piano dell`offerta formativa - Istituto Comprensivo "Enrico Fermi"
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piano dell`offerta formativa - Istituto Comprensivo "Enrico Fermi"
Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2014-2015 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 INDICE 1. 2. 3. 4. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ..............................................................3 PRINCIPI FONDAMENTALI ..............................................................................3 FINALITÀ ....................................................................................................4 CONFIGURAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA..........................................5 4.1 Formazione e composizione dell’IC .............................................................5 4.2 Caratteristiche strutturali degli edifici .........................................................6 4.3 Risorse umane ........................................................................................9 5. L’ ORGANIZZAZIONE .................................................................................. 10 5.1 Organigramma funzionale di Istituto ........................................................ 10 5.1.1 Organismi dell’Istituzione scolastica.................................................... 10 5.1.2 Organigramma personale docente ...................................................... 10 5.1.3 Organigramma personale ATA ........................................................... 17 5.2 Organizzazione oraria ............................................................................. 18 5.2.1 Il tempo scolastico ........................................................................... 18 5.2.2 Orario settimanale delle lezioni .......................................................... 19 5.2.3 Orario docenti ................................................................................. 19 5.2.4 Organizzazione orario docenti/insegnamenti ........................................ 20 5.3 Assegnazione docenti alle classi ............................................................... 21 6. I SERVIZI .................................................................................................. 22 6.1 I servizi aggiuntivi ................................................................................. 22 6.2 I servizi amministrativi ........................................................................... 23 7. LE RELAZIONI ............................................................................................ 24 7.1 Patto Educativo di Corresponsabilità ......................................................... 24 7.2 Patto educativo di corresponsabilità Scuola dell’Infanzia .............................. 25 7.3 Patto educativo di corresponsabilità Scuola Primaria ................................... 26 7.4 Patto educativo di corresponsabilità Scuola Secondaria di Primo grado .......... 28 7.5 Relazioni scuola-famiglia......................................................................... 29 7.6 Continuità didattico – educativa ............................................................... 30 7.7 Rapporti scuola – agenzie culturali esterne ................................................ 30 8. LA SCUOLA E L’INTEGRAZIONE .................................................................... 31 8.1 Il progetto accoglienza dell’Istituto Comprensivo ........................................ 33 8.2 Ruoli e compiti per l’integrazione ............................................................. 34 8.3 Integrazione alunni stranieri.................................................................... 40 8.4 Protocollo di accoglienza dei bambini Neo Arrivati in Italia (NAI) 2014-2015 .. 44 8.5 Piano annuale per l’inclusività 2014/15 ..................................................... 45 8.6 Istruzione domiciliare ............................................................................. 47 9. LA DIDATTICA ........................................................................................... 47 9.1 L’offerta formativa della Scuola dell’Infanzia .............................................. 47 9.1.1 Obiettivi generali del processo formativo ............................................. 47 9.2 L’offerta formativa della Scuola Primaria ................................................... 49 9.2.1 Obiettivi generali del processo formativo ............................................. 49 9.2.2 Curricolo obbligatorio ....................................................................... 50 9.2.3 Attività laboratoriali.......................................................................... 50 9.3 L’offerta formativa della scuola secondaria di I grado .................................. 51 9.3.1 Premessa ........................................................................................ 51 9.3.2 Curricolo obbligatorio ....................................................................... 52 10. PROGETTAZIONE ...................................................................................... 53 10.1 Criteri progettuali ................................................................................ 53 10.2 Documentazione dei Progetti ................................................................. 55 1 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 11. LA FORMAZIONE ...................................................................................... 55 12. LA VALUTAZIONE ..................................................................................... 55 12.1 Valutazione degli alunni ........................................................................ 55 VALUTARE QUANDO ....................................................................................... 57 VALUTARE COME ........................................................................................... 58 12.2 Valutazione esterna: Prove INVALSI ....................................................... 63 12.3 Esami di stato ..................................................................................... 63 CONSIGLIO ORIENTATIVO .............................................................................. 70 12.4 Valutazione del Piano dell’offerta formativa ............................................. 71 12.5.Procedura dei reclami ........................................................................... 71 ALLEGATI ...................................................................................................... 72 Il regolamento di istituto ................................................................................. 72 Calendario scolastico 2014-2015 .................................................................... 114 Certificazione delle competenze scuola primaria ............................................... 115 Piano Progettuale Annuale 2014-2015 ............................................................. 127 PIANO ANNUALE USCITE DIDATTICHE E VISITE DI ISTRUZIONE ........................ 137 2 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 1. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA La natura e lo scopo del presente documento sono definiti dall’articolo 3 del Regolamento in materia di Autonomia delle Istituzioni scolastiche (DPR 8 marzo 1999, n.275) in cui si esplicita che: “Il Piano dell’offerta formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Formulare il Piano dell’Offerta Formativa (POF) significa individuare ed esplicitare i modelli teorici di riferimento, le scelte valoriali, didattiche, psicopedagogiche e organizzative che la Scuola intende utilizzare per realizzare il suo compito istituzionale. È elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di Istituto. Il Piano è adottato dal Consiglio di Istituto.” 2. PRINCIPI FONDAMENTALI Compito della scuola è quello di fornire un Servizio di Istruzione che sia nel contempo promozione culturale e contributo alla formazione dell'alunno come uomo e come cittadino. Poiché tale servizio risponde al diritto di ogni persona ad essere istruita per essere capace di ragionamenti e pensieri propri, la scuola tutela il principio dell’uguaglianza, riconoscendo pari dignità a ciascun alunno indipendentemente da sesso, etnia, lingua, religione, condizioni psico-fisiche e ambiente socio-culturale di provenienza. Per ciò stesso garantisce imparzialità nell'erogazione del suo servizio, attenendosi a principi di obiettività ed equità. Essendo l'istruzione non solo un diritto ma anche un dovere, la Scuola pone molta attenzione al rispetto dell'obbligo scolastico e si sforza di concorrere alla rimozione delle cause che potrebbero ostacolarlo. Per tale motivo tiene costantemente sotto controllo la frequenza alle lezioni, così come richiede alle sue componenti impegno a garantire regolarità e continuità nell'erogazione del servizio. Consapevole della complessità del processo formativo, la scuola ricerca la collaborazione di quanti ad esso concorrono e in particolar modo dei genitori, naturalmente nel rispetto e nella salvaguardia delle reciproche competenze. 3 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 I comportamenti di tutti (personale della scuola, alunni, genitori) devono tendere al raggiungimento degli obiettivi generali del servizio dal momento che, in una logica di gestione partecipata, tutti sono protagonisti e responsabili. Scuola autonoma, aperta e democratica, che si pone, attraverso le sue proposte formative, come elemento di promozione culturale nel territorio di appartenenza. Scuola della trasparenza, in grado di fornire informazioni complete sul servizio erogato e capace di giustificare le proprie scelte e decisioni. Scuola organizzata, in cui efficienza, efficacia e flessibilità regolano l'apparato didattico ed amministrativo. Scuola, infine, la cui offerta formativa è orientata alla innovazione e alla qualità dell'istruzione, per garantire le quali tutto il personale assume l'impegno di aggiornarsi costantemente nel quadro di un continuo sviluppo di professionalità. 3. FINALITÀ Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. Sin dai primi anni di scolarizzazione è importante che i docenti definiscano le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini e degli adolescenti. È altrettanto importante valorizzare simbolicamente i momenti di passaggio che segnano le tappe principali di apprendimento e di crescita di ogni studente. Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di porre la persona al centro dell’azione educativa, ma è al contrario condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno. 4 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. Si tratta di elaborare gli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare”. […] La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali. L’acquisizione dell’autonomia rappresenta un momento decisivo per le istituzioni scolastiche. Grazie a essa si è già avviato un processo di sempre maggiore responsabilizzazione condiviso dai docenti e dai dirigenti, che favorisce altresì la stretta connessione di ogni scuola con il suo territorio. In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, e è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”. (Indicazioni nazionali 5/9/2012) 4. CONFIGURAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA 4.1 Formazione e composizione dell’IC L’Istituto Comprensivo Enrico Fermi, nato l’1 settembre 2012 dalla fusione di alcuni plessi del Circolo Didattico di Romano di Lombardia con la scuola secondaria di primo grado E.Fermi, si compone di una Scuola dell’Infanzia statale, di un Plesso di Scuola Primaria e un Plesso di Scuola Secondaria di primo grado, comprese nel territorio del Comune di Romano di Lombardia e di un Plesso di Scuola Primaria nel territorio del Comune di Cortenuova. DENOMINAZIONE PLESSO Scuola dell’Infanzia Statale “B. Munari” Scuola Primaria “G.B. Mottini” Scuola Primaria “G. Riva” Scuola Secondaria “E. Fermi” INDIRIZZO Via Via Via Via Dell’Armonia - Romano L.dia G. Crotti 4/6 - Romano L.dia Giovanni XXIII, 22 - Cortenuova G. da Romano, 27 - Romano L.dia 5 - 140 TELEFONO 0363/911539 0363/910993 0363/992309 0363/911581 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 4.2 Caratteristiche strutturali degli edifici L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità…. (Indicazioni nazionali per il Curricolo Anno 2012 - L’ambiente di apprendimento) SCUOLA INFANZIA Munari § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § 7 sezioni con servizi 1 aula polivalente con servizi 2 piccole aule polivalenti 3 saloni ampia sala da pranzo 1 auletta per laboratorio computers 1 cucina giardino con spazi strutturati materiale per attività motoria alcuni semplici strumenti musicali 1 Stereo mod. Pioneer CTW 503R 1 Stereo compatto KARMA BM 862 F AMPLIFIER 1 Mixer mod. PHONIK BKX 8800B Channel stereo mixer 2 Casse con relative cavi, mod. General Music Bio 950918 1 Microfono con relativo cavo mod. NADY START POWER 1 Proiettore automatico diapositive mod. PERKEO 415 1 Megafono mod. IMKEL MG 115 ZOW 1 Lavagna luminosa 3M BRAND 1 Episcopio mod. LUXOR 1 DVD Video play SD340E 6HD LG HI-FI STEREO 1 Rilegatrice star binder 21 1 Fotocopiatrice 1 Proiettore mod. Benq MPG10 N°66009653UO 1 Telefono cordless Televisore Samsung Electronics CO LTD PS42A416C1D 1Plastificatrice GBC H220HIGH SPEED 1Plastificatrice mod. Fellowes saturn A3 070410VA 0013602 un router della linea Wi-Fi un range extender (amplificatore di segnale) tra il router Wi-Fi 5 computers con relativi monitors e tastiere 3 stampanti 2 casse per computer 2 Tastiere multimediali keyboard Trust 2 USB Opitical mous Trust 1 Spotlinght webcam Trust 1 2.1 subwufer speaker set Trust 1 Monitor 22 (54) Samsumg NELLA SEZIONE 1 “BRUCHI”: § 1 Registratore vocale ICDP520 IC recorder sony § 1 MP3 creative 4 GB § 2 Casse per computer JBL § 1 Chiavetta wi–fi D-Link Wireless N. 150 usb Adapter § 1 Registratore portatile e cd Panasonic § 1 Ussex computer jbl duet § 1 Macchina fotografica Samsung wb100 Radioregistratore lettore cd mp3 sony NELLA SEZIONE 2 “FANTASMINI” § 1 computer Acer Aspire 9 500 § 1 Ic recorder sony (registratore vocale) § 1 Macchina fotografica. Canon85 prima zoom § Macchina fotografica Digitale Nikon Coolpix s2500 6 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 § 1 Registratore stereo Sony NELLA SEZIONE 3 “SOLE” § 1 Computer DELL.521 con monitor e tastiera § 2 casse DELL § 1 Microfono per pc PLANTRONIC § 1 Stampante HP PSC 2355 all-in-one § 1 Tavoletta grafica § 1 Macchina digitale SONY DSC-W11O § 1 Microfono VOCAL MD 150 § 1 Chiavetta wi–fi D-Link Wireless N. 150 usb Adapter § 1 Macchina digitale Sony dsc w350 § 1 Stereo modello micro cd usb kenwood m313 § 1 Memoria esterna wdelements itbto § 1 TV LG 32 § 1 lettore DVD NELLA SEZIONE 4 “DINOSAURI § 1 computer portatile HP COMPATQ nx 2400 § 1 computer fisso LG52X MAX computer fisso LG52X MAX § 1 computer portatile ASUS X53B § 1 macchina fotografica digitale § 1 stereo Philips NELLA SEZIONE 5 “PESCI” § 1 Computer portatile Toshiba serie L300D satellite pro § 1 Pc Toshiba satellite serie 230 § 1 Registratore vocale icd p620 Sony § 1 Registratore cd az 1050-12 Philips § 1 Macchina digitale Casio exlim ex-280-8 mega pixel § 1 Radio registratore mpman § 1 Desktop hard drive usb 2.0 Iomega § 1 TV LG 32 § 1 lettore DVD Toshiba NELLA SEZIONE 6 “SCOIATTOLI” § 1 Computer Samsung SP0411N § 1 Schermo LG 774 § 1 Stampante LEX MARK NELLA SEZIONE 7 “COCCINELLE” § 1 Macchina fotografica digitale Nikon § 1 Stereo cd Klever plus SCUOLA PRIMARIA Mottini § § § § § § § § § § § § § § § § § 13 aule 1 palestra 1 aula proiezioni / lab. multimediale 3 aule mensa 1 aula di rotazione/LIM 1 auletta polifunzionale spazi verdi campetto di pallacanestro 1 TV color 1 Parabola satellitare 1 lettore CD computers 1 scanner 3 stampanti (di cui 1 multifunzione) Impianto voci completo 3 radioregistratori con lettore Cd portatile 1 fotocopiatrice 7 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 § § § § § § § § § § § § semplici strumenti musicali attrezzi per attività motoria 1 rilegatrice 1 taglierina 1 plastificatrice 1 distruggi documenti 1 mini impianto stereo con CD (da tavolo) materiale didattico per le diverse discipline 1 LIM 1 macchina fotografica digitale SCUOLA PRIMARIA G.Riva § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § § 8 aule 2 aule di rotazione esterna 1 aula multimediale 1 piccolo spazio per fotocopiatrice utilizzo palestra comunale atrio spazio verde 1 TV color 1 Parabola satellitare 1 Videoregistratore 11 computer e 1 stampante nell’aula multimediale 1 stampante 1 fotocopiatrice 3 lettori CD semplici strumenti musicali 1 lavagna luminosa 1 fax 1 videocamera 1 stampante multifunzionale 1 stampante laser 2 macchine fotografiche digitali 1 lettore DVD - DVX 1 videocamera digitale DVD 1 telo per proiettore 1 rilegatrice 1 plastificatrice a freddo 1 LIM SCUOLA SECONDARIA Fermi § 11 aule ordinarie in cui si svolge quotidianamente l’attività didattica; § 2 aule ordinarie attrezzate a laboratorio di informatica, laboratorio di cucina e sala mensa; § 2 aule grandi attrezzate ad aula multimediale - laboratorio di musica con lavagna LIM e laboratorio di arte; § 1 aule piccole per le attività di piccolo gruppo; § 4 locali di servizio: sala professori, segreteria, presidenza, ufficio DSGA § 1 palestra; § 8 ripostigli 1 archivio; § 17 servizi igienici; § docce; § 1 posteggio per auto e biciclette; § 1 spazio esterno attrezzato con pista per 100 m piani, buca per il salto in lungo, pedana per il lancio del peso, campo di basket. § 1 infermeria Per potenziare e migliorare il servizio, negli ultimi anni, si è provveduto ad allestire aule laboratoriali ed a dotarle di un’adeguata strumentazione. 8 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 4.3 Risorse umane Nell’Istituto si persegue una rigorosa politica di valorizzazione delle risorse umane e professionali utilizzando la motivazione e la delega di responsabilità e avendo, come riferimento, il principio e la logica della “cultura della qualità”. DIRIGENTE SCOLASTICO 1 DIRETTORE GENERALE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI 1 DENOMINAZIONE SCUOLA Scuola Secondaria “E. Fermi” Scuola Primaria “G.B. Mottini” Scuola Primaria “G. Riva” Scuola dell’Infanzia Statale “B. Munari” N° DOCENTI IN SERVIZIO NEL PLESSO 2 Ed.Artistica 3 Ed.Fisica 2 Ed. Musicale 8 Lettere 5 Matematica 4 Sostegno 2 IRC 2 L2 1 L3 22 posto comune (di cui 1 a scavalco con Scuola Primaria G.Riva Cortenuova) 3 sostegno 2 IRC 14 posto comune (di cui 2 part –time) 3 sostegno 1 IRC 15 posto comune (di cui 2 part –time) 3 sostegno 1 IRC 9 - 140 N° ALUNNI N° CLASSI PERSONALE ATA Segreteria: 247 11 Assistenti Amministrativi 5 Collaboratori 4 314 14 Collaboratori 3 145 8 Collaboratori 2 181 7 sezioni Collaboratori 4 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 5. L’ ORGANIZZAZIONE 5.1 Organigramma funzionale di Istituto Nell’ambito dell’Istituzione Scolastica sono presenti figure di coordinamento e di supporto, che consentono di far funzionare meglio l’organizzazione scolastica con l’assunzione di una responsabilità individuale. Vengono inoltre individuati una serie di compiti e funzioni strategiche connesse con obiettivi di sviluppo e miglioramento della qualità formativa ed organizzativa del servizio. 5.1.1 Organismi dell’Istituzione scolastica COLLEGIO dei DOCENTI (È composto da tutti i docenti in servizio nell’Istituto) CONSIGLIO DI CLASSE/INTERCLASSE /INTERSEZIONE (È composto da tutti i docenti di classe, del plesso e dai Rappresentanti di Classe dei genitori) GIUNTA ESECUTIVA È composta da: Dirigente scolastico DGSA 2 Genitori 1 Docente 1 ATA CONSIGLIO DI ISTITUTO È composto da: Dirigente Scolastico 8 Docenti 2 ATA 8 Genitori Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico. Elabora il Piano dell’offerta formativa. Valuta l’efficacia dell’azione educativa. Provvede all’adozione dei libri di testo. Promuove iniziative di sperimentazione. Promuove l’aggiornamento dei docenti. Elegge le Funzioni – Strumentali. Si articola in Commissioni e gruppi di lavoro. Formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica ed ha il compito di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Ruolo del rappresentante di classe dei genitori: Partecipa alle riunioni dei Consigli di Classe/ Interclasse/Intersezione. Deve porsi come facilitatore dei rapporti fra genitori e docenti. Può convocare l’assemblea di classe seguendo la procedura indicata nel Regolamento d’Istituto. Predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo. Prepara i lavori del Consiglio di Istituto. Cura l’esecuzione delle relative deliberazioni. Il consiglio d’istituto è l’organo collegiale di governo dell’istituzione scolastica. Come tale esercita la funzione di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obiettivi e i programmi da attuare; elabora e adotta gli indirizzi generali (criteri) e determina le forme di autofinanziamento della scuola, mentre la gestione dell’istituzione e le relative responsabilità fanno capo al dirigente scolastico. L’esercizio della funzione di indirizzo del consiglio trova la sua massima espressione attraverso l’approvazione del programma annuale proposto dalla giunta esecutiva (bilancio di previsione); l’adozione del Regolamento interno; l’adozione del Piano dell’Offerta formativa (POF); l’individuazione dei criteri generali su diverse materie che regolano la vita della scuola. 5.1.2 Organigramma personale docente Staff di Dirigenza Dirigente Scolastico Collaboratore Vicario Collaboratori di Plesso Funzioni Strumentali 10 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 RUOLO Collaboratore Vicario del Dirigente Scolastico Coordinatore di Plesso 1 docente x Plesso scuola primaria e secondaria (coadiuvato da un vice coordinatore) 2 docenti per scuola infanzia Supporto all’attività di Plesso 1 docente x Plesso COMPETENZE Discute i principali problemi con il DS Coadiuva il DS nei rapporti con il territorio. Coordina gli incarichi da organigramma. Coadiuva il DS nell’organizzazione e nel coordinamento dell’orario delle attività di non insegnamento. Partecipa su richiesta o per necessità a Commissioni e/o gruppi di lavoro. Sostituisce il DS in caso di assenza, per la normale amministrazione. Verifica l’attribuzione del Fondo dell’Istituzione scolastica. Coordina l’elaborazione dell’orario scolastico della scuola secondaria (in collaborazione con un docente dell’Istituto) Verbalizza le sedute del Collegio (coadiuvato da un collaboratore di plesso). Predispone le supplenze brevi. Elabora il piano visite didattiche, il programma dei turni mensa. Coordina le attività di Plesso. Coordina l’elaborazione dell’orario scolastico del plesso. Definisce l’aggregazione degli alunni per la mensa e la turnazione dei docenti. Segnala al Dirigente problemi generali/contingenti del plesso, o eventuali situazioni di emergenza. Riferisce ai colleghi del plesso l’orientamento della dirigenza rispetto ai vari problemi. In collaborazione con la Segreteria, predispone le supplenze. Comunica all’ufficio, in caso di assemblea sindacale o di sciopero, le adesioni dei colleghi e collabora con la dirigenza nell’eventualità di una riorganizzazione oraria. Presiede gli incontri di intersezione/interclasse con stesura verbali. Riceve o ritira la posta c/o la sede centrale, ne prende visione e la smista. Cura la notifica delle circolari. Accoglie i nuovi docenti. Cura l’affissione, all’albo e/o alla bacheca della scuola, di materiale informativo, su autorizzazione della Dirigenza. Coordina le prove di evacuazione e trasmette la relativa documentazione al Referente Sicurezza. Cura il rapporto con l’utenza del Plesso. Partecipa su richiesta o per necessità a Commissioni e/o gruppi di lavoro. Collabora con la Coordinatrice e, in caso di assenza, ne assume tutte le funzioni. Verbalizza le sedute dell’Interclasse. In assenza della Coordinatrice, partecipa su richiesta o per necessità a Commissioni e/o gruppi di lavoro. 11 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Coordinatore di Classe 1. Il ruolo II coordinatore del Consiglio di classe è nominato dal Dirigente Scolastico e da questo è delegato a presiederlo. La funzione del Coordinatore di classe è tra le più importanti e delicate dell'organizzazione scolastica. Esplicandola si garantisce che la singola classe realizzi l'impegno che il Collegio dei Docenti si è assunto con l'approvazione del POF assicurando continuità al progetto formativo della classe e dei singoli alunni. Essa rappresenta per i docenti del Consiglio un punto di riferimento essenziale in relazione alla memoria delle scelte effettuate e alla discussione per quelle ancora da compiere, soprattutto quando si verificano cambiamenti dei docenti di classe. Il Coordinatore individua con i colleghi le linee di comportamento professionale da mettere in atto nei confronti della classe, degli allievi, delle loro famiglie, curando che esse siano coerenti con le scelte educativo-didattiche stabilite in sede di programmazione. Garantisce il rispetto delle decisioni prese dai componenti del Consiglio, segnalando eventuali ambiti di incoerenza. Informa il Dirigente scolastico delle questioni rilevanti sul piano educativo, didattico, organizzativo e gestionale. Opera per la costituzione di un positivo clima di classe nei confronti degli alunni/e, dei colleghi e delle famiglie per la realizzazione di una collegialità effettiva. È il docente referente per i problemi sollevati dagli alunni/e e dalle famiglie in riferimento all'andamento didattico e disciplinare. 2. Le funzioni 2.1. Il coordinatore di classe e la Dirigenza scolastica. Il coordinatore: - compila e consegna il report relativo al Consiglio di classe; - può richiedere la convocazione straordinaria del Consiglio di classe; - informa sull'andamento della classe, in particolare degli alunni/e che vivono situazioni problematiche (frequenza irregolare, scarso profitto, comportamenti inadeguati); - partecipa agli incontri di coordinamento con il Dirigente Scolastico. 2.2.11 coordinatore di classe e il Consiglio di classe. Il coordinatore: presiede i Consigli di classe. In particolare: - coordina la discussione, richiedendo l'attenzione e la partecipazione di tutti; - controlla che la discussione sia attinente agli argomenti dell'o.d.g. e rispettosa dei tempi a disposizone; - dà ai diversi punti di vista un'uguale opportunità di essere esaminati e valutati dal Consiglio; - chiede che il Consiglio formuli sintesi, definendo rispetto a ciascuna questione il che cosa si fa, il chi lo fa, il come e quando. - predispone il piano di lavoro annuale, i risultati attesi, la relazione finale; il piano di intervento per gli alunni DSA. - storicizza il lavoro, documentandolo con gli allegati utili alla comprensione dello stesso; - raccoglie dai colleghi informazioni sull'andamento didattico e comportamentale della classe e dei singoli alunni/e; - organizza e coordina i viaggi e le visite di istruzione; In collaborazione con i colleghi: legge ed interpreta i dati dei questionari somministrati agli alunni (situazione socio-economica, Io la penso così..) raccoglie i dati utili alla stesura dei giudizi globali nel rispetto dei tempi stabiliti; cura la redazione degli stessi e del consiglio orientativo; coordina le attività inerenti a: ARS, convivenza civile, attività integrative facoltative, sostegno/recupero, orientamento scolastico, progetti di accoglienza, educazione alla salute e ambientale; concorda con l'insegnante di sostegno il PEI di alunni diversamente abili e stabilisce le attività organizzative che da esso derivano; in collaborazione con il segretario, cura che i verbali delle riunione siano corretti, chiari ed esaustivi; firma il verbale in caso di assenza del Dirigente Scolastico. 12 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 2.3.11 coordinatore di classe e gli alunni. Il coordinatore: si pone in atteggiamento di ascolto dei problemi sollevati dagli alunni/e; esamina periodicamente il registro di classe, il libretto e il diario scolastico; prende nota di assenze, ritardi, mancanza di materiale, mancata riconsegna delle verifiche, in generale scarsa puntualità negli impegni; richiama al rispetto del regolamento d'istituto e delle norme di sicurezza; comunica la disposizione dei banchi, in accordo con gli altri insegnanti. 2.4.11 coordinatore di classe e le famiglie. Il coordinatore: presenzia all'assemblea di classe per l'elezione dei rappresentanti dei genitori e, nell'occasione, illustra loro il piano annuale delle attività e le iniziative concordate in relazione agli obiettivi didattici ed educativi; comunica ai genitori le date e gli orari dei consigli di classe, ai quali partecipare insieme ai rappresentanti eletti; convoca le famiglie su problematiche particolari (inserimento nelle attività di recupero, scarso profitto, problemi disciplinari, frequenza irregolare...) consegna i risultati attesi e le schede di valutatone; segnala alle famiglie la disponibilità di uno sportello di supporto psicologico nella Scuola; prima della consegna delle schede, comunica di persona alla famiglia insieme ad altri colleghi, l'eventuale non ammissione del figlio/a alla classe successiva o agli esami di licenza. 2.5.11 coordinatore di classe e le funzioni strumentali/le Commissioni. Il coordinatore: richiede l'attivazione di interventi a vantaggio di singoli alunni e/o intera classe; fornisce i dati e le informazioni necessarie all'organizzazione di detti interventi e/o progetti individualizzati. 2.6.D coordinatore di classe e il territorio. Il coordinatore: cura le relazioni con altri soggetti istituzionali e agenzie educative del territorio (ASL,Comunità-alloggio, FLAD, Scuole di altro grado, Servizi sociali, Unità Operativa Intercultura). 2.7.11 coordinatore di classe e la segreteria. Il coordinatore: distribuisce e raccoglie i materiali inviati ai genitori; richiede materiali; - compila e raccoglie le autorizzazioni per le uscite e quote di partecipazione; compila e consegna le lettere per le comunicazioni alle famiglie. 13 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 AREA 1 GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA RUOLO COMPETENZE Redige il POF dell’anno in corso. FUNZIONE Individua le linee guida per la stesura del POF dell’ anno scolastico e le definisce STRUMENTALE nel Piano Programmatico di Istituto POF Ad inizio anno, in collaborazione con le figure di settore, raccoglie le schede Dirigente progettuali, la relativa documentazione e predispone il Piano progettuale, dopo Scolastico la verifica del DSGA della disponibilità finanziaria. 1 docente Individua e propone nuove soluzioni organizzative e didattiche. referente Raccoglie i bisogni formativi dei docenti, li seleziona e li organizza. COMMISSIONE Predispone e coordina il Piano annuale di formazione dei docenti, dopo la verifica DI SUPPORTO da parte del DSGA della disponibilità finanziaria. Partecipa a incontri, Convegni, Seminari riferiti all’area di competenza. 5 docenti FUNZIONE STRUMENTALE Valutazione/ Autovalutazione 1 docente referente COMMISSIONE DI SUPPORTO 4 docenti FUNZIONE STRUMENTALE Nuove tecnologie e Multimedialità 1 docente referente sito web COMMISSIONE DI SUPPORTO: 3 docenti Su necessità, convoca docenti per compiti specifici. Raccorda competenze-valutazione delle aree disciplinari Partecipa a incontri- convegni- seminari riferiti all’area di competenza Predispone questionari Genitori- Ata-Docenti-Alunni per monitorare la soddisfazione del servizio Gestisce prove INVALSI: organizza somministrazione-correzione prove A.S. 2014-2015 analizza dati esiti prove A.S. 2014-2015 evidenzia punti di forza e di criticità suggerisce ambiti disciplinari da migliorare relazioa sugli esiti diffonde gli esiti ai docenti Referente del progetto “Valutazione & Miglioramento” proposto dall’INVALSI a cui la nostra scuola ha aderito nell’ A.S. 2012-2013 Collabora per la predisposizione del rapporto di autovalutazione. Diffonde la cultura delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nella didattica; Elabora, coordina e promuove i Progetti di area. Predispone il materiale multimediale e gli avvisi relativi ai Plessi, da pubblicare sul sito web dell’Istituto. Raccoglie e diffonde in tutti i Plessi materiali didattici dell’area informatica. Propone l’acquisto di software per l’attività didattica. Produce materiale informativo multimediale per la presentazione e la documentazione dell’offerta formativa dell’Istituto. Predispone i file per la valutazione quadrimestrale degli studenti. Risponde a questionari di rilevazione ministeriale o promossi da altri Enti. Partecipa a incontri, convegni, ceminari riferiti all’area di competenza. Su necessità, convoca docenti referenti di plesso per compiti specifici. Ad inizio e fine anno redige e aggiorna il registro relativo alla strumentazione e ai sussidi multimediali. Controlla periodicamente le aule di informatica, relativamente all’operatività delle macchine interviene a risolvere le problematiche di sua competenza e segnala tempestivamente alla Segreteria gli eventuali guasti. Propone l’acquisto di attrezzature adeguate nel rispetto della procedura e delle scelte definite dal Collegio dei Docenti. Riceve, archivia e diffonde materiali didattici dell’area informatica. Pubblicizza iniziative e attività particolari delle scuole dell’Istituto. Predispone le apparecchiature multimediali per le diverse attività didattiche. Fornisce indicazioni ai docenti per l’utilizzo didattico degli strumenti informatici, per l’uso del registro elettronico e i file per la valutazione quadrimestrale. Su necessità, partecipa ad incontri per compiti specifici. 14 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 AREA 3 “INTERVENTI RUOLO FUNZIONE STRUMENTALE Integrazione alunni diversamente abili e con DSA 1 docente secondaria 1 docente referente primaria COMMISSIONE DI SUPPORTO: 3 docenti FUNZIONE STRUMENTALE Integrazione Alunni Stranieri e con Bes 1 docente secondaria COMMISSIONE DI SUPPORTO: 4 docenti FUNZIONE STRUMENTALE Educazione alla Salute e Ambiente 1 docente primaria COMMISSIONE DI SUPPORTO: 3 docenti E SERVIZI PER GLI STUDENTI” COMPETENZE RUOLO REFERENTE Commissione Continuità 1 Docente Scuola Secondaria primo grado Commissione di supporto: 4 Docenti REFERENTE per il Volontariato e il Disagio/BES/ Legalità: 1 Docente Scuola Secondaria primo grado COMPETENZE Elabora, coordina e promuove i Progetti di area. Partecipa al GLI Funge da coordinatore tra figure ed enti coinvolti: neuropsichiatria, servizi sociali, famiglie, scuola, cooperative,assistenti educatori, comune Organizza il GLH (all’inizio dell’anno scolastico per fornire le indicazioni riguardanti la procedura generale sull’area degli alunni diversamente abili e durante l’anno per fornire indicazioni operative per la stesura del Fascicolo Personale Organizza incontri con le famiglie degli alunni diversamente abili e con certificazione di DSA nella fase di passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria di primo grado Risponde a questionari di rilevazione ministeriale o promossi da altri Enti. Partecipa a incontri, Convegni, Seminari riferiti all’area di competenza. Raccoglie le richieste di mediazione culturale e le inoltra allo Sportello Stranieri di Bariano Partecipa agli incontri periodici con lo Sportello Stranieri distrettuale Predispone materiale relativo all’ambito e lo diffonde nei plessi Funge da Coordinatore tra figure ed enti coinvolti: mediatore Culturale, famiglie, scuola, CAF Partecipa a incontri, convegni, seminari riferiti all’Area di competenza Partecipa al GLI Predispone il Piano di interventi a favore degli alunni stranieri Elabora, coordinae promuove Progetti e Attività di Area Collabora con gli Enti esterni, sul territorio per garantire percorsi formativi efficaci Fornisce documentazione e indicazioni per l’attuazione del piano di evacuazione Risponde a questionari di rilevazione ministeriale o promossi da altri Enti. Partecipa a incontri, Convegni, Seminari riferiti all’area di competenza. Coordina le attività della Commissione di Area ed eventualmente convoca docenti per compiti specifici. Redige il Piano annuale delle azioni di continuità dei tre ordini di scuola Cura la revisione/predisposizione di strumenti per le azioni di continuità (test, laboratori) Organizza le attività di continuità tra scuola primaria e secondaria di primo grado (calendarizzazione test, predisposizione dei materiali, attività di accoglienza, incontri tra docenti di grado diverso di scuole) Organizza il nuovo curricolo della scuola secondaria di primo grado Coordina la Commissione Continuità dell’Istituto Realizza/aggiorna il Piano annuale delle attività di Volontariato Collabora con le Associazioni del territorio per iniziative che coinvolgano la scuola e gli alunni Coordina i progetti “Costruiamo solidarietà” (relative al volontariato) “Figli del vento” (interventi volti alla scolarizzazione dei minori nomadi in collaborazione con la CARITAS diocesana) Promuove l’uso di una terminologia comune relativa al disagio Stabilisce una procedura comune per la senalazione di alunni appartenenti a famiglie con fragilità Partecipa ai lavori della costituenda Commissione Bes, ad iniziative di formazione, a convegni organizzati dagli Enti locali e delle diverse agenzie educative del territorio 15 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 REFERENTE Commissione Scuola-Famiglia 1 Docente referente scuola primaria Commissione di supporto 3 docenti - genitori (dei tre ordini) REFERENTE Area Linguaggi non verbali 1 docente di scuola primaria e 1 docente di scuola secondaria REFERENTE Area scientifica 1 docente di scuola primaria e 1 docente di scuola secondaria REFERENTE Area linguistica 1 docente di scuola primaria e 1 docente di scuola secondaria REFERENTE Area Antropologica 1 docente di scuola primaria Avvia contatti il Comitato dei Genitori dell’Istituto Promuove iniziative volte a costruire una efficace corresponsabilità fra scuola e famiglia Promuove corsi formativi per docenti e genitori relativi all’area di competenza Su necessità convoca docenti e genitori per compiti specifici Elabora, coordina e promuove i Progetti di area. Promuove e divulga informazioni relative a iniziative del territorio. Risponde a questionari di rilevazione ministeriale o promossi da altri Enti. Partecipa a incontri, Convegni, Seminari riferiti all’area di competenza. Su necessità, convoca docenti per compiti specifici. Elabora, coordina e promuove i Progetti di area. Promuove e divulga informazioni relative a iniziative del territorio. Risponde a questionari di rilevazione ministeriale o promossi da altri Enti. Partecipa a incontri, Convegni, Seminari riferiti all’area di competenza. Su necessità, convoca docenti per compiti specifici. Elabora, coordina e promuove i Progetti di area. Promuove e divulga informazioni relative a iniziative del territorio. Risponde a questionari di rilevazione ministeriale o promossi da altri Enti. Partecipa a incontri, Convegni, Seminari riferiti all’area di competenza. Su necessità, convoca docenti per compiti specifici. Elabora, coordina e promuove i Progetti di area. Promuove e divulga informazioni relative a iniziative del territorio. Risponde a questionari di rilevazione ministeriale o promossi da altri Enti. Partecipa a incontri, Convegni, Seminari riferiti all’area di competenza. Su necessità, convoca docenti per compiti specifici. REFERENTE Orientamento 1 docente scuola secondaria Commissione di supporto 2 docenti scuola secondaria Elabora e realizza il Piano Annuale delle attività di orientamento. Definisce, per gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, il Piano degli incontri e degli stage con le scuole superiori. Analizza e valuta i dati di ritorno forniti dalle scuole superiori degli ex-alunni. REFERENTE *Biblioteca 1 docente per ogni plesso *Sussidi Audiovisivi 1 docente plesso Riva 1 docente scuola infanzia Ad inizio e fine anno predispone e aggiorna il registro relativo ai testi in dotazione. Controlla la registrazione dei prestiti. Cura, sistema e ordina i volumi. Propone l’acquisto di nuovi testi e sussidi. Ad inizio e fine anno redige e aggiorna il registro relativo ai sussidi in dotazione, distinti per tipologia (strumentazione per attività musicale, motoria, matematico – scientifica, giochi didattici, cartine geografiche,materiale alunni diversamente abili, … apparecchiature audio e video, videocassette, audiocassette, Cd). Cura la manutenzione, segnalando guasti o eventuali ammanchi. Gestisce il materiale scolastico, controllandone la distribuzione, l’uso e la riconsegna. COMMISSIONE ELABORAZIONE ORARIO scuola secondaria 2 docenti Predispone ed elabora il piano orario delle attività didattiche 16 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Comitato di Valutazione 4 docenti titolari (uno per ogni ordine di scuola) 2 docenti supplenti Tutor docenti anno di prova e docenti nuova nomina Istruzione domiciliare REFERENTE Sicurezza 1 docente per ogni plesso REFERENTE Emergenza Neve 2 docenti per ogni plesso Valuta i docenti in anno di prova, secondo la normativa vigente. Esegue il tutoraggio degli insegnanti in anno di prova e di nuova nomina. Svolge attività di insegnamento presso il domicilio di alunni impossibilitati alla frequenza scolastica. (Attivato su richiesta) Un docente incaricato in ogni Plesso in possesso della formazione specifica Il Referente di ogni Plesso ed un sostituto 5.1.3 Organigramma personale ATA FIGURE Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi COMPETENZE GENERALI Organizza i servizi amministrativi § della scuola ed è responsabile del funzionamento degli stessi § § § § § § § Personale Amministrativo Collabora con il Dirigente Amministrativo Redige gli atti amministrativi e contabili della scuola Svolge attività di supporto amministrativo alla progettazione e realizzazione di iniziative didattiche § § § § § § § § § § § § § § § § 17 - 140 COMPETENZE SPECIFICHE Organizzazione Ufficio di Segreteria e Personale Collaboratori Scolastici Gestione Finanziaria Tenuta scritture contabili Collaborazione con Dirigente Scolastico Gestione del Personale Gestione Fondo Istituzione Scolastica e Indennità Gestione ENTRATEL Assicurazione alunni – Personale ATA – Docenti Gestione Patrimonio della scuola Posta elettronica Organi Collegiali Trattamento economico del personale supplente Gestione alunni Visite e viaggi di istruzione Gestione del personale Rapporti con il Comune Monitoraggi Rapporti con l’utenza Borse di studio Tenuta registro delle verifiche a campione Tenuta del protocollo cartaceo e informatico Registrazione materiale minimo e facile consumo Ordinativi e acquisti Battitura circolari e testi Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 § § § § § § § § § § § § § § Collaboratori Scolastici Provvedono alla pulizia degli edifici scolastici Svolgono azione di sorveglianza degli alunni Controllano la sicurezza degli edifici scolastici Svolgono azione di supporto al personale amministrativo e ai docenti Gestione infortuni alunni Archivio Gestione assenze del personale Funzionamento Organi Collegiali Gestione sicurezza Gestione pratiche assegni familiari Gestione del patrimonio della scuola Organizzazione servizio mensa Gestione modulistica Informatizzazione uffici Gestione Entratel Gestione adozioni libri di testo Gestione organici Gestione corsi Personale docente / ATA I compiti specifici e relative procedure vengono assegnati al personale amministrativo, così come previsto dal Piano di lavoro definito all’inizio di ciascun anno scolastico. Ai collaboratori scolastici vengono assegnati compiti specifici e relative procedure, così come previsto dal Piano di lavoro definito all’inizio di ciascun anno scolastico. 