Albicocca scheda 258KB Jun 15 2016 12:45:01 PM

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Albicocca scheda 258KB Jun 15 2016 12:45:01 PM
ALBICOCCA
Nome scientifico: Prunus armeniaca L.
Famiglia: Rosaceae
Provenienza: Cina Nord Orientale
Stagionalità: Primavera-Estate
SIGNIFICATO DELLA PAROLA
Il nome scientifico "prunus armeniaca” o” armeniacum”(come la chiamavano i Romani) significa ”mela armena”e
deriva dall’Armenia territorio di provenienza del frutto. L’albicocca era anche denominata”praecox”,cioè precoce
perché maturava prima della pesca. Il nostro albicocca, così come l’abricot francese, l’apricot inglese e lo spagnolo
albaricoque derivano invece dall’arabo al-barqu(=susina).
STORIA DEL FRUTTO E PROVENIENZA
L’albicocco è una pianta originaria della Cina nord orientale al confine con la Russia. La sua presenza risale a più di 5000
anni fa. Da lì si estese lentamente verso ovest attraverso l’Asia centrale sino ad arrivare in Armenia dove, si dice, venne
scoperta da Alessandro Magno.
I Romani la introdussero in Italia e in Grecia nel 70-60 a.C., ma la sua diffusione nel bacino del Mediterraneo fu
consolidata successivamente dagli arabi.
VALORI NUTRIZIONALI
Albicocche (150 g)
Calorie
42
Proteine
0,6 g
Glucidi
10,2 g
Lipidi
0,1 g
Fibre alimentari
2,25 g
COSA CONTIENE / CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI
Contiene una discreta quantità di zuccheri ed è soprattutto ricca di vitamina A, vitamina C, calcio e potassio. E’ più
digeribile se mangiata matura.
AA.VV. Frutta e verdura. Manuale di corretta alimentazione nella scuola. Regione del Veneto, Assessorato alla Sanità,
2001.
Antiossidanti
Le albicocche contengono diversi antiossidanti, in particolare composti fenolici della famiglia dei flavonoidi. Questi
composti permettono di neutralizzare i radicali liberi del corpo, prevenire la comparsa di malattie cardiovascolari, di
alcuni tumori e di diverse malattie croniche. Il contenuto di antiossidanti delle albicocche secche sarebbe superiore a
quello delle albicocche fresche. Le puree, le confetture e il succo (nettare) d’albicocca contengono sostanzialmente gli
stessi composti antiossidanti, ma in quantità minore rispetto alle albicocche fresche o secche.
Le albicocche contengono anche i carotenoidi, principalmente beta-carotene, un carotenoide che contribuisce
largamente al suo colore arancione. Nell’organismo, il beta-carotene ha la capacità di trasformarsi in vitamina A. In
generale, il contenuto di carotenoidi presenti nella buccia delle albicocche è da 2 a 3 volte più elevato rispetto a quello
nella polpa. Sebbene, a porzione equivalente, l’albicocca fresca contenga due volte meno beta-carotene rispetto alla
carota (una delle fonti migliori), resta una fonte molto interessante.
Fibre
Le albicocche, fresche e secche, sono una fonte di fibra alimentare. Una porzione di albicocche fresche copre circa l’8%
dell’apporto quotidiano di fibre minimo raccomandato per l’adulto. Una porzione di albicocche secche (30 g) copre il
25% dello stesso fabbisogno.
Zuccheri
La quantità di zucchero contenuta in una albicocca secca è la stessa di un’albicocca fresca. Ma come in tutta la frutta
secca, lo zucchero è più concentrato. Il processo di disidratazione della frutta, diminuisce il loro contenuto d’acqua e
concentra il contenuto di zucchero, ma anche di diversi nutrienti, incluse le vitamine e i minerali. Questo rende
l’albicocca e gli altri frutti secchi alimenti interessanti dal punto di vista nutrizionale.
PRECAUZIONI
I solfiti
I solfiti sono composti naturalmente presenti negli alimenti e nell’organismo, ma si trovano anche sotto forma di
additivi alimentari.
Le albicocche secche e i prodotti contenenti albicocche – come la confettura – possono essere una fonte di solfiti. Per
le persone allergiche ai solfiti è essenziale leggere bene le etichette, per evitare di consumare prodotti alimentari che
ne contengano. Anche se la regolamentazione in questo settore è severa, occasionalmente si trovano solfiti non
dichiarati in alcuni prodotti, anche a base di albicocche. Sono ora disponibili sul mercato albicocche secche senza
solfiti.
