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4
Test
omologati
BOCCIATI
NEL TEST
La protezione
della testa in moto
è indispensabile, ma
non è sempre garantita.
Amare delusioni
nelle prove di sicurezza.
Guida alla scelta
del modello giusto.
Caschi,
un flop integrale
CONSIGLI UTILI
Fare manutenzione
Prima di tutto date un'occhiata al
llbretto di istruzioni, per capire come
smontare la visiera e l'imbottitura.
Una visiera graffiata o sporca
1 riduce la visibilità e crea fastidiosi riflessi di luce nelle ore notturne. Deve
essere sostituita, se necessario, e ogni
tanto va smontata per pulirla bene. Non
12 Altroconsumo Aprile 2009
usate prodotti abrasivi, basta acqua
tiepida con sapone neutro, da applicare con un panno morbido.
l'interno del casco è estraibi2 Se
le, è lavabile e quindi più igienico.
Basta lavarlo in acqua tiepida con del
sapone neutro e lasciarlo asciugare
senza esporlo ai raggi solari. Il problema è riposizionarlo in modo corretto,
perché seguire le istruzioni a volte non
è sufficiente. Se l’interno è fisso, potete prevenire il problema indossando
le calottine di cotone copricapo, oppure potete farlo lavare nei negozi specializzati: costa circa 20 euro.
Il casco va conservato in locali
3 non umidi (da evitare cantine e
box), al riparo dal sole e dalla polvere.
Evitiamo anche di lasciarlo a lungo nel
bauletto della moto, soprattutto in
estate a temperature elevate.
l casco è un dispositivo di protezione
indispensabile per i motociclisti. Che
debba essere sicuro è quindi ovvio. Ma
non è sempre così. Dai risultati del nostro test risulta evidente che ci sono in
vendita alcuni caschi omologati, ovvero in regola con
la normativa, che non assicurano una sicurezza ottimale. Sono tanti: ben 4 su 18 testati, ovvero quasi un
quarto è a rischio. Il problema è grave, anche perché
potenzialmente potrebbe riguardare molti altri modelli in vendita. Si tratta di caschi integrali, quelli che
dovrebbero offrire la protezione maggiore (coprono
anche il mento), da cui il motociclista si aspetta il massimo delle prestazioni. Dunque, come è possibile che
non siano tutti sicuri? Il problema è di due ordini:
norme inadeguate e produttori non sempre zelanti.
I
Aziende manchevoli
Gli standard di omologazione, periodicamente aggiornati, dovrebbero servire a garantire l’incolumità
del conducente. Ogni casco, prima di essere messo in
commercio nel mercato europeo, è sottoposto a numerosi test per ottenere l'omologazione, che ne rende
possibile la vendita. Le norme impongono al costrutwww.altroconsumo.it
tore precisi standard produttivi, che però non rappresentano necessariamente il massimo obiettivo di
sicurezza raggiungibile.
Alcune aziende si impegnano di più e vanno oltre le
indicazioni stabilite dall'omologazione (quella attualmente in vigore è la ECE R22-5), per garantire una
sicurezza superiore a quella prevista per legge. C'è
chi invece si attiene al minimo indispensabile. In altre
parole, qualche azienda si mette a produrre caschi in
regola con l’omologazione, non necessariamente sicuri sotto ogni aspetto. Una riduzione dei costi e del-
QUATTRO TIPOLOGIE DI CASCO
Ecco i principali tipi di caschi, con pregi e difetti. L'ultimo in basso, il DMG,
non è omologato e ne è vietata la vendita e l'utilizzo.
INTEGRALE
MODULARE
IL NOSTRO TEST
Se si cade in moto, l'urto della testa può
essere molto violento. Il casco deve assorbire
l'impatto e attutire il più possibile gli effetti del
colpo. Le prove del test simulano i rischi legati
agli impatti con ostacoli di diversa natura:
terreno, marciapiedi e guard-rail.
LE PROVE DI IMPATTO
In caso di incidente un casco può subire un
impatto in diversi punti. Ognuno dei 18 caschi
integrali del test è stato colpito in cinque punti
(gli stessi previsti dalle prove per ottenere
l’omologazione). Le zone critiche sono: la
sommità della testa, la fronte, la nuca, la
tempia e il mento. Le prove simulano l'impatto
sia con una superficie piatta (l'asfalto) sia con
una ricurva (il cordolo del marciapiede).
RESISTENZA DEI MATERIALI
Per verificare se i materiali dei caschi
resistono, le prove sono state effettuate in
condizioni estreme, cioè simulando
temperature particolarmente rigide (meno 20
gradi) oppure molto elevate (più 50 gradi).