5.2 Organizzazione oraria 5.2.1 Il tempo scolastico In riferimento all’articolo 4 del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 marzo 2009, n. 89, il tempo scolastico è così organizzato: Scuola dell’Infanzia: l’orario settimanale degli alunni è di 40 ore settimanali. Scuola Primaria: l’orario curricolare previsto per gli alunni è di 30 ore settimanali. Scuola secondaria: l’orario curricolare previsto per gli alunni è di 30 ore settimanali per le classi a tempo normale e di 36 ore settimanali, comprensive del tempo mensa, per le classi a tempo prolungato sulla base della richiesta delle famiglie. 18 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 5.2.2 Orario settimanale delle lezioni SCUOLA INFANZIA “Munari” SCUOLA PRIMARIA “Mottini” SCUOLA SECONDARIA “E. Fermi” (30 ore) SCUOLA PRIMARIA CORTENUOVA “ G.Riva” (30 ore) (40 ore) (30 ore) “E. Fermi” (36 ore) (da lunedì a venerdì) (da lunedì a venerdì) (da lunedì a sabato) (da lunedì a sabato) (da lunedì a sabato) 5 giorni dal lunedì al venerdì 3 mattine di 5 ore lunedì mercoledì venerdì h 8.05 / 13.05 6 mattine di 4 ore da lunedì a sabato h 8.30 / 12.30 6 mattine di 5,10 ore da lunedì a sabato h 8.00 / 13.10 6 mattine di 5,10 ore da lunedì a sabato h 8.00 / 13.10 orario di ingresso: h 8.00/9.00 orario di uscita: h 15.45 /16.00 (dalle 8.00 alle 8.30, in base al numero degli alunni verranno aperte una o più sezioni) PAUSA MENSA: 13.10-14.20 2 mattine di 4,30 ore martedì – giovedì h 8.05/12.35 3 pomeriggi di 2 ore lunedì –mercoledì venerdì h 14.30 / 16.30 SCUOLA SECONDARIA 2 pomeriggi di 100 minuti h 14.20 /16.00 3 pomeriggi di 2 ore lunedì-mercoledìvenerdì h 14.00/ 16.00 Per tutti i Plessi di scuola primaria e secondaria l’ingresso alla scuola è 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. 5.2.3 Orario docenti L’orario settimanale delle insegnanti della scuola dell’Infanzia è di 25 ore di insegnamento. L’orario settimanale dei docenti della scuola primaria è di 22 ore di insegnamento più due ore di programmazione. L’orario settimanale dei docenti della scuola secondaria è di 18 ore settimanali più 1 ora settimanale di ricevimento genitori. Per tutti i docenti le attività funzionali si svolgono per 80 ore annuali così suddivise: 40 destinate al processo di valutazione e 40 per quello della programmazione. Gli impegni previsti per l’espletamento della funzione docente sono definiti dal Piano annuale delle attività funzionali all’insegnamento. 19 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 5.2.4 Organizzazione orario docenti/insegnamenti Scuola dell’Infanzia - All’interno di ciascuna sezione è prevista la contemporaneità delle insegnanti, solitamente dalle 10.30 alle 13.15, organizzare attività strutturate in gruppi omogenei per età e/o di intersezione. - L’insegnamento della religione cattolica è garantito dalla presenza di un docente specialista per h 1.30 per sezione. Scuola Primaria - Equa distribuzione delle risorse umane nei plessi, cercando di limitare la presenza oraria di un docente in non più di due plessi. - Assistenza mensa: 1 docente ogni 25 alunni. - Utilizzo del monte ore eccedenti secondo le seguenti priorità: 1. copertura delle 30 ore settimanali; 2. copertura dell’assistenza mensa; 3. compensazione di risorse umane nel Plesso e/o nell’Istituto; 4. attuazione di attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica, prevedendo la possibilità di formare gruppi composti indicativamente da almeno una decina di alunni anche provenienti da classi diverse. 5. copertura delle supplenze brevi; 6. progetti di classe e/o di plesso; La modalità di utilizzo delle ore eccedenti per la sostituzione colleghi, qualora non siano utilizzate, e delle ore per progetti di classe e/o plesso devono essere concordate collegialmente nei Consigli di Interclasse e debitamente documentate. - Ogni équipe, sulla base delle risorse disponibili, propone l’organizzazione relativa all’assegnazione degli ambiti disciplinari e delle attività facoltativo - opzionali a ciascun docente. - L’assegnazione definitiva dei docenti alle classi e delle discipline di pertinenza è di competenza del Dirigente Scolastico, che terrà conto dei seguenti indicatori non strettamente vincolanti: 1. Accordo fra i docenti. 2. Continuità per le classi in prosecuzione (anni di insegnamento continuativo sulla classe). 3. Esperienza professionale pregressa. 4. Titoli – Esperienze professionali certificate. 20 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Scuola Secondaria di Primo grado - Nel modello organizzativo adottato, l’orario delle lezioni ha una unità di misura di 100 minuti chiamata modulo, pertanto le 18 ore settimanali dei docenti si trasformano in 10 moduli e mezzo. - Assistenza mensa: 1 docente ogni 25 alunni. - Utilizzo del monte ore eccedenti secondo le seguenti priorità: 1. copertura delle 30/36 ore settimanali; 2. copertura dell’assistenza mensa; 3. attuazione di attività di alfabetizzazione di primo e secondo livello; 4. attuazione di attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica, prevedendo la possibilità di formare gruppi composti indicativamente da almeno cinque alunni (anche provenienti da classi diverse); 5. copertura delle supplenze brevi; 6. progetti di classe e/o di plesso. 5.3 Assegnazione docenti alle classi Scuola Primaria - Ai sensi della normativa vigente, si prevede la figura di un insegnante prevalente (di riferimento), fermo restando il principio della corresponsabilità e pari responsabilità di tutti i docenti in relazione alla conduzione della classe. - Assegnazione alla classe di docenti specialisti esterni per l’insegnamento della Religione Cattolica mentre per l’insegnamento della lingua Inglese si farà riferimento a criteri di ottimizzazione delle risorse, nel rispetto della normativa vigente. - Il Dirigente Scolastico assegna i docenti ai Plessi in considerazione dei seguenti elementi: • continuità didattica; • mobilità volontaria a domanda, nel caso che - si debba procedere a copertura dei posti resisi vacanti, privilegiando, nel caso di più richieste, l’anzianità di servizio; - venga richiesto scambio consensuale con altro docente; • elementi di valutazione espressi dal Dirigente Scolastico in merito all’opportunità di procedere a diversa assegnazione. Per garantire la continuità didattica, la mobilità volontaria può essere richiesta dal docente alla fine del quinquennio della scuola primaria e all’inizio di ogni anno per la scuola dell’Infanzia. 21 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Scuola secondaria - Il Dirigente Scolastico assegna i docenti alle classi in considerazione dei seguenti elementi: • continuità didattica • graduatoria interna docenti • equa distribuzione docenti di ruolo sulle classi • specifiche situazioni della classe • competenze ed esperienze professionali 6. I SERVIZI 6.1 I servizi aggiuntivi All’interno dell’Istituzione scolastica sono previsti i seguenti servizi aggiuntivi: 1. Servizio di refezione scolastica In ogni scuola è funzionante un servizio mensa, nei giorni con lezioni pomeridiane, gestito dall’Amministrazione Comunale con la collaborazione della scuola. Il servizio è regolato da specifico Regolamento ed è vigilato dall’apposita Commissione composta da rappresentanti dei genitori, dall’Amministrazione Comunale e dalla ditta che fornisce il servizio. 2. Trasporto alunni Esiste un servizio di trasporto per gli alunni della scuola primaria e secondaria gestito dalle Amministrazioni Comunali. 3. Assicurazione alunni L’Istituto Comprensivo stipula ogni anno una polizza assicurativa per gli infortuni ad integrazione della polizza regionale. L’adesione è facoltativa e il premio è a carico delle famiglie e del personale della scuola. 4. “Sportello d’ascolto” Presso la scuola dell’Infanzia è attivo lo Sportello d’Ascolto. E’ un Servizio gratuito di consulenza psico- pedagogica rivolto a tutti i genitori di bambini da 0 a 6 anni del Comune di Romano di Lombardia o che usufruiscono dei servizi alla prima infanzia in esso presenti. E’ istituito dall’Amministrazione Comunale (Assessorato ai Servizi Sociali) in collaborazione con Solidalia, nell’ambito del Progetto Legge 285/97. Per la scuola primaria e secondaria è stato attivato lo Sportello d’Ascolto rivolto ai genitori e agli alunni, affidato alla Dott.ssa Bordegari Mariuccia. Questa iniziativa è promossa dall’Istituto e finanziata dal Comitato Genitori. 22 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 6.2 I servizi amministrativi - L’ufficio di Segreteria situato presso la sede del plesso Fermi, è aperto al pubblico nei seguenti orari: Apertura antimeridiana: dal lunedì al sabato: dalle ore 11.00 alle ore 13.00 Apertura pomeridiana: mercoledì: giovedì: - dalle ore 15.30 alle ore 16.30 dalle ore 15.00 alle ore 16.00 La Segreteria garantisce lo svolgimento delle procedure d’iscrizione alla scuola dell’infanzia statale, alla classe prima della scuola primaria e alla classe prima della scuola secondaria, secondo i tempi e le modalità definite annualmente. L’iscrizione alle classi successive viene effettuata d’ufficio, su conferma del tempo scuola scelto dalle famiglie. - Come richiamato dalla recente circolare n. 96/2012 sulle iscrizioni (prot. n. 8293 del 17 dicembre 2012) la legge n. 135/2012 prevede che le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali per tutte le classi iniziali dei corsi di studio di ogni ordine e grado, per l’anno scolastico 2013/2014, vengano effettuate esclusivamente on line. - Il rilascio dei certificati viene effettuato entro i seguenti tempi massimi: - Iscrizione e frequenza: 2 giorni lavorativi - Sostitutivo del diploma di licenza: 5 giorni lavorativi - Nulla osta al trasferimento: 3 giorni lavorativi. - I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dai docenti incaricati alle famiglie, nel rispetto dei tempi definiti a inizio anno. - Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico ogni giorno previo appuntamento via mail all’indirizzo [email protected] - Presso l’ingresso di ogni scuola sono presenti operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. 23 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 7. LE RELAZIONI 7.1 Patto Educativo di Corresponsabilità Carissimi insegnanti e genitori, è con piacere che possiamo presentarvi il Patto Educativo di Corresponsabilità scaturito dal lavoro svolto dai genitori e dagli insegnanti della commissione genitorialità. Questo documento è stato pensato da più teste e scritto a più mani da: i bambini e le bambine di alcune classi e sezioni dell’Istituto, gli insegnanti della commissione genitorialità, rappresentativi dell’Istituto, i genitori rappresentativi di ogni plesso, che hanno preso parte ai lavori della Commissione. PREMESSA L'obiettivo del nostro agire è stato quello di redigere un documento che rappresenti il nostro contributo come insegnanti, genitori e alunni per costruire un percorso scolastico gratificante e soddisfacente. Il patto di corresponsabilità è l'espressione di un’ alleanza educativa condivisa da famiglia e scuola, un impegno comune per il bene delle bambine e dei bambini. E' il segno tangibile di una volontà di collaborazione tra scuola e famiglia. Il Patto di Corresponsabilità è lo strumento che promuove il dialogo reciproco, serio, rispettoso, costruttivo e costante, nel rispetto consapevole del proprio ruolo educativo. LA NOSTRA IDEA DI BAMBINO Noi genitori e noi insegnanti crediamo che la bambina e il bambino, al quale ogni giorno ci relazioniamo, sia prima di ogni cosa un individuo unico ed irripetibile, con una storia personale e delle esperienze di vita che lo rendono quello che è: una persona che va accolta, ascoltata, curiosa, competente e protagonista del suo processo di crescita e di apprendimento, a cui “va dato tempo”. Un bambino e una bambina che comunicano sempre qualcosa di sé: con il linguaggio verbale, non verbale e, a volte, con il loro silenzio. Con tale convinzione, abbiamo coinvolto alcune bambine e bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria nel compito di esprimere la loro idea di scuola, come ambiente che garantisca loro serenità e proposte d’apprendimento piacevoli, o al contrario, quando la scuola viene percepita come ambiente di frustrazione o di noia. Con i loro disegni, elaborati e suggerimenti, ci hanno fornito un ottimo spunto da cui partire e su cui riflettere, da adulti. 24 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 7.2 Patto educativo di corresponsabilità Scuola dell’Infanzia NOI BAMBINI E BAMBINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA VOGLIAMO IMPEGNARCI A: § Rispettare le regole per stare bene insieme, perché è bello avere amici che ci ascoltano, che ci aiutano e che giocano con noi. § Ascoltare i consigli delle maestre, perché sono preziosi e possono aiutarci a crescere e a superare le difficoltà. § Partecipare con attenzione alle esperienze e alle attività proposte dalle insegnanti. § Utilizzare parole gentili per comunicare le nostre richieste e i nostri bisogni ai compagni, alle maestre e ai collaboratori scolastici. § Aver cura del materiale scolastico, delle strutture e degli arredi. § Mangiare ciò che ci viene proposto durante il pranzo o almeno provare ad assaggiare. NOI INSEGNANTI VOGLIAMO IMPEGNARCI A: Rispetto alla relazione scuola famiglia: § Favorire una comunicazione chiara ed efficace sia sull’organizzazione sia sugli obiettivi educativi e didattici. § Ascoltare in modo attivo genitori, alunni e alunne per realizzare un progetto educativo insieme. § Offrire occasioni e situazioni (assemblee di classe, colloqui individuali, sportello psicologico, incontri formativi per genitori ed insegnanti) in cui condividere atteggiamenti, comportamenti e modalità comuni di intervento educativo. § Essere interlocutori disponibili per raccogliere richieste, bisogni e difficoltà legate all’esperienza scolastica. § Offrire un modello educativo coerente nel rispettare e far rispettare il Regolamento d’Istituto. § Rispettare gli elementi di privacy nella comunicazione interpersonale per tutelare la serenità di bambine, bambini e genitori, insieme alla nostra. § Presentare, discutere e condividere con i nostri alunni il Patto educativo sottoscritto con la Scuola. Rispetto al clima di classe: § Favorire un clima di classe sereno e vivace. § Ricercare e comprendere i bisogni di alunni e alunne, valorizzando ogni identità personale, nel rispetto delle regole di buona convivenza. § Promuovere il diritto all’ascolto nel rispetto di ognuno. § Organizzare interventi per prevenire situazioni di disagio e favorire il benessere. § Rispettare le alunne e gli alunni evitando svalutazioni sia nelle parole, sia negli atteggiamenti. § Mantenere un atteggiamento di accoglienza, accettazione e valorizzazione delle diversità come ricchezza culturale e fondamento per costruire condivisione. Rispetto all’apprendimento nella scuola dell’infanzia: § Progettare e offrire percorsi formativi e didattici tesi al raggiungimento della maturazione dell’identità personale, della conquista dell’autonomia e dello sviluppo delle competenze. § Valorizzare il lavoro e l’impegno dei bambini e attivare strategie di recupero e rinforzo in caso di difficoltà. § Favorire e dare valore ai momenti di gioco durante la giornata scolastica poiché attraverso questa attività il bambino apprende e instaura relazioni significative con i compagni. § Verificare periodicamente l’efficacia della propria azione educativa e didattica. § Partecipare a percorsi di autoaggiornamento e formazione in servizio. NOI GENITORI VOGLIAMO IMPEGNARCI A: § Accompagnare e sostenere il percorso di apprendimento dei nostri bambini e bambine favorendo l’acquisizione dell’autonomia e non sostituendoci ad essi. 25 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 § § § § § § Collaborare alla creazione e al mantenimento di un buon clima del gruppo classe, favorendo le relazioni tra i bambini e le bambine, l’accoglienza di tutti, il rispetto delle reciproche diversità e appianando eventuali conflitti, evitando giudizi e pregiudizi, attraverso strategie dettate dal buon senso e dalla comunicazione. Essere attenti perché i nostri figli rispettino le persone e gli ambienti presenti nella scuola. Costruire un’alleanza educativa con gli insegnanti, nel reciproco rispetto dei ruoli, favorendo un dialogo sincero e costruttivo per ricercare strategie comuni da applicare sia a scuola che a casa. Mantenere una positiva relazione con gli altri genitori, soprattutto quelli della propria classe per far circolare informazioni e comunicazioni, sollecitare reciprocamente la partecipazione agli incontri proposti dalla Scuola, farsi carico ed intervenire insieme in situazioni critiche o problematiche. Presentare, discutere e condividere con i nostri figli il Patto educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica. Conoscere, rispettare e far rispettare ai nostri figli il Regolamento d’Istituto. IL DIRIGENTE SCOLASTICO VUOLE IMPEGNARSI A: § Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo alunni, genitori, insegnanti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il proprio ruolo, valorizzandone le potenzialità. § Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione ed il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica. § Cogliere le esigenze formative degli alunni e della comunità in cui la scuola opera, per fornire risposte adeguate. § Sviluppare il senso di appartenenza all’Istituto Comprensivo. 7.3 Patto educativo di corresponsabilità Scuola Primaria NOI ALUNNI E ALUNNE DELLA SCUOLA PRIMARIA VOGLIAMO IMPEGNARCI A: § Capire il valore di quanto impariamo a scuola e avere un atteggiamento positivo quando si lavora in classe o nei compiti a casa e non solo nei laboratori o nelle gite che ci piacciono di più. § Ascoltare i consigli e i suggerimenti che gli insegnanti ci offrono, perché ci aiutano a crescere, imparando ad affrontare le difficoltà. § Ascoltare i compagni e collaborare con tutti, per stare bene in classe, senza conflitti, perché è bello avere gli amici che ci aiutano e ci ascoltano. § Assumere le nostre responsabilità anche quando non ci piace e capire che i richiami servono per migliorare e non per umiliarci davanti ai compagni. § Rispettare le regole concordate a scuola e a casa per comportarci bene con tutti, gli adulti e i compagni, e aver cura degli arredi e dei materiali propri ed altrui. § Capire l’importanza di una sana e corretta alimentazione e quindi, quando si pranza in mensa, mangiare ciò che ci viene servito, possibilmente senza rifiuti né sprechi. NOI INSEGNANTI VOGLIAMO IMPEGNARCI A: Rispetto alla relazione scuola famiglia: § Favorire una comunicazione chiara ed efficace sia sull’organizzazione sia sugli obiettivi educativi e didattici. § Ascoltare in modo attivo genitori, alunni e alunne per realizzare un progetto educativo insieme. § Offrire occasioni e situazioni (assemblee di classe, colloqui individuali, sportello psicologico, incontri formativi per genitori ed insegnanti) in cui condividere atteggiamenti, comportamenti e modalità comuni di intervento educativo. § Essere interlocutori disponibili per raccogliere richieste, bisogni e difficoltà legate all’esperienza scolastica. § Offrire un modello educativo coerente nel rispettare e far rispettare il Regolamento d’Istituto. 26 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Rispettare gli elementi di privacy nella comunicazione interpersonale per tutelare la serenità di bambine, bambini e genitori, insieme alla nostra. § Presentare, discutere e condividere con i nostri alunni il Patto educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica. Rispetto al clima di classe: § Favorire un clima di classe sereno e vivace. § Ricercare e comprendere i bisogni di alunni e alunne, valorizzando ogni identità personale, nel rispetto delle regole di buona convivenza. § Promuovere il diritto all’ascolto nel rispetto di ognuno. § Organizzare interventi per prevenire situazioni di disagio e favorire il benessere. § Rispettare le alunne e gli alunni evitando svalutazioni sia nelle parole, sia negli atteggiamenti. § Mantenere un atteggiamento di accoglienza, accettazione e valorizzazione delle diversità come ricchezza culturale e fondamento per costruire condivisione. Rispetto all’apprendimento nella scuola primaria: § Attivare tutte le competenze professionali per favorire il successo scolastico. § Sviluppare i contenuti disciplinari con competenza, professionalità e metodologie diverse nel rispetto di tutte le alunne e gli alunni. § Favorire e dare valore ai momenti di gioco durante la giornata scolastica poiché attraverso questa attività il bambino apprende e instaura relazioni significative con i compagni. § Verificare e valorizzare il lavoro e l’impegno delle alunne e degli alunni. § Attribuire alla valutazione una valenza formativa, attraverso la quale si evidenzino i progressi e/o le difficoltà di apprendimento delle alunne e degli alunni. § Verificare periodicamente l’efficacia della propria azione educativa e didattica. § Partecipare a percorsi di autoaggiornamento e formazione in servizio. § NOI GENITORI VOGLIAMO IMPEGNARCI A: § Accompagnare e sostenere il percorso di apprendimento dei nostri bambini e bambine favorendo l’acquisizione dell’autonomia e non sostituendoci ad essi. § Collaborare alla creazione e al mantenimento di un buon clima del gruppo classe, favorendo le relazioni tra i bambini e le bambine, l’accoglienza di tutti, il rispetto delle reciproche diversità e appianando eventuali conflitti, evitando giudizi e pregiudizi, attraverso strategie dettate dal buon senso e dalla comunicazione. § Essere attenti perché i nostri figli rispettino le persone e gli ambienti presenti nella scuola. § Costruire un’alleanza educativa con gli insegnanti, nel reciproco rispetto dei ruoli, favorendo un dialogo sincero e costruttivo per ricercare strategie comuni da applicare sia a scuola che a casa. § Mantenere una positiva relazione con gli altri genitori soprattutto quelli della propria classe per far circolare informazioni e comunicazioni, sollecitare reciprocamente la partecipazione agli incontri proposti dalla Scuola, farsi carico ed intervenire insieme in situazioni critiche o problematiche. § Presentare, discutere e condividere con i nostri figli il Patto educativo sottoscritto con l’ Istituzione scolastica. § Conoscere, rispettare e far rispettare ai nostri figli il Regolamento d’Istituto. IL DIRIGENTE SCOLASTICO VUOLE IMPEGNARSI A: § Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo alunni, genitori, insegnanti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il proprio ruolo, valorizzandone le potenzialità. § Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione ed il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica. § Cogliere le esigenze formative degli alunni e della comunità in cui la scuola opera, per fornire risposte adeguate. § Sviluppare il senso di appartenenza all’Istituto Comprensivo. 27 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 7.4 Patto educativo di corresponsabilità Scuola Secondaria di Primo grado Il seguente Patto Educativo generali ai quali Scuola e educativa e sull’accettazione alla sua Famiglia e dei doveri di Corresponsabilità è basato sull’accettazione dei principi famiglia faranno riferimento nell’esplicare la loro azione dell’insieme dei diritti che la Scuola garantisce all’Alunno e che gli stessi si impegnano a rispettare. Principi educativi generali 1. La Scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio e si propone di contribuire alla crescita culturale e civile delle allieve e degli allievi favorendo il loro inserimento nella società civile. 2. La Scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ciascuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione al diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità do ciascuno in accordo con i principi della Costituzione e all’ordinamento dello Stato. 3. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, indipendentemente dalla loro età e condizione, nel rifiuto di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Diritti garantiti dalla scuola Gli Alunni hanno: 1. il diritto ad una formazione culturale qualificata, che valorizzi e potenzi la loro identità e le loro capacità di apprendimento; 2. il diritto al rispetto e alla tutela della propria riservatezza, pur vivendo in un ambiente in cui si promuove la solidarietà; 3. il diritto di essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della Scuola; 4. il diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva che renda consapevoli dei risultati raggiunti; 5. il diritto al rispetto della vita e culturale e religiosa della loro comunità di appartenenza; 6. il diritto di vivere in un ambiente salubre e sicuro; 7. il diritto di esporre le loro ragioni prima di essere sottoposti a provvedimento disciplinare. Le Famiglie hanno: 1. il diritto di essere informate sull’Offerta Formativa della Scuola; 2. il diritto di partecipare alla vita e alle scelte della Scuola con proposte e pareri collaborando per la loro 3. realizzazione; 4. il diritto che la Scuola tuteli i diritti degli Alunni; 5. il diritto di conoscere gli obiettivi cognitivi e affettivo-relazionali che la Scuola intende perseguire. 28 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Doveri che devono essere rispettati dalle Famiglie e dagli Alunni Gli Alunni sono tenuti 1. a frequentare regolarmente e nel rispetto degli orari, le attività scolastiche, ad assolvere con puntualità gli impegni di studio e a presentarsi a scuola forniti del materiale necessario; 2. ad avere nei confronti del Capo d’Istituto, dei docenti, del personale non docente e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi; 3. a mantenere un comportamento corretto e coerente con i Principi Generali ai quali si ispira l’azione educativa della Scuola; 4. ad osservare le disposizioni organizzative del Regolamento di Istituto e le norme del Progetto per la sicurezza della Scuola; 5. ad avere cura del materiale scolastico, dell’arredo e delle suppellettili dell’edificio che sono patrimonio comunale di cui tutti devono sentirsi responsabili; 6. a collaborare per rendere accogliente l’edificio scolastico; 7. a non utilizzare durante lo svolgimento dell’attività didattica il telefono cellulare o altri dispositivi elettronici. Le Famiglie si assumono il dovere 1. di partecipare alla vita e alle scelte della Scuola con proposte e pareri collaborando per la loro realizzazione; 2. di avere a cuore l’autonomia, lo sviluppo armonico della personalità e l’educazione del proprio figlio; 3. di considerare e far considerare l’errore come risorsa, come un nuovo punto di partenza per conoscere e apprendere; 4. di aiutare il proprio figlio a rispettare gli impegni e ad organizzare il tempo per realizzare uno studio efficace; 5. di rispondere di eventuali danni procurati dal figlio a persone, cose e strutture della Scuola. 7.5 Relazioni scuola-famiglia I Genitori degli alunni sono i referenti principali della Scuola cui hanno affidato i propri figli. La scuola si impegna ad informare i Genitori su tutto ciò che riguarda il comportamento e l’andamento scolastico degli alunni. La comunicazione scuola – famiglia si realizza attraverso i seguenti strumenti: • Comunicazioni scritte sul Quaderno delle Comunicazioni scuola – famiglia • Incontri periodici docenti /genitori definiti nell’ambito del Piano annuale attività aggiuntive funzionali all’insegnamento. Colloqui per situazioni particolari possono essere richiesti dai Genitori ai Docenti e viceversa, concordando data e orario. L’assemblea di classe può essere convocata anche dal rappresentante dei genitori, come da Regolamento. 29 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 7.6 Continuità didattico – educativa L’obiettivo della Continuità tra i diversi ordini scolastici è quello di garantire il diritto dell’alunno a un percorso formativo organico e completo, attraverso un progetto formativo continuo. I referenti per la continuità operano al fine di stabilire procedure condivise per realizzare forme di raccordo tra i diversi ordini di scuola. • Organizzano attività di: - passaggio informazioni; - accoglienza dei genitori e degli alunni in ingresso per ogni ordine di scuola; - inserimento alunni con particolare attenzione agli alunni in situazione di disagio. • Stabiliscono e verificano modalità e strumenti per il passaggio informazioni alla Scuola Primaria e alla Scuola Secondaria di 1° e di 2° grado anche per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.), in accordo con i Referenti per disabili e DSA. • Promuovono iniziative di continuità didattica tra i diversi ordini di scuola (laboratori, visite, stages..) • Definiscono obiettivi comuni in uscita e in entrata per la Scuola dell’Infanzia, Primaria e per la Scuola Secondaria di 1° e di 2° grado. • Definiscono strumenti e modalità utili ad indirizzare l’alunno verso una scelta consapevole e adeguata del suo percorso scolastico (orientamento alla scelta della scuola superiore). La scheda descrittiva del Progetto continuità, che riporta in modo analitico le varie attività ed il relativo calendario, è agli Atti della Scuola. 7.7 Rapporti scuola – agenzie culturali esterne L’istituto parte da una consolidata esperienza di utilizzo delle risorse offerte dal territorio con il quale i rapporti sono diventati sempre più organici ed integrati nell’attività didattica ed educativa delle scuole. Tali rapporti e la progettazione del loro sviluppo rappresentano una parte integrante e qualificante del Piano dell’Offerta Formativa. L’istituzione scolastica collabora con: § l’Amministrazione Comunale, in quanto erogatore di servizi essenziali per il funzionamento delle scuole, fonte di informazione e pianificazione e ente finanziatore di parte dell’attività progettuale delle scuole dell’Istituto Comprensivo. § Gli operatori dell’ASL tramite: - Programmazione degli interventi del Servizio di Medicina dell’età scolare. - Protocollo d’intesa con gli operatori del servizio di neuropschiatria infantile e di psicologia dell’Età Evolutiva in modo che l’azione preventiva e terapeutica diventi più 30 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 incisiva al fine di facilitare l’effettiva integrazione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali. - Le Istituzioni, gli Enti, le Associazioni presenti sul territorio promotori di iniziative ritenute adatte all’età degli allievi e culturalmente significative secondo il parere dei competenti organi collegiali. Nell’ambito del progetto educativo annuale vengono inoltre previste: - visite guidate nella città; - uscite didattico – culturali anche al di fuori del territorio comunale; - partecipazione a spettacoli teatrali; - partecipazione a manifestazioni sportive; - partecipazione all’Iniziativa “Olimpiadi della matematica” in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano; - partecipazione all’Iniziativa “Olimpiadi di Lingua Italiana”; - Adesione all’iniziativa “Il quotidiano in classe” per gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado. 8. LA SCUOLA E L’INTEGRAZIONE L’Istituto Comprensivo pone al centro dell’offerta formativa la persona con la sua specificità. Ogni alunno viene a scuola con una propria cultura, fatta di intrecci affettivi, emotivi e cognitivi, di esperienze, di storie e di relazioni. Entra in un contesto a lui inizialmente estraneo, in cui incontra nuovi compagni e nuovi adulti con i quali intesse una rete sempre più ampia di scambi e sperimenta concretamente la presenza delle diversità. La sempre maggiore eterogeneità delle classi e la presenza di alunni diversamente abili e di alunni con difficoltà di apprendimento generano bisogni educativi speciali. Questi bisogni devono trovare risposta in una scuola che integra tutti gli alunni e che rende significativa ogni presenza. L’integrazione di qualità, per la persona diversamente abile e con difficoltà di apprendimento, vuol dire essere presente significativamente: Ø dal punto di vista relazionale essere accolto, avere ruoli veri, amicizie.. Ø dal punto di vista cognitivo imparare cose nuove, imparare a risolvere problemi, imparare a pensare.. Ø dal punto di vista psicologico crescere nell’autostima, nell’identità, nell’espressione delle emozioni ecc. 31 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 La qualità dell’integrazione deve riguardare tutti questi aspetti e si raggiunge solo con il contributo di tutte le persone che operano nella scuola. In alcuni alunni ci sono marcate difficoltà a trattare i dati dell’esperienza, a pescare nella memoria, a combinare le immagini mentali, a relazionarsi e a comunicare con l’ambiente. Se il problema è di natura tecnica (cognitivo- comportamentale) gli insegnanti tutti, tra cui l’insegnante di sostegno con competenze specifiche, devono essere in grado di organizzare curricoli in funzione delle differenti abilità e di gestire in modo alternativo le attività in aula. Se il problema è di tipo relazionale (personalità e ambiente) la scuola ha bisogno di più operatori e di integrazioni esterne. In questo caso occorre attivare relazioni d’aiuto che esigono specifiche competenze professionali, in una logica di interazione tra gli operatori dentro la scuola e i servizi del territorio. Lavorare in rete per la scuola significa fronteggiare un problema creando le condizioni per imparare a confrontarsi reciprocamente nelle differenti competenze e nei saperi. Occorre essere consapevoli della necessità di elaborare un percorso riconoscibile e definito di sviluppo che non si racchiuda soltanto all’interno della scuola, ma che diventi sempre di più progetto di vita, che abbracci varie dimensioni di ruolo e spazi temporali più ampi. Su questa linea l’Istituto Comprensivo, ha elaborato una struttura organizzativa con ruoli e compiti specifici a presidio dell’integrazione e una procedura per: 1. attuare una continuità educativa e didattica tra i diversi ordini di scuola per conoscere e riconoscere la disabilità nelle sue diverse connotazioni: cognitive, metacognitive (difficoltà nell’organizzazione del lavoro e dello studio), di apprendimento, socio-culturali, socio-affettivo-relazionali; 2. accogliere l’alunno e la famiglia preparando il contesto (chi, che cosa e come); 3. osservare approfonditamente l’alunno e il gruppo e definire un percorso appropriato di obiettivi individuali e individualizzati o comuni; 4. progettare gli interventi educativi e didattici, ponendo attenzione non solo all’aspetto cognitivo, ma anche e soprattutto agli aspetti di autonomia personale e sociale e a quelli emotivo-relazionali. Intervenire in orario scolastico utilizzando i docenti come risorse professionali interne e l’assistente educatore come risorsa professionale esterna, dove presente. Collaborare anche in ambito extrascolastico a progetti di integrazione che coinvolgono figure e risorse esterne (UONPI, Ente Locale, Cooperative); 5. verificare con strumenti di misurazione e di analisi e valutare i progetti attuati 32 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 8.1 Il progetto accoglienza dell’Istituto Comprensivo Accogliere è un primo passo per costruire l’appartenenza ad un contesto relazionale. Accogliere significa anche raccogliere dati ed esperienze per conoscere. In una logica di rete di sostegno e formativa occorre accogliere tutti i protagonisti del futuro percorso di crescita. L’organizzazione dell’accoglienza dei vari ordini di scuola sono descritti sinteticamente nelle tabelle che seguono. Tempi: il primo mese di scuola SCUOLA/CHI SCUOLA INFANZIA MUNARI OLIVARI MOTTINI S.GIUSEPPE (Cortenuova) SCUOLA PRIMARIA MOTTINI RIVA AZIONE/ATTIVITÀ STRUMENTI Preaccoglienza alunni e genitori Accoglienza alunni Progetto preinserimento Alunni d.a. Colloquio strutturato famiglia Griglia di osservazione docenti Attività didattico laboratoriale con i docenti delle future cl.1 Laboratorio “I grandi alla scuola” Scheda attività e valutazione laboratorio Accoglienza alunni e genitori delle classsi 1° Colloquio Accoglienza docente di sostegno Osservazione alunno d.a. SCUOLA SECONDARIA 1°GRADO: Osservazione gruppo classe CONSIGLI DI CLASSE (DOCENTE SOSTEGNO) Attività accoglienza Attività di accoglienza il 1° giorno di scuola Attività di accoglienza e conoscenza Progetto Transizioni Come vedo la mia classe- Il sentiero delle foglie Consegna del protocollo da parte del responsabile dell’area integrazione Accoglienza dei nuovi docenti di sostegno Griglia strutturata Raccolta dati materie di studio e/o aree di sviluppo alunno d.a. Raccolta dati classe Riunione CdC per presentazione alunno d.a. Attività “Il primo giorno di scuola” Informazioni alla classe sulle figure che si occupano del compagno Potenzialità del compagno Conoscere la diversità Progetto Transizioni Come vedo la mia classe Il grande viaggio 33 - 140 OBIETTIVI Conoscenza scuola. Insegnanti e attività Contenimento ansia Conoscenza insegnanti Conoscenza scuola. Insegnanti e attività Esperienza didattica insieme Conoscere e conoscersi Far conoscere la struttura per l’integrazione Facilitare l’inserimento Profilo in ingresso alunno/Fascicolo pers. Situazione di partenza della classe Accordi per individuazione aree di sviluppo PDF Conoscersi Attivare collaborazioni e tutoring tra compagni Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Accoglienza docente di sostegno DIRIGENTE RESPONSABILE INTEGRAZIONE COORDINATORE CDC Fornisce il POF e le informazioni necessarie sull’alunno d.a/dsa Illustra le modalità di intervento in classe e fuori dalla classe Illustra le modalità di accesso alla scuola e sulle regole di comportamento da tenere Far conoscere alla famiglia come si opera per l’integrazione Conoscere le aspettative della famiglia Conoscere l’alunno Accoglienza assistente educatore IL COORDINATORE DEL CDC IL DOCENTE DI SOSTEGNO Consegna relazione scuola primaria, sintesi informazioni da colloqui Illustra la procedura Illustra le modalità di intervento del docente di sostegno in classe e fuori dalla classe Accoglienza famiglia Mettere in situazione il nuovo docente di sostegno e fornirgli i primi elementi essenziali per operare Determinare il suo ruolo rispetto al contesto Mettere in situazione l’assistente educatore e fornirgli le regole essenziali per operare Determinare il suo ruolo rispetto al contesto Porre le basi per una collaborazione 8.2 Ruoli e compiti per l’integrazione DIRIGENTE SCOLASTICO Il Dirigente Scolastico individua le risorse e le condizioni che favoriscono l’inserimento degli alunni diversamente abili e in base al profilo steso dalla Commissione Continuità li inserisce nel gruppo classe avendo cura di considerare: Ø le caratteristiche apprenditive e comportamentali del gruppo classe Ø la competenza acquisita nel tempo con casi di disabilità specifica dal gruppo docente della classe Ø l’equa distribuzione nei vari corsi dell’impegno per l’integrazione Il Dirigente Scolastico, coadiuvato dal Responsabile delle attività finalizzate all’integrazione degli alunni diversamente abili, provvede a: • assegnare i docenti di sostegno all’alunno diversamente abile e alla classe in funzione dell’organico presente, previa accoglienza e conoscenza del docente stesso • individuare le aule e gli spazi congruenti con le necessità dell’alunno diversamente abile, tenuto conto di: Ø barriere architettoniche Ø territorialità e trasporto Ø offerta formativa del plesso Ø criteri di sicurezza 34 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 • prendere accordi per l’assegnazione degli assistenti educatori con gli Enti Locali e le Cooperative, secondo criteri di opportunità educativa. Presidia, infine, l’attuazione del processo di inclusione degli alunni con disabilità specifiche di apprendimento (DSA) e gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) controllando i percorsi educativi e didattici e la documentazione prodotta. IL G.L.H.