La sindrome d’allergia orale
L’albicocca fa parte di quei frutti che possono causare la sindrome da allergia orale. Questa sindrome è una reazione
allergica ad alcune proteine di una serie di frutti, verdure e noci.
Queste persone hanno esperienza di prurito e una sensazione di bruciore a bocca, labbra e gola. I sintomi possono
comparire, poi scomparire, solitamente pochi minuti dopo aver consumato o toccato l’alimento incriminato.
Ad esempio può accadere che una persone allergica al polline di betulla, consumando albicocca cruda (la cottura
solitamente degrada le proteine allergeniche), possa sviluppare più facilmente una reazione allergica. In assenza di altri
sintomi questa reazione non è grave e il consumo di albicocca non deve essere evitato sistematicamente. Tuttavia è
raccomandato consultare un allergologo al fine di determinare la causa della reazione. Quest’ultimo sarà in grado di
valutare se devono essere adottate precauzioni speciali/particolari.
BENEFICI PER LA SALUTE
Diversi studi prospettici ed epidemiologici hanno osservato che un consumo elevato di frutta ed ortaggi diminuisce il
rischio di malattie cardiovascolari, di certi tumori e di altre malattie croniche.
L’albicocca come fonte di fibre, contribuisce in particolare a: prevenire la costipazione e diminuire il rischio di cancro al
colon. Le proprietà lassative dell’albicocca sono dovute alla presenza di uno zucchero chiamato sorbitolo.
Le albicocche sono un ottimo ricostituente naturale, ci aiutano in estate a combattere la spossatezza derivata dal caldo
e dalla perdita di liquidi, e consumate al mattino prevengono stati anemici (soprattutto dovuti a carenza di ferro),
pressione bassa e stanchezza mentale.
E’ controindicata per chi soffre di calcoli renali.
CURIOSITA’
Sembra che gli Hunza, un popolo che vive ai confini tra Pakistan settentrionale e Cina, debbano la loro famosa
longevità all'abitudine di mangiare notevoli quantità di albicocche secche.
Una leggenda armena racconta che in origine l’albicocco era solo una pianta ornamentale con bei fiori bianchi; quando
l’Armenia venne invasa fu ordinato di abbattere tutti gli alberi che non producevano frutto per ottenerne legname e
questo sarebbe stato anche il destino dell’albicocco se una fanciulla non avesse pianto sotto la sua chioma per tutta la
notte; al mattino sull’albero erano cresciuti dei frutti dorati: le albicocche appunto.
In altre leggende viene anche indicata come il frutto proibito assaggiato da Adamo ed Eva al posto della mela.
Un’altra notizia si ha dai trattati medici arabi: qui pare che venisse usata per curare il mal d’orecchi. Nella tradizione
popolare inglese sognare l’albicocca porta fortuna, mentre altrove simboleggia la timidezza in amore; secondo un’altra
versione se la si sogna secca preannuncia perdite e danni.
Il frutto ha dato il nome a una tonalità di colore arancione chiaro, a metà tra giallo e rosa.
La cosmesi naturale consiglia il succo per dare tonicità alle pelli normali, come emolliente per le mani, per creare
maschere antirughe oppure per favorire l’abbronzatura.
Tonico per le pelli normali
Si centrifuga il succo di un'albicocca matura e lo si stende sul viso precedentemente pulito, lasciando che venga
assorbito. Si toglie l'eccesso con un batuffolo di cotone imbevuto in acqua tiepida.
Impacco idratante
Si mettono in poca acqua bollente due albicocche spezzettate e si lasciano in infusione per tre minuti, poi si scolano e
si lasciano raffreddare. Dopo aver schiacciato i frutti fino a ottenere una polpa morbida, si aggiunge un cucchiaio di olio
d'oliva. Si stende l’impasto sul viso lasciandolo agire per venti minuti ed infine si risciacqua. Si applica una o due volte
a settimana.
Maschera per l'abbronzatura
Prima di cominciare a esporsi al sole si può preparare la pelle con una maschera ottenuta schiacciando la polpa di
cinque albicocche da tenere in posa sul viso per almeno venti minuti.
Emolliente per le mani
Un composto centrifugato di questi frutti è un toccasana per le mani stanche e screpolate che immerse per dieci
minuti di relax diventano morbidissime.
Maschera antirughe
Si schiacciano quattro albicocche in un mortaio con un cucchiaio di yogurt intero. Si applica il composto sul viso pulito
per quindici minuti e poi sciacquare con acqua tiepida. Il trattamento va ripetuto due volte alla settimana. Si tratta di
una maschera antirughe nutriente per il suo apporto di vitamina A che risveglia le cellule epidermiche e dona un
colorito sano.
