Tombolini Donna Eleganza del gesto e piacevolezza sportiva L

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Tombolini Donna Eleganza del gesto e piacevolezza sportiva L
Tombolini Donna
Eleganza del gesto e piacevolezza sportiva
L'Autunno/Inverno 2014 di Tombolini Donna
Lo stile come riflesso dell'attitudine contemporanea al vivere garbato e senza eccesso. Una
leggerezza nel sentire e nell'abbigliarsi che Tombolini percorre come strada maestra all'eleganza.
Espressione dell'attuale che però non teme di confrontarsi col meglio della tradizione e le necessità
dell'avanguardia. Ecco allora che il frutto di tanta perizia non smette di meravigliare i raffinati dal
gusto più inflessibile. Perché nell'abito di Tombolini il tessuto parla la lingua concreta della qualità,
il taglio ha l'accento familiare delle cose fatte bene, durevoli nel tempo. Nessuno spazio per le
trovate ingannevoli, gli effettacci sguaiati del modaiolo di passaggio, la faciloneria di chi ignora le
regole autentiche del guardaroba virile. I saperi artigianali, i filati esclusivi della grande manifattura
italiana, i gesti pazienti del sarto rivivono in ogni capo. Nella memoria affondano dunque le radici
di questo suo lusso odierno, dolce e versatile, intimo e colloquiale, impeccabile ma senza
stucchevoli impostazioni.
Il sapore del nuovo si gusta appunto nella gentilezza sportiva delle proposte. Per una vestibilità che
si fa comoda senza rinunciare a connotazioni stilisticamente pronunciate. I revers crescono in
larghezza, i taschini raddoppiano, le toppe arrichiscono le maniche, le rifiniture nei sottocolli e i
bottoni in pregiato corno e cuoio dichiarano a gran voce la passione del dettaglio che emoziona. Nel
completo formale s'impone il gilet, per le combinazioni rese suggestive dai tessuti rasati opachi o
lievemente fumé. Nel segno della fluidità confortevole s'inscrivono i pantaloni, con una o due
pinces, indosssati alti alla vita per avvolgere la fisicità maschile con agio rinnovato. Merito anche
delle flanelle, dei velluti a coste, degli scamosciati straordinari al tatto. Altrove cotoni e lane calde,
di mano talora rustica e corposa, su cui si disegnano piccole o medie fantasie a colori, quadri
marcati, fantasie audaci che spingono il classico in direzione di una rilettura eclettica e
sorprendente. Di esecuzione magistrale i cappotti e i caban, svuotati di peso per essere sovrapposti
agli abiti e praticare fino in fondo la disinvoltura come norma del ben vestire. Senza omettere la
pratica degli spezzati con giacche sportive in abbinamento ai jeans e ai chino di derivazione casual,
a cui Tombolini si mostra sensibile. Emerge con forza una disciplina finalmente più morbida e
conciliante, una colta interpretazione delle tendenze filtrate con classe e pulizia del disegno. Torna
protagonista, fondamento di ogni possibile ispirazione, l'uomo che rifugge il superfluo e che più di
tutto ha cara la portabilità.
Di pari eleganza e classe indiscutibile, la donna Tombolini predilige la sostanza all'apparenza
passeggera. Le giacche sono severe nel disegno, ma dolci e colloquiali nella vestibilità e nella
morbidezza dei tessuti pregiati; leggerissime, come tradizione, nella linea Zero Gravity che offre il
meglio della lana e del cashmere. I tailleur, poi, in crespo e gabardine stretch, saggio di pulizia e
rigore, senza per questo sminuire la femminilità della businesswoman e della socialite avvezza alle
occasioni mondane. Per il guardaroba di entrambe vigono soprattutto la versatilità del jersey, il
calore dell'angora, la rassicurante corposità del bouclet e del tartan scozzesi, specie nelle
combinazioni più disinvolte e contemporanee con il denim. Seguono cappotti in lana, pantaloni di
taglio agile e abiti studiati per coprire ogni esigenza di stile, dalla più formale alla più sportiva,
definiti dall'attenzione per gli accessori: una sciarpa, un collo di pelliccia. Per un total look di
estrema raffinatezza.