Diapositiva 1 - Piattaforma Unica della didattica:Universita` degli
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18/11/2012 LE CAPACITA’ E COMPETENZE CHIAVE LA PROTEZIONE DELL'INNOVAZIONE Corso di TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITÀ Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi A.A. 2012-2013 OGGETTO DELLA LEZIONE Capacità e competenze chiave Risorse di conoscenza e appropriabilità Meccanismi di protezione delle proprietà intellettuali (marchi, brevetti, etc) Strategia di diffusione vs strategia di protezione 2 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 1 18/11/2012 DEFINIZIONI Spesso i termini competenza e capacità sono utilizzati come sinonimi. Nel corso degli anni diversi autori hanno cercato di distinguere fra le espressioni “competenze chiave” (o core competency) e “capacità chiave” (o core capability). Prahalad e Hemel (1990) Combinazione integrata e complessa delle capacità e risorse che contraddistinguono un’impresa all’interno del mercato Per altri autori core competency Sono abilità tecnologiche o produttive elementari Dizionario Rimanda alla nozione di talento o abilità in un campo nel quale un individuo possiede una determinata competenza 3 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità DEFINIZIONI Prahalad e Hemel (1990) Si riferisce ad abilità o skill elementari che potrebbero contribuire a creare una competenza chiave Per altri autori capability Rappresenta una base più ampia e possono racchiudere in sé l’intera catena del valore dell’impresa Dizionario Rimanda al concetto di adeguatezza delle capacità (personali, fisiche e intellettuali) a svolgere un determinato compito 4 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 2 18/11/2012 DEFINIZIONI Esempio La capacità di leggere un libro di testo può essere considerata un elemento di base della capacità di eccellere negli studi. Una brillante carriera scolastica richiede, infatti, la combinazione delle capacità di leggere con altre abilità “elementari”, come quella di prendere appunti, di partecipare alle discussioni in aula, di integrare le esperienze passate con i nuovi concetti appresi, di eseguire i compiti assegnati… 5 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità DEFINIZIONI In questo contesto i termini “competenza” e “capacità” sono usati in maniera interscambiabile. Obiettivo Individuare quegli aspetti che, secondo gli studiosi, rendono una capacità o una competenza chiave e descrivere in che modo le capacità o competenze chiave siano il risultato dell’integrazione di una molteplicità di competenze elementari. 6 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 3 18/11/2012 CORE COMPETENCY Di un’impresa si intendono generalmente le competenze distintive che la differenziano sotto il profilo strategico. Nasce dalla capacità di un’impresa di combinare e integrare una molteplicità di capacità primarie in cui eccelle, allo scopo di fondare le piattaforme su cui costruire competenze specialistiche. Le competenze sono la combinazione di diversi tipi di capacità 7 La combinazione e l’integrazione di tutte queste capacità rendono le competenze chiave difficili da imitare Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità CORE COMPETENCY Esempio La sua core competency è nella miniaturizzazione. Questa competenza deriva dall’armonizzazione di una molteplicità di tecnologie ( quali gli schermi a cristalli liquidi o i semiconduttori), e rappresenta la piattaforma specialistica da impiegare in una molteplicità di business (per esempio i business dei televisori, delle radio, dei PDA). Le core competency dipendono anche dalla capacità dell’impresa di instaurare relazioni stabili tra differenti funzioni, processi aziendali e unità di business. 8 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 4 18/11/2012 IL RISCHIO DELLE CORE RIGIDITY Secondo Prahalad e Hamel, le imprese riescono ad assumere una posizione di leadership in non più di cinque o sei competenze distintive. A volte, proprio le aree di eccellenza dell’impresa rischiano di trasformarsi in trappole e i fattori di successo tramutarsi nel tempo in pericolosi vincoli, rendendola rigida, chiusa, resistente al cambiamento, eccessivamente ancorata ad abilità del passato e fedele a risorse non più adeguate. Le imprese che dispongono di un ricco patrimonio di conoscenze sedimentatesi lungo una determinata traiettoria potrebbero incontrare serie difficoltà nell’acquisire, assorbire e utilizzare conoscenze apparentemente non collegate a (o lontane da) questo percorso evolutivo, rischiando di limitare la capacità di adattamento e il grado si flessibilità dell’impresa. 