R
Offre la protezione migliore
in assoluto. D'inverno ripara
bene dal freddo. Attutisce bene il
rumore.
Può essere pesante, è più
scomodo da infilare e sfilare
ed è più complicato da lavare.
R
Q
Q
PREZZO: a partire da 60€
PREZZO: a partire da 150€
JET E DEMI-JET
Consente di alzare la
mentoniera, pratico in caso di
sosta. Sicuro come un integrale e
comodo da calzare come un jet.
Il prezzo di solito è abbastanza
elevato. Va usato sempre
chiuso, altrimenti non è sicuro.
ADERENZA E TENUTA DEL CINTURINO
Per essere sicuro, oltre ad assorbire i colpi, il
casco deve essere ben saldo in testa in caso di
incidente. Abbiamo provato a scalzare i
modelli del test dalla testa di un manichino e
abbiamo verificato così anche la tenuta del
cinturino, sottoponendolo a un forte strappo.
LA VISIERA
La sicurezza in moto passa anche per la
visiera. In laboratorio si valuta se protegge
gli occhi e se garantisce una buona visibilità.
In basso, il test di resistenza della visiera.
DMG
NON COMPRARE
Comodo d'estate, perché fa
patire meno il caldo. Molto
diffuso in città, è consigliato a chi
compie tragitti brevi.
Il mento non è protetto, in
alcuni modelli è troppo
esposta anche la mascella.
R
Q
PREZZO: a partire da 40€
www.altroconsumo.it
Molto usato dagli adolescenti,
è poco più di un cappellino.
Il casco "a scodella" in Italia è
illegale, non è omologato. Il motivo è
semplice: non è sicuro. Non
protegge in modo adeguato la testa,
la nuca resta completamente
scoperta. Non si può usare.
Q
Aprile 2009 Altroconsumo 13
Test
le procedure, conveniente per le aziende, che talvolta si traduce, nella pratica, in un'offerta di caschi che
non garantiscono una protezione ottimale.
Più ligi alle regole
I test di omologazione si basano su prove di impatto,
che limitano la valutazione dei rischi a cinque punti
specifici, considerati particolarmente delicati (come
nuca e tempie, per dirne alcuni). Sui caschi per biciclette, per esempio, le prove vengono fatte in zone
scelte a caso, alla caccia di eventuali punti critici. Così
ESCLUSIVO SOCI
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conveniente per te
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/motori
PRUDENZA
Il comportamento è
la prima buona
regola. Come
ricordava Nico
Cereghini, famoso
motociclista: "Casco
in testa ben
allacciato, luci accese
anche di giorno e
prudenza... sempre!"
(1) T: termoplastico,
F: in fibra
(2) dd: a doppio anello;
as: automatica a scatto;
ad: automatica con dentatura.
Migliore
del Test
Miglior
Acquisto
Scelta
Conveniente
qualità buona
Ottimo
Buono
Accettabile
Mediocre
Pessimo
non comprare
x
bocciato
14 Altroconsumo Aprile 2009
• assorbimento urti
• chiusura del cinturino
• visiera
Totale sicurezza
Comodo da indossare?
• uso con i guanti
Totale comfort
• appannamento
Totale comfort della visiera
Prove pratiche
QUALITÀ GLOBALE (su 100)
RISULTATI
Peso (in grammi)
CARATTERISTICHE
NOLAN N62
133-199
T
ad
1427
B
C
A
B
B
B
B
B
B
B
68
XLITE X-701
349-409
F
dd
1345
B
C
A
B
B
B
B
B
C
B
67
MARUSHIN 777 NX
180-199
F
ad
1386
C
C
A
B
B
B
B
A
B
B
66
LAZER Fiber B1
299-319
F
dd
1529
B
C
B
B
C
C
B
A
B
B
65
SHOEI XR-1000
450-573
F
dd
1359
C
B
A
B
C
C
C
B
B
B
64
o con le
Guarda il vide zza cui
re
prove di sicu
ttoposto i
abbiamo so st su
l te
de
hi
casc
nsumo.it
www.altroco i
or
ot
/m
CABERG V2 407
Tipo di chiusura (2)
Prove pratiche Sono tanti gli aspetti valutati in
questa parte del test: la
comodità nel mettere e
togliere il casco, la praticità dell'allacciatura, la comodità (peso, utilizzo con
occhiali o con i guanti, vibrazioni, rumore...), la visiera (sopporta il vento?
Si appanna?).
