La storia - Associazione QB Quanto Basta
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La storia - Associazione QB Quanto Basta
La storia La storia di Ada Maty nasce dal desiderio di diffondere una piccola parte del patrimonio musicale per l’infanzia che alcune donne africane ci hanno fatto scoprire. Claudine Dogbo Zemassa (ivoriana) e Solo Dienaba Diedhiou (senegalese), entrambe danzatrici, hanno raccontato e cantato le canzoni della loro infanzia dando vita a un piccolo gruppo, sempre animato dalla presenza di bambini piccoli, al quale hanno partecipato altre amiche connazionali. In una situazione di ascolto familiare, i ricordi musicali sono emersi a poco a poco, mescolati a narrazioni e memorie personali, ed è stato possibile scoprire o riscoprire insieme i canti e le modalità di relazione e di cura ad essi collegate. La ricchezza del materiale musicale raccolto ci ha spinto a cercare di diffonderlo presso un pubblico allargato. Abbiamo così proposto le canzoni in incontri di gioco ai bambini della scuola dell’infanzia e realizzato delle lezioni-concerto per le classi della scuola primaria. Grazie alla collaborazione di alcuni musicisti, Ettore Bonafè, Brahima Dembelè e Paolo Casu, 40 le canzoni hanno avuto una prima elaborazione strumentale, in cui le voci di Claudine e Solo Dienaba hanno ritrovato una dimensione collettiva, valorizzata dalla presenza di strumenti musicali tradizionali. Le esecuzioni dal vivo e l’ascolto del cd hanno riscontrato nelle scuole non solo un alto indice di gradimento dei canti, ma anche un intenso coinvolgimento dei bambini. In particolare, gli insegnanti hanno notato che, dopo gli incontri musicali, i bambini di famiglie straniere o miste riuscivano a esprimere con maggiore facilità parti della propria identità di solito in ombra. Abbiamo allora cominciato a pensare a una storia che sapesse parlare ai bambini di musica, ma anche di incontro e di condivisione. Così è nata Ada Maty, personaggio che fin dal nome esprime la propria doppia appartenenza culturale che oggi tanti bambini elaborano in modo positivo. La sua amicizia con Leo, dietro la quale possiamo intravedere quella tra le due famiglie, racconta la ricchezza di una relazione basata sulle sintonie, ma anche sulle differenze, vissute tranquillamente e con curiosità dai due bambini. Il libro e il cd non sono dunque animati da intenzioni etno-musicologiche particolari, ma dal desiderio di mettere a disposizione dei bambini e delle scuole italiane un materiale autentico e significativo. Per collegare le canzoni in un’unica trama narrativa abbiamo mescolato, in modo consapevole, lingue e musiche di diversa provenienza. La mamma di Ada Maty canta una ninna nanna in puular e la canzone del massaggio in djola; la canzone insegnata dalla nonna è in bambara, la filastrocca per giocare in wolof. Nella storia si intrecciano i tanti linguaggi, verbali e musicali, che appartengono alla famiglia di Ada Maty non solo per un’ipotetica presenza al suo interno di persone di etnie differenti, ma soprattutto per l’abitudine, diffusa nelle famiglie allargate africane, di cantare in lingue diverse, senza mettere in primo piano il significato delle parole, ma la loro funzione musicale, unita a quella dei gesti che le accompagnano. La traduzione, risultata complessa per le tantissime varianti presenti nelle lingue orali, è stata quindi finalizzata soprattutto alla trasmissione dei messaggi legati ai canti, senza la pretesa di una precisione letterale che nel corso del lavoro è sembrata quasi impossibile, nonostante la pre- ziosa collaborazione di Cristina Schiavone, Sada Gningue e Agate Dahouyo. Anche nella trascrizione delle lingue orali abbiamo scelto di favorire il lettore italiano, evitando di ricorrere a sistemi fonetici che lo avrebbero allontanato e non avvicinato al testo. La storia di Ada Maty è cantata a più voci: sono tante le persone che hanno dato vita a questo personaggio e al mondo visivo e sonoro racchiusi nel libro e nel cd. Nelle pagine del libro gli stili illustrativi diversi di Silvia Bettini, Enrica Scurati e Ruben Sery rafforzano l’idea di pluralità e offrono diversi punti di vista sui significati antichi e contemporanei di ogni canzone. Nelle tracce del cd, grazie alla preziosa collaborazione di Kaw Dialy Mady Sissoko, Brahima Dembelè e Abdou Mbaye, la tradizione musicale diventa linguaggio contemporaneo che canta in alcune delle moltissime lingue dell’Africa, dialogando con musicisti italiani: Ettore Bonafè, Paolo Casu, Angela Cattelan, Diego Occhiali, Tommaso Ruggero, Walter Zanetti. Ci auguriamo che libro e cd suggeriscano nuove occasioni di canto, di incontro, di ascolto e diventino compagni di gioco per molti bambini. 41