9 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità LE CAPACITA’ DINAMICHE DELL’IMPRESA CORE COMPETENCY Sono collegate a una serie di capacità che predispongono l’impresa ad una rapida riconfigurazione della propria struttura e delle proprie routine organizzative in risposta a nuove opportunità di mercato o a nuovi scenari competitivi. Consentono all’impresa di adattarsi rapidamente all’emergere di nuovi mercati o all’introduzione di discontinuità tecnologiche importanti. 10 CAPACITA’ DINAMICHE Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 5 18/11/2012 L’INTENTO STRATEGICO CREAZIONE DI VALORE OBIETTIVO PRINCIPALE COME??? Offrire una performance superiore al cliente Creare un clima organizzativo migliore Garantire flussi di ricavo maggiori per gli azionisti L’impresa, DEVE sviluppare nuove attività e nuovi mercati, e moltiplicare le proprie risorse e competenze lasciandosi guidare da un INTENTO STRATEGICO 11 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità L’INTENTO STRATEGICO INTENTO STRATEGICO O SOGNO ENERGIZZANTE Obiettivo a lungo termine molto ambizioso, che trae origine dalle competenze chiave possedute, estendendole fino al limite e coinvolge, motivandoli, tutti i livelli dell’organizzazione. E’ in grado di far condividere ai membri di una organizzazione un destino comune, orientato a lanciare una sfida competitiva e a raggiungere un futuro desiderato 12 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 6 18/11/2012 INDIVIDUAZIONE DEL GAP DI RISORSE E CAPACITA’ Posizione attuale dell’impresa Posizione desiderata per il futuro Risorse e capacità che determinano la posizione attuale Risorse e capacità necessarie per raggiungere la posizione futura Divario tra risorse e capacità 13 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità LE STRATEGIE NASCOSTE DI TRE CAMPIONI NASCOSTI 14 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 7 18/11/2012 LE STRATEGIE NASCOSTE DI TRE CAMPIONI NASCOSTI Il settimanale economico americano Business Week ha assegnato a queste tre imprese italiane il riconoscimento di Campioni nascosti d’Europa. La rivista, in un rapporto del 2003 dedicato ai “campioni nascosti che stanno conquistando il mondo”, ha premiato dodici aziende europee. Denominatore comune Capacità di conquistarsi uno spazio nei mercati internazionali, fino a guadagnare posizione di leadership , identificando segmenti di nicchia transnazionali e realizzando strategie competitive fondate sull’INNOVAZIONE e sulla DIFFERENZIAZIONE del prodotto. 15 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità LE STRATEGIE NASCOSTE DI TRE CAMPIONI NASCOSTI Sono consapevoli che la sopravvivenza e il successo sono determinati dalla capacità di sostenere e rinnovare nel tempo il proprio vantaggio competitivo, offrendo servizi al cliente superiori per la qualità, investendo senza tregua nella R&S, mantenendo una cura maniacale per i dettagli, migliorando continuamente il proprio prodotto fino a condurlo su posizioni irraggiungibili per i concorrenti che intendessero imitarlo. 16 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 8 18/11/2012 “Fornitore ufficiale di grandi emozioni” 17 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità I numeri Nel 2003, 16 milioni di euro di ricavi, 107 dipendenti, 80% la quota dell’export sul giro di affari, La Sportiva è ai vertici mondiali nel segmento delle scarpette d’arrampicata e degli scarponi tecnici da alpinismo in cuoio, con un fatturato di grande crescita anche nel trekking e negli accessori per le specialità dell’alpinismo, La sua sede è a Ziano di Fiemme, nel cuore delle Dolomiti. “ Il nostro segreto è stata la caparbietà e la convinzione che un giorno il nostro marchio si sarebbe impostato nel mondo. Da qui la scelta, a partire dagli anni Sessanta, di partecipare a tutte le fiere del settore. Da parte nostra, siamo stati sempre al passo con le richieste del mercato.” Presidente Francesco Delladio 18 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 9 18/11/2012 La Sportiva investe molte risorse in R&S, per migliorare continuamente le caratteristiche tecniche e prestazioni sui modelli e innovare nel design