Bilancio e Relazioni 2012

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Bilancio e Relazioni 2012
Bilancio e Relazioni 2012
86° ESERCIZIO
IBL Banca S.p.A.
Sede sociale e Direzione Generale
Via di Campo Marzio, 46 — Roma
Capitale Sociale int. vers. Euro 35.500.000,00
Capogruppo del Gruppo Bancario IBL Banca - Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5578
Iscritta all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 3263.1
ABI 3263.1 CAB 03200 - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Partita IVA 00897081006 — C.F. 00452550585 — C.C.I.A.A. Roma 43658
Bilancio e Relazioni 2012
86° ESERCIZIO
Ricordo del dottor Vincenzo Giordano
Presidente di IBL Banca e del Gruppo IBL
scomparso il 30 aprile 2012
Vincenzo Giordano, uomo integerrimo e di grande umanità, era dotato di una
visione moderna e di una straordinaria apertura mentale.
Profondamente rispettoso delle istituzioni e del ruolo delle autorità bancarie,
sostenitore della piena correttezza nei confronti della clientela, ha sempre
preteso che l’osservanza delle regole e l’applicazione delle norme andasse
anche oltre le prescrizioni.
La trasparenza, la reputazione, la solidità, erano per Vincenzo Giordano valori
assoluti e non negoziabili; l’etica e l’integrità morale prima del profitto resta uno
dei suoi insegnamenti fondamentali.
Sempre lucidamente consapevole delle responsabilità e dei limiti dell’azione
imprenditoriale, ha agito su se stesso e trasmesso a tutta la Banca il valore
della prudenza. La prudenza, intesa non come inerzia, ma come solerzia nella
capacità di valutare con ponderazione le scelte da compiere e i rischi da evitare,
in modo da garantire la solidità della Banca, proteggere la sua reputazione,
salvaguardare i suoi dipendenti.
Vincenzo Giordano era un uomo dotato di grande carisma e generosità, di una
delicata sensibilità umana e di un profondo rispetto per ogni interlocutore.
Anche negli ultimi anni della sua vita era sempre mosso dalla ricerca del nuovo,
amava i giovani e credeva in loro, sollecitava la Banca a porre il merito e la
competenza alla base delle scelte di gestione e di sviluppo del personale.
Credeva nella forza dell’esempio e nel valore della formazione, auspicava un
costante sviluppo della cultura bancaria per formare professionisti preparati e
moderni, capaci di incarnare e rendere visibili i valori della Banca.
Agiva per un’azienda compatta; amava e sollecitava il dialogo e il confronto
come strumenti per l’individuazione e soluzione dei problemi, per conciliare
punti di vista, per superare eventuali incomprensioni.
L’attuale vertice della Banca, profondamente convinto della validità dei valori
trasmessi da Vincenzo Giordano, continua a perseguirli con l’intento di
mantenere la stabilità della Banca, di svilupparne le potenzialità e di continuare
a garantire la serenità del suo personale.
Il ricordo di lui come uomo e come Presidente continua a vivere nel cuore di
tutte le persone che lavorano per IBL Banca e per il Gruppo e che hanno avuto il
privilegio di conoscerlo.
Convocazione di Assemblea Ordinaria
I Signori Azionisti
sono convocati in Assemblea Ordinaria della IBL Banca presso la sede sociale in Roma, Via di Campo
Marzio n. 46, il giorno 24 Aprile 2013 alle ore 15,30, per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO:
1.
Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della società di revisione
PricewaterhouseCoopers SpA sull’esercizio 2012; presentazione del bilancio al 31 dicembre
2012 e delibere inserenti e conseguenti.
Per l’intervento all’Assemblea valgono le disposizioni di legge e di statuto.
Indice generale
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149
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ORGANI SOCIALI
RELAZIONE DI GESTIONE
SCHEMI DI BILANCIO
NOTA INTEGRATIVA
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE
Organi Sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE
Franco Masera
VICE PRESIDENTE VICARIO
Francesco Ceccobelli
VICE PRESIDENTE
Antonio d’Amelio
AMMINISTRATORE DELEGATO
Mario Giordano
CONSIGLIERE
Carlo d’Amelio
CONSIGLIERE
Vincenzo Dispinzeri*
COLLEGIO SINDACALE
PRESIDENTE
Giuseppe Tinelli
SINDACO EFFETTIVO
Roberto Aguiari
SINDACO EFFETTIVO
Oscar Cosentini
SINDACO SUPPLENTE
Marco Leotta**
SINDACO SUPPLENTE
Vincenzo Festinese**
* Nominato dall’Assemblea dei Soci del 15 maggio 2012
**Nominati dall’Assemblea dei Soci del 19 aprile 2012
Relazione di Gestione
Indice
A. IL MERCATO DI RIFERIMENTO I. SCENARIO
MACROECONOMICO II. IL MERCATO DEL CREDITO
E. PARTECIPAZIONI E RAPPORTI
CON LE SOCIETA’ DEL GRUPPO F. OPERAZIONI CON PARTI
CORRELATE G. POLITICHE DI ASSUNZIONE,
GESTIONE E COPERTURA DEI
RISCHI FINANZIARI I. RISCHIO DI CREDITO E
AI CONSUMATORI E DELLA
CESSIONE DEL QUINTO B. C. D. RISULTATI DI ESERCIZIO I. DATI DI SINTESI II. STRUTTURA ECONOMICA III. STRUTTURA PATRIMONIALE ATTIVITÀ DELLE STRUTTURE
OPERATIVE I. ORGANIZZAZIONE E SISTEMI
INFORMATIVI II. RISORSE UMANE III. FINANZA IV. RISK MANAGEMENT V. COMPLIANCE VI. TRASPARENZA VII. ATTIVITÀ DI RICERCA E
SVILUPPO POLITICHE COMMERCIALI I. IMPIEGHI II. RACCOLTA III. ATTIVITÀ DI
INTERMEDIAZIONE IV. MARKETING ED
ADVERTISING V. RETE TERRITORIALE II. III. TECNICHE DI
ATTENUAZIONE (CRM) RISCHIO DI TASSO E
RISCHIO DI LIQUIDITÀ INTERNAL CAPITAL
ADEQUACY ASSESSMENT
PROCESS (ICAAP) E
INFORMATIVA AL PUBBLICO
(PILLAR 3) H. FATTI DI RILIEVO ACCADUTI
DOPO LA CHIUSURA
DELL’ESERCIZIO I. EVOLUZIONE PREVEDIBILE
DELLA GESTIONE L. PROGETTO DI DESTINAZIONE
DEGLI UTILI DI ESERCIZIO 12
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
A.
IL MERCATO DI RIFERIMENTO
I.
SCENARIO MACROECONOMICO
Nella seconda metà del 2012 la dinamica dell’economia globale è rimasta debole; le stime di crescita
del commercio internazionale formulate dalle principali istituzioni per l’anno in corso sono state
riviste al ribasso. Nelle previsioni degli analisti l’espansione del prodotto mondiale dovrebbe
rafforzarsi nel 2014.
Nell’area dell’euro l’attività economica ha continuato a perdere vigore nell’ultimo trimestre del 2012.
Le conseguenze delle tensioni finanziarie che hanno colpito, nel corso dell’anno, alcuni paesi dell’area
e gli effetti del necessario consolidamento dei bilanci pubblici si sono trasmessi anche alle economie
finora ritenute più solide. L’Eurosistema ha rivisto significativamente al ribasso le previsioni di
crescita per l’anno in corso.
Sono molto migliorate le condizioni dei mercati finanziari, il cui deterioramento aveva finora
rappresentato un ostacolo alla ripresa ciclica nell’area. I rendimenti dei titoli di Stato sono scesi nei
paesi maggiormente interessati dalle tensioni; gli afflussi di capitali verso alcune delle economie più
colpite dalla crisi del debito sovrano sono ripresi. I saldi sul sistema dei pagamenti TARGET2, che
riflettono gli squilibri nei flussi di capitali privati nei paesi dell’area, hanno mostrato segni di
aggiustamento.
A questi sviluppi favorevoli hanno contribuito gli effetti dell’annuncio, in estate, delle Outright
Monetary Transactions da parte della BCE e, più recentemente, le decisioni prese a livello europeo. In
particolare, in novembre l’Eurogruppo ha rinnovato il sostegno alla Grecia; l’operazione del governo
greco di riacquisto di titoli del proprio debito in circolazione, terminata l’11 dicembre, implica una
riduzione del debito di circa dieci punti percentuali del prodotto. Inoltre, il Consiglio dei ministri
economici e finanziari dei paesi dell’Unione europea ha raggiunto un accordo sull’istituzione di un
meccanismo unico di vigilanza bancaria, volto a impedire il circolo vizioso tra debito sovrano e
condizioni del sistema bancario. Questi progressi sono stati resi possibili dalla credibilità acquisita
dall’azione dei governi nazionali. Le condizioni sui mercati restano però incerte; va confermato
l’impegno a proseguire nell’adozione delle misure necessarie a garantire la coesione dell’Unione.
Il miglioramento dei mercati del debito sovrano si è riflesso positivamente sulle condizioni monetarie
e finanziarie nei paesi interessati dalle tensioni. Persistono tuttavia divari nei tassi bancari attivi, che
riflettono sia i ritardi con cui le variazioni delle quotazioni dei titoli di Stato si trasmettono alle
condizioni del mercato del credito, sia l’effetto dello sfavorevole quadro congiunturale sul merito di
credito della clientela bancaria. In Italia e in Spagna il costo medio di finanziamento di famiglie,
imprese e intermediari finanziari in ottobre era ancora superiore di circa 110 punti base a quello
osservato nei paesi dell’area meno colpiti dalla crisi.
Nel nostro paese la domanda interna non ha ancora raggiunto un punto di svolta. Secondo gli
indicatori congiunturali la dinamica del PIL è stata negativa anche nel quarto trimestre del 2012 e
rimarrebbe debole in quello in corso. Sono tuttavia emersi lievi segnali di stabilizzazione; si è
arrestata la prolungata fase di deterioramento dei giudizi delle imprese sulle prospettive
dell’economia.
Gli effetti della recessione non si sono finora riflessi in una caduta dell’occupazione, ma hanno
determinato soprattutto un maggiore ricorso alla cassa integrazione guadagni e un aumento delle
persone in cerca di lavoro che ha spinto verso l’alto il tasso di disoccupazione, in particolare quello
giovanile. Nel terzo trimestre del 2012 quest’ultimo era superiore di oltre sei punti percentuali rispetto
a un anno prima.
RELAZIONE DI GESTIONE
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Il graduale calo dell’inflazione al consumo negli ultimi mesi (al 2,3% in dicembre) riflette in larga parte
l’allentamento delle spinte provenienti dalle quotazioni petrolifere e l’esaurirsi dell’impatto delle
manovre sulle imposte indirette varate nell’autunno del 2011. La debolezza della domanda e le minori
pressioni dal lato dei costi dovrebbero continuare a moderare la crescita dei prezzi nel 2013.
Le condizioni del credito hanno beneficiato, nel corso dell’anno, della graduale rimozione dei vincoli di
liquidità che gravavano sulle banche italiane, anche grazie alle politiche attuate dall’Eurosistema.
L’offerta di finanziamenti è tuttavia ancora frenata dall’elevato rischio percepito dagli intermediari, in
relazione agli effetti della recessione sui bilanci delle imprese. I crediti deteriorati sono aumentati in
misura significativa. Emergono però segnali positivi. La raccolta al dettaglio è in crescita, le condizioni
di liquidità sono migliorate, alcuni intermediari sono tornati a emettere sui mercati all’ingrosso.
Si può stimare che nel 2012 il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche, al netto delle dismissioni e
dei prestiti dello European Financial Stability Facility, si sia collocato intorno al 3 per cento del PIL,
contro il 3,9 del 2011. Nonostante la debolezza congiunturale, le manovre approvate nel secondo
semestre del 2011 consentiranno di migliorare ulteriormente i saldi di finanza pubblica nel biennio
2013-14. Il rapporto tra debito pubblico e PIL inizierebbe a scendere nel 2014, grazie all’ulteriore
aumento dell’avanzo primario e alla ripresa dell’attività.
Lo scenario prefigura tuttavia un ritorno alla crescita del PIL nella seconda metà dell’anno 2013, sia
pure su ritmi modesti e con ampi margini di incertezza. La svolta ciclica sarebbe resa possibile dalla
graduale ripresa degli investimenti, a seguito della normalizzazione delle condizioni di finanziamento e
del recupero della domanda nell’area dell’euro, nonché del parziale miglioramento del clima di
fiducia. In tale quadro la dinamica del prodotto interno lordo resterebbe comunque negativa nella
media del 2013 e tornerebbe lievemente positiva nel 2014. I maggiori fattori di rischio al ribasso sono
legati all’andamento della domanda interna e alle condizioni del credito: il ritorno a tassi positivi di
accumulazione potrebbe essere ritardato da un’evoluzione meno favorevole delle aspettative delle
imprese; gli effetti sull’attività delle banche del deterioramento dei bilanci bancari e dell’accresciuta
rischiosità della clientela potrebbero essere più persistenti. Un’evoluzione più positiva potrebbe invece
derivare da un ulteriore rafforzamento delle prospettive per l’area dell’euro. Requisiti indispensabili
per un ritorno alla crescita sono il continuo miglioramento dell’offerta di credito, condizioni favorevoli
sui mercati dei titoli di Stato e un recupero della fiducia che consenta di riavviare gli investimenti.
II.
IL MERCATO DEL CREDITO AI CONSUMATORI E DELLA CESSIONE DEL
QUINTO
Nel corso del 2012 il trend di rallentamento del credito alle famiglie, già in atto dal 2011, si è
rafforzato. Tutti gli indicatori congiunturali testimoniano la marcata debolezza del comparto che, in
una fase caratterizzata da elementi di forte criticità per le famiglie e per gli operatori, si sta
manifestando in misura ancora più intensa rispetto a quanto evidenziato durante la recessione del
2009. Le famiglie italiane, infatti, in un contesto caratterizzato da criticità sul mercato del lavoro, da un
reddito reale disponibile in contrazione e da forte incertezza degli scenari macroeconomici, hanno
evidenziato un tendenziale clima di sfiducia limitando i propri consumi e riducendo l’accensione di
nuovi finanziamenti.
Tali effetti si sono manifestati in una marcata contrazione dei flussi di nuovi finanziamenti sia nel
comparto del credito al consumo, specchio della riduzione dei consumi durevoli, ovvero quelli più
frequentemente oggetto di finanziamento da parte delle famiglie, sia nel comparto dei mutui
immobiliari.
Nel comparto del credito al consumo si è assistito ad una decisa contrazione dei flussi (-11,7%,
rispetto al 2011 - dati Assofin), con un trend in deciso peggioramento delle forme tecniche destinate a
finanziare gli acquisti dei beni e servizi a maggior valore. Diversamente, hanno mostrato una relativa
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BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
tenuta i finanziamenti a sostegno di consumi di importo più contenuto, come quelli veicolati dalle carte
rateali/opzione e gli altri finanziamenti finalizzati, che prevedono piani di rimborso meno impegnativi.
Nello specifico comparto della cessione del quinto la contrazione è stata quasi del 10%.
In tale contesto è proseguita la tendenza verso la multicanalità, evidenziata da un ruolo crescente
della distribuzione diretta attraverso la rete degli sportelli delle banche generaliste e degli operatori
specializzati.
Il perdurare della crisi occupazionale e l’ulteriore contrazione del reddito reale disponibile
rappresentano elementi di disagio economico per una parte più consistente di famiglie. Sul fronte
della rischiosità, nel corso del 2012 si assiste ad un progressivo peggioramento della qualità del
credito, sia nei mutui immobiliari che nei prestiti al consumo.
Nei prossimi anni l’evoluzione dello scenario macroeconomico e finanziario è attesa in progressivo ma
debole miglioramento. La ripresa è rinviata al 2014 e risulterà modesta e influenzata dallo
scioglimento di alcuni nodi cruciali. Lo scenario di previsione per l’economia italiana è infatti
condizionato dalla politica di aggiustamento dei conti pubblici, che resta impegnata a conseguire il
pareggio in termini strutturali nel 2013 e la realizzazione degli obiettivi del fiscal compact entro il
2015. Il percorso potrà però rivelarsi piuttosto accidentato sia per il contesto politico interno sia per
quello economico internazionale e dunque per l’incertezza sull’intensità e i tempi di rientro della crisi
del debito sovrano.
In tale scenario, l’evoluzione del credito alle famiglie si manterrà debole pur se in lieve miglioramento.
La domanda delle famiglie potrà mostrare solo una modesta ripresa, scontando la lunga fase di bassa
crescita economica e la criticità delle condizioni finanziarie delle famiglie che determineranno scelte
di investimento e di ricorso al credito ancora caute. Le politiche di offerta continueranno a essere
selettive, in linea con l’esigenza di tenere sotto controllo il rischio, coprire i costi della raccolta che
rimarranno strutturalmente più elevati rispetto al passato, e mantenere adeguati livelli di
patrimonializzazione. Il tema del funding e del rafforzamento patrimoniale, in particolare,
continueranno ad assumere rilevanza cruciale per l’operatività, soprattutto in un contesto di rinnovata
attenzione alla rischiosità della clientela per effetto delle deboli prospettive economiche da un lato e
dei richiami delle autorità di vigilanza dall’altro.
La dinamica della componente di spesa legata ai prodotti finanziabili rimarrà debole frenando la
domanda potenziale del credito al consumo, la cui ripresa sarà rimandata al 2014 e rimarrà modesta.
E’ indubbio che nel breve periodo lo sviluppo del credito alle famiglie è fortemente condizionato
dall’evoluzione macroeconomica che determina i comportamenti lato offerta e lato domanda. La
dinamica del mercato del credito si conferma prociclica, in particolare in Italia, dove si registra un
ricorso delle famiglie al credito tradizionalmente prudente, confermato dai tassi di indebitamento che
non hanno mai raggiunto livelli preoccupanti, neanche dopo il 2008.
Le modalità e i canali distributivi sono sempre più orientati verso una “multicanalità integrata e
intelligente” dove si ha un’attenzione crescente al reale valore generato da tutte le tipologie di canale,
non ultimi i canali virtuali. Sembrano destinati a tramontare i modelli distributivi volti a massimizzare
unicamente i volumi di credito senza tenere conto dell’effettiva capacità di contribuzione economica e
dei rischi reputazionali.
Infine, una riflessione è rivolta al product mix e all’impostazione del rapporto con la clientela, dove si
sviluppano e coesistono filosofie industriali, focalizzate su efficienza, rapidità e snellezza dei modelli di
servizio, e filosofie più relazionali, focalizzate sullo sviluppo del rapporto di clientela, sui canali fisici e
sulla diversificazione della gamma di servizi offerti.
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RELAZIONE DI GESTIONE
Prodotto
Prestiti Personali
Prestiti Finalizzati
Revolving
Carte Ratail/Opzione
Cessione del Quinto
Totale
2012
17.080.143
13.688.662
174.388
13.064.163
4.067.393
48.074.749
Cessione del Quinto
Dipendenti Pubblici
Dipendenti Privati
Pensionati
Totale
2012
1.562.664
806.712
1.698.017
4.067.393
Flusso Erogazioni (migliaia di euro)
%
2011
Var. 2011
35,5%
19.849.835
-14,0%
28,5%
15.824.162
-13,5%
0,4%
404.895
-56,9%
27,2%
11.152.242
17,1%
8,5%
4.506.586
-9,7%
100,0%
51.737.720
-7,1%
%
38,4%
19,8%
41,7%
100,0%
2011
1.782.990
912.466
1.811.130
4.506.586
2012
1.471.369
3.454.606
91.585
141.335.059
238.511
146.591.130
Numero Operazioni
2011
Var. 2011
1.634.083
-10,0%
3.711.462
-6,9%
103.404
-11,4%
116.928.731
20,9%
267.181
-10,7%
122.644.861
19,52%
Var. 2011
-12,4%
-11,6%
-6,2%
-9,7%
Fonte: Assofin Osservatorio mensile sul credito al consumo 2012
Nell’ambito di tale scenario macroeconomico e finanziario la banca si è posizionata nel corso del 2012
al secondo posto a livello nazionale in termini di nuove erogazioni, con 533 milioni di euro per
operazioni di cessione del quinto dello stipendio e delegazioni di pagamento. Ciò ha permesso di
raggiungere una quota di mercato, nel ranking dei flussi erogati, del 13%.
Con riferimento, invece, allo stock dei crediti in essere la banca si posiziona all’ottavo posto con una
percentuale di mercato pari a circa il 5%, grazie ad un portafoglio crediti di circa 890 milioni di euro su
un totale di mercato di 17.870 milioni di euro.
16
B.
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
RISULTATI DI ESERCIZIO
Signori Azionisti,
il bilancio al 31.12.2012 chiude con un risultato ante imposte pari a 11,880 milioni di euro che al netto
delle imposte di esercizio, pari a 4,223 milioni di euro, dà un risultato netto di 7,657 milioni di euro.
L’anno appena concluso ha visto la banca conseguire un risultato estremamente significativo anche
alla luce del cambiamento strutturale delle strategie industriali che il Gruppo ha dovuto operare in
corso d’opera in conseguenza dell’evoluzione del contesto macroeconomico conseguente, anche e
non solo, alla crisi finanziaria che ha investito i mercati internazionali nell’ultimo biennio, al fine di
continuare nel sentiero di crescita ed espansione precedentemente intrapreso pur nell’ambito di un
percorso di sviluppo equilibrato.
Nel corso dell’ultimo biennio si è assistito infatti nell’ambito del settore della cessione del quinto ad
una profonda e radicale rivoluzione del mercato. Il cambiamento, che ha interessato, e in buona parte
danneggiato, in maniera trasversale tutti gli operatori nonché i loro diversi modelli di business, ha
purtroppo parzialmente coinvolto anche la banca sebbene la stessa risultasse dotata, unico operatore
del settore, di un modello industriale più prossimo a quello “bancario”.
Se da un punto di vista commerciale il modello di business del Gruppo è risultato alla fine vincente, la
crisi del settore è sopraggiunta proprio nel mezzo di un percorso evolutivo che il Gruppo stesso aveva
da tempo intrapreso al fine di incrementare gradualmente, attraverso l’autofinanziamento, il proprio
patrimonio ad un livello tale da assicurare, grazie al mantenimento di un adeguato importo di crediti in
portafoglio, una congrua marginalità del conto economico. In tal senso la banca aveva ridotto nel
corso degli ultimi esercizi proporzionalmente la quota annua di crediti oggetto di cessione pro soluto,
in coerenza con la crescita del proprio patrimonio di vigilanza. Ciò aveva permesso di ridurre
gradualmente nel conto economico il peso della quota relativa ai ricavi derivanti dalle operazioni
straordinarie di cessione a favore di un progressivo incremento del margine di interesse assicurato
dai crediti rimasti in portafoglio.
Il venir meno sul mercato di potenziali acquirenti di crediti, quale primaria conseguenza della crisi del
settore della cessione del quinto, ha quindi imposto al Gruppo un immediato stop a tale processo e
conseguentemente, al fine di continuare a mantenere adeguati livelli di performance, di trovare in
tempi brevi soluzioni strategiche alternative. In tal senso il Gruppo si è dimostrato prontamente
reattivo riuscendo a individuare, in corso d’opera, nuove linee di governo di medio e lungo periodo,
così come delineate nell’ambito del piano industriale 2012-2016, che permetteranno alla banca di
concludere in soli due esercizi, il percorso evolutivo verso il raggiungimento completo del nuovo
modello di profittabilità a suo tempo avviato.
Più in particolare le principali direttive individuate dalla banca stanno consentendo di soddisfare le
esigenze di consolidamento della dotazione patrimoniale, di conseguire efficacemente gli obiettivi
commerciali prefissati, di assicurare nuove opportunità di funding e, non meno importante, di
garantire un adeguato miglioramento degli strumenti organizzativi e tecnologici a presidio del
business e dei rischi. Infatti il raggiungimento degli obiettivi commerciali e di business previsti per il
quinquennio coperto dal piano industriale 2012-2016, presuppone per il Gruppo la necessità di operare
un correlato ampliamento degli strumenti di funding e delle relative masse amministrate.
Nell’ambito del processo di rafforzamento patrimoniale posto in essere la banca ha beneficiato di un
aumento di capitale per un importo di 30 milioni di euro, di cui 23 milioni di euro sottoscritti nel mese
di ottobre 2012 ed i restanti 7 milioni euro da sottoscrivere entro il 31 maggio 2013.
A conferma di tale strategia di potenziamento patrimoniale la banca ha emesso nel corso del mese di
RELAZIONE DI GESTIONE
17
dicembre nuovi prestiti subordinati per un ammontare di 14,7 milioni di euro, che unitamente ai
prestiti già in essere, al netto dei rimborsi dell’anno, sono computati nel patrimonio di vigilanza per un
importo complessivo di 29,7 milioni di euro (patrimonio supplementare).
Nella tabella che segue sono riportati dati di sintesi e alcuni indicatori di performance economici,
finanziari e di produttività, raffrontati con l’anno precedente. Nell’analisi di tali dati si deve tener conto
dell’impatto sul risultato di esercizio della presenza nel 2011 di un dividendo pari a 11,1 milioni di euro
(a fronte di 2,5 milioni di euro nel 2012) e dell’aumento di capitale effettuato nell’esercizio appena
concluso per 23 milioni di euro, con conseguente riduzione, a parità di condizioni, del ROE.
Analizzando i dati di sintesi emerge come il risultato netto conseguito ha determinato un livello del
ROE pari al 13,57%. Risultano positivi gli altri indici di redditività e di produttività ed in miglioramento
rispetto all’anno precedente. Il ROA invece, pari allo 0,42% è influenzato dal notevole incremento degli
attivi di bilancio, conseguenti alla suddetta variazione del modello di business.
I dati economici mostrano che al risultato positivo conseguito nell’esercizio hanno contribuito tutte le
voci che compongono il margine di intermediazione, aumentato complessivamente di 1,8 milioni di
euro, pari al 4,1%. In particolare il margine di interesse è aumentato di 3,8 milioni di euro (pari al
55,2%), le commissioni nette risultato superiori di 3,1 milioni di euro (pari al 14,2%), sono presenti
dividendi dalla controllata IBL Family per 2,5 milioni di euro e utili da cessione di titoli disponibili per
la vendita per 6,7 milioni di euro, mentre non sono presenti utili da cessione crediti per effetto di
cambiamenti strategici della banca nella gestione dei propri crediti in portafoglio.
Il presente bilancio è stato redatto, in ottemperanza alla legge n. 306/03 ed alle successive
disposizioni emanate dall’Organo di Vigilanza, secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS ed è
sottoposto a revisione legale ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 39/2010 da parte della società di revisione
PricewaterhouseCoopers SpA.
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I.
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
DATI DI SINTESI
migliaia di euro
Dati patrimoniali
31.12.2012
Totale attivo di bilancio
Impieghi verso clientela per cassa
Garanzie rilasciate ed impegni
Immobilizzazioni materiali e immateriali
Partecipazioni
Titoli di debito
Raccolta da clientela
Crediti verso banche (saldo netto)
Patrimonio netto
Patrimonio di vigilanza di base
Patrimonio di vigilanza supplementare
Patrimonio di vigilanza
1.815.591
1.059.896
2.827
9.884
1.137
321.759
1.410.893
42.770
64.101
62.414
29.781
92.195
Dati economici
31.12.2012
Margine di interesse
Commissioni nette
Utili da cessione crediti
Margine di intermediazione
Ricavi operativi
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti ed attività
Spese per il personale
Altre spese amministrative e oneri di gestione
Rettifiche di valore su attività materiale ed immateriali
Utile lordo dell'operatività corrente
Imposte di esercizio
Utile netto di esercizio
Dati di struttura
Dipendenti medi
Dipendenti a fine anno
Filiali
Indici di redditività
ROE (Return on Equity)
ROA (Return on Asset)
EM (Equity Multipler)
PM (Profit Margin)
Spese per il personale/margine di intermediazione
Altre spese amministrative/margine di intermediazione
Cost income
Utile dell'operatività corrente/margine di intermediazione
Imposte di esercizio/utile lordo
Indici di produttività
Margine di intermediazione/dipendenti medi
Utile lordo/dipedenti medi
Indici di rischiosità del credito
Attività deteriorate/Impieghi per cassa verso clientela
Rettifiche di valore nette su crediti/Impieghi per cassa verso clientela
Indici di adeguatezza patrimoniale
Tier 1 capital ratio
Total capital ratio
LEGENDA
ROE = Utile Netto/Patrimonio Netto
ROA = Utile Netto/Totale Attivo di Bilancio
EM = Totale Attivo di Bilancio/Patrimonio Netto
PM = Ricavi Operativi/Utile Netto
10.770
25.089
6.466
45.071
122.186
(2.080)
15.111
15.182
818
11.880
4.223
7.657
31.12.2012
263
270
18
31.12.2012
13,57%
0,42%
28,32
15,96
33,53%
33,68%
67,21%
26,36%
35,55%
31.12.2012
171,37
45,17
31.12.2012
0,00%
0,20%
31.12.2012
9,09%
13,42%
31.12.2011 Variazione %
818.296
551.985
2.083
10.142
1.137
93.545
525.969
(63.701)
32.336
32.897
16.449
49.346
121,9%
92,0%
35,7%
-2,5%
0,0%
244,0%
168,2%
-167,1%
98,2%
89,7%
81,1%
86,8%
31.12.2011 Variazione %
6.939
21.971
3.808
43.314
101.268
(551)
15.069
13.546
744
13.404
2.229
11.176
55,2%
14,2%
69,8%
4,1%
20,7%
277,4%
0,3%
12,1%
9,9%
-11,4%
89,5%
-31,5%
31.12.2011 Variazione %
236
248
17
11,4%
8,9%
5,9%
31.12.2011 Variazione %
52,81%
1,37%
25,31
9,06
34,79%
31,27%
66,06%
30,95%
16,63%
-74,3%
-69,1%
11,9%
76,1%
-3,6%
7,7%
1,7%
-14,8%
113,8%
31.12.2011 Variazione %
183,54
56,80
-6,6%
-20,5%
31.12.2011 Variazione %
1,58%
0,10%
n.d.
96,6%
31.12.2011 Variazione %
7,98%
11,97%
13,8%
12,1%
19
RELAZIONE DI GESTIONE
II.
STRUTTURA ECONOMICA
Margine di Interesse
Il margine di interesse risulta pari a 10,8 milioni di euro ed evidenzia un incremento rispetto all’anno
precedente di circa 3,8 milioni di euro, dato da maggiori interessi attivi per 23,4 milioni di euro e
maggiori interessi passivi per 19,6 milioni di euro.
Nel dettaglio, dal lato degli impieghi il mantenimento dei crediti negli attivi della banca, consentito dal
rafforzamento patrimoniale e dall’incremento della raccolta, ha comportato la maturazione di
interessi attivi per circa 37,4 milioni di euro (superiori all’anno precedente per circa 16,1 milioni di
euro), mentre l’impiego della liquidità in eccesso nel portafoglio titoli ha generato interessi attivi per
circa 7,9 milioni di euro (superiori all’anno precedente per circa 5,3 milioni di euro). Infine, i crediti
verso banche hanno generato interessi attivi per circa 3 milioni di euro.
Dal lato della raccolta l’operazione di auto cartolarizzazione e la conseguente sottoscrizione dei titoli
ABS, hanno permesso di incrementare la partecipazione della banca alle operazioni di rifinanziamento
presso la BCE e presso altre istituzioni finanziarie e di accedere al mercato MTS repo, con
conseguente attenuazione dei tassi medi della raccolta. Nel complesso quindi l’incremento degli
interessi passivi è correlato principalmente all’incremento dei volumi e solo in minor parte a quello
dei tassi passivi.
Migliaia di euro
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Margine di interesse
31.12.2012
48.517
(37.747)
10.770
31.12.2011
25.132
(18.193)
6.939
Commissioni Nette
Le commissioni nette risultano pari a 25,1 milioni di euro, con un incremento rispetto al precedente
esercizio di circa 3,1 milioni di euro.
Nella voce commissioni attive sono ricompresi tra l’altro:
 le commissioni relative ai finanziamenti erogati alla clientela;
 i compensi provvigionali per l’attività di intermediazione nel collocamento dei prodotti di terzi;
 il recupero dei compensi provvigionali pagati dalla banca alla rete di vendita;
 altre commissioni di varia natura.
Nella voce commissioni passive sono ricompresi tra l’altro:
 i compensi provvigionali pagati dalla banca alla rete di vendita indiretta;
 le commissioni e le spese liquidate alle controparti bancarie;
 i premi per polizze assicurative sui finanziamenti.
I principali scostamenti del saldo delle commissioni nette (incrementato di circa 3,1 milioni di euro)
rispetto all’esercizio precedente sono dovuti a:
 maggiori commissioni attive da clientela per circa 6,7 milioni di euro, in relazione
all’incremento della produzione;
 minori commissioni da intermediazione di prodotti di terzi e attività di servicing per circa 1,6
milioni di euro;
 maggiori commissioni passive per premi per polizze assicurative per circa 2 milioni di euro.
Migliaia di euro
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
31.12.2012
64.457
(39.368)
25.089
31.12.2011
61.732
(39.761)
21.971
20
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
Margine di Intermediazione
Il margine di intermediazione, dato dalla somma del margine di interesse, delle commissioni nette,
dei dividendi, del risultato dell’attività di copertura e dell’utile da cessione crediti e titoli, risulta pari a
45,1 milioni di euro.
Da un punto di vista operativo la banca ha registrato, rispetto al precedente esercizio, un incremento
del proprio margine di intermediazione di circa 1,7 milioni di euro, derivante da un incremento del
margine di interesse (circa 3,8 milioni di euro), delle commissioni nette (circa 3,1 milioni di euro), dal
risultato netto dell’attività di copertura e dall’utile da cessione di crediti e di attività finanziarie (circa
3,4 milioni di euro) e da dividendi percepiti dalla partecipata IBL Family inferiori rispetto all’anno
precedente (circa - 8,6 milioni di euro).
In particolare, nell’ambito della gestione della liquidità e del proprio portafoglio titoli, la banca ha
saputo cogliere alcune opportunità legate alla variazione dello spread sui titoli di stato, che hanno
consentito di conseguire un utile da cessione titoli pari a 6,7 milioni di euro.
Migliaia di euro
Margine di interesse
Commissioni nette
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell'attività di copertura
Utili (perdite) da cessione o riacquisto
a) crediti
d) attività finanziarie disponibili per la vendita
31.12.2012
10.770
25.089
2.511
235
6.467
(220)
6.687
Margine di intermediazione
31.12.2011
6.939
21.971
11.105
(508)
3.808
3.729
79
45.072
43.315
Risultato Netto della Gestione Finanziaria
Il risultato netto della gestione finanziaria, dato dalla somma del margine di intermediazione e delle
rettifiche di valore su crediti, presenta un saldo positivo pari a 43 milioni di euro, in linea con il
risultato dell’esercizio precedente.
Le rettifiche di valore accolgono il saldo netto delle svalutazioni e delle rivalutazioni del portafoglio
crediti della banca e delle perdite su crediti. In particolare, sono state effettuate nell’esercizio
svalutazioni analitiche nette di crediti deteriorati (sofferenze, incagli e sconfini), passaggi a perdita per
finanziamenti non più recuperabili e svalutazioni di portafoglio (forfettarie) di posizioni in bonis per
complessivi 2,1 milioni di euro.
Migliaia di euro
Margine di intermediazione
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
Risultato netto della gestione finanziaria
31.12.2012
45.072
(2.080)
(2.080)
31.12.2011
43.314
(551)
(551)
42.992
42.763
Costi Operativi
I costi operativi, dati dalla somma delle spese amministrative, delle rettifiche di valore su
immobilizzazioni e degli altri proventi e oneri di gestione, ammontano a 31,1 milioni di euro, con un
incremento rispetto al precedente esercizio (circa 1,8 milioni di euro, pari al 6%).
Tenuto conto della crescita dimensionale della banca, il dato evidenzia il successo delle nuove policy
di spending review e di tipo organizzativo poste in essere dalla banca nel corso dell’esercizio appena
concluso, che hanno permesso un miglioramento e una razionalizzazione dei processi operativi
interni; al netto degli oneri relativi all’operazione di auto cartolarizzazione (circa 1,3 milioni di euro) le
altre spese amministrative risultano, infatti, sostanzialmente in linea all’anno precedente.
Il costo del personale che comprende, come previsto dalle normative regolamentari, anche i compensi
21
RELAZIONE DI GESTIONE
del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, al 31 dicembre 2012 è pari a 15,1 milioni di
euro e risulta sostanzialmente in linea con l’anno precedente.
Le altre spese amministrative risultano pari a 14,5 milioni di euro.
Migliaia di euro
Spese amministrative
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
31.12.2012
(29.640)
(15.111)
(14.529)
31.12.2011
(28.532)
(15.069)
(13.463)
(710)
(108)
(654)
(31.111)
(642)
(102)
(83)
(29.359)
Risultato dell’esercizio
Il risultato d’esercizio risulta pari a 7,7 milioni di euro, al netto di imposte per 4,2 milioni di euro.
Le imposte rappresentano il 35,55% del risultato lordo, pari a 11,9 milioni di euro, e comprendono sia
l’onere corrente che quello differito attivo e passivo, dovuto alle differenze temporanee tra il valore
fiscale e civilistico delle attività e passività della banca.
Migliaia di euro
Risultato netto della gestione finanziaria
Costi operativi
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
Utile (perdita) d'esercizio
III.
31.12.2012
42.992
(31.111)
11.880
(4.223)
7.657
31.12.2011
42.764
(29.359)
13.405
(2.229)
11.177
STRUTTURA PATRIMONIALE
Le dinamiche e i saldi di fine anno delle principali poste patrimoniali, con particolare riferimento alle
fonti di finanziamento e agli impieghi, hanno subito sostanziali variazioni rispetto all’anno precedente
e sono fortemente influenzate da alcuni fattori di carattere strategico e gestionale già delineati nel
precedente esercizio e rafforzati in quello appena concluso. In maniera rilevante ha inciso l’operazione
di auto cartolarizzazione, che, supportata dal rafforzamento patrimoniale, ha consentito da un lato di
mantenere i crediti in portafoglio e dall’altro di accedere a nuove forme di raccolta.
Crediti
I crediti verso banche al 31 dicembre 2012 risultano pari a 255,1 milioni di euro, superiori rispetto
all’esercizio precedente per circa 151,3 milioni di euro; rientrano, inoltre, in questa voce i depositi di
collateral a garanzia dei derivati a copertura del tasso di interesse su crediti e titoli di debito e delle
operazioni repo con Cassa Compensazione e Garanzia.
I crediti verso clientela al 31 dicembre 2012 ammontano complessivamente a 1.060 milioni di euro e
sono costituiti da:
 crediti nella forma tecnica della cessione del quinto dello stipendio/pensione e delegazione di
pagamento per 885,7 milioni di euro;
 conti correnti per 1,7 milioni di euro;
 pronti contro termine attivi per 169 milioni di euro con controparti istituzionali sul mercato
MMF repo;
 altre forme di finanziamento residuali per 3,6 milioni di euro.
In particolare i crediti per cessione del quinto, la cui erogazione rappresenta il core business della
22
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
banca, risultano superiori all’esercizio precedente per circa 333 milioni di euro, pari al 60%. Tale
incremento risulta in linea con i piani strategici della banca ed in armonia con il rafforzamento
patrimoniale del Gruppo.
Crediti in sofferenza
Le sofferenze nette a fine anno ammontano a circa 137 mila euro, dopo svalutazioni analitiche per 973
mila euro. Il rapporto sofferenze lorde/impieghi per cassa verso clientela è risultato pari allo 0,1%
(0,21% nel 2011).
Crediti incagliati e sconfini maggiori di 90 giorni
Gli incagli netti per cassa ammontano a fine esercizio a 12,7 milioni di euro, dopo svalutazioni
analitiche per 832 mila euro, mentre gli sconfini maggiori di 90 giorni sono pari a 16,3 milioni di euro e
svalutati per 87 mila euro. Prosegue, in questo comparto, la rigorosa ed incisiva politica di
monitoraggio dei rischi di credito.
Migliaia di euro
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
31.12.2012
255.063
1.059.896
31.12.2011
103.730
551.985
Portafoglio titoli
Il portafoglio titoli della banca al 31 dicembre 2012 ammonta a complessivi 321,8 milioni di euro e di
questi 251,5 milioni di euro sono classificati tra le attività disponibili per la vendita e 70,3 milioni di
euro tra le attività detenute fino alla scadenza.
In coerenza con le strategie finanziare delineate nel piano industriale e le policy di rischio della banca,
il portafoglio è composto quasi esclusivamente da titoli di stato italiani ed in via residuale da titoli di
debito e di capitale di primarie controparti bancarie.
I titoli di proprietà disponibili per la vendita hanno una vita media residua di circa due anni e mezzo e
sono coperti dal rischio di oscillazione del tasso di interesse da derivati IRS.
Migliaia di euro
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
31.12.2012
251.508
70.251
31.12.2011
40.374
53.171
Derivati di copertura
I contratti derivati in essere al 31 dicembre 2012 sono stati stipulati al fine di ridurre l’esposizione
della banca al rischio di tasso di interesse (fair value hedge). Si tratta di interest rate swap a copertura
del portafoglio crediti e del portafoglio titoli per la parte a tasso fisso. Nel complesso il fair value dei
derivati risulta negativo per 34,1 milioni di euro; risultato imputabile all’andamento decrescente dei
tassi di interesse di mercato.
La voce “adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica” accoglie la
variazione di fair value, connessa al rischio coperto, del portafoglio crediti, che risulta valorizzato al
costo ammortizzato, nella voce crediti. I titoli dell’attivo coperti sono invece rilevati al fair value nelle
specifiche voci di stato patrimoniale, trattandosi di coperture specifiche.
Migliaia di euro
Derivati di copertura (attivo)
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto
di copertura generica (+/-)
Derivati di copertura (passivo)
31.12.2012
32.040
31.12.2011
67
17.886
34.070
18.489
23
RELAZIONE DI GESTIONE
Partecipazioni
La voce partecipazioni non ha subito movimentazioni rispetto al precedente esercizio e risulta così
composta:
 partecipazione del 100% nella società IBL Family SpA per 637 mila euro;
 partecipazione del 50% nella società IBL Partners SpA per 500 mila euro.
La società IBL Family SpA è stata acquisita ad aprile 2008, al costo di un milione di euro. Ad ottobre
2008 sono state oggetto di trasferimento in capo alla banca sei filiali della controllata, con
conseguente scorporo del relativo avviamento, per 417 mila euro. A settembre 2009, la banca ha
rilevato da Citifin le quote di capitale sociale derivanti dall’operazione di conferimento del ramo
d’azienda, per un importo pari a 54 mila euro, a valore nominale. Al 31 dicembre 2012 il valore di
bilancio della partecipazione è rimasti invariato e pari a 637 mila euro.
La società IBL Partners SpA (ex Family Five SpA) è stata costituita ad ottobre 2008, ha un capitale
sociale di 1 milione di euro, di cui 500 mila euro detenuto dalla banca e 500 mila dalla IBL Family SpA.
Al 31 dicembre 2012 il valore di bilancio della partecipazione è rimasto invariato e pari a 500 mila euro.
Migliaia di euro
Partecipazioni
31.12.2012
1.137
31.12.2011
1.137
Immobilizzazioni materiali e immateriali
Le attività materiali, pari a fine esercizio a 8,9 milioni di euro, non hanno subito variazioni di rilievo. La
relativa movimentazione è correlata all’ordinaria operatività della banca.
Migliaia di euro
Attività materiali
Attività immateriali
di cui: avviamento
31.12.2012
8.896
988
789
31.12.2011
9.094
1.048
772
Attività fiscali
Le attività fiscali, pari a 3 milioni di euro, sono costituite prevalentemente da imposte correnti,
composte per la maggior parte dagli acconti di imposte dirette versati dalla banca nel corso
dell’esercizio. Le attività fiscali correnti accolgono anche gli acconti per IRES delle società controllate,
che per effetto dell’adesione al consolidato fiscale sono stati versati dalla banca, in qualità di
consolidante.
Migliaia di euro
Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
31.12.2012
2.919
2.540
379
31.12.2011
4.513
3.619
894
Altre attività
Le altre attività ammontano a 132,8 milioni di euro. L’incremento rispetto al precedente esercizio (97,6
milioni di euro) è imputabile a varie componenti tra cui la voce più rilevante è costituita da poste attive
relative alle due operazioni di auto-cartolarizzazione. Più in particolare la voce più significativa deriva
dal versamento alla società veicolo delle “commissioni di gestione” relative ai crediti ceduti che
contrattualmente sono oggetto di ristoro alla clientela, per la quota maturanda, nel caso di estinzione
anticipata del rapporto e che ammontano a 46,4 milioni di euro. Tale credito viene rimborsato dalla
società veicolo mensilmente alla banca prorata temporis secondo quanto indicato nel piano di
ammortamento contrattuale dei singoli crediti ceduti. Si rileva poi il fisiologico incremento dei risconti
attivi relativi ai costi delle polizze impiego e vita sulle operazioni di finanziamento per cessione del
quinto e delegazioni di opagamento, il cui ammontare si incrementa con le nuove erogazioni.
24
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
Migliaia di euro
Altre attività
31.12.2012
132.780
31.12.2011
35.189
Debiti verso banche
I debiti verso banche al 31 dicembre 2012 risultano pari a 212,3 milioni di euro, con un incremento di
circa 44,9 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. In particolare il saldo è costituito quasi
esclusivamente (210 milioni di euro) da operazioni di rifinanziamento presso la BCE. Nel dettaglio, il
rifinanziamento in BCE è composto per 110 milioni di euro dalla partecipazione al LTRO (operazione di
rifinanziamento straordinaria triennale) e per 100 milioni di euro da operazioni di rifinanziamento a
breve termine.
Migliaia di euro
31.12.2012
212.293
Debiti verso banche
31.12.2011
167.430
Debiti verso clientela e titoli in circolazione
I debiti verso clientela, pari a 1.381 milioni di euro, sono costituiti dalla raccolta della banca sul
mercato retail e da operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MMF repo con
controparti istituzionali.
Nel dettaglio la raccolta da clientela ordinaria risulta pari a 664,4 milioni di euro, di cui 378,9 milioni di
euro per depositi vincolati, con un incremento rispetto al precedente esercizio di circa 156,7 milioni di
euro (+ 31%). Le operazioni in pronti contro termine sul mercato MMF repo sono invece pari a 717,6
milioni di euro.
I titoli in circolazione ammontano a 29,9 milioni di euro e sono costituiti quasi esclusivamente da
prestiti obbligazionari subordinati. La movimentazione rispetto al precedente esercizio è dovuta al
rimborso di 3 milioni di euro dei prestiti in essere l’anno precedente e a tre emissioni a dicembre 2012
per complessivi 14,7 milioni di euro. I tre prestiti emessi hanno tutti durata cinque anni e tasso
variabile.
Migliaia di euro
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
31.12.2012
1.380.984
29.909
31.12.2011
506.675
19.294
Passività fiscali
Le passività fiscali, pari a 4,8 milioni di euro, sono costituite dalle imposte dirette di competenza
dell’esercizio e dalle imposte differite derivanti da differenze temporanee tra utile lordo di bilancio e
base imponibile fiscale. Le passività fiscali correnti accolgono anche il debito per IRES delle società
controllate, che per effetto dell’adesione al consolidato fiscale sarà versato dalla banca, in qualità di
consolidante.
Migliaia di euro
Passività fiscali
a) correnti
b) differite
31.12.2012
4.775
4.526
249
31.12.2011
2.627
2.423
204
Altre passività
Il saldo delle altre passività risulta pari a 88,6 milioni di euro.
Le altre passività sono costituite principalmente da:
 risconti passivi, per 40 milioni di euro, per commissioni sui finanziamenti per cessioni del
quinto dello stipendio e prestiti con delega, non ricompresi nel costo ammortizzato e
ristorabili alla clientela per la quota non maturata in caso di estinzione anticipata del
rapporto;
25
RELAZIONE DI GESTIONE




