555 30 sinai - Francesca Bellino

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555 30 sinai - Francesca Bellino
AVVENTURA
MONTE SINAI [EGITTO]
L’esploratore
del del
DI
deserto
des rto
FRANCESCA BELLINO — F OTO
DI
ALESSANDRO D’URSO
La straordinaria impresa di Max
Calderan. Da Ramallah,
in Cisgiordania, ha corso per 315
km in 5 giorni,
fino a raggiungere
i beduini sulla montagna di Mosè.
In nome della pace e dell’amore
RAMALLAH
GERUSALEMME
WADI BIR ES-SAWRE
TABA
AIN UMM AHMED
I VIAGGI DI REPUBBLICA
Km 315 in 5 giorni
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Nella foto grande: nomadi nel deserto
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BEDUINI vivono nascosti tra le dune dei deserti in
silenzio e solitudine. La loro vita è scandita da piccole
e lente ritualità e i loro discorsi sono dedicati solitamente all’assenza di acqua e di pioggia. E’ raro che la
loro quotidianità venga sconvolta da eventi improvvisi.
Anche il passaggio di gruppi di turisti è sempre
annunciato e organizzato. Ma può capitare a volte che la vita
vada oltre l’immaginazione e anche la monotonia del deserto
possa essere stravolta da imprevisti impensabili, come è successo alle tribù del Monte Sinai in Egitto, lo scorso fine maggio, quando si sono trovate di fronte un italiano in tenuta sportiva che, esprimendosi in arabo, diceva che stava arrivando da
MONTE SINAI
WADI AIN AKHDAR
WADI
AIN ZARANIK
Ramallah di corsa, bevendo un solo litro di acqua e ingerendo
solo 2 mila calorie al giorno.
Quest’uomo si chiama Max Calderan, ama essere definito
“esploratore estremo di deserti” ed è noto in tutto il mondo per
aver percorso in solitaria il deserto del Qatar, il sultanato
dell’Oman e gli interi Emirati sotto il sole cocente anche di 50
gradi e dormendo solo 10 minuti ogni tre ore (sonno polifasico). Dopo anni di lavoro sedentario in una multinazionale farmaceutica Calderan ha deciso di cambiare vita sfidando i limiti del corpo umano, di raggiungere lo sfinimento per sviluppare la forza della mente, di denudarsi delle sovrastrutture imposte dalla società e di portare messaggi di pace. La sua ultima
SHEIKH NABI SALA
MONASTERO DI
SANTA CATERINA
missione, quella che lo ha condotto fino alla cima del Monte
Sinai, la montagna dove Mosè ricevette le tavole dei Dieci
Comandamenti, s’intitola “Corsa per l’amore”. Calderan ha percorso in cinque giorni 315 km divisi in un tratto urbano sull’autostrada 443 da Ramallah, in Cisgiordania, verso Israele passando per Gerusalemme, Betlemme e Taba, e un tratto desertico nel labirintico Sinai egiziano, con 40 gradi di giorno e
un’escursione termica di 25 di notte.
Una delle regole sacre dei beduini è l’ospitalità. L’arrivo di
Calderan nel Sinai, passando per Wadi Bir es-Sawre, Ain Umm
Ahmed, Wadi Ain Zaranik, Wadi Ain Akhdar, Sheikh Nabi Sala
fino al Monastero di Santa Caterina, ha fatto subito avviare
I VIAGGI DI REPUBBLICA
BETLEMME
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AVVENTURA
MONTE SINAI [EGITTO]
— ITINERARI —
— SANTA CATERINA —
In cammello sulla cima del Gebel Musa
Nel monastero del profeta
IL MONTE SINAI, conosciuto anche come Monte Hore o Gebel Musa, si trova a 2.285 metri
d’altezza nel sud della Penisola del Sinai ed è la seconda montagna più alta dell’Egitto dopo
il Monte Caterina. Esistono due percorsi turistici per raggiungere la cima, entrambi di circa di
2 ore e mezzo di cammino a piedi o con il cammello. Il primo, Siket El Bashait, è più lungo e
meno ripido anche se pieno di tornanti per circa 7 km. Il secondo, chiamato Siket Sayidna
Musa, è più diretto e ripido e parte direttamente dietro il Monastero di Santa Caterina.