- G.L.I. Il Gruppo di Lavoro Handicap dell’Istituto Comprensivo ovvero Gruppo di Lavoro per l'Inclusione (D.M. 27.12.2012) si avvale della presenza di operatori interessati e competenti con funzioni di coordinamento nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, AEC, assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzione con la scuola), in modo da assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi. La presenza del genitore, che potrebbe anche non essere il genitore di un alunno disabile, garantisce una costante attenzione alle istanze delle famiglie portatrici di bisogni diversi per quanto riguarda l’integrazione dei propri figli a scuola. L’azione del gruppo può essere riassunta in competenze di tipo organizzativo, progettuale, valutativo e di consulenza Competenze organizzative e di consulenza § Definizione del programma annuale del G.L.H.-G.L.I. e dei compiti dei referenti d’Istituto § Definizione delle modalità di passaggio e di accoglienza degli alunni diversamente abili, con disabilità specifiche di apprendimento e con bisogni educativi speciali § Determinazione delle modalità di conoscenza e accoglienza degli alunni DA/DSA/BES § Definizione dell’accoglienza dei docenti di sostegno e degli assistenti educatori § Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole § Focus/confronto sui casi, consulenza strategie/metodologie di gestione delle classi 35 - 140 e supporto ai colleghi sulle Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 § Definizione dei percorsi di orientamento e dei progetti ponte § Pianificazione dei rapporti con gli operatori extrascolastici § Gestione e reperimento delle risorse materiali (sussidi, ausili tecnologici e informatici, biblioteche specializzate e centri di documentazione) Competenze di tipo progettuale e valutativo § Elaborazione e revisione del POF per l’Integrazione e proposta al Collegio dei Docenti per le linee di coerenza formativa con il POF d’Istituto § Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico § Determinazione di linee e criteri per tutte le fasi di costruzione del Piano Educativo Individualizzato e del Piano Didattico Personalizzato § Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività dell’Istituto § Monitoraggio delle relazioni che intercorrono tra l’Istituto e il territorio (Ente Locale, UONPIA, Associazioni,Cooperative) IL RESPONSABILE DELL’AREA INTEGRAZIONE L’Istituto Comprensivo si è dotato di una struttura organizzativa nel campo dell’integrazione, allo scopo di garantire buone prassi, di dare supporto e presidiare tutte le azioni dirette alla costruzione di PEI e PDP efficaci. A presidio del processo di integrazione è nominato il responsabile delle attività finalizzate all’integrazione degli alunni diversamente abili, degli alunni con specifiche disabilità di apprendimento e con bisogni educativi speciali, con il compito di: Ø organizzare gli incontri della Commissione per l’integrazione e/o GLH. G.L.I. al fine di sviluppare la politica e la cultura della scuola per l’inclusione delle diversità presenti; Ø proporre iniziative di aggiornamento specifiche organizzate sul territorio ai docenti di sostegno, ai docenti curricolari e al personale ATA; Ø convocare e gestire gli incontri del gruppo disciplinare (GLHT) al fine di coordinare l’azione didattica ed educativa dei docenti di sostegno Ø preparare l’accoglienza degli alunni in ingresso, dei nuovi docenti di sostegno e degli assistenti educatori; Ø coordinare la progettazione dei Piani Educativi Individualizzati e dei Piani Didattici Personalizzati degli alunni ed il controllo della loro attuazione nel rispetto degli indirizzi che la scuola si è data; Ø coordinare le azioni di continuità/passaggio tra i diversi ordini scolastici dell'Istituto e i Protocolli d’intesa in vista del pre-inserimento degli alunni della scuola secondaria di 1° grado nelle scuole od enti di ordine e grado successivi 36 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 (questa azione è svolta in collaborazione con il responsabile per le attività di orientamento) Ø lo svolgimento dell’azione di supporto per i docenti di sostegno nella pratica quotidiana; Ø la proposta di acquisto di materiale specifico necessario per espletare al meglio la funzione del docente di sostegno. IL DIRETTORE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI Il Direttore dei Servizi Amministrativi sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione, svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati. Da quanto sopra si desume che il DSGA esercita un ruolo di coordinamento, di raccolta di bisogni e di azioni di miglioramento per il benessere degli utenti e di chi lavora nella scuola; a tutti questi “utenti” rivolge un’unica progettualità tesa anche a supportare l’integrazione degli alunni diversamente abili, con difficoltà specifiche di apprendimento e con bisogni speciali. Agisce, a tale proposito, in stretta collaborazione con il dirigente scolastico nella predisposizione del programma annuale. IL COLLABORATORE SCOLASTICO Il profilo professionale che viene delineato dalla norma è su due livelli: 1. di mansioni ordinarie (pulizia, sorveglianza e accompagnamento) 2. di mansioni aggiuntive di assistenza alla persona, di cura dell’igiene personale e di accompagnamento ai servizi igienici degli alunni diversamente abili e di pronto soccorso. Per l’alunno diversamente abile l’azione del collaboratore scolastico deve essere programmata negli interventi previsti nei PEI dell’alunno, in quanto questa figura fa parte della rete di sostegno che agisce con l’alunno all’interno dell’Istituto. Rispetto al profilo delineato sopra: 1. fornisce assistenza di base all’alunno diversamente abile Ø accoglienza Ø cura della propria persona Ø accompagnamento 2. osserva e relaziona 3. cura la comunicazione e il comportamento 4. è di supporto in situazioni di emergenza 37 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Il coinvolgimento del collaboratore scolastico nel Piano Educativo Individualizzato dell’alunno disabile, diventa, quindi, una buona prassi che l’ Istituto deve porre in essere per costruire una rete di sostegno anche per il lavoro quotidiano fuori dalla classe e soprattutto in presenza di un affidamento di compiti specifici di cura alla persona. IL DOCENTE DI SOSTEGNO E’ un docente della classe che interviene in contitolarità con i docenti curriculari ed ha il compito di: 1. porsi come “operatore di rete” all’interno e all’esterno dell’Istituto Comprensivo e gestire i rapporti con tutte le figure che ruotano intorno all’alunno diversamente abile (docenti di classe, assistente educatore, collaboratori scolastici, genitori, medici specialisti, operatori del territorio) 2. saper analizzare il contesto, la struttura e le risorse 3. sviluppare e affinare un lavoro di effettiva consulenza a favore della classe e dei colleghi curricolari nell’adozione di metodologie individualizzanti e quindi dirette a costruire un PEI per l’allievo diversamente abile. 4. garantire un reale supporto alla classe nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche-metodologiche-didattiche integrative alla didattica cosiddetta frontale e se necessario sostitutiva ad essa. 5. promuovere il processo di inclusione dell’alunno nel gruppo-classe attraverso corrette modalità relazionali mirate a facilitare percorsi integrativi e rapporti sociali empatici 6. svolgere un ruolo “docente” riconosciuto da tutti gli alunni della classe 7. predisporre il progetto educativo - didattico per l’alunno diversamente abile nel contesto della programmazione di classe, negoziare la sostenibilità e l’adeguatezza dell’offerta formativa e valutare l’opportunità di modificare il contesto 8. conoscere e padroneggiare tutta la documentazione (Diagnosi Funzionale, Profilo Dinamico Funzionale, Piano Educativo Individualizzato, Programmazione Didattica Individuale/ Individualizzata/ Mista) contenuta nel Fascicolo Personale 9. saper costruire strumenti di verifica e di valutazione dell’alunno, del PEI e del progetto di integrazione 10. richiedere e pianificare la calendarizzazione di regolari incontri di aggiornamento sulla situazione dell’alunno con handicap, sui suoi progressi, sulla 38 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 sua integrazione in classe (programmazione) rendicontando le tematiche affrontate, le decisioni assunte e la ricaduta osservata La frequente precarietà del posto, a volte anche in corso d’anno, porta spesso ad un mancato rispetto dei compiti e dei criteri suddetti. In alcuni istituti sono presenti figure di riferimento stabili nel tempo che rendono possibile l’accoglienza del nuovo docente di sostegno, un primo passaggio di informazioni e la tenuta dei progetti per l’integrazione IL DOCENTE CURRICOLARE Partecipa con tutti i colleghi di classe alla predisposizione del Pian Educativo Individualizzato dell’alunno diversamente abile e a quella del Piano Didattico Personalizzato degli alunni con disabilità specifiche di apprendimento e con bisogni educativi speciali Collabora con il docente di sostegno, specificando obiettivi, metodologie, contenuti e tipologie di verifica inerenti alla propria materia di insegnamento, adattati e adeguati alle caratteristiche apprenditive e comportamentali dell’ alunno. Guida e collabora con l’assistente educatore nel predisporre il lavoro con l’alunno in classe. Definisce con i colleghi forme e modi di preparazione e monitoraggio del rapporto della classe con l’alunno DA/DSA/BES Contribuisce a deliberare nelle sedi preposte gli interventi didattici ed educativi previsti per la classe (visite, gite, seminari ecc.) garantendo la piena partecipazione dell’alunno nei modi e nelle forme più consone alla sua situazione; Predispone e raccoglie la documentazione del lavoro svolto per la trasmissione ai colleghi delle classi successive, in collaborazione con l’insegnante di sostegno; Mantiene i rapporti con la famiglia e con i Servizi del Territorio costruendo alleanze e rapporti per la realizzazione e il controllo dell’ipotesi del progetto di vita dell’alunno, in particolare per il progetto di orientamento nella scuola secondaria di 1° grado. ASSISTENTE EDUCATORE L’assunzione del compito da parte dell’assistente educatore comporta la disponibilità a collaborare con il docente di sostegno e i docenti di classe in quanto responsabili dell’apprendimento dell’alunno e dell’organizzazione delle attività svolte anche dall’assistente educatore. E’ necessario che l’assistente educatore possegga competenze didattiche riferite ai curricoli di ogni ordine di scuola dell’Istituto Comprensivo e competenze di valutazione delle prestazioni attese dall’alunno. Agendo nel contesto classe e quindi in un contesto 39 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 relazionale, deve essere disponibile a curare le relazioni ed anche, se richiesto, alcuni momenti didattici nei confronti della classe. Deve saper valutare il lavoro svolto anche in relazione alle condizioni del contesto e produrre una rendicontazione comprensiva di autovalutazione. L’assistente educatore è figura snodo tra la scuola e la famiglia e l’extrascuola. Occorre che ci sia sinergia tra l’assistente educatore e i docenti al fine di evitare frammentazioni, diversificazioni e fraintendimenti che pregiudicano il lavoro fatto a scuola. L’assistente è tenuto all’accompagnamento ad attività extrascolastiche deliberate dall’équipe pedagogica e dal CdI, previ accordi presi con l’Ente Locale e le Cooperative. 8.3 Integrazione alunni stranieri Gli alunni iscritti all’Istituto Comprensivo nel corrente anno scolastico e frequentanti i plessi di Romano di L. e di Cortenuova sono 889. Gli alunni che fruiscono del servizio mensa sono 568, gli alunni diversamente abili (D.A.) sono, complessivamente 28 e gli alunni stranieri (S) 259 frequentanti l’Istituto Comprensivo, così ripartiti nei diversi Plessi e gradi di Scuola: Plesso scolastico Scuola Secondaria “E. Fermi” Scuola Primaria “G.B. Mottini” Scuola Primaria “G. Riva” Scuola dell’Infanzia “B. Munari” TOTALE COMPLESSIVO I.C. Classi/ sezioni N° alunni mensa DA S %S 11 14 8 7 40 247 314 145 183 889 50 268 67 183 568 08 6 8 6 28 52 117 35 55 259 21 37 25 30 29 Sulla base del quadro riassuntivo esposto, che evidenzia una presenza non omogenea di studenti stranieri tra i diversi plessi con percentuali superiori a quanto indicato dalla C.M. 2 del 8 gennaio 2010, si sottolinea l’urgenza di adottare, con la collaborazione degli Enti locali e le scuole del territorio, criteri volti a favorire un’ equa distribuzione degli alunni con cittadinanza non italiana tra le scuole, i plessi e una ponderata assegnazione degli alunni alle classi. Si segnala inoltre la problematicità causata dalla mancata stabilità del numero di alunni stranieri, soprattutto in entrata, nelle diverse classi dell’Istituto. L’ingresso di nuovi alunni in corso d’anno, spesso privi di padronanza della lingua italiana, richiede l’attivazione di interventi di alfabetizzazione per limitare la difficoltà di inserimento all’interno della classe che può tradursi in un oggettivo fattore di rischio di parziale o totale insuccesso formativo per gli alunni stessi ed essere di pregiudizio per la realizzazione di una offerta formativa qualitativamente valida. Gli interventi di alfabetizzazione sono affidati ai docenti in possesso di requisiti idonei. È attiva la collaborazione con lo Sportello Stranieri di Bariano e con il servizio di mediazione culturale Kinesis di Treviglio. 40 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Partendo da una mirata attenzione alle tematiche connesse all’educazione interculturale, sono favorite l’accoglienza e l’inclusione degli alunni stranieri e delle loro famiglie. Per questo la Scuola Primaria è stata riconosciuta scuola d’eccellenza dall’USR e ha partecipato come scuola dell’innovazione didattica all’Expo del Capitale Umano (Milano marzo 2006). L’iscrizione Nella fase dell’iscrizione la famiglia può trovare a disposizione presso la Segreteria e sul sito dell’Istituto la modulistica e alcune informazioni essenziali relative al funzionamento della scuola, tradotte in alcune lingue comunitarie ed extracomunitarie. In seguito ci si può avvalere del servizio di Mediazione culturale per raccogliere informazioni relative alla storia e alla scolarità pregressa dell’alunno. La classe Per quanto riguarda la classe a cui assegnare l’alunno, viene seguito un protocollo di accoglienza, che comunque privilegia l’età anagrafica come primo criterio da adottare, così come richiesto dalla normativa (CM 205/90 e CM 5/94). Nel caso in cui i genitori possano documentare la scolarità pregressa si tiene conto di quest’ultima. Quindi alcune prove disciplinari permettono agli insegnanti di stendere una programmazione individualizzata in favore dell’alunno per facilitare l’apprendimento. Le risorse interne Si sono individuate alcune risorse a disposizione dei docenti al fine di impostare l’attività educativa – didattica rivolta all’alunno straniero: - la presenza nell’Istituto Comprensivo Fermi di un Referente Integrazione alunni stranieri e di alcune insegnanti con specifiche competenze per l’insegnamento della lingua italiana come lingua seconda e nel campo dell’educazione interculturale; - le ore eccedenti dei docenti della scuola Primaria vincolate da progetti di plesso e le ore di completamento cattedra di docenti in servizio nella scuola secondaria di primo grado; - la Commissione Integrazione degli alunni stranieri -Intercultura per individuare attività, materiali e prospettive di lavoro condivisibili; - un’insegnante referente per il Volontariato e il Disagio promotrice de: - il Progetto “COSTRUIAMO SOLIDARIETA’ “ e “FIGLI DEL VENTO” in collaborazione con la CARITAS diocesana. - il Progetto “BAMBINI SENZA CONFINI” che si articola in quattro progetti complementari: 1. Attività di Mediazione culturale Istituti Scolastici di Romano di Lombardia, in collaborazione con l’Ufficio di Piano di Zona, lo Sportello Stranieri e in rete con le scuole dell’Ambito Territoriale 6. Prevede la presenza di una Referente e dei 41 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Mediatori Culturali (Cooperativa Kinesis di Treviglio) per promuovere l’integrazione scolastica degli alunni stranieri, per favorire l’incontro tra scuola e famiglia, per far acquisire una sensibilità interculturale, per promuovere iniziative di formazione; 2. il Progetto “Biancorossoverde” prevede incontri e laboratori volti alla conoscenza di popoli e culture e alla promozione di una cittadinanza attiva; 3. il Progetto “Extrascuola” presso l’Oratorio Cappuccini prevede una collaborazione con le associazioni CAF (semiconvitto, centro diurno, rete solidale di famiglie) e “Solidarietà Scolastica” di Romano L. al fine di facilitare la costruzione di percorsi personalizzati per minori in difficoltà e offrire la possibilità di pianificare interventi che pongano attenzione alle situazioni di disagio sociale dei bambini (stranieri e non) con bisogno di sostegno scolastico e supporto ai compiti. E’ attivato anche con il sostegno dell’Assessorato ai Servizi Sociali di Romano di Lombardia. 4. Il Progetto “Alfabetizzazione a scuola ITALIANO L2” prevede che insegnanti alfabetizzatori dell’Istituto, per alcune ore settimanali, conducano un intervento di primo livello, che metta in grado gli alunni stranieri di acquisire le prime competenze linguistiche. Si prevedono anche percorsi di alfabetizzazione di secondo livello, per alunni di recente alfabetizzazione (Livelli A1-A2 CEFR) per saper interagire con adulti e coetanei nell’ambiente scolastico (il progetto è finanziato anche con il fondo ministeriale per scuole collocate in Aree a forte flusso immigratorio e che abbiano predisposto progetti specifici volti a dare una precisa risposta ai problemi di accoglienza e di inserimento degli alunni stranieri). 5. Studio guidato per l’acquisizione del cosiddetto “Italiano dello studio” 6. preparazione agli esami di Licenza Scuola Secondaria di primo grado. - il materiale librario e multimediale relativo all’insegnamento della lingua italiana ad alunni stranieri, all’educazione interculturale, alla promozione di una serie di attività finalizzate alla trasmissione e allo sviluppo delle prime nozioni sulla Costituzione e sulla Cittadinanza attiva; - il Cdrom “Tutti uguali, tutti diversi: pari opportunità di informazione” dell’USR; il Cdrom “L’integrazione degli alunni stranieri nel Circolo di Romano di Lombardia”. Le risorse esterne - I Progetti di extrascuola per la valorizzazione di esperienze educative e di socializzazione, gestiti dal C.A.F. e dal Comune di Cortenuova, sono spazi che offrono aggregazione educativa – ricreativa e supporto scolastico agli alunni. I volontari sono coordinati da educatori professionali e volontari incaricati dalle Associazioni, che hanno sede negli Oratori di Romano e Cortenuova; - il Progetto “Reti di solidarietà” che si prefigge di sostenere famiglie in difficoltà e di individuare Famiglie risorsa; 42 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 - lo Sportello Stranieri presso l’Istituto Comprensivo di Bariano che, oltre a fornire un servizio di consulenza rivolto agli insegnanti, gestisce attività di aggiornamento/formazione destinate al personale docente delle scuole di ogni ordine e grado del nostro ambito territoriale e coordina il Servizio di Mediazione Culturale; - lo Sportello Caritas a Romano di Lombardia; - il Servizio Informativo per i cittadini stranieri; - l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Romano di Lombardia; - l’Azienda Solidalia; - l’Ufficio Tutela dei minori L’approccio interculturale Pur riconoscendo come fondamentale un intervento didattico che consenta all’alunno straniero di apprendere la lingua italiana, si ritiene altrettanto importante lavorare anche su aspetti meno tecnici e più culturali, riconoscendo il bambino straniero come portatore di storie, abitudini, conoscenze, da rispettare e valorizzare. E’ per questo motivo che alcuni insegnanti partecipano a specifiche iniziative di aggiornamento e che molti seguono una programmazione volta a contrastare la formazione di stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone e culture, avviando la formazione del cittadino dell’Europa e del mondo. 43 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 8.4 Protocollo di accoglienza dei bambini Neo Arrivati in Italia (NAI) 2014-2015 COSA FARE Iscrizione CHI SE NE OCCUPA Il personale di Segreteria MATERIALI QUANDO NECESSARI - Modulistica bilingue Al momento -Modulo per dell’arrivo a scuola l’iscrizione - Regolamento d’Istituto Assegnazione alla classe corrispondente per età anagrafica o secondo certificazione scolastica pregressa Dirigente Scolastico Assegnazione alla sezione e comunicazione alla Segreteria Insegnanti coinvolti Colloquio tra i docenti Dopo l’assegnazione alla classe Test e prove per accertare le competenze dell’alunno Insegnanti dell’équipe pedagogica Test e prove allegati al faldone verde Durata massima una settimana Richiesta (alla referente) Insegnanti del pacchetto di ore di dell’équipe alfabetizzazione o utilizzo pedagogica delle ore di alfabetizzazione fisse di Plesso (dove possibile) Eventuale richiesta (al Dirigente) del pacchetto ore di Plesso a disposizione Comunicazione scritta o telefonica All’arrivo in classe Contattare il mediatore culturale Modulo di richiesta da inviare alla Referente Nella prima settimana dopo l’assegnazione Insegnanti dell’équipe pedagogica Dopo l’iscrizione Prove in lingua Madre Presentazione del Mediatore bambino alla classe culturale Colloquio informativo con la famiglia Prove preparate dagli All’arrivo del insegnanti di classe Mediatore tradotte in lingua madre Accoglienza dell’alunno nella classe - Giochi di conoscenza - Materiali bilingue - Tutoring dei compagni La classe di accoglienza 44 - 140 Dall’inserimento del bambino Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 8.5 Piano annuale per l’inclusività 2014/15 Il Collegio dei Docenti, quale comunità professionale, dedicherà specifica attenzione all’effettiva inclusione di ogni alunno, e in particolare di coloro che manifestano bisogni educativi speciali (BES) e necessitano di interventi didattici individualizzati e/o personalizzati, ivi includendo anche quegli studenti che manifestino difficoltà riconducibili all’area dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale, come previsto dalla D.M. 27/12/12 sui BES e dalla successiva C.M. 8/13. La comunità professionale assume, dunque, la consapevole responsabilità di coordinare in modo collegiale ed organico l’offerta educativa e didattica, sia rispondendo all’esplicita richiesta delle famiglie, sia individuando forme di intervento nella prassi educativa e didattica, rendendo così l’inclusione elemento centrale e trasversale all’offerta formativa complessiva. In tale ottica l’attenzione ai BES degli alunni si concretizza mediante la personalizzazione (L.53/03) -‐ nell’insegnamento curricolare; -‐ nella gestione delle classi; -‐ nell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici; -‐ nelle relazioni tra docenti, alunni e famiglie; -‐ nel fissare criteri e procedure funzionali delle risorse professionali ed economiche a disposizione dell’Istituto. Assumendo la declinazione del modello ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) adottato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’offerta formativa dell’Istituto si focalizza sulla valorizzazione delle potenzialità di ciascun alunno considerando i fattori di contesto personali ed ambientali. Ciò al fine di rendere il percorso scolastico esperienza inclusiva per ciascuno, nel rispetto e nella valorizzazione delle condizioni personali, all’interno della classe e/o del gruppo di appartenenza. In tale ottica, quindi, specifica attenzione è riservata: -‐ agli studenti e alle studentesse con Diagnosi Funzionale e Certificazione rilasciata ai sensi della Legge 104/92. Per questi studenti viene predisposta una programmazione individualizzata (differenziata o su obiettivi minimi curricolari), che viene mediata dalla presenza del docente di sostegno, declinata nell’apposito Piano Educativo Individualizzato (PEI) e in rete con i soggetti operanti sul territorio sulla base della Legge 328/2000; -‐ agli studenti e alle studentesse con certificazione di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA). Per questi studenti si prevede la personalizzazione dei tempi e delle modalità di apprendimento attraverso un Piano Didattico Personalizzato (PDP). Piano nel quale, coerentemente con quanto previsto dalla Legge 170/2010, dal Decreto Ministeriale 5669/2011 e dalle annesse Linee guida, sono definite le strategie 45 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 metodologiche e didattiche, la messa in atto delle misure dispensative, di azioni compensative e di appositi criteri di valutazione degli apprendimenti. Tali misure si intendono estese anche agli alunni con certificazione di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), con diagnosi di disturbi evolutivi specifici e con funzionamento cognitivo limite; -‐ agli studenti e alle studentesse in situazione di difficoltà o svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale, anche transitorio o momentaneo. In tal caso, sulla base delle indicazioni dell’apposita Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e della Circolare Ministeriale 8/2013, il consiglio di classe elabora, se necessario, un Piano Educativo Personalizzato (PEP) per definire, monitorare e documentare idonee strategie di intervento, criteri di valutazione degli apprendimenti e relativi livelli di competenza attesi in uscita per il periodo di definizione del PEP (cfr. Linee orientative circ_ATBG_MIUR 18-09-12) La cura di questi interventi educativi presuppone da parte del Collegio dei Docenti: -‐ l'elaborazione di criteri e modalità per individuare gli alunni con BES (in attesa delle Linee guida regionali in via di pubblicazione); -‐ la definizione dei concetti “essenziali” e “ minimi” di ogni disciplina di studio; -‐ la definizione degli impegni specifici di ogni docente della classe; -‐ la predisposizione di piani PEI, PDP, PEP strutturati in a) percorsi di apprendimento; b) contenuti; c) obiettivi “essenziali1” e “minimi2” e criteri di valutazione in relazione a ciascuna disciplina; d) esplicitazione delle alleanze (famiglia e servizi territoriali) e relative modalità di interazione; -‐ i processi di autovalutazione dei docenti coinvolti (modalità di rendicontazione al CD). Inoltre si definisce la trasformazione del GLH di Istituto, previsto ai sensi della Legge 104/1992, in Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI). GLI che, mantenendo la propria identità plurirappresentativa, estenderà la sua competenza all’ambito dei BES, alla valutazione del livello di inclusività della scuola attraverso l’elaborazione del Piano Annuale dell’Inclusività (PAI). Il lavoro coordinato in rete, nell’ambito territoriale definito dai Centri Territoriali di Supporto e dai Centri Territoriali per l’Inclusione, si realizzerà attraverso incontri periodici di indirizzo. 1 I concetti “essenziali” disciplinari sono riconducibili agli obiettivi irrinunciabili di ciascuna disciplina per ciascun anno di corso 2 Il concetto di obiettivo “minimo” è riconducibile agli obiettivi più semplici di ciascuna disciplina che non sono direttamente riferibili a ciascun anno di corso, ma piuttosto alle possibilità di sviluppo cognitivo di una persona. 46 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 8.6 Istruzione domiciliare Nella nostra scuola, in caso di necessità, si attiva il progetto Scuola in ospedale e Istruzione domiciliare che organizza in modo sistematico gli interventi a favore dei ragazzi ammalati. “[…] l’intervento della scuola in ospedale, in stretta sinergia con quello sanitario, è parte integrante del protocollo terapeutico, perché sostiene il ragazzo in un momento di grande difficoltà, rafforzando la sua motivazione e alleviando il senso di smarrimento e di paura.” (Circolare Ministeriale n. 24 del 25/03/2011) Questo progetto intende tutelare i due diritti costituzionali alla salute e all’istruzione, e si concretizza in un insieme di interventi didattici che si svolgono sia presso le strutture ospedaliere, sia presso le abitazioni. Si propone di assicurare continuità al percorso formativo e di facilitare il successivo rientro a scuola. Il servizio di Istruzione domiciliare costituisce un ampliamento dell'offerta formativa Scuola in Ospedale. Per accedere al servizio è necessaria sia la Certificazione sanitaria ospedaliera, o dello specialista di struttura pubblica, che attesti la prevedibile assenza dalle lezioni per periodi superiori ai 30 giorni anche senza soluzione di continuità, sia la dichiarazione di disponibilità della famiglia dell’alunno a ricevere l’Istruzione domiciliare. 9. LA DIDATTICA 9.1 L’offerta formativa della Scuola dell’Infanzia 9.1.1 Obiettivi generali del processo formativo Il se’ e l’altro - Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme - Sviluppare il senso dell’identita personale. - Sviluppare il senso di appartenenza alla famiglia e alla comunita. - Prendere consapevolezza dei propri diritti e doveri e di quelli altrui. - Sapersi confrontare con adulti e coetanei seguendo precise regole di comportamento. Il corpo in movimento - Identita- autonomia- salute - Conoscere il proprio corpo e saperlo rappresentare. - Raggiungere una buona autonomia personale. - Acquisire coordinazione in giochi individuali e di gruppo. - Esercitare le potenzialita sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. Linguaggi – Creatività – Espressione - Gestualità, arte, musica, multimedialità - Sviluppare interesse per la musica e l’arte. 47 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 - Sapersi esprimere attraverso molteplici linguaggi espressivi. - Saper scegliere materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare. - Esplorare le possibilita offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche. I discorsi e le parole - Comunicazione, lingua cultura - Sviluppare la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchire e precisare il proprio lessico. - Riconoscere e comunicare emozioni e stati d’animo attraverso il linguaggio verbale. - Raccontare, inventare, ascoltare e comprendere narrazioni e storie. - Riconoscere, confrontare e sperimentare lingue diverse. - Formulare ipotesi sulla lingua scritta e sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura anche utilizzando le tecnologie. La conoscenza del mondo - Ordine, misura, spazio, tempo, natura - Raggruppare, ordinare, confrontare, valutare quantita secondo criteri diversi. - Sapersi orientare nello spazio e nel tempo. - Cogliere le trasformazioni naturali. - Esplorare, confrontare ipotesi, spiegazione, soluzioni e azioni per descrivere con un - linguaggio appropriato le osservazione e le esperienze. Il Piano di lavoro annuale Le unità di apprendimento, il piano dell’offerta formativa, il regolamento e l’opuscolo informativo della scuola dell’infanzia sono esposti nella bacheca centrale. La documentazione delle esperienze La documentazione delle esperienze viene effettuata oltre che attraverso le produzioni stesse dei bambini, anche attraverso verbalizzazioni, fotografie, e talvolta attraverso riprese filmate. Gli spazi all’interno delle singole aule sono articolati in “angoli” ovvero spazi delimitati e fortemente caratterizzati che permettono al bambino di giocare liberamente con materiale organizzato e pensato per offrire una molteplicità di stimoli e rispondere ai suoi bisogni. Ecco a titolo esemplificativo alcuni angoli presenti nelle singole sezioni: - angolo costruzioni - angolo morbido - angolo pittura - angolo “casetta “ - angolo manipolazione - spazio computer 48 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 I tempi della giornata educativa sono suddivisi e come segue: Modalità di svolgimento delle attività Partecipanti Attività In occasione di spettacoli, feste o eventi particolari In alcuni momenti della giornata, per attività di routine, canti, giochi conversazioni Attività organizzate con la partecipazione diretta dell’insegnante In grande gruppo I bambini di tutta la scuola I bambini della sezione Piccolo gruppo omogeneo per età I bambini di un’età specifica Individuale Il singolo bambino Giochi individuali, momenti di relax Libere aggregazioni Piccoli gruppi di bambini che intraprendono un gioco insieme Giochi negli “angoli” Ecco a titolo esemplificativo una giornata educativa “tipo”: MATTINO 8.00/ 9.00 accoglienza 9.00/10.00 Gioco negli angoli della sezione Rituali: incarichi, presenze, consumo frutta 10.00/11.30 Attività programmata per gruppi POMERIGGIO 13.00/13.45 13.45/14.45 14.45/15.15 Gioco in salone Attività in Gioco negli o negli angoli sezione angoli della sezione 11.30/12.00 Routine di preparazione al pranzo 15.15/15.30 riordino 12.00/13.00 pranzo 15.30/15.45 Routine di preparazione all’uscita 15.45/16.00 uscita 9.2 L’offerta formativa della Scuola Primaria 9.2.1 Obiettivi generali del processo formativo “La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali … Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo.” (da “Indicazioni per il Curricolo” settembre 2012) Nella nostra Scuola il percorso didattico si articola a partire dai campi di esperienza della Scuola dell’Infanzia per condurre gli alunni ad apprendere i modi di operare che caratterizzano le singole discipline. La scuola predispone il curricolo, all’interno del Piano dell’Offerta Formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni Ministeriali. 49 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 9.2.2 Curricolo obbligatorio § Il curricolo nella scuola del primo ciclo si articola attraverso le discipline. Pertanto la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari. § I docenti dell’équipe organizzano al loro interno, con criteri di flessibilità, le attività e gli insegnamenti disciplinari al fine del conseguimento degli Obiettivi Formativi definiti nella Programmazione didattica annuale. § Il criterio della flessibilità consente che, nella gestione delle attività, i tempi destinati alle discipline possano essere utilizzati funzionalmente. In previsione di particolari attività programmate si possono prevedere attività didattiche modulari concentrando in un determinato periodo dell'anno le ore delle discipline definite dal curricolo scolastico. § Permangono i vincoli relativi alle ore da destinare all’insegnamento della religione cattolica e della lingua inglese. § Le ore di insegnamento della lingua inglese possono essere ripartite con le seguenti modalità: nelle classi 2^ 1+1; nelle classi 3^- 4^- 5^ 1+1+1 - 2+1 - 1 ½ + 1 ½. § Nell’ambito del monte ore obbligatorio di 30 ore settimanali, in modo trasversale alle discipline e attraverso le discipline stesse, si attuano interventi didattici di Educazione alla Cittadinanza e Costituzione intesa come aiuto alla crescita della persona, al rispetto degli altri e dell’ambiente. Curricolo (monte ore settimanale delle discipline) DISCIPLINE Religione Cattolica Italiano Inglese Storia Geografia Matematica Scienze naturali e sperimentali Tecnologia Musica Arte e Immagine Corpo movimento sport Laboratori disciplinari Totale orario settimanale 1a CLASSE 2a CLASSE 3a CLASSE 2 8 1 2 2 6 1 ore ore ora ore ore ore ora 2 6 2 2 2 6 2 ore ore ore ore ore ore ore 2 6 3 2 2 6 2 ore ore ore ore ore ore ore 1 1 1 2 3 ora ora ora ore ore 1 ora 1 ora 1 ora 2 ore 3ore 1 1 1 2 2 ora ora ora ore ore 30 ore 30 ore 9.2.3 Attività laboratoriali Le attività laboratoriali sono così organizzate: 50 - 140 30 ore 4a CLASSE 2 6 3 2 2 6 2 5a CLASSE ore ore ore ore ore ore ore 2 6 3 2 2 6 2 ore ore ore ore ore ore ore 1 ora 1 ora 1 ora 2 ore 2 ore 1 1 1 2 2 ora ora ora ore ore 30 ore 30 ore Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 § La durata è annuale e si prevede al loro interno l’attuazione di attività collegate alle aree disciplinari, concordate da ogni equipe, e attività progettuali trasversali deliberate dal Collegio dei Docenti. § Le attività possono essere organizzate per l’intera classe, per gruppi di alunni della stessa classe, per classi parallele, per gruppi di alunni provenienti da classi diverse. § L’organizzazione di tali attività è di competenza dei docenti dell’équipe pedagogica, nel rispetto dei seguenti criteri, definiti a livello collegiale: 1. la collocazione delle attività deve essere funzionale all’orario di ogni singola classe e dei contenuti previsti e può avvenire anche in orario pomeridiano; 2. § possono essere accorpate 2 ore nella stessa giornata; Per lo svolgimento di alcune attività, le istituzioni scolastiche possono stipulare, nei limiti delle risorse economiche disponibili, contratti di prestazione d’opera con esperti esterni. § All’inizio dell’anno scolastico, ogni équipe è tenuta a informare chiaramente le famiglie circa i contenuti e le modalità organizzative delle attività didattiche e di arricchimento dell’offerta formativa. 