L`impatto del Social Impact Investing nelle decisioni di

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L`impatto del Social Impact Investing nelle decisioni di
Formazione e consulenza per la
Legalità e la Sostenibilità delle
Organizzazioni
L’impatto del Social Impact Investing nelle
decisioni di investimento e sull’andamento
del mercato
Lugano Fund Forum – 24 novembre 2015
Andrea Casadei
Lorenzo Branzanti
Federica Cembali
www.bilanciarsi.ch
[email protected]
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Indice
Introduzione .................................................................................................................................................. 3
Cos’è il Social Impact Investing...................................................................................................................... 4
Quanto è grande il mercato dell’Impact Investing? ...................................................................................... 5
Perchè l’Impact Investing? ............................................................................................................................ 8
Strumenti dell’Impact Investing .................................................................................................................. 10
Strumenti e metodi per misurare l’impatto ................................................................................................ 11
Impact Investing in Svizzera ........................................................................................................................ 12
Impact Investing negli USA .......................................................................................................................... 13
Impact Investing in Germania...................................................................................................................... 14
Impact Investing in Giappone ...................................................................................................................... 14
Impact Investing in Brasile........................................................................................................................... 15
Conclusioni .................................................................................................................................................. 16
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Introduzione
Sempre più spesso le società contemporanee devono rispondere a crescenti bisogni sociali,
in quanto emerge l’arretratezza di molti strumenti del modello di protezione sociale.
Se, infatti, i welfare state di stampo europeo si erano tradizionalmente concentrati su rischi
quali la tutela delle fasce di popolazione in età avanzata e la disoccupazione, dalla fine degli anni
’90 è andata aumentando la richiesta di investimenti sociali “di stampo nordico”, in grado di creare
un equilibrio virtuoso fra i mercati e la giustizia sociale attraverso sistemi di welfare basati sui
servizi e sull’attenzione dedicata ad una nuova categoria di rischi sociali, come la povertà dei
nuclei familiari appartenenti alla classe media e il dissolversi delle relazioni.
Queste necessità manifestate dalla società hanno, in qualche misura, stimolato
un’evoluzione delle politiche all’interno degli stati membri; tuttavia, al momento, è innegabile che
il supporto pubblico alla risoluzione e all’attenuazione dei “nuovi” rischi sociali sia fragile, al punto
che la crisi del 2008 ha evidenziato da un lato una situazione deficitaria che accomuna, con
connotati diversi, quasi tutti i Paesi appartenenti al G7, dall’altro la necessità di chiamare in causa
la finanza, affinché coadiuvi la ricostituzione di una società solida e sana.
Il Social Impact Investing offre una risposta a queste problematiche complesse e intercorrelate,
proponendo l’intervento di capitali privati – in alcuni casi in collaborazione con i fondi pubblici – al
fine di sostenere finanziariamente i programmi sociali, sfruttando l’imprenditorialità e
l’innovazione per sostenere il progresso sociale, introducendo così una terza dimensione l’impatto- alle tradizionali priorità dei mercati di capitali, ovvero il rischio e il ricavo.
Questo trend della finanza concorre all’ammodernamento delle politiche per l’inclusione
sociale e per l’ambiente tanto nei Paesi industrializzati quanto nelle economie emergenti, ed è un
modello che permette di attuare nuove forme di cooperazione tra il sistema istituzionale e i
numerosi attori socio-economici impegnati ad offrire risposte a nuovi e impellenti bisogni di
welfare e servizi alla persona.
La finanza d’impatto configura uno nuovo spazio, culturale e di mercato, che vede per
protagonista un’imprenditoria innovativa, sociale, giovane, volta a favorire la diffusione degli
strumenti dell’innovazione sociale, sia in termini di innovazione di processo che di erogazione di
singoli servizi.
Sebbene la finanza ad impatto sociale sia nata e si sia sviluppata nei mercati anglosassoni, il
presente lavoro si propone di osservare il fenomeno dell’impact investment in cinque paesi
diversi sia per collocazione geografica che per contesto economico e socio-culturale.
In particolare, afferisce al contesto anglosassone il caso degli Stati Uniti d’America, in cui
tra le determinanti principali del mercato della finanza d’impatto si annovera il riposizionamento
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strategico di alcune fondazioni filantropiche che, in periodo di crisi finanziaria, hanno ripensato le
loro modalità di intervento e contribuito a gettare le fondamenta degli investimenti ad impatto.
I finanziamenti privati e la finanza d’impatto in un contesto sociale ed economico stabile
sono invece gli aspetti analizzati in riferimento al caso della Svizzera, a cui si contrappongono altre
due realtà extraeuropee, volutamente selezionate per le loro peculiarità: il Giappone, potenza
asiatica il cui modello di welfare è stato da sempre supportato da una forte componente di
welfare aziendale, e il Brasile, economia emergente che, nel contesto del nostro lavoro,
rappresenta un interrogativo aperto – in che misura può un paese emergente sostenere attività di
social impact investment?