IL MONASTERO di Santa Caterina sorge ai piedi del Monte Sinai.
Fu fatto erigere dall’imperatore romano Giustiniano nel luogo in
cui, secondo la Bibbia, Dio sarebbe apparso a Mosè. E’ qui che
Dio apparse al Profeta nel cosiddetto
“roveto ardente”, il roveto che non si
consumava nel fuoco. Le origini del
Monastero risalgono al 330 d.C. quando Elena, madre di Giustiniano, fece
costruire una cappella e un rifugio fortificato per gli eremiti locali. Poi, nel
527 d.C., Giustiniano fece edificare la
Basilica della Trasfigurazione che includeva la primitiva chiesa di Santa Elena
Imperatrice che, nel IX secolo, fu dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, ossia l’odierno Monastero
che è visitabile insieme alla chiesa, al roveto ardente (la pianta di
el-alika che vive solo in quel punto) e al pozzo di Mosè. Questo
luogo fu benedetto anche da Maometto. La moschea che fu
costruita di fianco alla chiesa oggi è chiusa.
L’arrivo di Max Calderan a Gerusalemme. Sotto, la porta di
Damasco.A destra: il corridore sulla cima del Monte Sinai
I VIAGGI DI REPUBBLICA
I capi delle otto tribù che vivono sul Monte Sinai si sono
riuniti per decidere le modalità d’accoglienza per Max
Calderan da loro battezzato “il vincitore del deserto”
riunioni tra i capi delle 8 tribù del luogo, tra cui la Tarabin e la
Msena, per decidere le modalità dell’accoglienza di quest’uomo
da loro battezzato “il vincitore del deserto”. “Di solito non prendiamo decisioni velocemente perché tra noi ci sono rivalità e
invidie che non agevolano le discussioni - ha spiegato Ahmed,
capo di una delle tribù, avvolto in un mantello bianco e rigorosamente scalzo - ma per lui ci siamo messi subito d’accordo. Lo
abbiamo accolto in tenda offrendogli acqua, tè e un capretto
pregiato che mangia solo spine di acacia. La sua impresa ci ha
sorpreso, perché di solito chi parla non realizza nulla, lui invece lo ha detto e lo ha fatto”.
Calderan nei deserti si fa chiamare Al Madhi ed è a suo agio
con i beduini. Con questo popolo che vive lontano dalle città,
senza documenti, privo di paura di morire e che accetta come
unica sottomissione quella di Dio, Calderan ha in comune la
pazienza e l’ascolto del silenzio. Sia la pazienza, che fa sviluppare la capacità di resistere nelle situazioni difficili, sia il silenzio, che aiuta ad ascoltare se stessi, sono ingredienti fondamentali per sopravvivere nel deserto. Per il corridore, però, “il silen-
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zio a volte può essere assordante”. “Quando corro sento sempre dei suoni, anche non piacevoli - ha raccontato - e a volte ho
udito rumori di pastorizia, altre di ferraglia, simbolo, forse, di
guerre combattute su quel terreno. Qui ho sentito maggiore
serenità: voci di donne e bambini e scene di vita quotidiana”. Il
Sinai, del resto, è il deserto più sacro che esista, ma anche il più
pericoloso. E’ roccioso e pieno di gole dove è facile perdersi
come, secondo la Bibbia, successe a Mosè per 40 anni.