PREZZI
Il nostro test dimostra che ci sono produttori che si
impegnano a fare di meglio. Guardando la tabella in
questa pagina scoprite nomi e cognomi: i caschi che
hanno ottenuto un giudizio accettabile nelle prove di
sicurezza sono quelli che superano solo le prove di
omologazione; mentre i giudizi superiori sono attribuiti ai produttori che hanno dimostrato di aver fatto
sforzi per raggiungere standard di sicurezza maggiori. Come potete vedere, l'impegno del produttore non
si traduce per forza in un prezzo di vendita esoso.
Alcune aziende offrono prodotti a buon mercato con
Materiale (1)
Assorbimento degli urti
Questa è la prova più importante tra quelle di sicurezza. I modelli con
giudizio pessimo non passano le prove di omologazione e sono bocciati anche
nel giudizio complessivo
di laboratorio.
CASCHI INTEGRALI
Sicurezza a buon mercato
in euro min-max
(gennaio 2009)
TABELLA
COME LEGGERLA
il test risulta aperto, le aziende non possono prepararsi in anticipo (magari rinforzando solo alcuni punti del casco), perché non conoscono prima quale sarà
il margine di indagine dell'analisi. Ed è giusto che sia
così. Ogni imprevisto va considerato, anche il più remoto. Questo per l'omologazione dei caschi da moto
non è previsto. Eppure non tutti modelli del test hanno superato la prova. Avere un incidente e subire un
urto con un casco inadatto, che non garantisce un'adeguata protezione, significa mettere seriamente a rischio la propria incolumità. Un problema non teorico,
visto che 4 caschi del test sono bocciati proprio nella
prova di assorbimento degli urti: la più importante.
119
T
as
1513
B
C
A
B
C
C
C
B
B
C
63
LAZER Vertigo
129-135
T
as
1461
C
C
A
B
B
B
C
C
B
B
63
GREX R2 Club
108
T
ad
1410
C
B
A
B
B
C
C
C
C
C
62
SHARK RSI
347-365
F
dd
1540
B
C
A
B
C
D
C
B
B
C
62
SUOMY Vandal
350
F
dd
1480
B
C
A
B
C
D
C
A
B
C
61
SHARK S 650
179-199
T
as
1610
C
C
B
C
C
C
C
C
B
B
61
ARAI Chaser
419-549
F
dd
1490
B
B
B
B
C
D
C
B
B
C
59
70-80
T
as
1415
B
B
A
B
C
C
C
C
C
C
58
250-319
F
dd
1495
C
C
C
C
D
E
C
B
B
C
50
AIROH Speed Fire
AGV Stealth
BIEFFE Syntek
MDS Edge
SUOMY Trek
VEMAR VSREV
200
F
dd
1487
E
B
E
E
C
E
D
C
B
C
x
66-85
T
as
1512
E
B
B
E
C
C
C
C
C
C
x
170
T
as
1551
E
C
A
E
C
B
C
C
B
C
x
250-303
F
dd
1569
E
B
A
E
C
D
C
B
B
C
x
www.altroconsumo.it
ottime caratteristiche, come dimostra la presenza nel
test di tre Scelte Convenienti. A volte il costo dipende
dalla griffe o dalla colorazione diversa, piuttosto che
dalla tecnologia utilizzata. E la sicurezza non è legata
al materiale: ci sono caschi ottimi sia in fibra sia in
termoplastica, anche se i primi costano di più. E ricordate che lo stesso integrale è venduto a cifre molto diverse a seconda del negozio scelto.
La nostra scelta Caschi integrali
Motociclisti più a rischio in Italia
Uno sforzo ulteriore è necessario per migliorare la
sicurezza dei caschi, perché il trend degli incidenti
sulle due ruote nel nostro Paese è in crescita, in controtendenza con altre realtà europee. Da noi, nel 2007,
mentre i morti per incidenti stradali nel complesso
sono diminuiti del 9,5%, tra i motociclisti risultano in
crescita: più 4,5%. L'uso del casco è cruciale. Alcune
statistiche rivelano che chi non lo indossa rischia quasi il doppio di mettere a repentaglio la propria incolumità. La differenza è evidente soprattutto nella guida
in città, dove l'incidenza della mortalità di chi non
protegge la testa è doppia rispetto a chi lo fa. I motociclisti possono ricorrere anche ad altri accessori di
sicurezza (come il guscio che protegge la colonna vertebrale, le tute con protezioni per spalle e ginocchia),
ma il casco è considerato il principale salvavita. ¬
68
NOLAN N62
133-199 euro
Migliore del Test e Migliore
Acquisto per il giudizio molto
positivo sia nelle prove di sicurezza
sia in quelle pratiche.