L’esempio della Germania presenta invece un modello di welfare pubblico
tradizionalmente molto solido, ma affiancato, in anni recenti, da forme di welfare aziendale e di
finanziamenti privati altrettanto valide.
Il presente lavoro intende far luce sull’influenza esercitata da questa corrente nei mercati e
nelle decisioni di investimento, esplorando la correlazione fra crescita sociale e stimolo alla
crescita dell’economia reale, da cui deriva necessariamente una maggior stabilità dei risultati a
medio e lungo termine.
Cos’è il Social Impact Investing
Il Social Impact Investing sfrutta l’imprenditorialità, l’innovazione e i capitali per sostenere
il progresso sociale introducendo un cambio di paradigma nel mercato di capitali, che evolve dalla
bidimensionalità rappresentata da rischio e ricavo alla tridimensionalità indotta dall’introduzione
di una terza dimensione: l’impatto.
Gli investimenti ad impatto sociale sono un’ampia gamma di investimenti basati
sull’assunto che i capitali privati possano contribuire a creare – in taluni casi in combinazione con i
fondi pubblici – impatti sociali positivi generando, al tempo stesso, significativi rendimenti
economici.
IMPACT INVESTING IN A NUTSHELL
L’impact investing si distingue per:
- l’intenzionalità da parte dell’investitore di generare un impatto sociale;
- l’aspettativa di un rendimento economico che motivi l’investitore;
- la flessibilità del tasso di rendimento atteso, che può posizionarsi al di sotto o alla pari del
livello medio di mercato
- la varietà degli strumenti finanziari utilizzati e delle forme di intervento che spaziano dal debito
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all’equity puro;
- la misurabilità dell’impatto, fondamentale per assicurare trasparenza e accountability.
Pertanto l’intenzionalità con cui l’investitore persegue lo scopo sociale, oltre ad essere
giustificata dal ritorno economico, fa in modo che questa nuova corrente di investimenti si
differenzi dall’approccio del Socially Responsible Investing (SRI).
Tale approccio trae origine dall’utilizzo di sistemi di screening in grado di evitare che gli
investimenti vadano verso aziende con impatti ambientali, sociali e di governance negativi o
insufficienti. Tuttavia, le imprese che beneficiano degli investimenti SRI hanno un core business
“tradizionale”,differente dal miglioramento sociale e ambientale che invece orienta le scelte di chi
pratica l’impact investing.
L’ambizione di cambiare in meglio alcuni aspetti afferenti alla sfera sociale o ambientale
sottende la scelta dell’investitore di impatto sociale, i cui investimenti vengono pianificati in
riferimento a modelli di misurazione di tale impatto e resi sostenibili attraverso un legame tra
obiettivi di impatto raggiunti e remunerazione del capitale investito.
La correlazione fra obiettivi perseguiti, miglioramento sociale e remunerazione degli
investimenti contribuisce alla diffusione del social impact investing, che adduce una vasta serie di
vantaggi in aree quali la riduzione del tasso di recidività dei detenuti, la cura dei bambini e degli
anziani, la rigenerazione delle comunità, l’inclusione finanziaria e il social housing.
Dal momento che gli impatti generati da questa corrente contribuiscono in maniera
fondamentale all’ammodernamento delle politiche per l’inclusione sociale e per l’ambiente, essi
hanno il potenziale di generare benefici cospicui tanto nei paesi sviluppati, quanto in paesi in via di
sviluppo.
La finanza ad impatto sociale è nata e si è sviluppata nei mondo anglosassone, in paesi
quali Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Australia. Seppur con le dovute differenze, essi sono, per
esperienze operative in atto e per diffusione conoscitiva del fenomeno, i Paesi all’avanguardia
nell’impact investing.
Quanto è grande il mercato dell’Impact Investing?
Secondo i dati raccolti da Global Impact Investment Network (GIIC), impact investing è un
termine relativamente nuovo che descrive investimenti riguardanti diverse classi di beni, settori e
regioni. Di conseguenza non è ancora stato possibile quantificare la grandezza del mercato di
riferimento; tuttavia, i beni aggregati indicano che il mercato è considerevolmente ampio, con
significativi margini di crescita.
