la scheda di presentazione del laboratorio corale

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la scheda di presentazione del laboratorio corale
Coro polifonico «Andrea Gabrieli»
in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti Tadini
LABORATORIO CORALE
PER L’APPRENDIMENTO DELLA MUSICA ATTRAVERSO IL CANTO
Progetto
a cura di Francesco Gatta
Lovere, anno 2012-13
Premesse
Perché un laboratorio corale?
1. L'esistenza di numerose realtà corali nel territorio di Lovere evidenzia un vivace interesse per la
tradizione canora di gruppo. In particolare, il Coro Polifonico «Andrea Gabrieli» da molti decenni
manifesta la propria passione per la coralità mediante una continua ed apprezzata presenza,
nell'ambito della musica corale soprattutto sacra, in varie manifestazioni religiose e civili, esibendosi
anche al di fuori dei confini locali.
2. È proprio dello spirito corale il desiderio di un più ampio coinvolgimento di persone, nonché di maggiori
e sempre più proficui rapporti con la Comunità; tanto da sollecitare negli stessi cantori membri del
gruppo la ricerca e la messa a punto di nuove proposte orientate in tal senso.
3. Questi due precedenti punti sono le molle che ispirano il Coro Polifonico «Andrea Gabrieli»
nell'elaborazione del presente progetto; che, in pratica, intende predisporre un percorso pluriennale
avente i seguenti scopi:
a. fornire ai cittadini di Lovere e dintorni l'opportunità di apprendere i primi rudimenti della musica
– e magari anche qualcosa di più – attraverso la pratica vocale corale e mediante metodologie
aggiornate, lontane da scoraggianti tecnicismi e da rigidi accademismi;
b. dare l'opportunità ai cantori del Coro «A. Gabrieli» desiderosi di migliorarsi, di partecipare – in
loco, gratuitamente o con costi ridotti e sotto la supervisione del proprio maestro – ad una serie
di incontri utili per l'accrescimento delle proprie competenze vocali e musicali generali;
c.
fornire ai cantori delle corali presenti sul territorio la possibilità di migliorarsi, vocalmente e
musicalmente, sotto la guida di docenti professionisti e con un impegno economico contenuto
(ciascun cantore già membro di qualche compagine vocale, dunque, potrà farsi portatore,
all'interno del proprio gruppo corale, di rinnovate competenze vocali e musicali generali);
d. rafforzare e rinnovare la presenza nel territorio da parte dello stesso Coro, aprendosi a nuove
opportunità di scambio e confronto con persone che condividono un po' gli stessi interessi, lo
stesso amore per la musica, soprattutto quella vocale, specialmente nella dimensione corale;
e. contribuire, quindi, a divulgare la buona musica vocale corale e il gusto per l'esecuzione
accurata: sia per quanto riguarda gli aspetti vocali, sia per ciò che concerne un'interpretazione
storicamente corretta;
f.
fornire, infine, spunti metodologici sia ai maestri di coro sia ad insegnanti della scuola (dalla
scuola dell’infanzia alla scuola primaria e alle scuole secondarie), utili per una aggiornata
educazione musicale che abbia al suo fondamento l’uso della voce e il canto corale.
Struttura del corso
Finalità e obiettivi, contenuti e mezzi.
Il Laboratorio corale ha come finalità principali:
1. la graduale alfabetizzazione musicale attraverso il canto corale;
2. la promozione di competenze corali di base: cantare e stare insieme, collaborando
armoniosamente ad un comune progetto vocale di gruppo, con adeguata preparazione vocale e
musicale generale;
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3. una formazione musicale di base a completamento della propria cultura personale, a livelli
dignitosamente amatoriali.