9.3 L’offerta formativa della scuola secondaria di I grado 9.3.1 Premessa L’attività didattica e il conseguimento degli obiettivi previsti dai Programmi Ministeriali e dal Piano dell’Offerta Formativa sono regolamentati da precisi criteri e modalità. Le responsabilità relative alla programmazione didattica spettano: § al Dirigente Scolastico che individua i Coordinatori e i Segretari dei Consigli di Classe, convoca le riunioni dei gruppi disciplinari e dei Consigli di Classe, verifica e approva le programmazioni, controlla l’adeguato svolgimento delle attività programmate; § al Collegio Docenti che elabora e approva il POFe fissa il quadro di riferimento per la programmazione delle attività didattiche e adotta i libri di testo; § ai Gruppi disciplinari che definiscono gli obiettivi per la singola disciplina, programmano le linee generali dell’attività didattica relativa alla disciplina, propongono le adozioni dei libri di testo; § al Consiglio di Classe che definisce la situazione di partenza della classe, definisce i percorsi individualizzati d’apprendimento con particolari riferimenti ai casi di svantaggio e a quelli che richiedono attività di potenziamento, stabilisce le modalità per assicurare l’integrazione degli alunni disabili e degli alunni extracomunitari, definisce per ciascun alunno i Risultati Attesi che verifica, confermandoli o riformulandoli alla fine del primo quadrimestre, approva progetti ed eventuali interventi di esperti, stabilisce visite, 51 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 viaggi d’istruzione, partecipazioni a rappresentazioni teatrali, cinematografiche, mostre, manifestazioni sportive e culturali; propone eventuali scambi con l’estero. § al singolo docente tenendo presenti il Piano dell’Offerta Formativa e il Piano di Lavoro dei vari Consigli di Classe, elabora, per ciascuna delle classi di insegnamento, il Piano di lavoro individuale che contiene: - la situazione di partenza della classe in relazione alle conoscenze e alle abilità disciplinari possedute da ciascun alunno; la successione dei moduli disciplinari organizzati in unità didattiche; la tipologia delle verifiche da utilizzare. Le prove di verifica sono costruite per controllare il livello di acquisizione degli obiettivi operativi presenti in ciascuna unità di apprendimento. I criteri di valutazione delle prove di verifica utilizzate devono tener conto delle indicazioni contenute nel sistema di valutazione d’Istituto. Periodicamente ciascun insegnante analizza i risultati ottenuti e valuta il grado di attuazione del proprio Piano di Lavoro. Tali risultanze sono discusse nelle riunioni dei Consigli di Classe, allo scopo di prevenire o gestire eventuali situazioni di criticità, anomalie o imprevisti che impediscono l’attuazione di quanto pianificato. Alla fine di ogni Consiglio di Classe, il Coordinatore segnala al Dirigente Scolastico l’esito della discussione. Al termine dell’anno scolastico, entro la data fissata dal Dirigente Scolastico, ogni insegnante consegna al Coordinatore di classe i programmi effettivamente svolti e le eventuali osservazioni sulla realizzazione del Piano di Lavoro del Consiglio di Classe. Tali documenti servono come base per una migliore pianificazione dell’attività didattica dell’anno successivo, coerentemente con le logiche del miglioramento continuo e come documento di riferimento per gli eventuali nuovi docenti della classe. Le indicazioni per lo svolgimento dell’attività didattica ed educativa, le modalità di conduzione della classe e le procedure per affrontare casi di indisciplina verranno comunicate ai nuovi docenti in entrata nell’IC mediante un apposito fascicolo. 9.3.2 Curricolo obbligatorio Il decreto ministeriale n. 37 del 26 marzo 2009, trasmesso con la già richiamata C.M. 38 del 2 aprile 2009, ha ridefinito, in ossequio a quanto previsto dal Regolamento sul primo ciclo, il quadro orario settimanale delle discipline della scuola secondaria di I grado, tenendo conto dei nuovi piani di studio, secondo il seguente modello per il tempo normale: 52 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Discipline Italiano, storia, geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese 2° lingua comunitaria Arte e immagine Musica Scienze motorie e sportive Religione Attività di approfondimento materie letterarie Totale orario settimanale I classe 9 6 2 3 2 2 2 2 1 1 30 II classe 9 6 2 3 2 2 2 2 1 1 30 III classe 9 6 2 3 2 2 2 2 1 1 30 L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” è inserito nell’area disciplinare storicogeografico Nelle classi a tempo prolungato il quadro orario è il seguente: Discipline Italiano, storia, geografia Matematica e scienze Tecnologia Inglese 2° lingua comunitaria Arte e immagine Musica Scienze motorie e sportive Religione Attività di cittadinanza e costituzione Totale orario settimanale I classe 13 6 2 3 2 2 2 2 1 1 34 II classe 13 6 2 3 2 2 2 2 1 1 34 III classe 13 6 2 3 2 2 2 2 1 1 34 10. PROGETTAZIONE 10.1 Criteri progettuali Nell’ambito degli indirizzi generali stabiliti dal Consiglio di Istituto, sentite le proposte dei Docenti Referenti e delle Funzioni Strumentali, visto l’orientamento espresso dagli insegnanti, il Collegio dei Docenti delibera il Piano Progettuale 2014- 2015 al fine di arricchire e ampliare l’offerta formativa delle scuole dell’Istituto. I progetti sono distinti nei tre ordini di scuola. L’attuazione dei progetti è vincolata allo stanziamento e al reperimento delle necessarie risorse economiche. Il reperimento degli esperti esterni avviene attraverso apposita procedura come da Regolamento dell’Istituto. Tutte le attività svolte in orario extrascolastico, previste dal POF e per l’attuazione dei progetti, sono considerate estensione dell’attività didattica. 53 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Gli spazi di autonomia progettuale non devono fornire occasione per scelte arbitrarie e casuali, ma sono decisivi per promuovere la qualità dell’offerta formativa, l’uso delle risorse, la convergenza e l’unitarietà degli interventi. La progettazione deve avere le seguenti caratteristiche: - elaborazione nell’ambito del progetto d’Istituto; - definizione di percorsi didattici rapportati allo sviluppo psicologico e cognitivo degli alunni; - verifica e valutazione degli aspetti metodologici e didattici. I progetti sono predisposti da: - Docenti - Collegio dei Docenti Essi sono deliberati: - per la parte formativa e didattica dal Collegio dei Docenti - per la parte finanziaria (quando necessaria) dal Consiglio di Istituto Nell’ambito del CdD possono essere costituiti gruppi di lavoro per la progettazione e il monitoraggio delle iniziative con la possibilità di coinvolgere nella valutazione dell’efficacia tutte le componenti scolastiche. Criteri da adottare per la stesura di un progetto 1. Coerenza didattica con le finalità del Piano dell’offerta Formativa. 2. Attuazione del progetto nel quadro di una equilibrata, trasparente e mirata distribuzione finanziaria. 3. Quando il progetto prevede un contributo economico da parte della famiglia, la sua attivazione è subordinata all’adesione totale degli alunni della classe. 4. Previsione all’interno del progetto di attività di formazione e aggiornamento per i docenti. 5. Coinvolgimento del territorio, sia nella dimensione istituzionale, sia in quella sociale e culturale. 6. Attuazione in linea prioritaria di Progetti Istituto secondo diverse modalità (bienni, classi parallele o in verticale). 7. I progetti di Plesso sono da considerarsi risorse importanti in quanto progetti –pilota finalizzati alla sperimentazione e all’innovazione metodologica, nonché alla valorizzazione del territorio. 8. In base alle risorse economiche disponibili prioritariamente progetti attuati in orario scolastico. 9. Consulenza di operatori esterni alla scuola. 54 - 140 si ritiene preferibile finanziare Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 10.2 Documentazione dei Progetti Agli atti della Scuola sono depositate le seguenti Schede progettuali: - Scheda descrittiva del progetto - Scheda finanziaria (quando prevista) - Documentazione allegata - Scheda di verifica e valutazione (da compilare al termine dell’attuazione del progetto). La documentazione è a disposizione di chiunque voglia conoscere in modo analitico l’articolazione dei Progetti. 11. LA FORMAZIONE I docenti partecipano periodicamente a corsi promossi durante l’anno scolastico da diversi Enti accreditati del Territorio in un’ottica di formazione continua. L’Istituto Comprensivo è stato individuato come sede per l’attuazione del Progetto Transizioni “Percorso Comunità” promosso dall’Azienda Solidalia, che ha finanziato l’intervento, e proposto in collaborazione con gli Istituti scolastici dell’Ambito Territoriale e con Sintema s.r.l. di Bergamo. L’itinerario formativo dei docenti si articola in diversi moduli di lavoro tra loro correlati, prevede momenti di formazione e accompagnamento dei docenti, finalizzati a proporre all’interno delle classi percorsi didattico-formativi che sviluppano le condizioni per stare bene in classe e a scuola e per apprendere in gruppo in modo efficace. Per ottemperare alla normativa relativa alla Sicurezza degli istituti scolastici, tutto il personale della scuola partecipa alla formazione organizzata per tale finalità 12. LA VALUTAZIONE 12.1 Valutazione degli alunni La valutazione è uno degli elementi pedagogici fondamentali delle programmazioni didattiche, senza il quale non si potrebbero seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi da raggiungere durante la sua permanenza a scuola. Nello specifico la valutazione degli alunni si colloca nell’assetto culturale, educativo ed organizzativo della scuola primaria delineato dai programmi e dagli ordinamenti vigenti e si fonda su criteri di corresponsabilità, coerenza e trasparenza. Essa si esplica in rapporto funzionale e dinamico con l’attività di progettazione e assume carattere formativo ed orientativo in quanto concorre ad adeguare il percorso didattico alle esigenze degli alunni, muovendo dalla sua conoscenza, considerando concludendosi con la valutazione complessiva. 55 - 140 gli apprendimenti conseguiti e Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Può essere definita come il confronto tra gli obiettivi prefissi (ciò che si vuole ottenere dall’alunno) ed i risultati conseguiti (ciò che si è ottenuto dallo stesso alunno). Tra questi vi sono: l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari (il sapere), la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti (il saper fare) e la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e le abilità in comportamenti razionali (saper essere). Seguendo questo schema si potrebbe suddividere il processo di valutazione in tre diversi momenti: A. la valutazione diagnostica o iniziale Serve a individuare, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti ed a predisporre eventuali attività di recupero. Accerta anche, attraverso la compilazione di questionari motivazionali e socioculturali, le caratteristiche e le attitudini degli alunni, utili per la progettazione delle attività scolastiche e extrascolastiche. B. È la valutazione formativa o in itinere finalizzata a cogliere, informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Dovrebbe inoltre abituare gli studenti all’autovalutazione e fornire ai docenti indicazioni per attivare eventuali interventi correttivi all’azione didattica e/o predisporre interventi di rinforzo/recupero. Non deve prevedere nessuna forma di classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma in senso propositivo e compensativo. C. la valutazione sommativa o complessiva o finale. Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico. D. la valutazione orientativa Favorisce un’accurata conoscenza di sé in vista delle scelte future. Scuola dell’Infanzia Nella scuola dell’infanzia, grazie all’osservazione occasionale e sistematica dei bambini e la conseguente documentazione della loro attività, le insegnanti, al termine di ogni anno scolastico, compilano per ciascuno di loro un fascicolo che raggruppa le competenze man mano acquisite ed in particolare: • una descrizione accurata dei percorsi seguiti e dei progressi educativi raggiunti; • una documentazione regolare e significativa, attraverso elaborati (richiesti e spontanei) dell’alunno, oppure schede o lavori individuali o di gruppo, che offra 56 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 indicazioni di orientamento fondate sulle risorse, i modi e i tempi dell’apprendimento, gli interessi, le attitudini e le aspirazioni personali. L’osservazione è finalizzata alla comprensione e all'interpretazione dei comportamenti, nel tentativo di contestualizzarli e analizzarli nei loro significati. All’interno di questo fascicolo i livelli raggiunti da ciascuno sono descritti più che misurati e vengono compresi più che giudicati. Compito della scuola dell’infanzia è, infatti, identificare processi aperti da promuovere, sostenere e rafforzare e consentire ad ogni allievo di dare il meglio delle proprie capacità nelle diverse situazioni. Questo permette di cogliere e valutare le loro esigenze, di riequilibrare via via le proposte educative in base alla qualità e alla quantità delle loro risposte, di condividerle con le loro famiglie e, nel passaggio alla scuola primaria, comunicarle alle future insegnati. Al termine della frequenza della scuola dell’infanzia, una copia è consegnata ai genitori e una alle insegnanti della scuola primaria di iscrizione. Il documento si chiama “Il percorso nella Scuola dell’infanzia” e, nello specifico, è costituito dalle seguenti parti: • storia personale: tematiche, progetti, laboratori, uscite didattiche; • obiettivi formativi raggiunti nelle aree di apprendimento; • i profili dei tre anni di frequenza. Scuola Primaria La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione individuale e collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ha per oggetto il processo di apprendimento, condivide con gli alunni i traguardi e li aiuta a riconoscere gli obiettivi da raggiungere, si concentra sul lavoro e non sulla persona e dà indicazioni ai docenti sui punti di forza e di debolezza dell’alunno. E’ un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, in quanto permette di seguire i progressi dell’alunno rispetto alle conoscenze e alle abilità da acquisire. Le conoscenze riguardano i contenuti disciplinari e le abilità, il saper applicare le conoscenze per fornire prestazioni e risolvere problemi. A ciascun alunno si chiede di mettere in gioco le proprie capacità per trasformare le conoscenze e le abilità insegnate in competenze comunicative e comportamenti razionali. VALUTARE QUANDO Il processo di valutazione consta di tre momenti: valutazione diagnostica o iniziale che serve ad individuare il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei prerequisiti, 57 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 valutazione formativa o in itinere è finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’ azione didattica o predisporre interventi di recupero e rinforzo, valutazione sommativa o finale che si effettua alla fine del quadrimestre, a fine anno, al termine dell’intervento formativo, serve per accertare in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi, ed esprimere un giudizio sul livello di maturazione dell’alunno, tenendo conto sia delle condizioni di partenza sia dei traguardi attesi. VALUTARE COME Ciò che viene tradizionalmente indicato come “valutazione” comprende tre operazioni distinte, l’una discendente dall’altra: 1. la misurazione (le prove di fine quadrimestre vengono “pesate” con parametri oggettivi) per assumere dati e attribuire un voto 2. la verifica (si accerta lo scarto tra i risultati attesi e i risultati ottenuti) per le azioni di recupero 3. la valutazione che tiene conto del complesso dei fattori che determinano un percorso/processo di apprendimento: situazione di partenza, impegno, interesse, partecipazione. Le prove di verifica oggettive prevedono i seguenti esercizi: 1. 2. 3. 4. 5. Vero/falso Abbinamenti Completamenti Risposte a scelta multipla Brevi risposte aperte Le prove di verifica semi strutturate prevedono: 1. Comprensione di un testo 2. Produzione di un testo 3. Risoluzione di un problema Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione valutativa della scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto espresso in decimi, i docenti concordano ed esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazione predisposte per le singole discipline, i criteri di valutazione in base a indicatori e descrittori condivisi. I parametri di misurazione per l’attribuzione del voto sono i seguenti: 58 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 BANDA 0-55 56-65 66-75 76-85 86-94 95-100 VOTO 5 6 7 8 9 10 Per quanto riguarda il comportamento, l’insegnamento della Religione Cattolica o attività alternative e le attività opzionali, sarà attribuito collegialmente il giudizio (Ottimo, Distinto, Buono, Sufficiente, Non Sufficiente) in sede di scrutinio, senza valutazione numerica. Inoltre si procederà alla rilevazione degli apprendimenti degli studenti, secondo quanto disposto dal Servizio Nazionale di Valutazione INVALSI. La rilevazione riguarda obbligatoriamente tutti gli alunni della seconda e quinta classe delle scuole primarie. Pertanto nel mese a tutti gli alunni delle suddette classi dell’Istituto Comprensivo saranno somministrate apprendimenti delle in prove italiano definite e a livello matematica. nazionale per L’organizzazione la valutazione delle degli procedure di somministrazione delle prove e di restituzione dei dati all’INVALSI è stata affidata ad un’apposita Commissione di Istituto. Scuola Secondaria di primo grado Il sistema di valutazione è lo strumento con cui viene regolato l’andamento del processo di insegnamento-apprendimento. Esso assume rilevanza per il singolo docente, per ciascun alunno e per ogni Consiglio di classe. Infatti permette a ciascun docente di valutare l’efficacia dei propri interventi e di organizzare, se necessario, azioni di rinforzo o la ri-progettazione degli stessi. Consente al Consiglio di classe di valutare l’andamento di attuazione del Piano di lavoro concordato e di formulare, alla fine di ciascun quadrimestre, il giudizio globale per ogni alunno. Fa capire a ciascun alunno come si pone in relazione a ciò che ogni singolo docente ed il Consiglio di classe si attendono relativamente all’acquisizione di conoscenze, abilità, metodo di lavoro, strategie di studio e comportamenti. Il sistema di valutazione si snoda attraverso le seguenti tre fasi: 1 controllo - misurazione dei risultati ottenuti; 2 verifica - quantificazione dello scarto tra risultati ottenuti e risultati attesi prefissati; 3 valutazione - quantificazione dello scarto tra dati verificati e potenzialità dell’alunno. Fase 1 - controllo Tale fase implica sempre un’analisi quantitativa. Si misurano i risultati ottenuti facendo riferimento alla scala di misurazione 1-100 con soglia di accettabilità pari a 56 e trasformati in scala 1-10. Più precisamente si ha: 59 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 scala di misurazione voto 1-10 = 1 11-20 = 2 21-30 = 3 31-45 = 4 46-55 = 5 56-69 = 6 70-79 = 7 80-89 = 8 90-94 = 9 95-100 = 10 L’insegnante, che ha concluso un segmento (unità di apprendimento) del processo di insegnamento-apprendimento vaglia il conseguimento o meno da parte dei suoi alunni degli obiettivi operativi che si prefiggeva di far loro acquisire. Controlla e misura come ciascuno di essi si colloca rispetto alla prefissata soglia di accettabilità. Nel fare ciò il docente ricava dati anche per la fase successiva, quella della verifica, in quanto ha collegato ciascun dei suoi obiettivi operativi agli obiettivi in cui ha declinato i propri criteri disciplinari contenuti nelle schede di valutazione.Tutte le prove di verifica, le interrogazioni e le esercitazioni sono quindi strumenti di controllo e allo stesso tempo fornitrici di dati per poter effettuare, in modo più oggettivo possibile, una verifica del lavoro svolto. Fase 2 - verifica Questa fase del sistema di valutazione richiede al docente di determinare, per ciascuno dei suoi alunni, qual è lo scarto esistente tra gli obiettivi disciplinari per lui prefissati ed i risultati ottenuti nell’arco di un quadrimestre. Il docente, utilizzando i dati registrati in scala 1-100 nelle fasi di controllo e per ciascun obiettivo dei propri criteri disciplinari, determina un unico valore numerico che gli consente di formulare, per ciascun alunno, una valutazione complessiva espressa in scala 1-10 relativa alla propria disciplina. In tal modo, poiché gli obiettivi dei criteri sono anche collegati alle varie abilità complesse, si ottengono dati per verificare lo stato di acquisizione di queste ultime. Fase 3 - valutazione In questa fase viene considerato lo sviluppo della situazione iniziale nella sua globalità. Ciò che si è ipotizzato in partenza, e si è controllato e verificato attraverso le acquisizioni disciplinari, viene adesso valutato a seconda delle modalità con cui l’alunno ha operato, in base alle sue potenzialità ed in base a ciò che da lui il Consiglio di classe si aspettava. Entra in gioco il livello di acquisizione delle abilità complesse ed anche la valutazione dei comportamenti tenuti dall’alunno, dei metodi e delle strategie dallo stesso utilizzate con dati acquisiti dalle osservazioni sistematiche. Il Consiglio di classe, formulando il giudizio 60 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 globale, decide, se si tratta del primo quadrimestre, come proseguire l’attività, oppure, trattandosi di secondo quadrimestre, se promuovere o meno alla classe successiva. Gestione Prove Scritte e/o Pratiche Nella fase iniziale di ciascun intervento didattico, il Docente comunica alla classe la tipologia di prova che intende utilizzare per sottoporre a verifica il livello di acquisizione degli obiettivi, dei contenuti e delle abilità richieste dall’unità di apprendimento o dal modulo che sta per essere svolto. L’insegnante predispone la prova di verifica definendone a priori: - la tipologia; - gli obiettivi, che devono far riferimento agli obiettivi operativi fissati nell’unità di apprendimento o nel modulo; - gli argomenti; - i criteri di valutazione. L’insegnante entro 10 giorni dall’effettuazione della prova comunica alla classe i risultati, distribuisce la prova agli alunni procedendo ad una correzione collegiale della stessa affinché essi possano rendersi conto di eventuali errori. Ciascuna prova è valutata in relazione ai singoli criteri disciplinari sottoposti a verifica (scala 1-100). Per facilitare alla famiglia la lettura dell’esito complessivo della prova, il docente riassumerà, la valutazione in scala 1-100 e nel suo corrispondente 1-10. I risultati della prova devono essere trascritti e controfirmati dal docente sull’elaborato dell’alunno. Gli stessi sono riportati sul registro personale del docente, nell’apposito spazio riservato ad accogliere, per ciascun criterio, le valutazioni periodiche degli alunni. Le prove scritte consegnate all’alunno, devono essere riconsegnate al docente nei tempi dallo stesso indicati e saranno archiviate in appositi locali per almeno un anno. Gestione Prove orali Nella fase iniziale di ciascun intervento didattico, il Docente comunica alla classe, i contenuti che saranno oggetto di interrogazione e gli obiettivi che si intendono verificare. Il docente procede alla valutazione, comunica il risultato all’allievo e lo fa trascrivere nello spazio delle comunicazioni scuola-famiglia controfirmandone l’esito. Il consiglio di classe valuta l’efficacia dell’azione svolta ed individua eventuali azioni correttive comprese quelle destinate ad attività di sostegno e potenziamento di singoli alunni. L’esito della valutazione periodica del Consiglio di classe viene comunicato ai Rappresentanti dei Genitori eletti in seno al Consiglio medesimo. Il Coordinatore del Consiglio ha la responsabilità di rendere esecutive le deliberazioni adottate. Nella fase iniziale dell’anno scolastico, entro la prima settimana del mese di novembre, il Consiglio di classe formula, per ciascun alunno della classe, i Risultati Attesi (All.3) che sostanziano il contratto formativo che la Scuola stipula con le Famiglie. 61 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 I Risultati Attesi possono essere riformulati dal Consiglio di classe nel corso del primo consiglio di classe del secondo quadrimestre. Essi sono consegnati in forma scritta ai Genitori degli alunni dal Coordinatore di classe. I Consigli delle classe terze provvedono entro il mese di dicembre a formulare, per ciascun alunno, un giudizio orientativo che sarà consegnato in forma scritta (All.4) alle Famiglie. A conclusione dell’esame di licenza ogni consiglio di classe appronta, per ciascun alunno, la certificazione delle competenze disciplinari acquisite. (All. 15) La valutazione quadrimestrale Su deliberazione del Collegio dei Docenti l’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri. Al corretto svolgimento degli scrutini quadrimestrali concorrono il Dirigente Scolastico, i singoli Docenti, i Coordinatori dei Consigli di classe, il Consiglio di classe, l’Ufficio di Segreteria ciascuno con funzioni e compiti propri ma sinergicamente tra loro collegati. I risultati attesi La scuola persegue per ciascuno dei suoi alunni (individualizzazione degli apprendimenti) relativamente alle varie discipline (ambito cognitivo) e all’insieme dei comportamenti (ambito affettivo-relazionale) una programmazione personalizzata per gli alunni con bisogni educativi speciali. Per dare una risposta concreta a questa esigenza, la scuola ha pensato di formalizzare, nella fase iniziale dell’anno scolastico, i risultati che i docenti si attendono da ciascun alunno e che si ritiene debbano essere conosciuti e condivisi dalle famiglie. Formulare i “Risultati Attesi” significa quindi prefigurare, sulla base di tutti i dati raccolti (test d’ingresso, verifiche, osservazioni sistematiche, ecc.), esprimendoli in termini di obiettivi, l’insieme delle conoscenze, delle abilità e delle competenze che si pensa l’alunno possa acquisire nel corso dell’anno scolastico. Gli obiettivi delle singole discipline saranno riferimento costante per controllare, verificare e valutare il processo di apprendimento e di formazione di ciascun alunno. I Risultati Attesi sostanziano il contratto formativo che scuola e famiglia esplicitamente sottoscrivono nel momento in cui concordano sugli esiti del processo di insegnamento apprendimento. Essi sono calibrati sulla realtà di ciascun alunno per il quale il Consiglio di classe procede alla personalizzazione degli apprendimenti e di conseguenza alla personalizzazione dei loro esiti anche attraverso la somministrazione di verifiche differenziate. Essi possono essere considerati come un insieme di dati dinamici, nel senso che il loro contenuto può mutare nel corso dell'anno adattandosi allo sviluppo della situazione di ciascun alunno. Infatti il contratto, se necessario, può essere rivisto alla fine del primo quadrimestre o in qualunque altro momento dell’anno scolastico. 62 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 12.2 Valutazione esterna: Prove INVALSI La scuola italiana si è dotata di un sistema nazionale di valutazione, INVALSI, mirato a fornire alle scuole elementi utili a promuovere il miglioramento continuo del servizio reso. La valutazione rende gli alunni sempre più consapevoli del proprio livello di apprendimento in merito a competenze trasversali: logica, comprensione del testo, lettura selettiva. Attualmente la rilevazione riguarda gli apprendimenti di italiano e matematica degli allievi della seconda e della quinta classe delle scuole primarie e della prima e terza classe della secondaria di primo grado. La lettura dei risultati viene affrontata con un atteggiamento costruttivo, l’errore viene considerato come un’opportunità per avviare un processo di miglioramento. Tale processo coinvolge tutti gli insegnanti in un’attività di autoriflessione sui metodi e sui contenuti dell’insegnamento. 12.3 Esami di stato Criteri per l’ammissione all’esame di Stato L’ammissione all’esame degli alunni interni, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico (art. 3, c. 2, DPR n. 122/2009), è disposta, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di Classe, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (valutate queste con un unico voto) e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. (Circolare Ministeriale n° 48 del 31 maggio 2012). Giudizio di idoneità (curricolo triennale) La valutazione, periodica e annuale (scheda di valutazione), affidata ai docenti, accerta nel corso del triennio il raggiungimento delle competenze disciplinari e trasversali ai fini del passaggio al periodo scolastico successivo, valutando anche il comportamento degli alunni, e fermo restando la possibilità di non ammettere all’anno successivo in caso di accertate gravi carenze. Il voto del giudizio di idoneità, espresso in decimi, pertanto, è il risultato di una media aritmetica dei voti riportati nel percorso triennale dell’allievo (Circolare ministeriale n° 48 del 31 maggio 2012). Tale giudizio numerico è accompagnato da un giudizio di ammissione redatto secondo i seguenti indicatori: 63 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Giudizio di ammissione/non ammissione all’esame di Stato – Primo Ciclo Formulazione del giudizio globale DECLINAZIONE LIVELLI 10 L’alunno durante il triennio, ha seguito in modo 9 ¨ assiduo e costante ¨ continuo e costante le attività programmate evidenziando un ritmo di apprendimento ¨ ottimale ¨ soddisfacente Nello studio ha manifestato impegno ed applicazione ¨ produttivi e propositivi e ha partecipato in modo ¨ appropriato e costruttivo 8 ¨ costante 7 ¨ abbastanza costante NON AMMISSIONE 6 ¨ settoriale ¨ superficiale e discontinuo ¨ buono ¨ regolare ¨ parziale ¨ non regolare a causa di uno scarso impegno ¨ produttivi ¨ propositivi ¨ accettabili e funzionali ¨ accettabili ¨ molto scarsi ¨ appropriato ¨ attivo ¨ idoneo ¨ selettivo ¨ inappropriato e passivo ¨ autonomo ed efficace ¨ autonomo e proficuo ¨ autonomo ¨ essenziale ¨ non sempre efficace ¨ inadeguato ¨ complete e approfondite ¨ complete e sicure ¨ complete ¨ discrete ¨ accettabili ¨ insufficienti alle attività scolastiche, dando prova di aver acquisito un metodo di lavoro. Ha maturato capacità di analisi, sintesi, collegamento ed applicazione delle conoscenze apprese. Ha mantenuto un comportamento ¨ corretto e responsabile ¨ corretto ¨ adeguato ¨ abbastanz a corretto ¨ non sempre corretto ¨ poco responsabile e scorretto mostrando di aver conseguito un ¨ ottimo ¨ buon ¨ discreto ¨ parziale ¨ scarso ¨ difficoltoso ¨ ottimo ¨ soddisfacente ¨ sufficiente ¨ scarso grado di socializzazione. Considerato il profitto ¨ eccellente ¨ adeguato L’alunno/a q è ammesso/a all’Esame di Stato – Primo Ciclo con valutazione ¨ 6 ¨ 7 ¨ 8 ¨ 9 ¨ 10 L’alunno/a q non è ammesso/a all’Esame di Stato – Primo Ciclo. 64 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Criteri e valutazione delle prove scritte A) La prova scritta di italiano Scuola secondaria di primo grado “E. Fermi” Romano di Lombardia – BG Esame di stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione PROVA SCRITTA D’ITALIANO CRITERI DI RIFERIMENTO PER LA CORREZIONE Alunno………………………………………………Classe…………… Rispondenza alla traccia Personalizzazio ne Correttezza sintattica Correttezza ortografica Padronanza lessicale carente accettabile Soddisfacente più che soddisf. eccellente 0-12 13 14-15 16-17 18-20 carente accettabile Soddisfacente più che soddisf. eccellente 0-21 22-27 28-31 32-35 36-40 carente accettabile Soddisfacente più che soddisf. eccellente 0-12 13 14-15 16-17 18-20 Soddisfacente più che soddisf. eccellente carente accettabile 0-5 6 7 8 9-10 carente accettabile Soddisfacente più che soddisf. eccellente 0-5 6 7 8 Totale punteggio conseguito nella scala 0 - 100 Totale punteggio conseguito nella scala decimale 9-10 0 - 45 = 4 46 - 55 = 5 56 - 69 = 6 70 - 79 = 7 80 - 89 = 8 90 - 94 = 9 95- 100= 10 Correzione collegiale in data _________________________ La sottocommissione 1 ……………………………………………………………………………….. 2 ……………………………………………………………………………….. 3 ……………………………………………………………………………….. 4 ……………………………………………………………………………….. 5 ……………………………………………………………………………….. 6 ……………………………………………………………………………….. 7 ……………………………………………………………………………….. 8 ……………………………………………………………………………….. 9 ……………………………………………………………………………….. 10 …………………………………………………………………………..….. Il Presidente della commissione d’esame _____________________________________ 65 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 B) La prova scritta di inglese/francese Questionario-Lettera punteggio più che carente accettabile soddisfacente soddisfacente eccellente 1 2 3 c) presentazione formale comprensione/pertinenza produzione 3.1 correttezza ort.e gram. 3.2 padronanza lessicale 3.3 rielaborazione 0-5 6-7 8 9 10 0-16 17-21 22-24 25-27 28-30 0-11 12-14 15-16 17-18 19-20 0-11 12-14 15-16 17-18 19-20 0-11 12-14 15-16 17-18 19-20 La prova scritta di matematica punteggio più che carente accettabile soddisfacente soddisfacente eccellente Conoscere formule e tecniche di calcolo Applicare regole e 2 formule 3 Risolvere problemi Utilizzare codici/simboli 4 e rappresentazioni grafiche 1 0-11 12-14 15-16 17-18 19-20 0-16 17-20 21-23 24-26 27-30 0-16 17-20 21-23 24-26 27-30 0-11 12-14 15-16 17-18 19-20 Valutazione in scala decimale delle prove scritte 4= da 1a 45 5= da 46 a 55 6= da 56 a 64 7= da 65 a 74 8= da 75 a 84 9= da 85 a 94 10= maggiore di 94 66 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO "ENRICO FERMI" ROMANO DI LOMBARDIA (BG) Allegato n. 7 Traccia per il giudizio sull'andamento del colloquio pluridisciplinare L'alunno ha utilizzato il materiale e gli strumenti a disposizione prima frase a in modo adeguato b in modo accettabile c con qualche difficoltà a E' stato in grado di effettuare collegamenti a significativi b pertinenti c appropriati tra le diverse aree disciplinari. seconda frase b Non sempre è stato in grado di effettuare collegamenti a significativi b pertinenti c appropriati tra le diverse aree disciplinari. c Aiutato/a è riuscito/a a effettuare semplici, elementari (ma chiari) collegamenti Per la comunicazione ha utilizzato un linguaggio terza frase a ricco ed appropriato b appropriato c adeguato d corretto e semplice ma chiaro f piuttosto elementare g impreciso h approssimativo dimostrando una conoscenza degli argomenti trattatti quarta frase a completa e approfondita b completa c approfondita d buona e più che sufficiente f sufficiente g superficiale h parziale i limitata 67 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Il Colloquio pluridisciplinare II colloquio, in accordo con quanto previsto dal dettato normativo, offrirà all'alunno la possibilità di dare prova della propria capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite. Il colloquio tenderà a verificare come l'alunno usa gli strumenti del conoscere, dell'esprimersi e dell'operare, con quale competenza e padronanza è in grado di impiegarli. In sede di ultimo Consiglio di Classe si individueranno i tutor per ogni alunno, privilegiando i punti di forza dell’alunno stesso e si deciderà anche il tipo di prestazione che sarà richiesta, selezionandola tra le seguenti: l’argomentare prestazione A Sei chiamato a ricostruire la problematica indicata nei suoi aspetti fondamentali, dopo aver però tracciato, almeno a grandi linee, la tematica di base. Le tesi presenti nei documenti indicano precise posizioni sulle quali dovrai esprimere la tua opinione, che dovrai sostenere con dati di fatto e argomentazioni motivate. Presupponendo che non tutti i docenti saranno d'accordo con quanto affermerai organizzati per essere il più convincente possibile. (esempio di problematiche: influenza dei mass media; nucleare si/no; guerra giusta/ingiusta; progresso e salute). il relazionare prestazione B I documenti che ti proponiamo di analizzare non esauriscono la tematica indicata, ma ne costituiscono una testimonianza. Ciò premesso, sei chiamato a relazionare sulla tematica sviluppandone l'aspetto suggerito: - inserendo al posto giusto ciò di cui la documentazione parla - spiegando le relazioni con altri possibili aspetti Non dimenticare che, se vuoi essere apprezzato nelle tue esposizioni, devi fornire a chi ti ascolta la rappresentazione grafica che intendi utilizzare per la tua interpretazione della tematica (esempio di tematiche: problema energetico; salute; sottosviluppo; progresso tecnologico). il relazionare prestazione C Partendo dall'esempio che ti viene proposto, individua il problema ad esso collegato e parlane facendo ricorso ad altri esempi analoghi che conosci. Non dimenticare che, se vuoi essere apprezzato nelle tue esposizioni, devi fornire a chi ti ascolta una traccia del percorso logico che intenderai seguire e quindi dei concetti che spiegherai. il riferire prestazione D Sei chiamato ad esporre quanto sai su questo argomento di studio. È possibile che qualche insegnante che ti ascolterà non lo ricordi perfettamente. Organizzati pertanto per 68 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 presentare in modo chiaro e completo il fatto (fenomeno, situazione),gli eventi che l'hanno provocato, le conseguenze che ha prodotto in quel campo del sapere (in quella situazione; in quel momento storico) partendo dalle informazioni che il materiale (immagine, carta geografica,tabella,..) ti fornisce. il riferire prestazione E Sei chiamato a riferire come si è svolta questa esperienza. Non tutti i professori che ti ascolteranno sono informati del lavoro che hai fatto. Pertanto, per capirlo bene, devono innanzi tutto sapere di COSA si tratta, di COME sei arrivato a produrla (come è stata organizzata) e ovviamente del PERCHÈ è stata fatta (costruita, organizzata). Compito del tutor individuare il documento di partenza che sarà consegnato all’alunno prima dell’orale; il docente non dovrà in alcun modo informare l’alunno che sarà il suo tutor, né dovrà mostrare o far capire agli alunni i documenti che ha selezionato. All’alunno sarà consegnato il documento stimolo non noto 30 minuti prima dell’inizio dell’esame. Per gli alunni appartenenti alla fascia bassa il documento non noto sarà opportunamente individuato per facilitare l’esposizione. Il candidato deve elaborare uno schema o una mappa concettuale che presenterà all’orale. Si ricorda che l’alunno, durante la preparazione della mappa, può avere con sé libri e appunti. Obiettivi da valutare durante il colloquio orale - comprensione del compito - organizzazione delle conoscenze - elaborazione delle informazioni - impostazione logica delle informazioni - linguaggio utilizzato - capacità di operare collegamenti - capacità di rielaborare Valutazione finale dell’esame di Stato L'esito dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo “è espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno; conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi. A coloro che conseguono un punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità” (DPR n. 122/2009). All’esito dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale INVALSI, e il giudizio di idoneità all’ammissione. Il voto finale “è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5”. 