32 Prospettive settimanali #32
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32 Prospettive settimanali #32
Zurigo, 31 luglio 2015 Economic Research Prospettive settimanali #32 Raiffeisen Economic Research [email protected] Tel. +41 44 226 74 41 Data Ora 03.08. 09:30 Paese Evento/Indicatore CH Indice dei responsabili degli acquisti Lug Val.pre. Cons. Commento 50.0 Per la prima volta da dicembre 2014 sono previsti più di 50 punti 03.08. 16:00 US Indice manifatturiero ISM Lug 05.08. 09:15 CH Prezzi al consumo, yoy Lug -1.0% -1.1% I saldi determinano un calo dei prezzi 05.08. 11:00 EZ Fatturati della vendita al dettaglio, mom Giu 0.2% -0.1% Il consumo privato supporta l'economia dell'Europa 05.08. 16:00 US Indice non manifatturiero ISM Lug 56.0 06.08. 07:45 CH SECO clima di fiducia dei consumatori T2 -6 06.08. 08:00 DE Ordinativi in entrata, mom Giu -0.2% 0.3% Il clima ottimistico di fiducia delle imprese segnala un aumento 07.08. 07:45 CH Tasso di disoccupazione, destagionalizzato Lug 3.3% 3.3% Il mercato del lavoro risente della forza del franco 07.08. 14:30 US Nuovi posti di lavoro (senza agricoltura) 223k 225k Fed desidera un ulteriore miglioramento prima di aumentare i tassi Lug § Fed: sempre nessuna chiarezza sul primo aumento dei tassi § Tasso di disoccupazione svizzero di fronte a un leggero aumento § Focus: il crollo del mercato azionario cinese non rimarrà privo di conseguenze La valutazione della situazione della Banca centrale statunitense del 29 luglio non ha fatto chiarezza sul primo aumento dei tassi della Fed dopo nove anni. Secondo i banchieri centrali, per aumentare i tassi è necessario un ulteriore leggero miglioramento sul mercato del lavoro. Questo non esclude un aumento a settembre, poiché i dati del mercato del lavoro negli USA dovrebbero rimanere solidi. I bassi tassi d'inflazione forniscono tuttavia alla Fed argomenti per aspettare ad aumentare i tassi. Che sia settembre, dicembre oppure ottobre, attualmente interessa meno. Ciò che si trova al centro dell'attenzione è il percorso di incrementi dopo il primo aumento. A questo riguardo i mercati a termine scontano entro la fine del 2016 circa quattro aumenti dei tassi di 25 punti base ciascuno, il che secondo noi è troppo poco. Ulteriori chiarimenti sulla situazione del mercato del lavoro statunitense saranno forniti la prossima settimana dai nuovi posti di lavoro al di fuori del settore agricolo per luglio. A parte la delusione a marzo, quest'anno l'economia USA ha creato ogni mese oltre 200'000 posti di lavoro, mentre nel 2014 sono stati creati in media 240'000 posti. Il mercato del lavoro è pertanto già da tempo molto ben avviato e, di fatto, non dovrebbe fornire a una Banca centrale concentrata sull'occupazione quasi alcun motivo per esitare ad aumentare i tassi. Anche per luglio, con un aumento dei posti di lavoro di oltre 200'000 il mercato del lavoro dovrebbe mostrarsi solido. Anche dagli indici dei responsabili degli acquisti per l'industria manifatturiera e per il settore dei servizi prevediamo inoltre l'indicazione che si potrà mantenere la dinamica congiunturale del trimestre precedente. Con una crescita del PIL del 2.3%, la produzione USA nel T2 è stata solo di poco inferiore alle aspettative. In compenso, la revisione per il primo trimestre ha sorpreso positivamente: il calo del PIL, inizialmente indicato, è stato corretto in una leggera crescita dello 0.6%. 