SCELTA E CONSERVAZIONE
Scelta
L'albicocca deve avere buccia liscia e vellutata, senza grinze, ammaccature o tagli evidenti. Il colore deve essere vivo,
dal giallo all'arancio. Non si devono acquistare frutti troppo acerbi, duri, con tinte verdi poiché non svilupperanno mai
il sapore del frutto maturo.
Al tatto deve risultare non eccessivamente dura e la polpa se premuta deve cedere leggermente. Deve avere un buon
profumo dolce.
Conservazione
A temperatura ambiente: ideale per le albicocche non ancora completamente mature. Poi porre in frigorifero,
altrimenti durano solo 1-2 giorni.
In frigorifero: all’interno di sacchetti o contenitori di plastica si conservano per 6-7 giorni.
Lavare solo prima di mangiarle.
COLTIVAZIONE E STAGIONALITA’
L’albicocco è una pianta dalle dimensioni medie che può raggiungere un’altezza di circa 7 metri, anche se in rari casi
può arrivare a sfiorare i 9 metri; ha foglie verdi a forma di cuore e con i margini seghettati, i fiori sono di un bel colore
bianco-roseo. Il frutto, l’albicocca, è una drupa carnosa di forma ovoidale e con seme osseo. Il colore della buccia
cambia a seconda delle varietà; si va dal giallo chiaro all’arancio intenso.
L’albicocco è una pianta molto versatile che sa adattarsi anche se teme i ristagni idrici. Può essere coltivato in pianura
come in altitudine (nelle zone caratterizzate da climi temperati, la pianta può essere coltivata anche a 2.000 metri di
altezza e più). La pianta teme le gelate tardive che si dovessero verificare durante la fase di fioritura o dopo
l’allegagione (la trasformazione da fiore a frutto).
Per quanto concerne l’esposizione, è preferibile posizionare la pianta in una zona parzialmente ventilata e priva di
umidità; ciò serve alla prevenzione di patologie fungine, avversità alle quali l’albicocco è purtroppo molto soggetto.
Il periodo di raccolta varia in funzione della varietà: da Maggio per le varietà precoci a Luglio per le varietà tardive.
La pianta dell’albicocco può essere trapiantata tra Ottobre e Marzo e può essere a radice nuda o in vaso con altezze di
60 -100 cm del fusto. La fruttificazione interviene 2/3 anni dopo la messa a dimora.
ECOLOGIA E AMBIENTE
La frutta, in particolare l’albicocca, ha bisogno di maturare sulla pianta per avere tutte le qualità nutritive e le
caratteristiche gustative.
La scelta di privilegiare prodotti locali (Kilometro zero) permette di lasciare più a lungo i frutti sulla pianta e inoltre di
ridurre le conseguenze ambientali dei trasporti sulle lunghe distanze.
Negli ultimi anni è cresciuta una forte sensibilità della domanda verso forme di agricoltura e di consumo “sostenibili”.
Ne sono nate iniziative tese a privilegiare prodotti locali (kilometro zero).
COME PREPARARLE
Il frutto viene consumato tal quale oppure sciroppato, sotto spirito, come marmellata o confettura per preparare
ottime crostate, e anche essiccato; ottima anche sulle crostate di frutta mista insieme per esempio a pesche e banane.
E come molti sapranno è proprio la marmellata di albicocche a essere utilizzata per farcire la celebre torta Sacher,
tipica della tradizione dolciaria Austriaca.
Oltre al frutto, in pasticceria, vengono usati anche i semi chiamati armelline (o mandorle amare), come ingrediente in
sciroppi, liquori e amaretti in abbinamento alle mandorle dolci; il tutto in quantità limitate (solo come aroma) dato
che contengono un derivato dell’acido cianidrico che consumato in dosi elevate sarebbe tossico.
Il loro gusto lievemente acidulo le rende adatte anche ad accostamenti salati come le salse di accompagnamento alle
carni rosse.
RICETTE E IDEE IN CUCINA
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torta albicocche pesche
Riferimenti
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http://www.passeportsante.net/fr/Nutrition/EncyclopedieAliments/Fiche.aspx?doc=abricot_nu
http://www.lospicchiodaglio.it/ingrediente/albicocche
www.alimentipedia.it/albicocca.html
http://www.orodellaterra.it/Prodotti.aspx?oidcat=70639899-473c-4285-a789-8095adf2e9fe
www.lapelle.it