e nei materiali, Il salto tecnologico risale al 1975 quando l’azienda introdusse le suole di gomma morbide e flessibili, in sostituzione delle suole rigide tradizionali, “importando” i materiali dal settore dei pneumatici da competizione. “Il 7-8 % dei nostri ricavi viene investito ogni anno nella ricerca. Per molti anni ci siamo affidati all’Università di Oslo, dove esiste un reparto di ortopedia, che studia la morfologia del piede durante l’arrampicata: grazie ai docenti, abbiamo condotto studi e ricerche scientifiche per ottenere condizioni sempre più ottimali”. Lorenzo Delladio, attuale amministratore delegato dell’azienda 19 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità INNOVAZIONI Nel 1991, è stato introdotto un sistema brevettato di allacciatura che consente di distribuire tensione in modo uniforme lungo tutta la scarpa, Una delle ultime innovazioni è una suola particolare che si estende oltre la punta della scarpa a coprire le dita dei piedi: è uno stratagemma che permette ai free climber di mantenere la presa (il grip) con la roccia anche quando sono rovesciati, a testa in giù. COLLABORAZIONI Dal 2003 l’impresa trentina collabora con alcuni laboratori tedeschi (all’avanguardia mondiale sugli studi termici), Nei suoi progetti di sviluppo dell’innovazione, La Sportiva da anni ha stabilito una rete di partnership con scalatori di fama internazionale, come il climber austriaco Heinz Mariacher o l’alpinista bergamasco Simone Moro. “Un gruppo di ricerca all’interno dell’organizzazione opera in continuo contatto con gli atleti, dai quali raccoglie suggerimenti e richieste per studiare nuove soluzioni”. 20 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 10 18/11/2012 “ A proseguire la tradizione familiare ci pensò mio nonno Umberto che acquistò a Paragi, dai fratelli Lumière, lo storico cinematografo viaggiante” Alberto Zamperla, presidente dell’azienda 21 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità STORIA Tutto iniziò, oltre un secolo fa, per merito del bisnonno Giovanni, che gestiva in circolo equestre, L’avvio dell’attività produttiva risale agli anni Sessanta, quando il figlio di Umberto fondò l’impresa Antonio Zamperla, costruendo attrazioni a quel tempo sconosciute, come autoscontri per bambini, miniscooter , go-kart viaggianti, pugnometri e le ormai celebri Mini-Avio, le giostre che con piccoli aerei danno ai bambini l’illusione di volare, Oggi il gruppo Zamperla, con un fatturato di 60 milioni di euro nel 2003 e 400 dipendenti, rappresenta una delle più grandi realtà internazionali nella produzione di giostre, capace di rappresentare oltre il 15% del mercato mondiale, Con il 98% di esportazioni, Zamperla si propone come azienda di sicuro riferimento sul mercato internazionale del divertimento: il marchio è conosciuto anche in Sudamerica, Australia, Medio Oriente e Cine. L’impresa italiana è il principale fornitore di Walt Disney nel mondo. 22 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi - Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 11 18/11/2012 Ma in cento anni il modo di fare spettacolo è cambiato tantissimo e, per creare divertimento, non bastano le intuizioni La Zamperla partecipa con l’Università di Padova a E-motion, una società che compie ricerche e applicazioni sullo studio dei movimenti del corpo. L’artigianato è ancora fondamentale, ma si devono fare i conti con le esigenze dei parchi. La Zamperla lo sa bene, altrimenti non avrebbe potuto raccogliere la sfida tecnica e produttiva lanciata da Walt Disney nel 1992 per il parco di Parigi, garantendosi la fornitura di ben sette delle undici attrazioni di Eurodisney. 23 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità “Ultimo fiore all’occhiello è la prima montagna russa la mondo ‘a pancia in giù’, battezzata Volare, dove il passeggero è straiato, proprio come su un deltaplano. Il progetto ha richiesto 2 anni di lavoro e il primo impianto è stato consegnato a Denver , in Colorado, portando nel 2003, 480 mila passeggeri. Come avviene per giostre di grandi dimensioni, l’idea era costruire una sola, ma poi abbiamo avuto tre richieste ( ogni commessa è pari a 3,5 milioni di euro) per il Prater di Vienna e per altri due grandissimi parchi, a Vancouver in Canada e a New York (il Rye Playland)” 24 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 12 18/11/2012 Accanto all’innovazione, il successo di Zamperla