53.5 53.5 La congiuntura dovrebbe collegarsi alla dinamica del T2 56.3 La crescita nel settore dei servizi continua Le prospettive del mercato del lavoro penalizzano la fiducia Nei prossimi giorni, il calendario dei dati svizzero è molto pieno. L'indice dei responsabili degli acquisti è particolarmente nel focus, dopo che a luglio il barometro KOF è aumentato rapidamente di 10 punti, arrivando a un valore di 99.8, vicino alla media pluriennale. L'indice dei responsabili degli acquisti svizzero ha mostrato già poco dopo l'eliminazione del corso minimo dell'euro una leggera tendenza rialzista, ma la soglia di espansione di 50 punti non è stata più superata dopo lo shock del franco. Il portafoglio ordini e le componenti della produzione hanno comunque già recuperato. La componente occupazionale ha avuto invece un andamento deludente, ma ora sembra stabilizzarsi. L'indice dei responsabili degli acquisti per luglio, che prevediamo di poco sopra i 50 punti, e il barometro KOF mostrano che l'economia svizzera verso la metà dell'anno dovrebbe trovarsi di nuovo su un percorso di crescita. Non solo il sondaggio nel settore industriale indica la tesa situazione del mercato del lavoro, anche i dati SECO evidenziano la difficile situazione e dovrebbero confermarla la prossima settimana per luglio. Non da ultimo a causa del forte franco, il tasso di disoccupazione destagionalizzato già nel secondo trimestre era aumentato dal 3.2% al 3.3%. Prevediamo che nel terzo trimestre, probabilmente già a luglio, questo tasso aumenterà al 3.4%. I prezzi svizzeri al consumo rimangono in calo. Come accade sempre a luglio, i saldi hanno fatto scendere il livello dei prezzi. Il calo del prezzo del petrolio si fa invece notare solo marginalmente nei prezzi della benzina e dell'olio combustibile. Pertanto, rispetto a giugno prevediamo un calo dell'inflazione dello 0.4%, il che per il rincaro annuale significa un valore invariato del -1.0%. Nonostante i solidi dati congiunturali dagli Stati Uniti e dall'Europa, la tendenza rialzista dei rendimenti del mercato dei capitali si è interrotta, poiché le aspettative inflazionistiche rimangono contenute in seguito al calo dei prezzi delle materie prime. Inoltre, durante la stagione delle comunicazioni e con la persistente incertezza sui mercati cinesi, i mercati azionari si mostrano volatili, il che aumenta la domanda di obbligazioni sicure. Soprattutto l'andamento del mercato cinese dovrebbe rimanere ancora al centro dell'attenzione e rimanere un focolaio d'incertezza a causa di possibili effetti sull'economia reale (ved. Focus). [email protected] Economic Research Focus: il crollo del mercato azionario cinese non rimarrà privo di conseguenze dinamica dei fatturati del commercio al dettaglio è poi auZürich, 31. Juli 2015 mentata perfino notevolmente (ved. grafico a sinistra). In questo caso, l'enorme programma di stimolo approvato Raiffeisen Economic Research dallo stato a causa della crisi del mercato finanziario ha [email protected] svolto il ruolo decisivo. Inoltre, gli investitori privati cinesi 044 226 74 41 hanno beneficato dall'aumentoTel. dei+41 prezzi immobiliari. Economic Research Dopo il compromesso sull'ulteriore tirare avanti tra la Grecia e i suoi creditori internazionali, l'attenzione dei mercati finanziari si è infine rivolta a un'incertezza molto maggiore per l'economia mondiale: il crollo del mercato azionario in Cina. Fino a metà giugno, gli indici azionari a Shanghai e a Shenzhen, spinti dalla speculazione, erano più che raddoppiati nel corso di un anno. Poi, improvvisamente è scoppiata la bolla e i corsi azionari hanno perso in poco tempo fino al 40%. I drastici interventi del governo, tra cui i divieti di vendita e l'obbligo di acquisti di sostegno per le società statali, hanno determinato solo una breve ripresa. Questa settimana i corsi sono scesi di nuovo. Wochenausblick #8 Rispetto a quel periodo, la situazione di partenza è notevolmente cambiata. Il consolidamento dei prezzi delle case cinesi dall'anno scorso e il basso livello dei tassi hanno spinto maggiormente gli investitori privati verso il mercato azionario. Questa tendenza è stata fortemente supportata prima da misure statali, quali condizioni allentate per acquisti di azioni finanziati da crediti, poi portando avanti le emissioni del mercato azionario. Il boom del mercato azionario sganciato dall'andamento dell'economia reale ha determinato in breve tempo un enorme aumento del numero di nuovi – per lo più inesperti – investitori azionari (ved. grafico). In passato, i