risconti passivi di commissioni di gestione su finanziamenti relativi a crediti ceduti pro-soluto,
per 10,2 milioni di euro, anch’essi ristorabili alla clientela per la quota non maturata in caso di
estinzione anticipata del rapporto;
debiti verso compagnie assicurative, per 4,1 milioni di euro, per liquidazione dei premi relativi
alle polizze sottoscritte dalla banca a garanzia dei finanziamenti contro cessioni del quinto
dello stipendio e prestiti con delega non ancora erogati alla clientela in quanto in fase di
istruttoria;
debiti verso fornitori e produttori per 4 milioni di euro;
debiti verso erario per imposte indirette per 6,2 milioni di euro.
Migliaia di euro
Altre passività
31.12.2012
88.567
31.12.2011
70.758
Fondo trattamento di fine rapporto
Il fondo trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2012 presenta un saldo pari a 858 mila euro. La
passività a tale data comprende gli importi accumulati fino al 31 dicembre 2006, in quanto per effetto
della riforma previdenziale le quote maturate a partire dal 2007 sono versate all’INPS o ai fondi di
previdenza. La variazione rispetto al precedente esercizio non comprende quindi gli accantonamenti
dell’esercizio, ma riduzioni per liquidazione, incrementi per acquisizioni di dipendenti con operazioni di
cessione di ramo d’azienda e il risultato della valutazione attuariale ai sensi delle modalità di calcolo
previste dallo IAS 19 e deriva dalla applicazione di ipotesi di tassi di attualizzazione e di inflazione
utilizzati nei conteggi diversi rispetto al precedente esercizio.
L’incremento rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente all’adjustment ex IAS 19, che è
risultato pari a 123 mila euro, per effetto della variazione del tasso di attualizzazione, risultato
inferiore di 155 basis points rispetto a quello adottato nella precedente valutazione.
Migliaia di euro
Trattamento di fine rapporto del personale
31.12.2012
858
31.12.2011
670
Capitale e riserve
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2012 risulta pari a 64,1 milioni di euro, contro i 32,3 milioni di euro
dell’esercizio precedente. L’incremento di 31,8 milioni di euro deriva da:
 aumento di capitale per 23 milioni di euro, effettuato nel mese di ottobre tramite versamento
dei soci;
 decremento di riserve negative da valutazione al fair value dei titoli di debito disponibili per la
vendita per 1,1 milioni di euro;
 utile dell’esercizio pari a 7,7 milioni di euro.
La riserva di valutazione è composta da riserva negativa per 792 mila euro e positiva per 291 mila
euro.
Patrimonio
Migliaia di euro
Riserve di valutazione
Riserve
Capitale
Utile (perdita) d'esercizio
Totale
31.12.2012
(501)
21.445
35.500
7.657
64.101
31.12.2011
(1.609)
10.270
12.500
11.176
32.336
Per un maggiore approfondimento delle strategie e delle attività di raccolta e impiego effettuate dalla
banca nel corso dell’esercizio si rimanda alla specifica sezione D. (Politiche Commerciali) della
presente relazione.
26
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
Patrimonio di Vigilanza e Coefficienti di Vigilanza
Il patrimonio di vigilanza al 31 dicembre 2012 è pari a 92,2 milioni di euro ed è composto da 62,4
milioni di euro di patrimonio di base e 29,8 milioni di euro di patrimonio supplementare.
Nel patrimonio supplementare trova collocazione la voce relativa ai prestiti subordinati emessi dalla
banca per 29,8 milioni di euro.
Il tier 1 capital ratio (patrimonio di base/attività di rischio ponderate) della banca al 31 dicembre 2012 è
pari al 9,09% (7,98% nel 2011), mentre il total capital ratio è pari al 13,42% (11, 97% nel 2011).
RELAZIONE DI GESTIONE
C.
27
ATTIVITÀ DELLE STRUTTURE OPERATIVE
L’esercizio appena concluso ha rappresentato per il Gruppo un anno estremamente significativo
tenuto conto che il perseguimento degli obiettivi strategici di medio e lungo periodo, come sopra
delineati, hanno richiesto l’avvio di importanti progetti la cui realizzazione ha visto impegnate
trasversalmente e messe a dura prova quasi tutte le aree e le strutture organizzative della banca tra
l’altro impegnate nell’operatività corrente.
I.
ORGANIZZAZIONE E SISTEMI INFORMATIVI
Con riferimento al percorso di innovazione e cambiamento attuato dalla banca a partire dal 2011,
l’esercizio 2012 è stato caratterizzato da un punto di vista organizzativo dalla attuazione del
programma “Stradivari” finalizzato al passaggio al nuovo outsourcer informatico Cedacri.
Il progetto avviato nel corso del mese di novembre 2011 ha coinvolto la quasi totalità delle funzioni
aziendali ed è stato articolato in specifici cantieri operativi:







“integrazione applicativa banca-Cedacri; cantiere finalizzato alla gestione degli aspetti tecnici
legati all’integrazione tra gli applicativi informatici della banca e dell’outsourcer oltreché alla
definizione delle modalità di interfacciamento e periodicità di colloquio;
“infrastruttura tecnologica” nell’ambito della quale sono state definite le specifiche tecniche
dell’infrastruttura tecnologica, degli strumenti e delle metodologie da adottare;
“sviluppo processi e gestione cambiamento” al fine di definire i processi legati alle nuove
funzionalità, e di tutti gli aspetti legati alla gestione del cambiamento (piano di formazione
interno ed esterno e definizione programmi di migrazione);
“cqs ed altri crediti” necessario per la determinazione delle nuove modalità operative legate
prevalentemente alla cessione del quinto;
“finanza e risk management”;
“core banking”
“governance”.
Il progetto di migrazione conclusosi in data 4 giugno con la migrazione dei database e l’avvio
dell’operatività con il nuovo outsourcer, ha richiesto una ulteriore fase post migrazione, necessaria da
un lato alla quadratura e alla sistemazione di alcuni disallineamenti scaturiti dal processo di
migrazione e dall’altro per la messa a regime, durante tutto il corso del secondo semestre 2012, di
specifiche attività pianificate con rilasci di funzionalità progressive. Il programma “Stradivari” vedrà
tuttavia la sua completa attuazione solo nel corso del 2013.
L’attività della Direzione Operativa è stata inoltre focalizzata nel corso dell’esercizio
nell’implementazione del nuovo canale distributivo del prodotto conto deposito caratterizzato da una
modalità di collocamento a distanza (apertura on line) del prodotto e dalla successiva attivazione del
rapporto mediante riconoscimento della clientela, ai fini delle norme antiriciclaggio, presso un punto
operativo della rete distributiva del Gruppo (filiali bancarie e negozi finanziari).
In termini organizzativi gli impatti relativi alla gestione del nuovo canale distributivo non hanno
comportato significativi cambiamenti. Di contro, invece, la nuova logica distributiva ha permesso al
Gruppo da un lato di perseguire economie di scala grazie alla riduzione del costo unitario per conto
aperto e dall’altro di valorizzare finalmente, in maniera significativa, il riconoscimento consolidato sul
mercato nazionale del proprio brand, ottenuto nel corso del tempo grazie a mirati investimenti di
marketing effettuati dal Gruppo stesso sin dal 2009, anno del lancio commerciale del conto deposito.
A oggi infatti gli investimenti di marketing operati dal Gruppo con strumenti di comunicazione diffusi
28
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
su scala nazionale, perdevano la loro efficacia in quanto scontavano, di fronte alle potenzialità
commerciali offerte dagli stessi strumenti, la ridotta capacità distributiva del Gruppo limitata alle sole
18 filali bancarie, tra l’altro distribuite su appena 13 piazze.
Il progetto è stato finalizzato nel corso del primo trimestre 2012 ed è stato messo a regime a partire
dal mese di aprile successivamente al completamento di un percorso formativo che ha interessato
tutte la rete distributiva del Gruppo e gli uffici centrali coinvolti nel processo. La numerosità dei conti
aperti avvalendosi di tale modalità rappresentano circa il 10% del totale dei conti attivi.
Altro importante progetto che ha visto coinvolta l’organizzazione unitamente a diverse funzioni
aziendali (compliance, finanza e risk management) è stato l’attivazione e l’implementazione delle
procedure operative e di controllo in tema di servizi di investimento.
Nell’ambito della fase di progettazione ed implementazione della nuova operatività particolare
attenzione è stata riposta dalla banca nelle attività di test e verifica dei questionari, di identificazione
dei criteri di profilazione della clientela in caso di cointestatazione del dossier titoli, di mappatura dei
presidi di controllo in merito all’adeguatezza con riferimento alla dimensione e alla frequenza delle
operazioni poste in essere dalla clientela stessa ed infine alla definizione ed all’approvazione di tutta
la modulistica precontrattuale e contrattuale.
In tema di presidi operativi si è quindi proceduto all’aggiornamento della normativa interna alla luce
della funzionalità offerte dalle nuove applicazioni informatiche, alla formazione della rete
commerciale ed infine alla condivisione tra le funzioni di controllo interne al Gruppo di un protocollo
d’intesa, in conformità alla “comunicazione congiunta Banca d’Italia — Consob” finalizzato a
condividere la ripartizione delle competenze tra i diversi attori per i controlli di secondo livello.
II.
RISORSE UMANE
Al 31 dicembre 2012 il totale del personale dipendente della banca era composto da 270 unità, con un
aumento netto di 22 unità rispetto all’anno precedente (+8,87%). Inoltre, in aggiunta al personale
ordinario, al 31 dicembre operavano 10 lavoratori con contratto di somministrazione utilizzati
attraverso agenzie di lavoro. Nel periodo gennaio-dicembre 2012 la forza media retribuita è stata pari
a 263 unità.
Le assunzioni, nel periodo, sono state 32, di cui 16 a tempo determinato e 16 a tempo indeterminato,
tra cui due dirigenti, mentre le cessazioni di rapporto di lavoro sono state pari a 10 unità. Il dato delle
assunzioni comprende anche le risorse provenienti dalla controllata IBL Family — filiale di Udine acquisite con cessione di ramo d’azienda. Il personale con contratto a tempo determinato a fine anno
ammontava a 21 unità (pari al 7,8% della forza lavoro).
L’incremento del personale attuato nel corso dell’anno è avvenuto, in prevalenza, in un’ottica di
rafforzamento delle funzioni di staff e di supporto commerciale e comunque con un obiettivo di
coerenza rispetto agli obiettivi definiti dalla Direzione Generale ed in linea con le previsioni del piano
industriale.
Anche nel corso dell’anno 2012 i processi di selezione sono stati gestiti direttamente all’interno della
banca con un limitato ricorso alle società di consulenza. Al 31 dicembre 2012 l’età media del
personale era 37,6 anni, con un’anzianità media di servizio di 5 anni. Il peso del personale di sesso
femminile era pari al 51% della popolazione totale.
Per quanto riguarda l’inquadramento, l’organico effettivo al 31 dicembre era composto da 5 dirigenti
(1,8%), 59 quadri direttivi (21,9%) e 206 impiegati appartenenti alle aree professionali (76,3%).
RELAZIONE DI GESTIONE
29
La composizione della forza per “famiglie professionali” registrava, al 31 dicembre, 100 unità
appartenenti alle aree di staff e 170 unità appartenenti alle aree direttamente o indirettamente
coinvolte nel processo commerciale.
Per quanto riguarda la formazione aziendale, nel corso dell’anno 2012, oltre alla formazione
tecnica/procedurale a supporto dell'introduzione del sistema informativo bancario del nuovo
outsourcer, si è proseguito nell'erogazione di seminari su materie bancarie, normative, e
organizzative, gestiti direttamente dalla funzione interna per un totale di 700 ore; inoltre si è erogata
formazione diretta su materie tecniche per un totale di 80 ore con il coinvolgimento didattico di risorse
interne specializzate nei diversi filoni tematici.
Per ciò che concerne la formazione obbligatoria è stato erogato l’aggiornamento ISVAP, con modalità
e-learning per il personale commerciale della Banca nell’ambito del quale è stato previsto un modulo
di formazione antiriciclaggio valido anche ai fini dell’adempimento formativo previsto dall’art. n. 54 del
Dlgs 231/07. I corsi hanno coinvolto 100 dipendenti per un totale di circa 3.000 ore di formazione
erogate.
III.
FINANZA
Sino a tutto il 2011 il Gruppo ha utilizzato quali fonti di finanziamento la raccolta diretta dalla clientela,
il funding proveniente da controparti istituzionali (finanziamenti bridge e linee di credito stand-by) e,
limitatamente al portafoglio titoli di proprietà, operazioni di rifinanziamento in BCE e altre controparti
bancarie. La banca ha infatti partecipato alle due operazioni di rifinanziamento a lungo termine (LTRO)
per un ammontare complessivo di 60 milioni di euro nel corso del 2011 (110 milioni di euro nel 2012).
Nel corso del 2012 la banca, in coerenza con gli obiettivi individuati dal piano, ha adottato nuove
strategie finanziare che hanno permesso, grazie anche all’attuazione di mirate azioni commerciali e
specifiche attività progettuali, di garantire, da un lato, una omogenea crescita della raccolta diretta
dalla clientela e dall’altro un adeguato supporto ai flussi di erogazione degli impieghi.
Nel corso dell’estate la banca ha finalizzato un’operazione di auto-cartolarizzazione degli asset
creditizi che ha assicurato, grazie al rifinanziamento dei correlati titoli ABS emessi, un rilevante flusso
di liquidità. Più in particolare la banca ha avviato nel corso dell’esercizio 2012 due distinte operazioni
di auto-cartolarizzazione con conseguente emissione dei titoli ABS. Le due operazioni, effettuate ai
sensi della Legge 130/99, sono state strutturate suddividendo lo stock dei crediti in due distinti
portafogli costituiti da contratti di cessione del quinto/delegazione di pagamento stipulati
rispettivamente con dipendenti di aziende del settore privato e con dipendenti del settore pubblico e
statale.
Le operazioni di auto-cartolarizzazione sono assistite da un doppio rating rilasciato da altrettante
agenzie internazionali (Moody’s e DBRS) e sono strutturate con un periodo di ramp-up di 12 mesi
nell’ambito del quale la banca potrà cedere crediti generati nel corso del suddetto periodo sino ad un
importo totale di 1,2 miliardi di euro. In particolare nel corso dell’esercizio appena concluso sono stati
cartolarizzati crediti per complessivi 655 milioni di euro, a fronte dei quali sono stati emessi titoli ABS
per 648 milioni di euro.
Per il successo dell’operazione è stato determinante il provvedimento emesso dalla BCE in data 20
giugno 2012, con il quale la Banca Centrale Europea ha incluso nei collateral ammessi per le
operazioni di rifinanziamento nell’ambito dell’euro-sistema (repos) anche i titoli ABS relativi ad
operazioni di “credito al consumo” con “second-best rating single A”. Grazie alla qualità degli asset
creditizi sottostanti, i titoli emessi nell’ambito delle due operazione di auto-cartolarizzazione hanno
pienamente rispettato i requisiti BCE e sono stati quindi utilizzati dalla banca nel corso del secondo
semestre quali collateral per operazioni di rifinanziamento. Inoltre gli stessi titoli sono stati utilizzati
30
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
in operazioni di rifinanziamento di importo rilevante anche con altre istituzioni bancarie, in un ottica di
diversificazione delle fonti di raccolta.
Di particolare rilievo è stata l’operatività in titoli di Stato che ha beneficiato della rapida contrazione
dello spread sul rischio paese, in particolare nel corso del secondo semestre. Il saldo medio del
portafoglio della banca è stato di circa 336 milioni di euro, con una vita media residua compresa tra 24
e 30 mesi e ha prodotto un flusso cedolare pari a circa 8 milioni di euro (rendimento medio del 2,4%) e
utili da cessione per circa 7 milioni di euro, esprimendo una redditività complessiva pari al 4,8%.
Infine, a dicembre 2012 sono state emesse obbligazione subordinate per circa 15 milioni di euro
collocate privatamente con controparti istituzionali e clientela retail. A questo proposito la banca ha
completato il progetto relativo all’offerta di servizi d’investimento alla propria clientela, in
ottemperanza alla direttiva comunitaria MiFID.
IV.
RISK MANAGEMENT
Il cambiamento del modello di business, unitamente alla crescita dei volumi di impiego e di raccolta,
all’ampliamento delle strategie di investimento nel portafoglio titoli di proprietà e ad una maggiore
articolazione delle politiche di funding con nuovi strumenti (cartolarizzazione e rifinanziamenti in
BCE), ha posto all’attenzione del Gruppo l’esigenza di presidiare maggiormente i rischi (soprattutto in
tema di credito, tasso e liquidità) e quindi in ultima istanza di migliorare e affinare le metodologie e gli
strumenti a disposizione del risk manager e dei diversi responsabili funzionali per la loro misurazione
e monitoraggio.
La misurazione ed il monitoraggio delle principali fonti di rischiosità è peraltro il presupposto
necessario per quantificare correttamente anche in via prospettica la dimensione degli assorbimenti
patrimoniali e conseguentemente stimare il patrimonio di vigilanza minino richiesto per il rispetto dei
requisiti prudenziali previsti dalla vigente normativa e da quella che entrerà a in vigore con le nuove
disposizioni di Basilea 3.
In tale ambito gli interventi operati nel corso del 2012 hanno riguardato prevalentemente la gestione
del rischio di credito, del rischio tasso e di quello di liquidità. Nell’ambito del rischio di credito, anche
in correlazione con la revisione organizzativa della direzione, si è proceduto nel corso dell’ultimo
anno, ad un affinamento della struttura del sistema di monitoraggio e controllo del portafoglio
creditizio, ad una restrizione delle policy di istruttoria, e ad un miglioramento e potenziamento degli
schemi di reporting.
In tema di rischio di tasso di interesse e indirettamente di liquidità, è stato finalizzato e validato nel
corso del primo semestre (giugno 2012), dopo circa due anni di monitoraggio, un modello interno di
prepayment relativo ai crediti derivanti dai finanziamenti contro cessione del quinto.
Il nuovo modello ha permesso, in ottica di misurazione e monitoraggio dei rischi, di tener conto del
fenomeno non marginale delle estinzioni anticipate nell’ambito delle procedure di stima del rischio di
tasso d’interesse del portafoglio crediti.
Il modello, che è stato anche di supporto per gli arranger e le agenzie di rating nell’ambito
dell’operazione di cartolarizzazione per la determinazione del cash flow model, ha permesso di meglio
misurare, in ottica prudenziale, il requisito patrimoniale assorbito dal rischio di tasso di interesse e in
ottica gestionale di supportare meglio la direzione finanza per effettuare più efficaci operazioni di
copertura dei crediti tramite derivati IRS nell’ambito della nuova metodologia del macrohedging,
basata su nozionali “aggiustati” con i fattori di prepayment calcolati dal modello e quindi anche di
garantire l’efficacia dei test effettuati in conformità ai principi IAS.
RELAZIONE DI GESTIONE
31
Ovviamente l’efficacia del nuovo modello interno presuppone una continua attività svolta dal risk
manager al fine di monitorare ed aggiornare le stime in correlazione all’evoluzione dell’operatività
della banca (azioni commerciali, restrizione del credito, ecc) ed alle variazioni del contesto
macroeconomico che possano determinare indirettamente una modifica degli eventi di prepayment
(sinistri vita ed impiego).
V.
COMPLIANCE
Particolarmente attenta è stata l’attività della banca in tema di governance e di presidio dai rischi
reputazionali. In tale ambito sono stati emanati nel corso dell’anno aggiornamenti al regolamento per
la gestione dei rapporti con le “parti collegate” (novembre) e al “Codice Etico” (aprile).
In merito al primo aspetto la Banca d’Italia ha emanato nel corso dell’anno, facendo seguito alla
delibera del CICR n. 277/2008, una nuova normativa volta a disciplinare in maniera dettagliata i criteri
per l’individuazione dei soggetti collegati, i limiti entro i quali l’assunzione delle attività di rischio nei
confronti di tali soggetti deve essere contenuta, le procedure deliberative da seguire per garantire
l’integrità dei processi decisionali nelle operazioni con tali soggetti ed infine gli assetti organizzativi e
dei controlli interni che la banca è tenuta ad adottare
La nuova normativa della Banca d’Italia rileva con riferimento al modello organizzativo di compliance
adottato dal Gruppo sull’area di rischio identificata con il “codice interno CE6” “governance societaria”
e, segnatamente, sui conflitti di interesse. A tal proposito va evidenziato che la banca, in coerenza con
le evidenze emerse dalla predisposizione del “Progetto di Governo Societario”, aveva già adottato, sin
dal febbraio 2010, una propria regolamentazione basata sugli allora esistenti documenti in
consultazione in materia di “operazioni con parti collegate”.
Nell’ambito delle attività di compliance, la banca ha quindi proceduto ad un sostanziale
aggiornamento delle disposizioni interne al fine di renderle conformi al nuovo dettato normativo.
Nell’ambito delle attività di adeguamento delle procedure interne il servizio Organizzazione ha quindi
proceduto a garantire le necessarie implementazioni sul sistema informativo al fine di permettere il
corretto censimento in anagrafe di tutte le parti collegate.
Sempre nel corso dell’anno si è reso inoltre necessario procedere ad una modifica del Codice Etico
per renderlo più aderente alla nuova realtà aziendale, attese le nuove linee di business intraprese dal
Gruppo, oltre che per garantire una sua corrispondenza e specularità con le modifiche apportate nel
corso dell’anno (aprile) ai modelli di organizzazione, gestione e controllo. Le modifiche che si è inteso
apportare sono volte a definire, più specificatamente, la missione del Gruppo, con particolare
riferimento alla creazione di valore per i suoi azionisti nel breve come nel lungo termine pur
nell’ambito di obiettivi di soddisfazione della clientela, ed allo sviluppo di un comune senso di
appartenenza, valorizzando nel contempo le differenze culturali all’interno del Gruppo e mantenendo
un forte radicamento nei territori in cui opera.
Il documento è stato anche aggiornato con le regole di condotta e le norme di comportamento per la
prevenzione dei reati di cui al D.Lgs. 231/2001, considerando le modifiche della parte speciale dei
modelli approvate dal Consiglio di Amministrazione nel corso del mese di aprile 2012.
Il nuovo testo del Codice Etico è stato tuttavia approvato solo nel corso dei primi giorni di gennaio
2013, ciò al fine inserire quanto previsto nel “DDL Anticorruzione”, con il quale sono state introdotte
nel D.Lgs. 231/2001 due nuove fattispecie criminose: “induzione indebita a dare o promettere utilità” e
“corruzione tra privati”.
32
VI.
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
TRASPARENZA
Come di consueto particolare attenzione è stata riposta dalla banca alle nuove esigenze normative in
tema di trasparenza delle operazioni e servizi bancari. Più in particolare nel corso dell’esercizio
appena concluso si è provveduto a porre in essere le opportune modifiche alle procedure interne e
alla modulistica contrattuale con riferimento all’entrata in vigore del regolamento ISVAP n.5/2006 che
ha rivisto la disciplina in tema di assicurazione del credito, del D.M. 644/2012 che ha circoscritto e
disciplinato la natura delle remunerazioni addebitabili dalla banca alla propria clientela in caso di
affidamenti in conto corrente e delle disposizioni in materia del credito ai consumatori.
Nell’ambito delle attività poste in essere a seguito dell’emanazione delle nuove disposizioni si è
proceduto alla modifica dei regolamenti contrattuali relativi ai prodotti interessati, alla ridefinizione
delle condizioni economiche applicabili alla clientela in conformità al nuovo dettato normativo, alla
predisposizione con riferimento alle “commissioni di istruttoria veloce” di un processo funzionale
interno come richiesto dalla legge ed infine alla realizzazione di opportuni simulatori di calcolo per la
concessione del credito disponibili a favore della clientela.
In tema di “comprensibilità dei prodotti offerti e loro conformità alle esigenze della clientela”, va
evidenziato come la banca abbia deciso di adempiere a tale obbligo, in aggiunta alla documentazione
precontrattuale specificatamente prevista dalla normativa in vigore, istituzionalizzando apposite
“schede aggiuntive” (definite “schede informative”, per i prodotti rientranti nel comparto del credito ai
consumatori e “schede prodotto”, per tutti gli altri prodotti) da rendere disponibili alla potenziale
clientela. Le schede sono volte a fornire più analitiche informazioni sui prodotti e servizi offerti dalla
banca rispetto alle informazioni standard previste della normative in vigore ed in particolar modo, con
riferimento ai prodotti di credito al consumo, assicurare alla clientela stessa una più fruibile ed
intellegibile informativa precontrattuale.
In merito al rispetto dei principi di “correttezza e trasparenza nella commercializzazione dei prodotti”,
la banca ha continuato a promuovere le regole interne volte a garantire e favorire un adeguato livello
etico e comportamentale di tutti coloro, dipendenti e non, che sono impegnati nella promozione e
collocamento di prodotti o servizi di finanziamento attraverso l’aggiornamento del “codice di
comportamento per l’offerta dei prodotti di finanziamento” e, più in generale, nello svolgimento delle
attività bancarie (“codice interno di comportamento per le attività bancarie”).
Da ultimo, il Gruppo al fine di garantire una più efficace gestione dei fogli informativi fruibili dalla
clientela ed in generale di tutta la documentazione precontrattuale e di trasparenza, ha avviato nel
corso dell’ultimo trimestre 2012 un importante progetto volto a dotare tutta la rete distributiva della
banca di apposite apparecchiature elettroniche con schemi touch screen e stampanti incorporate
(totem). La nuova dotazione che sarà presente in tutti i punti operativi della rete permetterà alla banca
da un lato di assicurare una migliore gestione nell’aggiornamento e nella distribuzione territoriale
della documentazione di trasparenza e dall’altro di offrire una migliore visibilità delle informazioni alla
clientela. L’istallazione delle nuove apparecchiature è previsto entro il primo trimestre 2013.
VII.
ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO
La banca non ha effettuato nel corso dell’esercizio alcuna attività di ricerca e sviluppo.
33
RELAZIONE DI GESTIONE
D.
POLITICHE COMMERCIALI
Nel corso dell’esercizio 2012 le politiche commerciali sono state orientate prevalentemente verso
l’ottimizzazione ed il potenziamento dei processi distributivi della rete vendita diretta, che ha visto
crescere i propri volumi di erogazioni nella misura del 1,59% rispetto al precedente esercizio,
nonostante la contrazione del mercato.
In tale ambito è continuato, in linea con il piano industriale, il processo di ampliamento delle filiali
della banca mediante l’acquisizione dei negozi finanziari della controllata IBL Family (Udine), la cui
scelta è stata basata su una attenta analisi e valutazione delle potenzialità commerciali esprimibili
dalla singole piazze sia in termini di raccolta che di impieghi.
Con riferimento alle attività di collocamento dei prodotti finanziari di terzi i volumi intermediati sono
risultati leggermente superiori rispetto al precedente esercizio.
I.
IMPIEGHI
Coerentemente con il proprio core business, la banca ha impiegato la propria raccolta principalmente
nell’erogazione di finanziamenti alla clientela, nelle forme tecniche della cessione del quinto dello
stipendio e della pensione e del prestito con delega di pagamento. Tuttavia, al fine di ottimizzare la
gestione della liquidità e di mantenere un buffer proporzionale rispetto volumi previsionali, la banca
ha mantenuto e gestito strumentalmente un adeguato portafoglio di titoli stato italiani di cui parte
oggetto di rifinanziamento.
Con riguardo all’andamento degli impieghi verso clientela, nel corso dell’esercizio appena concluso
sono stati erogati finanziamenti per cessioni del quinto dello stipendio e prestiti con delega per un
ammontare complessivo pari a circa 613 milioni di euro con un incremento di circa l’1,59% rispetto
all’esercizio precedente, a fronte di un decremento del mercato nello stesso periodo del 9,7% (dati
Assofin).
Prodotto
Cessioni del quinto
Prestiti con delega
Totale
Flusso erogazioni nominali (migliaia di euro)
2012
2011
Var. %
496.307
494.951
0,27%
116.206
107.950
7,65%
612.513
602.901
1,59%
Numero operazioni
2012
2011
19.111
19.530
4.488
4.632
23.599
24.162
Var. %
(2,15%)
(3,11%)
(2,33%)
Durata - Importo - Tasso di rendimento (erogazione dell'anno)
2012
2011
Var.
Durata media (in mesi)
106,71
104,37
2,34
Importo medio
25,95
24,95
1,00
IRR medio
8,045%
7,018%
1,03%
IRR medio rete filiali
IRR medio rete mediatori
8,438%
7,745%
7,858%
6,449%
0,58%
1,30%
L’ulteriore analisi delle erogazioni per categoria di amministrazione terza ceduta mostra un
incremento del comparto “statali” e “pensionati”, categorie di maggiore solvibilità relativamente alla
stabilità dell’impiego, a fronte di una sensibile riduzione delle erogazioni nei confronti dei dipendenti di
aziende private e di quelli “pubblici”.
34
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
C ategoria
Statali
Pubblici
Privati
Pensionati
Totale
Ripartizione per categoria (migliaia di euro)
2012
2011
Var. %
179.959
162.622
10,66%
113.750
145.011
(21,56%)
94.979
143.788
(33,94%)
223.825
151.480
47,76%
612.513
602.901
1,59%
Statali
Pubblici
Privati
Pensionati
Totale
Ripartizione % per categoria
2012
2011
Var.
29,38%
26,97%
2,41%
18,57%
24,05%
(5,48%)
15,51%
23,85%
(8,34%)
36,54%
25,13%
11,42%
100,00%
100,00%
Numero operazioni
2012
2011
Var. %
6.137
5.530
10,98%
4.060
5.520
(26,45%)
4.396
6.756
(34,93%)
9.006
6.356
41,69%
23.599
24.162
(2,33%)
Si riporta di seguito la ripartizione delle erogazioni dei finanziamenti tra canale diretto e canale
mediato.
Canale acquisizione
Rete diretta
Rete indiretta
Totale
Flusso erogazioni nominali (migliaia di euro)
2012
2011
Var. %
247.345
243.412
1,62%
365.168
359.489
1,58%
612.513
602.901
1,59%
Inoltre la banca nel corso dell’esercizio ha continuato ad impiegare la propria liquidità nel portafoglio
titoli, con un rendimento medio del 2,34%, come illustrato nei paragrafi che precedono.
II.
RACCOLTA
Nel corso del 2012 la banca ha continuato ad operare sul lato della raccolta secondo la propria
strategia volta a diversificare le fonti, ridurre i costi, stabilizzare i volumi in funzione degli impieghi e
rafforzare il patrimonio.
Le politiche di funding intraprese dalla banca hanno portato ad un totale delle consistenze della
raccolta complessiva, al 31 dicembre 2012, pari a circa 1.623,2 milioni di euro, con un incremento,
correlato tra l’altro con l’aumento degli impieghi, del 134,13% rispetto la precedente esercizio.
Nel corso dell’esercizio, inoltre, la banca ha avviato l’operatività in pronti contro termine con
controparti istituzionali non bancarie attraverso l’iscrizione al mercato MTS repo, più liquido rispetto a
quello interbancario. Il saldo di tali posizioni a fine esercizio risulta pari a 717,6 milioni di euro.
Consistenze fine anno ripartizione per categoria (migliaia di euro)
2012
2011
Var. %
Banche
212.293
167.430
26,80%
Clientela
1.381.098
506.848
172,49%
Prestiti subordinati
29.795
19.000
56,82%
Totale
1.623.186
693.278
134,13%
2012
1,41%
3,73%
6,49%
3,25%
Tasso
2011
1,55%
3,20%
5,88%
3,01%
Var.
(0,14%)
0,53%
0,61%
0,23%
35
RELAZIONE DI GESTIONE
Banche
Clientela
Prestiti subordinati
Totale
III.
Raccolta media per categoria (migliaia di euro)
2012
2011
Var. %
183.750
64.353
185,53%
577.922
433.323
33,37%
19.900
5.473
263,60%
783.584
503.149
55,74%
2012
1,41%
3,73%
6,49%
3,25%
Tasso
2011
1,55%
3,20%
5,88%
3,01%
Var.
(0,14%)
0,53%
0,61%
0,23%
ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE
Nel corso del 2012 la banca ha continuato ad operare, in via strumentale e complementare ai propri
prodotti di impiego, in qualità di distributore dei prodotti finanziari di altri importanti operatori di
mercato.
Tale politica, che non impatta sulle potenzialità di collocamento dei propri prodotti, permette alla
banca da un lato di migliorare la redditività della rete di vendita e dall’altro di ampliare selettivamente
la gamma dei prodotti offerti.
IV.
MARKETING ED ADVERTISING
Le attività di Marketing e Advertising nel corso del 2012 sono state strutturate sulla base di un’attenta
analisi che, nel corso dell’anno, ha tenuto conto da un lato dell’andamento del mercato in generale,
dall’altro degli obiettivi commerciali della banca e del Gruppo.
Il protrarsi della crisi economica ed il forte senso di incertezza hanno reso necessaria l’adozione di
misure cautelative, senza però rinunciare a mettere in atto un piano di iniziative su più fronti volto alla
crescita e al rafforzamento della banca e del Gruppo. In quest’ottica, si è provveduto ad una
razionalizzazione degli investimenti e, nell’esercizio 2012, il budget di spesa per Direct Marketing e
Advertising è stato inferiore del 30% rispetto all’anno precedente.
Sono stati quindi privilegiati i canali in grado di ottimizzare il rapporto costo/contatto, utilizzando in
modo più contenuto quei media che offrono ampia visibilità, ma con costi piuttosto consistenti. In
particolare, è stato scelto di concentrare le iniziative sul web, a cui è stato destinato il 65% del budget.
Il canale web, già introdotto con successo lo scorso anno, ha confermato le sue potenzialità in termini
di promozione, acquisizione clienti prospect e supporto alla vendita.. Sono state realizzate campagne
che hanno garantito una presenza continuativa sui siti comparatori e nei programmi di affiliazione ed
intraprese iniziative per migliorare il posizionamento sui principali motori di ricerca.
Il potenziamento dei processi di integrazione tra CRM e internet ha inoltre reso più efficace e
produttiva la gestione dei contatti.
Nonostante la complessa situazione economica internazionale e le sue ripercussioni sul settore
bancario, nel 2012 sono state gettate le basi per un ulteriore sviluppo della banca, i cui punti di forza si
sono confermati la presenza ben calibrata sul territorio, attraverso le filiali, e lo sviluppo del web e
delle nuove tecnologie, che ha previsto inoltre il perfezionamento dei servizi di Internet Banking.
36
V.
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
RETE TERRITORIALE
Elenco Filiali della banca:
Roma (sede)
Roma
Roma
Roma
Bari
Bologna
Catania
Firenze
Genova
Lecce
Mestre
Milano
Milano
Napoli
Palermo
Perugia
Torino
Udine
Via Campo Marzio 46
Via Parigi 1
Via delle Cave 133
Via Baldo degli Ubaldi 158
Via Melo 52
Via Amendola 7
Via Leopardi 140
Via Belfiore 9
Via Corsica 82
Via San Domenico Savio 27
Corso del Popolo 75
Via Andrea Costa 1
Via San Galdino 13
Via di Santa Brigida 40
Piazza Unità d’Italia 13
Via Angeloni 78E
Via Principe Amedeo 12
Via Volontari della Libertà 2A
37
RELAZIONE DI GESTIONE
E.
PARTECIPAZIONI E RAPPORTI CON LE SOCIETA’ DEL
GRUPPO
La banca al 31 dicembre 2012 detiene una partecipazione totalitaria nella IBL Family SpA ed una
partecipazione del 50% nella IBL Partners SpA.
Entrambe le società sono iscritte all’albo generale delle società finanziarie, ex art. 106 del TUB, e
fanno parte del Gruppo bancario IBL Banca. La IBL Partners SpA risulta partecipata per il restante
50% dalla IBL Family SpA e quindi interamente controllata dalla banca.
La IBL Partners SpA attualmente non è ancora operativa. La banca, nell’ambito dei propri piani
strategici ha individuato nella IBL Partners SpA il veicolo attraverso cui costituire una rete di agenti
che consenta al gruppo di ampliare e rafforzare la propria presenza su tutto il territorio nazionale.
Si riportano di seguito i rapporti al 31 dicembre 2012 tra la banca e le sue controllate. Si fa presente
che le società controllate non hanno rapporti reciproci tra di loro, ad eccezione della partecipazione.
Im porti in m igliaia di eu ro
Debiti verso clientela
Altre attività
Altre passività
Interessi passivi
Commissioni attive
Commissioni passive
Altri proventi di gestione
IBL
Fam ily
2.143
524
68
6.873
60
IBL
P artn ers
965
1
33
38
F.
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Le operazioni poste in essere dalla banca con parti correlate rientrano nell’ambito dell’ordinaria
operatività e sono di norma poste in essere a condizioni di mercato e comunque sulla base di
valutazioni di reciproca convenienza economica e nel rispetto delle procedure.
Nell’esercizio 2012 non sono state effettuate operazioni di natura atipica o inusuale che per
significatività/rilevanza possano dare luogo a dubbi in ordine alla salvaguardia del patrimonio
aziendale, né con parti correlate né con soggetti diversi dalle parti correlate.
Per quanto riguarda le operazioni con i soggetti che esercitano funzioni di amministrazione, direzione
e controllo della banca (indipendentemente dalla loro natura di parti correlate) si precisa che le stesse
formano oggetto di delibera del Consiglio di Amministrazione presa all’unanimità e con il parere
favorevole di tutti i Sindaci, fermi restando gli obblighi previsti dal codice civile in materia di conflitto di
interessi degli amministratori.
RELAZIONE DI GESTIONE
G.
POLITICHE DI ASSUNZIONE, GESTIONE E COPERTURA DEI
RISCHI FINANZIARI
I.
RISCHIO DI CREDITO E TECNICHE DI ATTENUAZIONE (CRM)
39
L’attività creditizia della banca è indirizzata, in linea con le strategie aziendali, quasi esclusivamente
nell’ambito di operazioni di cessione del quinto dello stipendio/pensione e in forme di credito ad esse
assimilate e correlate.
A tal riguardo gli aspetti principali che caratterizzano tale tipologia di affidamenti, disciplinati dal
D.P.R. n. 180 del 5 gennaio 1950 e successive modifiche ed integrazioni, evidenziano un livello di
rischio di credito estremamente contenuto.
In particolare la cessione del quinto dello stipendio prevede:
 il rimborso della rata di ammortamento del finanziamento da parte del cliente mediante
trattenuta della stessa sulla busta paga/cedolino pensione;
 l’obbligo per il datore di lavoro/ente erogatore pensione che ha effettuato la trattenuta a
versarla direttamente alla banca assumendo così la figura giuridica di terzo debitore ceduto;
 l’obbligo di sottoscrizione da parte del cliente a beneficio della banca di una copertura
assicurativa per l’ammontare del finanziamento contro i rischi vita e i rischi di perdita
dell’impiego;
 in aggiunta alla polizza assicurativa un vincolo a favore della banca, ai fini del soddisfacimento
del debito contratto dal cliente in caso di cessazione del suo rapporto di lavoro, su qualsiasi
indennità dovuta dal datore di lavoro (TFR) o di un istituto di previdenza o di assicurazione
(fondi pensione).
Nel processo di istruttoria la banca effettua tutte le indagini sul cliente e sul datore di lavoro
pervenendo alla decisione finale di concessione del credito. L’esistenza di un rapporto di lavoro
dipendente o di un diritto a percepire un trattamento pensionistico oltre che alla stipula obbligatoria di
una polizza assicurativa contro i rischi vita ed impiego, comportano lo spostamento dell’attenzione
dell’analisi del merito creditizio/solvibilità sul datore di lavoro/ente pensionistico e sulla compagnia
assicurativa garante.
Attualmente infatti la banca utilizza un modello di credit scoring che lavora su un applicativo esterno
personalizzabile negli algoritmi: l’analisi è incentrata essenzialmente sul datore di lavoro
(amministrazione terza ceduta). Tale analisi è effettuata per mezzo dell’apposito motore di calcolo
residente nell’applicativo, e si basa su due esiti con il relativo grado di rischio. Il primo esito di
valutazione è generato tenendo conto delle caratteristiche anagrafiche e dei principali valori delle voci
di bilancio; il secondo parte dall’anzidetta valutazione ed applicando una serie di regole e criteri qualiquantitativi, basati in massima parte su ratios di bilancio, perviene all’esito definitivo di valutazione
generale del rischio. I valori soglia, le condizioni e le regole sono impostate in maniera variabile
tenendo in considerazione la forma giuridica della società od il tipo di attività svolta. Le
amministrazioni così analizzate possono quindi risultare direttamente “acquisibili” qualora tutti gli
indici e le valutazioni abbiano dato esito positivo, diversamente saranno “in valutazione” o “non
acquisibili” a seconda che siano necessari degli ulteriori approfondimenti da parte della funzione
preposta, o vi siano gravi squilibri in uno o più degli elementi presi in considerazione.
Peraltro è attualmente allo studio un progetto per integrare ulteriormente il processo di istruttoria,
prevedendo l’implementazione all’interno dell’applicativo di valutazione dei rating delle
amministrazioni corporate, che verrebbero desunti direttamente da un provider esterno, andando così
ad arricchire gli elementi informativi disponibili.
40
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
Per un’analisi di dettaglio relativa alla composizione qualitativa e quantitativa dei crediti si rimanda
alla sezione 1 (rischio di credito) della parte E. (Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura) della nota integrativa.
A livello gestionale la banca ha adottato fino a tutto il 2011, come principale tecnica di attenuazione del
rischio di credito, delle periodiche cessioni pro soluto dei propri crediti in portafoglio. A tal proposito si
rammenta che nel periodo maggio 2008 — dicembre 2011 sono stati ceduti a Barclays Bank Plc, sulla
base di un apposito contratto quadro, crediti in portafoglio per un ammontare complessivo di circa 777
milioni di euro. Un’ulteriore tranche di crediti è stata infine ceduta nei primi mesi del 2012 per circa 53
milioni di euro.
In precedenza erano già state effettuate analoghe cessioni alla Deutsche Bank, mentre negli anni
2004/2005 è stato posto in essere un programma di cartolarizzazione dei crediti acquistati dalla
società veicolo Lavoro Finance Srl.
Nel corso del 2012 la banca ha posto in essere un nuovo programma di cartolarizzazione, suddiviso in
due operazioni denominate “pubblica” e “privata”, distinte in base alla tipologia di crediti sottostanti.
Tuttavia, a differenza di quanto accaduto in precedenza, queste nuove operazioni non prevedono la
“derecognition” dei crediti cartolarizzati dal bilancio della banca, i quali continuano quindi ad essere
rappresentati tra gli attivi. Ciò stante, il programma non è come in precedenza finalizzato ad attenuare
il rischio di credito, quanto invece ad ottenere nuova liquidità grazie al rifinanziamento in BCE dei titoli
emessi dalla società veicolo, integralmente sottoscritti dalla banca.
II.
RISCHIO DI TASSO E RISCHIO DI LIQUIDITÀ
L’attività creditizia della banca è indirizzata, come detto, quasi esclusivamente nell’ambito di
operazioni di cessione del quinto dello stipendio e della pensione e in forme di credito ad esse
assimilate e correlate: si tratta di tipiche operazioni a medio/lungo periodo a tasso fisso. Dal lato del
passivo, la raccolta effettuata dalla banca sia presso la clientela che presso le controparti istituzionali
è di breve/medio periodo e per una quota consistente a tasso variabile.
Al fine di ridurre il rischio di perdite derivanti da oscillazioni inattese dei tassi d’interesse di mercato e,
con ciò, diminuire i requisiti di patrimonio tesi a far fronte a tale rischio, la banca ha messo in atto già
dal 2010 delle strategie di copertura dell’attivo e del passivo tramite Interest Rate Swap (IRS). Le
modalità operative individuate prevedono la chiusura dei contratti di IRS con scambio di collateral con
le controparti, secondo lo standard ISDA (International Swaps & Derivatives Association) riducendo in
tal modo quasi completamente il rischio controparte.
In particolare:
 per il portafoglio crediti: sono state coperte le esposizioni in bonis relative ad operazioni di
cessione del quinto dello stipendio, cessione del quinto della pensione e delegazione di
pagamento; la tecnica utilizzata è quella del macrohedging, dove il sottostante del derivato di
copertura è costituito dal portafoglio crediti di volta in volta individuato;
 per il portafoglio titoli di proprietà la tecnica utilizzata è stata quella delle coperture
specifiche. Il sottostante del derivato è costituito dallo specifico titolo oggetto della copertura.
Nel corso del 2012 la banca ha proseguito la gestione del portafoglio titoli, composto da BTP (in asset
swap per le scadenze oltre l’anno), CCT e CTZ, con l’obiettivo di ottimizzarne i margini di
contribuzione. La quota del portafoglio costituita da CCT è appostata nella categoria delle attività
detenute fino a scadenza, e considerata quindi come investimento stabile.
Tra l’altro, nell’ambito del processo di stabilizzazione della raccolta, la banca ha continuato nel corso
dell’esercizio ad effettuare raccolta vincolata presso i clienti con scadenze da 3 a 24 mesi: al 31
RELAZIONE DI GESTIONE
41
dicembre essa ammontava a circa 379 milioni di euro, pari ad oltre il 56% di quella complessiva.
Questo ha permesso di riequilibrare, almeno in parte, la struttura del funding rispetto a quella degli
impieghi.
Per maggiori dettagli sull’argomento si rinvia alla Parte E della Nota Integrativa.
III.
INTERNAL CAPITAL ADEQUACY ASSESSMENT PROCESS (ICAAP) E
INFORMATIVA AL PUBBLICO (PILLAR 3)
La banca, in osservanza della circolare emanata dall’Organo di Vigilanza recante “Disposizioni in
materia di vigilanza prudenziale per le banche” (circolare della Banca d’Italia n. 263 del 27 dicembre
2006) ha aggiornato il resoconto ICAAP che individua e misura i rischi afferenti l’attività tipica svolta
nonché l’adeguatezza del capitale destinato alla loro copertura.
Il processo di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale implementato dalla banca per il Gruppo,
coerentemente con quanto previsto dalle disposizioni di vigilanza, è stato sottoposto a revisione
interna da parte dell’internal audit, sulla base di specifici key performance indicator ritenuti idonei alla
valutazione complessiva del processo.
Come previsto dalla normativa in materia di informativa al pubblico, sul sito internet istituzionale della
banca sono pubblicate le principali informazioni sulle attività svolte, i rischi assunti e le metodologie
utilizzate a presidio di questi ultimi.
42
H.
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
FATTI DI RILIEVO ACCADUTI DOPO LA CHIUSURA
DELL’ESERCIZIO
Dalla data del 25 gennaio 2013 la banca è soggetta da parte dell’Organo di Vigilanza ad una ispezione
generale
Alla data di redazione della presente relazione gli ispettori della Banca d’Italia non hanno ancora
concluso la loro attività.
RELAZIONE DI GESTIONE
I.
43
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Le risultanze dell’esercizio 2012 hanno confermato le ipotesi indicate nel piano industriale e
coerentemente anche le risultanze quantitative ivi preventivate.
Anche se il contesto macroeconomico continua a evidenziare criticità e incertezze, gli ultimi interventi
effettuati dai governi nazionali europei tesi al risanamento dei conti pubblici nonché l’incisiva azione
posta in essere della BCE al fine di garantire la stabilità nell’area euro, hanno parzialmente rafforzato
i mercati finanziari. A tal proposito val la pena di segnalare le recenti tensioni dovute allo scandalo
rilevato sui conti del Monte Paschi di Siena ed il permanere dell’incertezza degli operatori, riguardo
alla situazione economica e politica italiana. In tal senso, l’orientamento futuro del cammino politico
del paese verso un processo di cambiamento rispetto agli ultimi anni di governo, avrà incidenza
sostanziale sul mantenimento della propria credibilità internazionale.
In questo contesto la banca ha continuato ad operare in maniera efficace sul lato degli impieghi e
sulla finanza consolidando così la propria posizione di mercato nel settore delle cessioni del quinto e
della raccolta, riuscendo nel contempo a porre in essere, in conformità ai programmi preventivati, una
efficiente politica di spending review.
Le analisi a consuntivo confermano per la banca il raggiungimento per fine esercizio della totalità
degli obiettivi programmati in sede di piano industriale.
In particolare, il primo semestre del 2013 vedrà concludersi il periodo di ramp-up relativo
all’operazione di auto cartolarizzazione posta in essere nel mese di maggio ultimo scorso con cui la
banca ha potuto emettere titoli ABS utilizzabili per l’accesso al rifinanziamento degli stessi presso la
BCE. In tal senso è auspicabile che tale strategia continui nel prosieguo della corrente gestione, anche
mediante individuazione di altri partner finanziari interessati a tale tipologia di investimento, per dare
ulteriore sostegno e solidità alla diversificazione degli strumenti di funding, necessaria al fine del
raggiungimento degli obiettivi del piano industriale. A tal proposito va evidenziato come siano, già da
tempo, in corso trattative con controparti di standing internazionale.
Va inoltre evidenziato come, parimenti, anche la raccolta diretta da clientela abbia continuato a
crescere nei primi mesi del 2013 secondo il ritmo stimato nel piano strategico. Il trend in parola pone
l'accento come nell'attuale momento difficile di mercato sia pienamente confermata la realtà del
Gruppo quale operatore di riferimento nel panorama nazionale; tale conferma è comprovata, tra
l'altro, dalla diffusione presso la clientela del proprio prodotto conto di deposito e dalla capacità di
manovrare le leve a disposizione al fine di seguire l'andamento del mercato e soddisfare
conseguentemente le richieste della clientela.
I volumi di raccolta diretta dalla clientela hanno seguito un percorso armonico di crescita,
accompagnando le esigenze di funding dettate dall’incremento dello stock di crediti in portafoglio.
44
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
L.
PROGETTO DI DESTINAZIONE DEGLI UTILI DI ESERCIZIO
Signori Azionisti,
il bilancio chiuso al 31 dicembre 2012 registra un utile al netto delle imposte di esercizio di euro
7.656.951,04 che proponiamo di ripartire come segue:



Riserva legale (5%)
Riserva straordinaria
Dividendo (0,0338 euro per azione)
Euro
Euro
Euro
382.847,55
6.074.203,49
1.199.900,00
A conclusione della presente relazione, il Consiglio di Amministrazione desidera esprimere il più vivo
ringraziamento al Collegio Sindacale ed alla società di revisione per l'assidua opera che nel corso
dell'anno hanno svolto con competenza e scrupolosità.
Grazie anche all'Autorità di Vigilanza per la collaborazione e la reale disponibilità manifestate nonché
alle Associazioni cui partecipiamo, con particolare riferimento ad ABI, ASSBANK, UFI ed ASSOFIN, per
l'attività di supporto svolta nell'interesse dell'intero settore.
Come di consueto, infine, un ringraziamento particolare va a tutti i dipendenti, ed ai collaboratori
esterni per la fattiva collaborazione prestata nell'espletamento della attività aziendale nonché ai nostri
clienti che rappresentano il vero patrimonio aziendale.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
46
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
Schemi di Bilancio
48
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
STATO PATRIMONIALE
Euro
ATTIVO
10. Cassa e disponibilità liquide
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60. Crediti verso banche
70. Crediti verso clientela
80. Derivati di copertura
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/-)
100. Partecipazioni
110. Attività materiali
120. Attività immateriali
di cui:
- avviamento
31.12.2012
130.
160.
180.
200.
Riserve di valutazione
Riserve
Capitale
Utile (perdita) d'esercizio (+/-)
Totale passivo
17.886.444
1.136.767
8.895.813
988.429
1.136.767
9.093.530
1.047.983
772.187
4.513.154
3.618.850
894.304
61.096
67.710
132.779.541
1.815.590.886
35.189.336
818.295.707
31.12.2012
212.292.824
1.380.984.268
29.909.212
34.069.651
4.775.352
Euro
31.12.2011
167.430.336
506.675.293
19.293.564
18.488.856
2.627.250
4.526.099
249.253
100. Altre passività
110. Trattamento di fine rapporto del personale
120. Fondi per rischi e oneri
a) quiescenza ed obblighi simili
b) altri fondi
32.040.463
2.540.170
379.178
Totale attivo
a) correnti
b) differite
101.869
40.374.010
53.171.082
103.729.669
551.984.759
67.104
2.919.348
150. Altre attività
P ASSIVO
10. Debiti verso banche
20. Debiti verso clientela
30. Titoli in circolazione
60. Derivati di copertura
80. Passività fiscali
112.749
251.507.862
70.250.838
255.062.828
1.059.896.248
789.032
130. Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
b1) di cui alla L. 214/2011
31.12.2011
2.423.103
204.147
88.567.347
858.038
32.716
32.716
70.757.514
669.836
16.871
16.871
(500.670)
21.445.197
35.500.000
7.656.951
(1.609.010)
10.269.673
12.500.000
11.175.524
1.815.590.886
818.295.707
49
SCHEMI DI BILANCIO
CONTO ECONOMICO
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
90.
100.
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Margine di interesse
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell'attività di copertura
Utili (perdite) da cessione o riacquisto
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
d) passività finanziarie
31.12.2012
48.517.099
(37.746.870)
10.770.229
64.457.005
(39.368.040)
25.088.965
2.511.177
235.000
6.466.040
(220.009)
6.686.529
(480)
120. Margine di intermediazione
130. Rettifiche/riprese di valore nette per
deterioramento di:
a) crediti
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
170.
180.
190.
200.
250.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività
corrente
270. Utile (perdita) dell'operatività corrente al netto delle
imposte
290. Utile (perdita) d'esercizio
3.728.615
79.098
45.071.411
43.314.442
(2.080.177)
(551.163)
(2.080.177)
140. Risultato netto della gestione finanziaria
150. Spese amministrative
Euro
31.12.2011
25.131.690
(18.193.103)
6.938.587
61.732.051
(39.760.689)
21.971.362
11.105.275
(508.495)
3.807.713
(551.163)
42.991.234
(29.640.063)
(15.111.349)
(14.528.714)
42.763.279
(28.532.108)
(15.068.997)
(13.463.111)
(709.982)
(107.654)
(653.548)
(31.111.247)
11.879.987
(642.479)
(101.678)
(82.547)
(29.358.812)
13.404.467
(4.223.036)
(2.228.943)
7.656.951
11.175.524
7.656.951
11.175.524
50
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
90.
100.
110.
Voci
Utile (perdita) d'esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività materiali
Attività immateriali
Copertura di investimenti esteri
Copertura dei flussi finanziari
Differenze di cambio
Attività non correnti in via di dismissione
Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
Quota delle riserve da valutazione delle
partecipazioni valutate a patrimonio netto
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
120. Rettività complessiva (Voce 10+110)
31.12.2012
7.656.951
Euro
31.12.2011
11.175.524
1.108.340
(1.038.904)
1.108.340
(1.038.904)
8.765.291
10.136.620
51
SCHEMI DI BILANCIO
RENDICONTO FINANZIARIO
Euro
A. Attività operativa
1. G estion e
Interessi attivi incassati (+)
Interessi passivi pagati (-)
Dividendi e proventi simili (+)
Commissioni nette (+/-)
Spese per il personale (-)
Altri costi (-)
Altri ricavi (+)
Imposte e tasse (-)
2. Liqu idità gen erata/assorbita dalle attività f in an ziarie
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Crediti verso la clientela
Crediti verso banche: a vista
Crediti verso banche: altri crediti
Altre attività
3. Liqu idità gen erata/assorbita dalle passività f in an ziarie
Debiti verso banche: a vista
Debiti verso banche: altri debiti
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
Altre passività
Liqu idita' n etta gen erata/assorbita dall'attivita' operativa
B. Attività di in vestim en to
2. Liqu idità assorbita da:
Acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Acquisti di attività materiali
Acquisti di attività immateriali
Acquisti di rami di azienda
Liqu idità n etta gen erata/assorbita dall'attività di in vestim en to
C . Attività di provvista
Emissioni / acquisti di azioni proprie
Distribuzione dividendi e altre finalità
Liqu idità n etta gen erata/assorbita dall'attività di provvista
Liqu idità n etta gen erata/assorbita n ell'esercizio
2012
2011
13.568.591
9.100.839
48.517.099
23.189.845
(37.746.870)
(18.193.103)
2.511.177
11.105.275
25.088.965
21.971.362
(15.111.349)
(15.068.997)
(14.492.320)
(13.545.658)
6.466.040
3.807.713
(1.664.151)
(4.165.598)
(966.281.426) (237.451.055)
(211.133.852)
1.363.375
(505.831.312)
(234.698.986)
(187.591.118)
9.033.225
36.257.959
3.951.998
(97.983.103)
(17.100.667)
947.585.543
284.616.880
620.448
(2.286.704)
44.242.039
97.522.952
874.308.975
143.661.538
10.615.648
13.941.635
17.798.433
31.777.460
(5.127.292)
56.266.664
(17.861.829)
(17.079.756)
(520.432)
(244.796)
(16.845)
(17.861.829)
(54.281.306)
(53.171.082)
(773.190)
(114.272)
(222.762)
(54.281.306)
23.000.000
23.000.000
(2.000.000)
(2.000.000)
10.879
(14.642)
101.870
10.879
112.749
116.512
(14.642)
101.870
Ricon ciliazion e
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
Liquidità totale netta/generata assorbita nell'esercizio
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
52
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
Capitale
a) Azioni ordinarie
b) Altre azioni
Sovrapprezzi di emissione
Riserve
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
a) Disponibili per la vendita
b) Copertura flussi finanziari
c) Altre
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (perdita d'esercizio)
Patrimonio netto
12.500.000
12.500.000
10.269.673
10.269.673
(1.609.010)
Variazioni dell'esercizio
Stock option
Derivati su proprie
azioni
Variazione strumenti di
capitale
Distribuzione
straordinaria dividendi
Acquisto azioni proprie
Emissioni nuove azioni
Variazioni riserve
Operazioni sul Patrimonio Netto
23.000.000
35.500.000
11.175.524
21.445.197
(1.609.010)
11.175.524
32.336.187
11.175.524
32.336.187
Patrimonio netto al 31.12.2012
Dividendi e altre destinazioni
Riserve
Esistenze al 1.1.2012
Modifica saldi apertura
Esistenze al 31.12.2011
Allocazione risultato
esercizio precedente
Redditività complessiva esercizio 2012
Euro
1.108.340
(11.175.524)
7.656.951
8.765.291
23.000.000
(500.670)
7.656.951
64.101.478
12.500.000
12.500.000
6.502.999
6.502.999
(570.106)
5.766.674
24.199.567
Patrimonio netto al 31.12.2011
Stock option
Distribuzione
straordinaria dividendi
Variazione strumenti di
capitale
Derivati su proprie
azioni
Acquisto azioni proprie
Emissioni nuove azioni
12.500.000
3.766.674
10.269.673
(570.106)
5.766.674
24.199.567
Operazioni sul Patrimonio Netto
Variazioni riserve
Dividendi e altre destinazioni
Riserve
Esistenze al 1.1.2011
Modifica saldi apertura
Esistenze al 31.12.2010
Capitale
a) Azioni ordinarie
b) Altre azioni
Sovrapprezzi di emissione
Riserve
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
a) Disponibili per la vendita
b) Copertura flussi finanziari
c) Altre
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (perdita d'esercizio)
Patrimonio netto
Variazioni dell'esercizio
Redditività complessiva esercizio 2011
Euro
Allocazione risultato
esercizio precedente
(1.038.904)
(3.766.674)
(2.000.000)
(2.000.000)
11.175.524
10.136.620
(1.609.010)
11.175.524
32.336.187
Nota Integrativa
Indice
PREMESSA PARTE C. INFORMAZIONI SUL CONTO
ECONOMICO PARTE A. POLITICHE CONTABILI A.1 PARTE GENERALE A.2 PARTE RELATIVA ALLE
A.3 PRINCIPALI VOCI DI
BILANCIO INFORMATIVA SUL FAIR
PARTE D. REDDITIVITÀ COMPLESSIVA PARTE E. INFORMAZIONI SUI RISCHI E
SULLE RELATIVE POLITICHE DI
COPERTURA VALUE PARTE B. INFORMAZIONI SULLO STATO
PATRIMONIALE A. ATTIVO B. PASSIVO PARTE F. INFORMAZIONI SUL
PATRIMONIO PARTE H. OPERAZIONI CON PARTI
CORRELATE 58
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
PREMESSA
La presente nota integrativa è composta, in conformità alla circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 (1°
aggiornamento del 18 novembre 2009) della Banca d’Italia, dalle seguenti parti, ciascuna delle quali
illustra un singolo aspetto della gestione aziendale:

Parte A: Politiche Contabili

Parte B: Informazioni sullo Stato Patrimoniale

Parte C: Informazioni sul Conto Economico

Parte D: Redditività complessiva

Parte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Parte F: Informazioni sul patrimonio

Parte H: Operazioni con parti correlate.
Non sono presenti, in quanto la banca non è tenuta alla loro presentazione, le seguenti parti:

Parte G: Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

Parte I: Accordi di pagamento basati su propri strumenti finanziari, in quanto la banca non ha
effettuato accordi di questo tipo

Parte L: Informativa di settore, in quanto obbligatoria solo per gli intermediari quotati
59
NOTA INTEGRATIVA
PARTE A.
A.1
POLITICHE CONTABILI
PARTE GENERALE
SEZIONE 1
DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
Il bilancio della banca relativo all’esercizio 2012, in conformità al D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, è
redatto secondo gli International Financial Reporting Standard e gli International Accounting Standard
(nel seguito “IFRS”, “IAS”) emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) ed omologati
dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento Comunitario n.
1606 del 19 luglio 2002, nonché secondo gli schemi e le regole di compilazione contenuti nella
Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento del 18 novembre 2009).
Nel corso dell’esercizio lo IASB ha apportato modifiche ad alcuni principi IAS\IFRS precedentemente
emanati, e ha pubblicato nuovi principi contabili internazionali. Nessuno di questi aggiornamenti è
stato utilizzato ai fini della predisposizione del bilancio poiché non è intervenuta l’omologazione della
Commissione Europea.
SEZIONE 2
PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE
Il bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della Redditività
Complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalla
Nota Integrativa. Inoltre, è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull’andamento della
gestione.
I prospetti contabili sono stati predisposti secondo i Principi contabili emanati dallo IASB (inclusi i
documenti interpretativi SIC e IFRIC) e omologati dalla Commissione Europea ai sensi del
Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 e gli schemi e regole di compilazione contenuti
nella Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento del 18 novembre
2009).
Inoltre, a livello interpretativo e di supporto applicativo, sono stati utilizzati i seguenti documenti,
seppure non omologati dalla Commissione Europea:



Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements dell'International
Accounting Standards Board (emanato dallo IASB nel 2001);
Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti
predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati;
Documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo
italiano di contabilità (OIC) e dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI).
I prospetti contabili sono redatti in unità di euro, la Nota Integrativa in migliaia di euro.
Il bilancio è stato predisposto nel presupposto della continuità aziendale della banca e nel rispetto dei
requisiti patrimoniali di vigilanza.
Il presente bilancio di esercizio è sottoposto a revisione legale ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 39/2010
a cura della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.
60
SEZIONE 3
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
Si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Gestione.
SEZIONE 4
ALTRI ASPETTI
Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d'esercizio
La redazione del bilancio d'esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono
determinare effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché
sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L'elaborazione di tali
stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate
anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la
rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di
esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori
iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle
valutazioni soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da
parte della direzione aziendale sono:
 l'utilizzo di modelli valutativi per la quantificazione e la rilevazione delle perdite per riduzione
di valore dei crediti problematici e, in genere, delle altre attività finanziarie esposte in bilancio;
 la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
 le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.
La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli
informativi necessari all'individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate
nella redazione del bilancio d'esercizio. Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la
composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa,
invece, rinvio alle specifiche sezioni di nota integrativa.
Roneata Banca d’Italia
Nel corso del 2012 la Banca d’Italia ha diffuso alcune Note Tecniche allo scopo di dare risposta alle
richieste di chiarimenti pervenutegli in materia di bilancio e Segnalazioni di Vigilanza. Le note diffuse
non hanno comportato l’introduzione di modifiche rilevanti nelle modalità di predisposizione
dell’informativa finanziaria, sia perché la prassi operativa della banca era già sostanzialmente
allineata ai comportamenti suggeriti, sia perché talune delle indicazioni sono riferibili a fattispecie che
non interessano l’operatività della banca. Ove opportuno saranno poste in essere le iniziative
necessarie per rendere conformi i comportamenti alle indicazioni ricevute, in particolare con
riferimento alle richieste di integrazioni di disclosure nell’ambito dell’informativa finanziaria. In
particolare la Roneata del 15 gennaio 2013 sottolinea l’importanza della trasparenza informativa sulle
operazioni di cessione degli strumenti finanziari.
Legge 214/2011 - modifiche alla disciplina delle imposte anticipate delle svalutazione crediti verso
clientela iscritte in bilancio
L’art. 2 commi da 55 a 58 del D.L. 225/2010, come modificato dall’art. 9 dl D.L. 201/2011 convertito con
la Legge n. 214 del 22 dicembre 2011 è intervenuto sulla disciplina fiscale applicabile alle attività per
imposte anticipate iscritte in bilancio, relative a svalutazioni di crediti, al valore dell’avviamento e delle
altre attività immateriali (di seguito, Deferred Tax Assets o DTA). In particolare la norma citata prevede
la trasformazione in crediti d’imposta delle predette attività per imposte anticipate al verificarsi di
alcune ipotesi individuate dalla stessa norma nei casi di perdita civilistica, perdita fiscale, liquidazione
volontaria o assoggettamento ad altre procedure concorsuali o di gestione delle crisi. Le modifiche
alla disciplina fiscale non determinano alcuna variazione nella classificazione contabile delle DTA,
perciò le stesse devono continuare a figurare nell’attivo del bilancio tra le attività per imposte
NOTA INTEGRATIVA
61
anticipate. Per effetto delle predette modifiche si rende invece certo il recupero delle DTA, ai fini del
c.d. “probability test” previsto dallo IAS 12, rendendolo, di fatto, automaticamente soddisfatto;
viceversa non ne modifica la genesi (che ha effetto sulla classificazione contabile). Il documento
pubblicato congiuntamente da Banca d’Italia/CONSOB/Isvap n. 5 del 15 maggio 2012 relativo al
“Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla Legge 214/2011” richiede, per ragioni
di trasparenza informativa sul fenomeno, che nella nota integrativa dei bilanci siano illustrate le
caratteristiche delle DTA e la loro dinamica nell’esercizio (con indicazione separata del credito
d’imposta a copertura di perdite d’esercizio o per perdite fiscali). Infine, il credito d’imposta che si
manifesta per effetto della trasformazione delle DTA deve essere trattato, per la parte eventualmente
non compensata, come attività fiscale corrente.
62
A.2
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA
Sono attività finanziarie non derivate designate come disponibili per la vendita e non classificate come
crediti, attività finanziarie detenute fino a scadenza, attività finanziarie di negoziazione o valutate al fair
value. In particolare rientrano in questa categoria, oltre ai titoli di debito che non sono oggetto di
attività di trading e non sono classificati negli altri portafogli sopra citati, le interessenze azionarie non
gestite con finalità di negoziazione o non qualificabili come di controllo, collegamento e controllo
congiunto.
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di regolamento.
All’atto della rilevazione iniziale sono misurate al fair value, rappresentato generalmente dal
corrispettivo pagato per l’esecuzione della transazione, comprensivo dei costi di transazione
direttamente attribuibili all’acquisizione. Nel caso in cui l’iscrizione avvenisse a seguito di
riclassificazione da altri portafogli, il valore di iscrizione sarebbe rappresentato dal fair value al
momento del trasferimento. I titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in
maniera attendibile, sono mantenuti al costo.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere
valutate al fair value, ad eccezione degli investimenti in strumenti di capitale non quotati in mercati
attivi ed il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile, che sono mantenuti al costo
e svalutati nell’eventualità in cui siano riscontrate perdite di valore durevoli, rilevando:
 a conto economico, gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che
tiene conto dell’ammortamento sia dei costi di transazione sia del differenziale tra il costo e il
valore di rimborso;
 a patrimonio netto in una specifica riserva i proventi e gli oneri derivanti dalla variazione del
fair value.
Il fair value è definito dal principio IAS 39 come “il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere
scambiata o una passività estinta in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti”. Il fair
value degli investimenti quotati in mercati attivi è determinato con riferimento alle quotazioni di
mercato rilevati alla data di riferimento del bilancio. In assenza di un mercato attivo, sono utilizzati
metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti
e che sono fondati su dati rilevabili sul mercato, come per esempio i metodi basati sulla valutazione di
strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche.
Ad ogni chiusura di bilancio le attività vengono sottoposte a verifica dell’esistenza di obiettive evidenze
di riduzione di valore (impairment test). Qualora, in un periodo successivo, i motivi che hanno
determinato la rilevazione della perdita di valore siano stati rimossi, vengono effettuate corrispondenti
riprese di valore. L’ammontare della ripresa non eccede in ogni caso il costo ammortizzato che lo
strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i
rischi e i benefici ad essa connessi. I titoli consegnati nell’ambito di un’operazione che
contrattualmente ne prevede il riacquisto non vengono cancellati dal bilancio.
ATTIVITÀ DETENUTE FINO ALLA SCADENZA
Sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che si ha
oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza.
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie detenute fino alla scadenza avviene alla data di
regolamento. All’atto della rilevazione iniziale sono misurate al fair value, rappresentato
NOTA INTEGRATIVA
63
generalmente dal corrispettivo pagato per l’esecuzione della transazione, comprensivo dei costi di
transazione direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché
non ancora regolati).
Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione dalle attività disponibili per la
vendita, il fair value dell’attività alla data di riclassificazione viene assunto come nuovo costo
ammortizzato dell’attività stessa.
Successivamente tali attività sono valutate al costo ammortizzato, rilevato secondo il criterio
dell’interesse effettivo. Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è imputato a conto
economico nella voce “10 - Interessi attivi e proventi assimilati”. Gli utili e le perdite sono rilevati nel
conto economico alla voce 100.c) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto” quando tali attività sono
eliminate.
Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione durevole di valore,
l’importo della perdita è misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale
dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di interesse effettivo originario
dell’attività finanziaria. Il valore contabile dell’attività viene conseguentemente ridotto e l’importo della
perdita è rilevato a conto economico alla voce “130.c”) Rettifiche/Riprese di valore nette per
deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la
diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento che si è verificato dopo la sua
rilevazione (quale un miglioramento nella solvibilità del debitore), la perdita per riduzione di valore
precedentemente rilevata viene eliminata. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore
contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la
perdita non fosse stata rilevata. L’importo del ripristino è rilevato alla medesima voce di conto
economico.
Qualora nel corso dell’esercizio venisse venduto o riclassificato, prima della scadenza, un importo non
irrilevante di tali investimenti, le rimanenti attività finanziarie detenute fino a scadenza verrebbero
riclassificate come disponibili per la vendita e l’uso del portafoglio in questione sarebbe precluso per i
successivi due esercizi, a meno che le vendite o riclassificazioni:
 siano così prossime alla scadenza o alla data dell’opzione dell’attività finanziaria, che le
oscillazioni del tasso di interesse di mercato non avrebbero un effetto significativo sul fair
value dell’attività stessa;
 si siano verificate dopo l’incasso sostanzialmente di tutto il capitale originario dell’attività
finanziaria attraverso pagamenti ordinari programmati o anticipati; o
 siano attribuibili a un evento isolato non controllabile, che non sia ricorrente e non si possa
pertanto ragionevolmente prevedere.
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente
tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
CREDITI
I crediti comprendono le attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili che non
sono quotate in un mercato attivo e che non sono classificate, sin dall'acquisizione, tra le attività
finanziarie disponibili per la vendita o tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.
La prima iscrizione di un credito a medio e lungo termine avviene alla data di erogazione, sulla base
del fair value dello strumento finanziario, che è pari all’ammontare erogato, comprensivo dei proventi
e oneri direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione,
ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche
64
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i
normali costi interni di amministrazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale, i crediti sono rilevati al costo ammortizzato, pari al valore di
prima iscrizione, diminuito dei rimborsi di capitale, delle rettifiche o riprese di valore e
dell’ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo.
Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca,
inclusi i pre-finanziamenti su operazioni di cessione del quinto dello stipendio, i quali sono iscritti al
costo, data la non rilevanza degli effetti dell'attualizzazione dei flussi di cassa.
Ad ogni data di bilancio viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un
gruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale circostanza ricorre quando è
prevedibile che la banca non sia in grado di riscuotere l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni
contrattuali originarie.
Dapprima si valuta la necessità di rettificare individualmente le esposizioni deteriorate (crediti non
performing), classificate nelle diverse categorie di rischio in base alla normativa emanata dalla Banca
d’Italia. In dettaglio:
 sofferenze: i crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente
equiparabili sono valutati analiticamente;
 esposizioni incagliate: i crediti verso soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà
che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo sono valutati
collettivamente su base storico-statistica;
 esposizioni scadute: le esposizioni verso soggetti non classificati nelle precedenti categorie di
rischio, che alla data di chiusura del periodo presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre
180 giorni, sono valutate collettivamente su base storico-statistica;
 esposizioni "in bonis": i crediti verso soggetti che non presentano, allo stato attuale, specifici
rischi di insolvenza, sono valutate collettivamente su base storico-statistica.
Le rettifiche di valore determinate analiticamente e collettivamente sono imputate nel conto
economico.
Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengono
meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica, purché tale valutazione sia oggettivamente
collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è
iscritta nel conto economico e non può, in ogni caso, superare il costo ammortizzato che il credito
avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
Al momento dell'erogazione i crediti con scadenze a medio e lungo termine sono iscritti in bilancio
includendo nel valore di carico i costi/proventi accessori di diretta imputazione e vengono valutati al
costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Il valore di presumibile realizzo del portafoglio crediti è determinato considerando sia la specifica
situazione di solvibilità dei debitori che presentino difficoltà nei pagamenti, sia la stima del tasso di
recupero e del ritardo medio storicamente accertato dalla banca su posizioni similari.
Per la classificazione delle esposizioni deteriorate (sofferenze, incagli, esposizioni ristrutturate ed
esposizioni scadute) la banca fa riferimento alla normativa emanata in materia dalla Banca d'Italia,
integrata con disposizioni interne, che fissano criteri e regole per il passaggio dei crediti nell'ambito
delle distinte categorie di rischio. La classificazione fra le esposizioni deteriorate viene effettuata dalle
funzioni centrali deputate al controllo e riscontro dei crediti.
La determinazione del valore di presumibile realizzo delle esposizioni deteriorate assume come
NOTA INTEGRATIVA
65
riferimento il valore attuale (Net Present Value) dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi
delle esposizioni.
Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati
dall'individuazione degli incassi stimati (flussi finanziari attesi), delle relative scadenze e del tasso di
attualizzazione da applicare. Per gli incassi stimati e le relative scadenze dei piani di rientro delle
esposizioni deteriorate si fa riferimento alle ipotesi desunte da serie storico-statistiche interne e studi
di settore.
In ordine al tasso di attualizzazione degli incassi stimati nei piani di rientro delle esposizioni
deteriorate, la banca utilizza i tassi contrattuali originari.
Le svalutazioni, analitiche e collettive, sono rilevate mediante una "rettifica di valore", in diminuzione
del valore iscritto nell'attivo dello stato patrimoniale, sulla base dei criteri sopra esposti e sono
ripristinate mediante "riprese di valore" imputate alla voce di conto economico riferita alle rettifiche di
valore nette su crediti, quando vengono meno i motivi che le hanno originate oppure si verificano
recuperi superiori alle svalutazioni originariamente iscritte.
In considerazione della metodologia utilizzata per la determinazione del presumibile valore di realizzo
delle esposizioni deteriorate, il semplice decorso del tempo, con il conseguente avvicinamento alle
scadenze previste per il recupero, implica un’automatica riduzione degli oneri finanziari impliciti
precedentemente imputati in riduzione dei crediti.
I crediti vengono cancellati dalle attività in bilancio allorché il diritto a ricevere i flussi di cassa è
estinto, quando la cessione ha comportato il trasferimento in maniera sostanziale di tutti i rischi e
benefici connessi ai crediti stessi o nel caso in cui il credito è considerato definitivamente
irrecuperabile, dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state completate. Qualora
invece siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere
iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata
effettivamente trasferita, registrando una passività a fronte del corrispettivo ricevuto dall’acquirente.
In presenza di operazioni di cartolarizzazione con le quali sono ceduti crediti a società veicolo ed in cui,
anche in presenza del formale trasferimento della titolarità giuridica dei crediti, viene mantenuto il
controllo sui flussi finanziari derivanti dagli stessi e la sostanzialità dei rischi e benefici, non si
procede alla cancellazione dei crediti oggetto dell’operazione (continuing involvement). Per tale motivo
nel bilancio al 31 dicembre 2012 la voce “Crediti verso clientela” accoglie il valore degli attivi ceduti
alla società veicolo IBL CQS S.r.l. nel corso dell’esercizio.
I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione di pronti contro termine che contrattualmente prevede la
successiva vendita ed i titoli consegnati nell'ambito di un'operazione che contrattualmente prevede il
successivo riacquisto, non vengono rispettivamente registrati o cancellati dal bilancio. Di conseguenza
nel caso di titoli acquistati con accordo di rivendita l'importo pagato viene registrato in bilancio come
credito verso clientela o banche; nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto la passività è
registrata nei debiti verso clientela o banche.
ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE
Al 31 dicembre 2012 la banca non detiene alcuna attività classificata in tale categoria e, pertanto, non
sussistono nello Stato Patrimoniale attività finanziarie che secondo lo IAS 39 debbano essere rilevate
con l’imputazione dell’effetto della valutazione a conto economico.
OPERAZIONI DI COPERTURA
Le operazioni di copertura sono poste in essere al fine di neutralizzare gli effetti di perdite potenziali
rilevabili su uno strumento finanziario o un gruppo di strumenti finanziari (macrohedging) attribuibili
ad un determinato rischio che possono avere un effetto sul conto economico.
66
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
Nel momento in cui l’operazione è posta in essere la relazione di copertura è documentata
formalmente attraverso la definizione degli obiettivi e strategie di risk management sulla base delle
quali la copertura è stata realizzata, l’identificazione dello strumento di copertura, dell’oggetto della
copertura, della natura del rischio coperto e della modalità con la quale si intende valutare l’efficacia
della relazione di copertura.
Le tipologie di coperture previste dallo IAS 39 sono le seguenti:
 copertura di fair value (fair value hedge), che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla
variazione di fair value di una posta di bilancio attribuibile ad un particolare rischio;
 copertura di flussi finanziari (cash flow hedge), che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione a
variazione dei flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste di bilancio.
La banca ha utilizzato solo la prima tipologia di copertura.
Gli strumenti finanziari derivati di copertura sono inizialmente iscritti al fair value.
L’operazione è considerata di copertura se esiste una documentazione formalizzata della relazione tra
lo strumento di copertura e i rischi coperti che rilevi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per
effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificare l’efficacia della copertura.
Inoltre deve essere testato che la copertura sia efficace nel momento in cui ha inizio e,
prospetticamente, durante tutta la vita della stessa.
L’efficacia di copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento coperto o
dei relativi flussi finanziari attesi risultano compensati da quelle dello strumento di copertura.
Pertanto l’efficacia è misurata dal confronto delle suddette variazioni. La copertura si assume
altamente efficace quando le variazioni attese ed effettive del fair value o dei flussi di cassa dello
strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dell’elemento
coperto, nei limiti stabiliti dall’intervallo 80-125%.
La valutazione dell’efficacia è effettuata utilizzando:
 test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto
dimostrano l’attesa della sua efficacia;
 test retrospettivi, che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo cui
si riferiscono.
Se le verifiche non confermano che la copertura è altamente efficace, la contabilizzazione delle
operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli
strumenti di negoziazione e lo strumento finanziario oggetto di copertura ritorna ad essere valutato
secondo il criterio della classe di appartenenza originaria.
La relazione di copertura cessa quando il derivato scade oppure, viene venduto, ovvero quando esso
viene esercitato o l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato. Essa cessa anche quando la
copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura sopra detti.
I derivati di copertura sono cancellati quando il diritto a ricevere i flussi di cassa dell’attività o passività
è scaduto, o laddove il derivato venga ceduto, ovvero quando vengono meno le condizioni per
continuare a contabilizzare lo strumento finanziario fra i derivati di copertura.
Nel caso di fair value hedge la variazione di fair value dell’elemento coperto, riconducibile al rischio
coperto, è registrato nel conto economico, al pari del cambiamento del fair value dello strumento
derivato; l’eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, determina di
conseguenza l’effetto economico netto.
Se l’elemento coperto è venduto o rimborsato, la quota di fair value non ancora ammortizzata è
riconosciuta immediatamente a conto economico.
NOTA INTEGRATIVA
67
PARTECIPAZIONI
La voce include le interessenze detenute in società controllate.
Sono considerate controllate le imprese nelle quali la Capogruppo, direttamente o indirettamente,
possiede più della metà dei diritti di voto o quando pur con una quota di diritti di voto inferiore la ha il
potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di determinare le politiche
finanziarie ed operative della stessa.
Le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le
interessenze partecipative sono contabilizzate al costo, comprensivo dei costi o proventi direttamente
attribuibili alla transazione.
Le partecipazioni sono valutate al costo, eventualmente rettificato per perdite di valore. Se esistono
evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del
valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari
futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento.
Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto
economico.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi
successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con
imputazione a conto economico.
Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati
dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi
e benefici ad essa connessi.
ATTIVITÀ MATERIALI
In linea generale, le attività materiali includono:
 immobili strumentali
 impianti tecnici
 mobili, macchine e attrezzature.
Si definiscono immobili strumentali gli immobili posseduti dalla banca (proprietaria) utilizzati nella
produzione e fornitura di servizi o per fini amministrativi, con una vita utile superiore all'esercizio.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, che comprende i costi accessori direttamente
imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene.
Le spese successive all'acquisto incrementano il valore contabile del bene o vengono rilevate come
attività separate solo quando determinano un incremento dei benefici economici futuri derivanti
dall'utilizzo degli investimenti. Le altre spese sostenute successivamente all'acquisto sono rilevate nel
conto economico dell'esercizio nel quale sono state sostenute.
Le attività materiali sono iscritte in bilancio al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di
valore; hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono soggette ad ammortamento a quote costanti in
relazione alle loro residue possibilità di utilizzazione.
La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a
verifica; in caso di rettifica delle stime iniziali, viene conseguentemente modificata anche la relativa
quota di ammortamento.
Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o
quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici
68
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
economici futuri.
ATTIVITÀ IMMATERIALI
Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica, possedute
per essere utilizzate in un periodo pluriennale. Esse sono costituite dall’avviamento delle filiali
acquisite dalla controllata IBL Family scorporato dal prezzo di acquisto della partecipazione a seguito
del trasferimento delle filiali, dall’avviamento relativo alle filiali acquisite come ramo d’azienda dalla
controllata IBL Family e dal software acquisito da terzi.
Le attività immateriali originate da software acquisito da terzi sono ammortizzate in quote costanti a
decorrere dall'ultimazione ed entrata in funzione delle applicazioni in base alla relativa vita utile
stimata. Qualora il valore recuperabile di tali attività risulti inferiore al valore di carico in bilancio, la
differenza è iscritta nel conto economico.
L’avviamento non è ammortizzato, ma sottoposto periodicamente a verifica di eventuali perdite
durevoli di valore. A tal fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire
l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza
tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il
bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici
futuri.
FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA
Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate
come costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di
rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto il saldo
della fiscalità corrente e differita relativa al reddito dell'esercizio.
Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono le posizioni fiscali della banca nei confronti delle
amministrazioni fiscali, a titolo di imposte sui redditi. In particolare, tali poste accolgono le passività
fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario
dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti
rappresentate dagli acconti e dagli altri crediti d'imposta per ritenute d'acconto subite o altri crediti
d'imposta di esercizi precedenti per i quali la banca ha richiesto il rimborso alle autorità fiscali
competenti. In particolare, avendo la banca aderito al consolidato fiscale con le altre società del
Gruppo, la fiscalità corrente IRES è determinata sulla base delle norme che lo disciplinano.
Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili, sono iscritte in bilancio
nella misura in cui è probabile il loro recupero, sulla base della capacità della banca di generare con
continuità redditi imponibili nei futuri esercizi.
Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con riferimento a tutte le differenze
temporanee imponibili, con la sola eccezione delle riserve in sospensione d’imposta, in quanto la
consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente di ritenere che non
saranno effettuate operazioni che ne comportino la tassazione.
Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e
senza compensazioni. La fiscalità differita viene calcolata applicando le aliquote di imposizione
stabilite dalle disposizioni di legge in vigore alle differenze temporanee tassabili, per cui esiste la
probabilità di un effettivo sostenimento di imposte ed alle differenze temporanee deducibili, per cui
esiste una ragionevole certezza di recupero.
Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite sono sistematicamente valutate per
NOTA INTEGRATIVA
69
tener conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote fiscali, sia di eventuali
diverse situazione oggettive della società.
Qualora le Attività e Passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il conto
economico, la contropartita è rappresentata dalle imposte sul reddito. Nei casi in cui le imposte
anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto
senza influenzare il conto economico (quali le rettifiche di prima applicazione degli IAS), le stesse
vengono iscritte in contropartita del patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando
previsto (es. riserve di valutazione).
FONDI PER RISCHI ED ONERI
I Fondi per rischi ed oneri sono passività di ammontare o scadenza incerti che sono rilevate in bilancio
se:
 la banca ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) per effetto di un evento passato;
 è probabile l'esborso di risorse finanziarie per l'adempimento dell'obbligazione;
 è possibile effettuare una stima attendibile del probabile esborso futuro.
Tra gli "altri fondi" sono inclusi gli stanziamenti appostati per la costituzione della riserva necessaria
per l'erogazione dei premi di anzianità ai dipendenti, prevista al compimento del venticinquesimo e
trentesimo anno di servizio. Tali stanziamenti sono stati determinati sulla base della perizia di un
attuario indipendente adottando le metodologie previste dallo IAS 19.
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
In applicazione dello IAS 19 il Trattamento di fine rapporto del personale fino al 31 dicembre 2006 è
stato considerato come un “beneficio successivo alla fine del rapporto di lavoro” e classificato come
“piano a benefici definiti”. Di conseguenza è stato iscritto in bilancio in base ad una stima effettuata
con tecniche attuariali dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività
lavorativa prestata nell'esercizio corrente e in quelli precedenti e l'attualizzazione di tali prestazioni al
fine di determinare il valore attuale degli impegni della banca.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al D. Lgs. n. 252 del 5 dicembre 2005, le
quote di Trattamento di fine rapporto maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono in azienda, mentre
le quote maturande a partire dal 1 gennaio 2007 sono destinate, a scelta del dipendente, a forme di
previdenza complementare ovvero a restare in azienda, la quale provvede a trasferirle al fondo gestito
dall’Inps (cosiddetto Fondo di Tesoreria Inps).
L’entrata in vigore della suddetta riforma ha comportato una modifica del trattamento contabile del
fondo, in particolare:
 le quote di Trattamento di fine rapporto maturate al 31 dicembre 2006 si configurano come un
“piano a benefici definiti” poiché è la banca che è obbligata a corrispondere al dipendente
l’importo determinato ai sensi dell’art. 2120 del Codice Civile. Rispetto alla situazione ante
riforma le ipotesi attuariali del modello per la valorizzazione della passività prevedono le
ipotesi di incremento previste dal Codice Civile e non quelle stimate dall’attuario.
 La determinazione del valore attuale degli impegni della banca è stata effettuata da un
attuario esterno con il "metodo dell'unità di credito proiettata" (Projected Unit Credit Method).
Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici
maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una
unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base
delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di
norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di
riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per
la liquidazione del beneficio. A seguito della riforma la passività connessa al Trattamento di
fine rapporto maturato è stata attuarialmente valutata senza applicazione del pro-rata del
servizio prestato, in quanto la prestazione da valutare può considerarsi interamente maturata;
70
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca

le quote di Trattamento di fine rapporto maturande dal 1 gennaio 2007 e versate al Fondo di
Tesoreria Inps o a forme di previdenza complementare si configurano come “piani a
contribuzione definita”. L’importo delle quote è quindi determinato sulla base dei contributi
dovuti, senza l’applicazione di metodologie di calcolo attuariale.
DEBITI E TITOLI IN CIRCOLAZIONE
I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela accolgono tutte le forme tecniche di provvista
interbancaria e con clientela (depositi, conti correnti, finanziamenti, prestiti obbligazionari).
L'iscrizione iniziale in bilancio dei debiti e titoli in circolazione è effettuata in misura pari al fair value
delle passività, normalmente coincidente con le somme raccolte o con il prezzo di emissione dei titoli,
incrementati degli oneri/proventi direttamente imputabili alle passività.
I Debiti ed i Titoli in circolazione sono valutati al costo ammortizzato con il metodo del tasso di
interesse effettivo, ad eccezione delle poste a vista e a breve termine iscritte al costo.
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte.
Le passività subordinate sono rilevate in questa sezione nella voce corrispondente alla forma tecnica
utilizzata.
PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE
La società non detiene, né ha detenuto nel corso dell’esercizio, passività finanziarie di negoziazione.
PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE
La società non detiene, né ha detenuto nel corso dell’esercizio, passività finanziarie valutate al fair
value.
OPERAZIONI IN VALUTA
La società non detiene attività e passività denominate in divisa estera o ad essa indicizzate, né ha
compiuto alcuna operazione "fuori bilancio" su valute estere.
ALTRE INFORMAZIONI
Ratei e Risconti
I ratei ed i risconti, che misurano oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e
passività, sono iscritti in bilancio, ove possibile, ad integrazione delle attività e passività a cui si
riferiscono.
Spese per migliorie su beni di terzi
I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà sono capitalizzati in considerazione del fatto che
per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi
benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra le Altre attività come previsto dalle Istruzioni
della Banca d’Italia, sono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di
affitto.
Costi e ricavi
Gli interessi, le commissioni attive e passive nonché tutti gli altri costi e ricavi sono rilevati ed esposti
in bilancio secondo il principio della competenza temporale con la correlativa rilevazione dei ratei e
risconti attivi e passivi.
Tra i costi ed i ricavi dell’esercizio sono inclusi, in applicazione del c.d. continuing involvement, i
componenti positivi e negativi di reddito relativi al patrimonio separato della società veicolo IBL CQS
Srl.
71
NOTA INTEGRATIVA
INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
A.3
La Circolare di Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento del 18 novembre 2009),
recependo le modifiche introdotte all’IFRS 7, prescrive che “le valutazioni al fair value sono
classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle
valutazioni.
I tre livelli del fair value sono così individuati:
 Livello 1: quotazioni rilevate su un mercato attivo;
 Livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1, ma osservabili direttamente o
indirettamente dal mercato;
 Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
La banca ha effettuato la classificazione delle sue attività e passività finanziarie nei diversi livelli di fair
value sulla base dei seguenti principi:
 Livello 1 di fair value: la valutazione è effettuata al prezzo di mercato dello stesso strumento
finanziario oggetto di valutazione, ottenuto sulla base di quotazioni espresse da un mercato attivo;
 Livello 2 di fair value: la valutazione non è basata su quotazioni espresse da un mercato attivo
relativamente allo stesso strumento finanziario oggetto di valutazione, ma su valutazioni
significative reperibili da infoproviders affidabili, ovvero su prezzi determinati utilizzando
un’opportuna metodologia di calcolo (modello di pricing) basata su parametri di mercato
osservabili. L’utilizzo di queste metodologie di calcolo consente di riprodurre le valutazioni di
strumenti finanziari non quotati su mercati attivi attraverso l’utilizzo di parametri di mercato, cioè
parametri il cui valore viene desunto da quotazioni di strumenti finanziari presenti su mercati attivi;
 Livello 3 di fair value: le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, mediante l’inclusione
di parametri discrezionali, il cui valore non può essere desunto da quotazioni di strumenti finanziari
presenti su mercati attivi, ma tali da influire in maniera determinante il prezzo della valutazione
finale. La non osservabilità diretta sul mercato di tutti i parametri comporta, di conseguenza, la
necessità di stime ed assunzioni da parte del valutatore.
A.3.1
TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI
La banca non ha effettuato nell'esercizio 2011 e in quelli precedenti alcun trasferimento di cui all'IFRS
7 par. 12 a, tra i portafogli degli strumenti finanziari. Si omette pertanto la compilazione delle relative
tabelle.
A.3.2
GERARCHIA DEL FAIR VALUE
A.3.2.1
PORTAFOGLI CONTABILI: RIPARTIZIONE PER LIVELLI DEL FAIR VALUE
migliaia di euro
L1
1.
2.
3.
4.
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Derivati di copertura
Totale
1.
2.
3.
Passività finanziarie detenute
per la negoziazione
Passività finanziarie valutate al fair value
Derivati di copertura
Totale
2012
L2
251.504
L3
L1
4
2011
L2
40.304
L3
70
67
251.504
4
40.304
67
34.070
18.489
34.070
18.489
70
72
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Nel corso dell’esercizio 2012 non sono stati effettuati trasferimenti delle attività finanziarie fra il livello
1 ed il livello 2.
A.3.2.2
VARIAZIONI ANNUE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE
(LIVELLO 3)
migliaia di euro
detenute
per la
negoz.e
1.
Attività finanziarie
valutate disponibili
al
per
fair value la vendita
Esisten ze in iziali
70
2.
Au m en ti
2.1 Acquisti
2.2 Profitti imputati a:
2.2.1 Conto Economico
- di cui: Plusvalenze
2.2.2 Patrimonio netto
2.3 Trasferimenti da altri livelli
2.4 Altre variazioni in aumento
4
4
3.
Dim in u zion i
3.1 Vendite
3.2 Rimborsi
3.3 Perdite imputate a:
3.3.1 Conto Economico
- di cui Minusvalenze
3.3.2 Patrimonio netto
3.4 Trasferimenti ad altri livelli
3.5 Altre variazioni in diminuzione
4.
Rimanenze finali
A.3.2.3
di
copertura
70
70
4
VARIAZIONI ANNUE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE
(LIVELLO 3)
Non sono presenti in bilancio, né lo erano nell’esercizio precedente, passività finanziarie valutate al
fair value.
73
NOTA INTEGRATIVA
PARTE B.
A.
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
SEZIONE 1
1.1
CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - VOCE 10
CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
2012
2011
a) cassa
b) depositi liberi presso banche centrali
112
1
101
1
Totale
113
102
SEZIONE 2
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE - VOCE 20
In bilancio non sono presenti attività finanziarie detenute per la negoziazione.
SEZIONE 3
ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL “FAIR VALUE” - VOCE 30
In bilancio non sono presenti attività finanziarie valutate al “fair value”.
SEZIONE 4
4.1
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - VOCE 40
ATTIVITÀ FINANZIARIE
MERECEOLOGICA
DISPONIBILI
PER
LA
VENDITA:
COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Voci/Valori
Livello 1
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
2.2 Valutati al costo
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
249.405
Totale
251.504
249.405
2.099
2.099
2012
2011
Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
40.304
4
40.304
0
0
4
4
70
70
40.304
70
74
4.2
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: COMPOSIZIONE PER
DEBITORI/EMITTENTI
migliaia di euro
Voci/Valori
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
2012
2011
249.405
249.405
40.304
40.304
2.103
2.099
4
70
0
70
4
70
251.508
40.374
3. Qu ote di O .I.C .R.
4. Fin an ziam en ti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
4.3
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA OGGETTO DI COPERTURA
SPECIFICA
migliaia di euro
Voci/Valori
2012
2011
1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di prezzo
c) rischio di cambio
d) rischio di credito
e) più rischi
2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) altro
249.405
249.405
18.742
18.742
Totale
249.405
18.742
Si tratta di Titoli di Stato italiano a tasso fisso oggetto di copertura dal rischio di tasso di interesse.
75
NOTA INTEGRATIVA
4.4
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: VARIAZIONI ANNUE
migliaia di euro
Titoli di
debito
A. Esisten ze in iziali
Titoli di
capitale
Quote di
O.I.C.R.
Finan.nti
Totale
40.304
70
40.374
B. Au m en ti
B1. Acquisti
B2. Variazioni positive di FV
B3. Riprese di valore
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
B4. Trasferimenti da altri portafogli
B5. Altre variazioni
496.612
490.233
1.870
2.103
2.010
93
498.715
492.243
1.963
C . Dim in u zion i
C1. Vendite
C2. Rimborsi
C3. Variazioni negative di FV
C4. Svalutazioni da deterioramento
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
C5. Trasferimenti ad altri portafogli
C6. Altre variazioni
287.511
287.255
25
146
4.509
4.509
70
70
287.581
287.325
25
146
2.103
251.508
85
D. Rimanenze finali
85
249.405
Nell’ambito della gestione della propria liquidità la banca ha investito anche quest’anno in titoli di
stato ed ha colto nel corso dell’esercizio alcune opportunità legate alle variazioni dello spread.
SEZIONE 5
5.1
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA — VOCE 50
ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA: COMPOSIZIONE
MERCEOLOGICA
migliaia di euro
VB
1. Titoli di debito
- strutturati
- altri
Totale 31/12/2012
FV
L1
L2
L3
VB
Totale 31/12/2011
FV
L1
L2
70.251
50.182
17.000
53.171
42.562
70.251
50.182
17.000
53.171
42.562
70.251
50.182
17.000
53.171
42.562
2. Fin an ziam en ti
Totale
Non sono presenti titoli strutturati.
L3
76
5.2
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA: DEBITORI/EMITTENTI
migliaia di euro
Tipologia operazioni/Valori
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2012
2011
70.251
53.250
53.171
53.171
17.001
0
2. Fin an ziam en ti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
5.3
70.251
53.171
ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA OGGETTO DI COPERTURA
SPECIFICA
Non sono presenti attività oggetto di copertura specifica.
5.4
ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA: VARIAZIONI ANNUE
migliaia di euro
Titoli di debito
Finanziamenti
Totale
A. Esisten ze in iziali
53.171
53.171
B. Au m en ti
B1. Acquisti
B2. Riprese di valore
B3. Trasferimenti da altri portafogli
B4. Altre variazioni
20.220
20.000
20.220
20.000
220
220
C . Dim in u zion i
C1. Vendite
C2. Rimborsi
C3. Rettifiche di valore
C4. Trasferimenti ad altri portafogli
C5. Altre variazioni
3.140
3.140
3.000
3.000
D. Rimanenze finali
Gli acquisti sono relativi ad obbligazioni bancarie.
140
70.251
70.251
77
NOTA INTEGRATIVA
SEZIONE 6
6.1
CREDITI VERSO BANCHE - VOCE 60
CREDITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA
migliaia di euro
Tipologia operazioni/Valori
2012
2011
A. C rediti verso ban ch e cen trali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
3. Pronti contro termine
4. Altri
B. C rediti verso ban ch e
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Altri finanziamenti:
3.1 Pronti contro termine attivi
3.2 Leasing finanziario
3.3 Altri
4. Titoli di debito:
4.1 Strutturati
4.2 Altri
Totale (valore di bilancio)
Totale (fair value)
255.063
248.620
6.231
212
103.730
61.028
24.770
17.932
212
17.932
255.063
255.063
103.730
103.730
La riserva obbligatoria, assolta in via indiretta, è contenuta nella sottovoce “depositi vincolati” ed
ammonta a 6,2 milioni di euro.
6.2
CREDITI VERSO BANCHE OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA
Non sono presenti a fine esercizio, né lo sono stati nel corso dello stesso e del precedente, crediti
verso banche oggetto di copertura specifica.
6.3
LEASING FINANZIARIO
La banca non ha posto in essere nel corso dell’esercizio e del precedente operazioni di leasing
finanziario.
78
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
SEZIONE 7
7.1
CREDITI VERSO CLIENTELA - VOCE 70
CREDITI VERSO CLIENTELA: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA
migliaia di euro
Tipologia Operazioni/Valori
1. Conti correnti
2. Pronti contro termine attivi
3. Mutui
4. Carte di credito, prestiti personali e
cessioni del quinto
5. Leasing finanziario
6. Factoring
7. Altri finanziamenti
8. Titoli di debito
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
Totale (valore di bilancio)
Totale (fair value)
Bonis
2012
Deteriorati
Acquistati
Altri
Bonis
2011
Deteriorati
Acquistati
Altri
1.631
168.981
30
1.086
0
25
856.740
28.931
538.392
8.583
3.383
200
3.785
114
1.030.735
1.030.735
29.161
29.161
543.263
543.263
8.722
8.722
L’operatività in pronti contro termine attivi rientra nell’ambito degli strumenti di gestione della
liquidità, le operazioni in essere a fine esercizio hanno come sottostante Titoli di Stato e sono giunte a
scadenza nei primi giorni del 2013.
La voce “carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto” comprende per circa 885,7 milioni di
euro prestiti per cessione del quinto dello stipendio/pensione e delegazione di pagamento.
Nella voce “altri finanziamenti” sono ricompresi principalmente:
 912 mila euro nei confronti di Consumo Finance SpA per il prezzo differito relativo a cessioni
pro-soluto di crediti per cessioni del quinto e prestiti con delega;
 123 mila euro nei confronti della Società Lavoro Finance Srl, come linea di liquidità connessa
all’operazione di cartolarizzazione dei propri crediti effettuata negli esercizi 2004 e 2005;
 49 mila euro a fronte di quote da incassare da clienti per operazioni di cessione del quinto e
prestiti con delega erogate per conto terzi dietro concessione di plafond;
 2,3 milioni di euro a fronte di anticipi erogati nei confronti della clientela su pratiche di
cessione del quinto e prestiti con delega non ancora perfezionate nell’iter di delibera.
79
NOTA INTEGRATIVA
7.2
CREDITI VERSO CLIENTELA: COMPOSIZIONE PER DEBITORI/EMITTENTI
migliaia di euro
2012
Tipologia Operazioni/Valori
Bonis
Deteriorati
Acquistati
Altri
Bonis
2011
Deteriorati
Acquistati
Altri
1. Titoli di debito
a) Governi
b) Altri enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
2. Fin an ziam en ti verso:
a) Governi
b) Altri enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
7.3
1.030.735
29.161
543.263
8.722
1.030.735
321
170.475
29.161
26
543.263
262
1.323
8.722
22
859.939
29.135
541.678
8.700
1.030.735
29.161
543.263
8.722
CREDITI VERSO CLIENTELA: ATTIVITÀ OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA
La banca non detiene in portafoglio a fine esercizio crediti verso clientela oggetto di copertura
specifica.
7.4
LEASING FINANZIARIO
La banca non ha in corso a fine esercizio, né ha stipulato, nel corso dello stesso né del precedente,
contratti di locazione finanziaria su beni immobili o mobili.
80
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
SEZIONE 8
8.1
DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 80
DERIVATI DI COPERTURA: COMPOSIZIONE PER TIPOLOGIA DI COPERTURA E PER
LIVELLI
migliaia di euro
L1
FV 2012
L2
L3
VN
2012
A) Derivati f in an ziari
1) Fair value
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
L1
FV 2011
L2
L3
VN
2011
67
67
4.000
4.000
67
4.000
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale
Legen da
VN = valore nominale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
A fine anno non risultano derivati con fair value positivo. Nel corso dell’esercizio è stato chiuso l’unico
derivato in essere alla fine dell’esercizio precedente.
8.2
DERIVATI DI COPERTURA: COMPOSIZIONE PER PORTAFOGLI COPERTI E PER
TIPOLOGIA DI COPERTURA (VALORE DI BILANCIO)
A fine anno non risultano derivati con fair value positivo.
SEZIONE 9
9.1
ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA
GENERICA — VOCE 90
ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ COPERTE: COMPOSIZIONE PER PORTAFOGLI
COPERTI
migliaia di euro
Adeguamento di valore delle attività coperte/Valori
1 . Adeguamento positiv o
1.1 di specifici portafogli:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
1.2 complessivo
2012
2011
32.040
32.040
32.040
17.886
17.886
17.886
32.040
17.886
2 . Adeguamento negativ o
2.1 di specifici portafogli:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
2.2 complessivo
Totale
81
NOTA INTEGRATIVA
9.2
ATTIVITÀ OGGETTO DI COPERTURA GENERICA DEL RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE
migliaia di euro
Attività coperte
2012
1. Crediti
2. Attività disponibili per la vendita
3. Portafoglio
Totale
2011
630.218
497.260
630.218
497.260
I crediti oggetto di copertura generica del tasso di interesse sono costituiti da prestiti per cessione del
quinto dello stipendio e della pensione e con delegazioni di pagamento.
SEZIONE 10
10.1
LE PARTECIPAZIONI - VOCE 100
PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE, CONTROLLATE IN MODO
CONGIUNTO O SOTTOPOSTE AD INFLUENZA NOTEVOLE: INFORMAZIONI SUI
RAPPORTI PARTECIPATIVI
Sede
Quota di
partecipazione
%
Disponibilità
voti %
Roma
Roma
100%
50%
100%
50%
Denominazioni
A. Im prese con trollate in via esclu siva
1. IBL Family SpA
2. IBL Partners SpA
B. Im prese con trollate in m odo con giu n to
C . Im prese sottoposte ad in f lu en za n otevole
10.2
PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE, CONTROLLATE IN MODO CONGIUNTO O
SOTTOPOSTE AD INFLUENZA NOTEVOLE: INFORMAZIONI CONTABILI
migliaia di euro
Denominazioni
Totale attivo
A. Im prese con trollate in via esclu siva
1. IBL Family SpA
2. IBL Partners SpA
Ricavi
totali
Utile
(Perdita)
Patrimonio Valore di
netto
bilancio
5.077
4.085
992
7.090
7.057
33
632
626
6
2.969
2.014
955
1.137
637
500
5.077
7.090
632
2.969
1.137
B. Im prese con trollate in m odo con giu n to
C . Im prese sottoposte ad in f lu en za n otevole
Totale
82
10.3
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
PARTECIPAZIONI: VARIAZIONI ANNUE
migliaia di euro
2012
A. Esistenze inizial i
2011
1.137
1.137
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Altre variazioni
D. R imanenze finali
E. R iv alutazioni total i
F. R ettifiche totali
SEZIONE 11
11.1
1.137
1.137
ATTIVITÀ MATERIALI - VOCE 110
ATTIVITÀ MATERIALI: COMPOSIZIONE DELLE ATTIVITÀ VALUTATE AL COSTO
migliaia di euro
Attività/Valori
2012
2011
A. Attività ad u so f u n zion ale
1.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
8.896
9.094
6.827
1.072
615
382
6.943
1.061
473
617
8.896
9.094
8.896
9.094
1.2 acqu isite in locazion e f in an ziaria
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale A
B. Attività deten u te a scopo di in vestim en to
2.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
2.2 acqu isite in locazion e f in an ziaria
a) terreni
b) fabbricati
Totale B
Totale (A + B)
83
NOTA INTEGRATIVA
11.2
ATTIVITÀ MATERIALI: COMPOSIZIONE DELLE ATTIVITÀ VALUTATE AL FAIR VALUE O
RIVALUTATE
In bilancio non sono presenti attività materiali valutate al fair value o rivalutate.
11.3
ATTIVITÀ MATERIALI AD USO FUNZIONALE: VARIAZIONI ANNUE
migliaia di euro
Terreni
A. Esisten ze in iziali lorde
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esisten ze in iziali n ette
Fabbricati
7.628
(685)
6.943
E. Valutazione al costo
11.4
217
212
351
120
136
133
704
465
5
192
39
3
192
47
(116)
(206)
(209)
(371)
(902)
(116)
(206)
(209)
(179)
(710)
(192)
(192)
6.827
(801)
7.628
1.072
(1.461)
2.533
6.827
1.072
615
(1.061)
1.676
615
1.428 12.697
(811)
(3.603)
617
9.094
382
8.896
(990)
(4.313)
1.372 13.209
382
8.896
ATTIVITÀ MATERIALI DETENUTE A SCOPO DI INVESTIMENTO: VARIAZIONI ANNUE
In bilancio non sono presenti attività materiali detenute a scopo di investimento.
11.5
Totale
1.325
(852)
473
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
C7. Altre variazioni
D. Rim an en ze f in ali n ette
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rim an en ze f in ali lorde
Altre
2.316
(1.255)
1.061
B. Au m en ti
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimento di immobili detenuti a scopo di
investimento
B.7 Altre variazioni
B.8 Operazioni di aggregazioni aziendali
C . Dim in u zion i
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
Mobili
Impianti
elettronici
IMPEGNI PER ACQUISTO DI ATTIVITÀ MATERIALI
Alla data di bilancio la banca non ha impegni per acquisti di attività materiali.
84
SEZIONE 12
12.1
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
ATTIVITÀ IMMATERIALI - VOCE 120
ATTIVITÀ IMMATERIALI: COMPOSIZIONE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ
migliaia di euro
2012
Attività/Valori
Durata
definita
A.1 Avviam en to
A.2 Altre attività im m ateriali
A.2.1. Attività valutate al costo:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
A.2.2. Attività valutate al fair value:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
Totale
2011
Durata
indefinita
Durata
definita
789
772
199
199
276
276
199
276
199
789
Durata
indefinita
276
772
Tra le altre attività sono compresi software acquistati da terzi, il cui ammortamento è determinato
sulla base della durata contrattuale delle licenze.
Le attività aventi vita utile indefinita comprendono l’avviamento delle filiali acquisite nel 2008 dalla
controllata IBL Family SpA, scorporato dal prezzo di acquisto della partecipazione a seguito del
trasferimento delle filiali e l’avviamento derivante dall’acquisto dei rami d’azienda costituiti dalle filiali
di Milano 2 e Perugia da parte della IBL Family SpA, a fine 2010, dall’acquisto nel 2011 sempre dalla
controllata dei rami d’azienda costituiti dalle filiali di Lecce e Firenze, e nel 2012 dalla filiale di Udine.
Tale avviamento è periodicamente sottoposto ad impairment test, al fine di rilevare eventuali perdite di
valore.
85
NOTA INTEGRATIVA
12.2
ATTIVITÀ IMMATERIALI: VARIAZIONI ANNUE
migliaia di euro
A. Esisten ze in iziali lorde
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esisten ze in iziali n ette
B. Au m en ti
B.1 Acquisti
B.2 Incrementi di attività immateriali interne
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
- patrimonio netto
- conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Altre variazioni
B.7 Operazioni di aggregazioni aziendali
definita
indefinita
772
772
17
17
C . Dim in u zion i
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:
- Ammortamenti
- Svalutazioni
+ patrimonio netto
+ conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto
- b conto economico
C.5 Trasferimenti alle attività non correnti in via di
dismissione
C.6 Differenze negative di cambio
C.7 Altre variazioni
789
Altre attività
immateriali:
altre
definita
Totale
Avviamento
Altre attività
immateriali:
generate
internamente
indefinita
378
(102)
276
1.150
(102)
1.048
31
30
48
30
1
18
(108)
(108)
(108)
(108)
(108)
(108)
988
(108)
880
988
D. Rim an en ze f in ali n ette
D.1 Rettifiche di valore totali nette
E. Rim an en ze f in ali lorde
789
199
(108)
91
F. Valutazione al costo
789
199
Le attività immateriali sono tutte valutate al costo.
SEZIONE 13
LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 130 DELL’ATTIVO E VOCE 80
DEL PASSIVO
13.1
ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
2012
2011
1. Fondi per il personale
2. Differenze temporanee su compensi agli amministratori
3. Svalutazione crediti
4. Valutazione titoli di debito AFS
6
33
62
278
6
25
68
795
Totale
379
894
86
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
13.2
PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
2012
2011
1. Eliminazione Fondo Rischi su crediti (FTA)
2. Svalutazione crediti
3. Avviamento
4. Valutazione titoli di debito AFS
26
139
53
31
26
139
39
Totale
249
204
13.3
VARIAZIONI DELLE IMPOSTE ANTICIPATE (IN CONTROPARTITA DEL CONTO
ECONOMICO)
migliaia di euro
2012
2011
1. Im porto in iziale
99
356
2. Au m en ti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
34
34
27
27
34
27
(32)
(32)
(32)
(284)
(22)
(22)
0
(262)
3. Dim in u zion i
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011
b) altre
4. Importo finale
101
99
87
NOTA INTEGRATIVA
13.3.1
VARIAZIONI DELLE IMPOSTE ANTICIPATE
CONTROPARTITA DEL CONTO ECONOMICO)
DI
CUI
ALLA
l.
214/2011
(IN
migliaia di euro
Totale
2012
Totale
2011
1. Im porto in iziale
67
335
3. Dim in u zion i
3.1 Rigiri
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta
a) derivante da perdite di esercizio
b) derivante da perdite fiscali
3.3 Altre diminuzioni
(6)
(6)
(268)
(4)
4. Importo finale
61
2. Au m en ti
13.4
(264)
67
VARIAZIONI DELLE IMPOSTE DIFFERITE (IN CONTROPARTITA DEL CONTO ECONOMICO)
migliaia di euro
2012
1. Im porto in iziale
2. Au m en ti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Dim in u zion i
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2011
204
195
15
15
14
14
15
14
0
0
0
(5)
(5)
(5)
219
204
88
13.5
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
VARIAZIONI DELLE IMPOSTE ANTICIPATE (IN CONTROPARTITA DEL PATRIMONIO
NETTO)
migliaia di euro
2012
2011
1. Im porto in iziale
795
0
2. Au m en ti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
283
795
283
795
(800)
(800)
(291)
0
0
0
(509)
0
3. Dim in u zion i
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
13.6
278
795
VARIAZIONI DELLE IMPOSTE DIFFERITE (IN CONTROPARTITA DEL PATRIMONIO
NETTO)
migliaia di euro
2011
2012
1. Im porto in iziale
2. Au m en ti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
0
0
31
31
0
31
0
3. Dim in u zion i
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
31
0
SEZIONE 14
ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E
PASSIVITÀ ASSOCIATE — VOCE 140 DELL’ATTIVO E VOCE 90 DEL PASSIVO
In bilancio non sono presenti attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività
associate.
89
NOTA INTEGRATIVA
SEZIONE 15
15.1
ALTRE ATTIVITÀ - VOCE 150
ALTRE ATTIVITÀ: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Descrizione
1. Partite in corso lavorazione
2. Depositi cauzionali
3. Crediti per fatture attive
4. Anticipi a fornitori e mediatori
5. Ristrutturazioni su beni terzi
6. Crediti verso Erario
7. Ratei non riconducibili a voce propria
8. Risconti non riconducibili a voce propria
9. Crediti verso SPV
10. Altri crediti
Totale
2012
2011
1.275
219
669
20
2.329
4.938
1.724
33.957
82.601
5.048
50
231
1.038
376
2.526
2.636
1.533
21.246
0
5.553
132.780
35.189
Nelle sottovoci ratei e risconti non riconducibili a voce propria, sono comprese partite creditorie
relative a costi sospesi, in quanto di competenza dell’esercizio successivo o non attribuibili
distintamente ad altre voci specifiche. In particolare sono ricompresi risconti attivi per polizze
assicurative dei rischi impiego e vita per 31,7 milioni di euro.
Gli altri crediti comprendono per 3,5 milioni di euro importi incassati per pratiche di finanziamenti da
estinguere, in attesa della conclusione dell’iter di estinzione. La voce comprende poi il credito verso le
controllate per l’IRES, che per effetto dell’adesione al consolidato fiscale è versato direttamente dalla
Capogruppo.
La voce crediti verso SPV comprende per 46,4 milioni di euro il versamento alla società veicolo delle
“commissioni di gestione” relative ai crediti ceduti che contrattualmente sono oggetto di ristoro alla
clientela nel caso di estinzione anticipata del rapporto. Tale credito viene rimborsato dalla società
veicolo mensilmente alla banca prorata temporis secondo quanto indicato nel piano di ammortamento
contrattuale dei singoli crediti ceduti. Per 17,4 milioni accoglie incassi sui crediti da ricevere e per il
resto si tratta di linee di liquidità.
Si rileva poi il fisiologico incremento dei risconti attivi relativi ai costi delle polizze impiego e vita sulle
operazioni di finanziamento per cessione del quinto, il cui ammontare si incrementa con le nuove
erogazioni.
90
B.
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
PASSIVO
SEZIONE 1
1.1
DEBITI VERSO BANCHE - VOCE 10
DEBITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA
migliaia di euro
Tipologia operazioni / Valori
1. Debiti verso ban ch e cen trali
2012
2011
210.867
60.046
2. Debiti verso ban ch e
2.1 Conti correnti e depositi liberi
2.2 Depositi vincolati
2.3 Finanziamenti
2.3.1 Pronti contro termine passivi
2.3.2 Altri
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
2.5 Altri debiti
1.426
1.423
107.384
1.670
0
105.070
0
105.070
3
644
Totale
Totale (fair value)
212.293
212.293
167.430
167.430
I debiti verso banche centrali sono composti interamente da operazioni di rifinanziamento presso la
BCE, con sottostante titoli ABS sottoscritti a seguito dall’operazione di auto cartolarizzazione e titoli
emessi con garanzia dello stato e sottoscritti dalla banca stessa.
Nella voce altri finanziamenti al 31 dicembre 2011 era classificato un prestito rotativo concesso da una
primaria controparte bancaria e giunto a scadenza nel primo semestre dell’anno.
1.2
DETTAGLIO DELLA VOCE 10 “DEBITI VERSO BANCHE”: DEBITI SUBORDINATI
In bilancio non sono presenti debiti subordinati verso altri istituti di credito.
1.3
DETTAGLIO DELLA VOCE 10 “DEBITI VERSO BANCHE”: DEBITI STRUTTURATI
In bilancio non sono presenti debiti strutturati verso altri istituti di credito.
1.4
DEBITI VERSO BANCHE OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA
In bilancio non sono presenti debiti verso altri istituti di credito oggetto di copertura specifica.
1.5
DEBITI PER LEASING FINANZIARIO
In bilancio non sono presenti debiti verso altri istituti di credito per leasing finanziario.
91
NOTA INTEGRATIVA
SEZIONE 2
2.1
DEBITI VERSO CLIENTELA - VOCE 20
DEBITI VERSO CLIENTELA: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA
migliaia di euro
Tipologia operazioni / Valori
2012
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3.Finanziamenti
3.1 Pronti contro termine passivi
3.2 Altri
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
5. Altri debiti
Totale
Totale (fair value)
2011
284.519
378.886
717.579
717.579
238.359
268.298
0
0
0
18
1.380.984
1.380.984
506.675
506.675
I pronti contro termine sono effettuati con controparti istituzionali sul mercato MMF e hanno come
sottostante sia titoli ABS sottoscritti a seguito dall’operazione di auto cartolarizzazione, sia titoli di
stato del portafoglio di proprietà.
2.2
DETTAGLIO DELLA VOCE 20 “DEBITI VERSO CLIENTELA”: DEBITI SUBORDINATI
In bilancio non sono presenti debiti subordinati verso clientela.
2.3
DETTAGLIO DELLA VOCE 20 “DEBITI VERSO CLIENTELA”: DEBITI STRUTTURATI
In bilancio non sono presenti debiti strutturati verso clientela.
2.4
DEBITI VERSO CLIENTELA: DEBITI OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA
In bilancio non sono presenti debiti verso clientela oggetto di copertura specifica.
2.5
DEBITI PER LEASING FINANZIARIO
In bilancio non sono presenti debiti per leasing finanziario di mobili o immobili.
SEZIONE 3
3.1
TITOLI IN CIRCOLAZIONE - VOCE 30
TITOLI IN CIRCOLAZIONE: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA
migliaia di euro
Tipologia titoli / Valori
2012
Valore
Fair value
bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Titoli
1. Obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2. Altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri
29.909
29.795
29.750
29.750
29.795
114
29.750
Totale
29.909
114
29.750
Nella voce altri titoli figurano i certificati di deposito.
114
Valore
bilancio
2011
Fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
19.294
19.103
19.103
19.103
19.103
191
19.103
114
114
191
114
19.294
191
191
191
19.103
191
92
3.2
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
DETTAGLIO DELLA VOCE 30 “TITOLI IN CIRCOLAZIONE”: TITOLI SUBORDINATI
migliaia di euro
Prestito subordinato in euro
IT0004673841
Prestito subordinato in euro
IT0004784945
Prestito subordinato in euro
IT0004875842
Prestito subordinato in euro
IT0004881428
Prestito subordinato in euro
IT0004883069
Totale
Importo in
bilancio
31/12/2012
Importo in
valuta
originaria
3.001
3.001
fisso
28/12/2010 28/12/2015
4.069
12.023
12.023
variabile
20/12/2011 20/12/2016
15.034
6.010
6.010
variabile
21/12/2012 21/12/2017
3.752
3.752
variabile
28/12/2012 28/12/2017
5.009
5.009
variabile
20/12/2012 20/12/2017
29.795
29.795
Tasso di
interesse
Data di
emissione
Data di
scadenza
Importo in
bilancio
31/12/2011
19.103
Il primo prestito obbligazionario subordinato riportato in tabella è stato emesso a dicembre 2010 per
un valore nominale iniziale di 5 milioni di euro. Le obbligazioni sono a tasso fisso, con cedola annuale
posticipata e durata 5 anni. Vengono rimborsate in quote costanti annuali, ciascuna pari ad un quinto
dell’importo complessivamente emesso in ciascuno dei cinque anni precedenti la data di scadenza. A
dicembre 2012 è stata rimborsata la seconda quota di 1 milione di euro
A dicembre 2011 la banca ha emesso un secondo prestito obbligazionario subordinato per un valore
nominale di 15 milioni di euro. Le obbligazioni hanno cedola trimestrale posticipata e sono rimborsate
in quote costanti annuali, ciascuna pari ad un quinto dell’importo complessivamente emesso in
ciascuno dei cinque anni precedenti la data di scadenza. A dicembre 2012 è stata rimborsata la prima
quota di 3 milioni di euro.
A dicembre 2012 sono stati emessi tre prestiti obbligazionari subordinati per complessivi 14,7 milioni
di euro. Le obbligazioni hanno cedola trimestrale posticipata e sono rimborsate in quote costanti
annuali, ciascuna pari ad un quinto dell’importo complessivamente emesso in ciascuno dei cinque
anni precedenti la data di scadenza.
Per tutti la clausola di subordinazione prevede che in caso di liquidazione ovvero di sottoposizione a
procedure concorsuali della banca, il debito costituito dalle obbligazioni sarà rimborsato solo dopo
che saranno stati soddisfatti tutti gli altri creditori non subordinati.
3.3
TITOLI IN CIRCOLAZIONE OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA
migliaia di euro
2012
fair value
flussi
finanziari
2011
fair value
Titoli oggetto di copertura specifica del fair value:
1. Prestiti subordinati
0
0
4.069
4.069
Totale
0
4.069
flussi
finanziari
Il contratto derivato di interest rate swap a copertura del fair value dal rischio di tasso di interesse a
fronte del prestito obbligazionario a tasso fisso presente alla fine dell’esercizio precedente è stato
chiuso nel corso del 2012.
93
NOTA INTEGRATIVA
SEZIONE 4
PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - VOCE 40
Non sono presenti in bilancio passività finanziarie classificate come “di negoziazione”.
SEZIONE 5
PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE — VOCE 50
In bilancio non sono presenti passività finanziarie valutate al fair value.
SEZIONE 6
6.1
DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 60
DERIVATI DI COPERTURA: COMPOSIZIONE PER TIPOLOGIA DI COPERTURA E PER
LIVELLI GERARCHICI
migliaia di euro
Fair Value 2012
L1
L2
L3
VN
2012
34.070
34.070
1.011.808
1.011.808
18.489
18.489
533.422
533.422
34.070
1.011.808
18.489
533.422
A) Derivati f in an ziari
1) Fair value
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
Fair Value 2011
L1
L2
L3
VN
2011
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale
Legenda
VN = valore nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
6.2
DERIVATI DI COPERTURA: COMPOSIZIONE PER PORTAFOGLI COPERTI E PER
TIPOLOGIA DI COPERTURA
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2. Crediti
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4. Portafoglio
5. Altre operazioni
2.030
Totale attività
2.030
Generica
Specifica
più
rischi
Generica
Operazioni/Tipo di copertura
Flussi finanziari
Investimenti
Esteri
migliaia di euro
Fair value
Specifica
rischio rischio rischio
rischio
di
di
di
di tasso
cambio credito prezzo
32.040
32.040
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
Totale passività
1. Transazioni attese
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie
La voce “4. Portafoglio” è relativa ai derivati di copertura del fair value del portafoglio crediti oggetto di
copertura generica.
94
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
SEZIONE 7
ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI
COPERTURA GENERICA — VOCE 70
In bilancio non sono presenti adeguamenti di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura
generica.
SEZIONE 8
PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 80
Le indicazioni in materia di passività fiscali sono riportate nella parte B - Attivo - Sezione 13 della
presente nota integrativa.
SEZIONE 9
PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE — VOCE 90
In bilancio non sono presenti passività associate ad attività in via di dismissione.
SEZIONE 10
10.1
ALTRE PASSIVITÀ - VOCE 100
ALTRE PASSIVITÀ: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Descrizione
2012
2011
1. Partite in corso di lavorazione
2. Debiti verso compagnie assicurative
3. Debiti verso fornitori
4. Debiti per quote da riversare
5. Somme a disposizione della clientela
6. Debiti verso erario
7. Debiti verso istituti previdenziali
8. Debiti per ferie e permessi non goduti
9. Altri debiti verso il personale
10. Ratei non riconducibili a voce propria
11. Risconti non riconducibili a voce propria
12. Altre partite debitorie
11.285
4.094
4.041
5.087
190
6.238
792
978
1
2.124
51.827
1.910
10.233
2.981
5.454
5.311
115
3.769
586
754
28
1.247
35.913
4.367
Totale
88.567
70.758
Le partite in corso di lavorazione comprendono importi di varia natura che rientrano nella fisiologica
attività della banca e si chiudono nel primi giorni dell’esercizio successivo.
Nella sottovoce ratei non riconducibili a voce propria sono ricompresi oneri di competenza
dell’esercizio rilevati per competenza.
Nella sottovoce risconti non riconducibili a voce propria sono comprese partite creditorie relative a
ricavi sospesi in quanto di competenza dell’esercizio successivo o non attribuibili distintamente ad
altre voci specifiche. In particolare sono ricompresi risconti passivi per recupero di spese per 31,7
milioni di euro, risconti passivi di commissioni di gestione di crediti ceduti pro-soluto per 10,2 milioni
di euro e risconti passivi relativi al recupero di oneri di incasso rate da versare alle amministrazioni
terze cedute, trattenuti in sede di liquidazione dei finanziamenti e non maturati alla data di bilancio,
per 8,4 milioni di euro.
I debiti verso erario comprendono gli importi da versare per le ritenute sugli interessi sui conti
correnti, per imposta di bollo sui conti correnti, per imposta sostitutiva sui finanziamenti e per ritenute
a dipendenti. L’incremento rispetto al precedente esercizio riguarda principalmente le ritenute su
interessi su conti correnti ed è correlato all’incremento della raccolta da clientela, oltre che
all’imposta di bollo sugli stessi.
95
NOTA INTEGRATIVA
SEZIONE 11
11.1
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - VOCE 110
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE: VARIAZIONI ANNUE
migliaia di euro
2012
2011
A. Esisten ze in iziali
670
612
B. Au m en ti
B.1 Accantonamenti dell'esercizio
B.2 Altre variazioni in aumento
199
31
168
92
31
61
C . Dim in u zion i
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
11
11
0
34
7
27
858
670
D. Rimanenze finali
Le altre variazioni in aumento sono costituite principalmente dalla perdita attuariale e comprendono
anche per 7 mila euro il valore del TFR maturato dai dipendenti trasferiti alla banca dalla controllata
IBL Family. Gli accantonamenti dell’esercizio sono costituiti dall’interest cost derivante dalla
valutazione attuariale del fondo. Le altre diminuzioni sono costituite dall’utile attuariale.
La perdita attuariale, pari a 161 mila euro, è dovuta alla variazione del tasso di attualizzazione,
risultato inferiore di 155 basis points rispetto a quello adottato nella precedente valutazione.
11.2
ALTRE INFORMAZIONI
La valutazione del Fondo Trattamento di fine rapporto, in base a quanto premesso nella parte A della
Nota Integrativa, è stata effettuata secondo la metodologia di calcolo schematizzata nelle seguenti
fasi:
 proiezione, per ciascun dipendente in forza alla data di valutazione, del Fondo Trattamento di
fine rapporto già accantonato fino all’epoca aleatoria di corresponsione;
 determinazione, per ciascun dipendente, dei pagamenti probabilizzati del Fondo Trattamento
di fine rapporto che dovranno essere effettuati dalla banca in caso di uscita del dipendente a
causa di licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento nonché a fronte di
richiesta di anticipi;
 attualizzazione alla data di valutazione di ciascun pagamento probabilizzato;
 riproporziona mento, per ciascun dipendente, delle prestazioni probabilizzate ed attualizzate
in base all’anzianità maturata alla data di valutazione rispetto a quella complessiva
corrispondente alla data aleatoria di liquidazione.
Il tasso di inflazione utilizzato è come per il 2011 pari al 2%.
Come previsto dall’art. 2120 del Codice Civile, il TFR si rivaluta ogni anno ad un tasso pari al 75%
dell’inflazione più 1,5 punti percentuali; pertanto l’ipotesi di rivalutazione, utile per le valutazioni
attuariali, viene determinata in base al tasso sopra indicato.
Dato che le quote maturande non confluiscono più in azienda non è necessario ipotizzare i tassi di
incremento salariale.
Per la stima del fenomeno della mortalità all’interno del collettivo dei dipendenti oggetto della
valutazione è stata utilizzata la tavola di sopravvivenza RG48 utilizzata dalla Ragioneria Generale dello
Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana.
96
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
Il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell’obbligazione è
stato determinato, coerentemente con il par. 78 dello IAS 19, con riferimento all’indice dall’indice
Iboxx Corporate A con duration 10+ rilevato alla data della valutazione. A tal fine si è scelto il
rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo di lavoratori oggetto della
valutazione, risultato pari a 3,2% (nel 2011 era stato utilizzato l’indice IBoxx Eurozone Corporate AA
con duration superiore a 10 anni, pari al 4,75%.
SEZIONE 12
12.1
FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 120
FONDI PER RISCHI E ONERI: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Voci / Valori
2012
2011
1. Fon di di qu iescien za azien dali
2. Altri f on di per risch i ed on eri
2.1 controversie legali
2.2 oneri per il personale
2.3 altri
33
17
33
17
Totale
33
17
12.2
FONDI PER RISCHI E ONERI: VARIAZIONI ANNUE
migliaia di euro
Fondi di
quiescienza
Altri fondi
Totale
A. Esisten ze in iziali
17
17
B. Au m en ti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.4 Altre variazioni in aumento
16
16
16
16
33
33
C . Dim in u zion i
C.1 Utilizzo nell'esercizio
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
C.3 Altre variazioni in diminuzione
D. Rimanenze finali
12.3
FONDI DI QUIESCENZA AZIENDALI A BENEFICI DEFINITI
In bilancio non sono presenti tali tipologie di fondi per il personale.
12.4
FONDI PER RISCHI E ONERI - ALTRI FONDI
Gli "altri fondi" comprendono gli esborsi stimati a fronte di oneri per il personale, per la costituzione
della riserva necessaria per l'erogazione dei premi di anzianità ai dipendenti, prevista al compimento
del venticinquesimo e trentesimo anno di servizio. In particolare, gli stanziamenti a fronte dei premi di
anzianità sono stati determinati sulla base della perizia di un attuario indipendente adottando le
metodologie previste dallo IAS 19. Attese le caratteristiche dell'impegno della banca, non è applicabile
il metodo del "corridoio"; pertanto sono iscritti in bilancio gli utili e perdite attuariali
indipendentemente dalla loro entità.
97
NOTA INTEGRATIVA
SEZIONE 13
AZIONI RIMBORSABILI
In bilancio non sono presenti azioni rimborsabili.
SEZIONE 14
14.1
PATRIMONIO DELL’IMPRESA - VOCE 130, 150, 160, 170, 180, 190 E 200
“CAPITALE” E “AZIONI PROPRIE”: COMPOSIZIONE
Voci / Valori
A. C apitale sociale
- azioni ordinarie
B. Azion i proprie
Numero
(unità)
35.500.000
35.500.000
Valore
nominale
(Euro/mgl)
35.500
35.500
Il capitale, interamente versato, è costituito esclusivamente da azioni ordinarie del valore nominale
unitario di 1 euro. La banca non detiene azioni proprie.
14.2
CAPITALE - NUMERO AZIONI: VARIAZIONI ANNUE
Voci / Tipologie
Ordinarie
A. Azion i esisten ti all'in izio dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie
12.500.000
12.500.000
B.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali
12.500.000
B. Au m en ti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento:
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito:
- a favore di dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita di azioni proprie
B.3 Altre variazioni
23.000.000
23.000.000
23.000.000
23.000.000
C . Dim in u zion i
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4 Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali
35.500.000
D.1 Azioni proprie (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
14.3
CAPITALE: ALTRE INFORMAZIONI
35.500.000
35.500.000
Altre
98
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
Il capitale sociale è costituito interamente da azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro. Sulle
azioni ordinarie non ci sono diritti, vincoli e privilegi di nessuna natura, né per la distribuzione dei
dividendi, né per il rimborso del capitale.
14.4
RISERVE DI UTILI: ALTRE INFORMAZIONI
migliaia di euro
Voci/Tipologie
A. Esisten ti in iziali
B. Au m en ti
B.1 Attribuzioni di utili
B.2 Altre variazioni
Riserva
Legale
Riserve
Statutarie
Riserva azioni Utili portati
proprie
a nuovo
Altre
riserve
1.178
9.091
559
559
10.617
10.617
1.737
19.708
C . Dim in u zion i
C.1 Utilizzi
- copertura perdite
- distribuzione
- trasferimento a capitale
C.2 Altre variazioni
D. Rim an en ze f in ali
La riserva legale deriva da utili ed è:
 disponibile esclusivamente per copertura di perdite e solo dopo l’utilizzo delle altre riserve
disponibili ed indisponibili;
 non distribuibile ai soci.
Le altre riserve derivano da accantonamenti di utili e sono costituite esclusivamente dalla riserva
straordinaria. Pertanto sono:
 disponibili per copertura di perdite ed aumenti di capitale;
 distribuibili ai soci.
Nel corso dell’esercizio 2008 le altre riserve sono state utilizzate, per 3,5 milioni di euro, per aumento
di capitale.
99
NOTA INTEGRATIVA
ALTRE INFORMAZIONI
1
GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI
migliaia di euro
Operazioni
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria
a) Banche
b) Clientela
2012
2011
2.062
1.962
100
1.853
1.313
540
265
230
265
230
2.327
2.083
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) Banche
b) Clientela
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi
a) Banche
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) Clientela
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti
5) Attività costituite in garanzie di obbligazioni di terzi
6) Altri impegni
Totale
2
ATTIVITÀ COSTITUITE A GARANZIA DI PROPRIE PASSIVITÀ E IMPEGNI
migliaia di euro
Portafogli
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
5. Crediti verso banche
6. Crediti verso clientela
7. Attività materiali
2012
2011
246.202
50.182
2.799
0
30.624
53.171
1.892
128.001
Le attività finanziarie disponibili per la vendita e detenute fino alla scadenza sono titoli di stato
costituiti a garanzia a fronte di operazioni di rifinanziamento presso la BCE e pronti contro termine
con controparti istituzionali. I crediti verso banche sono costituiti dal saldo di un conto corrente aperto
presso Barclays Bank Plc, costituito in pegno a garanzia del rimborso ai mutuatari da parte della
banca delle commissioni non maturate in caso di estinzione anticipata di crediti ceduti.
La banca ha utilizzato, inoltre, i titoli ABS sottoscritti nell’ambito dell’operazione di auto
cartolarizzazione per il rifinanziamento presso la BCE (titoli per 268 milioni di euro) e nell’attività di
raccolta attraverso operazioni di pronti contro termine sul mercato MMF repo (titoli per 244 milioni di
euro).
3
INFORMAZIONI SUL LEASING OPERATIVO
In bilancio non sussistono operazioni di leasing operativo.
100
4
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
GESTIONE E INTERMEDIAZIONE PER CONTO TERZI
La banca non svolge attività di gestione e intermediazione per conto terzi.
101
NOTA INTEGRATIVA
PARTE C.
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
SEZIONE 1
GLI INTERESSI - VOCE 10 E 20
1.1
INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Titoli di
debito
Voci / Forme tecniche
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Derivati di copertura
8. Altre attività
Finanz.ti
Altre
operazioni
Totale
2012
6.416
1.461
Totale
7.877
Totale
2011
2.760
37.880
6.416
1.461
2.760
37.880
1.489
1.124
977
21.542
40.640
48.517
25.132
Gli interessi derivanti da crediti deteriorati ammontano a circa 1,1 milioni di euro.
1.4
INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Voci / Forme tecniche
Debiti
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
3. Debiti verso clientela
4. Titoli in circolazione
5. Passività finanziarie di negoziazione
5. Passività finanziarie valutate al fair value
7. Altre passività e fondi
8. Derivati di copertura
(1.081)
(1.515)
(23.663)
Totale
(26.259)
1.6
Titoli
Altre
operazioni
Totale
2011
(1.081)
(1.515)
(23.663)
(1.292)
(694)
(476)
(12.723)
(330)
(10.196)
(10.196)
(3.970)
(10.196)
(37.747)
(18.193)
(1.292)
(1.292)
Totale
2012
INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI: DIFFERENZIALI RELATIVI ALLE
OPERAZIONI DI COPERTURA
migliaia di euro
Voci
2012
2011
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura
3.546
(13.742)
4.958
(8.928)
C. Saldo (A-B)
(10.196)
(3.970)
102
SEZIONE 2
2.1
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
LE COMMISSIONI - VOCE 40 E 50
COMMISSIONI ATTIVE: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Tipologia Servizi / Valori
a) garan zie rilasciate
b) derivati su crediti
c) servizi di gestion e in term ediazion e e con su len za:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
3.1 individuali
3.2 collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
8. attività di consulenza
8.1 in materia di investimenti
8.2 in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1 gestioni di portafogli
9.1.1 individuali
9.1.2 collettive
9.2 prodotti assicurativi
9.3 altri prodotti
d) servizi di in casso e pagam en to
e) servizi di servicin g per operazion i di cartolarizzazion e
f ) servizi per operazion i di f actorin g
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
h ) attività di gestion e di sistem i m u ltilaterali di scam bio
i) ten u ta e gestion e dei con ti corren ti
j) altri servizi
Totale
2012
2011
0
1
1.751
3.297
1.751
3.297
392
1.359
3
3
2.164
1.133
9
5
5
62.695
3
58.417
64.457
61.732
La sottovoce j) comprende:
migliaia di euro
Tipologia di Servizi / Valori
2012
2011
1. Commissioni su finanziamenti
2. Commissioni su c/c
3. Commissioni per gestione crediti ceduti
4. Recupero provvigioni a mediatori creditizi e oneri convenzioni
36.384
0
139
26.172
29.756
1
130
28.530
Totale
62.695
58.417
103
NOTA INTEGRATIVA
2.2
COMMISSIONI ATTIVE: CANALI DISTRIBUTIVI DEI PRODOTTI E SERVIZI
migliaia di euro
Canali / Valori
a) presso propri sportelli:
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
2012
2011
1.751
3.297
1.751
3.297
1.751
3.297
b) of f erta f u ori sede:
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
c) altri can ali distribu tivi
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
Totale
2.3
COMMISSIONI PASSIVE: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Servizi / Valori
a) garan zie ricevu te
b) derivati su crediti
c) servizi di gestion e e in term ediazion e:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
3.1 proprie
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di in casso e pagam en to
e) altri servizi
Totale
2012
2011
(316)
(1)
(33.342)
(36.152)
(33.342)
(36)
(5.674)
(36.152)
(32)
(3.576)
(39.368)
(39.761)
La voce “altri servizi” comprende per 5,5 milioni di euro costi per la quota di competenza dell’anno
delle polizze assicurative su finanziamenti per cessioni del quinto dello stipendio e prestiti con delega,
relativi alla garanzia per perdita impiego, ramo “rischio credito” e rischio vita. In particolare la polizza
ramo vita figura nei costi della banca a partire dal 2012 e ciò spiega il maggior onere rispetto all’anno
precedente.
104
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
SEZIONE 3
3.1
DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI - VOCE 70
DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Voci/Proventi
A.
B.
C.
D.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie valutate al fair value
Partecipazioni
Totale
SEZIONE 4
Totale 2012
Totale 2011
Proventi da
Proventi da
Dividendi
quote di
Dividendi
quote di
O.I.C.R.
O.I.C.R.
2.511
11.105
2.511
11.105
IL RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE - VOCE 80
In bilancio non sono presenti componenti positivi o negativi di reddito della tipologia indicata.
SEZIONE 5
5.1
IL RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI COPERTURA - VOCE 90
RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI COPERTURA: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Componenti reddituali/Valori
2012
2011
A. P roven ti relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
A.5 Attività e passività in valuta
Totale proven ti dell'attività di copertu ra (A)
235
15.437
68
27.203
20.384
13
15.740
47.600
B. On eri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.5 Attività e passività in valuta
Totale on eri dell'attività di copertu ra (B)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B)
(15.505)
0
(47.706)
(402)
(15.505)
(48.108)
235
(508)
105
NOTA INTEGRATIVA
SEZIONE 6
UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO - VOCE 100
6.1
UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
2012
Voci/Componenti reddituali
Attività f in an ziarie
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso la clientela
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3.1 Titoli di debito
3.2 Titoli di capitale
3.3 Quote di O.I.C.R.
3.4 Finanziamenti
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Totale attività
Utili
Perdite
2011
Risultato
netto
Utili
Perdite
Risultato
netto
245
6.687
6.687
(466)
0
0
(221)
6.687
6.687
5.085
1.289
1.289
(1.356)
(1.210)
(1.210)
3.729
79
79
6.932
(466)
6.466
6.374
(2.566)
3.808
P assività f in an ziarie
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione
Totale passività
Nell’ambito della gestione della propria liquidità la banca ha investito anche quest’anno in titoli di
stato ed ha colto nel corso dell’esercizio alcune opportunità legate alle variazioni dello spread.
SEZIONE 7
IL RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL
FAIR VALUE - VOCE 110
In bilancio non sono presenti componenti positivi o negativi di reddito della tipologia indicata.
106
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
SEZIONE 8
8.1
LE RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO - VOCE 130
RETTIFICHE DI
COMPOSIZIONE
VALORE
NETTE
PER
DETERIORIAMENTO
DI
CREDITI:
migliaia di euro
A. C rediti verso ban ch e
- Finanziamenti
- Titoli di debito
B. C rediti verso clien tela
Crediti deteriorati acquistati
- Finanziamenti
- Titoli di debito
Altri crediti
- Finanziamenti
- Titoli di debito
9.1
Altre
riprese
Di portafoglio
Da
interessi
Altre
riprese
Specifiche
Da
interessi
Altre
RIprese di valore
(342) (1.738)
C. Totale
SEZIONE 9
Cancellazioni
Specifiche
Operazioni / Componenti reddituali
Di portafoglio
Rettifiche di valore
2012
2011
(2.080)
(551)
(342)
(342)
(1.738)
(1.738)
(2.080)
(2.080)
(551)
(551)
(342)
(1.738)
(2.080)
(551)
LE SPESE AMMINISTRATIVE - VOCE 150
SPESE PER IL PERSONALE: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
2012
2011
(13.904)
(9.970)
(2.669)
(13.521)
(9.863)
(2.600)
(228)
(52)
(631)
(631)
(563)
(563)
(406)
(443)
2) Altro person ale in attività
(238)
(415)
3) Am m in istratori e sin daci
(969)
(1.133)
(15.111)
(15.069)
Tipologie di spese / Valori
1) P erson ale dipen den te
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri
strumenti patrimoniali
i) altri benefici a favore dei dipendenti
4) P erson ale collocato a riposo
5) Recu peri di spese per dipen den ti distaccati presso altre azien de
6) Rim borsi di spese per dipen den ti di terzi distaccati presso la società
Totale
107
NOTA INTEGRATIVA
9.2
NUMERO MEDIO DEI DIPENDENTI PER CATEGORIA
2012
1) P erson ale dipen den te
a) dirigenti
b) totale quadri direttivi
c) restante personale dipendente
263
4
56
203
236
3
49
184
7
10
270
246
2) Altro person ale
Totale
9.3
2011
ALTRI BENEFICI A FAVORE DEI DIPENDENTI
migliaia di euro
2012
2011
1) Polizze sanitarie e infortuni
2) Premi anzianità ai dipendenti
3) Buoni pasto e rimborsi spese ai dipendenti
4) Altri benefici
(132)
(16)
(252)
(6)
(106)
(6)
(238)
(93)
Totale
(406)
(443)
9.4
ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Tipologie di spese / Valori
1. Locazioni immobili
2. Manutenzioni varie
3. Altre spese per immobili
4. Spese postali
5. Utenze
6. Servizi e consulenze informatiche
7. Pubblicità
8. Sviluppo e rappresentanza
9. Consulenze professionali
10. Compensi società di revisione legale
11. Abbonamenti
12. Assicurazioni
13. Vigilanza
14. Pulizia locali
15. Autoveicoli
16. Stampati
17. Contribuzioni varie e liberalità
18. Imposte indirette e tasse
19. Corsi di formazione del personale
20. Spese per trasferte del personale
21. Spese diverse
Totale
2012
2011
(1.649)
(270)
(141)
(207)
(567)
(1.680)
(2.861)
(194)
(3.307)
(225)
(10)
(63)
0
(153)
(384)
(51)
(7)
(115)
(21)
(98)
(2.526)
(1.538)
(267)
(130)
(130)
(504)
(1.738)
(4.629)
(82)
(419)
(143)
(16)
(60)
(23)
(206)
(373)
(56)
(6)
(119)
(56)
(52)
(2.916)
(14.529)
(13.463)
I compensi alla società di revisione sono relativi per 86 mila euro all'attività di revisione legale, per 15
mila euro alla revisione della situazione semestrale al 30 giugno 2012, per 61 mila euro ad altre
attività di verifica (43 mila euro per verifica "Elenco crediti" nell'ambito della cartolarizzazione e 18
mila euro per verifica sul documento "Rapporto del Servicer") e per 63 mila euro ad altri servizi
(assistenza nell'analisi della gestione rischio tasso e applicazione tecniche di macrocopertura).
108
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
La voce “Consulenze professionali” comprende per 1,3 milioni di euro oneri inerenti l’operazione di
cartolarizzazione, per circa 800 mila euro spese legali e notarili e per il resto consulenze strategiche,
in parte connesse alla migrazione del sistema informativo.
SEZIONE 10
ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 160
In bilancio non sono presenti componenti negativi di reddito della tipologia indicata.
SEZIONE 11
11.1
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI - VOCE 170
RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Attività / Componenti reddituale
A. Attività m ateriali
A.1 Di proprietà
- ad uso funzionale
- per investimento
A.2 Acquisite in leasing finanziario
- ad uso funzionale
- per investimento
Totale
SEZIONE 12
12.1
Rettifiche di
Ammortamento
valore per
(a)
deterioramento
(b)
Riprese di
valore
(c)
Risultato
netto
(a+b-c)
(710)
(710)
(710)
(710)
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - VOCE 180
RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Attività / Componenti reddituali
A. Attività im m ateriali
A.1 Di proprietà
- generate internamente dall'azienda
- altre
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale
Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di
valore
(c)
Risultato
netto
(a+b-c)
(108)
(108)
(108)
(108)
109
NOTA INTEGRATIVA
SEZIONE 13
13.1
GLI ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE - VOCE 190
ALTRI ONERI DI GESTIONE: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Voci / valori
2012
2011
Altri on eri di gestion e
a) Spese registro, notifica, bolli e imposta sostitutiva
b) Sconti ed abbuoni passivi
c) Ristrutturazioni su beni di terzi
d) Sopravvenienze passive
(2.072)
(75)
(393)
(28)
(1.590)
(46)
(304)
(41)
Totale
(2.568)
(1.981)
13.2
ALTRI PROVENTI DI GESTIONE: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
Voci / valori
2012
2011
Altri proven ti di gestion e
a) Recupero spese da clientela
b) Sconti ed abbuoni attivi
c) Altri proventi diversi
e) Sopravvenienze attive
1.556
237
61
60
1.474
53
338
33
Totale
1.914
1.898
Gli altri proventi di gestione nel 2011 comprendevano per circa 276 mila euro rimborsi riconosciuti dal
Fondo Banca e Assicurazioni per le spese sostenute per corsi di formazione erogati dalla banca ai
propri dipendenti.
SEZIONE 14
UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI - VOCE 210
In bilancio non sono presenti utili (perdite) delle partecipazioni.
SEZIONE 15
RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ
MATERIALI E IMMATERIALI - VOCE 220
In bilancio non sono presenti attività materiali e immateriali valutate al fair value.
SEZIONE 16
RETTIFICHE DI VALORE DELL’AVVIAMENTO - VOCE 230
In bilancio non sono presenti rettifiche di valore dell’avviamento.
SEZIONE 17
UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI — VOCE 240
In bilancio non sono presenti utili (perdite) da cessione di investimenti.
110
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
SEZIONE 18
LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE - VOCE
260
18.1
IMPOSTE SUL
COMPOSIZIONE
REDDITO
DELL’ESERCIZIO
DELL’OPERATIVITÀ
CORRENTE:
migliaia di euro
Componenti reddituali / Valori
2012
2011
1. Imposte correnti (-)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta
di cui alla Legge n. 214/2011 (+)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-)
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
(4.210)
(2.227)
2
(15)
6
(8)
Imposte di competenza dell'esercizio
(4.223)
(2.229)
18.2
RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE TEORICO E ONERE FISCALE EFFETTIVO DI
BILANCIO
migliaia di euro
Componenti/Valori
Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte
Utile imponibile teorico
Imposte sul reddito con applicazione aliquota nominale
- Effetto oneri non deducibili IRES
- Effetto agevolazioni IRES
- Effetto ricavi non imponibili IRES
- Effetto maggiore base imponibile IRAP
Totale variazioni delle imposte
Imposte sul reddito in conto economico
2012
11.880
11.880
(3.929)
(520)
316
741
(831)
(294)
(4.223)
La differenza riscontrabile tra l’onere fiscale effettivo e quello teorico, calcolato applicando all’utile
civilistico le aliquote fiscali (27,5% di IRES più 5,57% di IRAP) è da ascrivere principalmente:




alla presenza di oneri non deducibili ai fini IRES (interessi passivi, spese auto, spese
telefonia);
alla presenza di ricavi non imponibili ai fini IRES (in misura preponderante i dividendi da
partecipazione);
alla deduzione ai fini IRES dell’IRAP pagata sui costi del personale;
all’indeducibilità ai fini IRAP di buona parte dei costi per il personale che, sul bilancio della
banca, hanno un peso consistente e di altre spese.
SEZIONE 19
UTILE (PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO
DELLE IMPOSTE - VOCE 280
In bilancio non è presente utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle
imposte.
SEZIONE 20
ALTRE INFORMAZIONI
Non si reputa necessario fornire ulteriori informazioni a corredo del bilancio.
111
NOTA INTEGRATIVA
SEZIONE 21
21.1
UTILE PER AZIONE
NUMERO MEDIO DELLE AZIONI ORDINARIE A CAPITALE DILUITO
Voci/Forme tecniche
a) Numero di azioni ordinarie *
b) Utile per azione (importo in euro)
* Ogni azione ordinaria ha un valore pari a € 1.
2012
35.500.000
0,22
2011
12.500.000
0,89
112
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
PARTE D. REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
migliaia di euro
Voci
10. Utile (Perdita) d'esercizio
Altre componenti reddituali
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
30. Attività materiali
40. Attività immateriali
50. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
60. Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
70. Differenze di cambio:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100. Quota delle riserva da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
110. Totale altre componenti reddituali
120 Redditività complessiva (10+110)
Im porto
lordo
Im posta
su l
reddito
Im porto
n etto
7.657
1.655
(547)
(256)
(291)
1.108
775
880
880
(291)
589
1.655
1.655
(547)
(547)
1.108
8.765
519
589
113
NOTA INTEGRATIVA
PARTE E. INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE
POLITICHE DI COPERTURA
SEZIONE 1
RISCHIO DI CREDITO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1.
ASPETTI GENERALI
L’attività creditizia della banca è indirizzata, in linea con le strategie aziendali, quasi esclusivamente
nell’ambito di operazioni di cessione del quinto dello stipendio e della pensione e in forme di credito
ad esse assimilate e correlate.
A tal riguardo gli aspetti principali che caratterizzano tale tipologia di affidamenti, disciplinati dal
D.P.R. n. 180 del 5 gennaio 1950 e successive modifiche ed integrazioni, evidenziano un livello di
rischio di credito estremamente contenuto.
In particolare la cessione del quinto dello stipendio prevede:
 il rimborso della rata di ammortamento del finanziamento da parte del cliente mediante
trattenuta della stessa sulla busta paga;
 l’obbligo per il datore di lavoro che ha effettuato la trattenuta di versarla direttamente alla
banca assumendo così la figura giuridica di terzo debitore ceduto;
 l’obbligo di sottoscrizione da parte del cliente a beneficio della banca di una copertura
assicurativa per l’ammontare del finanziamento contro i rischi vita e i rischi di perdita
dell’impiego;
 in aggiunta alla polizza assicurativa un vincolo a favore della banca, ai fini del soddisfacimento
del debito contratto dal cliente in caso di cessazione del suo rapporto di lavoro, su qualsiasi
indennità dovuta dal datore di lavoro (TFR) o di un istituto di previdenza o di assicurazione
(fondi pensione).
L’attività di erogazione delle operazioni di cessione del quinto viene effettuata dalla banca in via
diretta, quindi, con assunzione in proprio del rischio di credito. Nel biennio 2002-2003 la banca ha
erogato tale tipologia di finanziamenti anche per conto terzi rilasciando nei loro confronti una garanzia
fideiussoria.
Le informazioni relative a quanto stabilito dalla circolare della Banca d’Italia 263 del 2006, Titolo IV,
Capitolo 1, Sezione 2, Paragrafo 5 (requisiti di informativa al pubblico) sono pubblicate sul sito internet
della banca.
2.
POLITICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO
2.1
ASPETTI ORGANIZZATIVI
La politica del credito della banca è volta ad una selezione prudente degli affidati, tramite un’accurata
analisi del merito di credito, con l’obiettivo di contenere il rischio entro limiti compatibili con le
strategie di crescita della banca.
In accordo con gli obiettivi commerciali e con l’operatività della banca, la strategia generale di
gestione del rischio di credito è caratterizzata da una moderata propensione al rischio, che trova
espressione essenzialmente nei seguenti aspetti:
•
valutazione attuale e prospettica del merito creditizio delle controparti attraverso un
applicativo ad hoc opportunamente personalizzato, per il quale è peraltro allo studio la
114
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
•
2.2
possibilità di integrazione con i rating forniti da un provider esterno indipendente;
diversificazione del portafoglio, limitando la concentrazione delle esposizioni su singole
controparti/amministrazioni terze cedute, ovvero gruppi di controparti connesse.
SISTEMI DI GESTIONE, MISURAZIONE E CONTROLLO
Dato il modello di business adottato dalla banca, la fonte primaria di rischio di credito si riconduce
prevalentemente all’ambito delle operazioni di cessioni del quinto dello stipendio e della pensione ed
in forme di credito ad esse assimilate e correlate, quali i prestiti con delega di pagamento.
Entrambe sono forme di finanziamento appartenenti alla categoria del credito al consumo, fattispecie
che prevede l’erogazione di credito sotto forma di dilazione di pagamento a favore di una persona
fisica che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta.
Tuttavia, sia la cessione del quinto che il prestito con delega di pagamento si distinguono dalle altre
forme di credito al consumo, in quanto il rimborso del credito avviene attraverso la trattenuta sulla
busta paga, effettuata direttamente dal datore di lavoro del consumatore. Dal punto di vista giuridico,
le due tipologie si configurano in maniera identica, essendo entrambe operazioni attraverso le quali
viene concesso credito a lavoratori dipendenti e per il quale il rimborso avviene tramite cessione pro
solvendo di una loro quota dello stipendio non superiore al quinto. La cessione del quinto dello
stipendio e il prestito con delega di pagamento per le loro peculiarità si configurano, pertanto, in una
fattispecie contrattuale atipica, dove intervengono tre soggetti distinti:
 l’istituto cessionario (la banca), che eroga il finanziamento;
 il cliente, che per caratteristica intrinseca al finanziamento soggetto ad un rapporto di lavoro a
tempo indeterminato (dipendente/consumatore), cede i diritti nei limiti di un quinto sulla sua
retribuzione all’istituto cessionario;
 il datore di lavoro del cliente/cedente o l’ente pensionistico che, in virtù della cessione operata
dal proprio dipendente o pensionato, relativamente ai crediti da esso vantati per retribuzioni
maturande, assume la qualifica di debitore terzo ceduto.
Ciò che distingue di fatto le due fattispecie di finanziamento riguarda le normative che le disciplinano.
La cessione del quinto dello stipendio è regolata dal Testo Unico 180/50 e successivo regolamento (in
base al quale sono finanziabili specifiche categorie di soggetti); al prestito con delega di pagamento si
applicano invece le discipline del Codice Civile (art. 1260 e seguenti), Codice di Procedura Civile e le
Circolari del Ministero del Tesoro.
Il processo di gestione e monitoraggio del rischio di credito riguarda tutte le fasi di vita del
finanziamento, dall’erogazione (istruttoria, preventivo, delibera, informativa, lavorazione e
concessione), al monitoraggio/riscontro (gestione incassi, rilevazione delle posizioni anomale,
contenzioso e recupero crediti) e cessione pro soluto (analisi degli schemi contrattuali, cessione dei
crediti).
La banca utilizza, per la misurazione del rischio di credito, il metodo standardizzato (previsto per le
banche appartenenti alla Classe 3) previsto per la determinazione dei requisiti di vigilanza. Pertanto, ai
fini della determinazione del capitale interno provvede alla segmentazione del portafoglio crediti, ossia
alla suddivisione delle esposizioni nelle diverse classi previste dalla normativa di vigilanza, quali
amministrazioni centrali e banche centrali, imprese ed altri soggetti, retail, ecc., e delle
caratteristiche tecniche del rapporto o delle modalità di svolgimento di quest’ultimo. A tali portafogli
vengono poi applicati dei coefficienti di ponderazione diversificati per i quali la banca non fa
riferimento a valutazioni esterne del merito creditizio, ma adotta quelli previsti dalle norme di
vigilanza prudenziale.
2.3
TECNICHE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO
Il rischio credito viene mitigato attraverso una serie di attività in parte insite nella natura dei crediti
NOTA INTEGRATIVA
115
erogati, in parte derivanti da scelte operative della banca.
Con riferimento al primo aspetto, in considerazione delle particolari forme di credito gestite,
l’erogazione di finanziamenti per cessione del quinto dello stipendio e della pensione e prestiti con
delega è subordinata alla verifica dell’esistenza delle seguenti forme di garanzie, quali forme di
mitigazione del rischio di credito:
 presenza in originale dell’atto di benestare o altro documento equipollente sottoscritto
dall’amministrazione (prima garanzia);
 presenza in originale della polizza assicurativa richiesta per la garanzia a copertura
dell’esatto importo del finanziamento (seconda garanzia).
L’attuale modello di business della banca non contempla più come in passato le cessioni periodiche
pro soluto a terzi di parte dei propri crediti, ma piuttosto il mantenimento degli stessi in portafoglio
accompagnato da un contestuale rafforzamento patrimoniale.
Inoltre, come accennato in precedenza, la politica del credito della banca è volta ad una selezione
prudente degli affidati, tramite un’accurata analisi del merito di credito con l’obiettivo di contenere il
rischio entro limiti compatibili con le strategie di crescita della banca.
Tale politica è declinata sia attraverso una valutazione attuale e prospettica del merito creditizio delle
controparti, che mediante una diversificazione del portafoglio, limitando la concentrazione delle
esposizioni su singole amministrazioni.
La banca non si avvale di tecniche di mitigazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation — CRM) ai
fini dell’abbattimento degli assorbimenti di capitale.
2.4
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETERIORATE
La classificazione dei crediti deteriorati avviene, per le varie categorie, secondo le seguenti
metodologie:
 scaduti oltre 90 giorni: avviene su base oggettiva, secondo quanto previsto dalla disposizioni di
vigilanza, tenendo conto della durata del periodo di sconfinamento (mancato pagamento delle
rate) e della soglia di rilevanza del 5% sull’esposizione complessiva;
 incagli: avviene, secondo quanto previsto dalla disposizioni di vigilanza, su base oggettiva
tenendo conto del numero di rate insolute, variabile in relazione alla durata originaria del
piano di rimborso;
 sofferenze: il passaggio a sofferenza, date le caratteristiche delle operazioni stesse, avviene
quando il cliente e i suoi garanti (datore di lavoro e compagnia assicurativa), alla luce degli
elementi oggettivi in possesso, dimostrino di non essere più in grado di fare fronte ai propri
impegni e quindi di essere in uno stato d’insolvenza, anche se non dichiarato in via giudiziale,
o nel caso si verifichino particolari circostanze tali per cui le garanzie assicurative non
risultano valide.
La valutazione dei crediti scaduti oltre 90 giorni e degli incagli è effettuata in maniera aggregata
tramite un modello interno che sulla base dei dati storici relativi agli incassi ed ai tempi di pagamento
dei recuperi fornisce una stima della perdita per unità di credito deteriorato.
La valutazione dei crediti in sofferenza è effettuata in modo analitico valutando posizione per posizione
l’effettiva possibilità di recupero del credito stesso.
Il processo di gestione delle posizioni anomale, sovrintende al puntuale incasso dei crediti erogati
dalla banca e/o gestiti per conto terzi, assicurando e provvedendo nei casi di anomalia (morosità,
ritardi, sospensioni, sinistri, sconfini, e incagli) al recupero del credito nel minor tempo ed al minor
costo possibile.
Per posizione anomala si intende una posizione creditizia non in linea con il piano di ammortamento a
116
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
causa di: morosità, sinistri (morte del cliente, cessazione rapporto di lavoro), scaduti e incagli. Le
attività svolte nell’ambito del processo di rilevazione delle posizioni anomale e dei sinistri sono:
 controllo sugli incassi, in cui si provvede alla verifica dell’esatto adempimento dei pagamenti
sia in termini di rispetto delle competenze contrattuali sia delle valute dei versamenti
effettuate dalle amministrazioni, evidenziando eventuali anomalie e provvedendo
all’attivazione di procedure di richiamo a mezzo di comunicazione scritta;
 gestione morosità, in cui si provvede al controllo che i pagamenti siano effettuati con
regolarità sulla base dei piani di ammortamento evidenziando situazioni morose, attivando le
procedure di recupero qualora si determinano situazioni di morosità;
 gestione sinistri, in cui si provvede sulla base dei sinistri verificatisi alla denuncia presso la
compagnia di assicurazione dei casi di sinistro impiego o sinistro vita del cliente, curando che
l’indennizzo venga corrisposto nella misura prevista e in tempi brevi;
 gestione anomalie, sulla base delle evidenze rilevate dalla gestione del controllo sugli incassi
si provvede, qualora si ravvisino le circostanze, al passaggio a default delle Amministrazioni
nei casi di conoscenza di informazioni specifiche relative all’Amministrazione (fallimenti)
ovvero conoscenza di informazioni di carattere generale, (sinistri, informazioni pubbliche,
cassa integrazione).
117
NOTA INTEGRATIVA
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
A.
QUALITÀ DEL CREDITO
A.1
ESPOSIZIONI CREDITIZIE DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE DI
VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE
A.1.1
DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER PORTAFOGLI
APPARTENENZA E PER QUALITÀ CREDITIZIA (VALORI DI BILANCIO)
DI
Totale
Altre attività
Esposizioni
scadute
Esposizioni
ristrutturate
Portafogli/Qualità
Incagli
Sofferenze
migliaia di euro
1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Attività finanziarie in corso di dismissione
8. Derivati di copertura
Totale 2012
Totale 2011
A.1.2
249.405
249.405
70.251
255.063
1.059.896
1.634.615
749.327
137
12.689
16.334
70.251
255.063
1.030.736
137
181
12.689
7.097
16.334
1.444
1.605.455
740.605
DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER PORTAFOGLI
APPARTENENZA E PER QUALITÀ CREDITIZIA (VALORI LORDI E NETTI)
DI
Esposizione
netta
Rettifiche di
portafoglio
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Rettifiche
specifiche
Esposizione
lorda
Portafogli/Qualità
Altre attività
Totale
(esposizione
netta)
migliaia di euro
Attività deteriorate
1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la
vendita
3. Attività finanziarie detenute sino
alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
31.051
6. Attività finanziarie valutate al fair value
249.405
249.405
249.405
2.517
70.251
255.063
1.030.736
70.251
255.063
1.059.896
2.517
748
1.605.455
740.605
1.634.615
749.327
1.891
29.160
70.251
255.063
1.033.254
1.891
1.580
29.160
8.722
1.607.973
741.353
7. Attività finanziarie in corso di
dismissione
8. Derivati di copertura
Totale 2012
Totale 2011
31.051
10.302
118
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
A.1.3
ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA E FUORI BILANCIO VERSO BANCHE: VALORI
LORDI E NETTI
migliaia di euro
Tipologie esposizioni/valori
Rettifiche di Rettifiche di
Esposizione
Esposizione
valore
valore di
netta
lorda
specifiche
portafoglio
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Altre attività
272.064
272.064
Totale A
272.064
272.064
1.962
1.962
1.962
274.026
1.962
274.026
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate
b) Altre
Totale B
Totale A+B
A.1.6
ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA E FUORI BILANCIO VERSO CLIENTELA: VALORI
LORDI E NETTI
migliaia di euro
Tipologie esposizioni/valori
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
Rettifiche di Rettifiche di
Esposizione
Esposizione
valore
valore di
netta
lorda
specifiche
portafoglio
1.110
13.521
972
832
d) Esposizioni scadute
e) Altre attività
16.421
1.335.907
87
Totale A
1.366.959
1.891
138
12.689
2.517
16.334
1.333.390
2.517
1.362.551
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate
b) Altre
365
365
Totale B
365
365
119
NOTA INTEGRATIVA
A.1.7
ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE
ESPOSIZIONI DETERIORATE E SOGGETTE AL “RISCHIO PAESE” LORDE
migliaia di euro
Causali/Categorie
A. Esposizion e lorda in iziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Sofferenze
Incagli
Espos.ni
Esposizioni
ristrutturate
scadute
1.153
7.630
1.519
B. Variazion i in au m en to
B.1 Ingressi da esposizioni creditizie in bonis
B.2 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
B.3 Altre variazioni in aumento
18
8.433
7.637
16.341
16.007
585
334
18
211
C . Variazion i in dim in u zion e
C.1 Uscite verso esposizioni creditizie in bonis
C.2 Cancellazioni
C.3 Incassi
C.4 Realizzi per cessioni
C.5 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
C.6 Altre variazioni in diminuzione
61
2.542
1.821
1.439
608
103
246
334
585
D. Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
A.1.8
4
57
284
1.110
13.521
16.421
ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE
RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE
migliaia di euro
Causali/Categorie
A. Rettif ich e com plessive in iziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Sofferenze
Incagli
Espos.ni
Esposizioni
ristrutturate
scadute
(972)
(533)
(74)
B. Variazion i in au m en to
B.1 Rettifiche di valore
B.1.bis perdite da cessione
B.2 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
B.3 Altre variazioni in aumento
(32)
(444)
(330)
(99)
(12)
(30)
(17)
(84)
(70)
C . Variazion i in dim in u zion e
C.1 Riprese di valore da valutazione
C.2 Riprese di valore da incasso
C.2.bis utili da cessione
C.3 Cancellazioni
C.4 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
C.5 Altre variazioni in diminuzione
32
145
86
31
77
30
17
30
51
26
(832)
(87)
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
(32)
1
(972)
120
A.2
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING ESTERNI E INTERNI
La banca non utilizza rating né interni né esterni.
A.3
DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI GARANTITE PER TIPOLOGIA DI GARANZIA
A.3.1
ESPOSIZIONI CREDITIZIE VERSO BANCHE GARANTITE
Non sono presenti in bilancio esposizioni creditizie verso banche garantite.
A.3.2
ESPOSIZIONI CREDITIZIE VERSO CLIENTELA GARANTITE
migliaia di euro
1. Esposizioni creditizie
per cassa garantite:
1.1 totalmente
garantite
-di cui deteriorate
1.2 parzialmente
garantite
-di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio"
garantite:
2.1 totalmente
garantite
-di cui deteriorate
2.2 parzialmente
garantite
-di cui deteriorate
Garanzie reali
Derivati su crediti
Totale
Altri soggetti
Banche
Altri soggetti
Crediti di firma
Governi e
banche centrali
Banche
CLN
Governi e
banche centrali
Altri enti
pubblici
Altre garanzie
reali
Titoli
Immobili
Leasing
finanziario
Immobili
Ipoteche
Altri derivati
Altri enti
pubblici
Valore esposizione netta
Garanzie personali
1.053.914
1.050.640
24
3.250
1.053.914
28.862
28.599
24
239
28.862
71
71
71
121
NOTA INTEGRATIVA
B.
DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE
B.1
DISTRIBUZIONE SETTORIALE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA E “FUORI
BILANCIO” VERSO CLIENTELA (VALORE DI BILANCIO)
migliaia di euro
Ret tif ich e d i valore
d i p ortaf og lio
Esp osizion e n etta
Ret tif ich e d i valore
sp ecif ich e
Alt ri sogget ti
Ret tif ich e d i valore
d i p ortaf og lio
Ret tif ich e d i valore
sp ecif ich e
Im prese n on
f in an ziarie
Esp osizion e n etta
Esp osizion e n etta
Società di
assicu razion e
Ret tif ich e d i valore
sp ecif ich e
Ret tif ich e d i valore
d i p ortaf og lio
Esp osizion e n etta
Ret tif ich e d i valore
sp ecif ich e
Ret tif ich e d i valore
d i p ortaf og lio
Società f in an ziarie
Ret tif ich e d i valore
sp ecif ich e
Ret tif ich e d i valore
d i p ortaf og lio
Ret tif ich e d i valore
sp ecif ich e
Ret tif ich e d i valore
d i p ortaf og lio
Esp osizion e n etta
Esposizion i/C on tropart i
Esp osizion e n etta
Altri En ti
pu bblici
G overn i
A. Esposizion i per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
26
T otal e A
302.655
170.612
302.655
170.612
350
15
302.655
0
350
170.962
1.639
15
41
300
B. Esposizion i f u ori bilan cio
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
T otal e B
T otal e 2012
T otal e 2011
B.2
26
138
12.663
972
831
16.334
860.123
87
1
889.258
1.890
2.517
1
1
889.258
550.801
1.890
1.504
2.517
822
1
2.517
DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA E
“FUORI BILANCIO” VERSO CLIENTELA (VALORI DI BILANCIO)
migliaia di euro
35
Totale
1.362.509
4.408
42
4.408
2.327
42
43
B. Esposizion i "f u ori bilan cio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
365
Totale
365
Totale 2012
Totale 2011
1.362.874
552.685
0
13
Re t t i fi che
v a lo r e
co m ple ssi v e
87
2.517
Re st o de l
m o ndo
E spo si zi o ne
ne t t a
16.334
1.333.355
Re t t i fi che
v a lo r e
co m ple ssi v e
7
A si a
E spo si zi o ne
ne t t a
972
832
A. Esposizion i per cassa
Re t t i fi che
v a lo r e
co m ple ssi v e
138
12.682
A m e r i ca
E spo si zi o ne
ne t t a
E spo si zi o ne
ne t t a
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
E spo si zi o ni / A r e e ge o gr a fi che
E spo si zi o ne
ne t t a
Re t t i fi che
v a lo r e
co m ple ssi v e
It a li a
Re t t i fi che
v a lo r e
co m ple ssi v e
A lt r i Pa e si
e ur o pe i
122
B.3
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA E
“FUORI BILANCIO” VERSO BANCHE (VALORE DI BILANCIO)
migliaia di euro
Re t t i fi che v a lo r e
co m ple ssi v e
Re t t i fi che v a lo r e
co m ple ssi v e
E spo si zi o ne ne t t a
Re st o de l
m o ndo
A si a
E spo si zi o ne ne t t a
Re t t i fi che v a lo r e
co m ple ssi v e
A m e r i ca
E spo si zi o ne ne t t a
Re t t i fi che v a lo r e
co m ple ssi v e
Re t t i fi che v a lo r e
co m ple ssi v e
E spo si zi o ni / A r e e ge o gr a fi che
E spo si zi o ne ne t t a
It a li a
E spo si zi o ne ne t t a
A lt r i Pa e si
E ur o pe i
A. Esposizion i per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
271.852
212
Totale A
271.852
212
B. Esposizion i "f u ori
bilan cio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
1.962
Totale B
1.962
Totale 2012
Totale 2011
B.4
273.814
103.518
212
212
GRANDI RISCHI
migliaia di euro
Numero (unità)
Ammontare
Ponderato
2012
2011
11
801.873
235.558
9
197.189
93.954
La variazione dell'ammontare dei grandi rischi rispetto all'esercizio precedente è da attribuire
principalmente alle esposizioni in titoli dello Stato italiano (+ 209,2 milioni di euro), alle esposizioni
derivanti dalle operazioni di impiego nella forma tecnica dei pronti contro termine (+ 225,1 milioni di
euro) ed alla maggiore esposizione verso controparti bancarie possibile a seguito dell'aumento del
patrimonio di vigilanza.
123
NOTA INTEGRATIVA
C.
OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DELLE ATTIVITÀ
C.1
OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
I.
STRATEGIE SOTTOSTANTI L’OPERAZIONE
La banca ha perfezionato nel 2004 un’operazione di cartolarizzazione dei propri crediti sotto forma di
master trust agreement con scadenza il 30 giugno 2006. Le strategie sottostanti a tale operazione
erano quelle di garantire il rispetto degli indici di vigilanza prudenziale e ridurre al contempo i rischi di
liquidità e di interesse.
II.
RUOLO DELLA BANCA NELL’OPERAZIONE
I ruoli assunti dalla banca nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione sono quelli di Originator,
Servicer e di Corporate Servicer.
III.
CARATTERISTICHE DELL’OPERAZIONE
Il programma di cartolarizzazione prevedeva, nelle sue linee principali, la cessione, da parte della
banca, di crediti sino ad un importo massimo di 250 milioni di euro, alla società veicolo Lavoro Finance
s.r.l., la quale finanziava l’acquisto dei suddetti crediti mediante l’emissione di titoli asset backed.
Caratteristiche del Master Trust
Si riportano di seguito le principali caratteristiche del programma:
Contratto Quadro di
Cessione
In base a un contratto quadro di cessione la banca poteva cedere prosoluto,
sino alla data di scadenza del programma e in più tranche, alla società
veicolo i crediti derivanti da prestiti per cessioni del quinto dello stipendio e
delegazioni di pagamento, individuati in base a determinati criteri oggettivi.
Serie, Classi e Forma
dei Titoli
Ciascuna serie di Titoli poteva essere suddivisa in massimo 3 Classi:
i) una Classe senior denominata “Classe A” (titoli senior);
ii) una Classe mezzanine denominata “Classe B” (titoli mezzanine);
iii) una Classe junior denominata “Classe C” (titoli junior).
I Titoli Senior e Mezzanine sono in forma dematerializzata in conformità a
quanto previsto dall’articolo 28 del decreto legislativo 24 giugno 1998 n.
213.
I Titoli della Classe C sono in forma cartolare.
Rimborso Anticipato
Sono previste ipotesi di rimborso anticipato dei titoli nel rispetto di quanto
disposto dalla Banca d’Italia nel bollettino di vigilanza n. 2 febbraio 2003
(cartolarizzazioni con clausole di rimborso - regolamentazione
prudenziale).
I termini e le condizioni sono contenuti nei limiti del richiamato bollettino:
1. la facoltà di rimborso anticipato da parte dell’emittente;
2. il rimborso anticipato al verificarsi di trigger events.
Rating
Ai Titoli Senior è attribuito un rating privato da parte di Standard & Poor’s
Rating Services e di Moody’s Investors Services Inc..
I Titoli della Classe C non sono oggetto di rating.
Legge Regolatrice
I Titoli sono regolati dalla legge italiana.
124
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
Parti del Programma
Arranger
Banca Intesa S.p.A.
Società Veicolo (cessionario/emittente)
Lavoro Finance S.r.l., società costituita ai sensi dell’articolo 3 della Legge
sulla Cartolarizzazione, con sede in Roma.
Back up Service
Banca Antoniana Popolare Veneta S.p.A.
Rappresentante dei Portatori dei Titoli
J.P. Morgan Corporate Trustee Services Limited, società di diritto inglese,
con sede in Londra.
Agente per il Pagamento in Lussemburgo
J.P. Morgan Bank Luxembourg S.A., banca di diritto del Granducato del
Lussemburgo, con sede in Lussemburgo.
Agente per il Pagamento
Banca Intesa S.p.A.
Banca Agente
Banca Intesa S.p.A.
Banca dell’Operazione
Banca Intesa S.p.A.
Amministratore del Programma
J.P. Morgan Chase Bank, Filiale di Londra, banca di diritto Statunitense.
Lead Manager
Banca Intesa S.p.A., Filiale di Londra.
Caratteristiche delle singole cessioni
Nell’ambito del programma di cartolarizzazione la banca ha effettuato 6 cessioni di crediti distinte.
Si riporta di seguito il dettaglio delle singole cessioni e del controvalore dei crediti ceduti.
18/06/2004
29/12/2004
29/03/2005
30/06/2005
27/09/2005
29/12/2005
(I.) Importo in linea capitale dei crediti ceduti
77.122
23.924
18.120
16.110
21.142
26.898
(II.) Importo in linea interessi delle rate scadute
(III.) Importo del rateo interessi
Controvalore crediti ceduti
249
259
77.630
64
64
24.052
59
48
18.227
40
44
16.195
26
58
21.227
31
67
26.996
Controvalore crediti ceduti (I)+(II)
77.371
23.988
18.179
16.150
21.168
26.929
Quest’ultima cessione non si è tuttavia formalizzata in quanto la società veicolo non ha emesso titoli.
Pertanto i crediti sono rientrati nel portafoglio della banca.
IV.
STRUMENTI FINANZIARI DETENUTI DALLA BANCA
A fronte di ogni singola emissione la banca ha sottoscritto titoli junior emessi dalla società veicolo per
un importo complessivo di 7,2 milioni di euro.
I titoli sono stati oggetto di cessione pro soluto a terzi in data 21 marzo 2006 a favore della società
C.R.C., GSCF (LUX) S.A R.L. al prezzo di 95,78%.
V.
ATTIVITÀ DI SERVICER
Nell’ambito del programma di cartolarizzazione la banca ha assunto la figura di servicer. In tale veste
la banca cura:
 la riscossione dei crediti ceduti;
 i servizi di cassa e pagamento;
NOTA INTEGRATIVA
125
 la verifica che l’operazione sia conforme alla legge ed al prospetto informativo.
A fronte delle attività di servicing la banca percepisce un compenso commisurato allo 0,1%
dell’ammontare degli incassi effettuati per conto della società veicolo.
Il contratto di servicing prevede, inoltre, che la banca verifichi che tutti i debitori (ed i rispettivi datori di
lavoro) versino le somme relative ai mutui dai quali sono originati i crediti direttamente su un conto
bancario del cessionario aperto presso la banca dell’operazione o nel caso in cui i debitori (o i
rispettivi Datori di Lavoro) versino tali somme direttamente alla banca, le medesime somme siano
trasferite, entro il giorno lavorativo immediatamente successivo, sul conto del cessionario.
VI.
ALTRI IMPEGNI E GARANZIE RILASCIATE DALLA BANCA
Con l’emissione della prima serie di titoli la banca aveva concesso una linea di credito “stand by”
rinnovabile ad ogni scadenza di pagamento degli interessi sui bonds. Tale linea aveva la finalità di
permettere alla società veicolo il pagamento degli interessi maturati di volta in volta sui titoli della
classe A e B in presenza di eventuali carenze temporali di liquidità dovute ad eventuali eccessivi ritardi
nell’incasso di rate dei mutui.
Benché il rimborso della linea suddetta fosse posto in via prioritaria, nell’ordine dei pagamenti
dell’operazione, rispetto al rimborso dei titoli senior e mezzanine la Banca d’Italia aveva assimilato
tale impegno, ai fini di vigilanza prudenziale, come junior bond.
A seguito del buon andamento delle performance del portafoglio ceduto, le Agenzie di Rating, in
occasione della seconda emissione dei titoli, hanno eliminato l’obbligo per la banca all’erogazione, a
favore della società veicolo, della suddetta linea di liquidità.
Nella stessa sede la banca ha dovuto tuttavia garantire a favore della stessa società veicolo, un
deposito cauzionale denominato “commingling reserve”, fruttifero di interessi di 1,8 milioni di euro
destinato a garantire il pagamento degli incassi dei crediti ceduti pervenuti direttamente sui conti
correnti della banca.
Tale deposito, imposto dalla Agenzie di Rating, è stato determinato sulla base di un specifico
algoritmo ed è stato assimilato dalla banca d’Italia, ai fini di vigilanza prudenziale, a senior bond.
In conseguenza del graduale trasferimento dei versamenti effettuati da parte dei debitori dai conti
della banca a quelli della società veicolo. il saldo a fine esercizio 2012 della commingling è pari a 123
mila euro circa.
La banca ha inoltre rilasciato una garanzia, di 100 mila euro
a favore della società veicolo,
nell’interesse delle Poste Italiane S.p.A, per il pagamento delle spese di tenuta conto relative ai conti
correnti postali ceduti dalla banca alla stessa società veicolo e sui quali pervengono gli accrediti delle
quote di rimborso dei crediti ceduti.
126
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
C.1.1
ESPOSIZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE DISTINTE PER
QUALITÀ DELLE ATTIVITÀ SOTTOSTANTI
migliaia di euro
Esposizione
netta
Junior
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Linee di credito
Mezzanine
Esposizione
netta
Senior
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Esposizione
netta
123
Garanzie rilasciate
Senior
Mezzanine
Junior
Esposizione
lorda
123
Esposizione
netta
123
Esposizione
lorda
123
Esposizione
netta
Esposizione
netta
A. C on attività sottostan ti proprie
a) Deteriorate
b) Altre
Esposizione
lorda
Qualità attività
sottostanti/Esposizioni
Esposizione
lorda
Esposizioni per cassa
Senior
Mezzanine
Junior
B. C on attività sottostan ti di terzi
a) Deteriorate
b) Altre
C.1.2
ESPOSIZIONI DERIVANTI DALLE PRINCIPALI OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE
“PROPRIE” RIPARTITE PER TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE E PER
TITPOLOGIA DI ESPOSIZIONI
migliaia di euro
A . Og ge t t o di i nt e gr a le
ca nce lla zi o ne d a l bi la nci o
Nome Cartolarizzazione: Lavoro Finance
Linee di credito
Rettifiche/riprese
valore
Junior
Esposizione Netta
Rettifiche/riprese
valore
Mezzanine
Esposizione Netta
Rettifiche/riprese
valore
Senior
Esposizione Netta
Rettifiche/riprese
valore
Junior
Esposizione netta
Mezzanine
Rettifiche/riprese
valore
Rettifiche/riprese
valore
Senior
Esposizione netta
Rettifiche/riprese
valore
Junior
Valore di Bilancio
Rettifiche/riprese
valore
Mezzanine
Valore di Bilancio
Tipologia attività
cartolarizzate/Esposizioni
Rettifiche/riprese
valore
Valore di Bilancio
Senior
Garanzie rilasciate
Esposizione netta
Esposizioni per cassa
123
123
Tipologia attività: CQS
B. Og ge t t o di p a r zi a le
ca nce lla zi o ne d a l bi la nci o
C. No n ca nce lla t e da l b i la nci o
C.1.3
ESPOSIZIONI DERIVANTI DALLE PRINCIPALI OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE
DI “TERZI” RIPARTITE PER TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE E PER
TIPOLOGIA DI ESPOSIZIONI
La banca non ha esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione di “terzi”.
127
NOTA INTEGRATIVA
C.1.4
ESPOSIZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE RIPARTITE PER
PORTAFOGLIO E PER TIPOLOGIA
Crediti
Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
Attività finanziarie
disponibile per la
vendita
Esposizioni/portafoglio
Attività finanziarie
fair value option
Attività finanziarie
detenute per
negoziazione
migliaia di euro
1. Esposizioni per cassa
- "Senior"
- "Mezzanine"
- "Junior"
2012
123
2011
123
267
2. Esposizioni fuori bilancio
- "Senior"
- "Mezzanine"
- "Junior"
C.1.5
AMMONTARE COMPLESSIVO DELLE ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE SOTTOSTANTI AI
TITOLI JUNIOR O AD ALTRE FORME DI SOSTEGNO CREDITIZIO
La banca non detiene in portafoglio i titoli junior relativi all’operazione di cartolarizzazione né altre
forme di sostegno creditizio equivalenti.
C.1.6
INTERESSENZE IN SOCIETÀ VEICOLO
Denominazione
Sede legale Interessenza %
IBL CQS S.R.L.
C.1.7
Roma
5%
ATTIVITÀ DI SERVICER — INCASSI DEI CREDITI CARTOLARIZZATI E RIMBORSI DEI
TITOLI EMESSI DALLA SOCIETÀ VEICOLO
migliaia di euro
Attività cartolarizzate
(dato di fine periodo)
Incassi crediti
realizzati nell'anno
Società veicolo
Senior
Deteriorate
Lavoro Finance srl
Quota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine periodo)
In bonis
Deteriorate
In bonis
Mezzanine
Junior
Attività
Attività in
Attività
Attività in
Attività
Attività in
deteriorate
bonis
deteriorate
bonis
deteriorate
bonis
1.133
2.757
87
3.050
100,00%
100,00%
52,58%
1.133
2.757
87
3.050
100,00%
100,00%
52,58%
C.2
OPERAZIONI DI CESSIONE
A.
ATTIVITÀ FINANZIARIE CEDUTE E NON CANCELLATE INTEGRALMENTE
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
Le attività finanziarie cedute e non cancellate accolgono il valore dei titoli di proprietà utilizzati
nell’ambito di operazioni di pronti contro termine.
128
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
C.2.1
ATTIVITÀ FINANZIARIE CEDUTE NON CANCELLATE: VALORE DI BILANCIO E VALORE
INTERO
migliaia di euro
Attività finanziarie Attività finanziarie
Attività finanziarie
Attività finanziarie
valutate al fair
detenute sino alla
Forme tecniche/Portafoglio detenute per la
disponibili per la vendita
negoziazione
value
scadenza
A
B
C
A
B
C
A
B
C
A
B
C
A. Attività per cassa
249.405
53.019
1. Titoli di debito
249.405
53.019
2. Titoli di capitale
3. O.I.C.R.
4. Finanziamenti
B. Stru m en ti derivati
Totale 2012
249.405
53.019
di cui deteriorate
Totale 2011
di cui deteriorate
Crediti verso
banche
A
B
C
Crediti verso
clientela
A
B
C
Totale
2012
302.424
302.424
2011
0
0
302.424
Legenda
A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)
B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)
C.2.2
PASSIVITÀ FINANZIARIE A FRONTE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE CEDUTE NON
CANCELLATE: VALORE DI BILANCIO
migliaia di euro
Passività/Portafoglio attività
1. Debiti verso clien tela
a) a fronte di attività rilevate per
intero
b) a fronte di attività rilevate
parzialmente
2. Debiti verso ban ch e
a) a fronte di attività rilevate per
intero
b) a fronte di attività rilevate
parzialmente
Totale 2012
Totale 2011
Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività
finanziarie
valutate al fair
value
Attività
finanziarie
disponibili per la
vendita
Attività
finanziarie
detenute sino
alla scadenza
Crediti verso
banche
Crediti verso
clientela
Totale
668.665
48.914
717.579
668.665
48.914
717.579
668.665
0
48.914
0
717.579
0
Le passività a fronte di attività cedute e non cancellate si riferiscono alle operazioni di pronti contro
termine effettuate sul mercato MMF, poste in essere sia sui titoli di proprietà che sui titoli sottoscritti
a seguito dell’operazione di auto cartolarizzazione.
D.
MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO
In base alle disposizioni della normativa di vigilanza prudenziale, la banca predispone ed aggiorna
annualmente il resoconto ICAAP che individua e misura i rischi afferenti l’attività tipica svolta, nonché
l’adeguatezza del capitale destinato alla loro copertura.
Svalutazione del portafoglio dei crediti performing: in coerenza con quanto previsto dalla normativa
IAS sono stati effettuati accantonamenti tali da coprire le perdite potenziali relative ai crediti in bonis.
La misura di tali svalutazioni è stata determinata in base ad una metodologia di calcolo
dell’impairment collettivo sviluppata internamente; gli accantonamenti sono funzione dei parametri di
rischio relativi al tasso di decadimento ed al tasso di recupero osservati sui dati storici del portafoglio
della banca, dove i tassi di recupero sono i medesimi utilizzati per la svalutazione dei crediti
deteriorati.
Analisi di scenario e stress test: tenuto conto dell’appartenenza del Gruppo alla Classe 3 tra quelle
previste dalla normativa, si è adottato un approccio basato su di un modello semplificato, che prevede
129
NOTA INTEGRATIVA
di stressare singole variabili/driver (analisi di sensibilità) che agiscono sui macro aggregati
regolamentari. I possibili driver di stress per l’approccio in oggetto sono:
 esposizione: modifica dei volumi di esposizione per i differenti segmenti di controparti;
 composizione portafoglio crediti: modifica della composizione del portafoglio crediti (ad
esempio variando il rapporto tra esposizioni retail, corporate, ecc.);
 tasso di decadimento delle esposizioni: modifica del rapporto tra esposizioni deteriorate (o dei
tassi di ingresso a sofferenza rettificata) ed impieghi come quanto avvenuto nella peggiore
congiuntura creditizia sperimentata dalla banca negli ultimi due cicli economici;
 tasso di recupero: modifica del tasso di recupero sui crediti deteriorati ipotizzando un
aumento della gravità delle perdite in caso di default.
SEZIONE 2
2.1
RISCHI DI MERCATO
RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO DI
NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA
La banca non detiene, in chiusura dell’esercizio, portafogli di negoziazione di attività/passività
finanziarie.
2.2
RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO - PORTAFOGLIO BANCARIO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A.
ASPETTI GENERALI, PROCEDURE DI GESTIONE E METODI DI MISURAZIONE DEL
RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DEL RISCHIO DI PREZZO
Il rischio di tasso d’interesse sul portafoglio bancario è rappresentato dal rischio causato dalle
differenze nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse delle attività e delle
passività della banca non ricomprese nel portafoglio di negoziazione; si fa riferimento pertanto a tutto
il portafoglio della banca. In presenza di tali differenze, fluttuazioni dei tassi di interesse determinano
sia una variazione del margine di interesse, e quindi del profitto atteso di breve periodo, sia una
variazione del valore di mercato delle attività e delle passività e quindi del valore economico del
patrimonio netto.
I principali fattori determinanti il rischio di tasso di interesse sono i seguenti:
 rischio di revisione del tasso: deriva dagli sfasamenti temporali nella data di revisione del
tasso delle attività, passività e poste fuori bilancio. Quantunque tali asimmetrie siano un
elemento connaturato all'attività stessa della banca, esse possono esporre il reddito e il
valore economico a fluttuazioni impreviste al variare dei tassi d'interesse;
 rischio di curva dei rendimenti: le asimmetrie nelle scadenze e nei tempi di revisione del tasso
possono esporre la banca a mutamenti nell'inclinazione e conformazione della curva dei
rendimenti. Il rischio si materializza allorché variazioni inattese nella curva hanno effetti
negativi sul reddito e sul valore economico sulle posizioni di segno opposto su scadenze
diverse;
 rischio di base: risulta da un'imperfetta correlazione nell'aggiustamento dei tassi attivi e
passivi su strumenti con caratteristiche di revisione del prezzo analoghe. Al variare dei tassi
d'interesse, queste differenze possono determinare cambiamenti imprevisti nei flussi
finanziari e nei differenziali di rendimento fra attività, passività e posizioni fuori bilancio aventi
modalità di revisione del tasso analoghe, ma basate su tassi di riferimento diversi o con
diversa frequenza.
La gestione del rischio di tasso d’interesse sul portafoglio bancario è assicurata dalla Funzione Risk
Management, in stretto raccordo con la Direzione Finanza e la Funzione Pianificazione e Controllo,
130
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
mediante la gestione operativa delle attività e passività nel rispetto delle linee guida definite dal
Consiglio di Amministrazione.
In particolare, la gestione del rischio di tasso d’interesse sul portafoglio bancario è volta a garantire
che la banca abbia una contenuta esposizione anche alla luce dell’introduzione di nuovi prodotti e tipi
di attività.
A partire dalla seconda metà del 2010, la banca ha costituito un portafoglio titoli composto
essenzialmente di titoli di stato (BTP, in asset swap per le scadenze oltre il breve termine, CCT e CTZ),
in grado di recuperare margini di contribuzione. Il rischio di credito e di controparte di tale portafoglio
è legato al rischio sovrano dello Stato Italiano. Il rischio di mercato è intrinsecamente contenuto da
limiti prefissati in termini di durata (massimo dieci anni), duration (massimo sei anni) e Value at Risk
(massimo 1% del valore nominale). Il rispetto di tali limiti, incluso quello in termini di Value at Risk è
monitorato giornalmente.
In caso di proposta di inclusione nel portafoglio bancario di nuovi prodotti da parte della Direzione
Affari, viene effettuata l’analisi delle modalità di gestione dei nuovi prodotti e valutazione degli impatti
sull’esposizione potenziale al rischio derivante dall’inclusione di un nuovo prodotto. La Direzione
Finanza acquisisce le informazioni tecnico-finanziarie dei nuovi prodotti ed effettua le opportune
considerazioni da condividere con la Funzione Risk Management e la Funzione Pianificazione e
Controllo.
Il rischio di tasso di interesse è monitorato con cadenza mensile dalla funzione Risk Management, in
stretto raccordo con la Direzione Finanza e la Funzione Pianificazione e Controllo, ed è rappresentato
all’interno dei Comitati ALM. Il prospetto di analisi è redatto sulla base della metodologia semplificata
indicata dalla normativa Banca d’Italia applicando una variazione dei tassi di 200 punti base. Tale
modello di monitoraggio copre le attività e le passività esposte al rischio tasso comprese nel
portafoglio bancario ed è focalizzato sulla valutazione degli impatti di variazioni potenziali dei tassi sul
valore economico del patrimonio della banca.
Nell’ambito del monitoraggio, la funzione Risk Management fa riferimento alle soglie di sorveglianza
approvate dal Consiglio di Amministrazione, che possono essere tempo per tempo rimodulate in
considerazione di variazioni di situazioni di mercato. Tali soglie, definite sulla base dell’indicatore di
rischiosità stabilito dalla Banca d’Italia, rappresentano i valori di attenzione al fine di mantenere entro
livelli contenuti l’esposizione al rischio di tasso. Del mancato rispetto delle soglie definite, una volta
valutata l’effettiva rilevanza con riferimento alle specifiche condizioni di mercato ed a quelle
caratteristiche della banca e del Gruppo, dovrà essere portata adeguata informativa da parte della
funzione Risk Management alla Direzione Generale, per la definizione delle idonee misure correttive.
B.
ATTIVITÀ DI COPERTURA DEL FAIR VALUE
Al fine di ridurre il rischio di perdite derivanti da oscillazioni inattese dei tassi d’interesse di mercato e,
con ciò, ridurre i requisiti di patrimonio tesi a far fronte a tale rischio, la banca procede alla copertura
delle proprie attività e passività attraverso la stipula di derivati su tasso d’interesse.
Copertura del portafoglio crediti: scopo della copertura è quello di proteggere il fair value del
portafoglio crediti rispetto ad un possibile rialzo della curva dei tassi d’interesse. La tecnica utilizzata
è quella del macrohedging e pertanto il sottostante del derivato di copertura è costituito dal
portafoglio crediti di volta in volta individuato.
Viene coperto il rischio tasso delle sole forme tecniche cessione del quinto dello stipendio, cessione
del quinto della pensione, delegazione di pagamento. Non sono previste strategie di copertura per le
altre forme tecniche e per i crediti non performing.
131
NOTA INTEGRATIVA
La strategia di copertura è attuata nel rispetto delle regole previste per l’hedge accounting dai principi
contabili internazionali (nello specifico IAS 39). L’efficacia, ai sensi della normativa IAS/IFRS, della
strategia di coperture viene verificata con cadenza trimestrale attraverso appositi test di efficacia.
C.
ATTIVITÀ DI COPERTURA DEI FLUSSI FINANZIARI
La banca non ha posto in essere né detiene in portafoglio alla fine dell’esercizio attività o passività
finanziarie coperte con strumenti derivati.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1.
PORTAFOGLIO BANCARIO: DISTRIBUZIONE PER DURATA RESIDUA (PER DATA DI
RIPREZZAMENTO) DELLE ATTIVITÀ E DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE
Valuta di denominazione Euro
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzioni di rimb. anticipato
- altri
2. P assività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzioni di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati f in an ziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
263.047 214.833
0
17.001
17.001
Durata
indetermi
nata
Oltre 10
anni
da oltre 5
anni a 10
anni
da oltre 1
anno a 5
anni
da oltre 6
mesi fino
a 1 anno
da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
a vista
Tipologia/Durata residua
fino a 3
mesi
migliaia di euro
76.115
53.250
47.587
0
650.004
249.405
381.368
0
0
0
1.117
0
53.250
0
22.865
0
47.587
249.405
212
400.387
0
381.368
0
0
0
1.117
400.387
400.387
381.368
381.368
0
1.117
1.117
27.095
24.024
24.024
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
248.619
6.231
14.428 191.601
1.660
12.768 191.601
12.422
22.499
346 169.102
496.809 837.127
284.515 810.331
284.515
92.752
0 717.579
89.215
89.213
89.213
0
47.587
46.675
912
172.943
172.903
172.903
0
717.579
0
0
0
0
0
0
0
2
40
3.071
0
0
0
2
40
3.071
595.833 129.362
347.124
811.512
2.784
0
0
212.293
1.424
210.869
1
1
26.796
26.795
1
22.865
22.865
595.833
129.362
347.124
811.512
2.784
0
0
595.833
581.612
14.221
129.362
115.000
14.362
347.124
311.324
35.800
811.512
1.736
809.776
2.784
2.135
649
0
0
132
2.3
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
RISCHIO DI CAMBIO
La banca non presenta in chiusura d’esercizio né ha posto in essere durante l’esercizio operazioni in
valuta estera.
2.4
GLI STRUMENTI DERIVATI
A.
DERIVATI FINANZIARI
A.2
PORTAFOGLIO BANCARIO: VALORI NOZIONALI DI FINE PERIODO E MEDI
A.2.1
DI COPERTURA
migliaia di euro
Attività sottostanti/Tipologie derivati
2012
Over the
Controparti
counter
centrali
2011
Over the Controparti
counter
centrali
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri sottostanti
1.011.808
537.422
1.011.808
537.422
Totale
Valori medi
1.011.808
628.619
537.422
420.763
133
NOTA INTEGRATIVA
A.3
DERIVATI FINANZIARI: FAIR VALUE LORDO POSITIVO — RIPARTIZIONE PER
PRODOTTI
migliaia di euro
Fair value positivo
Attività sottostanti/Tipologie derivatri
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale
2012
Over the Controparti
counter
centrali
2011
Over the Controparti
counter
centrali
0
67
0
67
0
67
134
A.4
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
DERIVATI FINANZIARI: FAIR VALUE LORDO NEGATIVO — RIPARTIZIONE PER
PRODOTTI
migliaia di euro
Fair value negativo
Attività sottostanti/Tipologie derivatri
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale
2012
Over the Controparti
counter
centrali
2011
Over the Controparti
counter
centrali
34.070
18.489
34.070
18.489
34.070
18.489
135
NOTA INTEGRATIVA
DERIVATI FINANZIARI OTC: PORTAFOGLIO BANCARIO: VALORI NOZIONALI, FAIR
VALUE LORDI POSITIVI E NEGATIVI PER CONTROPARTE - CONTRATTI NON
RIENTRANTI IN ACCORDI DI COMPENSAZIONE
A.7
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
4) Altri valori
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
A.9
Altri soggetti
Imprese non
finanziarie
Società di
assicurazione
Società finanziarie
Banche
Altri enti pubblici
Contratti non rientranti in accordi di
compensazione
Governi e Banche
Centrali
migliaia di euro
1.011.808
34.070
6.114
VITA RESIDUA DEI DERIVATI FINANZIARI OTC: VALORI NOZIONALI
migliaia di euro
Sottostanti/Vita residua
Fino a 1
anno
Oltre 1
anno e fino
a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A. P ortaf oglio di n egoziazion e di vigilan za
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
A.4 Derivati finanziari su altri valori
B. P ortaf oglio ban cario
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
B.4 Derivati finanziari su altri valori
Totale 2012
Totale 2011
64.383
809.776
137.649
1.011.808
64.383
56.408
809.776
258.100
137.649
222.914
1.011.808
537.422
136
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
SEZIONE 3
RISCHIO DI LIQUIDITÀ
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A.
ASPETTI GENERALI, PROCESSI DI GESTIONE E METODI DI MISURAZIONE DEL RISCHIO DI
LIQUIDITÀ
Le principali fonti di liquidità per la banca sono rappresentate da:




