Bilancio e Relazioni 2012
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Bilancio e Relazioni 2012 86° ESERCIZIO IBL Banca S.p.A. Sede sociale e Direzione Generale Via di Campo Marzio, 46 — Roma Capitale Sociale int. vers. Euro 35.500.000,00 Capogruppo del Gruppo Bancario IBL Banca - Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5578 Iscritta all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 3263.1 ABI 3263.1 CAB 03200 - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Partita IVA 00897081006 — C.F. 00452550585 — C.C.I.A.A. Roma 43658 Bilancio e Relazioni 2012 86° ESERCIZIO Ricordo del dottor Vincenzo Giordano Presidente di IBL Banca e del Gruppo IBL scomparso il 30 aprile 2012 Vincenzo Giordano, uomo integerrimo e di grande umanità, era dotato di una visione moderna e di una straordinaria apertura mentale. Profondamente rispettoso delle istituzioni e del ruolo delle autorità bancarie, sostenitore della piena correttezza nei confronti della clientela, ha sempre preteso che l’osservanza delle regole e l’applicazione delle norme andasse anche oltre le prescrizioni. La trasparenza, la reputazione, la solidità, erano per Vincenzo Giordano valori assoluti e non negoziabili; l’etica e l’integrità morale prima del profitto resta uno dei suoi insegnamenti fondamentali. Sempre lucidamente consapevole delle responsabilità e dei limiti dell’azione imprenditoriale, ha agito su se stesso e trasmesso a tutta la Banca il valore della prudenza. La prudenza, intesa non come inerzia, ma come solerzia nella capacità di valutare con ponderazione le scelte da compiere e i rischi da evitare, in modo da garantire la solidità della Banca, proteggere la sua reputazione, salvaguardare i suoi dipendenti. Vincenzo Giordano era un uomo dotato di grande carisma e generosità, di una delicata sensibilità umana e di un profondo rispetto per ogni interlocutore. Anche negli ultimi anni della sua vita era sempre mosso dalla ricerca del nuovo, amava i giovani e credeva in loro, sollecitava la Banca a porre il merito e la competenza alla base delle scelte di gestione e di sviluppo del personale. Credeva nella forza dell’esempio e nel valore della formazione, auspicava un costante sviluppo della cultura bancaria per formare professionisti preparati e moderni, capaci di incarnare e rendere visibili i valori della Banca. Agiva per un’azienda compatta; amava e sollecitava il dialogo e il confronto come strumenti per l’individuazione e soluzione dei problemi, per conciliare punti di vista, per superare eventuali incomprensioni. L’attuale vertice della Banca, profondamente convinto della validità dei valori trasmessi da Vincenzo Giordano, continua a perseguirli con l’intento di mantenere la stabilità della Banca, di svilupparne le potenzialità e di continuare a garantire la serenità del suo personale. Il ricordo di lui come uomo e come Presidente continua a vivere nel cuore di tutte le persone che lavorano per IBL Banca e per il Gruppo e che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Convocazione di Assemblea Ordinaria I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea Ordinaria della IBL Banca presso la sede sociale in Roma, Via di Campo Marzio n. 46, il giorno 24 Aprile 2013 alle ore 15,30, per discutere e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO: 1. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA sull’esercizio 2012; presentazione del bilancio al 31 dicembre 2012 e delibere inserenti e conseguenti. Per l’intervento all’Assemblea valgono le disposizioni di legge e di statuto. Indice generale 7 9 47 55 149 155 ORGANI SOCIALI RELAZIONE DI GESTIONE SCHEMI DI BILANCIO NOTA INTEGRATIVA RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE Organi Sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Franco Masera VICE PRESIDENTE VICARIO Francesco Ceccobelli VICE PRESIDENTE Antonio d’Amelio AMMINISTRATORE DELEGATO Mario Giordano CONSIGLIERE Carlo d’Amelio CONSIGLIERE Vincenzo Dispinzeri* COLLEGIO SINDACALE PRESIDENTE Giuseppe Tinelli SINDACO EFFETTIVO Roberto Aguiari SINDACO EFFETTIVO Oscar Cosentini SINDACO SUPPLENTE Marco Leotta** SINDACO SUPPLENTE Vincenzo Festinese** * Nominato dall’Assemblea dei Soci del 15 maggio 2012 **Nominati dall’Assemblea dei Soci del 19 aprile 2012 Relazione di Gestione Indice A. IL MERCATO DI RIFERIMENTO I. SCENARIO MACROECONOMICO II. IL MERCATO DEL CREDITO E. PARTECIPAZIONI E RAPPORTI CON LE SOCIETA’ DEL GRUPPO F. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE G. POLITICHE DI ASSUNZIONE, GESTIONE E COPERTURA DEI RISCHI FINANZIARI I. RISCHIO DI CREDITO E AI CONSUMATORI E DELLA CESSIONE DEL QUINTO B. C. D. RISULTATI DI ESERCIZIO I. DATI DI SINTESI II. STRUTTURA ECONOMICA III. STRUTTURA PATRIMONIALE ATTIVITÀ DELLE STRUTTURE OPERATIVE I. ORGANIZZAZIONE E SISTEMI INFORMATIVI II. RISORSE UMANE III. FINANZA IV. RISK MANAGEMENT V. COMPLIANCE VI. TRASPARENZA VII. ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO POLITICHE COMMERCIALI I. IMPIEGHI II. RACCOLTA III. ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE IV. MARKETING ED ADVERTISING V. RETE TERRITORIALE II. III. TECNICHE DI ATTENUAZIONE (CRM) RISCHIO DI TASSO E RISCHIO DI LIQUIDITÀ INTERNAL CAPITAL ADEQUACY ASSESSMENT PROCESS (ICAAP) E INFORMATIVA AL PUBBLICO (PILLAR 3) H. FATTI DI RILIEVO ACCADUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO I. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE L. PROGETTO DI DESTINAZIONE DEGLI UTILI DI ESERCIZIO 12 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca A. IL MERCATO DI RIFERIMENTO I. SCENARIO MACROECONOMICO Nella seconda metà del 2012 la dinamica dell’economia globale è rimasta debole; le stime di crescita del commercio internazionale formulate dalle principali istituzioni per l’anno in corso sono state riviste al ribasso. Nelle previsioni degli analisti l’espansione del prodotto mondiale dovrebbe rafforzarsi nel 2014. Nell’area dell’euro l’attività economica ha continuato a perdere vigore nell’ultimo trimestre del 2012. Le conseguenze delle tensioni finanziarie che hanno colpito, nel corso dell’anno, alcuni paesi dell’area e gli effetti del necessario consolidamento dei bilanci pubblici si sono trasmessi anche alle economie finora ritenute più solide. L’Eurosistema ha rivisto significativamente al ribasso le previsioni di crescita per l’anno in corso. Sono molto migliorate le condizioni dei mercati finanziari, il cui deterioramento aveva finora rappresentato un ostacolo alla ripresa ciclica nell’area. I rendimenti dei titoli di Stato sono scesi nei paesi maggiormente interessati dalle tensioni; gli afflussi di capitali verso alcune delle economie più colpite dalla crisi del debito sovrano sono ripresi. I saldi sul sistema dei pagamenti TARGET2, che riflettono gli squilibri nei flussi di capitali privati nei paesi dell’area, hanno mostrato segni di aggiustamento. A questi sviluppi favorevoli hanno contribuito gli effetti dell’annuncio, in estate, delle Outright Monetary Transactions da parte della BCE e, più recentemente, le decisioni prese a livello europeo. In particolare, in novembre l’Eurogruppo ha rinnovato il sostegno alla Grecia; l’operazione del governo greco di riacquisto di titoli del proprio debito in circolazione, terminata l’11 dicembre, implica una riduzione del debito di circa dieci punti percentuali del prodotto. Inoltre, il Consiglio dei ministri economici e finanziari dei paesi dell’Unione europea ha raggiunto un accordo sull’istituzione di un meccanismo unico di vigilanza bancaria, volto a impedire il circolo vizioso tra debito sovrano e condizioni del sistema bancario. Questi progressi sono stati resi possibili dalla credibilità acquisita dall’azione dei governi nazionali. Le condizioni sui mercati restano però incerte; va confermato l’impegno a proseguire nell’adozione delle misure necessarie a garantire la coesione dell’Unione. Il miglioramento dei mercati del debito sovrano si è riflesso positivamente sulle condizioni monetarie e finanziarie nei paesi interessati dalle tensioni. Persistono tuttavia divari nei tassi bancari attivi, che riflettono sia i ritardi con cui le variazioni delle quotazioni dei titoli di Stato si trasmettono alle condizioni del mercato del credito, sia l’effetto dello sfavorevole quadro congiunturale sul merito di credito della clientela bancaria. In Italia e in Spagna il costo medio di finanziamento di famiglie, imprese e intermediari finanziari in ottobre era ancora superiore di circa 110 punti base a quello osservato nei paesi dell’area meno colpiti dalla crisi. Nel nostro paese la domanda interna non ha ancora raggiunto un punto di svolta. Secondo gli indicatori congiunturali la dinamica del PIL è stata negativa anche nel quarto trimestre del 2012 e rimarrebbe debole in quello in corso. Sono tuttavia emersi lievi segnali di stabilizzazione; si è arrestata la prolungata fase di deterioramento dei giudizi delle imprese sulle prospettive dell’economia. Gli effetti della recessione non si sono finora riflessi in una caduta dell’occupazione, ma hanno determinato soprattutto un maggiore ricorso alla cassa integrazione guadagni e un aumento delle persone in cerca di lavoro che ha spinto verso l’alto il tasso di disoccupazione, in particolare quello giovanile. Nel terzo trimestre del 2012 quest’ultimo era superiore di oltre sei punti percentuali rispetto a un anno prima. RELAZIONE DI GESTIONE 13 Il graduale calo dell’inflazione al consumo negli ultimi mesi (al 2,3% in dicembre) riflette in larga parte l’allentamento delle spinte provenienti dalle quotazioni petrolifere e l’esaurirsi dell’impatto delle manovre sulle imposte indirette varate nell’autunno del 2011. La debolezza della domanda e le minori pressioni dal lato dei costi dovrebbero continuare a moderare la crescita dei prezzi nel 2013. Le condizioni del credito hanno beneficiato, nel corso dell’anno, della graduale rimozione dei vincoli di liquidità che gravavano sulle banche italiane, anche grazie alle politiche attuate dall’Eurosistema. L’offerta di finanziamenti è tuttavia ancora frenata dall’elevato rischio percepito dagli intermediari, in relazione agli effetti della recessione sui bilanci delle imprese. I crediti deteriorati sono aumentati in misura significativa. Emergono però segnali positivi. La raccolta al dettaglio è in crescita, le condizioni di liquidità sono migliorate, alcuni intermediari sono tornati a emettere sui mercati all’ingrosso. Si può stimare che nel 2012 il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche, al netto delle dismissioni e dei prestiti dello European Financial Stability Facility, si sia collocato intorno al 3 per cento del PIL, contro il 3,9 del 2011. Nonostante la debolezza congiunturale, le manovre approvate nel secondo semestre del 2011 consentiranno di migliorare ulteriormente i saldi di finanza pubblica nel biennio 2013-14. Il rapporto tra debito pubblico e PIL inizierebbe a scendere nel 2014, grazie all’ulteriore aumento dell’avanzo primario e alla ripresa dell’attività. Lo scenario prefigura tuttavia un ritorno alla crescita del PIL nella seconda metà dell’anno 2013, sia pure su ritmi modesti e con ampi margini di incertezza. La svolta ciclica sarebbe resa possibile dalla graduale ripresa degli investimenti, a seguito della normalizzazione delle condizioni di finanziamento e del recupero della domanda nell’area dell’euro, nonché del parziale miglioramento del clima di fiducia. In tale quadro la dinamica del prodotto interno lordo resterebbe comunque negativa nella media del 2013 e tornerebbe lievemente positiva nel 2014. I maggiori fattori di rischio al ribasso sono legati all’andamento della domanda interna e alle condizioni del credito: il ritorno a tassi positivi di accumulazione potrebbe essere ritardato da un’evoluzione meno favorevole delle aspettative delle imprese; gli effetti sull’attività delle banche del deterioramento dei bilanci bancari e dell’accresciuta rischiosità della clientela potrebbero essere più persistenti. Un’evoluzione più positiva potrebbe invece derivare da un ulteriore rafforzamento delle prospettive per l’area dell’euro. Requisiti indispensabili per un ritorno alla crescita sono il continuo miglioramento dell’offerta di credito, condizioni favorevoli sui mercati dei titoli di Stato e un recupero della fiducia che consenta di riavviare gli investimenti. II. IL MERCATO DEL CREDITO AI CONSUMATORI E DELLA CESSIONE DEL QUINTO Nel corso del 2012 il trend di rallentamento del credito alle famiglie, già in atto dal 2011, si è rafforzato. Tutti gli indicatori congiunturali testimoniano la marcata debolezza del comparto che, in una fase caratterizzata da elementi di forte criticità per le famiglie e per gli operatori, si sta manifestando in misura ancora più intensa rispetto a quanto evidenziato durante la recessione del 2009. Le famiglie italiane, infatti, in un contesto caratterizzato da criticità sul mercato del lavoro, da un reddito reale disponibile in contrazione e da forte incertezza degli scenari macroeconomici, hanno evidenziato un tendenziale clima di sfiducia limitando i propri consumi e riducendo l’accensione di nuovi finanziamenti. Tali effetti si sono manifestati in una marcata contrazione dei flussi di nuovi finanziamenti sia nel comparto del credito al consumo, specchio della riduzione dei consumi durevoli, ovvero quelli più frequentemente oggetto di finanziamento da parte delle famiglie, sia nel comparto dei mutui immobiliari. Nel comparto del credito al consumo si è assistito ad una decisa contrazione dei flussi (-11,7%, rispetto al 2011 - dati Assofin), con un trend in deciso peggioramento delle forme tecniche destinate a finanziare gli acquisti dei beni e servizi a maggior valore. Diversamente, hanno mostrato una relativa 14 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca tenuta i finanziamenti a sostegno di consumi di importo più contenuto, come quelli veicolati dalle carte rateali/opzione e gli altri finanziamenti finalizzati, che prevedono piani di rimborso meno impegnativi. Nello specifico comparto della cessione del quinto la contrazione è stata quasi del 10%. In tale contesto è proseguita la tendenza verso la multicanalità, evidenziata da un ruolo crescente della distribuzione diretta attraverso la rete degli sportelli delle banche generaliste e degli operatori specializzati. Il perdurare della crisi occupazionale e l’ulteriore contrazione del reddito reale disponibile rappresentano elementi di disagio economico per una parte più consistente di famiglie. Sul fronte della rischiosità, nel corso del 2012 si assiste ad un progressivo peggioramento della qualità del credito, sia nei mutui immobiliari che nei prestiti al consumo. Nei prossimi anni l’evoluzione dello scenario macroeconomico e finanziario è attesa in progressivo ma debole miglioramento. La ripresa è rinviata al 2014 e risulterà modesta e influenzata dallo scioglimento di alcuni nodi cruciali. Lo scenario di previsione per l’economia italiana è infatti condizionato dalla politica di aggiustamento dei conti pubblici, che resta impegnata a conseguire il pareggio in termini strutturali nel 2013 e la realizzazione degli obiettivi del fiscal compact entro il 2015. Il percorso potrà però rivelarsi piuttosto accidentato sia per il contesto politico interno sia per quello economico internazionale e dunque per l’incertezza sull’intensità e i tempi di rientro della crisi del debito sovrano. In tale scenario, l’evoluzione del credito alle famiglie si manterrà debole pur se in lieve miglioramento. La domanda delle famiglie potrà mostrare solo una modesta ripresa, scontando la lunga fase di bassa crescita economica e la criticità delle condizioni finanziarie delle famiglie che determineranno scelte di investimento e di ricorso al credito ancora caute. Le politiche di offerta continueranno a essere selettive, in linea con l’esigenza di tenere sotto controllo il rischio, coprire i costi della raccolta che rimarranno strutturalmente più elevati rispetto al passato, e mantenere adeguati livelli di patrimonializzazione. Il tema del funding e del rafforzamento patrimoniale, in particolare, continueranno ad assumere rilevanza cruciale per l’operatività, soprattutto in un contesto di rinnovata attenzione alla rischiosità della clientela per effetto delle deboli prospettive economiche da un lato e dei richiami delle autorità di vigilanza dall’altro. La dinamica della componente di spesa legata ai prodotti finanziabili rimarrà debole frenando la domanda potenziale del credito al consumo, la cui ripresa sarà rimandata al 2014 e rimarrà modesta. E’ indubbio che nel breve periodo lo sviluppo del credito alle famiglie è fortemente condizionato dall’evoluzione macroeconomica che determina i comportamenti lato offerta e lato domanda. La dinamica del mercato del credito si conferma prociclica, in particolare in Italia, dove si registra un ricorso delle famiglie al credito tradizionalmente prudente, confermato dai tassi di indebitamento che non hanno mai raggiunto livelli preoccupanti, neanche dopo il 2008. Le modalità e i canali distributivi sono sempre più orientati verso una “multicanalità integrata e intelligente” dove si ha un’attenzione crescente al reale valore generato da tutte le tipologie di canale, non ultimi i canali virtuali. Sembrano destinati a tramontare i modelli distributivi volti a massimizzare unicamente i volumi di credito senza tenere conto dell’effettiva capacità di contribuzione economica e dei rischi reputazionali. Infine, una riflessione è rivolta al product mix e all’impostazione del rapporto con la clientela, dove si sviluppano e coesistono filosofie industriali, focalizzate su efficienza, rapidità e snellezza dei modelli di servizio, e filosofie più relazionali, focalizzate sullo sviluppo del rapporto di clientela, sui canali fisici e sulla diversificazione della gamma di servizi offerti. 15 RELAZIONE DI GESTIONE Prodotto Prestiti Personali Prestiti Finalizzati Revolving Carte Ratail/Opzione Cessione del Quinto Totale 2012 17.080.143 13.688.662 174.388 13.064.163 4.067.393 48.074.749 Cessione del Quinto Dipendenti Pubblici Dipendenti Privati Pensionati Totale 2012 1.562.664 806.712 1.698.017 4.067.393 Flusso Erogazioni (migliaia di euro) % 2011 Var. 2011 35,5% 19.849.835 -14,0% 28,5% 15.824.162 -13,5% 0,4% 404.895 -56,9% 27,2% 11.152.242 17,1% 8,5% 4.506.586 -9,7% 100,0% 51.737.720 -7,1% % 38,4% 19,8% 41,7% 100,0% 2011 1.782.990 912.466 1.811.130 4.506.586 2012 1.471.369 3.454.606 91.585 141.335.059 238.511 146.591.130 Numero Operazioni 2011 Var. 2011 1.634.083 -10,0% 3.711.462 -6,9% 103.404 -11,4% 116.928.731 20,9% 267.181 -10,7% 122.644.861 19,52% Var. 2011 -12,4% -11,6% -6,2% -9,7% Fonte: Assofin Osservatorio mensile sul credito al consumo 2012 Nell’ambito di tale scenario macroeconomico e finanziario la banca si è posizionata nel corso del 2012 al secondo posto a livello nazionale in termini di nuove erogazioni, con 533 milioni di euro per operazioni di cessione del quinto dello stipendio e delegazioni di pagamento. Ciò ha permesso di raggiungere una quota di mercato, nel ranking dei flussi erogati, del 13%. Con riferimento, invece, allo stock dei crediti in essere la banca si posiziona all’ottavo posto con una percentuale di mercato pari a circa il 5%, grazie ad un portafoglio crediti di circa 890 milioni di euro su un totale di mercato di 17.870 milioni di euro. 16 B. BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca RISULTATI DI ESERCIZIO Signori Azionisti, il bilancio al 31.12.2012 chiude con un risultato ante imposte pari a 11,880 milioni di euro che al netto delle imposte di esercizio, pari a 4,223 milioni di euro, dà un risultato netto di 7,657 milioni di euro. L’anno appena concluso ha visto la banca conseguire un risultato estremamente significativo anche alla luce del cambiamento strutturale delle strategie industriali che il Gruppo ha dovuto operare in corso d’opera in conseguenza dell’evoluzione del contesto macroeconomico conseguente, anche e non solo, alla crisi finanziaria che ha investito i mercati internazionali nell’ultimo biennio, al fine di continuare nel sentiero di crescita ed espansione precedentemente intrapreso pur nell’ambito di un percorso di sviluppo equilibrato. Nel corso dell’ultimo biennio si è assistito infatti nell’ambito del settore della cessione del quinto ad una profonda e radicale rivoluzione del mercato. Il cambiamento, che ha interessato, e in buona parte danneggiato, in maniera trasversale tutti gli operatori nonché i loro diversi modelli di business, ha purtroppo parzialmente coinvolto anche la banca sebbene la stessa risultasse dotata, unico operatore del settore, di un modello industriale più prossimo a quello “bancario”. Se da un punto di vista commerciale il modello di business del Gruppo è risultato alla fine vincente, la crisi del settore è sopraggiunta proprio nel mezzo di un percorso evolutivo che il Gruppo stesso aveva da tempo intrapreso al fine di incrementare gradualmente, attraverso l’autofinanziamento, il proprio patrimonio ad un livello tale da assicurare, grazie al mantenimento di un adeguato importo di crediti in portafoglio, una congrua marginalità del conto economico. In tal senso la banca aveva ridotto nel corso degli ultimi esercizi proporzionalmente la quota annua di crediti oggetto di cessione pro soluto, in coerenza con la crescita del proprio patrimonio di vigilanza. Ciò aveva permesso di ridurre gradualmente nel conto economico il peso della quota relativa ai ricavi derivanti dalle operazioni straordinarie di cessione a favore di un progressivo incremento del margine di interesse assicurato dai crediti rimasti in portafoglio. Il venir meno sul mercato di potenziali acquirenti di crediti, quale primaria conseguenza della crisi del settore della cessione del quinto, ha quindi imposto al Gruppo un immediato stop a tale processo e conseguentemente, al fine di continuare a mantenere adeguati livelli di performance, di trovare in tempi brevi soluzioni strategiche alternative. In tal senso il Gruppo si è dimostrato prontamente reattivo riuscendo a individuare, in corso d’opera, nuove linee di governo di medio e lungo periodo, così come delineate nell’ambito del piano industriale 2012-2016, che permetteranno alla banca di concludere in soli due esercizi, il percorso evolutivo verso il raggiungimento completo del nuovo modello di profittabilità a suo tempo avviato. Più in particolare le principali direttive individuate dalla banca stanno consentendo di soddisfare le esigenze di consolidamento della dotazione patrimoniale, di conseguire efficacemente gli obiettivi commerciali prefissati, di assicurare nuove opportunità di funding e, non meno importante, di garantire un adeguato miglioramento degli strumenti organizzativi e tecnologici a presidio del business e dei rischi. Infatti il raggiungimento degli obiettivi commerciali e di business previsti per il quinquennio coperto dal piano industriale 2012-2016, presuppone per il Gruppo la necessità di operare un correlato ampliamento degli strumenti di funding e delle relative masse amministrate. Nell’ambito del processo di rafforzamento patrimoniale posto in essere la banca ha beneficiato di un aumento di capitale per un importo di 30 milioni di euro, di cui 23 milioni di euro sottoscritti nel mese di ottobre 2012 ed i restanti 7 milioni euro da sottoscrivere entro il 31 maggio 2013. A conferma di tale strategia di potenziamento patrimoniale la banca ha emesso nel corso del mese di RELAZIONE DI GESTIONE 17 dicembre nuovi prestiti subordinati per un ammontare di 14,7 milioni di euro, che unitamente ai prestiti già in essere, al netto dei rimborsi dell’anno, sono computati nel patrimonio di vigilanza per un importo complessivo di 29,7 milioni di euro (patrimonio supplementare). Nella tabella che segue sono riportati dati di sintesi e alcuni indicatori di performance economici, finanziari e di produttività, raffrontati con l’anno precedente. Nell’analisi di tali dati si deve tener conto dell’impatto sul risultato di esercizio della presenza nel 2011 di un dividendo pari a 11,1 milioni di euro (a fronte di 2,5 milioni di euro nel 2012) e dell’aumento di capitale effettuato nell’esercizio appena concluso per 23 milioni di euro, con conseguente riduzione, a parità di condizioni, del ROE. Analizzando i dati di sintesi emerge come il risultato netto conseguito ha determinato un livello del ROE pari al 13,57%. Risultano positivi gli altri indici di redditività e di produttività ed in miglioramento rispetto all’anno precedente. Il ROA invece, pari allo 0,42% è influenzato dal notevole incremento degli attivi di bilancio, conseguenti alla suddetta variazione del modello di business. I dati economici mostrano che al risultato positivo conseguito nell’esercizio hanno contribuito tutte le voci che compongono il margine di intermediazione, aumentato complessivamente di 1,8 milioni di euro, pari al 4,1%. In particolare il margine di interesse è aumentato di 3,8 milioni di euro (pari al 55,2%), le commissioni nette risultato superiori di 3,1 milioni di euro (pari al 14,2%), sono presenti dividendi dalla controllata IBL Family per 2,5 milioni di euro e utili da cessione di titoli disponibili per la vendita per 6,7 milioni di euro, mentre non sono presenti utili da cessione crediti per effetto di cambiamenti strategici della banca nella gestione dei propri crediti in portafoglio. Il presente bilancio è stato redatto, in ottemperanza alla legge n. 306/03 ed alle successive disposizioni emanate dall’Organo di Vigilanza, secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS ed è sottoposto a revisione legale ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 39/2010 da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA. 18 I. BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca DATI DI SINTESI migliaia di euro Dati patrimoniali 31.12.2012 Totale attivo di bilancio Impieghi verso clientela per cassa Garanzie rilasciate ed impegni Immobilizzazioni materiali e immateriali Partecipazioni Titoli di debito Raccolta da clientela Crediti verso banche (saldo netto) Patrimonio netto Patrimonio di vigilanza di base Patrimonio di vigilanza supplementare Patrimonio di vigilanza 1.815.591 1.059.896 2.827 9.884 1.137 321.759 1.410.893 42.770 64.101 62.414 29.781 92.195 Dati economici 31.12.2012 Margine di interesse Commissioni nette Utili da cessione crediti Margine di intermediazione Ricavi operativi Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti ed attività Spese per il personale Altre spese amministrative e oneri di gestione Rettifiche di valore su attività materiale ed immateriali Utile lordo dell'operatività corrente Imposte di esercizio Utile netto di esercizio Dati di struttura Dipendenti medi Dipendenti a fine anno Filiali Indici di redditività ROE (Return on Equity) ROA (Return on Asset) EM (Equity Multipler) PM (Profit Margin) Spese per il personale/margine di intermediazione Altre spese amministrative/margine di intermediazione Cost income Utile dell'operatività corrente/margine di intermediazione Imposte di esercizio/utile lordo Indici di produttività Margine di intermediazione/dipendenti medi Utile lordo/dipedenti medi Indici di rischiosità del credito Attività deteriorate/Impieghi per cassa verso clientela Rettifiche di valore nette su crediti/Impieghi per cassa verso clientela Indici di adeguatezza patrimoniale Tier 1 capital ratio Total capital ratio LEGENDA ROE = Utile Netto/Patrimonio Netto ROA = Utile Netto/Totale Attivo di Bilancio EM = Totale Attivo di Bilancio/Patrimonio Netto PM = Ricavi Operativi/Utile Netto 10.770 25.089 6.466 45.071 122.186 (2.080) 15.111 15.182 818 11.880 4.223 7.657 31.12.2012 263 270 18 31.12.2012 13,57% 0,42% 28,32 15,96 33,53% 33,68% 67,21% 26,36% 35,55% 31.12.2012 171,37 45,17 31.12.2012 0,00% 0,20% 31.12.2012 9,09% 13,42% 31.12.2011 Variazione % 818.296 551.985 2.083 10.142 1.137 93.545 525.969 (63.701) 32.336 32.897 16.449 49.346 121,9% 92,0% 35,7% -2,5% 0,0% 244,0% 168,2% -167,1% 98,2% 89,7% 81,1% 86,8% 31.12.2011 Variazione % 6.939 21.971 3.808 43.314 101.268 (551) 15.069 13.546 744 13.404 2.229 11.176 55,2% 14,2% 69,8% 4,1% 20,7% 277,4% 0,3% 12,1% 9,9% -11,4% 89,5% -31,5% 31.12.2011 Variazione % 236 248 17 11,4% 8,9% 5,9% 31.12.2011 Variazione % 52,81% 1,37% 25,31 9,06 34,79% 31,27% 66,06% 30,95% 16,63% -74,3% -69,1% 11,9% 76,1% -3,6% 7,7% 1,7% -14,8% 113,8% 31.12.2011 Variazione % 183,54 56,80 -6,6% -20,5% 31.12.2011 Variazione % 1,58% 0,10% n.d. 96,6% 31.12.2011 Variazione % 7,98% 11,97% 13,8% 12,1% 19 RELAZIONE DI GESTIONE II. STRUTTURA ECONOMICA Margine di Interesse Il margine di interesse risulta pari a 10,8 milioni di euro ed evidenzia un incremento rispetto all’anno precedente di circa 3,8 milioni di euro, dato da maggiori interessi attivi per 23,4 milioni di euro e maggiori interessi passivi per 19,6 milioni di euro. Nel dettaglio, dal lato degli impieghi il mantenimento dei crediti negli attivi della banca, consentito dal rafforzamento patrimoniale e dall’incremento della raccolta, ha comportato la maturazione di interessi attivi per circa 37,4 milioni di euro (superiori all’anno precedente per circa 16,1 milioni di euro), mentre l’impiego della liquidità in eccesso nel portafoglio titoli ha generato interessi attivi per circa 7,9 milioni di euro (superiori all’anno precedente per circa 5,3 milioni di euro). Infine, i crediti verso banche hanno generato interessi attivi per circa 3 milioni di euro. Dal lato della raccolta l’operazione di auto cartolarizzazione e la conseguente sottoscrizione dei titoli ABS, hanno permesso di incrementare la partecipazione della banca alle operazioni di rifinanziamento presso la BCE e presso altre istituzioni finanziarie e di accedere al mercato MTS repo, con conseguente attenuazione dei tassi medi della raccolta. Nel complesso quindi l’incremento degli interessi passivi è correlato principalmente all’incremento dei volumi e solo in minor parte a quello dei tassi passivi. Migliaia di euro Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse 31.12.2012 48.517 (37.747) 10.770 31.12.2011 25.132 (18.193) 6.939 Commissioni Nette Le commissioni nette risultano pari a 25,1 milioni di euro, con un incremento rispetto al precedente esercizio di circa 3,1 milioni di euro. Nella voce commissioni attive sono ricompresi tra l’altro: le commissioni relative ai finanziamenti erogati alla clientela; i compensi provvigionali per l’attività di intermediazione nel collocamento dei prodotti di terzi; il recupero dei compensi provvigionali pagati dalla banca alla rete di vendita; altre commissioni di varia natura. Nella voce commissioni passive sono ricompresi tra l’altro: i compensi provvigionali pagati dalla banca alla rete di vendita indiretta; le commissioni e le spese liquidate alle controparti bancarie; i premi per polizze assicurative sui finanziamenti. I principali scostamenti del saldo delle commissioni nette (incrementato di circa 3,1 milioni di euro) rispetto all’esercizio precedente sono dovuti a: maggiori commissioni attive da clientela per circa 6,7 milioni di euro, in relazione all’incremento della produzione; minori commissioni da intermediazione di prodotti di terzi e attività di servicing per circa 1,6 milioni di euro; maggiori commissioni passive per premi per polizze assicurative per circa 2 milioni di euro. Migliaia di euro Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette 31.12.2012 64.457 (39.368) 25.089 31.12.2011 61.732 (39.761) 21.971 20 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca Margine di Intermediazione Il margine di intermediazione, dato dalla somma del margine di interesse, delle commissioni nette, dei dividendi, del risultato dell’attività di copertura e dell’utile da cessione crediti e titoli, risulta pari a 45,1 milioni di euro. Da un punto di vista operativo la banca ha registrato, rispetto al precedente esercizio, un incremento del proprio margine di intermediazione di circa 1,7 milioni di euro, derivante da un incremento del margine di interesse (circa 3,8 milioni di euro), delle commissioni nette (circa 3,1 milioni di euro), dal risultato netto dell’attività di copertura e dall’utile da cessione di crediti e di attività finanziarie (circa 3,4 milioni di euro) e da dividendi percepiti dalla partecipata IBL Family inferiori rispetto all’anno precedente (circa - 8,6 milioni di euro). In particolare, nell’ambito della gestione della liquidità e del proprio portafoglio titoli, la banca ha saputo cogliere alcune opportunità legate alla variazione dello spread sui titoli di stato, che hanno consentito di conseguire un utile da cessione titoli pari a 6,7 milioni di euro. Migliaia di euro Margine di interesse Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attività di copertura Utili (perdite) da cessione o riacquisto a) crediti d) attività finanziarie disponibili per la vendita 31.12.2012 10.770 25.089 2.511 235 6.467 (220) 6.687 Margine di intermediazione 31.12.2011 6.939 21.971 11.105 (508) 3.808 3.729 79 45.072 43.315 Risultato Netto della Gestione Finanziaria Il risultato netto della gestione finanziaria, dato dalla somma del margine di intermediazione e delle rettifiche di valore su crediti, presenta un saldo positivo pari a 43 milioni di euro, in linea con il risultato dell’esercizio precedente. Le rettifiche di valore accolgono il saldo netto delle svalutazioni e delle rivalutazioni del portafoglio crediti della banca e delle perdite su crediti. In particolare, sono state effettuate nell’esercizio svalutazioni analitiche nette di crediti deteriorati (sofferenze, incagli e sconfini), passaggi a perdita per finanziamenti non più recuperabili e svalutazioni di portafoglio (forfettarie) di posizioni in bonis per complessivi 2,1 milioni di euro. Migliaia di euro Margine di intermediazione Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti Risultato netto della gestione finanziaria 31.12.2012 45.072 (2.080) (2.080) 31.12.2011 43.314 (551) (551) 42.992 42.763 Costi Operativi I costi operativi, dati dalla somma delle spese amministrative, delle rettifiche di valore su immobilizzazioni e degli altri proventi e oneri di gestione, ammontano a 31,1 milioni di euro, con un incremento rispetto al precedente esercizio (circa 1,8 milioni di euro, pari al 6%). Tenuto conto della crescita dimensionale della banca, il dato evidenzia il successo delle nuove policy di spending review e di tipo organizzativo poste in essere dalla banca nel corso dell’esercizio appena concluso, che hanno permesso un miglioramento e una razionalizzazione dei processi operativi interni; al netto degli oneri relativi all’operazione di auto cartolarizzazione (circa 1,3 milioni di euro) le altre spese amministrative risultano, infatti, sostanzialmente in linea all’anno precedente. Il costo del personale che comprende, come previsto dalle normative regolamentari, anche i compensi 21 RELAZIONE DI GESTIONE del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, al 31 dicembre 2012 è pari a 15,1 milioni di euro e risulta sostanzialmente in linea con l’anno precedente. Le altre spese amministrative risultano pari a 14,5 milioni di euro. Migliaia di euro Spese amministrative a) spese per il personale b) altre spese amministrative Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi 31.12.2012 (29.640) (15.111) (14.529) 31.12.2011 (28.532) (15.069) (13.463) (710) (108) (654) (31.111) (642) (102) (83) (29.359) Risultato dell’esercizio Il risultato d’esercizio risulta pari a 7,7 milioni di euro, al netto di imposte per 4,2 milioni di euro. Le imposte rappresentano il 35,55% del risultato lordo, pari a 11,9 milioni di euro, e comprendono sia l’onere corrente che quello differito attivo e passivo, dovuto alle differenze temporanee tra il valore fiscale e civilistico delle attività e passività della banca. Migliaia di euro Risultato netto della gestione finanziaria Costi operativi Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente Utile (perdita) d'esercizio III. 31.12.2012 42.992 (31.111) 11.880 (4.223) 7.657 31.12.2011 42.764 (29.359) 13.405 (2.229) 11.177 STRUTTURA PATRIMONIALE Le dinamiche e i saldi di fine anno delle principali poste patrimoniali, con particolare riferimento alle fonti di finanziamento e agli impieghi, hanno subito sostanziali variazioni rispetto all’anno precedente e sono fortemente influenzate da alcuni fattori di carattere strategico e gestionale già delineati nel precedente esercizio e rafforzati in quello appena concluso. In maniera rilevante ha inciso l’operazione di auto cartolarizzazione, che, supportata dal rafforzamento patrimoniale, ha consentito da un lato di mantenere i crediti in portafoglio e dall’altro di accedere a nuove forme di raccolta. Crediti I crediti verso banche al 31 dicembre 2012 risultano pari a 255,1 milioni di euro, superiori rispetto all’esercizio precedente per circa 151,3 milioni di euro; rientrano, inoltre, in questa voce i depositi di collateral a garanzia dei derivati a copertura del tasso di interesse su crediti e titoli di debito e delle operazioni repo con Cassa Compensazione e Garanzia. I crediti verso clientela al 31 dicembre 2012 ammontano complessivamente a 1.060 milioni di euro e sono costituiti da: crediti nella forma tecnica della cessione del quinto dello stipendio/pensione e delegazione di pagamento per 885,7 milioni di euro; conti correnti per 1,7 milioni di euro; pronti contro termine attivi per 169 milioni di euro con controparti istituzionali sul mercato MMF repo; altre forme di finanziamento residuali per 3,6 milioni di euro. In particolare i crediti per cessione del quinto, la cui erogazione rappresenta il core business della 22 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca banca, risultano superiori all’esercizio precedente per circa 333 milioni di euro, pari al 60%. Tale incremento risulta in linea con i piani strategici della banca ed in armonia con il rafforzamento patrimoniale del Gruppo. Crediti in sofferenza Le sofferenze nette a fine anno ammontano a circa 137 mila euro, dopo svalutazioni analitiche per 973 mila euro. Il rapporto sofferenze lorde/impieghi per cassa verso clientela è risultato pari allo 0,1% (0,21% nel 2011). Crediti incagliati e sconfini maggiori di 90 giorni Gli incagli netti per cassa ammontano a fine esercizio a 12,7 milioni di euro, dopo svalutazioni analitiche per 832 mila euro, mentre gli sconfini maggiori di 90 giorni sono pari a 16,3 milioni di euro e svalutati per 87 mila euro. Prosegue, in questo comparto, la rigorosa ed incisiva politica di monitoraggio dei rischi di credito. Migliaia di euro Crediti verso banche Crediti verso clientela 31.12.2012 255.063 1.059.896 31.12.2011 103.730 551.985 Portafoglio titoli Il portafoglio titoli della banca al 31 dicembre 2012 ammonta a complessivi 321,8 milioni di euro e di questi 251,5 milioni di euro sono classificati tra le attività disponibili per la vendita e 70,3 milioni di euro tra le attività detenute fino alla scadenza. In coerenza con le strategie finanziare delineate nel piano industriale e le policy di rischio della banca, il portafoglio è composto quasi esclusivamente da titoli di stato italiani ed in via residuale da titoli di debito e di capitale di primarie controparti bancarie. I titoli di proprietà disponibili per la vendita hanno una vita media residua di circa due anni e mezzo e sono coperti dal rischio di oscillazione del tasso di interesse da derivati IRS. Migliaia di euro Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 31.12.2012 251.508 70.251 31.12.2011 40.374 53.171 Derivati di copertura I contratti derivati in essere al 31 dicembre 2012 sono stati stipulati al fine di ridurre l’esposizione della banca al rischio di tasso di interesse (fair value hedge). Si tratta di interest rate swap a copertura del portafoglio crediti e del portafoglio titoli per la parte a tasso fisso. Nel complesso il fair value dei derivati risulta negativo per 34,1 milioni di euro; risultato imputabile all’andamento decrescente dei tassi di interesse di mercato. La voce “adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica” accoglie la variazione di fair value, connessa al rischio coperto, del portafoglio crediti, che risulta valorizzato al costo ammortizzato, nella voce crediti. I titoli dell’attivo coperti sono invece rilevati al fair value nelle specifiche voci di stato patrimoniale, trattandosi di coperture specifiche. Migliaia di euro Derivati di copertura (attivo) Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) Derivati di copertura (passivo) 31.12.2012 32.040 31.12.2011 67 17.886 34.070 18.489 23 RELAZIONE DI GESTIONE Partecipazioni La voce partecipazioni non ha subito movimentazioni rispetto al precedente esercizio e risulta così composta: partecipazione del 100% nella società IBL Family SpA per 637 mila euro; partecipazione del 50% nella società IBL Partners SpA per 500 mila euro. La società IBL Family SpA è stata acquisita ad aprile 2008, al costo di un milione di euro. Ad ottobre 2008 sono state oggetto di trasferimento in capo alla banca sei filiali della controllata, con conseguente scorporo del relativo avviamento, per 417 mila euro. A settembre 2009, la banca ha rilevato da Citifin le quote di capitale sociale derivanti dall’operazione di conferimento del ramo d’azienda, per un importo pari a 54 mila euro, a valore nominale. Al 31 dicembre 2012 il valore di bilancio della partecipazione è rimasti invariato e pari a 637 mila euro. La società IBL Partners SpA (ex Family Five SpA) è stata costituita ad ottobre 2008, ha un capitale sociale di 1 milione di euro, di cui 500 mila euro detenuto dalla banca e 500 mila dalla IBL Family SpA. Al 31 dicembre 2012 il valore di bilancio della partecipazione è rimasto invariato e pari a 500 mila euro. Migliaia di euro Partecipazioni 31.12.2012 1.137 31.12.2011 1.137 Immobilizzazioni materiali e immateriali Le attività materiali, pari a fine esercizio a 8,9 milioni di euro, non hanno subito variazioni di rilievo. La relativa movimentazione è correlata all’ordinaria operatività della banca. Migliaia di euro Attività materiali Attività immateriali di cui: avviamento 31.12.2012 8.896 988 789 31.12.2011 9.094 1.048 772 Attività fiscali Le attività fiscali, pari a 3 milioni di euro, sono costituite prevalentemente da imposte correnti, composte per la maggior parte dagli acconti di imposte dirette versati dalla banca nel corso dell’esercizio. Le attività fiscali correnti accolgono anche gli acconti per IRES delle società controllate, che per effetto dell’adesione al consolidato fiscale sono stati versati dalla banca, in qualità di consolidante. Migliaia di euro Attività fiscali a) correnti b) anticipate 31.12.2012 2.919 2.540 379 31.12.2011 4.513 3.619 894 Altre attività Le altre attività ammontano a 132,8 milioni di euro. L’incremento rispetto al precedente esercizio (97,6 milioni di euro) è imputabile a varie componenti tra cui la voce più rilevante è costituita da poste attive relative alle due operazioni di auto-cartolarizzazione. Più in particolare la voce più significativa deriva dal versamento alla società veicolo delle “commissioni di gestione” relative ai crediti ceduti che contrattualmente sono oggetto di ristoro alla clientela, per la quota maturanda, nel caso di estinzione anticipata del rapporto e che ammontano a 46,4 milioni di euro. Tale credito viene rimborsato dalla società veicolo mensilmente alla banca prorata temporis secondo quanto indicato nel piano di ammortamento contrattuale dei singoli crediti ceduti. Si rileva poi il fisiologico incremento dei risconti attivi relativi ai costi delle polizze impiego e vita sulle operazioni di finanziamento per cessione del quinto e delegazioni di opagamento, il cui ammontare si incrementa con le nuove erogazioni. 24 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca Migliaia di euro Altre attività 31.12.2012 132.780 31.12.2011 35.189 Debiti verso banche I debiti verso banche al 31 dicembre 2012 risultano pari a 212,3 milioni di euro, con un incremento di circa 44,9 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. In particolare il saldo è costituito quasi esclusivamente (210 milioni di euro) da operazioni di rifinanziamento presso la BCE. Nel dettaglio, il rifinanziamento in BCE è composto per 110 milioni di euro dalla partecipazione al LTRO (operazione di rifinanziamento straordinaria triennale) e per 100 milioni di euro da operazioni di rifinanziamento a breve termine. Migliaia di euro 31.12.2012 212.293 Debiti verso banche 31.12.2011 167.430 Debiti verso clientela e titoli in circolazione I debiti verso clientela, pari a 1.381 milioni di euro, sono costituiti dalla raccolta della banca sul mercato retail e da operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MMF repo con controparti istituzionali. Nel dettaglio la raccolta da clientela ordinaria risulta pari a 664,4 milioni di euro, di cui 378,9 milioni di euro per depositi vincolati, con un incremento rispetto al precedente esercizio di circa 156,7 milioni di euro (+ 31%). Le operazioni in pronti contro termine sul mercato MMF repo sono invece pari a 717,6 milioni di euro. I titoli in circolazione ammontano a 29,9 milioni di euro e sono costituiti quasi esclusivamente da prestiti obbligazionari subordinati. La movimentazione rispetto al precedente esercizio è dovuta al rimborso di 3 milioni di euro dei prestiti in essere l’anno precedente e a tre emissioni a dicembre 2012 per complessivi 14,7 milioni di euro. I tre prestiti emessi hanno tutti durata cinque anni e tasso variabile. Migliaia di euro Debiti verso clientela Titoli in circolazione 31.12.2012 1.380.984 29.909 31.12.2011 506.675 19.294 Passività fiscali Le passività fiscali, pari a 4,8 milioni di euro, sono costituite dalle imposte dirette di competenza dell’esercizio e dalle imposte differite derivanti da differenze temporanee tra utile lordo di bilancio e base imponibile fiscale. Le passività fiscali correnti accolgono anche il debito per IRES delle società controllate, che per effetto dell’adesione al consolidato fiscale sarà versato dalla banca, in qualità di consolidante. Migliaia di euro Passività fiscali a) correnti b) differite 31.12.2012 4.775 4.526 249 31.12.2011 2.627 2.423 204 Altre passività Il saldo delle altre passività risulta pari a 88,6 milioni di euro. Le altre passività sono costituite principalmente da: risconti passivi, per 40 milioni di euro, per commissioni sui finanziamenti per cessioni del quinto dello stipendio e prestiti con delega, non ricompresi nel costo ammortizzato e ristorabili alla clientela per la quota non maturata in caso di estinzione anticipata del rapporto; 25 RELAZIONE DI GESTIONE risconti passivi di commissioni di gestione su finanziamenti relativi a crediti ceduti pro-soluto, per 10,2 milioni di euro, anch’essi ristorabili alla clientela per la quota non maturata in caso di estinzione anticipata del rapporto; debiti verso compagnie assicurative, per 4,1 milioni di euro, per liquidazione dei premi relativi alle polizze sottoscritte dalla banca a garanzia dei finanziamenti contro cessioni del quinto dello stipendio e prestiti con delega non ancora erogati alla clientela in quanto in fase di istruttoria; debiti verso fornitori e produttori per 4 milioni di euro; debiti verso erario per imposte indirette per 6,2 milioni di euro. Migliaia di euro Altre passività 31.12.2012 88.567 31.12.2011 70.758 Fondo trattamento di fine rapporto Il fondo trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2012 presenta un saldo pari a 858 mila euro. La passività a tale data comprende gli importi accumulati fino al 31 dicembre 2006, in quanto per effetto della riforma previdenziale le quote maturate a partire dal 2007 sono versate all’INPS o ai fondi di previdenza. La variazione rispetto al precedente esercizio non comprende quindi gli accantonamenti dell’esercizio, ma riduzioni per liquidazione, incrementi per acquisizioni di dipendenti con operazioni di cessione di ramo d’azienda e il risultato della valutazione attuariale ai sensi delle modalità di calcolo previste dallo IAS 19 e deriva dalla applicazione di ipotesi di tassi di attualizzazione e di inflazione utilizzati nei conteggi diversi rispetto al precedente esercizio. L’incremento rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente all’adjustment ex IAS 19, che è risultato pari a 123 mila euro, per effetto della variazione del tasso di attualizzazione, risultato inferiore di 155 basis points rispetto a quello adottato nella precedente valutazione. Migliaia di euro Trattamento di fine rapporto del personale 31.12.2012 858 31.12.2011 670 Capitale e riserve Il patrimonio netto al 31 dicembre 2012 risulta pari a 64,1 milioni di euro, contro i 32,3 milioni di euro dell’esercizio precedente. L’incremento di 31,8 milioni di euro deriva da: aumento di capitale per 23 milioni di euro, effettuato nel mese di ottobre tramite versamento dei soci; decremento di riserve negative da valutazione al fair value dei titoli di debito disponibili per la vendita per 1,1 milioni di euro; utile dell’esercizio pari a 7,7 milioni di euro. La riserva di valutazione è composta da riserva negativa per 792 mila euro e positiva per 291 mila euro. Patrimonio Migliaia di euro Riserve di valutazione Riserve Capitale Utile (perdita) d'esercizio Totale 31.12.2012 (501) 21.445 35.500 7.657 64.101 31.12.2011 (1.609) 10.270 12.500 11.176 32.336 Per un maggiore approfondimento delle strategie e delle attività di raccolta e impiego effettuate dalla banca nel corso dell’esercizio si rimanda alla specifica sezione D. (Politiche Commerciali) della presente relazione. 26 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca Patrimonio di Vigilanza e Coefficienti di Vigilanza Il patrimonio di vigilanza al 31 dicembre 2012 è pari a 92,2 milioni di euro ed è composto da 62,4 milioni di euro di patrimonio di base e 29,8 milioni di euro di patrimonio supplementare. Nel patrimonio supplementare trova collocazione la voce relativa ai prestiti subordinati emessi dalla banca per 29,8 milioni di euro. Il tier 1 capital ratio (patrimonio di base/attività di rischio ponderate) della banca al 31 dicembre 2012 è pari al 9,09% (7,98% nel 2011), mentre il total capital ratio è pari al 13,42% (11, 97% nel 2011). RELAZIONE DI GESTIONE C. 27 ATTIVITÀ DELLE STRUTTURE OPERATIVE L’esercizio appena concluso ha rappresentato per il Gruppo un anno estremamente significativo tenuto conto che il perseguimento degli obiettivi strategici di medio e lungo periodo, come sopra delineati, hanno richiesto l’avvio di importanti progetti la cui realizzazione ha visto impegnate trasversalmente e messe a dura prova quasi tutte le aree e le strutture organizzative della banca tra l’altro impegnate nell’operatività corrente. I. ORGANIZZAZIONE E SISTEMI INFORMATIVI Con riferimento al percorso di innovazione e cambiamento attuato dalla banca a partire dal 2011, l’esercizio 2012 è stato caratterizzato da un punto di vista organizzativo dalla attuazione del programma “Stradivari” finalizzato al passaggio al nuovo outsourcer informatico Cedacri. Il progetto avviato nel corso del mese di novembre 2011 ha coinvolto la quasi totalità delle funzioni aziendali ed è stato articolato in specifici cantieri operativi: “integrazione applicativa banca-Cedacri; cantiere finalizzato alla gestione degli aspetti tecnici legati all’integrazione tra gli applicativi informatici della banca e dell’outsourcer oltreché alla definizione delle modalità di interfacciamento e periodicità di colloquio; “infrastruttura tecnologica” nell’ambito della quale sono state definite le specifiche tecniche dell’infrastruttura tecnologica, degli strumenti e delle metodologie da adottare; “sviluppo processi e gestione cambiamento” al fine di definire i processi legati alle nuove funzionalità, e di tutti gli aspetti legati alla gestione del cambiamento (piano di formazione interno ed esterno e definizione programmi di migrazione); “cqs ed altri crediti” necessario per la determinazione delle nuove modalità operative legate prevalentemente alla cessione del quinto; “finanza e risk management”; “core banking” “governance”. Il progetto di migrazione conclusosi in data 4 giugno con la migrazione dei database e l’avvio dell’operatività con il nuovo outsourcer, ha richiesto una ulteriore fase post migrazione, necessaria da un lato alla quadratura e alla sistemazione di alcuni disallineamenti scaturiti dal processo di migrazione e dall’altro per la messa a regime, durante tutto il corso del secondo semestre 2012, di specifiche attività pianificate con rilasci di funzionalità progressive. Il programma “Stradivari” vedrà tuttavia la sua completa attuazione solo nel corso del 2013. L’attività della Direzione Operativa è stata inoltre focalizzata nel corso dell’esercizio nell’implementazione del nuovo canale distributivo del prodotto conto deposito caratterizzato da una modalità di collocamento a distanza (apertura on line) del prodotto e dalla successiva attivazione del rapporto mediante riconoscimento della clientela, ai fini delle norme antiriciclaggio, presso un punto operativo della rete distributiva del Gruppo (filiali bancarie e negozi finanziari). In termini organizzativi gli impatti relativi alla gestione del nuovo canale distributivo non hanno comportato significativi cambiamenti. Di contro, invece, la nuova logica distributiva ha permesso al Gruppo da un lato di perseguire economie di scala grazie alla riduzione del costo unitario per conto aperto e dall’altro di valorizzare finalmente, in maniera significativa, il riconoscimento consolidato sul mercato nazionale del proprio brand, ottenuto nel corso del tempo grazie a mirati investimenti di marketing effettuati dal Gruppo stesso sin dal 2009, anno del lancio commerciale del conto deposito. A oggi infatti gli investimenti di marketing operati dal Gruppo con strumenti di comunicazione diffusi 28 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca su scala nazionale, perdevano la loro efficacia in quanto scontavano, di fronte alle potenzialità commerciali offerte dagli stessi strumenti, la ridotta capacità distributiva del Gruppo limitata alle sole 18 filali bancarie, tra l’altro distribuite su appena 13 piazze. Il progetto è stato finalizzato nel corso del primo trimestre 2012 ed è stato messo a regime a partire dal mese di aprile successivamente al completamento di un percorso formativo che ha interessato tutte la rete distributiva del Gruppo e gli uffici centrali coinvolti nel processo. La numerosità dei conti aperti avvalendosi di tale modalità rappresentano circa il 10% del totale dei conti attivi. Altro importante progetto che ha visto coinvolta l’organizzazione unitamente a diverse funzioni aziendali (compliance, finanza e risk management) è stato l’attivazione e l’implementazione delle procedure operative e di controllo in tema di servizi di investimento. Nell’ambito della fase di progettazione ed implementazione della nuova operatività particolare attenzione è stata riposta dalla banca nelle attività di test e verifica dei questionari, di identificazione dei criteri di profilazione della clientela in caso di cointestatazione del dossier titoli, di mappatura dei presidi di controllo in merito all’adeguatezza con riferimento alla dimensione e alla frequenza delle operazioni poste in essere dalla clientela stessa ed infine alla definizione ed all’approvazione di tutta la modulistica precontrattuale e contrattuale. In tema di presidi operativi si è quindi proceduto all’aggiornamento della normativa interna alla luce della funzionalità offerte dalle nuove applicazioni informatiche, alla formazione della rete commerciale ed infine alla condivisione tra le funzioni di controllo interne al Gruppo di un protocollo d’intesa, in conformità alla “comunicazione congiunta Banca d’Italia — Consob” finalizzato a condividere la ripartizione delle competenze tra i diversi attori per i controlli di secondo livello. II. RISORSE UMANE Al 31 dicembre 2012 il totale del personale dipendente della banca era composto da 270 unità, con un aumento netto di 22 unità rispetto all’anno precedente (+8,87%). Inoltre, in aggiunta al personale ordinario, al 31 dicembre operavano 10 lavoratori con contratto di somministrazione utilizzati attraverso agenzie di lavoro. Nel periodo gennaio-dicembre 2012 la forza media retribuita è stata pari a 263 unità. Le assunzioni, nel periodo, sono state 32, di cui 16 a tempo determinato e 16 a tempo indeterminato, tra cui due dirigenti, mentre le cessazioni di rapporto di lavoro sono state pari a 10 unità. Il dato delle assunzioni comprende anche le risorse provenienti dalla controllata IBL Family — filiale di Udine acquisite con cessione di ramo d’azienda. Il personale con contratto a tempo determinato a fine anno ammontava a 21 unità (pari al 7,8% della forza lavoro). L’incremento del personale attuato nel corso dell’anno è avvenuto, in prevalenza, in un’ottica di rafforzamento delle funzioni di staff e di supporto commerciale e comunque con un obiettivo di coerenza rispetto agli obiettivi definiti dalla Direzione Generale ed in linea con le previsioni del piano industriale. Anche nel corso dell’anno 2012 i processi di selezione sono stati gestiti direttamente all’interno della banca con un limitato ricorso alle società di consulenza. Al 31 dicembre 2012 l’età media del personale era 37,6 anni, con un’anzianità media di servizio di 5 anni. Il peso del personale di sesso femminile era pari al 51% della popolazione totale. Per quanto riguarda l’inquadramento, l’organico effettivo al 31 dicembre era composto da 5 dirigenti (1,8%), 59 quadri direttivi (21,9%) e 206 impiegati appartenenti alle aree professionali (76,3%). RELAZIONE DI GESTIONE 29 La composizione della forza per “famiglie professionali” registrava, al 31 dicembre, 100 unità appartenenti alle aree di staff e 170 unità appartenenti alle aree direttamente o indirettamente coinvolte nel processo commerciale. Per quanto riguarda la formazione aziendale, nel corso dell’anno 2012, oltre alla formazione tecnica/procedurale a supporto dell'introduzione del sistema informativo bancario del nuovo outsourcer, si è proseguito nell'erogazione di seminari su materie bancarie, normative, e organizzative, gestiti direttamente dalla funzione interna per un totale di 700 ore; inoltre si è erogata formazione diretta su materie tecniche per un totale di 80 ore con il coinvolgimento didattico di risorse interne specializzate nei diversi filoni tematici. Per ciò che concerne la formazione obbligatoria è stato erogato l’aggiornamento ISVAP, con modalità e-learning per il personale commerciale della Banca nell’ambito del quale è stato previsto un modulo di formazione antiriciclaggio valido anche ai fini dell’adempimento formativo previsto dall’art. n. 54 del Dlgs 231/07. I corsi hanno coinvolto 100 dipendenti per un totale di circa 3.000 ore di formazione erogate. III. FINANZA Sino a tutto il 2011 il Gruppo ha utilizzato quali fonti di finanziamento la raccolta diretta dalla clientela, il funding proveniente da controparti istituzionali (finanziamenti bridge e linee di credito stand-by) e, limitatamente al portafoglio titoli di proprietà, operazioni di rifinanziamento in BCE e altre controparti bancarie. La banca ha infatti partecipato alle due operazioni di rifinanziamento a lungo termine (LTRO) per un ammontare complessivo di 60 milioni di euro nel corso del 2011 (110 milioni di euro nel 2012). Nel corso del 2012 la banca, in coerenza con gli obiettivi individuati dal piano, ha adottato nuove strategie finanziare che hanno permesso, grazie anche all’attuazione di mirate azioni commerciali e specifiche attività progettuali, di garantire, da un lato, una omogenea crescita della raccolta diretta dalla clientela e dall’altro un adeguato supporto ai flussi di erogazione degli impieghi. Nel corso dell’estate la banca ha finalizzato un’operazione di auto-cartolarizzazione degli asset creditizi che ha assicurato, grazie al rifinanziamento dei correlati titoli ABS emessi, un rilevante flusso di liquidità. Più in particolare la banca ha avviato nel corso dell’esercizio 2012 due distinte operazioni di auto-cartolarizzazione con conseguente emissione dei titoli ABS. Le due operazioni, effettuate ai sensi della Legge 130/99, sono state strutturate suddividendo lo stock dei crediti in due distinti portafogli costituiti da contratti di cessione del quinto/delegazione di pagamento stipulati rispettivamente con dipendenti di aziende del settore privato e con dipendenti del settore pubblico e statale. Le operazioni di auto-cartolarizzazione sono assistite da un doppio rating rilasciato da altrettante agenzie internazionali (Moody’s e DBRS) e sono strutturate con un periodo di ramp-up di 12 mesi nell’ambito del quale la banca potrà cedere crediti generati nel corso del suddetto periodo sino ad un importo totale di 1,2 miliardi di euro. In particolare nel corso dell’esercizio appena concluso sono stati cartolarizzati crediti per complessivi 655 milioni di euro, a fronte dei quali sono stati emessi titoli ABS per 648 milioni di euro. Per il successo dell’operazione è stato determinante il provvedimento emesso dalla BCE in data 20 giugno 2012, con il quale la Banca Centrale Europea ha incluso nei collateral ammessi per le operazioni di rifinanziamento nell’ambito dell’euro-sistema (repos) anche i titoli ABS relativi ad operazioni di “credito al consumo” con “second-best rating single A”. Grazie alla qualità degli asset creditizi sottostanti, i titoli emessi nell’ambito delle due operazione di auto-cartolarizzazione hanno pienamente rispettato i requisiti BCE e sono stati quindi utilizzati dalla banca nel corso del secondo semestre quali collateral per operazioni di rifinanziamento. Inoltre gli stessi titoli sono stati utilizzati 30 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca in operazioni di rifinanziamento di importo rilevante anche con altre istituzioni bancarie, in un ottica di diversificazione delle fonti di raccolta. Di particolare rilievo è stata l’operatività in titoli di Stato che ha beneficiato della rapida contrazione dello spread sul rischio paese, in particolare nel corso del secondo semestre. Il saldo medio del portafoglio della banca è stato di circa 336 milioni di euro, con una vita media residua compresa tra 24 e 30 mesi e ha prodotto un flusso cedolare pari a circa 8 milioni di euro (rendimento medio del 2,4%) e utili da cessione per circa 7 milioni di euro, esprimendo una redditività complessiva pari al 4,8%. Infine, a dicembre 2012 sono state emesse obbligazione subordinate per circa 15 milioni di euro collocate privatamente con controparti istituzionali e clientela retail. A questo proposito la banca ha completato il progetto relativo all’offerta di servizi d’investimento alla propria clientela, in ottemperanza alla direttiva comunitaria MiFID. IV. RISK MANAGEMENT Il cambiamento del modello di business, unitamente alla crescita dei volumi di impiego e di raccolta, all’ampliamento delle strategie di investimento nel portafoglio titoli di proprietà e ad una maggiore articolazione delle politiche di funding con nuovi strumenti (cartolarizzazione e rifinanziamenti in BCE), ha posto all’attenzione del Gruppo l’esigenza di presidiare maggiormente i rischi (soprattutto in tema di credito, tasso e liquidità) e quindi in ultima istanza di migliorare e affinare le metodologie e gli strumenti a disposizione del risk manager e dei diversi responsabili funzionali per la loro misurazione e monitoraggio. La misurazione ed il monitoraggio delle principali fonti di rischiosità è peraltro il presupposto necessario per quantificare correttamente anche in via prospettica la dimensione degli assorbimenti patrimoniali e conseguentemente stimare il patrimonio di vigilanza minino richiesto per il rispetto dei requisiti prudenziali previsti dalla vigente normativa e da quella che entrerà a in vigore con le nuove disposizioni di Basilea 3. In tale ambito gli interventi operati nel corso del 2012 hanno riguardato prevalentemente la gestione del rischio di credito, del rischio tasso e di quello di liquidità. Nell’ambito del rischio di credito, anche in correlazione con la revisione organizzativa della direzione, si è proceduto nel corso dell’ultimo anno, ad un affinamento della struttura del sistema di monitoraggio e controllo del portafoglio creditizio, ad una restrizione delle policy di istruttoria, e ad un miglioramento e potenziamento degli schemi di reporting. In tema di rischio di tasso di interesse e indirettamente di liquidità, è stato finalizzato e validato nel corso del primo semestre (giugno 2012), dopo circa due anni di monitoraggio, un modello interno di prepayment relativo ai crediti derivanti dai finanziamenti contro cessione del quinto. Il nuovo modello ha permesso, in ottica di misurazione e monitoraggio dei rischi, di tener conto del fenomeno non marginale delle estinzioni anticipate nell’ambito delle procedure di stima del rischio di tasso d’interesse del portafoglio crediti. Il modello, che è stato anche di supporto per gli arranger e le agenzie di rating nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione per la determinazione del cash flow model, ha permesso di meglio misurare, in ottica prudenziale, il requisito patrimoniale assorbito dal rischio di tasso di interesse e in ottica gestionale di supportare meglio la direzione finanza per effettuare più efficaci operazioni di copertura dei crediti tramite derivati IRS nell’ambito della nuova metodologia del macrohedging, basata su nozionali “aggiustati” con i fattori di prepayment calcolati dal modello e quindi anche di garantire l’efficacia dei test effettuati in conformità ai principi IAS. RELAZIONE DI GESTIONE 31 Ovviamente l’efficacia del nuovo modello interno presuppone una continua attività svolta dal risk manager al fine di monitorare ed aggiornare le stime in correlazione all’evoluzione dell’operatività della banca (azioni commerciali, restrizione del credito, ecc) ed alle variazioni del contesto macroeconomico che possano determinare indirettamente una modifica degli eventi di prepayment (sinistri vita ed impiego). V. COMPLIANCE Particolarmente attenta è stata l’attività della banca in tema di governance e di presidio dai rischi reputazionali. In tale ambito sono stati emanati nel corso dell’anno aggiornamenti al regolamento per la gestione dei rapporti con le “parti collegate” (novembre) e al “Codice Etico” (aprile). In merito al primo aspetto la Banca d’Italia ha emanato nel corso dell’anno, facendo seguito alla delibera del CICR n. 277/2008, una nuova normativa volta a disciplinare in maniera dettagliata i criteri per l’individuazione dei soggetti collegati, i limiti entro i quali l’assunzione delle attività di rischio nei confronti di tali soggetti deve essere contenuta, le procedure deliberative da seguire per garantire l’integrità dei processi decisionali nelle operazioni con tali soggetti ed infine gli assetti organizzativi e dei controlli interni che la banca è tenuta ad adottare La nuova normativa della Banca d’Italia rileva con riferimento al modello organizzativo di compliance adottato dal Gruppo sull’area di rischio identificata con il “codice interno CE6” “governance societaria” e, segnatamente, sui conflitti di interesse. A tal proposito va evidenziato che la banca, in coerenza con le evidenze emerse dalla predisposizione del “Progetto di Governo Societario”, aveva già adottato, sin dal febbraio 2010, una propria regolamentazione basata sugli allora esistenti documenti in consultazione in materia di “operazioni con parti collegate”. Nell’ambito delle attività di compliance, la banca ha quindi proceduto ad un sostanziale aggiornamento delle disposizioni interne al fine di renderle conformi al nuovo dettato normativo. Nell’ambito delle attività di adeguamento delle procedure interne il servizio Organizzazione ha quindi proceduto a garantire le necessarie implementazioni sul sistema informativo al fine di permettere il corretto censimento in anagrafe di tutte le parti collegate. Sempre nel corso dell’anno si è reso inoltre necessario procedere ad una modifica del Codice Etico per renderlo più aderente alla nuova realtà aziendale, attese le nuove linee di business intraprese dal Gruppo, oltre che per garantire una sua corrispondenza e specularità con le modifiche apportate nel corso dell’anno (aprile) ai modelli di organizzazione, gestione e controllo. Le modifiche che si è inteso apportare sono volte a definire, più specificatamente, la missione del Gruppo, con particolare riferimento alla creazione di valore per i suoi azionisti nel breve come nel lungo termine pur nell’ambito di obiettivi di soddisfazione della clientela, ed allo sviluppo di un comune senso di appartenenza, valorizzando nel contempo le differenze culturali all’interno del Gruppo e mantenendo un forte radicamento nei territori in cui opera. Il documento è stato anche aggiornato con le regole di condotta e le norme di comportamento per la prevenzione dei reati di cui al D.Lgs. 231/2001, considerando le modifiche della parte speciale dei modelli approvate dal Consiglio di Amministrazione nel corso del mese di aprile 2012. Il nuovo testo del Codice Etico è stato tuttavia approvato solo nel corso dei primi giorni di gennaio 2013, ciò al fine inserire quanto previsto nel “DDL Anticorruzione”, con il quale sono state introdotte nel D.Lgs. 231/2001 due nuove fattispecie criminose: “induzione indebita a dare o promettere utilità” e “corruzione tra privati”. 