Obiettivi generali, dunque, sono:
1. la formazione o il miglioramento delle capacità percettive uditive (educazione dell'orecchio);
2. la formazione o il miglioramento del senso ritmico (educazione ritmica);
3. lo sviluppo di coordinamenti psicomotori adatti ad una idonea padronanza vocale;
4. la capacità di intonare facili brani vocali ad una e più voci sia per imitazione, sia decodificando la
notazione musicale su pentagramma;
5. la formazione dell'attitudine a cantare polifonicamente: saper ascoltare gli altri sapendo ascoltare
sé stessi.
Obiettivi più specifici saranno elaborati, articolati nel tempo e nel livello dei contenuti, una volta in possesso di
conoscenze dettagliate relative ai prerequisiti degli iscritti al corso.
Tali obiettivi, comunque, saranno relativi ai seguenti contenuti:
il suono: i parametri fisico-acustici dell'evento sonoro, con particolare riferimento agli aspetti vocali; timbro e
dinamica: le voci nel canto di tradizione corale classica polifonica e popolare, la variazione timbrica e dinamica
secondo usi diffusi nelle tradizioni interpretative vocali corali; ritmo: pulsazione e andamento, cellule ritmiche
semplici ed anche qualche gruppo irregolare e facili sincopi, metri (tempi) binario, ternario, quaternario, semplici
e composti, variazioni agogiche nelle tradizioni interpretative vocali corali; melodia e armonia: intervalli
melodici e armonici, all’interno di diversi sistemi musicali (scale pentatoniche, scale tonali maggiori e minori,
modi medievali, esperienze anche con scale e sistemi d’altro tipo), monodie, monodie accompagnate, accordi,
esperienze polifoniche; forma: A-B e varianti, ostinato, tema variato, rondò ed altre semplici strutture, canoni e
semplici fughe...; genere e stile: i generi e gli stili più diffusi nell’ambito classico e popolare, senza preclusioni
per il genere popular (la musica cosiddetta "leggera", pop) e con qualche spazio ad esperienze di derivazione
jazzistica.
Da trattarsi con i seguenti mezzi:
la voce; suoni con il corpo ed eventualmente con gli oggetti; eventuale uso di strumenti elementari (tipo
strumentario Orff, in uso oramai da decenni anche nelle scuole italiane: metallofoni e xilofoni, flauti dolci,
tamburelli, triangoli, eccetera); alcuni strumenti tradizionali (chitarra, tastiere...) più che altro utilizzati dai
docenti; brani di repertori tipicamente didattici, e brani popolari e classici per voce e strumenti (canti
solistici, brani corali, cori parlati, musica d’insieme strumentale/vocale...), nonché brani popular (canzoni e
canzonette di varie epoche e diversi stili); repertorio facile per l’ascolto (brani classici e popolari); musica
abbinata ad altri linguaggi (per es. le colonne sonore).
Tempi, spazi, materiali; persone e compiti; costi.
ISCRITTI = donne e uomini: età minima 15 anni, senza limiti verso l'alto.
AMMISSIONE = non sono necessari requisiti particolari.
DURATA E SAGGI = da Ottobre-Novembre a fine Maggio, con la previsione di una o più performance pubbliche
(saggi-concerto) a Giugno, possibilmente in luoghi socialmente e culturalmente cruciali (oltre alla sede del
Gabrieli e o alla Tadini, potrebbe essere simpatico ed utile – al Laboratorio stesso ed alla Comunità – esibirsi
presso scuole, case di riposo, biblioteche... ovviamente una volta accertato un adeguato livello esecutivo del
gruppo dei partecipanti).
FREQUENZA = una volta la settimana, in un giorno da stabilire (meglio il martedì), grosso modo dalle 20.30 alle
22.30, con possibilità di partecipare attivamente, più volte nell'arco dell'anno, alle prove del Coro «Gabrieli»
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dalle 20.30 alle 22.30 il venerdì (opzione consigliata a chi non abbia altre l'opportunità di cantare in gruppi
corali).
NUMERO ALUNNI E LIVELLI = Sono previsti, per questo primo anno, due livelli: un livello base, destinato a chi non
ha nessuna competenza musicale o quasi; un livello avanzato. Sono anche previste alcune ore aggiuntive per
consentire a corsisti che ne sentano la necessità di recuperare eventuali dislivelli con il gruppo di appartenenza.