raccolta da clientela costituita in massima parte da conti correnti di deposito sia liberi che
vincolati con scadenze da 3 a 24 mesi;
titoli ABS senior rivenienti dalla cartolarizzazione dei propri crediti CQS, rifinanziabili presso
BCE o controparti bancarie;
linee di fido concesse da banche, sia committed che a revoca;
raccolta tramite obbligazioni subordinate sottoscritte da controparti istituzionali.
In particolare la cartolarizzazione dei crediti ed il successivo rifinanziamento degli ABS permettono il
periodico reintegro della liquidità per finanziarie le nuove erogazioni. La liquidità accumulata tramite i
conti deposito ha la tendenza a rimanere stabile in funzione delle politiche di pricing e del
comportamento adottato, in tal senso, dalla concorrenza.
Con riferimento al rifinanziamento dei titoli ABS, un peggioramento del merito creditizio degli stessi
come conseguenza di un downgrading dello Stato Italia può comportare l’applicazione di un haircut
più elevato e l’obbligo di reintegrare la liquidità, o l’impossibilità di effettuare dette operazioni con la
BCE e/o le controparti istituzionali con la conseguenza quindi di dover reperire fonti di liquidità
alternative a costi più elevati. Nello specifico, il processo di gestione di tale tipologia di rischio
prevede:
 la possibilità di usufruire della raccolta a vista e vincolata effettuata nei confronti della
clientela, e di linee di credito concesse da controparti bancarie a tassi di mercato;
 la possibilità di beneficiare del flusso finanziario relativo al rifinanziamento degli ABS senior
emessi dalla società veicolo, effettuato presso la BCE o controparti istituzionali.
In merito alle consistenze medie relative alla liquidità depositata sui conti di deposito, come detto, la
volatilità delle masse medie dipende dal pricing adottato e dalla presenza o meno di vincoli sulla
disponibilità dei fondi. In caso di rendimenti e/o condizioni di vincolo sui fondi della clientela non
soddisfacenti rispetto a quello proposto dalla concorrenza, sussiste il rischio di migrazione rapporti
verso altre banche.
L’attuale liquidity policy si basa sulla normativa interna di riferimento della banca. Per quanto
concerne le attività inerenti la gestione della Tesoreria, la Funzione preposta si occupa
essenzialmente delle attività di liquidità con la finalità di:
 garantire l’approvvigionamento delle risorse finanziarie necessarie alle esigenze della banca;
 assicurare l’ottimizzazione del rapporto rischio/rendimento nella gestione dei flussi liquidità e
di tesoreria;
 assicurare l’equilibrio finanziario dell’attivo e del passivo, nel rispetto dei piani di sviluppo
deliberati dalla Direzione;
 garantire la liquidità necessaria per il regolamento delle operazioni poste in essere per conto
proprio o per conto della clientela.
Nell’esecuzione delle attività di cui sopra risulta di fondamentale importanza le definizione della
posizione di liquidità della banca, sia con riferimento ai flussi finanziari da regolare nella giornata in
corso, sia per le previsioni relative a giornate successive.
La definizione della posizione di liquidità a livello prospettico (orizzonte temporale mensile) è
NOTA INTEGRATIVA
137
effettuata dalla Funzione Tesoreria sulla base delle stesse informazioni necessarie alla definizione
della posizione giornaliera.
In coerenza con quanto previsto dalle disposizioni di vigilanza e dalla normativa interna relativa alla
liquidity policy, viene inoltre monitorata la posizione di liquidità prospettica su un orizzonte temporale
di un anno suddiviso in fasce mensili. La situazione di liquidità attuale e prospettica è analizzata con
cadenza almeno mensile all’interno dei Comitati ALM.
La liquidity policy recepisce i requisiti qualitativi imposti dalla normativa, stabilendo gli obiettivi ed i
principi di gestione del rischio di liquidità da osservare, ed in particolare formalizza il processo di
gestione e controllo della liquidità, in situazioni sia di operatività ordinaria che di crisi.
138
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1.
DISTRIBUZIONE TEMPORALE PER DURATA RESIDUA CONTRATTUALE DELLE
ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE — VALUTA DI DENOMINAZIONE: EURO
da oltre 1
anno a 5
anni
oltre 5 anni
10.694
28.961
34.188
73.697
675.155
414.080
938
1.438
4.087
261.535
32.700
4.000
13.000
65.610
400.620
1.012
durata
indetermin
ata
da oltre 6
mesi fino a
1 anno
da oltre 7
giorno a 15
giorni
8 6 .9 3 5
da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
83.060
1.062
da oltre 1
mese fino a
3 mesi
261.875
da oltre 15
giorni a 1
mese
A t t i v i t à p e r ca ssa
A.1 Titoli di Stato
a vista
Voci/scaglioni temporali
da oltre 1
giorno a 7
giorni
migliaia di euro
A.2 Titoli di debito quotati
A.3 Altri titoli di debito
A.4 Quote O.I.C.R.
A.5 Finanziamenti
260.813
- Banche
247.641
- Clientela
Pa ssi v i t à pe r ca ssa
B.1 Depositi
- Banche
- Clientela
83.060
10.694
28.023
32.750
381.380
212
13.172
83.060
85.923
10.694
28.023
32.750
65.610
400.408
282.930
322.767
260.940
268.483
60.389
91.145
179.231
163.528
225
2
213
29.819
322.767
260.939
268.483
60.164
91.143
179.018
133.709
19
36
794
381.380
282.819
1.424
281.395
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
85.923
1
111
Ope r a zi o ni "fuo r i b i la nci o "
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
154
162
328
831
2.468
5.246
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
La banca ha avviato nel corso dell’esercizio due distinte operazioni di auto cartolarizzazione con la
conseguente emissione dei titoli ABS. Le due operazioni, effettuate ai sensi della Legge 130/99, sono
state strutturate suddividendo lo stock dei crediti in due distinti portafogli costituiti da contratti di
cessione del quinto/delegazione di pagamento, stipulati rispettivamente con dipendenti di aziende del
settore privato e con dipendenti del settore pubblico e statale.
Le operazioni di auto cartolarizzazione sono assistite da un doppio rating rilasciato da altrettante
agenzie internazionali (Moody’s e DBRS) e sono strutturate con un periodo di ramp-up di 12 mesi
nell’ambito del quale la banca potrà cedere crediti generati nel corso del suddetto periodo, sino ad un
importo totale di 1,2 miliardi di euro. In particolare, nel corso dell’esercizio appena concluso, sono
stati cartolarizzati crediti per complessivi 655 milioni di euro, a fronte dei quali sono stati emessi titoli
ABS per 648 milioni di euro.
139
NOTA INTEGRATIVA
SEZIONE 4
RISCHI OPERATIVI
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A.
ASPETTI GENERALI, PROCESSI DI GESTIONE E METODI DI MISURAZIONE DEL
RISCHIO OPERATIVO
In base alle indicazioni della normativa di vigilanza relative al rischio operativo, con riguardo agli
obiettivi strategici, all’operatività caratteristica, alla dimensione e complessità delle strutture aziendali
e dei mercati di riferimento, la strategia generale di gestione del rischio da parte della banca intende
ispirarsi agli obiettivi di:
 individuazione degli eventi che generano rischi operativi;
 minimizzazione delle perdite sottostanti.
Nella gestione e nel controllo dei rischi operativi sono coinvolte diverse funzioni aziendali, ciascuna
delle quali è destinataria dell’attribuzione di specifiche responsabilità, coerenti con la titolarità delle
attività e dei processi nei quali il rischio in argomento si può manifestare.
In particolare l’attività dell’Internal Audit è regolata da precisi adempimenti costituiti dalla
metodologia di identificazione, gestione e monitoraggio dei rischi. Nell’espletamento del proprio ruolo
la funzione in parola esegue specifiche azioni di audit finalizzate ad individuare rischi di natura
operativa e di contenimento delle potenziali perdite da essi derivanti. Nell’ambito del processo
assume rilevanza anche la Funzione Compliance, deputata istituzionalmente al presidio e al controllo
del rispetto delle norme, che fornisce un supporto significativo, nella prevenzione e gestione dei rischi
in argomento.
Il coordinamento nell’operato delle funzioni coinvolte, consente di valutare impatti e benefici che le
modifiche alle procedure operative ed ai processi possono arrecare alla gestione dell’attività della
banca ed alla minimizzazione dei rischi operativi correlati.
In coerenza, inoltre, con le norme che prevedono la predisposizione di un piano che garantisca il
contenimento di danni conseguenti a incidenti o catastrofi, la banca ha adottato un Business
Continuity Plan che descrive il complesso di regole, comportamenti e attività che, se rispettati,
consentono di gestire i momenti critici dovuti ad eventi di natura disastrosa e limitare la
compromissione dell’attività della banca.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
La banca non dispone di specifici modelli matematici di gestione e misurazione del rischio operativo.
140
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
PARTE F.
INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
SEZIONE 1
IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA
A.
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
Il patrimonio della banca è dato dalla somma del capitale sociale, della riserva legale, delle riserve di
utili, delle riserve di valutazione e dell’utile di esercizio.
La banca, data anche la sua vocazione alla crescita dimensionale sul territorio, nel corso degli anni ha
sempre prestato particolare attenzione alla dinamica del patrimonio e di conseguenza ha destinato in
ogni esercizio una consistente parte dell’utile a riserve, che ha utilizzato anche per aumenti di
capitale. L’evoluzione del patrimonio aziendale infatti rappresenta un elemento decisivo in fasi di
sviluppo, come quello attuale per la banca.
I principi contabili internazionali definiscono invece il patrimonio netto, in via residuale, come “ciò che
resta delle attività dell’impresa, dopo aver dedotto tutte le passività”. In una logica finanziaria quindi il
patrimonio rappresenta l’entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà o generati dall’impresa
stessa.
Ai fini di vigilanza l’aggregato patrimoniale è determinato in base alle disposizioni previste dalla Banca
d’Italia e costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni di vigilanza prudenziale, in quanto
rappresenta la risorsa patrimoniale in grado di assorbire le possibili perdite prodotte dall’esposizione
della banca ai rischi tipici della propria attività, assumendo nella sostanza un ruolo di garanzia nei
confronti di depositanti e creditori.
La gestione del patrimonio della banca ha lo scopo di mantenere un livello qualitativo e quantitativo
delle risorse patrimoniali adeguato:
 da un lato, a rispettare non solo i requisiti minimi indicati dall'Organo di Vigilanza, ma anche a
sostenere un rating di alto profilo;
 dall'altro, a sostenere la crescita dell'attività aziendale pur evitando esuberi di risorse,
rispetto agli obiettivi sopra indicati.
In particolare, al 31 dicembre 2012 il patrimonio risulta composto per 35,5 milioni di euro da capitale
sociale, per 1,7 milioni di euro da riserva legale, pari al 4,89% del capitale sociale, da altre riserve di
utili pari a 19,7 milioni di euro, da riserva negativa di valutazione di titoli disponibili per la vendita pari a
501 mila euro e da utili di esercizio per 7.6 milioni di euro. A garanzia di una dotazione adeguata ai
rischi ed ai volumi di attività mantenuti in portafoglio, si è proceduto al rafforzamento patrimoniale
attraverso un aumento di capitale per un importo di 30 milioni di euro, di cui 23 milioni di euro
sottoscritti nel mese di ottobre 2012 ed i restanti 7 milioni di euro da sottoscrivere entro il 31 maggio
2013.
141
NOTA INTEGRATIVA
B.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
B.1
PATRIMONIO DELL’IMPRESA: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
2012
Voci/Valori
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
- di utili
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
- altre
4. Strumenti di capitale
5. (Azioni proprie)
6. Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti in via di dismissione
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
35.500
12.500
21.445
10.270
1.737
1.179
19.708
9.091
(1.609)
(1.609)
(501)
(501)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al
patrimonio netto
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile (perdita) d'esercizio
Totale
B.2
2011
7.657
11.176
64.101
32.337
RISERVA DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA
VENDITA: COMPOSIZIONE
migliaia di euro
2012
Attività/Valori
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
Riserva
positiva
2011
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
229
62
792
0
1.609
291
792
0
1.609
142
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
B.3
RISERVA DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA
VENDITA: VARIAZIONI ANNUE
migliaia di euro
Titoli di
debito
1.
Esisten ze in iziali
2. Variazion i positive
2.1 Incrementi di fair value
2.2 Rigiro a conto economico di
riserve negative:
- da deterioramento
- da realizzo
2.3 Altre variazioni
3. Variazion i n egative
3.1 Riduzioni di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico di
riserve positive: da realizzo
3.4 Altre variazioni
4.
Rim an en ze f in ali
SEZIONE 2
Titoli di
capitale
Quote di
O.I.C.R.
(1.609)
0
1.618
1.029
62
62
Finanziame
nti
589
589
572
572
(563)
0
62
IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA
2.1
PATRIMONIO DI VIGILANZA
A.
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
Il patrimonio di vigilanza e i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base dei valori
patrimoniali e del risultato economico, determinati in base all’applicazione dei principi contabili
internazionali IAS/IFRS e tenendo conto dei principi generali contenuti nelle “Istruzioni per la
compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali” della Banca
d’Italia (Circolare n. 155/91, 15° aggiornamento del 19 marzo 2013).
Il patrimonio di vigilanza è calcolato come somma delle componenti positive e negative, in base alla
loro qualità patrimoniale; le componenti positive devono essere nella piena disponibilità della banca,
al fine di poter essere utilizzate nel calcolo degli assorbimenti patrimoniali.
Il frequente esame della dinamica operativa, attuato sia in sede consuntiva sia in sede di
programmazione, fornisce gli elementi previsionali per una politica di gestione della dimensione e
della morfologia delle risorse patrimoniali che appaiono più adeguate a sostenere lo sviluppo della
banca tenuto conto degli obiettivi e dei vincoli previsti.
1. Patrimonio di base (Tier 1)
Il patrimonio di base comprende il capitale sociale, le riserve di utili, l’utile dell’esercizio, dedotti gli
elementi negativi:
In particolare al 31 dicembre 2012 è così costituito:
 + capitale sociale: 35,5 milioni di euro;
 + riserve di utili: 21,4 milioni di euro;
 + utile di esercizio: 6,4 milioni di euro (per la parte destinata a riserva);
 - immobilizzazioni immateriali: 199 mila euro;
143
NOTA INTEGRATIVA