32 VI. BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca TRASPARENZA Come di consueto particolare attenzione è stata riposta dalla banca alle nuove esigenze normative in tema di trasparenza delle operazioni e servizi bancari. Più in particolare nel corso dell’esercizio appena concluso si è provveduto a porre in essere le opportune modifiche alle procedure interne e alla modulistica contrattuale con riferimento all’entrata in vigore del regolamento ISVAP n.5/2006 che ha rivisto la disciplina in tema di assicurazione del credito, del D.M. 644/2012 che ha circoscritto e disciplinato la natura delle remunerazioni addebitabili dalla banca alla propria clientela in caso di affidamenti in conto corrente e delle disposizioni in materia del credito ai consumatori. Nell’ambito delle attività poste in essere a seguito dell’emanazione delle nuove disposizioni si è proceduto alla modifica dei regolamenti contrattuali relativi ai prodotti interessati, alla ridefinizione delle condizioni economiche applicabili alla clientela in conformità al nuovo dettato normativo, alla predisposizione con riferimento alle “commissioni di istruttoria veloce” di un processo funzionale interno come richiesto dalla legge ed infine alla realizzazione di opportuni simulatori di calcolo per la concessione del credito disponibili a favore della clientela. In tema di “comprensibilità dei prodotti offerti e loro conformità alle esigenze della clientela”, va evidenziato come la banca abbia deciso di adempiere a tale obbligo, in aggiunta alla documentazione precontrattuale specificatamente prevista dalla normativa in vigore, istituzionalizzando apposite “schede aggiuntive” (definite “schede informative”, per i prodotti rientranti nel comparto del credito ai consumatori e “schede prodotto”, per tutti gli altri prodotti) da rendere disponibili alla potenziale clientela. Le schede sono volte a fornire più analitiche informazioni sui prodotti e servizi offerti dalla banca rispetto alle informazioni standard previste della normative in vigore ed in particolar modo, con riferimento ai prodotti di credito al consumo, assicurare alla clientela stessa una più fruibile ed intellegibile informativa precontrattuale. In merito al rispetto dei principi di “correttezza e trasparenza nella commercializzazione dei prodotti”, la banca ha continuato a promuovere le regole interne volte a garantire e favorire un adeguato livello etico e comportamentale di tutti coloro, dipendenti e non, che sono impegnati nella promozione e collocamento di prodotti o servizi di finanziamento attraverso l’aggiornamento del “codice di comportamento per l’offerta dei prodotti di finanziamento” e, più in generale, nello svolgimento delle attività bancarie (“codice interno di comportamento per le attività bancarie”). Da ultimo, il Gruppo al fine di garantire una più efficace gestione dei fogli informativi fruibili dalla clientela ed in generale di tutta la documentazione precontrattuale e di trasparenza, ha avviato nel corso dell’ultimo trimestre 2012 un importante progetto volto a dotare tutta la rete distributiva della banca di apposite apparecchiature elettroniche con schemi touch screen e stampanti incorporate (totem). La nuova dotazione che sarà presente in tutti i punti operativi della rete permetterà alla banca da un lato di assicurare una migliore gestione nell’aggiornamento e nella distribuzione territoriale della documentazione di trasparenza e dall’altro di offrire una migliore visibilità delle informazioni alla clientela. L’istallazione delle nuove apparecchiature è previsto entro il primo trimestre 2013. VII. ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO La banca non ha effettuato nel corso dell’esercizio alcuna attività di ricerca e sviluppo. 33 RELAZIONE DI GESTIONE D. POLITICHE COMMERCIALI Nel corso dell’esercizio 2012 le politiche commerciali sono state orientate prevalentemente verso l’ottimizzazione ed il potenziamento dei processi distributivi della rete vendita diretta, che ha visto crescere i propri volumi di erogazioni nella misura del 1,59% rispetto al precedente esercizio, nonostante la contrazione del mercato. In tale ambito è continuato, in linea con il piano industriale, il processo di ampliamento delle filiali della banca mediante l’acquisizione dei negozi finanziari della controllata IBL Family (Udine), la cui scelta è stata basata su una attenta analisi e valutazione delle potenzialità commerciali esprimibili dalla singole piazze sia in termini di raccolta che di impieghi. Con riferimento alle attività di collocamento dei prodotti finanziari di terzi i volumi intermediati sono risultati leggermente superiori rispetto al precedente esercizio. I. IMPIEGHI Coerentemente con il proprio core business, la banca ha impiegato la propria raccolta principalmente nell’erogazione di finanziamenti alla clientela, nelle forme tecniche della cessione del quinto dello stipendio e della pensione e del prestito con delega di pagamento. Tuttavia, al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e di mantenere un buffer proporzionale rispetto volumi previsionali, la banca ha mantenuto e gestito strumentalmente un adeguato portafoglio di titoli stato italiani di cui parte oggetto di rifinanziamento. Con riguardo all’andamento degli impieghi verso clientela, nel corso dell’esercizio appena concluso sono stati erogati finanziamenti per cessioni del quinto dello stipendio e prestiti con delega per un ammontare complessivo pari a circa 613 milioni di euro con un incremento di circa l’1,59% rispetto all’esercizio precedente, a fronte di un decremento del mercato nello stesso periodo del 9,7% (dati Assofin). Prodotto Cessioni del quinto Prestiti con delega Totale Flusso erogazioni nominali (migliaia di euro) 2012 2011 Var. % 496.307 494.951 0,27% 116.206 107.950 7,65% 612.513 602.901 1,59% Numero operazioni 2012 2011 19.111 19.530 4.488 4.632 23.599 24.162 Var. % (2,15%) (3,11%) (2,33%) Durata - Importo - Tasso di rendimento (erogazione dell'anno) 2012 2011 Var. Durata media (in mesi) 106,71 104,37 2,34 Importo medio 25,95 24,95 1,00 IRR medio 8,045% 7,018% 1,03% IRR medio rete filiali IRR medio rete mediatori 8,438% 7,745% 7,858% 6,449% 0,58% 1,30% L’ulteriore analisi delle erogazioni per categoria di amministrazione terza ceduta mostra un incremento del comparto “statali” e “pensionati”, categorie di maggiore solvibilità relativamente alla stabilità dell’impiego, a fronte di una sensibile riduzione delle erogazioni nei confronti dei dipendenti di aziende private e di quelli “pubblici”. 34 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca C ategoria Statali Pubblici Privati Pensionati Totale Ripartizione per categoria (migliaia di euro) 2012 2011 Var. % 179.959 162.622 10,66% 113.750 145.011 (21,56%) 94.979 143.788 (33,94%) 223.825 151.480 47,76% 612.513 602.901 1,59% Statali Pubblici Privati Pensionati Totale Ripartizione % per categoria 2012 2011 Var. 29,38% 26,97% 2,41% 18,57% 24,05% (5,48%) 15,51% 23,85% (8,34%) 36,54% 25,13% 11,42% 100,00% 100,00% Numero operazioni 2012 2011 Var. % 6.137 5.530 10,98% 4.060 5.520 (26,45%) 4.396 6.756 (34,93%) 9.006 6.356 41,69% 23.599 24.162 (2,33%) Si riporta di seguito la ripartizione delle erogazioni dei finanziamenti tra canale diretto e canale mediato. Canale acquisizione Rete diretta Rete indiretta Totale Flusso erogazioni nominali (migliaia di euro) 2012 2011 Var. % 247.345 243.412 1,62% 365.168 359.489 1,58% 612.513 602.901 1,59% Inoltre la banca nel corso dell’esercizio ha continuato ad impiegare la propria liquidità nel portafoglio titoli, con un rendimento medio del 2,34%, come illustrato nei paragrafi che precedono. II. RACCOLTA Nel corso del 2012 la banca ha continuato ad operare sul lato della raccolta secondo la propria strategia volta a diversificare le fonti, ridurre i costi, stabilizzare i volumi in funzione degli impieghi e rafforzare il patrimonio. Le politiche di funding intraprese dalla banca hanno portato ad un totale delle consistenze della raccolta complessiva, al 31 dicembre 2012, pari a circa 1.623,2 milioni di euro, con un incremento, correlato tra l’altro con l’aumento degli impieghi, del 134,13% rispetto la precedente esercizio. Nel corso dell’esercizio, inoltre, la banca ha avviato l’operatività in pronti contro termine con controparti istituzionali non bancarie attraverso l’iscrizione al mercato MTS repo, più liquido rispetto a quello interbancario. Il saldo di tali posizioni a fine esercizio risulta pari a 717,6 milioni di euro. Consistenze fine anno ripartizione per categoria (migliaia di euro) 2012 2011 Var. % Banche 212.293 167.430 26,80% Clientela 1.381.098 506.848 172,49% Prestiti subordinati 29.795 19.000 56,82% Totale 1.623.186 693.278 134,13% 2012 1,41% 3,73% 6,49% 3,25% Tasso 2011 1,55% 3,20% 5,88% 3,01% Var. (0,14%) 0,53% 0,61% 0,23% 35 RELAZIONE DI GESTIONE Banche Clientela Prestiti subordinati Totale III. Raccolta media per categoria (migliaia di euro) 2012 2011 Var. % 183.750 64.353 185,53% 577.922 433.323 33,37% 19.900 5.473 263,60% 783.584 503.149 55,74% 2012 1,41% 3,73% 6,49% 3,25% Tasso 2011 1,55% 3,20% 5,88% 3,01% Var. (0,14%) 0,53% 0,61% 0,23% ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE Nel corso del 2012 la banca ha continuato ad operare, in via strumentale e complementare ai propri prodotti di impiego, in qualità di distributore dei prodotti finanziari di altri importanti operatori di mercato. Tale politica, che non impatta sulle potenzialità di collocamento dei propri prodotti, permette alla banca da un lato di migliorare la redditività della rete di vendita e dall’altro di ampliare selettivamente la gamma dei prodotti offerti. IV. MARKETING ED ADVERTISING Le attività di Marketing e Advertising nel corso del 2012 sono state strutturate sulla base di un’attenta analisi che, nel corso dell’anno, ha tenuto conto da un lato dell’andamento del mercato in generale, dall’altro degli obiettivi commerciali della banca e del Gruppo. Il protrarsi della crisi economica ed il forte senso di incertezza hanno reso necessaria l’adozione di misure cautelative, senza però rinunciare a mettere in atto un piano di iniziative su più fronti volto alla crescita e al rafforzamento della banca e del Gruppo. In quest’ottica, si è provveduto ad una razionalizzazione degli investimenti e, nell’esercizio 2012, il budget di spesa per Direct Marketing e Advertising è stato inferiore del 30% rispetto all’anno precedente. Sono stati quindi privilegiati i canali in grado di ottimizzare il rapporto costo/contatto, utilizzando in modo più contenuto quei media che offrono ampia visibilità, ma con costi piuttosto consistenti. In particolare, è stato scelto di concentrare le iniziative sul web, a cui è stato destinato il 65% del budget. Il canale web, già introdotto con successo lo scorso anno, ha confermato le sue potenzialità in termini di promozione, acquisizione clienti prospect e supporto alla vendita.. Sono state realizzate campagne che hanno garantito una presenza continuativa sui siti comparatori e nei programmi di affiliazione ed intraprese iniziative per migliorare il posizionamento sui principali motori di ricerca. Il potenziamento dei processi di integrazione tra CRM e internet ha inoltre reso più efficace e produttiva la gestione dei contatti. Nonostante la complessa situazione economica internazionale e le sue ripercussioni sul settore bancario, nel 2012 sono state gettate le basi per un ulteriore sviluppo della banca, i cui punti di forza si sono confermati la presenza ben calibrata sul territorio, attraverso le filiali, e lo sviluppo del web e delle nuove tecnologie, che ha previsto inoltre il perfezionamento dei servizi di Internet Banking. 36 V. BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca RETE TERRITORIALE Elenco Filiali della banca: Roma (sede) Roma Roma Roma Bari Bologna Catania Firenze Genova Lecce Mestre Milano Milano Napoli Palermo Perugia Torino Udine Via Campo Marzio 46 Via Parigi 1 Via delle Cave 133 Via Baldo degli Ubaldi 158 Via Melo 52 Via Amendola 7 Via Leopardi 140 Via Belfiore 9 Via Corsica 82 Via San Domenico Savio 27 Corso del Popolo 75 Via Andrea Costa 1 Via San Galdino 13 Via di Santa Brigida 40 Piazza Unità d’Italia 13 Via Angeloni 78E Via Principe Amedeo 12 Via Volontari della Libertà 2A 37 RELAZIONE DI GESTIONE E. PARTECIPAZIONI E RAPPORTI CON LE SOCIETA’ DEL GRUPPO La banca al 31 dicembre 2012 detiene una partecipazione totalitaria nella IBL Family SpA ed una partecipazione del 50% nella IBL Partners SpA. Entrambe le società sono iscritte all’albo generale delle società finanziarie, ex art. 106 del TUB, e fanno parte del Gruppo bancario IBL Banca. La IBL Partners SpA risulta partecipata per il restante 50% dalla IBL Family SpA e quindi interamente controllata dalla banca. La IBL Partners SpA attualmente non è ancora operativa. La banca, nell’ambito dei propri piani strategici ha individuato nella IBL Partners SpA il veicolo attraverso cui costituire una rete di agenti che consenta al gruppo di ampliare e rafforzare la propria presenza su tutto il territorio nazionale. Si riportano di seguito i rapporti al 31 dicembre 2012 tra la banca e le sue controllate. Si fa presente che le società controllate non hanno rapporti reciproci tra di loro, ad eccezione della partecipazione. Im porti in m igliaia di eu ro Debiti verso clientela Altre attività Altre passività Interessi passivi Commissioni attive Commissioni passive Altri proventi di gestione IBL Fam ily 2.143 524 68 6.873 60 IBL P artn ers 965 1 33 38 F. BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Le operazioni poste in essere dalla banca con parti correlate rientrano nell’ambito dell’ordinaria operatività e sono di norma poste in essere a condizioni di mercato e comunque sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica e nel rispetto delle procedure. Nell’esercizio 2012 non sono state effettuate operazioni di natura atipica o inusuale che per significatività/rilevanza possano dare luogo a dubbi in ordine alla salvaguardia del patrimonio aziendale, né con parti correlate né con soggetti diversi dalle parti correlate. Per quanto riguarda le operazioni con i soggetti che esercitano funzioni di amministrazione, direzione e controllo della banca (indipendentemente dalla loro natura di parti correlate) si precisa che le stesse formano oggetto di delibera del Consiglio di Amministrazione presa all’unanimità e con il parere favorevole di tutti i Sindaci, fermi restando gli obblighi previsti dal codice civile in materia di conflitto di interessi degli amministratori. RELAZIONE DI GESTIONE G. POLITICHE DI ASSUNZIONE, GESTIONE E COPERTURA DEI RISCHI FINANZIARI I. RISCHIO DI CREDITO E TECNICHE DI ATTENUAZIONE (CRM) 39 L’attività creditizia della banca è indirizzata, in linea con le strategie aziendali, quasi esclusivamente nell’ambito di operazioni di cessione del quinto dello stipendio/pensione e in forme di credito ad esse assimilate e correlate. A tal riguardo gli aspetti principali che caratterizzano tale tipologia di affidamenti, disciplinati dal D.P.R. n. 180 del 5 gennaio 1950 e successive modifiche ed integrazioni, evidenziano un livello di rischio di credito estremamente contenuto. In particolare la cessione del quinto dello stipendio prevede: il rimborso della rata di ammortamento del finanziamento da parte del cliente mediante trattenuta della stessa sulla busta paga/cedolino pensione; l’obbligo per il datore di lavoro/ente erogatore pensione che ha effettuato la trattenuta a versarla direttamente alla banca assumendo così la figura giuridica di terzo debitore ceduto; l’obbligo di sottoscrizione da parte del cliente a beneficio della banca di una copertura assicurativa per l’ammontare del finanziamento contro i rischi vita e i rischi di perdita dell’impiego; in aggiunta alla polizza assicurativa un vincolo a favore della banca, ai fini del soddisfacimento del debito contratto dal cliente in caso di cessazione del suo rapporto di lavoro, su qualsiasi indennità dovuta dal datore di lavoro (TFR) o di un istituto di previdenza o di assicurazione (fondi pensione). Nel processo di istruttoria la banca effettua tutte le indagini sul cliente e sul datore di lavoro pervenendo alla decisione finale di concessione del credito. L’esistenza di un rapporto di lavoro dipendente o di un diritto a percepire un trattamento pensionistico oltre che alla stipula obbligatoria di una polizza assicurativa contro i rischi vita ed impiego, comportano lo spostamento dell’attenzione dell’analisi del merito creditizio/solvibilità sul datore di lavoro/ente pensionistico e sulla compagnia assicurativa garante. Attualmente infatti la banca utilizza un modello di credit scoring che lavora su un applicativo esterno personalizzabile negli algoritmi: l’analisi è incentrata essenzialmente sul datore di lavoro (amministrazione terza ceduta). Tale analisi è effettuata per mezzo dell’apposito motore di calcolo residente nell’applicativo, e si basa su due esiti con il relativo grado di rischio. Il primo esito di valutazione è generato tenendo conto delle caratteristiche anagrafiche e dei principali valori delle voci di bilancio; il secondo parte dall’anzidetta valutazione ed applicando una serie di regole e criteri qualiquantitativi, basati in massima parte su ratios di bilancio, perviene all’esito definitivo di valutazione generale del rischio. I valori soglia, le condizioni e le regole sono impostate in maniera variabile tenendo in considerazione la forma giuridica della società od il tipo di attività svolta. Le amministrazioni così analizzate possono quindi risultare direttamente “acquisibili” qualora tutti gli indici e le valutazioni abbiano dato esito positivo, diversamente saranno “in valutazione” o “non acquisibili” a seconda che siano necessari degli ulteriori approfondimenti da parte della funzione preposta, o vi siano gravi squilibri in uno o più degli elementi presi in considerazione. Peraltro è attualmente allo studio un progetto per integrare ulteriormente il processo di istruttoria, prevedendo l’implementazione all’interno dell’applicativo di valutazione dei rating delle amministrazioni corporate, che verrebbero desunti direttamente da un provider esterno, andando così ad arricchire gli elementi informativi disponibili. 40 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca Per un’analisi di dettaglio relativa alla composizione qualitativa e quantitativa dei crediti si rimanda alla sezione 1 (rischio di credito) della parte E. (Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura) della nota integrativa. A livello gestionale la banca ha adottato fino a tutto il 2011, come principale tecnica di attenuazione del rischio di credito, delle periodiche cessioni pro soluto dei propri crediti in portafoglio. A tal proposito si rammenta che nel periodo maggio 2008 — dicembre 2011 sono stati ceduti a Barclays Bank Plc, sulla base di un apposito contratto quadro, crediti in portafoglio per un ammontare complessivo di circa 777 milioni di euro. Un’ulteriore tranche di crediti è stata infine ceduta nei primi mesi del 2012 per circa 53 milioni di euro. In precedenza erano già state effettuate analoghe cessioni alla Deutsche Bank, mentre negli anni 2004/2005 è stato posto in essere un programma di cartolarizzazione dei crediti acquistati dalla società veicolo Lavoro Finance Srl. Nel corso del 2012 la banca ha posto in essere un nuovo programma di cartolarizzazione, suddiviso in due operazioni denominate “pubblica” e “privata”, distinte in base alla tipologia di crediti sottostanti. Tuttavia, a differenza di quanto accaduto in precedenza, queste nuove operazioni non prevedono la “derecognition” dei crediti cartolarizzati dal bilancio della banca, i quali continuano quindi ad essere rappresentati tra gli attivi. Ciò stante, il programma non è come in precedenza finalizzato ad attenuare il rischio di credito, quanto invece ad ottenere nuova liquidità grazie al rifinanziamento in BCE dei titoli emessi dalla società veicolo, integralmente sottoscritti dalla banca. II. RISCHIO DI TASSO E RISCHIO DI LIQUIDITÀ L’attività creditizia della banca è indirizzata, come detto, quasi esclusivamente nell’ambito di operazioni di cessione del quinto dello stipendio e della pensione e in forme di credito ad esse assimilate e correlate: si tratta di tipiche operazioni a medio/lungo periodo a tasso fisso. Dal lato del passivo, la raccolta effettuata dalla banca sia presso la clientela che presso le controparti istituzionali è di breve/medio periodo e per una quota consistente a tasso variabile. Al fine di ridurre il rischio di perdite derivanti da oscillazioni inattese dei tassi d’interesse di mercato e, con ciò, diminuire i requisiti di patrimonio tesi a far fronte a tale rischio, la banca ha messo in atto già dal 2010 delle strategie di copertura dell’attivo e del passivo tramite Interest Rate Swap (IRS). Le modalità operative individuate prevedono la chiusura dei contratti di IRS con scambio di collateral con le controparti, secondo lo standard ISDA (International Swaps & Derivatives Association) riducendo in tal modo quasi completamente il rischio controparte. In particolare: per il portafoglio crediti: sono state coperte le esposizioni in bonis relative ad operazioni di cessione del quinto dello stipendio, cessione del quinto della pensione e delegazione di pagamento; la tecnica utilizzata è quella del macrohedging, dove il sottostante del derivato di copertura è costituito dal portafoglio crediti di volta in volta individuato; per il portafoglio titoli di proprietà la tecnica utilizzata è stata quella delle coperture specifiche. Il sottostante del derivato è costituito dallo specifico titolo oggetto della copertura. Nel corso del 2012 la banca ha proseguito la gestione del portafoglio titoli, composto da BTP (in asset swap per le scadenze oltre l’anno), CCT e CTZ, con l’obiettivo di ottimizzarne i margini di contribuzione. La quota del portafoglio costituita da CCT è appostata nella categoria delle attività detenute fino a scadenza, e considerata quindi come investimento stabile. Tra l’altro, nell’ambito del processo di stabilizzazione della raccolta, la banca ha continuato nel corso dell’esercizio ad effettuare raccolta vincolata presso i clienti con scadenze da 3 a 24 mesi: al 31 RELAZIONE DI GESTIONE 41 dicembre essa ammontava a circa 379 milioni di euro, pari ad oltre il 56% di quella complessiva. Questo ha permesso di riequilibrare, almeno in parte, la struttura del funding rispetto a quella degli impieghi. Per maggiori dettagli sull’argomento si rinvia alla Parte E della Nota Integrativa. III. INTERNAL CAPITAL ADEQUACY ASSESSMENT PROCESS (ICAAP) E INFORMATIVA AL PUBBLICO (PILLAR 3) La banca, in osservanza della circolare emanata dall’Organo di Vigilanza recante “Disposizioni in materia di vigilanza prudenziale per le banche” (circolare della Banca d’Italia n. 263 del 27 dicembre 2006) ha aggiornato il resoconto ICAAP che individua e misura i rischi afferenti l’attività tipica svolta nonché l’adeguatezza del capitale destinato alla loro copertura. Il processo di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale implementato dalla banca per il Gruppo, coerentemente con quanto previsto dalle disposizioni di vigilanza, è stato sottoposto a revisione interna da parte dell’internal audit, sulla base di specifici key performance indicator ritenuti idonei alla valutazione complessiva del processo. Come previsto dalla normativa in materia di informativa al pubblico, sul sito internet istituzionale della banca sono pubblicate le principali informazioni sulle attività svolte, i rischi assunti e le metodologie utilizzate a presidio di questi ultimi. 42 H. BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca FATTI DI RILIEVO ACCADUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO Dalla data del 25 gennaio 2013 la banca è soggetta da parte dell’Organo di Vigilanza ad una ispezione generale Alla data di redazione della presente relazione gli ispettori della Banca d’Italia non hanno ancora concluso la loro attività. RELAZIONE DI GESTIONE I. 43 EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE Le risultanze dell’esercizio 2012 hanno confermato le ipotesi indicate nel piano industriale e coerentemente anche le risultanze quantitative ivi preventivate. Anche se il contesto macroeconomico continua a evidenziare criticità e incertezze, gli ultimi interventi effettuati dai governi nazionali europei tesi al risanamento dei conti pubblici nonché l’incisiva azione posta in essere della BCE al fine di garantire la stabilità nell’area euro, hanno parzialmente rafforzato i mercati finanziari. A tal proposito val la pena di segnalare le recenti tensioni dovute allo scandalo rilevato sui conti del Monte Paschi di Siena ed il permanere dell’incertezza degli operatori, riguardo alla situazione economica e politica italiana. In tal senso, l’orientamento futuro del cammino politico del paese verso un processo di cambiamento rispetto agli ultimi anni di governo, avrà incidenza sostanziale sul mantenimento della propria credibilità internazionale. In questo contesto la banca ha continuato ad operare in maniera efficace sul lato degli impieghi e sulla finanza consolidando così la propria posizione di mercato nel settore delle cessioni del quinto e della raccolta, riuscendo nel contempo a porre in essere, in conformità ai programmi preventivati, una efficiente politica di spending review. Le analisi a consuntivo confermano per la banca il raggiungimento per fine esercizio della totalità degli obiettivi programmati in sede di piano industriale. In particolare, il primo semestre del 2013 vedrà concludersi il periodo di ramp-up relativo all’operazione di auto cartolarizzazione posta in essere nel mese di maggio ultimo scorso con cui la banca ha potuto emettere titoli ABS utilizzabili per l’accesso al rifinanziamento degli stessi presso la BCE. In tal senso è auspicabile che tale strategia continui nel prosieguo della corrente gestione, anche mediante individuazione di altri partner finanziari interessati a tale tipologia di investimento, per dare ulteriore sostegno e solidità alla diversificazione degli strumenti di funding, necessaria al fine del raggiungimento degli obiettivi del piano industriale. A tal proposito va evidenziato come siano, già da tempo, in corso trattative con controparti di standing internazionale. Va inoltre evidenziato come, parimenti, anche la raccolta diretta da clientela abbia continuato a crescere nei primi mesi del 2013 secondo il ritmo stimato nel piano strategico. Il trend in parola pone l'accento come nell'attuale momento difficile di mercato sia pienamente confermata la realtà del Gruppo quale operatore di riferimento nel panorama nazionale; tale conferma è comprovata, tra l'altro, dalla diffusione presso la clientela del proprio prodotto conto di deposito e dalla capacità di manovrare le leve a disposizione al fine di seguire l'andamento del mercato e soddisfare conseguentemente le richieste della clientela. I volumi di raccolta diretta dalla clientela hanno seguito un percorso armonico di crescita, accompagnando le esigenze di funding dettate dall’incremento dello stock di crediti in portafoglio. 44 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca L. PROGETTO DI DESTINAZIONE DEGLI UTILI DI ESERCIZIO Signori Azionisti, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2012 registra un utile al netto delle imposte di esercizio di euro 7.656.951,04 che proponiamo di ripartire come segue: Riserva legale (5%) Riserva straordinaria Dividendo (0,0338 euro per azione) Euro Euro Euro 382.847,55 6.074.203,49 1.199.900,00 A conclusione della presente relazione, il Consiglio di Amministrazione desidera esprimere il più vivo ringraziamento al Collegio Sindacale ed alla società di revisione per l'assidua opera che nel corso dell'anno hanno svolto con competenza e scrupolosità. Grazie anche all'Autorità di Vigilanza per la collaborazione e la reale disponibilità manifestate nonché alle Associazioni cui partecipiamo, con particolare riferimento ad ABI, ASSBANK, UFI ed ASSOFIN, per l'attività di supporto svolta nell'interesse dell'intero settore. Come di consueto, infine, un ringraziamento particolare va a tutti i dipendenti, ed ai collaboratori esterni per la fattiva collaborazione prestata nell'espletamento della attività aziendale nonché ai nostri clienti che rappresentano il vero patrimonio aziendale. Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente 46 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca Schemi di Bilancio 48 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca STATO PATRIMONIALE Euro ATTIVO 10. Cassa e disponibilità liquide 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60. Crediti verso banche 70. Crediti verso clientela 80. Derivati di copertura 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 100. Partecipazioni 110. Attività materiali 120. Attività immateriali di cui: - avviamento 31.12.2012 130. 160. 180. 200. Riserve di valutazione Riserve Capitale Utile (perdita) d'esercizio (+/-) Totale passivo 17.886.444 1.136.767 8.895.813 988.429 1.136.767 9.093.530 1.047.983 772.187 4.513.154 3.618.850 894.304 61.096 67.710 132.779.541 1.815.590.886 35.189.336 818.295.707 31.12.2012 212.292.824 1.380.984.268 29.909.212 34.069.651 4.775.352 Euro 31.12.2011 167.430.336 506.675.293 19.293.564 18.488.856 2.627.250 4.526.099 249.253 100. Altre passività 110. Trattamento di fine rapporto del personale 120. Fondi per rischi e oneri a) quiescenza ed obblighi simili b) altri fondi 32.040.463 2.540.170 379.178 Totale attivo a) correnti b) differite 101.869 40.374.010 53.171.082 103.729.669 551.984.759 67.104 2.919.348 150. Altre attività P ASSIVO 10. Debiti verso banche 20. Debiti verso clientela 30. Titoli in circolazione 60. Derivati di copertura 80. Passività fiscali 112.749 251.507.862 70.250.838 255.062.828 1.059.896.248 789.032 130. Attività fiscali a) correnti b) anticipate b1) di cui alla L. 214/2011 31.12.2011 2.423.103 204.147 88.567.347 858.038 32.716 32.716 70.757.514 669.836 16.871 16.871 (500.670) 21.445.197 35.500.000 7.656.951 (1.609.010) 10.269.673 12.500.000 11.175.524 1.815.590.886 818.295.707 49 SCHEMI DI BILANCIO CONTO ECONOMICO 10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 90. 100. Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attività di copertura Utili (perdite) da cessione o riacquisto a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) passività finanziarie 31.12.2012 48.517.099 (37.746.870) 10.770.229 64.457.005 (39.368.040) 25.088.965 2.511.177 235.000 6.466.040 (220.009) 6.686.529 (480) 120. Margine di intermediazione 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti a) spese per il personale b) altre spese amministrative 170. 180. 190. 200. 250. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 270. Utile (perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte 290. Utile (perdita) d'esercizio 3.728.615 79.098 45.071.411 43.314.442 (2.080.177) (551.163) (2.080.177) 140. Risultato netto della gestione finanziaria 150. Spese amministrative Euro 31.12.2011 25.131.690 (18.193.103) 6.938.587 61.732.051 (39.760.689) 21.971.362 11.105.275 (508.495) 3.807.713 (551.163) 42.991.234 (29.640.063) (15.111.349) (14.528.714) 42.763.279 (28.532.108) (15.068.997) (13.463.111) (709.982) (107.654) (653.548) (31.111.247) 11.879.987 (642.479) (101.678) (82.547) (29.358.812) 13.404.467 (4.223.036) (2.228.943) 7.656.951 11.175.524 7.656.951 11.175.524 50 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA 10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80. 90. 100. 110. Voci Utile (perdita) d'esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività materiali Attività immateriali Copertura di investimenti esteri Copertura dei flussi finanziari Differenze di cambio Attività non correnti in via di dismissione Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 120. Rettività complessiva (Voce 10+110) 31.12.2012 7.656.951 Euro 31.12.2011 11.175.524 1.108.340 (1.038.904) 1.108.340 (1.038.904) 8.765.291 10.136.620 51 SCHEMI DI BILANCIO RENDICONTO FINANZIARIO Euro A. Attività operativa 1. G estion e Interessi attivi incassati (+) Interessi passivi pagati (-) Dividendi e proventi simili (+) Commissioni nette (+/-) Spese per il personale (-) Altri costi (-) Altri ricavi (+) Imposte e tasse (-) 2. Liqu idità gen erata/assorbita dalle attività f in an ziarie Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso la clientela Crediti verso banche: a vista Crediti verso banche: altri crediti Altre attività 3. Liqu idità gen erata/assorbita dalle passività f in an ziarie Debiti verso banche: a vista Debiti verso banche: altri debiti Debiti verso clientela Titoli in circolazione Altre passività Liqu idita' n etta gen erata/assorbita dall'attivita' operativa B. Attività di in vestim en to 2. Liqu idità assorbita da: Acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza Acquisti di attività materiali Acquisti di attività immateriali Acquisti di rami di azienda Liqu idità n etta gen erata/assorbita dall'attività di in vestim en to C . Attività di provvista Emissioni / acquisti di azioni proprie Distribuzione dividendi e altre finalità Liqu idità n etta gen erata/assorbita dall'attività di provvista Liqu idità n etta gen erata/assorbita n ell'esercizio 2012 2011 13.568.591 9.100.839 48.517.099 23.189.845 (37.746.870) (18.193.103) 2.511.177 11.105.275 25.088.965 21.971.362 (15.111.349) (15.068.997) (14.492.320) (13.545.658) 6.466.040 3.807.713 (1.664.151) (4.165.598) (966.281.426) (237.451.055) (211.133.852) 1.363.375 (505.831.312) (234.698.986) (187.591.118) 9.033.225 36.257.959 3.951.998 (97.983.103) (17.100.667) 947.585.543 284.616.880 620.448 (2.286.704) 44.242.039 97.522.952 874.308.975 143.661.538 10.615.648 13.941.635 17.798.433 31.777.460 (5.127.292) 56.266.664 (17.861.829) (17.079.756) (520.432) (244.796) (16.845) (17.861.829) (54.281.306) (53.171.082) (773.190) (114.272) (222.762) (54.281.306) 23.000.000 23.000.000 (2.000.000) (2.000.000) 10.879 (14.642) 101.870 10.879 112.749 116.512 (14.642) 101.870 Ricon ciliazion e Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio Liquidità totale netta/generata assorbita nell'esercizio Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 52 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO Capitale a) Azioni ordinarie b) Altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve a) di utili b) altre Riserve da valutazione a) Disponibili per la vendita b) Copertura flussi finanziari c) Altre Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (perdita d'esercizio) Patrimonio netto 12.500.000 12.500.000 10.269.673 10.269.673 (1.609.010) Variazioni dell'esercizio Stock option Derivati su proprie azioni Variazione strumenti di capitale Distribuzione straordinaria dividendi Acquisto azioni proprie Emissioni nuove azioni Variazioni riserve Operazioni sul Patrimonio Netto 23.000.000 35.500.000 11.175.524 21.445.197 (1.609.010) 11.175.524 32.336.187 11.175.524 32.336.187 Patrimonio netto al 31.12.2012 Dividendi e altre destinazioni Riserve Esistenze al 1.1.2012 Modifica saldi apertura Esistenze al 31.12.2011 Allocazione risultato esercizio precedente Redditività complessiva esercizio 2012 Euro 1.108.340 (11.175.524) 7.656.951 8.765.291 23.000.000 (500.670) 7.656.951 64.101.478 12.500.000 12.500.000 6.502.999 6.502.999 (570.106) 5.766.674 24.199.567 Patrimonio netto al 31.12.2011 Stock option Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Acquisto azioni proprie Emissioni nuove azioni 12.500.000 3.766.674 10.269.673 (570.106) 5.766.674 24.199.567 Operazioni sul Patrimonio Netto Variazioni riserve Dividendi e altre destinazioni Riserve Esistenze al 1.1.2011 Modifica saldi apertura Esistenze al 31.12.2010 Capitale a) Azioni ordinarie b) Altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve a) di utili b) altre Riserve da valutazione a) Disponibili per la vendita b) Copertura flussi finanziari c) Altre Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (perdita d'esercizio) Patrimonio netto Variazioni dell'esercizio Redditività complessiva esercizio 2011 Euro Allocazione risultato esercizio precedente (1.038.904) (3.766.674) (2.000.000) (2.000.000) 11.175.524 10.136.620 (1.609.010) 11.175.524 32.336.187 Nota Integrativa Indice PREMESSA PARTE C. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO PARTE A. POLITICHE CONTABILI A.1 PARTE GENERALE A.2 PARTE RELATIVA ALLE A.3 PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO INFORMATIVA SUL FAIR PARTE D. REDDITIVITÀ COMPLESSIVA PARTE E. INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA VALUE PARTE B. INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE A. ATTIVO B. PASSIVO PARTE F. INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO PARTE H. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 58 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca PREMESSA La presente nota integrativa è composta, in conformità alla circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento del 18 novembre 2009) della Banca d’Italia, dalle seguenti parti, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione aziendale: Parte A: Politiche Contabili Parte B: Informazioni sullo Stato Patrimoniale Parte C: Informazioni sul Conto Economico Parte D: Redditività complessiva Parte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F: Informazioni sul patrimonio Parte H: Operazioni con parti correlate. Non sono presenti, in quanto la banca non è tenuta alla loro presentazione, le seguenti parti: Parte G: Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Parte I: Accordi di pagamento basati su propri strumenti finanziari, in quanto la banca non ha effettuato accordi di questo tipo Parte L: Informativa di settore, in quanto obbligatoria solo per gli intermediari quotati 59 NOTA INTEGRATIVA PARTE A. A.1 POLITICHE CONTABILI PARTE GENERALE SEZIONE 1 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI Il bilancio della banca relativo all’esercizio 2012, in conformità al D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, è redatto secondo gli International Financial Reporting Standard e gli International Accounting Standard (nel seguito “IFRS”, “IAS”) emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) ed omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, nonché secondo gli schemi e le regole di compilazione contenuti nella Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento del 18 novembre 2009). Nel corso dell’esercizio lo IASB ha apportato modifiche ad alcuni principi IAS\IFRS precedentemente emanati, e ha pubblicato nuovi principi contabili internazionali. Nessuno di questi aggiornamenti è stato utilizzato ai fini della predisposizione del bilancio poiché non è intervenuta l’omologazione della Commissione Europea. SEZIONE 2 PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE Il bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della Redditività Complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalla Nota Integrativa. Inoltre, è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione. I prospetti contabili sono stati predisposti secondo i Principi contabili emanati dallo IASB (inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC) e omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 e gli schemi e regole di compilazione contenuti nella Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento del 18 novembre 2009). Inoltre, a livello interpretativo e di supporto applicativo, sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea: Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements dell'International Accounting Standards Board (emanato dallo IASB nel 2001); Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati; Documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo italiano di contabilità (OIC) e dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI). I prospetti contabili sono redatti in unità di euro, la Nota Integrativa in migliaia di euro. Il bilancio è stato predisposto nel presupposto della continuità aziendale della banca e nel rispetto dei requisiti patrimoniali di vigilanza. Il presente bilancio di esercizio è sottoposto a revisione legale ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 39/2010 a cura della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. 60 SEZIONE 3 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO Si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Gestione. SEZIONE 4 ALTRI ASPETTI Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d'esercizio La redazione del bilancio d'esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono: l'utilizzo di modelli valutativi per la quantificazione e la rilevazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti problematici e, in genere, delle altre attività finanziarie esposte in bilancio; la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri; le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva. La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all'individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio d'esercizio. Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni di nota integrativa. Roneata Banca d’Italia Nel corso del 2012 la Banca d’Italia ha diffuso alcune Note Tecniche allo scopo di dare risposta alle richieste di chiarimenti pervenutegli in materia di bilancio e Segnalazioni di Vigilanza. Le note diffuse non hanno comportato l’introduzione di modifiche rilevanti nelle modalità di predisposizione dell’informativa finanziaria, sia perché la prassi operativa della banca era già sostanzialmente allineata ai comportamenti suggeriti, sia perché talune delle indicazioni sono riferibili a fattispecie che non interessano l’operatività della banca. Ove opportuno saranno poste in essere le iniziative necessarie per rendere conformi i comportamenti alle indicazioni ricevute, in particolare con riferimento alle richieste di integrazioni di disclosure nell’ambito dell’informativa finanziaria. In particolare la Roneata del 15 gennaio 2013 sottolinea l’importanza della trasparenza informativa sulle operazioni di cessione degli strumenti finanziari. Legge 214/2011 - modifiche alla disciplina delle imposte anticipate delle svalutazione crediti verso clientela iscritte in bilancio L’art. 2 commi da 55 a 58 del D.L. 225/2010, come modificato dall’art. 9 dl D.L. 201/2011 convertito con la Legge n. 214 del 22 dicembre 2011 è intervenuto sulla disciplina fiscale applicabile alle attività per imposte anticipate iscritte in bilancio, relative a svalutazioni di crediti, al valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali (di seguito, Deferred Tax Assets o DTA). In particolare la norma citata prevede la trasformazione in crediti d’imposta delle predette attività per imposte anticipate al verificarsi di alcune ipotesi individuate dalla stessa norma nei casi di perdita civilistica, perdita fiscale, liquidazione volontaria o assoggettamento ad altre procedure concorsuali o di gestione delle crisi. Le modifiche alla disciplina fiscale non determinano alcuna variazione nella classificazione contabile delle DTA, perciò le stesse devono continuare a figurare nell’attivo del bilancio tra le attività per imposte NOTA INTEGRATIVA 61 anticipate. Per effetto delle predette modifiche si rende invece certo il recupero delle DTA, ai fini del c.d. “probability test” previsto dallo IAS 12, rendendolo, di fatto, automaticamente soddisfatto; viceversa non ne modifica la genesi (che ha effetto sulla classificazione contabile). Il documento pubblicato congiuntamente da Banca d’Italia/CONSOB/Isvap n. 5 del 15 maggio 2012 relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla Legge 214/2011” richiede, per ragioni di trasparenza informativa sul fenomeno, che nella nota integrativa dei bilanci siano illustrate le caratteristiche delle DTA e la loro dinamica nell’esercizio (con indicazione separata del credito d’imposta a copertura di perdite d’esercizio o per perdite fiscali). Infine, il credito d’imposta che si manifesta per effetto della trasformazione delle DTA deve essere trattato, per la parte eventualmente non compensata, come attività fiscale corrente. 62 A.2 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA Sono attività finanziarie non derivate designate come disponibili per la vendita e non classificate come crediti, attività finanziarie detenute fino a scadenza, attività finanziarie di negoziazione o valutate al fair value. In particolare rientrano in questa categoria, oltre ai titoli di debito che non sono oggetto di attività di trading e non sono classificati negli altri portafogli sopra citati, le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione o non qualificabili come di controllo, collegamento e controllo congiunto. L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale sono misurate al fair value, rappresentato generalmente dal corrispettivo pagato per l’esecuzione della transazione, comprensivo dei costi di transazione direttamente attribuibili all’acquisizione. Nel caso in cui l’iscrizione avvenisse a seguito di riclassificazione da altri portafogli, il valore di iscrizione sarebbe rappresentato dal fair value al momento del trasferimento. I titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono mantenuti al costo. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value, ad eccezione degli investimenti in strumenti di capitale non quotati in mercati attivi ed il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile, che sono mantenuti al costo e svalutati nell’eventualità in cui siano riscontrate perdite di valore durevoli, rilevando: a conto economico, gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che tiene conto dell’ammortamento sia dei costi di transazione sia del differenziale tra il costo e il valore di rimborso; a patrimonio netto in una specifica riserva i proventi e gli oneri derivanti dalla variazione del fair value. Il fair value è definito dal principio IAS 39 come “il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata o una passività estinta in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti”. Il fair value degli investimenti quotati in mercati attivi è determinato con riferimento alle quotazioni di mercato rilevati alla data di riferimento del bilancio. In assenza di un mercato attivo, sono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono fondati su dati rilevabili sul mercato, come per esempio i metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche. Ad ogni chiusura di bilancio le attività vengono sottoposte a verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore (impairment test). Qualora, in un periodo successivo, i motivi che hanno determinato la rilevazione della perdita di valore siano stati rimossi, vengono effettuate corrispondenti riprese di valore. L’ammontare della ripresa non eccede in ogni caso il costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi. I titoli consegnati nell’ambito di un’operazione che contrattualmente ne prevede il riacquisto non vengono cancellati dal bilancio. ATTIVITÀ DETENUTE FINO ALLA SCADENZA Sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che si ha oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie detenute fino alla scadenza avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale sono misurate al fair value, rappresentato NOTA INTEGRATIVA 63 generalmente dal corrispettivo pagato per l’esecuzione della transazione, comprensivo dei costi di transazione direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati). Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione dalle attività disponibili per la vendita, il fair value dell’attività alla data di riclassificazione viene assunto come nuovo costo ammortizzato dell’attività stessa. Successivamente tali attività sono valutate al costo ammortizzato, rilevato secondo il criterio dell’interesse effettivo. Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è imputato a conto economico nella voce “10 - Interessi attivi e proventi assimilati”. Gli utili e le perdite sono rilevati nel conto economico alla voce 100.c) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto” quando tali attività sono eliminate. Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione durevole di valore, l’importo della perdita è misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di interesse effettivo originario dell’attività finanziaria. Il valore contabile dell’attività viene conseguentemente ridotto e l’importo della perdita è rilevato a conto economico alla voce “130.c”) Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento che si è verificato dopo la sua rilevazione (quale un miglioramento nella solvibilità del debitore), la perdita per riduzione di valore precedentemente rilevata viene eliminata. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. L’importo del ripristino è rilevato alla medesima voce di conto economico. Qualora nel corso dell’esercizio venisse venduto o riclassificato, prima della scadenza, un importo non irrilevante di tali investimenti, le rimanenti attività finanziarie detenute fino a scadenza verrebbero riclassificate come disponibili per la vendita e l’uso del portafoglio in questione sarebbe precluso per i successivi due esercizi, a meno che le vendite o riclassificazioni: siano così prossime alla scadenza o alla data dell’opzione dell’attività finanziaria, che le oscillazioni del tasso di interesse di mercato non avrebbero un effetto significativo sul fair value dell’attività stessa; si siano verificate dopo l’incasso sostanzialmente di tutto il capitale originario dell’attività finanziaria attraverso pagamenti ordinari programmati o anticipati; o siano attribuibili a un evento isolato non controllabile, che non sia ricorrente e non si possa pertanto ragionevolmente prevedere. Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. CREDITI I crediti comprendono le attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotate in un mercato attivo e che non sono classificate, sin dall'acquisizione, tra le attività finanziarie disponibili per la vendita o tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione. La prima iscrizione di un credito a medio e lungo termine avviene alla data di erogazione, sulla base del fair value dello strumento finanziario, che è pari all’ammontare erogato, comprensivo dei proventi e oneri direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche 64 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di amministrazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, i crediti sono rilevati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione, diminuito dei rimborsi di capitale, delle rettifiche o riprese di valore e dell’ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca, inclusi i pre-finanziamenti su operazioni di cessione del quinto dello stipendio, i quali sono iscritti al costo, data la non rilevanza degli effetti dell'attualizzazione dei flussi di cassa. Ad ogni data di bilancio viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale circostanza ricorre quando è prevedibile che la banca non sia in grado di riscuotere l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie. Dapprima si valuta la necessità di rettificare individualmente le esposizioni deteriorate (crediti non performing), classificate nelle diverse categorie di rischio in base alla normativa emanata dalla Banca d’Italia. In dettaglio: sofferenze: i crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili sono valutati analiticamente; esposizioni incagliate: i crediti verso soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo sono valutati collettivamente su base storico-statistica; esposizioni scadute: le esposizioni verso soggetti non classificati nelle precedenti categorie di rischio, che alla data di chiusura del periodo presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 180 giorni, sono valutate collettivamente su base storico-statistica; esposizioni "in bonis": i crediti verso soggetti che non presentano, allo stato attuale, specifici rischi di insolvenza, sono valutate collettivamente su base storico-statistica. Le rettifiche di valore determinate analiticamente e collettivamente sono imputate nel conto economico. Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengono meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica, purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può, in ogni caso, superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Al momento dell'erogazione i crediti con scadenze a medio e lungo termine sono iscritti in bilancio includendo nel valore di carico i costi/proventi accessori di diretta imputazione e vengono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Il valore di presumibile realizzo del portafoglio crediti è determinato considerando sia la specifica situazione di solvibilità dei debitori che presentino difficoltà nei pagamenti, sia la stima del tasso di recupero e del ritardo medio storicamente accertato dalla banca su posizioni similari. Per la classificazione delle esposizioni deteriorate (sofferenze, incagli, esposizioni ristrutturate ed esposizioni scadute) la banca fa riferimento alla normativa emanata in materia dalla Banca d'Italia, integrata con disposizioni interne, che fissano criteri e regole per il passaggio dei crediti nell'ambito delle distinte categorie di rischio. La classificazione fra le esposizioni deteriorate viene effettuata dalle funzioni centrali deputate al controllo e riscontro dei crediti. La determinazione del valore di presumibile realizzo delle esposizioni deteriorate assume come NOTA INTEGRATIVA 65 riferimento il valore attuale (Net Present Value) dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi delle esposizioni. Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati (flussi finanziari attesi), delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. Per gli incassi stimati e le relative scadenze dei piani di rientro delle esposizioni deteriorate si fa riferimento alle ipotesi desunte da serie storico-statistiche interne e studi di settore. In ordine al tasso di attualizzazione degli incassi stimati nei piani di rientro delle esposizioni deteriorate, la banca utilizza i tassi contrattuali originari. Le svalutazioni, analitiche e collettive, sono rilevate mediante una "rettifica di valore", in diminuzione del valore iscritto nell'attivo dello stato patrimoniale, sulla base dei criteri sopra esposti e sono ripristinate mediante "riprese di valore" imputate alla voce di conto economico riferita alle rettifiche di valore nette su crediti, quando vengono meno i motivi che le hanno originate oppure si verificano recuperi superiori alle svalutazioni originariamente iscritte. In considerazione della metodologia utilizzata per la determinazione del presumibile valore di realizzo delle esposizioni deteriorate, il semplice decorso del tempo, con il conseguente avvicinamento alle scadenze previste per il recupero, implica un’automatica riduzione degli oneri finanziari impliciti precedentemente imputati in riduzione dei crediti. I crediti vengono cancellati dalle attività in bilancio allorché il diritto a ricevere i flussi di cassa è estinto, quando la cessione ha comportato il trasferimento in maniera sostanziale di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi o nel caso in cui il credito è considerato definitivamente irrecuperabile, dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state completate. Qualora invece siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita, registrando una passività a fronte del corrispettivo ricevuto dall’acquirente. In presenza di operazioni di cartolarizzazione con le quali sono ceduti crediti a società veicolo ed in cui, anche in presenza del formale trasferimento della titolarità giuridica dei crediti, viene mantenuto il controllo sui flussi finanziari derivanti dagli stessi e la sostanzialità dei rischi e benefici, non si procede alla cancellazione dei crediti oggetto dell’operazione (continuing involvement). Per tale motivo nel bilancio al 31 dicembre 2012 la voce “Crediti verso clientela” accoglie il valore degli attivi ceduti alla società veicolo IBL CQS S.r.l. nel corso dell’esercizio. I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione di pronti contro termine che contrattualmente prevede la successiva vendita ed i titoli consegnati nell'ambito di un'operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto, non vengono rispettivamente registrati o cancellati dal bilancio. Di conseguenza nel caso di titoli acquistati con accordo di rivendita l'importo pagato viene registrato in bilancio come credito verso clientela o banche; nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto la passività è registrata nei debiti verso clientela o banche. ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE Al 31 dicembre 2012 la banca non detiene alcuna attività classificata in tale categoria e, pertanto, non sussistono nello Stato Patrimoniale attività finanziarie che secondo lo IAS 39 debbano essere rilevate con l’imputazione dell’effetto della valutazione a conto economico. OPERAZIONI DI COPERTURA Le operazioni di copertura sono poste in essere al fine di neutralizzare gli effetti di perdite potenziali rilevabili su uno strumento finanziario o un gruppo di strumenti finanziari (macrohedging) attribuibili ad un determinato rischio che possono avere un effetto sul conto economico. 66 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca Nel momento in cui l’operazione è posta in essere la relazione di copertura è documentata formalmente attraverso la definizione degli obiettivi e strategie di risk management sulla base delle quali la copertura è stata realizzata, l’identificazione dello strumento di copertura, dell’oggetto della copertura, della natura del rischio coperto e della modalità con la quale si intende valutare l’efficacia della relazione di copertura. Le tipologie di coperture previste dallo IAS 39 sono le seguenti: copertura di fair value (fair value hedge), che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione di fair value di una posta di bilancio attribuibile ad un particolare rischio; copertura di flussi finanziari (cash flow hedge), che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione a variazione dei flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste di bilancio. La banca ha utilizzato solo la prima tipologia di copertura. Gli strumenti finanziari derivati di copertura sono inizialmente iscritti al fair value. L’operazione è considerata di copertura se esiste una documentazione formalizzata della relazione tra lo strumento di copertura e i rischi coperti che rilevi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificare l’efficacia della copertura. Inoltre deve essere testato che la copertura sia efficace nel momento in cui ha inizio e, prospetticamente, durante tutta la vita della stessa. L’efficacia di copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento coperto o dei relativi flussi finanziari attesi risultano compensati da quelle dello strumento di copertura. Pertanto l’efficacia è misurata dal confronto delle suddette variazioni. La copertura si assume altamente efficace quando le variazioni attese ed effettive del fair value o dei flussi di cassa dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dell’elemento coperto, nei limiti stabiliti dall’intervallo 80-125%. La valutazione dell’efficacia è effettuata utilizzando: test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto dimostrano l’attesa della sua efficacia; test retrospettivi, che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo cui si riferiscono. Se le verifiche non confermano che la copertura è altamente efficace, la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione e lo strumento finanziario oggetto di copertura ritorna ad essere valutato secondo il criterio della classe di appartenenza originaria. La relazione di copertura cessa quando il derivato scade oppure, viene venduto, ovvero quando esso viene esercitato o l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato. Essa cessa anche quando la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura sopra detti. I derivati di copertura sono cancellati quando il diritto a ricevere i flussi di cassa dell’attività o passività è scaduto, o laddove il derivato venga ceduto, ovvero quando vengono meno le condizioni per continuare a contabilizzare lo strumento finanziario fra i derivati di copertura. Nel caso di fair value hedge la variazione di fair value dell’elemento coperto, riconducibile al rischio coperto, è registrato nel conto economico, al pari del cambiamento del fair value dello strumento derivato; l’eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, determina di conseguenza l’effetto economico netto. Se l’elemento coperto è venduto o rimborsato, la quota di fair value non ancora ammortizzata è riconosciuta immediatamente a conto economico. NOTA INTEGRATIVA 67 PARTECIPAZIONI La voce include le interessenze detenute in società controllate. Sono considerate controllate le imprese nelle quali la Capogruppo, direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto o quando pur con una quota di diritti di voto inferiore la ha il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di determinare le politiche finanziarie ed operative della stessa. Le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le interessenze partecipative sono contabilizzate al costo, comprensivo dei costi o proventi direttamente attribuibili alla transazione. Le partecipazioni sono valutate al costo, eventualmente rettificato per perdite di valore. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico. Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. ATTIVITÀ MATERIALI In linea generale, le attività materiali includono: immobili strumentali impianti tecnici mobili, macchine e attrezzature. Si definiscono immobili strumentali gli immobili posseduti dalla banca (proprietaria) utilizzati nella produzione e fornitura di servizi o per fini amministrativi, con una vita utile superiore all'esercizio. Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, che comprende i costi accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese successive all'acquisto incrementano il valore contabile del bene o vengono rilevate come attività separate solo quando determinano un incremento dei benefici economici futuri derivanti dall'utilizzo degli investimenti. Le altre spese sostenute successivamente all'acquisto sono rilevate nel conto economico dell'esercizio nel quale sono state sostenute. Le attività materiali sono iscritte in bilancio al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore; hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono soggette ad ammortamento a quote costanti in relazione alle loro residue possibilità di utilizzazione. La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a verifica; in caso di rettifica delle stime iniziali, viene conseguentemente modificata anche la relativa quota di ammortamento. Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici 68 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca economici futuri. ATTIVITÀ IMMATERIALI Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica, possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale. Esse sono costituite dall’avviamento delle filiali acquisite dalla controllata IBL Family scorporato dal prezzo di acquisto della partecipazione a seguito del trasferimento delle filiali, dall’avviamento relativo alle filiali acquisite come ramo d’azienda dalla controllata IBL Family e dal software acquisito da terzi. Le attività immateriali originate da software acquisito da terzi sono ammortizzate in quote costanti a decorrere dall'ultimazione ed entrata in funzione delle applicazioni in base alla relativa vita utile stimata. Qualora il valore recuperabile di tali attività risulti inferiore al valore di carico in bilancio, la differenza è iscritta nel conto economico. L’avviamento non è ammortizzato, ma sottoposto periodicamente a verifica di eventuali perdite durevoli di valore. A tal fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate come costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto il saldo della fiscalità corrente e differita relativa al reddito dell'esercizio. Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono le posizioni fiscali della banca nei confronti delle amministrazioni fiscali, a titolo di imposte sui redditi. In particolare, tali poste accolgono le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti e dagli altri crediti d'imposta per ritenute d'acconto subite o altri crediti d'imposta di esercizi precedenti per i quali la banca ha richiesto il rimborso alle autorità fiscali competenti. In particolare, avendo la banca aderito al consolidato fiscale con le altre società del Gruppo, la fiscalità corrente IRES è determinata sulla base delle norme che lo disciplinano. Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili, sono iscritte in bilancio nella misura in cui è probabile il loro recupero, sulla base della capacità della banca di generare con continuità redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con riferimento a tutte le differenze temporanee imponibili, con la sola eccezione delle riserve in sospensione d’imposta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente di ritenere che non saranno effettuate operazioni che ne comportino la tassazione. Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni. La fiscalità differita viene calcolata applicando le aliquote di imposizione stabilite dalle disposizioni di legge in vigore alle differenze temporanee tassabili, per cui esiste la probabilità di un effettivo sostenimento di imposte ed alle differenze temporanee deducibili, per cui esiste una ragionevole certezza di recupero. Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite sono sistematicamente valutate per NOTA INTEGRATIVA 69 tener conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote fiscali, sia di eventuali diverse situazione oggettive della società. Qualora le Attività e Passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il conto economico, la contropartita è rappresentata dalle imposte sul reddito. Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico (quali le rettifiche di prima applicazione degli IAS), le stesse vengono iscritte in contropartita del patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto (es. riserve di valutazione). FONDI PER RISCHI ED ONERI I Fondi per rischi ed oneri sono passività di ammontare o scadenza incerti che sono rilevate in bilancio se: la banca ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) per effetto di un evento passato; è probabile l'esborso di risorse finanziarie per l'adempimento dell'obbligazione; è possibile effettuare una stima attendibile del probabile esborso futuro. Tra gli "altri fondi" sono inclusi gli stanziamenti appostati per la costituzione della riserva necessaria per l'erogazione dei premi di anzianità ai dipendenti, prevista al compimento del venticinquesimo e trentesimo anno di servizio. Tali stanziamenti sono stati determinati sulla base della perizia di un attuario indipendente adottando le metodologie previste dallo IAS 19. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO In applicazione dello IAS 19 il Trattamento di fine rapporto del personale fino al 31 dicembre 2006 è stato considerato come un “beneficio successivo alla fine del rapporto di lavoro” e classificato come “piano a benefici definiti”. Di conseguenza è stato iscritto in bilancio in base ad una stima effettuata con tecniche attuariali dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata nell'esercizio corrente e in quelli precedenti e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni della banca. A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al D. Lgs. n. 252 del 5 dicembre 2005, le quote di Trattamento di fine rapporto maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono in azienda, mentre le quote maturande a partire dal 1 gennaio 2007 sono destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare ovvero a restare in azienda, la quale provvede a trasferirle al fondo gestito dall’Inps (cosiddetto Fondo di Tesoreria Inps). L’entrata in vigore della suddetta riforma ha comportato una modifica del trattamento contabile del fondo, in particolare: le quote di Trattamento di fine rapporto maturate al 31 dicembre 2006 si configurano come un “piano a benefici definiti” poiché è la banca che è obbligata a corrispondere al dipendente l’importo determinato ai sensi dell’art. 2120 del Codice Civile. Rispetto alla situazione ante riforma le ipotesi attuariali del modello per la valorizzazione della passività prevedono le ipotesi di incremento previste dal Codice Civile e non quelle stimate dall’attuario. La determinazione del valore attuale degli impegni della banca è stata effettuata da un attuario esterno con il "metodo dell'unità di credito proiettata" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio. A seguito della riforma la passività connessa al Trattamento di fine rapporto maturato è stata attuarialmente valutata senza applicazione del pro-rata del servizio prestato, in quanto la prestazione da valutare può considerarsi interamente maturata; 70 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca le quote di Trattamento di fine rapporto maturande dal 1 gennaio 2007 e versate al Fondo di Tesoreria Inps o a forme di previdenza complementare si configurano come “piani a contribuzione definita”. L’importo delle quote è quindi determinato sulla base dei contributi dovuti, senza l’applicazione di metodologie di calcolo attuariale. DEBITI E TITOLI IN CIRCOLAZIONE I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela accolgono tutte le forme tecniche di provvista interbancaria e con clientela (depositi, conti correnti, finanziamenti, prestiti obbligazionari). L'iscrizione iniziale in bilancio dei debiti e titoli in circolazione è effettuata in misura pari al fair value delle passività, normalmente coincidente con le somme raccolte o con il prezzo di emissione dei titoli, incrementati degli oneri/proventi direttamente imputabili alle passività. I Debiti ed i Titoli in circolazione sono valutati al costo ammortizzato con il metodo del tasso di interesse effettivo, ad eccezione delle poste a vista e a breve termine iscritte al costo. Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. Le passività subordinate sono rilevate in questa sezione nella voce corrispondente alla forma tecnica utilizzata. PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE La società non detiene, né ha detenuto nel corso dell’esercizio, passività finanziarie di negoziazione. PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE La società non detiene, né ha detenuto nel corso dell’esercizio, passività finanziarie valutate al fair value. OPERAZIONI IN VALUTA La società non detiene attività e passività denominate in divisa estera o ad essa indicizzate, né ha compiuto alcuna operazione "fuori bilancio" su valute estere. ALTRE INFORMAZIONI Ratei e Risconti I ratei ed i risconti, che misurano oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività, sono iscritti in bilancio, ove possibile, ad integrazione delle attività e passività a cui si riferiscono. Spese per migliorie su beni di terzi I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà sono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra le Altre attività come previsto dalle Istruzioni della Banca d’Italia, sono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto. Costi e ricavi Gli interessi, le commissioni attive e passive nonché tutti gli altri costi e ricavi sono rilevati ed esposti in bilancio secondo il principio della competenza temporale con la correlativa rilevazione dei ratei e risconti attivi e passivi. Tra i costi ed i ricavi dell’esercizio sono inclusi, in applicazione del c.d. continuing involvement, i componenti positivi e negativi di reddito relativi al patrimonio separato della società veicolo IBL CQS Srl. 71 NOTA INTEGRATIVA INFORMATIVA SUL FAIR VALUE A.3 La Circolare di Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento del 18 novembre 2009), recependo le modifiche introdotte all’IFRS 7, prescrive che “le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. I tre livelli del fair value sono così individuati: Livello 1: quotazioni rilevate su un mercato attivo; Livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1, ma osservabili direttamente o indirettamente dal mercato; Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili. La banca ha effettuato la classificazione delle sue attività e passività finanziarie nei diversi livelli di fair value sulla base dei seguenti principi: Livello 1 di fair value: la valutazione è effettuata al prezzo di mercato dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione, ottenuto sulla base di quotazioni espresse da un mercato attivo; Livello 2 di fair value: la valutazione non è basata su quotazioni espresse da un mercato attivo relativamente allo stesso strumento finanziario oggetto di valutazione, ma su valutazioni significative reperibili da infoproviders affidabili, ovvero su prezzi determinati utilizzando un’opportuna metodologia di calcolo (modello di pricing) basata su parametri di mercato osservabili. L’utilizzo di queste metodologie di calcolo consente di riprodurre le valutazioni di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi attraverso l’utilizzo di parametri di mercato, cioè parametri il cui valore viene desunto da quotazioni di strumenti finanziari presenti su mercati attivi; Livello 3 di fair value: le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, mediante l’inclusione di parametri discrezionali, il cui valore non può essere desunto da quotazioni di strumenti finanziari presenti su mercati attivi, ma tali da influire in maniera determinante il prezzo della valutazione finale. La non osservabilità diretta sul mercato di tutti i parametri comporta, di conseguenza, la necessità di stime ed assunzioni da parte del valutatore. A.3.1 TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI La banca non ha effettuato nell'esercizio 2011 e in quelli precedenti alcun trasferimento di cui all'IFRS 7 par. 12 a, tra i portafogli degli strumenti finanziari. Si omette pertanto la compilazione delle relative tabelle. A.3.2 GERARCHIA DEL FAIR VALUE A.3.2.1 PORTAFOGLI CONTABILI: RIPARTIZIONE PER LIVELLI DEL FAIR VALUE migliaia di euro L1 1. 2. 3. 4. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Derivati di copertura Totale 1. 2. 3. Passività finanziarie detenute per la negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Derivati di copertura Totale 2012 L2 251.504 L3 L1 4 2011 L2 40.304 L3 70 67 251.504 4 40.304 67 34.070 18.489 34.070 18.489 70 72 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 Nel corso dell’esercizio 2012 non sono stati effettuati trasferimenti delle attività finanziarie fra il livello 1 ed il livello 2. A.3.2.2 VARIAZIONI ANNUE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE (LIVELLO 3) migliaia di euro detenute per la negoz.e 1. Attività finanziarie valutate disponibili al per fair value la vendita Esisten ze in iziali 70 2. Au m en ti 2.1 Acquisti 2.2 Profitti imputati a: 2.2.1 Conto Economico - di cui: Plusvalenze 2.2.2 Patrimonio netto 2.3 Trasferimenti da altri livelli 2.4 Altre variazioni in aumento 4 4 3. Dim in u zion i 3.1 Vendite 3.2 Rimborsi 3.3 Perdite imputate a: 3.3.1 Conto Economico - di cui Minusvalenze 3.3.2 Patrimonio netto 3.4 Trasferimenti ad altri livelli 3.5 Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali A.3.2.3 di copertura 70 70 4 VARIAZIONI ANNUE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE (LIVELLO 3) Non sono presenti in bilancio, né lo erano nell’esercizio precedente, passività finanziarie valutate al fair value. 73 NOTA INTEGRATIVA PARTE B. A. INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ATTIVO SEZIONE 1 1.1 CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - VOCE 10 CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE: COMPOSIZIONE migliaia di euro 2012 2011 a) cassa b) depositi liberi presso banche centrali 112 1 101 1 Totale 113 102 SEZIONE 2 ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE - VOCE 20 In bilancio non sono presenti attività finanziarie detenute per la negoziazione. SEZIONE 3 ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL “FAIR VALUE” - VOCE 30 In bilancio non sono presenti attività finanziarie valutate al “fair value”. SEZIONE 4 4.1 ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - VOCE 40 ATTIVITÀ FINANZIARIE MERECEOLOGICA DISPONIBILI PER LA VENDITA: COMPOSIZIONE migliaia di euro Voci/Valori Livello 1 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 2.1 Valutati al fair value 2.2 Valutati al costo 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 249.405 Totale 251.504 249.405 2.099 2.099 2012 2011 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 40.304 4 40.304 0 0 4 4 70 70 40.304 70 74 4.2 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: COMPOSIZIONE PER DEBITORI/EMITTENTI migliaia di euro Voci/Valori 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 2012 2011 249.405 249.405 40.304 40.304 2.103 2.099 4 70 0 70 4 70 251.508 40.374 3. Qu ote di O .I.C .R. 4. Fin an ziam en ti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 4.3 ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA migliaia di euro Voci/Valori 2012 2011 1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di interesse b) rischio di prezzo c) rischio di cambio d) rischio di credito e) più rischi 2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) altro 249.405 249.405 18.742 18.742 Totale 249.405 18.742 Si tratta di Titoli di Stato italiano a tasso fisso oggetto di copertura dal rischio di tasso di interesse. 75 NOTA INTEGRATIVA 4.4 ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: VARIAZIONI ANNUE migliaia di euro Titoli di debito A. Esisten ze in iziali Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finan.nti Totale 40.304 70 40.374 B. Au m en ti B1. Acquisti B2. Variazioni positive di FV B3. Riprese di valore - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto B4. Trasferimenti da altri portafogli B5. Altre variazioni 496.612 490.233 1.870 2.103 2.010 93 498.715 492.243 1.963 C . Dim in u zion i C1. Vendite C2. Rimborsi C3. Variazioni negative di FV C4. Svalutazioni da deterioramento - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto C5. Trasferimenti ad altri portafogli C6. Altre variazioni 287.511 287.255 25 146 4.509 4.509 70 70 287.581 287.325 25 146 2.103 251.508 85 D. Rimanenze finali 85 249.405 Nell’ambito della gestione della propria liquidità la banca ha investito anche quest’anno in titoli di stato ed ha colto nel corso dell’esercizio alcune opportunità legate alle variazioni dello spread. SEZIONE 5 5.1 ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA — VOCE 50 ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA migliaia di euro VB 1. Titoli di debito - strutturati - altri Totale 31/12/2012 FV L1 L2 L3 VB Totale 31/12/2011 FV L1 L2 70.251 50.182 17.000 53.171 42.562 70.251 50.182 17.000 53.171 42.562 70.251 50.182 17.000 53.171 42.562 2. Fin an ziam en ti Totale Non sono presenti titoli strutturati. L3 76 5.2 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA: DEBITORI/EMITTENTI migliaia di euro Tipologia operazioni/Valori 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2012 2011 70.251 53.250 53.171 53.171 17.001 0 2. Fin an ziam en ti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 5.3 70.251 53.171 ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA Non sono presenti attività oggetto di copertura specifica. 5.4 ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA: VARIAZIONI ANNUE migliaia di euro Titoli di debito Finanziamenti Totale A. Esisten ze in iziali 53.171 53.171 B. Au m en ti B1. Acquisti B2. Riprese di valore B3. Trasferimenti da altri portafogli B4. Altre variazioni 20.220 20.000 20.220 20.000 220 220 C . Dim in u zion i C1. Vendite C2. Rimborsi C3. Rettifiche di valore C4. Trasferimenti ad altri portafogli C5. Altre variazioni 3.140 3.140 3.000 3.000 D. Rimanenze finali Gli acquisti sono relativi ad obbligazioni bancarie. 140 70.251 70.251 77 NOTA INTEGRATIVA SEZIONE 6 6.1 CREDITI VERSO BANCHE - VOCE 60 CREDITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA migliaia di euro Tipologia operazioni/Valori 2012 2011 A. C rediti verso ban ch e cen trali 1. Depositi vincolati 2. Riserva obbligatoria 3. Pronti contro termine 4. Altri B. C rediti verso ban ch e 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Altri finanziamenti: 3.1 Pronti contro termine attivi 3.2 Leasing finanziario 3.3 Altri 4. Titoli di debito: 4.1 Strutturati 4.2 Altri Totale (valore di bilancio) Totale (fair value) 255.063 248.620 6.231 212 103.730 61.028 24.770 17.932 212 17.932 255.063 255.063 103.730 103.730 La riserva obbligatoria, assolta in via indiretta, è contenuta nella sottovoce “depositi vincolati” ed ammonta a 6,2 milioni di euro. 6.2 CREDITI VERSO BANCHE OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA Non sono presenti a fine esercizio, né lo sono stati nel corso dello stesso e del precedente, crediti verso banche oggetto di copertura specifica. 6.3 LEASING FINANZIARIO La banca non ha posto in essere nel corso dell’esercizio e del precedente operazioni di leasing finanziario. 78 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca SEZIONE 7 7.1 CREDITI VERSO CLIENTELA - VOCE 70 CREDITI VERSO CLIENTELA: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA migliaia di euro Tipologia Operazioni/Valori 1. Conti correnti 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Leasing finanziario 6. Factoring 7. Altri finanziamenti 8. Titoli di debito 8.1 Titoli strutturati 8.2 Altri titoli di debito Totale (valore di bilancio) Totale (fair value) Bonis 2012 Deteriorati Acquistati Altri Bonis 2011 Deteriorati Acquistati Altri 1.631 168.981 30 1.086 0 25 856.740 28.931 538.392 8.583 3.383 200 3.785 114 1.030.735 1.030.735 29.161 29.161 543.263 543.263 8.722 8.722 L’operatività in pronti contro termine attivi rientra nell’ambito degli strumenti di gestione della liquidità, le operazioni in essere a fine esercizio hanno come sottostante Titoli di Stato e sono giunte a scadenza nei primi giorni del 2013. La voce “carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto” comprende per circa 885,7 milioni di euro prestiti per cessione del quinto dello stipendio/pensione e delegazione di pagamento. Nella voce “altri finanziamenti” sono ricompresi principalmente: 912 mila euro nei confronti di Consumo Finance SpA per il prezzo differito relativo a cessioni pro-soluto di crediti per cessioni del quinto e prestiti con delega; 123 mila euro nei confronti della Società Lavoro Finance Srl, come linea di liquidità connessa all’operazione di cartolarizzazione dei propri crediti effettuata negli esercizi 2004 e 2005; 49 mila euro a fronte di quote da incassare da clienti per operazioni di cessione del quinto e prestiti con delega erogate per conto terzi dietro concessione di plafond; 2,3 milioni di euro a fronte di anticipi erogati nei confronti della clientela su pratiche di cessione del quinto e prestiti con delega non ancora perfezionate nell’iter di delibera. 79 NOTA INTEGRATIVA 7.2 CREDITI VERSO CLIENTELA: COMPOSIZIONE PER DEBITORI/EMITTENTI migliaia di euro 2012 Tipologia Operazioni/Valori Bonis Deteriorati Acquistati Altri Bonis 2011 Deteriorati Acquistati Altri 1. Titoli di debito a) Governi b) Altri enti pubblici c) Altri emittenti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 2. Fin an ziam en ti verso: a) Governi b) Altri enti pubblici c) Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri Totale 7.3 1.030.735 29.161 543.263 8.722 1.030.735 321 170.475 29.161 26 543.263 262 1.323 8.722 22 859.939 29.135 541.678 8.700 1.030.735 29.161 543.263 8.722 CREDITI VERSO CLIENTELA: ATTIVITÀ OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA La banca non detiene in portafoglio a fine esercizio crediti verso clientela oggetto di copertura specifica. 7.4 LEASING FINANZIARIO La banca non ha in corso a fine esercizio, né ha stipulato, nel corso dello stesso né del precedente, contratti di locazione finanziaria su beni immobili o mobili. 80 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca SEZIONE 8 8.1 DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 80 DERIVATI DI COPERTURA: COMPOSIZIONE PER TIPOLOGIA DI COPERTURA E PER LIVELLI migliaia di euro L1 FV 2012 L2 L3 VN 2012 A) Derivati f in an ziari 1) Fair value 2) Flussi finanziari 3) Investimenti esteri L1 FV 2011 L2 L3 VN 2011 67 67 4.000 4.000 67 4.000 B. Derivati creditizi 1) Fair value 2) Flussi finanziari Totale Legen da VN = valore nominale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 A fine anno non risultano derivati con fair value positivo. Nel corso dell’esercizio è stato chiuso l’unico derivato in essere alla fine dell’esercizio precedente. 8.2 DERIVATI DI COPERTURA: COMPOSIZIONE PER PORTAFOGLI COPERTI E PER TIPOLOGIA DI COPERTURA (VALORE DI BILANCIO) A fine anno non risultano derivati con fair value positivo. SEZIONE 9 9.1 ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA — VOCE 90 ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ COPERTE: COMPOSIZIONE PER PORTAFOGLI COPERTI migliaia di euro Adeguamento di valore delle attività coperte/Valori 1 . Adeguamento positiv o 1.1 di specifici portafogli: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita 1.2 complessivo 2012 2011 32.040 32.040 32.040 17.886 17.886 17.886 32.040 17.886 2 . Adeguamento negativ o 2.1 di specifici portafogli: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita 2.2 complessivo Totale 81 NOTA INTEGRATIVA 9.2 ATTIVITÀ OGGETTO DI COPERTURA GENERICA DEL RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE migliaia di euro Attività coperte 2012 1. Crediti 2. Attività disponibili per la vendita 3. Portafoglio Totale 2011 630.218 497.260 630.218 497.260 I crediti oggetto di copertura generica del tasso di interesse sono costituiti da prestiti per cessione del quinto dello stipendio e della pensione e con delegazioni di pagamento. SEZIONE 10 10.1 LE PARTECIPAZIONI - VOCE 100 PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE, CONTROLLATE IN MODO CONGIUNTO O SOTTOPOSTE AD INFLUENZA NOTEVOLE: INFORMAZIONI SUI RAPPORTI PARTECIPATIVI Sede Quota di partecipazione % Disponibilità voti % Roma Roma 100% 50% 100% 50% Denominazioni A. Im prese con trollate in via esclu siva 1. IBL Family SpA 2. IBL Partners SpA B. Im prese con trollate in m odo con giu n to C . Im prese sottoposte ad in f lu en za n otevole 10.2 PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE, CONTROLLATE IN MODO CONGIUNTO O SOTTOPOSTE AD INFLUENZA NOTEVOLE: INFORMAZIONI CONTABILI migliaia di euro Denominazioni Totale attivo A. Im prese con trollate in via esclu siva 1. IBL Family SpA 2. IBL Partners SpA Ricavi totali Utile (Perdita) Patrimonio Valore di netto bilancio 5.077 4.085 992 7.090 7.057 33 632 626 6 2.969 2.014 955 1.137 637 500 5.077 7.090 632 2.969 1.137 B. Im prese con trollate in m odo con giu n to C . Im prese sottoposte ad in f lu en za n otevole Totale 82 10.3 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca PARTECIPAZIONI: VARIAZIONI ANNUE migliaia di euro 2012 A. Esistenze inizial i 2011 1.137 1.137 B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Rivalutazioni B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore C.3 Altre variazioni D. R imanenze finali E. R iv alutazioni total i F. R ettifiche totali SEZIONE 11 11.1 1.137 1.137 ATTIVITÀ MATERIALI - VOCE 110 ATTIVITÀ MATERIALI: COMPOSIZIONE DELLE ATTIVITÀ VALUTATE AL COSTO migliaia di euro Attività/Valori 2012 2011 A. Attività ad u so f u n zion ale 1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre 8.896 9.094 6.827 1.072 615 382 6.943 1.061 473 617 8.896 9.094 8.896 9.094 1.2 acqu isite in locazion e f in an ziaria a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre Totale A B. Attività deten u te a scopo di in vestim en to 2.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati 2.2 acqu isite in locazion e f in an ziaria a) terreni b) fabbricati Totale B Totale (A + B) 83 NOTA INTEGRATIVA 11.2 ATTIVITÀ MATERIALI: COMPOSIZIONE DELLE ATTIVITÀ VALUTATE AL FAIR VALUE O RIVALUTATE In bilancio non sono presenti attività materiali valutate al fair value o rivalutate. 11.3 ATTIVITÀ MATERIALI AD USO FUNZIONALE: VARIAZIONI ANNUE migliaia di euro Terreni A. Esisten ze in iziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esisten ze in iziali n ette Fabbricati 7.628 (685) 6.943 E. Valutazione al costo 11.4 217 212 351 120 136 133 704 465 5 192 39 3 192 47 (116) (206) (209) (371) (902) (116) (206) (209) (179) (710) (192) (192) 6.827 (801) 7.628 1.072 (1.461) 2.533 6.827 1.072 615 (1.061) 1.676 615 1.428 12.697 (811) (3.603) 617 9.094 382 8.896 (990) (4.313) 1.372 13.209 382 8.896 ATTIVITÀ MATERIALI DETENUTE A SCOPO DI INVESTIMENTO: VARIAZIONI ANNUE In bilancio non sono presenti attività materiali detenute a scopo di investimento. 11.5 Totale 1.325 (852) 473 a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C7. Altre variazioni D. Rim an en ze f in ali n ette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rim an en ze f in ali lorde Altre 2.316 (1.255) 1.061 B. Au m en ti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimento di immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni B.8 Operazioni di aggregazioni aziendali C . Dim in u zion i C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: Mobili Impianti elettronici IMPEGNI PER ACQUISTO DI ATTIVITÀ MATERIALI Alla data di bilancio la banca non ha impegni per acquisti di attività materiali. 84 SEZIONE 12 12.1 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca ATTIVITÀ IMMATERIALI - VOCE 120 ATTIVITÀ IMMATERIALI: COMPOSIZIONE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ migliaia di euro 2012 Attività/Valori Durata definita A.1 Avviam en to A.2 Altre attività im m ateriali A.2.1. Attività valutate al costo: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività A.2.2. Attività valutate al fair value: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività Totale 2011 Durata indefinita Durata definita 789 772 199 199 276 276 199 276 199 789 Durata indefinita 276 772 Tra le altre attività sono compresi software acquistati da terzi, il cui ammortamento è determinato sulla base della durata contrattuale delle licenze. Le attività aventi vita utile indefinita comprendono l’avviamento delle filiali acquisite nel 2008 dalla controllata IBL Family SpA, scorporato dal prezzo di acquisto della partecipazione a seguito del trasferimento delle filiali e l’avviamento derivante dall’acquisto dei rami d’azienda costituiti dalle filiali di Milano 2 e Perugia da parte della IBL Family SpA, a fine 2010, dall’acquisto nel 2011 sempre dalla controllata dei rami d’azienda costituiti dalle filiali di Lecce e Firenze, e nel 2012 dalla filiale di Udine. Tale avviamento è periodicamente sottoposto ad impairment test, al fine di rilevare eventuali perdite di valore. 85 NOTA INTEGRATIVA 12.2 ATTIVITÀ IMMATERIALI: VARIAZIONI ANNUE migliaia di euro A. Esisten ze in iziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esisten ze in iziali n ette B. Au m en ti B.1 Acquisti B.2 Incrementi di attività immateriali interne B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: - patrimonio netto - conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Altre variazioni B.7 Operazioni di aggregazioni aziendali definita indefinita 772 772 17 17 C . Dim in u zion i C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: - Ammortamenti - Svalutazioni + patrimonio netto + conto economico C.4 Variazioni negative di fair value - a patrimonio netto - b conto economico C.5 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione C.6 Differenze negative di cambio C.7 Altre variazioni 789 Altre attività immateriali: altre definita Totale Avviamento Altre attività immateriali: generate internamente indefinita 378 (102) 276 1.150 (102) 1.048 31 30 48 30 1 18 (108) (108) (108) (108) (108) (108) 988 (108) 880 988 D. Rim an en ze f in ali n ette D.1 Rettifiche di valore totali nette E. Rim an en ze f in ali lorde 789 199 (108) 91 F. Valutazione al costo 789 199 Le attività immateriali sono tutte valutate al costo. SEZIONE 13 LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 130 DELL’ATTIVO E VOCE 80 DEL PASSIVO 13.1 ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE: COMPOSIZIONE migliaia di euro 2012 2011 1. Fondi per il personale 2. Differenze temporanee su compensi agli amministratori 3. Svalutazione crediti 4. Valutazione titoli di debito AFS 6 33 62 278 6 25 68 795 Totale 379 894 86 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca 13.2 PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE: COMPOSIZIONE migliaia di euro 2012 2011 1. Eliminazione Fondo Rischi su crediti (FTA) 2. Svalutazione crediti 3. Avviamento 4. Valutazione titoli di debito AFS 26 139 53 31 26 139 39 Totale 249 204 13.3 VARIAZIONI DELLE IMPOSTE ANTICIPATE (IN CONTROPARTITA DEL CONTO ECONOMICO) migliaia di euro 2012 2011 1. Im porto in iziale 99 356 2. Au m en ti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 34 34 27 27 34 27 (32) (32) (32) (284) (22) (22) 0 (262) 3. Dim in u zion i 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzione di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011 b) altre 4. Importo finale 101 99 87 NOTA INTEGRATIVA 13.3.1 VARIAZIONI DELLE IMPOSTE ANTICIPATE CONTROPARTITA DEL CONTO ECONOMICO) DI CUI ALLA l. 214/2011 (IN migliaia di euro Totale 2012 Totale 2011 1. Im porto in iziale 67 335 3. Dim in u zion i 3.1 Rigiri 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta a) derivante da perdite di esercizio b) derivante da perdite fiscali 3.3 Altre diminuzioni (6) (6) (268) (4) 4. Importo finale 61 2. Au m en ti 13.4 (264) 67 VARIAZIONI DELLE IMPOSTE DIFFERITE (IN CONTROPARTITA DEL CONTO ECONOMICO) migliaia di euro 2012 1. Im porto in iziale 2. Au m en ti 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Dim in u zion i 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzione di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2011 204 195 15 15 14 14 15 14 0 0 0 (5) (5) (5) 219 204 88 13.5 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca VARIAZIONI DELLE IMPOSTE ANTICIPATE (IN CONTROPARTITA DEL PATRIMONIO NETTO) migliaia di euro 2012 2011 1. Im porto in iziale 795 0 2. Au m en ti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 283 795 283 795 (800) (800) (291) 0 0 0 (509) 0 3. Dim in u zion i 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzione di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 13.6 278 795 VARIAZIONI DELLE IMPOSTE DIFFERITE (IN CONTROPARTITA DEL PATRIMONIO NETTO) migliaia di euro 2011 2012 1. Im porto in iziale 2. Au m en ti 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 0 0 31 31 0 31 0 3. Dim in u zion i 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzione di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 31 0 SEZIONE 14 ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE — VOCE 140 DELL’ATTIVO E VOCE 90 DEL PASSIVO In bilancio non sono presenti attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate. 89 NOTA INTEGRATIVA SEZIONE 15 15.1 ALTRE ATTIVITÀ - VOCE 150 ALTRE ATTIVITÀ: COMPOSIZIONE migliaia di euro Descrizione 1. Partite in corso lavorazione 2. Depositi cauzionali 3. Crediti per fatture attive 4. Anticipi a fornitori e mediatori 5. Ristrutturazioni su beni terzi 6. Crediti verso Erario 7. Ratei non riconducibili a voce propria 8. Risconti non riconducibili a voce propria 9. Crediti verso SPV 10. Altri crediti Totale 2012 2011 1.275 219 669 20 2.329 4.938 1.724 33.957 82.601 5.048 50 231 1.038 376 2.526 2.636 1.533 21.246 0 5.553 132.780 35.189 Nelle sottovoci ratei e risconti non riconducibili a voce propria, sono comprese partite creditorie relative a costi sospesi, in quanto di competenza dell’esercizio successivo o non attribuibili distintamente ad altre voci specifiche. In particolare sono ricompresi risconti attivi per polizze assicurative dei rischi impiego e vita per 31,7 milioni di euro. Gli altri crediti comprendono per 3,5 milioni di euro importi incassati per pratiche di finanziamenti da estinguere, in attesa della conclusione dell’iter di estinzione. La voce comprende poi il credito verso le controllate per l’IRES, che per effetto dell’adesione al consolidato fiscale è versato direttamente dalla Capogruppo. La voce crediti verso SPV comprende per 46,4 milioni di euro il versamento alla società veicolo delle “commissioni di gestione” relative ai crediti ceduti che contrattualmente sono oggetto di ristoro alla clientela nel caso di estinzione anticipata del rapporto. Tale credito viene rimborsato dalla società veicolo mensilmente alla banca prorata temporis secondo quanto indicato nel piano di ammortamento contrattuale dei singoli crediti ceduti. Per 17,4 milioni accoglie incassi sui crediti da ricevere e per il resto si tratta di linee di liquidità. Si rileva poi il fisiologico incremento dei risconti attivi relativi ai costi delle polizze impiego e vita sulle operazioni di finanziamento per cessione del quinto, il cui ammontare si incrementa con le nuove erogazioni. 90 B. BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca PASSIVO SEZIONE 1 1.1 DEBITI VERSO BANCHE - VOCE 10 DEBITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA migliaia di euro Tipologia operazioni / Valori 1. Debiti verso ban ch e cen trali 2012 2011 210.867 60.046 2. Debiti verso ban ch e 2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.2 Depositi vincolati 2.3 Finanziamenti 2.3.1 Pronti contro termine passivi 2.3.2 Altri 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 2.5 Altri debiti 1.426 1.423 107.384 1.670 0 105.070 0 105.070 3 644 Totale Totale (fair value) 212.293 212.293 167.430 167.430 I debiti verso banche centrali sono composti interamente da operazioni di rifinanziamento presso la BCE, con sottostante titoli ABS sottoscritti a seguito dall’operazione di auto cartolarizzazione e titoli emessi con garanzia dello stato e sottoscritti dalla banca stessa. Nella voce altri finanziamenti al 31 dicembre 2011 era classificato un prestito rotativo concesso da una primaria controparte bancaria e giunto a scadenza nel primo semestre dell’anno. 1.2 DETTAGLIO DELLA VOCE 10 “DEBITI VERSO BANCHE”: DEBITI SUBORDINATI In bilancio non sono presenti debiti subordinati verso altri istituti di credito. 1.3 DETTAGLIO DELLA VOCE 10 “DEBITI VERSO BANCHE”: DEBITI STRUTTURATI In bilancio non sono presenti debiti strutturati verso altri istituti di credito. 1.4 DEBITI VERSO BANCHE OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA In bilancio non sono presenti debiti verso altri istituti di credito oggetto di copertura specifica. 1.5 DEBITI PER LEASING FINANZIARIO In bilancio non sono presenti debiti verso altri istituti di credito per leasing finanziario. 91 NOTA INTEGRATIVA SEZIONE 2 2.1 DEBITI VERSO CLIENTELA - VOCE 20 DEBITI VERSO CLIENTELA: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA migliaia di euro Tipologia operazioni / Valori 2012 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3.Finanziamenti 3.1 Pronti contro termine passivi 3.2 Altri 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 5. Altri debiti Totale Totale (fair value) 2011 284.519 378.886 717.579 717.579 238.359 268.298 0 0 0 18 1.380.984 1.380.984 506.675 506.675 I pronti contro termine sono effettuati con controparti istituzionali sul mercato MMF e hanno come sottostante sia titoli ABS sottoscritti a seguito dall’operazione di auto cartolarizzazione, sia titoli di stato del portafoglio di proprietà. 2.2 DETTAGLIO DELLA VOCE 20 “DEBITI VERSO CLIENTELA”: DEBITI SUBORDINATI In bilancio non sono presenti debiti subordinati verso clientela. 2.3 DETTAGLIO DELLA VOCE 20 “DEBITI VERSO CLIENTELA”: DEBITI STRUTTURATI In bilancio non sono presenti debiti strutturati verso clientela. 2.4 DEBITI VERSO CLIENTELA: DEBITI OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA In bilancio non sono presenti debiti verso clientela oggetto di copertura specifica. 2.5 DEBITI PER LEASING FINANZIARIO In bilancio non sono presenti debiti per leasing finanziario di mobili o immobili. SEZIONE 3 3.1 TITOLI IN CIRCOLAZIONE - VOCE 30 TITOLI IN CIRCOLAZIONE: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA migliaia di euro Tipologia titoli / Valori 2012 Valore Fair value bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 A. Titoli 1. Obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 2. Altri titoli 2.1 strutturati 2.2 altri 29.909 29.795 29.750 29.750 29.795 114 29.750 Totale 29.909 114 29.750 Nella voce altri titoli figurano i certificati di deposito. 114 Valore bilancio 2011 Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 19.294 19.103 19.103 19.103 19.103 191 19.103 114 114 191 114 19.294 191 191 191 19.103 191 92 3.2 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca DETTAGLIO DELLA VOCE 30 “TITOLI IN CIRCOLAZIONE”: TITOLI SUBORDINATI migliaia di euro Prestito subordinato in euro IT0004673841 Prestito subordinato in euro IT0004784945 Prestito subordinato in euro IT0004875842 Prestito subordinato in euro IT0004881428 Prestito subordinato in euro IT0004883069 Totale Importo in bilancio 31/12/2012 Importo in valuta originaria 3.001 3.001 fisso 28/12/2010 28/12/2015 4.069 12.023 12.023 variabile 20/12/2011 20/12/2016 15.034 6.010 6.010 variabile 21/12/2012 21/12/2017 3.752 3.752 variabile 28/12/2012 28/12/2017 5.009 5.009 variabile 20/12/2012 20/12/2017 29.795 29.795 Tasso di interesse Data di emissione Data di scadenza Importo in bilancio 31/12/2011 19.103 Il primo prestito obbligazionario subordinato riportato in tabella è stato emesso a dicembre 2010 per un valore nominale iniziale di 5 milioni di euro. Le obbligazioni sono a tasso fisso, con cedola annuale posticipata e durata 5 anni. Vengono rimborsate in quote costanti annuali, ciascuna pari ad un quinto dell’importo complessivamente emesso in ciascuno dei cinque anni precedenti la data di scadenza. A dicembre 2012 è stata rimborsata la seconda quota di 1 milione di euro A dicembre 2011 la banca ha emesso un secondo prestito obbligazionario subordinato per un valore nominale di 15 milioni di euro. Le obbligazioni hanno cedola trimestrale posticipata e sono rimborsate in quote costanti annuali, ciascuna pari ad un quinto dell’importo complessivamente emesso in ciascuno dei cinque anni precedenti la data di scadenza. A dicembre 2012 è stata rimborsata la prima quota di 3 milioni di euro. A dicembre 2012 sono stati emessi tre prestiti obbligazionari subordinati per complessivi 14,7 milioni di euro. Le obbligazioni hanno cedola trimestrale posticipata e sono rimborsate in quote costanti annuali, ciascuna pari ad un quinto dell’importo complessivamente emesso in ciascuno dei cinque anni precedenti la data di scadenza. Per tutti la clausola di subordinazione prevede che in caso di liquidazione ovvero di sottoposizione a procedure concorsuali della banca, il debito costituito dalle obbligazioni sarà rimborsato solo dopo che saranno stati soddisfatti tutti gli altri creditori non subordinati. 3.3 TITOLI IN CIRCOLAZIONE OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA migliaia di euro 2012 fair value flussi finanziari 2011 fair value Titoli oggetto di copertura specifica del fair value: 1. Prestiti subordinati 0 0 4.069 4.069 Totale 0 4.069 flussi finanziari Il contratto derivato di interest rate swap a copertura del fair value dal rischio di tasso di interesse a fronte del prestito obbligazionario a tasso fisso presente alla fine dell’esercizio precedente è stato chiuso nel corso del 2012. 93 NOTA INTEGRATIVA SEZIONE 4 PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - VOCE 40 Non sono presenti in bilancio passività finanziarie classificate come “di negoziazione”. SEZIONE 5 PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE — VOCE 50 In bilancio non sono presenti passività finanziarie valutate al fair value. SEZIONE 6 6.1 DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 60 DERIVATI DI COPERTURA: COMPOSIZIONE PER TIPOLOGIA DI COPERTURA E PER LIVELLI GERARCHICI migliaia di euro Fair Value 2012 L1 L2 L3 VN 2012 34.070 34.070 1.011.808 1.011.808 18.489 18.489 533.422 533.422 34.070 1.011.808 18.489 533.422 A) Derivati f in an ziari 1) Fair value 2) Flussi finanziari 3) Investimenti esteri Fair Value 2011 L1 L2 L3 VN 2011 B. Derivati creditizi 1) Fair value 2) Flussi finanziari Totale Legenda VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 6.2 DERIVATI DI COPERTURA: COMPOSIZIONE PER PORTAFOGLI COPERTI E PER TIPOLOGIA DI COPERTURA 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Crediti 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Portafoglio 5. Altre operazioni 2.030 Totale attività 2.030 Generica Specifica più rischi Generica Operazioni/Tipo di copertura Flussi finanziari Investimenti Esteri migliaia di euro Fair value Specifica rischio rischio rischio rischio di di di di tasso cambio credito prezzo 32.040 32.040 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio Totale passività 1. Transazioni attese 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie La voce “4. Portafoglio” è relativa ai derivati di copertura del fair value del portafoglio crediti oggetto di copertura generica. 