Un numero minimo di partecipanti potrebbe calcolarsi intorno alle 12 presenze.
DOCENTI E CORSI = sono previste due tipologie basilari di corso: «Musica di base e coro» e «Vocalità», affidati
entrambi al m° Francesco Gatta; sono inoltre previsti uno o più incontri di «Guida all'ascolto della musica
corale» e l’eventuale intervento di altri docenti (esperti di vocalità e di ascolto guidato).
MODALITÀ D’ISCRIZIONE E COSTI = iscrizione annuale (quota associativa): da stabilirsi; frequenza mensile:
dovrebbe aggirarsi intorno a € 25.00 per ciascun iscritto, ma molto dipenderà e dal numero degli iscritti, e da
eventuali contributi esterni finalizzati – giustappunto – al contenimento della spesa. Contributo agli insegnanti:
da stabilirsi. Manutenzione e materiali: si utilizzeranno il guadagno netto delle iscrizioni e delle frequenze al
corso stesso, nonché i contributi economici provenienti al Coro dall'esterno, per l'acquisto e per la
manutenzione di quanto risulterà didatticamente necessario; si utilizzeranno materiali in dotazione al Coro
«Gabrieli» e all’Accademia Tadini.
MATERIALI NECESSARI = tastiera, leggio, lavagna, fotocopie per i corsisti; l'acquisto di testi musicali sarà a carico
dei partecipanti al Laboratorio. Più avanti si potrà pensare anche all'utilizzo di un computer con software
musicale; nonché a strumenti elementari (percussioni a suono indeterminato e determinato, tipo strumentario
Orff).
Metodologia.
MODULI DEGLI INCONTRI E COORDINAMENTO = Generalmente gli incontri saranno condotti dal m° Gatta, il quale si
occuperà sia della formazione musicale di base (educazione dell'orecchio, educazione ritmica, lettura
intonata...) e dell'esperienza di canto in coro, sia dello studio della vocalità (emissione, articolazione,
risonanza...). Nell’incontro settimanale saranno destinati 30' al 1° livello, poi – di seguito – un'ora ai due livelli
insieme (esperienze corali), infine 30' al 2° livello (sarà consentita, agli iscritti che lo desiderino e con
l'approvazione del maestro, la presenza a entrambe i livelli, nonché – come già detto – la partecipazione a più
prove del Coro «Gabrieli»). In alcuni casi (se ne prevedono da uno a tre nell'arco dell'anno di corso), potrebbe
subentrare un docente per la «Guida all'ascolto della musica corale» ed eventualmente anche uno per la
«Vocalità». Il coordinamento organizzativo e la supervisione didattica dell'iniziativa sono a cura della Coro
«Andrea Gabrieli», nelle persone, rispettivamente, del presidente e del direttore della stessa; il tutto in stretta
collaborazione con l’Accademia Tadini.
MODI DI LAVORARE = Si utilizzeranno diverse modalità di conduzione del Laboratorio: dalla pratica musicale
empirica (fare per imparare: la più utilizzata), alla lezione dialogata, alla lezione frontale (per fornire spiegazioni,
per riflessioni e appunti).