63
CABERG V2 407
119 euro
Nostra Scelta Conveniente, è la
combinazione di un buon prezzo
con adeguati requisiti di sicurezza.
In particolare è ottima la visiera.
L'ALLACCIATURA È IMPORTANTE
La chiusura del casco ogni tanto va controllata,
per verificarne il buon funzionamento
Esistono tre tipi di allacciatura, con pregi diversi.
Se avete il dubbio che non chiuda bene conviene
contattare il rivenditore per farla controllare. Il cinturino va sempre allacciato e anche in modo corretto: non deve essere né stretto né largo. Una
volta chiuso, deve passarci un dito senza fatica.
Chiusura automatica
a scatto
Deve aprirsi e chiudersi
facilmente, senza
forzature e blocchi.
Preferita dai motociclisti
per la praticità.
Chiusura automatica
con dentatura
Altrettanto sicura, è
facile da aprire e
chiudere (anche con i
guanti). Comoda da
regolare.
Chiusura a doppio anello
Il cinturino non deve
essere sfilacciato né
consumato. Con i guanti
è più difficile da
chiudere rispetto alle
chiusure automatiche.
È la più sicura.
www.altroconsumo.it
63
LAZER Vertigo
129-135 euro
Prodotto sicuro e pratico da usare,
anche con i guanti. Leggermente
più caro degli altri due modelli
premiati come Scelta Conveniente.
La nostra voce
62
GREX R2 Club
108 euro
Buoni i risultati sotto l'aspetto
sicurezza, non offre il meglio nelle
prove pratiche. Scelta Conveniente
per il prezzo piuttosto competitivo.
Quattro modeli del test sono stati eliminati per gravi problemi di sicurezza: non
garantiscono sufficientemente la protezione in caso di urto. Sono stati denunciati al
ministero dello Sviluppo economico e a quello
delle Infrastrutture e dei trasporti. Ma il problema
resta all'origine, ovvero rimane il fatto che i criteri previsti per l’omologazione dei caschi sono
da rivedere. Solo così i consumatori potranno
acquistare prodotti che li proteggono davvero.
A sinistra marca e modello dei caschi bocciati.
BOCCIAT
I
BIEFFE S
yntek
MDS Edg
e
SUOMY
Trek
VEMAR
VSREV
Aprile 2009 Altroconsumo 15
Test
I PRODUTTORI PRECISANO
• In seguito all’uscita dell’articolo su
Altroconsumo, la AGV S.p.A.ci ha chiesto
la pubblicazione della seguente precisazione
“Si comunica ai lettori che la ditta AGV
S.p.A., con riferimento all’articolo
comparso a pagina http://www.
altroconsumo.it/caschi/caschi-motoun-flop-integrale-s239023.htm ha
contestato i contenuti dell’articolo
riguardanti il proprio casco a marchio
MDS modello EDGE.
La società AGV S.p.A. informa che il
proprio casco è conforme alla normativa
ECE 22.05 ed è stato conseguentemente omologato presso gli organi accreditati.
AGV ha messo a disposizione di Altroconsumo i risultati conformi dei test di
controllo relativi al lotto sotto analisi
senza avere ricevuto alcun riscontro in
merito e senza avere ancora ricevuto
comunicazione relativa a quale laboratorio abbia effettuato i test.”
• Suomy S.p.A. ha chiesto, ai sensi
dell’art. 8 della legge 8 febbraio 1948 n.
47, la pubblicazione della seguente
rettifica.
"Il casco Suomy TREK, al pari di tutti gli
altri caschi prodotti da Suomy S.p.A., ha
superato tutte le prove di omologazione,
di qualificazione della produzione,
nonché i controlli continui e periodici
richiesti dal Regolamento ECE/ONU n.
22/05, così come certificato dall’ente
accreditato presso il Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti e dal
Ministero stesso.
In base ai dati forniti a Suomy S.p.A. da
Altroconsumo e relativi alle prove da
quest’ultimo eseguite - dati di cui si
chiede la pubblicazione e la diffusione
mediante la medesima visibilità degli
articoli sopra citati con specificazione di
modalità e condizioni delle prove
medesime ed indicazione del soggetto
che le ha effettuate - risulterebbe che il
casco Suomy TREK non avrebbe
superato la prova di assorbimento degli
urti, riportando valori di HIC superiori a
quelli richiesti dal vigente Regolamento
ECE/ONU n. 22/05.