69 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ENRICO FERMI” ROMANO DI LOMBARDIA (BG) Anno scolastico 2014/5 Sessione unica Classe 3^ sez. ____ ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE VERBALE dei giudizi formulati dalla sottocommissione sulle prove scritte e orali sostenute dal candidato/a ________________________________ nato/a a __________________________(__________) il _____________ GIUDIZIO DI IDONEITÀ A SOSTENERE L’ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE CONSIGLIO ORIENTATIVO 70 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 12.4 Valutazione del Piano dell’offerta formativa Il Piano dell’offerta formativa non è un documento di principi, ma di proposte progettuali di possibile attuazione, la cui realizzazione deve essere sottoposta a valutazione. Elemento centrale di ogni azione valutativa è il confronto tra i risultati raggiunti e gli obiettivi prefissati, in relazione agli strumenti ed ai mezzi messi in campo. L’atto del valutare si riferisce a tutto il sistema scuola nel suo complesso in un incontro dialettico tra il soggetto al quale si rivolge l’azione educativa, il professionista che operativamente la mette in atto e l’istituzione, intesa come contenitore fisico e sociale, nel quale tale azione si realizza. In questo quadro la valutazione non può essere considerata un atto burocratico – amministrativo, ma un momento fondamentale che coinvolge tutto il sistema formativo nel suo complesso. La valutazione del servizio scolastico nella sua complessità consente di individuare le eventuali situazioni di criticità e intervenire con le necessarie azioni correttive e collocazioni di risorse al fine di ottenere il miglioramento continuo del sistema. 12.5.Procedura dei reclami Eventuali reclami a fronte di disservizi devono essere formulati in forma scritta e devono contenere generalità, indirizzo e firma del proponente. I reclami anonimi non sono presi in considerazione. Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito e dopo aver accertato la fondatezza del reclamo, si attiverà con celerità per rimuovere le cause. In caso di infondatezza del reclamo, ne darà informazione scritta al proponente. 71 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 ALLEGATI Il regolamento di istituto Sommario CAPO I - Organi Collegiali § Art. 1 Convocazione § Art. 2 Validità sedute § Art. 3 Discussione ordine del giorno § Art. 4 Mozione d’ordine § Art. 5 Diritto di intervento § Art. 6 Dichiarazione di voto § Art. 7 Votazioni § Art. 8 Risoluzioni § Art. 9 Processo verbale § Art. 10 Surroga di membri cessati § Art. 11 Programmazione § Art. 12 Decadenza § Art. 13 Dimissioni § Art. 14 Norme di funzionamento del Consiglio dell’Istituzione Scolastica § Art. 15 Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell’Istituzione Scolastica § Art. 16 Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti § Art. 17 Norme di funzionamento del Comitato per la Valutazione del servizio degli insegnanti § Art. 18 Norme di funzionamento dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione CAPO II - Personale Amministrativo § Art. 19 Doveri del Personale Amministrativo § Art. 20 Modalità di rapporto con l’utenza CAPO III – Collaboratori Scolastici § Art. 21 Doveri dei Collaboratori Scolastici § Art. 22 Vigilanza § Art. 23 Modalità di presa visione delle comunicazioni della scuola § Art. 24 Sicurezza dell’ambiente scolastico CAPO IV – Docenti § Art. 25 Accoglienza e vigilanza degli alunni § Art. 26 Controllo assenze, ritardi, uscite anticipate degli alunni § Art. 27 Compilazione dei documenti scolastici § Art. 28 Trasparenza della pratica didattico - educativa § Art. 29 Modalità di presa visione delle comunicazioni scolastiche § Art. 30 Comunicazioni e rapporti scuola – famiglia § Art. 31 Prevenzione rischi § Art. 32 Infortuni degli alunni § Art. 33 Somministrazione farmaci § Art. 34 Utilizzo dei locali e delle attrezzature scolastiche § Art. 35 Divieti CAPO V – Genitori § Art. 36 Doveri dei Genitori § Art. 37 Accesso alla scuola § Art. 38 Assenze, ritardi, permessi § Art. 39 Esoneri § Art. 40 Comunicazioni scuola / famiglia § Art. 41 Diritto di assemble § Art. 42 Assemblea di classe- sezione § Art. 43 Assemblea di plesso § Art. 44 Assemblea dell’Istituzione scolastica 72 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 CAPO VI – Alunni § Art. 45 Ingresso e uscita § Art. 46 Assenze e ritardi § Art. 47 Norme di comportamento § Art. 48 Interventi disciplinari CAPO VII – Laboratori/Sussidi/Attrezzature didattiche § Art. 49 Uso di laboratori e aule attrezzate § Art. 50 Sussidi didattici § Art. 51 Uso del fotocopiatore CAPO VIII – Sicurezza § Art. 52 Norme di comportamento CAPO IX – Protezione dati personali § Art. 53 Norme di comportamento CAPO X – Comunicazioni § Art. 54 Distribuzione di materiale informativo e pubblicitario § Art. 55 Informazioni sul P.O.F. § Art. 56 Comunicazioni Docenti-Genitori § Art. 57 Avvisi di scioperi e assemblee CAPO XI – Accesso al pubblico § Art. 58 Accesso di estranei ai locali scolastici CAPO XII – Viaggi / visite d’istruzione attività extrascolastiche § Art. 59 Regolamento CAPO XIII – Regolamento vigilanza alunni § Art. 60 Entrata degli alunni § Art. 61 Vigilanza degli alunni durante lo svolgimento delle attività didattiche § Art. 62 Vigilanza tra i cambi di turno fra i docenti delle classi § Art. 63 Vigilanza degli alunni durante l’intervallo, durante la refezione e le pause del dopo mensa § Art. 64 Vigilanza degli alunni durante gli spostamenti tra aule e/o edifici § Art. 65 Vigilanza degli alunni con disabilità § Art. 66 Uscita degli alunni dalla scuola § Art. 67 Vigilanza degli alunni durante le attività extrascolastiche § Art. 68 Vigilanza degli alunni durante le attività extracurricolari pomeridiane § Art. 69 Vigilanza in situazioni particolari e di criticità § Art. 70 Sosta nell’edificio scolastico § Art. 71 Accesso all’edificio scolastico nei rientri pomeridiani § Art. 72 Divieto accesso con animali CAPO XIV – Conferimento per contratto degli incarichi di insegnamento, per la realizzazione di progetti e di programmi di ricerca e di sperimentazione § Art. 73 Finalità e ambito di applicazione § Art. 74 Requisiti oggettivi § Art. 75 Requisiti soggettivi § Art. 76 Procedura di individuazione § Art. 77 Esclusioni § Art. 78 Affidamento dell’incarico § Art. 79 Verifica dell’esecuzione e del buon esito dell’incarico CAPO XV – Stipula di contratti di sponsorizzazione § Art. 80 Finalità § Art. 81 Contenuti della sponsorizzazione § Art. 82 Definizioni § Art. 83 Individuazione delle iniziative di sponsorizzazione § Art. 84 Procedura di sponsorizzazione e scelta dello sponsor § Art. 85 Contratto di sponsorizzazione § Art. 86 Diritto di rifiuto della sponsorizzazione § Art. 87 Trattamento dei dati personali § Art. 88 Verifiche e controlli § Art. 89 Utilizzo dei proventi e dei risparmi di spesa derivanti dalle sponsorizzazioni 73 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 § Art. 90 Spese contrattuali CAPO XVI – Uso dei locali e delle attrezzature scolastiche fuori dall’orario del servizio Scolastico § Art. 91 Normativa § Art. 92 Tempi della concessione § Art. 93 Modalità della richiesta § Art. 94 Autorizzazioni § Art. 95 Responsabilità per danno § Art. 96 Obblighi del Concessionario § Art. 97 Modalità di pagamento § Art. 98 Concessione di esenzioni o riduzioni CAPO XVII – Iscrizioni scuola Infanzia statale – scuola Primaria § Art. 99 Criteri di ammissione alla scuola dell’Infanzia statale § Art. 100 Criteri di iscrizione alla scuola Primaria e assegnazione ai Plessi § Art. 101 Criteri di iscrizione alla scuola secondaria CAPO XVIII – Formazione sezioni scuola Infanzia – classi scuola Primaria § Art. 102 Criteri di formazione delle sezioni della scuola dell’infanzia statale § Art. 103 Criteri di formazione delle classi prime e inserimento alunni nuovi iscritti IL CONSIGLIO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297; VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275; VISTO il D.I. 01/02/2001, n. 44; EMANA il seguente Regolamento. CAPO I ORGANI COLLEGIALI Art. 1 Convocazione L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva. L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve essere affissa all'albo. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. Art.2 Apertura La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione. Art. 3 Discussione ordine del giorno Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è individuato per legge. 74 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 È compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'odg nella successione in cui compaiono nell'avviso di convocazione. Gli argomenti indicati nell’odg sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti. Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.I.S. che devono essere adottate su proposta della G.E. L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso O.d.G. Art. 4 Mozione d'ordine Prima della discussione di un argomento all'odg, ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata ("questione sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione. Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro. Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con votazione palese. L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione dell'argomento all'OdG al quale si riferisce. Art. 5 Diritto di intervento Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione. Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento. Art. 6 Dichiarazione di voto Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta. Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni d'ordine. Art. 7 Votazioni Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti. La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone. Le sole votazioni concernenti persone si effettuano a scrutinio segreto, mediante il sistema delle schede segrete. La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente. 75 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti. Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate, si procederà infine ad una votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità. Art. 8 Risoluzioni I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare orientamenti o a definire indirizzi dell'organo su specifici argomenti. Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di cui al punto 1.4. Art. 9 Processo verbale Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l'odg). Per ogni punto all'OdG si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli). Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito. Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione. I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati progressivamente nell'ambito dello stesso anno solare. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono: essere redatti direttamente sul registro; se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati dal Dirigente Scolastico in ogni pagina; se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui pagine dovranno essere timbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico. Copia del processo verbale viene inviata ad ogni singolo membro dell’Organo Collegiale con la convocazione della seduta successiva. Il processo verbale viene letto ed approvato al termine della seduta. Ove ciò non fosse possibile per ragioni di tempo si approverà prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva. Art. 10 Surroga di membri cessati Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell'art.22 del D.P.R. 416/74. Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico. I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio. Art. 11 Programmazione Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato 76 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. Art. 12 Decadenza I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l'eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati. Art. 13 Dimissioni I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E' ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale. L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni. In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito. Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale medesimo. Art. 14 Norme di funzionamento del Consiglio dell'Istituzione Scolastica 1. La prima convocazione del C.I.S., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico. 2. Nella prima seduta, il C.I.S. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del C.I.S. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del C.I.S. 3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finchè non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983). 4. Il C.I.S. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età. 5. Il C.I.S. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art. 1. 6. Il Presidente del C.I.S. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva. 7. L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.I.S. su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva. 8. A conclusione di ogni seduta del C.I.S., singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell'ordine del giorno della riunione successiva. 9. Il C.I.S. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori; può inoltre costituire commissioni. 10. Il C.I.S., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. 11. Delle commissioni nominate dal C.I.S. possono far parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. 12. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal C.I.S.; svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dall'Organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro coordinatore, in merito al lavoro 77 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 svolto ed alle conclusioni cui sono pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di commissione viene redatto sintetico processo verbale. 13. Le sedute del C.I.S., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge. 14. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. 15. La pubblicità degli atti del C.I.S. avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto, della copia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio. 16. L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni. 17. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteria dell'istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è orale per docenti, personale A.T.A. e genitori; è, invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi. 18. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato. 19. Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni dell'assenza. 20. Ove risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal C.I.S. con votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze attraverso la Segreteria della scuola, al Presidente del C.I.S. Art. 15 Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell'Istituzione Scolastica 1. Il C.I.S. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, due genitori, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto. 2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'Istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa. 3. La Giunta esecutiva prepara i lavori del C.I.S., predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio. 4. Art. 16 Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti 1. Il CD si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. 2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. 3. Il CD, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. 4. Delle commissioni nominate dal CD possono far parte i membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. 78 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all'oggetto per il quale sono state nominate Art. 17 Norme di funzionamento del Comitato per la Valutazione del servizio degli insegnanti 1. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal DS: § in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 11, per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell'art. 448 del D.L.vo n. 297/94, per un periodo non superiore all'ultimo triennio; § alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94; § ogni qualvolta se ne presenti la necessità. Art. 18 Norme di funzionamento dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione 1. Il Consiglio di classe/ interclasse/intersezione è presieduto dal DS o da un docente coordinatore, suo delegato, membro del Consiglio ed è convocato, a seconda delle materie sulle quali deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti. 2. Il Consiglio si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni, o comunque entro la fine di ottobre. CAPO II PERSONALE AMMINISTRATIVO 1. 2. 3. 4. Art. 19 Doveri del Personale Amministrativo Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale. Il personale amministrativo collabora con i docenti. Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro. Art. 20 Modalità di rapporto con l’utenza 1. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono. 2. Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro ed al telefono risponde con la denominazione dell'Istituzione Scolastica e il proprio nome. 3. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trattamento dei dati personali, trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge. CAPO III COLLABORATORI SCOLASTICI Art. 21 Doveri dei Collaboratori Scolastici 79 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. 2. Non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore S.G.A. o dal Dirigente. 3. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità. 4. I collaboratori scolastici indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro. 5. Collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo Art. 22 Vigilanza 1. I collaboratori devono vigilare sull'ingresso e sull'uscita degli alunni. 2. Sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza. 3. Favoriscono l'integrazione degli alunni diversamente abili. 4. Vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali. 5. Possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e le visite d'istruzione. 6. Riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi. 7. Sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, allontanamento momentaneo dell'insegnante. 8. Impediscono, con le buone maniere, che alunni di altre classi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi. 9. Sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno. 10. Invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico o dai docenti a uscire dalla Scuola. 11. Accolgono il genitore dell'alunno, che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata. 12. Vigilano in prossimità dell’ingresso alla scuola nei momenti immediatamente precedenti e successivi alle attività didattiche. Per ulteriori precisazioni vedi “Regolamento vigilanza alunni” CAPO XIII Art. 23 Modalità di presa visione delle comunicazioni della scuola 1. I collaboratori scolastici prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di interclasse/sezione, dei collegi dei docenti o dei consigli di Istituto, delle commissioni dei docenti e di ogni altro impegno collegiale, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio. 2. Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto. 1. 2. 3. 4. Art. 24 Sicurezza dell’ambiente scolastico I collaboratori scolastici tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili. Provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnalano, sempre in Segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione. 80 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 5. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue: § che tutte le luci siano spente; § che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; § che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola; § che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine; § che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola; § gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici. È fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità e l’efficienza delle vie di fuga. CAPO IV DOCENTI Art. 25 Accoglienza e vigilanza degli alunni 1. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni. 2. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli. 3. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe, occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe. 4. All’insegnante in servizio durante l’intervallo è affidata la sorveglianza di tutti gli alunni della classe. 5. Al termine delle lezioni gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita. Per ulteriori precisazioni vedi “Regolamento vigilanza alunni” CAPO XIII . Art.26 Controllo assenze, ritardi e uscite anticipate degli alunni 1. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e registrare l'avvenuta o la mancata giustificazione. 2. In caso di ritardo di un alunno, occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione ed ammetterlo in classe. 3. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, il docente è tenuto ad apporre sul registro di classe l'ora in cui l'alunno è uscito, unitamente alla firma della persona che è venuta a prenderlo, genitori o persone maggiorenni a tal scopo delegate. 1. 2. 3. 4. 1. Art.27 Documenti dei docenti I registri di classe devono essere compilati giornalmente. I documenti scolastici devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel Plesso a disposizione del Dirigente, che periodicamente li controllerà, e di eventuali supplenti. In caso di assenza, è bene fornire indicazioni ai supplenti per telefono oppure, se si tratta di congedo accordato in anticipo, lasciare nel registro di classe eventuali annotazioni scritte. I docenti devono annotare sul registro di classe l’elenco degli alunni completo di indirizzo e recapito telefonico. I registri personali dei docenti dovranno essere riposti al termine delle lezioni in posti protetti e sicuri. Art. 28 Trasparenza della pratica didattico-educativa I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica ed i criteri di valutazione. 81 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 2. La valutazione sarà sempre tempestiva ed adeguatamente motivata, nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento. Art. 29 Modalità di presa visione delle comunicazioni scolastiche 1. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso, tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito raccoglitore si intendono regolarmente notificati. 2. Come da circolare interna Prot.626/C41 del 31/10 2012, si segnala che verrà avviata la modalità di comunicazione sia interna che proveniente dall’ U.S.P., dall’U.S.R. e dal M.I.U.R. sul sito internet della scuola e/o via e-mail presso la casella personale di ogni docente. 1. 2. 3. 4. 5. Art. 30 Comunicazioni rapporti scuola - famiglia L'insegnante deve dettare sul quaderno, appositamente preposto allo scopo, le comunicazioni indirizzate alle famiglie, apponendo in calce la propria firma. I docenti della prima ora del giorno successivo a quello della dettatura, dietro segnalazione fatta sul registro di classe, controlleranno le firme dei genitori per presa visione. I docenti devono avvisare le famiglie, tramite quaderno delle comunicazioni circa le attività didattiche, diverse dalle curricolari, che saranno svolte durante l'anno In caso di assemblea sindacale verrà data comunicazione, con congruo anticipo, della variazione di orario di ingresso/uscita da scuola. Tale comunicazione dovrà essere sempre controfirmata dai genitori. In caso di sciopero, potendo prevedere l’adesione del personale della scuola, verrà comunicata alle famiglie la riorganizzazione oraria giornaliera. Non potendo prevedere l’adesione del personale allo sciopero, la scuola informerà circa gli eventuali disservizi che si verranno a creare. Le comunicazioni dovranno essere controfirmate dai genitori. Oltre agli incontri previsti nel calendario annuale, i docenti hanno facoltà di richiedere colloqui con le famiglie nell'ottica di un rapporto più trasparente e collaborativo. Art. 31 Prevenzione rischi 1. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo al Dirigente. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Segreteria. 2. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza. 3. E' assolutamente vietato, per qualsiasi attività, l'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche, vernici, solventi… Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l'uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi…) verificare, tramite comunicazione scritta, che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti. Art. 32 Infortuni degli alunni 1. Nel caso un alunno subisca un infortunio, l'insegnante in servizio deve: • soccorrere immediatamente l'alunno; • avvertire immediatamente la famiglia; • in caso di urgenza e/o di irreperibilità dei genitori chiamare il 118; • comunicare immediatamente l’accaduto alla Segreteria; • compilare al più presto la documentazione necessaria fornita dalla Segreteria; • invitare i genitori a portare al più presto la certificazione medica in Segreteria, per istruire eventuali pratiche assicurative. 82 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Art. 33 Somministrazione farmaci Il Ministro dell'Istruzione d'intesa con quello della Salute hanno emanato le Raccomandazioni contenenti "le linee guida per la definizione degli interventi finalizzati all’assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico, al fine di tutelarne il diritto allo studio, la salute ed il benessere all’interno della struttura scolastica". Fonte: MIUR Dipartimento per l'istruzione Nota Prot. n. 2312/Dip/Segr del 25/11/2005 "Somministrazione farmaci in orario scolastico". 1. 2. 3. 4. Art. 34 Utilizzo dei locali e delle attrezzature scolastiche I docenti sono tenuti a svolgere le attività didattiche nelle aule, nelle palestre o nel cortile della scuola. Per svolgere attività in ambienti esterni alla scuola dovranno avere l’autorizzazione scritta del Dirigente o dell’insegnante Collaboratore di plesso. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine e i materiali siano riposti negli appositi spazi. Per l'utilizzo delle aule di laboratorio, gli insegnanti sono tenuti alla conoscenza ed al rispetto dei relativi regolamenti. Gli insegnanti presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad un’adeguata igiene personale e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi al fine di educarli ad un corretto comportamento. Art. 35 Divieti 1. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro. 2. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. In caso di motivo di ufficio, la telefonata va annotata sull'apposito registro, indicando il destinatario, il nome della persona che effettua la telefonata e sinteticamente l'oggetto di quest'ultima. È vietato ai docenti richiedere somme agli alunni se non per attività autorizzate (viaggi o visite di istruzione). Eventuali libri, materiale di cancelleria ecc. dovranno essere acquistati direttamente dalle famiglie e non tramite i docenti. CAPO V GENITORI 1. 2. 3. Art. 36 Doveri dei Genitori I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito. È opportuno che i genitori cerchino di: § trasmettere ai bambini che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale; § stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e fattivo sostegno. I genitori devono: 83 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 § § § § § controllare i compiti e le lezioni assegnate ai propri figli, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione; partecipare con regolarità alle riunioni previste; favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; collaborare con gli insegnanti; educare a un comportamento corretto e rispettoso dell’ambiente e delle persone. Art. 37 Accesso alla scuola 1. 2. 1. 2. 1. 2. Scuola dell’Infanzia I bambini devono essere accompagnati nella sezione entro l’orario stabilito. L’uscita dei bambini è consentita solo se accompagnati dai genitori o da persona maggiorenne su delega scritta dai genitori. Scuola Primaria È vietato l’accesso dei genitori alle aule durante lo svolgimento delle lezioni senza l’autorizzazione del docente in servizio nella classe o del Dirigente. In caso di gravi necessità, il genitore dovrà comunicare la richiesta al personale ausiliario che la inoltrerà al docente presente in classe o al Dirigente. Scuola Secondaria È vietato l’accesso dei genitori alle aule durante lo svolgimento delle lezioni senza l’autorizzazione del docente in servizio nella classe o del Dirigente. In caso di gravi necessità, il genitore dovrà comunicare la richiesta al personale ausiliario che la inoltrerà al docente presente in classe o al Dirigente. Per ulteriori precisazioni vedi “Regolamento vigilanza alunni” CAPO XIII. Art. 38 Assenze, ritardi e permessi 1. Le giustificazioni delle assenze devono essere presentate in forma scritta, al rientro in classe, all’insegnante in servizio la prima ora di lezione. 2. Le assenze dalla mensa devono essere preventivamente giustificate per iscritto. 3. Le assenze di più giorni per motivi di famiglia devono essere, se possibile, precedentemente giustificate per iscritto alle insegnanti. 4. Il genitore deve giustificare in forma scritta un eventuale ritardo del proprio figlio. Per la Scuola dell’Infanzia la famiglia deve avvisare telefonicamente le insegnanti. 5. In caso di frequenti ritardi dell’alunno, i genitori devono provvedere in merito. 6. Non è consentito agli alunni, di norma, uscire dall’edificio scolastico prima della fine delle lezioni. Per il permesso di uscita anticipata sono necessari l’avviso scritto, firmato dai genitori e l’autorizzazione del docente in servizio nella classe. 7. In ogni caso, l’alunno può uscire anticipatamente dalla scuola solo se accompagnato da un genitore, o da persona maggiorenne, con delega scritta dei genitori, valida per l’anno scolastico, e su presentazione di un documento d’identità. 8. Al momento del ritiro dell’alunno il genitore/delegato dovrà firmare la dichiarazione di uscita anticipata sul registro di classe. 9. Per la Scuola dell’Infanzia l’uscita anticipata è consentita solo dalle 13.15 alle 13.30. 10. Solo in casi particolari e documentati è consentita l’entrata posticipata previa richiesta scritta e autorizzazione del Dirigente Scolastico. 1. Art. 39 Esoneri Se l’alunno è impossibilitato a effettuare temporaneamente l’attività motoria, il genitore deve darne comunicazione scritta agli insegnanti. 84 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 2. 3. 1. 2. 3. 4. 1. 2. 3. E’ necessario il certificato medico al fine dell’esonero dall’attività motoria per problemi di salute. Le assenze dalla mensa, per gli alunni che usufruiscono di tale servizio, devono essere preventivamente giustificate in forma scritta. In caso di mancanza della giustificazione, l’alunno non avrà il permesso di lasciare la scuola. Art. 40 Comunicazioni scuola / famiglia I genitori devono astenersi dall'intrattenersi con gli insegnanti durante l'attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno. Oltre agli incontri previsti dal calendario scolastico durante il corso dell’anno, per particolari situazioni possono essere richiesti ulteriori colloqui dai genitori ai docenti e viceversa. L’appuntamento, preceduto da una richiesta scritta, verrà concordato con gli insegnanti, compatibilmente con gli altri impegni scolastici. Durante le assemblee e i colloqui individuali, è vietato portare gli alunni e/o altri figli a scuola per l’impossibilità a garantire un’adeguata sorveglianza. Il documento di valutazione quadrimestrale dell’alunno deve essere ritirato alle scadenze fissate da un genitore. In caso di grave impedimento da parte di entrambi i genitori, il documento potrà essere ritirato da un adulto munito di delega scritta. I documenti non ritirati saranno depositati presso la Segreteria dell’Isituto. Art. 41 Diritto di Assemblea I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297. Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni. L'Assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di plesso/scuola, dell'Istituzione Scolastica. Art. 42 Assemblea di classe - sezione 1. L'Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Interclasse, Intersezione, Classe. 2. E' convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può essere richiesta dagli insegnanti o da un quinto delle famiglie degli alunni della classe. 3. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie. 4. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. 5. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti. 6. Copia del verbale viene inviata al Dirigente Scolastico. 7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti di classe. Art. 43 Assemblea di plesso 1. L'Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio di Interclasse, Intersezione, Classe, eletto dall'assemblea. 2. L'Assemblea è convocata dal Presidente, con preavviso di almeno cinque giorni. 3. La convocazione può essere richiesta: - da un terzo dei genitori componenti i Cons. di Interclasse, Intersezione, classe; - dalla metà degli insegnanti di plesso/scuola; - da un quinto delle famiglie degli alunni del plesso/scuola. 4. Il Presidente richiede per iscritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie. 5. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. 85 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 6. 7. 8. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto sintetico verbale, a cura di uno dei docenti eventualmente presenti o da un genitore designato dal Presidente dell'Assemblea. Copia del verbale viene inviata alla Scuola. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti del plesso. Art. 44 Assemblea dell'Istituzione Scolastica 1. L'Assemblea è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio dell'Istituzione, Interclasse, Intersezione, Classe, eletto dall'assemblea. 2. L'Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno sette giorni. 3. La convocazione dell'Assemblea può essere richiesta: da 50 genitori, da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di Interclasse, Intersezione Classe; dal Consiglio d'Istituto; dal Dirigente Scolastico. 4. Il Presidente richiede per iscritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie. 5. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori dell’Assemblea viene redatto verbale a cura di uno dei partecipanti incaricato dal Presidente. 6. Copia del verbale viene consegnata al Dirigente Scolastico. 7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i docenti. CAPO VI ALUNNI 1. 2. 3. Per Art. 45 Ingresso e uscita Gli alunni sono tenuti a rispettare gli orari d’ingresso del plesso di frequenza. Gli alunni devono entrare e uscire ordinatamente nell’edificio scolastico. Al termine delle lezioni, gli alunni escono con ordine dall’aula e dall’edificio scolastico, accompagnati dai docenti in servizio all’ultima ora. ulteriori precisazioni vedi “Regolamento vigilanza alunni” CAPO XIII. Art. 46 Assenze e ritardi 1. In caso di assenza, l’alunno deve presentare giustificazione scritta del genitore il giorno del rientro a scuola. 2. In caso di ritardo, l’alunno deve presentare giustificazione scritta del genitore. 1. 2. 3. 4. 5. 6. Art. 47 Norme di Comportamento Gli alunni sono tenuti a mantenere un comportamento educato e rispettoso nei confronti dei compagni e degli adulti che operano nella scuola. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni scolastici. Durante le lezioni, si richiede di indossare un abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico e di non indossare monili o accessori che possano risultare pericolosi per sé e per gli altri. Ogni alunno è responsabile dell’integrità degli arredi e del materiale didattico della scuola; coloro che provocheranno volontariamente danni al materiale e/o alle suppellettili della scuola saranno tenuti al risarcimento. Per l’utilizzo delle aule attrezzate e dei laboratori, gli alunni sono tenuti al rispetto dei relativi regolamenti. E’ vietato portare a scuola giochi o altro materiale ludico se non autorizzato dall’insegnante di classe. 86 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 7. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola l’occorrente per l’attività didattica e l’eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde di eventuali danneggiamenti o smarrimenti. 8. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, gli alunni devono tenere un comportamento educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc.… 9. Durante gli intervalli, sia nella scuola sia nel cortile, sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e scendere le scale, ecc.…): gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici. 10. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni. 11. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia. 12. Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente. Art. 48 Interventi disciplinari 1. Verso gli alunni che vengono meno ai loro doveri, gli insegnanti possono usare, secondo la gravità, i seguenti strumenti disciplinari: § richiamo orale o scritto firmato dai genitori; § annotazione sul registro, con comunicazione scritta ai genitori da restituire firmata; § sospensione da uno a tre giorni di lezione. La sospensione è notificata per iscritto ai genitori con l’opportuna motivazione da parte del Dirigente Scolastico. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. CAPO VII LABORATORI / SUSSIDI E ATTREZZATURE DIDATTICHE Art. 49 Uso dei laboratori e aule attrezzate L’uso di ogni laboratorio e/o aula attrezzata è disciplinato da specifico regolamento reso pubblico tramite affissione. I laboratori e le aule attrezzate sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di ogni anno alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di subconsegnatario ed ha il compito di garantire il rispetto del regolamento, di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc... Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri d’uso del laboratorio in eventuali attività extrascolastiche. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Segreteria per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili. L'orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule attrezzate, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale, l'insegnante prenderà nota degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti. L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse 87 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 8. 9. rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico. Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni docente annota le esercitazioni svolte con la classe ed ogni evento inerente alle stesse. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica. Art. 49 BIS REGOLAMENTO LABORATORIO DI INFORMATICA SCUOLA SECONDARIA 1) L’accesso al laboratorio e l’uso dei PC è riservato agli alunni e agli insegnanti. 2) Il laboratorio può essere utilizzato dagli insegnanti e dagli alunni solo per scopi didattici. 3) Previa richiesta al Dirigente, l’utilizzo del computer può essere esteso, dopo autorizzazione, agli assistenti educatori. 4) Gli alunni possono usare il laboratorio solo se accompagnati da un insegnante. 5) L’utilizzo didattico è prioritario: nel caso in cui singoli insegnanti abbiano necessità di usare i computer durante l’orario di utilizzo del laboratorio da parte di una classe, potranno utilizzare i PC portatili o le postazioni alternative eventualmente presenti (aula insegnanti). 6) - - Criteri di utilizzo dei computer: segnare nome, cognome, classe e orario di utilizzo sull’apposito registro; accendere e spegnere correttamente i computer; non modificare le impostazioni (salvaschermo, sfondo, colori, risoluzioni, suoni, pagina iniziale di internet); segnalare eventuali malfunzionamenti docente e annotarli sull’apposito registro; non spostare o eliminare dati e cartelle altrui; ogni utente dovrà creare una propria cartella personale nella quale memorizzare i dati. I file non archiviati secondo questo criterio potranno essere eliminati; per ragioni di manutenzione possono essere effettuati, secondo necessità e al termine delle attività didattiche, interventi di formattazione (cancellazione dei dati) e reinstallazione del software. Perciò, al termine dell’anno scolastico, è opportuno che gli utenti effettuino le copie di sicurezza del proprio lavoro. Nel caso in cui, per problemi tecnici, si rendesse necessaria la formattazione di un pc nel corso dell’anno scolastico, il responsabile ne darà tempestiva comunicazione agli utenti; nel caso di individuazione di virus (comparsa di un messaggio dell’antivirus) prendere nota del messaggio e segnalare immediatamente il fatto al responsabile del laboratorio; terminato di utilizzare il laboratorio fare in modo di lasciarlo nelle migliori condizioni. 7) Criteri di utilizzo della Stampante: - l’uso della stampante è riservato agli insegnanti, solo per finalità didattiche (verifiche, materiale per lezioni, piani di lavoro, relazioni); - il numero di copie deve essere registrato su apposito registro. 