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ALCUNI DATI
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GIIC gestisce Impact Base, una directory globale di fondi e prodotti connessi all’impact
investing:
o 2059 investitori iscritti
o 355 fondi e prodotti presenti
o 25 miliardi di dollari in capitale impegnato
-
Dal 2010, GIIN e J.P. Morgan pubblicano un sondaggio annuale sugli impact investors
(investitori d’impatto). Il report più recente, pubblicato nel maggio del 2015, ha raccolto i
dati sugli impatti aggregati degli investimenti d’impatto di 146 rispondenti al sondaggio:
o su 60 miliardi di dollari totali, i 125 investitori intervistati gestivano un totale di 46
miliardi di dollari in attività di impact investing
o questi investitori hanno impegnato 10.6 miliardi di dollari in impact investment nel
2014 i
Anche il numero di impact entrepreneurs nel mondo è in rapido aumento; l’attività di
questi individui è volta a trovare mezzi innovativi con cui risolvere i problemi della società e di
alleviare le problematiche connesse all’ambiente e alle comunità locali.
Gli investimenti ad impatto sociale sono uno strumento di promozione e sostegno per il
benessere delle comunità attraverso la crescita dell’imprenditorialità sociale. Le imprese sociali
contribuiscono a una forma di crescita intelligente rispondendo con l’innovazione sociale a bisogni
non ancora soddisfatti. Ad esempio, per molte imprese sociali è consuetudine consolidata
incoraggiare i propri dipendenti all’apprendimento continuo e a migliorare le proprie capacità.
Inoltre tali imprese contribuiscono a una crescita sostenibile adottando una visione a lungo
termine (i.e. le imprese sociali spesso mettono a punto pratiche efficienti per ridurre le emissioni e
i rifiuti, o l’impiego di risorse naturali). Inoltre, ponendo adeguata attenzione alla coesione sociale,
le imprese sociali sono al centro di una crescita inclusiva, creando occupazione sostenibile per le
donne, i giovani e gli anziani.
Fra gli impact entrepreneurs ci sono operatori del settore sociale che si rivolgono ai mercati
per ottenere finanziamenti, oltre a cercare fondi da donatori e filantropi desiderosi di finanziare
imprese anziché organizzazioni del settore sociale, poiché in alcuni casi questa scelta aumenta le
probabilità di raggiungere l’impatto sociale desiderato.
Il fatto che, per gli impact entrapreneurs, il focus si sposti dal dono all’impatto che esso
genera, porta con sé una serie di implicazioni:
-
In alcuni casi, l’investimento può essere più efficace delle donazioni;
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-
Le motivazioni sociali sottese a quelle finanziarie possono a volte fare del bene in modo più
efficace;
In molte situazioni è possibile evitare il trade-off fra ricavo economico e miglioramento
sociale.
Dal momento che, (anche in questo frangente), gli investimenti privati sono necessari per
coadiuvare il sostegno offerto dal settore pubblico, è stato istituito un Fondo europeo per
l’imprenditoria sociale, il cui obiettivo è aiutare questa tipologia di imprese ad accedere più
facilmente ai finanziamenti e aiutare gli investitori ad identificare investimenti nelle imprese
sociali stesse.
Per migliorare ulteriormente l’accesso al capitale privato, il Regolamento sui fondi di
venture capital ha creato la nuova denominazione distintiva “fondo europeo di venture capital”
con l’obiettivo di contribuire alla commercializzazione ed espansione di questo tipo di fondi in
tutta l’Unione europea basandosi su un unico complesso di norme.
Sono in corso di ulteriore sviluppo anche le borse etiche, al fine di creare una piattaforma
europea che consenta il trading di azioni di imprese sociali su una borsa valori regolamentata da
un’autorità per i servizi finanziari.
Per dare maggiore visibilità alle imprese sociali è stata creata la piattaforma online Social
Innovation Europe, che aiuta anche gli imprenditori sociali a comunicare e scambiare informazioni
sugli ultimi sviluppi nel settore.
ALCUNI DATI
L’economia sociale nell’Unione europea:
-
10% dell’economia europea (PIL);
Oltre 11 milioni di lavoratori, il 4,5% della popolazione attiva nell’UE;
Percentuali di volontari significativamente alte; 57% pop. Adulta Olanda, 43% Danimarca;
34% Germania e Slovenia, 24% Francia e Regno Unito; 23% Italia
L’imprenditoria sociale nell’Unione europea:
-
7,5% della popolazione attiva in Finlandia, 5,7% nel Regno Unito, 5,4% in Slovenia, 4,1% in
Belgio, 3,3% in Italia, 3,1% in Francia, ecc.
1 su 4 delle nuove imprese create ogni anno nell’Unione europea, e fino a 1 su 3 in
Finlandia, Francia e Belgio
Aumento del 45% fra il 2002/2003 e il 2009/2010 nei paesi entrati nell’UE a partire dal
2004
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Perchè l’Impact Investing?
L’evoluzione degli strumenti e delle stesse istituzioni finanziarie verso la finanza ad impatto
è indubbiamente spinta dalla difficoltà con cui i tradizionali sistemi di welfare pubblico rispondono
ai crescenti bisogni sociali.