Al riguardo, in base al combinato
disposto degli artt. 7.3.6 e 10.4.5 di tale
Regolamento, l’efficacia dell’assorbimento, e quindi la sicurezza di un casco,
è da considerarsi soddisfacente quando
16 Altroconsumo Aprile 2009
il valore di HIC sia inferiore a 2640.
Posto che i dati relativi al casco Suomy
TREK forniti da Altroconsumo riportano
valori di HIC pari a 2495/2588 e quindi
inferiori al valore consentito e ritenuto
soddisfacente, il casco Suomy in
questione deve ritenersi conforme alla
normativa vigente ed in grado di
garantire sicurezza e protezione a chi lo
indossa.
Le informazioni contenute negli articoli
sopra citati risultano, pertanto, non
corrette, incomplete e, comunque, non
corrispondenti alla realtà.
Suomy S.p.A. ne chiede, pertanto, la
immediata rettifica, mediante idonee ed
opportune visibilità e rilevanza anche nei
confronti dei mezzi di comunicazione
nazionale e di settore, riservandosi ogni
opportuna azione a tutela dei propri
diritti. ”
• Vemar ha invece espresso la sua
posizione sul web, dopo che ci aveva
avanzato alcune richieste di chiarimento.
Vemar ha precisato che, come indicato
dalla normativa vigente, il casco viene
sottoposto periodicamente ad una
routine di test di verifica che sono stati
tutti regolarmente superati;
- che i risultati dei test effettuati da
Altroconsumo sul casco Vemar Helmets
modello VSREV rientrano nei valori di
conformità stabiliti dalla normativa
attualmente vigente in materia di
omologazione, ovvero il regolamento
ECE 22/05, come può essere confermato da qualunque laboratorio abilitato.
- che nessun casco Vemar Helmets
modello VSREV è stato ritirato dal
mercato nè sussistono le condizioni per
il suo ritiro.
LA NOSTRA REPLICA
Nel test di sicurezza su caschi moto
integrali, Altroconsumo ribadisce la
correttezza e fondatezza dei propri dati e
della valutazione degli stessi: i prodotti
acquistati nei negozi e portati in un
laboratorio europeo accreditato per
l’omologazione dei caschi moto non
hanno superato le prove di impatto
previste dalla norma di omologazione
ECE 22-05. Abbiamo informato il
ministero delle Infrastrutture e Trasporti
dei risultati e chiesto che siano ritirati dal
mercato poiché non assicurano una
protezione adeguata della testa.
• I produttori sono stati informati dei
risultati a gennaio 2009. Tutte le risposte
ricevute sono state valutate dai nostri
esperti. VEMAR non ha risposto ai
risultati inviati e ha reagito solo in seguito
al nostro comunicato stampa.
• Per motivi deontologici non riveliamo
mai i nomi dei laboratori cui affidiamo i
test (come ci ha richiesto AGV), per
evitare che gli stessi possano subire
pressioni dai produttori.
• Il laboratorio che ha eseguito il test è
accreditato per la certificazione dei caschi
moto, le prove eseguite e la valutazione
dei risultati sono esaustivamente
descritte dalla ECE 22-05.
• La normativa ECE 22-05 prevede
identiche prove per il primo lotto e i
successivi; ma differenti valutazioni dei
risultati fra gli uni e gli altri. Avendo
prelevato i caschi sul mercato, abbiamo
fatto riferimento alle valutazioni che si
applicano ai lotti successivi al primo.
• Suomy SpA fa riferimento al valore di
HIC per la valutazione dell’efficacia di
assorbimento degli urti. Tale valore è
fondamentale poiché rappresenta la
capacità del casco di assorbire l’energia
prodotta dall’impatto. Letteralmente è il
criterio che valuta i possibili danni alla
testa (HIC =Head Injury Criterion).
Altroconsumo ha usato il valore limite
previsto dalla norma per la verifica di
conformità della produzione e i test di
routine (ovvero HIC inferiore a 2400),
senza considerare il margine di tolleranza
del 10% invocato da diversi produttori, in
quanto non applicabile nel caso specifico.
• Tutti i prodotti da noi bocciati non
rientrano nei valori di conformità stabiliti
dalla normativa attualmente vigente in
materia di omologazione, pertanto li
abbiamo segnalati al ministero delle
Infrastrutture.
• Il numero della rivista con il test sui
caschi è stato chiuso in redazione il 10
marzo, quindi molti giorni prima
dell'indagine sui caschi della Guardia di
Finanza di Genova. È pertanto infondata
l'accusa di aver cavalcato l'onda
dell'indagine con un facile
sensazionalismo.
www.altroconsumo.it

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