ad alta definizione
M
Macchine fotografiche
Macchine per fare il pane
Metri laser
Monitor TFT 19'' e 22''
Musica, scaricarla online
P
Pacchetti di sicurezza
internet
Pane, macchine per farlo
Parcheggi
in aeroporto
in strada
Pellet
Pizze surgelate
Plastica, riciclo
Pneumatici
invernali
estivi
R
Radon
Riciclo plastica
Rifiuti
elettrici, smaltimento
plastica, riciclo
Robot da cucina
S
Saldi, inchiesta
Scaricare musica e video
Sci
Servizi funebri
Sgorgatori chimici
Stampanti all in one
Stufe e pellet
Stufe portatili
Sturalavandini
Sushi
T
Telefonia
Gsm e Umts, test
navigare col telefonino
Trapani a batteria
Treni
alta velocità
inchiesta sui ritardi
TV
a schermo piatto
etica della produzione
UV
Umts
Videocamere digitali
Video, scaricarli online
Vini
spumanti dolci
spumanti e champagne
Violenza domestica
WYZ
Web cam
Zucchero, etica
della produzione
219 10/2008
225
225
224
4/2009
4/2009
3/2009
ASSOCIAZIONE
Presidente: Paolo Martinello
Vicepresidente: Marino Melissano
Direttore: Luisa Crisigiovanni
Tesoriere: Giovanni Pessina
Consiglio: Claudia Bacchi, Franca Braga,
Giulia Candiani, Liliana Cantone, Silvia
Castronovi, Michele Cavuoti, Luisa
Crisigiovanni, Graziella De Faveri, Andrea
Doneda, Letizia Ghizzi Panizza, Paolo
Martinello, Rosanna Massarenti,
Francesco Mattana, Marino Melissano,
Daniela Nocchieri, Enzo Passaro, Valeria
Riccardi, Vincenzo Somma, Lorena
Valdicelli, Pietro Vitelli.
Sede nazionale
via Valassina 22 - 20159 Milano.
Tel 02/66.89.01 - Fax 02/66.89.02.88
ALTROCONSUMO
NUOVE EDIZIONI S.R.L.
svolgere le prove sono indipendenti dai
produttori e da qualsiasi tipo di interesse
commerciale.
Tutti i campioni utilizzati per la
realizzazione dei test vengono acquistati
anonimamente e inviati direttamente ai
laboratori per l’esame. I campioni gratuiti
vengono rifiutati.
I risultati delle prove condotte da
Altroconsumo, Soldi & Diritti, Test Salute
e Hi_Test riguardano esclusivamente i
prodotti presi in esame, anche se è
possibile trarne valutazioni di carattere
generale e consigli utili per gli acquisti.
Direttore editoriale: Andrea Doneda
Direttore responsabile: Rosanna
Massarenti
Redazione: Natalia Milazzo, Alessandro
Sessa (caporedattori), Marzio Tosi
(caposervizio), Luca Cartapatti, Manuela
Cervilli, Matteo Metta, Beba Minna,
Simona Ovadia, Adelia Piva, Sonia
Sartori.
Altroconsumo è un’associazione senza
fini di lucro fondata a Milano nel 1973.
Altroconsumo, in piena autonomia e
indipendenza, si pone come scopo
l’informazione, la difesa e la
rappresentanza dei consumatori. È
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International), di ICRT (International
Consumers’ Research and Testing) ed è
l’unico organismo italiano riconosciuto
dal BEUC (Ufficio europeo delle
associazioni di consumatori).
Altroconsumo si finanzia
esclusivamente attraverso le quote
associative e l’abbonamento alle proprie
riviste.
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Il mensile Altroconsumo, i bimestrali
Soldi & Diritti, Test Salute e Hi_Test, così
come le guide pratiche hanno come
unico obiettivo l’informazione e la difesa
dei consumatori.
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a garanzia della trasparenze e
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Altroconsumo
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Altroconsumo + Test Salute
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Altroconsumo + Soldi&Diritti + Test Salute
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ALTROCONSUMO NUOVE EDIZIONI SRL
Sede legale, direzione, redazione e amministrazione:
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Stampa: Amilcare Pizzi - via Pizzi 14, Cinisello Balsamo
DIRETTORE RESPONSABILE: Rosanna Massarenti
Aprile 2009 Altroconsumo 55
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