Una situazione simile accomuna, con connotati diversi, quasi tutti i Paesi G7. In risposta a
tale deficit di risorse pubbliche, la finanza ad impatto si propone di stimolare l’intervento di
capitali privati al fine di sostenere finanziariamente i programmi sociali:
l’impact investment è una risposta alla consapevolezza crescente – tanto nel settore
pubblico quanto nel privato – che le problematiche della società nel 21esimo secolo sono
troppo grandi e complesse per essere risolte solo dai governi e dal settore sociale.
I vecchi problemi sono più resistenti di quanto non ci si aspettasse e altri problemi
diventano sempre più urgenti e potrebbe essere più economico prevenirli che curarne le
conseguenzeii.
A prescindere della crisi, ciò che garantisce la tenuta sociale è un insieme di azioni e di
relazioni prodotte da molteplici attori e diversi contesti che tuttavia hanno nel sistema pubblico il
proprio principale riferimento. Oggi il sistema pubblico è più di prima chiamato a svolgere un ruolo
di regìa, laddove la compattezza della struttura sociale è messa in discussione. Nel contempo,
tuttavia, esso appare sempre meno in grado di fornire risposte dirette.
Appare dunque necessario implementare il principio di sussidiarietà, declinandolo
concretamente tramite la compensazione delle mancanze manifestate dal pubblico, attuando
nuove forme di cooperazione tra il sistema istituzionale e i numerosi attori socio economici
impegnati ad offrire risposte a nuovi e impellenti bisogni di welfare e servizi alla persona. Ecco lo
spazio, anzitutto culturale poi anche “di mercato”, per una imprenditoria innovativa, sociale,
giovane.
La rivoluzione tecnologica degli ultimi decenni e i profondi cambiamenti globali che l’hanno
seguita hanno contribuito a trasformare radicalmente il volto della nostra società: molti
tradizionali strumenti di policy appaiono oggi insufficienti e vanno affiancati da una dose di
innovazione sociale.
È necessario un cambio di paradigma, per orientare i processi economici verso impatti
misurabili e socialmente positivi. La grande forza dell’impact investment sta qui: nella
sua capacità di sostenere contemporaneamente processi di sviluppo, di innovazione e di
inclusione sociale.
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L’impact investing ha l’obiettivo di generare, attraverso investimenti in iniziative di
imprenditorialità sociale finalizzate alla risoluzione di un problema sociale o ambientale, risultati
positivi che diversamente non avverrebbero. Pertanto, l’intenzionalità di produrre impatto sociale
è l’elemento che caratterizza l’investitore sociale, il quale si aspetta un rendimento al di sotto o
in linea con il mercato.
A giustificare la bontà della finanza d’impatto e degli investimenti ad essa correlati
concorrono diversi “segnali “ che portano a guardare con fiducia allo sviluppo di un vero proprio
movimento a favore del social impact investing:
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il desiderio di una nuova generazione che si affaccia sul mercato del lavoro di associare alla
produzione di reddito anche la produzione di valore sociale. Al centro di questa rivoluzione
c’è l’imprenditorialità sociale, la moltiplicazione di iniziative imprenditoriali connesse alle
piattaforme digitali della sharing economy e alla gestione dei beni comuni.
la presenza oggi nel mondo di oltre 1200 asset managers, che gestiscono oltre 45 trillioni
di dollari, i quali hanno sottoscritto i Principi di investimento responsabile dell’Onu,
incorporando così fattori ambientali, sociali e di governance nelle loro decisioni.
L’impact investing rappresenta una visione coerente con l’idea di crescita sostenibile e
capace di generare una prospettiva sistemica innovativa.
Infatti, dal lato della domanda, gli investimenti ad impatto sociale favoriscono, allo stesso
tempo, il processo di crescita dell’imprenditorialità sociale, la capacità di proporre risposte
articolate alla complessità dei nuovi bisogni sociali e una sostenibilità economico-finanziaria dei
modelli di intervento. Per l’imprenditorialità sociale l’incontro con gli investimenti ad impatto può
rappresentare un’occasione di rafforzamento e perfezionamento del modello tramite
l’acquisizione di una robusta cultura dell’accountability, sia finanziaria che sociale; questa
relazione con l’investitore è arricchita da una notevole dimensione di capacity building.
Dal lato dell’offerta, gli investimenti ad impatto sociale stimolano la crescita di una nuova
generazione di investitori, contribuendo a diffondere l’approccio orientato al risultato che
costituisce la base teorica su cui poggiano i diversi strumenti di misurazione dell’impatto.
Gli investimenti ad impatto sociale favoriscono la diffusione degli strumenti
dell’innovazione sociale, sia in termini di innovazione di processo che di erogazione di singoli
servizi. Inoltre esiste un’ampia evidenza a favore del fatto che la crescita sociale stimoli la
crescita dell’economia reale, da cui deriva necessariamente una maggior stabilità dei risultati a
medio e lungo termine.