si fonda sulla capacità di adattarsi a differenti culture Per esempio, le figure umane non compaiono nei Paesi di cultura islamica e, nei mercati asiatici, solo con gradualità sono state introdotte le attrazioni da “brivido”. Lo sforzo di adattamento alle culture nazionali è a volte ben ricompensato. “In Arabia Saudita, dove i parchi di divertimento hanno sezioni separate per uomini e donne, invece di una macchina ne vediamo due” 25 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità “Uomini e tecnologia: questo è il binomio vincente.” Presidente Nerio Alessandri 26 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 13 18/11/2012 STORIA Technogym è nata nel 1983 a Gambettola, nel Cesenate; Vent’anni dopo, nel 2003, aveva conquistato il primo posto in Europa e il secondo al mondo nel mercato degli attrezzi da palestra e delle macchine per il fitness, con una quota del 12% e ricavi stimati in 269 milioni di dollari, esportando in ottanta Paesi oltre l’80% del fatturato; Mr. Technogym è Nerio Alessandri, l’uomo che in 20 anni, cominciando per hobby ha trasformato il suo garage in un’impresa con 850 dipendenti e 2000 nell’indotto. 27 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità “Il vero motore della crescita è stata, da sempre l’INNOVAZIONE a 360 gradi. Innovazione è la nostra parola magica. Quando un’azienda si accorge che i suoi prodotti non sono più appetibili dal mercato, spesso è già tardi per reagire. Ecco perché noi giochiamo d’anticipo.(…) In base alla nostra filosofia un prodotto, quando funziona, è già obsoleto. (…) Per noi innovare significa anticipare i bisogni. L’innovazione è cultura d’impresa. Perché, a differenza della tecnologia, è qualcosa che non si può acquisire né improvvisare. Il capitale umano è la ricchezza più importante di cui dispone un’azienda. Per avere successo ci vuole entusiasmo, umiltà e determinazione. Non a caso, noi facciamo tantissima formazione. Uomini e tecnologia: questo è il binomio vincente. 28 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 14 18/11/2012 Nel 2003 l’azienda è balzata in cima alle classifiche del Best place to work, eletta “fabbrica modello” dai suoi dipendenti. Alla creatività di Technogym è da attribuire Cpr Sistema rivoluzionario brevettato nel 1988 che permette alle macchine per allenamento cardiovascolare di autoregolarsi attraverso un meccanismo a sensori che “legge” il battito cardiaco di chi si allena e regola la resistenza della macchina in base al ritmo delle pulsazioni 29 Unica Palestra da casa raccolta in un metro quadrato e mezzo per praticare 25 esercizi di fitness professionale. Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità COLLABORAZIONI L’ultima nata è Technogym Japan, una joint-venture realizzata con Sony Corporation La Technogym La Sony Fornisce strumenti e knowhow nel campo del benessere e dello sport indoor 30 Mette a disposizione la propria esperienza e conoscenza nel mercato nipponico e conquistare il segmento delle palestre. Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 15 18/11/2012 OGGETTO DELLA LEZIONE Capacità e competenze chiave Risorse di conoscenza e appropriabilità Meccanismi di protezione delle proprietà intellettuali (marchi, brevetti, etc) Strategia di diffusione vs strategia di protezione 31 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità CONOSCENZA TACITA CODIFICATA Diffonde i suoi effetti molto lentamente e a costi elevati, dal momento che i suoi risultati NON assumano una veste FORMALE e non sono dunque facilmente trasferibili. Trae origine da abilità e tecniche acquisite grazie all’ATTIVITÀ SPERIMENTALE svolta e dall’ESPERIENZA maturata negli anni. 32 Acquista una veste FORMALE poiché viene ricondotta ad un insieme di informazioni e di “messaggi” che possono essere di facile comunicazione. Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 16 18/11/2012 LA CONOSCENZA TACITA Svolge un ruolo molto importante nella trasferibilità della conoscenza codificata Affinché una conoscenza codificata possa efficacemente trasmettersi, l’individuo che la vuole acquisire, deve possedere quella base di conoscenza tacita (capacità di assorbimento) in assenza della quale il trasferimento sarebbe imperfetto e parziale. Il grado di APPROPRIABILITA’ di una innovazione 33 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità APPROPRIABILITA’ Per APPROPRIABILITA’ si intende la capacità di una impresa di acquisire e trattenere per sé le rendite generate dai propri processi innovativi. Appropriabilità Facilità di imitazione Meccanismi di protezione Brevetti Natura dell’innovazione Copyright Ossia generata dai complessi processi di interazione che si stabiliscono tra gli individui Socialmente complessa Conoscenza tacita Marchi 34 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 17 18/11/2012 Regime di appropriabilità per le risorse di conoscenza Grado di imitabilità Facile A controllo Diritti di largo proprietà intellettuale A controllo stretto Difficile DEBOLE MODERATO MODERATO FORTE Meccanismi di protezione delle proprietà intellettuali Brevetti Marchi Copyright Tutelano innovazioni differenti 35 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità OGGETTO DELLA LEZIONE Capacità e competenze chiave Risorse di conoscenza e appropriabilità Meccanismi di protezione delle proprietà intellettuali (marchi, brevetti, etc) Strategia di diffusione vs strategia di protezione 36 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 18 18/11/2012 Marchio Segno distintivo di un PRODOTTO/SERVIZIO Può essere qualsiasi elemento percepibile con i sensi (anche con l’udito e con l’olfatto). E’ uno strumento essenziale per: Identificare l’origine di un prodotto/servizio Definire le sue qualità a garanzia sia del produttore sia del consumatore FUNZIONE DISTINTIVA DEL MARCHIO REGISTRAZIONE 37 Acquisto del diritto esclusivo all’uso del segno Il marchio garantisce uno standard di prodotto e la qualità che l’utilizzatore gli attribuisce nel momento dell’uso. Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità Copyright Forma di protezione del diritto d’autore (di un testo, di un’opera d’arte, etc.) Legge 22 aprile 1941 n. 633 “Sono protette ai sensi di questa legge le opere dell'ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all'architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione.” L’autore ha il diritto esclusivo di utilizzazione economica dell’opera. L’autore ha il diritto di rivendicare la paternità dell'opera e di opporsi a qualsiasi uso che possa pregiudicare la sua reputazione. La protezione del diritto d’autore è automaticamente garantita anche senza la registrazione. 38 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 19 18/11/2012 Brevetto Titolo giuridico che tutela un’INVENZIONE Concede a chi lo ha ottenuto il diritto esclusivo temporaneo di realizzare l’invenzione e di disporne Codice della Proprietà Industriale “Sono oggetto di brevettazione: 1. le invenzioni 2. i modelli di utilità 3. le nuove varietà vegetali” “Possono costituire oggetto del brevetto per invenzione le invenzioni nuove che implicano un’attività inventiva e sono atte ad avere un’applicazione industriale” Cos’è un’INVENZIONE? soluzione nuova ed innovativa in risposta ad un problema tecnico Cos’è un MODELLO DI UTILITA’? modifica migliorativa di oggetti esistenti 39 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità Brevetto per invenzione REQUISITI 1. Novità 2. Originalità 3. Industrialità (applicazione industriale) 4. Liceità Ha una durata di 20 anni a decorrere dalla data del deposito della domanda di brevetto e non può essere rinnovato. Il brevetto italiano non costituisce una garanzia di validità. Gli atti di disposizione del brevetto sono: 1. il trasferimento; 2. la licenza. In Italia fino al 2007 non si svolgeva un esame di merito tecnico , ovvero non si valuta se la domanda soddisfava i requisiti. Dal 1 luglio 2008 le domande di brevetto italiano sono sottoposte ad una ricerca di novità che viene effettuata dall'EPO (European Patent Office). 40 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 20 18/11/2012 Brevetto Europeo L’Italia aderisce alla Convenzione del Brevetto Europeo (Convenzione di Monaco, 1973). Procedura unica per la concessione di un brevetto, a scelta del richiedente, in tutti o in alcuni Paesi aderenti. Non si tratta di un unico brevetto, ma di una procedura unificata per la concessione di un “fascio di brevetti”. Quindi il brevetto europeo è soggetto alle stesse regole di un brevetto nazionale. Brevetto Internazionale (Patent Cooperation Treaty, 1970) Procedura, inizialmente unitaria, dove l’Ufficio internazionale effettua una ricerca di novità e valuta la possibilità del brevetto di essere accolta; dopodiché si chiede ad ogni nazione di esaminare la domanda di brevetto: il brevetto si