8) Criteri di accesso ad Internet, navigazione sicura: - l’acceso a Internet da parte degli alunni può avvenire solo in presenza e con il controllo di un insegnante; - l’accesso a Internet, anche da parte dei docenti, può avvenire solo per motivi connessi all’attività didattica e alla formazione. 9) Dati sensibili 88 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 - Si ricorda ai docenti che si è obbligati alla tutela della privacy, pertanto non si devono lasciare salvati su i computer del laboratori, compreso il PC centrale dei docenti, documenti, relazioni e programmazioni contenenti dati sensibili sugli alunni. 1. 2. 1. 2. 3. 4. Art. 50 Sussidi didattici La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui elenco è consultabile presso ogni plesso scolastico. I docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la piena efficienza dei sussidi. Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell'Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza. Art. 51 Uso del fotocopiatore L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale incaricato. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo il materiale da riprodurre. L'uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli alunni e dagli insegnanti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente. I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il richiedente, il numero di fotocopie seguite. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. CAPO VIII SICUREZZA 1. 2. 3. 4. 5. Art. 52 Norme di comportamento Tutto il personale della scuola deve conoscere la normativa relativa agli aspetti generali e quelli specifici della loro attività. I Docenti devono istruire gli alunni in modo che prestino la massima attenzione a questi aspetti normativi ed educativi. Devono essere segnalati i comportamenti non conformi alla normativa e qualunque pericolo insito in impianti, installazioni, edifici. Il Dirigente Scolastico è tenuto a segnalare agli organi competenti qualsiasi evento difforme alla norma. Nel corso dell’anno vengono effettuate almeno due prove di evacuazione di istituto. CAPO IX PROTEZIONE DATI PERSONALI Art. 53 Norme di comportamento 1. Tutto il personale della Scuola e i genitori eletti negli Organi Collegiali, nell’espletamento delle loro funzioni, sono tenuti ad applicare le misure di protezione dei dati personali così come definiti nel Documento programmatico sulla sicurezza. 2. Si rimanda al documento del 6/09/2012 del Garante per la protezione della privacy a scuola per tutti i particolari in merito alla protezione dei dati sensibili. CAPO X COMUNICAZIONI 89 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 1. 2. 3. 4. 5. 6. Art. 54 Distribuzione materiale informativo e pubblicitario Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc....) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche). E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc.... La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale. Per gli alunni si prevede di: § distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l’organizzazione della scuola; § autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali; § autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua fini di lucro. Art. 55 Informazioni sul Piano dell’Offerta formativa In occasione dell’assemblea per l’elezione dei rappresentanti di classe/sezione, l’équipe pedagogica o il docente coordinatore illustrerà alle famiglie le opportunità offerte dal P.O.F. Art. 56 Comunicazioni Docenti-Genitori Annualmente saranno programmati da parte della Scuola incontri famiglia/insegnanti in forma assembleare e/o individuale in numero tale da consentire un proficuo rapporto collaborativo. Art. 57 Avvisi di scioperi e assemblee In caso di assemblea/sciopero verrà data comunicazione scritta alle famiglie circa la variazione d’orario d’ingresso/uscita da scuola o della sospensione delle lezioni; tale comunicazione dovrà essere controfirmata dai genitori. CAPO XI ACCESSO AL PUBBLICO Art. 58 Accesso di estranei ai locali scolastici 1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente. 2. Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche. 3. Dopo l'entrata degli alunni verranno chiusi i cancelli e/o le porte d'accesso alla scuola con esclusione di quelli in cui presta servizio di vigilanza il collaboratore scolastico addetto. 90 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 4. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l'albo d'istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all'Ufficio di Dirigenza e di segreteria durante l'orario di apertura dei medesimi. 5. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accedere ai locali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni. 6. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento. CAPO XII VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE – ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 6. 7. 8. 9. Art. 59 Regolamento La scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali, di interesse didattico o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole estere,parte integrante e qualificante dell'offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione Il Consiglio di Interclasse o di Intersezione, prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li esamina, verificandone la coerenza con le attività previste dalla programmazione collegiale e l'effettiva possibilità di svolgimento. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe, Interclasse o Intersezione e dal Collegio dei Docenti rientrano nel Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici della scuola. Le visite didattiche e i viaggi di istruzione, approvate dal Consiglio di Istituto, devono essere comunicate ai genitori degli alunni e si deve richiedere l’autorizzazione scritta alle famiglie. Per l’effettuazione dei viaggi si devono evitare periodi prossimi alle festività. Ogni classe/sezione può effettuare viaggi e visite di istruzione per un totale complessivo di 6 giorni per anno scolastico. Sono escluse le uscite sul territorio del Comune di pertinenza dell’Istituto. La durata massima per ciascun viaggio, fermo restando quanto sopra, è la seguente: Scuola dell’Infanzia: 1 giorno Scuola Primaria: 1 giorno Scuola Secondaria Classi Prime: 2 giorni Classi Seconde: 3 giorni Classi Terze: 4 giorni Sono esclusi dalle limitazioni relative al numero complessivo di giorni e alla durata massima eventuali attività correlate a progetti, concorsi, gemellaggi nazionali e internazionali. Si auspica la totale partecipazione della classe. Nessun alunno dovrà essere escluso dai viaggi di istruzione o dalle visite guidate per ragioni di carattere economico. Il limite numerico dei partecipanti al di sotto del quale non verrà concessa l'autorizzazione è pari al 75% degli alunni frequentanti la classe. La quota di spesa massima per tutte le attività extra scolastiche nell’anno scolastico viene stabilita di anno in anno dal Collegio Docenti. Se l'iniziativa interessa un'unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se più classi, 1 ogni 15 alunni; un accompagnatore ogni uno due alunni in situazione di handicap secondo le necessità. La funzione di accompagnatore può essere svolta anche dai collaboratori scolastici. I genitori possono partecipare solo in casi particolari, su richiesta dell’insegnante e per alunni in situazione di disagio; per quanto riguarda la scuola dell’infanzia ogni alunno dovrà essere accompagnato da un genitore o da un familiare e/o adulto maggiorenne, con delega scritta di entrambi i genitori. 91 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 10. Il Dirigente Scolastico individua ogni anno scolastico un coordinatore del Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici della scuola 11. Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato un docente referente. 12. Il docente referente, dopo l'approvazione del Consiglio di Interclasse o di Intersezione, presenta al Coordinatore gli appositi moduli correttamente compilati e sottoscritti almeno 30 giorni prima della data dell'uscita o del viaggio per dare modo alla Giunta Esecutiva di scegliere ed approvare i preventivi di spesa. 13. Gli alunni dovranno versare la quota prevista entro e non oltre il quinto giorno prima della partenza. 14. Il Dirigente Scolastico, in quanto organo dello Stato, rilascia un tesserino di riconoscimento con le generalità del soggetto e una foto dello stesso. 15. I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e l'elenco dei numeri telefonici della scuola compreso il numero del fax. 16. Il Dirigente Scolastico, qualora si renda necessario, può autorizzare viaggi e visite di istruzione non previsti nel Piano Annuale delle Uscite e dei Viaggi didattici della Scuola e acquisirne successivamente la ratifica del Consiglio dell’Istituzione Scolastica. 17. Per le uscite senza il mezzo di trasporto nell’ambito del Comune è richiesta l’autorizzazione alle famiglie valida per l’intero anno scolastico. In occasione di ogni uscita deve essere data comunicazione scritta al Dirigente Scolastico o ai Coordinatori di plesso e ai genitori. 18. L'uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola; quindi vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche. CAPO XIII REGOLAMENTO VIGILANZA ALUNNI Il presente documento stabilisce le regole di comportamento relative alle modalità di accesso ai Plessi dell’Istituto Comprensivo Fermi di Romano di Lombardia e alla vigilanza sugli alunni, norme a cui il personale scolastico, gli alunni ed i loro genitori devono attenersi. PREMESSA La scuola ha l’obbligo e la responsabilità di sorvegliare e di custodire gli alunni dal momento in cui accedono negli spazi di pertinenza dell’Istituto e di riaffidarli, al termine delle attività scolastiche, ad un familiare o a un suo delegato, che deve essere maggiorenne. La Cassazione Civile Sez. I, con sentenza n. 3074 del 30/3/99, pronunciandosi in merito, ha circostanziato gli ambiti di responsabilità di cui ci si occupa: "L'Istituto d'Istruzione ha il dovere di provvedere alla sorveglianza degli allievi minorenni per tutto il tempo in cui gli sono affidati, e quindi fino al subentro, reale o potenziale, dei genitori o di persone da questi incaricate; tale dovere di sorveglianza, pertanto permane per tutta la durata del servizio scolastico, servizio che non può essere interrotto per l'assenza di un insegnante, non costituendo tale assenza fatto eccezionale, bensì "normale e prevedibile". La posizione assunta in merito da alcune Avvocature dello Stato, tende ad escludere la valenza di disposizioni interne all'Istituzione scolastica dirette a richiedere ai genitori degli alunni la "autorizzazione" al rientro a casa di questi da soli ovvero non accompagnati da soggetto maggiorenne (nel gergo in uso, tali autorizzazioni vengono definite "liberatorie" concretizzandosi in formule di esonero da responsabilità della Amministrazione scolastica per gli eventuali danni conseguenti alla descritta situazione). Simili autorizzazioni, infatti, lungi dal costituire causa esimente la responsabilità dell'Amministrazione scolastica per le lesioni eventualmente subite dall'alunno dopo l'uscita da scuola, potrebbero costituire prova della consapevolezza, da parte dell'Istituzione e dei suoi organi, di detta modalità di uscita da Scuola degli allievi, con la conseguenza di risolversi sul piano probatorio, in sede di eventuale giudizio risarcitorio, in una implicita ammissione di omissione di vigilanza sugli alunni stessi. 92 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 (Milano 24.09.2002 - Prot. 9522 - Ufficio Scolastico per la Lombardia, Ufficio XVIII – Servizio Legale) Gli insegnanti hanno il dovere di vigilare sugli alunni durante tutto l’orario scolastico. I collaboratori scolastici hanno il compito di collaborare con gli insegnanti così da assicurare il miglior svolgimento organizzativo di tutti i momenti della giornata scolastica. Art. 60 Entrata degli alunni L’entrata e l’uscita degli alunni e dei genitori avviene solo dal cancello principale. Sulla base dell’Ordinanza del Sindaco del Comune di Romano di Lombardia che prevede la trasformazione dei cortili antistanti i plessi in aree destinate all’uso pubblico nei periodi immediatamente precedenti e successivi alle attività didattiche, il cortile antistante il plesso MOTTINI è accessibile 15 minuti prima dell’inizio delle attività didattiche a genitori ed alunni: durante tale periodo, anche all’interno dei cortili, la vigilanza deve essere effettuata dai genitori. Gli alunni entrano nell’edificio scolastico, al suono della prima campanella, cinque minuti prima dell’inizio delle attività didattiche, secondo gli orari definiti per ciascun plesso, portati a conoscenza dei genitori all’inizio di ciascun anno scolastico e sono attesi nell’aula dal docente in servizio. Il personale scolastico vigila in prossimità dell’ingresso e nell’atrio della scuola. La scuola non si assume responsabilità circa la vigilanza prima dell’ingresso degli alunni nell’edificio scolastico. In caso di sciopero, di assemblea o di altre situazioni non prevedibili che impediscono la normale attività didattica, verranno comunque trattenuti a scuola tutti i minori non accompagnati dai familiari; la vigilanza è affidata agli insegnanti, in collaborazione con gli ausiliari presenti a scuola. Art. 61 Vigilanza degli alunni durante lo svolgimento delle attività didattiche. La vigilanza degli alunni durante le attività didattiche spetta rigorosamente ai docenti in servizio, coadiuvati dal collaboratore scolastico preposto al piano/zona che sorveglierà, oltre il corridoio e atrio di competenza, anche i bagni in modo da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose. Art. 62 Vigilanza tra i cambi di turno tra i docenti delle classi. E’ necessario che venga prestata particolare attenzione nei momenti del cambio di docente a fine lezione: lo spostamento degli insegnanti da un’aula all’altra deve essere effettuato il più celermente possibile. In caso di ritardo o di assenza dei docenti, i collaboratori scolastici in servizio al piano/zona sono tenuti a vigilare sugli alunni dando, nel contempo, avviso all’ufficio di segreteria del disguido affinché vengano assunti i necessari provvedimenti. Art. 63 Vigilanza degli alunni durante l’intervallo, durante la refezione e le pause del dopo mensa. L’intervallo-ricreazione può svolgersi negli spazi esterni della scuola e, in caso di maltempo, nel corridoio antistante l’aula o nell’aula. Le classi sono sorvegliate dagli insegnanti in servizio nelle classi e, in base a turni definiti con il coordinatore di plesso, in servizio durante la refezione. Spetta al personale ausiliario di turno collaborare con gli insegnanti nella vigilanza. Art. 64 Vigilanza degli alunni durante gli spostamenti tra aule e/o edifici. Gli alunni minori devono essere accompagnati dai loro docenti nei trasferimenti da un’aula all’altra; tali trasferimenti possono essere fatti anche con la collaborazione del personale 93 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 ausiliario. Gli spostamenti dall’aula alla palestra e ai laboratori dovranno essere effettuati in ordine e in silenzio, per non arrecare disturbo alle altre classi. Se il termine dell’ora coincide con la fine dell’orario delle lezioni, l’insegnante che ha effettuato il trasferimento accompagna la classe all’uscita della scuola. Art. 65 Vigilanza degli alunni con disabilità. La vigilanza sui minori diversamente abili, se particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno o dall’assistente ad personam assegnato dal Comune o dal docente della classe che, in caso di necessità, dovrà essere coadiuvato da un collaboratore scolastico. Art. 66 Uscita degli alunni dalla scuola. All’uscita da scuola, al termine delle lezioni o durante l’orario scolastico per validi motivi personali (presentati per iscritto), gli alunni minori frequentanti la Scuola dell’Infanzia e Primaria dovranno essere riconsegnati ai genitori /affidatari o a persona da questi delegata. L’ufficio di segreteria della scuola provvede ad acquisire tutti i nominativi e copia del documento di identità delle persone maggiorenni a cui si potrà affidare l’alunno nel caso i genitori fossero impossibilitati al ritiro dello stesso. La segreteria della scuola provvede anche a fornire alla famiglia le indicazioni necessarie perché l’insegnante sia avvertito in tempo utile, qualora dovessero presentarsi cambiamenti delle consuete abitudini. I famigliari degli alunni sono altresì invitati a fornire uno o più numeri telefonici di sicura reperibilità, affinché sia possibile contattarli in caso di necessità. I genitori o i loro delegati sono tenuti ad essere puntuali all’uscita, in modo che il ritiro del bambino avvenga nella massima sicurezza e tranquillità. I cortili antistanti i plessi vengono aperti all’ingresso e sosta dei genitori per il tempo strettamente necessario al ritiro degli alunni. I genitori, in attesa dei propri figli, non devono assembrarsi davanti al cancello, per non ostacolare il passaggio, ma disporsi in modo ordinato all’interno del cortile. Al termine delle lezioni gli insegnanti accompagnano la classe ordinatamente in prossimità dell’uscita. Un collaboratore vigila in prossimità del cancello in modo da prevenire e controllare eventuali situazioni che possano mettere in pericolo l’incolumità degli alunni. In caso di ritardo protratto oltre i 5 minuti, fatto eccezionale e non abituale, di un genitore che non sia presente per riaccogliere il proprio figlio all’uscita, il genitore nella possibilità di farlo, dovrà avvertire telefonicamente la scuola. In assenza del genitore all’uscita, il docente di classe presente al termine delle lezioni affida l’alunno al collaboratore scolastico ed avvisa il coordinatore di plesso o l’ufficio di segreteria che provvede a contattare la famiglia. Il collaboratore vigila l’alunno in attesa dell’arrivo del genitore o suo delegato. Dopo il terzo ritardo del genitore, il docente informa la Dirigenza al fine di contattare la famiglia dell’alunno. Presso la scuola dell’infanzia i ritardi vengono annotati sul registro di sezione con firma del docente e del genitore. I collaboratori scolastici in servizio vigilano gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto comunale e li accompagnano ordinatamente al mezzo. Per gli alunni delle classi in uscita, in casi particolari, i genitori possono comunicare la decisione di far rientrare a casa gli alunni da soli. La comunicazione dei genitori su modulo fornito dalla segreteria deve essere adeguatamente sostenuta dalla valutazione del grado di autonomia del minore e delle condizioni di contesto, affinché gli alunni possano rientrare a casa da soli se l’abitazione è vicina alla scuola e non sono previsti attraversamenti di strade non presidiate da semafori o vigili urbani. Art. 67 Vigilanza degli alunni durante le attività extrascolastiche. 94 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 La vigilanza degli alunni durante lo svolgimento di visite guidate o viaggi di istruzione dovrà essere costantemente assicurata dai docenti accompagnatori. Il Dirigente Scolastico provvede ad assegnare gli insegnanti nel rapporto di uno ogni quindici alunni salvo eventuali deroghe che rendessero necessario aumentare il numero di accompagnatori. In caso di partecipazione di uno o più alunni diversamente abili, viene designato un accompagnatore fino a due alunni. Durante la permanenza fuori dalla scuola gli alunni dovranno avere in dotazione il cartellino di riconoscimento. Art. 68 Vigilanza degli alunni durante le attività extracurricolari pomeridiane. La vigilanza sugli alunni durante le attività pomeridiane extracurricolari, previste nel POF, dovrà essere costantemente assicurata dai docenti che organizzano tali attività. Gli alunni accederanno ai locali della scuola 5 minuti prima dell’inizio dell’attività e aspetteranno il docente nell’atrio, sorvegliati dal personale ATA, per essere accompagnati dal docente in aula. Per nessun motivo gli alunni dovranno rimanere nei locali scolastici privi di vigilanza. Art. 69 Vigilanza in situazioni particolari e di criticità. Al fine di prevenire disagi a carico degli utenti e garantire comunque la vigilanza dei minori affidati alla scuola anche in situazioni di criticità causate da eventi atmosferici o altro, si ribadiscono le norme di comportamento a cui il personale scolastico deve attenersi in tali circostanze. a) Ai sensi dell’art.139, lett. e) del D.L.vo n.112/98 e dell’art.6, lett. d) della L. R. n.19/2007, la competenza a chiudere le scuole ovvero a sospendere l’attività didattica “in casi gravi ed urgenti” è del Presidente di Provincia, per le istituzioni scolastiche secondarie di II grado e del Sindaco per quelle di grado inferiore. Da quanto sopra deriva che le predette autorità, in piena autonomia organizzativa e decisionale, possono disporre (si auspica una concertazione con il Dirigente Scolastico): • la totale chiusura delle scuole, nel caso che le difficoltà previste o prevedibili siano di tale gravità da compromettere in modo assoluto la possibilità, per gli studenti e per il personale docente ed amministrativo, di raggiungere le varie sedi scolastiche anche con mezzi pubblici; • la sospensione delle attività didattiche, nel caso che le difficoltà determinino dei disagi, come ad esempio ritardi eccessivi, assenze degli alunni e/o dei docenti al punto tale da compromettere l’efficacia stessa dell’attività didattica, ma non la completa impossibilità di raggiungere la scuola. In tal caso, il Dirigente scolastico attiva la procedura prevista e denominata “Emergenza neve” in modo da comunicare al personale scolastico e alle famiglie degli alunni la sospensione delle attività. b) La valutazione di procedere alla sospensione delle attività didattiche successivamente al normale avvio delle lezioni, anche con ridotto numero di alunni, è rimessa al Dirigente Scolastico, tenendo conto dell’opportunità ovvero della necessità di anticipare l’uscita degli alunni delle scuole, in caso di paventato blocco stradale o di altre situazioni di rischio o pericolo accertate, comunque preavvertendo le famiglie nelle forme e nei modi ritenuti più idonei. In caso di sospensione delle attività didattiche gli alunni dovranno essere vigilati dalle insegnanti in servizio e riaffidati, dalle stesse insegnanti, ad un genitore o ad una persona da lui delegata in modo formale. c) In caso di funzionamento del servizio scolastico, si dovrà evitare in modo assoluto che alunni arrivati a scuola siano rimandati indietro o lasciati fuori dalla scuola in attesa di un’eventuale decisione di chiusura: si dovrà attivare una procedura di accoglienza al fine dello svolgimento delle lezioni o allo scopo di garantire la semplice custodia degli alunni in attesa della comunicazione di sospensione delle attività didattiche alle famiglie. 95 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Art. 70 Sosta nell’edificio scolastico Non è permesso sostare nell’edificio scolastico o nel cortile antistante al di fuori degli orari definiti per ogni Plesso della scuola primaria e della scuola dell’infanzia. Art. 71 Accesso all’edificio scolastico nei rientri pomeridiani Nei giorni che prevedono il rientro pomeridiano degli alunni, i cortili non saranno accessibili durante la pausa pranzo. Gli alunni che non usufruiscono del servizio di refezione scolastica, attendono la ripresa delle lezioni pomeridiane fuori dal cancello del cortile della scuola ed entrano nell’edificio cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni. Art. 72 Divieto accesso con animali Non è consentito l’accesso all’edificio scolastico o al cortile antistante con animali domestici. CAPO XIV CONFERIMENTO PER CONTRATTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO, PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI E DI PROGRAMMI DI RICERCA E DI SPERIMENTAZIONE Art. 73 Finalità ed ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina le procedure per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo quali le collaborazioni di natura occasionale o coordinata e continuativa, nonché il relativo regime di pubblicità, al fine di garantire l’accertamento della sussistenza dei requisiti di legittimità per il loro conferimento, come definiti dall’art. 7, comma 6 del decreto legislativo 30/3/2001, n. 165, come integrato dall’articolo 32 del D.L. 4/7/2006, n. 223, convertito dalla Legge 4/8/2006, n. 248 e dall’art. 3, comma 76 della legge 24/12/2007, n. 244. L'istituzione scolastica può stipulare: • contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti; • convenzioni con Enti, anche di formazione professionale al fine di garantire l'arricchimento dell'offerta formativa nonché la realizzazione di specifici progetti didattici, programmi di ricerca e sperimentazione. Art. 74 Requisiti oggettivi Al fine di soddisfare le esigenze di cui all'articolo precedente, su proposta del Collegio dei Docenti ed in base alla Programmazione dell'offerta formativa, l'Istituzione Scolastica, verificata l'impossibilità di utilizzare per tali finalità il personale interno ed in coerenza con le disponibilità finanziarie, provvede alla stipulazione di: • contratti di prestazione d'opera con esperti esterni; • specifiche convenzioni con enti anche di formazione professionale La proposta del Collegio dei docenti deve individuare le esigenze didattiche da soddisfare e le specifiche competenze professionali richieste all'esperto. Art. 75 Requisiti soggettivi Il contratto/convenzione è stipulato con esperti o Enti di Formazione italiani o stranieri, che siano in grado di apportare la necessaria esperienza tecnico- professionale nell'insegnamento o nel progetto didattico richiesto. L'affidamento dell'incarico avverrà previa acquisizione dell'autorizzazione da parte dell'amministrazione di appartenenza dell'esperto, se dipendente pubblico, in applicazione dell'art. 58 del D.L.vo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni. 96 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Sono esclusi dall'ambito di applicazione del presente regolamento i docenti di altre istituzioni scolastiche, ai quali si applica l'art. 27 del CCNL del personale del comparto "Scuola" del 26 maggio 1999. Per le attività di formazione ed aggiornamento si procede all'affidamento di incarichi ad esperti esterni secondo i criteri stabiliti dal presente regolamento dopo aver accertato l’impossibilità di utilizzare le risorse umane disponibili all’interno dell’istituzione scolastica, nel rispetto della normativa comunitaria in materia di appalti di servizi e, comunque, previo espletamento di procedure ad evidenza pubblica. Art.76 Procedura di individuazione 1 – L’individuazione dell'esperto avviene utilizzando gli elenchi di candidati disponibili, contattati attraverso appositi avvisi con lo scopo di conferire incarichi di personale esperto in specifici ambiti, dai quali attingere nei casi di eventuale attivazione di progetto, in coerenza con la programmazione didattica deliberata per ciascun anno scolastico. Dell'avviso sarà data informazione attraverso la pubblicazione nell'albo dell'istituzione scolastica e nel sito Web della stessa. E' facoltà dell'istituzione scolastica utilizzare altre forme aggiuntive di pubblicità volta a volta ritenute utili (quali, ad esempio, la trasmissione dell'avviso ad altri Istituzioni scolastiche, ad ordini professionali o ad associazioni di categoria; la pubblicazione per estratto su quotidiani locali. ecc..). 2 - L'avviso, di massima, dovrà contenere: • l'ambito disciplinare di riferimento (tipo di corso e/o progetto da attivare); • il numero di ore di attività richiesto e durata dell’incarico; • compenso massimo previsto per la prestazione adeguatamente motivato e tutte le informazioni correlate quali la tipologia e la periodicità del pagamento, il trattamento fiscale e previdenziale da applicare, eventuali sospensioni della prestazione • le modalità ed il termine per la presentazione della domanda; • gli specifici requisiti culturali e professionali richiesti per lo svolgimento della prestazione; • i criteri di individuazione dell’esperto; • il responsabile del procedimento. Nel medesimo avviso è individuato un termine per la presentazione dei curricula e delle relative offerte ed un termine entro il quale sarà resa nota la conclusione della procedura. 3 – In ogni caso per l’inserimento negli elenchi utilizzati per il conferimento dell’incarico occorre: a) essere in possesso della cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea; b) godere dei diritti civili e politici; c) non aver riportato condanne penali e non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale; d) essere in possesso del requisito della particolare e comprovata specializzazione strettamente correlata al contenuto della prestazione richiesta. 4 - Per la valutazione delle domande di partecipazione e dei relativi curricula, il Dirigente scolastico può nominare un'apposita commissione istruttoria. La commissione predispone a tal fine una formale relazione contenente la specifica e dettagliata indicazione dei criteri adottati e delle valutazione effettuate. Gli elementi che devono essere utilizzati dalla commissione per l’attività istruttoria, devono essere, in linea di massima, i seguenti: • Titoli di studio / professionali e di formazione; • Esperienza pregressa nel settore; 97 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 • rapporto qualità/prezzo della prestazione offerta dall'esperto esterno. • Valutazione attività svolta in precedenza presso la scuola. Nell'ipotesi di partecipazione di un unico aspirante, è comunque necessario valutarne l'idoneità. Inoltre, poiché un'indagine di mercato non è sempre compatibile con la natura delle prestazioni in questione, il Dirigente Scolastico può operare una scelta discrezionale dell'esperto esterno/ professionista allorquando ricorrano presupposti quali il rapporto fiduciario o l'infungibilità del professionista. Art. 77 Esclusioni Sono esclusi dalle procedure comparative e dagli obblighi di pubblicità le sole prestazioni meramente occasionali che si esauriscono in una prestazione episodica che il collaboratore svolga in maniera saltuaria. Art. 78 Affidamento dell’incarico 1 - Conclusasi la procedura di individuazione, il Dirigente Scolastico provvede all'affidamento dell'incarico mediante stipulazione di contratto di prestazione d'opera o convenzione. 2 - Non è ammesso il rinnovo del contratto di collaborazione. Il committente può prorogare ove ravvisi un motivato interesse la durata del contratto solo al fine di completare i progetti e per ritardi non imputabili al collaboratore, fermo restando il compenso pattuito per i progetti individuati. 3 – La liquidazione del compenso avviene al termine della collaborazione salvo diversa espressa pattuizione in correlazione alla conclusione di fasi dell’attività oggetto dell’incarico. Art. 79 Verifica dell’esecuzione e del buon esito dell’incarico 1 – Il Dirigente Scolastico, attraverso le relazioni fornite dal responsabile del progetto/attività, verifica periodicamente il corretto svolgimento dell’incarico, particolarmente quando la realizzazione dello stesso sia correlata a fasi di sviluppo, mediante valutazione della coerenza dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi affidati. 2 – Qualora i risultati delle prestazioni fornite dal collaboratore esterno risultino non conformi a quanto richiesto sulla base del disciplinare di incarico ovvero siano del tutto insoddisfacenti, il Dirigente Scolastico può richiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un termine stabilito o può risolvere il contratto per inadempienza. 3 – Nel caso i risultati siano solo parzialmente soddisfacenti, il Dirigente Scolastico può chiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un termine stabilito o, sulla base dell’esatta quantificazione delle attività prestate, può provvedere alla liquidazione parziale del compenso originariamente stabilito. 4 – Il DSGA verifica l’assenza di oneri ulteriori, previdenziali, assicurativi e la richiesta di rimborsi spesa diversi da quelli, eventualmente, già previsti ed autorizzati. 5 – L’efficacia dei contratti di collaborazione è subordinata agli obblighi di cui all’articolo 3, comma 18, della Legge n. 244 del 2007. CAPO XV STIPULA DI CONTRATTI DI SPONSORIZZAZIONE Art. 80 Finalità Il presente regolamento viene redatto in attuazione delle disposizioni contenute nell’art. 43 della Legge 449/97. 98 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 2. L’attività di sponsorizzazione è diretta a: a) recuperare maggiori risorse che consentano di ottenere un miglioramento della qualità dei servizi e delle attività dell’ Istituzione scolastica; b) migliorare gli standard di qualità o l’ aggiunta di servizi da prestarsi attraverso la fornitura di consulenza specializzata, l’ effettuazione di servizi e di lavori, la fornitura di beni e attrezzature all’Istituto; c) sostenere progetti innovativi e processi informativi e formativi qualificati promossi dalla scuola. Art. 81 Contenuti della sponsorizzazione I contratti di sponsorizzazione possono essere conclusi con soggetti pubblici o privati, nonché con associazioni senza fini di lucro, che non svolgano attività in conflitto con l’interesse pubblico e con le finalità e competenze proprie della scuola. La conclusione del contratto tende alla realizzazione o acquisizione a titolo gratuito di interventi, servizi, prestazioni, beni o l’equivalente corrispettivo, inerenti programmi di spesa con finanziamento a carico del bilancio della istituzione scolastica. Art. 82 Definizioni Ai fini del presente regolamento si intende: 1. per contratto di sponsorizzazione: un contratto atipico mediante il quale l’Istituto Comprensivo Fermi di Romano di Lombardia (sponsee) offre, nell’ambito delle proprie iniziative, ad un terzo (sponsor), che si obbliga ad un corrispettivo ovvero a fornire a titolo gratuito una predeterminata prestazione, la possibilità di pubblicizzare la propria ragione sociale e/o marchio in appositi e predefiniti spazi pubblicitari; 2. per sponsorizzazione: ogni contributo in beni, servizi, prestazioni, interventi o corrispettivi monetari equivalenti, provenienti da terzi allo scopo di promuovere la propria ragione sociale e/o marchio aziendale; 3. per sponsor: il soggetto privato (persona fisica o giuridica) che intende stipulare il contratto di sponsorizzazione; 4. per spazio pubblicitario: lo spazio fisico o il supporto di veicolazione del nome, ragione sociale, logo e/o marchio dello sponsor di volta in volta messo a disposizione dell’Istituto Comprensivo Fermi di Romano. In nessun caso potranno essere inseriti messaggi pubblicitari all’interno di documenti recanti comunicazioni istituzionali o in allegato agli stessi. Art. 83 Individuazione delle iniziative di sponsorizzazione Il Consiglio di Istituto con appostiti provvedimenti assunti in corso d’anno, in riferimento a quanto previsto nel POF, individua esigenze, modalità e risorse per il ricorso alla sponsorizzazione in conformità al presente regolamento. Il ricorso a sponsorizzazione può riguardare tutte le iniziative, i prodotti ed i servizi erogati dalla scuola purché ciò non sia in contrasto con la funzione educativa e culturale della scuola e non sia di nocumento al mantenimento della dignità propria dell’Istituzione scolastica. Art. 84 Procedura di sponsorizzazione e scelta dello sponsor Il Dirigente Scolastico, nell’ambito delle linee di indirizzo e/o delle specifiche indicazioni formulate dal Consiglio di Istituto ai sensi del precedente art. 83, in relazione ai singoli progetti e/o attività ed in funzione dell’entità delle esigenze e delle finalità da perseguire, pubblica un avviso pubblico, indicando tra l’altro le categorie di soggetti da interessare, attraverso il quale invita gli stessi soggetti alla stipula di contratti di sponsorizzazione. Dell’avviso è data pubblicità mediante pubblicazione all’albo del plesso “Fermi”, inserimento nel sito internet dell’Istituto e/o con altre forme di pubblicità ritenute di volta in volta più convenienti per una maggiore conoscenza e partecipazione. L’avviso deve contenere, in particolare, i seguenti dati: 99 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 1. l’oggetto della sponsorizzazione ed i conseguenti obblighi dello sponsor secondo i contenuti dello specifico progetto di sponsorizzazione; 2. l’esatta determinazione dell’offerta per lo spazio pubblicitario; 3. le modalità ed i termini di presentazione dell’offerta di sponsorizzazione. L’offerta deve essere presentata in forma scritta, indicare l’accettazione delle condizioni previste nell’avviso pubblico nonché quelle previste dal progetto di sponsorizzazione e deve contenere l’impegno ad assumere tutte le responsabilità e gli adempimenti inerenti e conseguenti al messaggio pubblicitario e alle relative autorizzazioni. L’offerta deve altresì contenere l’impegno a non utilizzare la sponsorizzazione per pubblicizzare, in maniera diretta o indiretta, organizzazioni di natura politica, sindacale, filosofica o religiosa. Le offerte sono valutate da una Commissione formata dal Dirigente Scolastico, da un rappresentante dei genitori e da un rappresentante dei docenti del Consiglio di Istituto, nel rispetto dei criteri stabiliti nell’avviso pubblico. Per contratti di sponsorizzazione con finanziamenti inferiori a € 1000 la valutazione è delegata al Dirigente Scolastico. Il contratto di sponsorizzazione è sottoscritto dallo sponsor e dal Dirigente Scolastico, responsabile dell’attività oggetto di sponsorizzazione. In tale contratto viene anche autorizzata l’utilizzazione dello spazio pubblicitario espressamente indicato nel progetto di sponsorizzazione. Art. 85 Contratto di sponsorizzazione La gestione della sponsorizzazione viene regolata mediante sottoscrizione di un apposito contratto nel quale sono, in particolare, stabiliti: 1. il valore della sponsorizzazione; 2. modalità di veicolazione pubblicitaria del nome, ragione sociale, logo e/o marchio dello sponsor da parte dello sponsor; 3. il diritto dello sponsor alla pubblicità “esclusiva” ovvero “non esclusiva” in relazione all’iniziativa oggetto del contratto; 4. la durata del contratto; 5. gli obblighi assunti a carico dello sponsor; 6. le clausole di tutela rispetto a eventuali inadempienze; 7. eventuali garanzie richieste; 8. possibili cause di risoluzione. Art. 86 Diritto di rifiuto delle sponsorizzazioni L’Istituto Comprensivo Fermi, a suo insindacabile giudizio, si riserva di rifiutare qualsiasi sponsorizzazione qualora: 1. ritenga che ne possa derivare un conflitto di interesse tra l’attività pubblica e quella privata, ovvero tra le finalità istituzionali della Istituzione Scolastica e quelle dello sponsor; 2. ravvisi nella stessa un possibile pregiudizio o danno alla sua immagine o alle proprie iniziative; 3. la reputi inaccettabile per motivi di opportunità generale. Sono in ogni caso escluse le sponsorizzazioni riguardanti: 1. propaganda di natura politica, sindacale, filosofica o religiosa; 2. pubblicità che possa offendere la dignità della persona, evocare discriminazioni di razza, sesso e nazionalità, offendere convinzioni religiose ed ideali, indurre a comportamenti pregiudizievoli per la salute, la sicurezza e l’ambiente; 3. pubblicità diretta o collegata alla produzione o distribuzione di tabacco, di medicinali e cure mediche disponibili unicamente con ricetta medica, di materiale pornografico o a sfondo sessuale; 100 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 4. messaggi offensivi in genere, incluse le espressioni di fanatismo, razzismo, odio o minaccia. Art. 87 Trattamento dei dati personali I dati personali raccolti in applicazione del presente regolamento saranno trattati esclusivamente per le finalità dallo stesso previste. I singoli interessati hanno facoltà di esercitare i diritti loro riconosciuti dall’art. 13 del D.Lgs. n. 196 del 30.6.2003; titolare del trattamento dei dati è il Dirigente Scolastico dellIstituto Comprensivo E. Fermi; responsabile del trattamento è il DSGA. L’Istituto Comprensivo Fermi non potrà in alcun caso comunicare agli sponsor i dati personali dei destinatari delle informazioni o comunicazioni istituzionali dell'ente. Art. 88 Verifiche e controlli Le sponsorizzazioni sono soggette a verifiche da parte dell’Istituto Comprensivo Fermi, al fine di accertare la correttezza degli adempimenti convenuti per quanto attinenti ai contenuti tecnici, quantitativi, qualitativi e temporali. Le difformità emerse in sede di verifica vengono tempestivamente notificate allo sponsor. La notifica e l’eventuale diffida producono gli effetti previsti nel contratto di sponsorizzazione. Art. 89 Utilizzo dei proventi e dei risparmi di spesa derivanti dalle sponsorizzazioni L’eventuale destinazione di quota parte dei risparmi di spesa derivanti dalle sponsorizzazioni ad incremento delle risorse destinate all’erogazione dei compensi accessori incentivanti la produttività del personale che ha contribuito alla loro realizzazione sarà definita previo esperimento delle prescritte relazioni sindacali e nel rispetto della disciplina normativa e contrattuale nel tempo vigente. Art.90 Spese contrattuali Ogni spesa contrattuale inerente e conseguente la sponsorizzazione è a carico dello sponsor. stipulazione del contratto di CAPO XVI USO DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE SCOLASTICHE FUORI DALL’ORARIO DEL SERVIZIO SCOLASTICO. Art. 91 Normativa Possono essere concessi in uso i locali e le attrezzature dell’Istituto nei modi, nelle forme e per i fini previsti dal Decreto Interministeriale 1/2/2001, n. 44 - “Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo contabile delle Istituzioni scolastiche” (articolo 33, comma 2, lett. C e articolo 50), e nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto per l’utilizzazione dei locali e delle attrezzature scolastiche in orario extrascolastico. Art. 92 Tempi della concessione La concessione d’uso è ammessa, in orario extrascolastico, per la durata massima corrispondente a quella dell’anno scolastico. Essa potrà comunque essere revocata o temporaneamente sospesa, in ogni momento, previo preavviso di almeno 48 ore dato anche per le vie brevi, su richiesta motivata della scuola o per esigenze insindacabili dell'Ente proprietario (Amministrazione Comunale). 