Negli ultimi 25-30 anni, i mercati finanziari tradizionali hanno indotto gli investitori a
concentrarsi esclusivamente sui ritorni finanziari di breve termine, mentre la crescita sociale di
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medio-lungo termine è stata interamente demandata alle politiche di welfare pubblico, messe a
dura prova dalla crisi finanziaria del 2008 e dalle politiche di austerità.
Strumenti dell’Impact Investing
Gli strumenti a disposizione di chi sceglie gli investimenti ad impatto sociale possono essere
strumenti finanziari “tipici”, ma anche strumenti finanziari notevolmente innovativi. Essi sono
messi a disposizione da una vasta gamma di operatori coinvolti nell’offerta, tra i quali si
annoverano:
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banche,
fondazioni bancarie,
intermediari assicurativi,
fondi pensione,
cooperative sociali.
Una prima distinzione fra i vari strumenti a disposizione dell’impact investor riguarda la
possibilità di richiedere sia prodotti di debito che prodotti di equity. I prodotti disponibili,
comunque, si dispongono in tre categorie principali:
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prodotti appartenenti ad un segmento tradizionale, con strumenti maturi, offerti da
intermediari ad operatività consolidata, che operano secondo regole definite, producendo
risultati economici;
prodotti appartenenti ad un segmento caratterizzato da strumenti in fase di sviluppo,
offerti da pochi intermediari con un approccio operativo strutturato, per i quali non sono
ancora disponibili informazioni e track record sui risultati economici;
prodotti appartenenti ad un segmento nel quale sono concentrati strumenti in fase di
sviluppo embrionale, nel quale operano da poco tempo intermediari pionieristici.
Alcuni esempi di strumenti di debito:
Social Bond Grant/Loan Based, Lending crowdfunding e Prestito peer-to-peer sono strumenti di
debito, in fase di sviluppo embrionale, seppure i mercati di riferimento internazionali siano
caratterizzati da fasi differenti di maturità.
1) I Social bond Grant/Loan Based sono titoli di natura obbligazionaria, emessi da alcune banche a
vocazione sociale. Offrono ai sottoscrittori un rendimento di mercato (o inferiore al mercato) e
prevedono la rinuncia da parte dell’emittente ad una quota predefinita del suo margine (e/o la
rinuncia da parte del sottoscrittore ad una parte del rendimento); il funding proveniente dal
prestito obbligazionario viene utilizzato per erogare somme di denaro, a titolo di liberalità e/o di
finanziamento, a condizioni competitive, a sostegno di progetti o investimenti ad elevato impatto
sociale.
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2) Il Lending crowdfunding è una forma di prestito che, attraverso una piattaforma online,
consente da un lato agli investitori privati (persone fisiche o giuridiche) di dare a titolo d’interesse
oppure a tasso zero somme di denaro per progetti a valore sociale (con l’eventuale garanzia di
restituzione del capitale da parte di una banca), dall’altro alle organizzazioni non profit di ottenere
finanziamenti a tassi sostenibili.
3) Il Prestito peer-to-peer è un metodo di finanziamento a titolo di debito che permette agli
individui di prendere a prestito e prestare denaro senza l’utilizzo di istituzioni finanziarie
professionali come intermediari. Il prestito avviene on-line usando differenti piattaforme e
strumenti di verifica finanziaria.
Alcuni esempi di strumenti di equity:
Tra gli strumenti di equity più evoluti si annoverano quelli di venture philanthropy e i social
impact funds.
1) Venture philanthropy si riferisce a una serie di iniziative che mirano a costruire organizzazioni
sociali più solide fornendo loro sostegno sia di tipo finanziario sia non finanziario (es. capacity
building), con l’obiettivo di incrementarne l’impatto sociale. L’approccio di venture philanthropy
contempla sia l’utilizzo dell’investimento sociale che delle donazioni.
2) Social impact funds sono fondi che investono sotto forma di capitale di rischio in imprese o
organizzazioni con l’obiettivo di generare un impatto sociale o ambientale misurabile insieme ad
un ritorno di tipo finanziario.
Strumenti e metodi per misurare l’impatto
La misurazione dell’impatto sociale rimane un requisito indispensabile per lo sviluppo della finanza
d’impatto, dal momento che l’investimento ad impatto sociale si contraddistingue per
l’intenzionalità dell’investitore di generare un impatto sociale o ambientale positivo e, allo stesso
tempo, di assicurare un ritorno sull’investimento stabilito. Inoltre, la necessità di ridurre
l’asimmetria informativa tra finanziatore e finanziato rende ancor più necessario sviluppare
infrastrutture di misurazione.