- avviamento: 789 mila euro.
2. Patrimonio supplementare (Tier 2)
Il patrimonio supplementare è costituito dalle passività subordinate e dal 50% delle riserve positive da
valutazione sui titoli di capitale classificati nel portafoglio disponibile per la vendita:


+ titoli subordinati emessi dalla banca, per 29,7 milioni di euro;
+ riserva di valutazione titoli di capitale, per 31 mila euro.
Per maggiore dettaglio si rinvia alla Parte B, sezione 3 della presente nota integrativa.
Si fa presente che la banca, secondo quanto previsto dal provvedimento del Governatore della Banca
d’Italia del 18 maggio 2010, relativo ai filtri prudenziali, ha optato per la possibilità di adottare,
relativamente ai titoli emessi da Amministrazioni centrali di paesi appartenenti all’Unione Europea
inclusi nel portafoglio delle “attività finanziarie disponibili per la vendita”, il metodo cosiddetto
“simmetrico”, che consente di neutralizzare completamente sia le plus sia le minus, come se i titoli
fossero valutati al costo. L’opzione è applicata a tutti i titoli del portafoglio.
B.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
migliaia di euro
A. P atrim on io di base prim a dell'applicazion e dei f iltri pru den ziali
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base
B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
C . P atrim on io di base al lordo degli elem en ti da dedu rre (A+B)
D. Elementi da dedurre dal patrimonio
E. Totale patrim on io di base (Tier 1) (C -D)
F. P atrim on io su pplem en tare prim a dell'applicazion e dei f iltri
pru den ziali
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare
G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
H. P atrim on io su pplem en tare al lordo degli elem en ti da dedu rre (F+G)
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
L. Totale patrim on io su pplem en tare (Tier 2) (H-I)
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
N. P atrim on io di vigilan za (E+L-M )
O. Patrimonio di terzo livello (Tier 3)
P . P atrim on io di vigilan za in clu so Tier 3 (N+O)
2.2
ADEGUATEZZA PATRIMONIALE
A.
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
2012
62.414
2011
32.897
62.414
32.897
62.414
32.897
29.812
(31)
16.449
(31)
29.781
16.449
29.781
16.449
92.195
49.346
92.195
49.346
Alla luce delle attuali istruzioni di vigilanza e delle indicazioni sul monitoraggio dei rischi previste dal
Comitato di Basilea, nel corso dell’anno, su base trimestrale, viene effettuata un’attività di
monitoraggio finalizzata a garantire nel continuo il rispetto dei coefficienti di vigilanza, con l’utilizzo di
modelli operativi per il controllo dell’assorbimento del capitale regolamentare e per il calcolo di
requisiti minimi.
In particolare in fase di predisposizione del budget annuale e del piano industriale vengono individuati i
fabbisogni e le fonti di capitale da reperire per implementare la strategia e gli impatti che tali
fabbisogni aggiuntivi di capitale hanno sul patrimonio di vigilanza e sui requisiti patrimoniali. Ciascun
144
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
obiettivo strategico, infatti, ha impatto, oltre che in termini di fabbisogno aggiuntivo, anche di
assorbimento di capitale, conseguente allo specifico profilo di rischio delle attività. I fabbisogni di
capitale sono poi sottoposti a verifica di adeguatezza e sostenibilità in sede di revisione annuale dei
piani quinquennali, sia in termini di composizione, sia in termini di fonti di reperimento.
B.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
migliaia di euro
Categorie/Valori
Importi non ponderati
2012
A. Attività di risch io
A.1 Risch io di credito e di con troparte
1. Metodologia standardizzata
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.1 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. Requ isiti patrim on iali di vigilan za
B.1 Risch io di credito e di con troparte
B.2 Risch i di m ercato
1. Metodologia standard
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.3 Risch io operativo
1. Metodo base
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.4 Altri requ isiti pru den ziali
B.5 Altri elem en ti del calcolo(* )
B.6 Totale requ isiti pru den ziali
C . Attività di risch io e coef f icien ti di vigilan za
C.1 Attività di rischio ponderate
C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate
(Tier 1 capital ratio)
C.3 Patrimonio di vigilanza incluso Tier 3/Attività di rischio ponderate
(Total capital ratio)
2011
Importi ponderati/
requisiti
2012
2011
1.554.838
1.554.715
804.635
804.368
837.984
837.892
481.134
480.934
123
267
92
200
67.039
38.491
6.229
6.229
5.475
5.475
(18.317)
54.951
(10.991)
32.975
686.888
412.188
9,09%
7,98%
13,42%
11,97%
(*) Accoglie la riduzione di un quarto dei requisiti per le singole banche italiane appartenenti a gruppi
bancari italiani.
145
NOTA INTEGRATIVA
PARTE H.
1.
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
INFORMAZIONI SUI COMPENSI DEGLI AMMINISTRATORI
migliaia di euro
2012
Amministratori
Sindaci
805
164
Totale
969
2.
OPERAZIONI E RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE
2.1
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Di seguito vengono elencate le società, con indicazione delle relative attività svolte, con cui la banca, ai
sensi delle lettere c) e d) del par. 3 dello IAS 24 ha intrattenuto rapporti nell’esercizio 2012.
Società
Mallia Residence SpA
Porto Romano SpA
Talyssa Royale srl
IBL Family SpA
IBL Partners SpA
CTC SpA
Art University Beato Angelico srl
Sant'Anna srl
Romar srl
Parcheggi Romani srl
Casa Chianca srl
Attività svolta
Servizi alberghieri
Gestioni porti marittimi ed attività immobiliari
Attività immobiliare
Intermediazione finanziaria
Intermediazione finanziaria
Servizi ricreativi e culturali
Servizi ricreativi e culturali
Acquisione e gestione partecipazioni
Attività immobiliare
Attività immobiliare
Servizi ricreativi e culturali
A fine esercizio i rapporti in essere ed i flussi economici relativi ai soggetti riportati nella precedente
tabella e a soggetti persone fisiche, sono riassumibili nei valori indicati nei prospetti di seguito
elencati:
migliaia di euro
Attività
70. Crediti verso clientela
150. Altre attività
2012
837
524
migliaia di euro
Passività
20. Debiti verso clientela
2012
5.556
146
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
migliaia di euro
Costi e ricavi
10. Interessi attivi e proventi assimilati
20. Interessi passivi ed oneri assimilati
30. Commissioni attive
50. Commissioni passive
150.Spese amministrative
190.Altri proventi di gestione
2012
33
180
9
6.873
249
60
148
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
Relazione del Collegio Sindacale
150
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
All'Assemblea dei soci dell' ISTITUTO BANCARIO DEL LAVORO S.p.A.
Signori Azionisti,
il Collegio Sindacale redige la presente relazione ai sensi dell’art. 2429 del Codice Civile in quanto la
Società, a norma di Statuto, ha conferito l’incarico di revisione legale dei conti, ai sensi dell’art. 2409quater del Codice Civile, alla Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A., iscritta
nell’apposito registro.
In via preliminare, si evidenzia che i soci con lettera del 26 marzo 2013 hanno comunicato l’espressa
rinuncia al termine indicato dall’art. 2429 del Codice Civile, a cui il Collegio ha aderito.
Il Collegio, nello svolgimento della sua attività, ha verificato l'applicazione, in materia di
rappresentazione dei conti annuali e di redazione della nota integrativa, delle disposizioni previste dal
Codice Civile, dal Testo Unico in materia Bancaria e Creditizia approvato con D.lgs. 1 settembre 1993
n. 385 e dalle disposizioni contenute nel D.lgs. n. 38 del 28/02/2005.
In particolare, il bilancio è redatto secondo gli International Financial Reporting Standard (IFRS) e gli
International Accounting Standard (IAS) emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB)
ed adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento
Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, nonché secondo gli schemi e le regole di compilazione
contenuti nella circolare di Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e dei successivi aggiornamenti.
I risultati delle attività di vigilanza svolte, vengono di seguito analiticamente illustrati.
***
Attività di vigilanza
Nel corso dell' esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 il Collegio Sindacale ha svolto l'attività di vigilanza
prevista dalla legge, di cui si riferisce con la seguente relazione, e che è stata ispirata alle Norme di
Comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori
Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Avuto riguardo alle modalità con cui si è svolta la propria attività istituzionale, il Collegio Sindacale dà
atto di aver:
 vigilato sulla osservanza della legge e dell' atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta
amministrazione;
 partecipato alle Assemblee dei soci e alle adunanze del Consiglio di Amministrazione, che si sono
svolte nel rispetto delle norme statutarie e legislative che ne disciplinano il funzionamento, e in
relazione alle quali il Collegio può ragionevolmente assicurare che le delibere adottate sono ad
essi conformi e non sono manifestatamente imprudenti, in potenziale conflitto di interesse o tali
da compromettere l’integrità del patrimonio sociale;
 ottenuto dagli Amministratori, durante l'esercizio, con la periodicità prevista, informazioni sul
generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di
maggiore rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Società, per cui il
Collegio può ragionevolmente assicurare che le azioni poste in essere sono conformi alla legge ed
allo Statuto sociale;
 acquisito conoscenza e vigilato sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo della società, valutato e
vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo e contabile nonché sulla affidabilità di
quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l'ottenimento di
informazioni dai responsabili delle funzioni e l'esame dei documenti aziendali e, a tale riguardo, il
Collegio non ha osservazioni particolari da riferire;
 effettuato un riscontro con la società di revisione incaricata del controllo contabile, che non ha
comportato l’emersione di dati e informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati nella
151
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE


presente relazione;
incontrato il responsabile della funzione d’internal audit e non sono emersi dati ed informazioni
rilevanti che debbano essere evidenziate nella presente relazione;
acquisito informazioni dall’Organismo di Vigilanza e non sono emerse criticità rispetto alla
corretta attuazione del modello organizzativo che debbono essere evidenziate nella presente
relazione.
Nel corso della nostra attività di vigilanza come sopra descritta non sono, in definitiva, emersi fatti
significativi tali da richiedere la menzione nella presente relazione.
***
Controllo del bilancio al 31 dicembre 2012
Con riferimento al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2012:
premesso che
a) il bilancio è redatto in conformità al principi contabili internazionali IAS (International Accounting
Standards) e IFRS (International Financial Reporting Standards) emanati dallo IASB (International
Accounting Standards Board) e omologati dalla Commissione Europea come stabilito dal
Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, nonché alle relative interpretazioni dello
IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee);
b) nella Nota Integrativa è fornita ampia informativa dei principi e criteri di valutazione adottati;
c) nella Relazione del Consiglio di Amministrazione al Bilancio 2012 è fornita ampia informativa di
legge, e ciò con particolare riguardo alle operazioni con parti correlate;
riferiamo quanto segue:
 abbiamo vigilato sull'impostazione data allo stesso, sulla sua generale conformità alla legge per
quel che riguarda la sua formazione e struttura, e a tale riguardo non abbiamo osservazioni da
riferire;
 abbiamo verificato l’osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della Relazione
sulla Gestione, anche alla luce delle modifiche dell’articolo 2428 del Codice Civile introdotte dal
D.lgs. n. 32/2007 e, a tale riguardo, non abbiamo osservazioni da riferire;
 abbiamo verificato l'osservanza delle norme di legge in merito alla imputazione al conto
economico delle commissioni relative ai crediti ceduti pro-soluto e, a tale riguardo, non abbiamo
osservazioni da riferire;
 per quanto a nostra conoscenza, il Consiglio di Amministrazione, nella redazione del bilancio, non
ha derogato alle norme di legge ai sensi dell'art. 2423, comma quattro, del Codice Civile;
 abbiamo verificato la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui abbiamo
conoscenza a seguito dell' espletamento dei nostri doveri e non abbiamo osservazioni al riguardo.
La Società di Revisione ha rilasciato in data 22 aprile 2013 la propria relazione, emessa ai sensi
dell’art. 2409-ter del Codice Civile, così come modificato dall’art. 14 del D.lgs. 27 gennaio 2010 n. 39),
in cui attesta che il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012 rappresenta in modo veritiero e corretto
la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa della Vostra Società.
***
Per quanto precede, il Collegio Sindacale non rileva motivi ostativi all’approvazione del bilancio di
esercizio al 31 dicembre 2012, né ha obiezioni da formulare in merito alla destinazione dell'utile netto
di esercizio, pari ad euro 7.656.951,04, così come proposto dal Consiglio di Amministrazione, ed , in
particolare:
• riserva legale (5%):
• riserva straordinaria:
• dividendo ai soci (euro 0,0338 per azione):
euro 382.847,55;
euro 6.074.203,49;
euro 1.199.900,00.
152
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
In conclusione, considerando anche le risultanze dell’attività svolta dall’organo di controllo legale dei
conti, risultanze contenute nell’apposita relazione accompagnatoria del bilancio medesimo, il Collegio
Sindacale esprime il proprio nulla osta a che l’Assemblea approvi il bilancio di esercizio chiuso al 31
dicembre 2012, così come redatto dal Consiglio di Amministrazione.
Roma, 22 aprile 2013
Il Collegio Sindacale
Prof. Avv. Giuseppe Tinelli
(Presidente)
Prof .Dott. Roberto Aguiari
(Sindaco Effettivo)
Prof .Dott. Oscar Cosentini
(Sindaco Effettivo)
Relazione della Società di Revisione
156
BILANCIO E RELAZIONI 2012 IBL Banca
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE
157
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE
159