101 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Il concessionario potrà utilizzare i locali della scuola anche nel periodo di sospensione delle attività didattiche, secondo un calendario concordato preventivamente. Art. 93 Modalità della richiesta La richiesta d'uso dei locali o delle attrezzature scolastiche, indirizzata al Sindaco del Comune proprietario dell’immobile ed al Dirigente Scolastico dell’Istituto, deve essere presentata in forma scritta almeno venti giorni prima della data per la quale è richiesto l'uso. Nella domanda dovrà essere precisato: 1. periodo ed orario per il quale è richiesto l'uso dei locali; 2. programma dell'attività da svolgersi; 3. accettazione totale delle norme del presente regolamento. L'accettazione del regolamento, qualora non espressa, si intenderà tacitamente manifestata con la presentazione della domanda da parte del richiedente. Art. 94 Autorizzazioni Le autorizzazioni, rilasciate dal Dirigente Scolastico, sono trasmesse di volta in volta, per iscritto, agli interessati che hanno inoltrato formale istanza. Esse devono stabilire le modalità d'uso e le conseguenti responsabilità in ordine alla sicurezza, all'igiene e alla salvaguardia del patrimonio, secondo lo schema allegato, che fa parte integrante del presente Regolamento. Art. 95 Responsabilità per danno L’Istituto e le autorità scolastiche sono esenti da qualsiasi responsabilità per danni che a persone o cose dovessero derivare dall'uso dei locali nel periodo suddetto da parte dei concessionari. I firmatari della richiesta di concessione dei locali e delle attrezzature assumono personalmente ed in solido con l'Ente, Associazione ed Organizzazione che rappresentano, la responsabilità della conservazione dell'immobile e delle attrezzature esistenti all'interno dei locali. Pertanto, sono a loro carico tutti i danni da chiunque causati durante lo svolgimento dell'attività oggetto della concessione d'uso. L’Istituto Comprensivo Fermi di Romano di Lombardia declina ogni responsabilità in ordine a materiale, oggetti o altre cose che vengano lasciati incustoditi nei locali al termine delle attività svolte. Art. 96 Obblighi del Concessionario Il Concessionario ha l'obbligo di disporre tutto quanto necessario affinché i locali e le attrezzature assegnati siano riconsegnati nello stesso stato di conservazione in cui si trovano al momento della concessione. L'Amministrazione Comunale provvederà a fornire il riscaldamento, l'illuminazione, l'acqua ed il gas, il cui costo sarà posto a carico del Concessionario secondo le tariffe determinate dal competente Ufficio Economato dell'Amministrazione Comunale sulla base dei costi reali medi che ogni struttura presenta e nei limiti fissati di volta in volta dalle leggi finanziarie per i servizi pubblici a domanda individuale. L’Istituzione Scolastica provvederà a fornire in uso le attrezzature richieste dal concessionario (ad esclusione del materiale di consumo), il personale ausiliario che garantirà l’apertura, l’assistenza al concessionario, la pulizia (solo servizio) e la chiusura dell’edificio. Il costo sarà posto a carico del concessionario secondo le tariffe determinate dal Consiglio di Istituto anche sulla base del numero di ore giornaliere di utilizzo. Art. 97 Modalità di pagamento 102 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Il Concessionario dovrà provvedere al pagamento delle somme dovute entro i termini e con le modalità indicati nell'autorizzazione all'uso dei locali. Art. 98 Concessione di esenzioni o riduzioni E' data facoltà al Consiglio di Istituto o alla Giunta Comunale di concedere esenzioni o riduzioni del rimborso spese quando si tratti di attività di particolare rilevanza promossa da Enti pubblici ed Enti morali o altri Enti e Associazioni, per particolari fini di natura morale, sociale e culturale (es. concorsi pubblici, assemblee su temi di pubblico interesse, convegni di studio e culturali, stages formativi, etc…). E' da ritenersi comunque gratuita la concessione, qualora venga richiesta da Enti morali ed Enti pubblici per motivi di pubblico interesse. In tal caso l’ente si farà carico degli oneri di vigilanza e pulizia dei locali. Per quanto non previsto dal presente regolamento si fa espresso rinvio alle disposizioni di legge richiamate all'art. 91 ed alle altre disposizioni di legge vigenti applicabili alla fattispecie disciplinata dagli articoli soprascritti. CAPO XVII ISCRIZIONI SCUOLA INFANZIA- SCUOLA PRIMARIA –SCUOLA SECONDARIA Come richiamato dalla recente circolare n. 96/2012 sulle iscrizioni (prot. n. 8293 del 17 dicembre 2012) la legge n. 135/2012 prevede che le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali per tutte le classi iniziali dei corsi di studio di ogni ordine e grado, per l’anno scolastico 2013/2014, vengano effettuate esclusivamente on line. Art. 99 Criteri di ammissione alla scuola dell’Infanzia statale A. Le nuove domande di iscrizione alla Scuola dell’Infanzia statale, pervenute entro i termini stabiliti, saranno accolte compatibilmente con la disponibilità di posti, secondo la normativa vigente. A norma della Circolare Ministeriale 2/10, nella quale si stabilisce che il numero degli alunni con cittadinanza non italiana frequentanti il primo anno della scuola dell’infanzia non può eccedere il 30% del numero dei nuovi iscritti, per la formazione di eventuali liste d’attesa saranno applicati i seguenti criteri espressi in ordine di priorità: A1 Alunni stranieri nati in Italia. A2 Anzianità anagrafica. A3 Numero di anni di residenza nel Comune di Romano di Lombardia. B. Chiuse le iscrizioni alla data comunicata ogni anno dall’Istituto Comprensivo E. Fermi, qualora le domande di iscrizione superino la disponibilità dei posti, le ammissioni dei bambini vengono regolate da una graduatoria, redatta dall’Ufficio competente, sulla base delle seguenti fasce e dei relativi criteri, entrambi espressi in ordine di priorità. All’interno della graduatoria si terrà conto del limite fissato dal D.M. 2/10 e per l’individuazione degli alunni stranieri aventi diritto all’inserimento, saranno applicati, oltre che i criteri specificati ai punti B1-B2-B3-B4, anche i criteri esplicitati al punto A. B1 Criteri 1a Fascia (accesso prioritario) B1. 1 Residenza dei genitori nel Comune di Romano di Lombardia. B1. 2 Bambini diversamente abili. B1. 3 Casi di grave disagio socio - ambientale certificati dai Servizi Sociali territoriali. 103 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 B1. 4 Famiglie monoparentali (nucleo famigliare incompleto in cui manca effettivamente la figura materna o paterna in caso di decesso, separazione legale o provvedimento del Tribunale di affidamento del figlio ad un solo genitore, divorzio, ragazza madre/ragazzo padre in quanto il bambino è riconosciuto da un solo genitore). La residenza non è considerata elemento sufficiente a documentare la situazione di famiglia monoparentale: occorre comprovare l’effettiva mancanza di una delle figure genitoriali. B1. 5 Bambini con genitori invalidi o affetti da malattie gravi certificate. Qualsiasi certificazioni sarà trattata dalla Scuola come dato sensibile, nel rispetto delle norme sulla privacy. B2 Criteri 2a Fascia B2. 1 Residenza dei genitori nel Comune di Romano di Lombardia. B2. 2 Bambini che compiono i 5 anni entro il 31/12 dell’anno per il quale si richiede la frequenza. B2. 3 Bambini i cui genitori risultano entrambi occupati come dipendenti a tempo indeterminato o a tempo determinato con contratto di durata almeno annuale o come lavoratori autonomi. B2. 4 Bambini i cui genitori risultano entrambi lavoratori, uno dei quali occupato in lavori temporanei con durata inferiore all’anno o borse di studio/assegni di ricerca. B2. 5 Bambini con fratelli che, nell’anno per cui si richiede l’iscrizione, frequentano contemporaneamente la scuola dell’infanzia prescelta. B2. 6 A parità delle precedenti condizioni, viene applicato il seguente criterio di priorità: ordine decrescente di età in considerazione del mese e giorno di nascita. In caso di stesso mese e giorno di nascita viene applicata la seguente modalità: sorteggio. B3 Criteri 3a Fascia B3. 1 Residenza dei genitori nel Comune di Romano di Lombardia. B3. 2 Bambini che compiono i 4 anni entro il 31/12 dell’anno per il quale si richiede la frequenza. B3. 3 Bambini i cui genitori risultano entrambi occupati come dipendenti a tempo indeterminato o a tempo determinato con contratto di durata almeno annuale o come lavoratori autonomi. B3. 4 Bambini i cui genitori risultano entrambi lavoratori, uno dei quali occupato in lavori temporanei con durata inferiore all’anno o borse di studio/assegni di ricerca. B3. 5 Bambini con fratelli che, nell’anno per cui si richiede l’iscrizione, frequentano contemporaneamente la scuola dell’infanzia prescelta. B3. 6 A parità delle precedenti condizioni, viene applicato il seguente criterio di priorità: ordine decrescente di età in considerazione del mese e giorno di nascita. In caso di stesso mese e giorno di nascita viene applicata la seguente modalità: sorteggio. B4 Criteri 4a Fascia B4. 1 Residenza dei genitori nel Comune di Romano di Lombardia. B4. 2 Bambini che compiono i 3 anni entro il 31/12 dell’anno per il quale si richiede la frequenza. B4. 3 Bambini i cui genitori risultano entrambi occupati come dipendenti a tempo indeterminato o a tempo determinato con contratto di durata almeno annuale o come lavoratori autonomi. B4. 4 Bambini i cui genitori risultano entrambi lavoratori, uno dei quali occupato in lavori temporanei con durata inferiore all’anno o borse di studio/assegni di ricerca. B4. 5 Bambini con fratelli che, nell’anno per cui si richiede l’iscrizione, frequentano contemporaneamente la scuola dell’infanzia prescelta. 104 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 B4. 6 A parità delle precedenti condizioni, viene applicato il seguente criterio di priorità: ordine decrescente di età in considerazione del mese e giorno di nascita. In caso di stesso mese e giorno di nascita viene applicata la seguente modalità: sorteggio. C. A seguito dei controlli comparativi effettuati dall’Ufficio competente, qualora si riscontrino casi di doppia iscrizione (il genitore ha presentato domanda d’iscrizione a più scuole dell’Infanzia), effettuate le opportune verifiche presso le famiglie interessate, si provvederà ad annullare l’iscrizione alla Scuola dell’Infanzia statale. D. Scaduto il termine di presentazione delle domande, entro la fine del mese di marzo viene pubblicata all’Albo dell’Istituto Comprensivo E. Fermi la lista degli iscritti ammessi alla frequenza della Scuola dell’Infanzia. E. Le domande presentate entro i termini d’iscrizione, ma eccedenti la disponibilità di posti e pertanto non incluse nella graduatoria così come precisato al punto B, costituiscono una specifica lista d’attesa la cui graduatoria è formulata in base agli stessi criteri esplicitati al punto B. La lista d’attesa, pubblicata entro la fine del mese di marzo all’Albo dell’Istituto Comprensivo E. Fermi contestualmente alla lista degli iscritti ammessi, ha valore per l’intera durata dell’anno per il quale si richiede l’iscrizione. L’inserimento di nuovi alunni su posti resi disponibili in corso d’anno, verrà effettuato sulla base della lista d’attesa, mantenendo valido il rispetto del limite stabilito dal D.M. 2/10. F. Eventuali osservazioni o reclami in merito alle graduatorie pubblicate possono essere presentati in forma scritta entro 10 giorni dalla data di pubblicazione all’Albo. Il ricorso sarà valutato da un’apposita Commissione composta da: Dirigente Scolastico - Presidente del Consiglio di Istituto - Coordinatrice Scuola dell’Infanzia- Assistente Amministrativo responsabile del procedimento. Entro ulteriori 10 giorni la Commissione si pronuncia sulle osservazioni e in caso di accoglimento del ricorso, si procede alla pubblicazione della graduatoria definitiva consultabile all’Albo della Sede Centrale, dando comunicazione scritta ai genitori interessati (ricorrenti ed eventuali perdenti posto). G. Le domande pervenute dopo la scadenza dei termini d’iscrizione, costituiscono specifico elenco che verrà utilizzato a completamento delle richieste in lista d’attesa individuate al punto E. In caso di più domande, il criterio di costituzione dell’elenco sarà la data di presentazione delle domande stesse. H. La richiesta di iscrizione di bambini diversamente abili, pervenuta dopo la scadenza dei termini d’iscrizione, potrà essere accolta a condizione che non venga superato il numero di alunni per sezione previsto dalla normativa vigente. I. Nel caso di assenza continuativa superiore a 30 giorni e quindi in caso di non frequenza dell’alunno iscritto, si procederà ad opportuni controlli. Verificate le motivazioni delle assenze, qualora le assenze risultino ingiustificate, si provvederà all’annullamento dell’iscrizione del bambino con motivato provvedimento del Dirigente Scolastico. L. Le richieste di iscrizione per i bambini i cui genitori non sono residenti nel Comune di Romano di Lombardia costituiscono una specifica graduatoria. Le domande potranno essere accolte solo dopo l’esaurimento delle liste d’attesa di cui ai punti precedenti. In caso di accettazione della domanda si applicano i medesimi criteri espressi in ordine di priorità al punto B. M. I bambini ammessi alla scuola dell’Infanzia statale hanno diritto alla frequenza fino al passaggio alla Scuola Primaria, previa riconferma dell’iscrizione da effettuarsi nel mese di Febbraio, attraverso il sistema on-line messo a disposizione dal Ministero dell’Istruzione.. N. L’Amministrazione statale effettua, attraverso gli strumenti di cui dispone, accertamenti tesi a verificare l’attendibilità della documentazione o delle autocertificazioni allegate alla domanda di iscrizione, nel rispetto delle norme sul diritto di accesso agli atti e sulla privacy. In caso di successive disposizioni legislative, che comportassero variazioni o integrazioni rispetto al presente Regolamento, si procederà a una verifica della nuova situazione e alle 105 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 opportune modifiche. Art. 100 Criteri di iscrizione alla scuola primaria Il Consiglio d’Istituto nella seduta del 14 gennaio 2013 approva (delibera 6) il seguente regolamento per l’iscrizione alla Scuola Primaria. Lo stesso viene allegato al Regolamento d’Istituto, di cui ne costituisce parte integrante. A. A norma della Circolare Ministeriale 2/10, il numero degli alunni con cittadinanza non italiana che frequentano il primo anno della scuola primaria non può eccedere il 30% del numero degli iscritti in ciascuna classe prima di ogni scuola dell’Istituto. Qualora il numero di richieste di iscrizione in un Plesso dovesse risultare superiore al limite fissato, si provvederà all’assegnazione degli alunni stranieri ad altri Plessi in base alle seguenti indicazioni: • numero di alunni stranieri non nati in Italia già presenti nelle classi prime; • numero alunni stranieri complessivamente già presenti nelle classi prime; • distanza del Plesso dalla residenza dell’alunno. B. Il Genitore ha la possibilità di esprimere la propria preferenza rispetto a un Plesso. La richiesta personale del Genitore riguardo a un determinato Plesso non è da ritenersi vincolante per la Scuola, in quanto potrà essere accolta alle seguenti condizioni: B1. Formazione di classi numericamente equilibrate in ogni Plesso di Scuola Primaria. B2. Disponibilità di posti salvaguardando i criteri di cui al punto A. C. Nel caso di richieste di iscrizione in eccedenza rispetto al numero di posti disponibili nel Plesso, la Scuola accoglie prioritariamente le domande di iscrizione applicando i seguenti criteri, espressi in ordine di priorità: C. 1 Alunni le cui famiglie risiedono in prossimità del Plesso, sulla base dello stradario predisposto dagli organi competenti, fermo restando le condizioni indicate ai punti B1 e B2. C.2 Presenza di un fratello che, nell’anno per cui si richiede l’iscrizione, frequenta contemporaneamente la Scuola Primaria prescelta. C. 3 Caso di disagio socio – ambientale segnalato dagli organi competenti. C.4 Famiglia monoparentale (nucleo famigliare incompleto in cui manca effettivamente la figura materna o paterna in caso di decesso, separazione legale o provvedimento del Tribunale di affidamento del figlio ad un solo genitore, divorzio, ragazza madre/ragazzo padre in quanto il bambino è riconosciuto da un solo genitore). La residenza non è considerata elemento sufficiente a documentare la situazione di famiglia monoparentale: occorre comprovare l’effettiva mancanza di una delle figure genitoriali. C.5 Genitori entrambi lavoratori. D. Per le domande presentate oltre il termine d’iscrizione, per quanto riguarda l’assegnazione al Plesso si adottano gli stessi criteri di cui ai punti precedenti. a. L’inserimento nei Plessi di alunni non residenti viene effettuato tenendo conto dei criteri precisati ai punti B1 e B2. b. Entro la prima settimana di maggio la scuola pubblica all’Albo l’elenco dei nominativi degli alunni delle future classi prime unitamente al Plesso di iscrizione. c. La richiesta di cambiamento di Plesso ad avvio o in corso d’anno, verificate la disponibilità dei posti salvaguardando i criteri di cui ai punti B1 e B2 e la situazione 106 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 delle classi di nuovo inserimento, può essere accettata, previo rilascio di autorizzazione del Dirigente Scolastico, solo per i seguenti motivi: § cambio di residenza; § gravi e comprovati motivi da sottoporre al Dirigente Scolastico. H. L’Amministrazione statale effettua, attraverso gli strumenti di cui dispone, accertamenti tesi a verificare l’attendibilità della documentazione o delle autocertificazioni allegate alla domanda di iscrizione, nel rispetto delle norme sul diritto di accesso agli atti e sulla privacy. In caso di successive disposizioni legislative, che comportassero variazioni o integrazioni rispetto ai presenti criteri, si procederà a una verifica della nuova situazione e alle opportune revisioni. Art. 101 Criteri di iscrizione alla scuola secondaria Il Consiglio d’Istituto nella seduta del 14/01/2013 approva il seguente regolamento per l’iscrizione alla Scuola Secondaria di Primo Grado. Lo stesso viene allegato al Regolamento d’Istituto, di cui costituisce parte integrante. Nella previsione di richieste di iscrizione in eccedenza rispetto ai posti complessivamente disponibili, definiti sulla base delle risorse di organico e dei piani di utilizzo dell’edificio scolastico, l’Istituto applicherà i seguenti criteri di precedenza nell’accettazione delle domande di iscrizione, espressi in ordine di priorità: 1. La provenienza dell’alunno/a dalle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi”; 2. La residenza della famiglia nei Comuni di Cortenuova o Romano di Lombardia. Per il Comune di Romano di Lombardia, la residenza della famiglia va riferita alle aree di appartenenza allo stradario di competenza dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi”; 3. La residenza della famiglia nel Comune di Romano di Lombardia, anche in area non pertinente allo stradario di competenza dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi”; 4. La presenza di un fratello/sorella che, nell’anno per cui si richiede l’iscrizione, frequenti contemporaneamente il nostro Istituto, indipendentemente dalla residenza anagrafica della famiglia; 5. Disagio socio-familiare certificato dagli organi competenti (nucleo familiare incompleto in cui manca effettivamente la figura materna o paterna in caso di decesso, di separazione legale o di provvedimento del Tribunale di affidamento del figlio a un solo genitore, divorzio, ragazza madre/ragazzo padre, in quanto minore riconosciuto da un solo genitore). L’Amministrazione statale effettua, attraverso gli strumenti di cui dispone, accertamenti tesi a verificare l’attendibilità della documentazione o delle autocertificazioni allegate alla domanda di iscrizione, nel rispetto delle norme sul diritto di accesso agli atti e sulla privacy. 107 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 CAPO XVIII FORMAZIONE SEZIONI SCUOLA INFANZIA - CLASSI SCUOLA PRIMARIA – CLASSI SCUOLA SECONDARIA Art. 102 Criteri di formazione delle sezioni della scuola dell’Infanzia statale A. Le sezioni della Scuola dell’Infanzia Statale sono formate entro il mese di Aprile da una Commissione composta dal Dirigente Scolastico, dalla Coordinatrice di Plesso della scuola dell’Infanzia, dalla Referente Continuità Scuola Infanzia, dalla Referente POF infanzia. B. I nuovi iscritti sono inseriti nelle sezioni sulla base del seguente criterio: distribuzione equilibrata dei bambini per età - sesso - nazionalità (italiana o estera) e degli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica. C. Sentito il parere del neuropsichiatra e delle insegnanti della Scuola dell’Infanzia, i bambini diversamente abili sono inseriti ricercando le soluzioni più idonee atte a garantire il processo di integrazione all’interno della sezione. D. Non sono considerate eventuali preferenze espresse dai genitori per una determinata sezione, se non nel caso in cui, fermo restando il rispetto del criterio al punto B, nella sezione richiesta per il bambino nuovo iscritto sia già presente un fratello e i genitori abbiano espresso la volontà di tenerli uniti. E. Prima della convocazione dell’Assemblea con i genitori dei nuovi iscritti, la Scuola pubblica all’Albo dell’Istituto, della Scuola dell’Infanzia e sul Sito della Scuola, l’elenco delle sezioni con i nominativi dei bambini che le compongono. Art. 103 Criteri di formazione delle classi prime della scuola primaria e inserimento alunni nuovi iscritti A. Entro la fine del mese di giugno un’apposita Commissione, composta dal Dirigente Scolastico e dai Docenti coinvolti, formula la proposta di costituzione delle future classi prime avvalendosi delle informazioni fornite dalle insegnanti della Scuola dell’Infanzia e della documentazione specifica del percorso formativo dell’alunno, nel rispetto dei seguenti criteri: A.1 Numero equo degli alunni per classe. A.2 Distribuzione equilibrata degli alunni per età (in caso di anticipatari), sesso, nazionalità (italiana /estera). A.3 Equieterogeneità delle fasce di livello. A.4 Sentito il parere del neuropsichiatria e delle insegnanti della scuola, i bambini diversamente abili sono inseriti ricercando le soluzioni più idonee atte a garantire il processo di integrazione all’interno della classe. A.5 L’inserimento di alunni con situazioni particolari e/o gravi in una specifica classe può avvenire sulla base della valutazione da parte del Dirigente Scolastico, previa comunicazione allo stesso da parte dei genitori o degli Enti Territoriali. B. Le classi così costituite non sono da ritenersi definitive, pertanto viene comunicato ai Genitori solamente il Plesso di iscrizione e non la classe. C. Entro il mese di luglio il Dirigente Scolastico procede ad assegnare la sezione e i docenti alle classi prime. D. Entro i primi quindici giorni dall’inizio delle lezioni, i docenti delle classi prime, attraverso l’osservazione del gruppo classe preformato e sperimentando attività a classi aperte, sentito il parere del Dirigente Scolastico, possono concordare la ridefinizione delle classi nel rispetto comunque dei criteri di cui al punto A. E. Entro la fine di settembre, la Scuola pubblica all’Albo dell’Istituto e sul Sito l’elenco definitivo degli alunni di classe prima unitamente alla sezione. 108 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 F. L’inserimento in tutte le classi dell’Istituto Comprensivo di nuovi alunni iscritti ad inizio o in corso d’anno avviene sulla base dei criteri di cui al punto A. In caso di successive disposizioni legislative, che comportassero variazioni o integrazioni rispetto ai presenti criteri, si procederà a una verifica della nuova situazione e alle opportune revisioni. 109 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 REGOLAMENTO LABORATORI E AULE ATTREZZATE REGOLAMENTO AULA MULTIMEDIALE Premessa I computer sono attrezzature che non hanno bisogno semplicemente di un'installazione, ma per un funzionamento migliore devono essere periodicamente controllate e utilizzate in maniera corretta. Fondamentale è quindi la figura del referente di Plesso del laboratorio, che avrà cura di verificare la funzionalità dei computer in relazione ad eventuali segnalazioni ed il rispetto del regolamento. Saranno considerati utenti autonomi del laboratorio gli insegnanti che avranno le conoscenze dei programmi che intendono utilizzare e la capacità di gestire le "risorse del computer". 1. ACCESSO AL LABORATORIO 2. ORARI 3. MODALITÀ 4. PROBLEMI O GUASTI 5. UTILIZZO DEL LABORATORIO Insegnanti – Alunni – Personale ATA. Gli alunni dovranno essere accompagnati dagli insegnanti. Per alunni e insegnanti (attività didattiche): con orario regolamentato da ogni singolo plesso ad inizio anno. Docenti e personale ATA previo controllo della disponibilità del laboratorio. Gli insegnanti sono tenuti a compilare un apposito registro con l’indicazione della data, l'orario, l’attività e gli eventuali problemi incontrati. SEGNALARE TEMPESTIVAMENTE al referente ogni problema di funzionamento o eventuale guasto verificatosi durante l'uso delle macchine, per iscritto sull’apposito registro ed oralmente. Il laboratorio potrà essere utilizzato per i seguenti scopi: § lavoro con gli alunni: § preparazione di materiale inerente l'attività scolastica; ricerca tramite INTERNET di informazioni, materiale per approfondimenti, ecc..(ogni collegamento dovrà essere registrato indicando i tempi e la ragione della connessione.); • consultazione di CD - ROM. Ogni file utile all'attività didattica, senza riferimenti a persone specifiche, potrà essere salvato sull'hard disk in apposite cartelle, da predisporre prima dell'inizio delle attività. In riferimento ai materiali utilizzabili nel laboratorio è consentito l'utilizzo di floppy disk e CD - ROM non forniti dalla scuola ma, al fine di evitare danni causati da virus informatici, il loro utilizzo sarà possibile solo previo controllo antivirus nei laboratori del Circolo forniti di connessione internet. Non è possibile l'installazione di nuovi programmi sugli hard disk delle macchine in dotazione a meno che siano provvisti di licenza d’uso (acquistata dalla scuola), freeware o open source. Al termine di ogni lezione l'insegnante avrà cura di controllare che le impostazioni predefinite non siano state manomesse o modificate dagli alunni e che lo spegnimento delle macchine sia effettuato in modo corretto. È possibile utilizzare il laboratorio di Istituto, previa comunicazione al referente del Plesso, per attività legate alla didattica. La documentazione eventualmente stampata deve essere dichiarata sull’apposito registro del laboratorio. • 6. SALVATAGGIO ATTIVITÀ 7. PRECAUZIONI ANTIVIRUS 8.INSTALLAZIONE NUOVI SOFTWARE 9. OPERAZIONI DI FINE ATTIVITÀ 10. A CHI RIVOLGERSI 110 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 REGOLAMENTO BIBLIOTECA Premessa La biblioteca scolastica ha lo scopo di raccogliere e di conservare ordinatamente tutti i volumi o altro materiale librario acquistato dalla scuola o donato da enti pubblici o privati per metterlo a disposizione di alunni o docenti per la consultazione o per il prestito. 1. ACCESSO 2. ORARI 3. MODALITÀ 4. PROBLEMI O GUASTI 5. A CHI RIVOLGERSI Insegnanti e alunni. Gli alunni dovranno essere accompagnati dagli insegnanti. Per alunni e insegnanti: con orario regolamentato da ogni singolo plesso a cura del responsabile di plesso; Per insegnanti: in orario scolastico antimeridiano e pomeridiano per consultare testi o per prenderli in prestito. Il richiedente avrà cura di compilare un registro predisposto sul quale indicherà: l’autore, il titolo, l’editore dell’opera richiesta, nonché il nome e il cognome del richiedente, la data di prelievo e, successivamente, la data di restituzione (entro il 31 maggio di ogni anno scolastico). L’utente che riceve in prestito un volume deve controllarne l’integrità e lo stato di conservazione, facendo presente al responsabile eventuali mancanze o guasti riscontrati. L’utente che restituisca danneggiato o smarrisca il libro preso in prestito dovrà provvedere alla sua sostituzione con un esemplare della stessa edizione. In ogni plesso si individuerà un docente responsabile della biblioteca, il quale è tenuto a: § registrare elettronicamente tutti i volumi e quanto altro materiale entra in biblioteca, al quale applicherà, sulla prima pagina, un bollino con la sigla del plesso e il codice; § tenere ordinati gli scaffali; § controllare il registro relativo ai prestiti; § controllare la restituzione dei libri prestati, riportando sul registro elettronico eventuali smarrimenti; § riparare libri danneggiati o eliminare quelli particolarmente deteriorati. Inoltre al responsabile di biblioteca spetta il compito di: § operare un controllo sui testi in visione per le nuove adozioni; § visionare cataloghi o materiale librario per procedere a nuovi acquisti. 111 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 REGOLAMENTO PALESTRA 1. ACCESSO 2. ORARI 3. MODALITÀ’ 4. PROBLEMI O GUASTI 5. A CHI RIVOLGERSI Insegnanti e alunni. Gli alunni dovranno essere sempre accompagnati dagli insegnanti che sono tenuti alla massima vigilanza al fine di evitare il verificarsi di incidenti. Per alunni e insegnanti: con orario regolamentato da ogni singolo plesso a cura del responsabile di plesso; § Gli alunni devono indossare la tuta e calzare un paio di scarpe da ginnastica di ricambio che devono essere trattenute a scuola. § E’ vietato utilizzare le attrezzature sportive al di fuori della palestra. § Al termine dell’attività il materiale deve essere riposto ordinatamente negli appositi spazi. Le attrezzature devono essere utilizzate in maniera idonea al fine di evitare danneggiamenti. Mancanze di materiale o guasti devono essere segnalati tempestivamente. § In ogni plesso è nominato un docente responsabile dei sussidi REGOLAMENTO SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA 1. ACCESSO 1. 2. 3. 4. 5. 6. L’iscrizione al servizio mensa va effettuata tramite richiesta scritta, su modulo prestampato fornito dall’Istituto Comprensivo E. Fermi fine di garantire un servizio efficace, il C.d.C. nella seduta del 17.06.2011, ha deliberato i seguenti criteri di accesso alla mensa: a) famiglia monoparentale (lavoratore) b) genitori entrambi lavoratori c) situazione di disagio familiare, da comunicare in modo riservato al Dirigente Scolastico d) distanza dal Plesso e) frequenza assidua nei precedenti anni scolastici. Gli stessi saranno adottati nei plessi dove il totale dei richiedenti il servizio sarà superiore al numero dei posti disponibili. L’iscrizione ad anno scolastico in corso sarà possibile solo in base alla disponibilità di posti. I bambini non iscritti non possono usufruire del servizio mensa, salvo casi di particolare bisogno, segnalato di norma in forma scritta e su autorizzazione della Coordinatrice di Plesso e/o del Dirigente Scolastico. Durante l’anno ci si può ritirare dalla mensa, previa comunicazione scritta. Per opportune ragioni di tutela del minore, è richiesta la giustifica scritta se il bambino si assenta dalla mensa. Oltre le 6 assenze dall’utilizzo del servizio mensa, essendo comunque l’alunno presente alle attività didattiche, il genitore deve trasmettere alla Segreteria della Scuola una comunicazione scritta, indirizzata al Dirigente Scolastico che documenti i motivi dell’assenza. La mancata giustificazione fa decadere il diritto all’utilizzo del servizio mensa. Se il bambino usufruisce del servizio mensa solo in determinati periodi o in determinati giorni è richiesta dichiarazione scritta annuale. 112 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 2. ORARIO Per alunni e insegnanti: con orario regolamentato da ogni singolo plesso a cura del responsabile di plesso; Il buono pasto va consegnato volta per volta entro le ore 9.00 al personale incaricato. In caso di mancanza del buono e della giustifica, l’insegnante è tenuto a trattenere il bambino in mensa (il buono verrà consegnato la volta successiva). 8. Gli alunni sono assistiti durante il pranzo e fino alla ripresa delle lezioni dagli insegnanti della scuola. 9. Alla mensa non è consentito portare alimenti da casa, regola valida sia per gli alunni che per gli insegnanti. 10. E’ possibile usufruire del pasto alternativo solamente per i seguenti motivi: - allergia o intolleranza alimentare (bisogna presentare il certificato medico); - motivi religiosi (bisogna presentare una certificazione annuale in Segreteria) - problemi di salute temporanei (bisogna presentare la richiesta del pediatra o del medico di base); - eccezionalmente per indisposizione fisica di un solo giorno (va richiesto sul retro del buono e firmato dal genitore): in questo caso verrà fornita una dieta in bianco stabilita dall’ASL (e non scelta dal genitore) che consiste nel pasto del giorno cucinato senza grassi animali. 11. Ai bambini frequentanti la mensa si consiglia di dotarsi di una confezione di sapone liquido e di un rotolo di salviettine di carta. 7. 3. MODALITÀ 4. SEGNALAZIONI RECLAMI Eventuali richieste, segnalazioni o reclami possono essere inoltrati per iscritto alla Coordinatrice di Plesso. 5. A CHI RIVOLGERSI In ogni plesso sono presenti un docente e/o un genitore rappresentanti della Commissione Mensa 113 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Calendario scolastico 2014-2015 Si comunica il calendario scolastico per l’anno scolastico 2014/15, considerati la DGR della Regione Lombardia N° IX/3318 del 18/04/2012 e il Prot. MIUR AOODRLO R.U. n. 8913 del 16/05/14 e tenuto conto delle variazioni deliberate in sede di Consiglio d’Istituto del 26 giugno’14: Inizio delle lezioni scuola dell’infanzia Inizio delle lezioni scuola primaria e secondaria di primo grado Termine delle lezioni scuola dell’infanzia Termine delle lezioni scuola primaria e secondaria di primo grado Vacanze natalizie Vacanze pasquali Altre festività Lunedì 8 settembre 2014 Venerdì 12 settembre 2014 Martedì 30 giugno 2015 Lunedì 8 giugno 2015 Dal 22 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 Dal 2 aprile 2015 al 7 aprile 2015 Tutte le domeniche Sabato 1° novembre 2014 Lunedì 8 dicembre 2014 Sabato 25 aprile 2015 Venerdì 1° maggio 2015 Martedì 2 giugno 2015 Altri giorni di sospensione DGR Carnevale: lunedì/martedì 16/17 febbraio 2015 Altri giorni di sospensione CdI (*) Anticipo vacanze natalizie 22 dicembre 2014 Sabato 2 maggio 2015 Lunedì 1 giugno 2015 Sagra Patronale Comune di Cortenuova Lunedì 29 settembre 2014 (solo per Scuola Primaria “G. Riva” di Cortenuova) In caso di eventi non prevedibili che potrebbero comportare una riduzione del servizio, il Dirigente Scolastico valuterà la possibilità di revocare la sospensione delle attività didattiche nei giorni 2 maggio e 1 giugno stabiliti in sede di Consiglio d’Istituto. In sede di CdI è stato altresì deliberato: - In apertura di anno scolastico, sospensione delle attività pomeridiane nella scuola primaria fino a venerdì 19 settembre compreso. - In apertura di anno scolastico, sospensione delle attività pomeridiane nella scuola dell’infanzia fino a venerdì 19 settembre compreso. Le attività antimeridiane comprenderanno il servizio mensa. - In apertura di anno scolastico, sospensione delle attività pomeridiane nella scuola secondaria di I grado fino a quando l’organico non ne consenta l’attivazione (di norma, fine settembre). - In chiusura di anno scolastico, sospensione delle attività pomeridiane nella scuola secondaria di I grado nell’ultima settimana. - In chiusura di anno scolastico, sospensione delle attività pomeridiane nella scuola primaria nei giorni 3, 5, 8 giugno. - In chiusura di anno scolastico, sospensione delle attività pomeridiane per la scuola dell’infanzia a partire dal 24 giugno. Le attività antimeridiane comprenderanno il servizio mensa. 