Tuttavia, in questi primi stadi di sviluppo e innovazione, la carenza di framework strutturati e
universalmente riconosciuti per la valutazione dell’impatto sociale generato non permette di
misurare completamente e, conseguentemente, di comunicare, l’efficacia degli investimenti
d’impatto.
Esistono però alcune pratiche che permettono di mettere in evidenza i risultati ottenuti,
monitorando le performance a fronte degli obiettivi inizialmente stabiliti. Una di esse, e fra quelle
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maggiormente sviluppate e adottate, è la rendicontazione sociale, condotta sia da aziende profit
che non profit.
Il reporting relativo agli impatti sociali e/o ambientali assume varie denominazioni, ad esempio
bilancio sociale, di sostenibilità, ambientale, di missione, degli intangibili, ed è un processo basato
sull’adozione di vari standard, principi e linee guida (ad esempio SA 8000, GRI, Equator, IIRC e
altre indicazioni a livello nazionale ed internazionale).
Simili attività e rapporti sono in uso anche nel settore pubblico.
Altri strumenti per rendicontare l’impatto creato possono presentarsi in forma di catalogo, come
IRIS1, il registro dei principali parametri di performance generalmente accettati, elaborato e
gestito dal Global Impact Investing Network (GIIN). IRIS è una risorsa disponibile gratuitamente
per supportare la trasparenza, delle comunicazioni, nonché la credibilità e l’accountability della
misurazione degli investimenti di impatto. Oltre alla lista dei principali KPI per la misurazione delle
performance, il sistema offre un linguaggio standard tramite il quale è possibile comparare gli
investimenti e aggregare le informazioni dei portfoli.
Impact Investing in Svizzera
Nel 2014 gli investimenti sostenibili in Svizzera hanno raggiunto la cifra di 71,3 miliardi di CHF, con
un incremento del 26% rispetto all'anno precedente. Gran parte degli investimenti viene
effettuata da istituti bancari e fondi d'investimentoiii.
Diversi operatori sono attivi nel mercato dell'impact investment. Gli interventi vengono effettuati
soprattutto nell'area della microfinanza, a cui seguono sanità, istruzione ed infrastrutture di base
agricole e forestali. La maggior parte delle asset classe nell'ambito dell'impact investment è
costituita da bonds.
Gli scopi principali degli investimenti riguardano lo sviluppo delle comunità locali, il trasferimento
intergenerazionale di ricchezza e la ricerca di profitti a lungo termine. Tuttavia, il greenwashing
degli investimenti spesso distoglie gli investitori dall'impegno nel mercato. Altri ostacoli includono
l'avversità al rischio e l'incertezza della performance dell'investimento.
Nell'ottobre 2013 UBS ha istituito Impact Investing SME Focus Fund, il suo primo fondo di impact
investment, rivolto a piccole e medie imprese (SME) di paesi con PIL nominale inferiore a 10.000
dollari pro capite. Il fondo è gestito da Obviam, un advisor di investimento indipendente, e
l'impatto sociale degli investimenti è monitorato e misurato da Global Impact Investing Reporting
System (GIIRS) e Deloitte.
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https://iris.thegiin.org/
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Nel giugno 2015 è stato emesso il primo social impact bond svizzero, promosso da Fokus Bern,
un'iniziativa con base nel Cantone di Berna sostenuta da 70 imprese. Tale progetto ha un budget
di 2,7 milioni di CHF, finanziati da organizzazioni non profit, e promuove l'integrazione dei rifugiati
e richiedenti asilo in Svizzera nel mercato del lavoroiv.
Impact Investing negli USA
Negli Stati Uniti, tra le determinanti principali del mercato dell’impact finance è possibile
annoverare il riposizionamento strategico di alcune fondazioni filantropiche, che, in periodo di crisi
finanziaria, hanno ripensato le loro modalità di intervento e contribuito a gettare le fondamenta
degli investimenti ad impatto.
Questa tipologia di investimenti ha, tuttavia, radici profonde nel contesto Statunitense, dove già a
partire dal 1960, il Presidente John F. Kennedy procedette alla fondazione di USAID, agenzia
governativa che gestisce gli aiuti internazionali civili degli Stati Uniti. Col tempo, l’agenzia crebbe
fino a portare alla creazione dell’Overseas Private Investment Corporation.
Presto, questo progetto di stampo governativo, venne affiancato da altre iniziative, alcune delle
quali concorsero allo sviluppo del settore della micro finanza, e altre, invece, la cui matrice era
imprenditoriale, come i Program-Related Investments, volti a incentivare il cambiamento sociale e
al tempo stesso a generare ritorni di investimento da reinvestire in futuro.