94 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca SEZIONE 7 ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA — VOCE 70 In bilancio non sono presenti adeguamenti di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica. SEZIONE 8 PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 80 Le indicazioni in materia di passività fiscali sono riportate nella parte B - Attivo - Sezione 13 della presente nota integrativa. SEZIONE 9 PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE — VOCE 90 In bilancio non sono presenti passività associate ad attività in via di dismissione. SEZIONE 10 10.1 ALTRE PASSIVITÀ - VOCE 100 ALTRE PASSIVITÀ: COMPOSIZIONE migliaia di euro Descrizione 2012 2011 1. Partite in corso di lavorazione 2. Debiti verso compagnie assicurative 3. Debiti verso fornitori 4. Debiti per quote da riversare 5. Somme a disposizione della clientela 6. Debiti verso erario 7. Debiti verso istituti previdenziali 8. Debiti per ferie e permessi non goduti 9. Altri debiti verso il personale 10. Ratei non riconducibili a voce propria 11. Risconti non riconducibili a voce propria 12. Altre partite debitorie 11.285 4.094 4.041 5.087 190 6.238 792 978 1 2.124 51.827 1.910 10.233 2.981 5.454 5.311 115 3.769 586 754 28 1.247 35.913 4.367 Totale 88.567 70.758 Le partite in corso di lavorazione comprendono importi di varia natura che rientrano nella fisiologica attività della banca e si chiudono nel primi giorni dell’esercizio successivo. Nella sottovoce ratei non riconducibili a voce propria sono ricompresi oneri di competenza dell’esercizio rilevati per competenza. Nella sottovoce risconti non riconducibili a voce propria sono comprese partite creditorie relative a ricavi sospesi in quanto di competenza dell’esercizio successivo o non attribuibili distintamente ad altre voci specifiche. In particolare sono ricompresi risconti passivi per recupero di spese per 31,7 milioni di euro, risconti passivi di commissioni di gestione di crediti ceduti pro-soluto per 10,2 milioni di euro e risconti passivi relativi al recupero di oneri di incasso rate da versare alle amministrazioni terze cedute, trattenuti in sede di liquidazione dei finanziamenti e non maturati alla data di bilancio, per 8,4 milioni di euro. I debiti verso erario comprendono gli importi da versare per le ritenute sugli interessi sui conti correnti, per imposta di bollo sui conti correnti, per imposta sostitutiva sui finanziamenti e per ritenute a dipendenti. L’incremento rispetto al precedente esercizio riguarda principalmente le ritenute su interessi su conti correnti ed è correlato all’incremento della raccolta da clientela, oltre che all’imposta di bollo sugli stessi. 95 NOTA INTEGRATIVA SEZIONE 11 11.1 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - VOCE 110 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE: VARIAZIONI ANNUE migliaia di euro 2012 2011 A. Esisten ze in iziali 670 612 B. Au m en ti B.1 Accantonamenti dell'esercizio B.2 Altre variazioni in aumento 199 31 168 92 31 61 C . Dim in u zion i C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni in diminuzione 11 11 0 34 7 27 858 670 D. Rimanenze finali Le altre variazioni in aumento sono costituite principalmente dalla perdita attuariale e comprendono anche per 7 mila euro il valore del TFR maturato dai dipendenti trasferiti alla banca dalla controllata IBL Family. Gli accantonamenti dell’esercizio sono costituiti dall’interest cost derivante dalla valutazione attuariale del fondo. Le altre diminuzioni sono costituite dall’utile attuariale. La perdita attuariale, pari a 161 mila euro, è dovuta alla variazione del tasso di attualizzazione, risultato inferiore di 155 basis points rispetto a quello adottato nella precedente valutazione. 11.2 ALTRE INFORMAZIONI La valutazione del Fondo Trattamento di fine rapporto, in base a quanto premesso nella parte A della Nota Integrativa, è stata effettuata secondo la metodologia di calcolo schematizzata nelle seguenti fasi: proiezione, per ciascun dipendente in forza alla data di valutazione, del Fondo Trattamento di fine rapporto già accantonato fino all’epoca aleatoria di corresponsione; determinazione, per ciascun dipendente, dei pagamenti probabilizzati del Fondo Trattamento di fine rapporto che dovranno essere effettuati dalla banca in caso di uscita del dipendente a causa di licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento nonché a fronte di richiesta di anticipi; attualizzazione alla data di valutazione di ciascun pagamento probabilizzato; riproporziona mento, per ciascun dipendente, delle prestazioni probabilizzate ed attualizzate in base all’anzianità maturata alla data di valutazione rispetto a quella complessiva corrispondente alla data aleatoria di liquidazione. Il tasso di inflazione utilizzato è come per il 2011 pari al 2%. Come previsto dall’art. 2120 del Codice Civile, il TFR si rivaluta ogni anno ad un tasso pari al 75% dell’inflazione più 1,5 punti percentuali; pertanto l’ipotesi di rivalutazione, utile per le valutazioni attuariali, viene determinata in base al tasso sopra indicato. Dato che le quote maturande non confluiscono più in azienda non è necessario ipotizzare i tassi di incremento salariale. Per la stima del fenomeno della mortalità all’interno del collettivo dei dipendenti oggetto della valutazione è stata utilizzata la tavola di sopravvivenza RG48 utilizzata dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana. 96 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca Il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell’obbligazione è stato determinato, coerentemente con il par. 78 dello IAS 19, con riferimento all’indice dall’indice Iboxx Corporate A con duration 10+ rilevato alla data della valutazione. A tal fine si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo di lavoratori oggetto della valutazione, risultato pari a 3,2% (nel 2011 era stato utilizzato l’indice IBoxx Eurozone Corporate AA con duration superiore a 10 anni, pari al 4,75%. SEZIONE 12 12.1 FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 120 FONDI PER RISCHI E ONERI: COMPOSIZIONE migliaia di euro Voci / Valori 2012 2011 1. Fon di di qu iescien za azien dali 2. Altri f on di per risch i ed on eri 2.1 controversie legali 2.2 oneri per il personale 2.3 altri 33 17 33 17 Totale 33 17 12.2 FONDI PER RISCHI E ONERI: VARIAZIONI ANNUE migliaia di euro Fondi di quiescienza Altri fondi Totale A. Esisten ze in iziali 17 17 B. Au m en ti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Variazioni dovute al passare del tempo B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto B.4 Altre variazioni in aumento 16 16 16 16 33 33 C . Dim in u zion i C.1 Utilizzo nell'esercizio C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto C.3 Altre variazioni in diminuzione D. Rimanenze finali 12.3 FONDI DI QUIESCENZA AZIENDALI A BENEFICI DEFINITI In bilancio non sono presenti tali tipologie di fondi per il personale. 12.4 FONDI PER RISCHI E ONERI - ALTRI FONDI Gli "altri fondi" comprendono gli esborsi stimati a fronte di oneri per il personale, per la costituzione della riserva necessaria per l'erogazione dei premi di anzianità ai dipendenti, prevista al compimento del venticinquesimo e trentesimo anno di servizio. In particolare, gli stanziamenti a fronte dei premi di anzianità sono stati determinati sulla base della perizia di un attuario indipendente adottando le metodologie previste dallo IAS 19. Attese le caratteristiche dell'impegno della banca, non è applicabile il metodo del "corridoio"; pertanto sono iscritti in bilancio gli utili e perdite attuariali indipendentemente dalla loro entità. 97 NOTA INTEGRATIVA SEZIONE 13 AZIONI RIMBORSABILI In bilancio non sono presenti azioni rimborsabili. SEZIONE 14 14.1 PATRIMONIO DELL’IMPRESA - VOCE 130, 150, 160, 170, 180, 190 E 200 “CAPITALE” E “AZIONI PROPRIE”: COMPOSIZIONE Voci / Valori A. C apitale sociale - azioni ordinarie B. Azion i proprie Numero (unità) 35.500.000 35.500.000 Valore nominale (Euro/mgl) 35.500 35.500 Il capitale, interamente versato, è costituito esclusivamente da azioni ordinarie del valore nominale unitario di 1 euro. La banca non detiene azioni proprie. 14.2 CAPITALE - NUMERO AZIONI: VARIAZIONI ANNUE Voci / Tipologie Ordinarie A. Azion i esisten ti all'in izio dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate A.1 Azioni proprie 12.500.000 12.500.000 B.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 12.500.000 B. Au m en ti B.1 Nuove emissioni - a pagamento: - operazioni di aggregazioni di imprese - conversione di obbligazioni - esercizio di warrant - altre - a titolo gratuito: - a favore di dipendenti - a favore degli amministratori - altre B.2 Vendita di azioni proprie B.3 Altre variazioni 23.000.000 23.000.000 23.000.000 23.000.000 C . Dim in u zion i C.1 Annullamento C.2 Acquisto di azioni proprie C.3 Operazioni di cessione di imprese C.4 Altre variazioni D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 35.500.000 D.1 Azioni proprie (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate 14.3 CAPITALE: ALTRE INFORMAZIONI 35.500.000 35.500.000 Altre 98 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca Il capitale sociale è costituito interamente da azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro. Sulle azioni ordinarie non ci sono diritti, vincoli e privilegi di nessuna natura, né per la distribuzione dei dividendi, né per il rimborso del capitale. 14.4 RISERVE DI UTILI: ALTRE INFORMAZIONI migliaia di euro Voci/Tipologie A. Esisten ti in iziali B. Au m en ti B.1 Attribuzioni di utili B.2 Altre variazioni Riserva Legale Riserve Statutarie Riserva azioni Utili portati proprie a nuovo Altre riserve 1.178 9.091 559 559 10.617 10.617 1.737 19.708 C . Dim in u zion i C.1 Utilizzi - copertura perdite - distribuzione - trasferimento a capitale C.2 Altre variazioni D. Rim an en ze f in ali La riserva legale deriva da utili ed è: disponibile esclusivamente per copertura di perdite e solo dopo l’utilizzo delle altre riserve disponibili ed indisponibili; non distribuibile ai soci. Le altre riserve derivano da accantonamenti di utili e sono costituite esclusivamente dalla riserva straordinaria. Pertanto sono: disponibili per copertura di perdite ed aumenti di capitale; distribuibili ai soci. Nel corso dell’esercizio 2008 le altre riserve sono state utilizzate, per 3,5 milioni di euro, per aumento di capitale. 99 NOTA INTEGRATIVA ALTRE INFORMAZIONI 1 GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI migliaia di euro Operazioni 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a) Banche b) Clientela 2012 2011 2.062 1.962 100 1.853 1.313 540 265 230 265 230 2.327 2.083 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche b) Clientela 3) Impegni irrevocabili a erogare fondi a) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto b) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti 5) Attività costituite in garanzie di obbligazioni di terzi 6) Altri impegni Totale 2 ATTIVITÀ COSTITUITE A GARANZIA DI PROPRIE PASSIVITÀ E IMPEGNI migliaia di euro Portafogli 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 5. Crediti verso banche 6. Crediti verso clientela 7. Attività materiali 2012 2011 246.202 50.182 2.799 0 30.624 53.171 1.892 128.001 Le attività finanziarie disponibili per la vendita e detenute fino alla scadenza sono titoli di stato costituiti a garanzia a fronte di operazioni di rifinanziamento presso la BCE e pronti contro termine con controparti istituzionali. I crediti verso banche sono costituiti dal saldo di un conto corrente aperto presso Barclays Bank Plc, costituito in pegno a garanzia del rimborso ai mutuatari da parte della banca delle commissioni non maturate in caso di estinzione anticipata di crediti ceduti. La banca ha utilizzato, inoltre, i titoli ABS sottoscritti nell’ambito dell’operazione di auto cartolarizzazione per il rifinanziamento presso la BCE (titoli per 268 milioni di euro) e nell’attività di raccolta attraverso operazioni di pronti contro termine sul mercato MMF repo (titoli per 244 milioni di euro). 3 INFORMAZIONI SUL LEASING OPERATIVO In bilancio non sussistono operazioni di leasing operativo. 100 4 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca GESTIONE E INTERMEDIAZIONE PER CONTO TERZI La banca non svolge attività di gestione e intermediazione per conto terzi. 101 NOTA INTEGRATIVA PARTE C. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO SEZIONE 1 GLI INTERESSI - VOCE 10 E 20 1.1 INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE migliaia di euro Titoli di debito Voci / Forme tecniche 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Derivati di copertura 8. Altre attività Finanz.ti Altre operazioni Totale 2012 6.416 1.461 Totale 7.877 Totale 2011 2.760 37.880 6.416 1.461 2.760 37.880 1.489 1.124 977 21.542 40.640 48.517 25.132 Gli interessi derivanti da crediti deteriorati ammontano a circa 1,1 milioni di euro. 1.4 INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE migliaia di euro Voci / Forme tecniche Debiti 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 3. Debiti verso clientela 4. Titoli in circolazione 5. Passività finanziarie di negoziazione 5. Passività finanziarie valutate al fair value 7. Altre passività e fondi 8. Derivati di copertura (1.081) (1.515) (23.663) Totale (26.259) 1.6 Titoli Altre operazioni Totale 2011 (1.081) (1.515) (23.663) (1.292) (694) (476) (12.723) (330) (10.196) (10.196) (3.970) (10.196) (37.747) (18.193) (1.292) (1.292) Totale 2012 INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI: DIFFERENZIALI RELATIVI ALLE OPERAZIONI DI COPERTURA migliaia di euro Voci 2012 2011 A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura 3.546 (13.742) 4.958 (8.928) C. Saldo (A-B) (10.196) (3.970) 102 SEZIONE 2 2.1 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca LE COMMISSIONI - VOCE 40 E 50 COMMISSIONI ATTIVE: COMPOSIZIONE migliaia di euro Tipologia Servizi / Valori a) garan zie rilasciate b) derivati su crediti c) servizi di gestion e in term ediazion e e con su len za: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 3.1 individuali 3.2 collettive 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 8. attività di consulenza 8.1 in materia di investimenti 8.2 in materia di struttura finanziaria 9. distribuzione di servizi di terzi 9.1 gestioni di portafogli 9.1.1 individuali 9.1.2 collettive 9.2 prodotti assicurativi 9.3 altri prodotti d) servizi di in casso e pagam en to e) servizi di servicin g per operazion i di cartolarizzazion e f ) servizi per operazion i di f actorin g g) esercizio di esattorie e ricevitorie h ) attività di gestion e di sistem i m u ltilaterali di scam bio i) ten u ta e gestion e dei con ti corren ti j) altri servizi Totale 2012 2011 0 1 1.751 3.297 1.751 3.297 392 1.359 3 3 2.164 1.133 9 5 5 62.695 3 58.417 64.457 61.732 La sottovoce j) comprende: migliaia di euro Tipologia di Servizi / Valori 2012 2011 1. Commissioni su finanziamenti 2. Commissioni su c/c 3. Commissioni per gestione crediti ceduti 4. Recupero provvigioni a mediatori creditizi e oneri convenzioni 36.384 0 139 26.172 29.756 1 130 28.530 Totale 62.695 58.417 103 NOTA INTEGRATIVA 2.2 COMMISSIONI ATTIVE: CANALI DISTRIBUTIVI DEI PRODOTTI E SERVIZI migliaia di euro Canali / Valori a) presso propri sportelli: 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi 2012 2011 1.751 3.297 1.751 3.297 1.751 3.297 b) of f erta f u ori sede: 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi c) altri can ali distribu tivi 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi Totale 2.3 COMMISSIONI PASSIVE: COMPOSIZIONE migliaia di euro Servizi / Valori a) garan zie ricevu te b) derivati su crediti c) servizi di gestion e e in term ediazion e: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 3.1 proprie 3.2 delegate da terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di in casso e pagam en to e) altri servizi Totale 2012 2011 (316) (1) (33.342) (36.152) (33.342) (36) (5.674) (36.152) (32) (3.576) (39.368) (39.761) La voce “altri servizi” comprende per 5,5 milioni di euro costi per la quota di competenza dell’anno delle polizze assicurative su finanziamenti per cessioni del quinto dello stipendio e prestiti con delega, relativi alla garanzia per perdita impiego, ramo “rischio credito” e rischio vita. In particolare la polizza ramo vita figura nei costi della banca a partire dal 2012 e ciò spiega il maggior onere rispetto all’anno precedente. 104 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca SEZIONE 3 3.1 DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI - VOCE 70 DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI: COMPOSIZIONE migliaia di euro Voci/Proventi A. B. C. D. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie valutate al fair value Partecipazioni Totale SEZIONE 4 Totale 2012 Totale 2011 Proventi da Proventi da Dividendi quote di Dividendi quote di O.I.C.R. O.I.C.R. 2.511 11.105 2.511 11.105 IL RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE - VOCE 80 In bilancio non sono presenti componenti positivi o negativi di reddito della tipologia indicata. SEZIONE 5 5.1 IL RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI COPERTURA - VOCE 90 RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI COPERTURA: COMPOSIZIONE migliaia di euro Componenti reddituali/Valori 2012 2011 A. P roven ti relativi a: A.1 Derivati di copertura del fair value A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari A.5 Attività e passività in valuta Totale proven ti dell'attività di copertu ra (A) 235 15.437 68 27.203 20.384 13 15.740 47.600 B. On eri relativi a: B.1 Derivati di copertura del fair value B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari B.5 Attività e passività in valuta Totale on eri dell'attività di copertu ra (B) C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) (15.505) 0 (47.706) (402) (15.505) (48.108) 235 (508) 105 NOTA INTEGRATIVA SEZIONE 6 UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO - VOCE 100 6.1 UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO: COMPOSIZIONE migliaia di euro 2012 Voci/Componenti reddituali Attività f in an ziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso la clientela 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.1 Titoli di debito 3.2 Titoli di capitale 3.3 Quote di O.I.C.R. 3.4 Finanziamenti 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività Utili Perdite 2011 Risultato netto Utili Perdite Risultato netto 245 6.687 6.687 (466) 0 0 (221) 6.687 6.687 5.085 1.289 1.289 (1.356) (1.210) (1.210) 3.729 79 79 6.932 (466) 6.466 6.374 (2.566) 3.808 P assività f in an ziarie 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli in circolazione Totale passività Nell’ambito della gestione della propria liquidità la banca ha investito anche quest’anno in titoli di stato ed ha colto nel corso dell’esercizio alcune opportunità legate alle variazioni dello spread. SEZIONE 7 IL RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 110 In bilancio non sono presenti componenti positivi o negativi di reddito della tipologia indicata. 106 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca SEZIONE 8 8.1 LE RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO - VOCE 130 RETTIFICHE DI COMPOSIZIONE VALORE NETTE PER DETERIORIAMENTO DI CREDITI: migliaia di euro A. C rediti verso ban ch e - Finanziamenti - Titoli di debito B. C rediti verso clien tela Crediti deteriorati acquistati - Finanziamenti - Titoli di debito Altri crediti - Finanziamenti - Titoli di debito 9.1 Altre riprese Di portafoglio Da interessi Altre riprese Specifiche Da interessi Altre RIprese di valore (342) (1.738) C. Totale SEZIONE 9 Cancellazioni Specifiche Operazioni / Componenti reddituali Di portafoglio Rettifiche di valore 2012 2011 (2.080) (551) (342) (342) (1.738) (1.738) (2.080) (2.080) (551) (551) (342) (1.738) (2.080) (551) LE SPESE AMMINISTRATIVE - VOCE 150 SPESE PER IL PERSONALE: COMPOSIZIONE migliaia di euro 2012 2011 (13.904) (9.970) (2.669) (13.521) (9.863) (2.600) (228) (52) (631) (631) (563) (563) (406) (443) 2) Altro person ale in attività (238) (415) 3) Am m in istratori e sin daci (969) (1.133) (15.111) (15.069) Tipologie di spese / Valori 1) P erson ale dipen den te a) salari e stipendi b) oneri sociali c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - a contribuzione definita - a benefici definiti g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali i) altri benefici a favore dei dipendenti 4) P erson ale collocato a riposo 5) Recu peri di spese per dipen den ti distaccati presso altre azien de 6) Rim borsi di spese per dipen den ti di terzi distaccati presso la società Totale 107 NOTA INTEGRATIVA 9.2 NUMERO MEDIO DEI DIPENDENTI PER CATEGORIA 2012 1) P erson ale dipen den te a) dirigenti b) totale quadri direttivi c) restante personale dipendente 263 4 56 203 236 3 49 184 7 10 270 246 2) Altro person ale Totale 9.3 2011 ALTRI BENEFICI A FAVORE DEI DIPENDENTI migliaia di euro 2012 2011 1) Polizze sanitarie e infortuni 2) Premi anzianità ai dipendenti 3) Buoni pasto e rimborsi spese ai dipendenti 4) Altri benefici (132) (16) (252) (6) (106) (6) (238) (93) Totale (406) (443) 9.4 ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE: COMPOSIZIONE migliaia di euro Tipologie di spese / Valori 1. Locazioni immobili 2. Manutenzioni varie 3. Altre spese per immobili 4. Spese postali 5. Utenze 6. Servizi e consulenze informatiche 7. Pubblicità 8. Sviluppo e rappresentanza 9. Consulenze professionali 10. Compensi società di revisione legale 11. Abbonamenti 12. Assicurazioni 13. Vigilanza 14. Pulizia locali 15. Autoveicoli 16. Stampati 17. Contribuzioni varie e liberalità 18. Imposte indirette e tasse 19. Corsi di formazione del personale 20. Spese per trasferte del personale 21. Spese diverse Totale 2012 2011 (1.649) (270) (141) (207) (567) (1.680) (2.861) (194) (3.307) (225) (10) (63) 0 (153) (384) (51) (7) (115) (21) (98) (2.526) (1.538) (267) (130) (130) (504) (1.738) (4.629) (82) (419) (143) (16) (60) (23) (206) (373) (56) (6) (119) (56) (52) (2.916) (14.529) (13.463) I compensi alla società di revisione sono relativi per 86 mila euro all'attività di revisione legale, per 15 mila euro alla revisione della situazione semestrale al 30 giugno 2012, per 61 mila euro ad altre attività di verifica (43 mila euro per verifica "Elenco crediti" nell'ambito della cartolarizzazione e 18 mila euro per verifica sul documento "Rapporto del Servicer") e per 63 mila euro ad altri servizi (assistenza nell'analisi della gestione rischio tasso e applicazione tecniche di macrocopertura). 108 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca La voce “Consulenze professionali” comprende per 1,3 milioni di euro oneri inerenti l’operazione di cartolarizzazione, per circa 800 mila euro spese legali e notarili e per il resto consulenze strategiche, in parte connesse alla migrazione del sistema informativo. SEZIONE 10 ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 160 In bilancio non sono presenti componenti negativi di reddito della tipologia indicata. SEZIONE 11 11.1 RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI - VOCE 170 RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI: COMPOSIZIONE migliaia di euro Attività / Componenti reddituale A. Attività m ateriali A.1 Di proprietà - ad uso funzionale - per investimento A.2 Acquisite in leasing finanziario - ad uso funzionale - per investimento Totale SEZIONE 12 12.1 Rettifiche di Ammortamento valore per (a) deterioramento (b) Riprese di valore (c) Risultato netto (a+b-c) (710) (710) (710) (710) RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - VOCE 180 RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI: COMPOSIZIONE migliaia di euro Attività / Componenti reddituali A. Attività im m ateriali A.1 Di proprietà - generate internamente dall'azienda - altre A.2 Acquisite in leasing finanziario Totale Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore (c) Risultato netto (a+b-c) (108) (108) (108) (108) 109 NOTA INTEGRATIVA SEZIONE 13 13.1 GLI ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE - VOCE 190 ALTRI ONERI DI GESTIONE: COMPOSIZIONE migliaia di euro Voci / valori 2012 2011 Altri on eri di gestion e a) Spese registro, notifica, bolli e imposta sostitutiva b) Sconti ed abbuoni passivi c) Ristrutturazioni su beni di terzi d) Sopravvenienze passive (2.072) (75) (393) (28) (1.590) (46) (304) (41) Totale (2.568) (1.981) 13.2 ALTRI PROVENTI DI GESTIONE: COMPOSIZIONE migliaia di euro Voci / valori 2012 2011 Altri proven ti di gestion e a) Recupero spese da clientela b) Sconti ed abbuoni attivi c) Altri proventi diversi e) Sopravvenienze attive 1.556 237 61 60 1.474 53 338 33 Totale 1.914 1.898 Gli altri proventi di gestione nel 2011 comprendevano per circa 276 mila euro rimborsi riconosciuti dal Fondo Banca e Assicurazioni per le spese sostenute per corsi di formazione erogati dalla banca ai propri dipendenti. SEZIONE 14 UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI - VOCE 210 In bilancio non sono presenti utili (perdite) delle partecipazioni. SEZIONE 15 RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI - VOCE 220 In bilancio non sono presenti attività materiali e immateriali valutate al fair value. SEZIONE 16 RETTIFICHE DI VALORE DELL’AVVIAMENTO - VOCE 230 In bilancio non sono presenti rettifiche di valore dell’avviamento. SEZIONE 17 UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI — VOCE 240 In bilancio non sono presenti utili (perdite) da cessione di investimenti. 110 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca SEZIONE 18 LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE - VOCE 260 18.1 IMPOSTE SUL COMPOSIZIONE REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE: migliaia di euro Componenti reddituali / Valori 2012 2011 1. Imposte correnti (-) 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 5. Variazione delle imposte differite (+/-) (4.210) (2.227) 2 (15) 6 (8) Imposte di competenza dell'esercizio (4.223) (2.229) 18.2 RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE TEORICO E ONERE FISCALE EFFETTIVO DI BILANCIO migliaia di euro Componenti/Valori Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte Utile imponibile teorico Imposte sul reddito con applicazione aliquota nominale - Effetto oneri non deducibili IRES - Effetto agevolazioni IRES - Effetto ricavi non imponibili IRES - Effetto maggiore base imponibile IRAP Totale variazioni delle imposte Imposte sul reddito in conto economico 2012 11.880 11.880 (3.929) (520) 316 741 (831) (294) (4.223) La differenza riscontrabile tra l’onere fiscale effettivo e quello teorico, calcolato applicando all’utile civilistico le aliquote fiscali (27,5% di IRES più 5,57% di IRAP) è da ascrivere principalmente: alla presenza di oneri non deducibili ai fini IRES (interessi passivi, spese auto, spese telefonia); alla presenza di ricavi non imponibili ai fini IRES (in misura preponderante i dividendi da partecipazione); alla deduzione ai fini IRES dell’IRAP pagata sui costi del personale; all’indeducibilità ai fini IRAP di buona parte dei costi per il personale che, sul bilancio della banca, hanno un peso consistente e di altre spese. SEZIONE 19 UTILE (PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE - VOCE 280 In bilancio non è presente utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte. SEZIONE 20 ALTRE INFORMAZIONI Non si reputa necessario fornire ulteriori informazioni a corredo del bilancio. 111 NOTA INTEGRATIVA SEZIONE 21 21.1 UTILE PER AZIONE NUMERO MEDIO DELLE AZIONI ORDINARIE A CAPITALE DILUITO Voci/Forme tecniche a) Numero di azioni ordinarie * b) Utile per azione (importo in euro) * Ogni azione ordinaria ha un valore pari a € 1. 2012 35.500.000 0,22 2011 12.500.000 0,89 112 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca PARTE D. REDDITIVITÀ COMPLESSIVA PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA migliaia di euro Voci 10. Utile (Perdita) d'esercizio Altre componenti reddituali 20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 30. Attività materiali 40. Attività immateriali 50. Copertura di investimenti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 60. Copertura dei flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 70. Differenze di cambio: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 80. Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 90. Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 100. Quota delle riserva da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 110. Totale altre componenti reddituali 120 Redditività complessiva (10+110) Im porto lordo Im posta su l reddito Im porto n etto 7.657 1.655 (547) (256) (291) 1.108 775 880 880 (291) 589 1.655 1.655 (547) (547) 1.108 8.765 519 589 113 NOTA INTEGRATIVA PARTE E. INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA SEZIONE 1 RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. ASPETTI GENERALI L’attività creditizia della banca è indirizzata, in linea con le strategie aziendali, quasi esclusivamente nell’ambito di operazioni di cessione del quinto dello stipendio e della pensione e in forme di credito ad esse assimilate e correlate. A tal riguardo gli aspetti principali che caratterizzano tale tipologia di affidamenti, disciplinati dal D.P.R. n. 180 del 5 gennaio 1950 e successive modifiche ed integrazioni, evidenziano un livello di rischio di credito estremamente contenuto. In particolare la cessione del quinto dello stipendio prevede: il rimborso della rata di ammortamento del finanziamento da parte del cliente mediante trattenuta della stessa sulla busta paga; l’obbligo per il datore di lavoro che ha effettuato la trattenuta di versarla direttamente alla banca assumendo così la figura giuridica di terzo debitore ceduto; l’obbligo di sottoscrizione da parte del cliente a beneficio della banca di una copertura assicurativa per l’ammontare del finanziamento contro i rischi vita e i rischi di perdita dell’impiego; in aggiunta alla polizza assicurativa un vincolo a favore della banca, ai fini del soddisfacimento del debito contratto dal cliente in caso di cessazione del suo rapporto di lavoro, su qualsiasi indennità dovuta dal datore di lavoro (TFR) o di un istituto di previdenza o di assicurazione (fondi pensione). L’attività di erogazione delle operazioni di cessione del quinto viene effettuata dalla banca in via diretta, quindi, con assunzione in proprio del rischio di credito. Nel biennio 2002-2003 la banca ha erogato tale tipologia di finanziamenti anche per conto terzi rilasciando nei loro confronti una garanzia fideiussoria. Le informazioni relative a quanto stabilito dalla circolare della Banca d’Italia 263 del 2006, Titolo IV, Capitolo 1, Sezione 2, Paragrafo 5 (requisiti di informativa al pubblico) sono pubblicate sul sito internet della banca. 2. POLITICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO 2.1 ASPETTI ORGANIZZATIVI La politica del credito della banca è volta ad una selezione prudente degli affidati, tramite un’accurata analisi del merito di credito, con l’obiettivo di contenere il rischio entro limiti compatibili con le strategie di crescita della banca. In accordo con gli obiettivi commerciali e con l’operatività della banca, la strategia generale di gestione del rischio di credito è caratterizzata da una moderata propensione al rischio, che trova espressione essenzialmente nei seguenti aspetti: • valutazione attuale e prospettica del merito creditizio delle controparti attraverso un applicativo ad hoc opportunamente personalizzato, per il quale è peraltro allo studio la 114 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca • 2.2 possibilità di integrazione con i rating forniti da un provider esterno indipendente; diversificazione del portafoglio, limitando la concentrazione delle esposizioni su singole controparti/amministrazioni terze cedute, ovvero gruppi di controparti connesse. SISTEMI DI GESTIONE, MISURAZIONE E CONTROLLO Dato il modello di business adottato dalla banca, la fonte primaria di rischio di credito si riconduce prevalentemente all’ambito delle operazioni di cessioni del quinto dello stipendio e della pensione ed in forme di credito ad esse assimilate e correlate, quali i prestiti con delega di pagamento. Entrambe sono forme di finanziamento appartenenti alla categoria del credito al consumo, fattispecie che prevede l’erogazione di credito sotto forma di dilazione di pagamento a favore di una persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Tuttavia, sia la cessione del quinto che il prestito con delega di pagamento si distinguono dalle altre forme di credito al consumo, in quanto il rimborso del credito avviene attraverso la trattenuta sulla busta paga, effettuata direttamente dal datore di lavoro del consumatore. Dal punto di vista giuridico, le due tipologie si configurano in maniera identica, essendo entrambe operazioni attraverso le quali viene concesso credito a lavoratori dipendenti e per il quale il rimborso avviene tramite cessione pro solvendo di una loro quota dello stipendio non superiore al quinto. La cessione del quinto dello stipendio e il prestito con delega di pagamento per le loro peculiarità si configurano, pertanto, in una fattispecie contrattuale atipica, dove intervengono tre soggetti distinti: l’istituto cessionario (la banca), che eroga il finanziamento; il cliente, che per caratteristica intrinseca al finanziamento soggetto ad un rapporto di lavoro a tempo indeterminato (dipendente/consumatore), cede i diritti nei limiti di un quinto sulla sua retribuzione all’istituto cessionario; il datore di lavoro del cliente/cedente o l’ente pensionistico che, in virtù della cessione operata dal proprio dipendente o pensionato, relativamente ai crediti da esso vantati per retribuzioni maturande, assume la qualifica di debitore terzo ceduto. Ciò che distingue di fatto le due fattispecie di finanziamento riguarda le normative che le disciplinano. La cessione del quinto dello stipendio è regolata dal Testo Unico 180/50 e successivo regolamento (in base al quale sono finanziabili specifiche categorie di soggetti); al prestito con delega di pagamento si applicano invece le discipline del Codice Civile (art. 1260 e seguenti), Codice di Procedura Civile e le Circolari del Ministero del Tesoro. Il processo di gestione e monitoraggio del rischio di credito riguarda tutte le fasi di vita del finanziamento, dall’erogazione (istruttoria, preventivo, delibera, informativa, lavorazione e concessione), al monitoraggio/riscontro (gestione incassi, rilevazione delle posizioni anomale, contenzioso e recupero crediti) e cessione pro soluto (analisi degli schemi contrattuali, cessione dei crediti). La banca utilizza, per la misurazione del rischio di credito, il metodo standardizzato (previsto per le banche appartenenti alla Classe 3) previsto per la determinazione dei requisiti di vigilanza. Pertanto, ai fini della determinazione del capitale interno provvede alla segmentazione del portafoglio crediti, ossia alla suddivisione delle esposizioni nelle diverse classi previste dalla normativa di vigilanza, quali amministrazioni centrali e banche centrali, imprese ed altri soggetti, retail, ecc., e delle caratteristiche tecniche del rapporto o delle modalità di svolgimento di quest’ultimo. A tali portafogli vengono poi applicati dei coefficienti di ponderazione diversificati per i quali la banca non fa riferimento a valutazioni esterne del merito creditizio, ma adotta quelli previsti dalle norme di vigilanza prudenziale. 