scinde in tanti brevetti nazionali, ognuno con un proprio iter. 41 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità Segreto industriale La proprietà intellettuale può esser protetta anche conservando il segreto industriale. Il segreto industriale è protetto se: 1. genera un vantaggio in termini di rendita economica; 2. conserva il proprio valore se rimane segreto; 3. l’impresa applica delle procedure e in modo da mantenere la segretezza. Informazioni tecnico-industriali e commerciali di proprietà esclusiva di un’impresa, che rimangono ignote all’esterno. Il segreto è tutelato solo in caso di: 1. acquisizione illecita o in mala fede, altrimenti si tratterà di pre-uso. 42 LIMITE DELLA TUTELA Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 21 18/11/2012 OGGETTO DELLA LEZIONE Capacità e competenze chiave Risorse di conoscenza e appropriabilità Meccanismi di protezione delle proprietà intellettuali (marchi, brevetti, etc) Strategia di diffusione vs strategia di protezione 43 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità Strategia di diffusione vs strategia di protezione 1. Brevettare l’invenzione (strategia di protezione limitata ai 20 anni); L’azienda quindi ha tre opzioni: 44 2. Non brevettare mantenendo il segreto industriale (strategia di protezione, rischiosa in termini di tutela); 3. Non brevettare e non proteggere l’innovazione (strategia di diffusione). Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 22 18/11/2012 Strategia di diffusione vs strategia di protezione Vantaggi della protezione L’azienda può appropriarsi di maggiori rendite da investire nel miglioramento tecnologico. L’azienda mantiene il controllo architetturale della tecnologia, ossia la capacità di definirne la struttura, il funzionamento e la compatibilità con altri beni/servizi, di guidare quindi il percorso di evoluzione della tecnologia. Vantaggi della diffusione Processo più rapido di diffusione nel mercato e di adozione da parte degli utilizzatori, ciò favorisce la crescita della base di installazioni e la disponibilità di beni complementari. Sforzi collettivi di sviluppo operati da altre imprese. 45 Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità Sistemi proprietari e sistemi aperti Sistemi proprietari: sono basati sul possesso esclusivo della tecnologia da parte dell’impresa e su una strategia di protezione attuata attraverso brevetti, copyright, segreto industriale. Sistemi aperti: la tecnologia non è protetta da segreto industriale o brevetto. In realtà, la maggior parte delle tecnologie non rientra né in un sistema del tutto aperto né in un sistema del tutto proprietario. Le imprese preferiscono adottare meccanismi di controllo con grado variabile di protezione. Inoltre, molte tecnologie proprietarie o parzialmente aperte diventano completamente aperte alla scadenza dei brevetti o del copyright. Il continuum tra le strategie proprietarie e quelle aperte Strategie proprietarie 46 Accordi di licensing controllati Accordi di licensing moderati Accordi di licensing liberali Strategie aperte Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 23 18/11/2012 Fattori critici per la scelta della strategia Capacità di produzione, competenze di marketing e risorse di capitale: Ad es. se un’impresa non dispone delle competenze necessarie a rendere accessibile al mercato un’adeguata gamma di beni complementari, dovrebbe incoraggiarne la produzione collettiva attraverso una strategia di apertura tecnologica. • Opposizione del settore alla tecnologia sole source: • Ad es. nel caso in cui ci sia il rischio di manovre di rappresaglia o di contromosse da parte dei concorrenti, l’impresa dovrebbe considerare una strategia aperta, così da aumentare la probabilità di imporre la proprio tecnologia sul mercato come disegno dominante. Risorse per lo sviluppo interno Grado di controllo sui rischi di frammentazione: • Ad es. se nel settore è importante la standardizzazione e il grado di compatibilità tra diverse tecnologie, è preferibile mantenere un certo controllo sulla propria tecnologia. Incentivi per il controllo architetturale: • 47 Ad. es. nel caso in cui l’impresa produce anche i beni complementari, può proteggere la propria tecnologia e renderla compatibile soltanto con i propri beni complementari e non con quelli dei concorrenti. Prof. Alessandro Ruggieri - Prof. Enrico Mosconi Corso di Tecnologia,Innovazione,Qualità 24