mercati azionari cinesi non avevano una significativa importanza per l'economia reale. Erano dominati dalle imprese a controllo statale, il cui finanziamento in periodi di crisi viene garantito da iniezioni di liquidità statali. Inoltre, l'impegno delle famiglie sul mercato azionario era molto contenuto nel confronto internazionale. Rapidissimo aumento degli investitori azionari privati 3000 16 14 Crollo del mercato azionario dopo il rapido rialzo 2500 12 23 3500 10 21 3000 8 19 2500 17 2000 15 1500 13 1000 11 500 2000 1500 6 1000 4 500 2 0 0 01/13 07/13 01/14 07/14 01/15 07/15 Nuovi depositi azionari per mese, in mio 9 01/06 Volume di acquisti azionari finanziati da crediti, in mrd. CNY, sc. di destra Fonte: Bloomberg, Raiffeisen Research 0 01/08 01/10 01/12 01/14 Fatturati delle vendite al dettaglio, yoy, reali Indice azionario di Shenzhen, scala di destra Fonte: Bloomberg, Raiffeisen Research La correzione sul mercato azionario non dovrebbe rimanere del tutto senza segni di frenata congiunturale, perfino in caso di una stabilizzazione indotta dallo stato. Soprattutto i numerosi investitori che hanno iniziato a investire tardi dovrebbero diminuire i loro progetti di consumo. I corsi azionari sono scesi «solo» al livello di marzo. Ciononostante, la perdita della capitalizzazione di mercato rispetto al livello massimo ammonta all'equivalente di circa CHF 3 bilioni. E solo nel T2 sono stati aperti 38 milioni di nuovi depositi di clienti privati, il che corrisponde a oltre l'8% delle famiglie cinesi. Analisi empiriche mostrano significativi effetti patrimoniali di forti movimenti del mercato azionario sui consumi degli investitori, soprattutto per i paesi anglosassoni, dove un'elevata percentuale della popolazione investe in azioni. Mentre, per l'Europa continentale, tra cui anche la Svizzera, i dati storici mostrano semmai solo effetti minimi. Ciò vale anche per le poche esperienze nei paesi emergenti. Dopo l'ultima violenta correzione del mercato azionario nel 2008 in Cina non è stato registrato alcun peggioramento dei consumi. La Azioni Valute/Materie prime attuale %, 5 gi orni %, YTD SMI S&P 500 Euro Stoxx 50 DAX CAC 9411 2109 3593 11285 5073 Fonte: Bloomberg, 1) 31.07.2015 09:48 Economic Research [email protected] Brent 0.9 0.3 -0.2 -0.6 0.3 4.8 2.4 14.2 15.1 18.7 Tassi attual e %, 5 gi orni EURCHF USDCHF EURUSD Oro Greggio 1) 1.057 0.967 1.092 1083 52.8 0.0 0.4 -0.5 -1.5 -3.4 %, YTD -12.1 -2.8 -9.7 -8.6 -7.9 CHF USD EUR (DE) GBP JPY 3M 10YR bp, YTD -0.74 0.30 -0.02 0.58 0.10 -0.02 2.26 0.65 1.96 0.41 -34 9 11 21 8 Zürich, 31. Juli 2015 Economic Research EDITORE AUTORI Raiffeisen Svizzera, Economic Research Economista capo Martin Neff Brandschenkestrasse 110d, CH-8002 Zurigo Tel.: 044 226 74 41 E-Mail: [email protected] Roland Kläger Svizzera Tél.: 044 226 74 22 E-Mail: [email protected] Alexander Koch [email protected] UME, Germania Tel.: 044 226 74 37 +41 044 226 74 41 Tel. E-Mail: [email protected] Santosh Brivio Materie prime, Economia mondiale Tel.: 044 226 74 35 E-Mail: [email protected] Domagoj Arapovic USA, Economia mondiale Tel.: 044 226 74 38 E-Mail: [email protected] Wochenausblick #8 Raiffeisen Economic Research Desidera abbonare la pubblicazione? Potete abbonarvi a “Prospettive settimanali” all'indirizzo http://www.raiffeisen.ch/web/pubblicazioni+research Importanti note legali Esclusione di offerta I contenuti della presente pubblicazione vengono forniti esclusivamente a titolo informativo. Essi non rappresentano pertanto dal punto di vista legale né un'offerta né una raccomandazione all'acquisto ovvero alla vendita di strumenti d'investimento. La presente pubblicazione non rappresenta né un annuncio di quotazione né un prospetto di emissione ai sensi dell'art. 652a o dell'art. 1156 CO. Le condizioni complete applicabili e le avvertenze dettagliate sui rischi relativi a questi prodotti sono contenute nel rispettivo prospetto di quotazione. 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