“Impone un percorso sinuoso e può capitare, come è accaduto
a me, di correre girando intorno allo stesso punto anche per 50
km”. Il deserto, si sa, può essere il più grande dei labirinti e
nasconde bene ciò che vuole. L’incontro tra Calderan e le tribù,
però, sembra aver donato a entrambi nuove chiavi per trovare
vie d’uscita. I beduini dicono di aver capito “che essere uniti tra
loro può renderli più forti”, mentre l’esploratore italiano ha confermato l’idea che esiste molta gente speranzosa di migliorare
il mondo. “I momenti più emozionanti della corsa - ha raccontato l’esploratore seguito dal fotografo Alessandro d’Urso - sono
stati quello in cui ho calpestato la terra dove è passato Gesù
AVVENTURA
MONTE SINAI [EGITTO]
Dall’alto: un capo beduino, un banchetto di spezie e il muro di Betlemme
I VIAGGI DI REPUBBLICA
Nel 2010 Calderan ha
in programma di percorrere
il mitico Rub Al-Khali, in
Arabia Saudita, il deserto di
sabbia più grande del mondo
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e l’arrivo sul Monte Sinai. Nonostante non sia riuscito a passare per la Striscia di Gaza, per problemi burocratici, sono soddisfatto dell’impresa e sono sempre più convinto che per trovare
la pace bisogna andare alle origini. Il monte di Mosè, che è
stato un grande profeta per tutte le religioni, ne è un grande
simbolo. Capire cosa è successo nella storia alle origini può servirci, forse, per ripartire e correre insieme calpestando la terra
che unisce tutti i popoli”.
Nel 2010 Calderan ha in programma di percorrere il mitico Rub Al-Khali, il Quarto Vuoto, in Arabia Saudita, il deserto
di sabbia più grande del mondo, lungo 1400 km e con dune
alte quanto la Torre Eiffel, inabitato, inabitabile e inesplorato.
“Quando ero bambino - ha spiegato - vidi su un’enciclopedia
un’immagine di questo deserto e di un beduino che vi camminava felice. Ho invidiato la sua libertà e scrissi su un foglio la
data 2010 immaginando di diventare il primo uomo capace di
percorrerlo. Mi sto allenando per conoscere la libertà”. G
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INFORMAZIONI
L’esploratore del deserto
— TURISMO SOSTENIBILE —
In compagnia dei beduini
I VIAGGI DI REPUBBLICA
Dal 2007 l’Associazione Free Style Company, fondata da Fabio Brucini,
oltre alla qualificata attività subacquea, gestisce il programma South Sinai
Link, finanziato dall’Unione Europea in favore delle comunità beduine del
Sinai per salvaguardare la loro cultura e farla conoscere ai viaggiatori.
FREE STYLE COMPANY LTD
Delta Sharm, Villa n. 106, Sharm El Sheikh, Egypt
0020-69-3660952 www.freestylecompany.com/ita/contatti.htm
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ITINERARI
SOGGIORNO MARE
— AVVENTURE NEL MONDO —
Ogni due settimane durante tutto
l’anno parte un gruppo di Avventure
nel Mondo per un itinerario di 15
giorni: Nilo, Sinai e Mar Rosso. La
quota è di 1000 euro con partenza
da Roma e Milano, e la cassa comune di 480 euro. In un unico viaggio
si avrà modo di visitare la Valle del
Nilo, la penisola del Sinai e la costa
del Mar Rosso. Nel Sinai si arriverà
fino al Monastero di Santa Caterina
dove si pernotterà all’interno della
foresteria.
L’altro viaggio del tour operator
“Sharm el Sheikh e oltre” è della
durata di 11 giorni e partendo dal
Cairo prosegue per il Canale di
Suez, il Sinai, fino alle spiagge del
Mar Rosso. Il costo è di 1.005 euro
con una cassa comune di 400 euro
06-532931
www.viaggiavventurenelmondo.it
— COMPAGNIA DEL MAR ROSSO —
Tour operator milanese che si occupa di soli viaggi in Mar Rosso: soggiorni e crociere. L’hotel Paradise si
trova sulla Penisola del Sinai a Ras
Sudr, a circa 200 km dal Cairo.
Ampio complesso di villini sulla
spiaggia. Quattro stelle con ristorante, bar e piscina. Le quote partono
da 735 euro
02-38000467
www.mar-rosso.it
— ULP TRAVEL —
Piccola agenzia di Livorno che organizza viaggi, soprattutto per subacquei. Dahab è una delle destinazioni incluse nel suo catalogo e il
Daniela Holiday & Diving Reort è un
piccolo 3 stelle fra le montagne del
Sinai e il Mar Rosso. Ottimo punto di
partenza per immersioni ed escursioni all’interno. Quote su richiesta
0586-501019 - www.ulptravel.it
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