Ad ogni modo gli incontri saranno condotti, ogni volta possibile, secondo le seguenti metodologie:
attive: si favoriranno prioritariamente esperienze coinvolgenti attivamente i corsisti;
induttive: dalla pratica musicale alla concettualizzazione, dall’esperienza concreta alle regole della grammatica
musicale;
con gruppi medi, piccoli e con singoli corsisti: dapprima tutti insieme, poi per gruppi di varie dimensioni, sino
alla performance – breve e facile – esperita singolarmente, così da migliorare le capacità individuali;
intra-disciplinarmente: coordinando fra loro i vari elementi che compongono l’area disciplinare musicale;
anche interdisciplinarmente: intrecciando fra loro – senza forzature – i concetti portanti dell’area disciplinare
musicale con quelli di aree diverse, per una visione più organica e produttiva della realtà; passando da una
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forma di linguaggio ad un'altra, per una maggiore elasticità e armoniosità comunicativa e di pensiero, oltre che
per una più significativa incorporazione delle informazioni;
ricorsivamente: con ritorni “a spirale” di medesimi argomenti, per approcci sempre più approfonditi e maturi;
esplicitando obiettivi/contenuti/metodi: secondo non burocratiche ed elastiche tecniche delle “Pedagogie per
obiettivi”, anche con spunti presi a prestito da altre aggiornate metodologie;
valutando prima/durante/dopo: ancora secondo il modello delle Pedagogie per obiettivi (valutazione diagnostica
iniziale, valutazioni formative intermedie, valutazione sommativa conclusiva); utilizzando più strumenti (dal
questionario, al test, all’osservazione diretta...: tutto ciò che sarò ritenuto necessario al buon funzionamento del
percorso di insegnamento-apprendimento);
con strategie ed espedienti didattici vari ed aggiornati: oltre ai citati rimandi metodologici, faranno parte del
repertorio didattico dei conduttori anche tecniche di “animazione”, nonché riferimenti di metodo ai “padri storici”
della didattica musicale occidentale (da Jaques-Dalcroze a Kodály e Roberto Goitre, eccetera);
con attenzioni mirate agli aspetti relazionali e comunicativi: niente lezione accademica, niente “distacco”
docente-discente, ma ascolto e rispetto reciproci, comunicazione aperta e democratica.
Conclusioni
Lo spirito del Laboratorio corale, così come il Coro polifonico «Andrea Gabrieli» lo concepisce, è quello della
sana divulgazione della musica vocale di gruppo, da vivere attivamente, e all'insegna di un autentico spirito
corale: stare insieme per cantare e per il piacere di condividere esperienze ed emozioni, con l'umiltà necessaria
per coltivare con gusto e perizia – ciascuno con le proprie personali ed irripetibili risorse – un dignitosissimo e
gratificante hobby.
Curricolo di Francesco Gatta
Si è diplomato in Musica corale e Direzione di coro nel 1976, ha conseguito la maturità
socio-psicopedagogica. Ha compiuto anche studi di composizione e pianoforte, seguito
corsi di direzione d’orchestra, organo, canto, musica elettronica e discipline musicologiche,
perfezionandosi in direzione di coro (conseguendo, tra l’altro, il Master Europeo biennale
in “Kapellmeister” presso il Centro Europeo di Formazione Corale a Vicenza) e in didattica
della musica. Tra i docenti: G. Acciai, A. Bortone, L. Chailly, R. Goitre, G. Manzoni, K.
Suttner. Dal 1978 affianca all’insegnamento al conservatorio l’attività artistica e l’impegno
musicologico: dirigendo cori (tra gli altri: il Coro “S. Zenone” di Passirano, il Coro
polifonico “L. Marenzio” di Darfo, la Corale “S. Giulia” di Cazzago) sia a cappella sia
accompagnati da organisti e orchestre, progettando e conducendo incontri di animazione
musicale (nel febbraio 2004 ha ideato, fra l'altro, una spettacolo musicale animato, replicato
più volte presso l'Auditorium Parco della musica di Roma), occupandosi di critica musicale
per conto di quotidiani, riviste e teatri (fra cui il Comunale di Bologna). Ha pubblicato testi
di pedagogia musicale per importanti editori (fra cui Principato, RCS-Sansoni, Ricordi,
SEI). Dal 1976 tiene corsi d’aggiornamento e seminari per insegnanti di scuole di ogni
ordine e grado e partecipa a convegni e master. Attualmente è titolare della cattedra di
“Pedagogia musicale” presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano; dirige il Coro
polifonico «A. Gabrieli» da febbraio 2012.
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