2.3 TECNICHE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO Il rischio credito viene mitigato attraverso una serie di attività in parte insite nella natura dei crediti NOTA INTEGRATIVA 115 erogati, in parte derivanti da scelte operative della banca. Con riferimento al primo aspetto, in considerazione delle particolari forme di credito gestite, l’erogazione di finanziamenti per cessione del quinto dello stipendio e della pensione e prestiti con delega è subordinata alla verifica dell’esistenza delle seguenti forme di garanzie, quali forme di mitigazione del rischio di credito: presenza in originale dell’atto di benestare o altro documento equipollente sottoscritto dall’amministrazione (prima garanzia); presenza in originale della polizza assicurativa richiesta per la garanzia a copertura dell’esatto importo del finanziamento (seconda garanzia). L’attuale modello di business della banca non contempla più come in passato le cessioni periodiche pro soluto a terzi di parte dei propri crediti, ma piuttosto il mantenimento degli stessi in portafoglio accompagnato da un contestuale rafforzamento patrimoniale. Inoltre, come accennato in precedenza, la politica del credito della banca è volta ad una selezione prudente degli affidati, tramite un’accurata analisi del merito di credito con l’obiettivo di contenere il rischio entro limiti compatibili con le strategie di crescita della banca. Tale politica è declinata sia attraverso una valutazione attuale e prospettica del merito creditizio delle controparti, che mediante una diversificazione del portafoglio, limitando la concentrazione delle esposizioni su singole amministrazioni. La banca non si avvale di tecniche di mitigazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation — CRM) ai fini dell’abbattimento degli assorbimenti di capitale. 2.4 ATTIVITÀ FINANZIARIE DETERIORATE La classificazione dei crediti deteriorati avviene, per le varie categorie, secondo le seguenti metodologie: scaduti oltre 90 giorni: avviene su base oggettiva, secondo quanto previsto dalla disposizioni di vigilanza, tenendo conto della durata del periodo di sconfinamento (mancato pagamento delle rate) e della soglia di rilevanza del 5% sull’esposizione complessiva; incagli: avviene, secondo quanto previsto dalla disposizioni di vigilanza, su base oggettiva tenendo conto del numero di rate insolute, variabile in relazione alla durata originaria del piano di rimborso; sofferenze: il passaggio a sofferenza, date le caratteristiche delle operazioni stesse, avviene quando il cliente e i suoi garanti (datore di lavoro e compagnia assicurativa), alla luce degli elementi oggettivi in possesso, dimostrino di non essere più in grado di fare fronte ai propri impegni e quindi di essere in uno stato d’insolvenza, anche se non dichiarato in via giudiziale, o nel caso si verifichino particolari circostanze tali per cui le garanzie assicurative non risultano valide. La valutazione dei crediti scaduti oltre 90 giorni e degli incagli è effettuata in maniera aggregata tramite un modello interno che sulla base dei dati storici relativi agli incassi ed ai tempi di pagamento dei recuperi fornisce una stima della perdita per unità di credito deteriorato. La valutazione dei crediti in sofferenza è effettuata in modo analitico valutando posizione per posizione l’effettiva possibilità di recupero del credito stesso. Il processo di gestione delle posizioni anomale, sovrintende al puntuale incasso dei crediti erogati dalla banca e/o gestiti per conto terzi, assicurando e provvedendo nei casi di anomalia (morosità, ritardi, sospensioni, sinistri, sconfini, e incagli) al recupero del credito nel minor tempo ed al minor costo possibile. Per posizione anomala si intende una posizione creditizia non in linea con il piano di ammortamento a 116 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca causa di: morosità, sinistri (morte del cliente, cessazione rapporto di lavoro), scaduti e incagli. Le attività svolte nell’ambito del processo di rilevazione delle posizioni anomale e dei sinistri sono: controllo sugli incassi, in cui si provvede alla verifica dell’esatto adempimento dei pagamenti sia in termini di rispetto delle competenze contrattuali sia delle valute dei versamenti effettuate dalle amministrazioni, evidenziando eventuali anomalie e provvedendo all’attivazione di procedure di richiamo a mezzo di comunicazione scritta; gestione morosità, in cui si provvede al controllo che i pagamenti siano effettuati con regolarità sulla base dei piani di ammortamento evidenziando situazioni morose, attivando le procedure di recupero qualora si determinano situazioni di morosità; gestione sinistri, in cui si provvede sulla base dei sinistri verificatisi alla denuncia presso la compagnia di assicurazione dei casi di sinistro impiego o sinistro vita del cliente, curando che l’indennizzo venga corrisposto nella misura prevista e in tempi brevi; gestione anomalie, sulla base delle evidenze rilevate dalla gestione del controllo sugli incassi si provvede, qualora si ravvisino le circostanze, al passaggio a default delle Amministrazioni nei casi di conoscenza di informazioni specifiche relative all’Amministrazione (fallimenti) ovvero conoscenza di informazioni di carattere generale, (sinistri, informazioni pubbliche, cassa integrazione). 117 NOTA INTEGRATIVA INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA A. QUALITÀ DEL CREDITO A.1 ESPOSIZIONI CREDITIZIE DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE DI VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE A.1.1 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER PORTAFOGLI APPARTENENZA E PER QUALITÀ CREDITIZIA (VALORI DI BILANCIO) DI Totale Altre attività Esposizioni scadute Esposizioni ristrutturate Portafogli/Qualità Incagli Sofferenze migliaia di euro 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale 2012 Totale 2011 A.1.2 249.405 249.405 70.251 255.063 1.059.896 1.634.615 749.327 137 12.689 16.334 70.251 255.063 1.030.736 137 181 12.689 7.097 16.334 1.444 1.605.455 740.605 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER PORTAFOGLI APPARTENENZA E PER QUALITÀ CREDITIZIA (VALORI LORDI E NETTI) DI Esposizione netta Rettifiche di portafoglio Esposizione lorda Esposizione netta Rettifiche specifiche Esposizione lorda Portafogli/Qualità Altre attività Totale (esposizione netta) migliaia di euro Attività deteriorate 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 31.051 6. Attività finanziarie valutate al fair value 249.405 249.405 249.405 2.517 70.251 255.063 1.030.736 70.251 255.063 1.059.896 2.517 748 1.605.455 740.605 1.634.615 749.327 1.891 29.160 70.251 255.063 1.033.254 1.891 1.580 29.160 8.722 1.607.973 741.353 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale 2012 Totale 2011 31.051 10.302 118 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca A.1.3 ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA E FUORI BILANCIO VERSO BANCHE: VALORI LORDI E NETTI migliaia di euro Tipologie esposizioni/valori Rettifiche di Rettifiche di Esposizione Esposizione valore valore di netta lorda specifiche portafoglio A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Altre attività 272.064 272.064 Totale A 272.064 272.064 1.962 1.962 1.962 274.026 1.962 274.026 B. Esposizioni fuori bilancio a) Deteriorate b) Altre Totale B Totale A+B A.1.6 ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA E FUORI BILANCIO VERSO CLIENTELA: VALORI LORDI E NETTI migliaia di euro Tipologie esposizioni/valori A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate Rettifiche di Rettifiche di Esposizione Esposizione valore valore di netta lorda specifiche portafoglio 1.110 13.521 972 832 d) Esposizioni scadute e) Altre attività 16.421 1.335.907 87 Totale A 1.366.959 1.891 138 12.689 2.517 16.334 1.333.390 2.517 1.362.551 B. Esposizioni fuori bilancio a) Deteriorate b) Altre 365 365 Totale B 365 365 119 NOTA INTEGRATIVA A.1.7 ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE ESPOSIZIONI DETERIORATE E SOGGETTE AL “RISCHIO PAESE” LORDE migliaia di euro Causali/Categorie A. Esposizion e lorda in iziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate Sofferenze Incagli Espos.ni Esposizioni ristrutturate scadute 1.153 7.630 1.519 B. Variazion i in au m en to B.1 Ingressi da esposizioni creditizie in bonis B.2 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 Altre variazioni in aumento 18 8.433 7.637 16.341 16.007 585 334 18 211 C . Variazion i in dim in u zion e C.1 Uscite verso esposizioni creditizie in bonis C.2 Cancellazioni C.3 Incassi C.4 Realizzi per cessioni C.5 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 Altre variazioni in diminuzione 61 2.542 1.821 1.439 608 103 246 334 585 D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate A.1.8 4 57 284 1.110 13.521 16.421 ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE migliaia di euro Causali/Categorie A. Rettif ich e com plessive in iziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate Sofferenze Incagli Espos.ni Esposizioni ristrutturate scadute (972) (533) (74) B. Variazion i in au m en to B.1 Rettifiche di valore B.1.bis perdite da cessione B.2 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 Altre variazioni in aumento (32) (444) (330) (99) (12) (30) (17) (84) (70) C . Variazion i in dim in u zion e C.1 Riprese di valore da valutazione C.2 Riprese di valore da incasso C.2.bis utili da cessione C.3 Cancellazioni C.4 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.5 Altre variazioni in diminuzione 32 145 86 31 77 30 17 30 51 26 (832) (87) D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate (32) 1 (972) 120 A.2 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING ESTERNI E INTERNI La banca non utilizza rating né interni né esterni. A.3 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI GARANTITE PER TIPOLOGIA DI GARANZIA A.3.1 ESPOSIZIONI CREDITIZIE VERSO BANCHE GARANTITE Non sono presenti in bilancio esposizioni creditizie verso banche garantite. A.3.2 ESPOSIZIONI CREDITIZIE VERSO CLIENTELA GARANTITE migliaia di euro 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 1.1 totalmente garantite -di cui deteriorate 1.2 parzialmente garantite -di cui deteriorate 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: 2.1 totalmente garantite -di cui deteriorate 2.2 parzialmente garantite -di cui deteriorate Garanzie reali Derivati su crediti Totale Altri soggetti Banche Altri soggetti Crediti di firma Governi e banche centrali Banche CLN Governi e banche centrali Altri enti pubblici Altre garanzie reali Titoli Immobili Leasing finanziario Immobili Ipoteche Altri derivati Altri enti pubblici Valore esposizione netta Garanzie personali 1.053.914 1.050.640 24 3.250 1.053.914 28.862 28.599 24 239 28.862 71 71 71 121 NOTA INTEGRATIVA B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE B.1 DISTRIBUZIONE SETTORIALE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA E “FUORI BILANCIO” VERSO CLIENTELA (VALORE DI BILANCIO) migliaia di euro Ret tif ich e d i valore d i p ortaf og lio Esp osizion e n etta Ret tif ich e d i valore sp ecif ich e Alt ri sogget ti Ret tif ich e d i valore d i p ortaf og lio Ret tif ich e d i valore sp ecif ich e Im prese n on f in an ziarie Esp osizion e n etta Esp osizion e n etta Società di assicu razion e Ret tif ich e d i valore sp ecif ich e Ret tif ich e d i valore d i p ortaf og lio Esp osizion e n etta Ret tif ich e d i valore sp ecif ich e Ret tif ich e d i valore d i p ortaf og lio Società f in an ziarie Ret tif ich e d i valore sp ecif ich e Ret tif ich e d i valore d i p ortaf og lio Ret tif ich e d i valore sp ecif ich e Ret tif ich e d i valore d i p ortaf og lio Esp osizion e n etta Esposizion i/C on tropart i Esp osizion e n etta Altri En ti pu bblici G overn i A. Esposizion i per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni 26 T otal e A 302.655 170.612 302.655 170.612 350 15 302.655 0 350 170.962 1.639 15 41 300 B. Esposizion i f u ori bilan cio B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni T otal e B T otal e 2012 T otal e 2011 B.2 26 138 12.663 972 831 16.334 860.123 87 1 889.258 1.890 2.517 1 1 889.258 550.801 1.890 1.504 2.517 822 1 2.517 DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA E “FUORI BILANCIO” VERSO CLIENTELA (VALORI DI BILANCIO) migliaia di euro 35 Totale 1.362.509 4.408 42 4.408 2.327 42 43 B. Esposizion i "f u ori bilan cio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni 365 Totale 365 Totale 2012 Totale 2011 1.362.874 552.685 0 13 Re t t i fi che v a lo r e co m ple ssi v e 87 2.517 Re st o de l m o ndo E spo si zi o ne ne t t a 16.334 1.333.355 Re t t i fi che v a lo r e co m ple ssi v e 7 A si a E spo si zi o ne ne t t a 972 832 A. Esposizion i per cassa Re t t i fi che v a lo r e co m ple ssi v e 138 12.682 A m e r i ca E spo si zi o ne ne t t a E spo si zi o ne ne t t a A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni E spo si zi o ni / A r e e ge o gr a fi che E spo si zi o ne ne t t a Re t t i fi che v a lo r e co m ple ssi v e It a li a Re t t i fi che v a lo r e co m ple ssi v e A lt r i Pa e si e ur o pe i 122 B.3 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA E “FUORI BILANCIO” VERSO BANCHE (VALORE DI BILANCIO) migliaia di euro Re t t i fi che v a lo r e co m ple ssi v e Re t t i fi che v a lo r e co m ple ssi v e E spo si zi o ne ne t t a Re st o de l m o ndo A si a E spo si zi o ne ne t t a Re t t i fi che v a lo r e co m ple ssi v e A m e r i ca E spo si zi o ne ne t t a Re t t i fi che v a lo r e co m ple ssi v e Re t t i fi che v a lo r e co m ple ssi v e E spo si zi o ni / A r e e ge o gr a fi che E spo si zi o ne ne t t a It a li a E spo si zi o ne ne t t a A lt r i Pa e si E ur o pe i A. Esposizion i per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni 271.852 212 Totale A 271.852 212 B. Esposizion i "f u ori bilan cio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni 1.962 Totale B 1.962 Totale 2012 Totale 2011 B.4 273.814 103.518 212 212 GRANDI RISCHI migliaia di euro Numero (unità) Ammontare Ponderato 2012 2011 11 801.873 235.558 9 197.189 93.954 La variazione dell'ammontare dei grandi rischi rispetto all'esercizio precedente è da attribuire principalmente alle esposizioni in titoli dello Stato italiano (+ 209,2 milioni di euro), alle esposizioni derivanti dalle operazioni di impiego nella forma tecnica dei pronti contro termine (+ 225,1 milioni di euro) ed alla maggiore esposizione verso controparti bancarie possibile a seguito dell'aumento del patrimonio di vigilanza. 123 NOTA INTEGRATIVA C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DELLE ATTIVITÀ C.1 OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA I. STRATEGIE SOTTOSTANTI L’OPERAZIONE La banca ha perfezionato nel 2004 un’operazione di cartolarizzazione dei propri crediti sotto forma di master trust agreement con scadenza il 30 giugno 2006. Le strategie sottostanti a tale operazione erano quelle di garantire il rispetto degli indici di vigilanza prudenziale e ridurre al contempo i rischi di liquidità e di interesse. II. RUOLO DELLA BANCA NELL’OPERAZIONE I ruoli assunti dalla banca nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione sono quelli di Originator, Servicer e di Corporate Servicer. III. CARATTERISTICHE DELL’OPERAZIONE Il programma di cartolarizzazione prevedeva, nelle sue linee principali, la cessione, da parte della banca, di crediti sino ad un importo massimo di 250 milioni di euro, alla società veicolo Lavoro Finance s.r.l., la quale finanziava l’acquisto dei suddetti crediti mediante l’emissione di titoli asset backed. Caratteristiche del Master Trust Si riportano di seguito le principali caratteristiche del programma: Contratto Quadro di Cessione In base a un contratto quadro di cessione la banca poteva cedere prosoluto, sino alla data di scadenza del programma e in più tranche, alla società veicolo i crediti derivanti da prestiti per cessioni del quinto dello stipendio e delegazioni di pagamento, individuati in base a determinati criteri oggettivi. Serie, Classi e Forma dei Titoli Ciascuna serie di Titoli poteva essere suddivisa in massimo 3 Classi: i) una Classe senior denominata “Classe A” (titoli senior); ii) una Classe mezzanine denominata “Classe B” (titoli mezzanine); iii) una Classe junior denominata “Classe C” (titoli junior). I Titoli Senior e Mezzanine sono in forma dematerializzata in conformità a quanto previsto dall’articolo 28 del decreto legislativo 24 giugno 1998 n. 213. I Titoli della Classe C sono in forma cartolare. Rimborso Anticipato Sono previste ipotesi di rimborso anticipato dei titoli nel rispetto di quanto disposto dalla Banca d’Italia nel bollettino di vigilanza n. 2 febbraio 2003 (cartolarizzazioni con clausole di rimborso - regolamentazione prudenziale). I termini e le condizioni sono contenuti nei limiti del richiamato bollettino: 1. la facoltà di rimborso anticipato da parte dell’emittente; 2. il rimborso anticipato al verificarsi di trigger events. Rating Ai Titoli Senior è attribuito un rating privato da parte di Standard & Poor’s Rating Services e di Moody’s Investors Services Inc.. I Titoli della Classe C non sono oggetto di rating. Legge Regolatrice I Titoli sono regolati dalla legge italiana. 124 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca Parti del Programma Arranger Banca Intesa S.p.A. Società Veicolo (cessionario/emittente) Lavoro Finance S.r.l., società costituita ai sensi dell’articolo 3 della Legge sulla Cartolarizzazione, con sede in Roma. Back up Service Banca Antoniana Popolare Veneta S.p.A. Rappresentante dei Portatori dei Titoli J.P. Morgan Corporate Trustee Services Limited, società di diritto inglese, con sede in Londra. Agente per il Pagamento in Lussemburgo J.P. Morgan Bank Luxembourg S.A., banca di diritto del Granducato del Lussemburgo, con sede in Lussemburgo. Agente per il Pagamento Banca Intesa S.p.A. Banca Agente Banca Intesa S.p.A. Banca dell’Operazione Banca Intesa S.p.A. Amministratore del Programma J.P. Morgan Chase Bank, Filiale di Londra, banca di diritto Statunitense. Lead Manager Banca Intesa S.p.A., Filiale di Londra. Caratteristiche delle singole cessioni Nell’ambito del programma di cartolarizzazione la banca ha effettuato 6 cessioni di crediti distinte. Si riporta di seguito il dettaglio delle singole cessioni e del controvalore dei crediti ceduti. 18/06/2004 29/12/2004 29/03/2005 30/06/2005 27/09/2005 29/12/2005 (I.) Importo in linea capitale dei crediti ceduti 77.122 23.924 18.120 16.110 21.142 26.898 (II.) Importo in linea interessi delle rate scadute (III.) Importo del rateo interessi Controvalore crediti ceduti 249 259 77.630 64 64 24.052 59 48 18.227 40 44 16.195 26 58 21.227 31 67 26.996 Controvalore crediti ceduti (I)+(II) 77.371 23.988 18.179 16.150 21.168 26.929 Quest’ultima cessione non si è tuttavia formalizzata in quanto la società veicolo non ha emesso titoli. Pertanto i crediti sono rientrati nel portafoglio della banca. IV. STRUMENTI FINANZIARI DETENUTI DALLA BANCA A fronte di ogni singola emissione la banca ha sottoscritto titoli junior emessi dalla società veicolo per un importo complessivo di 7,2 milioni di euro. I titoli sono stati oggetto di cessione pro soluto a terzi in data 21 marzo 2006 a favore della società C.R.C., GSCF (LUX) S.A R.L. al prezzo di 95,78%. V. ATTIVITÀ DI SERVICER Nell’ambito del programma di cartolarizzazione la banca ha assunto la figura di servicer. In tale veste la banca cura: la riscossione dei crediti ceduti; i servizi di cassa e pagamento; NOTA INTEGRATIVA 125 la verifica che l’operazione sia conforme alla legge ed al prospetto informativo. A fronte delle attività di servicing la banca percepisce un compenso commisurato allo 0,1% dell’ammontare degli incassi effettuati per conto della società veicolo. Il contratto di servicing prevede, inoltre, che la banca verifichi che tutti i debitori (ed i rispettivi datori di lavoro) versino le somme relative ai mutui dai quali sono originati i crediti direttamente su un conto bancario del cessionario aperto presso la banca dell’operazione o nel caso in cui i debitori (o i rispettivi Datori di Lavoro) versino tali somme direttamente alla banca, le medesime somme siano trasferite, entro il giorno lavorativo immediatamente successivo, sul conto del cessionario. VI. ALTRI IMPEGNI E GARANZIE RILASCIATE DALLA BANCA Con l’emissione della prima serie di titoli la banca aveva concesso una linea di credito “stand by” rinnovabile ad ogni scadenza di pagamento degli interessi sui bonds. Tale linea aveva la finalità di permettere alla società veicolo il pagamento degli interessi maturati di volta in volta sui titoli della classe A e B in presenza di eventuali carenze temporali di liquidità dovute ad eventuali eccessivi ritardi nell’incasso di rate dei mutui. Benché il rimborso della linea suddetta fosse posto in via prioritaria, nell’ordine dei pagamenti dell’operazione, rispetto al rimborso dei titoli senior e mezzanine la Banca d’Italia aveva assimilato tale impegno, ai fini di vigilanza prudenziale, come junior bond. A seguito del buon andamento delle performance del portafoglio ceduto, le Agenzie di Rating, in occasione della seconda emissione dei titoli, hanno eliminato l’obbligo per la banca all’erogazione, a favore della società veicolo, della suddetta linea di liquidità. Nella stessa sede la banca ha dovuto tuttavia garantire a favore della stessa società veicolo, un deposito cauzionale denominato “commingling reserve”, fruttifero di interessi di 1,8 milioni di euro destinato a garantire il pagamento degli incassi dei crediti ceduti pervenuti direttamente sui conti correnti della banca. Tale deposito, imposto dalla Agenzie di Rating, è stato determinato sulla base di un specifico algoritmo ed è stato assimilato dalla banca d’Italia, ai fini di vigilanza prudenziale, a senior bond. In conseguenza del graduale trasferimento dei versamenti effettuati da parte dei debitori dai conti della banca a quelli della società veicolo. il saldo a fine esercizio 2012 della commingling è pari a 123 mila euro circa. La banca ha inoltre rilasciato una garanzia, di 100 mila euro a favore della società veicolo, nell’interesse delle Poste Italiane S.p.A, per il pagamento delle spese di tenuta conto relative ai conti correnti postali ceduti dalla banca alla stessa società veicolo e sui quali pervengono gli accrediti delle quote di rimborso dei crediti ceduti. 126 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA C.1.1 ESPOSIZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE DISTINTE PER QUALITÀ DELLE ATTIVITÀ SOTTOSTANTI migliaia di euro Esposizione netta Junior Esposizione lorda Esposizione netta Esposizione lorda Linee di credito Mezzanine Esposizione netta Senior Esposizione lorda Esposizione netta Esposizione lorda Esposizione netta Esposizione lorda Esposizione netta 123 Garanzie rilasciate Senior Mezzanine Junior Esposizione lorda 123 Esposizione netta 123 Esposizione lorda 123 Esposizione netta Esposizione netta A. C on attività sottostan ti proprie a) Deteriorate b) Altre Esposizione lorda Qualità attività sottostanti/Esposizioni Esposizione lorda Esposizioni per cassa Senior Mezzanine Junior B. C on attività sottostan ti di terzi a) Deteriorate b) Altre C.1.2 ESPOSIZIONI DERIVANTI DALLE PRINCIPALI OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE “PROPRIE” RIPARTITE PER TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE E PER TITPOLOGIA DI ESPOSIZIONI migliaia di euro A . Og ge t t o di i nt e gr a le ca nce lla zi o ne d a l bi la nci o Nome Cartolarizzazione: Lavoro Finance Linee di credito Rettifiche/riprese valore Junior Esposizione Netta Rettifiche/riprese valore Mezzanine Esposizione Netta Rettifiche/riprese valore Senior Esposizione Netta Rettifiche/riprese valore Junior Esposizione netta Mezzanine Rettifiche/riprese valore Rettifiche/riprese valore Senior Esposizione netta Rettifiche/riprese valore Junior Valore di Bilancio Rettifiche/riprese valore Mezzanine Valore di Bilancio Tipologia attività cartolarizzate/Esposizioni Rettifiche/riprese valore Valore di Bilancio Senior Garanzie rilasciate Esposizione netta Esposizioni per cassa 123 123 Tipologia attività: CQS B. Og ge t t o di p a r zi a le ca nce lla zi o ne d a l bi la nci o C. No n ca nce lla t e da l b i la nci o C.1.3 ESPOSIZIONI DERIVANTI DALLE PRINCIPALI OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE DI “TERZI” RIPARTITE PER TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE E PER TIPOLOGIA DI ESPOSIZIONI La banca non ha esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione di “terzi”. 127 NOTA INTEGRATIVA C.1.4 ESPOSIZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE RIPARTITE PER PORTAFOGLIO E PER TIPOLOGIA Crediti Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Attività finanziarie disponibile per la vendita Esposizioni/portafoglio Attività finanziarie fair value option Attività finanziarie detenute per negoziazione migliaia di euro 1. Esposizioni per cassa - "Senior" - "Mezzanine" - "Junior" 2012 123 2011 123 267 2. Esposizioni fuori bilancio - "Senior" - "Mezzanine" - "Junior" C.1.5 AMMONTARE COMPLESSIVO DELLE ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE SOTTOSTANTI AI TITOLI JUNIOR O AD ALTRE FORME DI SOSTEGNO CREDITIZIO La banca non detiene in portafoglio i titoli junior relativi all’operazione di cartolarizzazione né altre forme di sostegno creditizio equivalenti. C.1.6 INTERESSENZE IN SOCIETÀ VEICOLO Denominazione Sede legale Interessenza % IBL CQS S.R.L. C.1.7 Roma 5% ATTIVITÀ DI SERVICER — INCASSI DEI CREDITI CARTOLARIZZATI E RIMBORSI DEI TITOLI EMESSI DALLA SOCIETÀ VEICOLO migliaia di euro Attività cartolarizzate (dato di fine periodo) Incassi crediti realizzati nell'anno Società veicolo Senior Deteriorate Lavoro Finance srl Quota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine periodo) In bonis Deteriorate In bonis Mezzanine Junior Attività Attività in Attività Attività in Attività Attività in deteriorate bonis deteriorate bonis deteriorate bonis 1.133 2.757 87 3.050 100,00% 100,00% 52,58% 1.133 2.757 87 3.050 100,00% 100,00% 52,58% C.2 OPERAZIONI DI CESSIONE A. ATTIVITÀ FINANZIARIE CEDUTE E NON CANCELLATE INTEGRALMENTE INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Le attività finanziarie cedute e non cancellate accolgono il valore dei titoli di proprietà utilizzati nell’ambito di operazioni di pronti contro termine. 128 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA C.2.1 ATTIVITÀ FINANZIARIE CEDUTE NON CANCELLATE: VALORE DI BILANCIO E VALORE INTERO migliaia di euro Attività finanziarie Attività finanziarie Attività finanziarie Attività finanziarie valutate al fair detenute sino alla Forme tecniche/Portafoglio detenute per la disponibili per la vendita negoziazione value scadenza A B C A B C A B C A B C A. Attività per cassa 249.405 53.019 1. Titoli di debito 249.405 53.019 2. Titoli di capitale 3. O.I.C.R. 4. Finanziamenti B. Stru m en ti derivati Totale 2012 249.405 53.019 di cui deteriorate Totale 2011 di cui deteriorate Crediti verso banche A B C Crediti verso clientela A B C Totale 2012 302.424 302.424 2011 0 0 302.424 Legenda A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio) B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio) C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore) C.2.2 PASSIVITÀ FINANZIARIE A FRONTE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE CEDUTE NON CANCELLATE: VALORE DI BILANCIO migliaia di euro Passività/Portafoglio attività 1. Debiti verso clien tela a) a fronte di attività rilevate per intero b) a fronte di attività rilevate parzialmente 2. Debiti verso ban ch e a) a fronte di attività rilevate per intero b) a fronte di attività rilevate parzialmente Totale 2012 Totale 2011 Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Totale 668.665 48.914 717.579 668.665 48.914 717.579 668.665 0 48.914 0 717.579 0 Le passività a fronte di attività cedute e non cancellate si riferiscono alle operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MMF, poste in essere sia sui titoli di proprietà che sui titoli sottoscritti a seguito dell’operazione di auto cartolarizzazione. D. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO In base alle disposizioni della normativa di vigilanza prudenziale, la banca predispone ed aggiorna annualmente il resoconto ICAAP che individua e misura i rischi afferenti l’attività tipica svolta, nonché l’adeguatezza del capitale destinato alla loro copertura. Svalutazione del portafoglio dei crediti performing: in coerenza con quanto previsto dalla normativa IAS sono stati effettuati accantonamenti tali da coprire le perdite potenziali relative ai crediti in bonis. La misura di tali svalutazioni è stata determinata in base ad una metodologia di calcolo dell’impairment collettivo sviluppata internamente; gli accantonamenti sono funzione dei parametri di rischio relativi al tasso di decadimento ed al tasso di recupero osservati sui dati storici del portafoglio della banca, dove i tassi di recupero sono i medesimi utilizzati per la svalutazione dei crediti deteriorati. Analisi di scenario e stress test: tenuto conto dell’appartenenza del Gruppo alla Classe 3 tra quelle previste dalla normativa, si è adottato un approccio basato su di un modello semplificato, che prevede 129 NOTA INTEGRATIVA di stressare singole variabili/driver (analisi di sensibilità) che agiscono sui macro aggregati regolamentari. I possibili driver di stress per l’approccio in oggetto sono: esposizione: modifica dei volumi di esposizione per i differenti segmenti di controparti; composizione portafoglio crediti: modifica della composizione del portafoglio crediti (ad esempio variando il rapporto tra esposizioni retail, corporate, ecc.); tasso di decadimento delle esposizioni: modifica del rapporto tra esposizioni deteriorate (o dei tassi di ingresso a sofferenza rettificata) ed impieghi come quanto avvenuto nella peggiore congiuntura creditizia sperimentata dalla banca negli ultimi due cicli economici; tasso di recupero: modifica del tasso di recupero sui crediti deteriorati ipotizzando un aumento della gravità delle perdite in caso di default. SEZIONE 2 2.1 RISCHI DI MERCATO RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA La banca non detiene, in chiusura dell’esercizio, portafogli di negoziazione di attività/passività finanziarie. 2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO - PORTAFOGLIO BANCARIO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. ASPETTI GENERALI, PROCEDURE DI GESTIONE E METODI DI MISURAZIONE DEL RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DEL RISCHIO DI PREZZO Il rischio di tasso d’interesse sul portafoglio bancario è rappresentato dal rischio causato dalle differenze nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse delle attività e delle passività della banca non ricomprese nel portafoglio di negoziazione; si fa riferimento pertanto a tutto il portafoglio della banca. In presenza di tali differenze, fluttuazioni dei tassi di interesse determinano sia una variazione del margine di interesse, e quindi del profitto atteso di breve periodo, sia una variazione del valore di mercato delle attività e delle passività e quindi del valore economico del patrimonio netto. I principali fattori determinanti il rischio di tasso di interesse sono i seguenti: rischio di revisione del tasso: deriva dagli sfasamenti temporali nella data di revisione del tasso delle attività, passività e poste fuori bilancio. Quantunque tali asimmetrie siano un elemento connaturato all'attività stessa della banca, esse possono esporre il reddito e il valore economico a fluttuazioni impreviste al variare dei tassi d'interesse; rischio di curva dei rendimenti: le asimmetrie nelle scadenze e nei tempi di revisione del tasso possono esporre la banca a mutamenti nell'inclinazione e conformazione della curva dei rendimenti. Il rischio si materializza allorché variazioni inattese nella curva hanno effetti negativi sul reddito e sul valore economico sulle posizioni di segno opposto su scadenze diverse; rischio di base: risulta da un'imperfetta correlazione nell'aggiustamento dei tassi attivi e passivi su strumenti con caratteristiche di revisione del prezzo analoghe. Al variare dei tassi d'interesse, queste differenze possono determinare cambiamenti imprevisti nei flussi finanziari e nei differenziali di rendimento fra attività, passività e posizioni fuori bilancio aventi modalità di revisione del tasso analoghe, ma basate su tassi di riferimento diversi o con diversa frequenza. La gestione del rischio di tasso d’interesse sul portafoglio bancario è assicurata dalla Funzione Risk Management, in stretto raccordo con la Direzione Finanza e la Funzione Pianificazione e Controllo, 130 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca mediante la gestione operativa delle attività e passività nel rispetto delle linee guida definite dal Consiglio di Amministrazione. In particolare, la gestione del rischio di tasso d’interesse sul portafoglio bancario è volta a garantire che la banca abbia una contenuta esposizione anche alla luce dell’introduzione di nuovi prodotti e tipi di attività. A partire dalla seconda metà del 2010, la banca ha costituito un portafoglio titoli composto essenzialmente di titoli di stato (BTP, in asset swap per le scadenze oltre il breve termine, CCT e CTZ), in grado di recuperare margini di contribuzione. Il rischio di credito e di controparte di tale portafoglio è legato al rischio sovrano dello Stato Italiano. Il rischio di mercato è intrinsecamente contenuto da limiti prefissati in termini di durata (massimo dieci anni), duration (massimo sei anni) e Value at Risk (massimo 1% del valore nominale). Il rispetto di tali limiti, incluso quello in termini di Value at Risk è monitorato giornalmente. In caso di proposta di inclusione nel portafoglio bancario di nuovi prodotti da parte della Direzione Affari, viene effettuata l’analisi delle modalità di gestione dei nuovi prodotti e valutazione degli impatti sull’esposizione potenziale al rischio derivante dall’inclusione di un nuovo prodotto. La Direzione Finanza acquisisce le informazioni tecnico-finanziarie dei nuovi prodotti ed effettua le opportune considerazioni da condividere con la Funzione Risk Management e la Funzione Pianificazione e Controllo. Il rischio di tasso di interesse è monitorato con cadenza mensile dalla funzione Risk Management, in stretto raccordo con la Direzione Finanza e la Funzione Pianificazione e Controllo, ed è rappresentato all’interno dei Comitati ALM. Il prospetto di analisi è redatto sulla base della metodologia semplificata indicata dalla normativa Banca d’Italia applicando una variazione dei tassi di 200 punti base. Tale modello di monitoraggio copre le attività e le passività esposte al rischio tasso comprese nel portafoglio bancario ed è focalizzato sulla valutazione degli impatti di variazioni potenziali dei tassi sul valore economico del patrimonio della banca. Nell’ambito del monitoraggio, la funzione Risk Management fa riferimento alle soglie di sorveglianza approvate dal Consiglio di Amministrazione, che possono essere tempo per tempo rimodulate in considerazione di variazioni di situazioni di mercato. Tali soglie, definite sulla base dell’indicatore di rischiosità stabilito dalla Banca d’Italia, rappresentano i valori di attenzione al fine di mantenere entro livelli contenuti l’esposizione al rischio di tasso. Del mancato rispetto delle soglie definite, una volta valutata l’effettiva rilevanza con riferimento alle specifiche condizioni di mercato ed a quelle caratteristiche della banca e del Gruppo, dovrà essere portata adeguata informativa da parte della funzione Risk Management alla Direzione Generale, per la definizione delle idonee misure correttive. B. ATTIVITÀ DI COPERTURA DEL FAIR VALUE Al fine di ridurre il rischio di perdite derivanti da oscillazioni inattese dei tassi d’interesse di mercato e, con ciò, ridurre i requisiti di patrimonio tesi a far fronte a tale rischio, la banca procede alla copertura delle proprie attività e passività attraverso la stipula di derivati su tasso d’interesse. Copertura del portafoglio crediti: scopo della copertura è quello di proteggere il fair value del portafoglio crediti rispetto ad un possibile rialzo della curva dei tassi d’interesse. La tecnica utilizzata è quella del macrohedging e pertanto il sottostante del derivato di copertura è costituito dal portafoglio crediti di volta in volta individuato. Viene coperto il rischio tasso delle sole forme tecniche cessione del quinto dello stipendio, cessione del quinto della pensione, delegazione di pagamento. Non sono previste strategie di copertura per le altre forme tecniche e per i crediti non performing. 