Grazie anche ad un supporto di tipo legislativo per le istituzioni finanziarie dedicate allo sviluppo
della comunità [i.e. il Riegle Community Development and Regulatory Improvement Act avallato
dal Congresso nel 1994], l’accesso al capitale e la crescita economica locale divennero più semplici
e, anche in forza a ciò, il mercato del socially responsible investment crebbe fino a comprendere,
nel 2012, capitali per oltre 3,7 trilioni di dollari.
La crescita di questa corrente si deve anche all’opera degli impact investor che, collaborando,
hanno permesso la costruzione di un’infrastruttura di settore e di centri dediti alle attività di
investimento, come il Global Impact Investing Network (GIIN) e il Global Impact Investing Rating
System (GIIRS).
I dati più recenti sull’impact investing negli Stati Uniti sono raccolti dal Report on Sustainable and
Responsible Investing Trends in the United States [edizione 2014], redatto dalla US SIF Foundation,
secondo cui, nell’anno 2013, più di un dollaro ogni sei è stato investito osservando strategie di
socially responsible investment, per una somma totale di – almeno – 6.57 trilioni di dollari.v Questi
dati sono superiori del 40% rispetto ai 3.7 trilioni di dollari investiti in SRI nel 2012.
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Impact Investing in Germania
In Germania, il social impact investing è ancora ai primi passi ed è perpetrato da pochi attori, oltre
al governo, il cui coinvolgimento risulta limitato.
Nel contest Tedesco, il potenziale del social impact investing riposa soprattutto nella promozione
della prevenzione, dell’innovazione e dell’ammodernamento del settore sociale. Inoltre,
l’interesse degli investitori di impatto in Germania, che si trovano ad operare in un mercato in fase
di prima innovazione, si rivolge sia al settore sociale interno, che alle condizioni dei paesi in via di
sviluppo.
A dispetto che il sistema di welfare in questo paese sia altamente sviluppato, le risorse finanziarie
disponibili per la prevenzione, innovazione e ammodernamento sono significativamente inferiori
rispetto a quelle destinate per statuto a finanziarie aree specifiche del sistema sociale.
Poiché il mercato Tedesco del social impact investment è attualmente ancora in una fase di
innovazione guidata da alcuni pionieri, è necessario costruire opportunità di networking e
condivisione di informazioni per agevolare lo sviluppo di una comunità di potenziali società
destinatarie dei finanziamenti.
A tal fine, soggetti presenti nel mercato come Impact in Motion (Think tank basato a Monaco), o
SAFE (agenzia specializzata in finanziamenti lanciata da Ashoka Germany) si impegnano ad
allargare la gamma di strumenti per il social investment. In particolare, sono oggetto di interesse
da parte di questi attori le strutture di hybrid financing, che combinano gli investimenti con i
finanziamenti filantropici.
Il “settore d’impatto” tedesco, in cui confluiscono intermediari d’investimento specializzati,
imprenditori sociali, un gruppo contenuto di investitori e una struttura di supporto, gestisce un
ammontare totale di asset che si aggira attorno ai 40 milioni di euro (50 milioni di dollari) e offre
azioni, capitale mezzanino e credito alle imprese sociali per un ammontare compreso fra 200,000
e 1,5 milioni di euro.vi
In termini di investimenti al di fuori della Germania, la KfW Development Bank and the Deutsche
Investitions- und Entwicklungsgesellschaft (DEG) sono particolarmente attive per conto del
governo federale e cercano, fra le altre cose, di creare un impatto sociale e ambientale positivo in
paesi emergenti e in via di sviluppo.
Impact Investing in Giappone
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Il trend del Social Impact Investment in Giappone è ai primi passi, seppure in crescita. Le istituzioni
finanziarie, i corporate funds e altri intermediari giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo del
social investment, che si traduce in 247,7 milioni di dollari stimati in asset gestiti secondo i principi
del SRIvii.
Tradizionalmente, la somministrazione dei servizi sociali era in capo allo stato, seppure fosse
sostenuta anche da diverse forme di cooperazione a livello di comunità locali. L’evoluzione della
società, tuttavia, manifesta problematiche legate soprattutto all’invecchiamento della
popolazione e ai crescenti deficit fiscali che, a loro volta, evidenziano la necessità di prevedere
servizi non necessariamente, o non totalmente gestiti a livello statale.
Stanti queste premesse, il social impact investment, se supportato da framework normativi
adeguati, presenta notevoli opportunità per la società giapponese.
Impact Investing in Brasile
L'impact investing in Brasile è un fenomeno recente, incentivato dalla necessità di ridurre la
povertà in un paese caratterizzato da forte espansione economica ma anche da elevata disparità
di reddito fra i ceti.
Nel 2003 Oikocredit, un fondo olandese di microfinanza, è stato il primo impact investor ad
entrare nel mercato brasiliano, mentre SITAWI Finanças do Bem e MOV Investimentos, entrambi
investitori nazionali, hanno cominciato ad esplorare le opportunità dell'impact investing nel 2008.