114 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Certificazione delle competenze scuola primaria CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (al termine della scuola primaria) Alunno/a Nato/a a (prov. ) il Scuola Primaria Statale Classe Sezione Anno scolastico Al termine della scuola primaria si certifica il livello delle competenze maturate dall’alunno nella scuola. Per le competenze acquisite sono previsti tre livelli di certificazione: essenziale - intermedio - avanzato. In caso di mancato conseguimento minimo della competenza prevista, non si procede alla relativa certificazione e lo spazio viene barrato. STRUMENTI CULTURALI LIVELLO DI COMPETENZA essenziale intermedio avanzato Competenze linguistiche: lettura e comprensione dei contenuti di semplici testi; impiego di registri linguistici in relazione al contesto; produzione di testi in forme adeguate a scopo e destinatario. Competenze in lingue comunitarie inglese livello A1 (livello del Quadro Comune Europeo di Riferimento del Consiglio d’Europa per le lingue): comprensione e utilizzo di espressioni d’uso quotidiano; interazione colloquiale con altri su argomenti personali; scrittura di semplici frasi. Competenze scientifiche: osservazione della realtà per riconoscere relazioni, modificazioni, rapporti causali, esplorazione dell’ambiente naturale e antropico, sviluppo di atteggiamenti di curiosità nei confronti della realtà naturale. Competenze matematiche: lettura della realtà e risoluzione di semplici problemi; raccolta, organizzazione e interpretazione di dati, padronanza e utilizzo dei concetti elementari della matematica. Competenze tecniche e informatiche: utilizzo semplice di strumentazione tecnologica; impiego della videoscrittura e dei principali programmi informatici. Competenze storico geografiche: orientamento spazio-temporale e identificazione intuitiva delle peculiari caratteristiche fisico-antropologiche del territorio; uso della documentazione e della osservazione per conoscere realtà storiche e geografiche. Competenze artistiche: descrizione, rappresentazione e ricostruzione della realtà e delle esperienze attraverso semplici linguaggi espressivi; conoscenza intuitiva del patrimonio artistico - culturale nel territorio. Competenze motorie: impiego di schemi motori e posturali, loro interazioni in situazione combinata e simultanea; rispetto delle regole dei giochi sportivi praticati. IDENTITÀ LIVELLO DI COMPETENZA essenziale intermedio avanzato Conoscenza di sé: affermazione della propria identità; risoluzione dei problemi in autonomia, responsabilità verso gli altri. Relazione con gli altri: disponibilità alla collaborazione con coetanei e adulti; pratica della tolleranza, della solidarietà e dell’ascolto degli altri. CONVIVENZA CIVILE LIVELLO DI COMPETENZA essenziale intermedio avanzato Responsabilità personale; rispetto degli altri e delle diversità; rispetto dell’ambiente e delle cose; consapevolezza del valore e delle regole della vita democratica; sicurezza propria e degli altri. Romano di Lombardia, …………………… I Docenti della classe _________________ 115 - 140 Il Dirigente Scolastico _________________ Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Il Dirigente Scolastico e il Presidente della Commissione d’Esame Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal Consiglio di Classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede d’Esame di Stato CERTIFICANO che L’alunno nato a ha superato l’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di ________/10 (__________/decimi) Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove d’esame, ha conseguito i seguenti livelli di competenze COMPETENZE EUROPEE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE Comunicazione nella lingua italiana Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche DESCRITTORI DI RIFERIMENTO AL TERMINE DEL I CICLO DI ISTRUZIONE -Interagisce nelle diverse situazioni comunicative esprimendo concetti, pensieri, sentimenti e fatti; - ascolta le idee altrui ed esprime le proprie. - Legge, analizza e comprende testi e messaggi di diversa tipologia e di una certa complessità. - Produce testi e messaggi di diversa tipologia, adeguati allo scopo comunicativo e al destinatario. - Utilizza le lingue comunitarie per i principali scopi comunicativi, riconducibili al livello A1 (lingua francese) e A2 (lingua inglese) del quadro comune europeo di riferimento. - Riconosce e analizza situazioni problematiche, individua strategie di soluzione, utilizza le tecniche di calcolo appropriate, giustifica il procedimento seguito. - Osserva, analizza, descrive fatti e fenomeni, si pone domande, formula ipotesi e le verifica, realizzando semplici esperimenti. - Riconosce la complessità delle interazioni fra mondo naturale, artificiale e comunità umana, ne valuta le principali conseguenze. - Utilizza le TIC per comunicare con altri e scambiare informazioni e materiali, rispettando le regole della rete. - Utilizza le TIC per ricercare informazioni a supporto della sua attività di studio, ne valuta pertinenza ed attendibilità. - Produce, tramite le TIC, relazioni e presentazioni relative ad argomenti di studio. - È disponibile ad imparare e manifesta costante interesse e curiosità verso l’ apprendimento. - Pianifica la propria attività di studio in relazione al tempo disponibile, ai propri bisogni e modalità di apprendimento. - Riorganizza le proprie conoscenze alla luce delle nuove esperienze di apprendimento. - Si pone adeguatamente nel contesto scolastico e in un sistema di regole, che riconosce e rispetta. - Collabora in gruppo, sa confrontarsi con le diversità, è verso gli altri. 116 - 140 LIVELLO * A- BASE B- INTERMEDIO C- AVANZATO Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Spirito di iniziativa ed imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale - Partecipa alla vita scolastica e della comunità sociale di appartenenza, riconoscendo i diversi ruoli e le responsabilità istituzionali. -Ha consapevolezza delle proprie risorse e delle opportunità a disposizione. - Propone idee, progetti, percorsi, attività. - Elabora progetti operativi fattibili e si mette in gioco per portarli a termine. - Riconosce, collocandoli nello spazio e nel tempo, aspetti fondamentali del patrimonio culturale, artistico, storico e ambientale del proprio territorio, dell’Italia, dell’Europa e del mondo. - Ha consapevolezza del valore culturale del territorio; - è sensibile al problema della sua tutela e della sua valorizzazione. - Si impegna nei campi espressivi, motori ed artistici e mantiene un atteggiamento aperto verso la diversità dell’espressione culturale. LIVELLO AVANZATO C* L’alunno/a… · svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, · mostrando ottima padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. · Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. LIVELLO INTERMEDIO B* L’alunno/a… · svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, · compie scelte consapevoli, mostrando · di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. LIVELLO BASE A* L’alunno/a… · svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando · di possedere conoscenze ed abilità essenziali e · di saper applicare regole e procedure fondamentali. Data ………………………. Il Dirigente Scolastico Il Presidente di Commissione __________________ ______________________ 117 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Il Dirigente Scolastico e il Presidente della Commissione d’Esame Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal Consiglio di Classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede d’Esame di Stato CERTIFICANO che L’alunno nato a ( ) il ha superato l’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di ________/10__________/decimi Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove d’esame, ha conseguito i seguenti livelli di competenze COMPETENZE PER L’APPRENDIMENTO ALUNNO CON DIAGNOSI DI DISABILITÀ LIEVE DESCRITTORI DI RIFERIMENTO AL TERMINE DEL I CICLO DI ISTRUZIONE DIMENSIONI TRASVERSALI AUTONOMIA OPERATIVA AUTONOMIA AMBIENTALE (SOCIALE) COMUNICAZIONE NELLA LINGUA ITALIANA: • Comprensione orale e scritta COMUNICAZIONE NELLA LINGUA ITALIANA: • Produzione orale e scritta È in grado di: -Organizzare oggetti e strumenti per organizzare l’attività; -Leggere e preparare il materiale in funzione dell’orario scolastico. Usa un linguaggio appropriato all’interlocutore e all’ambiente. Sa gestire il denaro. Sa orientarsi sul territorio. Sa usare i mezzi pubblici. Conosce le norme di comportamento stradale. Sa usare in modo funzionale il PC. Comprende consegne, richieste, ordini orali e scritti relativi alle attività didattiche; Comprende le parole, le frasi e testi semplificati di tipo descrittivo, narrativo espositivo e iconografico. Racconta un vissuto personale, un’esperienza didattica in ordine cronologico e logico; Produce un semplice testo scritto seguendo un modello dato. 118 - 140 LIVELLO * A- BASE B- INTERMEDIO C- AVANZATO Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE IMPARARE • Ragionare per analogia • Dedurre • Elaborare • Memorizzare COMPETENZA MATEMATICA • Calcolare • Individuare le principali forme geometriche • Rappresentare dati numerici • Misurare RELAZIONE: • Pari • Adulto • Gruppo ATTEGGIAMENTI AUTOREGOLATIVI • Attenzione • Ascolto • Impegno • Organizzazione • Motivazione • Controllo Comprende e produce semplici messaggi a scopo comunicativo. Attiva i processi cognitivi per apprendere i contenuti personalizzati delle diverse materie di studio. È in grado di: - Applicare alcune tecniche di calcolo; - Usa procedure sequenziali di calcolo; - Applicare alcune formule dirette; - Individua i dati di un problema; - Individuare il percorso per la risoluzione di semplici problemi; - Misurare grandezze con guida. Sa stabilire una relazione uno a uno, con il piccolo gruppo, con il gruppo classe e con gli adulti di riferimento. E’ in grado di riconoscere i diversi ruoli. E’ in grado di: -Incrementare l’attenzione; -Saper ascoltare domande e risposte del docente e/o dei compagni; -Svolgere le attività assegnate a scuola e a casa; - Essere motivato al lavoro; - Controllare l’elaborato con guida del docente. 119 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 LIVELLO AVANZATO C* L’alunno/a… · svolge compiti complessi e semplici problemi in situazioni note, mostrando, • una buona padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. • Sa fornire una propria opinione e compie scelte consapevoli. LIVELLO INTERMEDIO B* L’alunno/a… · svolge compiti e risolve semplici problemi in situazioni note, · compie scelte, mostrando di saper utilizzare in modo adeguato le conoscenze e le abilità acquisite. LIVELLO BASE A* L’alunno/a… · svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando · di possedere conoscenze ed abilità essenziali e · di saper applicare alcune regole e procedure fondamentali. Data ………………………. Il Dirigente scolastico Il Presidente di Commissione ______________________ _______________ 120 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Il Dirigente Scolastico e il Presidente della Commissione d’Esame Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal Consiglio di Classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede d’Esame di Stato CERTIFICANO che L’alunno nato a ( ) il ha superato l’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di ________/10__________/decimi Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove d’esame, ha conseguito i seguenti livelli di competenze COMPETENZE PER L’APPRENDIMENTO ALUNNO CON DIAGNOSI DI DISABILITÀ MEDIA DESCRITTORI DI RIFERIMENTO AL TERMINE DEL I CICLO DI ISTRUZIONE DIMENSIONI TRASVERSALI AUTONOMIA OPERATIVA AUTONOMIA AMBIENTALE (SOCIALE) COMUNICAZIONE NELLA LINGUA ITALIANA: • Comprensione orale e scritta COMUNICAZIONE NELLA LINGUA ITALIANA: • Produzione orale e scritta COMUNICAZIONE È in grado di: -Organizzare oggetti e strumenti per organizzare l’attività; -Leggere e preparare il materiale in funzione dell’orario scolastico. Usa un linguaggio appropriato all’interlocutore e all’ambiente. Conosce il denaro. Sa orientarsi nel proprio ambiente. Conosce le norme di comportamento stradale. Sa usare in modo funzionale il PC. Comprende consegne, richieste, ordini orali e scritti relativi alle attività didattiche; Comprende le parole, le frasi e testi semplificati di tipo descrittivo, narrativo espositivo e iconografico. Racconta un vissuto personale, un’esperienza didattica in ordine cronologico e logico; Produce un semplice testo scritto seguendo un modello dato; Produce un semplice testo interpretando delle immagini in sequenza. Comprende e produce semplici messaggi a 121 - 140 LIVELLO * A- BASE B- INTERMEDIO C- AVANZATO Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 NELLE LINGUE STRANIERE IMPARARE • Ragionare per analogia • Dedurre • Elaborare • Memorizzare COMPETENZA MATEMATICA • Calcolare • Individuare le principali forme geometriche • Rappresentare dati numerici • Misurare RELAZIONE: • Pari • Adulto • Gruppo ATTEGGIAMENTI AUTOREGOLATIVI • Attenzione • Ascolto • Impegno • Organizzazione • Motivazione • Controllo scopo comunicativo. Attiva i processi cognitivi per apprendere i contenuti essenziali delle diverse materie di studio. È in grado di: - Applicare alcune tecniche di calcolo; - Usare procedure sequenziali di calcolo; - Applicare alcune formule dirette; - Individuare i dati di un problema; - Risolvere un problema con guida; - Misurare con guida. Sa stabilire una relazione uno a uno, con il piccolo gruppo, con il gruppo classe e con gli adulti di riferimento. È in grado di riconoscere i diversi ruoli. È in grado di: -Incrementare l’attenzione; -Saper ascoltare domande e risposte del docente e/o dei compagni; -Svolgere le attività assegnate a scuola e a casa; - Essere motivato al lavoro; - Controllare l’elaborato con guida del docente. 122 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 LIVELLO AVANZATO C* L’alunno/a… · svolge compiti complessi e semplici problemi in situazioni note, mostrando, • una buona padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. • Sa fornire una propria opinione e compie scelte consapevoli. LIVELLO INTERMEDIO B* LIVELLO BASE A* L’alunno/a… · svolge compiti e risolve semplici problemi in situazioni note, · compie scelte,mostrandodi saper utilizzare in modo adeguato le conoscenze e le abilità acquisite. L’alunno/a… · svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando · di possedere conoscenze ed abilità essenziali e · di saper applicare alcune regole e procedure fondamentali. Data ………………………. Il Dirigente scolastico Il Presidente di Commissione ______________________ __________________ 123 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Il Dirigente Scolastico e il Presidente della Commissione d’Esame Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal Consiglio di Classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede d’Esame di Stato CERTIFICANO che L’alunno nato a ( ) il ha superato l’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di ________/10__________/decimi Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove d’esame, ha conseguito i seguenti livelli di competenze COMPETENZE PER L’APPRENDIMENTO ALUNNO CON DIAGNOSI DI DISABILITÀ GRAVE DESCRITTORI DI RIFERIMENTO AL TERMINE DEL I CICLO DI ISTRUZIONE DIMENSIONI TRASVERSALI AUTONOMIA PERSONALE AUTONOMIA OPERATIVA AUTONOMIA AMBIENTALE (SOCIALE) COMUNICAZIONE NELLA LINGUA ITALIANA È in grado di: -Vestirsi e svestirsi da solo; -Curare l’igiene personale; -Orientarsi nello spazio; -Avere consapevolezza del tempo; -Entrare e uscire dall’edificio scolastico; -Esprimere i bisogni personali. È in grado di: - Riconoscere gli oggetti; - Conoscere l’uso degli strumenti; - Saper organizzare oggetti e strumenti per organizzare l’attività; -Saper leggere e preparare il materiale in funzione dell’orario scolastico. Conosce i compagni e gli insegnanti, il personale ATA e la segreteria. Usa un linguaggio appropriato all’interlocutore e all’ambiente. Comprensione orale e scritta: -Comprende consegne, richieste, ordini orali e scritti relativi alle attività didattiche; -Comprende le parole, le frasi e testi semplificati di tipo descrittivo, narrativo espositivo e iconografico. Produzione orale e scritta: -Racconta un vissuto personale, un’esperienza didattica in ordine cronologico e logico; -Produce un semplice testo interpretando delle immagini in sequenza. 124 - 140 LIVELLO * A- BASE B- INTERMEDIO C- AVANZATO Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 IMPARARE • Discriminare • Riconoscere • Classificare COMPETENZA MATEMATICA • Calcolare • Individuare le principali forme geometriche RELAZIONE: • Pari • Adulto • Gruppo ATTEGGIAMENTI AUTOREGOLATIVI • Attenzione • Ascolto • Impegno • Organizzazione • Motivazione • Controllo Attiva i processi cognitivi per apprendere i contenuti essenziali del proprio piano educativo individualizzato. È in grado di: - Applicare alcune tecniche di calcolo; - Applicare alcune formule dirette; Sa stabilire una relazione uno a uno, con il piccolo gruppo, con il gruppo classe e con gli adulti di riferimento. E’ in grado di riconoscere i diversi ruoli. È in grado di: -Incrementare l’attenzione; -Saper ascoltare domande e risposte del docente e/o dei compagni; -Svolgere le attività assegnate a scuola e a casa; 125 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 LIVELLO AVANZATO C* L’alunno/a… · svolge compiti complessi e semplici problemi in situazioni note,mostrando, • una buona padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. • Sa fornire una propria opinione e compie scelte consapevoli. LIVELLO INTERMEDIO B* L’alunno/a… · svolge compiti e risolve semplici problemi in situazioni note, · compie scelte, mostrando di saper utilizzare in modo adeguato le conoscenze e le abilità acquisite. LIVELLO BASE A* L’alunno/a… · svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando · di possedere conoscenze ed abilità essenziali e · di saper applicare alcune regole e procedure fondamentali. Data ………………………. Il Dirigente scolastico ______________________ Il Presidente di Commissione __________________ 126 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Piano Progettuale Annuale 2014-2015 Progetti POF a.s. 2014/15 delibera Collegio Docenti 09-09-‘14 e CdI 27-10-‘14 SCUOLA DELL’INFANZIA ATTIVITÀ PROGETTO “RITMI E DANZE” PROGETTO “ESPLORIAMO CON LA DRAMMATIZZAZ IONE” PROGETTO “MOMENTI DI FESTA” PROGETTO “BAMBINI PROTAGONISTI AL COMPUTER” PROGETTO “CAPIRSI PER CAMMINARE INSIEME” DESCRIZIONE Attività finalizzate a promuovere la maturazione armonica del bambino, sperimentare l’uso di diversi linguaggi comunicativi e accrescere il grado di disponibilità alla relazione con gli altri. Attività finalizzate a promuovere la maturazione armonica del bambino, sperimentare l’uso di diversi linguaggi comunicativi, accrescere il grado di disponibilità alla relazione con gli altri, liberare l’immaginazione e la fantasia. Attività finalizzate a rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità. Attività finalizzate alla conoscenza del computer, all’uso del mouse, all’uso della tastiera, attraverso giochi didattici che promuovono l’attenzione la memoria la creatività. Attività finalizzate a favorire il processo d’inserimento nella scuola dell’infanzia del bambino che non parla italiano aiutandolo a scoprire ed accogliere l’esistenza dell’altro e a riconoscere la diversità come valore. REFERENTE DESTINATARI TEMPI REFERENTI POF INFANZIA Tutti i bambini grandi della scuola dell’infanzia per numero 10 lezioni (10x4 gruppi) MESI DI OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE REFERENTI POF INFANZIA Tutti i bambini grandi della scuola dell’infanzia per numero 10 lezioni (10x4 gruppi) MESI DI APRILE - MAGGIO GIUGNO REFERENTI POF INFANZIA Bambini e genitori di tutta la scuola ANNUALE REFERENTI POF INFANZIA Bambini “grandi" DA NOVEMBRE A MAGGIO CON CADENZA SETTIMANA-LE PER OGNI GRUPPO REFERENTI POF INFANZIA Alunni che non parlano italiano 127 - 140 NEI PRIMI MESI DI SCUOLA (SETTEMBRE NOVEMBRE) Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 SCUOLA PRIMARIA – RIVA ATTIVITÀ PROGETTO COMUNITÀ EDUCAZIONE ALLA AFFETTIVITÀ EDUCAZIONE ALLA AFFETTIVITÀ E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ DESCRIZIONE Diritto ad apprendere e star bene a scuola ed in classe Maturare atteggiamenti consapevoli verso se stessi e verso gli altri, assumendo comportamenti responsabili in ogni sfera della dimensione umana. Attività in classe con l’esperto. Incontri con l’esperto e le insegnanti. incontri con l’esperto e i genitori. REFERENTE DESTINATARI TEMPI INSEGNANTI DI CLASSE Alunni di tutte le classi ANNUALE INSEGNANTI DI CLASSE Alunni di tutte le classi ANNUALE ANTONELLA CASATI Alunni di tutte le classi 100 ore totali ANNUALE Alunni delle classi 3a – 4a – 5a 8 ore per classe 40 ore totali Alunni delle classi 4e5 7 ore x 4 classi LE MILLE UNA NOTA... PER TUTTI Attività di ascolto, canto, danza, strumentale con l’esperto. ILARIA GANDOLFI MADRE LINGUA INGLESE Attività in classe da concordare con l’insegnante madrelingua. ANTONELLA CASATI Attività di rinforzo e recupero in piccolo gruppo con l’insegnante volontaria. ANTONELLA CASATI Alunni delle classi 5A e 5B 4 ore settimanali ANNUALE Attività motoria in palestra finalizzata alla conoscenza del basket con l’istruttore. ANTONELLA CASATI Alunni di tutte le classi 8 ore per classe I QUADRIM. RECUPERO PER GLI ALUNNI PORTATORI DI BISOGNI SPECIALI PROGETTO MINIBASKET ASSOCIAZIONE “RAFFA PER SEMPRE” 128 - 140 I QUADRIM. II QUADRIM. Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 SCUOLA PRIMARIA – MOTTINI ATTIVITÀ PROGETTO COMUNITÀ EDUCAZIONE ALLA AFFETTIVITÀ MINIVOLLEY A SCUOLA (PROGETTO DI CLASSE) MINIBASKET ASSOCIAZIONE “RAFFA PER SEMPRE” A SCUOLA DI TENNIS NATALE INSIEME TEATRO A SCUOLA IL MOVIMENTO IN CARTELLA EDUCAZIONE MUSICALE DESCRIZIONE REFERENTE DESTINATARI TEMPI INSEGNANTI DI CLASSE Alunni di tutte le classi ANNUALE INSEGNANTI DI CLASSE Alunni di tutte le classi ANNUALE Attività motoria in palestra finalizzata alla conoscenza del minivolley con l’istruttore. ERNESTINA BIANCHI Alunni delle classi prime e delle classi quarte 10 ORE X 3 CLASSI 1e E 3 CLASSI 4e 1° QUADRIM. Attività motoria in palestra finalizzata alla conoscenza del basket con l’istruttore. ERNESTINA BIANCHI Alunni di tutte le classi 8 ORE X 14 CLASSI DURANTE A.S. Attività sportive In palestra ERNESTINA BIANCHI Alunni di tutte le classi 2 ORE X 14 CLASSI 2° QUADRIM. Preparazione della festa per lo scambio di auguri natalizi con le famiglie degli alunni ERNESTINA BIANCHI Alunni di tutte le classi PERIODO NOV/DIC 2014 Animazione teatrale ERNESTINA BIANCHI Alunni delle classi quarte Attività ludiche di avviamento allo sport ERNESTINA BIANCHI Avviamento all’uso di uno strumento (flauto) ERNESTINA BIANCHI Diritto ad apprendere e star bene a scuola ed in classe Maturare atteggiamenti consapevoli verso se stessi e verso gli altri, assumendo comportamenti responsabili in ogni sfera della dimensione umana. 129 - 140 Alunni delle classi prime, seconde e terze Alunni delle classi quinte 10 ORE X 3 CLASSI 2° QUADRIM. 10 ORE X 9 CLASSI 2° QUADRIM. 15 ORE X 2 CLASSI Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Progetti/attività Educazione Ambientale/ Salute L’Istituto aderisce ad eventuali proposte di arricchimento didattico che pervengano in corso d’anno scolastico, in un’ottica di collaborazione con gli Enti presenti sul territorio. SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA Scuola dell’Infanzia “B. Munari” Denominazione progetti “Codicino e il codice della strada” Uscita didattica “A spasso con il vigile” Obiettivo Scoprire che la vita è un bene prezioso; intuire l’importanza delle regole utili sia per una buona convivenza civile, sia per la sicurezza propria e altrui. Adesione classi I bambini grandi di tutte le sezioni Cadenza In corso d’anno Docenti coinvolti Gli insegnanti di sezione Maggio/giugno Scuola Primaria “ A. Riva” - Progetti Parco del Serio Denominazione progetti Scopriamo il parco con i cinque sensi La farmacia del Bis-nonno Archeologia sperimentale A spasso mappe bussola con e A spasso mappe bussola con e Intervento CAI Adesioni classi Cadenza Scoprire l’ambiente tramite l’utilizzo dei nostri cinque sensi Classi prime Da definire Docenti in servizio Le erbe officinali: conosciamole ed utilizziamole Attività di simulazione dei metodi dell’archeologia Attività legate alla capacità di orientamento in ambiente naturale con utilizzo di mappe e bussole e dei GPS Attività legate alla capacità di orientamento in ambiente naturale con utilizzo di mappe e bussole e dei GPS Classi seconde Da definire Docenti in servizio Classi terze Da definire Docenti in servizio Classi quarte Da definire Docenti in servizio Classi quinte Da definire Docenti in servizio Conoscere la montagna nei suoi diversi aspetti Classi terze Da definire Docenti in servizio Obiettivo 130 - 140 Docenti coinvolti Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Progetti Ed. alla Salute e Sicurezza Denominazione progetti Percorso comunità Ed. all’affettività e sessualità Fatina Verdurina (progetto ASL) La salute e il mio sorriso (progetto ASL) La salute e il mio sorriso (progetto ASL) Adesioni classi Cadenza Docenti coinvolti Moduli didattici e formativi per realizzare una didattica attenta alle dimensioni relazionali, emotive e affettive dell’alunno e del gruppo classe per star bene a scuola e apprendere in modo efficace. Moduli didattici formativi per l’educazione degli affetti e della sessualità, supportati con apposito programma di accompagnamento. Tutte le classi In corso d’anno Docenti di classe Tutte le classi In corso d’anno Docenti di classe Favorire l’aumento del quantitativo delle verdure consumate a scuola Progetto educativo sull’igiene orale e sulla prevenzione della carie Far conoscere ed apprendere stili di vita sani con particolare riferimento all’igiene orale e alla prevenzione della carie Classe prima Da definire Docenti di classe Classe seconda Da definire Docenti di classe Classe terza Da definire Docenti di classe Obiettivo Scuola Primaria “G.B. Mottini” – Progetti Parco del Serio Denominazione progetti L’agricoltura e l’economia sociale: “In cascina con la pavoncella” Adesioni classi Cadenza Docenti coinvolti Alla scoperta delle aziende agricole del Parco del Serio e della corretta alimentazione in relazione agli stili di vita (EXPO) Classi prime Da definire Docenti di classe L’agricoltura e l’economia sociale: “In cascina con la pavoncella” Alla scoperta delle aziende agricole del Parco del Serio e della corretta alimentazione in relazione agli stili di vita (EXPO) Classi seconde Da definire Docenti di classe Archeologia nel Parco Attività di simulazione dei metodi dell’archeologia Classi terze Da definire Docenti di classe Obiettivo 131 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 L’agricoltura e l’economia sociale: “In cascina con la pavoncella” Alla scoperta delle aziende agricole del Parco del Serio e della corretta alimentazione in relazione agli stili di vita (EXPO) Intervento CAI Conoscere montagna nei diversi aspetti la suoi Classi quarte Classi terze Da definire Da definire Docenti di classe Docenti di classe Progetti/attività Ed. alla Salute e Sicurezza Denominazione progetti Percorso comunità Adesioni classi Cadenza Docenti coinvolti Moduli didattici e formativi per realizzare una didattica attenta alle dimensioni relazionali, emotive e affettive dell’alunno e del gruppo classe per star bene a scuola e apprendere in modo efficace. Moduli didattici formativi per l’educazione degli affetti e della sessualità, supportati con apposito programma di accompagnamento. Tutte le classi In corso d’anno Docenti di classe Tutte le classi In corso d’anno Docenti di classe Comprendere l’importanza dei valori della solidarietà, della gratuità e del dono Classi prime In corso d’anno Docenti di classe Classi prime In corso d’anno Docenti di classe La salute e il mio sorriso (progetto ASL) Favorire l’aumento del quantitativo delle verdure consumate a scuola Far conoscere ed apprendere stili di vita sani con particolare riferimento all’igiene orale e alla prevenzione della carie Classi seconde In corso d’anno Docenti di classe Il segreto delle Piramidi (progetto ASL) Educare ad una corretta e sana alimentazione Classi quinte In corso d’anno Docenti di classe Ed. all’affettività e sessualità “Goccia goccia” (ADMO) dopo Fatina verdurina Obiettivo 132 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 SCUOLA SECONDARIA – CLASSI PRIME ATTIVITÀ DESCRIZIONE REFERENTE DESTINATARI TEMPI 6 MODULI (4 NEL I QUADRIM. E 2 NEL II QUADRIM.) 6 MODULI (4 NEL I QUADRIM. E 2 NEL II QUADRIM.) 4 MODULI (2 NEL I QUADR E 2 NEL II QUADR) PROGETTO COMUNITÀ Attività finalizzate alla costruzione di un gruppo classe collaborante e di prevenzione al bullismo DOCENTI STAFF Classi 1A- 1C PROGETTO COMUNITÀ Attività finalizzate alla costruzione di un gruppo classe collaborante e di prevenzione al bullismo DOCENTI CURRICOLARI Classi 1B- 1D EDUCAZIONE ALLA AFFETTIVITÀ Attività finalizzate alla conoscenza di sé DOCENTI STAFF Classi 1A- 1C STAR BENE A SCUOLA Attività finalizzata alla prevenzione al bullismo DOCENTI LIM Classi prime EDUCAZIONE ALLA AFFETTIVITÀ Attività finalizzate alla conoscenza di sé DOCENTI CURRICOLARI Classi 1B – 1D DOCENTI STAFF Classi 1A- 1C 3 MODULI (DATE DA DEFINIRE) DOCENTI DI MATEMATICA Classi prime (alunni selezionati) 1 MODULO (DATA DA DEFINIRE) DOCENTI LIM Classi prime 1 MODULO (DATA DA DEFINIRE) DOCENTI DI EDUCAZIONE FISICA E GEOGRAFIA Classi prime 1 MODULO (DATA DA DEFINIRE) REFERENTE D’ISTITUTO PER IL VOLONTARIATO Classi prime ANNO SCOLASTICO Tutte le classi 1 MODULO SETTIMA-NALE DICEMBRE/MAGGIO CONOSCERE IL TERRITORIO: “STORIA E ARTE A ROMANO DI LOMBARDIA” GIOCHI MATEMATICI “A TU PER TU CON IL SINDACO” “LE NOSTRE MONTAGNE” COSTRUIAMO SOLIDARIETÀ “QUANDO FACCIO APPRENDO: ESTRARRE INTELLIGENZA DAL FARE” Attività finalizzate alla conoscenza del territorio, con la visita guidata a: centro storico, palazzo Rubini, Rocca viscontea. Presenza di esperto esterno. Attività concorsuale proposta dall’università bocconi di MI Lombardia nel palazzo comunale Incontro con il sindaco di Romano di Lombardia. L’attività è finalizzata alla conoscenza del consiglio comunale: composizione, gestione, competenze. Attività finalizzata alla conoscenza del territorio montano italiano e alle attività proposte dal CAI territoriale. Presenza di esperti esterni (associazione CAI di Romano di Lombardia). Attività finalizzata alla conoscenza del mondo del volontariato e alla promozione di concrete iniziative di volontariato Attività finalizzate alla prevenzione della dispersione scolastica e alla promozione delle risorse personali anche attraverso esperienze nel mondo del lavoro DIRIGENTE COLLABORATORE CON FUNZIONE DI VICARIO 133 - 140 1 MODULO (DATA DA DEFINIRE) 4 MODULI (2 NEL I QUADR E 2 NEL II QUADR.) Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 SCUOLA SECONDARIA – CLASSI SECONDE ATTIVITÀ PROGETTO COMUNITÀ PROGETTO COMUNITÀ DESCRIZIONE REFERENTE Attività finalizzate alla costruzione di un gruppo classe collaborante e di prevenzione al bullismo Attività finalizzate alla costruzione di un gruppo classe collaborante e di prevenzione al bullismo DESTINATARI DOCENTI STAFF Classi 2A- 2C DOCENTI CURRICOLARI Classi 2B- 2D TEMPI 6 MODULI (4 NEL I QUADR. E 2 NEL II QUADR.) 6 MODULI (4 NEL I QUADRIM. E 2 NEL II QUADR.) 4 MODULI (2 NEL I QUADRIM. E 2 NEL II QUADR.) 1 MODULO (DATA DA DEFINIRE) EDUCAZIONE ALLA AFFETTIVITÀ Attività finalizzate alla scoperta dei sentimenti e delle emozioni DOCENTI CURRICOLARI Classi seconde STAR BENE A SCUOLA Attività finalizzata alla prevenzione al bullismo DOCENTI LIM Classi seconde DOCENTI STAFF Classi 2A- 2C 4 MODULI (DATE DA DEFINIRE) DOCENTI LIM Classi seconde 2 MODULI (DATA DA DEFINIRE) DOCENTI DI EDUCAZIONE FISICA E GEOGRAFIA Classi seconde 1 MODULO (DATA DA DEFINIRE) Classi seconde 4 MODULI IN ORARIO CURRICOLA-RE (DATA DA DEFINIRE) CONOSCERE IL TERRITORIO: “I SERVIZI” LA BANCA TRA I BANCHI IL PIACERE DEL CAMMINARE AVVIAMENTO AL GIOCO DEL TENNIS Attività finalizzate alla conoscenza dei servizi del territorio, con la visita a: - Associazione Agenha (al servizio di ragazzi disabili e delle loro famiglie) - Collegio vescovile San Defendente (al servizio degli anziani) - Ufficio postale - Uffici demograficiAttività finalizzata alla conoscenza del sistema bancario con la visita guidata alla BCC di Calcio e Covo agenzia di Romano di Lombardia. Presenza esperto esterno della BCC di Calcio e Covo. Attività finalizzata alla scoperta del piacere del camminare, alla conoscenza delle vie della cristianità e alle attività proposte dal CAI territoriale. Presenza di esperti esterni (associazione CAI di Romano di Lombardia). Attività finalizzata alla conoscenza e pratica del gioco del tennis. Partecipazione di esperto esterno. DOCENTI DI EDUCAZIONE FISICA 134 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 ATTIVITÀ LE SCIENZE IN LABORATORIO GIOCHI MATEMATICI COSTRUIAMO SOLIDARIETÀ “QUANDO FACCIO APPRENDO: ESTRARRE INTELLIGENZA DAL FARE” DESCRIZIONE REFERENTE DESTINATARI TEMPI Attività finalizzata alla sperimentazione in laboratorio scientifico presso l’ITIS “Righi”/ “Cantoni” di Treviglio. Attività concorsuale proposta dall’università Bocconi di Milano. Attività finalizzata alla conoscenza del mondo del volontariato e alla promozione di concrete iniziative di volontariato Attività finalizzate alla prevenzione della dispersione scolastica e alla promozione delle risorse personali anche attraverso esperienze nel mondo del lavoro DOCENTI DI SCIENZE (PROF.SSA LORENZA QUADRINI) Classi diverse POMERIGGIO (DATA DA DEFINIRE) DOCENTI DI MATEMATICA Classi seconde (alunni selezionati) 1 MODULO (DATA DA DEFINIRE) REFERENTE D’ISTITUTO PER IL VOLONTARIATO Classi seconde ANNO SCOLASTICO Tutte le classi 1 MODULO SETTIMANALE DICEMBRE/ MAGGIO DIRIGENTE COLLABORATORE CON FUNZIONE DI VICARIO 135 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 SCUOLA SECONDARIA – CLASSI TERZE ATTIVITÀ DESCRIZIONE REFERENTE DESTINATARI TEMPI PROGETTO COMUNITÀ Attività finalizzate alla costruzione di un gruppo classe collaborante e di prevenzione al bullismo DOCENTI ARS Classi terze EDUCAZIONE ALLA AFFETTIVITÀ Attività finalizzate alla scoperta del corpo che cambia DOCENTI ARS Classi terze STAR BENE A SCUOLA Attività finalizzata alla prevenzione al bullismo DOCENTI LIM Classi terze DOCENTI STAFF Classi 2 a- 2 c 4 MODULI (DATE DA DEFINIRE) DOCENTI DI ITALIANO Classi terze ANNUALE DOCENTI DI CITTADINANZA Classi terze 1 MODULO (DATA DA DEFINIRE) CONOSCERE IL TERRITORIO: “I SERVIZI” IL QUOTIDIANO IN CLASSE EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ ARRAMPICATA SPORTIVA GIOCHI MATEMATICI POTENZIAMENTO DI LINGUA INGLESE COSTRUIAMO SOLIDARIETÀ “QUANDO FACCIO APPRENDO: ESTRARRE INTELLIGENZA DAL FARE” Attività finalizzate alla conoscenza dei servizi del territorio, con la visita a: - Associazione Agenha (al servizio di ragazzi disabili e delle loro famiglie) - Collegio vescovile San Defendente (al servizio degli anziani) - Ufficio postale - Uffici demografici Conoscere e leggere il quotidiano: lettura, analisi, approfondimento di un quotidiano nazionale. Incontro con un avvocato dell’ordine degli avvocati di Bergamo sui temi inerenti alla legalità. Presenza esperto esterno (avvocato ordine degli avvocati) Attività finalizzata alla scoperta dell’arrampicata sportiva, del piacere di arrampicare in falesia naturale e delle attività proposte dal CAI territoriale. Presenza di esperti esterni (associazione CAI di Romano di Lombardia) Attività concorsuale proposta dall’università Bocconi di Milano. Attività finalizzata al potenziamento e alla preparazione per l’acquisizione della certificazione europea “key” di lingua inglese Attività finalizzata alla conoscenza del mondo del volontariato e alla promozione di concrete iniziative di volontariato Attività finalizzate alla prevenzione della dispersione scolastica e alla promozione delle risorse personali anche attraverso esperienze nel mondo del lavoro 4 MODULI I QUADRIMESTRE 3 MODULI I QUADRIMESTRE 1 MODULO (DATA DA DEFINIRE) 2 MODULI IN CLASSE (DATA DA DEFINIRE) + UNA MATTINATA (USCITA IN FALESIA) 1 MODULO (DATA DA DEFINIRE) DOCENTI DI EDUCAZIONE FISICA Classi terze DOCENTI DI MATEMATICA Classi terze (alunni selezionati) CLEMENTINA BOIERI Classi terze ANNO SCOLASTIC O REFERENTE D’ISTITUTO PER IL VOLONTARIATO Classi terze ANNO SCOLASTIC O Tutte le classi 1 MODULO SETTIMANALE DICEMBRE/MAGGI O DIRIGENTE COLLABORATORE CON FUNZIONE DI VICARIO 136 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 PIANO ANNUALE USCITE DIDATTICHE E VISITE DI ISTRUZIONE A.S. 2014-15 Plesso scuola Infanzia Munari DATA o PERIODO META DEL VIAGGIO CLASSI NOTE 04/02/2015 MILANO Triennale museum viale Alemagna, 6 1/4/5/6/7 PULLMAN 19/03/2015 BERGAMO FIERE villaggio creativo Lilliput sez. 2 PULLMAN 19/03/2015 BERGAMO FIERE villaggio creativo Lilliput sez. 4 PULLMAN 19/03/2015 BERGAMO FIERE villaggio creativo Lilliput sez. 5 PULLMAN 19/03/2015 BERGAMO FIERE villaggio creativo Lilliput sez. 6 PULLMAN APRILE/ MAGGIO FARA OLIVANA "Cooperativa 5 pertiche" sez. 7 pullman fornito dal comune Plesso scuola primaria Mottini DATA o PERIODO META DEL VIAGGIO CLASSI NOTE 09/12/2014 CHIARI (BS) visita BRESCIA LAT 3^A/B/C PULLMAN 02/03/2015 ROMANO DI L. Oratorio San Filippo Neri 1^A/B/C uscite nell'ambito del comune 16/03/2015 ROMANO DI L. Oratorio San Filippo Neri 2^A/B/C uscite nell'ambito del comune 24/03/2015 ROMANO DI L. Oratorio San Filippo Neri 4^A/B/C uscite nell'ambito del comune 25/03/2015 ROMANO DI L. Oratorio San Filippo Neri 5^A/B uscite nell'ambito del comune 30/03/2015 2^A/B/C PULLMAN 27/04/2015 DARFO BOARIO TERME (BS) visita ARCHEOPARK 3^A/B/C PULLMAN 29/04/2015 BAGNATICA (BG) Casello di Bagnatica 1^A/B/C PULLMAN 15/05/2015 VILLAFRANCA di Verona ore 13 spostamento per VALEGGIO S.M. 5^A/B PULLMAN ROMANO DI L. Parco del Serio 1^A/B/C uscite nell'ambito del comune ROMANO DI L. Parco del Serio 2^A/B/C uscite nell'ambito del comune MILANO Museo della scienza e della tecnica 4^A/B/C PULLMAN DA DEFINIRE DA DEFINIRE FEBBRAIO/ MARZO MALPAGA visita al castello 137 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 Plesso scuola primaria Riva DATA o PERIODO META DEL VIAGGIO CLASSI NOTE 19/12/2014 BREMBATE (BG) "Torre del Sole" 5^A/B PULLMAN 2^A/B PULLMAN 3^A PULLMAN 30/03/2015 27/04/2015 LALLIO Museo delle pentole presso ditta "pentole Agnelli Spa" DARFO BOARIO TERME (BS) visita ARCHEOPARK APRILE/ MAGGIO ROMANO DI L. Parco del Serio 2^A/B pullman fornito dal comune APRILE/ MAGGIO ROMANO DI L. Parco del Serio 4^A/B pullman fornito dal comune FEBBRAIO/ MARZO MILANO Museo della scienza e della tecnica 4^A/B PULLMAN FINE APRILE ROMANO DI L. Parco del Serio zona Pascolo 1^A pullman fornito dal comune FINE APRILE ROMANO DI L. Parco del Serio 5^A/B pullman fornito dal comune GIUGNO Martinengo frazione Cortenuova Sopra 5^A/B A PIEDI Plesso scuola secondaria di I grado E. Fermi DATA o PERIODO META DEL VIAGGIO CLASSI NOTE 21/11/2014 ALBANO S. ALESSANDRO visita azienda KTM 3^A/B/C PULLMAN PAGATO DA CONFINDUSTRIA BG 09/12/2014 ROMANO DI L. sede B.C.C. 2^D/C uscite nell'ambito del comune 09/12/2014 ROMANO DI L. sede B.C.C. 2^B uscite nell'ambito del comune 17/12/2014 ROMANO DI L. Mostra presepi "Sala Rossa" 1^D uscite nell'ambito del comune 17/12/2014 BREMBATE (BG) "Torre del Sole" 3^A/B/C PULLMAN 17/12/2014 ROMANO DI L. Mostra presepi "Sala Rossa" 1^C uscite nell'ambito del comune 14/01/2015 ROMANO DI L. sede del C.A.I. 2^A uscite nell'ambito del comune 14/01/2015 ROMANO DI L. sede del C.A.I. 2^D uscite nell'ambito del comune 14/01/2015 ROMANO DI L. sede del C.A.I. 2^B uscite nell'ambito del comune 20/01/2015 ROMANO DI L. sede B.C.C. 2^A uscite nell'ambito del comune 24/02/2015 ROMANO DI L. sede del C.A.I. 3^A/B/C uscite nell'ambito del comune 1^C/D PULLMAN 1^A/B PULLMAN 1^A/B PULLMAN 18/03/2015 18/03/2015 25/03/2015 BERGAMO teatro SAN GIORGIO - via Fratelli Calvi BERGAMO teatro SAN GIORGIO - via Fratelli Calvi TRENTO visita museo delle Muse e Castello Buonconsiglio 25/03/2015 TRENTO visita museo delle Muse e Castello Buonconsiglio 1^C/D PULLMAN 14/04/2015 ROMANO DI L. Sede del consiglio Comunale 1^A uscite nell'ambito del comune 14/04/2015 ROMANO DI L. Sede del consiglio Comunale 1^B uscite nell'ambito del comune 138 - 140 Istituto Comprensivo Enrico Fermi - Romano di Lombardia (BG) - POF as 2014-2015 DATA o PERIODO META DEL VIAGGIO CLASSI NOTE 14/04/2015 ROMANO DI L. Sede del consiglio Comunale 1^B uscite nell'ambito del comune 14/04/2015 ROMANO DI L. Sede del consiglio Comunale 1^D uscite nell'ambito del comune 14/04/2015 ROMANO DI L. Sede del consiglio Comunale 1^C uscite nell'ambito del comune 17/04/2015 BERGAMO teatro del Borgo via Borgo Palazzo 1 2^B/D PULLMAN 17/04/2015 BERGAMO teatro del Borgo via Borgo Palazzo 1 2^C/A PULLMAN 21/04/2015 ROMANO DI L. Chiesa di S. Defendente 1^C/D uscite nell'ambito del comune 2^B/C PULLMAN 2^D/A PULLMAN 22/04/2015 29/04/2015 PAVIA Certosa /Via Francigena trasferimento al Bosco Cusani PAVIA Certosa /Via Francigena trasferimento al Bosco Cusani 13/05/2015 ROMANO DI L. centro storico 1^C/D uscite nell'ambito del comune APRILE CASTRO arrampicata sportiva 3^A/B/C PULLMAN DA DEFINIRE ROMANO DI L. Parco del Serio 1^B uscite nell'ambito del comune DA DEFINIRE ROMANO DI L. Parco del Serio 1^C uscite nell'ambito del comune DA DEFINIRE ROMANO DI L. Parco del Serio 1^A uscite nell'ambito del comune DA DEFINIRE ROMANO DI L. Parco del Serio 1^D uscite nell'ambito del comune 25/26/27 FEBBRAIO ROMA soggiorno di 3 giorni (2 notti) 3^A/B/C AGENZIA GENNAIO ROMANO DI L. Spettacolo teatrale "Sala Rossa" 3^A/B/C uscite nell'ambito del comune MARZO/ APRILE ROMANO DI L. Sede della Caritas 3^A/B/C uscite nell'ambito del comune 2^A PULLMAN 2^C PULLMAN 2^B PULLMAN 2^D PULLMAN MARZO/ APRILE MARZO/ APRILE MARZO/ APRILE MARZO/ APRILE TREVIGLIO Istit. AGRARIO " G.Cantoni" LABORATORIO DI SCIENZE TREVIGLIO Istit. AGRARIO " G.Cantoni" LABORATORIO DI SCIENZE TREVIGLIO Istit. AGRARIO " G.Cantoni" LABORATORIO DI SCIENZE TREVIGLIO Istit. AGRARIO "G.Cantoni" LABORATORIO DI SCIENZE 139 - 140