131 NOTA INTEGRATIVA La strategia di copertura è attuata nel rispetto delle regole previste per l’hedge accounting dai principi contabili internazionali (nello specifico IAS 39). L’efficacia, ai sensi della normativa IAS/IFRS, della strategia di coperture viene verificata con cadenza trimestrale attraverso appositi test di efficacia. C. ATTIVITÀ DI COPERTURA DEI FLUSSI FINANZIARI La banca non ha posto in essere né detiene in portafoglio alla fine dell’esercizio attività o passività finanziarie coperte con strumenti derivati. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. PORTAFOGLIO BANCARIO: DISTRIBUZIONE PER DURATA RESIDUA (PER DATA DI RIPREZZAMENTO) DELLE ATTIVITÀ E DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE Valuta di denominazione Euro 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 1.2 Finanziamenti a banche 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - altri finanziamenti - con opzioni di rimb. anticipato - altri 2. P assività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti - con opzioni di rimborso anticipato - altri 2.2 Debiti verso banche - c/c - altri debiti 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.4 Altre passività - con opzione di rimborso anticipato - altri 3. Derivati f in an ziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte 263.047 214.833 0 17.001 17.001 Durata indetermi nata Oltre 10 anni da oltre 5 anni a 10 anni da oltre 1 anno a 5 anni da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 3 mesi fino a 6 mesi a vista Tipologia/Durata residua fino a 3 mesi migliaia di euro 76.115 53.250 47.587 0 650.004 249.405 381.368 0 0 0 1.117 0 53.250 0 22.865 0 47.587 249.405 212 400.387 0 381.368 0 0 0 1.117 400.387 400.387 381.368 381.368 0 1.117 1.117 27.095 24.024 24.024 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 248.619 6.231 14.428 191.601 1.660 12.768 191.601 12.422 22.499 346 169.102 496.809 837.127 284.515 810.331 284.515 92.752 0 717.579 89.215 89.213 89.213 0 47.587 46.675 912 172.943 172.903 172.903 0 717.579 0 0 0 0 0 0 0 2 40 3.071 0 0 0 2 40 3.071 595.833 129.362 347.124 811.512 2.784 0 0 212.293 1.424 210.869 1 1 26.796 26.795 1 22.865 22.865 595.833 129.362 347.124 811.512 2.784 0 0 595.833 581.612 14.221 129.362 115.000 14.362 347.124 311.324 35.800 811.512 1.736 809.776 2.784 2.135 649 0 0 132 2.3 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca RISCHIO DI CAMBIO La banca non presenta in chiusura d’esercizio né ha posto in essere durante l’esercizio operazioni in valuta estera. 2.4 GLI STRUMENTI DERIVATI A. DERIVATI FINANZIARI A.2 PORTAFOGLIO BANCARIO: VALORI NOZIONALI DI FINE PERIODO E MEDI A.2.1 DI COPERTURA migliaia di euro Attività sottostanti/Tipologie derivati 2012 Over the Controparti counter centrali 2011 Over the Controparti counter centrali 1. Titoli di debito e tassi d'interesse a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 3. Valute e oro a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 4. Merci 5. Altri sottostanti 1.011.808 537.422 1.011.808 537.422 Totale Valori medi 1.011.808 628.619 537.422 420.763 133 NOTA INTEGRATIVA A.3 DERIVATI FINANZIARI: FAIR VALUE LORDO POSITIVO — RIPARTIZIONE PER PRODOTTI migliaia di euro Fair value positivo Attività sottostanti/Tipologie derivatri A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri C. Portafoglio bancario - altri derivati a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri Totale 2012 Over the Controparti counter centrali 2011 Over the Controparti counter centrali 0 67 0 67 0 67 134 A.4 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca DERIVATI FINANZIARI: FAIR VALUE LORDO NEGATIVO — RIPARTIZIONE PER PRODOTTI migliaia di euro Fair value negativo Attività sottostanti/Tipologie derivatri A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri C. Portafoglio bancario - altri derivati a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri Totale 2012 Over the Controparti counter centrali 2011 Over the Controparti counter centrali 34.070 18.489 34.070 18.489 34.070 18.489 135 NOTA INTEGRATIVA DERIVATI FINANZIARI OTC: PORTAFOGLIO BANCARIO: VALORI NOZIONALI, FAIR VALUE LORDI POSITIVI E NEGATIVI PER CONTROPARTE - CONTRATTI NON RIENTRANTI IN ACCORDI DI COMPENSAZIONE A.7 1) Titoli di debito e tassi d'interesse - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 3) Valute e oro - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 4) Altri valori - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura A.9 Altri soggetti Imprese non finanziarie Società di assicurazione Società finanziarie Banche Altri enti pubblici Contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali migliaia di euro 1.011.808 34.070 6.114 VITA RESIDUA DEI DERIVATI FINANZIARI OTC: VALORI NOZIONALI migliaia di euro Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale A. P ortaf oglio di n egoziazion e di vigilan za A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro A.4 Derivati finanziari su altri valori B. P ortaf oglio ban cario B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro B.4 Derivati finanziari su altri valori Totale 2012 Totale 2011 64.383 809.776 137.649 1.011.808 64.383 56.408 809.776 258.100 137.649 222.914 1.011.808 537.422 136 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca SEZIONE 3 RISCHIO DI LIQUIDITÀ INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. ASPETTI GENERALI, PROCESSI DI GESTIONE E METODI DI MISURAZIONE DEL RISCHIO DI LIQUIDITÀ Le principali fonti di liquidità per la banca sono rappresentate da: raccolta da clientela costituita in massima parte da conti correnti di deposito sia liberi che vincolati con scadenze da 3 a 24 mesi; titoli ABS senior rivenienti dalla cartolarizzazione dei propri crediti CQS, rifinanziabili presso BCE o controparti bancarie; linee di fido concesse da banche, sia committed che a revoca; raccolta tramite obbligazioni subordinate sottoscritte da controparti istituzionali. In particolare la cartolarizzazione dei crediti ed il successivo rifinanziamento degli ABS permettono il periodico reintegro della liquidità per finanziarie le nuove erogazioni. La liquidità accumulata tramite i conti deposito ha la tendenza a rimanere stabile in funzione delle politiche di pricing e del comportamento adottato, in tal senso, dalla concorrenza. Con riferimento al rifinanziamento dei titoli ABS, un peggioramento del merito creditizio degli stessi come conseguenza di un downgrading dello Stato Italia può comportare l’applicazione di un haircut più elevato e l’obbligo di reintegrare la liquidità, o l’impossibilità di effettuare dette operazioni con la BCE e/o le controparti istituzionali con la conseguenza quindi di dover reperire fonti di liquidità alternative a costi più elevati. Nello specifico, il processo di gestione di tale tipologia di rischio prevede: la possibilità di usufruire della raccolta a vista e vincolata effettuata nei confronti della clientela, e di linee di credito concesse da controparti bancarie a tassi di mercato; la possibilità di beneficiare del flusso finanziario relativo al rifinanziamento degli ABS senior emessi dalla società veicolo, effettuato presso la BCE o controparti istituzionali. In merito alle consistenze medie relative alla liquidità depositata sui conti di deposito, come detto, la volatilità delle masse medie dipende dal pricing adottato e dalla presenza o meno di vincoli sulla disponibilità dei fondi. In caso di rendimenti e/o condizioni di vincolo sui fondi della clientela non soddisfacenti rispetto a quello proposto dalla concorrenza, sussiste il rischio di migrazione rapporti verso altre banche. L’attuale liquidity policy si basa sulla normativa interna di riferimento della banca. Per quanto concerne le attività inerenti la gestione della Tesoreria, la Funzione preposta si occupa essenzialmente delle attività di liquidità con la finalità di: garantire l’approvvigionamento delle risorse finanziarie necessarie alle esigenze della banca; assicurare l’ottimizzazione del rapporto rischio/rendimento nella gestione dei flussi liquidità e di tesoreria; assicurare l’equilibrio finanziario dell’attivo e del passivo, nel rispetto dei piani di sviluppo deliberati dalla Direzione; garantire la liquidità necessaria per il regolamento delle operazioni poste in essere per conto proprio o per conto della clientela. Nell’esecuzione delle attività di cui sopra risulta di fondamentale importanza le definizione della posizione di liquidità della banca, sia con riferimento ai flussi finanziari da regolare nella giornata in corso, sia per le previsioni relative a giornate successive. La definizione della posizione di liquidità a livello prospettico (orizzonte temporale mensile) è NOTA INTEGRATIVA 137 effettuata dalla Funzione Tesoreria sulla base delle stesse informazioni necessarie alla definizione della posizione giornaliera. In coerenza con quanto previsto dalle disposizioni di vigilanza e dalla normativa interna relativa alla liquidity policy, viene inoltre monitorata la posizione di liquidità prospettica su un orizzonte temporale di un anno suddiviso in fasce mensili. La situazione di liquidità attuale e prospettica è analizzata con cadenza almeno mensile all’interno dei Comitati ALM. La liquidity policy recepisce i requisiti qualitativi imposti dalla normativa, stabilendo gli obiettivi ed i principi di gestione del rischio di liquidità da osservare, ed in particolare formalizza il processo di gestione e controllo della liquidità, in situazioni sia di operatività ordinaria che di crisi. 138 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. DISTRIBUZIONE TEMPORALE PER DURATA RESIDUA CONTRATTUALE DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE — VALUTA DI DENOMINAZIONE: EURO da oltre 1 anno a 5 anni oltre 5 anni 10.694 28.961 34.188 73.697 675.155 414.080 938 1.438 4.087 261.535 32.700 4.000 13.000 65.610 400.620 1.012 durata indetermin ata da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 7 giorno a 15 giorni 8 6 .9 3 5 da oltre 3 mesi fino a 6 mesi 83.060 1.062 da oltre 1 mese fino a 3 mesi 261.875 da oltre 15 giorni a 1 mese A t t i v i t à p e r ca ssa A.1 Titoli di Stato a vista Voci/scaglioni temporali da oltre 1 giorno a 7 giorni migliaia di euro A.2 Titoli di debito quotati A.3 Altri titoli di debito A.4 Quote O.I.C.R. A.5 Finanziamenti 260.813 - Banche 247.641 - Clientela Pa ssi v i t à pe r ca ssa B.1 Depositi - Banche - Clientela 83.060 10.694 28.023 32.750 381.380 212 13.172 83.060 85.923 10.694 28.023 32.750 65.610 400.408 282.930 322.767 260.940 268.483 60.389 91.145 179.231 163.528 225 2 213 29.819 322.767 260.939 268.483 60.164 91.143 179.018 133.709 19 36 794 381.380 282.819 1.424 281.395 B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività 85.923 1 111 Ope r a zi o ni "fuo r i b i la nci o " C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte 154 162 328 831 2.468 5.246 C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe - posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate C.6 Garanzie finanziarie ricevute C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte La banca ha avviato nel corso dell’esercizio due distinte operazioni di auto cartolarizzazione con la conseguente emissione dei titoli ABS. Le due operazioni, effettuate ai sensi della Legge 130/99, sono state strutturate suddividendo lo stock dei crediti in due distinti portafogli costituiti da contratti di cessione del quinto/delegazione di pagamento, stipulati rispettivamente con dipendenti di aziende del settore privato e con dipendenti del settore pubblico e statale. Le operazioni di auto cartolarizzazione sono assistite da un doppio rating rilasciato da altrettante agenzie internazionali (Moody’s e DBRS) e sono strutturate con un periodo di ramp-up di 12 mesi nell’ambito del quale la banca potrà cedere crediti generati nel corso del suddetto periodo, sino ad un importo totale di 1,2 miliardi di euro. In particolare, nel corso dell’esercizio appena concluso, sono stati cartolarizzati crediti per complessivi 655 milioni di euro, a fronte dei quali sono stati emessi titoli ABS per 648 milioni di euro. 139 NOTA INTEGRATIVA SEZIONE 4 RISCHI OPERATIVI INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. ASPETTI GENERALI, PROCESSI DI GESTIONE E METODI DI MISURAZIONE DEL RISCHIO OPERATIVO In base alle indicazioni della normativa di vigilanza relative al rischio operativo, con riguardo agli obiettivi strategici, all’operatività caratteristica, alla dimensione e complessità delle strutture aziendali e dei mercati di riferimento, la strategia generale di gestione del rischio da parte della banca intende ispirarsi agli obiettivi di: individuazione degli eventi che generano rischi operativi; minimizzazione delle perdite sottostanti. Nella gestione e nel controllo dei rischi operativi sono coinvolte diverse funzioni aziendali, ciascuna delle quali è destinataria dell’attribuzione di specifiche responsabilità, coerenti con la titolarità delle attività e dei processi nei quali il rischio in argomento si può manifestare. In particolare l’attività dell’Internal Audit è regolata da precisi adempimenti costituiti dalla metodologia di identificazione, gestione e monitoraggio dei rischi. Nell’espletamento del proprio ruolo la funzione in parola esegue specifiche azioni di audit finalizzate ad individuare rischi di natura operativa e di contenimento delle potenziali perdite da essi derivanti. Nell’ambito del processo assume rilevanza anche la Funzione Compliance, deputata istituzionalmente al presidio e al controllo del rispetto delle norme, che fornisce un supporto significativo, nella prevenzione e gestione dei rischi in argomento. Il coordinamento nell’operato delle funzioni coinvolte, consente di valutare impatti e benefici che le modifiche alle procedure operative ed ai processi possono arrecare alla gestione dell’attività della banca ed alla minimizzazione dei rischi operativi correlati. In coerenza, inoltre, con le norme che prevedono la predisposizione di un piano che garantisca il contenimento di danni conseguenti a incidenti o catastrofi, la banca ha adottato un Business Continuity Plan che descrive il complesso di regole, comportamenti e attività che, se rispettati, consentono di gestire i momenti critici dovuti ad eventi di natura disastrosa e limitare la compromissione dell’attività della banca. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA La banca non dispone di specifici modelli matematici di gestione e misurazione del rischio operativo. 140 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca PARTE F. INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO SEZIONE 1 IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Il patrimonio della banca è dato dalla somma del capitale sociale, della riserva legale, delle riserve di utili, delle riserve di valutazione e dell’utile di esercizio. La banca, data anche la sua vocazione alla crescita dimensionale sul territorio, nel corso degli anni ha sempre prestato particolare attenzione alla dinamica del patrimonio e di conseguenza ha destinato in ogni esercizio una consistente parte dell’utile a riserve, che ha utilizzato anche per aumenti di capitale. L’evoluzione del patrimonio aziendale infatti rappresenta un elemento decisivo in fasi di sviluppo, come quello attuale per la banca. I principi contabili internazionali definiscono invece il patrimonio netto, in via residuale, come “ciò che resta delle attività dell’impresa, dopo aver dedotto tutte le passività”. In una logica finanziaria quindi il patrimonio rappresenta l’entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà o generati dall’impresa stessa. Ai fini di vigilanza l’aggregato patrimoniale è determinato in base alle disposizioni previste dalla Banca d’Italia e costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni di vigilanza prudenziale, in quanto rappresenta la risorsa patrimoniale in grado di assorbire le possibili perdite prodotte dall’esposizione della banca ai rischi tipici della propria attività, assumendo nella sostanza un ruolo di garanzia nei confronti di depositanti e creditori. La gestione del patrimonio della banca ha lo scopo di mantenere un livello qualitativo e quantitativo delle risorse patrimoniali adeguato: da un lato, a rispettare non solo i requisiti minimi indicati dall'Organo di Vigilanza, ma anche a sostenere un rating di alto profilo; dall'altro, a sostenere la crescita dell'attività aziendale pur evitando esuberi di risorse, rispetto agli obiettivi sopra indicati. In particolare, al 31 dicembre 2012 il patrimonio risulta composto per 35,5 milioni di euro da capitale sociale, per 1,7 milioni di euro da riserva legale, pari al 4,89% del capitale sociale, da altre riserve di utili pari a 19,7 milioni di euro, da riserva negativa di valutazione di titoli disponibili per la vendita pari a 501 mila euro e da utili di esercizio per 7.6 milioni di euro. A garanzia di una dotazione adeguata ai rischi ed ai volumi di attività mantenuti in portafoglio, si è proceduto al rafforzamento patrimoniale attraverso un aumento di capitale per un importo di 30 milioni di euro, di cui 23 milioni di euro sottoscritti nel mese di ottobre 2012 ed i restanti 7 milioni di euro da sottoscrivere entro il 31 maggio 2013. 141 NOTA INTEGRATIVA B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA B.1 PATRIMONIO DELL’IMPRESA: COMPOSIZIONE migliaia di euro 2012 Voci/Valori 1. Capitale 2. Sovrapprezzi di emissione 3. Riserve - di utili a) legale b) statutaria c) azioni proprie d) altre - altre 4. Strumenti di capitale 5. (Azioni proprie) 6. Riserve da valutazione - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Attività materiali - Attività immateriali - Copertura di investimenti esteri - Copertura dei flussi finanziari - Differenze di cambio - Attività non correnti in via di dismissione - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti 35.500 12.500 21.445 10.270 1.737 1.179 19.708 9.091 (1.609) (1.609) (501) (501) - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto - Leggi speciali di rivalutazione 7. Utile (perdita) d'esercizio Totale B.2 2011 7.657 11.176 64.101 32.337 RISERVA DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: COMPOSIZIONE migliaia di euro 2012 Attività/Valori 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Totale Riserva positiva 2011 Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa 229 62 792 0 1.609 291 792 0 1.609 142 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca B.3 RISERVA DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: VARIAZIONI ANNUE migliaia di euro Titoli di debito 1. Esisten ze in iziali 2. Variazion i positive 2.1 Incrementi di fair value 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative: - da deterioramento - da realizzo 2.3 Altre variazioni 3. Variazion i n egative 3.1 Riduzioni di fair value 3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive: da realizzo 3.4 Altre variazioni 4. Rim an en ze f in ali SEZIONE 2 Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. (1.609) 0 1.618 1.029 62 62 Finanziame nti 589 589 572 572 (563) 0 62 IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA 2.1 PATRIMONIO DI VIGILANZA A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Il patrimonio di vigilanza e i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base dei valori patrimoniali e del risultato economico, determinati in base all’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS e tenendo conto dei principi generali contenuti nelle “Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali” della Banca d’Italia (Circolare n. 155/91, 15° aggiornamento del 19 marzo 2013). Il patrimonio di vigilanza è calcolato come somma delle componenti positive e negative, in base alla loro qualità patrimoniale; le componenti positive devono essere nella piena disponibilità della banca, al fine di poter essere utilizzate nel calcolo degli assorbimenti patrimoniali. Il frequente esame della dinamica operativa, attuato sia in sede consuntiva sia in sede di programmazione, fornisce gli elementi previsionali per una politica di gestione della dimensione e della morfologia delle risorse patrimoniali che appaiono più adeguate a sostenere lo sviluppo della banca tenuto conto degli obiettivi e dei vincoli previsti. 1. Patrimonio di base (Tier 1) Il patrimonio di base comprende il capitale sociale, le riserve di utili, l’utile dell’esercizio, dedotti gli elementi negativi: In particolare al 31 dicembre 2012 è così costituito: + capitale sociale: 35,5 milioni di euro; + riserve di utili: 21,4 milioni di euro; + utile di esercizio: 6,4 milioni di euro (per la parte destinata a riserva); - immobilizzazioni immateriali: 199 mila euro; 143 NOTA INTEGRATIVA - avviamento: 789 mila euro. 2. Patrimonio supplementare (Tier 2) Il patrimonio supplementare è costituito dalle passività subordinate e dal 50% delle riserve positive da valutazione sui titoli di capitale classificati nel portafoglio disponibile per la vendita: + titoli subordinati emessi dalla banca, per 29,7 milioni di euro; + riserva di valutazione titoli di capitale, per 31 mila euro. Per maggiore dettaglio si rinvia alla Parte B, sezione 3 della presente nota integrativa. Si fa presente che la banca, secondo quanto previsto dal provvedimento del Governatore della Banca d’Italia del 18 maggio 2010, relativo ai filtri prudenziali, ha optato per la possibilità di adottare, relativamente ai titoli emessi da Amministrazioni centrali di paesi appartenenti all’Unione Europea inclusi nel portafoglio delle “attività finanziarie disponibili per la vendita”, il metodo cosiddetto “simmetrico”, che consente di neutralizzare completamente sia le plus sia le minus, come se i titoli fossero valutati al costo. L’opzione è applicata a tutti i titoli del portafoglio. B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA migliaia di euro A. P atrim on io di base prim a dell'applicazion e dei f iltri pru den ziali B. Filtri prudenziali del patrimonio di base B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) C . P atrim on io di base al lordo degli elem en ti da dedu rre (A+B) D. Elementi da dedurre dal patrimonio E. Totale patrim on io di base (Tier 1) (C -D) F. P atrim on io su pplem en tare prim a dell'applicazion e dei f iltri pru den ziali G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) H. P atrim on io su pplem en tare al lordo degli elem en ti da dedu rre (F+G) I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare L. Totale patrim on io su pplem en tare (Tier 2) (H-I) M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare N. P atrim on io di vigilan za (E+L-M ) O. Patrimonio di terzo livello (Tier 3) P . P atrim on io di vigilan za in clu so Tier 3 (N+O) 2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 2012 62.414 2011 32.897 62.414 32.897 62.414 32.897 29.812 (31) 16.449 (31) 29.781 16.449 29.781 16.449 92.195 49.346 92.195 49.346 Alla luce delle attuali istruzioni di vigilanza e delle indicazioni sul monitoraggio dei rischi previste dal Comitato di Basilea, nel corso dell’anno, su base trimestrale, viene effettuata un’attività di monitoraggio finalizzata a garantire nel continuo il rispetto dei coefficienti di vigilanza, con l’utilizzo di modelli operativi per il controllo dell’assorbimento del capitale regolamentare e per il calcolo di requisiti minimi. In particolare in fase di predisposizione del budget annuale e del piano industriale vengono individuati i fabbisogni e le fonti di capitale da reperire per implementare la strategia e gli impatti che tali fabbisogni aggiuntivi di capitale hanno sul patrimonio di vigilanza e sui requisiti patrimoniali. Ciascun 144 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca obiettivo strategico, infatti, ha impatto, oltre che in termini di fabbisogno aggiuntivo, anche di assorbimento di capitale, conseguente allo specifico profilo di rischio delle attività. I fabbisogni di capitale sono poi sottoposti a verifica di adeguatezza e sostenibilità in sede di revisione annuale dei piani quinquennali, sia in termini di composizione, sia in termini di fonti di reperimento. B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA migliaia di euro Categorie/Valori Importi non ponderati 2012 A. Attività di risch io A.1 Risch io di credito e di con troparte 1. Metodologia standardizzata 2. Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base 2.1 Avanzata 3. Cartolarizzazioni B. Requ isiti patrim on iali di vigilan za B.1 Risch io di credito e di con troparte B.2 Risch i di m ercato 1. Metodologia standard 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione B.3 Risch io operativo 1. Metodo base 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato B.4 Altri requ isiti pru den ziali B.5 Altri elem en ti del calcolo(* ) B.6 Totale requ isiti pru den ziali C . Attività di risch io e coef f icien ti di vigilan za C.1 Attività di rischio ponderate C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) C.3 Patrimonio di vigilanza incluso Tier 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 2011 Importi ponderati/ requisiti 2012 2011 1.554.838 1.554.715 804.635 804.368 837.984 837.892 481.134 480.934 123 267 92 200 67.039 38.491 6.229 6.229 5.475 5.475 (18.317) 54.951 (10.991) 32.975 686.888 412.188 9,09% 7,98% 13,42% 11,97% (*) Accoglie la riduzione di un quarto dei requisiti per le singole banche italiane appartenenti a gruppi bancari italiani. 145 NOTA INTEGRATIVA PARTE H. 1. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE INFORMAZIONI SUI COMPENSI DEGLI AMMINISTRATORI migliaia di euro 2012 Amministratori Sindaci 805 164 Totale 969 2. OPERAZIONI E RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE 2.1 OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Di seguito vengono elencate le società, con indicazione delle relative attività svolte, con cui la banca, ai sensi delle lettere c) e d) del par. 3 dello IAS 24 ha intrattenuto rapporti nell’esercizio 2012. Società Mallia Residence SpA Porto Romano SpA Talyssa Royale srl IBL Family SpA IBL Partners SpA CTC SpA Art University Beato Angelico srl Sant'Anna srl Romar srl Parcheggi Romani srl Casa Chianca srl Attività svolta Servizi alberghieri Gestioni porti marittimi ed attività immobiliari Attività immobiliare Intermediazione finanziaria Intermediazione finanziaria Servizi ricreativi e culturali Servizi ricreativi e culturali Acquisione e gestione partecipazioni Attività immobiliare Attività immobiliare Servizi ricreativi e culturali A fine esercizio i rapporti in essere ed i flussi economici relativi ai soggetti riportati nella precedente tabella e a soggetti persone fisiche, sono riassumibili nei valori indicati nei prospetti di seguito elencati: migliaia di euro Attività 70. Crediti verso clientela 150. Altre attività 2012 837 524 migliaia di euro Passività 20. Debiti verso clientela 2012 5.556 146 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca migliaia di euro Costi e ricavi 10. Interessi attivi e proventi assimilati 20. Interessi passivi ed oneri assimilati 30. Commissioni attive 50. Commissioni passive 150.Spese amministrative 190.Altri proventi di gestione 2012 33 180 9 6.873 249 60 148 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca Relazione del Collegio Sindacale 150 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca All'Assemblea dei soci dell' ISTITUTO BANCARIO DEL LAVORO S.p.A. Signori Azionisti, il Collegio Sindacale redige la presente relazione ai sensi dell’art. 2429 del Codice Civile in quanto la Società, a norma di Statuto, ha conferito l’incarico di revisione legale dei conti, ai sensi dell’art. 2409quater del Codice Civile, alla Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A., iscritta nell’apposito registro. In via preliminare, si evidenzia che i soci con lettera del 26 marzo 2013 hanno comunicato l’espressa rinuncia al termine indicato dall’art. 2429 del Codice Civile, a cui il Collegio ha aderito. Il Collegio, nello svolgimento della sua attività, ha verificato l'applicazione, in materia di rappresentazione dei conti annuali e di redazione della nota integrativa, delle disposizioni previste dal Codice Civile, dal Testo Unico in materia Bancaria e Creditizia approvato con D.lgs. 1 settembre 1993 n. 385 e dalle disposizioni contenute nel D.lgs. n. 38 del 28/02/2005. In particolare, il bilancio è redatto secondo gli International Financial Reporting Standard (IFRS) e gli International Accounting Standard (IAS) emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) ed adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, nonché secondo gli schemi e le regole di compilazione contenuti nella circolare di Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e dei successivi aggiornamenti. I risultati delle attività di vigilanza svolte, vengono di seguito analiticamente illustrati. *** Attività di vigilanza Nel corso dell' esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 il Collegio Sindacale ha svolto l'attività di vigilanza prevista dalla legge, di cui si riferisce con la seguente relazione, e che è stata ispirata alle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Avuto riguardo alle modalità con cui si è svolta la propria attività istituzionale, il Collegio Sindacale dà atto di aver: vigilato sulla osservanza della legge e dell' atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; partecipato alle Assemblee dei soci e alle adunanze del Consiglio di Amministrazione, che si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie e legislative che ne disciplinano il funzionamento, e in relazione alle quali il Collegio può ragionevolmente assicurare che le delibere adottate sono ad essi conformi e non sono manifestatamente imprudenti, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale; ottenuto dagli Amministratori, durante l'esercizio, con la periodicità prevista, informazioni sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Società, per cui il Collegio può ragionevolmente assicurare che le azioni poste in essere sono conformi alla legge ed allo Statuto sociale; acquisito conoscenza e vigilato sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo della società, valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo e contabile nonché sulla affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni e l'esame dei documenti aziendali e, a tale riguardo, il Collegio non ha osservazioni particolari da riferire; effettuato un riscontro con la società di revisione incaricata del controllo contabile, che non ha comportato l’emersione di dati e informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati nella 151 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE presente relazione; incontrato il responsabile della funzione d’internal audit e non sono emersi dati ed informazioni rilevanti che debbano essere evidenziate nella presente relazione; acquisito informazioni dall’Organismo di Vigilanza e non sono emerse criticità rispetto alla corretta attuazione del modello organizzativo che debbono essere evidenziate nella presente relazione. Nel corso della nostra attività di vigilanza come sopra descritta non sono, in definitiva, emersi fatti significativi tali da richiedere la menzione nella presente relazione. *** Controllo del bilancio al 31 dicembre 2012 Con riferimento al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2012: premesso che a) il bilancio è redatto in conformità al principi contabili internazionali IAS (International Accounting Standards) e IFRS (International Financial Reporting Standards) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) e omologati dalla Commissione Europea come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, nonché alle relative interpretazioni dello IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee); b) nella Nota Integrativa è fornita ampia informativa dei principi e criteri di valutazione adottati; c) nella Relazione del Consiglio di Amministrazione al Bilancio 2012 è fornita ampia informativa di legge, e ciò con particolare riguardo alle operazioni con parti correlate; riferiamo quanto segue: abbiamo vigilato sull'impostazione data allo stesso, sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura, e a tale riguardo non abbiamo osservazioni da riferire; abbiamo verificato l’osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della Relazione sulla Gestione, anche alla luce delle modifiche dell’articolo 2428 del Codice Civile introdotte dal D.lgs. n. 32/2007 e, a tale riguardo, non abbiamo osservazioni da riferire; abbiamo verificato l'osservanza delle norme di legge in merito alla imputazione al conto economico delle commissioni relative ai crediti ceduti pro-soluto e, a tale riguardo, non abbiamo osservazioni da riferire; per quanto a nostra conoscenza, il Consiglio di Amministrazione, nella redazione del bilancio, non ha derogato alle norme di legge ai sensi dell'art. 2423, comma quattro, del Codice Civile; abbiamo verificato la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dell' espletamento dei nostri doveri e non abbiamo osservazioni al riguardo. La Società di Revisione ha rilasciato in data 22 aprile 2013 la propria relazione, emessa ai sensi dell’art. 2409-ter del Codice Civile, così come modificato dall’art. 14 del D.lgs. 27 gennaio 2010 n. 39), in cui attesta che il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012 rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa della Vostra Società. *** Per quanto precede, il Collegio Sindacale non rileva motivi ostativi all’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012, né ha obiezioni da formulare in merito alla destinazione dell'utile netto di esercizio, pari ad euro 7.656.951,04, così come proposto dal Consiglio di Amministrazione, ed , in particolare: • riserva legale (5%): • riserva straordinaria: • dividendo ai soci (euro 0,0338 per azione): euro 382.847,55; euro 6.074.203,49; euro 1.199.900,00. 152 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca In conclusione, considerando anche le risultanze dell’attività svolta dall’organo di controllo legale dei conti, risultanze contenute nell’apposita relazione accompagnatoria del bilancio medesimo, il Collegio Sindacale esprime il proprio nulla osta a che l’Assemblea approvi il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, così come redatto dal Consiglio di Amministrazione. Roma, 22 aprile 2013 Il Collegio Sindacale Prof. Avv. Giuseppe Tinelli (Presidente) Prof .Dott. Roberto Aguiari (Sindaco Effettivo) Prof .Dott. Oscar Cosentini (Sindaco Effettivo) Relazione della Società di Revisione 156 BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 157 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 159