Tra il 2012 e il 2013 il numero degli investitori è passato da 7 a 20, di cui 11 internazionali e 9
nazionali. Il mercato brasiliano è stimato in circa 177 milioni di USD in AUM 2, ma è in continua
crescita.
Tutti gli investitori basano le proprie decisioni sull'impatto, a cui seguono management,
sostenibilità finanziaria ed innovazione. I settori in cui gli investitori impiegano maggiori risorse
sono agricoltura, istruzione e sistemi sanitari. Altre aree d'intervento riguardano l'impatto
sull'ambiente, come le energie rinnovabili e l'acqua potabile.
L'impact investing si concentra soprattutto nella Regione Sudest, la più ricca e popolata del
Brasile. Tuttavia gli investitori intendono espandersi in altre aree del paese, in particolare nel
Nordest.
Il governo brasiliano mostra un crescente interesse per l'impact investing, evidenziando aree da
privilegiare ed incentivando nuovi investitori nazionali ed internazionali ad entrare nel mercatoviii.
2
Assets Under Management
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Conclusioni
Il social impact investing può essere considerato come una rivoluzione silenziosa, che cattura
l’interesse di una generazione di investitori e dei leader mondiali; questo trend collega la
consapevolezza sociale della filantropia con i principi di business del mercato e implica lo
sfruttamento del potere dei mercati per coadiuvare la formazione di soluzioni ad alcuni dei
problemi sociali o ambientali più urgenti.
I dati raccolti nel 2013 da J.P. Morgan e dal Global Impact Investing Network (GIIN) evidenziano
che gli asset secondo i principi dell’impact investment hanno un valore di 46 miliardi di dollari, una
somma superiore del 20% circa rispetto all’anno precedente.
Nonostante queste cifre possano sembrare cospicue, gli investimenti ad impatto rappresentano
ancora solo lo 0.02% dei 210 trilioni di dollari presenti nei mercati finanziari globali e ciò indica che
il trend non si è ancora sviluppato al suo massimo potenziale – che, si crede, possa essere 10 o
anche 20 volte superiore rispetto alla sua grandezza attualeix.
Affinchè l’Impact investing raggiunga il suo Massimo potenziale, sarà necessaria una partnership
più proattiva fra il settore pubblico e quello privato. Infatti, per quanto gli investimenti ad impatto
sociale permettano di potenziare gli sforzi volti alla risoluzione di alcuni importanti problemi
sociali, l’impact investing di per sé non è considerabile come una panacea, nella misura in cui il
capitale privato non riesce a risolvere problematiche sociali complesse e radicate senza interagire
con altre iniziative, anche pubbliche.
Se l’impatto sociale, inteso nel senso di espliciti e quantificabili obiettivi di sviluppo, fosse a tutti gli
effetti integrato in iniziative di investimento relative tanto al settore pubblico quanto a quello
privato, diventando una componente fondamentale del sistema economico e dei flussi finanziari,
ciò si tradurrebbe in un nuovo mercato orientato alla creazione del valore e all’attrazione di talenti
e capitali interessati ad un ritorno in termini tanto sociali quanto finanziari.
Questo processo richiede certamente tempo e un significativo cambiamento culturale, ma alcuni
interventi specifici sarebbero in grado di innescare uno sviluppo progressivo, non solo degli
investimenti ad impatto sociale, ma più in generale dell’economia a livello globale.
i
http://www.thegiin.org/impact-investing/need-to-know/#s8
ii
Per maggiori dettagli si veda LA FINANZA CHE INCLUDE: GLI INVESTIMENTI AD IMPATTO SOCIALE PER UNA NUOVA
ECONOMIA Rapporto Italiano della Social Impact Investment Task Force istituita in ambito G8.
iii
Per maggiori informazioni si veda
http://www.sustainablefinance.ch/upload/cms/user/201505_fng_marktbericht2015_Switzerland.pdf
16
iv
Per maggiori informazioni si veda http://www.alliancemagazine.org/blog/social-impact-bonds-made-in-switzerlandfinally/
v
http://www.ussif.org/trends
vi
Per maggiori informazioni, si veda http://globalpolicy.iipcollaborative.org/wp-content/uploads/sites/5/2014/12/IIin-Germany.pdf
vii
Per maggiori informazioni si veda http://www.socialimpactinvestment.org/reports/Japan%20NAB%20FINAL.pdf
viii
Per maggiori informazioni si veda
http://www.aspeninstitute.org/sites/default/files/content/docs/pubs/ImpactInvestingStudy_FINAL_VERSION_ENGLIS
H.pdf
ix
Per maggiori informazioni si veda
http://www.socialimpactinvestment.org/reports/US%20REPORT%20FINAL%20250614.pdf
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