La dolce primavera del Quebec

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SORPRESE
La dolce primavera del Quebec
di Roberto Caramelli
Colori, clima mite, vigneti, buona cucina. E grande ospitalità. Le Eastern Townships, al confine
con Vermont e Maine, sono un'oasi di 13mila chilometri quadrati, indimenticabili
Un sobborgo di Montreal, Lachine, dov'è nato Saul Bellow,
racconta con il suo nome una parte importante della storia del
Québec. Per gli europei che cercavano una via per l'Oriente
l'America era un ostacolo: non si conoscevano le sue dimensioni
e sembrava facile aggirarla per raggiungere l'Asia. Secondo
molti, era in Canada (che in irochese significa "gruppo di case") il
passaggio a nordest. Sostenitore di questa teoria fu Henry
Hudson che, nel 1607, pensò di aver trovato la via nella baia a
cui diede il nome. Nel 1535 l'esploratore francese Jacques
Cartier risalì il San Lorenzo, uno dei più grandi fiumi del Québec, sicuro di raggiungere il Pacifico.
Cartier, in ricordo di quell'impresa fallita, piantò una croce su una parte dell'isola di Montréal che
chiamò La Chine, la Cina.
Il Canada era considerato dai primi colonizzatori un'isola, con il mare a nord e i fiumi e i laghi a sud.
In un certo senso, "è ancora psicologicamente un'isola", sostiene lo storico canadese Victor Suthren
nel saggio The Island of Canada, dove ricorda che un'isola è stato a lungo il Québec francofono
(parte della grande Nouvelle France), dove la joie de vivre ha sempre prevalso sul puritanesimo
dell'America anglofona. Di isola si parla in Québec anche quando ci si riferisce ai Cantons-de-l'Est,
o Eastern Townships, una regione di tredicimila chilometri quadrati, subito fuori Montréal, che a nord
ha il fiume San Lorenzo e, a sud, arriva fino al confine Usa con il Vermont e il New Hampshire.
Circondata da laghi e fiumi è una regione a parte, un pezzo d'Europa in terra americana, con le
colline tondeggianti, i villaggi fondati nel Seicento, i campanili delle chiese che spuntano tra gli
alberi. E tanti vigneti, una vera rarità in Canada. Qualcuno parla delle Eastern Townships come
della "Toscana canadese", dove il microclima è relativamente temperato, i paesaggi sono segnati
dalla storia e la cucina francese e i vini locali, eccellenti.
Le Eastern Townships hanno una lunga tradizione di ospitalità e tolleranza: qui trovarono asilo i
loyalist che non si riconoscevano nella Rivoluzione americana; qui si rifugiavano negli anni
Sessanta i ragazzi americani che non volevano partire per il Vietnam. Quell'ospitalità e tolleranza
sono diventati accoglienza turistica di un territorio che attira visitatori in ogni stagione: per lo sci in
inverno, per il trekking in primavera, per le gite sui laghi in estate, per i colori del foliage in autunno e
per i tanti festival tutto l'anno.
Punto di partenza ideale per un viaggio nelle Eastern Townships è Knowlton (Ville de Lac Brome in
francese) affacciata sul Lago Brome (uscita Lac Brome dall'autostrada 10 Montreal-Sherbrooke).
Knowlton, che fa parte dell'Association de plus beaux village du Québec, è una piccola città di case
vittoriane, un tempo residenze estive dei benestanti di Montreal. Nel centro, gallerie d'arte, ristoranti
raffinati, boutique, antiquari, panetterie francesi e uno splendido albergo di metà Ottocento,
l'Auberge Knowlton, nato come stazione di posta sulla Knowlton Road che duecento anni fa, come
ricorda una targa, portava a Boston. Da visitare il Brome Lake Historical Society Museum che
raccoglie testimonianze della storia locale.
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Una delle aree paesaggisticamente più belle della regione, a poca distanza da Sutton, villaggio
fondato alla fine del Settecento dagli americani espatriati fedeli alla Corona Britannica, è Mount
Sutton, area sciistica d'inverno con cinquantaquattro piste e impianti di risalita, e paradiso per gli
amanti del trekking e della bici in primavera e estate. Ci si arriva dalla Statale 139 che parte
dall'Autostrada 10, arteria che porta al Parc National du Mont-Orford, parco ricco di foreste d'aceri,
albero simbolo del Canada da cui si ricava il maple syrup, lo sciroppo dolce. Gli altri parchi della
regione sono il Parc National du Mont Mégantic, con alcuni dei rilievi più alti e un osservatorio
astronomico, e il Parc National de Frontenac.
Lac Memphremagog, stretto e lungo è il lago più grande degli oltre venti del Cantons-de-l'Est:
prende il nome dalla cittadina di Magog, nata alla fine del Settecento come mulino per la
macinazione della farina e ora diventato il centro delle Eastern Townships con il più alto numero di
festival. I più importanti sono la gara di nuoto estiva Traversée Internationale du Lac
Memphrémagog, il circuito d'arte Memphrémagog Arts Circuit che si tiene d'estate e il Magog Orford
Grape Festival durante la vendemmia.
Il vino, nelle Eastern Townships, viene prodotto nella Valle di Dunham. Non esistono aziende di
grandi dimensioni, ma solo piccole e medie, associate alla Route des Vins, strada del vino che
comprende anche caseifici. Qui crescono vitigni resistenti agli inverni rigidi come il Baco Noir, il
Seyval Blanc e il Vidal Blanc; recentemente sono stati introdotti Chardonnay, Pinot Noir e Cabernet
Sauvignon. Fiore all'occhiello di questa regione è l'Ice Wine, un vino dolce da dessert.
Se non fosse il 1492 la data della scoperta dell'America, verrebbe il dubbio che, in questa parte di
Canada, siano già passati gli europei nel Medioevo. L'Abbaye of St-Benoit-du-Lac, punto finale del
nostro viaggio nelle Eastern Townships, sembra una chiesa della campagna senese. Eppure venne
costruita dai frati benedettini in stile tardo-gotico sulle rive del Lago Memphremagog all'inizio del
Novecento. Si raggiunge con difficoltà, attraverso strade di campagna, boschi e fattorie. Ma non
potrebbe essere altrimenti: è un luogo di ritiro spirituale, dove si può dormire nelle celle dei frati e
ascoltare messe accompagnate da canti gregoriani. Un frate che conosce bene l'Italia, sussurra in
confidenza di essere certo che, proprio a qualcuno passato in questa abbazia, è venuta l'idea di
chiamare i Cantons-de-l'Est la "Toscana del Canada".
(16 febbraio 2011)
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